RISPARMIGPERIODICO TRIMESTRALE
DI STORIA E TECNICA
AERONAUTICA
DIRETTORE RESPONSABILE
Giorgio Apostolo
REDAZIONE
Rosario Abate
‘Andrea Curami
Franco Farina
Gianni Gambarini
Enrico Leproni
Carlo Viglino
In copertina
Uun'inedita immagine di un biposto
Ro 41 con le insegne della Luttwatte
in revisione presso la Breda a Bresso
30ca del bombardamento dello
stabilimento (20 aprile 1944),
Front cover:
{rare view ofa two-seat training biplane
Ro 41 with Luftwatte insignia shot after
the bombardment of Breda Works near
Milano (30 April 1944)
‘Abbonamento annuo (4 numeri,
Italia L 15.000 - Estero L. 16.000 -
Un numero L. 4.000.
Versamenti sul conto corrente
postale n. 12048203 intestato a
AEROFAN, Via Ampere 49,
MILANO.
Spedizione in abbonamento
postale gr. IV
SOMMARIO - SUMMARY
Appunti sull'aviazione italiana negli anni '20
Gi aerei da ricognizione - 3* parte
The final part of the study on the reconnaissance aircraft
deals with the more modern aeroplanes and includes some
rare alc as the Ro 30, in addition to the well known
Ro 1 biplane.
‘Sketchbook: Fiat G.50
A complete technical description of the single-seat
fighter/bomber Reggiane Re 2002 developed from the
Re 2000 fighter, refitted and modified with the more
powerful Piaggio P XIX radial engine. The Re 2002 was
also used by Co-belligerant Italian air force and
Luftwaffe units.
Quarant’anni fa il “motoreattore” Camy
a Roma
da Milano
A brief account of the first Italian jet aircraft, designed by
engineer Campini and flown in August 1940. Forty
years ago the historic liaison flight from Milan to Rome.
GIORGIO APOSTOLO EDITORE
Direzione, Redazione,
‘Amministrazione: Via Ampere, 49
20131 MILANO, tel. 02/292732
Fotocomposizione: F.lli Varano,
Busto Garolfo,
Fotolite: Fotolito Magenta.
Stampa: Gratiche F.li Crespi,
Cassano Magnago.
Pubblicazione registrata presso il
Tribunale di Milano al n. 135,
in data 14-3-1978,
Copyright 1981 Giorgio Apostolo
Editore,
Associa al USP
(Unone Stanpa
Breda: 30 aprile 1944
Two photo-pages covering the heavy bombardment of
Breda works near Milan made by 15* AF. in April 1944.
The photographs show interesting views of the actual
production which included Cant Z 1018 twin-engined
bombers, Macchi 202/205 fighters and some Ro-41
training biplanes with Luftwaffe insignia.
Il registro aeronautico italiano 1921-1979
The Italian civil aircraft register 1921-1979
Libri e riviste
Books and magazines: a review of Italian and foreign
aviation titles.Appunti sull’aviazione italiana
negli anni ’20
Gi
1929
La situazione della ricognizione terrestre
al 1-7-1929, @ presentata in tabella 8.
Le esistenze al 30-6-1929, comprese le
‘commesse in corso, erano:
Fiat R 22 7
Fiat A 120 53
OFM Ro 1 143
‘Ansaldo A 30/6 144
Probabilmente nella voce Ansaldo A
aerei da ricognizione - 3 parte
essere tratto da un promemoria di De Pi-
edo intitolato “Considerazioni sull
tuazione del materiale aeronautico” (d.
tao 18 agosto 1929) (riportato integral-
mente in 2 a pag. 193 e segg.) da cui si
apprende:
«Si considera la situazione attuale delle
forze da ricognizione terrestr
| fabbisogno attuale sarebbe il seguen-
te:
Andrea Curami
Apparecchi per le squadriglie 180
‘Apparecchi per i comandi 30
‘Apparecchi per enti vari
(Libro giallo 1928-29) 190
Apparecchi di riserva 105
Totale apparecchi 445
‘Supposta completa la linea, consideran-
do un consumo annuo del 25%, occorre-
Febbe ogni anno un rifornimento di 110
‘apparecchi.
In confronto di tale fabbisogno si pro-
spetta ora la esistenza al 1° luglio 1929,
considerando in questa anche gli ap
30/6 sono cumulati anche gli A 300/4 Numero squadriglie 20 recchi assegnati ad enti vari, efficient
in linea presso 10 squadrigl Organico apparecchi solo per i voli sul campo, riparabill o in
Un quadro della situazione effettiva pud per squadriglia 9 riparazione presso ditte.
‘TAB, 8. SITUAZIONE DEI REPARTI DA RICOGNIZIONE ALLA DATA 1.7.1929
st SEDE GR SEDE sa. SEDE TIPO
31 Mirafiori ‘4300/4
5 Miratiori 39 Mirafiori ‘4300/4
40 Mirafiori R22
19 Torino 33, Taliedo ‘4300/4
ul uD 34 Taliedo ‘4300/4
28 S.Giusto ‘4300/6
J cae 29 S.Giusto ‘4300/6
27 Centocelle Rot
: coriccate 121 Centocelle A120
20 Roma 30 ‘4300/4
66 Capodichino 42 ‘4300/6
131 Capodichino ‘4300/6
32 Bolzano ‘4300/4
15 Boscomantico 35 Boscomantico A300/4
41 Merna Rot
63 Merna 113 Merna 3007/4
a Merna
25 Loreto ‘4300/6
GW eon 115 Bologna ‘4300/6
68 87 Padova 4300/4
(da costituire) 38 Merna A300/4Intern 6! un canannone della Breda-Divisione Aeronautica, Sesto S. Giovanni, versoil 1930. Fusoliere di Ro. 1 delle ulime sere (come @ deducibile
dalle conigurazion' del carrello e dev mpennaggio vericsie) n variefas di alestimento
Fo. 1 fuselages of tne latest versions (as can be seen from changes in landing gear and fi ana rudder configurations) depicted in various assembling
stages inside Breda-Disione Aeronautica workshop, about 1930.
Adestra, Ro. 1 MM. 10435 dicostruzione
‘OF-M. (Romeo). Notare 'aggiunta dela pinna
ventrale davant al patio di coda, fa cul
tunzione non cié ancora nota,
Satta, un Gabardin A300 6,
Fight an O.F.M. built Ro. 1, MIM. 10895, The
vental fio, ust anead of aiSkid is typical of
latest production machines, athough i
ppurpose's sil unknown,
Bator, a Gabarain- OuitA.300/6Esistevano numerosi apparecchi A.
300/4, biplani, in legno, con il motore
Fiat A. 12 bis, raffreddato ad acqua; non
trasformazione in A. 30/6, sostituendo
il motore A. 12 bis col motore A. 20; le
caratteristiche teoriche dell'A. 300/6 so-
avevano pi alcuna sicurezza di funzio- no le seguenti:
namento; per 150 di essi @ in corso la
Tipo Velocita —Velocita. —-Autenomia Quota
max, crociera vel. max max.
A.300/6 190 150 3h30 5000
Tali apparecchi, gia vecchi, non possono vivere oltre a lungo; deficientissimi nei ri-
guardi della velocita e della difesa, hanno scarsissimo valore militare.
Esistono 49 Ro. 1 e ne sono in costruzione o in ordinazione altri 170; biplani, a struttu-
ra metallica, con motore raftreddato ad aria, hanno le seguenti caratteristiche teori-
che:
Tipo Velocita —Velocité —Autonomia Quota Carico
max crociera —vel.max. = max bombe
Fo.1 222 170 5h 6900 200
Eseguiti gli accertamenti, nella pratica del servizio le caratteristiche medie di tali ap-
arechi sono risultate minori, e precisamente le seguenti:
Tipo Velocita —Velocita. © Autonomia Quota Carico
max crocle vel.max max bombe
Ro.1 200 165 5h 5400 100
Sono apparecchi dotati di buone qualita di volo.
Esistono 28 apparecchi A. 120 e ve ne sono in costruzione o in ordinazione altri 31;
‘monoplani, a struttura metallica, con motore raffreddato ad acqua, hanno le seguenti
ccaratteristiche teoriche:
Tipo Velocita Velocité ~—Autonomia Quota Carico
max crociera —vel.max. max. bombe
A. 120 242 200 5h 6800 50
Eseguiti gli accertamenti, nella pratica del servizio le caratteristiche di tali apparecchi
sono risultate minori, e precisamente le seguenti:
Tipo Velocita —Velocita. © Autonomia Quota Carico
max. crociera. vel.max max bomba
A. 120 225 180 5h 450 50
Questi apparecchi hanno velocita pid
forte dei precedenti, ma qualita di salita
minori.
