Peraglie Tiziana, Soccio Rita - Disegno Grafico e Progettazione. Vol. 3
Peraglie Tiziana, Soccio Rita - Disegno Grafico e Progettazione. Vol. 3
Copyright 2007
CLITT srl - Roma
Tutti i diritti letterari e artistici sono riservati.
Nessuna parte pu essere riprodotta, in alcun modo,
senza specifica autorizzazione scritta dallEditore.
Grafica e impaginazione:
Giovanna Mancini (Clitt)
PREMESSA
Questo manuale, rivolto agli istituti professionali del corso di Operatore
Grafico, suddiviso per moduli. Il testo si rivela un sussidio didattico valido e
duttile per lo svolgimento del programma e per introdurre gradualmente gli
allievi nella conoscenza della concreta realt operativa.
Per quanto riguarda le tecniche grafiche, sono affrontate sia quelle tradiziona-
li sia quelle digitali; in un periodo di transizione, infatti ancora indispensabi-
le muoversi nel mondo della grafica in entrambe le direzioni.
Rispetto alla precedente edizione, il testo presenta ora molte novit. Tra laltro
sono state aggiunte numerose esercitazioni svolte, con il proposito di raffor-
zare le conoscenze degli argomenti trattati, sviluppando la manualit sia tra-
dizionale sia informatica; inoltre linserimento di nuove immagini rende pi
facile ed immediato lapprendimento degli argomenti trattati ed educa nel
contempo, locchio alla visualit.
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disegno grafico e progettazione 3
PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
INDICE ................................................................... 4
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indice
U.D. A - Progettiamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
la messa in pagina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
impaginazione del quotidiano ................................. 91
progettazione di uno stampato editoriale
(libro, rivista, catalogo ecc.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
la copertina del libro e del tascabile .......................... 99
lipertesto ....................................................... 102
ipertesto... le rappresentazioni concettuali .................. 103
progettare un annuncio pubblicitario ......................... 105
progettiamo il pieghevole ..................................... 109
progettare... web ............................................... 110
i banner ......................................................... 114
ESERCIZI ......................................................... 115
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disegno grafico e progettazione 3
Portfolio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179
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dal progetto alla stampa
MOD. 1
Dal progetto alla stampa
PREREQUISITI
Conoscere e applicare le regole compositive e della percezione visiva in
1
riferimento allo spazio formato e al supporto cartaceo.
Conoscere e utilizzare i processi di stilizzazione.
Conoscere e applicare in maniera corretta le fasi operative legate alla
progettazione dei diversi formati e materiali maggiormente utilizzati
nella grafica.
DOMINANTE FORMATIVA
Saper elaborare, organizzare e strutturare un percorso operativo in
maniera autonoma utilizzando rappresentazioni concettuali e strumenti
multimediali che portino alla realizzazione di elaborati personali accurati
e pertinenti allo scopo voluto.
MODULO
FINALIT
Avviare alla comprensione della significativit culturale del prodotto
stampato consolidando e potenziando anche la sensibilit estetica
rispetto agli aspetti visivi e tecnici delleditoria.
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INTRODUZIONE
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dal progetto alla stampa
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dal progetto alla stampa
U.D. A
Scomponiamo e
ricomponiamo lo stampato
OBIETTIVI GENERALI
Conoscere gli elementi che costituiscono uno stampato per associarli ad
un aspetto funzionale ed estetico adeguato.
Creare una comunicazione espositiva e tecnica secondo forme personali,
in alcuni casi anche audaci.
A
CONOSCENZE
Essere in grado di conoscere e suddividere i diversi stampati a secondo
dei diversi aspetti contenutistici e formali (aspetto storico, tecnico, ecc.).
Conoscere i componenti, la classificazione, la formatura e ogni altro ele-
mento che caratterizza il procedimento tecnico di realizzazione dello
stampato.
COMPETENZE
UNIT DIDATTICA
Riconoscere i diversi aspetti tecnologici e operativi dello stampato attra-
verso luso di una terminologia specifica anche in funzione della realizza-
zione in stampa.
Scomporre e ricomporre ogni tipo di stampato secondo una metodolo-
gia corretta, funzionale e finalizzata.
CAPACIT
Attingere informazioni esaurienti, ampie e articolate pianificando i con-
tenuti secondo un percorso coerente e funzionale.
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disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
In questa unit si vuole analizzare la realt grafica che coordina laspetto pro-
gettuale, la composizione e leditoria, lo studio dellaspetto tecnologico della
stampa e le operazioni che partendo dalloriginale portano alla realizzazione
di forme di stampa, ai procedimenti che generano lo stampato.
Lo studio consapevole dello stampato come prodotto materiale visibile este-
riormente, con varie funzioni informative e comunicative, con caratteristiche
specifiche dei suoi contenuti, deve essere avviato con una informazione e una
cultura tecnologica di base.
Le diverse fasi che comportano la realizzazione di uno stampato devono esse-
re determinate a priori utilizzando rappresentazioni concettuali che facilitano
levoluzione e le connessioni del percorso operativo.
Si consiglia, una volta apprese le nozioni operative, la visita ad una azienda di
settore per meglio comprendere tutto il procedimento operativo.
Il settore grafico che studia i componenti e gli aspetti dello stampato, indipen-
dentemente dalle caratteristiche dei suoi contenuti si chiama entipologia.
Essa si occupa quindi dello stampato inteso come mezzo di comunicazione,
esaminandolo sotto il profilo storico, tecnico, estetico e funzionale, conside-
randolo cio come veicolo o canale che porta il messaggio.
Gli stampati possono assumere svariate forme ed essere progettati per innu-
merevoli scopi: comunque, tutti nascono per rispondere a esigenze ed a biso-
gni di tipo economico, sociale e culturale.
Per studiarli a fondo, quindi, occorre abbracciare diversi campi di indagine,
Rappresentazione dei
campi di indagine per lo considerando gli aspetti storici, funzionali, tecnici ed estetici, e tenendo pre-
studio degli stampati. sente che ogni argomento di indagine non costituisce una fase operativa
autonoma, ma deve collegarsi con gli altri.
Esaminando, ad esempio, lo stampato sotto la-
spetto storico, si possono individuare quali ele-
menti storici, religiosi e politici possono condiziona-
re le scelte progettuali e il giudizio degli utenti.
Considerare, invece, lo stampato sotto laspetto
funzionale vuol dire analizzare quanto possano
influire le condizioni economiche, sociali e culturali
del periodo sui risultati e sul progetto, con lobiet-
tivo di sfruttare le opportunit che via via si presen-
tano. Cos, si possono utilizzare particolari forme in
occasione di determinate ricorrenze (stampati a
forma di uovo per le ricorrenze pasquali, o a
forma di abete per quelle natalizie, ecc.).
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dal progetto alla stampa
STAMPATI LIBRARI
Per stampati librari si intendono tutti i libri e cio:
edizioni di consultazione (enciclopedie, dizionari ecc.);
edizioni didattiche (libri scolastici di ogni ordine e grado);
edizioni scientifiche e tecniche;
edizioni di letteratura varia (narrativa, saggistica ecc.);
edizioni darte (arte antica, arte moderna, fotografia);
edizioni religiose (sacre, liturgiche, devozionali);
edizioni speciali (libri microscopici o a caratteri cubitali ecc.);
Esempi di stampati librari.
STAMPATI PARALIBRARI (emerologia)
Per stampati paralibrari si intendono tutti gli stampati che si pubblicano con
una determinata periodicit (per tale motivo sono chiamati periodici). Si
suddividono in:
quotidiani (indipendenti, politici, economici, sportivi ecc.);
periodici (di attualit, variet, politica, letterari, economici, sportivi, di
argomento vario, tecnici, professionali, di categoria, di industrie ed enti).
Sono assimilabili alla classe dei paralibrari anche altri tipi di stampati periodici
come: orari, almanacchi, elenchi telefonici, prontuari, guide, gazzette ufficia-
li, raccolte di leggi e giurisprudenza, in quanto presentano ugualmente delle
caratteristiche librarie.
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
LE IMMAGINI E LA RISOLUZIONE
un basso numero di pixel (come, ad esempio, il GIF), sono usati per le imma-
gini da visionare sul monitor, ma non possono essere utilizzati per la stampa
(dove la risoluzione deve essere molto pi alta).
Vale, ovviamente, la regola inversa: se dimezziamo le dimensioni di unimma-
gine, il numero di pixel complessivo rester invariato. Da ci deriva che da un
originale molto grande, ma a bassa risoluzione, possibile stampare unimma-
gine di buona qualit, a patto che ne riduciamo adeguatamente le dimensioni.
Quando lutilizzo finale dello stampato rappresentato da un manifesto, la
risoluzione delloriginale deve essere molto alta: in genere per una buona qua-
lit di stampa si considera il rapporto 2:1.
Per procedere alla stampa occorre riprodurre loriginale con metodi fotografi-
ci o digitali e ottenere una pellicola attraverso la selezione dei colori, a secon-
da del numero di copie e della qualit della stampa.
Questa lavorazione prende il nome di fotoriproduzione.
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dal progetto alla stampa
PROGETTAZIONE E STAMPA
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Ricordiamo che la prima si riferisce alla scomposizione del colore come luce e
la seconda al colore come pigmento ossia, nel nostro specifico, agli inchiostri
per la stampa.
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dal progetto alla stampa
GLI IMPIANTI
Tra le varie caratteristiche tecniche di cui occorre tener conto nella stampa, un
posto di primo piano spetta alle dimensioni del formato dello stampato, che
variano in base alle funzioni svolte.
Per facilitare la scelta del giusto tipo di carta da stampa sono in commercio
degli appositi prontuari, forniti direttamente dalle cartiere produttrici. Si
consiglia la consultazione di prontuari di varie cartiere, per poter operare la
scelta pi vantaggiosa ed ottimizzare il rapporto resa progetto/qualit di
stampa.
