(Ebook - Esoter - Alchimia - Ita) Il Vangelo Di Cagliostro
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ILVANGELODICAGLIOSTRO
Cap.I Sineodioetamore. (Infracap.XV) 1. Nellottavo anno del regno di Giuseppe Imperatore, Cagliostro venne a Rovereto, e vi dimor qualche tempo. Chi scrive, stando sulla finestra di casa sua, lo vide passarenellavia;elamogliediCagliostroeraconlui.Potevanoesserelesettedella sera.Etuttalagentecongetturavasudilui. 2. E alcuni dicevano che era un mago, altri che era lAnticristo; e tutti facevano molta discussione tra loro. Egli si rideva di essi, dicendo: Chi io sia io stesso lo ignoro. Ma certo che sono colui che guarisce i malati, illumina i dubbiosi, largisce il denaro ai poveri. Sono state scritte intorno alla mia persona e ai fatti della mia vita moltesciocchezzeemenzogne,perocchnessunoconoscelaverit.Manecessario cheiomuoia,eallora, dopo lami morte, ci che stato da me compiutoa tutti sar cognitodallememoriescrittechelascer. 3. E come fu venuta la notte, molte persone si riunivano attorno a lui e lo interrogavanosuunagranquantitdicose.Eanche,almattino,egliricevevamalati edavaloroconsulti.Matuttiavevanomoltapauradilui. 4. Durante la notte alcuni della citt, cherano per natura curiosi, andavano a trovarlo ed egli parlava loro apertamente delle opere sue. Questi erano Battista fratello di Nicola, Eligio e gli altri. Ed essi, una sera, lo condussero nel luogo che frequentavano abitualmente: unosteria dove erano finestre con inferiate; ed egli se ne fugg di l esclamando che quella era una Bastiglia, e rifiut di trattenervisi. Continudunqueadabitarenellalbergo. CapII 1. E dopo qualche giorno, cerc di affittare una casa per abitarvi; si mise in giro alla ricerca di una che ben gli convenisse. E visit quella di Festo ma non pot mettersi daccordoconluisulprezzo!Vennedunquepressogliecari,epoichlalorocasagli piacque, torn indietro per parlarne alla sua moglie; ed essi s intesero a tal riguardo.Pertantorestaronoancoraallalbergo. 2. Qui,appenalevatoilsole,egliincominciavaariceverelagenteeacurareimalati.E vennealuiuntaleassaifacoltosoevecchichesoffrivadilitiasirenale,cicheviene detto di calcoli. Egli esclamava: Signore, se tu il puoi, vieni in mio aiuto!. Ed egli 1
disse: Tu sei vecchio, il tuo male cronico, e cerchi rimedio? Nondimeno torna domani e ti preparer una medicina. E il medico, che aveva curato fino allora questo malato, essendo presente fra la gente, sentiva tutto ci e meditava attentamente fra s e s. E quando essi furono usciti, volle a tutti testimoniare che Cagliostroavevabenparlato,erendergliomaggiosecondoiprincipiidellasuaarte. 3. E cos, si sparse la voce fra il popolo che egli era un profeta, che non riceveva denaron regali da nessuno,ma che non faceva alcuna distinzione tra il povero e il ricco, conquistandosi i cuori per la sua opera benefica. Ed era affluenza da lui, e ognuno riportava ricette e denaro per le medicine. Ma verano anche molti che crollavano la testa, e si rifiutavano di credere fino a che non avessero veduto risultatiprecisi Cap.III 1. Madopociavvennechecoluiilqualesoffrivadicalcoli,avendopresolamedicina ordinata da Cagliostro, facesse una grande quantit di orina pressoch marciosa, e incominciasseastaremeglio.Eimedicieranoassaistupiticheunpizzicodipolvere avesse potuto cos operare; onde si diedero a scartabellare i loro libri per cercarvi unaspiegazione 2. ora Cagliostro venne di nuovo a casa Festo e vi abit. Subito dopo una povera donna dei dintorni di Verona, la quale soffriva per un cancro al seno, gli fu condotta tremante e tutta in lacrime. E avendo convocato i medici, Cagliostro disse loro:Giudicate.Essi,avendoesaminatoladonna,unanimementedisserochesolo una operazione poteva salvarla, e ci non era anche una cosa certa. Cagliostro rispose: Io non tolgo niente a nessuno; non sono venuto a mutilare gli uomini con lacciaio. E immantinente fece un impiastro e ordin alla malata: Prendi un asciugatorio e attaccati questo impiastro. Ella gli rispose: Signore, io non ne ho. Allora la moglie di Cagliostro and in unaltra stanza e torn poco dopo con un asciugatorio ben pulito e nuovo, e lo diede alla donna che fece come le aveva ordinato Cagliostro. Ed ella poi gli disse: Signor mio, quanto tempo dovr restare in questa citt perch tu mi curi ed io guarisca?. Cagliostro le rispose: Alcuni giorni. E la donna esclam: Come potr io rimanervi se non ho denari? E Cagliostro stizzito le disse: Va a mangiare e bevi che io pagher per te lalbergatore.Eladonnasenepartdalorotuttagioiosaesollecita. 3. Di poi, Cagliostro, avendo fatto venire presso di s quelloste, tratt con lui senza discutere,affinchladonnaalbergasseenonunsoldolechiedesse.Eperognidove da ognuno furono dette grandi lodi di lui, e si diceva che dal Cielo era venuto un soccorso. E la dimane, i medici andarono a visitare la donna, e avendola trovata lietaallalbergo,furontuttipienidimeraviglia. CapIV 1. ECagliostro,parlandocolmedicocheavevacuratoquelluomodaicalcoli,glidisse: Fa ci che necessario perch il tuo malato ti paghi con ogni larghezza; quanto a 2
me far lo stesso perch per altri dieci anni ancora la morte non venga a prenderlo, ed io vincer luniverso. Ma non dico che vivr ventanni. E il malato seppe di questo discorso, e ben sicuro che gli restavano ancora dieci anni di vita, ne fu profondamentericonfortato. 2. E vi era un alto funzionario, addetto allofficio delle finanze, che si era incontrato con Cagliostro in lontani paesi e lo aveva ben conosciuto. Ora lo vedeva tutti i giorni, e sincaricava di molte cose per lui; e molto ne andava superbo e si gloriava diesserenellasuaintimit.Diconseguenzacertunilofermavanoelointerrogavano in segreto dicendo: Possiamo sapere la verit da te giacch tu sei un suo intimo?. Domandatepure,eglirispondeva;chevoletesapere?.Edessi:Dicciseveroche Cagliostro ha cenato con Ges Cristo Signor Nostro alle nozze di Cana, e se anchegli ha bevuto lacqua cambiata in vino, come molti raccontano. Egli rispose loro e disse: Non credo, tuttavia egli nato molti secoli fa; ma non dite niente a nessuno.Edessisiridevanodilui. 3. E vi era inoltre una gran disparit di opinioni fra molti in rapporto alla sua religione: alcuni dicevano che era maomettano, altri che era ebreo. E allora Cagliostro disse a quei litigiosi: Perch siete dubbiosi e turbate la vostra mente? Tanto luna che laltra di queste sette lascia una traccia indelebile. Venite meco e saprete.Egliunidopoglialtriseneandavanosenzarispondere. 