I Volti Della Dea - La Madonna Della Neve
I Volti Della Dea - La Madonna Della Neve
~1~
~2~
Premessa
E nota la continuazione dei culti femminili dellantichit incentrati sulla Dea Madre
della Terra e degli uomini attraverso la sua identificazione con la cristianissima
Madonna.
La stessa Dea, poi diventata protettrice dellamore e della fertilit (Astarte, Afrodite e
dopo il V secolo chiamata anche Tanit) o del matrimonio (Hera o Giunone).
Appassionati di viaggi, archeologia e cultura antica, noi The Phoenicians, durante i
nostri giri nel Mediterraneo abbiamo riscontrato varie coincidenze fra il culto della Dea
con uno in particolare, risalente al cristianesimo delle origini: quello della Madonna
della Neve o Nostra Signora ad Nieves.
Basandoci sulle nostre esperienze e lungi dal voler redigere uno studio scientifico,
abbiamo raccolto le nostre riflessioni su questo foglio che potr essere un interessante
spunto per trovare nuovi siti con simili caratteristiche dove molte altre coincidenze
tra il culto della Dea (spesso in un sito originariamente indigeno) e quello della
Madonna della Neve potrebbero essere scoperte.
Cenni Storici
~2~
~3~
Col XIV secolo si assiste in Europa ad un generale raffreddamento del clima. Un
lungo periodo che durer fino all800 ed definito come piccola era glaciale.
Il forte maltempo comport raccolti disastrosi e quella che venne chiamata dai
contemporanei la grande carestia.
Un periodo difficile che favorir il diffondersi di una tremenda epidemia di
peste che decimer gli europei.
Contemporaneamente si verificano grandi cambiamenti causati dall'espansione
del commercio europeo e la formazione degli imperi marittimi europei.
In soccorso alle calamit naturali, ritorna ad avere grande seguito uno dei culti
pi antichi della cristianit, quello della MADONNA della NEVE o AD NIEVES.
Il culto della Madonna della Neve affonda le sue radici nel IV secolo, durante il
pontificato di Papa Liberio. Un nobile patrizio romano aveva deciso di costruire
in onore della Madre di Cristo una chiesa. Nella notte fra il 4 e il 5 agosto un
miracolo indic il luogo dove doveva sorgere la chiesa.
Infatti la mattina dopo il colle Esquilino era coperto di neve, sullarea innevata
fu costruita la chiesa.
Nacque cos il culto della Madonna della Neve. Durante il concilio di Efeso (431
d.C.) verr solennemente decretata la Maternit Divina di Maria che sar
proclamata Theotokos, Madre di Dio.
Lantica chiesa fu poi abbattuta e con il materiale di recupero venne edificata
una basilica pi grande a cui fu attribuito il titolo di Basilica di S. Maria
Maggiore, per indicare la sua preminenza su tutte le chiese dedicate alla
Madonna.
Il culto della Madonna della Neve si afferm sempre di pi e specialmente tra i
secoli XV e XVIII, ci fu la massima diffusione delle chiese dedicate alla Madonna
della Neve, non solo in Italia ma in tutto il Mediterraneo.
Esso si fuse e si confuse con quello dedicato a divinit femminili, protettrici
dellamore e della fertilit, molto pi antiche e venerate in Europa sin da epoca
remota.
Sulla scia delle rotte commerciali mediterranee degli uomini dellantichit che,
dellet del bronzo, amavano sostare negli stessi porti e frequentare gli stessi
luoghi sacri, posti su alture, nellentroterra o vicini ai fiumi (forse antiche vie di
scambio e comunicazione), noi, appassionati della cultura fenicia, abbiamo
notato la coincidenza in molti siti del culto della Dea (generatrice della vita, dei
cicli naturali e della fertilit) con quello della Madonna della Neve.
Segue il racconto del nostro viaggio alla ricerca della Dea/Madonna della Neve.
~4~
SICILIA
Partiamo dalla Sicilia.
A Erice sulla cima del monte svettava il tempio di Astart/Tanit/Afrodite/Venere
Ericina, oggi castello di Venere.
