??L'Espresso N.48 - 22 Novembre 2020
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IL CASO ZEROCALCARE
L’ultimo
intellettuale
Amato. Discusso. Radicale e popolare. Un autore di fumetti è il narratore
più influente della sua generazione e tra le poche voci a raccontare
la complessità dell’Italia del Covid: la fine della politica, la scomparsa
della società civile. E la possibilità di redenzione. Individuale e collettiva
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Altan
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22 novembre 2020 3
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Sommario
numero 48 - 22 novembre 2020
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Editoriale Crisi, non basta una Zdr Marco Damilano 10 Opinioni Rubriche
Altan 3 La parola 7
Prima Pagina Makkox 8 Taglio alto 40
Lockdown per sempre Susanna Turco 14 Serra 43 Bookmarks 81
Turbina Di Maio a Pomigliano Carlo Tecce 20 Valli 98 Ho visto cose 94
Nessuno scrive ai giovani Gloria Riva 24 L’incompetente 94
Così stanno cambiando il nostro futuro Enrico Giovannini 26 Scritti al buio 95
La cultura fa bene, detraiamola dalle tasse Giovanna Melandri 28 Noi e voi 96
Sul Covid comandano i rosso verdi Paolo Biondani e Andrea Tornago 30
Quanto vale il Cts 32
Pensionati in prima linea Fabrizio Gatti 36 COPERTINA
La Valtellina contro Fontana Vittorio Malagutti 38 Foto di
Morto un populista ne nasce uno peggiore Massimiliano Panarari 44 I. De Maddalena /
Il cielo sopra Varsavia Wlodek Goldkorn 46 Luz
In Ungheria la battaglia va sul palcoscenico Andrea Porcheddu 48
Ma a Minsk è già primavera foto di Andrea Di Biagio 52
Uccise,rapite, scomparse. In Libia è caccia alle attiviste Francesca Mannocchi 55
Questa agricoltura non è verde Federica Bianchi 56
Come si finanzia il terrore Floriana Bulfon 60
Idee
L’Italia sta impicciata
Vendetta chiama giustizia
colloquio con Zerocalcare di Marco Damilano
Amleta, la voce delle attrici che si ribellano
“Non sembrate mai prede”, la lezione di Margaret Atwood
Francesca Sironi
Giulia Ferri
Gaia Manzini
66
74
76
78
74
Storie
2020, fuga dalle metropoli. La carica dei city quitter Emanuele Coen 82
Sono apparso alla Madonna.Tutti i lunedì Maurizio Di Fazio 88
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22 novembre 2020 5
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La parola
sollevarsi
Ci sono momenti in cui solo la poesia trova le parole. E in certi versi senti echeggiare voci che
si levano da ogni angolo d’umanità: l’urlo della madre che cerca il figlio neonato in un Mediterraneo
dove stanno naufragando interi continenti, Europa compresa; i respiri dei contagiati aggrappati alla
vita con respiratori che non bastano più mentre cresce la fame d’ossigeno; l’esasperazione di donne
calpestate da patriarcati che odiano la libertà delle donne; la lotta economica, sanitaria, spirituale di
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E ancora io mi sollevo
Puoi sminuire la mia Storia Puoi pure spararmi con le tue parole,
con le tue affilate, contorte bugie. tagliarmi con gli occhi,
Puoi calpestarmi nella feccia ammazzarmi col tuo odio,
ma come polvere, ancora, io mi solleverò. ma proprio come la vita, io mi solleverò.
EVELINA SANTANGELO
22 novembre 2020 7
Cronache da fuori
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8 22 novembre 2020
Makkox
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CRISI
NON BASTA
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UNA ZDR
UN PATTO TRA ZINGARETTI,
DI MAIO E RENZI, CON CONTE
O SENZA. MENTRE L’ITALIA
SI SPACCA SULLA SECONDA
ONDATA DI COVID
E SUGLI EFFETTI SOCIALI
DI MARCO DAMILANO
10 22 novembre 2020
Editoriale
I
l picco della pandemia sanitaria, con il suo cari-
co di morti e di dolore indicibile, coincide in Ita-
lia con il picco della pandemia politica. Il virus
della divisione, «le polemiche scomposte, la rin-
corsa a illusori vantaggi di parte» di cui ha parla-
to Sergio Mattarella nel suo intervento all’Anci,
l’associazione dei sindaci italiani, uno dei più
drammatici in questo anno così tragico. La se-
conda ondata consegna l’immagine del Paese Babele, ingo-
vernabile. Lo scontro tra le regioni, con la richiesta di cam-
biare parametri che decidono le chiusure, cinque al posgto
di ventuno, gli insulti del presidente della regione Campa-
nia verso il governo nazionale e il sindaco di Napoli (ricam-
biati). E la commedia oscena della Sanità commissariata in
Calabria, dove la cura era un miraggio ben prima del covid,
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Marco Damilano
12 22 novembre 2020
Editoriale
Martedì 24 novembre
ricominciano i Dialoghi
sul nostro tempo
con Marco Damilano
sul sito e sui social
dell’Espresso. Due
volte a settimana, ogni
martedì e giovedì alle
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ore 15.30, con i grandi
protagonisti della
politica, dell’economia
e della cultura italiana
e internazionale
otti alla presidenza della Repubblica. Era un patto di fine pure candidarsi a costituire per gli italiani senza rappre-
legislatura, ma anche di fine percorso, come sarebbe oggi sentanza l’autentico partito che oggi manca, il partito
lo Zdr. Anche allora c’era anche una scena internazionale dell’interesse generale e del bene comune. Quello che ricu-
in movimento e che il Caf non seppe interpretare: la cadu- ce e ricostruisce dove gli altri dividono. Il Partito della Ri-
ta del muro di Berlino, l’annuncio di una nuova leadership presa e della Resilienza che oggi non c’è. Strappando que-
americana e democratica in arrivo (Bill Clinton), gli accor- sto ruolo a chi incredibilmente se ne è impadronito, Silvio
di di Maastricht per la moneta unica europea. È stato lo Berlusconi. Che poi, forse, l’unico incontournable della po-
spartiacque di quell’epoca, trent’anni fa, un mutamento litica italiana rimane lui. Meglio Gino Strada. n
accelerato e improvviso, non meno profondo di quel mon- © RIPRODUZIONE RISERVATA
22 novembre 2020 13
Lavoro / I sommersi
LOCKDOWN
PER SEMPRE
L
a parte più atroce del rac- il suo predecessore Luigi Maio, ma anche il
conto è quella in cui, tra frasi premier Giuseppe Conte. «Ecco, Patuanelli:
e video, alcuni dei 350 operai due mesi fa diceva: “Non molliamo Napoli,
del presidio davanti alla fab- Whirlpool deve restare qui”. Era settembre.
brica ormai chiusa della Ma si’ bugiardo o si’ cretino veramente? Non
Whirlpool di Napoli a via Ar- fa così un ministro, di fronte a lavoratori
gine 312 a Ponticelli, zona stremati: fa così uno che vende roba contraf-
industriale est, sigillata da fatta». Parole al vento, promesse non mante-
tre settimane dopo 18 mesi di lotta, fanno il nute, bugie: di principio l’idea giustificazio-
riassunto di come coloro che dovevano ga- nista che «un piano industriale si può sba-
rantirli si siano rivelati inadatti, di come sia- gliare», come ebbe a dire Conte agli operai
no stati letteralmente incapaci di esercitare vestendo per un attimo il ruolo di avvocato
il loro ruolo, di far valere il loro peso, di difen- della multinazionale; al fondo la convinzio-
dere regole e patti e quindi i lavoratori, i soc- ne che la soluzione a tutto sia il sussidio
combenti: il titolare del ministero dello Svi- (avevevano proposto a Whirlpool un mare di
luppo economico Stefano Patuanelli adesso, incentivi, per restare), più che la lotta per il
14 22 novembre 2020
Prima Pagina
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ritorno del lavoro (a una riconversione effi- Maria Rosaria, Natale assieme, la globalizzazione, poi la cri-
cace credono in pochi). La logica del reddito trentaseienne operaia si. Infine la terna finale, micidiale: i Cinque
di cittadinanza, imperante. La parte più della Whirlpool stelle, la vertenza e, ora, il Covid-19.
atroce: per loro, che ci stanno dentro, segna durante una protesta. La chiusura di una fabbrica, al sud, nell’Italia
A destra, dall’alto:
il momento in cui la storia poteva andare in chiusa per pandemia, è il senso moltiplicato
Lo stabilimento
modo diverso, l’imbocco nella sliding door dell’azienda; Gennaro,
di una storia assai più larga che non riesce
sbagliata; per chi osserva è una specie di compagno di Maria ad andare né avanti né indietro. E si appende
passaggio fatale, il momento finale di una Rosaria, anche lui a quel sigillo blu che il 31 ottobre 2020, dopo
storia di decenni che si è fatta vortice e ades- operaio nella stessa 56 anni di attività, ha sancito lo stop di uno
so procede verso un agghiacciante nulla. fabbrica; misurazione stabilimento che era fino a poco tempo fa un
Dagli anni Sessanta, con l’imprenditore illu- della temperatura fiore all’occhiello. Premiato. Citato come
minato del nord, Giovanni Borghi e poi con all’ingresso esempio di eccellenza e di successo, persino
Guido e Giuseppe che credono nello svilup- da chi poi ne ha sancito il destino. E adesso
po anche nel sud, quindi la crescita, il benes- esempio di come tutto possa fermarsi, a die-
sere, il turnover fatto di figli che lavorano coi ci minuti di automobile dal centro di Napoli,
padri, la fabbrica come famiglia, le feste di a sette chilometri da Pomigliano D’Arco,
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Lavoro / I sommersi
16 22 novembre 2020
Prima Pagina
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non una decadenza. È questo in fondo che Un’operaia in pullman nuncio della chiusura di uno dei cinque sta-
oggi si fronteggia: la rovina di un mondo che con indosso l’uniforme bilimenti in Italia, l’unico al sud. «Ci hanno
da lavoro mostra il
di suo avrebbe funzionato, e che invece, per dato un compito impossibile da svolgersi:
gilet con la scritta
incapacità e appetiti incrociati, non riesce a “Whirlpool.
superare una crisi che non abbiamo mai
funzionare più. «Non riesco a capire la rela- Napoli non molla” avuto», dicono. Eravamo i migliori, aggiun-
zione», suonava un tormentone di Maurizio gono. E tirano fuori il video di una festa di
Crozza di qualche anno fa, che qui calza be- Natale di qualche anno prima, in cui proprio
nissimo. Se funzionava, perché è chiuso? E La Morgia, alla fine dello spettacolino, con i
ora che ha chiuso, chi se lo prenderà? bambini ai piedi e gli adulti che applaudono,
«Ancora mi ricordo il nervosismo, l’emo- dice: «Questa fabbrica potrebbe essere
zione, di quando noi della Rsu dopo la firma esportata in ogni parte del mondo. Però le
tornavamo verso Napoli, avendo da raccon- persone che sono qua, la terra, la passione
tare il traguardo, quella che sembrava la fine che c’è in questa fabbrica non si può replica-
di una lunga lotta di sei anni, la rinascita», re da nessun’altra parte: è questo il vero fat-
racconta ancora Vincenzo. Era il 25 ottobre tore del successo di Napoli. Siete tutti voi:
2018, l’accordo sottoscritto al Mise assicura- non ve lo dimenticate mai». Dice adesso Do-
va un rilancio, che si sbriciolò dopo qualche nato Aiello, 56 anni, in Whirlpool da trenta
mese, a maggio 2019. Ad annunciare che la dopo suo padre: «È la stessa persona che poi
fabbrica chiudeva perché il sito era impro- ci ha detto: chiudiamo, non ci servite più».
duttivo, per colmo di tragica ironia, è stato Ecco, il senso del tradimento.
quel giorno Luigi La Morgia, 43 anni, ammi- C’era un tempo in cui «essere della Whirl-
nistratore delegato per l’Italia di Whirlpool, pool era motivo di orgoglio, ci riempivano di
che dieci anni prima aveva a lungo lavorato premi: pacchi di detersivi, pane, pasta olio,
proprio a Napoli, con responsabilità cre- eravamo un modello e una speranza, che tut-
scenti fino a diventare direttore. Una storia to questo si potesse fare anche al sud». Ades-
deamicisiana. «Proprio lui, che alla firma del so, racconta Vincenzo osservando i vecchi
patto mi aveva stretto la mano e rassicurato cestelli delle lavatrici dentro i quali, la notte,
sulla missione produttiva: non preoccuparti, bruciano la legna per difendersi dal freddo,
è la migliore dopo quella di Varese», raccon- «questa è una delle zone in cui più persone
ta Vincenzo. Dopo cinque mesi, invece l’an- non lavorano, più la camorra avanza. Nes-
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Prima Pagina Lavoro / I sommersi
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suno di noi si metterà a fare rapine. E non Ancora Gennaro, 42 mi sento una cittadina italiana perché que-
siamo gente che vuol finire in mano alla ca- anni, sul posto di lavoro sto governo non mi ha difeso. E sentire un
morra, ma sappiamo come la camorra si insi- in fabbrica ministro che dice: “Non ho armi”, come ha
nua: prima arriva, ti da dei soldi, cerca di so- fatto Patuanelli, mi fa capire che non ho spe-
stenerti, poi ti prende. E il vero problema, lo ranza: perché quelle armi doveva costruirle
dice bene un mio collega: io sono papà, ho i lui, che sta al governo». Alle sue spalle, die-
figli grandi, e tutti i giorni vengo qua, mi tro il muro, c’è la vasca della vernice. Dopo
spacco le ossa, per portare qualcosa a casa due-tre giorni di fermo dell’impianto, spie-
che è fatto col sacrificio mio. A loro insegno gano, la vernice si secca, se non si svuota per
l’onestà e me li vado a prendere tutti i giorni tempo la vasca, poi bisogna buttare l’intero
per strada, a Ponticelli, me li controllo. Ma macchinario. Sono gli operai ad aver chiesto
quando io non avrò più guadagno, e i miei fi- di farlo, due giorni prima dei sigilli. L’azien-
gli torneranno a casa con dei soldi, avrò il co- da, per dire il senso del futuro, non ci aveva
raggio di chiedergli da dove sono arrivati? neanche pensato. n
Non glielo chiederò, perché ho paura che me © RIPRODUZIONE RISERVATA
DIA POMIGLIANO
MAIO
ELICOTTERI PER L’ESERCITO.
IL MOTORE FRANCESE COSTA MENO.
MA VINCE L’AZIENDA AMERICANA
CON LA FABBRICA NEL PAESE
DEL MINISTRO. ECCO COME È ANDATA
DI CARLO TECCE
Prima Pagina
L
a prima prova di america-
no si tenne a Washington
alla fine di marzo 2019. Wil-
bur Louis Ross, ottantenne
segretario al Commercio,
chiese al giovane ministro
Luigi Di Maio di sbloccare
la commessa di Avio Ae-
ro - di proprietà statunitense - con l’Eserci-
to italiano. E Di Maio si prodigò. Oggi Avio
di General Electric, dopo un paio di anni di
spietata concorrenza dei francesi di Safran e
nonostante le perplessità di esperti e milita-
ri italiani, è l’azienda indicata dal ministero
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LA GUERRA TRUMP-MACRON
Il 9 dicembre 2016, nel bel mezzo del pas-
saggio di consegne a Palazzo Chigi fra Mat-
teo Renzi e Paolo Gentiloni, il ministero
della Difesa di Roberta Pinotti approvò un
programma pluriennale per sostituire gli
elicotteri dell’Esercito. I vecchi A129 Man-
gusta, entrati in servizio nel 1983, erano de-
stinati a un progressivo ritiro con l’arrivo di
48 mezzi AW249 prodotti da Leonardo, l’ex
Finmeccanica. Per l’operazione fu stanziato
un fondo da oltre 2,77 miliardi di euro in ca-
po al ministero dello Sviluppo economico.
