Tutto Soldatini - Rivista
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storia Origine della Famiglia Bonaparte
10
Direttore responsabile
Marisa Leali
storia Cronologia
13
Principali collaboratori
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.PHU7HVSV)PZ[\SÄZVSKH[PUPWPH[[P
tuttotondo Napoleone bambino
16
Davide Chiarabella (Figurini)
Maurizio Corona (Mondo Toys)
Mauro Cozza (Figurini, storia e uniformologia) storia Napoleone tra guerra, scienza e archeologia
20
Paolo Di Marco (Mostre, storia e uniformologia)
28
Marco Berettoni, Aldo Biagini,
Ludovico Carrano, Enrico Collenzini, Alessandro
Corona, Danilo Fumagalli, Giuseppe Pogliani,
Gianbattista Poletti,
curiosità Napoleone e lo Stradivari “Marechal Berthier”
31
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Massimo Todescato
soldatini di carta I napoleonici di Fabrizio Prudenziati
29
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Martina Donà
[email protected] storia L’ultimo viaggio di Napoleone I:
44
Registrazione tribunale di Milano
da San’Elena a Parigi
n. 330 del 27/5/2002 diorama Marching toward Moscow 1812
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tuttotondo Lanciere Rosso Polacco
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A lessandro Ballicu
1 2
2 TuttoSoldatini n. 53
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Modello: Napoleone
Primo Console 1801
Produttore: Black Hawk, Mod.: Napoleone incoronato Imperatore
Serie La Vie de Napolèon (1769-1821) Produttore: Masterclass
Dimensioni: 54 mm Dimensioni: 54 mm
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collezionisti
E ttore Castorina
4 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
collectors
D W International
In prima fila, da sinistra a destra: i Marescialli Murat e Lannes, Napoleone In prima fila, Napoleone I con i Marescialli Lannes (alla sua sinistra) e
I e i Marescialli Berthier e Ney. Berthier (alla sua destra).
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collezionisti
D W International
In prima fila, da sinistra a destra: i Marescialli Lannes e Berthier, L’Imperatore Napoleone I a cavallo con (da sinistra a destra)
l’Imperatore e i Marescialli Murat e Viktor. i Marescialli Ney, Davout, Berthier, Lannes e Murat.
Dietro di loro, i Cacciatori a cavallo della Vecchia Guardia.
Da sinistra a destra:
Aiutante di campo, il Maresciallo
Murat, Napoleone I, il Maresciallo
Berthier e un ufficiale dei Cacciatori a
cavallodella Vecchia Guardia.
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news di Giuseppe Adduci
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storia di Giuseppe Adduci
Origine
della Famiglia Bonaparte
Discendenti dei Cadolingi, di probabile origine longobarda, I discendenti del primo ramo, trasferendosi a Firenze, cam-
poi creati Conti da Carlo il Calvo nel IX secolo, i Bonaparte biarono il nome, nel 1432, per opera di Pietro di Giovanni,
assumono questo nome nel XII secolo, a Treviso, in quanto per distinguersi dalle altre famiglie Bonaparte che si trovava-
schierati dalla parte “bona”, cioè i Guelfi. Oltre a quello di no a Firenze, dando origine ai Buonaparte di Firenze, da cui
Treviso, vi furono rami della famiglia a Firenze, a Sarzana, a discenderà Napoleone.
San Miniato e ad Ajaccio. Giovanni di Pietro, dei Buonaparte di Firenze, dopo la con-
Della famiglia dei Cadolingi, di origine longobarda, si hanno giura dei Pazzi del 1478, essendo vicino ai Medici e temendo
notizie in Italia a partire dal VI secolo. In particolare, se ne vendette dai congiurati e dai loro alleati, si trasferì a Roma,
hanno notizie certe in Toscana dal secolo IX. presso la famiglia Orsini. I suoi discendenti seguirono Gior-
Nel XII secolo una parte del ramo dei discendenti dei Cado- dano Orsini n Corsica, nel 1533, e si stabilirono ad Ajaccio.
lingi stabilitosi a Treviso, appoggiò la causa dell’Impero, cioè Nel 1594 la famiglia Buonaparte fu riconosciuta appartenere
dei Ghibellini, guadagnandosi l’epiteto di Malaparte; un’altra al patriziato fiorentino; ebbe concessioni nobiliari dal Gover-
parte appoggiò la causa della Chiesa, cioè dei Guelfi, e venne da no Toscano, con patente del 1759, e dalla Suprema Corte di
questi considerata come schierata “de bona parte”, cioè dalla Ajaccio nel 1771. In quella data Carlo Maria, padre di Napo-
parte buona. Compare così per la prima volta il nome Bona- leone, aggiunge allo stemma di famiglia la corona nobiliare
parte, nella famiglia di Treviso, la quale poi si estinse nel 1450. e inizia a firmare col nome “de Buonaparte”.
Nel XII secolo un Ranieri discendente dei Cadolingi, a Luc- Nel 1796, Napoleone torna, per la prima volta, all’antico
ca, schieratosi coi Guelfi, prese il nome di Bonaparte, come nome “Bonaparte”, firmando una lettera, scritta il 24 mar-
i suoi consanguinei di Treviso. Un suo figlio, trasferitosi a Fi- zo, dal Quartier Generale di Tolone all’Amministrazione
renze nel 1204, dette origine a quella famiglia Bonaparte, di Municipale di Marsiglia.
fazione guelfa, che a causa delle lotte tra Guelfi e Ghibellini Il 29 giugno si reca a San Miniato a far visita a un prozio, il
si trovò ad essere esiliata, dapprima a Lucca e infine a Bolo- Canonico Filippo Bonaparte.
gna, dove si estinse nel1620. Fonte: Teodoro de Colle, Genealogia della Famiglia Bonaparte; Firenze, 1898.
Di un’altra famiglia che prende nome Bonaparte si hanno
notizie certe a Sarzana, nel 1235, proveniente da Fucecchio,
poi da Firenze, poi da Lucca. Un ramo dei Bonaparte della ULTERIORE BIBLIOGRAFIA
Lunigiana passò in Corsica, ad Aiaccio, nel 1512, estinguen- - F. Antommarchi, Mémoires de F. Antommarchi, 1825
dosi nel secolo successivo. - L. A. Bourrienne, Mémoires de M. de Bourrienne,
Un Bonaparte di San Niccolò, discendente dei Cadolingi di 1829-1831.
Fucecchio, guelfo a Firenze, durante la battaglia di Mon- - Ristori, Storia genealogica della famiglia Bonaparte,
taperti, contro i Senesi e i Ghibellini fuorusciti da Firenze scritta da un Sanminiatese; Firenze, 1846.
(1260), tradì passando con questi ultimi, che sconfissero le
armate guelfe di Firenze. Tornata guelfa Firenze, nel1268
Bonaparte venne espulso e riparò a San Miniato al Tedesco. Nella pagina accanto: Una stampa d’epoca raffigura “Napoléon et sa Famille”
(mogli, fratelli, sorelle, figli adottivi, madre).
Qui dette origine a una famiglia, che si divise in due rami: Prima fila: Maria Luisa d’Austria, Napoleone, Giuseppina Beauharnais.
uno che si stabilì a Firenze nel XV secolo e l’altro che rimase Seconda fila: Luigi, Girolamo, Giuseppe, Luciano.
in parte a San Miniato e in parte si stabilì a Firenze (questo Terza fila: Ortensia Beauharnais, Elisa, Paolina, Carolina.
ramo si estinse nel 1799). Quarta fila: Napoleone Francesco Re di Roma,
M.me Mère Letizia Ramolino, Eugenio Beauharnais.
