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Le Articolazioni Del Pubblico Novecentesco PDF

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Le articolazioni del pubblico novecentesco Sia pure con grande ritardo storico, anche in Italia i processi di scolatizzazione e acculturazione connessi all avanzata della civilta urbano-industriale henno comportato una sensibile espansione verso il basso del pubblico librario. Cid peral:ro non significa affatto che l'area della letra abbia assunto un'e stensione soddisfacente. Gi italiani leggono tuttora poco: spe Cie le opere di autore nostrano, Resta tuttavia indubbio che a fine Novecento i lettori sono pit: numerosi che in qualsiasi passato: anche se l'aumento non proporzionale all’incre ‘mento della produzione editoriale, né alla mohtiplicazione de ali scrittori,o scriventi. er quanto relativo, questo allargamento del settore di po- polazione attiva disposto o disponibile a entrare nei circuiti della letterarieta, ha comunque avuto conseguenze ditom- penti, Linsieme della vecchia e nuova utenza non di pitt Pim- ‘magine di una comunita organica, forte del suo privilegio di accesso ai testi scrittie unificata dal culto di un sistema coeso di valori estetici. Si capiscono quindi le reazioni sconcertate, spaventate di gran parte dell'ufficialita letteraria, Invece di apprezzare la spinta alla dinamizzazione e all irrobustimento d’una vita cultural tradizionalmente troppo elitaria, si é pre- ferito concentrate l'attenzione sugli squilibri ¢ le contraddi- zioni indubbie determinati dall’entrata in campo di ceti in precedenza esclusi dalla fruizione della parola lettcraria, ¢ portatori di istanze diverse da quelle degli umanisti colivat. In questottica, non di evoluzione si é tratteto ma di invo- luzione degenerativa, La liberalizzazione degli ingeessi nel mondo dei libri @ stata ritenuta causa fatale di un abbassa- mento della loro qualita, in ossequio alla logica di sviluppo del mercato editoriale, la ricerca del profitto. Da eid il pre- dominio di una produzione grigiamente mediocre, elaborata dagli scrittori sintonizzati sulle pigre attese d'un pubblico massificato, di scarsa o nulla competenza in fatto di belle let- tere. Alla cerchia dei lettori dotati d’un gusto estetico adde- strato non sarebbe rimasto che attestars a difesa duno spa: zio pit ristretto che nei secoli scorsi, come chi resist all’as sedio d'una barbarie dilagante Una visione delle cose cos inconciliabilmente bipolare ap pare perd molto semplificatrice. La realta 2 pitt complessa, articolata e stratificata, Come in tutti i settori di attivita rela jonale, anche in campo letteratio la modernita comporta si degli esiti di omologazione su livelli di medieta, ma assieme di luogo a una somma di spinte alla differenaiazione, in vi spondenza all insorgere di interessi e desideriineditinellim: maginario di una collettivta assai composita Certo, le nuove categorie di lettori dall'acculturazione pit recente e scarsa esercitano le loro preferenze nel? ambito delle ‘opere che si pongano al loro livello di comprensione e val tazione. Cid tuttavia non vuol dire che prima fossero in grado di accostarsi ai testi di maggior pregio, mentre poi si sareb bro lasciati attrarre dalla merce pit seadeate. Vero & solo che cogai come ier la letteratura moko intellertualizzata & per loro inavvicinabile: fatto da riconoscere e meditare, ma non da in terpretare come sintomo di decadimento rispetto ai tempi premoderni E poi ovvio che il pubblico medio-basso abbia una compe tenza modesta,rispetto a quella del lettori professionisti. Ma & sbagliato pensare che questa utenza largamente maggioritaria costituisca un tutto indifferenziato. Al suo interno sono evi- denti suddivisioni marcate, fra chi ha acquisito una certa con fidenza con la parola scritta chi sicolloca solo alla periferia estrema del sistema leteratio, in quanto fruisce eschusivamente dei linguaggi misti iconico-verbali, d'indole fumetist D'altronde le differenziazioni non sono soltanto di natura socioculturale. Gli sviluppi della letterarieta nel ventesimo se colo hanno aperto il campo a una mohtitudine di prodotti con cepiti all'insegna di un intrattenimento ricreativo, a scarso quo ziente di problematicicd ma apprezzabill anche da lettori di buona preparazione, dspost a fruime senza complessi di colpa Ine i favorito i fenoment di elevazione qualitative verifcatisi nell’ambito di generio sot togeneri ad ampia diffusione, come il poliziesco e la fanta. scienza, oltre alla stessa produzione fumettstica In una situazione cosi complessa, un dato fondamentale emerge: [a rottura dell unita del pubblico tradizionale, a spec chio del declino d'una idea di letteratura univoca e assoluta che si pretendeva condivisibile universalmente in quanto fon data sui criteri assiologici legiferati dai custodi dell'stituzione Iesteraria: quel particolare tipo di scrittorie lettorispecializ zati che sono i criti. 1 maggior problema cui ci si trova opgi di fronte consiste nella necessiti di prendere atto d’una relativizzazione dei va loti estetici, concepiti in modo diverso dai singoli insiemi o sottoinsiemi di pubblico a seconda della loro collocazione nella scala gerarchica delle attitudini di leteura; valori d’al tronde percepiti differentemente da uno stesso individuo let- tore, in rapporto al prevalere in lui di disposieioni psichiche indole meditativa a ludica, severa o rilassata, Yon pitt concepibile come un hartus conclusus, il campo della letterarieti: non pud non concedere diritto di cittadi nanza anche a chi lo frequenti da minor tempo o con animo pitt svagato. Naturalmente, ci non deve portar a collocare ‘tutto ¢ tutti sullo stesso piano. Il lettore poco qualificato & & resta in condizione di inferiorita obiettiva, in quanto non sa fruire dei testi di elaborazione