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Regolamento Generale

della Banca d’Italia

NOVEMBRE 2023
TITOLO I

ORGANI

ORGANI CENTRALI DELLA BANCA

art. 1

Gli organi centrali della Banca esercitano i poteri e le funzioni stabiliti dallo
Statuto che ne disciplina anche le modalità di funzionamento.
Nelle disposizioni seguenti sono riportate ulteriori previsioni concernenti
l’Assemblea dei partecipanti e il Consiglio superiore.

ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI

art. 2

La data e l’ordine del giorno dell’Assemblea dei partecipanti sono pubblicati


sulla Gazzetta Ufficiale e comunicati dal Governatore ai partecipanti presso la sede
legale o il domicilio eletto. Uguale comunicazione è fatta al Ministro
dell’Economia e delle finanze.

art. 3

Sulla base delle verifiche affidate dalla legge al Consiglio superiore, il presidente
dell’Assemblea o, su designazione di questi, il notaio incaricato della redazione del
verbale, accertano il numero dei partecipanti intervenuti e la parte del capitale da
essi rappresentata.
In caso di seconda convocazione le procure rilasciate per la prima riunione
restano valide, salvo espressa revoca.
Le votazioni nelle assemblee sono palesi, salvo che riguardino la revoca del
mandato di consiglieri superiori.
Allo scrutinio delle schede provvede il notaio con l’assistenza di due scrutatori
delegati dall’Assemblea.
art. 4

Le Assemblee dei partecipanti presso le Sedi della Banca sono presiedute dal
presidente del Consiglio di reggenza, il quale provvede all’accertamento della
validità di costituzione dell’Assemblea – sulla base delle verifiche affidate al
Consiglio Superiore dalla legge – e della regolarità delle procure. Si applicano
inoltre le disposizioni di cui al secondo e terzo comma dell’art. 3.
Lo spoglio delle schede di votazione è effettuato da due scrutatori delegati
dall’Assemblea.

CONSIGLIO SUPERIORE

art. 5

Il Consiglio superiore è convocato in adunanza ordinaria o straordinaria


mediante invito ai membri del Consiglio; la convocazione è comunicata ai Sindaci e
al Ministro dell’Economia e delle finanze.
L’ordine del giorno di ciascuna adunanza è messo a disposizione dei Consiglieri
prima che si apra la seduta.
I verbali delle sedute del Consiglio superiore sono compilati dal Segretario e
firmati dal Governatore e dal Segretario stesso.
Una copia autentica delle deliberazioni viene trasmessa al Ministro
dell’Economia e delle finanze.
Gli estratti delle deliberazioni sono autenticati da un notaio quando ciò è
prescritto dalla legge.
Le funzioni dei Consiglieri superiori, eletti a norma dell’art. 15 dello Statuto,
hanno inizio il giorno successivo alla scadenza di quelli uscenti.

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLE FILIALI

Consiglio di reggenza e Reggenti con funzioni di Censore presso le Sedi

art. 6

Il Consiglio di reggenza delle Sedi è formato dai Reggenti e dal Direttore.


I Reggenti, con esclusione di quelli con funzioni di Censore, provvedono ogni
tre anni, nel mese di luglio, alla nomina fra i Reggenti stessi di un Presidente e di un
Segretario.
In caso di impedimento del Presidente, la presidenza del Consiglio di reggenza
viene assunta dal Reggente più anziano di nomina e, a parità di questa, dal più
anziano di età.
Il Segretario, in caso di assenza, viene sostituito dal Reggente meno anziano di
nomina e, a parità di questa, dal meno anziano di età.

art. 7

Entro il mese di ottobre il Consiglio esamina e approva la proposta di budget su


base regionale.
Nella riunione del mese di gennaio viene data informativa al Consiglio sul
consuntivo degli impegni di spesa assunti su base regionale nell’esercizio
precedente.
La trattazione di argomenti non previsti dall’ordine del giorno può essere
rinviata alla seduta successiva su richiesta di almeno due Reggenti.
I Reggenti con funzioni di Censore, che hanno voto consultivo, possono
chiedere che la loro dichiarazione di voto sia messa a verbale; in tal caso
appongono la loro firma a margine della parte del verbale che la riporta.
I verbali delle sedute sono letti e approvati nella riunione seguente a quella
cui si riferiscono. Deve essere invece approvato al termine della stessa seduta il
verbale della riunione concernente l’esame del documento di cui al comma primo.
L’approvazione dei verbali è fatta risultare con la firma del Direttore della Sede,
del Presidente e del Segretario del Consiglio, nonché, quando riguardi i menzionati
documenti, con la firma di almeno due Censori.

art. 8

I Reggenti con funzioni di Censore che, in conformità delle norme statutarie,


esercitano compiti di controllo sulla gestione delle Sedi per conto dei Sindaci,
redigono, per le verifiche di cassa compiute, verbale in unico esemplare, firmato da
chi vi interviene, su apposito registro tenuto dalla Sede. Copia di detto verbale è
trasmessa all’Amministrazione centrale affinché sia tenuta a disposizione dei
Sindaci.
L’esercizio delle funzioni dei Censori non comporta l’obbligo per il Direttore di
dare comunicazione ad essi della corrispondenza con l’Amministrazione centrale e
con i terzi.
Consiglieri e Consiglieri con funzioni di Censore presso le Succursali

art. 9

Nelle Succursali, il Direttore provvede alla convocazione dei Consiglieri,


compresi quelli con funzioni di Censore, indicando, anche d’intesa con il Direttore
regionale, gli argomenti all’ordine del giorno.
Presso le Succursali insediate nei capoluoghi di Regione le riunioni dei
Consiglieri riguardano gli stessi argomenti e si tengono entro le stesse date di cui
all’art. 7, commi 1 e 2.
Il verbale delle singole riunioni, redatto su apposito libro, viene approvato
contestualmente ed è firmato, oltre che dal Direttore, dal Consigliere e dal Censore
(o, in assenza di Consiglieri, dal solo Censore) più anziani di nomina e, a parità di
questa, di età fra i presenti.
Ai Consiglieri con funzioni di Censore presso le Succursali si applica il disposto
di cui all’art. 8 del presente Regolamento.

DISPOSIZIONI COMUNI
art. 10

I Reggenti presso le Sedi e i Consiglieri con funzioni di Censore presso le


Succursali espletano sulla base di turni il servizio di apertura e chiusura della
sagrestia.
Nelle Sedi il calendario dei turni di servizio è stabilito mediante sorteggio, per
l’intero anno successivo, dal Consiglio di Reggenza nella sua ultima riunione
annuale.
Nelle Succursali, il sorteggio ha luogo entro il mese di dicembre, alla presenza
del Direttore, tra i Consiglieri con funzioni di Censore. In casi eccezionali, e previ
accordi con il Direttore, con i Reggenti e con i Consiglieri con funzioni di Censore
interessati, possono essere effettuate variazioni di turno.
Qualora, per dimissioni o per altra causa, si verifichi la cessazione dalla carica di
un Reggente o Consigliere ovvero sorgano ragioni di incompatibilità o di decadenza
previste dallo Statuto, il Direttore della Filiale informa oltre che il Consiglio di
reggenza, se si tratta di Sede, il Governatore per l’attivazione della procedura di
sostituzione.
Il mandato dei nuovi eletti dura per il periodo di tempo in cui sarebbero rimasti
in carica i Reggenti o Consiglieri da essi surrogati.
TITOLO II

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

art. 11

La Banca assolve le proprie funzioni avvalendosi della struttura organizzativa


che attua gli indirizzi strategici e svolge i compiti di gestione amministrativa e
tecnica.
La struttura organizzativa si articola in Amministrazione centrale, Filiali e
Delegazioni all’estero.
Per lo svolgimento dei compiti attribuiti alla Banca in conformità alla normativa
sul Meccanismo di risoluzione unico è istituita l’Unità di Risoluzione e gestione
delle crisi.
L’organizzazione e il funzionamento dell’Unità di Informazione Finanziaria per
l’Italia (UIF), istituita presso la Banca d’Italia dal decreto legislativo 21 novembre
2007 n. 231, sono disciplinati con separato Regolamento adottato conformemente
all’art. 6, comma 2, del decreto citato.

AMMINISTRAZIONE CENTRALE

art. 12

L’Amministrazione centrale è articolata in Dipartimenti per lo svolgimento


organico e integrato delle funzioni della Banca.
I Dipartimenti si compongono di Unità organizzative denominate Servizi.
Sono istituiti i seguenti Dipartimenti:
– Mercati e sistemi di pagamento;
– Vigilanza bancaria e finanziaria;
– Tutela della clientela ed educazione finanziaria;
– Economia e statistica;
– Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio;
– Risorse umane, comunicazione e informazione;
– Informatica;
– Immobili e appalti;
– Pianificazione, organizzazione e bilancio.
L’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi, l’Unità di Supervisione e
normativa antiriciclaggio, il Servizio Consulenza legale, il Servizio Revisione
interna e il Servizio Segreteria particolare del Direttorio sono collocati alle dirette
dipendenze del Direttorio.
Per il coordinamento interfunzionale e per particolari compiti o progetti possono
essere istituite Strutture disciplinate da specifiche disposizioni di servizio.

art. 13

I Servizi curano le attività istruttorie, amministrative e tecniche a essi


demandate, formulando proposte agli organi e ai soggetti competenti a decidere;
elaborano e aggiornano le disposizioni di servizio concernenti le materie di
competenza.
In relazione a specifiche e motivate esigenze, talune attività facenti capo a un
Servizio o ad altra Struttura possono essere attribuite a una diversa Unità
dell’Amministrazione centrale o decentrate alle Filiali, con provvedimento del
Governatore che fissa i limiti per materia e, quando del caso, per valore degli atti
relativi.

art. 14

I Servizi si articolano in unità denominate divisioni.


Le divisioni che svolgono compiti amministrativi, di coordinamento e tecnici per
il Dipartimento possono essere collocate al di fuori dei Servizi. Per il
soddisfacimento di particolari esigenze le divisioni possono essere collocate al di
fuori dei Dipartimenti.

