Scuola Di Fotografia N. 4 (Mediaworld)
Scuola Di Fotografia N. 4 (Mediaworld)
2° edizione - 2013
Editore
Mediamarket S.p.A.
via Lega Lombarda, snc
24035 Curno (BG)
Progetto e realizzazione
Scripta Manent servizi editoriali Srl
via Gallarate, 76
20151 Milano
Edizione a cura di
Gianfranco Giardina
Hanno collaborato:
Alberto Azzoni, Guido Bartoli, Enzo Borri, Maurizio Capobussi,
Gianfranco Giardina, Maurizio Mirandola, Roberto Pezzali
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, memorizzata in un sistema che ne
permetta l’elaborazione, né può essere fotocopiata, riprodotta o registrata altrimenti, senza
consenso scritto di Mediamarket S.p.A. La presente pubblicazione contiene le opinioni degli
autori e ha lo scopo di fornire informazioni sull’utilizzo delle fotocamere digitali. L’elaborazione
dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche
responsabilità in capo all’autore e/o all’Editore per eventuali errori o inesattezze.
Scuola di FOTOGRAFIA
Introduzione
Fotografie a “ruota libera”
Poche cose danno così tanta sod- per correggere e reinterpretare i
disfazione come scattare una propri scatti. Questo libro è volu-
bella fotografia e poi riguardarla tamente poco “accademico”: c’è
e condividerla con gli amici. È giusto la teoria che serve, nulla di
come dipingere un quadro, ma è più. E poi una valanga di esempi
molto più facile: il mondo è lì che commentati, di idee per fare
ci aspetta per farsi catturare; la meglio, di spunti da riprendere
sensibilità e la creatività per l’im- e migliorare. È un libro non orto-
magine sono doti naturali che si dosso, da sfogliare e risfogliare,
educano semplicemente con espe- da scorrere come una rivista o da
rimenti, esempi, esperienze. spulciare in cerca della “missione”
fotografica per il week-end. Ogni
Per questo motivo nasce la Scuola capitolo può vivere a sé stante,
di fotografia: in prima battuta per non richiede necessariamente
fornire all’aspirante fotografo gli la lettura dei capitoli precedenti,
elementi principali della tecnica che possono essere presi in con-
fotografica nell’era digitale; ma siderazione anche in un secondo
soprattutto per essere di stimolo e tempo, a seconda della voglia del
di spunto per saper riconoscere e momento. Questo perché la foto-
coltivare la propria sensibilità e la grafia è una gioia ed è soprattutto
propria creatività fotografica. E mai estro; e questo estro, finché si
come adesso, con la totale conver- tratta di un gioioso passatempo,
sione al digitale del mondo foto- non può essere “incarcerato” tra
grafico, i tempi sono maturi perché le strette maglie di un sommario
tutti provino, ognuno con i propri “sequenziale”, soprattutto nell’era
mezzi, a cercare il fotografo che di Internet e degli ipertesti.
c’è dentro di sé. E gioire e divertirsi
delle proprie foto. Questo libro - infine - nasce per la
precisa volontà di tanti lettori che
Chi ha scattato, e tanto, con le vec- negli ultimi 12 anni hanno seguito
chie fotocamere chimiche, appun- le tante puntate di Scuola di foto-
tandosi su un blocchetto i parame- grafia su Media World Magazine:
tri di tempi e diaframmi per poi fare sono loro ad aver chiesto a gran
il raffronto con le stampe, ancora voce di riorganizzare tutti gli argo-
non ci crede. Con il digitale si può menti trattati in una serie di libri.
scattare quanto si vuole, senza Così hanno visto la luce i 4 e-book
costi, e il risultato si vede subito: che compongono questa collana.
chi ha voglia di sperimentare e Noi ci siamo infinitamente divertiti
comunicare con le immagini, oggi a scattare le foto di questo libro: se
può farlo con una facilità incredi- da queste pagine passasse almeno
bile e con una qualità che non ha la felicità che la fotografia ha dato
più nulla da invidiare alla pellicola. in questi anni a tutti gli autori, la
Per non parlare, poi, di tutto quello missione sarebbe compiuta. Buona
che è possibile fare in fotoritocco luce a tutti.
Scuola di FOTOGRAFIA
indice
Volume 4 - EDITING
foto
scatta ed è la macchina che
sviluppa la foto, creando il file
JPEG seguendo una serie di
parametri di contrasto, niti-
R
scattare DA AW ed EXIF sono due tempo della fotografia su pel- della macchina fotografica.
PROFESSIONISTA termini che non dicono licola. Quando si scatta una
è un sogno che molto, ma che rap- foto utilizzando una pellicola, Occhio all’errore
presentano invece una vera questa deve essere poi svi- Utilizzando il formato JPEG,
SI AVVERA GRAZIE e propria miniera d’oro per luppata, ed è proprio questa quindi, il fotografo si trova di
AL digitale. I i fotografi: proprio grazie al fase a determinare alcune fronte a un limite: lui scatta,
FOTOGRAFI, infatti, formato RAW e ai dati EXIF, caratteristiche del risultato ed è la macchina fotografica
per migliorare infatti, si possono ottenere finale, che il fotografo può che decide come sviluppare
risultati eccellenti in fase di modificare radicalmente a la fotografia. Se poi il risultato
i propri scatti post-produzione. Tutti i profes- seconda della tecnica, della non è di suo gradimento, per i
utilizzano due sionisti che scattano in digi- carta e del tipo di bagno uti- colori troppo saturi, per i toni
“trucchi”: lo tale al giorno d’oggi utilizzano lizzati. Nella fotografia digi- eccessivamente freddi o per
sviluppo delle il formato di scatto RAW, (un tale, invece, la foto JPEG può la nitidezza non soddisfacente
termine che in inglese signi- essere paragonata a una non può fare nulla se non spe-
foto e l’analisi fica “grezzo”), che permette Polaroid, ovvero a un’imma- rare di “aggiustare” il pro-
dei dati di scatto in un certo senso di tornare al gine a sviluppo istantaneo: si blema in fase di fotoritocco,
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Scuola di FOTOGRAFIA
operazione non sempre pos- e colore di ogni singolo pixel,
sibile. Ed è qui che entra in senza che sia intervenuta
Scelta ad hoc
gioco il RAW: grazie a questo alcuna alterazione da parte
formato, il fotografo torna del processore video. Sempli- La card
virtualmente ai tempi della ficando, potremmo dire che il di memoria
pellicola, e grazie ad appo- RAW si presenta come un file
siti programmi può svilup- molto “disordinato”, non pro- deve essere veloce
pare le fotografie cercando cessato appunto, il quale però Un file RAW contiene molti più dati rispetto a un normale
di ottenere il risultato desi- è in grado di offrire opportu- JPEG, e proprio per questo motivo i RAW presentano
derato. Utilizzare il formato nità di elaborazione davvero dimensioni decisamente maggiori. Un file RAW solitamente
RAW presuppone un vero e incredibili se viene aperto e occupa il doppio dello spazio di un JPEG di buona qualità, e
se la capienza delle card di memoria non costituisce più un
proprio “workflow”, ovvero lavorato servendosi di un sof-
problema con le moderne Compact Flash e SD Card da oltre
a un flusso di lavoro che tware di sviluppo. Attenzione 4 GB, la velocità è un fattore da valutare con molta atten-
comprende, oltre alla fase di però: non tutte le macchine zione. Tutte le macchine fotografiche, sia reflex che bridge
scatto, quella di sviluppo del fotografiche sono in grado di dispongono infatti della modalità di scatto continuo, utile in
RAW e quella successiva di scattare in RAW, trattandosi ambito sportivo o foto-naturalistico dove, da una sequenza,
fotoritocco. Nonostante molti di una prerogativa delle reflex spesso si sceglie la foto migliore, quella più nitida. Per
programmi di fotoritocco con- e dei modelli più avanzati di gestire una sequenza di scatti realizzati in RAW una card di
memoria deve essere decisamente veloce per permettere
sentano di sviluppare ugual- compatte e bridge.
alla videocamera l’operazione di scrittura continua. Le card
mente i RAW, queste due con velocità 200x o 300x offrono una certa sicurezza, e
fasi si mantengono distinte: Un programma grazie alla velocità di scrittura di circa 20 Mb/sec possono
durante lo sviluppo è possi- come processore gestire prolungati scatti a raffica.
bile ottenere risultati che con Il programma di sviluppo dei
un semplice fotoritocco non RAW sostituisce quindi in
risulterebbero possibili. tutto e per tutto il processore Fuori dal coro
interno della fotocamera, con
Da dove nasce il RAW la differenza che in questo Anche le “piccole”
Abbiamo già definito il RAW
una pellicola digitale, ma per
caso è l’utente che inter-
viene e varia tutti i parametri
fanno i RAW
Non serve una fotocamera reflex per scattare i file in formato
meglio capire il suo funziona- per raggiungere il risultato RAW: sul mercato sono infatti disponibili alcuni modelli di
mento è bene vedere come desiderato. Il vantaggio prin- macchine fotografiche bridge o compatte che, essendo desti-
viene generato un file RAW. cipale offerto dal RAW è rap- nate a un appassionato competente, dispongono di molte delle
Una fotocamera è composta presentato dalla possibilità funzioni delle macchine a ottiche intercambiabili senza però
principalmente da tre ele- di tornare sempre alla situa- sacrificare qualità d’immagine e funzionalità.
menti: il sensore, il processore zione di partenza, anche nel
video e la scheda di memoria caso in cui si commetta un
sulla quale vengono salvati i errore: se abbiamo scattato Formati contro
file. Il sensore cattura la luce una foto JPEG con la nitidezza
e trasforma le informazioni
ricevute in segnali elettrici,
troppo elevata non c’è modo
di renderla un po’ più soft, Non tutti i RAW sono uguali
analogici che vengono poi mentre con il RAW possiamo Se molti non hanno mai sentito parlare di RAW è perché
convertiti in digitale e inviati scegliere e vedere subito a attualmente ci sono più di venti tipi di RAW e ogni azienda
al processore che li rielabora schermo qual è il valore del utilizza un suo formato proprietario. Per fare un esempio,
tenendo conto dei parametri parametro più adeguato. Sono i file RAW delle fotocamere Canon hanno estensione CR2
di scatto e delle impostazioni molti i dati che possiamo cor- mentre quelli delle Nikon hanno estensione NEF: anche se
scelte dall’utente. Infine, è il reggere durante lo sviluppo ci troviamo di fronte a file molto simili tra di loro, non tutti
i programmi sono in grado di aprire tutti i RAW disponibili.
processore stesso che pre- di un file RAW: temperatura
Come abbiamo già detto, infatti, il RAW è un file realiz-
para un file JPEG, il quale colore e punto di bianco, zato con i dati grezzi del sensore; poiché i vari sensori
viene quindi salvato sulla riduzione del rumore, esposi- si differenziano per diversi caratteristiche (risoluzione,
scheda di memoria, pronto zione e recupero dei dettagli disposizione dei pixel, ecc), si capisce che il programma
per essere rivisto a schermo delle ombre, nitidezza, satu- deve conoscere la macchina fotografica che ha scattato e
oppure stampato. Il file RAW razione cromatica e molto il tipo di sensore per poter sviluppare correttamente il file.
viene invece generato in un altro ancora. Chi ha già lavo- Questo vuol dire che programmi vecchi e non aggiornati
momento precedente, subito rato con alcuni programmi potrebbero non sviluppare correttamente i file RAW delle
dopo che è avvenuta la con- di fotoritocco sa bene che si più moderne fotocamere. Per fortuna i produttori ci ven-
versione in digitale, e con- possono utilizzare per correg- gono in aiuto: in dotazione con le macchine fotografiche
viene inserito un programma che permette di sviluppare
tiene tutte le informazioni gere una foto JPEG regolando i RAW e che le aziende aggiornano spesso con i nuovi
“grezze” del sensore. Ci tro- i colori, alzando la luminosità modelli. I più noti sono Nikon Capture NX e Canon Digital
viamo quindi di fronte a un file e agendo sulle curve e sui Photo Professional, dedicati ai file RAW di Nikon e Canon.
che include i dati di luminosità livelli; tuttavia, in molti casi
7 segue a pagina 9
Scuola di FOTOGRAFIA
Un esempio pratico
sviluppare un file raw in sei mosse
Per dimostrare i vantaggi della lavorazione in RAW abbiamo realizzato questa guida a passi con le istruzioni per svilup-
pare correttamente un file RAW partendo da una foto decisamente semplice. La guida è stata formulata basandosi su
Nikon Capture NX2, il motore di sviluppo dei RAW sviluppato da Nikon per le sue reflex. Le stesse
1 Apertura del RAW e correzione della composizione 2 Regolazione del bilanciamento del bianco e dell’esposizione
La prima fase è relativa all’apertura del file RAW. Assicuratevi che il Dopo aver ritagliato l’immagine si possono iniziare le correzioni. La
programma sia compatibile con i file RAW della vostra fotocamera: in prima riguarda il bilanciamento del bianco: solitamente il programma
caso negativo dovrebbe essere disponibile su Internet un aggiornamento. applica il valore dello scatto, tuttavia si può cambiare il tipo di luce per
All’apertura del file viene mostrata l’immagine al centro della finestra, con rendere la fotografia più calda o più fredda a seconda delle esigenze.
tutti gli strumenti di lavoro ordinati sulla destra a seconda della tipologia. Fatto questo si può correggere, senza esagerare, l’esposizione: se la
La prima operazione da fare è il ritaglio della foto, se necessario, può foto è troppo scura o troppo chiara si può regolare di qualche livello
essere fatto anche successivamente, tuttavia è meglio trovarsi di fronte l’esposizione senza alcun problema, mantenendo tutti i dettagli sia
all’inquadratura desiderata già in fase di sviluppo. sulle luci chiare che sugli scuri.
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Scuola di FOTOGRAFIA
Capire e correggere - La tabella dei dati EXIF non è altro che un elenco di
impostazioni della macchina. In foto vediamo i dettagli dell’immagine elaborata
5 Correzione della lente nel box qui sotto, scattata a 100 ISO con un tempo di 1/160” - F9 a 22 mm, senza
Quando si scatta con grandangoli molto spinti il rischio di una fotografia flash.
deformata “a botte” è elevato, così come è possibile che con lenti di qualità
non eccelsa compaiano agli angoli aloni colorati attorno ai bordi di alcuni
oggetti. Nel motore di sviluppo dei RAW sono disponibili alcune opzioni per 280.000 miliardi di tonalità. visualizzare i dati EXIF di una
controllare tutti questi parametri, inclusi gli aloni colorati. Un’altra funzione
molto importante è la correzione della vignettatura: scattando a diaframmi
fotografia esistono moltis-
molto aperti, anche le migliori lenti presentano angoli un po’ più scuri. Alcuni EXIF: vedere come simi modi, ma quello più pra-
software di sviluppo correggono automaticamente la foto grazie ai dati di scattano i “grandi” tico è utilizzare il programma
scatto, mentre per gli altri è possibile la correzione automatica.
