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Pietro Magnanini, P. Paolo Nava - Grammatica Di Aramaico Biblico-ESD-Edizioni Studio Domenicano (2008)

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Pietro Magnanini *Pier Paolo Nava

Grammatica di aramaico biblico

ESD
PIETRO MAGNANINI - PIER PAOLO NAVA

Presentazione di
MASSIMO PAZZINI

QRAMMATICA
di
ARAMAICO BIBLICO

EDIZIONI STUDIO DOMENICANO


TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

© 2005 - PDUL Edizioni Studio Domenicano


Via dell'Osservanza 72 - 40136 Bologna - ITALIA
Tel. 0511582034 - Fax. 051/331583
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.esd-domenicani.it

Finito di stampare nel mese di giugno 2005 presso le Grafiche Dehoniane - Bologna
PRESENT AZIONE

1. Non mancano grammatiche della lingua aramaica in genere e di


quella biblica in particolare; anzi ne esistono in numero considerevole
e in diversi idiomi. In lingua italiana abbiamo due notevoli "reperti" di
metà ottocento e cioè: LUZZATTO S. D., Elementi grammaticali del
Caldeo Biblico e del dialetto talmudico babilonese, Padova 1865 e
PAGGI A., Grammatica Caldaico-Rabbinica, Firenze 1863; opere di
pregio, ma ormai impossibili a trovarsi; inoltre senza esercizi e con un
taglio che, come si può evincere dal loro stesso titolo, supera l'ambito
strettamente biblico. Lo stesso si può affermare per due opere più re-
centi (cfr. Nota bibliografica) e cioè: GARBINI G., L'aramaico antico
(Roma 1956), e TSERETELI K., Grammatica generale dell'aramaico
(Torino 1995).
2. Per i motivi appena ricordati l'opera di Magnanini - Nava ha una
sua precisa collocazione e qualifica: si tratta del primo metodo gram-
maticale per lo studio dell'Aramaico Biblico in italiano. È un metodo
con parte teorica - le regole grammaticali stilate secondo il metodo
classico - e parte pratica: il testo biblico - una decina di capitoli in tut-
to - che sostituisce gli esercizi. Un dettagliato Glossario permette al
principiante di sentirsi guidato per mano e di trovarsi a proprio agio
nella comprensione e traduzione dei pochi, ma non facili, passi biblici.
In appendice viene infine fornito un Indice delle numerose citazioni
bibliche, allo scopo di consentire allo studente anche uno studio della
teoria grammaticale a partire dai testi. Questo agile volume contiene,
dunque, le indispensabili nozioni che permettano un approccio sem-
plice, pratico e completo allo stesso tempo, all'Aramaico Biblico.
3. I testi dell'Aramaico Biblico, redatti nell'arco di alcune centinaia di
anni, presentano generi letterari diversi e sono testimoni di ambienti
sociali e geografici diversi. La lingua del libro di Daniele è posteriore
a quella del libro di Esdra, tuttavia i due idiomi presentano una so-
stanziale unità. Le numerose citazioni bibliche, presenti nel corpo del

5
presente volume, ci mostrano che la teoria grammaticale è solidamen-
te fondata su questi testi che costituiscono la porzione aramaica
dell'Antico Testamento. Le tavole dei paradigmi proposte prima per
tempi/modi, poi per coniugazioni/forme, permettono allo studente di
familiarizzare con forme non sempre facili.
4. L'opera è nata in collaborazione. L'autore principale, Pietro Ma-
gnanini, è stato per lunghi anni docente all'Università di Bologna. In
queste pagine ha raccolto e sintetizzato la sua pluriennale esperienza
di insegnamento. Data la poca familiarità con il computer, per le que-
stioni tecniche - ma non solo - gli è venuto in ausilio un giovane ri-
cercatore, Pier Paolo Nava (licenziato in Scienze bibliche e Archeolo-
gia allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme), il quale,
dopo gli studi gerosolimitani, ha così avuto modo di rinfrescare le no-
zioni ivi acquisite e di confrontarsi con la "scuola bolognese". Dalla
collaborazione fra le due scuole e fra le due generazioni è nato questo
volume che potrà validamente introdurre al primo studio dell'Ara-
maico sia i giovani che i meno giovani.
5. Un grazie sentito alle Edizioni Studio Domenicano (Bologna) che
hanno accolto con favore questo lavoro e lo hanno inserito nelle loro
serie. Le moderne tecnologie hanno permesso di consegnare il testo
già impaginato in formato definitivo, cosa che ha reso più agevole la
stampa permettendo, allo stesso tempo, di diminuire il numero degli
interventi sul testo. Mentre auguriamo al presente sussidio il successo
che merita, confidiamo che esso contribuirà ad avviare generazioni di
studenti (sia ne Il 'ambito degli studi biblici che in quello linguistico)
allo studio e alla comprensione delle Sacre Scritture nelle lingue ori-
ginali.

Massimo Pazzini, ofm


Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem

6
PREFAZIONE

La presente Grammatica di Aramaico Biblico nasce dall'esperienza


didattica di don Pietro Magnanini, a suo tempo raccolta in una dispen-
sa scolastica. Grazie ali' interessamento e al fattivo contributo di P.
Massimo Pazzini, docente di lingue semitiche antiche presso lo Stu-
dium Biblicum Franciscanum e l 'École Biblique di Gerusalemme, è
cominciato un paziente lavoro di trascrizione su computer, approfon-
dimento, completamento e correzione del materiale che il lettore ora
può trovare in questo libro. A P. Massimo va dunque anzitutto il no-
stro più cordiale ringraziamento.
II lettore si trova ad avere in mano una Grammatica impostata in modo
classico, consistente com'è in fonologia, morfologia, testi in lingua
(I' Aramaico Biblico nella sua totalità), tavole, glossario e indici. Ab-
biamo però ritenuto utile approfondire questo schema consolidato in
tre direzioni. Manca una sezione dedicata in specifico alla sintassi
(che potrebbe essere il frutto di una ricerca ulteriore), in compenso pe-
rò è reperibile qua e là un certo numero di osservazioni sintattiche;
sotto questa prospettiva siamo stati ispirati anche dal lavoro altrui, ad
esempio quello di JOHNS A. F. (vedi Nota bibliografica). II libro è sta-
to provvisto di un indice delle citazioni bibliche; mentre la grammati-
ca propone l'apprendimento della teoria utilizzando frammenti di te-
sto, questo indice consente una operazione di senso opposto: penetrare
i testi utilizzando (dove segnalato) i paragrafi della grammatica. II let-
tore si accorgerà che in vari luoghi le analisi (specialmente sintattiche)
e quindi anche le traduzioni, sono frutto di ipotesi nostre e sono sem-
plici proposte interpretative delle forme aramaiche: la presente opera
intende condurre ali' esegesi dei testi, ma non occuparsi specificamen-
te di essa. In vista di una prossima edizione, potrebbe essere utile
l'inserzione di un maggior numero di esempi trattati in modo esteso.
Particolare attenzione, infine, è stata dedicata alla stesura del glossa-
rio, dove abbiamo cercato di inserire tutte le forme verbali e nominali

7
flesse presenti nella Bibbia aramaica; in questo modo lo studente non
avrà quasi bisogno di ricorrere ad altri lessici. Complessivamente,
questi tre interventi rispondono a una medesima ispirazione e a un so-
lo obiettivo in vista del quale ci siamo cimentati in questa opera: sti-
molare nello studente l'interesse per i testi biblici, conciliare il pas-
saggio dallo studio letterario (pur indispensabile) della Bibbia
all'intelligenza sempre più completa delle Scritture sacre.
Siamo consapevoli della perfettibilità di questa Grammatica; ci accon-
tentiamo ora di affidarla all'attenzione e all'uso di chi ne sarà interes-
sato, e ringraziamo da subito chiunque avrà la cortesia di segnalarci
eventuali errori e possibili miglioramenti.

Gli Autori
NOTA BIBLIOGRAFICA

A) Grammatiche e altri strumenti

BAUER H. - LEANDER P., Grammatik des Biblisch-Aramiiischen, Halle 1927 (New


York 198 13).
BAUER H. - LEANDER P., Kurzgefasste Biblisch-Aramdische Grammatik, Halle 1929
(Hildesheim 1965 2).
BEYER K., Die Aramaischen Texte vom Toten Meer, Gottingen 1984.
BEYER K., The Aramaic Language: Its Divisions and Subdivisions, Gottingen 1986.
GARBINI G., "L'aramaico antico", in Atti della Accademia Nazionale dei Lincei,
Memorie, Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, serie VIII, voi. VII,
fase. 5, Roma 1956, 239-283.
JOHNS A. F., A Short Grammar of Biblica! Aramaic, Berrien Springs 1966.
KAUFMAN S. A., "Aramaic" Anchor Bible Dictionary, 4, 173-178.
KUTSCHER E. Y., "Aramaic" Encyclopedia Judaica, 3, 259-269.
LUZZATTO S. D., Elementi grammaticali del Caldeo Biblico e del dialetto talmudico
babilonese, Padova 1865.
MURAOKA T., "Notes on the Syntax of Biblica! Aramaic'' Journal of Semitic Studies
11(1966)151-167.
PAGGI A., Grammatica Caldaico-Rabbinica, Firenze 1863.
PALACIOS L., Grammatica Aramaico-Biblica, Roma 1933.
RIBERA-FLORIT J., Guia para e! estudio del arameo biblico, Sociedad biblica, Ma-
drid 2001.
ROSENTHAL F., A Grammar of Biblica! Aramaic, Wiesbaden 1961.
ROSENTHAL F., An Aramaic Handbook, Wiesbaden 1967.
TSERETELI K., Grammatica generale del! 'aramaico (edizione italiana a cura di S.
Noja), Zamorani, Torino 1995 (ristampa 2000), pp. VI (non numerate)+ 98 + 2
tavole.

B) Dizionari

BROWN F.- DRIVER S. R.- BRIGGS C. A. (BOB), Hebrew and English Lexicon with
an Appendix containing the Biblica! Aramaic, Oxford 1907 [l'edizione ameri-
cana (Peabody 1979) contiene aggiunte e miglioramenti].

9
GESENIUS W., Hebréiisches und Araméiisches Handworterbuch iiber das Alte Testa-
ment Ber Iin 1915-1916 ( Gesenius - Buhl).
~-A., Dictionary ofthe Targumim, the Talmud Babli and Jerushalmi and
the Midrashic Literature, New York 1903.
KOHLER L.- BAUMGARTNER W., The Hebrew and A ramaie Lexicon of the Old Tes-
tament. Subsequently revised by Walter Baumgartner and Johann Jakob Stamm
with assistance from Benedikt Hartmann, e.a. Vol. V: Aramaic. Supplementary
bibliography, Leiden; Boston; Koln 2000.
SCERBO F., Dizionario Ebraico e Caldaico del Vecchio Testamento, Firenze 1912.
SCERBO F., Lessico dei Nomi Propri Ebraici del Vecchio Testamento con interpreta-
zione del significato etimologico, Firenze 1913 (supplemento al dizionario e-
braico).
TREGELLES S. P. (trad.), Gesenius Hebrew and Chaldee Lexicon to the Old Testa-
ment Scriptures, Grand Rapids 1979 (ristampa).
~E., Lexicon linguae aramaicae Veteris Testamenti documentis antiquis illu-
stratum (completamento del dizionario di F. Zorell), Roma 1971.

10
SIGLE, ABBREVIAZIONI E SEGNI CONVENZIONALI

AB Aramaico Biblico interr. inten-ogativo


a. C. avanti Cristo lthpa lthpa'al
Ace. Accadico Jthpe lthpe'el
accus. accusativo K Ketiv
Af Afcl Lat. Latino
aoo
Ob" aggettivo Jett. Icttcra 1mente
app. appOSIZIOne LXX Versione greca dei Settanta
ass. assoluto m. maschile
AT Antico Testamento n.pr. nome propno
att. attivo NB Nota Bene
avv. avverbio I avverbiale p. pagma
BJ La Bihlc dc .Jérusa/em Pa Pa'el
C. comune part. patiicipio
cfr. confronta pass. passivo
coli. collettivo Pe Pe'al
con g. congmnz1one pcrf. perfetto
costr. costrutto Pers. Persiano
d. c. dopo Cristo pcrs. personale
Ebr. Ebraico pi. plurale
ecc. eccetera Po Po lei
ed. editore poss. possessivo
cnf. enfatico pr. propno
es. esempio prep. prepos1z1one
f. fomminilc pro b. probabile I probabilmente
fig. figurato pron. pronome
gen. genitivo Q Qerc
Gre. Greco rad. radice
Haf Haf'cl rei. relativo
1-1 ishta Hishtaf'al s. singolare
1-lithpa Hithpa'al Shaf Shaf'el
Hithpe Hithpe'el sogg. soggetto
Hithpol Hithpolal sost. sostantivo I sostantivato
Hof Hof'al ss. seguenti
imperat. imperativo suff. suffisso
impcrf. imperfetto tra d. traduzione
indef. indefinito V. vedi
inf. infinito
BHS ELLIGER K. - RUDOLPH W. - ROGER H.-P. - WEIL G. E., Bihlia Hehraica
Stuttf!,artensia. Edilio fimditus renovata, Deutsche Bibclgesellschaft
Stuttgart 1990 4 . · ~
CEI La Bihhia di Gerusalcmmc, EDB, Bologna 1988~; con il testo biblico ita-
liano di CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La Sacra Bihhia, editio
princeps, 1971; note e commenti di BJ, Paris 1973.
* Accanto a una detem1inata fonna grammaticale, indica che tale forma
non è attestata in Aramaico Biblico.
[J Quando sono presenti nei testi aramaici, indicano il Ketiv (posto imme-
diatamente prima del corrispondente Qere). Nel Glossario, segnalano la
totalità delle ricorrenze di un vocabolo o di un particolare suo significato
in AB.
Nel Glossario, distingue le diverse forme I coniugazioni verbali con i ri-
spettivi significati e ricorrenze attestate in Aramaico Biblico.
paragrafo I paragrafi.

Le abbreviazioni dei libri biblici seguono La Sacra Bibhia edita dalla Conferenza
Episcopale Italiana, editio princeps, 1971.
NOTE INTRODllTTIVE SlJLLA LINGUA ARAMAICA

Sono cinque le porzioni dell'Antico Testamento in aramaico:


a) Esd 4,8-6, 18; 7, 12-26: sono testi datati al1 'epoca achemenide, e ri-
guardano la restaurazione del tempio di Gerusalemme;
b) Dn 2,4-7,28: cinque racconti di storie riguardanti i Giudei, e una
visione apocalittica;
c) Ger 10,11: una frase isolata in cui viene denunciata l'idolatria;
d) Gen 31,47: due parole che traducono un toponimo ebraico in ara-
maico, lingua che si pensava parlata da Labano.
"Aramaico" è la lingua degli aramei, chian1ata in Esd 4, 7 e Dn 2,4
come "aramit" (in lingua ebraica); questo tennine viene utilizzato per
introdurre le rispettive sezioni di testo biblico in aramaico.
I testi dell 'AB si distribuiscono lungo un periodo storico plurisecolare;
presentano generi letterari diversi, e sono stati scritti da persone di di-
verso ambiente sociale e geografico. Tuttavia la lingua che utilizzano
presenta una sostanziale unità, tenendo conto delle molteplici diffe-
renze dialettali e degli influssi di lingue straniere che ebbero luogo in
un così grande lasso di te1npo.
I dialetti aramaici possono essere storicamente suddivisi in cinque
gruppi: j{o
(1) aramaico antico (circa 900-600 a. C.) attestato in iscrizioni prove-
nienti da Siria-Palestina, Mesopotamia e attuale Turchia orientale; se-
condo 2Re 18,26 a Gerusalen1me l 'aranùico assiro era capito dai capi
ma non dalla popolazione;
(2) aramaico imperiale (o d'impero, o ufficiale; circa 600-200 a. C.)
attestato in docun1enti rinvenuti soprattutto in Egitto (Elefantina,
Hermopolis, Saqqarah, ecc.), in Samaria (wadi ed-Daliyeh) e nelle
porzioni arainaiche del Libro di Esdra; in questa epoca l'aramaico
viene utilizzato per i documenti ufficiali, e come lingua parlata va dif-
fondendosi sempre più dalla Mesopotamia nella Mezzaluna fertile;
(3) aramaico medio (circa 200 a. C. - 200 d. C.) attestato in particolare
in materiale epigrafico proveniente da Tadrnor I Palmyra, Petra. Hatra,

13
Qumran (ad es. l'apocrifo del Libro della Genesi e il targum del Libro
di Giobbe), nelle porzioni aramaiche del Libro di Daniele e nel targum
Onqelos;
( 4) aramaico tardivo (circa 200-900 d. C.) diviso, a sua volta, in ara-
maico occidentale I palestinese (giudaico, cristiano e samaritano) e o-
rientale (siriaco, giudaico babilonese e mandaico) e attestato su larga
scala nel Vicino Oriente antico;
(5) neo - aramaico (circa 900-fino ai gio111i nostri) attestato in comu-
nità cristiane, ebraiche e mandee disperse su una vasta area compresa
fra il Mediterraneo e la Turchia orientale, da un lato, e Iraq e Iran
dall'altro, nell 'Antilibano, in Azerbaidjan e in Kurdistan. I dialetti a-
ramaici moderni rappresentano quanto ancor oggi sopravvive della
millenaria storia della lingua aramaica. È degno di nota il fatto che al-
cuni di questi dialetti stanno riprendendo vita nella nostra epoca.

14
PARTE PRIMA

FONOLOGIA
LE CONSONANTI

§ 1. L'alfabeto aramaico consta di 22 lettere (la penultima delle quali,


tu, rappresenta due suoni), che al tempo stesso hanno anche un valore
numerico. Tutte queste lettere, come quasi sempre nelle lingue semiti-
che, sono consonanti: per la loro particolare struttura gli scritti di que-
ste lingue possono essere compresi con i soli segni delle consonanti.
Esse sono:

nome fiuura trascrizione e ronuncza valore numerico


Alef ... ' (~pirito J.ene}
Beth v-b 2
Ghimel ...... g(~yra) . . 3
Daleth d 4
He . . . 11 (leggt?EIP~~?.t~ ?SPiE?t?J . 5
Waw W - V 6
Zain r .... ~ ggl~~.C~.:Z:~T()'') . . . . 7
Heth n ................. · · · .hfq~~I?.?.~~~~ ??PÌ~?~'1. 8
Teth ~ t enfatica .......... ·············•·····
9
·············-·····

10
20
30
Mem OD m 40
Nun J ì
........................................
n 50
Samekh o . . . s a~p~ci. ('~st?r3.:'1 60
' 1.Yi.1.?: . .D .' (~piri~() a.:~pr()). 70
Pe ........................ ~ 9 j ....... f~p ......... 80
Sade ::;; Y . . . . . . . ? ~11f(;ltic.'1C~a.:I1110'') :-- :z: 90
QC?f ........... p . . . . · · · q~J!f(;l~ÌC'.'1 100
Resh ì r 200
Sin ? (;l~p~a . 300
Shin "se" italiano
Taw nn t 400

16
§ 2. La lettura viene fatta da destra a sinistra. I segni 1 e 11 i" (voce
mnemonica ebraica kammenappés = «come colui che rompe») si usa-
no soltanto in fine di parola. Talvolta, in particolare nei manoscritti, le
lettere ~ ;i ? e n vengono allungate in modo da riempire nella riga lo
spazio che altrimenti rimarrebbe vuoto, dato che non è possibile, in
aramaico, dividere una parola su due righe.

§ 3. L'accento tonico cade nonnalmente sull'ultima sillaba. In alcuni


casi l'accento cade sulla penultima:
a) con i pron0111i personali indipendenti (tranne~~~ e 1o:i);
b) nel pronome suffisso di priina pl. (ad es. ~~iJ?~ «il nostro Dio»,~~~
«a noi»). Da notare che il pronome di prima persona singolare,
suffisso a nome o a preposizione, è sempre accentato tranne il caso
di 'J.~ (àvi «mio padre»);
c) quasi sempre nelle desinenze verbali, eccettuate la priina e la terza
persona pl. del perfetto (ma solo alla prima persona pl. nei verbi di
terza radicale ;i e nei verbi ge1ninati);
d) con la desinenza avverbial~ ~~' come in ~n~o~ (ospàrna «esatta-
mente»), ~/j (kòlla «totalmente»), ~9P (kenèma «così»);
e) hanno l'accento sulla penultima sillaba anche alcuni sostantivi se-
go lati (ad es. l?w «re» e ?·o «forza»), quelli terminanti con ditton-
go·~ (es. n·~ «casa») e i duali (ad es. rD~y «duecento»);
f) inoltre alcuni altri vocaboli: 'JO (mènni «designa!, decidi!»), ~?~
(è Ile «questi, queste»).

