A livello individuale, la somma di segmenti postivi (risparmio positivo) =somma algebrica risparmi
negativi
Vuole dire che l’area di questo rettangolo di risparmi postivi di individui lavoratori= risparmi postivi
di individui pensionati a livello (aggregato). 1 in un’economia stazionaria il risparmio aggregato è
zero.
Parliamo della ricchezza= somma di tutte la ricchezza di individui di età diversa.
L’altezza valore massimo ricchezza che si raggiunge NSw, facendo calcoli
Ora calcolo il rapporto ricchezza/reddito. (seconda parte delle proposizioni Modigliani)
Maggiore è il periodo di pensionamento maggiore è la ricchezza detenuta da un paese.
Domanda? Risparmio aggregato 0, ricchezza positiva= meta periodo di pensionamento, rapporto
ricchezza reddito positiva pari alla meta del periodo di pensionamento
Domanda: in che senso se il risparmio è zero la ricchezza è positiva, se la variazione della ricchezza
è pari al risparmio e il risparmio è zero, come mai la ricchezza è positiva?
Anche al netto del motivo ereditario, ricchezza 5 volte il pil. Da dove spunta la ricchezza se l
economia non risparmia
ECONOMIA DEL RISPARMIO E DELLA PREVIDENZA
21/10
La ECONOMIA STAZIONARIA
1) Accumula capitale attraverso i risparmi dei giovani lavoratori.
Immaginatevi quindi questa economia con adamo e eva iniziano a popolare questa economia.
Man mano che crescono accumulano risparmio e cosi si genera ricchezza in questa economia.
2) Le prime coorti di pensionati iniziano a decumulare adamo e eva che a 60 anni
smettano di lavorare e iniziano a decumulare. Ma nel frattempo ci sono nuove generazioni
che entrano in questa economia e quindi la ricchezza aggregata cresce W anche se a
ritmo decrescente perché man mano che passano gli anni nuove coorti di pensionati
decumulano ; quindi nella nostra immagine della vasca che cresce, l’acqua che riempie la
vasca ci avviciniamo più o meno al livello soglia.
3) All’equilibrio di stato stazionario i flussi di risparmio positivo dei lavoratori coincide con i
flussi di risparmio negativo dei pensionati.
Arrivati a questa data allora di termine della transizione, a questo anno quanti anni ci vogliono per
giungere allo stato stazionario? adamo e eva devono arrivare a 60 anni e quindi ci vogliono
almeno 60 anni affinché si compia la transizione cioe 40 + 20 di pensionamento. Questo è molto
importante. I tempi affinché una riforma vada a regime per esempio pensionistica, a seconda di
come è disegnata questa riforma, tipicamente gli effetti completi di una riforma pensionistica si
compiono quando la prima generazione di pensionati ha terminato di vivere. Quindi parliamo di
decenni; quando si parla di risparmio, di sistemi previdenziali e di riforma dei sistemi previdenziali,
dobbiamo sempre immaginare che gli anni che occorrono sono molto lunghi affinché queste
riforme esplitino tutti i loro effetti. Se voi aprite i giornali vedete che nel documento di
programmazione del governo che è il documento che informa la legge di bilancio, vedete che c’è la
ennesima riforma del sistema previdenziale. Si sta parlando di quota 102, 104 e adesso siamo a
quota 100, però il team è questo: il problema è che più riforme si fanno, più queste si accumulano
negli anni e ovviamente pero per vedere gli effetti si deve pero aspettare qualche decennio
Siccome allora il risparmio sarà 0 nell’equilibrio e dunque anche la variazione della ricchezza sarà
0 perché per definizione la variazione della ricchezza è pari al risparmio e in particolare il rapporto
ricchezza reddito cioe omega è pari a L-N/2.