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Speciale Napoleone
history
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storia di Giuseppe Adduci
Cronologia
RIVOLUZIONE FRANCESE cui Robespierre è uno dei più influenti esponenti. A settem-
bre esecuzione di Maria Antonietta. Esecuzioni degli avver-
Lo Stato francese rischia la bancarotta per i debiti contratti a sari.
causa del sostegno alla Rivoluzione Americana (Guerra d’In- Leva di massa; gli eserciti stranieri ricacciati fuori dalla Fran-
dipendenza: 1775-1783). cia; repressione della Vandea.
1788: il Ministro delle finanze Necker rende pubblico il bilan- 1794: (Febbraio: abolizione della schiavitù –ancora presente
cio dello Stato. nelle colonie americane-) luglio: arrestato Robespierre e de-
capitato con tutti superstiti membri del Comitato di Salute
1789: il Re convoca gli Stati Generali )Clero, Aristocrazia e Pubblica.
Terzo Stato). Il Terzo Stato si proclama Assemblea Costituen-
te (Giuramento della Pallacorda). 1795: Costituzione del ’95: ripristinato il sistema elettorale
censitario. Elezioni; il potere legislativo a un’Assemblea, il
Il Re chiama a Versailles 2000 soldati; scoppia a Parigi la rivol- potere esecutivo al Direttorio (5 persone), che dura in carica
ta, con la presa della Bastiglia (14 luglio). Il popolo obbliga il fino al 1799 (18 brumaio: 9 novembre): fine della Rivoluzione
Re a trasferirsi da Versailles alle Tuileries. Francese.
1790: Abolizione della Manomorta e vendita dei beni ecclesia- 1796-97: Prima Campagna d’Italia.
stici. Costituzione civile del clero: obbligo di giuramento di
fedeltà allo Stato. Il Papa si oppone. 1798-99: Spedizione in Egitto (che poi durerà fino al 1801).
1791: Costituzione: Separazione dei (tre) Poteri; il Re deve 1799: 18 brumaio (9 novembre):Colpo di Stato: N. Primo
giurare fedeltà alla Nazione. Gli uomini nascono liberi e Console. fine della Rivoluzione Francese.
uguali, però la legge elettorale non è basata sul suffragio uni-
versale , ma è su base censitaria. La proprietà è un diritto sacro NAPOLEONE
e inviolabile.
La famiglia reale fugge a Varennes (vicino al Belgio): qui sono 1769: nasce ad Aiaccio Napoleone. Nel XV secolo la famiglia
riconosciuti, arrestati e ricondotti a Parigi, dove sono messi Bonaparte di San Miniato si trasferisce a Firenze e cambia il
agli arresti domiciliari. nome in Buonaparte. Un secolo dopo li ritroviamo emigrati in
Corsica. Napoleone, nato Buonaparte, nel 1796 torna all’antico
1792: le elezioni danno la maggioranza ai moderati. La Francia nome, firmando una lettera come Bonaparte. Nello stesso anno
dichiara guerra all’Impero austriaco, su proposta del Re (che si reca in visita a un suo parente a San Miniato.
spera in una sconfitta dei Francesi, per tornare in possesso del
suo potere). A fianco dell’Austria scende in guerra la Prussia. 1789: Napoleone, tenente di artiglieria, aderisce agli ideali del-
20 Settembre battaglia di Valmy. La famiglia reale viene tra- la Rivoluzione Francese.
sferita in prigione. Viene proclamata la Repubblica, dalla
Convenzione Nazionale, che è il nuovo Parlamento, eletto a 1793: all’assedio di Tolone, occupata dagli Inglesi, bombarda
suffragio universale (maschile). le navi nemiche, costringendo gli Inglesi alla fuga. Poco dopo
viene nominato Generale.
1793: 21 gennaio: esecuzione del Re.
Prima coalizione: (1792-1797): Austria, Prussia, Spagna, In- 1796-97: comanda la vittoriosa Prima Campagna d’Italia, con-
ghilterra, Olanda, Sicilia e Granducato di Toscana. Guerra: tro Piemonte (Savoia) e Austria.
porti attaccati dagli Inglesi; Vandea in rivolta. Trattato di Campoformio: Lombardia, Emilia e parte del Veneto
La Convenzione forma un Comitato di Salute (= salvezza) sono ceduti alla Francia; Venezia viene occupata dagli Austriaci.
Pubblica (12 persone), che instaura il Terrore (dittatura) di Conquista Roma e Napoli (Repubblica Romana e Repubblica
Napoletana – sconfitta da Nelson-).
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Speciale Napoleone
history
Sposa Giuseppina, vedova Beauharnais. 1808: N. depone il Re di Spagna e nomina Re Giuseppe.
Su richiesta del Direttorio, vengono trafugate molte opere Gli Inglesi sbarcano in Portogallo. Inizia la Guerra Peninsula-
d’arte Italiane e portate in Francia. re, che finirà con la liberazione della Spagna e del Portogallo
e l’invasione della Francia da sud (1808 / 1813-14).
1798-99: spedizione in Egitto. Battaglia delle Piramidi e distru-
zione della flotta, da parte degli Inglesi, nella baia di Abukir. 1809: L’Austria invade la Baviera, alleata dei Francesi. Battaglie
Stele di Rosetta. (Napoleone torna in Francia ma la spedizio- di Aspern-Essling (Arciduca Carlo) e di Wagram. Trattato di
ne dura fino al 1801). Schoenbrunn.
N. annette lo Stato Pontificio alla Francia; il Papa è arrestato e
1799: 18 Brumaio (9 Novembre) Colpo di Stato: si nominano deportato in Francia.
tre Consoli e Napoleone è Primo Console con poteri legisla-
tivi ed esecutivi. (data simbolica della fine della Rivoluzione 1810: aprile: Napoleone sposa Maria Luigia d’Austria, figlia di
Francese). Francesco I.
1800: Seconda Campagna d’Italia: battaglia di Marengo. 1811: a marzo nasce il figlio a cui N. dà il titolo di Re di Roma.
1801: Pace di Lunéville: riconosciuto il dominio francese su 1812: Il Blocco Continentale viene violato da più parti. Napo-
parte dell’Italia (Piemonte, Lombardia, ecc.), Olanda e parte leone, resosi conto che non può invadere l’Inghilterra, decide
della Germania. di invadere la Russia, che ha violato il blocco. Battaglie di Smo-
Concordato col Papa. lensk e di Borodino (Moscova). I Russi fanno terra bruciata.
Napoleone occupa Mosca. Incendio di Mosca. Inizia la ritirata,
1802: Domata la rivolta di Haiti, viene ripristinata la schiavitù con esiti disastrosi. Passaggio della Beresina.
nelle colonie.
(1812-1814 Guerra Anglo-Americana. Incendio della Casa
1803: la Louisiana viene venduta agli Stati Uniti. Era un terri- Bianca. Trattato di Gand).
torio vastissimo: dal confine col Canada al Golfo del Messico,
comprendendo il bacino del Mississippi. 1813: l’Austria e la Prussia lasciano l’alleanza con la Francia,
contro la quale entrano in guerra insieme a Svezia (Re Ber-
1804: N. si incorona Imperatore dei Francesi (formalmente nadotte) e alcuni Stati tedeschi. Battaglia di Lipsia, durante la
sopravvive la Repubblica fino al 1/1/1809). Approvazione del quale i soldati Sassoni passano dalla parte dei Coalizzati con-
Codice Civile. tro Napoleone.