ardua. Il lettore colto invece, quand’anche si conceda a letture di minor fatica, &in grado poi di ristabilite una graduatoria di metito in cui Gadda o Sanguineti siano al di sopra di Guareschi o Scerbanenco: an- che se il fatto stesso di essersi dileteato a legger questi scrit- tori meno impegnativi testimonia che li a in qualche modo annessi al territorio della letterarieta cenvisle, del resto evidente, & che chi possiede una consapevolezza critica ricca pud comparare fra lora opere di alta 0 bassa letteratura; mentre chi ha un minor addestramento limita i suoi giudizi comparativ ai prodotti posti alla sua por- tata, Resta vero peraltro che tutti esercitano in modo analogo la loro facoltd di selezionare fra le rispettive letture i testi che giudichino migliori e pitt degni di fama: come i cultori di po sia ermetizzante concentrano i loro favori su Ungaretti Mon- tale Quasimodo, allo stesso modo le appassionate di romanzi rosa fanno emergere i nomi di Liala o Peverelli o Gasperini Nel corso del ventesimo secolo & cost venuta imponendosi ri fatti ben prima che nelle teorizzazioni, una concezione della letterarieta d’indole non pit ontologica ma relazionale, comprensiva di tutto Pinsieme dei testi destinaci ad assolvere una medesima funzione: vale a dire la sollecitazione ¢ lappa ‘gamento dell’immaginario estetico, quale si configuca nel pit varie categorie di interlocutor: dite o di massa, tradi Zionalisti o innovatori, maschi o femmine, giovani o vecchi, rigoristi o permissivi Tpunto Questa trasformazione, se non si vol dire demoeratizzazione dellstituzione letteratia rinvia alla convivenza, abbligata © disarmonica, d'una pluralita di tipi di pubblico, che si stra tificano verticalmente e articolano orizzontalmente. Per tenderne la natura, occorre fare riferimento alle modifiche epocali intervenute nel sistema dei generi, come canali de putati di contatto fra letori e serittori. Lungo il corso del Novecento, a prender corpo & anzitutto una distinzione forte tra pubblico delle poesia e pubblico della prosa. Qui trova riscontro effettivo quella visione marcata- mente dualistica, di cui dicevamo allinizio: ma in un senso diverso dal consueto. E infatti nella ricezione dei testi poctici che si costituisce un pubblico molto omologato specialistica mente. La sua identita separata si fonda sul vincolo di affe- zione a un‘idea di poesia come ambito privlegiato di un sog: zettivismo espressivo insofferente di ogni canonist proteso alle sperimentazioni pitt arrovellate: dunque est a qualsiasi concessione allo spirito di cordialita corsiva Alcontrario, nella comunicazione prosastica, cio’ soprattutto narrativa, le dfferenziazioni pullulano. E si capisce: la forma romanzo ® il campo di scritrura pit idoneo a promuovere cas secondare duttilmente 'ampliamento e la demoltiplicazione Gell'utenza, attraverso una gamma di generi, specie, famiglie testuali capaci di incontrare, sfruttare, anticipare le esigenze pit diversamente configurate. Nell esperienza diretta, perso: nale, del lettore medio e comune la letterarieta consiste emi- rnentemente in una galassia di romanci dove aggirarsi serza sen titsia disagio, non dubitando di trovare cid che faccia per luis mentre le scritture di poesia le percepisce come cose pitt aura tiche, alle quali pud anche dedicarsi volonterosamente, ma sem. pe in stato di soggezione reverenziale. Beninteso, non é che nel Novecento si siano perse le tracce tuna poesia affable, rispettosa di alcune almeno delle con- venzioni che agevolano il riconoscimento della poeticiti dei te. sti, Ma la presenza di scrittori di questa indole, si chiamino Saba Penna o Caproni, & stata oscurata per lungo tempo dall'ege monia della linea pitt prettamente novecentesca, incline aun «soterismo che disorienta e raggela il lettore inesperto, impos- sibilitato a capire il differenziale poctico diversi che a lui non sembrano nemmeno tali. Il culmine dell’incomunicabilita si é avuto con le neoavanguardie anni sessanta: dopo di che, si av- viato un recupero graduale di una canonistica istituzionlizzata. D'alero canto, & pure scontato che la scrittura romanzesca si sia prestata a sua volta alle manipolazioni pit oltranzistiche. Qui perd é stata ben pid corposa I'attvita di prosatori dilivello alto che intendevano assicurare la piana godibilita delle loro opere, fossero firmate da Moravia o Brancati, Pratolini o Scia- scia, Accanto a loro poi, molti altri colleghi concedevano un peso prevalente alle preoccupazioni di piacevolezza inventiva, senza perd pet questo poter essere considerati privi di decoro formale: da Zuccol a Vivanti, da De Crescenzo a Biagi, per fare ancora qualche esempio. Infine, ecco una schiera di artigiani o mestiecanti, lavoratori della penna dediti ad appagare la fame di racconti della clientela dal palato meno fino, con prodotti dai forti connotati di genere, come Liala ier! o Covatta ogg. E dai vari terreni della narrativa che di tanto in tanto germi nano quei fenomeni di straordinario successo che unificano lar hi settori e fasce di pubblico, attestando le potenzialita ricet tive dell'utenza italiana considerata nel suo complesso: i con- fini pit ampi sono per ora segnati dagli oltre due milioni di co pie vendute dalla Tamaro di Va" dove ti porta il cuore. Nei de; ‘cenni scorsi, si spesso sostenuto che il merito, o magari il de- merito, di questi exploit andava addebitato all'imbonimento promozionale della grande editoria, Ma é senza dubbio pit cor retto ritenere invece che i lettori abbiano spontaneamente, vo- Iutamente premiato le opere in cui vedevano combinati gli in teressi di lettura pid diffusamente condivisi, In effet il sucoesso cdi massa consente un superamento provwisorio delle divergenze i attirudini ricettive determinate dal? avvicendamento e dalla proliferazione di stil, strutture, tematiche