§ 4. Le lettere dell'alfabeto vengono utilizzate in epoca postbiblica


anche come segni numerici, ad es. ~ « 1», J. «2», ~- « 11 », J.' « 12», i?
« 100».

§ 5. I suoni della maggior parte delle consonanti aramaiche equival-


gono ai nostri. Notiamone soltanto alcuni che possono offrire una cer-
ta difficoltà:
a) ~ viene trascritta per convenzione con lo spirito lene greco ('). Es-
sa rappresenta l'erompere del la corrente d'aria che si produce
quando si riaprono le corde vocali dopo averle chiuse.
b) ~ ha sen1pre suono duro come in italiano ghiro, gara.
e) ;i è leggermente aspirata come in inglese hand, o in tedesco ha ben.

In fine di parola non si fa sentire affatto, a meno che non abbia il


punto chiamato mappiq (Tl): in tal caso conserva il suono aspirato.
d) n è fortemente aspirata come il "eh" tedesco nella parola nach.
e) J) viene trascritta convenzionalmente con lo spirito aspro greco e).

Essa è una gutturale sonora che non esiste nelle nostre lingue. E
difficile spiega111e il suono, che deve essere appreso dalla viva vo-
ce del maestro.
f) iJ:J ha suono aspro come in italiano sarto. Il suo suono non doveva

scostarsi molto da quello della o poiché in alcuni nomi, special-


mente di origine straniera, le due consonanti sono interscambiabili.
g) tb suona come la "se" italiana in sciabola.

§ 6. Le sei lettere :i J "l :i ~ n munite di un puntino (dagesh lene) han-


no suono duro, esplosivo; senza il puntino hanno suono aspirato, frica-
tivo (che non sempre si può rendere in italiano). Abbiamo quindi:

con daaesh lene senza daaesh Iene


:i b :i V
J (T J gh
.b
"l d I dh
:i k :i kh
8 p 8 f
n t r1 th

Nella lettura tradizionale sefardita, accettata anche per l'ebraico mo-


derno, si distingue solo la doppia pronuncia delle lettere heth (b/v), kaf
(k/kh) e pe (p/f). Le lettere ghimel, daleth e ta11· vengono pronunciate
sempre allo stesso modo, cioè come esplosive, siano esse munite di
dagesh o no.

18
LE VOCALI

§ 7. La completa assenza di vocali (sia nei testi biblici in Ebraico che


in Aramaico) poteva talvolta portare ad una lettura non esatta dei Libri
Sacri. Per evitare tale inconveniente furono introdotte, dapprima solo
alla fine di parola poi anche all'interno della parola, delle consonanti
con valore vocalico. Esse sono~ per "a'' o "e",· per "i" o "e", per ·1

"u" o "o".

§ 8. Tali consonanti, che in questo caso non appartengono alla radice


della parola, vennero chiamate matres /ectionis, e il loro scopo era
quello di guidare alla retta lettura del testo. Ma poiché il problema ri-
sultava ancora irrisolto, si pensò di porre sopra le consonanti dei segni
che rappresentavano le vocali (sistema babilonese).

§ 9. Atton10 al sec. Vll d. C. nella scuola di Tiberiade si andò forman-


do un nuovo sistema vocalico che è quello in uso oggi nelle nostre e-
dizioni. Siccome tale sistema è a base di punti e di lineette, coloro che
lo hanno inventato furono chiarnati naqdanim, o "puntatori".

§ 1O. Le vocali si possono dividere in quattro classi:

a) Vocali lunghe

nome fhz:ura suono trascrizione


qames X a a
'

sere ·x e
eh ireq gadol 'X
cholem gadol ì o o
shureq l u u

19
b) Vocali medie

nome fìzura suono trascrizione


qames X T
a a
sere X e .............
e
chireq .... ········ ................... ...
-
...... ----·· .... ·······-····
- -
cholem X o o
·····-

shureq - - -

NB: Talvolta sere e cholem si trovano con questa scrittura quando in-
vece c1 si aspetterebbe la scriptio piena, cioè quella delle vocali lun-
ghe.

c) Vocali brevi

nome fìzura suono trascrizione


patach ~
. .. ········ ..... ········ ................................. . ···-~·-····· .
a a
seghol X e e
chireq X I I
·············· ········•··········

qames chatuf ~ o o
qibbuz X u u

d) Vocali brevissime o semivocah

nome figura suono trascrizione


e
sheva semplice X e
chatefpatach X a a
chatefseghol )( e e
chatef qames X
TO
o ò

20
§ 11. Le vocah si leggono sempre dopo le consonanti: es. ·1 (dì), ~~,
(16 '), ecc.

§ 12. Tuttavia, le lettere ;"i in fine di parola e non precedute da


ii ;;
0. ~ x (quest'ultimo caso è una peculiarità esclusiva dell'aramaico) ri-
cevono una 0. che si chiama patach .fiwtivum, e che si pronuncia prima
di tale consonante: ad es. nn (rùach) «vento, spirito».

§ 13. Il qames e il qames chatuf, come si vede, sono rappresentati dal


medesimo segno. Esso va inteso come qames chatuf (perciò deve es-
sere letto "o" aperto) nei seguenti casi:
a) quando si trova in sillaba chiusa (che tennina cioè in consonante)
atona, es. ~01:;> (kor-se ') «trono, sedia»; ji)';~ (pol-chan) «cultm>;
b) quando si trova in sillaba seguita da maqqef ( cfr. § 26 ), es. ·1-';:;:
(kol df) «chiunque, qualunque cosa»; ~.!;n~-';:;: (kol 'ar 'a') «tutta la
terra»;
c) quando si trova prima di ~ o ~ in sillaba chiusa atona, es. '?:Jj?( (lo-
qove!) «davanti, per causa di»; n~li)0 (ho-chor-vat) «fu distrutta»;
d) nella preposizione Dli? (qodam) «prima», seguita da suffisso pro-
nominale, quando ~ sta al posto di ~ perché vi cade un accento se-
condario, ad es. "Qli? (qodamay) «davanti a me»;
e) forse nella parola ::"jj?rl (teqo.f) «forza» (Dn 4,27).

§ 14. Per quel che riguarda le vocali brevissime o semivocali notiamo:


lo sheva semplice a volte si legge (brevissimo, però, come in francese
la "e" di petit) e a volte non si legge affatto. Si chiama mobile quando
si legge, quiescente quando non si legge.
Lo sheva è mobile nei seguenti casi:
a) quando si trova in principio di parola, come in :J~1:; (l{tav) «uno
scritto», ii~D (n{shach) «olio»;
b) dopo una vocale media o lunga atona;
c) sotto una consonante munita di dagesh forte, ad es. ;!""})~ ( 'iggcrah)
«lettera»;
d) sotto la prima di due consonanti uguali;

21
e) dopo un altro sheva, come in w/~n~ (tarp''ll~1ye ') «(uomini) di
Tarpei».
Negli altri casi è sempre quiescente.

§ 15. Lo sheva composto si legge sempre, ma deve essere pronunciato


rapidamente.

§ 16. Le gutturali ~Tin lJ prendono quasi esclusivamente (v. ~ 18) lo


sheva composto, es. 1J..µ al posto di l~.D*, IO~ al posto di IO~*.

§ J7. Nel corpo della parola, queste consonanti prendono lo sheva


composto affine alla vocale precedente, es. ;1J.::;i.

§ 18. Lo sheva composto, quai1do viene a trovarsi davanti a uno sheva


semplice, si muta ne1la vocale breve corrispondente, es. FIJ..!)D al posto
di rnJ..1)8, n··p.v;:i al posto di ìilJ.~;:J *.
Capita però di trovare sotto la gutturale, nel corpo della parola, anche
lo sheva semplice, es. ìl:J";Jn~ «passeranno» (Dn 4, 13 ), ilj:m~ «posse-
deranno» (Dn 7,18).

LE CONSONANTI QUIESCENTI

§ 19. Quando non hanno alcun suono, ]e lettere ~ ;i • ì si dicono quie-


.\·centi; pur equivalendo foneticamente alle matres lectionis (~~ 7; 8).
le lettere quiescenti invece appartengono alla radice del vocabolo.
Questo fenomeno si verifica nei seguenti casi:
a) la ~ è quiescente sia nel corpo della parola sia in fine di parola
quando è preceduta da vocale lunga o media, es. ':"i~t-\' «mangerà».
~1;-i «egli», ~-;i «essa», IQ~D «dire» (o IQD: a volte la ~ quiescente
viene omessa);
b) la T'i è quiescente quando è in fine di parola ed è preceduta da
~ e x, es. T'i;J «costruì», ;i.:.io* «ventre»; se la ;-: ha il mappiq allora
si pronuncia ( cfr. ~ 23 );

22
e) la ' è quiescente quando è preceduta dalle vocali x x x: es. ·?n «i
piedi di», ~r'?p «su di noi», -1'.:Y «(angelo) vigilante»;
d) la ì è quiescente quando ha le vocali cholcm e shurcq, es. Chi:,
«Ciro», iT1i «spirito» (con patach fì.1rtivum ).
NB: la ì tra due vocali ha il suono consonantico, come in ;--rrn «a-
nimale», n:;>
«finestre».

SEGNI ORTOGRAFICI

§ 20. Il dagesh (rafforzamento) è il puntino che troviamo inserito nel


corpo della consonante ed è di due specie: dagesh lene e dageshfòrte.
a) Dagesh lene. Se le sei lettere J ~ ì :> D n (voce mnemonica bega-
dkepat) si trovano in principio di parola o dopo uno sheva quie-
scente, esse ricevono il dagcsh lene. In questo modo esse passano
*
dal suono aspirato a quello duro ( cfr. 6). Il dagesh lene non può
trovarsi né dopo uno sheva mobile, né dopo una vocale.
b) Dagesh forte. Può trovarsi in tutte le lettere eccetto le gutturali
(~ ;i n .P, e anche 1), e indica un suono più intenso, raddoppiato.
Esso viene sempre dopo una vocale breve non accentata.

§ 21. Accade tuttavia di non trovare il dageshforte nelle lettere in cui,


secondo le regole di grammatica, ci si aspetterebbe di trovarlo, e que-
sto avviene in fine di parola, es. '?~ per "/':'.p*, 'D per "D*. In questi casi
la vocale breve precedente ci avvisa che il dagesh, anche se non scrit-
to, è tuttavia implicito; abbiamo quindi un raddoppiamento virtuale.
Notiamo che possono ricevere il raddoppiamento virtuale anche le
gutturali ~ n :J, mai però la ~ né la ì; es. jDw per jtinD*, ìlD!)t;l' per
j1D.µ:JQ'*.

§ 22. Le gutturali e la inon prendono il dagcsh forte, e quindi la


vocale precedente viene a11ungata per compenso: da ~ a ~- da x a x, da
X a x;es. li~ invece di l-1IJ*, ~l)' invece di ~~lJ'*.
§ 23. Il mappiq è il puntino che si mette nella ;i finale di parola per in-
dicare che essa non è quiescente ma mantiene il suo suono aspirato,
es. ;in·J «la sua (m.) casa».

§ 24. II rafe è una piccola linea orizzontale posta sopra la lettera che
deve essere pronunciata debolmente; esso ha quindi il significato con-
trario del dagesh (forte o lene) e del mappiq. Ricevono il rafè solo le
lettere hegadkepat spiranti (ossia senza il dagesh lene), le quiescenti
~ • ì e la 71 finale.

§ 25. I1 rafe si trova, a volte, sopra una lettera delle begadkepat che, di
per sé, avrebbe dovuto avere il dagesh lene, es. D-~il9 «messaggio» per
qn9, oppure esso serve semplicemente a distinguere due fonne simili,
es. jn:J.pnn «sarete fatti» (Hithpe'el, Dn 2,5) e jnJ.pnn (Hithpa'al).

§ 26. Il maqqef è una linea di collegamento posta fra due o più parole.
La parola antecedente perde il suo accento e deve quindi abbreviare
molto spesso la sua vocale, es. -~'.? invece di 'j·

§ 27. I1 meteg (fi·eno) è una lineetta posta verticalmente a sinistra di


una vocale; come indica il nome stesso, serve a "frenare" la pronuncia
di quella vocale, impedendone quindi una lettura troppo veloce. Esso
serve inoltre per indicare che su quella vocale cade un accento secon-
dario, es. ~D.P.\P.

GLI ACCENTI E LA FORMA PAUSALE

§ 28. Assai ricco e complicato è il sistema degli accenti nelle Bibbie


ebraiche. Esso doveva infatti servire a più scopi:
a) modulare la voce nella recitazione del testo sacro (accento musicale);
b) supplire alla punteggiatura legando o separando le varie parole o
frasi del periodo (accento pausale);

24
e) indicare la sillaba sulla quale posnva l'accento tonico (accento to-
nico).
Non possiamo ora soffen11arci sull'accenro musicale, perché di esso
non conosciamo più quasi nulla.

§ 29. Per quel che riguarda/ 'accento pausale ci basti notare alcuni dei
principali accemi disgiuntivi (quelli cioè che servono a separare una
parola o frase dal resto del versetto) e alcuni dei principali accenti
congiunri1·i (cioè che, al contrario dei primi. servono a legare fra loro
parole o frasi). L'elenco degli accenti e delle loro figure sono contenu-
ti nelle edizioni delle bibbie in ebraico - aramaico: tra di essi ne ricor-
diamo alcuni.
a) Accenti disgizmth:i:
Silluq (::~::): si trova sull'ultima parola di un versetto ed è sempre se-
guito dal So(pa.'illCJ (: ::ir:: ). che ne indica la fine.
'arnach (::.11::-) serve a dividere il verso in due membri.
A Itri: Re via· (J.~1:) S-'gholta ( ::1,: ), Zaqef' qaton ('.:ii;:) e Zaqef gadol
(::~.: ).
b) Accenti congizmth~i:
A1er''kha (:J;:-1:: ), ,Hunach (::r: ), A1'huppakh (JG:: ), ozia (Jc-.:: ).

~ 30. L'accento tonico può trovarsi sull'ultima sillaba (assai più fre-
quentemente) o sulla penultima, mai su una sillaba anteriore (cfr. ~ 3 ).

§ 31. Diverse parole munite di silluq o 'atnach prendono una forma


particolare che si chiama fòrma pausale. ln questa fo1111a la vocale x
davanti ad una· diventa x: es. ":"'ii. ·-r, ·::-;i:, ~--1::it:.j.
T ·r1 T; •1 TIT / · T T

Questo mutamento avviene anche nella parola:-;~ (per::~).


Così pure in parecchie forme verbali la vocale x in sillaba chiusa fina-
le diventa x, es. i:!~rt (in forma non pausale -::::i;-r ). Ciò avviene pure
nella parola r1;.:: «sci» (al posto di ì1:J).
NOTE MARGINALI DEI MASORETJ

§ 32. Masoreti sono gli studiosi rabbini del1a scuola di Tiberiade che
misero per iscritto la Masora (dal neo - ebraico ìQQ «tramandare, in-
segnare»), cioè tutto il complesso di osservazioni critiche, che per se-
coll erano state trasmesse oralmente e si erano moltiplicate, intorno al
Testo Sacro. Quando i Masoreti trovavano nel testo della Bibbia una
parola scritta erroneamente, non la correggevano ma richiamavano
l'attenzione del lettore ponendovi sopra un cerchietto, e indicando
l'esatta grafia in margine al testo. Ne nacque così il sistema Qere - Ke-
tiv: J'i'D (participio passivo aramaico «scritto») significa che nel testo
la parola si trova scritta in quella determinata maniera, mentre 'ìP
(participio passivo «letto, da leggersi») indica che la stessa parola de-
ve essere letta come appare nella nota marginale.
Es: nel testo ;-rçiJ~ tu (m., K), al margine ;lJ~ (Q).

MUTAZIONI VOCALICHE

§ 33. Alcune vocali sono immutabili, altre invece sono mutabili. La


mutabilità è dovuta, in gran parte, allo spostamento dell'accento toni-
co.

§ 34. Sono immutabili:


a) le vocali lunghe, siano esse tali per natura: a ì ò li, che per
contrazione: ò (a+w), è (a+y), i (i+y), ù (u+w). Sono immutabili
anche quando siano defective scripta:;
b) le vocali brevi in sillaba chiusa iniziale, es. ;iry:w;
c) le vocali brevi in sillaba acuta, quando cioè sono seguite dal
raddoppiamento sia reale che virtuale, es. ;i10, '/.p;-r;
d) le vocali allungate per compenso (cfr. ~ 22), es. la~ in lì'.;J.

§ 35. Sono soggette a mutazioni:


a) la vocale breve a:

26
• in sillaba chiusa tonica rimane, es. ;;;:JC-1:;);
• in sillaba chiusa atona: 1) con le gutturali generalmente rimane, es.
111::..;.;; 2) negli altri casi si muta assai spesso in x, es. rtlt::i
( < natrcf); nei nomi sego lati ( cfr. più avanti) normalmente diventa
x es. ~'?D ( < ma/k).
b) La vocale breve i:
• in sillaba chiusa tonica rimane o diventa x, es. -;::::i.µr1· e -:J,Pi"'1'; se-
guita dal maqqef"si abbrevia in x, es. -1J.pno~
• in sillaba chiusa atona si muta in x se prima o dopo vi è una guttu-
rale, non seguita però da una lettera geminata, es. i:;:l.DD (per
i:;ll/D*), ~91?n (per ~9?n*). Ciò accade pure qualche volta con la 8.
c) La vocale breve u:
• in sillaba chiusa tonica o munita di accento secondario si muta in x
nei nomi, es. J~ (< :r1* cfr. arabo dubb «orso»), mentre rimane nei
verbi, es. :::iro' «scriverà»;
• in sillaba chiusa atona rimane oppure si muta in ~ (qames chatuf);
es. 19?ip.

§ 36. Caduta di vocali.


Le vocali brevi in sillaba aperta pretonica cadono e diventano shcva,
es. :JCD ( < katab ), ì'.::l.P (< 'abad).
NB: talvolta si trova lo sheva composto coITispondente alla vocale
caduta anche sotto le lettere non gutturali, es. r1~~ invece di r19~*
( < zipparin ). Questa grafia richiama che lo sheva è mobile, quindi va
letto.

MUTAZIONE VOCALICA DEl NOMI SEGOLATI

§ 37. Sono cosi chiamati quei nomi che, te1111inando in origine con due
consonanti sprovviste di vocali (es: ~1?o*, l:JD* ), inseriscono per faci-
litare la pronuncia una vocale ausiliare, di solito un x, es. ~po «re» o
una~ se l'ultima lettera è una gutturale o una I, es.-,~:) «libro». Si no-
ti che la prima vocale~ si muta in x e la prima vocale x si muta in :x.

27
§ 38. I nomi che hanno come prima vocale una x, es. tltbj::i*, Dì*, ap-
paiono, per lo spostamento delJ 'accento tonico dalla prima alla secon-
da lettera, nella fon11a tltvp «verità» o Qì «ira».

§ 39. Tale spostamento di accento può avvenire anche nei nomi che
hanno nelJa prima lettera la vocale ~ e x. Appaiono allora queste for-
me: c'?:s (<o?~*) o =-jQJ (< 80~*) e '?pn (< L;pn*) o :i~.µ(< ::tt:il'*).

§ 40. Aggiungendo a queste fo1111e una ulteriore si1Iaba tonica, la vo-


cale rito111a assai vicina al suo stato primitivo, es. r:ho «re», r180 «li-
bri», ·~cvi?* «la mia verità». Si tenga però presente che la vocale origi-
naria ~ si affievolisce molto spesso in x, la vocale x può diventare x e
la vocale x si muta spesso in ~-

§ 41. Particolari mutamenti subiscono pure le vocali delle preposizioni


J J L; (originariamente bi, ka, la) e delJa congiunzione ì (originaria-
mente wa), ma di questi mutamenti parleremo più avanti.

28
PARTE SECONDA
MORFOLOGIA
PRELIMINARI

Il trilitterismo

§ 42. Le parole aramaiche sono formate, nella stragrande maggioran-


za, da tre consonanti, chiamate radicali. Il verbo :ice «(egli) scrisse»,
per esempio, è fonnato da tre consonanti, chiamate prima, seconda e
terza radicale. In aggiunta alle tre consonanti di radice, possiamo tro-
vare (eccetto nei te1111ini di origine straniera) aggiunte di prefissi, in-
fissi o suffissi, che danno al significato base una sfumatura diversa.
Queste lettere aggiunte sono chiamate servili, e sono: ì ' ii : e ~ ii (o
heenzantiche), quando non fanno parte della radice stessa.
In genere nei dizionari i vocaboli sono disposti secondo l'ordine alfa-
betico delle loro radicali; la radice si ottiene togliendo tutte le aggiunte
e, per i verbi deboli, applicando le regole che saranno esposte in segui-
to. Per cercare per esempio la radice della parola ~QT:l.µ «opera, lavo-
ro, servizio», si toglieranno le servili ' n ~ e si guarderà sotto le radi-
cali ì:llJ finché si giungerà ad essa e al suo significato.
A questo procedimento di base sfuggono solo pochi nomi formati da
due sole radicali e pochissime (e di formazione secondaria) parole
fon11ate da più di tre radicali.

