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elektor rivista elettronica settembre 1979
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Oscillographics
PPM: voltmetro di picco AC su scala logaritmica
Campi magnetici in medicina
Mini-frequenzimetro‘AIM 65:
il microcomputer che ha nella sua grande versatilita
d'impiego il suo maggior pregio: sistema di sviluppo,
controllo di processo, tester, terminale, sistema di istruzione.
e poi basta solo un po’ di fantasia per trovare altre mille
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L'AIM 65 @ completo di: stampante caratteri ASCII 20
colonne — display 20 caratteri ASCII ~ interfaccia per due
audio cassette e TTY - tastiera completa di tipo
terminale - 1K 0 4K byte RAM ~ bus espandibile
esternamente.
Firmware: ~ monitor ~ debugger (trace, break points) ~
assembler ~ disassembler ~ text editor — basic.
Dott. Ing. Giuseppe De Mico s.p.a.
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2 canal con sensibilta 2 mV/em uminosha el canal 1 e 2 mediante ‘con separatore comandato
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0
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08256 ortre
prestaziont
tmigliorate rispetto
al precedente
modelio 052508,
Fleonosciuto da
Imigisia i tiizzator 2 canal dingresso con base dei tempi variable
F oscilloscoplo a 15 MHz peri leggero (6 Kg) ¢ sensibiita da 2 mv/em con continuita da
suo attimo rapporto prestazioni/prezzo, ‘compatto (14x30%46 em) 8.25 Viem in 12 portate 100 ns/em a 0.5 sec/em
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ROMA - Via G. Segato, 31 - tel. (06) 51.39.45lekior settembre 1979
elektor 4
decoaitica
decodifica —
anno 1°,n. 4 settembre 1979| _
Direzione © ‘Valore del esstenze ¢consensator
Redazione: Via dei Lavoratori, 124 - 20092 Cinisello pote Fornendo i valore dei component,
ree * Cosa rear? See ame pet
Direttowe Coa Reenlo GT? Gent Level son state
x SRI ta eile a aan: ja una. ‘abbreviazioni seguenti,
responsabile: Ruben Castelfranchi ¢ dotte abbr Hon seguenti
Redattore capo:
Segretaria dl
Bob W. van der Horst
redazione: Marta Menegardo
Staff di redazione: J. Barendrecht, G. Dam, E. Day, B. Develter,
P. Holmes, E. Krempelsaner, G. Nachber,
‘A. Nachman, A. Pauptit, K. Walraven,
P. de Winter.
Abbonamenti: Patrizia Ghiont
Contabilita: Franco Mancini - Maria Grazia Sebastian!
Amminisrazione: Via V. Mont 15 - 20123 Milano
‘at Tob Milano n, 189 gat 195-1079
Spedizione in abvonamento postala gruppo I1V/7O
Conosssionaria esclusiva per Ia distibuzione in Italia ealfestero
eledizions italiana
‘Sodip - Via Zuretl, 25 - 20125 Milano
‘Stampa: Eloograpf - Beverate (Coma)
Prezzo dela vista L. 2.000
Numero artetrato:L. 3.000
Din 3 riproduzione
Italia SCE, Via dei Lavoraton, 124 - 20082 Ciniselo B.
Francia: Societe des Publications Elektor sar, Le Doulieu 59040 Estares.
Inghtera: Eloktor Publishers Lid, Canterbury, CT! 1PE Kent
Germania Elektor Verlag Gmbh, 5139 Ganget
Olanda; Elektvur 8.V, 6190 AB Bock
DIRITTI D’AUTORE
Latprotezione del dirto d autore@ estesa non solamente al contenuto
radazionale di Elektor ma anche alle illustrazionie a circutistampat.
Conformemente alla logge sui Brevett n= 1127 del 23-68, | circult e gli
‘chemi pubblicati su Elektor possono essere realizzati solo ed
tesclusivamente per soopi privat o scientiicie comungue non
‘commercial. Lutlizzazione degli schemi non comport alcuna
Fesponsabilita da parte dalla Societa editrice.
‘Quest ultima non @ tenuta a renders anicoll che ad essa pervengono
senza che vi sia stata una richiesta specifica
Se la Societa editrice accetta dl pubblicare un articolo ad essa invito,
fea & in dintto 61 moaticarlo e/0 ai fario modificare a sue spese la
‘Soviet eaitrce @ anche in ditto i tradurre e/o fee tradurte un articolo
fd utiizzaro per le sue diverse edizioni eattivita dietro compenso
Conforme alle taritfe In uso presso la Societé editrice stessa.
Alcuni circuit, digpositi, component, occ. doscrit in questa rivit
‘po#sone beneticiare del dnt! propria brevet; la Societaeaitrice non
fcceta alcuna reaponsabilita peril fatto ene cit possa non essere
menzionato.
‘ABBONAMENTI
‘Abbonamenti da luglio a hratia Estero
‘icombre 1979 10.000 L 15.000
‘Abbonamenti annual 20.000 30.000
| versamenti vanno indiizzati a: J.C.E,- Via V. Monti 15 - 20123 Milano
‘mediante facclusione di assagno crcolare,cartolina vagliao utilizzando i!
‘onto corrente postale ns 318275
‘CORAISPONDENZA
Per una pit celere evasione della corispondenza indicare sempre sulle
buste una delle sequent! sigte
DT = comande tecniche P= pubbiicta, annunci
DR = direttore esponeablle ——«A_——= abbonament
Cl = cambio indinzzo SR = segretaria dt redazione
EPS = circuit stampati SA = servizio riviste arrtrate
CAMBIO DI INDIRIZZO
Veambi cindiriaz0 devono essere comunicatlalmeno con sei settimane di
anticipa. Manzionare insieme al nuovo anche il vecchio indirizzo
faggiungendo, #8 possibile, uno de codoliniutltzzato per spedir I rivsta,
SSpato per cambi cindlrzz0: L. 500
DOMANDE TECNICHE
Aagiungere alla richiesta una busta affrancata con Finditizzo del
fichiedente; per renieste proveniant dal'estero, aggiungere, oltre ala
busta non affranceta un coupon-risposta Internazionale
‘TARIFFE DI PUBBLICITA’ (nazionall ed internazional)
‘Vengono spedite dietro semplice richiesta indrizata alla concessionaria
esciusiva per Italia
Reina & C. - Va Ricasoli 2 - 20121 Milano - Tel: 803.101 - 866.192
Copyright © Uitgeversmastshappil Eloktuur BV. 1979
tutte utilizate in campo
Internazionale:
(pico)
‘Tipl dl semiconduttor!
Esistono spesso notevoltaffinit tra
le caratteretione oi mol transistor
di denominazione diversa. m anc r
See aor | (mao)
5 orca eter coer, | m (mi)
emer a Pio)
SRS TN Taramtey | merase) = to
Deere, ay [A ime =
Sena ee nareertn | Se a
Bea ceeaer ee ecm” | Aiur namo,
silicio aventi le caratteristiche eee ees
a Se esr a
ieimae Bon || fete sete rap cer
a ‘sono di 1/4 watt, al carbone, di
ae. Baw || tame v4 yet
femin Too mre | | tlleranza 5%
Valor! oi condensator: 4 7
47 pF = 0,0000000000047 F
10m = 0,01 uF
10" F
Le tension’ in continua dt
Condensstor dvorsi dag
clettroltci si suppone che siano ai
‘meno 60V; una buona regola &
‘quella d scegliere un valore di
tensione doppia di quello delia
tensione di alimentazione.
Punt! misura
Salvo indicazione contraia, te
tension’ ingioate devono essere
Ecco alcune version tpiche
TUN: le famiglie dei BC 107, BC 108,
[BC 109; 2N3BSEA, 2NGBS 2N38«O,
2Na004, 2NSB47, 2NGI24, Fra | tpl
‘TUP sipossono clare: efamiglie del
BC 177, BC 178, Ia famiglia del BC
179 & ecoezione dei BC 159 © BC
179, 2N2412, 2NG251, 23308,
2NA128, 2NE2o1
'® DUG 0 'DUS' (Diogo Universal
rispettivamente al Silicio e al
Germanio) rappresontano tutti
ied) avent le carateristiche
epee misurate con un voltmtr di
Dus [ous ‘esitenza Interna 20 KAW.
ime a he Tenslone sallmentazione
Urea | 25 a lascan || lciecult sono calcolati per 220 v,
Temes | tua [fooum || sinusoidal, 50 He
Prot mmx | 260 mw]250 mw || Servizi al tettor
Come [Spr |t0pF || © EPS Numerose realizzazioni di
Elektor sono aperedato ai un
‘madelio dt circuto stampato.
NNolia maggioranca del cast,
quest circuit stampati possono
fesere forith forat, pronti a
fessoremontatl. Ogni_mese
Elektor pudblice fetenco doi
Circuit stampati _disponibili
sotto la sigia EPS (dallinglese
Elektor PrintService, seniziodi
cuit stampa di Elekton,
Domande Tecniche
1 Tettr’ possono pore delle
cdomande tecniche
eco alcune version tipiche ‘DUS
BA 127, BA 271, BA 128, BA 221,
BA 222, BA 317, BA 318, BAX 13,
BAY 61, 1NBT4, IN4148.
E aleune version’ tipicne DUG" OA
186, OA 91, OA 95, AA 116.
BC 1078, BC 2378, BC 5748,
fappresentano dei transistor! al
Silcio di una stessa famiglia,
‘caratteristiche prossoché
Similare, ma di qualita migliore
uno dailalto. In generale, in
‘una stessa famiglia, ogni tipo
ue essere uilizzato
Inditferentemente al posto di un
Famiglie BC 107 (-8-8)
BC 107 (8, -0), BC 147 (6, -9),
BC 207 (8-9), BC 297 (8-9),
BC 317 (8-9), BC 347 (8-9),
per tcritto 0 per
‘quest ultimo caso, @ possibile
tletonare i lunedi calle ore
1400 alle 16.20. Le letere
‘contenenti demande tecniche
Sevono essere indiriezate alla
BC 547 (-8,-9), BC 171 (2, -3)
BC 182 (-3, -4), BC 382 (-3, -4), Sr Sec eae
Bose Caria eG de busta affraneata con Vingliazo
Famigle BC 177 (-8-9) dol richiedanta. Le later
BC 177 (8-9), BC 187 (8-9) spedite da un paese diverso
BC 204 (5, -8), BC 307 (8, -8), daltalia devono essere
2) laccompagnate da un coupon-
9,
fe
risposta internazionale.
torte at Elektor
(Ogni modifica importante,
aggiunta, corrazione efo
rigloria a progett di Elektor
viene annunciata sulla rubrica N!
tonto di Elektor
BC 212 (3-4), BC 512 (3,
BC 261 (2,3). BC 416.
‘© "741! puo essoro anche letto
Indiferentemente uA 741. LM
741 MCS 41, MIC 741, RM 741,
SN 72741, eco,Usando solo un circuito
integrato (IC) e pochi
componenti discreti &
possibile costruire un
Circuito pilota per un
PPM, che fornira una
indicazione su scala
logaritmica del livello di
entrata di picco AC.
II circuito pud essere
usato con il voltmetro a
LED con UAA 180 per
formare un PPM
compatto a due canali
p. 9-20
Il circuito descrive
un‘unita di controilo
termostatico che é
semplice da costruire
ed impiega componenti
standard.
p. 9-43
Molti dei timer per
camera oscura gia
esistenti soffrono del
doppio inconveniente di
una scala di
temporizzazione lineare
e di controlli scomodi
che lasciano l'utente a
brancolare nel buio. II
progetto presentato
supera questi svantaggi
avendo una scala di
temporizzazione
logaritmica e controlli
particolarmente studiati
p. 9-15
‘elekttor="
Porcine Acne
La visione di un circuito
in rilievo rappresenta la
chiarezza con cui
Elektor propone i
montaggi ai propri
lettori
tloktor settembre 1979 — 9-05
selektor ...........
timer logaritmico per camera oscura .
divertitevi con una RAM - M. de Bruin
‘oltmetro di picco AC su scala
voltmetro LED con UAA 180
Larticolo descrive il circuito di un voltmetro che usa un integrato
(iC)TUAR TAOLEO. t'yoltmotto pus essare collagatacon Icieuito
‘uida descritto in questa rhista
generatore di funzioni CMOS
Usando semplicemente un non costose IC MOS ed aleuni compo:
enti diseret,@ possibile costruire un generators di {unzion|
Versatile che forira una seelta dite forme g'onda sulfintero
Spetiro audio ed anche oltre.
zener tester
Questo semplice strumento costituisce un mezzo sicuro per misu
fare le tension! al zener e per ilavare le variazioni della tensione
Gl zener repeto ala corrente Gi zener
723: come sorgente di corrente costante
Cte alle sue molte possiilita d'impiego come regolatore di
tensione, Fintegrato WA 723 puo essere usato come ragolatore
«i corrente di precisione (sorgente di corrente costante)
stampaggio e saldatura cuit
Parecchi anni fa circulti venivano realizzati su telai metalict
laboriosamente costrut a mano: gigiornoletunzion' di supporto
@ ci interconnessione del component sono spess0 totalmente
assolte da urunica superficie per mezzo delinlspensadlle baset-
ta del circuito stampato,
prova logiche universale - J. Borgman ......
Questo tester logico pub essere usato sia con circuit TTL che
GMOS cos! come con le at famiglelogiche che abbland carat
teristche similar. Oltra che fornire le usual naieazion'ogiche
Det. inciea anche Ivell logic! indefinite nterrurion! circu
oscillographies - M. Zirpel ..
Un osciloscopio pub essereimpiegato non sotanto come tum
{o da laboratoros con Tausiio del sireuito che descriviamo pub
Drodurte affascinant figure geometriche
saldatore a temperatura controllata
campi magnetici in medicina .....
simulatori d'induttanza: come e perché
mini-frequenzimetro
mercato ...
9-12
9-15
9-19
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9-23
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9-37
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9-43
9-49
9-51
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es /comprende un saldatore, con termacappia incorporata 2.500.000 saldature
‘epotenza massima di 50W, un‘unitaelettronica eun supporto ERS ea. ji
per saldatore. senza cambiare
a temperatura della punta @ variabile tra 190°C e 400°C, con la punta.
regolazione fine e continua, ben visibile sul quadrante; questa
possibilité di regolazione garantisce ottime saldature ed un
lavoro razionale anche per saldature in rapida successione,
‘con trascurabile diminuzione della temperatura inizialmente
impostata,
La punta a lunga durata ¢ in acciaio e pud fare almeno 2,5
milloni di saldature senza essere sostituita.
Il saldatore é a bassa tensione, con doppio isolamento dalla
rete,
La presa di terra del connettore ha una impedenza di 220 KQ
‘6d @ in grado di evitare eventuali scariche elettrostatiche che
ossono dannaggiare | componenti sensibli, come i MOS.
Potenza: 50W
‘Tempo di riscaldamento: 34” per 350°C
‘Temperatura di punta: 190-400°C con regolazione continua
Peso del saldatore senza cavetto: 25 g
Tensione al saldatore: 24 V (fornita dallunita elettronica)
Tensione allunita elettronica: 220 V
‘Saldatore completo di punta in acciaio
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(ann EIS eo9-10 — elektor settembre 1979 pubbitetta
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multimetri digi
PM 2522A a commutazione manuale della gamma.
Ii design funzionale ed
fergonomico consente una rapide
Ml comando HOLD consente di visualizzare selezione della portata e della,
per un certo tempo lultima lettura. funzione. I ciculti sono
Tramite accessorio opzionale pud essere completamente protetti contro
comandato a distanza ‘errori o¢casronall dell’operatore.
La visualizzazione luminosa a quattro ce
@ mezza tramite LED, con Indicazione
della polerit8, del punto decimate, @ del.
fuortportata, garantisce alta precisione
fe risoluzione.
Con fa sonda ad azione rapida,
misure di temperatura precise
da 60°C a +200°C.
Funzionamento a rete o batteria
ricaricabile. La batteria In opzione.
‘assioura 8 are di lunzionamento.
PM 2526 automatico a commutazione veloce a vero valore efficace.
La ricerca automatica dela portata Il comando “start” pud essere continuo,
assioura una lettura finale entro esterno 0 manuale. In posizione centrale,
Un secondo per la maggior parte ultima lettura viene trattenuta sul
elle misure, Pud essere commutato display
anche manualmente.
Vigualizzazione luminosa a 4 cite © mezza
con indicazione delta funzione, della
polarita, del punto decimate e de!
fuortportata.
Lingresso per la sonda
ud essere usato per misure di
tension! AF 0 di temperatura.
er Vimpiego in sistemi sono disponibili
nella parte posteriore dello strumento
In opzione bus EC, uscita BCD
© parallela, Disponibill anche staffe per i! Le misure del vatore ofticace reale
montaggio in armadi da 78) possono essere con accoppiamento In c.2.
per misurare solo segnail a.c. 0.con
Secopplamento cc. per misurare
Segnall ca, pid una componente c.c.
sovrapposta.
a PHILIPS
iei piu avanzati
tali de 4: digits
Visualizzazione luminosa eon indieazione
automatica della polarita, del punto
ecimale e di sovraccarico. | parametei @
le gamme vengono chiaramente indicat! Con i! pulsante HOLD, si ottiene
da LED separati Hi “congelamento” dei dati
‘per un certo tempo,
lektor settembre 1979 — 9-11
La velocissima selezione automatica della
ortata consente letture accurate entro
tun secondo per la maggior parte delle
Imisure. E possibile anche la scelta
manuaie delia portata.
Misure i temperature precise
‘con una sonda a risposta rapide,
Funzionamento a rete 0 con
batteria rlearicabile,
Visualizzazione luminosa a 4 cifre e mezea _La rapida selezione automatica della
con indicazione della funzione, della portata fornisce una lettura finale entro
spolarita, del punto decimale © de! tun secondo per la maggior parte delle
Tuor'-portata. misure. Pud essere commutata anche
manvaimente.
