Paneangeli - L'italia Piu' Dolce
Paneangeli - L'italia Piu' Dolce
Lombardia
CHARLOTTE
ALLA MILANESE
Piemonte
TORTA
GIANDUIA Emilia Romagna
PLUMCAKE CRUSCA E
DURONI DI VIGNOLA
Toscana
MANTOVANA CON RICOTTA, FICHI
E SALSA AL MOSCATO PASSITO
Lazio
CROSTATA DI
RICOTTA ROMANA
Puglia
TETTE DELLE
MONACHE
Campania
DELIZIE
Sardegna AL LIMONE
SUSPIRUS
Calabria
CROSTATA ALLA
CREMA DI LIMONI
Sicilia
TORTA DELIZIA
Torta Gianduia
a cura di Valentina Barone - Cucina & Cantina
Piemonte
Torta Gianduia
Cioccolato e nocciole sono gli ingredienti intorno ai quali ruota questo squisito
dolce piemontese oltre che il cuore dell’arte pasticcera regionale. La famosissima
crema alla gianduia locale è un tripudio di dolcezza, capace di far innamorare
qualsiasi tipo di palato.
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
120 g zucchero
40 g Fecola di Patate PANEANGELI
30 g farina
30 g nocciole
3 uova
30 g cioccolato fondente
40 g burro
PER LA FARCITURA
100 g crema gianduia
60 g confettura di albicocche
1 fialetta di Aroma Rum PANEANGELI
PER LA DECORAZIONE
2 bustine di Glassa al cacao PANEANGELI
nocciole intere q.b.
Torta Gianduia
PROCEDIMENTO:
Separa i tuorli dagli albumi: con una frusta elettrica unisci i tuorli allo zucchero
e monta gli albumi a neve ben ferma. Unisci in una ciotola i tuorli, gli albumi
montati a neve e il composto di cioccolato e burro, mescola bene con delicatezza
e aggiungi la farina e la Fecola di Patate PANEANGELI setacciata.
Poni la torta su una gratella con sotto un piatto, quindi apri una bustina di Glassa
al cacao PANEANGELI e versala lentamente al centro della torta, in modo da
coprirla tutta. Se non basta usa anche la seconda bustina.
Curiosità
Il cioccolato arriva in Piemonte quasi contemporaneamente
all’insediamento della dominazione sabauda e in breve la città
di Torino diventa uno dei principali centri di produzione, in cui i
mastri pasticceri di gran parte d’Europa si recano per apprendere
l’arte cioccolatiera.
Charlotte alla milanese
a cura di Barbara Toselli - Pane & Burro
Lombardia
Charlotte alla milanese
Dolce tipico della tradizione pasticcera lombarda sul finire del ‘700, si serve
(come da origine) caldo a conclusione di un pasto importante. La mela è
l’ingrediente principale di questa antichissima ricetta, spesso sostituita dalla
pera o abbinata ad essa in altrettante varianti golose.
PREPARAZIONE: 15 minuti
COTTURA: 50 minuti
PORZIONI: 8
DIFFICOLTÀ: facile
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
16 fette di pancarré per toast (in alternativa pane
tipo francese raffermo e tagliato a fette spesse circa ½ cm)
100 g burro
1 o 2 cucchiai di zucchero di canna integrale
PER LA FARCITURA
800 g mele gialle
80 g zucchero di canna integrale
60 g burro
½ bicchiere di vino bianco
scorza grattugiata di un limone
40 g uvetta
60 g Cedro candito PANEANGELI
1 fialetta di Aroma Rum PANEANGELI
PER GUARNIRE
Zucchero al Velo PANEANGELI q.b.
Charlotte alla milanese
PROCEDIMENTO:
Sbuccia le mele, elimina la parte centrale con i semi e tagliale a fettine non
troppo sottili.
Impasta le mele con il burro, lo zucchero di canna, la scorza di limone ben lavata
e grattugiata in un tegame. Poni il composto sul fuoco e lascia cuocere a fiamma
vivace.
Aggiungi il vino bianco e fai cuocere per circa 5-7 minuti finché il composto
liquido non inizierà leggermente a caramellare.
Aggiungi l’Aroma Rum PANEANGELI, togli le mele dal fuoco e lascia raffreddare.
Fodera il fondo e i bordi esterni di uno stampo a cerniera del diametro di circa
Charlotte alla milanese
22 cm con le fette di pane imburrate, senza lasciare spazi vuoti e facendole
aderire bene allo stampo.
