BeBeez - Newsletter del 3 febbraio

BeBeez - Newsletter del 3 febbraio

Per problemi tecnici di accesso sito di BeBeez, questa mattina abbiamo mandato la newsletter in questo formato. A uso di chi non è iscritto alla nostra newsletter, ma è comunque interessato ai temi del private capital in Italia, la riportiamo qui. Buona lettura!

Sommario

Private Equity. Operazione da 500 mln sterline per mettere in sicurezza Aston Martin.

NPLs, Real Estate, Private Debt. Anacap compra quattro portafogli Npl, amplia un investimento precedente di credito strutturato e compra due immobili. Tutto in Italia

Società. Pinko incassa un finanziamento da 81 mln euro da Cdp e un pool di banche

Venture Capital, Società. Supermercato24 incassa un round da 11 mln euro da DIP Capital, FII Tech Growth, 360 Capital Partners e Innogest

Management, Private Equity. Il fondo Alpha promuove Paolo Magni a partner e Pasquale Cavaliere a director

Crowdfunding, Angels&Incubators, Npl. L'e-commerce del pesce fresco Orapesce in overfunding su Mamacrowd. Uno dei founder viene dal mondo Npl

Real Estate. Kryalos compra sette immobili logistici dalla bergamasca FCF Cornali Autotrasporti

Npl, Arte&Finanza. Affide sigla il closing dell'acquisizione di inPegno da Creval per 38 mln di euro

Dati&Analisi. Campania, su 156 pmi con ricavi tra i 50 e 250 mln euro, ce ne sono 10 davvero top. Parte di un gruppo di 500 a livello nazionale

Private Equity Breakfast/1. JF Lehman & Company acquisisce Global Marine

Private Equity Breakfast/2. Intermediate Capital Group raccoglie 2,4 mld $ per lICG Strategic Equity Fund III 

Private Equity Breakfast/3. Lakeview Capital acquista The Mochi Ice Cream Company

Real Estate Breakfast/1. Edge Principal Advisors raccoglie 560 mln $

Real Estate Breakfast/2. Bnp Paribas Reim acquista ad Amburgo il Deichtor Office Center

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Private Equity. Operazione da 500 mln sterline per mettere in sicurezza Aston Martin

