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Il Bar Di Una Stazione Qualunque - Benni

Testo scritto da Benni con un fattore importante dal fine sopra di quello che la storia veramente racconta.
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4 4 + Stefano Benni : Il bar di una stazione qualunque ChiéYautore Nato il 27 gemnaio del 1947, Stefano Benni oggi considerato lo scrttore pitt rappresen- tativo della satira italiana. I suo articoi sui quotidiani la Repubblica, il manifesto e sulla rivista ‘MicroMega hanno da sempre rivelato i vizie le idiosinerasie del paese, senza dimenticare di sottolineame gli aspetti surreali e grotteschi, Trai suoi libri di maggiore successo ricordiamo Bar Sport (r976), Terra! (1983), Il bar soto il mare (1987), La compagnia dei Celestin (1992), Bar Sport Duemila (2997), It dotior Nii (2001), Margherita Doleevita, segnalato anche dal New York Times come uno dei libri notevoli del 2005, ¢ La grammatica di Dio (2007). Stefano Benni vive Bologna e, peril suo carattere riservato, non si concede volentieri ai media; rare sono le sue interviste le sue apparizioni televisive. Prepariamoci a leggere 1. Nel tuo paese il treno & un mezzo di trasporto popolae? 2. Qual &il tuo mezzo di trasporto preferito per andare in vacanza? Per quale ragione lo preferisci? Quali sono i suoi vantaggi? 3. Cun periodo particolare dellanno in cui nel tuo paese la gente va in vacanza? Perché? Per quanto tempo ci va di solito? 4. Etu, quando preferisci andare in vacanza? Preferisci le vacanze estive o quelle invernali? Le passi in modo diverso? Sei un tipo silenzioso o ti piace parlare molto? Ti capita spesso di parlare con estranei? Cosa pensi quando un estraneo inizia a parlarti? In quali occasioni ti stuccesso? Come hai reagito? 7. In Italia il bar & un luogo di ritrovo molto importante. Prova a fare una lista delle ativita che pensi abbiano solitamente luogo in un bar e confrontala con la lista dei tuot compagni. Secondo te, @ un Iuogo che ha la stessa importanza nella tua cultura? Quale? Ihar di una stazione qualungue 23 Un po! di vocabolario ronzare = emettere il rumore che fanno alcuni insetti volando, (qui) girare intorno aun luogo oa una persona Tesodo = emigrazione, uscita in massa, (qui) partenza da uno stesso luogo di un gran numero di persone accamparsi = disporsi in campo, sistemare tende e truppe all'aperto, (qui) alloggiare provvisoriamente il presepe = rappresentazione della nascita di Gest che si fa a Natale con statuette di vari materiali il bivacco = Iuogo in cui si fermano le truppe in movimento, (qui) sosta momentanea e di fortuna accalcarsi = affollars, fare ressa guatare = guardare con paura, sospetto, stupore, (qui) guardare con interesse Ia diserzion to del disertare, ciot abbandonare il reparto delfesercito a cui siappartiene, (qui) venir meno ai propri dover 1a prole = linsieme dei figli di una famiglia i babbo = padre (termine di soto usato in Toscana) il somaro = asino Yafrore = odore forte e sgradevole il polipoide = forma simile a un polipo, piccolo animale acquatico con tentacoli Ja mercanzia = insieme di merci in vendita 1a provola = formaggio tipico dell Halia meridionale, che si mangia fresco o affumicato il marmocehio = (familiare) bambino il barbone = barba lungs e folta, (qui) una persona senza tetto che vive in strada vetusto = molto antico, che appartiene a una epoca remota, (qui) fuorimoda sorseggiare bere lentamente a piccoli sorsi esordire = incominciare un discorso ‘grugnire = verso del maiale, (qui) brontolare a denti streti, emettere un suono inarticolato che ricorda il verso del maiale il mugugno = il brontolio la cortina = tenda che si alza e si abbassa, (qui) qualcosa che si frappone tra due cose 0 persone, ostacolando la vista e le comunicazioni {il mortorio = fimerale, (qui) una riunione o una situazione senza vita né brio Al coprifiuoco = obbligo di ritirarsi in casa a un‘ora prestabilita, di solito imposto ai cittadini per motivi di ordine pubblico ali ingorghi = addensamenti che ostruiscono un passaggio, (qui) le