I comando “start” pud essere automatico
in modo continuo, esterno 0 manuale
Nella posizione centrale viene mantenuta
sul display I'ultima lettura
In opzione nelfa parte posteriore
delta strumanto un bus IEC,
Uscita paraliela BCD 0
analogica. Sono disponibilf delle
Sstaffe per ii montaggio
Jn armada 19"
Liingresso per la sonda go?
ud essere usato sia per gt
Imisure i tensioni RF che fe
Gi temperatura. 1! display
fornisce te misure
direttamente in °C.
e7”” Dasidero
"ulterior! informazioni
‘sui MULTIMETRI Philips,
Misure de! vero valore
efficace di corrent
fensioni alternate,
Portata dl corrente
molto sensibite.
x 9/78
Guardia interna fissa e flottante
La quardia flottante pud essere estesa
al circulto in prova per ellminare tutt)|
segnali spur
Fel ( ) dt )9-12 — elektor settembre 1979
Dispositivi di misura elettrolitici
E? verso la fine degli anni °S0 che
appaiono sul mercato i dispositivi di
misura elettrolitici, che permettono di
conteggiare, a scella, quantita di
elettricita, tempi o impulsi. Sebbene i
principio utilizzato sia piuttosto
semplice, la realizzazione di questi
componenti si dimostr® piuttosto
complessa ed & solo da poco che la
societ Tekelec Airtronic (licenza della
Curtis Instrument) & riuscita a mettere
a punto un prodotto affidabile e di basso
costo: lIndachron S,
Principio di funzionamento
11 principio impicgato & quello
delleletrolisi ad anodo solubile
scoperto da Faraday: due elettrodi det
medesimo metallo sono immersi in una
soluzione di un sale di questo metallo: i
passagaio di una corrente elettrica
determina il trasferimento di ioni
metallici dell'anodo verso il eatodo, il
catodo si allunga e l'anodo “si
dissolve", L'allungamento del catodo &
proporzionale alla quantita di elettricita
che ha attraversato il bagno.
Nell'Indachron, il metallo wtiizzato & il
mercurio. Gli elettrodi sono sistemati
alle estremita di un tubo eapillare di
vetro e separati da una goccia
delleletrolita appropriato. Quando
viene applicata una tensione continua, il
catodo emette elettroni verso 'anodo.
Per ciascuna eoppia di elettroni emessi,
sia il trasferimento di uno ione di
‘mercurio dall'anodo al catodo. Il catodo
si allunga di conseguenza in modo
proporzionale alla quantita f i: dt che
attraversa il dspositivo.
Lanoda si accorcia e la goccia di
efettrolita segue il movimento
spostandosi in senso inverso agli
elettroni, I due elettrodi giocano un
ruolo rigorasamente simmetrico:
indachron funziona quindi nei due
sensi, cosa che ne permette la rimessa a
zero elettronica 0 meceanica. Una
corrente perfettamente alternata non
produce alcun effetto visibile.
Un tubo di diametro dato &
caratterizzato da un determinato
coefficente K pari alla quantita di
eletiricita,espressa in Coulomb,
necessaria per spostare l'indice di 1 mm,
Conoscendo il coefficente K, & quindi
possibile graduare la scala
dell"Indachron in Coulomb. Lo
spostamento dellindice mostra quindi la
quantita di eletricita Q = J i dt che
ha attraversato il dispositivo.
A corrente costante, la quantita
di eletricta che attraversa l'Indachron
Q= Ji dt= lot: essa é quindi
proporzionale al tempo. I fogli i
caratteristiche che accompagnano
Mindachron indicano il valore di To per
selektor
ee
ER;
un fondo-scala dit 1.000 ore, cosa che
permette di calcolare facilmente altri
valori di Io per un desiderato valore del
fondo-scala,
I passaggio di una successione di impulsi
attraverso I'Indachron, qualsiasi sia la
forma degli impulsi e ammesso che la
suceessione sia ripetitiva, si riduce al
passaggio di una certa quantita di
elettricita proporzionale al numero degli
impulsi. E° quindi facile, conoscendo la
quantita di energia associata a ciascun
impulso e la costante K del dispositive,
sgraduare la scala dell"Indachron in
numero di impulsi.
Sié visto quindi cheil dispositive deseritto
@ estremamente versatile, in quanto, senza
alcuna modifica, esso pud essere
impiegato come integratore, come
misuratore di tempo ¢ come contatore
| di impulsi
La prima difficolta incontrata nella
realizzazione di dispositivi di misura
clettrolitici é stata Ia composizione e la
purezza dellelettrolita, In effetti, la pid
piccola impurita del mercurio,
dellelettrolita 0 del tubo contamina
Felettrolita e provoca il deterioramento
del processo. Curtis negli USA e Tekelec
in Francia, lavorando in stretta
collaborazione, sono riusciti a risolvere
questi problemi nel corso degli anni °60,
con aiuto di istituti di ricerca.
Uno dei principali difetti dei veechi
Indachron era la loro sensibilita agli urti
alle vibrazioni: le colonne di mercurio
si frammentavano 0 Vindice spariva.
Questo difetto era particolarmente
doloroso durante il trasporto
(IIndachron non presenta problemi se
montato su un appareechio pesante).
Curtis tiusci a risolvere il problema
impiegando tubi sempre pid sotili;
Vinconveniente associato & che &
estremamente difficile realizzare tubi
subcapillari a sezione costante e che i
loro riempimento é tutt'altro che facile
Questo metodo ha permesso la
realizzazione di dispositivi rispondenti
alle specifiche spaziali, maa prez7i
esorbitanti
La Tekelec suggeri un‘altra soluzione:
Vintroduzione di un indice solido fra
anodo e catodo, Lidea era semplice: ma
‘occorsero pili di due anni per trovare il
materiale ideale, nello stesso tempo
neutro ¢ poroso e adatto ad essere
ridotto ad una forma geomettica
miniatura sufficientemente precisa. Oggi
tutti gli Indachron dispongono di un
indice solido ¢ resistono ai colpi e alle
vibrazioni, Essi possono essere quind
spediti senza precauzioni ¢ montati su
apparecchiature leggere soggette a
vibrazioni. Gli Indachron sopportano
colpi fino a 100 g secondo Ie norme
NEC 20608,
I problema della resistenza alla
temperatura si é posto nelle applicazioni
militari. Per cid che concerne le
temperature elevate, apparve che,
causa della dilatazione del mercurio, il
| tubo non resisteva al di sopra dei 65°C.
I problema fu risolto annegando il tubo
entro una resina epoxy
convenientemente scelta. Tutti i modell
| militari sopportano temperature fino a
85°C.
Rispetto alle basse temperature, & sotto i
25°C che appaiono delle difficolta:
Felettrolita comincia a solidificare ¢
MIndachron non funziona pit. Cid &
raramente pericoloso, dato che i tempi
di impiego a simili temperature sono
trascurabili; tuttavia, se continua ad
essere applicata la tensione di
alimentazione, il dispositive pud
distrutto, La soluzione scelta @ stata
aumentare bruscamente limpedenza del
dispositive prima della solidificazione,
cosa ottenuta attraverso un resistore di
protezione che viene inserito
automaticamente quando la temperatura
seende sotto il limite critico. Tutti i
modelli militari sono dotati di questo
dispositivo di protezione e sono
garantiti fino a temperature di —35°C.
[ultimo punto che va sottolineato &
che, se cresce eccessivamente la corrente
attraverso il dispositivo, compaiono
| fenomeni parassiti che lo possono
danneggiare. La massima corrente
tollerata & 153 A. A questo valore di
corrente, la scala dei tempi si riduce a
50 ore, La corrente pud essere abbassata
praticamente senza alcun limite
inferiore
re
I dispositivo, nella sua forma pit
diffusa, appare sotto la forma di un
fusibile standard (6,35 x 32 mm.) pud
essere montato in tutti i Supporti che
accettano questo genere di componenti
Sono disponibili sia senza contrassegni
sia con scala neutra, ¢ sono
completamente reversibili
Le applicazioni dell'Indachron S sono
innumerevoli: citiamo di sepuito alcuni
esempi:
© funzionamento come integratore
| ~~ integrazione dei empi di esposizione;
RTE EE+ sorveglianza della scarica di una
batteria .
© funzionamento come misuratore di
tempo!
~ registrazione dei tempi di
funzionamento rispetto al
‘cambiamento sistematico delle parti
soggette a usura;
~ studi di affidabilité nel tempo;
+ manutenzione preventiva in funzione
dei tempi di funzionamento,
© come contatore di impulsi
= conteggio del numero di caratteri
impressi da una scrivente;
= conteggio del numero di giri o di
Passagi (questa funzione pud essere
svolta senza alimentazione grazie ad
un rivelatore di prossimita).
TEKELEC - Airtronic
Via G. Mameli, 31
20100 Milano
Tel. (02) 7380641
Magnetometro a etfetto
Josephson
Principio fisico del rivelatore
La magnetomeria ad effetto Josephson
impiega come elemento fondamentale un
rivelatore chiamato SQUID
("Superconducting Quantum
Interference Device). Questo rivelatore,
raffreddato a 4,2° Kelvin attraverso
dell’elio liquido, ¢ composto da una
giunzione Josephson e da un‘induttanza
rcondutirice di valore molto
piccolo, dell'ordine del hanohenry
(figura 1),
La giunzione Josephson @ una zona a
debole superconduttivita, vale a dire che
passa da uno stato di superconduzione
(resistenza nulla) ad uno stato di non
superconduzione (resistenza dell'ordine
dell’ohm) quando la corrente che la
altraversa supera la decina di
microampere.
La tecnologia di questo rivelatore, messa a
punto dal Laboratorio di Elettronica
Vecnologia dell'Informatica Francese, si
loktor settembre 1979 — 913,
richiama ad una evaporazione di niobium
(metallo superconduttore a temperatire
Inferiori a 9°K) su un cilindro di quarzo,
seguito da un’incisione fotolitica per
realizzare il restringimento,
© mieroponte, Il valore delia corrente
in corrispondenza del quale i
miicroponte passa dallo stato di
superconduzione a quello normale
(corrente critica) raggiunto tramite
tuna sequenza di impulsi che modificano
le sue proprietafisiche (brevetto
CEA),
Tflusso magnetico all'interno
dell'induttanza non pub assumere che
dei valori quantificati, multpli di,
quanto del flusso (¢ = 2,07 « 10°" Wo
© 2,07 10 G - em?)
Quando un campo & applicato allo
SQUID, quest'ultimo genera una
corrente di comtpensazione (Legge di
Lenz), per annullare il fusso all interno.
Quando questa corrente supera la
corrente critica, il microponte cambia
stato ed un quanto di fusso penetra
alfinterno dello SQUID. La corrente di
compensazione riparte da zero per
Taggiungere di nuovo la corrente critica
11 comportamento del rivelatore & quindi
Periodico in funzione del fTusso, con un
period
La isoluzione del dispositive raggiunte
10 ® con un hertz di banda passante,
| Questo valore dipende da molti
Parametri importanti, quali Vinduttanza,
la corrente critica e la frequenza di
cecitazione.
Principio della misura; descrizione
| de! magnetometro.
Lo SQUID si comporta come un
dispositivo la cui impedenza varia
periodicamente in funzione del flusso
applicato. Per mettere in evidenza
queste variazioni, lo SQUID &
Accoppiato magneticamente ad un
cireuito risonante LC, cid si misura
Timpedenza dello SQUID in
radiofrequenza.
Questa misura é effettuata da un
riflettometro seguito da un amplificatore-
¢ da un rettficatore (Fig. 2.
I generatore di controllo ed il filtro
passa-basso permettono la generazione
di.un campo conosciuto dentro lo
SQUID € quindi di verificarne il
funzionamento,
Per migliorare il rapporto segnale/
umore, il segnale & trasportato su una
portante audiofrequenza, modulando il
campo magnetico, e successivamente
rivelato in sineronismo con la portante
‘modulante (cid non & rappresentato in
figura). La risposta del sistema & poi
tesa lineare utilizzando lo SQUID come
rivelatore di zero in un sistema a
controreazione. Il flusso di
controreazione, ottemuto amplificando i
segnale dopo Ia rivelazione ed
a
MacNeTONETRE
Bandridge_) ) Bandridge_) ib) Bandridge_)—
integrandolo, permette di mantenere il
flusso nello SQUID nullo,
Un “trasformatore di flusso” permette
di riportare al livello della sonda un
flusso nello SQUID proporzionale al
campo magnetico in misura (Figura 3).
Il trasformatore & superconduttore, ¢ la
ccorrente che Io attraversa &
proporzionale al campo B applicato. Net
‘caso di misura dei gradienti, 2 la
differenza di campo che produce un
segnale,
Applicazioni.
Campo d'applicazione.
Le ultime sensibilita raggiunte con il
‘magnetometro descritto sono di 10-"*
T/VFiz (10° ¥ //Fz, 10°°G/\/Hz) nel
‘caso di una misura di campo e di
10°°T/m/Hz nel caso di una misura
di gradienti. Queste eccezionali
sensibilita ne fanno il miglior
‘magnetometro attualmente disponibile
per frequenze che si estendono dalla
ccontintia a qualche decina di hertz. La
misura di campo & direttiva; essa
fornisce la variazione del campo € non il
suo valore assoluto.
Applicazioni in fisica
Questo appareechio pud essere
impiegato nella fisica delle basse
temperature, per misure magnetiche
(campo) e per le grandezze associate
(corrente, tensione). Il suo impiego &
suggerito per la definizione di una scala
assoluta di temperatura, fino a 10°K.
Applicazioni geofisiche
La gamma di frequenze e la sensibilita
permettono la realizzazione di misure
molto precise del campo magnetico
terrestre: un magnetometro differenziale
pud essere ridotto ad un volume
abbastanza piccolo, tenuto conto della
sensibilita
oe ES
Applicazioni biomagnetiche.
Lo studio dei campi magnetici generati
dal corpo umano (cuore; 10" T,
cervello: 10” T) non pud essere
affrontato se non con impiego di
questo tipo di magnetometro.
CEN/G-LETI
SSN 38041 Grenoble Cedex
45 kHz per orecchie d'oro!
Tutti “sanno” che una banda di 20 kHz
# indispensabile per un eccellente di
riproduzione. Tuttavia, tale
affermazione é da qualche tempo
argomento di aspre discussioni fra i
“professionisti” dell'amplificazione
audio. La principale ragione di questo
| strano interesse risiede nella comparsa
della tecnica digitale nei sistemi di
amplificazione audio. In questi sistemi,
il segnale audio deve essere
“campioanto”, ed é la frequenza di
campionamento che stabilisee la banda
passante, La gamma proposta per la
frequenza di campionamento varia da
32 a 54 kHz, cui corrisponde una banda
passante teorica rispettivamente di 16 ¢
27 kHz, E° qui che si sviluppa la
battaglia
I partigiani dei 32 kHz (per la maggior
parte responsabili della radiodiffusione)
sostengono che “nessuino nota la
differenza quando proviamo apparecchi
con campionamento a 32 kHz",
“Nessuna meraviglia” rispondono gli
awversari, “voi utilizzate da anni fit
passa-basso a pendenza ripida che
tagliano a 1S kHz". I costruttori di
apparecchi di riproduzione digital
portano nella discussione un nuovo
elemento: “Noi non vendiamo
apparecchiature digitali le cui
caratteristiche non uguaglino le
caratteristiche delle apparecchiature
classiche. Una banda passante superiore
ai 20 kHz & quindi assolutamente
Alla convenzione AES che sié tenuta
anno scorso ad Amburgo, molt gruppi
hanno annunciato che avrebbero
iniziato esperimenti per determinare
quale sia (nella realta) la banda passante
indispensabile per una riproduzione ad
alta fedelta. Quest’anno, alla
convenzione AES tenutasi a Bruxelles,
sono stati presentati alcuni risultat.
Una serie di espetimenti tipici pud
essere descritta come segue. Un segnale
speciale, contenente armoniche fino a 25
KH2, viene riprodotto attraverso
altoparlanti special. Un gruppo i
‘auditori particolarmente smalizia
(ingegneri del suono e altre “oreechie
d'oro") sono seelti come giudici. Sono
stati sperimentatifiltri con taglio a 15
kHz, 18 kHz e 20 kHz, dal settimo al
tredicesimo ordine, inserendo 0 no la
correzione di fase. F” stata impicgata
tuna coppia di altoparlanti (entrambi
filtrati oppure no), oppure due segnali
differenti, V'uno originale, Valtro filtrate.
I soggeiti dovevano determinare, per
confronto, se vi era qualche differenza
fra i due segnali
Va notato che non si trattava di una
stima qualitativa. L’unica domanda
posta era: “Pud osservare una qualsiasi
differenza fra i due segnali?” Dato che
le sole risposte possbili erano “Si o
No", delle risposte a caso avrebbero
dovuto dare una ripartizione del 50%,
In questo genere di test, viene di solito
considerata significativa una
differenziazione delle risposta del 75%
I risultati sono stati assai sorprendenti
‘Anche con la peggiore delle
combinazioni possibili (due filtri del
tredicesimo ordine con taglio a 15 kHz
posti in cascata, senza correzione di
fase), la percentuale di risposte positive
@ stata soltanto del 62% per Ia
componente pitt smaliziata del gruppo, €
del 57% per Pintero gruppo.
In conelusione, anche applicando un
filo a 15 KH, la differenza non &
tilevabile se non in condizioni
particolari:altoparlanti a banda
passante sufficientemente am
ascoltatori con orecchi particolarmente
allenati ¢ possibilita di comparazione
diseta
Condizioni piuttosto improbabili nella
pratical! Sara interessante osservare la
reazione dei “professionisti” del suono:
aceetteranno di buon grado queste
Informazioni (OK, é dimostrato!”),
‘oppure le rifiuteranno in maniera
dogmatica (*Noi, non ci crediamo”),
chiedendo nuovi esperimenti? Occorre
notare che git tre gruppi di ricerca
hanno fornito risultat)identici: un
rappresentante dei responsabili della
radiodifusione, un costruttore di
registratori digitali che ha annunciato
tun nuovo sistema digitale su disco, ed
un fabbricante di dischi.
Da una, comunicazione ABS presentaia
alla 62° convenzione: “Quale & la banda
passante necessaria per una ottima
‘rasmissione del suono?” - G.H. Pleng,
H. Jacubosky e P. Schone.
AES Europe Office
| Zevenbunderstaan 142,
B 1190 - Bruxelles
ITRONIC’
Hisrl squipoen |
AND SOUND |
= SE eg
jer logeritmico por camera oscura
loktor settembre 1979 — 9-15
Lineare 0 logaritmico
Quando sifa una fotografia, si pud variare
Tesposieione della pellicola in due modi, 0
alterando la velocita di chiusura delottu-
ratore, o aumentando apertura della
mera, L'aumento dellapertura di un pas-
so, raddoppia la quantita di luce che inve-
ste la pellicola, il dispositivo di apertura é
cioé calibrato logaritmicamente.
Nella camera oscura, mente sistampa oi
ingrandisce, si varia lesposizione della
carta fotografica modificandoil tempo per
cui la lampada resta accesa, Anche in que
Sto easo, una scala logaritmica & appro-
priata. Per esempio, consideriamo un ti-
mer con una scala lineare calibrata da
0 see. a 100 see. in interval di 5 sec
Iiprimo stop da 5 a 10 second raddoppie~
rail tempo di esposizione. Ma alla sommi-
{4 della scala un cambiamento del tempo
dilesposizione da 95 100 secondi produce
un effetto trascurabile, dato che questo
ultimo stop rappresenta un cambiamento
del tempo di esposizione da 95 a 100
secondi produce un effetto trascurabile,
dato che quest ultimo stop rappresenta un
cambiamento solo del 5% del tempo di
esposizione, Questo significa che: a) la
scala di temporizzazione & graduata trop-
po precisamente allestremita superiore
ma & probabilmente graduata grossola-
namente all’estremita inferiore, eb) che la
portata di un simile timer & limitata, dato
che estenderla a 200 secondi richiederebbe
un interruttore a 40 posizioni!