Dopo il profit warning a inizio gennaio su conti 2019 e quello già lanciato nel luglio dello scorso anno, venerdì 31 gennaio Aston Martin Lagonda Global Holdings plc ha annunciato l’ingresso nel nell’azionariato di un consorzio di investitori guidato dall’imprenditore canadese Lawrence Stroll con una quota del 16,7% in aumento di capitale riservato e il lancio un ulteriore aumento di capitale per un’iniezione complessiva di denaro fresco da 500 milioni di sterline. Stroll siederà nel Board con il ruolo di presidente esecutivo, andando a sostituire l’attuale presidente Penny Hughes (si veda qui il comunicato stampa). Il tutto per riequilibrare la situazione finanziaria del gruppo, appesantita da un debito finanziario netto di circa 800 milioni di sterline, e per supportare il lancio sul mercato del SUV di lusso DBX, presentato il 20 novembre scorso. Da allora, ha raccolto 1.800 ordini. L’annuncio ha fatto fare un balzo del 23,86% al titolo Aston Martin al London Stock Exchange venerdì 31 gennaio, a 498,89 pence per azione, sebbene il prezzo resti ampiamente ancora al di sotto del prezzo di ipo. Aston Martin aveva debuttato al LSE nell’ottobre 2018, dopo aver fissato il prezzo dell’ipo a 19 sterline per azione (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo aveva collocato azioni per 1,08 miliardi di sterline pari al 27,5% del capitale ed era stato valutato 4,33 miliardi di sterline. Ora capitalizza soltanto circa 1,14 miliardi. L’interesse di Stroll per il gruppo produttore di supercar di lusso quotato a Londra e controllato dal fondo di private equity Investindustrial guidato da Andrea Bonomi era già circolato a inizio anno (si veda altro articolo di BeBeez), quando si diceva che Stroll sarebbe stato interessato a comprare una quota rilevante del produttore di auto britannico. E in proposito il ceo Andy Palmer aveva commentato: “Restiamo in discussione con potenziali investitori strategici” che potrebbero anche tradursi “in un investimento nel capitale. Il consorzio, che vede Stroll come lead investor, comprende una serie di investitori privati, tra i quali figurano André Desmarais (ex ceo di Power Corp. Canada), Michael de Picciotto (vicepresidente del Supervisory Board di Engel & Volkërs), Silas Chou (imprenditore della moda di Hong Kong), John Idol (presidente e ceo di Capri Holding, ex Michael Kors), Lord Anthony Bamford (presidente di JCB) e John McCaw (ex azionista di McCaw Cellular). ·Stroll, insieme al suo socio Silas Chou, era il proprietario del fashion brand Tommy Hilfiger, che ha quotato in borsa nel 1992 e che è poi stato acquisito da fondi di private equity. Successivamente i due imprenditori hanno comprato il gruppo Michael Kors che hanno poi quotato nel 2011. Lo stesso gruppo nel settembre 2018 ha comprato Gianni Versace e contesutalmente ha cambiato nome in Capri Holding (si veda altro articolo di BeBeez). Stroll è stato anche alla guida del consorzio di investitori che nel 2018 ha salvato dalla bancarotta il team Force India di Formula Una che è stato poi ribattezzato Racing Point. Il team utilizza oggi motori Mercedes-Benz e il figlio di Stroll, Lance, è un pilota del team. La partnership tra Aston Martin e il team Red Bull Racing scade alla fine della stagione 2020 e parte dell’accordo con Stroll è che Aston Martin compri una partecipazione in Racing Point F1 che diventerà dal 2021 il team Aston Martin. Nel dettaglio Aston Martin ha annunciato che il consorzio acquisirà in aumento di capitale riservato 45,6 milioni di azioni di nuova emissione a 4 sterline per azione per un totale di 182 milioni di sterline, pari appunto al 16,7% del capitale del gruppo automobilistico post aumento. E che successivamente, al momento della pubblicazione dei dati preliminari 2019, il gruppo lancerà un aumento di capitale da ulteriori 318 milioni di sterline dedicato a tutti gli azionisti. Morgan Stanley, Deutsche Bank e JPMorgan hanno supportato Aston Martin. Stroll è stato invece affiancato da Barclays. I principali azionisti attuali di Aston Martin, cioè Prestige/Strategic European Investment Group (che fa capo a Investindusrial, con il 33%) e il fondo kuwaitiano Adeem/Primewagon (con il 28%) che oggi detengono insieme il 61% del capitale del gruppo, e che dopo l’ingresso di Stroll si diluiranno al 50,5%, hanno già annunciato che sottoscriveranno l’aumento rispettivamente in una proporzionale almeno pari a 100% e al 50% dei loro diritti. Il consorzio di nuovi investitori da parte sua ha già annunciato l’intenzione di ampliare la sua quota di partecipazione al capitale di Aston Martin sino al 20%, per un investimento complessivo, compreso l’iniziale 16,7%, di 235 milioni di sterline. A inizio gennaio Aston Martin aveva lanciato un warning sui risultati 2019: le stime di ebitda per l’anno erano state ridotte a 130-140 milioni di sterline (il consensus era di 200 milioni e nel 2018 l’ebitda era stato di 247 milioni), il margine sui ricavi era stato tagliato dal 20% al 12,5%-13,5% e le vendite erano scese del 7% a 5.809 unità, a fronte delle 7.100-7.300 pronosticate a inizio dello scorso anno. Aston Martin aveva già lanciato un profit margin warning nel giugno 2019, quando aveva avvertito che sarebbe stato solo del 20%. Ma poi è andata peggio del previsto. I conti di Aston Martin erano invece andati molto bene nel 2018 (si veda qui il bilancio 2018): i ricavi erano saliti a 1,097 miliardi di sterline (da 876 milioni nel 2017), con un ebitda rettificato di 247 milioni (da 207 milioni) e un debito finanziario netto di 560 milioni (da 673 milioni). L’indebitamento finanziario netto è poi però salito a 800 milioni di sterline a fine settembre (si veda qui la presentazione dei risultati dei 9 mesi). Il debito comprende un bond da 285 milioni di sterline e un bond da 400 milioni dollari entrambi a scadenza aprile 2022 ed emessi a fine 2017 per rifinanziare due bond PIK in dollari e in sterline (si veda altro articolo di BeBeez) e un altro bond da 150 milioni di dollari emesso a settembre 2019 (si veda qui il comunicato stampa). L’ingresso di Investindustrial in Aston Martin risale al 2012. Allora Investindustrial aveva messo sul piatto 150 milioni di sterline (allora 190 milioni di euro) per la sua quota e aveva messo a disposizione fino a 80 milioni di sterline (altri 100 milioni di euro), senza però essere obbligato a investirli, per ulteriori aumenti di capitale se si fossero resi necessari per finanziare il piano di investimenti da 500 milioni di sterline per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologia. L’operazione era stata conclusa sulla base di una valutazione dell’intero gruppo di 740 milioni di sterline (allora 940 milioni di euro). Nel maggio 2015, poi, Investindustrial e Tejara Capital avevano annunciato un aumento di capitale da 200 milioni di sterline per Aston Martin (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2018, poi, c’era stata l’ipo. In quell’occasione A vendere erano stati Investindustrial (37,5% prima dell’ipo), i kuwaitiani di Tajara Capital (ex Investment Dar) e Adeem Investments (che insieme controllavano il 54,5%), mentre Daimler non aveva invece ceduto il suo 4,9%, ottenuto nel 2013 in cambio della fornitura di motori e componenti elettroniche, che poi ha però ridotto al 4,2%. Ricordiamo che nel luglio 2019 Investindustrial aveva presentato tramite Strategic European Investment Group, società veicolo che fa capo al fondo Investindustrial VI, un’offerta per incrementare del 3% la sua quota in Aston Martin, pagando 10 sterline per azione per 6,84 milioni di azioni, probabilmente per cercare di risollevare le quotazioni dell’azienda (si veda altro articolo di BeBeez).

