PROVA SCRITTA DI ITALIANO Tipologia A- Analisi del testo
Guido Cavalcanti Tu m’hai sì piena di dolor la mente
Il sonetto descrive gli effetti dolorosi dell’amore non corrisposto e la conseguente
trasformazione dell’individuo , ridotto a oggetto o automa. Il poeta si rivolge direttamente alla
donna; tuttavia la donna rimane silente.
Tu m’hai sì piena di dolor la mente,
che l’anima si briga di partire,
e li sospir che manda ‘l cor dolente
4 mostrano agli occhi che non può soffrire.
Amor, che lo tuo grande valor sente,
dice: “E’ mi duol che ti convien morire
per questa fiera donna, che niente
8 par che pietate di te voglia udire”.
I’ vo come colui ch’è fuor di vita,
che pare, a chi lo sguarda, ch’omo sia
11 fatto di rame o di pietra o di legno,
che si conduca sol per maestria
e porti ne lo core una ferita
14 che sia, com’egli è morto, aperto segno.
1.Tu m’hai...mente: tu, o donna, mi hai così riempito la mente di dolore…;
2.si briga: si studia, si sforza
4. mostrano...soffrire: rivelano alla vista (degli altri) che non è in grado di
sopportare (soffrire) l’amore e la sofferenza che esso provoca.
5. che...sente: il quale (amore) prova (sente) la tua grande forza (valor).
6. E’ mi duol...morire: mi dispiace che tu (poeta) debba necessariamente ( ti
convien) morire; e’ (egli) è pleonastico.
7. fiera: feroce, spietata.
7-8: niente...udire: sembra che non voglia affatto aver pietà di te.
12. si conduca...maestria : si muova solo grazie a un marchingegno, a un artificio.
14. che sia...segno: che riveli apertamente il fatto che (interiormente ) è morto.
1. COMPRENSIONE
- Svolgi la parafrasi del sonetto
2. ANALISI
(Ricordo che devi scrivere un testo unico, ben organizzato e coerente, utilizzando gli
spunti seguenti, e NON devi rispondere alle singole domande una alla volta, come se
si trattasse di un questionario)
1. Nel sonetto è come se fossero presenti tre “personaggi”: la donna amata, l’Amore,
l’io del poeta. Individua gli elementi nel testo che testimoniano tale presenza.
2. Rifletti su come viene descritta la figura femminile. Individua gli attributi che
contribuiscono a delinearne il ritratto e le informazioni che su di lei ci offre il poeta.
3. Nel sonetto sono presenti due strategie retoriche tipicamente cavalcantiane: la
personificazione e la drammatizzazione. Individua quali effetti esse producano nel
sonetto.
4. Il sonetto descrive gli effetti dolorosi dell’amore. Individua nel testo i termini che
fanno riferimento al campo semantico del dolore e della sofferenza.
5. Individua nella poesia l’uso dei termini del linguaggio filosofico che contribuiscono a
elevare i temi del sonetto da esperienza autobiografica a spiegazione filosofica della
natura dell’amore.
6. Analizza il contenuto del sonetto e come questo venga distribuito all’interno delle
quartine e delle terzine. Nota se la fine del verso o della strofe coincida o meno con
una pausa sintattica.
7. Individua gli enjambement presenti nel testo e analizzali.
8. Le terzine sono costruite sulla base di una figura retorica. Di quale figura si tratta?
Analizzala.
9. Nel sonetto si fa riferimento a un possibile osservatore esterno. Rifletti sugli effetti
che produce tale riferimento.
10. Quali figure dell’ ordine (anastrofi, iperbati) puoi individuare nel sonetto?
11. Quale figura retorica è presente al verso 11?
3. INTERPRETAZIONE E APPROFONDIMENTO
- Confronta il sonetto con gli altri testi studiati, in particolare con Io voglio del ver la
mia donna laudare di G. Guinizzelli, e con Chi è questa che ven ch'ogn'om la mira, e
Voi che per gli occhi mi passaste il core di G. Cavalcanti. Nota le somiglianze e le
differenze tra questi componimenti, sottolineando gli elementi tipici della visione
cavalcantiana dell’amore.