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Pellegrino, Del Concetto Poetico (1598)

Camillo Pellegrino, Del concetto poetico, ed. de Bernardo De Luca (Roma: Salerno, 2019).
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CAMILLO PELLEGRINO Del concetto poetico Acaradi BERNARDODELUCA = SALERNO EDITRICE ROMA Yélumepbbliat on il orb dd Diparimone dita Unis iid Stl Noo Pr Is Tutti dir sera Al eght eer Copyright © aot by Slerno Eice S, Roma-Sanosigoros mente iat a prszione, a tadurione, Faden, anche pa tr perusing wo econ qual mez ele tse a prevents aorizzzione crit dll Salerno Ele tice SelOmn esegieo a norma di legge INTRODUZIONE +. Scritto negli ultimi anni del XVI secolo e erdito da ‘re manoscrit, il dialogo Del nceto pote di Camillo Pellegrino &rimasto inedito fino al 898, quando fa pab- biicato da Angelo Borzellin appendice an volume de~ icato a Giovan Battista Marino.’ Sebbene il dialogh to rappresenti una delle pitt precoci testimonianze sul pith importante autore del barocco italiano, ess, in real- 3, in prima battuta un prezioso documento di guel= Ja altura meridionale ~in paticolare capuana ~ che ft forza propulsiva per la riflesione poetica tardocingue- centesca. Il Dialog, infati, si pone al erocevia fra due ‘moment da un lato, i progrssivo esaurirs di una con: cxzione della poesia lirica fondata sullimitazione dl mo- dello petrarchesco, rconducibie alla norma di Bembo; dalfaltro, emersione di una nuova poetica barocca centrata sullespressione dellingegno del poeta. Appar clungue opportuno, ogg, riproporre questo dialogo per ilsuo valore intrinsceo e in modo indipendente dal ro- Jodi Marino; questo & tanto pit vero se tiene conto di tun dato filologico:rspetto al materiale a disposizione di Borzeli, il ritrovamento di un nuowo testimone, quasi certamente autografo latore di aleune varianti dauto- re,costringea rivedere anche asettotestaale del tatta- tele er coglere il valore storico ¢ la funzione del testo, non & superfluo dare conto della fervida stagione sp culatva che siconsumava, sulla fine del Cinguecento, a ‘Capua. Qui lo stesso Pellegrino si era dedicato anche al- la composizione del dialogo 1! Carr, ver delspca pe soaleuni dati della sua biografa che qui tichiamo: mac {que a Capua nel 1527 equi ricopr le sue pi important Catiche ecclsiastiche, Fu, inti ordinato abate nel 1543, in seguito divenne canonico e peimicerio della Cate drale di Capua, ruolo che ricopri fino alla morte, avve- 13603 In len sto componimenti in tera 8 1a, illgrammatico capuano ammett di desiderare una vita modesta lontana dai curbamenti della mondanith ccaltutale e politica delle cortisin questi vers la sua gior- natatipica si dipana tra le mansioni ecclesiastiche ¢ le ore di studio, scrtturae discussione con gli amici lete- rati. Turavia, non devono trare in inganno queste di- chiarazioni autobiografiche, praltro improntate da una pposturasatirica di ascendenza orazianae aiostesea; no- nostante P'aspirazione ad una vita quietaeriparata, Pel- legrino fi comungue al centro di interessani relazio~ ni cultural, legate soprattutto agi ambienti accademici ‘apoletani Il eapuano fu, infatsi, membro dell Accade~ sia dei Sereni e dell Accademia degli Ardent. Inoltre, ceglistesso contibut po allafondazione dell’ Accademia dei Rapitinsieme a Giovan Battista Attendolo:con que sukimo, infat, strinse un forte legame intelletale a parce dalfinizio degli anni Sessant, Proprio grazie ai soi fequenti soggiorni nella capi- tale del Regno, Pellegrino poté conoscere Ile ltters- ria di quel periodo c legars a diversi membre: dillsti famigle (in alcuni casi protagonist dei suoi dialoghi} fra questi, Ferrante Carafaeil principe di Conca, Mat- co di Capua. Infine varra la pena ricordare alte due {mportantirelazion intelletmalizin quanto membroan- che dellAccademia degh Svegliat (ondata da Gialio Cortese nel 1586), ebbe Toccasione cli conoscere TTor- {qaato Tasso, in uno dei viaggi napoletani che questalti- ‘mo fece verso la fine dela sua vita. Poco tempo dapo, invece,srinse rapport di amiciaa e stima xeciproca,te- stimoniati anche da alcuni scambi epistolari, con Gio vvan Battista Marino al tempo segretario de principe di Conca. 