Quante volte abbiamo visto Opanda Exif Viewer (www.
una foto meravigliosa e ci opanda.com/en/iexif/) com-
siamo chiesti com’è stata pletamente gratuito e dotato
scattata, desiderosi di emu- di estensioni anche per Fire-
lare il suo autore. Se la foto fox e Internet Explorer, utili
è digitale, sapere com’è stata se si vogliono controllare i
scattata non è un’impresa dati di scatto di fotografie
impossibile. Le fotografie viste online, per esempio su
digitali, infatti, contengono un album di Flickr. I dati EXIF
dei “metadati”, ovvero una sono importanti anche per
serie di indicatori scritti nel correggere i nostri scatti.
file al momento dello scatto Tante volte infatti si provano
che riportano una lunga serie diverse soluzioni e solo suc-
di informazioni, dal modello cessivamente, osservando le
di macchina fotografica e di fotografie al computer, pos-
obiettivo usato alla lunghezza siamo giudicare qual è quella
6 Il salvataggio del file focale e al tempo di espo- migliore. Grazie ai dati EXIF
A questo punto il file è pronto e la fotografia può essere salvata. Per sizione. Queste indicazioni possiamo capire in che condi-
mantenere tutti i livelli di dettaglio e non perdere nulla è consigliabile
salvare l’immagine come TIFF a 16 bit, anche se questo comporta file sono utilissime ai programmi zioni abbiamo scattato quella
decisamente grandi come dimensioni. Un’alternativa può essere il che aprono i file: nel caso di foto ed eventualmente vedere
salvataggio a 8 bit sempre in TIFF, sacrificando un po’ di sfumature.
Alcuni programmi, come Canon Digital Photo Professional, permettono di alcuni software di sviluppo cosa succede se si cambia la
confrontare i due risultati. È bene sottolineare che lo sviluppo non è un RAW, le informazioni sul tipo focale, si usa il flash oppure
fotoritocco, pertanto la foto sviluppata deve essere fedele e leggermente
migliore rispetto all’impostazione di default, ma nulla di stravolgente. In
di obiettivo e sulla focale si accorcia il tempo di scatto.
molti casi, individuare le differenze è decisamente difficile. usata vengono utilizzate per Questi dati sanno descrivere
correggere automaticamente l’impostazione della mac-
segue da pagina 7 ferenza tra il JPEG e il RAW la deformazione dell’imma- china per una determinata
non è possibile recuperare è la profondità cromatica: un gine a barilotto che si ottiene foto, costituendo una sorta
dati che il processore della JPEG solitamente ha 8 bit di solitamente con un grandan- di carta d’identità per la foto-
macchina ha eliminato in sfumature colore (16 milioni golo spinto. Questi dati sono grafia stessa. Alcuni recenti
fase di sviluppo. Con il RAW di sfumature), mentre un RAW comunemente chiamati dati modelli di fotocamere dotate
invece si parte sempre dalla ha ben 12 bit di sfumature, 16 EXIF (Exchangable Image di opzione GPS possono addi-
migliore condizione possibile, nei casi delle macchine foto- File Format) e, a seconda del rittura inserire tra i dati EXIF
con tutti i dati di dettaglio e grafiche più moderne. Questo modello di fotocamera utiliz- anche le coordinate di scatto,
tutti quelli relativi ai colori e significa partire da un’imma- zata, sono più o meno com- latitudine e longitudine di una
alla luminosità. Un’altra dif- gine di base che possiede ben pleti e dettagliati. Per poter fotografia.
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Scuola di FOTOGRAFIA
I
Istogramma e metadati l display delle fotocamere vantaggi della vecchia Pola-
è diventato un centro di roid, abbinati alla possibilità di
controllo fine
controllo e comando che creare rapidamente copie del
permette di avere sott’oc- file assolutamente identiche
chio la situazione di ripresa all’originale. Quest’ultima pos-
Dopo lo
al momento dello scatto. La sibilità espone anche al rischio
comodità di vedere subito l’im- di vedersi copiare le imma-
magine ha reso la fotografia gini; ecco come fare per poter
digitale il metodo più veloce avere tutto sotto controllo e
per fotografare, con gli stessi dimostrare di essere il vero
scatto
Alcune funzioni delle fotocamere
semplificano la vita del fotografo.
ne È UN esempio la visione dell’istogramma
direttamente in macchina che, abbinato ai
metadati, permette di gestire al meglio gli
scatti in fase di ripresa e l’organizzazione Il display è un vero centro di controllo: si possono visualizzare i dati di
delle immagini scatto e anche l’istogramma della luminosità e dei tre canali RGB, per
controllare, subito dopo lo scatto, il risultato basandosi su un’analisi
dell’immagine e non solo sulla visione.
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Scuola di FOTOGRAFIA
livello di luminosità, valore
riportato sull’asse Y (verticale). Visualizzare
Quest’informazione è molto i metadati
importante per verificare a
colpo d’occhio l’esposizione: In tutti i sistemi operativi
si possono visualizzare
dall’andamento del grafico si i metadati relativi a
vede subito se prevalgono i un’immagine, basta
pixel chiari o scuri, oppure se cliccare con il tasto destro
del mouse sulla miniatura
l’immagine è equilibrata. Biso- della foto e accedere alle
gna tuttavia fare attenzione informazioni aggiuntive
a non seguire in modo troppo tramite la voce “Proprietà”
in Windows e “Ulteriori
Un soggetto con poco contrasto genera un istogramma limitato, che schematico le informazioni Informazioni” in Mac OS X.
non occupa tutto lo spazio orizzontale, come in quest’immagine dove dell’istogramma, ma abituarsi
prevalgono i toni scuri. Non per questo è sbagliata l’esposizione. a confrontarle con il soggetto:
guardare la fotografia è essen-
ziale per non sbagliare.
Subito dopo lo scatto, sul
display della fotocamera si può
avere un’idea di come sarà la
foto finale, anche se la visione
sul display stesso non è otti-
male. È questo il caso di imma-
gini particolarmente “difficili”: La finestra di visualizzazione
riprese molto contrastate o di dei metadati in Mac OS X
soggetti monocromatici.
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Scuola di FOTOGRAFIA
perché uno scatto non appare ratorio di assistenza che può
come lo si era immaginato. mettere le cose a posto.
Allo stesso modo, quando si
visualizzano gli scatti a com- Utilità dei metadati
puter, si possono ordinare le I metadati in informatica sono
immagini secondo uno dei dati aggiunti a un file, che non
parametri di scatto, per isolare fanno parte dei suoi contenuti,
foto di azione eseguite con ma ne sono una descrizione:
tempi brevi, oppure macro a servono a qualificare il file, a
breve distanza con diaframma fornire al software informa-
chiuso. zioni circa la natura e il modo
di gestire i dati. I metadati
Punti AF e la messa sono ampiamente usati in foto-
a fuoco grafia digitale a tutti i livelli:
La visualizzazione dei punti AF dalle informazioni scritte dalla
L’avvertimento delle alte luci bruciate è molto utile per evitare di
perdere dettaglio nelle zone chiare. Basta attivarlo dal menù della scelti dalla fotocamera per- fotocamera al momento dello
fotocamera e segnala con un lampeggio bianco/nero le zone con mette di verificare se la messa scatto, a quelle che si possono
valore di luminosità 255 che risulterebbero bruciate.
a fuoco è stata eseguita sul aggiungere tramite il software
punto corretto del soggetto, di gestione delle immagini.
discontinue. Si cerca, quindi, mente di rifare lo scatto. Non
di esporre “a destra”: evi- bisogna però farsi trarre in
tando di lasciare vuoto l’isto- inganno: il sole, il suo riflesso La visualizzazione
dei punti AF scelti
gramma nella zona delle alte sull’acqua o una lampadina dalla fotocamera è
luci. La sovraesposizione è nell’inquadratura devono visibile nel mirino
al momento dello
quindi un rischio tipico della apparire bianco “bruciato”, scatto. Impostare
foto digitale, che è in agguato quindi è normale e giusto che anche il proprio
software di visione
specialmente con soggetti in queste zone vi sia un avviso in modo che li
molto contrastati. L’allarme lampeggiante. evidenzi, permette
delle alte luci bruciate è utile di controllare le
scelte effettuate
quanto l’istogramma: fa appa- Visualizzare i dati dalla macchina
rire, direttamente sul display, di scatto ed eventualmente
passare alla
un lampeggio nelle zone che È molto comodo, sia al modalità manuale se
sono oltre il limite della sovra- momento della ripresa, sia insoddisfatti.
esposizione. Si vede quindi, a dopo, poter rivedere i dati di In questo caso
la macchina ha
colpo d’occhio, quali zone per- scatto per correggere errori privilegiato il primo
deranno dettaglio e sfumatura in ripresa e per ordinare le piano, come fanno
tutti gli AF, ma per
nelle luci, apparendo nella foto foto in base alla tecnica uti- questa inquadratura
finale come una zona bianca lizzata. Facendo apparire sul è meglio mettere a
“piatta”. Anche se il display è display i dati relativi a tempo, fuoco i petali del
fiore.
piccolo, le zone appaiono ben diaframma, ISO, ecc. ci si
visibili, permettendo eventual- può rendere subito conto del
come pure a percepire un Ecco i principali metadati:
eventuale sfasamento di Exif (Exchangeable Image
messa a fuoco, che può richie- Format, standard creato da
dere una calibrazione fine. JEIDA, Japan Electronic Indu-
Quest’ultimo non è un difetto, stry Development Association)
ma una normale caratteristica Usa un formato, letto da tutti
di certi obiettivi quando sono i programmi di gestione delle
abbinati a una fotocamera. immagini, per memorizzare
Molte reflex permettono di una grande quantità di infor-
personalizzare la messa a mazioni: dai dati di scatto,
fuoco, spostandola più vicino a quelli relativi alla marca,
o lontano, per compensare modello e numero di matricola
un minimo di back-focus o della fotocamera e dell’obiet-
front-focus. Questa è tutta- tivo. Dati utilizzati anche dalle
via una regolazione fine, non stampanti per ottimizzare l’im-
Ecco un esempio di filtro e visualizzazione dei metadati: all’interno un metodo per aggiustare un magine nella stampa diretta.
della cartella si è scelto di visualizzare i file eseguiti con il tempo di
scatto di 1/125s e 1/250s, come si vede dalla colonna filtro a sinistra. autofocus che per un guasto o Aprendo un’immagine con
Nella colonna a destra si vedono i metadati per la foto selezionata. un urto è andato fuori taratura. alcuni software di elabora-
In questo caso è solo il labo- zione, può capitare che il suc-
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Scuola di FOTOGRAFIA
Alcuni
Alcune reflex software
permettono la permettono
personalizzazione di convertire
di diverse modalità i nomi dei
preimpostate di file quando
ripresa, a cui si può si scaricano
abbinare un nome le immagini
del fotogramma nel
personalizzato. computer o
In questo caso anche dopo,
al banco A è in fase di
stato associato riordino.
un prefisso LAV
prima del numero
progressivo.
Sulle fotocamere
è in genere
previsto un tasto
che come prima o
seconda funzione
ha quella di
attivare la
protezione dalla
cancellazione.
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Scuola di FOTOGRAFIA
Riquadrare l’immagine
reframing
la foto nella foto
L
modificare a tecnica non è difficile alcune condizioni di base. Il con elevato numero di pixel;
l’inquadratura e sta prendendo piede. primo requisito è di tipo qua- meglio ancora se si tratta di
Viene definita, con un litativo: per poter analizzare un sensore di grande super-
dopo avere vocabolo inglese, opera- criticamente una scena che ficie, come quello delle
scattato permette zione di reframing, cioè di sia stata già inquadrata e reflex digitali di fascia alta.
di ottenere una inquadratura in un secondo fotografata, per scoprire in Osserviamo che il progres-
nuova foto, tempo. Significa che, dopo essa una diversa immagine sivo crescere della risolu-
avere scattato, il fotografo che meriti di essere isolata, zione, anche nelle fotoca-
diversa da quella esamina l’immagine originale ingrandita e valorizzata come mere digitali compatte che
originale e che ha colpito la sua atten- tema a sé stante, è neces- oggi offrono sensori da 12
capace di mettere zione e, in essa, scopre una sario che lo scatto originale o 15 Megapixel, ha favorito
in evidenza nuova e diversa fotografia. Si sia ricco di informazioni. Ne questa promettente strada.
tratta sicuramente di un’op- deriva, di conseguenza, che
particolari zione interessante, capace risultano avvantaggiati i foto- Saper vedere
inizialmente di portare a risultati di rilievo; grafi che possono disporre Al di là di qualsiasi consi-
trascurati per avere successo, tuttavia, di una fotocamera digitale derazione che sia legata ad
deve essere supportata da equipaggiata di un sensore aspetti strettamente tecnici,
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Scuola di FOTOGRAFIA
ovvero anche trascurando il
fatto che si disponga di una La storia di una fotografia
fotocamera compatta piutto-
sto che di una reflex digitale Una foto, tante foto
full-frame, non c’è dubbio
Può accadere a tutti i fotografi in viaggio: si scattano fotografie di reportage in
che per ottenere risultati gra- strada e le si riesaminano a casa, in un secondo tempo. Analizzandole, si scopre
tificanti è necessario che il che in alcune di esse si celano inquadrature completamente differenti ma comun-
primo requisito da soddisfare que interessanti. È possibile isolarle e trasformarle in nuove e valide immagini? La
è legato all’occhio fotogra- risposta spesso è positiva, soprattutto se lo scatto originale è stato eseguito con un
fico dell’operatore. Si tratta sensore digitale dotato di un elevato numero di pixel.
insomma di saper vedere
una nuova scena, sapere
scoprire un nuovo significato
all’interno di un’inquadratura
scattata con intenzioni com-
pletamente differenti.
Dal grandangolare
al supertele
Una caratteristica affasci-
nante, in un’operazione di
reframing, è costituita dal
fatto che disponendo di
un’attrezzatura fotografica
moderna, di ultima gene-
razione e di qualità il più
possibile elevata, la quan-
tità di dettagli registrata dal A Vienna, accanto alla Analizziamo lo scatto di partenza. Ecco allora il risultato del
sensore digitale permette cattedrale di S. Stefano, Scopriamo che si potrebbe reframing. L’inquadratura,
ecco lo scatto di partenza: parzializzare l’inquadratura, stretta su un diverso particolare,
di isolare aree anche piut- un turista fotografa un eseguendo un reframing. Con un racconta come un dipinto di
tosto ristrette e ingrandirle manifesto pubblicitario. taglio piuttosto stretto possiamo Klimt attrae l’attenzione di
L’inquadratura mostra escludere il logo pubblicitario un turista. In questo caso la
considerevolmente. Quando, una persona accanto di un’azienda e cambiare la fotografia ha rinunciato a narrare
nel mondo digitale, si parla a un edificio storico, comunicazione dell’immagine. che si è in una celebre piazza
un’ambientazione
di interventi di post-produ- caratteristica.