Sin da subito per costruire i motori, una
componente separata che vale centinaia di
milioni di euro, si aprì il duello tra i francesi
di Safran e gli americani di Avio che coinvol-
se politici, lobbisti, diplomatici di Washin-
gton e soprattutto di Parigi. La Francia era
assai smaniosa di entrare con prepotenza in
un mercato italiano da sempre preda degli
Stati Uniti: la Marina è già cliente di Safran,
ma l’Esercito ancora no e proprio l’Eserci-
to muove i capitali più grossi. Gli Usa erano
convinti, per rodata abitudine, di prevalere
ancora una volta sui rivali, finché la Difesa
Foto: I. Romano - GettyImages
22 novembre 2020 21
Lavoro / I salvati
I RIFLESSI DI “GIGGINO”
Appena atterrato in Italia e assimilato il
messaggio del segretario Ross, che fu for-
mulato, ricorda, in maniera abbastanza
“vaga”, Di Maio si schierò in pubblico e in Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
22 22 novembre 2020
Prima Pagina
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cato: il motore di Avio avrebbe comportato Luigi Di Maio incontra fra Avio e Safran» fu disinnescata. Già in
spese “suppletive”, cioè maggiori rispetto a i giornalisti nella sede dicembre, rimesso ordine ai riferimenti in-
Safran, di almeno 80 milioni di euro e altri della Avio Aero di ternazionali dopo il varco scavato da Di Ma-
35/40 milioni in più per «oneri associati alla Pomigliano d’Arco. io, la direzione nazionale armamenti della
A sinistra: lavoratori
esigenza di estensione della vita dei velivoli Difesa comunicò a Leonardo di preferire il
disoccupati fuori dalla
in dismissione per ritardi nella consegna». Avio con la maschera
motore di Avio confezionato in gran parte a
Scegliere gli americani di Avio significava di Pinocchio-Di Maio Pomigliano d’Arco. La scorsa settimana, per
rinunciare ai finanziamenti europei perché, completare la pratica, il ministero della Di-
per ottenerli, il progetto degli elicotteri di fesa ha inviato al Parlamento lo schema di
Leonardo, già supportato dai polacchi, ri- decreto interministeriale per la seconda fa-
chiede la partecipazione di un terzo paese se per il varo degli elicotteri - per una spesa
dell’Unione. Anche Leonardo segnalò delle totale di 1,1 miliardi di euro - che necessita
criticità di Avio, ma ha sempre lasciato la del parere delle commissioni competenti.
decisione all’acquirente, dunque all’Eserci- Né in questo documento né in quello gemel-
to, tant’è che oggi fa sapere che «il program- lo dell’ex ministra Pinotti si cita la tipologia
ma degli AW249 è in linea con le richieste di motore adottata o Avio Aereo. Si decide
di pianificazione operative della Difesa e il con discrezione.
motore è conforme e si può esportare». Set- L’anziano Wilbur Louis Ross ha svolto
tembre 2019 spazzò via il governo giallover- un ruolo di assoluta preminenza nella for-
de, il dem Lorenzo Guerini prese il posto di mazione americanista di Luigi Di Maio, nel
Trenta e la temuta «accurata comparazione frattempo trasferitosi al ministero degli
Esteri. L’anno scorso nel giurare fedeltà agli
Foto: M. Cantile/LightRocket / Getty Images (2)
22 novembre 2020 23
Generazione inascoltata
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P
olitici, economisti, statisti so- va. E aggiungono: «Non ci arrendiamo. Sia-
no tutti d’accordo: bisogna da- mo pronti a presentare un piano più incisivo
re più spazio ai giovani in que- a dicembre. Organizzeremo un grande even-
sta fase critica per l’Italia. No- to digitale, nella speranza che i nostri pro-
bili intenti, totalmente smenti- getti vengano portati a Bruxelles, magari
ti nei fatti, perché nessuno li all’interno del piano da presentare alla Com-
sta prendendo sul serio, i giovani. Duemila missione Europea per il Next Generation
under 35enni si sono uniti nell’organizzazio- Eu».
ne Officine Italia per presentare al Governo, La stesura del Piano Giovani 2021 inizia a
ai partiti e agli enti istituzionali il Piano Gio- maggio, quando duemila giovani e oltre 70
vani 2021: 35 proposte concrete, rivolte associazioni si danno un appuntamento vir-
all’intero sistema paese per riaccendere il tuale e dedicano un weekend alla raccolta di
motore economico della nazione. Ad un me- idee utili al paese. Fra loro ci sono studenti di
se e mezzo dall’invio del piano, nessuno ha ingegneria e giurisprudenza, economisti di
preso in considerazione il loro lavoro, nono- prestigiose università, ricercatori, esperti di
stante sia stato validato da esperti e profes- fisica quantistica, nerd, startupper, dipen-
sori competenti. «Nessuno ci ha risposto», denti della Pubblica Amministrazione o di
dicono all’Espresso i promotori dell’iniziati- multinazionali. Il brainstorming frutta 250
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Prima Pagina
interesse sono venuti da docenti universi- sato per favorire i giovani, è uno studio det-
tari ed economisti, tipo Carlo Cottarelli tagliato di ciò che all’Italia servirebbe per
dell’Università Cattolica di Milano, Gian essere al passo con l’Europa, per poter uscire
Mario Mossa, general manager di Banca dalla situazione di stasi in cui si trova. Al Pa-
Generali, Enrico Giovannini, economista e ese serve un piano strategico (e non episodi-
portavoce dell’Alleanza per la Sostenibilità co), una visione per attivare le generazioni
Asvis. Nulla più», dice Valeria Tiberi, 24 an- più giovani, così da incrementare i livelli
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Generazione inascoltata
di produttività del nostro Paese», afferma congedo, la madre cinque mesi. Questa di-
Andrea Natale, laureando in Giurispruden- screpanza va a sfavore delle donne, disin-
za, consapevole delle motivazioni politiche centivando l’assunzione, il reinserimento
che impediscono di favorire concretamente e la carriera delle lavoratrici. Serve mag-
i ventenni: «Siamo pochi e quindi abbiamo gior equilibrio», si legge nel documento.
poco peso politico: portiamo una manciata La digitalizzazione occupa un intero capi-
di voti al mulino dei partiti. Però lo straordi- tolo, dalla necessità di portare online i ser-
nario debito pubblico che si sta producendo vizi per l’impiego a quella di modernizzare
per sostenere l’economia verrà pagato pro- e velocizzare la pubblica amministrazio-
prio da noi nei prossimi anni». ne. Il piano offre anche una serie di spunti
Le proposte avanzate nel piano sono per superare le barriere normative che in
molto pratiche. Ad esempio, per favorire Italia continuano ad ostacolare l’econo-
una formazione scolastica al passo con le mia circolare, un progetto di riduzione di
esigenze di aziende e mercati e colmare il plastica e materiali non riciclabili nei su-
divario di competenze informatiche, Offi- Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
26 22 novembre 2020
Prima Pagina
di tanti Paesi occidentali furono orientate alle classi medie comincia nel momento in cui il tuo attaccamento al passato
anche per compensare le generazioni giovani che avevano supera la tua eccitazione per il futuro”. E li invito a riflettere
sostenuto lo sforzo bellico a beneficio di tutti, vogliamo se non sono troppo vecchi per costruire il mondo di cui
riconoscere o no che senza i giovani staremmo ancora a abbiamo bisogno. Nel qual caso, sono pregati di godersi la
discutere vecchi temi del Novecento? Il filosofo Luciano vecchiaia e lasciare ai giovani, indipendentemente dalle loro
Floridi sostiene che, come il XX secolo partì con 15 anni di età anagrafica, il campo da gioco». n
ritardo con la prima guerra mondiale, anche il XXI secolo © RIPRODUZIONE RISERVATA
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La proposta
La cultura fa bene, de
di Giovanna Melandri*
N
ell’Italia piegata in un lockdown variabile,
il dovere di tutti è moltiplicare comporta-
menti responsabili e solidali per fronteg-
giare insieme un incubo globale. Ma questi
lunghi mesi di sofferenze, sacrifici indivi-
duali e collettivi, obbligano ciascuno nel
suo campo – mentre pretendiamo il mas- Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
28 22 novembre 2020
Prima Pagina
curare l’Italia agendo anche sulla leva fiscale: rendendo de- visitatore, facciamo circolare la sua mente nel laborato-
ducibili, ai fini del calcolo d’imposta sul reddito delle persone rio-MAXXI e ne lasciamo uscire i fermenti, le intuizioni degli
fisiche, le spese di accesso (ticket, abbonamenti ecc.) ai tanti artisti, le stimolazioni a un pensiero critico. Chissà se sotto
luoghi – teatri, cinema, auditorium, musei, istituzioni – dove l’albero natalizio potremo avere giorni di relativo sollievo e la
si riceve, si produce, si scambia cultura. Proprio come faccia- riapertura al pubblico per portare lo spirito liberatorio e vi-
mo per le nostre spese farmaceutiche. Lo stesso meccanismo sionario dell’arte a famiglie provate da un anno così duro.
diretto, la segnalazione all’Agenzia delle Entrate tramite tes- Sarebbe in ogni caso un gran dono all’Italia e ai suoi cittadini
sera sanitaria, si può replicare per quel consumo sociale di sapere che il consumo di cultura può entrare nelle fibre vive
arte, musica, parole, immagini che è da sempre uno specia- del nostro futuro ed esser riconosciuto tra i farmaci buoni,
le salva-vita e a maggior ragione varrà quando cominceremo ampiamente sperimentati, che aiutano a curarci. n
a emergere dall’incubo Covid-19. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Italiavirus / Governo e Regioni
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30 22 novembre 2020
Prima Pagina
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C
he strane quelle coppie. nazionali. Entrambi vengono descritti come
C’è quella visibile. Il go- eminenze grigie della macchina ammini-
vernatore del Veneto, ex strativa, molto esperti, capaci, efficaci. E di-
pierre, agronomo, leghi- screti. Un rapporto finora sconosciuto, il lo-
sta non sovranista, ri- ro, che va oltre la contingenza politica del
confermato trionfalmen- momento.
te al timone della regio- Zaccardi, fiorentino, ex consigliere di Sta-
ne. E il pacifista di Mode- to, è stato capo di gabinetto di Pierluigi Ber-
na, ex leader della sinistra giovanile, cinefilo, sani al ministero dello sviluppo (Mise) tra il
europeista, rieletto con il Pd per il secondo 2006 e il 2008. E ci è tornato nel 2013 con un
mandato in Emilia. Luca Zaia e Stefano Bo- ministro veneto del Pd, Flavio Zanonato.
naccini. Governatori vincenti. In attesa di Nella sua lunga carriera di funzionario di al-
sfidarsi alle future elezioni nazionali, fanno to profilo del Deep State, però, Zaccardi ha
vite parallele, con vistose convergenze: alle servito diverse amministrazioni. Ha lavora-
sedute della conferenza delle regioni, pre- to al Viminale, all’ufficio studi e legislazione,
sieduta dal 2015 dallo stesso Bonaccini, par- con i ministri dell’Interno della Dc, dal 1970
lano con una voce sola e decidono insieme al 1978. Negli anni Ottanta è passato al mini-
le strategie sanitarie. Ma c’è anche un’altra stero dell’Ambiente e alla Presidenza del
coppia, sconosciuta ai più, in grado di inci- Consiglio, diventando il consigliere giuridi-
dere sulla gestione della medicina italiana co del primo premier non democristiano, il
ai tempi del coronavirus: due burocrati che repubblicano Giovanni Spadolini. Quindi è
contano più dei politici. Sono uomini-mac- entrato al Quirinale, dove ha guidato il colle-
china di opposte appartenenze, che a loro gio di autodichia, l’organo giudiziario inter-
volta si parlano, si confrontano. E si spalleg- no della Presidenza della Repubblica. Per
giano. Con la massima riservatezza. Un rap- misurare il suo peso sulla bilancia del potere
porto finora mai emerso, che da Venezia reale, basta ricordare una data recente: il
porta a Roma, al ministero della salute gui- suo incarico al fianco dell’attuale ministro
dato da Roberto Speranza. E segnala un al- Speranza sarebbe dovuto terminare lo scor-
Foto: Francesco Fotia / AGF, Mirco Toniolo / AGF
tro asse trasversale, questa volta sotterra- so 8 settembre, in base alla legge sui contrat-
neo, della politica italiana: un codice ros- ti dei pensionati pubblici, ma un’ordinanza
so-verde all’ombra del Covid. della Protezione civile ha fatto un’eccezione
Il primo dei due burocrati-cerniera è il ca- per lui. Una deroga, che lo ha blindato al mi-
po di gabinetto del ministro Speranza: si nistero per «garantire la continuità operati-
Il ministro della Salute chiama Goffredo Zaccardi, ha 77 anni, è sta- va» nell’emergenza coronavirus.
Roberto Speranza. to nominato nel settembre 2019, appena si è Dove ora è al centro del pasticcio della sa-
In alto a destra: insediato l’attuale governo. Il secondo è l’ex nità calabrese. Con tre commissari auto-an-
Luca Zaia, presidente direttore generale della sanità veneta, Do- nientati in due settimane: prima Saverio
della regione Veneto menico Mantoan, che negli stessi mesi è sa- Cotticelli, l’ex generale nominato dalla mi-
lito ai vertici delle più importanti agenzie nistra Giulia Grillo e riconfermato nel
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Italiavirus / Governo e Regioni
32 22 novembre 2020
Prima Pagina
invece il direttore dell’Iss, Giovanni Rezza, che ha indici sempre proprio di virus e pandemie. P.B. e A.T.
superiori a 60 in tutte le classifiche, con molti studi con © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Prima Pagina Italiavirus / Governo e Regioni
za. E un rapporto stretto con il suo capo conviventi e sintomatici»: parole di Zaia,
di gabinetto. dello scorso 24 ottobre, che si traducono in
A documentare quanto sia radicato il le- un’immediata lettera di Bonaccini al mini-
game tra i due burocrati è una serie di atti stro Speranza.
giudiziari della Procura di Padova, finora Il boom dei contagi manda in crisi i con-
inediti. Nessuno dei due funzionari è mai trolli? Basta con i vecchi tamponi molecola-
stato accusato di nulla. Mantoan è stato ri, è tempo di test rapidi: sperimentati a Tre-
però intercettato nelle indagini su un cla- viso da un microbiologo di fiducia di Zaia
moroso omicidio stradale addebitato al suo (dopo la rottura con il professor Andrea Cri-
autista, che secondo l’accusa fu salvato da santi), vengono inviati a Roma per la valuta-
una perizia falsa, firmata da un big veneto zione dell’Istituto Spallanzani e infine adot-
della medicina legale (un giallo raccontato tati dalla conferenza delle regioni.
dall’Espresso nei mesi scorsi). In quei gior- Le ordinanze auto-decretate dai governa-
ni, ignorando che il suo ufficio di Venezia è tori possono evitare la zona rossa decisa da
imbottito di microspie, Mantoan parla Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
gestire le pratiche sono proprio i burocrati. ti sull’epidemia. La sanità ai tempi del coro-
Il sistema di tracciamento dei contagi è sal- navirus, insomma, è doppiamente rosso-ver-
tato? «È necessario modificare il piano di de. E i Cinquestelle stanno a guardare. Q
sanità pubblica: i tamponi vanno fatti solo a © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Foto: Xxxxx Xxxxxx
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Italiavirus / La zona rossa
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PENSIONATI
IN PRIMA LINEA
ANZIANI DOTTORI RICHIAMATI IN SERVIZIO. IN TRINCEA
DALL’ALBA A MEZZANOTTE. I MEDICI DI FAMIGLIA
RIMEDIANO AGLI ERRORI DEI POLITICI. ECCO LE LORO STORIE
DI FABRIZIO GATTI FOTO DI CARLO COZZOLI
36 22 novembre 2020
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I
l 7 giugno ha compiuto 68 anni e il primo luglio Grendele, 63 anni, sindacalista della Federazione italiana
sarebbe andato volentieri in pensione. Dopo qua- dei medici di medicina generale, mentre sabato mattina
si quattro decenni di lavoro, arriva il momento di dalla sua scrivania a Muggiò, appena fuori Monza, ri-
dedicarsi alla famiglia e alle proprie passioni: che sponde alle telefonate dei suoi pazienti. I tamponi ri-
per lui sono anche l’associazione di volontariato guardano ormai solo persone con sintomi e i loro contat-
del paese e un bel progetto, attraverso una rete di ti stretti. Significa che quanti costituiscono il tipico tren-
colleghi pensionati e non, per restituire il diritto ta per cento di asintomatici sfuggono allo screening e
alla salute ai tanti precari che non possono per- continuano la loro vita normale senza sapere di essere
mettersi nemmeno un euro di ticket a ricetta. Ma Filippo contagiosi.