Questo inconveniente pud essere superato
costruendo un timer digitale progearma-
toda interruttori numerici (“controvers”),
rma ci sarebbe ancora la difficolta fonda”
mentale di dover misurare di quanto au
rmentare o diminuire il tempo diesposizio~
ne per ottenere una stampa pit chiara o
pil scura
Nel circuito deseritto qui, ogniineremento
dellinterrutiore di temporizzazione fa rad-
oppiareil tempo di esposizione,in questo
modo, ogni posizione dellinterrutiore avra
lo stesso effetto sulla densita della stampa
finale. Se si richiede un ineremento pit
preciso, c°& una posizione di “mezzo pas-
50” che aumenta il tempo diesposizione in
base al fattore «2
Uno schema blocchi del timer é dato in fi-
ura I. Impulsi da un generatore diclock a
10 Hiz sono divisi da un contatoreil cui fat-
timer logaritmico
per camera oscura
Sebbene non vi sia mancanza di
progetti per timer da camera
oscura, molti di questi soffrono
del doppio inconveniente di una
scala di temporizzazione lineare
e di controlli scomodi che
lasciano utente a brancolare nel
buio. II progetto presentato qui
supera questi svantaggi avendo
una scala di temporizzazione
logaritmica e controlli particolar-
mente studiati.
tore di divisione pud essere fissato a 50a7
per mezzo di Sla. Nella posizione "1,4
il periodo dell'impulso d'uscita & i 7/5
(= 1,4) del periodo della forma d’onda di
uscita con Sla nella posizione - dividere
per 5, Dato che 1,4é un’approssimazione
accettabile di /7, 'intervallo di temporiz-
zazione con Sta nella posizione "x 1,4” 8
vZ volte Vintervallo di temporizzazione
con Sta nella posizione “x 1”.
La frequenza di clock cosi divisa & allora
mandata al circuito start/stop ed anche a
un contatore binario a 12 bit. Il cireuito
start/stop & provvisto di uscita Qe Q nello
stato di riposo 'uscita Q é alta, mantenen-
do il contatore binario nella posizione di
reset. Quando lo start € premuto, l'uscita
Qdiventa alta in corrispondenza della pri-
ma transizione positiva del clock. Cid ri-
muove la condizione di reset del contatore,
il quale inizia a contare gli impulsi di
clock. $2 8 impiegato per scegliere Ia parti-
colare uscita del contatore alla quale lin-
tervallo di temporizzazione deve essere
chiuso. Quando questa uscita diventa alta,
Muscita Q del circuito start/stop diventa
bassa e Puscita Q diventa alta, cid ferma il
conteggio ¢ rimette a zero il contatore. C’
anche uno stop manuale per la rimessa a
zero del timer durante laccensione inizia-
le, 0 per un’interruzione dell’intervallo di
temporizzazione
Dato che ogni stadio del contatore binario
divide per due la frequenza di uscita dello
stadio precedente, il periodo di uscita di
ogni stadio & 2 volte quello dello stadio
precedente, ed ecco come si ottiene la scala
logaritmica di temporizzazione. Si posso-
no usare le uscite Qe Q per pilot
due relays per accendere la lampada del-
Pingranditore/stampatore durante l'inter~
lo di temporizzazione e, se richiesto,
per spegnere la luce di sicurezza della ca
I circuito completo del timer & dato in ft
gura 2. Il generatore di clock un multivi-
bratore astabile costruito attorno a due
porte NAND, NI e N2. La frequenza di
clock é divisa da ICI, un contatore deci-
male tipo 4017.
‘Asseconda della posizione di $1 esso conte~
Fifino a Sofinoa 7 primaditornare a zero
attrayerso N3e N4. Gliimpulsi di clock di=
visi sono disponibili all'uscita di N3.
Il circuito start/stop comprende due D
flip-flop, FFI ¢ FF2. Nello stato di riposo,9-16 — elektor settembre 1978
41
timer logartmico per camera oscura
periodo degll impulsi uscentl dal prese
Figura 2. Circuito elttrico completa del tem;
Hezatore per camera oscura, Un cablagglo alter-
nalivo Implegante un commutatore due vie ©
enttquattro posizion
ftrato In figura 22.
Ni.Ndste4sepaon
uc)
216208 a
per esempio quando lo stop &stato premu-
to, entrambi questi flip-flop saranno nello
stato di reset. L'uscita Q di FF1 manterri
alta lentrata di reset del contatore binario
1C3, impedendogli cosi di contare.
Quando lo start é premuto, C2 si carica at-
traverso R4, producendo un impulso posi-
tivo per eccitare FF2, L'uscita Q di FF2
terri ora alta l'entrata D di FF, cosi sulla
successiva estremita positiva dell'impulso
di clock l'uscita Q di FFI diventera bassa
permettendo a IC3 dicominciarea contare
Quando luscita di 1C3 scelta da $2 diventa
alta, rimpulso positivo ai capi di R3 reset-
tera FFI ¢ FF2, ¢ questi a loro volta reset-
teranno IC3.
La lunghezza del!'intervallo di temporiz-timer togaritmico per camere oscura
zazione va da 0,5 secondi a 1024 secondi,
‘ma, se desiderato, pud essere cambiata fa-
cilmente modificando il generatore di
clock.
Durante. l'intervallo di temporizzazione,
T22 portato in saturazione dalluscita Q di
FFI, accendendo cosi D2 per indicare che
si sta realizzando T'intervallo di tempori
zazione, ed eccitando R ead accenderela
lampada dell'ingranditore/stampatore
Nello stesso tempo si spegne TI, estin-
guendo De disabilitando Rel per spegne-
rela luce di sicurezza della camera oscura
Naturalmente si prevede che si usino re-
lays a un solo polo con contatti normal-
mente aperti per Rel e Re2. Sesiusa un re~
lay con un contatto a commutazione,
allora questo pud accendere 'ingranditore
fe spegnere la luce di sicurezza simultanea-
‘mente, nel qual easo Rel pud essere omes-
so e i terminali Rel sul circuito stampato
possono essere collegati fra loro con uno
spezzone di filo, Il voltaggio ¢ la capacita
di corrente del relay devono essere suffi-
cienti a sopportare le correnti della lampa-
da. Le caratteristiche della bobina di ecci-
tazione del relay devono essere 12V/30
mA 0 meno, In questo caso RR ¢ R9 po-
trebbero essere sostituiti da ponticelli di
cortocireuito. Comunque, se si scelgono
relay con tensione d'eccitazione inferiore,
si devono scegliere i valori di R8 e R9 in
grado di limitare correnti LED a 50 mA.
Per esempio, se si deve usare un relay da
6V/50 mA nominali, RB (o R9) deve essere
§ ka= 109
50
La figura 3 mostra un diagramma di tem-
porizzazione per il circuito. Nella parte di
sinistra del diagramma, $2 stato posizio-
rato per un tempo di 4 secondi. Dopo che
lo start é stato premuto, l'uscita Q di FFI
diventa alta al successivo impulso di clock
€ rimane alta fino a quando Puscita 4 del
contatore diventa alta, allora il circuito ri-
torma a zero. La parte di destra del dia-
gramma mostra che l'intervallo di tempo-
Tizzazione non ¢ influenzato da una pres-
sione dello start prodotta inavvertitamente.
In questo caso T'ntervallo di temporiz:
zione & fissato a 0.5 secondi e viene rag-
sgiunto anche se lo start & premuto pitt a
lungo.
Costruzione
Un circuito stampato e la pianta dei com-
ponenti per il timer sono dati in figura 4. Si
richiede molta attenzione nella costruzio-
ne se il timer deve essere sicuro ¢ facile da
usare. La figura 5 mostra una pianta del
pannello frontale. L’interruttore a dodici
posizioni é fornito di una manopola alla
quale & attaccato un disco in “perspex”
graduato in ventiquattro intervalli di tem
porizzazione. D11 messo sotto il disco in
modo da illuminare gli intervalli “pieni”,
civ’ 0.5, 1,2,4,8, secondietc., mentre DI2é
messo in modo da illuminare gli intervalli
“a meta” cioé 0.7, 1.4, 2.8 secondi ete. 1
LED D1 e D2sono montati per indicare la
successione dei bottoni da premere; cosi
DI, che € acceso quando il timer @ in ripo-
loktor settembre 1979 — 8-17
frend ¥7,lor settembre 1979
timer logaritmico per camera oxcura
Elenco component! della a
Resistor
Rt = 820k
R= 270k
100k
Condensator
c1=1500
c2= 109
3 =470w25v
C4= 10 y/16 V tantaio
Semiconduttor:
D1, D2, Dit, DI2= LED
103 = zener 10 V/400 mw
D4, D5, 06, 07 = 1N4D01 0 oquivalente
(DB = TN4148 o equivalente (vedere I testo)
INS148 0 equivalente
Dio = bus.
11, 72 = Bos47
Ici = co4o17
102 = cpaors
1¢3 = cD 4040
lea = cpaots
fommutatore ad una vi, 12 posizion!
‘88, S4 = doviaton a pulsante
{usibile da 100 mA e poratusibile
et = relay con bobina ai eccitazione da 12V
50 mA un contattonormalmenteaperto
4a 240 V (vedi testo)
Red = identico ad Ret, oppure con un contat-
toi scambio (ved! testo)
Te = trastormatore i rete, secondario 12V
100 mA due orese da pannelo.
‘cate solo le prime quattro uscite del contatorebi-
nerle
Figura 4. Circuito stampato e disposizione com-
‘ponent relatv al emporizzatore descrto.Ester-
amente a sono mental I trastormato-
fe dl alimentazione rete, Il (2) relay e gl Inter-
tutor! al comando (S1, 82, $3 ed 84).
Figuta 5. Disposialone del component suggertta
peril panneltofrontale del temporizzatore.
so € montato vicino al bottone di avvia~
‘mento, ¢ indica che si deve premere questo
bottone per avviare la sequenza di tempo-
rizzazione. D2, che & acceso durante la s
quenza di temporizzazione, ¢ montato vi
cino al bottone dello stop in modo tale che
omNN
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(Jers He11+He12 austereo: alimentatore +
‘mpicatoe Hida 3w — L. 7.900 eps 227
Clersiers Sitters preampiiteatoro 8300 EPS sa?
CCodice Fscale (iiepensabie per le axiendey
1 oesidero sottoserivere un abbonamento alla rivista elektor da ottobro 1979 a dlcembre 1980 al prazz0 speciale
i L. 22.000 anziché L. 30.000,
1 Atiego aia presente assegno per i relative Importo.
Bi Paghera contro-assegno al tcevimento dat 1° numero,
Gi Ho vereato rimporto sul cop n. 318275 intestato a ICE-Milano,
cende quattro LED con una sequenza pre~
determinata (programmata.) Ci sono 16
ppassi in questa sequenza, poiché la RAM.
(IC 3) & un dispositivo a 16 x 4 bit. Gli in-
gressi in codice B C D, piedini 1, 13, 14€
15, sono connessi alle uscite di un contato-
re binario a 4 bit (1 C 2). Liingresso
« clock » del contatore épilotato da un cit-
cuito oscillante (T 1, N 1). Ad ogni impul-
so generato dal « clock » il contatore bina-
rio passa al successivo pit alto mumero BC
D che a sua volta fa passare la RAM alla
condizione suecessiva. La velocita di scor-
Jivertitevi
con
una RAM
‘loktor settembre 1979 — 9-18
rimento dell’unita & determinata dalla fre-
quenza di « clock »; essa pud essere regola
ta per mezzo di P I, Le uscite della RAM
sono a collettore aperto ¢ quindi possono
pilotare direttamente i LED. Per program-
mare la RAM, Finterruttore $1 € posto in
posizione « write ». Il nuovo programma é
determinato dal posizionamento degli in-
terruttori $4... $7. numero binario « 1»
corrisponde ad un interruttore aperto ,
grazie airesistori R7...R10. Premendo $3 il
contatore binario viene resettato a ze
ro(BCD: £56,6,08).Si posizionano gli in-
terruttori programmatori S487 nelle
condizioni desiderate per il primo passo
della sequenza. Premendo S2 si causa l'a-
vanzamento di un passo del contatore,do-
po di ché sara possibile una nuova posizio-
hhatura degli interruttori per_un nuovo
programma. La pressione su S2 determi-
nerd ogni volta il passaggio del contatore
alla condizione successiva. Dopo il com-
pletamento del programma (tutti i 16 passi
della sequenza desiderata saranno stati
scritti nella RAM) il commutatore SI sara
ruotato su « read », Cid fara partire il pro-
gramma. Come sempre accade con le
RAM, Tinterruzione dell'alimentazione
provoca la perdita del programma. — W
NI NAaICIa 7412
‘5/260PPM: vollmetro di ploco AC au scala logaritmica
Un misuratore di livelli di segnali audio
deve soddisfare parecchie condizioni. Pri-
mo, un segnale AC deve essere rettificato
prima di essere rappresentato su un ago
mobile o altri misuratori D.C.. Secondo,
dato che i picchi di larghi segnali possono
sovraccaricare lo strumento, il misuratore
deve essere in grado di fornire una rapida
risposta per segnalare i picchi. Inoltre, da-
to che i picchi dei segnali possono durare
troppo poco per essere lett sul misuratore
sso deve memorizzare i picchi abbastanza
a lungo perché 'utente li possa leggere. In
fine, dato che orecchio umano ha una ti-
sposta logaritmica, anche la risposta del
misuratore deve essere logaritmica.
Schema blocchi
La figura 1 mostra lo schema blocchi de!
circuito pilota PPM. Esso consiste di due
stadi, un rettificatore di picco (A)e un am-
plificatore logaritmico (B), con un con-
trollo della sensibilita PI, tra i due.
Il rettificatore carica un condensatore al
valore picco del segnale di ingresso AC e
amplificatore logaritmico da una tensio-
ne di uscita proporzionale al logaritmo
della tensione DC sul condensatore. Que-
sta uscita pud essere usata per pilotare un
ago mobile o un altro misuratore a scala li-
neare.
Circuito completo
I canale sinistro del circuito pilota det
PPM & mostrato in figura 2. Ilrettficatore
di picchi, costruito attorno ad AI rettfica i
mezzi-cieli negativi della forma d’onda di
ingresso. Il segnale & applicato, via C1 e
R2, all'ingresso invertente di AI. Il cireui-
to del canale destro 8 idemtico, ma i com-
Ponenti sono identificati da un apostrofo
0).
In condizioni di riposo AI opera in anello
aperto, dato che D2 noné precedentemen-
te influenzato e non e'8 percid retroazione
negativa via R4, Quando la tensione di
trata diventa negativa, 'uscita di Al
venta rapidamente positiva fino a raggiun-
gere il limite. D2 conduce e C2 si carica
Fapidamente attraverso D2 RS. L'equil
brio € raggiunto quando il voltaggio posi-
tivo su C2 é uguale al voltaggio di entrata
negativo, quando la retroazione attraver-
so Ré avra ridotto il voltaggio allingresso.
invertente di Al quasi a zero. Nel caso di
tun segnale di entrata A.C., C2 natural-
Usando solo un Circuito Integrato
(IC) e pochi component! discreti @
possibile costruire un circito pilota
per un PPM, che fornira
un'indicazione su sc
logaritmica del livello di entrata
di picco AC. II circuito pud
essere usato con un voltmetro a
LED oppure ad ago mobile per
formare un PPM compatto a due
canali.
i
ne
ra
tag 4)
Tr
i
i
di picco AC su scala
logaritmica
mente sicaricherd ad un voltaggio positive
uguale al picca negativo del segnale di in-
sresso. Nei mezzi-ccli positivi del segnale
d'entrata, Nuscita di Al diventa negativae
D2@ influenzato in modo opposto. Poiché
non €' retrazione negativa verso lingres-
so invertito, viene messo DI per limitare la
massima escursione positiva in questo
punto 40,6 V, dato che altrimentillivello
difunzionamento normale di Al potrebbe
essere superato. Dato che C2:non pud sea-
ricarsi attraverso D2, lesue sole vie disca-
rica sono attraverso PI e R4, cid significa
che il tempo di scarica costante del rettfi-
catore & poco meno di un secondo.
Amplificatore logaritmico
Amplificatori logaritmici estremamente
accurati possono essere fatt sfruttando la
caratteristica esponenziale della tensione
base-emettitore di un transistor. Comun-
que, questo tipo di amplificatore logarit-
nico é troppo complesso per essere usato
in un semplice circuito PM, cosi rapproc-
cio adottato é un'approssimazione “a seg-
menti lineari” di una curva logavitmica,
La principale caratteristica dell'amplifica-
tore logaritmico & che la tensione di uscita
aumenta in progressione aritmetica in ri-
sposta ad aumenti in progressione geome-
trica della tensione di entrata. Per fare un
semplice esempio, se un'entrata di 1mV
da un‘uscita di LV, allora dieci volte questa
(cioé 100m) dara un'uscita di 2V ¢ 1V da-
ri un uscita di 3Y, etc. Un’approssimazio-
ne di questo tipo di curva pud essere rag-
siunta riducendo progressivamente il
guadagno di un’amplificatore operaziona-
le quando la tensione di entrata verso
Vamplifieatore viene aumentata
In figura 2, A2ha un guadagno di circa 150
& bass livelli, di segnale. Comungue, una
volta che illivello di uscita raggiunge circa
4, 6V, D3 conduce aumentando la quanti-
ti di retroazione negativa ¢ riducendo il
guadagno. Ad una tensione di uscita di ap-
prossimativamente 5.6V, D4 conduce e,
ad una tensione di uscita di circa 8V, DS
condiuce. I! guadagno di A2é.cosi progres-
sivamente ridotto all'aumentare del segna-
le di entrata, Naturalmente i diodi non
conduicono bruscamentee, ad una partico-
lare tensione la loro resistenza dinamica si
riduce gradualmente con I'aumentare del
la tensione stessa, Questo significa che la
rmenti lineari non & spezzaPPM: voltmetro di pioco AC su scala logaritmica
‘loktor settembre 1979 — 9-21
D1..D5_1N4t8
ALA2 ICI = 50
4 “Tabella 1: Caratteristicheeletiriche principal
el circultopilota PPM.
Sensibilité massima: uscita nominale i
10 OC per un
segnale dl ingresso di
Massimo segnale in 150 mV RMS.
ingresso: 5 V RMS.
Impedenza dingresso: ~ 43
Tensione ai
alimentazione: 12. 8G (18V
2:1 vaiore massimo
assoluto)
‘Consume: 50mA
(15 mA per cane)
2
ma é relativamente smorzata come mostra
la figura 3.
