1 Storia Dell'Arte Dalle Origini Al Novecento
1 Storia Dell'Arte Dalle Origini Al Novecento
1 Storia
Novecento
1. Arte preistorica
Cronologia essenziale
Paleolitico o della pietra antica:
Neolitico o della pietra levigata (ca. 6.000-4.000 a.C. e oltre). Accanto alle societ di cacciatori, si sviluppano culture agricole; appare la ceramica.
Eneolitico (ca. 5.000-4.000 a.C.). Inizia la lavorazione del rame.
Et del bronzo (ca. 4.000-1.000 a.C.). Si diffonde la lavorazione dei metalli; sorgono le grandi civilt
dellEgitto, della Mesopotamia e dellEgeo, mentre in Europa si sviluppa la civilt megalitica.
Et del ferro. Con la lavorazione del ferro (ca. 1200 a.C.) si passa dalla preistoria alla storia.
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per scopi rituali (il pi famoso di questi templi megalitici quello di Stonehenge, in
Inghilterra, datato fra il 2700 e il 1800 a.C.); gli allineamenti di pietre, con monoliti disposti in modo da formare delle file (come a Carnac, in Bretagna); le pietre forate e oscillanti. In Italia, in particolare, risale allEt del bronzo la civilt nuragica, cos denominata dai nuraghi, architetture megalitiche tipiche della Sardegna, a
forma di torri tronco-coniche, spesso raggruppate in complessi abitativi fortificati.
2. Arte egizia
La civilt egizia si svilupp nella valle del Nilo verso la fine del Neolitico, finch dopo
il 3000 a.C. si realizz lunificazione del paese, alla cui guida si successero 26 dinastie di regnanti. Il faraone era la pi alta autorit in campo sia politico che religioso:
per questo il motivo ricorrente di gran parte delle manifestazioni artistiche, insieme al culto dei morti e dellaldil.
2.1 Architettura
Il culto dei defunti era molto sentito presso gli egiziani, i quali credevano che la
vita terrena potesse continuare anche dopo la morte, sicch diedero grande impulso
allarte funeraria. Le prime tombe furono le cosiddette mastabe, di forma tronco-piramidale, attraverso le quali si accedeva a un pozzo sotterraneo dove era custodito il
sarcofago del defunto. Ad esse fecero poi seguito le tombe dalla classica forma piramidale, quindi le sepolture a ipogeo (scavate nella roccia e simulanti, allinterno,
strutture architettoniche), le tombe a siringa (scavate nel fianco di colline e penetranti in profondit) e veri e propri templi funerari, fra i quali da ricordare quello
di Amenhemet III (XII dinastia), che i greci chiamarono Labirinto.
Le pi note testimonianze della civilt egiziana sono le piramidi, inizialmente costruite a gradoni (come quella di Zoser a Saqqarah), dopodich, a partire dalla IV dinastia, assunsero laspetto geometrico di piramidi dalle facce lisce e perfettamente
triangolari. Il gruppo pi imponente si trova a Gizah, dove sorgono le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, la pi grande delle quali quella di Cheope, con unaltezza di 147 metri e una base di 230. Completa il gruppo la Sfinge di Gizah, unenorme
architettura dal corpo leonino e dal volto umano, cavata nella roccia viva per 20 metri di altezza e 74 di lunghezza. Lenigmatico volto della Sfinge, rivolto a oriente, raffigura il faraone Chefren, che commission lopera nel 2500 a.C. ca. Sempre in ambito architettonico occorre infine citare i templi riservati ai culti religiosi, in particolare il tempio di Amon e il Ramesseum a Karnak, i templi fatti erigere a Luxor da Amenofi III e i templi rupestri dedicati ad Abu-Simbel, a Ramses II e alla regina Nefertari.
2.2 Scultura e pittura
Nella produzione scultorea legata allarte funeraria spiccano: i sarcofaghi, destinati
ad accogliere e proteggere le mummie; le statue in pietra dei defunti; i canopi, vasi
con il coperchio a forma di testa umana, usati per conservare gli organi interni del
defunto dopo la mummificazione. Al di fuori dellarte funeraria sono invece da menzionare gli obelischi, alte steli in pietra coperte da iscrizioni geroglifiche, solitamen814
te eretti per celebrare avvenimenti di rilievo, ma legati pure ad attivit di osservazione solare e geodetica.
Anche le testimonianze pittoriche egiziane ci sono pervenute attraverso larte funeraria, tramite le decorazioni parietali delle tombe. La rappresentazione della figura umana
segue uno schema fisso, in cui la parte centrale del corpo raffigurata frontalmente, mentre la testa e le gambe sono di profilo e ne indicano il movimento. Le immagini delle divinit, spesso rappresentate in forma zoomorfa, recano gli attributi che le caratterizzano,
definendone le funzioni. Le scene di vita quotidiana (lavoro, caccia, pesca, toeletta, danza
etc.) sono estremamente vivaci e ricche di particolari naturalistici. Da citare, infine, le parti dipinte o scritte del Libro dei Morti, con le celebri raffigurazioni della psicostasia (pesatura delle anime), pervenuteci sotto forma di pitture parietali o disegnate su papiri.