Viganò, dal 1981 medico di medicina generale ad Albiate Quindici giorni di attesa del tampone, più altri tre o quat-
nella zona rossa di Monza e Brianza, ha rimesso nel cas- tro per ottenere l’esito, superano addirittura il periodo di
Foto: Fotogramma
setto la domanda e continua a lavorare. incubazione della malattia. La giunta regionale più trum-
«Non me la sono sentita di lasciare i miei pazienti nel piana d’Italia, con Attilio Fontana e Giulio Gallera ai co-
mezzo di questa epidemia», dice il dottor Viganò: «Resto mandi, dimostra così, due volte su due in primavera e ora,
qui. Almeno fino al vaccino anti Covid. Faremo il primo di aver fatto l’esatto contrario rispetto al metodo con cui
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Italiavirus / La zona rossa
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Visita a domicilio per contrato gli altri parenti che a loro volta hanno contagia-
un malato di Covid to le loro famiglie».
di Traversetolo, in Il virus corre, la burocrazia è immobile. A Bologna una
provincia di Parma classe di prima media è andata in quarantena mercoledì
11 novembre al quarto alunno positivo, tra i quali almeno
uno con febbre. La dirigente, pur essendo stata avvertita
dai genitori dell’esito dei tamponi, ha applicato pedisse-
quamente le linee guida del ministro Lucia Azzolina:
«L’isolamento lo decide la Asl». Ma se l’azienda sanitaria
è in ritardo con le comunicazioni, i compagni continua-
no ad andare a scuola. E, se qualcun altro è positivo, a
diffondere l’infezione. Come è accaduto.
Un problema che i dirigenti della città metropolitana
di Milano hanno risolto, ordinando loro stessi l’isola-
mento degli alunni. Solo che a volte sono i genitori a sa-
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Le prove generali dell’operazione sono andate in scena già 150 di cui una quindicina in terapia intensiva) colpiti dal
in primavera, quando l’ospedale di Sondalo è stato destinato Coronavirus. Dal 29 ottobre tutte le urgenze sono dirottate su
quasi per intero ai pazienti Covid. In vista di una più che Sondrio ed è stata sospesa anche l’attività chirurgica.
probabile seconda ondata, nei mesi estivi ci sarebbe stato il La situazione di questi giorni anticipa di fatto lo scenario
tempo di riconvertire un padiglione, in parte già attrezzato, previsto in caso di smantellamento del Morelli, con i pazienti
per far fronte alla nuova offensiva del virus. Una soluzione dell’Alta Valtellina costretti a lunghi tragitti in auto per
che avrebbe tra l’altro permesso di isolare i malati infetti in raggiungere il capoluogo di provincia, distante un’ora di
una zona a loro dedicata. A giugno, durante un incontro con macchina da Bormio e il doppio, con due passi alpini da
una delegazione di amministratori locali dell’Alta Valtellina, superare, da Livigno. Facendo capo a Sondalo, invece, i
Fontana e Gallera si erano spesi in rassicurazioni sul futuro tempi di percorrenza si riducono di quasi la metà. In caso di
del Morelli. Niente da fare. Nonostante i numerosi solleciti, urgenze, il fattore tempo fa la differenza, ma non è solo una
quelle promesse sono rimaste lettera morta. Non sono mai questione di chilometri. «A Sondrio il contesto è inadeguato»,
stati avviati neppure i lavori nella struttura, da tempo vuota attacca il medico Giuliano Pradella, dirigente sanitario di
e inutilizzata, che poteva essere facilmente adattata per lungo corso in Valtellina e autore del piano alternativo che il
ospitare un centro Covid. Comitato per la sanità di montagna ha presentato in Regione.
Le proteste dei valtellinesi sono andate a sbattere contro «Al Morelli», dice Pradella, «gli spazi sono stati strutturati
il muro della politica, che a fine luglio, con un inedito nel tempo per garantire un servizio d’eccellenza. Lo stesso
asse tra la Lega e parte del Pd, ha bocciato una mozione non si può dire per l’ospedale del capoluogo, più piccolo
presentata dai Cinque stelle in consiglio regionale a difesa e antiquato». In altre parole, per effetto del trasloco, la
della sanità di montagna. Non è bastato a smuovere le acque qualità delle cure rischia di peggiorare: di due ospedali ne
neppure un esposto penale presentato in luglio alla procura resterebbe uno, ma meno efficiente e più affollato. A farne le
della Repubblica di Sondrio. Nel documento, siglato da spese sarebbero gli abitanti di tutto il nord della Lombardia,
sei sindaci con i rappresentanti del Comitato per la difesa dall’alto Lario allo Stelvio. E così, mentre la sanità pubblica
della sanità di montagna, si ipotizza il reato di interruzione perde i pezzi, i privati sono pronti a conquistare altre fette
di pubblico servizio per la sospensione dell’assistenza di mercato. Un film già visto in Lombardia fin dai tempi di
ospedaliera a Sondalo. Nel frattempo, con la nuova esplosione Roberto Formigoni. Ora si replica in Valtellina, con la regia di
dell’epidemia, l’ex sanatorio è tornato in prima linea. I reparti Fontana e Gallera. n
sono stati chiusi per far posto a decine di pazienti (circa © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: Fotogramma
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Prima Pagina Italiavirus / La zona rossa
medie hanno scoperto di essere in isolamento, a loro le Sacco di Milano. Cortisone ed eparina vanno sommini-
insaputa, dal 20 ottobre. Tutti a casa il 3 novembre e il strati soltanto nelle forme gravi di polmonite. Per le prime
giorno dopo, scaduto il periodo, di nuovo a scuola. Siamo fasi della malattia al momento non c’è altro: solo parace-
ormai alla quarantena retroattiva. E comunque solo chi tamolo per abbassare la febbre e antibiotici se c’è il so-
fa il tampone si ferma in attesa del risultato. Fratelli e so- spetto di un’infezione batterica.
relle no, nemmeno i genitori. Se poi il risultato è positivo, La prima ondata ha comunque insegnato. Oggi il dottor
il danno ormai è fatto. Viganò si assicura che i pazienti abbiano un saturimetro,
Lo screening veloce promesso dal ministro Azzolina è con cui controllare l’ossigenazione del sangue, un termo-
rimasto tra le favole dell’estate. Anche la disponibilità dei metro e per i più fragili un misuratore della pressione. Il
medici di famiglia di dare un aiuto con i tamponi rapidi è parametro più importante non è la febbre, ma la saturazio-
bloccata. «Ci siamo organizzati con il sindacato», raccon- ne: va misurata a riposo e dopo aver camminato in casa per
ta il dottor Grendele, «e il Comune di Vedano ci ha ospita- cinque minuti o essersi seduti e alzati dalla sedia per un
ti. Non possiamo ricevere i sospetti positivi qui nei nostri minuto. Se il valore scende di molto sotto 94, il medico di
piccoli ambulatori. È stata allestita un’area all’aperto con Albiate indossa le protezioni e corre a visitare il paziente o,
una tenda militare e il percorso per le auto. Ci hanno dato nei casi più gravi, richiede direttamente il ricovero. «Natu-
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la possibilità di delegare l’esecuzione del test. Ma a chi? Le ralmente bisogna sempre valutare l’età e la presenza di al-
cooperative di servizio non possono fare prestazioni sani- tre patologie. Ma è fondamentale intercettare il momento
tarie. Allora chi viene? Chi smaltisce i rifiuti speciali? Chi in cui lo stato febbrile si trasforma in polmonite», spiega il
attiva la pratica per i positivi? Se noi medici ci occupassi- dottor Grendele, che insieme con altri colleghi partecipa
mo di questo, perderemmo il contatto con tutto il resto. alla cooperativa “Iniziativa medica lombarda”: «Siamo tutti
Abbiamo interpellato l’azienda sanitaria, che però ha già i in rete. Io fisso i parametri e quante telefonate fare ai pa-
suoi problemi. Vedremo». zienti. Una squadra di infermieri della cooperativa li chia-
Anche la campagna antinfluenzale è fallita, dopo che la ma, raccoglie i dati su saturazione, temperatura, pressione.
Lombardia ha ritardato l’acquisto dei vaccini. Medici, par- Se i valori superano le soglie di allarme, mi chiamano e se
roci, associazioni di volontari si sono organizzati nei fine serve vado a visitarli. Così riesco a garantire le prestazioni
settimana, attrezzando palestre, teatri, oratori, cortili. ordinarie. Ogni paziente ha il mio numero di cellulare per-
Proprio come aveva chiesto l’assessore al Benessere, Gal- sonale. La realtà è che anche noi medici siamo soli. Se mi
lera. Le persone però vanno all’appuntamento e scoprono dovesse capitare spero, come tutti alla mia età, che si risol-
che manca il farmaco. Come se Fontana fosse il governa- va senza complicazioni».
tore di una regione sperduta nella foresta equatoriale. Sul viale che dall’autodromo della Formula 1 porta alle
Quindi di nuovo a mani nude. L’Ats ha diffuso le sue li- tangenziali di Monza, passa veloce una colonna di ambu-
nee guida soltanto a metà novembre. Gli ordini dei medici lanze con il carico quotidiano di malati da trasferire altrove.
lombardi hanno distribuito un protocollo elaborato da È sera e, come a marzo, ritorna il suono delle sirene. Q
Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’Ospeda- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Satira Preventiva Michele Serra
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l Covid è un complotto sata- il Covid, che viene trasmesso attra-
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vizio. A questo scopo, in combutta zioni a cura del Comitato Apparizio- Lady Gaga, delle autorità calcistiche
con i cinesi (che, non facendo parte ni Mariane, i professori universitari, che hanno permesso che la naziona-
dell’umanità, possono tranquilla- di fronte a una signora con manto le polacca facesse una figura di mer-
mente organizzarne lo sterminio), celeste che propone di rivelare un da contro l’Italia. Q
hanno confezionato in laboratorio segreto sulla fine del mondo, ten- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Stati disUniti d’America
MORTO UN POPULISTA
NE NASCE UNO PEGGIORE DI MASSIMILIANO PANARARI
I
l mondo lotta drammaticamente contro il coro- me, in tutta evidenza, vale pure per quello neoliberista,
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navirus, ma esiste anche un altro virus. Di gene- che si è fatto beffe delle tempistiche della teoria del pen-
re “biopolitico” differente, dilagato da ben più dolo nella storia elettorale elaborata da Arthur M. Schle-
di un decennio, e alimentato ulteriormente singer. Con l’insediamento del ticket democratico si inne-
proprio dal maledetto Covid-19. Ossia il neopo- scherà un processo che, come ha detto nei giorni scorsi il
pulismo. Come conferma l’esito delle elezioni filosofo liberal Michael Walzer, non condurrà a un New
presidenziali statunitensi, le più partecipate Deal quanto, piuttosto, a una “presidenza di restaurazio-
della storia d’Oltreoceano, nelle quali Donald ne” chiamata a ripristinare alcuni elementi fondamentali
Trump è comunque riuscito a ottenere il consenso di oltre della convivenza civile e politica. Un primo segnale positi-
71 milioni di americani, un po’ meno di metà della mela. E vo, quello che si potrebbe considerare il viatico di un par-
si tratta, per l’appunto, di un segno chiarissimo del fatto ziale raddrizzamento dello spirito del tempo, lo ritrovia-
che il virus neopopulista è anch’esso un mutante, e risulta mo nella comunicazione politica online. Nelle presiden-
ampiamente in circolazione. Di qui, l’inopportunità di ziali statunitensi, infatti, si sono scontrati anche due pa-
certe narrazioni troppo trionfalistiche sulla “svolta” avve- radigmi di digital propaganda, con quella trumpiana
nuta a Washington, e la necessità di guardare con atten- nuovamente assecondata – seppure, dicono gli esperti, in
zione alle lacerazioni e ai problemi che rimangono sul misura minore rispetto al 2016 – dalle “interferenze mali-
campo – e che freneranno, c’è malauguratamente da gne” di entità straniere con le loro fabbriche di troll, ac-
scommetterci, l’indispensabile spinta al cambiamento da count fake e “siti-specchio”. Rispetto alla campagna elet-
cui dovrà essere mossa la prossima Amministrazione Usa. torale precedente con Hillary Clinton come frontwoman,
D’altronde, il realismo nell’analisi politica ha precisamen- il Partito democratico ha adottato una strategia di marke-
te (anche) la funzione di andare a cercare i punti critici, i ting politico online più efficace, in grado di rivaleggiare
nodi irrisolti e le contraddizioni che si nascondono sotto con quella trumpista. Si è trattato della campagna più di-
la superficie delle cose e degli accadimenti. E, dunque, gitale della storia; e gli spin doctor dem, pur sempre pre-
pensare che l’elezione di Joe Biden e di Kamala Harris ar- valentemente concentrati sugli spot televisivi, hanno de-
chivi l’onda lunga del populismo rappresenta, purtroppo, ciso stavolta di tallonare da vicino il Partito repubblicano
un puro “wishful thinking” (e una pia illusione). Con que- trumpizzato anche sul terreno dei social media. Sul web il
sto risultato, certamente, viene eretta una diga importan- presidente uscente, con i suoi Pac e sponsor, ha investito
te, ma il fiume è carsico, e se non si affrontano le questioni un totale di 240 milioni di dollari, di cui 137 per la pubbli-
di fondo che hanno ingrossato i suoi affluenti, trasfor- cità elettorale su Facebook, che era stata la sua piattafor-
mandolo in un’inondazione, permangono molti rischi. E ma comunicativa regina nella precedente elezione (con i
la possibilità dell’ingresso sulla scena di leader correlati scandali, a partire dall’affaire Cam-
ancora più populisti e duraturi (l’“iperpopuli- bridge Analytica). Mentre Biden e la sua rete di
smo”) si fa molto tangibile. Biden potrà rimuo- finanziatori hanno speso per l’advertising su
vere una parte delle politiche trumpiane a col- Internet 181,2 milioni di dollari, di cui 31,5 su
pi di ordinanze esecutive, ma se non si va alla Facebook (dati in ulteriore aggiornamento;
radice delle problematiche di cui l’uomo che fonte: Online Transparency Project della New
ha stravolto il Partito repubblicano si è rivela- York University). Un salto di qualità – natural-
to il rabdomante e un megafono (e, soprattut- mente costoso – rispetto al passato, che ha
to, una spia e un sintomo), si finirà per scalfir- consentito di ricorrere a tecniche di profilazio-
ne assai poco il grumo ereditario. ne delle comunicazioni da inviare ai votanti in
Il ciclo populista non si è affatto chiuso – co- grado di rivaleggiare con i fattoidi, le fake news
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e il “flaming” (i messaggi offensivi o sopra le righe finaliz- della situazione materiale di vita di tanti e la paura della
zati ad accendere la rissa sui social) della propaganda di- perdita dello status (che, nel caso americano, si somma a
gitale trumpista. Un altro segno – almeno in apparenza – un clima d’opinione assai teso, collegato alle guerre cul-
di mutamento della direzione del vento a cui sembra fi- turali e alle battaglie identitarie che imperversano ormai
nalmente di assistere è un’assunzione di maggiore respon- da parecchio).