code di automobili sulle autostrade soffocare = impedire la respirazione, talora fino ad uccidere spazientirsi ~ perdere la pazienza, iritarsi abbarbicato = fissato con radici al terreno, (qui) attaccato saldamente a qualcuno oa qualcosa il comizio = adunanza in cui un oratore politico spiega il programma del suo partito 24 STEFANO BENNI fendere = tagliare peril lungo, lacerare, (qui) farsi strada in mezzo alla folla fitta moltitudine di persone Ja calea =folla dens: i cialtroni = persone volgarie trasandate goffo -omporta in modo maldestro, r0zz0 0 impacciato iltriciclo ruote per bambini dar di matto ~ impazzire, perdere il senno alé = espressione di incitazione come "forza", “su, “dai (qui) espressione di constatazione per qualeosa che si temeva accadesse e che si puntualmente verifieato come “ecco, lo sapevol attaccare un bottone a qualcuno = iniziare una conversazione con qualcuno [Metin ordine crescente di intensité le parole di ciascumo di questi gruppi. Esempio: bollente—tiepido—caldo ~ tiepido, caldo, bollente vetusto—veechio—antico = paura—terrore—panico = obeso—grasso—tozz0 = esausto—affaticato—stanco = pieno—strapieno—zeppo = muto—quieto—silenzioso = disperato—triste—malinconico = allegro—felice—ieto = adolescente—infante—bambino = glaciale—freddo—fresco = (Ora indica gli antonims (0 contrari) di questi aggetiv: vetusto affollato ie goto i libero I bar di una stazione qualunque 25 obeso disoccupato scaduto sconnesso Aiutandosi con il dizionario, cerca ilsignificato delle seguenti espressionie scrivi una frase di senso compiuto per ognuna, attaccare le scarpe al chiodo = attaccare briga = attaccare discorso attaccare il carro davanti ai buoi = attaccarsi alla bottigl attaccarsi al tram = 5 6 College ogni espressione sratia dal testo nella colonna.a sinistra con quella di significato analogo nella colonna a destra truppe valigiate e zainate convoglio con provenienza da chitarre di alternativi ‘uomini di bassa statura del sud teleobiettivi di samurai ragazzine della riviera adriatica botolo scatenato venditori ambulanti neri brigate rosariate convoglio a destinazione di africani con boutique wito _anziano dagli occhi azzurri 26 STEFANO BENNI antilope bionda giapponesi con macchine fotografiche revilinei calabresi ccane grasso e meticcio molto agitato sbarbine romagnole gruppi di boy scouts reno partenzapér grappi carichi di be treno arrivod’ ragazza alta e slanciata dai capelli chiari vecchio occhiceruleo ragazzi in controtendenza muniti di strumento 2 corde BL Il testo (2a Bar Spon Duenila, Milano: Fllsineli, 1997) bar della stazione della cit di B. ronzava di gente. Erano i giomi di punta dell'esodo vvacanziero. Truppe valigiate e zainate riempivano e svuotavano treni, attendevano stre- mate dal caldo, si accampavano nelle combinazioni pitt teatrai, dal presepe al bivacco militare E soprattutto si accalcavano alle casse del bar, inseguendo glaciali lattine e rugiadose bottiglie che, una volta conquistate, reggevano alte sulla testa come ostensori, o cullavano maternamente tra le braccia, Soldati in divisa guatavano nordiche rosee, chitarre di alternativi sfioravano teleobiettivi di samurai, mamme monumentali controllavano di serzioni di prole, babbi carichi come somari tentavano, con l'ultimo dito libero, di tenere al guinzaglio un botolo scatenato dagli aftori. Paziemti ferrovieri fornivano indicazioni a suor-sergentesse di brigate rosariate mentre branchi di giovanetti si spostavano compatti, ele sponsorizzazioni delle magliette si confondévano con quelle degli zaini, tanto da fai sembrare un enorme polipoide pronto a scivolare dentro al treno da un unico finestrino. Quattro africani, ognuno con boutique al seguito, cercavano di piazzare mercanzia con alterna fortuna, un quinto riposava sdraiato tra collane, giraffe ¢ occhiali neri, come il sultano di una reggia in liquidazione. Due vecchie vestite di nero, in transito dalle isole, tagliavano fette di provola per una nidiata di marmocchi in mutande. Un uomo obeso, sudato, beveva birra a collo € ‘mostrava