che la forma romanzo fa repistrare, Di norma, ogni pubblico particolare assume idee: tith solo per riferimento agli autori e opere che lo suscitano, dandogli consapevolezza delle proprie attese specifiche La conformezione evolutiva del pubblico letterario va in somma correlata alle inizative assunte dagli scrittori per ade- guare Passetto dei gener e sottogeneriletterar alla pressione dei cetisocioculturali emergenti, portatori di una predilezione accentuata per i moduli della narrativita. Bisogna perd ag- giungere un altro ordine di considerazioni storiche. Il con senso maggiore di questa nuova utenza é andato alle tecniche di racconto che dinamizzano i tempi di lettura, tegliando le pause descrittve, scorciando gli indugi analitici, prosciugando le lince dintreccio, Non si deve perd credere che cid signifi- chi solo facilitare la comprensione della compagine testuale. Seguire una narrazione condotca per scatti accelerati esige Uun'attenzione piti concentrata il lettore non ha a disposizione tempi morti durante i quali assimilare cid che gli & stato tra- smessa, come nella vecchia narrativa appendicistica In effetti, la fatica indotta da una velocitd di ritmo ottenuta per via di scorciature ed ellissi, anche a spese della connes sione logico-sintattica, appare compensata da un ralforza mento dell'evidenza icastica di ogni sintagma discorsivo. Mas: simo effettismo dunque, di presa immediata ¢ ininterrotta, La pagina deve parlare al lettore con una concretezza di sugee stioni sensoriali analoga a quella dell'mmagine filmic. La via maestra alla maggior Fruibilita consiste per i roman- zieri novecenteschi nello sforzo di emulare la potenza del: Pappello rivolto all'immapinario collettivo dal mezzo cine- matografico. Di qui proviene la doppia tendenza alla dina- izzazione ¢ assieme all intensificezione delle procedure di racconto. Non per nulla la ticonoseibilita dei connotati di ge nere diventa pit chiara man mano che ci si accosti alle tipo- Jogie narrative di maggior fortuna: cioé quelle dominate dalla presenza di un personaggtio procagonista molto caratterizzato, non indagato psicologicamente ma fisionomizzato dai suoi comportamenti, quali si esplicano nel corso di una trama ca- rica 0 sovraccarica di fatti eloquenti. Certo, si possono sottolineare gli espetti di continuita di questa narrativa a scansioni marcate sispetto agli archetipi della popolaritseite-ottocentesca. Ma il sopraggiungere del modello di racconto cinematografico ha provocato una svolta imponente. In effetti il vero sboceo di questa tendeaza mo dernizzante é il fumetto, La letteratura reagisce alla concor renza del film strappandogli esclusiva della visivita, TI feno- meno fumettistico non potrebbe avere insorgenza pit bassa, come? per le forme inedite di linguagsi mist. Si tratta,alPo: rigine, di prodotti di mero svago, veicolati dalla stampa quo- tidiana, destinati primariamente al pubblico infantile. Non- dimeno, le graduale interazione del fumetto nel sistema dei generi costituisce un fatto epocale denso di implicazioni ¢ ricco di un futuro ancora oggi lontano dallesaurirsi. Tenexne conto, sia pure in controluce, é indispensabile per chiarire meglio il senso complessivo delle espetienze praticate dalla narrativa che ha collaborato di pit, da una generazione al- Traltea, ad aggiornare le modalita dincontro con il pubblico siovanile Intticato, contradcitorio, ambiguo, Vtinerario prend vio alle soglie del Novecento, quando I'Italia si accinge a en- trare nella civil urbano-industriale a direzione borghese; € fra i etterati si apre una disputa accesa sulle vie da battere per collocarsiallaltezza dei tempi, con un ammodernamento dei canoni assai pid avanzato rispetto a quanto avvenuto nel- Pera del Romanticismo e del Risorgimento. I ceti popolari restano sostanzialmente tagliati fu sioco, appagati dalla fruizione della narrativa realistico-sen- timentale ottocentesca. La piccola borghesia colta 0 semicolta impone nel commercio editoriale una produzione che aspira a conferire dignita ai suoi orgogli e alle sue inquietudini, me scolando piti o meno a buon mercato la retorica del pathos intimista e i consigli del buon senso. Si consolidano cosi le fortune di una letteratura d'intrattenimento, nata gia il do- ‘mani dell'unita nazionale. Ma nel frattempo, ai piani alti della letterarieta prendono corpo alcune grandi imprese, mosse dal proposito comune di rilanciare il rapporto cal letore medio, in chiave di elitarismo massificato. Solo apparentemente contraddittoria, Ja formula aveva come fattore strategico decisivo la spettacolarizzavione del discorso letterario, finalizzata a una larga mobilitazione Gell’opinione pubblica. Ecco allora la suggestivita sontuosa ddl decadentismo dannunziano, che vuol dave ai lettor la sen sazione di compiere un’esperienza estetica qualificatissima. In effetti Pappello alle pulsioni vitalistiche dellinconscio col lettivo coincide con la loro sublimazione in un linguageio d rutilante virtuosismo immaginifico. Chiunque ne sia attratto, sisente cooptaro in una rara schiera di spirit elet. Lappello alla nobilitazione di sé non potrebbe essere pitt efficace. E il verbo del vate produce ricadute a cascata, nei volgarizzamenti dei seguaci o imitatori, da Guido Da Verona in la Senza allargare né approfondire il discorso, bisogna perd almeno aggiungere che anche Pavanguardismo futurista si muove, a suo modo, nelVottica della spettacolavita. Marinetti intende si provocare il pubblico medio, ma in quanto mira a coinvalgerlo, conquistatlo, inflammarlo, Certo, il sowversivi smo antitradizionalistae la poetica delle parole in liberta scan dalizzano e disorientano. Tuttavia il credo fututista implica pure un crollo delle barriere frapposte alla lettura dai testi an. tichi o recenti, che presuppongono il possesso di un bagaglio di