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dal progetto alla stampa
U.D. A ESERCIZI
Scomponiamo e
ricomponiamo lo stampato
ESERCIZI SVOLTI
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Con il
programma
Photoshop
opera con la
finestra dei
canali, considera
solo il colore
cyan con il nero
e stampa.
Puoi applicare
dal menu filtri
leffetto
puntinatura e
vedere in
anteprima il
risultato che
avrai utilizzando
un pennarello di
eguale colore su
di un foglio.
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dal progetto alla stampa
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disegno grafico e progettazione 3
Con il programma
Illustrator, sullimmagine
scansionata, inserisci i
testi, applica alla testata
leffetto ombra esterna.
ESERCIZI DA SVOLGERE
1. Dato uno stampato, fare lanalisi degli aspetti: storici, funzionali, tecnici,
estetici.
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dal progetto alla stampa
U.D. B
Realizzare con le tecniche
OBIETTIVI GENERALI
Conoscere le tecniche di preparazione del foglio di stampa determinan-
do il suo formato, la sua struttura e il numero delle pagine secondo una
sequenza logica e corretta.
Conoscere i diversi procedimenti di stampa.
Conoscere il funzionamento delle macchine da stampa digitale.
Conoscere le diverse operazioni di allestimento necessarie affinch lo
B
stampato possa essere reso commerciale.
COMPETENZA
Essere in grado di valutare con correttezza i diversi elementi che caratte-
rizzano i diversi procedimenti di stampa.
Utilizzare le conoscenze teoriche per riconoscere i diversi procedimenti di
stampa attraverso un linguaggio specifico di settore.
UNIT DIDATTICA
CAPACIT
Proporre soluzioni interpretative con fluidit e flessibilit di impostazione.
Riorganizzare i caratteri secondo prospettive pluridisciplinari avvalendosi
di adeguate tecniche argomentative.
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INTRODUZIONE
Gi nel primo bozzetto il grafico deve calcolare quante volte, con laggiunta
degli sfridi (ingombro, pinza, tagli e rifili), il suo progetto entra nel formato di
carta pi conveniente per la stampa.
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dal progetto alla stampa
Maggiore sar il numero di copie che entrano nel formato della carta da stampa prescelto maggiore sar
il risparmio economico.
La divisione del foglio pu essere fatta sia sul lato maggiore sia su quello minore, o anche su entrambi
i lati del formato carta.
Per un calcolo corretto, bisogna tenere presente che il formato massimo dellarea di stampa non deve mai
arrivare a coincidere con il formato della carta. Si deve considerare, infatti, uno spazio neutro, non stam-
pabile, di circa 10-15 mm e di 5-10 mm, o poco pi sui lati maggiori del foglio: il primo detto lato di
pinza (le pinze del cilindro trattengono il foglio per tutto il procedimento di stampa), il secondo valore indi-
ca lo spazio che si deve considerare per i tagli.
Infine, occorre stabilire il consumo di carta per la stampa: dividendo la quantit totale degli stampati
occorrenti per il numero dei formati che si ricavano da un foglio di macchina, si ottiene la quantit di
carta (risma) da usare.
Facciamo un esempio: occorrono 5.000 copie di un volume di 160 pagine in un formato UNI A4
ricavati da un foglio di stampa dal formato 64 x 88 cm.
Fogli di stampa = 64 x 88 (formato intonso della cartiera)
Formato pagina = 29,7 x 21 (UNI A4)
64 : 29,7 = 2,
88 : 21 = 4,
2 x 4 = 8 (ricavi dal formato) = 16 pagine (ogni foglio contiene due pagine stampabili)
160 (n totale pagine libro) : 16 = 10 (fogli necessari alla composizione del volume) x 5.000 (copie
richieste) = 50.000 (fogli 64 x 88 forniti dalla cartiera).
Sono quindi necessari 50.000 fogli intonsi della cartiera 64 x 88 divisi in 10 segnature da sedicesimi.
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A0 A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A10
A0 1 2 4 8 16 32 64 128 256 512 1024
A1 2 1 2 4 8 16 32 64 128 256 512
FORMATO ORIGINALE
A2 4 2 1 2 4 8 16 32 64 128 256
A3 8 4 2 1 2 4 8 16 32 64 128
A4 16 8 4 2 1 2 4 8 16 32 64
A5 32 16 8 4 2 1 2 4 8 16 32
A6 64 32 16 8 4 2 1 2 4 8 16
A7 128 64 32 16 8 4 2 1 2 4 8
A8 256 128 64 32 16 8 4 2 1 2 4
A9 512 256 128 64 32 16 8 4 2 1 2
A10 1024 512 256 128 64 32 16 8 4 2 1
I PROCEDIMENTI DI STAMPA
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disegno grafico e progettazione 3
TIPOGRAFIA
Questo procedimento stato gi studiato in modo approfondito. Qui ci basta
ricordare che la stampa tipografica il procedimento rilievografico per eccel-
lenza, in quanto nella forma stampante di zinco (detta clich) sono presenti i
grafismi (cio le parti stampate del testo) che sono in rilievo e quindi ricevo-
no linchiostro, mentre le altre zone non sono in rilievo e, quindi, non ricevo-
no linchiostro e non sono stampabili.
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dal progetto alla stampa
OFFSET
La stampa offset un sistema di stampa planografico (o in piano) che si basa
sullantagonismo fra matrice grassa e acqua.
Trae origine dalla stampa litografica, un antico e laborioso procedimento
ancora in uso per le stampe darte, che utilizza come matrice una pietra e
impiega per i grafismi delle matite grasse: da essa si ottiene poi la stampa,
attraverso unimpressione diretta della carta.
porto. Dal tessuto gommato limpronta si trasferisce poi sul foglio finale, che
viene cos stampato indirettamente. Questo passaggio intermedio molto
importante, perch permette di stampare le matrici a retino riproducenti le
mezzetinte, anche su carte a superficie ruvida.
La preparazione per la riproduzione degli elementi iconografici avviene
tramite pellicola fotografica, per fotocomposizione che, sviluppata in
camera oscura, reca impressa limmagine.
Il montaggio avviene al rovescio, e copie su carta sensibile (dette
cianografiche) consentono di verificarne la correttezza.
La lastra posizionata nella macchina da stampa inchiostrata, da
un lato, da un rullo immerso nel colore e, dallaltro, viene bagna-
ta da un altro rullo ricoperto di spugna e immerso nellacqua.
Le parti della lastra incisa che contengono i grafismi sono idro-
repellenti, cio respingono lacqua del rullo bagnatore, e per-
mettono allinchiostro del rullo inchiostratore di attaccarsi (lin-
chiostro, infatti, costituito di materia grassa).
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disegno grafico e progettazione 3
molto importante, in questa fase, che il foglio di carta sia della dimensione
giusta, in modo da non muoversi tra un passaggio di stampa e un altro poi-
Dettaglio di un retino.
ch si pu incorrere nel fuori registro.
Lutilizzo di carte a nastro continuo caratterizza la stampa offset a bobina o
rotativa, permettendo una velocit di stampa pi alta e un certo risparmio sul
costo della carta. Si tratta di un procedimento utilizzato di solito solo per le
alte tirature (da 300-400mila copie in su).
Il principio della stampa simile al precedente, ma c una differenza nei
cilindri, che sulla bianca e sulla volta determinano la stampa in un unico pas-
saggio.
ROTOCALCOGRAFIA
La rotocalcografia comunemente conosciuta come rotocalco, ed un
sistema di stampa incavografico. Si tratta di un procedimento di stampa
diretto, in quanto la stampa avviene direttamente dalla matrice alla carta.
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Trae origine dalla xilografia e soprattutto dalla Dettagli delle cellette incise
calcografia, un procedimento che prevede linci- nelle lastre per la stampa.
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disegno grafico e progettazione 3
SERIGRAFIA
La serigrafia un procedimento di stampa permeografico o a traforo, poi-
Schema del procedimento di
ch utilizza forme costruite da tessuti a maglia fitta attraverso cui linchiostro
stampa serigrafie. passa e si deposita sul supporto.
Le zone corrispondenti ai grafismi sono rese permeabili (da qui il nome per-
meografia) allo scopo di permettere allinchiostro di passare attraverso le
maglie del tessuto e depositarsi sul supporto.
I tessuti utilizzati per i telai di stampa erano, in origine, di seta (da qui il nome
serigrafia). Oggi, anche per motivi economici, sono utilizzate fibre di nylon o
di poliestere. Dal loro spessore, e dal numero di fili o maglie per centimetro
lineare (si va dalle 20 ad un massimo di 60 maglie per cm), dipende il detta-
glio e la qualit della stampa.
FLESSOGRAFIA
La flessografia un procedimento di stampa in rilievo (o rilievografico),
poich deriva dal sistema tipografico in cui la forma stampante risulta in rilie-
vo rispetto alle zone che non ricevono linchiostro.
FOTOGRAFIA
Procedimento fotografico.
FOTOGRAFIA DIGITALE
La fotografia digitale cos chiamata perch utilizza fotocamere digitali al
posto delle normali macchine a pellicola. Le fotocamere digitali non conten-
gono pellicole al loro interno, ma speciali microcircuiti, detti chip.
Su questi microcircuiti (chip) ci sono i CCD (Charge Coupled Device o disposi-
tivi di carica).
Quando i CCD vengono colpiti dalla luce emettono una carica elettrica che
viene convertita in informazioni dal processore della fotocamera.
Questa informazione digitale alla base del funzionamento di ogni computer.
Nella fotocamera i CCD sono calibrati in modo tale da accettare solo tre colori: il
rosso (red), il verde (green) e il blu (blue): da qui la sigla RGB. Le immagini sono
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dal progetto alla stampa
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ALLESTIMENTO
LEGATORIA
Nella lavorazione dello stampato la legatoria ha il compito di riunire e bloc-
care i fogli di cui esso si compone. Con la legatura, lo stampato diventa un
oggetto distinto ed autonomo, e i fogli possono essere facilmente letti in
sequenza. Le legature pi comuni sono quelle:
a gommatura
a punto metallico
a filo refe
a brossura fresata
Questo tipo di legatura sconsigliabile per gli stampati che devono essere
consultati di frequente, poich i fogli si staccano facilmente.