Adesso vediamo una ECONOMIA IN CRESCITA BILANCIATA
È una economia che cresce anno dopo anno a un TASSO COSTANTE. Tutte le grandezze
aggregate crescono a un tasso costante. Chiameremo questo tasso di crescita come ro
Tutte le variabili aggregate:
-consumo, reddito, ricchezza, crescono a questo tasso ro (in crescita bilanciata)
Allora perché la economia cresce, come fa a crescere? Ci sono due fonti di CRESCITA REALE DEL
PIL:
-Il PIL può crescere o perché AUMENTA LA POPOLAZIONE e quindi il ro è dovuto a due elementi:
CRESCITA DELLA POPOLAZIONE e chiamiamo il tasso di crescita della popolazione n e quindi
anche della forza lavoro. Più lavoratori abbiamo, più reddito si produce , a parità di altre
condizioni.
-Altro elemento che può fare crescere la economia è la CRESCITA DELLA PRODUTTIVITA’ che
chiamiamo teta. Cosa è’? è il tasso al quale cresce il reddito prodotto da ciascun lavoratore
(reddito procapite) e cosa c’è dietro questo teta? C’è il PROGRESSO TECNICO che consente anno
dopo anno a ciascun lavoratore di produrre di più . ad esempio immaginiamo a parità di numero
di lavoratori: se io ogni anno introduco una innovazione in ufficio, nel capannone, nel forno che
produce vetro piuttosto che cemento, ciascun lavoratore alla fine dell’anno avrà prodotto più
reddito. Quindi la innovzione tencica rende ciascun lavoratore piu produttivo e qundi questo
produce piu reddito.
Vale in economia questa relazione:
1+ro è il fattore di crescita del PIL : il pil cresce perche cresce la popolazione e il reddito
procapite
Questa si può approssimare cosi questa relazione: ro è circa uguale a n+teta
quindi quando parliamo di CRESCITA BILANCIATA si parla di una economia che cresce a un tasso ro
e questo ro è dato :
-da n e basta con teta=0 quindi il caso n>0 e teta=0
-oppure teta>0 e n=0
-oppure un mix dei due cioe n diverso da 0 e teta diverso da 0
In Italia da diversi anni il saldo delle nascite e dei decessi è negativo e la popolazione è tenuta in
piedi a causa dei flussi migratori. Quindi questi flussi in Italia consentono alla Italia di mantenere
una popolazione abbastanza stabile anche se leggermente calante e poi sono i migranti che hanno
anche i tassi di fertilità più alti cioe sono quelli che fanno anche più figli.
Per semplicità affronteremo questi casi separatamente A e B e C
CASO A
Facciamo il caso A: cosa mi aspetto? Conoscendo il modello, sapendo che quando la popolazione è
costante i risparmi sono nulli; adesso invece provo a fare aumentare la popolazione. Che cosa
succede al RISPARMIO AGGREGATO? Che cosa mi aspetto da questa economia?
S/Y= propensione aggregata al risparmio S/PIL=PAS
W/Y ?
Poniamo l’accento su questi fenomeni. Che cosa succede al risparmio se consentiamo a questa
economia di avere una crescita della popolazione costante?
N >o S>0 cioè il risparmio aggregato è positivo.
Facciamo il grafico per capire come funziona la STRTTURA DEMOGRAFICA DELLA ECONOMIA. Qua
ci mettiamo la STRUTTURA DEMOGRAFICA DELLE POPOLAZIONE. Parto da chi ha età L , poi età L-
1, età L-2 ecc cioe parto dai vecchi della popolazione. Facciamo che ci sia 1 ottantenne e basta.
