0 valutazioniIl 0% ha trovato utile questo documento (0 voti) 892 visualizzazioni73 pagineVittorio Spinazzola-L'esperienza Della Lettura
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GENERI LETTERARI E SUCCESSO EDITORIALE
as oes ae sembrata un’assurdita, un
ca : lettore svolge una parte, e una parte
decisiva, nel determinare ritmi e modi di evoluzione delle vi
cende letterarie. La letteratura era ritenuta dimensione di atti
t8 specifica ed esclusiva di chi scrive: chi legge, doveva percid
stesso rimanersene in un atteggiamento di attesa docile e disci-
plinata. Al critico, si, veniva riconoseiuto il compito di sorveglia-
re, giudicare, orientare le prove di genialita e sregolatezza degli
scrittori. Ma il pubblico non aveva altro da fare che attenersi ai
consigli di chi sapeva scegliere per lui: quando manifestava au-
tonomamente le sue preferenze, di solito le sbagliava tutte, de-
cretando il sucesso delle opere pitt dozzinali, cio’ poi quelle
fate apposta per imbrogliarlo. Fortuna che il tempo interviene
sempre a risistemare le cose, rendendo giustizia al vero merito e
risarcendolo postumamente delle incomprensioni patite.
Mala crisi generale di valori che V’arte e la letteratura hanno
attraversato in eta moderna non poteva non investire anche il
mito dell’autore come unico responsabile sovrano delle diverse
configurazioni che l’attivita letteraria assume di epoca in epoca
e di paese in paese. Corrispondentemente, si @ sfaldato il mito
negativo del lettore come mero ricettacolo inerte dei doni elargi-
tigli disinteressatamente dagli artefici della bellezza. Se la scrit-
tura rappresenta un lavoro altamente produttivo, perché di spe-
cie creativa, anche la lettura implica un lavoro mentale, al fine
di appropriarsi le qualita del testo e ricostituirle dentro di sé, in
modo da arricchirne la propria coscienza estetica. Certo, si trat-
ta di due attivita ben diverse, ma rette da uno statuto analogo.
Del resto, non si scrive se non per essere letti, o almeno leggersi;
Scansionato con CamScannerLesperienza della lettura
volta, leggere vuol dire apprendere a sctivere, ¢ jy,
itd. L’una cosa non pud stare « eng,
merne la poten? 7 0
, in un rapporto di collaborazione reciproca, c
tutti gli scambi di esperienze. —
Owvio che la priorita assoluta spetti a chi mette in moto -
limenta il meccanismo con la sua produzione di beni legac
Ma Vofferta tiene sempre n ariamente conto della qj
da, reale o presunta, sia pur per cambiarne Vassetto; j]
tore ha sempre in mente un consumatore cui rivolgersi,
cato o meno, di cui coltiva immagine entro se stesso. Ip,
i destinatari vengono s' ti dall’apparire del opera; in quan.
to perd ne hanno condizionato la genesi, suggerendo all’autore
Yadozione delle forme di scrittura pid idonee a captare il loro
assenso. a.
Cé chi elabora i suoi progetti espressivi puntando Solo a
soddisfare esigenze gia accertate nella disponibilita di Mercato;
e chi ostenta di inseguire un suo interlocutore ideale, la cuyj ;.
dentita non é ancora comunemente riconosciuta. La serie dei
prodotti si dispone lungo I’asse di mediazione fra questi due poli
estremi. In ogni caso, il lettore costituisce il termine di confron-
to con cui l’autore si sente chiamato a commisurarsi, scrivendo,
Il successo dell’opera offrira poi la verifica pratica dell’inten-
zione di partenza, buona o cattiva che fosse. Naturalmente, sulle
reazioni del pubblico, scontate o imprevedibili, giuste o sbaglia-
te che appaiano, ci sara da discutere.a volonta. Resta un fatto:
opera che non abbia suscitato ’interesse nemmeno di un letto-
re costituira si materialmente un libro, cioé un oggetto a stam-
pa: ma non avra esistenza letteraria, salvo il caso sempre ipotiz-
zabile di una qualche riscoperta effettuata dai posteri.
A rivalutare il ruolo del lettore hanno collaborato energica-
mente i metodi d’indagine strutturali, esaltando i fattori tecnici
che presiedono alla composizione dell’opera e chiedono di esse-
re descritti, analizzati, schematizzati per capire quali valori tra-
smettono. Se un testo é un sistema di segni convenzionali, oc-
corre che chi li riceve abbia la competenza adatta per decifrarlo.
Il ricevente deve possedere lo stesso codice dell’emittente, senza
di che la trasmissione non ha esito. Stara all’emittente fornire,
in modo esplicito 0 dissimulato, le istruzioni opportune perché
il messaggio venga raccolto e usato nel modo pit conforme alle
finalita perseguite da chi lo ha lanciato. Ma non é detto né che il
terarj,
‘OT™man-
Produt-
qualifi-
somma,
Scansionato con CamScannerre seeders es eee acerca
Generiletterari e suecesso editoriale
37 |
iestinatario sia in grado di ade; isi f
gers La decodificazione ai un testo roe ote intend
mente soggettiva. 0 © impresa alta- |
Nella lettura, ogni singolo individu ' i
Je portano la somma delle loro espetienze dial yee
ieagere significa sempre interpretare, cioé tiqualifeare la pare
na alla luce dei propri bisogni, risentimenti, aspirazi i Non
existe un crterio di imparzialita scientifica nelfoperavione dt
jettra pid di quanto possa aver logo in quella una seitra
espressivamente concepita, Appunto perci il destino del testo &
cosh ae e mutevdle 5 pur nei limiti obbiettivi fissati dalla
sua costituzione tecnico-formale, i Vi i .
concentra l’attenzione. fn cut Hindagine struttmralista
A questi riconoscimenti della dialettica di rapporti fra autori
elettori fanno riscontro quelli provenienti dagli studi sociologi-
cj, Veramente, assai spesso la sociologia letteraria si é limitata a
porre a raffronto speculare Yopera e ambiente, finendo col ri-
Jevare soprattutto Vinfluenza indubitabile di questo su quella: e
in maniera pitt evidente, sui suoi contenuti. I suggerimenti pid
rilevanti sono venuti piuttosto dalla sociologia generale, attra-
verso l’adozione di metodi economici e statistici. L’opera lette-
raria é un prodotto particolarissimo, che ha per prototipo il ma-
noscritto vergato dall’autore e che per moltiplicare i suoi esem-
plari deve tramutarsi in libro, assumendo un carattere di merce,
debitamente monetizzata. In una civiltA moderna, il testo scritto
non ha altra modalita di presenza che quella delloggetto a
stampa, immesso in un circuito di distribuzione e vendita, con i
relativi problemi di costi profitti ricavi. Di necesita, quindi, alla
tipologia del lettore si sovrappone quella del cliente, con le sue
scelte di acquisto, autonome o indotte.
Owviamente, @ ben giusto polemizzare sulle prevaricazioni
che Findustria editoriale compie, nel suo ruolo di mediatrice
economico-organizzativa tra produttori e consumatori di lette~
ratura, Una circostanza perd non va persa di vista. Collocare il
libro in una dimensione dichiaratamente merceologica significa
laicizzarlo, sottraendolo all’aura sacrale di chi Jo consideri ma-
nifestazione di pure essenze spirituali. Riportare Yoggetto libra-
rio alle modalita fattuali del rapporto che esso istituisce con i
suoi fruitori vuol dire porre le premesse concrete per una sua
autentica valorizzazione, nella misura in cui l'autore abbia sapu-
Scansionato con CamScanneree)
38 Lesperienza della lettura
to ristrutturare originalmente le domande provenienti dal mer.
cato, In questo senso, i destinatari potranno acquistare figura di
veri committenti dell’opera su cui orientino gli acquisti: nel be-
ne e nel male, s'intende, giacché ogni produttore ha la commit.
tenza che si merita.
Va aggiunto che, parallelamente allo sviluppo dellimprendi-
toria libraria, lintero percorso della creativita letteraria otto-
novecentesca & segnato da una doppia linea di potenziamento
dei rapporti col pubblico. Da una parte l’avanguardismo, con le
sue tecniche di provocazione, chiede al lettore di sentirsi coin-
volto attivamente negli esperimenti che gli vengono sottoposti.
DalValtro lato, la cultura di massa gli si presenta come un servi.
zio pratico reso ai suoi desideri di rilassamento psichico. La cri-
tica e la teoria letteraria non han fatto che prendere atto, da di-
verse angolazioni, di un processo storico sempre pid evident
oggi come non mai appare difficile negare che il testo creativo si
costituisce non come ipostasi di un soliloquio al cospetto
dell’'umanita universa ma quale termine di confronto e dialogo
tra Vindividualita dell’autore e la collettivita del suo pubblico
elettivo.
Sino adesso peré a venir posta in risalto é stata soprattutto la
presenza dei destinatari nella genesi e nel destino della singola
opera, in sé presa. 8 prevalso cioé l’interesse per un esame in
vidualizzante della relazione sempre specifica che nella lettura si
attua tra chi ha concepito il testo e chi é chiamato a fruirne. La
vera questione sta invece nell’accertare per quali vie il pubblico
intervenga sulle strutture portanti dell’istituzione letteraria, de-
terminandone le prospettive di svolgimento.
In prima istanza, si pud partire da una analisi della situazio-
ne in cui si trova il lettore potenziale, nel momento in cui stabi-
lisce di dedicarsi a un atto di lettura. Gli ¢ dinanzi il flusso con-
tinuo delle opere rese disponibili dal mercato librario. Deve o-
rientarvisi, per interromperlo ed estrarne il prodotto di cui gli
convenga appropriarsi. A questo scopo, gli occorrono dei mezzi
di riconoscimento, che gli certifichino P’identita di alcuni oggetti
librari rispetto agli altri, facendoglieli ritenere adatti al soddi-
sfacimento delle particolari inclinazioni d’animo da cui é sorretto.
Entra in gioco il suo bagaglio di competenze letterarie, quale
si é formato attraverso l’'educazione scolastica e si é rafforzato
nelle varie occasioni culturali da cui ha potuto trarre profitto. I
,
Scansionato con CamScannerGeneri letterari e sucesso editoriale 39
materiali su cui riflettere per far scattare la volonta di scelta gli
sono offerti dalla critica letteraria e dall'informazione pubblici-
taria: Puna la supponiamo disinteressata, Valtra la sappiamo
rivolta a persuadere all’acquisto. Ma entrambe obbediscono a
un medesimo procedimento: che consiste nell’illustrare I ‘ignoto
per mezzo del gid noto, instaurando gli effetti opportuni di si-
miglianza e contrasto. L’opera nuova viene richiamata ad altre
apparse precedentemente, con una serie di paragoni espliciti 0
anche sottintesi. Posta per cosi dire in controluce rispetto a una
serie di riferimenti accertabili per comune consenso, diventa
agevole far capire cid che essa é e cid che invece non é.
Loperazione ha un’evidente utilita funzionale: se un deter-
minato insieme di testi ha gia dimostrato di saper soddisfare un
certo tipo di esigenze dei lettori, apparentargliene uno appena
edito induce a credere che anche questo sara in grado di pro-
durre lo stesso effetto. Beninteso, il lettore avvertito, solo che
abbia qualche confidenza con la lettura, potra ritenere di non
aver bisogno dell’aiuto altrui e comunque sara pid o meno rilut-
tante a subire indottrinamenti esterni, per quanto autorevoli o
persuasivi possano essere. In ogni modo perd, se vuol sottrarre
le sue scelte alla casualita, dovra pur richiamarsi a qualche dato
che gli consenta di inquadrare lopera da cui é attratto: magari i
pit immediatamente accessibili, il nome dell’autore, ’'eloquenza
del titolo, ’etichetta di collana, la sigla editoriale: tanto pud ba-
stargli per sentirsi in certa misura garantito dai rischi di una
delusione.
Gli accertamenti preliminari svolti dai lettori specializzati,
cioé non solo i critici ma chiunque abbia influenza critica, sono
naturalmente pit utili nella misura in cui la novita editoriale si
discosti dai canoni invalsi. Ma proprio per farne percepire i ca-
ratteri inediti sara necessario, anche quando la si proietti oltre il
Panorama circostante, stagliarla sull’orizzonte pit alto dove
spiccano le grandi coordinate della letterarieta, cui la produzio-
ne corrente non sa alzare lo sguardo. Il caso opposto é quello
dell’opera di serie, che si raccomanda da sola, senza nessun bi-
sogno di farsene illustrare i connotati: quanto pit stretto é il suo
inserimento su una linea produttiva abbondantemente esperita
nel mercato, tanto piii pacifica, anzi automatica sara la certezza
di vedersene reiterato un godimento gid provato nelle letture
Passate.
