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Radio Elettronica 1978 03

Radio Elettronica
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Radio Elettronica N. 3- MARZO 1978-L. 900 ‘Sped. in abb. post. gruppo I TRASMETTITORE PER RADIO LIGERE — LIE DETECTOR * PULSE DIGIT TL SERIE CON CIRCUITO ASPORTABILE!! Brevetti Internazionali - Sensibilita 20.000 ohms / volt STRUMENTO A NUCLEO MAGNETICO schermato contro i campi magnetici_esterni!!! Tutti i circulti Voltmetrici @ amperometrici di questo nuovissimo modello 680 R_montano RESISTENZE A STRATO METALLICO di altissima stabilita con la PRECISIONE ECCEZIONALE DELLO 0,5%II IL CIRCUITO STAMPATO PUO' ESSERE RIBALTATO ED ASPORTATO SENZA ALCUNA DIS SALDATURA PER FACILITARE LEVENTUALE SOSTITUZIONE DI QUALSIASI COMPONENTE. (ee pertester 680 FR / D come Deecord f! ampiezza del quadrante e minimo ingombro! (mm, 126x95x32) A [precisione e stabilité di taratura! (1s in C.C.- 2% in CAN < semplicits, facili di impiego e rapidita di lettura! AGE.) rots Sonptezzeeleauererzet (380 arena Xx | accessor’ suppiomentari © complementari! 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Angeraetro'» tomes Amperlp lea 3. L-16800 Pura oer site tansion Mod T7000 Uomet Mod. 2%. 1. 152007 Sonos brow temperatura Mog” 36. L.1a200"7 shuns supeamentar| Wu 32 7.000) Watinete monetve ot. 34:1. 16.800 Slot incor Nod 63.7000" Gustomeire ad 77.'t 13.200. Sequentascopie Hed 28. L. 1.060" Estenurecatronea Mod. 30> L. Tea wo Wes 25. U 4800 / vatmete eatarce Ricuisorne caratow owavurrt a: [, CS, EE, Sora mitancd ‘ree. sarsea ss TRASMETTITORE PER RADIO LIGERE Up DETECTOR +PULSE DIGIT SUPERVISIONE TECNICA ‘Tagliabue Collaborano a Radio Elettronice By Luciano Covenio, Butea Flupply, Maw ‘Sendto file Marehetta, Francesco. Musso, Res, ‘Antonio enzo, Arsenio Spadon Rigs Aseoclata alia Pt, (Pegeravione itatena alton! Ciomnal) Laigt ‘Amorosa, Arnaldo Berardi, Alessandro Ror- 6, N. 3 MARZO 1978 SOMMARIO Trasmettitore professionale per radio FM 4 60 66 73 77 84 90 93 RUBRICHE: 97, Novita; 98, Lettere; 103, Piccoli annunci. Foto copertina: Motorola Rivelatore di menzogne: lie detector Condensatore e capacita Generatore di impulsi rettangolari Elettronica per tutti: i generatori Regolatore di velocita integrato Faccio |'alimentatore Quando il vigile @ un computer Da zero a venti volt in continua Copyright by ETL - Etas Poriodiet dei Tempo Libero - Torino, Dire- Zione, Amminisirazione, Abbona- enti, Redazione: ETL, via Carlo Alberto 65, Torino, 513649-515702, Una’ copia di Radioelettronica costa ire 900 Arretrati lire 1.000. Abbonamento 12 numeri tire 9,900 estero 16 USA S$. Stampa: Arti Grafiche Bellomi S.p.A. Via Pacinotti, 16 - Verona + Tel, 505605. Selezione colore ~ fotolite in nero - Tipi e veline: Arti Grafiche | Bellomi = Verona. Diffusione: F.lli Fabbri Editori S.p.A. Via Mecenate, 91, tel, 3095, Milano. Distribuzione per I'Italia: A. &G, Marco s.as, via Fortezza 27, tel, 2526, Milano Radio Elettronica @ una pubbli- cazione repistrata presso il Tribu- nale di Milano con il n. 112/72 del giorno 2-11-72. Direitore re- sponsabile: Mario Magrone. Pub- blicitd inferiore al 70%. Tutti i diritti sono riservati.. Manoscritti, disegni, fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono. Ace 20-21-2240 Ice 2 copertina fo 18 Ist 05 ‘ant 108 KIT stop % az 7 Mancucct 15 SETA 100 MELoHIONL 3 copertina BREN 2 Muzzio "05-107 BRITISH INST. it NIO 7 CAART, ‘a PaRoo! 108 cer % PG PrevIDS 5 cre © copertina 29-58 Ponna. 1620 EARTH 2 RADIOFORNITURE 2 Etc 2 Saer 4 ED. ANTONELLIANA m SCUOLA RADIO ELETTRA Py EL” AMBROSIANA 1 Sosa 08 EL CORNO. 342536 reco tot EL. Ricci ca Te 2 E160, “0 Yecouertt ws Franca 106 MATRON 2 GANZERLI 3 et HLF CIRCUIT LEADER 296 BUKIT 231-08 HOBBY ELETTRONICA, 2% ZETA ELETTRONICA, Pubblicha: Publikompass S.p.A..- 20125 Milano - Via Guetsng Negri 8/10 tel, 85.96. Filial 10125 ‘Torino, cso At" dAzepllo 60 tel, 65.89.05, * 16121 Genova vie B.. Ver. hnuzza 25 eh, 39.28.60." 40125 Bologna = via Rivzoll 58 tl, 22.68-26-22.07.28 #39100 Bolzano - via Porlicl 30/a tel. 25.525-26.350. * 00184 Koma’ - via Quattro Lontane 16 tel. 47.55 90-47.55,947, #38100 ‘Trento = p.za M. Meni 18 tel. 85,000, 39012 Merano « Eso Libert® 29° tei, 30.315. + 39082 Brewanone via Bastioni 2 iel. 23.335, * 38068 Rovereig. = eso Rosmini 33/b tel. 32499." * 28100 Novara. c's0 della Vittoria 2 (21 29,581-53.541 #17100 Savona ~via Aatengo I/1 (el, 36.219-38,64.95, © T8038 S. Remo ia Gioberit 47 tl. 85.506. * 18100. Imperia vig ‘Matout 16 tel. 78.841. © 46100 Mantova.' eso V, Fmamuele 5 tel. 24.495. * 34132 Trieste - p.zin Unie d'Ttalla 7 tet Seasi. # $3100 Udine" via della Prefettira 8." * Gorlaia - dorao Stale. 99 tel, 87.456, DIZIONARIO Di ELETTRONICA UN LIBRO US e in piu DISCOUNT CARD: una tessera per sconti in- RCS Lac) eur CONSULENZA A CASA: per ogni domanda te- Cem ee Semis RAC Mec E.T.L. ETAS PERIODIC! Via Carlo Alberto, 65 10182 TORINO IL VOLUME: A SCELTA DIZIONARIO DI ELET- TRONICA O MUSICA ELETTRONICA. Tle el ol CMR Ce LT ‘uy ejs6nd oBtn e801d to: spediremo subito a Cr el a CUR CET re | | COGNOME E NOME (COGNOMEE NOME) via Comunicheré lomaggio prescelto direttamente nella causale del bollettino di c/c postale che mi invierete. Co CAP, 12 FASCICOLI + LIBRO REGALO LIRE 10.000 (prezzo scontato) 23 fo eRe Ry) Pres 2g Ro RG TMG) eam) POO Oe IN 2 2a CE CoC On kT TNL MEN et MLSS UG GUNN TS tol Coe eae TE SAC a mporto di Lit. 9,900. RMS LT VERSARE DIRETTAMENTE LA QUOTA PI ors BRM Cee Es amen CT) SERVE PER SOTTOSCRIVERE UN NUOVO ABBONAMENTO ABBONATEMI A RADIOELETTRONICA Pagheré al ricevimento del Vostro bollettino di conto corrente inbaiej090 © RABID La Saet presenta il mod. 914: “tre apparati in uno!” L. 68.000 (A COMPRESA, Un rosmetro da 3,5 a 160 MHz. Un wattmetro vero da 15 W FS. | Un alimentatore regolabile da 3A. Da oggi é possibile avere una stazione veramente in vrdine, senza antiestetici fii e cavi in vista, potendo controliare tutte le funzioni vitali del vostro ricetrasmettitore con un unico ‘strumento di classe superiore. Tutte le connessioni tra | nicetrans € antenna si trovano sul retro. Sulfampio strumento potrete controllare: tensione di almentazione, ROS, potenza in uscita espressa in Watt (non un dato relative ma la reale potenza output CARATTERISTICHE TECNICHE Sezione alimentatore Tensione di uscita: 914 VDC Corrente di uscita: 3 A continu (3,3 A di picco) Stabiita: mighore delo 0,5% Ripple: 5 mv max. a pieno carico Protezione: elettronica a limitatore di corrente ‘Sezione wattmetro/rosmetro Wattmetro a linea unica da 3,5 a 160 MHz precisione + 10% SU catico a 50.2 Rosmetro a linea di accoppiamento (potenza minima applicabile 0,5 W) Dimensioni: 185 x 180 x 89 Peso: Kg. 2.800 Inizio consegna fine Novembre. Puri yuna MILANO -Vile Toscana, 14 -Te. (02) sone BOLOGNA Borgoruove tk Portzoeno Via Gartera,29-Tel (051) 646652 REGGIO CALABRIA -Glovanni Pari Via 8. Paolo 4A - tel. (0965) 94248, CCATANYA-Franco Paone-Vex Pape, 6I- Tel(095) 448510 CERCAS! CONCESSIONARI REGIONAL. 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L. 2.750 C 90 St. 8 LL 3.000 €120 LH Super L. 3.000 C 60 KR super c/box —L.4.000 MALLORY DURATAPE LNF 60 L600 SFG 60 Super ferro SFG 90 Super ferro INF 90 a) gamma L800 gamma L900 MAXELL C 60 Super LN L. 4.450 UDXL C 60 L. 2950 UDXLII C 60 L. 3.400 © 80 Super LN 4500 UDXL ¢ 80 L. 3600 UDXLII C 90 Lo 4.t50 MEMOREX MRX2 C 60 L. 2400 MRX® C 90 1. 3350 90 St. 8 L. 3.800 45 St. 8 L 2950 60 St. 8 L 3500 PHILIPS C 60 Standard L. 1.050 © 60 Super L 1300 C 60 HFT L. 2250 90 Standard 1350 C 90 Super E4700 C90 HEFL 2350 GC3 (3) cass. cont L560 Puliscitestina L 2000 SCOTCH 60 Dynarange L950 © 60 KR L. 1.700 45 HO St.8 L 2.400 € 90 Dynarange L 1.250 C95 KR {! 2250 90 HO St. 8 LC 3:100 6 45 High Eneroy Ll 1400 C45 Classic L. 2000 45 Classic St. 8 3,000 © @ High Energy L € 60 Classic L. 2.600 $0 Classic St. 8 LC 4000 © 90 High Energy L 2000 C 90 Classic L 3.000 OFFERTA SPECIALE: 2C 60 Dynarange + 1 © 80 High Energy L. 2.850 2 € 90 Dynarange + 1 C 90 High Energy L. 3.750 TOK Des L. 1.100 D C180 L. 5900 SAC 60 L. 3.259 DC 60 42200 ADC 45 1 2350 SAC 90 L 4750 DC 90 LL 4750 AD ¢ 60 LL 2550 EC 6° continua L 5.000 D C120 C2500 AD C 90 L. 3700 EC 12° continua C8180 TELCO. C 20- Basso rumore, per stazioni radio L. 600 PER ACQUISTI DI 10 PEZZI (DI UN SOLO TIPO) N. 4 PEZZO IN OMAGGIO ASSORTIMENTO COMPLETO NASTRI BASF E SCOTCH IN BOBINA w COMPONENTI Abbiamo circa 5.000 tipi di transistors, diodi e circuiti integrati, europei, americani e giap- ponesi, Ecco alcuni esempi di prezzi AU 106 AU 107 AU 110 AU Tit AU 113 BDX 654 Ph BDX 658 Ph BDX 67A Ph BDX 67B BRX 46 BRY 39 BSX 26 BSX 45 Br 119 ITT. Br 120 IT BT 127 Ph BT 128 Ph BT 129 Ph BU 205 TAA $50 TAA 611 B12 TAA 611 C TBA 800 TBA 810 AS TBA 810 S TBA 820 TDA 1040 COFPIE SELEZIONATE 2N 3055/35VeBo 2N 3085/50VeB0 SCR Siemens BST BO 113 BST BO 126 BST BO 140 SCR Silec C103A 08A/100V. C1038 0,88/200v. TD5O1 1,6/50v. ‘TD4001 1,64/400v. TD6001 1,6A/600v. TRIACS SILEC TDAL 2218 1A/400v. TDAL 3818 1A/700v. TDAL 2238 3A/400v. TDAL 3838 3A/700v. SL 136/4 44/400v. SL 136/6 4A/600v. DIODI SILEC G2010 12A/200v. Geo10 12/600v. G1210 124/1200v, P2040 (R) 40A/200v. DIACS SILEC 600v. CATALOGO GENERALE IN PREPARAZIONE — PRENOTATEVI Non si accettano ordini inferiori Condizioni di pagamento: contrassegno comprensivo di spese. i preeeere rereeeeecreeereeeee L 1.950 1.400 1.950 2.250 11950 2.800 3.200 4.500 4,300 800 850 300 750 3.500 3.500 3.950 5.250 3.950 3.000 450 950 1.400 1.500 11850 1.650 1.000 400 3.000 3.500 1.150 1.450 1.750 575 650 1.100 1200 1.950 1.500 2350 1.800 2.800 ‘900 1.050 1.600 2200 3.400 2.100 210 TDA 1045 AY 102 BA 114 Ph BC 148¢ (hfe=700) BDX 336 RCA BDX 348 RCA BER 34 BFT 65 BFY 46 (ON1711) BLY 878 Ph BU 207 BU 208 BUY 698 (BUI20) CNY 42 ESM 481 BA 723 Met A 741 (MDip) MC 1709 WA 709 NE 555, NE 546 A TDA 1190, TDA 2002 TDA 2020, TDA 2631 TDA 2660 TGA 640 TCA 650 TGA 660 AD 161/162 Ph AD 149 Ph BST CO 146 BST CO 646 BST CCO 146 07/1 48/100v. S107/4 4A/400v. Ty6004 4/600v. T¥2010 10A/200v. ‘T¥6010 10A/600v. TXAL 2268 6A/400v. TXAL 3868 6A/700v. TXAL 22108 108/400, TXAL 38108 104/700v. TXAL 22158 15A/400v. TXAL 3815B 15A/700v. P6040 (A) 40A/600v. P1240 (R) 40A/1200v. KU1002 (R) 100A/200v. KU1006 (R) 1008/60dv. L. 5.000. Peeeeerereerereerereeereeeee 1.600 11050 TF 286 BDX 62A Ph BDX 63A Ph BDX 63B Ph BDX 640 Ph BOX 648 Ph BLY 88 Ph. BLY 89A Ph. BPY 62 IIL BR 104 ON 188 Ph PT 1017 PT 2014 PT 8710 § 3901 (SCR) 8 3900 (SCR) SAA 1024 SAA 1025 SAS 560 SAS 570 TP 390 TP 2123, TIP 32C TIP iat TIP 3055, UAA 170 UAA 180 4031/P Sanyo BD 182 Ph BD 237/238 Ph BST CCO 143 R BST CO 246 BST CO 540 2N690 25A/600v. $235 35A/200v. 81235 35A/1200v. TY708D 70A/é00v. TRAL 225D 258/400v. TRAL 3825D 25A/700v. TRAL 2240D 40/400. TRAL 38400 408/700v. TYAL 604D 50A/400v. TYAL 606D 604/600v. KUt012 (R) 1004/1200v. KU1502 (R) 150A/200v. KU1506 (R) 1508/600v. KUt512 (R) 150A/1200v. N.B. Scrivere chiaramente In stampatello I'indirizzo e il nome del committente. 