Origine e sviluppo della fisarmonica.
1.1 Dallo seng alla Handaoline
La storia della fisarmonica copre un arco di tempo di due secoli appena. La sua
nascita, infatti, viene fatta risalire agli anni venti dell’800 proprio in territorio
europeo e solo in un secondo momento è attraccata sulle coste nordamericane. È
possibile delineare questa storia attraverso tre fasi:
la creazione della fisarmonica diatonica bitonica;
la nascita della fisarmonica cromatica unitonica;
l’affermazione della fisarmonica classica .1
La maggior parte degli studiosi di storia della fisarmonica, come Pierre
Monichon, Walter Maurer e Joseph Macerollo, è concorde nell’affermare che la
storia di questo strumento coincida con quella dell’ancia libera.2
Secondo costoro la prima applicazione di tale principio ad uno strumento è
riscontrabile nello seng o organo a bocca: questo appare intorno al 2000 a.C. in
Cina e si diffonde in una vasta area dell’estremo Oriente.
La prima apparizione dell’organo a bocca in Europa è da collegarsi a metà del
VIII secolo, quando il violinista barese Johann Wilde riceve un dono a San
Pietroburgo uno seng con cui si esibisce.
Così negli anni a cavallo tra il XIII e il XIX secolo vedono la luce numerosi strumenti
ad ance libere, come l’Orchestrion costruito dal compositore da quattro tastiere
composta ciascuna da sessantatrè tasti.
Nel 1800 Bernhard Eschenbach inventa ad Amburgo l’Aolodicon, con ance metalliche
messe in vibrazione dall’aria prodotta dal mantice. A Vienna ancora lo stesso inventore
del metronomo, Johann Nepomuk Malzel, costruisce nel 1816 il Panharmonicon: un
organo meccanico ad ancie libere con azionamento a doppio ma Per la prima volta,
inoltre, compare nella storia il nome di fisarmonica: nel 1818 Anton Hackl (Vienna)
realizza una tastiera di quattro ottave posta sotto la tastiera del pianoforte , affinchè si
potessero suonare entrambe simultaneamente, la Phys- Harmonika.
La maggior parte degli studiosi di storia della fisarmonica sostiene che il primo
esempio di fisarmonica diatonica sia l’Accordion brevettato nel 1829 da Cyrill Demian.
Di certo da questi dati si può affermare con certezza che la fisarmonica è nata in area
tedesco-austriaca negli anni Venti del XIX secolo.
La fisarmonica di Demian si può definire bitonica: non produceva singoli suoni, bensì
accordi di cinque toni. All’apertura del mantice viene suonato l’accordo di tonica
maggiore e alla chiusura l’accordo di quarta o quinta superiore. Ciascun suono è
prodotto da una sola ancia vibrante,quindi l’Accordion e alla chiusura una sola voce.
Nel 1831 Demian costruisce il volkmmenes Accordion che riusciva a generare tutti i
singoli gradi della scala daltonica. Dunque, nei modelli successivi i tasti non
producevano più accordi , ma suoni singoli,cosi che l’Accordion era destinato ad avere
un enorme successo e un notevole sviluppo tecnico.
Si diffuse rapidamente a Vienna e la città divenne il primo e unico centro di sviluppo
di questo strumento.
1.2 Da Vienna al resto d’Europa
1.2 .1 Vienna
Uno dei più importanti costruttori di Accordeon viennesi è Matthaus Bauer, il quale
apre un laboratorio nel 1836. Egli dà luce ai primi accordeon a due voci, leggermente
stonate tra loro , che producono il tremolo.
1.2.2 La Francia
Nel 1830 uno degli accordion viennesi prende la via per Parigi dove viene modificato
e migliorato nelle meccaniche,diventando Accordèon. A quel punto Parigi diventa un
vivace centro di produzione degli Accordèon.