I generi

§ 43. In AB vi sono due generi: il maschile e il femminile. I sostantivi


ì;J«fuoco», ì:J'.::: <<Ucce11m>, i}lì «vento, spiritm>, appartengono proba-
bilmente ad entrambi i generi.

§ 44. Formazione del femminile.


In genere i sostantivi e gli aggettivi formano il femminile aggiungendo
alla forma assoluta maschile la desinenza ;'i~ (rara1nente ~~) per lo sta-
to assoluto, la desinenza ~çix per lo stato enfatico, la desinenza ii~ per
lo stato costrutto (v. più avanti), es. l?P «re»; ii'.?'JQ «regina»; ~0::~9
«la regina»; n~?Q «la regina di».

30
I numeri

§ 45. Vi sono tre numeri: il singolare, il plurale e il duale.

§ 46. Il duale si usa, in genere, per indicare le parti doppie del corpo,
es. j"T «due mani», r7n «due piedi».
II suo uso è comunque molto limitato e tende a scomparire. Non si ha
alcun esempio di duale negli aggettivi.

Gli stati

§ 47. Gli stati in cui un nome può trovarsi sono tre: stato assoluto, sta-
to enfatico, stato costrutto.
a) Si dice che un nome è in stato assoluto quando è indetenninato e
non è seguito da un genitivo, es. l'?D «re, un re»:
b) il nome è in stato e11fatico quando è deten11inato (tale deten11ina-
zione viene resa in italiano normalmente mediante l'articolo) e
non è seguito da un genitivo, es. K::;ho «il re»;
c) il nome si dice in stato cost1~utto quando è seguito da un genitivo.
Nel!' espressione "il palazzo del re", la parola "'il palazzo" sarà
quindi in stato costrutto.

§ 48. Lo stato enfatico viene anche utilizzato per esprimere il com-


plemento di vocazione (cfr. § 109). Esso può inoltre avere valore ana-
forico, quando riprende uno stesso nome comparso in precedenza: cfr.
Dn 3,1-2; 4, 15-17. Dn 4, 16: l~X~h Kçi?n ·19 <<mio signore, quel sogno
(sia) per i tuoi nemici!». Tale fenomeno rende la nan-azione più conca-
tenata e vivace.

I NOMI

§ 49. Passiamo ora in rassegna il comportamento dei nomi nei singoli


stati tenendo presente che le stesse regole valgono tanto per i sostanti-
vi che per gli aggettivi.

31
Nomi maschili

§ 50. I nomi maschili si comportano come segue.


a) Stato assoluto:
• singolare: è costituito dal nome stesso senza alcuna aggiunta, e
termina quindi con l'ultima consonante radicale, es. l':?w «(un) re»,
:i~ «buono»;
• plurale: al nome singolare si aggiunge la desinenza rx (qualche
volta si trova la desinenza ebraica C'x, come in C")'/Q ); es. r)'/Q
«re» (pl. ); r:::i9 «buoni»;
• duale: al nome singolare si aggiunge la desinenza r~, es. (?n
«due piedi» (Dn 7,4) e rT «due mani» (Dn 2,34).
b) Stato e1?fatico:
• singolare: al nome singolare si aggiunge la desinenza ~1" (rara-
mente ;-i~), es. ~~?o «il re», ~:;i~ «(il) buono»;
• plurale: al nome singolare si aggiunge la desinenza ~:~, es. ~::;ho
«i re», ~::;iC9 «(i) buoni».
NB: i nomi gentilizi tenninanti al singolare in -~ prendono la desi-
nenza del plurale enfatico ~x; es. ~'11;"1' «i Giudei» (s. ·11;-i·), ~'lb~
«i Caldei» ( s. ·1tv~ );
• duale: si forma come il plurale .
e) Stato costrutto:
• singolare: non compare alcuna desinenza, per cui risulta identico
allo stato assoluto, es. l?o «il re di». La differenza tra i due stati si
nota solo nei nomi che hanno una' come seconda radicale, es. '/'i)
«forza» (stato assoluto), '?·n (stato costrutto);
• plurale: al nome singolare si aggiunge la desinenza 'x, es. ·:ho «i
re di»;
• duale: si forma come il plurale .

§ 51. Alcune osservazioni riguardanti lo stato costrutto.


a) li sostantivo in stato costrutto è sempre considerato come un nome
determinato, es. '?~1tv· l'?D «il re d'Israele»;

32
b) per rendere l'espressione "un re d'Israele" si ricorre a una perifrasi
che letteralmente significa "un re (appartenente) a Israele'', es.
?~""")w''/ 17D (Esd 5, 11 );
c) nessun vocabolo può essere interposto fra il nome in stato costrut-
to e il caso obliquo che ne è retto. Se il sostantivo in stato costrutto
ha un attributo, questo viene posposto al caso obliquo, es.
~rr ~~/~-rt:i «questa casa di Di o» (Esd 5, 13);
d) lo stato costrutto può trovarsi davanti a preposizione, es. r-1p"/ç
~:o~r?:;i iiinn «i regni (che sono) sotto tutti i cieli» (Dn 7 ,2 7);
e) anche più di un nome può dipendere da uno stato costrutto, es.
-~iJ:;r1::i1ì ~:;i':Jo ·~o «le parole del re e dei suoi dignitari» (Dn 5, 1O).

§ 52. L'uso dello stato costrutto è spesso sostituito dalla costruzione


con la particella '"l che in origine era un dimostrativo. In tal caso, il
nome reggente compare allo stato assoluto o allo stato enfatico, es.
~il'/~ '"l ~ii':! «la casa di Dio».
T T ·.• T : -

Non1i fem1ninili

§ 53. I nomi femminili si comportano come segue.


a) Stato assoluto:
• :àngolare: il nome termina per lo più con la desinenza ~~ (rara-
mente ~~), oppure ·x, oppure \ es. ;-q?o «(una) regina», 'ìç1~
«(un') altra», D?o «(un) regno»;
• plurale: il nome prende la desinenza Ì~; la forma primitiva doveva
essere il~ ( cfr. Ebr. rii) ma, sotto l'influsso della desinenza maschi-
le plurale rx, la iì si è mutata in i. Abbiamo quindi j:;ho «regine»,
ì~9 «buone».
NB: i nomi tenninanti in 1 cainbiano questa in ì consonantica pri-
ma di prendere la desinenza plurale, es. jp';o «regni». Non vi sono
esempi di nomi ten11inanti in ·x.
• Duale: la desinenza è j'~; notiamo inoltre che i nomi terminanti in
il~ la assumono dopo aver mutato la ;i in il, es. :l~D «cento», rD~y
«duecento».
NB: si noti il duale rr-no «due». Non ci sono esempi di duale dei
nomi tenninanti in 'x e l.
b) Stato e1?fàtico:
• singolare: il nome prende la desinenza ~~' le cui finali precedenti
il~ 'x l diventano rispettivamente n~ n•x m, es. ~Q??O «la regina»,
~D'IO~ (ass. 'ìlJ~) «il termine, la fine», ~çn:ho «il regno»;
• plurale: il nome prende la desinenza~~ dopo aver mutato la finale
il~ nella primitiva fonna plurale n~, es. ~çq?o «le regine».
NB: i nomi tenninanti in l cambiano questa in ì consonantica,
prendono poi la desinenza plurale n~ e aggiungono infine la desi-
nenza ~~' es. ~Qp?o «i regni». Non esistono esempi di plurali dei
nomi terminanti in 'x.
• Duale: non è attestato.
e) Stato costrutto:
• singolare: il nome presenta la desinenza n::c n•x rn (quest'ultima
rappresenta la primitiva terminazione dei nomi femminili), es.
n:;ho «la regina di»; n'ìiJ~ «il tennine di, la fine di»; m~?o «il re-
gno di»;
• plurale: il nome prende la desinenza n~, es. n:;ho «le regine di» .
NB: se il nome termina in l, lo cambia in ì consonantica e poi
prende la desinenza plurale, es. np?o «i regni di». Non esistono
esempi di plurale dei nomi tenninanti in 'x.
• Duale: non è attestato .

§ 54. Osservazioni:
a) vi sono nomi che pur non avendo terminazione femminile sono
tuttavia fe1nminili. Tali sono specialmente le parti doppie del cor-
po, es. 1: «mano»,?~; «piede», r.i!
«occhio», nP «corno»;
b) sono pure femminili i sostantivi p~ «pietra», ;/""}~ «terra», rrn «ca-
pre» (Esd 6,17);
c) vi sono poi nomi maschili che hanno il plurale con i morfemi del
femminile e nomi femminili che hanno il plurale con i morfemi
del maschile, es. ~01'.? (m. s.) «trono», 1J9ì'.? (f. pl.); ;i/o (f. s.) «pa-
rola», r')o (m. pi.).

34
GLI AGGETTIVI

§ 55. Gli aggettivi, come abbiamo detto, seguono le stesse regole dei
sostantivi.

§ 56. L'aggettivo in funzione di attributo segue sempre il nome a cui


si riferisce e concorda con esso nel genere, nello stato e nel numero,
ad es. ID e:';~ <mna (certa) statua» (On 2,31 ); ricordiamo però che a un
nome duale segue un aggettivo plurale.

§ 57. L'aggettivo in funzione di predicato concorda con il sostantivo a


cui si riferisce in genere e numero (non però col duale, come già detto
sopra); es. l'9tP iT9.V «il suo fogliame (era) bello» (Dn 4,9).

§ 58. La lingua aramaica non è ricca di aggettivi e ricorre frequente-


mente a espressioni fon1rnte di soli sostantivi dove noi siamo soliti u-
sare un aggettivo, es. ~'.?'?O n•:J «palazzo reale» (lett. "casa del re");
r;-r/~ ì~ «essere divino» (lett. "figlio di dei"); ~cp~~ 'IJ «esseri umani»
(lett. "figli dell'uomo"), ecc.

LE PARTICELLE INSEPARABILI

§ 59. Le preposizioni J. ( < bi) «in, per, con»; '.) (< ka) «come, secon-
dm>; ? (< la) «a, di»; sono sempre prefisse al nome.

§ 60. Quando queste preposizioni sono seguite da un altro sheva, la


vocale originaria che si era mutata in sheva mobile ritorna nel prefisso
J., mentre negli altri essa si affievolisce in x; es. n~ilt:i (per n~iD:i*)
«nell'anno di»; J.Q'.)~ (per J.Q'.)'.)*) «secondo lo scritto di»; ~:oiD'? (per
~:oiD?*) «ai cieli».

§ 61. Quando queste preposizioni sono seguite da \ questo diventa


quiescente in •x, es. 1ii"r:i (per 1~1;-r·:i *) «in Giudea».

35
§ 62. Quando queste preposizioni sono seguite da una gutturale con
sheva composto, prendono la conispondente vocale breve, es. JQ.P:J
«ne11' erba»; ;i/~'? «a Dio». Assai spesso si trovano anche le fon11e
:l;i?~J, ~~!~~, ecc. Si noti pure r1~J «allora».

§ 63. Si trova, sia pure assai raramente, la preposizione ìD «da». pre-


fissa al nome. In questo caso ]a j viene assimilata alla consonante se-
guente che, di conseguenza, prende il dagesh forte (reale o virtuale).
Se la consonante non può prendere questi due tipi di dagesh, la perdita
della i viene compensata con l'a11ungamento della vocale x in x, es.
~.!?ì~D «dalla terra».

§ 64. La congiunzione "e" è resa nonna] mente con ì (< wa) ed è sem-
pre prefissa al nome.
Si osservino però i seguenti mutamenti vocalici:
a) davanti a J D ~ e a sheva semplice diventa \ ad es. ~QiD'~J\ j;101 e
ì~tbi. NB: nella vocalizzazione babilonese rimane ì davanti a J D 8
mentre diventa ì davanti a sheva semplice.
b) Davanti a gutturale con sheva composto prende la corrispondente
vocale breve, ad es. ì'l~ì e ~~1TJ.~JJ. Si trova, tuttavia, anche ~G/~ì.
c) Davanti a ' diventa 'ì, es. n:~r;-r1 (per n:;i·;i·1*).

§ 65. L 'inteITogazione si esprime spesso mediante la particella ;:-i,


sempre prefissa al nome. Se la parola comincia con una consonante
munita di sheva semplice o con la consonante ~, questa particella di-
venta ;::i. Lo stesso avviene pure, con ogni probabilità, con tutte le gut-
turali; es. ~/0 «non?, non (forse)?»; ~:;-;:i «poté (forse)?»; li7~0 «sei
(forse) tu?»

36
I PRONOMI

Pronomi personali

§ 66. I pronomi personali si suddividono in pronomi isolati e in pro-


nomi suffissi. I primi si usano per il soggetto, ad eccezione però dei
pronomi di terza persona plurale, che si usano spesso anche per il
complemento oggetto. I secondi si usano per il complemento oggetto e
i complementi indiretti, e si trovano sempre suffissi a un vocabolo
(verbo, nome o particella).

§ 67. I pronomi isolati o indipendenti sono i seguenti:

singolare plurale
Io ;-q~ Noi
Tu (m.) rn~ [;-ir;rn~] Voi (m.) prn~

Tu (f.) (prob. 'ilJ~) Voi (f.) (prob. rrm:~ o ji-iJ~)


Egli ~1;-i Essi j1J~, jlD;-J, iDil
Ella ~-;-i Esse ··J~
I ..

§ 68. Osservazioni:
a) la fonna 10;-i si trova solo in Esd e la forma jlDil si trova solo in On;
b) il pronome di terza persona serve spesso come copula: cfr. Esd
5, 11; 6,15: On 2,38; 6,27; ciò può accadere anche se il soggetto è
di altra persona, es. "/~~Jl ~1;-i-;-im~ «sei tu Daniele?» (On 5, 13 ),
~:::;i ~-;-i-~! ~/Ci «non è questa Babilonia?» (On 42 7):
c) per dare maggior enfasi alla frase si usa il pronome isolato dopo il
rispettivo pronome suffisso, es. il~~ ·~o «(proprio) da me» (Esd
7 21 ); '!~T1 il~~ ·nn n~-Dil~ «fu turbato il mio spirito (proprio) di
me, Daniele» (On 7, 15).

§ 69. I pronomi sidfìssi possono essere aggiunti a un nome, a una pre-


posizione o a un verbo.

37
Aggiunti a un nome, esprimono il possesso, negli altri casi l'oggetto.
Tuttavia, secondo il contesto, essi possono indicare altre relazioni ge-
nitivali. Infine, possono assumere senso dimostrativo (da tradurre con
"quello I egli stesso"); es. On 5, 12: '?wrp ;1:1 «in quel Daniele I nello
stesso Daniele» ( cfr. § 79). Tale uso è frequente nelle espressioni di
tempo (Esd 5,3; On 3,7.8; ecc.).

§ 70. I pronomi si~ffissi sono i seguenti:

primo tipo secondo tipo


I c. s. •x; 'J con verbo
2 m. S. l~ (l) l:;c. [T:;c J ..
.... .

2 f. s. (prob. ':>) (prob. ·::i·x)


3 m. s. i1X ('71) •;ii
3 f. s. i1~ i1{( [i1~{(]

1 c. pi. ~Jx
T - ~~~ [~r{(J
2 m. pl. ìi:Jx ·i::i·x
I .. ' oj•x
..
2 f. pl. (prob. {)'.:)) (prob. ì(,):>'x)
3 m. pl. ìi71x, ohx ìii1')(, Dh')(
3 f. pl. .<.l;ix.
I .. . [•i;ix]
I ··;i·x
I .. .. ' [•i;i•x]
I ..

38
Esempi di pronome suffisso a nome maschile (oi· «gio1110») e femmi-
·1 (~rn «amma
me . 1)
e» : "' ~(,,.:t ,.,_ , r, n
J1 J-, ~ <_ì
1
I rT . •

con nome singolare con nome plurale


1 c. s. . .J ... a-.. .1.rti~ ..:?.... .. . .. ...... .
·rn·n• T .

2m. S. lçn•n ,;": [1501"] lQi" · }~''" lDrn


3 m. s. iliiì"ii i1rffn.. T •.

3 f. s. i1 -··n
I )_ 11 .. [i1~Qi"] i1Qi" i1rwn
' . .

I c. pl. .........................
~:irn·n
T - : • [~roi·J ~~01· ~Jiiì"ii
, T - T ••
....................... ,.

Ì~:'.)Di"
2 m. pl.
.........................
D.J)"ff'
•·pr·. ·.) . · · · ·11:'.)·o.1·
"":'.)l:im
. . 1.1 .. · ·'· · · · · · · ·
3 111. pl.
... ................... .
u· rii! i, ìii1oi· . -~i1-·~n
111 ·v1·1 jii1"Qi"
3 f. pl. "i1Di"
1 .. ' 1-M· -
1.H,jl.I "i1"Di"
I·· ..

§ 71. Osservazioni:
a) i suffissi vengono aggiunti al nome in stato costrutto, es. ~~0/~ «il
nostro Dio»; "i1i1::i.p «i suoi servi»; o~nrn «i loro animali»;
b) i suffissi del primo tipo vengono aggiunti ai n01ni che allo stato
costrutto tenninano con la consonante radicale o con la n;
c) i suffissi del secondo tipo si aggiungono ai nomi plurali e duali che
allo stato costrutto terminano con")(;
d) i suffissi tra parentesi tonde vengono aggiunti ai nomi che al sin-
golare (prima di prendere i suffissi, escluso quello di prima perso-
na!) presentano la vocale \ es. ·:i~ «mio padre», lD~ «tuo padre»,
"irl::l~ «suo padre»;
e) il pronome suffisso di terza persona plurale non viene usato con i
verbi.

§ 72. L'AB talvolta aggiunge al nome, cui segua un altro nome prece-
duto da "'1, il corrispondente suffisso di terza persona, es. ~~;~--., i1DiD
«il nome suo, di Dio».

\1 ~ ~ >} - !Lf~~«L
r~)'~ ~ ~
U O< 01. ,f_
· r
G.!». \c..
? p;

39
§ 73. Esiste in AB un pronome oggetto indipendente con i suffissi: si
tratta di jii1n: «essi» (solo in Dn 3,12).

§ 74. Si trova pure in AB un pronome possessivo indipendente costi-


tuito dal relativo '"'.j ( cfr. § 87) seguito dalla preposizione '?o: ~çiw:>i) --1
~-i1-T1'? '"1 ~GìDJi «perché la sapienza e la potenza a lui sono I sono
sue» (Dn 2,20).

Uso di 'D'~

§ 75. Esso indica l'esistenza di qualcuno o di qualcosa, e conisponde


al nostro "c'è I ci sono", es. j'~)ii1' rì:J~ 'D'~ «ci sono uomini Giudei»
(Dn 3, 12); ':l 'D'~---i i1y:>Q:J ~? «non per una sapienza che c'è (esiste)
in me» (Dn 2,30). Questa particella può ricevere anche i pronomi suf-
fissi e può prendere il posto della copula che altrimenti viene sottinte-
sa o viene espressa con il pronome di terza persona (cfr. § 68,b ).

A Itri pronomi

§ 76. Pronomi dimostrativi:

per oggetti vicini


5;ingolare plurale comune
;1~"1
'
questo
·····I····
J
r")~, [;i"?~ "?~, ;i':J~ questi, queste
......

~"1
'
questa
per oggetti lontani
singolare plurale comune
-~n, p-i quello..... ··········
17~ quelli
..... .....

-I-I ''.)"1
' .. quella (prob. come il rn.) quelle
'' I ..

40
Osservazioni:
a) le forme i1'?~, ii?~ (?~ Q) sono da considerarsi ebraismi;
b) le fon11e ~1i1 e [lJ~ (come pronomi personali isolati) sono usate an-
che con valore dimostrativo, es. ~Q?~ ~ii1 «quella immagine»;
pJ~ ~:'.:;)?Q «quei re»;
c) le forme iir1, ~1, r?~ sono usate sia come pronmni che come ag-
gettivi; ?~, ii?~ sono usati solo c01ne aggettivi.

§ 77. Rileviamo queste costruzioni: iitJ ?.µ «a questo proposito»;


Tln ~Ji2/ o iirD «confonnemente a ciò / così»; ~1? ~"1 «1 'uno (contro)
l'altro»; ~l ìO ~l «l'uno dall'altro».

