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SOMMARIG
26 GUERRA SPAZIALE CON LE LINEE INPUT-OUTPUT
Se sul personal ci sono le linee imput-output, possiamo realizzareun'interfac~
cia e programmi quasi fantascientifici. Il calcolatore pud diventare un tester,
un frequenzimetro, un oscilloscopio; oppure si pud pilotare un sinty.
34 FOLO TERMO INTERRUTTORE PLURIUSO
Dalt esperienza diretta di uno sperimentatore: ecco come nasce il eireuito di
uno speciale interruttore sensible alle sovratemperature,
42 PAPPORTO DI ONDE STAZIONARIE? UN ROSMETRO!
Uno strumento uaitissimo in pratica. Teoria e costruzione del misuratore di
‘rapporto delle onde stazionarie. Impedenza 52 ohm, elevata sensibilita
48 _PERUN BUON OTOFONO A CONTROREAZIONE
Lelettronica in aiuto alla medicina con glt amplificatori bassa frequenza mi-
niaturizzati. Feco una scatoletta metallica peril raschino della giacea.
54 TELECOMANDO ULTRASUONI TUTTOFARE
Cisiamo abituati male con le moderne television’ e la pubblicitd ove appaiono
serie infinite di pulsanti per... che cosa? Costruiamto wn telecomando.
60 COME E' SEMPLICE DIVENTARE CINE VIDEO AMATORI
Regista il capo famiglia, prima attrice la mamma, comprimari tutti di casa
basta wna sceneggiatura el telefilm lo facciamonoi. Pur chesiabbiaun video
registratore, la macchina di moda per tanti fantastici us.
66 GIOCHI TELEvisivi VINCE iL MICROPROCESSORE
Ivideogames basati sul! mpiego dimicroprocessorisono piiflessibilidi quelli
a circuit logici standard. La progettazione significa programmazione
Rubriche: 25 Lettere, 74 Novita, 78 Piccoli Annunci
Disegno copertina: Ron Miller
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Der cassette a 4 piste. Comandi i regolazione
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tespulsione eassetta e avanzamento veloce del nastro,
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Frequonea ire 107 we
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Mar. eorantaassorta = Sima
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dove gli oggetti sono pli! antichi. Inoltre, Vazione
discriminatrice variabile TR sopprime la percezione di
Inutil rottami. Il cereatore pud scegliere fra due modi di
operare, con un comando variabile, per determinare con,
precisione il livello discriminante, dall'esclusione di ogni
bassa frequenza VLF dal metallo nel terreno, al rfuto TR
di chiodi, stagnola e stappabarattoll. Tutto cid sopprime i
tempi morti e le delusioni nei falsi ritrovamenti, oltre a
fayorire un maggior numero di scoperte util,
| modelo 990 @ caratterizzato dal pulsante per la sintonia
della memoria automatica il quale da istantaneamente la
rmiglior sensibilita ai punti profondi, permette di effettuare
con facili la variazione della normale esplorazione
basa frequenza (VLF) a qualungue livello desiderato di
discriminazione, Istruzioni dettagliate contenute in ogni
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‘AS(V)=LEFTS(AS(V),H—1)+"X"-+ RIGHTS(AS(V),39-H):RETURN
PRINTCHRS@7}+“G"+CHRS@7+R
PRINTCHRS(27)+"="+ CHRS(32+V)HCHRS(32HXS
PRINTCHRS(27)+CHRS(114)+CHRS(27)+CHRS(123):RETURN,
Sul video vi apparira una fila di zeri
Ora premete il pulsante A-¢ vedrete ap-
parire il numero I cherimarra finché ter-
rete premuto il pulsante, mentre torner
a presentarsilozeroappenalevereteil di-
to, Premete quindi il pulsante Be vedrete
2, conil Cvedrete4;il Dara visualizzare
8, illpulsante El 16, "Fil 32, il G64, infi-
ne l'Hil 128. Secosi non fossecontrollate
icollegamentie rifate la prova. Quando
tutto & OK spostatei deviatori in posizio-
rhe | e premendo i pulsanti numerici ve-
drete apparire sullo schermo lo stesso
‘numero indicato dal pulsante. Anche in
questo caso se qualcosa non andasse per
il giusto verso é necessario controllare i
collegamenti nonché la corretta polarita
dei diodi,
Fatto questo siete pronti a realizzare
programmi utilizzanti le porte di input
output. Come abbiamo detto in prece-
denza le istruzioni Basic relative sono
semplicissime; vediamole in dettaglio.
Nel caso di pulsanti indipendenti (al-
fabetici) usate le seguenti istruzioni:
— Pulsante A: IF PEEK (42961) AND
THEN... eve
— Pulsante B: IF PEBK (42961) AND.
2 THEN... ece
— Pulsante C: IF PEEK (42961) AND
4 THEN... ece
— Pulsante D: IF PEEK (42961) AND
8 THEN... ece
— Pulsante E: IF PEEK (42961) AND
16 THEN... ec,
— Pulsante F: IF PEBK (42961) AND
32 THEN... ec.
— Pulsante G: IF PEBK (42961) AND.
64 THEN... ec.
— Pulsante H: IF PEEK (42961) AND
128 THEN... ec.
Nel caso invece di pulsanti numerici
(da premersi cio’ uno alla volta) usate:
IF PEEK (42961) = X THEN... ece,
dove X €il numero del pulsante
E’ chiaro che dove noi abbiamo indi-
cato™...” dovretemettereleistruzio~
ni isalti che volete ottenere.
A questo punto vienespontanealado-
‘manda: “Quando dovremo usare i pul-
santi nummerici (deviatori in posizione 1)
2COMPUTERS:
€ quando quelli alfabetici (deviatori su
2)? E perché quattro deviatori quando
sarebbe stato Sufficiente un deviatore a
quattro vie?”
Ebbene, per quanto riguarda la prima
domanda useremo i pulsanti alfabetici
nel caso di programmi che prevedono la
contemporaneita degli eventi ad esem-
pio il controllo di un cannoneino che de-
ve poter spararementresisposta.Inque-
sto caso con i pulsanti Be Ccontrollere-
mo lo spostamento a sinistra 0 a destra,
mentre con il pulsante D lo faremo spa
rare, Useremo invece i pulsanti numeri
in cuttiglialtricasi, Per quanto riguarda
la seconda domanda, invece, dobbiamo
dire che la soluzione a deviatori separati
2 quella che permette una mageior fess
bilita infatt, e nelle prossime puntate lo
vedremo meglio, ¢ possibile usare con-
temporaneamente pulsanti numerici ¢
alfabetici, ¢ i deviatori separati permet-
tono di variare il numero di pulsantidel-
Puno o dell’altro tipo.
Conclusione
{n figura 6 trovate il programma di un
‘gioco, Purtroppo non avendo pitispazio
a disposizione siamo costretti, per evita-
re di occupare tuttala rivista con unsolo
articolo, a rimandarne la spiegazione in
dettagtio. Le regole del gioco sono, co-
‘munque, le seguenti:sullo schema appa-
re un campo composto da tanti puntinie
due “serpenti” dicolorediverso iniziano
a muoversi allungandosi sempre pi. La
direzione del “serpente” di sinistra pud
essere variata per mezzo dei pulsanti A,
B, Ce Dmentre quella del “serpente” di
destra per mezzo dei pulsanti E, F,GeH.
Due giocatori partecipano a questo gio-
coe, comandando un "serpente” atesta,
cercano di “‘chiudere” Pavversario 0 di
farlo sbattere, Ovviamente i “serpento-
ni possono andare solo dove sono indi-
ati puntini enon possono sovrapporsi,
pena la sconfitta
Non perdete quindi i prossimi numeri
perché, oltrea quantoannunciato sopra,
abbiamo in serbo per voi grandi sorpre-
se,altriprogramminieaddirittura un'in-
terfaccia musicale, molto semplice, che
vipermettera di farsuonare il computer,
disonorizzare ivostri programmieaddi-
rittura di far comporre melodieal nostro
personal,
LE GUERRE
SPAZIALI
SU “SCIENZA 81”
Dunque abbiamo visto, almeno sul nostro personal computer, come sia
possibile utilizzare le linee di input output per controllare sul video even-
tuali giochi di movimento. Come accennato, avremo modo di vedere pros-
simamente numerosi giochi. Si é parlato anche di space invaders e della
possibilita dieffettuare simulazioni dibattaglie spaziali...Ma quanto que-
ste sono fiction o realta? O piiicorrettamente,sipud parlarediguerrespa-
ziali reali? Purtroppo sembra di si. Quali imezzi, le armi, i teatridibatta-
glia?
Proviamo a leggere insieme 'ottimo articolo Guerre Spaziali, di R.G.
‘Toth recentemente apparso sulla nuova rivista italiana Scienza 81
da E, De Rosa peril Gruppo Editoriale Fabbri (da Scienza 81éstatatratta
illustrazione della nostra copertina, autore Ron Miller). Ecco, immagi-
ati ma terribilmente documentati, gli scenari delle possibili future guerre
spaziali: satelliti armati di laser, robot telecomandati con cannoni a fasci
di particelle, sistemi automatici di cattura e di disintegrazione... Gia spe-
rimentati cannon laser con potenze di milioni diwatt, anti missili, Sembra
che I'Urss lasci orbitare satelliti armati con ordigni nucleari. Gli Usa svi-
Iuppano i sistemi antisatellite, anche con missili ad autoguida da lan
da aerei X15. Si detto anche tanto sui possibili usi militari dello Space
Shuttle. Qualcosa di vero c’é di certo. Ah, gli wom perché
non ci lasciano solo giocare?!
clicola della vista Scienza 8111
petodico, mens, ¢Pedizione
latina di Sience 81, una delle pi
igise rvs scentiiche
PoetryAPPLICAZIONI
EOLO ELETTRONICO
TERMO INTERRUTTORE PLURIUSODall'esperienza diretta di uno sperimentatore: ecco come
nasce il circuito di uno speciale interruttore sensibile alle
sovratemperature. Da usare magari per proteggere
costosi amplificatori, sistemi domestici, piccoli impianti
in negozi o laboratori. Qualche circuito integrato e poche
saldature per una basetta subito pronta
icordo come fos oggi il gor
R ‘toineuim ccs aspenmentarei
primo amplicatoredipotenrachefose
Tnteramente seit dalle mie man. L's
Ia produzione di aloreche, come tisa-
termi eroinprecedena pres la riga
tmunte og finaleconappropiatids-
paton, Lacapacitdrafrecdamento
Hostcaleol feria unsacc ditaelle
del mio dito indice sinistro ¢ con questo
sfiorai i quattro dissipatori termici che
cerano ovviamente stati montati sui quat-
tro finali di potenza.
Chiusi ed avvitaiileoperchio conilso-
lito cacciavite cercafase che da un po' di
tempo vagava nei taschini delle mie ca~
Ero felice, Nel chiuso del mio micro-
scopico laboratorio avevo avuto confer-
ma che-lamplificatore in questione
avrebbe funzionato.
Nonostante questo non dovevo perd
¢ di formulari che avrebbero fatto star
male la buon'anima di Einstein, Alla fi-
ne, pero, questa assurda pignoleria (ca-
ratteristica degli sperimentatori inerba)
sembrava essere premiata,
[ quattro transistors finali erano li,
sotto i miei occhi, montati sul circuito
stampato che sembravail pit bello ditut-
tala mia carriera,
Rammento ancora il contenitore dal
frontale satinato che aveva portato via
parecchio tempo della mia giovinezza
Prima di rinchiudere il tutto con il co-
perchio del contenitore baciai la punta
dimenticare che la vera prova di funzio-
namento si avrebbe avuta adesso.
Collegai Ventrata dell'amplificatore
con uscita del mio giradischi dopodiché
diedi il via alla prova,
Sul piatto girava il disco di musica
classica che riproduceva le quattro sta-
gioni del notocompositore veneto Anto-
rio Vivaldi, Quando dalle casse acusti-
che, collegate all'amplificatore, usciro-
xno le prime, limpidissime note del primo
‘movimento della primavera feci unsalto
di venti centimetri di gioiaemiavviaico-
‘me un pazzo verso la casa della mia ra-
35RADIO ELETTRONICA
gazza di allora per informarla che aveva
cos persola scommessa che verteva sulla
mia capacita o meno di realizzare am-
piificatore sopracitato.
Non & il caso di dire che conseguenze
portava 'aver persolascommessaanche
se, data la giovane eta, non sara difficile
indovinare.
Quando arrivammo sul luogo dell’e-
sperimento il disco era oramai alla finee
si sarebbe dovuto sentire il terzo mo
‘mento dellestate ¢ cio’ il bellissimo pez~
zo del “tempo impetuosod’estate”. Pur
‘troppo dalle casse useivano solo suoni
guiturali per non parlare dei versac
strani che, sempre dalle casse, amplifi-
catore faceva a me, il suo creatore.
Dopo aver convinto (¢ rassicurato) la
ragazza che cid era dovuto al disco logo-
ro la rimandai donde era venuta.
Quando fu uscita incominciai a pren-
dermi a sberle davanti ad uno specchio
sino a che (col viso gonfio) non mi decisi
a cercare di capire cos'era avvenuto.