La gente comincia gradualmente a conoscere il nuovo strumento, anche se non riscuote
ancora un gran successo popolare. Lo strumento viene modificato in primo luogo da
Marie -candide Buffet e da Napoleon Forneaux12, poi da Mathieu Francois Isoard e
Frondhilibert-Gabriel Pichenot costruiscono tra il 1832 e il 1835 la tastiera destra a
suoni singoli e non più ad accordi.
1.2.3 La Germania
Nel 1834 Carl Friedrch Uhlig , musicista e costruttore di strumenti a Chemnitz, in
Sassonia, durante un suo viaggio a Vienna, viene a conoscenza dell’Accordeon di
Demian. Decide così di progettare uno strumento di forma quadrangolare, bitonico ,
con cinque tasti per ciascun manuale , intonato nelle tonalità di do e sol maggiore: la
Konzertina.
La sua attività cresce gradualmente sino ad arrivare alla realtà di un’azienda di
trecentottanta operai impiegati nel commercio di Accordion , tanto da far divenire Gera
terzo centro di diffusione dello strumento, dopo Vienna e Parigi.
1.2.4. La Russia
L'origine delle fisarmoniche in Russia non è databile con esattezza, né si sa se i russi
abbiano costruito indipendentemente i primi modelli o se li abbiano copiati da modelli
provenienti da altre regioni. Di sicuro nei primi anni Quaranta del XIX secolo
l'Accordion comincia a diffondersi anche a San Pietroburgo, Riga e Odessa. Qui si
sviluppano due tipi di fisarmoniche diatoniche:
la saratovskaja garmonika che è bitonica , con tre voci al canto e due o tre registri, e
la harmoska, unitonica, con due voci e senza registri, intonazione in La maggiore, che
è tutt’oggi uno degli strumenti più diffusi nella musica popolare russa, soprattutto in
quella da ballo, come polka e quadriglie.
1.3.1. La nascita della fisarmonica unitonica: Paolo Soprani
La leggenda narra che in quell'anno avvenne un incontro fortuito. Un pellegrino
austriaco di ritorno da Loreto, chiese ospitalità a un contadino presso un casolare di
campagna tra Castelfidardo e Recanati, nel quale vivevano Antonio Soprani e la moglie
Lucia, con i loro tre figli. Il pellegrino austriaco portava con sé un piccolo Accordion.
Uno dei figli di Antonio Soprani, l'allora diciannovenne Paolo, restò affascinato dallo
strumento, tanto da supplicare il pellegrino di cederglielo. Su come sia stato rilevato
l'Accordion da Paolo Soprani esistono varie versioni: forse venne comprato, forse
rubato, forse venne ceduto dal viandante in cambio dell'ospitalità ricevuta. Di fatto,
dopo aver smontato l’Accordion e averne compreso le meccaniche di funzionamento,
Paolo Soprani iniziò a produrli artigianalmente nel laboratorio situato nella cantina del
proprio casolare, aiutato dai fratelli Settimio e Pasquale. 20
Paolo Soprani si presentava come venditore di organetti (nome con cui viene chiamato
l'Accordion in Italia) nelle fiere e nei mercati limitrofi, in particolar modo a Loreto.
questo strumento dovette sembrare, per la sua portabilità e per il volume di suono,
un ottimo accompagnamento alla voce ed un nuovo potente richiamo per gli
acquirenti delle loro mercanzie. Questi insieme agli zingari e ad altri ambulanti, furono
i primi acquirenti dello strumento.
La continua crescita di mercato e la continua richiesta di organetti fece si che Paolo
Soprani nel 1872 trasferisse la sua attività nell’attuale piazzetta Garibaldi di
Castelfidardo, ampliando notevolmente l'azienda. Nel frattempo altri artigiani
marchigiani e abruzzesi iniziarono a cimentarsi nell'attività di costruttori di
fisarmoniche diatoniche e tra loro anche i fratelli di Paolo intrapresero attività in
proprio. Questo provocò una notevole concorrenza tra costruttori italiani, ma ancor di
più con le fabbriche tedesche che da anni si erano già avviate alla meccanizzazione.