Entrando tra le rovine del castello normanno costruito su quello che fu un luogo
sacro indigeno, elimo, fenicio-punico e poi anche romano, accanto ad un
grande pozzo (usato probabilmente per scopi cultuali legati ai riti della fertilit
e durante le pratiche di prostituzione sacre che qui si tenevano) si vedono i
resti di una piccola chiesetta, proprio quella della Madonna della Neve.
Ad Agrigento, lantica Akragas, sul colle di Girgenti, accanto ai resti del tempio
dorico, probabilmente dedicato alla dea Athena, sorgeva unantica chiesetta di
cui non c' pi traccia ma di cui rimane memoria attraverso il nome della via:
via Madonna della Neve.
~4~
~5~
MALTA
~5~
~6~
Andando a Malta, isola di templi preistorici dedicati alla Dea Madre, in uno dei
porti pi frequentati in antico dai marinai che arrivavano dalloriente, sostando
proprio a Malta, prima di riprendere la navigazione verso la Sicilia, arriviamo a
Marsaxlokk.
A Marsaxlokk vi un santuario ininterrottamente dedicato al culto della Dea,
inizialmente Dea Madre diventata Astarte e poi Giunone, luogo caro ai
naviganti che in quel porto si fermavano, vi sacrificavano, si rifocillavano e
come avveniva anche a Erice, godendo dei favori delle sacerdotesse dellamore
(ierodule).
A fianco del santuario, prima dellingresso agli scavi, si erge maestosa la chiesa
della Madonna della Neve.
~6~
~7~
SARDEGNA
Proseguendo lungo la nostra rotta, approdiamo allaltra grande isola del
Mediterraneo, la Sardegna.
Qui stata rinvenuta in vari siti una grande quantit di statuette raffiguranti la
Dea Madre (Sa Grandu Mammai ), le pi antiche fra queste risalenti al periodo
Neolitico.
Sullaltura di Santo Teru, un insediamento punico nei pressi dellomonimo fiume
e nella cittadella medioevale di Segolaj, a Senorb, scopriamo la chiesa della
Madonna della Neve/Santa Mariedda (ricostruita accanto a una precedente
chiesetta oggi scomparsa).
A conferma della presenza della Dea in questo territorio, sempre nelle
vicinanze di Senorb, a Gesico, stata trovata una statuetta della Dea Madre,
un idoletto di tipo cicladico, forse risalente al III millennio a.C.
Questi siti sono nellentroterra, a uguale distanza fra il porto di Cagliari (il
fenicio Krls) e quello di Villaputzu.
A Cagliari, sul Capo SantElia, aveva sede un tempio fenicio-punico dedicato al
culto dell Astarte/Venere Ericina, un luogo di culto su promontorio che, come
altri in analoga posizione, aveva anche funzione di faro. Presente qui una
cisterna punica, probabilmente per uso rituale.
Villaputzu sul fiume Flumendosa, era il grande porto fluviale di Sarcapos su cui
sorgeva un altro santuario di Astarte, dove si praticava la prostituzione sacra e
a Villasimius, punto di passaggio per i fenici e riparo dei marinai dalle correnti
del Mediterraneo.
~7~
~8~
~8~
~9~
Spostandoci vicino al sito della Dea Madre di Monte Sirai, troviamo un santuario
di Astarte del VII secolo, e una chiesa della Madonna della Neve a
Villamassargia.
~9~
~ 10 ~
ISCHIA
La nostra tappa seguente unaltra isola: Ischia.
Sin dal bronzo medio (1400-1300 a c) punto di incontro di naviganti egei, fenici
e eubei, provenienti da oriente e occidente. Anche qui su di un promontorio
troviamo una pittoresca chiesetta dedicata alla nostra Madonna, sicuramente
protettrice di naviganti e pescatori. A Ischia si segnala la presenza di un
tempio dedicato ad Ercole/Mlqrt, come in altri siti, associato col punto di
approdo e spesso, in coppia con un tempio dedicato alla Dea (posto sempre su
un punto elevato).