Ecco: il tema non è più quello
dell’accostamento tra i colori
viennese. L’immagine ha cambiato
connotazione.
zione si usa dire che si può della multinazionale e la celebre
eseguire un “crop”, cioè un cattedrale. È qualcosa di
differente.
taglio dell’immagine, per
escludere particolari inde-
siderati. Ebbene, in questo
caso si va molto oltre e si
isola una scena specifica
ingrandendola significativa-
mente; è come dire che, con
il software di fotoritocco, si
dispone della possibilità di
adoperare un potente teleo-
biettivo che non si aveva con
sé al momento della ripresa.
Non c’è dubbio che l’opera-
zione di inquadrare una foto-
grafia venga condotta princi-
palmente al momento dello
scatto, scegliendo di solito
tra obiettivi grandangolari o Un altro reframing, con un taglio Ecco il risultato del nuovo reframing: una scenetta di strada
teleobiettivi, e non esistono ancora diverso. Lo schema che potrebbe essere stata scattata ovunque. Il manifesto,
dubbi neppure sul fatto che mostra come l’inquadratura
parziale, in orizzontale, concentri
con il dipinto di Klimt, certamente caratterizza la ripresa,
ma attenzione: nessun particolare rivela che questa scena è
una selezione oculata di ciò l’attenzione sui passanti seduti ambientata a due passi dalla cattedrale di Vienna.
che si vuole riprendere, ese- su una panchina.
guendo un’inquadratura che
“riempia il mirino”, è sempre
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Scuola di FOTOGRAFIA
la scelta preferibile. Tuttavia all’interno delle fotografie
l’evoluzione della qualità nel già scattate, proprio per sco- I sensori
mondo digitale ha fatto passi prire se in esse non si celino
da gigante: sia per quanto nuove immagini che erano Alta nitidezza
riguarda la risoluzione dei sfuggite a una prima analisi. La tecnologia non cammina ma corre: i sensori delle
sensori che per il perfe- In questa nuova occasione fotocamere digitali di ultima generazione si sono impe-
zionamento dei firmware (i di reframing non scorgiamo gnati da tempo in una corsa verso un sempre più ele-
software interni alle foto- soltanto l’opportunità di vato numero di pixel. Oggi sono giunti a traguardi che
non soltanto permettono di ottenere stampe di grandi
camere), destinati a ridurre riuscire a isolare qualche dimensioni ma consentono anche di ritagliare nuove e
i disturbi di amplificazione fotografia in più. Riteniamo diverse fotografie all’interno dell’inquadratura originale,
e migliorare automatica- infatti che esercitarsi abba- favorendo dunque le opportunità di reframing.
mente il risultato finale. Ne stanza sistematicamente in
è derivata la concreta pos- un’analisi critica di questo
sibilità di dedicarsi a quello genere abbia anche una
che sembra quasi essere un validissima funzione didat-
nuovo hobby: l’opportunità tica: aiuta ad affinare l’oc-
di compiere un reportage chio dell’operatore che, nel
Nella città di Bressanone/Brixen, ecco uno Proviamo a re-inquadrare la scena. Modifichiamo ancora l’inquadratura. Ci
scatto che riprende un’entrata laterale del Conserviamo soltanto l’accostamento tra concentriamo sull’accostamento bicicletta-
Duomo. Si vedono una bicicletta e, poco l’antico portone in legno e la fotografia nella portone. La fotografia cambia: sembra
lontano, la vetrina di un negozio. La foto è vetrina illuminata. Il risultato suggerisce una raccontare un momento di attesa. Insomma,
stata scattata al crepuscolo, all’accendersi sorta di confronto tra antico e moderno. ci si aspetta che il proprietario della bici
delle luci. Può semplicemente essere letta esca dalla chiesa per riprenderla.
come accostamento tra elementi antichi e
moderni.
Cambiamo ancora e ci appoggiamo alla tecnica digitale. Variamo Ricorriamo al fotoritocco: manteniamo i colori solo nella vetrina
l’inquadratura passando a un taglio panoramico. Otteniamo una illuminata. Trasformiamo in bianconero la parte rimanente
strisciata bassa e lunga che comprende sia la bicicletta sia la vetrina. dell’inquadratura. L’operazione è facilmente attuabile e obbliga a
L’immagine è differente, però non appare molto caratterizzata. Serve concentrare l’attenzione sulla zona più luminosa e a colori. Il resto della
un nuovo intervento. fotografia appartiene a un tempo passato: il passaggio al bianconero lo fa
leggere come un’immagine di ieri, lontana nel tempo.
correzione desiderata sullo centuazione forzata dei toni plicemente una fotografia che lasciare un particolare a
schermo del computer, in un rossi di un tramonto oppure, d’altri tempi, una connota- colori all’interno di una foto-
secondo momento. ed è l’aspetto che più ci inte- zione old style che ripropone il grafia bianconero obbliga
ressa in questo caso, addirit- fascino di una vecchia stampa l’occhio a correre proprio
Interventi di fantasia tura interventi di negazione in toni seppia o comunque sull’area cromaticamente
La capacità di raccontare del colore per trasformare un bianconero come quelli più vivace. In breve: il gioco
fotograficamente è legata la fotografia già ottenuta in del nonno. Si è infatti in pre- colore-bianconero assume
a molti e differenti parame- uno scatto bianconero. senza di una chiave di lettura la capacità di guidare lo
tri. Possono essere quelli Nel caso che prendiamo in totalmente diversa: passare sguardo proprio come fanno
dell’ampiezza dell’angolo considerazione, ecco che al bianconero, soprattutto anche altre componenti foto-
abbracciato e della com- l’operazione di modificare se si tiene conto che l’an- grafiche, come quelle legate
pressione prospettica, tipi- uno scatto a colori trasfor- nullamento dei colori può alle fughe prospettiche o
camente decisi ad esempio mandolo in uno bianconero essere operato soltanto su alle differenze nitido-sfocato.
dalla focale impostata sullo prende una precisa conno- di una parte dell’immagine Intervenire modificando o
zoom. Ma possono anche tazione. Non deve essere e non nella sua totalità, può annullando il colore, in occa-
essere componenti di varia- vissuto, come normalmente essere molto utile per riu- sione di un’operazione di
zioni cromatiche vissute in accade in questi casi, come scire a spostare l’attenzione reframing, è dunque un’ulte-
chiave creativa, come l’ac- un tentativo di ricreare sem- dell’osservatore. È come dire riore possibilità espressiva.
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Scuola di FOTOGRAFIA
Il fotorestauro
nuova vita
alle foto d’epoca
L
a fotografia è memoria. E discendente riuscirà a vedere. ter e un po’ di pratica e chiun-
Ricordi, amicizie, la memoria è un patrimo- Almeno fino a che non ci si que può restituire nuova vita
nio da preservare e, se decide a digitalizzare e restau- alle immagini d’epoca. Basta
amori, emozioni, necessario, da “rinfrescare” rare le vecchie immagini, per un po’ di curiosità che porti
viaggi... Il valore con interventi di “manuten- godercele al meglio sin da a sperimentare l’effetto dei
intrinseco delle zione”. Il valore, affettivo e di subito, ristamparle in alta qua- diversi filtri e l’utilizzo di tutti
foto è tutto qui: testimonianza, delle fotografie lità e tramandarle ai posteri in gli strumenti che i potenti sof-
è tanto più alto quanto più il tutto il loro splendore. Splen- tware di fotoritocco offrono.
ecco perché vanno documento è vecchio; ma più dore digitale ovviamente. Ne deriva anche il vantaggio di
ben conservate. la foto è vecchia, più il tempo poter conservare per sempre
Il restauro delle tende ad aggredirne l’integrità Il fotorestauro in digitale l’immagine ritoccata,
vecchie foto lo può fino a cancellarne i tratti. I cas- per tutti ponendola al riparo dai rischi di
setti di tutti noi sono pieni di Qualcuno potrebbe pensare ulteriore invecchiamento.
fare chiunque, con fotografie che pian piano sva- che restaurare una foto d’e-
un po’ di pazienza niscono, di ricordi che i graffi poca sia un’operazione da Il contrasto
e qualche piccolo e la manipolazione stanno “specialisti”. Lo era sicura- che se ne va
trucco... cancellando, di immagini degli mente fino a qualche anno fa. Uno dei problemi più dif-
avi che forse nessun nostro Oggi invece basta un compu- fusi delle fotografie d’epoca,
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Scuola di FOTOGRAFIA
soprattutto se conservate in Via i graffi Recuperare il contrasto
ambiente umido e a tempe- e i “puntini”
Questo scatto degli anni ‘30 è in stato di cattiva conservazione. Agendo
rature estreme, è il degra- L’altro grande problema delle sui controlli di luminosità e contrasto (da muovere sempre insieme) si
damento dell’emulsione che fotografie d’epoca è lo stato di è riportata l’immagine a un corretto equilibrio; quindi si è proceduto a
porta a una repentina dimi- conservazione della stampa: ripulire la parte alta e altre macchie. Tempo necessario: 15 minuti
nuzione del contrasto: i chiari maneggiate da molte persone
tendono a diventare più scuri negli anni, conservate spesso
e gli scuri si schiariscono; in in “pigne”, le fotografie ten-
pratica la foto tende a diven- dono a graffiarsi e a rovinarsi.
tare un tutt’uno indistinto e Il risultato sono spesso foto
l’immagine svanisce. Per macchiate e in alcuni casi
questo tipo di problema, i pro- anche “screpolate” o segnate
gammi di fotoritocco offrono da pesanti solchi. Dopo aver
una serie di strumenti, dai più fatto una buona scansione, ci
semplici ai più complessi e si può affidare ai programmi di
personalizzabili. In ogni caso il fotoritocco: questi permettono
buon recupero dell’immagine con grande facilità di eliminare
e pressoché garantito. Addi- i puntini bianchi e le macchio-
rittura il software di gestione line che hanno aggredito la
di alcuni scanner permette superficie dell’immagine e
già di effettuare in fase di let-
tura dell’immagine un con- La fotografia che svanisce
trollo e una correzione dell’e- La stampa di questa foto di inizio secolo è ad alta risoluzione (l’originale è molto piccolo), è
quilibrio tonale e cromatico probabilmente una copia ed è stata realizzata con stato applicato il semplice filtro “livelli automatici”
dell’immagine, riportandola ai procedure chimiche non troppo stabili. Ne risulta che riequilibra i chiari e gli scuri analizzando quelli
una fotografia che anno dopo anno diventa sempre presenti nell’immagine. La foto torna così a vivere.
giusti livelli di contrasto prima più grigia, svanendo. Dopo aver fatto la scansione Tempo necessario: 1 minuto
ancora di arrivare nella fase
di fotoritocco vera e propria.
Allo stesso modo è possibile
correggere immagini anche a
colori che abbiano una domi-
nante cromatica innaturale
dovuta al degrado delle emul-
sioni o semplicemente a uno
scatto in condizioni di illumi-
nazione errate: gli strumenti da
utilizzare sono i medesimi.
La vecchia arte
del ritocco cromatico
Si usava molto quando le fotografie a colori
non c’erano: il fotografo, a colpi di pennello e
acquarelli, distribuiva i colori sulle varie porzioni
di fotografia, seguendo le forme principali.
In questo caso abbiamo voluto ripetere
l’esperimento, lavorando però senza pennello
e solo in fotoritocco digitale. Partendo dalla
scansione della fotografia di sinistra, risalente
agli anni ‘40, abbiamo scontornato le diverse
aree cromaticamente omogenee (il viso,
l’uniforme, le diverse parti della coccarda e
così via); quindi ad ognuna di essere abbiamo
applicato una dominante cromatica credibile;
abbiamo utilizzato la funzione “colora” presente
in Adobe Photoshop nella finestra di dialogo
“tonalità/saturazione”, ma i diversi programmi
di fotoritocco potrebbero prevedere altre
modalità per operare questo intervento. La
sostanza non cambia: il risultato, pur essendo
riconoscibile come una foto in bianco e nero
ricolorata, è sicuramente piacevole e anzi dona
all’immagine un aspetto pittorico che la foto in
bianco e nero non ha.
Tempo necessario: 30 minuti
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Scuola di FOTOGRAFIA
Cosa serve per il fotorestauro
Fino a dieci anni fa, il restauro digitale delle immagini ad alta risoluzione
poteva essere fatto solo con apparecchiature costosissime. Oggi un personal
computer basta e avanza. Serve anche un programma di fotoritocco, come
Adobe Photoshop o Corel Photo Paint: ce ne sono di tutti i prezzi e di tutte le
prestazioni, per l’utente inesperto e per il fotoamatore digitale evoluto. Non
può poi mancare uno
scanner, necessario per
digitalizzare le immagini
da ritoccare. Nel caso
si volesse lavorare a
partire da negativi o
da diapositive, è bene
orientarsi verso uno
scanner dedicato a questo
tipo di originali o comuque
verso un apparecchio
di alta fascia: la piccola
dimensione degli originali
richiede risoluzioni di
scansione molto alte.
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Scuola di FOTOGRAFIA
Il fotoritocco correttivo
le immagini
migliorano su pc
U
no dei vantaggi offerti tale, ma anche gli amanti della stato banalmente collocato al
dalla tecnologia digitale pellicola possono fare il fotori- perfetto centro del quadro, cre-
Il soggetto vi piace applicata alla fotografia tocco a computer delle proprie ando così un’immagine un po’
ma l’immagine è è quello di poter correggere immagini, ovviamente dopo scontata. Infatti, ci vuole molta
mossa, o risulta l’immagine rimediando a errori aver fatto una buona scan- attenzione e mestiere nel riu-
troppo chiara o di scatto o a problemi di cor- sione delle proprie stampe o scire ad analizzare in maniera
retta interpretazione della luce dei propri negativi. precisa la scena inquadrata
eccessivamente da parte della fotocamera. mentre la si guarda attraverso
scura oppure Con il fotoritocco su compu- Composizione e il mirino. Per fortuna c’è un
presenta il ter, l’azione di fare la foto non quadro sotto controllo rimedio: in molti casi basta fare
fastidioso effetto finisce un attimo dopo aver Molte volte capita di accorgersi un semplice “reframing”, cioè
premuto il tasto di scatto ma solo davanti alla foto stampata il ritaglio dell’immagine su un
degli “occhi rossi”? prosegue anche più tardi, una che l’inquadratura scelta ha quadro diverso; questo spesso
nessun problema volta tornati a casa, dove si tenuto dentro il quadro un det- basta per eliminare dalla foto
con i programmi può perfezionare il lavoro fatto. taglio assolutamente poco foto- gli elementi non voluti o per
di fotoritocco sul Erroneamente si può pensare genico; oppure si scopre che ridare equilibrio a una compo-
che questo sia un privilegio l’orizzonte è inclinato; o magari sizione imperfetta. In altri casi
computer di casa degli utenti di fotocamera digi- si nota solo che il soggetto è è necessario unire al reframing
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Scuola di FOTOGRAFIA
Migliorare la composizione anche una leggera rotazione
Questo scatto descrive un serafico panorama in campagna. Ma le automobili sulla strada stonano davvero dell’immagine. Nei casi in cui
con il tono bucolico della fotografia: perché non aspettarne la sparizione dietro la curva? Per migliorare la la composizione è inficiata
composizione una buona cosa è eliminare dalla vista gli autoveicoli con un ritocco attento. Ne abbiamo da elementi che non possono
approfittato anche per desaturare la scansione un po’ troppo carica.