cognizioni tecniche laboriosamente poteva sembrare bastasse entusiasmarsi nella percezione im pprese: ora bastava 0 ‘mediata delle risonanze testuali, per via prelogica. Ea cid ogni pit semplice lettore poteva sentirsiabilitato. Ma la guerra 1914-1918 fa progetti di convocare il pubblico alto e quello medio sotto le insegne di una lettera rieta dell’esultanza sensoriale. Dopo il conflitto, a imporsi & una ripresa di aristocraticismo castale, che separa drastica mente i colti dagli incolti, Conseguenza primaria, una re- staurazione del primato gerarchico assegnato alla poesia, pr vilegiandone le voci pid liricamente pure e numinosamente assorre, codificate in chiave di ermeticita, Quanto alla prosa narrativa, la misura distesamente romanzesca cede il passo alla brevita dell’eleganza elzeviristica Non pud allora sorprendere che, fuori della tocre davorio in cui le pit belle letere si rinchindevano, dilagasse una nat rativa di fruizione agevole, allestita dai prosecutori diretti ¢ ali epigoni dellintrattenimento prebellico: i D’Ambra, Broc- chi, Gotta, Civinini, con il loro maderatismo espressivo, mo- rale, eivile, Listituzione letcerasia Ii tollera, o almeno non li villpende: si aecontenta di assegnarl alla categoria dei pro dott di serie 8, pulitamente convenzionali; come sono, difat. Vero & che i fascismo, nella modemnita del suo carattere di dictatura fornita di un consenso di massa, non era affatto in sensibile allesigenza di rinsanguare la vita lereraria, popola- rizeandola. Lobiettivo primario, beninteso, era di suscitare una produzione atta a diffondere pervasivamente le parole d'orcine del mussolinismo. Lioperazione fall, Ma in compenso la vo- lonti del regime di appoggiate un ammodernamento del si- stema letterario andd a vantaggio della crescita impetuosa di una serie di generi special «forte identitastatutariae valenza interclassista: la narzativa rosa, quella poliziesca, quella umori stica, cui si aggiunge il fumetto per ragazzi Si compie cos, lungo pli anni trenta, una tappa obbligata nello sviluppo del mereato editoriale, dallartigianato verso T'indu- strialesimo. Non per nulla va registrata una circostanza esterna indicativa: la disribuzione di questi prodotti avviene attraverso lc edicole, non le libretie. Si trata infati di una narrativa pre- disposta per settori di utenza che hanno poca dimestichezza con i circuit tradizionali della letteravieta. Per cominciare a in trodurveli, viene fatta leva su motivazioni dindole anagrafica, come il sesso 0 I'etis senza peraltro trascurare di rivolge: che a destinatari pitt acculturati, ma inclini a concedersi qual- che vacanza, magari vergognandosene un po’ e comunque te nendo ben distinte le letture ludiche da quelle seriose. Proprio sotto il fascismo dunque, nel periodo frale due guerre, siattua una sorta di rivolgimento dal basso detetminato da al: uni generi narrativi nuovi o seminuovi, non legittimatiestet ‘camente ma che si insediano in modo stabile alla base del si- stema letterario. Tattavia, solo nel secondo dopoguerra la prosa di romanzo acquista un ruolo di centralita indiscutibile, anche per i benpensanti pit cautelosi. La democrazia repubblicana, con la sua libera circolazione delle idee, i fermenti di mobil socioculrurale, la sprovincializzazione delle mentalith e dei co stumi, costituisce lo sfondo epocale insostituibile per l'affer mazione vittoriosa del versatile polimorfismo romanzesco. ‘A marcare il mutamento nello spirito del tempo &, subito dopo i] 1945, il movimento neorealista, con il suo generoso tentativo di coniugare la democraticita dell’impegno ideale e Ia sicerca di un linguaggio accessibile 2 un pubblico non eli tario: terreno preferenziale, non gia Ja poesia ma la prosa. Lo sforzo naufraga presto, negli ondeggiamenti tra istanze do- cumentaristiche e parhos drammatico o melodrammatico, ten: denza a sliricare la pagina e rsorgenze lirico-simboliche, pa tetismo populista e criticismo polemico. Nondimeno il Neo- realismo ebbe efficacia straordinaria proprio per la varieti delle sue volonterose sperimentazioni, che esemplificavano le potenzialita della forma romanzesca ai fini di una problema. tizzazione dei rapporti dellindividuo con l'universo sociale e con il microcosmo interiore: orizzonte tematico energicamente attualizzato dallingresso ormai avviato dell'Italia nella Fase della modemnita matura, se non compinta. Non stupisce allora che appunco il Neorealismo sia stato il primo obiettivo d'attacco della ncoavanguardia, in quanto colpevole di un rilancio del linguaggio romanzesco. Al di li del rifiuto dei canoni della realisticitA figurativa, il Gruppo °63 intendeva infatti colpite e scompaginare le forme istitu zionali del romanzo in quanto tale, nella sua disposizione al colloguio con un’ utenza non illetterata ma non letteratissima. Di qui veniva 'accanimento contro ali scrittori che si fossero guadagnato un ascendente sul mercato, da Pratolini a Mora via a Bassani, Cassola, Pasolini. Per compenso i neoavan nuardisté potevano indstrite interesse © indulgena vereo la produzione piti marginale, anzitutto i fumetti, che non per- cepivano come concorrenziale rispetto alle loro vertiginose astrazioni esoteriche. Limpatto della neoavanguardia fu certamente notevole, poi ché indicava una via non tanto di opposizione quanto di fuga in avanti, a un'intellettualit’ umanistica spaventata dai per coli della massificazione culturale incombente. Sul piano edi- torile, ricordiamolo, gli anni sessanta sono contrassegnati dal Vavvento del libro economico, che mesteva a disposizione di un pubblico indiscriminato un insieme di testi di qualita dis simile: cosa che non mancé di provocare scandalo. Ma sul f- nite di quello stesso decennio turbinoso ecco un altro movi- ‘mento, di segno ben diverso ¢ portata molto pit ampia La contestazione piovanile