Scansionato con CamScannerza della lettura
40 Lesperi
Un concetto va tenuto fermo. Il piacere della lettura si Bioca
sempre su un doppio versante: la conoscenza del nuovo ¢ j] te
conoscimento del noto. Leggere un’opera significa intraprende-
re una avventura mentale, attendendosene la scoperta di Possi-
bilitd impensate di utilizzazione della fantasia creativa. Assieme
a questa eccitazione psichica, la stessa opera ci da la sensazione
riposante di ritrovare forme di organizzazione dei materiali e.
spressivi, di cui la nostra sensibilita estetica aveva gia trovato
vantaggioso appropriarsi.
Cid vuol poi dire che nessun testo letterario é di un’originali-
ta aprioristicamente assoluta, cos} come non é mai totalmente
ripetitivo. Nel primo caso, ci troveremmo di fronte a un quid del
tutto estraneo alle nostre capacita di apprezzamento ricettivo;
nel secondo, si tratterebbe della pura e semplice trascrizione di
un altro testo. Nella dialettica costante fra slancio innovativo e
conferma di moduli tradizionali, il libro si costituisce come in-
dividualita differenziata: una differenziazione appunto percepi-
bile sullo sfondo d’una permanenza di tratti comuni.
Non esiste insomma opera che non sia apparentabile ad al-
cuna altra: per la buona ragione che non si da atto creativo che
prenda consistenza al di fuori di qualsiasi contesto di norme e
convenzioni, pattuite tra autori e lettori. Lo scrittore che aspiri
al pitt alto quoziente di inventivita personale, non per questo
rinunzia a recuperare un piano di comunicazione col suo pub-
blico elettivo. La sua genialita consiste piuttosto nel’accelerare
inattesamente la germinazione di fermenti gia attivi sul terreno
di civilta in cui lavora.
Non solo legittima dunque ma obbligatoria, e altamente pro-
duttiva, Yoperazione di ricondurre il singolo testo all’indole
complessiva del raggruppamento o dei raggruppamenti circon-
vicini. Quando tali raggruppamenti assumono fisionomia pit
definita, si parla di generi letterari. Se ne parla al plurale: per-
ché, come non si pué discorrere di un testo isolatamente, senza
porlo in relazione con nessun altro testo, cosi un genere non &
pensabile se non in rapporto con altri generi.
Vero é che il termine ha un senso molto elastico, se non am-
biguo. Occorrerebbe perlomeno distinguere tra generi forti, in
cui i] modello strutturale é replicato con fedelta particolare,
generi deboli, dove il vincolo fra le varie opere é pit allentato.
Ma per intanto, basta rilevare che l’insieme delle famiglie lette-
_—_—_—
Scansionato con CamScannerGeneri letterari e sucesso editoriale 41
rare riscontrabili in una data formazione di civiltA presenta una
solidarieta funzionale, in quanto da immagine della divisione di
compiti instauratasi fra gli scrittori di quel tempo: & dalla con-
vergenza dei generi che si costituisce il sistema letterario di una
data epoca.
In questo caso, 8 perd il termine sistema a parere inadegua-
to, stavolta per eccesso di rigidezza: Videa di sistematicita pud
far supporre una struttura organizzata secondo un disegno uni-
yoco, con una disposizione fissa di elementi, compartiti ciascu-
no nella sua casella, ad adempiere un ruolo accertabile scientifi-
camente senza incertezze. Non é cosi. Se chiamiamo generi i
fattori costitutivi di un sistema letterario, dobbiamo subito ag-
giungere che essi sussistono solo in quanto vengono criticamen-
te, cioé pubblicamente percepiti come tali. Il criterio d’identifi-
cazione consiste nel riconoscimento di una analogia tipologica
fra opere volte a interpretare un medesimo ordine di attese. I]
tiscontro ha dunque luogo a posteriori, in base a motivazioni
@ordine funzionale.
Non esiste uno statuto ontologico dei generi, dal quale de-
durre le loro modalita di presenza concreta nella storia. La stes-
sa funzione pud essere assolta, in contesti ambientali diversi, da
filoni produttivi assai dissimili, per trasmigrazione e metamor-
fosi delle componenti interne. & appunto Pattivita di lettura che,
nel dare configurazione ai vari raggruppamenti, cioé nell’assu-
mere consapevolezza della similarita programmatica da cui un
certo numero di opere é stato generato, sollecita il loro sviluppo
ulteriore 0 viceversa ne promuove i] decadimento. Si rafforza il
genere che si dimostri capace di interpretare attese durevoli nel
tempo; deperisce quello abbandonato dalla cerchia di pubblico
perla quale & stato concepito.
Daltra parte, i bisogni letterari sono quanto mai diversifica-
ti, obbedendo a una molteplicita di motivi, puri e spuri, dal de-
| siderio di istruzione alla volonta di svago. Le varie spinte alla
lettura sono compresenti nell’individuo lettore: ne deriva la ri-
chiesta simultanea di opere ascrivibili a una pluralita di generi,
ognuno dei quali sia deputato ad assolvere determinate esigenze
funzionali. Nello stesso tempo, all’articolazione dei generi se-
condo le disposizioni psichiche predominanti nei destinatari, si
aggiunge la stratificazione in molti livelli, secondo le competen-
ze culturali e la qualifica sociale dei rispettivi interlocutori. Due
Scansionato con CamScannerLiesperienza della lettura
42
que, l'uno orizzontale Paltro verticale, sono ne.
cessari per chiarire la rete di rapporti per complementarita e
opposizione, da cui prende forma un sistema letterario.
I punto é che il pubblico non costituisce un’entita Omogenea:
tanti pubblici coabitano nelle attitudini alla lettura riscontrabilj
in un organismo collettivo, e tanti coesistono negli orientament)
jnterni di ciascun suo membro. Esiste perd un pubblico domi-
nante, che per solito si fa coincidere con la classe dirigente, ma
in realta pus collocarsi su posizioni pid avanzate o pit ritardata-
rie. E come esso impone i suoi criteri di gusto nell’apprez-
zamento delle singole opere, cosi conferisce prestigio ai loro
generi di appartenenza, tendendo a ordinarli in una prospettiva
la lirica sopra il romanzo, la tragedia sopra la farsa,
parametri dun
gerarchic:
ad esempio. + | . :
Le abitudini letterarie dei singoli e dei gruppi si definiscono
introiettando le istruzioni impartite dalle categorie di lettori
egemoni: e beninteso reagendovi, nella misura in cui esse non
siano in grado di espandersi persuasivamente. La varieta di at-
teggiamenti dell’utenza viene percié a comporre il quadro di un
sistema delle attese di beni letterari, per corrispondenza a quel-
lo delle proposte creative. I] mercato culturale, come dimensio-
ne d’incontro fra domanda e offerta, presentera allora un’im-
magine non mai staticamente coesa ma pid 0 meno dinamica-
mente instabile, per causa degli elementi di contraddizione che
Ia percorrono.
I generi rappresentano le linee di continuita, e forniscono
Vindice di stabilita di un sistema letterario. Se un prodotto si
impone, la sua fortuna determina una serie di imitazioni e ri-
prese, destinata a prolungarsi nel tempo cosi come a diffondersi
nello spazio sociale. All’opposto, quando i produttori non rie-
scano a captare adeguatamente le istanze del consumo, l’avvi-
cendamento delle mode si accelera. Ma il rapporto di scambio
fra produttori e fruitori di opere estetiche non avviene in modo
diretto: a fungere da tramite indispensabile provvede un’attivit)
pratica che in epoca moderna si esplica su scala industriale, tro-
vando sede nelle aziende editrici.
11 mercato letterario presenta due caratteristiche perspicue:
si rivolge alla soddisfazione di bisogni psichici, difficilmente
quantificabili e con largo margine di imprevedibilita; utilizza
una materia prima a sua volta immateriale e non Programmabi-
Scansionato con CamScannerGener letterari e sucesso editoriale 43
Je, come é Vestro creativo. Naturale quindi che Peditoria cerchi
di dimimuire i rischi imprenditoriali puntando su fattori di per-
manenza nel ciclo produzione-consumo, ciod potenziando lo
sfruttamento di formule gia esperite con esito positivo. questo
Tunico modo per agire preventivamente sia sulla domanda sia
sulfofferta: aderire alle tendenze obbiettive manifestate dagli
acquirenti, trasmettendo ai produttori Vinvito ad attenervisi
nella gestazione delle opere future. La mediazione editoriale
non crea dunque i generi: si mette al loro servizio, nella stessa
misura in cui se ne serve.
A chiarimento di cid, due osservazioni ulteriori vanno avan-
ate. Notoriamente, i filoni produttivi pid incoraggiati dall'in-
dustria editoriale sono quelli che accorpano le esigenze di pub-
blici diversi, con un effetto di omogeneizzazione tale da aprire
un allargamento di mercato. Hanno perd una loro redditivita,
spesso pitt durevole seppur meno ampia, anche i generi per cost
dire speciali, che assolvono una funzione precisa nei riguardi di
un pubblico fedele alle sue inclinazioni e poco soggetto alla mu-
tevolezza dei canoni di moda.
Si pud insomma sostenere che la vitalita di un genere consi-
ste nel far riprodurre il consenso tributato dai lettori al’ opera o
alle opere da cui il genere stesso é stato inaugurato. A sua volta,
la crescita di un genere nuovo si presenta come il criterium in-
dividuationis di un pubblico emergente, che sta assumendo
consapevolezza organica del suo ruolo sulla scena letteraria. La
tenuta di un sistema editoriale consiste nella capacita di asse-
condare i processi di compensazione, ricambio, trasformazione
interna del sistema di generi letterari, cosi da continuare a sod-
disfare le attese dei pubblici tradizionali e assieme far fronte alle
richieste di pubblici non ancora stabilizzati, prevenendo i rischi
di saturazione del mercato.
Il potere di cui l’editoria dispone sta tutto nella facolta di se-
lezionare Vofferta, incanalandola nei filoni produttivi meglio
collaudati e quindi restringendo artificiosamente l'area di liber-
ta per le scelte dei consumatori. Ma i meccanismi di un mercato
come quello letterario non tollerano di essere ignorati e contraf-
fatti, senza dar luogo a squilibri che prima o poi chiedono di
essere compensati. Cid vale per una editoria privatistica, che
miri solo a una rapida massimizzazione dei profitti commercial,
Senza una strategia programmatrice inoltrata nel futuro. Ma
Mie
Scansionato con CamScannerL'esperienza della lettura
44
‘aso d'una editoria statizzata, che subor, ini
jentamenti produttivi a prescrizion! d ordine ‘ideologicg, Sl
or certo, nella misura in cui limprenditoria libraria sj atten,
ai criteri complessivi di gestione della cosa pubblica Petsegui
. i dominanti, le verranno costituite le condizign; i
ion per il dominio dei fat letterari: cio’ per escludere gut”
pubblicazione gli autori ritenuti scomodi e per lasciar iney,
‘ase le
richieste
vale anche nel ¢
dei Jettori che non si appaghino @uno stato di acquie.
scenza passiva. Queste direttrici d azione eee esplicars| e-
76 soltanto in negativo: segnano, assteme, le Potenzialita ei.
miti della mediazione editoriale. Nessuna imprenditoria Prende
davvero slancio, fuori d’una rispondenza attiva alla situazione
reale di mercato. ; :
Un fatto é certo: gli scrittori non si creano a comando, eosj
come non si inventa il pubblico destinato a tributare loro con-
senso. L'imperativo cui obbedisce V'attivita libraria é di far amen.
tare la circolazione dei prodotti. Cid ha un contenuto economi-
co, ma anche un evidente significato culturale. La responsabilita
sociale dell’editore sta nel contemperare queste due logiche
produttive, nei modi pitt consoni allo sviluppo della civilta lette-
raria. Proprio percié va ribadito che terreno deputato Fogni
strategia editoriale é quello che attiene la costituzione dei gene-
ri, come il vero ambito in cui l’extraestetico irrompe sull’estetico
= non tanto condizionandolo quanto compenetrandolo.