Tempo necessario: 10 minuti essere tagliati perché troppo
centrali, può essere possi-
bile lavorare in fotoritocco
“cancellando” gli oggetti non
voluti: si tratta di un lavoro
non sempre possibile e che
richiede una certa manualità
con i programmi di fotoritocco.
In cerca di nitidezza
Una mano poco salda o un
soggetto che non vuole stare
fermo possono causare un
cosiddetto “micro-mosso” e
Ricomporre il quadro quindi un’immagine non per-
L’autore di questa foto ha deciso di scattare questo ritratto in fettamente definita. Risultati
orizzontale. A conti fatti il taglio giusto è invece verticale: una
banale operazione di ritaglio migliora il risultato finale. simili si ottengono con una
Tempo necessario: 1 minuto messa a fuoco imprecisa. In
alcuni casi questi difetti sono
talmente marcati da non poter
essere recuperati. Ma molte
volte basta applicare una
“maschera di contrasto”, un
filtro che analizza i cambia-
menti di tonalità e li rende in
qualche modo più “veloci” e
quindi apparentemente più
nitidi. Se i parametri di appli-
cazione di questo filtro sono
troppo pesanti si creano degli
aloni attorno ai contorni del
soggetto che non sono più
accettabili. Grazie all’ante-
Correggere il micro-mosso prima a schermo è possibile
individuare i valori dei parame-
Se i tempi di scatto raggiungono o scendono sotto 1/60 di
secondo, basta che il soggetto non stia fermissimo o l’impugnatura tri del filtro che ottimizzano il
non sia salda, per avere un decadimento di nitidezza dovuto a un risultato finale.
micro-mosso, come si vede nel dettaglio in alto. Il problema si può
correggere con una cosiddetta “maschera di contrasto”, un filtro
che entro certi limiti può aumentare la nitidezza delle immagini e Se l’immagine è
quindi il fuoco dei soggetti, come nel dettaglio in basso. troppo chiara o scura
Tempo necessario: 2 minuti Uno dei problemi più frequenti
è un’errata esposizione che
porta a foto troppo chiare o
troppo scure. La situazione
entro certi limiti ragionevoli può
essere recuperata con facilità:
i toni della fotografia possono
essere riposizionati diventando
più chiari o più scuri a seconda
delle esigenze. Se l’immagine
è bruciata (e quindi ha intere
aree totalmente bianche) o
troppo chiusa (con aree com-
pletamente nere) l’operazione
di ricalibrazione della fotogra-
fia può rivelarsi impossibile.
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Scuola di FOTOGRAFIA
La cura Quando l’esposimetro si lascia ingannare
per la sindrome In questo panorama l’esposimetro si è fatto una fotografia equilibrata e comunque ben satura.
da occhi rossi ingannare dalla forte luminosità del cielo terso e Lo stesso risultato può essere ottenuto con
ha impostato lo scatto per ottenere un’immagine l’applicazione del classico e facile filtro “livelli
L’effetto degli “occhi rossi” troppo scura. Basta schiarire l’immagine (ma non automatici”.
nelle foto scattate con il flash con il solo controllo di luminosità) per ottenere Tempo necessario: 2 minuti
(soprattutto ai bambini) è un
problema noto a chi si cimenta
con la fotografia. I sistemi di pre-
flash adottati dalle fotocamere
per evitare questo effetto,
spesso finiscono per far chiudere
gli occhi ai soggetti e possono
confondere il fotografo, che ha
tempi di risposta del tasto di
scatto non immediati. Nel caso
in cui gli occhi rossi compaiono,
basta scontornare l’area
incriminata e quindi scurirla e
desaturarla fino a raggiungere la
tinta corretta degli occhi.
Tempo necessario: 2 minuti
La giusta
temperatura
di colore
L’autore ha scattato uno
splendido ritratto, ma la
fotocamera ha impostato un
punto di bianco non adeguato
alla luce. Riportando l’immagine
su toni più caldi (più giallo e
magenta e meno blu e verde)
tutto diventa più naturale.
Tempo necessario: 2 minuti
Il fotomontaggio
I
Per migliorare l fotoritocco, quando stra- In questo modo, provando si usano altri strumenti, che
la foto o per ripa verso il fotomontaggio, per esempio a “montare” la possono presentarsi diver-
può diventare sano diverti- testa di un personaggio sul samente a seconda del pro-
divertimento: mento: basta lasciare il mouse corpo di un altro, si iniziano a gramma utilizzato. Una volta
il fotomontaggio in mano alla propria vena cre- perfezionare le procedure e fatto lo scontorno, l’elemento
è un’evoluzione ativa e il gioco è fatto. E se fino le tecniche. Bisogna iniziare così isolato può venire appli-
creativa del a qualche anno fa per fare un così, perché se si aspetta il cato su un’altra foto, ma non
buon fotomontaggio ci vole- momento in cui il fotomon- in maniera “definitiva”: infatti
fotoritocco. Grazie vano una tecnica sopraffina e taggio “serve”, a quel punto normalmente viene applicato
a facili operazioni è fotografie di partenza perfette, non c’è tempo per imparare su un cosiddetto livello che
possibile eliminare oggi basta un po’ di pratica a trovare il comando o il filtro viene sovrapposto agli altri
parti di immagine, e uno dei tanti programmi di giusto. livelli che stanno sotto. L’u-
fotoritocco. tente può anche modificare
fare sostituzioni, Lo scontorno e i livelli l’ordine dei livelli quando desi-
correzioni. Sperimentare L’attività principale del foto- dera e deciderne il grado di
Tutto è possibile... per gioco montaggio è lo scontorno, trasparenza in modo da otte-
Uno dei vantaggi del fotomon- qualcosa di molto vicino al nere effetti particolari.
24
Scuola di FOTOGRAFIA
I filtri e le selezioni prendere un’immagine e
Una gran parte del lavoro imparare a conoscere i Andare dove non si è mai stati
di fotomontaggio viene filtri in maniera empirica, La più classica operazione di fotomontaggio è quella della sostituzione
dello sfondo. In questo modo è possibile portare i soggetti in primo
fatto operando sui filtri. Ce applicandoli e valutandone piano in luoghi dove non sono mai stati. Ovviamente non si tratta
ne sono di tutti i tipi: per la gli effetti. Uno dei vantaggi solo di una semplice operazione di collage, ma ci sono diversi passi
correzione cromatica, per è che i filtri si applicano da compiere per ottenere un risultato credibile. Qui sotto ecco una
sequenza di lavoro completa: la ragazza in primo piano in una foto
sfuocare o per rendere più solo alla “selezione” attiva, cittadina è stata mandata al mare...
nitido, per cambiare lumino- cioè alla parte di foto sele- Tempo necessario: 20 minuti
sità e contrasto, per aggiun- zionata con uno degli stru-
gere grana e disturbi, per menti appositi (selezione
ricreare tratti e toni tipici a rettangolo, a cerchio e
dei quadri e così via. Gio- così via) o con uno scon-
care con questi strumenti torno. Così si può valutare
è veloce e divertente: basta subito il contributo del filtro
Fase 2
UNIFORMITÀ CROMATICA
La foto del soggetto viene
ricalibrata cromaticamente per
assumere una luce più calda,
maggiormente coerente con il
panorama assolato; vengono
quindi leggermente enfatizzati i
rossi e abbassati i blu.
25
Scuola di FOTOGRAFIA
e impararne le caratteristi-
che. La selezione permette,
per esempio, di scurire una Effetti pittorici e creativi
parte dell’immagine troppo Uno dei più grandi capitoli del fotoritocco creativo
chiara, lasciando il resto è quello degli effetti pittorici e delle stilizzazioni.
Infatti sono molti i filtri già predisposti nei principali
immutato. programmi di fotoritocco e ancor di più sono i plug-in
disponibili gratuitamente o a costi conteuti su
Democrazia dell’arte Internet. Gli effetti possibili sono svariati e vanno dalle
simulazioni di acquarelli e carboncini fino alle variazioni
Il fotomontaggio può stra- cromatiche “aggressive” da pop-art. Ogni filtro permette
bordare nella creatività di ottenere risultati diversi a seconda del valore che
pura e diventare arte figu- viene scelto per i diversi parametri. Qui sotto una
serie di “variazioni sul tema” della foto qui a fianco: si
rativa. Con un vantaggio: la va dai finti acquarelli
tecnica conta molto meno alle simulazioni di
di prima, mentre il gusto e pennellata, dall’”effetto
plastica”a quello “tela”.
il talento diventano prepon- Certo un quadro vero
deranti. L’arte diventa più è meglio, ma bisogna
democratica: si può fare essere artisti.
Tempo necessario:
un quadro senza sporcarsi 5 minuti ogni immagine
le mani di colore e senza
spendere nulla di tela e
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Scuola di FOTOGRAFIA
Controllare
IL COLORE
Il colore in digitale modo i valori RGB associati
Ogni singolo apparecchio, a ciascun pixel sono precisa-
fotocamera, pc e stampante, mente definiti, senza il rischio
possiede un Gamut, l’insieme che vengano male interpre-
di colori da esso riproduci- tati da hardware e software.
dallo scatto alla stAmpa bili, determinato dalle carat-
teristiche strutturali. Per
Da ciò discende una regola
aurea: mai produrre un file
“regolamentare” la gestione fotografico a cui non sia asso-
del colore, un gruppo di ciato uno spazio o un profilo
L
a fotografia vive di colori produttori di hardware e colore, altrimenti il software
Gestire al meglio e sfumature, importanti software ha fondato nel 1993 non saprà gestire al meglio i
il colore non è quanto e se non più del l’ICC (International Color valori RGB dei singoli pixel e
difficile grazie ai dettaglio dato dai Megapixel. Consortium, www.color.org), produrrà colori non precisi.
comandi presenti La nitidezza è importante, ma che ha codificato gli spazi
il colore di un volto “gessoso” colore e i profili colore, Allineare la “catena
sulle fotocamere, o quello di un cielo che tende attualmente alla base di foto- colore”
nel software e al violetto ci fanno sembrare grafia, grafica ed editoria Si parla di “catena colore”
nei driver delle la foto inaccettabile, anche digitale. Una fotocamera, ad non perché sia costrittiva, ma
stampanti. se inquadrata bene e ricca esempio, può essere rego- perché la gestione del colore
di dettagli. Alcune nozioni di lata per produrre file sRGB o è come un flusso concate-
Ecco come iniziare base e un po’ di pratica aiu- AdobeRGB, due spazi colore nato, dove non si può creare
con il piede giusto tano a migliorare di molto la che tutti i software sono in una rottura, pena la perdita di
qualità delle immagini. grado di gestire. In questo qualità. Ecco come si svolge il
27
Scuola di FOTOGRAFIA
BIT/colore Sfumature Colori totali RGB I colori influenzano lo stato d’animo: vivi e brillanti in
Colori e bit una giornata di sole generano allegria; cupi durante una
1 2 8
Una sfumatura di giornata nuvolosa incutono tristezza.
2 4 64
grigio o di colore viene
8 256 16.777.216
riprodotta senza soluzione
di continuità dalla 10 1.024 1.073.741.824
pellicola fotografica, 12 4.096 68.719.476.736
proporzionalmente al colore 14 16.384 4.398.046.511.104
del soggetto. La fotografia 16 65.536 281.474.976.710.656
digitale usa un numero
definito di sfumature di
grigio e di colore: può riprodurre solo quelle e non i valori intermedi.
È codificata in bit, unità di misura che può assumere valore O o 1,
gli unici numeri che il computer conosce. Il colore di ogni pixel è
definito da una serie di bit per ogni colore fondamentale RGB: rosso,
verde, blu (dall’inglese Red, Green, Blue). Le attuali fotocamere
lavorano a 12 o 14 bit/colore, garantendo un’elevata fedeltà
cromatica. Più bit/colore si usano e più colori si possono riprodurre.
28
Scuola di FOTOGRAFIA
RAW e colore
Molte fotocamere compatte e tutte le reflex scattano anche file
RAW. Questo formato “congela” i dati prodotti dal sensore e
permette modifiche in postproduzione (anche ai parametri fonda-
mentali), consentendo di interpretare la foto come un “negativo
digitale”. Esistono diversi formati RAW, ideati dai produttori di har-
dware/software: NEF di Nikon, CR2 per Canon, DNG di Adobe, per
citarne solo alcuni. Il RAW è un file B&N, che contiene per ogni
pixel le informazioni native del sensore circa la luminosità, mentre
quelle del colore sono nei metadati relativi. Tutti i software gestori
di RAW lo devono “sviluppare”: leggono i valori B&N di ogni pixel
e i metadati sul colore, producendo un file RGB che può essere
visualizzato e stampato. Poiché il Gamut della fotocamera è molto
ampio, anche più di AdobeRGB, da un RAW si possono ottenere
file con diversi spazi colore (ad esempio WideGamut). Generando
dal RAW un TIF a 16 bit/colore si sfruttano al meglio le caratteri- Capture NX2, gestore dei file NEF (il RAW di Nikon),
stiche della fotocamera e le funzioni di un software predisposto, permette di interpretare l’immagine come se fosse
un negativo digitale e di scegliere lo spazio colore.
come ad esempio Adobe Photoshop.
Se si decide
di far gestire
i colori dalla
stampante,
bisogna
impostare nel
driver della
5 stampante il
tipo di carta
e lo spazio
Il primo passo è scegliere la stampante corretta. colore del file
di origine.
Se si sceglie di
6 delegare al software
di fotoritocco la
gestione del colore,
prima di entrare
nella regolazione
del driver bisogna
scegliere il profilo
Poi bisogna scegliere se far gestire i colori direttamente dalla
corretto per modello
stampante...
di stampante e di
carta.
3
7 Quindi nel driver
della stampante
sarà necessario
disattivare la
gestione del
colore per evitare
di vanificare le
scelte precedenti
(il driver ha
la priorità sul
software).
...oppure dal software di fotoritocco.