~ 10 ~
~ 11 ~
~ 11 ~
~ 12 ~
CALABRIA
Continuando il viaggio lungo le rotte euboiche, in direzione dellAdriatico, il
mare degli Eubei (IONOS KOLPOS), facciamo una sosta a Crotone. Sede del
celeberrimo tempio di Hera Lacinia dove nel sito archeologico troviamo la
chiesina della Vergine di Capo Colonna e a Capo Rizzuto, unaltra chiesetta
dedicata a Santa Maria ad Nives ( detta La Greca) il cui culto prevedeva un
pellegrinaggio dal centro abitato sulla terraferma, al promontorio di Capo
Rizzuto, a somiglianza del pellegrinaggio che in tempi pi antichi si svolgeva da
Crotone a Capo Colonna.
~ 12 ~
~ 13 ~
ADRIATICO
Proseguiamo quindi su rotte antichissime, prima degli esuli troiani e poi degli
Eubei (partners commerciali e culturali dei fenici) che arrivavano fino allalto
Adriatico, passando per la Dalmazia.
Gli Eubei erano il tramite tra la cultura fenicia e quella greca. Il vettore euboico
trasmise lalfabeto in Grecia e molti miti di dee fenicie, come quello di Europa.
Questo potrebbe essere uno tra i popoli che costituivano i mitici Pelasgi,
fondatori di insediamenti nella zona di Ravenna e Cervia, di cui si hanno notizie
a partire dallet del bronzo antico.
Si tratta di una zona fitta di reti fluviali di comunicazione e commercialmente
molto frequentata da varie genti per limportanza del sale che si estraeva dalle
saline. Attratti dal prezioso elemento che permetteva di conservare i cibi e
conciare il pellame, arrivarono anche gli Etruschi.
Bronzetti votivi risalenti al V secolo circa, raffiguranti offerenti, ci fanno capire
che nella zona si facevano offerte e quindi sono indizio della presenza di un
edificio cultuale.
Curiosissimo il bronzetto triangolare, di probabile fattura venetica, conservato
nel Museo di Ravenna, che ricorda una raffigurazione della dea Tanit (V-IV sec).
~ 13 ~
~ 14 ~
~ 14 ~
~ 15 ~
ETRURIA
~ 15 ~
~ 16 ~
Tagliando per i fiumi della pianura Padana, andiamo in Etruria. Vicino al fiume
Marta, a Gravisca (gi luogo di culto nel VII sec, poi porto etrusco di Tarquinia
dal VI sec) dove approdavano mercanti semiti, greci di oriente e etruschi, porto
in cui ognuno poteva esercitare le proprie pratiche religiose, troviamo un
insieme di edifici sacri (V a. C. sec) dedicati a tre divinit: Afrodite letrusca
Turan , Hera letrusca Ura o Uni, Demetra letrusca Vei e il giardino sacro di
Adonis letrusco Atunnis, con una sto per lesposizione dei germogli dedicati al
culto di questultimo. Tutte divinit legate alla fertilit e alla navigazione in un
porto franco fanno presupporre che anche qui, come a Erice o a Tas Silg, si
praticassero riti di fertilit legati alla ierodoulia.
~ 16 ~
~ 17 ~
Corneto). E probabile che limmagine della Madonna della chiesa di S. Maria
della Neve sia quella che attualmente al Museo di Tarquinia.
Anche nel santuario di Fontanile di Legnisina a Vulci del V secolo, sul fiume
Fiora, col suo altare impregnato da vene acquifere terapeutiche, troviamo
statuette di offerenti e simboli fallici, segni di una devozione ai culti ctoni di
fertilit della Dea Uni, qui identificabile con la greca Demetra.
Sempre sul fiume Fiora , nel paese di Santa Fiora, nella prima met del
seicento fu edificata la chiesa della Madonna della Neve che proprio come
laltare di Vulci si trova su una vena dacqua (visibile oggi attraverso il
pavimento della chiesa) .
~ 17 ~
~ 18 ~
Restando in Etruria, a Pyrgi, su una zona abitata sin dal periodo neolitico, a sud
del castello di Santa Severa, si trova un complesso santuariale celeberrimo in
antichit, frequentatissimo dai marinai, composto da due templi A e B e da un
porticato con circa venti piccoli ambienti con altari dedicati forse alle attivit
delle ierodule.