4. Altri credevano che egli resuscitasse i morti, e li facesse parlare e sedere a tavola con i vivi. E venivano anche dei forestieri che si provavano, parlando con lui, di coglierlo in fallo e smascherarlo. Ma finivano col restare ammirati di lui per la saggezza della sua parola, e si partivano dicendo che egli non era uomo da essere abbindolato. Cap.V 1. intantomentretalifattiaccadevanoaRovereto,siriceveronoletteredaMilanonelle quali si annunziava che Cagliostro era anche in questa citt. E tutti davano in grandi esclamazioni e si domandavano come mai ci potesse essere possibile. E molti affermavano che luno o laltro doveva essere un falso personaggio, e qualcuno anche diceva di detestarli entrambi. E nessuno pot nulla comprendere finoacheilmisterononfosserivelato. 2. Ora quegli che era a Rovereto continuava giorno e notte con lena, senza mai stancarsi a curare i malati, trattando tutti con gentilezza e lor promettendo la guarigione dentro i quindici giorni, e a chi dubitava dellefficacia dei suoi rimedi, egli rispondeva confidenzialmente, dicendo: Io vi perdono poich voi non mi conoscete. E la sua moglie parimenti aggiungeva: Il mio marito tutti guarisce eccettocolorochesonomorti. 3. Ella non lasciava entrare nella sua camera nessuno, nemmeno la serva e la cameriera. E adoperava per la sua acconciatura un preparato dello le cinque gocce.QuestopreparatoeramoltoconosciutoinInghilterra,poichCagliostro,che lo aveva inventato, col ricavato della vendita, aveva dotato le due figlie di un ufficiale. Mischiandolo con buona acqua odorifera e cospargendone la pelle del 3
viso, questa si rendeva bianca come il latte e soffusa allo stesso tempo di uno splendoredirubino. 4. Essendo ritornato Cagliostro in casa di Battista, fratello di Nicola, egli discuteva coi medici dicendo loro: Ogni malattia proviene dalluna o dallaltra di queste due cause: o dal condensamento della linfa o dalla corruzione degli umori del nostro corpo.Edeglinonriconoscevaaltroprincipioallemalattie. 5. E diceva anche: I palloni, questi globi volanti che sono stati inventati da un uomo audace, che riuscir mai a dirigerli? Sappiate dunque che essi non potranno mai esseredirettidovesivorrsenonsitoglierlorolaformasferica;enessunopensaa fare ci. Ora egli parlava in italiano e in francese, e talora anche in una lingua tra questidueidiomi. 6. E vi era una gran potenza nelle sue parole. E alcune donne che gli erano assai affezionate e sempre gli parlavano delle loro malattie, lo supplicavano, lo scongiuravano di partire da Rovereto. Imperocche tutti ignoravano quanto tempo ancora egli volesse restare fra noi. Ora, vi era nella citt una fanciulla lunatica che urlava con la schiuma alle labbra e i denti stretti, e che si gettava furiosa su coloro che lavvicinavano. Si voleva condurla a lui, e non potevano. Allora egli stesso venne a lei per cacciare dal suo corpo lo spirito di quella malattia: e mai fino a quel giornoegliavevacosoperatoconglialtri.Ecertunideipigrossinobilicredevano inluieritenevanotuttelesueparoleconcura. Cap.VI 1. EtuttiigiorniunagrandefollaassediavalaportadiFestocercandodiCagliostro,e dalle citt, dai villaggi, da tutta la regione, gli si menavano malati su carri, calessi, lettighe, a tal punto che la piazza nera gremita e la moltitudine che faceva pressa si schiacciavadavantilacasa. Ed Ernesto, il quale era il decano dei medici della citt, vedendo tanta esaltazione dellopinione pubblica, ricorse ai magistrati affinch si proibisse per lavvenire a Cagliostro di curare glinfermi, dicendo che, secondo la legge in uso, non era permesso di curare se non a quelli laureati dai dottori che lImperatore aveva incaricatodiesaminareilsaperedeimedici,echecoluiilqualenonosservalalegge lavversariodellImperatoreeconseguentementecolpevole. 2. Ed essendosi riuniti i magistrati, gli proibirono di dar prescrizione ai malati, e lo minacciarono.Maeglivollelororesistereeprotestaredicendo:Iononhomaifatto ordinazione di sorta ad alcun malato se non in presenza e con lapprovazione del suo medico. E coloro ai quali io ho ordinato qualche cosa, voi sapete che vanno migliorando. Inoltre, io non ho mai dato un rimedio senza prima avvertire quale sarebbe stata lopera sua. Ed ecco io non ho mai invitato n invito alcuno a venire a me,maquandolagentevieneamespontaneamente,perchnondovrrispondere? Etutti possono testimoniare che fino a oggi ionon ho mai nulla chiesto a nessuno e niente accettato n dal pi grande n dal pi piccolo, ma che invece sono venuto in aiutoaipoverifornendoaessicichelorbisognavaperlacuradeiloromali. 3. E la voce del popolo si alzava per lui e rumoreggiava nellAssemblea. I magistrati 4
allora,ciudendo,stimaronomigliorcosafarealuigrazia,elolasciaronocuraregli infermi. Ma Cagliostro, assai indignato, desiderando sottrarsi alla loro giurisdizione, risolse di passare di l dal fiume Adige, nel borgo di Lagarino che chiamasilaVilla. 4. E quivi le autorit lo ricevettero con gioia; e avendo voluto fare un festino in suo onore,eglivisioppose.EderadiDomenica,dopoilmeriggio,versoletreore.Eun certo Giuseppe, padre di Giuseppe il sacerdote, che soffriva di febbri violente, cercava di entrare nella casa dovera Cagliostro; e un giovane uomo, in nome della moglie di uno dei capi del luogo, ottenne che ci a lui fosse permesso. E il nome di questo giovane era Clementino. E Giuseppe fu ricevuto segretamente col suo figliuolo. Cap.VII 1. Ora, nella casa di Gaspare, magistrato cittadino, riuniti erano nobili uomini e donne, e Cagliostro stava in piedi in mezzo a essi e parlava; fuori, nel vestibolo, vi eraunagranfolla. Egli,avendopresoperlebraccialuomochedamoltiannisoffrivaperlefebbreele vertigini, lo condusse insieme col suo figlio in una camera, dove lo fece sedere, poich si accorse che molto vacillava su le sue gambe. E come ebbe riconosciuto la malattia, cos rispose a coloro che lo interrogavano: Sono i vermi che lo fanno soffrire, ci posso assicurarvi, e nessuno finora lo aveva capito. Ma essi si meravigliavano e tacevano. E volgendosi allora verso Giuseppe, Cagliostro disse: Fatti coraggio, io ti guarir entro otto giorni. Abbi solamente fiducia in Dio e in me, e fa ci che io ti prescrivo. E il malato afferm che era cristiano e non dissimullasuacredenza. 5. Dopo ci, tutti congedati, Cagliostro, ritorn nella citt ove vi era un giovane soldatodellaguardia,chealcunigiorniaddietroegliavevacuratodiunamalattia,e che ora cominciava a star meglio, come pure quella fanciulla lunatica che sembrava a poco a poco si calmasse; vi erano molti che rendevano testimonianza in se stessi dellasuaoperadicarit,echelobenedicevano Cap.VIII 1. Etuttisimeravigliavanoacausadelgiovanesoldato,poichinbreveeglieraalzato dalletto dove da cinquemesivirestavaimmobile ecome mortoper un tumore alla gamba e dolori articolari. E lorigine della sua malattia era quella peste che dallintemperanzadegliuominifuimportatadallaltrapartedellaterrainpunizione dellopera della carne. E Cagliostro, vedendo il numero enorme di persone che venivano a lui ogni giorno per curarsi di questa malattia, si turbava in s e diceva: A mala pena tanti mali di tal genere ho trovato a Parigi e a Bisanzio. Guai a voi, poich la vostra lussuria discesa su voi e i vostri figli. E citava un proverbio col quale si afferma che le piccole citt sono pi pervertite delle grandi dai piaceri del mondoechenemuoiono. 5