Sebbene questo metodo per_produrre
tun’approssimazione della curva logarit
ca sia semplice ea buon mercato, ess0 pre-
senta uno 0 due piccoli inconveniemti. Pri-
‘mo, a causa delle tolleranze nei resistori e
nei diodi usati nel circuito, ci possono esse~
re deviazioni da una risposta veramente
logaritmica. Cid significa che due canali
del misuratore potrebbero non dare la
stessa lettura se alimentati con lo stesso se-
gnale in entrata. Comunque i potenziome-
tri Pl e PI’ permettono un’accurata cali-
bratura della lettura a fondo scala di
centrambi i canali, cosi qualsiasi discordan-
za apparira solo a piccoli livelli di entrata,
dove non é poi cosi importante
Il secondo inconveniente di questo sistema
@ che il misuratore ha una portata di poco
superiore a 20 dB (intervallo della tensione
d'ingresso proporzionalea 10: 1). Comun-
‘que, questo & paragonabile alla portata ca~
librata di 23 dB di un contatore VU, o alla
portata calibrata di 28 dB di un BBC PPM,
dato cheil circuito # fatto principalmente
per 'indicazione di segnali di picco elivelli,
di sovraccarico, questa portata relativa-
‘mente piccola non costituisce un grande
svantaggio. Se il circuito guida PPM é usa~
to con un voltmetro UAA 180 LED, allora
‘ognuno dei 12 LED rappresenta un gradi-
no dicirea 2 dB, come mostrato in figura 4.
Costruzione
L'uso di un‘amplificatore operazionale
324 quad permette che una versione a due
canali del circuito sia sistemata su un uni-
£0, compatto circuito stampato, del quale
in figura $ e 6 vengono dati la pianta dei
componentie il disegno delle piste ramate.
sito stampato é della stessa misura di
quello per il voltmetro UUA 180 LED a
due canali deseritto altrove in questo nu-
‘mero, cosi le due basette possono essere
Figura t.-etrultaplota
consiste in un rtileatore, un condensatore che
Immagazzina il livello di pleco, un controllo di
‘sensibiita ed un ampiiicatore logartmico. I cr-
‘uilo pud exsere implegato per pllotae strument
' bobina mobile 0 voltmett a LED.
Figura 2 - Circuito elettrico completo deo stacio
pilota del PPM. Un reltifcatore attvo tealzzato
fattorno ad At rtliica ed invert | semiccli nega
tividel segnale iningresso ecarica C2 allorovalo-
redipicco.lIparticolareciruito dl retroszione:
ome ad A2riduce progressivamentellquadagno
dello stadio man mano che intensite del segnale
In Ingresto cresce approssimande, per “tat I-
reat” una curva logaritmiea.
Figuea 3. - Curva earatteristica di trasterimento
{dollampllicatorelogaritmico. Polché| dod
‘sano gradualmente nello stato di conduzion
fansizione fra una pare della curva als successi-
‘va emussata, sonza brusche verlazion.
Figura 4,- Se un voltmetro LED Impleganteinte-
‘rato UAA 160 # usato con il eirculto pllota de-
{ert clascuno del dodiel LED rappresenta un
Intervalo at 2 a8.
Figura § e 6. - Circuito stampato e disposizione
del component peri elrcuito pita del PPM. La
bbasetta hale stosee dimension! diquellaimplege-
taperlarealizzazione delvolmetre aLED deserit-
ton questo stesso numero: esse possono essere
‘qulndlfaciimente Interconnesse a formare un'u-
nlta compatta (EPS 9860).
connesse a formare un compatto PPM a
due canali,
Alternativamente, il circuito pilota pud es-
sere usato con un paio di strumenti ad ago
mobile: strumenti da 100mA con resistori
in serie da 100k strumenti da ImA con re-
sistori in serie da 10 k. Comunque, se si
usano strumenti ad ago mobile ¢ impor-
tante ricordare che il tempo di risposta del
contatore sar influenzato dall'inerzia
meccanica dell’ago mobile; false indica-
zioni di sovraccarico possono essere forni-
te da strumenti con smorzamento non effi
cace di tale inerzia
Controllo e calibratura
Il PPM richiede un alimentatore di poten-
za con tensione d'uscita compresa fra 12
I8V. Se si usano contatori ad ago mobile,
allora l'alimentatore dovra esserein grado
di fornire circa 30mA, ma se si usa la pia-
stra di un voltmetro a LED, alloraé neces
sario un alimentatore da 100mA.
Prima che le uscite del circuité guida del
misuratore siano collegate alle entrate del
voltmetro LED, questo deve essere cali
brato per leggere 10V a fondo scala. Cid
viene raggiunto collegando le entrate L Gi
nistra) ¢ R (destra) del voltmetro LED ad
un alimentatore di potenza a tensione va-
riabile, insieme a un multimetro fissato al-
la portata di 10V (0 una portata pitt adat-
ta), L'uscita dell’alimentatore di potenzaé
regolata finché il multimetro legge 10V,
P3e P4 sulla piastra del voltmetro LED
sono regolati fino a quando ogni LED in
ogni colonna é acceso. Se si usano misura-
tori ad ago mobile con i valori di resistore
specificati, questa procedura non &
Le uscite della piastra del circuito pilota
possono ora essere collegate alle entrate
della piastra del voltmetro. Pl e PI’ sulla
tavola guida del contatore possono essere
sate per stabilire la sensitivita desiderata9-22 — elektor settembre 1979 PPM: voltmetro dl pleco AC su scala logaritmica
3 4
oe
NP a
ee
|
di ogni canale. Questa dipen
mente dall'applicazione desiderata pe!
strumento. La scala del misuratore pud es-
imodo lineare da = 18 a+4
sgnando in rosso la porzione della
superiore a 0 dB per indicare il so-
20. Se si usa il voltmetro LED, al-
LED verdi possono essere usati fino
a~2dB,ei LED ossida0.a+4dBinmo-
do tale che una condizione di sovraccarico
possa essere vista facilmente,
In conclusione,
ratore accetta un'e
RMS. Se si devono
la del misu-
fa massima di $V
surare segnali di in-
tensita maggiore (come uscite di ampliti-
catori), a un resi
store in serie che con ogni entrata divida i
potenziale per RI. Per esempio un resisto-
re da 180k jerebbe di misurare se-
eal
t= 47k
F2, RA = 470kvoltmetro LED con UAA 180
Gli IC Siemens UAA 170 € UAA 180, che
sono stati disponibili per un certo tempo,
sono sostituti elettronici di un convenzio-
nale voltmetro ad ago mobile, e sono pro-
‘gettati per accendere una colonna di LED.
in risposta ad una tensione di entrata. Co-
me la tensione di entrata aumenta, i LED
si accendono uno dopo altro, indicando
cos il ivello della tensione stessa. La prin-
cipale differenza tra i due IC & che 'UAA
170 fa accendere solo un LED alla volta
(quando un LED si accende il LED prece-
dente nella colonna si estingue), mentre
TUAA 180 fornisce un'indicazione tipo
termometro (i LED una volta accesi, stan-
no accesi, cosi a fondo scala lintera colon
na @ illuminata), Entrambi questi IC pos-
sono essere usati per sostituire convenzio-
nali voltmetri in applicazione che non
chiedono molta precisione, essa élimitata
un sedicesimo nella scala di lunghezza
dell’ UAA 170 e un dodicesimo nella seala
di lunghezza dell" UAA 180. Comungue la
precisione pud essere migliorata usando
pit di un integrato, come sara deseritto in
dettaglio pid avanti
L'UAA 1808 pid utile soprattutto in appli-
cazioni che richiedono una rapida lettura
del misuratore, come nei misuratori di li-
velli audio, dato che # molto pit facile va~
Iutare la lunghezza di una colonna piutto-
sto che valutare la posizione di un punto
luminoso mobile. L"UAA 170 facendo ac-
cendere un LEDalla volta, consuma meno
potenza ed & percid pitt adatto per applica~
ioni in cui un'indicazione tipo termome-
tro non é necessaria, per esempio in scale
di sintonizzazione per radio FM varicap
ed altre applicazioni generali come volt-
metro.
La figura 1 mostra il principio base del
voltmetro IC UAA 180 LED. Un numero
di comparatori analogici hanno le loroen-
trate non invertenti unite assieme e colle-
gate alla tensione di entratache deve essere
misurata. Le entrate invertenti sono colle-
gate a tensioni di riferimento derivanti da
tun partitore che divide il potenziale tra i
punti A e B. Con nessuna tensione di en-
trata, tutti / LED saranno spenti. Quando
il voltageio di entrata supera il voltaggio.
sull'ingresso invertente del primo com-
paratore, luscita del comparatore diverra
positiva ¢ DI si accendera, Quando la ten-
sione supera quella dell’entrata del secon
lektor settembre 1979 — 9-29
voltmetro LED
con UAA 180
Questo articolo descrive il
circulto di un voltmetro che usa
un simile circuito integrato (IC),
TUAA 180 LED. II voltmetro pud
essere collegato con il circuito
guida PPM, descritto altrove in
questo numero, per realizzare un
misuratore compatto di livello
audio, e un nuovo schema della
piastra permette lestensione del
misuratore a qualsiasi numero di
LED desiderato.
do comparatore, anche D2 si accendera ¢
Un'interessante caratteristica dell'UAA
180, che come i lettori possono ricordare
riguarda anche 'UAA 170, che entrambe
Je estremita del partitore di tensione sono
accessibili e il punto B non deve essere ne-
cessariamente a massa. Cid significa che la
portata del voltmetro & determinata dalla
differenza di potenziale tra A e B, ma il
punto zero della seala pud essere fissato in
modo indipendente variando il potenziale
del punto B.
Questa facilitazione rende estremamente
semplice costruire un voltmetro a “zero
soppresso”, che pu essere utile in applica~
ioni in cui la tensione da misurare non ca-
dde mai al di sotto di un certo valore ,¢ in
cui la parte pitt bassa (zero = OV) di un
normale strumento sarebbe sprecata, Per
cesempio, in strumenti che usano batterie a
secco a 9V, il minimo voltaggio utile della
batteria deve essere di, diciamo, 8V. I vol-
taggi di batteria al di sotto di questo non
interessano, dato che in quel caso la batte~
ria @ deteriorata, cost il voltmetro ha biso-
‘gno di leggere solo al di sopra della portata
di circa 8-10V. Usando 'UAA 180 per mi-
surare solo al di sopra di questi due ordini
di voltaggio, owiamente siottiene una mi-
aliore precisione che usandolo come un
misuratore da 0a 10V.
Un altro uso della configurazione a “zero
soppresso” é la possibiliti di estendere il
display a 24 LED e anche pid. Prendiamo
per esempio un yoltmetro che dovrebbe
Teggere da OV a 2,4V in gradini di0,1V. Es-
so richiederebbe due UAA 180, Le entrate
dovrebbero essere congiunte in modo tale
da essere alimentate con la stessa tensione,
ma il primo IC dovrebbe avere il punto Ba
massa el punto A a 1,2V, mentreil secon
do IC dovrebbe avere il punto Ba 1,2Veil
punto A a2,4V. I primo IC dovrebbe indi-
care tensioni da 0a 1,2V, al di sopra delle
quali dovrebbe subentrare il secondo. Ci
sono altre somiglianze ed anche differenze
tra TUAA 170 ¢ PUAA 180.Sia TUAA
170, sia 'UAA 180 hanno la possibilita di
collegare un resistore a luce dipendente
per variare la luminosita del display adat-
tandola alla illuminazione ambientale
Una caratteristica dell"UAA 170 che man-
ca al UAA 180 @ una tensione di riferi«
mento disponibile all'uscita.
Un altro piccolo svantaggio dell" UAA 180voltmetro LED con UAA 180
Figura 1. Principio di tunzionamento dell UAA
180, Una serie a comparator dl tensione misura-
no Ia tensione in Ingresso controntandola con le
tension! dl iferimento ricavate da un partitore di
{ensione. Quando Ia tensione in ingresso supers
tuna tenstone lslerimento, iI LED corrisponden
te 3 dlumine
Figura2.Circutaclettrico completo dlunvolime-
{toa LED @ due canall
Tabella 1. Condizion! dimplego massime del
TUAA 180, che non devono essere superate
Tabet
1
CCondizioni dimpiego massime dell UAA 180
ulti valori i tensione sono rifeitialpiedino
1
Tensione di alimentazione al piedino 16:
+18V
Tensione i ingresso al piedino 17 tension! di
riferimento ai piedini 3 € 16:
+ ov
operative di temperatura:
235+ +600
5v °
Ps
ay “a pal ict
uAA180
2
uAarsOvoltmetro LED con UAA 180
3
*
“Orie tie
BAS.
.
Une,
QoacacavecacaceVacconon’
a
lektor settembre 1979 — 8-25
v
is
SSSans
& che esso & collocato in un contenitore a
18 piedini DIL. Questo pud costituire un
problema se si devono usare zoccoli per
IC, dato che zoccoli da 18 piedini non sono
proprio molto comuni! Comungue una
sohizione esiste impicgando piedini a stri-
sce Soldercon che possono essere tagliate
alla lunghezza desiderata.
Circuito completo del voltmetro
La figura 2 mostra un cireuito completo
per un voltmetro a due canali che usa IC
UAA 180. E° usato specialmente come un
misuratore di livello audio stereo da usare
con il circuito guida PPM descritto altrove
in questo numero, Comunque, per appli
cazioni a canale unico, ICI ¢ tutte le com-
ponenti segnate con un apostrofo () pos-
sono essere tralasciate. La maggior
differenza tra questo circuito ed il circuito
di base descritto in figura 18 che i LED so-
no messi in tre gruppi di quattro connes-
sioni serie. Questo significa che quando
tutti equattroi LED diun gruppo sono ac-
csi la stessa corrente proveniente dall’ali-
mentatore fluisce attraverso tutti equattri,
riducendo cosi il consumo di corrente di
un fattore quattro, paragonato alla dispo-
sizione di figura 1, in cui c’é un collega~
mento indipendente per ciascun LED.
Gli alti e bassi voltaggi di riferimento per
entrambi i canali sono derivati da un dio-
do zener, DI4, L'alto voltaggio di riferi-
mento & preso dal cursore di PI ed appli-
cato al terz0 piedino di ciascun IC. Ilbasso
voltaggio di riferimento & preso dal curso-
re di P2 ed é applicato al sedicesimo piedi-
no di ciascun IC, Dato che P2 deriva ilsuo
voltaggio dal cursore di P1, il voltaggio di
riferimento basso non pud mai esser pitt
alto del voltaggio di riferimento alto,
Elenco component
Resistor
RI = Ks
Re
3
a, Re
RS=LOR
Pt = 10k somitisso.
2, Pa, Po! = 100 k somifisso.
tox
CCondensator
C1 = 10 35 V tantalio
‘Semiconduttor
D1. B12, DT... O12 =LED
(ad esempio TIL 209)
Dia, o13' = DUS
Did = 4V7/400 mw zenor
ct, 1G2 = UAA 180
varie:
2zacc0liperICa 1Bpinostriscia 196
piadini per IC.
DI4 fornisce anche una protezione di in-
sgresso per gli IC. La tensione di ingresso
‘massima ammissibile per 'UAA 180 € di
Y, Se la tensione sul cursore di P3 la supe-
ra, allora la tensione delf’entrata degli IC
sara ridotta a circa 6V da D13 e Did, Ten-
sioni di ingresso superiori a 6V sono ridot-
te usando P3e PS per mantenere la tensio~
ne di ingresso degli IC sotto 6V
La regolazione automatica della luminosi-
tidel display per adattarsi allilluminazio-
ne dell'ambiente si ottiene collegando un
LDR, RS, tra il piedino 2 degli IC e V'ali-
mentazione positiva. R2¢ R3 servono a li-
mitare il grado di luminosita del display.
Se questa facilitazione non é richiesta, al~
lora questi componenti possono essere
semplicemente omessi lasciando il piedino
2 scollezato,
Costruzione
I citcuito stampato e la pianta dei compo-
rnenti peril modulo del voltmetro ¢
ma di LED & dato in figura 3 ¢ 4.
Il quadro LED ¢ semplicemente montato
agli angoli di destra del quadro principale
per mezzo di spezzoni di filo nudo, Come
gi detto, la facilitazione dello “zero sop-
siste-
presso” rende possibile estendere la lun-
ghezza del display usando due o pitt IC per
canale. Per facilitare cid, le connessioni
dellalimentazione, il controllo di lumino-
siti (A) ¢ le entrate L eR sono duplicate ad
tentrambe le estremita del circuito stampa~
to, in modo tale che due o pid basette pos
sono essere collegate come mostrato in fir
gura 5, I seguenti componenti — P3, P3",
R2, R3, R5, D13 ¢ DIS" devono essere
‘montati solo su una delle basette, ¢ posso-
no essere omessi dalle alt.
Questi componenti sono stati omessi dalla8-26 — olektor settembre 1979
voltmetro LED con UAA 180
5
Ro coogooogooogcoogsogd
00 —0 0-—0"o- 00=" 86
° >
| 9°
°
° u
+ a a
a
9
°
a
2
P |
-
‘S
basetta di sinistra della figura 5. E” anche
necessario piazzare dei collegamenti al po-
sto degli omessi P3 e P3° come mostratoin
figura, ¢ collegare le adiacenti connessioni
+,0,L, Re A sulle due basette.
Calibratura
I voltmetro LED pud essere calibrato per
mezzo di un ordinario tester di controlio
multiscale, Comungue c'é una piccola
complicazione, perché il valore della ten-
sione di riferimento influenza la maniera
in cui i LED si accendono. Quando la tet
sione tra i piedini 2¢ 16 dell'ICé massima,
(3,6V) allora ciascun LED si accenderd
bruscamente. A piii bassi voltaggi di rferi-
mento i LED si accendono pit! gradual-
mente. La procedura di calibratura data,
usa la massima tensione di riferimento
possibile, ¢ se altri voltaggi di riferimento
sono richiesti per adattarsia necessita par-
ticolari, allora la procedura deve essere
adattata di conseguenza. Si assume che er
trambi i canali del misuratore saranno ca-
librati sulla stessa scala.
Per tension in entrata fino a 6V la proce-
dura di calibratura @ la seguente:
1. Usando il multimetro, portare la tensio-
ne sul cursore di Pl a circa il 10% int
riore al massimo voltaggio di entrata.
2, Alimentare al massimo valore della ten-
me in ingresso e regolare P3 finché
titi i LED siano accesi (il LED in cima
alla colonna va appena acceso).
3. Alimentare al minimo valore della t
sione in ingresso ¢ regolare P2 finché so-
lo il primo LED sia acceso.