sabilità da parte dei vertici del capitalismo delle Un tempo la sinistra sapeva mettere in campo un’azione
piattaforme. In questo appuntamento politico sono infat- politico-culturale di tipo pedagogico verso le fasce popo-
ti diventati un po’ più “editori”, decidendo di intervenire lari e quelle più fragili. Oggi, invece, fatica a capire quan-
su alcuni contenuti falsi, stoppandoli o segnalandoli, e to si muove in tutto un pezzo di quelle che erano le sue
contrastando le manifestazioni più plateali e virali della constituency elettorali. E senza «intellettuali popolari» si
disinformazione populista. spalancano le praterie ai politici populisti. L’ampliamen-
Ma quelli che l’ex vice di Barack Obama si troverà da- to di una neoplebe incompresa nelle sue ragioni scatena
vanti sono, davvero e in profondità, degli Stati disUniti altra rabbia in un contesto di crisi pesantissima delle isti-
d’America. Sui quali il Covid agisce come un catalizzato- tuzioni formali (e informali) delle democrazie liberal-rap-
re degli effetti di decenni di neoliberismo smodato e di presentative, il cui pilastro ha coinciso proprio con la pos-
incremento senza sosta delle disuguaglianze e delle diva- sibilità di estendere il numero di coloro che riuscivano a
ricazioni sociali. Ed ecco, allora, che un fantasma – mol- migliorare le proprie condizioni esistenziali (e culturali)
to concreto – si aggira per l’Occidente, quello del formar- entrando a far parte delle classi medie. Da tempo non è
si di una vasta “neoplebe”. Un soggetto di non facile defi- più così, e il coronavirus rischia di essere l’agente di un’a-
nizione, disomogeneo e composto di figure e ceti diffe- pocalisse annunciata anche dal punto di vista sociopoliti-
renti, derivante innanzitutto dal blocco della mobilità co. Con il pericolo assai reale dell’arrivo di pifferai magici
Foto: Chris Kleponis / Zumapress / Agf
sociale e dalla disintegrazione delle classi medie – i due imprevisti e di nuovi profeti di un iperpopulismo ancora
processi su cui, nel dibattito italiano, cercano spesso di più sfrenato, che può sempre contare sulle scorciatoie co-
richiamare l’attenzione Massimo Cacciari e Romano Pro- municative (e cognitive) della disintermediazione. n
di. Un fenomeno che tiene insieme la destabilizzazione © RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL CIELO SOPRA
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VARSAVIA
DI WLODEK GOLDKORN
22 novembre 2020
FOTO DI WOJCIECH GRZEDZINSKI
Prima Pagina
I
n principio fu un banale errore di GENERAZIONE Z gare, come conviene a un carnevale della li-
calcolo di colui che fino a un mese Manifestazioni a bertà dove il ruoli sono rovesciati. Salvo che
fa era considerato l’uomo forte Varsavia contro la in questo caso, i servi, anzi le serve, non han-
della Polonia, Jaroslaw Kaczyn- sentenza della Corte no intenzione di tornare allo status quo an-
ski. Capita a chi ha troppo potere Costituzionale polacca te. E i padroni sono disorientati e impauriti
che inasprisce la
e basti pensare a Luigi XVI che nel perché, oltre alle donne, in piazza ci sono i
legge già restrittiva
1789 convocò a Parigi gli Stati sull’interruzione di
giovani, la generazione Z, che del comuni-
Generali e finì per innescare il gravidanza smo, del muro di Berlino e di Solidarnosc
meccanismo che portò alla Rivo- non hanno memoria né vogliono averla. A
luzione. Ora, in Polonia, nel prossimo futuro loro ci torneremo. Intanto lo slogan, anzi la
non ci sarà terrore giacobino né ghigliottina parola, perché di una sola parola si tratta,
in Place de la Révolution, ma la rivoluzione è
in corso, le moderne “tricoteuses” in piazza e
il giacobinismo inteso come egemonia del
linguaggio anticlericale è di casa. Prova
CENTINAIA DI MIGLIAIA DI DONNE
estrema ne sono le scritte apparse in questi
giorni, che storpiano il nome di una delle
IN PIAZZA. INSIEME AI GIOVANI. PER
principali strade di Varsavia, da viale Gio-
DIRE NO ALLA LEGGE ANTI-ABORTO.
Foto: Laif - Contrasto
naggio che nei comizi suscita l’entusiasmo subito: la cultura teatrale ungherese è di lunga data, il teatro
delle folle, tanto che la filosofa Magdalena ha un ruolo importante nella vita sociale e culturale che ha
Sroda, accademica di una certa età e che pe- espresso, ed esprime, molti talenti di fama internazionale,
sa le parole prima di usarle, l’ha definita «il a partire da quel luogo di assoluto prestigio che è il Teatro
Lech Walesa dei nostri tempi». Ora, chi ha Nazionale “Katona Josef” di Budapest. Così, proprio attorno
memoria, ricorda come 40 anni fa, agli albori all’idea stessa di teatro, si è accesa, nei mesi scorsi, la fiaccola
di Solidarnosc, Walesa, un elettricista di della resistenza culturale. Fidesz, il partito di governo, intende
Danzica, si presentava come l’incarnazione “bonificare” tutte le istituzioni culturali, convertendole
di un maschio forte, baffuto e fedele alla al credo della destra estrema e populista. Ad esempio,
Chiesa, con l’immagine della Madonna di privatizzando le università pubbliche, con la scusa di far
Czestochowa nel bavero della giacca e l’am- arrivare maggiori budget e di qualificare la proposta formativa,
mirazione per papa Wojtyla esibita. Lempart grazie a “manager” sempre vicini a Orbán. Ma lo scopo è
invece è lesbica dichiarata ed esplicitamente chiaramente altro: impostare la nuova “politica culturale”
ostile alla Chiesa, appunto. È come si diceva improntata ai “valori” del nazionalismo, del cattolicesimo
molto popolare non solo fra le donne, ma an- più bigotto, del maschilismo, e annientare ogni possibile
che fra i maschi giovani. Ecco dunque, incar- opposizione. Eppure, gli studenti e le studentesse della SZFE,
nato in una persona, il volto di una rivoluzio- la storica università di cinema e teatro, hanno detto no. Da fine
ne che in poche settimane ha ribaltato l’ege- agosto, hanno occupato la sede per fermare la lottizzazione
monia culturale del cattolicesimo, in quello selvaggia del Consiglio di amministrazione e del rettorato. E
che a molti sembrava il Paese più cattolico in prima linea si stagliano figure importanti che non esitano
del Continente. a dire la loro. Come Kornél Mundruczó, straordinario regista
O forse, la cosa è oggetto di discussione, di di teatro e cinema: all’ultima mostra del cinema di Venezia,
un certo modo di intendere la cultura catto- il suo “Pieces of a Woman” ha riscosso grande successo e
lica. Lo spiega Agnieszka Graff, cinquanten- vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
ne, storica della letteratura anglosassone- dato a Vanessa Kirby, mentre il suo potentissimo spettacolo
esperta di James Joyce, cresciuta (seppure di “Imitation of life” si è recentemente visto al Vie Festival di
origini ebraiche) negli ambienti dei Club di Modena e Bologna. Ci racconta Mundruczó: «È una situazione
intellighenzia cattolica, un gruppo di intel- estrema che, come in ogni regime, può diventare ancora più
lettuali che praticava e teorizzava un cristia- estrema. Le possibilità di riconciliazione diventano sempre più
nesimo aperto al pensiero laico, liberale, esigue, fino a che non si raggiunge lo stato di emergenza. Il
modernista, e di cui faceva parte Tadeusz clima si farebbe certo teso e ostile. L’Ungheria è molto vicina
Mazowiecki, il primo premier non comuni- a questo scenario. La battaglia degli intellettuali è nell’arte:
sta. Graff, considerata un po’ “la madre del ma l’arte è per tutti e dovrebbe renderci uguali. Dimenticarlo,
femminismo polacco”, in un testo che par- significa tornare alle epoche oscure della storia. Il teatro è
lando con l’Espresso definisce «un atto poli- conforto e confronto: è lo spazio in cui gli artisti condividono
tico e non solo un’analisi», ha scritto quanto qualcosa di personale, con il pubblico, dal vivo. Questo
segue. La Chiesa è stata per anni il garante di momento fragile può facilmente essere rovinato quando un
una certa moderazione nello scontro fra il teatro si muta in spazio della propaganda. Anziché nella
regime comunista e l’opposizione democra-
tica. Poi proseguì in quel ruolo nella diffi-
48 22 novembre 2020
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catarsi, gli artisti e il pubblico si troveranno in un terreno di del potere e della disinformazione: ci hanno accusato di non
persuasione politica». Raggiunta la notorietà internazionale, il essere abbastanza ungheresi, di essere nemici dello Stato.
regista si interroga dunque sul ruolo che un artista può dunque Di essere “liberali”, che in Ungheria vuol dire essere ebrei,
avere rispetto a simili scenari: «Le mie radici sono in Ungheria, comunisti, omosessuali, zingari. Nei giornali, nei media
le mie maggiori ispirazioni vengono da questo Paese. D’altra governativi, cambiano il senso delle parole e delle azioni,
parte, fuori dall’Ungheria sono più riconosciuto, e quasi mi definendo le nostre idee “stronzate liberali”. Eppure quelle
sento più a casa. In un’epoca satura di politica, gli artisti stronzate liberali sono la nostra vita».
devono conservare nelle proprie opere un aspetto personale. In E dunque adesso il teatro cosa può fare? Árpád Schilling non
un processo di lavoro ci sono diversi elementi da considerare ha dubbi: «Il teatro è un simbolo, una questione importante per
e limiti da affrontare, come quello economico. Conosciamo il governo. A partire dalla definizione: “teatro nazionale”, buona
bene il principio per cui ogni re ha bisogno di un clown, ma nell’Ottocento. Che vuol dire oggi “nazionale”? Che nazione
non possiamo permettere a chi ha il potere di fare di noi dei rappresenta? Che senso ha, in Italia o in Francia o in Ungheria?
pagliacci». E conclude: «Si ha l’impressione che l’estremismo Avremmo voluto discutere questi temi. Ma i nazionalisti hanno
non possa crescere ulteriormente. Ma poi, invece, continua a iniziato ad attaccare il direttore, Robert Adolfi, accusandolo di
crescere: è una bolla o una polveriera? Non lo sai, finché non essere omosessuale. E dunque, concludevano: “Se il direttore
esplode. L’Ungheria è un piccolo Paese influenzato da eventi del Nazionale è gay, tutta la nazione è gay”. Adolfi è stato
globali. Avere in comune delle basi etiche europee dovrebbe destituito e ora abbiamo un nuovo direttore, perfettamente
essere una responsabilità e un obiettivo. Tanto necessario, in linea con il Governo». Conclude Schilling: «Quando parli
affinché noi si possa avere un futuro». di valori, futuro, diritti umani, di questioni sociali o poetiche,
Chi, da anni, non fa mistero della sua opposizione intellettuale se provi a difendere la tua professione, diventi un nemico.
allo strapotere di Orbán è il regista e drammaturgo Árpád Dai argomenti ai nazionalisti. Questa situazione ricadrà sui
Schilling, classe 1974, fondatore della compagnia giovani, che dovranno risolvere i problemi degli ultimi trenta
indipendente Krétakör. Spiega che per capire il presente anni. Essere democratici, o semplicemente cittadini, significa
occorre fare un piccolo passo indietro: «Tutto ha una anche dire “no”. Anche se per molti significa perdere il lavoro».
radice. Dobbiamo dunque chiederci cosa sia accaduto nelle E no hanno detto gli studenti universitari. Cercano il sostegno
ultime tre decadi. In Ungheria venivamo da una sorta di internazionale. Lo reclama il regista e scenografo Csaba Antal,
“Comunismo morbido”: nell’ultima stagione del socialismo, molto attivo anche in Italia: «SZFE è diventato un simbolo
negli anni Ottanta, la società era marcata dalla corruzione, della libertà e della democrazia. È un grido disperato per il
dal compromesso sistematico con il potere. Ci si rassegnava: rispetto dei valori universali in un regime che sistematicamente
avevamo tutto quel che potevamo avere, stavamo “meglio” distrugge luoghi storici di indipendenza e di autogoverno, come
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/ GettyImages
di tante altre nazioni comuniste. Dal 2010, Orbán è stato l’università e il teatro, essenziali alla creatività artistica, alla
geniale nell’usare perfettamente la situazione. Ci ha giocato. ricerca accademica e all’insegnamento. E alla vita». n
E ora, in Ungheria c’è di nuovo la stessa corruzione e la stessa © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: J. Klamar - Afpto:
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L’Est in rivolta / 1
50 22 novembre 2020
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sano solo ai loro privilegi e umiliano le don- di contestualizzare l’operato del pontefice,
ne». Poi precisa: «Sono contraria all’aborto, ricordare i suoi meriti, la sua insofferenza
ma sta a ogni singola donna decidere». E in nei confronti della xenofobia e dell’antise-
una drammatica intervista a una tv confes- mitismo, il suo europeismo. La rivoluzione
sa: «Sono una persona seduta su un muc- non ama la troppa complessità e lì sta la
chio di macerie». sua forza e forse debolezza.
Diceva il filosofo e teorico della lettera- E il futuro? Intanto si cerca di costruire
tura Walter Benjamin che l’angelo della sto- strutture permanenti. Nata quattro anni
ria ha lo sguardo rivolto verso le macerie fa, l’organizzazione “Lo sciopero delle don-
del passato mentre il vento lo sospinge in ne” la cui animatrice è Lempart, ha messo
avanti, e che quel vento è il progresso. In in piedi un Comitato consultivo che lavora
fondo la rivoluzione polacca è questo, co- su tutte le questioni sociali e politiche in
Foto: Laif - Contrasto, O. Marques - GettyImages
struire il nuovo sulle macerie. Ci fu un film, cui sono presenti gli uomini e perfino i po-
qualche anno fa, che raccontava la corru- LEADER litici, di cui la rivoluzione diffida. Beata Ch-
zione morale del clero. Lo hanno visto mi- Marta Lempart, leader miel, manager culturale che in quel comi-
lioni di persone, fu un record di incassi. dell’organizzazione tato si occupa della riforma dei media dice:
“Lo sciopero
Adesso nel mirino è Stanislaw Dziwisz, car- «Costruire un’altra Polonia sarà un proces-
delle donne”
dinale e segretario di Wojtyla. In un docu- so lungo. Ma intanto stanno rinascendo i
mentario trasmesso da TVN24 l’hanno ac- valori e il linguaggio dell’Illuminismo che
cusato di aver coperto reti di preti pedofili. per troppo tempo abbiamo abbandonato.