3. Arte mesopotamica e civilt mediorientali
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citt e palazzi fortificati, con grandiose porte ad arco fra le quali spiccano la Porta dei Re e varie porte con leoni stilofori ad Hattusa, capitale dellimpero;
Persiani: abitatori, nel secondo millennio a.C., della parte meridionale dellaltopiano dellIran, con capitale Persepoli (mentre nella parte settentrionale, con capitale Ecbatana, erano insediati i Medi), hanno lasciato le loro pi importanti testimonianze artistiche nei Palazzi di Persepoli e Susa (con relative decorazioni parietali), oltre che nelloreficeria;
Fenici: stabilitisi nella zona costiera della regione siro-palestinese, in corrispondenza dellattuale Libano, si organizzarono in citt indipendenti (Biblo, Sidone e
Tiro) dedite soprattutto ai commerci e alla navigazione, le cui colonie erano sparse in tutto il Mediterraneo occidentale. Della loro arte sono da citare, ad esempio,
alcune sculture di divinit, come la statuetta eburnea della Dea Ishtar, nel Museo
di Damasco, e vari oggetti di oreficeria.
4. Arte egea
Minoico medio I (Periodo protopalaziale). Creta domina il Mediterraneo orientale; vengono costruiti i Palazzi di Cnosso e Festo.
Minoico medio II e III (Periodo neopalaziale). I palazzi cretesi vengono distrutti verso il 1700 a.C., forse da un terremoto, per poi essere ricostruiti.
progressiva affermazione degli Achei, che danno vita alla civilt micenea.
Minoico recente. Fine del predominio della civilt minoica.
massimo sviluppo della civilt micenea.
ro nel campo della ceramica (vasi e motivi decorativi) e della scultura, con la produzione di statuette marmoree, ritrovate nei corredi funebri, costituite da figure femminili (Venere o Dea Madre), idoli a forma di violino e figure di suonatori di flauto o
arpa (Suonatore di lira di Keros).
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Soggetto principale delle arti figurative del mondo greco la figura umana, con cui
venivano rappresentati indifferentemente personaggi divini o mortali. I temi erano
tratti prevalentemente dal mito, dalla letteratura e dalla vita quotidiana. Fino a circa il 320 a.C. la funzione dellarte fu sostanzialmente pubblica, in ambito religioso o
per commemorare importanti eventi storici come le vittorie ai giochi olimpici, mentre i privati commissionavano solo opere legate al contesto funerario. Le arti decorative, al contrario, erano destinate alla produzione di oggetti di uso comune. La statuaria era modellata in marmo, pietra o creta oppure fusa in bronzo. I pittori intervenivano sulle statue in pietra dipingendole a colori vivaci, per intero o in parte. Ad
essi era affidata anche la realizzazione di grandi affreschi o di decorazioni vascolari.
CRONOLOGIA ESSENZIALE
con listituzione dei Giochi di Olimpia inizia la cronologia della civilt greca.
periodo arcaico dellarte greca.
5.1 Larcaismo
Nel periodo arcaico (VIII-VI sec. a.C.) larte greca si distingue per luso di forme semplici, ma essenziali e altamente significative.
Nella ceramica, allo stile protogeometrico, che produce vasi decorati con motivi geometrici in nero o bruno, fa poi seguito lo stile geometrico, con cui le figure si moltiplicano in numero e variet, fino a riempire lintera superficie del vaso. Il motivo decorativo pi ricorrente diventa il meandro, un nastro che sviluppa in orizzontale il disegno della svastica, pi noto col nome di greca. Verso lultimo quarto dellVIII sec. a.C.
la decorazione dei vasi di uso non funerario si arricchisce di grandi figure e vere e proprie scene, ispirate al mito greco.
La scultura dei primi decenni dellVIII sec. a.C., a sua volta, si manifesta nella produzione di piccole figure votive in bronzo, pietra o avorio che mostrano lo schema geometrico dellimmagine pittorica. In seguito si assiste a un graduale accostamento alle
forme e alle proporzioni reali della figura umana, anche con i primi esempi di statue
di grandi dimensioni (tra cui la statua dedicata a Nikandre).
5.2 Larcaismo maturo e lo stile severo
Le citt-stato (polis) sviluppatesi nel Medio Evo ellenico erano generalmente dominate da una rocca (acropoli), costruita sul punto pi elevato per esigenze in origi818
ne difensive, che divenne poi il centro sacro della citt, sede dei principali edifici religiosi, mentre la vita civile si svolgeva nella parte bassa ed aveva il suo fulcro nella
piazza (agor). Alla fine del VI sec. a.C. si svilupp, invece, lo schema urbanistico a
reticolo o scacchiera legato al nome di Ippodamo da Mileto, da cui la definizione di
pianta ippodamea (schemi urbani del Pireo, di Rodi etc.).