NPLs, Real Estate, Private Debt. Anacap compra quattro portafogli Npl, amplia un investimento precedente di credito strutturato e compra due immobili. Tutto in Italia

Anacap Financial Partners ha annunciato sei investimenti in Italia lo scorso 31 gennaio. Si tratta dell’acquisto di quattro portafogli Npl secured, un’operazione di follow-on di finanza strutturata e di un investimento di real estate (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, ha comprato due portafogli Npl real estate secured da Cassa di Risparmio di Fermo e Cassa di Risparmio di Volterra e due portafogli sul mercato secondario L’operazione è stata condotta dalla piattaforma dedicata di asset management di Anacap con il ruolo di special servicer che è svolto da Phoenix Asset Management, servicer di credito italiano di cui AnaCap si è comprata una quota tramite PC3 nel marzo 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto all’operazione di credito strutturata follow-on, Anacap non ha fornito precisazioni, ma nel gennaio 2019 AnaCap Financial Partners aveva annunciato l’acquisizione di un portafoglio di crediti performing a pmi italiane, concentrate soprattutto in Nord Italia, del valore di 4 miliardi di euro da una importante banca italiana con cui aveva già effettuato transazioni in precedenza. L’acquisizione rappresentava il primo investimento del Credit Opportunities Fund IV (si veda altro articolo di BeBeez). Sul fronte immobiliare, invece, Anacap ha rilevato nei giorni scorsi due immobili a Milano, situati in via Lepontina e in via Valtellina (si veda qui il comunicato stampa). Gli edifici saranno riqualificati al fine di realizzare appartamenti e studentati. Anacap nell’operazione è stata assistita dallo studio legale Gatti Pavesi Bianchi e da Ludovici, Piccone & Partners per i profili fiscali. Il fondo nel giugno 2019 aveva rilevato due immobili prime a Roma: un edificio per uffici nel semicentro della capitale, da ristrutturare, e un complesso residenziale situato in cima colle di Monte Mario, con vista panoramica sulla città (si veda altro articolo di BeBeez). In Italia AnaCap a partire dal 2012 ha già condotto 25 investimenti per un valore lordo complessivo di 20 miliardi di euro. Tra le operazioni precedenti, nel 2017 AnaCap aveva acquisito 177 milioni di prestiti performing e non performing da Barclays verso piccole aziende italiane (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel 2018 i fondi AnaCap hanno comprato 225 milioni di Npl da Volksbank (141 milioni di euro) e Banca di Pisa e Fornacette (84 milioni di euro), gestiti sempre dal servicer romano Phoenix Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). Natalia Joubrina, investment director at AnaCap Financial Partners, ha commentato: “Continuiamo a vedere opportunità di investimento attraenti sul mercato del credito di mid-market in Italia, menntre le banche cercano di cedere asset che nnon ritengono più strategici. AnaCap è stato un investitore molto attivo in Italia in questi ultimi sette annni e continueremo a focalizzarci i futuro su questo mercato”. AnaCap (acronimo di Analytics before Capital, sulla base della quale l’azienda opera), è uno dei principali gestori nel settore dei servizi finanziari europei. Investe attraverso strategie di private equity e di credito. L’approccio d’investimento di AnaCap fa perno su Minerva, la piattaforma digitale proprietaria dell’azienda. Conta 6 uffici tra cui Londra, Lussemburgo e Nuova Delhi. 

Società. Pinko incassa un finanziamento da 81 mln euro da Cdp e un pool di banche

Cris Conf spa, azienda parmense famosa per il marchio di moda Pinko, ha incassato un finanziamento da 81 milioni euro da Cdp e da un pool di banche composto da Unicredit (global coordinator e banca agente), Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Ubi, Crédit Agricole Italia, Banca di Piacenza (si veda qui il comunicato stampa). Le banche sono state assistite nell'operazione dallo Studio legale Dentons. Daniele Pini, cfo di Pinko, ha spiegato: "Tale operazione ci consente di ottimizzare la struttura finanziaria con una porzione di debito a lungo termine che abilita il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, ulteriormente accelerato nel 2019 con un importante rafforzamento manageriale”. Lo scorso giugno, infatti, Federico Bonelli (ex EY Transaction Advisory Services, responsabile della divisione fashion & luxury per l’Area Mediterranea; ex The Boston Consulting Group e d ex Bain & Company) è stato nominato nuovo general manager di Pinko con l'obiettivo di rafforzarne la presenza globale del brand e di spingerne la crescita in aree Europa, Asia Pacifico e Usa.  Pinko è nata alla fine degli anni Ottanta da un’idea di Pietro Negra, attuale presidente e amministratore delegato dell’azienda, e di sua moglie Cristina Rubini. L'azienda ha sede a Fidenza (Parma) e un posizionamento entry to luxury. La sua rete distributiva conta oltre 200 negozi monomarca, per lo più diretti, e oltre 1000 negozi multimarca premium in tutto il mondo. Il Brand, presente nei più prestigiosi department store internazionali e nelle principali vie del lusso, ha conseguito un valore della produzione per oltre 220 milioni di euro nel 2019 dopo i 210 milioni del 2018, quando aveva chiuso l’anno con ricavi netti per 198 milioni, un ebitda di 31,5 milioni e un debito finanziario netto di 53 milioni (Fonte Leanus). Pinko punta a un raddoppio del fatturato entro 3 anni.