Casi, in contronto di un tabbisogno ai 445
apparecchi, da rinnovarsi con sostituzione
annua di 110 apparecchi, sipud prevedere
per la primavera 1930 una esistenza di cit-
ca 130 A. 300/6, 200 Ro. 1, 50 A. 120.
‘Occorre prevedere una sostituzione ri
pida degli A. 300/6 ed in un secondo
tempo la sostituzione dei Ro. 1 e degli A
120 con apparecchi di migliori qualita
militar.
‘Non esistono apparecchi sperimentall»
La totale obiettivita di tale promemoria &
da verificare in quanto spesso sembra
descrivere con toni catastrofici una si
tuazione non certo brillante. In un fatto @
sicuramente erroneo: a quella data fra i
Prototipi si potevano annoverare il Br
da A 16 (presentato alla Fiera di Milano
del 1929) el CaproniCa 97. Provanesia
che alla data del 15 novembre 1929 Iasi
tuazione in Tripolitania era la seguent
2°squadrigia. Hon Ca 97 2
‘Sq. Fezzan Hon Ro 1 9
Sq.Comando Hon fo 1 2
Sq.Riseva Sire Ro 1 3
2° nucleo ris Tripoli Ro 1 9
Ca 97 2
‘A questi apparecchi si aggiunsero dopo
poche settimane altri due Ca 97.
Daltronde @ indubbio che questo pro-
memoria, frutto di studi precedenti,
destd un certo clamore: da un mano-
scritto anonimo, non datato, intitolato
“Da uno studio del gen. De Pinedo, in
data maggio 1929”, ci interessa stralcia-
re una tabella classificata “riservatissi-
mo” descrivente la situazione dei reparti
della R. Aeronautica (vedi Tab. 9)
Uno det primi prottipi de Ca. 97 da
ricognizione, MM. 181, Notare arma vent
MM. 141 was one ofthe Ca. 97
reconnaissance machine prototypes, which
was powered by a Piaggio-built Jupiter Vil
engine drwving a fourbladed txed-ptch wooden
propeller A ventral machine-gun just
discernibleTAB. 9
wai | nai | Tipomedio
. Ho | Velocita | Velocita Raggio | Quota
Specialita | equedri- | apparec: | apparec- | magsima | crociera | °° Ke | azione | massima
‘lie chi ‘chi
A120 220 170 s10 | 1130 440 | 5000
RI. 20 180
Rou! 190 165 950 425 6000
CRM, 13 114 | 8.59bis 195 150 760 300 | 4000
TOTALI 33 204
Totale generale delle squadriglie e degli apparecchi delle A.A. @ della aviazione per il R.E. ¢ la R.M.: SQUADRIGLIE N°95 — APPA-
RECCHI N' 810.
Esistono inoltre n° 9 squadriglie Coloniali (4 B.N. @ 5 R.T.) con un totale di 69 apparecchi.
Riserva nulla di apparecchi,
(¢) Una squadriglia @ da P.M. lontana ed @ dotata di apparecchi .55.
1930
Per anno 1930 possediamo Ia sola si
tuazione complessiva aggiornata a fine
gennaio.
Secondo tale documento risulta che:
10 squadiglie erano dotate di Ro 1
3 squadriglie erano dotate di A 120
1 squadigiia era dotata di R 22
6 squadriglio erano dotate di A 300/6
la dotazione per squadriglia era di 7 veli-
voll
1931
116 gennaio 1931 venne pubblicata la
legge n. 98 che sanciva l'ordinamento
dell’Aeronautica del R. Esercito,
Llaviazione per lesercito, costituita da
sole unita di osservazione terrestre, era
destinata a cooperare strettamente con
le forze terrestri ed era posta alle dipen-
denze dirette, per quanto concerne I'ad-
destramento ¢ limpiego, dei Comandi di
Corpo d’Armata, mentre la formazione
del personale piloti e specialisti e le que-
stioni tecniche di volo erano attidate
comandi dell'aeronautica.
Lorganico era, infatti, costituito da uff
cali del R.E. comandati in servizio tem-
Poraneo presso la R.A. in qualité di os-
servatori, mentre l'ordinamento era b:
sato su 5 stormi di velivoli (15 gruppi).
| suoi compiti caratteristici, essenzial
mente informativi, erano:
= Nesplorazione aerea, il cul scopo prin-
cipale é a ricerca del nemico;
= la ricognizione aerea, owero lo studio
del terreno su cui devono svolgersi le
operazioni militar
+ il servizio aereo d'artiglieria, che ha per
scope la ricerca ed individuazione degli
obiettivi, 'osservazione del tiro ed il rile-
vamento dei risultati ottenuti;
\ collegamento aereo.
Fra i compiti eventualisi annoverava'in-
tervento offensivo diretto nel combatti-
mento.
Tale impiego doveva essere limitato al
soli casi in cui non si disponesse di re-
arti aerei pid adatti e doveva limitarsi al
cosiddetto piccolo bombardamento,
cio@ al lancio di bombe di piccolo calibro
@ di spezzoni da quota poco elevata.
Lazione di mitragliamento contro ob!
tivi terrestri era comunque esclusa ed
era previsto che |'azione offensiva fosse
svolta dal maggior numero possibile di
‘apparecchi schierati in tormazione tale
da proteggersi reciprocamente da even-
tuali attacchi aerei avversari
Per soddistare i compitistitutivi, ra ne-
‘cessario che l'osservatore fosse in conti-
‘nuo collegamento coi comandi o con le
Unita con cul doveva cooperare. La dot-
trina dimpiego prevedeva uso di co-
primo prototipo del poco noto Ro. 30 (MM. 174) ripreso sul campo di Centocelle, gin carco alla 121+ Squadrigia RT. Lamacchina appare
Notevoimente modiicalarispetto alla contgurazione nzile la foreta dorsale chivsa ha dato luogo ad una postazione gwrevole aperta en rusino ha
soso i patino dicova
The fst prototype - M.M. 174 - of he itte-known Ro. 30's seen hereon the Centocelleartield, near Rome. The machine is already in charge of 121°
Squadra Ricognizione Terreste and shows Several changes in comparison with is former aspect: an open revoWwng gun-mounting has feplaced tne
previous closed revowing turret
1nd the former ashi has given way 0. talwhee,‘municazioni radiotelegratiche dall'aereo
verso terra, mentre la trasmissione da
terra verso 'aereo avveniva, ancora nel
1934, tramite teli individuali componibili
‘nel senso della lunghezza per formare
lettere o numeri
‘A destra: Nei primi anni30, le comunicazioni
terra -velvolo avvenivano ancora vamit tel (v.
Soto) stes!aterra.esistematl in modo da
compore' vari simbol qui alatorportt.
Fight: nthe early ‘thirties’ communications
from the ground to ihe aicratt were stil made
‘by means of coloured rectangular blankets (see
bottom) that were aid on the ground and
‘combined so.as fo form the various symbols
tat are shown here.
Ab |
,
sen
eas
&<
nae
<< %«
NI
KR
Ee
¥
RK
3
&
u
da C. Liuzzi «I'Aviazione per l'Esercitor
La situazione al gennaio 1931 era la se-
guent
16 squadrigile su Ro 1
3 squadriglie su A 120
1 squadriglia su R 22
con una dotazione di 7 apparecchi per
squadriglia,
1116 maggio 1931 il Capo di S.M. dell'E-
sercito gen. Bonzani inviava una lettera
‘al capo di S.M. dell'Aeronautica (ctr.
AUS. Es. racc. 15, cart. 2) in cui lo rin-
‘graziava per le informazioni ricevute sul
Caproni Ca 97 ed il Romeo Ro 30, ma
6
‘comunicava che entrambi gli aerei non
soddistacevano le esigenze del R. Eser-
cito, imputando al Ca 97 scarsa autono-
mia ed insutficiente velocita ascension
le.
Le caratteristiche richieste all'aereo da
‘osservazione strategica erano:
= autonomia di 1300-1400 km
= velocita di 325 km/h a 5000 m
- salita a 5000 m in 19°
-tangenza pratica di 7000 m
= buona manovrabilita per competere
con la caccia nemica
-armamento di 5 mig, di cui 1-2 fisse
3-4 in due postazioni
.auipaggio di 3 persone
= cellula metallica con al
parasol
Per I'aereo da osservazione tattica si ri-
chiedeva fra laltro:
wutonomia di 5 ore
= velocita di 120-150 km/h
= tangenza di 6000 m
= corazzatura di tutte le parti vital
rmamento di 3 mtg pill bombe e spez-
zoni
= possibilita di atterraggio su campi di
fortunGABARDINI A 300/6
4
4 SCALA 1:72
tl Si1932
La situazione al gennaio 1932 era
‘quente (cfr. AUS. Aer., cart. Relazioni Bi-
lancio 1928.33):
16 squadriglie su Ro 1
3 squadriglie su A 120
1 squadriglia su Ro 1 bis.