La domanda, implicita, è il papa lo sapeva? Forse è la volta buona». Buona rivoluzione,
Ecco perché si parla delle “vittime di Gio- Polonia. n
vanni Paolo II”. E, invano, qualcuno tenta © RIPRODUZIONE RISERVATA
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L’Est in rivolta / 2
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Giovane su uno
skateboard in piazza
Indipendenza, che
in epoca sovietica si
chiamava piazza Lenin.
A lato: Liza, 30 anni,
illustratrice e grafica,
nel suo appartamento a
Minsk. Gli artisti sono
in prima linea nelle
proteste degli ultimi
mesi. Nell’altra pagina:
due amiche sulla riva
AVERA
del fiume Svislac
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Donne in rivolta Prima Pagina
di FRANCESCA MANNOCCHI
sti di vivere in una città in cui il potere non fosse gestito timane le donne sono sottorappresentate: su 75 delega-
in maniera clientelare e violenta. Il pomeriggio del 10 ti che hanno partecipato all’ultima serie di incontri, le
novembre era in centro città con sua figlia. Stavano per donne sono solo una dozzina scarsa.
entrare in un negozio quando tre Suv con i vetri oscurati L’esecuzione di Barassi racconta, però, anche qualcosa
si sono fermati davanti a loro. Due uomini col volto co- in più: l’impunità, l’assenza di sanzioni per i responsa-
perto hanno prima tentato di rapirla, poi le hanno spa- bili di crimini efferati, di crimini di guerra. Come quelli
rato di fronte agli occhi increduli di sua figlia. che pesano sulle milizie legate a Haftar.
E di fronte a passanti, negozianti, che hanno fatto po- Perché Barassi non era solo una donna che ha avuto
co o nulla per difenderla. Dopo averla uccisa gli uomini il coraggio di denunciare gli stupri subiti dalle donne
incappucciati non sono fuggiti, ma hanno camminato di Bengasi, aggressioni in cui sarebbero coinvolti mem-
lungo la via dei negozi di Bengasi al passo dell’impunità. bri di gruppi armati che sostengono l’Esercito Libico di
Sul corpo di Hanan i segni dell’esecuzione: tre ferite di Haftar, ma ha avuto la risolutezza di dare un nome agli
arma da fuoco alla testa. abusi.
Nei giorni precedenti all’assassinio al-Barassi era tor- Poco prima dell’assassinio aveva promesso di rivela-
nata a denunciare la corruzione e gli abusi dei gruppi che re nuovi abusi dei familiari di Haftar, compreso uno dei
sostengono il generale Haftar, e la sua gestione del po- suoi figli, Saddam. Gli abusi di quello che lei definiva “il
tere nella parte orientale della Libia. Nell’ultimo video, governo della famiglia”, fatto di corruzione, abusi di po-
poche ore prima di essere uccisa, è in auto, determinata, tere.
sorride e rivendica: «Non ho intenzione di chinarmi, mi Più volte denunciati, più volte provati, mai sanzionati.
faranno tacere solo con la morte». Due anni fa Radio France International ha riferito che
L’hanno fatto. Saddam Haftar era coinvolto nel contrabbando di oro e
In quello che è l’ultimo di una serie di omicidi poli- riciclaggio di denaro dalla Turchia. Nel 2018 un report
tici, e soprattutto è l’ennesimo atto contro un’attivista delle Nazioni Unite aveva denunciato che questo traf-
donna. fico gli era valso un miliardo e mezzo di lire turche e
Nel 2014 Salwa Bugaighis, rinomata avvocatessa, fu che i collegamenti non fossero limitati alla Turchia ma
uccisa a colpi d’arma da fuoco nella sua casa di Bengasi anche agli Emirati, cui il figlio del generale vendeva oro
da uomini non identificati. Su questo crimine nessuno in cambio di armi e mercenari. Nel report si legge an-
ha indagato. E nessuno è stato perseguito. che che Saddam Haftar avrebbe confiscato alla Banca
Nel luglio del 2019 Seham Sergewa, parlamentare, at- Centrale Libica di Bengasi 500 mila dollari e monete
tivista per i diritti delle donne, è stata rapita in casa sua, d’argento per un valore di due milioni di dollari. Hanan
sempre a Bengasi. Aveva criticato gli estremisti vicini a al-Barassi sapeva, vedeva e aveva il coraggio della testi-
Haftar e la sua offensiva militare per conquistare Tripoli. monianza. Avrebbe voluto svelare di più. È stata uccisa
Di lei non si è saputo più nulla. prima di poterlo fare.
Dopo il suo rapimento sulla facciata dell’abitazione in È stata uccisa nel mezzo dei colloqui di pace.
cui è stata prelevata nel cuore della notte, è comparsa la Resta da capire, per il presente e soprattutto per il fu-
scritta: «The army is a red line», l’esercito è la linea rossa. turo, come si negozi la pace in un Paese in cui gli assas-
Chi critica le scelte del generale Haftar, chi critica la sini degli attivisti non vengono identificati, denunciati,
sua famiglia, muore. O scompare. giudicati, puniti. Q
E quello che resta è violato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Europa
QUESTA
AGRICOLTURA
NON È VERDE
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N
SONO IN BALLO 390 on c’è soltanto l’opposizione di alcuni
Paesi dell’Est Europa o l’emergenza Co-
vid a mettere in forse l’impianto della
MILIARDI PER I PROSSIMI rivoluzione verde presentata dalla Com-
missione europea come la chiave di vol-
SETTE ANNI. MA LE LOBBY ta del suo mandato. Ma non c’entrano
le grandi aziende automobilistiche o gli
DEI GRANDI PROPRIETARI inquinatori seriali. È invece l’accordo sulla nuova Politica
agricola comune che Commissione, Parlamento e Consi-
VOGLIONO CONTINUARE glio dovranno negoziare e approvare nelle prossime setti-
mane, il tallone d’Achille del Green Deal.
Nonostante le rassicurazioni delle grandi lobby agrico-
A IMPORRE PRODUZIONI le nazionali, Confagricoltura e Coldiretti incluse, le due
proposte sulla Pac 2023-2030 varate finora dal Parlamen-
INTENSIVE E INQUINANTI. to e dal Consiglio di ecosostenibile hanno poco. A dirlo
senza remore è stato lo stesso vice presidente della Com-
E IL GREEN DEAL RISCHIA missione Frans Timmermans, incaricato della transizio-
ne ambientale: «Vogliono continuare con una politica
SUBITO DI FALLIRE agricola che non è sostenibile e che non può andare avan-
ti così», ha detto in una recente intervista alla televisione
tedesca Tagessschau, parlando delle negoziazioni tra i 27
Paesi e il l’Europarlamento. E non ha escluso che la Com-
missione finisca per ritirare la propria proposta - la più
DI FEDERICA BIANCHI verde delle tre - se un accordo in linea con la transizione
verde alla fine non verrà raggiunto.
Ma andiamo per gradi. La politica agricola comune, ac-
cusata da decenni di inefficienza e ampia corruzione, è il
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Prima Pagina
mondiali, forti dei sussidi garantiti loro dai cittadini. Co- 2020 sembrava arrivare al momento giusto: in tempo per
me dice il presidente di Confagricoltura, Massimiliano rinnovarsi in linea con le attese di questo decennio verde.
Giansanti, «piccolo non è sempre bello», e i piccoli conta- Ma invece, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, non
dini, a vantaggio dei quali era sorto il programma, sono sarà così. La Commissione aveva già preparato la sua nuo-
ora le vittime dell’agricoltura industrializzata promossa va proposta di Pac nel 2018, durante la scorsa legislatura,
dalla Pac. Secondo Eurostat, i contadini dell’Unione sono ben prima del varo della nuova politica verde. A maggio
diminuiti tra il 2003 e il 2013 di oltre un quarto: sono scorso aveva poi pubblicato un documento per spiegare
scomparse 4,2 milioni di aziende di cui l’85 percento di- come quella politica potrebbe diventare compatibile con il
sponeva di meno di cinque ettari di terre agricole. Le per- Green Deal e con la sua strategia “dalla fattoria alla for-
dite maggiori si sono avute in Polonia, Romania e Italia chetta”, che mira a costruire un sistema alimentare soste-
(dove si sono perse 600mila aziende agricole). A cambiare nibile sia sotto il profilo ambientale sia sotto quello
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Prima Pagina Europa
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sociale, con l’aiuto di Parlamento e Consiglio. Questi ressi diretti in materia d’agricoltura, a fronte di quel 30
due però sono andati avanti per la loro strada, e lo scorso per cento vuole però dagli Stati membri l’obbligo di spen-
ottobre hanno messo insieme proposte ancora rivolte a dere il 60 per cento dei sussidi a sostegno del reddito degli
massimizzare la produzione e i profitti dell’industria agricoltori (non necessariamente piccoli) slegati da obiet-
agricola, non certo a promuovere la rivoluzione ambien- tivi ambientali, di fatto limitando al 40 per cento il massi-
tale. «La Pac è sostenuta da una rete di interessi che briga male di utilizzo dei sussidi per misure verdi. Contestual-
da mesi per bloccare ogni cambiamento», spiega, carte mente, il l’Europarlamento ha bocciato gli emendamenti
alla mano, Nina Holland di Corporate Europe Observa- che volevano introdurre meccanismi per l’aumento dei
tory, l’ong che si occupa di lobby a Bruxelles: «Si tratta di sussidi in proporzione all’aumento della manodopera (e
un gruppo molto vario, tenuto insieme dalla volontà di non a caso Confagricoltura elogia i meriti della tecnolo-
perpetuare il vecchio e redditizio sistema di produzione e gia in agricoltura) e l’emendamento che avrebbe voluto
di distribuzione dei sussidi. Ci sono ministri dell’Agricol- scoraggiare gli allevamenti intensivi. Infine, Strasburgo
tura, burocrati della direzione generale dell’Agricoltura, chiede l’obbligo che i sussidi sottoposti agli eco-schemi
la maggioranza del Comitato agricoltura nel Parlamento siano vantaggiosi per le aziende e vuole l’eliminazione del
europeo e la potentissima lobby dell’agro business euro- divieto sia di prosciugare le torbiere (fondamentali nel
peo Copa-Cogeca». Questa volta il Parlamento, e in parti- stoccaggio del carbonio) sia di convertire in terre arabili
colare i tre partiti della maggioranza - popolari, socialisti le praterie che si trovano nelle zone protette.
e liberali - è stato meno ambizioso nella sua proposta del- Secondo i piani verdi della Commissione, entro il 2030
la Commissione, anche se, come spesso succede a Bruxel- dovrebbero essere ridotti del 20 per cento i fertilizzanti,
les, sono i capi di Stato riuniti nel Consiglio che proprio del 30 per cento le emissioni di gas serra anche nel settore
non ne vogliono sapere di sottomettere i sussidi diretti a agricolo, del 50 per cento i pesticidi e gli antibiotici negli
Foto: Horacio Villalobos / Corbis via Getty Images, Luigi Narici / AGF
misure ambientali. allevamenti. Dovrebbe invece essere aumentato del 25 per
I dettagli della politica agricola comune sono tanti e cento il totale delle superfici agricole biologiche e del 10
complessi. Tra le misure più significative, la Commissione per cento quelle ad alta diversità, e tutelato come zona
aveva chiesto che almeno il 40 per cento del bilancio com- protetta il 30 per cento delle terre e dei mari. Ma invece il
plessivo della Pac contribuisse all’azione contro il cam- Parlamento ha bocciato tutti gli emendamenti che avreb-
biamento climatico grazie non solo a misure contenute bero aiutato a raggiungere questi obiettivi. «I socialisti
nei fondi per lo sviluppo rurale, ma anche a eco-schemi a hanno rifiutato regole di condizionalità importanti, e so-
cui fossero sottoposte le sovvenzioni dirette agli Stati. no stati contrari perfino alla rotazione delle colture, fon-
Nella proposta di Strasburgo, entrambe le componenti damentale per ridurre i pesticidi», denuncia Benoit Bite-
della Pac (fondi per sviluppo rurale e sovvenzioni agli Sta- au, agricoltore francese e nuovo europarlamentare verde,
ti) dovrebbero essere vincolate per il 30 per cento a misu- membro della Commissione agricoltura: «Una grande de-
re eco-sostenibili, mentre per il Consiglio solo per il 20 per lusione. Questa Pac è quella dell’ultima chance per la no-
cento e, nel caso in cui le misure ambientali eccedessero stra agricoltura e per i contadini che vivono del loro me-
il 30 per cento dei fondi per lo sviluppo rurale, anche me- stiere». Q
no. Il Parlamento, dove siedono molti deputati con inte- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SPECIALE
INTESTINO PIGRO
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Tesori occulti
COME SI FINANZIA
IL TERRORE Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
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Prima Pagina
L’
Europa credeva che Da-
esh non fosse più un
problema. Sconfitto sul
terreno in Siria e in Iraq,
l’autoproclamato Calif-
fato pareva incapace di
organizzare azioni in al-
tri continenti. Invece
Parigi, Nizza e Vienna sono state colpite:
attacchi che - secondo i primi risultati del-
le indagini - sono opera di lupi solitari in-
quadrati in una rete in grado di guidarli e
soprattutto finanziarli.
La sfida contro i tentacoli della piovra
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Tesori occulti
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Prima Pagina
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professore”, in memoria
di mascherine Ffp2. Le autorità statuniten- del professor Samuel origine sia lecita sia illecita vengono raccol-
si hanno scoperto le modalità con cui Mu- Paty, decapitato da ti e convogliati verso un collettore unico.
rat Cakar, membro di Daesh e responsabile uno studente ceceno Nella seconda le risorse economiche ven-
di numerosi attacchi informatici per conto all’uscita di scuola, gono occultate e trasmesse a gruppi o sog-
di formazioni salafite, avrebbe realizzato e nella periferia di Parigi getti affiliati facendo ricorso a mezzi di pa-
gestito FaceMaskCenter.com, un sito per gamento sotterranei paralleli al circuito
vendere mascherine non certificate. bancario e convenzionale. Nella terza i me-
Ci sono meccanismi più sofisticati, con desimi fondi vengono materialmente im-
frodi fiscali complesse come quella messa piegati in attività preordinate al compi-
in piedi da Jameleddine B. Brahim Khar- mento di atti terroristici. A differenza di
roubi. Arrivato dalla Tunisia a Torino, ha quanto accade nel riciclaggio della crimi-
aperto un negozio di tappeti e grazie a una nalità organizzata, il finanziamento del ter-
commercialista italiana compiacente è ac- rorismo può assumere forme più subdole e
cusato di essersi dato da fare per sfornare difficili da intercettare».
fatture false. Due milioni di euro sarebbero È un fiume carsico, che si disperde in tan-
arrivati ad Al Nusra passando prima a un ti rivoli sotterranei per alimentare sem-
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Prima Pagina Tesori occulti
luppo consegnava il denaro ai capi dell’Isis Falls ci sono «pagamenti internazionali per
a Kabul e Jalalabad. Soldi serviti all’espan- importi considerevoli, pari a 3,6 miliardi di
sione delle bandiere nere nel Nord dell’Af- dollari, senza indicazione del reale benefi-
ghanistan. ciario, verosimilmente perché era inconfes-
L’Italia non è immune. Anzi. La Penisola sabile». Una pista inquietante per arrivare
è sempre stato un ponte nel Mediterraneo, alla caverna del tesoro. n
sfruttato per la logistica di ogni sigla fonda- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Interpreti del tempo
Zerocalcare
L’ I T A L I
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A S T A
I M P I C C I A T A
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Interpreti del tempo
I
n libreria, in tv, in edicola, nei
musei. Nei mesi del covid è si-
curamente una moda, forse
una mania. Il suo penultimo
libro, “Scheletri”, è stato il libro
più venduto della settimana,
primo nella narrativa italiana. I
cartoni in tv nella trasmissione
di La7 Propaganda Live, la serie
di Rebibbia Quarantine, hanno racconta-
to il covid e il lockdown più di tanti saggi.