1805: N. si incorona Re d’Italia. Il Regno ha la Capitale a Mila- 1814: anche il Regno di Napoli si aggiunge ai Coalizzati. La
no e comprende Lombardia, Veneto, Romagna ecc. e ha sboc- Francia è invasa sia dal fronte tedesco che dal fronte spagnolo.
co al mare sull’Adriatico. 11 aprile: N. si arrende.
Battaglia navale di Trafalgar flotta francese distrutta dagli In- Inizia il Congresso di Vienna.
glesi. Dal 3 maggio al 1° marzo 1815 Napoleone è all’ Isola d’Elba.
Battaglia di Austerlitz: N. sconfigge Austriaci e Russi. Trattato
di Presburg: si riconosce il predominio francese sull’Italia e sugli 1815: N. torna in Francia e riprende il potere. Battaglia di Wa-
Stati minori tedeschi, finisce il Sacro Romano Impero; l’Austria terloo (giugno) contro Inglesi e Prussiani. A novembre Pace
cede al Regno d’Italia: Venezia, l’Istria e la Dalmazia. di Parigi.
Napoleone è portato a Sant’Elena (dove morirà nel 1821)
1806: Nasce la Confederazione del Reno. Guerra con Prussia
e Russia: Prussiani sconfitti a Jena, Russi a Eylau (1807) e a ITALIA
Friedland (1807).
1807: Trattato di Tilsit: la Prussia cede territori alla Confede- 1796: Repubblica Cispadana (Modena ecc)
razione del Reno. 1797: Repubblica Cisalpina (Milano, ecc.)
I Francesi scacciano i Borboni da Napoli. 1802: Repubblica Italiana (Milano, ecc). Presidente Napoleo-
Decretato il Blocco Continentale contro i commerci con l’In- ne.
ghilterra. 1805: Regno d’Italia (Lombardia, veneto, Venezia Friuli, Emi-
N. invade il Portogallo, alleato degli Inglesi. lia, Romagna, Marche). Re Napoleone, Viceré Eugenio. Il Re-
gno ha sbocco al mare solo sull’Adriatico.
11 TuttoSoldatini n. 53
Cronologia
1798-99: Repubblica Romana. Poi occupata dai Borbonici Na- Le Province Illiriche (Dalmazia, Istria, Trieste), vanno all’Au-
poletani e tornata al Papa. (il Lazio sarà annesso alla Francia stria, insieme al Lombardo – Veneto. Il Granducato di Varsa-
nel 1809). via va (in piccola parte) alla Prussia ed è costituito un Regno
1799: Repubblica Napoletana (gennaio-giugno) repressa nel Polacco con Re lo Zar di Russia.
Sangue da Nelson. Nel 1806 Giuseppe Bonaparte sarà Re di Viene fondata la “Confederazione Germanica” con 39 Sta-
Napoli. Dal 1808 al 1814 sarà Re di Napoli Gioacchino Murat ti (giugno1815): poiché sono scartati i piani di unificazione
(cognato di N.). dello Stato tedesco, che riusciranno a realizzarsi, grazie alla
La Sicilia resta in mano ai Borboni, protetti dagli Inglesi. Nel Prussia, nel successivo corso del secolo XIX: dopo la guerra
1815 nasce il Regno, Borbonico, delle Due Sicilie. con l’Austria (1866) e la guerra con la Francia del Secondo
1797: Repubblica Ligure. Nel 1805 annessa alla Francia. Nel Impero (1870 - 71), nascerà, nel 1871, l’Impero Tedesco.
1814 (Congresso di Vienna) annessa al Regno di Sardegna-
Piemonte. L’ARMATA NAPOLEONICA: organizzazione
1798: Venezia ceduta all’Austria col Trattato di Campoformio.
Nel 1805 entra nel Regno d’Italia. Nel 1814 torna all’Austria. FANTERIA: “di linea”: Fucilieri, Granatieri, Volteggiatori.
1801-1807 Regno d’Etruria. 1808 Toscana annessa alla Francia. FANTERIA “leggera”: Cacciatori, Carabinieri, Volteggiatori.
1802 Repubblica di Lucca. 1814 tutta la Toscana torna agli
Asburgo - Lorena. CAVALLERIA Pesante: Corazzieri, Carabinieri a cavallo.
Le Ragioni tirreniche sono via via annesse all’Impero france- CAVALLERIA Leggera: Ussari, Cacciatori a cavallo.
se. Nel 1802 il Piemonte (alla Repubblica Francese), nel 1805 CAVALLERIA Media: Dragoni.
la Liguria, nel 1808 la Toscana , nel 1809 il Lazio. Al 1810 ne LANCERI (a cavallo).
fanno parte: Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio.
ARTIGLIERIA a piedi.
DINASTIE NAPOLEONICHE E NUOVO ASSETTO ARTIGLIERIA a cavallo.
DELL’ EUROPA (I cannoni sparano palle piene, o a mitraglia, o a esplosivo)
(Oltre al Regno d’Italia, 1805 e al Regno di Napoli, 1806)
GENIO pontieri.
1806: nasce la Confederazione del Reno, a seguito della scon-
La GUARDIA IMPERIALE comprendeva:
fitta dell’Austria (e della Russia) nel 1805. Finisce il Sacro Ro-
FANTERIA: Granatieri, Cacciatori (in Italia anche Veliti).
mano Impero e nasce l’Impero Austriaco (con l’Ungheria ecc).
CAVALLERIA: Granatieri, Dragoni, Gendarmi, Cacciatori, Lan-
La Confederazione del Reno è composta da Stati che escono ceri.
dal vecchio Impero e diventano indipendenti ma alleati della ARTIGLIERIA: a piedi e a cavallo.
Francia. Ne fanno parte tre Regni: Baviera, Wurtemberg, West- MARINA: Fanti di Marina.
falia; poi entrerà un quarto Regno: la Sassonia; inoltre ne fanno
parte: il Ducato di Clèves – Berg e altri piccoli Stati tedeschi. Punti di forza: la creazione di Corpi d’Armata (che compren-
Napoleone ne è nominato Protettore. devano tutte le specialità); la velocità; l’Artiglieria che N. ma-
novrava con grande abilità.
Fratelli ecc. Giuseppe, Re di Napoli (1806), poi Re di Spagna
(1808). Luigi Re d’Olanda (poi annessa alla Francia nel 1811. STRATEGIA
Murat (cognato di N.) Duca di Clèves – Berg (che dal 1808 va al
nipote Luigi Napoleone), poi Re di Napoli (1808 – 1814). Jerome Tre modelli:
Re di Westfalia; Elisa Granduchessa di Toscana (titolo onorifi- 1) Manovra d’accerchiamento (Manoeuvres sur les derrières)
co). Eugenio, figlio di Giuseppina, Viceré d’Italia. Bernadotte (usata almeno 30 volte da N.);
Maresciallo dell’Impero diventa Re di Svezia. Poniatowsky, 2) Strategia della Posizione centrale: contro due armate av-
Maresciallo dell’Impero, è Granduca di Varsavia. 1811: nasce il versarie (es. Rivoli, 1797)
figlio, a cui N. dà il titolo di Re di Roma. 3) Penetrazione strategica: contro una linea nemica a “cordo-
ne” lungo (es. Smolensk, 1812).