La spiegazione ebbi quando aprii
coperchio del contenitore. In quel mo-
‘mento sentii una ventata d’aria bollente
ustionarmi il viso al punto che dovetti
andare in bagno ad inumidirmi lafaccia
che oltreadesserelivida era oraanchese-
miustionata.
Fu cosiche capii una volta per sempre
che anche la migliore aletta di raffredda-
‘mento non sarebbe servita a nulla senon
= microamperometro cavarte
C= 10,000 pF Roane, (provate a ricavarla da soli)
Non mostratevi troppo insofferenti
sulle formule, dopo tutto la radio non
funziona per caso (...0 si?)
46Un mondo
di fatti,
di idee,
di cose,
di barche,
di pesci,...
mondo~==
sommerso
La rivista internazionale del mare
diretta da Franco Capodarte.
La rivista che segna la rotta,
che racconta i fondali,
che dice come dove e quando trovare il
sole, il vento, il pesce, l'ormeggio,
Falloggio, il carburante.
E il resto che serve.
Mondo Sommerso
guida di mare
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1 anno: lire 27.000, estero lire 35.000
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Tel. (02) 50951 - Telex 311321BASSA FREQUENZA
PER UN BUON OTOFONO
A FORTISSIMA CONTROREAZIONE
di MARCO PAGANIL’elettronica in aiuto alla medicina con gli amplificatori
bassa frequenza miniaturizzati. Ecco una scatoletta
metallica che puo essere portata nel taschino della
giacca del nonno e risolvere forse un problema
In pratica qualche stadio audio a forte sensibilitae con
pochi componenti
apita a tut) di avere un nom
Cro ordoo nazar che &talmente
meno ripetendole re volte
Lesoene, come
—Nonno, passamiil sl
ae) Chi sarebbe un maial?
— Mano, ti ho dettodi passarmiil sa-
.risultano tragico-
le
— Se sono caduto dalle scale?
Nonnooo! Passami il saleee, per
favore!!
— Come??No, non misono fattoma-
le,
E via di seguito.
Certo, di queste cose siamo abituati a
ridere, considerandote delle situazioni
umoristiche molto divertenti; persino gli
autori di barzellette senesonoserviti per
le loro vignette.
Questo perd dalla parte dichi ci sente,
cioe di chi ha le orecchie buone.
Se invece consideriamo la questione
dalla parte opposta, quella dk odei
deboli d'udito in genere, il fenomeno
umoristico della sordita acquista un si-
gnificato di problema sociale, cio’ di-
venta un impedimento a rapport sociali
normali con conseguente frustrazione
cell individuo matato.
Per owiarea tale graveinconveniente,
Felettronica, regina del nostro tempo,
viene in aiuto alla medicinacreandoico-
siddetti “otofoni”,
Essi nascono, si puo dire, insieme ai
transistors, in quanto, prima della nasci-
ta dei semiconduttori, realizzare un oto-
fono era possibile solo in teoria, Infatti,
la caratteristica fondamentale di queste
protesi acustiche é la trasportabilita, os-
sia lo scarso ingombro.
‘Al tempo delle valvole un otofono sa-
rebbe diventato come minimo una vali-
getta, senza contare la necessita di un ali-
mentazione ad alto wattaggio, il che ri=
chiedeva pesanti nonché ingombranti
accumulatori. Insomma, era meglio te-
star sordi
‘Nel dopoguerra, con 'avventodei pri-
0RADIO ELETTRONICA
CIRCUITAZIONE E COMPONENTI
mi timidi transistors, | gloriosi OC ¢
compagni, lemaggioriindustriecuropee
di lettronica, cominciarono a gareggia-
re nella costruzione delle prime protesi
zcustiche
Uno dei primi modelli europei di oto
fono fu il “Wendton 540", che ancora
‘oggi viene utilizzato, ma che, inevitabil-
mente, con il progresso della tecnica,
stato soppiantato da nuovie pit perf
Zionati modell L'areaieo Wendton era
realizzatoconunOC70e re OC 71 efun-
ionava con una pila da tre voltsilsuoin-
gombro era ridotto al minimo, come si
vede. Quantoaguadagno,essoeraabba-
stanza elevato (citca 80 decibel), ma pre-
sentava V'inconveniente di produrre un
altrettanto elevato fruscio di fondo.
Successivamentei transistors dellase-
rie OC sono statisostituitidaipitiefficaci
ACecompagni, sempreal germanio; pit
direcente gli otofoni sono statirealizzati
utilizzando semiconduttori_ al silicio
quali i BFY e i piii comuni BC.
Ovviamente gli otofoni “ultimo gei-
do” sono quelli costruiti con circuitiin-
tegrati pid o meno sofisticati, che per-
mettono di eliminare quasi del tutto il
fruscio di fondo e permettono diesaltare
al massimo l’amplificazione acustica.
Quanto alla banda passante, valea dire
lo spettso di frequenze che “passano”
nell'amplificatore degli otofoni, vengo-
no usatieriteri gia adoperati nel campo
telefonico.
Per essere pitiprecisi, la banda passan-
te viene ristretta a frequenze intermedie,
climinando sia quelle troppo basse sia
quelle troppo acute. In tal modoavviene
certamente una lieve distorsione della
voce, ma dato che l'informazione audio
fondamentale perviene lostessoall'auri-
colare, si preferisce “pagare” questa di-
storsione in cambio di un segnale pid pu-
lito. Limitando la banda passante si ot-
tiene infattila riduzione dei disturbiedei
rumori rosa (leggi: fruscio di fondo).
‘Tanto per concludere con un esempio,
iremo che, uno degli ultimi modelli di
cotofono, il “GS-Entwick” di produzio-
ne tedesca, presenta una banda passante
che va da $50a 9000 Hertz; vengono cio®
fortemente attenuate le frequenze basse
IL MONTAGGIO PRATICO
COMPONENTI
AB HR
Ri = 184,172
R= 1000,1/2W
Ry = 10k0,1/2W
C= 1uF
Cr = 10pF elettr.
Cy = 104Felettr.
T = .BC301
Ic = 741
Aur = A+ 8dm
Pila = 9V
© quelle acute. L'amplificatore lascia
passare solo una banda audio interme-
dia con i vantaggi accennati sopra,
lI nostro otofono
Abbiamo dimenticato di dire che cos'e
tun otofono. Tuttavia siamo pitt che con-
vinti che tutti lettori principianti com-
presi, sappiano gia che una protesi acu-
stica altro non &se non un amplificatore
di bassa frequenza. L'unica differenza
con un normale amplificatore @ che gli
otofoni sono caratterizzati da stadi for-
temente controreazionati, adatti per ot-
tenere una forte sensibilita con un basso
‘numero di componenti. Questo, come si
2 detto, & importante per realizzare pro-
tesi acustiche a basso ingombro.
50BASSA FREQUENZA
Normalmente un otofono é costituito
da una scatoletia metallica o plasticache
siporta nel taschino della giacca o,chesi
fissa sul risvolto della stessa nel caso che
sia poco ingombrante. Dentro la scato-
Tetta é contenuto generalmenteil micro-
fono insieme all'amplificatore calla pila
alimentatrice. A volte @ il microfono
stesso ad essere fissato sul risvolto della
iacca; in questo caso esso viene collega-
toall'ingresso dell’amplificatoretramite
cavetto schermato, L’uscita dell’otofo~
‘no & quasi sempre costituita dal tradizio-
nale auricolare. Dico “quasi” sempre
perché, recentemente, graziesoprattutto
alle moderne tecniche di integrazione,
vengono realizzati otofoni a corpo uni-
co, che si fissano dietro o dentro Torec-
chio; in tal modo inconveniente dei fli
svolazzanti viene eliminato per sempre,
rendendo 'otofono funzionale ma poco
ingombrante.
Era nostra pit fervida intenzione rea-
lizzare unapparecchio ditalefatcura,ma
con nostro grande rammarico ci siamo
resi conto dellaassolutaiirreperibilita dei
rmierofoni e degli auricolariin miniatura
che ci servivano. Volendo evitare degli
inconvenienti e delle delusioni ai nostri
lettori, abbiamo fatto qualche passo in-
dietro, realizzando una protesi acustica
secondo il principio degl otofonia tran-
sitors, L’ascolto @ ottenuto cio? con il
classico ma reperibileauricolare,mentee
amplificatore é contenuto in unagepa-
rata scatoletta metallica, da portate nel
taschino
Tuttavia il nostro presenta un'apprez-
zabileinnovazionerispetioagliotofonia
transitor: 'uso di un circuito integrato.
‘Questo componente, di concezione
abbastanza recente, non é altro che un
amplificatore operazionale, il quale, co-
me vedremo, viene fatto lavorare all'e-
stiemo delle ste possibilif In questo
modo si ottiene un'elevatissima sensibi-
lithe tale integrato pud egregiamenteso-
stitute glstad preampiftatori dei nor
mali otofoni, composti di solito da tre o
‘quattro stadia transistor.
Di seguito all'amplificatore integrato
troviamo uno stadio a transistor di me-
fa potenza, adatto a pilotare il trasdut-
thre acustico,affidché le correntid'usci-
ta possano trasformarsiin suoni.
Lo stadio, che chiameremo di“poten-
za, stato studiato in modo da dare il
‘massimo rendimenta ¢ nello stesso tem-
po la massima stabilita di funzionamen-
to in rapporto alle variazioni dicorrente
edi temperatura,
I trasduttori acustici
Generalmente, i trasduttori acustici ap-
plicatiallingresso degli otofonisonoco-
stituiti da microfoni magnetici, con im-
pedenza che varia dai 500 agli 8000ohm.
Anche gliauricolarid’uscitasonodisoli-
to di tipo magnetico ela loro impedenza
€ pure altrettanto variabile.
Nel nostro caso, abbiamo usato inin-
sgresso un altoparlante miniatura da 8
‘ohm, il quale, pur non consentendo un
corretto adattamento di impedenza,
Tunziona egregiamente. Il diametro di
tale altoparlante si aggira intorno ai
quattro centimetri, praticamente il pit
piccolo che esista in commercio. Duran-
telasperimentazione, tuttavia, abbiamo
notato che i miglioririsultati siottengo-
‘no con altoparlanti con diametro mag-
giore (dai Semin poi). Se non avete pro-
blemi di spazio vi consigtiamo di abbon-
dare pure neldiametro dell altoparlante,
ricordando, che i trasduttori a piccolo
diametro rivelano meglio le frequenze
acute; quelli a diametro grande (per es.:
st
witRADIO ELETTRONICA
15 om.) funzionano meglio con le free
quenze acustiche basse.
La tensione generata dalle vibrazioni
del cono de! also microfono viene appl
cata allamplificatore tramite un con-
densatore da 100 KpF.
II segnale, amplificato, lo si itrova
sullemettitore deltransistoreattraversa
poi il trasdutore d'uscita; come abbi
‘mo gia detto in precedenza, levibrazioni
sonore, ingigantite dai due stad, vengo-
no rivelate da un comune auricotare
Funzionamento
dell'apparecchio
La descrizione dellapparcechio & cosa
‘molto semplice in quanto esso é compo-
sto da sezioni elementarissime, al limite
della semplicita. Questo non per realiz=
zareil soto circuito da principiante, ma
per ridurtealminimoledimensionidiin-
‘gombro dell’otofono, in modo da poter
essereinseritocomodamente nun micro
contenitore per far posto allaindispen-
sabile pila di alimentazione. Abbiamo
Cioé eliminato tutti quei componenti e
tutte quelleaffinatezze cireuitaliche ab-
biamo ritenuto non indispensabili.
Ii primo stadio composto dal comu-
nissimo integrato 741, costruito da nu-
merose ditteamericane ed europee. Tale
Imultipede & notevolmente versatile, in
quanto trova una miriade di applicazio-
ni elettroniche: dagli amplificatori in
continua a quelli in alternata; dai som-
‘matori analogici ai voltmetrielettronici.
Dato che la circuiteria @ clementare,
abbiamo pitt spazio a disposizione del
solito ¢ possiamo soffermarci un po’ di
pitt sui concetti teorici di funzionamen-
to.
‘amplificatore operazionale bessen-
zialmente un amplificatore differenziale
ad clevatissimo guadagno. parte iter-
‘minali previsti perleconnessioniversola
‘massa ele alimentazioni, che in generale
sono simmetriche (non perd nel nostro
caso), si possono distinguere due ingres-
si, indicati con+ (ingresso non inverten-
te rispetto alla uscita) e con — (ingresso
invertente tispettoall uscita). Inoltreab-
biamo il terminale relativo al uscita,
I segnale di uscita dipende, in prima
approssimazione, dal segnale presente
sugli ingressi, secondo la relazione:
w= Av) a
dove A éil guadagno dell'amplificatore,
v' la tensione applicata allingresso non
invertente ¢ v" la tensione applicata al-
ingresso invertente.
In linea di principio si pud dire che le
caratteristiche di un certo operazionale
sono tanto migliori quanto pid A égran-
de © quanto meno A dipende dalla fre-
quenza, dalla temperatura, dal punto di
lavoro,
Le caratteristiche fondamentali di un
operazionale, oltrea quelle elencate, ov-
vero elevatissimo guadagno, sono quelle
di presentare una elevatissima impeden-
zad’ingresso, al fine di assorbirelamini-
‘ma potenza possibile, teoricamente nul-
la, ed una bassissima impedenza di usei-
ta, teoricamente nulla, in modo da forni-
re la massima corrente possibile.