Per lo svolgimento dell’attività di produzione all’interno del Servizio Banconote


è presente una Direzione di produzione.
Per la realizzazione di lavorazioni o attività tecniche di carattere omogeneo o
integrato, all’interno delle divisioni possono essere costituiti reparti, composti da
personale operaio.

art. 15

I Funzionari generali promuovono o concorrono a promuovere gli indirizzi della


Banca e ne seguono l’attuazione; essi sono preposti ai Dipartimenti ovvero possono
essere destinatari di incarichi speciali, anche eventualmente connessi con specifici
compiti di indirizzo e coordinamento di attività presso l’Amministrazione centrale,
presso la UIF ovvero nelle Sedi di primaria importanza.
Possono essere destinatari, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto, di
deleghe del Governatore, del Direttorio e del Direttore Generale.
Il numero complessivo dei Funzionari generali è fissato in dodici.

art. 16

Il Capo del Dipartimento assicura la conduzione integrata e unitaria dell’attività


del Dipartimento; esercita il coordinamento tra le diverse Unità organizzative che
lo compongono.
In tale ambito:
– promuove il conseguimento degli obiettivi fissati per il Dipartimento,
secondo principi di buona amministrazione;
– valuta, ai fini della programmazione, le complessive esigenze di risorse
umane;
– cura la distribuzione delle risorse umane e l’utilizzo in via temporanea del
personale tra le Strutture del Dipartimento ad eccezione degli incarichi
funzionali;
– promuove gli indirizzi per la valutazione, la crescita professionale e la
formazione del personale assicurando la valorizzazione delle diversità;
– valuta le complessive esigenze di risorse finanziarie per l’esercizio delle
funzioni e ne coordina la gestione;
– attribuisce al personale del Dipartimento compiti particolari su materie o
progetti a carattere trasversale;
– approva, sulla base delle esigenze rappresentate dai Capi dei Servizi, la
costituzione di settori per il coordinamento di attività omogenee all’interno
delle divisioni;
– può delegare attribuzioni proprie al personale del Dipartimento.
Per l’esercizio delle sue attribuzioni, il Capo del Dipartimento tiene conto delle
valutazioni espresse, per i profili di competenza, dai Capi dei Servizi.

art. 17

Il Ragioniere generale oltre a svolgere le funzioni previste dai precedenti articoli


15 e 16, segue – attraverso l’attività delle unità che svolgono la funzione contabile
nell’Amministrazione centrale e nelle Filiali – l’andamento generale della
contabilità dell’Istituto e sovrintende all’elaborazione delle norme e delle
disposizioni contabili.
Dispone per le diverse fasi di formazione del bilancio d’esercizio nonché
dell’inventario dell’attivo e del passivo. Firma le situazioni dei conti e il bilancio
della Banca. Dà notizia, per mezzo di stati periodici o straordinari, dei fatti di
rilievo che incidono sul bilancio dell’Istituto ai competenti organi della Banca.
Cura i rapporti con la società di revisione esterna e coordina i flussi informativi
predisposti dalle Strutture della Banca per gli organi di controllo e la società di
revisione.
In caso di assenza o impedimento, il Ragioniere generale è sostituito, per i
compiti di cui sopra, dal Titolare del Servizio Bilancio.

art. 18
L’Avvocato generale cura il coordinamento dell’attività del Servizio Consulenza
legale con quella dei Dipartimenti, assiste il Direttorio nell’assunzione delle
decisioni di competenza e fornisce al medesimo organo pareri nei casi previsti dalla
normativa. Cura e coordina, per le questioni legali, i rapporti con Banche centrali e
altre istituzioni, anche nelle sedi internazionali.
In caso di assenza o impedimento, l’Avvocato generale è sostituito per i compiti
di cui sopra dall’Avvocato Capo.

art. 19
Nei Dipartimenti che presentano maggiori profili di complessità collaborano con
il Capo del Dipartimento uno o più Vice Capo Dipartimento.
Il Vice Capo del Dipartimento affianca, anche mediante l’esercizio di deleghe, il
Capo del Dipartimento, secondo criteri dallo stesso definiti, lo sostituisce in caso di
assenza o impedimento.
Nei Dipartimenti ove non è designato un Vice Capo del Dipartimento, il
Governatore, sentito il Direttorio, designa il Titolare del Servizio che sostituisce il
Capo del Dipartimento in caso di assenza. Resta fermo quanto previsto dagli artt. 17
e 18 del presente Regolamento per la sostituzione del Ragioniere generale e
dell’Avvocato generale.

art. 20
Il Capo Servizio è responsabile dell’attuazione degli indirizzi della Banca nelle
materie di competenza nonché dell’attività della Struttura cui è preposto.
Ha la responsabilità del funzionamento del Servizio, del quale programma, dirige
e controlla l’attività con la collaborazione del Vice Capo Servizio. In tale ambito:
a) ha la gestione del personale, del quale promuove lo sviluppo professionale e la
valorizzazione delle diversità;
b) promuove la diffusione delle informazioni ai diversi livelli di responsabilità del
Servizio, secondo le esigenze funzionali;
c) vigila sull’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro con
poteri e responsabilità correlati alle attribuzioni conferite alla Struttura cui è
preposto e pone in essere gli atti relativi, in conformità alle disposizioni di legge
e di servizio.

Per i procedimenti amministrativi di pertinenza del Servizio, assume il ruolo di


responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241 e
successive modifiche con facoltà di delega. Il soggetto delegato svolge l’attività
istruttoria in conformità agli indirizzi della Banca.
Firma gli atti e la corrispondenza relativi alle attribuzioni di cui ai commi
precedenti, con facoltà di delega al personale addetto all’Unità.
Il Capo del Servizio può affidare al personale compiti particolari su materie di
competenza del Servizio.

art. 21
Il Vice Capo Servizio è il diretto collaboratore del Capo Servizio, lo affianca
nella sua attività anche mediante l’esercizio di deleghe e lo sostituisce in caso di
assenza o impedimento.
Ricade nella responsabilità del Capo del Dipartimento l’individuazione della
persona incaricata di assicurare la direzione del Servizio nei casi di contemporanea
assenza del Capo Servizio e del suo Vice. Per le Strutture collocate al di fuori dei
Dipartimenti, l’individuazione compete al Funzionario generale di riferimento, ove
designato, o al Capo del Dipartimento Risorse umane, comunicazione e
informazione; per la Consulenza legale all’Avvocato generale.

art. 22
Il Direttore di produzione, nel rispetto delle linee d’azione definite dal Capo del
Servizio, indirizza, coordina e controlla l’attività di produzione delle banconote, in
relazione a obiettivi di quantità, tempi e standard qualitativi.
È responsabile dell’andamento della Direzione di produzione; ha la gestione del
personale addetto, del quale promuove la valorizzazione delle diversità e ne segue
lo sviluppo professionale.
Cura, sentiti i Titolari delle divisioni, la distribuzione del personale nell’ambito
della Direzione di produzione ed è interessato dal Capo del Servizio in occasione
dei trasferimenti che coinvolgono il personale della Direzione di produzione.
Vigila sull’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di
tutela ambientale nello svolgimento dell’attività di produzione.
Firma gli atti e la corrispondenza relativi alle attribuzioni di cui ai commi
precedenti, con facoltà di delega al personale addetto alla Direzione di produzione.
art. 23

Il Titolare della divisione di cui all’art. 14, comma 1, organizza, coordina e


controlla l’attività di competenza, è responsabile dell’andamento nel suo complesso
della struttura cui è preposto e delle operazioni eseguite; ha la gestione del
personale addetto e ne promuove la valorizzazione delle diversità.
Segue l’addestramento del personale addetto alla divisione. Per quanto di
competenza, cura gli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Firma gli atti e la corrispondenza relativi alle attribuzioni di cui ai commi
precedenti, con facoltà di delega al personale addetto alla divisione.
Il Titolare della divisione con compiti amministrativi per il Dipartimento
collocata nell’ambito di un Servizio assume il ruolo di responsabile dei
procedimenti amministrativi di competenza della divisione, ai sensi della legge 7
agosto 1990 n. 241 e successive modifiche, con facoltà di delega. Il soggetto
delegato svolge l’attività istruttoria secondo quanto previsto dalle norme applicabili.

art. 24

Il Titolare della divisione di cui all’art. 14, comma 2, del presente Regolamento,
organizza, coordina e controlla l’attività di competenza; è responsabile
dell’andamento della divisione cui è preposto; ha la gestione del personale e ne
assicura la formazione e l’addestramento; promuove la valorizzazione delle
diversità.
Vigila sull’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro con
poteri e responsabilità correlati alle attribuzioni conferite alla divisione e pone in
essere gli atti relativi, ai sensi delle disposizioni di legge e di servizio.
Per i procedimenti amministrativi di competenza della divisione, assume il ruolo
di responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241 e
successive modifiche, con facoltà di delega. Il soggetto delegato svolge l’attività
istruttoria in conformità agli indirizzi della Banca.
Firma gli atti e la corrispondenza relativi alle attribuzioni di cui ai commi
precedenti, con facoltà di delega al personale addetto all’unità.

art. 25

Presso i Servizi possono essere costituite unità contabili con compiti di controllo
e registrazione delle operazioni aventi rilevanza contabile.
Il Titolare dell’unità contabile, sotto la propria responsabilità, personalmente o
per mezzo dei suoi collaboratori:

– cura la registrazione di tutti i fatti contabili demandati alla competenza


dell’unità, previa verifica della conformità alla normativa di riferimento;
controlla altresì, per la parte di competenza, la regolarità e la correttezza dei
flussi informativi che aggiornano il sistema contabile dell’Istituto;
– attesta la regolarità dei documenti contabili, certificando che l’operazione sia
stata autorizzata dagli organi competenti;
– cura gli adempimenti amministrativi connessi con le operazioni contabili che
gli siano specificamente demandati.

art. 26
Il Capo reparto opera in stretto coordinamento e in collaborazione con il Capo
della divisione coordinando ed integrando il lavoro degli operai addetti al reparto.
In caso di assenza o impedimento del Capo reparto la sostituzione avviene
seguendo l’ordine gerarchico, salvo diversa disposizione.

art. 27
Sulla base delle previsioni statutarie, il Governatore e il Direttore generale
possono rilasciare deleghe definendone i presupposti, l’ambito e le modalità di
esercizio.

DELEGAZIONI ALL’ESTERO

art. 28

La Banca è presente all’estero con Delegazioni, Uffici di rappresentanza e


funzionari distaccati con la qualifica di addetti finanziari presso le rappresentanze
diplomatiche italiane.
Le Delegazioni, gli Uffici di rappresentanza e gli addetti finanziari curano la
raccolta di informazioni sull’economia e sulle principali istituzioni creditizie e
finanziarie locali nonché i contatti con le locali autorità e con gli organismi
economici, monetari e finanziari internazionali e del Paese ospitante; svolgono
attività di consulenza nei confronti delle rappresentanze diplomatiche italiane.

SCUOLA DI AUTOMAZIONE PER DIRIGENTI BANCARI - S.A.Di.Ba.

art. 29

La Scuola è istituita allo scopo prevalente di organizzare incontri e dibattiti con


esponenti di altre istituzioni in materia economico-creditizia.
La gestione della Scuola è affidata alla Filiale di Perugia. Il Direttore della
Filiale collabora con i Servizi dell’Amministrazione centrale nella programmazione
delle attività, di cui cura l’attuazione.

FILIALI

art. 30

La rete delle Filiali concorre all’assolvimento delle funzioni istituzionali della


Banca e fornisce servizi all’utenza, anche in relazione alle esigenze manifestate sul
territorio.
Il Consiglio superiore, su proposta del Governatore, definisce le attribuzioni di
ciascuna Filiale relativamente:
a) alla vigilanza sulle banche e gli intermediari finanziari non bancari e alla
supervisione sui sistemi di pagamento al rispetto della normativa in materia di
trasparenza e di antiriciclaggio;
b) all’analisi dei fenomeni economici e finanziari a livello locale;
c) alla circolazione monetaria, provvedendo alle operazioni di introito e di esito
dei valori nonché alla loro verifica e custodia;
d) al servizio di Tesoreria dello Stato e al servizio di cassa per conto di enti
pubblici;
e) alle rilevazioni statistiche;
f) alla Centrale dei rischi e alla Centrale d’Allarme Interbancaria;

g) ai compiti di segreteria tecnica per ciascun Collegio in cui si articola l’organo


decidente dell’Arbitro Bancario Finanziario;
h) ad altri servizi all’utenza previsti da specifiche normative.