29
Scuola di FOTOGRAFIA
segue da pagina 28
valorizzano sicuramente l’in- paradosso: AdobeRGB ripro- foto prima di stamparle; inchiostri (a colorante in
quadratura. Caricando un file duce bene alcuni colori che • se non è correttamente acqua o a pigmenti, da tre a
AdobeRGB sul Web, è neces- il monitor visualizza in modo regolato, non si è sicuri di dodici) e carta (lucida, semi-
sario convertirlo in sRGB, in impreciso, ma che sono cosa rappresenta. lucida, matt, in fibra di cotone,
quanto i browser attuali non stampabili. Bisogna saperlo Il monitor deve, quindi, essere ecc).Le inkjet con qualità
interpretano il colore e usano e di conseguenza adeguarsi. di buona qualità; lesinare sul fotografica danno grandi
sRGB. La maggioranza dei suo acquisto non è l’ideale soddisfazioni e una qualità
monitor non visualizza i colori Il monitor richiede per il fotografo, professioni- elevata e stampano su una
più saturi che AdobeRGB attenzione sta o anche semplice appas- grande varietà di carte, ma
può riprodurre e che, invece Nel campo della fotografia il sionato. Un buon monitor dà richiedono una buona rego-
le stampanti inkjet di buona monitor è importante e due soddisfazione sia guardando lazione. I produttori di har-
qualità e i laboratori possono sono i motivi principali: le foto sia in postproduzione dware forniscono i profili per
stampare. Si vive, quindi, un • è l’unico modo per vedere le ed è un investimento che ogni modello prodotto e per
dura nel tempo, in genere la propria carta. Gestendo
molto più del computer. All’u- il colore da software (come
scita dalla fabbrica ha una in Photoshop), deve essere
Profili, spazi colore dominante fredda, data dai utilizzato il profilo corretto e,
e Gamut suoi 8000-9000 Kelvin nativi.
Il profilo di calibrazione porta
in ogni caso, si deve impo-
stare nel driver il tipo giusto
Profili e spazi colore hanno la stessa struttura: una poi il monitor a 6500 K, valore di carta. Usando carta di una
tabella di numeri applicata al file fotografico nei ottimale per la fotografia marca diversa, bisogna sca-
metadati, dati esterni ai pixel, che lo caratterizzano digitale. I produttori forni- ricare dal sito Internet del
e che sono letti e interpretati dal software. Il Gamut scono profili colore specifici produttore i profili relativi alla
è l’insieme dei colori prodotti da un’apparecchia-
tura (fotocamera, scanner, monitor, stampante): o il da caricare nel sistema ope- propria stampante, caricarli
Gamut è conforme a uno spazio colore, o deve essere rativo, vale quindi la pena di nel sistema operativo e impo-
definito da un profilo colore, che di fatto è lo “spazio aprire la finestra “Colore” starli nel software. Il driver
colore” di quel particolare apparecchio in quelle nelle “Proprietà” e control- della stampante andrà quindi
precise condizioni di lavoro. La conversione fra spazi/ lare che al proprio monitor regolato su un tipo di carta
profili diversi modifica i numeri dei colori RGB nei sia associato il giusto profilo. simile (per non falsare la ste-
singoli pixel, ma non l’effetto finale del colore rappre- Questo caratterizza la media sura di inchiostro), a meno
sentato. Vi è un’ecce-
zione: passando da degli apparecchi di quel tipo; che non preveda regolazioni
un Gamut più grande per una resa ottimale del sin- specifiche per i singoli profili.
a uno più piccolo golo apparecchio va eseguito L’uso di un profilo sbagliato
si perdono i colori il profilo con un software porta a risultati davvero poco
esterni al secondo, apposito o con un calibratore soddisfacenti.
che vengono con- hardware. Seguendo le indi-
vertiti per rientrare cazioni del software si sce- Gestire il colore
nel Gamut ridotto;
viceversa non vi è glieranno alcuni parametri: nel software
problema. Kelvin, Gamma, luminanza. I I software più semplici si
due standard utilizzati sono appoggiano totalmente al
6500 K /Gamma 2.2 (il più usato) driver della stampante per la
e 5000 K/Gamma 1.8 (usato gestione del colore: se questo
nelle aziende di arti grafi- non permette la regolazione
che). La luminanza varia in dello spazio colore, verrà
genere da 80 a 130 cd/mq e i sicuramente usato sRGB.
software di calibrazione indi- Altrimenti il fotografo sce-
cano quasi sempre il valore glierà fra sRGB e AdobeRGB
ideale per il tipo di monitor, quello corrispondente al file
Profili e spazi servendosi della funzione da stampare. Adobe Photo-
colore si
rappresentano
“Plug&Play” del sistema shop e gli altri software di
come un operativo. fotoritocco permettono in
solido nello alternativa di scegliere un
spazio
o come un La stampa: molte profilo specifico all’atto della
poligono su variabili da stampa. Si potrà quindi uti-
un sistema
cartesiano. controllare lizzare il profilo dell’accop-
Fonte: La stampa è la fase più ricca piata stampante/carta in uso,
Wikipedia e
Apple
di variabili da valutare: tec- ottenendo risultati migliori in
nologia (inkjet, laser, subli- quanto a fedeltà cromatica,
mazione, carta fotografica soprattutto se si vogliono
chimica), tipo e numero di usare carte particolari.
30
Scuola di FOTOGRAFIA
U
na foto che abbia una
Gestire la sensibilità delle fotocamere corretta esposizione,
come scegliere
che non sia quindi nè
troppo chiara, nè troppo scura,
rappresenta il corretto equi-
ISO 100, f/3.5, 1/50sec ISO 400, f/3.5, 1/200sec ISO 1600, f/3.5, 1/640sec
In questo raffronto vediamo come, a parità di diaframma (f/3.5), scatto sarebbe stato nitido). A 400 ISO e 1/200 di tempo (da notare che
cambiando i tempi dell’otturatore si crei la necessità di variare la quadruplicando una misura, si riduce ad un quarto l’altra), le gocce sono
sensibilità ISO. Da notare come a 100 ISO e 1/50 di tempo le gocce scie molto più corte e tutto è più nitido (annullato anche il micromosso del
d’acqua siano una scia, ma il rumore sia praticamente assente. Il tempo vento sulle foglie), ma comincia ad essere evidente il puntinato. Infine a
lungo ha comunque sofferto di un micromosso della vegetazione che non 1600 ISO e 1/640, le gocce sono congelate, ma il rumore soprattutto nelle
raggiunge il massimo della nitidezza (se il soggetto fosse stato fermo, lo zone più scure è molto evidente.
anche imprecisi. Questa imprecisione si tra- sibilità ISO diventa più critica mentre le più sensibili (non
sforma in una foto sempre quando c’è poca luce, e il professionali) erano normal-
ISO come strumento più puntinata e con colori più rumore (l’imprecisione) è più mente in commercio fino ai
per compensare le scialbi, al punto che i con- evidente sulle parti più scure 1000 ASA. All’epoca della pelli-
bassi luci torni e i dettagli si perdono nel della foto. cola la maggior sensibilità era
Viene da se che quando i primi “rumore” o puntinato di fondo. raggiunta grazie a particelle
due parametri citati, apertura Ovviamente più il sensore è ISO e ASA esistevano più grandi di materiale foto-
e otturatore, per necessità piccolo o più è sovraffollato di già al tempo della pel- sensibile sulla pellicola. Infatti
fotografica, non garantiscono pixel (che più sono e più pic- licola i risultati ottenuti con pellicole
la sufficiente illuminazione del coli devono essere a parità di Gli ISO regolati in una mac- più sensibili soffrivano di una
sensore, quest’ultimo debba superficie disponibile) e più chinetta fotografica digitale “grana” più evidente nello
essere reso maggiormente l’aumento di ISO fa crollare la rappresentano ciò che una scatto. Le fotocamere digitali
sensibile, aumentando gli ISO qualità finale dello scatto. Per volta si misurava per una pelli- hanno un asso nella manica:
(quindi aumentando la ten- questo motivo ogni fotografo, cola con gli ASA (o anche ISO la possibilità di variare la sen-
sione applicata al sensore), a meno di non voler cercare stessi). Anche in questo caso sibilità del sensore, scatto per
ma accettando anche per un effetto specifico, di solito si parlava di pellicola più o scatto, o addirittura di eseguire
controparte una maggiore cerca di tenere il valore ISO meno sensibile. Pellicole “nor- al volo lo stesso scatto ad ISO
imprecisione di lettura. il più basso possibile. La sen- mali” erano a 100 o 200 ASA, diverse. Con la pellicola, la
In uno scatto fatto su pellicola, l’alta sensibilità aveva come contraltare Qui sopra vediamo uno scatto notturno eseguito con una compatta
la grana visibile della foto. Ma essendo una grana monocromatica e economica. La funzionalità ISO Auto ha portato la sensibilità del piccolo
morbida, risultava meno fastidiosa di quella digitale. sensore a 640 ISO e già così il disturbo è molto invadente.
32
Scuola di FOTOGRAFIA
Come pulire una foto “rumorosa” con Adobe Lightroom
uno scatto rovinato dal rumore? ecco come salvarlo
Per pulire una foto affetta da troppo 4. Vediamo la sezione di cura al cui non ci sia già stato alcun inter-
rumore (cioè in cui gli ISO alti hanno rumore di questo programma, ana- vento da parte dell’algoritmo anti-
reso l’immagine troppo puntinata), lizzando un particolare di uno scatto rumore interno alla fotocamera o la
si può ricorrere a diversi programmi, realizzato a 3200 ISO. Sottolineiamo generazione del jpg finale, che rende
alcuni semplici, altri più completi e che i risultati migliori di ritocco si più difficile la correzione successiva. In
professionali, come Adobe Lightroom ottengono partendo da scatti RAW, in questo caso siamo partiti da un RAW.
1
4
6 6
3 5
scelta era invece unica per della pellicola fotografica può mera, dalle più economiche ad essere di manica larga per
tutto il rullino (in realtà con le anche essere piacevole, per e compatte a quelle più pro- quanto riguarda l’impostazione
fotocamere “advantix” o APS esempio può donare dramma- fessionali e costose, è pos- degli ISO, e spesso invece di
cioè Andvanced Photo System, ticità o fascino allo scatto, il sibile regolare la sensibilità obbligarci a trovare una solu-
in alcuni casi era possibile riav- rumore, in una fotografia digi- ISO manualmente o lasciare zione alternativa all’aumento di
volgere la pellicola, sostituirla tale è veramente una chimera la scelta in automatico. In sensibilità (magari usando un
e poi, reinserendola, ripuntarla da evitare accuratamente. questo caso, occorre pre- cavalletto e un tempo di ottu-
fin dove si era arrivati a scatta- stare attenzione a non fidarsi razione più lungo) preferiscono
tare in precedenza). Da notare Funzionalità ISO AUTO troppo dell’automatismo alzare gli ISO, rovinando il risul-
tuttavia che mentre la grana In genere, per ogni fotoca- perchè le fotocamere tendono tato finale. Inoltre, subito dopo
33
Scuola di FOTOGRAFIA
lo scatto, è molto difficile ren- Aggiungere una finta grana con Adobe Photoshop
dersi conto di quanto una foto
sia rumorosa guardando l’im-
magine dal solo display della
Il fascino dell’antico
Talvolta, invece che combattere modelle che, una volta pannello di Sviluppo. Il filtro
fotocamera e potremmo non un finto disturbo, si ricorre ritoccate, diventano troppo è molto semplice, ma grazie
accorgerci subito di aver rovi- proprio ad esso per diversi fini. plastiche. Esistono diversi alla possibilità di intervenire
nato lo scatto. Per questo, se Il più artistico è l’aggiunta di software per aggiungere sulle foto, magari appena
drammaticità ai chiaroscuri l’effetto grana della pellicola, trattate da RAW e non ancora
proprio non si può far a meno soprattutto nei bianchi e neri, fra cui il gratuito e semplice “fissate” in Jpeg, spesso porta
di lasciare gli ISO in AUTO, è o l’antichizzazione di una foto plug-in per Adobe Photoshop ad effetti qualitativamente
bene, quando possibile, limi- magari anche sbiadendo un po’ Grain Natural 2, e i più migliori. Vediamo come
i colori e aggiungendo qualche completi, ma a pagamento generare manualmente la
tare il range di regolazione ai graffio e un po’ di vignettatura. Power Retouche e Realgrain di grana con Adobe Photoshop.
valori più bassi (sconsiglie- Ma il disturbo è molto utile Imagenomic. Anche lo stesso Il procedimento è molto
remmo di andare oltre gli 800 anche per nascondere piccole Adobe Lightroom ha l’effetto semplice, eseguiamo dapprima
imprecisioni nei fotoritocchi, regolabile per l’aggiunta della un rapido restauro di una
ISO). Alcune fra le fotocamere o per neutralizzare la troppa grana ad uno scatto, grazie vecchia diapositiva, e poi ci
più economiche ricorrono alle perfezione sulle pelli delle alle ultime voci in fondo al aggiungiamo un po’ di grana.
alte sensibilità ISO per ridurre
i tempi di otturazione ed evi- F B G
La fotografia panoramica
guardare
La fotografia grandangolare
è affascinante, ma la ripresa
panoramica lo è di più. E con
in grande
la fotografia digitale si sono
aperte prospettive straordinarie
U
na cinquantina di anni Panoramica notturna all’abitato di Castello di
fa, l’ingegner Seitz era Fiemme, in Trentino. È una situazione in cui
il ricorso al treppiede, per eseguire una posa
un semplice turista lunga, è davvero indispensabile.
che viaggiava lungo la lito-
ranea della costiera amalfi-
tana. Guardava a destra e a
sinistra, incantato dal pae-
saggio; come appassionato
di fotografia, si rammaricava
di non riuscire a riprendere
tutto l’insieme. Diceva che gli
sarebbe stata necessaria una
macchina fotografica nuova,
un oggetto capace di abbrac-
ciare più di 100°. Così, tornato
35
Scuola di FOTOGRAFIA
Una panoramica
che abbraccia
140° verso
la cima della
Marmolada, con
il laghetto di
Fedaia.
Le fotografie
panoramiche
risultano sempre
molto spettacolari
e coinvolgenti.
tati più o meno soddisfa- La prima condizione, fon- larsi un compromesso di fotoritocco consentono
centi, perché non è facile, damentale, è fare in modo che vada bene per tutte normalmente di effettuare
di solito, ottenere immagini che i diversi scatti non le inquadrature. Il motivo giunzioni, ma per la foto-
uniformemente esposte e appaiano differenti tra loro è semplice: in una vista grafia panoramica è stato
perfettamente allineate. nell’esposizione alla luce. panoramica il difetto più fatto di più. Sono stati infatti
Ecco il punto: la fotografia Ne deriva che il fotografo sgradevole è certamente realizzati software speci-
digitale ha semplificato di non dovrà impostare la pro- quello di un punto di giun- fici, molto efficaci. Qual-
molto proprio questa possi- pria macchina sull’esposi- zione che appaia molto che fabbricante di fotoca-
bilità, consentendo di rag- zione automatica, sull’auto- percepibile. Il punto critico, mere lo fornisce a corredo
giungere risultati realmente matismo “Program”; dovrà sotto questo profilo, è dato di alcuni apparecchi. La
affascinanti. La panoramica invece bloccare l’esposi- soprattutto dalla superficie giunzione delle foto è pra-
digitale, eseguita con foto- zione con il tasto di memo- uniforme del cielo; in essa i ticamente automatizzata e
grafie esattamente unite le rizzazione, soprattutto se salti di luminosità vengono ottimizzata: la resa finale
une alle altre, attualmente i fotogrammi da giuntare immediatamente localizzati dipende solo dalla cura con
può davvero essere consi- saranno numerosi, in modo e appaiono sicuramente la quale sono state scattate
derata un’opportunità alla che essa rimanga sempre innaturali, dunque sono le foto. Alcune fotocamere,
portata di tutti. identica per tutti gli scatti. assolutamente da evitare. poi, svolgono la medesima
È divenuta molto facile da Oppure, e di solito è prefe- funzione direttamente in
realizzare. Lo è, però, a ribile, il fotografo regolerà Giunzione digitale macchina. Non ci sono
patto di rispettare alcune la fotocamera sull’esposi- Una volta eseguita la scuse, dunque, per non
regole che sono il vero zione manuale. Cercherà sequenza, ecco che gli ottenere splendidi risultati
segreto per ottenere risul- di usare una coppia tempo- scatti potranno essere col- nel mondo della fotografia
tati di eccellente qualità. diaframma che possa rive- legati. Tutti i programmi su grandi orizzonti.