 Venture Capital, Società. Supermercato24 incassa un round da 11 mln euro da DIP Capital, FII Tech Growth, 360 Capital Partners e Innogest

Supermercato24, il marketplace italiano della spesa online con consegna in giornata, ha incassato un round da 11 milioni di euro, sottoscritto da DIP Fund I (fondo gestito da DIP Capital,  che investe in business disruptive), FII Tech Growth (gestito da Fondo Italiano d’Investimento sgr) e i fondi di venture capital 360 Capital Partners e Innogest, questi ultimi tre già presenti nel capitale della società (si veda qui il comunicato stampa). DIP Capital è stata assistita nell’operazione dallo Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, mentre Supermercato24 è stata supportata da Orrick. DIP Capital (acronimo per Disruption Investment Platform) è stato fondato nel febbraio 2018 da Riccardo Cirillo (si veda altro articolo di BeBeez). Il suo primo fondo DIP Fund I ha una dotazione di 40 milioni di euro, da investire in aziende globali ed è sponsorizzato da Platina Partners, società di investimento europea focalizzata su energie rinnovabili e private equity. Il fondo ha in portafoglio anche Energica Motor Company, società quotata all’Aim Italia e leader a livello internazionale nel settore delle moto elettriche a elevate prestazioni e la britannica wejo, specializzata nella raccolta e monetizzazione di dati dai veicoli connessi a internet. Riccardo Cirillo ha commentato: “Siamo veramente colpiti dall’eccezionale e ambizioso team e dal ruolo di leadership già consolidato nel mercato di riferimento. Crediamo che oggi Supermercato24 sia in una posizione di forza per scalare in modo significativo in tutto il continente”. Federico Sargenti, amministratore delegato di Supermercato24, ha dichiarato: “Il nostro business ha stabilito una posizione di leadership in Italia e ora stiamo scalando a livello internazionale. Abbiamo appena lanciato il nostro servizio in Polonia e puntiamo a espanderci geograficamente in tutta Europa, lanciando anche nuovi strumenti per servire i nostri rivenditori e i nostri marchi partner. Il mercato europeo dell’e-grocery è in una fase chiave di crescita e vogliamo essere all’avanguardia facendo leva sulla nostra tecnologia e sul nostro innovativo modello di business”. Quello appena concluso è il terzo round incassato dalla scaleup. Quest’ultima nel luglio 2016 aveva raccolto 3 milioni di euro da parte dei fondi Innogest e 360 Capital Partners, entrambi già presenti nel capitale della startup da inizio 2015, insieme a vari business angel (si veda altro articolo di BeBeez). Nel febbraio 2017 Supermercato24 aveva incassato un nuovo round di investimento da 320 mila euro da parte di Club degli Investitori e dei soci di Italian Angels for Growth (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione dei soci IAG era stata anticipata da BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata nell’agosto 2014 dal presidente Enrico Pandian, Supermercato24 permette a chiunque di ordinare la spesa al proprio supermercato preferito e riceverla a casa entro pochissimo tempo, grazie a un’estesa rete di fattorini. L’innovazione della piattaforma di Supermercato24 sta nel mettere direttamente in contatto chi desidera ricevere la merce con i personal shopper, che fanno fisicamente la spesa al loro posto. L’azienda conta circa 140 dipendenti nei suoi uffici di Milano, Verona e Varsavia. Nell’ottobre 2019 Supermercato24 ha rilevato la polacca Szopi, attiva nella spesa on-demand. Nell’operazione, Supermercato24 era stata supportata da FII Tech Growth, 360 Capital Partners e Innogest, oltre che da Endeavor, l’organizzazione no-profit che supporta gli imprenditori ad alto potenziale (si veda altro articolo di BeBeez). Supermercato24 ha chiuso il 2018 con ricavi per 12,6 milioni di euro, un ebitda negativo di 4,8 milioni e una liquidità netta di 1,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Ricordiamo che Pandian è anche socio della startup Checkout Technology (si veda altro articolo di BeBeez) e presidente di FrescoFrigo, startup italiana che realizza distributori automatici, ma con un approccio nuovo legato alla qualità del cibo e alla tecnologia avanzata di lettura dei prodotti scelti dai clienti. Pandian l’ha cofondata nel settembre 2018 insieme a Tommaso Magnani. FrescoFrigo ha già chiuso 3 round di cui l’ultimo nell’ottobre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).