4, Verificare la regolazione di P:
5. Ripetere (2) per il canale di destra
Per voltaggi di entrata superiori a 6V si
adotta la seguente procedura:
| 3. Alimentare al minimo della tensione
Tabella 2
4210
Corrante di alimentazione, LED esclusi:
55 mA
Corronti dingresso (tonsios
{rai plegini3 16 inferiors
piedino 3 : 300 na
pledino 16: 300 na
piodino 17: 300 na
Corrente per ciascun LED: 15ma
Consumo in corrente della basettasucuidal-
lestto il voltmetro @ due canal
Tensione dialimentazione 12'V:75 mA, ttt
| LED acces:
tensione di alimentazione 18 V:80 mA, tut
TILED acces!
wey
4 riterimento
2Vi
TUAA 180 (EPS
‘montate perpendicolarmente alla basettaimple-
‘dando spezzoni di tle nudo.
Figura 5.1 splay pud essere esteso 2 24 0 pit
LED sistemando due o piu basette stampate una
{in segultoalfatra come mostrato in figura.
‘Tabella 2. Condition! Eimpiegotipiche dell UAA
180)
1. Fissare Pl al massimo
2. Alimentare al massimo valore della ten-
sione da misurare e regolare P3 fino a
quando tutti i LED sono aceesi (il LED
in cima alla colonna va appena acceso)
misurare e regolare P2 finché solo il pri
mo LED @ acceso.
4, Verificare la regolazione di P3
5. Ripetere (2) per il canale di destra
Per versioni ampliate del voltmetro la pro-
cedura di regolazione deve essere duplica~
{a per la portata coperta dal primo ¢ dal se-
@
condo modulo. Deve essere fatta attenzio-
ne per assicurarsi che il primo LED det
secondo modulo si accenda esattamente al
giusto valore della tensione in ingresso.
Non dovrebbe accendersi prima che Pulti-
mo LED del primo modulo sia acceso,
non ci dovrebbe neanche essere un grande
intervallo tra T'accensione dell'ultimo
LED del primo modulo e quella del primo
LED del secondo modulo.
Applicazioni
L'uso del voltmetro LED con il circuito
guida PPM per formare un misuratore di
livello audio & descritto altrove in questo
numero, Un'altra interessante applicazio-
ne & uso del voltmetro con un convertito-
re di temperatura/tensione per formare un
nuovo termometro,
EP) etertor GS?
fTPEHAGAL FS
f— CORSOAC
?TA_DI S34
>G_BASIC_&
As SERGR Te
73 6207AM
en? ATA:
dal prossimo numer!
eJTYeWss7o4 funzion! CMOS:
lektor settembre 1979 — 9-27
di funzioni CMOS
Lo scopo di questo progetto eradi produr-
re un semplice ed economico generatore
audio per scopi generali, facile da costruire
€ da usare. Lo scopo é stato certamente
raggiunto, dato che il circuito offre una
scelta di forme d’onda sinusoidal trian-
golari e quadrate e una scala di frequenza
da circa 12 Hz a 70 KHz usa solo un inte-
grato CMOS ¢ pochi altri componenti di-
sereti, Naturalmente il modello non offre
le prestazioni di circuit pit sofisticati, par-
ticolarmente per quanto riguarda la qual
{8 delle forme d’onda a pit alta frequenza,
nonostante cid & uno strumento estrema-
‘mente utile per il lavoro audio.
Schema blocchi
La figura 1 mostra lo schema di principio
del circuito. TI centro del generatore & un
generatore di onde triangolari e quadrate
formato da un integratore e da un trigger
di Schmitt, Quando 'uscita del trigger di
Schmitt @ alta, il voltaggio collegato ali-
menta in retroazione dall'uscita Schmitt
all'entrata dell'integratore ¢ {a diventare
negativa 'uscita dell'integratore finché
questa raggiuinge il piti basso livello di ec
citamento del trigger di Schmitt. A questo
punto Puscita del trigger di Schmitt si ab-
basa e il basso voltaggio collegato in re~
troazione all'entrata dellintegratore la fa
diventare positiva, fino a raggiungere il
pit alto livello dieccitamento del trigger di
Schmitt, L'uscita del trigger di Schmitt di-
venta di nuovo alta, uscita dell integrato-
re diventa di nuovo negativa c cosi via, I
rapidi spostamenti dal positivo al negativo
delluscita dell'integratore producono una
forma d'onda triangolare, la cui ampiezza
@ determinata dalla isteresi del trigger di
Schmitt (cioé dalla differenza tra il pid alto
€ il pil basso livello di eccitamento), L'u-
scita del trigger di Schmitt ¢ naturalmente
unonda quadrata che consiste di stati di
uscita alternati alti e bassi. L'uscita trian-
golare @ applicata ad un amplificatore
“puller” e poi verso un modellatore a dio-
di che “smussa” i picchi e le depressioni
del triangolo producendo un’approssima-
zione di segnale sinusoidale.
(Qualsiasi delle tre forme d’onda pud allora
essere scelta per mezzo di un commutatore
a tre posizioni e applicata ad un amplifica-
tore d'uscita, La frequenza di tutti e tre i
segnali si varia modificando la costante
tempo dell'integratore, che cambia la velo-
Usando semplicemente un non
costoso IC CMOS e alcuni
componenti discreti, é possibile
costruire un generatore di
funzioni versatile che fornira una
scelta di tre forme d’onda
sull'intero spettro audio e anche
oltre.
cita alla quale 'integratore sale, ¢ di conse
guenza la frequenza del segnale.
I circuito completo
I cireuito vero e proprio del generatore di
funzioni CMOS é dato in figura 2, L'in-
tegratore basato su un invertitore CMOS,
NI mentre il trigger di Schmitt usa due in-
vertitori con retroazione positiva, N2
N3. Il cireuito funziona come segue: assu-
mendo per il momento che il cursore di P2
sia nella sua posizione pid bassa, quando
Puscita di N3 @ alta, una corrente
Us-u
Pi+R,
passa attraverso Rj Pj, ¢ Ure il voltaggio
sooglia di NI ¢ Use il voltaggio di alimen-
tazione. Dato che questa corrente non pud
passare nell'alta impedenza di ingresso
dellinvertitore passa tutta in Cl eC2(a se-
conda di quale dei due & scelto da $1)
La caduta di tensione attraverso C1 aus
‘menta cosi linearmente, percid il voltaggio
di uscita di NI, scende linearmente, finché
raggiunge il piti basso livello di soglia del
trigger di Schmitt, allora Vuscita del trig
ger diventa bassa. Una corrente
1
P+R,
passa ora attraverso Ry © Py. Questa cor-
rente passa anche in C1, cosi il voltaggio di
uscita di N1 aumenta linearmente, finché
raggiunge il pid alto livello di soglia det
trigger di Schmitt, allora l'uscita del trig-
ger si innalza e l'intero ciclo si ripete.
Per assicurare simmetria alla forma d’on-
da triangolare (cioé la stessa inclinazione
nella parte positiva ¢ in quella negativa
della forma d’onda) le correnti di carica e
discarica del condensatore devono essere
uguali, cid significa che Us~ Uideve ua:
gliare Us. Sfortunatamente, U: 8 determi-
ato dalle caratteristiche del!'invertitore
CMOS ed é generalmente il $5% della ten-
sione di alimentazione, cosi U»—Uséeirea
2,7V con un‘alimentazione di 6V e Useecir-
ca 3,3V.
Questa difficolta é superata per mezzo di
PZ, che permette la regolazione della sim-
metria. Supponiamo per un momento che
P4 sia collegato al polo di alimentazione
positiva (posizione A). Qualsiasi sia la po-
sizione di P2, l'alto voltaggio di uscita del-9-28 — elektor settembre 1979
1
‘ diod!
Fe
naa
Veccitatore Schmitt @ sempre Us, Comun-
que, quando Muscita di N3 ébassa, R4 e P2
dividono il potenziale in modo tale che un
voltaggio da 01a 3 V pud essere rimandato
a Pl, a seconda della collocazione del cur-
sore di P2. Cid significa che il voltaggio
attraverso RI e PI noné pit Uma Us
Us Se la tensione sul cursore di P28 circa
0,6V allora Up.~ Us sara circa ~ 2,7V, le
correnti di carica ¢ discarica saranno cioé
| gil Natasa, a epotenione dt
deve essere fatta per adattarsi ad ogni sin-
| golo generatore di funzioni, a causa della
tolleranza nel valore di Us. In casi in cui U
& minore del 50% del voltaggio di alimen-
tazione, sara necessario collegare il mor-
setto di R4 a terra, (posizione B)
Sono possibili due livelli di frequenza,
scelti per mezzo di S1,da I2Hza IkHze da
kHz a circa 70 kHz. PI fornisce un pre
‘eneratore dl tunzion! CMOS
Figura 1-Sehema a blocch! del goneratore a tun-
Figura 2. Circuito eletrico completo del gonera-
tore ai funzion.
- Le tre forme fonda prodotte dal ge-
re funzion
so controllo di frequenza, esso varia la co-
rente di carica e discarica di Cl 0 C2,e di
conseguenza la velocita con cui I'integra-
tore va su e git.
L'uscita ad onda quadrata da N3¢ manda-
ta, per mezzo di un selettore di forma don:
da, $2, verso un amplificatore “buffer
formato da due invertitori (collegatiin pa-
rallelo per aumentare la loro cupacita d'u-
scita) € retroreazionato come un amplifi-
catore lineare. L'uscita triangolare & ma
data attraverso un amplificatore “but
N4, poi attraverso il selettore, all'ingres-
so dell'amplificatore d'uscita,
Luscita triangolare da N4 @ anche manda-
ta verso il modellatore sinusoidale forma
to da R9, RII, C3, Dl ¢ D2. Fino a circa
piit o meno 0,5 volt D1 e D2 assorbono po-zener tester
‘ca corrente, ma al di sopra di questo volx
taggio la loro resistenza dinamica cade ed
ssi limitano picchi ¢ depressioni del se~
gnale triangolare in modo logaritmico,
producendo un'approssimazione di onda
sinusoidale, L'uscita sinusoidale & inviata
per mezzo di CS R10 verso 'ingresso del-
Pamplificatore duscita.
La purezza sinusoidale & regolata da P4,
che modifica il guadagno di Nae cosi an-
che 'ampiezza del segnale triangolare ap-
plicato al modellatore sinusoidale. Se i li
vello del segnale @ troppo basso, 'am-
piezza del triangolo sara inferiore alla
tensione di soglia dei diodi, ed il segnale
triangolare passera senza subire alterazio-
ni sei ivello @ troppo alto, ipicchie lede~
pressioni saranno tagliati in modo eccessi-
vo, non producendo cosi una buona onda
sinusoidale,
Tresistori dingresso delt'amplificatore buffer
duscita sono scelti in modo tale che le tre
forme d’onda in uscita abbiano un'am-
piezza di picco di circa 1,2V. Il livello di
tuscita pud essere regolato agendo su P3.
Messa a punto
La procedura di allineamento consiste sem-
plicemente nel regolare la simmetria del
segnale triangolare e la purezza di quello
sinusoidale. La simmetria del segnale trian-
golare pud essere aggiustata nel modo mi
aliore semplicemente osservando il segna~
Te quadrato, dato che siottiene un segnale
triangolare Simmetrico quando il ciclo at-
tivo del segnale quadrato & del 50% (rap-
porto I:1 fra il ciclo attivo e quello pa
vo), Per ottenere cid occorre regolare P2.
Nel caso in cui la simmetria migliori quan-
do il cursore di P2 & all’estremo della cor-
sa, verso luscita di N3, senza perd riuscire
ad ottenere 'esatta simmetria del segnale,
allora l'estremo di R4 deve essere collegato
nel!altra posizione possibile (vedi figura 2).
La purezza del segnale sinusoidale ¢ rag-
sgiuinta regolando P4 finché la forma d°ot
da sembra “ad occhio” la migliore o per
miinore tasso di distorsione, se ¢ disponibi-
le un distorsiometro. Poiché la tensione di
alimentazione modifica lintensiti del se-
gnale d’uscita delle diverse forme d'onda,
di conseguenza anche la purezza del se-
gnale sinusoidale, il circuito dovrebbe es-
sere alimentato da una sorgente stabilizza-
ta, Se si prevede limpicgo di batterie,
occorre preoecuparsi di sostituirle prima
che la tensione da esse fornita si discosti
troppo dal valore nominale.
Gli integrati CMOS impiegati in circuit i-
neari assorbono una corrente maggiore ti-
spetto al pid consueto impiego digitale, ¢
la tensione di alimentazione non deve su-
perare i 6V, altrimenti la dissipazione del-
Pintegrato pud superare il massimo valore
tollerato.
Prestazioni
La qualita delle tre forme d’onda prodot-
te, pud essere giudicata dalle fotografie di
oscillogrammi che accompagnano il testo,
In tutti e tre icasi, la sensibilita verticale &
di 500 mV/div.e la base dei tempi & 200
us/div. K
Molto spesso Ia tensione di caduta di un
iodo zener éstampata molto chiaramente
sull'involucro del diodo stesso. Per esem-
pio, la sigla tipica del gruppo di zener ¢
spesso stampata con la tensione di zener,
oxi, ad esempio, un BZY 88 6V8 &uno ze-
ner a 6,8V del gruppo BZY88. Sfortunata-
mente, alcune industrie stampano solo un
codice indecifrabile, che deve essere deco-
dificato con Maiuto del libretto di istruzio-
ni (“data book”) per poter trovare i para-
metri del diodo in questione. Inoltre, '&
talvolta la necessita di controllare partite
di materiale non segnato, o componenti di
recupero che hanno perso la propria se-
fgnatura, In tutti questi casi uno “zener te-
ster” pud rilevarsi uno strumento di con-
trollo utile a fianco a quelli di laboratori
La caratteristica inversa di un diodo zener
2 illustrata in fig. 1. A tensioni inferi
quella di zener, il componente conduce
una corrente molto piccola. Una volta rag-
sajunta la tensione di breakdown, ogni ulte-
riore aumento della tensione produrra un
notevole aumento della corrente, il diodo
zener, cioé, al di sopra del suo voltaggio di
breakdown si comporta pitt o meno come
un meccanismo a tensione costante, Co-
munque, dato che il diodo zener possiede
una resistenza interna finita (nota come re-
sistenza dinamica), il voltaggio dello zener
varierd lentamente con la corrente,a causa
della caduta di tensione attraverso questa
resistenza interna. Per questo le industrie
fissano sempre il voltaggio dello zener ad
una certa corrente (di solito $ ¢ 10 mA). E
rnaturalmente possibile controllare un dio-
do zener usando una batteria diresistori in
serie e un multimetro per misurare il vol-
taggio dello zener. Comunque, la corrente
che passa attraverso lo zener sara determi-
rata dal valore del resistore e dalla ditfe-
renza di voltaggio tra la batteria elo zener,
e sari ovviamente minore per zener ad alta,
tensione, che per zener a bassa tensione.
‘Questo fatto pud portare a errori di misu-
razione. Il misuratore di zener descritto in
questo articolo manda una corrente co-
stante di valore conosciuto attraverso lo
zener. Inoltre una scelta di sette differenti
ccorrenti zener é possibile, cid permette che
la tensione zener sia rilevata rispetto alla
corrente che lo attraversa. II circuito del
misuratore zener, che contiene solo nove
componenti, & dato in figura 2. TI e T2
funzionano come un regolatore di corren-
loktor sttombre 1979 — 9-29
zener
tester
Questo semplice strumento
costituisce un mezzo sicuro per
misurare le tensioni di zener e
per rilevare le variazioni della
tensione di zener rispetto alla
corrente di zener.9-30 — elektor settembre 1979
4
sere
te, TI riceve una tensione di polarizzazio-
ne dall'alimentazione attraverso Rae con=
duce corrente dall'alimentazione attraverso
lo zener da misurare. Comunque, se la ten-
sione del!’emettitore tentasse di superare i
0,6 V di soglia della funzione B-E diT2, al-
lora T2 condurrebbe pit corrente, facendo
abbassare la polarizzazione di base di Tle
riducendo cos! il voltaggio sull’emettitore.
Seiil voltaggio del!’emettitore di TI tendes-
sea cadere al di sotto della tensione B-E di
2, allora T2 condurrebbe meno corrente,
il voltaggio del collettore aumenterebbe, e
con lui la tensione dell’emettitore di TT
Se uno o pit interruttori tra SI e $3é chiu-
so, allora una corrente I=
Q) passera attraverso uno o pitt resistori
RERS (“R 8 RI, R2, R30 la connessione
parallela di due o pitt di questi). Questa
corrente passer anche attraverso TI ¢ lo
zener. Il voltaggio dello zener pud essere
misurato collegando un multimetro ai capi
di esso, come mostrato in figura, Questo
dovrebbe avere una resistenza abbastanza
alta (20,000 /Y 0 pit alta), cosi non “ru-
berebbe” troppa corrente allo zener. Pre-
mendo uno o pi interruttori in differenti
combinazioni, si pud ottenere un totale di
sette differenti valori della corrente di ze-
ner. Le correnti di zener con differenti
combinazioni degli interruttori sono mo-
strate nella tavola 1. Comunque, & neces-
sario notare che le reali correnti ottenute
ppossono variare del 10%% rispetto a questa
figura, a causa delle tolleranze dei resistori
€ dei coefficienti di temperatura di T2.
1 valori della tensione zener, ottenuti con
differenti correnti, possono essere rilevati
su un grafico di tensione zener su corrente
zener, come mostrato in figura 3. La resi-
stenza dinamica dello zener pud essere cal-
colata dividendo un ineremento di tensio-
ne, AU, peril corrispondente incremento
di corrente, AI, cioé:
au
ar
Con la tensione di alimentazione mostra-
ta, voltagaio massimo che pud apparire
trail postive ei colletore di T1 senza sax
turare TI circa 23V. Il massimo voliag-
gio zener che pud essere misurato percid
22V circa, Ielrcuito pub essere modificato
per misurare pit alte tensioni di zener,
Resi
zener tester
Figura 1. Curva tensione/corrente caraterstica
dun diodo zener. Solo quando ¢ stata raggiunta
la tonsione dibreakdown’, la tenslone divener
pressoche indipendente dala corrente,
Figura 2. Cirulto elettico dello “zener tester.
remendo secondo diverse combinazion! | pul
sant! $1, $2 3, possibilescegliere ra sete di-
‘eral valor! della correntecostante che altravers
I1.diodo zener; la tensione i zener & ‘con
Faluto dl un multimetro.