La legatura a punto metallico consiste nel rilegare tutti i fogli e, sul lato-
cucitura, praticare una foratura mediante degli appositi punti metallici, cui
spetta il compito di tenere uniti i fogli. bene programmare lo spazio impagi-
nativo destinato a questo tipo di cucitura fin dalla fase progettuale.
La cucitura a punto metallico pu essere effettuata anche allinterno della
doppia pagina, ed dipendente dalla grammatura e dal tipo di carta.
CARTOTECNICA
ESERCIZI U.D. B
Realizzare con le tecniche
ESERCIZI SVOLTI
Scegli una rivista e destruttura limpostazione grafica proponendo nuove
soluzioni compositive mantenendo gli stessi elementi.
Fotocopia loriginale e
realizza delle riduzioni e
degli ingrandimenti.
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Utilizza le fotocopie e al
piano luminoso realizza delle
proposte impaginative.
ESERCIZI DA SVOLGERE
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dal progetto alla stampa
U.D. C
Lo stampato editoriale
OBIETTIVI GENERALI
Conoscere che cos e come opera una casa editrice.
Conoscere i requisiti necessari per suddividere i libri in tipologie e generi
diversi.
Conoscere gli elementi che compongono un libro e la pagina del libro.
Conoscere il significato di gabbia, colonne, menab.
C
COMPETENZE
Applicare le conoscenze acquisite sulleditoria per individuare le diverse
parti del libro e classificarle secondo un ordine sequenziale.
Organizzare e impaginare in modo preciso e dettagliato tutti gli elemen-
ti che compongono la pagina (titoli e sottotitoli, note didascaliche ecc.),
in modo da creare giusti rapporti tra testo e immagini e prevedere il
numero di pagine che avr il prodotto finale.
UNIT DIDATTICA
Conoscere le componenti fondamentali della progettazione editoriale.
Applicare nella progettazione i contenuti e le informazioni appresi,
secondo un percorso operativo coerente, funzionale e logico.
Evadere dalla rigidit delle regole per sperimentare nuove emozioni visi-
ve che rispettino, per, scelte consapevoli, motivate e finalizzate.
CAPACIT
Individuare e riconoscere gli elementi proposti nel testo, valutando le
funzioni e lefficacia di scelte tecniche specifiche.
Essere in grado di individuare le scelte operative per modificarle secondo
criteri e processi esecutivi esteticamente validi.
Presentare soluzioni progettuali che mostrino buona flessibilit ideativa e
compositiva.
Riorganizzare i concetti secondo prospettive pluridisciplinari, per una
progettazione originale, flessibile e personale.
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disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
Esistono vari prodotti editoriali che distinguono i libri per il loro contenuto,
determinandone il genere (per esempio: i libri rosa, i libri scolastici, i
libri di pregio, i libri di documentazione e cos via).
Ciascun genere implica determinati costi di produzione e una specifica veste
editoriale. Gli elementi estrinseci (materiali, realizzazione tecnica) e quelli
intrinseci (i contenuti del libro) caratterizzano gli stampati e il tipo di consumo
che ne fa il fruitore.
Anche la progettazione grafica svolge un ruolo fondamentale, in quanto coor-
dina le varie parti del libro (e di ogni altro stampato) determinandone laspet-
to formale e facendo s che si rispettino i criteri prefissati di funzionalit e di
efficienza operativa e che, nel contempo, si soddisfino le esigenze comunica-
tive richieste.
Ora il nostro libro si trova su di uno scaffale della libreria, assieme a tanti altri
libri, che magari trattano dello stesso argomento. necessario, perci, che
esso attragga lattenzione del potenziale acquirente, che si imponga cio
sulla diretta concorrenza. Per raggiungere questo obiettivo, bisogna effet-
tuare unattenta promozione, sfruttando tutte le potenzialit che ci offre il
marketing.
Per quanto riguarda la prima fase, cio quella relativa alla produzione del
libro, che comprende la correzione delloriginale, limpaginazione e la stam-
pa, alcune case editrici hanno al loro interno un reparto grafico apposita-
mente destinato a questo scopo. Le case editrici di minori dimensioni, invece,
preferiscono rivolgersi allesterno, e si affidano a studi grafici specializzati. Si
tratta di studi in cui operano tecnici, progettisti grafici ed illustratori, che stu-
diano il progetto grafico complessivo, impostano limpaginazione e preparano
i bozzetti per le copertine e le illustrazioni da inserire allinterno del libro.
Una volta che la casa editrice ha approvato il progetto grafico, si passa al con-
trollo dei contenuti: si controllano cio i testi, per eliminarne tutti gli eventua-
li errori (ortografici, sintattici, tecnici, sostanziali e grafici) e le illustrazioni, per
verificare che abbiano tutte la giusta risoluzione e formato, siano esteticamen-
te valide e significative. Si passa quindi allimpaginazione dello stampato. Poi,
dopo avere effettuato un ulteriore controllo, si procede alla fotocomposizione
e allallestimento dello stampato. I costi di produzione variano da caso a caso
e dipendono essenzialmente da:
formato della pagina (pi le pagine sono grandi e pi i costi aumen-
tano);
numero di pagine (i costi aumentano allaumentare del numero delle
pagine da stampare);
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
Hans Peter Willberg, un noto esperto grafico editoriale, ha introdotto una ori-
ginale classificazione dei libri, sulla base della destinazione duso:
stampati destinati alla lettura lineare, con illustrazioni sofisticate e distri-
buite in modo lineare (romanzi, opere teatrali, poesie, fiabe);
stampati destinati allinformazione (libri scientifici ed educativi);
stampati destinati alla consultazione (enciclopedie, Bibbia);
stampati destinati a corsi specifici (libri didattici, eserciziari, saggi).
Ogni destinazione duso necessita di un appropriato studio grafico.
Come abbiamo gi avuto modo di notare, uno stampato librario costituito
da una struttura formale e da aspetti tecnico-grafici relativi agli elementi com-
positivi (testo e illustrazioni).
Tutti questi elementi vanno studiati attentamente e programmati con cura, a
livello estetico, tecnico ed economico.
Diamo ora una rapida classificazione dei principali
elementi che costituiscono un libro:
sovraccoperta
copertina
fascetta
sguardie o pagine di
protezione
occhiello, frontespizio,
retrofrontespizio,
dedica, prefazione
e indice
titolo
copyright
dedica - premessa
testo
pagine finali
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
PIANIFICAZIONE DELLOPERA
I FORMATI
Al momento della progettazione, il grafico deve
stabilire il formato del volume (altezza, larghezza e
spessore) che, di norma, viene espresso in centi-
metri. A questo proposito, bisogna tenere presen-
te che per un numero poco elevato di copie, le car-
tiere forniscono dei formati standard, non modifi-
cabili.
I formati finali (rifilati) sono unificati con normazio-
ne UNI (descritti nel vol. 1 / 2):
Libri generici A2, A4, A5, A6, A7
Libri tecnici A3, A4, A5, A6, A7
Libri tascabili generici A5, A6, A7
Per la stampa di volumi darte adeguato il formato A3; per i testi tecnici e
scientifici va bene, invece, il formato A4 (ideale per le impaginazioni a due
colonne). Per i romanzi e i tascabili in genere si preferisce usare il formato A5,
che si adatta facilmente allimpaginazione a due colonne. Infine, per volumi
poco ingombranti, spesso preferito il formato A6.
Uno stampato editoriale viene considerato libro, quando la cucitura sul lato
maggiore, album, quando questa si trova sul lato minore.
Modificando le misure dei rapporti, si possono valutare diverse possibilit e
ottenere differenti impressioni sullo stampato (che pu diventare, a seconda
dei casi: corrente, di lusso, di qualit, economico ecc.)
Operata la scelta pi idonea si affronta limpaginazione del libro.
Il grafico deve organizzare in modo preciso tutti gli elementi che ne caratteriz-
zano la parte stampata: titoli, testo, didascalie, note, illustrazioni.
Per il testo si dovranno stabilire:
caratteri (tipo e corpo)
interspazi
interlinee
giustezza
tipo di composizione
Tracciato il rettangolo aureo (vedi volume precedente) si suddivide in 9 parti laltezza del
rettangolo-pagina e se ne traccia la diagonale CD. Il punto 3 viene individuato da una seconda
diagonale perpendicolare alla diagonale del formato pagina CD.
Il punto 1, invece, viene individuato da una terza diagonale EA che nasce dallincontro dalla
perpendicolare passante per il punto 3 e incontra il lato del rettangolo.
Il lato del rettangolo interno si crea dalle intersezioni del punto 1E con una perpendicolare FG,
mentre il punto 7 si trova dalla sua intersezione con la diagonale CD.
La gabbia determinata comprende lo spazio dal punto 1 al 7. I margini della gabbia con il formato
della pagina sono di 2 a cucitura, 3 in testa, 4 a taglio, 6 a piede: qualunque sia lo spazio scelto, i
margini saranno sempre fra loro in un rapporto costante di 2:3
importante lasciare uno spazio non inferiore ai 7 mm tra la gabbia e i margini di rifilo poich
uno spazio inferiore vedrebbe le colonne di testo troppo vicine ai tagli.
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disegno grafico e progettazione 3
58
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dal progetto alla stampa
Il formato della gabbia deve essere scelto a seguito di uno o pi incontri con
il cliente. In essi, occorre stabilire:
quale rilievo dare ai titoli e agli eventuali sottotitoli;
come utilizzare gli elementi illustrativi (fotografie, disegni, illustrazioni di
vario genere).
La gabbia rappresentata
nasce nel formato A4
(21x29,7).
I margini sono uguali su tutti
i lati. Le linee del testo
troppo lunghe possono
rendere difficoltosa la
lettura.
Lo spazio suddiviso in
colonne verticali.
Lo spazio tra le colonne
costante e corrisponde a 0,4
cm circa.
Le due colonne offrono
molte opportunit per
impaginazioni dinamiche o
simmetriche.