Dunque, le botteghe marchigiane iniziarono a esportare un prodotto caratteristico: il
du’ botte. Uno strumento diatonico e bitonico, con due bassi e dodici bottoni, con
un'estensione di due ottave e mezzo.
Verso la metà degli anni Settanta nuovi esperimenti sulle meccaniche dei bassi
vennero condotti da Mattia Beraldi, dipendente di Settimio Soprani, arrivando alla
costruzione della tastiera sinistra con tutti i dodici suoni della scala cromatica e
sassanta accordi.
Dunque, alla fine degli anni Novanta è compiuto il passaggio fondamentale dalla
fisarmonica diatonica bitonica alla fisarmonica cromatica unitonica. Infatti Nel 1897
Paolo Soprani depositò a Parigi il brevetto della harmonica, strumento cromatico nato
da un progetto messo a punto da Mattia Beraldi e Raimondo Piatanesi. Attraverso il
loro lavoro Castelfidardo divenne il punto di riferimento per le fisarmoniche
cromatiche con le caratteristiche che ancor oggi le caratterizzano: tastiera destra
cromatica e bassi ad accordi precomposti.
2.1. La fisarmonica unitonica
La fisarmonica con il sistema di funzionamento unitonico si affermò definitivamente
nei primi decenni del Novecento. Con questo strumento era possibile suonare in tutte
le tonalità, avendo a disposizione tutti i suoni della scala cromatica. In questo periodo
venne codificato il modello cromatico e a pianoforte con centoventi bassi disposti su
sei file. Questa fisarmonica viene anche detta Stradella, dal nome della casa costruttrice
che la sviluppò per prima.
Piano piano però, il sistema che si affermò come definitivo diventò quello a tre file di
bottoni con il Do nella prima fila, detto anche sistema italiano. Altri sistemi si
svilupparono nella altre regioni e presero il nome di "francese, belga, russo, ecc...
differenziandosi dall’italiano soltanto per la posizione del Do.
Lo sviluppo della tastiera sinistra tentò di andar incontro ad una versatilità e a
un’estensione sempre maggiori e in Russia ai primi del Novecento vennero sviluppati
i bassi sciolti.
Fu Sinizin nel 1904 a brevettare un bajan con un sistema convertitore che trasformava
i bassi ad accordi precomposti in bassi sciolti. Tre anni più tardi fu Petr Egorovič
Sterligov a costruire un bajan di cinquatadue suoni nel manuale destro e settantadue
Tra le città in cui si andava sempre più consolidando la produzione di fisarmoniche vi
era ancora Castelfidardo: nel 1911 si contavano ben tredici “fabbriche di armonici".
2.3 La fisarmonica da concerto
L'evoluzione della fisarmonica classica coincide con il graduale progresso tecnico-
costruttivo di due parti che in precedenza erano state trascurate. In primo luogo i bassi
sciolti che offrivano maggiori possibilità al manuale sinistro che poteva disporre di
note singole; in secondo luogo l'ampliamento dei registri del cassotto, i quali offrivano
una maggiore versatilità timbrica.
2.3.1. Il contributo e l’esclusione del Bajan dalla musica colta
Ancor una volta lo sviluppo tecnico dello strumento veniva dall'Unione Sovietica e dal
bajan, che raggiungeva ora una notevole completezza costruttiva: i bassi sciolti e la
tastiera cromatica destra consentivano una grande estensione di entrambi i manuali, la
timbrica era molto curata, il suono del bajan russo era molto profondo, potente e poco
squillante. Addirittura per le voci venivano impiegati dei metalli preziosi, come
l'argento.