37
Scuola di FOTOGRAFIA
tre scatti da unire
Questioni di prospettiva
Un consiglio elementare: le panoramiche oggi si possono Tre scatti (A, B e C) alla catena di
eseguire anche con fotocamere digitali compatte, ma per A Lagorai, in Trentino, eseguiti con
ottenere i migliori risultati non si deve assolutamente una fotocamera digitale compatta.
L’esposizione non è stata variata, per
variare la focale dello zoom passando da uno scatto avere massima uniformità di resa e
all’altro. Come dire: si scelga preventivamente se preferire non fare notare vistose differenze
un’impostazione dell’obiettivo su focale grandangolare, di densità di colore sul cielo. A
normale o tele, ma poi la si mantenga fissa. Non basta: il questo scopo si usa la regolazione
manuale oppure, in automatismo
risultato migliore si avrà regolarizzando al meglio la rota- Program, il tasto di memorizzazione
zione della fotocamera sul suo asse verticale. E se è vero dell’esposizione.
che a questo scopo sarà certamente utile un treppiede,
accuratamente posizionato e messo in bolla in modo che
consenta una rotazione perfettamente in piano, c’è anche B C
dell’altro. Un piccolo accorgimento che infatti non va
trascurato per ottenere il meglio è quello di fare ruotare
la fotocamera in modo che essa giri su se stessa facendo
perno non al centro del corpo macchina, ma su un asse
ideale che passi per il centro dell’obiettivo; ne guadagnerà
la precisione di sovrapposizione delle giunzioni tra gli
scatti. A questo scopo, alcuni treppiedi moderni consen-
tono proprio di avvitare le macchine in posizioni legger-
mente fuori asse.
B
abilità o esperienza.
A C
Il paesaggio marino della foto panoramica qui sopra è molto difficile da realizzare bene: infatti
uno dei prerequisiti della foto panoramica a più scatti è che non ci siano soggetti in movimento.
Le onde, invece, non possono certo rimanere ferme e così lo stacco tra uno foto e l’altra a
guardare bene si trova, proprio seguendo la linea di interruzione delle onde.
Qui sotto una panoramica impressionante per lunghezza:
si tratta di 8 scatti legati tra loro.
38
Scuola di FOTOGRAFIA
digitale sì
ma in bianco e nero
L
e fotografie in bianco e Le foto a colori con acidi e ingranditori, alle-
Ci sono casi in nero hanno un fascino sono più facili da fare stendo una camera oscura
cui una bella irresistibile, e non solo Uno dei luoghi comuni che in casa per poter controllare
perché evocano un mondo di ogni tanto si sente dire è con precisione i tempi dei
immagine in bianco immagini che in larga parte che fare le foto in bianco bagni di sviluppo e stampa.
e nero emana è caduto in disuso. Il bianco e nero sia cosa facile, più Questo ovviamente è il pas-
una suggestione e nero enfatizza i contrasti e facile che scattare foto a sato: oggi, con la fotografia
tale che il colore soprattutto mette in risalto il colori. Ovviamente è falso: digitale, è possibile scat-
soggetto, a prescindere dai la tecnica del bianco e nero tare a colori, e con un po’ di
appiattirebbe. colori. Certo, il colore è bello prevede una serie di trucchi destrezza e di nozioni, otte-
E anche con il e fa parte della nostra vita, e stratagemmi per ottenere nere in fotoritocco un per-
digitale si possono ma è anche vero che se è un’immagine contrastata e fetto bianco e nero; ma c’è
raggiungere troppo intenso, può anche con il soggetto in risalto, e anche il rischio di utilizzare
attrarre su di sé l’attenzione spesso richiede l’utilizzo di strumenti troppo semplici e
risultati davvero relegando in secondo piano molti filtri; in alcuni casi i di avere un risultato qualita-
eccellenti il vero soggetto compromet- risultati sperati si potevano tivamente davvero povero.
tendo la resa finale della foto. ottenere solo cimentandosi Vediamo cosa è meglio fare.
39
Scuola di FOTOGRAFIA
La conversione verso la scala di grigi
Da una foto a colori tanti bianco e nero
La foto a colori qui riportata è stata convertita in bianco e nero seguendo diversi processi e ottenendo quindi risultati molto dif-
ferenti tra loro, alcuni validi e altri meno belli. Troppe volte nella pratica comune si pensa che ci sia un solo modo per passare da
colori in bianco e nero e si finisce in molti casi per applicare il metodo peggiore, quello della “desaturazione”. Ma c’è di meglio: voi
quale preferite?
FOTO A COLORI - Questa immagine ha toni chiari DESATURAZIONE - Questo è quanto si ottiene CANALE LUMINANZA - Questa immagine
e scuri e colori molto intensi. La sua conversione passando direttamente da modalità RGB (colori) è ottenuto passanda alla codifica Lab ed
in bianco e nero può essere difficile. a quella scala di grigio. Il risultato è molto scuro eliminando successivamente le componenti
e tende a essere piatto. cromatiche conservando la luminanza: c’è più
luce e leggibilità.
FILTRO ROSSO - Questa immagine è stata FILTRO VERDE - Questa immagine è stata FILTRO BLU - Con il filtro blu, le tinte intorno
convertita simulando l’applicazione di un filtro convertita simulando l’applicazione di un al giallo vengono assorbite: il soldato, di
rosso: i toni del rosso diventano decisamente filtro verde: in questo modo viene per esempio carnagione orientale, sembra essere di colore.
luminosi e quelli del blu restano scuri. Ideale per massimizzata la visibilità della greca sulla Il risultato finale è in questo caso sbilanciato
creare contrasto tra la porta e il soldato. porta. Il risultato è molto bilanciato, ma poco e innaturale, ma ovviamente questo dipende
connotato. dall’immagine in questione.
40
Scuola di FOTOGRAFIA
Tanti metodi I filtri colorati
per passare Se si posiziona un filtro colorato I trucchi del mestiere
al bianco e nero davanti all’obiettivo, ne risulte-
Alcune fotocamere digitali ranno delle foto a colori total- In cerca di “grana”
permettono di scattare diretta- mente virate verso il colore del Nelle foto qui sotto è riportato il processo di conver-
mente in bianco e nero: il risul- filtro. Ma se si scatta in bianco sione e trattamento di una foto a colori per ottenerne
tato non sarà da “campioni”, e nero, quello che cambia non un bianco e nero d’effetto. Per la conversione è stato
ma sicuramente è già un buon è il colore, che non c’è, ma il usato “Convert to B&W Pro”, un interessante filtro
compromesso. Il problema è contrasto e il bilanciamento fra per Photoshop realizzato da The Imaging Factory
(www.theimagingfactory.com) che permette di applicare
che, partendo dalla foto già le tinte. Per esempio, un filtro
tutti i filtri colorati virtuali possibili, di simulare la risposta
convertita in bianco e nero, è rosso fa passare la luce rossa delle più diffuse pellicole e addirittura di variare il risul-
più difficile poi fare qualche mentre tende a filtrare quella tato finale a seconda dei parametri di sviluppo e stampa,
correzione per ottenere i giusti lontana dallo spettro del rosso, proprio come se si fosse in camera oscura (immagine
contrasti e i risalti che rendono tipicamente i toni freddi dei blu A). L’immagine in bianco e nero che ne viene fuori è
belle e interessanti le immagini e dei verdi. Fotografando con decisamente valida: applicando un filtro rosso-viola si è
in bianco e nero. Per chi vuole un filtro rosso e in bianco e creato un contrasto molto forte tra cielo e nubi, dando
così tridimensionalità alla fotografia (immagine B). Come
cimentarsi con un po’ di fotori- nero un cielo blu con qualche
ulteriore elaborazione si è scelto di applicare un disturbo
tocco, invece, è sempre meglio nuvola bianca, il risultato è (particolarmente forzato nell’esempio perché fosse
scattare a colori e convertire quello di un contrasto incredi- evidente) a simulare la grana tipica di alcune pellicole in
in bianco e nero in un secondo bile tra cielo e nuvole: il bianco bianco e nero e di alcuni ingrandimenti non professionali
tempo. La conversione è un resta chiaro mentre l’azzurro, tipici delle camere oscure amatoriali (immagine C).
passaggio molto delicato, che filtrato dal vetro rosso, diventa
può essere fatto “al volo” con molto scuro, ottenendo così
la funzione di passaggio dalla un risultato molto scenico.
modalità colore RGB (tipica
delle immagini a colori) a
quella a scala di grigi. Questa
conversione è, però, nella stra-
grande maggioranza dei casi,
uno dei metodi peggiori per
trasformare una foto in bianco
e nero: il risultato è piatto, privo
di contrasto, spesso troppo A
scuro. Gli appassionati di foto-
grafia consigliano invece di
trasformare l’immagine dalla
modalità colore RGB a quella
Lab (operazione realizzabile
per esempio con Adobe Pho-
toshop): in questa modalità,
viene separata la cosiddetta
“luminanza”, cioè le informa-
zioni relative alla luminosità, da
quelle relative al colore; basta
quindi buttare via le compo-
nenti colore per ottenere un B
bianco e nero molto più equi-
librato. Esistono poi specifici
filtri (sempre da utilizzare con
Photoshop) dedicati alla tra-
sformazione in bianco e nero
di immagini a colori: questi
filtri addirittura prevedono già
i preset necessari per emulare
l’effetto di determinate pelli-
cole e per simulare l’applica-
zione dei filtri cromatici che
venivano utilizzati di frequente
nella fotografia chimica in C
bianco e nero.
41
Scuola di FOTOGRAFIA
Nell’era digitale non serve più reticolo di puntini così fitto da
avere il filtro reale: basta scat- non essere quasi più visibile. Calibrazione fai da te
tare a colori e applicare poi il
filtro (sempre con Photoshop) In cerca di una Mezz’ora di lavoro
con il vantaggio di definirne
con precisione la forza e la
calibrazione semplice
Avere una catena fotocamera-
per stampare bene
tinta. I risultati ottenibili sono monitor-PC-scanner-stam- Una calibrazione della stampa in bianco e nero non
professionale ma efficace può essere fatta avendo a
infiniti e in alcuni casi anche pante omogenea e calibrata disposizione una stampante e uno scanner. Vediamo
molto diversi tra loro e permet- è una delle cose più difficili, come si fa:
tono di ottenere il miglior risul- spesso anche tra i professio- 1) Per prima cosa è necessario creare o scaricare da
tato di conversione da colori a nisti. Il principale rischio di Internet la classica “scala di grigi”, un’immagine costru-
bianco e nero. una catena mal calibrata è ita a computer che contiene una serie di barrette di
che le stampe abbiano diffe- diverse intensità di grigio assolutamente precise (A).
La stampa renze tonali rilevanti rispetto a 2) Poi si procede stampando questa immagine sulla
propria stampante con le regolazioni che normalmente
è la fase più critica quanto era visibile a monitor. si userebbero per una foto in bianco e nero.
Quando il file in bianco e nero E se su una foto a colori qual- 3) La stampa ottenuta (B) potrebbe avere dei problemi,
è stato ottenuto con il metodo che differenza cromatica può come per esempio alcune tinte di grigio che assumono
di conversione più adatto, il sfuggire, sul bianco e nero non dominanti cromatiche calde o fredde. Nel nostro caso
lavoro è solo a metà: ora è appena i colori della stampa alcune barre verso lo scuro (indicate in figura) hanno
necessario riuscire anche a non sono neutri, l’occhio si una dominante rossastra, non evidentissima, ma un
stampare un buon bianco e accorge che qualcosa non po’ fastidiosa.
4) A questo punto si fa la scansione della stampa otte-
nero. Le comuni stampanti a va. Una calibrazione, quindi, nuta, evitando filtri e correzioni durante la ripresa, e si
getto di inchiostro, utilizzate se è importante per chi lavora confronta il file ottenuto con la scala di grigi originale.
generalmente per la stampa sul colore, lo è vieppiù per 5) Agendo sui controlli delle curve tipiche dei pro-
fotografica, lavorano in quadri- gli amanti del bianco e nero. grammi di fotoritocco si fanno tutte le modifiche
cromia (4 inchiostri), esacro- Visto che una calibrazione necessarie per rendere la scansione più simile possibile
mia (6 inchiostri) e anche oltre. professionale richiede molte all’originale, se possibile identica; quindi si salvano
Si tratta comunque di inchiostri conoscenze e l’utilizzo di qual- le impostazioni delle curve che raggiungono questo
scopo.
colorati, tra i quali l’unica tinta che strumento di laboratorio, A questo punto la calibrazione “rapida” è fatta: ogni
neutra è il nero. Nello stam- spesso non si fa nulla: è così qual volta si vuole stampare una foto in bianco e nero
pare una foto in bianco e nero che nasce una delle “leg- basta applicare le impostazioni delle curve salvate per
si hanno due alternative oppo- gende metropolitane” più “pre-trattare” l’immagine, tenendo già
ste : o usare tutti i colori dispo- diffuse tra i fotoamatori, cioè conto degli errori della stampante e
nibili e far sì che il software che con una stampante foto- quindi compensandoli.
piloti la stampante a miscelarli grafica a getto di inchiostro
per ottenere tutte le tinte grigie non si possa stampare bene A
delle foto in bianco e nero, un bianco e nero. Invece,
oppure optare per la stampa anche senza strumenti e
“black only”, cioè effettuata senza grandi conoscenze
con il solo inchiostro nero. La ci sono metodi per miglio-
prima soluzione è quella che rare le cose, uno dei quali
offre un tono più continuo e è descritto nel riquadro qui
piacevole, ma rischia, soprat- a fianco. Un altro discorso
tutto in stampanti non calibrate da prendere in esame è la
ed economiche, di avere delle resistenza delle stampe alla Qui sopra il file della scala di grigi. A fianco
una fotografia digitale pronta da stampare.
fastidiose dominanti cromati- luce e all’aria, in pratica la
che. Nel caso del “black only”, loro durata nel tempo: gli
B
invece, l’inchiostro è uno ed inchiostri di tipo “dye” non
è nero, quindi non si rischia sono particolarmente dura-
di miscelare le tinte, perché turi e, soprattutto nel caso
di tinta ce n’è una sola; per del bianco e nero, tendono
contro, tutte le tinte grigie sono ad assumere dominanti cro-
ottenute con il principio del matiche diverse a seconda
dithering, cioè di una disper- della luce con la quale ven-
sione più o meno fitta di pic- gono viste. Da un po’ sono
colissime goccioline di inchio- sul mercato anche stam- Qui è invece riportata la scansione della stampa
stro nero: da vicino il dithering panti che utilizzano inchio- dell’immagine in alto: si vede chiaramente un’area
non è bello da vedere, ma la stri a pigmenti, più stabili nel di grigi che assume una colorazione rossastra.