Limprenditoria non pud non selezionare e trasmettere agli
autori le motivazioni operative ritenute pid opportune, fra tutte
quelle desumibili dall’andamento di mercato, con cid stesso in-
vitandoli a tenerne conto nello strutturare il loro lavoro creati-
vo. A loro volta, gli scrittori immetteranno nei canali di comuni-
cazione editoriale prescelti le capacit propositive di cui siano |
dotati. Certo, rapportarsi a formule gid sperimentate implica
Paccettazione di un limite consapevole alla propria originalita; il |
corrispettivo perd non é d’ordine solo economico, giacché inve-
ste lefficacia pratica del messaggio sui ricettori. D’altra parte,
chiunque si proponga di parlare a dei lettori, pochi o tanti che
siano, accetta di rifarsi a convenzioni, regolamentate sulla base
di esperienze precedenti. In questo senso, come gia si é sottoli-
neato, non esistono opere che non si rifacciano in qualche misu-
Ta a nessun modello e quindi non stabiliscano un rapporto di
discendenza con aleuna normativa di genere: anche quelle che
Scansionato con CamScannerGeneri letterarie
uccesso editoriale 45
ye inaugurano di nuovi, Allo stesso modo, non si da il
testi che non abbiano alcun seguito imitativo,
no potenziale, nelle intenzioni espressive me:
Jettura.
caso di
effettuale o alme-
sse in moto dalla
Um'altra circostanza va piuttosto ricordata,
ogni determinato sistema letterario si Tegge su una codificazio-
ne di generi dotata d’un grado diverso di Prescrittivita. Le epo-
che di relativo equilibrio, che definiamo classiche, presentano
una molteplicita di generi ben individuati: i] pubblico é social-
mente e culturalmente omogeneo, quindi prevale un criterio di
netta distinzione funzionale, nelle opere che gli vengono sotto-
poste. Le eta di transizione sono invece improntate dalla domi-
nanza di aleuni generi dai larghi confini, che inglobano e ripla-
smano filoni produttivi gia ipercodificati, organizzandoli in un
assetto dotato di nuovo dinamismo: si pensi alle fortune della
narrativité romanzesca in eta romantica. I] criterio, in tal caso, é
di promuovere Vunificazione di un pubblico pid largo, per
Tinnanzi tenuto in stato di dispersivita. In questa stessa fase
prende perd avvio una sperimentazione diffusa, che porra capo
alla ridefinizione d’un sistema di generi e sottogeneri particola-
i, adeguati alle richieste di quei lettori che il movimento di ci-
yilta in corso ha suscitato.
Al di la poi di tali vicende alterne, e dei corrispettivi passaggi
di mano da un gruppo intellettuale allaltro, un dato rimane:
ogni societa divisa in classi riproduce al suo interno una gradua-
toria dei generi, a seconda che siano rivolti a un pubblico alto 0
aun pubblico basso. Non solo: la situazione é anche resa pid
complessa dal fatto che, ad entrambi i livelli, sussistono filoni
pil o meno autorevolmente conservativi accanto ad altri che
esprimono le richieste pid attuali dei rispettivi destinatari. La
statica dei generi riguarda la loro propagazione divulgativa; la
dinamica concerne la pressione esercitata da cid che non & an-
cora codificato letterariamente, ossia non rientra nei canoni
istituzionalizzati.
Aggiustamenti, riforme, nuove acquisizioni hanno luogo di
continuo sia al livello superiore sia anche, e per conseguenza, a
Guello inferiore, Ma le grandi spinte rinnovatrici, anzi rifonda-
trici, sono quelle in cui emergono le istanze delle classi storica-
mente emergenti, con la loro somma di bisogni letterari per
Sul piano storico,
Scansionato con CamScannerL'esperienza della lettura
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Tinnanzi non garantiti. La replica della letteratura ist
pud manifestare un grado maggiore 0 minore di dut
renda meno traumatico il rivolgimento. Dialtra Parte, Fi
genza rivoluzionaria puo avere implic: oni di civil talk ne
chiedere un periodo pitt 0 meno lungo di transizione prima i
pervenire a un nuovo assestamento. : di
Sempre, é la prassi sociale ad imporsi; o meglio, sono gi; ;
edit interessi mentali connessi a una ridefinizione dei rapport
fra persone, ceti, classi, che invadono il campo separato a \
letterarieta, rimettendone in causa la supposta purezza ising la
ressata. Cid che non ha valore si erge contro cid cui vengo be |
tssognate le marche di valore pit riconoscibil. Ela codifiazig.
ne di un genere, quale che ne sia il prestigio, intende appunto
fornire una garanzia di letterarieta: cio® costituirlo come un
ambito di discorso privilegiato rispetto al discorso comune, con
Je sue intenzioni meramente praticistiche.
Unrosservazione occorre ancora formulare. Nelle crisi stori-
che di maggior portata, a raccogliere e interpretare con maggior
efficacia propulsiva le esigenze scaturenti dal basso sono per lo
pitt autori usciti dalle vecchie classi, e comunque di formazione
‘«classica». Alla base delle fortune epocali di un genere neofor-
mato troviamo infatti un’opera caratterizzata dalla assimilazio-
ne di una pluralita di elementi gia codificati, ed ora immessi in
una sintesi creativa che li riqualifica, per darsi spessore, e di
tanto li nega in quanto li sopravanza.
Htuzionale
tilita, che
Sul piano storico, i generi letterari vanno dunque intesi come
raggruppamenti o famiglie che traggono origine dalle fortune di
un testo assurto all’autorita di modello normativo e sottoposto a
un processo di imitazioni-modificazioni pid o meno numerose,
pid o meno qualificate. A sua volta, lo statuto di genere di
un’‘opera si costituisce in base ai criteri progettuali cui lautore
fa ricorso nell’elaborarla, riferendosi per consenso o dissenso al
repertorio di canoni propostogli dalla tradizione. Se ci si attiene
a questa impostazione prospettica, i generi appaiono innumere-
voli. Lo storico pud bensi ricostruirne volta a volta Yidentita,
seguendone le peripezie; impossibile sembra perd ogni process
di astrazione, che consenta di rinvenire le funzioni di perma
nenza sottostanti alle metamorfosi e avvicendamenti delle sin-
gole esperienze di genere.
iii. ee
Scansionato con CamScannerGeneri letterari ¢ successo editoriale 47
‘A questo punto, occorre porsi sul piano di una antropologia
qetteraria, tesa a definire le categorie essenziali della letterarieta,
ali sono determinate dalle opzioni di fondo che ogni testo
essivo pone in essere, per venire percepito come tale.
pall’epoca protostorica, si sono infatti costituite alcune dimen-
soni generali dell'attivita verbale, dotate di un intrinseco con-
otato qualitativo, cioe funzionalizzate a separare i fenomeni
gotati di una pitt evidente consapevolezza espressiva. L’area in
qui questa evidenza trova Ticonoscimento si é man mano allar-
ata. Immutato resta peré il diagramma delle scelte preliminari
compresenti a chiunque intenda sottoporre un messaggio per-
sonalizzato ai suoi simili.
Il primo grande discrimine di cui dare conto é quello fra i
campi della prosa e della poesia: veri e propri supergeneri, se
cosi vogliamo dire. La coscienza letteraria moderna ha teso ad
attenuare la loro tradizionale contrapposizione, fluidificando la
Iinea separatoria, sottolineando gli sconfinamenti dall’una parte
¢ dallaltra, verso la prosa poetica o il poema prosastico, in-
somma dando rilievo a cid che accomuna i due domini invece
che a cid da cui sono distinti. E certo, ogni espressione di lin-
guaggio letterario presenta una qualche sorta di regolarita nella
disposizione ritmica degli elementi di micro e macrostruttura,
cosi da autorizzare l'uso dell'etichetta poetica. Nondimeno resta
yero che dove la simmetria di scansione acquista rilievo decisi
yo, sino a plasmare I'intero organismo testuale, li la poesia si
separa dalla prosa: nel senso che l’autore segnala immediata-
mente al lettore la diversita percettiva dell’opera, promettendo-
gliil piacere insito nel riecheggiarne Je cadenze sonore.
Lorigine di questa separazione della forma poetica dalfin-
distinto terreno della prosasticita ha un contenuto pratico. Il
discorso ritmico é infatti pid facilmente memorizzabile: e cid lo
raccomanda come mezzo massimamente idoneo per la trasmis-
sione orale dei testi, in epoca precedente la scrittura. Si com-
prende meglio, cosi, la commistione genetica fra il leggendario,
ilsacro, il sapienziale, contestualizzati poeticamente allo scopo
di tramandare tutti i valori che si raccomandassero alla coscien-
za collettiva. E. si spiega il lungo perdurare della convinzione
d'una supremazia intrinseca del discorso poetico rispetto al pro-
saico, con Timplicito connotato spregiativo che il secondo ter-
mine facilmente assume.
Scansionato con CamScannerLresperienza della lettura
48
antonomasia € chi si esprime in Versi, per
stesso di adottare una norma ey leone fatto
somplessiva porter a un riconosssrnet OM estticts sempre
pith ampio verso le diverse forme oe oo
ba una intenzione pi o meno esplicita di coerenza ay onion
pur essendo collocate 1m posizione declinante dal ritmo ca
Yaritmia. fi : .
‘AlFantitesi fra prosa € poesia se ne incrocia subito
non meno decisiva: quella tra finzione e non finzione, Divers;
non mene mento di ci sada alle fcoltpsichihe gaye
maginazione creativa rispetto a chi fa Ticorso alla razionalita
mesettuale. 11 piano dell'invenzione artistica si contrappone 4
quello dellesplicazione interpretativa; alla raffigurazione eens
bile, con Ie sue tecniche sintetiche e allusive, fa riscontro Pinda
gine conoscitiva, coi suoi modi analitici e didascalici. .
Stavolta il criterio distintivo é dunque ordine prioritarja-
mente contenutistico. Beninteso, ¢ vero che Vattivita immagina-
tiva si configura letterariamente come un procedimento di
strutturazione formale che investe l'assetto verbale di tutta le
materia del linguaggio endopsichico. Il pensiero fantasticante
lievita percid ogni realizzazione di colloquio fra Tio e gli altri, in
quanto anche il pi rigoroso appello alla comprensione raziona-
Te assume sempre il connotato espressivo dettato da una volonta
di seduzione, conscia o inconscia, indirizzata verso l’interlocu-
tore. In altri termini: oggi sappiamo bene che la creativita é ine-
rente a ogni impresa mentale, quindi a ogni atto e scambio di
parole, sia pur finalizzato a scopi di informazione utilitaria e
conoscenza teorica.
Nondimeno, é pure vero che l'immaginazione tende a costi-
tuirsi come dominante assoluta d’una serie di testi, che ne as-
sumono una qualificazione specifica: appartengono al regno
della finzione estetica. Si tratta d’una tendenza incoercibile, poi-
ché rimanda a un bisogno di natura antropologica. La fantasia
artistica ha infatti la funzione di fornire le occasioni d’un arric-
chimento mentale delle esperienze di realta vissute dall'uomo.
Un bisogno dunque d’ordine permanente e universale, da cul
promana una tensione di assoluto. Appunto percid il ricorso
all'immaginario entra in concorrenza con quello al trascenden-
talismo religioso; 0 anche, ai giorni nostri, con il totalitarismo
ideologico.
Artista pet
Un'altra,
—_ ——l
Scansionato con CamScannerGeneri letterari e suecesso editoriale 49
Cid contribuisce a spiegare perché I’
abbia oltenuto ticonoscimenti sociali ¢
to investiva il destino
comunitd. Via maestra
‘autonomia del fantastico
‘osi contrastanti, in quan-
istenziale del singolo piuttosto che della
' per ottenerli @ stato lo sviluppo di quella
formula intermedia tra finzione e non finzione che @ Ja mimesi
artistica. Neladottare un eriterio di veri
tativa, lo scrittore si trova percid sti
somma di istanze sia conoscitive sia etiche: il che accredita
Vinserimento della sua attivita nel contesto culturale © sociale.
su questa linea di svolgimento storico la fantasia ha potuto es.
ser sempre meglio valorizzata nella sua specificita di apporti,
proprio mentre assumeva maggior chiarezza la legge di compre-
senza che la lega alPattivita del pensiero sci ientifico.
Le due coppie di Supergeneri, poesia-prosa, finzione-non
finzione, consentono con le loro contrapposizioni e sovrapposi-
zioni parziali o totali un primo inquadramento dei fenomeni
della letterarieta, che rimanda allevolversi delle norme e dei
valori espressivi da un ambito di civilta all’altro, Ma per capire
come si articoli concretamente il lavoro letterario occorre
proiettarlo su due dimension ulteriori di scelta,
Una nuova alternativa dilemmatica, che consente un’ap-
prossimazione maggiore allo statuto di genere delle singole ope-
re, Tiguarda il criterio di esposizione temporale della materia.
Qui ci si imbatte in due piani cronologici fondamentali: rappre-
sentazione attualistica e resoconto evocativo, a seconda che si
intenda far vivere nel presente l'accadimento espressivo 0 recu-
perarne la durata nel passato. Anche a questo proposito, é inuti-
le sottolineare che Yalternativa ha un carattere di astrazione
paradigmatica, giacché ogni testo orale o scritto presenta un
incrocio di piani temporali. Tuttavia, dove prevale una tecnica
volta a far si che l'evento risulti prodursi nell’atto stesso della
sua verbalizzazione, li la parola acquista risonanza scenica: il
pubblico si fa platea, la letteratura si offre come spettacolo.
