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Raccolta Completa Ed Aggiornata Delle Lezioni Di Fotografia (Mediaworld)

Raccolta completa ed aggiornata delle lezioni di fotografia (Mediaworld)

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Francesca
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RACCOLTA COMPLETA ED AGGIORNATA

DELLE LEZIONIDIFOTOGRAFIA
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INDICE

BASI
L’inquadratura ....................................................................................................... Pag. 4
La modalità di scatto ............................................................................................. Pag. 8
La luce e la corretta illuminazione ......................................................................... Pag. 14
L’esposizione e la scelta dei parametri.................................................................. Pag. 20
Gli obbiettivi e la lunghezza focale ........................................................................ Pag. 25
Il grandangolo ........................................................................................................ Pag. 30
Il teleobiettivo ....................................................................................................... Pag. 34
La macrofotografia ed il close-up .......................................................................... Pag. 38
Reflex digitali e ottiche .......................................................................................... Pag. 42
L’uso del flash ........................................................................................................ Pag. 46
Scattare con tempi lunghi...................................................................................... Pag. 50
Il controllo del mosso e dello sfuocato.................................................................. Pag. 54
Il controluce ........................................................................................................... Pag. 58
A polso fermo ........................................................................................................ Pag. 62
Messa a fuoco di precisione .................................................................................. Pag. 66
Il bilanciamento cromatico .................................................................................... Pag. 70

TIPS & TRICK


Lo studio fotografico in casa.................................................................................. Pag. 74
Congelare l’azione ................................................................................................. Pag. 78
L’immagine rubata................................................................................................. Pag. 82
Fotografia notturna ............................................................................................... Pag. 86
Scattare con poca luce........................................................................................... Pag. 90
Quando il colore è il soggetto................................................................................ Pag. 94
I filtri ottici e visuali ............................................................................................... Pag. 98

GENERI
I ritratti a sorpresa ................................................................................................. Pag. 102
I ritratti in posa ...................................................................................................... Pag. 106
Fotografare i fiori ................................................................................................... Pag. 110
Fotografare il sole .................................................................................................. Pag. 114
Il paesaggio ............................................................................................................ Pag. 118
Il reportage turistico .............................................................................................. Pag. 122
Fotografare in vacanza .......................................................................................... Pag. 126
Le foto in spiaggia .................................................................................................. Pag. 130
La fotografia subacquea ........................................................................................ Pag. 134
La fotografia sportiva............................................................................................. Pag. 138
Il nudo .................................................................................................................... Pag. 142
Le cerimonie .......................................................................................................... Pag. 146
I soggetti architettonici.......................................................................................... Pag. 150
Emozioni al crepuscolo .......................................................................................... Pag. 154
Il freddo ................................................................................................................. Pag. 158
Fotografare gli animali........................................................................................... Pag. 162
Gli insetti................................................................................................................ Pag. 166
Sull’acqua............................................................................................................... Pag. 170
La foto su facebook ............................................................................................... Pag. 174

EDITING
File RAW e dati EXIF............................................................................................... Pag. 178
Il reframing ............................................................................................................ Pag. 182
Il fotorestauro........................................................................................................ Pag. 186
Il fotoritocco correttivo ......................................................................................... Pag. 189
Il fotomontaggio .................................................................................................... Pag. 192
Fotografia panoramica .......................................................................................... Pag. 196
Il bianco e nero in digitale ..................................................................................... Pag. 200
Le tecniche HDR..................................................................................................... Pag. 204
Correggere le foto architettoniche ........................................................................ Pag. 208
L’album virtuale ..................................................................................................... Pag. 212
Scuola di FOTOGRAFIA

La composizione

L’INQUADRATURA
LA SCELTA PIÙ DIFFICILE
n questo viaggio all’interno della appassionati; oggi, con l’avvento
I
IL FOTOGRAFO ATTENTO SA CHE
NON DEVE FARSI PRENDERE
DALL’AUTOMATISMO DI
creazione dell’immagine, vo-
gliamo evitare il rigore noioso e
un po’ pedante dei “libri di testo”;
del digitale si può scattare quanto si
vuole e senza costi fino a raggiun-
gere il risultato che ci si prefigge.
POSIZIONARE IL SOGGETTO AL piuttosto vogliamo procedere per Di colpo il mondo della fotografia
esempi pratici fatti con foto “nor- di qualità si apre a tutti: resta solo
CENTRO DEL MIRINO, MA DEVE mali” e per facili regolette mnemo- da lasciar correre la creatività negli
SCEGLIERE UN’INQUADRATURA niche, da tenere presenti ma non spazi che cercheremo di delineare,
da applicare con rigidità. Magari gli spazi della tecnica e del mezzo
CAPACE DI DARE EQUILIBRIO procederemo in maniera un po’ di- fotografico. Buon viaggio.
ALL’IMMAGINE. OPERAZIONE NON sordinata ma - ci auguriamo - con
FACILE MA OGGI SEMPLIFICATA un taglio leggibile e leggero, come Il sottile gioco
si richiede quando il pubblico è degli equilibri
DALLA DIFFUSIONE DI OTTICHE ampio. Anche perché fino a qual- Inquadrare - lo dice la parola stessa
ZOOM CHE PERMETTONO NON SOLO che tempo fa la sperimentazione e - corrisponde a creare un “quadro”
DI SPOSTARE IL QUADRO MA ANCHE la foto “artistica”, con i costi di svi- che rappresenti una porzione di
luppo e stampa della fotografia chi- realtà. Nel mondo della pittura si
DI STRINGERLO O ALLARGARLO mica, erano piccoli lussi per pochi discute da secoli su quali siano
4

LQTXDGUDWXUDLQGG 
LE BASI: L’inquadratura

I CENTRI DI INTERESSE E LA REGOLA DEI TERZI


L’occhio umano (o meglio il nostro cervello) riesce a concentrarsi su un oggetto per
volta. È bene che inquadrando si scelga quale deve essere il soggetto dominante,
quello che dovrà diventare il centro di interesse dell’immagine. Una persona, un
albero, l’incrocio di due strade: di qualunque cosa si tratti, è bene posizionarla nel
posto giusto all’interno del quadro. Per fare questo può essere utile seguire la regola
dei “terzi”: basta dividere idealmente ogni lato del quadro a un terzo e a due terzi
della sua lunghezza, tracciando di fatto un reticolo di nove rettangoli uguali, come
in figura. I punti di intersezione di questi segmenti (in rosso nella figura) sono le
posizioni ideali per sistemare i centri di interesse; le linee poste a un terzo e due terzi
di ogni lato sono le linee di forza lungo le quali è bene posizionare gli elementi forti
dell’immagine. Questo vuol dire che il soggetto posto al centro dell’immagine è sba-
gliato? Ovvio che no, ma risulta molto banale e tende a interessare poco l’occhio che
non vi trova nulla di seducente. Insomma, la simmetria è ordine e non colpisce.

Ecco un esempio significativo del fatto che non a sinistra l’inquadratura tiene il casolare al centro: il casolare è decentrato: il risultato è molto più
basta un bel soggetto per fare una bella foto: il risultato è piacevole e rassicurante, ma non bilanciato, stimola l’attenzione dell’occhio, che corre
due riprese diverse dello stesso casolare e dello molto interessante, non stimola alcuna curiosità su e spazia nel prato davanti all’ingresso e si interroga
splendido campo di lavanda in fiore. Nell’immagine quanto c’è intorno. Nell’immagine a destra, corretta, su come prosegue il muro a destra.

I SOGGETTI: UNO ALLA VOLTA, PER CARITÀ


Non c’è nulla di peggio che cercare di significativi; oppure cercare soggetti che finisce per non averne nessuno: risultato
sistemare troppi soggetti nella stessa risultino più semplici e meno compositi, banale, in cui l’occhio resta smarrito e
foto e non avere dei punti che attirano ma di evidente leggibilità. Un esempio si stanca. La seconda foto è invece tutta
l’attenzione o delle linee dominanti: nasce da due fotografie scattate al mer- giocata sul contrasto tra pomodori e
l’immagine rischia di diventare confusa, cato. La prima come esposizione e luce è insalata: l’occhio interpreta immediata-
insulsa e senza equilibrio. Molte volte, riuscita, ma non ha un punto di forza, ha mente l’immagine, per poi mettersi a
quindi è bene restringere il quadro troppi soggetti, ognuno dei quali poteva curiosare tra le pieghe dell’insalata o i
e cercare di catturare solo particolari meritare una foto da solo; e così quindi rami del pomodoro.

LQTXDGUDWXUDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

IL GUSTO DELLA LEGGERA ASIMMETRIA


La regola dei terzi va osservata in molti casi, ma non è una legge. Ci
sono volte in cui la simmetria della ripresa offre spunti di interesse e
altri casi in cui rende l’immagine banale. Nel caso del cortile della foto
qui a lato, la scelta del punto di vista simmetrico è quasi obbligata:
decentrandosi si sarebbero perse tutte le linee guida della costruzione;
ma dopo un po’ che la si guarda, l’occhio cade inevitabilmente e si
interroga sull’unico elemento di asimmetria, cioè la scalinata sulla
sinistra. Caso di leggera asimmetria che fa la differenza nella foto del
cimitero di guerra: si è inquadrato decentrando il punto di fuga perché
cadesse nel terzo destro (vedi regola dei terzi) in modo da creare un
movimento e da dare molto più peso alla lapide in primo piano; se si
fosse tenuto un punto di vista centrato rispetto alle due file di lapidi,
sarebbero risultate tutte molto simili per dimensione e prive di spes-
sore, con una conseguente sensazione di svuotamento dell’immagine.

ORIZZONTALE O VERTICALE
Ovviamente la scelta dell’orientamento dell’in-
quadratura (orizzontale o verticale) dipende molto
dal soggetto ripreso. È chiaro che una persona
in posizione eretta, a meno che non si voglia
comprendere nell’immagine anche altri soggetti,
richiede un’inquadratura verticale, mentre a un
panorama sarà generalmente più adatta l’inqua-
dratura orizzontale. Va detto che un’inquadratura
orizzontale da un senso di calma e libertà, in cui
l’occhio non “corre” ma si sofferma; l’inquadra-
tura verticale è invece più dinamica e costringe
l’occhio a correre verso il punto di fuga. Lo stesso
APPOGGIARSI soggetto, un viale di Hollywood, assume due pesi
completamente diversi se ripreso in orizzontale o,
SU UN LATO molto meglio, in verticale.
Un ruolo fondamentale nel bilan-
ciamento del quadro può essere
svolto da elementi secondari rispetto ASSECONDARE LO SGUARDO
al soggetto ritratto, ma collocati in
primo piano, posti su un lato e solo E IL MOVIMENTO
parzialmente compresi nell’immagine.
È il caso della fotografia qui sotto Va sempre lasciata più “aria” dalla
riportata: senza l’albero, l’immagine parte verso la quale si dirige lo sguardo
della bambina, pur ben contrastata o il movimento del soggetto. Nel
e ben dettagliata, sarebbe risultata ritratto qui a fianco, scattato con una
sbilanciata. compatta, viene lasciato molto spazio
a un mare apparentemente insigni-
ficante; invece questa inquadratura
decentrata trova il suo perché proprio
nello sguardo rivolto “all’infinito” del
soggetto. La prima foto della spiaggia,
invece, è marcatamente sbagliata: lo
spazio andava lasciato davanti al sog-
getto e non dietro; molto meglio quella
al tramonto, in cui le due persone
hanno spazio libero davanti.

LQTXDGUDWXUDLQGG 
LE BASI: L’inquadratura

DALL’ALTO
E DAL BASSO
È un vecchio trucco: riprendere
dall’alto schiaccia e riprendere
dal basso allunga. Angoli di
scatto molto forzati, poi, aiutano
a dare una prospettiva estrema
in grado di dare una spinta
dinamica al soggetto. Proprio
come nel caso di questa insegna
a Tokyo: l’inquadratura estrema
fa tendere, correre e accelerare
l’occhio dal basso verso l’alto
lungo la scritta.

gli elementi e le caratteristiche che USARE I BORDI DELL’IMMAGINE


trasformano una tela dipinta in un Non è detto che il soggetto debba essere interamente contenuto nel quadro.
quadro, in qualcosa di seducente Il fotografo può decidere di uti-
per la vista. Teorie le più diverse, lizzare i bordi dell’immagine per
cambiate anche a seconda del pe- contenere il soggetto, mandan-
riodo storico, ma che noi sintetizze- dolo al taglio. È il caso del pri-
remo con una sola parola: equilibrio. missimo piano della bambina qui
Equilibrio, che non vuol dire assolu- ripresa, in cui si è scelto di decen-
tamente simmetria, ma armonica di- trare il volto per assecondare lo
sposizione degli elementi. A partire sguardo e per centrare tutta l’at-
dal formato dell’immagine, che non tenzione sugli occhi e sulla bocca.
è quadrato (il massimo della sim-
metria), ma rettangolare con i due
lati in rapporto 2:3 tra loro. Non è
un caso: la forma rettangolare è più
adatta a descrivere il nostro mondo
e il punto di vista dell’essere umano,
il cui campo visivo è sviluppato oriz-
zontalmente. Tutti gli esempi e le
piccole regole che svilupperemo in
questo capitolo del nostro viaggio LA CORNICE NATURALE
nel mondo della fotografia saranno È sempre molto pittoresco utilizzare i bordi di
ispirati alla sfida di riuscire a in- portici e finestre per riquadrare naturalmente un
quadrare bene: un soggetto appa- soggetto; anzi il soggetto così ripreso, anche se di
rentemente banale può risultare in per se stesso poco interessante, acquista nuova
fotografia incredibilmente bello per personalità, come nel caso della foto qui sotto: il
un’inquadratura indovinata, provare vigneto, visto attraverso il portone, assume un’aura
per credere. misteriosa e intrigante.

ATTENZIONE AL MIRINO
Per inquadrare bene bisogna sapere per certo che cosa si sta inquadrando.
Per questo motivo le fotocamere reflex (quelle che usano la stessa ottica
sia per l’inquadratura che per lo scatto) offrono la massima fedeltà di
inquadratura. Peraltro va detto che anche le reflex mostrano nel mirino
un’immagine un po’ più ristretta di quella che viene effettivamente catturata
dal sensore (in genere dal 92 al 98%). I maggiori problemi si hanno invece
con gli apparecchi compatti, che dispongono quasi sempre di mirino
galileiano (cioè che utilizzano due ottiche differenti, una per l’inquadratura
e una per lo scatto). In questo caso il disassamento tra le due ottiche crea
il tipico errore di parallasse: malgrado la distanza tra i due “punti di vista”
sia minima, le inquadrature possono differire sostanzialmente soprattutto per
soggetti molto vicini; il difetto è ancora più marcato nel caso di obiettivi zoom,
in cui il campo inquadrato varia a seconda della posizione dello zoom. È bene
quindi fare qualche foto di prova per capire quanto differisca il campo inquadrato
da quello ripreso per poi tenerne conto in fase di scatto.

LQTXDGUDWXUDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

i dice che i grandi fo- e l’altro. Fortunatamente le


Le modalità di scatto
S tografi scattino solo
in modalità manua-
aziende si sono standardiz-
zate, e i programmi dispo-

LA RUOTA
le. Falso. Uno dei più grossi nibili sugli apparecchi delle
errori che vengono solita- diverse marche, sia reflex
mente fatti quando si tratta che bridge ma anche sulle
di scattare una fotografia è compatte, nella maggior
pensare che la modalità “ma- parte dei casi coincidono,

MAGICA nuale” sia la migliore soluzio-


ne possibile, e che allo stesso
tempo la modalità automatica
è quella più “sicura”. E se in
quindi è possibile tracciare
una mappa delle modalità
più comuni e capire in quali
occasioni vanno usate e che
molti casi scattare in manua- vantaggi danno rispetto alla
LE STATISTICHE PARLANO CHIARO: le è complesso e richiede modalità automatica.
tempo e pratica, spesso e
LA STRAGRANDE MAGGIORANZA volentieri tutti scelgono la via Profili su misura
DEGLI SCATTI VIENE FATTA IN MODALITÀ semplice, il famoso “Auto” Ogni fotocamera reflex, bridge
AUTOMATICA. LE FOTOCAMERE OFFRONO che risolve quasi tutte le si- o compatta (se si tratta di un
tuazioni e toglie al fotografo modello sufficientemente evo-
PERÒ ALCUNE MODALITÀ DI SCATTO ogni pensiero. Tuttavia le fo- luto) permette la regolazione di
PARTICOLARI CHE, PUR ESSENDO FACILI DA tocamere hanno una serie di una lunga serie di parametri: il
SCEGLIERE E INTUITIVE DA USARE, DANNO, modalità semiautomatiche e tempo di esposizione, l’apertu-
programmi che coprono pra- ra del diaframma, la modalità
SITUAZIONE PER SITUAZIONE, RISULTATI ticamente tutte le esigenze di messa a fuoco automatica,
NETTAMENTE SUPERIORI ALLA MEDIA. e che spesso non vengono il flash, il bilanciamento del
utilizzate proprio perchè non bianco e i parametri dell’im-
ECCO SVELATI I SEGRETI DELLA “RUOTA si capisce bene quale sia la magine come nitidezza, con-
DELLE MODALITÀ” differenza tra un programma trasto, saturazione cromatica
8

PRGDOLWjLQGG 
LE BASI: Le modalità di scatto
MODALITÀ PROGRAM A o Av
A
UN PO’ DI LIBERTÀ VINCE IL DIAFRAMMA Av
Denominata anche Auto Multi Program, questa modalità è Quando bisogna scegliere la profondità di campo la moda-
tra quelle presenti sulla ghiera della macchina fotografica lità A (dall’Inglese “aperture”, priorità di diaframmi) è quella
una delle meno utilizzate. Eppure è una delle più utili, perchè giusta. In questa modalità il fotografo sceglie l’apertura e la
rappresenta un’ottima alternativa alla modalità automatica macchina fotografica, grazie all’esposimetro, calcola il tempo
classica offrendo però qualche possibilità in più, come per esatto di posa (e la sensibilità, se il tempo risulta troppo alto).
esempio la libera gestione del flash. In modalità “P” la mac- A diaframmi più chiusi (f/ più elevato) corrisponde una niti-
china sceglie l’abbinamento “tempo/diaframma” per ottenere dezza dell’immagine e una profondità di campo maggiore, con
il risultato migliore in termini di esposizione. Trattandosi di particolari a fuoco sia sullo sfondo che in primo piano. Invece,
una decisione della macchina, il lato creativo e artistico del con un diaframma molto aperto la grana dell’immagine cresce
fotografo è un po’ limitato ma la foto verrà correttamente e la profondità di campo è ridotta: un dettaglio è a fuoco e lo
esposta. Alcune Reflex evolute permettono, in modalità P, di sfondo è sfuocato. Ci sono anche altri motivi per scegliere un
scegliere una serie di combinazioni “tempo/diaframma” che determinato dia-
restituiscono un’esposizione framma: nel caso
equivalente. In questo caso, il
IL CONSIGLIO / PER SIMULARE
IL CONSIGLIO delle reflex, per
fotografo si trova di fronte ad esempio, gli obiettivi
LA PROFONDITÀ DI CAMPO
PIENO CONTROLLO una modalità che potremmo Molte reflex hanno un bottoncino nella parte
lavorano meglio con
SUL FLASH chiamare “manuale assistita”, un diaframma più bassa che permette di verificare direttamente
Nei casi in cui lo scatto del flash dove può scegliere o il tempo chiuso (f/8 – f/11) e la profondità di campo. Quando si inquadra
è inopportuno o addirittura vietato o il diaframma desiderato ed è un soggetto, la macchina tiene il diaframma
allo stesso tempo totalmente aperto, e quello che si vede
(come nei musei), la modalità P la macchina a decidere l’altro perdono un po’ di
permette al fotografo di valutare attraverso l’oculare è il risultato. Per vedere
valore. Inoltre, il fotografo può dettagli ai bordi se il invece come verrà la foto con l’apertura
di caso in caso se farsi aiutare
dall’illuminatore o costringere la decidere se correggere l’espo- diaframma è molto scelta, si preme questo “bottoncino magico”.
macchina a cavarsela con la luce sizione, scurendo o schiarendo aperto.
ambiente disponibile. l’immagine.

La prima foto alla statua


del “malladrone” di
Gallipoli (un interno in
chiesa) è stata scattata
in modalità automatica:
la macchina ha innescato
il flash per compensare
la bassa luce, ottenendo
però un appiattimento
della tridimensionalità.
Nel secondo scatto è
stata impostata invece
la modalità P, grazie alla
quale il fotografo ha
inibito il flash e costretto
la macchina a scalare
gli ISO per farsi bastare
la luce ambiente: il
risultato è nettamente
migliore e restituisce
l’intensità dello sguardo Per garantire una profondità di campo tale da comprendere sia
che ha reso famosa il cartello in primo piano che i dettagli della strada sullo sfondo,
questa opera d’arte. il fotografo ha scattato in modalità A in modo tale da fissare un
diaframma molto chiuso: risultato ottenuto.

IL CONSIGLIO
AUTO OCCHIO AL FLASH
Uno dei più grossi problemi della
FA TUTTO LA MACCHINA modalità automatica è proprio il
flash. Spesso, infatti, in interno
La modalità automatica per eccellenza è quasi sempre indicata da una piccola oppure al crepuscolo, la macchina
macchina fotografica verde. In questa modalità, la macchina sceglie la combina- attiva il flash, ottenendo la classica
zione più adatta di tempo e diaframma per fornire un ottimo equilibrio generale, fotografia con il soggetto in primo
una foto ben esposta che non necessita di particolari interventi. Temperatura del piano fin troppo illuminato e lo
sfondo totalmente buio, a causa
bianco, contrasto, nitidezza e gli altri parametri sono scelti automaticamente dalla del basso tempo di posa. Meglio
fotocamera. La modalità automatica, quindi, garantisce generalmente una buona usare il programma P, che lascia
qualità dell’immagine, soprattutto con gli apparecchi più sofisticati che possono al fotografo decidere se attivare il
contare su processori più veloci, in grado di elaborare tutti i parametri della scena flash o “accontentarsi” della luce
e che hanno in memoria una quantità di situazioni “tipo” più ampia. Se la luce presente, magari aumentando i
ambientale non è sufficiente, il flash scatta automaticamente. tempi di scatto o la sensibilità ISO.

PRGDOLWjLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

MODALITÀ MANUALE IL CONSIGLIO / PROVARE


A SPERIMENTARE
DECIDI TUTTO TU La modalità manuale permette di
scegliere tempi di posa diversi, a
Chi non vuole lasciare alcuna decisione alla macchina fotografica può puntare seconda del tipo di fotocamera.
sulla famosa “M”, la modalità completamente manuale. Qui il fotografo gestisce Quasi tutte le reflex dispongono
in modalità manuale di una posa
la fotocamera al 100%, decidendo sia il tempo, sia il diaframma adatto, sia la chiama Bulb, o B, che lascia
sensibilità. In questo caso, sono due gli elementi che lo aiutano: l’esposimetro aperto l’otturatore per un periodo
della fotocamera, visibile dall’oculare, che gli consiglia la corretta esposizione, e superiore ai 30”, anche per
la sua sensibilità personale. Non sempre infatti l’esposimetro è infallibile e sta al diverse ore. Questa modalità è
fotografo compensare leggermente l’esposizione. La modalità manuale è riservata utilissima se si vuole fotografare
per esempio la volta celeste di
solitamente a chi ha molto tempo per scattare una foto, può pensare all’inquadra- notte, al buio quasi totale, o
tura, alla posa, alla profondità di campo e a tutti i fattori legati ad essi; dà molte il classico temporale notturno
soddisfazioni, ma è molto impegnativa e in molti casi, se usata da mani inesperte con fulmini e saette. E con la
garantisce risultati peggiori delle due modalità AV e TV. fotografia digitale provare non
costa nulla.

RITRATTO IL CONSIGLIO
NO PER I SOGGETTI A “RISCHIO
PRIORITÀ AL SOGGETTO MOSSO ”
Il ritratto è una delle foto più gettonate: dovrebbe avere il soggetto in Impossibile tenere fermo un bambino quando si
primo piano molto nitido e uno sfondo totalmente sfuocato. Quando si tratta di fare una foto: il risultato spesso e volentieri
è quello di una foto mossa. La macchina fotografica,
sceglie questo programma, identificato con la “faccina” sulla ghiera, si in modalità ritratto, presume che il soggetto sia
chiede alla fotocamera di tenere il diaframma più aperto possibile e di abbastanza statico e cerca di tenere la sensibilità
scegliere il tempo adatto, se necessario alzando leggermente gli ISO per bassa per minimizzare la grana. Se si devono
evitare una foto mossa. In questa modalità l’autofocus mette a fuoco fotografare bambini o soggetti “indisponibili” a
mettersi in posa è consigliabile alzare gli ISO, magari
il soggetto più vicino e il flash si attiva se la luce non è sufficiente. Per a 200 o 400 (con alcune reflex anche 800 o 1600)
migliorare l’effetto soft e nascondere le imperfezioni della pelle, la mac- per abbassare ulteriormente il tempo di posa e
china abbassa anche leggermente la nitidezza. minimizzare il rischio di un ritratto mosso.

Con la modalità ritratto, lo sfondo viene giustamente fuori fuoco, i toni della pelle opportunamente scaldati e l’immagine resa un po’ più soft.

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PRGDOLWjLQGG6H] 
LE BASI: Le modalità di scatto
PANORAMA NOTTURNO
TRAMONTO PERFETTO IL CONSIGLIO
GIOCARE SUI DIAFRAMMI
La foto al tramonto è un classico, così come le luci della città di Se si dispone di un appoggio o di un treppiede, la
notte. Per realizzare questo tipo di scatto le macchine fotografiche modalità Panorama notturno è sconsigliabile: è da
dispongono di una modalità molto simile a quella “paesaggio” preferire solo quando si impugna la macchina “a mano
libera”. Con un treppiede, con il quale tempi di scatto
ma adattata per realizzare fotografie quando c’è poca luce. In molto lunghi non sono un problema, è meglio scattare
modalità “panorama notturno” (non presente in tutti i modelli) la in priorità di diaframmi (modalità A), cercando di
macchina spegne il flash, che sarebbe inutile, apre il diaframma non aprire troppo per ottenere magari il tipico effetto
al massimo e alza gli ISO per ridurre il tempo di posa. L’obiettivo “stellina” sulle fonti di luce; al contrario, tenendo il
diaframma aperto, attorno alle fonti di luce spesso
di questa modalità è infatti quello di scattare foto notturne senza compare un bagliore diffuso. La modalità “panorama
problemi di mosso, malgrado non si disponga di un treppiede. notturno” usa sempre il diaframma più aperto possibile,
Per ridurre la visibilità del rumore dovuto agli alti ISO la macchina eliminando l’effetto “stelline” e abbattendo un po’ il
attiva il sistema di riduzione rumore e abbassa la nitidezza. contrasto dell’immagine.

Il centro storico di Istanbul in piena notte è uno scenario da sogno grazie alla modalità di panorama notturno.

e riduzione del rumore. Per il un buon margine di correzione camera ritroverà l’imposta- dalità di scatto più diffuse; va
fotografo, sono troppi i valori e personalizzazione all’utente zione di default. Alcune reflex ricordato, però, che queste in-
da selezionare a ogni scatto: più esigente. Quando si uti- evolute permettono addirit- dicazioni sono di ordine gene-
per questo esiste la “ruota lizza per esempio la modalità tura di salvare nuovi profili e rale e da marca a marca e da
delle modalità” che permette “soggetto vicino o macro”, nuove combinazioni realizza- modello a modello di fotoca-
di scattare più velocemente e indicata sulla ghiera con il te su misura dall’utente. Ba- mera potrebbero esserci pic-
con ottimi risultati. Non si tratta classico fiorellino, la macchi- stano poche nozioni di base cole differenze di grafica nei
di modalità automatiche ma di na imposta automaticamente per scegliere velocemente, simboli e di comportamento
veri e propri profili di scatto; la messa a fuoco sul punto situazione per situazione, il allo scatto. Il nostro consiglio
infatti una modalità “automa- centrale. L’utente, volendolo, profilo più adeguato e otte- è comunque quello di riferirsi
tica” non permette all’utente può modificare questa impo- nere sempre il massimo dalla sempre al manuale di utilizzo
di intervenire in alcun modo, stazione per lo scatto, ma al propria fotocamera. In queste in dotazione con la macchina
mentre questi profili lasciano successivo riavvio della foto- pagine sono affrontate le mo- fotografica che si utilizza.
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PRGDOLWjLQGG6H] 
Scuola di FOTOGRAFIA
S o Tv
T PANORAMA
TEMPO! Tv PERFETTO PER I PAESAGGI
Qualcuno lo chiama T, come tempo, altri lo Ideale per i paesaggi, quella Panorama è una modalità automatica dove
chiamano S come Shutter, otturatore. Questo viene disattivato il flash, anche
programma è esattamente l’opposto della se c’è poca luce (non avrebbe
modalità Av: il fotografo sceglie il tempo senso, visto il campo lungo
di scatto, la macchina sceglie il diaframma di ripresa) e vengono regolati
adatto. È una modalità da usare in molte alcuni parametri per garantire
occasioni, sia per tempi di posa molto brevi maggiore vivacità e soprattutto
per catturare istanti molto rapidi, sia per un maggiore nitidezza. La modalità
tempo di posa un po’ più lungo per creare “paesaggio” ha solitamente
foto ad effetto, come per esempio quella di un valore di saturazione e una
una cascata: se si vuole dare l’impressione nitidezza maggiore. La macchina
che l’acqua sia una superficie “setosa”, al sceglie anche un diaframma un
posto di scattare in modalità “panorama” po’ più chiuso per aumentare la
basta usare la modalità di priorità tempi, profondità di campo, alzando
allungando la durata della posa: in tal caso quindi anche il tempo di posa:
serve ovviamente un appoggio stabile e, se si presuppone, infatti, che in un
necessario, un filtro per limitare la luce e per- panorama non ci siano soggetti Con la modalità Panorama, la fotocamera
massimizza la nitidezza e la profondità di campo,
mettere scatti lunghi in piena illuminazione. in rapido movimento. garantendo scatti dettagliati su ogni piano.

IL CONSIGLIO / PERFETTO IL CONSIGLIO / DIFFICILE GIOCARE SULL’EFFETTO SFUOCATO


PER BAMBINI E ANIMALI Utilizzando un diaframma chiuso, come nella modalità Panorama, si aumenta anche
Scattando in modalità automatica fotografie a la profondità di campo. Così facendo si fa più fatica a “giocare” con oggetti e elementi
bambini o animali, soggetti che generalmente disposti su piani diversi, aumentando quindi il senso di profondità del paesaggio. In questo
non stanno fermi in posa, capita spesso di caso, è meglio passare alla modalità “A”, scegliendo l’apertura di diaframma che meglio si
avere belle fotografie rovinate dal movimento adatta al tipo di inquadratura.
del soggetto. In questi casi, è bene lavorare
in priorità tempi con esposizioni non superiori
al 1/125 di secondo, ancora più brevi se si
usa un teleobiettivo: l’esposimetro farà i salti
RITRATTO NOTTURNO
mortali per compensare se la luce non basta,
ma i soggetti saranno nitidi. ESPOSIZIONE PER DUE
Quando si deve scattare un ritratto
di notte il problema più grande è
riuscire ad esporre correttamente sia
il soggetto che lo sfondo. In questo
caso, la chiave di tutto è il flash: nella
modalità ritratto notturno la mac-
china imposta il flash in una modalità
“slow-sync” ovvero sincronizzazione
a tempi lenti: il lampo viene emesso
molto velocemente durante una
posa comunque abbastanza lunga
da catturare le luci sullo sfondo. Così
facendo, viene esposta correttamente
sia la persona fotografata sia lo
sfondo. Questa modalità può essere
usata in molti altri casi, grazie proprio
all’uso del flash slow-sync: se si deve
per esempio fotografare un telefono
cellulare con display acceso o un
monitor, utilizzando la modalità
ritratto notturno si può ottenere Il soggetto è illuminato dal flash, ma la
una fotografia dove sia il display sincronizzazione lenta ha permesso di catturare
sia il dispositivo sono corretta- anche le luci del porticato, dando profondità alla
scena. Non utilizzando questa modalità lo sfondo
mente esposti. sarebbe stato completamente nero.
Il primo ritratto della bambina (all’ombra all’ora del
tramonto) è stato scattato in modalità P, ma i tempi
impostasti non hanno messo al riparo il fotografo dal IL CONSIGLIO / ATTENTI AI PANORAMI
mosso. La seconda foto, scattata pochi istanti dopo, è
stata invece catturata in priorità di tempi, impostando
Ideale nelle prime ore dopo il tramonto e con sfondi cittadini ben illuminati da luce
una durata dell’esposizione di 1/125 di secondo, elettrica, questa modalità si rivela più difficile da usare con sfondi molto scuri, quando si
quanto basta per avere un ritratto senza mosso. corre il rischio di prolungare troppo la posa con un eccesso di mosso negli sfondi. In tal
caso ci vuole un treppiedi e un soggetto ben fermo!

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PRGDOLWjLQGG6H] 
LE BASI: Le modalità di scatto
SPORT
SOGGETTO SEMPRE NITIDO IL CONSIGLIO / IL MOSSO
CHE DÀ DINAMICITÀ
La modalità di scatto sportiva è una di sequenza di foto mentre l’autofocus viene Scattando con tempo di posa
quelle più usate e, anche se sulla ghiera regolato in modalità continua: tenendo pre- molto basso si blocca la scena e
viene rappresentata da un omino che corre, muto il tasto di scatto a metà la macchina si mette in evidenza, nei muscoli
la sua funzione si estende a moltissimi altri “insegue” il soggetto e cerca di tenere e nelle espressioni, la potenza
usi, come per esempio la caccia fotografica, sempre il fuoco, per uno scatto rapido e del gesto atletico. Se però si
desidera conferire un effetto di
dove serve uno scatto veloce e soprattutto immediato. Importantissima poi la gestione dinamicità giocando sul mosso
continuo. In questa modalità la macchina del tempo di posa, che viene tenuto al (del soggetto o dello sfondo)
imposta automaticamente, se disponibile, minimo per catturare l’istante ed evitare bisogna gestire manualmente
lo scatto a raffica, permettendo all’utente di effetto mosso. Il flash non si attiva automa- i tempi di scatto: quindi, è
consigliabile portare la ghiera su
tenere schiacciato il tasto per realizzare una ticamente, nemmeno se c’è poca luce. S (o T, a seconda dei modelli).

In modalità Sport, la fotocamera imposta tempi di scatto brevi e corregge il fuoco in maniera continua per catturare il gesto atletico, come esemplificato in
questa foto scattata durante i recenti Mondiali di nuoto di Roma.

IL CONSIGLIO
MACRO PICCOLE DIGITALI
PER PICCOLI SOGGETTI
SCATTI RAVVICINATI La modalità macro aiuta, ma
per le foto di piccoli particolari
Nelle riprese ravvicinate di insetti, fiori e altri piccoli risulta decisiva la scelta degli
soggetti il parametro decisivo è la distanza di messa obiettivi. Quelli delle reflex
a fuoco minima, che dipende da ottica a ottica. Per offrono risultati professionali
esempio, nelle piccole compatte questa risulta spesso e riducono il rischio di
distorsioni geometriche, a
molto ridotta. In tutti i casi, è utile ricorrere all’impo- fronte però di un investimento
stazione macro, grazie alla quale il punto di messa a importante; le piccole
fuoco è quello centrale; in qualche caso anche l’espo- compatte, proprio per il loro
simetro si concentra sulla zona centrale. Lo scatto è In questo scatto naturalistico la modalità progetto ottico “in miniatura”
macro ha permesso di mantenere la nitidezza possono offrire ottimi risultati,
più carico cromaticamente, con particolare attenzione dei particolari del soggetto, che risalta a parte qualche deformazione
ai verdi e ai rossi. Può intervenire il flash della mac- nettamente rispetto allo sfondo sfuocato geometrica e una ridotta
china, ma meglio gli appositi flash anulari. nonostante le similitudini cromatiche. profondità di campo.

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PRGDOLWjLQGG6H] 
Scuola di FOTOGRAFIA

La corretta illuminazione

LA LUCE
IL PENNELLO
DEL FOTOGRAFO cattare una fotografia studio dell’illuminazione. La

FOTOGRAFARE È SCRIVERE CON LA LUCE.


ECCO UN CAPITOLO DEDICATO PROPRIO ALLA
S è trasformare la realtà
in immagini catturan-
done le luci e le ombre. Non
luce può essere ricondotta
a cinque caratteristiche: la
qualità, la direzione, il con-
a caso la parola stessa “fo- trasto, l’uniformità e il colore.
LUCE, ALLE SUE CARATTERISTICHE E ALLE tografia” significa proprio Conoscendo e controllando
SEMPLICI TECNICHE PER TRARRE DALLE “scrittura con la luce”; non le caratteristiche della luce
c’è quindi da stupirsi se alla presente sul “set” prima
CONDIZIONI DI ILLUMINAZIONE I MASSIMI base della tecnica fotogra- dello scatto, difficilmente si
RISULTATI. DALLE FOTOGRAFIE IN STUDIO, fica c’è proprio la capacità sbaglia una foto e soprattut-
A QUELLE ALL’ARIA APERTA E ANCHE QUELLE di conoscere, interpretare, to si può riuscire a cattura-
controllare e modificare la re immagini “da concorso”.
CON IL FLASH: IN TUTTI I CASI IL BUON luce. Proseguiamo quindi il
FOTOGRAFO DEVE METTERSI NELLE MIGLIORI nostro viaggio nella pratica La qualità della luce
CONDIZIONI DI LUCE fotografica con un capitolo Una sorgente luminosa con-
interamente dedicato allo centrata in un punto genera
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OXFHLQGG 
LE BASI: La luce

IL TRAMONTO
GARBATO
Nei cassetti si trovano fin
troppe fotografie scattate
al tramonto, prime fra
tutte i classicissimi
tramonti sul mare. Ma
ci sono mille modi per
riprendere un tramonto,
ben diversi dal puntare
l’obiettivo contro il sole.
Infatti la luce rossa del
tramonto si specchia
e si riflette in tutto ciò
che incontra. Questa
foto sfrutta proprio
questo aspetto e cattura
il contrasto tra il cielo
LA DOLCE LUCE DELLA FINESTRA ancora azzurro e il vetro
grezzo della lampada che
In questo scatto, l’esposimetro della fotocamera consigliava si tinge di arancione. La
l’utilizzo del flash. Si è invece scelto di escludere fortuna di trovarsi
manualmente il flash e di scattare con tempi un po’ più nel posto giusto al
lunghi con la sola luce proveniente dalla finestra. Il risultato momento giusto.
è eccellente, con tutti e tre i volti esposti correttamente e
con un’illuminazione, sia del primo piano che dello sfondo,
assolutamente naturale, situazione che si sarebbe persa
con l’utilizzo del flash.

STESSA SPIAGGIA, STESSO MOMENTO


Ecco due foto scattate al mare. Ma chi sole alle spalle, i colori appaiono pieni anche il cielo e i sassi diventano di
direbbe che si tratta della stessa spiag- e i sassi in primo piano sembrano colpo neri. Questa sequenza ci insegna
gia ripresa nello stesso momento, ma grigio chiaro; la seconda immagine quanto la fotografia sia condizionata
in due direzioni diverse? Eppure è così: è scattata invece in controluce: colori dalla direzione della luce, l’unica cosa
la prima immagine è scattata con il quasi assenti, il mare è grigio, come che cambia da uno scatto all’altro.

ombre nette e chiari-scuri bate e in molti casi anche di essere meno “seducente” La direzione
molto marcati: si parla in più naturali. Per esempio, un perché non genera mistero. della luce
questo caso di una luce soggetto ripreso in pieno sole Quindi cosa bisogna prefe- La direzione è una caratte-
“cruda”, che esaspera la avrà ombre molto marcate e rire, una luce cruda o una ristica fondamentale della
tridimensionalità del sog- probabilmente non risulterà diffusa? Non c’è una regola, luce, perché è in grado di
getto ma finisce anche per “leggibile” nella porzione in bisogna solo sapere come cambiare completamente
nasconderne alcuni lati in ombra; il medesimo soggetto cambia il risultato con un tipo l’immagine. Un’illuminazione
ombra; al contrario, una ripreso con il cielo nuvoloso di luce e con l’altro e cerca- laterale enfatizza la tridimen-
sorgente luminosa diffusa e (che si comporta interamente re, soggetto per soggetto, le sionalità del soggetto ripre-
quindi non concentrata in un da sorgente luminosa diffusa) condizioni di illuminazione so; un’illuminazione frontale
solo punto, fornisce ombre avrà una leggibilità presso- più adatte al raggiungimento (come quella di un flash)
molto più morbide, più gar- ché totale, anche se rischia dello scopo. tende invece ad appiattire;
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OXFHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

GIOCARE CON LA LUCE E COSTRUIRSI IL PROPRIO SET


I fotografi professionisti in studio impiegano CON IL FLASH FINESTRA PIÙ
SOLO LA LUCE
molto tempo nella messa a punto delle luci; il Scattando con il flash, PANNELLO BIANCO
DELLA FINESTRA
fotoamatore, anche senza applicare la stessa il contributo della luce L’unica fonte luminosa L’aggiunta di un pannello
cura maniacale, può con semplici accorgimenti ambiente va quasi è la finestra a sinistra: i bianco sulla destra
controllare le caratteristiche della luce per otte- completamente a colori sono molto fedeli permette a una certa
perdersi. Il limone è ben e il limone ha molta quantità di luce riflessa
nere il massimo risultato con il minimo sforzo. illuminato, ma risulta un più tridimensionalità, di rendere visibile anche
Per esempio, nello scattare un ritratto in pieno po’ appiattito. Il fondo anche se a destra è l’altra metà di limone.
sole è meglio posizionarsi nei pressi di una diventa scuro. completamente scuro.
parete chiara posta dal lato del viso in ombra:
in questo modo si diminuisce il contrasto e si
attenuano un po’ le ombre. Se invece si scatta
con illuminazione artificiale, è bene avere una
sorgente luminosa principale ed eventualmente
altre lampade secondarie più flebili posizionate
in modo da ammorbidire le ombre. La cosa più
semplice da fare, anche senza ricorrere a ulteriori
fonti luminose, è utilizzare pannelli di polistirolo
bianco, o fogli bianchi, come superfici riflettenti
dalla parte delle ombre. In alcuni casi può essere
utile una sorgente di luce diffusa, come una lam-
pada con davanti un grosso foglio di carta da
lucido: ne risulteranno ombre morbide e imma-
gini rassicuranti. In questa sequenza abbiamo
fatto un esperimento che chiunque può repli-
care: mutando anche di poco le condizioni di
illuminazione la foto cambia completamente. I
principi applicati valgono per qualsiasi soggetto
in qualsiasi fotografia: provare per credere.

CONTROLUCE
MA CON UN SOGGETTO
Il “vizietto” del fotografo medio è quello di scattare
troppi tramonti in controluce. Il controluce va
bene, ma che ci sia un soggetto: questo deve
avere una forma riconoscibile e, se possibile, non
compatta, in modo tale che la luce possa filtrare
costruendo una trama seducente, proprio come
nell’immagine qui sotto.

OCCHIO ALLA PROPRIA OMBRA


Capita di scegliere la posizione di scatto con il
sole perfettamente dietro. In realtà è preferibile
un’illuminazione leggermente laterale, altrimenti si
rischia di riprendere anche la propria ombra. La foto
qui sopra incappa proprio in quest’errore; è bastato
LA LUCE CHE DÀ spostarsi di un metro per cambiare leggermente
SPESSORE l’angolatura ed evitare il problema.
Un sole molto basso in
una giornata limpida basta
a trasformare una strada
lastricata in una seducente
trama di inclinazioni
e spessori, ai quali
corrispondono ovviamente
l’intera gamma dei riflessi oro
del sole al tramonto e ombre
leggermente differenti tra
mattone e mattone. Eppure,
fino a qualche ora prima
quella strada sembrava solo
un compatto lastricato grigio.

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OXFHLQGG 
LE BASI: La luce

PANNELLO FINESTRA PIÙ SOLO LAMPADA CONTROLUCE CONTROLUCE


A 45 GRADI LAMPADA La finestra viene oscurata Ora si è scelto di spostare ASSISTITO
Spostando il pannello Si è aggiunta anche una e la lampada sopra il la fotocamera e il soggetto Poco sotto la
bianco in posizione lampada proprio sopra il limone è l’unica fonte in posizione contrapposta fotocamera è stato
un po’ più frontale, il limone: ora diviene più scura di luce: l’ombra diventa alla finestra, lasciata infrapposto un piccolo
risultato migliora ancora: la parte bassa del limone e netta e, visto che il panno come unica fonte di pannello bianco: la luce
il limone è ora ben l’ombra si fa più compatta. riflette poco la luce, la luce. Il risultato è il riflessa aiuta a rendere
illuminato e decisamente Sulla sinistra c’è ancora il parte in ombra del limone classico controluce, non più leggibile la parte
tridimensionale. contributo della finestra. è molto scura. soddisfacente e molto in ombra.
scuro.

una luce che proviene da Spesso le fotografie pae-


dietro il soggetto (il classico saggistiche scattate al me- TROPPO CONTRASTO PER UNA FOTOGRAFIA
controluce) cancella le forme desimo soggetto appaiono
e lascia i contorni. Ma non meravigliose o assolutamen- L’occhio è in grado di “leggere” correttamente la luce in una
gamma di contrasto ampia; più ampia di quanto non riesca a
finisce qui: l’uomo è abitua- te poco interessanti al solo fare una fotocamera, chimica o digitale che sia. Così capita che
to al fatto che la luce venga variare dell’ora in cui sono alcune situazioni riprese in pieno sole creino luci e ombre così
dal cielo, cioè dall’alto; una realizzate. marcate che la fotocamera non riesce a garantire la leggibilità
luce che invece proviene dal di tutto il soggetto. In alcuni casi, soprattutto in presenza di cieli
basso crea una situazione Il contrasto della luce molto chiari che si affacciano su boschi compatti, la fotografia
può risultare addirittura impossibile per eccesso di contrasto;
“drammatica”, quasi da “ol- Il nostro occhio è in grado è il caso delle due fotografie qui riportate, scattate in rapida
tretomba”. di leggere correttamen- sequenza: la prima in cui la parte bassa è una macchia nera
Quando si scatta con illumi- te dei chiari molto chiari e indistinta e la seconda in cui, per dare un po’ di visibilità al bosco
nazione artificiale può essere contemporaneamente degli e al lago, si è finito per bruciare cielo e montagne.
possibile spostare le lampa- scuri molto scuri. Il sensore
de per ottenere la direzione della macchina fotografi-
della luce più adatta alla foto ca è molto meno versatile
che si vuole realizzare; nelle e quindi richiede, perché
foto con luce ambiente, ov- la foto sia bella e leggibile,
viamente non si può spostare situazioni con contrasti più
il sole e quindi bisogna spo- limitati rispetto a quelli che
stare il soggetto fino a che la siamo abituati a vivere; in
luce incida sulla sua super- caso contrario si ottengono
ficie con la corretta ango- foto le cui ombre sono pra-
lazione; ma nel caso di foto ticamente tutte nere o in cui
a soggetti di ragguardevoli le parti luminose tendono a
dimensioni o a panorami, ov- bruciarsi diventando tutte in-
viamente fissi, non resta che discriminatamente bianche.
spostare il punto di ripresa Vanno quindi evitate (o com-
o, peggio ancora, aspettare pensate) le condizioni di luce
l’ora del giorno più adatta. troppo contrastate.
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OXFHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

IL FLASH, AMICO E NEMICO


Il flash è uno è meglio affidarsi a un flash esterno: una L’OMBRA AI
strumento maggiore potenza è garanzia di “gittate” più LATI - Meno
indispensabile estese, immagini più nitide e anche di una fastidiosa ma
e già integrato maggiore uniformità dell’illuminazione. comunque
in qualsiasi GLI OCCHI ROSSI - Se si riprendono visibile è la
fotocamera di delle persone frontalmente, il lampo sottile ombra
ultima generazione: improvviso del flash va ad illuminare la dietro il soggetto
addirittura anche le retina degli occhi prima che la pupilla in primo
migliori macchine riesca a contrarsi, con l’effetto di catturare piano, che
usa e getta hanno un rosso innaturale generalmente
piccoli flash. Ma è bene sapere che non al centro della viene a crearsi
tutti i flash sono uguali e permettono di pupilla stessa. su un lato,
ottenere i medesimi risultati. Quasi tutti modelli dovuta al leggero
IL NUMERO GUIDA - Il più importante di focamera disassamento tra il flash e l’obiettivo; più
parametro distintivo del flash è il “numero dispongonono il flash e l’obiettivo sono distanti tra loro
guida”, un numero (normalmente della modalità e peggio è, soprattutto se il soggetto è
compreso tra 10 e 60) che sintetizza la di scatto anti- molto vicino.
“potenza” del flash: più alto, più potente occhi rossi: viene NON USARE SEMPRE IL FLASH - Se
è il flash e quindi migliore può risultare la messo un piccolo la distanza del soggetto da riprendere è
qualità d’immagine. Ad esempio, un flash lampo poco prima superiore a qualche metro il flash risulta
con numero guida 24 permette di scattare dello scatto, praticamente ininfluente, anzi rende
a 3 metri di distanza dal soggetto con quanto basta per luminosissimi gli oggetti incidentalmente
un’apertura di diaframma di 8 (3x8=24 indurre la pupilla presenti nella vicinanza del punto di
appunto), ma se il soggetto è a 6 metri, il a chiudersi per tempo ed evitare così lo ripresa, lasciando completamente al buio
diaframma richiesto diventa 4 e quindi la spiacevole effetto “occhi rossi” nella foto. il soggetto lontano: per questo tipo di foto
profondità di campo diventa minima. I RIFLESSI INDESIDERATI - C’è il è meglio non usare il flash e affidarsi alla
FLASH INTEGRATO O ESTERNO - I rischio che la luce del flash si rispecchi in luce ambiente. In un concerto, ad esempio,
flash integrati generalmente non hanno una superficie riflettente posta di fronte, nulla è più sbagliato che fotografare con il
numeri guida elevati e quindi sono adatti compromettendo la qualità dell’immagine: flash: si vedranno le teste degli spettatori
a fotografare soggetti non più lontani di per questo motivo risulta molto difficile fare immediatamente davanti completamente
tre metri; per immagini di buona e ottima foto con il flash attraverso un vetro, come illuminate e il palco apparirà buio; meglio
qualità il più delle volte, se si dispone di accade per esempio nei classici scatti ai forzare il flash a non scattare e rischiare
una fotocamera che ne permette l’utilizzo, neonati nei reparti di maternità. eventualmente il “mosso”.

LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL FLASH


FLASH AUTOMATICO FLASH FORZATO FLASH ESCLUSO FLASH ANTI-OCCHI ROSSI
Il flash interviene Il flash viene forzato a In questa modalità il Il flash emette
automaticamente intervenire, anche se flash non interviene uno o più piccoli
quando il sistema la fotocamera ritiene la mai. Ideale per foto lampi qualche
esposimetrico della luce sufficiente. Utile, notturne nelle quali millisecondo
fotocamera rileva la necessità di per esempio, per aggiungere si vuole catturare la luce prima dello scatto in modo da
un apporto di luce aggiuntivo; un po’ di luce frontale negli ambientale o in interni quando indurre la contrazione della
in caso contrario il flash non scatti in controluce per i quali si il flash crea riflessi molesti e pupilla ed eliminare, o almeno
interviene. È la modalità vuole garantire la leggibilità del quindi conviene usare la sola attenuare, il fastidioso effetto
utilizzata più frequentemente. soggetto in primo piano. luce presente. occhi-rossi.

Uniformità della luce zone in ombra, l’illuminazio- in realtà non è così: la luce, per scatto, si adegua alle
Se la sorgente luminosa è ne è assolutamente uniforme anche quella che noi chia- condizioni di illuminazione
molto vicina al soggetto fo- su tutta la fotografia, anche miamo generalmente bianca, del momento (si tratta della
tografato, la sua uniformità se il campo è lunghissimo. ha un suo colore specifico, procedura di autobilancia-
sarà bassa: questo vuol dire In alcuni casi serve una luce che varia con le ore del giorno mento del bianco), ottenen-
che i soggetti via via più lon- più uniforme possibile, in altri per la luce solare e con il tipo do immagini generalmente
tani dalla sorgente lumino- casi, invece, si gioca proprio di lampada per quella artifi- bilanciate. L’unica situazione
sa saranno marcatamente sulla non uniformità delle luci ciale; la fotocamera non sa in cui è difficile ottenere ri-
meno illuminati. Questa è la vicine per creare stacchi tra “abituarsi” come l’uomo alle sultati neutri è quando parte
situazione che si crea con il il fondo e il soggetto in primo diverse dominanti cromati- dell’illuminazione è di natura
flash: il primo piano è gene- piano. che della luce e le cattura solare (per esempio arriva da
ralmente ben illuminato, ma analiticamente. Per questo un’ampia finestra) e parte è
i soggetti in secondo piano Il colore della luce motivo le foto scattate in invece ottenuta da lampade
risultano molto più scuri; con Il nostro cervello si abitua casa senza flash, per esem- elettriche: in questo caso
l’illuminazione solare, invece, immediatamente alla luce del pio, assumono una dominan- una buona scelta può essere
che proviene da lontanissi- momento e tende a vederla te rossa spiccatissima. Con quella di integrare l’illumina-
mo, il problema non si pone: sempre “neutra”, cioè priva le versatili fotocamere digi- zione presente con l’utilizzo
a meno di non avere nuvole e di un colore specifico. Ma tali è il sensore che, scatto del flash.
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OXFHLQGG 
LE BASI: La luce

E SE LA LUCE NON C’È?


Le fotocamere digitali in genere dispongono di una modalità di
scatto che permette di catturare immagini fotografiche anche
in pieno buio.
Questa fotografia,
per esempio,
è stata ripresa
in condizioni di
profonda penombra
in cui altrimenti
non sarebbe stato
possibile scattare
una foto: il risultato
è praticamente
monocromatico, ma
sicuramente meglio
che il nero assoluto.

IL FLASH CHE CATTURA L’ATTIMO


Matrimonio, all’uscita dalla chiesa: si è scelto di forzare il lampo del
flash per illuminare anche il primissimo piano che altrimenti sarebbe
finito in piena ombra e con la luce contrapposta; malgrado ciò si è
lasciato un tempo di scatto sufficientemente lungo per ottenere un
effetto di leggero mosso che rende la dinamicità del momento. L’utilizzo
del flash, tra le altre cose, aiuta a far risaltare i chicchi di riso.

NÉ GIORNO
NÉ NOTTE
Il giorno sta per
spegnersi su
questo vicolo e
sono già state
accese le lampade
elettriche. Non
c’è una migliore
UN “LAMPO” DI GENIO occasione per
catturare uno
Quando si deve fotografare un soggetto che si trova proprio in scorcio pittoresco:
opposizione alla fonte di luce preponderante, è bene farsi aiutare le luci elettriche
dal flash per illuminare il primo piano. Questa tecnica, che prende si vedono bene
il nome di fill-in, prevede che si forzi il flash a scattare, anche se le e se ne apprezza
condizioni rilevate dall’esposimetro non lo richiederebbero. Nella foto il tipico bagliore
in alto, senza il lampo del flash il viso del soggetto al tramonto sarebbe giallognolo, ma
apparso totalmente scuro: in questo modo, anche se il risultato è un la luce solare
po’ innaturale, si è garantita la leggibilità del volto. Nella foto qui sotto, residua basta per
il risultato è molto buono, tenuto conto che tutta la luce dell’ambiente dare visibilità a
proveniva proprio dalla vetrata sullo sfondo. tutto il vicolo, che
non sarebbe stato
fotografabile grazie
alle sole lampade.

LE LUCI
DELLA CITTÀ
Per catturare le luci della
notte in città è necessario
utilizzare un tempo di
posa di qualche secondo
(su un appoggio stabile)
per far sì che la luce dei
lampioni e delle insegne
risultino sufficienti. La
fortuna ha voluto che
si riuscisse a catturare
anche una vettura di
passaggio o, meglio, solo
i suoi fari posteriori!

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OXFHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

La regolazione di tempi e diaframmi

L’ESPOSIZIONE
E LA SCELTA DEI PARAMETRI
LA SCELTA DEI quanta luce occor- le contenuta nell’obiettivo) Non esiste

Q
PARAMETRI DI SCATTO,
TEMPO DI ESPOSIZIONE
re per creare una
foto? Dipende so-
stanzialmente da due fat-
attraverso il quale passa la
luce: a diaframma più aperto
corrisponde una quantità di
una sola soluzione
Si potrebbe pensare che
per ogni situazione di illu-
E APERTURA DEL tori: il tempo di esposizione luce maggiore e quindi foto- minazione esista una sola
DIAFRAMMA, È LA e l’apertura del diaframma. grafie più chiare. scelta ideale dei parame-
Il tempo di esposizione, in Il fotografo, se non si affida tri di scatto. Invece così
DECISIONE CHE PIÙ parole povere, è quello du- alle scelte automatiche della non è: impostazioni diverse
CONDIZIONA LA rante il quale l’otturatore fotocamera, deve impostare possono portare a immagi-
resta aperto permettendo i parametri di scatto (tempi ni accettabili dal punto di
RIUSCITA DELLA alla luce di arrivare fino alla e diaframmi) per ottenere vista tecnico, ma molto di-
FOTO. TROPPO superficie sensibile: tempi l’effetto voluto e la corretta verse tra loro. Dalla scelta
SPESSO È DELEGATA più lunghi corrispondono esposizione. Giocare con di tempi e diaframmi non
a quantità di luce maggio- queste impostazioni, dopo dipende solo la luminosi-
ALL’AUTOMATISMO ri e quindi a fotografie più averne capito gli effetti sulla tà dell’immagine ma anche
DELLA FOTOCAMERA. chiare. L’apertura indica fotografia, dà enormi soddi- la profondità di campo
ECCO COME invece la larghezza del foro sfazioni e permette di otte- (l’estensione del fuoco) e
del diaframma (un’apposita nere con precisione il risul- l’eventualità che il soggetto
RIPRENDERE IL POTERE paratia regolabile a lamel- tato voluto. risulti “mosso”. Ma è bene
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HVSRVL]LRQHLQGG 
LE BASI: L’esposizione

IL DIAFRAMMA E I VALORI DI APERTURA

All’interno dell’obiettivo è ma esistono anche ottimi


contenuto il diaframma: una obiettivi con un intervallo
sottile paratia semovente di regolazione ridotto. Per
che, a seconda del valore essere precisi, l’apertura del
impostato tramite l’apposita diaframma dovrebbe essere
ghiera, lascia passare una indicata con una sigla, per
quantità maggiore o minore esempio f/2.8 oppure f/11.
di luce. Il diaframma si chiude Il diametro del foro lasciato
perimetralmente lasciando un aperto dal diaframma infatti
foro via via più piccolo man corrisponde a una frazione
mano che cresce il numero della lunghezza focale (f
corrispondente riportato sulla diviso il valore convezionale
ghiera, proprio come si vede di apertura). Questo significa
nel disegno qui riportato. che un’apertura di “11” lascia
Nelle ottiche più sofisticate nel diaframma un foro dal dia-
i valori di apertura del dia- metro di un undicesimo della
framma vanno da 2.8 a 22, lunghezza focale.

sapere che non esistono “ri- necessario utilizzare tempi una quantità di luce ec- per le fotografie notturne)
cette” prefabbricate, che le molto lunghi per permette- cessiva “bruci” l’immagine fino a tempi ridottissimi: di
possibilità sono molte e che re a una quantità sufficien- creando così una fotografia 1/1.000 di secondo e oltre.
i parametri vanno valutati te di luce di accumularsi “sovraesposta”, cioè troppo Se si usano tempi lunghi la
con attenzione al momen- sulla superficie sensibile; chiara. I tempi di scatto più possibilità (o il rischio) di
to dello scatto, avendo ben in caso di immagini a mez- utilizzati sono quelli attorno ottenere un effetto “mosso”
presente cosa si vuole otte- zogiorno in ambienti molto a 1/125 di secondo, ma le è concreta, del soggetto
nere. Per questo motivo gli luminosi come una spiaggia fotocamere consentono di (che si è mosso durante il
automatismi sofisticatissimi o una pista da sci, i tempi scegliere valori cha vanno tempo di esposizione) o del-
delle fotocamere moderne, di scatto dovranno essere dalla “posa” (un tempo l’intera foto (se la mano del
che peraltro permettono di molto brevi per evitare che di scatto lungo a piacere, fotografo non è sufficien-
sbagliare pochissime foto,
devono sempre essere valu-
tati con un po’ di senso criti-
co: la soluzione che la mac- QUELLO CHE CONTA È LA QUANTITÀ DI LUCE
china propone non sempre è Per una corretta esposizione il sensore deve essere raggiunto dalla giusta quantità
quella che permette di otte- di luce. Questa, a parità di condizioni di illuminazione, può essere ottenuta
nere i risultati migliori. con tempi brevi e aperture generose o, viceversa, con tempi lunghi e aperture
contenute. Nel disegno qui sotto una rappresentazione grafica di questo principio:
Come scegliere il volume del parallelepipedo giallo (base apertura e altezza tempo) esemplifica la
quantità di luce, che nei due casi è equivalente.
i “tempi”
Più il tempo di esposizione
è lungo e più luce arriverà
al sensore della fotocamera
e quindi l’immagine, a parità
di condizioni di illuminazio-
ne, risulterà più chiara. Per
esempio, per scattare una
foto notturna le cui uniche
fonti luminose sono le luci
elettriche della città, sarà
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HVSRVL]LRQHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
temente stabile). In molti di ottenere un ottimo livello
casi il mosso è un difetto di nitidezza; un diaframma
collaterale dovuto ai tempi molto aperto fa sì che l’im- COME CAMBIA
di scatto lunghi, ma talvolta
l’effetto può anche essere
magine risulti nitida solo sul
piano in cui viene messa a
LA FOTOGRAFIA
voluto, per riprodurre una fuoco, mentre gli oggetti a MODIFICANDO
sensazione di movimento distanza più ravvicinata o
del soggetto e quindi per maggiore risulteranno sgra- TEMPI E DIAFRAMMI
dare un senso di dinamicità nati e sfuocati. La cosiddet-
alla foto. Tempi più lunghi di ta “profondità di campo”
1/60 sono sempre a rischio indica proprio questa carat-
“mosso” e richiedono l’uso
di un treppiede o di un sup-
teristica, ovverosia la pro-
prietà di una fotografia di
1/80 sec
porto stabile; per scattare essere “a fuoco” in un certo
fotografie in movimento ed
evitare l’effetto mosso, per
ambito di distanze dall’obiet-
tivo e non solo alla distanza
f/8
esempio da un’automobile o prescelta in fase di scatto;
in barca, occorre scegliere una maggiore profondità di
tempi di scatto molto brevi. campo consente di avere
a fuoco sia il soggetto che
Come scegliere lo sfondo della fotografia,
i “diaframmi” mentre una limitata profon-
Il diaframma permette di mo- dità di campo consente una
dulare la quantità di luce che
passa dall’obiettivo e quindi,
messa a fuoco del solo sog-
getto mentre lo sfondo risul-
f/6,3
a parità di illuminazione, di terà completamente sfuoca-
poter scegliere tempi diversi to. A diaframma più chiuso
a seconda delle intenzioni di corrisponde una maggiore
scatto. Ma gli effetti pratici profondità di campo e vice-
dell’apertura del diaframma versa. Per i ritratti si tenderà
hanno ripercussioni anche a usare un diaframma molto
sulla nitidezza dell’imma- aperto così da sfuocare lo
gine. Un diaframma molto sfondo e incentrare tutta f/5,6
“chiuso” (cioè con un’aper- l’attenzione sul soggetto;
tura molto piccola) permette viceversa, nelle fotografie

QUANDO A MUOVERSI È LO SFONDO


I tempi di scatto lunghi favoriscono il mosso e possono essere
usati per dare il senso del movimento. Ma se il soggetto si muove
velocemente potrebbe risultare confuso; in tal caso è meglio seguire
f/4,5
il soggetto mentre si scatta, proprio come se si stesse riprendendo
con una videocamera. Con un po’ di prove e di allenamento non è
difficile dare la sensazione del movimento con il soggetto nitido e lo
sfondo completamente mosso, come nell’esempio qui sotto.

f/3,5

f/2,8

22

HVSRVL]LRQHLQGG 
LE BASI: L’esposizione

Non c’è una sola coppia tempi-dia- gradualmente i parametri di esposi- binazioni differenti. La scelta dipende
frammi che permette di avere una zione lungo la scala dei tempi e lungo dal tipo di soggetto: se ci sono ele-
giusta esposizione ma tante. Ovvia- quella delle aperture. I risultati accet- menti in movimento che si vogliono
mente alcune combinazioni danno tabili sono disposti lungo la diago- “fissare” è bene scattare con tempi
risultati sovra o sottoesposti, ma nale dello schema, dall’alto a sinistra brevi (sulla destra dello schema); se
molti sono equilibrati. Nell’esempio fino in basso a destra, a dimostra- si vuole molta profondità di campo,
qui sotto si sono scattate 30 fotogra- zione che una fotografia equilibrata è bene scattare con diaframmi chiusi
fie del medesimo soggetto, variando può essere ottenuta con molte com- (parte alta dello schema).

1/125 sec 1/250 sec 1/500 sec 1/1000 sec

23

HVSRVL]LRQHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

LA MAGIA DEL “BRACKETING”


Le più evolute fotocamere prevedono una particolare modalità di L’utente può selezionare quanto allargare la “forcella” dei risultati.
scatto, detta bracketing, che cattura tre immagini in rapida sequenza: Nell’esempio oltre allo scatto intermedio, si è deciso di riprendere
una all’esposizione ideale, una un po’ sovraesposta e una un po’ a +1.0 EV e a -1.0 EV, dove EV è un convenzionale “valore di
sottoesposta, in modo da scegliere in un secondo tempo la migliore. esposizione”.

+1.0 EV 0 EV -1.0 EV

con una serie di soggetti a


distanze diverse (per esem-
pio una fila di ombrelloni su
una spiaggia) è meglio uti-
lizzare un diaframma molto
chiuso per ottenere partico-
lari nitidi.

Non fidarsi sempre


dell’automatismo
L’esposimetro di una mo-
derna fotocamera è molto
sofisticato ed è in grado di
interpretare correttamente
la maggioranza delle situa-
zioni. Ma è sempre bene
considerare con senso
critico la scelta proposta
dall’automatismo, spesso
infatti l’esposimetro calco- diaframma f/2,8 diaframma f/8
la tutta la luce che entra
nell’obiettivo senza scom- profondità di campo bassa profondità di campo alta
porre quella proveniente
dal soggetto e quella dello
sfondo: in questo modo, se IL DIAFRAMMA E LA PROFONDITÀ DI CAMPO
il soggetto si staglia su uno Uno degli effetti dell’apertura del diaframma è la profondità di campo: a
sfondo molto chiaro (il cielo, diaframmi più aperti corrisponde una minore profondità di campo (i piani lontani
la sabbia, la neve), è bene da quello di fuoco appaiono più confusi) e viceversa, come si vede chiaramente
nelle foto qui sopra. Nel grafico qui sotto, i riquadri rossi indicano il range entro il
forzare una leggera sovrae- quale i soggetti risultano a fuoco, al variare dell’apertura del diaframma.
sposizione per compensa-
re l’effetto della luminosità
dello sfondo a favore di una
corretta esposizione del
soggetto. Lo stesso dicasi
per la situazione opposta,
con sfondi molto scuri e
soggetti luminosi.
24

HVSRVL]LRQHLQGG 
LE BASI: Gli obiettivi

La prospettiva e l’angolo di ripresa

GLI OBIETTIVI
E LA LUNGHEZZA FOCALE
LA SCELTA ’obiettivo è l’occhio dalla cosiddetta distanza La focale equivalente
DELL’OBIETTIVO
È UN’ARMA
L della fotocamera. Da
lui dipendono molti
fattori, primo tra tutti l’an-
focale, una caratteristica
dell’obiettivo: maggiore è
la distanza focale, maggio-
Dal concetto di obiettivo nor-
male deriva quello di focale
equivalente, fondamentale
IMPORTANTISSIMA IN golo di ripresa: un obiettivo re sarà l’ingrandimento e di nel mondo digitale per capire
che permette di inquadrare conseguenza minore sarà come cambia la lunghezza
MANO AL FOTOGRAFO, un ampio campo visivo viene l’angolo di ripresa. I diversi focale a seconda del sensore
VISTO CHE DETERMINA chiamato appunto “gran- obiettivi vengono identifica- presente nella fotocamera.
L’INQUADRATURA E dangolo”, uno che cattura ti proprio con la lunghezza Gli obiettivi con focale nor-
una visione classica viene focale: tanto per fare alcuni male sono quelli che inqua-
INFLUISCE ANCHE chiamato “normale”, uno esempi legati alla tradizione drano una porzione di campo
SULLA PROFONDITÀ che ingrandisce molto e ri- fotografica, un “35 mm” è un paragonabile a quella del-
DI CAMPO E SULLA prende cose lontane come grandangolo, un “135 mm” l’occhio umano, ovvero circa
fossero vicine si chiama “te- un teleobiettivo, un “50 mm” 45°. Ai tempi delle reflex
PROSPETTIVA leobiettivo”. L’angolo inqua- il più classico obiettivo nor- analogiche con pellicola di
DELL’IMMAGINE drato dipende direttamente male. dimensioni 24x36mm, come
25

JOLRELHWWLYLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

COME CAMBIA
L’ANGOLO CON
LA LUNGHEZZA
FOCALE

15 mm

14 mm
fisheye
Nella sequenza qui ripor-
tata il medesimo panorama
viene ripreso con ottiche
a focale via via crescente,
partendo da un “fisheye”
(angolo di visione di 180°)
fino a un super-teleobiet-
tivo da 1200 mm. Abbiamo
indicato con le etichette
gialle gli obiettivi che
20 mm

28 mm
generalmente vengono
identificati come “grandan-
goli”; in bianco gli obiet-
tivi cosiddetti “normali”
e in rosa i “teleobiettivi”.
Ovviamente più la focale è
alta, più si riduce l’angolo
di ripresa e quindi aumenta
l’ingrandimento. Atten-
zione, al crescere della
focale deve corrispondere
un’impugnatura sempre
35 mm

50 mm
più stabile: maggiore è
l’ingrandimento e più alto
si fa il rischio di ottenere
foto mosse.

abbiamo detto, l’ottica nor-


male era stata fissata nella

135 mm
85 mm

focale da 50mm e di conse-


guenza tutti gli altri obiettivi,
dai supergrandangoli ai tele;
ma con l’avvento del digitale
e di sensori di formato diver-
so dalla pellicola, questo rap-
porto si è dovuto adattare,
introducendo il coefficiente
di moltiplicazione focale. A
seconda delle dimensioni del
sensore cui è abbinato, infatti,
400 mm
200 mm

lo stesso obiettivo può inqua-


drare con un diverso angolo
di campo, come sintetizzato
nella tabella nella pagina a
fianco, dalla quale si evince
che, per esempio, per ottene-
re lo stesso angolo di campo
di un’ottica da 50mm di focale
su un sensore APS-C bisogna
utilizzarne una con lunghezza
focale reale di 35mm (infatti il
1200 mm
600 mm

35mm è considerato il “nor-


male” quando montato su
una fotocamera APS-C).
26
Sequenza fotografica: Canon Inc.

JOLRELHWWLYLLQGG 
LE BASI: Gli obiettivi

FULL FRAME O APS-C?


Nel mondo delle fotocamere C. In questo caso, se si usa un’ottica queste ottiche è sempre riferita al
chimiche, la pellicola più diffusa tradizionale, si utilizza solo la parte mondo Full Frame e quindi valgono
era il classico rullino 24x36mm. Il centrale di quanto l’ottica stessa tutte le considerazioni già fatte per
panorama degli obiettivi e delle inquadra, come si vede nella foto le ottiche classiche e per la focale
rispettive focali si è storicamente d’esempio qui riportata. In questo equivalente.
sempre riferito a questo formato. modo un’ottica grandangolare
Oggi sono comparse sul mercato sul Full Frame diventa normale
le prime reflex (a prezzo raggiun- in APS-C, un normale diventa un FOCALE EQUIVALENTE
gibile) con sensore della stessa mezzo tele, e così via. Le tabelle Lunghezza Gradi angolo Gradi angolo
dimensione della pellicola: questi qui sotto riportano il dettaglio focale di campo di campo
apparecchi vengono chiamati Full dell’angolo orizzontale inquadrato sensore sensore
FULL FRAME APS-C
Frame e hanno il vantaggio di da ottiche di diverse focali nei due 10 mm / 100°
utilizzare al meglio le ottiche della formati Full Frame e APS-C e come
dotazione “storica” e ovviamente, si comportano sui diversi sistemi. 14 mm 104° 89°
con il sensore più grande sono in Da tempo i produttori realizzano 17 mm 93° 70°
grado di catturare più luce. Ma la anche ottiche pensate espressa- 20 mm 84° 61°
maggior parte delle reflex digitali mente per il formato APS-C (che 24 mm 74° 53°
in commercio utilizzano un sensore quindi non possono essere utiliz- 28 mm 65° 46°
di una dimensione inferiore il cui zate sulle fotocamere Full Frame),
35 mm 54° 37°
formato è noto con il termine APS- ma la focale che viene riportata su
50 mm 40° 27°
FATTORE DI CROP 70 mm 29° 19°
100 mm 20° 14°
Sensore FULL FRAME Sensore APS-C
135 mm 15° 10°
Lunghezza Tipologia di Fattore Lunghezza Tipologia di
focale ottica di crop focale ottica 180 mm 11° 8°
reale equivalente 200 mm 10° 7°
14 mm 1,5 21 mm super 300 mm 7° 5°
grandangolo
super 400 mm 5° 3°
17 mm grandangolo 1,5 26 mm
500 mm 4° ~ 3°
20 mm 1,5 30 mm grandangolo
24 mm 1,5 36 mm
28 mm grandangolo 1,5 42 mm
35 mm 1,5 53 mm normale
50 mm 1,5 75 mm
normale
70 mm 1,5 105 mm
100 mm 1,5 150 mm tele
135 mm 1,5 203 mm
tele
180 mm 1,5 270 mm
200 mm 1,5 300 mm
300 mm 1,5 450 mm super tele
400 mm super tele 1,5 600 mm
500 mm 1,5 750 mm

I vantaggi dello zoom a seconda delle proprie ottiche zoom rendono dispo- per avere inquadrature e
Oramai sono molto diffuse esigenze di scatto. Lo zoom nibili anche tutte le focali prospettive migliori.
sulle macchine fotografi- ha reso molto più versatili intermedie e quindi l’angolo
che le ottiche cosiddette le fotocamere a ottica non di visione può essere tarato Il grandangolo:
“zoom”, ovvero a focale va- intercambiabile, come le a dovere. Ma non sono tutte ampie vedute
riabile, proprio come quelle compatte, ed è stato adot- rose e fiori: lo zoom tende a I grandangoli, caratterizzati
presenti in tutte le video- tato con successo anche rendere pigri e molte volte da focali sotto i 35 mm offrono
camere. In questo modo si sulle ottiche per fotocamere porta il fotografo a cercare angoli di visione decisamen-
supera il limite delle ottiche reflex. Sempre più spesso l’inquadratura migliore solo te ampi e quindi si prestano
a focale fissa, in cui data la le piccole compatte ospita- operando sullo zoom stesso per l’utilizzo con i panorami
distanza dal soggetto l’in- no un’ottica zoom di buona e senza muoversi. Questo vasti, con le riprese di palazzi
quadratura era obbligata, e escursione, generalmente non sempre porta a buoni ri- e monumenti da distanze rav-
si ha la possibilità di allar- da un discreto grandango- sultati: molte volte basta un vicinate, le riprese di ambienti
gare o stringere l’angolo di lo (35mm) fino al mezzo tele passo in più per avvicinarsi domestici. Focali troppo corte
ripresa in maniera continua (70-90 mm). Ovviamente le o allontanarsi dal soggetto portano anche a una distor-
27

JOLRELHWWLYLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

COME CAMBIA LA PROSPETTIVA


16 MM E LA PROFONDITÀ DI CAMPO
Con questo gran-
dangolo il soggetto L’utilizzo di una focale piuttosto che un’altra non
viene ripreso molto modifica solo l’ingrandimento, ma anche la prospettiva
da vicino e questo
esaspera la distanza dell’immagine. Nella sequenza qui sotto, una modella,
delle case sullo ferma nella stessa posizione, viene ripresa con ottiche
sfondo, che sembra- diverse cercando di mantenere il busto sempre della
no lontanissime. stessa dimensione. Non solo la presenza dello sfondo
cambia decisamente, ma sembra addirittura che la
modella cambi posizione. Ma è solo l’effetto delle
diverse ottiche.
Inoltre, non tutti sanno che la profondità di campo
(cioè l’ambito di distanze in cui i soggetti risultano a
24 MM fuoco) non dipende solo dall’apertura del diaframma,
Ancora un ma anche dall’ottica utilizzata. Per esempio un teleo-
grandangolo, ma biettivo offre una profondità di campo molto ridotta
meno esasperato. rispetto a un obiettivo normale e ancora di più rispetto
Il fotografo si è a un grandangolo, come si può facilmente riscontrare
allontanato un po’
dal soggetto e lo nella sequenza qui a fianco: nella foto con il teleobiet-
sfondo appare un tivo i palazzi sono sfuocati, in quelle a focali minori via
po’ più vicino. via sempre più nitidi. Per questo motivo, per esempio,
un teleobiettivo è ideale per i ritratti (soggetto nitido,
sfondo sfuocato), mentre se si vuole avere una buona
nitidezza sia del primo piano che dello sfondo è meglio
usare un’ottica a focale più corta, come un normale o
un grandangolo.
50 MM
Con l’obiettivo
normale l’angolo
di visione è un po’
più ristretto, ma lo
sfondo è ancora ben
visibile e le distanze
sono correttamente
percepibili.

135 MM
Con questo tele da sione dell’immagine, soprat- normale e che permettono
ritratto la profondità tutto sui lati e tendono a far di scattare foto da ragguar-
di campo diminuisce
e lo sfondo appare apparire i soggetti vicini molto devole distanza, garantendo
molto più vicino. Il più grandi di quelli lontani. una spontaneità dei soggetti
fotografo si è allon- Questo effetto può essere uti- altrimenti non ottenibile. Inol-
tanato dal soggetto. lizzato con successo anche tre, la prospettiva offerta dai
per riprese estreme, in cui si teleobiettivi tende a schiac-
voglia volutamente giocare su ciare i piani, avvicinando il
questi effetti di sproporzione soggetto allo sfondo, situa-
tra piani vicini e piani lonta- zione ideale per far sem-
ni. Da evitare assolutamente brare più grandi gli oggetti
200 MM l’uso del grandangolo per i sullo sfondo. Il teleobiettivo,
Un tele ancora più
ritratti, che finirebbero per poi, offre una limitata pro-
forte avvicina ulte- apparire distorti e che non da- fondità di campo, situazio-
riormente soggetto e rebbero al viso del soggetto il ne ideale per i ritratti, come
sfondo e abbatte le giusto rilievo nella scena. quello nella foto di apertura
distanze: la modella
non si è mossa ma di questo servizio. Va altresì
sembra a pochi passi Il teleobiettivo: detto che i teleobiettivi sono
dalla strada. fissare i dettagli generalmente meno luminosi
Sopra i 100-135 mm di focale e richiedono un’alta stabilità
si parla di teleobiettivo: si dell’impugnatura (o addirittu-
Sequenza fotografica: Canon Inc. tratta di ottiche che ingran- ra il treppiede) per evitare il
discono più della visione mosso.
28

JOLRELHWWLYLLQGG 
LE BASI: Gli obiettivi
LE CARATTERISTICHE ATTACCO
Ogni marca di fotocamera ha il suo specifico
DELLE OTTICHE attacco: non è possibile acquistare un’ottica Canon
per un corpo macchina Nikon, e viceversa. Ma le
L’OBIETTIVO ottiche non sono fabbricate solo da chi fa anche i
corpi macchina, esistono produttori terzi. In questo
GIUSTO PER OGNI caso bisogna assicurarsi che l’obiettivo abbia
l’attacco giusto per la nostra macchina, altrimenti
SITUAZIONE sarà impossibile utilizzarlo.

La scelta dell’ottica è probabilmente


una delle più importanti e difficili di
una reflex. La qualità di una foto, STABILIZZATORE OTTICO
infatti, dipende essenzialmente dalla Posto che un cavalletto fa sempre parte della dotazione di un
qualità dell’obiettivo che si usa. Se buon fotoamatore, nella maggior parte dei casi si scatta a mano
siete al primo acquisto di una reflex, libera. Ma quando si ha poca luce a disposizione (e i tempi di
potete iniziare a prendere confidenza scatto salgono) e si lavora con forti teleobiettivi, non sempre
con la macchina utilizzando l’ottica in l’impugnatura è così salda per evitare il micromosso. In queste
situazioni entrano in gioco i sistemi di stabilizzazione ottica, in
dotazione, generalmente adatta a situa- grado di ridurre le microvibrazioni dovute al leggero tremolio
zioni standard, ma comunque un buon della mano e che permettono generalmente, a parità di nitidezza
punto di partenza. Quando la passione dell’immagine, di raddoppiare i tempi di scatto. Molte compatte e bridge, soprattutto quelle
per la fotografia, invece, si fa più insi- con uno zoom molto “tirato” integrano lo stabilizzatore; allo stesso modo, alcune reflex hanno
stente, allora è consigliabile sostituirla la funzione di stabilizzazione integrata nel corpo macchina, così che le ottiche possano anche
e dotarsi di almeno un altro obiettivo. esserne sprovviste; ma nella maggior parte dei sistemi reflex sono le ottiche ad integrare o meno
lo stabilizzatore. Ogni produttore indica con una sigla particolare le proprie ottiche stabilizzate (per
esempio VR per Nikon e IS per Canon)

LUNGHEZZA FOCALE
Questo valore è espresso in millimetri (mm) ed è la distanza tra
il centro ottico dell’obiettivo e il piano del sensore. Una focale di
50 mm è considerata “normale”, ovvero mostra gli oggetti alla
grandezza reale; sotto questo valore ci sono i grandangoli, obiettivi
in grado di “allargare” il campo di visione; sopra i 50 mm si trovano
i teleobiettivi, ovvero quelle ottiche che riescono ad “avvicinare” un
particolare, ingrandendolo. Gli obiettivi si possono radunare in due
macro categorie: quelle a focale fissa e quelle zoom. Per focale fissa
si intende un obiettivo che ha un angolo inqudrato non varibaile.
Una tipica ottica a focale fissa può essere il 50 mm, particolarmente
apprezzata per i ritratti. Gli zoom, invece, si contraddistinguono per
una focale variabile; per esempio, l’obiettivo in foto è uno zoom 70-
200 mm, da poco più che normale a teleobiettivo pieno..

LA LUMINOSITÀ
DI UN OBIETTIVO
È IMPORTANTE
Uno dei parametri fondamentali che
identificano un’ottica è la sua luminosità:
questa viene indicata con il valore di aper-
tura massima di diaframma possibile, per
esempio f/2,8 (scritta spesso anche come
1:2,8); più elevato è questo valore nume-
rico, meno l’ottica è luminosa. Ovviamente
più un’ottica è luminosa meglio è, visto che
una buona luminosità permette di scattare
anche in condizioni di illuminazione imper-
fette evitando tempi di scatto troppo lunghi
e con una nitidezza maggiore. Nelle ottiche
zoom spesso la luminosità varia al variare
della focale impostata e precisamente
diminuisce all’aumentare della focale: è
frequente vedere sugli obiettivi zoom una
scritta come per esempio f/3,5-4,5, il che
significa che la luminosità scende man
mano che si stringe il campo inquadrato.