Fra Valtro nella presentazione dei dati di
bilancio, si prevedeva la creazione di 4
Auove squadriglie da ricognizione tatti-
©, di cul due su Ro 1 due su Ro 1 bis,
e due squadriglie sperimentall da rico-
gnizione strategica, una su Ro 30 e una
su Ca 97.
In appendice alla relazione sono riporta-
tele caratteristiche di tutti gli apparecchi
in esercizio che stralciamo riportando in
Tab. 10 i soli dati di nostro interesse at-
tuale:
Da un successivo documento del Marzo
1932, risulta rordinamento riportato in
tabella 11
Chiudiamo Ie nostre note sullordina.
‘mento della ricognizione terrestre con le
esistenze all't-11-1933, quali risultano
dal verbale di consegna Balbo-Valle (ct.
12 pag. 180 @ segg.): velivoli esistenti,
‘compresi gli ordinativi in corso
Ro 1 - Ro 1 bis 238
A120 35
Ro 30 -Ca97-Ca 111 22
distribuiti fra le 24 squadriglie prima ci-
tate.
Ultima nota:
da una situazione dei velivoli alla data
del 31-12-1997 risulta che, fra le 24
squadriglie gia citate, erano ancora in
carico:
Ro 1 8
Ro 1 bis 2
Ro 30 2
A120 a
R22 3
A 300/6 3
Ca 97 7
Bibliografia
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1918-1939 - E4. Al. - Firenze,
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3) Annuario dell’Aeronautica 1992 - TCI.
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liana durante la guerra europea
Generale dello Stato,
24. Prov.
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6) Gargiulo - Gli ord
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Uomini ¢ aerei
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1968 e segg,
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8) Straulino - Situazione velivoli, elicotteri ©
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1923 al 1966 - manoscrito
8) Mattioli - L'aviazione fascista in A.S. - od.
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10) Rebora - Appunti sul contributo lombar-
do alla storia delfaviazione italiana 1918-
1938 in Rivista Aeonautica 7/67, 1
71968,
11) Camurati- Ae
vista Aeronautica nn
1/73
12) Canevari - La guerra italiana, retrosce
della distatta - ed. Tosi, Roma 1948,
N.B. Con il termine BMRA si @ indicata la Bi-
Dlioteca del Museo del Risorgimento, mentre
Con il termine AUS si sono indicat gli Archiv
degli Uttci Storic,
TAB. 10
Carico utile
Posi normale | Autonomiaa
Motore HP | Velocita | Velocita| Quotatan- | tempisalita | avuotoutile | Carburante | — 2000m
Velivolo Giri massima | minima | genzapratica] am. totale carico Raggio
militare | d'azione
Equipaggio
1450 440
Jupiter 1100 414 nS
Ro30 vill 235 95 5950 20" 2550 246 500
550 4000
Jupiter 1380 565
Rot vi 30" 900 165 6,35
420 206 100 4800 900 1656
1700 ‘4000 2280 170 875
Jupiter
Ro1-bis VII Ri ar 1470 565
550 226 110 6600 900 165
2000 4000 4000 2370 170
Fiat 1520 565
A120 A.22 at 900 165 5,05
550 220 105 4700 4000 2420 170 500
1900
Fiat
A.20 1180 220
4300/6 410 194 90 4800 ar 540 150 2,40"
2060 4000 17200 170 225
Fiat 1610 535
R22 A.22 900 195 4,50
550 215 95 4700 2510 170 420
1900
Jup. Vill 23 1630 370 h.9,20°
car 550 1000 375
2000 222 95, 5200 4000 2630 255 318‘Bela immagine di Ro. 1 bis della 40° Squadriglia A... ripreso in volo nel 1932.
Fying shot ofa Ro. 1 bis trom 40° Squadtigia Ricognizione Terrestre, somewhere in 1992 The Ro. 1 bis difered trom earlier versions by geared
tupiter Vil engine driang @ four-blades propeller
TAB. 11 SITUAZIONE DEI REPARTI DA RIGOGNIZIONE ALLA DATA 1.4.1932
st SEDE GR SEDE sa. SEDE
31 Mirafiori
5 Mirationt 39 Mirafior
40 Mirafiori
8 Torino 1 Bresso x Beasa
118 (incostit) NoviL.
Co 119 (in costit) Albenga
1 Centocote 2, Gentocaie
20 Roma
28 S.Giusto
OG cao 29 8. Giusto
32 Bolzano
18 Boscomantico ES ee
“1 Merna
6 Campoformido 113 ‘Campotormido
87 Padova
2 Bologna
25 Loreto
I Bologna 115 Bologna
38
Ww aoe 116 Merna
66 (Autonomo) Capodichino fat Caecteaee)
Comando Autonom 30 Catania
Gruppo Misto mee 124 ElmasRassegna tecnica
degli aerei da ricognizione
1929-1932
Aeronautica d'italia
SVA 10 Mezzo Asso
Nel 1927 I’Aeronautica ditalia costrui
una serie di 24 SVA 10 per I'impiego in
Tripolitania,
Questi velivoli, denominati ufficialmente
‘SVA 10 Mezzo Asso ma spesso chiama-
tu Semi Asso, erano caratterizzati dall'a-
dozione del nuovo motore Isotta Fra:
schini Mezzo Asso da 200 cv a6 cilindri
in linea. L'armamento era composto da
una mitragliatrice Lewis collocata po-
steriormente su un arcone e manovrata
dall osservatore,
Altre differenze con 'Ansaldo SVA 10
erano l'adozione dei doppi comandi, di
tun serbatoio supplementare unica, del:
la. capacita di 100 ltr, situato nella parte
centrale dell'ala superiore e di posti se-
parati per pilota ed osservatore,
‘Sono note le matricole militari di 23 dei
volivoli consegnati (MM 10149-10216),
Gabardini A 300/6
La ditta Gabardini fu incaricata dall'ag-
giornamento di circa 100 A 300/4. Le
moditiche apportate consistevano nella
sostituzione del motore originale Fiat A
12 bis con il Fiat A 20 dotato di radiatore
trontale.
Gli apparecchi, che assunsero la deno-
minazione di Gabardini A 300/6, man-
tenevano perd le matricole militari di
origine (serie 25000).
O.F.M. Ro 1
Per interessamento diretto di Italo Bal-
bo la Fokker cedette alle Officine Ferro-
viarie Meridionali la licenza di costruzio-
tne del C V-E i primi esemplari del Ro 1,
tale era la denominazione italiana del
velivolo, vennero tuttavia costruiti in
Olanda da maestranze della Romeo di.
staccate ad Amsterdam per un ciclo di
addestramento sulle costruzioni | tubi
saldati
Solo nel marzo 1927 il collaudatore Ga-
staldo provd in volo il primo Ro 1 di co-
struzione interamente italiana dotato di
motore Jupiter costruito pure su licenza
dalla S.A. ing. Nicola Romeo. Ben pre
sto la versione italiana si differenzio
10
velivolo originale in quanto tu prevista la
sostituzione del motore radiale con mo-
tori in linea nazionali(|.F. Asso 500, Fiat
A 20, Fiat A 22). Limpiego operative
Suggeri inoltre moditiche al carrello di
atterraggio ed al timone di coda,
MW nuovo carrello, sempre ad asse conti-
‘uo, era rinforzato da giunti a cerni
fra 'asse delle ruote e la fusoliera.
Non @ noto se tale modifica, presente
nell'esemplare MM 10042, consegnato
nel giugno 1927, fu applicata anche agli
esemplari di costruzione precedente.
Alcentro:LoS.V.A 10 Mezzo Asso M.M.
10208.
Sotto: ll Gabardini A 300/6M.M. 25691
Inbasso. Il Fokker CVE, M.M. 10001
ridesignato 0.F-M. Ro. 1 ipreso.a Montecelio.
relia primavera 1926 durante le prove di
valutazione
Below: Aeronautica dtalia- built S.V.A. 10,
Mezzo Asso, MM. 10205, hus designated
because of he adoption of the Isota Fraschini
‘Mezzo Asso engine.
Center: The Gabardini-bult&.300/6 MM.