2. In quanto a lui, si nutriva parcamente, non si coricava mai nel suo letto, ma dormiva su una poltrona appoggiato a un cuscino. E avvenne che, essendogli portati i malati anche da un ospedale, egli non volle riceverli, e disse: Io so bene che qualunque sia la prescrizione che lor far, non la osserveranno e misconoscerebbero le mie parole. Perocch coloro che hanno potere su loro, non li lasceranno liberi. E i miei mezzi non mi permettono di far fronte a tutti i bisogni e di ritirarli dallospedale. Perci andate e riconduceteli: essi hanno i loro medici e i lorochirurghi;questiconsultino. 3. E uno dei medici della citt, piccolo e vivace, lassisteva di continuo e prendeva nota delle formule dei suoi purgativi. Ma vi erano anche alcuni medici che lo ascoltavanoconfiducia.Equellicheeglisapevasuoinemici,echesparlavanodilui nellepiazzeedincitavanoilpopolocontrodilui,eglinonliperseguitavaconlasua collera ma diceva: Nessuno pu fare del bene senza far sorgere invidia. In ogni luogo ove io sono stato, molto ho sofferto dalla parte degli uomini; e non volli mai farmaleachicchessia;alcontrariovolliaiutareognuno.Questainfattilacaritche assimilaluomoaDio:rendereilbeneperilmale,esottrarreilnostrogenereumano alle sue tribolazioni. E poi raccontava lungamente che che in Francia, in Inghilterra, in Russia, egli aveva avuto molto a soffrire per far del bene agli altri, e cheatuttiavevasempreperdonato. 4. Ed era una mattina, assai di buonora, e la moglie di un capitano di Milano, donna bella e di grande garbatezza, che aveva una raccomandazione per Battista, fratello di Nicola, desiderava vedere Cagliostro, imperocch ella aveva sentito dire e aveva lettodiluigranqualitdicose,ciocheguarivatuttiechenonvierauomosimilea lui sopra tutta la terra. Battista dunque la ricev e la condusse a Cagliostro che accolse luno e laltra con amabilit; e come fu venuto il tempo della loro partenza, Battista disse a Cagliostro: Se io ti sono stato qualche volta rincrescevole. Oggi ho pagatoilmiodebito.ECagliostrociriconobbeeeliconged. Cap.IX 1. Quandolaserafuvenuta,glifudomandatoseravero,comecorrevavoceovunque, che egli, in virt duna pozione, rendesse la giovinezza agli uomini. Ed egli rispose negandotalfatto.Nientevdicomunetralamiapersonaeisapientepersonaggi delle favole della figlia del re di Colchide. E raccont ci che aveva fatto per una nobilsignora,laqualedallanaturadinvecchiareeraresapericolosamentefolle;egli finse di darle una pozione che doveva, secondo che le annunci, largire la giovinezza eterna, e la suggestione la guar. E le altre donne sattristavano a queste parole, poich quella bevanda, come speravano, non esisteva e non ringiovaniva i vecchi. E gli uomini perci le canzonavano. E Cagliostro disse: Anche certuni mascherantesi miei servi inventano molte cose sul conto mio; guardatevi dalle loro menzogne, perocch simil gente non pu essere considerata in alcun modo nella drittaviadellaverit. 2. E una donna che apparteneva alla nobilt della citt, nascondendo il suo proprio nome, gli mand a dire: Signore, una dama ha qualcosa da dirvi: venite nella tal 6
villa dove ella vi ricever con tutto onore e rimetter dodici monete doro in ricompensa. La collera allora simpadron di Cagliostro. Questa donna, disse, non conosce me n i miei ammaestramenti. Essa non vedr mai la mia faccia fino a chelabendachecopreisuoiocchinonsarcaduta! 3. E si cercava anche di osservarlo per vedere se andava la Domenica alla messa con sua moglie e i suoi domestici, e se si comunicava. E nessuno poteva saper ci con sicurezza: alcuni lo affermavano, altri lo negavano. Pertanto, allorch congedava la folla dei suoi malati dopo ludienza cotidiana, egli tendeva un braccio e faceva il segno della croce. E quando quel soldato che era stato allettato per cinque mesi, guarito e riconoscente, era venuto a gettarsi ai suoi ginocchi, Cagliostro gli disse: Perch vuoi me ringraziare? Va in chiesa quando il prete dice la messa, e confessati dicendo che Dio tha guarito della tua malattia. Onde per queste parole, molti dicevano: Veramente costui non solo cristiano ma anche cattolico. Alcuni tuttavia rispondevano: Non vero, ma egli vuole che ognuno attesti il proprio fervore secondo la tradizione e la legge dei suoi padri al fine di non essere causa di scandalo nel popolo di ottenere che le autorit non increduliscano contro di lui. Altri invece, competenti in medicina, negavano la guarigione del soldato, e denigravano Cagliostro per i suoi medicamenti, e dissuadevano la gente di prenderli,traendoincamporagionidallalungaesperienzadellaloroarte. 4. Ordunque,Cagliostroallamaggiorpartedegliinfermiordinavauncertodecottola cui formula risale a Ippocrate, poich, secondo quel che egli diceva, non vera nessun altro rimedio cos sano ed efficace. Coloro che lo biasimavano, esclamavano alcontrario:Lestessecosenonatutticonvengono.E aggiungevano:Nessunodi coloro chegli ha curato guarito. Dove sono le sue promesse? Non affermava egli che in pochi giorni avrebbe reso sano ogni infermo? Giuseppe padre di Giuseppe il sacerdote, al quale aveva egli predetto che al termine di tre giorni evacuerebbe i vermi, si scoperto che non ha niente evacuato; e non forse sempre malato?. E nessuno poteva loro rispondere, se non con un solo argomento, che cio questuomononcessavadifarelemosine. Intanto, ogni giorno, venivano non pochi uomini da tutta Italia, e le donne pi ragguardevoli; e anche molti dalla parte di Settentrione per vederlo, e per consultarlo ne arrivavano fin dalle montagne della Germania e dalle rive del Mediterraneo,tutticercandolaconsolazionenellalorocredulit. Cap.X 1. Ora, un giorno Cagliostro era assistito insieme con Battista, fratello di Nicola e un altro, e parlava; e incominci a narrare le insidie che gli avevano teso a Londra e come un giorno, difendendosi da s in una sua causa davanti i giudici e i primati del popolo contro un calunniatore, esclamasse dun tratto a gran voce: Com vero che c Iddio, quegli fra noi due che dice il falso, muoia allistante!. E la mano di Dio sabbatt sul suo accusatore, il quale cadde allindietro, morto. Battista, essendosirivoltoversoilsuoamico,glidisse:Usciamo,poichquestuomooggidi ricevetroppofamiliarmente.Edessiuscirono. 7