Col Congresso di Vienna (1814 – 1815), la Francia riconosce
l’indipendenza degli Stati Tedeschi, i quali cedono parte dei Nella Tattica di battaglia si utilizzavano (in scala) gli stessi
territori alla Prussia e all’Austria (il Tirolo bavarese). concetti della strategia.
12 TuttoSoldatini n. 53
tuttotondo di Giulio Cento
N apoleone bambino
Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio, in Corsica, poco più di un anno dopo la stipula
del trattato di Versailles del 1768, con il quale la Repubblica di Genova lasciava mano libera
alla Francia nell’isola, che fu così invasa dalle armate di Luigi XV e annessa al patrimonio
personale del re. La famiglia Bonaparte apparteneva alla piccola borghesia còrsa e aveva forse
lontane origini nobili genovesi.
13 TuttoSoldatini n. 53
Napoleone bambino
2
Completano la scena al-
cuni balocchi e sono par- 4
ticolarmente orgoglioso
dei “soldatini dei soldati-
ni”.
Due moschettieri del re
realizzati in stucco Gre-
en Stuff. Il cavalluccio è
in legno di balsa. Anche i
tappeti sono realizzati in
Green Stuff tirato con un
piccolo mattarello e poi
sagomati e frangiati. Ulti-
mo dettaglio bizzarro é il
bastone da passeggio di Carlo Maria realizzato usando una
spina di albero di limone.
Una volta impostata la scena sono passato al primer ta-
miya grigio e poi alla pittura con base in acrilico Vallejo ed
Andrea Miniatures. Soltanto per i volti e per i fregi in oro
ho applicato alcune velature ad olio. Per i volti ho utiliz-
zato una tavolozza di Nero, Terra d’ombra bruciata, Terra
di Siena bruciata, Giallo di Napoli scuro e Bianco di titanio
3 5
14 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
the world of ronde-bosses figures
6 7 8
15 TuttoSoldatini n. 53
storia di Alberto Fabri
Foto: Tribe Warhammer
È fuori dubbio che Napoleone sia conosciuto come un Appena prodotto da Best Soldiers, egregiamente scolpito
personaggio con delle caratteristiche psichiche e compor- da Antonio Zapatero, sono stato colpito da un magnifico
tamentali molto complesse. Ed io, anche se appassionato giovane Napoleone generale, un kit in 75 mm, con la possi-
della storia e soprattutto della sana pittura del soldatino, bilità di ambientarlo nei vari teatri operativi dove lui aveva
non mi ritengo certo all’altezza di illustri storici i quali ci plasmato la sua carriera. Il Napoleone di quel periodo po-
forniscono una moltitudine di testi e di notizie da consul- teva essere ambientato in diversi contesti: dalla campagna
tare per descrivere il suo profilo psicologico. Ma ogni volta d’Italia, contro l’esercito austriaco che dominava il Nord
che affronto un soggetto da dipingere ho il piacere di leg- Italia, fino alla campagna d’Egitto.
gere e scartabellare testi, fare ricerche per comprendere a Il fascino e l’esotica suggestione degli innumerevoli dipin-
cosa sto dando vita con i colori e i pennelli. ti dell’epoca che rappresentano l’esercito napoleonico, i
mamelucchi, i deserti, i palmizi, le rovine di una
splendida civiltà affioranti dalle dorate sabbie, ha
0 facilitato la mia scelta. Campagna d’Egitto senza
dubbio.
A cosa sarebbe servito tutto questo approfondi-
mento? Semplicemente al fatto che quando si
dipinge un nuovo figurino, qualunque esso sia,
tale ricerca può indirizzare il modellista non solo
alla giusta “direzione” uniformologica, ma an-
che verso un’ispirazione pittorica e scenografica
tale da trasmettere il più possibile emozione. Per
me la ricerca serve ad immedesimarmi nei luoghi
come se avessi una virtuale macchina del tempo
e trasferire poi con i pennelli i colori giusti per la
giusta atmosfera.
Scelto finalmente l’argomento dovevo, almeno
per pura curiosità, sapere qualcosa in più sulla
figura del Napoleone dell’epoca.
Chi era il generale Napoleone Bonaparte? Come
già detto, è complicato descrivere un personag-
16 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
history
gio di cui da un lato si parla benissimo, 1798 e il 1799, per bloccare il passaggio
come un leader, capace di farsi valere, 1 alle Indie e i relativi traffici commercia-
definito un genio, un ambizioso, auda- li agli eterni nemici: gli inglesi.
ce nelle scelte militari, un’intelligenza Pensate che da Tolone la spedizione
dominante e dall’altro egoista, spesso partì il 19 maggio del 1798 con una
sleale, inaffidabile, avido e senza scru- flotta di 328 navi e addirittura 38 mila
poli. Questo lato negativo, secondo la uomini raggiungendo Alessandria d’E-
cultura popolare, ha coniato la “sin- gitto dopo varie tappe.
drome di Napoleone”, relativa a colo- Arrivato al Cairo, l’esercito napoleoni-
ro che hanno complessi d’inferiorità, co combatté la battaglia delle Piramidi
e che per il condottiero probabilmente per poi voltare a nord est e raggiun-
scaturisce dalla bassa statura e al non gere la Palestina, Jaffa e San Giovanni
certo affascinante aspetto, ma che per d’Acri. Napoleone si dimostrò gene-
rivalsa forgiò un carattere aggressivo e ralmente superiore agli inglesi nelle
rampante nella socialità. battaglie terrestri, ma subì una rile-
Su Napoleone ci sono una infinità di vante sconfitta da Horatio Nelson nel-
biografie, da quelle che lo descrivono la battaglia navale di Abukir. Pur non
con negatività, come fosse un tiranno, avendo conseguito gli obiettivi sperati,
a quelle che rivalutano il personaggio, in raffronto agli insuccessi in serie del
guardando anche il lato positivo, non Direttorio, Napoleone fu acclamato
solo decisamente militare, ma anche “illuministico”, ab- come un salvatore della Patria al suo rientro a Parigi nel
bandonando gli stereotipi settecenteschi e contribuendo a 1799 e la popolarità acquisita gli fornirà l’occasione per
dare una svolta dall’Ancien Régime. Insomma, in lui tro- realizzare il colpo di Stato del 18 Brumaio. Mi ha colpito
viamo certamente due facce contraddittorie: quella legata un episodio, purtroppo tema d’attualità: oltre agli scontri
alle dottrine rivoluzionarie “Liberté, fraternité, égalité” e durante la Campagna d’Egitto, molti soldati furono col-
quella legata alla gerarchia sociale, alla meritocrazia, ecc. piti da malattie e dall’intolleranza ai forti raggi del sole,
Dopo aver inquadrato il personaggio era necessario un l’oftalmia, nonché dalla allora poco nota peste bubboni-
breve approfondimento sulla Campagna d’Egitto dal pun- ca: ben 1500 furono contagiati e raccolti nel Lazzaretto di
to di vista militare, intrapresa con parziale successo tra il Jaffa. Napoleone stesso visitò più volte i suoi soldati, ma
nessuno dei suoi generali fece men-
zione di questo fatto a Parigi. Intanto
2 gli inglesi avviarono una campagna
denigratoria nei confronti di Napo-
leone, questo Generale emergente
ed intrepido, tacciandolo di aver ab-
bandonato a morte certa i suoi sol-
dati all’interno del lazzaretto. L’im-
peratore per riabilitare la sua figura,
anche agli occhi degli altri soldati ri-
masti in Francia, commissionò que-
sto dipinto ad Antoine-Jean Gros dal
titolo “Bonaparte visita gli appestati
di Jaffa” (vedi foto n.0) completato nel
1804, la cui supervisione nella realiz-
zazione fu affidata allo storico e ri-
cercatore egittologo Dominique Vi-
vant Denon, presente alla spedizione
in Egitto e all’episodio della visita a
17 TuttoSoldatini n. 53
Napoleone tra guerra, scienza
e archeologia
18 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
history
7
corso di scultura tenuta all’Accademia Alfa Model con il
Maestro Mariano Numitone (vedi foto n.3) vengono spiegate
proprio delle tecniche di realizzazione di costruzioni con il
gesso, per migliorare le nostre scenette. Ne stava eseguen-
do una proprio Mariano a forma di parallelepipedo, in
scala perfetta per il mio figurino che avrebbe confermato
l’ispirazione del suddetto dipinto a Syène. Quale migliore
quinta per la mia scena? Una volta scalfiti e testurizzati i
blocchi di marmo è iniziato il complesso e leggero lavo-
ro di incisione dei geroglifici e la riempitura dei solchi con
un nero azzurrino. Per il resto è bastato un nascente pal-
mizio tra le rovine per spezzare la monotonia desertica.