In ambito architettonico lelemento pi significativo dellarcaismo maturo tuttavia
costituito dalla fioritura del tempio greco. Il nucleo originario del tempio era formato da una cella o sacrario centrale (naos) a pianta rettangolare con le pareti longitudinali prolungate anteriormente a formare un piccolo portico (pronaos). Questi tempietti erano detti in antis. La cella, divisa in pi vani e in due o tre navate mediante
una o due file di colonne, venne circondata su tutti i lati da un colonnato che formava un lungo porticato perimetrale (peristilio). Il piano su cui poggiava il colonnato
era lo stilobate, costituito da una piattaforma rettangolare di pietra a cui si accedeva mediante una scalinata (crepdoma) di tre o pi gradoni.
Ledificio era coperto da un soffitto piano in cui sintersecavano delle travi di legno. Il
tetto era a due spioventi e lasciava sui lati delledificio stesso due aperture a forma di
triangolo isoscele (timpani), che in un primo momento erano chiusi da un muro, poi
vennero usati per accogliere sculture e decorazioni (frontoni). Altri motivi plastici
vennero posti ad ornamento dei vertici del timpano (acroteri), delle gronde (antefisse) e della trabeazione, la fascia orizzontale che si trova tra la sommit delle colonne e la base del frontone (metope e triglifi). La base del tempio era generalmente
quadrata o rettangolare, ma a volte furono costruiti anche templi a pianta circolare.
Lelemento base del tempio greco era la colonna; infatti, non soltanto i templi si differenziavano a seconda della disposizione e del numero delle colonne, ma fu proprio
in base alla tipologia delle colonne e dei loro capitelli che si distinsero i tre ordini
architettonici fondamentali:
ordine dorico: si svilupp nel Peloponneso, in Sicilia e nella Magna Grecia (templi di Posidonia a Paestum, di Selinunte, di Ercole ad Agrigento, di Apollo a Corinto), riflettendo il carattere guerriero e conservatore dei Dori anche nellaspetto
massiccio del tempio. La colonna dorica presenta un fusto cilindrico con circa 20
scanalature (solchi verticali) a spigolo vivo e poggia direttamente sullo stilobate.
La sua forma va restringendosi verso lalto (rastrematura); il capitello, che collega la colonna allarchitrave, composto da echino (elemento circolare e svasato
verso lalto) e abaco (elemento quadrato a forma di parallelogramma);
ordine ionico: si svilupp intorno al VI sec. a.C., soprattutto nelle citt ioniche
dellAsia Minore (templi di Artemision ad Efeso, di Hraion a Samo), con caratteri ben pi agili e variabili rispetto al dorico. La base su cui poggia la colonna ionica costituita da pi elementi con diverse modanature (sagome) ed il fusto della
colonna stessa pi sottile, diritto e slanciato di quella dorica. Il capitello raccordato alla colonna mediante una modanatura concava ornata da intagli (astragalo o fusaiola), su cui sinnesta lechino a forma di paniere ornato da ovuli o foglie (kymation) e sormontato da una fascia terminante in due volute e da un sottile abaco;
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ordine corinzio: destinato ad avere grande diffusione soprattutto nellarchitettura romana, lo stile corinzio si svilupp verso la fine del V sec. a.C. come evoluzione del gusto ornamentale ionico (templi di Apollo a Basse, di Atena Alea a Tegea; monumento coragico di Lisicrate ad Atene). Esso si distingue per il suo capitello a forma di cesto terminante a volute e decorato con due file di foglie dacanto accartocciate, con eventuali ornamenti a rosette.
A sua volta, la scultura dellarcaismo maturo, esercitata anche nella decorazione dei
templi, si caratterizz soprattutto per i due tipi convenzionali di statua: il kuros e la
kore; entrambi realizzati in pietra calcarea e decorati con colori vivaci, raffiguravano,
rispettivamente, un giovanetto completamente nudo e una fanciulla coperta da una
tunica lunga fino ai piedi, che la rendeva simile a una colonna priva di scanalature.
Nella pittura, infine, diversi furono gli stili pittorici che si susseguirono nella decorazione del vasellame: dai vasi a figure nere prodotti in Attica tra il VII-VI sec. a.C. si
pass alla tecnica dei vasi a figure rosse inaugurata ad Atene, verso il 530 a.C., dal vasaio Andocide, fino ad arrivare, nella seconda met del V sec. a.C., allelegante ceramica su fondo bianco realizzata ancora una volta in Attica (stile bello), con opere
destinate soprattutto ad uso funerario.
Il 480 a.C., anno della distruzione di Atene ad opera dei Persiani, pu essere adottato nella storia dellarte greca come momento di passaggio dallo stile arcaico maturo
allo stile severo, i cui caratteri salienti furono la mimesi (imitazione della realt visibile), la gara con la natura nella creazione delle forme e lelaborazione formale, come
si nota soprattutto nella scultura, dove i corpi vengono rappresentati nel momento
in cui compiono lazione, non pi statici e irreali, ma con unespressione che si avvicina maggiormente alla realt (ad esempio, i Bronzi di Riace).
5.3 Let classica
La ricostruzione dellacropoli di Atene, eseguita su disposizione di Pericle a partire
dal 470 a.C., inaugur il periodo pi splendente dellattivit artistica e culturale greca.