Nell’esercizio di tali attribuzioni le Filiali operano in linea con gli indirizzi


dell’Amministrazione centrale.
Le Filiali si articolano in unità denominate divisioni, al cui interno possono
essere costituiti reparti.
Nelle divisioni possono essere costituiti settori per il coordinamento di attività
omogenee.

art. 31

Le Filiali insediate nei capoluoghi di Regione svolgono l’insieme delle


attribuzioni conferite alla rete; promuovono e seguono il buon andamento delle
attività della Banca sul territorio regionale, avendo cura di rilevare e analizzare le
esigenze dell’utenza; secondo gli indirizzi dell’Amministrazione centrale, per
materie diverse dalla vigilanza bancaria e finanziaria, esercitano compiti di
coordinamento di attività svolte dalle Filiali presenti nella Regione e curano, per le
stesse Strutture, lo svolgimento di compiti amministrativi e tecnici.
Le funzioni dell’Amministrazione centrale possono attribuire ad alcune Filiali
insediate nei capoluoghi di Regione il coordinamento di specifiche iniziative o
attività a carattere interregionale, anche nell’ambito della vigilanza.

art. 32
Il Direttore della Filiale è responsabile dell’efficace svolgimento delle funzioni
istituzionali e della qualità dei servizi resi all’utenza nonché del funzionamento
della Filiale, di cui assicura il buon andamento attraverso la programmazione, la
direzione e il controllo delle attività, secondo gli indirizzi dell’Amministrazione
centrale. In tale ambito:
a) tiene informato il Vice Direttore di tutti gli atti e fatti concernenti l’attività
della Filiale e provvede ad indire periodiche riunioni tra il personale per la
trattazione di questioni di carattere generale;
b) ha la gestione del personale, del quale promuove lo sviluppo professionale e la
valorizzazione delle diversità;
c) esegue la ricognizione dei valori che si estraggono e si immettono nei locali di
sicurezza, in concorso con i soggetti responsabili dei valori e nel rispetto delle
disposizioni statutarie; ha inoltre la responsabilità dei valori che per necessità
di servizio o per circostanze impreviste detenga fino alla consegna al Titolare
della divisione in cui si svolge attività di cassa;
d) vigila sull’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro,
ponendo in essere gli atti relativi, ai sensi delle disposizioni di legge e di
servizio.

Per i procedimenti amministrativi di pertinenza della Filiale, assume il ruolo di


responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241 e
successive modifiche, con facoltà di delega. Il soggetto delegato svolge l’attività
istruttoria in conformità agli indirizzi della Banca.
Il Direttore è responsabile delle funzioni esercitate e degli atti e provvedimenti
ad esso demandati; la responsabilità del Direttore non limita quella dei Titolari delle
divisioni per le attività di loro competenza.
Il Direttore, sotto la propria responsabilità, può delegare alcune funzioni e
determinati atti al personale della Filiale.
Le disposizioni di servizio disciplinano l’ambito di applicazione, i soggetti
destinatari e le modalità di conferimento delle deleghe.

art. 33

Il Vice Direttore è il diretto collaboratore del Direttore della Filiale, lo affianca


nella sua attività, anche mediante l’esercizio di deleghe, e lo sostituisce con pari
responsabilità in caso di sua assenza o impedimento.
Egli coopera attivamente con il Direttore per quanto attiene al funzionamento
della Filiale, alla gestione del personale, all’osservanza delle disposizioni di
servizio; espleta inoltre incarichi particolari affidatigli dal Direttore.

art. 34

Il Titolare dell’unità opera in conformità con quanto previsto all’articolo 23 del


presente Regolamento.
Oltre a quanto stabilito nel comma precedente, il Titolare dell’unità nel cui
ambito si svolgono le funzioni contabile e di cassa, personalmente o per mezzo dei
suoi collaboratori:

a) cura la registrazione di tutti i fatti contabili demandati alla competenza


dell’unità, previa verifica della conformità alla normativa di riferimento;
b) svolge le attribuzioni connesse con l’espletamento del servizio di Tesoreria
dello Stato;
c) ha la responsabilità della custodia e della gestione dei valori; in tale ambito
risponde verso la Banca, nei limiti della normativa interna e salve le dirette
responsabilità degli altri addetti all’unità stabilite nel presente Regolamento,
della quantità, specie e legittimità di banconote, titoli e ogni altro valore
custoditi, nonché della regolarità dei titoli e documenti ammessi a pagamento;
d) controlla l’attività di pagamento ed è responsabile delle operazioni che siano
eseguite con il suo intervento in ragione della loro particolare natura o
complessità;
e) assicura alla Banca la possibilità di avere sempre la piena disponibilità dei
valori;
f) risponde dell’operato dei dipendenti adibiti all’attività di cassa in via
sussidiaria, nei limiti fissati dal Regolamento del Personale;
g) può consentire agli addetti all’unità, con i criteri e nei limiti previsti nelle
disposizioni interne, di custodire separatamente nei locali di sicurezza i valori
dei quali gli stessi siano responsabili.

Nello svolgimento delle funzioni contabile e di cassa, il Titolare può conferire ai


componenti dell’unità le attribuzioni previste dalle disposizioni interne; i delegati
sono responsabili in proprio delle attività e delle operazioni ad essi delegate. I
destinatari di delega per insiemi di attività, possono delegare a loro volta il
compimento di singoli atti nei limiti previsti dalle disposizioni interne.

art. 35

Il Capo reparto svolge la sua attività sulla base dei criteri di cui all’art. 26 del
presente Regolamento.
Gli addetti all’unità con funzioni di cassa, ai quali è attribuita la custodia
separata di valori nei locali di sicurezza, ne rispondono per quantità apparenti,
ferme restando le responsabilità derivanti dai controlli in dettaglio previsti dalla
normativa interna.

COSTITUZIONE, MODIFICA E SOPPRESSIONE DELLE STRUTTURE


ORGANIZZATIVE E NOMINA DEI RESPONSABILI

art. 36
Il Governatore sottopone all’approvazione del Consiglio superiore le proposte
per la costituzione, la modifica e la soppressione dei Dipartimenti, dei Servizi e
delle altre Strutture di cui all’ultimo comma dell’art. 12 del presente Regolamento.
Analogamente, sono sottoposte all’approvazione del Consiglio superiore le
proposte relative alla modifica dell’articolazione territoriale della Banca e delle
Delegazioni della Banca all’estero.
In relazione a esigenze di programmazione o di coordinamento ovvero per lo
svolgimento di attività a carattere interdisciplinare, il Governatore può costituire,
stabilendone la composizione e il funzionamento, Comitati con funzioni consultive,
decisionali o di controllo nonché modificare e sopprimere quelli esistenti.
Il Direttore generale istituisce, modifica e sopprime le divisioni, i reparti e altri
specifici moduli organizzativi per esigenze funzionali determinate. Di tali
provvedimenti viene informato il Consiglio superiore.

art. 37
La nomina dei Funzionari generali, dei preposti alle Unità organizzative, degli
incaricati della loro sostituzione, dei Direttori delle Filiali e dei Responsabili delle
Delegazioni è disposta dal Governatore, sentito il Direttorio.
I Vice Direttori delle Filiali, i Titolari delle divisioni e dei reparti sono nominati
dal Governatore o dal Direttore generale, sentito il Direttorio, sulla base delle
competenze stabilite dagli articoli 25 e 26 dello Statuto.
TITOLO III

OPERAZIONI E SERVIZI

DISPOSIZIONI GENERALI
art. 38

Oltre agli atti e alle operazioni svolti in relazione alla sua appartenenza al SEBC
nei termini di cui all’articolo 34 dello Statuto, la Banca può compiere tutti gli atti e
le operazioni attive e passive e i servizi, ai sensi degli articoli 35 e 36 dello Statuto.
Per alcune di tali operazioni si definiscono di seguito la disciplina e le
condizioni; per quanto non espressamente previsto valgono le disposizioni di
servizio.

CONTI CORRENTI

art. 39

L’apertura di conto corrente deve essere formulata per iscritto, contenere


l’accettazione delle particolari norme regolanti tale rapporto ed essere
accompagnata dal deposito della firma del correntista o di chi legalmente lo
rappresenta; in caso di rappresentanza volontaria deve essere prodotto l’atto di
procura.
Le persone giuridiche devono depositare la documentazione necessaria per la
verifica delle facoltà di firma conferite.

art. 40
Il saggio d’interesse corrisposto sui conti correnti fruttiferi è stabilito dal
Governatore.
In caso di variazione, il nuovo saggio di interesse deve essere applicato ai conti
esistenti, con effetto dalla data da cui decorre.
L’interesse a favore del correntista decorre, di norma, dal giorno in cui il
versamento o l’accreditamento viene effettuato e cessa, per il prelevamento o
l’addebitamento, di regola dal medesimo giorno dell’operazione.
Il ritiro di somme fino a concorrenza del disponibile avviene per mezzo di
strumenti di pagamento messi a disposizione dalla Banca.
DEPOSITI DI TITOLI E VALORI

Disposizioni generali

art. 41

La Banca custodisce titoli e valori di sua proprietà classificandoli secondo la


provenienza, lo scopo e la destinazione e riceve depositi di terzi a custodia e a
garanzia.
I depositi a custodia comprendono:
– depositi liberi (chiusi o aperti);
– depositi vincolati per conto terzi;
– depositi vincolati in forza di legge.

I depositi a garanzia assistono operazioni della Banca.


La Banca gestisce i depositi provenienti da particolari servizi da essa esercitati e
quelli riguardanti i servizi di cassa per conto di enti vari.

art. 42

Tutti i depositi sono in amministrazione, salvo i depositi a custodia liberi chiusi


e quelli regolati da particolari disposizioni.
I diritti dovuti alla Banca per ciascuna categoria di deposito sono determinati dal
Consiglio superiore.
Gli oneri fiscali connessi ai documenti riguardanti i depositi sono a carico del
depositante.

art. 43

I depositi, la cui restituzione sia subordinata all’esame di documenti legali o


all’assenso di terzi, sono consegnati dalla Banca dopo l’accertamento della
regolarità dei documenti stessi o l’acquisizione dell’assenso.
Le semplici inibitorie o diffide – di cui va comunque data notizia
all’Amministrazione centrale – non costituiscono valido impedimento alla
restituzione del deposito.
Depositi a custodia liberi chiusi

art. 44

Possono essere costituiti in deposito a custodia libero chiuso pacchi e


contenitori in genere.
Per ciascun deposito è compilato un atto in duplice originale che deve contenere
l’indicazione del valore dichiarato dal depositante.