29

JOLRELHWWLYLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Il grandangolo

AMPIE VISUALI
onta più la macchina o anche da tutti i fotoamatori equivale a dire che imponen-
PER CERTE
INQUADRATURE
L’IMPERATIVO È UNO
C l’obiettivo? Per i foto-
grafi la risposta è nor-
malmente una sola. La chiave
che si trovano a riprendere
tra le mura domestiche, ad
esempio, una festa di com-
ti montagne possono essere
ridotte al rango di collinette,
un risultato senza dubbio
SOLTANTO: VEDERE IN è l’obiettivo, un elemento pleanno. Utilizzare un’ottica deludente per il fotografo.
davvero decisivo. Oltre che con grande angolo di campo Esiste un rimedio, o meglio
GRANDE. E ALLORA di tipo normale, può essere a tuttavia non significa soltan- una forma di compensazione
SPAZIO AGLI OBIETTIVI focale lunga o corta, rispet- to “abbracciare una scena capace di correggere questo
tivamente un teleobiettivo o più ampia”; l’obiettivo gran- dato di fatto? La risposta è
GRANDANGOLARI un grandangolare: nel primo dangolare non va obbligato- quella di operare, in sede di
E FISH-EYE PER caso esso agisce come un riamente scelto come ottica editing e stampa, un fortissi-
CATTURARE AMPI binocolo ingrandendo no- per catturare grandi paesag- mo ingrandimento; è una so-
tevolmente il soggetto rive- gi. Abbracciare una veduta luzione ben nota ai fotografi
PAESAGGI O METTERE landosi uno strumento parti- più ampia è infatti certamen- più smaliziati. L’inquadratura
IN EVIDENZA I PRIMI colarmente utile ai fotografi te possibile, ma non si deve tornerà a farsi apprezzare
PIANI RISPETTO sportivi o fotonaturalisti, se dimenticare che le regole solo se, dopo lo scatto, verrà
è un grandangolare, invece, dell’ottica impongono di realizzato almeno un formato
ALLO SFONDO abbraccia un vasto angolo pagare un pedaggio, quello poster, ovvero se la panora-
di campo ed è l’attrezzo pre- di un proporzionale rimpic- mica potrà essere davvero
ferito dai fotoreporter, ma ciolimento della scena. Ciò grande, anche fisicamente.
30

DPSLHYLVXDOLLQGG 
LE BASI: Il grandangolo
GRANDANGOLO Questo piccolo ambiente
PIÙ COMPLESSO di un monastero ortodosso
sembra molto più
CON LO ZOOM ampio con l’uso di un
grandangolo da 24mm; per
minimizzare il fastidio della
Per comodità di lavoro si sono dif- deformazione dell’ottica
fuse le ottiche zoom, ovvero a focale a così bassa focale, si è
variabile. I programmi di calcolo ottico scelto di scattare non in
computerizzato hanno portato a risul- simmetria riprendendo
le travi in diagonale: la
tati di rilievo, ad esempio a ottenere distorsione c’è comunque
zoom con escursione 12x (da 35mm a (si cede per esempio sulla
420mm, con angoli da 76° a 8°) oppure, porta sulla sinistra) ma
recentemente, anche 15x. Sulle reflex non salta all’occhio e anzi
digitali con sensore formato APS, lo va cercata.
zoom 18-200mm e il 12-24mm si sono
proposti come veri tuttofare. C’è di
che entusiasmarsi, ma attenzione: al
crescere dell’escursione focale aumen-
tano le difficoltà di progettazione. Ne
derivano due conseguenze: la prima
è che la luminosità dell’obiettivo non
è costante e si riduce in posizione Grazie all’utilizzo di un grandangolo,
teleobiettivo, la seconda è che agli la piscina acquista dimensioni
estremi della zoomata (grandangolare ragguardevoli e l’infilata dei lettini
allineati sembra ancora più lunga di
e tele spinto) compaiono facilmente quanto non sia realmente. Questo
distorsioni, nelle riprese di architettura. “vantaggio” si paga con un certo
Sono inconvenienti che comunque si “depotenziamento” dell’area bar sullo
riducono, fino ad essere trascurabili, sfondo, che come tutti i soggetti di
negli zoom con escursione più limitata, campo lungo ripresi con il grandangolo
risulta piccolo e non al centro
i 2x o al massimo 4x, di solito adottati dell’attenzione.
sulle fotocamere digitali compatte.

Saper vedere mostra molto efficace sotto da essa deriva una conse- presente. È questa la vera
La vera chiave di volta che il profilo espressivo, è una guenza pratica che è davvero spiegazione del perché, so-
rende il grandangolare pre- prerogativa che si manifesta molto importante per chi fo- prattutto negli ultimi anni, le
zioso, ma sotto alcuni aspetti accentuando lo stacco tra i tografa. Succede infatti che, ottiche grandangolari sono
anche difficile da usare, è la differenti piani della scena. se si adopera un grandango- le preferite dai fotoreporter.
sua capacità di esaltazione In particolare, la si può defi- lare, chi osserverà l’immagi- È una caratteristica visuale
prospettica. È una caratte- nire come la capacità di dare ne finale si sentirà partecipe, che ha cambiato il modo di
ristica che ogni fotografo forte enfasi al primo piano ri- coinvolto, vicino al soggetto, lavorare degli operatori del-
dovrebbe conoscere molto spetto allo sfondo. Non è una immerso nella scena stessa: l’informazione, prima ancora
bene e saper utilizzare. Si di- prerogativa di poco conto e avrà l’impressione di essere che dei fotografi dilettanti.

Scegliere un obiettivo grandangolare significa valorizzare con grande Il grandangolare può essere scelto per i paesaggi aperti per dare il senso della
evidenza il primo piano. Le focali corte sono preferite quando il fotografo vastità degli spazi. Ma attenzione all’effetto di allontanamento e rimpicciolimento,
vuole fare entrare lo spettatore nella scena: il fiore in primo piano è nelle che condiziona il risultato fotografico: il campo di girasoli occupa tutta la
mani dello spettatore, lo sfondo molto più lontano. larghezza del fotogramma ma sembra comunque piccolo e lontano.

31

DPSLHYLVXDOLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

SENSORI

LA MINIMA
CHIUSURA
Dal momento che
l’ingombro di un’ottica
è legato alla superficie
del sensore digitale
che deve coprire, può
essere vantaggioso
disporre di sensori
piccoli, perché anche
gli obiettivi possono
essere di dimensioni
ridotte. Attenzione
però: con lenti di limi-
tato diametro risulta
estremamente minia-
turizzato anche il foro
del minimo diaframma Villa Borromeo, a Cesano Maderno in provincia di Milano, ripresa con ottica fish-eye. È molto evidente la deformazione sferica
che è una caratteristica dell’obiettivo; questa deformazione può essere anche utilizzata per un dare un effetto artistico e in questo
impostabile sull’obiet- caso voluto di ripresa molto ravvicinata. Ma in molti casi è solo un effetto collaterale cui si farebbe volentieri a meno.
tivo. Ne deriva che, per
effetto del fenomeno
fisico della diffrazione,
se un diaframma è
troppo stretto la qualità
dell’immagine può
ridursi. Per questo
motivo accade che, in
molti casi e soprattutto
sulle fotocamere com-
patte, l’obiettivo non
si possa chiudere oltre
f/11, o spesso anche
oltre f/8. Non è, questa,
una scelta al risparmio
dei fabbricanti, ma una
necessità dettata dalle
leggi della fisica. Non
c’è comunque da preoc-
cuparsi: la corta focale
degli obiettivi, soprat-
tutto dei grandangolari,
consente comunque
un’elevata profondità di
campo nitido, anche se
il diaframma non viene
La stessa Villa Borromeo ma in questo caso il software di fotoritocco esegue un piccolo miracolo. La curvatura dell’ottica fish-eye
chiuso a valori estremi. scompare ma l’angolo di ripresa rimane di circa 180°, quasi lo stesso ripreso nello scatto originale. Le linee curve tornano ad
Se si vogliono obiettivi essere diritte.
di alta luminosità o di
ampia escursione di
zoomata, non si può
prescindere dalla neces- Tutti l’hanno sposata con portunità: le vie del software offrono direttamente questa
sità di realizzare lenti entusiasmo e, naturalmente, sono infinite. Tra di esse la possibilità mediante moda-
di grande diametro; è si sono trovati a subire una possibilità di unire più scatti lità di scatto che svolgono
quindi difficile disporre conseguenza inevitabile: ri- catturati a distanza ravvici- questa funzione in modo au-
di queste caratteristiche prendere stando sempre più nata o, a seconda delle tec- tomatizzato. La panoramica
su fotocamere che si in prima linea a contatto con nologie, muovendo la mac- ottenuta tramite montaggio
desidera siano partico- i soggetti. china in panoramica come è un’opportunità notevole
larmente compatte. fosse una videocamera, per e di grande efficacia anche
L’aiuto del software costruire un’unica immagine se, per soddisfare i fotogra-
La tecnologia digitale ha dalla visuale eccezionalmen- fi esigenti, è sempre meglio
aperto nuove e notevoli op- te ampia. Alcune fotocamere che sia condotta montando
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DPSLHYLVXDOLLQGG 
LE BASI: Il grandangolo

IL SUPER GRANDANGOLO
È DIFFICILE SULLE DIGITALI
Le fotocamere digitali compatte dispongono
raramente di forti grandangolari mentre le otti-
che reflex grandangolari qualitativamente valide,
soprattutto nel caso di sensori APS-C, sono
molto costose. La spiegazione risiede nel fatto
che i grandangolari proiettano, ai bordi del sen-
sore, raggi fortemente angolati, spesso inadatti
a una corretta registrazione da parte dei pixel
digitali. Ciò conferma quindi che le buone ottiche
grandangolari devono essere appositamente pro-
gettate. Qualche fabbricante offre anche aggiun-
tivi ottici; esistono ad esempio elementi riduttori
Il grandangolo può essere usato anche per i ritratti proprio per caricare i tratti e da 0.75x, da avvitare davanti all’obiettivo di una
ingigantire il primo piano rispetto allo sfondo, come in questo scatto realizzato con compatta che riducono la focale di uno zoom. Si
un 28 mm. Per aumentare l’effetto parossistico si è scelto anche di riprendere dal
basso verso l’alto. tratta di validi componenti, ma vanno usati con
parsimonia; infatti, normalmente comportano un
leggero calo di nitidezza ai bordi dell’immagine.

L’utilizzo del grandangolo diventa necessario quando si lavora in spazi ridotti,


come all’interno di un aereo. Il soggetto in primo piano appare incredibilmente
vicino mentre gia quello in secondo piano sembra già distante.

L’utilizzo del grandangolo minimizza anche il micromosso nel caso di scatti


con tempi lunghi. In questa foto, una posa scattata senza treppiede, il
mosso dovuto all’impugnatura della macchina è poco visibile proprio in
virtù della corta focale utilizzata. Per questo motivo, in situazioni di luce
precaria, l’utilizzo del teleobiettivo è pressoché precluso.
la macchina sul treppiede e to, è sempre stata un fattore
facendola ruotare lungo un fortemente limitante. Oggi
asse verticale centrato al esistono rimedi a questo
meglio sull’obiettivo piutto- stato di cose e, nel caso
sto che sul corpo apparec- specifico del software Nikon
chio. Tra le conquiste più Capture NX e del fish-eye
sorprendenti si può annove- Nikkor 10.5mm, la correzione
rare anche la possibilità di è stata resa automatica. Si
correggere, tramite softwa- apre l’immagine sullo scher-
re, la distorsione sferica di mo del computer, si aziona
alcune ottiche; si riesce rad- una specifica funzione e si
drizzare in modo completo scopre che l’immagine viene
anche la proiezione sferica perfettamente e istantanea-
degli obiettivi fish-eye. Ciò mente raddrizzata, in questo
permette di ottenere foto modo il fotografo dispone di
che abbracciarno un angolo un supergrandangolare da
che si avvicina ai 180°, 180° a proiezione rettilinea-
un’opportunità sicuramen- re e così trova trasformato
te molto interessante ma la radicalmente il suo fish-eye.
piega assunta dalle rette pa- Una nuova tappa lungo le L’effetto di allontamento dei piani creato dal grandangolo può essere utilizzato
per far sembrare una fila di oggetti simili molto più “presente”.
rallele, deformate a barilot- strade della creatività.
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DPSLHYLVXDOLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Il teleobiettivo

TELEFOTOGRAFIA
SPINTA
hi adopera un binocolo diametro della lente frontale tale ha aperto nuove strade,
PROVIAMO
A GIOCARE AL
‘GRANDE FRATELLO’?
C è spesso affascinato
dall’osservazione del
mondo con un considerevo-
è pari a 20mm, un’indicazio-
ne che aiuta a valutare la
capacità di osservare detta-
davvero affascinanti. Sono
quelle della tele-fotografia
spinta, con ottiche capaci
le effetto di ingrandimento, gli anche in luce scarsa. Tra di ingrandimenti estremi.
LA FOTOCAMERA certamente insolito. Uno fotografi, quando si parla di Proviamo a immaginare
DIGITALE SCRUTA strumento di questo tipo è obiettivo dalla focale norma- quali opportunità potrebbe
IL MONDO caratterizzato da dati tecnici le si sottintende, sul formato offrire un superteleobiettivo
specifici che ne precisano 24x36mm, un’ottica da 50mm. da 12x o da 18x, potenziato
DA LONTANO, le prestazioni; sul corpo del- Ebbene, dato questo riferi- da un software capace di
OFFRE UN SUPER l’attrezzo possono, ad esem- mento di base, è evidente un’ulteriore zoomata digi-
pio, comparire le cifre 8x20 allora che un binocolo 8x tale, ad esempio di 4x. La
INGRANDIMENTO che indicano due parametri equivale a un notevole teleo- risposta sarebbe sorpren-
SENZA FARSI chiave: dicono che l’ingran- biettivo da 400mm, proprio il dente perché ci troveremmo
SCOPRIRE. dimento è 8x, cioè vale otto tipo di attrezzo preferito per a maneggiare un cannone
volte rispetto alla normale immortalare eventi sportivi. fotografico da oltre 2.500mm.
ECCO COME osservazione, e poi che il L’avvento della ripresa digi- Non avete mai provato a
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RELHWWLYLHVWUHPLLQGG 
LE BASI: Il teleobiettivo

Un teleobiettivo moderato (per esempio un 135mm) è perfetto per i ritratti


La basilica di Caravaggio, in uno scatto con una compatta digitale dotata perché garantisce poche distorsioni geometriche al volto e soprattutto
di ottica grandangolare, da 28mm. È la veduta tradizionale, tipo cartolina. permette di avere uno sfondo ben sfuocato, mettendo il soggetto in evidenza.

Il particolare della croce situata sulla


cupola della basilica di Caravaggio
è davvero molto piccolo e lontano;
sarebbe interessante poterlo
ingrandire anche disponendo soltanto
di una compatta digitale.

Il teleobiettivo permette anche ritratti molto naturali perché, potendo


scattare a una certa distanza, il soggetto non si mette “in posa” e spesso
non si accorge neanche di essere fotografato. Bisogna però sempre
ricordare che la profondità di campo dei tele è bassa: nella foto qui sopra
il soggetto in secondo piano inizia già ad essere sfuocato.

Ecco che il
piccolo miracolo
si è avverato: alla
massima zoomata
ottica della
fotocamera ne è
stata aggiunta
una digitale. È
come se si fosse
usato un
superteleobiettivo
da 1.260mm, in
una ripresa senza
treppiedi.

Il teleobiettivo può essere utilizzato con successo anche per per ritratti a
figura intera: questa foto è stata scattata a circa 100 metri di distanza
dai soggetti per una posa assolutamente naturale, non condizionata dalla
presenza del fotografo, cosa molto importante per avere atteggiamenti
spontanei soprattutto con bambini o soggetti timidi.

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RELHWWLYLHVWUHPLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
scattare, a mano libera, con più” è troppo ingombrante e
un superteleobiettivo dalla pesante per essere comodo
focale che supera il metro? da usare. Ma sbagliereb-
Vi assicuriamo che, davve- be. Avrebbe infatti ragione
ro, c’è di che fare impallidire soltanto se la dimensione
i binocoli. In effetti questa del sensore della fotocame-
soluzione tecnologica è in ra digitale fosse piuttosto
grado di schiudere nuove e grande, ad esempio identica
affascinanti occasioni foto- al pieno formato 24x36mm,
grafiche. ma questa condizione non
è, per fortuna, quella che
Non solo si riscontra sulla maggior
professionisti parte delle fotocamere di-
Le opportunità di scattare in gitali. La loro compattezza
un modo nuovo sono straor- infatti è legata soprattutto
dinarie e, aspetto di grande all’impiego di sensori forte-
interesse, non sono riserva- mente miniaturizzati. Siamo
te soltanto a professionisti giunti all’aspetto chiave,
dotati di attrezzature super che rende possibile tutto il
Da un lato all’altro della strada, nel centro di Osaka, si scatta con
costose. Infatti, l’effetto su- gioco. La particolarità di una la focale ottica di 420mm. Si ottiene un’inquadratura paragonabile
pertele è consentito anche, superficie di sensore abba- alla scena che si sarebbe osservata con un binocolo.
e diremmo soprattutto, ai fo- stanza contenuta ha infatti Nello scatto sotto, un superteleobiettivo da record: senza cambiare
punto di ripresa si passa a un ingrandimento digitale e si porta la focale
toamatori equipaggiati con due vantaggi: in primo luogo a 1.260mm. Scatto a mano libera e con stabilizzatore, sensibilità 400
macchine digitali compatte, limita i costi, che sono più ISO, per un ritratto con inquadratura davvero stretta: si perde un po’
in particolare con quelle di bassi per i sensori più picco- di dettaglio, ma il risultato è da paparazzo.
ultima generazione, che in- li; in secondo luogo permet-
fatti si distinguono proprio te di adoperare obiettivi con
per il fatto di montare zoom lenti di diametro abbastanza
12x oppure, recentemente, contenuto. Anche questa
anche 18x. A questo punto seconda caratteristica è
un osservatore attento po- molto importante, perché fa-
trebbe obiettare che tale vorisce l’economicità di fab-
innovazione tecnologica, bricazione e dunque la rea-
pur essendo certamente af- lizzazione di strumentazioni
fascinante, presenta però abbastanza leggere nono-
un inconveniente: un super- stante sappiano promette-
teleobiettivo “da un metro o re prestazioni da record. A

Spesso con il
teleobiettivo
capita di
inquadrare
soggetti molto
lontani, centinaia
di metri, a volte
chilometri.
Nell’atmosfera
umida dell’estate
è facile che la
foschia abbia
la meglio e la
foto finisca
per sembrare
“slavata”, come
nel caso di
questo monastero
a Meteora, in
Grecia. Non c’è
comunque da
preoccuparsi: il
decadimento del
contrasto dovuto
alla foschia può
essere facilmente
recuperato in
fotoritocco una
volta a casa. Un buon teleobiettivo permette anche di realizzare foto sportive
che sembrano “vere”, malgrado siano state scattate dagli spalti e
con una fotocamera amatoriale.

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RELHWWLYLHVWUHPLLQGG 
LE BASI: Il teleobiettivo
con sufficiente discrezione, tualmente, tra l’altro, esisto-
senza farsi troppo notare. no fotocamere compatte che
Ma si può fare molto di più. possono salire anche a 800,
Si può, ad esempio, attiva- 1.600, 3.200 ISO conservando
re la funzione di zoomata una resa d’immagine ragio-
digitale, che offre una pos- nevolmente buona, anche se
sibilità sorprendente: per- in corrispondenza di queste
mette di ingrandire soltanto soglie di lavoro si riscontra
una parte della scena e, per sempre un aumento dei di-
mantenere l’impressione di sturbi elettronici sulle imma-
nitidezza, ricostruisce artifi- gini. Il secondo consiglio che
cialmente un grande numero ci sentiamo di sottolineare,
di pixel, mancanti nell’atti- è di preferire fotocamere
mo dello scatto, grazie a un dotate di dispositivo stabiliz-
software che li genera valu- zatore. Questo, come si sa,
tando intensità e colore dei è un sistema di neutralizza-
Il teleobiettivo permette anche delle visuali altrimenti impossibili: pixel adiacenti. È un piccolo zione delle vibrazioni che
questa fotografia, realizzata da un balcone, ha un punto di vista rialzato falso? Certamente sì, ma è può compensare l’instabilità
impossibile da ottenere con focali più corte. molto difficile da smasche- della mano del fotografo, che
rare perché non aggiunge consente di scattare fotogra-
particolari inventati ma sem- fie con tempi di esposizione
plicemente dilata, riempien- anche straordinariamente
dole con colori simili, le aree più lenti del solito. Più preci-
Il teleobiettivo può e i dettagli effettivamente samente: non serve soltanto
essere utilizzato ripresi. Dunque, soprattutto quando si fotografa in condi-
anche per la
sua capacità di se ci si limita nella forzatura zioni di luce ambiente molto
schiacciare i piani: dell’ingrandimento, è un arti- scarsa e si vogliono adope-
così la strada ficio accettabile. rare esposizioni lunghe ma è
affollata diventa un
serpentone infinito molto efficace anche quando
di persone che L’importanza si utilizzano superteleobiet-
appare molto più della mano ferma tivi e la luce ambiente non è
fitto di quanto non La vera difficoltà, come così abbondante da permet-
sia in realtà. Per fare
uno scatto di questo sanno bene i fotografi più tere di effettuare esposizioni
tipo, con un campo esperti, si nasconde piutto- brevissime, una situazione
molto lungo, è sto dietro a un altro tipo di scomoda ma che si presen-
necessario utilizzare
un diaframma molto inconveniente. È rappresen- ta molto frequentemente. Il
chiuso in modo da tato dal rischio di micromos- risultato finale che si offre
massimizzare la so. Tutti sanno quanto sia ai fotografi che si cimenta-
profondità di campo,
punto debole dei
difficile avere un polso suf- no con gli obiettivi di focale
teleobiettivi, in modo ficientemente fermo quando estrema può essere spesso
da avere la maggior si impugna un binocolo e affascinante.
parte delle persone dunque facile immaginare In questi casi infatti si va
a fuoco.
quanto possa essere arduo incontro a una marcata
mantenere un’elevata sta- compressione dei piani, a
bilità quando si scatta con prospettive inconsuete, si
un superteleobiettivo dalla assapora il gusto di una
potenza doppia o spesso specie di safari fotografi-
ben guardare, e per amore Verifica sul campo anche tripla. co in città che può essere
di completezza, si potrebbe Immaginiamo di trovarci in I fotografi che vengono da svolto da grande distanza,
annotare anche uno svan- una grande città e di pun- una lunga e consolidata senza farsi notare dai sog-
taggio: i sensori piccoli tare la fotocamera digitale, esperienza nel mondo delle getti inquadrati. Le elevate
richiedono una maggiore dotata di uno zoom capace riprese su pellicola tradizio- distanze in gioco possono,
amplificazione elettronica e di un effetto supertele, nale potranno suggerire di naturalmente, presentare
dunque sono più esposti a verso un gruppo di persone adoperare un treppiedi. Noi l’inconveniente di un consi-
disturbi indesiderati sull’im- sull’altro lato della strada. preferiamo andare contro- derevole spessore d’aria tra
magine finale. Ma, anche se L’obiettivo offre, ad esempio, corrente e avanziamo due la fotocamera e il soggetto,
ciò è vero, i progressi fatti una focale ottica di 400mm. diversi suggerimenti. Il primo con un conseguente calo
dai software interni alle foto- Il fotografo in questo caso è quello di impostare la mac- del contrasto apparente. Ma
camere hanno portato a una ha l’impressione di osser- china fotografica digitale su si tratta di uno svantaggio
tale efficacia nella capacità vare attraverso un binocolo una sensibilità ISO più ele- al quale è facile porre rime-
di riduzione del rumore che e si rende conto di potere vata del solito, ad esempio di dio ricorrendo, se proprio si
alla fotografia con effetto isolare, nell’inquadratura, preferire i 400 ISO ai tradizio- vuole, alla funzione di esal-
supertele si sono realmente anche soltanto due o tre nali 100 ISO, che come si sa tazione del contrasto che è
aperte nuove, e notevoli, ca- persone, la prestazione su- rappresentano la regolazione presente in tutti i programmi
pacità operative. pertele consente di scattare di base delle compatte. At- di fotoritocco.
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RELHWWLYLHVWUHPLLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Macro e Close-up

LA MACROFOTOGRAFIA
IL MONDO VISTO DA VICINO
acrofotografia si- indica come “macrofotogra-
PER FARE DELLE BELLE FOTO DI OGGETTI
PICCOLI BISOGNA APPLICARE DEGLI
ACCORGIMENTI E ALCUNE SEMPLICI TECNICHE
M gnifica fotografare
un oggetto ingran-
dendo la sua immagine sul
fia” anche un’immagine di
un piccolo oggetto, come un
fiore, oppure di un particola-
CHE PERMETTONO DI OTTENERE CON FACILITÀ fotogramma, proiettando re del volto di una persona,
quindi dall’obiettivo sul anche se in questo caso si
OTTIMI RISULTATI. ANCHE L’ATTREZZATURA sensore un’immagine tale e dovrebbe parlare solamente
È IMPORTANTE, VEDIAMO DUNQUE COME quale a quella che si potreb- di fotografia a distanza ravvi-
be osservare servendosi di cinata, definita spesso con il
ATTREZZARSI E COME FARE PER STUPIRE una lente di ingrandimento. termine inglese “close-up”.
CHI GUARDA LE NOSTRE FOTO Con attrezzature particola- Sia il close-up che la macro
ri si possono ottenere delle vera e propria sono in grado
immagini con un rapporto di di dare delle soddisfazioni,
ingrandimento tale da appa- ripagando l’autore con foto
rire come riprese addirittura che mostrano il soggetto in
da un piccolo microscopio. un modo inconsueto quanto
Nella pratica comune si spettacolare.
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PDFURIRWRJUDILDLQGG 
LE BASI: Macro e Close-up

ATTENZIONE AI RIFLESSI I CONSIGLI


Quando si fotografano oggetti riflettenti è bene utilizzare una luce
diffusa, per evitare ombre nette che possono nascondere alcune
zone del soggetto. In questo esempio è stata scelta una luce diffusa LE REGOLE D’ORO
che evita riflessi “sparati” e lascia ombre morbide.
DEL BRAVO
MACRO-FOTOGRAFO
ATTENZIONE AL FLASH
Le fotocamere automatiche regolano l’esposizione in modo
automatico, qualsiasi obiettivo o aggiuntivo ottico venga
utilizzato. Non ci si dovrebbe quindi preoccupare di nulla:
il programma automatico dovrebbe risolvere ogni pro-
blema. Però il flash incorporato nella fotocamera solita-
mente è calibrato per dare la giusta luce a soggetti posti
a media distanza. Quando ci si avvicina molto al soggetto
la sua luce può essere troppa e il circuito di controllo della
fotocamera può non essere in grado di ridurla; inoltre la
differenza di posizione tra obiettivo e flash a distanze così
ravvicinate si fa sentire e crea ombre decisamente marcate
dietro al soggetto. Per evitare ogni problema sarà obbli-
gatorio utilizzare un flash apposito per la macrofotografia,
come un flash anulare. Quando invece si utilizzano filtri
LA LUCE DI TAGLIO e lenti addizionali, tubi o soffietti di prolunga è possibile
La luce dall’alto su questo particolare di tronco d’albero mette che sia necessario eseguire una compensazione, in quanto
in evidenza le venature del legno e permette di apprezzare l’esposimetro interno potrebbe ritenere il soggetto più
la struttura della sua superficie. Da scegliere se si vogliono lontano di quanto non sia in realtà, sovradimensionando di
evidenziare le rugosità da fotografare.
conseguenza la potenza di un eventuale scatto del flash.

CURARE LA PROFONDITÀ DI CAMPO


È bene utilizzare una forte sorgente di luce, regolando
la fotocamera sulla modalità a priorità di diaframma, in
modo da controllare la nitidezza. Usare un diaframma
chiuso aumenta la profondità di campo, che è la zona
nitida davanti e dietro al soggetto. Nella macrofotografia la
profondità di campo si accorcia in proporzione alla ravvici-
nata distanza tra la fotocamera e il soggetto: è quindi molto
importante usare un diaframma molto chiuso in modo da
limitare la tendenza delle parti più estreme del soggetto di
risultare sfuocate.

COL CAVALLETTO È MEGLIO


Il cavalletto è un accessorio quasi indispensabile in macro-
fotografia. La difficoltà di inquadrare un campo di ripresa
molto piccolo impone di avere la maggiore stabilità possi-
bile della fotocamera, in quanto ogni piccolo movimento
L’obiettivo modo da permettere all’au- viene amplificato dal forte rapporto di ingrandimento e
l’utilizzo di diaframmi molto chiusi costringe a tempi di
è solo l’inizio tofocus di rendere nitido posa elevati. A un buon cavalletto si possono anche fissare
Iniziamo dall’obiettivo, che un soggetto compreso fra i flash e i pannelli diffusori.
rimane sempre lo strumento qualche decina di centimetri
più importante per la qualità e l’infinito fotografico, che
della fotografia. Quelli nor- consiste nella distanza verso LA SOLUZIONE ECONOMICA:
malmente montati sulle foto- l’orizzonte di un paesaggio. LE LENTI ADDIZIONALI
camere compatte sono degli Quando si vuole focheggiare Per ingrandire il soggetto senza essere costretti ad acqui-
zoom con escursione com- un soggetto posto più vicino stare un obiettivo ad hoc si possono utilizzare, con le foto-
presa fra il medio grandango- alla macchina, solitamente camere compatibili, le lenti addizionali da avvitare davanti
lare e il medio teleobiettivo. si deve attivare il program- all’obiettivo. Sono il sistema più semplice ed economico
Sono studiati per dare i mi- ma denominato “Macro” e anche se, modificando il progetto ottico degli obiettivi,
gliori risultati nella fotografia spesso rappresentato dal- non sempre i risultati sono apprezzati dai professionisti.
di tutti i giorni, come quella di l’icona di un fiore. Questa In alternativa si possono utilizzare anche i tubi e i soffietti
paesaggio o di ritratto. La loro modalità di scatto, oltre a di prolunga che servono per allontanare l’ottica dal corpo
escursione di messa a fuoco impostare il diaframma e il macchina aumentando l’ingrandimento; si possono utiliz-
è generalmente regolata in tempo di posa, fa in modo zare solo con le fotocamere reflex.

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PDFURIRWRJUDILDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
che le lenti interne dello progettati specificatamen-
zoom si pongano in una pre- te solo per questo genere
cisa posizione che permette di foto e hanno una qualità LA STOFFA È DIFFICILE
di mettere a fuoco oggetti di immagine elevatissima. Per fotografare un
a breve distanza, perdendo Sono generalmente degli soggetto difficile come
la messa a fuoco a distanze obiettivi a focale fissa. Per- la stoffa di un abito
è necessario usare
maggiori e all’infinito. Alcune mettono di mettere a fuoco una luce radente
fotocamere hanno obiettivi senza soluzione di continui- leggermente diffusa,
zoom dotati di schema ottico tà dal massimo rapporto di in modo da mettere
tale da permettere la messa ingrandimento all’infinito. in evidenza la trama
a fuoco senza soluzione di L’alternativa più comune del tessuto, senza
continuità da pochi centime- all’acquisto di un’ottica de- nascondere alcun
tri all’infinito. Sono sicura- dicata è quella di utilizzare particolare.
mente una scelta ideale per un normale obiettivo e do-
gli appassionati di questo tarlo di un accessorio come
genere di fotografia. un filtro close-up, un tubo di
prolunga o un soffietto per litamente le fotografie di do-
Il mondo delle reflex macrofotografia, in modo cumentazione tecnica, scien- UN ANELLO
La posizione macro degli da aumentare il rapporto di tifica e medica vengono pre- DI LUCE
obiettivi zoom venduti a cor- ingrandimento e quindi di- ferite quando sono prive di Il flash anulare è costruito
redo della macchina, che in minuire di conseguenza il ombre riproducendo tutte le con un tubo rotondo che
generale corrisponde a una fuoco minimo. parti del soggetto senza per- genera la luce tutt’attorno
foto close-up, è adatta per dere alcun particolare. Nella all’obiettivo. In questo
modo vengono evitate
iniziare e “farsi le ossa”: La luce è importante macrofotografia più creati- le ombre, in quanto
quando si sarà acquisita la La luce è sempre molto im- va si preferiscono immagini la sorgente di luce è
necessaria pratica si potrà portante nella fotografia, ma più contrastate, a costo di perfettamente coassiale
pensare a qualcosa di più lo è ancora di più in macro. sacrificare alcuni dettagli, all’asse ottico. Non tutti i
specifico. Le fotocamere Quando il soggetto è picco- ma esaltando l’effetto di tri- fotografi però lo amano, in
quanto appiattisce molto
reflex hanno corredi ottici lo è molto importante saper dimensionalità del soggetto. il soggetto. L’alternativa
con obiettivi specifici per creare una foto che lo va- Quando si desidera eseguire è usare due piccoli flash
macrofotografia, in grado lorizzi, scegliendo fra uno uno schema di luce laterale collegati in automatismo ai
di arrivare al rapporto di schema laterale, con ombre si deve avere l’accortezza lati dell’obiettivo, usandone
uno come luce principale
ingrandimento 1:1, quello nette e forti contrasti, e una di dosare la luce di schiarita e l’altro come luce di
in cui il soggetto della foto luce frontale diffusa priva con un pannello posto dalla schiarita. Le principali
appare sul fotogramma pro- di ombre e con minor rilievo parte opposta alla luce prin- case produttrici offrono
prio nelle sue dimensioni tridimensionale. Non vi è una cipale. Avvicinandolo o al- entrambe le soluzioni, da
reali. Questi obiettivi sono regola precisa, anche se so- lontanandolo si può dosare il prendere in considerazione
se il numero di scatti
macro da realizzare è
ingente.

I TERMINI DA SAPERE
MACROFOTOGRAFIA CLOSE-UP ANGOLO DI CAMPO
Si definisce come la fotografia È un passo prima della macro- È l’angolo inquadrato
di un soggetto con rapporto di fotografia, è una fotografia dall’obiettivo. Gli zoom hanno
ingrandimento compreso da 1:2 scattata focalizzandosi sul focale variabile e angolo di
a oltre il valore di 1:1, fino a soggetto (il viso di una persona, campo variabile. Non va confusa
valori maggiori e molto elevati, il modellino di un’automobile, la variazione di focale e di
anche di qualche decina a uno. un fiore delle dimensioni di una angolo di campo dello zoom con
rosa) mettendo a fuoco molto l’ingrandimento dato dalla messa
MICROFOTOGRAFIA da vicino, ma in cui non si ripro- a fuoco di un soggetto vicino,
duce il soggetto con dimensioni tecnica in cui l’angolo di campo
È la fotografia che viene ripresa pari all’originale o addirittura è costante e il soggetto appare
con il microscopio, collegando superiori. I produttori indicano grande solamente perché viene
la fotocamera all’oculare o come Macro anche obiettivi in fotografato da vicino.
a una presa specifica del realtà in grado di eseguire solo
microscopio, dove il sistema ottime foto close-up. RUMORE (NOISE)
ottico dello strumento proietta
un’immagine simile a quella che FOCALE FISSA È un effetto indesiderato
vede l’operatore. La fotocamera dell’amplificazione del segnale
funge solamente da terminale di Viene definito in questo modo elettrico, necessaria alla
registrazione, mentre il rapporto un obiettivo non zoom che ha fotocamera digitale per fornire
di ingrandimento e la qualità del- una sola lunghezza focale. In una sensibilità maggiore dei
l’immagine viene determinata dal questo caso il suo angolo di 100 ISO, che sono in genere lo
sistema ottico del microscopio.. campo è fisso. standard di base del sensore.

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PDFURIRWRJUDILDLQGG 
LE BASI: Macro e Close-up

AUMENTARE LA NITIDEZZA AIUTA LA PROFONDITÀ DI CAMPO È CRITICA


La macrofotografia spesso appare migliore quando si seleziona In macrofotografia la messa a fuoco è critica. Questa immagine ha
sulla fotocamera digitale la modalità di ripresa con elevata nitidezza il punto di fuoco sul fanale anteriore del modellino, mentre la parte
(sharpness). Si esaltano i piccoli dettagli sfruttando l’applicazione posteriore della moto appare sfuocata. Si dice in questo caso che vi
di una maschera di contrasto al momento della ripresa da parte della è poca profondità di campo. Quando è possibile è bene utilizzare la
fotocamera. La motocicletta ripresa, ovviamente, è un modellino. modalità di scatto a priorità di diaframma, usando un diaframma chiuso
(valore numerico f/16 o f/22).

suo effetto, ottenendo quindi nitida, con una ricchezza di per impedire l’insorgere del esaltati anche i piccoli difet-
una maggiore o minore esal- dettaglio elevata capace di “rumore” generato dall’elet- ti della pelle. Queste nozioni
tazione della tridimensionali- rendere molto bene anche tronica della macchina. In base devono essere appli-
tà del soggetto. i piccoli particolari del sog- qualche situazione ottene- cate adattandole di volta in
getto. Per ottenere buoni re un’elevata nitidezza può volta al tipo di soggetto. Con
Nitido è meglio risultati bisogna avere l’ac- anche risultare contropro- il tempo e la necessaria pra-
La macrofotografia viene per- cortezza di regolare la sen- ducente, molto dipende dal tica si acquisisce la giusta
cepita di qualità estetica mi- sibilità minore possibile in soggetto: fotografando, ad sensibilità anche in questa
gliore quando appare molto base alle condizioni di luce, esempio, un viso verrebbero tecnica.

FLASH O ILLUMINAZIONE DIFFUSA?


Usare il flash incorporato Utilizzando una luce
nella fotocamera per foto diffusa e direzionale
macro genera ombre nette e si esalta
fastidiose dietro al soggetto. la tridimensionalità
Inoltre, poiché la luce arriva del soggetto. La foto
quasi parallela all’obiettivo, è priva di fastidiosi
il soggetto appare poco riflessi e ombre nette,
tridimensionale. Da notare apparendo più naturale.
anche i forti riflessi del lampo
sulle superfici riflettenti, come
sui parafanghi.

QUANDO SI ARRIVA AL MACRO “VERO”


Mentre la foto dell’intero Alcune fotocamere
modellino rappresenta il compatte hanno una
massimo generalmente modalità di macro
ottenibile con la messa spinta, che permette
a fuoco normale di una di arrivare a mettere a
fotocamera compatta, questo fuoco a pochi centimetri
è un esempio del massimo dal soggetto, con
ingrandimento ottenibile un effetto davvero
con la modalità macro. spettacolare.

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Scuola di FOTOGRAFIA

Reflex digitali e ottiche

IL VECCHIO CORREDO
TORNA IN GIOCO
LE REFLEX HANNO RILANCIATO a reflex non è affatto a quello analogico: il grande
IL MERCATO DELLE OTTICHE
INTERCAMBIABILI E HANNO
L tramontata, anzi sta
vivendo un momento
di nuova giovinezza grazie
vantaggio è quello di poter
cambiare l’ottica a seconda
delle esigenze e delle circo-
RAVVIVATO LA PASSIONE DI MOLTI all’avvento delle reflex digi- stanze. Ecco come fare una
tali dalle prestazioni sempre scelta corretta delle ottiche.
FOTOAMATORI. E VISTO CHE LE più entusiasmanti e dai prezzi
NUOVE REFLEX DIGITALI MONTANO sempre più allettanti, a porta- Focale reale,
(QUASI SEMPRE) LE STESSE OTTICHE ta di amatore. Chi si avvicina focale equivalente
alla fotografia per passione La pellicola tradizionale 35
DELLE FOTOCAMERE TRADIZIONALI, viene tentato dall’acquisto mm (chiamata in codice
È GIUNTA ORA DI RIPRENDERE di una di queste fotocamere, “135”) è regolata da una pre-
IN MANO IL VECCHIO CORREDO E al posto di una più comune cisa norma ISO per quanto
compatta, mentre chi già riguarda le dimensioni del
“SACCHEGGIARLO” DEGLI OBIETTIVI. possiede un corredo affianca fotogramma il cui lato deve
un corpo macchina digitale essere di 24x36 mm. In foto-
42

UHIOH[GLJLWDOLHRWWLFKHLQ 
LE BASI: Il vecchio corredo torna in gioco
grafia si usa definire “nor- ta. Così, l’effetto dell’obiettivo
male” un obiettivo la cui lun- utilizzato su una refex digitale
COME SCEGLIERE ghezza focale sia prossima è simile a quello di una focale
alla diagonale del formato più lunga: per dirla semplice,
L’OTTICA del fotogramma. È una con- ingrandisce un po’ di più. Per
venzione, ma risponde a una questo motivo con le fotoca-
precisa indicazione: l’angolo mere digitali, oltre alla focale
1 - ATTENZIONE ALL’AGGANCIO di campo di questo obiettivo reale dell’ottica utilizzata, si
Ogni produttore di fotocamere reflex utilizza il proprio sistema di
è simile a quello della zona indica generalmente anche
aggancio dell’ottica al corpo macchina. O si opta per un’ottica dello di attenzione dello sguardo di la “focale equivalente”, cioè
stesso produttore della fotocamera oppure, nel caso di ottiche un uomo; ci fa vedere in modo la focale che inquadrerebbe
di produttori indipendenti, ci si deve sincerare che l’obiettivo sia molto simile a come vediamo il medesimo angolo di campo
equipaggiato con il sistema di aggancio previsto dalla propria il mondo tutti i giorni. I sen- con una fotocamera a pelli-
fotocamera.
sori delle fotocamere digitali, cola 135. Questo effetto di
2 - L’ELETTRONICA NELL’OTTICA anche quelli delle reflex, sono “ingrandimento” (ma sareb-
generalmente più piccoli della be meglio dire di riduzione
Le reflex moderne danno il massimo delle proprie prestazioni pellicola 24x36: in questo dell’angolo di campo) è più
con ottiche che integrano diversi controlli elettronici e i motori di caso, diminuendo la diagona- marcato al diminuire delle di-
gestione di autofocus e altri automatismi. Le ottiche, vecchie e
nuove, non sempre sono compatibili o completamente compatibili le della superficie che cattu- mensioni del sensore: un indi-
con le reflex con il medesimo aggancio: consultare sempre la ra la luce, diminuisce anche catore di questo effetto è dato
lista di compatibilità della propria fotocamera. Inoltre, verificare l’angolo di campo e quindi la dal moltiplicatore che lega la
se i meccanisimi servocomandati (autofocus per esempio) sono porzione di “realtà” inquadra- focale reale e quella equivalen-
equipaggiati con motori di attivazione veloci o lenti: se la macchina
impiega troppo a mettere a fuoco, si rischia di perdere lo “scatto
della vita”!

3 - FOCALE FISSA O ZOOM? STESSA OTTICA, COMPORTAMENTI DIVERSI


Negli ultimi anni si sono diffuse moltissimo le ottiche zoom, In definitiva la vera differenza tra le reflex chimiche e quelle digitali
soprattutto per la loro versatilità. Malgrado le prestazioni degli è che la pellicola è sostituita dal sensore. Per esigenze costruttive,
zoom sia molto migliorata negli ultimi tempi, la qualità d’immagine il sensore (salvo alcune costosissime eccezioni) è più piccolo della
più elevata, il minor ingombro e la massima luminosità si ottiene pellicola: per le reflex normalmente venogno usati sensori con
con le ottiche a focale fissa. Bisogna scegliere: massima comodità dimensioni del 50%-70% di quelle della pellicola. Come si vede nella
(zoom) o massima qualità (focale fissa)? figura qui sotto, montando la medesima ottica su una fotocamera
chimica e su una digitale si ottengono due angoli di campo ben diversi,
4 - CHE FOCALE SCEGLIERE? non perché cambi la caratteristica dell’ottica ma perché la porzione
di immagine utilizzata per catturare la fotografia è diversa nei due
Le ottiche con focali 50 mm, se utilizzate su fotocamere a pellicola casi. Nel caso delle digitali, quindi, si utilizza solo la parte centrale
135, sono note come “normali” perché inquadrano un campo dell’ottica, quella generalmente meno affetta da aberrazioni.
simile a quello dell’occhio umano. Per focali più corte (e quindi
con inquadrature più larghe) si parla di grandangolo, mentre
focali più lunghe caratterizzano i teleobiettivi. Generalmente, un
vero grandandolo ha una focale di 28 mm o meno e un vero
teleobiettivo una focale di 135 mm o più.

5 - PIÙ LUMINOSA È, MEGLIO È


Oltre alla focale, gli obiettivi sono caratterizzati da altri parametri,
uno dei quali è la “luminosità” che si indica con la massima
apertura del diaframma ottenibile: valori classici sono F/2, F/2,8,
F/4. I diaframmi più aperti sono caratterizzati da numero minore
e danno una maggiore possibilità di scatto in condizioni di bassa
luminosità o con tempi molto brevi (foto sportiva). Inoltre a una
maggiore apertura del diaframma corrisponde anche una sempre
più ridotta profondità di campo, effetto gradito soprattutto per i
ritratti.

6 - ANCHE L’APERTURA MINIMA CONTA


È bene valutare anche l’apertura di diaframma minima concessa
dall’obiettivo: valori come F/22 o addirittura F/32 garantiscono
la massima profondità di campo e la massima nitidezza
dell’immagine. Ovviamente per scattare con questi diaframmi sono
necessarie o condizioni di massima illuminazione o tempi di scatto
molto lunghi.

7 - OCCHIO AL FUOCO MINIMO


A seconda del progetto ottico, un obiettivo può permettere di
mettere a fuoco soggetti più o meno vicini: sono ovviamente da immagine che entra dall’obiettivo
preferirsi gli obiettivi che hanno un basso fuoco minimo, tala da
garantire la corretta ripresa di oggetti ravvicinati, e che possano
gestire una versatile modalità macro. porzione che impressiona la pellicola 24x36 mm

porzione catturata da un sensore digitale 16x24 mm

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UHIOH[GLJLWDOLHRWWLFKHLQ 
Scuola di FOTOGRAFIA
SENSORE LE OTTICHE PENSATE PER IL DIGITALE
E PELLICOLA Ovviamente le reflex digitali nascono
I sensori utilizzati generalmente per montare le ottiche già pensate
sulle reflex digitali sono più e commercializzate per l’uso con le
piccoli della pellicola ma fotocamere chimiche. Ma le esigenze
conservano il rapporto di forma della fotografia digitale non sono
2:3, tipico della fotografia propriamente le stesse di quella
tradizionale e decisamente tradizionale: la dimensione ridotta del
migliore del 4:3 di derivazione sensore permette di creare ottiche
video utilizzato nelle compatte dimensionalmente più piccole, quindi
digitali. meno pesanti, e a parità di prestazioni
ottiche, meno costose. Inoltre, la
modalità con la quale il sensore cattura
la luce è fortemente sensibile al fatto
te. Vediamo l’esempio di un mm. Conviene quindi sempre che i raggi arrivino perpendicolari alla
sua superficie. I principali produttori
sensore digitale dalle dimen- acquistare il corpo macchina hanno così lanciato e progettato delle
sioni di 16x24 mm; si tratta di con la sua ottica data in kit, ottiche ottimizzate per le reflex digitali;
dimensioni più piccole della perché difficilmente si po- in alcuni casi queste ottiche possono
classica pellicola, per otte- trebbe trovare in un normale essere comunque montate su reflex
nere le quali bisogna molti- corredo tradizionale un’otti- a pellicola, in altri casi si tratta di
obiettivi che sono compatibili solo con
plicare le misure del sensore ca dalla focale così corta da le digitali. Dovendo valutare l’acquisto di una nuova ottica per la
per 1,5. E proprio 1,5 è il mol- funzionare da grandangolo. propria reflex digitale, può essere una buona idea cercare tra i nuovi
tiplicatore per il calcolo della obiettivi pensati proprio per questo uso: ci si assicura così il massimo
focale equivalente: un’ottica Il mosso rapporto prezzo/prestazioni, con ingombi e pesi sicuramente più
contenuti di ottiche tradizionali di pari qualità.
normale da 50 mm si compor- è più frequente
terà come un mezzo tele da Una semplice regola mne-
75 mm; un grandangolo da 35 monica per evitare il micro-
mm come un normale da 50 mosso consiglia, se non si ATTENZIONE ALLA POLVERE SUL SENSORE
mm, un tele moderato da 125 usa un treppiede, di scattare
mm diventerà un potente 190 con tempi che siano reciproci Nelle fotocamere chimiche, a ogni scatto, cambia la porzione di
pellicola da impressionare; nel caso delle digitali, invece, il sensore è
mm. Quindi, la prima cosa della focale utilizzata: per fare sempre lo stesso a ogni scatto: se si impolvera, tutte le foto finiranno
da tenere a mente quando un esempio, con un teleobiet- per essere macchiate. Se nelle compatte, che sono sigillate, questo
ci si avvicina all’acquisto di tivo da 150 mm bisognerebbe non è un problema, nelle reflex, che vengono aperte a ogni cambio
un’ottica per una reflex digi- scattare a 1/150 di secondo di obiettivo, il rischio che la polvere si insinui sul sensore è concreto.
In questo caso su ogni scatto, soprattutto quelli fatti con diaframmi
tale o semplicemente si sta o meno. Quello che questa chiusi, si vedono una serie di piccole aree scure in corrispondenza di
considerando di riutilizzare regola ci insegna è che più ogni granello di polvere (vedi foto qui sotto). Per questo motivo tutte le
il proprio vecchio corredo l’obiettivo è “tele”, più il ri- fotocamere reflex digitali dispongono della possibilità di accedere fino
su una macchina di nuova schio di mosso aumenta ed al sensore per eliminare,
generazione, è considerare è quindi bene scattare con con l’aiuto di una pompetta,
eventuali granelli di polvere.
il moltiplicatore tipico del- tempi brevi. Abbiamo visto
l’apparecchio per valutare la come sulle reflex digitali, gli
vera resa dell’ottica. obiettivi “ingrandiscano” di
più l’immagine e quindi il ri-
E il grandangolo? schio di micromosso è in qual-
Dato che le ottiche utilizzate che modo più alto. La regola
sulle reflex digitali tendono anti-mosso vale ancora a
a ingrandire l’immagine, non patto di utilizzare però non la
sarà un problema disporre focale reale dell’obiettivo, ma
di ottiche tele, ma sarà ab- quella equivalente. Esisto-
bastanza difficile avere già no ottiche stabilizzate, cioè
nel proprio corredo degli dotate di un meccanismo di
obiettivi utilizzabili su queste compensazione dei micro-
macchine come grandango- movimenti che si compiono
lo. Infatti, tornando all’esem- allo scatto, che permettono
pio di poco fa, per avere una di evitare il mosso anche con re sulla superficie sensibile anche piccole aberrazio-
focale equivalente di 28 mm tempi di tre-quattro volte più (il sensore) una risoluzione ni cromatiche rischiano di
(un tipico grandangolo) biso- lenti di quelli indicati dalla effettiva più o meno alta. essere ingrandite e quindi
gnerebbe avere un obiettivo regola mnemonica; queste Questo parametro dipende possono risultare molto più
di focale 18 mm, una cosa ottiche, generalmente teleo- da molti fattori: il progetto visibili di quanto non accade-
assai rara nella fotografia biettivi, sono particolarmente ottico dell’obiettivo, la quali- va con la pellicola. In pratica,
tradizionale. Per questo le consigliate nel caso di utilizzo tà dei vetri utilizzati e il loro per avere risultati ottimi, è
reflex digitali sono general- con reflex digitali. trattamento. Nel caso delle necessario utilizzare ottiche
mente equipaggiate di base reflex digitali, la porzione di altissima qualità, mentre
con un’ottica zoom a focale Serve più risolvenza di obiettivo effettivamente ottiche economiche, con il
molto corta, pensata per Ogni ottica è caratterizzata utilizzata è ridotta; è quindi digitale rischiano di diven-
questo tipo di apparecchi, da un livello di “risolvenza”, necessario che la risolvenza tare un vero collo di bottiglia
come per esempio un 18-70 cioè di capacità di riprodur- dell’ottica sia molto buona; dell’intero sistema.
44

1-9 reflex digitali e ottiche.in44 44 15/03/2010 17.12.01


Scuola di FOTOGRAFIA

l flash è un aiuto preziosis- rire le ombre. Un altro pregio


L’uso del flash
I simo per il fotografo, non
soltanto quando si scopre
è che la durata del lampo è
sempre molto breve, in qual-

LAMPI
che la luce dell’ambiente è che caso può essere addirit-
insufficiente ad ottenere un tura brevissima. Lo strumen-
buon risultato. Le sue doti in- to può dunque servire anche
fatti, spesso nascoste, posso- per fotografie molto speciali.
no essere molte altre. Possia- Sono quelle che a buon dirit-

DI CREATIVITÀ mo anzitutto sottolineare un


pregio, spesso sottovalutato:
questo dispositivo sa fornire
una qualità di illuminazione
to vengono classificate come
riprese ultrarapide, scatti con
i quali anche un fotoamato-
re può spingersi, sia pure in
molto simile a quella del sole. punta di piedi, ad esplorare i
L’UTILIZZO DEL FLASH, ACCESSORIO Tra fotografi si usa dire, sia confini della fotografia scien-
SPESSO SOTTOVALUTATO, IN MOLTI pure con qualche approssi- tifica. Inoltre, tenendo conto
mazione, che la “temperatu- che nella maggior parte delle
CASI PUÒ FARE LA DIFFERENZA ra di colore” è quasi identica. macchine il flash ha una mo-
TRA UNA FOTOGRAFIA NORMALE Cioè che la qualità dell’illumi- dalità di funzionamento to-
E UNA ECCELLENTE. nazione non è più rossiccia, talmente automatica e che
come fanno ad esempio le i software che controllano
BASTA CONOSCERE QUALCHE SEMPLICE lampadine ad incandescen- l’esposizione si possono dire
TECNICA ED ECCOCI PRONTI A DIVENTARE za, oppure troppo azzurra, ormai ampiamente evoluti, è
AUTENTICI “MAGHI DEL FLASH” rispetto alla media della luce relativamente semplice ese-
daylight. Questo non è un guire buone riprese anche
dato di poco conto: confer- in casi apparentemente dif-
ma che, nelle fotografie in ficili, ad esempio quelli in cui
esterni, un flash può essere il lampo assume un ruolo di
tranquillamente adoperato luce di rischiaramento per le
come accessorio per schia- ombre.
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ODPSLGLFUHDWLYLWjLQGG 
LE BASI: L’uso del flash
IL LAMPO “DI RISCHIARAMENTO” O “FILL-IN”
FLASH “AL NATURALE”

LA CHIAVE COMBATTERE LA LUCE


È NELLE OMBRE CON LA LUCE
Un ruolo del flash straordinariamente efficace, e ampiamente sottovalutato
Sebbene scattare con il lampo elettronico
non sia difficile, i risultati fotografici non anche nella più comune fotografia delle vacanze, è quello di adoperare il
sempre soddisfano. Se ci chiediamo il perché, lampeggiatore elettronico come luce di rischiaramento delle ombre. Ecco un
dobbiamo sapere che il maggiore imputato caso pratico: immaginate di scattare un ritratto sulla spiaggia e di trovarvi con
è l’angolo di provenienza della luce. Infatti, il soggetto con il sole perfettamente frontale. La “luce negli occhi” lo costrin-
osserviamo che, per comodità, si usa montare gerà ad antiestetiche smorfie e certamente la fotografia ne risentirà. Il rimedio è
un flash sopra la fotocamera, oppure si semplice: ci si deve disporre con il sole in posizione laterale, oppure addirittura
è costretti ad adoperare il lampeggiatore
incorporato. In tal modo il fascio di luce si in controluce. L’espressione del viso in questo caso torna ad essere naturale. Ma
viene a trovare vicino e parallelo all’asse c’è un inconveniente: il volto appare troppo in ombra. È a questo punto che il
dell’obiettivo. Il soggetto viene quindi flash gioca il suo ruolo determinante. Deve essere usato come lampo di rischia-
rischiarato da un flusso di luce che è piuttosto ramento, di alleggerimento delle ombre. Ci si limiterà così ad attivare il flash e
violenta e frontale e che quindi risulta si lascerà fare al programma della macchina. La presenza del flash normalmente
abbastanza innaturale. Il fotografo smaliziato non sarà invadente, al massimo l’impiego del lampo sarà svelato da un piccolo
a questo punto cerca qualche rimedio. Ad
esempio colloca il soggetto abbastanza vicino luccichio, che ravviverà gli occhi della persona ritratta. Ma l’equilibrio generale
a un muro bianco, posto lateralmente e al della scena migliorerà di molto. Sarà davvero più gradevole la leggibilità dei
di fuori dall’inquadratura. Questo, riflettendo dettagli, su tutta l’inquadratura.
più luce su di un lato del viso, aumenta il
senso di rilievo. Ancora: fa poi attenzione a
non disporre un muro, o un qualsiasi altro
ostacolo, subito dietro, cioè nelle immediate
vicinanze della schiena del soggetto. È un
accorgimento chiave: infatti un’evidente perdita
di naturalezza, in una ripresa con il flash, è
quasi sempre causata dalla comparsa di
ombre troppo marcate. A questo proposito
basta una considerazione: il sole, nelle riprese
in esterni, è lontanissimo, dunque l’intensità
delle ombre sostanzialmente non varia
anche quando la nostra modella si sposta.
Adoperando il flash invece, l’emissione di luce
è vicina e allora basta che il soggetto cambi
posizione, anche soltanto di un metro, perché
la differenza di caduta di luce sia marcata e
obblighi a ricalcolare l’esposizione. Il segreto In piscina, le due ragazze sono in controsole L’esperienza del fotografo corre ai ripari:
è quindi quello di stare sempre attenti alle rispetto al fotografo e il riflesso sull’acqua viene attivato il flash, impostando la funzione
ombre e di fare in modo di evitare sfondi che aumenta ulterioriormente la luce incidente che forza l’accensione del lampo anche
siano collocati troppo vicino. sull’obiettivo. Si scatta ma la fotocamera in presenza di una forte luce ambiente.
percepisce l’abbondante luce del sole e Il risultato: un getto di luce alleggerisce
imposta un’esposizione molto “stretta”. Il le ombre e rende la fotografia molto più
risultato: l’acqua è perfettamente riprodotta gradevole anche se non si è rinunciato ad
ma i visi, in ombra, sono troppo scuri. Una operare con esposizione automatica.
fotografia certamente imperfetta.
Per essere bene
eseguita, la foto a
un bambino deve
rispettare alcune
regole: lo sfondo
deve essere
sufficientemente
lontano, in
modo da non
raccogliere ombre
indesiderate e
la luce del flash
deve essere
abbastanza
diffusa. A volte
basta usare
un ritaglio di
fazzoletto di
carta applicato
sulla parabola. Nel corso di un giro turistico può accadere È meglio, anche in queste occasioni,
Si possono che si desideri scattare un’istantanea alla attivare il funzionamento automatico del
anche alleggerire guida, infervorata nello spiegare i diversi flash. Il lampo, in una fotocamera di oggi,
le ombre con aspetti della cultura locale. L’automatismo viene dosato grazie a un software che tiene
un pannello di esposizione della fotocamera (una conto del peso della luce ambiente. La
riflettente compatta digitale in questo caso) valuta potenza del flash non disturba: non risulta
laterale. correttamente la luce e assicura il risultato. eccessiva e il rischiaramento è molto
Non ottimale, però. efficace.

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Scuola di FOTOGRAFIA
SOGGETTI RAVVICINATI
FLASH E DISTANZA DI SCATTO

PRIMO PIANO IN NITIDEZZA UN NUMERO


Il flash è certamente un accessorio prezioso negli scatti a distanza CI GUIDA
ravvicinata. Soprattutto ai maggiori ingrandimenti, cioè in situa-
zioni in cui il fotografo vuole adoperare un diaframma molto stretto
La miniaturizzazione delle fotocamere digitali ha
per poter disporre di una nitidezza molto estesa in profondità. portato a una straordinaria riduzione delle dimensioni
Oppure, ma è cosa per specialisti, se si adoperano accessori come dei lampeggiatori incorporati, quindi inevitabilmente
tubi di prolunga o soffietti che provocano un’inevitabile caduta di della loro potenza illuminante. Occorre quindi
luce. La raccomandazione, per chi si cimenta in questo settore, è di ricordarsi di scattare con il flash, con una compatta,
cercare sempre di disporre qualche pannello riflettente, ad esempio stando a brevi distanze dal soggetto. Per non parlare
un semplice foglio di cartoncino bianco, che sporga come una tet- dell’assurdo delle centinaia di colpi di flash che si
vedono lampeggiare dalle gradinate degli stadi nelle
toia sopra il flash stesso, o a lato del soggetto. Lo scopo è sempre il partite in notturna: lampi perfettamente inutili, perché
solito: diffondere la luce ed evitare ombre troppo marcate. non raggiungeranno mai il terreno di gioco.
Il dosaggio della potenza di un flash, per una corretta
esposizione, può essere calcolato facilmente. I fotografi
FLASH smaliziati sanno che esiste una formuletta, legata alla
potenza del lampeggiatore, che viene espressa dal
CON LUCE Numero Guida (NG - di solito presente sul libretto di
DIFFUSA istruzioni). È semplice: basta dividere il Numero Guida
Una ripresa a
per la distanza che esiste tra il flash e il soggetto da
distanza ravvicinata, riprendere, per ottenere una cifra che è il valore di
con il flash ma con diaframma, cioè l’apertura dell’obiettivo, da impostare
un cartone bianco sulla fotocamera. Oggi questo noioso conteggio non
disposto sopra di deve più essere eseguito: una cellula fotosensibile
esso. La luce appare rileva la luce riflessa dal soggetto e, durante lo scatto,
uniformemente blocca l’emissione del lampo nello stesso momento
diffusa. La presenza in cui questo raggiunge il soggetto. L’introduzione
del lampo è svelata di questo genere di automatismo ha comportato
dal luccichio sull’ape due conseguenze di grande interesse. La prima:
che sta bottinando. l’eliminazione degli errori di regolazione, anche nelle
fotografie in cui il flash viene impiegato in aggiunta alla
luce ambiente, naturale e abbondante. La seconda:
quando si scatta a distanze ravvicinate, proprio la
breve distanza del soggetto consente una limitatissima
durata del lampo e dunque l’esecuzione di riprese
ultrarapide, un mondo tutto da esplorare.
FLASH,
LUCE MIRATA
La luce può essere
guidata e adoperare
il flash può cambiare
l’atmosfera della scena.
In questo paesaggio
il lampeggiatore
elettronico, montato
su una reflex digitale,
è stato orientato verso
l’alto per illuminare
le bacche, in primo
piano. Non ha avuto
influenza sull’ambiente
circostante.

IL SOFFITTO COME
DIFFUSORE
Per un’illuminazione
naturale con il flash, Lo schema dimostra come si riduca, in misura notevole,
ammesso che si abbia a la luce di qualsiasi flash all’aumentare della distanza di
disposizione un soffitto ripresa. Spostando il soggetto da un metro a due metri
bianco non troppo alto, di distanza dall’apparecchio, la quantità di luce non si
la scelta giusta è quella dimezza ma precipita a un quarto di quella precedente,
di direzionare il flash perché si distribuisce su di una superficie e non con
verso l’alto e sfruttare il una progressione lineare. Se si passa a quattro metri
lampo riflesso dal soffitto diventa un sedicesimo. Appare dunque evidente che
stesso. La luce è diffusa qualsiasi lampeggiatore, nella pratica, è vantaggiosamente
e viene dall’alto, proprio impiegabile soltanto nel raggio di pochi metri di distanza
come quella solare, la luce dal soggetto.
più naturale possibile.
Ovviamente il flash deve
essere esterno e orientabile.

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LE BASI: L’uso del flash
FOTOGRAFIA
OCCHI ROSSI NOTTURNA
LA MALEDIZIONE RITRATTO
DEL CONIGLIO... D’EFFETTO
MANNARO Le fotocamere spesso
dispongono di differenti
La descrizione è quasi dantesca: “…mi guardava programmi studiati per
dalla foto con occhi di bragia…”. Si scatta un particolari riprese: pae-
ritratto e quando si osserva il risultato si scopre saggio, ritratto, sport, ecc.
che il soggetto ha due pupille di un innaturale Un ritratto eseguito Con un programma
rosso brillante; se si tratta di gatti, o di cani, con il flash incorporato di fotoritocco si Tra questi esiste il pro-
in una fotocamera è corsi ai ripari, gramma Ritratto Notturno,
sono invece bianco-gialle. La spiegazione è compatta digitale. Il riportando le pupille
molto semplice: la luce del flash, parallela fascio di luce parallelo al corretto colore.
basato su una brillante
all’asse dell’obiettivo, è stata riflessa dal fondo all’asse ottico ha Qualche software idea: quella di attivare il
dell’occhio, dalla retina ampiamente irrorata di provocato lo sgradito realizza la correzione flash, al momento della
vasi sanguigni. Dunque il fotografo ha scattato effetto occhi rossi. automaticamente. ripresa, dosando l’eroga-
una specie di oftalmoscopia. Come si può evitare
questo inconveniente? I fotografi specializzati zione lampo in funzione
in matrimoni, in molti l’avranno notato, spesso della distanza e della
tengono la fotocamera con la mano destra e capacità di riflessione
sollevano il flash sopra la loro testa con la mano del soggetto. Ma poi,
sinistra. Lo fanno proprio per proiettare la luce in effettuata l’esposizione
modo più angolato e non fare comparire gli occhi lampo, è capace anche di
“da coniglio”. Le mamme che scattano una foto al
figlioletto non possono, con fotocamere compatte, proseguire l’esposizione
disporre di un flash separato. Per loro devono con una posa più lunga,
essere dunque studiate altre soluzioni. Quella più sufficiente a registrare
elementare, un’astuzia molto fai-da-te, prevede di correttamente, in foto-
accendere tutte le luci della stanza un attimo prima grafia, anche uno sfondo
di scattare, così da stimolare l’occhio a ridurre il che sia molto scuro.
diametro della pupilla e rendere meno evidente, o
quasi annullare, l’effetto occhi rossi. L’efficacia del Immaginiamo un caso
metodo è comprovata ma è modesta. I progettisti tipico: lo scatto notturno
di fotocamere hanno allora escogitato la soluzione alla fidanzata, sul lungo-
del dispositivo di riduzione occhi rossi (attenzione, mare romanticamente ma
riduzione, non annullamento!) che prevede debolmente illuminato
l’emissione di brevissimi pre-lampi di bassa Occhi rossi e occhi corretti con la specifica funzione dai lampioni di una bella
intensità una frazione di secondo prima del colpo
di flash utile per la fotografia. Anch’essi hanno lo
presente nel programma di fotoritocco, in questo caso cittadina. In tale caso il
Adobe Photoshop CS2. flash rischiarerà perfetta-
scopo di indurre la riduzione del diametro della
pupilla del soggetto. mente la persona, con una
calibratura corretta della
luce e con un’esatta resti-
tuzione dei colori del viso
Uno scatto con
un colpo di flash MACRO E PICCOLI OGGETTI e degli abiti; poi la mac-
diretto provoca, china proseguirà la ripresa
inevitabilmente, cogliendo anche il fascino
ombre dure e
troppo marcate. IL TRUCCO dell’ambiente, l’atmosfera
che darà sapore alla foto.
Nelle foto
a distanza DELLA CARTA Al fotografo raccoman-
ravvicinata diamo di osservare due
è sempre
consigliabile
SOPRA IL FLASH accorgimenti. Il primo è
un’illuminazione quello di avvisare il sog-
decisamente Fotografare piccoli oggetti con il flash spesso getto di essere paziente
più avvolgente. non è facile perché la comparsa di ombre dure e di non spostarsi nell’in-
Non è, questa, la fa perdere rilievo e il contrasto troppo marcato quadratura, per qualche
fotografia ideale. crea confusione sui dettagli. Come rimediare? secondo, nemmeno dopo
Semplice. Occorre diffondere la luce del lampo. che il lampo del flash si è
Esistono diffusori da applicare sulla parabola
Una ripresa
del lampeggiatore, ad esempio i “Lumiquest”. spento. Il secondo è quello
decisamente di tenere conto che la posa
migliore. È Ma, soprattutto in caso di un flash dedicato
eseguita con la abbastanza potente, basta un piccolo trucco: supplementare, destinata
“soluzione del infilare sulla parabola un sacchetto bianco di a registrare la scena cir-
fornaio”, cioè con carta. Il risultato può essere sorprendente: una costante, potrà essere un
l’applicazione di luce più morbida e avvolgente valorizzerà il po’ lunga e quindi esporrà
un sacchetto di risultato fotografico. Chi adopera una macchina
carta sul flash di compatta può applicare sulla finestrella del la fotocamera al rischio di
una fotocamera flash il ritaglio di un fazzoletto di carta: spesso un effetto mosso. Si dovrà
digitale che ciò è più che sufficiente a rendere molto meno impugnare la macchina
porta a una “dura” la luce del lampo e quindi a migliorare il saldamente e, se possibile,
migliore plasticità risultato. ricorrere a un treppiede.
d’immagine.

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ODPSLGLFUHDWLYLWjLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Tempi lunghi

DIAMO TEMPO
AL TEMPO
I
UN SECONDO, DUE SECONDI, TRENTA l tempo di scatto è l’artefi- a parità di inquadratura, sarà
ce della fotografia. Si dice fortemente influenzato da
SECONDI? I TEMPI LUNGHI IN FOTOGRAFIA spesso che la fotografia questa nostra scelta. Il con-
NON SIGNIFICANO SOLO IMMAGINI MOSSE E congela l’istante, ma questa trollo del tempo, purtroppo,
CONFUSE. MOLTO SPESSO SONO LA CHIAVE definizione non va presa alla non è alla portata di tutti. Se
lettera. L’istante può durare si possiede una compatta di
PER LA CREATIVITÀ, BASTA SOLO SAPERLI un millesimo di secondo, un gamma economica c’è poco
GESTIRE OPPORTUNAMENTE secondo o svariate decine di da fare, il tempo di scatto è
secondi. Siamo noi, compati- fisso o, nel migliore dei casi,
bilmente con le condizioni di controllato automaticamente
illuminazione, con la sensibili- dalla macchina, e quindi non
tà della pellicola o del senso- modificabile dall’utente. Ma
re CCD, e con le caratteristi- sono ormai tantissime le com-
che dell’attrezzatura a dispo- patte che offrono la modalità
sizione, a scegliere quanto manuale di impostazione dei
deve durare questo istante. E parametri di esposizione, e
il risultato che otterremo, pur ancora di più quelle che di-
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WHPSLOXQJKLLQGG 
LE BASI: Tempi lunghi

FOTOGRAFIA ASTRONOMICA

CON IL NASO ALL’INSÙ


Un genere di fotografia particolare, che richiede
una buona esperienza e un’adeguata attrezzatura,
ad iniziare dai lunghi teleobiettivi o dai telescopi
muniti di adattatore per la fotocamera. E siccome
la ridotta luminosità di soggetti posti a distanze
siderali da noi richiede spesso anche l’utilizzo di
tempi di scatto di svariati secondi, l’acquisto di
una montatura motorizzata per la correzione del
movimento introdotto dalla rotazione terrestre
diventa presto una necessità.

FUOCHI D’ARTIFICIO

COME OTTENERE
IMMAGINI “PIROTECNICHE”
Siete affascinati dai fuochi d’artificio? Se li fotografate senza prestare la
dovuta attenzione al tempo di scatto molto probabilmente vi ritroverete con
un’immagine nera con qualche puntino luminoso. Perché lo spettacolo non è
nel singolo istante, quanto nel movimento dei corpi incandescenti sullo sfondo
di un cielo notturno. Per ottenere un’immagine spettacolare è necessario
utilizzare un tempo di scatto di almeno 2-3 secondi, e un cavalletto o un
supporto ben stabile (ad esempio un muretto su cui appoggiare la macchina)
diventa indispensabile. Qualche fotocamera compatta dispone di un
programma di esposizione dedicato (spesso indicato come “Fireworks”), o in
alternativa si deve impostare la modalità di scatto manuale. Il flash non serve:
se è automatico occorre disattivarlo.

FULMINI

SPETTACOLO ELETTRICO
Pensate di fotografare i fulmini premendo il pulsante nell’istante
in cui ne vedete uno? Praticamente impossibile, quand’anche
foste dotati di riflessi “fulminei”… L’unica alternativa è fissare la
macchina su un buon cavalletto, impostare un tempo di scatto
molto lungo (anche qualche minuto, al limite ricorrendo alla posa
B) e attendere pazientemente. Se siete fortunati magari nella
stessa immagine potreste riuscire a registrare anche due o tre
lampi. E per non far vibrare la macchina quando si scatta, un
telecomando o l’utilizzo dell’autoscatto potrebbero rivelarsi utili.

L’ACQUA

UN ELEMENTO FOTOGENICO
L’acqua è uno dei soggetti che rendono meglio con i tempi
lunghi. Sia che si tratti di un ruscello, sia che si abbia a che
fare con le onde del mare che si frangono sugli scogli, con
un tempo di scatto di alcuni secondi il risultato pittorico è
garantito. Non sono richieste né particolari abilità né attrez-
zature costose: basta un solido cavalletto e possibilmente
una macchina che disponga della modalità manuale.

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Scuola di FOTOGRAFIA
RITRATTO NOTTURNO

FLASH E TEMPI LUNGHI


PER RISULTATI PERFETTI
Su molte fotocamere compatte è presente un pro-
gramma chiamato Ritratto notturno, spesso identificato
dal simbolo di un omino con la luna. Questo pro-
gramma abbina l’utilizzo del flash a un tempo di scatto
lungo. Il flash schiarisce i soggetti a breve distanza,
mentre il tempo di scatto lungo permette di ripren-
dere sfondi debolmente illuminati come un paesaggio
cittadino notturno o, come in questo caso, i riflessi sul
mare di una luna particolarmente intensa. Due note tec-
niche: il cavalletto è indispensabile (il tempo di scatto
può essere di svariati secondi), e i soggetti in primo
piano devono essere a pochi metri di distanza poiché la
ridotta potenza dei flash delle macchine compatte non
permette di andare oltre i 4-5 m.

spongono di qualche modali- a priorità dei tempi (si imposta


tà Program dedicata ai tempi il tempo e la macchina calco-
lunghi. Ecco che allora si può la il diaframma più adatto) e
iniziare a parlare di “gestio- manuale. Quando la luce è
ne” del tempo di scatto, sino molto scarsa, solitamente si
a toccare ovviamente il mas- ricorre alla modalità manuale,
simo con le reflex ad ottica che permette di scegliere sia
intercambiabile, macchine il tempo che il diaframma. Nel
che per le loro caratteristiche tentativo di schiarire l’impos-
di versatilità riescono a sod- sibile (ad esempio un cielo
disfare anche le esigenze dei nero in un panorama nottur-
fotografi più esigenti. no), le modalità Tv e Av impo-
sterebbero rispettivamente
Av, Tv o Manual? un diaframma completamen-
Per i non “addetti ai lavori”, le te aperto (con perdita di niti- FLASH? NO GRAZIE
sigle Av, Tv e Manual signifi- dezza e profondità di campo)
cano rispettivamente control- o un tempo di scatto ecces- Talvolta il flash è assolutamente
da evitare, come nel caso
lo dell’esposizione a priorità sivamente lungo. Il manuale di questa foto dove avrebbe
dei diaframmi (il fotografo im- rimane quindi l’unica possibi- annullato la sensazione di calore
posta il diaframma, la macchi- lità, con una gamma dei tempi creata dal fuoco.
na calcola il tempo di scatto), che sulla maggior parte delle

NEL TRAFFICO

LUCI NELLA NOTTE


Un soggetto assai sfruttato, ma comunque
sempre piacevole. Il paesaggio cittadino not-
turno viene arricchito dai fari delle auto in
movimento. In base al tempo di scatto scelto (e
alla velocità del traffico) possiamo scegliere se
far apparire le auto nelle immagini (tempi abba-
stanza brevi, un secondo o meno) o se “tra-
sformarle” in lunghe scie rosse e bianche che
sottolineano le direttrici più trafficate. In questo
caso, un tempo di scatto di alcuni secondi e un
cavalletto sono di rigore.

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LE BASI: Tempi lunghi

PANNING

LA SCIA DELLO SPORT


Un’altra tecnica fotografica che fa ricorso ai
tempi lunghi è il panning, cioè l’inseguimento
di un soggetto in movimento. La durata del
tempo di scatto deve essere proporzionale
alla velocità del soggetto (per un’auto di For-
mula 1 può bastare 1/125 di secondo, per un
ciclista o un maratoneta si può arrivare anche
a 1/8 di secondo o più). Meglio non ecce-
dere con il tempo di scatto, perché un valore
troppo lungo potrebbe portare a un mosso
eccessivo. Il risultato è un’immagine in cui
il soggetto appare abbastanza nitido su uno
sfondo ricco di scie, donando appieno la sen-
sazione di dinamicità. Molto spesso il panning
viene abbinato all’uso del flash, ovviamente
sincronizzato sulla seconda tendina per dare
la corretta direzione alle scie.

reflex si estende sino a 30 dell’esposizione) consentirà


secondi, salvo ricorrere alla di posizionarlo correttamente QUANDO NON CI SONO COMANDI MANUALI
posa B, che mantiene aperto rispetto alle sue scie, crean-
l’otturatore per tutto il tempo
in cui si mantiene premuto il
do la giusta sensazione di
moto. La sincronizzazione
ESPOSIZIONE PROGRAMMATA,
pulsante di scatto. sulla seconda tendina ra- MEGLIO DI NIENTE
ramente è disponibile sulle Un discreto numero di fotocamere compatte non
Flash: da utilizzare compatte, ma è ormai ampia- dispone della modalità di esposizione manuale, o
con parsimonia mente diffusa sulle reflex e di quelle automatiche a priorità dei diaframmi o dei
Quando si fotografa in condi- sui lampeggiatori separati. È tempi (spesso indicate come Av o Tv), da qual-
zioni di luce scarsa, l’uso del meglio evitare l’uso del flash che decennio ritenute adatte solo ai fotografi più
flash deve essere valutato in tutte quelle situazioni in cui esperti. Ma se la macchina è recente probabilmente
con attenzione. Quando si ha si vuole ricreare una parti- disporrà di una modalità Program denominata
un soggetto in primo piano, colare ambientazione: come Nightshot (o qualcosa di simile), dedicata appunto
il suo utilizzo è spesso pro- nell’immagine invernale a si- alla ripresa dei paesaggi notturni. Certo, in questo
ficuo. Si illumina il soggetto, nistra, dove un lampo bianco caso il fotografo non può scegliere manualmente il
si riduce il rischio di mosso avrebbe “ucciso” la sensazio- tempo di scatto, ma in mancanza d’altro si possono
e si crea un effetto di stacco ne di calore creata dal fuoco. ottenere risultati discreti anche in situazioni dove
rispetto allo sfondo. Se il Se il soggetto è a grande di- sarebbe stato altrimenti impossibile scattare.
soggetto è in movimento, la stanza, come nel caso della
modalità di sincronizzazio- fotografia di paesaggio, l’uso
ne sulla seconda tendina (il del flash significa un inutile
lampo viene emesso alla fine consumo di batterie.

OPEN FLASH

COLPI DI GENIO...
L’Open flash è una tecnica spesso utilizzata nella foto-
grafia architettonica, ad esempio per interni di chiese e
musei. L’ideale è lavorare in penombra e con un valore
di diaframma chiuso, fatti che comportano un tempo
di scatto assai lungo (qualche decina di secondi). Per
illuminare il soggetto basta un solo lampeggiatore, che
azioneremo più volte spostandoci nel campo di ripresa
e orientandolo in varie direzioni. Per ottenere un buon
risultato è utile un cavalletto e un minimo di esperienza
per valutare il numero di lampi necessari. L’Open flash
è utile anche per produrre effetti creativi: oltre ai colpi di
flash si inserisce qualche scia luminosa (basta spostarsi
nel campo di ripresa con una lampadina) e il gioco è fatto.

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Scuola di FOTOGRAFIA

Il controllo del mosso e dello sfuocato


riduce la quantità di luce che possibile raggiungere chiu-

NITIDO
entra nell’obiettivo, una ridu- sure davvero minime. Però,
zione che però normalmente con sensori di piccole dimen-
compensiamo rallentando sioni, la profondità di campo
proporzionalmente il tempo appare comunque considere-
di otturazione, ma soprattutto volmente estesa. Il modellino

O CONFUSO? la nitidezza si estende prima


e dopo il soggetto. È un fatto
importante: nei ritratti un’am-
pia apertura può cancellare
di motocicletta BMW è stato
ripreso, in luce diffusa e con
gabbia di luce, in due scatti
entrambi a distanza ravvicina-
zone indesiderate; nei pano- ta; il primo a diaframma tutto
rami una forte chiusura può aperto, il secondo a diafram-
progettisti si sforzano di invece consentire il “tutto- ma tutto chiuso. La messa
IN FOTOGRAFIA SI
PUÒ GIOCARE CON
L’INDETERMINATEZZA
I realizzare obiettivi sempre
più performanti, nitidi. I
fotografi li apprezzano ma
nitido”; nelle foto allo zoo, un
diaframma tutto aperto può
sfocare la rete in primo piano
a fuoco della fotocamera è
stata effettuata sul faro ante-
riore. Appare evidente come,
DELL’IMMAGINE. spesso li adoperano per co- fino a cancellarla permetten- chiudendo il diaframma, si
gliere immagini che alla niti- doci di fare un ritratto dav- recuperi immediatamente
BASTA SAPERE dezza hanno espressamente vero a tu per tu con il leone. una più estesa leggibilità dei
QUANDO E COME rinunciato. Ci si può servire Quanto, e come, si possa dettagli dello sfondo, fino alla
dello sfocato come prezio- controllare l’effetto dipende ruota posteriore. Ma il senso
INTERVENIRE so strumento compositivo, dalla qualità della fotocame- di rilievo nella prima foto, a
oppure si può giocare con ra, dal formato del sensore piena apertura, è maggiore e
il mosso adoperandolo per e dall’estensione della scala probabilmente è preferibile.
raccontare meglio, e di più. dei diaframmi. Su apparecchi Insomma: il controllo dello
Vediamo come. Mano a mano compatti, con sensori abba- sfocato è davvero questione
che si chiude il diaframma si stanza piccoli, spesso non è di gusti.
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Foto mosse.indd 54 16/03/2010 18.57.10


LE BASI: Il controllo del mosso e dello sfuocato
PER I RITRATTI
CANCELLARE SFOCANDO
Diamo per scontato che gli elementi principali di un’in-
quadratura debbano essere nitidi e che una foto sappia
raccontare. Spesso però succede che uno scatto sia, nella
sua totalità, anche troppo leggibile. Vi siete accorti che,
nella fotografia di ritratto, uno sfondo molto dettagliato
si confonde con la persona inquadrata e distrae l’osser-
vatore? Avete notato che spesso i fotografi stringono la
scena così che il soggetto si stacchi dall’ambiente? Quando
eseguite un ritratto, provate anche voi. I suggerimenti sono
due. Il primo, fondamentale, è quello di adoperare un’ele-
vata apertura di diaframma così da limitare al minimo la
profondità di campo nitido. Come dire che consente un’ele-
vata nitidezza solo sul piano focheggiato, non prima e non
dopo. Il secondo è usare un teleobiettivo, anche piuttosto
potente, ciò perché le lunghe focali limitano ulteriormente
la nitidezza in profondità. Il risultato finale in questi casi
può essere sorprendente, infatti si riuscirà a cancellare la Una ripresa con teleobiettivo da Ritratto a mezzobusto, con
300mm, a diaframma tutto aperto. ottica 300mm a diaframma
leggibilità dei dettagli alle spalle del soggetto, azzerando i Il fotografo si è inginocchiato per f/4. La modella è coinvolta nel
particolari che disturbano o gli sfondi indesiderati. Questo scattare dal basso. Lo sfondo è gioco degli scatti e il fotografo
scelta, tra l’altro, viene attuata in forma automatica dai costituito da alberi, a qualche opera rapidamente per cogliere
programmi “ritratto” incorporati in molte fotocamere metro di distanza. Sono cancellati l’attimo più significativo. Lo
compatte. Un accorgimento: quando scattate, fate atten- dalla minima profondità di campo. sfondo sfocato valorizza la
fotografia.
zione all’illuminazione che investe lo sfondo, non soltanto
a quella sul soggetto principale. Lo sfocato infatti risulta
gradevole se è rischiarato uniformemente, oppure se è
uniformemente scuro e si stacca bene dal primo piano. Sul permette una più chiara visione nel mirino, consente tempi d’ottu-
piano tecnico si possono fare altre considerazioni. La prima razione più rapidi, preziosi per bloccare i soggetti in movimento e
è che otterrete risultati pregevoli con obiettivi decisamente per minimizzare i rischi di micromosso, infine perché fornisce una
lunghi, ad esempio con un 300mm f/4 (sul formato 24x36 profondità di campo limitata. E a questo punto una raccomanda-
mm) oppure con ottiche estremamente luminose. La zione: nella fotografia di ritratto mettete a fuoco sempre gli occhi
luminosità estrema, nelle ottiche fotografiche, ha tre pregi: del soggetto.

La foto di
riferimento: un
modellino di
motocicletta
BMW, ripreso
senza fastidiose
ombre all’interno
di una gabbia di
luce che assicura
un’illuminazione
ampiamente
diffusa.

Ripresa a tutta apertura, a diaframma f/2.8, su sensore


da 8 Megapixel e con messa a fuoco sul faro. La
profondità di campo è ridotta e non raggiunge la ruota
posteriore.

Ripresa a diaframma chiuso, in questo caso f/8,


sempre con messa a fuoco sul faro. La profondità di
campo è cresciuta e si è spinta fino a comprendere la
ruota posteriore del modellino.