Le principali opere architettoniche realizzate sullacropoli furono:
il Partenone: costruito da Ictino e Callicrate su incarico di Pericle come splendido
emblema della supremazia spirituale ateniese e come espressione unitaria della
cultura greca, questo tempio in stile dorico, situato allentrata dellacropoli, costituisce la maggiore e pi completa testimonianza dellarte classica. Il nome deriva
dalla statua crisoelefantina (in oro e avorio) raffigurante Atena Parthenos (vergine), scolpita da Fidia nel 438 a.C. e collocata nella parte anteriore del tempio;
i Propilei: costruiti da Mnesicle fra il 437-432 a.C., costituiscono lingresso monumentale allacropoli;
lEretteo: realizzato tra il 421-405 a.C., nel periodo della guerra del Peloponneso, sui resti del pi antico santuario di Eretteo (mitico eroe ateniese), un tempio che rappresenta uno dei capolavori dellarchitettura ionica.
Per quanto concerne invece levoluzione architettonica del teatro greco, in et classica esso presentava una gradinata su cui prendeva posto il pubblico, denominata
cvea, disposta a semicerchio e divisa in settori a ventaglio (cunei), realizzata sfrut820
tando il pendio naturale di una collina. Al centro della cvea si trovava unarea circolare (orchestra) destinata al coro; il palcoscenico (proscenio), separato dai bordi
della cvea da due passaggi (prodoi), era costituito da un podio rettangolare, chiuso
sul fondo da una struttura architettonica (scena), talvolta fiancheggiata da due avancorpi (paraskenia). Pur essendo costruiti allaperto, i teatri avevano unacustica perfetta grazie a un sapiente calcolo delle distanze, della forma e dellinclinazione della
cvea. Da citare, in particolare, il teatro di Epidauro nellArgolide e i teatri della Sicilia e della Magna Grecia (Siracusa, Segesta, Taormina).
Da ricordare, infine, il mausoleo di Alicarnasso, tipico esempio di tomba monumentale, costruito da Piteas verso il 350 a.C. come monumento funebre per Mausolo, sovrano della Caria, e considerato una delle meraviglie del mondo antico.
Nellambito della scultura, i principali artisti dellet classica furono:
Mirone, autore del Discobolo (rappresentato nellatto di lanciare il disco, una
delle pi popolari opere della scultura greca) e dellAtena e Marsia;
Policleto, autore del Doriforo (portatore di lancia) e del Diadumeno (atleta che
si allaccia la benda intorno alla testa), nonch ideatore di una teoria relativa alla
rappresentazione della figura umana secondo un preciso canone proporzionale
(uso di una misura-base nella definizione delle proporzioni corporee);
Fidia, il quale raggiunse una fama straordinaria con la sua colossale Statua crisoelefantina di Zeus per il tempio di Olimpia, considerata una delle meraviglie del
mondo antico, anche se il suo nome resta legato soprattutto alle opere realizzate
per il Partenone, fra le quali, oltre alla gi citata statua raffigurante Atena Parthenos, sono da menzionare, in particolare, i gruppi scultorei dei frontoni e il fregio
della cella;
Alkamenes, il pi diretto seguace di Fidia, autore delle Cariatidi, sei statue-colonne, in forma di fanciulle, che sorreggono larchitrave della loggetta delle Cariatidi
nellEretteo.
Con la guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) inizi la crisi degli ideali spirituali,
etici e politici fondati sulla visione unitaria della civilt greca e nellarte subentrarono gli ideali estetici della cosiddetta seconda classicit, in cui si affermarono anche espressioni di natura sentimentale ed emotiva.
Massimi scultori della seconda classicit furono:
Skopas, attivo in Attica, nel Peloponneso e in Asia Minore intorno alla met del IV
sec. a.C., autore della decorazione del tempio di Atena Alea a Tegea, di cui fu anche architetto, e della decorazione scultorea del mausoleo di Alicarnasso;
Prassitele, che visse ed oper ad Atene anchegli intorno alla met del IV sec. a.C.,
di cui sono da ricordare lApollo Sauroctonos (statua del giovane dio), lAfrodite di
Cnido (prima raffigurazione di una dea nuda) e lHermes con Dioniso bambino;
Lisippo, il maggiore rappresentante della scultura peloponnesiaca, col quale appaiono ormai evidenti le modifiche al canone policleteo, in particolare nellApoxiomenos (atleta che si deterge il sudore con lo strigile). Scultore prediletto da Alessandro Magno, ne esegu diversi ritratti, iniziando cos il genere della ritrattistica eroica.
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5.4 Lellenismo
Let ellenistica (323-330 a.C.) corrisponde al periodo in cui la civilt greca giunse
al suo massimo sviluppo, per poi iniziare un lento declino. La morte di Alessandro
Magno determin la frantumazione dellimpero macedone e la creazione di nuovi regni greco-asiatici, le cui splendide capitali furono Pergamo, Antiochia e Alessandria.
Nellarte si abbandon lideale classico basato sullarmonia delle forme e sullequilibrio compositivo, per dare spazio al virtuosismo tecnico e alla raffinatezza formale.
Spicc la costruzione di monumenti fastosi e di grandiosi edifici pubblici e rappresentativi, come il Faro di Alessandria e il Colosso di Rodi (annoverati fra le meraviglie del mondo antico) e lAra di Pergamo (ca. 180 a.C.), monumento in forma di
gigantesco altare dedicato a Zeus e ad Atena.