Depositi a custodia liberi aperti

art. 45

Possono essere costituiti in deposito a custodia libero aperto titoli nazionali o


esteri, da assumere in carico rispettivamente al valore nominale o al cambio fisso
contabile.
Per la costituzione del deposito il depositante deve sottoscrivere apposita
richiesta contenente le condizioni che lo regolano, nonché l’accettazione delle
stesse. Dell’avvenuta costituzione la Banca dà conferma al depositante con lettera.
Con la costituzione del deposito il depositante conferisce alla Banca l’incarico
di esigere gli interessi e i dividendi sui titoli depositati, di riscontrare i titoli
sorteggiabili con i rispettivi bollettini di estrazione e di provvedere all’incasso dei
titoli estratti e di quelli divenuti esigibili per altra causa.
La Banca tuttavia non assume l’obbligo di compiere atti giudiziali o
stragiudiziali quando venisse a mancare il pagamento degli interessi, dei dividendi
o dei titoli.
L’ammontare delle riscossioni è accreditato al depositante dedotto, nei casi
previsti, quanto dovuto alla Banca.
Per l’incasso di cedole e di titoli pagabili fuori del territorio dello Stato, il
depositante deve dare specifiche istruzioni all’Unità organizzativa depositaria.

Depositi a custodia vincolati

art. 46

Sono costituiti con apposito atto sottoscritto dalle parti ovvero mediante
scambio di lettere, secondo le disposizioni che regolano i depositi a custodia liberi
aperti, in quanto applicabili.
Il documento costitutivo del deposito deve espressamente indicare la natura del
vincolo.
Qualora taluno fra i titoli depositati divenga rimborsabile, la Banca ne cura
l’incasso, ma l’importo relativo è pagato al depositante solo ad avvenuta
sostituzione con altri titoli di corrispondente valore.

Depositi a garanzia in favore della Banca

art. 47

I depositi a garanzia in favore della Banca sono costituiti con apposito atto
sottoscritto dalle parti ovvero mediante scambio di lettere. La restituzione dei
valori avviene al cessare del vincolo a favore della Banca o quando siano trascorsi i
relativi termini.

ORDINI DI TRASFERIMENTO PER CONTO TERZI

art. 48

La Banca, su richiesta di terzi, può dar corso a ordini di trasferimento di somme


tra una Filiale e l’altra sotto forma di ordini di pagamento, di accreditamento, di
giroconto.
Gli ordini di pagamento e di accreditamento sono emessi previo versamento per
cassa da parte dell’ordinante della somma da trasferire.
Le somme relative a ordini di pagamento sono pagabili al beneficiario agli
sportelli della Filiale incaricata.
Gli ordini di accreditamento sono accettati soltanto se il beneficiario sia
intestatario di un conto corrente presso la Filiale che deve dare corso
all’accreditamento della somma.
Le richieste di giroconto possono essere accolte soltanto se l’ordinante e
l’ordinatario siano ambedue intestatari di un conto presso la Banca.
I trasferimenti possono avvenire sia a favore dello stesso ordinante che di terzi.
ACQUISTO E VENDITA DI TITOLI PER CONTO TERZI

art. 49

La Banca provvede all’acquisto e alla vendita di titoli per conto terzi in base a
ordini del committente, al quale viene data conferma degli ordini ricevuti.

SERVIZIO DI TESORERIA DELLO STATO

art. 50

Il servizio di Tesoreria dello Stato è svolto dalla Banca secondo quanto previsto
dalla normativa statale e da convenzioni stipulate tra la Banca stessa e il Ministero
dell’Economia e delle finanze.

SERVIZIO DI CASSA PER CONTO DI ENTI VARI

art. 51
Il servizio di cassa per conto di enti vari è svolto dalla Banca sulla base di
apposite convenzioni.
Il regolamento degli incassi e dei pagamenti avviene attraverso uno speciale
conto aperto presso l’Amministrazione centrale al nome di ciascun ente, il quale
deve assicurare la costante copertura degli impegni assunti.
La Banca può partecipare al collocamento di titoli emessi dagli enti per i quali
svolge servizio di cassa.

SERVIZI DIVERSI
art. 52
In relazione a interessi connessi con i propri fini istituzionali, la Banca può
allestire e gestire sistemi informativi per altri enti sulla base di apposite
convenzioni, scambiare elaborazioni e dati con altri organismi sulla base della
reciprocità ed eseguire elaborazioni statistiche per conto terzi in conformità, anche
per quanto riguarda le modalità e la misura del recupero delle spese e degli oneri
relativi, di criteri generali e uniformi approvati dal Governatore.
INTROITO, ESITO, TRATTAMENTO E CUSTODIA DEI VALORI

art. 53

La custodia dei valori di ogni natura e specie avviene in locali di sicurezza


costituiti, di norma, dalla sagrestia e dalla cassa di servizio.
La sagrestia è destinata alla custodia delle banconote, titoli e valori in genere di
pertinenza della Filiale.
La cassa di servizio viene utilizzata per la custodia delle banconote, titoli e
valori in genere necessari al soddisfacimento delle esigenze operative di Filiale.

art. 54

La sagrestia è munita di tre differenti serrature le cui chiavi sono rispettivamente


affidate, con i relativi doppi, al Titolare dell’unità nel cui ambito si svolge l’attività
di cassa, al Direttore e al Reggente o Censore di turno. Anche le chiavi
dell’eventuale porta di soccorso sono affidate alle stesse persone.
La chiave di ciascuno dei cancelli interni dei locali di sicurezza è affidata al
Titolare dell’unità.
Le chiavi debbono essere utilizzate personalmente; quelle di competenza del
Titolare dell’unità e del Direttore vanno custodite da ciascun detentore sotto la
propria responsabilità e consegnate solo a chi subentri nelle rispettive funzioni.
I doppi delle chiavi della sagrestia affidate al Titolare dell’unità, al Direttore e al
Reggente o Censore di turno, racchiusi in pieghi sigillati dai medesimi, sono
custoditi nella sagrestia di una Filiale vicina, indicata dall’Amministrazione
centrale.

art. 55
L’apertura della sagrestia ha luogo per estrarre i valori necessari in relazione alle
prevedibili esigenze e per immettervi:
- valori spendibili non ritenuti necessari per le operazioni dei giorni successivi;
- gli altri valori per i quali non siano necessarie ulteriori manipolazioni ovvero
sia prescritta, su delibera del Consiglio superiore, o ritenuta opportuna la
custodia nella sagrestia.
La frequenza di apertura della sagrestia è stabilita, sulla base di un calendario di
massima, dal Consiglio di Reggenza nelle Sedi e dai Consiglieri con funzione di
Censore, insieme al Direttore nelle Succursali.
art. 56

Ogni immissione o prelevamento di valori custoditi nei locali di sicurezza deve


analiticamente risultare da verbale in duplice esemplare, sottoscritto da coloro che
in base alle disposizioni interne intervengono nelle operazioni, ciascuno per la
parte di propria competenza, previo accertamento dei valori che si immettono o si
prelevano e della loro corrispondenza con quanto indicato nel verbale stesso.

art. 57

La chiave di competenza del Reggente o del Censore è depositata al termine di


ogni apertura in una cassaforte, apribile con l’intervento di uno dei Reggenti o dei
Censori, collocata all’interno della cassa di servizio o nel locale antistante la
sagrestia.
In caso di impedimento del Reggente o del Censore di turno, ciascuno degli
altri può essere chiamato ad assistere alle necessarie operazioni di estrazione e di
immissione dei valori ed è a tal fine autorizzato a prelevare la chiave della
sagrestia.
Nelle Succursali, in caso di assenza o impedimento di tutti i Censori, il servizio
di apertura e chiusura della sagrestia è assunto dal Consigliere al momento
disponibile.
Il Reggente o il Censore di turno ha l’obbligo di assistere alle operazioni di
estrazione e di immissione dei valori nella sagrestia, di effettuarne il riscontro in
concorso con il Direttore e di accertarne la conformità con i rispettivi verbali.

art. 58
Presso il Servizio Gestione circolazione monetaria, alle operazioni di sagrestia,
che si svolgono in conformità delle norme interne che regolano l’attività di cassa,
concorrono, con il Capo del Servizio, il Titolare dell’unità competente ed uno dei
Delegati del Consiglio superiore.
I Delegati sono non meno di quattro e non più di sei; essi sono nominati dal
Consiglio superiore, su proposta del Governatore, per la durata di sei anni e
vengono rinnovati per la metà ogni triennio.
I Delegati operano sulla base di turni concordati tra di loro all’inizio di ciascun
anno e comunicati al Capo del Servizio.
La chiave della sagrestia ad essi affidata è depositata al termine di ogni apertura
in una cassaforte, apribile con l’intervento di uno dei Delegati, collocata in una
delle casse di servizio del Servizio Gestione circolazione monetaria diversa da
quella dove è custodito il relativo doppio o nel locale antistante la sagrestia.
Le verifiche di cassa presso il Servizio Gestione circolazione monetaria sono
eseguite direttamente dai Sindaci della Banca.
art. 59

Nessuna operazione che comporti l’introito o l’esito di denaro, di titoli, di valori


di qualsiasi specie può compiersi senza l’intervento del Titolare dell’unità nel cui
ambito si svolge l’attività di cassa o di altro elemento adibito alla stessa.
Nessun elemento che non sia adibito all’attività di cassa, salvo speciali facoltà
previste dalle disposizioni di servizio, può maneggiare valori o rendersi
intermediario nella consegna tra la Banca e i terzi.
I passaggi di valori tra il Titolare e gli altri elementi adibiti all’attività di cassa e,
in genere, nell’ambito dell’unità devono risultare da apposite evidenze
documentali.
Le differenze di cassa che dovessero emergere nelle operazioni di sportello e
nelle altre operazioni compiute dal personale adibito all’attività di cassa, vanno
immediatamente segnalate al Titolare per l’attivazione della procedura prevista dalle
disposizioni di servizio.
Nessuna somma e nessun titolo possono rimanere depositati, o per qualsiasi
ragione custoditi presso la Filiale, se non nei locali di sicurezza, salvo quanto
previsto nell’art. 34 comma 2, lett. c) né essere sottratti alla gestione del Titolare
dell’unità nel cui ambito si svolge l’attività di cassa e al controllo contabile previsto
dalle disposizioni di servizio.

art. 60
Ogni elemento adibito all’attività di cassa:

– è responsabile delle operazioni svolte e dei valori direttamente manipolati,


valori dei quali, in ogni circostanza deve essere assicurata alla Banca la piena
disponibilità;
– accerta, sotto la propria responsabilità, l’identità personale del cliente,
secondo la normativa stabilita per le diverse operazioni e con gli interventi
previsti dalle norme di legge o dalle disposizioni di servizio.
TITOLO IV

STRUTTURE DELL’AMMINISTRAZIONE CENTRALE

DIPARTIMENTO MERCATI E SISTEMI DI PAGAMENTO

SERVIZIO OPERAZIONI SUI MERCATI

art. 61

Nel contesto del SEBC e in raccordo con la BCE effettua le operazioni di


politica monetaria per la gestione della liquidità nell’area dell’euro e interviene sul
mercato dei cambi.
Svolge analisi dei rischi sistemici e cura l’istruttoria delle operazioni di sostegno
straordinario di liquidità finalizzate alla gestione delle crisi finanziarie.
Segue l’andamento dei mercati monetari e finanziari, dei cambi, dell’oro e della
liquidità. Valuta e gestisce le garanzie ricevute dalle controparti per le operazioni di
politica monetaria e per quelle di natura straordinaria.
Effettua le operazioni di investimento riguardanti le attività in euro e in valuta
e l’oro di proprietà della Banca.
Gestisce le riserve in valuta e in oro di pertinenza della BCE, in qualità di
agente e rappresentante della stessa. Presta servizi di investimento a banche centrali
estere e a clientela istituzionale.
Effettua le operazioni di investimento del Fondo pensione complementare.
Cura, per i profili di competenza, la materia dei prestiti pubblici, intrattenendo
rapporti con il Ministero dell’Economia e delle finanze.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.
SERVIZIO REGOLAMENTO OPERAZIONI FINANZIARIE E
PAGAMENTI

art. 62
Svolge attività di controllo e regolamento delle operazioni eseguite per lo
svolgimento delle funzioni istituzionali del Dipartimento, per la gestione dei
portafogli finanziari della Banca e del Fondo pensione
complementare, di banche centrali estere e di clientela istituzionale. Cura il
regolamento e la contabilizzazione per le attività di incasso e pagamento connesse
con lo svolgimento dei servizi di pagamento e corrispondenza.
Gestisce le piattaforme informative a supporto dell’attività dell’Istituto sui
mercati finanziari.
Gestisce ed è responsabile dei processi di competenza classificati come critici
per la continuità operativa.