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Foto mosse.indd 55 16/03/2010 18.57.43


Scuola di FOTOGRAFIA
QUANDO LA FOTOGRAFIA “VEDE” DI PIÙ
FERMARE L’AZIONE
Lo strumento fotografico sa andare al di là delle capacità per-
cettive dell’uomo: la durata dello scatto può essere così breve
che soggetti in veloce spostamento possono apparire fermi. La
fotocamera può consentire l’analisi dei movimenti, può cogliere
l’attimo e permettere di analizzarlo più tardi. È il segreto della
fotografia sportiva e di gran parte di quella naturalistica. A volte
si può anche andare contro le regole. Il gioco del nitido/mosso
può diventare una scelta, un modo preciso di raccontare ser-
vendosi delle immagini. Soggetti estremamente veloci, è il caso
delle riprese di Formula 1, possono dare effetti di mosso anche
scattando con tempi molto rapidi, ad esempio anche di 1/1.000s, L’auto transita nella corsia davanti ai box, in accelerazione. Dal paddock,
il fotografo scatta con il teleobiettivo e con un tempo rapido (1/2.000s),
se transitano abbastanza vicino al fotografo. Anche i teleobiet- bloccando l’azione. Se occorre, in questi casi può essere utile adoperare
tivi, quanto più saranno capaci di forti ingrandimenti tanto più sensibilità ISO più elevate.
richiederanno l’uso di tempi d’otturazione veloci. I fotografi
esperti sanno che adoperare un teleobiettivo da 400mm, sul for-
mato 24x36 mm, equivale ad osservare la scena con un binocolo
8x30 che non è facile tenere perfettamente fermo soprattutto
per prolungati periodi di osservazione. Ne derivano scelte di
comportamento precise: non si deve avere paura di impostare
velocità di otturazione anche molto elevate, soprattutto se si
scatta a soggetti che transitano molto velocemente a distanze
ravvicinate. Non si deve nemmeno esitare ad impostare sensi-
bilità ISO decisamente alte, come può essere quella di 400 ISO,
anche in una giornata di sole pieno e in una ripresa in esterni.
Utilizzare tempi rapidi può essere decisivo per realizzare la foto-
grafia desiderata. Se poi si sta usando una fotocamera reflex di
classe elevata, con sensore di generose dimensioni, vale la pena
tenere presente che anche a una sensibilità di 800 ISO i disturbi
di amplificazione saranno contenuti e che quindi non si andrà
incontro a un significativo decadimento qualitativo. La comparsa È sufficiente rallentare il tempo di otturazione e passare a 1/500s perché
la medesima scena, a parità di distanza, di obiettivo e di fotocamera, appaia
di puntini rossi o blu, specie nelle aree scure dell’inquadratura, inevitabilmente indistinta. L’effetto mosso qui è legato strettamente alla
potrà essere un difetto tipico dei 1.600-3.200 ISO, valori molto velocità del soggetto.
elevati e dunque più critici.

In una fotocamera digitale Sony,


SFOCATO E DIAFRAMMA ecco un diaframma a iride,
con sei lamelle metalliche.

CONTA ANCHE LA FORMA


Una curiosità merita di essere sottoli- vero circolare infatti, degli obiettivi più costosi e
neata. Quando si parla di sfocato, sol- e non semplicemente sofisticati. Al Politecnico di
tanto pochi esperti tengono presente e approssimatamene Milano, tempo fa, sono stati
che è decisivo non solo il valore del- poligonale, accade che il sperimentati anche diaframmi non
l’apertura massima ma anche quello “contrasto nel fuori fuoco” sia meglio circolari. Tra essi uno, sagomato nella
dell’effettiva forma del diaframma. I conservato. Ecco perché a semplici forma di una specie di incudine visto
progettisti hanno fatto una scoperta diaframmi a iride con cinque lamelle di profilo, ha fornito un curioso effetto:
importante: non è determinante sol- si sono progressivamente sostituiti la capacità di cancellare le righe
tanto il diametro del “foro” che con- quelli fino a dieci lamelle, legati a una orizzontali di uno schermo televisivo
sente l’ingresso della luce ma anche meccanica più raffinata e costosa ma fotografato frontalmente. Quando si
la sua forma. Se il diaframma è dav- anche più efficaci. Sono i diaframmi dice il controllo del fuori fuoco!

IL SEGRETO DEL PANNING


Se si inquadra un soggetto che si muove rapida- sfondo, tutto l’ambiente circostante, appare forte-
mente (si veda la foto d’apertura dell’articolo) e lo mente mosso. In gergo si dice ceh risulta “filato” per
si mantiene al centro del mirino mentre si scatta, la via dello spostamento della fotocamera. La tecnica del
velocità relativa tra fotocamera e soggetto sarà pari panning può portare a risultati spettacolari ma non
a zero. Non è necessario un tempo molto rapido per mancano considerevoli delusioni. Per avere successo
cogliere l’azione. Il rovescio della medaglia è che lo mentre si scatta, e anche subito dopo che l’otturatore

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Foto mosse.indd 56 16/03/2010 18.58.34


LE BASI: Il controllo del mosso e dello sfuocato

QUESTIONE DI TEMPI
Ottenere sufficiente nitidezza dipende anche dalla quantità
di luce disponibile. Se c’è tanta luce è possibile adoperare
tempi di scatto veloci, con diaframmi abbastanza aperti,
e dunque fermare perfettamente il movimento del sog-
getto. Se c’è poca luce invece i tempi rapidi sono solo un
sogno. Il primo intervento è allora, in questi casi, alzare la
sensibilità ISO del sensore, una soluzione comoda e molto
efficace, ma non è un intervento indolore: a più alte sensi-
bilità corrisponde una maggiore amplificazione elettronica
del segnale del sensore digitale, e dunque la comparsa
Un particolare ingrandito. La fotografia permette di esaminare di indesiderato rumore di fondo che disturba l’immagine.
il soggetto con calma, cogliendo particolari che nella
concitazione del momento sfuggono all’occhio. Un’altra opportunità è stata data ai fotografi, in tempi
recenti, dall’introduzione dello stabilizzatore: funziona
analizzando, in automatismo, la vibrazione della mano del
fotografo impegnato a scattare con un tempo lento, perce-
pisce l’oscillazione e immediatamente la contrasta muo-
vendo trasversalmente, in modo opposto, un gruppo di lenti
nell’obiettivo (oppure muovendo direttamente il sensore).
La neutralizzazione è davvero efficace: consente, ad esem-
pio, di adoperare a mano libera teleobiettivi molto potenti,
sempre difficili da mantenere stabili. Attenzione però: non è
una una soluzione adatta a fermare soggetti in movimento
rapido, che sono arrestabili solo grazie a tempi d’otturazione
veloci. È tuttavia un’opportunità molto efficace quando si
vuole scattare, a mano libera e in luce davvero scarsa, con
lo scopo di ottenere un marcato effetto di mosso su di un
soggetto che si sposta rapidamente. In breve: lo stabilizza-
tore ferma la mano del fotografo, non ferma ciò che viene
inquadrato.
Il particolare ingrandito mostra chiaramente i doppi contorni
della struttura della Formula 1 e la leggibilità della fotografia,
anche se perfettamente esposta, è compromessa.
Uno scatto
al treno, nel
pomeriggio
Tempi d’otturazione inoltrato: il tempo
d’otturazione
COME FERMARE IL MOVIMENTO abbastanza
Persona Cavallo Auto Auto rapido (1/250s)
Soggetto Pedoni Auto ha fermato il
che corre al trotto veloce da corsa
movimento. La
a 3m 1/125 1/500 1/500 1/1000 1/2000 1/8000
scelta nitido/
a 10m 1/60 1/250 1/250 1/500 1/1000 1/4000 mosso in queste
a 30m 1/30 1/125 1/125 1/250 1/500 1/2000 situazioni è
affidata totalmente
oltre 50m 1/15 1/30 1/125 1/125 1/500 1/2000 alla velocità
dell’otturatore.
Se occorre, può
Note: i tempi indicati sono riferiti all’uso di un obiettivo di essere opportuno
focale normale e sono approssimati. Abbiamo constatato che aumentare la
una Formula 1 inquadrata a oltre 50 m di distanza e con un sensibilità ISO.
forte teleobiettivo, cronometrata a 323 km/h sul rettilineo
delle tribune al Gran Premio di Monza, non risultasse non Notte, sulla
mossa nemmeno a 1/1.000s. È evidente che la capacità di banchina di
contrastare il mosso è legata a molti fattori. Non ultimo quello una stazione
del senso di movimento del soggetto che può essere trasversale esterna della
rispetto all’obiettivo oppure orientato a una ripresa d’infilata. metropolitana.
Scatto a mano
libera, con ottica
grandangolare:
è quanto serve
per attutire il
mosso della mano
dell’operatore.
si è già chiuso, non si deve arrestare il movi- Il mosso è
mento della fotocamera, come invece tende a soprattutto quello
suggerire il nostro istinto. Con l’esperienza, il del convoglio,
che la posa di un
fotografo riuscirà così ad ottenere eccellenti secondo intero
risultati anche utilizzando tempi di scatto ha mantenuto
molto lenti. indistinto.

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Foto mosse.indd 57 16/03/2010 18.59.03


Scuola di FOTOGRAFIA

ll controluce

CON LA LUCE
NEGLI OCCHI
na bella immagine una soluzione di ripresa che proprio il contrario. Consiglia-

U
NON BISOGNA
CREDERE AI MANUALI
QUANDO DICONO CHE
mostra un senso di
profondità, di rilievo,
una che giudichiamo brutta
intimorisce un poco i prin-
cipianti e non a torto, visto
che un po’ tutti i manuali di
mo infatti di andare contro le
regole consolidate: bisogna
tentare il controluce. Oggi
BISOGNA SEMPRE è di solito piatta, senza quelle istruzioni raccomandano di non è soltanto un genere di ri-
ombre che regalano quel non avere fastidiosi raggi di presa realizzabile con sicura
AVERE IL SOLE gradito effetto di plasticità. E luce nell’obiettivo. E ancora: efficacia, è anche attuabile
ALLE SPALLE. allora, ecco: la strada mae- si sa che inquadrando ampie con disinvoltura, soprattutto
stra per raggiungere un risul- zone d’ombra succede che perché ci si può appoggiare
A VOLTE LE FOTO tato valido, per valorizzare per gli automatismi della fotoca- ad alcuni miglioramenti tec-
PIÙ BELLE SONO davvero l’aspetto emozionale mera prendono in eccessiva nologici.
PROPRIO QUELLE di una ripresa, è senza dubbio considerazione le parti scure
quella di scattare in controlu- della scena, generando di L’esposizione
IN CONTROLUCE! ce. Di cosa si tratta è presto conseguenza risultati foto- Si sa che la combinazione di
detto: nel controluce le grafici troppo chiari, slavati, due fattori, quello dell’aper-
ombre del soggetto appaiono insomma deludenti. Ebbene, tura del diaframma dell’obiet-
proiettate verso il fotografo. È in queste pagine sosteniamo tivo e quello della durata del
58

1-13 con la luce negli occhi.ind58 58 16/03/2010 18.52.39


LE BASI: Il controluce
OSIAMO L’IMPENSABILE
UN COLPO DI SOLE
Quando si scatta in controluce si mere digitali, non è di difficile attua- Così, normalmente, non sbagliano
lavora con un’illuminazione che è zione, grazie a due particolarità. nel misurare l’esposizione, anche se
rivolta verso se stessi, che cioè in qual- La prima: il trattamento antiriflessi si trovano in situazioni di controluce
che modo viene “contro” il fotografo. delle ottiche, proprio per via delle estremo.
È sempre molto efficace. Ma poiché esigenze del digitale, è stato grande- Ne è derivata una conseguenza inte-
l’entusiasmo dei fotografi non conosce mente migliorato rispetto al passato. ressante: anche se si inquadra il sole,
confini, ecco che questa condizione di La seconda: i sistemi esposimetrici accade normalmente che una foto-
ripresa può essere portata all’estremo: dispongono di livelli di soglia che, camera digitale riesce oggi a fornire
nella scena viene addirittura compreso raggiunto un limite predefinito, hanno comunque un’efficace fotografia,
il sole. un comportamento speciale. Infatti registrando i dettagli con efficacia.
Si tratta di un tipo di fotografia che un quando misurano sorgenti di illumina- Insomma, non ci sono più scuse per
tempo era un virtuosismo per esperti zione particolarmente intense tagliano nessuno: scattare un controluce non
ma che oggi, soprattutto con le fotoca- i valori che hanno un livello eccessivo. solo è possibile, ma è più facile di ieri.

IL SOLE, IN AUTOMATICO
In alcune occasioni, ad esempio
quando il sole è al tramonto o è
filtrato da foglie o rami, il controluce
diretto è più facilmente realizzabile.
È spesso, come in questo caso,
spettacolare. I fotografi esperti hanno
l’abitudine di misurare l’esposizione
con una lettura spot, puntata sulla
parte chiara del cielo (non sul sole).
Ma anche gli automatismi delle
fotocamere moderne se la sanno
cavare molto bene, come dimostra
questo tramonto in un bosco in
Trentino.

tempo di esposizione, decide chiato in un laghetto, ecco


la quantità totale di luce che che la fotografia risulterà
entra nella fotocamera. È la eccessivamente scura, i det-
luce che in definitiva realizza tagli in ombra si chiuderanno
la fotografia, è l’esposizione in un buio impenetrabile. In
fotografica. Come si fa a sta- breve, per un’efficace ripresa
bilirne i parametri? Per cono- occorre una taratura equili-
scere i valori da impostare, brata, una lettura prevalente-
il fotografo si affida all’espo- mente puntata su di un’area
simetro che è un dispositivo, di grigio medio, insomma oc-
abitualmente posto all’interno corre buon senso. Sappiamo
della macchina, che dispone tutti che i progettisti hanno
di una cellula, o di un gruppo cercato, in svariati modi, di
di cellule, che legge la luce rendere “intelligenti” le foto-
riflessa dalla scena e, secon- camere di ultima generazio-
do una logica predisposta in ne, ad esempio hanno fatto
fabbrica, fornisce i dati ne- ricorso alla tecnica dell’espo-
cessari. Spesso li trasmette sizione multizonale. Questa è CALORE E
direttamente all’automatismo una metodologia semplice ATMOSFERA
di esposizione, incorporato. da descrivere ma non è così L’illuminazione
All’apparenza, dunque, tutto elementare da realizzare in controluce ha un pregio:
accentua molto il senso
il processo è molto semplice. concreto; è basata su di una di rilievo, valorizza i
Ma cosa legge l’esposimetro? griglia di cellule orientate a profili, crea atmosfera,
Se misura prevalentemente coprire aree diverse della proprio al contrario di
aree molto scure, come sono scena inquadrata. I loro se- un raggelante colpo
di flash. Può essere
le zone in ombra, produce gnali vengono elaborati da un adoperata in modo
foto troppo chiare. Se invece software, nella fotocamera, vantaggioso anche nelle
si fa abbagliare da una luce capace di pesare l’influenza foto di documentazione,
come in questo scatto a
molto forte, come può essere fotografica di ogni superfi- un organista.
un riflesso accecante spec- cie, secondo molti parametri,
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1-13 con la luce negli occhi.ind59 59 16/03/2010 18.54.01


Scuola di FOTOGRAFIA
DUE CONSIGLI DA SEGUIRE

PROTEGGIAMO
OCCHI E MACCHINA!
Sicuramente non esistono dubbi sul fatto che la ripresa in controluce
sia di gran lunga più affascinante di quella in favore di sole, più
rassicurante della prima. Ma persino i fotografi più smaliziati
avanzano comunque alcune perplessità.
La prima: possono esistere pericoli? Non vogliamo certo scoraggiare
nessuno, ma diciamo subito di sì. Due difficoltà vanno considerate
attentamente. La prima consiste nel rischio di danneggiare se
stessi, ma è reale solo e soltanto in un caso: se si inquadra con una
fotocamera reflex e si punta direttamente al sole. Se l’obiettivo è
regolato in posizione di infinito, non c’è dubbio che un fascio di luce
focheggiato sulla rètina sia ustionante! L’altra difficoltà, analoga, è di
danneggiare il sensore digitale bruciando, letteralmente, alcuni pixel.
E allora ecco qualche consiglio. In riferimento alla prima ipotesi si
deve, semplicemente, sempre usare grande attenzione e prudenza.
Quanto al secondo caso, l’accorgimento da adottare è semplice: se Se il sole è filtrato da alcuni soggetti interposti tra il sole e il fotografo si può
davvero si vuole includere il sole nell’inquadratura, lo si faccia pure, creare l’effetto assolutamente piacevole dei raggi, come nel dettaglio sopra
ma in tal caso ci si sforzi di inquadrare con la massima rapidità. In riportato.
due parole: non bisogna attardarsi, quando si inquadra una scena.
In pratica il fotografo dovrà cercare di immaginare, a priori, il risultato
fotografico. Poi solleverà la fotocamera, inquadrerà in fretta, scatterà
e sposterà subito la macchina. Il sole non dovrà avere il tempo di
surriscaldare, e bruciare, i pixel così abbagliati.

La luce del sole che entra nell’obiettivo può danneggiare i sensori delle
fotocamere, non soltanto l’occhio del fotografo. Scattando un controluce al sole,
inquadrate ed operate rapidamente. Il problema non riguarda però le fotocamere
reflex, il cui sensore (protetto dall’otturatore) è esposto alla luce solo per il breve
periodo dello scatto. In questo caso ci si può preoccupare solo degli occhi e non
del sensore. Nella maggior parte delle compatte, invece, il sensore è sempre attivo
e serve, prima dello scatto, per catturare le immagini da inviare al mirino digitale.

RIFLESSI E FOTORITOCCO

UN BAFFO DI LUCE
Volete scattare a un soggetto riflettente, o
magari addirittura al sole? Fate bene. Però,
sappiate che dovrete aspettarvi la comparsa di
riflessi indesiderati. La colpa, in questo caso, va
equamente distribuita tra: la superficie troppo
specchiante delle lenti, la lucidità delle lamelle
del diaframma, l’effetto specchio del sensore,
la riflessione data dalle pareti interne della
fotocamera.
I riflessi appariranno in fotografia come baffi di luce,
spesso iridescenti; oppure come figure geometriche
colorate che ripetono la forma e il numero delle
lamelle del diaframma. Oggi, la loro presenza è
normalmente accettata da chi ammira le fotografie.
Ma in qualche caso succede che il fotografo si
chieda se non esistano rimedi davvero efficaci
per contrastare l’invadenza di queste fiammate
luminose. La risposta è positiva. Va tuttavia molto al
di là del consiglio, scontato, di adoperare sempre
sull’obiettivo un efficace paraluce.
Si può intervenire, infatti, anche con qualche Due scatti, prima e dopo
operazione di fotoritocco. La procedura più la cura. L’intervento
semplice crediamo sia quella di ingrandire a video correttivo per spegnere
la zona interessata, di attuare poi una selezione che si potrà scegliere la tinta del riflesso e, tramite i riflessi è stato attuato
del riflesso, di scegliere una funzione che sia fotoritocco, abbassarne drasticamente la saturazione. agendo sulla funzione di
(in un programma come Adobe Photoshop) ad Il procedimento sembra un po’ lungo da spiegare, a Tonalità / Saturazione,
esempio la successione di comandi di Immagine parole ma, attuandolo, si rivelerà semplice da mettere in modo da abbassare
/ Regolazione / Tonalità-Saturazione. Così, una in pratica. E soprattutto sarà molto efficace nel l’influenza dei colori
volta aperta una finestra di variazione colore, ecco nascondere le imperfezioni. indesiderati.

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1-13 con la luce negli occhi.ind60 60 16/03/2010 18.54.46


LE BASI: Il controluce

SENZA ANTIRIFLESSO CON ANTIRIFLESSO


Un veliero davanti a Taormina, nel golfo di Naxos. La luce ambiente Lo stesso soggetto, con riduzione del riflesso tra le lenti dell’ottica.
intensa e parzialmente in controluce si è riflessa tra le lenti Il miglioramento è molto evidente. Il trattamento antiriflesso a strati
dell’obiettivo, provocando un effetto velo vistoso che ha ridotto la multipli viene ora applicato anche sulle lenti posteriori di alcuni obiettivi
nitidezza dell’intera scena. di pregio.

anche ingegnosi. Ad esempio, di scattare sempre, quello di cate lavorazioni sotto vuoto. I progettisti, accertata l’esi-
dà maggiore peso al valore fidarsi degli automatismi. Di Questo trattamento multicoa- stenza di questo problema,
fornito dalla cellula posizio- più: non si deve dimenticare ting, come viene definito in in- hanno varato drastici rimedi;
nata sul punto del soggetto che, operando con fotocame- glese, fa miracoli. È stato, ed è quello più semplice è teso
corrispondente alla migliore re digitali, un pregio rimane ancora, davvero decisivo per a ridurre la riflettività delle
messa a fuoco (un’informa- quello di poter verificare i ri- consentire la progettazione di pareti interne della foto-
zione fornita dall’autofocus sultati con immediatezza, sul ottiche zoom caratterizzate da camera. Sono state usate
della fotocamera); oppure visualizzatore della fotoca- un elevato numero di lenti. Ma vernici nere, opache e non
azzera l’influenza di una luce mera. non è finita. Nelle fotocamere lucide, a volte con effetto
eccessiva, come quella di digitali infatti, la sostituzione vellutino. Ma c’è di più. La
un riflesso o magari del sole, Tecnologia in della pellicola con il sensore, soluzione più sofisticata, che
che raggiunga il sensore e evoluzione il quale per sua natura pre- ultimamente si è dimostrata
superi una soglia elettronica Nel mondo della fotografia senta una superficie forte- straordinariamente efficace,
predeterminata. Le variabili stanno avvenendo conside- mente specchiante, ha intro- anche se costosa, è quella
sono molte. Non c’è dubbio revoli trasformazioni. Una, dotto un’ulteriore difficoltà. di applicare un trattamen-
che, in buona misura, molte importantissima, riguarda È quella rappresentata dalle to antiriflesso multistrato
fotocamere moderne si pos- i trattamenti antiriflesso. riflessioni parassite: vengono anche alla superficie poste-
sano davvero dire intelligenti Tutti abbiamo notato che le rimandate, dal sensore, verso riore delle lenti. Lo scopo è
nelle loro valutazioni. I miglio- lenti degli obiettivi fotografi- la superficie posteriore delle evidente: favorire l’uscita,
ramenti tecnologici hanno ci hanno tonalità azzurrine, lenti dell’obiettivo. La luce dall’obiettivo, dei riflessi
portato a una conseguenza di verdi, magenta. Sono proprio parassita, diffusa, ha così un dannosi. Sostanzialmente, fa
grande rilievo: oggi non si ha i colori che indicano la pre- effetto deleterio sulle immagi- in modo di non intrappolare
più paura di scattare fotogra- senza di sofisticati trattamen- ni. Riduce, fortemente, il con- luci parassite nel corpo delle
fie anche quando ci si trova in ti a strati multipli, depositati trasto delle fotografie. Non macchine. Con gradualità
condizioni di ripresa univer- in funzione antiriflesso sulla è, quindi, pericolosa soltanto viene applicata, negli ultimi
salmente ritenute molto dif- superficie esterna delle lenti. perché può fare comparire tempi, sulle ottiche di più
ficili. Il suggerimento diventa Aumentano la trasparenza riflessi fastidiosi; lo è perché recente progettazione e di
quindi quello di osare, quello del vetro, per mezzo di sofisti- vela i colori e i dettagli. maggiore pregio.

PER UN PERFETTO CONTROLUCE


SOGGETTO ACCESSORIO FILTRO OBIETTIVO
È sconsigliato l’uso È certamente preferibile il teleobiettivo al
Luce frontale, È molto utile usare di filtri ottici, che grandangolare
di 3/4 sul soggetto il paraluce aumentano il rischio di (meno rischi di riflessi parassiti)
riflessi
È possibile usare qualsiasi focale ma vale
Sole nell’obiettivo Il paraluce È sconsigliato l’uso di la regola che ponendo il sole verso il centro
è poco importante filtri dell’inquadratura i riflessi parassiti saranno meno
appariscenti, perché meglio distribuiti

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1-13 con la luce negli occhi.ind61 61 16/03/2010 18.55.49


Scuola di FOTOGRAFIA

Lo stabilizzatore

A POLSO
FERMO
o sappiamo tutti: lità del polso del fotografo. in luce ambiente, le difficoltà
PER OTTENERE
UNA FOTO CHIARA
E PIENAMENTE
L l’obiettivo fotografico
può anche essere qua-
litativamente il migliore, ma
Urge un rimedio: di solito,
un valido treppiede. Ma,
siamo sinceri, quante volte
sicuramente sono significa-
tive. Raramente è possibile
appoggiarsi al palo di un se-
SODDISFACENTE, la nitidezza di una foto può l’abbiamo al seguito? E con gnale stradale, o a un altro
risultare ugualmente non le fotocamere digitali com- appoggio, per migliorare la
LA TECNOLOGIA soddisfacente. Perché? La patte siamo davvero capaci propria stabilità.
METTE A NOSTRA colpa, di solito, è del mosso. di rimanere immobili mentre Le occasioni di ripresa pos-
Non ci riferiamo a quella inquadriamo? sono essere tanto più sug-
DISPOSIZIONE indeterminatezza che è gene- Non è facile, specie se os- gestive quanto più la luce è
SOFISTICATI SISTEMI rata dal movimento rapido, da serviamo la scena sul visua- scarsa, ma sappiamo che
DI CONTROLLO un soggetto che non riesce a lizzatore e con la macchina fanno crescere in modo più
essere davvero ‘bloccato’ da che non è appoggiata al viso. che proporzionale le diffi-
PER SCONGIURARE un veloce tempo di scatto; Di più: anche con le reflex, coltà. I progettisti per questo
IL TEMUTO l’avversario, in questo caso, specie scattando la sera, hanno trovato una soluzione
“EFFETTO MOSSO” è più subdolo: è il micro- senza flash, oppure al cre- brillante: lo stabilizzatore an-
mosso originato dall’instabi- puscolo per suggestive foto tivibrazioni.
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LE BASI: Lo stabilizzatore

PROGRESSO TECNOLOGICO COSTANTE


MA QUANTO STABILIZZI?
Secondo i manuali di istruzione, rare almeno il tempo di 1/125s, È questo un risultato rilevante per
ogni nuovo dispositivo è mirabo- allo scopo di scattare agevolmente una fotografia portata al limite: fino
lante. E il fotografo si chiede , con - operando a mano libera - una foto a ieri, un risultato considerato irrag-
professionale scetticismo, se le sicuramente non mossa. Attivando giungibile anche da fotografi esperti.
promesse tecnologiche saranno lo stabilizzatore il vantaggio cresce L’introduzione di una stabilizzazione
davvero mantenute “sul campo”. considerevolmente, il limite si ottico-elettronica assume molta
Ebbene, confermiamo che è tutto sposta a 1/15s o anche 1/8s. Un importanza anche nel settore delle
vero e che un valido sistema anti- risultato che merita attenzione fotocamere digitali compatte, quelle
vibrazioni permette di rallentare perché apre inconsuete opportunità per fotoamatori in vacanza. La prova
considerevolmente il tempo di di ripresa. Possiamo dire di avere è l’entusiasmo crescente con cui
otturazione. A titolo di esempio, scattato con successo, a mano libera tutti i produttori hanno introdotto,
possiamo dire che i manuali tecnici e con il tempo “lento” di 1/60s, proprio su questi modelli, efficaci
raccomandano sempre di adope- anche con un supertele da 600mm. dispositivi antivibrazioni.

Autunno in Trentino, in
Val di Fiemme: uno
scatto non stabilizzato
(all’estrema sinistra)
e un altro stabilizzato
(qui a fianco).
L’antivibrazioni
consente di operare
anche a crepuscolo
avanzato (sensibilità
400 ISO e lunghi tempi
di scatto).

Uomo di polso… clusione che l’oscillazione indispensabile la presenza di facilitata dallo stabilizza-
Lo stabilizzatore rileva ogni più evidente si ha intorno uno stabilizzatore. Il disposi- tore, ha aperto nuove strade
piccolo spostamento e lo a frequenze di 4.000 Hz. Su tivo antivibrazioni svela però anche ai fotografi naturalisti,
contrasta, ad esempio muo- questa base hanno prepa- notevoli doti quando si ado- soprattutto a quelli che, nella
vendo in direzione opposta rato il software, con effetti perano superteleobiettivi, penombra di quel sottobo-
alcune lenti dell’obiettivo, sorprendentemente efficaci. quella principale consiste nel sco che è sempre un terreno
oppure il sensore dentro la Possiamo confermare che fatto che esso consente di difficile per i fotografi, sono
fotocamera. Ha una reazione ci è accaduto di scattare, a adoperare potenti supertele spesso alle prese con sog-
immediata, efficacissima, mano libera, anche una posa anche a mano libera. Questa getti molto elusivi. Accanto
inoltre ha il pregio di rendere di un secondo intero, con accresciuta manovrabilità, ai fotonaturalisti schieriamo
salda anche la mano più tre- ottimi risultati.
molante. Tra appassionati di
fotografia a questo punto ci Le occasioni
si può anche chiedere: ma di impiego
la mia mano sarà più o meno Lo stabilizzatore interessa
stabile della tua? La risposta sicuramente i fotografi spor-
a questa curiosità l’hanno tivi e quelli naturalisti, anche
data ufficialmente prima se i campi d’azione sono diffe-
i progettisti di Panasonic, renti e l’utilità è dunque legata
lavorando a un sistema anti- a motivi diversi. La fotografia
vibrazioni a spostamento di sportiva inquadra soggetti
lenti, e poi quelli di Sony, che che si muovono molto rapi-
invece hanno elaborato un damente, quindi richiede di
progetto originariamente di norma tempi di otturazione
Minolta, basato sullo sposta- molto rapidi, i quali compor-
mento del sensore. Studiando tano l’indubbio pregio di neu-
l’instabilità fisiologica della tralizzare facilmente le oscil- Scatto notturno effettuato con fotocamera digitale, sensibilità 100 ISO,
mano dell’uomo, entrambi i lazioni della mano del foto- obiettivo grandangolare, posa di 1 secondo a mano libera, resa possibile
gruppi sono giunti alla con- grafo e quindi rendono meno grazie all’uso dello stabilizzatore incorporato.

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Scuola di FOTOGRAFIA
subito anche numerosi foto- dangolare invece di un teleo- tà di scattare, con successo, sistematicamente dotate di
reporter: la fotografia rubata, biettivo, accade esattamente con un tempo anche soltan- obiettivi di focale corta. Ne
sempre più colta al volo, è l’inverso: l’ingrandimento si to di 1/15s; rende più facile deriva che, di per sé, soppor-
una disciplina nella quale riduce e proporzionalmente di quanto si pensi operare tano piuttosto bene l’uso di
sono tradizionalmente mae- calano i rischi di mosso. È in condizioni di ripresa foto- tempi di otturazione lenti. Se
stri parecchi fotografi italiani. una soluzione molto cara ai graficamente difficili, in pre- poi a questo fatto si aggiunge
fotoreporter, che sanno bene senza di luce molto scarsa. la presenza di un dispositivo
Dove e perché che con i grandangolari pos- La nascita dei dispositivi stabilizzatore, ecco che il cer-
Tutti sanno che quando si uti- sono fotografare con tempi stabilizzatori ha esaltato ul- chio si chiude: scattare con
lizza un binocolo per osser- anche molto lenti senza teriormente proprio questo successo, con tempi davvero
vare una scena non è facile essere costretti a usare l’in- vantaggio e ha aperto oc- lenti, diviene molto più facile
tenerlo fermo; analogamen- naturale luce del flash. Ado- casioni fotografiche fino a e si aprono nuove opportuni-
te, si dà per scontato che perare un grandangolo che ieri impensate. C’è di più. tà di ripresa, anche nel set-
adoperando un teleobiettivo abbracci una scena su ben Queste soluzioni sono oggi di tore delle fotocamere digitali
si vada dunque incontro a 90° di angolo di campo può interesse ancora più grande: compatte. In ogni caso, un ef-
un’analoga difficoltà. Pochi certamente essere vantag- infatti le fotocamere digita- ficace sistema antivibrazioni
però fanno un ragionamento gioso sul piano compositivo li, in particolar modo quelle è ormai una “marcia in più”
opposto, quello che porta a ma non deve far dimenticare compatte, sono equipaggiate che giudichiamo irrinuncia-
capire che adoperando una che, contemporaneamente, con sensori piuttosto piccoli bile nelle fotocamere digitali
focale corta, cioè un gran- apre la strada alla possibili- e, di conseguenza, vengono più moderne.

Notturno non stabilizzato (all’estrema sinistra) e notturno stabilizzato (a Il pullman si ferma per un attimo, il motore vibra e non si può installare
fianco): due scatti a confronto, eseguiti a mano libera in condizioni di luce un treppiede: con lo stabilizzatore si esegue una foto, con un tempo lento,
davvero molto scarsa. perfettamente leggibile.

QUALCHE ACCORGIMENTO IMPORTANTE


ATTENZIONE ALLE BATTERIE fotocamera. È un pregio che permet- PERICOLO FREDDO
Uno stabilizzatore, sia che operi te, specie con i superteleobiettivi, di È affidabile lo stabilizzatore? La rispo-
spostando le lenti dell’ottica o che inquadrare il soggetto con maggiore sta normalmente è positiva. Segna-
muova il sensore della fotocamera, precisione. Questo fatto non è però liamo però la necessità di proteggerlo
opera tramite elettricità. Questa comune a tutti gli apparecchi. Alcuni, da sollecitazioni estreme. Ad esempio
alimenta anche i giroscopi di rife- ad esempio quelli reflex che stabiliz- si possono verificare inconvenienti
rimento. Ecco perchè quando lo si zano muovendo il sensore, agiscono nel caso si dia luogo a indesiderati
accende aumenta il consumo delle in modo antivibrante solo “durante” effetti di condensa che si possono
batterie della macchina. lo scatto e non permettono quindi verificare entrando d’inverno in un
una valutazione preventiva dell’avve- rifugio riscaldato dopo essere stati
SEMPRE ATTIVO OPPURE NO? nuta stabilizzazione. Questa solu- all’aperto a temperature sottozero, e
Nell’attimo in cui si accende lo stabi- zione, che per molti versi è scomoda poi uscendo nuovamente. Ci è acca-
lizzatore o quando si preme parzial- ma che ha il vantaggio di consumare duto, con un 75-300mm stabilizzato
mente il pulsante di scatto, l’imma- meno la batteria, è stata adottata in ma portato a -20°C su di una pista di
gine appare ben stabilizzata anche alcuni casi come personalizzazione sci, di vedere esaltate, anziché ridotte,
nel mirino o sul visualizzatore della alternativa. le vibrazioni e l’effetto mosso. Ripor-

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1-14 lo stabilizzatore.indd 64 16/03/2010 18.49.59


LE BASI: Lo stabilizzatore
UN PO’ DI STORIA
FOTO STABILI DAGLI ANNI ‘60
La prima a utilizzare un sistema di stabilizzazione è stata
la giapponese Canon, la quale, nel 1965 ha realizzato
un mini soffietto chiuso tra due vetri ottici e riempito
con un liquido con adatto indice di rifrazione. I vetri,
inclinandosi uno rispetto all’altro grazie ad attuatori
elettronici, realizzano così un prisma variabile capace di
compensare oscillazioni indesiderate. Anche la tedesca
Carl Zeiss, all’epoca, realizzò una propria soluzione
strettamente meccanica basata su prismi oscillanti su
bilancieri all’interno di un binocolo 20x60. Una soluzione
adatta a navigatori di lungo corso, o ufficiali affacciati
alla torretta di un carro armato. Con il tempo, i minori
costi dell’elettronica hanno però brillantemente superato
ogni aspettativa. Un vero giro di boa si è avuto quando
Canon ha proposto il suo sistema IS (Image Stabilizer),
seguita con qualche ritardo ma indubbia efficacia da
Nikon VR, Sigma OS e Panasonic Mega O.I.S.. In tutti
i casi si è trattato di soluzioni “spaziali”, basate su due
micro-giroscopi montati nell’obiettivo e lanciati ad alta
velocità di rotazione, perciò tendenzialmente stabili
nello spazio. Questi meccanismi si oppongono a ogni
oscillazione del fotografo e generano di conseguenza
una corrente elettrica, proporzionata ai loro spostamenti,
usata poi per comandare delle elettrocalamite. Tale
sistema è adoperato per spostare trasversalmente, in
alto-basso e destra-sinistra apposite lenti nell’ottica, in
modo che ogni raggio di luce che risulti deviato in modo
anomalo venga subito corretto e riportato in asse. Ogni
vibrazione è dunque annullata. Il sistema si è dimostrato
molto valido ma ha naturalmente un vincolo: obbliga a
una specifica progettazione dello schema ottico. C’è del-
l’altro: Minolta prima, Sony e Pentax poi, hanno giocato
la carta “Antishake” basata sul concetto di muovere non
le lenti dentro l’obiettivo, bensì direttamente il sensore
all’interno del corpo macchina. Con un risultato davvero
Taormina, foto di mattina in pieno sole (sopra) e foto notturna (sotto), a brillante: quello di rendere stabilizzato l’intero corredo di
mano libera, con stabilizzatore. Entrambe con fotocamera digitale tascabile, obiettivi, quelli nuovi e quelli di un tempo.
dotata di antivibrazioni.

tando l’ottica a circa zero gradi, è mentre si segue il movimento del contrasta soltanto le oscillazioni ver-
ripreso un funzionamento corretto. soggetto. La fotocamera si muove ticali. Nikon, in alcune ottiche stabiliz-
quindi a “velocità relativa zero”: il zate (VR) ha incorporato un sensore
IL TREPPIEDE soggetto appare fermo, lo sfondo che attua da sé questa variazione di
Con macchina e obiettivo su treppie- risulta volutamente mosso e dà modalità di scatto.
de, la stabilizzazione non serve. Anzi, l’impressione dell’azione in corso.
può essere dannosa e creare un leg- Lo stabilizzatore però, percepisce il DIVERSE VIBRAZIONI
gero effetto “blur”. Va quindi esclusa. movimento del fotografo e cerca di La stabilizzazione può essere cali-
Qualcuno, come ad esempio Nikon contrastarlo, opponendosi quindi alle brata in fabbrica sull’oscillazione della
per il suo sistema VR, ha provveduto sue intenzioni. Per evitare questo mano umana. Qualche costruttore di
a fornire un interruttore automatico. inconveniente, occorre spegnerlo, macchine fotografiche, ha previsto
oppure adoperare un obiettivo con anche il caso di oscillazioni secche ed
OCCHIO AL PANNING comando antivibrazioni commutabile estese: quelle ad esempio di un vei-
Il panning è la tecnica che prevede in posizione Image 2 (per Canon) o colo da fuoristrada. Chi si cimenta in
che lo scatto avvenga, con un tempo Mode 2 (per Sigma), prevista proprio un fotosafari in Africa tenga presente
d’otturazione relativamente lento, per consentire il panning in quanto anche questa opportunità.

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1-14 lo stabilizzatore.indd 65 16/03/2010 18.50.33


Scuola di FOTOGRAFIA

Il fuoco

MESSA A FUOCO
DI PRECISIONE
na fotografia di solito che basta affidarsi agli auto-
UNO DEI SEGRETI PER REALIZZARE
UN’OTTIMA FOTO RISIEDE NELLA
MESSA A FUOCO, CHE PUÒ
U è ben riuscita se ri-
spetta alcuni para-
metri fondamentali. Il primo
matismi, in particolare all’ef-
ficacia dei sistemi autofocus.
Ma è davvero così? Sì e no:
ESSERE CONSIDERATO IL MOMENTO è la corretta esposizione, sì, perché sulla precisione
data da un’opportuna scelta degli autofocus, dispositivi
IN CUI IL FOTOGRAFO INIZIA A dell’apertura del diaframma ormai ampiamente evoluti,
PERSONALIZZARE LA SUA “OPERA”; dell’obiettivo e del tempo non si discute; no, perché
MA NON ILLUDIAMOCI, IL MODERNO d’otturazione, che tra l’altro è comunque si deve sempre
il parametro che decide del- tenere conto di un aspetto
AUTOFOCUS NON È SUFFICIENTE l’effetto mosso; il secondo è fondamentale: spetta al fo-
quello della giusta messa a tografo decidere quale sia
fuoco, ovvero la regolazione la parte del soggetto che
perfetta della scala distan- deve essere messa a fuoco
ze dell’obiettivo. Anche in al meglio. È ampiamente noto
questo caso, si dice spesso che nella fotografia di ritratto,
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1-15 messa a fuoco di precisione66 66 16/03/2010 18.43.52


LE BASI: Messa a fuoco
LE VARIAZIONI DI FOTOSENSIBILITÀ

OPERANDO IN LUCE SCARSA


Mettere a fuoco con precisione, manual-
mente o con l’aiuto dell’autofocus, è impor-
tante e per raggiungere tale scopo a volte
non bastano ottiche ad alta luminosità.
Occorre, per scattare con tempi di ottura-
zione sufficientemente rapidi, poter contare
anche su di un’elevata sensibilità del sensore
digitale. È la condizione indispensabile per
consentire riprese di reportage, con luce
ambiente, ad esempio al crepuscolo, oppure
di soggetti in movimento. La fotografia
digitale offre una comodità in più, quella di
poter variare la sensibilità (ISO) anche da
uno scatto all’altro. Anziché scattare con la
fotocamera impostata su 80 o 100 ISO si può
fotografare a 400 ISO, 800 ISO, 1.600 ISO e
in qualche caso anche a 3.200 ISO. Aumen-
tare però la sensibilità significa, elettroni-
camente, forzare l’amplificazione dei dati in
uscita dal sensore. Ciò comporta il rischio di
veder comparire disturbi elettronici: puntini
rossi o blu, accentuazione di un effetto di
granulosità, che possono disturbare molto
la resa dell’immagine. In questi casi il calo di Nel Sahara, a sud di Marrakesh. Un fuoristrada ci precede lungo la pista. Al tramonto,
la scarsità di luce disponibile impone l’uso di sensibilità ISO elevate, necessarie per
nitidezza non è colpa di una messa a fuoco mantenere comunque un tempo d’otturazione rapido. Tale soluzione comporta però un
imprecisa ma, semplicemente, della moda- aumento, anche sensibile, dei disturbi elettronici sull’immagine.
lità di realizzazione della ripresa.

ad esempio, è normalmente soltanto l’ovvia necessità


Fanfara storica
d’obbligo regolare la messa di regolare bene l’obiettivo dei Bersaglieri.
a fuoco esattamente sull’oc- per ottenere la massima ni- La messa a
chio del soggetto, una scelta tidezza. C’è dell’altro. Infatti fuoco
che sembra facile e scontata, la stessa scelta del punto di è stata fissata
sulla drappella
ma che in realtà non lo è: se messa a fuoco, sulla scena, cremisi della
si adoperano obiettivi di ele- può davvero essere determi- tromba; le
vata luminosità massima, la nante per caratterizzare uno scritte sono
leggibili. Il
profondità di campo nitido, scatto. Facciamo un esem- ruolo della
cioè l’estensione della niti- pio, per spiegare di cosa fotografia
dezza prima e dopo il piano si tratta e vedere come la in questo caso
principale di messa a fuoco, semplice azione di modifica- è di raccontare
che la Fanfara
può risultare anche ridotta a re il piano di messa a fuoco è presente alla
pochi centimetri; dunque la ottimale riesca a cambiare il manifestazione.
precisione deve essere molto significato di una fotografia.
elevata. Ne deriva che può Prendiamo in considerazione
essere opportuno che il fo- uno scatto a un bersagliere Fanfara storica
tografo ricorra a una focheg- di una fanfara storica, met- dei Bersaglieri.
Il fotografo ha
giatura manuale oppure, con tiamo a fuoco la stoffa della modificato la
l’autofocus, che lo punti sul- drappella di una tromba, con messa a fuoco
l’occhio, memorizzi elettroni- ampia leggibilità dei partico- di soli dieci
centimetri,
camente la lettura, corregga lari, in questo modo ottenia- puntando
l’inquadratura a piacere e mo una fotografia che dice sull’occhio
infine scatti. Insomma, ogni che la “Fanfara - Magg. Vit- di chi suona.
fotografia deve essere ragio- torio Pozzi - Erba” è presen- La fotografia
è cambiata:
nata. te alla nostra manifestazio- racconta
ne. Ora, cambiamo la messa meglio
A fuoco sì, ma dove? a fuoco, spostandola sul l’impegno
del musicista.
Quando si parla di messa viso del musicista: ottenia-
a fuoco non si sottintende mo un’immagine simile alla
67

1-15 messa a fuoco di precisione67 67 16/03/2010 18.44.55


Scuola di FOTOGRAFIA

TRA NITIDEZZA E SFOCATURA


C’È ANCHE IL FUORIGIOCO
Una perfetta messa a fuoco è importante,
sia sul piano tecnico (massima nitidezza) sia
sul piano espressivo (capacità di raccontare
bene una storia fotografica). Non si deve
però dimenticare che il piano di nitidezza
non è assoluto. Infatti, ogni obiettivo offre
una determinata profondità di campo nitido
davanti e dietro il punto di migliore messa
a fuoco. Una nitidezza che sfuma progressi-
vamente in un effetto di sfocatura. Ed ecco
un aspetto curioso: spesso si dimentica che
l’entità della sfocatura è una caratteristica
tipica di ciascuna ottica. Come dire: si sa che
la profondità di campo nitido è vincolata
da rigide formule matematiche ma spesso
si sottovaluta che contano anche la proget-
tazione dell’ottica e la meccanica del dia-
framma ad iride in essa incorporato. Obiettivi
da riproduzione, nati per arti grafiche, sono
normalmente nitidissimi su di un piano ma
alle spalle di esso crollano, con una sfoca-
tura evidentissima; altri, ad esempio tipica-
mente da ritratto, offrono una resa morbida
e una sfocatura progressiva. I progettisti
hanno accertato che le ottiche dotate di un
diaframma con foro perfettamente circolare A volte le persone non gradiscono di essere riprese per
mantengono una maggiore leggibilità, e un i più diversi motivi, magari legati a convinzioni religiose
contrasto più alto, nelle zone fuori fuoco. La o semplicemente ad aspetti di privacy. D’altro canto,
il fotografo può trovarsi nella necessità di scattare
nitidezza nello sfocato è divenuta, soprattutto comunque, per raccontare. Si gioca allora sulla sfocatura
negli ultimi tempi, un elemento distintivo di o sul mosso: è quanto serve per ridurre la leggibilità ma
molte ottiche di alta qualità. conservare il sapore della scena, come accade qui, in una
strada di Marrakech.

va realistica che sia vicina un atleta, in movimento anche


Una situazione
critica per a quella dell’occhio umano, rapido, a una velocità di raffi-
qualsiasi in questi casi si scelgono ca di oltre 8 fotogrammi al se-
dispositivo spesso focali lunghe, quelle condo. Al di là di questi casi
autofocus: da teleobiettivo, ottenen- limite, però, ciò che riteniamo
la ripresa
attraverso vetri. do così risultati gradevoli sia importante sottolineare,
È il caso in cui e realistici. Ma attenzione: anche in campo amatoriale,
è preferibile più ci si spinge verso l’impo- è che le prestazioni dell’au-
passare
alla messa stazione “tele”, più si limita tofocus, dunque la velocità e
a fuoco l’estendersi della nitidezza in la prontezza di funzionamen-
manuale. Qui è profondità, davanti e dietro to, sono molto avvantaggiate
raffigurata una
processione al
il soggetto; quindi scegliere dall’uso di ottiche di alta lu-
Santuario di La su quale punto del sogget- minosità. Dunque, ricordiamo
Verna, in to mettere a fuoco diventa che con gli obiettivi più lumi-
Toscana. sempre più importante ed è nosi, anche se più costosi, le
un punto distintivo dell’abili- reflex digitali hanno signifi-
tà del buon fotografo. cativi vantaggi, di comodità e
prima soltanto in apparenza La precisione L’evoluzione tecnologica ha chiarezza di inquadratura ma
ma, quanto al significato, è importante fortemente migliorato l’elet- anche e soprattutto di veloci-
profondamente differente: Nelle riprese di reportage, tronica dei sistemi autofo- tà e precisione di autofocus.
l’attenzione dell’osservatore ma anche in quelle di ritrat- cus, i quali, con il trascorre-
si sposta sulla persona, sul to, si adoperano spesso e re degli anni, sono divenuti Che cosa
suo impegno come musici- volentieri gli obiettivi zoom, sempre più veloci e precisi. mettere a fuoco
sta. cioè a focale variabile. Ma Esistono reflex digitali di Puntiamo la fotocamera
La fotografia è “diversa” non basta. Per comodità altissimo livello che sono verso il soggetto e lascia-
da quella precedentemente del fotografo, e soprattutto dotate di sistemi autofocus mo agire l’autofocus. Ma ci
eseguita. per ottenere una prospetti- capaci di seguire l’azione di chiediamo: con quale crite-
68

1-15 messa a fuoco di precisione68 68 16/03/2010 18.45.55


LE BASI: Messa a fuoco
SOLLEVARE IL VELO CON IL FOTORITOCCO

INTERVENTI DIGITALI
Scattiamo una fotografia a un pano- venire con un poco di fotoritocco; il contrasto, una funzione che aumenta
rama molto ampio ma otteniamo un’im- segreto è intervenire dapprima ridu- l’impressione di nitidezza della foto. I
magine velata dalla foschia. Oppure cendo la dominante di colore, ad esem- risultati, soprattutto quelli ottenuti su
scattiamo attraverso un finestrino, ad pio attivando il canale dei colori ciano e immagini che appaiono in partenza
esempio di un aereo, e notiamo che blu e abbassando l’intensità delle tinte molto compromesse, come accade
il vetro ci fa perdere contrasto in un con il comando della saturazione, per spesso ad esempio nelle foto ricordo
modo molto consistente. Esiste un poi recuperare la vivacità della scena scattate dal finestrino di un aereo, pos-
modo, per rimediare? Sì, basta inter- alzando la taratura della maschera di sono piacevolmente stupire.

Volo di linea verso l’Africa. Si sorvola lo stretto di Gibilterra. Lo scatto dall’aereo viene corretto. Non viene modificata la messa
Il vetro del finestrino e l’umidità diffusa impediscono una perfetta a fuoco, sempre su infinito. Grazie a un semplice intervento digitale
visione del paesaggio. La messa a fuoco dell’obiettivo è fissata in vengono piuttosto accentuati il contrasto e ridotto il velo atmosferico
posizione di infinito. azzurro. La lettura dell’immagine migliora immediatamente.

rio mette a fuoco? Tramite un sia normalmente quello più


sensore posto al centro del importante da fotografare.
mirino. Questa soluzione è sicura-
Questa soluzione, caratteri- mente valida, anche se non
stica nel caso di fotocamere sempre, ed è stata affinata in
di classe economica, incap- alcune fotocamere. In parti-
pa in alcuni inconvenienti: se colare, è stata aggiunta una
si inquadrano due persone programmazione capace di
che conversano, infatti, ecco percepire lo spostamento
che l’autofocus sbaglia, di un soggetto che entri in
legge in mezzo a loro e mette campo, ad esempio una bici-
a fuoco il paesaggio lontano. cletta da corsa che si affac-
I progettisti hanno rimediato cia lateralmente nel mirino
a questo inconveniente pre- e, a fotocamera immobile,
parando dispositivi automa- seguirlo mentre passa da
tici dotati di parecchi sensori una cellula autofocus all’al-
e, soprattutto, legandoli a tra, misurando e modifican-
una logica elettronica ap- do continuamente la messa
positamente programmata: a fuoco dell’obiettivo. È una
un software che impone di sorta di “autofocus dinami-
bloccare automaticamente co”, oggi molto apprezzato
la messa a fuoco sulla parte ad esempio da fotografi na-
del soggetto che appare più turalisti impegnati a cogliere La messa a fuoco si rivela spesso più semplice se il soggetto non è
vicina al fotografo. Ciò nella scene d’azione che siano troppo vicino al fotografo. Attenzione però: con soggetti in movimento
convinzione che il partico- molto rapide, dal ghepardo è necessario comunque usare un tempo di scatto sufficientemente
rapido per evitare il mosso.
lare più prossimo, e quindi che insegue la gazzella, alla
più evidente, nella scena picchiata dell’aquila.
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1-15 messa a fuoco di precisione69 69 16/03/2010 18.46.30


Scuola di FOTOGRAFIA

Il bilanciamento cromatico

IL COLORE
È A PIACERE
LA FOTOGRAFIA no slogan, negli scorsi per paesi latino-americani personalizzazioni. Si tratta
DIGITALE HA APERTO
UNA POSSIBILITÀ:
U anni, proclamava che
“il colore è un’opi-
nione”. Ebbene, è davvero
hanno accentuato la tenden-
za ai toni caldi; in quelle per
i paesi europei i grigi neutri
della scelta di condizioni di
colore, studiato per favorire
la vivacità delle tinte azzurre
QUELLA DI così, al punto che in passato e la fedeltà nei toni azzurri. o verdi nelle foto di paesag-
i grandi fabbricanti di pelli- Oggi, nell’era della fotografia gio, i toni caldi dell’incarnato
INTERVENIRE cole hanno compiuto studi digitale, sta accadendo qual- se si eseguono fotografie di
FACILMENTE specifici e addirittura pre- cosa per certi versi simile ma ritratto, e così via. È anche
SULLA QUALITÀ parato emulsioni differenti allo stesso tempo differente. possibile mettere in memoria
per mercati diversi. Qualche Il bilanciamento dei sensori regolazioni personalizzate di
DEL COLORE. esempio: sulle pellicole desti- è, infatti, volto alla massima colore, oltre che di contrasto,
I PROGETTISTI E nate ai paesi orientali hanno fedeltà possibile ma - ecco di nitidezza apparente o altro,
I FOTOGRAFI SI SONO spesso calcato la mano fa- la novità - su alcune reflex guidando a piacere l’impron-
vorendo una maggiore per- digitali moderne viene spesso ta di fondo dei colori regi-
SUBITO ADEGUATI centuale di rosa e un’alta vi- offerta la possibilità di impo- strati sulla fotocamera. C’è
vacità dei toni verdi; in quelle stare moderate, ma sensibili, dell’altro. Quando si guarda
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1-16 il colore.indd 70 16/03/2010 18.39.16


LE BASI: Il bilanciamento cromatico

FUNZIONI PREIMPOSTATE
IL MENÙ DELLE TARATURE
DI COLORE
Sulle moderne fotocamere digitali adatta a un’illuminazione ambiente
sono presenti diverse tarature che corrisponde a una giornata di
preimpostate, che hanno influenza sole con un cielo punteggiato da un
sulla resa dei colori. po’ di nuvole bianche. Corrisponde
BILANCIAMENTO AUTOMATICO DEL a una temperatura di colore di circa
BIANCO (AUTO WB): la fotocamera 5.600° Kelvin.
seleziona automaticamente LUCE TUNGSTENO: è una taratura
la taratura cromatica; è una che introduce una correzione
soluzione comoda, soprattutto per azzurra piuttosto marcata.
le compatte. Compensa l’eccesso di giallo-rosso
LUCE FLASH: compensa l’eccesso che presentano le lampadine
di azzurro indotto dal lampo al tungsteno (circa 2.800 gradi
elettronico, specialmente se usato a Kelvin).
brevi distanze. BIANCO/NERO: agisce sulle
FLUORESCENTE: compensa, con un funzioni di tonalità colore portando
velo di colore magenta, l’eccesso a zero la saturazione. I colori
di verdastro causato dalla luce di vengono cancellati e la fotocamera
lampade al neon. restituisce una gradevole immagine
OMBRA SCOPERTA: aggiunge bianco/nero. Ci possono essere
un tono caldo, per neutralizzare delle varianti, come la tonalità
l’eccesso di blu riflesso su un seppia.
soggetto ripreso in zona d’ombra, TARATURA PERSONALIZZATA: è
in esterni, e rischiarato dalla luce una possibilità presente sulle
riflessa da un terso cielo azzurro. reflex digitali e qualche volta su
NUVOLOSO: introduce una alcune compatte; il fotografo punta
correzione gialla, calda, per l’obiettivo su un foglio bianco e lo
compensare l’azzurrino delle riprese fa memorizzare alla macchina come
all’aperto, in giornate nuvolose. bianco di riferimento, rispetto al Un albero di Natale in una piazza innevata. L’illuminazione è quella
LUCE DIURNA: è la taratura base, quale adeguare tutti i colori. dei lampioni e delle vetrine dei negozi, con chiara prevalenza di toni
caldi, rossicci.

al colore, specie nel mondo su Auto WB, cioè su bilancia-


digitale, si deve infatti pen- mento automatico del bianco.
sare che esistono anche altri Questa possibilità di correzio-
promettenti parametri. Pas- ne orientata sulla cosiddetta
siamoli in rassegna in queste ‘temperatura di colore’ è tra
pagine. le opzioni più interessanti
della fotografia digitale: ri-
Il colore sulta, infatti, molto articolata,
e la sua temperatura contempla regolazioni per la
La fotografia è fatta non sol- luce fluorescente, attenua
tanto dalla quantità ma anche l’eccesso di toni blu rimanda-
dalla qualità della luce. Ad ti dalla volta azzurra del cielo
esempio, tutti noi sappiamo quando si scatta all’aperto
che le lampadine a tungste- e con il soggetto in ombra,
no casalinghe hanno un’alta corregge il velo azzurrino di
percentuale di giallo-rosso. un paesaggio in una giornata
Per eseguire un ritratto a nuvolosa. Con un po’ di pra-
luce ambiente, con una resa tica, inoltre, un fotografo può
gradevolmente corretta, il servirsi di queste tarature
fotografo che utilizza la pel- con il proposito di modificare
licola compensa i gialli con la scena secondo il proprio
un filtro azzurro posto davanti gusto: ad esempio, impostare
all’obiettivo. Il fotografo ‘digi- l’opzione ‘Nuvoloso’ anche
tale’, invece, ha vita decisa- se si scatta in una splendida
mente più facile: la filtratura giornata di sole può ridurre
azzurra è infatti elettronica l’eccesso dei toni azzurro-
ed è attivabile impostando, verdi che compaiono quando
manualmente, una taratura si fotografa nell’ombrosa
Tungsteno; oppure, può avve- radura di un bosco. Anche Lo stesso albero di Natale fotografato regolando la fotocamera su
nire automaticamente, qualo- impostare ‘Ombra scoperta’ Luce Tungsteno, ovvero compensando con un’opportuna filtratura
azzurra l’eccesso di toni caldi.
ra la fotocamera sia regolata può limitare l’eccesso di az-
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Scuola di FOTOGRAFIA

DOMANDE E RISPOSTE
DUBBI SULLA TEMPERATURA DI COLORE
Sulle fotocamere digitali è possi- 2. Esiste sempre la possibilità Sì. La correzione in post-produzione
bile impostare diverse opzioni di di correggere il bilanciamento di può essere molto raffinata e precisa.
bilanciamento del bianco. Ciò può colore in un secondo tempo, con il Attenzione però: con il formato Raw i
suscitare alcuni dubbi: fotoritocco. È meglio fare così o pre- file sono più pesanti e normalmente
1. È meglio lasciare che la mac- impostare la correzione in ripresa? la velocità di raffica è più lenta.
china operi in automatico (Auto Se si scatta con fotocamere digi- 4. Vale la pena trasgredire le regole
WB) oppure no? tali compatte e in formato Jpeg, è usando impostazioni in teoria non
Di solito è preferibile lasciarla meglio pre-impostare la correzione; adatte?
in Auto WB se nella scena sono le cose cambiano con le reflex, che Talvolta sì. Alcuni fotografi, ad esem-
presenti luci con temperatura di offrono il formato Raw. pio, sui campi di sci si servono di un
colore molto differente, ad esempio 3. Se si lavora in formato Raw la bilanciamento del bianco impostato
alogene, fluorescenti o tungsteno; scelta del bilanciamento colore può su nuvoloso anche quando c’è sole
altrimenti, è meglio passare alle essere sistematicamente rimandata pieno. Ciò con il preciso scopo di
impostazioni predefinite nel menù. a un secondo momento? “scaldare” volutamente gli scatti.

zurro in generale e si rivela la fotocamera alle caratteri- ti da un velo di itterizia, cioè re una scena, se il fotografo è
spesso utile per le foto a luce stiche della luce ambiente; da toni verdastri, ad esempio bravo, nella situazione ideale
ambiente eseguite al crepu- ciò si rivela particolarmente quelli dovuti ai riflessi gene- in cui ci si sarebbe voluto
scolo. Inoltre, alcune fotoca- utile nel periodo invernale: rati dalla presenza di una fitta imbattere. Così, la possibilità
mere reflex digitali permetto- pensiamo, ad esempio, alla siepe ricca di foglie, oppure di togliere l’azzurro della fo-
no una regolazione più tecni- temperatura di colore di un da una radura, in questo caso schia può aiutare un paesag-
ca che si effettua impostando albero di Natale in strada, soprattutto quando si scatta gista: è un intervento non dif-
direttamente i gradi Kelvin, che ci restituisce una foto- con il soggetto posto in zona ficile, anche ricorrendo a un
quelli che, scientificamente, grafia con una resa di luce d’ombra. Un altro caso curio- semplice ritocco a computer
descrivono la ‘temperatura di significativamente diversa. so è quello che presenta un nella post-produzione digi-
colore’. Attenzione, però, esistono eccesso di toni freddi gene- tale. Esistono però situazioni
anche i casi delle dominan- rati, ad esempio, dalla luce in cui può essere meglio non
Le dominanti riflesse ti di colore. Sono slittamenti che si riflette sul pavimento apportare alcuna correzione.
Non vogliamo che in questo cromatici che l’occhio umano azzurro di una palestra. I foto- Un caso tipico, a questo pro-
gioco l’aspetto scientifico- tende istintivamente a com- grafi sportivi conoscono bene posito, è quello delle riprese
tecnologico ci prenda la pensare, quindi a trascurare, queste difficoltà. al tramonto. Il massimo, potrà
mano. Però constatiamo che e che la macchina fotografica dire un fotografo di monta-
davanti al fotografo si aprono invece registra puntualmente. L’intensificazione gna, è il fenomeno dell’enro-
numerose e affascinanti pos- Alcuni casi sono davvero da La fotografia, dice qualche sadira, l’attimo in cui le cime
sibilità. La prima è quella di manuale, come quello, tipico, commentatore, è l’arte dell’il- dolomitiche divengono fiam-
poter adeguare facilmente dei ritratti che risultano affet- lusione. Sa anche trasforma- meggianti. In questo genere

Uno scatto a una catasta di tronchi, all’aperto ma in zona d’ombra. Il file è stato portato sul computer e al programma di fotoritocco è stato
Nonostante la scena sembri innaturale è invece perfettamente fatto acquisire il colore della neve dicendo di correggerlo e assumerlo
corrispondente alla realtà. La luce è riflessa dall’azzurro del cielo terso, come punto di bianco. La trasformazione è stata istantanea, la fotografia
il soggetto si presenta in un azzurro intenso. La fotografia può apparire appare gradevole e naturale ma in realtà è un falso.
sbagliata ma rispecchia la realtà.

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LE BASI: Il bilanciamento cromatico

Inverno in Trentino, verso Passo Rolle. L’effetto di enrosadira, l’arrossarsi della


cima Mulaz al tramonto, contrasta sui toni azzurri della neve illuminata dalla luce
riflessa dal cielo azzurro.

di scatti la neve, in ombra, si è vera, alcuni fotografi pen-


presenta spesso in toni molto sano valga la pena portarla
azzurri e può sopraggiungere alle estreme conseguenze,
la tentazione di correggerla, esasperando la realtà. Sap-
cioè di attribuirle, con il sof- piamo, ad esempio, che uno
tware di fotoritocco, un punto spettacolare tramonto emo-
di bianco. In questi casi, però, ziona perché si presenta in Tramonto nella Pianura Padana, con esaltazione forzata del
colore rosso. È stato adoperato un filtro rosso n. 25 la cui
bisogna fare attenzione a toni fiammeggianti. Ebbene, presenza non è percepibile sui particolari degli alberi ridotti a
non esagerare: non si deve perché non esasperare ul- silhouette dall’effetto controluce.
schiarire innaturalmente l’in- teriormente la situazione?
quadratura, piuttosto si deve Perché non calcare la mano,
essere coscienti che l’effetto rendere ancora più rosso e
più spettacolare si può otte- vibrante un tramonto che è
nere quando i colori appaio- solo leggermente rosato? La
no leggermente forzati, addi- strada per un simile ‘effetto’
rittura un poco esasperati, fa- è alla portata di tutti. È suf-
cendo risaltare i toni azzurri e ficiente aggiungere un filtro
quelli rossi. Alcuni fabbricanti rosso, davanti all’obiettivo
di fotocamere hanno deciso (ad esempio, un Wratten n.
di introdurre sulle macchi- 25), oppure abbassare forte-
ne alcune funzioni ausiliarie: mente la taratura dei gradi
una è quella dei colori vividi, Kelvin della fotocamera di-
accentuati. Altri costrutto- gitale. In questi casi, se si
ri impegnati sul fronte delle scatta mantenendosi in una
stampanti a getto d’inchio- situazione di controluce, cioè
stro, hanno fatto qualcosa di con le sagome ridotte a si-
simile predisponendo la fun- lhouette, ecco che nelle zone
zione Enhance, in pratica un nere l’influenza del filtro non
comando di intensificazione. sarà percepibile. Intervenen-
Si tratta di interventi che ri- do poi con accessori ottici,
nunciano ad inseguire la fe- facendo attenzione, si potrà
deltà scientifica dei colori ma anche provare a variare il
che aumentano la saturazio- tipo di filtratura. Infatti, chi ha
ne e il contrasto delle tinte. detto che un tramonto debba
essere esclusivamente di
Falsare il colore colore rosso? Non potrebbe,
La fotografia, si dice anche, più sorprendentemente, pre-
è l’arte di trasmettere emo- sentarsi in un caldo giallo-
zioni. È capace di racconta- oro? Basta cambiare il filtro e Tramonto rosso, convertito in toni giallo-oro da un filtro colore
re anche qualcosa che non il piccolo miracolo è compiu- arancio. Questo tipo di intervento può essere attuato, con
esiste? Possiamo dire di sì. to. Lo stregone-fotografo ha facilità, non soltanto sulle fotocamere digitali ma anche sui
modelli a pellicola.
Ma se questa affermazione compiuto la sua magia!
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1-16 il colore.indd 73 16/03/2010 18.42.35


Scuola di FOTOGRAFIA

Piccoli stratagemmi di ripresa

LO STUDIO
FOTOGRAFICO
IN CASA
uando un fotogra- re al flash, perché non ama non si possano realizzare in
DIVERSI SONO GLI
ACCORGIMENTI CHE
POSSIAMO IMPIEGARE
Q fo scatta in casa le
proprie foto ricordo
pensa solitamente all’album
ombre troppo dure e contrasti
eccessivi. Insomma, il nostro
fotografo conclude che deve
casa risultati che assomigli-
no, almeno in parte, a quelli di
un piccolo studio fotografico
familiare. Oppure, oggi più assolutamente fare qualcosa professionale.
PER MIGLIORARE LE realisticamente, all’Hard Disk e quindi si domanda se non
FOTO FATTE IN CASA. del proprio PC o ad inviarle esistano accorgimenti utili, La provenienza
agli amici tramite web. Tut- per migliorare la situazione di della luce
FONDALI, FLASH, tavia, riguardandole, accade ripresa. Ci si chiede se non si Il primo elemento chiave, che
LUCE AMBIENTE: spesso che si lamenti. Sostie- possa inseguire, tra le mura decide tutto in una ripresa fo-
VEDIAMO COME ne infatti che la provenienza domestiche, qualche schema tografica, è senz’altro costi-
della luce non gli sembra di illuminazione più raffinato, tuito dalla provenienza della
USARLI AL MEGLIO ideale ma non vuole ricorre- se con semplici accorgimenti luce. È sempre la luce il pa-
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VWXGLRLQFDVDLQGG 
TIPS & TRICKS: Lo studio fotografico in casa
TRASFORMAZIONI
DAL COLORE AL BIANCONERO
La fotografia classica prevede di mandola in uno scatto bianconero. È mente tutte le fotocamere in commer-
scattare a colori. Non si deve tuttavia un’operazione eseguibile con facilità, cio, oppure, in un secondo tempo, può
escludere la possibilità, in un secondo sia agendo sulla funzione “bianco e essere eseguita tramite il fotoritocco al
tempo, di convertire la foto trasfor- nero” già presente all’interno di pratica- computer.

Ritratto a breve distanza con sfondo scuro, luce laterale diffusa e La tecnologia digitale permette, direttamente in macchina oppure
messa a fuoco accuratamente eseguita sull’occhio del soggetto. È un portando a zero il comando di saturazione colore in un programma
buon esempio di ripresa in primo piano a colori. di fotoritocco, di passare facilmente a uno scatto in bianconero. Sia
in bianconero, come a colori, l’elemento chiave per la foto è sempre
l’illuminazione.

rametro che caratterizza una


fotografia e tocca al fotogra-
fo esaminare con attenzione
l’ambiente in cui si accinge
ad operare. Una soluzione
classica, consigliata a chi
vorrà dedicarsi a fotografare
i bambini, sarà quella di pre-
ferire una situazione di luce
molto diffusa. È preziosa per
diversi motivi, sia espressivi,
visto che un’illuminazione av-
volgente appare più morbida
e quindi più adatta al tipo di La fotografia è giocata sulla geometria delle forme. È realizzata con
soggetto, sia pratici, poiché un’illuminazione flash frontale, quella che è normalmente possibile
con una piccola fotocamera digitale compatta. I gemelli Marco e
i bambini sono dei soggetti Luca entrano efficacemente nella composizione.
sempre in movimento. Se la
luce fosse diretta, infatti, la
proiezione delle ombre con-
tinuerebbe a cambiare e per ATTENTI AGLI OCCHI ROSSI
il fotografo sarebbe molto Quando si scatta con il flash ma questo è molto vicino all’asse
difficile valutare, prima di ottico dell’obiettivo (cosa che accade normalmente sulle
ogni scatto, dove esse po- fotocamere compatte), succede che il lampo si riflette sulla
rétina dell’occhio del soggetto, facendo insorgere il difetto
trebbero cadere. Quando si noto come “effetto occhi rossi”. I possibili rimedi sono tre. La Ripresa frontale, con un flash di
parla di luce diffusa si sot- soluzione migliore, non sempre realizzabile, è quella di evitare elevata potenza che però è stato
tintende, in casi come quelli il colpo di flash diretto e di preferire un lampo diffuso dal dotato di un accessorio fortemente
appena considerati, la pos- soffitto. In alternativa, c’è l’accorgimento di eseguire un pre- diffusore, traslucido, posto davanti
lampo di bassa intensità in grado di fare restringere la pupilla alla parabola. Il risultato è stato
sibilità di proiettare la luce del soggetto. È una soluzione che limita, anche se non evita l’eliminazione delle ombre che,
delle lampade domestiche completamente, l’inconveniente, ed è quella adottata dai con la luce lampo, sono sempre
verso le pareti della camera dispositivi di riduzione occhi rossi incorporati nelle fotocamere. eccessivamente evidenti.
nella quale si sta fotografan- Infine esiste la possibilità di eseguire un fotoritocco al computer,
do. Oppure di disporre uno soluzione estremamente efficace e molto valida.

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VWXGLRLQFDVDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
Un esempio di illuminazione
diretta laterale, realizzata con
lampada a incandescenza.
Lo sfondo scuro valorizza il
profilo di Lorenzo.

Un valido esempio di illuminazione diffusa, la condizione probabilmente


migliore per eseguire fotografie ai bambini.

o due pannelli riflettenti pie- mente con inquadrature ad


ghevoli, facilmente reperibili alto contrasto, una soluzione
nei punti vendita fotocine. molto interessante soprattut-
A questo proposito si ricor- to per quei fotoamatori che
di anche, come soluzione di adopereranno piccole e ma-
fortuna, che per migliorare neggevoli fotocamere digitali
significativamente la resa di compatte, le quali dispon-
un ritratto basta collocare un gono di un flash incorporato
asciugamano bianco accan- che genera una luce diretta,
to al lato in ombra del viso del frontale sul soggetto, e quindi
soggetto. In questo modo si piuttosto dura. Inoltre il foto-
ottiene un alleggerimento si- grafo potrà cercare, intenzio-
gnificativo del buio delle aree nalmente, ambientazioni ca-
scure. ratterizzate da alti contrasti,
con ampie superfici chiare
Un po’ chiaro accostate ad altre più scure.
e un po’ scuro Operare in questo modo
Non è normalmente possibile è sicuramente una scelta
stravolgere l’arredamento e controcorrente rispetto alle
trasformare le pareti di casa
in uno studio hollywoodiano.
Ma non si deve nemmeno
trascurare il fatto che esiste
la possibilità di giocare effi-
cacemente anche con sol-
tanto una singola sorgente di
luce, che potrà essere costi-
tuita da una comune lampada
domestica ad incandescenza
o semplicemente dalla luce
filtrante della finestra. Le ca-
ratteristiche cromatiche della
luce non dovranno preoccu-
parci: le fotocamere digitali
incorporano validissimi con-
trolli, automatici e manuali,
del bilanciamento del bianco.
Piuttosto, potrà essere op-
portuno disporre il soggetto
in modo che lo sfondo risulti
non distraente. Una soluzione Una situazione di illuminazione in interni molto difficile: ripresa in Un classico, di facile realizzazione:
classica è quella di preferire controluce, con pareti bianche e finestroni. L’inquadratura un poco luce laterale diretta, da una
dal basso valorizza però i soggetti e l’esposizione perfettamente finestra, e impiego di una focale
uno sfondo scuro. Un ulterio- bilanciata dimostra l’efficacia del sistema esposimetrico di una tele per ottenere un’inquadratura
re accorgimento può essere moderna fotocamera digitale compatta. stretta.
quello di giocare intenzional-
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VWXGLRLQFDVDLQGG 
TIPS & TRICKS: Lo studio fotografico in casa
regole classiche di una fo- Il fondale Il manichino di
tografia con passaggi tonali non deve disturbare una modella in
bene modulati. Ma non ci si È stato detto più volte che costume, nella
deve meravigliare: l’evolu- uno sfondo fotografico non residenza storica
di El Calderer,
zione tecnologica delle stru- dovrebbe mai distrarre l’os- in Spagna.
mentazioni fotografiche ha servatore. Proprio per questo L’illuminazione è
portato, in tempi recenti, alla motivo uno sfondo scuro ha il soltanto quella
fornita dalla
disponibilità di attrezzature notevole pregio di obbligare finestra.
con automatismi molto effi- lo sguardo a concentrarsi sul
caci, in grado di controllare soggetto. Come è possibile
efficacemente l’esposizione ottenerlo facilmente, nelle
flash anche se si scatta pun- riprese in casa? Le strade
tando a soggetti difficili, come maestre sono due. La prima
tendaggi o pareti bianche. Se potremmo definirla tipica-
in questi casi il fotografo farà mente strutturale, realizzata
attenzione soprattutto alla in modo fisico: è sufficiente
geometria delle forme sul disporre alle spalle del sog-
soggetto e all’equilibrio della getto un ampio velluto nero
composizione nel suo insie- per ottenere un valido risul-
me riuscirà facilmente ad ot- tato. Il velluto assorbe infatti
tenere validi risultati. La foto- la luce molto efficacemente,
grafia sarà tanto più efficace, quindi non rimanda riflessi alla sommità di una porta allo che permette di non tradire in
sotto l’aspetto della capacità che potrebbero risultare inna- scopo di farlo risultare bene alcun modo l’atmosfera della
di comunicazione, quanto più turali. Segnaliamo anche un steso e, nello stesso tempo, scena, e se vengono scelti
sarà equilibrata la proporzio- accorgimento: a volte il fon- sorretto in modo che possa adoperando fotocamere
ne tra chiari e scuri. dale potrà essere agganciato essere efficacemente orien- reflex piuttosto che macchi-
tato se risulta necessario cor- ne compatte, non presentano
reggere la posizione rispetto nemmeno eccessivi rumori
al soggetto e al fotografo. Una di fondo. Rinunciare comple-
seconda soluzione è invece tamente all’uso del flash può
tipicamente di regolazione tuttavia essere un peccato. Il
IL SET MINIMO: LUCE E PANNELLO fotografica. Infatti è legata al flash elettronico offre infatti il
Le immagini sottostanti propongono un ritratto “prima e dopo la
controllo dell’esposizione: se notevole pregio di essere una
cura”. Gli interventi attuati sono due e sono di particolare interesse. si dispone il soggetto in modo luce con caratteristiche cro-
Le fotografie non sono state scattate in esterni, come potrebbe che l’illuminazione che lo ri- matiche perfettamente con-
sembrare, ma in interni. Il fotografo, semplicemente, ha disposto un schiara non investa anche lo trollate. Questa dote è una
grande manifesto turistico alle spalle del soggetto. La fonte di luce sfondo, posto alle spalle, la garanzia molto apprezzata e
è stata una singola lampada alogena, di elevata intensità, sistemata
in posizione laterale. In questi casi il risultato migliore si ha caduta di luce risulta suffi- preziosa per realizzare belle
completando l’allestimento con un pannello, fortemente riflettente, ciente ad annegare nel nero riprese a colori. Per ottenere
in grado di alleggerire efficacemente le ombre che si vengono tutto ciò che non interessa i migliori risultati, suggeriamo
inevitabilmente a creare sul lato sinistro del soggetto. allo spettatore. Insomma: il allora di non rinunciare radi-
nero dello sfondo è la conse- calmente al flash ma piuttosto
guenza di una caduta di luce. di servirsi di un lampeggiato-
re di potenza piuttosto eleva-
Luce diretta ta, inserito sulla slitta portac-
o indiretta? cessori della reflex digitale e
È importante, per ottenere i puntato direttamente verso
migliori risultati, anche sta- il soffitto. In questo modo la
bilire come indirizzare l’illu- luce non creerà ombre fa-
minazione. Si sa che quando stidiose, manterrà la natura-
si fotografa con il flash si lezza della scena e non darà
creano ombre dure, molto vita a inconvenienti come la
marcate. Sono così innaturali comparsa del fastidioso di-
da spingere il fotografo a non fetto degli occhi rossi. Inol-
adoperare più tale accesso- tre, le cellule esposimetriche
rio e, piuttosto, di ricorrere della reflex, che eseguono
preferibilmente alla ripresa a una lettura attraverso l’obiet-
luce ambiente. È un’opportu- tivo, sono in grado di valutare
nità oggi davvero a portata di perfettamente la luce riman-
mano, visto che il digitale ha data dal soggetto così che
Ritratto a Mauro, nitido ed Ripetizione dello scatto, questa
efficace ma con contrasto volta con l’impiego di un ampio
esaltato la possibilità di impo- l’emissione del flash sia per-
eccessivo. Occorre che pannello riflettente che ha stare sulla fotocamera sen- fettamente controllata in au-
il fotografo intervenga rischiarato il lato in ombra della sibilità ISO anche estrema- tomatico, anche nel caso di
opportunamente. scena. Il risultato fotografico è mente elevate. Gli alti valori movimenti rapidi dei soggetti
decisamente migliore.
ISO sono una risorsa vera, inquadrati.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Congelare l’azione

FERMATE
L’ATTIMO!
a fotografia, si usa un proiettile che esce dalla to - o addirittura fuori campo

L
SI SCATTA, ED ECCO:
SI FERMA ANCHE
L’AZIONE CHE
dire, ha un grande
pregio: sa congelare
il tempo. Si tratta di una ca-
canna di un fucile; piuttosto,
stiamo considerando due
possibilità che affascinano
- sul bordo della fotografia;
in tal caso, si sa, la colpa va
data al ritardo di scatto della
SFUGGE ALL’OCCHIO. pacità davvero formidabile i fotoamatori: la prima, non fotocamera, fastidioso incon-
perché la durata dello scatto facile da realizzare, è quella veniente che spesso è origi-
LA FOTOGRAFIA può essere così fulminea di riuscire a scattare sempre nato dall’autofocus che deve
FA UN MIRACOLO. da consentire di cogliere, con reale prontezza; la se- avere il tempo di posizionarsi
ATTENZIONE, PERÒ, e quindi successivamen- conda è quella di riuscire a correttamente. Anche se è
te analizzare con comodo, fermare anche azioni super- vero che qualche compatta
PERCHÉ NON TUTTE eventi straordinariamente veloci. Passiamo dalla teoria digitale economica soffre
LE MACCHINE brevi. Non ci riferiamo solo alla pratica. Nella fotografia ancora dell’inconveniente,
ad opportunità molto gradite familiare è successo a tutti i che a volte è aggirabile pre-
CONSENTONO nel campo della fotografia genitori di scattare di sorpre- focheggiando nel punto dove
QUESTA MAGIA scientifica o di investigazio- sa al pargolo che corre e poi, transiterà il soggetto, negli
ne, fino al caso limite dello con disappunto, scoprire che ultimi tempi si può registrare
studio del comportamento di il soggetto appare decentra- un diffuso miglioramento, al
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IHUPDWHODWWLPRLQGG 
TIPS & TRICKS: Fermate l’attimo

Lo Shinkansen, il treno
superveloce, entra in una stazione
di Tokyo. Quando il movimento del
soggetto è frontale, cioè come
in questo caso diretto verso il
fotografo, la difficoltà di ripresa è
certamente minore. La situazione
è ben diversa se ci si propone di
cogliere al volo uno scatto in una
ripresa con soggetto in movimento
trasversale, come nella foto qui
sotto. Le possibilità sono due:
scattare molto rapidamente e con
un tempo d’otturazione rapido, se
le condizioni di luce lo consentono,
oppure… attendere che il treno si
fermi, di solito perdendo però la
spontaneità dei soggetti.

punto che oggi, nel campo massima prontezza? A tutti.


soprattutto delle reflex digi- Infatti, riuscire a scattare al
tali d’alta classe, ai fotografi volo nel corso di un reportage,
vengono proposti apparec- quando si catturano scene di
chi capaci di scatti a dir strada, o anche semplicemen-
poco fulminei. Rapidi quasi te per cogliere meglio i giochi
come il pensiero, dicono gli dei bambini, è un traguardo
entusiasti. Le migliori reflex che tutti si pongono.
digitali disponibili sul merca- Certamente, però, i campi
to sono dotate di otturatore d’elezione per le fotocame-
da 1/8000s, elettronica che re dai riflessi fulminei sono
consente 110 fotogrammi soprattutto quelli frequentati
JPEG in sequenza, velocità dai fotografi sportivi e natu-
a raffica di 10 f/s e con pul- ralisti. Per quanto riguarda i
sante di scatto che ha un primi, il mix delle strumenta-
ritardo di risposta contenuto zioni preferite è quanto mai
all’interno di due decimi di vario ed è legato alle diverse
secondo. È la nuova pietra discipline messe nel mirino.
di paragone nel mondo della C’è chi privilegia ottiche
fotografia digitale. zoom medio-lunghe, eccel-
lenti per potere puntare con
Per quali fotografi? precisione (i fotografi dicono Questa’azione molto dinamica e veloce richiede tempi molto corti, intorno
A chi sono destinate le foto- “chiudere l’inquadratura”) a 1/2000 sec, se si vuole evitare il mosso. Questo tempo è reso possibile
anche grazie alla potente illuminazione del sole di mezzogiorno in un
camere caratterizzate dalla su scene a media distanza; contesto tutto bianco come un pendio innevato.

IN PROFONDITÀ
NIENTE PIÙ VIBRAZIONI
L’anti-shake (lo che; è progettato per mente, di un gruppo simi teleobiettivi e barca. L’efficacia degli
stabilizzatore) è un percepire le eventuali di lenti dell’obiet- si devono effettuare stabilizzatori è ormai
dispositivo che ormai vibrazioni della mano tivo o del sensore scatti in ambienti in ampiamente com-
tende ad essere dell’operatore e della reflex e il suo cui non è possibile provata ed è tale che
normalmente incor- neutralizzarle. Agisce effetto può essere utilizzare il treppiede, i dispositivi si sono
porato in parecchie attuando una contro- davvero miracoloso, per esempio quando diffusi anche su mol-
fotocamere o diretta- movimentazione, soprattutto quando si si scatta ad uccelli tissime fotocamere
mente in svariate otti- pilotata elettrica- adoperano lunghis- acquatici stando in digitali compatte.

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Scuola di FOTOGRAFIA

Tre scatti, realizzati


a raffica stando
sull’estremo opposto
di un campo da tennis.
È stata usata una
reflex professionale,
equipaggiata con un
supertele da 300mm
caratterizzato dalla
massima luminosità
f/2.8. L’ampia apertura
ha consentito sia un
tempo d’otturazione
molto rapido sia
una messa a fuoco
precisa. Il soggetto,
una giovane tennista in
allenamento al Roland
Garros di Parigi, è
stato mitragliato con
una raffica digitale,
a otto fotogrammi
al secondo, per una
rapida sequenza.