La scultura ellenistica, in cui risultano accentuati il pathos, gli aspetti espressivi e
la visione naturalistica, fece registrare lo sviluppo di nuove scuole a Pergamo (Gigantomachia posta ad ornamento dello zoccolo della succitata Ara), Rodi (gigantesca statua del Colosso, dedicata al dio Sole; Nike di Samotracia; gruppo del Laocoonte), Alessandria. Ulteriori opere scultoree degne di menzione sono: la Venere di Milo
(Louvre), la Fanciulla di Azio (Museo Nazionale Romano), il Supplizio di Dirce, noto
anche come Toro Farnese (Museo Nazionale di Napoli), e le Tanagre, statuette in terracotta provenienti da Tanagra, in Beozia.
6. Arte etrusca
Giunti nella penisola italiana nel XIII sec. a.C., probabilmente provenienti dalla Lidia
o dalla zona del Caucaso, gli etruschi si stabilirono nellItalia centrale, in particolare
lungo la costa e il retroterra tirrenico, tra lArno e il Tevere, dando vita a una civilt
che ebbe il suo fulcro prima nelle citt di Tarquinia, Vulci, Cerveteri e Veio, poi anche
in quelle di Arezzo, Cortona, Chiusi.
La cultura etrusca era dominata da un forte senso del sacro e da un profondo culto
per i defunti. Tuttavia, in essa il tempio non ebbe grande importanza come nella civilt greca, mentre massima rilevanza fu attribuita alle tombe, come luoghi in cui doveva sopravvivere qualcosa della vita stessa, e che dovevano permettere al defunto di
continuare a vivere lesistenza terrena. Le strutture funerarie presentavano copertura ad arco e a volta ed erano per lo pi ipogee, riconoscibili esternamente da un tumulo conico di terra con lanello di base in pietra.
La pittura, segnata da un vivace cromatismo, non ebbe caratteristiche proprie distintive, ma serv pi che altro come decorazione per le tombe, prevalentemente con
scene di vita quotidiana (matrimoni, scene di caccia e pesca, giochi) o con figurazioni mitologiche.
Anche la scultura fu legata soprattutto al culto dei morti (sarcofagi e canpi), ma non
disdegn una vena decorativa riguardante larredamento domestico e lornamento
della persona. Tra le sculture pi note ricordiamo: lApollo di Veio, attribuito a Vulca,
lunico artista etrusco arcaico di cui si conosca il nome; la Lupa capitolina, in bronzo; la Chimera dArezzo, uno dei massimi capolavori dellantica arte bronzea; il Sarcofago degli sposi; il Bruto capitolino, tipico esempio di ritrattistica non celebrativa.
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7. Arte romana
7.1 La civilt romana
Nella sua fase di ascesa, dalla conquista della penisola italiana fino allinizio dellespansione nel Mediterraneo, la civilt romana non produsse manifestazioni artistiche di
rilievo, badando soprattutto a dare solidit e concretezza al nuovo organismo politico e sociale che si andava configurando. Di tale orientamento si giov soltanto larchitettura, perch fu possibile trovare soluzioni reali per la realizzazione di opere di
edilizia e ingegneria civile e militare. Solo a partire dal II sec. a.C. cominci a svilupparsi una vera e propria arte romana, che comunque conserv sempre un fine eminentemente pratico: servire da insegnamento agli uomini e da strumento utile ai governanti (instrumentum regni). In et imperiale, infine, a partire dal 29 a.C., fu soprattutto Augusto a raccogliere intorno a s artisti e poeti che celebrassero, con le
opere e con i versi, la grandezza dellimpero.
7.2 Architettura
Presso i romani ebbero grande importanza larchitettura e la risoluzione di problemi tecnici riguardanti la costruzione di edifici pubblici e privati, strade, acquedotti
etc., come testimonia anche il trattato in dieci libri De re aedificatoria di Vitruvio, un
erudito di et augustea.
La prima sistemazione della pianta di Roma avvenne sotto Silla, che la trasform
da semplice raggruppamento di villaggi, disseminati sui sette colli, in una citt con
grandi edifici pubblici e quartieri signorili, dopodich fu Cesare ad elaborare un vero
e proprio piano regolatore con la legge De urbe augenda (Per laccrescimento della
citt). In particolare, la pianta tipica della citt romana costituita da rette parallele che sintersecano perpendicolarmente formando angoli retti e insulae abitative di
forma rettangolare, secondo un canone di ordine e pulizia.
Nelle opere in muratura il materiale pi utilizzato era il tufo. La forma-base dellarchitettura romana era, invece, larco, una struttura curvilinea che congiunge la sommit di due pilastri. Dalla prosecuzione di pi archi successivi nasce la volta a botte, mentre due volte a botte, incrociandosi, danno vita a una volta a crociera. Altro
elemento caratteristico dellarchitettura romana fu la cupola, una calotta emisferica
fatta di materiali leggeri e posta a copertura di un ambiente.