Se la popolazione cresce a un tasso costante vuol dire che quelli che sono nati l’anno successivo
agli anzianissimi hanno una numerosità maggiore di quanto? Di 1+n
Quindi se avevamo un anziano di 80 anni, allora i 79enni sono 1+n
I 78enni sono(1+n)^2
E cosi via. Se unisco questi punti allora ho una CURVA CONVESSA i giovanissimi sono molti,
sono cioe (1+n) ^L-1 perche qua sono partito da (1+n)^0 cioe 1 . se ho 80 coorti, la prima corte
elevata alla 0, la decima coorte elevata alla 9; la ottantesima è elevata alla 79
Poi disegno il RISPARMIO per ciascuna coorte: metto il risparmio e la età. Io so che il
risparmio > 0 per le prime n coorti. Il risparmio è Y(L-N/L), mentre risparmio<0 per gli anziani
cioe è pari a -c per gli anziani .
Il RISPARMIO AGGREGATO allora cosa sarà? È la somma: quindi Sw x il numero di lavoratori +
Spx il numero dei pensionati
Cosa osserviamo’ se r=0=ro allora S=0
Quando n è >0 cambiano questi numeri Nw e Np. In particolare cosa otteniamo dal grafico?
Per ottenere il risparmio aggregato devo fare una somma PONDERATA.
Prendiamo l’individuo di età 1 : faccio la somma ponderata di questi perche Nw sarebbe questa
sommatoria:
quindi sto moltiplicando questa curva in rosso per una costante. Quindi il risparmio del giovani
lavoratori avra questo andamento :
poi arrivo a N e il risparmio diventa negativo , ma come? In questo modo perché la numerosità
delle coorti più anziane si riduce e quindi ho questa curva in basso a destra negativa ma
crescente . il risparmio negativo degli anziani si riduce all’aumentare della età perche
l’anzianissmo 80enne è uno solo.
EFFETTO NEISSER
Quindi il risparmio aggregato di tutta questa società sarà la somma dei singoli risparmi cioe la
somma algebrica di questa area in verde:si vede che il risparmio positivo dei giovani è > del
risparmio negativo dei pensionati. Quindi possiamo dire che l’aumento della popolazione
provoca un aumento del risparmio aggregato perche il peso demografico delle coorti dei
lavoratori che hanno risparmio positivo è maggiore del peso delle coorti degli anziani che hanno
risparmio negativo
Questo effetto si chiama EFFETTO NEISSER (1944) dal nome dell’economista che per primo ha
intuito questo fenomeno, o meglio che lo ha formalizzato . la intuizione era gia stata individuata
anche da CASSEL, economista svedese che ha scritto un libro nel 1928. Poi Neisser l’ha ancora resa
più esplicita nel 1944. Poi Modigliani ha anche conosciuto Neisser perche anche lui era un esule a
causa del fascismo, nazismo. Modigliani era ebreo e si trasferì negli stati uniti dopo le leggi
razionali.
Si sono trovati alla new school di new york che ospitava questi esuli.
Se S >0 , allora anche S/y >0 cioe la propensione aggregata al risparmio cioe rapporto
risparmio/pil è positivo,
ma inoltre più alto è n, più alto è S e più alto è s perché maggiore è il tasso di crescita della
popolazione, più alto è il peso demografico delle giovani coorti rispetto alle coorti anziani.
Quindi seconda proporzione di Modigliani importante: in presenza di crescita costante della
popolazione il risparmio aggregato è positivo qundi S>0 e s (propensione aggregata al
risparmio)è una FUNZIONE CRESCENTE CONCAVA del tasso di crescita della economia n che
coincide con ro.
Perche concava? È una questione matematica, però la idea è che man mano che aumenta la
popolazione il risparmio aumenta meno che proporzionalmente rispetto alla popolazione.
Questo provoca comunque un aumento complessivo di questo rapporto S/Y ma non in modo
lineare ma in modo CONCAVO .
Per quanto riguarda omega cioè w=W/Y cosa succede?
È DECRESCENTE RISPETTO A RO cioe n
La idea è che PIL cresce al tasso n; W cresce si ma meno che proporzionalmente perche i giovani
sono meno ricchi degli anziani e quindi quando aumentano i giovani nella economia il loro peso
demografico aumenta e quindi poiche hanno essi ricchezza molto limitata, aumenta si ma meno
che rispetto al resto della popolazione .