2. Ora coloro che erano nella citt, vedendo la folla che accorreva dalle lontane contrade, si meravigliavano. E alcuni per ci appunto cercavano di andare a lui mossi dalla paura che i forestieri potessero rimproverargli della loro indifferenza, cos dicendo: Come? Noi veniamo da lontano per vederlo, e voi che lo avete in casa non ve ne curate e vi vergognate di rendere omaggio alla sua virt!. Altri che temevano laltrui giudizio, sopponevano con tutta possa a questa opinione. E dicevano: Chi dunque questuomo? Donde viene? Non sappiamo. Come mai la sua fama s sparsa per ogni dove? proprio vero che egli guarisca tutti i malati secondo le sue promesse? Nentaffatto. Allora? Egli viaggia per il mondo, distribuisce oro, dice cose profonde e oscure. Chi dunque cos non apprezzato? Chegli dunque guarisca pubblicamente qualcuno spacciato dai medici, e noi gli crederemo. E alcuni altri rispondevano: Ma certissimo che egli possiede un rimedioefficacissimoperscacciarelefebbriperiodiche,echequimoltisonostatida lui guariti. E poich i primi mettevano in dubbio che la salute, in tal modo ristabilita, lo fosse definitivamente e sicuramente, di nuovo le discussioni ricominciavano. Ma gi Cagliostro non curava alcun abitante della citt di Rovereto e della regione allintorno; ma continu solamente a curare i forestieri, e quelli che venivano da moltolontano. 3. Intanto si sparse la voce che il Prefetto e i magistrati gli avessero interdetto nuovamente di spacciarsi per medico. Egli per affermava esservi unaltra ragione dicendo che questa citt era maledetta, e perch i letterati del luogo lo avevano diffamato gratuitamente. Per la qual cosa, diceva, non far pi agire il mio potere a vantaggio vostri, e andr lontano da qui a rendere i genitori ai loro figli, a strappare per i loro genitori i figli dagli artigli della morte e dalle caverne delle tenebre. Mi ricoprir allora la gloria delle sue vesti splendenti; le madri mi coroneranno di rose; le spose ungeranno i miei capelli di aromati; tutti, vecchi e giovani, innalzeranno un cantico in mio onore al suono delle trombe e al rullo dei tamburi. Laggi, linvidia non distilla il suo veleno e lincredulit non h amai piantatolesueradici. 4. Quei di Rovereto dunque pensarono che in breve egli partirebbe dalla loro citt: e molti ne erano lieti, perch dicevano che egli fosse causa di turbamento nella citt, poich sapeva leggere sulla faccia di chiunque con lui parlasse i segreti dei suoi intimi vizi. Cagliostro era appunto fisionomista e metoposcopista. E ai malati che ritornavano senza miglioramento alcuno, egli diceva: Che volete che vi faccia? Il rimediopervoisitrovanellaltraestremitdelmondo;echimidarlealidelvento per portarvelo?. E chiusa la porta, allontanava da s la gente, e scriveva in arabo e infrancese,esiriposava. Cap.XI 1. Per altro, non passava giorno senza che non avvenisse un accorrere di nuovi malati, i quali abbandonavano le loro citt desiderosi esser visitati da lui. E quelli che non potevano venire, mandavano i loro medici per avere il consulto dalla sua 8
bocca.Evenneancheunafanciulla,figliadiuncertoPompeocheerastatogiudicea Rovereto: essa cadeva a terra riversa di sovente, si feriva nelle sue crisi e faceva schiuma dalla bocca: il nome suo era Elisabetta. Egli le ordin di prendere dellemetico e la conged. Ed ordin la stessa cosa ad altre gentildonne isteriche, che venivano dalla Germania per suggerimento di una certa cameriera sua amica. Poich questa donna aveva raccontato alla sua padrona le opere di Cagliostro quando trovavasi a Strasburgo; come suo fratello, al quale i medici volevano tagliare le braccia per la cancrena, egli aveva subito guarito, e come una donna partoriente, che si voleva operare del taglio cesareo, (essendo morente), fu salvata insieme col neonato dopo aver preso un suo elisir. Per questi e per molti altri atti meritorii, gli Strasburghesi fecero incidere il suo ritratto con sotto alcuni versi in linguafranceseintestimonianzadellasuavirt. 2. Ora , un giorno in cui una principessa tedesca, straordinariamente bella e virtuosa, era venuta a vederlo, Cagliostro quando ella si accomiat, volle donarle una copia di quel ritratto chera stato fatto a Strasburgo, e le disse: Ecco qua! Cos io sar sempre e dappertutto con voi. Ed egli non aveva mai fatto ci a nessuno. In quel giorno, dunque, la folla mormorava, e diceva: Ci si raccontano grandi cose da lui fatte in lontani paesi, dove noi non eravamo, e che noi non abbiamo vedute coi nostri occhi. Che faccia dunque qui qualche meraviglia, ma egli non lo pu. E dicevano questo, sapendo che Cagliostro aveva dato a un certo medico sordo, una pozione energica, e che gli aveva soffiato fortemente negli orecchi, promettendogli chealterminediseigiorniessisaprirebberoperintenderchiaramenteuntalsoffio; maiseigiornieranopassati,eilmedicononudivaancorniente,edovevaintendere idiscorsideglialtridaigesti. Quanto a quel vecchio malato di calcoli, che i suoi amici volevano obbligare ad andareacavalloperlestradedellacittalfinedimostrarsietestimoniareallagente della sua guarigione da Cagliostro operata, rispose loro dicendo: Andatevene, voi vi burlate di me; io sono pi malato di prima e se avessi avuto un simile trattamentonel tempo passato,certo gi riposerei da un pezzo presso i miei padri. Ed altri dicevano la stessa cosa e incominciavano a disprezzare le prescrizioni di Cagliostro. Altri al contrario andavano spargendo che i medici e i farmacisti, per invidia lo tradivano e falsificavano le sue ricette, ne somministravano altre affinch nonsipotessemaiconoscerecheeglieranelvero. 3. Ma aumentava sempre pi la gente che diceva: Le parole menzognere son dette per trovar scuse alle sue sciocchezze. E questa donna che con lui, non la sua moglie (essa era romana e il suo nome era Serafina), ma semplicemente una aiutantedellesueciurmeriechealddifestanonvaacomunicarsiperpoterrestare incasa a guardia dei suoimeravigliosi gioielli, che ha sempre paurale siano rubati. Ed egli anche non mai savvicina alla santa tavola, poich lanima sua non pu trovare la pace nel pensiero di Dio, e dice daverne ottenuto dispensa dal principe deisacerdoti. Guaiacoluiche non crede e antepone le opere del secolo a quelle del cielo! Oggi egli ha cacciato il suo servo buono e zelante, che era con lui da quindici anni,perchavevaaccettatodanarodaivisitatori.Machenontemedinulla:poich lontano da qui andr ad attendere il suo vecchio padrone, e questi lo riprender al 9