In realta, perd, un operazionale non
presenta mai queste caratteristiche,
La tipica configurazione diimpiego di
un operazionale é rappresentata in figu-
ra, Siha una resistenza Rs, detta “di sor-
gente”, collegata trail segnale e 'ingres-
so invertente ed una resistenza Rf, detta
“di reazione™, collegata tra uscita e in
_gresso invertente dello stesso operazio-
nale,
11 calcolo della risposta det circuito,
cioé della tensione di uscita in funzione
di quella di entrata si pud fare come se-
ue,
E* noto che la somma delle correnti
che entrano in un nododeveessere ugua-
Je alla somma delle correnti che escono
da tale nodo.
Applicando tale principio (Equazione
ai nodi di Kirchof)all’ingresso dell’ope-
rarionale, si pud serivere:
Is=lin +f 2
dove Hin# la corrente che scorre tra idue
ingressi +e —dell’operazionale,selare-
sistenza di ingresso, come accade, none
infinita
Applicandola legge di ohm perciascu-
na delle correnti si puo scrivere
WV vo vn
— — 9
Rs Rin RE
Ricordando la formula (1) si pud serivere:
wus-Av a
Come si vedeil valorediV" ésparito,da-
to che, nel nostro esempio, Vingresso + &
collegato a massa quindi V' = O volt
Ricavando V* dalla formula (4) esosti-
twendola nella (3) si ottiene infine un lega~
‘me tra Fingresso Vs e Puscita Vur
vo
ye
A
Sostituendo ed effettuando ivaripassag-
gisiottiene:
RE
Vs — x
Rs.
vu
2BASSA FREQUENZA
( Rr x)
14
Rs Rin
Se ilvalore del guadagnoé sufficiente-
mente elevato il termine tra parentesiva~
lecirca 1, percutlaespressione preceden-
te si semplifica ed assume la forma se-
uente:
RE
vu
Vs:
Bs
che mostra come il guadagno del circuito di-
pende SOLO dal rapportotraledueresisten-
ze di reazione Rf ¢ di sorgente Rs.
“Tale espressione pud essere generalizata
‘nel caso in cui i utilizzino impedenze qual-
sigs al posto delle resistenze; in tal caso T'e~
spfessione, pur restando invariata, si scrive
a
Vs —
Zs
Ritorniamo finalmente al nostro oto-
fono.
Il circuito teorico della figura n. 1 é
pressoché identico allo stadio preampli-
ficatore del nostro apparecchio. Solo
che, come si pub notare,al posto della re-
sistenza di sorgente Rs abbiamo un con-
densatore, la cui reattanza capacitativa
corrisponde in pratica ad una resistenza.
RI costituisce la resistenza di reazione.
In questo caso lintegrato 741 viene
fatto funzionare esclusivamente inalter-
rata, dato che sono stati eliminate tutte
Tepolarizzazioni in continua, che disoli-
to vengono realizzate tramite resistori
collegatial polo positive di alimentazio-
ne, Tale esclusione & divenuta possibile
constatando che, pur lasciando questi
resistori collegati al positivo, come si &
soliti fare, non abbiamo ottenuto alcun
aumento nell’amplificazionestessa. L’u-
nico collegamento al “pit” della batte-
ria, rimane quello dell’alimentazione.
AncheT'alimentazionestessa noné duale
‘come al solito (es. +90 —9) maéottenu-
tasoltantoconun’unica batteriada nove
volt.
‘Come é stato affermato prima, il gua-
dagno di un amplificatore operazionale
dipende esclusivamente dal rapportotra
Rfed Rs. Di conseguenza, se noiaumen-
tiamo il valore di Rfo diminuiamo quel-
lo di Rs abbiamo un incremento di am-
plificazione,
vw
Bisogna dunque fare in modo da ren-
dere Rs la pitt piccola possibile ed RF Ta
pit grande possibile. Nel nostrocaso, Rs
(cio’ Xe, la reattanza capacitativa)é va-
riabile al variare della frequenza in in-
gresso. Mediamente, cio® ad una fre~
quenza di 1000 Hz, Xe vale circa 1600
ohm. Per la resistenza di reazione, inve~
ce,abbiamo utilizzatounresistorediben
18 Mohm. Lo stadio, come si pub facil-
mente dedurre, presenta un amplifica-
zione clevatissimaelavora,sipud dire, al
limite delle sue possbilita
Peraumentareulteriormenteil guada-
{gnosipotra sostituireC conunconden-
satore di capacita piiielevata (es.: UF).
In tal caso la reattanza capacitativa di
rminuira lteriormente e migliorera ile
sponso dell'amplificatore alle basse fre-
quence.
‘Una volta che il segnale BF sia stato
(cerribilmente) amplificato da [C1 esce
dal piedino 6 dello stesso etramite ilcon-
ensatore di accoppiamento C2 giunge
alla base del transistor dimedia potenza,
il BC 300, sostituibile dal pit economico
BC301 oancormegliodal “vecchioame-
ricano” 2n 171. L'uso diun transistordi
media potenza si spiega col fatto che,
transistor di minor potenza come il BC
108 oil BC 109sisurriscaldano duranteil
funzionamento. Cid dipende dal basso
valore di R2(100 ohm), che licostringea
Javorare in un regime di corrente molto
vieino al loro valore massimo. E” stata
insomma una scelta dettata dalla pru-
denza, quella di usare i “media poten-
2a", ma ribadiamo che, chi volesse, pud
inserire lo stesso i succitati BC.
La resistenza R3 costtuiscela contro-
reazione dello stadio del transistor; essa
fain modo che 'amplificazione manten-
ga valori costanti, indipendentemente
dalle variazioni di temperatura o dicor-
rente dbase. Vediamo come.
‘Supponiamo cheil segnale provenien-
te dall IC siaelevato eche di conseguen-
za anche la corrente base emettitore sia
sostenuta.
Tn questo caso la tensione collettore-
emetitore si abbassa.
Ora, siccome la polarizzazione dibase
del transistor dipende proprio da tale
tensione, al diminuire di Vee diminuisce
la corrente di base. Ulteriore conseguen-
za diquesto fatto: diminuisce lacorrente
di collettore e aumenta al contrario la
tensione Vee, la quale siriporta al valore
fissato. Eeco avvenuta la controreazio-
1segnale potra essereascoltato,come
gid siedetto, per mezzodiunauricolare
Per meglio apprezzare la straordinaria
sensibilita dell'otofono che vi proponia-
mo, potete provare ad ascoltarlo anche
con una cuttia della medesima impeden-
za dell'auricolare (4-8 ohm).
Pensate, potrete ascoltare persino il
rumore del respiro! Ogni pit piccola
brazione visembreré assurdamenteingi-
gantitae ipilipiccolirumoriancheque!-
liche di solito non si notano produrran-
no un fracasso da quarta dimensione.
Non stiamo esagerando! L'importante
perd @ che la pila sia nuovissima.
Passando invecesull’auricolare, glief-
fettidell'amplificazione sono un po’ me-
zo incisivi ma altrettanto validi, Questo
perché, con 'auricolare, T'isolamento
acustico dai suoni ambientali non & cost
perfetto come quando cisiinfilaunacuf-
fia,
li montaggio
‘Sul montaggio non c’é granché da dire,
Realizzata come al solito la serie di pi-
ste ramate necessarie, servendosi del-
apposito pennarello, siprowedera suc
cessivamente ad incidere con lacido il
rame eccedente,
Forate le connessioni con una punta
da trapano di | mm potete procedere in
seguito al montaggio dei component
Montateletreresistenze. Perridurrele
dimensioni di ingombro, Rl ed R3 pos-
sono essere da '/+di watt. R2invece do-
vra essere di almeno '/2 watt
Trre condensatori devonoesseremon-
tati successivamente; C2 e C3 sono elet-
trolitici, quindi attenti alla polarita
Montate il transistor ¢ l'integrato. Se
volete ridurre'ingombro potete monta-
reTC Isenzalo zoccolo, maattenzioneal
calore eccessivo; usate preferibilmente
saldatori da 15-25 W.
Inserite il tutto, pila compresa, in un
contenitore metallico, entro cui trovera
posto anche laltoparlante-microfono.
Il contenitore deve essere metallico
abbiamo detto; questo per evitare che
Totofono si trasformi in un ricevitore
multibanda. Questo pud succedere so-
prattutto se il microfono viene collocato
esternamente al contenitore e collegato
senza cavetto schermato.ROBOTICA
TELECOMANDO ULTRASUONI
PROPRIO TUTTOFARECi siamo abituati male con le moderne televisioni e la
pubblicita ove appaiono serie infinite di pulsanti per...
che cosa? Perché non proviamo a realizzare un
minitelecomando per accendere o spegnere a distanza
luci di casa, radio, stufa, condizionatore d’aria.
Un circuito semplice e assolutamente sicuro.
n progetto di facile realizzazione
per lo sperimentatore, di modica
spesa ¢ molto miniaturizzato, per tele-
comandare a distanza il televisore o
qualunque altra apparecchiatura elet-
ttica 0 elettronica.
E* un oggettino, ormai diffusissimo
e di sicuro funzionamento che pud co-
modamente, ¢ senza fastidio, starvi in
mano e che vi permettera, ad esempio,
quando siete con la vostra ragazza, di
azionare il giradischi, non visti, senza
che altri oltre a voi
eal vostro cane (&
ad ultrasuonil),
corga.
La vostra
ragazza non
si accorgera, per
dire, che avrete fatto
partire Albinoni, Chopin
o Kat Jarrett e rimarra stupita per il
piccolo prodigio 0, apparente, gioco di
prestigio, O, in altro caso, la sera, presi
dal sonno, é gradevole non doversi al-
zare dal letto per spegnere televisore 0
sgiradischi: bastera infatti una leggera
pressione sul pulsante che avrete molle-
‘mente adagiato sul comodino (e che oc-
cupera certamente meno spazio della
vostra radiosveglia) ¢ sarete accoceo-
lati pigramente senza scosse tra le
braccia di Morteo.
La descrizione
Quello che proponiamo é un progetto
di telecomando ad ultrasuoni in grado
di attivare a dodici metsi di distanza,
come detto, qualsiasi apparecchiatura
elettrica © elettronica. Ma la caratte-
ristica che ci ha spinto a far conoscere
questo circuito é un’altra: supponiamo
di voler comandare a distanza un televi=
sore, per farlo, basta premere per un
attimo il pulsante del trasmettitore, cid
provochera lo scatto del
relé ¢ il televisore
inizierd a fan-
spegnera
fino a quan-
do non si pre-
mera nuovamente il
pulsante di comando del trasmettitore.
‘Questa caratteristca, oltre che richiede-
re poca energia, dato che il trasmetti-
tore entra in funzione per brevi istanti (e
in tempi di risparmio energetico non &
questa cosa da poco), permette di mi-
niaturizeare molto il trasmettitore stes-
so che éalimentato da una normale pila
da 9V per radio tascabili che da un’au-
tonomia di circa un anno,
‘Ma vediamo come funziona iniziando
ad esaminareil circuito elettrico del rice-
55RADIO ELETTRONICA
IL TRASMETTITORE
vitore che, a prima vista, pud sembrare
complicato perché utilizza ben 8 porte
NAND ed @ invece semplice perché que-
ste sono contenute in due circuiti inte-
grati CD 40 11. SitrattadiC-MOSmolto
comuni e di basso costo, uno dei quali
viene utlizzato in modo un po" insolito.
Il segnale ultrasonico captato dal mi-
crofonoéapplicatodirettamentealla ba-
se transistore T1 e che lo preamplifica.
Fin qui tutto normale anchese manca
il condensatore che di solito viene inter-
posto trail microfonoelabasedel TI che
@ perd inutile dato che il trasduttore édi
tipo ceramico e possiede un’alta impe-
denza. Sul collettore det T1 troviamo il
segnale ultrasonico amplificato, ma an-
cora troppo debole. Occorrono percid
altri stadi che si potrebbero realizzare
IL RICEVITORE
con tre transistori, ma questa soluzione
oltre ad essere poco economica (tretran-
sistori costano pitt di un CD-4011),8an-
che banale ecomplicata. Infatti, per ogni
transistore, ci vorrebbero inoltre due re-
sistenze ed un condensatore, Vediamo
altra soluzione: ogni circuito interno (j
4011 ne contengono 4)écostituito essen-
zialmente da due transistori MOS tra lo-
ro complementari, ragion per cui basta
collegare tra le entratee le uscite diunin-
vertitore C-MOS (nel nostro circuito gli
invertitori sono stati realizzati collegan-
do le due entrate di ogni porta NAND)
una resistenza di elevatissimo valore, da
10M ohm in su. In questo modo il C-
‘MOS diventa un amplificatore linearein
classe A.
Come si polarizza da sé questostadio?