Ho cercato di darvi la intuizione prima che le formule.
CASO B) teta>0 e n=0 si ha la crescita del progresso tecnico
Qua la popolazione è costante. Quindi sull’asse delle x abbiamo l’età , sull’asse delle y la
numerosità della popolazione e allora abbiamo una LINEA PIATTA. Immaginiamo che sia fatta di 1
individuo perche la popolazione è costante ed è costituita da 80 individui se L=80 cioe uno per ogni
classe di età
Vediamo come funziona il risparmio di queste persone; dobbiamo rifarci al modello di Modigliani e
capire che cosa succede al reddito e alla ricchezza di questi individui.
Supponiamo che io sia suo padre e mi chiedessi: quale è stato il tuo primo stipendio quando sei
entrato a lavorare? C’erano le lire e forse erano 1milione e 400 mila lire cioe circa 800 euro se
facciamo il cambio lira euro. Tralasciamo la inflazione. Quindi il primo salario vostro di ingresso
1400€; primo salario di ingresso dei vostri genitori 800€ . perche ? a causa prorpio
dell’AUMENTO DELLA PRODUTTIVITA’, IL PROGRESSO TECNICO.
Qua stiamo solo parlando di GRANDEZZE REALI. Quindi se io disegno un altro grafico dove metto il
reddito iniziale Ye di chi ha 80 anni oggi allora sarà mettiamo 1; il reddito iniziale di chi oggi ha 79
anni sarà stato quanto? 1+teta ; il reddito iniziale di chi oggi ha 78 anni sarà stato (1+teta)^2 e
cosi via.
Quindi le giovani generazioni sono più ricche delle generazioni più anziane. Quindi da y iniziale
possiamo anche desumere che la RICCHEZZA VITALE più o meno ha questo stesso andamento
cioe in sostanza voi sarete più ricchi dei vostri genitori perche godrete di un reddito di ingresso
iniziale più alto e questo reddito crescerà a un TASSO COSTANTE TETA .
Se questo è vero allora anche la ricchezza vitale vostra sarà > sarà più alta per i giovani.
Anche i CONSUMI PER I GIOVANI saranno + alti
Questo viene fuori dal modello fisherianoI consumi sono proporzionali alla ricchezza vitale. Il
modello di Modigliani è un modello fisheriano aumentato pero a degli anni di vita, ma le
implicazioni sono le stesse: il consumo è proporzionale alla ricchezza e non al reddito corrente.
Ma se i consumi dei giovani sono più alti allora questi giovani vogliono consumare di più anche
quando sono anziani e quindi mantenere un costumo costante nella vita e quindi dovranno
risparmiare di più. Se i giovani voglio consumare di più devono allora anche risparmiare di
più.
Quindi i risparmi positivi dei giovani sono più alti dei risparmi negativi degli anziani
CONCLUSIONI: LA RICCHEZZA DEI GIOVANI> QUELLA DEGLI ANZIANI; i CONSUMI DEI GIOVANI>
CONSUMI ANZIANI; RISPARMI GIOVANI> RISPARMI ANZIANI e quindi il RISPARMIO
AGGREGATO SARA’ POSITIVO.
S>0
Il rapporto ricchezza reddito s=S/Y >0 e FUNZIONE CRESCENTE di teta
Maggiore è il tasso di crescita della produttività, maggiore sarà anche lo scarto positivo delle
coorti più giovani rispetto al risparmio negativo degli anziani e quindi aumenta il rapporto
risparmio/ reddito.
Per quanto riguarda omega =W/Y anche questo è DECRESCENTE RISPETTO A TETA : Y cresce a
un tasso esponenziale , a un tasso teta quando aumenta il reddito procapite. W non cresce allo
stesso tasso perche è la somma di tutte le ricchezze che sono proporzionali a redditi passati e
non ai redditi correnti. Immaginate la cross section di ricchezza i una popolazione. La ricchezza dei
65 enni è proporzionale ai redditi passati e non ai redditi correnti.