~ 18 ~
~ 19 ~
Nelle fondazioni del tempio B, databili VI secolo a. C., sono state rinvenute tre
lamine auree incise in lingua etrusca e in fenicio. Nelle lamine si legge di una
dedica ad Astarte, regnante sulla vicina citt di Caere (Cerveteri), nel mese del
sacrifico al sole. Non si sa a quale mese ci si riferisca ma il mese del sole
potrebbe essere agosto (mese dedicato alla Madonna della Neve).
In questa zona, la chiesa della nostra Madonna, si trova a Rocca Priora.
~ 19 ~
~ 20 ~
Nella dirimpettaia isola dElba a Lacona, una piccola chiesa dedicata alla
Madonna della Neve fu edificata nel XII secolo, nel mezzo di una graziosa
insenatura, attraversata da fiumi che collegavano la costa allinterno.
In questi luoghi abbiamo testimonianze di frequentazioni dalla preistoria,
allepoca etrusca, fino a quella romana. Per esempio, sul Monte Cocchero, sono
state individuate delle grotte usate per scopi rituali, con una mola per il grano
(che potrebbe richiamare ad un culto demetriaco), colature di metallo e resti
animali, forse sacrificati. Sulla stessa montagna, dei megaliti infilzati nella
terra, i sassi ritti per i quali si ipotizzano riti solari ma che tanto assomigliano
ai betel fenici (rappresentazione aniconica della divinit).
~ 20 ~
~ 21 ~
PENISOLA IBERICA
~ 21 ~
~ 22 ~
~ 22 ~
~ 23 ~
~ 23 ~
~ 24 ~
Interessantissima liconografia delle Madonne dellAndalucia (molto evidente
nella Madonna di Ronda) e riscontrabile anche alle Canarie. La Madonna della
Neve iberica si trova spesso
avvolta in un mantello triangolare, come fosse una raffigurazione di Tanit con
bambino al centro o una rosa (fiore caro a Afrodite).
E sotto i piedi della Madonna un crescente lunare.
~ 24 ~
~ 25 ~
~ 25 ~
~ 26 ~
A Sevilla, in via Barrionuevo, abbiamo trovato in uno dei nostri viaggi la chiesa
parrocchiale di Nostra Signora della Neve di Alanis. A 3 km da Siviglia, sullaltra
sponda del Guadalquivir, fiume navigato da fenici e dai tartessi, in un
insediamento, prima indigeno poi fenicio, ci sono i resti di santuari con dediche
ad Astarte e Baal. Qui negli anni 50 fu trovato un magnifico tesoro con gioielli
di straordinaria fattura: il tesoro di Carambolo Alto. Fra i vari gioielli in oro,
anche un medaglione in bronzo con leffige della Dea, qui con petto piumato e
le braccia alzate fra due oche o anatre. Il simbolo dellanatra (mutuato dalla
religione egizia, come spesso accade nei manufatti fenici) rappresenta
anchesso la fertilit.
~ 26 ~
~ 27 ~
CANARIE
Terminando il nostro viaggio di fronte agli insediamenti fenici in Marocco,
arriviamo alle Canarie.
Anche in questo arcipelago (a Lanzarote, Gran Canaria e Tenerife) troviamo
oggi molte chiese dedicate alla Nuestra Seora de las Nieves ed in particolare, la
nostra Madonna molto venerata a Las Palmas (Gran Canaria), di cui la
patrona.
Sempre a Gran Canaria, ad Agaete, a soli 30 miglia da Las Palmas, lungo il
porto, chiamato proprio di Las Nieves, abbiamo una chiesa ed un dipinto
dedicato a lei. Il parco archeologico Maipes, ad Agaete, il sito indigeno di
Agaete in cui sono state scoperte circa 700 tombe.
~ 27 ~
~ 28 ~
Possiamo quindi supporre una continuit di culto con quello degli indigeni del
luogo, i Guanches, la cui Dea Chaxiraxi (raffigurata in molte statuette e graffiti)
identificabile qui con Tanit.