Nella stampa della fotografia si vede sulle tinte
sempre più elevata risoluzione tempo e garantiti per una scure la medesima dominante.
delle stampanti rende questo durata di diversi decenni.
42
Scuola di FOTOGRAFIA
hdr, aumentare
altrettanto vero che non possa
farlo, con un pizzico di tecnica
e furbizia, il fotografo. Con la
fotografia digitale, infatti, sono
diventate alla portata di tutti o
A
lcune volte il fotografo fotografo cambia i parametri di riesce a farlo l’occhio umano. per le parti più chiare e altri per
resta incantato di esposizione, forzando la mac- È semplicemente un limite quelle più scure. Combinando
fronte a una scena dai china a scattare con un tempo tecnologico: la gamma dina- per via informatica queste
colori e dai contrasti meravi- più corto o un diaframma più mica catturabile dai sensori è immagini è possibile ottenere
gliosi e subito porta all’occhio chiuso. Nuova delusione: la inferiore a quella della retina. una foto finale che porta con
il mirino, inquadra e scatta. E parte che veniva bruciata sé il meglio di ogni scatto,
lo stupore si trasforma in delu- ora è ben esposta, ma tutto il Lo stratagemma garantendo una “leggibilità”
sione: una parte della scena resto è diventato terribilmente “HDR” incredibile sia nei chiari che
non viene catturata corret- scuro. Questo ci insegna Se è vero che una fotoca- negli scuri, molto più simile
tamente, tende a bruciarsi e innanzitutto una cosa: l’oc- mera non riesce a catturare alla visione del nostro occhio
diventa tutta bianca. Allora il chio umano ha una versatilità in un solo scatto una gamma o, se si esagera un po’ con l’e-
43
Scuola di FOTOGRAFIA
45
Scuola di FOTOGRAFIA
Fotoritocco architettonico
I
fotografi in vacanza ripren- bensì una conseguenza delle
dono volentieri monumenti, leggi della geometria. A questi
muratori
edifici, piazze e strade. problemi l’industria fotografica
Quando però si analizzano le ha fornito soluzioni precise,
riprese, succede che molti sfruttando principi geometrici
incappino in ripensamenti. La e ottici. Le deformazioni non
più classica tra le delusioni è si verificano se si mantiene il
Meglio una focale lunga? Venezia - Riva degli Schiavoni - Facciata dell’Hotel Danieli ripresa dal
Sì. In molti casi è preferibile operare da lontano e basso, con fotocamera digitale compatta. È evidente l’effetto di fuga
ricorrere all’uso di un teleobiettivo o di uno zoom in prospettica.
posizione tele. Molte fotografie di grandi fotografi
d’architettura sono realizzate con questo tipo di
ottica. Consente di mantenersi a maggiore distanza e
dunque di avere l’asse di ripresa, più facilmente, per-
pendicolare alla facciata dell’edificio e di conseguenza
il piano del sensore parallelo alla facciata della casa.
1 2
VISTA
FRONTALE,
SENZA
RIFLESSO
A Taormina un veliero si
1 riflette nella porta a vetri
dell’albergo. Il fotografo
è costretto a un punto di ripresa
decentrato, per non specchiarsi
nel vetro dell’ingresso.
L’immagine appare storta.
Il risultato finale:
3 il cinque alberi si
specchia nella vetrata
dell’ingresso,
il fotografo non appare
specchiato, la geometria
delle linee è rispettata.
L’immagine merita un notevole
ingrandimento.
49
Scuola di FOTOGRAFIA
1 2
50
Scuola di FOTOGRAFIA
A
i tempi della pellicola questo punto di vista: mette
L’editing subito dopo lo scatto per fare un bianco e tutti in condizione di produrre
ritocco
nero ci voleva la pel- un’immagine creativa, senza
licola bianco e nero: la si preoccuparsi granché della
doveva caricare in macchi- tecnica. Fotocamere compatte,
in camera
naw e fino alla fine del rullo mirrorless e reflex permet-
si scattava in bianco e nero. tono di eseguire già all’interno
Per fare un effetto creativo della macchina, subito dopo
si doveva essere particolar- lo scatto, una serie di modifi-
mente bravi in camera oscura, che creative sull’immagine. In
intendersene di sviluppo e alternativa, chi si diletta con
Effetti speciali stampa, magari a colori: tutto lo smartphone può ricorrere
facili, direttamente era molto, molto complicato. alle app, molto più semplici di
nella fotocamera, Il digitale è splendido da un programma di fotoritocco:
senza DOVER Grazie alle
SOFT SCHIZZO
USARE software di funzioni
integrate nelle
fotoritocco: oggi si fotocamere
è possibile
può, con le funzioni ottenere
Delle macchine o effetti
pittorici
con le App. a metà di sicuro
impatto,
fra gioco e arte, e senza
dover usare
queste funzioni software
esterni. Nelle
permettono due immagini,
di liberare la un effetto soft
e uno schizzo.
creatività.
51
Scuola di FOTOGRAFIA
D-Lighting Doppia esposizione
I dettagli prendono vita Dinamica “super”
Tra le possibilità correttive più interessanti, Nikon mette a La tecnica della doppia esposizione permette di scattare due foto
disposizione D-Lighting e l’Active D-Lighting. La differenza sta nel ottenendo un’unica immagine. Era una funzione già permessa da
momento in cui viene applicato l’algoritmo matematico di modifica alcune fotocamere a pellicola, ma ora con il digitale è più semplice
dell’immagine. La prima, che interviene dopo lo scatto, è la versione e immediata: la possibilità di vedere direttamente dopo lo scatto il
interna della funzione di applicazione di una curva di contrasto risultato permette di rifare la foto fino a quando non si è soddisfatti.
personalizzata; la seconda, invece, analizza i dati dell’esposimetro Si esegue impostando l’apposita funzione che permette di scattare
prima dello scatto, ottimizzando la gamma dinamica di risposta della due foto successive e le sovrappone. Bisogna avere l’accortezza
macchina in funzione dell’intervallo di luminosità del soggetto. di sottoesporre le due foto per evitare che nelle zone sovrapposte
l’immagine sia troppo chiara.
ORIGINALE
Ottenere una foto in bianco e nero o con un’intonazione di colore è molto semplice con
il digitale: bastano pochi passi di menù, anche dopo lo scatto, conservando in questo
modo la foto originale a colori.
tori: retinature, posterizzazioni, quella di simulare digitalmente Alcune macchine permettono creano una vignettatura come
effetti acquarello, selezione di i filtri tradizionalmente utilizzati di simulare un effetto fish-eye, se l’ottica fosse di qualità sca-
un colore con il resto in bianco nella fotografia chimica: soft, deformando l’immagine come dente. Ebbene sì, la qualità del
e nero, tanto per elencarne cross screen (effetto stelline se fosse stata ripresa con un digitale è tale che siamo arri-
alcune. Altra possibilità è sui punti luminosi), UV, ecc. supergrandangolare, oppure vati ad andare in senso inverso,
simulando i difetti! C’è anche
Bilanciamento cromatico la possibilità di applicare un
effetto grana, simulando con
Il tono che preferisci il disturbo elettronico l’effetto
delle diverse pellicole. Della
Modificare il bilanciamento cromatico permette di rivitalizzare foto altrimenti poco vivide, come quando si scatta serie: il digitale ha eliminato la
con un poco di foschia. La funzione permette però di scegliere anche una propria intonazione, calda o fredda,
a seconda dei gusti personali. Ognuno di noi ha infatti le proprie preferenze in fatto di tonalità cromatica: c’è grana, ma ne sentivamo nostal-
chi preferisce immagini a tono caldo, mentre alcuni amano le tonalità bluastre. Appartengono a queste funzioni gia... Acquistare una compatta
anche le emulazioni delle intonazioni delle pellicole, che forniscono immagini dai colori più o meno vividi. attualmente è la via più rapida
RIDOTTO NORMALE VIVIDO per divertirsi con la fotografia:
queste fotocamere hanno soli-
tamente all’interno una grande
quantità di possibilità creative,
per cui sono diventate un vero
e proprio centro di ritocco foto-
grafico. È questione di provare
a mettere in gioco il proprio
Agire sulla tonalità di colore permette di ravvivare e “accendere” i colori di una giornata naturalmente un po’ scialba.
gusto, creatività, talento.
53
Scuola di FOTOGRAFIA
Le app indispensabili
SUBITO ARTISTA CON LO SMARTPHONE: Instagram & Co.
Diventare artisti con lo smartphone è un gioco da ragazzi: basta l’app giusta e un po’ di fantasia per ottenere scatti affascinanti.
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Scuola di FOTOGRAFIA
Georeferenziare
le fotografie
D
associare una a sempre è consue- Una volta collegato
tudine scrivere dietro un modulo GPS a una
foto a un luogo è alla fotografia luogo
reflex, questa riceve
direttamente le coordinate
sempre più semplice e data dello scatto, per geografiche ed è in grado
di visualizzarle sul display,
e divertente. La ricordare un momento pia- oltre che di memorizzarle
tecnologia GPS e cevole in compagnia o per nei metadati dei singoli
documentare un evento o scatti. Utilizzando ricevitori
i metadati delle una situazione di cui non si
predisposti è possibile
avere anche l’orientamento
fotografie rendono vogliono perdere i riferimenti. bussola, cioè la direzione
verso cui punta l’obiettivo,
ogni scatto un Tuttavia, non è mai stato espressa in gradi e primi.
documento unico, possibile unire in modo sem-
plice e indelebile questi dati tale permette di memorizzare anche i dati della posizione
che può essere al negativo fotografico, con anche una serie di dati cor- precisa dove è stato eseguito
utile per una il risultato che, perdendo la relati e utili per i più dispa- lo scatto, servendosi della
grande varietà di stampa, si perdevano insieme rati scopi: dati tecnici della tecnologia GPS o inserendo
applicazioni, nel tutti questi riferimenti. La fotocamera, copyright, dida- a mano le coordinate nel file.
foto digitale è un file, una scalie, e così via. Da diversi Ovviamente, il primo metodo è
lavoro e nello svago sequenza di numeri e come anni è possibile memorizzare immediato ed estremamente
55
Scuola di FOTOGRAFIA
preciso, in quanto sfrutta per il Latitudine, longitudine e altitudine
calcolo la rete satellitare che,
oltre ad essere sempre attiva
24 ore su 24, ha una preci-
COME ORIENTARSI LATITUDINE
I paralleli servono per calcolare la latitudine, ovvero
sione ormai prossima al metro NEL MONDO la distanza angolare che separa dall’equatore.
Metadati I metadati sono dati aggiuntivi, memorizzati assieme ai pixel della fotografia. Contengono
tutte le informazioni dello scatto: numeri di serie dell’attrezzatura (corpo macchina, obiettivo),
dati tecnici di scatto, dati relativi al copyright, didascalie. Vi sono diversi standard relativi a
i dati che dicono questi dati: EXIF, IPTC, DICOMM, PictBridge, ecc. All’interno di questi dati vengono memorizzati
anche quelli ricavati dal GPS. Per vedere i metadati su PC è sufficiente visualizzare le
tutto di una foto informazioni contenute nella foto attraverso i comandi specifici dei programmi di editing foto.
Nel programma
Photoshop di Adobe i
metadati dell’immagine
possono essere letti
tramite il comando di
menu: “File/Info file…”,
quindi per evidenziare i
dati GPS è necessario
scegliere la scheda
“Avanzati” ed evidenziare i
dati Exif. È anche possibile
esportare i metadati per
usarli in altre applicazioni.
Nel programma
Lightroom di Adobe è
sufficiente attivare la scheda
Metadati per vedere in basso
a destra i riferimenti del
GPS. Inoltre, cliccando sulla
freccia si passa direttamente
alla schermata di Google
Maps, dove viene evidenziato
il punto esatto in cui è stata
scattata la foto.
56
Scuola di FOTOGRAFIA
Fotocamere e
Condivisione in rete Inviare le foto sul web permette di condividerle con il mondo
smartphone con GPS intero, oltre che con amici e parenti. In più, se dotate di
incorporato
Le fotocamere dotate di GPS La mappa geolocalizzazione, le foto possono fornire tante informazioni
aggiuntive su un evento, un locale, una zona di villeggiatura o
una città straniera. Vediamo alcuni esempi sulle modalità di
sono molto comode, in quanto dei nostri scatti condivisione delle foto in rete e della loro geolocalizzazione.
non richiedono l’acquisto di
strumenti aggiuntivi né obbli- Da Mobile a Rete Coolpix S800C. In questo caso, applicazioni per mobile di
possiamo scattare una foto già social network come Twitter
gano a georeferenziare lo La condivisione dell’immagine dotata di geolocalizzazione e o Facebook. Anche in questo
scatto manualmente, tramite e la sua geolocalizzazione postarla immediatamente su caso, la geolocalizzazione è
può essere immediata se Internet grazie al nostro piano immediata. Se il GPS non
programmi specifici: il ricevi- scattiamo le nostre foto tramite dati, o tramite Wi-Fi, servendoci riconoscesse il luogo esatto,
tore è direttamente incorporato smartphone, tablet o con le delle tante App dedicate alla tuttavia, possiamo sempre
nella macchina e sempre atti- nuove fotocamere Android come fotografia, come ad esempio associare manualmente la
Samsung Galaxy Camera o Nikon Instagram, oppure tramite le posizione della foto alla mappa.
vabile. Ne esistono di modelli
impermeabili, che permettono
di scattare durante lo sport 1 2 3 4
all’aria aperta, tenendo quindi
traccia dei propri spostamenti e
potendo così realizzare un vero
proprio reportage georeferen-
ziato. Le macchine fotografiche
con GPS integrato sono anche
molto utili a chi scatta foto per
lavoro, in quanto non si rischia
di dimenticarsi il ricevitore
ed è possibile disporre di una
prova inconfutabile del luogo e Qui sopra da sinistra uno scatto fatto con smartphone e postato su Instagram (foto1). Il luogo dello scatto
dell’ora dello scatto. Apparten- appare sopra alla foto. Cliccando sull’indirizzo si apre la pagina della mappa (foto 2) con tutte le foto
gono a questa categoria anche geotaggate nello nello stesso luogo. Sempre in Instragram la posizione dello scatto è d’altra parte visibile
nella sezione Photo map nella quale tutti i propri scatti vengono inseriti sul planetario (foto3). Infine la stessa
gli smartphone, che hanno una foto, con le medesime informazioni di posizione può essere postata contemporaneamente anche su altri social
fotocamera e un GPS incorpo- network come Twitter, Facebook o Flickr (foto 4).
rati. Ovviamente, questi appa-
recchi semplificano al massimo Da PC a Rete caricare direttamente le nostre l’informazione in maniera
la gestione delle immagini con foto da PC sui social network, automatica. Se l’immagine
Se vogliamo condividere degli oppure possiamo postarle su non possiede una posizione,
i dati satellitari, in quanto sono scatti eseguiti con macchine social network tramite alcuni possiamo inserirla
tutti predisposti per la loro uti- fotografiche reflex o digitali programmi professionali come manualmente sui social network
lizzazione in rete e l’invio verso compatte prive di connessione Lightroom. Se la foto è già inserendo o le coordinate o
Wi-Fi, possiamo farlo tramite dotata di geolocalizzazione i posizionando direttamente lo
i social network. L’unico limite PC. In questo caso, possiamo o social network acquisiscono scatto sulla mappa.
può essere la qualità di imma-
gine, visto che molte compatte
o smartphone non sono in
grado di competere con la qua-
lità di scatto di una reflex.