Quest’ultimo è dipinto con colori tenui e abbastanza lumi-
8 nosi per poter creare uno scenario soleggiato ed abbaglian-
te, il tutto cosparso da una sabbia molto sottile anch’essa
con tonalità decisamente lucente. Importante è ideare uno
spazio scenico tale da non soffocare il soggetto principale e
fare in modo che si integri perfettamente allo stesso.
Spesso raccontare una storia nel pochissimo spazio che
una miniatura ci concede è abbastanza complicato, ma ba-
sta un po’ di inventiva e di audace ricerca per trasmettere
sensazioni ed emozioni.
Per concludere, posso dire di aver messo nella mia colle-
zione un soldatino che mi ha fornito un doppio piacere:
dipingere e studiare. Consiglio spassionato? Cercate sem-
pre di approfondire, nel progetto iniziale, tutto ciò che la
miniatura vi può ispirare. Farete sicuramente un lavoro di-
verso ed interessante, ma soprattutto arricchirete il vostro
bagaglio di conoscenze! Ultimo ma non ultimo, un enor-
me “grazie!” all’esperto Giulio Centanni per le consulenze
sul periodo napoleonico. Ad maiora!
Napoleone: “Signore dai forza al mio nemico e fallo vivere
a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo.” (da Guerra
e Pace) (vedi foto da n.4 a 10).
9 J
19 TuttoSoldatini n. 53
step by step Scultura Riccardo Cerilli
Pittura Giorgio Montesano
Capitano
Michele Carafa di Colubrano
Gli Ussari erano le unità di cavalleria veloce e leggera di Napoleone. Venivano considerati gli
occhi e le orecchie delle truppe napoleoniche, oltre che i migliori cavalieri e spadaccini della
Grande Armée. Questa considerazione tra tutti i soldati francesi era giustificata dalle loro uniformi
sgargianti e sfavillanti e dalla loro spavalderia in battaglia e nella vita.
LA REALIZZAZIONE Questo reggimento deriva dal corpo per la creazione di pose, ma in questo
DI UN PEZZO UNICO E dei veliti della guardia reale e fu uffi-caso ho ulteriormente modificato le
LA SUA STORIA cialmente denominato “Ussari” nel articolazioni delle zampe anteriori per
Il soggetto scelto per questo figurino Novembre 1813, nonostante portassero ottenere una posa precedentemen-
è Michele Carafa di Colubrano, Capi- l’uniforme “alla ussara” già dal 1809 mate concordata non realizzabile senza
tano degli ussari della guardia reale di con i colori distintivi del Regno (Bian-modifiche. Questa posa prevede una
Napoli, medaglia d’onore alla battaglia co e Amaranto). sola zampa poggiata in terra, e questo
di Ostrowno (campagna di Russia). Lo I dettagli dell’uniforme sono riportati ha richiesto l’inserimento di un perno
studio uniformologico è basato su una dalle poche e controverse informazioni di acciaio abbastanza robusto e lungo
copia in miniatura del bellissimo qua- disponibili sul Regno di Napoli, ci sia-per sorreggere il peso e collegarlo alla
dro di Gaetano Forte ritraente appunto mo basati sui lavori pittorici di Boisse-
basetta. Con calma e un trapanino a
un capitano degli ussari della guardia lier e Aloja, che riteniamo attendibili,basso numero di giri si fora la plastica
reale con l’uniforme di gran tenuta oltre al coinvolgimento di amici esper- dallo zoccolo fino al corpo del cavallo
verde e rossa del 1813 durante il domi- ti dell’argomento per la definizione dei facendo attenzione a non surriscaldar-
nio di Gioacchino Murat (1808-1815). tanti dettagli del figurino. la e farla sciogliere per effetto del ca-
Una volta messe insieme le informa- lore. Se come in questo caso la punta
zioni abbiamo subito definito l’idea di non arriva o la zampa è piegata con-
realizzare il soggetto durante una pa- viene tagliare la zampa in modo net-
rata ufficiale con l’uniforme di gran to sull’articolazione, inserire il perno
tenuta, con atteggiamento fiero ed ele- e poi incollare i pezzi con la specifica
gante. colla per polistirene. Una volta im-
perniati e preparati tutti i pezzi li as-
LA SCULTURA semblo insieme con lo stucco Magic
Per la realizzazione del cavallo sono Sculpt, per dare robustezza e un mi-
partito dai kit multipose Historex che nimo di spessore al cavallo altrimenti
mettono a disposizione 8 diversi ca- leggermente magro e fuori scala. La te-
valli tagliati a metà e combinabili tra sta è una copia in resina di una bellissi-
loro. Tagliando ulteriormente i pezzi ma scultura commerciale, mentre gli
Historex in quarti si hanno a disposi- zoccoli sono copie sempre in resina di
zione molte possibilità di abbinamento una mia scultura realizzata in passato.
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Speciale Napoleone
step by step
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Capitano Michele Carafa
di Colubrano
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Speciale Napoleone
step by step
LA PITTURA
Prima di dipingere questo splendido
soldatino di Riccardo, ho studiato at-
tentamente tutte le fasi della pittura,
perché soggetti come questi hanno bi-
sogno di una attenta programmazione.
Come tutti i miei soggetti inizio la pit-
tura dal volto utilizzando per il colore
di base Sand Brown e Hull Red a cui ag-
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Capitano Michele Carafa
di Colubrano
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Speciale Napoleone
step by step
passaggi con un passaggio di olio.
La base ad acrilico è stata realizzata con
Burnt Umber e Nero dato con l’aero-
grafo e aggiungendo Carne Scura per
le luci e Nero per le ombre; in questa
fase bisogna aumentare decisamente
i contrasti in quanto la successiva fase
ad olio tenderà ad abbassare i contrasti
precedenti.
Dalle foto si può notare come la pit-
tura ad acrilico sia molto accentuata,
quasi eccessiva nel realizzare un baio
scuro, mentre nelle successive dopo
l’utilizzo dell’olio si può notare come
i toni si siano notevolmente abbassati
ma lasciando ben visibili volumi e luci.