ALTA SENSIBILITÀ ISO


ARMA A DOPPIO TAGLIO
Un appunto tecnico: lo stabilizzatore è un dispositivo molto efficace per
contrastare l’instabilità del polso del fotografo e si rivela certamente
utile per foto in luce ambiente scarsa, anche al crepuscolo o di notte.
Ma la velocità d’azione dell’otturatore, il brevissimo tempo di scatto
che serve per bloccare azioni anche fulminee, non è legata alla
stabilizzazione, ma è piuttosto aiutata dalla disponibilità di alte sensibilità
ISO. Queste oggi vengono offerte, con sempre maggiore convinzione,
anche su fotocamere compatte. Una alta sensibilità ISO è molto utile,
ma soltanto se i progettisti le raggiungono senza introdurre eccessivi
disturbi di amplificazione, che in campo digitale si manifestano con il
classico rumore (pixel verdi e rossi nelle aree scure) che è l’equivalente
dell’eccesso di grana che caratterizza le vecchie pellicole High-Speed.

dall’altra parte, c’è chi scom- di messa a fuoco, due doti


mette su ottiche molto lumi- essenziali per ottenere delle
nose, spesso a focale fissa. belle fotografie.
Queste ultime, proprio con
Alcune discipline sportive richiedono tempi d’otturazione molto veloci. l’avvento del digitale, hanno Il pianeta natura
Tra le reflex digitali d’alta classe, vi sono quelle che raggiungono anche dimostrato di avere molte Scendiamo nel concreto. Si
1/8000s, le migliori compatte digitali toccano 1/2000s. È quanto basta
per fermare movimenti veloci. Se ci si dispone frontalmente al soggetto carte da giocare; in partico- preme il pulsante di scatto di
si è avvantaggiati perché la sensazione di spostamento relativo è minore, lare, sono molto apprezzate una reflex digitale di alto li-
come in questo caso di corse d’auto su neve e ghiaccio. per la possibilità di utilizzare vello e si scopre che l’attimo
un obiettivo superluminoso. di ritardo rispetto alla reale
Si sa che la luminosità ele- apertura dell’otturatore,
vata è di aiuto nelle riprese dopo che lo specchio reflex
indoor, che oggi si effettuano si è sollevato e l’autofocus
senza ricorrere a un flash che ha compiuto la sua misura-
può disturbare; la tecnologia zione, su alcune macchine
digitale, inoltre, consiglia di può essere anche solo di
ricorrere alla disponibilità 30 millisecondi. Come dire:
di alte sensibilità, grazie al stiamo pensando di scat-
perfezionarsi di software di tare ed ecco che la fotoca-
controllo che minimizzano i mera già fotografa. Tra gli
disturbi di amplificazione. Il operatori che hanno tratto i
vero vantaggio dell’alta lumi- massimi vantaggi da queste
nosità, però, è rappresentato strumentazioni d’alto livel-
dalla migliore risposta del- lo si possono annoverare
l’autofocus. L’abbondanza di molti fotografi naturalisti.
luce, così garantita, permette Soprattutto quelli che, forti
di combinare la prontezza di di una lunga esperienza,
reazione con la precisione hanno saputo organizzare
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TIPS & TRICKS: Fermate l’attimo

Uno scatto davvero fulmineo, per una lince lanciata


sulla preda. Per questo genere di riprese non
occorre soltanto un’attrezzatura di alto livello e
un ottimo teleobiettivo, ma anche una perfetta
conoscenza delle abitudini del soggetto e,
normalmente, un lungo e paziente appostamento.
Inoltre è necessario intuire e anticipare la direzione
del movimento, altrimenti il soggetto è già fuori dal
quadro al momento di scattare.

Nel riprendere i bambini e i loro giochi, la


prontezza d’azione è importante. Se ci si
propone di cogliere al volo le semplici scenette
tipiche dei bambini che giocano è necessario
un teleobiettivo, per essere abbastanza lontani
da non influenzarli, e molta luce per poter
scattare con tempi brevi: i bambini si muovono
sempre e non stanno volentieri in posa!

Per catturare l’attimo servono riflessi pronti, non solo del fotografo ma anche
della macchina fotografica. Il tuffo della foto qui sotto c’è ma non si vede
perché la fotocamera che l’ha scattata non ha risposto istantaneamente alla
pressione del tasto di scatto. Risultato: foto da buttare.

appositi capanni di ripresa mamente rapido con elevata


e combinare le tecnologie di precisione, anche grazie a
punta con una straordinaria una molteplicità di cellule
pazienza. Tempo addietro, di misura della distanza. Il
un grande fotonaturalista miglioramento dei sistemi di
tedesco, Fritz Polking, diede ribaltamento dello specchio
una celebre risposta a chi gli reflex, la semplificazione
chiedeva come avesse fatto della meccanica degli ottu-
ad eseguire una delle sue ratori, l’aumentata capacità
Quest’altro tuffo, malgrado la “confusione” creata da uno sfondo troppo magistrali fotografie di ani- delle memorie temporanee
nitido, è stato catturato con perfetto tempismo. In questo caso l’unione mali in azione. Disse che era nelle fotocamere digitali e
macchina-fotografo ha reagito con grande precisione. Effetto riuscito. tutto molto semplice, che per la maggiore velocità di tra-
farla occorreva soltanto un sferimento dei dati verso le
po’ di pazienza e, alla fine, la schede di memoria hanno
decisione di scattare al mo- fatto il resto. Nel loro pic-
mento giusto: “Il segreto è colo, anche le compatte di-
questo: vent’anni e 1/125s!”. gitali di medio prezzo stanno
Negli ultimi anni, la tecnolo- adeguandosi e sempre più
gia ha permesso di aumenta- spesso permettono ripre-
re la rapidità di risposta dei se in sequenza, più o meno
sistemi autofocus portando- veloce. La strada a favore
la a traguardi superlativi; ha di scatti spettacolari è stata
consentito di utilizzare silen- dunque, più che aperta, spa-
ziosissimi motorini ad ultra- lancata. A raggiungere gli
suoni che hanno poca inerzia attuali risultati contribuisco-
all’avvio e all’arresto e che no poi anche altre innovazio-
permettono di seguire sog- ni, in primo luogo quella dei
getti dal movimento estre- sistemi di stabilizzazione.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Scattare senza essere visti

L’IMMAGINE
RUBATA ESPRESSIONI NATURALI
FOTO POSATE, SORRISI FORZATI, ATTEGGIAMENTI MODELLI MONELLI
INNATURALI? SPESSO È MEGLIO SCATTARE
‘A SORPRESA’, E PERMETTERE AL SOGGETTO Riprendere i bambini mentre giocano o mentre compiono una qualsiasi
attività, in casa o fuori, è una delle pratiche fotografiche più comuni
DI ESPRIMERSI IN TUTTA NATURALEZZA per gran parte dei genitori e dei nonni. E spesso si vorrebbe farlo quasi
di nascosto, per non alterare con una posa forzata la naturalezza dei
loro gesti. Finché sono molto piccoli non ci sono problemi, la macchina

S
in dalla sua invenzione, avvenuta quasi due secoli fa, fotografica è un oggetto misterioso e al limite può destare curiosità, non
uno degli aspetti maggiormente considerati della fo- certo pose imbalsamate. Ma basta poco più di un anno per svelare
tografia è la capacità di ‘congelare’ un istante di vita, l’arcano, e a questo punto il discorso cambia. O si metteranno in posa,
spesso a insaputa dei soggetti riprodotti. Se consideriamo o pretenderanno di scattare qualche foto anche loro, oppure magari
si gireranno di spalle. Oppure, inaspettatamente, continueranno a
che, al di là dei ritratti in posa e dei generi inanimati come la svolgere la loro attività se questa li attira più di tutto il resto. La cosa
fotografia architettonica o lo still-life, tutto il resto può essere più importante è non spazientirsi, non imporre uno scatto quando
considerato ‘immagine rubata’, ci accorgiamo di avere a che non è voluto e comportarsi sempre come se fosse un grande gioco.
fare con un capitolo consistente della storia dell’immagine fo- Quando avranno voglia di partecipare, mettendosi in posa piuttosto che
tografica. Un capitolo che spazia dal reportage alla fotografia continuando a fare i fatti loro assolutamente incuranti della presenza
del fotografo, le immagini verranno da sole. Ovviamente, vista la scarsa
naturalistica, dal gossip agli eventi sportivi, dal fotogiornali- ‘prevedibilità’ del soggetto, una buona rapidità d’azione e una fotocamera
smo allo spionaggio, dalla pubblica sicurezza alla documen- impostata correttamente (e possibilmente sufficientemente veloce, cosa
tazione scientifica.
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TIPS & TRICKS: L’immagine rubata

MODELLI A QUATTRO ZAMPE


ANIMALI ‘DA CARTOLINA’
Da sempre la fotografia di animali è uno voce non indifferente nel bilancio di un a 300mm f/4 o di quelle 70-200mm della
dei generi fotografici che richiede il mag- fotografo professionista specializzato medesima luminosità. In abbinamento a
giore impegno per essere fatto ad insa- in questo settore: teleobiettivi molto un buon moltiplicatore di focale possono
puta del soggetto. Fotografare animali luminosi (come i diffusi 300mm f/2.8 o i essere sufficienti per svariate applica-
è un argomento vastissimo che spazia 500mm f/4), flash, telecomandi e caval- zioni, in particolare con tutte quelle reflex
dalla ripresa di insetti a quella di elefanti, letti. Per chi invece scatta solo a livello digitali che per le ridotte dimensioni del
dalla fotografia in studio a quella amatoriale, si possono ottenere risultati sensore introducono già un effetto di
subacquea, vanta un altrettanto vasto di tutto rispetto anche con un’attrezzatura moltiplicazione (un 300mm produce lo
numero di tecniche di fotografia. In più abbordabile. Forse non con la com- stesso effetto di un 450mm). Non dimen-
generale va detto che le immagini più patta dotata di obiettivo a focale fissa, tichiamo inoltre le compatte digitali con
entusiasmanti difficilmente nascono dal- ma disponendo di una buona reflex… Da zoom spinto: meno performanti dell’ac-
l’improvvisazione; spesso sono il frutto questo punto di vista i costruttori sono coppiata reflex + teleobiettivo, ma dotate
di una lunga preparazione che include venuti incontro alle richieste degli appas- del prezioso stabilizzatore d’immagine,
lo studio delle abitudini dell’animale, sionati, proponendo diverse ottiche dalla che compensa la minore luminosità
la scelta dell’attrezzatura più adatta, resa eccellente e dai costi non esorbi- dell’obiettivo guadagnando quel tanto
la preparazione del ‘set’ fotografico e tanti, solo un po’ meno luminose ma che basta per scattare foto nitide anche a
lunghe ore di lavoro. L’attrezzatura è una assai più leggere. È il caso delle ottiche sensibilità non elevate.

non sempre scontata tra le digitali) potranno fare la differenza. Con le reflex e le
compatte dotate di controlli manuali è conveniente impostare l’autofocus su continuo,
la modalità di esposizione sull’automatismo a priorità dei tempi, per essere sicuri
di avere tempi sufficientemente brevi ed evitare il mosso, e la cadenza di scatto su
continuo, mentre sulle compatte che non dispongono di questi comandi sceglieremo
la modalità ‘sport’, che in pratica riassume e semplifica le stesse impostazioni.

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LPPDJLQHUXEDWDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

IN VIAGGIO
COME UN VERO REPORTER
Se in Europa è normale fotografare strade e piazze nell’azionare di soppiatto la fotocamera
affollate di gente, in molte zone del pianeta chi gira strategicamente appesa a tracolla. Visto
con una macchina fotografica al collo non sempre che si fotografa a caso, un obiettivo di corta
viene visto di buon occhio. E questo può avvenire focale e un diaframma abbastanza chiuso
per motivazioni religiose piuttosto che culturali o (almeno f/11 o f/16) sono necessari per
altro. Nei paesi più ‘conservatori’ è bene utilizzare avere un angolo di ripresa sufficientemente
una serie di accorgimenti per non dare troppo ampio e una buona profondità di campo;
nell’occhio: macchine sì pronte all’uso ma non in altre parole, una buona nitidezza sulle foto di una grana piuttosto evidente oltre
ostentate in piena vista, un modo di fare cordiale e malgrado la messa a fuoco approssimativa. ISO 400 (a volte anche ISO 200), mentre le
rilassato che non generi sospetti negli sconosciuti. Anche il tempo di scatto deve essere reflex digitali si possono permettere sensibilità
Col tempo si acquisirà una certa abilità nel far finta sufficientemente breve per evitare il mosso, maggiori a causa del sensore sensibilmente
di riprendere un paesaggio salvo poi modificare mentre non è nemmeno da prendere in più grande. In ogni caso per questo tipo
l’inquadratura al momento dello scatto, oppure considerazione l’utilizzo del flash. Logico di utilizzo le fotocamere digitali, sia per la
quindi ricorrere a valori di sensibilità medi possibilità di vedere subito le immagini (e
o elevati, in pratica dai 400 ISO in su. modificare i parametri di scatto nel caso di
Attenzione che a questi livelli di sensibilità risultati insoddisfacenti) sia per l’assenza dei
le compatte digitali cominciano a mostrare costi di sviluppo e stampa, sono di grande
i propri limiti, segnalati dalla comparsa aiuto.

I PAPARAZZI
A TU PER TU CON I VIP
Dai tempi della Dolce vita e di Tazio Secchiaroli di
acqua sotto ai ponti ne è passata tanta, tuttavia il
lavoro del paparazzo rimane quantomai attuale. Al di
là di una discreta attrezzatura (obbligatoria una mac-
china veloce e un buon teleobiettivo) e di una buona
tecnica fotografica, a un paparazzo sono richieste
tanta pazienza (per gli appostamenti) e buone gam-
be (per gli ‘inseguimenti’). Fondamentale è anche
una profonda conoscenza del campo e delle ‘prede’:
saper riconoscere i VIP, conoscere le loro abitudini,
destreggiarsi tra guardie del corpo e buttafuori, sono
doti indispensabili per i professionisti dello scoop,
che sono anche preparati alla reazione furibonda de-
gli interessati: dalle coppe lanciate da Alberto Tomba,
alle testate di Gèrard Depardieu, alle ombrellate del
principe Ernst di Hannover: per i paparazzi semplice-
mente ‘rischi del mestiere’.

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TIPS & TRICKS: L’immagine rubata

STRUMENTI
ALTERNATIVI
PIÙ SORPRESI
DI COSÌ…
SATELLITI E AEREI SPIA
La nostra vita è continua-
mente monitorata dalle
immagini riprese dai satelliti
e dagli aerei, talvolta per
spionaggio, spesso per altri
scopi come le previsioni
meteo, le indagini scientifi-
FOTO NATURALISTICHE che o la prevenzione di pericoli. Anche se la fotografia, per come
viene intesa comunemente, rappresenta solo una piccola parte
GLI SCATTI ‘IMPOSSIBILI’ di questo genere di riprese, può essere interessante sapere che
molti sistemi permettono la visualizzazione di oggetti grandi fino
Una specialità della fotografia naturalistica è quella a 60 cm o anche meno. I satelliti militari vanno ben oltre, sino
che fa uso di sistemi automatici di ripresa, come addirittura a leggere il titolo di un giornale.
le diffuse immagini di nidi con l’adulto che nutre i
piccoli: il lavoro dietro la perfezione di certi scatti AUTOVELOX
è notevole. La preparazione inizia mesi prima, con
la scelta di una postazione adatta, spesso dove è Quella dell’autovelox è l’immagine a sorpresa che nessuno vor-
già presente un nido della stagione precedente. rebbe mai ricevere. Inizialmente ingombranti e dotati di sistema
In seguito si installano la fotocamera, i flash e i analogico a pellicola, gli autovelox sono stati progressivamente
sensori (di vario tipo, a pressione piuttosto che a sostituiti da modelli moderni, digitali, più maneggevoli e che non
infrarossi) che attiveranno lo scatto, e se ne testa necessitano la sostituzione del rullino. Per una maggiore effi-
accuratamente il funzionamento, perché dall’ini- cienza e… tante multe in più.
zio della covata le visite dovranno essere forza-
tamente brevi, nei pochi minuti in cui gli uccelli
lasciano incustodite le uova, per evitare i rischi di FOTOTELEFONINI
abbandono del nido. A questo punto, saranno gli
Oramai diffusissimi, i cellulari che consentono di scattare foto-
uccelli stessi a ‘farsi l’autoscatto’, e il compito del
grafie sono notevolmente migliorati come qualità d’immagine,
fotografo sarà solo quello di verificare il corretto
assai scadente sui modelli delle prime generazioni. Certo, non
funzionamento e la sostituzione periodica (sempre
dispongono di teleobiettivi per riprendere soggetti lontani, ma
a nido ‘sguarnito’) di batterie e di rullini o schede di
per soggetti a pochi metri di distanza sono efficacissimi. Il loro
memoria. Il tutto sembra facile a dirsi, ma richiede
vantaggio? Sono sempre in tasca...
in realtà una grande esperienza.

IL TELEOBIETTIVO
LONTANI MA VICINI
Lo strumento principe per “rubare” immagini è senza
alcun dubbio il teleobiettivo, che serve per scattare da
lontano senza essere visti. Ovviamente la scelta della
postazione richiede un minimo di astuzia nel posiziona-
mento, perché le dimensioni di un teleobiettivo ‘impor-
tante’ (200-300mm o più) e magari molto luminoso non
passano certo inosservate, al contrario di un classico
35mm o di un grandangolare da 20mm. Tecnica da papa-
razzo più che da fotografo da reportage, l’uso dei teleo-
biettivi spinti richiede grande pazienza e abilità nel saper
‘cogliere l’attimo’ giusto, quello che meglio tratteggia i
comportamenti umani se immortalati in un momento
di spontaneità. È ideale per fotografare scene di vita
comunitaria, come mercati, fiere o spettacoli di strada,
oppure per cogliere visi, espressioni e gesti altrimenti
impossibili da fotografare da vicino, perché la presenza
del fotografo altererebbe la naturalezza della scena.

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LPPDJLQHUXEDWDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

hi adopera una fotoca- osserviamo che combinare la


Fotografia notturna
C mera digitale moderna,
come può essere una
sensibilità elevata e l’assenza
di vibrazioni permette di dedi-

LUCI
compatta di ultima genera- carsi alle riprese fotografiche
zione, si imbatte spesso in un in luce molto scarsa, anche a
paio di piacevoli sorprese. In scatti notturni spesso eseguiti
primo luogo si scopre che la a mano libera, con una facilità
tecnologia digitale permette insperata. Scattare in spiag-

NELLA NOTTE di “variare la sensibilità alla


luce” per ogni singolo scatto
ed equivale, nella fotografia
analogica di ieri, a poter cam-
gia, alla luce di un fuoco, può
essere suggestivo; fotografare
una grande città in notturna
dalla cima di un grattacielo
biare a piacere il tipo di pelli- può descrivere bene un viag-
cola, foto dopo foto. A ciò si gio in una capitale lontana;
LA FOTOGRAFIA DIGITALE HA APERTO aggiunge il meccanismo sta- adoperare la compatta digitale
bilizzatore incorporato nella come un taccuino d’appunti
NUOVE POSSIBILITÀ E CONSENTE DI macchina: un dispositivo che visivi può entusiasmare.
VARIARE, SULLA FOTOCAMERA, LA permette di scattare a mano Le foto che pubblichiamo in
SENSIBILITÀ ALLA LUCE SCATTO DOPO libera, senza treppiede, anche queste pagine suggeriscono
con tempi d’otturazione molto alcuni possibili spunti di ripre-
SCATTO. QUESTO APRE NUOVE FRONTIERE lenti. Ecco, allora, che il mondo sa. Ma, per ottenere il meglio,
E RISULTATI ECCELLENTI ANCHE NELLA della fotografia è cambiato: la riteniamo che sia utile cono-
FOTOGRAFIA NOTTURNA O CON LUCE coppia di funzioni “sensibilità scere anche qualche accorgi-
elevata più stabilizzatore” è mento tecnico supplementare.
AMBIENTE SCARSA, RISULTATI CHE una combinazione eccezional-
NEL MONDO DELLA PELLICOLA ERANO mente favorevole che consen- Alta sensibilità
te a tutti i fotografi di allargare, Ogni sensore di fotocame-
PRECLUSI AI PIÙ sensibilmente, il loro campo ra digitale, e questo aspetto
d’azione. In particolare, oggi spesso è ignorato, è caratte-
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OXFLQHOODQRWWHLQGG 
TIPS & TRICKS: Fotografia notturna

Dal Santuario Mariano affacciato sull’Adriatico, una posa lunga sul golfo di
Trieste. La scelta dell’ora del giorno influisce anche sulla dominante cromatica.
Qui il sole è già tramontato e l’illuminazione stradale è accesa. Posa di 20s, a
100 ISO, con fotocamera su treppiede.

Venezia - Piazza S. Marco IL FLASH: SEMPRE SPENTO!


dalla sommità del campanile.
La vera difficoltà in questo Un tipico errore, soprattutto di chi scatta con le
genere di riprese è avere compatte, è lasciare la macchina in automatico
l’autorizzazione a salire sulla durante gli scatti notturni: probabilmente la
torre campanaria in ore fotocamera scatterà con il flash, riscontrando
notturne. Ma lo spettacolo è poca luce. Ma il flash, soprattutto quello
straordinario. Ottica di focale integrato, non ha che una gittata di 3 metri
35mm, 200 ISO, posa di 20s. o poco più: lo scatto sarà sicuramente
All’orizzonte si vedono le luci sbagliato. Per fare uno scatto notturno è quindi
di Mestre. indispensabile disattivare il flash.

rizzato da una sola sensibili- comparire sulle foto disturbi


tà alla luce: ad esempio può fastidiosi; si possono vedere, CURIOSITÀ TECNICA
offrire una sensibilità pari a ad esempio, puntini rossi o
100 ISO. Che cosa succede
se il fotografo imposta sulla
blu, ovvero anomalie che ap-
paiono in modo evidente so-
IL NERO CONTRO
macchina, in modo manuale prattutto nelle aree più scure, I PIXEL IMPERFETTI
oppure affidandosi all’auto- nelle zone di buio intenso.
matismo, una sensibilità supe- I progettisti di fotocamere
Il rumore, nelle pose lunghe, è descritto come uno tra i
riore, passando ad esempio a digitali stanno aggredendo maggiori problemi per le fotocamere digitali. I progettisti
200 ISO, oppure a 800 ISO? In proprio questo problema in- hanno cercato di neutralizzarlo in molti modi. All’origine di
pratica non fa altro che istrui- corporando nelle fotocamere alcuni inconvenienti non c’è soltanto la limitata quantità di
re il microprocessore interno raffinati software di riduzione luce sulla scena ma anche, ed è un aspetto che un fotografo
in modo che esegua una mag- del rumore; sono soluzioni non ha normalmente la possibilità di rilevare personal-
giore amplificazione elettroni- che permettono di adoperare mente, qualche anomalia costruttiva. Ad esempio può darsi
ca, forzando il sistema a “of- con disinvoltura anche sensi- che, tra i milioni di pixel di un sensore, alcuni siano difettosi,
frire di più”. È una scelta che bilità molto elevate. Si tratta o più semplicemente presentino una differente efficienza nel
comporta precise conseguen- di una conquista tecnologica rispondere alla luce rispetto a pixel adiacenti. I progettisti
ze pratiche: da un lato molto di notevole rilievo, utile non hanno descritto questa situazione con il termine di griglia di
positive, come permettere di soltanto per scattare di notte, pixel imperfetti, denominata Fixed Pattern Noise, abbreviata
scattare con tempi più rapidi in strada, alla luce delle vetri- FPN; è una sorta di rumore di fondo in luce scarsa, che può
anche se la luce è scarsa, così ne dei negozi ma anche, ed generare disturbi. Ebbene, per neutralizzarli hanno inven-
da non obbligare a portare è un classico per la più tra- tato la soluzione, che la macchina esegue automaticamente
con sé un pesante treppiede dizionale fotografia turistica, senza nemmeno comunicarlo al fotografo, di fare scattare,
per evitare sgradevoli effetti preziosa per potere entrare in prima della ripresa effettiva, un’immagine “nera” del sen-
di mosso adoperando tempi una cattedrale e poi, a mano sore che raccolga i disturbi della griglia FPN e li memorizzi.
lenti; dall’altro lato, però, su- libera, eseguire tranquilla- Sempre in automatico questi verranno sottratti dalla ripresa
scita reazioni anche negative. mente una ripresa d’insieme effettiva, che apparirà così decisamente più pulita ed effi-
In particolare, si sa che l’am- senza ricorrere al flash, che cace. Ancora una volta, il ‘silenzioso’ intervento dell’elettro-
nica ha dato il suo contributo.
plificazione forzata può far tra l’altro sarebbe inevitabil-
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Scuola di FOTOGRAFIA

Notturno su Tokyo, dalla sommità di un grattacielo. Nel caso specifico, il fotografo non
dispone di treppiede. In questo caso il trucco è quello di appoggiarsi al vetro della terrazza
panoramica: in un colpo solo si riduce il rischio di riflessi indesiderati e si è aiutati a
mantenere la massima stabilità. Con questo stratagemma, il mosso è stato contenuto al
minimo malgrado lo scatto sia fatto a mano libera con una posa di 10 secondi.

mente troppo poco potente. Il in prima persona a rendere


consiglio più valido è dunque semplici anche alcune ripre-
uno soltanto: se la fotocame- se tradizionalmente diffici-
ra lo permette, non si esiti a li. Hanno cercato soluzioni
ricorrere all’impostazione di facili, adatte a tutti, che siano
sensibilità anche elevate. capaci di favorire le riprese Obiettivo medio-tele, focale 100mm, fotocamera compatta impostata
su programma “Fuochi artificiali”, ripresa a mano libera. In questi casi
di chi desidera scattare foto il fotografo deve avere cura di non spostarsi assolutamente durante lo
Per il fotoamatore notturne, o comunque in luce scatto, cioè di non seguire il movimento delle strisce luminose. La posa, in
Torniamo alla pratica di tutti molto scarsa, con la massi- automatico, è pari a circa un paio di secondi, a 400 ISO.
i giorni, anche se sappiamo ma semplicità. Ne sono deri-
che molti fotografi dilettanti vate alcune conseguenze di mente certo che, per offrire campo che la competizione si
sono ormai in grado di com- rilievo. La prima è legata alla la possibilità di operare con sta rivelando molto vivace. I
petere, per conoscenza e at- riduzione dei disturbi: anche successo a sensibilità anche risultati pratici sono di grande
trezzature, con i migliori pro- se è vero che per un tradi- decisamente elevate, i pro- rilievo, soprattutto sulle foto-
fessionisti. Ciò che vogliamo zionale scatto di paesaggio è gettisti hanno escogitato spe- camere digitali di tipo reflex.
sottolineare è che le aziende sempre meglio preferire una cifici software, definiti di ridu- Sui menù di alcune fotocame-
produttrici si sono impegnate bassa sensibilità, è ugual- zione del rumore. È in questo re di alto livello, infatti, si nota

Due scorci di Bruges:


nella foto a sinistra
l’illuminazione della piazza
è abbastanza forte per
permettere uno scatto
equilibrato e ben leggibile
in tutte le sue parti; ma
soprattutto i fari non sono
inquadrati e così non ci
sono contemporaneamente
nel quadro zone buie e
zone troppo luminose.

Nello scatto a destra


invece, le sorgenti di luce
sono sul palazzo stesso:
la gamma dinamica
della fotocamera non è
sufficiente a rendere sia
le parti chiare che quelle
scure e inevitabilmente
qualcosa si brucia e
qualcosa è troppo buio.

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TIPS & TRICKS: Fotografia notturna

Una fanfara in piazza, ripresa a 400 ISO con una compatta da


8 Megapixel dotata di stabilizzatore. La fotografia digitale consente È molto difficile
piccoli miracoli anche in condizioni di ripresa davvero al limite. fotografare ai grandi
concerti rock: gli
appoggi fissi sono
rari e l’illuminazione
è generalmente
concentrata.
Ovviamente il flash va
sempre disattivato.

re i disturbi in caso di pose a 12 Megapixel e sensibili-


molto lunghe, anche di oltre tà anche oltre i 1600 ISO, il
un minuto primo. Oppure di dubbio è dunque lecito. Le
programmi come quello de- reflex, tuttavia, hanno dalla
nominato “Fuochi artificiali”, loro un ulteriore vantaggio. È
specifici per consentire la ri- quello della maggiore superfi-
presa di spettacoli pirotecnici cie utile del sensore, sempre
caratterizzati da pose medio certamente molto più grande
lunghe su soggetti molto lu- di quello delle compatte e,
minosi. Si tratta di regolazioni conseguentemente, capace
Uno scatto delle vacanze in Sardegna. L’unica luce è fornita dal molto efficaci, ormai valida- di ospitare pixel di dimen-
fuoco sulla spiaggia. Sensibilità 400 ISO, posa di 1/8s, fotocamera mente collaudate. sioni più grandi. Ne deriva
appoggiata a un sasso. un pregio assolutamente
Compatta o reflex non trascurabile: richiedono
per la notte? un’amplificazione elettronica
sempre più spesso la presen- valida funzione NR rallenti la Tra i fotoamatori, soprattutto minore, dunque una minore
za di una funzione definita di velocità di raffica della loro se esigenti, è abbastanza ri- comparsa di disturbi anche
Noise Reduction, spesso si- reflex, oggi capaci di esegui- corrente un dubbio. Meglio se si scatta con elevate sen-
glata NR. Quando la si imposta re anche 10 fotogrammi al una fotocamera compatta sibilità. Una reflex d’alto livel-
ecco che la macchina esegue secondo. Ma, sottolineiamo, oppure una reflex per le ri- lo può scattare anche a 6400
automaticamente, se si fa una è una funzione che il repor- prese in luce ambiente molto ISO e, fino a 3200 ISO, pre-
posa lunga, una riduzione del ter impegnato nella fotogra- scarsa? Non è un quesito di sentare un livello di rumore
rumore. È un’elaborazione fia notturna dovrebbe invece, poco conto perché la prati- così ridotto da potere essere
software molto efficace, che sempre, mantenere attivata. ca ha dimostrato che, grazie ritenuto davvero trascurabile
abbatte drasticamente molti Sulle fotocamere digitali com- anche alla presenza di validi nella fotografia di reportage.
disturbi ed è quindi molto van- patte, rese sempre più tasca- sistemi di stabilizzazione au- Come dire: la competizione è
taggiosa. Attenzione, però: bili, gli interventi di correzione tomatica incorporata e all’as- aperta e sia le compatte sia
richiede al microprocessore software sono stati recente- senza di uno specchio reflex le reflex digitali garantisco-
della fotocamera un super- mente “superspecializzati”. che è sempre un’ulteriore no ormai ottimi risultati. Con
lavoro, ne consegue che na- Ad esempio, sono state in- fonte di vibrazioni, le piccole macchine di classe elevata
turalmente allunga i tempi di trodotte funzioni specifiche compatte spesso permetto- e di progettazione recente,
registrazione di ogni scatto. per programmi di esposizione no di scattare a mano libera, ecco che la fotografia in luce
Proprio per questo motivo denominati “Cielo stellato”, magari all’interno di un teatro molto scarsa, e in partico-
verrà spesso esclusa dai fo- oppure “Scenario notturno”, e senza farsi notare, con su- lare quella notturna a mano
tografi sportivi: sono operatori caratterizzati da una capa- periore efficacia. Poiché oggi libera, è divenuta alla portata
che non vogliono che una pur cità molto spinta di abbatte- offrono risoluzioni pari anche di tutti.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Illuminazione scarsa disponibilità di sensori con


grande superficie utile, non
soltanto con elevato numero

SCATTARE di pixel. Il terzo è la presen-


za di dispositivi stabilizzatori
che sul mercato si presenta-
no in versioni antivibrazio-

CON POCA LUCE ne sempre più raffinate ed


efficaci. L’ultimo parametro
è l’eventuale disponibilità
di ottiche extra luminose. A
a fotografia digitale ha ni e scarsamente illuminato, monte di ciascuna soluzione
L
LA RIPRESA A LUCE
AMBIENTE
HA UN GRANDE
molti pregi e, tra essi,
crediamo che uno ri-
sulti particolarmente signifi-
ad esempio l’interno di una
cattedrale. Il segreto per
ottenere eccellenti risultati
tecnologica vi sono conside-
razioni che il fotografo che
aspira a risultati d’eccel-
FASCINO. PERÒ, cativo: è il fatto che consente fotografici scattando in luce lenza deve tenere presenti.
di fotografare agevolmen- ridotta è basato su pochi ac- Esaminiamole.
OCCORRE SAPERE te anche quando la luce è corgimenti, che tuttavia sono
SCEGLIERE molto scarsa. Il vantaggio è essenziali per raggiungere Una sensibilità
notevole: si fa a meno della risultati ottimali. Il primo è esasperata
LA GIUSTA FOTOCAMERA luce del flash, spesso troppo la possibilità di variare, per Innanzitutto, bisogna ricor-
E CONOSCERE cruda e di portata limitata; ciascuno scatto, la sensibi- darsi che ciascun sensore
QUALCHE non ci si fa notare nell’attimo lità dei sensori espressa in nasce per una, e una sol-
della ripresa, con il risulta- gradi ISO (sigla dell’Inter- tanto, sensibilità di base,
ACCORGIMENTO to di una maggiore sponta- national Standard Organiza- per esempio quella di 100
DI RIPRESA neità dei soggetti; diviene tion) e non obbligatoriamen- ISO. Naturalmente, se l’illu-
più semplice fotografare, in te per l’intero rullino, come minazione ambiente risulta
viaggio, quando si visita un accadeva con le pellicole. scarsa, sappiamo che non
ambiente di grandi dimensio- Il secondo è la crescente è difficile impostare la foto-
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SRFDOXFHLQGG 
TIPS & TRICKS: Scattare con poca luce

IL GRANDANGOLARE
DÀ SPETTACOLO
L’obiettivo grandangolare
permette tempi di esposizione
lunghi e minimizza eventuali
mossi di impugnatura.
Combinato con uno stabilizzatore
antivibrazioni e con l’alta
sensibilità ISO, consente
fotografie fino a ieri difficilmente
ottenibili. È una soluzione
preziosa in molte occasioni di
fotografia turistica, di viaggio,
d’architettura.
La foto a sinistra, per esempio,
è stata ripresa all’interno della
Basilica di S. Ambrogio, a Milano,
con ottica Canon 14mm f/2.8 su
sensore digitale 24x36mm, 3200
ISO, senza treppiede, angolo di
campo pari a 114°.
La foto sotto, lo Staples Center di
Los Angeles, è nitido e luminoso:
la reflex con cui è stata scattata
e l’ottica 28 utilizzata hanno
permesso uno scatto a 1/125
sec con ISO 1100. Impossibile il
mosso con questi tempi e focali
così corte.

DOVE NON SI PUÒ FARE RUMORE


Silenzio, si scatta! Dove c’è poca luce spesso c’è silenzio. Per esempio
nelle biblioteche, non si può fare rumore. Come in questo scatto
Questo ritratto è stato scattato con una reflex digitale di prima realizzato a luce ambiente all’interno della Bibliotèque Nationale
generazione a ISO 1600 utilizzando solo la luce delle applique. Lo scatto di Parigi. La digitale compatta consente uno scatto assolutamente
è accettabile, ma nelle zone scure compare molto rumore, come è facile silenzioso (a patto di disattivare i suoni da menù), dunque la massima
vedere nell’ingrandimento riquadrato in alto. discrezione, d’obbligo all’interno di una biblioteca.

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Scuola di FOTOGRAFIA
DOVE È VIETATO IL FLASH Ritratto di un bimbo
La macchina digitale è amica del turista: consente di fotografare in luce naturale,
agevolmente, a luce ambiente, là dove non è permesso l’uso del flash. con un pannello
Ad esempio nei musei. In questi casi è anche molto vantaggioso l’uso bianco accanto
filtro polarizzatore che permette di eliminare o comunque attenutare all’obiettivo.
moltissimo i riflessi delle vetrine all’interno delle quali sono contenuti i È una soluzione utile
più importanti capolavori. . per schiarire il viso,
nel suo lato in
ombra.

Il disco di Efesto (foto sopra)


è stato ripreso a mano libera
con il filtro polarizzatore: la
sensibilità ISO alta necessaria
per lo scatto ha creato un
po’ di rumore, ma è stato
eliminato il fastidioso riflesso
sul vetro, pur fotografando
perfettamente perpendicolari
al vetro.
La stele di Rosetta (foto a
fianco) è stata fotografata
a ISO 800 e 1/10 sec a
mano libera senza filtro
polarizzatore: il fotografo
ha douto decentarsi per non
specchiarsi ed evitare la CON UNA SOLA FONTE LUMINOSA
maggior parte dei riflessi, ma
non ha potuto fare in modo BISOGNA ALLEGGERIRE LE OMBRE
che scomparissero. I riflessi
sui vetri sono difficilissimi, Scattare a luce ambiente, con il digitale, è facile. Ma attenti
se non impossibili, da ai contrasti eccessivi. Vale sempre un accorgimento: quello di
eliminare successivamente in disporre fuori campo, verso il lato in ombra, un pannello chiaro
fotoritocco. riflettente. Un asciugamano bianco è di solito sufficiente ad
alleggerire le ombre.

camera su di una sensibilità di un obiettivo superlumino- gettisti sono corsi ai ripari e superficie del sensore della
doppia, oppure quadrupla, o so, sempre molto costoso. hanno perfezionato in misura reflex. L’ampia dimensione
ancora maggiore. Passare Imporre alla macchina una considerevole i software, i permette infatti di realizzare
a 200 ISO equivale a potere maggiore sensibilità non è programmi abitualmente bat- pixel di maggiori dimensioni;
disporre di un diaframma più però un’azione senza conse- tezzati firmware interni alle ne consegue che nel caso
aperto di un valore, oppure guenze. La crescita degli ISO macchine. I risultati ottenuti di un’amplificazione forzata,
che a 400 ISO è come se si è infatti ottenuta per mezzo sono eccellenti: le compatte quella decisa per disporre di
avesse una luminosità mag- di un aumento dell’amplifica- digitali di ultima generazione più alti valori ISO, l’aumento
giore di due valori e così via. zione elettronica dei segnali, si comportano sicuramente dei disturbi elettronici risul-
Insomma: forzare la taratura in uscita dal sensore, e tale meglio di quelle di qualche ta modesto. Una ripresa a
della sensibilità è facile e intervento aumenta i distur- anno fa. Tuttavia, l’inconve- 500 ISO effettuata con una
comodo. Qualche fotocame- bi, come una granulosità dif- niente non è stato completa- reflex digitale presenta una
ra dispone anche di un auto- fusa più evidente, la compar- mente neutralizzato. Basta in- nitidezza superiore, e minori
matismo capace di scegliere sa di puntini rosso/magenta, fatti confrontare i risultati otte- disturbi, di una scattata con
da solo la sensibilità ISO, o blu, soprattutto nelle aree nuti con una compatta digitale una compatta a 100 ISO. Foto
adeguandosi all’illuminazio- più scure dell’inquadratura, con quelli offerti da una reflex digitali eseguite a 1.600 o
ne sulla scena. Sono alter- i quali limitano la possibilità per notare una marcata su- 3.200 ISO, con una reflex con
native valide, economiche di realizzare stampe su carta premazia di quest’ultima, che sensore full-frame, e cioè
rispetto a quella di disporre a forte ingrandimento. I pro- può contare su una maggiore 24x36mm, possono essere
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SRFDOXFHLQGG 
TIPS & TRICKS: Scattare con poca luce
stampate su carta con in- scattare senza rischi anche
IN VIAGGIO SENZA grandimenti anche pari a con tempi di esposizione
30x45cm, con risultati spet- piuttosto lunghi. Su di essi è
IL TREPPIEDE tacolari e minimo disturbo. stato inoltre perfezionato il
Turisti, è il vostro momento: anche senza treppiede si Qualche reflex ammiraglia trattamento antiriflessi, che
può scattare di notte, nel deserto africano, oppure a un si è addirittura spinta ai tra- oggi è depositato anche sulla
lago illuminato dal sole di mezzanotte, in Finlandia. In guardi di 6.400 ISO e 12.800 faccia posteriore delle lenti,
entrambi i casi si adoperano elevate sensibilità ISO, un ISO e mostra effetti grana quella rivolta verso il sen-
efficace stabilizzatore, possibilmente una macchina reflex, e disturbi cromatici, pure sore. È così che sono nati i
meglio se con sensore formato full frame 24x36mm o visibili, comunque non ec- migliori supergrandangolari,
una bridge. Un appoggio, anche di fortuna, può aiutare cessivi. L’attuale record di quelli capaci di neutralizzare
quando i tempi di scatto salgono sopra 1/20 sec. sensibilità, come ben sanno efficacemente la comparsa
molti fotografi di cronaca, di riflessi parassiti anche se
corrisponde alla taratura su nell’inquadratura compaiono
Attendamento nel deserto
africano a Marrakesh, in Marocco. 25.600 ISO; è una prestazio- lampadine o luci puntiformi.
Apparecchio digitale compatto, ne davvero esasperata, che Molto utile si rivela anche
400 ISO, stabilizzatore attivato. va usata con cautela perché l’adozione di fotocamere e
si accompagna a granulosità obiettivi dotati di stabilizzato-
e rumore di fondo evidenti, re; il dispositivo antivibrazioni
ma consente di fotografare è un vero toccasana. Recen-
l’impossibile. temente, è stata presentata
La grande capacità del fo- una reflex digitale dotata di
tografo è quella di saper accelerometri che rilevano
calibrare la sensibilità ISO, le oscillazioni trasversali e
alzandola ma non troppo, e verticali della fotocamera e
i tempi di scatto, adeguati le neutralizzano. Tale sistema
alla mobilità del soggetto, (indicato come stabilizzazio-
per arrivare al migliore mix: ne ibrida) si aggiunge alla
A 400 ISO i disturbi, luce adeguata, soggetto non compensazione delle vibra-
sulle fotocamere digitali mosso e rumore contenu- zioni già in atto nell’obiettivo,
compatte, sono molto
visibili. Le macchine con to. Purtroppo sia il rumore rilevata da specifici girosco-
sensori formato APS-C che per certi versi anche pi. Ai sistemi antivibrazione e
(13x17mm) mantengono il mosso sono difficili da anti oscillazione si aggiunge
invece una buona qualità
anche a 800 ISO e, vedere sul display della fo- la ricerca volta a realizzare
spesso, a 1.600 ISO. tocamera e quindi eventuali obiettivi superluminosi. Sul
Le reflex digitali full difetti si scoprono a casa. mercato si incontrano focali
frame poi, permettono Qui entra in gioco l’esperien- da 85mm con apertura mas-
di scattare a 3.200 ISO
e a volte anche a 6.400 za: per questo motivo è im- sima f/1.2, oppure 200mm
ISO, con validi risultati. portante sperimentare foto con apertura f/2, preziosi non
Osserviamo infine che in condizioni di poca luce, in soltanto per la loro capacità
i limiti di 12.800 ISO e
25.600 ISO fanno storia modo da imparare limiti e op- di operare in luce scarsa ma
a sé. Sono traguardi portunità offerti dalla propria anche perché l’alta lumino-
estremi. Se si sopporta attrezzatura. sità aumenta la precisione
un evidente rumore di fondo, consentono di realizzare fotografie
altrimenti impossibili da ottenere. Qui, il particolare della foto eseguita
di funzionamento dell’auto-
nel deserto, a 400 ISO con una digitale compatta, mostra evidenti Stabilizzazione focus. Da fotografi però, os-
disturbi di amplificazione. e superluminosità serviamo che la possibilità di
Gran parte del fascino della operare con successo in luce
ripresa a luce ambiente è scarsa è prevalentemente
legato alla possibilità di fo- legata al ricorso ad eleva-
tografare senza ricorrere al te sensibilità ISO, e ciò ci fa
flash. In luce scarsa però, dire che l’utilità pratica delle
per cogliere efficaci istan- ottiche superluminose, nelle
tanee occorre affidarsi ad riprese in luce scarsa ma
esposizioni relativamente anche in quelle normali, serve
lunghe e nello stesso tempo soprattutto a un altro scopo:
non incappare nel rischio di visto che le ampie aperture di
fotografie mosse. Come fare? diaframma riducono molto la
In primo luogo, sono da privi- profondità di campo nitido, li-
legiare gli obiettivi grandan- mitandola a un solo piano del
golari: presentano un ampio soggetto, ecco che offrono
angolo di campo e quindi una la possibilità di isolare a pia-
riduzione d’ingrandimento; cere un particolare chiave,
sono efficaci nel minimizza- quello che sarà destinato a
Il sole di mezzanotte, in un lago finlandese. Ottica grandangolare,
sensibilità 400 ISO.
re le oscillazioni nell’attimo catalizzare l’attenzione dello
della ripresa e permettono di spettatore.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Quando il colore è il soggetto turisti che visitano le l’entusiasmo dei visitatori, e


I incantevoli isole della
laguna veneta, come
in particolare quello dei fo-
tografi, che una volta giunti

COLORE Burano o Murano, sono


sempre affascinati dai colori
delle case. Molti non sanno,
mentre ammirano i sapienti
accostamenti delle tinte, fil-
sul posto si trovano certa-
mente in imbarazzo perché
vengono addirittura viziati
dalla sovrabbondanza di sti-
moli. Non è facile cercare di

PROTAGONISTA trati da secoli di esperienza


ed espressione di una cultura
che viene da lontano, che le
capire che cosa inquadrare,
cosa selezionare all’interno
della scena per riuscire a
facciate e gli stessi abbina- conservare la caratteristica
menti cromatici sono addirit- atmosfera, per trasmettere il
LA FOTOGRAFIA È NATA tura sotto la tutela della So- fascino dei luoghi a chi os-
IN BIANCO E NERO MA IL COLORE printendenza alle Belle Arti e serva l’ingrandimento finale.
HA DECISAMENTE AGGIUNTO che esistono precisi vincoli
da rispettare, anche sempli- Il significato
UNA MARCIA IN PIÙ. E IN MOLTI cemente per rinfrescare una dei colori
CASI È DIVENUTO L’INCONTRASTATO facciata, per ‘dare una mano Il rosso, si sa, simboleggia la
ATTORE PRINCIPALE di colore’. L’esempio della passione, l’ardore, il calore
laguna è forse un caso limite, di un fuoco; l’azzurro espri-
ma certamente è significati- me tranquillità, lontananza,
vo e racconta bene come il quella che i francesi chia-
colore sappia a volte essere mano l’’heure blu’, che corri-
davvero il protagonista prin- sponde a quel momento del
cipale, giustificando in pieno crepuscolo in cui è proprio il
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FRORUHSURWDJRQLVWDLQGG 
TIPS & TRICKS: Colore protagonista

L’artista di strada attrae l’attenzione del bambino fondamentalmente perché


è blu. Lo stesso blu che è protagonista di questo scatto. Tanto che la borsetta
arancione sullo sfondo finisce per disturbare: meglio se non ci fosse stata.

A Firenze, riflessi proiettati dalle vetrate colorate, all’interno della


chiesa di S. Maria Novella. I contrasti di luce sono estremamente
elevati, il colore è il solo protagonista. Lo scatto è stato
eseguito con un obiettivo fortemente grandangolare, misurando
l’esposizione sulle aree luminose.

In questo scatto, catturato in laguna veneta, sull’isola di Burano.


I colori delle case sono protagonisti, sapientemente accostati e
monocromatismo del colore tuttora, eseguita intenzio- addirittura tutelati come vera espressione artistica.
l’elemento chiave che dona nalmente in bianconero, allo
magia a tutte le cose; è en- scopo di forzare chi osserva
trata nel mondo della foto- a concentrarsi soltanto sulle Questo scorcio
grafia come attimo incantato forme e sui chiaroscuri, in del souk di
in cui le immagini divengono sostanza con il proposito Marrakech di
per sé è troppo
bellissime: sull’azzurro del- di escludere l’influenza del disordinato e
l’ambiente spiccano i punti colore giudicato come ele- illuminato non
luminosi delle luci stradali mento che, quando entra uniformemente
per poter
o delle finestre delle case, in campo, assume subito essere
che iniziano ad accendersi. una così grande importanza interessante.
Il colore ha anche specifici da essere troppo distraen- Ma i filati rosso
porpora appena
significati, legati a differenti te. Scattare per il colore è tinti stesi ad
culture: ad esempio, il nero dunque una precisa sfida per asciugare
nel mondo occidentale è i fotografi. In qualche occa- fanno la
simbolo del lutto mentre in sione può essere affrontata differenza e
diventano di
Giappone il medesimo signi- facilmente, come abbiamo colpo il vero
ficato è assunto dal bianco. visto, perché gli edifici, l’am- centro di
Fotografare letteralmente biente nel quale ci si muove, interesse dello
scatto; il souk
‘per il colore’, inseguendolo risulta essere espressamen- resta così solo
come protagonista fine a se te personalizzato da colori il contorno, il
stesso, non è facile e si sa che ne sono parte integran- ‘multicolore
che il colore può essere di- te. In altre occasioni richie- indistinto’ che
permette ai
straente. Non è per caso che de invece una specifica filati rossi di
molta importante fotografia capacità di sapere vedere, spiccare.
di reportage sia stata, e sia per cogliere un particolare
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FRORUHSURWDJRQLVWDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
cromatico oppure per esclu- diverse occasioni fotografi-
dere colori che distraggono. che ve ne è una ben nota ad
L’occhio del fotografo può escursionisti e alpinisti ed è
essere attirato dai riflessi di quella che corrisponde al fe-
luce colorata proiettati dalle nomeno che in lingua ladina
vetrate di una chiesa sul pa- è stato battezzato dell’enro-
vimento e fotografarli può sadira. Si tratta dello spet-
non essere facile, per diversi tacolare effetto di arrossa-
motivi. In primo luogo perché mento delle cime che rende
esiste una grande differenza straordinari tanti paesaggi
di luminosità tra le chiazze di di vette dolomitiche e che
colore e il circostante am- spesso induce a realizzare
biente buio; ciò che occorre poster di grande impatto. Al-
fare in questi casi è fissare l’origine del fiammeggiante
l’esposizione sulle zone di tingersi delle montagne c’è
luce, normalmente puntando un classico fenomeno fisico,
In Trentino, il fenomeno dell’enrosadira, per il quale le rocce delle su di esse la fotocamera e, quello dell’effetto scatte-
Dolomiti assumono un colore rossastro soprattutto all’alba e al tramonto; con le macchine automati- ring: i raggi del sole, che è
qui siamo in Val Venegia, ai piedi delle Pale di S. Martino. Le montagne che, azionando il pulsante di molto basso sull’orizzonte,
sono uno splendido soggetto ma la spettacolarità dello scatto è
sicuramente merito dello straordinario colore della scena. memorizzazione. In secon- si trovano a dovere attra-
do luogo, perché se il vero versare uno spessore d’aria
soggetto è una simile tavo- consistentemente maggiore
lozza di colori, occorre che rispetto agli altri momenti
all’interno dell’inquadratura della giornata. Ne consegue
assuma un aspetto prepon- che, incontrando pulviscolo
derante. È un risultato che si e particelle di umidità in so-
può raggiungere agevolmen- spensione, molti colori del
te soltanto se, per scattare, fascio di luce bianca che
ci si avvicina molto al sog- compone la luce vengono
getto e, nello stesso tempo, deviati e dispersi. Soltanto i
se si adopera un obiettivo colori rossi, quelli di maggio-
grandangolare. Tale imma- re lunghezza d’onda e perciò
gine finale potrà certamen- dotati di maggiore capacità
te essere di soddisfazione di penetrazione nella fo-
ma, obietteranno con ragio- schia, riescono a prosegui-
ne i cultori della fotografia re il loro cammino e, infine,
Vienna, turista stanco ai piedi della cattedrale di S. Stefano. Il punto di digitale, sarà sicuramente possono tingere le pareti
ripresa dall’alto permette al fotografo di fare risaltare il tessuto rosso avvantaggiato chi disporrà delle montagne.
sullo sfondo uniformemente grigio del selciato.
di grandangolari di focale
molto corta, una condizione L’importante
riservata a fotocamere di è avere occhio
livello abbastanza elevato. È stato detto che ‘il colore è
Ancora, l’abilità del fotogra- un’opinione’. Ed è vero. Sap-
fo può essere, o meglio deve piamo benissimo che il fo-
essere, rivolta a sapere iso- tografo non deve cadere in
lare colori omogenei o acco- riprese pacchiane, scattan-
stamenti di colori che siano do soltanto perché davanti
particolarmente validi. Una a lui si presenta un qualsiasi
tenda verde e un muro az- soggetto dalla tinta vivace.
zurro, cioè colori abbastanza Ma è anche certo che, se è
omogenei tra loro possono capace di vedere il colore
meritare uno scatto. Anche di una scena in modo che la
un abbinamento classico di tinta individuata sia una vera
colori contrastanti, come il protagonista, può giungere
rosso e il blu, oppure il giallo a scatti di notevole qualità.
e il nero, può giustificare Ecco il punto critico: sapere
una ripresa proprio perché vedere. In questo sforzo ci
alcune tinte si esaltano a vi- possono essere d’aiuto due
cenda, in modo complemen- doti. La prima è quella di
I grandi cartelloni neon nella notte sono tare. ‘fare l’occhio’, dunque al-
una seducente parete di colore che lascia lenarsi con spirito critico a
tutto il resto nell’oscurità. Lo stesso scorcio
di giorno non è altrettanto d’impatto: gli Colori nella natura individuare la presenza di un
elementi neutri della scena diluiscono la Il colore è l’attore principa- particolare di colore vivace
potenza cromatica dei cartelloni. le anche in alcune riprese su di uno sfondo il più pos-
di scenari naturali. Tra le sibile neutro, non distraente;
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FRORUHSURWDJRQLVWDLQGG 
TIPS & TRICKS: Colore protagonista
A Bolzano, in piazza delle
Erbe, una bancarella tutto
sommato grigiastra espone
uova di colori sgargianti
che divengono il vero
soggetto principale della
fotografia. Tocca all’occhio
del fotografo riuscire ad
individuare, nelle diverse
occasioni, possibili soggetti
interessanti.

può trattarsi di un vestito co- caricare i colori, con sicura cielo. Questo particolare è di di colore può raggiungere in-
lorato in un grigio contesto efficacia. grande importanza perché tensità davvero notevoli. Il fo-
cittadino, oppure di una sfila- quella che giunge sul sog- tografo che sia perfettamente
ta di oggetti coloratissimi su L’ombra scoperta getto risulta essere una luce a conoscenza di questi feno-
una bancarella. L’abilità, in Al di là delle possibilità of- fortemente azzurra. In alcuni meni può sicuramente trarne
questi casi, è semplicemen- ferte dalla tecnica, sia quella casi, come può accadere a vantaggio, ottenendo risultati
te quella di ‘sapere vedere di ripresa sia quella di foto- quote elevate e con cieli molto a volte spettacolari oltre che
e sapere reagire con pron- ritocco, va però sottolineata blu, ad esempio in montagna, insoliti. Insomma: il colore,
tezza’ allo stimolo visivo. La con particolare attenzione soprattutto su soggetti in cui fine a se stesso, può essere
diffusione della fotografia l’opportunità concessa dal- risaltano i colori, come un realmente un protagonista
digitale in questo campo ci l’essere informati anche su prato innevato, la dominante indiscusso.
è sicuramente d’aiuto, per qualche fenomeno fisico che
diversi motivi. Il primo, ben viene spesso trascurato ma
noto anche ai più smalizia- che può essere all’origine di
ti fotografi che lavorano su fotografie davvero originali.
pellicola, è che l’intensità dei Un facile esempio è quello
colori si accentua, i colori delle riprese in una condizione
si caricano, se si corregge ambientale che, nel gergo fo-
leggermente l’esposizione tografico, è stata definita tipi-
rispetto a quella indicata e camente di ‘ombra scoperta’:
realizzata automaticamente scattare un ritratto all’aperto,
dalla fotocamera. In breve: all’ombra di una casa, non
sottoesponendo legger- è certamente difficile ed è
mente, cioè regolando la spesso vantaggioso perché
macchina per uno scatto un la luce, riflessa dal cielo e
poco più scuro, l’intensità ampiamente diffusa, sicura-
delle tinte si accentua. Il se- mente non crea ombre troppo
condo possibile intervento dure e perciò antiestetiche.
è legato alle opportunità of- Comporta però un inconve-
ferte anche dai più semplici niente: la provenienza della
Nell’isola di Burano, su di un muro di colore azzurro pastello si apre una
programmi di fotoritocco: luce non arriva direttamente porta. La tenda verde, il giallo della scopa completano una composizione
aumentare il contrasto, con dal sole ma è, piuttosto, indi- che regge la sua validità esclusivamente sugli accostamenti di colore. È
un facile intervento a video, retta; infatti, si tratta di luce stato usato un teleobiettivo per accentuare la composizione grafica.
porta immediatamente a riflessa dalla volta azzurra del
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FRORUHSURWDJRQLVWDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

I filtri ottici e virtuali

DIGITALE SÌ
MA “FILTRATO”
filtri di vetro, da avvitare da- nitidezza e generano sgradite dell’immagine ha schiuso

I
AI PIÙ CLASSICI
ACCESSORI
FOTOGRAFICI IN VETRO
vanti all’obiettivo, sono nati
per la fotografia in bianco
e nero e reputati subito indi-
dominanti azzurrine. Qualche
filtro di pallida tonalità aran-
cio ha aiutato a contrastare
affascinanti possibilità ai fo-
tografi. Infatti molte fotoca-
mere, anche tra le comuni
spensabili per scurire i cieli i toni freddi delle riprese in compatte digitali, incorpo-
SI È AFFIANCATA e fare risaltare candidi nu- “ombra scoperta”, situazio- rano diverse regolazioni di
LA POSSIBILITÀ voloni, per simulare effetti di ne molto comune quando si correzione. Come nel campo
DI UN INTERVENTO temporale anche in una bella scattano ritratti all’ombra di del bilanciamento cromatico,
giornata estiva e così via. un palazzo, con luce riflessa. cioè per esempio una corre-
DI FOTORITOCCO. SI Dopo l’avvento della fotogra- Poi, a scompaginare gli equi- zione che introduca una fil-
OTTENGONO RISULTATI fia a colori i filtri sono dive- libri, è arrivata la fotografia tratura azzurra per compen-
nuti soprattutto accessori di digitale. sare l’eccesso di giallo-rosso
ANALOGHI, MA ANCHE correzione; hanno protetto le che si verifica scattando in
MOLTO DI PIÙ pellicole dall’eccesso di raggi Filtri direttamente casa alla luce delle lampadi-
UV, presenti in particolare in dalla fotocamera ne a incandescenza, o il ver-
spiaggia e in alta montagna, La possibilità di adoperare dastro dei tubi fluorescenti. È
dannosi perché riducono la una correzione elettronica una correzione che un tempo
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ILOWULLQGG 
TIPS & TRICKS: I filtri ottici e virtuali

I FILTRI VIRTUALI
ANTEPRIME ISTANTANEE A VIDEO
Adoperare filtri fotografici ottici consente di attivare l’effetto
desiderato e, sulle fotocamere digitali, anche di verificarlo
immediatamente sul visualizzatore. Adoperare filtri software
significa poter modificare la scena con immediatezza, se sono
incorporati nella fotocamera, ma anche rimandare l’intervento
correttivo in un secondo tempo, in studio. In ogni caso tuttavia,
permette di agire ampiamente in un secondo tempo, spesso
decidendo modifiche che all’atto della ripresa non si era pensato
di fare. Sotto questo profilo va sottolineata la versatilità del
sistema digitale che consente di intervenire su immagini a colori
ma anche di passare in un secondo tempo al bianco e nero e, Una vista di St.Moritz da una sponda del lago. Una foto
senza una grande personalità che può acquistare una nuova
con attenzione, di applicare su questo ulteriori filtrature. dimensione con un trattamento con i filtri, ottici o virtuali.

ORIGINALE
L’incrociatore Belfast, davanti al
londinese Tower Bridge, ripreso
con un obiettivo da 300mm.
Fredda scena invernale,
prevalenza un po’ eccessiva
di toni azzurri. Fotografando
su pellicola sarebbe stato
consigliabile un filtro ottico
n.81B, o magari n.85.

FILTRATURA CALDA
Applicazione di filtro fotografico In questo esempio con un filtro virtuale di enfatizzazione di
(equivalente a n.85, intensità alcune tinte si è ricreata l’estetica delle prime emulsioni a
25%) con il programma Adobe colori, tipica delle prime cartoline a colori o delle foto anni ‘60.
Photoshop. La scena è più
naturale, come se le nuvole
avessero lasciato spazio ad un
pallido sole invernale sul Tamigi.

NEGARE IL COLORE
Con un software di fotoritocco
è facile passare dal colore al
bianco e nero, operazione che
un tempo richiedeva la camera
oscura. È elementare applicare
una desaturazione, e poi una
conversione in scala di grigi, Questo scatto preserale alla luna è interessante ma un
ritoccata nelle densità nel po’ “plumbeo”. Con un filtro colorato è possibile dare una
comando Livelli. personalità all’immagine e magari un coordinamento con
altre fotografie o con gli ambienti in cui sarà esposta.

FILTRATURA SEPPIA
Può essere applicata
direttamente in macchina, in
alcune fotocamere, oppure
tramite software di fotoritocco.
Dà un sapore di immagine d’altri
tempi. A video l’intervento è
graduabile, in intensità e livelli
di contrasto, con una precisione
sconosciuta alla stampa di ieri.

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Scuola di FOTOGRAFIA

IL COLORE PUÒ ESSERE ANCHE SFUMATO


I FILTRI DIGRADANTI
Tra i problemi dei fotografi c’è quello del filtro è molto intenso su di un di sovrapporre un colore sfumato è
di imbattersi in soggetti, ad esem- estremo, mentre sull’altro può anche una funzione facilmente disponibile
pio paesaggi, in cui sono presenti essere “incolore”, cioè mostrare a video. Ma in realtà i filtri digradanti
contrasti di luce eccessivi. Infatti, se semplicemente un tono di grigio. Il fanno anche qualcosa di diverso: la
si regola la fotocamera perché riesca risultato sarà spesso spettacolare: correzione fotografica viene appli-
a leggere bene i dettagli nelle aree non è difficile rendere fiammeg- cata anche sull’intensità di luce che
più in ombra, si nota che inevitabil- giante un cielo, adoperando un filtro raggiunge il sensore. Il vero vantag-
mente si bruciano esageratamente digradante colorato, in modo da gio è quindi riequilibrare i contrasti
le zone più illuminate. E viceversa. simulare efficacemente un effetto di esistenti tra aree chiare e aree scure.
Una soluzione al problema l’hanno tramonto anche quando l’orizzonte Il filtro in questo caso risulta spesso
escogitata i fabbricanti di filtri sarà in realtà scialbo e grigiastro. prezioso negli scatti in controluce e
ottici. Hanno realizzato accessori ad I sostenitori del fotoritocco su a volte riesce a semplificare riprese
intensità digradante: in essi il colore computer diranno che la possibilità ritenute difficili da realizzare.

UN PALLIDO TRAMONTO IL TRAMONTO CORRETTO


Le vasche calcaree di Pamukkale in Turchia al tramonto. Il sole È stato impiegato un filtro digradante arancio. Così, è stato aggiunto
sta già scomparendo all’orizzonte, ma la foschia estiva filtra forzatamente un colore vivo, che ha dato enfasi alla scena.
eccessivamente i toni caldi tipici del tramonto, che vanno un po’ a L’importante nell’utilizzo di un filtro come questo è di non esagerare:
perdersi, soprattutto in cielo, mentre i riflessi sull’acqua ci sono. la scena così è ancora credibile e i riflessi arancio sull’acqua lo
confermano.

TROPPA LUCE NEL DESERTO EMOZIONI INTENSE A 50 GRADI


Il pulmino corre su una lingua di asfalto che taglia in due il deserto. L’utilizzo di un doppio filtro digradante (blu in altro e giallo in basso)
La grande luce, la foschia e i toni tenui del terreno fanno che sì che crea un effetto un po’ forzato ma di sicuro impatto. Il deserto diventa
lo scatto sia incolore, fin troppo “slavato”, quasi freddo. “rovente” e contrasta con un cielo totalmente azzurro.

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TIPS & TRICKS: I filtri ottici e virtuali
veniva affidata a filtri caldi vacizzazione dei soggetti. Per pellicola o adottasse quelli prodotti, soprattutto sotto
oppure freddi, ad esempio i questo esistono impostazioni che un tempo erano artifici l’aspetto del trattamento an-
Wratten 85B (ambra) oppure di correzione a favore di una di camera oscura, passare tiriflesso che deve essere
80A (azzurro), utili nel primo scena più calda o più fredda, direttamente a una ripresa in adatto alle superfici forte-
caso per adoperare in esterni oppure tarature che interven- bianco e nero oppure in tono mente specchianti dei sen-
una pellicola nata per luce ar- gono sulla saturazione del seppia. sori digitali; dall’altra hanno
tificiale oppure, nel secondo colore e che favoriscono una proposto essi stessi efficaci
caso, una pellicola per luce migliore resa in ritratti oppure Il mercato è cambiato software capaci di simulare
diurna in interni illuminati da in scene molto colorate. Il fo- I fabbricanti di filtri fotogra- gli effetti di tutti i filtri ottici di
una luce al tungsteno. Altro tografo digitale può persino fici ottici, messi in crisi dal- uso comune e di fare anche
campo dove la correzione decidere di abbandonare de- l’avvento del digitale, hanno qualcosa di più, in campi
elettronica risulta essere cisamente la ripresa a colori reagito da una parte perfezio- mirati come, ad esempio,
vantaggiosa è quello della vi- e, un po’ come se cambiasse nando continuamente i propri quello del ritratto.

NON SOLTANTO PER IL COLORE


FILTRI O AGGIUNTIVI OTTICI?
Ha senso adoperare filtri in vetro sulle fotocamere La nascita di qualche programma software che
digitali? La risposta è sì, se si punta semplicemente alla sia dedicato espressamente a compiti particolari,
più facile ripetibilità dei risultati. Oppure, considerando come le riprese di ritratto, ha reso articolato il tema
un filtro di tipo digradante, se lo si interpreta come un della filtratura nel mondo della fotografia digitale.
aiuto per equilibrare l’esposizione e non soltanto i colori. Le possibilità di intervento in questi casi sono state
Invece la risposta è no se si pensa che molte correzioni dilatate. Hanno coinvolto anche la restituzione più
che ieri angustiavano i fotografi, come la riduzione fedele del colore dell’incarnato, oppure la graduazione
dell’azzurro della foschia nelle foto di paesaggio o dell’effetto soft, quello della morbidezza dell’immagine.
le compensazioni di toni blu nelle riprese in ombra Si tratta di opportunità che in tempi recenti sono state
all’aperto, oggi possono essere facilmente effettuate a introdotte anche come funzioni aggiuntive in qualche
computer, in un secondo tempo. fotocamera digitale.

QUANDO PREFERIRE LO SCANNER


SCANSIONE CON RESTAURO
Una possibilità da non sottovalutare è quella di effettuare filtrature elementare,infatti, è quella di effettuare preferibilmente le correzioni
correttive non soltanto in un secondo tempo ma già quando si di colore al momento della digitalizzazione, cioè prima di iniziare la
acquisiscono fotografie analogiche, stampe o diapositive, con lo scansione, piuttosto che intervenire in un secondo momento con il
scanner. In questo caso vale una regola d’oro. La raccomandazione tradizionale fotoritocco a computer.

BRUTTA DOMINANTE COLORI CORRETTI IN LAVORAZIONE


Una diapositiva scattata a Londra si Al momento della digitalizzazione La videata con i comandi dello scanner,
è alterata nel tempo, introducendo con lo scanner sono state introdotte comparsa sul monitor del computer,
una dominante di colore. Ecco lo opportune correzioni, non molto mostra l’immagine “prima e dopo la
scatto originale, alterato. Il fotografo marcate ma efficaci, per ridurre gli cura”. In questi casi è sempre meglio
è intervenuto per un salvataggio, slittamenti di colore e riequilibrare i intervenire principalmente al momento della
con lo scanner. contrasti. digitalizzazione.

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Scuola di FOTOGRAFIA

I ritratti a sorpresa

CATTURARE
L’ANIMA DELLE PERSONE
lla base di un ritratto molare altre e nuove curiosità contentarsi della luce che c’è
IL VOLTO,
L’ESPRESSIONE,
GLI OCCHI: UNO DEI
A ben riuscito c’è soprat-
tutto la curiosità del
fotografo, nel cercare nelle
in chi poi vedrà l’immagine.

Il ritratto amatoriale
e dello scenario in cui si trova,
cercando di cogliere l’attimo.
Ci sono due grandi scuole di
espressioni, nelle posizioni, In questa fase non ci occu- pensiero: quella della fotogra-
GENERI PREFERITI DAI negli sguardi e anche nella premo dei ritratti realizzati in fia in posa e quella della foto-
FOTOAMATORI. ECCO luce e nella composizione del studio con una serie enorme di grafia spontanea. Ovviamente
MOLTI SUGGERIMENTI quadro oltre il volto, cioè l’ani- lampade e accessori con ore è da preferire quest’ultima: la
ma. E così in qualche modo si e ore di pose e messe a punto. posa viene bene solo a consu-
E QUALCHE TRUCCO avvera il timore atavico degli Quello che ci interessa sono i mati attori. Per questo è bene
PER MIGLIORARE aborigeni, che temono che ritratti amatoriali, fatti per ri- ritrarre i propri soggetti con un
E RENDERE una fotografia “rubi” loro l’ani- cordo e per gusto artistico, per teleobiettivo, per mantenere
ma. Ovviamente non si tratta catturare l’immagine della per- una discreta distanza dal sog-
PIÙ SPONTANEI di “furto d’anima”, ma solo di sona e quello che ci sta dietro, getto e quindi non interferire
I PROPRI RITRATTI scavare nelle immagini con la una storia, uno stato d’animo. Il troppo né con i suoi movimenti
curiosità del fotografo per sti- ritrattista amatoriale deve ac- né con il suo stato d’animo.
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GENERI: I ritratti a sorpresa
IL “DECALOGO” DEL BUON RITRATTO
In fotografia non ci sono un buon ritratto è normalmente 8 - PARSIMONIA
regole che devono sempre ideale la luce filtrata da un cielo
leggermente nuvoloso. CON IL FLASH
essere seguite: la creatività e
la sensibilità artistica valgono Evitare di fare un ritratto in interni
più di ogni altra conside- 4 - IL SOLE E LA con il flash, luce che appiattisce;
FORZA DEI CONTRASTI se c’è luce esterna, molto meglio
razione. Ma, almeno per i posizionare il soggetto nei pressi
ritratti, è possibile identifi- Esponendo il viso ai raggi diretti di una finestra, meglio se non
care delle linee guida che, se del sole si possono ottenere giochi esposta a forti raggi solari diretti.
seguite, dovrebbero portare a di luce molto piacevoli. È però Nel caso non ci sia luce naturale,
risultati più che soddisfacenti. necessario controllare le ombre se il flash di cui si dispone lo
ed evitare che creino sul viso permette, meglio rivolgere la
Vediamole. linee di forza diverse da quelle lampada verso l’alto, in modo
dei lineamenti. Per garantire la da sfruttare la luce riflessa, più
1 - IL PANORAMA leggibilità degli scuri è buona morbida e naturale.
NON CONTA norma sovraesporre leggermente.
9 - A OGNI FACCIA
Evitare, se non si ha in mente una 5 - NON MISCHIARE
composizione particolarmente LA GIUSTA
evocativa, di porre enfasi sia sul SOGGETTO E SFONDO INQUADRATURA LA FINESTRA
soggetto che sul panorama. In Se possibile, posizionare il soggetto In linea di principio i visi
DI FIANCO
un ritratto tutta l’attenzione deve di fronte a uno sfondo che
cadere sulla persona, sul viso e tondeggianti andrebbero La luce che entra da una
“stacchi”, cioè composto da tinte fotografati di tre quarti, mentre finestra è dolce e rassicurante,
infine sugli occhi. Il resto è solo di e toni diversi da quelli dei capelli e
contorno. quelli lunghi e affilati frontalmente; ideale per i ritratti in cui si
della pelle. per mascherare delle orecchie “a cerca una gamma estesissima
sventola”, sempre meglio utilizzare di chiari e scuri. Una finestra
2 - GLI OCCHI, LO 6 - USARE un’inquadratura di tre quarti, esposta al sole tenderà
SPECCHIO DELL’ANIMA UNA FOCALE LUNGA mentre è meglio lo scatto frontale a creare delle ombre più
per i nasi pronunciati. marcate, che possono essere
Attenzione agli occhi chiusi (sempre I teleobiettivi (intorno ai 135 mm modulate anche utilizzando
che non siano voluti). Per evitare e oltre) sono ideali per i ritratti una tenda (come nel caso
che il soggetto chiuda gli occhi 10 - MEGLIO LE POSE
poiché creano poche distorsioni della foto qui sopra). Una
proprio nel momento dello scatto geometriche, garantiscono una SPONTANEE luce più regolare e con
è bene scattare subito dopo un bassa profondità di campo (si Le fotografie spontanee sono minore connotazione calda
battito di ciglia: è assai improbabile sfuoca lo sfondo) e danno la sempre le migliori ma anche le si ha nel caso di finestra
che una persona ne faccia due in possibilità di restare abbastanza meno controllabili sotto il punto rivolta a nord o comunque
rapida sequenza. distanti dal soggetto, che così di vista della corretta esposizone, non battuta dai raggi solari
assume pose più spontanee. del fuoco e di tutti i parametri diretti. Un buon esperimento
3 - LA CALMA di scatto. Con una fotocamera è quello di fare dei ritratti di
7 - SCEGLIERE chimica, se si cerca la fotografia prova di fianco a una finestra
DI UNA LUCE MORBIDA con diverse impostazioni di
DIAFRAMMI APERTI spontanea, bisogna essere pronti
Se si vuole realizzare un ritratto a spendere un po’ in sviluppo scatto, sottoesponendo e
rassicurante e descrittivo è meglio Un’apertura del diaframma e stampa: gli scarti, anche solo sovraesponendo leggermente
optare per luci morbide, come generosa permette tempi più brevi per i mossi saranno molti. Se lo scatto fino a trovare
tipicamente le luci indirette e (evitando il mosso) e contribuisce invece si scatta in digitale le l’inimitabile bilanciamento
riflesse, evitando i raggi diretti del a creare uno stacco chiaro tra il cose cambiano e si può cercare di chiari e scuri della luce
sole che creano contrasti forti e soggetto e lo sfondo, che appare la giusta espressione anche con delicata.
parti difficilmente leggibili. Per più sfuocato. l’aiuto dello scatto a raffica.

Una fragorosa risata non si fa a comando e per catturarla bisogna Un’automobile può essere un set ideale per un bel ritratto: al riparo dai
insinuarsi con un teleobiettivo ed essere pronti a scattare. Proprio come raggi diretti del sole e con luce che arriva da tutte le direzioni. Questa
nella fotografia naturalistica, può essere che si debba restare appostati foto ne trae giovamento con chiari e scuri molto dolci, contrasti ottimi
per diverso tempo prima di poter cogliere l’attimo giusto. ma una leggibilità completa che enfatizza la tridimensionalità.

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RADIOGRAFIA DI UN RITRATTO
GIUSTO SBAGLIATO
Il soggetto è in posa Traspare una posa
spontanea innaturale

L’immagine legger- L’immagine è scura


mente sovraesposta e le parti in ombra
garantisce la perfetta non sono leggibili.
leggibilità della parte L’esposimetro ha
in ombra, pur senza considerato il forte
bruciare i chiari riflesso del sole
sulla maglia
È stata utilizzata
una focale lunga e lo È stato utilizzato
sfondo è sfuocato un 50 mm e lo
sfondo è troppo
Il soggetto nitido
è correttamente
decentrato Il soggetto è troppo
nel quadro banalmente posizio-
nato al centro

La luce è parte ma dà un senso di maggiore I BAMBINI SONO I PIÙ FOTOGRAFATI


dello stato d’animo dinamicità; una luce frontale I figli sono il soggetto preferito da tutti i fotoamatori. Ma i bambini sono
Una delle aberrazioni percet- (come il flash) crea una situa- tra i soggetti più difficili da fotografare: non stanno in posa e si muovono
tive della fotografia consiste zione banale, bidimensionale, in continuazione. È importante preparare macchina e mini-set prima
proprio nella luce che illumina in cui c’è poco da scoprire ed di coinvolgere il bambino, che tende a stufarsi presto. Fino ai 6 mesi
il soggetto, che finisce per di- è quindi da evitare; un faretto considerano poco giocattoli e altre attrazioni, ma appena crescono sono
soggetti al fascino delle cose e dei suoni: un buon trucco è quello di
ventarne parte integrante, per che illumina solo da un lato o lasciarli giocare e aspettare
contribuire a definirne carat- soprattutto da sotto, lascian- che si creino le condizioni
tere e stato d’animo. Una luce do la maggior parte del volto ideali per lo scatto. Il bambino
intensa ma diffusa e morbida, in ombra, evoca sentimenti non ha pazienza e quindi
come quella offerta da un cielo drammatici e profondi; una deve averne in abbondanza
il paziente fotografo. E
chiaro richiama sentimenti di luce opposta alla fotocamera attenzione al flash: i bambini
serenità, fa sentire a proprio crea una silhouette e riduce sono particolarmente soggetti
agio; una luce solare forte e tutto a un contorno misterioso. all’effetto occhi rossi e, se
contrastata è anch’essa ras- Insomma, la scelta della luce troppo piccoli, possono essere
molto infastiditi dal lampo.
sicurante perché “calda”, vale metà ritratto.

CERCARE UN RITRATTO DIVERSO


Non è vero che il ritratto possa essere solo il di realizzare un effetto di schiacciamento tra mm) a pochi centimetri di distanza, crea una
viso di un soggetto ripreso a mezzo busto che soggetto e sfondo e di creare quest’aria di prospettiva distorta e quasi caricaturale per la
guarda nell’obiettivo. La foto qui sotto non è serena introspezione che l’immagine vuole quale si cade quasi nell’occhio del soggetto,
un panorama, il fuoco è infatti sulla persona. comunicare. La foto sulla destra è perfettamente finendo per sentirsi osservati. Via libera alla
L’utilizzo di un forte teleobiettivo ha permesso il contrario: scattata con un grandangolo (28 fantasia.

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I ritratti in posa

IMMORTALITÀ
FOTOGRAFICA
a specialità ritrattistica fia di ritratto non è sfuggita al gono il paradosso al limite.

L
CON IL RITRATTO NON
SI TRATTA SOLTANTO
DI COGLIERE UNA
è vecchia, proprio come
la pratica stessa della
fotografia, e la possibilità di
problema operativo di sempre:
il rapporto che deve esistere
tra il fotografato e il fotogra-
Sostengono infatti che è pro-
prio per questo motivo che le
fototessere per i documenti,
fotografare persone ha preoc- fante. A questo punto, ecco quelle normalmente fornite
FOTO-RICORDO. cupato dapprima i pittori, che ampliarsi il dibattito. Secondo dalle cabine automatiche,
OCCORRE STABILIRE l’hanno valutata come un peri- un noto fotografo ritrattista, sono sempre giudicate brutte.
UN DIALOGO, UN coloso concorrente. Dal canto Ferdinando Scianna, ogni ri- È perché non sono eseguite
suo la fotografia di ritratto, tratto è in realtà un auto-ritrat- da un occhio critico, appunto
CONTATTO CON IL fin dagli inizi, ha cercato di to. L’affermazione ha una sem- dall’occhio di un fotografo che
SOGGETTO, PERCHÉ farsi strada sostenendo la tesi plice spiegazione: il fotografo, sappia giudicare, che adatti la
di essere una riproduzione in una ripresa, ci mette sempre ripresa alle diversità dei sog-
LA FOTOGRAFIA È fedele e oggettiva, secon- del suo. Anche quando scatta getti. Non vogliamo certamen-
COMUNICAZIONE do un’affermazione credibile rapidamente, senza troppo im- te trasformare questi appunti
proprio perché basata su un pegno, oppure quando non è fotografici in un trattato di
dispositivo ottico-meccanico. un professionista del genere. filosofia, ma visto che il tema
Naturalmente però la fotogra- A controprova, i critici spin- ha davvero uno stretto rappor-
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GENERI: I ritratti in posa

Una vista
leggermente Spetta al
dal basso, con fotografo
un’illuminazione scegliere il
diversa dal solito taglio da dare
e inconsueta per alla ripresa. Può
un ritratto: le due anche essere
lampade sono uno scatto di
infatti disposte profilo. Qui, nel
a ‘sandwich’. parco di Kyoto,
L’abbondanza di caratterizza
luce, in questi bene la modella.
casi, permette
di usare un
diaframma
abbastanza
stretto, quindi
migliora la resa
dell’obiettivo (foto
Eugenio Tursi).

to con le persone, riportiamo cedentemente e rapidamente


anche un episodio racconta- captato.
to da un famoso ritrattista di
New York, Duane Michals: “Ho L’anima è a nudo Un ritratto con il soggetto
scattato un ritratto a un uomo. Allargando l’analisi scopriamo in zona d’ombra ha un
Gli è piaciuto. Più tardi, però, allora una conseguenza ina- vantaggio, quello di non
obbligare la persona a
mi ha detto che gli è piaciuto spettata: che i ritratti non sono strizzare gli occhi per un
perché il suo naso sembra- delle risposte ma piuttosto eccesso di illuminazione. Tra
va piccolo”. Eccolo il punto delle domande. l’altro, le fotocamere digitali
chiave: quello secondo cui l’ap- Sono, ed è questa la chiave operano particolarmente
bene in luce diffusa.
parenza, come si sa, inganna. della fotografia ritrattistica, il
Ed è proprio vero, come dicono segno di una comunicazione
i manuali di fotografia, che i in atto, di un dialogo tra per-
fotografi riescono a fissare, e sone. Bisogna tenerlo pre-
a fare vedere, ciò che in realtà sente, anche operando come
già sanno, ciò che hanno pre- fotoamatori, poiché è una tesi

SCHIARIRE GLI SCURI


CON IL TRUCCO DEL MURO
Le due fotografie qui a fianco sono state scattate a
pochi secondi di distanza, nelle stesse condizioni
di illuminazione solare e nello stesso luogo. Cosa
cambia, allora? La fotografia di sinistra, venuta
decisamente peggio, è stata scattata senza nulla
alla destra del soggetto: i raggi solari sono l’unica
vera fonte luminosa e creano contrasti un po’
troppo forti per un buon ritratto. È bastato che sia il
fotografo che il soggetto facessero un paio di passi
indietro per avvicinarsi a un muro in pietra chiara
(se ne vede il riflesso nella lente degli occhiali) per
sostenere il lato scuro del volto con una leggera e
morbida illuminazione diffusa. Il risultato è il ritratto
di destra, decisamente ben esposto, in cui i raggi
solari sul lato contribuiscono a creare un bel senso
di tridimensionalità con la parte scura del volto,
che poi è quella prevalente, che resta comunque
leggibile e calibrata. Lo stesso effetto del muro può
essere ricostruito con l’aiuto di una terza persona
anche con un grande foglio di carta bianco.

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Scuola di FOTOGRAFIA
autorevolmente sostenuta dai dicono che un’immagine risul-
maggiori esperti del settore. Si ta vera se il tentativo che l’ha
racconta che i componenti di generata è sincero. Su questa
alcune tribù africane, di fronte base scendiamo sul campo,
a una macchina fotografica, si impugniamo l’obiettivo, perfe-
preoccupano per un preciso zioniamo la tecnica, stabilia-
motivo: dicono che le fotogra- mo un dialogo diretto con chi
fie catturano l’anima. vogliamo riprendere. Sinceri,
Ebbene, anche Roberto Mor- lo siamo di sicuro. Bravi foto-
daci, professore di Filosofia grafi, speriamo di sentircelo
Morale all’università Vita- dire dal soggetto stesso.
Salute San Raffaele, ci ha
confermato che la chiave Il ritrattista non può
di lettura di un ritratto ha un essere timido
grande peso per ciascuna Per questo motivo è impor-
persona fotografata e che, tante che il fotografo impari
nel nostro Occidente avanza- a conoscere e interpretare il
to, essere pubblicati su una soggetto, è importante che ci
rivista presenta, ad esempio, parli, che stabilisca un rappor-
il significato di volere entra- to senza il quale la posa giusta
re in un documento. Anche non si troverà mai. Un foto-
questo è un segno di voler grafo timido, di poche parole,
“essere”, vuole dire mettersi incapace di stabilire un rap-
in gioco, esporsi. La fotogra- porto umano in poco tempo,
fia non ruba l’anima ma la non sarà mai un ritrattista.
mette a nudo. Noi siamo foto- E soltanto unendo la tecnica
grafi e sappiamo bene che la fotografica all’umanità e alla
Se si può scattare in studio si è avvantaggiati. La luce artificiale è
fotografia può ingannare. sensibilità e anche a un pizzi- abbondante e soprattutto è bene orientabile, per controllare le ombre.
Quindi, proprio da fotogra- co di simpatia, il risultato sarà L’uso di un teleobiettivo, un Sonnar 250mm su Hasselblad, impiegato a
fi, siamo contenti quando gli un buon ritratto e non solo diaframma aperto, consente di sfocare lo sfondo. L’inquadratura laterale
sottolinea il profilo della modella svedese.
esperti di comunicazione ci un’impeccabile fotografia.