suoservizio. Esimilimaldicenzeeranodivulgatedallagente,egeneravanograndidissensi. 4. Ora un giorno Cagliostro, spinto dal sentimento di fratellanza, and a pranzo in casa di un tale che si riteneva appartenere alla Societ dei Liberi Muratori; e la sua moglie lo accompagnava. Anche Cagliostro era uno dei capi di questa Societ, e il MaestrodelsodaliziodettodegliIlluminati;everanoalcunidiscepolichevolevano essereammessiepurseguirelamedesimastradadilui. Fra questi un signore delle vicinanze domandava di essere iniziato, e aveva versato una somma di 300 monete doro, e giorno a notte sintratteneva con Cagliostro; ed eraancheconluiunaltrofratellovenutodallerivedelmare.Cagliostroperdiceva chesenonsiera in tre non si potevaricevere un neofita. Essi scrissero dunque aun certo discepolo che abitava assai lontano da Rovereto, per pregarlo di venire al pi presto;edeglipartsenzaindugio.Intantoglialtri,tuttiripienidizelo,vegliavanoe aspettavano. E numerosi pensieri i loro cuori agitavano; essi erano come quelli che (nei Misteri di Cibele) erano stati toccati dal tirso, o facevano sonare i cembali sul monteDindimo(inFrigia). Quando quel fratello fu arrivato, Cagliostro, scelto anche un altro discepolo, lo ricevette neofita (apprendista) e, avendolo istruiti diligentemente intorno agli elementi della loro filosofia, lo inizi alle Eleuterie, (feste della libert), e lo riconobbe per fratello e gli fece conoscere i segreti della loro Comunione che si estendeva dai deserti della Scizia al fiume di Etiopia. E si ammann, in casa dello stesso Cagliostro, una sontuosa cena e vi preser parte. E vi eran molti lumi nella sala. Essendo essi ancora a tavola a notte inoltrata, vi era nella gente una gran curiosit, e molti cercarono di gettare unocchiata per le porte o per le finestre e penetrare i loro misteri. E poi alcuni raccontarono che avevano veduto una cosa, altri unaltra: sangue che coloro bevevano, torce incrociate, spade nude; e cos riempivasilatestadelpopolodiognisortadifavole. 5. Cagliostro passava per affigliato dei riti Egizii e alle Tesmoforie dei Misteri della Gran Madre di Eleusi. Quella notte, quando egli con gli altri si lev di tavola, il neofita rest insieme con essi, e laltro iniziato, chera venuto di lontano, se ne part rapidamente per il suo paese. Ma il servo chegli aveva cacciato e che alloggiava in unastalla,dissefras:ChenonsiapiinmelapacediDioseiononfarlestesse meraviglie come il mio padrone. E cominci col vendere cerotti e misture; ma ci eglifacevadinascostoperpauradelsuopadrone. Frattanto Cagliostro non andava in nessun luogo occupandosi solamente di Festo cheeragiuntomalatodaTrentoecheeglicurava. Cap.XII 1. E un giorno Cagliostro domand a un tale se volesse anchegli essere affigliato a coloro che son detti gli Illuminati. E colui rifiut dicendo che preferiva restare in queste semitenebre, dove non si vedeva quasi niente, che divenire completamente ciecodinanziatantaluce.Edicevaaltreragionipienedisale. Alcuni ascoltando queste conversazioni, dicevano fra loro: Egli appartiene 10
certamente alla Confraternita dei Frammassoni (ossia Liberi Muratori), e forse da essi inviato per il mondo con lincarico di guarire i mala ti; e le sue liberalit provengonodailorotesori,poichdiconocheessihannoperprimoprecettodifare il bene a tutti. Ma altri ribattevano: Se veramente essi fossero animati da una tal carit, non manderebberocostui ma un altroche non lusingasse gli uomini con una vanafede.Edaltridicevanoancora:Questoscaltrouomofacertodelleelemosine e mai non riceve compensi dalla moltitudine, ma aspetta di tanto in tanto un ricconecolqualepoterguadagnarecentovoltedipi.Quandoarrivainunacitt,vi restafino a tanto che incensatodallopinione pubblica;dipoi, allorch leffetto dei suoi medicamenti a lunga scadenza viene a mancare, e si rivelata la vanit delle sue promesse, egli se ne va e passa cos di citt in citt, e le sue sporcherie non fannomaitermine. Equesto ilsuo metodoe la sua massima ambizione per essere considerato come un istrumento della grande potenza che viene dal Cielo; e cos attraversa mari e terre e si atteggia a medico universale. Ma, se egli realmente liberassegliuominidatuttiimali,forsecheigovernatorieiprincipidellaterranon lavrebberodiggiforzatoarestaretrailoroministrineilorpalazzi?. 2. Ma molti, i pi giusti, si opponevano a un tal parlare. E anche irritavansi contro colui che prendeva nota di queste parole, poich pensavano chegli le scriverebbe beffeggiandoli. E colui che scriveva non lo denigrava ma raccontava fedelmente ci che accadeva a Rovereto, di ci rendendo testimonianza con un semplice racconto. E questo racconto fu fatto secondo luso degli orientali, come ognuno pu accertarseneneitestigrecicheilatinihannotradottoparolaperparola. 3. E avvenne che un sacerdote, essendo andato da Cagliostro, gli dicesse: IO ho questa e questa malattia; indicami ci che debbo fare per guarire. E Cagliostro glielo disse. Ma di nuovo quel sacerdote gli disse : Dimmi anche i rimedii per i maliavvenire. Cagliostroallora rispose, dicendo:Se io venissi a confessarti i miei peccati, tu mi rimanderesti con lassoluzione; ma se io ti chiedessi di assolvermi anche quelli futuri, mi assolveresti?. Ed egli: No! E Cagliostro allora: Ed io far lostessoconte!. 4. Edeccocheunanobildonna,venutadaTrento,echeerasorda,lopregdirenderle ludito. E suo marito era insieme con lei e ascoltava. E Cagliostro disse a questa donna: Osserva questa prescrizione e ti curer. Ed essa che , se migliorerai, dovrai pubblicare nei fogli che ogni settimana escono nel tuo paese, come io ti ho guarita. Ma seal contrariola tua infermit non ti abbandoner, fa pure conoscere a tuttiiviventi,neifoglimedesimi,cheiosonounAgirta. Cap.XIII 1. Oravieraunuomochecoprivaunaltacarica,ilqualeerafuriosocontroCagliostro, e nelle vie e sulle piazze sparlava di lui; e questuomo volle far parlare il giovane che scriveva queste cose dicendogli: Che te ne sembra di Cagliostro?. Il giovane rispose: Non sta a me giudicare un uomo sul quale ci sono tanti giudizi quanti sonogliuomini,equandononvenesononeancheduechelapensinoegualmente. Quegli disse: Anche tu tentenni o sciocco? Solo i ciechi e gli stolti credono che 11