§ 78. ll pronome dimostrativo può essere utilizzato come aggettivo; in


tal caso nornialmente segue il sostantivo cui si riferisce, eccetto alcuni
casi (cfr. Esd 5,4.15; Dn 2,32; 4,15; 7,17). Il sostantivo deve essere
determinato (in stato enfatico, in stato costrutto o con suffisso prono-
minale), oppure deve essere un nome proprio.

§ 79. L' AB conosce anche la particella dimostrativa il che, sempre


suffissa alle preposizioni, è finita con l'identificarsi ai pronomi suffis-
si, es. ~i;-i.µi;J il~ «in questa stessa ora/ subito» (Dn 3,6; 4,30); ~:?·?J. il:J
«in questa stessa notte» (Dn 5,30). Cfr. ~ 69.

§ 80. Pronomi interrogativi.


Il pronome intenogativo riferito a persone è j9 «chi?» (alcuni preferi-
scono leggere jy), riferito a cose è iiy «che cosa?».

§ 81. T1 pronome iiy serve anche per indicare il pronome relativo "'ciò
che", es. ~=?it.iD~ i1Q .:n: «conosce ciò che è neJle tenebre» (Dn 2,22).

§ 82. J pronomi indefiniti "chiunque / qualsiasi cosa" si esprimono fa-


cendo seguire a F~ e iiQ la patiicella ·1 (•-:i ìO; ·-i iiy). Queste combina-
zioni traducono pure i relativi "colui che I quello che". Il pronon1e

41
"chiunque" può essere reso dalla locuzione 'l o~~-~=? «ciascun uomo
che» (Esd 6,11; Dn 3,10; 5,7; 6,13).

§ 83. Il pronome relativo.


Il pronome relativo è 'l, unico e invariabile. Da solo esprime il nomi-
nativo; per esprimere i casi obliqui vengono aggiunti nella frase pro-
non1i personali suffissi a nome, a preposizione o a verbo, per chiarirne
il caso, es. ~li?'ì ~~pçi1 ~~on ~l)D'?o ~~OtD 71/~ 'l ~ç~'?o l'?D ~'.?'?O m~
1/-:JV' «tu, o re, (sei) il re dei re, che il Dio dei cieli il regno, la poten-
za, la forza e la gloria ha dato a te I al quale il Dio dei cieli ha dato ... »
(Dn 2,37); ~Cbp 'i1lì'.;lP.o-'?::;i ·1 «che tutte le sue opere sono verità I le
cui opere tutte sono verità» (Dn 4,34 ); l~~iP~'?::J T1D~rot? ~::;i'?o-''1 L-;i~~n::i
«in Daniele, che il re aveva posto il suo nome Belteshazzar I a cui il re
aveva posto n0111e Belteshazzan> (Dn 5, 12); ;iT::i ll)DtDT'l ~D'?~~ì
fillV ~'? ;iL-;i lf1ç11~-L-;i::;i1 «ma a Dio, che il tuo soffio vitale (è) nella sua
mano e (che) tutte le tue vie (sono) a lui, non hai reso gloria I nella cui
mano è il tuo soffio vitale ... » (Dn 5,23).

§ 84. Talvolta al pronorne relativo oggetto diretto (in funzione di com-


plemento oggetto) non segue un suffisso che ne espliciti il caso, come
ad es. in Esd 5,14; Dn 3,17.

§ 85. Oltre che come segno dcl genitivo (cfr. § 52), ·1 si usa spesso
come congiunzione; in tali casi acquista i vari significati del greco on.

§ 86. Retto da espressioni di tempo, assume il significato di ''quando I


in cui" (cfr. Esd 4,23; 5, 12), es. ' l ~n.i::i «nel momento in cui» (Dn
3,5.15).

§ 87. Come già osservato sopra ( § 74 ), la costruzione L; 'l «che ( ap-


partiene) a», può sostituire il pronome possessivo.

42
Modo di esprimere alcuni pronomi o aggettivi

§ 88. "Tutto I tutti", vengono resi con il sostantivo ?j (-?'.?) che signi-
fica "totalità", seguito dal nome in stato enfatico, es. ~.;n~-';:;; «tutta la
terra» (lett. "la totalità della terra").

§ 89. ';j può anche ricevere il pronome suffisso, es. ì~;i~:;i «tutti loro»
(lett. "la totalità di loro").

§ 90. Anche il ten11ine ~/j significa "tutto I tutti", nel s~nso usuale di
"totalità''; qualche volta sembra avere quasi il senso avverbiale di "com-
pletamente I interamente", es. ~/j ~9/d <.<salute completa» (Esd 5,7).

§ 91. "Ogni" si traduce con ';j seguito dal nome in stato assoluto, es.
~m~-'!;> «ogni u01110 I ognuno».

§ 92. L 'AB non dispone di vocaboli corrispondenti a "nessuno I alcu-


no"; in questi casi ricorre a perifrasi, es. ib~~ ... ~'? «nessunm> (lett.
"non ... un uomo"). Con "nulla I un nulla" può essere tradotto il com-
posto ;i/:i in Dn 4,32.

§ 93. I pronomi reciproci "l'un l'altro I l'un con l'altro" ecc. vengono
resi ripetendo il dimostrativo ;-rr1 o ~1, es. ;in-cl' ;i~"l «l'un con l'altro»
(Dn 2,43); ~-:rio ~"l «l'una dall'altra» (Dn 7,3).

COMPARATIVO E SUPERLATIVO

Il comparativo
'
§ 94. Manca in AB una fonna propria di comparativo. Esso si esprime
mediante la particella jD preposta al te1111ine di paragone, es. J'"J ;-J]ìn
;:'ii:"1""]JiTjD «il suo aspetto era maggiore (di quello) delle sue compagne»
(Dn 7 ,20). Si noti l~D l'j~ «inferiore al tuo (regno)» (lett. "inferiore a
te", Dn 2,39).

43
II superlativo relativo

§ 95. Anche per il superlativo relativo non esiste una forma propria.
Esso si può esprimere:
a) mettendo l'aggettivo in stato costrutto davanti al sostantivo a cui si
riferisce, es. C'\D~~ "?~iD «l'umile degli uomini I l 'uorno più umile»
(Dn 4,14)~
b) con la ripetizione al plurale dello stesso sostantivo, es. ~::;ho l'::iD
«il re più potente (di tutti)» (lett. "il re dei re"), cfr. Esd 7,12~ Dn
2,37.

II superlativo assoluto

§ 96. Anche il superlativo assoluto si può esprimere in vari modi:


a) con gli avverbi ~-Jtp o ·Tn~, entrambi con significati simili a "molto
I assai", ad es. ~Tn~ ~~'PD «straordinariamente forte» (Dn 7, 7),
~'Jtp =-j~p «si adirò assai» (Dn 2, 12);
b) con la ripetizione dello stesso sostantivo, es. ~:;>"?o l"?D «re poten-
tissimo» ( cfr. sopra, ~ 9 5, b).

NOMI IRREGOLARI

§ 97. Diamo qui di seguito un elenco dei principah nomi che presen-
tano inego]arità. Tali irregolarità si riscontrano non1rnlmente nei plu-
rali, negli stati costrutti, nelle aggiunte dei pronomi suffissi.

44
nome Istato costr. con sz4f pi. ass., coslr. con sz~fl
llJ~ TìiiJ~
'iiJ~
• T T -:

padre ·;i~1J~
I T T ., ~jriilJ~
.•....... :!" ...-:-.....! ...."!...•:-:-.: ....

[TD~]
fratello n~
~n~
............ 1..T .. " •.

uom1111 [~iptJ~]
ibJ~
~ibJ~
T".·:
(coll.) T T -:

donna ;im~* ••iDJ


I ,
T : -

rr:;i ·n·:;i
casa ~n·:i i1ii':;l
...................................! .....:...:: ..... ........... ......... .
:

figlio i:;l costr. c-t~J


..... . . ..................................... tiii·p
ì' ·1·
mano i' duale --1· J .. ,
~i·
T : ......................................... . .
Ctii'
..................... .. ....
: ; ............................................

i1nì:'.)
collega np* '' T T ;

.................................. .Ii.~~-~~:p
[·~n9J
signore
..... :J9 .. ······················-
·1,liitD,·~1..
capo ib~ì ··w~1
i1W~ì
....................... ..... -1.......... :: . . . . . . . . . Ji{J~-~2 I . ··............ c.?~~9.~l

nome DW.. ·
Oib chnilocb : T T ;

NB: invece di Ti~:;l alcuni leggono ·n·::i. La fonna ch·c:J~"") al posto di


oh·~~l è un ebraismo.

§ 98. Vi sono diversi nomi usati solo al plurale ma con significato sin-
golare, es. j'~iJ «Vita»; ~:oq; «Cielo», e Vi S0110 n01ni usati a] singolare
con significato plurale (collettivo), es. =-jil' «uccelli».

45
I NUMERALI

§ 99. I numeri cardinali.


I numeri cardinali sono i seguenti:

1naschile comune femminile


I ;-'ili!
... . ....... ~ .. ~.:... .

2
3 ............ ···················· ······ ··· ···· ·
*~'ìfi
ilnSn
I .. : rrno
· · ·····················risn
T T : T :

4
5 .......
*iiiDOil
······························· :': :. ".' ....• ..... ..
*iDoo
§... .................................. . . . . . . . . . . . . . . ~~Q9. (niD) niD
7 . ..... .......................• ............................................
*1':;:liD
8 *ii'JDn
............................................ '!"...:.. :i:..... :..... .
*iiJDn
................................ :--...'! .... :.

9 . ... ~~~iDfì ...... *1'QG


10
..............
iiìtD1' T : -
ì~P
12
20................................... *"ìtt71'
I . , ·.
30 ................................. .· · · · . . - . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . :·: :tb?:~ . . . : .: · ·: :· ·: : ::· :: ··~ :~:
40 *"'1'Jì~
50 *''iDOil
.. L.: '· ~ .
60 ················· ì'i}9.
62 ............................. (f.) rPJQJ. r.~9 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . -· · · · · · · . . . . . . .
70 ............................................................................................ · · · · · ·*".DJ.iD
· .L .•. :. . . . . ..
80 ...................... *''JOn
.J T •.

90 ......... *r?9~ .
100
120 '"ìtDl'ì il~D
.................... ················ ..............J.. ..... :...' .. :,: ...'............. T •.•.• ; •.....•...........••..•......................•..•••.... ·•·····

200 ··n~D
················· J ~ T .

400 il~D 1'J.ì~

· · :·: : :· ·
T : - : -

1.000 ::12~
10.000 lJI
1.000.000 .. ~~~j~j?:~
I 00.000.000 [ìp1) r;Dì lJI

46
Come si può notare, i primi dieci numeri hanno la duplice forma ma-
schile e femminile, e si distinguono poi in stato assoluto e stato co-
strutto. Lo stato costrutto è utilizzato raramente.
a) liJ «uno (m.)» e ii"'J!J «uno (f.)» sono usati non11almente come ag-
gettivi, e come tali seguono il nome col quale concordano nel ge-
nere. A volte possono essere considerati anche come sostantivi, es.
j~iiJD ID «uno di loro» (Dn 6,3 ). Si noti il composto avverbiale
iili"P «insieme» (lett. "come uno solo"), Dn 2,35.
b) *rin «due (m. )» e rrni:-1 «due (f.)» hanno lo stato costrutto rispet-
tivamente ·1n e ·n1D.
c) I numeri da 3 a 1O vengono impiegati al fem111inile coi nomi ma-
schili e al maschile coi nomi fen1minili, es. r~?o ii.v:n~ «quattro
re» (Dn 7,17); ffi11'~1~ «quattro animali» (Dn 7,3).
d) I numeri precedono o seguono il nome, che è sempre al plurale.
e) Il numero n/n si trova anche con il pronome suffisso, es. ìiiiD/n
«loro tre» (Dn 3,23).
t) Le date si esprimono mediante i numeri cardinali preceduti da n~d
«anno» (Esd 5, 13), o oi· «gion10» (Esd 6, 15), allo stato costrutto.
g) L'età di una persona viene resa con l'espressione "figlio di anni",
es. rDIDì rrnb piD I~) «all'età di 62 anni» (lett. "come figlio di
anni 62"), Dn 6, 1.

§ 100. Altri numerali.


a) I numeri ordinali sono i seguenti:

maschile fèmminile
*'iJ[i,)
J- *ii'iJìi,)
1o T ' T ,)-

(p l. enf. ~~Dìi?)
•.•.•.. ,. ................... ,. .•.....•. T. •·••••··•••
( s. enf. ~.iTDì 1':?)
·········· ····················· ................. l ........ J .................. .

20 iirJn T T ; •

30 *ii:çr?n
. . . . . ([~:Q'j~J;i~g~j~).
[ii:~r:n] ;i~_y·:J1
40
(f. enf. ~t:i·.v·:J1)

47
b) I numeri moltiplicativi che troviamo nel!' AB sono: ;i~:id-10 «sette
volte» (Dn 3,19); :i0/i"i rjm «tre volte» (Dn 6,11.14).
c) I numeri frazionari sono rappresentati da J'?9 «un mezzo»; ~r;hD
«un terzo» (Dn 5,16.29) e 'i"i'JD «un terzo» (Dn 5,7).

IL VERBO - FORMA BASE

§ 101. Sappiamo già che quasi tutte le parole aramaiche sono formate
da una radice composta di tre lettere radicali, con l'aggiunta eventuale
di altre lettere chiamate servili (cfr. § 42).
Nel verbo, le lettere radicali appaiono nella terza persona maschile
singolare del perfetto; di conseguenza essa viene impiegata per enun-
ciare il verbo aramaico, ne11a sua fon1rn cioè più semplice ed essenzia-
le. Il verbo :itD «(egli) scrisse», per esempio, è composto unicamente
delle tre lettere radicali (cfr. § 42). I verbi che hanno ì o ' come secon-
da radicale vengono di solito enunciati con la ì o la', es. mp, D'iV 1•
NB: per ragioni di pratic,ità nei dizionari si può trovare, per esempio,
:i(D "scrivere", mentre in realtà la voce significa «(egli) scrisse» (o
«ha scritto»).
Da questa fon11a fondamentale chiamata Qal ( dall 'Ebr. 'Jj:' «leggero,
semplice, facile») o Pe'al 2, derivano altre fonne che, mediante
l'aggiunta di prefissi o raddoppiamento di una radicale, conferiscono
alla fon11a base una sfumatura diversa di significato
.__ .
Le principali forme derivate sono: Hithpe'el (o Ithpe'el), Pa'el, Hi-
thpa'al (o Ithpa'al), Haf'el (o Af'el), Hof'al. Esistono anche le forme
Shaf'el e Hishtaf'al, di uso meno frequente, e altre forme ancor più ra-
re (v. Glossario).
I verbi si dividono in regolari (o.forti) e irregolari (o deboli).

1
I grammatici si servono normalmente delle lettere radicali dcl verbo ebraico ';.;;~
«(egli) fece», per indicare le radicali di qualsiasi verbo. Per indicare, per esempio,
che un verbo ha la prima radicale~ dicono semplicemente ~"8, se ha la seconda ra-
dicale ì dicono ì"l.l, se ha la terza radicale' dicono"''/.
2 Presupponendo il verbo ~.!J~ con vocalizzazione però aramaica, ':118 ( ! ).

48
Coniugazione

§ 102. Tempi, modi. persone. generi e numeri del verbo.


a) Tempi. L 'AB ha solo due tempi (da non intendersi però nel senso
per noi abituale del termine): il pe1fetto che indica un 'azione com-
piuta e viene tradotto generalmente con i tempi del passato, e
/ 'impc1/ctto che indica un· azione incompiuta o in via di con1pi-
mento e si traduce generalmente col futuro. col presente e talora
con l'imperfetto.
b) Ji.,1odi: vi sono modi personali: indicarh·o. imperativo. iussivo e
modi impersonali: infinito, participio attivo e participio passivo.
e) Persone: vi sono, come in italiano, tre persone (prima, seconda.
terza). Secondo l'uso comune, il verbo viene coniugato partendo
dalla terza persona.
d) Generi: è una particolarità del le lingue semitiche avere una forma
speciale per il femminile della seconda (non attestata però in AB)
e terza persona del verbo. Per la prima persona si ha invece una
sola forma comune per i due generi.
e) Numeri: esistono soltanto il singolare e il plurale.
Prima di tutto prendiamo in esame i verbi trilitteri regolari.

La fon11a Qal o Pe'al

§ 103. Pe1fc!!o.
Si coniuga mediante suffissi aggiunti a]]a radice del verbo che, da so-
la, rappresenta la terza persona maschile singolare. La radice si pre-
senta sempre con slu:1·a, semplice o composto, sotto la prima radicale
(la vocale breve in sillaba aperta pretonica cade. cfr. ~ 36), mentre la
seconda radicale può presentare la vocale 0 e la vocale x o x. l verbi
che hanno la vocale 0 (a meno che questa non sia mutuata dalla pre-
senza di una gutturale) si chiamano verbi di azione o attin·, g1i altri si
chiamano verbi di stato o stati1 i.
1

La coniugazione. a parte la differenza vocalica notata, è identica per


tutti.

49
verbo attivo verbo stativo
3 m. s. J.(O :Jìp o J.ìy
3 f. s. ri~ro n~JP
2 m. s. . . ( IVV'···u 11 ) Cri?)t9i:1?~ .. (fi?)~?'i?
2 f. s. . .... ( 1?9.1:1. élt.!~~t.él!()) (non attestél!())
I c. s. n?JP.
3 m.pl: 1J.rl:J ~?JP
3 fpl'. ;iJ.n:J
T - :
~~JP
2 . ~??'.pl. . . . P~?ti? pn11p
2 (pl ..... ......... (n()J:l éltt.~~t.élt<?) . (non attestato)
I c. I. ~JJ.rl:J
T : - :
~jJ./;J
'' ..1,

§ 104. Usi del pe1/etto.


Esso può assumere diverse valenze temporali:
a) perfetto storico, se indica azione compiuta, e si traduce con il
passato;
b) presente, quando indica una situazione costante nel tempo, come
in Dn 4,6: l:P ì'tD'l'j? r;i?~ 1111 '"1 n.pT ;i~~ «io so che lo spirito de-
gli dei santi (è) in te»;
c) futuro, quando l'evento che accadrà è percepito come certo. Cfr.
Dn 7,2 7: Dl7'? n:r;i· wat!.i-'?:J riinn rn:J'?a ·-i ~mJ.11 ~Jt~htbì ;iriD'?m
-. -·: 1-: T ; T'.'.-. T: TT;T: T :-

pi•'/.µ 'iD'l'j? «il regno, il potere e la grandezza dei regni (che sono)
sotto tutti i cieli sarà (certamente) dato al popolo dei santi
dell'Altissimo» (osserviamo che qui il perfetto viene seguito da
due imperfetti che ne riprendono 1'esatto valore temporale);
d) trapassato prossimo, in dipendenza da un tempo passato, ad es.
'"l ~7:J';TjD p9JiJ ì~J°T;)DJ '"1 ~~O:)ì ;i:;iJl ."1 ~~/t-';-rl'J.-•1 ~:~~y =i~ì
'?J.:;i ·-i ~/:J·:1-1a ~=?'?Q t!.i;i:J io;i p9JiJ '?J.:;i '"1 ~7:J'i1'? io;i '?J.';-Tì chtbn·::i
«e anche gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Na-
bucodonosor aveva tolto dal tempio che (è) in Gerusalemme e
(che) aveva portati al tempio di Babilonia, il re Ciro tolse dal tem-
pio di Babilonia» (Esd 5, 14 ).

50
§ I 05. L 'ùnpelfetto.
Si coniuga mediante prefissi aggiunti alla radice del verbo e, in parte,
anche mediante suffissi.
La vocale della seconda radicale è di solito x per i verbi attivi e 0- per i
verbi stativi, anche se per questi ultimi sono attestate le forme "'Du' e
ì'OJ (Dn 3,6.10.11.18).

verbo attivo verbo stativo


3 m. s. ?JP.
3 f. s. ::in'.)n ::i1pn
2 m. s. ::irDn :J""Jprì
2 f. s. (non attestato) . (non attestato)
I c. s. :JrD~ ?lP~
3_111: pl. jl:Jil?' . pJ1p·
3f. pL . ì=;lil?~ I ":Jìi)"
!....·. .
T

2m.pL ìl?r1'.)n jl:J1pn


2f. pl ..... (non att~?~(:ltq) (no11 attestato)
1 c. pl. :Jn'.)J ::i1pJ

§ 106. Usi del/ 'impe1/etto.