La stilizzazione del testo teatrale obbedisce a una norma di
impersonalita elocutiva, che non lascia Juogo all’intervento e-
splicito di un autore: obbiettiva le voci dei parlanti, gli attori,
nella forma del discorso diretto, monologo e dialogo. La funzio-
ne consiste nel dare e rinnovare di volta in volta attualita a un
messaggio che si rivolge a una collettivita simultaneamente a-
dunata, per esserne omogeneamente partecipato e interiorizza-
miglianza rappresen-
‘880 a tener conto d’una
Scansionato con CamScannerpre
50
Lesperienza della lettura
e il campo di attivita letteraria in ey;
ata Ia verifica del rapporto istituitg assume
cio proprio mentre l'autre pone fe de.
essi il diaframma costituito dalla persona fisica degli interne, ed
dall'intelligenza registica che li dirige, dalPutilitarismo dein’
presario che si addossa i compiti economico-organizzatys, |"
Ma appunto il distanziamento scenico é la condizione ch
agevola i processi di proiezione © immedesimazione da parte det
igs retando peraltro inteso che i testo teatrale bi ‘a
jntrinsecamente necessitato a tener conto di un patrimonic ch
yalori condiviso 0 condivisibile — cosi come é il pid efficace nel
cementare una concordanza di stati @animo fra i fruitori. cig ga
comer dolla particolare attenzione, ¢ diffidenza, con cui i poteri
costituiti hanno sempre guardato allo spettacolo in tutte le sue
forme, dalle pid semplici alle pit complesse e mediate, sia
nell’aspetto rituale sia in quello ludico.
Dvaltra parte la rappresentazione scenica ha come fine in-
trinseco d’esser reiterata: ioé si fa strumento per la trasmissi
ve dei testi, di cui garantisce Vattualita permanente, Dimensi
ne poetica € dimensione spettacolare si potenziano in effetti a
vicenda, alle origini, per definire il retaggio di esperienze e-
spressive che la collettivita ritiene degne d’esser tramandate da
una generazione all’altra; mentre la forma del resoconto in pro-
sa accoglie tutto cid che non appaia meritevole di entrare nella
memoria comune.
Occorre pero ricordare che la rappresentazione teatrale, con
Ja sua pluralita di attori, é cosa diversa dalla recita, dove agisce
un solo interprete. Ed @ appunto questa la via su cui prende
corpo una serie di differenziazioni che hanno pit propriamente
nome e statuto di generi; principalissime, la lirica e la narrativa.
Della teatralita, la prima rispetta Tuso del discorso diretto,
ma abolisce l’andamento dialogico e assolutizza il monologo: in
un’unica Junga battuta, una voce solista, cantabile e musicabile,
‘animo attuali di un personaggio in cui
pettacolo
le suben-
sumersi
to. I teatro é dunaw
necessita pit immed
stinatari dell’opera:
esprime gli stati d’
Vautore si identifica: l’io sale sul palcoscenico a fare s
di se stesso. Allimpersonalita elocutiva del testo teatral
tra dunque la soggettivizzazione. L’autore ostenta di as:
la responsabilita personale di quanto viene esponendo.
Lo stesso accade nel caso del resoconto: la sua recitabilita é
pero legata all’uso del discorso indiretto, che di per sé storicizza,
Scansionato con CamScannerGeneri letterari ¢ sucesso editoriale 51
+ orta Puditorio a un tempo anteriore rispetto a quello in
iPoa Ta voce del resocontista. Se nella lirica Pio poetico &
iS note del suo discorso in quanto esso riguarda tutto €
pieno Sv stato presente della sua soggettivita, nel resoconto
5 nt nte garantisce solo i criteri e procedimenti evocativi
tio me ictraverso il distanziamento cronologico, esalta Ja con-
oon vel assato nel presente. Per cid stesso il ricorso alla pri-
invite > intercambiabile con quello alla terza; mentre di-
na Ped tisivo il problema di una verifica extraletteraria del con-
viene Gi oggettivita del testo ~ problema improponibile sia per
tent ro sia per la lirica,
i Oe tal modo, il resocontismo si costituisce come luogo depu-
tato per la separazione tra opere di finzione e no: vale a dire, tra
narrativa propriamente detta opere che traggono la loro fun-
zione dominante da interessi pratici e conoscitivi. Forma pura
del resoconto é quella in cui Yautore si separa massimamente
dalla collettivita, facendosi storico di se stesso e assumendo dal-
ta memoria personale una materia dindole autobiografica; ana-
Joga e opposta é la situazione dello storico, che si arroga il com-
pito di memorialista delle vicende d’una autobiografia collettiva.
Inentrambi i casi, dalla dimensione poetica gia ci si é sposta-
tiverso quella prosastica: pid oltre, si collocano tutti i generi di
discorso istituzionalmente estranei a ogni scenicita. Com’é ov-
vio, il cammino della civilta letteraria, in quanto civilta della
scrittura, ha potenziato e moltiplicato sempre pit la tipologia
delle opere destinate all'uso privato del singolo lettore, rispetto
a quelle funzionalizzate alla fruizione comune del pubblico riu-
nito in platea. Appunto per reazione a cid, lo spettacolo ha raf-
forzato ed esteso Valleanza della parola con il gesto e il suono,
sino allavvento delle grandi tecniche di rappresentazione au-
diovisiva. In epoca moderna, alla supremazia di valore assegna-
taalla lirica, in quanto stilizzazione suprema d’un appello diret-
to dall'individuo scrittore al lettore come singolo, ha fatto ri-
Scontro il trionfo dei generi di linguaggio spettacolare misto, che
organizzano il rapporto coi destinatari livellandone V’identita su
un orizzonte di massa.
Vultima antitesi preliminare da risolvere nella concretezza
del testo, per attingere la normativa dei generi, riguarda i regi-
ead che determinano le modalita di percezione dell’esi-
“a. in questo ambito, due categorie fondamentali si fronteg-
ioe
Scansionato con CamScannerLesperienza della lettura
52 |
giano, il tragico e il comico: da non Sonfondere Con la tragea;
Ta commedia, come forme specifiche di linguaggio teatrale nm
da assumere come dati inerenti alla visione del mondo cuj ogni
opera si ispira, sia essa mn verst 0 in prosa, dialogata ° Feeconta. |
ta. Da un lato il sentimento della vita nella sua limitatezy ae Dre
votata a uno scacco inevitabile; dall’altro Tabbandong .)
di contraddittorieta assurda del ¢, al
carieta, unc
gioco con i termini esting y.
0. se Sete ee |
mm onest atteggiamenti ideologici, nell’atto in cui decidong 4
contenuto dell’opera, ne improntano Tassetto formale, La con.
cezione tragica si traduce nella solennita ieratica dello stile alto;
la concezione comica si qualifica nella cordialita converseyolg
dello stile basso. Naturalmente, cid non vuol affatto dire che
Tuno dei due modi espressivi sia meno elaborato e regolamenta.
to dellaltro. In effetti, ai giorni nostri nessuno inclina a ritenere
che la tragicita rechi in sé il contrassegno e quasi il crisma d’una
superiorita di valore. Ma ad uno sguardo retrospettivo, le cose gj
profilano diversamente. /
Per un lungo succedersi di tempi, dignita letteraria senza
dubbio maggiore é stata attribuita al tragico, come quello in cui
si rifletteva un atteggiamento religioso verso la condizione u-
mana, nei suoi rimandi metafisici. Anche in questo caso, é stata
una lenta evoluzione storica a indurre un’equiparazione con
Yarea della comicita, nei suoi connotati laici e profani. D’al-
tronde é ben noto che il livello tragico é stato anzitutto funzio-
nalizzato socialmente a celebrare 'umanita esemplare dei gran-
di della terra, come coloro che combattevano pit alteramente
col fato: alle classi subalterne non competeva il diritto di venir
assunte nell’empireo degli eroi da tragedia. Il risareimento este-
tico della comicita ha marciato di pari passo con la democratiz-
zazione della coscienza culturale e sociale. |
Va poi da sé che fra le due categorie percettive basilari si col-
Jochi una gamma infinita di modalita intermedie, dal sentimen-
co all’elegiaco, dal favolistico al grottesco e cosi via. Asse
brio fra questi diversi atteggiamenti vitali é il realismo,
che intende partecipare di ognuno, in nome dell’instaurazione
@un rapporto di piena solidarieta con tutti gli aspetti e fenome-
ni dellesperienza intersoggettiva. In effetti, é stato il sentimento
di realtd a guidare lo sviluppo globale dei modi di rappresenta-
zione letteraria dellesistente: nel senso che ad esso si sono
Scansionato con CamScannerGeneri letterari re
letterari e successo editorial
editoriale
emp" pid rapportati, per conferm;
8 ar
rappresentativi via via inval; wo negarlo,
si nell'uso, Pill diversi
egist
ell’aggiungersi alle distinzioni oo
ft panies enon finzione, ca Preliminari tra
sid ne, le alternative ulterior dj
tavione & resoconto, tragico e comico, offron Tiori di rappresen-
gu cui St discrimina la molteplicita dei gen 0 il doppio terreno
mente esperiti. Come @ chiaro, tutti eri letterari stotica-
fi aaa i termini di
antagoniste sono implicati reciprocamente: Tun a coppie
: sussiste in
anto, negando Paltro, lo assume dentro di sé. Irriduci
feeterogenei sono invece i piani su cui si ig riducbilmen-
sbilita di scelta, in quanto riguardano dimensi ‘i splat ee
shi ssimilabii una alValtra opera singola st di esperienza
gtatuto interno in base al paricolarissimo seco mes ia
fico con cui determina il punto di convergenza fra ad
qi genere si materializza come linea di raccordo fra - =
I gefan tipologicamente, perché generat dal modelo sutte
rale esemplato nell’opera prototipica. oar
Le categorie fondamentali dell'universo letterario, quali si &
cercato qui di descriverle, appaiono desunte dalla prassi del la-
yoro espressivo nell'uomo civilizzato: consentono dunque una
dlassificazione dei fenomeni, non perd autorizzano a costruire
una prospettiva sistematica valida una volta per tutte. Del resto,
soto che nessun tentativo simile ha luogo nelle poetiche anti.
che e anzitutto nel pensiero aristotelico, volto piuttosto a defini-
re la specifica autonomia funzionale dei generi presi in esame
tportandoliai due strat principali di pubblico dela societa gre-
ca; «cé il pubblico dei liberi, suscettivi di educazione, e c’é il |
pubblico volgare degli artigiani, dei salariati e simili. Anche a
costoro si debbono offrire gare € spettacoli (...) ma il piacere @
prodotto in ciascuno da cid che gli é connaturato».
La famosa triade teatro, epica, lirica venne invece ripresa in
epoca romantica, € riformulata in pid variant, proprio per darle
carattere di assolutezza e utilizzarla in una prospettiva di filoso-
fia della storia idealisticamente concepita. Ma in tal modo essa
vivelava tutta la sua inadeguatezza; non per nulla, appunto Peta
romantico-idealista é quella stessa in cui la teoria dei generi si
accinge a entrare in piena crisi. A prevalere er infatti il disordi-
nato slancio espansivo d’una civilta letteraria decisa a svincolar-
si dalla precettistica classicista,
Prosa e poe-
legata alla canonizzazione d’un
Scansionato con CamScannerJZesperienza della lettura
54
ji + coneri efinitivamente superato, nella sua ang)...
sistema di gener di care assunto a fondamento di ms
che non poteva p™ IValtezza dei tempi, :
zioni di pensier®, davero va tur fe .
La letteratura borghese, ormai ae oe lutava di COntindag
ad attenersi ai modelli che pure ne pai eae Cos} lungs
a crescita. E il processo di Cita eae — Temizzava,
rifiuto di ogni principlo di imitazione: ot a na opera sia il oj,
modello di se stessa. Con cid, Ja questione ei generi Veniva ay.
tomaticamente negata & dissolta. Ma la realta si € presto incarj.
cata di chiarire Yequivoco contenuto in impostazioni simi,
rrende letterarie del?ultimo secolo hanno dimostrato che altry
@ rifiutare il precettismo scolastico, altro ritenere che lo scritto..
re, dandosi egli stesso i suoi precetti, non li desuma daltespe.
tienza codificata, conformandosi 0 discostandosi dagli esempj
invalsi a seconda dell'effetto da raggiungere presso lettori che sy
tali modelli si sono formati. .
In effetti Peta del decadentismo ha portato si alla scomparsa
@una serie di generi di tarda eredita classica, € feudale, ma ha
visto pullulare come non mai in passato una quantita di nuoyj
filoni produttivi. Lintransigenza della rivolta antitradizionalista
ha portato a instaurare una tradizione della modernita, con una
jntricata rete di linee di sviluppo, disegualmente stabilizzate.
Léesaltazione unilaterale del dato di originalita anticonformista
da cui prende awvio il lavoro artistico ha avuto un effetto libera-
torio di eccezionale portata storica. Ma per quanto riguarda il
discorso dei generi, é importante notare che ne é proceduto un
impulso diffuso a sperimentare forme inedite di commistione
fra tecniche, atteggiamenti percettivi, registri stilistici per
Yinnanzi ben separati: e da cid stesso si sono venute costituendo
proposte nuove di modellizzazioni pit complesse.
Non per mulla il corso della letteratura borghese contempo-
ranea é segnato dalle fortune del romanzo, genere per eccellen-
za misto, aperto alle soluzioni compositive pit diverse e capace
di fanzionalizzarsi alle attese pit fluide. Questo genere onni-
comprensivo ha poi proliferato una serie di sottogeneri speciali,
che nelle loro differenziazioni fisionomiche rivelano con chia-
rezza la rispondenza agli interessi mentali dei rispettivi pubblici.