Ora arrivano anche i pupazzetti in edicola.
Ma Michele Rech, Zerocalcare, è un caso
culturale anche per la radicalità delle sue
posizioni, l’ultima sulle recenti proteste di
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Idee
spiegavano che gli aggressori non so con gli amici miei. Sono severo con me
erano fascisti nel senso politico stesso, mi rendo però conto anche che ci
del termine, è gente che voterebbe sia una componente paracula».
Anna Tatangelo. C’era da ragiona- Quando è stato il momento in cui ti
re di più, prima di mettere etichette sei schierato?
politiche: la devastazione cultura- «Io sono un grosso boccalone... Per me
le di certe zone, l’abbandono scolastico, le i cavalieri Jedi di Guerre Stellari restano
sostanze, il rapporto maschile-femminile, l’esempio di come ci si debba comporta-
l’affermazione di sé. A chi si è sentito final- re. Ho avuto una famiglia strana, in cui
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Interpreti del tempo
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Idee
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Interpreti del tempo
72 22 novembre 2020
Idee
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Contro la violenza sulle donne
ha costretto miliardi di
persone in casa per le mi-
sure di prevenzione del e di revenge porn, la diffusione di immagini
contagio. È un disagio so-
ciale, economico e psicolo-
gico per tutti. Ma per alcuni più di altri:
intime online. Come difendersi? Un libro,
l’impossibilità di muoversi ha aggrava-
to i casi di violenza domestica. Claudia
contro tabù e discriminazioni, indica la via
Garcia-Moreno, che guida il diparti-
mento contro la violenza sulle donne di Francesca Sironi illustrazioni di Susanna Gentili
dell’Organizzazione mondiale della sa-
nità, ha dichiarato all’«Economist» che
in tutti i Paesi occidentali si è registrato ne del mondo - Whatsapp, YouTube, personalità pubbliche, attiviste o par-
un aumento delle telefonate per chie- Facebook, Twitter, Telegram, Twitch, lamentari per deriderle con battute a
dere aiuto. In Francia le denunce alla TikTok, Snapchat. Conversazioni e im- sfondo sessuale – «Sei solo gnocca»,
polizia sono aumentate del 30 per cen- magini vagano continue da una qua- «Perizoma please!!», «La aspetto sem-
to solo nella prima settimana di lock- rantena all’altra scavalcando i muri. pre tra sei mesi sulla statale…». Oppure
down. Ma l’isolamento con l’abusante, Sono uno strumento essenziale di co- si aggregano in gruppi e chat dove il
in casa, può portare anche all’effetto municazione e di collegamento, certo. passatempo è scrivere «troia» o «ti vio-
contrario, ugualmente preoccupante: a Ma mai come ora adulti e soprattutto lenterei» sotto le foto di una ragazza.
New York gli esposti sono crollati del 35 adolescenti sono esposti anche ai ri- Da questi soggetti la donna non viene
per cento. La convivenza forzata acui- schi che questa presenza continua e mai considerata una persona: per loro
sce gli abusi, come hanno notato anche non mediata può comportare. I lock- è solo un oggetto di cui poter disporre.
in Cina diverse organizzazioni non go- down hanno portato a un aumento Questi meccanismi odiosi vanno bloc-
vernative, e allo stesso tempo costringe nella diffusione non consensuale di cati e combattuti subito. Il cambia-
al silenzio. Per questo è necessario uno immagini pornografiche: i rischi del mento dovrebbe essere imposto a loro,
sforzo straordinario che permetta alle revenge porn sono altissimi. agli uomini che inquinano la Rete
vittime di avere canali sicuri e protetti Internet è uno spazio ibrido. Come tut- usandola come una latrina per i loro
per chiedere aiuto. E garantire inter- ti i luoghi, prende la forma di chi lo peggiori comportamenti. Nel frattem-
venti immediati. crea. E di chi lo abita. La Rete può esse- po è importante che le ragazze aumen-
re così un porto di relazioni ricche, tino la propria consapevolezza su cosa
IL BUIO NELLA RETE espressioni libere e possibilità. Ma, significa condividere un contenuto sul
Una presenza ubiquitaria e globale esattamente come un condominio o web. Considerandone potenzialità e ri-
che ha raggiunto picchi mai toccati in un bar, può diventare il ritrovo di per- schi. La natura delle conversazioni via
precedenza, in questo momento, oltre sone vili, che sul web riversano i propri chat o sui social network può essere
al virus, sono i social network. La soli- comportamenti malsani nei confronti percepita come effimera: un commen-
tudine e l’isolamento di miliardi di delle donne e dei più deboli. In Rete, nel to scritto online, una foto mandata a
persone si sta riversando per sempre branco, queste persone si sentono an- un amico, una storia pubblicata da una
più ore al giorno sulle piattaforme che cora più impunibili e spavalde. S’affol- festa... i contenuti sembrano passegge-
accentrano l’attenzione e la discussio- lano così per esempio a commentare ri. Non è così. Il viavai di comunica-
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Idee
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22 novembre 2020 75
Contro la violenza sulle donne
foto destinate a una singola persona racconta Cinzia Spanò, una delle fondatrici. «Amleto è il
diventino preda dei branchi. La diffu- grande protagonista della storia del teatro e noi su questa
sione online di immagini intime, senza “o” finale apportiamo una piccola correzione, perché da oggi
il consenso della persona ritratta, è un protagoniste vogliamo essere anche noi donne».
reato che può distruggere la vita e l’i- Il movimento nasce dalla consapevolezza che il teatro non
dentità di una persona. L’Italia ha già sia ancora cosa da donne. «Le percentuali di occupazione
avuto una vittima: Tiziana. Una donna sono sproporzionate e le posizioni di vertice restano
di trentatré anni che si è suicidata appannaggio degli uomini», spiega Monica Faggiani,
perché non riusciva più a soppor- attrice e attivista di Amleta. La conferma arriva
tare le continue derisioni, allusio- dai dati che Amleta ha raccolto, prendendo in
ni e offese dopo che un suo ex fi- esame gli spettacoli del triennio 2017-2020 nei
danzato aveva pubblicato in teatri nazionali e nei teatri di rilevante interesse
Rete un video pornografico
che la riguardava. È impor-
tante distinguere qui i due
elementi. A essere criminale contro di lei. Buttandola in pasto al
è stata la decisione del suo branco. Per questo bisogna fare molta
ex di condividere il video, attenzione alle persone con cui si con-
senza il suo consenso. Il rea- divide la propria intimità, al rispetto di
to lo compie chi pubblica un cui sono capaci, tenendo sempre pre-
contenuto intimo senza chiedere l’au- senti i destinatari delle immagini rea-
torizzazione della persona che si vede lizzate. Contro il revenge porn, come è
così esposta. Non c’è niente di sbaglia- chiamato il reato che ha spinto Tiziana
to, invece, o di strano nel volersi fare al suicidio, ci sono nuove leggi, ma i
una foto o filmare durante un rapporto percorsi per ottenere giustizia restano
sessuale, se tutte le persone coinvolte spesso contorti e lenti, e le tutele ri-
sono consapevoli e consenzienti. Fa schiano di entrare in azione quando
parte delle scelte personali. A distrug- ormai è troppo tardi. Bisogna reagire
gere la vita di Tiziana non è stato aver subito: pretendere dalle piattaforme la
girato quel video. Ma il fatto che un uo- rimozione dei contenuti, denunciare
mo abbia deciso di renderlo pubblico l’accaduto, non cedere mai ai ricatti. E,
preventivamente, essere consapevoli.
Questi meccanismi odiosi sono reati. Bisogna Ovvero riflettere prima di inviare con-
tenuti. E chiedere sempre agli altri se
sono d’accordo prima di pubblicare
reagire subito: denunciare l’accaduto, qualcosa che li riguarda. La paura dei
commenti non deve diventare un freno
pretendere dalle piattaforme la rimozione all’espressione di sé, se è praticata in
modo autonomo e libero da condizio-
dei contenuti, non cedere mai ai ricatti namenti. I social network, racconta il
76 22 novembre 2020
Idee
culturale (Tric), cioè quelli che ricevono maggiori finanziamenti di stupro, è nato l’Osservatorio di Amleta. «In quel caso si
e raccolgono più pubblico. Il quadro emerso racconta che la trattava di un cane sciolto, ma c’è un sistema di abusanti e
voce delle donne è ancora flebile: se le attrici sul palcoscenico predatori coperti da anni», denuncia Spanò. L’Osservatorio
oscillano tra il 34 e il 37 per cento, i numeri si abbattono per raccoglie le segnalazioni di molestie e abusi tramite mail e
le drammaturghe, che sono solo il 12 per cento, e per i registi, mette in contatto le attrici vittime di violenza con avvocate
per l’87 per cento uomini. Tra i direttori artistici dei teatri specializzate. «Nel mondo dello spettacolo non è facile
nazionali non c’è nemmeno una donna, mentre tra i Tric se ne tracciare il confine tra ciò che è lecito o non è lecito fare con
contano solo quattro, a Palermo, Catania, Milano e Parma. il corpo delle attrici durante i casting o le prove. E spesso
La mappatura è parte di una ricerca europea che terminerà registi definiti “geniali” hanno in realtà comportamenti
nel 2022, condotta dall’European Arts and Entertainment scorretti o violenti». Tra le segnalazioni arrivate c’è anche
Alliance e dall’associazione PEARLE-Live Performance un caso di revenge porn: scene di uno spettacolo con nudi
Europe, per fornire una panoramica sull’uguaglianza di genere. artistici sono state rubate e caricate su un sito porno. La
I dati sono ancora in elaborazione. Ma da studi precedenti, considerazione del corpo femminile nello spettacolo è un
altrove la disuguaglianza non raggiunge i livelli italiani. Ad tema delicato, come dimostra lo scarso rilievo e i contrasti
esempio, studi condotti in Irlanda nel 2017 e in Spagna nel che ha incontrato il movimento MeToo in Italia. «A me
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2019 denunciano che le percentuali di drammaturghe erano interessa che non ci sia un sistema che chiede alle attrici di
rispettivamente il 28 e il 22 per cento e quelle delle direttrici vendersi per lavorare, la risposta della donna è assolutamente
artistiche il 37 e il 25 per cento. «Qualcosa sta cambiando, secondaria, figlia di quel sistema», dice Faggiani. L’impegno
però: nel Regno Unito ora ci sono quote di genere per gli di Amleta è soprattutto per le più giovani, colleghe che
attori e in Spagna molti teatri si sono dati la mission della muovono i primi passi e che potrebbero sentirsi sole di fronte
parità di genere, come il Teatro Nazionale della Catalogna a un abuso ma anche per le nuove generazioni di spettatrici,
che nel 2020 ha avuto 13 spettacoli su 28 scritti da donne» verso le quali sentono la responsabilità della loro narrazione.
spiega Cinzia Spanò. Per questo si stanno costituendo come «La voce delle donne non c’è: la stragrande maggioranza del
associazione, per riuscire a far arrivare la loro voce alle pubblico che siede in platea è donna e ascolta storie scritte
istituzioni e discutere dell’altro tema portante di Amleta: da uomini. Bisogna portare sulla scena il punto di vista
la violenza sulle donne. Da una denuncia raccolta la scorsa femminile». n
estate e che ha portato all’arresto di un regista accusato © RIPRODUZIONE RISERVATA
22 novembre 2020 77
Idee Contro la violenza sulle donne
78 22 novembre 2020
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Bookmarks/i libri
A cura di Sabina Minardi
come Pollock e Rothko. C’è Botta il giorna- stesso, fino alla morte. Si finisce per amare
lista, che ha passato la vita a scrivere, non la loro fragilità quanto la loro grandezza.
solo di arte, che racconta la vita di Jackson e Una grandezza che però, durante il confron-
Mark con il ritmo di un romanzo appassio- to, riserva sorprese. Strano a dirsi, ma alla
nante. E c’è l’artista, che invece si ferma. Po- fine il rapporto si ribalta - come spesso, nel
sa lo sguardo, piano, per leggere più a fondo libro, i ruoli fra quelle due personalità agli
le opere. Se Botta artista è indubbiamente antipodi - e l’intimità più emozionante si
più vicino a Rothko - pittura tonale, tutta luce e tessitura, crea con Pollock, lontano da sempre, invece che con l’a-
tutta respiro - Botta scrittore è più vicino a Pollock – pura mato Rothko. Ma forse è così che deve andare: sono gli
energia, che coglie rapida il gesto dell’artista che davve- opposti che schiudono vie nuove. n
ro lo rappresenta, in una sequenza di episodi che diven- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Riscoperte
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VIVERE IN CAMPAGNA
82 22 novembre 2020
Storie
in procinto di farlo, altri ancora ci mento, a una villetta con giardino a
stanno pensando sulla spinta del Poggio Nativo, in Sabina, una cin-
nuovo semi-lockdown. Si tratta di quantina di chilometri a nord della
una scelta radicale, non una scappa- capitale. Dopo aver venduto la casa
ta nelle seconde case. Cominciano a di Roma, a gennaio stipuleranno il
registrare la tendenza anche le agen- rogito notarile e si trasferiranno per
zie immobiliari e le statistiche, in sempre. «Dalle finestre vediamo
controtendenza rispetto allo spopo- campagna, colline e uliveti a perdita
lamento delle aree interne, che negli d’occhio», dice Tomasi, che di me-
ultimi cinque anni hanno perso ulte- stiere fa il tecnico informatico e viag-
riori 250mila residenti. Intanto si gia spesso per lavoro. Secondo l’uffi-
moltiplicano le soluzioni per portare cio studi del portale immobiliare Ide-
il Web nelle zone remote, la vera alista la provincia di Rieti, dove si
scommessa per il cambiamento. Nel- trova la campagna sabina, è tra quel-
le aree rurali, infatti, il divario digi-
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M
entre la cartina dell’Ita- kranz nel suo libro pubblicato da Fra- appartamento era troppo piccolo, la
lia volge al rosso, le me- me, non hanno a che fare con i reclusione forzata è stata pesante an-
tropoli diventano sem- neo-contadini che scalpitano per im- che se ci vogliamo bene. L’idea di an-
pre meno vivibili. Trop- bracciare una zappa, affondare le ma- dare a vivere in campagna è una libe-
po affollate, insicure, costose. Un fe- ni nella terra o mungere una mucca. razione», dice la donna, contando i
nomeno globale, come dimostra la Chi lascia le metropoli, paradossal- giorni che mancano al trasloco.