SUGGERIMENTI DI RIPRESA
IL SOGGETTO È UNO SOLO, IMPARIAMO A VALORIZZARLO
Scattare un ritratto signi- LE OMBRE dura e contrastata. Se dietro di ricorrere alla luce naturale.
fica comunicare corretta- al soggetto c’è un muro, su di Basta anche soltanto quella
CONDIZIONANO esso appare proiettata un’ombra di una finestra. Normalmente
mente con lo spettatore IL RISULTATO eccessivamente pronunciata, fornisce un risultato interessante.
che lo osserverà. Quindi un profilo scuro, innaturale. Il La luce appare più morbida se
lo sfondo non deve Spesso non piacciono i ritratti consiglio allora è semplice: non viene diffusa da tende chiare. A
distrarre. Un bravo foto- a un viso eseguiti con una disponete il soggetto troppo questo proposito però, sia con il
fotocamera compatta. Questo
grafo/ritrattista preferisce deriva dal fatto che la macchina
vicino a una superficie che possa flash che con la luce ambiente
impostare sull’obiettivo raccogliere un’ombra. Stando più naturale, occorre ricordare un
ha un flash incorporato e lontano permetterete alla luce del altro elemento essenziale: una
un diaframma aperto, perché non è stata posta flash di diffondersi, di perdersi, fotografia appare più gradevole
perché questo fornisce una sufficiente attenzione a dove con un risultato più naturale. se riesce a mostrare dettagli
profondità di campo non cadono le ombre. La luce del leggibili nelle aree scure e anche
troppo estesa. flash è infatti sempre molto in quelle chiare. Questa non è una
È importante sfocare lo LA PROVENIENZA condizione facile da soddisfare,
sfondo per fare risaltare DELLA LUCE perché nella fotografia di ritratto
il primo piano, una scelta È DECISIVA la luce è quasi sempre molto
Se è possibile, e lo si può fare direzionata. I professionisti hanno
che l’operatore opera rego- un segreto: ricorrono a pannelli
lando la macchina manual- meglio con le fotocamere reflex,
non bisogna disporre il flash riflettenti utili per rischiarare le
mente. Ma è anche la direttamente sulla fotocamera. ombre. La procedura è di facile
stessa scelta attuata dagli Infatti l’illuminazione appare più attuazione anche nel mondo della
automatismi “program naturale se proviene di tre quarti fotografia amatoriale. Ad esempio,
ritratto”, che sono presenti e dall’alto. È una condizione ben se si scatta un ritratto in spiaggia e
nota ai fotografi matrimonialisti: non si vuole che il soggetto abbia
un po’ su tutte le fotoca- un’espressione innaturale o mostri
mere, anche sulle digitali da sempre impugnano la
fotocamera con la mano destra gli occhi semichiusi, è meglio
compatte. e scattano tenendo il flash con inquadrarlo disponendolo in modo
la sinistra, collegandolo via cavo che abbia il sole in posizione
alla fotocamera e sollevandolo molto laterale, o addirittura in
sopra la propria testa. Una valida controluce. Ecco il segreto: se un
alternativa è naturalmente quella aiutante del fotografo tiene fuori

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ULWUDWWLLQSRVDLQGG 
GENERI: I ritratti in posa

Un ritratto può
essere a figura
intera, magari
colto al volo. È
il caso di uno
scatto a un
gondoliere, qui
impegnato a
fare scuola a
una modella. In
questi casi conta
la prontezza
di ripresa. Lo
zoom, anche di
una semplice
fotocamera
compatta, è
prezioso.

La giovanissima assistente e
il guidatore del pullman, in
attesa dei turisti. È una scena di
reportage che si potrebbe definire
ritratto doppio. Il fotografo, con lo
zoom in posizione grandangolare
o a volte anche soltanto normale,
coglie l’insieme della scena.

Stringiamo l’inquadratura. Molte fotocamere


digitali permettono di impostare lo zoom su di
una focale decisamente lunga. Diviene facile,
allora, ottenere uno scatto strettamente
concentrato sulla persona, dunque un vero e
proprio ritratto singolo.

campo, ma il più possibile vicino È il segno di quanto possa uno sfondo che distrae. Oggi si fotografia a colori, attenzione
al viso della persona ritratta, un pesare l’attenzione alla propria scattano spesso ritratti anche con alle dominanti riflesse. Scattare
asciugamano bianco, questo immagine. Nella stessa maniera, il grandangolare, soprattutto se si un ritratto a una persona vicino
riflette la luce attenuando l’ombra i fotografi di moda sanno che vuole immergere il soggetto in un a un muro di mattoni può
altrimenti troppo scura del volto. un leggero grandangolo, e contesto specifico, in un ambiente portare a una dominante rossa,
Si tratta del più economico, ma un’inquadratura dal basso, caratteristico. Attenzione però, in mentre su di un prato verde può
efficace, pannello riflettente possono slanciare le gambe delle questo caso, a tenere il viso verso succedere di “raffreddare” il colore
disponibile. Nelle riprese eseguite modelle. Infine, quanti genitori il centro dell’inquadratura, per dell’incarnato in modo innaturale.
direttamente in controluce si osservano la precauzione di evitare l’ovalizzazione innaturale È quindi meglio, in questo caso,
può adoperare allo stesso scopo chinarsi e disporsi all’altezza dei dei lineamenti, inevitabile se disporre il soggetto vicino a
anche un colpo di flash. La tecnica loro figli, di pochi anni, quando sono disposti ai bordi. Per finire, una siepe di colore verde scuro,
del “lampo di rischiaramento decidono di fotografarli? I ed è un classico problema nella certamente meno riflettente.
delle ombre” si è molto evoluta bambini, la regola è importante,
proprio con l’avvento della devono essere ripresi ponendosi
fotografia digitale e il perfezionarsi alla loro altezza, mai schiacciati in
dell’elettronica. Oggi prevede un una prospettiva dall’alto.
dosaggio della luce flash che
avviene in modo automatico, ATTENTI ALL’INSIEME
anche sulle fotocamere digitali
compatte. “È riuscito bene questo ritratto, è
uno scatto davvero spontaneo”: Questo ritratto è scattato con
il commento testimonia la vera il sole alle spalle del soggetto:
IL PUNTO DI RIPRESA abilità del fotografo. Infatti il in questo modo non strizza
Raccontano che il generale e segreto non sta nel guidare una gli occhi e i capelli vengono
valorizzati al meglio. Ci pensa
presidente francese Charles De persona, nel metterla in posa, il grande bagliore proveniente
Gaulle, dal fisico particolarmente quanto piuttosto nella capacità dalla cascata a destra a
alto, non gradisse assolutamente di percepire l’attimo giusto in cui garantirci la luce sufficiente per
essere fotografato dall’alto e scattare. Una regola suggerisce una corretta esposizione del
conseguentemente schiacciato di usare preferibilmente focali volto. La composizione valorizza
dall’effetto prospettico, lunghe. Il teleobiettivo è l’ottica il soggetto lasciando l’aria nella
certamente non adatto alla che deforma meno, è più naturale direzione dello sguardo.
grandeur del suo ruolo politico. nella resa, è più adatta a sfocare

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ULWUDWWLLQSRVDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Fotografare i fiori

I PROFUMI
HANNO UN COLORE
MOLTO SPESSO I FIORI SONO I colori possono trovarsi fotografare sono alla portata
PROTAGONISTI DELLE NOSTRE
FOTOGRAFIE, SI CERCA DI COGLIERNE
I DETTAGLI E DI RIPRODURNE
I sotto casa: bastano un
giardino, un’aiuola oppure
un vaso, per ospitare colo-
di tutti e realizzare un piccolo
e coloratissimo reportage na-
turalistico non è difficile.
ratissimi fiori. Anche le più
GLI SPETTACOLARI COLORI. semplici macchine compatte Qualche trucco
possono scattare a distanze per immortalare i fiori
ECCO QUALCHE SUGGERIMENTO molto ravvicinate; la maggio- Il giardino è un mondo affasci-
PER CORONARE CON SUCCESSO ranza delle fotocamere incor- nante, ma per ottenere buoni
I NOSTRI ESPERIMENTI porano anche una funzione risultati occorrono alcuni
macrofotografica, che per- accorgimenti e qualche pic-
mette di gestire l’obiettivo per cola astuzia. In primo luogo
ottenere risultati eccellenti è indispensabile rispettare
anche quando il soggetto si la regola base dei fotografi:
trova a pochi centimetri dal- il soggetto deve riempire il
l’obiettivo. Le occasioni per mirino. Non ha senso stupirsi
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FRORULHSURIXPLLQGG 
GENERI: Fotografare i fiori

Una compatta
digitale con capacità
macrofotografica,
con lo zoom
regolato in posizione
grandangolare. Lo
scatto, in giardino, è
facile da eseguire e
offre un bel senso di
presenza.

Se un obiettivo grandangolare permette una ripresa a distanza


Un fiore di Digitale, nel giardino botanico di Padova, ripreso con un estremamente ravvicinata, ecco che l’immagine risultante permette
obiettivo fortemente grandangolare. davvero all’osservatore di entrare nel soggetto.

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Scuola di FOTOGRAFIA
Uno scatto da
DA UNA FOTO NE VENGONO 1000 manuale, con
Colchici in primo
Può darsi che il fotografo voglia tentare esperimenti con i colori. È piano e le torri
facile, soprattutto perché i moderni software di fotoritocco permettono del gruppo dello
semplici interventi e risultati sorprendenti. Per prima cosa, occorre Sciliar sullo
sfondo. Siamo a
correggere eventuali errori cromatici: per esempio può essere fine agosto, con
importante alleggerire la dominante blu che si presenta perché al una compatta
momento dello scatto il soggetto era in ombra e quindi è risultato digitale dotata di
influenzato della luce riflessa del cielo. Utilizzando Adobe Photoshop, funzione macro,
basta attivare le funzioni Immagine > Regolazioni > Tonalità/ che scatta a
Saturazione e poi, nella finestrella che si aprirà, scegliere i colori Blu diaframma tutto
o Ciano e abbassare il cursore di Saturazione osservando il risultato chiuso.
nella finestra di Anteprima. Un intervento più drastico, per ottenere
colori irreali e un effetto grafico curioso, può invece essere condotto
agendo su Immagine > Regolazioni > Curve. Con il cursore del mouse per una splendida macchia di mensioni piuttosto piccole
si potrà sagomare a piacere il tracciato Curve e osservare, sempre in
Anteprima, un radicale modificarsi dei colori. È una soluzione di sapore fiori e poi inquadrare l’intera (inferiori al classico formato
cartellonistico, sicuramente insolita e spettacolare. radura, scattando nella spe- 24x36mm, cioè al full-frame
ranza che l’emozione della di poche professionali), si be-
Ecco la foto ‘botta di colore’ sia conserva- neficerà di una profondità di
originale: ta in fotografia, è certo che campo nitido particolarmente
spiccano i colori si rimarrà delusi dal risultato. estesa. L’ambiente, lo sfondo,
sgargianti dei
fiori sul fondo I fiori appariranno troppo pic- apparirà infatti sufficiente-
monocromatico coli e lontani nell’immagine, mente leggibile da consentire
delle foglie. Un l’osservazione diretta ci avrà all’osservatore di capire dove
buon punto di
partenza per
infatti portato a concentrare sia cresciuto il fiore fotografa-
una sessione l’attenzione su di essi in modo to; è una condizione che può
di fotoritocco istintivo, con una capacità di essere di limitato interesse se
creativo. selezione che la macchina l’attenzione del fotografo è
fotografica non ha. Ecco il rivolta al vaso sul davanzale
punto chiave. La prima regola di casa, ma che può invece
La foto dei fiori è quella di sapersi avvicinare, essere decisiva se si vuole
può diventare di obbligare l’attenzione a fis- far capire che la pianticella
un fantastico sarsi sul soggetto. È proprio è cresciuta in un giardino bo-
dipinto di pop
art con un per questo motivo che qual- tanico oppure è ambientata
paio di filtri di che appassionato, specialista in uno splendido paesaggio.
fotoritocco. Le della fotografia di fiori, racco- Questa condizione è a volte
linee seguono
i contorni manda l’uso di focali lunghe. ricorrente quando si eseguo-
frastagliati dei Se sulla reflex si monterà un no riprese di flora sponta-
petali e i colori teleobiettivo, o se si imposte- nea, ad esempio nel corso di
sono brillanti.
rà lo zoom della compatta su un’escursione in montagna.
una focale lunga, la conse- Adoperare il grandangolare
guenza immediata sarà quella e ricorrere a diaframmi molto
L’applicazione di ottenere una compressione chiusi permette di scattare
di un filtro per dei piani, un’impaginazione fotografie a brevissima di-
Photoshop della più stretta e dunque meglio stanza dal soggetto, a volte
Nik Software
ha permesso delimitata del soggetto. Un quasi toccandolo con la lente
la creazione altro accorgimento: se il te- frontale, con risultati spesso
di questa leobiettivo viene adoperato sorprendenti, che vanno al
tavolozza tutta
sulle tinte del
a diaframmi piuttosto aperti di là della stessa idea di uno
viola e fucsia. lo sfondo risulterà sfocato e scatto ‘da vicino’: sono foto-
Un esempio per quindi il primo piano si staglia grafie che portano l’osserva-
la decorazione con maggiore evidenza. In tore a sentirsi, letteralmente,
di un tessuto
fantasia. fotografia esiste poi un’altra dentro la scena.
regola base: se si rinuncia a
Anche le foglie
impiegare un teleobiettivo e Luce naturale
diventano si punta piuttosto su di una o artificiale?
come fiori e focale corta, cioè se si ado- La difficoltà di ripresa legata
assumono i toni pera un obiettivo grandango- alla necessità di adoperare
rossi dei petali.
L’intervento è lare, si ha l’interessante pos- diaframmi molto stretti, pre-
stato fatto con sibilità di abbracciare anche ziosi per estendere la niti-
la sostituzione l’ambiente intorno al fiore. dezza in profondità ma anche
cromatica
selettiva.
Un’altra particolarità interes- capaci di limitare fortemente
santissima anche se spesso la quantità di luce, sugge-
sottovalutata: fotografando risce di ricorrere al flash.
con fotocamere compatte, Rivolgersi a una sorgente di
che montano sensori di di- luce artificiale è tuttavia un
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FRORULHSURIXPLLQGG 
GENERI: Fotografare i fiori
sicuro che lassù, in quota, si
faranno incontri interessan-
ti. Non ci riferiamo soltanto
alla celeberrima stella alpina
ma anche, per esempio, al-
l’eventualità di imbattersi nei
piccoli fiori rossi dei larici,
sagomati come pigne in mi-
niatura, alti un paio di centi-
metri, che compaiono a pri-
mavera su queste conifere.
Oppure, ed è una magia che
si svela solo ad occhi molto
attenti nel sottobosco a quote
intorno ai 1.200 metri, ci si
può imbattere nel delicato
anemone. Sarà sicuramen-
te avvantaggiato il fotografo
che dispone di una fotoca-
mera con impostazione per
ripresa a distanza ravvicina-
ta ma lo sarà ancora di più
In un giardino o in un’aiuola le occasioni di ripresa sono numerose. quello che, per la sua reflex
Qui, un fiore di Azalea sotto un’intensa luce naturale, diffusa. digitale, ha un ottimo obiet-
tivo di tipo macrofotografi-
co, espressamente corretto
per una massima resa alle
brevissime distanze. Nelle
nostre escursioni in monta-
gna, vale la pena adoperare
le fotocamere compatte di-
gitali fondamentalmente per
tre motivi: perché sono pic-
cole e leggere, dunque sono
gli strumenti più adatti per
essere portati sempre con sé;
perché offrono anche senso-
ri con un elevato numero di
pixel, che offrono la garan-
zia di potere registrare una
quantità di dettagli che per-
mette ingrandimenti anche
L’Anemone vernalis, o anemone Il più classico dei fiori di Assomigliano a rosse pigne, considerevoli; infine, perché
montagna, la stella alpina hanno una struttura delicata
di primavera, è alto soltanto
(Leontopodium alpinum). La e sono alti solo un paio di
la piccola superficie del
sei o sette centimetri. È stato
fotografato in primavera in ripresa a distanza ravvicinata centimetri: sono i fiori del larice, sensore consente di dispor-
montagna, nel sottobosco, a permette di vedere la peluria che per pochi giorni compaiono re, operando a diaframmi
quota 1.200m. che la protegge dalle basse in primavera su rami ancora stretti, di una nitidezza che
temperature. spogli.
davvero si estende dal pri-
missimo piano fino all’infini-
fastidioso condizionamento. tuttavia è cambiato: la fo- nel software delle fotocame- to. Ne deriva che è divenuto
Il flash, infatti, offre una note- tografia digitale offre una re. Permettono l’impiego di più facile, rispetto a quanto
vole abbondanza di luce ma, carta supplementare, tutta sensibilità ISO anche piut- era possibile fare soltanto
normalmente, genera ombre da giocare. Molte fotoca- tosto elevate e soprattutto pochi anni fa, riprendere un
molto evidenti. I fotografi più mere, in particolare quelle consentono ai fotografi di gruppo di fiori ambientato in
esperti hanno l’accortezza di reflex, offrono la possibilità dimenticare la necessità del un paesaggio che sia ancora
equipaggiarlo con efficaci di scattare con sensibilità flash. perfettamente leggibile. Se
sistemi diffusori oppure di ri- ISO elevate, tali da rendere la vostra aspirazione segreta
correre a pannelli riflettenti, superfluo l’utilizzo della luce Il fascino è quella di emulare le ripre-
che vengono sistemati fuori artificiale anche se si chiude della montagna se naturalistiche di National
campo e frontalmente rispet- il diaframma, senza presen- La possibilità di scattare Geographic e se vi sentite
to alla parabola, allo scopo tare eccessivi disturbi sulle foto ai fiori di montagna è pronti al ruolo di esploratori
di alleggerire le ombre, ma immagini. È un merito che un’occasione preziosa, da e documentaristi nel mondo
operare con luce artificiale deve essere soprattutto at- non trascurare. Il detto ‘fo- della natura, pensateci.
rimane un’operazione piut- tribuito ai programmi di ridu- tografateli, non coglieteli Questa potrebbe essere la
tosto laboriosa. Qualcosa zione del rumore incorporati mai’, è sempre valido ed è vostra occasione.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Controluce

METTI IL SOLE
NEL MIRINO
na bella giornata di Vediamo come si deve opera- in tutte le situazioni. Se si

U
LA LUCE SERVE A
FARE DELLE BELLE
FOTOGRAFIE. MA
sole invita a scatta-
re fotografie. Ma il
fotografo, si sa, è un perso-
re, per ottenere risultati foto-
grafici soddisfacenti.
scatta a un’inquadratura che
comprende aree con alti con-
trasti, si sa che il vero proble-
naggio difficile da accon- Controluce diretto ma è costituito dalla corretta
COSA SUCCEDE SE tentare e, infatti, ecco che Scattare in controluce, anche determinazione dell’esatta
IL SOLE DIVIENE pretende subito qualcosa di in automatismo, oggi non è esposizione. Alcuni sistemi
PROTAGONISTA? più. Prima di tutto non si ac- difficile perché gli esposime- automatici particolarmente
contenta di scattare con il tri delle fotocamere digitali, raffinati eseguono una lettura
sole alle spalle: se la luce è e ancora di più quelli delle dell’esposizione, della luce,
intensa, si può puntare a im- reflex digitali, si sono evoluti che viene definita a matrice
piegarla per scatti d’effetto. e sono assistiti da software ed è basata su un mosaico di
Inoltre, quando il sole è al tra- efficaci, che un po’ presun- cellule che valutano le diffe-
monto, tutto l’ambiente si tra- tuosamente i libretti di istru- renti intensità luminose sulla
sforma; in più, il sole stesso zione descrivono come “in- scena e operano una media
può diventare il soggetto telligenti” e che se la cavano ragionata; è un’elaborazione
principale, il protagonista. ragionevolmente bene un po’ che permette di gestire anche
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PHWWLLOVROHQHOPLULQRLQG 
GENERI: Controluce

QUANDO IL CCD VA IN CRISI


SOLE O UFO?
Quando si inquadrano luci dirette molto intense, come il sole
al tramonto, non è raro che il sensore, soprattutto se si tratta
di CCD, cada in crisi e crei qualche artefatto. A seconda degli
apparecchi e del sensore, il difetto può presentarsi come
una deformazione della sagoma del sole (come nella foto
qui sotto) o addirittura delle bande verticali o orizzontali in
corrispondenza della fonte luminosa. Si tratta di una specie
di “sovraccarico”
del sensore e non
è eliminabile sul
singolo apparec-
chio. Ovviamente
Tramonto ripreso con un leggero teleobiettivo da 100mm. La messa i progettisti
a fuoco è stata eseguita sulla gemma in primo piano e il diametro
del sole, fuori fuoco, è così risultato dilatato.
hanno lavorato
al problema e
oramai quasi tutti
i sensori dispon-
gono di sistemi
“antiblooming”
più o meno
sofisticati che rie-
scono totalmente
o almeno parzial-
mente a elimi-
nare il difetto.
L’utilizzo di
sensori CMOS ha
ridimensionato
notevolmente
il problema,
visto che questa
tecnologia ne
Mare e sole al tramonto da soli non bastano, sono il soggetto più è praticamente
banale che c’è. Fa bene in questo caso il fotografo a inquadrare la immune.
roccia (che è il vero soggetto) e a focheggiare su di essa.

INTERVENTI MANUALI
L’evoluzione tecnologica consente di affidarsi con successo agli Alla periferia
automatismi di esposizione, ma qualche fotografo vuole fare di della città, un
deposito di auto
più e non rinuncia a interventi manuali. Ne indichiamo due. Il da demolire
primo è quello di ricorrere all’esposizione manuale, sulle foto- permette un
camere che lo consentono, oppure a un’esposizione automatica primo piano
“guidata manualmente”, ad esempio tramite un tasto di memo- inconsueto.
rizzazione. In entrambi i casi il trucco consisterà nell’inquadrare, Il sole è al
tramonto,
a distanza sufficientemente ravvicinata, una zona della scena che l’esposizione è
sia più illuminata delle altre. Attenzione: non significa inquadrare stata misurata
il sole! Si otterrà in questo modo una “misurazione per le luci” sul grigio di un
che favorirà l’accentuazione dei contrasti, che probabilmente cielo plumbeo e
scurirà le ombre in misura maggiore del reale ma che favorirà in la fotocamera è
modo consistente l’impressione di rilievo dei dettagli della foto- stata impostata
per una
grafia. Un altro intervento, tipicamente di correzione, può essere sottoesposizione
apportato in sede di fotoritocco. È un intervento di emergenza, di un paio di
volto a salvare fotografi e in controluce in cui sono comparsi valori.
indesiderati riflessi in forma di poligoni o “pallini” colorati. È stato usato un
Richiede abilità, perché il fotografo in questo caso deve riuscire a teleobiettivo di
circoscrivere con precisione l’area del poligono e poi deve cercare focale 300mm.
di neutralizzare la dominante cromatica servendosi, ad esempio,
di una funzione del tipo Immagine > Regolazioni > Tonalità/satura-
zione, presente in un software come Adobe Photoshop (o analoga
su altri prodotti). In questo caso potrà scegliere un colore e poi
“spegnerlo” progressivamente portando verso lo zero il cursore
di Saturazione. Occorrerà naturalmente una sufficiente esperienza
pratica, soprattutto per non esagerare nella correzione.

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PHWWLLOVROHQHOPLULQRLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA
situazioni limite. Ad esempio, il pericolo di fissarlo, anche
se il fotografo inquadra anche solo per un attimo, attraver- Alba sul crinale, in
quota. In questi casi
il sole nella scena, e intendia- so lenti che lo concentrano occorre cogliere
mo un sole abbagliante, ecco nell’occhio di chi inquadra l’attimo giusto,
che il software della macchi- con serio pericolo di gravi le- attendere che il sole sia
na se ne accorge, capisce sioni. È decisamente meglio in posizione. È meglio
se appare schermato,
che in corrispondenza di una inquadrare adoperando il come in questo caso da
determinata cellula si verifica visualizzatore a cristalli liqui- un albero. È preferibile
un’eccessiva superluminosi- di presente sul dorso di una misurare l’esposizione
preventivamente,
tà. In questo caso reagisce in compatta o di una recente puntando la fotocamera
un modo semplice ma effica- reflex digitale con analoga sul cielo illuminato e
ce: nelle sue valutazioni non capacità di visione Live View. memorizzando i dati.
si serve del segnale elettrico Anche in questi casi vale una L’uso di un teleobiettivo,
qui un 300mm, è
in uscita dalla cellula in que- raccomandazione: si sa che sicuramente d’aiuto.
stione; accetta cioè che, in l’efficacia con la quale gli
quel punto, l’immagine mostri obiettivi proiettano l’immagi-
una superluminosità esagera- ne del sole sul piano del sen-
ta, un bianco abbagliante, ma sore è molto elevata, quindi
nello stesso tempo misura gli è reale il rischio di danneg-
altri dettagli dell’inquadratura giare i pixel se si inquadra
e regola l’esposizione corret- tale scena per un tempo
tamente. Il risultato finale è prolungato. Il consiglio è di
che oggi ci si può affidare agli immaginare a priori l’inqua-
automatismi di esposizione e dratura che si vuole ottenere
si è dunque invogliati a scat- e poi sollevare rapidamente
tare “sempre e comunque”. la fotocamera, inquadrare
Il sole nell’inquadratura, o per pochi secondi, scattare e
un controluce anche molto abbassarla prima che il surri-
spinto, non fa più paura. scaldamento crei seri danni.
Un altro tipico problema è la
Rischi e precauzioni comparsa di riflessi. Possono
Scattare in controluce e manifestarsi tra le superfici
scattare al sole è diventato delle lenti, che creano aloni
facile. Ma qualche rischio è che fanno perdere contrasto,
in agguato. Il primo, con le fo- o riflessi geometrici generati
tocamere digitali reflex usate dalla proiezione delle lamel-
con il loro mirino ottico, è per le del diaframma sulle lenti
la vista del fotografo: inqua- stesse; i pentagoni o esagoni
drare un sole che non sia al colorati che a volte si notano
tramonto significa correre nelle fotografie in controluce

Le macchine digitali compatte dispongono di un’esposizione automatica


che riesce a fotografare anche il sole pieno. In questo caso attraverso
un bosco.

hanno questa origine. Una no meglio bagliori non voluti;


prima difesa è affidata ai pro- inoltre, si tende a trattare in
duttori di fotocamere: i tratta- modo antiriflesso anche il
menti antiriflesso, ad esem- lato posteriore delle lenti di
pio, con rivestimenti speciali molti obiettivi, allo scopo di
depositati sulle lenti con pro- fare in modo che quando essi
cedure di evaporazione sotto sono colpiti da luce diffusa
vuoto, si sono dimostrati effi- all’interno della fotocamera,
Il sole non è più nel quadro, ma non c’è dubbio che tutta le persone caci ma in qualche caso non magari dalla stessa super-
in silhouette alla base della foto testimonino che lui, il protagonista
nascosto, è ancora lì. Un caso di una foto al sole senza bisogno della sufficienti. Oggi si fa ricorso ficie specchiante del sen-
presenza del sole. anche alle nanotecnologie sore, la lascino facilmente
per rivestimenti che catturi- “uscire” dall’apparecchio
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PHWWLLOVROHQHOPLULQRLQG 
GENERI: Controluce
senza consentirle di creare suggerito che può essere
aloni colorati. utile operare a sensibilità me-
dioalte ma a questo punto, è
La magia del tramonto lecita una domanda: servono
Il sole ha un grande fascino davvero elevati valori di sen-
soprattutto quando tocca sibilità ISO, visto che stiamo
l’orizzonte. Fotografare il inquadrando un sole che, per
sole, all’alba o al tramon- definizione, è luminoso? La
to, restituisce immagini di risposta è affermativa. Infatti
grande suggestione. Ci si l’esperienza insegna che, in
chiede allora se scattare al particolare con un tramonto
tramonto sia davvero facile. inoltrato, accade spesso che
Possiamo confermare che lo lo spessore degli strati d’aria
è diventato, oggi più di ieri, si dimostri uno schermo effi-
grazie all’avvento della foto- cace, davvero molto intenso.
grafia digitale. I motivi sono Inoltre, l’elevata sensibilità
numerosi. In primo luogo, può aiutare la leggibilità del
notiamo che le fotocamere resto dell’inquadratura, dove
digitali permettono di variare sono abbondanti le aree
l’impostazione di sensibilità scure.
in corrispondenza di ciascu-
no scatto. È come dire che, Intensità del colore
al ritorno da una bella escur- Un tempo, nelle riprese cine-
sione, oppure in occasione matografiche, alcuni operato-
di una passeggiata nel tardo ri aggiungevano all’obiettivo
pomeriggio sul lungomare, si un filtro rosso; l’accessorio
può modificare la regolazione serviva ad accentuare, inten-
della fotocamera impostando zionalmente, il colore del sole
una sensibilità piuttosto ele- al tramonto e la sua presen-
vata. La sensibilità può spin- za, nel resto dell’inquadra-
gersi ad almeno 400 ISO su tura e cioè nel “nero pieno”
una compatta, oppure essere dei particolari di contorno,
regolata anche su 800 o 1600 non veniva notata. Oggi, nella
ISO se si adopera una reflex fotografia digitale, questa
digitale. Sono valori che, tecnica non è più consiglia-
sulle macchine più recenti, si ta. Se si mantiene il comando
dimostrano pienamente uti- di bilanciamento del bianco
lizzabili e, grazie ai software sull’impostazione AWB (Auto
di riduzione del rumore, non White Balance) la macchina
risultano così spinti da fare neutralizza la presenza del
comparire disturbi elettronici filtro. Volendo apportare una
vistosi e sgradevoli, permet- correzione intenzionale è,
tondo al fotografo di scattare piuttosto, preferibile virare
più facilmente nella scarsa leggermente la temperatu-
luce del tramonto. Inoltre, ra di colore verso il rosso;
consentono un più agevole un’operazione che si può fare
uso degli zoom che, quando eventualmente anche in un
sono regolati in posizione di secondo tempo, in fotoritoc-
teleobiettivo, offrono quasi co. Quanto alla spettacolarità
sempre una luminosità mas- del risultato finale, nelle ripre-
sima piuttosto ridotta e non se all’alba o al tramonto, un
obbligano a ricorrere al trep- suggerimento è quello di pre-
piedi. È anche possibile ri- ferire sempre le riprese con il
nunciare all’uso dello stativo, teleobiettivo: permette di in-
che rimane però indispensa- grandire il diametro del sole e
bile nella fotografia notturna renderlo più vistoso. A volte,
o in pose di parecchi secondi. è utile impostare la messa a
Tale rinuncia diventa ancora fuoco non sull’infinito ma su
più facile se la fotocamera di- un particolare posizionato su
Stravolgere la realtà non è difficile. In questo caso la ripresa è avvenuta spone di uno stabilizzatore in- un piano medio dell’inquadra-
attraverso un filtro ottico rosso intenso (Wratten n.25), applicato corporato; questo accessorio tura. Si fa apparire così il sole
all’obiettivo. Ha colorato anche il paesaggio e l’esposizione, troppo in molti casi “fa la differenza” leggermente fuori fuoco e, di
abbondante per il sole, lo ha saturato fino a fargli cambiare colore.
Con un programma di fotoritocco è facile aumentare anche la e sta conoscendo grande dif- conseguenza, lo si caratteriz-
saturazione e, se si vuole, intensificare il nero dei rami. fusione anche su molte foto- za con un effetto alone che ne
camere compatte. Abbiamo ingigantisce le dimensioni.
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PHWWLLOVROHQHOPLULQRLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Catturare i panorami

IL PAESAGGIO
RACCONTATO PER IMMAGINI
I PAESAGGI SONO IL atturare un panorama Il quadro innanzitutto inquadrata: concentrando-

C
“PANE QUOTIDIANO”
DEI TURISTI, UN
e “dipingerlo” sulla
foto: questo è il motivo
principale che spinge tutti
Il panorama sta davanti al fo-
tografo, e lui non può né spo-
stare le montagne né rasse-
si proprio sui non-soggetti
si scopre se è necessario
stringere o spostare l’inqua-
PO’ PER IL GUSTO a tenere la fotocamera al renare un cielo nuvoloso. Ma dratura per evitare gli ele-
DI “DIPINGERE” collo sempre pronta mentre come tagliare l’immagine, menti di disturbo. Molto fa
visitano città e località turi- questo sì, è tutta responsabi- anche la lunghezza focale
UN QUADRO CON stiche durante le vacanze. In lità del fotografo. Molte volte scelta e quindi l’ottica: per i
LA FOTOCAMERA, realtà il panorama è uno degli si inquadra con poca atten- panorami, naturalmente, si
scatti fotografici più facili: la zione, limitandosi a centrare predilige l’utilizzo di ottiche
UN PO’ PER NON maggior parte dello sforzo lo il soggetto principale (una grandangolari che permet-
DIMENTICARE I fanno la natura e l’ambiente. spiaggia, una montagna, una tono quindi di inquadrare un
LUOGHI VISITATI. Ma non bisogna dare nulla vallata...) senza preoccupar- grande campo visivo. In casi
per scontato: se è facile rag- si di quello che sta attorno. particolari può essere invece
giungere la “sufficienza”, per È buona norma ripercorrere indicata un’ottica tele per la
eccellere nei panorami è ne- con l’occhio all’interno del sua proprietà di schiacciare
cessario esercitarsi. mirino i contorni dell’area i piani.
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Generi: I panorami
Per esempio per riprendere In manuale è meglio nuali è sempre da preferire,
un tramonto in città, in cui Praticamente tutte le foto- tanto più che il soggetto non
il sole scende tra i palazzi, camere attuali dispongono scappa e quindi dà il tempo
la scelta del tele è molto in- dei programmi automatici di di riflettere. Solitamente si
dicata: il sole appare molto esposizione, tra cui anche utilizzano tempi lunghi e dia-
grande (poiché ingrandito quelli dedicati alla ripresa frammi chiusi, questo per
dal teleobiettivo) e i palaz- dei panorami. Ma è solo il avere la massima definizio-
zi in primo piano appaiono fotografo che sa cosa vuol ne dell’immagine. In questo
vicini ma di dimensioni simili porre in risalto e quindi la modo in molti casi si rende
al sole stesso: effetto assicu- scelta delle impostazioni di dinamico il panorama, grazie
rato. scatto manuali o semi-ma- per esempio al mosso delle

IL TRANELLO DEL BOSCO


Il verde scuro di arbusti e piante, come si dice in gergo, “mangia” la luce, cioè tende ad apparire sempre molto
scuro. Soprattutto se lo sfondo dell’immagine o il cielo sono molto chiari, scattare una fotografia equilibrata può
essere molto difficile. Nell’esempio qui sotto il ghiacciaio sullo sfondo del cielo nuvoloso è molto chiaro: per avere
un’esposizione corretta degli alberi in primo piano è necessario sovraesporre lo sfondo. Per una foto migliore è VERTICALE
necessario evitare le ore centrali del giorno e scattare alle ore dell’alba o a ridosso del tramonto. PERCHÉ NO
L’orientamento classico dei
panorami è orizzontale: in questo
modo si segue meglio la linea
dell’orizzonte, ma nulla vieta
di organizzare un panorama in
verticale, soprattutto quando si
vuole dare risalto alle distanze tra
i piani. Nell’esempio qui sopra si è
utilizzato il tronco in acqua come
elemento di forza sulla diagonale
per rompere la regolarità del
panorama sullo sfondo. Lo stesso
scatto in orizzontale avrebbe avuto
nel tronco solo un elemento di
disturbo.

I PANORAMI DI NOTTE
Sono facili da fare, soprattutto con
le fotocamere digitali, e sono molto
spettacolari: i panorami di notte
richiedono solo qualche accortezza.
Innanzitutto va disinserito il flash,
che illuminerebbe solo i primi piani,
lasciando gli sfondi totalmente scuri.
Vanno poi impostati tempi di scatto
molto lunghi, anche fino a pose di diversi
secondi, per le quali è necessario un
treppiede o almeno un appoggio stabile.
È bene fare due o tre tentativi per
centrare il livello di esposizione corretto.

L’IMPORTANZA DEL FILTRO POLARIZZATORE E DEL PARASOLE


Nel kit del bravo fotografo naturalista non manca più compatto o eliminando i riflessi su vetri
un filtro polarizzatore (a polarizzazione circolare e acqua. Da utilizzare quasi sempre nei
per evitare di ingannare autofocus ed esposimetro). panorami, come anche le
Tra gli effetti del filtro polarizzatore c’è quello di protezioni parasole per
eliminare i riflessi e le luci parassite, garantendo evitare i riflessi dei raggi
per esempio al cielo sereno un colore blu molto solari sulle lenti dell’ottica.

SENZA FILTRO CON FILTRO SENZA CON


POLARIZZATORE POLARIZZATORE PARASOLE PARASOLE

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SDQRUDPLHIRWRYDFDQ]HLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
piante al vento o dell’acqua proprio le ore attorno a mez- BASTA CAMBIARE PUNTO DI VISTA...
di un torrente. L’esposimetro zogiorno finiscono per essere
della fotocamera può essere tra le più “gettonate”. Il rischio Visto che nei panorami non si può chiedere al soggetto di cambiare
facilmente ingannato da cieli è che la luce troppo forte crei posizione, è il fotografo che deve cambiare punto di vista. Queste due
foto sono state scattate a pochi secondi di distanza, nello stesso punto
molto chiari o da forti contra- contrasti che superano la ca- e con la stessa ottica: a sinistra il fotografo è accoccolato, a destra è in
sti: con una fotocamera digita- pacità della fotocamera di ren- piedi. Basta questo dettaglio per cambiare totalmente la foto.
le vale la pena di fare qualche derli correttamente, facendo
scatto in più con impostazio- diventare praticamente tutti
ni diverse per poi scegliere neri gli elementi più in ombra e
lo scatto migliore. È sempre questo non è quasi mai bello.
bene ricordare, soprattutto Le ore preferite sono invece
se si scatta all’alba o al tra- intorno all’alba (tinte tenden-
monto, di forzare il flash a non zialmente fredde) e al tramon-
scattare: la gittata del flash è to (tinte calde), situazioni che
solo di qualche metro e non ha creano ombre lunghe e la cui
alcuna influenza su soggetti luce tagliata contribuisce a
lontani come i panorami. conferire al panorama una
tridimensionalità pittoresca.
Scegliere l’ora giusta Lo scatto nelle ore centrali è
La maggior parte dei fotografi comunque possibile, ma il re-
sconsiglia le ore centrali del quisito di evitare i controluce,
giorno per realizzare i pano- tenendo il sole alle spalle, di- DAL BASSO DALL’ALTO
rami; invece inevitabilmente venta molto più necessario. Il sentiero sembra molto più Il sentiero sembra più stretto e
grande e lo sfondo più lontano. lo sfondo più vicino. Gli alberi
Gli alberi ripresi sembrano sembrano più bassi. I piani
più alti. I piani intermedi si intermedi risaltano molto di più
comprimono e si vedono poco (es. il sentiero che prosegue
(es. ombra dell’albero). sullo sfondo).

UN TREPPIEDE: UTILE
QUASI INDISPENSABILE
Un bel panorama non è tutto schiacciato sugli
sfondi ma, anzi, è giocato sui confronti-scontri tra i
diversi piani: per tenere tutti i piani a fuoco e avere
la migliore nitidezza dell’immagine è necessaria la
massima profondità di campo. Per questo scopo si
deve scattare con il diaframma più chiuso possibile
e quindi con tempi lunghi, grazie anche al fatto che
il panorama normalmente sta fermo. In questi casi
è utile se non indispensabile per evitare il mosso
l’utilizzo di un treppiede. Ce ne sono di tutti i tipi,
IL PANORAMA INCONSUETO piccoli e grandi, leggerissimi e un po’ più pesanti.
È comunque bene scegliere un modello che
È bene cercare il panorama anche dove sembra non esserci e in permetta la regolazione dell’altezza del perno
questo la scelta dell’inquadratura diventa fondamentale. Nello centrale e magari offra gli indicatori per la messa
scorcio qui sopra, ripreso da una rupe, il campo di calcio non in bolla.
è certo un soggetto seducente di per sé; ma il punto di vista
estremo, anche più che inconsueto, ne fa uno scatto interessante.
Curioso anche il gioco di simmetrie costruite (e infrante dall’aereo FOTOGRAFIE IN VIAGGIO
più piccolo, il secondo nella foto) dello scatto qui sotto ripreso
all’aeroporto di Amsterdam: questa non è una foto agli aerei, né Le vacanze significano anche spostamenti tra una meta e l’altra e e
una foto all’aeroporto, è solo uno strano panorama, che cattura e splendidi scorci panoramici che scorrono sotto gli occhi dei viaggatori
stupisce: missione compiuta. mentre si è in macchina, in treno o in aereo. Anche in queste condizioni
si possono fare fotografie eccellenti, a patto di seguire alcune
indicazioni. Il vetro, anche se un po’ sporco, non dà particolare fastidio
perché, essendo molto ravvicinato, finisce per sfuocarsi completamente.
Non bisogna però commettere l’errore di appoggiarsi al vetro cercando
una maggiore stabilità: in tal caso è mosso assicurato a causa delle
vibrazioni trasmesse dal vetro stesso; al contempo è bene stare molto
vicini al vetro, per oscurare
qualsiasi riflesso in cui
potrebbe finire per specchiarsi
la fotocamera stessa. Vanno
impostati tempi di scatto
brevissimi per evitare i mossi
dello sfondo; anche se i primi
piani risultassero mossi,
come nel caso qui sotto (da
un treno a oltre 200 km/h),
non importa, anzi si crea un
effetto che dà il senso del
movimento.

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Scuola di FOTOGRAFIA

Il reportage turistico

IL MONDO
DA RACCONTARE
ndiamo in vacanza o in in presenza di luce molto fotocamere e in alcuni obiet-
A
LA FOTOGRAFIA
TURISTICA È SÌ
FOTO RICORDO, MA
gita, vediamo sugge-
stivi paesaggi oppure
visitiamo belle città d’arte e
scarsa, senza ricorrere al
flash. Questo si rivela un aiuto
importante quando scattiamo
tivi, che sono meccanismi in
grado di neutralizzare le oscil-
lazioni della mano del fotogra-
naturalmente portiamo con nei musei dove, è risaputo, fo, consentendo di scattare a
ANCHE REPORTAGE noi la fotocamera. Diciamo il lampeggiatore è proibito; mano libera anche con tempi
DOCUMENTARISTICO. subito che la fotografia di- oppure se scattiamo foto in molto lenti e di cogliere belle
gitale ha parecchi pregi in strada, magari al crepuscolo immagini in occasioni in cui
LA TECNICA DIGITALE campo turistico. Il primo, so- o di notte, quando le luci colo- normalmente si rinuncereb-
OFFRE MOLTE prattutto se si usano macchi- rate dei negozi o dell’illumina- be a fotografare; il secondo
POSSIBILITÀ ne compatte, è la silenziosità. zione stradale aggiungono un è il considerevole migliora-
Il reportage diviene così più particolare fascino. Queste mento di resa d’immagine,
DI INTERVENTO facile, se si è discreti si posso- condizioni di ripresa, ritenute un vero perfezionamento
IN SEDE DI RIPRESA no scattare notevoli istanta- fino a ieri proibitive, sono oggi che è avvenuto nel campo
E DI EDITING nee anche senza farsi notare decisamente accessibili per delle alte sensibilità. Molte
dai soggetti. Un altro vantag- almeno due motivi: il primo è macchine recenti, anche tra
gio è rappresentato dalla ca- la diffusione degli stabilizza- le compatte, offrono sensi-
pacità di operare bene anche tori, incorporati in parecchie bilità di 400, 800 e 1600 ISO.
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GENERI: Il reportage turistico

L’IMPORTANZA
DELLA LUCE
La fotografia digitale ha un
punto di forza: consente di
modificare, in ripresa o in foto-
ritocco, il bilanciamento colore
dell’immagine. Nella fotografia
su pellicola il fotografo doveva
decidere a priori quale pelli-
cola adottare, con il digitale si
sceglie da menù: si imposta
la macchina su luce diurna,
luce tungsteno, fluorescente,
oppure su soggetto in ombra
scoperta o sotto un cielo nuvo-
loso, e così via. Esiste anche
l’opzione Auto WB, che corri-
sponde a bilanciamento auto-
matico lasciato alla macchina
e non deciso dal fotografo. A
volte è snobbata dagli esperti
che, sbagliando, credono così
di abdicare alla loro abilità di
fotografi: il sistema Auto WB è
infatti il toccasana nelle situa-
zioni di riprese in luce mista,
quando alla luce solare si
aggiungono lampade elettriche
di vario tipo che il turista può
incontrare facilmente in viag- Venezia - Per raccontare Venezia non c’è soltanto piazza S. Marco. Ci sono anche i colori, magari quelli di un
parcheggio di gondole, nei pressi della piazza. Scegliete l’ottica, ad esempio un teleobiettivo per comprimere
gio. Auto WB è quindi la scelta i piani; qui, l’azzurrino di una giornata dal sole velato ha mantenuto l’uniformità del tono di colore, simile a
preferibile in caso di dubbio. quello di alcuni dipinti classici.

Kyoto (Giappone) Tempio Heian Shrine - Con il


grandangolare si abbraccia tutta una piazza. Ma
spesso è più significativo usare il teleobiettivo,
Periferia di Londra - La casa è antica, i colori sono davvero particolari, l’auto parcheggiata
anche potente, per isolare persone o piccoli
e il cartello stradale sono in tinta con l’edificio, il traffico in strada è per un attimo
particolari. Con il vantaggio, per il fotografo, di
assente. Il fotografo deve scegliere l’attimo per scattare.
non farsi notare al momento dello scatto.

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IRWRJUDILDWXULVWLFDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
QUALCHE PRECAUZIONE DA FOTO-TURISTA
AUTONOMIA DI IMMAGINI
Un parametro da valutare, memoria che vengono fornite con sé un computer portatile; una di riserva permette di
fondamentale in viaggio, a corredo con le fotocamere altri scaricano le schede in avere maggiore autonomia
è l’autonomia delle imma- sono normalmente poco un piccolo Hard Disk supple- e di essere sempre pronti ad
gini. Si sa che l’avvento del capienti e sicuramente insuf- mentare così da svuotare le uscire con una batteria carica,
digitale ha azzerato i costi: ficienti quando si viaggia, card e poterle riutilizzare, ma, mentre l’altra si ricarica.
dove prima si scattava una soprattutto se si vuole rea- con i costi contenuti raggiunti Quando si è a casa è comoda,
foto, oggi se ne eseguono lizzare un ampio reportage. dalle memorie, questo ha ma in giro per il mondo è
anche dieci o più. Il rove- Il consiglio è quindi quello senso solo se il viaggio ha un quasi indispensabile per
scio della medaglia è che la di procurarsi una o più card durata lunghissima o come non mordersi le dita davanti
capacità di immagazzinare supplementari, di capacità backup per mettere al sicuro a un panorama mozzafiato
immagini deve essere più che più abbondante. Qualche le immagini. Più attenzione scorto quando si è a corto di
proporzionata. Le schede di fotografo professionista porta va posta alla batteria: averne energia.

Non c’è dubbio che, come te. A questo punto, torniamo


dicono molti esperti, al cre- alle esigenze del più norma-
scere dei valori ISO aumen- le foto-turista e richiamiamo
tano anche i disturbi sulle l’attenzione sull’importanza
immagini, ma in questo modo della pulizia dell’attrezzatura,
è comunque possibile scatta- soprattutto se si adoperano
re fotografie in situazioni che macchine reflex ad ottica in-
fino a ieri spesso scoraggia- tercambiabile. Queste infat-
vano qualsiasi tentativo. ti, proprio perché l’obiettivo
può essere staccato, hanno
Questioni i sensori più vulnerabili dallo
di affidabilità sporco e da granelli di polve-
In media, le buone macchine re indesiderati.
fotografiche digitali sono pro-
gettate per funzionare senza La pulizia
inconvenienti a temperature prima di tutto!
comprese tra 0 e +40°C, con La superficie dei monitor
un’umidità ambientale che dietro alle fotocamere è Lago di Carezza (Dolomiti) - Normalmente il lago di Carezza compare in
tutte le cartoline. Sarà meglio fotografare solo lo specchio d’acqua o
non superi l’85%. Sono valori spesso appositamente in- cercare di restituire il fascino dell’ambiente, con gli abeti in primo piano
abbastanza impegnativi, so- durita, ma il rischio di graffi e le pareti del Latemar che fanno da sfondo?
prattutto se si pensa che par- è sempre in agguato e sono
liamo di strumentazioni forte- pochi i fabbricanti che forni-
mente basate sull’elettronica scono telaietti distanziatori
e possono quindi considerar- e protettivi. I fotoriparatori
si rassicuranti per noi utenti dispongono, soprattutto per
normali. In molti casi questi i display LCD, di appositi gel
limiti sono stati ampiamente protettivi che rimediano a
superati senza inconvenienti. uno scratch imprevisto. At-
Un gruppo di fotografi sotto tenzione anche alle ottiche
il sole africano ha risalito perché anche un minimo di
in piroga il fiume Zambesi; umidità o di untuosità sulle
l’umidità ambientale, ai tro- lenti porta a un’immediata
pici, è arrivata al punto da perdita di nitidezza dell’imma-
provocare gocce di conden- gine. Per rimuovere lo sporco
sa sulle reflex digitali usate è meglio non ricorrere a un
nella spedizione. La tempe- eccesso di liquidi detergenti,
ratura ambiente, all’ombra, rischiando che filtrino lungo i
è sempre stata superiore ai bordi delle lenti. Il mondo di-
45°C, al sole, poi, è divenu- gitale, anche per via dei suoi I colori della sera sono sempre tendenti al blu, mentre quelli della luce
ta così elevata da obbligare sensori dalla superficie molto elettrica sono molto caldi, tra i gialli e i rossi. Per avere la mssima resa
dallo scatto di un monumento (in questo caso la Porta di Brandeburgo
spesso a tenere un panno specchiante, teme il rischio a Berlino) un buon stratagemma è quello di scegliere le primissime ore
tra la mano e l’attrezzatura dei riflessi anomali e quindi della sera, con nel cielo ancora un bagliore di luce e l’illuminazione
per non scottarsi. Ebbene, le precauzioni antiriflesso, i artificiale già attiva. Il risultato offre il massimo contrasto cromatico tra
soggetto e cielo. Ovviamente la foto sarà tanto più bella quanto è ben
in dieci giorni di lavoro nes- rivestimenti a strati multipli e realizzata l’illuminazione del monumento. Ovviamente bisogna ricordarsi
suna macchina ha mostrato le alette frangiluce all’interno di disattivare il flash, che a queste distanze non dà contributi luminosi e
cedimenti e le foto sono state delle macchine sono raffinate anzi può essere dannoso, dando inutile rilievo a persone di passaggio e
tutte perfettamente realizza- realtà. altri oggetti in primo piano.

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IRWRJUDILDWXULVWLFDLQGG 
GENERI: Il reportage turistico
BATTERIE
LA SITUAZIONE SI È EVOLUTA
Un particolare da non sottovalutare è quanto sia impor-
tante la disponibilità di energia elettrica nella fotografia
digitale soprattutto se si parte per viaggi in paesi lontani.
Una pila di ricambio può essere a volte l’accessorio
chiave. Però, vogliamo essere ottimisti anche perché
la situazione sta davvero, e molto, migliorando. Basta
chiedere ai fotografi sportivi, a chi scatta d’abitudine circa
duemila immagini per un Gran Premio di Formula 1: ci
confermano che ormai la carica di una pila permette di
coprire tutta una gara. Anche i fotonaturalisti, dal canto
loro, dicono che ormai le batterie ricaricabili lavorano
bene anche a basse temperature, mantenendo la carica
per molto tempo. Buone notizie, dunque. Ma che cosa è
successo? La risposta ce l’hanno data i progettisti quando
hanno comunicato che i nuovi microprocessori delle
Weissenstein (BZ) Santuario di Pietralba - Bisogna fare attenzione in questo fotocamere lavorano meglio e consumano meno cor-
genere di riprese: con il digitale l’effetto sgradevole delle linee cadenti, dei
muri inclinati nei palazzi, non è più tollerato. Lo si evita scattando da lontano, rente. Inoltre un po’ tutti i fabbricanti hanno oggi deciso di
con il teleobiettivo, oppure lo si corregge facilmente in sede di fotoritocco. adoperare le pile agli ioni di litio. È una brillante soluzione
tecnologica che neutralizza il fastidioso effetto memoria,
significa che le nuove batterie possono essere usate con
Il panorama da solo
può non bastare.
maggiore flessibilità. Un esempio: non richiedono tassa-
Questo scatto, senza il tivamente, come accadeva fino a ieri, di essere scaricate
rottame di scuolabus del tutto prima di ogni ricarica. La vita, per noi fotografi
alla base, non sarebbe digitali, sta davvero migliorando.
stato accettabile:
uniforme, privo di
colori, senza un
soggetto. Insomma,
in una parola, un
deserto. E qui si pone
il grande quesito
per il foto-turista:
come fotografare il
deserto? Bisogna
ricordare che serve
sempre un soggetto
forte, basta anche una
maglietta buttata per
terra, una borraccia,
oppure un rottame
come in questo caso.
E lo scatto, invece
di essere una pura
descrizione di un
panorama, si trasforma
in una storia, lasciata Il fotografo-turista deve far capire dove si trova e raccontare una
in gran parte alla storia; non necessariamente è un lavoro da grandangolo: in questo
fantasia dello scatto, il tele viene usato per focheggiare su un dettaglio di un
spettatore. E, in fondo, ponte della ferrovia (che ci svela che siamo nel deserto del Mojave,
la fotografia è questo. negli USA) per un’immagine dal sapore di “Far West”.

PICCOLI ACCORGIMENTI PER FOTOAMATORI


COME FAR DURARE LA FOTOCAMERA
Per far fruttare al meglio significa alimentare con- visualizzatore solo per Molte macchine si accen-
la nostra attività di foto- tinuamente lo schermo controllare le foto e non dono in un attimo e la
amatori è utile prestare del visualizzatore, che per inquadrare, godono prontezza di lavoro non è
attenzione a qualche è un forte consumatore di maggiore autono- sacrificata; alcune reflex
piccolo accorgimento. di pile e quindi incide mia. Qualcuno potrebbe si accendono in soli 18
Il primo, importante fortemente sull’autono- preoccuparsi del fatto che centesimi di secondo,
soprattutto adoperando mia. A questo proposito accendere e spegnere la quanto basta per essere
macchine compatte, è ci è facile notare che le fotocamera possa com- sempre in grado di scat-
quello di spegnere la reflex digitali, anche e promettere la rapidità tare. Anche questo va
fotocamera dopo ogni proprio perché, salvo d’azione: questo è vero valutato selezionado la
ripresa. Tenerla accesa rare eccezioni, usano il solo per alcuni modelli. fotocamera da acquistare.

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IRWRJUDILDWXULVWLFDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Fotografare in vacanza

IN VIAGGIO
LONTANO DAL LAVORO
S
FOTOGRAFARE ulla scia del boom del critica di ognuno, per invo- bilità) per ottenere risultati
LE VACANZE? digitale, la voglia di gliare a scegliere le imma- di altissimo livello. E anche
fotografia degli italia- gini buone e buttare quelle per chi è rimasto fedele alla
ECCO ALCUNI ni sta vivendo una seconda insulse. L’avere tra le mani buona, vecchia pellicola,
CONSIGLI PER gioventù. La motivazione è una fotocamera digitale non nessun problema: la maggior
ovvia: tolti i costi di sviluppo deve quindi essere un motivo parte di questi consigli vale
ARRICCHIRE IL e stampa, niente di più facile per cambiare questa regola anche per loro.
VOSTRO “PORTFOLIO che premere un pulsante e in “tre su cento”, ma piutto-
FOTOGRAFICO”, CON guardare il risultato sul di- sto uno stimolo per andare Tutto in ordine?
splay. Ma, di per sé, questo oltre quel “dieci su cento” Allora si parte
QUALCHE TRUCCO sistema non è garanzia di che la matematica ci propor- Sembra banale, ma può capi-
PER EVITARE GLI ottimi risultati. Se è vero che rebbe. Niente di meglio, poi, tare: si prende la fotocamera
ERRORI PIÙ COMUNI una volta si diceva “tre su che sfruttare i vantaggi che e non funziona nulla. Perché
trentasei” (tre foto di un rul- la tecnologia digitale offre le batterie sono scariche, o
E PER FARE FOTO lino sono buone, le altre si (come la possibilità di rivede- perché qualcosa si è guasta-
INDIMENTICABILI buttano), è altrettanto vero re immediatamente l’immagi- to mentre questa dormiva in
che questa regola nasce- ne, o di adeguare scatto per fondo a un cassetto. Per non
va per stimolare la capacità scatto il valore ISO di sensi- ritrovarsi “a piedi” in un paese
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GENERI: La vacanza
IL POLARIZZATORE
ANCHE A MEZZOGIORNO
Si dice che le immagini più di esaltare l’azzurro dei
belle si ottengono o all’alba fondali. Questo filtro, facil-
o al tramonto, quando il mente reperibile nei negozi
sole è basso sull’orizzonte, di fotografia, deve essere
la luce assume toni più ruotato (è fatto apposta)
caldi e le ombre regalano sino a raggiungere l’effetto
tridimensionalità ai sog- desiderato. Con le reflex
getti. Questo è vero nella e con le digitali nessun
maggioranza dei casi: nei problema, basta guardare
ritratti, nei paesaggi, nello nel mirino (o sul monitor
sport, nel reportage di delle compatte digitali)
viaggio in generale. Ma c’è mentre si ruota il filtro, e il
un soggetto che esula da risultato appare evidente.
questa regola, la classica Con le compatte tradizio-
immagine del mare con nali invece il suo utilizzo
le acque cristalline. Potete è un po’ più complicato:
essere anche in Poline- bisogna ruotarlo tenendolo
sia, ma se fotografate la in mano, per appoggiarlo
spiaggia al tramonto, il davanti all’obiettivo stando
mare sembrerà quello del attenti a non cambiarne più
porto di Genova. Perché l’orientamento. In questo
il fondale apparirà scuro caso è necessario anche
e i riflessi sulla superficie applicare una correzione
la faranno da padroni. dell’esposizione (molte
Scattando invece nelle macchine sono dotate di
ore centrali della gior- questo comando), impo-
nata, quando i raggi solari stando circa 1.5 stop di
penetrano in profondità, il sovraesposizione. Sulle
risultato sarà ben diverso. reflex e sulle digitali, dotate
La disponibilità poi di un di esposimetro TTL (con let-
SCEGLI LA FOTO PIÙ BELLA tura attraverso l’obiettivo)
filtro polarizzatore, che eli-
Con polarizzatore (in alto) e senza polarizzatore (qui sopra): basta mina i riflessi sulla super- l’esposizione verrà ade-
l’utilizzo di questo semplice filtro per trasformare un’immagine. guata automaticamente.
ficie del mare, permetterà

LA REGOLA DEI TERZI


COMPORRE I PAESAGGI
Complice la diffusione dei sistemi autofocus, che
senza le opportune precauzioni mettono a fuoco
ciò che trovano al centro dell’inquadratura, sono
tornate di moda le immagini con i soggetti piazzati
esattamente al centro. Abbiamo detto “di moda”
perché se ne vedono in giro tante, molte di più di
quando si regolava manualmente la messa a fuoco.
Spesso sono corrette, e non c’è assolutamente nulla
da dire. Ma altrettanto spesso una composizione
più curata potrebbe regalare molto più fascino
all’immagine, ad esempio quando si fotografa una
persona in un contesto paesaggistico. In questo
caso la “regola dei terzi” (tracciare idealmente
due righe verticali e due righe orizzontali che
dividano l’immagine in nove rettangoli uguali) viene
comunemente ritenuta una delle migliori. Si costruisce
l’inquadratura posizionando indicativamente la
persona in corrispondenza di una delle linee verticali
e l’orizzonte in una di quelle orizzontali (a seconda MAI IL SOGGETTO AL CENTRO
che si voglia dare il senso di spazialità piuttosto che Per posizionare il soggetto sullo sfondo di un panorama, il punto migliore è
di “chiusura”) e il gioco è fatto. a un terzo della linea orizzontale, che si ottiene dividendo idealmente il
quadro in tre zone. È bene poi lasciare i “due terzi” liberi nella direzione
verso la quale il soggetto è rivolto.

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Scuola di FOTOGRAFIA
remoto, non smetteremo mai macchina fotografica rara-
di consigliare di estrarre l’at- mente, potrebbe capitare di
trezzatura dal borsone con ritrovarla inchiodata col vano
qualche giorno di anticipo, batterie corroso da qualche
controllare che tutto funzio- vecchia pila difettosa. Per
ni e dotarsi di un’adeguata evitare che la scelta affret-
scorta di batterie (o degli tata di una nuova macchina
opportuni adattatori da viag- porti a un acquisto incauto,
gio per il carica-batterie) e di meglio avere qualche giorno
un buon numero di rullini (o di tempo, e valutare con
di schede di memoria per il calma il modello più adatto
digitale). Se poi si utilizza la alle proprie esigenze.

IL PRIMO PIANO
QUATTRO REGOLE PER
UN RITRATTO IN VACANZA
Oltre a cercare di far risaltare gli aspetti
positivi del nostro soggetto, nascondendo
quelli negativi (in altre parole… in presenza
IL FLASH DA SOLO SERVE A POCO di un naso dantesco, meglio evitare le foto di
profilo), per ottenere un buon ritratto è utile
Al buio i flash comuni non riescono a illuminare anche lo sfondo: servono tempi applicare qualche facile regola. Useremo un
di scatto lunghi. Importante invece utilizzare la modalità di sincro lento che fa
lampeggiare il flash ma tiene i tempi di esposizione abbastanza lunghi per catturare obiettivo medio-tele, attorno agli 80-100mm di
le luci notturne sullo sfondo. focale (o una focale equivalente nel caso delle
digitali), terremo il diaframma su valori molto
aperti, circa f/4 o anche f/2.8, per ottenere uno
sfondo sfuocato su cui far risaltare il soggetto,
AL BUIO e regoleremo con precisione la messa a fuoco
sugli occhi di questo. Infine, come già detto
MA LA NOTTE... SÌ altrove, un colpettino di flash servirà anche in
pieno giorno per schiarire le zone in ombra.
La necessità di riprendere appoggiare la macchina sono
contemporaneamente soggetti indispensabili, in particolare
vicini e lontani impone qual- se si è costretti a lavorare con
che precauzione. Scordiamoci basse sensibilità (100 o 200
innanzitutto del flash per illumi- ISO). Questo può essere il caso
nare lo sfondo: al di là di alcuni di una fotocamera tradizionale,
metri di distanza, ci vorrebbe quando ci si deve arrangiare
un lampo di potenza inaudita. con le pellicole a disposizione,
L’unica è adattarsi a utilizzare il o anche quello di una compatta
flash per illuminare il soggetto digitale, che raramente offre
principale, insieme a un tempo valori superiori a 400 ISO.
di scatto lungo per riprendere Molto meglio con una reflex
lo sfondo. Tanto meglio poi digitale, che anche a 1600 ISO
se quest’ultimo è ricco di luci, è in grado di produrre risultati
come un edificio o una città di tutto rispetto. In questo caso,
illuminati, non avremo bisogno un tempo di scatto di circa 1/4
di tempi biblici per raccattare o 1/8 di secondo, un obiettivo
qualche dettaglio. Un trep- di corta focale e un polso grani-
piede o un supporto su cui tico potrebbero bastare.

128

ODYDFDQ]DLQGG 
GENERI: La vacanza

RIFLESSI
IMMAGINI
ALLO SPECCHIO
L’uso dei riflessi per arricchire un’immagine non
è certo una novità ma, viste le innumerevoli
interpretazioni di questo tema, il risultato può essere
ancora originale o comunque piacevole. Le cose da
valutare attentamente sono la profondità di campo
(sia il soggetto che il suo riflesso devono apparire a
fuoco), il tempo di scatto (se c’è acqua la superficie
non deve risultare mossa) e la saturazione dei
colori. In queste situazioni l’uso del flash potrebbe
anche essere controproducente, perché il lampo
bianco potrebbe sovrapporsi al riflesso del soggetto
attenuandolo o addirittura cancellandolo del tutto.
È il caso dell’immagine della grotta, in cui il tunnel
inferiore non è altro che un riflesso in un laghetto
sotterraneo. Usando il flash, avremmo svelato il trucco.

UN “COLPO” DI FLASH
Il flash utilizzato in questa foto, scattata quasi contro sole, ha evitato che
le zone in ombra risultassero completamente nere.

L’ILLUMINAZIONE
FLASH IN PIENO GIORNO?
SPESSO E VOLENTIERI
Cosa fa la differenza tra le foto amatoriali e quelle pubblicate sulle riviste di moda?
Nove volte su dieci, l’illuminazione. Con questo non pretendiamo che si utilizzino per
ogni scatto enormi pannelli riflettenti, flash da studio pesanti come bauli e relativo
stuolo di assistenti. Però, spesso, basta un colpettino di flash per cambiare il risultato
e far sparire quelle orribili zone buie dal volto della vostra fidanzata. È proprio col
sole che la differenza tra le zone illuminate e quelle in ombra raggiunge valori molto
elevati, tali da non poter essere registrati contemporaneamente dalla pellicola o dal
sensore della fotocamera. In questa situazione, o si perdono i dettagli nelle ombre e
si ottengono delle zone nere, o li si perde nelle luci e si ottengono delle orribili zone
bruciate. Per cercare di bilanciare la situazione, il ricorso ai pannelli riflettenti o al
flash è indispensabile. Ovvio, il piccolo flash di una compatta non potrà fare miracoli
su di un soggetto a 10 metri di distanza, ma nella maggior parte delle situazioni
si rivela sufficiente. E, oltretutto, molti degli attuali sistemi di controllo automatico
del lampeggiatore (e di integrazione della luce flash con quella ambiente) hanno
raggiunto un livello tale di affidabilità da portare ad ottimi risultati senza richiedere
alcun intervento manuale.

L’ATTIMO
FUGGENTE
Un attimo in più, e
questa immagine
avrebbe perso VIVA LO SPORT
buona parte
del suo fascino.
Perché i ciclisti si
sarebbero trovati in
UN PO’ DI MOSSO
ombra. Nella scelta In molti casi il mosso regala dinamicità all’immagine,
di un’inquadratura, tant’è vero che il panning (fotografare con un tempo
è molto importante lungo un soggetto in movimento, seguendone lo
valutare bene le spostamento con l’obiettivo) è una tecnica assai
luci per scattare usata dai fotografi di sport. Se poi il soggetto è vicino
all’istante giusto: e la luce scarsa, al tempo di scatto lungo si abbina
se necessario, anche un colpo di flash, impostato in modalità
abituatevi a “sincro seconda tendina” (altrimenti le scie daranno
premere il pulsante l’impressione di una… retromarcia). Un po’ di tentativi
con sufficiente per scegliere il tempo di scatto giusto sono da mettere
anticipo. in conto, ma alla fine il risultato non tarderà a venire.

129

ODYDFDQ]DLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Le foto in spiaggia
Un bimbo che
si lancia alla

SAPORE
scoperta della
spiaggia: pochi
soggetti risultano
tanto teneri,
divertenti ed
espressivi.

DI MARE
e occasioni per foto-
L
LE FOTOGRAFIE
DELLE VACANZE
RAPPRESENTANO
grafare al mare sono
numerose. Si parte
dagli scatti più classici, come
LA TESTIMONIANZA le foto ricordo eseguite sotto
l’ombrellone e via via ci si en-
DI UN PERIODO tusiasma, si scopre il fascino farsi notare quando si scatta. che sicuramente l’avversario
SERENO E dei colori più vivi, oppure dei Si deve essere non soltanto più temibile per i fotografi in
SPENSIERATO. PER riflessi scintillanti nell’acqua, “nell’ambiente” ma anche spiaggia sia l’eccesso di con-
di particolari che davvero parte dell’ambiente, si deve trasto. Ne deriva allora che
QUESTO, LA LORO possono dare un valore ag- avere la pazienza di atten- per ottenere belle foto è pre-
QUALITÀ RISULTA giunto a tutte le immagini. Il dere l’attimo giusto, quello feribile scattare nelle prime
COSÌ IMPORTANTE primo passo nel riprendere le che permette di cogliere ore di una bella mattinata,
persone, suggeriscono i foto- espressioni spontanee e non che si debbano evitare le ore
grafi più esperti, è legato alla posate. C’è però dell’altro: intorno a mezzogiorno che
capacità di cercare di non siamo convinti, ad esempio, presentano l’inconveniente
130

LOPDUHLQGG 
GENERI: Il mare

Foto di gruppo: gli amici, un gioco organizzato, i colori vivaci di una Un cielo leggermente velato è una bella occasione per scattare
giornata in spiaggia. senza la difficoltà di contrasti troppo forti e ombre marcate.

di generare ombre marca- offrono i contrasti più conte- ancora se questi ultimi sono metri d’altezza. Un facile sug-
te sotto gli occhi. Potremmo nuti e le ombre più morbide. di acqua salata, sono nemici gerimento, dettato dall’espe-
dire di più: sempre per am- temibili per gli strumenti di rienza, è comunque quello
morbidire i contrasti è gradi- Temi e attrezzature precisione. È vero che si può di risciacquarle sempre con
to l’intervento di un volonte- Eseguire qualche ritratto scattare da distanza di sicu- acqua dolce dopo ogni seduta
roso aiutante che tenga un sotto l’ombrellone è un vero rezza, magari con uno zoom di ripresa in acqua salata.
asciugamano, rigorosamente e proprio classico ma non dall’ingrandimento elevato ed
bianco per non introdurre do- c’è dubbio che si apprezza- è anche vero che fotocame- L’elemento acqua
minanti di colore, teso in una no anche altri scatti, quelli re di alta classe sono spesso Come il cielo risulta essere
posizione fuori campo che che immortalano occasioni di tropicalizzate, antipolvere e uno sfondo ideale, uniforme e
sia rivolta al lato in ombra svago o magari piccole impre- antiumidità, tuttavia il consi- non distraente, per numerose
del soggetto, in modo da ri- se compiute dai bambini che glio è quello di preferire una fotografie di paesaggio, mon-
flettere e diffondere la luce giocano sulla sabbia, come la fotocamera digitale della ca- tagne o vette innevate, anche
agendo come pannello diffu- costruzione di castelli o addi- tegoria “all-weather”, cioè il blu del mare rappresenta
sore. Oppure per evitare che rittura di piccole città. Anche una macchina che sia dav- spesso una perfetta superfi-
la spiaggia tenda ad assomi- il momento di una nuotata è vero impermeabile. Alcuni cie che consente alle barche,
gliare a un “set di Cinecittà”, un’occasione per scattare modelli sono oggi in grado di o a gitanti su un battello, di
suggeriamo una più facile ma, in questo caso, attenzio- resistere addirittura a un’im- stagliarsi meglio all’interno
astuzia: si può approfittare di ne a non sottovalutare i rischi mersione di qualche metro di una fotografia. Si tratta di
giornate con il sole velato, o ai quali possono essere espo- sotto l’acqua e molto lodevol- un’opportunità che merita di
addirittura di quelle con cielo ste le attrezzature di ripresa. mente, in qualche caso, sop- essere considerata con at-
coperto; sono i momenti che La sabbia e gli spruzzi, peggio portano cadute da uno o due tenzione, al momento della

FOTORITOCCO
NO ALLE DOMINANTI Il teleobiettivo è un
potente 300mm, la
La fotografia digitale permette la correzione delle giornata è limpida, cielo
fotografie con programmi fotoritocco. Scattando foto e mare sono blu e lo
a scene marine, non è difficile imbattersi in dominanti scatto originale mostra
una dominante azzurra.
di colore, tipicamente in un eccesso di toni azzurri. Un
tempo, il rimedio classico era rappresentato da un filtro
ottico di colore caldo avvitato sull’obiettivo, ad esempio
una gradazione 81C, in grado di neutralizzare almeno
parzialmente l’eccesso di azzurro. Oggi, senza essere
dei maghi del computer o dei ritoccatori professionisti, È sufficiente indicare al
la soluzione è quella di dire al computer quale debba computer di assumere
la vela della barca
essere il “punto di bianco” della scena, imponendogli di come “punto di bianco”
correggere e adeguare ad esso tutti i colori. In presenza perché il software esegua
di una barca a vela, sul mare, ecco allora che proprio il automaticamente una
bianco di una vela potrà essere un valido punto di riferi- correzione e riporti i colori
alla realtà.
mento per migliorare il cromatismo della foto.

131

LOPDUHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Il blu del mare è un fondale perfetto per fare risaltare


i soggetti: qui alcuni turisti sull’imbarcadero.

L’acqua non è sempre blu, può essere trasparente, può riflettere il verde delle palme
come all’Isola di Cebu, nelle Filippine.

ripresa. Tra l’altro, non si deve elementi scomodi, capaci di


assolutamente trascurare il disturbare le riprese ma che
fatto che il mare può assu- viceversa, agli occhi di un
mere colori che a volte sono fotografo smaliziato, si rivela-
molto lontani dal blu e tuttavia no elementi in grado di dare Riflessi e barchetta, dall’alto della costiera amalfitana:
sanno apparire splendidi. È realmente un valore aggiun- in questo caso lo scintillìo è il protagonista.
una constatazione che pos- to alle fotografie, in qualche
sono forse fare più facilmente caso capaci di diventare essi
quei turisti che si spingono in stessi i veri protagonisti di drare per ottenere un grade- che che corrono alte sull’ac-
alcune località esotiche, là una ripresa. Ci riferiamo ad vole effetto di controluce, ma qua, a volte su litorali anche
dove palme e spiagge bian- esempio ai riflessi, agli scin- anche nello scegliere con dirupati; si tratta di occasioni
chissime contrastano con un tillii che spesso si possono attenzione e magari con origi- da cogliere al volo per riusci-
mare addirittura verde. C’è notare sull’acqua. Il trucco, nalità il punto di ripresa. Os- re a scattare riprese dall’alto,
di più. Esistono alcuni fattori in questi casi, non risiede sol- serviamo, ad esempio, che le per ottenere un punto di vista
che osservati da occhi poco tanto nel sapere apprezzare nostre coste presentano con inconsueto e spettacolare.
esperti possono risultare l’angolo sotto il quale inqua- frequenza stradine panorami- L’abilità sarà, naturalmente,

LA COMPOSIZIONE
PROSPETTIVE DIVERSE
È un gioco sottile, quello che riguarda la composizione
di una scena. Questa è frutto della capacità del foto-
grafo di inquadrare distribuendo in modo equilibrato
le masse, allineando i soggetti lungo linee parallele o
diagonali e alla scelta della focale dell’obiettivo (se si
dispone di fotocamere reflex con obiettivi intercambia-
bili oppure anche di compatte dotate di zoom con lunga
escursione). I superteleobiettivi comprimono i piani
della scena, con marcato effetto grafico, i grandangolari
esaltano la prospettiva. Ottiche speciali possono anche
essere impiegate per inquadrature d’effetto: un fish-
eye, che normalmente fornisce una prospettiva sferica,
se viene impiegato da un punto di vista leggermente
sopraelevato e dunque se si scatta tenendolo inclinato
verso il basso, può generare un effetto di curvatura Un obiettivo fish-eye, soprattutto se inclinato verso
molto marcato, una fotografia del tipo “ecco una spiag- il basso, accentua l’effetto di prospettiva sferica e
l’impressione di una terra “drammaticamente” rotonda.
gia sul globo terracqueo”: abbastanza insolito.

132

LOPDUHLQGG 
GENERI: Il mare

PANORAMICHE E CREATIVITÀ
TOCCO D’ARTISTA
Eseguire una panoramica non è difficile, anche senza
disporre di obiettivi fortemente grandangolari. La
fotografia digitale permette di unire tra loro fotografie
scattate in serie con inquadrature affiancate. Esistono
programmi di unione panoramica, facili da adoperare
ed estremamente efficaci, sempre più spesso anche
le fotocamere compatte offrono direttamente questa
funzione. Gli unici accorgimenti, per un perfetto risul-
tato, sono quelli di mantenere un buon allineamento
orizzontale delle immagini, per facilitare le operazioni
di giunzione. Ottenuto un valido risultato finale, si
può anche intervenire in modo creativo modificando
in modo radicale la scena. Ad esempio, è possibile
agire su di un comando di riduzione a zero della satu- Inquadrare e isolare i colori come soggetti a sé stanti: ecco
un esempio con vele di windsurf, in Liguria.
razione del colore, efficace per trasformare uno scatto
a colori in uno in bianconero. Per accentuare il sapore
d’altri tempi di una fotografia si può anche, tra l’altro Un
con efficacia ben graduabile, introdurre a piacere una classico:
dominante cromatica seppia. barca di
pescatori
all’isola
di Hydra,
in Grecia.

Lo scatto originale, una panoramica sulla spiaggia di Laigueglia,


in Liguria.
quella di sapere scegliere Il mare e il paesaggio
la più adatta ora del giorno, C’è il mare della spiaggia,
quella in cui i riflessi scintille- delle foto scattate sotto l’om-
ranno con più evidenza. brellone. E c’è il mare inteso
come ambiente di vita, quello
Inseguire i colori fatto di angoli a volte nasco-
Come è facile constatare, sti ma suggestivi. Scattare
scattare fotografie al mare si- in spiaggia è divertente ma
gnifica normalmente sentirsi anche spingersi fino a un
immersi in un mondo pieno di porticciolo e curiosare tra le
colori vivaci, presenti a ogni barche può essere una valida
angolo. Non è semplice riusci- occasione per fotografie inso-
Un’immagine corretta, trasformata in bianconero portando a zero re ad individuare inquadratu- lite. In alcune località la foto-
la saturazione dei colori. È una ricerca del sapore della fotografia
“di ieri”. re nelle quali i colori riescano grafia può trasformarsi in una
ad essere i veri protagonisti, valida scusa per conoscere
ma è sicuramente stimolante la vita degli abitanti del luogo,
provare a farlo. Nello sforzo si per scoprire l’attività dei pe-
è aiutati da un’attenta scelta scatori, per scattare qualche
della focale dell’obiettivo, foto che sappia raccontare
inoltre la presenza di ottiche un ambiente. C’è il turismo di
zoom, ormai anche su tutte le chi si limita ad abbronzarsi al
fotocamere digitali compatte, sole e c’è quello di chi con-
è certamente un valido con- stata come vicino al mare ci
tributo che permette di esclu- si possa imbattere in rovine
dere elementi della scena che ricche di storia che fanno
Grazie al digitale è facile inseguire una trasformazione che abbia
possano distrarre l’osservato- immaginare secoli e secoli di
lo stile della fotografia d’altri tempi, qui con l’introduzione di un re. Il mare è il regno dei colori vita, di culture diverse, di at-
viraggio cromatico tendente al tono seppia. vivaci: occorre sicuramente tività svolte in tempi in cui la
approfittarne. fotografia non esisteva.
133

LOPDUHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

L
a fotografia subacquea blu. L’attenuazione delle com-
La fotografia subacquea sta vivendo un periodo ponenti cromatiche della luce
di rinnovato interesse fa sì che i colori sott’acqua

NEL BLU
grazie alla fotografia digitale: appaiano falsati rispetto alla
sott’acqua, infatti, fotografare realtà. Il sensore delle mac-
in digitale presenta numerosi chine fotografiche digitali, al
vantaggi e minori inconve- contrario della pellicola, è in
nienti rispetto al chimico, ma grado di compensare in gran

DEGLI ABISSI per sfruttare al massimo questi


vantaggi diventa indispensa-
bile una corretta impostazione
della fotocamera, affinché il
parte questo effetto donan-
do alle foto colori più vicini a
quelli reali grazie al cosiddetto
“bilanciamento del bianco”.
suo comportamento si possa
È PROPRIO L’ECCESSIVA DOMINANTE adattare alle diverse condizio- Automatismi
BLU CHE CAUSA LA MAGGIOR PARTE DEI ni che si riscontrano in acqua. non infallibili
La prima cosa da considerare, Per operare un bilanciamento
PROBLEMI NELLE PROFONDITÀ MARINE, infatti, è che l’acqua filtra le del bianco è possibile agire in
PIÙ O MENO SPINTE, AI FINI DI UNA componenti della luce in modo modo manuale - impostando
diverso. La componente rossa uno dei valori predefiniti nella
CORRETTA RESA FOTOGRAFICA. PROBLEMI è quella che, come i subac- fotocamera - oppure in modo
CHE SI POSSONO RISOLVERE CON LE quei ben sanno, sparisce per automatico, analizzando la
GIUSTE REGOLAZIONI DELLA FOTOCAMERA prima; aumentando il percorso foto e correggendola. Quando
che la luce compie sott’acqua è impostata la regolazione
E CON UN SAPIENTE USO DI FILTRI E FLASH - ossia la profondità sommata automatica, poiché la fotoca-
alla distanza tra il soggetto e la mera non può conoscere la
fotocamera - si attenua anche situazione in cui si sta foto-
la componente verde. Quella grafando, non può effettuare
che meno risente dell’attenua- una regolazione prima dello
zione è invece la componente scatto: deve quindi operare a
134

ODIRWRJUDILDVXEDFTXHDLQGG 
GENERI: La fotografia subacquea

LA LUCE MIGLIORE
LE REGOLAZIONI DEL FLASH
Il flash rappresenta la migliore fonte di colore sott’acqua. Grazie alla sua
luce che risente poco delle attenuazioni cromatiche si possono vedere i veri
colori dei soggetti acquatici nel pieno della loro brillantezza. Ciò è possibile
poiché, nelle fotografie subacquee più comuni, la luce del flash effettua
un percorso sensibilmente più breve rispetto alla luce che proviene dalla
superficie. È chiaro che il flash non può aiutare in presenza di soggetti
di grandi dimensioni come, per esempio, i relitti. La portata normale dei
flash varia infatti da un paio di metri quando si utilizza il flash integrato
a circa cinque o sei se si usa un flash esterno studiato appositamente
per uso subacqueo. Queste distanze sono comunque sempre teoriche e
possono variare anche di molto soprattutto in funzione della presenza di
sospensione. Non si tratta della sola sospensione visibile, come la sabbia,
ma anche di quella meno appariscente come, per esempio, i microrganismi
naturalmente presenti nell’acqua. La sabbia riflette la luce del flash in
modo molto evidente così da apparire come fiocchi di neve; la sospensione
leggera invece può non essere così evidente nella foto ma attenua molto la LA DIFFICOLTÀ DI ILLUMINARE GLI SFONDI
luce del flash rendendolo inefficace. Quando si utilizza il flash è sempre da
tenere presente la distanza sia dell’oggetto più vicino che quella di quello Se si osservano queste foto di un relitto (la “Giannis D” naufragata nel
più lontano. Se le distanze tra i vari soggetti sono molto differenti anche 1993 nel Mar Rosso) si nota in maniera lampante in cosa consiste la
l’illuminazione che li colpisce lo sarà. difficoltà di illuminare gli sfondi: i particolari in primo piano sono molto
vicini all’obiettivo. Al momento dello scatto questi riflettono molta
luce del flash: in tal modo la fotocamera “pensa” di avere emesso un
TECNICA FOTOGRAFICA lampo sufficiente a rischiarare l’intera scena. In realtà la luce non è
stata sufficiente a illuminare gli oggetti più lontani. Dobbiamo infatti
ricordarci che la luce perde in intensità col quadrato della distanza. In
IL BILANCIAMENTO altre parole, raddoppiando la distanza la quantità di luce che giunge
sul soggetto non sarà la metà bensì un quarto. Se il flash dosa la luce
DEL BIANCO E LA GRANDE per illuminare correttamente un soggetto posto a 20 cm, quello messo
a 1 m (cinque volte la distanza) riceverà solo 1/25 della luce che
colpisce l’oggetto più vicino. E non serve neppure aumentare l’intensità
LIBERTÀ DEL DIGITALE della luce del flash; le distanze così diverse tra i soggetti darebbero
comunque il medesimo problema. In questo caso si può parzialmente
Il bilanciamento del bianco è la regolazione che con- rimediare spostando il flash, se esterno alla fotocamera, in modo da
sente di avere colori fedeli alla realtà anche con illumi- illuminare le varie zone in modo più omogeneo.
nazione non perfettamente bianca. La luce bianca per
eccellenza è considerata quella solare: teoricamente,
quindi, una fotografia scattata alla luce del sole non
dovrebbe avere difetti di illuminazione. Nella pratica
vi sono però dei fattori - come i riflessi, le nuvole e
l’atmosfera - che influenzano il colore della luce. Con
le fotocamere chimiche, l’unico modo di “bilanciare il
bianco” è quello di usare pellicole particolari pensate
per determinate situazioni di luce, rimanendo però per
tutto il rullino vincolati alla scelta fatta. Con le fotoca-
mere digitali, invece, è possibile fare un bilanciamento
del bianco manuale o automatico ad ogni scatto allo
scopo di eliminare o attenuare le dominanti cromati-
che causate da un’errata illuminazione. Proprio come
quella che si trova sott’acqua, anche a pochi metri di
profondità. Per questo l’utilizzo di fotocamere digitali
semplifica notevolmente la fotografia subacquea.

posteriori, analizzando è in realtà azzurro, ciò assolutamente in grado la presenza di una luce più bianco rilevato. Se
l’immagine scattata e lascia presumere che di garantire sempre più azzurra di quanto questo, per esempio, è
poi correggendola. In la luce che illumina l’in- l’infallibilità. Se manca sia nella realtà e virerà tendente al giallo (ossia
fase di regolazione la tera scena sia azzurra. un riferimento di colore tutti i colori verso i toni rosso e verde più eleva-
fotocamera “guarda” La correzione elimina neutro la fotocamera più caldi, quindi ben ti del blu) si aumenterà
quale sia il colore più quindi la dominante e non regolerà i colori diversi da quelli reali. il livello del blu per com-
neutro - ossia quello riporta i colori a quelli con precisione ma in Tecnicamente par- pensare. In altre parole,
più simile al bianco o che sarebbero teorica- base al colore che più lando, la fotocamera questa operazione as-
al grigio - e correg- mente visibili con luce si avvicina al grigio. Se digitale regola il bilan- somiglia alla regolazio-
ge tutta l’immagine in bianca. Va però detto l’oggetto in questione è ciamento del bianco ne dei “livelli” (o delle
base a questo dato. che questa regolazio- effettivamente azzurro, incrementando il colore “curve”) come abitual-
Se il colore più neutro ne automatica non è la fotocamera presume più scarso nel punto mente viene eseguita in
135

ODIRWRJUDILDVXEDFTXHDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

L’ATTREZZATURA
STESSO SOGGETTO, RISULTATI DIVERSI
Nell’immagine di sinistra si nota rosso è sì presente sugli scuri ma di sensori di dimensioni maggiori,
come una foto scattata a circa 10 è totalmente assente sui chiari. La in quanto in un sensore di grandi
metri di profondità senza correzioni fotocamera, impostando adeguata- dimensioni, pensiamo a quelli delle
di alcun tipo sia sostanzialmente mente il bilanciamento del bianco, reflex, a parità di risoluzione il singolo
bluastra e priva di rosso. A destra, potrà migliorare il risultato ampli- elemento sensibile è più grande e
invece, è ritratto il medesimo sog- ficando adeguatamente il segnale riceve, di conseguenza, una maggiore
getto scattando però con un flash della componente cromatica rossa. quantità di luce. Ciò gli consente di
e un diffusore. I grafici delle com- Naturalmente occorre ricordare che generare un segnale più forte e che
ponenti cromatiche (rosso, verde un’elevata amplificazione artificiale di necessita di minore amplificazione.
e blu) mostrano nella loro parte un segnale debole introduce perdite Questo spiega anche perché sulle
sinistra la presenza di tinte scure e di qualità a tutto svantaggio del reflex digitali si possono avere livelli
nella loro parte destra la presenza risultato finale. In questo caso sono di sensibilità maggiori di quelli dispo-
di tinte chiare. È evidente che il più avvantaggiate le macchine dotate nibili sulle fotocamere compatte.