In alcuni casi il modello strutturale é a maglie larghe: cos}
nel romanzo storico, dove Panalogia tipologica riguarda la com-
binazione di fattori storicamente accertabili con altri, pitt libe-
be
Cost.
Scansionato con CamScanner|
Gener’ letterari e successo editoriale 55
e inventati; nel romanzo sociale, caratterizzato a sua vol-
rament™ rostamento di vicende pubbliche e private su uno sfon-
ta ar egonismi di classe; nel romanzo psicologico, che dram-
do ai j] contrasto fra ragione e sentimento, conscio e incon-
sniz interno dello. Altrove invece il raggruppamento ha luo-
cio * un vincolo di comunanza tecnica pit stretto, perché so-
0 Pere imposto da esigenze pratiche esterne, d’ordine edito-
stenute pensi al romanzo a dispense 0 al romanzo d’appendice,
sale: “yi caratterizzabili come racconti 7avventure urbane, ne;
ot {I ritmo narrativo é sottoposto di puntata in puntata a un
: sso di iterazione degli effetti sulla ramificazione della tra-
roe mmticolarmente feconde, nella loro rigidezza e duttilita, le
m> enzioni del genere poliziesco, dove a contare @ la concate-
comme delle mosse necessarie per ripristinare lordine che il
merit ha turbato, Quasi alfopposto, la fantascienza iperbolizza
Yestrosita d’una trovata narrativa che timette in causa il rappor-
to fra ordinata razionalita sociale e irrazionalita psichica.
La proliferazione e lo scambio di forme e formule sembrano
essere la legge stessa di sviluppo della narrativa romanzesca,
sempre in spirito di adesione alle richieste germinanti da parte
dei destinatari. Per converso, V’attivita poetica é venuta svolgen-
* Gosi all’insegna d’un soggettivismo marcato, nella rimunzia o-
stentata a regolamentare i suoi rapporti col pubblico; e s’inten-
de, anzitutto con quello romanzesco. Prima conseguenza, la ca-
duta di tutti i procedimenti atti a segnalare al lettore Pambito
separato del discorso poetico. La rima e gli altri artifici della
metrica classica hanno anzi assunto un significato di disvalore
estetico, come indizi d’'una facilitd cantabile buona tuttal pid
per il pubblico infantile 0, peggio ancora, come sintomi d’un
proposito di suasivita mistificatrice, da adibire agli usi mercan-
tili delle strofette pubblicitarie.
Ma proprio questa autocontestazione dei contrassegni della
Poeticita tradizionale ha costituito alla poesia un suo pubblico,
assai omogeneo perché molto specialistico: addestrato cioé a
valorizzare le qualita timbriche di testi programmati appunto
sulla ricerca di una ritmicitA dissonante e senza tempo. In que-
Sto senso, all'indubbio restringersi dell’area di fruizione ha cor-
“sposto un avvicinamento delle parti fra autore e destinatari: il
*ttore di poesia, per essere davvero tale, deve possedere una
Sensibilita di linguaggio che ne fa potenzialmente un poeta. Si
Scansionato con CamScannerLresporienza della lettura
56
ja contemporanea sia percepita come yy,
‘mo certo di movimenti scuole tendenyn
ti tutti nelle modalita di circolaziong aul
spiega cosi che la poes!
genere unico: ricchiss
jnterne, ma accomuna
oo resto, anche nella s ittura prosastica, quanto pit pre-
valgono i criteri duno sperimentalisrno ieee tanto pitile
distinzioni per generi embrano Cee effetti, Ja vera
norma cui tali prodotti obbediscono é di so re o stimolare
Ie attese di un pubblico elitario, che si qualifica appunto per
Yinsofferenza di ogni convenzione normativa. I generi riacqui-
stano identita precisa nella misura in cut rispondano alle esi-
genze di pubblici meno preparati; oppure adempiano Scopi ri-
di non essere sottoposti al vaglio cri-
creativi e quindi chiedano
tico d’una competenza rigorosa. : : :
In effetti, ai livelli superiori della narrativa odierna vediamo
usare etichette ancora piuttosto indeterminate e alquanto etero-
genee, volta a volta centrate su caratteri zazioni formali 0 con-
tenutistiche: romanzo di costume, romanzo d’ambiente, roman-
zo lirico, romanzo engagé, tutti destinati a un pubblico che si
suppone preparato ad apprezzare le diverse forme stilistiche di
un equilibrio di rapporti fra invenzione fantastica ed esperienze
di realt4. Maggiore imperiosita assumono le definizioni di gene-
re quando designano prodotti rivolti al consumo pit largo: il
poliziesco, con la sua udienza tendenzialmente universale e in-
terclassista; il rosa e il pornografico, che discriminano i loro
fruitori secondo il sesso, femminile 0 maschile; il fumetto, svi-
luppatosi, almeno in Italia, per soddisfare le richieste del merca-
to infantile.
Con la forma fumettistica siamo propriamente al livello della
narrativa massificata. Appunto in questo ambito i generi danno
luogo a una molteplicita di sottospecie che, pur ripetendo alcuni
lineamenti comuni, presentano una specificita di tratti inequi-
vocabile: cosi al fumetto comico, per strisce isolate di poche vi-
gnette, si accompagna quello avventuroso, dove il racconto pro-
segue da una striscia alPaltra; dal fumetto per ragazzi procede
dan gc ai’ de See ee
a a 3a gnato viene ad affiancarsi
quello fotografico. In ognuno di questi casi, Pindustria editoriale
Provvede poi a sancire la diversit tipologica dei prodotti,
proiettandoli su una linea di continuita: sigla, formato, prezzo
Scansionato con CamScannerGeneri letterari e successo editoriale
57
elle collane collaborano a dare evidenza esterna alla garanzia
gjuniformita delle diverse serie, a
Insede conclusiva, non resta che da rij
gioni gid avanzate nelle pagine precedenti. 1 raggruppamenti di
enere prendono corpo dovunque un’opera abbia manifestato la
capacita di porsi come modello programmatico, da cui tragga
jmpulso una serie di esperienze similari, 11 vincolo di parentela
sara pid! 0 meno efficacemente saldo in relazione al permanere
nel tempo delle attese che lopera prototipica ha interpretato e
soddisfatto per prima. Anche quando un testo si atteggia a e-
sempio d’'una volonta preordinata di rottura di tutte le conven-
zioni, se questa proposta ottiene un seguito non pud non deline-
arsi una famiglia di testi coordinati fra loro dall'intento di ri-
prendere sino ad esaurirlo tale atteggiamento antistituzionale.
Ogni prodotto letterario viene a inserirsi, in posizione inizia-
Je, mediana o terminale, sulle linee di un reticolo che di imma-
gine del sistema di domande e offerte di beni letterari vigente in
un’epoca determinata. Lintreccio non ha mai un aspetto pura-
mente statico ma subisce un‘evoluzione continua, pid o meno acce-
lerata secondo la radicalita delle spinte provenienti dall’area
delle richieste di letteratura non ancora raccolte e riconosciute
dalfistituzione letteraria. La dialettica di conservazione e inno-
vazione trova dunque radice nello sviluppo dissimmetrico, nelle
sorti alterne dei filoni produttivi che si affiancano e succedono
sulla scena.
Le scelte del lettore hanno sempre un’importanza primaria,
sia per indurre a codificare e ripetere le esperienze in cui si sia
riconosciuto, sia per dissuadere dal riproporgli formule che non
lo interessano pit. La questione dei generi si proietta dunque
assai oltre i confini della letteratura riconosciutamente artistica,
Per attingere l’orizzonte complessivo della letterarieta: i generi
Sono cioé lo strumento essenziale per ricostruire nella sua inte-
tezza il panorama dei fenomeni di comunicazione espressiva.
Non solo. Il concetto di genere, per il suo funzionalismo in-
trinseco, che induce a porre in primo piano il condizionamento
Teciproco tra autori e lettori, pone in crisi la visione tradizionale
@una attivita letteraria configurabile entro i limiti della produ-
tione originalmente elaborata nella lingua della collettivita na-
“onale di appartenenza. Il pubblico decide i suoi atteggiamenti
badire alcune osserva-
Scansionato con CamScannerLresperienza della lettura |
58
e tutta Ja gamma di disponibilita offertagh a |
senza nessun pregiudizio a sfavore delle ha
tenendo present
mercato Jibrario: 5 . a re
duzioni. Anzi, j] fatto che un’opera straniera gli giunga Bid ogy,
Jaudata dal successo sara un ovviO ee Posi.
i nte al suo riguardo. Spetta ag rail
ei alle grandi correnti che percorrono 1 circuiti ibrar}
adil jn modo da ristabilire il vantaggio insito nella progg.
mita maggiore ai propri destinatari. a
In questo gioco di equilibri sempre precari industria edito.
riale svolge la sua parte di intermediatrice. Nell ‘amministrare
Yespansione dei generi di maggior oes, ne a eTISce sta-
pilit al sistema letterario. Ma [esigenza i diversificare i Pro-
dotti la spinge anche a raccogliere Teffetto di dinamismo sito
nelle opere volte a modificare Tassetto della domanda e dellot _
ferta. La responsabilita imprenditoriale dell ‘editore consiste nel
programmare la sua azione secondo criteri socialmente e cultu-
ralmente efficaci, tra i due poli di un convenzionalismo massifi-
cato e di uno sperimentalismo fine a se stesso.
In una societi modernamente evoluta, piccola e grande edi-
toria collaborano ad esaltare entrambi gli aspetti della vita lette-
raria, spirito di continuita e germinare di innovazioni, proiet-
tandoli su dimensioni pitt ampie e muovendoli su ritmi pit ve-
loci di quanto sia mai accaduto nelle civilta trascorse. In effetti,
all’imprenditoria libraria nel suo complesso pud oggi essere ad-
debitato sia il rimprovero di far ristagnare l’attivita espressiva,
accanendosi a sfruttare le tendenze di pid scontata e banale for-
tuna, sino alla saturazione massima del mercato; sia anche di
determinare una continua crisi di sovrapproduzione, facendo
credito a tutti indistintamente i tentativi letterari pid gratuiti e
meno fondati.
Comunque, la convergenza di queste due tendenze accentua,
non diminuisce la corresponsabilita del pubblico: o meglio, po-
ne in maggior luce la parte di coprotagonista che ancora e sem-
pre gli compete assolvere, in un universo librario infinitamente
pid complesso ma non strutturalmente diverso rispetto al pas-
sato. leri come oggi, la funzione del lettore si esercita premian-
do quegli autori che, ai rispettivi livelli, abbiano identificato con
chiarezza i loro interlocutori, pochi o tanti che abbiano a essere;
con Timplicito incoraggiamento a proseguire quei moduli ch ie
Scansionato con CamScannerGeneri letterari e successo editoriale 59
wino un riscontro obbiettivo nelle capacita e negli interessi di
Jettura dei vari strati di utenza.
Stara poi ai lettori di secondo grado, cronisti, storici, docenti
etterari, di vagliare gli orientamenti di gusto rivelati dal con-
sumo collettivo e lavorare per innalzarne la qualita. Che se poi il
Jettore professionista si dimostra incapace di intervenire sulle
attitudini del suo naturale interlocutore, il lettore comune, cid
significa che il suo lavoro é socialmente improduttivo. E sarebbe
allora opportuno che avesse luogo un salutare esercizio di auto-
critica da parte dei critici.
Scansionato con CamScannerLg COORDINATE DEL SISTEMA LETTERARIO
Definire ¢ articolare sistematicamente limmagine del pub-
blico letterario di una data epoca e paese implica la necesita di
fornire un quadro del sistema di attivita letteraria al quale si fa
riferimento. Cid per una somma di buoni motivi. Se il consumo
non pud mai stare senza la produzione, e la domanda senza
Yofferta, la ricezione estetica non é configurabile senza un rinvio
alla creazione. Il pubblico, qualsiasi pubblico, si costituisce co-
me tale, assumendo un’identita riconoscibile, solo per rapporto
ai testi che lo suscitano.
D’altronde, é poi ovvio che il lavoro di lettura e il lavoro di
scrittura rappresentino i due aspetti correlativi, anzi le due mo-
dalita coessenziali attraverso cui si esplica il dinamismo funzio-
nale dell’istituzione letteraria. E come il ceto degli scrittori vive
duna pluralita di apporti concorrenziali, raggruppabili per mo-
vimenti e tendenze, allo stesso modo T’insieme dei lettori va di-
stinto per sottoinsiemi diversamente strutturati. Il concetto di
pubblico insomma non pué non esser declinato al plurale: a
dargli fisionomia concreta é la molteplicita innumerevole delle
reazioni di lettura provocate dai testi disponibili su un mercato
librario storicamente, culturalmente, socialmente determinato.