questuomo faccia del bene al prossimo suo; ma io ho detto e dico che fa invece il male a ogni essere vivente, dalla sua nascita alla morte. Infatti per le sue chiacchiere, da tutte le regioni che sono sotto la volta del cielo, arrivano con grandi spese e grandi fatiche molti viaggiatori per ottenere da lui la salute, ma ritornano delusiallelorocaseduevoltepimalatidiprima.Eglialcontrariomangiaebeve,e si ride di essi nel suo cuore, e gli basta essere in qualche modo incensato dagli uomini.Comeebbedettoci,salutquelgiovaneesiallontan. 2. E quel giovane venne in un luogo dove era un farmacista istruito, esperto e giustissimo, e gli domand ci che pensava di Cagliostro. Il farmacista senza ira e senza villanie gli raccont come pi volte avesse tentato di scandagliare la scienza di Cagliostro, ma che questi sempre, similmente a un pesce che scappa dalle mani di un pescatore, era sfuggito allamo. E aggiungeva: Per quanto io potessi guadagnare molto denaro fabbricando i medicamenti che egli ordina non volli ed ho rimandato i malati mosso da spirito di carit verso di essi. E compassionava colorochevantavanoCagliostrocomeungrandenaturalistaeungrandechimico. 3. Vi erano appunto alcuni che cos pensavano e confutavano valorosamente ci correva tra la gente su i misteri Massonici celebrati da lui una notte coi suoi discepoli. Essi dicevano che Cagliostro aveva rivelato certi arcani delle scienze fisiche e chimiche; e il popolo credette che egli li avesse iniziati con cerimonie permesse. un uomo dabbene istruito di tutta la sapienza dEuropa e dAsia, e che detesta anche i ciarlatani. E, a queste parole, molti ridevano proferendo il vecchi proverbio: il vasaio non amico del vasaio. Ma aggiungevano i primi: Al principiodisuapermanenzainquestacittnonvolevaegliscommettereunagrossa somma che, dopo un determinato tempo, i malate gli zoppi e i fratturati si alzerebbero e camminerebbero senza traccia dei loro difetti? E qual ciarlatano fu maicosimprudente?Eglicertoilloromaestro. 4. E mentre cos si parlava tra la gente, Cagliostro era a casa con Battista, fratello di Nicola, ed Eligio, nobil uomo di Vicenza, e, dato il loro senno, si dilettavano per lo menodelsuoingegno.Edegliparlavaassaiecongrandezza,portandosestessoper testimonio, e un giorno cos raccont: Nella citt di Pietro detto il Grande uno dei ministri della regina dei Russi aveva un fratello che aveva perduto la ragione e si credeva pi grande dellAltissimo. E nessuno poteva resistere alla violenza del suo furore, e gridava con gran voce, e minacciava tutta la terra, e bestemmiava il nome del Signore. Era guardato a vista. E quel ministro mi supplicava di guarirlo. Quando io entrai nella sua camera, mont subito su tutte le furie, e guardandomi con ferocia e torcendo le braccia (poich era legato con catene), sembrava volesse gettarsisume.Eurlava:Chesiaprecipitatonelpiprofondodegliabissicoluiche osacospresentarsiincospettodelgranDio,dicoluichedominasututtigliDeieli caccia da s. ma io padroneggiando ogni emozione, mi avvicinai a lui con tutta sicurezza e gli dissi: Vorrai tacere dunque, spirito mentitore? E forse non mi conosci? Non sai che io sono il Dio di tutti gli dei,quegli che si chiama Marte: non vediquestobraccioincuivituttalaforzaperoperaredalsommodeicielifinoalle profonditdellaterra?Ioerovenutoateperaverepietefartidelbene;ecostumi ricevi,senzaconsiderarecheiohoilpoteredireintegrartimaanchediannientarti? 12
eglidiediunformidabileschiaffochelofecetostocadereinterrariverso.Dopoche i suoi guardiani lo ebbero rialzato e che apparve alquanto ammansito, io ordinai che mi fossero portate delle vivande e mi misi a mangiare proibendogli di toccarle. Quindi, vedendolo umiliato, gli dissi: La sua salvezza nellumilt, o essere sprovvistodiqualsiasialmiocospetto;avvicinatiemangia.Eallorchegliebbeun pocomangiato,insiemeandammoincarrozzafuoridellacittsulerivedellaNeva, dove i guardiani avevano preparato per mio ordine una barca e si erano poi seduti sullargine. In questa barca montammo e demmo piglio ai remi. Allora, volendo gettarlo nel fiume affinch il terrore le portasse alla guarigione (vi erano delle persone appostate per accorrere in suo soccorso), lo afferrai con impeto; egli mi si attacc a sua volta con le braccia al collo, e cademmo ambedue in acqua. Ed egli cercava di trarmi nel fondo ed io, sopra di li, lo spingevo sotto; e liberatomi dopo non lieve lotta, giunsi alla riva nuotando; lui fu tirato fuori dai guardiani e di poi messoinunalettiga.Equandonoifummoritornatiacasa,ecambiati,eglimidisse: In verit io ho riconosciuto che tu sei Marte e che non vi forza eguale alla tua; perci io ti sar sottomesso in tutte le cose. Io gli risposi, dicendo: N tu sei un rivale dellEterno, n io sono il Dio Marte, ma un uomo come te. Tu hai in te il demone dellorgoglio, e ci ti rende folle; ed io sono venuto a strapparti questo spirito malvagio, e se tu vuoi essermi sottomesso in tutte le cose, tu agirai come gli alti uomini. E da quel momento incominci a farsi curare, e cos ritorn in s colui chestavapermorirepazzo. Cap.XIV 1. Un altro giorno, nel medesimo luogo, Cagliostro raccontava: Un vecchio vescovo si era ammalato e mi fece chiamare. Quando ebbi appreso da lui di che soffriva, gli dissi: se voi non convivrete con una vergine, certamente morirete, e se coabiterete sar lei che si prender il male mentre voi sarete salvo. La cosa gli parve grave ed immorale. E fece venire a s i suoi familiari e i giurisperiti e si consult con essi sul da farsi. Essi, dopo una grande discussione, conclusero allunanimit, che egli dovesse convivere, poich dissero che egli non lo faceva per concupiscenza, ma per salvarsi e con lui tutto il suo gregge. Ed egli fece cos e guar. Allora si ammal la fanciulla ma io la risanai. Alcuni di quelli che ascoltavano queste cose se ne andavano dicendo: Perch questuomo non rinuncia alle sue scatole di polvere e non vende le sue ciarle?chegli vada sulle piazze a raccontare agli sfaccendati le sue storie! O, se vuole in vero imporsi agli uomini come un Elima o un Mambrete, chegli se ne stia nelle grandi citt dove molti vivono voluttuosamente standosene allombra dellinsipienza. Il popolo minuto, invece, lavora e non cieco. Ma altri dicevano che nella storia del vescovo egli non aveva raccontato cos, ma che questi sera rifiutato di seguire il suo consiglio dicendo: Le leggi del Signore sono pi preziosedellavita. 2. E dopo ci fu pubblicato un editto dellImperatore, che proibiva a Cagliostro di curare alcuno e di non dar responsi ai consultatori. E molti applaudivano a questo editto e dicevano: Viva il Re nostro signore, che stato oggi clemente con noi! 13