~ 28 ~
~ 29 ~
ci fa concludere qui nellAtlantico il nostro viaggio alla ricerca della Dea e della
Madonna della Neve.
BIBLIOGRAFIA
Sabatino Moscati I fenici 1992
Corinne Bonnet I fenici 2010
~ 29 ~
~ 30 ~
Sergio Ribichini, Paolo Xella La religione fenicia e punica in Italia 1994
Maria Rosaria Manunza QUADERNI 24/2013 2013
Pierluigi Montalbano Porti e approdi nuragici in Sardegna 2011
Simonetta Angiolillo, Roberto Sirigu Astarte/Venere Ericina a Cagliari 2009
Giuseppe DAscia Storia dellisola di Ischia 1867
Lorenzo Braccesi Grecit adriatica 2001
Benedetta Rossignoli LAdriatico greco, culti e miti minori 2004
Stefano Magnani Ravenna preromana 2001
Girolamo Zampieri, Beniamino Lavarone Bronzi antichi del Museo archeologico di
Padova 2000
Lorenzo Braccesi, Benedetta Rossignoli Hesperia 10. Studi sulla grecit di occidente.
Vol.10 2000
Peter Bartl Albania sacra: Dizese Alessio 2007
Lorenzo Balduini Storia di tre Madonne 1982
Sandro Caranzano, Miscellanea: La navigazione e i porti etruschi 2011-2012
Mario Torelli Il santuario di Hera a Gravisca 1971
Laura Ricciardi Lacqua degli dei 2003
Anna Maria Moretti Sgubini Veio, Cerveteri, Vulci: citt dEtruria a confronto 2001
J. Paul Getty Museum Thesaurus cultus et rituum antiquorum 2004
Mario Torelli, Concetta Masseri Atlante dei siti archeologici della Toscana, Volume 2
1992
Luca Mercuri, Lucio Fiorini Il mare che univa: Gravisca santuario mediterraneo 2014
Csar Esteban Iberian Sanctuaries 2014
Glenn Markoe Phoenicians 2001
Marilyn R. Bierling The Phoenicians in Spain: An Archaeological Review of the Eighthsixth 2002
Fabio Mora Religione e religioni nelle storie di Erodoto 1986
Jos Carlos Cabrera Prez "Estudio del Medio Natural y Arquelogico en Lanzarote y
Archipilago Chinijo" 2004
Autori vari Congreso de Arqueologa Peninsular. 22-24 Septiembre. Villa Real
(Portugal) 1999
RIFERIMENTI WEB
~ 30 ~
~ 31 ~
provincia.mediocampidano.it (Pabillonis)
quartieremonte.com (Piazza Armerina)
alchimissa.it (Flumendosa)
pierluigimontalbano.blogspot.it (Santa Maria)
comune.terralba.or.it (Arborea)
sistemamuseo.it (Monte Sirai)
famedisud.it (Faro di Capo SantElia, Cagliari Cristiano Cani )
rete.comuni-italiani.it ( Ischia - Giuseppe Greco )
campanianotizie.com ( Torrione Forio DIschia )
turismo.comunecervia.it (Cervia)
visitkorcula.eu (Corzula)
spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Etruschi/Gravisca.html (Gravisca)
artestoriatarquinia.it/1982_Bollettino/5.pdf (Tarquinia)
bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/4_FABBRI.pdf (Vulci)
santafiorawwf.blogspot.it/2009/07/la-chiesa-madonna-delle-nevi.html ( Santa Fiora)
studiahumanitatispaideia.wordpress.com/2013/10/20/pyrgi-e-il-suo-santuario (Pyrgi)
archeo.it (Pyrgi)
mucchioselvaggio.org/FOTO_C5/LA%20MADONNA%20DELLA%20NEVE%20A
%20LACONA/10.pdf ( Isola dElba)
ibiza5sentidos.es (Ibiza)
arqueolugares.blogspot.it (Siviglia)
grancanaria.com/patronato_turismo/Maipes-de-Agaete.46952.0.html (Canarie)
The Phoenicians
~ 31 ~