Pu risultare interessante la
distribuzione delle immagini.
60
, .3 ENKVV 2012
dal progetto alla stampa
La gabbia a quattro
colonne
generalmente
utilizzata nei
quotidiani o in riviste
con molte
informazioni.
Una sub-divisione
orizzontale delle
quattro colonne offre
opportunit
impaginative flessibili.
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disegno grafico e progettazione 3
La gabbia a cinque
colonne
generalmente
utilizzata nei
quotidiani o in
riviste.
Offre flessibilit e
numerose varianti
nellimpaginazione.
Una divisione
modulare
orizzontale delle
quattro colonne
offre opportunit
impaginative
flessibili.
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dal progetto alla stampa
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, .3 ENKVV 2012
dal progetto alla stampa
Per determinare con una certa attendibilit il numero di pagine che un dato
testo occuper una volta trasformato in libro, si consiglia il conto delle battu-
te presenti su una riga del foglio dattiloscritto.
Per battuta sintende ogni battuta di un tasto della macchina da scrivere (o
della tastiera del computer), comprendendo sia le lettere sia gli spazi bianchi.
Per il calcolo, va scelta una riga di media giustezza.
Se una riga bruscamente interrotta da un punto e a capo, occorre conta-
re tutti gli spazi bianchi che la separano dalla fine.
Successivamente, si moltiplica il numero delle battute per il numero delle righe
presenti in una pagina originale.
Anche in questo caso, la misurazione pu essere effettuata su di una sola
pagina (avendo ovviamente laccortezza di sceglierne una interamente
scritta).
Si moltiplica, infine, il risultato cos ottenuto per il numero dei fogli dellorigi-
nale. Avremo cos il numero complessivo delle battute contenute nel testo ori-
ginale.
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
LALLESTIMENTO E LE SEGNATURE
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
Nella realt, per, le cose vanno spesso diversamente: il numero delle segna-
ture dipende il pi delle volte dallaltezza del libro, secondo lo schema che
segue.
Altezza maggiore di 38 cm: il foglio di stampa contiene due foglietti e 4
pagine (edizione in-folio).
Altezza compresa tra 28 e 38 cm: il foglio di stampa contiene quattro
foglietti, cio otto pagine (edizione in 4).
Altezza compresa tra 20 e 28 cm: il foglio di stampa contiene otto
foglietti, cio sedici pagine (edizione in 8).
Altezza compresa tra 15 e 20 cm: il foglio di stampa contiene sedici
foglietti, cio trentadue pagine (edizione in 16).
Altezza compresa tra 10 e 15 cm: il foglio di stampa contiene ventiquat-
tro foglietti, cio quarantotto pagine (edizione in 24).
Altezza minore di 10 cm: il foglio di stampa contiene trentadue foglietti,
ossia sessantaquattro pagine (edizione in 32).
Se i libri fossero stampati cos come sono scritti, non vi sarebbe nessuna diffi-
colt nel piegare i fogli, considerando che la prima facciata recto (bianca)
del foglio conterrebbe la prima pagina, la seconda verso (volta) con-
terrebbe la seconda e cos di seguito, sino alla fine dello stampato.
Purtroppo, per, nella stampa tradizionale le cose non vanno in questo modo:
un libro non pu essere stampato una pagina per volta, dato che un singolo
foglio di stampa contiene pi pagine del libro.
Le pagine vengono disposte nella forma di stampa secondo una progressione
numerica prestabilita, in modo da coprire interamente il foglio di stampa
rispettando allo stesso tempo le esigenze di piegatura e legatura.
La piegatura viene generalmente effettuata meccanicamente: per questo
motivo che nel foglio stampa sono evidenti i segni di piega, che indicano la
giusta posizione per le segnature.
Esistono due modi di piegare il foglio di stampa: a pieghe incrociate e a pie-
ghe parallele.
I due modi possono essere combinati tra loro, anche se generalmente il primo
utilizzato per gli opuscoli e i libri, mentre il secondo per gli stampati com-
merciali.
Le impostazioni che prevedono sia pieghe incrociate sia pieghe parallele (e in
cui laltezza risulta maggiore della larghezza) danno origine ai cosiddetti stam-
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
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disegno grafico e progettazione 3
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dal progetto alla stampa
IL MENAB E IL TIMONE
Esempio di timone di Per timone si intende la visualizzazione grafica del percorso progettuale del
unedizione libraria.
libro, che mostra lo sviluppo delle pagine in sequenza logica, dalle prime pagi-
ne fino alle finali.
Nel timone la rappresentazione delle pagine ridotta a pochi centimetri e su
di esse si visualizzano con brevi tratti (rough) il testo e con quadrati lingom-
bro delle illustrazioni.
Questa regola non vale, per, sempre: a volte il percorso logico pu essere
interrotto per motivi creativi o anche per attirare maggiormente lattenzione
del fruitore.
Limpaginazione si differenzia dalla composizione in quanto la prima fa in
genere riferimento allimmagine grafica degli stampati, impostati su schemi
che prevedono una comunicazione chiara, lineare nella lettura e funzionale
alla comprensione del messaggio (cosa che accade, ad esempio, per le pagine
di un prodotto editoriale).
La composizione, invece, fa riferimento alla comunicazione degli stampati
creati generalmente su soluzioni a forte impatto visivo (cosa che, ad esempio,
accade spesso per i manifesti o le copertine).
IL PROGETTO
Nella progettazione di uno stampato occorre considerare tutte le opportunit
e i limiti offerti dalla tecnologia per la sua realizzazione.
Soluzioni originali e sperimentali vanno considerate attentamente poich
comportano risultati a volte scadenti e costi di realizzazione molto alti.
Il passo successivo consiste nello studio del formato e nellimpostazione della
gabbia di lavoro. La gabbia stabilita in righe e punti tipografici. utilizzata
per giustificare il testo, laltezza e il numero delle colonne, per inserire even-
tuali spazi bianchi, per integrare le immagini con il testo e per le matrici della
stampa (nel posizionamento su pellicola di tutti gli elementi).
Per una corretta impaginazione, un precalcolo dellingombro del testo facili-
ta la progettazione, cos come unattenta analisi della qualit delle immagini
snellisce il lavoro.
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disegno grafico e progettazione 3
LA STAMPA
Tutto il materiale (testi foto-composti, selezione dei colori, gabbie, menab,
timone, esecutivi), deve ora essere fatto pervenire allo stampatore. Ricordiamo
anche che il progetto deve essere corredato con opportuni chiarimenti circa:
numero delle pagine, procedimento di stampa, formato (chiuso e aperto),
qualit e peso della carta, colori per la stampa, numero di copie, indicazioni
dei colori e della carta per la copertina, rilegatura, fustelle, tipo di confezione.
IL LAYOUT DIGITALE
Preparate il testo con un word processor e salvate il file. Predisponete le imma-
gini: se avete disegni a mano libera, acquisiteli tramite scanner, oppure create
le immagini direttamente a computer. Potete utilizzare anche immagini foto-
grafiche. Impostate, in questo caso, lacquisizione tra i 300 e i 400 dpi. Se tale
operazione rende troppo pesanti le immagini, potete diminuirne il peso
comprimendole nel formato JPEG (con perdita, per, dei dati pixel dellorigi-
nale).
Predisposto tutto il materiale, effettuate limpaginazione utilizzando un pro-
gramma di grafica vettoriale (ad esempio, Adobe Illustrator o Macromedia
FreeHand).
La prima operazione consiste nel tracciare sul foglio virtuale le guide per sud-
dividere geometricamente lo spazio secondo il vostro progetto.
La seconda operazione consiste nellinserire il testo nelle colonne ed elabora-
re il titolo e i sottotitoli. Successivamente, si passa allimportazione delle imma-
gini e alla definizione degli altri elementi (didascalie, note, numero pagina,
filetti tipografici ecc.).
Procedete, infine, alla stampa e verificate se occorrono degli interventi di
modifica al vostro lavoro.
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, .3 ENKVV 2012
dal progetto alla stampa
U.D. C ESERCIZI
Lo stampato editoriale
ESERCIZI SVOLTI Nella tavola riassuntiva si
possono vedere i passaggi
da operare per ottenere il
layout definitivo.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Prima di operare una scelta definitiva, in ogni caso, provate diverse combina-
zioni, fino a trovare quella che pi vi soddisfa.
I moduli possono ospitare anche le didascalie che saranno in corpo minore del
testo.
Non scordate lobiettivo comunicativo iniziale e ricordate che pi complesso
il contenuto pi la gabbia dovr essere flessibile.
Suddivisione in moduli
della gabbia con lutilizzo
del pennino.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
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, .3 ENKVV 2012
dal progetto alla stampa
Scelta limmagine
per la copertina,
apri il programma
Photoshop, crea
un tracciato,
seleziona, sfuma
e riempi con un
colore.
Con Illustrator
crea la gabbia
studiata, inserisci
e ridimensiona le
immagini.
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disegno grafico e progettazione 3
IV di copertina copertina
Studio della copertina. La lettera G stata contornata ed elaborata con i tracciati, successivamente colorata.
seconda pagina
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, .3 ENKVV 2012
dal progetto alla stampa
Montaggio della
presentazione con la
rotazione della 4a di
copertina e della
seconda pagina.
Visualizzazione
tridimensionale delle
pagine del catalogo.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
ESERCIZI DA SVOLGERE
84
, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
MOD. 2
Immagine e comunicazione
pubblicitaria
PREREQUISITI
2
Padronanza dei criteri di progettazione grafica.
Capacit di visualizzare un messaggio visivo.
Padronanza del lessico tecnico della comunicazione visiva
e pubblicitaria.
DOMINANTE FORMATIVA
Acquisizione di una preparazione tecnico-professionale unitaria e
completa che permetta di sostenere il proprio fare, basata
sullorganizzazione, costruzione e produzione personale di elaborati
grafici.