 Crowdfunding, Angels&Incubators, Npl. L'e-commerce del pesce fresco Orapesce in overfunding su Mamacrowd. Uno dei founder viene dal mondo Npl

Orapesce, piattaforma digitale per l'acquisto e la consegna a domicilio di pesce fresco, ha già superato il suo target di raccolta minimo di 80 mila euro per l’8,16% del capitale nella sua campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd. La campagna, con una valutazione pre-money di 900 mila euro, ha un obiettivo massimo di 250 mila euro e a oggi sono stati incassati impegni per oltre 116 mila euro da 33 investitori. La campagna prevede anche dei reward in termini di scontistica sugli acquisiti su Orapesce per i sottoscrittori, variabili a seconda del tipo di quota e dell'importo investito e compresi tra il 20 e il 30%. Orapesce è stata lanciata nel marzo 2018 da Giacomo Bedetti e Alberto Mazza, insieme a una classe executive MBA del MIP Politecnico di Milano, con cui ha disegnato il modello di business dell'azienda. Bedetti ha un'esperienza ventennale come consulente in Accenture, responsabile organizzazione e gestione dei costi in Unicredit Credit Management, responsabile SVP Service Management in doValue e ora head of business unit Master Servicing di Italfondiario. Mazza, laureato al Politecnico di Milano, ha esperienza nel campo della strategia e direzione creativa, oltre che nella consulenza nel settore dello sviluppo digitale e della visual communication. La startup in precedenza ha già incassato 117 mila euro dagli investitori in due round: uno nel dicembre 2018 da 35 mila euro e l'altro da 82 mila nel settembre 2019. Orapesce permette di acquistare online pesce fresco già pulito e riceverlo a domicilio in tutta Italia, 3 giorni su 7. In poco più di un anno la startup ha consolidato circa 450 clienti con 1.500 ordini e un tasso di riacquisto mensile del 25%. Nel 2019 Orapesce ha raggiunto un fatturato netto di 75 mila euro.

 Management, Private Equity. Il fondo Alpha promuove Paolo Magni a partner e Pasquale Cavaliere a director

Alpha Group ha promosso Paolo Magni a partner e Pasquale Cavaliere a director per l'Italia (si veda qui il comunicato stampa). Magni lavora per il team italiano del gruppo di private equity europeo dal 2014, dove ha gestito alcune delle principali operazioni del gruppo in Italia - tra cui Pavan, Caffitaly, la tedesca Europart e AMF Group. Magni ha iniziato la sua carriera in Booz & Co per poi passare, nel 2012, in Boston Consulting Group, dove si è specializzato in diversi settori industriali sia in Europa sia in Medio Oriente. Cavaliere lavora per il team italiano di Alpha dal 2018. In precedenza, ha lavorato come analista nella divisione m&a di Goldman Sachs e in EY. Alpha nell’aprile 2019 con il suo Alpha Private Equity Fund 7 ha annunciato l’acquisizione del controllo di Laminam, azienda italiana leader nella produzione di lastre ceramiche di grande dimensione (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2019, invece, la controllata di Alpha Remazel Engineering, leader nella progettazione e costruzione di apparecchiature e macchine per il settore energetico e oil& gas, ha rilevato il 100% del produttore di gru e sistemi di sollevamento Concrane srl (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2019 Alpha ha poi rilevato come detto il produttore di accessori metallici e non metallici per abbigliamento, calzatura e pelletteria Amf Snaps (si veda altro articolo di BeBeez). Alpha ha ora allo studio la cessione della sua quota nella società multiservizi di energia Optima Italia, di cui aveva rilevato il 20% nel giugno 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).

Real Estate. Kryalos compra sette immobili logistici dalla bergamasca FCF Cornali Autotrasporti

Kryalos sgr ha rilevato sette immobili logistici tramite il suo fondo di investimento alternativo immobiliare Aphrodite, specializzato in logistica Last-Mile. A vendere è stata FCF Cornali Autotrasporti, azienda bergamasca attiva sul mercato nazionale e internazionale dalla fine degli anni '70 per il trasporto urgente e industriale 24/7.  Quest'ultima è stata assistita nell'operazione da Engel & Völkers Commercial Milano, mentre Kryalos è stata assistita da Mileway, che continuerà a esercitare il ruolo di advisory anche per la gestione degli immobili. Mileway è la più grande piattaforma europea dedicata alla logistica dell’ultimo miglio, lanciata da Blackstone nel settembre 2019. Dei 7 immobili ceduti, 4 sono di logistica tradizionale e 3 di logistica Last-Mile, per una GLA complessiva di poco inferiore ai 40.000 mq. La redditività degli immobili si attesta attorno ad un 7% netto. Ricordiamo che a fine dicembre 2019 il fondo Aphrodite di Kryalos sgr aveva in portafoglio 42 immobili logistici last-mile in Italia, di cui 21 acquisiti negli ultimi due mesi dell’anno, suddivisi in tre portafogli. Gli immobili, con una GLA totale di oltre 280 mila mq e una superficie lorda di più di 1 milione di mq, sono situati prevalentemente in Nord Italia e comunque nei pressi di primarie città, quali: Milano, Roma, Verona, Genova, Bologna, Torino, Brescia, Bari (si veda altro articolo di BeBeez).  Uno di questi portafogli è stato ceduto prima di Natale da Cooperativa Esercenti Farmacia scrl (CEF) ed è costituito da otto centri logistici. CEF, con sede a Brescia, è la prima Cooperativa d’Italia per storicità, fatturato e numero di soci del settore del farmaco italiano (si veda altro articolo di BeBeez).   Kryalos sgr fa parte del gruppo Kryalos, fondato dall’amministratore delegato Paolo Bottelli, che opera nel settore del fund management, asset management e advisory. Nel dicembre 2018 il fondo americano Blackstone ha siglato un accordo per comprare il 35% di Kryalos Investments srl, la holding che controlla al 100% Kryalos sgr e Kryalos Asset Management (si veda altro articolo di BeBeez). Il closing è stato poi siglato a maggio 2019, dopo l’ok di Banca d’Italia (si veda altro articolo di BeBeez). La sgr gestisce immobili per 6 miliardi di euro e conta 60 dipendenti. 