COMPONENTI TX
RI = 12Kohm
R2 = 5 Kohm trimmer
Cl = 10uF 12 VL 2
C2 = 14k
IC = NESSS
AP = EFRRCB 40K2
La risposta sta nel puntodibilanciamen-
to '/2V. Il resistore forma un circuito di
ritorno ditetto c.c. dail'uscita all’entra-
ta, Ogni tendenza deli’uscita a portarsi
alta 0 bassa viene rinnovata in entrata e
V'amplificatore corregge automatica-
mente questaderiva. Lostadio stabilizza
cosi la sua polarizzazione con 'uscitaal-
lo stesso potenziale della soglia dibilan-
ciamento d’entrata; poiché quest'ultima
non assorbe una corrente apprezzabile,
hon c’é caduta di tensione, percid si pos-
sono usare resistenze di elevato valore
Scoraapplichiamo, permezzodiuncon-
densatore, un segnale allentrata, lo ri:
troveremo amplificato sull'uscita; colle
gando in serie pit invertitori si ottengo-
no amplificatori dai guadagni elevatissi-
mi, La tensione in uscita aumenta,
L.,
I
Da Hay
%.
be.
REE
2
58ROBOTICA
CIRCUITO DEL TX
Nel nostro cireuito ben trediquestiso-
no collegatiin serie(oltreal transistor
che & necessario perché tre invertitori
non danno una grande sensibilitiecolle-
gandone di pit cil pericolo che tutto
oscilli). Aluscita del terzo NAND ab-
biamo cost i nostri ultrasuoni che hanno
un’ampiezza di circa 10 V,cheanoi non
importa risultino molto distorti, perché
devono semplicemente comandare un
relé. Quifinisce anche la parte analogica
del ricevitore. Ilsegnale ultrasonico,am-
plificato attraverso il diodo D Lela resi-
stenza R 10, porta ad uno entrata det
quarto invertitore (il condensatore C 1
rendeil ricevitore insensibileai disturbi),
Jacui uscita siportada livello 10. Que-
st'impulso negativo viene applicato ad
unaltro circuito interessante. Si trattadi
CIRCUITO DEL RX
tun flip-flop tipo T.
Per capire il funzionamento, suppo-
rniamo di liminare le resistenze R3¢R 4
cicondensatori C2eC 3,ottenendocosi
un flip-flop tipo R-Snel qualeiterminali
11 e 10 rappresentano le uscite ¢ gli in-
gressi [3 e8leentratediSETe RESET. Si
ricordi che non collegando le entrate 8e
13 queste vengono portate a livello alto
da R le R 2, Applicando all'ingresso di
SET (terminale 13) si otterra sull'uscita
11 e anche sul terminale 9 uno stato 0.
Anche quando lingresso tornera alle
condizioni d’origine, Puscita IT resterda
0, Per ricondurla a Tsara sufficiente ap-
plicare un impulso negativo al terminale
8. Sc ora ricolleghiamo i componenticli~
minati, abbiamoil nostro flip-flop tipo T
cche sidifferenzia dall’S-R per la presenza
di un solo ingresso favente capo al punto
in comune dei condensatoriC 2eC 3. Ad
‘ogni impulso applicato, Puscita |] cam-
bia stato, sesitrovacioéa I vaa Qe vice-
versa. Non é possibile perd prelevare:
rettamente dal piedino 1 ilsegnale dipi-
lotaggio pet T2perché la bassaimpeden-
za di quest’ultimo renderebbe critico il
funzionamento del flip-flop. Per evitar-
To, il segnale stesso viene prelevato tra-
mite due porte NAND; nesarebbe basta-
ta anche una sola, ma, in questo caso,
Valtra resterebbe inutilizzata dato che
‘ogni CD 4011 ne contiene 4,
‘A questo punto la descrizione del rc
vitore é pressoche finita; il T2pilotailre-
lémentre D | eD 2proteggono il circui-
to:il primo dalleinversioni di polarita eit
secondo dalle correnti inverse del relé:il
87RADIO ELETTRONICA
58
RI - 100KQ
R2 - 100KQ
R3 - IMO
Ra - 1MQ
RS - 10KQ
R6 - 10MQ
RT - 33MQ
RB - 8,2KQ
R9- 19MQ
RIO - 150KQ
RX COMPONENTI
1/4di WATT
Cl - 100NF
C2 - 100NF
C3 - 100 NF
C4 - 10NF
C5 - 100HF 16 V. EL.
Ici - cD 4011
1C2 - CD 4011
Th - BC 108-148
12 - 2NI7IL
RELE’ A 12 VOLT
AP - EFR-RSB 40 K2
condensatore C 5 serve come filtro, Esa-
‘miniamo ora in particolare il trasmetti-
tore, Il circuito &di tipo classico.
Impiega l'integrato NESS che per-
‘mette di utilizzare solo quattro compo-
nenti esterni escluso il trasmettitore. Si
ottiene cosi una piccola, ma potente sor-
gente di ultrasuoni. L’assimilatore sire-
gola quasi dasolo nella frequenza giusta,
ma per ottenere il massimorendimento’
necessario regolare il trimmer R 2.
In conclusione
La costruzione dei due circuiti non pre-
senta problemi particolari; basta seguire
i disegni e fare attenzione all'inserzione
degli integrati cercando di non sealdarli
troppo durante la saldatura specialmen-
on =
tei 4011 mentre il $55 & pressoché indi-
struttibile
Per alimentare il ricevitore occorre
tensione continua compresa tra 9 € 13;
Vassorbimento di corrente é di circa 8
mA, a riposo, mentre sale a circa SOmA
con il relé eccitato. Per il trasmettitore é
piit che sufficiente una pila da9 V perra~
dio tascabili sesihacuradiinterporretra
questa e il circuito elettrico un pulsante
1 collaudo é semplicissimo: sidia ten-
sione al ricevitore (il relé pud rimanere
diseccitato ono)quindi puntareil micro-
fono del trasmettitore verso quellodelri-
cevitore e premere il pulsante(ilrelédeve
cambiare stato) poi allontanarsi fino ad
una distanza massima di circa 10-12 m.,
senza che vi siano ostacoli (in modo par-
ticolare tende o poltrone) e controllare,
premendo il pulsante, che ilreléscattire-
golarmente. Se cid nonavviene,regolare
il trimmer R 2. I trasduttori, come tutti
gli altri componenti, sono facilmente re-
peribili ela spesa per acquistarlié modi-
ca,TAS PROM 5
ETAS Ffigno = via Manteans: ©
Concessionaria di
pubbiicita
“tel, (02) 31204 - 2480228
squnenso, sts nna ca
gehen, bab
wil Suet vere
ae RI are SU
porcaico spect
epee, a
oie at parca
vo ‘GosratTELEVISIONE
COME FE’ SEMPLICE DIVENTARE
CINE VIDEO AMATORI
1A. MAGRONE & G. ZANETTI
€ tecniche di registrazione han-
L ‘soraegivotonegiulimianni live
lisorprendenti. Gli storicirullidi Edison
¢ i primi grossi magnetofoni impallidi-
scono, a dir poco, a confronto delle ela-
borate machine di oggi. Tecniche sofi-
sticate, effetti special, alta fedelta, mi-
croelettronica trovano applicazione nel-
Ja gamma del sonoro, delle immagini,
della sintesi elettronica, Babbo Natale ¢
dda tempo che regala miniregistratori ta-
scabiliainostribimbi. Lafelicitatalvolta
va a braccetto con la scienza,
Nel campo della riproduzione é all’a-
vanguardia la tecnologia sulla videoregi-
strazione. Ci riferiamo alia registrazione
di immagini televisive sudiun...videore-
gistratore. Con tale sistema di riprodu-
Zione siamo in grado finalmente di regi-
strare da un comune TV programmi,
films, musicals, ece, e rivederli poi a pia
cere inserendounasemplice videocasset-
ta nel videoregistratore. Non & poco.
Con una videocamera poi sapremo
anche fare noi un film. Straordinario,
Si utilizza un TV standard, bianco €
nero 0 a colori fa lo stesso. Nessun dan-
neggiamento al TV da parte del videore~
agistratore circa la messa a punto o la
emissione, La buona o cattiva ricezione
Gel TV si trasferira sul videoregistratore
cche potra essere collegato stabilmente
senza pericolo all'apparecchio, quasi un
blocco unico. 1 consumo é esiguo essen-
oi componentiattividellamacchina,in
posizione di “attesa”: microcircuitiinte-
zrati ¢ diodi che agiscono sull'orologio
igitale. Cosi anche il tempo é regolato
per la registrazione di un programma! Il
calore disperso @ trascurabile; T'intera
uunita consuma meno energia ed emette
‘meno calore di un tradizionale orologio
dda cucina. In registrazione o in “play-
back, il consumo di energia si puo para-
lvideoregistratore é oggi alla portata
i tutti. A sinistra lo Sharp VC 6300,
owiamente a colori.
gonare @ quello di un lume da salotto”.
Il collegamento del videoregistratore
al TV@ fatto con un ordinariocavocoas-
siale che rende il registratore completa-
‘mente indipendente dal TV. Nonimpor-
tasuqualestazioneil TVsiasintonizzato
© sia spent 0 acceso (o magari fuori
uso! sil videoregistratore registrerd qua
Jungue canale su cui sia stato sintonizza-
to senza curarsi del televisore, Enatural-
‘mente la registrazione non danneggia né
il nastro, né la registrazione stessa, né il
TV. Gliimpieghi possibili diun videore-
gistratore sono essenzialmente tre: regi-
strare programmi televisivi, registrare
film amatoriali con telecamera, ripro-
durre _programmi_pre-incisi.. Natural-
mente Fimpiego pid diffuso é la registra-
zione dei programmiTV con tre possibi-
lita: registrare un programma TV men-
tue lo state vedendo, registrare un pro-
gramma TV mentre nestate vedendoun
6ver
svR
BETA
v 2000
GUi standard dei videoregistratori. A
destra Akai 110, in bianco e nér0,
molto economico.
altro, ed infine registrare un programma
entre siete a dormire, fuori casa, state
ascoltando musica oqualsiasicosastiate
facendo lontano dal televisore. L’uso del
timer poi consente di avviare la macchi-
nna o di fermarla a tempi preselezionati
lavorando all'unisono con rorologio di-
gitale, permettendoci di riordinare i pro-
grammi TV per scegliere il momento in
cui si desidera rivederli. Basterasoltanto
organizzare la nostra nastroteca,
Itipidi videocassette,comedeiforma-
ti video, sono diversi. Il mercato offre
buona scelta e dal punto divistatecnicoe
dal punto divista personale: la Philips, a
Sony, la JVC, la Grunding, dite tra le
pitt note, possono soddisfare anche i pit
esigenti, tra gli hobbysti come trai pro-
fessionisti. Per le caratteristiche riman-
diamo il Iettore alle informazioni pid
dettagliate fornite dalle case
interessante invece 'intera gamma
Regista il capo famiglia, prima attrice la mamma,
comprimari tutti di casa: basta una sceneggiatura e il
telefilm lo facciamo noi. Pur che si abbia un
videoregistratore, la macchina di moda per tanti fantastici
usi: possiamo registrare qualunque programma televisivo
e poi rivederlo come un film.
di componenti extra che ciascun fabbri-
cante ha sviluppato. Per esempia il co-
mando di pausa a distanza, il controllo
completo a distanza, il rallentamento
dell'immagine, Paccelerazione della im-
magine, la ricerca del sincronismo, "a-
vvanzamento immagine per immagine, la
memorizzazione del punto di stop.
Una interessante, anchesenonancora
molto diffusa, applicazione della video
registrazione & indubbiamente la regi-
strazione di film amatoriali con teleca~
‘mera. Pensiamo ai film che spesso giria-
imo nelle vacanze, nelle ricorrenze eee.
Oggi abbiamo finalmente la possibilita
i usare il nastro video anziché la tradi-
ionale pellicola per produrre immagini
da rivedere su unordinario TV.Certoun
kit completo di video portatile costerd
molto piil che non una attrezzatura Su
per § (anche se in questocasosifarcbbea
meno del proiettore ¢ dello schermo),
tuttavia una volta fatta la spesa questa
sara successivamente ripagatadalminor
costo dei nastri rispetto ai film. E cid va-
Ie, @ owvio, soprattutto per coloro che
fanno largo uso di pellicoleda film. Inol-
tre il prezzo di una telecamera é fatal-
mente destinato a scendere all'aumento
della domanda della miniaturizzazione
dei componenti elettronici,
Le buone telecamere hanno un picco-
lo schermo elettronico dietrol'oculareal
postodel normalemirino, ilche consente
i vedere cid che mettiamo sul nastro; lo
stesso schermo viene usato in caso di
playback al momento,edunquesenonci
piace quello che stiamo visionando pos-
siamo semplicemente togliere le scene
non volute, registrandoci sopra. Ultima
considerazione: se il film deve essere svi-
uppato, il nastro video pud essere ripro-
dotto immediatamente. Chi sia interes-
sato a questa applicazione della videore-
6RADIO ELETTRONICA
IMMAGINI
IN SCATOLA
leoregistratore pud essere
paragonato ad un apparecchio TV
senza schermo. Inaltre parole, essoin-
corpora tutti gli elementi elettroi
necessari ad interpretare una trasmi
sione televisiva macheinvece didiffon-
derla, la fissa su nastro. Il processo di
Videoregistrazione ciportanecessaria-
mente a ricordare la formazione del-
immagine televisiva.