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N. 73 LUCI STROBOSCOPICHE L. 29,500 disinnesco aut. regolabile ‘einserimento autom, dellantifurto CARATTERISTICHE TECNICHE Alimantazione autonome: 220Vca > Lampada stroboscopica in dotazione - Intensita luminosa: 3000 Lux - Frequenza dei lampi rogolabile dat Hz a 10/2 - Durata del lampo: 2 Prestigioso effetto di lucl elettroniche il quale permette di ral- lentare le immagini di ogni oggetto In movimento posto nel suo raggio di luminosita. rendendo estremamente irreale l'ambiente In cul @ situato, creando unz sequenza di immagini spezzettate ‘tra di loro. Tramite questo Kr. realizzato dalla WILBIKIT si po- tranno ottenere nuovi effetti di luci nei locali di_discoteche, nei night, elle vetrine In cul vi sono degli artiroli in movi mento. 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Amplificatore 1.5.0 4350 Aptifurto aytomatléo per 2 Ampliticgtore 6'W AMS, 500 Variatore dt tensione’ at w 5 Ampliticatore 10 W Rats 3.300 Varlatore di tensione aletrnata 20,000, W 4 Ampliticatore 18 W AMS, 14500 oct paiehedeliche canal" meci_8000”W 5 Amplifcatore 20 W RMS. 16500 Let peichedeliche anal! ‘it!-2000 W & Amplifostere 80 W ALS. 4 Lt pelchedeliche canal bass! 8000" W 7 Preamplificetore HLF ata {mpedoraa | & Alimontstore stabilizrato. 800 mA 6 I © Alimentstare stabilise 800 10 Alimentatore stat M1 Allmemate 12 Alimentatore 13 Alimentatore te Alimentatore 48. Allmentatore BERERIIIGGE: Stoblizzato 2A, 9. 46 Alimentatore stebitizsato 28 12. 47 Alimentatore stebilieratee 24 '15V 700 418 Riguttore ‘dt tensione ber auto’ 800 mA 6 Vee 2.950 Riguttore di tensione per auto 800 mA 15 veo 2.950 20 Riduttore di tensione per auto 800 ev 9'Vee 2.950 21 Luct a frequonza variable, 2.000. W 42.000 : 22 Luc! Aichodeliche 2000 W canall medi L. 683 2 Lei psichedsliche 2000 W carall bass! L. 7.30 24 wel Dsichedaliene 2000 W canall alt” L. 6.950 25 Verlatore dt tencione altornata 2.000 WL. 4.950, 28 Carica batters automation regolablle da 5a ARS 18.500 2 superautomatico rofessionale 28.000 INUOVA PRODUZIONE DI KIT DIGITAL LOGIC! Kit N.S? Carica batteria al Nichel_exdntlo L. 15.500 KEW, Alimentatore stabilizato per cited GEN. 85 Contatore dieitale_per_6 per 116.500 KGEN. 58 _Contatore digitale por" programmabile—L. 16.500 KICN. 59” Contaiore digitate_per 2 programmabile—t. 16.800 ICN. 60 Contatoredigitale_per 10 con memoria —L. 13.566 KICN. 61 Gontatore digitale pet 6 con memoria 113.500 KICN. 62 _Contatore”digitate_per 2 con_memoria 13.306 KIEN. 63 Contatore digitale per 10 con memoria Programinab L 10.500 RING Contatare digitale” par 6 con memoria programmable 18.500 FUNG Contetore digltale par Zeon memoria . programmable u KEEN _Losiea cont ezal_Tratale_ con ‘pulpal Alimentatore stabilizato 22V 1.5 A por Kites Alimentetore stebillzzato &9 V1.8 A per kines Blimontatore stabilizato 55 V1.8 A per kine. Preamplificatore Hi-Fi bassa impedonza Alin stab, variable 418 Veo. co8 ‘S.A 3A ‘varabile 418 Ves con Brotezione “S.C. 5A. Aim. stab. variable 4-18 Veo con Droteziene S.C. BA. Femporizzatore. da 0 a 60 second! Termostero ct precisione a 1/10. di grado Verintore crepuscalare in alternela on fovwceltuta. 3000. Ww uta 8000, W Lst'a frequenes variable 6.000. W. Temportzatore.professionale da 0-45 sec. Micro tresmettitore FM Vi Preamplificatore stored por basse © alte lnpedenza Ampilficatore 5 transistor 4 W Ampiiticatore stereo 4-44 W Preampiitieatore per uc! psichedeliche 2e3 855 £ eke fe Be Boe RBREEEE Logica conta pez digitale on fotoceliuta Logie digitale con rele 10.8 I. 63 Logiea eronometro digitale 70 Logica di progranmazione per conta pezzi slgitate a ‘pulsante 171 Logica dt prograrmazione per conta pezzi digitale a fotocellula reboscopiche Compressors. dinamico Luc! paichadeliche ace. canali meat Let psichodeliche caneli bassi et Dstchedeliche ‘ace. canal alt ‘Tomporizzttore per ‘eralerlstalo rgnico genorico Privo a aan, v 108 . 174 Tipo Dimension’ Pot. W _Fronuenza Prezzo Hd a 8 ao ht ES W200 800x350x530 100 500/20000 L. 221.200 | 3c 3 ba ao/z000 =O 28.900 TW20i 500x350x530 100 500/20000 L. 213.000 | 535 3% fe asyis00 LL 36000 TROMBE PER MEDIE E ALTE FREQUENZE 320 50-20 35/1000. 52.200 H2010 200x100x158 Le 7980 Ha015 200x150x192 11.251 ‘osc 4823 238x485x375, LL aziso0 | TUB! PER OSCILLOSCOPIO . 2091 L. 12350 UNITA’ PER TROMBE 3BPt Ll 16650 Tipo Dim. @ Prof, Pot. W Fre. He Prezao BCPI L 24900 TWis 86 78 20 © B00/15000 L. 29.750 | DG7/32 L 42.500 TW25 85 BO 30 B00/18000 L. 41.600 | DGi3/192 L. 65.000 TW50 8870-50 400/15000 L. 46.800 | CONFEZIONE 100 resistenze assortite L. “600 Twio1 140 80 100 400/15000 L. 84.600 | CONFEZIONE 100 condensatori assor. L. 2.600 ‘vK200 180 ALTOPARLANTI PER STRUMENTI MUSICALI Impedenze di blocco per RF a) tipo professionale Tio Dim. @ Pot. W Frequenzs Prema (disponibili: 1 uH - 2,5 uH - 4 UH - 63 uH LISP/100A 385 150 45/1000 L. 125.509 | 10 UN = 10 WH - 25 uH - 40 UH - 63 uH - 100uH) Liv/eear 389 75, su/sgg0 bs Sane Li7P/6GAF 385 100 55/6 693 FILTRI CROSSOVER LiaP/100A 470 150 40/7000 -—L. 126.900 ; 2 VIE - Frequenza incrocio 3500/ Hz 25W ALTOPARLANTI CIARE per strumenti musicall ‘solo. 8 Ohi u” Foo Impedenza 4.0 8 Ohm da specificare nelordine | vit” Froquenza incrocio 3500/ Hz S0W Dim. @ Pot. W fils. Frequenza ——Prazo solo 8 Ohm L. 8.400 200 i590 80/7000 «-L. «6.750 vie - incrocio 70/6500 Hz 36 W = & 8 Sfmt sth 3.VIE - Frequenza incrocio 700/6500) Hz 38 W 321 0 «BS «60/7000. i 2 350 s0/fooo—L.st.s00 | & VIE Frequenza incrocio 700/6500 He so. W 250 80 109 © 84/4a00-L.25.200, 300 a "ss g0/e000—«L, aog00 | 9 VIE - Frequenaa incrocio 700/650, He 80 W ALTOPARLANTI DOPPIO CONO 3 VIE - Frequenza incrocio 700/6500 Hz 110 W 200 6 70 60/15000 1. 5.200 L. 20.900 250 18 65 60/14000 LL. 13.500 | Fornibili. su richiesta anche con controllo det 320 25 50 40/1600 L.-34.200 | Toni con aumento de! 10% - N.B: negli ordini 320 70 60 soy13000—«L.43.200 | si raccomanda di specificare Vimpedenzs, Attenzione: A/ fine di evitere disguidi nell'evasione degli ordini si prege di indirizzare @ Conegliano @ di scrivere in stampatello, indicando Indirizz0 completo citta e CAP. Richiedeteci qualsiasi tipo di materiale elettronico anche se non é pubblicato nelfe presente rivista. Forniamo & richiesta qualsiasi preventivo, Quotazioni speciali per industrie. Gondiziani di gagamento: Contrassegno pitt le spese per ta spedizione. Non si prendono in considerazione ordinativi per un importo interiore a L. 5.000. 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Impe onze’ 8 Ohm tisenansa: 970 Ne: bands poe gente © 980 + S000 Hz: massima. potent 20W (GOW con. fille} dimensiont * “sxtoa mm 1-985 - AD 0140/7 L, 4.400 Twooter 2 cupola HI-FI. Impedonza: 8 Ohm: Fisonanza: 1200 Mz; banda "passante:, 1600. 20.000 He: potonza massime: a0 W. (22 UF OB mil: dimension! estore: 2 9025 mm, 01-99 - ADOI6/T- SERIEORO 1. 6.000 Tpeter & cupola HI-FI pr. riproduaione dela: gorens 2000 = 22.000 fi in lett ot Niprodieiaee 22.0 2 vio, Impedensa:8 Ohm Fisonanea toOo Hs: benda "passe 2000 52000'He: mesclma potenea’20W (80W con fitel "dimension: © S4xia ren 01-998 = ADF 1600 1420 Filteo @ 2 vie HUFL. Impedanea: 8 Oho: fae fquetee di “ectucto: bn iasslan po: farsa 20 W, jondences-aaesi €b ottavs- sit ta db/oftavar cinension ‘Dixttxae mim, 101.999 - ADF 500 /45000 L. 6.100 Filtro a 3 vie HI-Fl. 