SERVIZIO GESTIONE RISCHI FINANZIARI

art. 63

Svolge compiti di analisi e valutazione dei rischi finanziari e


operativi connessi con le operazioni di politica monetaria, di sostegno alla stabilità
finanziaria, di investimento delle riserve in valuta e dei fondi di proprietà della
Banca, degli altri portafogli in euro e in valuta e del Fondo pensione
complementare; controlla il rispetto dei limiti imposti alla gestione. Su tale attività
di valutazione e controllo riferisce direttamente al Direttorio.
Segue le attività concernenti la definizione dell’allocazione strategica e della
gestione tattica dei portafogli della Banca e del Fondo pensione complementare.
Presta servizi di gestione e controllo dei rischi finanziari a clientela istituzionale.
Cura la gestione, anche sotto il profilo dei rischi, delle partecipazioni strategiche
dell’Istituto.
Svolge le funzioni di valutazione e di controllo dei rischi per le operazioni di
politica monetaria che la normativa dell’Eurosistema assegna alle banche centrali
nazionali. Sviluppa e gestisce i sistemi di valutazione del rischio di credito dei
prestiti bancari utilizzati a garanzia nelle operazioni di politica monetaria e di
sostegno alla stabilità finanziaria.
SERVIZIO SUPERVISIONE MERCATI E SISTEMI DI PAGAMENTO

art. 64

Esercita le funzioni assegnate alla Banca in materia di disciplina e vigilanza sui


mercati monetari e finanziari e sui relativi soggetti gestori, sui sistemi e sulle
società di gestione accentrata, garanzia, compensazione, liquidazione delle
operazioni su strumenti finanziari.
Definisce le politiche in materia.
Effettua analisi sull’andamento e sull’evoluzione dei mercati finanziari e dei
sistemi di pagamento nonché delle relative strutture di supporto; raccoglie, elabora
e diffonde le informazioni statistiche in materia.
Esercita le funzioni in materia di sorveglianza sui sistemi e sulle infrastrutture di
pagamento assegnate alla Banca dall’ordinamento nazionale e quelle derivanti dalla
partecipazione al SEBC.
Svolge, in coordinamento con le altre Strutture dell’Istituto interessate, i compiti
connessi con l’analisi e la promozione delle innovazioni tecnologiche per i sistemi
di pagamento e le relative infrastrutture, i mercati monetari e finanziari, le
infrastrutture di post-trading.
Svolge i compiti di Autorità competente assegnate alla Banca nelle aree di
interesse e intrattiene rapporti con le altre Autorità nazionali, europee e
internazionali per la definizione e l’attuazione delle linee di indirizzo e per lo
sviluppo di metodologie e strumenti nelle funzioni attribuite.
Svolge compiti connessi con la continuità di servizio e la resilienza cibernetica
del settore finanziario collaborando, in raccordo con le altre Strutture interessate,
alle iniziative in ambito internazionale ed Eurosistema e a quelle della piazza
finanziaria nazionale. Segue, in raccordo con le altre Unità e Autorità competenti, i
connessi profili regolamentari e l’implementazione delle attività di test.
Definisce, d’intesa con il Servizio Ispettorato vigilanza, gli interventi ispettivi
sui soggetti vigilati.
Gestisce ed è responsabile dei processi di competenza classificati come critici
per la continuità operativa della Banca.

SERVIZIO SISTEMA DEI PAGAMENTI

art. 65

Contribuisce alla definizione delle linee strategiche per l’evoluzione del sistema
dei pagamenti in Italia, in coerenza con il quadro europeo e internazionale. In tale
ambito elabora le politiche di offerta dei servizi di pagamento, di regolamento e di
gestione del collateral da parte della Banca d’Italia.
Su incarico dell’Eurosistema, gestisce con le altre banche centrali fornitrici il
tavolo operativo integrato dei TARGET Services e cura le attività di
amministrazione e sviluppo di sistemi di pagamento e regolamento europei.
Svolge compiti di gestione operativa e di analisi per la partecipazione della
Banca e della piazza finanziaria ai sistemi di pagamento europei e per l’evoluzione
del sistema di compensazione gestito dalla Banca in ambito nazionale, curando i
rapporti con gli operatori partecipanti.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.

SERVIZIO TESORERIA DELLO STATO

art. 66

Gestisce il servizio di Tesoreria dello Stato e cura i rapporti con il Ministero


dell’Economia e delle finanze e con le altre amministrazioni.
Effettua operazioni di incasso e di pagamento delle Pubbliche amministrazioni.
Elabora e fornisce alla Corte dei conti e alle amministrazioni dello Stato la
rendicontazione delle operazioni effettuate. Cura la tenuta del conto disponibilità
del Tesoro; elabora previsioni sul fabbisogno del settore statale e sul conto,
destinate alla BCE. Gestisce le procedure informatiche della Tesoreria statale, il
Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE) e la piattaforma
SIOPE+; segue il quadro evolutivo dei pagamenti pubblici. Sovrintende allo
svolgimento dei servizi di cassa per conto di enti pubblici.
Gestisce gli atti impeditivi contro le Amministrazioni pubbliche e i soggetti
privati che sono notificati alla Banca.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.
DIPARTIMENTO VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA

SERVIZIO REGOLAMENTAZIONE E ANALISI MACROPRUDENZIALE

art. 67

Segue la produzione normativa nazionale e internazionale di rilievo per le


finalità istituzionali della Vigilanza, intrattenendo i rapporti con il Parlamento, il
Governo, le Regioni e le altre Amministrazioni pubbliche nonché con le Autorità
di vigilanza.
Cura per tutti i soggetti vigilati la predisposizione e l’aggiornamento della
normativa di vigilanza e quella relativa alle segnalazioni prudenziali e al bilancio
individuale e consolidato, prestando su tali materie assistenza agli altri Servizi del
Dipartimento.
Assicura per la materia di vigilanza il coordinamento dei lavori che si svolgono
nelle diverse sedi internazionali; coordina e contribuisce a definire le posizioni
dell’Istituto rappresentate all’estero; cura i rapporti istituzionali con le Autorità di
vigilanza estere, per i profili di rilevanza generale.
Effettua studi ed analisi in materia macroeconomica e finanziaria, incluse le
analisi di scenario e le prove di stress di sistema; sviluppa le relative metodologie.
Valuta gli impatti economici della regolamentazione di vigilanza sull’attività
degli intermediari e delle imprese nonché sugli interessi dei risparmiatori.
Coordina i lavori del Dipartimento per la predisposizione della Relazione
annuale sull’attività di vigilanza e della Relazione sulla gestione e sull’attività della
Banca d’Italia.
Collabora con l’Unità di risoluzione e gestione delle crisi per la predisposizione,
l’aggiornamento e l’analisi di impatto della normativa in materia di risoluzione.
Cura lo sviluppo dei metodi di analisi finanziaria e di valutazione dei soggetti
vigilati ed elabora procedure e criteri operativi da applicare nell’esercizio
dell’attività di controllo e di intervento, interagendo con gli altri Servizi del
Dipartimento.
Svolge, coordinandosi con le altre Strutture del Dipartimento, le attività di
analisi dei rischi.
SERVIZIO SUPERVISIONE BANCARIA 1

art. 68

Segue – in conformità a quanto previsto dalla normativa sul Meccanismo di


vigilanza unico – la situazione tecnica e concorre alla definizione degli interventi di
vigilanza sui gruppi bancari italiani o esteri presenti in Italia, sottoposti alla diretta
supervisione della BCE e sugli intermediari finanziari che li compongono, ad
esclusione delle Società di gestione del risparmio (SGR). In quest’ambito
contribuisce al processo di revisione e valutazione prudenziale, svolge attività di
analisi dei rischi e dei relativi sistemi di gestione dei gruppi bancari e dei
conglomerati finanziari e segue, in raccordo con le altre Strutture interessate, la
convalida dei modelli interni di misurazione dei rischi.
Segue gli interventi precoci sulle banche e sui gruppi bancari di competenza e
collabora ai piani di risoluzione.
Coopera, per i profili di competenza, con l’Unità di Risoluzione e gestione delle
crisi.
Svolge, in collaborazione con altre Autorità e in raccordo con la BCE, compiti
di vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari.
Segue la situazione delle filiali italiane di banche di paesi extracomunitari o di
paesi comunitari, effettuando gli interventi di competenza in qualità di Autorità
nazionale.
Svolge compiti di analisi a supporto della partecipazione dell’Istituto alle
decisioni della BCE sugli intermediari sottoposti al Meccanismo di vigilanza unico.