L'immagine TV ¢formatadauna se-
rie di animazioni, come una pelticola
inematografica. Lfilmdanno'illusio~
nedel movimento, mostrandouna serie
di fotogrammi fissi uno dopo altro.
(Ora, mente il fotogramma di unfilmé
un‘immagine fissata per sempre, una
immagine televisiva esiste solo come
un disegno generato elettronicamente.
‘A questa sigiunge con unaseriedi inee
divari colorieintensita. Per registrare
suono occorre solo una certa combi
nazione di note aliveli prescritti. Una
registrazione video invece, comporta
la determinazione di intensita e colore
a dell’
‘quantita di sineronizzazioni e segnali
riferimento per assicurare che ogni
linea sia in giusta posizione e tutti ico
Le prime registrazioni di immagini
su nastro furono realizzate facendo
scorrere metri di nastro oltre una testi-
na fissa ad altissima velocita; quin
sgiunse a far ruotare le testine reali
zando il sistema quadruplex e imme-
diatamente dopo il sistema helical.
‘Con quest’ultimo sistema, il nastro vi-
deo (fissato alla parte terminale di due
bobine chiuse nella cassetta) passa i
torno ad un tamburo il quale ha una
parte fissa che guida ilmastro. Laparte
superiore, rotante, contiene due picco-
lissime testine. II nastro @ avvolt
torno al tamburo e scorre da una bobi-
na allaltra a bassissima velocita con-
sentendo alle testine di analizzare una
-a diagonale sul nastrostesso. E°co-
che si raggiunge il fabbisogno di na-
stro che scorre al secondo, per far fron-
te alla massa di informazioni necessa-
we
per creare una immagine TV
Come pud essere usato un videoregi-
stratore?
Essenzialmente ci sono tre
piegt
1- Registrare programm televisi
2-Registrare ilmamatorialiconte-
lecamera
3 = Riprodurre programmi pre-i
‘Da tempo il pit popolare dei tre la
registrazione dei programmi TV (ore-
sistrazione viaeterecomenormalmen-
tedetta), che pudassumerediversefor-
‘me, ad esempio potrete:
a) registrare un programma TV men-
tre lostate vedendo;
b) registrare un programma TV men-
tre ne state vedendo un altro;
gistrazione dovra ben destreggiarsitrale
varie telecamereincommercioche varia-
‘no per qualita e complessita. Noi sugge~
riamo, per nostra esperienza, unateleca-
mera che abbia almeno il controllo di
chiusura film in dissolvenza, Vobiettivo
zoome naturalmente il mirino elettroni-
Infine, non scordiamoci dei program-
mi video pre-registrati. Sono oggidispo-
nibili molti programmi video o videocas-
sette preregistrate che offronouna varie
@ di materiale, dai cartoni animati ai
thriller anchedi tipo educativoeistrutti-
vo. C’unmercatoanchedifilm...spint.
La Sony moviola Betamax Si
C7, @ color
2TELEVISIONE
Nastri magnetic! video Scotch (3M)
e cassette puliscitestine. In basso
apparecchi Saba. A destra,
Videorama Philips.
©) registrare un programma mentre
siete a dormire, fuori casa, state ascol-
tando musica o qualsiasi cosastiatefa-
cendo lontano dal televisore.
Eccetto nella registrazione del pro-
grammachestatevedendo, potetesem-
pre far uso di un
1 timer variano nelle loro caratteri-
sticheda macchinaa macchina,matut-
{i compiono di base la stessa funzione
— cio’ di avviare la machina o il pid
sovente di fermarla— a tempi presele-
zionati Lavorando all'unisono con un
orologio digitale.
Per esempio potrete registrare un
film notturno, pur andando a dormire
presto! Oppure potete registrare una
trasmissione di una sera in cui siete oc-
‘cupati altrove o vedete a
Cen’é dunque pertuttiigustiilknow-
how della attuale videoregistrazione
certamente destinato a perfezionarsi
Siamo dei facili profeti se affermiamo
che nei prossimi anni molti di noi ame-
ranno collezionare spiritose nastrote-
che, scherzose visioni con amici, pro-
grammi familiari. Le vacanze, il Natale,
Patmosfera familiare potranno essererri-
cordate e riviste facilmente, Chi ha gia
deciso, dopo queste righe, di passare in
negozio a provare un videoregistratore?!
Costa un po’ é vero ma, per un mese, si
pud anche affittare (Telerent) con pochi
soldi. .
SPICCIOLI
DI TECNICA
fa registrazione magnetica si ba
sa sui principi fondamentali dell'e-
iettromagnetismo. Nella pratica, per re~
gistrare una qualsiasi informazione
(audio, video o a°altro tipo) si deve pri-
‘ma convertire quest’ultima in un segnale
elettrico.
tico variabile si ottengono delle bobine
‘magnetizzate su cuisonocosiimpresse le
informazioni precedentemente trasfor-
mate,
Per la riproduzione del segnale cosi
immagazzinato non si fa altroche passa-
re al processo inverso che consiste nel
Gili impulsielettrici cosi ottenuti van-
no, (previa eventuale elaborazione) ad
tuna (o pi) testina trasduttrice che, inso-
stanza, & costituita da una bobina asso-
ciataad un traferro ta cuibassa rimanen-
za fa in modo che si possa ottenere, da
questa, un campo magnetico solo quan-
dogpresenteunsegnaleelettricoechesia
solo l'ampiezza di quest’ ultimo a deter-
minare Tintensiti dello stesso campo
magnetico prodotto,
L’orientamento del flusso magnetico
@ determinato dalla polarita del segnale
lettrico applicato,
Una volta convertiti i segnali elettrici
(che portano l'informazione) in campi
magnetici variabili, entrano in gioco i
rnastri magnetici che in sostanzasonona-
stri (raccolti in bobine) con una base di
materia plastica rivestita, da uno dei lati
di materiale facilmente magnetizzabile
(Pe - FeCr -cec.). Facendo scorrere tali
nastri nelle vicinanze del campo magne-
magnetizzare 0 meno un’apposito tra-
sduttore (che quasi sempre é lo stesso, 0
glistessi,diiprima)ilqualeconvertedette
informazioni in segnaliclettrici che, una
volta decodificati, riprodurrannoiilmes-
saggio originario,
Sino qui éevidente 'analogia del regi-
stratore audio con quello video. Le cose
cambiano quando si parla del trasdutto-
re immagine video/segnale clettrico,
Perché se nel caso delle registrazioni
audio vengono impiegati banali micro-
foni (che, come & noto, convertono il
suono in onde elettriche seguendo prin-
cipi relativamente semplici) lastessaco-
sanoné pitt valida peril videoregistrato-
re per il quale serve una videocamera la
cui complessita non é certo esigua,
Considerato cheil vecchiotubo VIDI-
CON @ ormai caduto in disuso per vari
motivi quali ingombro, lafragilitaecc.,
si descrivera il metodo su cui oggigiorno
sitende a realizzarelamaggior partedel-
63RADIO ELETTRONICA
Utilizzazione della tecnologia pid avanzata: chip per comandi
‘a microslaboratore sul VC 6300 Sharp.
levideocamere oggiincommercio. L"im-
magine da riprendere viene focalizzata
da un comune obiettivo ottico sopra un
pannello chiamato CCD,
Quante sigle...
La sigla CCD sta per Charge Coupling
Device e in sostanza sta ad indicare un
pannellino ricoperto di cellule a silicio.
Ognuna di queste produce un segnale
elettrico in funzione della luce che la in-
veste. Lecariche cosi formatesono prele-
vate sequenzialmente col sistema della
scansione ed inviate in un modulatore di
frequenza al quale facapolatestinadire-
gistrazione.
Perla cronaca si tenga presente cheun
normale schermo CCD pudcontaresino
2 100000 cellule. L’elevato numero per-
mette un’ottima definizione dell'imma-
gine riprodotta
E'evidenteche, nel casosivolesse regi-
strare un programma televisivo, i video
registratori per la loro particolare natu-
+a, possono venire inseriti direttamente
al televisore evitando di usare la teleca-
A questo punto pud sorgereladoman-
dda: “Ma per quale motivo la registrazio-
ne video & venuta con tanto ritardo ri-
spetto alle registrazioni sonore"?
La risposta migliore certamente con-
siste nei rivedere le fasi che hanno porta-
to agli attuali videoregistratori
La storia
Ii primo prototipoingrado diriprodurre
delle immagini visive vide la luce ne
boratori della RCA nel lontano 1950.
Sin da allora si propose il problema
consistente nel fatto che i nastri conte-
nenti informazioni video avrebbero do-
vyuto “portare” dellefrequenzesull'ordi-
nedei 5 Mhz (a paragone le registrazioni
audio arrivano a 12 KHz). Per ottenere
questo risultato non rimanevano che te
sirade: aumentare la larghezza del na
stro, aumentare la velocitadiscorrimen-
to delle bobine ed infine migliorare la
qualita di iproduzione deglistessinasti
rmagnetici usati. Nelsuo primo prototipo
la RCA allargo isuoinastrie lifece viag-
giare alla iperbolica velocita di 25 m/s
(quasi 100 km/h) ottenendo peraltro
delle riproduzioni difettose e di infima
qualita
Anche le migliorie apportate ai nastri
magnetici erano state notevoli. Basti
pensare che solo 20 anni prima le regi-
strazioni sonore erano effettuate ancora
su cavi metallic... di antica memoria. Si
dovrd attendere il 1952 prima che l'AM-
PEX ricorrendo al sistema della testina
rotante e adottando nastri con base di
acetati di cellulosa (prima erano usati
nastri con base di carta) riuscissea ripro-
durre un‘immagine che, seppur scarsa di
qualita, necessitava di una velocita del
nastro di “solo” 75 em/sec.
‘Va precisato che “testina rotante” sta
ad indicare il sistema che permette la ro-
tazione della testina rispetto al nastro,
per ottenere una velocita fittizia del na-
stro superiore a quella reale (nel prototi-
po dell'AMPEX era di 62 m/sec) ri-
uuscendo cosi a ridurre la lunghezza del
nnastro stesso.
Nel 1954 il materiale magnetico usato
nei nastri passa dal ferroal migliore oss!
do di ferro mentre la base dei nastri di
venta di poliestere,
Nel 1956 AMPEX esce sul mercato
con un modello a quattro testine rotanti
cche, nonostante riuscisse finalmente ad
ottenere immagini di una certa qualita,
abbisognava di una velocita di trascina-
‘mento delle bobine di 37 cm/sec eadot-
tava nastri di ben 5 em di larghezza,
I sistema a scansione elicoidale final-
‘mente appare nel 1962con iforticostrut-
tori diallora (AMPEX, SONY, MACH-
TRONICS),
Fu cosi allora che siriusel a ridurre la
larghezza dei nastria soli mmeaporta-
rela velocita a 9,4 cm/sec con vantaggi
facilmente intuibil
Lascansioneelicoidale@ilsistemame-
diante il quale si riesce a far scorrere la
bobina di sbieco, rispetto alla testina, in
modo che quest'ultima “veda” il nastro
pitt largo di quanto esso sia realmente
‘Nel 1965, mentrela PHILIPS presenta
un videoregistratore che al posto dei na-
stri usa delle videocassette, la SONY im
mette sul mercato un videoregistratore
adatto per TV color.
LAMPEX iesce,nel 1967, acostruire
un prototipo in grado di dare il replay a
rallentatore o a quadri fermi,
Dal 1970siincominciaa procedere,da
parte di enti nazionali e non, alla stan-
dardizzazione dei formati delle video-
66CONSIGLI
PRATICI
IN BREVE
so della attrezzatura della
LL viteoreisvacione comporta et
tine precaunint:Anciuto per rege
aidan ilaretee chet apparecchatura
‘bia Mimpianto ater opportune
i date! tempo scent arisca
days ed acclimatars af ambient,
evita ibrazin, write ambient
mnltounidiapoberost(peres.untap-
peo) le particle di polvere sono at
irate dal calore del apparecchanira
€ cid va a discapito dela pestaionee
della rata de component
'm proposito nom é male procedere
com seadenza annua, auna buona re-
Mision che comprenderi cambio del
Tetestine (se neessari), unacomplera
pulls edunconiotosullapartemec.
Canica con Pllincamento eletironeo
Semon i rinpiazzan lerestine pd
richedereavenitoredveficarela
rimanente durata ¢ canbuarle dopo
duesta sade,
Perle videocassette, n primo og,
quella gusta per i vstroapparecchio
Chitando dh ghntare 1 nastvideo; la
ghunta porrebbe danneggiare il regi-
stratoreequestoasuavoltafardannial
nastro o distruggerlo. E° importante
anche evitare ditoccarelaparte ratta-
tacon!'ossido, poiché runtoelosporco
delle dita provocano danni e possono
compromettere le delicate testine.