coraggiosamente al mondo due cosciotti da tirannosauro sboccianti da shorts facsia con la scritta “SportLine”, Un barbone camminava reggendo nella mano destra tuna busta con la casa e nella sinistra il guardaroba, Unvantilope bionda, bellissima, ambrata, avanzd tra tavoli accendendo i sogni di tutti militari presenti, ma ahim’, poco dopo la affiancd un Thor in canottiera traforata a riccioli biondi che educatamente si mise in fila troneggiando sopra brevilinei calabresi e sbarbine romagnole gia rombanti in pole position per la discoteca. Si attendeva il 9,06 in ritardo, il 9,42 speciale, il 10,00 seconda classe settori Be C. Tutti erano partenzapér o arrivoda. Ibar di una stazione qualungue Solo due clienti del bar sembravano indifferent alla generale eccitazione, come sepa: rati dalla folla da un velo invisibile. Uno era un vecchio occhiceruleo, con un vetusto completo kaki, bastoncino di canna e sandali con calzini di lana, Laltro un uomo tozz0 coi capelli corti, occhialia specchio, e un completo blu di una certa eleganza, Erano seduti vicino all'entrata del bar. II vecchio, che chiameremo il Parlante, sorseggiava birra. Luomo con gli occhiali ner, che chiameremo il Silenzioso, beveva svogliatamente un caffe freddo. Chiaramente il Parlante aveva voglia di attaccare discorso e il Silenzioso no: ma in ‘queste situazioni un Parlante @ sempre in nettissimo vantaggio. Basta che parli, E cosi fu Certo, ce n’é di gente oggi—esord —Abbastanza—grugni il Silenzioso. -A me non dispiace,—prosegui il Parlante, per niente scoraggiato dal preventivato mugugno—voglio dire, una stazione strapiena pud dare ai nervi, ma una stazione vuota & triste. E poi, non so come spiegarle, questa gente che parte per le vacanze mi sembra pit allegra, frenetica, ma piena di buonumore, non trova? —Se lo dice lei—rispose il Silenzioso dietro la cortina degli occhiali. —Io non parto—disse il Parlante, ormai lanciato—Questestate resto in cittl, mia moglie ha dei problemi di cuore, i medici ci hanno sconsigliato di muoverci allora mi piace venire qua perché nel mio quartiere c’é un gran mortorio, sembra tomato il coprifiroco. Qua ci sono tante facce, dei bel giovani, dele belle giovanotte abbronzate. Ela gente sembra migliore, ride di pit, si chiama a alta voce, scherza. Forse perché stanno partendo, e sperano di trovare qualcosa di buono la dove vanno. Si parte per questo, no? —C’ anche qualcuno che sta gid tornando—disse il Silenzioso. —Si, ritornano e allora osservo quelle belle scene che mi piacciono tanto, uno scende dal vagone e guarda in fondo al binario, affretta il passo e poi riconosce la persona che lo aspetta, ¢ Ie corre incontro. Si vedono degli abbracci che non si vedono tutti i giorni. E certi baci appassionati! E un momento che ci si vuole bene, magari un’ora dopo si litiga ed gia tomato tutto normale. E si hanno tante cose da raccontare; magari in vacanza non ti& successo granché, ma raccontandolo tutto si colora, si trasfigura. Anche senza volere, la vacanza diventa pitt bella di come & stata: le cose brutte diventano quasi comiche, le cose belle diventano uniche. Non trova? Non lo 0, Non racconto mai quello che mi succede in viaggio. Ce n'é anche di quelli come lei, che si tengono tutto dentro, come un bel segreto, da coltivare durante I'inverno, come una pianta che si compra in vacanza e si mette sul balcone. E magari tornando si accorgono che gli mancava la loro vecchia citta, che sentivano un po' di nostalgia. Il loro quartiere sembra meno noioso del solito. Fanno progetti, si dicono: “no, questo inverno non andri come quello scorso", Magari questi progetti si spengono in fretta, ma che importa? E quelli che partono? Si stancano pitt a organizzare la partenza che a lavorare una settimana, ma sembrano contenti. Perché 28. STEFANO BENN posto dove arriveranno, ci sari qualcosa di nuovo, che cambiera il loro a qualche foto da guardare nelle sere d'inverno. Che ne pensa? stino, O magari gli —Penso,—disse il Silenzioso con un sorriso sarcastico—che lei dovrebbe andarci piano con quella