MODULO
FINALIT
Conoscere le funzioni del linguaggio visivo, le diverse fasi progettuali
che caratterizzano ogni tipo di stampato per acquisire
una professionalit tale da saper sostenere in maniera logica e
consapevole ogni scelta progettuale atta a creare lidentit visiva
di una azienda.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
86
, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. A
Progettiamo
CONOSCENZE
Conoscere e sviluppare una cultura visiva della progettazione grafica.
Acquisire la consapevolezza della complessit degli elementi che regola-
no il progetto grafico.
Comprendere le modalit di presentazione del progetto grafico, in rela-
zione agli obiettivi comunicativi prefissati, e alle problematiche tecniche
di riproduzione.
A
COMPETENZE
Essere in grado di progettare un prodotto comunicativo, attraverso un
corretto iter metodologico.
Progettare e realizzare coerentemente agli obiettivi richiesti dalla com-
mittenza.
Essere in grado di utilizzare i mezzi e gli strumenti tradizionali del dise-
UNIT DIDATTICA
gno e quelli digitali del computer.
CAPACIT
Capacit di realizzare prodotti finiti attraverso lutilizzo di mezzi e stru-
menti adatti.
Utilizzare una metodologia di ricerca, analisi e sviluppo del progetto.
OBIETTIVI MINIMI
Acquisire una conoscenza di base delle problematiche e delle eventuali
soluzioni per la realizzazione di un progetto grafico, seguendo un meto-
do progettuale corretto, se pur non approfondito in tutte le sue fasi.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
LA MESSA IN PAGINA
Gli elementi che pi sono connessi con lorganizzazione del lavoro sono:
impaginazione
carattere e composizione
segni grafici
colore
visual
rappresentazione del modello
supporto
formato
Elaborato didattico,
rough di impaginazione con
gabbia e colonne.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
91
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Esempio di impaginazione
di uno stampato.
Rough e layout di una guida
inter-rail per giovani.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
Dopo aver stilato il brief e analizzato gli elementi testuali e fotografici (in gene-
re il committente fornisce tutto il materiale su un supporto magnetico, detto
file, ma bene avere una copia stampata per chiarire eventuali dubbi), si pro- Giovanelli Ornella,
elaborato didattico.
cede a schizzare la struttura grafica (gabbie e colonne) del progetto.
Studi preliminari e
Non dimentichiamo limportanza delle foto che devono essere schizzate anche layout di
loro come ingombro. impaginazione dello
stampato,
Una volta tracciata la gabbia (insieme con le colonne che pi si addicono al
per la rievocazione
contenuto del prodotto) si procede alla realizzazione del layout. storica di Civitanova
Infine con un programma di impaginazione si passa ad eseguire il finish. Marche Lo vattaj.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
LA RIVISTA
La rivista generalmente strutturata da parti e temi diversi, con elementi grafici differenti. Essa deve,
pertanto, essere costruita e sviluppata sempre in doppia pagina, affinch lutente percepisca una con-
tinuit nella lettura.
Una volta stabiliti gli spazi occupati dagli annunci, si possono programmare quelli in cui inserire i testi,
costituiti solitamente da rubriche ed articoli.
Le rubriche sono ricorrenti in ogni numero della rivista e possono coprire gli argomenti pi svariati.
Spesso contengono le opinioni di un esperto o di un giornalista famoso, che rispondono ai quesiti dei
lettori. Possono sia presentare una certa costanza nello stile grafico, in modo da dare un senso di con-
tinuit, sia differenziare lo stile in base ai contenuti proposti.
Nellimpaginazione, la titolazione assume caratteristiche diverse a seconda del target di riferimento.
Nei periodici dedicati ai giovani, infatti, essa si presenta pi elastica e prevede lutilizzo di svariati
caratteri. Nelle riviste tecniche e di cultura, invece, lo stile pi rigido, con uniformit di lettering.
In alcuni periodici si fa largo uso dello spazio bianco, allo scopo di creare contrasti visivi tra pieni e
vuoti, isolare e valorizzare i titoli, mettere in evidenza determinati particolari, isolare immagini o testi
in sequenza e movimentare limpaginazione.
La copertina di importanza fondamentale per comunicare il genere della rivista: la grafica, perci,
deve essere accattivante per poter emergere dalla concorrenza nel punto vendita. Oltre alla visualiz-
zazione della testata, posta generalmente in alto, ben leggibile e graficamente riconoscibile, la ten-
denza pi comune quella di utilizzare una sola immagine accompagnata dai titoli esplicativi degli
argomenti interni.
Copertina del graphic novel
Icaro di Moebius e Jiro
Taniguci. Edizioni Coconino
Press; Copertina del graphic
novel Insonnia n.1 di Matt
Broersma, Collana Ignatz;
Copertina del graphic novel
Luis Riel di Chester Brown
Collana Coconino Cult,
Edizione Coconino Press/Black
Velvet; Copertina e pagine
interne del Graphic novel
Interiorae di Gabriella
Giardelli, Collana Ignatz.
97
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
IL CATALOGO
dare il giusto risalto alle immagini, dallaltro deve essere leggera per limitare i costi di spedizione.
Il problema dellaggiornamento dei prodotti, che pu richiedere linserimento di fogli aggiuntivi.
In questo caso, si deve progettare il catalogo in modo da permettere la sostituzione dei fogli (ad
esempio, strutturandolo a fogli mobili).
Le dimensioni. Se vogliamo che il catalogo venga realmente usato, occorre renderlo poco ingom-
Sopra Copertina e
pagine interne del
catalogo Curious
Collection-Arjo Wiggins
Italia. Progetto grafico
e illustrazioni Angelini
design.
Sotto Brochure
Seeing: doubletakes-
Strathmore elements.
Design Designframe-
NYC. Foto Robert
Francois. Strathmore
papers.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
Dopo aver analizzato tutti i dati del brief, si passa ad abbozzare una serie di
schizzi a mano libera. Naturalmente questi schizzi daranno solo unidea pi o
meno approssimativa di ci che emerger in seguito. necessario, comunque,
eseguire un bozzetto preciso sia nel lettering sia nel taglio fotografico (come
per la messa in pagina). Ricordiamo che, quando possibile, la foto va posi-
zionata nel formato reale. Allo scopo si possono usare tecniche miste: fotoco-
pie, scansioni ecc. che servono per realizzare il layout finale.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
In questa copertina
(tascabile Mondadori),
per catturare lattenzione
del lettore gli inchiostri
utilizzati sono: rosa
fluorescente-argento e oro.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
LIPERTESTO
Lipertesto (il termine stato coniato da Theodor H. Nelson negli anni 60)
uno strumento di comunicazione di tipo informatico che ci permette di acce-
dere in modo non lineare a informazioni di tipo testuale.
Cliccando con il mouse su parole e immagini calde preselezionate dal-
lautore, gli utenti sono rimandati ad altre aree, ad altri argomenti, ad altri siti,
e possono cos seguire un percorso di apprendimento personalizzato, effettua-
to cio in base ai propri interessi ed esigenze. Contrariamente ai testi cartacei
tradizionali, che si basano sui concetti di centro, margine, gerarchia e linearit,
gli ipertesti sono costruiti sulle idee di multilinearit e multimedialit, e si sno-
dano sulle reti telematiche in modo spesso imprevedibile.
Elaborato didattico,
esempio di una mappa
concettuale.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
103
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Esempi di schemi
(ad albero, circolare e a
spirale) da utilizzare
per la progettazione
di un ipertesto.
104
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immagine e comunicazione pubblicitaria
PROGETTARE UN ANNUNCIO
PUBBLICITARIO
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
In questo annuncio, la comunicazione del prodotto risulta poco Lannuncio contiene troppi elementi senza una precisa
chiara e riconoscibile. gerarchia in questo modo si genera confusione.
106
, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
In questo annuncio, lo sguardo magnetico della modella attira In questo annuncio, lattenzione del lettore viene attivata dalla
lattenzione del pubblico. figura del bambino che dorme.
Giochi di immagini
fotografiche colorate che
ripetute in una griglia creano
un motivo modulare.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
PROGETTIAMO IL PIEGHEVOLE
carta, su cui schizzare (in maniera grossolana) il testo e le immagini per veri-
ficare che tutto il contenuto sia distribuito equamente nel formato e nelle
pieghe scelte.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Elaborato didattico, Per cimentarsi nella progettazione dellespositore in cui inserire il pie-
comunicazione informativa ghevole realizzato si suggerisce di iniziare con un espositore da tavolo,
del CSV - Centro servizi
possibilmente gi stampato (magari si pu chiederlo ad unagenzia di
Volontariato delle Marche.
Progettazione e realizzazione viaggi, o ad una farmacia). Una volta reperito, si passa a scollarlo e ad
di un testimonial La aprirlo facendo molta attenzione a non rompere il cartoncino. Il passag-
lavanderina applicato a
gio successivo consiste nel ricalcare esattamente le misure dellesposito-
materiale cartaceo:
pieghevole con tasca interna re e della tasca che, talvolta non incollata ma piegata ad incastro. Una
per il CD, espositore da volta riprodotte le parti sopraindicate, si passa a studiare la veste grafi-
tavolo con tasca per i
ca, che dovr essere coerente con quella del pieghevole. Attenzione
pieghevoli, segnalibro come
gadget; materiale allaltezza del pieghevole: bisogna fare in modo che una volta inserito
multimediale: CD informativo nella piega non siano coperti il testo, lo slogan o una parte importante
del CSV e banner animato.
dellimmagine.
PROGETTARE... WEB
Il progetto di un intervento sul web viene realizzato con le stesse regole e allo
stesso modo di quello su carta. Il fine sempre quello di riuscire a farsi nota-
re. Cambia solo il fruitore: negli stampati il lettore, sul web il navigatore,
che dobbiamo aiutare rendendo la lettura facile e scorrevole e agevolando lu-
sabilit* del mezzo.
110
, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
*Termine tecnico molto utilizzato nel web (fase progettuale). Secondo la definizione data Committente Colette,
dalla norma ISO 9241, lusabilit il grado in cui un prodotto pu essere usato da par- Studio Spill.net (France), il
ticolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in concept di questo sito un
uno specifico contesto duso. desiderio costante e
incessante di innovare.