Temperatura costante e luogo pulito,
non umido, sonocondizionidi lungadu-
‘rata, cosi come I involucro in cuiripor-
re le cassette con il bordo del nastro i
pie lontano possibile dallinvolucro
stesso. Niente pieghe al nastro nell'a-
vanzamento rapidoonelriavyolgimen-
10, avendo cura diazionare un tasto al-
la volta; cidevita anche raggrinzimenti
i nastri se arrestati con avvolgimento
rallentato. L’archiviazione dei nastri
va faita verticalmente, non orizzontal-
mente 0 con inclinazione dangolo, cid
per ridurre al minimo ilrischiodidanni
2 curvature. Da evitare anche fonti di
calor ofontimagnetiche altoparta
1h rasormator mirofont eeute.
cassette,
Nasce pureilvideodisco nel qualeil se-
gnale video viene registrato come sotti-
lissimo soleo a spirale (130 solehi/mm)
‘su un disco di cloruro di polivinile di 21
‘mdi diametro. Con talsistemala banda
video riprodotta & di 3 MHz. Sul disco
una puntina di diamante un laser addi-
rittura. II basso costo di riproduzione
della stessa copia di un disco accende gli
animi di molta gente. Chi pero sperava
che tal sistema sconvolgesse lallora cre-
scente mercato delle registrazioni su na-
stro, rimane deluso. Questo a causa del-
Pinconveniente dovuto all'impossibilita
degli utenti domestici di registrare pro-
ri programm.
In conclusione
Sino alla met degli anni ‘70 gli alti co-
stidiproduzione dovutiall’enormecom-
plessiti dei videoregistratorifrenanoan-
cora ladiffusionedimassaditaliappara-
tisinoa chelavventosulmercatodei cir-
‘cuiti integrati rivoluziona molte delle
idee a proposito,
Ed @ percio (per tutto quanto detto si-
n’ora) che solo da pochiannila parola vi-
deoregistrazione & entrata nel vocabola-
rio della gente comune. Perché natural-
‘mente i prezzi si stanno abbassando.
Gli anni '80 ciriserveranno molte sor-
prese sull’argomento. Da notareinfineil
‘massiccio impegno profuso dalle massi-
‘me industrie fotografiche mondiali
(quale la KODAK, la FUJI FILM, la
AGFA-GEVAERT) che, per cercare di
sopravvivere, si adattano, a quella che
oramai viene definita “l’imminenterivo-
luzione della foto-cinematografia”.
65PROGETTAZIONE
GIOCHI TELEVISIVI
VINCE IL MICROPROCESSOREATARI
I videogames basati sull'impiego di microprocessori sono
pid flessibili di quelli a circuiti logici standard. La
progettazione consiste principalmente nella
programmazione. Funzionamento pit sicuro perché i
componenti sono pochi. Vediamo due sistemi, a RAM
dimmagine e sistema “orientato sull’oggetto”.
primi giochi televisivi (i cosid-
detti video-games) che apparvero sul
‘mercato nel 1972,eranoin tecnica analo~
sgica 0 in tecnica digitale maconcircuitia
piccola (SSI) 0 media integrazione
(MSD. La tecnologia a grande integra-
zione (LSI) fu introdotta in questo cam-
‘po, per la prima volta,cirea dueannifa,e
prevedeva circa quattro giochi diversi: i
circuiti non erano particolarmente ver-
satili. Poi & giunto il microprocessore
Vediamo perché la flessibilita ¢ maggio-
ree il funzionamento & pit sicuro, Esa-
‘ogni gioco, circuitiintegrati speciali. In-
oltre, il numerodelle possibilita di giochi
conilsistema a microprocessore nonera
determinato solo dallo sviluppo del si-
stema; al contrario, un grande numerodi
giochi poteva essere realizzato cambian-
do semplicemente il programma del mi-
‘croprocessore contenuto in una ROM 0
in una PROM. Per cui, per realizzare al-
tri tipi di giochi, bastava semplicemente
sostituire la ROM, in quanto il gioco era
completamente definito dal contenuto
della ROM stessa. Una ROM pudconte-
Fig.
Sonn] | aepeanaw
=~ ery
eee | ce
ean) oan
}
‘Schema a blocchi di un sistema a microprocessore con una RAM come
‘memoria di rinfresco. | circuit! racchiusi nei blocchi pid marcati sono costituiti
da integrati singoli
miniamo il sistema PVI 2636 Philips
(alle cui note di applicazione sono trat-
te queste pagine) il sistema con memo-
ria RAM d’immagine.
L’impiego del microprocessore portd
anche nei giochi televisivi un concetto
circuitale completamente nuovo ¢ con
‘esso l'impiego di componenti program-
‘mabili. In questo modo era possibile ti
durre drasticamente il tempo di sviluppo
dei nuovi giochi, poiché ora non era pit
necessario sviluppare e produrre per
nere infatti anche pid giochi; cid dipende
dal grado di complessita del singolo gio-
coe dalla somiglianza dei giochitra loro.
Questi, in sintesi, i vantagai dell"im-
piego del microprocessore nei giochi te-
levisivi
(Ogni sistema di giochi a microproces-
sore @ costituito da un certo numero di
‘componenti tipici: mieroprocessore, me-
‘moria di programma, memoria dei dati,
unita di ingresso e uscita, generatore dei
tempi clock}eparticolaricircuitidiinter-
aRADIO ELETTRONICA
Fig.2
Esompio di un gioco realizzabile
secondo il sistema con memoria RAM
«di lmmagine. In basso: giochi con il
sistema PVL.
faccia. L’immagine televisiva pud essere
vista come una matrice, nella quale l'im-
magine é formata da un insieme di molti
piccoli rettangoli, che in seguitochiame
remo “punti”. Ilsegnale video prodotto
dal sistema regola il colore e I'intensita
dell'immagine del cinescopio dirctta-
mente o tramite un modulatore di colo-
re. Se il segnale deve essere fornito ai
morsetti d’antenna del televisore sara
necessario anche un modulatore R.F
Fondamentalmente possono aversi
due soluzioni
1) sistemaconmemoria RAM dirinfre-
sco delf immagine (la RAM contiene tut-
1a Vimmagine dello schermo).
2) sistema con memorizzazione degli
oggetti, con il quale vengono memoriz-
zati in un circuito programmabile 'in-
IL SISTEMA PVI
Fig.3
facta
Schema a blocchi di un sistema di giochi televisivi “orientato verso gli aggotti”
(sistema PVI). ! component racchiusi in blocchi tratto pits marcato sono circuiti
Integrati gia esistenti o in preparazione,
terfaccia video (PVI 2636), solo dati
lativi agli oggetti in movimentoeadaltre
structure,
Sistema con memoria RAM
di immagine
Lafigura | indica mediante uncircuitoa
blocchi un sistema di giochi realizzato
con il microprocessore 2650 nel quale i
dati riguardanti un‘intera immagine so-
nno contenuti in una RAM, La memoria
deve avere un’adeguata capacita dato
che ad ogni punto dello schermo deve
corrispondere una posizione di memo-
ria. In questo caso non é necessaria una
logica di confronto dato che ogni indiriz-
zo di memoria corrispondeadunadeter-
minata coordinata sull'immagine
Con questo sistema tutti i puntidello
schermo possono esserecomandatiindi-
vidualmente in forma e colore, il che si-
gnifica che sono possibili strutture ecce-
zionalmente complesse. Un tipico esem-
pio & il gioco degli scacchi riportato in fi-
ura 2.
Con il comando individuale, da un la-
to siha una grande flessibilita, dallaltro
devono essere coordinate tutte le varia-
Zioni dei singoli punti il che portaa pro-
grammi piuttosto complessi. In effetti,
sottoprogrammi per ilposizionamento, i
‘movimento ¢ la cancellazione dei singoli
oggetti, possono semplificare notevol-
mente la programmazione. Il micropro-
cessore effettua tuttavia Poperazione
cyPROGETTAZIONE
ae
a
a
” putas [= inrace
Ue o1
10 3
ox os
PRE. oF
TEL SOUND
Por—foo aif pore
Terminali dol PVI 2636.
Fig.
09 [_Ganpa sapere
10 [Campo oggeto 2
1 [Homora narmecia 2 EF
20 [Campo oggetto 3
2 EE]
40 [campo oagero «
Peg coerce
80 | stisce vericali 40 by)
18 [ sirace ovzzonta (6 bre)
0 [ingressiuecne,contoti
90 =
eo =
Fo
RAM dol PVI2636.
oye
° Fig.
3 i
2
7
3 (7s
ars
(Campi RAM nel PV/ per un oggetto.
HC coordinate orizzontaii
dell'oggetto (HCB del dupiicato); VC
coordinate verticali dell oggetto
(VCB del duplicato).
fondamentale di variare la posizione dei
singoli oggetti. Fattori limitativi sono il
numero di oggetti da muovere contem-
poraneamente, la loro velocita e le loro
possibilita dicollisione, che devono esse-
re“sorvegliate” anch'esse dal micropro-
cessore.
I principio di funzionamento suddet-
to consente di realizzare in maniera ab-
bastanza semplice un monitore diimpie-
‘20 generale da usare come zerminale per
‘giochi televisivi, sistemi Teletext e View-
data. E anche eccezionalmente versati
le, ma richiede una memoria di notevole
capacita.
Memoria RAM
di immagine
‘Come git detto, la memoria che deve ri:
produrre intera immagine ® una RAM.
La sua capacita in bit determinatadalla
densita di integrazione, Esse possono es-
sere qui usate in modo particolarmente
vantaggioso perché il necessario rinfre~
seo avviene automaticamente a causa
della lettura continua,
Generazione dei tempi
epilotaggio
1 generatore dei tempi stabilisce il lega-
me tra una posizione di memoria nella
RAM e la relativa posizione sullo scher-
‘mo, in quanto esso genera il segnale di
sincronismo con il quale si ha anche il
contemporaneo indirizzamento della
‘memoria di immagine. Questi indirizzi
sono usati dal canale DMA per leggerei
dati dalla memoria, i quali sono sincro-
nizzati con il raster del cinescopio. Que-
sti dati vengono riuniti in un segnale vi-
deo, che vienead esempio, utilizzato per
il pilotaggio diretto del cinescopio.
Fig.
rongnet [o. t
S| | 20 cighe.
‘Supertici di schermo a disposizione per un oggetto,
risoluzione desiderata sullo schermo co-
sicome dal numero dei colori. Per esem-
pio, per una matricedi 128% 124 puntie
quattro colori sono richiesti 32K bit (al-
‘cuni bit sono riservati per funzioni inter
nie). Alle memorie hanno accesso sia il
microprocessore che il canale DMA (Di-
rect Memory Access). IImicroprocessore
varia l'immagine secondo revoluzione
del gioco; il canale DMA fasiche’infor-
mazione dell’immagine venga fornita
sulloschermodirettamente tramiteil cir-
cuito RAM - interfaccia video. Le m
more piti convenient e pid! adatteaque-
sto scopo sono RAM dinamiche ad alta
Il Microprocessore
Gili oggetti sono immagazzinati nella
memoria di programma (ROM o
PROM) come bit-campioni. La loro po-
sizione sullo schermo cosicometuttiilo-
ro motilineariodirotazionevengono pi-
lotati dal microprocessore secondo il
programma e dal giocatore (ad esempio
mediante potenziometri, interruttori,
ec.) mente il bit-campione viene pro-
dotto nella relativa posizione di memo-
ria,
Possono anche essere generati segnali
acustici di accompagnamento al gioco.
ooRADIO ELETTRONICA
‘TAB. 1-MATRICE SHAPE
Bit
eeu aneunne
By ne et ane gk
Sistema orientato
verso gli oggetti
Infig, 3si pud vedereloschemaablocchi
din sistema orientato verso gli oggett.
In questo sistema vieneimpiegatoun cir
cuito integrato speciale, programmabile
© sviluppato apposta per i giochi video
(PVI 2636, interfaceia video programma-
bile) il quale riuniscesu un unico chip nu-
merose funzioni,
1 PVI rappresenta un generatore pro-
grammabile per ilsegnale video etramite
Ja capaciti di una RAM permette di po-
ter prelevare dalla memoria di program-
‘ma quattro oggetti in movimento, iloro
= punto di riferimento
duplicati, comprese le loro coordinate
Oltee agli oggetti @ possibile realizzare
anche scene costituitedalinee orizzonta-
lie verticali (ad esempio,campida gioco,
labirinti od altri), il punteggio dei gioca-
toried il colore dello sfondo che pudes-
sere scelto tra otto diversi colori. E’ pos-
sibile infine, la produzione di segnali
acustici di accompagnamento al gioco.
La figura 4 riporta alcuni tipici giochi
«eseguibili con il sistema PVI 2636.
Una complessa logica di confronto fa
si che gli oggetti compaiano sullo scher-
mo nelle posizioni imposte dal micro-
processore, dalla memoria di program-
ma ¢ dal giocatore. A tale scopo il PVI
labora i comandi provenienti dal mi-
Fig. 9
Rappresentazione di una palla relativa
‘alla matrice SHAPE indicata nella,
tabella 1. Un bit (a destra in basso)
serve come punto di riferimento. Ogni
bit corrisponde ad un impulso su una
riga (SIZE 00}.
roprocessore © applica i segnali cosi
prodotti al cinescopio tramite un cireui-
todipilotaggio o unaggiuntivo modula-
tore dicolore; seilsegnaledev'esserefor-
nito ai morsetti d’antenna del televisore,
occorrera inserire anche un modulatore
RF
Sia il PVI che il modulatore di colore
ricevono gli impulsi di sincronismo
(USG 2622, generatore di sincronismi
universale). Quest'ultimo viene pilotato
da.un quarzo PAL a8,86MHz,lacuifre-
quenza viene divisa in un divisore secon-
doilfattore 25, cosidaottenere una riso-
luzione di riga di circa 280 ns.