birra —Parla come mia moglie,—sospird il vecchio—ma vede, dal momento che non parto, non mi va di stare chiuso in casa a mugugnare da solo, o guardare alla televisione gli ingorghi sulle autostrade, o invidiare quelli che sono partiti. Vengo qui e faccio anch'io parte della festa, immagino dei posti al mare o in montagna, o in unvaltra citta, dove ci potrebbe essere qualcosa di speciale per me. Ecco, guardi quella ragazza: cha scritto sulla schiena “Ocean Beach”. Se la guardo, git sento aria di mare, ¢ vedo le palme. ‘Guardi che “Ocean Beach” é la marca dello zaino. Enon sente che qua dentro manca Varia per la ressa —Ha ragione—disse il Parlante.—Si, anche a me spesso la folla da fastidio, Divento nervoso nelle fie, soffoco quando sono circondato dal traffico, mi vien da dar di matto, vorrei roteare il bastone e gridare via, via, lasciatemi un po' di spazio, due metr, tre metri almeno. E poi ci sono i rumori che ti svegliano la notte, i motorini, le facce ostli alla finestra, il nervosismo di quelli che credono di essere gli unicia patire il caldo. $i, qualche volta mi arrabbio, ma poi mi chiedo: vivere insieme in fondo non 2 questo? Difendere il proprio diritto ad avere un po' di spazio, rispetto, speranza, ma senza aver paura di cid che ci circonda, non veder nemici dappertutto, invasori, gente che ti passa davanti. Lei, se per strada qualcuno la urta, cosa pensa? Che I’ha fatto apposta? —Ma che razza di domande,—si spazientiil silenzioso—e poi di che rispetto parla, non vvede quanti barboni, quante persone inutili, miserabili, disperate, ci sono qua dentro? Forse ha ragione. Ma non li guardi nel momento in cui sono feriti, chini a terra, vinti Li guardi nel momento che si tirano su, che sono allegri, che cercano di respirare. Guardi quel nero: carico come una bestia, va a vendere chissa cosa in chissa quale spiaggia, ¢ canta. E guardi come si gode la sigaretta quella vecchiaccia, F quella copia di ragazzi, beh, non sono proprio dei modelli di eleganza, ma vede come sono abbarbicati insieme a dormire, It per terra —Si, capisco cosa pensa—prosegu il vecchio.—Che lei diverso, che non @ affar suo coccuparsene. Eppure sono sicuro che anche lei, almeno un giomo della sua vita, era ridotto da far pena, Ma negli ultimi tempi, in questo paese, si fa pit in frettaa buttare via la gente. Si & accorciata Ia data di scadenza come gli yogurt. Vecchio, alé, scaduto. Dro- gato, a, non dura un mese, Disoccupato, alé, tanto finisce male, Per carita, non vorrei Duttarla in politica. Ma di questo passo facciamo cittadini solo quelli che tengono il ritmo del gruppo, non so se lei si intende di ciclismo, o anche peggio, quelli che marciano tutti al passo, o quelli che c’hanno i soldi da farsi portare in spalla. —Calma, calma,—disse il Silenzioso—altroché politica, lei mi sta facendo un comizio! —Ha ragione, sono un chiacchierone. Ma ogni giorno vedo la gente diventare cattiva per niente, odiare quella che non conosce, ripetere i tormentoni della televisione invece Il bar di una stazione qualunque 29 di dire quello che c’ha dentro. Allora mi arrabbio. E a me, glielo dico subito, se la borsa sale o scende non me ne frega niente. Io vedo se sale o scende l'avidita e la cattiveria. Esa cosa le dico? Ma che miseria, che crisif Noi siamo un paese che potrebbe esportarla Vallegria, come le arance, aiutare gli altri paesi, potremmo essere gente che regala la speranza, invece di aver paura di tutto e montare le fotoclettriche intorno alla casa —Ma che discorsi sconnessi. Ci vorra pure un po’ di ordine—sbuffd il Silenzioso. —Hea ragione, ha ragione, sto esagerando. Volevo solo spiegarle perché passo il mio tempo qui. Perché penso che bisognerebbe sempre sentirsi come se si partisse il giorno dopo, o come se si fosse appena tornati. Tutto diventa pid prezioso; quello che si lascia e quello che si trova. Il dolore é facile da ascoltare, quello ti arriva addosso, urla, ha una voce terribile, é sempre lui a raggiungerti La speranza ha una vocina sottile, bisogna andarla a cercare da dove viene, guardare sotto i letto per poterla ascoltare. O venire in una stazione, —Isuoi sono discorsi da pomeriggio estivo,—disse il Silenzioso consultando Yorologio, —ma mandare avanti um paese @ molto difficile. Ne convengo—disse il vecchio sorridendo.