Poich, vedete, gli infermi visitati da Cagliostro, tutti van peggio. E Cagliostro per tema obbediva alla legge, e rimandava i malati senza risposta. E vi fu un tale che fece un epigramma mostrando che il nome di Cagliostro, alla rovescia, rivelava chegli era un falso cristo sforzantesi invano di assurgere nella vera gloria del Signore. Ma questo epigramma fu giudicato dalle persone assennate, da non dirsi anchecomemotto. 3. Or la moglie di Cagliostro venne una mattina in una chiesa con un cappellano, e assist alla messa in ginocchio, con devozione. E, inoltre, un altro prete, uomo dabbene,conversavaspessoconleidelRegnodiDioedellaSantaChiesa,fuordella qualenonvsalvezza;eledavaaleggeregliAttidegliApostolieilibrideiProfeti. Ed egli tutto si allietava par la fede e le buone parole di questa donna. Poich, nel fervoredelsuospirito,essasirritavacontroilmaleprodottodaipseudofilosofiche erano sorti in Francia e che combattevano contro le teorie dominanti, meditando sulle sacre scritture. E inoltre diceva: Ecco che noi abbiamo compiuto qui il nostro compito guarendo tutti i malati, ed ora lanima mia desidera ardentemente di andareinaltrecitt,perchnonvisialuogodovelacaritnostranonsimanifestiai figli di Adamo. E anche altre cose ella diceva conforme ai sentimenti del suo marito. E il servo, chera stato congedato e che vendeva le pomate, si reputava che fosse daccordo col padrone in questa commedia, e che rimettesse il denaro della vendita. Per la qual cosa alcuni di quelli che avevano creduto in Cagliostro, sindignarono che il figlio di un cocchiere li avesse ingannati e si fosse burlato delle loro speranze. (poich correva questa voce sul suo conto, ed alcuni dicevano che fossefigliodiunpittore,altrichefossenatodanobileschiattaeragalmenteallevato in Arabia a celantesi ai curiosi). E a coloro che in ogni modo intendevano far valere la sua celebrit oltre imari e i monti, molti rispondevano: Se non vi fosse stato a Parigi laffare della Collanna, noi non lo conosceremmo nemmeno di nome. La sua fama ha origine da una squallida prigione, e la sua grandezza dai ferri che ha trascinato. Cap.XV 1. E qualche tempo prima che egli fosse stato interdetto lesercizio della medicina Cagliostro voleva spacciare di nascosto a un farmacista un certo suo rimedio specificocontrolepilessiaadunprezzoelevatissimo,dicendocheavevabisognodi riposarsi dagli affanni, dalle sofferenze, e dalle persecuzioni che aveva patito a Parigi in carcere. Ma alcuni lo dissuasero ritenendo chegli disponesse un ariete e chemoltimerlivisarebberocaduti. E venne un gobbo a lui supplicando: Signore, tu che dici di guarire tutti i mali, levami questo peso. Cagliostro lo fiss profondamente e rispose: Metti sulla tua gobba una lastra di ferro di quattro libbre, e ogni giorno, per sei ore, coricati sopra di essa e il non giorno sorger che la tua gobba sar scomparsa. Vi era l presente unmedico,eCagliostrocosfavellandotentennavalatestaversodiluiesorrideva. 2. Ma dopo linterdetto dellImperatore, egli non si occup pi che di ricevere i suoi amiciedimagnificarelericchezzedelsuosapere.Coslorodicevano:Sequalcuno 14
ha avuto la lue e non ancora ben guarito, io la riconduco allo stato acuto senza fargliela riprendere con un nuovo contatto, e subito dopo lo guarisco radicalmente. Andatedunqueedivertitevi,senonperlevostreanimechevoitemete,masolper icorpi.Ementreglialtrimedicicuranolaluecolmercurio,iononvogliotrattareun veleno con un altro veleno per paura che, cacciando la prima malattia, questo trattamento non ne determini col tempo unaltra pi grave. Ora coloro che avevano analizzato e provato i suoi unguenti, affermavano che egli aveva detto il falsoecheinognunodiessientravailmercurio. 3. Anche si vantava Cagliostro dicendo che qualunque calcolo di qualsiasi durezza e grossezza, che si fosse formato nella vescica, egli avrebbe saputo far disciogliere nellurina con un suo rimedio. E uno di coloro che lo ascoltavano, allora chiese: Come mai codesto rimedio pu essere cos potente da disciogliere un grosso calcolo senza nuocere gli organi per dove passa e senza discioglierli?. Cagliostro gli rispose: Questo il mio segreto, e lo nascondo ai profani. Inoltre egli vantava le virt di un certo suo antidoto dicendo: Io ho pi di una volta preso del veleno alla presenza di miei intimi amici in dosi tali da produrre una sincope o quasi la morte, e gi essi mo piangevano quando, preso il mio antidoto, tosto mi ristabilii. Epoiaggiungeva:UditecicheaccadeaPietroburbo.IlmedicodellImperatoredi Russia che mi odiava perch io avevo dimostrato la sua ignoranza, venne in casa mia gridando: Esci e vieni a batterti con me. Io gli risposi: Se vuoi venire a provocarmi come Cagliostro, io chiamo i miei servitori, ed essi vi getteranno dalla finestra; se voi invece mi provocate come medico, io vi dar soddisfazione da medico. Spaventato, egli rispose: il medico che io provoco. (Infatti io avevo ai miei ordini molti servitori). Allora gli dissi: Ebbene noi non ci batteremo alla spada, ma prenderemo le armi dei medici. Voi inghiottirete due pillole di arsenico; quanto a me, prender il veleno che voi mi somministrerete, qualunque esso sia. Quello di noi due che morir, sar considerato come un porco. (Cos Cagliostro chiamava coloro che disprezzava). E certi tali riportarono queste parole allImperatrice, la quale mi fece chiamare. E allorch io le comparvi dinanzi le dissi con tutta fermezza: Voglia permettermi vostra maest di parlarle sinceramente: sappiate che il vostro medico, bench lo abbiate fatto capitano, in porco. Allora ella mi consigli di non disputarmi con un indegno di me; e da quel momento ella loallontandallasuapresenza. 4. Inoltre Cagliostro parlava abbontantemente degli arcani alchimici, e come egli tramutasse i metalli, e come liquefacesse loro, come il mercurio, e nuovamente li rendesse allo stato solido. E un giorno presente Battista, fratello di Nicola, ed altri, disse: Mentre ero in Isvizzera, a Berna, (gli abitanti gli avevano dato la cittadinanza, come spesso son gioia si vantava), un giorno cos presi a dire alla gentedelpaese:OSvizzeri,nelconsiderarelevostremontagnericopertedaighiacci eterni, io spesso ho pensato alla grande quantit doro dargento e di cristallo di rocca che si nasconde nelle loro viscere. Se voi vorrete permettermi di far uso per diesi anni delle vostre entrate, io scioglier il ghiaccio e quelli trarr fuori, amio rischio e pericolo. Essi mi risposero: No, non vogliamo che voi perdiate in questa impresa tempo e denaro. Ed uno degli astanti gli domand: Come fareste voi a 15