Terra d’Ombra Bruciata, Ocra Dorata e
Nero Avorio sono i colori che ho utiliz-
zato per dipingere il cavallo ad olio; di-
pingo con pochissimo colore ad olio che
posiziono sulle luci e sulle ombre e sfu-
mo a fresco con un pennello asciutto.
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Capitano Michele Carafa
di Colubrano
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Speciale Napoleone
step by step
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curiosità di Giulio Cento
Foto: Giuseppe Gensabella
N apoleone
e lo Stradivari “Marechal Berthier”
Il violino del liutaio Stradivari di cui ci racconta questo articolo è lo straordinario “Maréchal
Berthier” del 1716, appartenuto a Napoleone Bonaparte che lo regalò ad Alexandre Berthier,
Maresciallo di Francia, Principe di Neuchatel e Wagram. Dopo alcune interessanti peripezie,
fu acquistato dal Barone von Vecsey, il quale lo diede al figlio Ferenc, concertista,
che lo suonò fino alla morte, avvenuta nel 1935.
In occasione della ricorrenza del Bicentenario della morte che. Le sue tecniche
di Napoleone Imperatore dei Francesi e Re d’Italia volevo militari sono anco- 2
realizzare un soggetto che fosse diverso dall’iconografia ra oggi materia di
classica dei dipinti coevi. studio nelle scuole
Tutti sanno, il mondo intero sa, delle gesta di Napoleone, di guerra di tutto il
un soldato indomito e senza paura, un grande condottiero mondo.
ed esperto di strategie militari. In battaglia era in grado di Ma non molti san-
piegare a suo favore per vincere ogni dettaglio del terreno no che Napoleone
o dei caseggiati o addirittura le condizioni metereologi- non fu soltanto di-
chiarazioni di guer-
ra e trattati di pace
1 ma fu anche un
grande statista ed
un grande ammini-
stratore. In brevis-
simo tempo riorga-
nizzò la macchina
burocratica ed amministrativa della Francia e degli stati sa-
telliti ed ebbe un ruolo molto importante nella magistrale
riforma dei codici alla cui stesura egli stesso partecipò in
prima persona sostituendo gli oltre 40 codici di diritto con
uno solo, unico ed organico, trattato di legge che entrò in
vigore nel 1804. In esso si garantiva per iscritto, e per la pri-
ma volta, l’eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge,
la libertà della persona ed il diritto di proprietà come sacro
ed inviolabile. Venivano aboliti i privilegi per nascita sulla
base dell’esperienza rivoluzionaria e riformato e regolato
tutto il diritto di famiglia che, tra le altre cose, prevedeva
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Speciale Napoleone
curiosity
anche i matrimoni civili, il raccogliere donazioni
3 divorzio ed una forte limi- che i principi ed i nobi- 5
tazione alla primogenitura. li offrivano spontanea-
“La mia vera Gloria non è mente ai suoi generali
di aver vinto 40 battaglie. per non essere destituiti
Quello che nulla distrug- o peggio ancora giusti-
gerà, che vivrà per sempre, ziati.
è il mio codice civile.” (dal- Napoleone aveva minu-
le memorie di Sant’Elena). ziosamente pianificato
Molte delle norme del ed impartito ordini chia-
codice Napoleonico sono ri su cosa raccogliere e, se
state integralmente riprese del caso, razziare. La sua
dalle costituzioni moderne idea era creare un Mu-
dell’intera Europa, Italia seo, una Biblioteca Cen-
compresa. trale ed un Archivio del
Ma ancora di Napoleo- Continente Unificato.
ne si deve riferire che fu Nascono così le formida-
un amante della musica e bili collezioni della Fran-
dell’arte, della storia antica cia.
e della matematica. Aveva Dobbiamo oggi ringra-
ideato e progettato palaz- ziare gli elevati costi di
zi, ponti, archi trionfali, spedizione se la colonna di Traiano è ancora al suo posto.
4 scavi e restauri di reperti e Una lettera del Generale François René Jean de Pomme-
siti archeologici tra i quali reul, capo militare di Roma, avvisava infatti Napoleone
figuravano anche i Mercati “spediremo un obelisco” riferendosi appunto alla leggen-
di Traiano di Roma. daria colonna. Fortunatamente le cose andarono in ma-
Galeotta fu la campagna niera diversa e l’Imperatore si limitò a prenderne spunto
d’Egitto dove le immense per far realizzare nel 1810 la Colonna di Vendòme a Parigi
distese di reperti archeo- per glorificare la battaglia di Austerlitz.
logici fecero germogliare Ed è proprio da una requisizione quale bottino di guerra
in lui il desiderio di realiz- che trae origine la mia idea. In occasione dell’occupazione
zare a Parigi un grandioso della Spagna del 1808, seguita al fallito tentativo di destitu-
museo. Iniziò quindi a rac- ire il Re di Spagna Carlo IV per insediarvi il giovane figlio
cogliere e a requisire ogni Ferdinando, il palazzo reale Borbonico di Madrid fu occu-
reperto archeologico che pato e molte delle opere d’arte in esso contenute furono
potesse essere trasportato. requisite.
Intanto nella capitale la Tra i vari oggetti c’era anche un violino, ma non un violino
sua idea iniziava a prendere qualunque:
forma in quello che venne “Antonius Stradivarius Cremonensis Faciebat anno 1716”.
denominato Museo Cen- (Vedi foto n.1 e 2)
trale della Repubblica ma Napoleone rimase strabiliato dalla bellezza e dall’eleganza
che presto cambiò nome in Museo Napoleone per diveni- di quel piccolo oggetto e decise di tenerlo per sé e si raccon-
re poi uno dei più prestigiosi musei del mondo: Musèe du ta che di tanto in tanto lo facesse suonare da maestri d’ope-
Louvre. Tutti i suoi Generali ed Ufficiali furono incaricati ra soltanto per lui e per i suoi ospiti. Nel 1814 ne fece dono
di requisire opere d’arte in ogni dove per cercare di placare al suo fedele amico Louis Alexandre Berthier, Marescial-
le brame dell’Imperatore e da quel momento in poi ogni lo dell’Impero, anch’egli amante dell’arte e della musica,
campagna di guerra divenne motivo per operare requisi- come segno di ringraziamento per i servigi resi alla Francia
zioni e molto spesso vere e proprie razzie, ma anche per e all’Imperatore.
29 TuttoSoldatini n. 53
Napoleone e lo Stradivari
“Marechal Berthier”
30 TuttoSoldatini n. 53
soldatini
storia di carta di Luigi Saso
Inapoleonici
di Fabrizio Prudenziati
Ho accolto con piacere l’invito a partecipare con uno scritto a questo speciale su Napoleone
anche per avere l’occasione di omaggiare il grande amico Fabrizio Prudenziati, scomparso
prematuramente nel 2014.