25691. Itditfered trom is predecessor, the
‘4.300’ 4; by an engine change'o the Fiat A 20,
Bottom: The Fokker-buitC VE, MM. 1000),
redesignated as O.F M. Ro.1, i here shown at
Monteeeto inthe spring of 1926 auring is
evaluation als. Subsequent examples of the
type were icence-produced by OF M. in
Naples and Breda Mian,Successivamente il carrello tu modifica
to ulteriormente ad asse interrotto con
due vistosi ammortizzatori e venne in-
trodotta sotto la fusoliera una pina
caudale,
Rimandando i lettori al n. 1/1979 per la
descrizione del velivolo, ricordiamo qui
alcune versioni meno note.
Nel 1928 le O.F.M. progettarono una
versione a velatura ridotta per la caccia
(?)e larieognizione a piccolo raggio; ta-
le versione @ nota come Ro 18. 0 Ro 1
Ridotto, Oltre alla minor apertura alare,
il Ro 1R si differenziava per 'armamen-
to in caccia che era previsto in due mi-
traglatrici.
Altra versione fu il Ro 1 bis, propulso dal
motore Piaggio Jupiter VII azionante
un’elica quadripala (raramente bipala).
Questa versione affiancé sulle linee di
montaggio il Ro 1 senza sostituirlo
Limpiego del velivolo nelle Colonie, do-
ve giunse con brillante trasferimento in
volo, suggeri ulteriori moditiche di cir-
costanza quale 'adozione di una terzo
posto ¢ di serbatolo per 'acqua sotto le
ali. Per impiego nel settore alpino fuin-
vece adottato un carrello dotato di sci
Note curiose: un Ro 1 (MM 10217) ven-
ne assegnato all'addetto militare aero-
nautico dell'ambasciata USA a Roma.
Furono consegnati alla R.A. 258 Ro te
97 Ro 1 bis.
P10 bis
Piaggio P 10 bis @ la denominazione da-
taal prototipo idro P 10 (MM 155) quan-
do tu trasformato in terrestre. Il triposto
delling. Pegna era dotato di motore
Piaggio Jupiter VI e fu valutato a Guido-
nia nel 193 ma ritenuto non idoneo.
Sore:
Un madeline del Piaggio P.10 bie @ P.10 bie
(MM 155) mn aterraggioa Finale Ligure
Below
Areducea-scale model ofthe Piaggio P.10 bis
a7 the prototype MM. 155 landing on the
factory ground, a Finale Ligure
Dalton basso:
0,1 MM. 10042 col 2"tipo di carrello adotato:
fo, A triposto MM. 10410 (costruzione
Breda) col 3" e limo ipo di carrelo,radioe
‘nuova deriva in volo su Asmara 28 5.1935,
Fo.1 AMM. 10329 sul campo delle O.F M-
‘Adestra Ro. della 40* Sq, A.7.con sc
Top to bottom:
OFM Flo.1 MM. 10042 with 2nd type of
landing gear; 3-seat Ro.1 A(R-reduced wing
Span) Mi. 10410 (Breda-buit) with 37d and
last type o landing gear, radio mast and new fin
‘over Asmara, Eriea,26.5.1935; Ro.1 AMM.
Fight Ski-equipped Ro. 1 rom 40* Squadrglia
Rie. Ter
1"Caproni Ca 97 @ Ca 111
Rimandiamo il lettore al fascicolo spe-
iale “I monoplani Caproni degli anni
'30" per quanto riguarda la descrizione
di questi due aerei aggiungeremo solo
che il Ca 97 fu assegnato anche la mé
tricola prototipica MM 141 ——_— 4
A sinista, | Ca 97 Ri. MLM. 172 nella contigurazione originale. A destra, un Ca 97 Al. nella contigurazione detintva
Lot, Ca 97 Ri MM. 172 prototype Right, @ production Ca. 97 Fi
A sinstra. il prototipo del Ca. 111, M.M. 205
‘Adestra. una 11C della prima serie
Let Ca 111 prototype, MM, 205, featuring a fixea-pitch
‘wooden 4-biader, driven by @ geared, unsupercharged Isota
Fraschini Asso 750. engine.
Fight: ACa 111 C, with 3-bladed contolable-pitch metal
arscrew, driven by geared supercharged Isotta Fraschin Asso
7508-6 40 engine
VELOCITA ORIZz. MAX
‘MOTORE, vevocira Cra Onizz ‘TEMPIDISALITA
MASSIMA
Numero | Potenza | “a0 2000 | 3000 | 4000 | 5000 | a 1000 | «2000 | 3000
‘tipo ‘it ™ mifom | om fom [om | om [om
SVA10 | 8 | Acrtalia | isottaFrascnini | 260 215 212 * | oa | 7
Mezz0 Asso ‘Mezzo Asso | 1850
‘4300/6 | 8 | Gabardini | Fiat 20 | 410 194 190 | 186 | 178 42° | 958" | 78a"
2080
CAs7AL | M | Caproni Piaggio 560 230 ae" | rae" | 1410"
Jupiter vin | 2000
RO30 | B | Romeo | AllaRomeo | 525 225 250 268" 940"
Mercurius | 2000
Ro30 | B | Romeo Piaggio 560 235 210 sao" | rao" | 19
Jupiter viu__| 2000
Pips | 8 | Piaggio iaggio 420 220
Jupiter |_ 1700
cain | M roni | Isotta Fraschini | 850 28 340 | 850" | 1510"
750F. 1750
attic | M | Caproni | isotta Fraschini | 70 239 264 10 | 112" | 1530"
750AC 35. | 1850
ROT | 8 | OFM | RomeoJupiter | 420 222 25a | e40" | 1125"
W 1700
Ro1R | 8 | OFM. | RomeoJupiter | 420 2ar 10
W 1700
Rots | B | OFM. | PlaggioJupiter| 560 225 210 sie | 710" | 1230"
vii 2000
12Romeo Ro 30
Romeo Ro 30 rappresenta una elabo-
razione del Ro 1
Ling. Galasso riprese infatti lo schema
della cellula Fokker collegandola ad
luna nuova fusoliera con ampia cabina
chiusa dove alloggiavano i tre uomini di
equipaggio.
Ordinato iniziaimente in tre prototipi
(MM 174-176) il velivolo venne dappri-
‘ma dotato del motore Alta Romeo Mer-
curius azionante un'elica bipala.
La sostituzione del motore (Piaggio Ju-
piter Vil) con elica quadripala, !adozio-
ie del ruotino di coda al posto del patti
no, moditiche alla torretta e alla vetratu-
ra della cabina caratterizzarono | sette
velivoli ordinati (MM 10490-10496). Tali
moditiche turono poi introdotte sui tre
prototipi ed i dieci velivoli costrutti an-
darono ad equipaggiare la 121+ Squa:
driglia. Malgrado la non completa sod-
distazione del R. Esercito, i Ro 30 rap-
presenta, assieme al coevo, Ca 97, un
primo tentative di fornire alla ricognizio-
ne italiana strumenti moderni ed ade-
guati ai compiti
A desir’ l 1° prototpo. MM
Po 30. con motore Mercutus,
‘otto 1) Bo 30M M4 T0494. co
74, dei Romeo
cca bea
o1ore Jute
10" Ro 30, MM. road
recharged ‘uselage wndou parneing and
‘me ] ae ge |_Shant | Saiincs!
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8Reggiane Re 2002
Nel timore che potesse verificarsi una
scarsa disponibilita del motore DB 601,
la Reggiane atfiancd allo studio del Re
2001, lo sviluppo del Re 2002 sostituen-
do al Piaggio P XI RC 40 da 1000 cv i!
‘nuovo e pit potente Piaggio P XIX RC 45,
da 1185 cv.
Il prototipo, MM 454, fu realizzato appli-
ccando il nuovo motore, ancora in fase di
‘messa a punto, a quella unica cellula di
Re 2000 che era stata trasformata agli
inizi del 1940 da stagna in una normale
ala trilongherone con rivestimento lavo-
rante, contenente normali serbat
mapizzat
I primo volo awenne neltottobre 1940,
poco dopo il primo volo del Re 2001, del
luglio dello stesso anno.