Esso è usato ordinariamente con senso di presente o futuro, ma in AB
assume anche altre sfumature. Tra gli usi più comuni:
a) per indicare una azione abituale, da tradursi quindi con il presente;
es. ;i~JiT
-. : . KJ~' . I - : ~iDJ~ nl'.)~D:J ;i~'?1' ~-'?0--"l li"l:iIT'"l "'jj) «finché
.. ; . ·-:i-·r:hiT T -: ; - : T T . . - . - : . -

(tu) sappia che l'Altissimo (è) dominatore sul regno degli uomini
e (che) a chi piace (a lui) ne fà dono» (Dn 4,22). Cfr. anche On
4,29; in 4,33 gli imperfetti denotano il passaggio da una condizio-
ne ad un 'altra stabile, mentre i successivi perfetti descrivono la
nuova situazione del re;
b) passato: in tal caso solitamente segue un perfetto indicando una a-
zione o situazione successiva 3 o la conseguenza dell'azione prin-

3 A differenza dell'Ebraico, !'AB non conosce l'uso del cosiddetto ivaw inversivo.

51
cipale. Ad es. On 4, l 7: ~:o\LJJ ~t0D' ;ionì 1prn ;i:;n ·1 «che crebbe
e divenne forte, a tal punto che la sua altezza raggiunse i cieli»;
c) nel senso di "potere I essere in grado di", come in Dn 2,9:
'JJìiJT]il ;i;\V~ ·1 .!.i"lJ~l «e io saprò I affinché io sappia che potete
fan11i conoscere la sua interpretazione» ( cfr. anche 2,25);
d) esprime le idee volitive, come lo iussivo (Esd 7,20; Dn 3,5; v. in
seguito il § l l O), l'ottativo (Dn 2,20; 4, 14) e potenzialmente anche
il coortativo.

§ 107. imperarivo.
Si usa soltanto alle seconde persone e in frasi non negative. Esso si
forma togliendo il prefisso dell'imperfetto e aggiungendo suffissi, ec-
cetto che per la seconda persona maschile singolare, che non prende
alcun suffisso. Nelle fon11e con suffissi, l'accento cade sulla penultima
sillaba.

verbo attivo verbo stativo


2 m. s. :Jn:;) JJP
.. :J--,
2 f. s. 'JrD J;
) 1:n:pl. .. ············· ..
1Jrl:;) l?!i)
2 f. pl. (non attestato) (non attestato)

§ 108. Imperativo negativo.


Per esprimere 1'imperativo in frase negativa si usa lo iussivo precedu-
to da J~ o da ~;, ad es. ~~:inn ~7 «non sia riedificata!» (Esd 4,21 ),
iJGiV'-J~ «non siano mutati!» (Dn 5,10).

§ 109. li complemento di vocazione.


Il vocativo viene reso mediante lo stato enfatico ( cfr. § 48), es. ~+~o
«re!». Cfr. Dn 3,4.9.10.12, ecc.

§ 11 O. Iussivo.
Esso esprime un comando, un ordine rivolto alla terza persona e diffe-
risce dall'imperfetto solo per la elisione della Ì nella terza persona ma-

52
schile plurale. Si registrano forme iussive solo nei verbi irregolari, ad
es. ll::J~' «periscano!» (Ger 1OJ 1): 1JDu·-?~ «non siano mutati~» (Dn
5, 1O).
In base al contesto, anche il semplice imperfetto può avere valore ius-
sivo (cfr. § 106,d), come in Esd 4J2; 6,4.8.12; 7,26; Dn 4,12.13.20;
5,12; 6,26.

§ 111. Infinito.
Si forma mediante il prefisso o; es. J~Do «scrivere». Assai spesso
l'infinito è preceduto dalla preposizione ?, come ad es. i.JDD'? «a I per
radunare», in Dn 3,2. Un esempio di antico infinito senza il prefisso o
è rappresentato da ~:p'? «riedificare» (Esd 5J.13).
Per indicare che una cosa non deve avvenire o non deve essere fatta si
usa~? seguito da?+ infinito; cfr. Esd 6,8; On 6,9.16.
Qualche volta l'infinito ha valore di sostantivo, e può essere retto da
prepos1z10ne.

§ 112. Nella forma Pe'al non c'è la distinzione tra infinito assoluto e
costrutto. Tale distinzione è invece attestata nelle forme derivate, dove
la desinenza (apparentemente femminile) ;i1- allo stato costrutto diven-
ta n~; la desinenza rn, normalmente utilizzata per lo stato costrutto,
può comparire anche in quello assoluto.

§ 113. Participfo.
Il participio attivo, al Pe'al, si presenta con la vocale ~ sotto la prima
radicale e le vocali x o x sotto la seconda, es. Jn'.? o Jn'.?. Esso può es-
sere usato come sostantivo o aggettivo e come tali, quindi, è declinato.
Ad esempio:

sin ero lare Jlurale


111. JQ:;-> o Jii'.?
f. T"iJri~
T . T

53
Il participio può indicare un'azione presente o un'azione contempora-
nea a quella del verbo principale; può inoltre rivestire tutti gli usi
dell'imperfetto, anche se il suo nesso temporale con il verbo reggente
viene suggerito dal contesto.

§ 114. Usi del participio attivo.


Ecco gli usi più comuni:
a) come futuro, da solo o con l'imperfetto di T"T}J, come in Dn 4,29:
r11~ l'? ~19~~-ìrn «ti scacceranno I ti si scaccerà dal consorzio u-
mano»;
b) come presente; questo uso può essere enfatizzato dall'aggiunta di
'D'~: ?;:i'.? lD'~iJ «sei tu davvero capace?» (Dn 2,26; cfr. anche
3,14);
c) come passato: con il participio semplice si può rendere un 'azione
progressiva o abituale nel passato; questa, tuttavia, è espressa mol-
to più frequentemente con l'uso del verbo (;i)~JiJ «essere», accom-
pagnato dal participio, es. ì:J.Y ~JiJ-'l '?:ii?-'?'.? «c01ne era solito fa-
re» (Dn 6, 11 ); ?~i? T"T)iJ ~:i~ T"T}T'l «colui che voleva uccideva»
(Dn 5, 19); ,
d) come iussivo; cfr. Esd 7 ,24 rn1i;io oj'/~ «vi sia reso noto I vi fac-
,
ciano sapere.» ' 4;

e) con la sfun1atura di "sapere, potere, dovere''; es. Dn 4,4 ;i1ilim


·'? p.n1;io-~? «ma non mi hanno fatto conoscere la sua interpreta-
zione I ma non hanno saputo (potuto) dan11ene I'interpretazione»;
6,3: ~91'~ 11~'? r::::iiJ: r'?~ ~:JuìliDD~ ìiil"?--1 «ai quali quei satrapi
dovevano (costante1nente) rendere conto»;
f) nella assai frequente combinazione dei participi di ;i~,µ e ìQ~ (in
questa esatta successione) traducibile con «egli rispose e disse I
prese la parola e disse» 5 (cfr. Dn 3,19). Più raramente il verbo~~,µ

4 La versione della CEJ traduce invece con l'indicativo.


5 Questo abbinamento, concentrato nelle sezioni aramaiche di Dn (in cui compare
ben 30 volte e assorbe tutte le ricorrenze del verbo ;-i~,µ in AB), trova un parallelo in-
teressante e abbondante nel greco dci Vangeli, dove si ripresenta almeno 92 volte
(43 in Mt, 15 in Mc, 34 in Le) cui vanno aggiunte 3 ricorrenze in At.

54
si trova al perfetto; così possiamo trovare per es. sia ìQ~ì ~'.?~O i1J.V
«il re prese la parola e disse» (Dn 6, 17), come anche r10~1 iJ.p
«presero la parola e dissero» (Dn 6, 14) 6 .

§ 115. Usi del participio passivo.


Nell' AB esso è frequentemente usato come aggettivo predicato, e tal-
volta come aggettivo di qualità. Occasionalmente può assumere anche
valore di participio attivo, come in Dn 2,22 ~18 «dimorante». Può in-
fine essere tradotto con il trapassato prossimo, quando ricorre insieme
al perfetto di i1}J, ad es. in Esd 5, 11: i1~"l nQlj?D i1J:J ~}T'"l ~~r'.;1 n~:i
ì~''~ piD «e stiamo costruendo il tempio che era stato costruito prima
d'oggi molti anni fa».

La forma passiva Pe'il

§ 116. La forma Pe'al ha un perfetto e un participio passivi che si


formano inserendo una "x (talvolta defective scripta) dopo la seconda
radicale, es. :J"n:i (perf.) «fu scritto I è stato scritto»; :n-o (part.) «scrit-
to».

Il soggetto indefinito

§ 117. Per esprin1ere il soggetto indefinito (come nell'italiano "si dice,


si pensa"), fenomeno abbastanza frequente in AB, possono essere uti-
lizzati:
a) il verbo attivo alla terza m. pl. come ad es. po.p~- li «ti si darà da
mangiare» (lett. "ti daranno da mangiare": Dn 4,22);
b) la medesima persona singolare, sia maschile come in ìf?;1n' «si
facciano ricerche» (Esd 5, 17) che fe1nminile, cfr. Esd 4, 13: Dh9~ì
pìJ;Jn D':>'?Q «e certamente si danneggeranno i re»;
c) la seconda m. s. come ad es. nrn::i «(li) si depositino» in Esd 6,5;

(, ln un solo caso entrambi i verbi si trovano al perfetto: On 5, 1O.

55
d) più frequentemente il participio m. pl.; es. rio~ FJ? «Vi si dice I a
voi si sta parlando» (Dn 3,4; cfr. anche On 4.28).

Fom1e verbali attive con significato passivo

§ 118. In presenza di un verbo attivo con soggetto indefinito, in tradu-


zione si può rendere con il passivo, e di conseguenza l'oggetto gram-
maticale diventa il soggetto in traduzione. Vediamo alcuni ese1npi:
a) nel modo più comune, in presenza della terza m. pl. del verbo fini-
to: ìiJnJ' ~! l/;:-n i?:J-:-r~po «tributo e tassa non daranno I non sarà
data» (Esd 4, 13 ); ìi;rJ~?i9 ì'"l1';'1 ~çJTii "l~ibl «e quanto alle altre be-
stie, tolsero il loro potere I il potere fu loro tolto» (On 7,12).
b) Con il participio attivo plurale; v. al § 114 gli esempi a. e d. Cfr.
anche ~cp~~-jO rì1~ l! «ti si scaccerà I sarai scacciato dal consor-
zio umano» (On 4,22).
c) Con l'infinito; per es. ?:J'.;) '0''.)D ?j? :l):;Ji;r? ìO~J «e ordinò che si
mettessero a morte I che fossero messi a morte tutti i sapienti di
Babilonia» (On 2, 12).

La copula

§ 119. In AB può essere resa in diversi modi. Più frequentemente con-


siste nella semplice giustapposizione soggetto - predicato, o con 1'uso
di voci del verbo T"TJiJ. Frequente è anche l'uso della terza persona del
pronome personale indipendente. Più caratteristico dell 'AB è l'uso di
'G'~ (per il suo uso assoluto v. il § 75) che, unito a suffisso, perde il
suo senso originario di "esistenza" per funger~ da semplice copula. Il
suo ruolo specifico è di conferire maggiore enfasi al soggetto (che
grammaticalmente è il suo suffisso) o alla frase intera ( cfr. On 3, 15).
Come esempio, v. anche § 114,b.

56
IL VERBO- FORME DERIVATE

§ 120. Dalla forma base Qal derivano le altre fon11e le quali, pur va-
riando il tema verbale, mantengono sempre la stessa flessione del Qal.
Non tutti i verbi hanno tutte le forme, anzi nessun verbo, nell 'AB, le
ha tutte. Sarà il Glossario a mostrare quelle in uso per ogni singolo
verbo e a dame il preciso significato.

La fon1rn Hithpe'el (e lthpe'el)

§ 121. Caratteristiche di questa fonna sono i prefissi liii o n~,


quest'ultimo tipico dell'aramaico più tardo.
a) ln tutte le fom1e in cui il prefisso è i"'1ii (n~ per la forma Ithpe'el) e
la prima radicale è una delle lettere I o : : tD ~' la n del prefisso si
sposta dopo questa lettera (n1etatesi), es. ii~il\Dii invece di ii~cDnii*
«fu trovato». Se la prima radicale è I o :::: la ii si muta rispettiva-
mente in ì o t.'.l, es. pnJDllil, invece di rinJDiriil* «Vi siete accorda6»
(Dn 2,9); ll~t.'.l'.:::' invece di ll~~n'* «sarà irrorato» (Dn 4, 12).
b) Nel prendere i prefissi propri dell'imperfetto e del participio i pre-
fissi i"'1il (n~) perdono la il (~ ), ad es. l'imperfetto p:Jrm5n «sarà la-
sciato» (Dn 2,44) e il participio ì:J.µno «fatto» (Esd 7,26).
c) Gli infiniti delle forme derivate terminano con ii o~ e, comportan-
dosi come nomi femminili, hanno lo stato costrutto in il0- o rn (nx).
d) I participi delle fon11e derivate hanno il prefisso D.
NB: il significato di questa fon1rn è quello riflessivo o passivo della
forma Pe'al.

La forma Pa'el

§ 122. Caratteristica di questa forma è il dagesh forte nella seconda


radicale. La vocale della prima radicale è sempre patach, mentre quel-
la della seconda radicale può essere x o x, come in ~'/:J' «logorerà»
(Dn 7 ,25) o ii~liJ' «la farà conoscere» (On 2, 11 ).

57
11 significato principale è quello intensivo; a volte assume queJlo cau-
sativo, come in Esd 4.23.

La fonna Hithpa'al (e Ithpa'al)

§ 123. Caratteristica di questa forma è il dagesh forte nella seconda


radicale (come in Pa' el) e il prefisso nil (n~ per la fonna Ithpa' al). Il
significato è quello del riflessivo o passivo di Pa 'el, ad es. l'imperfetto
~~i}rin «sarà distrutto» (Dn 2,44) e il participio YJ.yna «si mescola»
(Dn 2,43).

La forma Hafel (e Afel)

§ 124. Caratteristica di questa forma è il prefisso ;-:i o~ (in Af el), tipi-


co quest'ultimo deJI 'aramaico più tardo. La vocale della seconda radi-
cale può essere )( o x.
Nel prendere i prefissi de11 'imperfetto o del participio la il rimane
mentre la~ cade, come in P,TJiJrl (Haf) e njj(l (Af). Cfr. §§ 117,b-c~ 140.
Il significato principale è que11o causativo.

La fonna Hof' al

§ 125. Caratteristica di questa forma è il prefisso~ (qames chatz{f) o il.


Solo un verbo regolare ha questa forma: n~pn;çi (rad. jpn) «fu restitui-
ta» 7 (Dn 4,33) mentre ve ne sono alcuni irregolari. Il significato è
quello del passivo di Haf'el.

Le forme Shafel e Hishtaf'al

§ 126. Caratteristica di queste forme è il rispettivo prefisso ~ e (lCVil


(con metatesi della n dopo la ib): si ha qui un interessante incontro con
la lingua accadica. Queste forme si riscontrano solo in tre verbi di ori-

7 Altra lettura possibile: ii:.p1,;:i «fui restituito».

58
gine accadica: (~)'::;'ilJ (< ushesi) «completare, finire»; :Ji'\b (< ushezib)
«salvare, hberare»; ~?J\.P (< ushakli!) «completare, portare a ten11ine».
Il significato di Shafel coffisponde a quello di Hafel; Hishtaf'al è il
suo coffispondente passivo.

Fonne rare

§ 127. Notiamo le cosiddette fonne rare:


a) part. Po'el m. pl. 8 r?:JiDD, Esd 6,3;
b) perf. Hithpo'al 3 m. s. DQiiltD~ perooiniD~* (rad. oo\b), Dn 4,16;
c) part. att. Polel m. s. 00110 (rad. on), Dn 4,34;
d) perf. Hithpolal 2 m. s. ç1r:ir:ii1n;-i (rad. on), Dn 5,23.

I PRONOMI SUFFISSI DEL VERBO

§ 128. Un nome in accusativo è molto spesso retto dalla preposizione


? la quale, oltre ai significati già visti (cfr. §§ 59-62) serve spesso an-
che per introduffe loggetto diretto 9 . In un buon numero di casi, il no-
me in accusativo precede il verbo, es. ì:;Jtm-?~ ?:J:;i 'Q'JD? «non far
perire i sapienti di Babilonia!» (Dn 2,24 ).
Più comunemente il pronome personale, in funzione di oggetto diretto,
si trova suffisso al verbo; talvolta però lo si trova retto dalla preposi-
zione ?. Tale fenomeno accade soprattutto se il verbo reggente è al
participio ( cfr. Esd 5,2; Dn 4,6.22.29; 6, 17 .21 ); negli altri casi sembra
che la separazione del pronome accusativo dal verbo finito serva per
conferire enfasi alla persona cui il pronome si riferisce (cfr. Dn 4,33;
7,14.27).

x Può darsi che debba essere considerata piuttosto come una forma Saf cl dalla rad.
1::i:n.
9 L'accusativo viene espresso in AB anche mediante la particella n:, attestata una
sola volta nella fom1a con suffisso ìi;in: (Dn 3, 12).

59
NB: se i] senso della frase è riflessivo vengono utilizzate le forme Hi-
thpe'el, Hithpa 'al, ecc. Ricordiamo pure che i pronomi suffissi al ver-
bo sono identici a quelli suffissi al nome, con la sola eccezione di
quello di prima persona singolare che, suffisso al verbo, è 'J.

§ 129. Diamo qui un prospetto con le persone che compaiono nell 'AB
( cfr. Paradigma III):

pe1:f - imperai. - il?( impe1/


dopo IYJca/e dopo consonante dopo vocale dopo consonante
,. ,. , .. ,..
1 c. s. .! .! .JJ .!~

2 111. s. l~ 1
3 m. s. ·;i ilx ilJ ;iJ

3 f. s. il(( ilJ
1 c. pl. ~J
'
~~
2111. I. ìl:iJ

§ 130. Osservazioni:
a) i suffissi 'J, ';i e ~~q sono atoni;
b) le seconde persone femminili non compaiono nell'AB. Per le terze
persone maschili si usano i pronomi personali isolati iDil, ìlùil, ìlJ~
(per la terza persona f. pi. rJ~ mancano esempi);
c) nel ricevere i suffissi, il perfetto subisce alcune mutazioni vocali-
che, dovute allo spostamento dell'accento, che riportano in pa11e il
verbo alla sua forma primitiva, es. ilìi1~ «lo distrusse» (Esd 5,12);
d) nelle forme verbali con suffissi le vocali sono normalmente sog-
gette ai mutamenti dovuti agli spostamenti del!' accento secondo le
regole già viste (cfr. ~§ 34-36);
e) l'imperativo m. s. non prende alcuna vocale di legamento fra la
lettera radicale e i I suffisso 'J, es. 'J'/.!Jil «introducimi!» (Dn 2,24 );
f) l'imperfetto inserisce una J munita di dagesh fòrte prima di pren-
dere i suffissi. Manca il dagesh forte davanti al suffisso ì~:i. Le
fon11e terminanti in il perdono la Ì finale e uniscono direttamente

60
alla l i suffissi sempre preceduti dalla J con dagesh forte: ·=~~ o 'j:x
e :lJl o :lJx; ad es. ·JJ?;:-D' «mi sconvolsero» (Dn 4,2 );
g) l'infinito preso in senso verbale riceve i suffissi del verbo (e quin-
di 'J per la prima persona); preso invece in senso nominale riceve i
suffissi del nome (e quindi ·x per la prima persona). Gli infiniti
delle fonne derivate mutano la desinenza ;i~ in !11 o nx prima di ri-
cevere i suffissi.
NB: l pronomi suffissi vengono uniti ai verbi irregolari allo stesso
modo dei verbi regolari. Eccezione fanno i verbi'"? ( cfr. § 162).

I VERBI IRREGOLARI

§ 131. Chiamiamo irregolari quei verbi che, in qualche modo, si di-


scostano dallo schema che abbiamo presentato. La causa delle anoma-
lie è determinata:
a) dalla presenza di una radicale gutturale;
b) dalla presenza di J ·~come prima radicale;
c) dalla presenza di ì o· come seconda radicale;
d) dalla presenza di lettere identiche come seconda e terza radicale;
e) dalla presenza di ' come terza radicale;
f) dalla presenza di due delle suddette irregolarità nel medesimo ver-
bo.

I verbi con radicali gutturali

§ 132. Già abbiamo studiato il comp01iamento delle gutturali (e della


1) nei confronti del raddoppiamento(§§ 21-22); ora tali regole trovano
qui la loro applicazione. Questi verbi differiscono dunque da quelli
regolari unicamente per la diversa vocalizzazione.
NB: Una particolare considerazione meritano i verbi che hanno come
radicale la lettera ~ perché presentano particolarità proprie. Tali verbi
saranno trattati a paiie (§§ 135-139).