Figura 3. Con ausilo dello strumento deserito,
Pulsant
st
82
83
st +s2
S1+83
82453
S1+S2+83
Up
25v
25v
25v
BV
25V
25V
25V
2.22 ma
6 ma
22.2 mA
8.2 ma
24.4 mA
282mA
30° mA
usando un transistor a pitt alto voltaggio
per T1, ma facendo attenzione a non supe~
rare la dissipazione di TI o dello zener ai li-
velli di corrente pitt alti
Dato che la corrente dello zener é determi-
nata solo dalla tensione base-emettitore di
T2eda Rl aR3, una tensione di alimenta-
zione stabilizzata non & necessaria, ¢ un
trasformatore con secondario da 18 V/
50 mA, un rettfieatore di ponte da 30 V/
50 mA e un condensatore da 470. yF/35 V
forniranno un’alimentazione perfettamen-
te adeguata «72a come sorgente di corrente costante
La figura 1 mostra il eircuito interno sem-
plificato del wA 723, i cui equivalemti sono
PLM 723 ed il TBA 281. Esso contiene una
sorgente di tensione di riferimento com-
pensata in temperatura, un amplificatore
Gifferenziale, i transistors pilota e finale
tun transistor sensore di corrente per gliim-
pieghi come limitatore di corrente
Una tensione di riferimento del valore di
T.ISV +/— 5%, compensata in temperatu-
14, disponibile al piedino 4 (nella versio-
ne in contenitore metallico) ol piedino 6
(nella versione Dual-in-line). Una certafa-
miliarta con questo eicuito interno aiute-
ri la comprensione del funzionamento del
723 come sorgente di corrente costante,
rostrata in figura 2.
L'amplificatore & connesso come insegui-
tore in teosione, con Tuscita Vo dire
mente applicata in controreazione all'in-
_resso invertente. Un partitoreditensione,
R2/R3, connesso alla sorgente di tensione
i riferimento, applica cirea 2,2V all'in-
¢gresso non-invertente. Poiché amplifica-
tore differenziale & connesso a inseguitore
ditensione, 2,2V compaiono alluscita Vo.
Cid genera lo scorrimento di una corrente
costante y= 22
RB
attraverso Ry.
Poiché questa corrente scorre dalla linea di
alimentazione positiva al terminale Vc, es-
sa dovra attraversare anche il carico ester-
no Rr. Essa é costante, indipendentemen-
te, entro certi limiti, dal valore di Rt. It
valore massimo di Re é dato da
pix Ua 22 (0,V.A)
‘Anche se la massima corrente duscita del
2738 di 150 mA, devono essere prese pre-
cauzioni anche per non oltrepassare la
massima dissipazione dellintegrato, che ¢
i 800 mW.
La massima dissipazione coincide con Rt
uguale a zero, poiché la tensione d’alimen-
tazione, in questo caso, viene quasi total-
mente applicata al transistor d'uscita
dellintegrato.
La dissipazione & data da
P=(Ur—2.2)X1 (W, V, A)
Moltiplicando questa equazione e con-
siderando 0,8 come massima dissipazio-
ne, la massima corrente erogabile con sicu-
rezza (in corto circuito) sara
Liintegrato A 723, regolatore di
tensione di precisione, @ ben
conosciuto per la sua versatilita,
buona regolazione di linea e di
carico e basso coefficiente di
temperatura. Oltre alle sue molte
possibilita d’impiego come
regolatore di tensione, esso pud
essere usato come regolatore di
corrente di precisione (sorgente
di corrente costante).
lektor settembre 1979 — 9-31
os. (AW, V)
we
Con una tensione dialimentazione di 10V,
la massima corrente varri appros-
simativamente 100 mA, ed alla massima
tensione di alimentazione (37 V), essa
scenderd a 23 mA.
11723 pud essere protetto dal surriscald:
‘mento pei mezzo diun dispositivo di inter
ruzione termica. Cid pud essere ottenuto
usando il transistor limitatore di corrente
contenuto nell’integrato come sensore di
temperatura, A 30°C, il “ginocchio” di
conduzione base-emettitore di questo
transistor vale circa 0,65V; a 120°C esso
scende a circa 0,5V. I resistori R4e RS (
segnati a tratteggio) applicano circa 0,5V
alla base di questo transistor (notare anche
la connessione tratteggiata al terminale
Cs), Questa tensione é normalmente infe-
riore a quella di ginocchio della giunzione
base-emettitore ed ¢ insufficiente per por-
tare in conduzione il transistor; @ 120°, pe-
1, quando il ginocchio é sceso a 0,5Y, il
transistor inizieré a condurre, Cid ridurra
la polarizzazione di base dello stadio finale
delVintegrato, diminuendo la corrente in
uuscita e quindi la dissipazione. Se la cor-
rente richiesta fosse pid grande di quella
cttenibile dal wA 723, un transistor di po-
tenza pud essere aggiunto esternamente al-
Vintegrato, come ¢ mostrato nelle figure 3
4, Seil transistor usato NPN, esso verra,
semplicemente connesso come un’esten-
sione dell'emitter-follower dello stadio
d'uscita dellintegrato stesso: base connes-
sa_a Vo, emettitore collegato all'ingresso9-32 — eloktor settembre 1979
LUCI
PSICHEDELICHE
3 x 1000 W
UK 733-A
Modulatore diluce capace di pilotare
tre parchi lampade da 1 kW cadauno,
‘con separazione dei toni provenienti
dallingresso in bassi, medi e alti, |
Leccellente sensibilta ela possibili-
tadi regolazione dellivelio dinterven-
to per ciscun tono, consentono una
grande flessibilita d'impiego. II risul-
tato siottiene con segnale dingresso
a basso livelio, ed etrascurabile il ca~
fico presentato al'ampificatore ser-
vito. Schemacompletamenteallo sta-
to Solido, con use dicircuitointegrato,
CARATTERISTICHE TECNICHE
Alimentazione:
“115 - 230 V c.a, 50/60 Hz.
Potenza massima uscita lampai
3x1
Sensi
regolal
ta d'ingresso:
le: 50 mv
Impedenza d'ingresso: 22 KO.
Semiconduttori impiegati
Circuito integrato: |" LM 3401 N
Diodi:
Triae:
Ingombro:
Peso:
2x1N 4002, 6 x1N 4148
3x TX AL 2268,
180 x 70 x 220,
7609
+ vedi testo
723 come sorgent di corrente costante
* vedi testo
“Taaz61
+ vedi testo
7aqze1
pais wl
invertente dell'amplificatore differenziale
Se si user invece un transistor PNP, si
rendera necessaria una piccola modifica al
circuito: Voe lingresso invertentesaranno
‘de regoiatore integrato 723.
Ccorrispondono al pledini della versione dus
Hin: ll alt, a quell dela versione in content
metallica,
Figura 2.
contante,
723 usato come sorgente dl corrente
Figure 3¢4.Se dnecessariaunacorrente duscita,
pla grande di quella fornibile dal solo 723, 8 possi-
bie agglungere un transistor NPN © PNP al po-
tenze.
‘cortocircuitati e la base del transistor sara
connessa a Vo, il collettore del transistor
d'uscita dellintegrato, L'equazione prima
citata per il ealcolo della corrente d'uscita
valida anche per queste due ultime dispo-
sizioni circuitali
I dispositivo di protezione termica pud es-
sere aggiunto anche a questi due circuitis
occorre perd sottolineare che esso proteg-
gerd unicamente I'integrato, non il transi-
stor esterno. Poiché la dissipazione del
transistor esterno pud raggiungere valori
molto elevati, é ppportuno dotarelo stesso
di un efficiente dissipatore termico. Per
esempio, con tensione di alimentazione di
37V ¢ corrente di 1A, la dissipazione di
corto circuito del transistor esterno rag-
‘giunge all'incirca il valore di ben 35W!stampagaio e
ura di circuit
stampaggio
e saldatura di circuiti
Le basette dei circuiti stampati
Che cos’ esattamente una basetta di un
circuito stampato?, Fondamentalmente &
un supporto isolante sul quale vengono
‘montati i componenti, e ancorati icondut-
tori di rame disposti secondo le richieste
imerconnessioni circuitali. Un tipico cir-
cuito stampato prende vita da un pezzo di
“laminato ramato”. Esso & costituito da
un foglio di carta impregnato di resine sin-
tetiche (SRBP= synthetic-resin-bonded-
Paper) o da un tessuto di fibra di vetro im-
regnato di resina epossidica, sul quale
viene fissato per mezzo di un adesivo un
sottile foglio continuo di rame. Le tracce
di connessione tichieste dal cireuito, una
volta progettate, vengono trasferite sulla
superficie di rame sotto forma di inchio-
stro resistente agli acidi. La basetta viene
poi immersa in una soluzione di incisione
che dissolve le aree della superficie di rame
non protette dall'inchiostro (“*resist”
sciando intatte solo le tracce del cireuito. I
resist viene poi asportato dalla basetta,
vengono praticatii fori peril montagio det
componenti, i terminali dei componenti
stessi vengono inseriti nei fori esaldati alle
piste di rame.
I circuiti stampati prodotti professional-
mente possono essere, considerabilmente
pit sofisticati. Per facilitare la corretta in-
serzione dei componenti, la disposizione
degli stessi é spesso stampata sulla faccia,
superiore (quella non rivestita di rame)
della basetta. Il disegno delle piste puo es-
sere interamente coperto da una “masche-
ra di saldatura”, eccetto che nelle piccole
aree attorno ai fori attraverso i quali spor-
gono i terminali dei componenti, Cid si-
gnifica che le piste potranno essere saldate
solo neli’area di queste “piazzole”,e che la
maschera di saldatura impedira ad acci-
dentali “schizzi" di saldatura di aderire ad
altre superfici della basetta, Le piazzole
stesse sono spesso ricoperte da un sottile
strato di stagno, che facilita la saldatura
proviene lossidazione del rame quando la
basetta deve essere immagazzinata per
qualche tempo prima di essere usata. In al-
tri casi sara un sottile rivestimento di una
speciale vernice ad assolvere la stessa
funzione.
Se un circuito &particolarmente complica-
to, pud riuscire impossibile effertuare tutte
le interconnessioni richieste sulla stessa
faccia della basetta; in questo caso potra
In termini di facilita di costruzione
di progetti elettronici,
appassionati non sono stati mai
cosi bene come oggi. Nei tristi
vecchi tempi di venti o trenta
anni fa, I circuiti venivano
realizzati su telai metallici
laboriosamente costruiti a mano,
usando zoccoli portavalvo!
basette portacontatti e fill
elettrici. Oggigiomo le funzioni
di supporto e di interconnessione
dei componenti sono spesso
totalmente assolte da un‘unica
superficie per mezzo
dellindispensabile basetta del
circuito stampato.
lektor settembre 1979 — 9-33
essere impiegata una basetta a “doppia
facia”, cioé una basetta che portera Ie
ste di rame su entrambe le facce. Per evi
re di effettuare dei ponticelli onde realizza-
re le connessioni tra la superficie superiore
quella inferiore, sono spesso impicgati
“fori metallizzati”. Cid significa che un
metallo viene elettrodepositato sulle parett
del foro, dalla piazzola posta su di una fac-
cia della basetta a quella corrispondente
sulla faccia opposta. Un’interessante pos-
sibilita offerta dai circuiti stampati a dop-
pia faccia & che i componenti possono esse-
re montati su entrambe le superfici della
basetta.
Le basette messe a disposizione dal Servi-
vio Cireuiti Stampati Elektor (EPS
Elektor Printed circuit board Service) co-
stituiscono un tipico esempio di odierna
realizzazione di uno stampato (vedi figura
»,
CS. autocostruiti
Produrre “in casa” un circuito stampato,
anche il pit semplice, comporta una consi-
derevole spesa e una buona dose di abilita,
ed é per questo che Blektor offre, per molti
progetti, basette gia pronte. Malgrado cid,
é risaputo che alcuni lettori desiderano
“cavarsela” da soli. La maggior difficolta,
nella realizzazione di un circuito stampa
to, €di gran lunga la progettazione, ciot la
trasformazione di un circuito tearico nel
grafico pratico di una basetta stampata,
Sfortunatamente per far cid non esitono
regole rigide fisse, e Pabilita si acquisisce
solo con la pratica. Il miglior programma
dapprendimento consiste probabilmente
nello studiare modelli prodotti profession
nalmente, come quelli di Elektor, ed affi-
nare graduaimente la propria abilita, ini
ziando dai circuiti semplici
Sc il disegno del circuito stampato€ gid di-
sponibile non esistono problemi di proget-
tazione ed esso pud essere trasferito stl
pezzo di laminato ramato.
Prima di tutto la basetta verra tagliata nel-
le dovute dimensioni. Poi la superficie del
rame verra detersa scrupolosamente onde
assicurarei una incisione uniforme. Cid
uo essere fatto usando un cuscinetto Bra-
vo, Sapone e paglietta di ferro o un detersi
vo abrasivo comeil Vim ol’Ajax. Dopo es-
sere stata cosi pulita, Ia basetta verra
accuratamente risciacquata per rimuovere9-04 — olektor settembre 1979
Figura 1. Le basette EPS sono un tipo esempio
ddl moderna tecnica del cicuito stampato,
qualsiasi traccia di detersivo ¢ asciugata
con un panno privo di peluria
Per fabbricare una basetta a singola faccia
per un circuito non troppo complicato, il
‘metodo pit semplice consiste nel riportare
direttamente il disegno sulla superficie del
ame usando una penna caricata con in
chiostro resistente alla corrosione, come la
Pelikan Markana 33 0 la Decon Dalo-pen.
Per forme complicate, comele zoccolature
degli 1.C., sono reperibili trasferibili resi-
stenti alla corrosione. Essi verranno appli
cati al rame semplicemente sfregando il
dorso del foglio di supporto.
Incisione
Una volta completata la protezione, la ba-
setta viene immersa in una soluzione per
incisione. Nellindustria_vengono usate
svariate ed “esotiche” sostanze chimiche,
ma allivelloamatorialeil cloruro fertico
mane il normale corrosivo. Esso reperi-
bile in soluzione, sia concentrata che git
pronta per l'uso, da usare seguendo le
istruzioni del fornitore. Il cloruro ferrico &
reperibile anche in cristalli, nel qual caso
isognera provvedere a farne soluzione.
Una appropriata soluzione d'incisione
composta da 500g. di cloruro ferrico in un
litro d'acqua.
Effettuando la soluzione, si dovranno ag-
giungere sempre i cristaliall'acqua, e non
viceversa. Un litro di soluzione é sufficien-
te per incidere da 3000 a 4000 emg. di
superficie,
Il cloruro ferrico @ estremamente corrasi-
vo ed & consigliabile, quando lo si usa,
dossare indumenti protettivi, come guanti
di gomma e grembiule di plastica. Se il clo-
ruro ferrico dovesse venire a contatto con
la pelle, lavare immediatamente la stessa
con abbondante acqua corrente, Nel caso
di contatto con gli occhi, compiere la stes-
sa operazione con acqua fredda e ricorrere
immediatamente all'assistenza di un medi-
co. Tutti i recipienti usati per contenere il
cloruro di ferro devono essere di vetro 0 di
materia plastica; non usare mai contenito-
rimetallic. Sei agente dovra essere con-
servato per qualche tempo, il contenitore
uusato dovra essere a tenuta stagna. II clo-
ruro ferrico @ igroscopico; cid significa
che, se solo gli si offre una piccola possibi-
lita, esso catturerd umidita. dell’aria,
aumentando di volume fino a fuoriuscire
da un contenitore che non sia a tenuta!
Lincisione pud essere resa pitt veloce ri-
scaldando la soluzione. I modo pitt como-
do per ottenere cid & immergere la bacinel-
lacontenente la soluzione d incisione in un
bagno d’acqua calda, Mentre la basetta si
trova nella soluzione, essa dovra essere
frequentemente agitata, onde portare con-
tinuamente soluzione “fresca” in eontatto
con il rame e allontanare la morchia di fer~
ro che viene spostato dalla soluzione man
‘mano che il rame siscioglic. La basetta do-
vr essere controllata periodicamente per
vedere come procede lincisione.
Essa non deve essere lasciata nella soluzio-
ne, una volta completata l'incisione, per
che il bagno corrosivo a questo punto ini-
ziera ad attaccare i margini delle piste
poich® esse, sullo spessore, non sono pro-
tette dal resist. Una volta incisa la basetta,
resist pud essere asportato e si praticano
i fori per i component, che dovranno esse~
re montati e saldati prima che il rame ab-
bia tempo di ossidarsi; questo verra poi
immediatamente protetto con uno strato
di vernice, dopo che il circuito sara stato
provato. Se a basetta deve invece essere ri-
posta per quaiche tempo prima di poter
montare i componenti, occorre protegger~
a con una mano di speciale lacea per cir~
ccuiti stampati, reperibile anche presso la
G.B.C. Costa di pid’ di una normale verni:
ce decorativa, ma la basetta potra essere
saldata anche attraverso la lacca, mentre le
normali vernici impediscono la saldatura.
Metodi fotogratici
Se devono essere costeuite diverse basette
dello stesso progetto, o deveessere copiato
da una rivista uno schema complicato, di
vengono degni di considerazione i metodi
fotogratici. Esistono diversi modi di tra-
sferite fotograficamente un disegno di cir-
cuito stampato su di una basetta di lami-
nnato ramato.
Il metodo per costruire una basetta par-
tendo dal disegno desicerato richiede lar
produzione dello stesso su di una pellicola
trasparente 0 traslucida (reperibile nei ne-
gov di materiale per belle ati) per mezzo
di apposite piazzole e nastrini autoadesivi
neti (forniti dalle ditte dimateriale elettro-
nico come ad esempio Ia GBC). Questa
pellicola disegnata & conosciuta come
master positivo”,
Ipezzo di laminato ramato, una volta pu-
lito, viene verniciato con un fotoresist po-
siuivo, come il fotolak, seguendo le istru-
zioni del fabbricante Ii master viene posto
in contatto con il resist, che viene esposto
alla luce (che pud essere ultravioletta 0 vie
sibile dipendentemente dal tipo di resist)
attraverso esso. La basetta esposta viene
poi immetsa in un bagno di sviluppo (o
spruzzata con lo sviluppatore, secondo il
Lipo di resist) finché le porzioniesposte del
resist (quelle non coperte dalle tracce nere
del master) vengono asportate
La basetia & poi lavata ed incisa nel solito
modo.
Sono reperibili pure fotoresist negativs
usando questi, saranno le zone non esposte
stampaggio e sandat
ad essere asportate con lo sviluppo. Logi-
camente un fotoresist negativo richiede
Vutitizzazione di un master anch’esso ne-
sgativo, cioé di una maschera nera con delle
aree trasparenti in corrispondenza. del
tracciato delle piste. Cid pud essere otte-
‘nuto eseguendo su pellicola fotografica
tuna stampa a contatto del master positivo.
Solamente i lettori che siinteressano di fo-
tografia possiederanno Mattrezzatura ne-
cessaria, per cui non & nostra intenzione
discutere piii a lango questo metodo.
T piani costruttivi stampati sulle riviste
possono anch’essi essere fotografati, ed il
negativo fotografico ricavato pud essere
ingrandito fino ad ottenere un master cor
retto. Anche in questo caso, solo i lettori
che eseguono processi fotografici sapran-
no come effettuare tutto cid. D'altro can-
to, qualsiasi fotografo locale potra realiz~
zare a modico prezzo questo lavoro.