Npl, Arte&Finanza. Affide sigla il closing dell'acquisizione di inPegno da Creval per 38 mln di euro

Affide (la ex Custodia Valore – Credito su Pegno spa, società del gruppo viennese Dorotheum) ha rilevato il ramo d’azienda InPegno per 38 milioni di euro dal gruppo bancario CreVal (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione era stata annunciata nell’agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e sarà efficace da oggi. Affido assorbirà i 43 dipendenti di InPegno, i cui clienti godranno del rinnovo in circolarità delle polizze presso qualsiasi filiale Creval, a cui si aggiungono le 33 agenzie di Affide. Quest’ultima è stata assistita nell’operazione da KPMG come advisor finanziario, per le attività di transaction services e due diligence e dallo Studio Legale Associato Greenberg Traurig Santa Maria come consulente legale. Affide è la più grande società attiva nel settore del credito su pegno, autorizzata dalla Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario, con una copertura quasi totale del territorio che comprende 43 filiali e oltre 100 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale, in prevalenza in Lazio e Sicilia, per un totale di 238 addetti. A oltre 300 anni dalla fondazione da parte dell’imperatore Giuseppe I, Dorotheum è di gran lunga la maggiore casa d’aste dell’area di lingua tedesca, vanta un ruolo leader in Europa centrale ed è una delle principali e più antiche case d’asta a livello mondiale. Oggi sono presenti sedi e rappresentanze a Monaco di Baviera, Düsseldorf, Milano, Roma, Londra, Praga e Bruxelles. Custodia Valore era nata dall’acquisizione del settore del credito su pegno del Gruppo Unicredit da parte di Dorotheum nel luglio 2018. L’accordo di cessione prevedeva, tra l’altro, che Unicredit continuasse a fornire il servizio di rinnovo delle polizze presso i propri sportelli. L’attività di Unicredit vantava 200 milioni di impieghi e 35 filiali sparse sul territorio nazionale e per acquistarla Dorotheum aveva pagato corrispettivo di 141 milioni di euro più un potenziale earn-out a favore di Unicredit fino a 10 milioni da corrispondersi dopo tre anni. “Con la nascita di Affide, abbiamo voluto ridisegnare il concetto del pegno, passando dall’antica formula del credito su pegno a quella del credito su stima. E’ infatti la stima ad essere al centro della nostra azienda. Vogliamo puntare a una crescita costante, sia dei valori che della conoscenza dei vantaggi offerti da questa forma di credito. Oggi, grazie all’acquisizione di InPegno, la nostra famiglia si arricchisce ancora in organico, arrivando a un totale di 238 dipendenti, di cui 107 stimatori. Vogliamo offrire prestiti più alti e più vantaggiosi attraverso una rete di filiali che copre tutto il territorio nazionale”, ha assicurato Andreas Wedenig, direttore generale di Affide.  Ricordiamo che nel novembre scorso Banca Sistema ha rilevato per 34 milioni di euro il ramo d’azienda credito su pegno del Gruppo Intesa Sanpaolo. L’operazione è stata condotta tramite la controllata ProntoPegno spa, con cui la banca già opera oggi nel mercato del credito su pegno e i cui impieghi a oggi sono 10 milioni di euro e può contare su una rete di sei filiali (si veda altro articolo di BeBeez). Il credito su pegno è una forma di finanziamento con la quale è possibile ricevere in modo semplice e veloce denaro in contante. Non richiede alcuna indagine patrimoniale e reddituale. Chi cerca un finanziamento può far valutare gioielli, pietre preziose, argenti, orologi, monete e al netto dei diritti di custodia verrà versato il capitale e verrà sottoscritta una polizza relativa al valore stimato del pegno. La potrà essere rinnovata oppure sarà possibile riscattare l’oggetto entro il termine massimo stabilito. I beni dati in pegno che non vengono riscattati, sono periodicamente venduti ad asta pubblica presso le sale attrezzate messe a disposizione dalla società. In caso di vittoria, l’importo da pagare sarà pari a quello di aggiudicazione maggiorato in genere di un 20% per diritti d’asta. 

Dati&Analisi. Campania, su 156 pmi con ricavi tra i 50 e 250 mln euro, ce ne sono 10 davvero top. Parte di un gruppo di 500 a livello nazionale