proclamava bens’ la subordina. ione del discorso letterario a un ideologismo estremistico to- talizzante: ma non per dar vita a un'antilerteratura cifata, si in vvece per promuovere una letterarieta ispirata, come si soste- neva, agli interess autentic delle masse popolasi.E cid non po: teva non comportare la spinta a una colloquialitainformale, tra slogan ¢ trivialit, su cui innestare la retorica della persuasion politico-sociale. In effetti, sul piano letterario l'esito pit profi uo del sessantottismo Fu lincitamento all'uso di un parlato co lorito, spregiudicato, estraneo alle convenzioni del decoro. assata la stagione del ribellismo ideologistico, se ne avvan- taggiarono le nuove leve di scrittori che tornarono a dedicarsi alle invenzioni narrative, facendosi forti sopratrutto della co: scieniza generazionale che li accomunava ai loro coetanei. Un aspetto particolarmente interessante della vita letteraria anni ottanta consiste appunto nella Jaboriosa, anche stentata ma diffusa ricerca di moduli romanzeschi che, senza rinunziare al criticismo intellettuale, spesso di timbro ironico, puntasseto sulla fantasiosita delle strutture d’intreccio e la godibilita di un linguaggio recisamente antiselettivo, LE ARTICOLAZION! DEL PUBBLIGO NOVECENTESGO. 73 Sul finite del secolo, la ristrutturazione complessiva del si- stema dei generi appare pertanto sostanzialmente compiuta Lasse portante é la prosa narrativa col suo poliformismo ver- satile, Il panorama non é affatto platts, anzi appare molto ‘moss0 © contrastato, tutto in divenire, Va tibadito che nella nuova letterarieta c’é posto per tutti: il pluralismo é iscritto rl codice genetico della modemnizzazione. Vero é che i rap porti fra attivita di scrittura e lettura presentano un assetto n pitt ribollente che in passato. Resta tuttavia non impos sibile cercar di darne conto con chiarezza, purché si aggior nino le coordinate interpretative in modo adeguato. La struttura del pubblico leterario tardonavecentesco pud essere descritta suddividendolo in fasce disposte scalarmente dall’alto verso il basso, 2 seconda della capacitA di fruire con profitto dei testi di maggior complessita tecnica. A ogni scia corrisponde una tipologia produttiva che, sempre pro- cedendo in verticale verso il basso, trova i suoi destinatari elt tivi in un’utenza via via meno qualificata: anche se i prodotti collocabili ai gradi inferiori restano tuttavia disponibili ai let toti delle fasce superiori Al primo livello pertengono le scritture pit intransigente mente sperimental, cio? pit svincolate dalle canonistiche in valse. La stagione delle avanguardie @ ormai al declino: la forza dimpeto dell'iconoclastia programmatica siéillanguidita in modo irrimediabile. Ma l'assiologia della trasgressione per manente & sfociata nell'istituzionalizzazione di un'area del antistituzionalita, che & destinata a durare. D’altronde, non si tratta solo di prender ato di una sopravvivenza del manie rismo avanguardistico. Il punto & che generalite, in tute le civiltaletterarie sviluppate & destinata a trovare spazio come e pitt che peril passato V'ativita di scrittori che assegnino un ruclo primario alla manipolazione sapiente dei loro artefatt, in chiave di originalita estrosa ¢ arrovellata, Com’s chiaro, la cerchia del consumo & qui rstretta agli in tenditori, pochi ma fedeli: la corporazione dei lettori di poe sia, anzitutto, ma anche gli estimatori di quelle personalita di prosatori bizzarri e bizzosi cui la letteratura novecentesca deve molto, da Landolfi a Delfini a Manganelli. Sisa poi bene che i lettori d’élite sono in grado di esercitare un’influenza non da poco sullopinione pubblica: le opere che abbiano incontrato illoro consenso pit fervide possono quindi entrare nelle scelte dilettura di un pubblico meno addottrinato, Un caso per tutti, il buon piazzamento nelle clasifiche dei bestseller ottenuto da Se una notte dinverna un viaggatore di Calvino, testo certo non indeciftabile ma non immediatamente godibile, sia pure per la clientela abituale di libreria su cui si basano le classifiche. Sotto l'iperletteratura si colloca la seconds fascia, quella oc cupata dalla letteratura istituzionale: con questa ctichetta si possono registrare i testi apprezzati da un’utenza desiderosa di appagare il proprio immaginario con prodotti estetici ti spondenti all'idea di leterariet® resa pid Familiare da un di- sereto livello di istruzione scolastica, Siamo nell’ambito di copere sottese da una ricerca di equilibrio tra la conferma delle modellistiche tradizional e le varianti innovative introdotze dalla personalita autoriale: che ¢la normale dialettica i svol- siento dellinventivita creatrice In campo prosastico, ne deriva una situazione fecondamente variegata. Da un lato vediamo Posservanza di strutcure di ge- nere a statuto forte, come él caso del romanzo starico 0 neo- storico o antistorico. Dallaltrotroviamo prodotti che si richia- ‘mano a criteriassai meno stringenti, come nel terreno vasto del cosiddetto romanzo ci costume. Settri intermedi sono poi, po- niamo, il romanzo psicologico 0 quello i formazione. Si tatta comunque di filon, specie, famiglie che si collocano su una li nea di continuita evolutiva rispetto ai classici della moderia sette-ottocentesca, sia pur con vari percorsi di attraversamento lla sperimentazione non avanguardistca ‘La letteratura istituzionale rappresenta il logo elettivo per Tinsorgere dei bestseller d'autore. Le classifiche offrono uno strumento non inutile per individuate un gruppo di scrittori per To meno deg di rispetto, i quali hanno saputo dialogare con tun largo pubblico non illetterato senza percid compromectere il loro prestigio. Nell'ulsimo ventennio del secala possiamo af. fastellare i nomi diSciascia per La scomparsa di Majorana, 1975, Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia e Liaffaire Moro, 1978, Una storia semplice, 1989; Eco per It nome della rasa, 1980-1986, ll pendolo di Foucaudt, 1988; Primo Levi per Le chiave a stella, 1979, e Se non ova, quando?, 1982; Bufalino per Diceria det. Pntore, 1981, ¢ Le menzogne della notte, 988; Dacia Maraini per La lunga vita di Marianna Uoria, 1990, ¢ Bagheria, 1993; Mo- ravia per La vita interiore, 1978, e 1934, 1982; Cassola per Lan- sagonista, 1976; Tomizza per La migltor vita, 197; Elsa Morante per Aracoeli, 1982; Rosetta Loy per Le sérade di polvere, 1988; Calasso per Le nozxe ai Cadnto e Armonia, 1989; Tabuechi per Sostiene Pereira, 1994, Nella loro varieta di invenzioni e modu. lazioni, le opere di questi autor calpiscona per la sensibile ten- denza a un criticismo nutrito di motivietici,intelletwuali, civil. Sene ricava immagine di un pubblico non immaturo né in differente alle grandi preoceupazioni del nostro tempo. Terzo livello: la letteratura d’intrattenimento. E questo il dominio dei professionisti, bene addestrati nel mancggio della penna e predisposti alla cordialita colloquiale dalla loro atti- vita di collaborazione a giornali e periodici, o meglio ancora a trasmissioni televisive. Qui la funzionalita del prodotto & af- fidata a convenzioni di genere molto univoche, in quanto pre- scrivono il ricorso a registri di stile specificamente determi- nati. A esser chiamate in causa sono disposizioni emotive che coprono una gamma vasta di interessi psichici: il gioco del- Plait in tute le sue sfumature, dalla comicitd alla sara, Pu morismo, la parodia il brivido del!'ansieta di fronte al terrore € al mistero; 'eccitazione sensuale peri fantasmai dell eroti- smo; € cos via, Se scorriamo le graduatorie ci imbattiamo in Cio8, 1977, Lei minsegna, 1983, Viaggio in provincia, 1984, Vai tranguillo, 1987, di Goldoni; Cos? parlo Bellavista, Vita dé De Crescenzo, 1989, Elena, Elena, 1991, di De Crescenzo; If bar sotto il mare, 1987, La Compagnia dei Celestini, 1993, di Beni; Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, 1991, di Gino e Michele; Quelli della notte, 1985, di Atbore; Parola di Gicbbe, 1992, di Covatta; Si fa presto a dire pirla, 1993, di Paolo Rossi; La stanza del vescovo, 1976, Il cappotto di astrakan, 1978, Vedré Singapore?, 1981, di Chiata; I! palio delle contrade ‘morte, 1983, di Fruttero e Lucentini; Porci con le ali, 1976, di Rocco e Antonia; Volevo i pantaloni, 1989, di Lara Cardella, Al dia delle notevoli differenze di valore, questo insieme di titolitestimonia gli umori di un pubblico tanto indiscriminate quanto composito, che nusre una lecita inclinazione alla let- tura di opere di coloritura vivida e gratfica chi gli da modo di soddisfarla elevandolo al rango divistico. Mannclla produzione destinata a intrattenere disinvoltamente ilettori ’8 anche un settore particolare: quello dei racconti non invenzione, biografie e autobiografie, inchieste e resoconti a base documentaria o testimoniale, tutti molto narrativizzati; vi si possono affiancare i libri di agevole divulgazione e i manuali -amento pratico, Gli autori sano soprattutto gior ri, ai quali si aggiungono vari uomini politic esta- titi che propongono le loro memorie, Saltano qui all’occhio i ‘nomi di alcuniarcinoti dominetori delle classfiche, Biagi, Bocea, Fallaci, Montanelli, Alberoni, Cederna, Marchi Toro costante suecesso comprova quanto diffusa sia I'esi- genza di prodotti che evochino esplicitamente fati, figure, si- tuazioni di realtA molto partecipati dalla coscienza collettva Siamo per lo pit sul crinale tra Pattualitae la storia; il regi- stro discorsive ha un'impronta di autenticita cronistica, su cui si innesta un'animazione icastice che attiva i meccanismi del- Vimmaginazione proiettiva, Frutti di un artigianato a volte davvero apprezzabile, questi libri coprono un’area di interessi di lettura non sodcisfatti adeguatamente dalla narrativa ro- manzesca, che il lettore comune percepisce come manchevole rispetto al compito di docere delectando. Quarto ¢ infimo livello la cosiddetta paraletteratura o me- slio etteratura marginale. Si tratta delle pubblicazioni da edi cola, per lo pit veicolate attraverso collane periodiche: una massa enorme di materiale cartaceo, escluso pregiudizialmente dalla valutazione critica e spesso, anzi, dalla semplice regi strazione nei cataloghi bibliotecari, perché ritenuto privo dei requisiti minimi dellesteticita A motivare l’anatema @ il concetto che sitrati di prodotti i quali banalizzano, involgariscono, imbastardiscono tendenze gid arcisfrutcate, appiattendosi nella serial’ ripetitiva, senza alcun margine di originalita d’autore, In realtA pot la condanna @ pitt o meno dura a seconda delle tipologie produttive, ¢ della loro maggiore o minore lonta- nanza dalla sensibilita e dal gusto, palesi o occulti, del pub- blico colto, specie quello maschile. In effetti Natteggiamento vverso la narrativa rosa, poniamo, & molto pith drastico di quello verso il poliziesco o il fantascientifico. Ma i criteri di disc minazione fra cid che pud essere ammesso 0 almeno tollerato e cid che deve essere respinto sono labili:e nel corso del No- ‘vecento sono apparsi soggetti a fluttuazioni notevoli. Di norma, dapprima si verifica il riconoscimento della dignita di singoli autor poi interi generi testuali vengono ammessi nel sistema della letterarieta regolarmente costituita. Loscillazione @ ogai particolarmente evidente nei riguardi della pornografia, sino a jeri respinta in blocco, mentre adesso si tende a distinguere 20 per caso, scrittore per scrittore. In effetti rimane incontestabile l’esistenza di un gran mu mero di ibri libretti libracci dal quoziente estetico prossimo a zero, perché mirati palesemente alla eccitazione di pulsioni fisiopsichiche elementari. Non sarebbe perd esatto chiamarle ‘opere di pura