SERVIZIO SUPERVISIONE BANCARIA 2

art. 69

Segue – in conformità di quanto previsto dalla normativa sul Meccanismo di


vigilanza unico – la situazione tecnica ed effettua interventi di vigilanza sui gruppi
bancari e sulle banche non sottoposti alla diretta supervisione della BCE, sugli
intermediari finanziari che li compongono ad esclusione delle Società di gestione
del risparmio (SGR). In quest’ambito cura il processo di revisione e valutazione
prudenziale, svolge attività di analisi dei rischi e dei relativi sistemi di gestione dei
gruppi bancari e delle banche e convalida, in raccordo con le altre Strutture
interessate, i modelli interni di misurazione dei rischi.
Effettua gli interventi precoci sulle banche e sui gruppi bancari di competenza,
valuta i relativi piani di risanamento e collabora ai piani di risoluzione.
Coopera, per i profili di competenza, con l’Unità di Risoluzione e gestione delle
crisi.
Svolge l’attività di coordinamento delle Filiali che esercitano l’azione di
vigilanza sulle banche decentrate.
SERVIZIO SUPERVISIONE INTERMEDIARI FINANZIARI

art. 70

Svolge l’attività di supervisione seguendo la situazione tecnica, curando il


processo di controllo prudenziale ed effettuando gli interventi di vigilanza:
 sugli intermediari finanziari non bancari e sugli Organismi di controllo
previsti dai Titoli V e VI bis del TUB;
 sugli intermediari finanziari non bancari che operano, in via esclusiva o
prevalente, nei settori dell’intermediazione mobiliare, ovvero della
produzione e distribuzione di prodotti finanziari e di investimento e sugli
Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR);
 sugli Istituti di moneta elettronica (IMEL) e sugli Istituti di pagamento (IP).
Effettua gli interventi precoci sugli intermediari di competenza, valuta i relativi
piani di risanamento e collabora ai piani di risoluzione.
Coopera, per i profili di competenza, con l’Unità di Risoluzione e gestione delle
crisi.
Svolge l’attività di coordinamento delle Filiali che esercitano l’azione di
vigilanza sugli intermediari finanziari non bancari decentrati.

SERVIZIO ISPETTORATO VIGILANZA

art. 71

Effettua – in conformità a quanto previsto dal Meccanismo di vigilanza unico –


verifiche ispettive presso gruppi bancari e le banche; svolge la medesima attività nei
confronti degli intermediari non bancari e degli altri soggetti sottoposti per legge al
controllo anche ispettivo della Banca.
Pianifica l’attività ispettiva in collaborazione con le Unità della Banca interessate
e nel quadro della cooperazione con le altre Autorità di settore nazionali ed estere.
Cura gli adempimenti amministrativi connessi con la revisione, gestione e
conservazione dei rapporti ispettivi.
Effettua, in raccordo con i Servizi interessati, le verifiche connesse con la
convalida dei modelli interni di misurazione dei rischi.
Nell’espletamento della propria attività l’Ispettorato può avvalersi anche di
personale non appartenente al Corpo ispettivo.
Coopera, per i profili di competenza, con l’Unità di risoluzione e gestione delle
crisi.
SERVIZIO RAPPORTI ISTITUZIONALI DI VIGILANZA

art. 72

Cura i rapporti con l’Autorità Giudiziaria, le altre Autorità e gli organi


investigativi.
Coordina l’esame delle interrogazioni parlamentari.
Segue i profili di comunicazione di interesse per la Vigilanza.
Amministra i sistemi informativi della Vigilanza riguardanti gli intermediari
bancari e finanziari, assicurando il supporto elaborativo e statistico ai Servizi del
Dipartimento e all’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi; tiene gli albi.
In conformità a quanto previsto dalla normativa sul Meccanismo di vigilanza
unico, svolge compiti connessi con l’esame e la gestione delle irregolarità
riscontrate nelle attività di supervisione.
Coopera, per i profili di competenza, con l’Unità di Risoluzione e gestione delle
crisi e con l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio.
Svolge i compiti di Segreteria del CICR.
Svolge attività in materia di costituzione degli intermediari e di accesso al
mercato.
Segue i profili di innovazione finanziaria e tecnologica, coordina le relative
attività.
DIPARTIMENTO TUTELA DELLA CLIENTELA ED EDUCAZIONE
FINANZIARIA

SERVIZIO VIGILANZA SUL COMPORTAMENTO DEGLI INTERMEDIARI

art. 73

Promuove la correttezza e la trasparenza delle relazioni tra gli intermediari e la


clientela.
Svolge le attività di controllo e di intervento in materia di trasparenza e
correttezza e di diritti e obblighi delle parti nella prestazione di servizi di
pagamento, collaborando con le altre Autorità competenti. Cura le attività
amministrative conseguenti alle risultanze cartolari e ispettive.
Segue la produzione normativa nazionale e internazionale di rilievo per le
finalità istituzionali del Dipartimento, intrattenendo i rapporti con il Parlamento, il
Governo, e le altre Amministrazioni pubbliche nonché con le Autorità di vigilanza.
Cura la predisposizione e l’aggiornamento della normativa di tutela della
clientela bancaria e finanziaria.
Sviluppa i metodi di analisi e valutazione dei soggetti vigilati in materia di tutela
della clientela ed elabora i criteri operativi da applicare nell’esercizio dell’attività
di controllo e di intervento.
Conduce l’analisi periodica dei rischi di sistema per la clientela in materia di
tutela.
Predispone, in materia di prevenzione e di contrasto dell’usura, le istruzioni
operative per le rilevazioni previste dalla normativa.

SERVIZIO TUTELA INDIVIDUALE DEI CLIENTI

art. 74

Coordina e gestisce le attività di supporto all’organismo di risoluzione


stragiudiziale delle controversie Arbitro Bancario Finanziario. Fornisce supporto
per lo svolgimento del ruolo attribuito alla Banca di Autorità nazionale competente
per la valutazione dei requisiti di qualità dell’Arbitro Bancario Finanziario.
Coordina l’attività di gestione degli esposti relativi alle relazioni tra gli
intermediari e la clientela in materia di tutela, svolgendo anche l’analisi quali-
quantitativa delle informazioni ad esse relative.
Cura i rapporti con le associazioni dei consumatori e gli altri soggetti coinvolti.
SERVIZIO EDUCAZIONE FINANZIARIA

art. 75

Cura la progettazione, il coordinamento e la realizzazione, anche attraverso le


Filiali, delle iniziative di educazione finanziaria per studenti e adulti.
Effettua le analisi quali-quantitative sull’alfabetizzazione finanziaria.
Cura l’aggiornamento e lo sviluppo del portale di educazione finanziaria e
collabora con il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività
di educazione finanziaria.
Cura l’interlocuzione con i soggetti esterni e, in particolare, con il Ministero
dell’Istruzione.
Coordina i percorsi offerti dalla Banca per l’inserimento degli studenti nel
mondo del lavoro.
DIPARTIMENTO CIRCOLAZIONE MONETARIA E PAGAMENTI AL
DETTAGLIO

SERVIZIO BANCONOTE

art. 76

Provvede alla produzione delle banconote e, all’occorrenza, alla progettazione


delle stesse.
Svolge attività di ricerca e sviluppo sugli elementi di sicurezza delle banconote e
sui processi produttivi, nonché altri compiti di interesse dell’Eurosistema.
Custodisce le materie prime, i materiali per la produzione delle banconote, i
semilavorati e la produzione ultimata, consegna le banconote prodotte al Servizio
Gestione circolazione monetaria e, ove previsto, provvede alle spedizioni per conto
della BCE.
È responsabile dell’accreditamento da parte della BCE quale stamperia
autorizzata per la produzione dell’euro e delle certificazioni in conformità con gli
standard internazionali per la qualità, per la tutela dell’ambiente e per la salute e
sicurezza sul lavoro.

SERVIZIO GESTIONE CIRCOLAZIONE MONETARIA

art. 77

Indirizza e coordina l’attività delle Filiali in materia di circolazione monetaria


dando attuazione alle direttive emanate in materia nell’ambito del SEBC.
Svolge attività volte a preservare la qualità dei biglietti in circolazione e a
garantirne la legittimità, incluse quelle proprie del “Centro Nazionale di Analisi”.
Esercita l’attività di controllo sui gestori del contante e, nei confronti delle
società di servizi, anche con riferimento all’antiriciclaggio.
Custodisce le banconote, le riserve auree e gli altri valori riguardanti
l’Amministrazione centrale, provvede alle operazioni di ricezione e spedizione da e
verso le Filiali e le altre BCN dell’Eurosistema; effettua le connesse operazioni di
cassa.
Amministra i titoli e i valori di proprietà della Banca e di terzi nonché quelli in
deposito per conto delle Filiali. Gestisce le collezioni numismatiche della Banca.
Al Titolare del Servizio vengono attribuiti – secondo la natura delle operazioni –
anche i poteri che competono ai Direttori delle Filiali ai sensi delle disposizioni
regolamentari e di servizio. La temporanea direzione del Servizio non può essere
assunta dai Titolari delle unità nel cui ambito viene svolta la funzione di cassa.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.

SERVIZIO STRUMENTI E SERVIZI DI PAGAMENTO AL DETTAGLIO

art. 78

Svolge analisi sull’andamento della circolazione monetaria e sull’utilizzo e lo


sviluppo degli strumenti di pagamento alternativi al contante.
Esercita le funzioni, assegnate alla Banca dall’ordinamento nazionale e quelle
derivanti dalla partecipazione al SEBC, in materia di sorveglianza su strumenti e
servizi di pagamento al dettaglio.
Svolge le attività connesse al funzionamento del Comitato Pagamenti Italia.
Svolge i compiti derivanti dalla funzione di ente titolare della Centrale d’allarme
interbancaria.
Svolge analisi sull’innovazione finanziaria e tecnologica nel mercato dei
pagamenti e coordina le iniziative intraprese dalle strutture della Banca in materia
di FinTech.
Intrattiene rapporti con le altre Autorità nelle competenti sedi nazionali, europee
e internazionali per la definizione e l’attuazione delle linee di indirizzo nelle
funzioni attribuite.
Definisce, coordinandosi con il Servizio Ispettorato vigilanza, gli interventi
ispettivi sui soggetti vigilati.
DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE, ORGANIZZAZIONE E BILANCIO

SERVIZIO PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

art. 79

Coordina il sistema di pianificazione strategica.


Svolge il controllo economico di gestione curando lo sviluppo, il coordinamento
e la gestione dei relativi strumenti: budget, metodologie e sistemi di mappatura e
rilevazione di risorse, processi e prodotti, sistema di contabilità analitica, analisi
della spesa, dei costi e dell’efficienza aziendale. Produce, in tale ambito, le
informazioni necessarie alle esigenze conoscitive e decisionali della Banca e
dell’Eurosistema.
Esercita il controllo sui processi di spesa con particolare riguardo ai profili di
economicità e di compliance, tenuto conto dell’evoluzione dei rischi.
Predispone la normativa applicativa relativa ai trattamenti economici di missione
e di trasferimento, esercita il controllo sulle missioni liquidate e accerta la regolarità
delle richieste di liquidazione delle spese e delle indennità del personale trasferito.
Gestisce le procedure operative di supporto all’attività di spesa e alla
liquidazione dei trattamenti economici di missione e trasferimento,
predisponendone le istruzioni applicative.

SERVIZIO ORGANIZZAZIONE

art. 80

Elabora e promuove le linee di sviluppo organizzativo della Banca.