Ci sono poco meno di 250 mila aziende italiane con fatturato compreso tra 500 mila euro e 250 milioni che nel 2018 hanno registrato buoni margini, hanno investito e hanno mantenuto un basso livello di leva. Emerge dallo studio condotto da Leanus per Milano Finanza, sulla base dei bilanci che erano stati depositati alla data di metà novembre 2019. Lo studio, che stato presentato a fine novembre in occasione della quarta edizione del convegno  Motore Italia, sarò oggetto di un webinar gratuito il prossimo 13 febbraio alle 12 (per informazioni e iscrizioni clicca qui). Nel dettaglio, l’aggregato dei bilanci di queste 246.963 imprese può essere letto come il bilancio di un’unica grande impresa che nel 2018 ha registrato 2.384 miliardi di euro di ricavi, con un ebitda del 7,7%, un ROE 7,6% e un ROI del 4,83%, a fronte di 443 miliardi di debiti con le banche, di 211 miliardi di liquidità disponibile e di 1.163 miliardi di patrimonio netto. Detto questo, circa 6.000 imprese (2,5% del totale) muovono da sole gran parte dell’economia del paese (60% dei ricavi, 63% dell’ebitda, 55% del patrimonio netto, 44% del debito bancario). Sul totale delle 250 mila imprese analizzate ce ne sono poi 500 da considerarsi TOP, perché rispettano una lunga serie di criteri di bilancio che le classificano come redditizie e finanziariamente solide. I dati aggregati però possono nascondere le peculiarità di alcuni sottoinsiemi identificati da caratteristiche geografiche, dimensioni, tipologia di attività o altro. Leanus e BeBeez settimanalmente analizzeranno uno dei molteplici sottoinsiemi ottenuti incrociando le caratteristiche indicate. Questa settimana ci concentriamo sulle 156 imprese della Campania con ricavi 2018 tra i 50 e 250 milioni. Di questo totale, l’analisi di dettaglio mostra che ci sono: Imprese TOP (sono stati impiegati gli stessi criteri utilizzati a livello Nazionale): 10 (il 6,5% del totale); imprese con ebitda >10 %: 62 (39,7%); imprese con ebitda> un milione: 115 (73,7%); imprese a rischio default o in procedura: 1 (0,6%); imprese con patrimonio netto negativo: 1 (0,6%); imprese in linea con gli indicatori del Codice della Crisi: 156 (100%); imprese con Leanus DSCR (Debt Service Coverage Ratio) >1: 95 (60,1%). Accedendo al Leanus con il profilo Leanus Premium  (anche solo per un mese) è possibile: visualizzare l’analisi Leanus completa dell’aggregato e delle singole imprese (sia quella di oggi sia le altre analisi condotte da Leanus per BeBeez). Clicca qui per informazioni e iscrizioni sul webinar gratuito sullo studio aggregato sulle aziende Motore Italia il prossimo 13 febbraio alle 12. 

Private Equity Breakfast/1. JF Lehman & Company acquisisce Global Marine

JF Lehman & Company, società di private equity focalizzata esclusivamente sui settori aerospaziale, della difesa, marittimo, governativo e ambientale, ha annunciato l’acquisizione di Global Marine Group con sede a Chelmsford, Regno Unito (si veda qui il comunicato stampa). Con una storia che risale al 1850, Global Marine Group è un fornitore leader di servizi di manutenzione e installazione di cavi sottomarini per i mercati delle telecomunicazioni, dell’eolico offshore e dei servizi pubblici in tutto il mondo. GMG possiede e gestisce una flotta altamente specializzata di attrezzature e navi marittime, tra cui tre navi per l’installazione e la riparazione di cavi, quattro navi per la manutenzione dei cavi e 19 navi per il trasferimento dell’equipaggio, consentendo alla Società di fornire ai propri clienti servizi tecnici di ingegneria offshore altamente tecnici in modo rapido ed efficace ovunque nel mondo. Dick Fagerstal, presidente di Global Marine Group, ha commentato: “Credo che JFLCO sia un partner eccellente per GMG per aiutare a facilitare la prossima fase della nostra crescita. Insieme a Ian Douglas, CEO di GMG, e al resto del team di gestione di Global Marine Group, non vediamo l’ora di sfruttare la vasta esperienza marittima di JFLCO e la notevole base di capitale nello sviluppo ulteriore del core business di GMG nei mercati delle telecomunicazioni e del vento offshore. ”Ian Douglas ha aggiunto: “Inoltre, siamo entusiasti della prospettiva di sviluppare nuove opportunità di investimento in aree di servizio correlate, continuando a fornire soluzioni sottomarine di alta qualità alla nostra base di clienti globale.” L’accordo, che è soggetto alle consuete condizioni di chiusura, dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2020.

Private Equity Breakfast/2. Intermediate Capital Group raccoglie 2,4 mld $ per lICG Strategic Equity Fund III 