Scola bene le mele dal liquido di cottura, aggiungi l’uvetta e il Cedro candito
PANEANGELI e mescola delicatamente.
Farcisci il guscio di pane nello stampo con le mele e ripiega le fette lungo il bordo
verso l’interno.
Premi delicatamente con le dita in modo che il pane aderisca bene, poi spolvera
la superficie con un velo di zucchero di canna e inforna per circa 40-45 minuti o
fino a quando non si sarà formata una leggera crosticina dorata in superficie.
Curiosità
Il nome di questo dolce lombardo era
originariamente “ciarlotta” o “sciarlotte” presumendo
una derivazione dal sostantivo francese “charlotte” che
indicava un copricapo femminile molto simile alla
forma di questo dolce.
Plumcake crusca
e duroni di Vignola
a cura di Sonia Paladini - Soniapaladini.it
Emilia Romagna
Plumcake crusca
e duroni di Vignola
La tradizione dolciaria della regione ha origini risalenti al Medioevo, all’epoca delle
corti e delle dame. Nelle zone di pianura, in particolar modo, le ciambelle lievitate
sono uno dei dolci più amati, realizzati con ingredienti locali prelibati. È il caso dei
duroni di Vignola, una qualità di ciliegie dal sapore dolce ed equilibrato, conosciute ed
apprezzate anche all’estero.
PREPARAZIONE: 20 minuti
COTTURA: 40 minuti
PORZIONI: 12
DIFFICOLTÀ: media
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
150 g crusca d’avena
20 g farina 00 con germe di grano
1 bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
1 pizzico di sale
4 uova piccole
1 tazzina da caffè di olio di arachidi
140 g zucchero di canna grezzo
1 bicchiere di latte scremato
16 gocce di Aroma Mandorla PANEANGELI
6 pugni di ciliegie duroni di Vignola
PER LA DECORAZIONE
Zucchero di canna al Velo PANEANGELI q.b.
Plumcake crusca
e duroni di Vignola
PROCEDIMENTO:
In una ciotola capiente metti lo zucchero di canna con le uova. Con l’aiuto di un
frullatore da cucina monta a spuma il composto, quindi aggiungi l’olio di semi e
amalgama bene il tutto.
Setaccia le farine con il LIEVITO PANE DEGLI ANGELI, aggiungi un pizzico di sale,
mezzo bicchiere di latte, infine le 16 gocce di Aroma Mandorla PANEANGELI.
N.B: Per un’ottima riuscita del dolce è importante che tutti gli ingredienti siano a
temperatura ambiente. In questo modo il plumcake risulterà soffice e fragrante.
La ricetta è un’ottima base per ottenere dolci diversi sostituendo le ciliegie con un
altro tipo di frutto (mele, albicocche, mirtilli, more … ) a seconda della stagionalità
e del tuo gusto personale.
Curiosità
A Vignola, cittadina in provincia di Modena,
in onore di questa particolare ciliegia si
organizzano eventi culturali folkloristici tra cui
la “Festa dei Ciliegi in Fiore” e la festa
“A Vignola, è tempo di Ciliegie”.
Mantovana
con ricotta, fichi e salsa al moscato passito
a cura di Barbara Lechiancole - Cucina di Barbara
Toscana
Mantovana
con ricotta, fichi e salsa al moscato passito
L’arte pasticcera della Toscana non può che essere influenzata dalla storia di questa
regione, centro di scambi commerciali europei e patria di prestigiose personalità del
passato. Preparazioni semplici ma intense, pani dolci di ogni tipo arricchiti dal sapore
della frutta secca e delle spezie sono alla base della pasticceria tipica di una tradizione
popolare incredibilmente attuale.
PREPARAZIONE: 20 minuti
COTTURA: 30 minuti
PORZIONI: 8
DIFFICOLTÀ: facile
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
150 g farina 00
30 g Fecola di Patate PANEANGELI
1 uovo
4 tuorli d’uovo
150 g zucchero semolato
150 g burro
1 cucchiaino di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
scorza grattugiata di un limone
¼ Vaniglia in bacca PANEANGELI
1 pugno di pinoli
1 pugno di Mandorle affettate PANEANGELI
PER LA FARCITURA
2 dl moscato passito
1 cucchiaio di glucosio
50 g zucchero semolato
PER DECORARE
300 g ricotta
2 cucchiai di Zucchero al Velo PANEANGELI
3 fichi
Mantovana
con ricotta, fichi e salsa al moscato passito
PROCEDIMENTO:
Unisci un tuorlo alla volta al composto: una volta che il primo tuorlo è
incorporato, aggiungi il secondo e così via fino ad esaurimento delle uova. Per
ultimo aggiungi l’uovo intero.