Su queste premesse, si pud provare a comporre in un dia-
gramma il prospetto della letterarieta italiana nel periodo pit
recente. Utilizzeremo due coordinate, I'una verticale V’altra oriz-
zontale. La prima dispone dall’alto verso il basso le varie classi
di prodotti secondo i rispettivi livelli di complessita di linguag-
gio: e quindi, secondo il grado di competenza, di preparazione
tichiesto ai lettori per recepire l’effetto estetico, inteso quale ri-
Scansionato con CamScanner86 L'esperienza della lettura
sultante di un’invenzione fantastica tramata jn base
ase a
linguaggio ritmicamente disposti. a Mody ;
TL secondo asse colloca da destra verso sinistra qi
tegorie di oggetti librari a seconda della loro Pertine,
specie, famiglie lettera ony
» pill o meno Tigidamenia "Behe
mentate: una canon 4 molto forte, molto Costrittiyg ° repo]
testo verso tipi di pubblici settoriali e specialist "Va orienias
va duttile ¢ fluida lo apre invece alla frui:
atari a carattere maggiormente composito 0 addiritty
Ti
one di fa dig lati.
dest.
scriminato. MTA ind.
Primo criterio di ordinamento. Incontriamo anzituty
yello produttivo alto, che chiameremo di letteratura g 0 un I.
tale. Vi appartengono testi molto elaborati tecnicamente
discostano in misura cospicua dai criteri di gusto pid a si
Naturalmente, opere di netta impronta antitradizionalista, si
rate a una ricerca pit o meno appartata e solitaria, dj fee
mento rigoroso dei mezzi espressivi, hanno trovato sempre a
zio, in qualsiasi formazione di civilta. Nell’epoca contemporane,
tuttavia il fenomeno ha assunto proporzioni eccezionali per FA
fetto di due circostanze combinate. :
La prima é il tramonto tumultuoso della canonistica letter.
ria codificata dalle societa gentilizie antiche e ritrasmess
dall’umanesimo classicista all’Europa delle aristocrazie moder.
ne, sino alle soglie dell’eta borghese. La seconda é l’awvento dej
procedimenti industriali di diffusione della stampa, che ha con-
sentito l'accesso al mercato librario di grandi masse umane, per
Vinnanzi escluse dal contatto con la parola scritta. Questi fattori
ben noti di crescita e assieme di crisi dell’istituzione letteraria
hanno avuto per cosi dire una recrudescenza nei decenni scorsi
quando anche I'ltalia é finalmente entrata nella fase delle grandi
comunicazioni audiovisive.
Se ne é avvalorata la ripresa di un oltranzismo avanguardi-
stico, basato sul rifiuto programmatico di tutti i contrassegn!
piu riconoscibili della letterarieta, il cui assetto normativo viene
postulato solo per trasgredirlo. Gli Zanzotto, Sanguineti, Man-
ganelli, Arbasino, per fare qualche nome un po’ a caso, intendo-
no reagire alla sclerotizzazione e banalizzazione di una lettera-
tura giudicata affetta da ipercomunicativita conformista, tropp?
facilmente consumabile nella lettura. La replica consiste in wna
Scansionato con CamScannerLe coordinate del sistema letterarig
87
«ondicazione di metodo perentori
rivel yuna _problemati:
ivi, condotta in spirito di ori
lavoro di se
one inintey
iginalita
rittura deve
Trotta dei crit
ie
'ssoluta, sing aj limiti
one simile & dj are il di
cerso let erario come uno spazio fortemente vepatate eae
a al quale ci si accosterd solo attraverso un Processo i i
a arduo. 1 destinatari si configureranno dunque come una éli.
te, se non tna casta, di alta competenza speci
: i c ialistica: lettori abj-
quali e addestrati, per i quali la fruizione acq a
t | juista il valore dj un
autoriconoscimento pieno della propria identit, culturale,
La seconda fascia possiamo definirla di letteratura istituzio-
nale. Qualche altro nome: Moravia, Sciascia, Morante, Pasolini
pratolini, scrittori della cui letterariet non si 8 solity dubitare,
in quanto appaiono provvisti di una individualita estetica evi-
dente, magari sin troppo: ma che d’altronde si collocano su una
Jinea di continuita evolutiva rispetto alla tradizione illustre, sen-
za ostentare propositi di rottura iconoclasta.
La loro immagine é quella dei continuatori legittimi di un
flusso di esperienze secolarmente accreditato; lo aggiornano,
certo, lo personalizzano, sempre perd nel rispetto d’una idea di
letteratura, e soprattutto di narrativa, tesa a riconfermarsi oltre
le rotture novecentesche pid drastiche. In Sostanza, si tratta poi
diautori in vario modo e misura fedeli a quello sforzo di equili-
brio tra innovazione estrosa e conferma dei modelli acquisiti,
che rappresenta la norma capitale di sviluppo della cultura arti-
stica, in ogni tempo e paese. Non & colpa né merito loro se ai
giorni nostri un atteggiamento del genere implica una assunzio-
ne di responsabilita particolare, di fronte allunilateralismo del-
lateoria e prassi avanguardistiche.
Comunque, a derivarne @ un’offerta letteraria apprezzabile
dai ceti colti nel loro insieme pit largo: lettori di preparazione
media, dotati della sensibilita acquisita in sede scolastica e con-
fermata da letture personali selezionate secondo i suggerimenti
della critica, se non pid autorevole, almeno pit influente.
Terza fascia: la letteratura dintrattenimento. La occupano
Prodotti concepiti ancora con intenzioni di decoro formale, non
“stranei ai problemi della tecnica rappresentativa, ma caratte-
Re Oe
Scansionato con CamScanner88 Lesperienza della lettura
rizzati dalla cura con cui gli elementi innovativi yen,
trobilanciati dall’ossequio a una somma di convenzionj
bilite. E un errore ritenere che qui sia il campo del? iter;
pura e che autore vi si preoccupi solo di riprendere alcun
di successo, semplificandone, divulgandone e degradandone i
termini. Cid contrasterebbe in maniera irreparabile Proprio con
il proposito ludico, che in questa fascia produttiva tende aq ae
re il sopravvento.
ativita,
i topo}
BONO con.
Presta. |
Il piacere della lettura, infatti, non é assicurato in misura e. |
sclusiva né dallassaporamento dell’inedito né dal riconos¢j-
mento del gia noto: tutto dipende dal gioco delle proporzioni,
Diciamo piuttosto che leffetto di sorpresa, causato da una tro-
vata estrosa che turba le attese del lettore, viene assimilato con
maggior facilita, anzi tranquillita, quanto pid il testo lo riporta,
Jo inserisce in un sistema di procedure bene ordinato, e quindi
rassicurante. La letteratura d’intrattenimento non esclude affat-
to Vinventivita; al contrario, se ne alimenta vistosamente. II
punto é che, per compenso, aderisce alle strutture discorsive pit
agevolmente identificabili.
Lo scopo é di offrire occasioni di ricreazione, di rilassamento
psichico gratificante: occorre dunque da un lato eccitare il pub-
blico, con un gioco di emozioni impreviste e imprevedibili,
dall’altro procurargli la distensione mentale connessa al ritro-
vamento di un tipo di patto fra autore e destinatari gid ben col-
laudato, di efficacia sicura. Fruttero e Lucentini, Chiara, Fallaci,
Goldoni e via via tanti altri narratori di minore o minima consa-
pevolezza espressiva possono cosi rivolgersi a strati di interlocu-
tori molto ampi e compositi, sino ai limiti estremi dell’utenza
disponibile, sia in senso interclassista sia per cosi dire intercul-
turale.
A farne parte sono lettori di risorse critiche assai modeste,
assieme perd ad altri ottimamente qualificati, ma disposti a
mettere come tra parentesi le loro esigenze estetiche, a vantag-
gio d’una disposizione di svago. Owvio rilevare che stiamo par-
lando delle opere pid palesemente predisposte per le alte tiratu-
re; ma non é inutile sottolineare che Pattitudine ad aggregare ¢
unificare insiemi di pubblico disomogenei implica una capacita
di mediare interessi psichici assai diversificati: non é da tutti
riuscirci. In effetti, in Italia i successi letterari sono merce rara.
Scansionato con CamScannerLe coordinate del sistema letterario
89
ya quarta ed ultima fascia la denomi
q letteratura marginale, 0 residuale.
{oti meno accreditati esteticamente ag]
ali, che li escludono senz’ altro dalla d
considerano pura volgarita evasiva. Sono le collane di narrati
da edicola e cartolibreria, varianti dalla Pornografia mee
sentimentalismo arciconsolatorio alla fantasticheria pee e
sa pill sgangherata. 1.
Lappello alle Pulsioni primarie del?inconscio collettivo ten-
dea sottrarsi ai controlli dell’intelletto, trascurando sia gli ob-
blighi della sintassi logica sia i vincoli della coerenza vitmien e
daltronde esibendo urosservanza solo esteriore dei dettami
della coscienza etica: le ossessioni sadomasochiste che sono il
contenuto reale di questa narrativa appaiono si esoreizzate, in
sede conclusiva, con il ripristino della moralita pili convenzio-
nale, ma dopo averle lasciate campeggiare per tutto il corso del
racconto.
Cid non vuol dire che siamo di fronte a testi poco retoricizza-
ti; al contrario, siamo nel regno d’una retorica dell’effettismo
pit plateale, anche se lontanissimo da ogni preoccupazione di
verisimiglianza psicosociale. L’irrealismo é sempre stato un asse
portante di ogni letteratura per le classi subalterne: a conferirgli
un’evidenza antagonistica particolare é il fatto che la letteratura
«alta» della nostra epoca ha per lo pit mortificato Tirruzione
sbrigliata della fantasia creativa, preferendo coltivare l’arte della
macerazione cerebralistica.
Va poi aggiunto che l’indole aconcettuale del linguaggio e-
spressivo meno sorvegliato ha potuto trovare un aspetto di mo-
dernita indiscutibile, e un fomite di evidenza suggestiva ulterio-
re, nell’alleanza tra scrittura e immagine: il fumetto, disegnato °
fotografico. Destinatari privilegiati, anche se non esclusivi, i let-
tori di acculturazione piti bassa e pit recente, alle frontiere
del?analfabetismo, magari di ritorno: in altre ae Sn
sprovvisti del diritto di cittadinanza nell’ambito del pubblico
letterario ufficiale.
meremo come quella di
Le vanno ascritti j pro-
i Occhi dei cet; intellet-
imensione letteraria e li
Secondo asse classificatorio, oe della ea Le ge
i. Prioritari e prendere in es ;
neri. Prioritariamente occorr ; ici,
che formano una sorta di supergenere molto omogeneo, cio’
con una normativa interna a carattere forte. La situazione é€ cu-
Scansionato con CamScannerLesperienza della lettura
ale. La poesia rappresent
jonalismo otto-nove *8c0 ha 4
‘a vinta, Ne @ conseguita la tendenzinna® bi
ni per generi, livelli, Category; om
appunto il testo poetico costituiva il luogo dey :
L'effetto pratico é cons ito dapprima In Una attriby,
primato, poi addirittura nell ‘identificazione della Poesia eon
lirica: la quale altronde ha man MANO PETSO Ogni carattorg an
ferenziale specifico. Ma Ja vittoria modernistica 8 stata cog, dif.
na da generare una vera € propria tradizione delPantitradinions
a carattere assai vincolante. Alla sua base, un canone Seneral 4 y
zato di rifiuto dei contrassegn! classici della Poeticita, rima : iB
golarita metrica, a favore di un oltranzismo metaforieg esaltat,
dai procedimenti dell’associazione di idee. Le opere in vers con.
temporanee hanno un aspetto di affinita tematica ben Pereepi.
bile, nel rovello comune per la frattura immedicabile tra esi-
stenza individuale ed essere collettivo, non meno che nella ten-
sione di totalita vitalisticamente connotata. Le innovazionj mo.
dulari e diversita di registro, cosi acute per un orecchio esercita.
to, rischiano di esser poco avwertite da chi non possieda un ad.
destramento affinato.
In altre parole, la produzione poetica va rubricata in misura
preponderante al livello pitt alto, secondo la scala della com-
plessita tecnica: quello in cui lo scambio delle parti fra autorie
lettori é pid fluido, in quanto gli uni e gli altri appartengono alla
medesima élite intellettuale.
1 Infaty jy lop
chiaramente partita vinl
parsa delle antiche distinz!
stiche, di cui
Hi
Dutate,
Ome
altro grande supergenere, la narrativa, esige un’indagine
pit circostanziata. A prima vista, esso appare rispondente a co-
dificazioni piuttosto deboli. Il nucleo fondamentale della lette-
ratura romanzesca odierna si proietta in una dimensione per
cosi dire centrista, fra lo sperimentalismo della trasgressione
permanente e il continuismo di chi si attesta ancora sulla mo-
dellistica desunta dai classici del romanzo borghese moderno.