I TRUCCHI PER UNA CORRETTA RESA CROMATICA Photoshop o nei programmi di


fotoritocco.
COME INGANNARE LA FOTOCAMERA
Esistono alcuni trucchi derivanti dell’acqua e del filtro, diventa Come impostare
dalla videoripresa che possono davvero scarsa, soprattutto alle il “bianco”
risultare utili nella fotografia profondità maggiori. Questo può Le tecniche consigliate per
digitale subacquea. Il primo essere causa di tempi di posa il bilanciamento del bianco
consiste nel dare alla fotocamera più lunghi del normale oppure,
una falsa informazione circa la per rientrare in tempi di posa sono molte: c’è chi suggerisce
luce ambiente, così da creare accettabili, richiede di impostare di sfruttare le preimpostazioni
un bilanciamento del bianco la sensibilità del sensore a valori e chi invece consiglia i metodi
che crei tonalità più calde, elevati con la conseguenza di un manuali, più precisi ma anche
controbilanciando l’effetto di inevitabile aumento del disturbo
enfatizzazione dei blu tipica delle e della grana digitale. Chi vuole più difficoltosi da mettere in
riprese subacquee. Un altro trucco effettuare prove con una spesa pratica. Dipende poi anche
utilizzabile è quello del filtro limitata può affidarsi a filtri anche dalle possibilità che offre la
ambra. Per aiutare la videocamera non specificamente nati per la fotocamera stessa: quasi tutte
(nel nostro caso la fotocamera) fotografia subacquea. Un esempio consentono di scegliere tra
a bilanciare il bianco spesso si viene dai filtri Ilford Multigrade
monta un filtro di colore ambra che sono destinati a un utilizzo in valori predefiniti, molte per-
(o anche arancione o addirittura camera oscura ma quando trattati mettono di regolare, prima
rosso) davanti all’obiettivo. con la dovuta delicatezza, dato il del singolo scatto, il bilancia-
Come si vede nell’immagine qui materiale facilmente graffiabile, mento valutando la situazione
a fianco, se l’acqua attenua le possono servire per effettuare
varie componenti cromatiche in prove interessanti. I filtri possono specifica, poche fotocamere
modo diverso, un filtro che a sua anche essere tagliati in misura per consentono di predefinire più
volta le attenua ma in maniera adattarli alla custodia. Essendo di una regolazione. Quando è
inversa, può servire a bilanciare i sensibili all’umidità, vanno posti possibile operare solo in auto-
colori in modo semplice. Questo all’interno della custodia davanti matico o scegliere le imposta-
stratagemma però causa un all’obiettivo prestando attenzione
inconveniente non da poco: la a evitare la formazione di zioni predefinite le scelte sono
luce, dopo le varie attenuazioni condensa nella custodia stessa. poche. Operando in automati-
136

ODIRWRJUDILDVXEDFTXHDLQGG 
GENERI: La fotografia subacquea
co è possibile incontrare dei nalizzate è possibile definire
problemi nel caso manchino più valori per il bilanciamen-
delle tonalità neutre nell’in- to del bianco; per esempio,
quadratura. Tra le impostazioni immergendosi a profondità
predefinite nessuna è perfetta comprese entro i 25 m si potrà
per la foto subacquea, dato il impostare il bilanciamento ri-
diverso uso per cui sono pen- levato a 5 m, a 10, a 15 e a 20
sate: in questo caso è meglio m. Durante l’immersione, dopo
adottare o quelle per le foto al- uno sguardo al profondimetro,
l’ombra o con il cielo nuvoloso si sceglie l’impostazione più
dato che queste sono le con- adeguata alla profondità.
dizioni in cui la luce assume le
tonalità più vicine all’azzurro, Macro e riprese
quindi più simili a quelle della particolari
fotografia subacquea. Quando Un’illuminazione uniforme e
le condizioni - e la fotocamera omogenea è fondamentale
- lo permettono, si ottiene una nelle riprese macro, ossia di DISTANZE FALSATE
maggiore precisione cromati- soggetti molto piccoli a breve
L’effetto di diffusione generato dall’acqua fa sì che i soggetti in
ca usando il bilanciamento del distanza. Per riprendere cor- secondo piano appaiano più lontani e più sfuocati; questo effetto
bianco personalizzato. Questo rettamente anemoni, o coralli, può essere utilizzato con successo, come in questo caso, per
metodo, seppur molto effica- con i loro polipi estesi occorre riempire gli sfondi senza distrarre l’occhio dal soggetto principale
ce e relativamente semplice, avvicinarsi parecchio e usare della fotografia. Inoltre, è bene sapere che la diffrazione dell’acqua
fa sì che le ottiche tendano a ingrandire il soggetto di circa il 30% in
è piuttosto scomodo da utiliz- la modalità “macro” oppure più di quanto non accada fuori dall’acqua.
zare, soprattutto se si stanno le lenti addizionali dedicate.
fotografando soggetti non Le distanze dei vari elementi
statici. In pratica consiste nel sarebbero così differenti una
far capire alla fotocamera le dall’altra che si rischierebbe desidera evitare riflessi intensi bili nella fotocamera. Questo
reali condizioni della luce: si un’illuminazione molto disomo- dati da oggetti lucidi come, per perché a volte, per facilitare
scatta una foto a un sogget- genea. In questo caso, davanti esempio, particolari cromati lo scatto in condizioni normali
to di colore bianco posto alla al flash è bene utilizzare il dif- dell’attrezzatura subacquea o (fuori dall’acqua), il produtto-
stessa distanza a cui si trove- fusore, il quale non è altro che le squame di pesci dalla livrea re usa programmi con rego-
rà il soggetto principale che si un’aletta in materiale plastico color argento. La luce, essen- lazioni leggermente alterate.
desidera ritrarre. La fotoca- color bianco latte. Trattandosi do diffusa, giunge sulle varie Per esempio, nella modalità
mera, avendo un riferimento di un materiale traslucido fa superfici da direzioni diverse “ritratto” è spesso impostata
molto preciso, sarà in grado passare la luce, ma la rende e viene riflessa in modo meno una leggera riduzione della
di operare facilmente la giusta meno concentrata allargan- violento verso la fotocamera. nitidezza per attenuare le mi-
compensazione. Quando si di- do, al contempo, il fascio illu- Il diffusore applicato al flash è croimperfezioni della pelle
spone di una fotocamera che minante del flash. Non è utile utile anche per evitare un effet- del soggetto. Se usassimo
prevede la possibilità di archi- solo per le fotografie macro to tanto spiacevole quanto ben sott’acqua questa impostazio-
viare più impostazioni perso- ma per molte situazioni in cui si conosciuto: l’effetto “occhi ne perderemmo in nitidezza
rossi”. Può apparire strano ma senza più potere intervenire
questo problema non è tipico successivamente. È inoltre
solo delle foto scattate alle possibile che la regolazione
L’ATTREZZATURA persone bensì affligge pres- del bilanciamento del bianco,
soché ogni creatura dotata di per alcune modalità di scatto,
PRONTI PER occhi, anche i pesci. sia disponibile solo in automa-
tico. Per questo motivo è più
LE VACANZE Attenzione alle utile scattare foto in modalità
DA FOTO- preimpostazioni
Sott’acqua è sempre prefe-
manuale invece che ricorrere
ai programmi preimpostati,
SUB? ribile utilizzare la modalità di anche a prezzo di una velocità
scatto manuale anziché i pro- di apprendimento della tecni-
grammi preimpostati disponi- ca leggermente inferiore.
È fondamentale pre-
stare attenzione, in
fase di preparazione dei
bagagli, all’attrezzatura FOTOCAMERA CUSTODIA FLASH E ACCESSORI
necessaria verificando • Obiettivi (se a ottica FOTOCAMERA CUSTODIA FLASH • Sacchettini assorbi-
sia la presenza che intercambiabile) • Filtro diffusore (se la Come per la custodia umidità
• Lenti addizionali • Guarnizioni di ricambio
l’efficienza di tutte le subacquee (macro e/o
fotocamera ha il flash della fotocamera. Inoltre:
• Grasso al silicone (per
componenti. In estrema integrato) • Batterie
grandangolo) • Eventuali guarnizioni • Cavo di connessione alla le guarnizioni)
sintesi, ecco cosa • Batteria di ricambio custodia della fotocamera • Lettore di schede
occorre verificare: • Scheda di memoria • Laccetti o impugnature • Guarnizioni di ricambio dei o adattatore
connettori del cavo • Caricabatterie
• Staffe di connessione • Attrezzature per
smontaggio e pulizia

137

ODIRWRJUDILDVXEDFTXHDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

La fotografia sportiva

L
a fotografia sportiva. belle foto di sport sia asso-
Un universo che rac- lutamente impossibile. Anzi,

L’AZIONE chiude migliaia di sport


differenti, e quindi esigenze
fotografiche talvolta addirit-
tura antitetiche. Ecco perché
non è molto corretto parlare
spesso e volentieri la fortuna
assiste gli esordienti. Ma poi,
per migliorare, ci vuole co-
munque un po’ di impegno.
Un buon punto di partenza è
AL CENTRO in generale di “fotografi spor-
tivi”, quanto più di fotografi
di calcio, di F1, di nautica…
la conoscenza di un deter-
minato sport. Chi lo pratica,
chi ne conosce a fondo le
Perché ogni disciplina ha i regole e le tempistiche saprà
suoi trucchi, le sue tecniche, già quali sono i momenti più
i suoi momenti clou, e non è belli, quelli in cui vale la pena
QUELLO SPORTIVO NON È detto che chi sa fotografare tenere l’occhio appoggiato al
SICURAMENTE IL GENERE bene il ciclismo sappia otte- mirino e il dito pronto a scat-
nere gli stessi risultati con lo tare. E non si farà sorprende-
FOTOGRAFICO PIÙ FACILE. sci alpino. Probabilmente la re da un’azione spettacolare
ANZI, TALVOLTA RICHIEDE UNA prima volta se ne tornerà a con la macchina appoggiata
BUONA ESPERIENZA E UNA casa con un po’ di immagini al petto. Conoscenza dello
sfuocate e di atleti tagliati in sport significa anche ricono-
DISCRETA ATTREZZATURA. due, poi piano piano, affinan- scere gli atleti più bravi, quelli
MA IL RISULTATO SPESSO do la tecnica, giungerà all’im- che vale quindi la pena segui-
È COSÌ SPETTACOLARE magine a lungo agognata. re con particolare attenzione,
e sapere già in anticipo quali
DA RIPAGARE AMPIAMENTE Chi dorme saranno le ottiche più adatte.
DEGLI SFORZI FATTI PER non piglia… foto Parlando proprio di attrezza-
Nonostante la difficoltà non ture, è innegabile che per ot-
RAGGIUNGERLO. ECCO COME vogliamo certo dire che fare tenere certi risultati le reflex
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FDFFLDWRULGLVSRUWLQGG 
GENERI: Lo sport

VELA
OCCHIO AGLI SCHIZZI!
Sulla scia dell’America’s Cup le immagini di vela sono entrate pre-
potentemente nelle case degli italiani, e con esse la voglia di speri-
mentare qualcosa di simile. Ma se è assai difficile trovare un posto
sulle barche durante le regate più famose, ma nella miriade di eventi
minori che animano le nostre coste spesso è sufficiente chiedere per
trovare un passaggio. Obiettivi come il 70-200mm e il 300mm sono
di rigore, così come anche tempi di scatto ridottissimi e una certa
abilità nell’operare in ambienti difficili, con una barca che dondola
e gli schizzi sempre in agguato. Una bella borsa impermeabile (ma
vanno benissimo anche i frigobox, magari con qualche pezzo di gom-
mapiuma dentro) dove rifugiare l’attrezzatura in caso di maltempo è
assai consigliabile, così come un vecchio telo da mare per coprire le
ottiche e asciugarle periodicamente. INLINE SKATING
ATLETI DA CITTÀ
Una volta diffuse solo all’estero, le rampe per sal-
tare con lo skateboard, i pattini a rotelle o le bici da
Bmx sono ormai abbastanza comuni anche nelle
nostre città. In termini di attrezzatura le esigenze
sono ridotte: uno zoom 28-80mm (magari affiancato
da un grandangolo ancora più spinto), una buona
reflex e un flash. Assai utile è la possibilità di sincro-
nizzare il flash sui tempi sino a 1/500 di secondo: si
eliminano i rischi di mosso e si conserva la pos-
sibilità di schiarire le ombre sul soggetto. Come
sempre l’importante è scattare all’istante giusto,
quando l’atleta è in volo, e scegliere una posizione
che ci permetta di evitare il sole in controluce. Visto
che spesso si fotografa dal basso verso l’alto, l’ora
ideale è il tardo pomeriggio, quando il sole basso
all’orizzonte illumina lateralmente il soggetto e il
MOTO D’ACQUA cielo sullo sfondo appare di un blu più saturo.

SPETTACOLO ANCHE DA RIVA


Uno sport non diffusissimo che però permette di realizzare FOCALI
immagini molto belle. Inoltre le gare si svolgono spesso a
breve distanza dalla riva, e quindi con un teleobiettivo si
riesce a scattare dalla terraferma evitando l’uso della barca
ATTENTI ALLE LUNGHEZZE
con tutti gli inconvenienti annessi. Proprio per questo Parlando di lunghezze focali, ci riferiamo sempre a quelle
motivo l’uso di un 300mm o di un 400mm è altamente standard nel formato 35mm. Chi ha una fotocamera digi-
consigliabile. Se il posto lo consente (ad esempio per la tale, spesso dotata di sensore di piccolo formato, deve pren-
presenza di un filare di alberi sulla riva), curando la posi- dere come riferimento il fattore di moltiplicazione indicato
zione è possibile ottenere uno sfondo in ombra su cui far dal costruttore. Ad esempio se è 1.5x, significa che bisogna
risaltare le moto e gli schizzi d’acqua. usare un 200mm per ottenere l’effetto di un 300mm.

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FDFFLDWRULGLVSRUWLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
professionali e quelle specie nisti. In realtà a un fotoama-
di “cannoni” che spesso ve- tore, che in fin dei conti può MOTOCICLISMO
diamo soprattutto ai bordi dei tranquillamente rinunciare a
campi di calcio e delle piste scattare foto se le condizioni DISTANZE E PREFOCUS
di atletica sono di grande uti- di luce non sono ideali e che Difficile avere il pass foto per il Motomondiale; in alternativa
lità. Ma sono indispensabili può anche accontentarsi di ci sono le gare minori, sempre su circuito, oppure quelle su
solo a chi deve portare asso- pochi scatti buoni su diver- strada (come i rally) che non pongono problemi di accesso
lutamente a casa un servizio, se centinaia effettuati (in (salvo qualche cautela nel posizionarsi in posti sicuri). Uno
sia che splenda il sole o che particolare lavorando con la zoom 80-200mm e un tele da almeno 300mm sono assai
ci sia buio, che il soggetto fotocamera digitale, e quindi utili, anche per mantenere le distanze di sicurezza, e così un
sia a pochi metri di distanza senza i costi delle pellicole), buon sistema autofocus che andrà impostato in modalità
o a svariate centinaia. In altre può bastare sicuramente AF continuo. Nulla vieta però di utilizzare il vecchio sistema
parole, ai fotografi professio- molto meno. del prefocus (si regola manualmente la messa a fuoco sul
punto in cui passerà il soggetto): basta abituarsi a premere
il pulsante di scatto nel momento giusto per “gelare” il
soggetto nel punto
prescelto. Attenzione
ai tempi, che devono
essere anche dell’ordine
del 1/1000 di secondo
o più per non incorrere
nel mosso, salvo quando
si utilizza la tecnica del
“panning” che consiste
nell’inseguire con l’obiet-
tivo un soggetto che si
muove lateralmente. In
questo caso il tempo di
scatto si può allungare
sensibilmente.

MOUNTAIN-BIKE
SCATTO
E SPRINT
Oltre a essere un comodo mezzo
di trasporto per realizzare ottimi
reportage di paesaggi alpini o
collinari, la mountain-bike si
presta a essere fotografata. In
particolare ci sono due discipline
che brillano per spettacolarità:
il 4x (foto sotto) e la downhill
(foto sopra). Ma mentre le gare
di 4x (quattro atleti in corsa su
CALCIO un breve percorso pieno di salti
e curve) vengono ormai corse
quasi esclusivamente di sera e
FUOCO SU UNA ZONA richiedono quindi ottiche lumi-
DEL CAMPO nose, flash potenti e sensibilità
di 800-1600 ISO, la downhill
Tralasciando gli stadi come San Siro o il Delle Alpi, (un percorso di discese sperico-
dove è praticamente impossibile raggiungere il late) viene praticata di giorno e
bordo del campo, una situazione più papabile è spesso anche in scenari alpini di
quella del calcio giovanile, dove oltretutto spesso si grande bellezza. Salti, intraver-
è coinvolti anche a livello emotivo, visto che è facile sate e cadute sono all’ordine del
avere dei figli che praticano questo sport. Il 28-80mm, giorno, e per scattare dai punti
il 70-200mm e il 300mm sono gli obiettivi di uso migliori sono necessarie solo
più comune, anche se, vista la rapidità dell’azione, due buone gambe. Dal grandan-
è impensabile cambiare ottica mentre i giocatori si golare spinto al teleobiettivo si
avvicinano. Se non si dispone di due fotocamere, usa un po’ di tutto, anche se in
l’unica è concentrarsi su una determinata zona del sostanza con un buon 16-35mm
campo e scattare solo quando il gioco entra in quel- e un 70-200mm si riesce a fare
l’area. O, in alternativa, mettere una macchina giusto il 90% delle foto, lasciando quel-
dietro la porta e azionarla col telecomando… l’ultimo 10% al 300mm.

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FDFFLDWRULGLVSRUWLQGG 
GENERI: Lo sport
CAVALLI
IL FASCINO DEI DETTAGLI
Cavalli e cavalieri sono un tema di sicuro interesse per gli
amanti della fotografia. D’estate è forse più facile incontrarli
sui sentieri e sulle strade forestali e il calendario delle mani-
festazioni è più ricco, ma il loro fascino raggiunge l’apice
d’inverno, quando gli zoccoli sollevano la neve e il respiro
degli animali si trasforma nel caratteristico fumo. Inoltre il
sole basso all’orizzonte regala molti giochi di luce/ombra, e
con un po’ di attenzione si riesce a far risaltare un soggetto
illuminato dal sole su di uno sfondo scuro.
Le ottiche di uso più frequente sono l’80-200mm e il
300mm, e anche in questo caso l’autofocus e la cadenza
di scatto della macchina vanno impostati su continuo.
Attenzione, nel caso della messa a fuoco uno dei punti più
critici è sicuramente l’occhio del cavallo: non fa niente se la
punta del naso o la coda sono sfuocate (cosa praticamente
scontata vista la lunghezza dell’animale e l’esigenza di
impostare diaframmi molto aperti per avere tempi di scatto
di almeno 1/500 o 1/1000 di secondo), quello che conta è
che l’occhio sia ben nitido.

SCI DI FONDO
ALPINISMO
MILLE PERSONE
IN MOVIMENTO ESPOSIZIONE DIFFICILE
A differenza dello sci alpino, che richiede E BATTERIE “EVANESCENTI”
particolari autorizzazioni, lo sci di fondo è Al confine tra lo sport e il paesaggio, la fotografia di alpinismo
alla portata di qualsiasi fotografo. E le imma- non richiede grandi attrezzature o tecniche particolari. Bisogna
gini ottenibili non hanno nulla da invidiare, solo portarsi il tutto sulle spalle, e più aumenta la quota più questo
infatti un “muro” di migliaia di persone costa fatica. Parlando di ottiche, in teoria servirebbero tutte, dal
che avanza velocemente ha comunque un grandangolare spinto per le panoramiche o le foto d’effetto ai
grande fascino. L’effetto di compressione dei teleobiettivi (300mm o anche più) per schiacciare i soggetti sullo
piani prodotto dalle lunghe focali aggiunge sfondo. Con i paesaggi innevati una particolare attenzione è
grande appeal alle immagini, quindi l’uso di richiesta all’esposizione, che in automatico richiede una correzione
ottiche da 500-600mm (o più semplicemente di circa 1 stop per non produrre immagini scure (ma col digitale
di un 300mm dotato di un buon moltiplica- si controlla subito, e poi è più facile recuperare una foto scura che
tore di focale oppure montato su una fotoca- scurirne una bruciata nei bianchi). Qualche problema potrebbe
mera con sensore APS-C) può essere molto nascere anche dalla basse temperature, che mandano in crisi le
soddisfacente. In questo caso è consiglia- batterie. Importante è partire sempre con batterie ben cariche e
bile disporre almeno di un monopiede, o in avere al caldo un set di riserva. Attenzione anche al fiato o all’umi-
alternativa sdraiarsi a terra per non incorrere dità del volto che potrebbero gelare sul mirino rendendolo inutiliz-
negli effetti del micromosso. zabile. E quando si passa da un clima gelido al caldo di un rifugio,
è meglio chiudere l’attrezzatura in un sacco di plastica per evitare
che la condensa la bagni.

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FDFFLDWRULGLVSRUWLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Il nudo La luce è tutto virsi anche di fondali, di sfondi


È risaputo che una fotografia continui, che possono facilita-

FOTOGRAFIE è “fatta di luce”, ma mai come


nel caso delle riprese di nudo
una simile affermazione è di
fondamentale importanza: in
re l’ottenimento di immagini
prive di particolari distraenti.
Anche un’illuminazione artifi-
ciale concentrata esclusiva-

SENZA VELI
primo luogo perché la plastici- mente sulla modella, così da
tà di una ripresa è sottolineata ottenere uno sfondo comple-
dai giochi di chiaroscuro. Poi, tamente nero, può raggiunge-
perché è la luce che valorizza re tale scopo. Quanto al tipo e
gli effetti di vedo-non-vedo e alla qualità degli illuminatori,
nella fotografia di un corpo se sia meglio la luce flash o
iù che mostrare sfac- umano gli effetti di rilievo la luce continua, il dibattito
SCOLPIRE CON
LA LUCE? FORME,
TRASPARENZE,
P ciatamente, la fotogra-
fia di nudo di alta classe
suggerisce emozioni, evoca
sono esaltati da un attento
controllo delle ombre. In più,
perché quelle che in gergo
è aperto. Di solito, i fotografi
preferiscono un’illuminazione
a luce continua, perché i suoi
sensazioni senza cadere nella si definiscono luci di effetto, effetti sono meglio verificabili.
BIANCONERO volgarità. Percorre il sottile ad esempio le illuminazioni Rende più facile correggere
CREATIVO? LA sentiero di quel gioco “vedo e a fascio stretto puntate sui immediatamente la posizio-
FOTOGRAFIA DI NUDO non vedo”, si serve della luce capelli, oppure le luci radenti ne degli illuminatori per fare
per creare atmosfera, non che sottolineano una forma, meglio cadere le ombre. È una
È UN MONDO DA punta necessariamente alla sono sicuramente quelle che luce che scalda l’ambiente, in
SCOPRIRE, UN MONDO ripresa a colori ma spesso maggiormente esaltano un senso strettamente fisico: una
A SÉ, UN GENERE percorre la strada del mono- profilo, la morbidezza delle particolarità che in una ripresa
cromatismo, del bianconero o curve. Infine, gli effetti di di nudo, in interni, sicuramen-
CHE SU RIVISTE dei toni seppia, per esaltare il controluce possono essere te può non dispiacere a chi
E CALENDARI NON gioco delle forme. Esploriamo decisivi per creare un’am- viene fotografato. L’illumina-
PASSA MAI DI MODA insieme le mille sfaccettature bientazione suggestiva. Negli zione flash è fredda, tendente
di quest’arte. scatti in studio è agevole ser- a toni un poco più azzurri, e
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QXGRLQGG 
GENERI: Il nudo
SGUARDO
UN PO’ DI PRATICA DI PROFILO
Una vista in controluce
10 CONSIGLI PER UN SET può consentire una ripresa
molto interessante, perché
la fotografia in questo caso
Il fotoamatore non può disporre delle stesse attrez- appare molto stilizzata.
zature in dotazione ai fotografi professionisti: ecco L’inquadratura, così,
perciò qualche semplice ma efficace, accorgimento. sottolinea soprattutto le
forme, che risaltano su di
uno sfondo chiaro. L’effetto
1 Un pannello riflettente schiarisce le ombre. È è accentuato dalla scelta
forse l’accessorio più usato dai fotografi. Una solu- di riprendere in bianconero.
zione alternativa può essere costituita da un ampio In questo caso, inoltre, un
asciugamano bianco, trasportabile ovunque, che rapido movimento della
modella ha aperto i capelli a
può essere steso sul lato opposto rispetto alla luce ventaglio.
principale.
2 Una lastra di polistirolo bianca, sulla quale puntare
il flash o l’illuminatore, permette di ottenere luce
molto diffusa e può sostituire le funzioni del clas-
sico bank dei professionisti. Costa poco, è leggera e
molto maneggevole. È forse l’accessorio più utile per
dirigere l’illuminazione in modo personalizzato.
3 Un tulle o il ritaglio di una calza di nylon, da
donna, possono essere ottimi filtri diffusori. Si
applicano davanti all’obiettivo, tenuti da un elastico.
Ammorbidiscono la ripresa. Spesso operano meglio
di quanto possa fare un costoso filtro diffusore.
4 Un foglio di carta, di colore arancio, applicato
davanti a un cartone o davanti a un foglio di polisti-
rolo espanso, fa sì che il pannello rimandi una luce
“calda”. È un ottimo surrogato all’impiego di un filtro
colorato posto davanti a un illuminatore.
5 Per creare effetti soft si può avvitare un vecchio
filtro UV, oppure skylight, davanti all’obiettivo e La luce può modellare le forme, proprio come lo scalpello sul marmo.
“sporcarlo” con un leggero strato di unto. Basta Deve però essere radente, pilotata anche da opportune alette o lenti
poco: si può passare il dito indice sulla propria condensatrici davanti agli illuminatori in studio. In questi casi lo sfondo
fronte, sempre abbastanza grassa, e poi strofinarlo non deve assolutamente distrarre e di solito si preferisce che sia nero.
Un teleobiettivo può essere d’aiuto, per comprimere i piani.
sul filtro.
6 Bilanciamento nuvoloso. Scattando con luce
diurna si può regolare la fotocamera digitale sul
bilanciamento cromatico “nuvoloso”. Si aggiunge in rende più difficile controllare fotocamera (a volte anche con
questo modo una tonalità calda, molto gradevole come cadano le ombre se non trasmissione wireless).
nelle riprese di nudo. si dispone di lampade pilota a
7 Lampo indiretto. Sparare il flash in faccia al sog- luce continua montate in asse Correggere il set
getto crea ombre dure, sgradevoli, innaturali. Nelle con il tubo flash, lampade pre- Per ottenere una giusta illu-
riprese in interni è allora meglio puntare il lampo su senti in apparati professionali minazione sono importanti le
di un soffitto bianco. La luce viene diffusa, la scena da studio. È tuttavia preferibile sorgenti di illuminazione, ma
appare più naturale. se la ripresa è d’azione, cioè anche alcuni accessori. Può
8 Effetto seppia. È facile da ottenere, grazie a un se il soggetto è in movimento essere decisivo adoperare
comando nel menù di molte macchine digitali. Ma anche rapido e deve venire pannelli diffusori traslucidi,
spesso genera una tonalità leggera, adatta più che bloccato fotograficamente nel davanti alle sorgenti di luce,
altro a paesaggi: meglio intensificarla agendo sui suo spostamento. È usata ad per allargare il fascio lumi-
comandi Luminosità e Contrasto, nei software di esempio in alcuni scatti in cui noso e renderlo più avvol-
fotoritocco. la modella solleva rapidamen- gente e morbido. Può essere
9 Controluce. Se il corpo del soggetto copre la te la testa per muovere a ven- altrettanto decisivo disporre
sorgente di luce, il suo profilo viene esaltato e la taglio i capelli, che vengono pannelli riflettenti molto utili
soluzione fotografica può essere di grande effetto. È fermati fotograficamente nel per alleggerire le ombre e
molto utile quando si regola la fotocamera per una loro spostamento. La fotogra- modellare meglio la distri-
ripresa bianconero. fia digitale presenta il vantag- buzione luminosa. I pannelli
10 Flash economico: un piccolo flash, non automa- gio di poter verificare imme- possono essere bianchi ma
tico e montato sulla fotocamera, può aggiungere un diatamente i risultati sul visua- anche dorati, per aggiungere
bagliore leggero. Influenza l’illuminazione generale lizzatore della macchina o, in un tono caldo che, sulla pelle,
solo marginalmente ma permette di ottenere un riprese professionali in studio, può sempre essere vantag-
risultato più vivace, qualche riflesso in più. sullo schermo di un monitor gioso; meglio invece evitare
collegato direttamente alla l’impiego di pannelli argentati
143

QXGRLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
per non rendere troppo duri i re l’evidenza di un particola-
contrasti con un’illuminazio- re in primo piano, per esalta-
ne eccessivamente metallica. re l’effetto di un corpo inteso
I pannelli diffondenti possono come una scultura. Le foto-
essere adoperati con note- camere digitali permettono di
vole successo anche nelle variare la sensibilità alla luce
riprese in esterni: una situa- per ogni singolo scatto, un
zione caratteristica è quella vantaggio non di poco conto
degli scatti in spiaggia, per perché passare da 100 ISO
evitare ombre troppo dure, a 800 ISO, anche se non si
per proteggere la modella sta lavorando in luce scarsa,
dall’irraggiamento diretto significa potere impiegare
del sole. Lo scopo è sempre aperture di diaframma molto
quello di ridurre l’evidenza strette. Significa perciò poter
eccessiva delle ombre, di disporre di una profondità di
lavorare in una luce diffusa campo nitido molto estesa,
che aiuti a creare atmosfe- molto favorevole a garanti-
ra. Anche la scelta delle ore re immagini con il soggetto Questioni di inquadratura: un leggero grandangolare e un orizzonte
in cui effettuare le riprese in “tutto a fuoco”, una condi- inclinato, per dare slancio alla foto.
esterni è condizionata dalle zione spesso irrinunciabile in
caratteristiche dell’illumina- questo genere di fotografia.
zione. Di solito si prefersce
la prima mattina, oppure il Bianconero o colore?
pomeriggio inoltrato, perché Quando si scatta un’imma-
la luce è radente ma nello gne di nudo a colori si è soliti
stesso tempo avvolgente e operare con toni caldi, a
caratterizzata da toni caldi, volte ottenuti filtrando la luce
più gradevoli; si cerca invece degli illuminatori in studio e
di evitare l’illuminazione del a volte cercati per via stret-
mezzogiorno perché crea tamente digitale. Il fotografo
ombre verticali, spesso in- cerca di creare un’atmo-
naturali. Se ci si trovasse a sfera, una resa suggestiva:
dovere fotografare in queste questo fatto prescinde dalla
situazioni è meglio usare un assoluta fedeltà di riprodu-
ampio pannello diffondente, zione e permette di essere
sorretto da assistenti, col- molto creativi, anche modi-
locandolo in una posizione ficando i valori di bilancia-
fuori campo al di sopra della mento cromatico nel menù
modella. Un allestimento in delle fotocamere digitali. Il
stile cinematografico quindi, bilanciamento del colore può
molto efficace, anche se lon- essere perfezionato anche in Una ripresa da vicino con diaframma molto aperto in modo da minimizzare
tano da quella che è la prati- un secondo tempo, non sol- la profondità di campo, offre un’affascinante ed inusuale prospettiva.
ca di ripresa dei fotoamatori. tanto in ripresa, scattando in
formato RAW, una modalità
Composizione che permette di interveni-
e sensibilità re sul file a computer, in un Un’inquadratura
parziale, su sfondo
La ripresa digitale offre il secondo tempo, apportando nero, spesso è
grande vantaggio di permet- quegli interventi correttivi ottenuta con un
tere un controllo immediato che non sono stati operati al teleobiettivo.
dei risultati, un pregio che momento della ripresa. Sulle L’aggiunta di
un velo d’acqua
facilita anche la scelta degli fotocamere esistono funzio- in primo piano
obiettivi. Adoperare un legge- ni di automatismo program è utile per
ro teleobiettivo e mantenere specializzate, indicate come introdurre un
gioco di riflessi.
il diaframma molto aperto si- modalità “ritratto”. Possono
gnifica sfocare sensibilmente essere vantaggiosamente
lo sfondo, dunque concentra- utilizzate: attivano regolazio-
re ogni attenzione sul sogget- ni che favoriscono una resa
to in primo piano. Ricorrere a fedele dei toni dell’incarna-
un obiettivo grandangolare to, mantengono contenuti gli
significa potere esaspera- effetti di contrasto più esa-
re una fuga prospettica: è sperati. Non rappresentano
quanto serve per slanciare tuttavia un obbligo: l’origina-
le gambe in una ripresa dal lità di una ripresa è spesso
basso oppure può essere una legata alla capacità di in-
soluzione utile per accentua- frangere le regole e un’impo-
144

QXGRLQGG 
GENERI: Il nudo

È la luce che disegna, non il colore: il bianconero sottolinea le forme, questo


fatto può davvero essere decisivo nella fotografia di un nudo ambientato.

Si può
efficacemente
scattare a
colori oppure in
bianconero. Ma non
c’è dubbio che, se
si vuole dare vita
a un sapore d’altri
tempi e inseguire Un controllo preciso della luce è sempre determinante anche nella
un nudo classico, fotografia a colori, quando si vuole sottolineare un profilo, ad esempio di
una strada da un seno, oppure si vuole fare risaltare un elemento accessorio, un monile,
percorrere è quella come nel caso di questo scatto.
di creare una
tonalità seppia.
Può essere più tica, in toni bianconero, in richiedono capacità, espe-
o meno marcata seppia, in toni ciano o verde rienza e senso della misura.
e va impostata
sulla fotocamera pallido, presenti nel menù di Questa particolare evoluzione
o, meglio ancora, molte fotocamere. della fotografia normalmente
ottenuta in non riguarda i fotoamatori,
fotoritocco. Si può
anche aggiungere La correzione che in buon numero si dedi-
una grana leggera, dei difetti cano alla fotografia di nudo
per aumentare I professionisti, impegnati e che con questo genere di
l’effetto “scultura”. in riprese che hanno risvolti riprese partecipano abba-
commerciali, devono presen- stanza spesso a concorsi
tare riprese capaci di soddi- fotografici amatoriali. A loro,
sfare le esigenze dei commit- diremmo che si potrebbe
tenti e quindi si impegnano in piuttosto suggerire un altro
sedute di casting per indivi- accorgimento: sono poche
duare modelle, per esempio, le modelle che sanno posare
dalle gambe perfette, adatte con naturalezza per riprese di
a reclamizzare calze all’ulti- nudo davanti all’obiettivo. Per
ma moda. In qualche caso, e risolvere questo problema più
proprio con riferimento alla di un fotografo, anche pro-
stazione per un ritratto non bianconero, compiendo in fotografia di nudo pubblicita- fessionista, ha scoperto che
è assolutamente detto che questo caso una scelta che rio, non ci si limita a scegliere è molto importante creare in
debba andare d’accordo con esalta l’evidenza delle forme i soggetti più adatti ma, susci- studio un’atmosfera tranquil-
le esigenze di una ripresa di e sottolinea i contrasti di lu- tando anche polemiche, si va la, accendere una musica di
nudo. Lungo queste strade, minosità. Si può scivolare poi oltre. La fotografia digitale si sottofondo, fare in modo che
molto aperte all’interpreta- su toni seppia, più o meno presta al fotoritocco e con il sul set non circolino perso-
zione personale, la fotogra- marcati, per raggiungere un ricorso a specifiche funzioni ne estranee alle necessità
fia di nudo può spingersi fa- effetto di fotografia d’altri software non è difficile, per un di ripresa. Una bella fotogra-
cilmente a inseguire effetti tempi. È un risultato che a operatore esperto, slanciare fia, anche in questo caso, è
suggestivi che sono ottenibili volte può essere molto ac- le gambe o ritoccare la curva- sempre frutto di serietà pro-
addirittura negando il colore cattivante e che, ottenibile tura di un seno. Non si tratta fessionale e di una fattiva
e passando al monocroma- facilmente tramite l’imposta- di interventi normalmente collaborazione tra chi scatta
tismo. Si può fotografare in zione di ripresa monocroma- raccomandati, anche perché e chi si fa riprendere.
145

QXGRLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Le cerimonie

UN GIORNO DA RICORDARE
COMPLEANNI, econdo gli uomini di risultato e se lo si facesse si poi visualizzarla sul monitor
MATRIMONI,
ONOMASTICI,
S marketing, la principale
molla che spinge al-
l’acquisto di un’attrezzatura di
sarebbe, come appassionati di
fotografia, “squalificati a vita”.
Scattare in occasioni ufficiali,
della fotocamera e, se ne-
cessario, apportare eventuali
correzioni al proprio modo di
LAUREE E BATTESIMI: ripresa è data dalle occasioni dai compleanni o le festiccio- operare. Un tempo, soprattutto
di immortalare eventi familia- le di bambini fino a quelle più in occasione di fotografie ef-
LA FOTOGRAFIA ri come nascite, matrimoni e impegnative come i matrimoni fettuate durante cerimonie re-
È SPESSO compleanni. Non c’è quindi o l’attribuzione di una laurea, ligiose, la presenza di un foto-
PROTAGONISTA alcun dubbio sull’importanza grazie alla tecnologia digitale è grafo era a volte guardata con
di una situazione fotografi- divenuto più facile. L’elettroni- qualche fastidio, soprattutto
PER RENDERE ETERNI ca che, da neofiti o da foto- ca infatti permette una verifica perché sottintendeva l’inevi-
QUESTI MOMENTI amatori esperti, viene spesso immediata del risultato e delle tabile impiego di un flash che,
INDIMENTICABILI. vissuta con qualche batti- condizioni di lavoro, legate al- se adoperato senza troppo ri-
cuore. Un classico: mi hanno l’illuminazione sul luogo delle tegno, con la sua presenza in-
MA COME FARE chiesto di scattare qualche riprese. Giunti sul posto con vasiva era in grado di turbare il
PER IMMORTALARE foto al matrimonio dell’amico, un leggero anticipo è davvero raccoglimento. La buona noti-
AL MEGLIO QUESTI sarò all’altezza del compito? semplice eseguire una prima zia è che oggi questa difficoltà
L’occasione, si sa, è assolu- fotografia a un soggetto qual- può dirsi superata: le reflex di-
EVENTI UNICI? tamente irripetibile, non ci si siasi, giusto per “provare” gitali sono in grado di lavorare
può permettere di mancare il quale potrà essere il risultato, egregiamente anche alla sen-
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JLRUQRGDULFRUGDUHLQGG 
GENERI: Le cerimonie
BATTESIMO
FLASH O NO?
Nelle due foto a fianco, immagini simili dallo stesso
battesimo, il fotografo ha scattato una volta senza flash
(a sinistra) e una con il flash (a destra). Nel primo caso
l’immagine risulta tridimensionale e più profonda; il
flash, invece, rende tutto più piatto e senza profondità.
Attenzione però che per scattare senza flash in interni
è necessario avere una fotocamera molto sensibile,
con un’ottica luminosa, e sperare che i soggetti non si
muovano troppo: i tempi di scatto non saranno brevi.
Molto dipende anche dalle condizioni di illuminazione
della chiesa; e anche dalle regole dettate dal sacerdote:
spesso l’uso del flash è vietato e quindi bisgona accon-
tentarsi della luce ambiente. Infine, bisogna stare
attenti ai tempi di ricarica del flash: i momenti salienti
del battesimo si esauriscono in pochi secondi nei quali
bisogna “scatenarsi”. Attendere lunghi tempi di ricarica
non è concesso!

DIECI BUONI CONSIGLI


LE REGOLE
DEL GIOCO
1 Discrezione, non bisogna far
notare troppo la nostra presenza.
Stiamo scattando a persone per le
quali è l’evento ciò che conta. La
ripresa fotografica è una documenta-
zione, non è l’evento stesso.
2 Non bisogna sostituirsi a chi
scatta, per mestiere, foto di cerimo-
nie. Se è presente un professionista,
non bisogna ostacolarne il lavoro
ma piuttosto tenere conto di come
si muove, anche per cogliere diversi
spunti di ripresa. Approfittare della
familiarità con gli invitati, per otte-
nere inquadrature spontanee che il
fotografo professionista non scatterà. Un buono spunto può essere quella di far leggere il contesto da un dettaglio: basta concentrarsi
su qualche particolare che dia il “quadro” della situazione. Nel caso di questa foto, il fotografo,
3 Se è possibile, non adoperare il approfittando anche di una splendida luce naturale, ha catturato il gesto della benedizione
flash: disturba, richiama l’attenzione, dell’acqua: eccoci ad un battesimo...
rompe l’atmosfera. Le fotocamere
digitali possono scattare efficace-
mente con alte sensibilità e molte 6 Nelle foto in interni è utilissimo preventivato. Bisogna accertarsi di
sono dotate di eccellenti sistemi di disporre di un obiettivo grandan- avere memoria sufficiente, magari
stabilizzazione. golare. Lo spazio per arretrare sarà portando con sé schede di memoria
sempre ridotto e il grandangolare supplementari.
4 Sono preferibili le reflex: hanno permetterà di cogliere tutta la
sensori caratterizzati da una superfi- scena.
9 Le sedute di ripresa possono
cie molto più ampia rispetto a quelli essere piuttosto lunghe. Quante foto
delle compatte. Ad elevate sensibilità, 7 Se si adopera un’ottica gran- consente di eseguire la batteria della
dunque con forte amplificazione elet- dangolare, bisogna cercare di non fotocamera? Bisogna collegarla al
tronica, presentano minori disturbi. disporre i visi ai bordi dell’inquadra- caricatore con il dovuto anticipo.
5 Se si scatta con fotocamere digi- tura: ai margini della scena l’esa- 10 Al termine delle riprese, rientrati
tali compatte c’è il vantaggio dell’ec- sperazione prospettica è marcata e a casa, si potranno correggere gli
cezionale silenziosità. Si potranno possono apparire innaturali. scatti con eventuali interventi di
cogliere fotografie senza farsi notare, 8 In presenza di molte persone fotoritocco. E poi si possono trasfe-
con soggetti in atteggiamenti real- accade spesso di effettuare un rire su CD o DVD: sarà facile farne
mente spontanei. numero di scatti maggiore di quello anche più copie.

147

JLRUQRGDULFRUGDUHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Le fotocamere possono utilizzare sensibilità elevate che consentono di


scattare un totale della chiesa anche senza il treppiede. Con un campo
così lungo assolutamente inutile, anzi dannoso, l’uso del flash.

La sposa entra in chiesa e il momento va catturato; la chiesa è molto buia


e i soggetti finiscono in pieno controluce. Il fotografo si aiuta in questo
caso con un colpo di flash (fill-in) che, pur salvaguardando le trasparenze
piacevoli dei veli controluce, rende i volti ben leggibili.
È meglio, durante il banchetto, fare le foto lontano dai tavoli, che dopo
l’inizio sono disordinati e che lasciano i soggetti seduti. In questo caso il
controluce viene bilanciato con un flash e sfruttando la riflessione delle
sibilità di 1600 ISO, molte giun- ra ha proprie caratteristiche. pareti chiare e ravvicinate. In questo gioco di luci riflesse, l’unica cosa che
gono fino a 3200 e 6400 ISO, L’abilità del fotografo deve non è possibile controllare sono i riverberi rossi che il vestito sgargiante
valori che permettono di rea- essere sempre orientata, più reinvia su volto e mani del soggetto seduto. Un limite accettabile.
lizzare senza flash istantanee ancora che sugli aspetti squi-
in luce anche molto scarsa. sitamente tecnici di ripresa,
Sono prestazioni stupefacenti, nell’individuare in anticipo
anche se un poco viziate dalla quali saranno i momenti più Uno dei momenti
presenza di qualche disturbo significativi in cui scattare. La più emozionanti
del matrimonio
di amplificazione elettronica, regola è quella di sempre: oc- è l’uscita dalla
che accentua un poco l’effetto corre essere pronti per coglie- chiesa e il
grana e qualche iridescenza re al meglio l’attimo cruciale e tradizionale
lancio del riso:
indesiderata. Scattare esem- ciò significa sapersi collocare un tempo di
plari fotografie di avvenimenti in anticipo nel posto giusto in esposizione non
memorabili può dunque non modo da non essere costretti troppo breve
essere troppo difficile, anche ad inseguire lo svolgersi di un permette di
catturare tutta
adoperando obiettivi zoom evento ma piuttosto da antici- la dinamica
che, si sa, sono normalmente parlo. È la formula che ha reso della scena,
comodi da usare ma raramen- grandi i migliori fotoreporter. con il mosso dei
chicchi.
te offrono luminosità elevate. Preso atto di questa necessi-
tà, un fotografo dovrà impara-
I trucchi del mestiere re a muoversi all’interno della
Ogni evento che si intende scena velocemente ma con la
riprendere con la fotocame- giusta discrezione.
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JLRUQRGDULFRUGDUHLQGG 
GENERI: Le cerimonie
e l’impostazione di elevate
sensibilità di ripresa, saranno
sicuramente fattori vincenti.
Conclusa la discussione della
tesi da parte del candidato, si
presenzierà al momento cru-
ciale della proclamazione uf-
ficiale della laurea, in un’at-
mosfera sempre formale ma
sicuramente più distesa nella
quale si potrà, se necessario,
scattare anche con il flash.
Tutti gli studenti universita-
ri si faranno poi fotografare
all’ingresso del loro ateneo,
vicino a quello che è il carat-
teristico simbolo dell’avven-
tura universitaria: il leone di
bronzo davanti all’Università
Bocconi di Milano, la statua
di “Tobìa con il pesce” da-
vanti all’università S. Raffae-
le di Milano e così via.
Le mille espressioni
dei bambini
Una classica iconografia da matrimonio, richiede Il taglio della torta avviene lontano dalle finestre:
Scattare a un battesimo ri-
una luce di sostegno, oltre a quella ambiente. Qui, in l’uso del flash è obbligato. Grazie a un flash esterno chiede di solito prontezza e,
post-produzione, è stato applicato un effetto flou, per direzionabile, il fotografo indirizza il lampo verso il considerato il basso livello di
ammorbidire i toni e creare un’atmosfera vellutata. soffitto bianco di cui sfrutta la riflessione: la luce illuminazione presente in molti
resta naturale e diffusa.
fonti battesimali, l’uso quasi
sempre del flash. È consiglia-
to accendere fotocamera e
Spegni le candeline! questo caso, risulterà molto matrimonio, civile o religio- flash in anticipo, in modo da
In occasione di compleanni utile disporre di un obiettivo so, si potrà seguire il ritmo dare al condensatore del lam-
e onomastici, feste in fami- fortemente grandangolare. Gli di un racconto. I primi scatti peggiatore il tempo di caricar-
glia nelle quali normalmente spazi infatti, nelle riprese in saranno relativi all’arrivo e si alla massima potenza, per
è previsto l’arrivo di una torta interni, sono sempre molto sa- all’incontro degli sposi, poi non perdere l’attimo cruciale.
con le candeline, occorrerà crificati e inoltre, dal punto di si eseguiranno quelli davanti Nelle occasioni di foto che
essere pronti, decisamente in vista del fotografo, in queste al sacerdote o al sindaco, lo coinvolgono bambini, bisogna
anticipo, a collocarsi frontal- occasioni è sempre impor- scambio degli anelli, l’uscita tenere presente che spesso
mente o di tre quarti rispetto tante disporre di un’estesa dalla chiesa con il tradizio- sono già abbastanza agitati
al festeggiato per poterne ri- profondità di campo nitido. nale lancio del riso e non si dall’eccezionalità dell’avveni-
trarre l’espressione, dunque In altre situazioni, come ad dovranno sicuramente di- mento e che possono rivelarsi
inquadrare il viso e non sol- esempio quelle relative a menticare quelli insieme ai più timidi del previsto, o anche
tanto la torta. È normalmen- scatti a bambini che gioca- testimoni, ai genitori e agli troppo disinvolti fino al punto
te preferibile adoperare una no durante i festeggiamenti, amici. Si deve rammentare di essere invadenti, quando
focale normale o leggermente la difficoltà del fotografo non che, pure cercando di non si accorgono di essere “nel
grandangolare; nelle foto in sarà più di condurre la regia essere troppo invadenti, si mirino” di un fotografo. Oc-
interni è anche opportuno im- dell’evento quanto, piuttosto, dovrà sempre riuscire ad corre tenere allora presente
postare la fotocamera su sen- quella di riuscire a riprendere anticipare lo svolgersi degli che l’abilità di un ottimo ope-
sibilità medio-alte (800-1600 con prontezza situazioni molto eventi e questo fatto richie- ratore in questi casi è quella
ISO). La presenza del fotogra- fluide. Ancora una volta, sarà derà spostamenti rapidi e di sapersi muovere con simu-
fo sarà ampiamente avvertita prezioso l’impiego di sensibili- capacità di previsione. Qual- lata trascuratezza in mezzo a
dal piccolo protagonista e dai tà elevate e, quando possibile, cosa del genere accadrà loro, inizialmente di scattare
presenti, e la regia del gioco di obiettivi di elevata luminosi- anche in altre occasioni, per apparentemente a caso e
potrà anche essere condot- tà, due componenti di grande esempio la discussione della senza dare molta importanza
ta da chi scatta, che potrà aiuto per cogliere scenette o tesi di laurea. La discrezione a tale azione. Un fotografo
dire: “sei pronto a soffiare espressioni imprevedibili. e l’obbligo di non ricorrere al deve anche sapersi far di-
sulle candeline? Ecco, via!”. flash, in questo caso saranno menticare, fino al punto di ri-
Spesso, la situazione può Momenti solenni vincoli assoluti. Ma ancora sultare in pratica invisibile ai
essere pilotata ancora meglio Decisamente diversa la si- una volta la tecnologia digi- presenti, è così che realizzerà
se il festeggiamento avviene tuazione in occasioni molto tale, e in particolare la silen- gli scatti più spontanei e in de-
tra adulti che possono essere ufficiali, spesso ampiamen- ziosità delle fotocamere, so- finitiva quelli che saranno i più
più collaborativi anche se, in te codificate. Con le foto di prattutto di quelle compatte, apprezzati.
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JLRUQRGDULFRUGDUHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Case, monumenti, palazzi

I SOGGETTI
ARCHITETTONICI
FOTOGRAFIAMO CASE, priamo il capitolo con controllo delle macchine, ripresa in cui l’occhio umano
PALAZZI, CITTÀ CON
IL VANTAGGIO CHE
A una constatazione
legata a una sorpren-
dente evoluzione tecno-
permette oggi una crescita
delle opportunità operati-
ve. Il record assoluto è al
fatica a distinguere il sog-
getto inquadrato. La notizia
di una ipersensibilità cre-
LA RIPRESA DIGITALE logica presente su alcune momento appannaggio di diamo interesserà profes-
OGGI CONSENTE reflex digitali di ultima ge- alcune macchine, tra cui sionisti e fotoamatori esper-
nerazione che permette, la Nikon D3s: oltre a incor- ti, tutti coloro che vorranno
MIRACOLI. MOLTO PIÙ tra l’altro, di eseguire foto porare una funzione Movie, scattare immagini notturne
DI QUANTO SI POSSA di architettura diverse dal cioè offrire la possibilità di in città operando, sempre,
solito: i tecnici sono riusci- filmati ad alta definizione, a mano libera. Inoltre aprirà
IMMAGINARE ti a spingere la sensibilità questo apparecchio ha in- incredibili occasioni di ri-
alla luce, utilizzabile con fatti toccato la sensibilità presa a chi viaggia: non sarà
i sensori digitali, a limiti di ben 102.400 ISO! D’ora in difficile, ad esempio, salire
fino a ieri inimmaginabili. poi per i fotografi sarà am- sulla terrazza panoramica di
Questa testimonianza di piamente possibile lavora- un albergo o all’ultimo piano
una rapidissima, notevole re, senza treppiede, anche di un grattacielo e poi scat-
evoluzione del software di muovendosi su scenari di tare fotografie suggestive di
150

VRJJHWWLDUFKLWHWWRQLFLLQG 
GENERI: Architettura
RIFLESSI
SCATTARE ALL’IMPALPABILE
Ogni fotografia è fatta di “apparenza”. Dunque può, semplice-
mente ed efficacemente, restituire impressioni visive prima
ancora di offrire “fatti” che documentino la realtà di oggetti
concreti. Ne deriva che ogni fotografo sa di potere fissare
anche semplicemente i riflessi, cioè ad esempio alcuni sog-
getti particolari che, sulle facciate di edifici moderni possono
spesso essere ricorrenti. Per fotografare i riflessi che si spec-
chiano, ad esempio, sulla facciata di un grattacielo o sulle
vetrate di un palazzo dalla struttura modernissima, è normal-
mente preferibile adoperare un teleobiettivo o comunque uno
zoom impostato su di una lunga focale.
È infatti normalmente necessario riuscire a isolare con pre-
cisione un frammento piuttosto ristretto di un’inquadratura, In centro città, a Milano, ecco uno scatto notturno alla Casa degli Omenoni. È
escludere tutti i particolari che possono distrarre e sviare stato eseguito a mano libera, con sensore 24x36mm, alla notevole sensibilità
di 3.200 ISO e dimostra bene come la fotografia digitale ad alte sensibilità
l’occhio dell’osservatore. Quando ci si dedica alla fotografia di offra nuove opportunità di ripresa.
riflessi, o di scene che appaiono comunque specchiate in una
superficie di vetro, non è normalmente consigliabile ricorrere
al filtro polarizzatore.
Benché si possa dire che è spesso utile per favorire la satura-
zione del colore, il polarizzatore in questi casi è controprodu-
cente.
Infatti non si desidera neutralizzare i riflessi ma piuttosto
esaltarli e, nello stesso tempo, si preferisce fare a meno della
struttura otticamente complessa di questo filtro, che assorbe
luce e può diffondere i raggi in modo indesiderato. In gene-
rale è consigliabile valutare con attenzione l’uso di filtri foto-
grafici anche perché un efficace intervento si potrà comunque
effettuare in un secondo tempo tramite il programma di
fotoritocco: la funzione di bilanciamento del colore è infatti
facilmente attivabile e porta a risultati verificabili, con imme-
diatezza, sullo schermo del computer. Inoltre rinunciare a un
filtro significa evitare di inserire due ulteriori superfici aria-
vetro nel tragitto dei raggi luminosi che creano l’immagine, I grattacieli “storti” realizzati presso la nuova Fiera di Rho/Milano. È un caso
dunque vuol dire ridurre il rischio di una comparsa di riflessi in cui non avrebbe naturalmente senso tentare un raddrizzamento prospettico
parassiti indesiderati. ma è anche un’occasione in cui un’elevata sensibilità ISO permette di scattare
a mano libera anche in presenza di una leggera nebbiolina, pure accettando
la comparsa di qualche disturbo di amplificazione.

panorami notturni. Le foto- vità notturna degli orsi allo


camere “supersensibili” si stato libero. La fotocamera,
affacciano soltanto ora sui rinunciando ovviamente
mercati mondiali e atten- al flash, è stata impostata
diamo con curiosità di con- sulla nuova iperbolica sen-
statare quali cambiamenti sibilità di 102.400 ISO, otte-
di costume susciteranno nuta con una “amplificazio-
nel mondo della fotografia. ne elettronica H3” applicata
Per ora, registriamo un fatto alla sensibilità di base della
di cronaca che riguarda macchina, già elevatissima
Vincent Munier, un nome perché forzata a 12.800 ISO.
noto tra i fotografi specia- Per mirare, il fotografo si è
lizzati in caccia fotografica. dovuto affidare alla lumino-
A lui è stata affidata, in sità intrinseca del visualiz-
anteprima, la nuova reflex zatore della propria Nikon
Nikon D3s per un parere D3s, in questo caso atti-
sulle possibilità di ripresa vato in funzione Live View.
in condizioni di illuminazio- Non pretendiamo certa-
ne eccezionalmente ridotta. mente che la caccia foto-
Vincent Munier ha gioca- grafica notturna agli orsi in
Se si dispone di un superteleobiettivo, o di uno zoom ad escursione focale
molto estesa, si riesce abbastanza facilmente a isolare un particolare to bene le sue carte e ha ambiente artico sia lo sport
insolito. Qui, il riflesso del grattacielo Pirelli si specchia a Milano nelle effettuato uno straordina- al quale si debba dedicare
vetrate del grattacielo Galfa. rio reportage nelle foreste il lettore, ma pensiamo che
norvegesi, seguendo l’atti- poter camminare tranquil-
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VRJJHWWLDUFKLWHWWRQLFLLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA

TELEOBIETTIVO O GRANDANGOLARE?
LA SCELTA DELLA FOCALE
Quale focale si deve preferire per le riprese? Non esiste
una regola, il segreto è tutto nella capacità di sapere
vedere, di comporre l’inquadratura. La tendenza dei
produttori di ottiche è quella di favorire zoom dall’escur-
sione molto estesa. Ci sono obiettivi montati su foto-
camere compatte capaci di zoomate da 28mm a oltre
400mm: cioè ottiche che in un “pezzo unico” racchiu-
dono l’equivalente di un intero corredo di focali fotogra-
fiche. Oppure esistono zoom con escursione 18-270mm,
che sono anch’essi davvero polivalenti. Disporre di un
potente teleobiettivo significa comprimere i piani della
scena, utilizzare un grandangolare vuol dire distanziare
Il sagrato della chiesa di S. Michele a Pavia offre poco spazio. Per inquadrare gli stessi piani, accentuando l’esaltazione prospettica.
interamente l’edificio è stato necessario ricorrere a un supergrandangolare da 114°,
con il risultato della comparsa di una marcata deformazione prospettica. La focale In questo secondo caso, sotto il profilo espressivo non
dell’obiettivo utilizzato è di 14mm. è tanto determinante l’ampiezza dell’angolo inquadrato
quanto l’effetto di allontanamento che caratterizza i piani
della ripresa. A un’eventuale necessità di abbracciare
scene molto ampie si può rispondere anche scattando
svariate riprese e giuntandole, anche automaticamente
o con programmi di fotoritocco. Viceversa, la risposta al
gioco compositivo che si basa su di una fuga prospettica
accentuata, cioè quella che rimpicciolisce i particolari
lontani ed esalta i dettagli in primo piano, può essere
data solo da un obiettivo di focale realmente corta, cioè
da un vero grandangolare o supergrandangolare.

La facciata della chiesa di S. Michele è stata riportata alle esatte proporzioni con
l’aiuto di un programma di fotoritocco. È un risultato molto valido.

L’obiettivo grandangolare ha una caratteristica: esalta il primo piano e allontana


lamente nelle vie di una l’effetto di linee cadenti che lo sfondo, come viene bene dimostrato da questa inquadratura nel parco di
qualsiasi città e scattare si verifica facilmente inqua- Schönbrunn, a Vienna. Ottica da 24mm, angolo di campo 84°.
istantanee notturne possa drando un qualsiasi edificio
essere davvero un’affasci- dal basso verso l’alto o vi-
nante occasione per fare ceversa, tenendo la fotoca-
qualcosa di nuovo e insoli- mera inclinata. Soprattutto
to. Il valore dei 102.400 ISO adoperando obiettivi gran-
è sicuramente sorprenden- dangolari l’effetto appare
te, considerato che la sen- molto marcato. Questa
sibilità di base dei sensori esasperazione prospettica,
è normal mente pari a 100 che in rare occasioni può
o 200 ISO. Ma pare che non avere una discreta valenza
rimarrà a lungo un traguar- creativa, può essere per-
do invalicabile… fettamente neutralizzata
percorrendo due strade. La
Correzione prima è molto specialisti-
prospettica ca ed è basata su obiettivi
Parlando di fotografia appositamente costruiti in
d’architettura è necessa- montatura decentrabile; Dal medesimo punto di ripresa utilizzato per la foto con il grandangolare, ecco uno
scatto con un superteleobiettivo da 560mm al rilievo della Gloriette, nel viennese
rio toccare un argomento con essi, il piano del senso- parco di Schönbrunn.
classico: l’eliminazione del- re potrà rimanere parallelo
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VRJJHWWLDUFKLWHWWRQLFLLQG 
GENERI: Architettura

La fotocamera, grazie all’impiego di un medio teleobiettivo, è stata mantenuta


Casa tipica, in val Gardena. L’inquadratura dal basso ha permesso di escludere perfettamente “in bolla” e ha evitato la comparsa di linee cadenti sulle colonne del
particolari indesiderati e il cielo si pone come uno sfondo non distraente. tempio di Athena, in Grecia nell’isola di Egina.

La scelta del punto


di vista
L’angolo di ripresa, cioè
quello scelto per scattare,
decide del risultato finale.
Se intorno all’edificio inqua-
drato sono presenti elemen-
ti distraenti può essere utile
che il fotografo si accucci, a
livello del terreno, per ese-
guire una ripresa dal basso.
Il cielo azzurro poi, potrà
essere un fondale uniforme,
apprezzato anche e soprat-
tutto nelle foto con ottica
grandangolare. In altri casi
Dall’alto di un grattacielo giapponese,
sarà molto efficace ricorre-
uno scorcio sulle strade di Tokyo che re a un teleobiettivo e a uno
corrono su più livelli. La scelta di scatto da elevata distanza:
un punto di ripresa inconsueto può
essere determinante per il risultato la macchina risulterà così
fotografico, così come lo è la scelta di meno angolata rispetto al
un obiettivo a focale piuttosto lunga.
soggetto e, nella maggior
parte dei casi, non si verifi-
cherà la comparsa di linee
alla facciata dell’edificio e cadenti. Il fotografo non
il decentramento dell’otti- sarà di conseguenza obbli-
ca permetterà comunque di gato a ricorrere al ritocco in
abbracciare tutta la scena. post-produzione.
L’alternativa agli obiettivi Quanto alla scelta del punto
specialistici è naturalmente di vista, ribadiamo due con-
la correzione in post-produ- siderazioni fondamentali. La
zione, oggi ampiamente e prima è che le riprese dal-
comodamente realizzabile l’alto possono essere più
servendosi di funzioni avan- accattivanti rispetto a quelle
zate presenti nei programmi eseguite a livello terreno.
di fotoritocco. La seconda è che in fotogra-
L’elevata qualità delle mi- fia, digitale ma anche analo-
gliori ottiche grandangolari gica, non esiste una certez-
e l’accortezza di inquadrare za assoluta delle regole. Ne
la scena comprendendo un consegue che un fotografo
Un classico: il milanese grattacielo Pirelli ripreso dal basso, al tramonto. La
margine abbondante intor- con l’occhio allenato potrà
convergenza delle linee in questo caso sottolinea la caratteristica struttura no al soggetto principale, sicuramente scattare ad
dell’edificio. L’obiettivo grandangolare è indispensabile. permetteranno di ottenere edifici anche esasperando
risultati notevolmente validi volutamente le fughe pro-
in numerose occasioni. spettiche.
153

VRJJHWWLDUFKLWHWWRQLFLLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Alla fine del giorno

EMOZIONI AL CREPUSCOLO
l digitale non offre soltan- mento in cui la luce ambiente La stabilizzazione
SI PUÒ FOTOGRAFARE
IN CONDIZIONI DI
LUCE MOLTO DIFFICILI,
I to la possibilità di scattare
a costo zero, cioè di can-
cellare e ripetere le riprese
è davvero scarsa ma assume
spesso colori straordinari, af-
fascinanti. È una condizione
serve
Un’importante evoluzione nel
mondo della fotografia si è
SCATTARE CON a piacimento, oppure di tra- fotografica davvero al limite, avuta quando è stato intro-
smettere i file a distanza tra- un’occasione di ripresa in cui dotto l’autofocus e soprattut-
LA FOTOCAMERA mite Internet. Assicura van- ieri, con le fotocamere a pelli- to quando tale dispositivo è
DIGITALE CON taggi operativi straordinari: cola, non era semplice opera- stato equipaggiato con motori
ad esempio, consente di foto- re, e anzi era facile imbattersi a ultrasuoni, dispositivi che
SCARSA LUMINOSITÀ, grafare facilmente con sensi- in disillusioni. Si ottenevano con la loro prontezza di rea-
EMULARE L’OCCHIO bilità anche molto elevate. In foto poco nitide per colpa del zione hanno aperto nuove
UMANO? più, si serve di alcuni disposi- micromosso, scatti con grana strade nella fotografia sporti-
tivi, come quelli di stabilizza- esagerata per via di pellicole va e d’azione. L’autofocus ha
CERTO CHE SÌ. zione, che consentono piccoli certamente supersensibili ma permesso allora di ottenere
VEDIAMO COME... miracoli in ripresa. I risultati, un po’ troppo forzate in ripre- immagini nuove, quelle che la
davvero sorprendenti, sono sa. Insomma, si deve ricono- limitata capacità di insegui-
sotto gli occhi di tutti. Tra i scere che oggi le cose sono mento tipica della focheggia-
tanti, ne sottolineiamo uno: cambiate e che lo scenario tura manuale, operata del fo-
si può scattare a mano libera merita di essere valutato con tografo, non avrebbe mai con-
al crepuscolo, cioè in un mo- particolare attenzione. sentito. In tempi più recenti
154

HPR]LRQLDOFUHSXVFRORLQGG 
GENERI: Al crepuscolo

Parigi al crepuscolo,
l’atmosfera della vecchia
giostra. Ottica di alta
luminosità, tempo
d’otturazione lento, alta
sensibilità.

Il fascino della
laguna: crepuscolo
a Venezia, isola
di S. Giorgio,
al tramonto.
Teleobiettivo,
alta sensibilità.

invece - ed è curioso osserva- ai principianti che non hanno in grado di spostare alcune grafo. Si tratta infatti di valori
re che si tratta di un sistema un polso fermo. Ma come il lenti nell’obiettivo (oppure lo che nessun operatore, anche
che inizialmente è stato meno tempo ha poi dimostrato, si stesso sensore su alcune fo- molto esperto, normalmente
apprezzato di quanto avrebbe tratta di un giudizio davvero tocamere reflex digitali). Agi- si azzarda a utilizzare con di-
meritato -, un nuovo traguardo sbagliato. Addirittura, ha fun- scono in modo da contrasta- sinvoltura.
tecnologico è stato stabilito zionato molto bene non solo re ogni vibrazione che possa
dal dispositivo stabilizzatore. con potenti teleobiettivi in potenzialmente originare un Obiettivo aperto
È un meccanismo antivibra- mano a fotografi naturalisti o effetto di micromosso e quindi Un vantaggio nella fotografia
zioni capace di neutralizzare sportivi ma anche abbinato a compromettere la nitidezza. digitale risiede in una parti-
le oscillazioni della mano del ottiche grandangolari, quelle Lo stabilizzatore è un disposi- colarità che, normalmente,
fotografo: stabilizza la fotoca- che già grazie alla focale corta tivo molto efficace, progettato parecchi utenti giudicano
mera e permette di scattare a sanno minimizzare i rischi di per permettere di operare con uno svantaggio. Sappiamo
mano libera, cioè senza trep- mosso. La modalità di funzio- tempi anche tre o quattro volte infatti che non è ritenuto un
piede, con tempi anche molto namento è sofisticata e, infat- più lenti rispetto a quelli abi- pregio quello di disporre,
lenti. La prima reazione di ti, lo stabilizzatore è basato su tuali. Facciamo un esempio: sulle fotocamere digitali, di
qualche commentatore, all’at- giroscopi interni che rilevano il tempo limite di 1/30s, che sensori molto più piccoli del
to dell’introduzione del dispo- la collocazione dell’attrez- in uno scatto a mano libera è classico formato 24x36mm.
sitivo stabilizzatore (su alcuni zatura “nello spazio”. Questi abitualmente considerato una Agli occhi di molti fotografi
obiettivi e poi su qualche fo- dispositivi percepiscono soglia di rischio, grazie allo questa caratteristica appare
tocamera), è stata miope: si l’oscillazione della mano del stabilizzatore si è ora sposta- classificabile come un punto
sosteneva fosse un ritrovato fotografo e di conseguenza to a 1/4 o anche a 1/2s di posa, a sfavore perché all’interno
indirizzato soltanto ai neofiti, generano correnti elettriche una vera conquista per il foto- di un formato così piccolo i
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Scuola di FOTOGRAFIA
Sicilia, crepuscolo a Taormina.
Un risultato esemplare con una
fotocamera digitale compatta;
bilanciamento automatico del colore,
dispositivo stabilizzatore,
ottica grandangolare.

Riviera ligure, Alassio al crepuscolo. Lo stabilizzatore è efficace anche


al mare. Alta sensibilità, obiettivo di elevata luminosità alla massima
apertura.

pixel sono molto miniaturiz-


zati e perciò chiedono una
maggiore amplificazione
elettronica. È una condizione
che può introdurre qualche
disturbo sicuramente inde-
siderato, ma ci permettiamo
di andare controcorrente,
e lo facciamo basandoci su
una constatazione del tutto
speciale. Si sa che la profon-
dità di campo nitido, quando
si adoperano sensori piccoli
che di riflesso chiedono l’im-
piego di obiettivi di focale
molto corta, risulta essere
decisamente maggiore. Ne
deriva una conseguenza: le
scene inquadrate risultano
nitide, dal primo piano in poi,
anche se si adoperano dia-
frammi molto aperti. In quale
misura ciò accade? Per i fo-
tografi più esperti diamo un
termine di paragone: scat-
tare con una compatta digi-
tale adoperando il diafram-
ma f/2.8, cioè davvero una
Crepuscolo sulle Alpi, un villaggio in Valle di Ayas. Teleobiettivo, alta sensibilità. Un po’ di grana e rumore frutto
grande apertura, in termini di degli ISO elevati non disturba eccessivamente il quadro impressionista che solo le luci dell’inizio o della fine
profondità di campo equivale del giorno sono capaci di restituire.
a scattare con un diaframma
f/11 sul 24x36mm, cioè ado- l’obiettivo sempre alla mas- tempo di otturazione decisa- fotografia al crepuscolo: non
perare un valore piuttosto sima apertura e nello stesso mente più rapido e si riesce a essere obbligatoriamente
chiuso. Ecco dunque la sor- tempo ottenere una nitidezza evitare ogni rischio di mosso. vincolati all’uso di un trep-
presa. Bisogna tenere conto totale sulla scena. Proprio Siamo giunti al punto deci- piede e potere scattare fa-
che, in digitale, si può foto- perché l’obiettivo è tutto sivo. È questa la condizione cilmente a mano libera, con
grafare tranquillamente con aperto, si può impiegare un che più ci interessa per la ottimi risultati.
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HPR]LRQLDOFUHSXVFRORLQGG 
GENERI: Al crepuscolo

IL VANTAGGIO DEL DIGITALE

CREPUSCOLO AL TOP
Si può dire che la fotografia digitale ha una marcia
in più rispetto a quella su pellicola e che si muove
brillantemente proprio in un campo di ripresa da
sempre considerato molto difficile e riservato agli
esperti: il mondo della fotografia in luce molto
scarsa. Fotografare al crepuscolo, in luce ambiente
ridotta e senza ricorrere a un colpo di flash che
rischi di rendere innaturale una ripresa, è un risul-
tato decisamente a portata di mano per il fotografo
digitale. Disporre di alte sensibilità e di efficaci
dispositivi di stabilizzazione significa poter foto-
grafare in condizioni di ripresa un tempo giudicate
davvero impossibili e significa farlo in scioltezza,
cioè senza incontrare particolari difficoltà. Molti
fotografi hanno sempre sostenuto che la prontezza
di ripresa fosse un importante traguardo da rag-
giungere, che sarebbe stato positivo poter scattare
senza particolari difficoltà anche in situazioni in
cui sembrava che soltanto l’occhio umano potesse
cogliere luci insolite, attimi fuggenti. Ebbene, ora
potranno farlo. E se le foto non saranno belle, non
avranno più scuse.

Alta sensibilità
Si deve riconoscere che un
diaframma tutto aperto è si-
curamente di notevole aiuto
per quel fotografo che voglia
cimentarsi in riprese a luce
ambiente scarsa. Ma si può
fare di più. Nel mondo digita-
le è infatti possibile variare la
sensibilità ISO a ogni scatto
e le regolazioni impostabili
sono, per di più, anche molto
differenti. Se la taratura
normale di una fotocamera
è pari a 100 ISO, si consta-
ta che si può salire rapida-
mente a 200, 400, 800 ISO e
più. Su qualche fotocamera
compatta, e su molte reflex,
si arriva anche a 1.600, 3.200
ISO. Su apparecchi profes-
sionali si raggiungono a volte
i 6.400 ISO e, in un caso, ad-
dirittura i 25.600 ISO.
Per il fotografo, disporre di
sensibilità elevate equivale Crepuscolo sull’altopiano di Selvino, in provincia di Bergamo. La luce è molto scarsa e quindi si forza la macchina,
ad attingere a una risorsa una reflex di gamma medio-alta con ottica stabilizzata, alla massima sensibilità ottenendo un tempo di scatto di
pratica preziosa. Anche i 1/10 sec. Si paga lo scotto con non poco rumore, ma la visione di insieme è seducente come la visione della scena
a occhio nudo, con il contrasto tra i toni caldi del cielo e il blu delle montagne.
fabbricanti di macchine foto-
grafiche si sono fortemente
impegnati su questo fronte, programmi elaborati, che fondo quando il sensore è finale è che i fotografi si tro-
con risultati insoliti e molto funzionano con modalità ancora al buio e sottraendoli vano, oggi, a poter scattare
interessanti. Hanno svilup- molto raffinate in cui vengo- automaticamente dai segna- con tempi di otturazione ra-
pato specifici software, in- no esaminati e confrontati i li in uscita nell’attimo della gionevolmente rapidi anche
terni agli apparecchi, capaci segnali dei pixel adiacenti. ripresa, questi software per- in situazioni di ripresa in cui
di minimizzare i disturbi di Analizzando i disturbi ge- mettono di ottenere scatti la luce ambiente è davvero
amplificazione: si tratta di nerati da alcune correnti di molto efficaci. Il risultato molto, molto ridotta.
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HPR]LRQLDOFUHSXVFRORLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

bene che l’uso di accessori in pregi della fotografia digitale


L’inverno plastica potrà offrire loro tutto c’è la possibilità di imposta-
il tempo necessario per cer- re a piacere la sensibilità più

IL FREDDO
care l’inquadratura ottimale adatta, spesso anche molto
e dosare gli effetti di luce. elevata. Fotografare a 800
L’avvento del digitale ha però o 1600 ISO significa riuscire
accentuato, in fotografia, l’im- a scattare “a luce ambien-
portanza del tema del freddo, te” senza flash, riprendendo

FOTOGRAFATO sia in positivo che in negativo.


È noto che scattare con il cat-
tivo tempo, o in montagna ad
alta quota, può essere van-
scene molto ampie nelle quali
qualsiasi illuminazione artifi-
ciale risulterebbe inadeguata.
Scattare in presenza di tempe-
n studio il fotografo pro- taggioso, poiché è una condi- rature molto basse, a differen-

I
IL FREDDO PUÒ
OSTACOLARE I
FOTOGRAFI, MA SI
fessionista ricorre spesso
a piccoli trucchi. Ad esem-
pio, la potenza degli illumina-
zione che porta facilmente a
risultati suggestivi proprio per
l’eccezionalità delle condizio-
za di quanto spesso si crede,
è anche vantaggioso per un
ottimale funzionamento dei
tori genera molto calore e per ni ambientali: nuvole basse sensori digitali. Questi, infatti,
PUÒ RIVELARE ANCHE fotografare un piatto di cristal- e foschie attraverso le quali quando iper-raffreddati pati-
UNA COMPONENTE lo imperlato di goccioline si è filtrano raggi di luce possono scono meno l’influenza delle
PREZIOSA, UTILE PER diffuso l’accorgimento di so- creare atmosfere magiche, correnti di fondo e dei distur-
stituire l’acqua con gocce di così come brinate improvvise bi che generano il “rumore di
OTTENERE SCATTI glicerina, che hanno il pregio sanno trasformare i paesaggi fondo”. C’è però il rovescio
SPETTACOLARI. di mantenersi invariate più e presentano ambienti che si della medaglia: il freddo pro-
VEDIAMO COME FARE a lungo sotto i riflettori. Allo mostrano come se fossero voca una caduta di tensione
stesso modo, quando si foto- fotografie in bianco e nero, che affligge in misura signifi-
grafa il bicchiere di un drink con alti contrasti e con i colori cativa le batterie delle fotoca-
con cubetti di ghiaccio, questi cancellati da un velo ghiac- mere. Se le pile non raggiun-
sono di solito finti, di plastica ciato. Non è d’ostacolo nem- gono una sufficiente soglia di
trasparente. I fotografi sanno meno la scarsità di luce: tra i temperatura, può accadere
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GENERI: L’inverno

IL FREDDO E IL FLASH FREDDO,


Davanti a un bosco innevato, dite a un amico di lanciare palle di neve sui
STABILIZZAZIONE
rami più alti. Questi si scaricheranno e così potrete facilmente riprendere
una bianca cascata. Scattando, poi, adoperate un tempo d’esposizione
E CONDENSA
abbastanza lento, adatto a mantenere un realistico effetto di mosso e Moltissime fotocamere, così come diversi
non dimenticate di attivare il flash, anche soltanto quello incorporato obiettivi per reflex digitali, sono dotati di
in una compatta digitale. La brevità del lampo ferma la caduta di fram- un dispositivo stabilizzatore. Questo utile
menti di neve e aumenta l’impressione di nitidezza. meccanismo sposta le lenti durante lo
scatto e riesce a neutralizzare le oscillazioni
indesiderate della mano del fotografo. A
temperature estremamente basse (ci è
accaduto superando la soglia dei -18 °C,
in uno scatto al tramonto) può succedere
che la condensa sull’attrezzatura geli e, di
conseguenza, che lo stabilizzatore funzioni
addirittura in modo rallentato, al punto che
le oscillazioni risultano esaltate anziché eli-
minate. In tali casi, per fortuna molto rari, il
dispositivo dovrà essere temporaneamente
disattivato. Ma la condensa può anche
manifestari sugli altri componenti della
macchina fotografica e del corredo, come
per esempio l’obiettivo. Il vero nemico
è uno sbalzo brusco di temperatura, per
questo non è mai cosa buona fare dentro
e fuori da un rifugio in alta montagna con
la fotocamera in mano: meglio riporla in
una borsa capace di un po’ di isolamento
termico, in modo tale che il passaggio
dai 20° dell’interno a, per esempio -20°
dell’esterno sia, per la fotocamera e per
il corredo, graduale. Allo stesso modo è
sconsigliabile tenere il tappo dell’obiettivo
in tasca durante gli scatti (si scalda molto):
riposizionandolo si creerebbe sicuramente
condensa sull’obiettivo.

Una cascata di neve può essere ripresa con un tempo lento ma anche con il breve lampo Bisogna essere sempre pronti a scattare, anche
di un flash, che blocca parte del movimento e aumenta l’impressione di nitidezza. Il tempo dal finestrino dell’auto, per cogliere al volo
lento farà vedere la scia della caduta e il flash fisserà la caduta dei pezzi più grandi. situazioni significative. Qui siamo in Norvegia, in
pieno inverno, vicino al Circolo Polare Artico.

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Scuola di FOTOGRAFIA

ESPOSIZIONE AL FREDDO
Scattare in climi rigidi non deve modificare le tra-
dizionali abitudini dei fotografi. Gli esposimetri,
o gli automatismi delle fotocamere, continuano a
funzionare in modo normale. Valgono comunque le
consuete raccomandazioni: se si scatta una scena
innevata, con abbondanza di bianco, spesso è oppor-
tuno “starare” intenzionalmente l’esposimetro (+1.5
stop di diaframma) per evitare che l’automatismo
della macchina riproduca la neve in tonalità grigia-
stra. Per quanto riguarda invece gli effetti di colore,
può essere molto vantaggioso evocare sensazioni
di bassa temperatura scattando scene in ombra
scoperta, quindi soggetti che vengono illuminati Spetta al colpo d’occhio del fotografo riuscire a cogliere anche piccoli
soltanto dalla luce riflessa dal cielo azzurro. Risultano particolari. Qui, la luce radente evidenzia le cristallizzazioni che il vento ha
riprodotte, a colori, con una prevalente tonalità blu creato su di un manto nevoso, in un prato di montagna.
che richiama alla mente atmosfere siberiane.

Manicotto di ghiaccio su linea elettrica. È la conseguenza di


un freddo davvero intenso. Alle basse temperature, comunque,
l’elettronica delle fotocamere opera in modo eccellente.

che non riescano ad eroga- consente di cogliere al volo


re una quantità di corrente gli spunti più diversi. Questi
sufficiente ad accendere la possono essere rappresen-
macchina; inoltre, il raffred- tati dai soggetti più svaria-
damento delle batterie induce ti. Ci si potrà imbattere, ad
un sensibile calo dell’autono- esempio, in scene di vita
mia. Gli alpinisti e gli sciatori quotidiana che, quando si è
che raggiungono quote ele- in viaggio, non possono as-
vate hanno preso l’abitudine solutamente sfuggirci: due
di portare con sé qualche pila donne che conversano sotto
di ricambio. Il tema ha impe- la neve, con accanto la slitta
gnato anche le aziende pro- per la spesa, racconteran-
duttrici, che hanno sviluppato no della vita in Norvegia più
accumulatori sempre più per- di quanto potranno fare le
formanti fino a giungere alle parole. Oppure, un locomo-
batterie ricaricabili agli Ioni tore in manovra ad Ander-
di Litio, che si sono dimostra- matt, incrostato di neve, dirà
te adatte ad operare in climi molto dell’efficienza della
estremamente rigidi. ferrovia Retica e della tradi-
zionale affidabilità delle fer-
Scattare sempre rovie svizzere. E non scorda-
Le fotografie più suggestive te che in montagna simpatici
Un controluce diretto, verso il sole, nelle Alpi piemontesi. Il fascino
della fotografia è tutto nella presenza di contrasti elevati ed è sono quelle riprese in situa- amici come cervi e cerbiatti
nobilitata dal gioco splendido delle ombre. zioni impreviste. Tenere una e sono sempre veloci a com-
fotocamera sempre con sé è parire e altrettanto veloci a
una brillante soluzione che rinascondersi nel bosco!
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GENERI: L’inverno
UN PAESAGGIO IPERREALISTA
John B. Johnson e Harry Nyquist, dei Bell Labs, nel 1928 hanno studiato e
spiegato che squilibri termici possono incrementare la tensione elettrica.
Hanno definito quello che, in campo scientifico, è stato battezzato come
Johnson-Nyquist Noise, rumore dovuto a cause termiche. Oggi, qualche
fotografo paesaggista, per lo più senza conoscere tali basi fisiche, non
trascura comunque il fenomeno: per ampie vedute di insieme, infatti, pre-
ferisce scattare in periodo autunnale. Ciò perché in autunno l’aria è fredda
e tersa e non presenta le masse in movimento tipiche dell’estate, e anche
perché a bassa temperatura i disturbi digitali diminuiscono. Operando a sen-
sibilità ISO ridotte in queste situazioni si ha la massima nitidezza apparente.