Inforna in forno statico a 175°C per 35 minuti. Fai raffreddare prima di togliere la
Mantovana
con ricotta, fichi e salsa al moscato passito
mantovana dallo stampo.
Lavora con una frusta da cucina la ricotta con due cucchiai di Zucchero al Velo
PANEANGELI.
Curiosità
La ricetta classica di questo dolce è di Pellegrino Artusi,
scrittore, gastronomo e critico letterario italiano il quale,
però, non aveva previsto l’utilizzo dei fichi. Il frutto ha infatti
arricchito il sapore della mantovana solo in rivisitazioni
successive. Il dolce è molto diffuso nella zona di Prato.
Crostata di ricotta romana
con gocce di cioccolato
a cura di Francesca Palmieri - La gatta col piatto che scotta
Lazio
Crostata di ricotta romana
con gocce di cioccolato
La tradizione pasticcera legata a preparazioni a base di pastafrolla ha un’origine
remota ed è particolarmente radicata nel Lazio. Una delle crostate più amate è
questo dolce romano che deve la sua prelibatezza ad un ingrediente portante,
la ricotta, nota fin dalla Roma repubblicana come attestano diversi ricettari di un
passato antico dalle sfumature mitologiche.
PREPARAZIONE: 50 minuti
COTTURA: 40 minuti
PORZIONI: 10
DIFFICOLTÀ: media
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
300 g farina - 150 g zucchero - 150 g burro
1 uovo - 1 tuorlo d’uovo - 1 pizzico di sale
½ bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
Aroma Limone PANEANGELI q.b.
PER LA FARCITURA
500 g ricotta vaccina fresca - 80 g zucchero
½ cucchiaio di farina - 1 uovo - 1 tuorlo d’uovo
1 pizzico di cannella - 2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di pinoli
70 g Macedonia candita PANEANGELI
40 g Gocce di cioccolato PANEANGELI
scorza grattugiata di ½ limone
scorza grattugiata di ½ arancia
Aroma Arancia PANEANGELI q.b.
PER LA DECORAZIONE
Zucchero al Velo PANEANGELI q.b.
1 uovo per spennellare
Crostata di ricotta romana
con gocce di cioccolato
PROCEDIMENTO:
Dedicati intanto alla preparazione della farcitura. In una ciotola, lavora la ricotta
(per renderla più liscia, puoi passarla al setaccio) con lo zucchero, i tuorli, l’uovo
e la farina. Unisci anche l’uvetta, i pinoli, la Macedonia candita PANEANGELI e le
Gocce di cioccolato PANEANGELI. Profuma con la cannella, la scorza del limone,
la scorza dell’arancia e con l’Aroma Arancia PANEANGELI. Amalgama bene
gli ingredienti, fin quando il composto sarà omogeneo e i canditi e le gocce di
cioccolato saranno ben distribuiti.
Usa la restante frolla per sistemare il bordo e per ritagliare le strisce, puoi
farle larghe o più sottili, secondo il tuo gusto, che andranno a decorare con un
intreccio la crostata.
Spennella le strisce di frolla con l’uovo sbattuto e cuoci la crostata nel forno già
caldo, a 180° C, per almeno 40 minuti o fino a quando la pasta diventerà dorata.
Curiosità
Ci sono diverse varianti di questo dolce romano e possiamo
trovarle in regioni differenti dove, a seconda delle specificità ga-
stronomiche locali, a determinati ingredienti per il ripieno
se ne sostituiscono altri. La ricetta originale non prevedeva
l’utilizzo delle gocce di cioccolato.
Delizie al limone
a cura di Rosalia Imperato - Caramel à la fleur de sel
Campania
Delizie al limone
Il limone è tra gli ingredienti più utilizzati nell’arte pasticcera campana per
la realizzazione di creme e impasti gustosi e delicati. La ricetta delle delizie
al limone è stata ideata recentemente (1978) ma in poco tempo è diventata
PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) ed è un chiaro esempio di come la
pasticceria campana riesca ad essere semplice e raffinata al tempo stesso.
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
150 g farina 00 - 150 g zucchero
1 bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
150 g albumi d’uovo - 150 g tuorli d’uovo
½ fialetta di Aroma Limone PANEANGELI
Estratto di Vaniglia in bacca PANEANGELI q.b.
PER LA BAGNA AL LIMONE
100 ml acqua - 80 g zucchero
20 ml Zucchero al Velo vanigliato PANEANGELI
scorza grattugiata di limone q.b.