fuga in massa da Parigi alla vigilia mente, non rifiuta lo stile di vita urba- A fare la differenza, per chi va in
del nuovo “confinement”, con le auto no ma desidera vivere in un contesto affitto o deve comprare casa, è il co-
in coda a passo di lumaca per 700 più rilassato, a contatto con la natura. sto della vita e il prezzo al metro
chilometri. Se in Francia l’argomen- E, fattore cruciale in tempi di Covid, quadrato. Sotto questo aspetto Bolo-
to ha assunto dimensioni tali da me- in un ambiente più distanziato. gna non fa eccezione, per molti stu-
ritare la copertina del settimanale Stanno per fare il grande salto denti universitari trovare una came-
Le Nouvel Observateur, anche in Ita- Massimo Tomasi, 55 anni, e Giulia ra in affitto è diventata una chimera.
lia in tanti si dichiarano pronti a la- Rapaggi, di due anni più giovane, In epoca di pandemia, inoltre, un
Foto: Buenavista
sciare le grandi città per andare a vi- quattro figli e tre cani. Da un appar- appartamento da condividere con
vere in campagna, in abitazioni più tamento di 60 metri quadrati in un sconosciuti può trasformarsi in un
spaziose, magari con orto e giardino. condominio a Casal Bernocchi, peri- focolaio. Già l’anno scorso Alessan-
In molti lo hanno già fatto, altri sono feria sud di Roma tutta asfalto e ce- dro Santoni, sindaco di San Bene-
22 novembre 2020 83
Riscoperte
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“La casa sull’albero” in costruzione a Ostana, piccolo comune dell’alta valle Po, noto per il progetto di recupero del patrimonio storico e architettonico
detto Val di Sambro, piccolo co- una stanza a Bologna è diventato La rete dei servizi - trasporti, scuole,
mune dell’Appennino bolognese, per impossibile, gli appuntamenti con i ospedali, uffici postali - in molte zo-
fermare l’emorragia di residenti ave- proprietari di casa sembrano collo- ne è inefficiente. Inoltre, non tutti
va avviato un progetto in collabora- qui di lavoro. Qui paghiamo 230 eu- possono permettersi di avere un la-
zione con l’università del capoluogo ro in tre, lì con gli stessi soldi non voro “mobile” o allontanarsi dalle
emiliano e Er.Go., l’agenzia regiona- prendi neanche uno sgabuzzino», metropoli. In Italia sono ancora mol-
le per il diritto agli studi. In sostan- dice dal suo nuovo appartamento in te le aree non coperte dalla connes-
za, un contributo economico per gli una frazione della cittadina emilia- sione ultraveloce anche se le soluzio-
studenti, Imu scontata per i proprie- na, che condivide con uno studente ni non mancano, come dimostra il
tari e un’auto a disposizione degli libanese e uno turco. Per mantener- caso di Eolo.
affittuari per gli spostamenti. Fino- si lavora come rider e mediatore cul-
S
ra si sono trasferiti in venti, italiani turale. «Bologna per molti aspetti è ta facendo soldi a palate l’ope-
e stranieri: Alan Jendi, 27 anni, più comoda ma in collina ci sono ratore di telecomunicazioni
all’ultimo anno di Ingegneria civile, meno contagi, noi tre viviamo in che porta la banda ultralarga
fino a pochi giorni fa abitava in pie- una specie di lockdown, ci sentiamo via radio nei piccoli Comuni,
no centro a Bologna, dove ha tra- più sicuri», aggiunge lo studente, per privati e imprese. Sull’onda della
scorso gli ultimi cinque anni come che segue i corsi online di Ingegne- pandemia, i ricavi del primo seme-
studente universitario e rifugiato ria e nel tempo libero va in bici sui stre del 2020 sono cresciuti del 23 per
politico. Cresciuto a Kobane, la città colli: «Le lezioni in presenza sono cento rispetto allo stesso periodo del
siriana simbolo della resistenza cur- un’altra cosa, ma con la mascherina 2019, pari a oltre 91 milioni di euro. E
da contro l’Isis, Jendi approdò in Ita- sarebbe un incubo. In emergenza si la società, che a maggio ha annun-
lia nel 2015 perché in Siria è perse- può fare», conclude Jendi. ciato un investimento di 150 milioni
guitato per le sue idee contro il regi- La vita in campagna e in monta- per ridurre il divario digitale, negli
me di Bashar al-Assad. «Trovare gna, tuttavia, non è tutta rose e fiori. ultimi sei mesi ha coperto altri 375
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Storie
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Fabrizio Favaro con la moglie Michela Chiri e i due figli davanti alla loro casa a Serre, borgata di Ostana
Comuni (ora sono in tutto più di strategie di sviluppo del territorio. mantenere il mio stile di vita urbano.
6.300), soprattutto nel Mezzogiorno Anche Biraghi è un “city quitter”: Anzi, qui paradossalmente mi sento
dove la domanda è in forte crescita. fino a febbraio abitava in affitto sui più cittadino che a Milano», prose-
«Ieri ho sentito il sindaco di Valle- Navigli insieme alla moglie olandese gue Biraghi, che inquadra la propria
ve, in molti lo chiamano perché vor- Lonnie, poi hanno mollato tutto e si esperienza in un contesto ampio: «In
rebbero trasferirsi da Milano ma non sono trasferiti a Valleve, un paesino Italia un centinaio di Comuni sotto i
sanno se la zona è ben collegata via di 130 abitanti a 1.700 metri di altitu- 5mila abitanti si trova a un’ora al
Internet», dice Giacomo Biraghi, 43 dine, in provincia di Bergamo. «La massimo da un aeroporto interna-
anni, nato e cresciuto nel capoluogo pandemia non era ancora scoppiata zionale o da una grande città. Sono
lombardo, esperto di strategie urba- ma il meteo lasciava presagire il peg- destinazioni ideali per i “city quit-
ne e condirettore di “Utopian Hours”, gio», dice Biraghi, che dalle finestre ter”», conclude.
il festival internazionale sulle città vede montagne e impianti da sci. Ora
A
ideato e organizzato da Torino Stra- che la Lombardia è in zona rossa, ri- parole sembra semplice, in
tosferica, che si è svolto lo scorso ot- flette sulla sua scelta: «Sono ancora realtà per invertire il desti-
tobre nel capoluogo piemontese, dal più convinto», dice guardandosi in- no di un luogo spopolato
titolo “The City at Stake”, la città a ri- torno: «Oggi c’è un silenzio assoluto, servono investimenti,
schio. L’occasione per riflettere sulle nessuno in giro. Uno scenario energie, progettualità. Di recente il
metropoli e la loro vulnerabilità in- post-nucleare». Una decisione defi- Consiglio nazionale degli architetti,
sieme a esperti, urbanisti, architetti nitiva, ma Giacomo non intende ta- pianificatori, paesaggisti e conser-
visionari. Tra gli argomenti di di- gliare il cordone ombelicale con la vatori (Cnappc) e l’Unione nazionale
Foto: Buenavista
scussione la fuga dalle metropoli, le metropoli lombarda. «Quando ce ne comuni, comunità, enti montani
aree interne e la campagna, le città siamo andati ho pensato: grazie alle (Uncem) hanno firmato un accordo
sull’acqua e quelle a misura di don- tecnologie posso lavorare in smart per sollecitare un piano urgente per
na, la mobilità del futuro e le nuove working, abitare in montagna e recuperare e riabitare borghi del-
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Storie Riscoperte
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le Alpi e degli Appennini. Negli lirsi da queste parti. Tra i promotori scere i figli in un ambiente naturale.
oltre 5.500 piccoli Comuni d’Italia, della rinascita Massimo Crotti, ar- È stata una trasformazione radica-
infatti, hanno calcolato che ogni due chitetto, docente al Politecnico di le», riflette Favaro, che fa l’agente di
case occupate ce n’è una vuota. Le Torino, che ha progettato insieme a commercio nel settore dei vini, men-
opere di adeguamento potrebbero Antonio De Rossi e Marie-Pierre For- tre la moglie insegna in una scuola
valere due miliardi di euro e decine sans il centro culturale Lou Pour- dell’infanzia. Non hanno la tv, si col-
di migliaia di posti di lavoro. toun. «Intorno a Ostana c’è un inte- legano alla Rete attraverso gli hot-
resse crescente, ma per rilanciare la spot dei cellulari, ma come gli altri
P
aesini e borghi come Osta- montagna occorre uscire dall’idea “city quitter” nessuno dei due ha im-
na, nell’alta Valle Po, dove nostalgica del ritorno alla terra e bracciato la zappa e affondato le ma-
un secolo fa abitavano 1.200 reinterpretare il progetto in chiave ni nella terra. «Abbiamo vissuto il
persone. Poi è iniziato il pro- contemporanea. Far incontrare le primo lockdown in modo sereno, in
gressivo declino fino al minimo sto- persone e ibridare i saperi», dice l’ar- città sarebbe stato diverso. Finora ci
rico, intorno al Duemila: appena sei chitetto. Così hanno fatto Fabrizio è andata bene, adesso vedremo. I
residenti. Aveva già preso il via il re- Favaro, 39 anni, e Michela Chiri, 36, bambini vanno a scuola, mia moglie
cupero degli edifici, grazie alle poli- genitori di Bruna, quattro anni, e continua a insegnare perché le scuo-
tiche pubbliche e all’intervento di un Mario, uno e mezzo. Da Chieri, co- le restano aperte anche in zona ros-
team del Politecnico di Torino: oggi mune dell’hinterland di Torino, si sa», conclude Fabrizio: «Il mio lavoro
le borgate del piccolo comune della sono trasferiti in una villetta con or- con bar e ristoranti è fermo, ma al-
provincia di Cuneo, affacciato sul to e giardino a Serre, borgata di meno c’è il sollievo psicologico di vi-
Monviso, sono abitate tutto l’anno Ostana, lontani da tutto, a più di vere in questo ambiente meraviglio-
Foto: Buenavista
da 60 residenti, tra cui alcuni bambi- un’ora di auto dal capoluogo piemon- so. La pandemia ha rafforzato la no-
ni. Sull’onda dell’emergenza corona- tese. «Ci attirava l’idea di una vita stra scelta». n
virus altri stanno pensando a stabi- lontana dallo stile urbano, far cre- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Devozione popolare
MIRACOLI
Sono apparso
alla Madonna.
Tutti i lunedì Copia di ff039355f417a0616fdffd2dd2a54510
88 22 novembre 2020
Storie
U
na stanza spoglia, masche-
rine e distanziamento: è pur
sempre l’anno del Covid. Sul
tavolo una confezione di
igienizzante, che fa da pendant all’im-
magine, appesa al muro, di Cristo in
un cerchio di spine. I presenti, una ses-
santina in 100 metri quadri, attendo-
no il proprio turno sorvegliati da una
Madonnina al led. Sono i più fortunati:
quelli che non sono riusciti ad accedere
stanno in fila fuori dalla porta d’ingres-
so, come alle poste, cullati dal suono
dei canti mariani. Siamo a Catanzaro,
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Devozione popolare
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Ingresso del Santuario di Paravati, dedicato a Natuzza Evolo, mistica calabrese morta nel 2009
plizio delle stimmate, che continua- nergia cattolica? Era calabrese anche mutato approccio non altrettanto può
no a manifestarsi. Mostra all’Espresso Natuzza Evolo, morta undici anni fa dirsi di chi fa dell’illuminismo più rigo-
le sue immagini con una piccola croce e nota anch’ella per le piaghe/segni roso la sua filosofia. Secondo il Cicap,
sanguinante in fronte o sul braccio. divini sull’epidermide, e per la biloca- il comitato di controllo delle afferma-
Così è, se vi pare. «Vivo in povertà, ma zione. A Paravati di Mileto, il suo paese zioni sulle pseudoscienze, le stimma-
non importa. Bisogna fare rinunce se si natale in provincia di Vibo Valentia, è te della Evolo sarebbero compatibili
vuole ottenere il paradiso. Il mio rap- stata costruita una grande chiesa in «con un’affezione della pelle che, sep-
porto con le gerarchie ecclesiastiche? suo onore, grazie all’impegno e alle pur rara, è ben descritta in letteratura
È ottimo». donazioni raccolte dalla fondazione medica. Ci riferiamo alla sindrome di
“Cuore immacolato di Maria rifugio Gardner-Diamond, definita anche por-
G
ià, la chiesa sta cambiando delle anime”. Un posto monumentale, pora psicogena». E cioè una catena di
atteggiamento nei confronti panoramico: sembra di stare ad As- ecchimosi periodiche, dolorose e san-
di questi fenomeni ai confini sisi. Natuzza è, da tempo, in odore di guinanti «a tutt’oggi di non chiara ezio-
della religiosità codificata. santità: papa Francesco ha dato il via logia», congiunta a eventuali disturbi
Un culto parallelo, una radicata devo- libera al suo processo di beatificazio- psichiatrici come l’autolesionismo. «Si
zione popolare che sopravvive, anzi si ne. E pensare che, ottant’anni fa, alla tratta quindi di estrapolare l’evento dal
amplifica nell’era dei social network. E notizia dei suoi primi prodigi, venne suggestivo contesto religioso che non
che trova nel meridione, soprattutto in rinchiusa in manicomio con la diagno- ne permette una lettura razionale, dal
Calabria, il suo epicentro. Un revival di si di “sindrome isterica”. Analfabeta, momento che lo ammanta di mitologia
“Sud e magia” sessant’anni dopo il libro anche lei fu una baby-stimmatizzata: e di ipotesi indimostrabili», conclude
epocale di Ernesto De Martino? Super- si sostiene che dialogasse con le anime l’associazione, che ha come presidente
stizione, sincretismi di sacro e pagano dei defunti e avesse la capacità di divi- onorario Piero Angela.
o la più alta concentrazione mondiale nare le malattie. Le sono stati attribuiti Il primo esempio di osservazione
di misteriosi, e connaturati, geyser d’e- tantissimi miracoli, e se il Vaticano ha scientifica su questi portenti appa-
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Storie
La veggente Caterina Bartolotta riceve i fedeli in casa a Catanzaro. A destra: la casa di cura per bambini malati di cancro voluta da Irene Gaeta
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Il Santuario della Madonna dello Scoglio. A destra: fedeli assistono all’apparizione della Madonna a Caterina Bartolotta, che si ripete ogni lunedì
renti vide protagonista, nella seconda Prendiamo fratel Cosimo, il Padre anni, primogenito di due contadini, co-
metà dell’Ottocento, la belga Luisa Pio della Calabria, soprannominato “il stretto ad abbandonare la scuola a 11
Lateau. E che dire di quelle operazioni mistico dello scoglio”. Merita di essere anni, ne aveva 18 quando gli apparve la
chirurgiche “esplorative” che venivano raccontata la sua avventura circoscrit- Madonna. Al tramonto, mentre torna-
effettuate, senza narcosi cloroformica, ta e stanziale, ma tendente all’infinito. va a casa dopo una giornata di lavoro
per appurare l’invulnerabilità fisica in Partendo dalla fine, dal santuario che nei campi, fu trafitto da una luce abba-
piena estasi dello spirito? Nonostante è riuscito a realizzare nella sua Santa gliante sopra un masso vistoso. La pre-
le emorragie, non c’era verso di provo- Domenica di Placanica, in provincia senza sovrannaturale gli disse: «Non
care sofferenza nel soggetto in trance di Reggio Calabria, nel cuore della Lo- aver paura, vengo dal paradiso, sono
cristiana o esteriormente tale. Auto- cride. Una zona sfregiata dai terremoti, la Vergine Immacolata. Sono venuta a
suggestioni, paranormale, incendi d’a- dalle alluvioni e da quella ‘ndrangheta chiederti di costruire qui una cappella
more per il padreterno? Qualche cen- che lui combatte aprendo la sua en- in mio onore. Ho scelto questo luogo:
timetro trascendente o psichico più in clave al mondo. Ogni anno vengono in qui voglio stabilire la mia dimora, e de-
là, divampa un cosmo lontanissimo. visita nella “Lourdes calabrese” centi- sidero che vi si venga a pregare da ogni
Arcani al quadrato, che mettono a dura naia di migliaia di devoti dai quattro paese». Promessa mantenuta: quel
prova il nostro comune senso dell’em- angoli del pianeta. E ogni settimana lui masso, quello scoglio appunto, attrez-
pirico. E c’è di sicuro qualcosa di auten- ne riceve in udienza privata duecento. zato come riserva di preghiera, è di-
ticamente antropologico e culturale in Una domanda a testa. Previo appunta- ventato meta di un incessante pellegri-
questo universo ancestrale e iconogra- mento telefonico: le istanze sono tan- naggio internazionale. E subito dopo
fico. Con un ulteriore risvolto di cui tissime e i posti contingentati normal- si snodano i vasti spazi del santuario.