LA GABBIA
La disposizione degli elementi nello spazio pagina, obbedisce ad una logica di
allineamenti e proporzioni armonici (come per la progettazione di una pagina
Esempio di gabbia per il
su carta). Lo strumento principale del layout la gabbia. Definire la posizione web: la figura sottolinea la
dei testi, dei men, delle immagini, uno dei passi fondamentali per dare al flessibilit della gabbia
sito una buona coerenza e alle pagine unimpostazione piacevole. Particolare aumentando o diminuendo
le celle, i numeri in alto e
importanza assumono i punti di ancoraggio senza i quali si avrebbe una spia- sulla sinistra sono misure in
cevole sensazione di disordine (nel gergo si dice che le varie parti volano). pixel.
111
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Esempi di impaginazione Progettare partendo da una gabbia (a due, tre, quattro colonne) una
degli elementi: barra di pratica che tutti i progettisti web dovrebbero adottare. La gabbia garanti-
navigazione, immagine,
sce corretti allineamenti verticali e facilita la lettura per colonne, annullan-
testo. Solitamente la barra di
navigazione posizionata a do gli elementi di disturbo ottico, come le colonne adiacenti. In un sito ad
sinistra con al seguito testo e alta densit di contenuto informativo nella home page possono essere
immagini, ma se si vuole
necessarie anche quattro colonne per fare in modo che gli argomenti prin-
stuzzicare linteresse
dellutente si pu pensare a cipali si leggano sopra la piega, ossia nella parte visibile dopo il carica-
soluzioni diverse. mento.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
TYPOGRAPHY
Sul web il testo, prima di essere letto, viene per cos dire scan-
sionato, come avviene in genere quando si legge la prima pagi-
na di un quotidiano. La gerarchia dei vari testi diventa quindi
cruciale per aiutare lutente nella lettura. Per questo molto
importante prestare attenzione al carattere e al suo corpo. A dif-
ferenza dei font che utilizziamo per la grafica tradizionale, nel
web i caratteri pi adatti per una buona resa al video sono il
Georgia e il Verdana.
Per la composizione del testo, sul web lallineamento ottimale
quello a sinistra. In questo modo la lettura facilitata. Tutte le
altre forme di allineamento presentano, invece, dei problemi. La
composizione di testo centrato (epigrafe) e il testo a bandiera
a destra sono di difficile lettura perch non si trova automatica-
mente linizio della riga, in quanto non in un punto fisso, ma
varia dopo ogni a-capo. La composizione giustificata o a bloc-
chetto, sconsigliata perch non esiste la sillabazione grazie
alla quale su libri e giornali si attenuano gli spazi bianchi che si
formano nel giustificare le righe.
Particolare di un
gioco di lettering.
113
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
BOX e LINK
I box, cio gli spazi contrassegnati da colore diverso e/o da
filo di contorno, sono uno strumento molto utile per
organizzare i contenuti. Possono essere usati per raggrup-
pare informazioni o immagini correlate, sia inserendoli
nello stesso box, sia usando box differenti. Servono anche
a separare un contenuto dal suo contesto e ad evidenzia-
re una parte del testo, per segnalarne la novit e farla
emergere dal resto della pagina.
I link devono essere immediatamente riconoscibili e distingui-
bili, per cui, solitamente, hanno lo stesso colore in tutto il sito;
si possono anche sottolineare, ma sempre con discrezione.
I BANNER
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immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. A ESERCIZI
Progettiamo
ESERCIZIO SVOLTO
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disegno grafico e progettazione 3
ESERCIZI DA SVOLGERE
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immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. B
Il messaggio visivo
dellannuncio
CONOSCENZE
Conoscere e riconoscere i diversi elementi dellannuncio.
Riconoscere allinterno di ogni annuncio le tensioni che agiscono secon-
do linee e direzioni volute dal progettista.
Conoscere i diversi sistemi di impaginazione di un annuncio.
B
Conoscere le funzioni principali del linguaggio visivo contenute in ogni
annuncio o immagine in genere.
COMPETENZE
Scomporre un annuncio classificando tutti gli elementi che lo compon-
gono.
Essere in grado di individuare in un annuncio le linee-forza della compo-
UNIT DIDATTICA
sizione riconoscendone gli effetti percettivi e i significati che ne derivano.
Rielaborare lannuncio attraverso una disposizione diversa degli elemen-
ti analizzati mantenendone inalterate le funzioni del linguaggio visivo ori-
ginario.
CAPACIT
Mettere a confronto diversi annunci ed essere in grado di fare confronti
e/o parallelismi attraverso tesi argomentative specifiche chiare e tangibili.
Rielaborare un annuncio in maniera personale e originale con finalit
comunicative diverse da quelle originarie.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere e riconoscere i diversi elementi che compongono un annun-
cio pubblicitario. Acquisire una conoscenza di base delle funzioni princi-
pali del linguaggio visivo e dei diversi sistemi di impaginazione di un
annuncio pubblicitario.
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disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
Nel 1759 Samuel Johnson* scriveva su The Idler: Gli annunci pubblicitari
sono oggi cos numerosi, che sono letti con negligenza, ed perci divenuto
necessario conquistare lattenzione con magnificenza di promesse, e con elo-
quenza talvolta sublime e talvolta patetica. Il problema dellaffollamento
pubblicitario non cos nuovo come molti pensano.
*Samuel Johnson 1759. Questo , credo, il testo pi antico che esista sulla
pubblicit (nel senso moderno della parola). Molti ne citano qualche frammen-
to, ma pochi lo hanno letto. Samuel Johnson lo pubblic nel numero 40 della
sua rivista The Idler, il 20 gennaio 1759.
Giancarlo Livraghi dicembre 1993
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immagine e comunicazione pubblicitaria
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disegno grafico e progettazione 3
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immagine e comunicazione pubblicitaria
Non sempre tutti gli elementi sono presenti in un annuncio, a volte, in parti-
colare per quelli di moda, compaiono solo il marchio e il visual.
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disegno grafico e progettazione 3
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immagine e comunicazione pubblicitaria
HEAD-LINE
Insieme con il visual, la head-line (in italiano
titolo di testa) ha la funzione di attirare lat-
tenzione del consumatore e di collegare il mes-
saggio con il prodotto, sostenendo le afferma-
zioni dellannuncio o evidenziandone lappeal
(attrattiva) di vendita.
Nella pagina, il testo della head-line il primo
ad essere notato e letto, in quanto impagina-
to con caratteri e corpo che lo evidenziano dal
resto dei testi.
Un titolo pu essere classificato in pi modi. A
seconda dei casi, infatti, esso pu essere diret-
to, indiretto e misto, o pu assumere la forma
di titolo notizia, di titolo interrogativo ecc.
Sotto lhead-line a volte si trova il sub-head,
cio il sottotitolo, che aggiunge o chiarisce il
messaggio.
Il titolo diretto di tipo informativo e vuole
portare il lettore ad una favorevole predisposi-
zione al prodotto. Esempio: Solo la crema X
dona giovinezza alla tua pelle.
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disegno grafico e progettazione 3
BODY-COPY
La body-copy rappresenta la parte descrittiva
dellannuncio, cio il testo. Il testo scritto dal
copywriter (spesso chiamato, semplicemente,
copy). Il copy un professionista che deve cono-
Annuncio pubblicitario: scere molto bene il prodotto da pubblicizzare. In particolare, egli deve conoscer-
il titolo esprime una ne i punti di forza (plus), per mettere in evidenza i benefici che il consumatore
promessa velata di un corpo
ricever acquistandolo, e quelli di debolezza (minus), in modo da evitarli.
in forma, se si consuma il
prodotto comunicato. Inoltre, egli deve avere bene in mente il target di riferimento e le sue caratteri-
stiche (et, cultura, stile di vita ecc.), per potere utilizzare un linguaggio appro-
priato al livello culturale ed agli interessi delle persone che lo compongono.
Per scrivere una body-copy non esiste uno stile predefinito a cui attenersi.
Tutto, infatti, dipende dal target e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.
In particolare, le body-copy possono essere scritte in modo diretto, narrativo,
umoristico o con un testimonial.
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disegno grafico e progettazione 3
PAY-OFF
Detto anche baseline, il pay-off la frase riassuntiva di un messaggio pubbli-
citario.
Spesso simile alla head-line ma il suo scopo diverso, in quanto si utilizza per
dare continuit alla campagna pubblicitaria, esaltare un beneficio del prodotto,
sottolineare lobiettivo della strategia di comunicazione e invitare allacquisto.
Il pay-off a volte pu coincidere con il claim, messaggio breve e di grande
memorabilit che afferma, in estrema sintesi, il valore di un prodotto e il van-
taggio che questo pu procurare al consumatore.
CAPTION
La caption, o didascalia, una breve descrizione dellimmagine (fotografia,
illustrazione, disegno) presente nellannuncio, al fine di spiegarne il contenuto.
Nota bene
Nellesaminare il testo di un annuncio e i suoi com-
ponenti pi comuni (head-line, body-copy, pay-off),
bisogna ricordare alcune importanti implicazioni
tecniche, come:
In questo annuncio La leggibilit. Si tratta di facilitare la lettura del testo da parte dei lettori. Ad
pubblicitario, esempio, un testo giustificato o a bandiera con allineamento a sinistra
luso del carattere e lo stile
grafico del visual risultano
presenta in genere una buona leggibilit. Un testo a bandiera con allinea-
efficaci, per una mento a destra o a epigrafe, invece, va riservato solo a delle composizioni
comunicazione rivolta ad un brevi. In questo caso, infatti, locchio ha difficolt a ritrovare linizio della linea
pubblico giovane.
sottostante. Ricordiamo anche che il minuscolo da preferire al maiuscolo, in
quanto pi leggibile.
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immagine e comunicazione pubblicitaria
In questo annuncio
pubblicitario, il format
essenziale e la scelta del
carattere rende subito
leggibile la comunicazione
pubblicitaria.