½ fialetta di Aroma Limone PANEANGELI
PER LA FARCITURA
100 ml acqua - 100 g zucchero
100 g burro - 100 g tuorli d’uovo
1 bustina di Gelatina in Fogli PANEANGELI
½ bicchiere di succo di limone
50 g Dolceneve PANEANGELI - 150 g latte
Delizie al limone
PROCEDIMENTO:
Per preparare l’impasto, monta a neve gli albumi aggiungendo poco alla volta
75 g di zucchero.
Versa l’impasto negli stampi a mezza sfera del diametro di 7-8 cm e fai cuocere in
forno a 180° C per circa 20 minuti.
Metti il composto ottenuto sul fuoco e, quando inizia a bollire, aggiungi il burro
tagliato a dadini. Mescola e lascia cuocere a fuoco lento per qualche minuto.
Svuota le mezze sfere di pan di spagna alla base tenendo da parte la copertura
di impasto tagliato. Inumidiscine leggermente l’interno con la bagna al limone,
riempi con la crema al limone e richiudi con la copertura di pan di spagna tenuto
da parte.
Curiosità
Le delizie al limone sono state create dal pasticcere sorrentino
Carmine Marzuillo e sono nate dall’amore per uno dei prodotti
locali più noti: il limone di Sorrento. Dopo la presentazione del
dolce nel corso di un meeting di alta cucina, questi pasticcini
hanno suscitato l’interesse di mastri pasticceri internazionali,
giunti a Sorrento fin dal Giappone per apprendere l’arte locale.
Tette delle monache
a cura di Viviana Dal Pozzo - Cosa ti preparo per cena?
Puglia
Tette delle monache
La Puglia vanta una tradizione gastronomica che conserva le influenze
straniere dei popoli che nel corso dei secoli hanno attraversato la regione.
Le tette delle monache sono un dolce tipico del territorio di Altamura la cui
dolcezza è racchiusa nel perfetto equilibrio di sapori generato da un impasto
soffice e un ripieno gustoso e delicato.
PREPARAZIONE: 15 minuti
COTTURA: 14 minuti
PORZIONI: 6
DIFFICOLTÀ: media
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
70 g tuorli d’uovo
140 g albumi d’uovo
120 g zucchero semolato
120 g Frumina PANEANGELI
1 bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
100 g farina 00
PER LA FARCITURA
1 bustina di Crema tipo Chantilly
PANEANGELI
200 g latte freddo
PER LA DECORAZIONE
Zucchero al Velo PANEANGELI q.b.
Tette delle monache
PROCEDIMENTO:
Inserisci l’impasto ottenuto in una sac à poche con il beccuccio tondo e grande;
crea le tette delle monache su una teglia ricoperta di carta da forno.
Inforna e lascia cuocere per 25 minuti, non aprendo mai il forno durante la
Tette delle monache
cottura.
Dedicati intanto alla preparazione della crema per la farcitura. Prepara la Crema
tipo Chantilly PANEANGELI seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
Riempi di crema una siringa per dolci con beccuccio lungo e farcisci le tette delle
monache con la crema.
Curiosità
Il nome di questi dolcetti pugliesi deriva dalla loro forma,
che richiama il seno femminile. La tradizione lega le tette
delle monache alla consuetudine delle suore clarisse di
anteporre tra i seni uno spessore di stoffa rotondeggiante
per non farne intravedere le forme.
Crostata
alla crema di limoni
a cura di Teresa Balzano - Peperoni e Patate
Calabria
Crostata
alla crema di limoni
Una tradizione gastronomica, quella calabrese, che poggia le sue radici sulla
grande varietà di prodotti locali. La frutta e gli agrumi sono particolarmente
utilizzati nelle preparazioni dolci, come dimostrato da uno dei più gustosi esempi
di pasticcera calabrese: la crostata alla crema di limone.
PREPARAZIONE: 45 minuti
COTTURA: 60 minuti
PORZIONI: 10
DIFFICOLTÀ: media
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
400 g farina
1 uovo
2 tuorli d’uovo
160 g zucchero
100 g burro
1 bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
PER LA FARCITURA
3 limoni grandi
2 uova
200 g zucchero
50 g farina
50 g Amido di Mais PANEANGELI
½ litro acqua tiepida
1 Vaniglia in bacca PANEANGELI
PER LA DECORAZIONE
Zucchero al Velo PANEANGELI q.b.