61
§ 133. Verbi di prima radicale gutturale.
a) AI Qal:
• la prima persona singolare del perfetto mantiene sotto la prima ra-
dicale la vocalizzazione primitiva~, es. ni:J.p «feci I ho fatto»;
• l'imperfetto ha nel prefisso la vocale ~' es. p1:J.Pf"1 «farete» (Esd
6,8); ha la vocale x se il verbo ha come terza radicale una guttura-
le, es. i1l.!J'. (rad. ;-rw) «passerà», Dn 7, 14;
• l'infinito ha la vocale x sotto il prefisso D, es. 1~.!.?i'J «fare» (Esd
4,22).
b) AlHafel:
nel perfetto il prefisso 0 diventa i1 e quindi la vocale della prima
radicale diventa x, es. 1JO[li1 «presero possesso» (Dn 7,22); si noti
però ì'l.!Ji1 «tolsero» (Dn 7, 12).

§ 134. Verbi di terza radicale gutturale.


a) Questi verbi mostrano una spiccata preferenza per la vocale ~ tan-
to che questa sostituisce molto spesso la vocale (se diversa) che
immediatamente preced~ la gutturale, es. n7tti' ( cfr. :JG:>') «mande-
rà» (Esd 5, 17); i;Jn~~ (invece di i;Jn:J~) «lodasti» (Dn 5,23).
b) Nella terza rn. s. del perfetto passivo Qal e nel participio passivo
Qal compare il patach furtivum, ad es. rr'?~ «inviato» (participio,
Esd 7,14).

Verbi di prima radicale~ (~"8)

§ 135. Dei verbi con radicale ~ solo i verbi ~"8 meritano una speciale
trattazione perché i verbi di seconda radicale~ non presentano partico-
lari irregolarità e i verbi che attualmente hanno la terza radicale ~ so-
no, in realtà, verbi di terza radicale' o ì e come tali sono quindi trattati
( cfr. i verbi "'\ § § 159-161) 10 . La caratteristica dei verbi ~"8 consiste
nel fatto che la ~ preceduta da vocale diventa quiescente (con il con-

10I verbi KtDJ «prendere, portare»; KJtD «odiare»; K'?w «riempire», conservano la K
ongmana.

62
seguente allungamento della vocale precedente) e in Hafel e Hof'a1
tende a diventare ì o·.
Si ha così, per esempio, in Qal:
a) l'imperfetto del verbo attivo: '?::>~· 11 «mangerà»; del verbo stativo:
1::;i~· «perirà»;
b) lo stesso avviene nell'infinito, in cui accanto alla forma ìQ~D «di-
re», si ha pure la fonna ìQD dove la~ quiescente è omessa.

§ 136. Si osservi inoltre che il verbo ìO~


fa alla terza f. s. del perfetto
i"1ìO~,
. .
e che all'imperativo la~ prende((: ìQ~.. «dì!»; no~ «dite!».
. .. ..

§ 137. Il verbo '?r~ «andare», fa all'imperativo '?T~ «và».

§ 138. In Haf el e Hof al i verbi ~"~ si comportano come i verbi ì"D e


'"D (cfr. §§ 143-145).
a) Così, per esempio, il verbo l:;l~ «perire» ha in Hafel:
• l'imperfetto 2 m. s. l::Jli1n (< {hawhed), On 2,24; 3 m. pi. ty1J.tT
(<y"hawbdun), On 2,18;
• l'infinito iT)=;i1i1'? (< {hawbadah), On 7,26), cfr. i verbi ì"~.
b) Il verbo ìO~ «credere, confidare» (non attestato al Qal ), ha:
• il perfetto jD';:l (< haymen), Dn 6,24;
• il participio passivo 10·09 (< m"hayman), On 2,45; 6,5; cfr. i verbi

§ 139. In Hof al si trova il perfetto terza m. s. l:;Jli1 ( < huwbad), Dn


7, 11, sempre del verbo l:;J~.

11 Nell'aramaico giudaico si ha '?::'~; questo fa pensare che la ~ tenda a diventare ·


anche in Qal (< yayku!). Si noti che la vocale originaria nel prefisso dell'imperfetto
era molto probabilmente ~nei verbi attivi ex nei verbi stativi.

63
Verbi di prima radicale J (J"9)

§ 140. Quando la prima radicale sheva quiescente non si


J munita di
trova più all'inizio del verbo, per l'aggiunta di qualche prefisso, viene
assimilata dalla consonante seguente la quale, di conseguenza, prende
il raddoppiamento reale o virtuale, es.1?9' (< '?9J'*) «cadrà» (Dn 3,10);
ii'7~0 (< il?~J0*) «salvare» (Dn 3,29 e con suff. 6,15); nnr:-i (< nmr:i*)
«porrai» (Esd 6,5).

§ 141. Nell'imperativo Qal la cade, es.


J ~ill (< ~8J*) «prendi!» (Esd
5,15); 1p9 (< ;p::J~*) «uscite!» (Dn 3,26).

§ 142. In alcuni casi la: sen1bra resistere all'assimilazione, es. p9J0,


-FlJ', ìDJD, jrlJn, ma solo in apparenza, perché in realtà la J (che qui non
è radicale) viene inserita secondariamente per togliere il raddoppia-
mento (cfr. anche§ 144).

Verbi di prima radicale' ('"9)

§ 143. Attualmente, i verbi comprendono anche i verbi originaria-


'"9
mente ì"8 perché in essi sono confluiti. I verbi di prima radicale' si di-
stinguono dunque in due categorie:
a) verbi nei quali originariamente la prima radicale era ì (ì"8 ), e
questi sono la maggioranza;
b) verbi nei quali anche originariamente la prima radicale era' ('"~ ).

§ 144. Prendiamo ora in esame la prima categoria (ì"9 ). La ì primitiva


si muta in ' o scompare nella forma Qal, es. perf. :m' «sedette»; :i;:i'
«diede»; l7T «seppe, conobbe»; imperat. :i;:i «dà!»; 111 «sappi!» (On
6, 16). Nell'imperfetto la scomparsa della ' è compensata dal raddop-
piamento della seconda radicale, es. :irT «siederà»; '?:::>' (da"/:::>') «po-
trà». Nel verbo lìT compare nell'imperfetto la: per togliere il raddop-
piamento (cfr. § 142): 1'1J~, !JlJn, ecc. La ì primitiva si n1uta in '
nell'infinito Pa' el, come in ~~~~ «rendere certo» (Dn 7, 19).

64
La ì primitiva compare in Haf el (a+w=6) es. r:i1i;-r (< hawda '), .::1~;-r·
(< /'hawda '); JiìlTl (< hawteb) e in Hof'al (u+w=G): rì;JD~:-i (< huv-. spat)
1

«fu aggiunta».

§ 145. Alla seconda categoria appartiene molto probabilmente il verbo


J~· «essere buono» (non attestato al perfetto), con limperfetto J~'' in
Esd 7, 18 (di difficile spiegazione!) e forse anche il verbo '/J' usato so-
lo in Haf'el col significato di «portare», con le forme '/J'il (< haybel,
Esd 5,14; 6,5), e ii/:;r;i~ (< (hayhalah, Esd 7,15). Confrontando però
questo verbo con le lingue vicine sembrerebbe piuttosto appartenere
alla categoria ì"~.

Verbi di seconda radicale ì (ì"l')

§ 146. Si intendono compresi in questa categoria solo i verbi che han-


no la seconda radicale ì quiescente, ad es. mp «levarsi I alzarsi». Gli
altri verbi, nei quali la ì non è quiescente, come per es. i1Jn «si turbò»,
flettono regolan11ente. In questi yerbi la ì può:
a) scomparire, es. Di? (perf. 3 m. s.), 1i.Ji? (3 m. pl.);
b) cmnparire come 1, es. mp· (irnperf. 3 m. s.) o come 'x o ')(; es.
o·piJ, D'PiJ (perf. Haf 3 m. s.);
e) mutarsi in~' es. D~i? (part. m. s.).

§ 147. In Qal:
a) il perfetto ha la vocale lunga ~ al posto della ì ed essa conserva
l'accento in tutta la coniugazione. Solo il verbo on «essere elevato
I essere superbo», ha la vocale lunga 'x però dejective scripta: C"'ì;
b) nell'imperfetto la ì è quiescente in 1, es. rnp', e la i si mantiene an-
che nell'imperativo, es. rnp «alzati!», '01p, ecc.;
c) l'infinito ha la forma Ci?O;
d) nel participio attivo la ì si muta in ~' es. D~i?. Questa~ si pronuncia
' quando è priva di vocale, es. i'D~i? (pronuncia j'D'i? ), On 3,3.

65
§ 148. Nell'imperfetto Hithpe'el compaiono due forme, c9rr (rad.
C'tu), Esd 4,21, e j'ìr"ì' (rad. pì), Dn 4,9, entrambe col dageshfòrte nella
n del prefisso.

§ 149. In Pa'el la ì si muta in", es. l'infinito ;i9:i? (Dn 6,8).

§ 150. In Haf el e Hof'al si ha 'x o 'x al posto della ì (ad es. C'PiJ in Dn
6,2 e D'PiJ in Dn 3,2) ad eccezione dell'infinito Haf'el che fa TlQj?~i.

§ 151. Le fon11e Polel e Hithpolal sono rappresentate dal participio m.


s. DwllD (Dn 4,34) e dal perfetto seconda m. s. f;ìDQi1n;i (Dn 5.23), en-
trambe dalla radice Dìì.

Verbi di seconda radicale' ("'1')

§ 152. I verbi "'1' sono assai poco numerosi e si comportano in tutto


come i verbi ì"1' soltanto che la lettera' è quiescente in x là dove la let-
tera ì è quiescente in l.

§ 153. Si noti nel perfetto passivo Qal la terza f. s. noti (ci si aspette-
rebbe nQ'b) «fu posta» (Dn 6J 8), e in Hithpe'el l'imperfetto Di9il' (cfr.
* 148) e il participio Dyno (Esd 5,8).
NB: i verbi ì".!J e "'1' che sono nello stesso te111po '") (cfr. più avanti) si
comportano come se la ì e la' fossero radicali del tutto regolari.

Il verbo p?o "salire''

§ 154. La peculiarità di questo verbo consiste nel fatto che la ~ viene


assimilata dalla o precedente. In Haf'el troviamo 1po0 (< lp~OiJ*), Dn
3,22, e in Hofal pçTi (< p~:x1*), Dn 6,24. Nell'infinito Haf'el si ha
Tij?9~iJ (invece di ;!f?9Tl* < Tlj?/OiJ*), Dn 6,24, dove la~ compare per to-
gliere il raddoppiamento.

66
Il verbo l'?iJ "andare"

§ 155. Per esprimere l'imperfetto e l'infinito di questo verbo si ricon-e


ad una radice diversa, lìT'i 12 , e si ha quindi l'imperfetto terza m. s. l:J~
(Esd 5,5; 6,5; 7,13) e l'infinito l:JD (Esd 7J3). Il verbo appare stativo
(presenta la vocale~ anziché x all'imperfetto), esprime cioè lo stato in
cui uno si trova, quel lo di andare.

V erbi geminati (lY' lì)

§ 156. I verbi che hanno la seconda e la terza radicale uguali sono


chiamati geminati. In realtà però non si tratta di due radicali ma di una
sola radicale lunga e raddoppiata.

§ 157. Nei verbi geminati si notano le seguenti particolarità:


a) in Qal, Hafel e Hof'al essi appaiono per lo più biconsonantici. Là
dove esiste un suffisso, la seconda radicale (la prima cioè delle due
uguali!) prende il raddoppiamento, es. n1~ «fuggì» (Dn 6,19); dove
invece esiste un prefisso il raddoppiamento passa alla prima radi-
cale. Il raddoppiamento può essere reale o virtuale; se la prima
radicale non può prendere il raddoppiamento (perché è~ oppure ì)
si allunga la vocale precedente, es. ~.!.J «entrò»; ;p-i;:i «stritolaro-
no»; '::i.pT'i «fu introdotto»; ìDD (inf.) «essere misericordioso»; .;.'"in
(< tirroa ') «distruggerà».
b) Si osservi tuttavia:
• la terza f s. del perfetto Qal n"/";.:..i (K) e il paiiicipio rn. pl. j''7~J
(K), ma anche 11'?.P e r"?,/> (Q);
• nel perfetto e infinito Haf'el ~lìJ;:l (Dn 2,25) e T'i/_:;:i;:i (Dn 43) com-
pare la J che toglie il raddoppiamento. Si trova però anche
l'infinito ii/_:;;i (con raddoppiamento vi1iuale, Dn 5,7);

Jè Questa radice è presente nell'etiopico hokò col significato di «agitarsi».


L' Si noti la vocale lunga in sillaba chiusa atona.

67
• nell'imperfetto Hafel ??t.'.lD «cerca ombra», il verbo ?~t.'.l si com-
porta in modo regolare.
c) In Pa'el, Hithpa'al, Polel, Hithpolal, Shafel e Hishtafal, la secon-
da radicale è ripetuta e la coniugazione è come nei verbi regolari.

§ 158. Alcune irregolarità:


a) il perfetto terza m. pl. lPl (invece di lpl) «Si frantumarono», è
formato come nei verbi ì"1' (Dn 2,35);
b) l'imperativo m. p 1. nb (ci si aspetterebbe n~) «ab battete!» (Dn
4, 11.20);
c) il perfetto Hithpolal terza m. s. DQintti~ (invece di DQintti~) «Si tur-
bò» (Dn 4, 16).

Verbi di terza radicale' ('""/)

§ 159. Questa categoria comprende anche i verbi che originariamente


avevano come terza radicale ì o ~ ( cfr. § 135) in quanto tali verbi han-
no finito tutti, salvo qualche eccezione per i ~"\ per convergere nei
verbi "'?. La coniugazione dei verbi '""/ si presenta piuttosto uniforme.
Nelle voci prive di suffissi si hanno le tenninazioni:
a) ~~ o ;i~ nel perfetto attivo Qal, ad es. la terza m. s. ;i~o «ha conta-
to» (Dn 5,26);
b) 'x negli altri perfetti, con1preso il perfetto passivo Qal, e in tutti gli
imperativi 14 ; ad es. il perfetto Pa'e] terza m. s. ':Jl «fece grande»
(Dn 2,48), l'imperativo m. s. 'JD «costituisci~» (Esd 7,25);
c) ~x o ;ix (qualche volta scritto 'x) in tutti gli imperfetti, i patiicipi e
nell'infinito Qal 15 , come ad es. il participio passivo Qal m. s. ~ìt.i
«è dimorante» (in Dn 2,22, con significato attivo), l'imperfetto Hi-
thpe'el terza m. s. ~Dìiì' «sarà gettato» (Dn 3,11 ), l'imperfetto ius-
sivo Hithpe'el terza m. s. 'lPiì' «sia chiamato» (Dn 5, 12), l'infinito
Qal preceduto da? ~"/)o"/ «svelare» (On 2,4 7).

14 Si noti J'imperat. Pa'el 'jr.J «costituisci!», mentre ci si aspetterebbe 'JQ.


15 Sono attestate anche l'antica forma senza prefisso ~:i:i'::i e la fonna 0:::iw'::i.

68
§ 160. Nelle voci munite di desinenze vocaliche (1, jl, Tì~, j~, iì:~) si no-
tano i seguenti mutamenti:
a) la terminazione ' davanti alla desinenza i diventa ì'x, es. ì'Ci (in-
vece di n.Yì) «furono collocati» (Dn 7, 9); davanti alla desinenza ;-i~
diventa n~, es. n~1::x1~ (invece di n~-1::in~) «fu turbata» (Dn 7, 15 );
b) nelle fonne verbali non terminanti in 'x 1e desinenze i e ji diventa-
no rispettivamente i e ji, es. iDI «gettarono» (Dn 6,25); jÌrìW'
«berranno» (Dn 5,2);
c) davanti alle desinenze j~, Tì~ e rx
(participio plurale) compare la '
con valore consonantico, es. ì:ìD~ «saranno» (f.) (Dn 5, 17); ;i:~u;:t
«mutare» (Esd 6, 12); n~ «coloro che costruiscono» (Esd 4, 12).
NB: in Qal il suffisso n~ diventa spesso n~, es. n~1 (invece di ri:;n)
«crebbe» (f.), cfr. Dn 4,19.

§ 161. Nelle fom1e munite di desinenze consonantiche (D, n, j1il, ~~)


notiamo:
a) davanti a D la terminazione del verbo è~~ in Qal, mentre è 'x nelle
altre fonne, es. t:ì'Ii1 «vedesti» (Dn 2,43.45; 4,17);
b) davanti a n, jin e ~~ il dittongo -~ si contrae in 'x, es. iì'ì!J «vidi»
(Dn 2,26; 4,2.6.15); pri'T.JJ 16 «vedeste» (Dn 2,8).
NB: davanti a n rimane la 'x in n':J~ (rad. 'J::;) «volli» (Dn 7, 19), e
-~ in rT:;n «sei diventato grande» (Dn 4,19). Nella forma Tìiì'j:J
«l'ho costruita» (Dn 4,27), non c'è contrazione.

§ 162. I pronomi suffissi ai verbi"''°?


Nel prendere i pronomi suffissi, i verbi "'":J subiscono alcuni mutamen-
ti che è opportuno notare:
a) la terza m. s. del perfetto Qal perde la~ o Tì, es. -;i~:i (='Ti + ~~:J)
«lo costruì»;
b) nell'infinito Qal appare, come negli altri infiniti, la ' con valore
consonantico, es. Tì':J:::;o (=:ix+ ~:l~D) «il suo volere» (On 4,32);

1<' Per questa forma, cfr. apparato critico della BHS.

69
c) gli in1perfetti perdono le tern1inazioni cornum, es. Ti:ìin· (= T1~ +
~1iT) <da farà conoscere» (Dn 2, 11).

Verbi con due irregolarità

§ 163. Una stessa radice può contenere due cause di in-egolarità. Per
esempio il verbo (:-i)~n' è nel medesimo tempo un verbo di prima radi-
cale ' e di terza radicale'. La coniugazione dei verbi con due irregola-
rità non presenta, di solito, difficoltà speciali perché in essi trovano
applicazione le regole già studiate: le modificazioni sono quelle volute
dalle due cause di irregolarità 17 . Nel verbo (;-i)Kl' (che nell'AB tro-
viamo solo in Haf el) si applicano quindi le regole dei verbi '"~ per
quel che riguarda la prima radicale, e le regole dei verbi '"~ per quel
che riguarda la terza radicale. Si ha così nel participio attivo ~1~;-ro o
~liC. Così pure (;-r)~t~ è nello stesso tempo un verbo ~"8 e --·~ e farà
quindi, ali 'infinito, ~TO.

Iri"egolarità di alcuni verbi

§ 164. Già abbiamo visto i verbi p~o e 11?0~ notiamo qui altri verbi che
presentano particolari irregolarità:
a) (;-r)~D~ «venire»; Qal: perf. 3 m. pl. in~; imperat. m. pl. iri~; inf.
t-::nw; part. att. m. s. ;in~; Haf el: perf. 3 rn. s. 'ff;-J, 3 m. pi. i·n·;:i; inf.
:1:FV; Hef'al: perf. 3 f. s. n·~·Ti, 3 m. pi. 1'0";-r;
b) (:l)~JV «essere»; all'imperfetto, invece del prefisso' prende il pre-
fisso'): abbiamo quindi le forme (Ti)~ì:-i\ jl;"i~, i:ìii~. Questo, forse,
per rispetto al Nome sacro di Dio ;-i1;-i·:
e) ;-i:ci «vivere»; Qal: imperat. m. s. ''il; Haf'el: part. att. m. s. ~iiQ:
d) '?:i· «potere»~ ha gli imperfetti '??', ~~r, ['?:nn] '?:i·ri~ per ~:;· e,
quindi, ~,'.)'rl cfr. § 144~ 1'imperfetto '?~l' appartiene, molto proba-
bilmente, alla forma Hof'al:

17 Cfr. però~ 153 NB.

70
e) jiiJ «dare»; questa radice si trova solo all'imperfetto e all 'infìnito;
per il perfetto e l'imperativo si usa la radice J;-r;
f) iiiitb ('nzi~) «bere»; mostra una ~ prostetica solo nel perfetto, es.
i-rnj~ «bevvero» (Dn 5,3.4). In1perf. 3 m. pl. jiritzt; part. m. s. iiiiy,
111. pl. ì'89.
g) Aggiungiamo qui anche il verbo ii~D «trovare», in quanto presenta
qualche particolarità nella vocalizzazione:

'">
.) s.
111 . nJrii.J;i
..... ............ ·································· ......