MARCHIO/LOGOTIPO
Il marchio il segno che contraddistingue una serie di prodotti o di servizi
fabbricati da una data azienda. Se consiste in una parola o frase, prende il
nome di logotipo.
PACK SHOT
Il pack shot limmagine della confezione del prodotto allinterno dellannun-
cio (non sempre presente).
FORMAT
Il format riguarda limpostazione generale dellannuncio, e comprende sia la
tipologia sia limpaginazione.
COUPON
Il coupon il tagliando di un annuncio pubblicitario o promozionale che il
consumatore compila e spedisce per ottenere informazioni, per fare un ordi-
ne o per ricevere in prova il prodotto. anche uno buono sconto o buono-
acquisto che d diritto ad ottenere una riduzione di prezzo su un prodotto o
un omaggio dietro presentazione dello stesso al dettagliante.
VISUAL
Per visual si intende la parte illustrata di un annuncio. Il visual molto impor-
tante per il suo potere di attirare lattenzione del fruitore, aumentando il story
appeal (cio il momento magico).
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disegno grafico e progettazione 3
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immagine e comunicazione pubblicitaria
Il visual fotografico fa leva sullemotivit e il sex apple della Il visual fotografico rappresenta il prodotto in uso.
modella.
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disegno grafico e progettazione 3
Lillustrazione (digitale)
Nel corso degli anni, lillustrazione ha avuto diver-
si obiettivi da raggiungere. Tradizionalmente, gli
illustratori disegnavano le loro tavole per aiutare il
lettore a visualizzare le scene fondamentali di una
storia, o per vivacizzare idee grigie. Il termine stes-
so di illustratore proviene da unepoca in cui gli
editori avevano bisogno di immagini per suscitare
linteresse dei lettori su un titolo sconosciuto o per
rompere la monotonia di pagine pubblicitarie gri-
gie. Nel corso degli anni tutto cambiato. Con
lavvento della fotografia, lillustrazione, almeno
nel campo della comunicazione pubblicitaria, ha
vissuto momenti di marginalit e solo negli ultimi
periodi tornata a vivere un nuovo rinascimento,
grazie allavvento delle nuove tecnologie e a
unimpostazione grafica in cui matita e mouse si
fondono insieme.
Oggi lillustrazione digitale un elemento fon-
damentale nella comunicazione visiva, dalle riviste
ll visual costruito con tecniche di grafica al computer. Le ai quotidiani, agli annunci pubblicitari, alle pagine
illustrazioni digitali, in gran parte, sono utilizzate (come in web, agli sfondi dei telefonini. Con le sue illimita-
questo annuncio) per comunicazioni rivolte ad un pubblico
giovane; negli ultimi periodi, per, troviamo lapplicazione di te possibilit creative, lillustrazione libera come
illustrazioni digitali per i prodotti pi disparati. limmaginazione stessa. Sia che si tratti di un sem-
plice disegno a matita o di unimmagine generata
al computer, lillustrazione si esprime con il lin-
guaggio internazionale delle idee.
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immagine e comunicazione pubblicitaria
Langolo di piede
Langolo in basso a destra, ha una forza attrattiva perch il punto dove fini-
sce qualcosa.
La diagonale
La diagonale che collega langolo in alto a sinistra con langolo in basso a
destra guida le forze che sono dirette verso il basso.
Langolo di testa
Cos come il nostro modo di scrivere va da sinistra verso destra, e dallalto
verso il basso, cos le forze che partono dallangolo in alto a sinistra hanno una
particolare attrattiva visiva che si spande in tutta la pagina.
Il centro
Le linee di forza principali si dispongono lungo le mezzerie o la linea di mezzo
(orizzontale, verticale, diagonale).
131
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Schema intero
Nel secondo schema il visual occupa tutto lo spazio (al vivo) e gli elementi si
collocano sopra in punti strategici. Questo tipo di schema prettamente
pubblicitario e risulta particolarmente funzionale, se il testo gioca con lim-
magine.
Schema modulare
Nel terzo schema lo spazio viene suddiviso in modo modulare, e allinterno
vengono collocati dei visual che possono essere uguali tra loro, posti in
sequenza (ad esempio, per rappresentare unazione in movimento), o anche
totalmente differenti. In questo schema i visual sono combinati in vario modo
con il testo, e la sensazione generale che se ne ricava di ordine e precisione
nella lettura.
Schema separato
Il quarto schema presenta il visual che occupa i tre quarti dello spazio tagliato
in verticale. La disposizione pu essere orientata sia verso destra sia verso sini-
stra. Manca una visione dinsieme, per cui limmagine ed il testo vanno letti in
due momenti successivi. Lefficacia di questo tipo di impaginato minore
rispetto alle altre.
Schema editoriale
Lannuncio editoriale (annuncio impact) si presenta come pagina redazionale
del mezzo che lo ospita, in questo modo ha il vantaggio di farsi leggere di
pi. Il testo solitamente occupa pi spazio del visual ed distribuito su due o
pi colonne.
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disegno grafico e progettazione 3
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immagine e comunicazione pubblicitaria
FUNZIONE ESTETICA
La funzione estetica la ritroviamo
maggiormente nelle immagini in cui
posta grande attenzione verso la-
spetto formale, compositivo e cro-
matico.
Questa funzione ovviamente
importante nelle opere darte, ma
anche riconoscibile in tutte le attivit
umane in cui deve essere presente il
gusto estetico.
Un tipico esempio dato dalle auto-
mobili, che spesso non soddisfano
solo bisogni funzionali e pratici, ma
appagano anche il bisogno del piace-
re estetico di chi le compra.
Nella funzione estetica lattenzione non centrata In questo annuncio
pubblicitario, si utilizza la
n sullemittente n sul destinatario, ma sullopera regina Nefertiti come
stessa, di cui si curano tutti i particolari. testimonial per pubblicizzare
una pubblicazione darte.
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disegno grafico e progettazione 3
LA FUNZIONE METALINGUISTICA
Laggettivo metalinguistico una parola compo-
sta da un prefisso meta, che deriva dalla prepo-
sizione greca meta (al di sopra), e dallaggettivo
linguistico. Esso, pertanto, significa letteralmen-
te: che sta al di sopra della lingua.
Come nel linguaggio verbale la funzione metalin-
guistica viene utilizzata per dare spiegazioni sulla
lingua stessa (testi di grammatica, vocabolario,
ecc.), cos, nel linguaggio visivo, la funzione meta-
linguistica si ha nelle immagini che spiegano o illu-
strano il linguaggio stesso.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. B ESERCIZI
Il messaggio visivo
dellannuncio
ESERCIZI DA SVOLGERE
ESERCIZIO SVOLTO
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disegno grafico e progettazione 3
Elaborato didattico
Giulia Marinelli.
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immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. C
Comunicare con lo stampato
e i nuovi media
CONOSCENZE
Conoscere il quotidiano (cartaceo e in rete) e gli elementi che lo com-
pongono.
Conoscere il periodico, il catalogo e le loro caratteristiche tipologiche.
Conoscere il pieghevole, la sua classificazione e le fasi progettuali per la
C
sua realizzazione.
Conoscere la rivista on-line e le nuove strategie grafiche che comunica-
no e trasformano il modo di fruire una rivista.
COMPETENZE
Distinguere nelluso quotidiano i diversi tipi di stampati.
Impostare una pagina di un quotidiano utilizzando le tematiche compo-
sitive conosciute.
UNIT DIDATTICA
Realizzare un pieghevole secondo un iter progettuale funzionale ed este-
ticamente valido.
Approfondire e potenziare le capacit di elaborare i propri lavori sotto la-
spetto tecnico.
CAPACIT
Impostare e realizzare qualsiasi stampato in modo autonomo e consape-
vole, giustificando liter progettuale in maniera esauriente anche attra-
verso lutilizzazione di un linguaggio tecnico appropriato.
141
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
IL QUOTIDIANO
Prime pagine
di quotidiani.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
MANCHETTE
Le manchette sono quegli spazi posti a fianco della testata in cui sono ripor-
tati gli indirizzi e le informazioni amministrative relativi al quotidiano. Talvolta,
sono occupate anche da piccoli annunci pubblicitari.
TITOLAZIONE
La titolazione comprende alcuni elementi che si diversificano a seconda del-
limpostazione redazionale del quotidiano. In linea di massima, si compone dei
seguenti elementi: locchiello (breve dicitura posta sopra il titolo), il titolo
propriamente detto, il catenaccio (ossia un breve approfondimento), il sotto-
titolo, il sommario (generalmente in corsivo) che sintetizza il contenuto del-
larticolo. Ogni articolo ha una titolazione che lo differenzia dagli altri presen-
ti nel giornale.
143
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
IMMAGINI
Le immagini rappresentano un elemento molto
importante nella struttura del quotidiano. Nate
come semplici incisioni e decorazioni, sono via
via cresciute di numero e di importanza dopo
lavvento della fotografia. Il numero e le dimen-
sioni variano a seconda della tipologia del gior-
nale, ma le immagini restano in ogni caso una
componente di notevole forza espressiva.
SOMMARIO
Il sommario riporta lelenco degli articoli pi
importanti del quotidiano e, di solito, posto in
prima pagina in un riquadro.
ANNUNCI
Gli annunci, nellanatomia del quotidiano, si
distinguono in: economici, di morte, di ricerca e
offerta, immobiliari, di spettacoli e intratteni-
mento, pubblicitari, redazionali.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
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immagine e comunicazione pubblicitaria
IL QUOTIDIANO IN RETE
Il quotidiano on-line, fruibile sullo schermo del computer, rappresenta la versione digitale del
quotidiano cartaceo, ma non il suo doppio.
Il quotidiano elettronico, ad una prima, superficiale lettura, presenta molte affinit con quello
cartaceo. Riporta spesso le stesse notizie, anche se non sempre in modo integrale. Ad un esame pi
approfondito, per, le cose cambiano. Ad esempio, diverso laccesso alle notizie, che nel
quotidiano elettronico avviene per via ipertestuale, cio per successivi collegamenti (link) a pagine e
siti diversi, sulla base degli specifici interessi del lettore.