Con l'avvento del comunismo, però, si diffuse l'idea di un livello culturale comune a
tutto il popolo, così le caratteristiche tecniche del bajan vennero unificate e venne visto
con grande diffidenza qualsiasi altro sistema importato dall’estero. Il sistema a
pianoforte che era giunto in Russia e che si era diffuso, venne presto vietato da Stalin
e considerato una brutta influenza capitalista.
Dunque era lo stesso governo a decidere per un unico modello di fisarmonica
La classificazione:
Gli strumenti musicali vengono generalmente classificati in cinque classi
fondamentali:
Idiofoni, Membranofoni, Cordofoni, Aerofoni ed Elettrofoni.
I vari modelli di fisarmoniche appartengono alla classe degli Aerofoni ad ancia
libera, più precisamente le varie fisarmoniche costituiscono la famiglia degli
strumenti classificabili come Aerofoni a mantice, portatili, a tastiera e ad ance libere.
A questa famiglia appartengono quattro strumenti diversi:
1) Fisarmonica
2) Fisarmonica diatonica
3) Bandoneon
4) Concertina
Ciascuno dei quattro strumenti appena citati e disponibile in una serie di varianti
Gli aerofoni a mantice, portatili, a tastiera e ad ance libere sono contraddistinti
dalle seguenti quattro caratteristiche comuni:
1) Il suono viene generato grazie alla pressione dell'aria prodotta dal mantice
2) L'aria attiva la vibrazione delle ance libere, le quali producono i suoni
( strumento ad ance libere)
3) Il suonatore agisce su due tastiere composte da tasti ( strumento a tastiera).
4) Lo strumento ha dimensioni e pesi contenuti (: strumento portatile) e viene
agganciato al corpo del suonatore o preso fra le sue braccia.
Costruzione della fisarmonica classica
Le voci e il principio del loro funzionamento
La fisarmonica classica è costituita da tre parti fondamentali:
1) manuale destro,
2) mantice,
3) manuale sinistro
Il manuale destro e il manuale sinistro sono simili nella loro concezione e nel
principio del loro funzionamento.
Ciascuna di queste due parti è costituita da una cassa armonica in legno , dalla
tastiera (entrambe le tastiere funzionano allo stesso modo, nonostante siano differenti
per forma), dai somieri con le voci, dai registri, e da tutte le meccaniche
che ne consentono il funzionamento.
Inoltre si distinguono ancora alcuni dispositivi fondamentali:
la sordina con la relativa manopola di regolazione, la mascherina (o traforo), le
cinghie (o tracolle ) il manale serramantici , e la valvola dello sfiato .
Il principio fondamentale sul quale si basa la produzione del suono della fisarmonica
è quello dell'ancia libera.
L'ancia è una sottile linguella di metallo (acciaio svedese duralluminio, rame, ottone)
di forma rettangolare, fissata ad una estremità al piastrino (chiamato anche supporto o
placca) e libera all'altra estremità.
Il piastrino, di forma rettangolare, sul quale è fissata la linguetta, ha un'apertura
centrale della stessa forma e dimensione della linguetta.
L'ancia libera, quando viene messa in vibrazione dalla pressione, dell'aria, inizia a
oscillare e a produrre il suono grazie alla propria elasticità.
Durante la sua vibrazione la linguetta oscilla attraverso la fessura del piastrino in
due direzioni.
La posizione iniziale di riposo della linguetta è lievemente inclinata rispetto al
piastrino in modo che la relativa fessura rimanga aperta e che l'aria vi possa filtrare
liberamente.
Da questa posizione iniziale la linguetta oscilla verso l'estrema posizione esterna.
Da quest'ultima posizione l'ancia passa a quella opposta verso l' interno per poi
ritornare nuovamente alla posizione centrale di riposo.
L'altezza del suono emesso dall'ancia è determinato dalla frequenza stessa.
Alla determinazione della frequenza (f) concorrono diversi elementi: l'elasticità del
materiale (E), lo spessore (in mm) del materiale (S), la densità del materiale (D) e la
lunghezza (in mm2) della linguetta (L).