evasione, perché anzi, quanto piti sgangherara 2 Vinvenzione narrativa tanto pit evidente é la lezione di vite trasmessa al lettore: fermo restando che 'ammaestramento ud consistere in un invito al conformismo pi soporifero 0 al cinismo pit ribaldo. Dialtra parte va pur detto che proprio la balordaggine ein coerenza dei criteri di formalizzazione consentono rruzione sulla pagina di una somma di sogni e incubi a occhi aperti che Tistituzione letteraria non provvede ancora a claborarc se condo moduli adeguati alla ricetivita dei destinatari di base. In un periodo come 'attuale, segnato da un turbamento profondo delle normative etiche, ecco allora un rimescolio fremente di ingenuita affettive e licenziosita spavalde, deliri aggressivi e sensi di colpa conteti, vittimismi smarrti e supe romismi brutali, dove gli istinti sadomasochistic si contrap: pongono e si frammischiano con rozzezza parossistica. Da un lato si sfrena la passionalita degli equivoci, le pene e i trionft d'amore, ad alimenco delle fantasticherie narcisistiche fem. minili; all altro estremo si arroventa la spudoratezza senza tabi di una sessualita assatanata, a trastullo e conforto di una vitilitainsicura, Tra i due poli, si affollano le immagini dla tate d’una vita felicemente intensa, allegra, avventurosa, 1 sarcimento delle frustrazioni patite nell’espericnza esisten ziale quotidian, Non @ perd solo nella narrativa scritta che trovano espres sione pit immediata le tendenze evolurive o involutive del co- stume contemporaneo. Uno sbocco privilegiato & offerto dal fumerto e foofumetto per adulti, dove il linguaggio verbale & sovrastato da quello iconico, con la sua successione ci imma ini visive i cui nessi sono poco curanti della verisimiglianza realistica. Va ribadito che il racconto fumettstico, genere mi sto per eccellenza, sé rivelato un mezzo molto efficace per cap- tate ¢ tradurre le istanze sommerse o semisommerse dell'im- maginatio moderno in forme pitt o meno incondite ma co- ‘munque di forte condensazione sintetica. D'altronde il suo po- tenziale di risorse tecniche ali ha consentito di incontrare leat tese delle fasce di pubblico piti diverse, e non solo per sess0 0 pet eti ma anche per educazione di gusto: Jo testimonia I'n- tellertuaismo magatisnobistico dei prodotti pubbliceti da una rivista come «Linus», alquanto diversa sia da «Grand Héteb> © «Bolero film sia da «Messalina» o «Porkys». Qui per, piuttosto che sugli slanci ascensionali dimostrati dal fumettismo, interessa richiamare 'attenzione proprio sulla sua fenomenologia di gran lunga pid diffusa, agli ultimi livelli della comunicazione espressiva. Ebene, anche in questo ghetto subletteratio non regna affatto un'uniformita amorfae statica, Gili orientamenti ele mode e le maniere si accavallano, si ibr dano, si trasformano secondo la stessa dinamnica riscontrabile ai piani nobili della letterarietd, E solo per efferto di ignoranza sipud credere che tuti gli autor si equivalgano: accanto ai me- stieranti diletanteschi operano anche personaliti tutvaltro che sprovvedute. Fra i disegnatori di storie sentimentali o avven: turose o erotiche, troviamo i nomi di Molino ¢ Bertoletti e Frollo, tutti ben distinguibili fra i loro colleghi, a tacere det Pratt 0 Crepax o Manara veri oggetti di cult. llettore di base si trova insomma di fronte a una grande varieta di proposte tra cui esercitare le sue facolta ci scelta e di giudizio, sceverando volta a volta il meglio dal pepgio, os sia cid che gli piace da cid che pli piace meno o gli dispiace, La prerogativa di valutare le esperienze di lettura secondo i propri parametri personalisiesplica a tutti livell, accomu- nando il pid modesto al pit preparato consumatore di testi, El pubblico meno qualificato non subisce condizionamenti maggiori di quelli che influiscono sui comportamenti dell'u- tenza pitt smaliziata. Vero & piuttosto che anche i feuitori mi- nimi della letcerarieta si dividono al loro interno fra tradizio. nalist c innovatori, adepti della pigrizia e amanti del cam- biamento: che & il presupposto di ogni dinamica di sviluppo delle attivita di scriteara e lertura, Qualche conclusione riepilogativa. Nel corso del Novecento Fistituzione letteraria si@ trovata a fronteggiare 'avanzata tu multuosa di una folla di attese e richieste non riconducibili a tuna canonistica di prestigio ilustre. Ormai, @ impossibile non prendere atto che tutte le domande hanno diritto a ottenere ri: sposta, anche se provengono dai soggetti meno scaltriti: che daltronde, di fatto, sono numericamente abilitati a trovare chi Iiascolti esoddisfi. A prendere corpo €allora una convivenza diistanze profondamente dissimil, in un equilibrio disoedinato di spimte centripete e centrifughe. Ogni sollecitazione ha una sua legittimita intrinseca, in quanto rinvia agli inceressi di let tura nutrti da categorie diverse della popolazione leagente. ‘Su questo nuovo orizzonte é inevitabile che ineombano tutti i ischi di una confusione generale delle norme e i modelli di valote estetico. Ed & comprensibile il timore che a venire pe- nalizzata sia proprio Pidea di letteratura detenuta dalla mi noranza di lettori letterati, sopraffatti dalla marea montante diun pubblico becero o distratto, di cui Peditoria commer ciale fomenti e sfrutti le propensioni Nondimeno, indietro non si tora: la restaurazione dei vec: chi circuti di una letterarietA puramente d’élite @ un obiettivo itrealistico, Il punto @ che la problematicita della situazione attuale rappresenta uno stato fisiologico, non lievitazione di prodotti dagli standard qualitativi pit appeti bili risponde a una necessita storica comungue inacrestabile Non si tratta quindi di contestatla in via di principio, fna d itologico, La indagarne le modalitae i risultati obietivi, come spetta a co Toro che hanno per obbligo la supervisione dei