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Votremmo ehiarire che per ottenere presta- zioni di questo genere & assolutamente spensabile attenersi ai dati forniti: cf vale in particolare jer le induttanze. I condensatori, la cui tolleranza massima deve essere del 10%, satebbe molto meglio se si riuscissero a reperire al 5% Torneremo comunque st questo punto quan- do passeremo alla realizzazione pratica. Resta da descrivere ancora l'alimentatore dei telai n. 1 € 2. Qui il discorso si fa abbastanza semplice, visto che questo alimentatore @ del tutto ana- logo a uno di quelli descritti a proposito del telaio n. 5. Esaminandone lo schema (v. figura) si noterd che il circuito & composto dal trasformatore T2, dal gruppo rettificatore a ponte SR2, dal con- densatore di livellamento C57 e da un inte- grato analogo ad 1C2 ed ICS. Questo integrato, perd, a differenza dei pre- cedenti @ adatto a fornire in uscita una tensione di circa 12 volt positivi rispetto massa. Gli al- tri condensatori, C58, C59, ¢ C60 servono ad impedite inneschi dell’integrato. Questo circuito non fa naturalmente parte di nessuno dei tre moduli: vista la sempliciti e soprattutto le di- mensioni del’elettrolitico C57 ho preferito ca- brarlo vicino al trasformatore di alimentazione 12. Il circuito integrato 1C4 deve essere fissato damente a telaio, in modo da scambiare con quest'ultimo il calore che necessariamente ge- nerera, E bene utilizzare un po’ di grasso, pos- sibilmente al silicone, in mado da aumentare ulteriormente fo scambio termico. Parliamo ora della realizzazione pratica del- Yintero apparato, La realizzazione pratica Per la realizzazione dell’apparato si & impie- gato un contenitore avente le seguenti dimen- sioni: altezza 10 cm, larghezza 21 om, profon- dita 30 cm. Un contenitore di dimensioni analo- ghe & sufficiente all'alloggiamento di tutti i com- ponenti. Chi avesse a disposizione qualcosa pial grande, comunque, potra impiegarlo tran- quillamente, C® andra senz’altro a vantaggio della agibilita dei singoli moduli nonché della issipazione del calore generato. Si pens) infatti che, anche se la dissipazione {dovuta in massima parte a Q6, Q9, IC4) & del- Vordine dei 15 watts circa, per un trasmettitore destinato a funzionare ininterrottamente per mesi od anni sono necessari coefficienti di so- vradimensionamento che sono ben lontani da quelli che siamo soliti incontrare nelle apparec- chiature trasmittenti per radioamatori oppure in genere nelW’elettronica civile. Aifinterno di questa scatola sono alloggiati i due trasformatori di alimentazione nonché i tre moduli. Questi sono costruiti in maniera tra- zionale (non su circuito stampato) all’interno di tre contenitori costruiti dalla TEKO. Le dimensioni sono di 160x50x26 mm e numero di catalogo della TEKO & 374, Questi conteniiori vengono forniti completi di coper- chia 4 molla che garantisce un eccellente con- tatto elettrico, Nel mio prototipo ho previsio 43 component 01, 02, 03, 04, O8 = 2N 708 (2N 814, P-907. 2N'2365) 05, 06 = 2N 4427 Ri 07 = 2N4711 0 similarh 09 = 2N 5500 (@LY 88) Di = Ones D2 = Zener 82 volt 1/4 W D3 = Varicap {8A 104 0 similar) 4, DS = qualunque diodo (es. 1N 4151) ‘SAI = raddriezatore © Ponte 100 wit 1A Sh2 = raddrizzatore © ponite 50 volt 3 A Li = impedenzo AF + mH L2 = bodina awolta su complesso VOGT 021 1551 20 spire filo smaltato diametro 0,2 mm 13 = bobina awolta su complesso VOGT Dat 1551 30 spire filo smaltato diametro 0,2 mm Rae = 10 chm 1/20 La = come 15, presa a 3 spire dal lato massa Fes = 680 ohm L5 = bobina awolta su complesso YOGT Dat 1551: R26 = 10 Kohm 8 spire filo emaltate diametto 0,2 L6 = come 15, ma can link di 1 spira avvolta dal lato massa Lr = bobina awolta su complesso VOGT D2t 1551 4 spire filo smaltato dlametro 0,2, Presa a meta R30 La = come L7, ma con presa ad 1 spira dal lato R34 massa R32 Lo = bobina awolta su toroide AMIDON 725/12 R33 5 spire filo 0.9 mm smaltato con presa a ett — pay 2 spite filo 1 mm fsmaltato 0 argentato non hha importanza) avvoita. in aria su diametro Ais interna di 8 mm, spaziatura fra le spire 4mm R36 Lit = come L10 C1 = 1 KoF possibilmente 412 = 4 spire filo smaltato 0 argentato diametro di tipo passante 1 mm avvoite in aria eu diametro interno di C2 = 63 KpF ‘8 mm, spaziatura fra le spire: 2 mm 5,6 Kohm 10 Kohm trimmer Lio L ; 3 = 1 KoF 43 = 3 spire filo smaltato 0, argentato awolte: in aria gu dlametro interno dt 8mm, spaziatura tra C4 = 1 KoF le spire: 2 mm 5 = 1 KpF L14 = come L13 68 = 100 pF JAFI, JAF2, JAF3, JAF4, JAFS impedenze @ C7 = 100 pF 3 radiofrequenza tipo VK 200 8 = 20 Kor 14 = trasformatore di allmentazione primario 220 V9 = 1 KF possibilmente sovandrion 15045 ¥, 100.9 DIU mA = 1 i pnsaare 12 = teasformatore gt alimentazione primario 220 V g4g = 47 or secondario 14-V, 25 A on = 7 oF tet = wares on ae ve2 = warsis git = 2X 163 = pares C14 = 1 KoF passibimente tea = yarat2 passante Indestore di modlerione: wicrcamperometre 100A C18 = 1 pF Y= 1 Kobe 216 = 2 oF a = 1.5 Kotm cir = 20 Kor RS = 1,5 Kohm 18 = 27 pF tara arikaion Gi = cintenatre resize Bs = 427 Koren yvolgendo b apr Sete Rei 2.acohe filo Smalratodiametro 0.2 mm sul terminale di 15 colle RT = 22 Kohm gato al collettore a Os. 50 cat = 27 oF \ 20 KoF 1 KoF passante 22 pF 025 = 4,7 KoF = 22 oF 1 Kor = 1 KpF passante condensatore _realizzato avolgende 7 spire strette 4i filo smattato diametro 0,2 mm svi terminale della bobl- na 17 che va al condensa- fore C26, 30 = 22 pF 31 = compensatore eeramico ‘oppure ad aria da 100 pF come C31 63 = 1 KpF a4 = 1 KpF 35 = 1 KpF 36 = 450 pF C37 = 150 pF 38 = 01 uF C39 = 10 UF efettrolitico C40 = 470 uF elettrolitico Cat = 470 uF elettolitico G42 = 1 uF elettrolitico C43 = 1 uF elettrolitico aa = 22 KoF 45 = of uF cae = 1 Kor (CAT = 1 Kor C48 = compensatore, ceramico © ad aria 100 pF 49 = come Ca8 50 = 22 oF C51 = componsatore ceramico ad arie 100 pF 52 = come C51 53 = 39 pF cst = 68 pF 55 = 39 pF €56 = 1 uF non elettrotitico 57 = 2500 nF 58 = 01 nF 59 = 0.1 uF C60 = 10 UF elettrotitico Tutti | condensatori sono cora- rmici da 63 0 pid volt lavoro. Tutti i condensatori, ci capaci inferiore a 1000 pF devono esse: re di tipo NPO Xtal: quarzo di frequenza pari ad 1/9 circa di quella di trasmis: Tutte Je resistenze sono da 4 W, ‘salve dove diversamente speciticato. che tali coperchi siano fissati al pannello infe- riore della scatola. In altre parole questi contenitori sono fissati rovesciati, cio col coperchio all’ingit. Si garan- tisce in questo modo la facile estraibilita di ogni blocco del circuit. In fase di realizzazione cercate di fare un lavoro « pulito ». Ricordate che & bene siano molto corti i collegamenti dei condensatori di bypass (cio® in pratica tutti quelli da 1000 pF) compresi nel modulo 2. Per quanto riguarda il modulo 1, ricordate che @ bene che gli assi delle bobine L10, L11, L12 siano disposti a 90° fra loro. In pratica, quindi, una dovra essere disposta in senso ver- ticale. Le altre due in senso orizzontale ma a 90° fra loro. ‘Anche qui tutti i collegamenti devono es sere tenuti il pid possibile corti, in particolare quelli relativi a C44, C45, R35. Il transistore dovra essere imbullonato a telaio, ed i collega- menti d’emettitore dovranno essere tenuti corti il pitt possibile, I contenitori TEKO vengono forniti completi di alcuni schermi inseribili all’occorrenza: sara bene utilizzarne uno per separare in corrispon- denza del punto « X» il filtro passa-basso dal resto del circuito. Anche L13 ed L14 doyranno essere disposte a 90° fra di loro, mentre C53, C34, C55 dovran- Tutti i componenti utilizzati per la realizza- zione del trasmettitore FM sono elementi di fa- cile reperibilite. Consigliame di rivolgersi a ne- gozi specializzati di materiale elettronico parti- colarmente forniti di componenti adatti per uti- lizzazioni in alta jrequenza, Il costo delle parti necessarie corrisponde orientativamente a50,000 lire, accessibile a gruppi di sperimentatori. Injormiamo quanti sono interessati alla realiz zazione del trasmettitore che l'autore & disponi- bile per ogni chiarimenio. Scrivere a Franco Ma- rangoni, via Milazzo 8, Bologna no essere saldati con i terminali pitt corti pos- Sibile. Per quanto riguarda il modulo wn. 3 non vi sono punti di particolare criticita, Unica cosa: C35 dovrebbe essere possibilmente collegato proprio nel punto in cui il filo della bassa fre- quenza entra nel modulo. Inoltre & importante che C42 e C43 siano collegati con i terminali abbastanza corti e sul piedino stesso degli integrati IC2 ed 1C3. I medesimo discorso vale per quanto riguarda i condensatori C58, C59, C60 che fanno parte dell’alimentatore stabilizzato dei moduli 1 © 2. Raccomandavamo prima di fissare bene a te- laio la carcassa dell’integrato 1C4 (naturalmen- te se sul telaio & presente uno strato di vernice & bene provvedere ad asportarlo), Lo stesso scorso non vale per IC2 ed IC3, visto che la potenza dissipata da questi integrati @ irrisoria. Si notera che nello schema elettrico del mo- dulo si @ previsto che pure il trasformatore TI sia alloggiato all'interno del contenitore. Nel prototipo, al contrario, questo trasformatore & sistemato esternamente al modulo. Cid & dovuto semplicemente al fatto che al momento di realizzare l'apparecchio non siamo riusciti_a reperirne uno di dimensioni pitt ri- dotte. Se voi sarete pit fortunati potrete inse- rirlo all'interno del modulo. La potenza richie- sta, infatti, @ talmente piccola che basta un tra- sformatore da 2 a 3 watt. Con questo riteniamo di aver esaurita la de- serizione della realizzazione pratica, Se vi fosse restato qualche dubbio, esaminande attentamen- te i disegni e le fotografie dovreste vernime a capo. Veniamo ora alla teratura La taratura Siamo cosi arrivati all’ultima fatica necessaria prima di poter andare in onda. Per poter por- tare avanti con successo anche questa fase & necessario perd disporre di un minimo di stru- mentazione. Un tester non basta, serve un grid- dip, © in alternativa un frequenzimetro digitale od almeno un ondametro ad assorbimento. Incominciamo dal modulo n. 2. Dovremo innanzitutto alimentare i soli tran- sistori Q1, Q2, Q3. In pratica, potremo distac- care dal resto del circuito i collettori dei transi- stori Q4, 05, 06. Naturalmente anche gli altri moduli dovranno essere disalimentati. Le bobine L3 ed L4, per cui & previsto uno schermo, sono gli elementi su cui rivolgeremo la nostra attenzione, Toglic- remo innanzitutto lo schermo a queste bobine. Accoppiandoci ora con un grid-dip, © con un frequenzimetro alla bobina L3 e agendo sul suo nucleo dovremo rivelare un segnale di fre- 81 quenza prossima a quella del quarzo impicgato. A questo punto accoppieremo ora il nostro strumemto alla bobina L4. Agiremo poi sul nu- cleo fino a riscontrare anche qui la presenza del medesimo segnale. Ritoccheremo ora le posizioni dei nuclei di L3 ed L4 fino ad avere a