Saldatura
Dopo essersi procurau © costruiti una ba
setta stampata, emerge il problema di rea-
lizzare un’affidabile connessione elettrica
(e meceanica) tra i terminali dei compo-
nenti e le piste di rame sulla basetta
Una saldatura comporta I'uso di un metal-
lo che fonda ad una temperatura relativa-
mente bassa (di solito attorno a 200°C), che
formera un legame molecolare tra i termi-
nali del componente e la pista di rame. La
temperatura deve essere moderata poichéi
componenti sono suscettibili di danneg-
giamento pereccessivo calore, cosa che va-
le anche per ilcollante usato per far aderire
il rame alla basetta del circuito stampato.
Ml materiale saldante usato in campo elet-
trico & costituito da una lega di piombo ¢
stagno. Il piombo puro fonde a 232°C e la
stagno a 327°C, ma una lega dei due metal-
li, paradossalmente, fonde ad una tempe-
ratura inferiore a quella di ognuno dei due
costituenti. Il punto di fusione della lega
dipende dal rapporto dei due costituent.
1 pit basso punto di fusione di una lega
piombo-stagno é 183°C, e siottiene quan-
do le proporzioni corrispondono al 63% di
stagno e 37% di piombo. La lega con il pid
basso punto di fusione possibile & cono-
sciuta sotto il nome di miscela eutectica
(dal greco “eutektos" = facilmente fusibi-
1e).Una lega euteetica stagno-piombo pas-
sa da solido a liquido esattamente a 183°C.
‘Se la miscela non @ eutectica, la lega non
fondera esattamente a questa temperatu-‘stampagglo ¢ sandatura ¢clreult
sloktor settembre 1979 — 9-35
6204 etan>n— 37% plombo
(misceia eutectica)
2
stot
me
ate
Niquido
solido |
ee a ar eT
mo 6 © | % 0% plombo
ra; piuttosto, in un certo intervallo di tem-
peratura, essa assumera consistenza “pla-
stica”, Cid @ illustrato in figura 2
Non é una buona idea avere una lega da
saldatura con un intervallo di temperatura
di plasticita troppo grande. Se il giunto
saldato viene mosso mentre, nello stato
plastico, sti raffreddandosi per passare
dallo stato liquido a quello solido, si crea
nella solidifieazione della lega una struttu-
ra estremamente cristallina che possiede
scarsa robustezza meccanica ed elevata re-
sistenza clettrica. Le reali proporzioni dei
componenti di una lega da saldatura corri-
spondono normalmante al 60% distagnoe
al 40% di piombo. Piccole quantita dialtri
metalli, come l'antimonio, vengono ag-
giunte per migliorare Ia resistenza mecca-
nica. Questa comungue non é tutta la sto-
ria di un filo di lega da saldatura. 1
terminali del componente. le piste della
basetta stampata sono ricoperte da uno
strato d'ossido che impedisce alla lega di
“bagnare" il metallo ¢ di formare un lega-
me molecolare.
Persino una serupolosa pulizia della baset-
tae dei terminali del componente non sar
di aiuto, perché uno strato d'ossido dello
spessore anche solamente di qualche mole-
cola si forma istantaneamente sulla super-
ficie pulita del metallo, Per rendere possi-
bile la saldatura sirende necessario uso di
un fondente. Esso & costituito da una resi-
nna organica che aumenta le propricta ba~
gnanti della lega e da unattivatore che di
solve gli ossidi. La lega saldante per uso
generico & prodotta sotto forma di filo a
sezione circolare. Il fondente, 0 disossi-
dante, & parte integrale di questo filo eas-
sume la forma di tre o pitt anime cilind:
che che corrono attorno all’asse di ess0,
‘come ¢ illustrato in figura 3,
Per effettuare una saldatura le parti da sal-
dare (ad esempio, il terminale di un com-
onente ¢ una piazzola della basetta) ven=
gono scaldate simultancamente, per
‘mezzo di un saldatore, ad una temperatura
pp alta del punto di fusione della lega. A
circa 160°C il fondente diventa attivo ede-
terge la superficie delle parti da saldare. A
cirea 200°C 1a lega fusa sposta il fondente
dalle supertici metalliche ¢ le bagna, for-
mando un legame molecolare. II saldatore
viene allora allontanato e la saldatura vie~
ne lasciata raffreddare senza essere mossa.
‘Una buona saldatura deve avere un aspet-
to liscio e brillante, superficie concava, ela
Tega deve distribuirsi uniformemente sulle
superfici delle due part
Eceessive quantitA e grossi grumi di lega
con superficie convessa sono sintomi di
cattiva saldatura, La sezione di una buona
saldatura @ illustrata in figura 4,
Per effettuare una saldatura nel campo
delle applicazioni elettriche non deve esse-
re usato nessun altro fondente oltrea quel-
lo gia contenuto nel filo di lega; deve essere
evitato uso di fondentia base acida, come
quelli adoperati in piombatura o in campo
meccanico, poiché sono corrosivi ¢ con-
duttori elettrici.
Il saldatore
Dai tempi in cui venivano sealdatisu diun
bruciatore a gas, i saldatori hanno fatto
molti progressi, ¢ sono ora reperibili in
svariata gamma di modell. I
tipo pili economico, che & comunque per-
feltamente adeguato alle necessita amato-
Tiali, & quello a riscaldamento continuo.
Esso é costituito tipicamente da una impu-
natura isolata termicamente ed eletrica-
‘mente,dalla quale sporge un corpo in ac-
ciaio inossidabile contenente un elemento
riscaldante eletrico, incapsulato in cera-
mica isolante. L'estremitaattiva del salda-
tore la “punta” € costituita da un cilin-
‘ro cavo, in rame, che penetra all
del guscio di inox ed & ad esso as
da un artesto a molla. L'estremit della
punta pud avere diverse forme, dipenden-
temente dagliusi a cui destinata; una ras-
segna di differenti punte € mostrata in fi
gura 5, Punte grosse sono ovviamente
usate per lavori pesanti e punte piccole per
lavori di precisione. L'elemento riscaldan-
te di un saldatore a riscaldamento conti-
rnuo & costantemente connesso allalimen-
tazione, ¢ la temperatura della punta non
viene controllata. Cid significa che il sal-
datore si raffredda mentre sta realmente
effettuando la saldatura, poické il calore
viene assorbito dal riscaldamento delle
parti da congiungere ¢ dalla fusione della
lega, ma diverra molto caldo mentre non é
in uso. Questo comport il fatto che la pri-
ma saldatura effettuata dopo un certo pe~
iodo d'inoperosita del saldatore potra ri=
sultare surriscaldata, L'inconveniente pud
essere ridotto usando un supporto metalli-
o per il saldatore, che funzioni da dissipa-
tore termico ¢ impedisca che lo stesso di-
venti troppo caldo mentre & inoperoso.
I saldatori a riscaldamento continuo sono
reperibili in una vasta gamma di wattaggi,
‘ma, per usi generici, risultano adeguati i
‘modelli da 20-25 W, in combinazione con
diversi tipi di pumte. Se si dovra intrapren-
dere una grossa quantita di lavoro di preci-
sione, allora si potra prendere in conside-
razione anche un modello da 10-15 W, sesi
dovra intraprendere qualche lavorazione
‘meccanica (ad esempio, racchiudere in
schermature circuiti rf.) diverra utile un
saldatore da 60 W.
I saldatori a basso wattaggio sono spesso
forniti con diverse tensioni dalimentazio-
Figura 2. Rappresentazione gratica del punto dl
{uslone di diverse leghe stagno-plombo e dellare-
lone i stato plastico di una miscela non-
‘eutectca.
Figura 3. Un filo da saldatura por impiegh in
campo elettrico# dotato di anime difondente che
corrona tultattorne al uo asse, Nessun ondente
‘ddizionale¢richiestoimplegando questo tipo di
‘materiale da saldatua,
Figura 4, lustrazione del punt salient! una
‘buona saldatu
1. aubstrato del citcuito stampato
2 strato di ame
5. lega trail matoriale saldanteirame della pl
{dello stesso spessore i alcune molecole
‘solamente)
4. lege a saldatura
5. lege ta il materiale dl saldatura ei terminate
el componente
6. terminale del componente
7 Ilmassimo angolo che lalega formacon|a pista
di ame deve essere ineriore a 30°
Figura 5. Una rassegna di punte da saldatore
Figura 6. Eseguendo uns saldatura, si dowranno
sealdare con il saldatore Ii erminale del compo-9-36 — elektor settembre 1979
a
ne. Per usi generici, unsaldatore alimenta-
to a tensione di rete costituisce probabil-
‘mente la scelta migliore, ma se il campo di
interesse riguarda anche lavori esterni, co-
‘me quelli inerentiallelettronica d'auto, di
stazioni radio mobili, e servizi da campo,
potra far comodo un saldatore alimentato
al2v.
‘Saldatori a temperatura controllata
L'uso di un saldatorenel quale la tempera-
tura della punta & sottoposta a controllo,
permette una migliore qualita della salda-
tura ed aiuta a prevenite danni da surri-
scaldamento ai componenti pitt delicat,
Esistoni due categorie principali di salda-
tori a temperatura controllata. Il primo ti-
po impiega un termistore per misurare la
femperatura della punta © un controllo
elettronico per interrompere 0 connettere
Ja tensione di alimentazione. La tempera-
tura di questo tipo di saldatore pud essere
vVariata con continuita per mezzo din po-
tenziometro che spostail punto dicommu-
tazione del circuito di controllo.
secondo tipo di saldatore a temperatura
controllata é fabbricato dalla ditta Weller
e sfrutta una inusitata proprieta dei mate-
riali magnetici. Sopra una certa temper
tura, conosciuta come punto di Curie, i
‘materiali ferromagnetici cessano di essere
‘magnetici. La punta di un saldatore Weller
contiene una piccola pastiglia di materiale
ferromagnetico. Quando il saldatore &
freddo essa attrac un magnete, che chiude
un interruttore e applica tensione all'ee-
mento riscaldante,
Quando viene raggiunto il punto di Curie
la pastiglia diventa non-magnetica eil m:
gnete viene rilasciato, il che apre V'interrut-
tore.
Per modificare la temperatura di lavoro di
un saldatore Weller @ necessario cambiare
la’ punta stessa con un'altra contenente
una pastiglia di materiale con appropriato
punto di Curie.
Le punte
Le punte dei saldatori sono pressoché in-
vVariabilmente costeuite in rame, essendo
‘sso un buon conduttore di calore. Ciono-
nostante, tutte le volte in cui viene effet-
tuata una saldatura, un poco di rame si
scioglie nella lega, lentamente sulla supe
ficie della punta di formano delle incav
ture, ¢ la punta stessa deve essere limata.
Le punte moderne sono generalmente c
struite in rame, rivestito da qualche metal-
lo pitt duro, come lacciaio 0 il nichel, che
non si sciolgono.Tali punte non devono
‘mai essere limate, ma periodicamente puli-
te con una spugna umida, mentre sono cal-
de, onde rimuovere eccesso di lega e di
Prima di usare qualsiasi punta per la prima
volta, essa dovrd essere “stagnata” ~
rivestita ciog con un sottile strato di lega
saldante-per prevenire Tossidazione ©
aumentare il contatto termico con la giun-
zione, durante ['uso. Si accendera il salda-
tore esi portera a contatto con questo il fi-
lo di lega. Come iniziera a fondere, esso
verra fatto scorrere sullintera superficie
dell'estremita della punta. L’eccesso di le
‘ga dovra poi essere interamente asportato.
Tecniche di saldatura
Scelto un saldatore appropriato © una
punta adeguata al lavoro da compiere, &
importante impiegare un filo saldante di
iametro corretto. Se il filo & troppo gros-
so, risulterd difficile regolare la quantita di
lega apportata alla giunzione, che verra
“imondata” da essa.
Dvaltea parte, seilfilo & tropposottilesene
dovranno usare tratti troppo lunghi ¢ ci
vorra pit tempo per effettuare la saldatu-
ra, II filo sottile & anche pitt costoso (per
tunita di peso) rispetto a quello grosso. Per
usi generici puo essere adeguato 'impicgo
della lega 18 SWG; per lavori di precisio~
re, come la saldatura di eireuiti integrati,
ud essere usata Ia 22 SWG.
aldando i componenti st
stampato va rispettato il seguente ordine:
1. Siinseriscono per primi tuttiicapicor-
da (pins)
2, Si inseriseono quindi wtti i piecoli
componenti a montaggio orizzontalle, co-
me i resistori ¢ i diodi. Durante le opera~
ioni di saldatura la basetta potra essere
appoggiata, con i componenti rivolti vero
il basso, su di un pezzo di spugnasintetica,
stampagglo ¢ sandatura a cicultl
che manterra a posto i componenti stessi
Oppure, sempre per mantenere al proprio
posto i component sipotranno divaricare
{loro terminali con una piega a 45° circa
3. Una volta inseriti i componenti nella
basetta, i loro terminal potranno essere
mozzati rasente la basetta per mezzo di un
tagliat
4. Per saldare i componenti, applicare
contemporaneamente la punta del salda-
tore al terminale e alla piazzola e far scor-
rere lalega su entrambe le parti (vedi figu
ra 6). Quando si sari. apportata_una
sufficienie quantita di lega alla giunzione
sirimuovera il filo da saldatura, ilsaldato-
re, €si lascerd raffreddare la giunzione.
5. Lostesso procedimento pud essere poi
ripetuto per gli integrati, i loro zoecoli, i
transistor ed i componenti pit grossi oa
montaggio verticale
6. Per migliorare poi l'estetica della ba-
setta, l'eccedenza di fondente pud essere
rFimossa con delalcool denaturat.
Se per qualche ragione, i componenti de-
vono essere rimossi dalla basetta, cid do-
vr essere fatto con molta cura, per evitare
i danneggiare le piste di rame. Si dovri
afferrare con un paio di pinze uno dei ter-
‘minali del componente da rimuovere, scal-
dare di nuovo la saldatura fino a fusione
della lega, pot tirareil terminale fino a libe-
rarlo, Si dovra ripetere la stessa cosa per
altro (o gli altri) terminali. Per togliere ght
integrati € meglio usare un “dissaldatore a
pompa”, onde rimuovere lo stagno da tut-
{1 piedini dell'integrato, cosi di lasciarlo
libero ¢ rimovibile. Prima di inserire un
nuovo componente é essenziale che tutti
fori siano liberi da stagno. Cid pud essere
assicurato usando un dissaldatore a pom-
pa o riscaldando la piazzola e inserendo
‘una punta di matita nel foro. La basetta va
lasciata raffreddare completamente prima
di inserire il nuovo componente, altrime
tisicorreil rischio di strappar via la tra
diame attorno al foro, perché
indebolisce con il calore.
Se tutte le precedenti raccomandazioni sa-
anno state seguite, non esiste ragione per
cui il costruttore non incontti pieno suc-
cesso usando i eircuiti stampati. K
\desivo siprova ogiche univers
prova logiche
universale
Questo tester logic pud essere
usato sla con circuiti TTL che
CMOS, cosi come le altre
famiglie logiche che abbiano
caratteristiche similari. Oltre che
fornire le usuali indicazioni
logiche 0 ¢ 1 esso indica anche
livelli togici indefiniti e
interruzioni circuitali.
(J. Borgman)
Figura 1. Circuito dibase del provalogiche,ingra-
{dodirilevarelvelliogel alt bass, indent lr
cuit apert,
Figura 2. Un “espansore d'impulsi” monostable
Nei cireuiti TTL un voltaggio inferiore a
0,8 V @ definito come livello logico 0 0
“basso"e uno maggiore di 2 V come 1 0
“alto”. Voltaggi compresi tra i due vengo-
no indicati come liveli logici indefiniti. Le
logiche CMOS possono operare in un
campo di tensioni di alimentazione molto
piit ampio che non le TTL, tipicamente tra
3 ¢ 18 V. livelli logici per un CMOS non
sono definiti come voltaggi assoluti ma co-
‘me percentuali della tensione di alimenta-
ione-II livello logico alto é definito come
superiore al 60% del valore della tensione
di alimentazione, quello basso come infe-
riore al 40%, Livelli compresi tra i due va~
lori sono considerati indefiniti. Una sonda
per logiche deve essere in grado di distin-
guere livellt logici bassi, alti e indefiniti
Esiste anche la possibilita, usando un te-
ster logico, di incontrare un circuito
aperto,
Cid pud essere dovuto al cattivo contatio
della sonda del tester, oppuread un guasto
del circuito in esame, Oppure, alle volte, i
piedini sono intenzionalmente non con-
nessi (i cosiddetti “NC” 0 “No connec
tion”, nei dati del fabbricante).
Un prova logiche deve essere in grado di
distinguere un circuito aperto da qualsiasi
altro livello logico.
I circuito del provalogiche é illustrato in
figura 1. Tre comparatori di tensione sono
usati per verificare le quattro possibili con-
dizioni d'ingresso. I terminali “ref +" (ri-
ferimento) ¢ "0" sono connessialla linea di
alimentazione det circuito in esame. Con 5
V di alimentazione ed SI in posizione
“TTL”, saranno presenti 2 V all'ingresso
invertente di ICI €0,8 V all’ingresso inver-
tentedi IC2, Con S1 in posizione “CMOS”
le tensioni di riferimento varranno rispet-
tivamente il 60% e il 40% della tensione di
alimentazione del circuito sotto controllo,
L'ingresso invertentedi IC 3 riceve dalla li-
nea di alimentazione negativa del tester
stesso (+ 15 V) una tensione di circa ~ 50
mY attraverso R9, R7 € R6. Quando I'in-
fgresso “test” & im condizione di circuito
aperto, gli ingressi non invertenti dei tre
comparatori scenderanno a circa ~ 100
mV per mezzo di R8. Le uscite di tutti e
tre i comparatori saranno negative e, cost
loktor settembre 1979 — 9-37
il LED DI si accendera
Se l'ingresso “test” viene connesso ad una
tensione compresa tra 0 Volt e il ivello lo-
gico 0 Muscita del comparatore IC 3 diver-
78 positiva e D 2, grazie alla corrente che
scorre attraverso ad esso dall'uscita di IC3
alluscita di IC 2, si illuminera, indicando
‘stato logico 0”. Per tensioni comprese tra
illivello logico Oe I ruscita di IC 2divente-
a anch'essa positiva. D 2si spegnerd e si
accendera D 3, grazie alla corrente che, at
traversandolo scorrera dall'uscita di IC 1
Questo LED indica lo stato logico indefi-
nito “X”.
Quando Ia soglia del livello logico 1 viene
oltrepassata. Puseita di IC | diviene posit
va. D 3sispegnera esiilluminera D 4, indi-
cando “stato logico 1”.