Parco Naturale di Paneveggio, tramonto invernale a -18 °C. La


forte dominante bluastra è forse eccessiva, ma è piacevole e
contribuisce a dare la sensazione di un grande freddo.

A prima vista il soggetto sono i cani da slitta. In realtà dal Inverno in valle di Ayas - Strutture geometriche e freddo intenso, per un’impressione
particolare dei cani si può facilmente desumere il contesto di massima nitidezza. Scattare a basse temperature può essere vantaggioso.
“freddo”. Per raccontare una storia si può partire anche da qui.

In stazioni e aeroporti
vigono limitazioni allo
scatto di fotografie.
Ma una foto ricordo
al locomotore che
manovra sotto
una nevicata può
raccontare molto del
fascino delle ferrovie.

161

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Scuola di FOTOGRAFIA

Cani, gatti e gli altri

FOTOGRAFARE GLI ANIMALI


er fare delle belle fo- ciò il loro comportamento do alle nostre richieste di
P
SONO, CON I BAMBINI,
TRA I SOGGETTI
PIÙ FOTOGRAFATI.
tografie agli animali
serve molta pazienza,
e per ottenere buoni risultati
può essere condizionato, o
almeno previsto: su questo
deve lavorare il fotografo per
mettersi in posa, rendono la
vita molto facile al fotografo;
gli animali selvatici invece
E PROPRIO COME facendo a meno di questo in- costruire uno scatto memo- sono “timidi”, generalmente
grediente ci vuole solo molta rabile. È abbastanza facile non amano avere a che fare
I BAMBINI, GLI fortuna. Spesso fotografare fare delle belle foto di anima- direttamente con gli uomini:
ANIMALI NON gli animali è molto simile ad li, proprio perché gli animali fotografarli è più difficile e
AMANO METTERSI IN andare a caccia: si sta ap- sono soggetti decisamente lungo e richiede anche at-
postati per molto tempo e fotogenici; ma non sempre trezzature diverse.
POSA: ECCO PERCHÉ appena il soggetto è sotto è così facile fare delle foto
FOTOGRAFARLI BENE tiro... si scatta. Preferiamo grandiose. Aminali come i
NON È FACILE, A di gran lunga questa forma bambini
“ecologica” di caccia rispet- C’è animale e animale Gli animali domestici sono
MENO DI NON AVERE to a quella tradizionale... Innanzitutto, è necessario di- proprio come i bambini: per
UNA BUONA DOSE DI stinguere almeno tra due tipi fotografarli è necessario
Dimenticare la “posa” di animali: quelli domestici e catturare la loro attenzione
PAZIENZA E UN PO’ DI Gli animali sono “natura quelli selvatici. I primi sono e avere a portata di mano i
TECNICA viva”: non si mettono in posa abituati alla convivenza con loro giochi preferiti in modo
e di solito stanno fermi solo gli uomini, generalmente non da stuzzicare la loro curio-
quando dormono; malgrado li temono e, pur non ubbiden- sità; con alcuni può essere
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IRWRJUDIDUHJOLDQLPDOLLQG 
GENERI: Gli animali

“CATTURARE”
GLI ANIMALI GUARDA
L’UCCELLINO!
DOMESTICI Gli animali, per
il fotografo, si
comportano
come i bambini:
è necessario
1 - FARLI SENTIRE A PROPRIO AGIO coinvolgerli in
O la bestiola in questione è davvero spavalda, o è bene lasciarle i suoi qualche gioco o
riferimenti abituali: il padrone nelle vicinanze e il suo ambiente domestico comunque stimolare
aiutano la spontaneità. la loro attenzione.
In questo ritratto
2 - CATTURARE LA LORO ATTENZIONE ben riuscito, una
Per preparare lo scatto bisogna catturare l’attenzione dell’animale verso seconda persona
l’obiettivo, se si vuole che guardi in macchina, o, con l’aiuto di un’altra richiama lo sguardo
persona, verso una direzione in particolare. I suoi giochi, o meglio ancora del gattino dalla
il richiamo del cibo, sono le attrattive migliori per ottenere una rapida parte del fotografo,
reazione. un po’ più verso
l’alto. Lo sfondo,
3 - EVITARE IL FLASH E IL SOLE DIRETTO correttamente, è
Alcuni animali domestici non escono mai di casa e quindi si sarebbe uniforme e sfuocato.
portati a riprenderli con il flash: va bene, ma a patto di disporre di un
flash esterno al corpo macchina, meglio se ben decentrato o orientabile
verso l’alto. Il flash nel corpo macchina “appiattisce” il pelo, spaventa il
soggetto e nella stragrande maggioranza dei casi genera l’effetto “occhi
rossi”.
4 - ATTENZIONE AL PELO SCURO
Il pelo scuro assorbe la luce e tende a diventare una indistinta macchia
nera: se l’animale è scuro, sovraesporre un po’ e impostare se possibile “A CACCIA”
l’esposimetro in modalità “spot”.
DI ANIMALI
5 - LIMITARE L’AREA
L’animale è libero, fa quello che vuole. Limitare l’area in cui può circolare, SELVATICI
magari con barriere temporanee, può aiutare a prevederne e limitarne i
movimenti, rendendo più facile il lavoro.
6 - EVITARE GLI SFONDI COMPLESSI
Il soggetto è l’animale, lo sfondo deve servire solo per “staccare”: quindi
sfondi chiari per animali tendenzialmente scuri e viceversa. Visto che si
tratta di un ritratto, soprattutto sfondi semplici: molti dettagli finirebbero
per disturbare.
1 - TELEOBIETTIVO, MA NON TROPPO
Non ci si può avvicinare molto: a seconda dei casi, scapperebbe
l’animale o dovrebbe scappare il fotografo. L’ottica più indicata, quindi, è il
LUCE NATURALE, ANCHE CONTROLUCE teleobiettivo, generalmente intorno ai 150-200mm di focale. Andare oltre
espone eccessivamente al mosso o richiederebbe tempi di scatto troppo
Soprattutto nel caso degli animali domestici ripresi in casa, scattare brevi, soprattutto in condizioni di illuminazione non fortissima.
in buone condizioni di illuminazione non è semplice. In ogni caso,
quando possibile, è sempre bene preferire la luce naturale, magari 2 - CAVALLETTO E DITO PRONTO
proveniente da una finestra. Si può anche fotografare in controluce Il cavalletto resta il supporto migliore per questo tipo di foto, che spesso
(come nella foto qui sotto): la luce che attraversa il pelo crea un richiede lunghi appostamenti. Ma non per questo il fotografo deve
piacevole alone chiaro; è però necessario che ci siano altre fonti rilassarsi: ogni momento è quello buono per scattare e passa in fretta. Un
di luce diretta o riflessa per illuminare le parti in ombra: una parete filocomando o un telecomando sono accessori molto utili.
bianca può bastare.
3 - CONOSCERNE IL COMPORTAMENTO
Bisognerebbe avere le idee chiare su chi si vuole fotografare in modo da
studiarsi prima le abitudini della specie in questione: gli appostamenti
diventano così molto più produttivi. Inutile aspettare all’ora in cui
quell’animale non usa farsi vivo.
4 - TEMPI DI SCATTO BREVI
Gli animali, tranne quando dormono, si muovono in continuazione e
comunque non si mettono in posa. Vietati tempi più lunghi di 1/125 di
secondo: sarebbero mosso assicurato.
5 - RIDURRE LA PROFONDITÀ DI CAMPO
Il più delle volte, con gli animali selvatici, lo sfondo non si può scegliere:
è bene allora cercare di avere un fuoco molto preciso (attenzione
all’autofocus), riducendo la profondità di campo con l’adozione di
diaframmi molto aperti per sfuocare lo sfondo.
6 - EVITARE DI ESSERE SOPRAVENTO
L’olfatto degli animali è molto più sviluppato del nostro: essere sopravento
avviserebbe immediatamente il soggetto della presenza del fotografo e
l’appostamento non darebbe i risultati sperati.

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IRWRJUDIDUHJOLDQLPDOLLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA
DALLA FOTO AL
BASTA UN’OMBRA PER VEDERE UNA RANA QUADRO FIDO
La rana DIVENTA ARTE
non si vede
direttamente, È la moda del momento: sono
ma si sempre di più i pittori e gli artisti
riconosce alla che offrono il servizio di “ritratto
perfezione; e a distanza” per cani e gatti, in
in più il colore qualche caso cavalli. In poche
dominante parole, i padroni fotografano i
è proprio un propri amici a quattro zampe e
verde “rana”. inviano le immagini al pittore,
Questo è il quale realizza il ritratto a olio,
l’esempio acquarello o a carboncino.
di come si Tutti questi artisti specificano
possono chiaramente che la qualità del
fotografare quadro finale è strettamente
gli animali in dipendente dalla qualità della
modo creativo. foto dalla quale loro “copiano”,
quindi è bene che il committente
con la fotocamera ci sappia
fare. tra i siti più quotati, www.
petsinpastel.com e www.pet-
portraitartist.com.
EVITARE LA LUCE DA UN SOLO LATO
Pelliccia e piume sono molto difficili da fotografare: tendono ad apparire
molto buie se sono scure e in ombra e molto luminose se chiare e in un buon trucco quello di in- molto lunghe, non scattare
piena luce. In questa foto l’esposizione diretta ai raggi solari crea un
contrasto troppo forte e fa praticamente sparire tutta la parte a sinistra. teressarli anche col cibo e a mano libera ma usare un
In questi casi basta avere un foglio bianco e farsi aiutare da qualcuno i rumori tipici del “pranzo”: treppiede per evitare che ad-
a tenerlo sul lato sinistro: si sarebbe compensato il contrasto. Altra appena drizzano le orecchie dirittura tutta la fotografia ri-
soluzione valida è scattare con un leggero lampo di flash. è il momento di premere il sulti mossa. In ogni caso non
tasto di scatto. bisognerebbe mai impostare
tempi più lunghi di 1/125 di
Tempi brevi secondo. Un filocomando
lunghe attese può essere d’aiuto negli ap-
Gli animali selvatici, invece, postamenti per essere mag-
richiedono lunghi apposta- giormente tempestivi, come
menti (o il classico colpo anche lo scatto “a raffica”
di fortuna) e teleobiettivi può essere utilizzato per
potenti. Ovviamente, l’ani- essere sicuri di catturare
male va “catturato” al volo, l’istante giusto. Ovviamente,
quando compare: i tempi di per questo tipo di fotografia
scatto devono essere brevi si richiedono fotocamere che
per evitare che il soggetto reagiscano istantaneamen-
risulti mosso; è meglio poi, te alla pressione del tasto di
soprattutto se si usano focali scatto.

QUESTIONE DI PUNTI
DI VISTA
Una regola valida quasi sempre è
quella di posizionarsi all’altezza degli
occhi dell’animale ripreso, come nella
fotografia qui a sinistra, e questo a
prescidere che si tratti di un grosso alano
o di un gattino. Ovviamente si tratta di
una regola di ordine generale che può
essere violata, ma con la chiara intezione
di farlo. La fotografia qui a destra, per
esempio, è stata scattata volutamente
dall’alto verso il basso con l’intenzione
di creare una prospettiva “estrema” che
faccia apparire la testa sproporzionata
rispetto al resto del corpo e alle zampe.

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IRWRJUDIDUHJOLDQLPDOLLQG 
GENERI: Gli animali
Alla stessa altezza distinta macchia nera: questo LA PASSIONE
Una ripresa ben fatta, so- dipende dalla capacità che ha PER GLI INSETTI
prattutto se le distanze tra una superficie “pelosa” di as- Tra le foto che gli
fotografo e soggetto non sorbire la luce. La foto all’ani- appassionati di fotografia
solo elevate, necessita che il male è bella solo se si riesce fanno più di frequente
punto di vista sia alla stessa a leggere la tridimensionalità ce ne sono moltissime
raffiguranti insetti, farfalle
altezza degli occhi del sog- delle sue forme e le sfumature e altri animali di questo
getto: questo vale per i ri- dei peli in ombra e in luce. Per tipo, molte di più di quante
tratti degli uomini come per compensare l’esposimetro che non riguardino cani e gatti.
Segno che c’è una vera e
quelli degli animali. Invece, viene spesso ingannato, è bene propria passione per questo
molto spesso, per pigrizia o sovraesporre leggermente lo tipo di close-up.
abitudine, il fotografo resta scatto; nel caso ce ne fosse bi-
in piedi e inquadra il gatto di sogno, si può anche forzare un
turno dall’alto verso il basso. lampo delicato di flash, soprat-
Se questo punto di vista non tutto se sullo sfondo ci sono
costruito espressamente per fonti luminose.
ottenere determinati effetti,
è semplicemente sbagliato.

Catturare
l’espressione GIOCARE SÌ, MA CON RISPETTO
Non si creda che gli anima- In quei casi in cui l’animale lo permette, si può anche “giocare”
li non abbiano espressione; costruendo una situazione non necessariamente abituale per il nostro
amico a quattro zampe. Spesso però, a fronte di queste espressioni
semplicemente la manifesta- “creative” che coinvolgono animali domestici, vengono sollevate
no in modo diverso rispetto polemiche da parte degli animalisti sull’utilizzo “forzato” delle bestiole
agli uomini. Gli elementi che sui set fotografici e cinematografici. Nella stragrande maggioranza dei
maggiormente caratteriz- casi, per l’animale essere il protagonista di una foto divertente è un
zano l’espressione degli gioco; malgrado ciò il buon senso del fotografo deve essere tale da non
far superare il limite oltre il quale l’animale si stanca inutilmente o arriva
animali sono, in ordine di addirittura a soffrire. Non c’è una foto, anche la più bella del mondo,
importanza, gli occhi (pupil- che giustifichi la sofferenza di un animale.
le comprese), le orecchie, il
naso e la postura generale
del corpo. Se l’inquadratu-
ra trascura diversi di questi
elementi, si viene a perdere
l’espressività dell’animale e
quindi lo “spirito” della foto-
grafia.

Il problema
del pelo scuro
Chi ha provato a fotografare
un bel cane scuro sicuramen-
te ha scoperto che, soprattutto
con sfondi luminosi, l’amico a
quattro zampe diventa un’in-

NEI RITRATTI LO SFONDO NON È PROTAGONISTA


Quando si riprende un animale, soprattutto se non è a figura intera, valgono tutte le leggi dei ritratti “umani”,
prima fra tutte che il protagonista della foto è il soggetto e non lo sfondo. Per questo è sempre bene che lo
sfondo sia sufficientemente sfuocato o uniforme, così
da non richiamare l’attenzione. Nella foto di sinistra, gli
altri cavalli sullo sfondo disturbano quella che avrebbe
potuto essere
una fotografia
splendida.
Nella foto di
destra, invece,
si è deciso di
abbasare il
punto di vista in
modo da avere
come fondo un
cielo uniforme e
non una caotica
spiaggia.

165

IRWRJUDIDUHJOLDQLPDOLLQG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Gli insetti
a sfida questa volta, volmente cancellati, subito
L è quella di cimentarsi dopo una verifica. Quanto

IL SAFARI in un piccolo safari.


Non si tratta però di cercare
leoni ed elefanti ma piutto-
sto di impegnarsi in un’av-
ventura nel giardino di casa.
alle opportunità di ripresa,
esiste un vantaggio chiave.
È quello che quasi tutte le
fotocamere, e non soltanto
le reflex con speciali obiet-

IN GIARDINO È facile pensare che farfal-


le, api, insetti, lucertole o
ramarri possano efficace-
tivi per macrofotografia ma
anche le piccole compatte,
consentono di mettere a
mente essere colti al volo. fuoco soggetti a breve di-
Tuttavia, passare dall’idea stanza. Alcune permettono
NON OCCORRE ANDARE alla pratica non è così facile addirittura una riproduzio-
IN AFRICA PER IMMORTALARE come potrebbe sembrare: è ne che sfiora la grandezza
importante conoscere pic- naturale (scala 1:1), altre
UN PICCOLO SAFARI. BASTA coli accorgimenti del me- vantano una funzione macro
IL PRATO SOTTO CASA, TANTA stiere che semplifichino “il che è così spinta che porta
gioco”. La tecnologia digita- il soggetto a toccare la lente
PAZIENZA E QUALCHE TRUCCO le offre due vantaggi decisi- frontale. Ma c’è di più. Con
PER FOTOGRAFARE API, vi: la verifica immediata dei un minimo di pratica, i fo-
FARFALLE E ALTRI INSETTI risultati, che porta a scopri- tografi scopriranno che po-
re subito come rimediare a tranno adoperare obiettivi
IN MOMENTI DELLA LORO VITA eventuali errori (e quindi a di focale anche piuttosto
perfezionarsi rapidamente), lunga, oppure zoom in posi-
e la possibilità di scattare a zione di teleobiettivo, per ot-
costo zero. Gli scatti malriu- tenere elevati ingrandimenti
sciti possono essere age- senza avvicinarsi troppo al
166

JLDUGLQRLQGG 
GENERI: Gli insetti
Due splendidi ramarri, maschio e femmina, su di un muretto a
Il fiore di una Bocca di Leone è secco. È una ripresa per la quale un teleobiettivo, meglio ancora
stato mangiato da un bruco, che se un teleobiettivo-macro, risulta
su di esso si sposta pigramente. indispensabile perché i soggetti sono molto timorosi.
Lo sfondo nero svela che la
ripresa è stata eseguita usando
il flash, che rischiara soltanto il
primo piano.

Su di un garofanino
di monte si posa
una cedronella.
L’avvicinamento per
la fotografia, laterale,
deve essere condotto
lentamente e con
l’autofocus disinserito.
Si scatterà nell’istante
in cui si vedrà nitido il
soggetto, nel mirino.

Una podalirio apre le ali per farle asciugare La pavonaia maggiore si offre Una ripresa con teleobiettivo e diaframma alla massima
al sole. Nelle prime ore della mattina può all’obiettivo. Le due vistose macchie apertura: la profondità di campo nitido risulta limitata al solo
essere più facile inseguire farfalle ancora scure sono “occhi” destinati a coleottero e al filo d’erba. Lo sfondo, che può distrarre, appare
rallentate dal freddo della notte. spaventare un eventuale predatore. sfocato.

soggetto. Nel mondo delle sensibilità ISO, si può conti- prato inondato di sole, pos- che possono allarmare la
fotocamere reflex esistono nuare a scattare con tempi sono essere davvero molto farfalla.
anche ottiche specifiche di esposizione sufficiente- diffidenti e non lasciarsi
come quelle dei teleobietti- mente rapidi). avvicinare con facilità. A Vogliamo tutto nitido
vi macro, che si affiancano questo proposito valgono È importante saper control-
agli obiettivi normali per ma- Vicino, senza raccomandazioni elementa- lare la profondità di campo.
crofotografia. Garantiscono spaventare ri che però sono frutto del- Spesso, dicono i fotografi, si
contrasto elevato, fenomeni Alcuni insetti sono molto ti- l’esperienza: occorre che vuole che ciò che si inqua-
di distorsione ottica ridotti a morosi. La scelta di usare un il fotografo faccia molta at- dra sia sempre tutto nitido,
zero, possibilità di chiudere tele-macro è un classico e in tenzione a non proiettare la dal primissimo piano fino
il diaframma a valori minimi alcune occasioni potrebbe propria ombra non soltanto quasi all’infinito. Ma è dav-
(così aumenta la nitidezza essere definito un obbligo sopra, ma nemmeno nelle vi- vero sempre così? Non pro-
in profondità e, nel mondo per i fotografi che ripren- cinanze del soggetto; inoltre prio, a volte può essere pre-
digitale, grazie alla possibi- dono farfalle. Gli esemplari è preferibile che non compia feribile limitare la profondità
lità di elevare facilmente la più belli e più grandi, in un movimenti bruschi o a scatto di campo nitido, portandola
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JLDUGLQRLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

ATTENTI ALLA
SENSIBILITÀ
Per disporre di un’ele-
vata profondità di campo
nitido, occorre chiudere
molto il diaframma. Ma
questa operazione provoca
una riduzione della quan-
tità di luce che entra nella
fotocamera. Per operare Un fiore, in giardino, ripreso
tranquillamente, senza a 100 ISO. Il colore è bianco,
pulito, ricco di dettagli.
ottenere fotografie troppo
scure, una valida soluzione
è quella di aumentare
la sensibilità ISO. Nel
mondo della fotografia
digitale è possibile impo-
stare facilmente sensibi-
lità anche molto elevate
semplicemente accedendo
al menù opzioni della
fotocamera. Si può, ad
esempio, passare dai
Anche una semplice fotocamera
classici 100 ISO ai 400, 800 compatta può offrire una funzione
ISO. In alcuni casi ci si può “macro”, che permette un elevato
spingere anche a 3200, ingrandimento.
6400 ISO, oppure fino al
limite massimo di 25.600
Due scatti in rapida successione a una sirfide esprimono il fascino ISO. Attenzione però a
insito nella fotografia ultrarapida: in volo stazionario prima un aspetto strettamente
dell’atterraggio, e poi ferma sul fiore. tecnologico: spingersi
verso l’alta sensibilità
significa forzare l’amplifi-
cazione elettronica. Di con-
al minimo indispensabile. Il a distanze elevate rispetto seguenza viene favorita
perché è semplice: sfocan- ai soggetti e possono quindi una maggiore presenza
do lo sfondo si isola meglio essere interessanti quando di disturbi nelle fotografie
il soggetto principale, lo si si fotografano insetti piutto- a elevato ingrandimento.
Si conferma dunque una Un esperimento: in presenza di
fa risaltare. Le regole sono sto diffidenti, magari posati un ingrandimento davvero forzato,
regola: occorre preferibil-
molto semplici. Basta sapere su fiori. mente scattare a sensibi-
occorre stare attenti se si imposta
un’elevata sensibilità ISO. In
che, adoperando aperture di lità basse, quando non si è questo caso, con uno scatto a 800
diaframma molto strette, si Fotografia ultrarapida in presenza di soggetti in ISO, l’amplificazione digitale ha
estende la nitidezza in pro- Si sa che la fotografia ha movimento. fatto comparire iridescenze e una
fondità, mentre se si usa un pregio, quello di saper sgradita granulosità generale.
un diaframma molto aperto fermare un istante. Ma
si ottiene il risultato di ri- non solo: ha il vantaggio di
durla, di portarla al minimo poter cogliere anche azioni emissione di un flash può conseguenza, dura vera-
indispensabile. Allo stesso straordinariamente veloci essere ultrarapida: la bre- mente poco: il flash viene
modo, valgono alcune con- e rapide. Non è una presta- vità del lampo può battere interrotto anche solo dopo
siderazioni intorno alla lun- zione di poco conto e ci si l’otturatore di qualsiasi fo- 1/20.000 di secondo. Se, a
ghezza focale degli obiettivi. chiede quanto possa essere tocamera. La spiegazione, questo punto, si tiene conto
I teleobiettivi, che possono elevata la rapidità di scatto. sul piano strettamente tec- che si sta fotografando molto
anche essere zoom in posi- Per fermare il battito delle ali nologico, è molto semplice. da vicino, che si adopera un
zione tele, riducono infatti di un insetto in volo occorre È infatti sufficiente sapere diaframma piuttosto chiuso
l’estensione della nitidezza. che il tempo di esposizione che il dosaggio del lampo è e che dunque la luce am-
Qualche fotografo natura- raggiunga valori di 1/5000 controllato da una piccola biente non ha influenza sulla
lista ha fatto diventare una o 1/8000 di secondo, una fotocellula: se si sta ripren- ripresa (viene ampiamente
propria firma proprio il fatto prestazione che non è alla dendo a brevissima distanza soverchiata dall’emissione
di riprendere piccoli sogget- portata di tutte le macchine. dal soggetto succede che la flash), ecco che l’azione del-
ti su sfondi completamente Ma proprio in questo caso luce lampo, riflessa, percor- l’otturatore della fotocamera
sfocati, resi cioè “non di- il fotografo scopre il picco- re un tragitto molto breve. risulta essere sostanzial-
straenti”. Si tratta di foto- lo segreto di usare il lampo Dunque viene interrotta sol- mente ininfluente. La durata
grafie che vengono normal- elettronico. Ciò che occor- tanto un attimo, dopo che il d’esposizione equivale, in-
mente eseguite rimanendo re sapere è che la durata di bulbo flash si è acceso. Di somma, a quella del lampo.
168

JLDUGLQRLQGG 
GENERI: Gli insetti

I VANTAGGI DELLE COMPATTE


I fotografi esperti preferi-
scono scattare con la reflex
digitale piuttosto che con la
compatta poiché la prima
dispone di un sensore di
maggiore superficie, che
quindi fornisce con facilità
risultati migliori, requisito
importante se si vogliono
realizzare stampe di grande
formato. Nella fotografia
a distanze ravvicinate, la
compatta offre però un
vantaggio sostanziale: è
dotata di un obiettivo di
più corta focale e, a parità
di diaframma, fornisce una
profondità di campo nitido
molto più estesa. Questa
particolarità la rende molto Uno scatto a distanza ravvicinata, uno scatto in
adatta alla macrofotogra- scala 1:1 (100%), un ingrandimento ulteriore
A distanza ravvicinata, con una fotocamera digitale compatta ricampionando un particolare in fotoritocco, sullo
fia e consente spesso di dotata di funzione macro. Le formiche sono piccole ma schermo del computer. Le riprese a distanza
“battere”, funzionalmente, appaiono perfettamente delineate. La fotografia può essere ravvicinata, anche se compiute con una semplice
anche reflex decisamente utile, ad esempio, anche nel caso di una ricerca scolastica. fotocamera digitale compatta, schiudono al
più costose. fotografo un mondo davvero affascinante.

I movimenti bruschi fanno scappare gli insetti. Per Per ottenere il migliore risultato è spesso Alcuni obiettivi macrofotografici permettono
una messa a fuoco accurata escludete l’autofocus utile pre-focheggiare sul punto in cui l’insetto riprese a distanze davvero minime. Può accadere,
e spostate la fotocamera avanti e indietro fino a atterrerà. I visualizzatori digitali permettono di come in questo caso, che la lente anteriore
vedere nitido, nel mirino, il particolare desiderato. valutare il risultato prima ancora di scattare. dell’ottica giunga a toccare il soggetto.

La conseguenza, per il fo- a un vaso fiorito. Osserviamo cus e al consenso che esso gono differenti tipi di fiori e
tografo, è molto importante. che, tecnicamente, vale un deve dare per liberare l’azio- dunque spetta al fotografo
Anche disponendo di un’at- piccolo ma importante ac- ne del pulsante di scatto. individuare il luogo in cui
trezzatura non necessaria- corgimento: di solito è pre- appostarsi. Nel corso delle
mente specialistica, diviene feribile disinserire l’automa- Piccoli trucchi riprese sarà opportuno muo-
infatti possibile cogliere tismo dell’autofocus e pre- per piccoli soggetti versi senza fare movimen-
soggetti in rapidissimo movi- focheggiare manualmente Per fotografare gli insetti ti bruschi, che potrebbero
mento. Scattare con il flash è su di un punto della scena. occorre innanzitutto trovar- spaventare i soggetti. Si sarà
davvero utile se si effettuano Bisogna cioè attendere, li. A questo proposito, vale avvantaggiati non soltanto
riprese alle api che atterrano con pazienza, che il sogget- la pena rammentare che, se si utilizzeranno obiettivi di
sui fiori, mentre sono in volo to si presenti esattamente d’estate, spesso l’impresa lunga focale ma anche mirini
e con le ali in movimento. sul piano di fuoco. Facendo si fa più difficile nelle ore digitali orientabili, cioè vi-
Con un po’ di pazienza e sva- così, si neutralizzerà anche più calde. Le coccinelle, sualizzatori che consentano
riati tentativi, il fotografo riu- il fastidioso tempo di ritardo ad esempio, spesso si na- riprese raso terra, spesso
scirà dunque a farsi la mano, di scatto che spesso affligge scondono sotto le foglie per effettuate a braccia tese
o meglio l’occhio, fino ad im- le fotocamere, soprattutto le sfuggire a una temperatura per rendere meno evidente,
parare a prevedere gli spo- digitali compatte, dovuto ap- eccessiva, mentre le diver- sopra a un fiore, la presenza
stamenti degli insetti intorno punto alla funzione autofo- se specie di farfalle predili- del fotografo.
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JLDUGLQRLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Sull’acqua l’attività dei battelli di linea, i l’inquadratura deve sempre


gesti sapienti di chi sul lago riempire al meglio il mirino.

LUNGO LE RIVE lavora. A tutto questo, si ag-


giungano i contrasti di luce
elevati, la bruma e la foschia,
i colori, la fortunata occasio-
È come dire che è sempre
preferibile riuscire a zoomare
l’ottica in modo da esclude-
re tutti i particolari superflui

DEL LAGO
ne di assistere a una spetta- prima dello scatto. Non è,
colare regata: saranno molti i questa, una raccomandazio-
soggetti fotografici tra i quali ne di poco conto. Riuscire a
scegliere. stringere sulla scena, grazie
allo zoom o a un’appropriata
Questione di ottiche scelta della focale di un obiet-
QUANDO E, SOPRATTUTTO, COME La maggior parte delle foto- tivo intercambiabile, significa
SCATTARE SULL’ACQUA, CON CONTRASTI camere, siano esse sempli- infatti riuscire a sfruttare al
ci compatte o più sofisticati meglio la superficie del sen-
DI LUCE ELEVATI: BATTELLI, BARCHE, apparecchi reflex, è dotata sore, l’insieme dei pixel di cui
RIFLESSI E PERSONAGGI di un’ottica zoom, quindi di è dotato. Viceversa, effettua-
un obiettivo a focale variabile re un’operazione di ritaglio e
laghi sono mete tradi- tagonisti. Immortalare le clas- che permette di scegliere tra di ricampionamento del file

I zionali per turisti e per


fotografi: offrono molti
spunti di ripresa. L’acqua è
siche bianche vele su sfondi
azzurrissimi è sempre affa-
scinante, così come fissare
un’impostazione grandango-
lare, una normale e una su te-
leobiettivo. Si tratta di un’op-
in un secondo tempo, in sede
di fotoritocco, è un’opportu-
nità raramente consigliabile,
da sempre un soggetto privi- l’immagine di un idrovolante portunità preziosa, perché perché introduce disturbi
legiato, per molti buoni motivi: può essere un’altra occasio- quando si scatta lungo le rive dovuti all’amplificazione elet-
perché riflette la luce, e sotto ne, magari più insolita ma in- di un lago vale in modo dav- tronica e fa aumentare l’ef-
questo profilo aiuta a creare teressante, per arricchire l’al- vero determinante la regola fetto grana. Vincono, dunque,
immagini suggestive, e anche bum di famiglia. Poi, ci sono le chiave che sorregge l’attivi- gli obiettivi. Sul lago, questi
perché ospita numerosi pro- fotografie che documentano tà dei fotografi più smaliziati: potranno avere le focali più
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DFTXDLQGG 
GENERI: Sull’acqua

Approdo all’Isola
dei Pescatori,
sul lago Maggiore.
Scatto con teleobiettivo
da 300mm, giornata
tersa che favorisce un
alto contrasto.

Approdo a Como, in una limpida giornata sul lago. In questo genere di inquadrature
sono molto efficaci anche le più semplci macchine digitali compatte.

disparate. Se si ricorrerà a primo piano. Il grandangolare


grandangolari con elevato ha infatti la caratteristica di
angolo di campo si scoprirà esaltare la prospettiva, di al-
che potranno essere prezio- lontanare lo sfondo e, a diffe-
si soprattutto negli scatti a renza di quanto comunemen-
Un grande vantaggio del digitale: gode di trattamenti riva e, in modo particolare, te si crede, raramente dà il
antiriflesso molto efficaci. Spesso permettono, addirittura, per tutte quelle riprese ca- meglio di sé nella fotografia di
di scattare con il sole nell’inquadratura. ratterizzabili da un evidente panorami molto aperti: come
171

DFTXDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
Per riuscire
a scattare
frontalmente, con
un’inquadratura
sufficientemente
stretta, è spesso
necessario che il
fotografo sia su
di un’altra barca,
o un motoscafo,
che preceda il
soggetto.

In banchina, ad Arona. I trattamenti antiriflesso delle ottiche


moderne, qui uno zoom Canon 24-105mm, fanno miracoli
e permettono di scattare senza difficoltà anche in marcato
controluce.

insegnano i fotoreporter che


si dedicano alla cronaca, è
spesso più efficace come
obiettivo per essere addosso
al soggetto, immersi nell’azio-
ne. Il contrario accade con i
teleobiettivi, o con gli zoom
regolati su di un’impostazione
tele. L’azione tipica di queste
lunghe focali è, proprio come
accade quando si osserva con
un binocolo, quella di compri-
mere i piani. Nelle scene am-
bientate sul lago, tale opzione
può essere preziosa quando si
scatta a soggetti specifici, ad
esempio quando si inquadra
una barca in regata e magari,
proprio grazie all’effetto tele,
si avvicina ad essa la barca
concorrente lanciata all’inse-
guimento; oppure quando si
annulla la distanza con la riva
opposta e dunque si riesce
a realizzare un’inquadratura,
Una vela sul lago Maggiore, con la Rocca di Angera sullo sfondo. La ripresa è stata eseguita con una focale magari un po’ in stile carto-
di 300mm, focheggiando con precisione sulla barca. lina ma senz’altro efficace,
che permette di ottenere
172

DFTXDLQGG 
GENERI: Sull’acqua
un’ambientazione meglio ca- la dominante azzurra agendo
GRANDANGOLARE ratterizzata, che certifica di con i comandi presenti nella
essere su quel lago e non su fotocamera: si può ad esem-
O SUPERTELE di un lago qualsiasi. L’impiego pio escludere la funzione di
Nella foto sotto un semi-controluce sul lago di di teleobiettivi può portare a bilanciamento automatico del
Varese, con esposizione bilanciata per cogliere risultati suggestivi, spesso bianco, o la regolazione su
dettagli in luce e in ombra. Lo scatto di riferimento, tanto migliori quanto più si luce diurna, per passare alla
grandangolare, è stato eseguito con un sensore ha la possibilità di adoperare taratura “nuvoloso” anche
da 8 Megapixel. Poi, si è passati a una focale tele focali davvero molto lunghe. quando si scatta in pieno sole
e l’ingrandimento è stato forzato anche digital- Un 300mm o un 500mm, sicu- e in una giornata limpida. In
mente. Il risultato: una sorprendente capacità di ramente molto più ingombran- questo modo, si introdurrà
ingrandimento, molto elevato, con l’inconveniente ti di un pur ottimo e diffuso una filtratura elettronica ten-
dell’inevitabile comparsa di alcuni disturbi digitali. zoom 28-100mm, consentiran- dente a toni caldi, a tonalità
no anche di isolare particolari gialle, che bilancerà automa-
dal contesto con molta effica- ticamente l’eccesso di azzur-
cia, di cogliere atteggiamenti ro dato dalla compressione
significativi di comandante del teleobiettivo. Oppure si
e nostromo, in una parola di può aprire l’immagine a com-
realizzare ottime fotografie. puter e, in un secondo tempo
Esporranno però i fotografi rispetto alla ripresa, variare
anche a un tipico inconve- a piacere il bilanciamento
niente, quello di introdurre in cromatico puntando a otte-
alcune occasioni dominanti nere bianchi puliti. Analoghi
cromatiche indesiderate. interventi potranno essere
realizzati anche sul piano
Il controllo del colore del controllo del contrasto.
Scatto panoramico sul lago, inquadratura in formato 16:9. Fotografare sul lago, soprat- Le fotocamere reflex e molte
Focale 6.3mm, equivalente a un grandangolare da 28mm sul
formato 24x36mm; tempo d’esposizione 1/640s, diaframma tutto con teleobiettivi potenti compatte permettono l’intro-
f/5.6, sensibilità 80 ISO. Assenza di riflessi, ottima sensazione significa spesso incappare in duzione di personalizzazioni
di ampio spazio. una diffusa dominante esage- che puntano a tarare in modo

Zoom alla massima focale, in questo caso pari a 25.2mm,


equivalenti a 112mm sul formato 24x36mm. In più, la zoomata
digitale 4x ha portato la focale effettiva a 448mm per isolare un
particolare all’orizzonte, il campanile del paese di Biandronno.

Adoperando uno zoom 100-400mm si può inquadrare con precisione e comporre


un’immagine dall’effetto marcatamente grafico.

ratamente azzurra, favorita un poco più vivace la resa del


anche dall’umidità diffusa e contrasto fotografico. Tutti
dall’azzurro riflesso dall’ac- i programmi di fotoritocco
qua. Può essere un effetto consentono, in un secondo
a suo modo caratteristico, a tempo, di intervenire su di
volte ricercato. Solitamente, un’esaltazione di contrasto, e
però, è una situazione che il magari contemporaneamente
fotografo tende a combatte- di ridurre leggermente la lu-
Teleobiettivo da 112mm, zoomato digitalmente (4x) per
raggiungere i 448mm. È un’inquadratura simile a quella fornita re, aiutato dalle considere- minosità, allo scopo di carica-
da un ottimo binocolo. Tempo d’esposizione: 1/500s, diaframma voli possibilità di correzione re maggiormente i toni della
f/4.9, sensibilità 80 ISO. La zoomata digitale aumenta la grana offerte dai software di foto- scena. Insomma, le opportu-
e i disturbi nel file. ritocco. È possibile diminuire nità non mancano di certo.
173

DFTXDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Social Network

LA FOTO SU FACEBOOK
o chiamano “social a una comunità, per facilita- si basa sulla capacità di cia-
L’AUTORITRATTO
NON È LA SEMPLICE
FOTOTESSERA
L network” ma molto
più semplicemente,
tra i giovani, è noto come
re la conoscenza reciproca.
L’idea iniziale era quella di fa-
vorire il modo di riconoscer-
scun partecipante di presen-
tarsi visivamente in modo
efficace e accattivante, de-
MA MOLTO DI PIÙ. Facebook. È un sito che è si all’interno di un campus cidendo come farsi ricono-
stato inventato nel 2004 da universitario, ma nel giro di scere dalle persone con cui
RACCONTA DAVVERO Mark Zuckerberg, uno stu- pochissimo tempo questa viene in contatto. In un certo
QUALCOSA DI SÉ E dente diciannovenne di Har- insolita comodità di contat- senso, l’operazione si regge
OGGI PUÒ ESSERE vard che l’ha pensato come to ha riscosso un successo sull’abilità di etichettarsi, di
strumento di comunicazione esplosivo, dilagando in tutto autopromuoversi, di lancia-
UNA DICHIARAZIONE via web volto a favorire il il mondo tanto che ad oggi re un messaggio che sappia
AL MONDO TRAMITE dialogo tra liceali e univer- hanno aderito a Facebook coinvolgere chi lo riceve. C’è
sitari. Lo stesso vocabolo addirittura oltre 160 milioni allora abbastanza materiale,
INTERNET. SU “Facebook” descrive di che di persone. È così che è di- proprio sotto questo profilo,
FACEBOOK, IN FONDO, si tratta: è una sorta di libro venuto il social network più per poter dire che “l’occasio-
SIAMO QUELLO CHE elettronico, una raccolta di chiacchierato del momento. ne Facebook” diventa un bel
schede personali, organiz- Lo stesso termine “Face- banco di prova per chiunque
FACCIAMO VEDERE zate per mostrare i volti dei book” spiega perché il tema si diverta a giocare con una
DI NOI partecipanti, degli aderenti ci abbia incuriosito: il gioco macchina fotografica.
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IDFHERRNLQGG 
GENERI: I Social Network

LO SCATTO DI PARTENZA
Foto su uno sperone
roccioso nel gruppo
del Catinaccio, presso
un’aquila in bronzo
eretta in onore di
Theodor Christomannos.
Le pareti del Latemar
fanno da sfondo.
La foto è ad alta
risoluzione. Per l’uso
sul web è sufficiente
anche uno scatto
meno impegnativo,
magari eseguito con il
telefonino.

POSA STANDARD - Su Facebook si


sono diffuse pose caratteristiche.
Francesca ha scelto quella con la
mano appoggiata al viso.

HOBBY ATTEGGIAMENTI
SIAMO CIÒ CHE CI PIACE COSA SIGNIFICHERÀ
QUELLA POSA?
Al di là di fotografie che presentino aspetti di sport agonistico, scattare un autoritratto può anche voler
dire sapere puntare su di un’immagine ambientata. Non è una scelta facile, perché le piccole dimensioni Scattare un autoritratto pone
disponibili per la pubblicazione su Internet richiedono di sapere sintetizzare l’inquadratura. È stata la sempre un problema: come
scelta di Matteo, che per passione e per lunga esperienza alpinistica ha voluto raccontarsi sulle Dolomiti. deve essere lo sfondo? Ogni
Per la cronaca: l’immagine raffigura anche l’aquila di bronzo dedicata a celebrare Theodor Christomannos, ambiente sviluppa i suoi stereotipi
uno dei pionieri dell’alpinismo, storico promotore delle Dolomiti del Catinaccio; le pareti lontane, sullo o comunque proprie tendenze.
sfondo, sono anch’esse molto note e mostrano il gruppo dolomitico del Latemar. Fotograficamente, avere Avete presente quando un politico
scelto quest’immagine equivale a dire che con questo scatto si dichiara su Facebook anche un proprio si fa riprendere con lo sfondo di
taglio mentale, l’apprezzamento per la natura, l’attitudine a scelte impegnative. una libreria, una parete piena di
libri che tradizionalmente vuole
suggerire un’idea di cultura e di
autorevolezza? Se ci si fa caso,
accade sempre che nelle settimane
successive anche molti suoi
STEREOTIPI avversari si presenteranno con
sfondi analoghi, per non essere da
RICORDA QUALCUNO… meno. Allo stesso modo, quando
un politico si presenta in pubblico
Diamo per scontato che senza cravatta, ciò non avviene per
non vogliamo che un ritratto un fatto casuale, ma quasi sempre
sia una banale fototessera. per una precisa scelta: quella
Ma spesso non sappiamo di suggerire di essere più “alla
che posa assumere. Una mano” nei confronti del pubblico.
via di fuga molto battuta è È un modo per creare un clima di
quella di ricalcare un ritratto familiarità con la grande platea
storicamente conosciutissimo, degli elettori. Anche su Facebook
ad esempio il celebre scatto si riconoscono atteggiamenti simili.
al viso di Einstein con la Un’altra tendenza ricorrente è quella
lingua fuori. Rifare il verso è di proporre un ritratto in cui una
piuttosto facile. Attenzione mano appare appoggiata al viso.
però, anche in questo caso È una soluzione che non è facile
si dovrà decidere se stringere interpretare nel suo significato:
l’inquadratura esclusivamente l’atteggiamento pensoso evoca
sul viso oppure se ci si maturità? Oppure ricalca una posa
accontenterà di aver colto suggerita da qualche velina del
l’idea di fondo, in modo momento? È difficile dirlo. Ciò che
comunque riconoscibile. Nel è indubitabile è che quando scatta
secondo caso la foto potrà una molla di questo tipo succede
essere da un lato più facile spesso che il genere dilaghi in tutto
da fare, perché presenta il sito: in breve, cioè, viene adottato
meno vincoli di esecuzione, GENIALE COME EINSTEIN - Il ritratto di Einstein che mostra la lingua come possibile standard. Qualcuno
ma dall’altro lato sarà più è universalmente noto. E se sul web si affacciasse una simile versione a questo punto potrebbe storcere il
difficile, perché non è detto fotografica? Lo scatto originale è normalmente rettangolare. La naso e insinuare che a volte questo
che sia così immediato essere versione per la scheda su Facebook, dice Matteo, può però anche atteggiamento suscita più un’idea di
originali semplicemente con essere un ritaglio, più vicino alla celebre fotografia di Einstein che tira mal di denti che quella di una posa
una diversa inquadratura. fuori la lingua.
da attrice consumata. Attenzione,
dunque!

175

IDFHERRNLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA
Pensare una foto quesito è ovviamente: con Dichiarare la propria
Ciò che accade nel mondo quale fotografia mi presento fede calcistica
di Facebook è molto interes- a un pubblico così vasto? La omaggiando la statua
sante. La questione di “come risposta più banale è anche di cera dell’allenatore?
Anche questa può
farsi fare, o come farsi, una la più ovvia: si può tranquil- essere un’occasione
foto destinata al profilo di lamente selezionare uno per una fotografia.
Facebook” investe tutta scatto dall’album di fami-
una gamma di opportunità glia, o per meglio dire scor-
e scelte espressive. Farsi rere e individuare rapida-
fare un ritratto, o un autori- mente la foto preferita tra le
tratto, oggi è diventato qual- ultime scattate in vacanza.
cosa di diverso rispetto al La scelta sembra facile ma,
passato: non si tratta infatti sul lato pratico, può anche
soltanto di farsi fotografare suscitare qualche perples-
per l’album tradizionale, ma sità: ci si chiede infatti se
per un social netwok, che ci si riconosce pienamente
è una cosa completamente in quella immagine e, così
differente. La scelta di en- facendo, si dà il via a una
trare sul web, sia pure con serie di considerazioni che
le chiavi d’accesso aperte si presentano addirittura
ai cosiddetti “amici”, cioè come “generi fotografici”.
con i vincoli imposti dall’or- Ne abbiamo esaminati sami-
ganizzazione del sito, pre- nati alcuni nei box illustrati
senta molti risvolti. Il primo in queste pagine.

CURIOSITÀ
POLITICA
ANCHE IL TIFO HA LA SUA PARTE
FOTO IMPEGNATE Essere fotografi significa “saper raccontare”, significa sapersi
Un ritratto apparentemente classico può segnalare anche un servire di segni visivi, di simboli, saper mostrare atteggiamenti.
preciso impegno politico, attraverso un particolare: ad esempio si È anche possibile proclamare la propria fede calcistica, nel
può pubblicare un proprio primo piano con al collo il foulard verde caso specifico interista, con l’atteggiamento posato di un bacio
della Lega Nord che esprime una particolare appartenenza a uno alla statua di cera dell’allenatore (Josè Mourinho). Non è un
schieramento. Una scelta totalmente opposta, a volte presente su autoritratto classico, ma uno scatto che racconta qualcosa di sé;
Facebook, è invece quella di qualche attivista che rinuncia al proprio è un’immagine potenzialmente molto adatta ad essere collocata
ritratto e lo sostituisce con un simbolo politico: ad esempio inserendo all’interno della scheda personale di Facebook.
una bandiera palestinese.

INQUADRATURE
CONDIVIDERE EMOZIONI
Non dubitiamo che scattare un ritratto possa essere facile
e divertente. Diciamo di più: con un poco di prontezza si
riesce spesso a cogliere efficacemente qualche atteggia-
mento curioso. Ma diciamo che occorre anche stare attenti
a tipici errori fotografici. Quelli più comuni riguardano gli
sfondi distraenti: ad esempio, un passante che compare
sullo sfondo e non ha nulla a che vedere con il protagonista
potrebbe essere un elemento fastidioso. È vero che la foto
“ufficiale” su Facebook viene spesso parzializzata, cioè ad
esempio risulta poi modificata e portata a una dimensione
quadrata che è molto utile per escludere elementi estranei.
Ma è anche vero che ciò non sempre accade e che se l’in-
quadratura viene eseguita in modo molto pulito già all’atto
della ripresa, tutto risulta più facile. Riconosciamo comun-
Lo scatto che si utilizza come immagine di presentazione del que che dal punto di vista della comunicazione visiva si deve
proprio profilo su Facebook può raccontare un hobby come, ad anche essere abbastanza realisti: non è detto, infatti, che
esempio, la passione per le escursioni e la natura. All’interno
della scheda personale poi si possono caricare altre fotografie tutte le fotografie pubblicate su Facebook debbano sempre
per condividere con gli amici alcuni momenti di gioia come il essere eseguite appositamente. Ogni scheda personale,
giorno della laurea. sul sito, può essere arricchita con scatti meno ufficiali, con

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GENERI: I Social Network

Uno scatto con le amiche può essere un’occasione di divertimento Questo scatto è esemplare: il soggetto è perfettamente in luce e si
e anche una foto molto adatta al Social Network: tutte le persone staglia su uno sfondo scuro. La luce aumenta così l’effetto di rilievo.
inquadrate vengono “taggate” aumentando così esponenzialmente la L’immagine rende perfettamente l’idea di un’escursione entusiasmante,
popolarità e la circolazione della fotografia. lungo uno spettacolare crinale montano.

DIVERTIMENTO
IN FONDO È UN SOCIAL NETWORK
Facebook interpreta al meglio la filosofia del social network offrendo
un modo virtuale di stare insieme. Così possiamo dire che è più che
giustificato che a Francesca sia venuta l’idea di proporre un gioco con
un gruppo di amiche: disporsi tutte a cerchio come se le persone fossero
petali, distribuiti tutto intorno a un giallo girasole. È una buona soluzione
visiva quella di dire che tutte le amiche fanno parte di un fiore. Lo è
anche se si allontana dal concetto iniziale di presentazione personale, di
riconoscibilità ufficiale delle persone, che è all’origine dell’esistenza del PROFILO DA SPORTIVO L’ATLETA IN PRIMO PIANO
sito stesso. Ci si potrebbe anche chiedere, a questo punto, se qualcuno Ecco la foto scelta per la Questa foto spettacolare
abbia altre soluzioni simili da suggerire e fino a che punto potrebbe essere personalizzazione della scheda mostra le sicure doti
alimentato questo genere di fotografia disimpegnata. Insomma: siamo di presentazione su Facebook. atletiche di Luca in
sempre convinti che i limiti siano soltanto nella fantasia di ciascuno. mountain-bike, ma può anche
Notiamo, tra l’altro, che questo tipo di fotografia va molto bene anche, e essere l’immagine scelta per
forse soprattutto, quando non viene utilizzato per l’immagine principale. presentarsi su Facebook.
Consente infatti di arricchire la scheda personale del titolare, nel sito, con SPORT
scatti che possono efficacemente completarla.
ECCO LA MIA PASSIONE
I temi sportivi sono sempre molto coinvolgenti.
L’autoritratto in queste situazioni potrà anche essere
puntato sulla persona, sulla figura intera piuttosto
che mostrare il viso, e dire qualcosa di significativo
immagini che sono spesso riprese da amici che erano anche con l’ambientazione. È una scelta ricorrente,
in gita con noi, dunque da fotografie scattate in modo quando chi si presenta desidera raccontarsi attra-
disinvolto e senza la pretesa di proporsi come “scatti verso il proprio sport preferito. Ad esempio è il caso
da professionista”. È giusto che sia così, anche perché di Luca, che ha una passione per la mountain-bike.
in questo modo viene valorizzata l’idea di fondo della Tra l’altro, nel caso specifico, l’immagine è davvero
comunicazione facile, della condivisione di emozioni molto “mountain”, visto che è addirittura giocata su
visive tra amici. Queste considerazioni tuttavia non di una fotografia che documenta una discesa sulla
dovrebbero mai farci cadere in un altro trabocchetto neve, con il lago di Como alle spalle. È quella che si
e indurci ad allentare la guardia. Non c’è dubbio che dice una foto esemplare: sappiamo che lo scatto di
quando si selezionano le foto si debba essere sempre partenza è anche stato eletto come foto della setti-
piuttosto critici ed esigenti nelle scelte. Come accade mana in “MTB-forum”, una rassegna molto apprez-
nel campo dell’abbigliamento, anche in fotografia si zata da un pubblico di appassionati del settore. Nel
è spesso giudicati per come ci si presenta: attenti a caso specifico, la fotografia è stata utilizzata come
sfondi che possano distrarre, a un ramo che spunti base dalla quale isolare un ritaglio centrale, stretto
dietro una testa, a un personaggio indesiderato che sulla sola bicicletta, appunto utilizzato per presen-
compaia alle spalle del soggetto e così via. Va fatta tare e qualificare efficacemente su Facebook la per-
un’ulteriore osservazione: su Internet non sono richie- sona in sella. È molto bella anche un’altra immagine,
ste risoluzioni elevate, la nitidezza non è di solito un sempre dedicata a un’escursione in mountain-bike
problema. Dunque, bisogna ricordare che normalmente condotta lungo un crinale alpino, ma questa volta
può essere molto facile eseguire qualche correzione o in periodo autunnale: è infatti una foto emblema-
organizzare un diverso taglio di immagine per una foto- tica per il gioco di luci e perché presenta un taglio
grafia che non ci soddisfa. inclinato che suggerisce una sensazione di azione.
Insomma: le regole della fotografia valgono sempre.

177

IDFHERRNLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

I file RAW e i dati EXIF

FOTO
JPEG seguendo una serie di
parametri di contrasto, niti-
dezza e colore che sono stati
decisi dal produttore e che in
alcuni casi possono essere

DA PROFESSIONISTI regolati dall’utente nel menù


della macchina fotografica.

Occhio all’errore
SCATTARE DA AW ed EXIF sono due su pellicola. Quando si scatta Utilizzando il formato JPEG,

R
PROFESSIONISTA
È UN SOGNO CHE
SI AVVERA GRAZIE
termini che non dicono
molto, ma che rap-
presentano invece una vera
una foto utilizzando una pel-
licola, questa deve essere
poi sviluppata, ed è proprio
quindi, il fotografo si trova di
fronte a un limite: lui scatta,
ed è la macchina fotografica
e propria miniera d’oro per questa fase a determinare che decide come sviluppare
AL DIGITALE. I i fotografi: proprio grazie al alcune caratteristiche del ri- la fotografia. Se poi il risul-
formato RAW e ai dati EXIF, sultato finale, che il fotografo tato non è di suo gradimento,
FOTOGRAFI, INFATTI, infatti, si possono ottenere può modificare radicalmen- per i colori troppo saturi, per
PER MIGLIORARE risultati eccellenti in fase di te a seconda della tecnica, i toni eccessivamente freddi
I PROPRI SCATTI post-produzione. Tutti i pro- della carta e del tipo di bagno o per la nitidezza non soddi-
fessionisti che scattano in utilizzati. Nella fotografia di- sfacente non può fare nulla
UTILIZZANO DUE digitale al giorno d’oggi utiliz- gitale, invece, la foto JPEG se non sperare di “aggiu-
“TRUCCHI”: LO zano il formato di scatto RAW, può essere paragonata a una stare” il problema in fase di
SVILUPPO DELLE (un termine che in inglese Polaroid, ovvero a un’imma- fotoritocco, operazione non
significa “grezzo”), che per- gine a sviluppo istantaneo: si sempre possibile. Ed è qui
FOTO E L’ANALISI mette in un certo senso di tor- scatta ed è la macchina che che entra in gioco il RAW:
DEI DATI DI SCATTO nare al tempo della fotografia sviluppa la foto, creando il file grazie a questo formato, il fo-
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EDITING: I file RAW e i dati EXIF
tografo torna virtualmente ai nità di elaborazione davvero
tempi della pellicola, e grazie incredibili se viene aperto e SCELTA AD HOC
ad appositi programmi può lavorato servendosi di un sof-
sviluppare le fotografie cer- tware di sviluppo. Attenzione LA CARD
cando di ottenere il risultato però: non tutte le macchine
desiderato. Utilizzare il forma- fotografiche sono in grado di DI MEMORIA
to RAW presuppone un vero e
proprio “workflow”, ovvero a
scattare in RAW, trattandosi
di una prerogativa delle reflex
DEVE ESSERE VELOCE
un flusso di lavoro che com- e dei modelli più avanzati di Un file RAW contiene molti più dati rispetto a un normale
prende, oltre alla fase di compatte e bridge. JPEG, e proprio per questo motivo i RAW presentano
scatto, quella di sviluppo del dimensioni decisamente maggiori. Un file RAW solitamente
RAW e quella successiva di Un programma occupa il doppio dello spazio di un JPEG di buona qualità, e
fotoritocco. Nonostante molti come processore se la capienza delle card di memoria non costituisce più un
programmi di fotoritocco con- Il programma di sviluppo dei problema con le moderne Compact Flash e SD Card da oltre
4 GB, la velocità è un fattore da valutare con molta atten-
sentano di sviluppare ugual- RAW sostituisce quindi in zione. Tutte le macchine fotografiche, sia reflex che bridge
mente i RAW, queste due fasi tutto e per tutto il processore dispongono infatti della modalità di scatto continuo, utile in
si mantengono distinte: du- interno della fotocamera, con ambito sportivo o foto-naturalistico dove, da una sequenza,
rante lo sviluppo è possibile la differenza che in questo spesso si sceglie la foto migliore, quella più nitida. Per
ottenere risultati che con un caso è l’utente che intervie- gestire una sequenza di scatti realizzati in RAW una card di
semplice fotoritocco non ri- ne e varia tutti i parametri per memoria deve essere decisamente veloce per permettere
sulterebbero possibili. raggiungere il risultato desi- alla videocamera l’operazione di scrittura continua. Le card
derato. Il vantaggio principale con velocità 200x o 300x offrono una certa sicurezza, e
Da dove nasce il RAW offerto dal RAW è rappresen- grazie alla velocità di scrittura di circa 20 Mb/sec possono
Abbiamo già definito il RAW tato dalla possibilità di tor- gestire prolungati scatti a raffica.
una pellicola digitale, ma per nare sempre alla situazione
meglio capire il suo funziona- di partenza, anche nel caso
mento è bene vedere come in cui si commetta un errore: FUORI DAL CORO
viene generato un file RAW. se abbiamo scattato una foto
Una fotocamera è composta JPEG con la nitidezza troppo ANCHE LE “PICCOLE”
principalmente da tre elemen- elevata non c’è modo di ren-
ti: il sensore, il processore derla un po’ più soft, mentre FANNO I RAW
video e la scheda di memoria con il RAW possiamo sceglie- Non serve una fotocamera reflex per scattare i file in formato
sulla quale vengono salvati i re e vedere subito a schermo RAW: sul mercato sono infatti disponibili alcuni modelli di
file. Il sensore cattura la luce qual è il valore del parametro macchine fotografiche bridge o compatte che, essendo desti-
e trasforma le informazioni più adeguato. Sono molti i nate a un appassionato competente, dispongono di molte delle
ricevute in segnali elettrici, dati che possiamo corregge- funzioni delle macchine a ottiche intercambiabili senza però
analogici che vengono poi re durante lo sviluppo di un sacrificare qualità d’immagine e funzionalità.
convertiti in digitale e inviati file RAW: temperatura colore
al processore che li rielabora e punto di bianco, riduzione
tenendo conto dei parametri del rumore, esposizione e
di scatto e delle impostazio- recupero dei dettagli delle FORMATI CONTRO
ni scelte dall’utente. Infine, ombre, nitidezza, saturazio-
è il processore stesso che
prepara un file JPEG, il quale
ne cromatica e molto altro
ancora. Chi ha già lavorato
NON TUTTI I RAW SONO UGUALI
viene quindi salvato sulla con alcuni programmi di foto- Se molti non hanno mai sentito parlare di RAW è perché
scheda di memoria, pronto ritocco sa bene che si posso- attualmente ci sono più di venti tipi di RAW e ogni azienda
per essere rivisto a scher- no utilizzare per correggere utilizza un suo formato proprietario. Per fare un esempio,
mo oppure stampato. Il file una foto JPEG regolando i i file RAW delle fotocamere Canon hanno estensione CR2
RAW viene invece generato colori, alzando la luminosità e mentre quelli delle Nikon hanno estensione NEF: anche se
in un momento precedente, agendo sulle curve e sui livel- ci troviamo di fronte a file molto simili tra di loro, non tutti
subito dopo che è avvenuta li; tuttavia, in molti casi non è i programmi sono in grado di aprire tutti i RAW disponibili.
la conversione in digitale, e possibile recuperare dati che Come abbiamo già detto, infatti, il RAW è un file realiz-
contiene tutte le informazioni il processore della macchina zato con i dati grezzi del sensore; poiché i vari sensori
“grezze” del sensore. Ci tro- ha eliminato in fase di svi- si differenziano per diversi caratteristiche (risoluzione,
viamo quindi di fronte a un file luppo. Con il RAW invece si disposizione dei pixel, ecc), si capisce che il programma
che include i dati di luminosità parte sempre dalla migliore deve conoscere la macchina fotografica che ha scattato e
e colore di ogni singolo pixel, condizione possibile, con tutti il tipo di sensore per poter sviluppare correttamente il file.
senza che sia intervenuta i dati di dettaglio e tutti quelli Questo vuol dire che programmi vecchi e non aggiornati
alcuna alterazione da parte relativi ai colori e alla lumino- potrebbero non sviluppare correttamente i file RAW delle
del processore video. Sempli- sità. Un’altra differenza tra il più moderne fotocamere. Per fortuna i produttori ci ven-
ficando, potremmo dire che il JPEG e il RAW è la profondità gono in aiuto: in dotazione con le macchine fotografiche
RAW si presenta come un file cromatica: un JPEG solita- viene inserito un programma che permette di sviluppare
molto “disordinato”, non pro- mente ha 8 bit di sfumature i RAW e che le aziende aggiornano spesso con i nuovi
cessato appunto, il quale però colore (16 milioni di sfumatu- modelli. I più noti sono Nikon Capture NX e Canon Digital
Photo Professional, dedicati ai file RAW di Nikon e Canon.
è in grado di offrire opportu- re), mentre un RAW ha ben 12
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Scuola di FOTOGRAFIA

UN ESEMPIO PRATICO
SVILUPPARE UN FILE RAW IN SEI MOSSE
Per dimostrare i vantaggi della lavorazione in RAW una foto decisamente semplice. La guida è stata formulata
abbiamo realizzato questa guida a passi con le istruzioni basandosi su Nikon Capture NX2, il motore di sviluppo
per sviluppare correttamente un file RAW partendo da dei RAW sviluppato da Nikon per le sue reflex. Le stesse

1 Apertura del RAW e correzione della composizione 2 Regolazione del bilanciamento del bianco e dell’esposizione
La prima fase è relativa all’apertura del file RAW. Assicuratevi che il Dopo aver ritagliato l’immagine si possono iniziare le correzioni. La
programma sia compatibile con i file RAW della vostra fotocamera: in prima riguarda il bilanciamento del bianco: solitamente il programma
caso negativo dovrebbe essere disponibile su Internet un aggiornamento. applica il valore dello scatto, tuttavia si può cambiare il tipo di luce per
All’apertura del file viene mostrata l’immagine al centro della finestra, con rendere la fotografia più calda o più fredda a seconda delle esigenze.
tutti gli strumenti di lavoro ordinati sulla destra a seconda della tipologia. Fatto questo si può correggere, senza esagerare, l’esposizione: se la
La prima operazione da fare è il ritaglio della foto, se necessario, può foto è troppo scura o troppo chiara si può regolare di qualche livello
essere fatto anche successivamente, tuttavia è meglio trovarsi di fronte l’esposizione senza alcun problema, mantenendo tutti i dettagli sia
all’inquadratura desiderata già in fase di sviluppo. sulle luci chiare che sugli scuri.

4 Miglioramento del dettaglio


Insieme alla regolazione dell’esposizione questo è uno dei passaggi più
importanti dello sviluppo del file RAW. Il valore di nitidezza infatti permette 5 Correzione della lente
al fotografo di avere foto soft o incredibilmente dettagliate, quasi taglienti. Quando si scatta con grandangoli molto spinti il rischio di una fotografia deformata
Anche in questo caso bisogna stare molto cauti: esagerando con la “a botte” è elevato, così come è possibile che con lenti di qualità non eccelsa
nitidezza, infatti, possono sorgere piccoli artefatti, ed è proprio per questo compaiano agli angoli aloni colorati attorno ai bordi di alcuni oggetti. Nel motore
motivo che è possibile avere un ingrandimento al 100% di una determinata di sviluppo dei RAW sono disponibili alcune opzioni per controllare tutti questi
zona e agire su quella, visualizzando in tempo reale l’effetto. Il consiglio è parametri, inclusi gli aloni colorati. Un’altra funzione molto importante è la
quello di scegliere zone ricche di particolari, come per esempio un muro di correzione della vignettatura: scattando a diaframmi molto aperti, anche le migliori
mattoni, oppure una serie di scritte. Nella foto vediamo la stessa immagine lenti presentano angoli un po’ più scuri. Alcuni software di sviluppo correggono
con dettaglio al massimo: si possono notare una serie di difetti e artefatti automaticamente la foto grazie ai dati di scatto, mentre per gli altri è possibile la
che rovinano l’immagine. correzione automatica.

180

camera chiara.indd 180 16/03/2010 19.18.11


EDITING: I file RAW e i dati EXIF

opzioni, anche se chiamate in modo diverso, sono pre-


senti in tutti i programmi di sviluppo, o almeno in quelli
più completi.

Capire e correggere - La tabella dei dati EXIF non è altro che un elenco di
impostazioni della macchina. In foto vediamo i dettagli dell’immagine elaborata
nel box qui sotto, scattata a 100 ISO con un tempo di 1/160” - F9 a 22 mm, senza
flash.

bit di sfumature, 16 nei casi dello di fotocamera utilizzata,


delle macchine fotografiche sono più o meno completi e
più moderne. Questo signi- dettagliati. Per poter visualiz-
fica partire da un’immagine zare i dati EXIF di una fotogra-
3 Aggiustamento delle luci e dei colori. di base che possiede ben fia esistono moltissimi modi,
Dopo aver portato l’immagine a un livello di esposizione generale
corretta (aiutandosi con l’istogramma dei livelli), è bene fare delle micro 280.000 miliardi di tonalità. ma quello più pratico è uti-
correzioni sulle zone in ombra e sulle alte luci. Si tratta di recuperare lizzare il programma Opanda
i dettagli nelle zone scure o chiare che sono scomparsi regolando EXIF: vedere come Exif Viewer (www.opanda.
l’esposizione nel passaggio precedente. Il programma ci viene in aiuto:
evidenzia infatti le zone dove i bianchi sono bruciati e quelle dove i scattano i “grandi” com/en/iexif/) completamente
dettagli sulle ombre sono affogati. Nel riquadro evidenziato in rosso a Quante volte abbiamo visto gratuito e dotato di estensioni
destra troviamo invece le regolazioni cromatiche: in questo caso non una foto meravigliosa e ci anche per Firefox e Internet
agiamo sui singoli colori ma controlliamo la saturazione e la brillantezza
dei colori dell’intera foto. Attenzione a non esagerare. siamo chiesti com’è stata Explorer, utili se si vogliono
scattata, desiderosi di emula- controllare i dati di scatto di
re il suo autore. Se la foto è fotografie viste online, per
digitale, sapere com’è stata esempio su un album di Flickr.
scattata non è un’impresa I dati EXIF sono importanti
impossibile. Le fotografie di- anche per correggere i nostri
gitali, infatti, contengono dei scatti. Tante volte infatti si
“metadati”, ovvero una serie provano diverse soluzioni e
di indicatori scritti nel file al solo successivamente, osser-
momento dello scatto che vando le fotografie al compu-
riportano una lunga serie di ter, possiamo giudicare qual è
informazioni, dal modello di quella migliore. Grazie ai dati
macchina fotografica e di EXIF possiamo capire in che
obiettivo usato alla lunghez- condizioni abbiamo scattato
za focale e al tempo di espo- quella foto ed eventualmente
sizione. Queste indicazioni vedere cosa succede se si
sono utilissime ai programmi cambia la focale, si usa il flash
che aprono i file: nel caso di oppure si accorcia il tempo di
alcuni software di sviluppo scatto. Questi dati sanno de-
RAW, le informazioni sul tipo scrivere l’impostazione della
6 Il salvataggio del file di obiettivo e sulla focale macchina per una determina-
A questo punto il file è pronto e la fotografia può essere salvata. Per usata vengono utilizzate per ta foto, costituendo una sorta
mantenere tutti i livelli di dettaglio e non perdere nulla è consigliabile
salvare l’immagine come TIFF a 16 bit, anche se questo comporta file
correggere automaticamente di carta d’identità per la foto-
decisamente grandi come dimensioni. Un’alternativa può essere il la deformazione dell’immagi- grafia stessa. Alcuni recenti
salvataggio a 8 bit sempre in TIFF, sacrificando un po’ di sfumature. ne a barilotto che si ottiene modelli di fotocamere dotate
Alcuni programmi, come Canon Digital Photo Professional, permettono solitamente con un grandan- di opzione GPS possono addi-
di confrontare i due risultati. È bene sottolineare che lo sviluppo non
è un fotoritocco, pertanto la foto sviluppata deve essere fedele e golo spinto. Questi dati sono rittura inserire tra i dati EXIF
leggermente migliore rispetto all’impostazione di default, ma nulla comunemente chiamati dati anche le coordinate di scatto,
di stravolgente. In molti casi, individuare le differenze è decisamente EXIF (Exchangable Image File latitudine e longitudine di una
difficile.
Format) e, a seconda del mo- fotografia.
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Scuola di FOTOGRAFIA

Riquadrare l’immagine

REFRAMING
LA FOTO NELLA FOTO
MODIFICARE a tecnica non è difficile quisito è di tipo qualitativo: per come quello delle reflex digi-
L
L’INQUADRATURA
DOPO AVERE
e sta prendendo piede.
Viene definita, con un
vocabolo inglese, operazione
poter analizzare criticamente
una scena che sia stata già
inquadrata e fotografata, per
tali di fascia alta. Osserviamo
che il progressivo crescere
della risoluzione, anche nelle
SCATTATO PERMETTE di reframing, cioè di inqua- scoprire in essa una diversa fotocamere digitali compatte
DI OTTENERE UNA dratura in un secondo tempo. immagine che meriti di essere che oggi offrono sensori da
Significa che, dopo avere isolata, ingrandita e valorizza- 12 o 15 Megapixel, ha favorito
NUOVA FOTO, scattato, il fotografo esami- ta come tema a sé stante, è questa promettente strada.
DIVERSA DA QUELLA na l’immagine originale che necessario che lo scatto ori-
ha colpito la sua attenzione ginale sia ricco di informazio- Saper vedere
ORIGINALE E e, in essa, scopre una nuova ni. Ne deriva, di conseguenza, Al di là di qualsiasi consi-
CAPACE DI METTERE e diversa fotografia. Si tratta che risultano avvantaggiati i derazione che sia legata ad
IN EVIDENZA sicuramente di un’opzione in- fotografi che possono dispor- aspetti strettamente tecnici,
teressante, capace di portare re di una fotocamera digitale ovvero anche trascurando il
PARTICOLARI a risultati di rilievo; per avere equipaggiata di un sensore fatto che si disponga di una
INIZIALMENTE successo, tuttavia, deve con elevato numero di pixel; fotocamera compatta piutto-
TRASCURATI essere supportata da alcune meglio ancora se si tratta di un sto che di una reflex digitale
condizioni di base. Il primo re- sensore di grande superficie, full-frame, non c’è dubbio
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4-2 reframing.indd 182 16/03/2010 19.11.40


EDITING: Reframing
che per ottenere risultati gra-
tificanti è necessario che il LA STORIA DI UNA FOTOGRAFIA
primo requisito da soddisfare
è legato all’occhio fotogra- UNA FOTO, TANTE FOTO
fico dell’operatore. Si tratta
insomma di saper vedere una Può accadere a tutti i fotografi in viaggio: si scattano fotografie di reportage in
nuova scena, sapere scoprire strada e le si riesaminano a casa, in un secondo tempo. Analizzandole, si scopre
un nuovo significato all’inter- che in alcune di esse si celano inquadrature completamente differenti ma comun-
no di un’inquadratura scattata que interessanti. È possibile isolarle e trasformarle in nuove e valide immagini? La
con intenzioni completamente risposta spesso è positiva, soprattutto se lo scatto originale è stato eseguito con un
differenti. sensore digitale dotato di un elevato numero di pixel.

Dal grandangolare
al supertele
Una caratteristica affasci-
nante, in un’operazione di re-
framing, è costituita dal fatto
che disponendo di un’attrez-
zatura fotografica moderna,
di ultima generazione e di
qualità il più possibile ele-
vata, la quantità di dettagli
registrata dal sensore digi-
tale permette di isolare aree
anche piuttosto ristrette e in-
grandirle considerevolmente.
Quando, nel mondo digitale,
si parla di interventi di post-
produzione si usa dire che
si può eseguire un “crop”, A Vienna, accanto alla Analizziamo lo scatto di partenza. Ecco allora il risultato del
cioè un taglio dell’immagi- cattedrale di S. Stefano, Scopriamo che si potrebbe reframing. L’inquadratura,
ne, per escludere partico- ecco lo scatto di partenza: parzializzare l’inquadratura, stretta su un diverso particolare,
lari indesiderati. Ebbene, in un turista fotografa un eseguendo un reframing. Con un racconta come un dipinto di
manifesto pubblicitario. taglio piuttosto stretto possiamo Klimt attrae l’attenzione di
questo caso si va molto oltre L’inquadratura mostra escludere il logo pubblicitario un turista. In questo caso la
e si isola una scena specifica una persona accanto di un’azienda e cambiare la fotografia ha rinunciato a narrare
ingrandendola significativa- a un edificio storico, comunicazione dell’immagine. che si è in una celebre piazza
mente; è come dire che, con un’ambientazione Ecco: il tema non è più quello viennese. L’immagine ha cambiato
caratteristica. dell’accostamento tra i colori connotazione.
il software di fotoritocco, si della multinazionale e la celebre
dispone della possibilità di cattedrale. È qualcosa di
adoperare un potente teleo- differente.
biettivo che non si aveva con
sé al momento della ripresa.
Non c’è dubbio che l’opera-
zione di inquadrare una foto-
grafia venga condotta princi-
palmente al momento dello
scatto, scegliendo di solito
tra obiettivi grandangolari
o teleobiettivi, e non esisto-
no dubbi neppure sul fatto
che una selezione oculata di
ciò che si vuole riprendere,
eseguendo un’inquadratu-
ra che “riempia il mirino”, è
sempre la scelta preferibile.
Tuttavia l’evoluzione della
qualità nel mondo digitale
ha fatto passi da gigante:
sia per quanto riguarda la Un altro reframing, con un taglio Ecco il risultato del nuovo reframing: una scenetta di strada
risoluzione dei sensori che ancora diverso. Lo schema che potrebbe essere stata scattata ovunque. Il manifesto,
per il perfezionamento dei mostra come l’inquadratura con il dipinto di Klimt, certamente caratterizza la ripresa,
parziale, in orizzontale, concentri ma attenzione: nessun particolare rivela che questa scena è
firmware (i software interni l’attenzione sui passanti seduti ambientata a due passi dalla cattedrale di Vienna.
alle fotocamere), destinati a su una panchina.
ridurre i disturbi di amplifica-
zione e migliorare automati-
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4-2 reframing.indd 183 16/03/2010 19.12.22


Scuola di FOTOGRAFIA
camente il risultato finale. Ne Nel caso che prendiamo in
è derivata la concreta pos- considerazione, ecco che I SENSORI
sibilità di dedicarsi a quello l’operazione di modificare uno
che sembra quasi essere un scatto a colori trasformando- ALTA NITIDEZZA
nuovo hobby: l’opportunità lo in uno bianconero prende
La tecnologia non cammina ma corre: i sensori delle
di compiere un reportage al- una precisa connotazione. fotocamere digitali di ultima generazione si sono impe-
l’interno delle fotografie già Non deve essere vissuto, gnati da tempo in una corsa verso un sempre più ele-
scattate, proprio per scopri- come normalmente accade in vato numero di pixel. Oggi sono giunti a traguardi che
re se in esse non si celino questi casi, come un tentati- non soltanto permettono di ottenere stampe di grandi
nuove immagini che erano vo di ricreare semplicemente dimensioni ma consentono anche di ritagliare nuove e
sfuggite a una prima analisi. una fotografia d’altri tempi, diverse fotografie all’interno dell’inquadratura originale,
In questa nuova occasione una connotazione old style favorendo dunque le opportunità di reframing.
di reframing non scorgiamo che ripropone il fascino di una
soltanto l’opportunità di riu- vecchia stampa in toni seppia
scire a isolare qualche foto- o comunque un bianconero
grafia in più. Riteniamo infatti come quelli del nonno. Si è in-
che esercitarsi abbastanza fatti in presenza di una chiave
sistematicamente in un’ana- di lettura totalmente diver-
lisi critica di questo genere sa: passare al bianconero,
abbia anche una validissima soprattutto se si tiene conto
funzione didattica: aiuta ad che l’annullamento dei colori
affinare l’occhio dell’opera- può essere operato soltanto
tore che, nel tempo, si può al- su di una parte dell’immagine
lenare sicuramente a sapere e non nella sua totalità, può
riconoscere già al momento essere molto utile per riu-
della ripresa numerose e di- scire a spostare l’attenzione
verse occasioni per scattare. dell’osservatore. È come dire
Non solo: dopo avere fatto che lasciare un particolare Una casa caratteristica a Bolzano,
una positiva esperienza sulle a colori all’interno di una fo- tra piazza del Grano e via dei
opportunità di isolare nuove tografia bianconero obbliga Portici. Se un fotografo si serve
immagini, il fotografo sco- l’occhio a correre proprio di una fotocamera con sensore
ad elevato numero di pixel, ecco
prirà che al momento della sull’area cromaticamente che riesce a registrare un’elevata
ripresa può scattare al volo più vivace. In breve: il gioco quantità di dettagli. È un risultato
scene che si manifestano colore-bianconero assume la interessante, perché nell’immagine è
possibile individuare un particolare
improvvisamente, sapendo capacità di guidare lo sguar- e ingrandirlo considerevolmente
di potere accettare anche do proprio come fanno anche mantenendo un’apprezzabile nitidezza.
imprecisioni di inquadratura, altre componenti fotografi-
consapevole del fatto che che, come quelle legate alle La ripresa di partenza è stata
potrà sempre effettuare la fughe prospettiche o alle dif- eseguita con una reflex digitale con
correzione desiderata sullo ferenze nitido-sfocato. Inter- sensore APS-H (28,1x18,7mm), un
schermo del computer, in un venire modificando o annul- formato più grande del consueto
APS-C (22,3x14,9mm); ciò ha
secondo momento. lando il colore, in occasione semplificato la possibilità di isolare
di un’operazione di reframing, la statua della Madonna, sul muro
Interventi di fantasia è dunque un’ulteriore possibi- dell’edificio. È un esempio della più
La capacità di raccontare lità espressiva. semplice opzione di reframing.
fotograficamente è legata
a molti e differenti parame-
tri. Possono essere quelli
dell’ampiezza dell’angolo
abbracciato e della com-
pressione prospettica, tipi-
camente decisi ad esempio
dalla focale impostata sullo
zoom. Ma possono anche
essere componenti di varia-
zioni cromatiche vissute in
chiave creativa, come l’ac-
centuazione forzata dei toni
rossi di un tramonto oppure,
ed è l’aspetto che più ci inte-
ressa in questo caso, addirit- Una scena omnicomprensiva di edifici di Merano, Il fotografo si chiede se, escludendo gran parte
allineati lungo le rive del fiume Passirio. È uno scatto del cielo e della riva del fiume, non sia possibile
tura interventi di negazione che in se stesso ha la semplice valenza di fotografia connotare differentemente l’immagine. Tenta un
del colore per trasformare la turistica, di foto-ricordo di una bella località. taglio panoramico, facilmente realizzabile anche a
fotografia già ottenuta in uno posteriori con il fotoritocco.
scatto bianconero.
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4-2 reframing.indd 184 16/03/2010 19.14.01


EDITING: Reframing

UNA FOTO PER COMUNICARE


DAL COLORE AL BIANCONERO
Convertire uno scatto digitale a colori in un’immagine bianconero è facile con il fotoritocco. Ciò che ci chiediamo è
tuttavia qualcosa di differente: è possibile servirsi del bianconero, così come della possibilità di modificare l’in-
quadratura, a fini comunicativi, espressivi, e non soltanto per creare l’impressione di una fotografia d’altri tempi?
Proviamo a guardare al bianconero in chiave espressiva, non soltanto come rivisitazione del passato.

Nella città di Bressanone/Brixen, ecco uno Proviamo a re-inquadrare la scena. Modifichiamo ancora l’inquadratura. Ci
scatto che riprende un’entrata laterale del Conserviamo soltanto l’accostamento tra concentriamo sull’accostamento bicicletta-
Duomo. Si vedono una bicicletta e, poco l’antico portone in legno e la fotografia nella portone. La fotografia cambia: sembra
lontano, la vetrina di un negozio. La foto è vetrina illuminata. Il risultato suggerisce una raccontare un momento di attesa. Insomma,
stata scattata al crepuscolo, all’accendersi sorta di confronto tra antico e moderno. ci si aspetta che il proprietario della bici
delle luci. Può semplicemente essere letta esca dalla chiesa per riprenderla.
come accostamento tra elementi antichi e
moderni.

Cambiamo ancora e ci appoggiamo alla tecnica digitale. Variamo Ricorriamo al fotoritocco: manteniamo i colori solo nella vetrina
l’inquadratura passando a un taglio panoramico. Otteniamo una illuminata. Trasformiamo in bianconero la parte rimanente
strisciata bassa e lunga che comprende sia la bicicletta sia la vetrina. dell’inquadratura. L’operazione è facilmente attuabile e obbliga a
L’immagine è differente, però non appare molto caratterizzata. Serve concentrare l’attenzione sulla zona più luminosa e a colori. Il resto della
un nuovo intervento. fotografia appartiene a un tempo passato: il passaggio al bianconero lo fa
leggere come un’immagine di ieri, lontana nel tempo.

Il risultato è interessante: l’attenzione non è catturata dalla semplice veduta generale di una bella cittadina
quanto piuttosto dall’insieme di caratteristiche architetture di edifici perfettamente restaurati, da un valore di stile.

185

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Scuola di FOTOGRAFIA

Il fotorestauro

NUOVA VITA
ALLE FOTO D’EPOCA
RICORDI, AMICIZIE, a fotografia è memo- cancellando, di immagini ca sia un’operazione da “spe-

L
AMORI, EMOZIONI,
VIAGGI... IL VALORE
INTRINSECO DELLE
ria. E la memoria è un
patrimonio da preser-
vare e, se necessario, da
degli avi che forse nessun
nostro discendente riuscirà
a vedere. Almeno fino a che
cialisti”. Lo era sicuramente
fino a qualche anno fa. Oggi
invece basta un computer e un
“rinfrescare” con interventi non ci si decide a digitaliz- po’ di pratica e chiunque può
FOTO È TUTTO QUI: di “manutenzione”. Il valore, zare e restaurare le vecchie restituire nuova vita alle imma-
ECCO PERCHÉ VANNO affettivo e di testimonianza, immagini, per godercele al gini d’epoca. Basta un po’ di
delle fotografie è tanto più meglio sin da subito, ristam- curiosità che porti a sperimen-
BEN CONSERVATE. alto quanto più il documento parle in alta qualità e traman- tare l’effetto dei diversi filtri e
IL RESTAURO DELLE è vecchio; ma più la foto è darle ai posteri in tutto il loro l’utilizzo di tutti gli strumenti
VECCHIE FOTO LO PUÒ vecchia, più il tempo tende splendore. Splendore digitale che i potenti software di fotori-
ad aggredirne l’integrità fino ovviamente. tocco offrono. Ne deriva anche
FARE CHIUNQUE, CON a cancellarne i tratti. I cas- il vantaggio di poter conserva-
UN PO’ DI PAZIENZA setti di tutti noi sono pieni di Il fotorestauro re per sempre in digitale l’im-
E QUALCHE PICCOLO fotografie che pian piano sva- per tutti magine ritoccata, ponendola
niscono, di ricordi che i graffi Qualcuno potrebbe pensare al riparo dai rischi di ulteriore
TRUCCO... e la manipolazione stanno che restaurare una foto d’epo- invecchiamento.
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4-3 fotorestauro.indd 186 16/03/2010 19.08.29


EDITING: Il fotorestauro
Il contrasto Via i graffi RECUPERARE IL CONTRASTO
che se ne va e i “puntini”
Uno dei problemi più diffusi L’altro grande problema Questo scatto degli anni ‘30 è in stato di cattiva conservazione. Agendo
delle fotografie d’epoca, so- delle fotografie d’epoca è lo sui controlli di luminosità e contrasto (da muovere sempre insieme) si
è riportata l’immagine a un corretto equilibrio; quindi si è proceduto a
prattutto se conservate in am- stato di conservazione della ripulire la parte alta e altre macchie. Tempo necessario: 15 minuti
biente umido e a temperature stampa: maneggiate da molte
estreme, è il degradamento persone negli anni, conser-
dell’emulsione che porta a vate spesso in “pigne”, le fo-
una repentina diminuzione del tografie tendono a graffiarsi
contrasto: i chiari tendono a e a rovinarsi. Il risultato sono
diventare più scuri e gli scuri spesso foto macchiate e in
si schiariscono; in pratica la alcuni casi anche “screpo-
foto tende a diventare un tut- late” o segnate da pesanti
t’uno indistinto e l’immagine solchi. Dopo aver fatto una
svanisce. Per questo tipo di buona scansione, ci si può
problema, i progammi di fotori- affidare ai programmi di fo-
tocco offrono una serie di stru- toritocco: questi permettono
menti, dai più semplici ai più con grande facilità di elimina-
complessi e personalizzabili. re i puntini bianchi e le mac-
In ogni caso il buon recupero chioline che hanno aggredito
dell’immagine e pressoché ga- la superficie dell’immagine
rantito. Addirittura il software
di gestione di alcuni scanner
permette già di effettuare in LA FOTOGRAFIA CHE SVANISCE
fase di lettura dell’immagine un La stampa di questa foto di inizio secolo è ad alta risoluzione (l’originale è molto piccolo), è
controllo e una correzione del- probabilmente una copia ed è stata realizzata con stato applicato il semplice filtro “livelli automatici”
l’equilibrio tonale e cromatico procedure chimiche non troppo stabili. Ne risulta che riequilibra i chiari e gli scuri analizzando quelli
una fotografia che anno dopo anno diventa sempre presenti nell’immagine. La foto torna così a vivere.
dell’immagine, riportandola ai più grigia, svanendo. Dopo aver fatto la scansione Tempo necessario: 1 minuto
giusti livelli di contrasto prima
ancora di arrivare nella fase
di fotoritocco vera e propria.
Allo stesso modo è possibile
correggere immagini anche
a colori che abbiano una do-
minante cromatica innaturale
dovuta al degrado delle emul-
sioni o semplicemente a uno
scatto in condizioni di illumi-
nazione errate: gli strumenti da
utilizzare sono i medesimi.