In direzione verticale, la pit piccola
uunitd di risoluzione @ una riga (su un to-
Fes
sulla schermo 16 strisce.
Fig.
er
Be) on
2
Talo
ar?
ene] tot
ans
Strisce verticali sullo:schermo (con indicazione delle locazioni di memoria nella RAM). Delle 10 possibili serie di
2+ 18 righe sono qui rappresentate solo le prime due; in direzione orizzontale possono comparire
70PROGETTAZIONE
Fig. 10
Lone 8
Ladimensione della palla 8 ora
lraddoppiata (SIZE 01) rispetto a quella
di fig. 91a forma e quind! la matrice
SHAPE sono tuttavia rimaste lo stosse.
(Ogni bit eorrispande ora a due impulsi
> due righe.
tale di 312 righe, dato che non esiste in
terlaccio). Il quarzo PAL fornisce con-
temporaneamente impulsi anche al mo-
Gulatore di colore (4,43 MHz, dopo la di-
visione per 2), dove viene formato il se~
gnale video completo.
I cireuiti divisori di frequenza saran-
‘no, in un prossimo futuro, integraticonil
modulatore di colore in un cosiddetto
sommatore video (VS), per cui questo si-
stema sara formato complessivamente
da soli cinque circuit integrati
Il microprocessore 2650A é collegato
tramite i bus dei dati e degli indirizzi sia
con il PVI2636che con la ROM 2616, Es-
so legge i dati del gioco immagazzinato
nella ROM e i “scrive” nella sezione
RAM del PVI, nella quale, come gia det-
to, viene formato il segnale video. Prati-
camente, rispetto al microprocessore
quindi, il PVIsicomporta come u
moria, Il PVI carica le informazioni
ingresso cdi stato (peres. lecollisionide
‘eli oggetti) nella sua sezione RAM. Imi-
croprocessore le elabora eprende erela-
tive decisioni
Nel sistema PVI, un oggetto viene
“fabbricato” dal_microprocessore in
mododeltuttosimilea quello delsistema
con memorizzazioneaRAM, dove gran-
dezze ¢ figure vengono immagazzinate
nelle sezioni RAM del PVI. Molti rettili-
nei, collisioni, ingrandimenti, impiccio-
limenti ece. dei segnali oggetti vengono
perd considerevolmente semplificati:so-
lo le coordinate degli oggettiei comandi
di pilotaggio al PVI devono essere varia-
i, E” possibile in questo modo ottenere
AO-ALL
pep?
‘OPREQ
Rw
OPACK
INTREQ.
INTACK
CLK
vest
cE1, CES
Por, Por2
SOUND
OBISCR
Ux
GND
Ne
TAB. 2- TERMINALI DEL PVI 2636
Ingresso/
scita
Funzione
‘Bus indrizzia 12 bit (per 4indirizl)
Richiede Poperatore: se tale ingresso bnellostato “ALTO”,
‘uttijsegnali generati dal microprocessore sono valid
Lettura/serittura: indica il senso del flusso dei dati
‘Accettazione del operazione: il PVT indica che &terminata
tuna fase di lavoro
sta di interrupt (dretta al microprocessote)
‘Accettazione (da parte del microprocessore} della richiesta|
aiinterrupt
Segnale di clock, prodotto dal quarzo PAL. e dall USG per
la sincronizzazione interma del PVI (3,54 MHz = 280 ns,
227 impulst per riga)
Colori 1, 2¢ 3; con questi tre seynali viene impesto il colore
ai segnali video
‘Segnale prodotto dall'USG per la sincronizzazione del con-
tatore verticale del PVI
‘Segnale prodotto dall'USG per la sincronizzazione del con-
tatore orizzontale del PVI
‘Chip enable (interfaceia con le PROM del sistema)
Collegamenti com i potenziometri azionati dal glocatore
(Onda quadra a frequenza acustica
‘Questa unitasitrova nello stato basso" quando il PVI for~
nisee il segnale video peril raster e gli oggett. In generale
viene usata per un quarto colore. Pud anche essere usata,
con l'impiego di logica ausiliaria, per il riconoscimento di
collision in sistemi con pid PVE
Tensione di alimentazione 5 V+ 5%
Massa
‘Non collegato
nRADIO ELETTRONICA
ATARI
tun notevole risparmio di tempo nell'ela-
boratore, per cui ilsistema PVIépartico-
larmente adatto per giochi con movi-
‘menti veloci. E” possibile l’elaborazione
in tempo reale,
Poiché in sostanza devono essere im-
‘magazzinate solo le coordinate degli og-
getti ¢ delle quinte, la capacita richiesta
alla RAM é essenzialmente pitt ridotta
che nelsistemacon memoria RAMdiim-
magine; inoltre anche il programma &
pit breve.
In figura 5 sono riportate le denomi-
hnazioni dei terminali del PV12636, Nella
tabella 28 indicata una deserizione pitt
particolareggiata dei medesimi,
Formazione del segnale
video degli oggetti
Infigura 6s pud vedere la sezione RAM
del PVI 2636. Si notano 4 “campi, cia-
scuno formato da I4byte; mediante que-
sticampi é possibile descriverein manie-
ra completa forma, grandczza, posizio-
nei quattro oggettinonchélaposizione
dei loro duplicati, Perla formazionedel-
le barre vertical delle quinte sono dispo-
nibili 40 byte, per quelle orizzontali §
byte. Sono inoltre presenti altri 4 campi
ciascuno di 16 byte; questi servono per
funzioni di comando e di informazione
da © per le unita rispettivamente di in-
aresso e di uscita
La figura 7 indica il campo-oggetto di
uno dei 4 oggetti disponibili nella RAM.
Come gia detto, esso contiene 14 byte, di
‘cui 1vengono usatiperla “strutturazio-
ne” dell’oggetto. I rimanenti 4 byte ser-
vonocome registri perlecoordinateoriz-
zoniali (AC) everticali dell’oggetto (VC)
nonché perl'eventualeduplicatodiqual-
siasi oggetto. (HCB/CB). Infine, in
un‘altra parte della sezione RAM (in-
gresso/uscita e pilotaggio) sono previsti
ancora 2 bit per oggetto, per la determi-
nazione della grandezza dell'oggetto
stesso e ancora 3bit per oggetto, perilco-
lore da assegnare all’oggetto.
Ogni oggetto pud comparire sullo
schermo in quattro differenti dimensio-
ni. Sesisceglicla dimensione pid piccola,
sono disponibili per Poggetto un massi-
‘mo di otto impulsi di orologio (dei 227
per riga) e diecirighe (8 10); Iealtre di-
‘mensionisono: 16% 20, 32% 40¢64% 80,
come indicato in figura 8. Siccome la di
‘mensione dei quattro oggetti deve essere
imponibile individualmente, dovranno
essere previsti 4 gruppi di 2 bit.
Liinsieme dei 10 byte a disposizione
per la forma diunoggetto, vieneindicata
con SHAPE. Ognibyterappresentailse-
gnale video per una rigadi 8 impulsi,sesi
sceglie SIZE "00", Nella tabella 1 indi-
cata la disposizione dei bit dello SHAPE
per la palla di fig. 9
Un “1” significa quindi che viene for-
nito un segnale videoechesulloschermo
appare un punto; uno ”0” significainye-
ce che non viésegnale. Con la tessa ma-
ttice SHAPE, la palla potrebbe essere
raddoppiata in dimensione, qualora SI-
ZE venisse posto in condizione "01". La
figura 10 indica la relativa rappresenta-
zione. Si noti che ora ad ogni bit corri-
spondono 2 impulsi X 2 righe.
Dal contenuto
dei campi della RAM
La posizione dell’oggetto € gli even-
tuali movimenti rispettivamente oriz-
zontale e verticale sono imposti dal con-
tenuto dei campi HCe VC della RAM. Il
numero degli impulsio di righechedevo-
no essere saltati vengono qui trattenuti
prima che venga emesso il segnale di un
oggetto. Essi rimangono in una relazio-
ne fissa rispettoa HRSTe VRST. [mov
‘menti orizzontali possono essereottenu-
ti mediante incremento 0 decremento di
HC, iverticali mediante VC. Per ogniog-
getto esistono quindi due distinte possi-
bilita. Se si vogliono movimenti di rota-
zione, occorrera variareil contenuto del-
Ja matrice SHAPE.
Di ogni oggetto possono essere rap-
presentate sullo schermo uno o pitt du-
plicati; per questi vengono opportuna-
‘mente imposti icampi HCBe VCB della
RAM. In HCB si impone la distanza dal
bordo sinistro dello schermo (numerodi
impulsi) con la quale la rappresentazio-
nedel duplicato dovrainiziare,mentrein
VCB si impone quante righe al disotto
dell’oggetto (0 del suo duplicato) dovra
iniziare. Si noti che in questa maniera
non é possibile che si verifichino sovrap-
posizioni verticali degli oggetti edeiloro
duplicat
Senza ulteriori accorgimenti, le di-
stanze verticali tra oggetto ed il primo
sara presente Vinformazione di colore
delloggetto in questione, owvero detti
bit vengono messia“0”, alle uscitecolo-
re, avremo, i colori dello sfondo, delle
quinte o di un altro oggetto,
Formazione del segnale
video delle quinte
Perla formazionedelsegnale video per le
quinte sono previsti nel PVI 4 gruppi di
dati
— produzione distrisce vertical: 320
bit
— produzione di strisce orizzontali
80 bit
— attivazione delle quinte e dello
sfondo: 1 bit
— colore delle quinte ¢ dello sfondo:
obit
Queste informazioni vengono tr
smesse dalla memoria di programma al-
la sezione RAM del PVL.
E’ possibile rappresentare individual-
mente fino a 320 strisce verticali, dispo-
stein 10serie(unasottol’altra) di 16cop-
pie di strisce (v. fig. 11). Ogni coppia dit
strisce larga un impulso (280ns),ésepa-
rata dalla coppia successiva da 7 impulsi
ed éformata da una striscia alta 2 righe e
da unaalta [8righe. Complessivamente,
lestrisce massimerappresentabili posso-
no anche essere riportatesu una superfi-
cie di schermo i 128 impulsiX 200righe
(da un totale di 227 impulsiX 312 righe),
Quali strisce devono
essere rappresentate
1 40 byte della RAM consentono di de
terminare quali strisce dovranno essere
rappresentate individualmente. La di-
sposizione di questi byte da le 10 serie
con 32bit ciascuna (2 bit perognicoppia
di strisce), dove sono previsti4 byte per
‘ogni serie.
Lestrisceorizzontali vengono prodot-
tein modo semplice tramite 'estensione
delle strisce verticali in direzione oriz-
zontale, Come gia detto, le strisce verti-
cali determinate con i 40 byte sono dap-
prima larghe solo un impulso. Cinque
byte aggiuntivi sono disponibili per por-
tare le strisce verticali ad una larghezza
di 2, 40 8 impulsi. Ognuno di questi 5
byte édisposto indueserie, dove ibit6e7
di questi byte determinano, se si vuole,
tuna larghezza di 1, 20 4 impulsi. Come
rigulta dalla figura 11, tramitei bit da 0a
5 viene fissata una ripartizione delle due
serie in 6 gruppi orizzontali. Se uno dei
bit da 0a 5 viene posto ad "1". tutte le
strisce verticali del relativo gruppo isu
teranno larghe 8 impulsi; se il bit conti
ne uno "0", la larghezza sari determina-
tadai dit 6e7.
colori delle quinte ¢ dello (schermo)
vengono fissati tramitei3 bitdelcontrol-
Jo delle quinte; un ulteriore bit attiva la
produzione del segnale video perle qui
te, Setaleattivazionenon ha luogo, all
scita apparira”111”’siaperilcoloredelle
quinte che dello sfondo. In questa ma-
niera sara possibile prendere segnali da
altri PVI nel caso di sistemi multipli
Indicazione del punteggio
Con il PVI 2636 & inoltre possibile rap-
presentare 4 cifre per il punteggio o per
altri dati in due campi separati di due ci-
fre oppure in un unico campo di quattro
cifre, A tale scopo viene usato un unico
bit, che nel primo casoé postoa”™0” enel
secondo ad "1". L'indicazione ha luogo
sulla riga 10 10dello schermo, il che vie~
ne fissato tramite un ulteriore bit. Per
una indicazione sulla decima, questo bit
ad "I" Il colore delle cifre é lo stesso
delle quinte; la forma é 7 segmenti, di-
sposti in una matrice di I2impulsiX 20
righe
Produzione dei suoni
I suoni possono essere prodotti tramite
una serie di impulsi rettangolari. La fre-
quenza programmabile ¢ pud variare
da $0 Hza8 kHz (con ilsistemaa RAM
immagine, da 120 Hza 8 kHz).