Indicatore di segnall impulsivi
Finoad orasié discusso limitatamente alle
indicazioni di livell logici statici. Tuttavia
impulsi tren diimpulsisiineontranofre-
quentemente nei circuiti logici. Treni di
impulsi con funzione ciclica vicino al 0%
provocheranno l'accensione a luce ridotta
iD 2e D 4, Perd,seilrapporto ciclico del
treno di impulsi & molto piccolo 0 molto
‘grande sembrera che un solo LED sia ac-
ceso castantemente.
In pit, brevi impulsisingoli saranno com-
pletamente invisibii. E* possibile, per ri-
solvere questo problema, usare un cireuito
“estensore di impulsi", come da figura 2
Liestensore di impulsi ¢ un muttivibratore
monostabile con un periodo diimpulso di
useita di circa 200 ms. Quando tn impulso
‘qualsias si presenta al terminale chiamato
in figura 1, “pulse”, collegato all'ingresso
dell'estensore di impulsi, il monostabile
verra triggerato e il LED si accenderd per
circa 200 ms.
Questo tempo sara sufficientemente lungo
perché I'indicazione possa essere rilevata.
Se la frequenza degli impulsié pit elevata
di 5 Hz, D 10 apparira costantemente ac-
ceso. "stata prevista un'uscita q'impulsi
TTL-compatibile (A), per semplici fre-
quenzimetri ecc. Se cid non fosse necessa~
‘io, C2eDS potranno essere omessis R 14
R 15 saranno sostituiticon un singolo res
store da 1 KO.
4
te
Om putsazione
oo
A
Qiev
pulsazione y9-38 — tent
Affascinanti figure geometriche sullo schermo
deloscilloscopio
Le illustrazioni_allegate danno qualche
idea sulla varieta di figure che possono es-
sere generate da uno “spirator™. Sono si-
mili alle figure disegnabili a mano usando
il popolare “spirograph TM",ed anche a
quelle spesso prodotte dai computer grafi-
Le figure derivano da alcune basilari fun-
Zioni geometriche, e sono conosciute come
figure di “Lissajous”. Esse si trovano in
natura, per esempio nel percorso descritto
da un oggetto fissato all’estremita di un fi-
lo che oscilla, In termini geometrici si ot-
tiene una figura di Lissajous quando un
punto descrive un’onda sinusoidale su en-
trambi gli assi Xe ¥
Il circuito dello “Spirator™ produce due
segnali sinusoidali la frequenza di ognuno
dei quali pud essere variata in modo indi-
pendente, Entrambi isegnali sonosmorza-
ti, ciog, dopo che l'onda é iniziata, la sua
funzione cadri esponenzialmente a zero.
‘Schema a blocchi
Il funzionamento del cireuito proposto
ud essere facilmente compreso riferendo-
si allo schema a blocehi di figura 1
Il circuito comprende due oscillatori a
‘onda sinusoidale smorzata, uno dei quali
Fesponsabile dello spostamento verticale
(egnale Y), Paltro dello spostamento
rizzontale (segnale X) del punto lumino-
so sullo schermo delf‘oscilloscopio. Sia la
frequenza, sia il grado dismorzamento dei
due oscillatori possono essere variati in
modo indipendente per mezzo di poten-
viometri. E’ anche possibile modulare la
frequenza di ogni oscillatore tramite un se-
gnale esterno, in modo tale che le figure
cambino continuamente. Dato che non si
tratta di oscillator liberi, ma di oscillatori
che necessitano di essere eccitati,é presen-
te un multivibratore astabile il quale assi-
cura che i due oscillatori siano eccitati si-
‘multaneamente. La frequenza é di circa 60
Hz, Mente gli oscillatori vengono avviati,
Un oscilloscopio pud essere
Impiegato non soltanto come
strumento da laboratorio; con
Vausilio del circulto che
descriviamo pud produrre
affascinanti figure geometriche.
M. Zirpel
oscilographics
il punto sullo schermo & soppresso da un
segnale di cancellazione Z, eliminando co-
si linee non volute prodotie dal normale
scandire dell’oscilloscopio,
Schema del circuito
Lo schema completo del circuito proposto
in figura 2. Il multivibratore astabile che
fornisce gli impulsi di eccitamento per i
due oscillatori ad onda smorzata é forma-
to dal semplice cireuito attomno all'ampli
ficatore operazionale ICI. Come é gia sta-
to detto, la frequenza del segnale prodotto
2 di circa 60 Hz, sufficientemente alta per
assicurare una figura priva di vibrazioni
sullo schermo dell'oscilloscopio.
I periodo nel quale Iuscita di ICI é alta,
‘molto pitt lungo del periodo nel quale essa
@ bassa, Durante quest’ultima parte del se-
gnale, la traccia éannullata attraverso Vin-
gresso di cancellazione dellosclloscopio.
La successiva transizione positiva dell"u-
scita di ICI eccita gli oscillatori ad onda si
nusoidale. I due oscillatori sono identici €
consistono in tre amplificatori operazio-
nali tipo 741. 1C2, IC3 e [C4 formano ’o-
scillatore peril segnale orizzontale, mentre
ICS, 1C6 © IC7 quello per il segnale
verticale,
Per comprenderne il funzionamento, ana-
lizziamo ad esempio loscillatore X. Gli
amplificatori operazionali 1C2 e IC3 sono
entrambi collegati come integratori, cosi
fad una certa frequenza producono uno
sfasamento di 180° in segnali di forma si-
rnusoidale. Un successivo sfasamento di
180° @ introdotto da IC4, che funge da in-
vertitore. I tre amplifieatori insieme pro-
ducono cosilo sfasamento totale di 360° ri-
chiesto per loscillazione.
Tl guadagno totale dei tre amplificatori in
cascata pud essere variato agendo su Pl ed
& sempre inferiore all’unita. Cosi, una vol-
ta awiato, loscillatore genera un'onda si-
nusoidale smorzata. Il grado di smorza-
mento pud essere variato per mezzo di PI
(P3 nel caso del segnale Y)¢ la frequenzaoscilographics
Figura 1 =I generatore consiste In una coppla dl
orzall che sono eccitatl
‘un muilivbeatore asta-
{'sognal alle uscite dealt oscillator! vengono im-
plegat! per controllareiadetleasione orizzontalee
verlicale della Tuminosa delfoscillosco-
los I isutate sscnante disegno lumino-
‘80 composto da figure di Lissajous.
Figura 2-1 crcuitoelettrico completo del gene-
ratore. Due ingress! supplementar dl modulazlo-
lara). Forme a
(2d esemplo segnalia dente di sega orettangola-
feducono brusche varazion! da un alsegno
‘slektor settembre 1979 — 9-36
+-OoX
OY
ez9-40 — olektor set
delloscillazione pud essere controllata per
mezzo di P2 (P4 per l'oscillatore Y).
Per ottenere una figura stabile sullo scher-
mo, entrambi gli oscllatori devono, natu-
ralmente, essere evcitati simultaneament
Questo é assicurato attraverso gli interrut-
tori elettronici SI...S4, Durant
gativo del sulluscita di ICI, essi
provocano la scarica completa dei conden-
satori C2...C5 nei circuiti di eazione degli
amplificatori ope
le condizioni iniziali di ciascun operazio-
nale, stabilisce, ciog, che la tensione delle
uscite Xe Y abbia, ad ogni inizio di ci
lo stesso valore, Cosi ogni sue
ionali, Cid stabilise
ra traceiata sullo schermo appare esatta-
‘mente nella stessa posizione, producendo
tun’immagine stabile. Senza questo parti-
colare accorgimento, la deriva dell'inte-
gratore farebbe apparire la stessa figura in
posizioni leggermente differenti sullo
schermo-un effetto altamente indesidera-
bile
1 circuito offre anche la possibilita, esteti
camente piuttosto apprezzabile, di rappre-
sentare figure in continuo movimento per
mezzo della variazione della frequenzae/o
dello smorzamento di uno o di entrambi
gli oscillatori. A questo fine, il cireuito di:
sponte di una coppia di ingressi (MX e MY)
a
-
sv
Figura 3 - Queste fotografie danno qualehe idea
el disegniche@ possibile otteneresulloschermo
{elf oscloacoplo grazie al cireulto deserito
Figura4-Un alimentatorestabilizato simmetrico
dato al circuited figura 2
Figura 5 - La basetta stampata su cul trovano po-
sto il generatore e Falimentatore, ad eccazione
‘dl rete e del potenziomett a
(EPS 9970),
per segnali di modulazione a bassa fre
quenza, Ovviamente, possono essere ap-
plicati segnali di varia ampiezza, frequen-
zae forma (sinusoidale, quadrata, triango-
lare, eccetera). La forma del segnale mo-
dulante determina la struttura della figura,
la frequenza la velocita di trasformazione,
Pampiezza il grado di estensione.
L'unica limitazione per quanto riguarda i
segnali esterni di modulazione & che essi
ere una componente
DC (in altre parole devono essere simme-
ttici ed accoppiati solo in AC), perché al
trimenti cla possibilita che parte della fi-
gura rimanga fuori dallo schermo.
La massima ampiezza dei segnali di modu-
15 Vpp. Se desiderato, il valore di
R13 e R20 pud essere variato per adattarsi
a livelli in ingresso superiori a questo. I
circuito dispone di due uscite perilsegnale
di cancellazione (Ze Z),a seconda della
polatiti richiesta dall’oscilloscopio.
ia figura non ¢ completamente stabile,
lora occorre diminuire il valore di Cl fi-
no a raggiungere la piena stabilita dell"im-
magine.
Alimentazione
Un conveniente circuito di alimentazione
peril generatore in figura 4. I! polo posi-
tivo di alimentazione é stabilito da un re-
golatore integrato (IC9). I polo negativoé
riferito a quello positive per mezzo di un
amplificatore operazionale (IC10) e di un
non devono com“loktor settembre 1979 — 9-41
transistore serie (T2). Questo circuito &
semplice ed interessante, e si pud rivelare
utile in molte altre applicazioni: Ia tensio~
ne sul polo negativo é mantenuta ad un li-
vello tale che la tensione nel punto comune
di R24/R2S sia 0 V. Dato che, nel nostro
0, R248 uguale ad R2S, la tensione al-
Tuscita negativa (ad esempio, in conse-
yza di una variazione del carico), an-
che la tensione negativa variera di
conseguenza, ottenendo due tensioni d’u-
scita dinamicamente simmetriche.
I circuito stampato
Icircuito stampato richiede solo un piceo-
lo commento. Su di esso travano posto il
generatore (figura 2) e l'alimentatore (fi-
gura 4), ad eccezione del trasformatore di
rete
U disegno delle piste della basetta ¢ la rela-
tiva disposizione dei componenti sono in
figura 5.
Vengono fornite entrambe le uscite di mo:
dulazione delt"intensita del raggio lumino-
s0 (Ze Z). Queste, naturalmente,sono utili
solo se oscilloscopio possiede un’entrata
di modulazione, A seconda del tipo di
oscilloscopio impiegato, una oaltra delle
duc uscite da il risultato desiderato,
Il cireuito non riehiede taratura
Elenco component!
Resistonze:
R1,R9,810,R16,817,R24,
25-10
R2,R3,88,811,812,R14,R15,
F18,R19,R21 ~ 100k
Condensator
ci=a7n
©2...c5= 100
66,07'= 220/16
08,09 = 10/10
‘Spmiconduttor:
11 = 86 107,86547 0 equ.
12 80177,86557 0 eau
ler... 107.1610 = 741
ico = 7aLOBA(C)Z
D1... D4 = 1Naoor
varie
TH = 2.x 6 V/100 mA tastormatore
he consegue che un condensatore da 220
uF ad una copia di terminali permette la
simulazione di un'induttanza di 10.000 H
all'altra coppia di terminali!!
| Questo particolare circuito presenta aleu-
ne caratteristiche particolari. Innanzitutto
& simmetrico (g; = g2=g),comemostrato
sopra; in secondo luogo, il bilanciamento
DC @ mantenuto in un ampio intervallo
delle tensioni di alimentazione, ed il con-
sumo in corrente é molto contenuto (circa
2.mA a6 V). In ultimo, le prestazioni del
circuito dipendono dalluguaglianza dei
resistoti il cui valore (nominale)& 6k8: cio’
non é importante tanto la tolleranza nel
valore assoluto di tali componenti, quanto
la differenza di valore fra di essi. Ad esem-
pio, se tutti resistori hanno un valore pitt
alto del 5% (cioé sono tutti di 7k1), le pre
stazioni non vengono deteriorate.
Nella particolare applicazione della mini-
batteria, sono aggiunti i condensatori Cle
C2, ottenendo cosi un circuito risonanete;
quando il circuito @ eccitato da un impulso
applicato all ingresso contrassegnato con |
P, esso produce una sinusoidesmorzata; la
| frequenza di oscillazione é data da
ws 8 _ 321,
Im/C,G; ~ 7?
(vedi figura 8),
ju
dipende dal guadagno in corrente dei tran-
sistori impiegati, e pud variare nellinter-
| vallo 60 - 200. Tuttavia, nell'applicazione
descritta, é inserito un resistore esterno di
smorzamento (R23), il cui compito & ab-
bassare il fattore Q a circa 10.
| E interessante notare che in questo parti-
colare circuito ilcollettore di TS pud essere
uilizzato come uscita a bassa impedenza
| senza influenzare i fattore di merito, eche
la base di T7 pud essere usta come ingres-
so. Poiché i due punti menzionati si trova-
no in fase fra loro, un resistore del valore,
ad esempio, di 100 k connesso fra loro por-
ta il circuito in oscillazione.
| In pratica esso si comporta come un oscil
latore LC, la cui frequenza di funziona-
mento dipende dal valore di C1 e C2.
fo
attore di merito del circuito risonante |
servizio circuiti stampati
as
ene 1978
aetna
Poel sss
rer ae}
Perea ys NNW ATTN
PCr er ae
Meee aha ey
ate ent en
Pimini-trequenzimetro
mini-fre
L’appareechiatura deseritta & un frequer
zimetro piuttosto semplice, ma nello stes-
so tempo molto pratico ¢ funzionale, che
‘misura la frequenza di segnali nell'inter-
Wallo 10 Hz=1 MHz la indica su un dis
play a quatro cfr. intro Frequenzime-
tro & reaizzato con sci circuit integrati
quattro display a sette segmenti e una
tmancita di component diseret Il circ
for ad escisione del tasformatore di ali
mentazione, é montato su un unico circu
to stampato.relativamente piccolo.
mminfrequerzimetro non impiega un oscil
Tatore a eristallo come base detempi, ben-
Si ricava dalla rte la frequenza dh ier
rento; cid significa che a pecisione dello
Strumento dipende dalla precisione della
Frequenca di tet -tattavia esa nel pes
fire dei casi pitrehesuffciete nelle ap-
Plicarioni non-professional
In Figura 1 riportatoo schema eletrico
completo de minifrequenzimetto. Ileuore
Gel creuto 8 Fintegrato MK 50398N dela
Mostek. Questo integrate LSI (LSI signifi
a"Large Seale Integration’ -integrazio-
ne su grande scula)contiene un contatore
BCD ed una memoria sei ie la decodi-
fica BCD-selte segment, eircuito di mal
tipleer peril pilotagsio del display
Nel mintrequenzimeto deserito vengo-
no impiegate quattro delle sei cfr dispo-
hibit non soltanto per rdurre le dimen-
Sioni complessve dello strumento, ma an-
Che percht la limitataprecisione rendeinu-
tle una Tettura st pic quattro cite. I
titeuito del multiplexer & classico:catodi
omuni dei quattro display sono conness
agli inverter NI. N4, che vengono pilots-
ti dalle uscite disttobo™ DS... D2 del
50398N. Gli anodi de segmentiricevono
ia tensione di alimentazione attraverso i
resistor! RB... RO dalle uscitea ..gdell'in-
tegrato, La funzione di “multiplexing” &
controiata dallo stesso S0398N, ¢ la f=
gquenza di multiplexer & determinata dal
‘alore del condensatore C11, e4 &attorno
a2 kHz
Ti segnate in misura & appicatoattaverso
it semplice stadio d'ingresso (formato da
T]-¢ component annessi)allingresso di
clock del contatore il diodo D6 protegee
Fingresso stesso da tensioni fortemente
negative,
Th contatore conta gi impulsi applica a
clock peril tempo nel quate Mingresso di
inibirione (“counteinbibit input) si trove
Impiegando l'integrato LSI
MK 50398N prodotto dalla
Mostek, @ possibile realizzare un
frequenzimetro di basso costo,
dalle prestazioni pit che
soddisfacenti per la gran parte
del lavoro di sperimentazione.
lektor settembre 1979 — 9-55
metro
nello stato logico “0”, cio’ per tutto iltem-
po nel quale 'uscita Q det flip-flop FF2¢
nello stato logico "0". Questo flip-flop &
‘comandato dal circuito della base dei tem-
pi del minifrequenzimetro. Gli impulsi
della base dei tempi sono prelevati dalla
frequenza di rete.
Attraverso gli invertitori NS e N6, che in
sieme formano un trigger di Schmitt, la
tensione sinusoidale di rete viene squadra-
ta ad un livello compatibile con gli ingressi
CMOS, e successivamente divisa da IC4e
ICS fino ad ottenere due segnali quadrati
della frequenza di 10¢ I Hzrispettivamen-
te. (NB. - II mini-frequenzimetro puo fun-
Zionare con frequenze di rete di 50.0 60 Hz;
Padattamento si limita alla realizzazione
del corretto ponticello di cortocireuite sul-
la basetta stampata).
‘A seconda della posizione del selettore di
portata SI, il segnale a 10 Hz o quello al
Hz sono applicatiall’ingresso di clock del
flip-flop FF2. Nel primo caso 'uscita Q
del flip-flop rimane bassa per | secondo,
nel secondo caso per 0,1 secondi (questi
sono i due periodi di “gate” del
frequenzimetro),
Alla fine dellintervallo di “gate” Puscita
Q di FF2 diviene alta, il conteggio si arre-
sta ed il flip-flop FFI viene eccittato. Il ri
sultato @ che T'ingresso di memoria
(C‘store-input”) del 50398N & ora a livello
“0” lostato dei contatori BCD & trasferito
in memoria, e la cifra corrispondente pre-
sentata sui display.
Dopo un breve intervallo di tempo, ilcon-
densatore C7 si carica e FFI viene resetta-
to (FFI con C7 e RII si comporta come
‘monostabile). Q ritorna alta, cosi che Iin-
spresso di memoria diviene anch’esso alto
ed il risultato del conteggio viene memo-
rizzato, Subito dopo che FF éstato reset
tato, il condensatore C2 si carica mante~
endo alta per un intervallo di tempo
molto piccolo l'ingresso di azzeramento
(“clear-input”) dei contatori, Cid resetta i
‘Caratteretiche:
sonslbiit: 1p.
‘massimo segnale In ingresso: +5 V pop
Impedenza d'ingresso: ‘minima 4K7
portata massima: TMH
corre notare che il mini-trequenzimetro
fron misura Ie frequenza dl segnall in in-
renco Gon sovreppesta una tensione continua
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