Le principali realizzazioni dellarchitettura romana riguardarono:
i templi, derivanti da quelli etruschi e greci, ma con la differenza che per i romani
il rito religioso era anche cerimonia pubblica. Tra i principali templi romani vanno citati: il tempio della Fortuna Virile (I sec. a.C.), detto anche della Mater Matuta; il tempio di Vesta a Tivoli, di forma analoga al tempio di Vesta nel Foro Romano, in cui era custodito il Fuoco Sacro; il tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto; il Pantheon, tempio dedicato a tutti gli di, fatto costruire da Adriano fra il
118-125 d.C. in luogo del precedente tempio eretto da Agrippa in et augustea;
i teatri, in cui acquist grande importanza il muro di fondo (scena), che divenne
una vera e propria struttura architettonica usata per creare effetti illusori di pro1 Storia dellarte dalle origini al Novecento
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fondit. I giochi e gli spettacoli con gladiatori si svolgevano, invece, nel doppio
teatro o anfiteatro, sempre di forma circolare o ellittica. Da menzionare, in particolare, il teatro di Marcello, iniziato da Giulio Cesare e compiuto da Augusto
(50-1 a.C.), e lanfiteatro Flavio o Colosseo, fatto costruire da Domiziano e completato da Tito nell80 a.C., che costituisce forse il monumento pi grandioso e famoso dellarchitettura romana;
le basiliche, grandi costruzioni rettangolari con una copertura a tetto sostenuta
da file di colonne, che per i romani costituivano il centro della vita pubblica e del
mondo degli affari. Da citare, su tutte, la basilica di Massenzio, iniziata appunto
da Massenzio nel 308 d.C. e completata da Costantino nel 312;
i fori e le strade. I fori erano i mercati di Roma, strutturati come organismi architettonici aperti, ma organizzati come veri e propri edifici. Attorno ad essi si snodavano le grandi strade cittadine, ornate da monumentali archi celebrativi (archi
trionfali) e colonne istoriate. Il pi antico foro di Roma il Foro Romano (Forum
Magnum): sorto in una valle che si estende fra sei dei sette colli, attraversato dalla via Sacra e rappresenta il centro sacro della tradizione romana. Vi si trovavano
il Lapis niger (il sepolcro di Romolo), il Tullianum (o Carcere Mamertino), la Curia
(il Senato romano), il tempio di Vesta, la Casa delle vestali e la Regia del pontefice
massimo, il Tabularium (lArchivio di Stato), le basiliche Emilia e Giulia e quella di
Massenzio e Costantino, il tempio di Castore e Polluce, il tempio di Venere e Roma,
gli archi di Augusto, Tito e Settimio Severo. A nord del Foro Romano sorsero poi i
Fori Imperiali, costruiti per iniziativa di vari imperatori, che intesero sostituire
strutture monumentali pi organiche e grandiose allirregolare insieme dellantico Foro. Da menzionare: il Foro Giulio, il Foro di Augusto, il Templum Pacis, il Foro
di Nerva, il Foro di Traiano, il pi celebre dei Fori Imperiali, al cui interno si trovano la basilica Ulpia e la grandiosa Colonna Traiana (alta 36 metri, lungo il fusto della quale si svolge a spirale un fregio scolpito lungo 200 metri, su cui sono
rappresentati gli eventi delle campagne militari dellimperatore);
le terme, luoghi di relax e benessere, ma anche di incontro e socializzazione, comprendenti locali destinati al bagno freddo (frigidarium) e caldo (calidarium). Da
ricordare soprattutto le seguenti: terme Stabiane di Pompei (II sec. a.C.); terme di
Tito (80 d.C. ca.); terme di Traiano (fine I sec. d.C.); terme di Caracalla (216 d.C.);
terme di Diocleziano (305 d.C.), costruite in un ampio cortile la cui cavea terminale corrisponde allodierna piazza Esedra.
to stile (quello che ritroviamo a Pompei ed Ercolano) riprende il tema architettonico, sviluppandolo con colori pi intensi e scenografie pi complesse.
Il realismo fu invece la caratteristica principale della scultura romana, i cui esiti migliori si ebbero nella ritrattistica, nella decorazione a bassorilievo di colonne, archi,
opere architettoniche monumentali, nonch nel genere della statua equestre. Fra le
altre opere sono da ricordare: lAra Pacis (9 d.C.), altare fatto erigere da Augusto per
celebrare la pace, ricomposto a Roma nel 1938, dopo che ne furono raccolti i pannelli dai vari musei in cui si trovavano sparsi; i rilievi dellArco di Tito (81 d.C.); la Colonna Aureliana (180 ca.), in piazza Colonna; lArco di Costantino; la statua equestre di Marco Aurelio in Campidoglio, gruppo bronzeo dellimperatore a cavallo.
8. Arte paleocristiana
Larte paleocristiana si svilupp nei primi secoli dellera cristiana (II-VI sec. d.C.) nei
territori dellImpero romano e in special modo a Roma, prendendo le mosse dallarte
greco-romana, ma anche orientale. Le prime comunit cristiane si diffusero a Roma
e in tutta Italia nella clandestinit e furono oggetto di numerose persecuzioni, finch
con lEditto di Costantino (313) venne concessa loro la libert di culto, dopodich, nel
380, limperatore Teodosio proclam il cristianesimo religione di Stato.