E INEDICOLA SOMM@CFsO
73RADIO ELETTRONICA
Giradischi HiFi RW 666
Siemens
La Siemens introduce sul mercato ita-
liano i nuovo giradischiautomatico RW
666 a trazione diretta con motore a cor
rente continua a 8 poli senza collettore.
La velocita é mantenuta costante da wn
cireuito al quarzo in tecnica PLL
L'RW 666 dispone di comandifronta-
li, hala trazione direttaedun piattoinal-
luminio pressofuso, che garantisce wn
perfetto sincronismo; il wow & flutter
‘non supera lo 0,08%. Hrapporto tensio-
ne/fruscio e quello segnale/disturbo su-
perano rispettivamente 70 40 dB,
La velocita pud essere regolata anche
‘@ mano (escludendo il quarzo) con lap-
posit regolatore e controllata dallo
stroboscopio del piatto,
Il braccio dispone di un sistema ma-
_gnetico di alto pregio tipo “Audio Tech-
nica AT 72E” con diamante elittico.
Un motore a collettore a 2 poli serve
per abbassare e sollevare il braccio. La
disinserzione finale edil|ritorna del brac-
cioavvengono per via fotoelettrica. Ilgi-
radischi RW 666. concepito per isistemi
HiFi 666, 333777,
Mobile: marrone con frontale color
bronzo, coperchio regolabile in conti-
‘nuita, Dimension in em: 44%13,5X36,4
(nx p).
Telettra per l'emergenza
Una stazione radio mobile per teleco-
municazioni di emergenza é presentata
dalla Telettra (societa del Gruppo Fiat)
alla Rassegna internazionale dell’elet-
tronica navale e aerospaziale (RIENA)
che si tenuta a Roma dal 20al 29 marzo,
E' una proposta per risolvere i problemi
delle comunicazioni di emergenza che si
ongono in caso di calamita naturali
(terremoti, inondazioni, ecc.)
La stazione, collocata su una Fiat
Campagnola — una vettura che per le
sue particolari doti di robustezza e affi-
dabilita consente di raggiungere luoghi
inaceessibili ad altri mezzi di trasportoe
che & stata espressamente modificata —
hha una potenza di trasmissione che con-
Prescaler A 200 MHz che divide per 20
Un “Prescaler” divisore per 20, con una eapacit
we plastico a 8 pin, “dual inline", presso la Motorola.
sente di coprire distanze di oltre 1000
km, La stazione radiomobile, intera-
mente progettata nello stabilimento Te-
lettra di Chieti, 2accoppiataaun genera-
tore di corrente montato sulla Campa-
gnola: dunque completamente autono-
‘ma c ha caratteristiche di elevata solidi-
{, ingombro ¢ pesi ridotti e semplicita
operativa.
Una stazionesimileera gid stata mesa
ica di 200 MHz, 8 ora dispo-
L'MC3396P opera con singola alimentazione a 5 volt ed é progettato espressa-
‘mente per uso nei sintetizcatori di frequenza, contatori e applicazioni similar
Lingresso provvisto di buffer ha una sensibilita da 100 mV.a400mV, valoreeffi-
‘cace, ¢ pud essere accoppiato con condensatore o trasformatore alla sorgente di fre-
quenza.
Lruscita acollettoreapertoha la capacita dipilotare sialogiche TTL che CMOS.
1 campo di temperatura di funzionamento dell MC3396P vada —40.a+85°C.
74RADIO ELETTRONICA,
a disposizione degli abitanti delle zone
terremotate dell'Irpinia per consentire
loro di comunicare con i parentiresiden-
ti nel Nord Italia, Sulla Campagnola ¢
stato installatoancheunricetrasmettito-
re, che serve a collegamenti locali fino a
tuna distanzadicirca 20km,corredatoda
apparecchi portatili. Questi ultimi due
apparati sono stati costruiti dalla
‘Autophon Italiana S.p.A. di Roma, so-
cieta del Gruppo Telettra.
Demodulatore stereo P.L.L.
Motorola
La Motorola annuneia un nuovo de-
codificatore multiplex a PLL FMstereo,
T'wA758, II nuovo dispositive — diretta
second source ai tipi uA758 ed LM1800
— é in grado di operare con un esteso
‘campo di tensione dialimentazione,da8
a 16V, con S0dB dirreiezione ai disturbi
sull'alimentazione, richiede inoltreun
mitato numero di componenti ¢ non ne~
cessita di induttanze esterne.
Laseparazione delcanalestereoé tipi-
‘camente di 45 dB a 400 Hze la sola rego-
lazione richiesta dal dispositivo & quella
della frequenza centrale dell’oscillatore
attraverso uso diun solo potenzi
metroesterno. La commutazione Mo-
1no/Stereo@ automatica e priva ditransi-
stori con isteresi tipica di 74B sul livello
della pilota
I segnale d'uscita dell'indicatore ste-
eo ha la capacita di pilotare un minimo
di 100mA per carichi quali lampadine
LED, conlimitazionedicorrenteinclusa
nel chip.
L'vA7S8A vienefornitoinunconteni-
tore plasticoa 16 pin perfunzionamento
in un campo di temperature da —40 a
+85°C.
TS 99 della Siel Elettronica
E* stato recentemente immesso sul
niercato un nuovo apparecchio della
SIEL ELETTRONICA di Roma perdo-
tare, senza alcun intervento sul televiso
re, qualsiasi ricevitore TV, a colori o in
bianco e nero, di telecomando e disiste-
ma di sintonia a 99 canali con chiamata
diretta; il TS 99.
Il sistema, pur nella sua complessita
tecnica, si installa in modo estremamen-
te semplice, dovendosi solo collegare al-
la presa di antenna del televisore,
11TS99si componefisicamente didue
parti il telecomando a raggi infrarossi e
Punita ricevitore-selettore di canale pre-
sentata in un elegante cofanetto in mate-
riale antiurto, che pud essere posto vici-
no all’apparecchio televisivo.
L'esigenza del pubblicodiavereiltele-
comando e la possibiliti di sintonizzare
1 TV su uno dei numerosi canali di tra-
smissione, ha spinto a trovare una solu-
zione che potesse soddisfare questa esi-
genza in modo concreto, di sicuro fun-
Zionamento e di grande affidabilita,
I principio di fu
jionamento:
75RADIO ELETTRONICA
attraverso un sintonizzatorea varicap
del tipo MOS-FET, un sistema di sinto-
nia a sintesi di frequenza con micropro-
cessore SIEMENS ed un convertitore di
frequenza, si ottiene la ricezione del se-
gnale, la scelta del canale ela conversio-
ne in frequenza dello stesso per inviarlo
al ricevitore TV.
Tutto cid pilotato da un telecomando
‘rage’ infrarossi che invia gli impulsi al
ricevitore infrarossi, posto sulla parte ri-
cevitore-selettore del TS 99,
Questi, a sua volta, invia le informa-
zioni (scelte dall’utente col telecomai
do) al sistema di sintonia a sintesi di fre-
quenza,
11 TS 99 @ inoltre dotato di memoria
non volatile (che non necessita quindi di
continua alimentazione) del tipo
EAROM, chememorizza, sottoformadi
programma, 30 delle 99 possibili fre-
4quenze, ciascuna identificante un cana-
le,
ITS 99éanche prowistodiindicatori
a LED luminosi indicantiil programma
scelto ed il relative numerodicanaleme-
morizzato,
La foto mostra il 18 99 con il suo tele-
‘comando ed una vista della parte ricevi-
tore-selettore aperta,
Unteriori informazioni sono ottenibili
a tichiesta dalla SIEL ELETTRONICA
S.p.A., 00060 Formello (Roma).
Cavo a fibre ottiche
a due fili
La ITT ha sviluppato un cavo di fibra
di vetro con scarico della trazione.
Questo cavosiadatta particolarmente
per la utilizzazione in:
— sistemi di trasmissione Duala Du-
plex all'interno di o fra fabbricati;
— automobili o computer,
Oscillografi
con grande purezza e precisione
Laboratori di alta tensione ele piattaforme di prova hanno|
‘sottoposti a sorgenti di perturbazioni elettromagnetiche di grande intensit’.
La tradizione degli oscillografi di impulso HAEFELY viene mantenuta con due
apparecchi completamente nuovi (a 1 e a 2 raggi) che soddisfano interamente le
compatibilitaelettromagnetica
cresta della tensione in kV.
uultime raccomandazioni del Comitato Tecnico 42 del'IEC concernet
questi apparecchi.
avanguardia dei semiconduttori e all’utilizzazione di casset
funzioni della base del tempo e V ampiezza sono le stesse per gli oscillografia 10 a2
raggi. Un'altra novita @ lindicazione numerica sull oscillogramma del valore di
Per informazioni: Haefely, Po Box 4028, Basilea,
intereambiabili le
Il cavo di fibra di vetro possiede:
© dimensioni ridotte
© peso ridotto
© grande portata
© buona flessibitia,
Grazie a queste caratteristiche il avo
uo essere posato in tubi, condotti di di-
stribuzione e anche all'aperto,
La sua struttura consiste in due cavi
ottici singoli, composto ognuno da una
fibra centrale, 6 cavi Kevlar pet lo scari-
co della tensione ¢ da un rivestimento
Hytrel, [due cavi sono inoltre provvisti
diun rivestimento comune in poliureta-
no,
Dati teeni
Fibra di vetro: PCS, Step Index oppure
Graded Index
Campo di attenuazione: 6 - 35 dB/km
‘con lunghezza d’onda 850 nm
Dispersione: 3,5.dB/km al punto—3dB
76RADIO ELETTRONICA
Diametrodell’anima della fibra: da 55 —
204m
Diametro fibra di vetro: 500m
Dimension cavo: 4,4%2,5 mm
Peso: 13 kg/km
Resistenza a trazione: (provata su cam-
pione di 2m) 90.N
Raggio di curvatura: 3,5.em
Questo nuovo cavo di fibra di vetro a
duc fli, sviluppato dalla ITT ¢provvisto
di scarico della tensione e permette un
ampliamento delle possibilita diapplica-
Zione della tecnologia dellefibredi vetro.
Parlando al mondo
di domani
LaBritish Telecom (nuovonomedella
sezione del British Post Office che si oc-
cupa delle telecomunicazioni) é la pit
‘grande autorita statale in Europa che
awale delle pit: moderne tecnologie per
mettete a disposizione della Gran Breta-
gnaedituttoilmondoimetodi pitiavan-
zati di comunicazione.
Presso il centro di ricerche di Martle-
sham Heath, alcuni ricercatori stanno
mettendo a punto le nuove tecnologic
che permetteranno a questo Ente di
mantenere la posizione di leader nel set-
tore per i prossimi dieci anni,
Quest nuovi sviluppi comprendono:
fibre ottiche, microcircuiti, sistemi di
‘commutazione digitalie il Preste, il pri-
mo sistema pubblico al mondo a tra-
smettere dati visibili sullo schermo diun
normale apparecchio tclevisivo.
Le fibre ottiche sono deifilidellospes-
sore di un capello che sostituiranno ico-
stosi cavi di rame nella trasmissione di
comunicazioni telefoniche, telex, telev
sionee dati per computer. La foto cimo-
stra un tecnico mentre controlla la capa-
LINCOM TTA
cita di carico del nuovo cavo,
Ciascun sottilissimo filo di fibra& for-
mato con due tipidivetrocompletamen-
te differenti. Le informazioni, sotto for-
‘ma di impulsi digitali codificati, vengo-
no sovrapposti al segnale luminoso che
viaggia attraverso il cavo di vetro. La lu-
ceviene generatada un laserin miniatura
oda un diodo emettente luce (LED). Al-
la fine del viaggio, il segnale luminoso
viene decodificato ¢ riappare nella sua
versione originale,
Oltre a essere poco ingombranti ¢ in
grado di portare molte informazioni, le
fibre ottiche sono immuni dalle interfe-
renze generate da agenti esterni.
Percompletare gliesperimentisullefi-
bre ottiche con prove pratiche, quest'an
no alcune case di Milton Keynes New
‘Town saranno equipaggiate con i nuovi
cavi e riceveranno tutti lorosegnali;te-
lefonici, radiofonici etelevisivimediante
questo nuovo mezzo di comunicazione,
di sicuro avvenire,
7RADIO ELETTRONICA
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MHz, 70 Welf., quarzato, funzionantea
PLL, frequenza programmabile tramite
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to, controllo segnale BF e ROS tramite
strumenti, preenfasi BF, spurie e armo-
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mobile extra-lusso in acciaio con vento-
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ria e fattoriale, funzioni, vettori, opera-
ioni_ su. matrici); plots e istogrammi
(semplici e multipli, mono ebidimensio-
nali, con scala automatica o arbitraria,
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(0828) 25713, (Ore pasti).
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diploma di qualifica come Montatore ¢
Riparatore di Appareéchi Radio -TV, in
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Dita seria, per occupazione fissa, Di-
spostoa trasferirsiimmediatamentenel-
leseguenticitta: Bologna, Parma, Mode-
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grazio anticipatamente, tutti coloro i
quali mi aiuteranno, Cundari Nicola,
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