Crostata
alla crema di limoni
PROCEDIMENTO:
Aggiungi poi il LIEVITO PANE DEGLI ANGELI e gli ingredienti rimanenti e lavora
rapidamente fino a ottenere un composto ben amalgamato.
Nel frattempo spremi i limoni, filtra il succo e stempera in esso l’Amido di Mais
PANEANGELI e la farina.
Crostata
alla crema di limoni
Versa il composto nel pentolino già sul fuoco e continua a far cuocere fino ad
ottenere la consistenza di una crema.
Togli la crema dal fuoco e trasferiscila in una ciotola. Incorpora le uova mescolando
velocemente con una frusta. Aggiungi infine i semi di una Vaniglia in bacca
PANEANGELI.
Per formare la crostata, prendi la pasta frolla dal frigo e mettine un terzo da parte
per le strisce finali.
Riprendi la crema al limone, mescola rapidamente con una frusta a mano per
renderla nuovamente cremosa e versala all’interno del guscio di frolla.
Stendi la restante pasta frolla fino allo spessore di 3-4 mm e ritaglia le strisce.
Curiosità
La pasticceria calabrese è semplice e gustosa.
Creme, frutta, agrumi e preparazioni semplici la
rendono un tripudio di bontà da più di mille anni.
Torta Delizia
a cura di Elena Sala - Dolce Salsarosa
Sicilia
Torta Delizia
La torta Delizia è un classico della Sicilia occidentale, una preparazione dalle
sfumature vintage che spesso è difficile trovare nei più attuali ricettari regionali.
Il suo gusto è noto anche oltre i confini dell’Isola e richiama sapori e profumi di
una terra tra le più ricche in Italia dal punto di vista gastronomico.
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
4 uova a temperatura ambiente
125 g zucchero - 125 g farina - 125 g burro
1 Vaniglia in bacca PANEANGELI
1 bustina di LIEVITO PANE DEGLI ANGELI
1 pizzico di sale
PER LA BAGNA
160 ml acqua - 120 g zucchero
120 ml maraschino
PER LA FARCITURA
confettura di albicocche q.b.
PER LA COPERTURA
750 g Marzapane PANEANGELI - 2 albumi d’uovo
PER LA DECORAZIONE
Mandorle affettate PANEANGELI q.b.
Zucchero al Velo PANEANGELI a piacere
Torta Delizia
PROCEDIMENTO:
Cuoci quindi in forno la torta a 250° C per 5 minuti, verificando che la superficie
non diventi troppo scura.
Curiosità
Il nome di questo dolce “Delizia” indica la copertura
del dolce. Per un risultato a prova di palato, secondo la
ricetta tradizionale, questo dolce deve riposare
almeno 48 h prima di essere servito.
Suspirus
a cura di Fedora D’Orazio - Cappuccino e Cornetto
Sardegna
Suspirus
La tradizione rurale è il perno intorno cui ruota l’arte culinaria sarda. Preparazioni
dolci a base di farina e uova sono spesso arricchite da tre ingredienti principali:
mandorle, miele e ricotta di pecora. I suspirus, ad esempio, sono dolcetti alle
mandorle glassati in superficie la cui ricetta ha origini antichissime.
PREPARAZIONE: 20 minuti
COTTURA: 25-35 minuti
PORZIONI: 6
DIFFICOLTÀ: media
INGREDIENTI
PER L’IMPASTO
300 g mandorle
200 g zucchero semolato
100 g Zucchero al Velo vaniglinato
PANEANGELI
3 albumi d’uovo
1 ml di Aroma Limone PANEANGELI
½ Vaniglia in bacca PANEANGELI
farina q.b.
PER LA DECORAZIONE
Zucchero al Velo spargitore PANEANGELI q.b
Suspirus
PROCEDIMENTO:
Scalda il forno a 160° C e intanto in una terrina raccogli gli albumi aggiungendo
l’Aroma Limone PANEANGELI. Monta gli albumi a neve per circa 6-8 minuti, poi
aggiungi lo zucchero semolato in due volte e continua a montare il composto fino
a quando risulterà ben sodo.
Aiutandoti con due cucchiai (o un dosatore per gelati) prendi un po’ di composto
Suspirus
e forma dei mucchietti ben distanziati tra loro sulla placca.
Cuoci per 30 minuti circa in forno già caldo fin quando i biscotti non diventano
ben gonfi e dorati in superficie.
Curiosità
La ricetta dei suspirus è stata trovata anche
in scritti risalenti al 1800 e, secondo la tradizione,
in origine questi dolcetti venivano preparati per
celebrare occasioni importanti come i matrimoni.
www.paneangeli.it