Il primo Re 2002 che, come il primo pro-
totipo del Re 2001 conservava il carrello
retrattile @ la lunga capottina del Re
2000, trasparente anche nella parte po-
steriore, dimostré subito di avere carat-
teristiche di volo piuttosto brillanti e di
poco inferiori a quelle del predecessore
munito di motore in linea
La messa a punto, perd, fu lunga e ditfi-
ile, soprattutto per inconvenient! con-
cernenti il propulsore ¢ la sua installa
ed occupé la ditta ed il centro
sperimentale di Guidonia per tutto il
1941. Tuttavia, verso la fine dell’anno il
Ministero dell'Aeronautica considerd
che, una volta sradicati i difetti del Piag-
gio P XIX RC 45, le buone caratteristiche
di potenza e di agilita del velivolo, uni
al discreto armamento (due 12,7 e due
7,7), alla protezione dei serbatol ed alla
minore vuinerabilita del motore radiale
raffreddato ad aria, avrebbero consenti-
to un‘ottima utilizzazione quale caccia
bombardiere. Fu cosi ordinato alla Reg-
lane di dotare il Re 2002 di travetto por-
tabombe centrale e di due travetti porta-
bombe alari e fu emessa la prima com-
messa.
Llaeroplano caposerie (MM 7309) fu
consegnato alla Regia Aeronautica nel
marzo 1942, ma la produzione subi gra-
vissimi ritardi sia per la lentezza con cul
la Piaggio consegnava i motori, che per
il perdurare dei problemi degli stessi,
per la necessita di definire particolari
4
‘concernenti 'armamento di cadutae per
lo studio della possibilita di etfettuare il
tiro in tutto.
La MM 7310 fu consegnata solo nel giu-
gno 1942, la MM 7311 fu ritirata dalla
239" sq. nel gennaio 1943 ed al
31.3.1943 il 102 gruppo (209 sq. @ 239
8g.) aveva in dotazione 19 velivoli
Continuava frattanto la messa a punto
(ctr. i 4documenti pubblicati da Aerotan
nel numero 4/79) e tutti i voli di adde-
stramento sul nuovo velivolo furono ad-
dirittura sospesi dal 15 al 30 maggio pe
consentire alla Reggiane di apportare
ultime moditiche.
1110 luglio 1943, di pomeriggio, dal cam:
po di Crotone, il 5° stormo tuffatori e pid
precisamente una formazione del 102°
‘gruppo ed un velivolo del 101° con ai co-
mandi il comandante di stormo (che fu
abbattuto), portd per Ia prima volta in
combattimento il Re 2002.
Alla data del'® settembre 1943 il Re
2002 era stato consegnato in 149 esera-
lari (di cui 100 della 1* serie 49 della
2+) ed aveva equipaggiato sia il 5* stor-
mo (101° gruppo, 208 sq. © 238 sq., 6
102° gruppo 209 sq. e239 sq.) che il 159°
‘gruppo (389 sq., 390 sq., 391 sq.) del 50°
stormo,
1 5° stormo era basato a Manduria con
24 Re 2002 di cui 12 efficienti ed Il 50°
‘stormo a Lonate Pozzolo con 10 Re 2002
di cui 4 efficienti.
Nel frattempo la Reggiane aveva conti-
‘nuato gli studi per migliorare il proprio
prodotto e renderlo pid rispondente alla,
richiesta della Regia Aeronatica e dei re-
Parti che lo avevano in dotazione. In pai
ticolare si cerce di migliorare la visibilit
in avanti del pilota che in depressione
era limitata a 4°. Per fare cid fu necessa-
rio abbassare tutto il motore per poter
posizionare anche la presa d'aria d
carburatore, che fu portata al livello del-
la parte superiore della fusoliera, elimi
nando il caratteristico sbalzo della presa
d'aria precedente. Fu cosi che sulla cap-
potta motore liscia dei velivoli della 1" 6
2+ serie, tornarono le bugne necessarie
per far spazio alle aste dei bilanceri, ma
solo nella meta inferiore, al contrario del
prototipo.
acura di Enrico Leproni
Altre modifiche furono apportate per
consentire il pid agevole uso di bombe
Gi grosso calibro e del silurotto special
per aeroplani allora in fase di studio:
consistevano nella realizzazione di un
carrello di coda allungabile, nel rinforzo
del carrello principale e nelleliminazio-
ne di un settore di entrambi gli iperso-
stentatori ventrali, per far maggiore sp:
io al silurotto.
Tutte le modifiche citate potevano esse-
re installate retroattivamente sui velivoll
della 1° @ 2" serie @ sono generaimente
presenti nel velivoli che, dopo'’8 settem-
bre 1943, furono fabbricati per i Ted
sch
I motore abbassato e la sua nuova cay
potta sono presenti anche sulla MM
7327 dove fu sperimentata, senza segui-
to, la sostituzione deli'ala con quella del
Re 2005, compreso il carrello.
LAeronautica cobelligerante _utilizzd
complessivamente circa 40 Re 2002 e
sembra che | tedeschi ne abbiano messi
in linea circa 70, parte di nuova produ-
Zione. Un esemplare, della Luttwatte,
abbattuto, fu adoperato dai cittadini di
Limoges per decorare i monumento al
Partigiani locali. Un altro esemplare “te-
desco” @ stato recuperato, sia pure in
pessime condizioni dal Museo Caproni
Vizzola, presso I'Universita di Bologn:
successivamente passato in carico al
Museo Storico dell’Aeronautica militare
che dovrebbe procedere al restauro con
la collaborazione del Gruppo Aviazione
Reggiane.
Matricole militart
Prototipo MM 454
¥° serie:
MM 7309 - 8408 Reggiane
2+ serie:
MM 8644 - 8743 Reggia
Utteriore s
MM 97901 - 97960 Caproni
DESCRIZIONE TECNICA
tiferita alla 1" serie
N Reggiane Re 2002 & un monoplano,
monomotore, monoposto da caccia con
ala bassa a sbalzo,‘Adestra, i Reggiane Re 2002 caposorie (MM
7308) che presenta gid sostanzialditferenze
onl protaipo che conservava ilcarrello dei Re
20006 a unga capotina rasparente II primo
fesemplare di Re 2002 tu consegnato alla Regia
‘Aeronautica nel marzo 1942.
Sotto, un eserplare dela serie con ilmotore
‘abbassato in fase dicompletamento alia
Reggiane. Sipud notareidiverso
posizionamento della presa daria superior
€apotina con le bugne nela met interiore
Oeste modticne erano site adotiae per
rmiglorare sopra lavbltain avant.
‘Questo esemplare adotiava sperimentalmente
‘anche ala del Re 2005,
Aight. the fst series production Re 2002 (MM
7309) sporting ihe main diferences withthe Re
2000 and the Re 2002 prototype, which
‘adopted ts the orgnalundercarriage and
{he long foal vsibity canopy, Bolow, the hist
Fe 2002 modified withthe lowered engine and
coming modified to imarove forward vst
Fusoliera
E interamente metallica in lamiera di du-
ralluminio.
Lastruttura @ a guscio con 13 ordinate, 4
longherine a scatola (2 tra 'ordinata 1 @
§, in alto, lateralmente al posto di pilo-
taggio, ¢ 2 tra le ordinate 2 @ 3 nella pe
te inferiore), correntini a Z @ fasciame
costituito da striscie longitudinall di
miera di duralluminio, chiodate alle ordi-
nate ed ai correntini
1 fasciame @ interrotto superiormente
per il posto di pilotaggio, interiormente
Per l'appoggio della fusoliera al piano
alare centrale, posteriormente per il va~
no della ruota di coda e su di sso sono
praticate le aperture corrispondenti al
ortello per il carico dei maglioni, al por-
tello del poggiapiede, al portello per sa-
lita ad impugnatura, al portello per il ri-
fornimento della benzina, al portello per
accesso alla cassetta dei medicinal, al
portello per I'aereazione della cabina, ai
Portelli per Tispezione alla parte post
tiore delle mitragliatrici, ai coperchietti
di chiusura del foro di sollevamento del
velivolo, alla presa per la carica degli ac-
cumulatori, alla presa per la carica del-
Fossigeno.
Due pedane uniscono le ordinate 2 @ 3
alla ordinata 1 ed il posto di pilotaggio
ha una pedana, rinforzata da una lamie-
ra ondulata e smontabile al centro.
La fusoliera termina con un cono in la-
iera,
Cellule
E monoplana a sbalzo, di pianta elittica
con profilo biconvesso asimmetrico @
spessore decrescente verso l'estremita,
Lastruttura a guscio ¢ completamente in
5Untipico impianto del Re 2002: impianto nebbiogeno Tipo Ca314 applicato al ravettalare in sosttuzione del catico di cadula,
‘Atypical equipment of the Re 2002: the smog-maker fited below the wing as replacement ofthe bombs.‘Sopra: limpianto carburante per autonomia maggiorata con due serbatol subalaried un serbatoio centrale sganciabil, Soto: atmamento di
aterall subalar
ccadvta costiuto da una bomba centrale e
‘Above: the fuel equipment for increased range with wo underwing and one central tanks, al jettsonable, Below: the external armament, with
‘wo underwing and one central fuselage Bombs,‘Atacco e capottatura del motore del Re 2002 versione normale.