disposizione su L4 il massimo segnale. Rimettiamo ora fo schermo su L3 e ritocchia- mo ancora una volta il suo nucleo alla ricerca del_massimo, Ricolleghiamo ora al circuito i collettore di Q4; Dovremo ora leggere la tensione presente sullemettitore di questo transistor. Per far cid disporremo un voltmetro ai capi della resistenza R19, e ritoceheremo ancora ripetuta- mente i nuclei di L3 e di L4. Un attimo di at- tenzione, a questo punto. La maggioranza dei tester oggi in commercio non 8 molio adatta a questo genere di letture. Vario bene i Metrix, gli AVO, quelli della Scuola Radio Elettra e forse altri. L’essenziale & che non siano troppo sensibili ai campi RF. In alternativa si pud senz’altro impiegare un microamperometro con in serie una resistenza di valore tale per cui si abbia una buona Jet tura. Valori compresi fra 1000 chm e 22000 ‘ohm possono andar bene, 2 seconda natural- mente delle caratteristiche del milliamperome- tro. Se fa lettura risultasse scarsa basta dimezzare © ridurre ad un terzo la resistenza in serie alfo strumenio, Viceversa se fosse abbondante. Inse- rito lo schermo anche su 14 ritoccheremo an- cora tipetutamente i nuclei di L3 ed L4, A quesio punto potremo considerare perfet- famente tarati questi due organi, per cui po- tremo rivolgere la nosira attenzione allo stadio suecessivo Ci accoppieremo ancora prima su L5 ¢ poi su L6, tenendo sempre ben presente che il risul- tato cui vogliamo arrivare, @ quello di avere su L6 la massima tensione a radifrequenza. Ricol- legato al cireuito il collettore di Q5 andremo ora a leggere Ja tensione presente sul suo emet- titore. Sard bene a questo punto ritarare ancora i nuclei di L3, L4, L5, L6. Vi ricordiamo che L5 ed L6 sono tarate sulla terza armonia del quarzo. Perianto in caso impiegaste un onda- metro ad assorbimento dovreste accordarlo su questa frequenza. Per quanto riguarda il doppietto costituito da L7 ed L8 il discorso & det tutto identico. Con un frequenzimetro od un ondametro ad assorbi- mento dovremo ritoccarne i nuclei fino ad otte- nere il massimo sulla bobina L8. 52 Una volta costruito if trasmettitore non rimane che collegare le apparecchiature dj bassa frequenza necessarie per completare fa stazions radio: un registratore a cassetta molto pratico da adoperare e che pud rivelersi prezioso tutte le volte in cui st debbono trasmettere i piccoli interventi pubblieitari; naturalmente @ bene disporre di un ‘buon registratore a bobina, nell'immagine ultimo ‘modell della Revox, per l'emissione di registrazion| / qualita di concerti presi #! vivo. I giradischi ‘sono poi il cuore della stazione radio: due i minimo, Quando questi pezzi ci sono, si pud cominciare dazanti al mixer della sala di regia Gli element citati, peraltro fondamentali. sono molto costosi, ma se si decide di metter su una radia fra amici... un pezz0 qui, un ezz0 la ed i probléini si risolvono utilizzando quanto si ha gid in casa, Ricollegheremo ora al circuito il transistore Q6 ed agiremo sui compensatori C31 e C32 fino ad ayer in uscita il massimo della potenza, Questa si potra misurare su di un wattmetro a 52 ohm. Ora non resta che da ritoccare tutti gli or- gani di teratura fino ad avere la massima let- tura sul wattmetro, cominciando da LS per fi- nire con C32, Il cuore del trasmettitore @ cosi pronto al- Vuso. Resta ancora un organo da regolare: parlo de} nueleo della bobina L2, il quale non fa al- tro che spostare un po’ la frequenza del tra- smettitore. Si potrd pertanto collegare un frequenzime- tro digitale al’uscita del modulo ¢ ritoccare il nucleo di L2 fing a raggiungere la frequenza su cui volevamo trasmettere. La potenza d’usci ta di questo modulo é di circa 0,6 W. Per quanto riguarda il modulo n. 3 non esi- stono punti di taratura, eccezion fatta per il trimmer R33, il quale zegola semplicemente la sensibilita dell’indicatore di deviazione. Colle- gheremo ora il telaietto 2 al telaietto 3, Il se- gnale BF di ingresso a quest’ultimo deve essere quello specificato ossia circa 2 volt picco-picco Accenderemo ora un ricevitore sulla frequen- za da noi prescelta, e alimenteremo i moduli 2 e 3. Al modulo 2 dovrd essere collegato un rico, un wattmetro o anche un’antenna, Se tutto funziona a dovere ascolteremo un segnale per- fetto e di entit’ (ossia: volume) analogo a quel- Jo delle emittenti che ascoltiamo meglio. Probabilmente, perd, il nostro segnale risul- ter o troppo forte, quindi distorto, 0 troppo debole. Nel primo caso dovremo aumentare il valore di R26 (ad esempio: raddoppiarlo); nel secondo caso viceyersa occorrera diminuirlo. Ci si chie- deri a questo punto per quale motivo non si & previsto per R26 una resistenza variabile anzi- che fissa, Cid & dovuto a considerazioni di « reliabi- lity» ossia di affidabilita. Tutti i trimmer, an- che i migliori, sono affetti almeno da microfoni citi. Poi possono, con l'andar del tempo, sal- tar fuori problemi di ossidazione dello strato resistivo. La conseguenza & che, assieme alla musica, andrebbero in onda anche scariche le quali di artistico hanno ben poco anzi nulla. Tarcremo poi il trimmer R33 in modo che in condizioni di deviazione soddisfacente Vindice non oltre- passi i 2/3 della scala, D’ora in poi dovra essere tassativo che que- sto milliamperometro non indichi pitt dei 2/3 del fondo scala. Altrimenti non si sarebbe pit in regola con le norme internazionali e si ri schierebbe di provocare interferenza con i vi cini. Appurato che il tutto funziona a dovere, non resta che collegare anche il modulo n. 1 Collegheremo innanzitutta Vuscita del modulo 2 con Fingresso del modulo 1, poi distacche- remo il filtro passa-basso dal circuito aprendo il ponticello « X ». I wattmetro dovra ora es- sere collegato fra il punto « X » € massa. Regoleremo i quattro compensatori del_mo- dulo fino ad ottenere la massima indicazione del -wattmetro. Se tutto va bene la potenza dovrd essere com- presa fra 6 ed 8 watt. Se cosi non fosse pro- vate a variare leggermente la spaziaiura delle spire di L10. Rimettiamo ora a posto il ponti- cello «X» e colleghiamo il Wattmetro ai ter- minali d’uscita del trasmettitore, e cio& dopo il filo passa-basso, Forse si render’ necessario un piccolo ritoceo di C51/C52, comunque la potenza letta non deve essere inferiore di lotre 0,5 watt rispetto a quella effettuata nel punto « X » A questo punto siamo pronti ad andare in onda: diamo una ripulita al trasmettitore cer- cando di togliere tutti quei « corpi estran come goccioline di siagno, bave di ferro o altre cose che potrebero provocare un cortocircuito, chiudiamo il trasmettitore installiamolo in sala di regia Siamo pronti a « partire » con i programmi, felici non solo per aver meso su una radio pri- vata, ma anche e soprattuto per averla costruita dal nulla con le nostre stesse mani 7 53 AMPLIFICATORE LINEARE « CB» da mobile POTENZA: AM 50 W-SSB 100 W ALIMENTAZIONE: 32 Volt MOD. + COLIBRI’ 50 » AMPLIFIGATORE LINEARE « CB» da mobile POTENZA: AM 30W.SSB 60W ALIMENTAZIONE: 12 Volt MOD. « COLIBRI 30 » AMPLIFICATORE LINEARE « CB » da stazione base POTENZA: AM 70 W-SSB 140 W con accordatore di R.OS. in ingresso MOD. « SPEEDY » RF 100 AMPLIFICATORE LINEARE « CB» da_mobi POTENZA: AM 1218 W-SSB 2530 W ALIMENTAZIONE: 12 Vee MOD. « BABY » AMPLIFICATORE LINEARE « CB »| con preamplificatore d’antenna da stazione base POTENZA: AM 300 W-SSB 600 W MOD. « JUMBO ARISTOCRAT » C.T.E. NTERNATIONAL BAGNOLO IN PIANO (REGGIO EMILIA) - ITALY Rivelatore di menzogne uesto apparecchio non ha la pretesa di competere con Je Cosiddette macchine della ve- rita messe a punto in aleuni paesi per stabilire se Je risposte fomnite da persone sottoposte ad interrogatorio sono vere o false. Purtuttavia questo dispositivo, che si basa sullo stesso princi- pio di funzionamento delle mac- chine della veriti pit comples- se, offre realmente la possibilita di controllare lo stato emotive di una persona, I principio di funzionamento delle macvhine della veriti, im- piegate specialmente negli Stati Uniti, 2 molto semplice. Sosta zialmente questi apparecchi evi denziano alcuni parametri fisio- logici (pressione arteriosa, tra- spirazione, battito cardiaco, ecc.) delle persone sottoposte ad in- terrogatorio, Un brusco cambia- mento dello stato emotivo — provocato da qualche domanda imbarazzante 0 dovuto a qual- che risposta non veriticra — & generalmente accompagnato da una repentina variazione dei pa- rametri_fisiologiciprontamente evidenziata dalla machina del- la verita. Anche se l'interrogato riesce a nascondete il proprio turbamento alla persona che conduce T'interrogatorio, nulla sfugge alla macchina della veri- a Il rivelatore di menzogne che viene descritto in queste pagine si basa sullo stesso principio di funzionamento delle macchine della veriti pit complesse ma al contrario di queste, prende in esame un solo parametro fisio- logico dell'individuo sottoposta ad interrogatorio ¢ precisamen- te la traspirazione. Un aumento Mettiamo le bugie all'indice: ecco come fare un lie detector; la macchina della verita. di ARSENIO SPADONI della iraspirazione provoca in tutti gli individui una variazio- ne della resistenza della pelle di notevole entita. In pratica que- sto dispositivo. misura la_resi- stenza della pelle det corpo umano, funziona ciot da chme- tro. Un ohmetro perd un po’ particolare in quanto presenta una noteyole sensibilita e con- seguentemente @ in grado di ap- prezzare variazioni anche molto lievi. Ih sensore & costituito da un circuit stampato un po’ di- verso dal solito sul quale Ia per- sona sottoposta ad interrogato- rio deve appoggiare il palmo della mano; Io strumento di mi- sura é costituito da un milliam- perometro il quale perd, con evidente vantaggio finanziario, potra essere sostituito con un comune