Le pagine del quotidiano digitale hanno una struttura differente da quelle tradizionali, e in genere
contengono un minor numero di notizie, esposte per lo pi in modo sintetico e poco approfondito
(gli approfondimenti sono ottenuti tramite i collegamenti ipertestuali).
Testate di quotidiani
on-line, la lettura
delle notizie la
stessa del quotidiano
cartaceo.
147
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
LA RIVISTA
La variet dei periodici tale da rendere difficile una loro esauriente classifica-
zione. Ne consegue che anche limpaginazione diversificata a seconda delle
tipologie e richiede sempre lutilizzo di una gabbia.
Possiamo, comunque, indicare le caratteristiche salienti delle tipologie pi
comuni.
Le riviste sportive, politiche o di attualit presentano spesso gli stessi schemi dei
quotidiani, di cui approfondiscono i temi salienti della settimana (o del mese).
I periodici dedicati alle donne, agli uomini o ai giovani sono, invece, pi com-
plessi e rispecchiano le tendenze psicologiche e culturali della societ.
I periodici di carattere scientifico, tecnico o professionale sono riservati alle
persone interessate ad approfondire la materia trattata e a conoscere tutte le
novit che la riguardano.
Gli altri periodici, definibili di argomento vario, infine, raggruppano unete-
rogenea categoria, che va dal fumetto alle riviste di canzonette e di divi vari,
dal periodico dinteresse locale o settoriale alle dispense di ogni tipo, e non
possono perci essere classificati secondo ununica tipologia.
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immagine e comunicazione pubblicitaria
LA COPERTINA
La copertina la parte del periodico che il potenziale lettore nota per prima.
Il suo scopo principale, quindi, di attrarre lattenzione e di suscitare il desi-
derio di acquisto. Per centrare lobiettivo, occorre curare particolarmente le
immagini che possono essere aggressive, sensuali, audaci, insolite.
In alcuni periodici, lo stile visivo della copertina diventa la caratteristica salien-
te della rivista. Le riviste politiche o letterarie tendono ad assimilare lo stile
usato per le copertine dei libri, di cui riportano gli aspetti pi classici.
LA TESTATA
La testata costituisce il marchio didentificazione, il logotipo del periodico. Essa
tende a perdurare nel tempo, anche se non mancano i casi di periodici che la
modificano, dopo aver operato dei cambiamenti significativi sui contenuti o
sulla forma.
149
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
IL SOMMARIO
Il sommario fa parte della titolazione e riporta lelenco degli articoli pi impor-
Struttura grafica di alcuni tanti e delle rubriche della rivista. Solitamente posto nelle prime pagine ed
sommari. elenca i titoli degli articoli con il rispettivo numero di pagina.
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disegno grafico e progettazione 3
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
IL CATALOGO
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
IL CATALOGO E LA MULTIMEDIALIT
Il catalogo si pu considerare come un libro che contiene altri libri, come in una immaginaria
biblioteca. Esso rappresenta una cerniera ideale tra la dimensione culturale dellutente e quella
commerciale delleditore.
Nei cataloghi on-line, attraverso il linguaggio ipertestuale, si pu passare facilmente dalla lettura
delle pagine allapprofondimento dei singoli prodotti e delle loro caratteristiche (posti su altre
pagine collegate). Si pu effettuare, quindi, una lettura a pi livelli, secondo le esigenze
dellutente.
Il catalogo on-line diventa vetrina del prodotto e allo stesso tempo delle novit dellazienda, della
sua storia, del suo marchio. Il trasferimento dei messaggi dalla carta al monitor di un computer
spinge lutente a un consumo virtuale della merce, prima che materiale, motivando lacquisto.
154
, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
IL PIEGHEVOLE
Broadside.
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
U.D. C ESERCIZI
Comunicare con lo stampato
e i nuovi media
ESERCIZI SVOLTI
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, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
Con un rettangolo
identifica le
illustrazioni.
Scansiona la fotocopia,
realizza al computer
la gabbia individuata
e stampa il lavoro.
ESERCIZI DA SVOLGERE
U.D. D
Manuale di immagine
coordinata
CONOSCENZE
Conoscere, individuare e decodificare limmagine coordinata e il relativo
manuale di identit di unazienda, per acquisire un metodo di lavoro
razionale e sequenziale, che permetta allo studente/ssa di muoversi in
vari piani.
D
Conoscere il significato di manuale di immagine coordinata e gli elemen-
ti visivi e comunicativi che li caratterizzano.
COMPETENZE
Essere in grado di cogliere la natura dellidentit dellazienda attraverso
lanalisi degli elementi caratterizzanti della stessa.
Costruire, attraverso lanalisi e la sintesi, limmagine coordinata e il
UNIT DIDATTICA
manuale di identit visiva di unazienda.
CAPACIT
Utilizzare le diverse conoscenze e competenze per motivare e presentare
i propri lavori attraverso tesi argomentative tecnico-grafiche che eviden-
ziano un iter progettuale coerente e personale.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscere il significato di immagine coordinata applicata al suo manua-
le di identit ed essere in grado di costruire in maniera semplificata lim-
magine coordinata di unazienda tipo.
159
, .3 ENKVV 2012
disegno grafico e progettazione 3
INTRODUZIONE
Esempio di corporate
identity: Leasindustria,
Milano Studio Barrese &
Buddensieg. La corporate,
sviluppata in occasione della
costituzione dellazienda e
del suo lancio che si
protratto fino al
compimento di tutti i mezzi
di comunicazione:
modulistica, monografie,
bilanci, inviti e
manifestazioni,
comunicazione dei prodotti.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
I valori
Limmagine coordinata deve in primo luogo rappresentare i valori dellazienda
e delle persone che ne fanno parte: si parla infatti di spirito dellimpresa. I
valori condivisi che costituiscono la base su cui sar costruita limmagine coor-
dinata possono essere, ad esempio, creativit, passione, responsabilit, profes-
sionalit, etc.
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, .3 ENKVV 2012
immagine e comunicazione pubblicitaria
IL NAMING
Per naming sintende la progettazione e realizzazione del nome di aziende, prodotti e servizi.
Il naming entra a pieno titolo nella costruzione dellimmagine coordinata di unazienda (basterebbe
pensare ai disastri dimmagine che potrebbe provocare un nome sbagliato: che cosa succedereb-
be, ad esempio, se unazienda alimentare si chiamasse Dante Tossici & C?).
Il nome un segno il cui significante canalizza il significato da attribuire alloggetto nominato, o
almeno fa riferimento ad esso o a una sua qualit. Nellattribuzione di nomi industriali occorre osser-
vare tutta una serie di accorgimenti strategici e considerare sia la qualit delloggetto da denomina-
re sia i suoi possibili utilizzi.
Nominare significa quindi progettare un riferimento preciso per loggetto in esame, attraverso un cir-
cuito semiotico in cui il segno rinvia ad altri segni verbali ed iconici. Un esempio dato dalla
parola/marca Puma, che fa pensare immediatamente ad un felino che possiede alcune caratteristiche
(eleganza, velocit, forza, aggressivit) che si associano bene ai prodotti sportivi prodotti dallazienda.
Di seguito si presentano alcuni semplici ma importanti suggerimenti da usare per il naming.
Un nome breve pi facile da memorizzare e, dal punto di vista iconico, funziona come una sigla.
Pu essere ricercato anche tra le parole straniere e pu alludere foneticamente al prodotto o alla
confezione. Un esempio interessante in proposito costituito dal prodotto TIC TAC.
Se la marca conosciuta dal pubblico, si possono effettuare delle manipolazioni sia linguistiche sia
grafiche, usando ad esempio la ripetizione, laccrescitivo, il diminutivo (Miu Miu, Gran Pavesi,
Invernizzina, etc.). Sono possibili soluzioni efficaci anche attraverso interpretazioni estrose (Danito).
Si pu rafforzare limmagine di marca combinando il nome del marchio con quello del prodotto.
Ad una condizione: il suono deve essere piacevole e funzionale (Nescaf, che deriva dalla combi-
nazione del prodotto caff con il marchio Nestl).
possibile fare diretto riferimento allutilizzo del prodotto, alla sua efficacia (Legnovivo,
Condiviso), e alla sua forma (Cioccoblok, Pocket coffee).
possibile associare un numero al marchio (Alfa 164, Chanel n 5), facendo ad esempio riferimen-
to ad una qualche successione produttiva o ad una sigla riguardante dei dati specifici.
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(COMUNE DI RECANATI)
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MANUALE
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PORTFOLIO
INTRODUZIONE
PORTFOLIO
LAGENZIA
Accanto alle grandi agenzie pubblicitarie full service troviamo una miriade di
studi pubblicitari di piccole dimensioni che collaborano con le agenzie fornen-
do loro particolari servizi, senza per rinunciare ad avere una clientela propria.
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disegno grafico e progettazione 3
PROGETTI
Le agenzie sono:
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Studio RUGGERI design e comunicazione Corso Garibaldi, 308 Civitanova Marche (MC)
www.ruggeristudio.it [email protected]
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Primo giorno
ITALIANO
STORIA DELLARTE
Secondo giorno
DISEGNO GRAFICO
TECNICA PUBBLICITARIA
TECNICA FOTOGRAFICA
COMUNICAZIONI VISIVE
INGLESE
TEMA
LAmministrazione comunale di una grande citt del Nord Italia ha realizzato
una moderna ludoteca con ampi spazi esterni e servizi di ristoro e di
incontro per genitori.
Per lapertura della nuova struttura prevista una manifestazione e lutilizzo
di materiale pubblicitario cartaceo dedicato alliniziativa.
Il titolo previsto :
LA CASA DEI GIOCHI
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disegno grafico e progettazione 3
Punteggio
ITALIANO punti 1
STORIA DELLARTE punti 1
DISEGNO GRAFICO punti 3
TECNICA PUBBLICITARIA punti 1
TECNICA FOTOGRAFICA punti 1
COMUNICAZIONI VISIVE punti 2
INGLESE punti 1
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...