8.1 Architettura
A partire dal II sec. in varie citt dItalia, ma anche dellAfrica settentrionale, si svilupparono dei cimiteri sotterranei: le catacombe, costituite da una fitta rete di gallerie
scavate nel tufo, in cui le pareti degli ambulacri (corridoi scavati sottoterra) presentavano pi file di loculi (incavi per le sepolture) e alcuni cubicoli (piccole stanze che
ospitavano le tombe di intere famiglie), dove le salme venivano generalmente disposte in vani rivestiti da lastre di pietra (solium) e sormontati da un arco (arcosolium).
Ricordiamo, a Roma, le catacombe di S. Sebastiano, Callisto, Priscilla, Domitilla,
mentre a Napoli sorsero quelle di S. Gennaro.
Il riconoscimento del cristianesimo come culto ufficiale richiese la nascita di un apposito luogo deputato alla preghiera e alla celebrazione di riti sacri. Fu cos che nacque la basilica, la cui forma poteva essere a croce latina (con il braccio trasversale pi lungo di quello longitudinale), a croce greca (con i due bracci uguali), oppure a tau (con i due bracci incrociati a formare la lettera T). Tutte le basiliche ebbero
la medesima struttura: un lungo corridoio diviso in navate separate da colonne e un
braccio trasversale, posto allestremit opposta rispetto allingresso, dove si trovava unampia cavit semicircolare (abside) coperta da una mezza cupola (catino). La
parte della basilica situata presso laltare maggiore e riservata ai sacerdoti prendeva il nome di presbiterio. Sulla navata centrale, pi alta delle laterali, si aprivano dei
finestroni oppure si affacciava un matroneo (sorta di corridoio, riservato alle donne,
passante al di sopra delle navate laterali). La copertura della basilica era realizzata
in legno, con travature a vista (capriate).
Oltre che longitudinale, gli edifici di culto potevano avere anche pianta circolare,
come ad esempio i battisteri, destinati appunto ai battesimi, e i mausolei, eretti a
1 Storia dellarte dalle origini al Novecento
825
Test di verifica
1) Le pi antiche manifestazioni dellarte rupestre consistevano in:
A
B
C
D
A Francia
B Belgio
C Scozia
D Svizzera
A minoica
B mesopotamica
A Apollodoro
B Parrasio
C Zeusi
D Apelle
A 1820
B 1760
C 1956
D 1681
A Raffaello
B Michelangelo
C Caravaggio
D Brunelleschi
A Ravenna
B Siena
C Roma
D Firenze
3) Dedalo il nome del mitico inventore, architetto e scultore legato a quale civilt?
4) Chi fu lartista prediletto da Alessandro Magno, che lo scelse come suo ritrattista ufficiale?
Test di verifica
879
A Brunelleschi
B Michelangelo
C Giotto
D Cimabue
A Pierre-Auguste Renoir
B Henri Matisse
C Georges Seurat
D Vasilij Kandinskij
A Leonardo da Vinci
B Raffaello
C Michelangelo
D Tintoretto
A Barocco
B Neoclassicismo
C Rococ
D Manierismo
A Cosimo Fanzago
B Antonio Canova
C Ferdinando Fuga
D Luigi Vanvitelli
A Francia
B Polonia
C Russia
D Ungheria
A Francisco Goya
B Pablo Picasso
C Salvador Dal
D Vasilij Kandinskij
A Roma
B Milano
C Venezia
D Firenze
12) Quale corrente artistica domin la scena italiana per tutta la seconda parte del Cinquecento?
880
A Paul Czanne
B Georges Braque
C Amedeo Modigliani
D Paul Gauguin
A Henri de Toulouse-Lautrec
B Renato Guttuso
C Francisco Goya
D Gustav Klimt
A Colazione sullerba
B Olympia
18) Quale famoso pittore ha fatto scalpore per la rappresentazione dellamore lesbico nelle sue tele?
19) Quale delle seguenti opere di Manet fece scandalo per la rappresentazione di un nudo femminile?
A Napoli
B Londra
C Amsterdam
D Parigi
A Arte povera
B Macchiaioli
C Simbolismo
D Art nouveau
A Cosimo Fanzago
B Gian Lorenzo Bernini
C Guarino Guarini
D Luigi Vanvitelli
A Jean-Frdric Bazille
B Alfred Sisley
C douard Manet
D Paul Gauguin
A Nascita di Venere
B Sposalizio della Vergine
C Piet
D San Giovanni Battista
Test di verifica
881
A Assisi
B Roma
C Siena
D Firenze
A Art nouveau
B Simbolismo
C Fauvismo
D Pointillisme
A Surrealismo
B Cubismo
C Dadaismo
D Astrattismo
A Fauvismo
B Espressionismo
C Futurismo
D Dadaismo
28) Quale movimento artistico suscit maggiore clamore e, sul piano estetico,
la pi intensa carica rivoluzionaria agli inizi del XX secolo?