tener conto: la forte carica di presidio mente, figuriamoci con una pandemia Le apparizioni in quel maggio del ’68,
sociale e civile che una figura carisma- in corso. Anche su Facebook la sua po- anno e mese mirabili, altrove, per ben
tica con la tonaca può esercitare. In un polarità è elevata, con gruppi dedicati altre ragioni, durarono tre giorni. Pre-
territorio difficile. da ventimila iscritti e oltre. Settanta se il via in quelle ore la sua seconda
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Storie Devozione popolare
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La roccia dove è apparsa la Madonna al mistico calabrese Fratel Cosimo, ora diventata luogo di pellegrinaggio per fedeli di tutto il mondo
esistenza di veggente e taumaturgo mai di queste doti, parla solo di Dio, più fino alla scomparsa del futuro san-
preterintenzionale. Abbondano le te- delle sue meraviglie e della sua mise- to, nel 1968. Irene ha fondato la comu-
stimonianze di guarigioni straordina- ricordia», ci confessa Francesco Oliva, nità “Discepoli di Padre Pio” che sta tra-
rie dai mali più disparati in seguito a vescovo della diocesi di Locri-Gerace. piantando, corsi e ricorsi extrastorici,
una sua preghiera o benedizione. Rom- «È un esempio di vita cristiana». nel comprensorio di Vibo Valentia. Lì,
picapo scientifici corredati, qua e là, nel comune di Drapia, terrazza di Tro-
I
da inoppugnabili referti medici. Il caso rene Gaeta è considerata invece la pea, ha preso già forma una cittadella
sulla bocca di tutti è quello di Rita Tas- figlia spirituale prediletta di uno immensa consacrata a San Pio. «Fu lui
sone: a Santa Domenica è conosciutis- degli stimmatizzati più venerati a ordinarmelo: “Devi realizzare un san-
sima, perché è una delle volontarie più della storia: Padre Pio da Pietrel- tuario, un ospedale oncologico pedia-
attive. Decenni fa, fu ridotta sulla sedia cina. Ottantatré primavere portate con trico, un centro di ricerca e un villaggio
a rotelle e in fin di vita da un tumore sprint, abruzzese d’origine (è di Lan- per sofferenti. Se non si fa qualcosa per
degenerativo. Le venne persino som- ciano), comunica e interagisce col cap- questa terra, nasceranno sempre più
ministrata l’estrema unzione. Al mari- puccino di San Giovanni Rotondo dal storpi e delinquenti”». Chiesto, fatto,
to e ai figli non restò che portarla allo dopoguerra. «Vivo sulle sue ginocchia con il contributo dell’oceano di fedeli
Scoglio, extrema ratio per chi ci crede. da quando avevo 9 anni. Mi apparve del frate dei miracoli. «Inaugureremo
Era il tredici agosto del 1988. «Fratel una sera in camera da letto ed esclamò: a breve. Sarà una grande opportunità
Cosimo affermò: “In questo momento “So tutto di te, perché dal grembo ma- economica e occupazionale per questa
non sono io che ti parlo, ma è Gesù che terno l’Eterno Padre ti ha affidata nelle regione». In una delle sue ultime appa-
ti ripete le stesse parole che ha sibilato mie mani. Ti salverò sempre. Un giorno rizioni, Padre Pio le ha detto: «La Cala-
al paralitico in Galilea: Alzati e cammi- mi conoscerai”. Soltanto anni dopo, da bria è una stella che brilla nella costel-
na!”». E Rita, non lo faceva da 13 anni, una foto di giornale, capii che era vi- lazione dell’universo. Questa è la terra
si alzò e camminò veramente, guarì de- vente e non sopraggiunto dal cielo». Si promessa». E se lo promette lui. Q
finitivamente. «Lui però non si fregia conobbero nel 1960 e non si lasciarono © RIPRODUZIONE RISERVATA
92 22 novembre 2020
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Ho visto cose/tv
RAGAZZI, NON CASCATE NEL COLLEGIO
È davvero necessario vendere l’anima al diavolo per un pugno di follower?
BEATRICE DONDI
Nell’anno in cui il Paese volta le spalle giorni nostri, tra aspiranti Ferragni,
alla scuola e lascia i ragazzi a studia- bamboccioni e Franti sempreverde,
re in cameretta l’unica classe in pre- fragilità sparse, vittime bullizzate e
senza è quella di cui si sarebbe vo- personalità di acerba sfrontatezza.
lentieri fatto a meno. Tornata come E viene spogliata, impudicamente,
una cena pesante a tarda sera per la davanti a milioni di telespettatori.
quinta volta, il docureality di Rai Due Costretti alle solite insulse prove di
Il Collegio ripropone l’irritante mec- coraggio e pubbliche umiliazioni
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RAI ENGLISH per strada. Altre figure meno note ma è stato cancellato la settimana scorsa
PECCATO VERO non per questo meno efficaci come per ragioni economiche e i giornali
Renzi ha fatto anche cose buone. Antonella Di Lazzaro, in quella feconda satirici hanno festeggiato quella che
La pessima legge sul riassetto della stagione, passarono da Twitter all’Ente ritengono l’ennesima sconfitta del
Rai (che ne passa la titolarità dal Pubblico mettendo le basi per quel “bulletto di Rignano” (parole loro).
parlamento al Governo) gli aveva gioiellino che è Raiplay. E sempre in In realtà, quel progetto abortito fa
permesso di piazzare nell’Ente pubblico quel periodo fu progettato un canale parte della facondia incidentale
figure dabbene e competenti come in lingua inglese che avrebbe dovuto che ha caratterizzato il primo Renzi
Antonio Campo Dell’Orto, già dominus fare informazione pubblica nella lingua quando ancora, per citare il suo padre
di Mtv, che la diresse con grande senso con cui parla il mondo, sulla falsariga politico, aveva il sole in tasca e agiva di
della prospettiva finché non prese di analoghe esperienze francesi e conseguenza nella convinzione di non
troppo sul serio la carta bianca che gli tedesche, senza contare i mille canali essere disarcionato mai. In un Paese
avevano garantito e perse la poltrona in altre lingue della Bbc. Quel progetto che ancora fatica con l’italiano, saltare
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Scritti al buio/cinema
GLI INDIFFERENTI 2.0
Il romanzo di Moravia ambientato nella Roma di oggi. Operazione riuscita
FABIO FERZETTI
“Gli indifferenti” reloaded! Possibi- uno stile che scolpisce sentimenti e
le? Altro che: il terzo film di Guerra pulsioni, slanci residui e invariabili
Seràgnoli (on demand su varie piat- viltà, in un gioco di interni sfarzosi
taforme) trasporta l’infame intrec- e di gesti o parole che più mentono e
cio erotico-affaristico concepito da più dicono la verità. Dando vita a un
Moravia a 18 anni in una Roma con- crescendo che malgrado qualche sce-
temporanea scintillante di sole e di na al limite, o qualche stridore psico-
solitudini (e proprio “Colpa del sole”, logico, emoziona per sapienza visiva e
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direttamente all’inglese - come i nostri personaggi, da Carcarlo Pravettoni a il quotidiano, ma ognuno scendeva dal
figli cresciuti a pane e serie - avrebbe Ermes Rubagotti, da Felice Caccamo pero. Da Batistuta a cena con Bebo
rappresentato un piccolo salto non a Robertino, da Olmo agli svizzeri Storti, a Gene Gnocchi che penetrava
tanto nel futuro ma nel presente. Senza di Aldo, Giovanni e Giacomo, da nei ritiri, fino (addirittura) ad Aldo
contare che avrebbe potuto insegnare Frengo all’Ingegner Cane (ad libitum). Grasso che si mise la divisa dell’amato
l’albionico idioma persino a chi come Rimpianto per le rubriche a cui tutti Toro per palleggiare in studio. Oggi
me lo mastica a fatica. Sapete come si ci siamo abbeverati applicandole bisogna passare dall’ufficio stampa
dice “peccato” in inglese? Shish. a settori non sportivi: Le interviste anche per pensare di poter intervistare
GIUDIZIO HOLY SHIT. possibili, Fenomeni parastatali, un calciatore e persino nelle tv a
Le ultime parole famose. Rabbia pagamento è la Lega (Calcio) che
MAI DIRE GOL perché tutta ‘sta roba non c’è più. Se confeziona immagini e - anche quando
AVANTI DI TRENT’ANNI Beppe Viola aveva tolto le mutande il nocchiero è nobile - condiziona
Trent’anni fa nasceva “Mai dire ai mutandati, deprivandoli dell’epica inevitabilmente chi paga miliardi per
gol” e un thread twitter di Giuseppe breriana, i Gialappi avevano aggiunto parlarne. Un altro calcio in tv era
Pastore, giornalista di Skytg24, mi amichevoli calci in culo. Ai quali i possibile, adesso no. E chi lo nega è
ha provocato in sequenza nostalgia, giocatori per primi si sottoponevano un burfaldino.
rimpianto, rabbia. Nostalgia per la felici. Saranno stati gli Anni Novanta, GIUDIZIO QUASI GOL.
sequenza incredibile di invenzioni e dove l’iconoclastia anche politica era © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Noi e Voi N. 48
22 NOVEMBRE 2020
DIRETTORE RESPONSABILE: MARCO DAMILANO
VICEDIRETTORI: Lirio Abbate, Alessandro Gilioli
CAPOREDATTORE CENTRALE: Leopoldo Fabiani
UFFICIO CENTRALE: Beatrice Dondi (vicecaporedattore),
Sabina Minardi (vicecaporedattore)
REDAZIONE: Federica Bianchi, Paolo Biondani (inviato),
PERCHÉ ODIO LA MIA SINISTRA
Emanuele Coen (vicecaposervizio), Angiola Codacci-Pisanelli
COLLABORATORI: Loredana Bartoletti, Giuliano Battiston, e voglio azioni di sinistra, non mi interessa sentirmi migliore di uno di de-
Marco Belpoliti, Alessandra Bianchi, Caterina Bonvicini, Floriana
Bulfon, Roberto Calabrò, Roberta Carlini, Giuseppe Catozzella, stra. Guardo alla televisione esponenti di un partito democratico apatico,
Rita Cirio, Stefano Del Re, Alberto Dentice, Cesare de Seta,
Roberto Di Caro, Paolo Di Paolo, Fabio Ferzetti, Alberto Flores rispondono pacatamente, sorridono, ci dicono di avere fiducia, di essere
d’Arcais, Marco Follini, Mario Fortunato, Antonio Funiciello,
Giuseppe Genna, Wlodek Goldkorn, Claudio Lindner, Alessandro responsabili. Sono stufa che mi venga detto che andrà tutto bene e che
Longo, Alessandra Mammì, Francesca Mannocchi, Federico
Marconi, Luca Molinari, Andrea Muni, Marco Pacini, Massimiliano
dobbiamo rimanere uniti, non dopo che la seconda ondata ci ha travolti
Panarari, Gianni Perrelli, Paola Pilati, Marisa Ranieri Panetta, esattamente come la prima. Sono stufa, vorrei urlare e basta. Ho ventidue
Mario Ricciardi, Gigi Riva, Gloria Riva, Stefania Rossini, Paolo
Sardi, Caterina Serra, Francesca Sironi, Leo Sisti, Elena Testi, anni e vedo solo problemi intorno a me, problemi che la mia generazione si
Fabio Tibollo, Chiara Valentini, Stefano Vastano, Andrea Visconti,
Daniele Zendroni, Andrea Zhok
porterà dietro per sempre. Mi è stata portata via la possibilità di vivere una
PROGETTO GRAFICO: Stefano Cipolla e Daniele Zendroni vita felice e di crescerne una insieme alla persona che amerò. Non darò alla
GEDI GRUPPO EDITORIALE SPA luce un figlio nel mondo che ci aspetta e sono sicura di non essere l’unica
Via Ernesto Lugaro, 15 - 10126 Torino
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
giovane donna che lo pensa. I populisti non avranno mai i miei voti perché
PRESIDENTE : JOHN ELKANN sono in grado di capire che sono il peggio, ma capisco che una popolazio-
VICEPRESIDENTE : CARLO PERRONE
AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE: Maurizio Scanavino ne disperata gli si aggrappi per avere un conforto, non posso biasimarli, a
CONSIGLIERI: Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck, volte li ascolto anche io. Soprattutto quando dall’altre parte ci sono perso-
Marco De Benedetti, Turi Munthe, Tatiana Rizzante, Pietro Supino,
Enrico Vellano naggi che dovrebbero solo vergognarsi di dire di far parte del Partito De-
DIRETTORE EDITORIALE GRUPPO GEDI: Maurizio Molinari mocratico. Rido quando sento Zingaretti dire che la sua più grande paura
DIRETTORI CENTRALI: Stefano Mignanego (Relazioni Esterne),
Roberto Moro (Risorse Umane) è quella che i cittadini perdano la fiducia. Io non solo ho perso la fiducia
DIVISIONE STAMPA NAZIONALE:
Via Cristoforo Colombo, 90 00147 Roma,
verso questa sinistra, ma mi fanno proprio schifo. Voglio che la Sinistra
DIRETTORE GENERALE: Corrado Corradi in Italia torni a rinascere, voglio sentirmi parte di essa, voglio forza, pro-
DIREZIONE E REDAZIONE ROMA: Via Cristoforo Colombo, 90 -
00147 Roma, Tel. 06 84781 (19 linee) - Fax 06 84787220 - 06 gresso, futuro. Basta con i giochetti, siamo intellettuali sì, ma l’intelletto va
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usato per progredire, per migliorare la nostra vita e quella degli altri, non
Tel. 02 480981 - Fax 02 4817000 per vantarsene con i populisti. È troppo facile.
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Via Nervesa, 21 - 20139 Milano stimoli culturali irrinunciabili. Ma Floriana, dalla quale mi separano
Arretrati e prodotti multimediali: un paio di generazioni, vuole di più. Ci consegna un pensiero ribelle,
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n. 8709 del 25/05/2020
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Bernardo Valli Dentro e fuori
C
ome elettore senza dirit- che si verificherebbe il cambiamento.
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ropea, non sarebbero più la maggio- Sono loro che li hanno creati e sono rassegnati. E se Joe Biden riporterà al-
ranza della popolazione americana. i depositari dei valori del continente. la nomalità i rapporti con l’Europa, si
Dal 61,3% registrato nel 2016 scende- Nel suo primo discorso di candidato tratterà una normalità diversa. Perché
rebbero al 44,3 % nel 2060. Ma è già alla presidenza Trump ha definito, in la sua America cambia pelle. n
vent’anni prima (tra il 2040 e il 2045) particolare, i latinoamericani «traffi- © RIPRODUZIONE RISERVATA
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