Engine mounting and couling of the Re 2002 standard version,
duralluminio ed & costituita da 4 longhe-
roni a parete piena, rinforzati d
+i, @ 14 centine, con fori di alleggerimen-
to, suddivise
mento lavorate @ rinforzato sul dorso da
una lamiera ondulata e sul ventre da
correntini.
Lala @ divisa in cinque parti: un plano
centrale
dei serbat
portellone d'accesso ed I vani per la re-
trazione del carrello; due semiali; due
log
di benzina, con 'apposito
8
raccordi di estremita costituiti da un in-
volucro esterno in lamiera, rinforzato al-
interno da centine.
Gli alettoni sono a fessura, compensati
dinamicamente per arretramento
dell'asse di rotazione ed equilibrati stati-
camente con piombo nel bordo d'entré
ta. La loro struttura @ costituita da lon-
gheroni a scatola e centine in lamiera. I!
rivestimento @ in tela verniciata. L'aletto-
ne sinistro & munito di aletta di compen-
sazione, regolabile a terra. Gli alettoni
‘sono incernierati alle due seriall, cla-
scuno su tre attacchi di cul il centrale
portante l'occhiello con cuscinettia stere
per I'asta di comando.
Gli ipersostentatori sono a spacco e si
estendono da un alettone allaltro anche
sotto la fusoliera. Sono suddivisi in quat-
tro parti, due sotto ciascuna semiala
due sotto il piano centrale. La loro strut-
tura @ costituita da un longherone aC @
da centine in lamiera con rivestimento,
solo sul lato inferiore, in lamiera di du-
ralluminio e sono incernierati al corrente
inferiore del quarto longherone alare. I!‘comando @ di tipo elettromeccanico con
aste di trasmissione in tubo di durallumi-
filo. Esiste anche un comando a mano
dremergenza. Gli ipersostentatori ester
‘i si abbassano per primi con un‘inci-
denza di 15*, poi si abbassano gli iperso-
stentatori interni che continuano la loro
corsa assieme ai primi
In posizione di massima apertura gli
Ipersostentatori esterni hanno un‘inci-
denza di 50° @ gli interni di 35°. Nella
‘chiusura il comportamento @ analogo &
‘quando gli ipersostentatori interni sono
cchiusi, gli esterni sono aperti ancora di
15
Impennagg!
I piano fisso @ costituito da due meta in-
dipendenti completamente a sbalzo.
Due longheroni a C (irigiditi da angolar
‘@con anima in lamiera) @ 10 centine con
fori di alleggerimento ne costituiscono la
struttura, interamente in duralluminio. in
lamiera di duralluminio @ anche i rivesti-
mento lavorante. | due semipiani fissi
‘sono imbullonati alla fusoliera in corri-
spondenza dei due longheroni. Ii piano
fisso @ calettato di 1* 15" a cabrare ri-
spetto alla fusoliera,
I timone di profondita @ anch'esso in
due meta indipendenti collegate da un
manicotto al quale @ imbullonata la leva
di comando. La struttura di ciascuna
meta @ formata da un longherone a sca-
tola che costituisce il bordo d'entrata
da centine forate, il tutto in duralluminio,
I rivestimento é in tela verniciata, Un'a~
letta di regolazione @ inserita in ogni
meta del timone di protondita ed @ co-
mandata da un tubo di torsione che pas-
88 attraverso il piano fisso. Lialetta @
orientabile in volo. Il timone di proton-
dita pud ruotare di 18° verso il basso @ di
31° 30’ verso alto. La deriva @ a sbalzo
Con struttura interamente in duraliumi-
tio. € costituita da due longheroni a C
collagati da centine con fori di aleggeri-
‘mento. I rivestimento in lamiera @ lavo-
‘ante. Gli attacchi della deriva sono si-
tuat in corrispondenza dellestremita in-
feriore dei longheroni. La deriva é calet
tata di 2" a destra guardando dalla coda
verso Ielica.
IW timone di direzione in duralluminio @
rivestimento in tela verniciata, @ costrui-
to con un longherone a scatola che co-
stituisce l bordo d'entrata e da centine
con fori di alieggerimento. £ munito i
lerra. Il timone di direzione
ha una corsa di 27° per parte.
Motopropulsore
i motore Piaggio P XIX RC 45 (raffred-
dato ad aria, a 14 cllindri disposti in dop-
pia stella e munito di compressore), vie-
‘ne montato con asse parallelo alla fuso-
liera, ma spostato verso il basso di 44
mm.
E sorretto da un castello in tubi di ac-
claio al cromo — molibdeno ed al mai
ganese — molibdeno, saldati all autoge
ho ed ¢ fissato mediante quattro attacchi
angolo_di rolazione
wing.
_angolo_di rotazione_dellipersostentator
Gilipersostentatoria spacco del Re 2002 e lore funzionamento
The Re 2002 flaps are divided in four part, two underwing and two below the central portion ofthe
, SS 3
B
is
Dettagi della capotina de
Fre 2002 con un particolare
della sua apertura verso.
esta
Detais of the Reggiane 2002
canopy. ”
relativi bulloni alla testata delle longhe-
rine di fusolier
Ni motore é fissato al castello portamoto-
re attraverso 14 bulloni muniti di sistema
antivibrante Silentbioc. | collettori di sca-
rico del motore sono in lamiera d'acciaio
inossidabile
Per i voli notturni pud essere applicato
alluscita dei collettori, mediante un ma-
nicotto, il convogliatore oscurafiamma ti-
19a
Sette
1
peetescesete . CED
aa |
Deragi della capotatura del Re 2002 versione normale,
Some more detais ofthe Re 2002 standard version engine cowing
po “Oscar 1 bis”. II motore @ racchiuso
da una cappotta formata da un anello
anteriore in lamiera e da due portelliin-
termedi incernierati lateralmente alla
presa d'aria per il carburatore. Il portello.
destro reca la carenatura per imbocco
del radiatore delloli.
Sul bordo d'uscita dei portelli sono i
cernierati § flabelli per parte comandati
idraulicamente.
Altri due portelli racchiudono il castello
motore; essi sono incernierati nella par
lore al prolungamento della pre-
del carburatore, mentre int
riormente sono fissati tramite chiavistelli
alle due longherine inferiori della fuso-
liera.
La paratia parafiamma, costituita da una
doppia parete chiodata in lamiera di du-
ralluminio con interposta una tela di
amianto, @ disposta dietro i collettori di
scarico in corrispondenza del bordo d'u-
scita dei flabelli ed é fissata al castello
motore,
IN carburatore @ dotato di presa daria
antisabbia ed un‘apposita ventola co-
20
mandata idraulicamente consente di
usufruire o meno dellaria filtrat
Impianto lubrificante
| due serbatoi del'olio sono instal
teralmente al castelio motore. Il serba-
toio principale che ha la capacita di
35,700 |. @ sistemato a sinistra, mentre
quello di riserva @ sistemato a destra e
contiene 21,600 |.. Nel caso di applica-
Zione dei serbatoi supplementari sgan-
Clabili del carburante, viene applicato un
ulteriore serbatoio di litri 25 sistemato
sulla | ordinata.
I filtro dellotio @ di tipo Magnaghi ed il
radiatore @ a nido d'api ed & contenuto in
un cilindro di lamiera. Inferiormente al
radiatore vi é il tappo per lo scarico del-
olio. I radiatore @ fissato interiormente
al castello motore,
Lolio impiegato @ olio di ricino.
Impianto del carburante
| serbatoi, per la benzina etilizzata 6 con
numero di ottani 92-B4, sono tre: due nel
pianetto alare centrale ed uno in fusolie-
ra
Tutti sono in lamiera di duralluminio &
semapizzati
serbatoio alare anteriore ha la capacita
i 265 |, il posteriore di 204 I. ed il serb:
toio di tusoliera, sistemato dietro il posto
di pilotaggio tra le ordinate 5 € 6, ha una
capacita di 124 |
| serbatoi sono intercomunicanti @ la
bocchetta di carico @ unica, situata sulla
flancata sinistra difusoliera e raggiungi-
bile attraverso un portello posto tra le
ordinate $e 6.