Parliamo di un grande artista che ha esplorato nell’arco Maggiore di Napoleone, la 16 con la Guardia Imperiale e
della sua vita tutte le forme di modellismo e specialmente i Mamelucchi e infine la 18 con gli stendardi. Per quanto
quelle in carta. Una brevissima biografia: Fabrizio nasce a riguarda invece la produzione di soldatini in carta in 3d è
Treviso nel 1946 ma quasi subito, a seguito della famiglia, si ovvio che la scelta è di farvi ammirare Napoleone che vie-
trasferisce a Genova dove vive e lavora fino alla sua morte. ne assemblato completo della sua basetta e che una volta
È un modellista eclettico ed eccelle sia costruito non ha nulla da invidiare ai
nel disegno e sia nella modellazione; soldatini fatti di altro materiale come il
nel 1976 fonda la ditta “Grifo” per la piombo o la plastica o la resina. Inoltre
quale crea soldatini di piombo. è possibile costruire anche il soldatino
Nel ’77 fonda e presiede la “Accademia del granatiere e del fuciliere del 1807
genovese di modellismo e collezioni- che sono assolutamente sbalorditivi
smo” e nel 1978 fonda la ditta “Ares” per precisione e completezza.
per la quale continua la produzione di Infine chiudo questo mio breve ricor-
figurini fino al 1984. Poi, dopo un pe- do di Fabrizio che considero il mio ma-
riodo di pausa, inizia a disegnare e co- estro nell’arte del disegno e della mo-
struire modelli di carta in 3d di tutti i dellazione, facendo cenno alla mostra
tipi (automobili, barche, navi, aeropla- “La magia della carta” che riuscì ad al-
ni, treni e figurini) e parallelamente lestire l’anno prima della sua scompar-
disegna soldatini di carta per wargame sa nella sua città di Genova nel loggiato
di sua creazione ambientati in diverse di ponente del Museo Navale di Pegli e
epoche. nella quale espose il meglio della sua
Ovviamente adesso focalizzeremo la produzione modellistica di carta.
nostra attenzione sui figurini 3d napoleonici assolutamen- Su Internet sono molti i riferimenti all’arte di Fabrizio Pru-
te incredibili per dettaglio e precisione e sui soldatini di car- denziati detto anche lo Zio Prudenzio come lui stesso si
ta creati per un progetto di wargame dedicato alla battaglia definiva e per chi volesse approfondire sarà facile trovare
di Austerlitz, mai terminato. materiale valido e modelli.
Per questi ultimi, ne propongo alcune: la tavola 0 dedica-
ta all’Imperatore, la 1 con fanteria di linea, fucilieri e co- http://www.luigisaso.it
razzieri a cavallo, la 2 con la fanteria leggera, la 4 con dra- Associazione Internazionale Soldatini di Carta
goni e artiglieria, la 7 con alcuni componenti dello Stato https://www.facebook.com/SoldatinidiCarta
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I napoleonici di Fabrizio Prudenziati
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Speciale Napoleone
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I napoleonici di Fabrizio Prudenziati
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I napoleonici di Fabrizio Prudenziati
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Speciale Napoleone
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I napoleonici di Fabrizio Prudenziati
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storia di Maurizio Corona
L ’ultimo viaggio
di Napoleone I:
da Sant’Elena a Parigi
Il magnifico diorama Le retour des cendres esposto al
Musée de la figurine historique di Compiègne.
© Maurizio Corona.
«Je dèsire que mes cendres reposent sur les bords de la Seine, au milieu de LA LUNGA TRAVERSATA
ce peuple français que j’ai tant aimé» (Desidero che le mie ceneri riposino Le spoglie erano state esumate dall’isola di Sant’Elena due
sulle rive della Senna, in mezzo al popolo francese che ho tanto amato). mesi prima, il 15 ottobre. Il corpo fu trovato in perfetto
Così scrisse Napoleone I nel testamento redatto il 15 aprile stato di conservazione, abbigliato nella consueta uniforme
1821, tre settimane prima di morire, a Longwood House, l’u- verde di colonnello dei cacciatori a cavallo della Vecchia
mida dimora dell’inospitale isola di Sant’Elena dove, pri- Guardia, le insegne della Legion d’Honneur e dell’Ordine della
gioniero degli inglesi, consumò l’ultima parte della sua Corona di Ferro sul petto, il tricorno posato sulle ginoc-
esistenza. Soltanto a distanza di quasi vent’anni, il 15 di- chia e, ai suoi piedi, due vasi d’argento contenenti il cuore
cembre 1840, le sue ultime volontà furono esaudite. Quel e le viscere. Fu trasportato in una nuova bara di piombo,
giorno un monumentale carro funebre con i resti mortali rivestita da un sarcofago d’ebano, senza alcun ornamen-
dell’Imperatore si mosse dal molo di Corbevoie sulla Sen- to, soltanto il nome Napoléon in lettere dorate, e caricato a
na, non lontano da dove oggi svettano i grattacieli della bordo della Belle-Poule, una fregata di cui era comandante
Défense, diretto a Les Invalides, il cuore delle glorie militari e Francesco d’Orleans, principe di Joinville, terzogenito del
patriottiche di Francia. re Luigi Filippo I.
39 TuttoSoldatini n. 53
L’ultimo viaggio di Napoleone I:
da Sant’Elena a Parigi
BAGNO DI FOLLA
Nella gelida mattina di quel 15 dicembre si cele-
brò l’ultimo atto de «le retour des cendres», il ritorno
delle ceneri, come fu definito dai francesi il rientro
in patria della salma di Napoleone (l’espressione
ebbe un grande successo ed entrò subito a far par-
Il trasporto delle spoglie di Napoleone I a Cherbourg dalla fregata Belle-Poule
te del linguaggio comune ma va intesa in senso al Normandie.
figurato perché l’Imperatore non fu cremato). © Musée dell’Armée, Parigi.
Oltre un milione di persone si assieparono lungo il
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Speciale Napoleone
history
Il ritorno delle ceneri di Napoleone I da Sant’Elena, 14 dicembre 1840. L’arrivo della Dorade a Courbevoie.
Olio su tela di Henri Félix Emmanuel Philippoteaux (1815-1884).
© Châteaux de Malmaison.
41 TuttoSoldatini n. 53
L’ultimo viaggio di Napoleone I:
da Sant’Elena a Parigi
segue…
42 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
history
IL MONUMENTO FUNEBRE DI NAPOLEONE I, LA QUARZITE ROSSA E LO ZAR NICOLA I
Nella tarda primave- Originariamente Visconti pensò di realizzare il grande sar-
ra del 1841 fu indetto cofago che doveva custodire la salma di Napoleone I uti-
un concorso per la lizzando il porfido, roccia che per la sua tonalità porpora,
costruzione del mo- sin dall’Antichità, simboleggiava il potere. Le cave francesi,
numento destinato ad però, non erano in grado di fornire blocchi di grandezza
accogliere le spoglie sufficiente e, perciò, fu dato incarico all’ingegnere Louis
mortali di Napoleone I Léouzon Leduc di recarsi all’estero per reperirne.
all’interno della chiesa In Russia, su una piccola isola dell’immenso lago Onega,
del Dôme agli Invalidi. Leduc scoprì una pietra molto resistente, di colore rosso
La commissione giu- violetto, somigliante al porfido: una particolare varietà di
dicatrice fu presieduta quarzite rossa di cui lo zar Nicola I autorizzò l’estrazione.
dal ministro dell’inter- Fu così che il 15 gennaio 1847 la Francia firmò il contratto
no Charles de Rému- che le assicurava la necessaria fornitura.
sat e furono chiamati a Oggi l’imponente manufatto svetta al centro del mauso-
farne parte personaggi leo-cripta del Dôme. É lungo 4 metri, largo 2 e poggia su
celebri come il critico un piedistallo di granito verde, proveniente dalle alture
La cupola della chiesa del Dôme d’arte Théophile Gau- dei Vosgi, che ne accresce l’altezza elevandone la sommità
realizzata da Jules Hardouin tier e il pittore Jean- oltre i 5 metri.
