Biografia dell’autore
Angelo Squarti Perla, Socio Fondatore dell’Associazione Regionale per
il Lazio, l’Umbria e le Marche del Corpo della Nobiltà Italiana, Membro
Effettivo del Collegio Araldico di Roma presieduto sino al 1983 da Sua
Maestà Umberto II di Savoia, di professione medico-oculista, intraprende
per passione la sua attività di pubblicista nel 1997 con studi inerenti il
diritto nobiliare, dinastico e feudale, divenendo, nel giro di pochi anni,
una delle voci più autorevoli nel settore.
L’operato prende il via con:
“Dell’Aquila, in iconografia storico-simbolica; negli Ordini Cavalle-
reschi; in iconografia simbolico-rappresentativa; in araldica: l’Aquila
monocapite, iconografia, ideografia emblematca e simbolica; l’Aquila
bicipite”. Edizione Dioscuri. Roma. 1997.
Prosegue con:
“La radice sanscrita AR- e l’araldica”. Rivista del Collegio Araldico Ro-
mano. Roma. 1999.
“La Rosa, il Cappello e lo Stocco”. Edito in proprio. 2000.
“Titoli e Nobiltà, diversità sostanziale”. Rivista del Collegio Araldico
Romano. Roma. 2002.
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“La Nobile Famiglia dei Conti Squarti Perla. Secoli XV-XXI”. Edito per
l’Associazione degli Industriali di Lucca. 2002.
“Titoli e Nobiltà nelle Marche”. Fast Edit Editore. Prefazione di S.A.R.
Amedeo di Savoia. 2003. Opera nata per amore della legittimità storica
con il non celato intento di sgombrare il campo dai tanti, troppi, falsi No-
bili presenti nella Regione Marche, facendo riferimento unicamente ad
incontestabili dati di archivio e a fonti ufficiali del Regno d’Italia.
“Stato della Chiesa e Nobiltà”. Sito ufficiale del Corpo della Nobiltà Ita-
liana. Circolo Giovanile. 2004.
“Il titolo di Patrizio”. Sito ufficiale del Corpo della Nobiltà Italiana. Cir-
colo Giovanile. 2006.
Lo studio continua con il pamphlet di diritto dinastico:
“In nome del Re”, Maroni Editore. Prefazione del Direttore di “Toga Pi-
cena”. Prima edizione 2003. Seconda edizione 2006. Lo scritto prende
spunto dal rientro in Patria di Vittorio Emanuele di Savoia. Basandosi su
tre punti fondamentali ed ineludibili [A) le leggi -Regie Lettere Patenti
emanate da Vittorio Amedeo III- che hanno regolato e regolano lo status
dei Principi di Casa Savoia, rimaste valide sino all’ultimo Re sabaudo;
B) il Codice Civile del Regno d’Italia, tutt’ora vigente - l’art. 69, oggi 92,
del Codice Civile fa obbligo, per la validità dei matrimoni dei Principi,
dell’autorizzazione del Re-; C) il mancato Assenso al matrimonio da par-
te del Sovrano, Capo della Dinastia], lo studio palesa l’inabilitazione alla
successione dinastica di Vittorio Emanuele e la decadenza “de iure” dal
particolare “status” che comporta la perdita d’ogni Titolo, Prerogativa,
Qualifica e Trattamento, nessuno escluso, tra cui la stessa permanenza
nel “coetus” originario. Per Emanuele Filiberto di Savoia dimostra che
non può partecipare della condizione familiare paterna e non può essere
esser ricompreso nella nozione di Famiglia Reale per l’inosservanza del-
le iuxtae nuptiae dei genitori (cioè di quelle tipiche che siano state pre-
ventivamente consentite dal Re e alle quali è condizionata l’appartenenza
alla Famiglia Reale), pur avendo acquisito sul piano del diritto comune lo
status proprio della filiazione legittima.
Si conclude con:
“Sulla Sovrana Prerogativa come patrimonio familiare dinastico ovvero
sulla titolarità delle Sovrane Prerogative e del patrimonio araldico della
Famiglia ex regnante, spettanti, jure sanguinis, al Re spodestato, purchè
non debellato”. Sito ufficiale della Real Casa di Savoia. Ufficio Studi.
2007.
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“Araldica e Nobiltà nelle Marche”. Prefazione di U. Cordero di Monte-
zemolo. Fast Edit Editore. Acquaviva Picena. 2007.
“La Distinta Civiltà nella Regiona Marchigiana. Divagazioni su perso-
naggi, armi e Famiglie della Nobiltà marchigiana”; I volume. “Ordini
Cavallereschi ed onorificenze. Memoria storica dei fasti del Patriziato
italiano”; II volume. Prefazione di Ottavio Flaianj di Morro e di Angelo
Lodovico Mancinelli Scotti di San Vito. Fast Edit Editore. Acquaviva
Picena. 2009.
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