La frequenza è proporzionale allo spessore dell'ancia ed è inversamente
proporzionale alla sua lunghezza.
Ciò significa che più la linguetta è corta, più vibrazioni emette e più alto risulta il
suono.
E' possibile calcolare la frequenza del suono dell'ancia con la seguente formula:
f = 0,16 x S x.
Dosando la pressione dell'aria, l'ancia è in grado di produrre un'ampia gamma
dinamica, variando da un pianissimo a un fortissimo.
Nella fisarmonica ogni piastrino ha due ance corrispondenti alla stessa nota
l'ancia interna vibra all'apertura del mantice, quella esterna alla chiusura.
Al piastrino viene applicato con la colmanite un piccolo listello in pelle (selezionato
tra le pelli di agnello di capretto e di montone), chiamato pelletta, che serve a
impedire l'uscita dell'aria.
Il piastrino con le due ance viene comunemente chiamato voce, le voci vengono
generalmente prodotte da artigiani e da ditte specializzate che le vendono alle varie
fabbriche di fisarmoniche.
La qualità del suono di una fisarmonica dipende in gran parte dal materiale usato per
le voci, come pure dalla resa acustica del legno usato per i somieri e per le casse,
nonché da una perfetta stagnatura dello strumento.
In questo senso si distinguono due tipi di voci quelle lavorate a mano che sono molto
curate, e quelle prodotte meccanicamente in serie.
Se in passato si riuscivano a costruire sulle quattordici voci in una giornata, oggi se
ne possono fabbricare fino a cinquanta .
L'accordatura prevede l'altezza per corrispondere la frequenza di 440 Hz, anche
se l'applicazione di questa norma viene spesso elusa. In osservanza dei sette articoli
della Legge n.170 del 3 maggio 1989, intitolata Normalizzazione dell'intonazione di
base degli strumenti musicali, tutti gli strumenti musicali dovrebbero essere intonati
con il la a 440 Hz.
Nella pratica invece più di qualche costruttore tende ad alzare l'accordatura di
qualche Hz per conferire maggiore brillantezza al suono.
Si tratta di un'usanza che vale anche per gli strumenti che compongono l'orchestra
sinfonica, spesso intonati tra i 442 e 444 Hz, soprattutto quando si tratta di
accompagnare cantanti, il flusso d'aria, che mette in vibrazione l'ancia, viene prodotto
dal mantice.
Premendo un tasto della fisarmonica e azionando contemporaneamente il mantice, si
apre la valvola corrispondente al tasto premuto.
L'aria prodotta dal mantice entra attraverso i fori aperti dalle valvole, mettendo in
vibrazione l'ancia libera.
La valvola è costituita da una leva e da un tampone di legno, collocato nella parte
terminale del tasto, sotto il quale è applicato un feltro che serve ad attutire il rumore-e
una pelle scamosciata - che garantisce la massima tenuta stagna .
La funzione della valvola è quella di aprire o di chiudere il foro corrispondente alla
nota desiderata.
Il suo movimento è consentito dalla molla e dall'asse (fulcro di rotazione) sul
voci vengono ordinate nei somieri (o somieri o somiere o suoniere), chiamati
castelli.
Il somiere è una specie di parallelepipedo con una serie di caselle, nelle quali
vengono applicate le voci o viene costruito in legno leggero e duttile, di solito noce
americano o abete molto importante che il legno usato abbia una buona resa acustica,
in quanto il suono o dalle ance viene posto in risonanza e amplificato proprio dai
somieri.
Un legno leggero e morbido svolge nel modo migliore questo ruolo, rendendo il
suono più pastoso, mentre un legno duro provoca un suono più metallico.
I piastrini delle voci vengono fissati nelle caselle (o camere di risonanza) dei somieri
con uno speciale mastice o cera (composto da cera, pece e olio) molto tenace e
refrattario all'influenza delle più svariate condizioni climatiche.