Mansart (1646-1708) svetta oltre Auguste Dominique
il cortile d’onore dell’Hôtel des
Invalides. © Maurizio Corona.
Ingres. All’inizio furo-
no selezionati 23 pro-
getti, poi 10, quindi 2 PER SAPERNE DI PIÙ:
e, infine, fu scelto quello dell’architetto di origini italiane
Louis-Tullius Joachim Visconti (Roma, 11 febbraio 1791 – - Victor Hugo, I funerali di Napoleone, Mimesis Edizioni,
Parigi, 29 dicembre 1853). Milano-Udine, 2013, pp. 61.
- Jean-Marcel Humbert (sous la direction), Napoléon
aux Invalides, Éditions de l’Albaron/Musée de l’Armée,
Paris, 1990, pp. 203.
- Georges Poisson, L’Aventure du Retour des Cendres,
Tallandier Éditions, Paris, 2004, pp. 288.
- Céline Gautier, Le tombeau de Napoléon, Éditions Soteca,
Paris, 2010 (1er ed.), pp. 34.
- Raymond Queneau, Connaissez-vous Paris?, Éditions
Gallimard, Paris, 2011, pp. 192.
- Andrew Roberts, Napoleone il Grande, UTET, Milano,
2016 (2a ed.), pp. 1063.
- Maurizio Corona, La Storia in miniatura/L’Histoire
en miniature. Musée de la figurine historique, Compiègne,
Akademeia, Cagliari, 2017, pp. 232.
- Franco Cardini, Notre-Dame. Il cuore di luce dell’Europa,
Solferino, Milano, 2020, pp. 265.
Il monumento funebre che custodisce la salma di
Napoleone I al centro del mausoleo-cripta del Dôme.
© Maurizio Corona.
43 TuttoSoldatini n. 53
diorama di Nico Ardito
M arching toward
Moscow 1812
È passata alla storia con il nome di “Campagna di Russia” l’invasione dell’Impero russo nel 1812
da parte delle truppe di Napoleone.
La Grande Armata, al comando dal maresciallo Davout, nel loro stile, l’armata russa iniziava un ripiegamento tat-
comprendeva soldati provenienti da tutte le regioni e Stati tico che avrebbe portato le truppe francesi ad addentrarsi
dell’Impero e degli stati satelliti e alleati, vi erano francesi, sempre più profondamente in territorio nemico allonta-
tedeschi, austriaci e prussiani, polacchi e lituani, 32.000 gli nandosi dalle linee di rifornimenti. Vani furono i tentati-
italiani del Regno d’Italia e del Regno di Napoli, svizzeri, vi di accerchiamento dell’armata russa posti in essere da
illirici, spagnoli e portoghesi. Napoleone per sconfiggere il nemico in un’unica battaglia
La campagna iniziò ufficialmente il 23 giugno 1812, e, come campale e risolutiva, fino alla battaglia di Borodino. Alla
44 TuttoSoldatini n. 53
Speciale Napoleone
dioramas
mento, che sicuramente è avvenuto anche se forse non in
maniera identica a come rappresentato, vedesse riunito lo
staff dei Marescialli attorno all’Imperatore, quella famosa
mattina del 15 settembre quando, dalle colline attorno a
Mosca, l’Imperatore vide le porte della città aperte.
Ovviamente i figurini che dovevano ritrarre i marescialli
dovevano essere il più possibile simili nella fisionomia ai
loro omologhi in carne e ossa. Con l’aiuto di fonti icono-
grafiche coeve si è pertanto comparato le divise che più
caratterizzavano questi alti ufficiali con quanto offriva il
mercato modellistico.
La scelta della scala era praticamente obbligata, 54mm,
non più grande a causa delle dimensioni eccessive che un
diorama di tali proporzioni avrebbe dovuto avere e non
più piccola, per dare giusto risalto a fisionomie e uniformi.
Il mercato del 54mm offre vari figurini e accessori per
quanto concerne il napoleonico e pertanto si sono scelti
figurini di ottima qualità come base di partenza per le mo-
difiche che si sarebbero rese necessarie alla realizzazione
dei personaggi.
I cataloghi Metal models, Figurinitay, Emi, Beneito, Ber-
ruto e Historex, hanno fornito la materia prima su cui la-
vorare di stucco e pennello.
I Personaggi storici presenti nel diorama sono: Napoleo-
ne e il suo attendente Roustam, il Vicerè Eugenio di Be-
auharnais, Murat, Davout, Ney, Victor, Macdonald, Bes-
sieres, Saint Cyr, Oudinot, Augereau, Lefebvre, Mortier,
Grouchy.
Le modifiche sono state fatte con stucco epossidico bi-
fine della giornata i francesi restavano padroni del campo. componente milliput e tamiya mentre la pittura è stata
La strada per Mosca era aperta. realizzata ad olio su base acrilica.
Mi soffermo ad analizzare il personaggio principale, ovve-
REALIZZAZIONE TECNICA DEL DIORAMA ro Napoleone che fa da perno del diorama con il suo at-
Quando è stato deciso di raggruppare in un unico diora- tendente Roustam nella variopinta uniforme dei mame-
ma tutti i marescialli presenti nella Grande Armee duran- lucchi. Napoleone proviene da un kit Beneito modificato
te la Campagna di Russia, si è reso necessario effettuare nella posa, sono state ricostruite anche le gambe e le cal-
uno studio per individuare quanti effettivamente erano zature, aggiunto il cannocchiale e l’inseparabile cappotto
presenti al seguito di Napoleone e quanti erano dislocati sulla schiena. Roustam, è stato modificato nella posa da
in teatri operativi più lontani. Dalle fonti consultate non un vecchio kit Berruto ricostruendo anche braccia e testa.
è stato sempre possibile raccogliere informazioni certe Ogni elemento è stato fissato alla base con perni per ga-
perché talvolta queste discordavano tra loro. In una sola rantire un trasporto sicuro in caso di mostre, concorsi ed
occasione le fonti erano quasi tutte concordi, ovvero il esposizioni didattiche.
raggruppamento di forze e Marescialli presenti prima du- Realizzare “Marching toward Moscow 1812” mi ha impe-
rante e dopo la Battaglia di Borodino, che aprì di fatto le gnato parecchio e ha richiesto notevoli sforzi, sia in termi-
porte di Mosca. Per questo, seppur probabilmente a scapi- ni di studio sia in termini pratico-modellistici ma… Viva
to della realtà storica, si è voluto creare un ipotetico mo- i “soldatini”!
45 TuttoSoldatini n. 53
Marching toward Moscow 1812
46 TuttoSoldatini n. 53
tuttotondo Breve inquadramento storico a cura di Sergio Palumbo
Figurino dipinto da Fulvio Pagliettini
47 TuttoSoldatini n. 53
Lanciere Rosso Polacco
della Poste Militaire, in 90 mm.
48 TuttoSoldatini n. 53
Speciale
rivista trimestrale
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ISSN: 1721 - 1891
Anno 20
Tuttotondo
n. 52
Un eroe americano
€ 13,00 (estero) venuto dalla Prussia
Storia & Uniformi Gli dei dell’arena
La guardia d’onore Storia
del Regno Italico Grecia, settembre 1943
Un carro etrusco
del VI secolo a.C.
Soldatini piatti
La corte medievale
del Re di Francia
Diorami
La battaglia
di Marignano
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