Lo scarico della benzina awiene attr
verso un’apertura praticata nel serbatoio
alare posteriore. Al Re 2002 sono anche
applicabili: un serbatoio esterno ausilia-
rio da 240 |, da agganciare al piano al
re centrale @ due serbatol, da 1001. !'uno
che possono essere agganciati alle s
miali. Tali serbatoi sono sganciabili in
volo. Ciascun serbatoio supplementare
@ sostenuto da un gancio ¢ fissato in li-
nea di volo da appositi travetti. Anche i
serbatoi supplementari vengono riempiti
attraverso I'unico bocchettone di fusoli
ra
Cabina di pilotaggio
Si trova tra le ordinate 2 ¢ 4, & munita di
un parabrezza con blindovetro frontal
spesso 50 mm e due vet’ laterali infran-
gibili trattenuti da telal in lamiera, Sup.
riormente al telaio sono ricavati due por-
tellini a molla, muniti di impugnatur
per I'uscita del pilota.
Dettagl della capotatura del Re 2002 versione
‘con motare abbassato,
Deas ofthe engine cowiing for ne Re 2002
version withiowered engine support. wrLa cabina di pllotaggio ® chiusa da un
Portello ribaltabile lateralmente verso
destra (guardando dalla coda alelca),
costituito da un telaio in lamiera acui so-
no fisati superiormente tre pannelli in
Plexiglas @ due cristal infrangibili per
lato, cui quello posteriorefisso e quelli
anteriori scorrevol.
I porte @ dotato di sgancio rapido in
caso di emergenza.
Posteriormente alla cabina di pilotaggio
¥i8.un castelleto di protezione antic
Pottata in lamiera spessa, imbullonato
alle ordinate § @ 4. Anteriormente ad es-
0 @ imbullonata una corazzatura salva-
testa a cul & fissato il poggiatesta di
cudio.
1 castelleto anticappottata @ ricoperto
da una carenatura in lamiera rinforzata
da diaframmi, chiodata alla tusoliera e
munita lateralmente di sgusci per con-
sential piiota una maggiore visibilita
Posterioe. I! soggiolino del pilota @ co-
razzata, regolabile in altezza, munito di
‘cuscino @ svasato nello schienale per
poter alloggiare i! paracadute. La stru-
mentazione (completa per epoca) @
montata su cinque cruscottl. Uno ant
riore oscilante e contenente | principali
strumenti per il volo, un altro anteriore
{iss0, due cruscotti verticali (uno per la-
to) ed infine un cruscotto orizzontale sul-
ta facciata destra. Sia sulla fiancata de-
stra che sinistra sono instalat! vari ap-
parat.
La barra di comando, in tubo di durallu-
minio, comanda gli alettoni ed il timone
i profondita attraverso trasmissioni ri-
ide realizate anch'esse con tubi di du-
{alluminio. 1 timone di direzione @ co-
‘mandato dalla pedalierain tubo di dural-
luminio ¢ reca alle estremita i poggiapie-
i muniti di cinturoni di sicurezza in
ile, in cavo metalli-
Le alette di regolazione del timore di
profondita sono comandate da una ma-
Novella posta sulla sinistra della cabina
di pilotaggio (guardando verso l'elica);
tale manovella aziona una trasmissione
tlessibile in cavo metallico ed un coman-
do finale rigido.
Ii pilota ha a disposizione un inalatore di
ossigeno di tipo Drager dotato di ma-
Sschera e tubo corrugato di gomma. L'os-
sigeno @ contenuto in due bombole si-
stemate tra le ordinate 3 ¢ 5, dietro il
seggiolino e sulla fiancata sinis
Limpianto radio @ composto da un rice-
Vitore e da un trasmettitore B 30 ed @ do-
tato di cuttia di cuoio con laringofono ed
auricolari
antenna 8 costituita da una trecciolina
di rame tesa tra pennone @ deriva. Il
Pennone @ imbullonato posteriormente
al castelietto anticappottata @ spunta
dalla carenatura,
E prevista la possibilita di montare un
radiogoniometro.
Carrello principale
E retrattile a comando elettromeccanico.
In ato: particolare della gama del cartello di coda versione normale. Sopra: paricolare della
‘gamba nela versione alungabile
Top: detail of the tail ending gear leg, standard version. Above: details ofthe lenghtened taillanaing
‘gear, adopted to have more space for iting the torpedo under the fuselage
E costituito da due semicarrelli indipen-
denti portant! la ruota a sbalzo dalla par-
te esterna. Il rientro avviene per rotazio-
ne delle gambe all'indaietro e contem-
Poraneamente sul loro stesso asse, in
modo che, a carrello retratto, le ruote si
vengano a trovare piatte entro lo spes-
sore del piano alare centrale. Le gambe
restano invece aderenti al piano centré
le, entro apposite carenature.
'comando elettrico di retrazione pué, in
caso di emergenza, essere sostituito da
un comando a mano.
La ruota @ di tipo F.AS.T., cosi come
freni (ad aria compressa) e gli ammortiz-
zatori.
| pneumatici hanno le seguenti dimen-
sioni: 600x254x70.
La manovra del carrello.@ segnalata al
pilota da un quadretto elettromeccanico
@ da due indicatori meccanici (a forma di
funghetto verniciato di rosso) installati
lateralmente alla fusoliera sul dorso del
piano alare centrale. A carrello tutto fuo-
1 gli indicatori rimangono sollevati.
Carrello di coda
Non @ retrattile, & ammortizzato oleo-
Pneumaticamente @ la ruota, orientabile
con richiamo elastico, pud bloc-
cata sia manualmente che automatica-
mente. | pneumatici hanno le seguenti
dimension: 100x260x65.
Impianto oleodinamico
E formato da due circuiti indipendenti
mpe a mano che mettono
in pressione appositi accumulatori. Un
circuito aziona | flabelli ed i filtro anti-
sabbia; il secondo aziona il comando
aria calda al carburator
Impianto elettrico
E composto da un circuito di alimenta-
zone @ da un circuito di utilizzazione.
II circulto di alimentazione comprende
tra altro una dinamo @ 1200 We due
batterie di accumulatori a 12 V 18
Amp/h.
Icircuito di utiizzazione comprende una
centralina piccola con interrutore gene:
21Coruscote del Re 2002
1) orazante aniciale;
2) milamperometro;
3) indicator arora,
‘anmevo,
S)rpettrice Pain
8) ndieatore di veloc
T)wosbandomero:
B)vanomev
8} leva. riarmo sista
To}ieva diearmo desta
11) indicator erntico
careloeipersesieniator
18) manomero
compressore,
20) conagi
21) wetermomerr oie;
22) eprometo
23) eietermometro
carburalore
24) imerustore
iettermomero carburatore:
25) quadretio FIMAC.
26) comando paiaizzatore
ato,
27) niezione benzina:
28) manomerro aria en:
29) mteruttore tubo Pitt
30) ubineto gilancio,
Une dei Fe 2002 con motore abbassato e nuova capotatura consegnat alla Luftwatle nel 1944
A Reggiane 2002 with iowered engine and moditied cowing delvered fo Lutwatte in 1944effetuano numerose missioni su Corte in Jugoslavia.
‘A Re 2002 of the cobeligerant Italian Air Force (239 Squadriglia, §* Stormo) these
fextenswely used against Cort) and in Yugoslavian tertory along with the local parisans.
Dati caratteristict rteritialla 1° Serie (dal libretto pe
manutenzione)
i montaggio, la regolazione e la
Lunghezza 8,165 m
Apertura alare 11m
Altezza massima 3,15 m
Wnomenclatore riferito al
2
ie da una lunghezza di 8,08 m ed un’altezza di 3,20
Motore: Piaggio XIX RC 45 a 14 cilindri disposti in doppia stella, raffreddati ad aria.
Cllindrata 38,6731
Potenza normale a quota normale
(m. 4500) a 2400 giri 1160 cv
Diametro motore 1274mm
Lunghezza completa di comandi
liari @ generatore Marelli A711. mm
Elica Piaggio P 2001 M tripala metallica a giri costanti, del diametro di m. 3,100, aro-
tazione sinistrorsa. Variazione angolo calettamento pale da 22 a 47.
lV nomenclatore riferito alla 2 Serie da una potenza a m. 4500 di cv 1184.