2. A dispetto delsccensioneteorico-letteraria che i xVTsceolo conosce, grazie alla traduzione e discussion te della Pete i Aristotle, Jairiea il gener che ws fasace ol indiretamente della sstematizarionedel- Ie principal categorie poetiche messe a punto dai com rmentatoriaristotelic. Cid era determinat dalle stesse formulaziont del flosofo greco, baste sul analisi della tragediaantcae sla chiaifieazione del conceto di mi- mnesis Quest lkimo difclmente poteva essere appica~ to alla poesia iia, nella quae la centralita di una 30g sev ches esprime in prima persona mette in cist, Tosttuto oggetvo delimitazone dela real, Ne cam- po lirieo,Pimitazione era da intenders solo in termini presertv: Tunica regola comune a tutti ipoetieraquel- Teaiseguieil modello,per lo pit intesoi senso ingui- sco tematico, dei Reno vlgarun figment di Perat- Gay eosi come formalizzto da Bembo nelle Pre dla a tor lingua 25) tlisicamente meso in ato nelle sue ine (30), "Tutavia,non mancavano moment diflessione in- torno al texto lrico, che pet, invece di expictars in tration’ complesive, rovavano una loro formulazio~ tenella pratica dell evonie dei commenti Bintorno 1 primi anni Sessanta che questo complesso di testimo~ nianze sulla ica comineia ad assumere i tat cli wna tere propia sola; come soolneato da Tomas, ele tesimonianze dina compresenza diriflesionetorica { praslrea si aranno sl finire del secolo sempre pit frumerose os! numerose, sagging, che se osserva- te nel loro insieme cs accorge che Eamno sistema”: si ‘Gndidan, in atte parole, a prendere il posto [,.] di quel tratatscateorica sul gener lic paradossal- intl ses, un el ona a eo al Leia Tao ne ane ssl 57 wpa onc d Gina Del Ca (Go ta)gpe spore nse toga bane dla ew sti ers ipot lnc ane un oan ot pops que pecan cla tic ce emer long dam, dara Spondentnel ene dl orn finan aTso gent cade Laur depa tf decane ache pee Cami ole ce cle Carte sets dl beep Http tt pote Peps aque igs Sede poe sic sonindnid gua ie Sone che pore pra dalge Delonte vdieo Pao cot cannes quale geotcresdale ‘Moc igre cas vanes icp Ja poesia, aad Al Ca Plesine spend adsinsone sie selena quo par elope false er Canc ukine detache diana ¢ evs e su queste categorie si consumer’ gran pare del dibaitoteorco del logo. Se nlfagone tra Rost Taso. rammatioepno fest reo Siume pit dice ssl dfendere la superior ‘hmo nell “sentenza’se dif imegabie perl tes Pellegrino chen questo ambit Faron 5a do sea superar al poet dels ibta Atal guard, wa coat che Pellegrino por "eentenz intend cto SS che ane demo ogg lla fra dl pense: € dingo isla face immaginare che cliche aveva Srano um paar sarzoco iimmaginicfivole.TA- ow, fsse nell senteneainmedatmente pit ico dhcola che eraarciteto dina pid modest bia, Sun lastatepa che portera pot Pellerin a roves, dhche per quanto rigund ast apporto Avio- Sto/ is, caaffenmaela defines superior delse- condo Govan Batista Attendola, che in queso dialog il principal appresentate delle ianzepelesniane, Ferma inf che i pct &scolit cheimiae cos pr tera del palace: Ma sbi preci: «non busta che Jit eon poole sole, ma che iis pefetamente, con Ioruone arin, adempin le condiion ness pate de precetquellansgnatee dt eon e poe vol sintagma fondamentle in questa definizione & poss: alsimenei det, pertengono allambio della poss eer poe Sea sentenia,dngueeappare co- me la traduzione della loczione sol piano della refe- renal ela desgazione charac detained tamente percep tino ritiene che solo arti fii sao strumento proprio della poesia, grazie al qua Jee posible restuite a complessitdl real. Sicapisce bree, danque, come aricolatone arificisa cult del- lapocsia tssana si pong, peri Pellegrino, sad un gra- dino superiore alfequilibrato verso atiostesco, Not 0- lo,Sela sentenza énettmente ssbordinata all locuzio~ ne, quest ultima ¢ eondisione necessiia per un test poetico, allora dovremmo coneludere che anche luni- coprimato acquisito dal Ariosto (quello, appunto, nella sentenza) non & un vero primato, ma tina maga c solazione di frome alla superiorta della lcuzione del Tasso. Non ci ineressa qui segue gi agpett minut suscita- tidal dbatitointorno al Cari pttosto vale la pena sottolineae come la portata della tore’ di Pellegrino senda asuperae gliangust limit della normativaatisto- tec, affinché la poesia non appaia pis escusivamente legataal vincolo mimetco. i effet, la diateba intorno alrapporto tra sentenza locteioneinagura per Pelle- grino una discussione non pt centrta soloed esas Yament alle a dsonive fonda sll mines. Per anaizare lspci propria della poesia gene Feo sembra frie maggot posi cana gu sto crucial spostamentoavviene nel dislogo Del aco 5, Neg ulkimi anni di vita Pellegrino strine rappor- +i di amicizia con Giovan Batista Marino, a que tempo segretario del principe di Conca, Proprio un soggiorno 8

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