Hithpe'el Perfetto 3 f. s. riiDn:V;i


2 111. s. riiJ~rii.J;i

1 c. s. nn:>ìDii
Perfetto 3 m'.pl .. m:io;i
....

1 c. pl. ~:nJO;i
T : - ; -

Hafel
2 m. s. iiJt:mn
Imperfetto n:>tb;iJ
1 c. pl.
Infinito TliiJtbii
T T : -

LE PREPOSIZIONI

§ 165. Abbiamo già avuto occasione di parlare delle prepos1z1oni


J :i';(§§ 59ss), jD (§ 63) e :n: (§ 128 nota). Osserviamo che le prepo-
sizioni possono, come i nomi, ricevere anche i pronomi suffissi e che
';~ «SU, sopra», r::i
«tra, fra», '"")iJ~ «dopo», C)i? «davanti», :iiliiri «sot-
to», prendono i pronomi suffissi come il nome plurale. Si tenga poi
presente che l 'AB è ricco di preposizioni composte come, ad esempio,
ID~~ o lG~ (ID~ +:i) «dopo», ~iD (~i~ + J) «in mezzo», n;;p? (n;;p + '/)
«alla fine di», nQìp p o iiìYif?D «prima di», ecc.

§ 166. Presentiamo qui brevemente alcune preposizioni, le altre lo


studente le troverà nel Glossario:
a) D.!-' «con», ha il raddoppiamento della ti davanti ai pronomi suffissi;
b) -:.p «fino a», ha per lo più valore te111porale;

71
c) ~i) «dentro», è usata in composizione con J, '? e jD;
d) ~I ,"1 «senza», è usata anche davanti all'infinito preceduto da ~ e
. .
m espress10ne con prepos1z1one;
e) n~'? «presso»;
f) l~J. «verso», si trova solo una volta nell'espressione o'?tvn· ìJJ (Dn
6, 11 ); può darsi che sia una glossa ebraica;
g) I~ «lato, parte», è usata in composizione con '? e ìD nelle fonne
ì~'? «contro, verso», e ì~D «da parte di».

§ 167. Diamo nella pagina successiva uno schema di preposizioni con


i pronomi suffissi.

Gu AVVERBI

§ 168. Gli avverbi possono essere:


a) primitivi, es. ~I «non»,'?~ «nom>, p «così», ii:;> «qui», ecc.
b) Derivati, sostantivi cioè, o aggettivi o numerali, spesso con termi-
nazione femminile n, usati in funzione avverbiale, es. ~-)(p «molto,
grandemente», rnJ:Jn <mna seconda volta, di nuovo», ecc. Diversi
avverbi tenninano in ~~' generalmente atona, che rappresenta
l'antica desinenza dell'accusativo, es. ~-rn~ «assai, abbondante-
mente», ~1'1~ «sotto, in basso», ~/li «sopra, in alto», ecc.
c) Numerosi sono pure gli avverbi composti, es. ;in:> (;itT + :>) «così,
in questo modo» (lett. "come questo"), ii"'}tP (iilii + :>) «insieme»
(lett. "come uno (solo)"), ~tip F~ «veramente» (lett. "da verità"),
ecc.

LE INTERIEZIONI

§ 169. Nell'AB si trovano le interiezioni 1'?~ (ad es. Dn 7,8), n~ «ec-


co!, guardate!, vedete!» (es. Dn 7,2) e ~;:r «ecco!» (Dn 3,25).

72
Tavola di preposizioni con i pronomi suffissi

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M
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73
PARADIGMI VERBALI
PARADIGMA I: tempi e modi del verbo regolare nelle sue diverse fon11e.
PARADIGMA II: le forme del verbo regolare.
PARADIGMA III: il verbo forte con i suffissi.
PARADIGMA IV: verbi con gutturale.
PARADIGMA V: verbi deboli di prima radicale~, ì' ì, '.
PARADIGMA VI: verbi deboli di seconda radicale ì e'.
PARADIGMA VII: verbi geminati.
PARADIGMA VllI: verbi di terza radicale il, originariamente~'\'.

76
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CLCIJlL ·1d ·w l c:!Lcu ·s ·wz
c:!L.C:L.! ·1d J E c:!Ltu ·s J E
CL Cl ·rd ·w E c:!Lc ·s ·w E
C.!S1BU!:J!AAB,, c:!Lc oq1gA) /D, òd Q(l!JDJS OJJujlod
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L.!IJCUCC~ L.!IJCUCC~ ~cuce~ Dcuct~ cuce~ cuce~ ·1ct ":) [
L!ucucud L.!UCUCULL ~cucuLl Dcùcud CUCUll ÒJCUlL ·rd ·rn z
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I '1(:1 ~IÒ I ·rd J E
-- - - L.!UCUCL.! ~CUCL.! L.!CUCL.! CUCL.! CUCL.!
L.!UCl.JC 1.; L.!UCUCl ~CIJCl L!CUCl CÙCl CUCl ·rct ·w E
L!ucutu L.!UCIJCU ~cutu Dcùtu cùtu c1Jtu ·s ":J l
L.!UCUCU L.!Ucutù ~cutu Dcucu cucu cutu ·s ·w z
L.!UCIJCU L.!UC:L!tu ~C:utu L!cutu cutu cutu ·s J E
L.!UCUC L.!UCUC ~tue L!cuc cuc cQc ·s ·rn E
/D, Ddlfl!H /ò, ;yditJ!H /ò)V /ò)DH fò,Dd /D, òd
OJ)òjlòd
(_.g1gi\~l:JS,,
cQc oq1gA) dUilOJ gs1gA~p gns g1pu g1Bro~3d1 oq1gA pp ~porn g ~dwgl
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Jmpe1:fetto stativo Pe 'al

3 m. s. ! -ì-D·
Ji .. 3 m. pl. ìDìp·
3 f. s. J""Jpn 3 f. pl. "Jì~·
I T J".'
2 m. S. J""Jpn 2 m. pl. ìiJ1pn
1 C. S. J""JP~ I c. pl. i JjpJ

Imperativo

Pe'al Pa'el Haf'el Af"el Hithpe 'el Hithpa 'al


m. s. J.n::i J.n::;> J.il)ii Jr,D~ :m:;r,;i J.D::;>nii
f. s. 'J.rD "J.rD "J.il)i1 'J.n::>~ "J.rDr1ii "JG~ii;i

m. pl. Dii) Drq lJil)i} iJ.ri)~ DrDnii DrDni1

b1finito

Pe'al Pa'el Ha{'el A{'el Hithpe 'el Hithpa 'al


JD::>D ;"iJri:>
T T -
;iJn::>i1
T T : -
iDr1::>~
T T
;iJriJnii
T T :
ii:;Jfi::;>r1Ti

NB: ! 'infinito costrutto Pa 'el è n~çq; mJ.çq se regge un suffisso.

Participio attivo

Pe'al Pa'e/ Haf"el Af"el Hithpe'el Hithpa 'al


m. s. J.n:>
•• T
Jll::>D J.il::>TiD J.ri)Q J.r,:;na J.ri:>nD
f. s. iiJiD
T T
i1:m::>D
' - .
ii:;Jll:Ji}D ii~n::io ;i~ri::ino il~rqno
··J.rD ..... 1~-..:--"'\
..[ J.--.iiD ·•J--.-D ~·Jn:>nD
m. pl. I • T
I ..,..a.,.11'."' . l · 1-:'1_ I rJ.ri::>o I . l 1..;.;1.11 I .. -
f. pl. ì~rq Ì~r,::>D j~ri::>i}D ì~ri)Q ì~n::inD i~n::;ino

Participio passivo

Pe'al Pa'el Ha{' e! Af'el


m. s. J'n:> JO~D Jn:::iiD J('DQ
f. s. ii~·n:;

111. pl. i"JTD


I . • (cmne il pa1iicipio attivo)
f. pl. ~J.·n::i
IT . •

78
PARADIGMA II

Le forme del verbo regolare (verbo Jr}J "scrivere")

Fonna Pe'al

erf'etto Jerl stativo erfetto im Jerf stativo


Jro· J--. ..
3 m. s. .....
ljé' .
.. . .
rr;np 3 f. s. :in::in ... ....
J.""}pn
. . .

.....
n~1p
···········-·················· ..............................
2 m. s. :irDn . . . . . . . . . . . . . . . .. . J 1p_~
n:mJ nJ1p
. . .
1 c. s. :in:>~ J.!P~
DnJ pl.
. . Dip . } rr1: j}?~?~ . jDrp·
ilJro T - : ~:;i~ip . . 3. p1: r . j:;J~?> ........ ··· . .. j:;irp~.
jlJ1pn
ilriJt:"D ..... ì~~Jìp ... ~}!!: pl'. .. i~Jn:Jn
.................

~jJliJ
T ; - :
~p1p 1 c. I. Jri:JJ J""JPJ
Jartici'JÌO im 7erativo
att(vo QSSlVO m. S.
m. S. JnJ " T
:rnJ f. s. ·:::inJ
f. s. i1JnJ T · T
:-r;rnJ m. ] . 1Ji'D

m:pl ....
--:i-"'7"\
j 1.1-7'°
.... -,~-~
j ..,. Il-'.'
. fz .
/11 l11lfO
... ... . .. .. ... . .. . ·11-------~"----------i

f. pi.

Fonna Pa'el

perfetto imperfetto participio


3 m. s. Jrì~ J[q~ 111. s. Jr-c:io
~
n~n~ ......
3 f. s. Jt:qn f. s. ilJri:JO
T : - '.
......
::·
2m. s. rìJnJ Jr.i:;ir1 111. pl. r:inJO a
1 c. s. nJn~ JD~~ f. pl. ~JnJO
I T • - •

3 m. pl. ~1JriJ ~DG'.:!'


I . - . 111. s. JCQO
"\:::)
-ì--.. .. ~
'l
.) f. p1. ilJ.riJ T .. j-;-l; ~~· " f. s . (come il V:
V:
.......
---:i-J
2 m. pl. 1·1h.1:1: ·~:m.:)n 111. pl.
I •-
:i---·
participio --
6
1 c. pl. ~:J.riJ f. pl. attivo)
'. I
~·.1~1~

imperativo I ...
f. s. ·:Jr-1~ infinito
m. s. :Jr-i: 111. pl.. DrD :-iJriJ
' T ..

79
Forma Haf'el

perfetto imperfetto participio


3 m. s. JDJ0 JnJ;-r' 111. s. :ir-o;:ro
3 f. s.
2m. s.
n~n:i;:r

ilJDJ:J
:in:i;in f. s.
JnJ;:rn 111. pl.
TiJr"1J;lD
T :

r:in:i;:ro
: - :

----·
::::i
.......

à
1 c. s. n:inJTJ JilJTJ~ _(Pl· . ...........
__________________________ ìi1~1?VD
3 m. pl. DnJ;i j1JnJTJ' 111. s. JGJ;:IO
"\:::
~
3 f. pl. TiJnJ;i F~n:iv~ f. s. (come il V;


T . : -
~
2 m. pl. pn:irov jlJnJ;:rn 111. pl. participio ~
a
1 c.pl. ~DnJ;i :in:i;iJ f. pl. attivo)
' -

imperativo f. s. 'JnJ;i infinito


m. s. :in:i;i m. pl. lJnJ;i ;iJn:i;iT T : -

Fon11a Af'el

perfetto imperfetto participio


3111. s. JnJ~ JilJ~ 111. s. JnJo
::::i
3 f. S. nJnJ~ J!lJO f. s. ;i:;mJo .......
.....
.......
2m. s. n:m:i~.. . -
. Jn:io m. pl. "JilJO
I - - --
à
nJnJ~
1 c. s. :in.:i~ (pl. .................. ........... - - - - - - - - - ì:;i~99
3 m. pl. i:in:i~ j1JilJ~ rn. s. JilJD
~
::,
3 f. pl. ;-f JilJ~ T . . - r;m:i~ f. s. (come il ~

2 m. pl. jlilJrlJ~ p:inJD 111. pl. participio -·


~

~
a
1 c. pl. ~JJn:::>~ Jf.D~ f. pl. attivo)
' - -

imperativo f. s. 'Jil:::>~ infinito


111. s. JDJ~ - 111. pl. i:in:i~ ;-"iJilJ~
T T : -

80
[8
L!UC:uci.; OJ!U{}U!
. : - - : !.
L!UCUCl ·1ct ·ur cucuc L!UCUCC~ ·1ct .;) [
. ' - - I
L!UCtJC.. ·s J UUCUClL L!UCUCUL. ·1d ·m Z
: - - J..
L!UCÙC ·s ·ur .. ucucl L!UCIJCL! ·rct Jr
Oil!JD.iòdUJ! .. ùCUCll L!UCÙCL ·1d ·m t
OUC1
.:lCL ·ict J ~UCÙC L!ùcutu ·s ';) I
OUCUC..L ·1d ·m IJUCÙC L!ucucu ·s TU Z
: - : .L
OUCUCL! ·s J uucoc L!ùC:utu ·s J t
aucoc ·s ·w ~UCLJC L!UCÙC ·s TU f
O!dp!J.Wd OIJòj.LòdiU! OIJòj.Lòd
{B,Bdlfl~H BUUOd
. ' '
L!UCUCL! OJ!Ll{}U!
. : . : .i
L!UCUCl ·1ct ·m cucuc L!UCIJCC~ ·ict .:J I
L!UCUC.. ·s J uucucll L!UCÙCUlL ·1d ·w Z
: ; . !.
L!UCUC ·s TU ... I
_ICI-1(1.. L!UCl...!CL! ·1d] f
()(l!JD.lòdtu ! ... LJhlt:ll
.__ "' L!UCUCl ·rd ·ur f
oucucl ·rct J ~ucuc L!UC:utu ·s .:J l
-
0 11c11c ~lt.I -
·1d ·ur uucuc L!UCUCIJ ·s ·m z
OUCUCL! ·s J u1jc!..!c L!UCIJCU ·s J f
auc!..!c ·s TU .. uc!..!c L!ucuc ·s TU t
Of dp_lJ.!Dd un ;J_j.1;; d w ! OJJòj.Lé>d
p,gd1p~H Blll.IO.::J.
PARADIGMA Ili

Il verbo forte con i suffissi (verbo :lDJ)

pe1:fetto Pe 'al

3 m. s. ::io:i
I c. s.
......J :i-~
- i. 1-i-
2 111.

l:;:iri:;
s. 3 111. S.

i1JJi:;>
3 f. s.
i1:;irq
1 c. pl.
Kj::JiiJ
2 111. pl
- lI
"f - : - I

"')
..:.- m. s. nJD? . . .Il~
. . --,-:;i
171_ i ; t-::Jn:m:J
., ... - .

...;:~--i--..
l c. s. ii:lii? lQ:JD;) i1n:Ji~D i1fi:JD? 11_,1.·1"'.""l_I-'.'

3 m. pl. D.ii? "'~1:1~~


...,. ... 1--..
·1·1-1.1..;,; "';-ri:Jr1~· ~~i::in:;; ··:i-.,--.
I' ·1-11.,;.;

i111pe1f Pe'a/ J c. s. 2 111. s. 3 m. s. 3 f. s. 1 c. pl. 2 m. pl.

3 m. s. Jfi:J' "J~::in:i· lpn:i~ i1~:JiD' i1~::in:i· K~~:lr"i)~ ·•-.,·::irr·


11--~. i.~

-~ m. pl. j1:m:i· 'J~1::in:i·


- .... ::i-.. . . .,
H' 1·1-1 ;i~i:J~~-. ;i~~:m:i· K~~1Jr"i:J' ·•--,··:in .....
11-~·1 i - .

imperai. Pe'al 1 c. s. 2 m. s. 3 m. s. 3 f. s. 1 c. pl. ...."') 111. pl.

2 111. s. :JrDi} 'JJrp;:r

2 m. pl. 1Jri)jJ 'J1Jro;:r 'i1DrD;:ì KJ1:li1:Ji1


T ; ; -

infinito Pe 'al 1 c. s. 2 111. s. 3 111. s. 3 f. s. ] c. pl. 2 ITI. pi.

Ji:DD 'J:;JriJD l:;:in)a i1::JfiJD i1:;lrDD Kpn:io ji::JGJD

ù?fìnito Pa 'e/ 1 c. s. 2 111. s. 3 m. s. 3 f. s. 1 c. pi. 7 111.


,_ pi.
:ì:;JQ~ 'Jrn:Jn:> -,.-.. ì~J
1•,i-1->;1 ~ i1rn::i0:; i1DD!}:;> K~D1:Ji):;> j~Jfn:Ji):;>
- ' -

82
PARADIGMA IV

Verbi con gutturale (verbi nc-19 '"aprire", 1~p "fare", ii?o "mandare")

perfetto
Pe'al Pe'al Pa'el Haf"'el Ho('al Hithpe 'e!
3 111. s. ""i:J.i) n?o n'?iDV n?niDii
Pe'il
n·?iD
3 f. s. ffi:J.i.iii
- ; T T

2111. s. ffi:J.!.' rm'?iD


T : - -

1 C. S. liì:J.i) nn?o ii""i:J~

3 111. pl. n:::i!J ln?iD n:::il'* lì:J.i)ii nJ..:;in~

lii?iP m?no~
3 f. pl. iiìJ.l'n~
T - -: .

2 m. pl. prm?iD
1 c. pl. ~Jn?iD
T O
'
imperfetto
Pe'al Pe'al Pa'el Haf'el Hof'al Hithpe 'e!
3 m. s. n?iD' (l:J )IJ..µn•
n?niD•
3 m. pl. ~n:t11·
I , ,- pn?iJ• ì~n?oo·
2 m. pl. p1:::i.po Fi:J.;mn
participio
Pe att. Pe pass. Pa'el Haf'el Hithpe 'e! Hithpa 'al
m. s. 1J..::i l'J..D
•. T ìJ.~O IJ.lino
n?iD n·'?iD
-- T
n?i9o n?iDQ n'::inilio
f. S. iTiJ..iJ
T : T
~)J.,Pno

111.pl. "i:J.i)
I T

f. pl. ·n·ng
IT .

infinito
Pe att. I l~.iJO I

83
PARADIGMA V

Verbi deboli di prima radicale~, j, ì, ' (verbi ";i~* "mangiare", ìQ~


"dire", jQ~* "credere", '?~'* "portare", 1''T "conoscere", '?J' "potere",
r')O'* "aggiungere", :in' "essere seduto", pp* "ricevere danno", nl']J*
"scendere", p~J* "uscire")

perfetto
Pe'al Pe'al Pe'al Haf'el Haf'el Hof'al
3 m. s. IQ~ P~J '?J' 'D';-f
I . .. pB:i;:J 1Jl;-f
1'1' 1'lliT '/J'iT nmiT - : T

:in· ::iniiT
3 f. s. ii ID~ nj?~J n~m;-r

I C. S. iilD~ np~J

imperfetto
Pe'al Pe'al Pe'al Haf'el Haf'el Ha(' e!
3 m. s. ìQ~' *jilJ' '?:>' *1::!liT' 1'1l;"i'
'?J~' '?9' l'lJ'
:Jt;,'.l'~ :in'
3 f. s. pq;:-rn
2 m. s. nnn
3 m. pi. j11:;JiiT~
imperativo
m. s. ID~ :JiT .l)'1 nn~
'?J~
'·. -;

m. pl. lj")~ no~

participio
attivo attivo passivo attivo attivo passzvo
m. s. ID~
- '
'/J' . T itT 1'1ìiTD * PPiJD* 'D'-D
I,.... 11.
OJ~
.. '
1'T -, ?:::;o
(p~~) p~~ :JiT'
.. '

infinito
ìQ(~)D jDJD iT1'1iiT (~ )iTl:JliT iTi?!JiJ* iT~:::;iT
' ' ' T T ' -

ii"::!'iT
''

84
P ARADlGMA VI

Verbi deboli di seconda radicale ì e . (verbi rnp* "stare", D'b* "por-


re", on* "essere alto")

perfetto
Pe'al A Pe 'al B Ha(' e! Po lei Hithpolal Hithpe 'e!
3 m. S. Di? otç D'PD ODil DDilni1 nr1i1
3 f. s. noi? nDtv - T
iiO"PD
2m. s. DDi? ecc. I;ìD'PD tiDOilni1
1 c. s. riD[? nO"PD
3 m. pl. lD[? lD"PD
3 f. pl. i1Qi? i1Q'PD
2 m. pl. rin9[? ìlnD"PiJ
] c. pl. ~~Di? ~~D"j?iJ
imperfetto
Pe'al A Pe'al B Haf'el Palei Hithpolal Hithpe 'e!
3 m. s. mp" O"tv' O"i?i1"
j .. T '
ODil' DQiln" obn" ....I m
T ' . ' ..
.