Studia l’evoluzione delle tecniche e dei modelli organizzativi.
Svolge i cicli periodici di analisi della qualità dell’organizzazione.
Propone modifiche dell’assetto funzionale e organizzativo delle strutture della
Banca, dei meccanismi di coordinamento, del sistema dei poteri e delle
responsabilità.
Segue le attività relative allo sviluppo del modello organizzativo per il lavoro
agile.
Promuove l’innovazione e la semplificazione dei processi e dei sistemi,
avvalendosi della leva tecnologica quale fattore di miglioramento.
Sviluppa le metodologie in materia di governance e controllo dei progetti e ne
analizza gli impatti organizzativi e finanziari.
Definisce criteri per la produzione della normativa della Banca, in coerenza con
lo Statuto e i Regolamenti, e coordina l’applicazione delle normative
interdisciplinari esterne.
Elabora le modifiche al Regolamento generale.
Assolve agli obblighi previsti dalla normativa in relazione alla qualifica di
Titolare dei trattamenti di dati personali.
Definisce la metodologia per la gestione del rischio di compliance, ne coordina
le attività e predispone riferimenti al Direttorio.
Coordina il sistema di gestione del rischio operativo, fornisce assistenza alle
Strutture per la valutazione dei rischi e la definizione delle misure di risposta.
Coordina il sistema di continuità operativa e gestisce l’emergenza generale della
Banca, anche con riferimento al rischio cibernetico.
Promuove la politica ambientale della Banca e i temi della sostenibilità.

SERVIZIO BILANCIO

art. 81

Gestisce il sistema contabile della Banca curando la tenuta della contabilità


generale e dei relativi libri obbligatori. Tenendo conto dell’evoluzione tecnico-
giuridica, anche in ambito SEBC e internazionale, impartisce le disposizioni
necessarie per assicurare la corretta impostazione ed esecuzione delle scritture
contabili.
Definisce e gestisce le metodologie di controllo in materia contabile e esegue i
relativi controlli. Interviene nelle fasi di sviluppo e aggiornamento delle procedure
informatiche aventi riflessi contabili, anche al fine di assicurare il necessario
presidio del rischio contabile.
Cura le fasi di formazione del bilancio della Banca e dei documenti che lo
corredano avvalendosi anche delle informazioni prodotte dalle strutture competenti
per materia.
Segue l’evoluzione dei rischi rilevanti ai fini della predisposizione del bilancio
ed elabora periodicamente previsioni, anche pluriennali, delle grandezze
patrimoniali e reddituali sia per fornire supporto informativo all’elaborazione del
piano strategico e del budget triennale sia per l’informativa agli organi della Banca.
Coordina la predisposizione della relazione sulla gestione e sulle attività della
Banca redatta ai sensi della L. 262 del 2005, avvalendosi anche delle informazioni
prodotte dalle strutture competenti per materia.
Segue la normativa contabile nazionale e internazionale, partecipa ai gruppi e
ai comitati di coordinamento in ambito SEBC, monitora l’evoluzione della
normativa europea e nazionale in materia di rendicontazione non finanziaria, al
fine di valutare possibili impatti sull’informativa di bilancio.
Predispone le situazioni periodiche per il Ministero dell’Economia e delle
finanze e quelle previste nell’ambito del SEBC. Elabora le rendicontazioni
contabili per finalità statistiche utilizzate per le segnalazioni ad enti esterni.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici
per la continuità operativa della Banca.
Gestisce la contabilità e la rendicontazione del Fondo Pensione
Complementare e cura la contabilità del Fondo Nazionale di Risoluzione e di enti
terzi, sulla base degli impegni assunti dall’Istituto.
Supporta il Ragioniere generale nei rapporti con il Collegio sindacale per le
attività di verifica dell’adeguatezza del sistema contabile e di controllo sul bilancio
della Banca; coordina la produzione dei flussi informativi destinati alla società
incaricata della revisione del bilancio e della verifica della regolare tenuta della
contabilità.

SERVIZIO ASSISTENZA E CONSULENZA FISCALE

art. 82

Presidia l’assolvimento degli adempimenti fiscali cui è tenuto l’Istituto in qualità


di soggetto passivo delle imposte dirette e indirette e di sostituto di imposta e di
dichiarazione. Assolve agli obblighi informativi nei confronti dell’Amministrazione
finanziaria.
Sovrintende alla corretta applicazione della normativa fiscale da parte delle
Unità centrali e periferiche dell’Istituto, fornendo istruzioni e consulenza.
Cura il contenzioso tributario, gestisce i rapporti con l’Amministrazione
finanziaria italiana e con quelle di altri Paesi.
Contribuisce alla predisposizione dei documenti di bilancio per gli aspetti
riguardanti la fiscalità.
Segue la fiscalità di enti terzi sulla base degli impegni assunti dall’Istituto.
Analizza la produzione normativa, anche comunitaria e internazionale, con
particolare attenzione ai riflessi sull’Istituto e sulla fiscalità del settore finanziario.
Svolge studi e analisi sul sistema tributario nazionale, su quelli esteri e sulla
fiscalità internazionale.
DIPARTIMENTO ECONOMIA E STATISTICA

SERVIZIO CONGIUNTURA E POLITICA MONETARIA

art. 83
Fornisce il supporto conoscitivo e tecnico per la definizione del contributo della
Banca d’Italia alla politica monetaria dell’Eurosistema; a tal fine svolge –
relativamente all’area dell’euro e all’Italia – attività di ricerca e analisi sugli
andamenti congiunturali e sugli scenari previsivi, sugli andamenti della moneta, del
credito e dei mercati finanziari.
Effettua ricerche sulla teoria e la metodologia econometrica e sviluppa e
gestisce i relativi modelli.

SERVIZIO STABILITÀ FINANZIARIA

art. 84

Coordina le attività di preparazione delle riunioni del Consiglio direttivo e del


Consiglio generale della BCE, del Comitato Europeo per il Rischio Sistemico
(European Systemic Risk Board, ESRB), del Comitato Economico e Finanziario
(CEF) e del Financial Stability Board (FSB).
Conduce, anche in collaborazione con altre Strutture della Banca, analisi e
valutazioni dei rischi per la stabilità finanziaria e sviluppa, attraverso l’elaborazione
di appositi indicatori, proposte sulla calibrazione degli strumenti per prevenire e
mitigare tali rischi; cura la formulazione ai competenti organi delle proposte sulle
misure macroprudenziali rimesse all’Istituto.
Coordina la redazione del rapporto periodico della Banca sulla stabilità
finanziaria.
Svolge attività di ricerca e analisi sulla struttura dei mercati dell’intermediazione
bancaria e finanziaria.

SERVIZIO STRUTTURA ECONOMICA

art. 85

Svolge attività di ricerca e analisi sull’economia italiana e in particolare sulla


sua struttura reale e articolazione territoriale, sulla finanza pubblica e sulle politiche
economiche, strutturali e di bilancio, anche in termini comparativi con le
altre principali economie e in prospettiva storica. In tale ambito, fornisce supporto
conoscitivo e tecnico per le valutazioni della Banca in materia di politica
economica nelle sedi nazionali e internazionali.
Gestisce la Biblioteca “Paolo Baffi”.

SERVIZIO ECONOMIA E RELAZIONI INTERNAZIONALI

art. 86

Compie ricerche e analisi su temi generali dell’economia internazionale e sulle


economie esterne all’area dell’euro.
Cura le relazioni internazionali della Banca nelle sedi del dibattito economico-
finanziario e nelle istituzioni finanziarie internazionali, partecipando con propri
esperti a comitati e gruppi di lavoro ovvero coordinando la predisposizione della
documentazione e del supporto tecnico.
Coordina l’attività di cooperazione tecnica della Banca con le istituzioni
monetarie e finanziarie dei paesi emergenti e in via di sviluppo.

SERVIZIO ANALISI STATISTICHE

art. 87

Sviluppa analisi metodologiche e cura l’elaborazione e la diffusione dei conti


finanziari e patrimoniali e della bilancia dei pagamenti, in collaborazione con le
altre Unità competenti della Banca.

Segue la progettazione e la gestione delle indagini campionarie presso le


imprese e le famiglie utili ai fini dell’analisi dell’economia e della politica
economica in Italia.

Amministra le basi dati del Dipartimento; cura l’accesso e lo scambio di dati


all’interno e all’esterno dell’Istituto per finalità di ricerca.

Sperimenta metodologie e tecnologie statistiche innovative.

Effettua analisi e ricerche nelle materie di competenza.


SERVIZIO RILEVAZIONI ED ELABORAZIONI STATISTICHE

art. 88

Cura la raccolta, l’elaborazione e la distribuzione, all’interno e all’esterno, delle


informazioni statistiche sull’attività creditizia e finanziaria e sulle attività
economiche di interesse della Banca. In tale ambito progetta le rilevazioni
statistiche, ne presidia il livello di qualità e compila gli aggregati statistici rilevanti
a fini di politica monetaria e per la diffusione all’esterno.

Amministra il sistema statistico comune delle funzioni istituzionali.

Gestisce il servizio centralizzato dei rischi.

Svolge le attività connesse con il ruolo di Agenzia nazionale di codifica degli


strumenti finanziari e gestisce le anagrafi dei soggetti e degli strumenti finanziari
per le finalità statistiche dell’Istituto.
DIPARTIMENTO RISORSE UMANE, COMUNICAZIONE E
INFORMAZIONE

SERVIZIO SVILUPPO DELLE PROFESSIONALITÀ

art. 89

Elabora e propone le linee d’indirizzo e di innovazione dei sistemi gestionali per


la crescita professionale delle persone.
Sovrintende allo sviluppo delle competenze del personale progettando percorsi
manageriali e professionali, fornendo consulenza e supporto individuale e curando
le iniziative di formazione.
Presta consulenza e supporto alle Strutture della Banca per la gestione decentrata
dei sistemi gestionali.
Promuove l’inclusione delle persone e la valorizzazione delle diversità.

SERVIZIO GESTIONE DEL PERSONALE

art. 90

Elabora e propone le linee di funzionamento del sistema di gestione delle risorse


umane.
Predispone la disciplina regolamentare del rapporto di lavoro e gestisce le
relazioni con le Organizzazioni sindacali.
Cura i processi di lavoro riferiti ai concorsi esterni, alle selezioni interne e alla
mobilità del personale; è responsabile della gestione dei sistemi della valutazione
delle performance e di quello premiante.
Cura il trattamento normativo ed economico del personale. Provvede
all’erogazione delle pensioni e alla gestione amministrativa del Fondo Pensione
Complementare.
Istruisce i procedimenti disciplinari e monitori.
Promuove le iniziative per il miglioramento delle condizioni di lavoro e del
benessere organizzativo.
Svolge il servizio di prevenzione e protezione per la tutela della salute e sicurezza
dei lavoratori.
Nell’ambito del Servizio sono inquadrati il Responsabile del servizio di
prevenzione e protezione e i medici competenti.
SERVIZIO COMUNICAZIONE

art. 91

Elabora e promuove la strategia di comunicazione della Banca.


Pianifica, progetta e gestisce le iniziative volte a informare il pubblico, attraverso
i media, il web e gli altri canali di comunicazione, sull’attività e sulle linee d’azione
della Banca.
Gestisce la comunicazione istituzionale e aziendale e cura le attività di
promozione volte a valorizzare l’immagine dell’Istituto.
Gestisce l’attività editoriale e la stampa delle pubblicazioni.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.