Caratteristiche di volo
Velocita max a 5500 m 530 Km/h
Velocita max a terra 430 Km/h
Velocita min. con ipersostentatori 120 Km/h
Salita a 2000 m 246”
Tangenza pratica 10500 m
‘Spazio di decotto 168 m
‘Spazio di atterraggio 255m
‘Autonomia con carico normale di benzina
430 Kg a 6000 mh 2,40 1100 Km
24
rale @ con gli interrutori ps
mento dolla fotomitragliatrice @ delle
‘mi alari (previsto), per I'accensione dei
fari di via, det fanali di luce interna, del
fanale di segnalazione bianco (previsto),
de di segnalazione colorata (pre-
visti). Una centralina grande con gli in-
terrutori per la dinamo, per il carrello,
per gli ipersostentatori, per la telebusso-
la, per la radio, peril riscaldamento degli
indumenti e del tubo pitot, peril motori-
‘no della fotomitragliatrice (previsto), per
{I collimatore, per Faltimetro ed il conta-
colpi, per il lanciabombe, per il segnala-
tore del carrello e degli ipersostentatori
per il teletermometro del carburatore &
per il vibratore di accensione. | due pan-
nelli sono sistemati sulla destra del pilo-
t
Impianto pneumatico
E composto da un circuito principale do-
tato tra 'altro di un motorino Garell
stemato anteriormente alla ordinata 7, di
una bombola d'arla compressa Garelli
da 10 L, sistemata anteriormente all'or-
dinata 6, eda un compressorino F.A.S.T.
tipo 2 fissato sul coperchio posteriore
del motorino. & composto inoltre dai cir-
ulti di comando dei freni (con pulsante
sulla barra di comando), di comando
riarmo mitragliatrici 12,7 @ servocoman-
do, di comando dell'iniettore di benzina,
di avviamento del motore e del travas
della benzina,
‘Armamento
I Re 2002 @ dotato di due mitragliatric!
Breda S.AF.AT. calibro 12,7 con tiro
sincronizzato attraverso l'elica ¢ due mi:
tragliatrici Breda S.A.F.A.T. da 7,7 in.cia-
‘scuna semial
Larmamento di caduta @ costituito da
una bomba centrale ¢ da bombe laterali.
La bomba centrale pud essere dei se-
‘guenti tipi: bomba da Kg. 630 DP; bom-
ba da Kg. 500; bomba da Kg. 480 P;
bomba da Kg, 420 P; bomba da Kg. 250;
silurotto CNA da Kg. 530; silurotto W da
Kg. 650; silurotto SB da Kg. 580. II veli-
volo @ dotato di forcella distanziatrice
peer il tiro in tutto.
Le bombe laterali possono essere de!
seguenti tipi: bomba da Kg. 160 CS;
bomba da Kg. 160 P; bomba da Kg. 100
T; bomba da Kg. 100 M; bomba da Kg.
100 SP; bomba da Kg. 100 CS; bomba
da Kg. 50 T; quattro bombe da Kg. 15 M
a fascio; sette bombe da Kg. 12 Mta OF a
tascio.
II peso massimo complessivo delle tre
bombe non pud super: .
Nl puntamento, sia del'armamento di
lancio che di quello di caduta, avviene
tramite il collimatore S. Giorgio tipo C a
tuffo, collegato allaltimetro.
Ai travetti alari pud anche ess
Vimpianto nebbiogeno tipo
Nota
1 materiale illustrative @ di provenienza
del Museo Caproni di Taliedo, dell Utti-
clo Documentazione e Attivita Promozio-
nai dello S.M. dell’AMI e dell'archivio di
G. Apostolo.Quarant’anni fa
il “motoreattore” Campini
da Milano a Roma
1130 novembre 1941 il secondo prototi-
Po del velivolo a reazione di Secondo
Campini effettuava il collegamento tra
Milano e Roma, un volo al quale venne
data grande pubblicité nonostante le
modeste prestazioni di volo realizzate,
Perché durante il trasferimento non era
mai stato usato il post-bruciatore. A
bordo vi erano Mario De Bernardi &
"ing. Giovanni Pedace. I! Campini aveva
decollato da Taliedo alle 14,42 @, dopo
aver sorvolato Pisa (senza atterrarvi)
raggiungeva Guidonia alle 16,58, aven-
do coperto la distanza tra Milano e la
Capitale alla velocita media di 260
km/h.
Non essendo ancora noto a quell’epoca
| volo del Heinkel He 178 in Germania
(27 agosto 1939) questo volo ed il pre-
cedente collaudo del primo prototipo
del Campini avenuto a Taliedo il 27
‘Agosto 1940 vennero regolarmente
Sopra: un modelloaerodinarico del velvolo di Campiniin una contigurazione di studio non realzzata, Sotto una delle fusoliere appena completata
‘Above: an aerodynamic model ofthe Campin aircrat (configuration ofan experimental version not bull), Below: one ofthe fuselage just completed.
aie
WyGli studi deling. Secondo Campini
sulla propulsione a reazione ebbero
inizio negli anni venti, cio appena
aureato - Campini era nato @ Bolo-
gna il 30 agosto 1904 - e ia sua prima
‘proposta per la costruzione ai aerei e
‘motoscati a reazione fu avanzata in-
vano nel 1930; solo ne! 1934 ii
Ministero. dell’Aeronautica, seppure
con qualche perplessité, decise di
appoggiare Campini che, per la co-
struzione dei suoi primi due aeropla-
ni, si associé nel 1935 alla societé
Caproni; restarono peré di sua esclu-
siva responsabilia la progettazione
0 i! calcolo del'intero aereo e la di-
rezione delle costruzioni
1 procedimento propulsive adottato
da Campini, particolarmente per mo-
tiv’ tecnologici, non prevedeva un‘u-
ita propulsva integrale, cioe
compressore - camere di combustio-
ne - turbina legati in un tutt'uno, bensi
conteneva un motore alternativo azio-
rnante un compressore e un bruciato-
re posto ne! flusso di scarico al fine oi
accelerare la velocité della massa
daria. Tuttavia la potenza complessi:
+va ottenibile restava purtroppo bassa,
sia per il basso rendimento de! bru-
Clatore, sia per il suo streto legame
alla potenza fornita dal motore alter-
nativo.
Caratteristiche @ prestazioni
del Campini
Motore: Isotta Fraschini
L121/ RC40 da 900 cv compressore
a 3 giranti e post-bruciatore di 700
kg. oi spinta,
apertura alare m
lunghezza m
altezza m
‘Superticie alare mq
Peso a wuoto 36,40 Kg
Peso totale 4409_kg
vvelocita massima in quota con post-
bruciatore 359,5 km/h
Salita. a 1000 m in 9" (con post-
bruciatore)
Quota massima raggiunta nei collau-
7 ‘4000 m
26
1 primo Campini in costruzione nelle officine Caproni a Taliedo,
The frst Campiniin the final assembly stage at Caproni works (Taleo).
‘omologati dalla FA! come primi voll di
un velivolo a getto.
Presso il Centro Sperimentale di Guido-
nia le prove dell'aviogetto di Campini
Proseguirono da parte delle autorita mi-
litari senza perd poterne intraved
anche con successiv sviluppi, una mac-
china bellica. Le prove furono carat
rizzate da alterne vicende e si protras-
‘sero dall'aprile al settembre 1942. Fra
tutti i dati raccolti nel corso di queste
‘esperienze di volo possono essere citati
i seguenti:
velocita a 3000 m di quota: 325 km/h
senza post-bruciatore;
velocita a 3000 m di quota: 395,5 km/h
con post-bruciatore.
‘Superior’ al previsto risultarono i consu-
midi carburante. | limiti del motore au-
siliario Isotta Fraschini, che aveva una
quota di ristabilimento della potenza
Piuttosto bassa, impedirono di effettua-
re prove al di sopra dei 4000 m; non si
Poterono pertanto controllare i risultati
‘@ quote alle quali il sistema propulsive
avrebbe dovuto dare risultati pid appa-
riscenti. Pur se ostacolato da inconve-
ienti estranei ai principi costruttivi del
velivolo, il ciclo di prove pote sostanzi
mente dimostrare la bonta della formula
Una visita de Capo di stato maggiore del Aeronautica Generale Pricolo accompagnato
Sistipitunte to then teroramtion chovt pares, ravings, whole
Tirerutts and all the booes and tachnteues which would Be of use
aoe
work closely vith museum, Torartes, collectors, designers,
Mietorlanse tupelycnocen, bullaers, picts, and other avistion
Grjunanctons tnd journals. We are’ the only organtaation £9
seat sctely with the. Ger tgn and conttroction of these machines,
SS ana preniat as velt-
To these ends we publish our Journal. VORLD WAR [ AEROPLANES,
Five tines a year for tome 600 members throughout the world, and
Conduct ¢ substantial information servt i"
fame S00 of the latter’).
The organization nas oparatad from the besinatng on voluntary
coreributions fer printing, postage, talephontng, 7
feent and wa sel beck Istvan, ares coptes of early aircraft and
(coyine manuals. and vorting drawings, and appropriate advereising.
Saipe Tatue $3:
15 Crgscenr Ro, Pouankrersic, NY. 12601