tester. Come si vede dalio schema elettrico, il rivelatore di menzo- gne utilizza un numero molto basso di componenti tanto che Vapparecchio potra essere rea- lizzato anche senza l’ausilio di un cireuito stampato, Analisi del circuito Il cireuito elettrico di questo dispositive comprende solamen- te due transistori al silicio e po- chissimi altri componenti il pid costoso dei quali — il milliam- perometro — come gid accenna- to, potra essere sestituito con un tester. Il sensore ® Punico compo- nente che dovr’ essere autoco- struito, tutti gli altri elementi sono di facile reperibilita. II sensore & composto da due piz- stre_metalliche affiancate sulle quali V'interrogato dovra appog- giare il palmo della mano. Le due piasirine potranno avere la forma di una mano ed essere realizzate su una basetta rama- ta del tipo di quelle impiegate per approntare i circuiti. stam- pati, La tecnica di preparazione sar’ ovviamente la siessa. Il sensore & collegato tra la linea positiva di alimentazione e la base del transisiore T1, un elemento del tipo BC208B 0 equivalente. Questo semicondut- tore, montato nella configura- zione ad emettitore comune, funge da amplificatore in cor- rente continua. Tl guadagno in corrente di questo primo circui- to. amplificatore dipende dal «beta» del transistore ovvero dal coefficiente di guadagno sta- tico; grosso modo il guadagno Schema elettrico del dispositive: Talimentazione si pud ricavare da una pile a nove volt 2 di circa 250 vole. Cid signi- fica che la corrente che fluisce nella giunzione colletiore-emetti tore & circa 250 volte maggiore rispetto alla corrente d'ingresso cio’ alla corrente che fluisce nella _giunzione base-emettitare Il collettore di Ti & collegato tramite il resistore R4 ad un al- tro circuito amplificatore in cor- rente che fa capo al transistore T2. Questo elemento & un semi: conduttore del tipo BC178B; es- so, al contrario di TL & un tran- sistore di tipo PNP. Il guada- gno in cotrenie di T2 & simile a quello di T1 (200-250 volte). In serie al collettore di T2 @ in- serito. un milliamperometro da ImA fs, Quando sul sensore non vie- ne appoggiata la mano, la base di TI non risulta collegata alla tensione positiva per cui attra- verso la giunzione B-E ¢ quindi anche attraverso la giunzione C-E di TI non fluisce corrente @ pertanto la tensione di collet- La macchina della verita e la scienza L’apparecchio descritto in queste pagine si presta, come gid indicato nel testo, ad interessanti esperimenti: nel caso pitt semplice si interroga il soggetto mentre Vapparecchio & in funzione e si misurano le differenze dello stato superficiale di traspirazione, Quel che vogliamo qui dirvi 2 che i risultati non sono immediatamente probatori di uno stato di veritt 0 di menzogna. Cid perché son molte le variabili ad entrare in gioco: insomma okey per esperimenti che descrivano il jeno- meno indubbiamenie reale e registrabile, no @ trarne da questi significati sicuri. La scienza vuole esperimenti ben pid completi dove le cu- ratteristiche di base restino invariabili e dove Vesperimento possa essere perfettamente ripetibile. Il che non & evidente- mente il nostro caso: percid non trasformiamoci in poliziotti seriosi prejerendo rimanere gli Sherlock Holmes dell’elettro- nica certamente almeno pitt divertenti anche con gli altri 56 tore presente un valore di cir- ca 9 volt. Ne consegue che la tensione applicata tra la base Vemettitore di T2 @ nulla e at- rayerso questo transistore non fluisce corrente. La lancetta del- lo strumento non snbisce per- tanto alcuna deviazione, Quan- do il palmo della mano viene appoggiato al sensore, la base di TI risulta collegata’ alla linea positiva di alimentazione me- diante la resistenza interna della mano la quale si comporta quin- come un vero e proprio re- sistore. Normalmente la _resistenza della mano presenta un valore di circa 50 Kohm, valore che perd pud variare anche in no- tevole misura tra soggetti diver- si, Da questo valore di resisten- za dipende f'intensita della cor- rente che fluisce attraverso la giunzione B-E di TI e quindi anche la tensione di collettore di questo transistore, tensione che dal valore di 9 volt passa ad un valore pitt basso (4-5 volt), Questo fatto provoca la entrata in conduzione di T2 at- raverso il quale fluisce ora una corrente di 0,5 mA. Questo va- lore si mantiene costante se la traspirazione della mano resta normale. Quando invece, per un im- provviso turbamento, la traspi- razione aumenta, la resistenza della mano diminuisce sensibil- mente per effetto della maggi re sudorazione. La correnie che fluisce attraverso la giunzione B-E del transistore T1 aumenta leggermente ¢ conseguentemente la tensione di collettore di que- sto. semiconduttore diminuisce in maniera proporzionale. Que- sta variazione di tensione pro voca un aumento della corren- te del transistore T2 evidenziaio dallo strumento di misura. La corrente da 0,5 mA pud rag: giungere anche un'intensita di 1 mA; normalmente la corrente aumenta del 20-30%. L'aumen- to & proporzionale all’entita del- la traspirazione della mano. Il potenziometro R2 contsente Componenti RI = 1 Kohm 1/2 W R2 = 100 Kohm pot. Tineare 220 ohm 1/2 W R3 2,2 Mohm 1/2 W 10 Kohm pot. lineare R6 = 1 Kohm 1/2 W montaggio Per il materiale 1 componenti adoperati per la costruzione dell’apparec- chio sono elementi di facile a. La cifra orienta- aggira su 4,000 lire di regolare la sensibilita dell’ap- parecchio; questa regolazione & indispensabile in quanto, come si diceva prima, la resistenza opposta dalla mano al passag- gio di corrente non & uguale in tutte le persone. Il potenziome- iro R5 consente di regolare la massima escursione dello stru- mento attraverso il quale, ov- viamente, non deve mai Huire una corrente superiore al valo- re massimo di L mA Per evitare che il rivelatore di menzogne si trasformi tamente in sedia clettrica, Ia tensione fissata in 9 volt. L’a sorbimen- to complessivo dell’apparecchio ammonta a circa 30 mA b/ Come accennato precedente- mente Lapparecchio pud essere cablato anche senza Vausilio di una basetta stampata. Il nostro prototipo, tuttavia, & stato rea- lizzato utilizzando una basetta stampata appositamente appron- tata. Consigliamo questa solu- zione a quanti non hanno pro- blemi di tempo e desiderano ef- fettuare un montaggio ordinato e razionale, Anche il sensore & stato realizzato con la stessa tec- nica e gli stessi mezzi impiega- ti per ’approntamento delle ba- sette stampate. Come si vede nelle illustrazioni, il sensore non 2 altro che una basetta ramata con Vimpronta di una mano di- visa in due parti. Per realizzare il sensore si do- vrai disegnare su una basetta vergine V'impronta di una ma- nu; ad eccezione di una sottile striscia centrale tutta limpronta dovra essere protetta con del- Vinchiostro antiacido. In questo modo, dopo la corrosione, si ot- terranno due placchette metalli- 58 RAME che a forma di mano. Le due placchette dovranno essere col- legate con degli spezzoni di con- duttore alla prima basetta stam- pata. Il cablaggio di quest’ulti- ma non richiede alcuna espe- rienza in campo elettronico ¢ det resto ci sembra superfluo, almeno in questo caso, fare le solite raccomandazioni. D’altra parte il disegno del piano di ca- blaggio & pit che sufficiente per fugare eventuali dubbi. Passia- mo percid alla 10-*). Per fare un Farad ci vogtiono quindi mille miliardi di picofarad (1 T = 62 1" eifra 2 cifra moltipli- enone, tolle- tensione atiavoro 1 20% 10 100 v 0 250V 10° = 10 400 V 630 V 1. pF: 10"). Spesso viene im- piegato anche in nanofarad. Nella seguente tabella riep loghiamo i sottomultipli del Fa- rad di pit: frequente impiego: Microfarad (uF) = 10-* Farad Nanofarad (nF 0 KpF) = = 10- Farad Picofarad (pF) = 10-! Farad Molte volte il microfarad per motivi tipografici viene indicato con il simbolo mF invece di uF. Questo scambio non ® molto corretto in quanto il simbolo mF indica il millifarad che rap- presenta la millesima parte del Farad (F~ 10), Nei cireuiti elettronici troviamo condensato- ri di capacit& compresa tra po- chi picofarad ¢ alcune migliaia di microfarad. Altre caratteristiche dei_con- densatori sono la tensione di la- ALLUMINIO, DIELETTAIC sortie staaro) SEPARATORE DI OssiDO ELETTROLITA voro, la tolleranza ¢ il coeffi- ciente di temperatura, La ten- sione di lavoro massima indica il potenziale massimo che pud essere applicato ai capi del con- densaiore senza che questi ven- ga danneggiato, La tensione no- minale indica invece la tensione alla quale il costruttore consi- glia di fare lavorare ill conden- satore, Nel caso di condensato- ri elettrolitiei & opportuno, per i motivi che vedremo in segui- to, fare lavorare elemento alla tensione nominale, La tolleranza indica di quanto pud variare la capacita del condensatore rispet- to al valore nominale mentre il coefficiente di temperatura indi- ca qual’ la variazione della ca- pacita in funzione della yaria- zione della temperatura ambien- tale Ia relazione al valore di ca- paciia i condensatori si posso- no distinguere in due grandi ca- tegorie, quelli fissi e quelli va- riabili. In questi ultimi la capa- cita del condensatore pud esse- re variata agendo su un perno © su una vite (compensatori). I] condensatore variabile & compo- sto da due gruppi di Jamine me- talliche di cui una fissa e I’al- tra mobile detii rispettivamente statore e rotore, Mediante un perno fissato al rotore & possi- bile regolare la superficie in co- mune ira i due gruppi di lamine € quindi, in witima analisi, la capacita dell’elemento. II dielet- trico & generalmente rappresen- tato dall’aria o da sottili fogli di mica. I condensatori variabi- Ii trovano largo impiego nei cir- cuiti di sintonia e pid in gene- rale nei circuiti accordati. La capacita massima di questi con- densatoti non supera i 500 pF A seconda della tecnica di co- struzione possiame suddividere i condensatori fissi in tre grandi sruppi: = condensatori ceramict — condensatori a film — condensatori clettrolitici. | condensatori ceramici I condensatori ceramici ven- 1 2345 i % 8 eevousen-| | gono cosi chiamati in quanto i diclettrico & costituito da un sot- tile strato di ceramica. Questi condensatori, che presentano ca. pacita comprese tra [razioni di picofarad e circa 100.000 pF, sono particalarmente adatti_ per essere impiegati in circuiti ad alta frequenza in quanto presen. tano delle ottime caratteristiche termiche, un basso angolo di perdita ¢ in alcuni casi anche una tolleranza molto ristretta A seconda della tecnica di co- struzione i condensatori cerami- ci si possono suddividere in: — condensatori a tubetto — condensatori pin-up — condensatori a disco. T condensatori a iubetto sono composti da un sottile tubetto di ceramica all’interno e al- Vesterno del quale vengono de- posijati due strati di metallo che rappresentano Je armature; il tubetto ceramico oltre a costi- tuire il dielettrico funge da sup- | valor @ tolforanza sono da intendersi CONDENSATORI A TUBETTO 2 cifra moltiplicatore _tolleranza ° 1 20% 1 10, tm 1 2 10 ozs% 2! 