SERVIZIO GESTIONE DELL’INFORMAZIONE

art. 92

Promuove l’integrazione e lo sfruttamento delle informazioni documentali e dei


dati trattati dalle funzioni aziendali.
Gestisce i sistemi e i flussi documentali ufficiali della Banca.
Sovrintende alla gestione e alla conservazione archivistica del patrimonio
documentale della Banca. Gestisce l’Archivio storico della Banca e ne assicura la
fruibilità da parte del pubblico.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.
DIPARTIMENTO INFORMATICA

SERVIZIO SVILUPPO INFORMATICO

art. 93

Cura la progettazione, la realizzazione e l’evoluzione delle applicazioni


informatiche a sostegno delle attività della Banca e del SEBC, nel rispetto delle
esigenze degli utenti. In tale ambito:
- orienta la domanda di innovazione relativa ai servizi informatici;
- progetta, realizza e manutiene le applicazioni informatiche, i sistemi per la
comunicazione e la gestione documentale, i servizi condivisi e le soluzioni
informatiche per l’utente; individua le possibili soluzioni, nel rispetto dei requisiti
funzionali, di qualità e di servizio;
- cura il collaudo delle soluzioni realizzate e le consegna per il passaggio in
produzione;
- assicura il supporto specialistico volto a prevenire e risolvere i
malfunzionamenti;
- presidia la sicurezza informatica nelle iniziative di sviluppo, coordinando
l’analisi dei rischi, individuando le misure tecniche di mitigazione, verificandone la
realizzazione prima dell’avvio in produzione.
Svolge i compiti connessi con il ruolo di responsabile del servizio di
certificazione delle chiavi pubbliche della Banca.
Svolge compiti di coordinamento e sostegno organizzativo per le attività
nell’ambito della Convenzione Interbancaria per l’Automazione (CIPA).
Il Servizio può avvalersi, secondo specifiche disposizioni, dell’opera di risorse
esterne alla Banca.

SERVIZIO GESTIONE SISTEMI INFORMATICI

art. 94

Cura l’erogazione dei servizi informatici a sostegno dell’attività della Banca e


del SEBC nel rispetto dei livelli di servizio e di continuità operativa definiti con
l’utenza.

Cura la progettazione, la realizzazione, l’evoluzione e la gestione dei data


center, delle infrastrutture elaborative, dei sistemi di memorizzazione e di rete.
In tali ambiti:

- amministra il patrimonio software, cura la gestione delle applicazioni


informatiche, la salvaguardia dei dati e lo sviluppo delle procedure di emergenza;

- coordina i processi per la consegna in produzione e per la gestione dei


cambiamenti informatici delle applicazioni, delle infrastrutture elaborative, dei
sistemi di memorizzazione e di rete;

- fornisce informazioni e assistenza agli utenti; controlla la qualità dei servizi


erogati;

- assicura il supporto specialistico volto a prevenire e risolvere i


malfunzionamenti;

- svolge verifiche sulla sicurezza delle applicazioni e delle infrastrutture in


esercizio e propone piani di mitigazione dei rischi; coordina gli interventi di
reazione a incidenti di sicurezza.

Gestisce ed è responsabile di processi classificati come critici per la continuità


operativa della Banca, anche in collaborazione con il Servizio Sviluppo
informatico.

Il Servizio può avvalersi, secondo specifiche disposizioni, dell’opera di risorse


esterne alla Banca.

SERVIZIO PIANIFICAZIONE INFORMATICA

art. 95

Svolge attività trasversali al Dipartimento connesse con la definizione


dell’architettura informatica della Banca, la programmazione operativa e
finanziaria, la sicurezza cibernetica e il supporto segretariale. In tale ambito:

– elabora il portafoglio delle iniziative da realizzare, la loro pianificazione e ne


segue lo stato di attuazione;
– cura le attività connesse con il budget, la spesa e i contratti;
– svolge attività di raccordo informativo con riguardo alla gestione del rischio
operativo e all’integrazione dei processi di sicurezza informatica;
– esercita azioni preventive e di contrasto del rischio cibernetico;
– cura le attività di ricerca sulle tecnologie avanzate e la realizzazione di
soluzioni sperimentali;
– assicura compiti di segreteria tecnica per le attività del Dipartimento nelle
sedi internazionali e del SEBC.
DIPARTIMENTO IMMOBILI E APPALTI

SERVIZIO IMMOBILI

art. 96

Gestisce sotto i profili tecnico e amministrativo - salvo deroghe contenute nel


presente Regolamento - le proprietà immobiliari della Banca e, su delibera del
Consiglio superiore, quelle di altri enti la cui attività si ricollega all’Istituto.
Programma gli interventi sugli immobili, ne cura in tutti gli aspetti amministrativi e
tecnici la progettazione e la realizzazione assumendo la responsabilità della
sovrintendenza alla loro esecuzione, del controllo amministrativo e della regolarità
del collaudo.
Cura gli acquisti, la valorizzazione e le vendite di immobili in coerenza con le
politiche di investimento immobiliare elaborate dalla Banca e gestisce le locazioni
attive e passive.
Sviluppa soluzioni innovative per l’articolazione degli spazi secondo i principi
del lavoro agile.
Definisce le politiche e sovrintende alle attività di sicurezza anticrimine.
Provvede alla gestione dei contratti relativi ai lavori e alla manutenzione degli
immobili della Banca.
Nell’esercizio delle proprie attività il Servizio può avvalersi, secondo specifiche
disposizioni, dell’opera di risorse esterne alla Banca.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.

SERVIZIO LOGISTICA E SERVIZI

art. 97

Gestisce i servizi di utilità generale della Banca definendone le politiche.


Gestisce i servizi connessi con il welfare aziendale, le forniture di beni di consumo,
i contratti relativi alle coperture assicurative della Banca.
Cura la gestione e la valorizzazione del patrimonio artistico della Banca.
Cura gli aspetti logistici e i servizi per gli eventi e l’apertura al pubblico degli
spazi di interesse storico e artistico.
Gestisce il sistema centralizzato di sorveglianza della Banca.
SERVIZIO APPALTI

art. 98

Svolge, nei casi previsti dalle disposizioni di servizio, le procedure di


affidamento per l’acquisizione di beni, servizi e lavori per tutte le Strutture della
Banca. Definisce il programma degli acquisti e segue di norma le attività del
Responsabile unico del procedimento connesse con la gestione dei contratti.
STRUTTURE ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL DIRETTORIO

UNITÀ DI RISOLUZIONE E GESTIONE DELLE CRISI

art. 99

Svolge – in conformità a quanto previsto dalla normativa sul Meccanismo di


risoluzione unico – i compiti attribuiti alla Banca come Autorità di risoluzione
nazionale. In tale ambito definisce la normativa, in collaborazione con il Servizio
Regolamentazione e analisi macroprudenziale, e i metodi, segue le attività
connesse con i piani di risoluzione e l’applicazione delle misure di risoluzione,
tiene i rapporti con le Istituzioni nazionali, europee e internazionali e con i
meccanismi di finanziamento nelle materie di competenza.
Cura le procedure di liquidazione volontaria e di liquidazione coatta
amministrativa.
Coopera, per i profili di competenza, con i Servizi del Dipartimento Vigilanza
bancaria e finanziaria.

SERVIZIO CONSULENZA LEGALE

art. 100

Cura le questioni di carattere legale che interessano l’Istituto, svolgendo attività


consultiva e contenziosa; assiste il Direttorio negli affari legali ed in qualsiasi altra
materia nella quale il medesimo ne richieda l’intervento e compie indagini e
ricerche di carattere giuridico nelle materie d’interesse dell’Istituto, anche in
collaborazione con altre Unità organizzative.
Nella trattazione delle cause l’ufficio legale dell’Amministrazione non ha diritto
ad altri compensi oltre a quelli liquidati a carico delle parti soccombenti, quando
vengano effettivamente riscossi.
Intrattiene i rapporti con l’Autorità giudiziaria e con i consulenti legali esterni
alla Banca e gestisce la biblioteca giuridica.
SERVIZIO REVISIONE INTERNA

art. 101

Svolge la funzione di revisione su strutture organizzative, processi, servizi


applicativi, infrastrutture informatiche e progetti. Effettua analisi e interventi a
distanza. Valuta l’adeguatezza dei meccanismi di funzionamento aziendale e dei
sistemi di gestione dei rischi e dei controlli interni e ne promuove il miglioramento
continuo. Svolge attività di revisione per conto del Sistema europeo di banche
centrali e del Meccanismo di vigilanza unico (SSM).
Assiste gli Organi della Banca in materia di controlli interni e per la definizione
delle relative politiche; assicura, quando richiesto, consulenza e collaborazione su
specifiche tematiche e lo svolgimento di altri incarichi, quali accertamenti
particolari. È alle dirette dipendenze del Direttorio cui riporta direttamente.
Gli incaricati di accertamenti revisionali rappresentano il Governatore; in tale
ambito hanno accesso senza limitazioni a documenti e informazioni; l’attività di
revisione è esercitata in conformità con le disposizioni regolamentari e con i criteri
professionali fissati anche a livello internazionale e prescinde da qualsiasi rapporto
di preminenza; gli incaricati degli accertamenti esprimono, quando previsto,
valutazioni sulle caratteristiche professionali dei dipendenti in relazione allo
svolgimento delle prestazioni lavorative.
I Responsabili delle Unità organizzative forniscono al Servizio dati e
informazioni per lo svolgimento della funzione di revisione. Inoltre, segnalano al
Servizio REV gli incidenti non direttamente riconducibili alla classificazione di
incidente operativo e i fatti che per la loro particolare significatività siano ritenuti
meritevoli di una segnalazione ad hoc.

SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE DEL DIRETTORIO

art. 102

Svolge per il Direttorio attività di coordinamento e supporto nei rapporti con le


Strutture della Banca e con enti collaterali. In tale ambito, riveste anche compiti di
segreteria del Direttorio per l’assunzione di provvedimenti aventi rilevanza esterna,
ai sensi della legge 262/2005, relativi all’esercizio delle funzioni attribuite alla
Banca, curando la verbalizzazione del relativo processo decisionale.
Cura le relazioni del Direttorio con gli organi costituzionali, le Autorità e le
istituzioni italiane nonché con la Banca Centrale Europea e le altre banche centrali
e, in generale, con le organizzazioni economiche e finanziarie italiane ed estere.
Segue l’attività legislativa.
Gestisce ed è responsabile di processi di competenza classificati come critici per
la continuità operativa della Banca.

UNITÀ DI SUPERVISIONE E NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

art. 103

Svolge le attività di analisi e di intervento in materia di riciclaggio e contrasto al


finanziamento del terrorismo, collaborando con le altre Autorità competenti. Cura
le attività amministrative conseguenti alle risultanze cartolari e ispettive.
Segue la produzione normativa nazionale e internazionale di rilievo per le
finalità istituzionali dell’Unità, intrattenendo i rapporti con il Parlamento, il
Governo, e le altre Amministrazioni pubbliche nonché con le Autorità di vigilanza.
Cura la predisposizione e l’aggiornamento della normativa di contrasto al
riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.
Sviluppa i metodi di analisi e valutazione dei soggetti vigilati in materia di
riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo ed elabora i criteri operativi
da applicare nell’esercizio dell’attività di controllo e di intervento.
Conduce l’analisi periodica dei rischi di sistema in materia di riciclaggio e
contrasto al finanziamento del terrorismo.

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