EFFETTO BENTZEL
Questa è la seconda parte del SECONDA PROPORZIONE DI MODIGLIANI E
BRUMBERG in una economia in presenza di CRESCITA COSTANTE DELLA PRODUTTIVITA’ cioe
(reddito procapite) perchè se ciascun individuo è più produttivo allora il suo salario aumenta allo
stesso tasso perche è agganciato alla produttività, allora il risparmio aggregato è positivo>0 e la
propensione aggregata al risparmio s cioe PAS è funzione crescente di teta, tasso di crescita
della economia, mentre omega è funzione decrescente di teta.
Questo si chiama EFFETTO BENTZEL.
Modigliani cita Bentzel gia negli anni 70 . Bentzel era un economista svedese e Modigliani cita
questo articolo di lui. Modigliani questa cosa pero la trova prima cioe lo trova nel secondo articolo
nel 1953, mentre Bentzel nel 1959 lo trovò.
Bentzel era anche nella Commissione del Nobel.
Adesso andiamo a FORMALIZZARE quello che abbiamo detto:
1) Partiamo da S= variazione della ricchezza W tra un periodo e l’altro.
2) S/Y = variazione W/Y
3) Ho aggiunto questo dividere e moltiplicare per W
Se siamo in una ECONOMIA BILANCIATA allora vi ho detto che tute le grandezze aggregate
crescono al tasso ro per definizione di crescita bilanciata. Quindi questo tasso di crescita
della ricchezza coincide con ro
Omega è una funzione di ro
Quindi se siamo in crescita bilanciata per definizione tutte le grandezze aggregate devono
crescere allo stesso tasso e quindi anche la ricchezza deve crescere al tasso ro.
Quindi questa è la formalizzazione che quando ro=0 allora la propensione aggregata la
risparmio è 0
Quando ro>0 la propensione aggregata al risparmio è positiva.
5)Problema: quando ro cresce abbiamo che omega si riduce e quindi ci sono due effetti
contrastanti su s piccolo s intuitivamente vi ho detto che s aumenterà; pero non abbiamo ancora
la formalizzazione di questo fenomeno ma solo la intuizione economica abbiamo.
OMEGA è una funzione complicata e quindi quando abbiamo una situazione cosi in economia in
generale ricorriamo a delle APPROSSIMAZIONI.
Quindi adesso otterremo una APPROSSIMAZIONE di s rispetto a ro (ro=0), cosi come fa anche
Modigliani
TAYLOR ci dice che una funzione quando non sappiamo come calcolarla in un punto possiamo
approssimarla intorno a un punto noto. Come? prendendo il valore della funzione nel punto noto
e poi facendo una approssimazione usando anche la derivata calcolata nel punto noto x (x-x0).
È una approssimazione ma comunque tanto più vicini siamo a x0 e tanto più buona è la
approssimazione.
Noi vogliamo approssimare piccolo s che è una funzione di ro; la nostra variabile X è ro, la
propensione aggregata al risparmio cioè è una funzione del tasso di crescita
della economia anche se non sappiamo in che modo perche è una FUNZIONE
COMPLICATA
Ovvero sappiamo che : non sappiamo bene come si comporta omega e quindi facciamo questa
approssimazione.
Abbiamo che ro è noto: aumenta ro e sappiamo quanto aumenta S, pero non sappiamo come si
comporta omega perché è una funzione complicata.
Il nostro X0 sarà ro=0 facciamo questa approssimazione intorno a ro=0 perche intorno a ro=0
sappiamo quando vale s e sappiamo quanto vale omega, quindi è un ambiente familiare
+ derivata dalle funzione
moltiplicato ro-0 perche il X0= ro=0
questo oggetto: piccolo s quando ro=o è 0 e quindi so che la propensione aggregata al risparmio
è 0 quando ro=0 + la derivata s primo calcolata in ro=0 x ro.