—Mi scusi se le ho attaccato un bottone, vedo che lei sta partendo, Beh, spero che vada in un bel posto e che passi una bella vacanza, —Grazie—disse luome, ¢ si allontané, fendendo deciso la calca # difficile parlare con un uomo che ha gli occhiali neri,—penso il vecchio—non si vede mai cosa pensa davvero. Forse Pho annoiato. O forse il mio discorso lo ha toccato. ‘Sembra che a certuni parlar di speranza metta paura. Eppure a me questa gente che parte e tora mette allegria. Si, saran avidi, nervosi, pigr, disordinati, cialtroni, si spingono e si rubano il posto ma hanno diritto di provarci untaltra volta, han diritto di cercarsi un posto migliore, o di tornare a casa e ricominciare. Si, ricominciare almeno una volta prima d rassegnarsi, Non & molto, ma é qualcosa. Una famiglia gli passd davanti di corsa, il treno stava arrivando. Un bambino correva goffo, trascinando un triciclo rumoroso. La bimba teneva la mano sul cappello di paglia per non perderlo. Il padre aveva un gilé da pescatore a trenta tasche e naturalmente non, trovava pit il biglietto. La madre lo perquisiva rimproverandolo. Il barbone, guardando la scena, rise. II nero addormentato si sveglid sbadigliando come un leone. 1 vecchio aveva finito la birra, si asciugo la fronte e usci, un po! barcollante, sulla pensilina del primo binario. Venendo daltaria condizionata del bar, fu come tuffarsi nel brodo. Vide il Silenzioso che si avviava verso l'uscita. Gli sembrd che non avesse pitt la valigia, ma non ci fece troppo caso. Era troppo incantato a guardare la gente. Gli sem: brava di aver scoperto qualcosa, qualcosa di importante che gli sarebbe servito per quello che gli restava da vivere “Se avessi con me un quaderno ce lo seriverei sopra” pensé. “Oggi, stazione di Bologna, due agosto di un anno vicino al duemila, ore dieci e venti de! mattino, tutti sono allegri perché partono, e faccio finta di partire anch’io.” 30. STEFANO BENNT Ora lavoriamo sul testo COMPRENSIONE stazione di B.: chi sone le persone che si affo lenzioso? Cosa ci dicono i vi di attaccare bottone del Parlante? Come 2 Bente parte, secondo il Parlante? E perché lui non parte? Se non parte, perché la stazione? Quali sono le scene che arlante ama vedere alla stazione? Quali sono le ipotesi che il Parlante fa sul carattere del Sil Come reagis enzioso al ” del Parlante? atteggiamento del Silenzioso? lenzioso? E cosa fail Patlante? Dove va alla fine il ANALIST B INTERPRETAZIONE Come definirest il tono con cui Benni descrivé la gente nel bar della stazione? Motiva la tia risposta con esempi trati dal testo Perché il Parlante el Silenzioso sono come “separati dalla folla da un velo invisibile”> Secondo te, perché Benn. Quali possonio essere le ragioni pe Che lavoro pensi che faccia? Su cosa basi la tua ipotesi? Cosa significa vivere in una cit con moti abitant peril Prlante?E invece qual la visione del Silenzioso? A quale ti senti pid vicino tu? Perché il Parlante dice che al giorno d’oggi le persone hanno una scade Yogurt? Cosa vuol dire questo paragone? Ferehé il Silenzioso non parte? E perché quando si allontana non ha pit la valigia con 5€? Fai delle supposizioni: cosa ci sar stato nella valigia? (Qual él cosa importante che il Parlante crede di scoprite? Secondo te, alla fine delracconto cosa succede rispetivamenteal Palante eal ilenzioso? Qual ¢ i messaggio della storia che ha voluto raccontarci Benni? Confronta le te idee con quelle dei compagni. Benni ¢ uno scrittoresatrico, Dopo aver discusso con i compagni la defnizioné di “satir’, cerca Ie parti del testo che potrebbero costituime un esempio, Perché il racconto si intitolacosi? Cosa significa per te Taggetivo “qualunque"? jama cos} i due personaggi? cui il Silenzioso non patla mai dei propri viaggi? a come lo

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