LA VECCHIA ARTE
DEL RITOCCO CROMATICO
Si usava molto quando le fotografie a colori
non c’erano: il fotografo, a colpi di pennello e
acquarelli, distribuiva i colori sulle varie porzioni
di fotografia, seguendo le forme principali.
In questo caso abbiamo voluto ripetere
l’esperimento, lavorando però senza pennello
e solo in fotoritocco digitale. Partendo dalla
scansione della fotografia di sinistra, risalente
agli anni ‘40, abbiamo scontornato le diverse
aree cromaticamente omogenee (il viso,
l’uniforme, le diverse parti della coccarda e
così via); quindi ad ognuna di essere abbiamo
applicato una dominante cromatica credibile;
abbiamo utilizzato la funzione “colora” presente
in Adobe Photoshop nella finestra di dialogo
“tonalità/saturazione”, ma i diversi programmi
di fotoritocco potrebbero prevedere altre
modalità per operare questo intervento. La
sostanza non cambia: il risultato, pur essendo
riconoscibile come una foto in bianco e nero
ricolorata, è sicuramente piacevole e anzi dona
all’immagine un aspetto pittorico che la foto in
bianco e nero non ha.
Tempo necessario: 30 minuti

187

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Scuola di FOTOGRAFIA
COSA SERVE PER IL FOTORESTAURO
Fino a dieci anni fa, il restauro digitale delle immagini ad alta risoluzione
poteva essere fatto solo con apparecchiature costosissime. Oggi un personal
computer basta e avanza. Serve anche un programma di fotoritocco, come
Adobe Photoshop o Corel Photo Paint: ce ne sono di tutti i prezzi e di tutte le
prestazioni, per l’utente inesperto e per il fotoamatore digitale evoluto. Non
può poi mancare uno
scanner, necessario per
digitalizzare le immagini
da ritoccare. Nel caso
si volesse lavorare a
partire da negativi o
da diapositive, è bene
orientarsi verso uno
scanner dedicato a questo
tipo di originali o comuque
verso un apparecchio
di alta fascia: la piccola
dimensione degli originali
richiede risoluzioni di
scansione molto alte.

e addirittura ricostruirne le prima dei lavori di restauro


parti perdute a causa di graffi la risoluzione di scansione di
e solchi. Per questo tipo di tutto il proprio archivio stori- GRAFFI E PIEGHE SPARISCONO
operazioni è necessaria una co: con l’attuale potenza dei GRAZIE AL TIMBRO CLONE
certa manualità, ma non è pc sono consigliate scansioni Questa fotografia di inizio secolo è stata stampata su cartoncino (come
difficile acquisirla in qualche da almeno 2.000x3.000 pixel si usava all’epoca) e successivamente molto maltrattata: ne risultano
ora di esercizio. per garantire la “stampabi- visibilissime “crepe” nello strato superficiale del supporto che lasciano
lità” in formato A4. La scan- affiorare l’anima chiara del cartone; non mancano poi molti graffi e
macchie. In questi casi lo strumento da utilizzare per recuperare l’immagine
Costruirsi un archivio sione va sempre fatta a colori è il cosiddetto “timbro clone”: si tratta di una funzione disponibile sui
Restaurare si può e con faci- anche se la fotografia è in migliori programmi di fotoritocco che consente di clonare una porzione
lità. Ma il lavoro sarebbe del bianco e nero: in questo tipo della foto in un altro punto. La dimensione della porzione da clonare
tutto inutile se non si con- di stampe c’è comunque una è definita dall’utente in base al pennello scelto, come anche origine
servassero le immagini per componente cromatica che e destinazione. Con molta calma è quindi possibile ricostruire le parti
mancanti a causa dei graffi basandosi su parti dell’immagine adiacenti.
utilizzi futuri. È importantissi- è bene preservare per avere Il risultato finale, che è stato anche riequilibrato in termini di contrasto, è
mo per esempio partire con un effetto veramente fedele e decisamente buono e rappresenta un vero e proprio restauro.
il piede giusto, decidendo credibile del risultato finale. Tempo necessario: 2 ore

SALVARE LE FOTO A COLORI DEGLI ANNI ’60 E ’70


Le prime stampe a colori venivano realizzate con emulsioni non ancora
perfezionate. Molto spesso, queste fotografie, risalenti agli anni ’60 e ’70, si
dimostrano poco stabili e tendono a perdere di contrasto e virare sui toni
del rosso, come nei due esempi qui riportati. Basta applicare il filtro “livelli
automatici” (che lavora anche sulle singole componenti cromatiche) per
recuperare il giusto equilibrio sia in termini di contrasto che di tonalità. Le
piante tornano
verdi, il cielo
azzurro e il
maggiore con-
trasto rende le
immagini molto
più leggibili. È
bene affrettarsi
a digitalizzare
e correggere
queste fotogra-
fie, visto che
l’emulsione
si deteriora
sempre più nel
tempo.
Tempo necessario:
2 minuti

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EDITING: Il fotoritocco correttivo

Il fotoritocco correttivo

LE IMMAGINI
MIGLIORANO SU PC
no dei vantaggi of- degli utenti di fotocamera di- o magari si nota solo che il
U
IL SOGGETTO VI PIACE
MA L’IMMAGINE È
MOSSA, O RISULTA
ferti dalla tecnologia
digitale applicata alla
fotografia è quello di poter
gitale, ma anche gli amanti
della pellicola possono fare il
fotoritocco a computer delle
soggetto è stato banalmente
collocato al perfetto centro
del quadro, creando così
correggere l’immagine rime- proprie immagini, ovviamen- un’immagine un po’ scontata.
TROPPO CHIARA O diando a errori di scatto o a te dopo aver fatto una buona Infatti, ci vuole molta attenzio-
ECCESSIVAMENTE problemi di corretta interpre- scansione delle proprie ne e mestiere nel riuscire ad
tazione della luce da parte stampe o dei propri negativi. analizzare in maniera precisa
SCURA OPPURE della fotocamera. Con il foto- la scena inquadrata mentre la
PRESENTA IL ritocco su computer, l’azione Composizione e si guarda attraverso il mirino.
FASTIDIOSO EFFETTO di fare la foto non finisce un quadro sotto controllo Per fortuna c’è un rimedio:
attimo dopo aver premuto il Molte volte capita di accorger- in molti casi basta fare un
DEGLI “OCCHI ROSSI”? tasto di scatto ma prosegue si solo davanti alla foto stam- semplice “reframing”, cioè il
NESSUN PROBLEMA anche più tardi, una volta pata che l’inquadratura scelta ritaglio dell’immagine su un
CON I PROGRAMMI tornati a casa, dove si può ha tenuto dentro il quadro un quadro diverso; questo spesso
perfezionare il lavoro fatto. dettaglio assolutamente poco basta per eliminare dalla foto
DI FOTORITOCCO SUL Erroneamente si può pensare fotogenico; oppure si scopre gli elementi non voluti o per
COMPUTER DI CASA che questo sia un privilegio che l’orizzonte è inclinato; ridare equilibrio a una com-
189

4-4 fotoritocco correttivo.indd 189 16/03/2010 19.04.29


Scuola di FOTOGRAFIA
MIGLIORARE LA COMPOSIZIONE posizione imperfetta. In altri
Questo scatto descrive un serafico panorama in campagna. Ma le automobili sulla strada stonano davvero
casi è necessario unire al
con il tono bucolico della fotografia: perché non aspettarne la sparizione dietro la curva? Per migliorare la reframing anche una leggera
composizione una buona cosa è eliminare dalla vista gli autoveicoli con un ritocco attento. Ne abbiamo rotazione dell’immagine. Nei
approfittato anche per desaturare la scansione un po’ troppo carica. casi in cui la composizione
Tempo necessario: 10 minuti è inficiata da elementi che
non possono essere tagliati
perché troppo centrali, può
essere possibile lavorare in
fotoritocco “cancellando” gli
oggetti non voluti: si tratta di
un lavoro non sempre possi-
bile e che richiede una certa
manualità con i programmi di
fotoritocco.
In cerca di nitidezza
Una mano poco salda o un
soggetto che non vuole stare
RICOMPORRE IL QUADRO fermo possono causare un
L’autore di questa foto ha deciso di scattare questo ritratto in
cosiddetto “micro-mosso” e
orizzontale. A conti fatti il taglio giusto è invece verticale: una quindi un’immagine non per-
banale operazione di ritaglio migliora il risultato finale. fettamente definita. Risultati
Tempo necessario: 1 minuto simili si ottengono con una
messa a fuoco imprecisa. In
alcuni casi questi difetti sono
talmente marcati da non poter
essere recuperati. Ma molte
volte basta applicare una
“maschera di contrasto”, un
filtro che analizza i cambia-
menti di tonalità e li rende in
qualche modo più “veloci” e
quindi apparentemente più
nitidi. Se i parametri di appli-
cazione di questo filtro sono
troppo pesanti si creano degli
aloni attorno ai contorni del
soggetto che non sono più
accettabili. Grazie all’antepri-
ma a schermo è possibile in-
CORREGGERE IL MICRO-MOSSO dividuare i valori dei parame-
Se i tempi di scatto raggiungono o scendono sotto 1/60 di tri del filtro che ottimizzano il
secondo, basta che il soggetto non stia fermissimo o l’impugnatura risultato finale.
non sia salda, per avere un decadimento di nitidezza dovuto a un
micro-mosso, come si vede nel dettaglio in alto. Il problema si può
correggere con una cosiddetta “maschera di contrasto”, un filtro Se l’immagine è
che entro certi limiti può aumentare la nitidezza delle immagini e troppo chiara o scura
quindi il fuoco dei soggetti, come nel dettaglio in basso. Uno dei problemi più fre-
Tempo necessario: 2 minuti quenti è un’errata esposizio-
ne che porta a foto troppo
chiare o troppo scure. La
situazione entro certi limiti
ragionevoli può essere re-
cuperata con facilità: i toni
della fotografia possono
essere riposizionati diven-
tando più chiari o più scuri
a seconda delle esigenze.
Se l’immagine è bruciata
(e quindi ha intere aree to-
talmente bianche) o troppo
chiusa (con aree completa-
mente nere) l’operazione di
ricalibrazione della fotogra-
fia può rivelarsi impossibile.
190

4-4 fotoritocco correttivo.indd 190 16/03/2010 19.05.09


EDITING: Il fotoritocco correttivo

LA CURA QUANDO L’ESPOSIMETRO SI LASCIA INGANNARE


PER LA SINDROME In questo panorama l’esposimetro si è fatto una fotografia equilibrata e comunque ben satura.
DA OCCHI ROSSI ingannare dalla forte luminosità del cielo terso e Lo stesso risultato può essere ottenuto con
ha impostato lo scatto per ottenere un’immagine l’applicazione del classico e facile filtro “livelli
L’effetto degli “occhi rossi” troppo scura. Basta schiarire l’immagine (ma non automatici”.
nelle foto scattate con il flash con il solo controllo di luminosità) per ottenere Tempo necessario: 2 minuti
(soprattutto ai bambini) è un
problema noto a chi si cimenta
con la fotografia. I sistemi di pre-
flash adottati dalle fotocamere
per evitare questo effetto,
spesso finiscono per far chiudere
gli occhi ai soggetti e possono
confondere il fotografo, che ha
tempi di risposta del tasto di
scatto non immediati. Nel caso
in cui gli occhi rossi compaiono,
basta scontornare l’area
incriminata e quindi scurirla e
desaturarla fino a raggiungere la
tinta corretta degli occhi.
Tempo necessario: 2 minuti

LA GIUSTA
TEMPERATURA
DI COLORE
L’autore ha scattato uno
splendido ritratto, ma la
fotocamera ha impostato un
punto di bianco non adeguato
alla luce. Riportando l’immagine
su toni più caldi (più giallo e
magenta e meno blu e verde)
tutto diventa più naturale.
Tempo necessario: 2 minuti

E LA FOSCHIA NON C’È PIÙ


Questa fotografia aerea è afflitta da una patina opalina dovuta in
parte a una foschia tipica della mattina e in parte ai micrograffi
presenti sul parabrezza dell’elicottero. È molto facile “lavare” questa
Operare solo su una patina alzando il contrasto dell’immagine, eventualmente anche
parte dell’immagine operando sul filtro “livelli automatici”: in questo modo il programma
di fotoritocco riposiziona al nero il massimo scuro della foto originale
Nel fotoritocco digitale i filtri e al bianco il massimo chiaro, rimappando tutta la gamma dei toni
possono essere applicati su intermedi. Il risultato (foto in basso) è decisamente soddisfacente e
tutta l’immagine o solo su una inciso, anche se conserva un vago tono flou dovuto alla diffrazione del
parte di essa che può essere vetro graffiato attraverso il quale è stata scattata l’immagine.
Tempo necessario: 2 minuti
liberamente selezionata. Per
eliminare l’effetto occhi rossi,
basta scontornare l’area af-
fetta dal problema e applicare
i filtri di saturazione, luminosi-
tà e contrasto che correggo-
no il difetto. Allo stesso modo
è possibile scontornare un
soggetto in primo piano e ope-
rare solo su esso: se è troppo
scuro, come nelle foto contro
luce, può essere schiarito; se
è troppo chiaro, come nelle
foto con il flash con il sogget-
to troppo ravvicinato, il primo
piano può essere scurito; il
tutto, ovviamente lasciando lo
sfondo immutato.
191

4-4 fotoritocco correttivo.indd 191 16/03/2010 19.05.51


Scuola di FOTOGRAFIA

Il fotomontaggio

GIOCARE
CON LA REALTÀ
l fotoritocco, quando stra- non costa nulla: la prima cosa qualcosa di molto vicino al
I
PER MIGLIORARE
LA FOTO O PER
DIVERTIMENTO:
ripa verso il fotomontag-
gio, può diventare sano
divertimento: basta lasciare
da fare è iniziare a fare un po’
di fotomontaggio per gioco. In
questo modo, provando per
“collage” cartaceo; la diffe-
renza è che invece di usare
le forbici per isolare alcuni
IL FOTOMONTAGGIO il mouse in mano alla propria esempio a “montare” la testa elementi e applicarli su altre
vena creativa e il gioco è fatto. di un personaggio sul corpo foto si usano altri strumen-
È UN’EVOLUZIONE E se fino a qualche anno fa di un altro, si iniziano a perfe- ti, che possono presentarsi
CREATIVA DEL per fare un buon fotomontag- zionare le procedure e le tec- diversamente a seconda del
FOTORITOCCO. GRAZIE gio ci volevano una tecnica niche. Bisogna iniziare così, programma utilizzato. Una
sopraffina e fotografie di par- perché se si aspetta il mo- volta fatto lo scontorno, l’ele-
A FACILI OPERAZIONI È tenza perfette, oggi basta un mento in cui il fotomontaggio mento così isolato può venire
POSSIBILE ELIMINARE po’ di pratica e uno dei tanti “serve”, a quel punto non c’è applicato su un’altra foto, ma
PARTI DI IMMAGINE, programmi di fotoritocco. tempo per imparare a trovare non in maniera “definitiva”:
il comando o il filtro giusto. infatti normalmente viene ap-
FARE SOSTITUZIONI, Sperimentare plicato su un cosiddetto livel-
CORREZIONI. per gioco Lo scontorno e i livelli lo che viene sovrapposto agli
Uno dei vantaggi del fotomon- L’attività principale del foto- altri livelli che stanno sotto.
TUTTO È POSSIBILE... taggio digitale è che giocare montaggio è lo scontorno, L’utente può anche modifica-
192

4-5 fotomontaggio.indd 192 16/03/2010 19.00.27


EDITING: Il fotomontaggio
re l’ordine dei livelli quando e disturbi, per ricreare tratti
desidera e deciderne il grado e toni tipici dei quadri e così ANDARE DOVE NON SI È MAI STATI
di trasparenza in modo da ot- via. Giocare con questi stru- La più classica operazione di fotomontaggio è quella della sostituzione
tenere effetti particolari. menti è veloce e divertente: dello sfondo. In questo modo è possibile portare i soggetti in primo
basta prendere un’immagine piano in luoghi dove non sono mai stati. Ovviamente non si tratta
solo di una semplice operazione di collage, ma ci sono diversi passi
I filtri e le selezioni e imparare a conoscere i filtri da compiere per ottenere un risultato credibile. Qui sotto ecco una
Una gran parte del lavoro di in maniera empirica, appli- sequenza di lavoro completa: la ragazza in primo piano in una foto
fotomontaggio viene fatto candoli e valutandone gli ef- cittadina è stata mandata al mare...
operando sui filtri. Ce ne sono fetti. Uno dei vantaggi è che Tempo necessario: 20 minuti
di tutti i tipi: per la correzio- i filtri si applicano solo alla
ne cromatica, per sfuocare “selezione” attiva, cioè alla
o per rendere più nitido, per parte di foto selezionata con
cambiare luminosità e con- uno degli strumenti apposi-
trasto, per aggiungere grana ti (selezione a rettangolo, a

DIVENTARE DELLE SUPERSTAR DEL CINEMA


Applicare un viso su un corpo diverso: ecco un caso in cui un amico
ripreso a un matrimonio, dopo molte lavorazioni, effetti di “sbiadimento”
dell’immagine e inserimento di ombre e
“grana fotografica”, diventa protagonista di
un grande film. Tempo necessario: 1 ora

Fase 1
RITAGLIO E APPLICAZIONE
La figura del soggetto viene
“scontornata” e incollata su un
altro livello della foto di sfondo.
È bene che il ritaglio non sia
“netto” ma leggermente sfumato,
soprattutto per il contorno
dei capelli, che altrimenti
risulterebbe poco credibile.

Fase 2
UNIFORMITÀ CROMATICA
La foto del soggetto viene
ricalibrata cromaticamente per
assumere una luce più calda,
maggiormente coerente con il
panorama assolato; vengono
quindi leggermente enfatizzati i
rossi e abbassati i blu.

VIA GLI INTRUSI


Ci sono due personaggi sullo sfondo, poco interessanti e tagliati. I pochi
elementi di saracinesca e di muro sono sufficienti per ricostruire le parti
coperte e far sparire gli intrusi con lo strumento “timbro clone”. Il lavoro è
solo un po’ noioso e basta un pizzico di manualità, facilmente acquisibile
con qualche esperimento. Tempo necessario: 45 minuti

Fase 3 - IMPOSTAZIONE DELLA PROFONDITÀ DI CAMPO


La foto apparirebbe innaturale se lo sfondo avesse il fuoco della foto
originale. È quindi necessario sfuocare lo sfondo come se nell’ipotetica
ripresa fotografica si fosse messo a fuoco il soggetto. Se necessario,
può essere applicato a uno dei due elementi un po’ di “disturbo” per
uniformare il livello di grana fotografica.

193

4-5 fotomontaggio.indd 193 16/03/2010 19.01.05


Scuola di FOTOGRAFIA
cerchio e così via) o con uno
scontorno. Così si può valuta-
re subito il contributo del filtro EFFETTI PITTORICI E CREATIVI
e impararne le caratteristiche. Uno dei più grandi capitoli del fotoritocco creativo è
La selezione permette, per quello degli effetti pittorici e delle stilizzazioni. Infatti
esempio, di scurire una parte sono molti i filtri già predisposti nei principali programmi
dell’immagine troppo chiara, di fotoritocco e ancor di più sono i plug-in disponibili
gratuitamente o a costi conteuti su Internet. Gli effetti
lasciando il resto immutato. possibili sono svariati e vanno dalle simulazioni di
acquarelli e carboncini fino alle variazioni cromatiche
Democrazia dell’arte “aggressive” da pop-art. Ogni filtro permette di ottenere
Il fotomontaggio può strabor- risultati diversi a seconda del valore che viene scelto per
dare nella creatività pura e i diversi parametri. Qui sotto una serie di “variazioni sul
tema” della foto qui a fianco: si va dai finti acquarelli
diventare arte figurativa. Con alle simulazioni di
un vantaggio: la tecnica conta pennellata, dall’”effetto
molto meno di prima, mentre plastica”a quello “tela”.
il gusto e il talento diventano Certo un quadro vero
è meglio, ma bisogna
preponderanti. L’arte diventa essere artisti.
più democratica: si può fare Tempo necessario:
un quadro senza sporcarsi le 5 minuti ogni immagine
mani di colore e senza spen-
dere nulla di tela e tempere!

COME CAMBIARE UN SOLO COLORE


Il cappotto della piccola Francesca ha un colore che non piace?
Nessun problema: i programmi di fotoritocco possono selezionare
le aree di una determinata tinta e operare una modifica cromatica
selettiva solo su quelle. Ecco che il cappotto diventa verde, pur
mantenendo tutti i toni intermedi, le ombre e i dettagli. Gli altri
elementi della foto restano identici all’originale.
Tempo necessario: 5 minuti

AGGIUNGERE IL RIFLESSO MANCANTE


Ecco come dare un tocco in più a uno scatto a con oggetti metallici
o riflettenti: aggiungere un riflesso. I programmi di fotoritocco
permettono di posizionare il rilesso nel punto voluto e di sceglierne
il tipo, simulando diversi tipi di lente. Nell’esempio qui sotto il
riflesso è stato volutamente “caricato” per ottenere un effetto
decisamente visibile, ma gli interventi migliori sono quelli che non
si notano.
Tempo necessario: 5 minuti

194

4-5 fotomontaggio.indd 194 16/03/2010 19.02.41


Scuola di FOTOGRAFIA

La fotografia panoramica

GUARDARE
LA FOTOGRAFIA GRANDANGOLARE
È AFFASCINANTE, MA LA RIPRESA
PANORAMICA LO È DI PIÙ. E CON
LA FOTOGRAFIA DIGITALE SI SONO
IN GRANDE APERTE PROSPETTIVE STRAORDINARIE

na cinquantina di anni
U fa, l’ingegner Seitz
era un semplice turi-
sta che viaggiava lungo la li-
Panoramica notturna all’abitato di Castello di
Fiemme, in Trentino. È una situazione in cui
il ricorso al treppiede, per eseguire una posa
lunga, è davvero indispensabile.
toranea della costiera amal-
fitana. Guardava a destra e a
sinistra, incantato dal pae-
saggio; come appassionato
di fotografia, si rammaricava
di non riuscire a riprendere
tutto l’insieme. Diceva che
gli sarebbe stata necessaria
una macchina fotografica
nuova, un oggetto capace
di abbracciare più di 100°.
Così, tornato nella sua casa
196

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EDITING: La fotografia panoramica

Una panoramica
che abbraccia
140° verso
la cima della
Marmolada, con
il laghetto di
Fedaia.
Le fotografie
panoramiche
risultano sempre
molto spettacolari
e coinvolgenti.

in Svizzera, si mise d’impe-


gno nel progettare e realiz- QUALCHE CONSIGLIO TECNICO
zare un apparecchio deci-
samente inconsueto. Seitz si
rivelò davvero un innovato-
PER PANORAMICHE PERFETTE
re, perché la sua macchina larità spesso è maggiore perché non si
era basata su di un obiettivo ESPOSIZIONE COSTANTE
verifica un’esagerata fuga prospettica.
capace di ruotare durante lo La prima regola da rispettare è quella
scatto, aveva un otturatore a di non variare la regolazione della luce
fessura verticale e un piano negli scatti in sequenza. È dunque VIVA IL 16:9
pellicola curvo, adatto a meglio fissare l’esposizione, manual- Nel mondo della fotografia digitale sono
mantenere la messa a fuoco mente, oppure adoperare il tasto di comparse alcune macchine compatte
corretta durante la rotazio- memorizzazione, se la fotocamera che montano sensori che effettuano una
ne dell’ottica. Fu così che rimane in automatismo programmato. ripresa in formato 16:9. È una propor-
nacque una celebre fotoca- zione perfetta per i nuovi televisori al
mera panoramica a pellico- MEGLIO IL TREPPIEDE plasma, ma è anche una strada per
la che - ampiamente modi- foto panoramiche affascinanti a scatto
Se non si varia l’altezza della macchina, singolo, soprattutto se le compatte
ficata - esiste ancora oggi in ripresa, la panoramica appare di
sotto il nome di Roundshot; dispongono di zoom grandangolari, che
gran lunga migliore. È dunque sempre scendono magari a una focale equiva-
è considerata un po’ come la consigliabile adoperare un treppiede.
Rolls-Royce del settore e si lente a 28mm.
Eventuali affinamenti sui lati superiore e
è dimostrata capace, addirit- inferiore della strisciata si potranno fare
tura, di ruotare su se stessa in un secondo tempo, con un’operazione MOSAICI SÌ, MA DA LONTANO!
per effettuare riprese anche di ritaglio in fotoritocco. Se si adopera un programma di giun-
oltre i 360°. Nel mondo delle zione capace di unire gli scatti anche
macchine panoramiche ad ANCHE CON I TELEOBIETTIVI a mosaico, si deve ricordare che è più
ottica rotante si sono poi ci- facile ottenere un risultato di elevata
mentati in tanti: i giapponesi A differenza delle classiche fotografie qualità se si scatta stando lontano dal
con le Widelux, i russi con grandangolari, eseguite a scatto unico, soggetto. L’esasperazione prospettica
le Horizon e i tedeschi con le giunzioni panoramiche possono è minore, il risultato è più naturale.
le Noblex. Tedeschi e giap- essere realizzate anche su fotogrammi Spesso è allora preferibile inquadrare
ponesi, rispettivamente con ripresi con un obiettivo a focale lunga, con un teleobiettivo, per giunzioni di
i marchi Linhof e Fuji, hanno dunque con il teleobiettivo. La spettaco- maggiore precisione.
realizzato anche fotocamere
in formato “stretto e lungo”
fortemente rettangolare di costruzioni edili. La storia, Il montaggio posito di “fare vedere di più”.
(6x12 cm o 6x17 cm); sono però, continua, e negli ultimi delle foto L’hanno fatto con risultati più
state quindi equipaggiate anni una gran parte di queste Crediamo che un po’ tutti i o meno soddisfacenti, perché
con un obiettivo grandan- elaborate soluzioni, basate fotoamatori, di fronte a un non è facile, di solito, ottene-
golare adatto a una simile sulla meccanica di precisio- paesaggio entusiasmante, re immagini uniformemente
“strisciata”. Tutte sono state ne, è stata superata. Insom- abbiano provato a scattare esposte e perfettamente al-
apprezzate da paesaggisti, ma: l’avvento della ripresa fotografie in serie, per poi lineate.
documentaristi, esperti di digitale ha aperto nuove incollarle sull’album sotto Ecco il punto: la fotografia
foto di architettura e aziende strade. forma di mosaico con il pro- digitale ha semplificato di
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Scuola di FOTOGRAFIA
Un classico
delle vacanze:
l’altopiano
dell’Alpe di
Siusi con
il costone
dello Sciliar
e le torri
Euringer e
Santner.

molto proprio questa possi- che il fotografo non dovrà in una vista panoramica il di- di effettuare giunzioni, ma
bilità, consentendo di rag- impostare la propria mac- fetto più sgradevole è certa- per la fotografia panoramica
giungere risultati realmente china sull’esposizione au- mente quello di un punto di è stato fatto di più. Sono stati
affascinanti. La panoramica tomatica, sull’automatismo giunzione che appaia molto infatti realizzati software spe-
digitale, eseguita con foto- “Program”; dovrà invece percepibile. Il punto critico, cifici, molto efficaci. Qualche
grafie esattamente unite le bloccare l’esposizione con il sotto questo profilo, è dato fabbricante di fotocamere lo
une alle altre, attualmente tasto di memorizzazione, so- soprattutto dalla superficie fornisce a corredo di alcuni
può davvero essere consi- prattutto se i fotogrammi da uniforme del cielo; in essa i apparecchi. La giunzione
derata un’opportunità alla giuntare saranno numerosi, salti di luminosità vengono delle foto è praticamente
portata di tutti. È divenuta in modo che essa rimanga immediatamente localizzati automatizzata e ottimizzata:
molto facile da realizzare. Lo sempre identica per tutti gli e appaiono sicuramente in- la resa finale dipende solo
è, però, a patto di rispettare scatti. Oppure, e di solito è naturali, dunque sono asso- dalla cura con la quale sono
alcune regole che sono il preferibile, il fotografo rego- lutamente da evitare. state scattate le foto. Alcune
vero segreto per ottenere ri- lerà la fotocamera sull’espo- fotocamere, poi, svolgono la
sultati di eccellente qualità. sizione manuale. Cercherà Giunzione digitale medesima funzione diretta-
La prima condizione, fonda- di usare una coppia tempo- Una volta eseguita la se- mente in macchina. Non ci
mentale, è fare in modo che diaframma che possa rive- quenza, ecco che gli scatti sono scuse, dunque, per non
i diversi scatti non appaiano larsi un compromesso che potranno essere collegati. ottenere splendidi risultati
differenti tra loro nell’espo- vada bene per tutte le inqua- Tutti i programmi di fotoritoc- nel mondo della fotografia su
sizione alla luce. Ne deriva drature. Il motivo è semplice: co consentono normalmente grandi orizzonti.

LA FOTO PANORAMICA IN MACCHINA


LARGHE VEDUTE... NO PROBLEM
In realtà, grazie ai prodigi fatti dalla capacità di calcolo delle fotocamere digitali compatte, la stragrande maggio-
ranza delle foto panoramiche che vengono realizzate sono costruite direttamente in macchina, senza l’ausilio di un
PC e di un programma esterno di fotoritocco. Le modalità sono due: nella maggior parte dei casi si fa il primo scatto
della sequenza panoramica; per il secondo scatto, il display farà vedere in sovraimpressione l’ultima parte dello
scatto precedente in modo tale da collimare al meglio l’inquadratura; e così ancora una terza volta. Il risultato è una
foto apparentemente continua (salvo piccoli artefatti sulla linea di confine tra uno scatto e l’altro). Ultimamente,
poi, sono comparsi sul mercato apparecchi che permettono di scattare come se si stesse facendo una “panoramica”
cinematografica: ci pensa poi la macchina a trasformare la ripresa in uno scatto fotografico unico.

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EDITING: La fotografia panoramica
TRE SCATTI DA UNIRE
QUESTIONI DI PROSPETTIVA
Un consiglio elementare: le panoramiche oggi si possono Tre scatti (A, B e C) alla catena di
eseguire anche con fotocamere digitali compatte, ma per A Lagorai, in Trentino, eseguiti con
ottenere i migliori risultati non si deve assolutamente una fotocamera digitale compatta.
L’esposizione non è stata variata, per
variare la focale dello zoom passando da uno scatto avere massima uniformità di resa e
all’altro. Come dire: si scelga preventivamente se preferire non fare notare vistose differenze
un’impostazione dell’obiettivo su focale grandangolare, di densità di colore sul cielo. A
normale o tele, ma poi la si mantenga fissa. Non basta: il questo scopo si usa la regolazione
manuale oppure, in automatismo
risultato migliore si avrà regolarizzando al meglio la rota- Program, il tasto di memorizzazione
zione della fotocamera sul suo asse verticale. E se è vero dell’esposizione.
che a questo scopo sarà certamente utile un treppiede,
accuratamente posizionato e messo in bolla in modo che
consenta una rotazione perfettamente in piano, c’è anche B C
dell’altro. Un piccolo accorgimento che infatti non va
trascurato per ottenere il meglio è quello di fare ruotare
la fotocamera in modo che essa giri su se stessa facendo
perno non al centro del corpo macchina, ma su un asse
ideale che passi per il centro dell’obiettivo; ne guadagnerà
la precisione di sovrapposizione delle giunzioni tra gli
scatti. A questo scopo, alcuni treppiedi moderni consen-
tono proprio di avvitare le macchine in posizioni legger-
mente fuori asse.

La giunzione degli scatti A, B


e C operata in automatico da
un programma di fotoritocco
(qui è stata utilizzata la
funzione Photomerge, di
Adobe Photoshop). La
panoramica è stata così
facilmente ottenuta, senza
che al fotografo fosse
richiesta una particolare
abilità o esperienza.
B
A C

Il paesaggio marino della foto panoramica qui sopra è molto difficile da realizzare bene: infatti
uno dei prerequisiti della foto panoramica a più scatti è che non ci siano soggetti in movimento.
Le onde, invece, non possono certo rimanere ferme e così lo stacco tra uno foto e l’altra a
guardare bene si trova, proprio seguendo la linea di interruzione delle onde.
Qui sotto una panoramica impressionante per lunghezza:
si tratta di 8 scatti legati tra loro.

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Scuola di FOTOGRAFIA

La conversione in bianco e nero

DIGITALE SÌ
MA IN BIANCO E NERO
L
CI SONO CASI IN e fotografie in bianco e Le foto a colori con acidi e ingranditori, al-
nero hanno un fascino sono più facili da fare lestendo una camera oscura
CUI UNA BELLA irresistibile, e non solo Uno dei luoghi comuni che in casa per poter controllare
IMMAGINE IN BIANCO perché evocano un mondo di ogni tanto si sente dire è con precisione i tempi dei
E NERO EMANA immagini che in larga parte che fare le foto in bianco bagni di sviluppo e stampa.
è caduto in disuso. Il bianco e nero sia cosa facile, più Questo ovviamente è il pas-
UNA SUGGESTIONE e nero enfatizza i contrasti e facile che scattare foto a sato: oggi, con la fotografia
TALE CHE IL COLORE soprattutto mette in risalto il colori. Ovviamente è falso: digitale, è possibile scatta-
APPIATTIREBBE. soggetto, a prescindere dai la tecnica del bianco e nero re a colori, e con un po’ di
colori. Certo, il colore è bello prevede una serie di trucchi destrezza e di nozioni, otte-
E ANCHE CON IL e fa parte della nostra vita, ma e stratagemmi per ottene- nere in fotoritocco un per-
DIGITALE SI POSSONO è anche vero che se è troppo re un’immagine contrastata fetto bianco e nero; ma c’è
RAGGIUNGERE intenso, può anche attrarre e con il soggetto in risalto, anche il rischio di utilizzare
su di sé l’attenzione relegan- e spesso richiede l’utilizzo strumenti troppo semplici e
RISULTATI DAVVERO do in secondo piano il vero di molti filtri; in alcuni casi i di avere un risultato qualita-
ECCELLENTI soggetto compromettendo la risultati sperati si potevano tivamente davvero povero.
resa finale della foto. ottenere solo cimentandosi Vediamo cosa è meglio fare.
200

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EDITING: La conversione in bianco e nero
LA CONVERSIONE VERSO LA SCALA DI GRIGI
DA UNA FOTO A COLORI TANTI BIANCO E NERO
La foto a colori qui riportata è stata convertita in bianco e nero seguendo diversi processi e ottenendo quindi risultati molto dif-
ferenti tra loro, alcuni validi e altri meno belli. Troppe volte nella pratica comune si pensa che ci sia un solo modo per passare da
colori in bianco e nero e si finisce in molti casi per applicare il metodo peggiore, quello della “desaturazione”. Ma c’è di meglio: voi
quale preferite?

FOTO A COLORI - Questa immagine ha toni chiari DESATURAZIONE - Questo è quanto si ottiene CANALE LUMINANZA - Questa immagine
e scuri e colori molto intensi. La sua conversione passando direttamente da modalità RGB (colori) è ottenuto passanda alla codifica Lab ed
in bianco e nero può essere difficile. a quella scala di grigio. Il risultato è molto scuro eliminando successivamente le componenti
e tende a essere piatto. cromatiche conservando la luminanza: c’è più
luce e leggibilità.

FILTRO ROSSO - Questa immagine è stata FILTRO VERDE - Questa immagine è stata FILTRO BLU - Con il filtro blu, le tinte intorno
convertita simulando l’applicazione di un filtro convertita simulando l’applicazione di un al giallo vengono assorbite: il soldato, di
rosso: i toni del rosso diventano decisamente filtro verde: in questo modo viene per esempio carnagione orientale, sembra essere di colore.
luminosi e quelli del blu restano scuri. Ideale per massimizzata la visibilità della greca sulla Il risultato finale è in questo caso sbilanciato
creare contrasto tra la porta e il soldato. porta. Il risultato è molto bilanciato, ma poco e innaturale, ma ovviamente questo dipende
connotato. dall’immagine in questione.

201

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Scuola di FOTOGRAFIA
Tanti metodi I filtri colorati
per passare Se si posiziona un filtro co- I TRUCCHI DEL MESTIERE
al bianco e nero lorato davanti all’obiettivo,
Alcune fotocamere digitali
permettono di scattare diret-
ne risulteranno delle foto
a colori totalmente virate
IN CERCA DI “GRANA”
tamente in bianco e nero: il verso il colore del filtro. Ma Nelle foto qui sotto è riportato il processo di conver-
risultato non sarà da “cam- se si scatta in bianco e nero, sione e trattamento di una foto a colori per ottenerne
pioni”, ma sicuramente è quello che cambia non è il un bianco e nero d’effetto. Per la conversione è stato
usato “Convert to B&W Pro”, un interessante filtro
già un buon compromesso. colore, che non c’è, ma il per Photoshop realizzato da The Imaging Factory
Il problema è che, partendo contrasto e il bilanciamento (www.theimagingfactory.com) che permette di applicare
dalla foto già convertita in fra le tinte. Per esempio, un tutti i filtri colorati virtuali possibili, di simulare la risposta
bianco e nero, è più difficile filtro rosso fa passare la luce delle più diffuse pellicole e addirittura di variare il risul-
poi fare qualche correzione rossa mentre tende a filtrare tato finale a seconda dei parametri di sviluppo e stampa,
per ottenere i giusti contrasti quella lontana dallo spettro proprio come se si fosse in camera oscura (immagine
e i risalti che rendono belle del rosso, tipicamente i torni A). L’immagine in bianco e nero che ne viene fuori è
e interessanti le immagini in freddi dei blu e dei verdi. decisamente valida: applicando un filtro rosso-viola si è
bianco e nero. Per chi vuole Fotografando con un filtro creato un contrasto molto forte tra cielo e nubi, dando
cimentarsi con un po’ di foto- rosso e in bianco e nero un così tridimensionalità alla fotografia (immagine B). Come
ritocco (di certo meno fatico- cielo blu con qualche nuvola ulteriore elaborazione si è scelto di applicare un disturbo
so che allestire una camera bianca, il risultato è quello di (particolarmente forzato nell’esempio perché fosse
oscura), invece è sempre un contrasto incredibile tra evidente) a simulare la grana tipica di alcune pellicole in
meglio scattare a colori e cielo e nuvole: il bianco resta bianco e nero e di alcuni ingrandimenti non professionali
convertire in bianco e nero in chiaro mentre l’azzurro, fil- tipici delle camere oscure amatoriali (immagine C).
un secondo tempo. La conver- trato dal vetro rosso, diventa
sione è un passaggio molto molto scuro, ottenendo così
delicato, che può essere un risultato molto scenico.
fatto “al volo” con la funzio-
ne di passaggio dalla moda-
lità colore RGB (tipica delle
immagini a colori) a quella a
scala di grigi. Questa conver-
sione è, però, nella stragran-
de maggioranza dei casi, uno
dei metodi peggiori per tra-
sformare una foto in bianco
e nero: il risultato è piatto, A
privo di contrasto, spesso
troppo scuro. Gli appassio-
nati di fotografia consigliano
invece di trasformare l’im-
magine dalla modalità colore
RGB a quella Lab (operazione
realizzabile per esempio con
Adobe Photoshop): in questa
modalità, viene separata la
cosiddetta “luminanza”, cioè
le informazioni relative alla
luminosità, da quelle relative
al colore; basta quindi butta-
re via le componenti colore B
per ottenere un bianco e nero
molto più equilibrato. Esisto-
no poi specifici filtri (sempre
da utilizzare con Photoshop)
espressamente dedicati alla
trasformazione in bianco e
nero di immagini a colori:
questi filtri addirittura preve-
dono già i preset necessari
per emulare l’effetto di deter-
minate pellicole e per simula-
re l’applicazione dei filtri cro-
matici che venivano utilizzati
di frequente nella fotografia C
chimica in bianco e nero.
202

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EDITING: La conversione in bianco e nero
Nell’era digitale non serve ticolo di puntini così fitto da
più avere il filtro reale: basta non essere quasi più visibile. CALIBRAZIONE FAI DA TE
scattare a colori e applica-
re successivamente il filtro In cerca di una MEZZ’ORA DI LAVORO
(sempre con Photoshop) con calibrazione semplice
il vantaggio di poterne defi- Avere una catena fotoca- PER STAMPARE BENE
nire con precisione la forza mera-monitor-PC-scanner- Una calibrazione della stampa in bianco e nero non
e la tinta. I risultati ottenibili stampante omogenea e ca- professionale ma efficace può essere fatta avendo a
sono infiniti e in alcuni casi librata è una delle cose più disposizione una stampante e uno scanner. Vediamo
anche molto diversi tra loro e difficili, spesso anche tra i come si fa:
permettono senza fatica di ot- professionisti. Il principale 1) Per prima cosa è necessario creare o scaricare
tenere il miglior risultato pos- rischio di una catena mal ca- da Internet la classica “scala di grigi”, un’immagine
sibile di conversione da colori librata è che le stampe abbia- costruita a computer che contiene una serie di barrette
a bianco e nero. no differenze tonali rilevanti di diverse intensità di grigio assolutamente precise (A).
rispetto a quanto era visibile 2) Poi si procede stampando questa immagine sulla
La stampa a monitor. E se su una foto propria stampante con le regolazioni che normalmente
è la fase più critica a colori qualche differenza si userebbero per una foto in bianco e nero.
Quando il file in bianco e nero cromatica può sfuggire, sul 3) La stampa ottenuta (B) potrebbe avere dei problemi,
è stato ottenuto con il metodo bianco e nero non appena i come per esempio alcune tinte di grigio che assumono
di conversione più adatto, il colori della stampa non sono dominanti cromatiche calde o fredde. Nel nostro caso
lavoro è solo a metà: ora è neutri, l’occhio si accorge che alcune barre verso lo scuro (indicate in figura) hanno
necessario riuscire anche a qualcosa non va. Una calibra- una dominante rossastra, non evidentissima, ma un
po’ fastidiosa.
stampare un buon bianco e zione, quindi, se è importante
4) A questo punto si fa la scansione della stampa otte-
nero. Le comuni stampanti a per chi lavora sul colore, lo nuta, evitando filtri e correzioni durante la ripresa, e si
getto di inchiostro, utilizzate è vieppiù per gli amanti del confronta il file ottenuto con la scala di grigi originale.
generalmente per la stampa bianco e nero. Visto che una 5) Agendo sui controlli delle curve tipiche dei pro-
fotografica, lavorano in qua- calibrazione professionale grammi di fotoritocco si fanno tutte le modifiche
dricromia (4 inchiostri), esa- richiede molte conoscenze e necessarie per rendere la scansione più simile possibile
cromia (6 inchiostri) e anche l’utilizzo di qualche strumen- all’originale, se possibile identica; quindi si salvano
oltre. Si tratta comunque di to di laboratorio, spesso non le impostazioni delle curve che raggiungono questo
inchiostri colorati tra i quali si fa nulla: è così che nasce scopo.
l’unica tinta neutra è il nero. una delle “leggende metro- A questo punto la calibrazione “rapida” è fatta: ogni
Nello stampare una foto in politane” più diffuse tra i fo- qual volta si vuole stampare una foto in bianco e nero
bianco e nero si hanno due toamatori, cioè che con una basta applicare le impostazioni delle curve salvate per
alternative opposte tra loro: o stampante fotografica a “pre-trattare” l’immagine, tenendo già
usare tutti i colori disponibili getto di inchiostro non si conto degli errori della stampante e
e far sì che il software piloti possa stampare bene un quindi compensandoli.
la stampante a miscelarli per bianco e nero. Invece,
ottenere tutte le tinte grigie anche senza strumenti e A
delle foto in bianco e nero, senza grandi conoscen-
oppure optare per la stampa ze ci sono metodi per
“black only”, cioè effettuata migliorare le cose, uno
con il solo inchiostro nero. La dei quali è descritto nel
prima soluzione è quella che riquadro qui a fianco. Un
sicuramente offre un tono altro discorso da pren-
più continuo e piacevole, ma dere in esame è la resi-
rischia, soprattutto in stam- stenza delle stampe alla
panti non calibrate ed eco- luce e all’aria, in pratica
nomiche, di avere delle fasti- la loro durata nel tempo: Qui sopra il file della scala di grigi. A fianco
una fotografia digitale pronta da stampare.
diose dominanti cromatiche. gli inchiostri di tipo “dye”
Nel caso del “black only”, non sono particolarmen-
invece, l’inchiostro è uno ed è te duraturi e, soprattutto B
nero, quindi non si rischia di nel caso del bianco e
miscelare le tinte, semplice- nero, tendono ad assu-
mente perché di tinta ce n’è mere dominanti croma-
una sola; per contro tutte le tiche diverse a seconda
tinte grigie vengono ottenute della luce con la quale
con il principio del dithering, vengono viste. Da qual-
cioè di una dispersione più che tempo sono sul mer-
o meno fitta di piccolissime cato anche stampanti
goccioline di inchiostro nero: che utilizzano inchiostri
Qui è invece riportata la scansione della stampa
da vicino il dithering non è a pigmenti, decisamente dell’immagine in alto: si vede chiaramente un’area
bello da vedere, ma la sempre più stabili nel tempo e di grigi che assume una colorazione rossastra.
più elevata risoluzione delle garantiti per una durata Nella stampa della fotografia si vede sulle tinte
stampanti rende questo re- di diversi decenni. scure la medesima dominante.

203

ELDQFRQHURGLJLWDOHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

High Dynamic Range

HDR, AUMENTARE
LA GAMMA DINAMICA
CON UN PO’ DI TECNICA E UN PROGRAMMA nessun sensore è in grado di dell’occhio umano, non è al-
replicare. Se la scena ha forti trettanto vero che non possa
DI ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI SI contrasti, non esiste una foto- farlo, con un pizzico di tecnica
POSSONO SUPERARE I LIMITI DEI SENSORI camera capace di catturare e furbizia, il fotografo. Con la
E CREARE IMMAGINI INCREDIBILI sia i chiari che gli scuri nello fotografia digitale, infatti, sono
stesso modo in cui riesce a diventate alla portata di tutti o
farlo l’occhio umano. È sem- (quasi) le tecniche di elabora-
lcune volte il fotogra- tografo cambia i parametri di plicemente un limite tecnolo- zione HDR, acronimo che sta
A fo resta incantato di
fronte a una scena dai
colori e dai contrasti meravi-
esposizione, forzando la mac-
china a scattare con un tempo
più corto o un diaframma più
gico: la gamma dinamica cat-
turabile dai sensori è inferiore
a quella della retina.
per High Dynamic Range, alta
gamma dinamica. Alla base
di queste tecniche c’è lo stra-
gliosi e subito porta all’occhio chiuso. Nuova delusione: la tagemma di catturare non un
il mirino, inquadra e scatta. E parte che veniva bruciata ora è Lo stratagemma solo scatto della scena, ma di-
lo stupore si trasforma in de- ben esposta, ma tutto il resto è “HDR” versi scatti, tutti con parametri
lusione: una parte della scena diventato terribilmente scuro. Se è vero che una fotocame- di esposizione diversi, così da
non viene catturata corretta- Questo ci insegna innanzitutto ra non riesce a catturare in averne alcuni ideali per le parti
mente, tende a bruciarsi e di- una cosa: l’occhio umano ha un solo scatto una gamma più chiare e altri per quelle più
venta tutta bianca. Allora il fo- una versatilità incredibile che dinamica ampia come quella scure. Combinando per via
204

+'5LQGG 
EDITING: Le tecniche HDR

NOVE SCATTI PER OTTENERNE UNO


Un caso tipico di applicazione della tecnica HDR è la ripresa degli
interni delle chiese: in questi ambienti, generalmente abbonda la
penombra ma basta una vetrata, magari colorata, per creare condi-
zioni di ripresa molto complesse. O si espongono correttamente le
ombre tra le navate o le vetrate da cui entra la luce. Qui a fianco la
foto a scatto singolo alla migliore esposizione possibile realizzata
con una reflex digitale di fascia alta; in alto sulla sinistra tutti gli altri
scatti che sono stati dati in pasto al programma di elaborazione
per ottenere l’immagine HDR qui sopra. Si tratta di un’elaborazione
volutamente un po’ forzata ma che rende molto chiaramente l’idea
di quello che si può ottenere: le vetrate sono perfettamente espo-
ste e leggibili e malgrado ciò è molto chiaro anche il dettaglio delle
aree più in ombra. La saturazione è volutamente un po’ caricata per
rendere ancora più brillante il risultato finale.

informatica queste immagini ad arrangiarsi con appoggi di


è possibile ottenere una foto fortuna, ma è necessario stare QUALE SOFTWARE?
finale che porta con sé il meglio molto attenti a non muovere
di ogni scatto, garantendo una la fotocamera; i software che Sono diversi i software che permettono di combinare
“leggibilità” incredibile sia nei costruiscono l’immagine HDR una sequenza di scatti a esposizioni diverse in un’im-
chiari che negli scuri, molto più in alcuni casi offrono anche magine HDR e successivamente ridurla a un’immagine
simile alla visione del nostro una funzione di “riallineamen- a 8 bit, gestendo tutti i parametri necessari. La solu-
occhio o, se si esagera un po’ to” delle fotografie nel caso di zione sicuramente più costosa (ma è il vero e proprio
con l’estensione della gamma, micromovimenti tra uno scatto riferimento del fotoritocco) è Adobe Photoshop, che tra
addirittura perfettamente... ir- e l’altro, ma non è il caso di le sue tante funzioni include anche quella di creazione
reale, come nel caso delle im- fare affidamento su queste e gestione delle immagini HDR. Per certi versi è un po’
magini di questo servizio. correzioni se si vogliono risul- meno versatile di altri programmi dedicati esclusiva-
mente all’elaborazione HDR, ma gli algoritmi applicati
tati di qualità. Dicevamo che da Photoshop appaiono forse i più realistici.
Questione di tecnica alla base di questa tecnica c’è Il programma più celebre tra gli appassionati di tecnica
Una fotografia HDR richiede lo scatto di diverse esposizio- HDR è comunque Photomatix, acquistabile sul sito del
un po’ di tempo e di impegno, ni della stessa scena, almeno produttore (www.hdrsoft.com), decisamente facile da
ma i risultati sapranno ripa- cinque ma meglio ancora sette usare anche per tentativi e che garantisce ottimi risul-
gare ampiamente il fotografo. o nove. Tra di essi ci sarà lo tati, con un controllo molto fine di tutti i parametri.
Innanzitutto serve un treppie- scatto con i parametri scelti Non mancano poi delle soluzioni gratuite, come l’im-
de: la fotocamera infatti deve dall’esposimetro della macchi- pronunciabile Qtpfsgui (qtpfsgui.sourceforge.net ) e
rimanere nella stessa posi- na, quello che avremmo cattu- Easy HDR Basic (www.easyhdr.com): il primo molto
zione durante la cattura delle rato in scatto singolo; a questo completo ma decisamente complesso da utilizzare,
diverse esposizioni necessa- bisognerà aggiungere una il secondo più semplice, sia nell’uso che nei controlli
rie per ottenere l’immagine serie di scatti sovraesposti e possibili; Easy HDR esiste anche in versione Pro in ven-
finale. Ovviamente, in casi di sottoesposti rispetto a questo dita e con funzioni decisamente più complete.
“emergenza” si può provare riferimento, generalmente di
205

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Scuola di FOTOGRAFIA
almeno 0,7 o 1 stop ciascuno. bisogno per la tecnica HDR.
Bisogna fare molta attenzione Una volta catturate le imma-
a non agire sul diaframma per gini e scaricate su computer,
ottenere le diverse esposizio- bisogna procedere alla loro
ni, ma solo sui tempi di scatto “combinazione” in un’unica
o eventualmente sulla sensi- immagine ad alta gamma dina-
biltà ISO: infatti cambiando il mica. Per fare questo va usato
diaframma, si modifica anche un programma che disponga
la profondità di campo e il ri- di questa funzione: ne esisto-
sultato finale generato dalla no diversi, dal professionale
sovrapposizione di tutte le Adobe Photoshop fino a pro-
esposizioni non sarebbe nitido grammi open source gratuiti.
e inciso come si vorrebbe. Allo Il primo risultato che si otterrà Uno scorcio cittadino con un sole
brillante crea forti contrasti e
stesso modo, è bene esclu- dal processo è un’immagine scuri profondi nelle zone d’ombra.
dere l’autofocus e regolare il unica ad alta gamma dinamica L’elaborazione HDR qui a fianco
fuoco a mano: infatti, può darsi ottenuta dalla combinazione di (ottenuta da nove scatti) è esasperata,
che anche un piccolo cambia- tutte le informazioni contenute al limite dell’immagine “finta”, ma
è possibile, regolando i parametri di
mento nella scena (un sogget- nelle immagini iniziali: ovvia- esportazione, ottenere tutte le versioni
to che entra nel quadro, per mente, per contenere tutte intermedie e più credibili. Da notare
esempio) possa far cambiare queste informazioni, invece come sia stato possibile recuperare
completamente la tinta delle piante in
il punto di fuoco, rendendo la della classica immagine a 8 primissimo piano e contestualmente
sequenza non più utilizzabile bit per ognuno dei canali RGB tenere tutte le sfumature delle nuvole
per la tecnica HDR. Le migliori (cioè a 24 bit per pixel), si trat- in alto a sinistra. Ovviamente la
macchine, come le reflex per terà di un’immagine a 32 bit per tecnica HDR applicata alla ripresa di
uno scorcio “popoloso” ha il limite di
esempio, gestiscono general- canale (cioè a 96 bit per pixel). mostrare qualche “fantasma” fra le
mente una modalità di scatto Qui interviene un piccolo pro- persone riprese che tra uno scatto e
automatica che si presta per blema: non esistono monitor in l’altro si sono mosse.
realizzare fotografie in tecni- grado di visualizzare immagini
ca HDR: il cosiddetto “brac- a 32 bit per canale e non esisto- essere comunque conservata con cui si converte l’immagine
keting”. In bracketing la foto- no stampanti in grado di rea- per successive elaborazioni. I HDR: sono molti i parametri
camera scatta una raffica di lizzarne delle copie cartacee. programmi che gestiscono la che possono determinare il
immagini di cui una è all’espo- A che cosa ci serve allora la creazione dell’immagine HDR risultato della conversione e
sizione considerata ideale e nostra foto HDR? In realtà alla ne consentono anche il ritorno il miglior modo per prendere
le altre sono sovraesposte e fine di un processo di creazio- verso il mondo degli 8 bit per confidenza con essi è quello di
sottoesposte secondo le im- ne di un’immagine HDR, si ri- canale, adeguato ai comuni “giocare” e realizzare diverse
postazioni regolate dall’utente, torna sempre a una fotografia monitor e stampanti. Ovvia- esportazioni, valutandone la
proprio quello di cui abbiamo a 8 bit: l’immagine a 32 bit può mente conta molto il modo qualità. I risultati finali possono

Una foto impossibile: controluce con un contrasto tra la neve bianchissima e


riflettente e il bosco, uno dei soggetti che più assorbe la luce. Con nove scatti (a
sinistra i due estremi) si rende possibile l’impossibile. L’effetto HDR nell’immagine
a destra è stato “caricato”, ma rende molto bene l’idea di come la neve sia
perfettamente leggibile nelle sue trame e contemporaneamente il bosco sia
addirittura brillante. L’effetto collaterale è un po’ di “alone” tra cielo e montagna,
causato dall’elaborazione forzata.

206

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EDITING: Le tecniche HDR
generalmente molto saturi e ma di certo è impossibile (o
quindi enfatizzano l’intensità molto difficile) fare un ritratto
cromatica della scena. I sog- HDR. Anche nel caso di si-
getti più classici HDR sono i tuazioni dai bassi contrasti, in
panorami; immagini dal “sot- cui la fotocamera è capace
tobosco” (torrenti e cascate di catturare in un solo scatto
tra i più utilizzati), magari con l’intera gamma dinamica della
i raggi solari che trapelano tra scena, i risultati ottenibili con
le piante; in molti casi sono in- una tecnica HDR sono simili a
teressanti i soggetti “metallici” quelli che è possibile ottenere
lucidi, come particolari di auto- con uno scatto singolo e qual-
veicoli. che operazione di fotoritocco:
non conviene quindi avere in
I limiti delle questo caso il vincolo del trep-
tecniche HDR piede e i limiti degli scatti multi-
In realtà non sono tutte rose pli. Anche la velocità conta: se
e fiori: ci sono foto che non si non si dispone di una fotoca-
prestano alle tecniche HDR. mera con funzione bracketing
Tanto per fare un esempio, se da almeno 5-7 scatti, bisogna
ci sono soggetti in movimen- essere sufficientemente rapidi
to, è impossibile applicare la nel cambiare i vari parametri di
tecnica perché in ogni scatto scatto e realizzare la sequen-
essi apparirebbero in posizio- za: soprattutto alle ore estreme
ni diverse. Ovviamente, se si del giorno, alba e tramonto, la
tratta di un grande panorama, luce cambia molto velocemen-
piccoli soggetti in movimento te e le ombre sono in rapido
possono risultare trascurabili, movimento.
essere anche molto diversi a
seconda dei parametri utiliz-
zati, in alcuni casi foto molto
realistiche, in altri casi un po’
estreme tanto da sembrare ir-
reali, ma molto accattivanti. A
questo punto la “fredda” tec-
nica lascia spazio all’ispirazio-
ne artistica dell’autore.
Come scegliere
i soggetti ideali
Primo comandamento: con-
trasti forti. Praticamente tutte
quelle inquadrature che gene-
ralmente si evitano proprio per
riuscire ad ottenere una cor-
retta esposizione. Per esem-
pio, contrariamente a quanto si
possa pensare, è molto meglio Con nove scatti combinati in
un cielo con nuvole “tridimen- un’immagine HDR (a sinistra),
sionali” e molto chiare che un il castello Sforzesco di Milano
classico cielo blu tinta unita: le ripreso di notte appare in
tutto il suo splendore. Le luci
nuvole sono bianche e molto non “bruciano” il dettaglio
più luminose del cielo sereno vicino al punto di emissione,
e tendono a “bruciarsi” in i particolari sia chiari che
un’esposizione singola, ma scuri sono sempre leggibili e
anche il prato riassume tutte
possono essere recuperate le tinte visibili a occhio nudo
brillantemente in un’immagine ma così difficili da catturare
HDR; anzi diventano uno sce- in fotografia. A destra lo
scatto singolo, realizzato con
nario un po’ impossibile che un’ottima reflex, è troppo
crea un effetto “drammatico” chiuso sugli scuri e inizia a
impagabile. Da privilegiare bruciare attorno alle sorgenti
di luce.
anche le scene con forti colori:
potendo utilizzare tinta per tinta
la migliore esposizione, i risul-
tati delle immagini HDR sono
207

+'5LQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

fotografi in vacanza ripren- questi problemi l’industria fo-


Fotoritocco architettonico
I dono volentieri monumen-
ti, edifici, piazze e strade.
tografica ha fornito soluzioni
precise, sfruttando principi

MURATORI
Quando però si analizzano le geometrici e ottici. Le defor-
riprese, succede che molti mazioni non si verificano se si
incappino in ripensamenti. La mantiene il piano del sensore
più classica tra le delusioni fotografico, o quello della pel-
è la presenza delle linee ca- licola, perfettamente parallelo

VIRTUALI denti. Provate a fotografare


un palazzo dal basso verso
l’alto, inclinando la fotocame-
alla facciata dell’edificio, ma
in questo caso può succedere
che il fotografo non riesca a
ra: scoprirete che l’immagine inquadrare tutto il palazzo. Al
CON IL DIGITALE NON SONO PIÙ mostrerà un’innaturale fuga di fatto che si sia costretti a non
linee, che l’edificio diventerà abbracciare tutta la scena de-
NECESSARI GLI SPECIALI OBIETTIVI una sorta di piramide tronca; siderata, tuttavia, c’è rimedio:
DECENTRABILI, CHE PURE ESISTONO sarà ancora peggio se scatte- basta applicare le lenti su una
rete stando decentrati perché montatura meccanicamente
ANCORA, PER FOTOGRAFARE la piramide non sarà soltanto decentrabile, basata su un’ap-
MONUMENTI, PALAZZI O PIAZZE. tronca ma anche storta. Qual- posita slitta con movimenti
CIÒ CHE CONTA È SOPRATTUTTO che fotografo, a questo punto, di precisione. Così si potrà
darà la colpa all’obiettivo e spostare il campo inquadra-
SCATTARE. IN UN SECONDO TEMPO dirà che l’ottica distorce. Ma to, senza inclinare il piano
SI POTRANNO RADDRIZZARE avrà torto perché bisogna os- del sensore. È certamente
LE LINEE CADENTI, CON IL servare che quella considera- una soluzione valida, seppure
ta non è una distorsione ma complessa e non economica;
FOTORITOCCO, E CORREGGERE un’esasperazione prospettica. l’obiettivo deve essere proget-
GLI ERRORI. E ADDIRITTURA FARE Infatti non è un difetto della tato apposta per coprire effi-
DELLE VARIANTI DI PROGETTO... lente, bensì una conseguenza cacemente un ampio formato.
delle leggi della geometria. A Questa strada ha dato vita ad
208

DUFKLWHWWXUDLQGG 
EDITING: Fotoritocco architettonico

I CONSIGLI PER LA CITTÀ


ASPETTI DI RIPRESA
Quando la fotografia riguarda un palazzo o un monu-
mento, il primo aspetto da prendere in considera-
zione riguarda la scelta del punto di vista. È ben noto
che una ripresa di edifici eseguita inquadrando dal
basso porta a una sgradita esasperazione delle linee
cadenti. È giusto chiedersi allora se e come, si possa
evitare di mettersi in tali condizioni e se esistano
alternative all’impiego di speciali ottiche decentrabili.
A questo punto il problema diviene quello di un’accu-
rata scelta dell’ottica da impiegare.

Meglio una focale lunga?


Sì. In molti casi è preferibile operare da lontano e Venezia - Riva degli Schiavoni - Facciata dell’Hotel Danieli ripresa dal
ricorrere all’uso di un teleobiettivo o di uno zoom in basso, con fotocamera digitale compatta. È evidente l’effetto di fuga
posizione tele. Molte fotografie di grandi fotografi prospettica.
d’architettura sono realizzate con questo tipo di
ottica. Consente di mantenersi a maggiore distanza e
dunque di avere l’asse di ripresa, più facilmente, per-
pendicolare alla facciata dell’edificio e di conseguenza
il piano del sensore parallelo alla facciata della casa.

Se non c’è spazio per fotografare da lontano, e


dunque nemmeno per arretrare e per potere adope-
rare un teleobiettivo, come si deve fare?
La risposta in questo caso è semplice, ma chiede di
sfoderare spirito d’iniziativa e persuasione. Occorre
infatti adoperare obbligatoriamente un obiettivo gran-
dangolare ma, nello stesso tempo, ci si deve anche
ingegnare per ottenere il permesso di scattare da una
finestra o da un balcone adatti. Ci si deve affacciare
a mezza altezza, frontalmente rispetto all’edificio da
inquadrare. In questo modo si eviterà di dovere incli-
nare la fotocamera e naturalmente si sfuggirà all’insi-
dia delle linee cadenti.

La fortuna non sempre assiste i fotografi. A questo


punto dobbiamo immaginare anche qualche alterna-
tiva. Che cosa si potrà fare se non si riuscirà a trovare
una posizione di ripresa frontale sufficientemente La facciata dell’Hotel Danieli è stata corretta grazie al computer, con un
sopraelevata? programma di fotoritocco, ricostruendo il parallelismo delle linee. È una
soluzione di facile applicazione pratica.
Si potrà adoperare un obiettivo supergrandangolare.
Sarà di focale cortissima, e quindi tale da consentire
di inquadrare tutto l’edificio senza inclinare la foto- ottiche speciali, denominate in una marcata fuga prospet-
camera. Attenzione: in questo caso si verificherà un decentrabili, e ha giustificato tica. A questo punto si apre,
fenomeno sgradito, ovvero l’ottica riprenderà anche anche l’esistenza di fotocame- a video, il file digitale oppure
una grande porzione del selciato nella parte bassa re a banco ottico, quelle che si la digitalizzazione di un scatto
della scena. Questo risultato però non ci spaventerà: presentano come grandi e neri tradizionale e si interviene con
l’eccesso di pavimentazione verrà infatti facilmente soffietti che uniscono un telaio un programma di fotoritocco,
tagliato in sede di stampa delle copie, oppure in sede
portaobiettivo a uno portapel- adottando una funzione che
di ritocco sullo schermo del computer. Questa sarà
allora una soluzione semplice, sicuramente efficace,
licola (o porta sensore). È una agisca sulla prospettiva (una
alla quale ricorrere quando non si disporrà di un’ot- soluzione da professionisti esi- successione di comandi, in un
tica decentrabile. genti, ma oggi si è aperta una software diffuso come Adobe
nuova strada anche per chi è Photoshop, è: Selezione / Tutto
Obiettivo decentrabile o fotoritocco? fotografo dilettante. L’artefice e poi Modifica/Trasformazio-
Abbiamo già detto che adoperare un obiettivo spe- della trasformazione è stato ne/ Prospettiva). Agli angoli
cialistico, un decentrabile, potrà essere una soluzione l’avvento del sistema digitale. dell’inquadratura compaiono
professionalmente valida. In alternativa, ricorrere a una delle manigliette che permet-
funzione di correzione prospettica in un programma Prospettiva tono di apportare modifiche e
di fotoritocco sarà un’altra ipotesi sicuramente effi- in fotoritocco deformare a piacere la scena.
cace. Constatiamo che la prima sarà sensibilmente più Si scatta a un edificio, dal basso È quindi semplice, e intuitivo,
costosa della seconda. verso l’alto e si ottiene una fo- correggere ogni deformazione
tografia con le linee inclinate prospettica e, con relativa fa-
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DUFKLWHWWXUDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

1 2 3

1 2

RADDRIZZARE LE LINEE CADENTI


1 Dal basso e di lato: una manigliette da trascinare con il
ripresa di una piazza di mouse, sullo schermo del computer,
Moena, in valle di Fassa, con un per correggere le indesiderate
marcato effetto di linee cadenti. Ci distorsioni sulla scena.
si propone di effettuare un
intervento di correzione. La ripresa, corretta a video,
4 con le linee cadenti
2e3 Le righe rosse evidenziano
le linee cadenti da
finalmente raddrizzate.

correggere. Le frecce mostrano le

Come sta il cartellone sopra l’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele di


Milano? Diciamo che stona un po’... Scherzi a parte, con questa simulazione in
fotoritocco possiamo avere un’idea chiara dell’impatto di alcuni interventi.

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EDITING: Fotoritocco architettonico

VISTA FRONTALE, SENZA RIFLESSO


A Taormina un veliero si riflette nella porta a vetri dell’albergo. Il fotografo
1 è costretto a un punto di ripresa decentrato, per non specchiarsi nel vetro
dell’ingresso. L’immagine appare storta.

Sullo schermo del computer, si inquadra la scena desiderata e si decide di


2 intervenire con un software di correzione prospettica e di ritaglio dell’area
più interessante.

Il risultato finale: il cinque alberi si specchia nella vetrata dell’ingresso,


3 il fotografo non appare specchiato, la geometria delle linee è rispettata.
L’immagine merita un notevole ingrandimento.

cilità, ottenere risultati impec-


cabili anche senza disporre di
obiettivi o fotocamere speciali.

Per non specchiarsi


Quando in fotografia si ricorre
alla correzione prospettica, a
volte non lo si fa solo per evita-
re la comparsa di linee cadenti.
Un esempio: scattare stando in
posizione laterale, e non fron-
tale rispetto al soggetto, può
essere molto utile anche per
evitare di specchiarsi. Si im-
magini di dover fotografare una
vetrina, oppure un quadro sot-
tovetro, o l’ingresso di un edifi-
cio con una porta a vetri. Se il
fotografo si posiziona di fronte
al soggetto, inevitabilmente vi
si specchia e compare la sua
immagine, non desiderata,
nella foto. Se invece si colloca
lateralmente, e se ricorre a un
obiettivo decentrabile oppure
a un programma di fotoritocco,
ecco che riesce a non appari-
re. La fotografia finale risulta L’architetto deve proporre all’assemblea di condominio il rifacimento della facciata, ma sicuramente ci saranno
perfettamente diritta, non de- discussioni sul colore delle nuove piastrelle. Meglio presentarsi con un paio di simulazioni in fotoritocco:
costano qualche decina di minuti di lavoro, ma possono riportare la concordia all’interno dello stabile e
formata. soprattutto evitare contestazioni dopo i lavori. Ne vale la pena.

I FILTRI OTTICI
QUANDO E COME FOTOGRAFARE GLI EDIFICI SERVONO ANCORA
I filtri di correzione cromatica sono
La fotografia è fatta di luce, siamo d’accordo. luce radente. Anche in questi casi vale una un po’ in disuso, visto che ormai il
Ma vogliamo ricordare che proprio la luce sot- considerazione: un monumento, anche bellis- fotoritocco digitale permette facili
tosta a una regola importantissima: non serve simo, può risultare inadatto ad essere foto- interventi correttivi direttamente
solo a generare l’immagine, ma è una compo- grafato se, al momento della ripresa, appare a video. Sono invece ancora validi
nente che serve anche a dare l’atmosfera. Non in pieno e scomodissimo controluce. Un e utilizzati alcuni filtri d’effetto,
come quelli definiti moltiplicatori
dobbiamo dimenticare che la luce è sempre ultimo suggerimento: fotografare in città non d’immagine o quelli esaltatori di
decisiva per creare un clima, proprio “quel” è, in tanti casi, un freddo esercizio da archi- scintillìo (i cross-screen). Un ruolo
clima che deciderà l’efficacia della ripresa. tetti impegnati in una relazione tecnica, vale a sé stante è invece svolto dal filtro
Ricordiamo poi che alcune ore del giorno sono sempre la raccomandazione di cercare scorci polarizzatore, utile per eliminare
i riflessi. Il polarizzatore è anche
più adatte di altre ad ottenere risultati fotogra- insoliti e di non porsi limiti precostituiti. Se i prezioso per saturare i colori, ma
fici di alto livello. Un antico palazzo, o la fac- colori di una facciata decorata si specchiano in solo se il sole si trova a 90° rispetto
ciata di una celebre abbazia, possono essere una pozzanghera dopo un acquazzone, perché all’asse fotografo-soggetto.
più interessanti se vengono rischiarati da una rinunciare a cogliere un riflesso inconsueto?

211

DUFKLWHWWXUDLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

Condivisione delle fotografie su Internet

L’ALBUM
È SEMPRE PIÙ VIRTUALE
a pellicola analogica siderevole di scatti per poi gio dall’analogico al digitale
NELL’ERA DELLA
TECNOLOGIA, IL
WEB È DIVENTATO
L aveva - e ha tuttora
- un grande fascino,
soprattutto per gli amanti
scegliere - magari già dallo
schermo della macchina -
quelli migliori e cancellare
risiede nella conservazione
e nella gestione delle imma-
gini.
UN PREZIOSISSIMO della fotografia creativa e di quelli meno buoni; sparisco-
quella artistica; tuttavia, non no tutte le problematiche Il disco più sicuro
ALLEATO PER si può negare che l’arrivo del legate al rullino, sostituito è virtuale
ARCHIVIARE, digitale abbia reso il lavoro da una scheda di memo- Le immagini digitali hanno
CATALOGARE E del fotografo, professionista ria che ha la capienza e la indubbi vantaggi quando si
o amatoriale che sia, molto velocità di scrittura come tratta di gestirle, ordinarle,
CONDIVIDERE CON più pratico e veloce. Già al unici parametri da conside- catalogarle, conservarle e
AMICI E PARENTI LE momento di scattare se ne rare, senza contare che può soprattutto ritrovarle quando
possono sentire i benefici: essere riutilizzata migliaia di servono. La scelta più imme-
PROPRIE FOTOGRAFIE il digitale dà la possibilità di volte. Forse, però, la svolta diata è quella di archiviarle
E I RICORDI PIÙ BELLI effettuare un numero con- più importante nel passag- sul personal computer di
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DOEXPYLUWXDOHLQGG 
EDITING: L’album virtuale
casa; altrimenti, è possi- gini, a patto che venga ese-
bile salvarle su CD-ROM o guito un acquisto di stampe
DVD-ROM. Il passo succes- fotografiche all’anno. L’inse-
sivo è quello di memorizza- rimento di un archivio online
re le proprie immagini su è un’assicurazione anche
capienti Hard Disk portatili, contro i guasti al proprio PC,
che nello spazio di un libro soprattutto quelli gravi al-
tascabile (a volte anche l’Hard Disk che comportano
meno) permettono di con- l’impossibilità di poter recu-
servare decine di migliaia di perare i propri dati, anche
immagini anche a risoluzio- se è un sistema che non ci
ne molto alta. L’ultima fron- esime dalla sana pratica di
tiera della gestione delle eseguire dei backup periodi-
immagini è però certamente ci dei nostri archivi. Natural-
il web, dove la velocità delle mente è il caso di affidarsi a
attuali connessioni ADSL e fornitori di servizi web cono-
lo spazio messo a disposi- sciuti e affidabili, per assicu-
zione da molti servizi online rarsi che il servizio abbia una
permette l’agevole trasferi- certa continuità nel tempo.
mento online anche di im-
magini decisamente pesanti Strumenti
o numerose. di condivisione
potenti e flessibili
Siti... ospitali Internet però offre ben di
Basta una breve ricerca su più che un semplice spazio
Internet per trovare servizi di archiviazione delle im-
di gestione delle immagini magini online. Servizi come
online che mettono a di- Picasa, acquisito un paio
sposizione alcuni Gigabyte di anni fa da Google (http://
di spazio, e pagando cifre picasa.google.com), o Flickr
modeste si possono persino (http://www.flickr.com), che
avere a disposizione spazi è stato acquisito da Yahoo!,
teoricamente infiniti. Il sito sono soprattutto dei potenti
iDrive (www.idrive.com) sistemi per avere sempre a
offre per esempio un eccel- propria disposizione le im-
lente servizio di backup e magini, per catalogarle e
storage di dati gratuito fino soprattutto per condividerle
a 2 GB, e con il pagamento con tutta la comunità online.
di 4,95 dollari al mese o 49,50 Il principio di funzionamento
dollari all’anno mette a di- dei due siti è comunque leg-
sposizione 150 GB di spazio germente diverso: Picasa si
per il backup. Snapfish basa su un piccolo software
(www.snapfish.it) permette da scaricare sul PC che va
di archiviare gratuitamente a organizzare tutte le im-
un numero illimitato di imma- magini presenti sul compu-

In questa sequenza di foto vediamo alcune opzioni di Flickr, un


sito che consente di caricare, catalogare e condividere le immagini
con la comunità online e addirittura posizionarle su una mappa
mondiale.

È possibile caricare le proprie foto su appositi siti che mettono


diversi Gigabyte di spazio a disposizione offrendo servizi di backup
e storage delle immagini, per avere un vero e proprio archivio online,
come il sito Snapfish, nella foto a fianco.

213

DOEXPYLUWXDOHLQGG 
Scuola di FOTOGRAFIA

1 2

In queste foto,
alcuni servizi
online che
consentono
il fotoritocco
delle immagini,
senza dover
installare
programmi
sul PC. La
scelta è varia:
da Snipshot
(1) ad Adobe 3 4
Photoshop
Express (2),
all’evoluto
software online
FlauntR (3 e 4)
che ha anche
strumenti
avanzati di
editing.

COPYRIGHT E CREATIVE COMMONS


FORMATI A CONFRONTO
NON TUTTE LE IMMAGINI
LEGGERO È BELLO SONO LIBERE
Come tutte le opere dell’ingegno umano, anche la fotografia è
Molti fotografi preferiscono scattare e trattare le
tutelata da leggi sulla protezione della proprietà intellettuale;
immagini in formato nativo della fotocamera, detto
per questo spesso le immagini sono pubblicate online con
RAW, ma questo non è sempre supportato dai servizi
l’esplicito divieto alla riproduzione e recano l’apposito “copyri-
online, la maggior parte dei quali archiviano, cata-
ght”, cioè il diritto esclusivo di riproduzione della testata o sito
logano ed elaborano le immagini in formato JPEG,
web su cui sono apparse. Tuttavia si sa che su Internet è difficile
decisamente più leggero. Teniamo presente infatti che
esercitare un controllo efficace sui “furti di immagini”. Alcuni
una fotocamera con sensore da 6 Megapixel può pro-
allora pubblicano le proprie immagini inserendo in esse una
durre un file JPEG a qualità massima che varia dai 2
sorta di “filigrana” elettronica nella quale si può distinguere
ai 4 Megabyte, a seconda della complessità della foto
il logo o il nome
e dell’efficienza del processore che effettua la com-
del proprieta-
pressione JPEG nella macchina stessa. Per le nuove
rio, mentre altri
fotocamere reflex digitali che vantano sensori da 10 a
permettono di
14 Megapixel si va abbondantemente oltre i 5 Mega-
scaricare solo
byte di peso per singola immagine. I formati RAW,
immagini in bassa
non compressi, possono produrre immagini da 15
risoluzione. In
a oltre 40 Megabyte, con problemi di gestione delle
campi diversi dall’informatica si sono sviluppate licenze che
immagini che si possono ben immaginare. A volte è
comprendono la copertura flessibile dei diritti, come avviene
permesso tenere la stessa immagine con più dimen-
nel caso delle “Creative Commons”. Le licenze Creative Com-
sioni diverse e in alcuni sistemi l’immagine viene
mons possono vietare la riproduzione a scopo di lucro e quella
automaticamente ridimensionata per pubblicarla, ma
dell’opera modificata (la più restrittiva), oppure concedere il
in archivio rimane la foto originale.
diritto di riproduzione con il consenso esplicito del proprietario,
fino ad arrivare alla libertà di riproduzione completa, chiedendo
la citazione della fonte da cui è stata tratta l’immagine.

214

DOEXPYLUWXDOHLQGG 
EDITING: L’album virtuale
ter e che interagisce con lo Raw, consentendo così in- CONDIVIDERE LE IMMAGINI
spazio web a disposizione terventi più radicali sull’im-
per archiviare le immagini. magine come il recupero IN POCHI SEMPLICI PASSI
Flickr invece è un servizio di una foto sovraesposta o
completamente online che sottoesposta. Anche Picasa POCHI CLICK
nasce come spazio di con- ha un set di funzioni di base E LE VACANZE SONO IN RETE!
divisione di immagini. Ciò per modificare le immagini,
che stupisce di più di queste mentre un altro software Archiviare e condividere le
risorse online è il livello di online abbastanza evoluto è proprie foto online è semplice:
flessibilità: si possono ca- FlauntR (www.flauntr.com), basta registrarsi a uno dei 1
tanti siti che permettono
ricare le foto in più modi, composto da una serie di di gestire le immagini e si
tramite interfaccia web, via moduli che permettono avranno a disposizione diversi
software oppure via mail, ciascuno di eseguire ela- strumenti per organizzare al
decidere se altri possono borazioni specifiche. Il pro- meglio le foto, creare degli
utilizzarle e come, limitar- gramma di fotoritocco vero archivi e magari condividere
con gli amici le immagini delle
ne o impedirne lo scarica- e proprio possiede oltre 60 vacanze. In questo esempio,
mento, permettere agli altri strumenti avanzati di edi- proviamo a caricare le nostre
utenti di vedere la propria ting e si chiama editR, ma immagini su uno dei servizi
collezione creando archivi è possibile anche applicare più noti: Flickr.com, la cui
interfaccia è disponibile anche
pubblici, archivi ad accesso cornici alle foto con stylR, in lingua italiana.
limitato, oppure archivi pri- inserire testi con textR, otti- 2
vati cui può accedere solo il mizzare le immagini per ca- 1. REGISTRAZIONE
proprietario. Picasa permet- ricarle su dispositivi mobili Inseriamo i nostri dati nella
te di pubblicare le proprie con mobilR, ed eseguire schermata di registrazione
e creiamo un account Flickr.
immagini direttamente sulla tante altre funzioni utili o Entriamo in Flickr con il nostro
propria pagina web oppure divertenti. Sia FlauntR che nuovo account.
sul proprio blog con pochi Photoshop Express offrono
click, mentre Flickr ha una inoltre un certo quantitativo 2. CARICAMENTO
DELLE IMMAGINI
potentissima sezione di ca- di spazio per archiviare le Selezioniamo “Inserisci
talogazione delle immagini, proprie foto. una foto” nella schermata
strutturata in tag, set e rac- principale: si aprirà un’altra
colte, e offre la possibilità di La comodità schermata che permetterà 3
posizionare le fotografie su della stampa su web di inserire una immagine
prelevandola dal nostro PC.
una mappa del mondo, co- Un ultimo modo in cui il web Possiamo aggiungere una
sicché si possa sapere dove ha rivoluzionato il mondo descrizione della foto caricata.
è stata scattata una certa della fotografia riguarda la Avremo a disposizione 100
immagine. stampa delle foto, che oggi MB di spazio al mese per
inserire le nostre immagini.
può essere fatto online. I
Ora il fotoritocco servizi di stampa via Inter- 3. ORGANIZZAZIONE
si fa online net delle immagini sono at- DELLE IMMAGINI
Nel caso dovesse servire un trezzati per stampare i for- Possiamo inserire un
veloce ritocco come la rimo- mati più comuni, effettuare commento alle immagini,
un tag (segnalibro) che ci
zione “al volo” degli occhi ingrandimenti, calendari, permetterà di trovare tutte 4
rossi o altre piccole elabo- magliette e stampare su altri le immagini di un certo tipo
razioni, sempre online è pos- supporti. Basta caricare le (per esempio, che riguardano
sibile trovare servizi come immagini preferite sul server la parola chiave “bambine”),
e creare un set, o gruppo, di
Adobe Photoshop Express del sito di stampa prescelto, immagini (in questo caso,
(www.photoshopexpress.it) normalmente attraverso una “estate 2007”).
oSnipshot(http://snipshot.com), comoda interfaccia web; le
che forniscono una serie stampe giungeranno a casa 4. PERSONALIZZAZIONE
di strumenti di elaborazio- in pochi giorni tramite cor- DELLE IMMAGINI
Una volta catalogata
ne delle immagini accessi- riere espresso. Ma non si l’immagine, si possono
bili senza dover installare parla solo delle classiche aggiungere numerosi altri
programmi sul computer. Il fotografie 10x15, ma per parametri come commenti,
livello di sofisticazione di esempio degli ingrandimen- posizionamento sulla mappa 5
mondiale, oppure ordinare la
questi software è piuttosto ti, fino alla dimensione di stampa delle immagini.
elevato: Photoshop Express poster, normali o panorami-
offre una serie di preview ci, ai calendari, biglietti, libri 5. CONDIVISIONE
che permettono di verificare fotografici e quadri stampati DELLE IMMAGINI
come agirà la correzione ap- su supporto rigido. Numero- Attraverso il menù “contatti”
si possono scegliere i gruppi
plicata all’immagine, mentre si anche i tipi di gadget per- a cui si vogliono far vedere
Snipshot, nella sua versione sonalizzabili con fotografie: le immagini e quale livello di
Pro a pagamento (9 dollari al puzzle, cuscini, tappetini controllo sulle foto possono
mese), permette di caricare per mouse, borse e animali avere.
e leggere anche il formato di peluche.
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