3 12 = 4 10 = 5 = os% s é = = ; = = 8 10-7 = a 10-1 1% 10% 4° per C = 10pF: 2 per C > 10 pF porto, Questi condensatori pre sentano ua valore di capacita massimo di 10.000 pF e sono particolarmente indicati per im- pieghi in circuiti oscillanti in quanto presentano un basso an- golo di perdita e un coefficien- te di temperatura che in aicuni casi @ nullo. Il coefficiente di temperatura viene espresso me- diante una lettera seguita da un numero; la lettera indica il tipo di variezione (P = positiva, N = negativa) in funzione del- Ja temperatura mentre Ja cifra indica Pentita di questa varia- zione. Pid basso & questo nume- ro minore risulta Ja variazione, Nei condensatori contraddistin- ti dalla sigls NPO la capacita rimane costante anche se la tem- peratura aumenia o diminuisce. f condensatoti pin-up sono adatti ad essere montati in po- sizione verticale; essi_presenta- no caratteristiche simili a quelle dei condensatori @ tubetto I condensatori a disco trova- no largo impiego in tutte le ap- parecchiature clettroniche in quanto presentano ottime pre- stazioni che sono accompagnate da dimensioni ridotte. Quest condensatori possono presentare una capacitd massima di circa 100.000 pF. | condensatori a film Questi condensatori si suddi- vidono in condensatori con die- lettrico in materiale sintetico ¢ con condensatori con dielettrico in carta, Fanno parte della pri ma categoria i condensatori con dielettrico in polistirolo (styro- flex), in polistirene, in terefta- lato di polietilene, in policarbo- nato ece, Questi_ condensatori trovano applicazione in quasi tutte le apparecchiature elettro- niche in quanto presentano buo- ne caratteristiche generalientro una ampia gamma di valori ¢, a seconda dei tipi, anche un basso angolo di perdita © una perdita e una tolleranza ristret- ta, I condensatori con dieletiri co in matetiale sintetico posso- no essere normali autorigene- ranti, Nel primo caso tra le due armature, costituite da due fogli di alluminio, viene semplice- mente inserito un sottile foglio di materiale sintetico; nel secon- do caso il condensatore viene realizzato sublimando su un sot- tile foglio di materiale sintetico due strati di alluminio. Suceessivamente il condensa tore viene ayvolto e sulle arma ture vengono saldati i due ter- minali_di ame. I vantaggi di quest’ultima tecnologia sono di duplice natura. In primo luogo le dimension dei condensatori risultano inferiori in quanto gli strati di alluminio depositato so- no molto sottili; in secondo luo- go i condensatori non vengono danneggiati da eventuali picchi di tensione, Infatti, quando per effetto di una tensione eccessi- va il dielettrico si fora, l'arco che si produce tra fe due arma- ture fa evaporare il metallo nel- 63 la zona circostante; in questo modo attorno al punto di rottu- ra si ticrea l'isolamento, La ca- pacita de) condensatore non vie- ne ridotta da questo fenomeno in quanto l’area interessata & molto piccola, 1 condensatori a carta hanno caratteristiche simi Tia quelli con diclettrico in ma- teriale sintetico ma sono pid soggetti a variazioni di capaciti. ‘Anche questi condensatori pos- sono essere di tipo autorigene- rante. I condensatori a film ven- gono generalmente impiegati per disaccoppiamenti; la capacit’ massima & dell’ordine di alcumt microfarad mentre la tolleranza & generalmente compresa tra il 5 e il 20 per cento. | condensatori olettrolitici Per ottenere capacit’ elevate ® necessario aumentare la super- ficie delle armature oppure di- minuire la distanza tra je stes- se. E evidente che la superficie non pud essere aumentata oltre un certo limite; per ottenere dei condensatori’ di elevata ca- pacitd occorre pertanto seguire la seconda strada. Nei condensatori_clettrolitici lo spessore del diclettrica é tal- mente sottile che si possono ot- tenere elevate capaciia senza au- mentare eccessivamente la su- perficie delle armature conte- nendo cosi le dimensioni dei condensatori entro limiti accet- tabili. In un condensatore elet- trolitico il dielettrico & costit to da un ossido isolante, quasi sempre ossido di alluminio, 64 L’ossido che si forma su una piastra d’alluminio ha uno spes- sore di poche frazioni di mi- cron; se sopra la piastra ossida- ta ne viene posta un’altra, le due armature risultano separate da una pellicola isolante sottilis- sima. Il condensatore presenta percid una elevata capacita In pratica tra la piastra ossi- data ¢ Ja seconda armatura vie- ne posto uno strato di materia. fe poroso impregnato con un clettrolita che ha il compito di rigenerare Jo strato d’ossido che altrimenti si consumerebbe in breve tempo. In questo modo Ia distanza tra i due fogli di allu- minio aumenta notevolmente ma essendo Velettrolita buon con- duttore la seconda armatura non ® pitt rappresentata dal fogtio di alluminio. ma_ bensi dallo stesso elettrolita, Pertanto la di- stanza tra le due armature ri- mane immutata, La rigenerazione dell’ossido avviene per eleitrolisi e quindi altraverso un condensatore elet- trolitico sotto tensione flvisce sempre una leggera corrente la cui intensita & proporzionale al- la capacita del eondensatore. Per ottenere la formazione di ossido sempre sulla stessa arma- tura la tensione applicata al con- densatore non deve mai essere invertita. Per questo motivo i condensatoré elettrolitici, al con- trario degli altri condensatori, presentano un polo positive ed uno negativo, Invertendo la ten sione lo strato di ossido invece di rigenerarsi si consumerebbe in brevissimo tempo e le due armature ad un certo punto ri- sulterebbero in corto circuito. Quando il condensatore elet- trolitico viene immagazzinato per un lingo periodo di tempo, lo strato di ossido in alcuni pun fi si stacca e le due armature vengano in contatto, Lo stesso accade quando Telettrotita si esaurisce: Yossido non pud piti riformarsi e dopo un certo pe- riodo di tempo si stacca dal fo- glio di alluminio. Lo. spessore della pellicola di osside @ pro- porzionale alla tensione applica- ta ai capi del condensatore. Per questo motivo i condensatori elettrolitici devono sempre fun- zionare a tensione naminale. Ir fatti se la tensione & minore di quella prevista lo strato di os- sido che si forma & pitt sottile © quindi la capacita. aumenta; in caso contrario la capaciti di minuisee. Esistono diversi tipi di_con- densatori elettrolitici, i pitt co- muni sone i condensatori in al- luminio ad elettrolita umido, quelli in alluminio ad clettroli- ta solido (impiegati in campo professionale) e i condensatori elettrolitici al tantalio, L’arma- tura soggetia ad ossidazione & costituita in quest’ultimo caso da un corpo sinterizzato poroso di polvere di tantalio. Su que- sta armatura viene formato uno strato di pentosside di tantalio che rappresenta il dieletirico. Questo tipo di dielettrico & moi- to resistente © anche dopo !un- ghi periodi di immagezzinamen- to si conserva intatto. Tra lo strato di osside e Ia seconda ar- matura viene posta. una solu- zione di biossido di manganese che rappresenta Velettrolita. Ri- spetto ai condensaiori elettrol- tici in alluminio, i condensatori al tantalio presentano dimensio- si di gran lunga inferiori e q di sono particolarmente indicati per essere impiegati in. circuiti miniaturizzati, L’anico inconve- niente dei condensatori al. tan- talio & costituito dalla tensione di lavoro che non pud superare i 35-50 volt. | codici Come per i resistor’ anche per quanto riguarda i condensa- tori vengono utilizzati dei codi- ci per Videntificazione del va- lore di capacit ¢ di altre carat- teristicke del componente. Al contratio di quanto aceade per i resisiori perd, nel settore dei condeasatori c’ molta confu- sione dovuta anche ai numerosi tipi di condensatori_esistenti Cerchiamo di fare un po’ di lu- ce in questo settore illustrando i principali metodi impiegati per indicare i valori di capacita, Per quanto riguarda i conden- satori a tubetto ¢ quelli pin-up, cccorre fare riferimento alla re- lativa tabella riportata nelle il- lustrazioni. Le caratteristiche di questi condensaiori vengono i dicate mediante cinque fasce co- orate; la prima indica il valore del coefficiente di temperatura, le successive tre la capaciti ¢ ia quinia la tolleranza. Il valore della capacit’ & espresso in_pi- cofarad. La prima e la quinta fascia possona mancare cosi co. me il valore della capacit’ pud essere direttamente stampigliato sul condensatore. Nel caso dei condensatori ce- ramici a disco, la