sciogliere il ghiaccio?. Cagliostro rispose: Con dellaceto. Battista rispose a colui che aveva fatto la domanda Come Annibale fece per le Alpi per arrivare in Italia. E volgendosi nuovamente a Cagliostro, soggiunse: Signore, scusatemi se emetto un dubbio. Forse che gli svizzeri temerono che per il brusco disciogliersi dei ghiaccci venissero a discendere le acque e a essere allagate le loro citt?. Dopo un momento di silenzio, Cagliostro rispose: Vi sono parecchi laghi in Svizzera: si sarebbepotutocondurreinessituttalamassadellacque. 5. Per dilettare coloro che lo ascoltavano, egli passava ad altri soggetti di conversazione e diceva: Avevo bisogno di una donnetta che non fosse n un acortigiana n una vergine, e che neppure fosse maritata, (poich un medico si trova alle prese con ogni sorta di circostanze), avendo incontrato una bella e giovane donna, le dissi: Ascoltatemi, io posso farvi guadagnare molto denaro se siete vergine. Ella mi rispose: Lo sono infatti, signore. Ditemi che cosa volete da me. Allora le dissi: Se cos, vi saluto, perch io non cerco una vergine, ma una donna che abbia conosciuto un uomo. A queste mie parole, ella arross e disse: Vogliate perdonarmi, Signore, io vi ho mentito; poich io ho conosciuto un giovane: procuratemi perci, ve ne prego, questa posizione vantaggiosa. Ed io la contentai.Etuttigliascoltatoriridevanodiquestastoria. 6. E ricevendo molte lettere, spesso le leggeva in silenzio e quindi esclamava: Che sento? Il Signore Iddio colpisce i miei nemici e innalza i miei amici. E partecipava subitamente il contenuto alla sua moglie, la quale, coi capelli sciolti per le spalle, andava di qua e di l per la casa riempiendola della sua voce gioiosa. Il suo cuore difatti era vivo come una fiamma , e le sue parole sgorgavano come un flutto dalle sue labbra. La sua belt, nella sua giovinezza, aveva oscurato quella delle altre donne. 7. Ecco dunque le cose che noi abbiamo creduto degne dessere riportate a proposito di Cagliostro. Chi le scrisse non ha mai parlato con lui. Egli ha scritto ci che gli stato riferito, senza odio n amore, nulla togliendo nulla aggiungendo, ma sforzandosi solamentediconservare alla storia tutto ci che si diceva nella sua citt di questuomo celebre, lasciando agli altri la cura di giudicare. Qualcuno ha rimproverato il giovane autore, dicendo: Non profanate voi lEvangelo scrivendo in tal maniera?. Ma egli rispose: Nientaffatto, poich io non abuso di ci che stato detto da Dio e dal Suo Figliolo Nostro Signore; io non ho ritagliato le sante Scritture, non sfiguro i testi dei Dogma, per i quali sono pronto a sacrificarmi: ma mi servo del linguaggio corrente e resto me stesso. Qualsiasi maniera di narrazione nella quale, si tratti di cose profane o sacre; la differenza sta nellargomento; cos che con le medesime pietre si pu costruire una casa come un tempio, e col medesimo oro una coppa o un calice. E gli stessi Evangelisti poi non scrivono alla stessa maniera di Dio, di Simon Mago e di Teodato?. E laltro gli rispose: Perch non ve n un altro pi adatto di questo per esporre brevemente ad espressamente qualsiasi fatto, e perch tal modo pi conveniva a quel che si pensava; imperocch molte persone dicevano: lasino rivestito della pelle del leone. Ma affinch voi vi persuadiate che questo genere non speciale degli Evangelisti, leggete Esopo tradotto in latino dal greco, e ci che dello stesso Esopo ha scritto Planuzio il 16
Bizantino, il quale serviva il Signore della Chiesa dei Santi. Alle quali cose laltro disseComesonopochicolorochegiudicanosecondoverit!. Eseneand. Cap.XVI 1. Ora Cagliostro passando di nuovo lAdige and dai capi di quel luogo e dopo aver datoconsultiamoltisuiloromali(eranolaccorsipernontrasgredireallinterdetto dellImperatore), gli disse a tutti addio, e, tornato a Rovereto, e fatti rapidamente i bagagli, due giorni dopo part alla volta di Trento con la sua moglie, l11 delle Calende di Novembre secondo il Calendario romano, quarantasei giorni dal suo arrivo. Era di gioved, verso le 9 ore. E mentre egli saliva nella vettura, and a lui il servitore che aveva cacciato, per augurargli il buon viaggio; ma Cagliostro lo respinse con la mano dicendo: Vattene, cattivo servitore!. E volgendosi verso colorocheglieranodattorno,cosparldis:DiteaiRoveretanicheperdonanoal loro servitore se poco li ha soddisfatti; in verit egli vi ha messo tutto il suo buon volere, e il suo cuore non ha mai usato furberie dinnanzi a essi. E mentre continuava a parlare son la trombetta della partenza, si mossero i cavalli e la carrozzasparailoroocchi. 2. Cagliostro aveva una fisionomia assai piacevole; di statura mezzana, aveva la testa grossa, molta pinguedine. Ad onta della sua grassezza, camminava, volteggiava con agilit. Aveva un bel colorito, i capelli neri, gli occhi profondi e splendenti. Quando parlava con la sua voce simpatica, levando gli occhi dal cielo e gestendo convivacit,eglierasimileachiinvasodaldivinoaffiato.Isuoiabitieranopuliti, senza lusso, e la sua conversazione gradevolissima. E dopo che egli fu partito un poeta pubblic su lui uno scritto descrivendolo mentre iniziava dei Muratori alle sue dottrine, secondo lopinione del popolo. Si sparse la voce che egli era stato ricevuto a Tento con grande onore. Ma gli uomini di buon senso e leali che erano a Rovereto, parlando fra loro di ci che era accaduto, e riflettendovi sopra, alla fine dicevano: Vi sono molte cose ambigue e molte contraddizioni; questuomo in vero enigma, di lui non lecito dare un giudizio finch la sua morte non avr rivelatochieglisia.
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