Intermediate Capital Group ha annunciato il closing della raccolta dell’ICG Strategic Equity Fund III a 2,4 miliardi di dollari, superando sostanzialmente l’obiettivo di 1,6 miliardi e più che raddoppiando le dimensioni del suo precedente fondo da 1,1 miliardi di dollari, che aveva effettuato il closing nel luglio 2017 (si veda qui il comunicato stampa). La serie di fondi ICG Strategic Equity, lanciata nel 2014, è specializzata in investimenti sul mercato secondario, con particolare attenzione alle ristrutturazioni complesse di fondi. ICGSE III è tra i maggiori fondi di private equity sul mercato focalizzato esclusivamente su transazioni secondarie. Ha già chiuso due transazioni e si è impegnato in una terza, che dovrebbe chiudersi nelle prossime settimane. Questi tre investimenti iniziali rappresentano complessivamente oltre un miliardo di dollari di impegni e comprendono un portafoglio diversificato di società in Nord America, Europa e Asia. Andrew Hawkins, Head of Private Equity Solutions di ICG, ha dichiarato: “Questa è una pietra miliare significativa per ICGSE e siamo molto grati ai nostri LP per il loro forte supporto. Siamo entusiasti della crescita del nostro mercato e crediamo che la scala di ICGSE III, insieme all’espansione del nostro team a 16 professionisti dedicati, ci consentirà di continuare la nostra selettiva esecuzione di transazioni differenziate e complesse su base globale e di ottenere significativi incrementi di valore per i nostri investitori”. Benoit Durteste, managing director di ICG plc, ha aggiunto: “Il successo di questa raccolta fondi è la prova della natura altamente differenziata dell’approccio di investimento di Strategic Equity e del posizionamento competitivo. Il team di Andrew ha sviluppato una solida reputazione nel mercato come controparte affidabile, flessibile e orientata alla soluzione, con la capacità di eseguire le transazioni più complesse a livello globale. ICGSE rappresenta un eccellente caso di studio sulla capacità di ICG plc di incubare e ridimensionare i team con set di competenze specializzate e approcci di investimento pionieristici.

Private Equity Breakfast/3. Lakeview Capital acquista The Mochi Ice Cream Company

Century Park Capital Partners ha completato la vendita a Lakeview Capital di The Mochi Ice Cream Company, il principale produttore Usa di gelati mochi, la pallina di gelato ricoperta da un impasto di pasta di riso offerta nei ristoranti giapponesi (si veda qui il comunicato stampa). I prodotti della società sono distribuiti con i marchi My / Mo e Mikawaya in negozi di alimentari, club e ristorazione a livello nazionale. La famiglia Hashimoto aveva fondato Mikawaya, il predecessore di The Mochi Ice Cream Company, nel 1910, e Century Park ha poi comprato il controllo della società nel 2015. Dopo l’acquisizione, Century Park ha inserito nuovi manager e ha lavorato per sviluppare e lanciare il marchio My / Mo nel 2017. Sotto la proprietà di Century Park, la Società ha ampliato la sua distribuzione da meno di 1.000 negozi di alimentari etnici e di specialità di nicchia a oltre 20.000 negozi di alimentari, club e servizi di ristorazione a livello nazionale. Craig Berger, ceo di The Mochi Ice Cream Company, ha commentato: “Century Park è stato un partner incredibile per The Mochi Ice Cream Company. La loro visione strategica e la filosofia operativa oltre all’eccezionale rapporto con il senior management team hanno scatenato l’enorme crescita del marchio My / Mo Mochi Ice Cream. Sono stati ben quattro o più anni e non possiamo ringraziarli abbastanza per tutto il loro supporto. Non vediamo l’ora di portare lo slancio positivo nella nostra prossima fase di crescita con Lakeview Capital.”

Real Estate Breakfast/1. Edge Principal Advisors raccoglie 560 mln $

Edge Principal Advisors, società di gestione immobiliare con sede a New York, ha annunciato la chiusura definitiva della raccolta del suo quarto fondo Edge Principal Investments IV a oltre 560 milioni di dollari (si veda qui prnewswire). Jeffrey Walker ed Evan Mallah hanno fondato Edge nel 2008 per concentrarsi su immobili opportunistici e a valore aggiunto in mercati in forte crescita in tutti gli Stati Uniti.  Evan Mallah, presidente di Edge ha detto: “Il fondo IV è già impegnato per circa il 25% in sette transazioni e vediamo opportunità interessanti per il futuro.” Goodwin Procter è stato consulente legale di Edge. Non è stato utilizzato alcun agente per il collocamento.

Real Estate Breakfast/2. Bnp Paribas Reim acquista ad Amburgo il Deichtor Office Center

Bnp Paribas Reim, tramite il fondo OPCI BNP Paribas Diversipierre, ha acquisito l’iconico edificio per uffici Deichtor Office Center ad Amburgo dalla statunitense Westbrook Partners (si veda qui Europe-re). Completato nel 2002, il Deichtor Office Center è unico nel mercato immobiliare degli uffici di Amburgo grazie al suo iconico design e architettura. Il pluripremiato edificio, creato dagli architetti Bothe, Richter, Teherani, è affittato a diversi inquilini su 10 piani. La struttura si trova all’interfaccia tra il centro città, la stazione ferroviaria principale e il fiume Elba.  Il prezzo di acquisto non è stato reso noto. Jean-Maxime Jouis, responsabile della gestione fondi presso BNP Paribas Reim France, ha dichiarato: “La solida posizione del Deichtor Office Center nella seconda città più grande della Germania è una bella aggiunta al portafoglio paneuropeo di Bnp Paribas Diversipierre, che ora include numerosi investimenti in Monaco, Düsseldorf e Francoforte sono state realizzate negli ultimi mesi”. Isabella Chacon Troidl, chief investment officer presso Bnp Paribas Reim Germany, ha aggiunto:  “Il Deichtor Office Center beneficia di eccellenti condizioni di affitto e si adatta perfettamente alla nostra strategia di targeting di asset con elevato potenziale di creazione di valore”.


 

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