Quindi possiamo approssimare S di ro intorno a ro=0 scrivendo che s di ro è circa uguale a s’ di ro
cioe la derivata calcolata in ro=0 x ro
adesso vediamo la DERIVATA: prendiamo la nostra funzione:
e è la DERIVATA DI UN PRODOTTO: è il prodotto delle derivate . quindi la derivata di s rispetto a
ro è:
adesso questa formula in rosso ci dice che dobbiamo calcolare questa derivata in ro=0
Quando ro=0 omega quanto vale?
omega= L-N/2
poi abbiamo che questo altro oggetto è =0
Quindi per riassumere abbiamo che s di ro è circa uguale a:
questa approssimazione mostra che : la
propensione aggregata al risparmio è una
funzione crescente di ro e questo fattore di
proporzionalità e dato da il periodo di
pensionamento diviso 2.
Quindi se L-N/2=10, se ro=1% allora s piccolo= 10x1% =10%
allora S=10%
se ro=2% allora s=20%
e cosi via. Questa approssimazione ci dice anche che ro puo essere n+teta. Questa formula ci dice
che l’effetto dell’aumento dell’1%di n produce sulla propensione aggregata al risparmio un
aumento dello stesso ordine di grandezza dell’incremento dell’1% del tasso di crescita della
produttività. Quindi l’aumento del tasso di crescita del pil RO produce un effetto positivo sulla
propensione aggregata al risparmio che è proporzionale al periodo di pensionamento
indipendentemente da quale sia la origine dell’aumento del tasso di crescita ro cioe in sostanza : il
tasso di crescita della popolazione produce un effetto positivo su s che è dello stesso ordine di
grandezza dell’aumento dell’1% del tasso di crescita della produttività su s.
Questa è la approssimazione matematica che sintetizza quanto detto prima.
Per finire vorrei farvi capire come il modello di Modigliani risolvere il problema del PUZZLE DEL
CONSUMO DI KUZTNES cioe come il modello del ciclo di vita cioe LIFE CYCLES HIPOTESIS
fornisce una spiegazione del puzzle del consumo che ci dice che nel breve periodo PMEC è
decrescente rispetto a Y , mentre PMEC è costante nel lungo periodo .
questi sono i risultati empirici trovati da kuztnes trovati negli studi negli anni 40
riprendiamo la formula del CONSUMO DI MODIGLIANI, la FUNZIONE AGGREGATA di BREVE
PERIODO
se poi dividiamo C/Y:
nel breve periodo W è costante perché dipende dai risparmi passati, perché la ricchezza cambia
alla fine del periodo dopo che si sono realizzate le variazioni del reddito e risparmio.
Nel breve periodo la ricchezza è data
Quindi quando Y (reddito) aumenta nel breve periodo tutto questo oggetto si riduce
E quindi la PROPENSIONE MEDIA AL CONSUMO si riduce all’aumentare di Y . Infatti si
dice che la propensione media al consumo è ANTICICLICA cioe si muove in senso opposto alle
variazioni del pil.
La propensione media al risparmio cosa fa?--> È il complemento a 1 della propensione media al
consumo perché ho , se divido tutto per Y:
quindi avremo che la PROPENSIONE MEDIA AL RISPARMIO S/Y è PROCICLICA.
Quindi la propensione media al consumo si muove nello stesso modo del Pil
NEL LUNGO PERIODO invece che succede? W/Y è costante perché in crescita bilanciata
omega rimane costante. W cresce al tasso ro; Y cresce al tasso ro; quindi questo rapporto che si
chiama omega rimane costante. Quindi C/Y rimane costante.
Modigliani fornisce una spiegazione anche empirica ma è il frutto di un modello economico. Ha
una spiegazione cioe teorica, con implicazioni testabili dal punto di vista empirico.