A prevalere, o cercar di prevalere, é uno spirito di riforma
piuttosto che di rivoluzione; vi si esplica il proposito di elabora-
re un linguaggio dell’interiorita coscienziale o subcoscienziale in
linea con le conquiste della cultura psicologica novecentesca:
ma senza percid rinunziare a dare un’immagine dell’universo
_
Scansionato con CamScannerLe coordinate del sistema letterario
1
“ale strutturandola secondo i riferimenti di realta percepibili
coc orienza comune.
ell a orientamento ambivalente si apre a una vasta gamma
| yodulazioni, Con una duttilita polimorfa che rende difficile
d ef duare dei tratti distintivi ben riconoscibili: Tomanzo di co-
in! ee di ambiente, storico e saggistico, introspettivo e memo-
ee sovrappongono le loro fisionomie dando luogo agli incroci
ey “pridi. Ecco allora un altro paradosso: quella che abbiamo
Ph mato Jetteratura istituzionale é composta per massima par-
chiara categoria di prodotti nei quali il vincolo della comu-
e oe di genere é piuttosto debole, cioé poco costrittivo. In so-
nan! a, a essere richiesta é solo la presenza di un personaggio in
as ai protagonista, attorno al quale altre figure agiscano 0
giscan0, delineando una rete di relazioni disposte in un tem-
peunospaziodefiniti, = '
Tigenere romanzesco é quindi pid che mai aperto auna mol-
teplicitd di usi di lettura, semplici o complessi. La sua elasticita
strutturale gli consente infatti di assimilare ingredienti molto
disparati, dando cauzione estetica a interessi spesso sconfinanti
nell’inestetico. E il potere di sintesi della forma romanzo sui
materiali di discorso riverbera nella tipologia dei destinatari: la
narrativa istituzionale é quella da cui un pubblico medio e misto
attende di veder meglio soddisfatti i suoi bisogni di letterarieta,
senza venir sottoposto a prove tanto ardue da riuscire spiacevo-
li; non solo, ma con un riconoscimento di legittimita a quei de-
sideri sia ludici sia informativi, che sono sempre implicati
nellattesa estetica, anche quando T’ideologia dell’estetismo fa
mostra di ignorarli o rinnegarli.
La narrativa di romanzo, nel suo assetto pili propriamente
istituzionale, appare tuttavia affiancata da due non sottogeneri,
ma ali opposte, che ne allargano V’area di influenza nel mentre le
si costituiscono come alternative interne. Entrambe rimettono
in causa la categoria del romanzesco, nella sua funzione media-
trice fra polaritd antitetiche: da una parte linventivita immagi-
nosa, fondamento del piacere creativo o ricreativo insito negli
atti di scrittura o di lettura; dall’altra le intenzioni etico-
Conoscitive di un messaggio a valenza didascalica. In altre paro-
le, la fortuna del genere romanzo poggia su una istanza di equi-
tbo tra il godimento d'una eombinazione armoniosa dei dat
i linguaggio, e per contro V’eccitamento di pulsioni fisiopsichi-
Scansionato con CamScanner9a Lesperienza della lettura
che ad alto quoziente emotivo. La rottura pud avven
due prospettive divergenti, la prima iporomanzesca,
iperromanzesca. on
Da un lato, avremo allora ’antiromanzo sperimen oh
ire se
CON,
Risser
cond,
programmaticamente a deprimere la piacevolezza de] wealtito
farlo strumento d’una esplorazione ¢ restituzione di stat; a Per
cl
ci colti nella loro magmaticita dissonante, con un a
eer re ' . odo
mimesi dell’informe. Naturalmente, come nel caso della di
e forse anche di pid, il lettore allenato distingue bene le P Sia
discrimine tra i vari filoni ¢ tendenze; nondimeno, Je gin
personalita espressive appaiono rapportabili a ung eal
Gelbantinorma, che agli occhi del pubblico indotto assume
venza di convenzione compatta. Torniamo cosi nella fascia "
dei prodotti letterari; in effetti, & poi il buon senso a sugges
che la legge della complicazione intellettualistica esclude il ae
logo coi destinatari meno addottrinati. Ha
Dall’altro lato, troviamo la narrativa cosiddetta di consumo,
concepita in sintonia esplicita con le attese meglio configurate ¢
pit diffuse nell’immaginario collettivo. Appunto la predisposi.
zione all’appagamento di richieste strutturalmente specifiche fy
si che il romanzo si specializzi, in obbedienza a regole con un
tasso elevato di meccanicita funzionale. Ecco quindi il giallo, i]
fantascientifico, il rosa sentimentale, 'avventuroso e cosi via:
ogni filone produttivo é modellizzato secondo una sua retorica
specifica, che il lettore affezionato riconosce con immediatezza,
La conformazione dei destinatari appare sottoposta a una
spinta duplice. Per un aspetto si autodelimita, dando luogo a
tanti sottosistemi di pubblico, caratterizzabili ognuno in base
alla prevalenza di determinati bisogni della fantasia, declinati
verso il tragico 0 il comico, l’orrorifico 0 il consolatorio, l’erotico
© il patetico. Ne consegue la propensione a favore di prodotti
connotati in modo inequivocabile, atti cioé a sollecitare deter-
minati processi emotivi e non altri, ai limiti dell’ossessione ma-
niacale: il consumatore di gialli rifugge dal rosa e non sa che
farsene della fantascienza.
Per il secondo aspetto, la composizione socioculturale di
questi pubblici speciali si amplia e arricchisce, dagli strati pill
alti ai pid bassi dell’utenza letteraria. Di giallisti accaniti se ne
trovano sia fra le classi subalterne sia presso le élites pid schifil-
tose. Varia, com’é owio, il valore assegnato alle medesime espe
_—_
Scansionato con CamScannerLe coordinate del sistema le
Merario
1
avec’ il pol ) Cos
Hehe siano in prado di altingers
cilt ¢ tiuna disponibilitd della ste
we ilibri di quel determinato gruppo POngono in e ao
Manzo ci consumo & dungue i egos ee
sre fort, COM un elevato potere cogente g Ugli 5
emote imperiositA di appello a modalita unty, che di fruizi
e »
0
" Peso ai rappoy
ww?
ial!
e, La narrativa che annette maggior
ne imonia i lk i A
jco testimonia insomma la soprawvivenza de} classicissimi
wai distinzione degli stili, secondo congruenza a =
ratata, 12 tendenza modernistica allibridismo e al Pastiche
pon é arrival agli strati inferiori dellattivita letteraria. Losta-
glo @ stato di indole Praticistica, in quanto connesso all’espan-
sione dell’area di lettura verificatasi con Pavvento della stampa,
Findustrilesimo editorial, la democratizzarionedellacalen
Certo, nessuno parla pith delle tripartizioni stilistiche anti
che, fra sublime, mediocre, umile dicendi genus. Nondimeno, la
gpinta ad alimentare il colloquio coi destinatari ha determiners
la genesi di regole nuove, che attendono ancora sistemazione
concettuale ma presentano un’efficacia operativa indiscutibile,
Non per nulla la letteratura @intrattenimento € lo spazio in cui
iiprincipio assiologico delVinnovazione trasgressiva & contrast,
to con maggior evidenza da quello dell’imitazione: inteso pro-
prio come una volta, cio’ non come fomite di ripetitivita pedis.
sequa ma come invito permanente alla gara, alla concorrenza
fra scrittori che si misurano e tornano a misurarsi con un pa-
trimonio di topoi profondamente interiorizzati dalla coscienza
collettiva.
Un'altra precisazione é importante fare. La regolamentazio-
ne dei generi, quale si impone spontaneamente ai livelli bassi
della letterarietd contemporanea, in tanto facilita i rapporti con
Tutenza in quanto pone in grado il lettore di prevedere con chia-
Tea cosa pud attendersi dalle sue scelte di lettura. Cid perd
non deve far credere che Veffetto sia solo di rafforzare la stabili-
‘a dellistituzione letteraria: o per lo meno, non lo é pit di quan-
tonon giovi a promuoverne la dinamica.
Tritmi e i modi di avvicendamento tra generi vecchi e nuovi
Sono Vindice pid attendibile della capacita di un sistema lettera-
rti col pub.
Scansionato con CamScanner4 Lesperienza della lettura
9
rio di aggiornarsi sui mutamenti qualitativi e quantitatiy; 1
domanda di letteratura, sempre condizionata dai rivo} zim 4
socioculturali. In effetti la grande varieta di sottogener a nt}
manzesco riscontrabile ai giorni nostri esplica la funzione -
conservare quote di pubblico ormai consolidato, sia perd nae
di captare interessi mentali insorgenti dal basso e non ancot
legittimati dalla sanzione estetica. a
Jl concetto si chiarisce se passiamo all’ultimo Scompart
classificatorio: i generi misti, risultanti dall’alleanza fra Patolae
immagine, primo fra tutti il fumetto. Le convenzioni Tetoriche
assumono qui la massima obbligatorieta, perché rimandano Sia
alle esigenze di impaginazione grafica sia di scansione Periodica
della sequenza narrativa, o per strisce autoconcluse o per sue.
cessione di puntate. Cosi accadeva gid, ma meno accentuata.
mente, per il romanzo d’appendice, legato a finalita analoghe gi
ampliamento e consolidamento della clientela dei giornali; jn
entrambi i casi Putilitarismo commerciale ha @altronde valenza__
culturale, giacché implica pure un contributo ad espandere
Yuniverso della lettura: e cid, lo sappiamo, pud avvenire solo
sulla base di proposte di linguaggio molto disciplinate.
‘Nel caso del fumetto, va tenuto conto che la sua dimensione
di visivita esalta la tendenza a una rappresentazione aconcettua-
a di tutta la narrativa popolare, sempre puntata sugli ef-
fetti di suggestione emotiva piuttosto che di persuasione argo-
mentata. Cid rafforza il ruolo d’una somma di dispositivi retoriei
cloquentissimi, tali da annullare ogni margine di equivoco nella
risposta partecipativa del lettore.
’altra parte, s'intende che proprio la rigidita dei canoni di
linguaggio valorizzi il dato di inventivitd su cui la singola storia
o storiella si basa: non per niente i risultati migliori sono rag-
giunti dal fumetto comico, impostato sulla battuta fulminea, sul
cortocircuito della trovata di comportamento bizzarra. Inoltre il
fumetto comico é tutto giocato sull’icasticita caricaturale del di-
segno, a differenza di quello avventuroso o passionale, che di
solito si attiene a una stilizzazione realistica.
In tal modo si spiega come una parte della produzione fu-
mettistica abbia potuto alzarsi ai livelli della letteratura d’in-
trattenimento o magari anche istituzionale, offrendosi a un
pubblico vasto e vario, sia dequalificato sia qualificato. Altri set-
Scansionato con CamScanneryr
Le coordinate del sistema letter
95
5 invece, altre specializzazioni cui ha dato vita quel genere
or Ee per eccellenza che é la narrativa visiva, sono rimasti dedi-
mist? Fusivamente al pubblico di competenza minore,
e ae .
vat iscrimine dei gradi di
1 quadro poi si complica perché al di
arazione culturale si sovrappone quello delle fasce di eta: il
preP'ito trova notoriamente i suoi destinatari non solo nell'u-
mya adulta ma anche o soprattutto infantile. Resta comunque
wfatto che, per la maggioranza dei casi, non si esce dall’ambito
ti jetteratura marginale: tre che al fumetto disegnato, pen-
jamo a quello fotografico, rimasto sinora impermeabile a fer-
enti jntellettuali e sforzi di assimilazione di tecniche espressi-
ye almeno relativamente pit elaborate.
Cosi abbiamo ultimato la descrizione schematica del nostro
sistema di attivita letteraria, per fasce verticali di complessita
tecnica e per zone orizzontali di prescrittivita normativa. Il dia-
gramma & orientato ad accertare I'efficacia funzionale dei pro-
dotti: percid esso vale anche a dare un’immagine abbastanza
strutturata del pubblico letterario, nelle sue stratificazioni e di-
slocazioni interne. .
Dal punto di vista dei produttori, vengono posti in luce sia i
fattori che promuovono l'unificazione omologatrice dell’'utenza
sia quelli che ne rispettano anzi incentivano la diversiti, Dal
punto di vista dei ricettori, a venir inquadrati sono sia gli aspetti
di continuita evolutiva sia di innovazione originale delle offerte
dilettura. Com’é owvio, i confini tra i vari scomparti del reticolo
sono fluidi: impossibile definirli con precisione scientifica. Ri-
mane perd ferma Tutilita di un ordinamento della materia che
consente di superare il semplicismo di certe bipartizioni opposi-
tive davvero obsolete, del genere avanguardia-tradizione oppure
creativita-iterazione.
Se all'interno del sistema letterario vorremo ancora distin-
guere un ambito di paraletterarieta, lo intenderemo formato dai
prodotti concepiti consapevolmente fuori di ogni progetto di va-
lore espressivo, e altrettanto consapevolmente fruiti per altro
seopo da quello del piacere estetico. Le due condizioni si accop-
Piano sia ai gradi inferiori della letteratura d’intrattenimento sia
nei settori pid incontrollati della letteratura marginale: ma non
Sono estensibili alla totalita dei fenomeni aventi luogo né
nell'una, né nel’altra fascia di prodotti.