capacit? viene generalmente indicata con delle cifre; se queste non sono seguite da_aleuna unit di_misura, si- gnifica che la capacita ® espres- sa in picofarad; se invece la ci- fra & seguita da una «n» mi- nuscola la capacita & espressa in nanofarad (1 nanofarad = 1000 pF). Molti costruttori, sp. cialmente quelli giapponesi, so- no soliti indicare il valore di ca- pacita dei condensatori a disco mediante un_particolare codice composto unicamente da nume- ri. Se il valore di capacita indi- cato sull’involucro non cor sponde ai valori standard (101 invece di 100, 472 invece di 470 ecc.), significa che siamo di fronte ad un caso del genere. Questo tipo di codice & d’al- tra parte di facile interpretazio- ne: le prime due eifre corrispon- dono ai primi due numeri de valore di capacita del conden- satore, la terza al numero di ze- ri da aggiungere alle prime due cifre per ottenere il valore com- pleto. Ad esempio 101 significa 10 pitt uno zero ovvero 100 pF, 272 significa 27 pit’ due zeri ciot 2700 pF, 105 significa 10 pili tre zeri ovvero 10.000 pF eccetera. Per quanto riguarda i con densatori a film ¢ quelli a car ta, la capaciti (sia il valore che Vunita di misura) viene chiara- inente indicato —sull’involucro unitamente alla tensione nomi nale di lavoro. In mancanza di una precisa indicazione dell’uni- 1a di misura, la capaciti deve intendersi espressa in picofarad se la cifra & superiore a mille, in nanofarad se & compresa tra 1 ¢ 1000 e in microfarad se & inferiore a 1. In alconi casi an- che per i condensatori a film viene ufilizzaio un codice colo- rato. Nelle illustrazioni_ ripor- tiamo il codice dei colori utiliz~ zato per i condensatori del tipo «flat film » prodotti dalla Phi- lips. Anche in questo caso ven- gono impiegate cinque fasce co- Jorate: le prime tre indicano il valore della capacita, Ja quarta Ja tolleranza e la quinta la ten- sione nominale di lavoro, I condensatori elettrolitici pre- sentano quasi sempre stampi- gliato sull’involucra sia il valo- re della capacit’ (espresso in microfarad) che la tensione no- minale di lavoro. Molte volte questi due valori sono espressi sotto forma di frazione, 50/12 © 10/16 ad esempic. La prima cifra indica in questo caso il va~ Jore della capaciti espresso in microfarad, la seconda la ten- sione di lavoro, Per quanto con- cerne i condensatori al tantalio, invece, generalmente viene fatto uso di un codice dei colori. 65 Generatore di impulsi rettangolari [re, deat sroment pi tl per la verifica del funziona- mento delle apparecchiature di- gitali 2 senza dubbio il genera- tore di impulsi, Questo strumen- to tuttavia, trova numerosi im- pieghi anche in campo analo- gico, in modo particolare per la verifica delle caratteristiche del- le apparecchiature hi-fi. I generatore descritto in que sete pagine, pur impiegando un numero limitato di componenti, presenta delle caratteristiche che 66 sono proprie di apparcechiature di tipo professionale. La forma d’onda degli impulsi, anche di quelli pit: brevi, & infatti perfet- tamente rettangolare; l’apparec- chio inoltre & dotato di un co- mando per la regolazione: della durata degli impulsi (da 1 4S a circa 1 secondo) e dell’intervallo di tempo tra un impulso e quello successivo. Il generatore @ dota- to anche di tre uscite (impulsi positivi, impulsi negativi ¢ im- pulsi di ampiezza variabile tra 0 © 15 voli) e di un ingresso per la sincronizzazione esterna, Come si diceva, nonostante le caratteristiche quasi professiona- li, il circuito impiega pochi com. ponenti ed & quindi di facile realizzazione. Questi risultati s. no stati ottenuti grazie al’impie- g0 in ogni sezione del generatore di circuiti integrati i quali, tra Valtro, hanno consentito anche una sensibile riduzione del costo del dispositivo. Ad esempio, le due sezioni che determinano la Segnali negativi, positivi, ampiezza variabile ed ingresso per la sincronizzazione esterna: ecco le caratteristiche piu significative del nostro genératore campione. di FRANCO TAGLIABUE durata degli impulsi ¢ quella degli intervalli tra gli stessi uti- lizzano due circuiti integrati NE 555; se queste sezioni fossero state realizzate con componenti discreti_avrebbero richiesto al- meno una decina di transistori ed un numero triplo o quadru- plo di componenti passivi. Pas- siamo ora all’analisi del circuito. Principio di funzionamento Questo dispositive genera un Be Givin Romo ee wr as treno di impulsi rettangolari; 1a durata degli impulsi pud essere regolata tra 1 uS e 1 secondo Analoghi valori presenta il mini- mo e massimo intervallo di tem- po tra un impulso ¢ quello suc- cessive. Il circuito dispone di un ingresso per la sincronizza- tione esterna degli impulsi e di un ingresso per il controllo elet- tronico del treno di itpulsi di uscita (gate). Inoltre questo ge- neratore & dotato di un comando manuale mediante il quale & pos- sibile generare impulsi singoli L’ampiezza massima degli im- pulsi di uscita @ di 5 volt per le uscite n, 1 en. 2-e di 15 volt per luscita n. 3. L’ampiezza del segnale presente su quest’ultima uscita pud essere regolata me- diante un poienziometro. IL generatore d’impulsi uti- lizaa quattro circuiti integrati, un transistore ed un numero re- lativamente basso di componenti passivi. [1 primo circuito inte- grato (IC1) viene, fatto funzio- nare come multivibratore asta- bile; questo circuito genera un segnale ad onda quadra di fre- quienza variabile che viene appli- cato all’ingresso di un multivi- bratore astabile che fa capo al circuito integrato IC2. Ad ogni fronte di salita dell'onda qua- dra di ingresso questo circuito genera un impulso la cui durata pud essere regolata tra i valori precedentemente citati. Analisi del circuito Sia il circuito del multivibra- tore astabile che quello del mul- tivibratore monostabile utilizza- no Vormai famoso circuito inte- grato NE555. Questo dispositivo che normalmente viene impiega- to come timer, trova numerose altre applicazioni pratiche. Il primo circuito integrato NES55 viene impiegato come multivi- bratore astabile cio’ come oscil- latore. II circuito che fa capo a ICI genera infatti un segnale ad onda quadra. I! funzionamento di questo circuito & molto sem- plice. Ai terminali n. 2 en. 6 dell’integrato IC1 fanno capo gli ingressi di due comparatori di tensione le cui tensioni di soglia corrispondono rispettivamente a 1/3 Val e 2/3 Val. Cid signifi- ca che per provocare il cambia- menta del livello di uscita del- tegrato occorre applicare al- ‘ingresso n. 2 una tensione pari ad 1/3 della tensione di ali- mentazione ¢ all’ingresso n. 6 una tensione pari a 2/3 della tensione di alimentazione 67 [ut fen RI cre ra drs t ext, TRIGGER GATE pa. la ad 1 ca] a” os RS ic | ez 61 PI +p4 =IC3 ‘SN 7400 iste =1ca SN7406 cs Per realizzare un multivibra- tore astabile con questo disposi- tivo gli ingressi n. 2 en. 6 deb- bono essere collegati tra loro. Quando viene data tensione al circuito il condensatore collegato tra questi due terminali e massa inizia a caricarsi attraverso le resistenze R1, R2 e R3; quando la tensione ai capi del conden- satore raggiunge un potenzia pari ai 2/3 della tensione di ali- mentazione, la tensione di usci- ta dell’integrato (terminale n, 3) e quella presente sul terminale n. 7 passano ad un livello alto (circa 5 volt) ad un livello bas- so (praticamente zero volt). Ne consegue che il condensatore ini- zia a scaricarsi attraverso la re- sistenza R3; quando la tensione presente ai capi del condensa- tore raggiunge una tensione e- quivalente ad 1/3 della tensione di alimentazione, entra in fun- zione il comparatore che fa capo al terminale n. 2 e il circuito ritorna nello stato iniziale. I] condensatore riprende quindi a 68 caticarsi e il ciclo si ripete all’in- finito, All'useita dell'integrato 8 presente pertanto un’onda qua- dra asimmetrica la cui frequenza dipende dal valore del conden- satore collegato tra i terminali n, 2 en. 6e massa e da quello dei resistor attraverso i quali il condensatore si carica € si sca rica, Pitt che Ia frequenza del se- gnale @ importante conoscere il periodo in quanto @ tale para- metro che determina Vintervallo tra gli impulsi di uscita del ge- neratore, Il periodo dell’onda quadra del multivibratore pud essere ricavato dalla seguente formula: 144xC (UE) 9} + R2(KQ)+2R3 (KM Per mezzo del commutatore S1& possibile collegare al circui- to iniegrato 11 condensatori di differente capacitd: ad ogni con- censatore corrisponde una di- versa frequenza di uscita ¢ quin- di un diverso periodo. Il potei ziometro R2 consente di rego- lare il valore del periodo entro limiti molto ampi, Ad esempio, quando viene collegato al circui- to il condensatore C11 da 15 UE, il periodo di uscita pud esse- re variato tra 0,1 e 1 secondo per mezzo del potenziometro R2. Il segnale di uscita del multi vibratore astabile viene applica- to, tramite la rete RC composta da C13 € RS, al commutatore S2. Questo commutatore 2 un elemento ad una via tre posizio- ni: nella posizione centrale (po- sizione B} Vingresso del multivi- bratore monostabile che fa capo a IC2 viene collegato alluscita del multivibratore astabile appe- na descritto, nella posizione A il multivibratore monostabile viene collegato all’ingresso per Ia sin- cronizzazione esterna, infine nel- la posizione C il multivibratore monostabile viene collegato al circuito che consente di generare impulsi singoli. Tutti i segnali prima di esse- re applicati all’ingresso de! mul- tivibratore monostabile _passano aitraverso la porta NAND P4 e Vinvertitore 11. Questi due cir- cuiti logici consentono di bloc- care il funzionamento del _gene- ratore mediante un segnale ap- plicato al « gate », Quando in- fatti al « gate » viene applicaio un livello logico basso (in_pra- tica una tensione di ampiezza compresa tra 0 ¢ 0,8 volt), all’ gresso del multivibratore mono- stabile non pud giungere aleun segnale. I diodi zener Di ¢ D2 Nel disegno in alto vedete rappresentato I'intero schema elettrico del generatore di segaali mentre a lato trovate fl circuito che vi proponiamo per alimentare if dispositive. Questo alimentatore fornisce due tensioni, una raddrizzata e filtrata di 15 volt ed una stabilizzata di § volt. da 4,7 volt proteggono gli in- gressi della porta P4 da even- tualisegnali esierni (applicato al « gate» o all’ingresso per la sincronizzazione esterna) di am- piezza troppo elevata. Il secondo integrato NESSS (1C2) viene utilizzato come mul- tivibratore_monostabile; questo circuito differisce da quello del multvibratore astabile per il fat- to che il funzionamento del com- paratore che fa capo al termi- nale n. 2 viene controllato da un segnale esterno, Ad ogni im- pulso applicato al terminale n 2 il circuito integrato genera un altro impulso la cui durata di- pende dalla costante di tempo del multivibratore monostabile, In pratica V'intervallo di tem- po tra gli impulsi di uscita del generatore dipende dal periodo del segnale applicato al termina- le n. 2 mentre la durata degli impulsi di uscita dipende esclu- sivamente dalla costante di tem- po del multivibratore monosta- bile. La costante di tempo del multivibratore monostabile 2 de- terminata dalla capaciti dei con- densatore collegato tra i ter- minali n. 6 en. 7 ¢ masse e dai valori delle resistenze R9 ¢ R10. Anche in questo caso & possibile regolare Ia durata degli impulsi mediante un commutatore (S4) ed un potenziometro (R10). La durata_minima degli impulsi @ di 1 pS, la massima di circa 1 secondo. Gli impulsi di uscita, che so- no presenti sul terminale n. 3 dell’integrato IC2, vengono ap- plicati a quattro inyertitori (13- 16) il cui compito & quello di idurre l’impedenza di uscita del generatore nonché quello di sfa- ‘sare di 180° il segnale per otte nere in uscita sia degli impulsi negativi che degli impulsi posi- tivi, Gli mpulsi negativi sono presenti sulluscita n. 1,, quelli positivi sull’uscita n. 2. L'am- piezza di questi impulsi @ di 5 volt, equivale cio? alla tensione di alimentazione; inolire ’am- piezza di questi impulsi non & regolabile. In molti casi (ad esempio per provare apparéechiaturé nelle quali vengono impiegati circuiti integrati HLL © CMOS) 8 neces- sario che Vampiezza degli impul- si sia maggiore; in altri casi Vampiezza deve essere inferiore a 5 volt. Per tutti questi motivi il ger ratore & provvisto anche di uno stadio che consente di ottenere sull'uscita n, 3 un treno di im- pulsi di ampiezza regolabile tra 0 e 15 volt. Gli impulsi_ pre- senti sul terminale n. 3 del cir- cuito integrato IC2 vengono ap- plicati ad un invertitore (12) ¢ quindi_ ad un transistore (T1) NPN del tipo 2N1711 0 equiva lente; questo semiconduttore & montato nelle configurazione a collettore comune che consente di ottenere una bassa impedenza di uscita ¢ quindi un guadagno in potenza. Il segnale di uscita @ presente sul cursore del po- tenziometro R12 che rappresenta anche la resistenza di emettitore del transistore. T1 2 alimentato 10 aS < 1¢= —— CS _ a 13 RI —— ys ese Oo [~ f fA <= or Beem sv | con una tensione di 15 volt per ottenere degli impuisi di tale ampiezza; Tampiezaa massima degli impulsi di uscita dipende dalla tensione di alimentazione ed 2 di poco inferiore ad essa Pertanto per ottenere degli im- pulsi di uscita di ampiezza an- cora maggiore @ sufficiente ali- mentare questo stadio con una tensione pit alta. Il cireuito che consente di ot- tenere degli impulsi_singoli & costituito dalle porte NAND PI, P2 P3, dalla resistenza R6 e dal condensatore C15. I funzio- namento di questo circuito & molto semplice: ogni volta che Vingresso n. 9 della porta P2 vie~ ne collegato a massa tramite il commutatore $3, all’uscita del sircuito (terminale n, 3 di P3) si produce un impulso di breve durata; la durata dell’impukso dipende dal condensatore C15 e dalla resistenza R6. Tuttavia Ja durata di questo impulso non ha molto importanza in quanto eso viene impiegato solamente 0 per pilotare il multivibratore mo- nostabile per dare cio’ il « via » all'impulso di uscita le cui du- rata dipende esclusivamente dal- la costante di tempo de! multivi- bratore monostabile. Per ottene- re quindi singoli impulsi di us ta occorre portare il commuta- tore $3 nella posizione C e pre- mere il pulsante 2. Per ottenere a sincronizzazio- ne degli impulsi di uscita me- diante un segnale esterno, il commutatore $3 deve essere por- tato nella posizione A. Il segnale la eae dell’apparec- chio sono elementi di facile reperibilita, La cifra orienta- tiva necessaria per Vacqui- sto delle parti corrisponde a circa 12,000 lire. di sincronizzazione deve essere applicato all’ingresso« trigger esterno ». I condensatori C12, Ci4 e C27, collegati tra la li- nea positiva di alimentazione ¢ massa, devono essere saldati il pitt possibile vicine ai terminali degli integrati; questi elementi hanno il compito di evitare Vin- sorgere di oscillazioni parassite dovute alla impossibilita di di- saccoppiare in corrente continua i vari stadi Le quattro porte NAND uti- lizzate in questo generatore fan- no parte di un circuito integrato TTL del tipo SN7400 (IC3) mentre i sei invertitori fanno parte di un circuito integrato del tipo SN7406 (IC4). Per il funzionamento del ge- neratore sono necessarie due ten- sioni di alimentazione; la prima — a 5 volt — alimenta tutto il generatore escluso il transi- store TI il quale, come abbia- mo visto precedentemente, ri- chiede una tensione di 15 volt. Collegando il vircuito che fa Componenti 1 KOhm % W 10% C8 = 820 nF 470 Ohm pot. lin. C9 = 1,5 uF 6 VL Ri = 10 KOhm 1 W 5% 470 Ohm V3 W 10% R2 = 100 KOhm pot. lin. 470 Ohm 14 W 10% R3 = 100 Ohm 1% W 5% 470 Ohm 14 W 10% R4 = 1 KOhm 14 W 10% 150 pF R5 = 35 KOhm 14 W 10% 820 pF R6 = 330 Ohm 15 W 10% 1.500 pF C15 = 1.00 pF R7 = 1 KOhm 13 W 10% 8.200 pF C16 = 100 pF R8 470 Ohm ‘2 W 10% 15 nF 470 pF RO = 10 KOhm % W 5% 82 nF 1.000 pF R10 = 1 KOhm pot. lin. 150 nF 4.700 pF 10 nF C21 = 47 nF €22 = 100 nF Cc 470 nF C24 = 1 nF 6 VL 4,7 uF 6 VL 10 uF 6 VL ©27 = 100 nF ICI = NESS 1c2 NE555. IC3 = $N7400 IC4 = $N7406 Ti = 2NI711 D1 = Zener 4,7V 14 W D2 = Zener 4,7V 12 W capo a T1 alla linea di alimen- tazione a 5 yolt il segnale di uscita presente sul terminale n, 3 presenter un ampiezza massi- ma di 5 volt. Il montaggio Fata eccezione per i comandi (commutatori ¢ potenziometri) e per i 22 condensatori che deter- minano Je costanti di tempo del circuito, tutti gli altri compo- nenti di questo generatore do- yranno essere montati su una bi setta stampata. I condensatori Per | comandi sono necessari quattro commutator! qui di seguito nell’ordine: St = Commutatore 1 via 11 posizioni - $2 = Commutatore a pulsante 1 via 2 posizioni - ‘$3 = Commutatore 1 vi 2 posizioni - S4 = Commutatore 1 via 1? posizion) CI-C1I e C16-C26 sono saldati direttamente ai terminali dei commutatori $1 e S4 per ridurre i numero dei cavi di collega mento ¢ra la basetta ¢ i commu- tatori che avrebbero introdotto delle capaciti parasite le qua- Ji, anche se in misura ridotta, avrebbero potuto alterare le co- stanti di tempo del circuito, La basetta stampata appronta- ta per il cablaggio del nostro prototipo é visibile nelle illustra- zioni; questa basetta misura ap- pena 65 x 100 millimetri. Come si vede, nonostante ’impiego di 4 circuiti integrati non abbiamo fatto ricorso ad una basetta ra- mata a doppia facia, La realiz- zazione della basetta non prestn- ta difficolta; dopo il disegno del- le piste sulla parte ramata della basetia mediante uno dei tanti sistemi messi a punto per agevo- Iare il lavoro degli sperimenta- tatori, la basetta dovra essere immersa in una soluzione di per- cloruro ferrico per la corrosione della parte ramata non protetta. 2 Per aumentare 1a velocita della corrosione la faccia ramata della basetta dovr’ essere rivolta ver- so il basso. A corrosione ulti- mata si dovra asportare la patina protettiva e si dovranno realiz~ zare i fori con una punta da tra- pano del diametro di 1 millime- tro. Ultimata anche questa ope- razione la basetta dovri essere accuratamente pulita dopodiché si potr’ iniziare il cablaggio dei componenti. Per primi dovranno essere montati i componenti pas sivi ovvero le resistenze, i con- densatori ed i diodi, Tutte le resistertze debbono essere in gra- do di dissipare una potenza di 0,5 watt; | condensatori cerami- ai debbono presentare una ten- sione di lavoro superiure a 25 volt, quelli elettrolitici superiore © uguale a 6 volt. Per il montag- gio dei quattro circuiti integrati & consigliable fare uso di altret- tanti zoccoli onde evitare di dan- neggiare le microscopiche giun- zioni interne durante la salda- tura dei terminali, Liidentitica- zione dei terminali di questi componenti @ molto semplice grazie alla presenza cella tacca di riconoscimento. Per ultimo dovra essere montato il. transi- store TI i terminali del quale dovranno essere saldati con la massima velocita onde. evitare che il calore del saldatore dan- neggi le giunzioni interne. An- che questo. componente potra essere montato su. uno zoccolo, A questo punto dovrano es- sere saldati ai terminali dei due commutatori SI e S4 i 22 con- densatori non montati sulla ba- setta, Successivamen:e dovranno essere collegati alla basetta, ol- tre a Si e S4, anche gli eltri due commutatori e i te potenzio- metri. Realizzati anche questi colle- gamenti si potra dare tensione e verificare il funzionamento del circuito. Per questa operazione basta un oscilloscopio che visua- lizza il treno d’impulsi.

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