processi di svi- lupo delV’stituzione letteraria, tutelandone sia la continuita siail rinnovamento funzionale: ossi i critic. Nella divisione dei compiti fra quanti partecipano delle ati discritturae lertura, 2a loro che compete di mediare i rap- porti tra domanda e offerta di beni librati. Ora, quanto pit la dimensione di scambio si arricchisce ¢ disordina, tanto mag: sgiore diventa limpegno di responsabilita necessario per ren- dere trasparente il quadro nella sua toralita, tenendo conto di ‘ogni fenomeno, per assegnargli il posto e il peso che gli com pete. Cid significa non sottearsi allincombenza di intervenire iticamente anche sui testi che al letterato dicano poco o nulla ‘ma agli illetterati dicono molto 0 moltissimo. Altrimenti, la realt ei fatirisulta dimidiatae sfalsata; con una perdita ine vitabile di funzionalita sociale delle arivita crticistiche. Detto in altre parole: se il crtico tende a prendere in consi- derazione e discutere solo i prodotti che piacciono di pita lui i suoi colleghi, si aglia fuori dalla possibilica di capire e in- terpretare tutto cid che esorbita da quest ottica di sogget castale. I che implica la preclusione a far valere la propria au- torevolezza net confronti proprio del grande pubblico che & pid importante sorvegliare, orientare, educare alla lettura, senza blandizie e senza snobismi ma con conoscenza di causa, In effetti, @ facile constatare come all’spansione ¢ al radi camento degli studi critic in sede di specialismo aceademico faccia riscontro un indebolimento allarmante del ruolo as solto nel campo della pubblicistica militante, Questa latitanza ha varie ripercussioni non buone. Una ® il rafforzamento del ruolo affidato a una moltizudine di premi premietti premio: lini, come oceasioni per celebrare e spettacolarizzare le ten denze preminenti nella buona societalerteraria, Un’altra con seguenza, questa non voluta, & l'enfatizzazione dell’impor- tanza attribuita alle indagini di mercato, A fronte della ri rnunzia a misurarsi sistematicamente con i problemi interpre tativi posti dalla letterarieta di larga fruizione, le classifiche dei successifiniscono per offrre gli unici punti di riferimento disponibili sull’andamento della produzione libraria massif LE ARTICOLAZION! DEL PURBLICO NovECENT cata, Ma ovviamente questi dati, quand?’anche siano inconte- stabili, hanno lutilita dei rendiconti informativi, da elaborare scientificamente: forniscono solo un materiale interessante per capire quali tendenze richiedano l'analisi pid. attents decidere quali meritino una valutazione pit comprensiva 0 viceversa siano da contrastare con enetgia polemica pit) inci- siva. Guai a prendere gi indici di gradimento come attributi di valore estetico assoluto. Ma per la verita non mi sembra che questo equivoco paradossale abbia avuto corso cost li- bero ¢ devastante, come spesso é stato affermato. Resta solo da avanzare una osservazione finale, o forse una previsione ottimistica. Durante il ventesimo secolo la mag: gioranza dei grandi scrittori ha inteso reagire all'espansione pulsante dell'universo librario aristocraticizzandosi, cio’ riat- tualizzando l'antico adi profanum vulgus et arceo. A questo atteggiamento neocastale dobbiamo tanti caposaldi della let teratura moderna, dotati di un alto anche se impervio fascino. Non c’é che da prenderne atto: & owvio che ogni serittore vada, debba andare dove le sue inclinazioni autentiche lo portano, Semmai, sarebbe da contestare la curiosa incoerenza di chi, avendo scelto di rivolgersi a una schiera limitata di destina tari lett, deplora poi a gran voce di non ottenere lapprez zamento di quel pubblico largo di-cui pure proclama la roz zezza, la dabbenaggine, il conformismo supino. Ma per quanto diffusa sia, una tesa simile non vale la pena di prenderla seriamence in considerazione. Pjuttosto, é da sottolineare con compiacimento il fatto che, nei molteplici bilanci di fine secolo, si sia acceso un dibattito aperto fra i sostenitori di due valutazioni complessive oppo- ste, Da una parte, coloro i gual ritengono che gli ultimi cento anni abbiano segnato una sconfitta secca per la buona lette ratura, detronizzata dalla cattiva, quella della volgarita mas. sificata ¢ commercializzata industrialmente, sicché tori ei lettori di rango sarebbero ormai ridotti alla con di sopravvissuti, anzi di morti viventi. Dall'alro lato, coloro per i quali apertura della letcerarieth a un insieme di istanze fruitive poco o alfatto consacrate esteticamente va salutata non come la fine ma come Pavvio di un processo turultuoso, incontrollato, fangoso ma comunque teso a coinvolgere an che ls popolazione tuttora esclusa da ogni partecipazione alla civiltalibraria Naturalmente, un orientamento simile presuppone laccet tazione pregmatica della dialettica t:a domanda e offerta di prodotti testuali tipica di un sistema concorrenziale. Tale in fatti la premessa opportuna per rilanciare, senza imposizioni iegose, una cultura letteraria godibile non solo da chi ha fatto 'universita e magarisi¢ laureato in lettere, ma anche da persone alle quali la scuola abbia insegnato a leggere alfabe. ticamente, ma non a saper leggere, acquisendo I interessee i piacere della lettura Questo compito storico chiama in causa quanti operano nelle nostre disastrate istituzioni scolastiche. Ma gli operatori della penna, 0 se non vogliamo dit cosi, i maestti dell'inven- zione creativa non possono non marciare di conserva con loro, pensano che la parola scritta meriti ancora un futuro, nel- T'epoca della multimedialita della telematica, Oggi pit che imai vale il parere di un probo e tormentato scrittore tardot tocentesco, Emilio De Marchi: «Liarte @ cosa diving; ma non & male di tanto in tanta scrivere anche peri letorin. La funzione dell’editore

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