A Caravaggio
B Masaccio
C Il Perugino
D Brunelleschi
A Bologna
B Torino
C Milano
D Genova
A arte moderna
B arte povera
C arte popolare
D arte antica
C Farnese
D San Carlo
882
A Milano
B Napoli
C Roma
D Bari
A Italia
B Germania
C Francia
D Inghilterra
A David Hockney
B Andy Warhol
C Roy Lichtenstein
D Paul Klee
C la Triennale
D la Quadriennale
C Michelangelo
D Leonardo da Vinci
A Palazzo Ducale
B Palazzo Farnese
C Palazzo Reale
D Palazzo Pitti
A Arena di Verona
B Pantheon
C Colosseo
D Terme di Caracalla
A Roma
B Firenze
C Salerno
D Napoli
A Sammartino
B Fuga
C Canova
D Fontana
37) Quale artista americano conosciuto per la tecnica basata sulla rappresentazione ripetuta di una stessa immagine?
Test di verifica
883
44) Quale di questi artisti considerato, in campo pittorico, un insigne esponente del romanticismo inglese?
A William Morris
B William Blake
C James Thornhill
D John Constable
A Reggia di Caserta
B Reggia di Capodimonte
C Quirinale
D Palazzo Strozzi
A Armando Pizzinato
B Renato Guttuso
C Giorgio De Chirico
D Giorgio Morandi
A Neoclassicismo
B Barocco
C Romanticismo
D Rococ
A Cimabue
B Mantegna
C Il Perugino
D Caravaggio
A Siena
B Venezia
C Verona
D Pisa
A Foro Giulio
B Foro di Traiano
C Foro Imperiale
D Foro Romano
A Diego Velzquez
B Francisco de Herrera
A tombe
B case
C monumenti onorari
D musei
46) Uno degli esponenti italiani pi rappresentativi della corrente metafisica stato:
884
A Corinto
B Micene
C Cipro
D Creta
A frontoni
B timpani
C arcoteri
D fregi
A Corinzio
B Ionico
C Dorico
D Attico
A Gotico
B Barocco
C Rococ
D Romanico
C le nature morte
D le marine
54) Come sono chiamate le aperture a forma di triangolo nel tetto del tempio
greco?
55) A quale stile appartiene il capitello ornato con motivi a cespo di foglie
dacanto?
57) Per quali dipinti conosciuto il pittore Antonio Canal, detto il Canaletto?
59) Chi dipinse il quadro Amor sacro e amor profano, conservato nella Galleria Borghese a Roma?
A Tiziano
B Tiepolo
885
A Parigi
B Bruxelles
C Copenaghen
D Lione
A Michelangelo
B Perugino
C Caravaggio
D Tintoretto
A Giovanni Bellini
B Antonio Canova
A Antonio Canova
B Benvenuto Cellini
A Cimabue
B Giotto
C Leonardo da Vinci
D Andrea Mantegna
C antiche grotte
D monumenti preistorici
886
A un obelisco
B un campanile
A Fidia
B Prassitele
C Lisippo
D Demostene
A la porcellana
B la ceramica
C la terracotta
D i vasi
A romana
B greca
C micenea
D minoica
un luogo di culto
la parte interna del tempio dove veniva custodita limmagine della divinit
il luogo in cui si riuniva lassemblea popolare
lo spazio destinato alle manifestazioni sportive
A Beniamino Placido
B Gillo Dorfles
C Vittorio Sgarbi
D Achille Bonito Oliva
un metodo di incisione
unimmagine sacra dipinta generalmente su tavola, di provenienza orientale
un oggetto di culto degli antichi egizi
un genere pittorico basato su poche tonalit
887
A XVI secolo
B XIV secolo
C XIII secolo
D XV secolo
C lAcropoli di Atene
D il Colosseo
A Egitto
B Mesopotamia
C Grecia
D Arabia Saudita
A Masaccio
B Donatello
C Cellini
D Giorgione
A Milano
B Padova
C Assisi
D Firenze
A kakemono
B ikebana
C shatzu
D silografia
A menhir
B pagoda
C sinagoga
D moschea
78) Quale di queste opere considerata una delle sette meraviglie del mondo antico?
82) Come viene denominata larte giapponese di disporre fiori, rami, pietre?
888
C un monumento funerario
D un tempio ebraico
A pennacchio
B ipogeo
C lobo
D pinnacolo
A piramide di Cheope
B piramide di Chefren
C piramide di Mikerynos
D piramide del Sole
A Selinunte
B Acropoli di Atene
A frutta
B scene funebri
C cose inanimate
D flora e fauna
A Amedeo Modigliani
B Giorgio Morandi
C Renato Guttuso
D Giovanni Fattori
A Lombardia
B Veneto
C Umbria
D Toscana
93) Quale di questi pittori italiani si specializz nella rappresentazione di ritratti femminili?
94) In quale regione italiana nacque e oper il gruppo artistico dei macchiaioli?
Test di verifica
889
un Cupido
unimmagine infantile ricorrente nelliconografia rinascimentale e barocca
una figura virile nuda ed eretta, tipica della scultura greca arcaica
un pupo siciliano
A del Rinascimento
B del Settecento
C del Medioevo
D dellOttocento
A Tiziano
B Botticelli
C Michelangelo
D Raffaello
890
Soluzioni
1)
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Risposta esatta: A
Risposta esatta: A
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Test di verifica
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68)
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