Collegare un GPS
a una fotocamera
Se si vuole avere la possibilità
di geolocalizzare i propri scatti
senza rinunciare a fotografare
con una macchina fotografica
reflex, si può abbinare all’ap- Qui sopra a sinistra, la finestra del programma Lightroom 4 di Adobe, sulla sinistra le opzioni di pubblicazione
parecchio un ricevitore GPS, dell’immagine su social network. Sotto la voce metadati si può deselezionare le informazioni relative alla
posizione che altrimenti vengono assunte in automatico. A destra, invece, la geolocalizzazione manuale di
in modo da sfruttare il proprio un’immagine postata su Flickr.
corredo di ottiche e accessori,
unendo, tuttavia, la capacità del flash e questo può essere comunicazione. Collegare un dedicato: molte fotocamere
di georeferenziare le foto. Gli un limite per chi ha bisogno GPS ad una fotocamera per- possono essere collegate a
strumenti aggiuntivi per le del flash aggiuntivo. Solita- mette di aggiungere ai dati ricevitori universali, in genere
reflex possono essere dedi- mente sono costituiti da un dello scatto anche le informa- compatibili con lo standard
cati a un particolare modello modulo dotato di cavo dedi- zioni relative alla posizione. National Marine Electronic
o serie di fotocamere. Alcuni cato, che sfrutta una porta Non è assolutamente neces- Assotiation (NMEA), utiliz-
richiedono l’uso dello zoccolo dati della fotocamera per la sario utilizzare un ricevitore zando appositi connettori.
57
Scuola di FOTOGRAFIA
Ricevitori GPS logger
Un ulteriore modo per geore- Panoramio
ferenziare i propri scatti, se
non si ha un GPS integrato il mondo
o non si vuole, o non si può,
agganciare il GPS alla mac- visto
china fotografica, è quello di
dotarsi di un GPS logger che
dalle foto
traccia gli spostamenti passo Google, tramite Panoramio,
a passo, mentre si scattano le permette di collegare le
foto. Una volta tornati a casa foto alle mappe, rendendo
possibile a chi esplora il
si possono poi geotaggare le Con il programma Lightroom 4 di Adobe si possono geotaggare le foto mondo con Google Maps
immagini grazie a programmi caricando il registro tracce ottenuto dal GPS logger. di farsi un’idea del luogo
che sincronizzano in automa- direttamente dalle foto degli
altri utenti.
tico i dati del GPS con quelli per la minore durata della bat- dinare di latitudine e longitu- La procedura per caricare le
delle fotografie, ottenendo teria. Sicuramente nei tragitti dine o posizionando lo scatto immagini è guidata, ma è in
così la posizione di ogni scatto. lunghi, ad esempio di trekking, direttamente sulla mappa. inglese e può creare qualche
problema di comprensione.
Visto che i programmi dedicati o di viaggio è da prediligere un Questo metodo consente di Nella sostanza, si tratta
associano i dati del GPS alle device dedicato. georeferenziare scatti ese- di scegliere il file tramite
foto partendo dall’orario dello guiti senza GPS o foto su l’interfaccia del sistema
operativo, aggiungere un
scatto, l’unica accortezza da Inserimento manuale pellicola e acquisite con lo titolo e i tag che lo rendono
adottare, è controllare che l’o- Se non si possiede un GPS, scanner. Questo procedimento reperibile durante la ricerca,
rario della macchina fotogra- ma si vuole lo stesso geolo- può risultare utile nel caso si scegliere l’eventuale licenza
d’uso. Le immagini vengono
fica sia corretto. Oggigiorno si calizzare le foto, c’è un ultimo vogliano pubblicare in Internet esaminate e rese visibili a
possono scaricare anche delle modo, più lungo certamente, immagini eseguite in passato, discrezione dell’azienda circa
app che svolgono lo stesso ma altrettanto valido: inserire dando la possibilità a chi le una volta al mese. Inoltre,
è bene fare attenzione alla
ruolo dei GPS logger e permet- manualmente la posizione vede di andare sul luogo dello scelta delle immagini che
tono di ottenere i dati necessari dello scatto (tramite siti come scatto. È un metodo utile per siano state precedentemente
per geolocalizzare gli scatti Flickr, Panoramio o programmi ricostruire percorsi o avve- lavorate con programmi di
fotoritocco, anche solo per
tramite il proprio smartphone. dedicati come Lightroom 4 di nimenti storici, oltre che un essere ruotate, poiché il
L’utilizzo di app per tracciare il Adobe). La geolocalizzazione modo per recuperare i propri salvataggio tramite alcuni
proprio percorso, tuttavia, è da della foto, in questo caso, la ricordi e condividerli con gli software di foto editing può
far perdere i dati EXIF e quindi
consigliarsi su brevi distanze si ottiene o inserendo le coor- amici. la geolocalizzazione.
1 2 I moduli GPS
aggiuntivi per le
reflex necessitano
di un collegamento
attraverso una
porta dati della
fotocamera, che
può essere quella
comunemente
usata anche da
altri accessori
oppure una porta
dedicata (foto 1 e
2). Possono essere
applicati sulla
slitta del flash (foto
3 3) o agganciati
alla tracolla (foto
4). Usando un
4 ricevitore in grado
di calcolare anche
l’orientamento
bussola è
necessario avere
cura di orientarlo in
linea con l’obiettivo.
Grazie a questa
funzione è possibile
leggere nei
metadati anche la
direzione, espressa
in gradi e primi, Qui sopra si può vedere come
verso cui è stata si presenta la finestra utente
scattata la foto. di Panoramio e quella di
caricamento dell’immagine.
58
Scuola di FOTOGRAFIA
L’album
è sempre più virtuale
L
a pellicola analogica schermo della macchina - Il disco più sicuro
Nell’era della aveva - e ha tuttora quelli migliori e cancellare è virtuale
tecnologia, il - un grande fascino, quelli meno buoni; spari- Le immagini digitali hanno
soprattutto per gli amanti scono tutte le problemati- indubbi vantaggi quando si
web è diventato della fotografia creativa e di che legate al rullino, sostitu- tratta di gestirle, ordinarle,
un preziosissimo quella artistica; tuttavia, non ito da una scheda di memo- catalogarle, conservarle e
alleato per si può negare che l’arrivo del ria che ha la capienza e soprattutto ritrovarle quando
archiviare, digitale abbia reso il lavoro la velocità di scrittura come servono. La scelta più imme-
del fotografo, professionista unici parametri da conside- diata è quella di archiviarle sul
catalogare e o amatoriale che sia, molto rare, senza contare che può personal computer di casa;
condividere con più pratico e veloce. Già al essere riutilizzata migliaia altrimenti, è possibile salvarle
amici e parenti le momento di scattare se ne di volte. Forse, però, la su CD-ROM o DVD-ROM. Il
proprie fotografie possono sentire i benefici: svolta più importante nel passo successivo è quello di
il digitale dà la possibilità di passaggio dall’analogico al memorizzare le proprie imma-
e i ricordi più belli effettuare un numero con- digitale risiede nella con- gini su capienti Hard Disk por-
siderevole di scatti per poi servazione e nella gestione tatili, che nello spazio di un
scegliere - magari già dallo delle immagini. libro tascabile (a volte anche
59
Scuola di FOTOGRAFIA
meno) permettono di con- quelli gravi all’Hard Disk che
servare decine di migliaia di comportano l’impossibilità di
immagini anche a risoluzione poter recuperare i propri dati,
molto alta. L’ultima frontiera anche se è un sistema che
della gestione delle immagini non ci esime dalla sana pra-
è però certamente il web, tica di eseguire dei backup
dove la velocità delle attuali periodici dei nostri archivi.
connessioni ADSL e lo spazio Naturalmente è il caso di
messo a disposizione da molti affidarsi a fornitori di servizi
servizi online permette l’a- web conosciuti e affidabili,
gevole trasferimento online per assicurarsi che il servizio
anche di immagini decisa- abbia una certa continuità
mente pesanti o numerose. nel tempo.
60
Scuola di FOTOGRAFIA
1 2
In queste foto,
alcuni servizi
online che
consentono
il fotoritocco
delle immagini,
senza dover
installare
programmi
sul PC. La
scelta è varia:
da Snipshot
(1) ad Adobe 3 4
Photoshop
Express (2),
all’evoluto
software online
FlauntR (3 e 4)
che ha anche
strumenti
avanzati di
editing.
61
Scuola di FOTOGRAFIA
segue da pagina 60
invece è un servizio comple- sentendo così interventi più Condividere le immagini
tamente online che nasce radicali sull’immagine come il in pochi semplici passi
come spazio di condivisione recupero di una foto sovrae-
di immagini. Ciò che stupi-
sce di più di queste risorse
sposta o sottoesposta. Anche
Picasa ha un set di funzioni di
Pochi click
online è il livello di flessibilità: base per modificare le imma- e le vacanze sono in rete!
si possono caricare le foto in gini, mentre un altro software Archiviare e condividere le
più modi, tramite interfaccia online abbastanza evoluto è proprie foto online è semplice:
web, via software oppure via FlauntR (www.flauntr.com), basta registrarsi a uno dei 1
mail, decidere se altri pos- composto da una serie di tanti siti che permettono
di gestire le immagini e si
sono utilizzarle e come, limi- moduli che permettono cia- avranno a disposizione diversi
tarne o impedirne lo scarica- scuno di eseguire elabora- strumenti per organizzare al
mento, permettere agli altri zioni specifiche. Il programma meglio le foto, creare degli
archivi e magari condividere
utenti di vedere la propria di fotoritocco vero e proprio con gli amici le immagini delle
collezione creando archivi possiede oltre 60 strumenti vacanze. In questo esempio,
pubblici, archivi ad accesso avanzati di editing e si chiama proviamo a caricare le nostre
immagini su uno dei servizi
limitato, oppure archivi privati editR, ma è possibile anche più noti: Flickr.com, la cui
cui può accedere solo il pro- applicare cornici alle foto con interfaccia è disponibile anche
prietario. Picasa permette di stylR, inserire testi con textR, in lingua italiana. 2
pubblicare le proprie imma- ottimizzare le immagini per 1. Registrazione
gini direttamente sulla pro- caricarle su dispositivi mobili Inseriamo i nostri dati nella
pria pagina web oppure sul con mobilR, ed eseguire tante schermata di registrazione
e creiamo un account Flickr.
proprio blog con pochi click, altre funzioni utili o divertenti. Entriamo in Flickr con il nostro
mentre Flickr ha una poten- Sia FlauntR che Photoshop nuovo account.
tissima sezione di cataloga- Express offrono inoltre un 2. Caricamento
zione delle immagini, strut- certo quantitativo di spazio delle immagini
turata in tag, set e raccolte, per archiviare le proprie foto. Selezioniamo “Inserisci
e offre la possibilità di posi- una foto” nella schermata
principale: si aprirà un’altra
zionare le fotografie su una La comodità schermata che permetterà 3
mappa del mondo, cosicché della stampa su web di inserire una immagine
si possa sapere dove è stata Un ultimo modo in cui il web prelevandola dal nostro PC.
Possiamo aggiungere una
scattata una certa immagine. ha rivoluzionato il mondo della descrizione della foto caricata.
fotografia riguarda la stampa Avremo a disposizione 100
Ora il fotoritocco delle foto, che oggi può essere MB di spazio al mese per
inserire le nostre immagini.
si fa online fatto online. I servizi di stampa
Nel caso dovesse servire un via Internet delle immagini 3. Organizzazione
veloce ritocco come la rimo- sono attrezzati per stampare i delle immagini
Possiamo inserire un
zione “al volo” degli occhi formati più comuni, effettuare commento alle immagini,
rossi o altre piccole elabora- ingrandimenti, calendari, un tag (segnalibro) che ci
zioni, sempre online è pos- magliette e stampare su altri permetterà di trovare tutte 4
le immagini di un certo tipo
sibile trovare servizi come supporti. Basta caricare le (per esempio, che riguardano
Adobe Photoshop Express immagini preferite sul server la parola chiave “bambine”),
(www.photoshopexpress.it) o del sito di stampa prescelto, e creare un set, o gruppo, di
immagini (in questo caso,
Snipshot (http://snipshot.com), normalmente attraverso una “estate 2007”).
che forniscono una serie di comoda interfaccia web; le
strumenti di elaborazione stampe giungeranno a casa 4. Personalizzazione
delle immagini
delle immagini accessibili in pochi giorni tramite corriere Una volta catalogata
senza dover installare pro- espresso. Ma non si parla l’immagine, si possono
grammi sul computer. Il livello solo delle classiche fotogra- aggiungere numerosi altri
parametri come commenti,
di sofisticazione di questi fie 10x15, ma per esempio posizionamento sulla mappa 5
software è piuttosto elevato: degli ingrandimenti, fino alla mondiale, oppure ordinare la
Photoshop Express offre una dimensione di poster, normali stampa delle immagini.
serie di preview che per- o panoramici, ai calendari, 5. Condivisione
mettono di verificare come biglietti, libri fotografici e delle immagini
agirà la correzione applicata quadri stampati su supporto Attraverso il menù “contatti”
si possono scegliere i gruppi
all’immagine, mentre Snip- rigido. Numerosi anche i tipi a cui si vogliono far vedere
shot, nella sua versione Pro a di gadget personalizzabili con le immagini e quale livello di
pagamento (9 dollari al mese), fotografie: puzzle, cuscini, controllo sulle foto possono
avere.
permette di caricare e leggere tappetini per mouse, borse e
anche il formato Raw, con- animali di peluche.
62
Power to
get closer
Mai più un momento speciale perso,
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ottico 8x, la funzione Smart Auto e i
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