E' assai importante che il fissaggio delle voci nelle caselle sia il più possibile
tenuta stagna, in modo da rendere il suono sicuro e rotondo e di immediato attacco.
Le fisarmoniche classiche sono generalmente a quattro voci nel manuale destro; ciò
significa che nello strumento vengono fissati quattro somieri, uno per ciascuna voce
I somieri poggiano su pianali in alluminio chiamati fondo.
Il fondo è costituito da due lastre in alluminio, unite ermeticamente, e presenta una
fila di fori, situati in corrispondenza delle voci.
Quando vengono premuti i registri il fondo viene spostato meccanicamente in modo
da coprire o da scoprire le caselle corrispondenti alle diverse voci (per questo motivo
il fondo viene chiamato anche corsoio).
Questo meccanismo è necessario per la selezione dei timbri desiderati.
Lo spettro sonoro dei suoni prodotti dalla fisarmonica è molto vario.
La varietà è determinata dai diversi timbri e dalle diverse altezze ottenibili con lo
strumento.
Un suono alto di la 4 è piuttosto povero di armoniche, mentre un suono basso di la 2
ne è assai ricco soprattutto nelle frequenze più basse.
Man mano che il suono si alza, produce meno armoniche.
La fisarmonica classica è dotata nel manuale destro di due voci in cassotto, il 16' e
il 8'.
Il cassotto è una camera (o scatola o cassa) di risonanza in legno di noce a forma di
rientranza posta all'interno della cassa destra .
Nel cassotto i somieri no disposti su un asse perpendicolare (e quindi risultano
spostati di 90°) rispetto agli altri due somieri sul fondo piano.
La funzione del cassotto è quella di rendere il suono delle voci più morbido, caldo,
vellutato, profondo, colorito e delicato.
II suono diventa più ricco di armoniche, ma più debole in intensità, in quanto il
cassotto enfatizza le frequenze medio-basse, soprattutto tra i 500 e i 1000 Hz, mentre
indebolisce e comprime le frequenze medie e alte dai 1000 Hz in su.
Un altro sistema per rendere il suono della fisarmonica più morbido e pastoso è
quello di disporre di una sordina, una specie di griglia posta tra le meccaniche delle
valvole copri-note e il fondo Mediante lo spostamento della relativa leva - posta sulla
mascherina, in prossimità dei registri – è possibile aprire o chiudere la
sordina oppure usare una posizione intermedia.
In questo modo l'esecutore può dosare a piacere l'apertura dei fori della sordina per
ottenere una sonorità più varia e personalizzata.
Il funzionamento e la costruzione delle voci e dei somieri dei bassi sono simili a
quelli del manuale destro, che è stato descritto finora.
L'unica differenza nella costruzione dei due manuali è data dal cassotto, che è assente
nei bassi.
Cambia invece il meccanismo di pressione dei tasti del manuale sinistro che risulta
alquanto più complicato.
La cassa sinistra non presenta la mascherina, ma il pannello o coperchio che serve a
chiudere la parte laterale della cassa stessa.
Generalmente la fisarmonica classica può avere quattro o cinque file di voci
(quindi quattro o cinque somieri) nel manuale destro e da cinque a sette file di voci
quello sinistro.
Nel manuale destro le voci sono disposte su tre altezze: 16, 8 e 4 .
I registri consentono di selezionare e di combinare le tre altezze, dando allo
strumento la possibilità di suonare con diversi timbri.
La pressione del singolo tasto del manuale destro può determinare l'apertura da uno
fino a quattro o cinque fori e quindi la vibrazione di altrettante ance
contemporaneamente.
Nel manuale sinistro, invece, si hanno da cinque a sette voci per i bassi ad accordi
precomposti sulle altezze di 8', 4', 2' e l' e due o tre voci per bassi sciolti sulle altezze
di 8', 4' e 2.