Scansionato con CamScannerLesperienza della lettura
96
ddetta letteratura di massa, il termine »
penissim ead usarlo, purché senza aleun op
tremo jorativo: anzi, con Un implicito riconoscimentg :
notato Pete abba saputo interpretare e sublimare meglio j iN
merito 8 sateticith pia diffusi nella coscienza collettiva, La desi
sideri di rra allora per prodotti insorgenti per cosi dire all,
gnazione varie reratura istituzionale e di intrattenimento; j,
letter Hj intratteni
confluenza tra Ito abbia saputo foggiarsi dei criteri di oo.
dove uno scrittore co! 0 i i
i i on il pubblico
municazione particolarmente efficaci con il p beso, op.
pure un buon artigiano si sia posto ae dei Proble-
mi di coerenza espressiva esorbitanti le necessita intrinseche
del colloquio con i suoi destinatari abituali.
A questo punto perd é impossibile evitare un grande motivo
di preoccupazione. Interpretare i] doppio sistema della produ-
zione e fruizione letteraria in pase a un criterio di efficacia fun-
zionale pud essere proficuo descrittivamente: ma sembra impli-
care il rischio che ogni prospettiva di valore ne venga irrepara-
bilmente relativizzata. Qualsiasi tipo di pubblico, alto 0 basso,
ampio 0 ristretto, obbedisce a canoni di gusto particolari, riferi-
bili alla sua formazione culturale, ai suoi interessi mentali pre-
dominanti, alla sua posizione nella gerarchia sociale: cid che en-
tusiasma gli uni, pu benissimo lasciare indifferenti gli altri. E
possibile ricostruire delle norme valutative organiche, che diano
Juogo a graduatorie attendibili per tutti, oppure su questa strada
non si pué evitar di ricadere nella metafisica del bello, cioé nella
convinzione che I’esteticita sia un connotato intrinseco al testo,
invariabile e universalmente valido?
In realta, proprio la configurazione strutturale del pubblico
consente di individuare i criteri e gradi della selezione di valori
da cui determinate opere sono avvantaggiate, in modo pit o
meno durevole. Protagonisti sono sempre i lettori, ma con ruoli
di responsabilité molto dissimili.
Bisognera distinguere anzitutto fra il pubblico della lettera-
rieta, formato da tutti quanti siano disponibili a esperienze di
lettura, e il pubblico letterario, costituito da coloro che possie-
dono una competenza di gusto ritenuta sufficiente, seppur mi-
nimale, in quanto condividono il senso comune estetico egemo-
ne nella collettivita di appartenenza. I primi determinano il cor-
so della storia dell’attivita letteraria, i secondi orientano la sto-
uanto alla cosia®
: 9 continuar'
Scansionato con CamScannerLe coordinate del sistema letterario
7
a della letteratura, pil o meno divergente che sia
altra- Ane
Qecorrerd poi tener conto delle dis
mpartiscono f vari pubblici Speciali, a
2 te categorie di suggestioni estetiche
S er generi produttivi diversi, A ques
rispetto
tinzion{ trasversali, che
Seconda del Prevalere di
0 paraestetiche, connota-
ti singoli settori di
e p! E es ‘ ‘80H settori di utenz
: addebitata la paternita dei successi librari, nella loro misma
vumericamente quantificabile, ae
n
Japblcospecilissino, tna sone ato orn,
wel pul dani », una sorta di Iperpubblico, che sono
; lettori professionisti, ossia i critici, coloro aj quali spetta di
mnediare i rapporti fra autori e fruitori, condizionandone i ri-
spettivi atteggiamenti attraverso Pemissione dei veri e propri
giudizi di valore: quelli da cui si genera non i] successo ma la
fama di cui un testo é destinato a godere,
Dirimpetto, per cosi dire, all’élite dei codificatori del gusto &
daltronde impossibile non prendere atto dellesistenza di
un’altra cerchia particolare di esperti della lettura: { componenti
degli apparati editoriali, redattori € consulenti. La loro opinione
sulla convenienza 0 meno di pubblicare un libro ha un’impor-
tanza pratica decisiva, in quanto investe i] Passaggio del testo
@autore dallo stadio del manoscritto, in unico esemplare, allo
status dell’oggetto librario, in gran numero di copie. E questa é
la precondizione indispensabile per qualsiasi operazione giudi-
catrice, condotta dai pit diversi tipi di lettori: non e’é pubblico,
senon c’é stata pubblicazione.
Infine, va ancora registrato il ruolo svolto dai docenti di ma-
terie letterarie, e pitt in generale dagli uomini di scuola, nell’in-
segnare a leggere, interpretare, valutare le opere incluse nei
programmi didattici: cioé nel trasmettere un patrimonio di mo-
delli e un canone di criteri di lettura su cui le nuove generazioni
sono chiamate a educarsi.
Naturalmente, queste diverse fasi e aspetti dei processi di
esaltazione delle opere scritte, sino alla loro assunzione nei ca-
noni dellufficialita pid autorevole, ossia della classicita, richie-
dono di essere analizzati parte a parte. Lo faremo altrove. Ma
per intanto, l’essenziale é accettare una premessa teorica fon-
damentale: al concetto di «valore», con la sua carica di astrat-
tezza ontologica, va sostituito quello di «valorizzazione», che é
di indole eminentemente funzionale. L’estetica della creazione
Scansionato con CamScanner98 Vesperienza della Jettura
trova il suo adempimento necessario nell’estetica della rie
ne; entrambe rimandano a un orizzonte di domande e off ot
attese e risposte sempre storicamente determinato, Sy qe
orizzonte il relativismo valutativo non si annulla certo, ma -
tinge il grado pid soddisfacente di attendibilita, nel anaes
criteri dell’oggettivita sociale. al
Scansionato con CamScannerLA VALORIZZAZIONE DEL TESTO
wando si discuta del valore di un’opera lette
erebbe mai, owiamente, di farlo dipendere
ee ene venduta sul mercato librario. To posso
cui yye migliaia di lire una buona edizione dello;
oemecienza di Zen, degli Ossi di seppia g
eae mi occorreranno invece somme Considerevoli Per acqui-
stare qualche volume di Scar'so 0 scarsissimo pregio Stilistico,
taito pero con lussuosita pio meno Pacchiana, :
Beninteso, cid non significa che la dimensione Propriamente
economica non abbia rilevanza. Tl ettore medio ¢ anita, |
compratore: sarebbe prova di scarso buon senso Supporlo indif-
ferente agli esborsi che deve compiere per dotare la sua biblio-
teca di un numero di libri adeguato alle sue esigenze mentali, La I
politica dei prezzi praticata dai singolieditori, e dal sistema edi, H
toriale nel suo complesso, ha conseguenze evidenti sullallar. i
gamento o la restrizione dell'area della lettura, quindi sullevo- |
luzione complessiva della civilta letteraria. D'altronde, la de.
terminazione di una scrittrice come Elsa Morante di far pubbli-
care La Storia direttamente in veste economica rafforzava il |
proposito di entrare in rapporto con un pubblico largo, non spe-
cialistico, nella convinzione che fosse importante ottenerne
Yapprezzamento. L’autore che sceglie invece di esser stampato
in edizione d'arte a copie numerate, predetermina un altro tipo
dilettori; e con cid stesso suggerisce un altro criterio per legge-
te, interpretare, valutare la sua opera.
Infine, 'acquisto del medesimo libro assume un significato i
diverso a seconda se ad effettuarlo & un povero pensionato 0 un }
Teo imprenditore. Ma appunto, la decisione di comprarlo di- |
— ul
Scansionato con CamScanner
Taria, nessuno
dal prezzo con
Procurarmi per
rlando \furioso o
Conversazione inLesperienza della lettura
138
pende dal valore che il cliente si ar e che Ud eg '
altissimo per colui che comple fr i i ici maggiore, modest :
. rilevante per chi non ha difficolta di spesa.
= sta comunque accertato un fatto. Nel caso dei benj letter
Resta te accentuata la divaricazione che ji
i
isi rticolarmen
risi presenta par ee i
poammist classici postulavano tra valore di scambio € valore
uso. Il primotrova una definizione oggettiva nell’importo ae
netario che occorre versare COm? ee er entrare jn
di cid che occorre 0 si desidera, secon lo le condizion
Losier vigenti. 11 secondo riguarda Yutilita reale che un he.
ie determinato riveste, ossia la sua attitudine ad appagare up
bisogno, pili o meno essenziale, molto 0 poco qualificato; ap.
pagamento pud essere del tutto Saamashie senza perd yj.
chiedere un compenso pecumlari0 proporzionalmente elevato;
Tacqua per esempio costa poco nulla, pur essendo indispensa-
pile a tutti, mentre una villa al mare é carissima, pur non costj-
tuendo proprio una necessita assoluta. oS ;
Per chi si attenesse a questo criterio distintivo, ‘un’opera let-
teraria pud presentare un valore d’uso fortissimo, nella sua ca-
pacita di esaudire riccamente le attese estetiche dei destinatari,
e rivestire un valore di scambio molto tenue, avendo un prezzo
alla portata di tutte le borse. Cosi stando le cose, sembra del tut.
to logico, anzi lapalissiano sforzarsi di risalire alle caratteristi-
che intrinseche dell’oggetto librario, come quelle nelle quali ri-
siedono i veri motivi del pregio in cui é tenuto. Il giudizio di va-
lore, o per dirlo diversamente la stima attribuitagli, trovera cosi
un fondamento sostanziale nella costituzione qualitativa
dell’opera, considerata come un dato di realta autoconcluso.
Qui perd insorgono subito le difficolta autentiche della valu-
tazione estetica. Come reperire infatti i parametri necessari per
misurare in modo attendibile il quoziente di esteticita custodito
da un testo scritto? Le ambizioni oggettivistiche rischiano di ro-
vesciarsi in un soggettivismo illimitato: cid che a me pare bellis-
simo, a te non piace affatto, e cosi via. Di pit, da un’epoca
alPaltra modelli e norme giudicatrici variano radicalmente: cid
che oggi pare indiscutibile, domani pud esser rimesso in causa
alle radici. Siamo sul piano inclinato del relativismo storico-
culturale, con Ja sua notoria insidiosita.
Eppure, nessuno dubita che la Divina Commedia sia un ca-
polavoro, di rango immensamente superiore ai libercoli porno
Scansionato con CamScannerLa valorizzazione del lesto |
139
au ecico La cau leteraria comune ritiene dun i
eee aleuni el lementi certezza assiologica, attia tain 4
Pe ana scala di valori pacificamente, Universalmente condi ‘ibe }
j Sitter llr, di intenderne meglio indo funzione
uesto punto occorre perd un chiarime, inguist;
7 conoetuale I termine «opera letterariay ha tn aes i
yo, in quanto sintetizza due dimensioni fenomeniche distintes |
daun Jato il testo, quale & Stato concepito dalautore, ¢ dalla ) |
{Llibro, quale viene fruito dai lettori, La realizzazione dell’o; os
si concreta nell ‘unita necessaria fra i due stadi Successiyi di un
proceso dinamico, che determina il passaggio dallambito dej
fatti privati a quello degli eventi pubblici,
Fra il primo stadio e il secondo, interviene la mediazione e-
conomico-organizzativa degli apparati editoriali, indispensabile
erché il manoscritto originario si demoltiplichi in un numero
indefinito di volumi a stampa. L’editoria & una forma singolaris. \\
sima di industria di trasformazione. Il testo che le viene nt, H
dallautore é un prodotto gia in sé finito, in quanto Costituisce il
risultato di un processo di lavorazione mentale Solitaria e auto-
sufficiente. L’azienda editrice si limita a tiprodurlo meccanica-
mente, derivando dall’unico esemplare Consegnatole una serie ii
dicopie conformi, da immettere sul mercato,
Solo in tal modo il parto dellingegno inventivo di un indivi- {ij
duo adempie il suo destino funzionale: si socializza, si rende di-
sponibile a una pluralita di fruitori dislocati in luoghi e tempi ij
diversi. Se non passa per la tipografia, il prodotto testuale, ri- i
masto inedito, chiuso in un cassetto, é al di qua di ogni attribu-
zione di valore,
Ma il libro @ una merce, economicamente connotata. L’edi-
tore, e con lui il distributore e il negoziante, la considerano nei {
termini di un’offerta economia, destinata a rivelarsi pid o meno h
vantaggiosa per loro a seconda della rispondenza che trovera |
nella domanda della clientela. La dinamica letteraria viene dun- |
i
Que investita, attraversata dalle preoccupazioni di profitto.
Intendiamoci, anche e prima di tutti ’autore mira a trarre un
vantaggio dal suo lavoro di scrittura; ma in senso ben diverso, in i
Auanto volto a ottenere una remunerazione di plauso da chi lo |
leggerd. Certo, nella civilta moderna chiunque eserciti la profes-
Sione di scrivere aspira o pud aspirare a ricavarne da vivere; non
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