3 f. s. mpn D"tvn o·pryn


2 m. s. rnpn O'tvn o·pryn
] c. s. rnp~ D"tv~ o·pry~
3 m. pl. pmp' llD"tv~ jlD"PD~ F:i~n-
3 f. pl. jQlp~ 'D'tv"
I
T . '
'D"i?i1"
I I -, -
T

2 m. pl. 11mpn jlfftvn jlD"PDD


1 c. pl. mpJ O'tvJ D"P.QJ
imoerativo
m. s. rnp D"tv D'PiJ
f. s. -mp 'D"tv 'D"PiJ
m. pl. lDlp lD"tv lD'PiJ
participio
attivo passivo
m. s. D~i? D'b o·pzm ODiìD obno T '

f. s. ilQ~i? ilD'b T • i1Q'PQD i1DbnD


T T ,'

m. pl. ro'i? ''D"tv


I . . "D'i?i1D
I . I T .
ì'D~nD
f. pl. 'D'i:J
I I.
T
'D'tv
I T . ì9'Pi)D ì9ynD
infinito
Di?D DbD T '
i19i?iJ i1QQiì i1QQilni1 i1Jìrii1
T T :

85
PARADIGMA VII

Verbi geminati (verbo':?.µ "entrare", rad. ?'1'*).

perfetto
Pe'al Ha{'el Haf'el Hofal lthpo 'al
3 m. s. ,.!.' ('?.l)j;J) '?.!)iJ ?l'i1 coino~
3 f. s. n?.!.l n'?.l..liJ
2 m. s. ii? l' n'?l'i1
n~~v
T : -

l c. s. ii?l'
3 m. pl. l?l' 1Sl'i1 1?.:Ji1
3 f. pi. i1?l'
T -
i1'?.l..li1
T , -

2 m. pl. jlìi?.p jlrh.µi1


1 c. pi. ~hl'- ~j?.!Ji1
T : .. -
''
imperfetto
3 m. s. ?ir ('? l':) ? l'iT
3 f. s. ':Jlin ?.:;;:in
2 m. s. ?lin ?.:;;:rn
] c. s. ':?11~ ?.:;v~
3 111. pl. ·i'?l''
I ,. ji'?.P,iT
3 f. pi. .i.., .i)'
I: T: ..
•'/.!);i'
I , -, - ,
2 m. pi. p':J~n jl?.µvn
1 c. pl. ?1'J ') lii]J
imperativo
111. s. ?1' ?u;i ~.!JJiJ
f. s. •?il ·?ii;i
111. pl. 1?1' l'? ;.i;i
participio
Pe 'al att. Pe 'al pass. Haf"'el att. Haf"el pass.
111. s. ')';.. l'' ?·?.µ (? l'O) ? j)i]D ! ('?.PO) '?iii]D
f. s. i1'?l' ii?.!Ji1Di
111. pi.
o
~.,~,!)
I ,
T

T
•• i..,
J
T

··;-r6 .
-;

(~I-~:
-

f. pl. j?l' ·?1'i1D


I T
.
-, - •
''
infinito
Pe'a/ Hal'el Haf'el
':JliD i1J.!.li1
o T ,
i1~.!Jji1
;- T . -

86
PARADIGMA VIII

Verbi di terza radicale i1, originariamente~' ì,


~
·(verbo ;JJJ "costruire").
T:

perfetto
Pe'al Pe'al Pa'el Haf'el Hithpe 'e/ Hithpa 'al
" m. s .
.) i1jJ ! X ·::i ·::i0 ·::in;i "Dl1i1
" f. s.
_1
'
m:i I ,. \
rn::J n~:J.ii rY:::.ni1 rr:iJ.r-1i1
T1:

2 rn. s. r:rr::. ri-"'J:J


' --
n·::i;i
' - -
rn:ini1
'
n"Drii1
T . - .

1 C. s. li'D n·J:i n·::.i1 r1·J:Jni1 n·:::.ni1


3 m. pi. ìD \ 1·~'1
-'- ì'Dii ì':Dni1 ì":Jr1i1
- -

3 f. pi. i1:J i1~JJ. i1:::Jii ;i::::.ni1 ;i~J::.ni1


'' ' - T" - .

ì m. pl. pr1'D ;1r1·::i ìlrì'DiJ pn·::ini1 ·1-··"'."'1-i1


1· i I ~_;,..lh
I -
1 c. pi. ~J"jJ. ~j'J:J ~J'::Ji1 ~:·:::.ni1 ~n::Jr-1i1
' -
" ' -- T . : - ' -

imperfetto
!:~- f,l.l" ì . -ì
~J:J' ~::i;i·
~-_,_ . ~JJ.rì'
3 111. s. '•
1
J.;JI I
--
3 f. s. ~Jjn ~J;in ~:Jiin ~::inn ~JJ.nn

2 rn. s. ~:Jn ~Dn ~JJiin ~:::.nn ~:::Jnn

1 C. s. ~jJ~ ~D~ ~JJ;'J~ ~~:in~ ~:::.n~


,...; . ,.., .. ~iJJ•
..-i .. .,-.,
···::.-·
3 m. pi. 11~..,.
I - '
jl:iJ;'J' I 1..:.;.1, I I l1 IJ ~
~ .... J.., --:Ji1' .... jJrì .. .. JJ.n·
3 f pi. J ,.J ' ì:J;i' I. , - 1.. - ' 1.' -
2 rn. pi. l°UJJn ' ilJJn ìlJJiin ~~::inn ì~J::Jnn
I - ' I - '
1 c. pi. ~jJJ ~~;i: ~J:J;'}J ~JJ.rn ~J::JiìJ

imperativo
111. s. .. j:J ·:::. ·~~0

f. s. I
.. JJ ·:1:J "JJi1
rn. pl. i~J ~:::. tJ;i
participio
attivo passivo
rn. s. (i1 )~::;:i (i1 )~JJ. ~jJì) ~JJi1iJ ~:iJ.iiD ~:::J:iO

f. s. i1"JJ i1'JJ "-- -- i1'JJD i1::iJiiD i1'JJno i1':::.r1w


...... .., ' -
T : T T :-:::_
T. - ; • T: - . .

m. pl. I ~7 ···::.
I-~ - "'jJì)
I -- , p:JiiD n::.no ··::ir1D
I -- -
---
f. pl. .. J"'.ì .... J3 ""J:JD P:JiiD i::pno ··::i:ID
j, 7' 1.. - 1, - ' - 1, -- ' -
! t
·-; infinito
~::io i1'D ;\"j:Jii ;i:;:in;i ;i·::ir1i1
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1

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1 • '

}
t R7

/
I
l
LE PARTI ARAMAICHE
DELL'ANTICO TESTAMENTO
DAL LIBRO DI ESDRA ( 4,8-6, 18; 7, 12-26).
DAL LIBRO DI DANIELE (2,4- 7,28).
DAL LIBRO DELLA GENESI (31,4 7).
DAL LIBRO DI GEREMIA (] 0, 11 ).

90
I6
CCLUl!~l L. :uè.l ci:m6t:~l Lm~L CrCL_cL!tl! ms'a Lci!u: a
. : .i. .l. : _r _ : .l _ : > : •. : .• : • : _r .J.l : .L : l.
l l c:uc9N mc,u ac,sN l!C,-LUlO Cl!C,-wl!Cl, lµ'lC2µ'l. QGL.~ Lçll~L.,
1
Lcl! us<CCrCL cL!t..~ SN ~.o'. sL: G
NE,ucl!, c,òc,cN }~· L!l dL~u'N LL, uuctN LçnLc.:L! ~mucssLl c;~cs
dC:C.l e:ecL! ~L-~6u asci~ ~s-Lcl! dL~u~ tL L!'uLclJ: 9 l Cil!~Lcra
1
lùtLcr. L.1.,, dL~yN ~L 2t:~ Cit.~~ L6L!Cl2.!u t.ic,c.l, lOLèl l~q'lULLL,
-1 t) \ I • d • 1,....
ç r L. ~t2!L. e:·adL_LC:t..c:~ c. ~tL!uL LuL!mcu caGL LC:t..c:~
òc,cN s'~ '~t.L_sb~ st1ùiN ~c,-Lcl! m','Lic~ ll!~L~cN c,tic,C:~:
òc,c'.a uL!bd: vi d:~l cs-~t:s, L._6s'u Li.cc;N, osuc~ LcrLcu
LL, uuc·èN Lq'lLC.:i.! ~·muC:c,sll ~Cl~l!-CS~ cL!sL, c;r~ ~CUCll L~Gu.a
mcc,sL L~m:~ :Li.wL= ti c4l -~~-er, é;L!L~ c,ò',è~ ,L. L!l dL~u'~
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DAL LIBRO Dl DANIELE (2,4-7,28)

Daniele 2,4-49

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Daniele 7

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Lu.c;w :~.LL! [mt.L!] mc~ L.._dLis, ltJC:C:L! L.._tum ~C:srw al.Cli..!
~e:.u, s:~cN as_Li.lu~, Lt.a~u~ L.._L!tu mt:~ òL[ cd,L!LlJ ce;1S.l
DAL LIBRO DELLA GENESI (31,47)
NB: tra parentesi il testo in ebraico.

DAL LIBRO DI GEREMIA (10,11)

,.,~~., ,~~P. ~J? ~R!~! ~:9iP-.,;i ~:;:rj?~ cii~~ Pl~~rì 'rr~1::p


o :rr?.~ ~,:9w ni~n-v~i ~/~,~~
GLOSSARIO
Avvertenze:
• I vocaboli sono elencati in ordine alfabetico; i verbi secondo l'or-
dine alfabetico della radice.
• Di ogni vocabolo si elencano le forme attestate in AB: per i verbi,
dopo l'enunciazione del loro significato, negli altri casi all'inizio
tra parentesi tonde.
• In corsivo è riportata la traduzione italiana dei singoli vocaboli.
• Il significato dei verbi in italiano è dato, per ragioni di praticità,
nel modo infinito.
• Nei verbi la forma Pe'al è presupposta se non viene specificato in
altro modo.
• Le citazioni tra parentesi quadre rappresentano la totalità del1e
ricorrenze del vocabolo o di un particolare suo significato attestati
nell'AB.

116
J~* (s. con suff. "J~, lD~, ·;i;J~; pi. con suff. 'Dçi'.;J~, "'.ji;i;:r:;i~,
~~DC9~) padre. § 97.
J~* (s. con suff. il?.J~)frutto; [Dn 4,9.11.18].
IJ~ Perire, scomparire; imperf. 3 m. pl. n~~\ [Ger 1O,11 ]; I
Haf distruggere; imperf. 2 m. s. ìJi;in 3 m. pl. j11J;-r• inf.
;-T)'.;Jii1; (Dn 2, 12.18.24; 7 ,26) I Hof essere distrutto; perf.
3 m. s. 1::n;-i; [Dn 7,1 I].§§ 110; 135; 138,a; 139.
"J~
j .. ·.· (s. enf. ~p~) pietra. § 54,b.
i11J~
' .. (s. enf. ~~n~~) lettera (Ace.); [Esd 4,8.11; 5,6].
··1~
I -·.· Allora; ì'l~?. allora, in quel momento; ì'l~ jD da allora.
ì1~
,--:
N. pr. di mese Adar; [Esd 6, 15].
T1~* (pl. costr. 'ìl~) aia; [Dn 2,35].
1rn1~* (pi. enf. ~:1rn1~) consigliere, giudice capo (Pers.); [Dn
3,2.3].
Attentamente, diligentemente (Pers.); [Esd 7,23].
.!Jì1~
T :··
Braccio,forza; [Esd 4,23].
~"'.n~ Stabilito, deciso, certo (Pers.); [Dn 2,5.8].
(;i)~ì~ Accendere, riscaldare; part. pass. m. s. ;-irn; [Dn 3,19.22].
§ I 63.
Andare; perf. 3 m. s. '?r~, 3 m. pl. 1'?r~, 1 c. pl. ~~'?r~; im-
perat. m. s. '?r~. § 13 7.
n~* (pl. con suff. li)~ Q)fi~atello; [Esd 7,18]. § 97.
n~m~ Inf. costr. Af di ;im.
;iTn~* (pl. ass. rrn~) enigma; [Dn 5, 12].
~ç-,an~ N. pr. di città Ecbatana; [Esd 6,2].
'liJ~ (con suff. ìii1'ìiJ~) dopo; [Dn 2,29.45; 7,24]. §§ I 65; 167.
·1n~* (s. costr. ì1'ì1J~)fìne, termine; [Dn 2,28]. § 53,c.
·1n~
· T: T
Altra.
..
I ìi1~
., , (ì'liJ~ e rm~ Q) ì"liJ~ 1.p: allafìne,fìnalmente; [Dn 4,5].
·1n~
I T T: T
Altro (Dn 3,29: un altro dio).
(pl. enf. ~:~9T1iDD~) satrapo (Pers.); (On 3,2.3 ).

117
(s. enf. ~~;·~) albero.
(f. s. 'JtJD'~) spaventoso, terribile; [Dn 7,7].
(con suff. 11:°''~ Q, ·;iin·~, ~~D·~ Q, jl~'ii'~) esistenza; /'es-
serci; (Dn 3,12.14). § 75.
Mangiare; perf. 3 m. pi. 1';'.;)~; imperf. 3 m. s. "/~~\ 3 f. s.
~~~n; imperat. f. s. ·L;~~; part. f. s. :1/~~- § 135.
~~ Non; [Dn 2,24; 4,16; 5,10]. §§ 108; 168,a.
:i'?~, ;i';~ Questi; queste; [Ger 10,1 I; Esd 5,15: ~~ Q :i~~ K]. § 76.
:1/~ (s. enf. ~i}/~; con suff. ':i/~, lV/~, ;i:i/~, ~~0?~, L:Jj0?~ e
jl~;:i?~, oTi;:i/~ e ì~;i0?~; p1. ass. r;i/~, costr. ·;i?~, con
suff. ·;i/~, lCJ?~ Q, enf. ~:0/~) dio, Dio; nella fon1ia ;i/~
cfr. Dn 3,29.
h~ Ecco.'; [Dn 2,31; 4,4.10; 7,8). § 169.
--~~ -~~
I ·· ·' I· Questi; queste; (Dn 6,7; 7,17). § 76.
l~~ Quelli. § 76.
:i?~ (s. costr. :i~~' s. enf. ~~h~, pi. ass. r8';~) mille; migliaia;
[Dn 5,1; 7,10]. § 99.
:iD~*
T -
(pJ. ass. FJ~) cubito; [Esd 6,3; Dn 3,1].
;io~
T · ••
(pJ. enf. ~:o~ e' ~:o~) nazione.
Haf avere .fiducia, credere; perf. 3 111. s. Ì~·;i; part. pass.
ìO':Jw degno di .fìducia, degno di fede > certo; [Dn 2,45;
6,5.24]. § 138,b.
Dire, parlare, comandare; perf. 1 c. s. n10~, 3 m. s. lQ~,
3 f. s. n10~, 1 c. pl. ~r10~, 3 m. pJ. no~; imperf. 3 m. s.
10~\ 1 c. pi. ìQ~J, 2 m. pi. ìnm~n; imperat. m. s. 10~, m.
pl. 110~; part. 111. s. ìQ~, m. pl. j'10~; inf. 1Q~D e -,o~; inf.
sost. ìQ~D il dire, la parola, il comando. §§. 135; 136.
lw~* (pi. ass. r1w~) agnello; [Esd 6,9.17; 7,17].
;lJJ~ V. :i~.
lo. § 67.
~m~
I Essi; quelli; [Esd 5,4; On 2,44; 6,25]. § 67.
tbiJ~* V. \VJ~.
r·:

~~m~, ;i~n~~ Noi; [Esd 4,16; 5,11; Dn 3,16.17]. § 67.


"J~
I Esse; [Dn 7,17]. § 67.

I 18
Opprimere; mettere in d{ffìcoltà; part. m. s. OJ~; [Dn 4,6].
(pl. con suff. ·;-iìsJ~)fàccia; [Dn 2,46; 3) 9].
(s. enf. ~yiJ~ K e ~9~~; pi. ass. o·iJ~~) uomo; persona;
umanità; per la fonna ib~~ cfr. Dn 2, 1O. ~~ 91; 92; 97.
(Ti~1J~ K nJ~ Q) tu (m.). § 67.
(pi. ass. roJ*; con suff. ji71'iDJ) donna, moglie; (Dn 6,25).
§ 97.
ìlr"J~ Voi (m.); [Dn 2,8]. § 67.
1~10~ (pl. ass. r1iO~) legame, ceppi; [Esd 726; Dn 4,12.20].
1~~0~ N. pr. Osnappar (Assurbanipal); [Esd 4, 1O].
~~190~ Esattamente; perfettamente; accuratamente (Pers. ).
19~ (s. enf. ~19~) interdetto, proibizione.
3.7~ (s. enf. ~V~) legno, trave; (Esd 5,8; On 5,23 ).
=-i~ Cong. anche; [Esd 5,10.14; 6,5; Dn 6,23].
(pl. ass. ~·91;;i~) Persiano (?);magistrato(?); [Esd 4,9].
(pl. ass. ~·:;>01~~) Persiano (?); magistrato (?) (Pers. );
[Esd 5,6; 6,6].
(pl. ass. ~·:;>nQ"l~~) Persiano (?); magistrato (?) (Pers. );
[Esd 4,9].
Ori9~ Certamente,.fìnalmente (Ace. ? Pers. ?); [Esd 4,13].
.:;:;r:::=~* (pi. ass. HJJ~~' costr. rì!?:J;;~, enf. ~ç-1,P:J~~) dito; [Dn
2,41 .42; 5,5].
3JJI~ (m. il_y:n~) quattro. § 99.
~'"i~*
I;· . - (s. enf. ~~JJI~) porpora (Ace.); [On 5,7.16.29].
~I~ Ecco.1 (Dn 7 ,2). ~ 169.
iTi~*
-, (pi. ass. jçn~*; con suff. l;:-1D"l~ e Tinçn~) via; cammino;
[On 4,34; 5,23].
(pi. ass. ìJ:I~*; enf. ~G):I~, ~~n:1~ in On 6J 3 ); leone.
"'FI~ N. pr. Arioch (Pers. ?); [On 2,14. 15.24.25].
"'."•1~
I - Appropriato; giusto; conveniente (Pers. ); [Esd 4,14].
(pl. con suff. i1r-q~1~) ginocchio; [Dn 5,6).
Lunghezza (di tempo); durata; proroga; [Dn 4,24; 7,12].
(pl. ass. ~~pi~ Q) abitante di Uruk; [Esd 4,9].
(s. enf. ~.y1~) terra.

119
(~.Vì~ K, l'l~ Q) verso terra; ù?feriore; [Dn 2,39). §§ 94;
168,b.
'.i)l~* Fondo; [Dn 6,25].
Pl~* (s. enf. ~i?ì~) terra; [Ger 10,11).
~no1Pnc11~
. . .
N. pr. Artaserse; [Esd 7,12.21).
~nwtbnn1~
. : - : - - ;
N. pr. Artaserse; [Esd 4,8.l l .23(Q); 6,14).
(pl. ass. rili~*, con suff. 'i1iili~, enf. ~:iP~) fondamento;
[Esd 4, 12; 5, 16; 6,3].
Fuoco; [Dn 7, 11].
r")IP~ (pl. ass. r8C!.i~; enf. ~:~iD~) incantatore; mago (Ace.).
~Jìili~
T : - •
Trave (?); arredamento (?); mura (?) (Pers. ?); [Esd
5,3.9).
ì11DC!.i~ Ribellione (Pers.?); [Esd 4,15.19).
rnt!Y~ Perf. 3 m. pl. di i1niD; [Dn 5,3.4).
n~*
T
(pl. ass. rn~, con suff. "i1irn~, enf. ~:o~) segno; prodigio;
[Dn 3,32.33; 6,28].
(i1)~n~ Venire; perf. 3 m. s. ~!)~, 3 m. pl. in~; imperat. m. pl. in~;
part. m. s. i1D~; inf. ~DQ; I Haf portare, far venire; perf. 3
m. s. "n';:i, 3 m. pl. ì"n~;:i; inf. i1:çr;:i; (Dn 3,13; 5,13; 6,17); I
Hof (nella forma Hef'al) essere portato; perf. 3 f. s.
rl'l)'il, 3 m. pi. 1'Q'il; [Dn 3,13; 6,18). § 164,a.
(s. enf. ~~in~)fornace (Ace.).
Luogo; traccia; ''l ì(l~: dove; luogo nel quale; llrl'.;J nel
tuo luogo > al posto tuo (Dn 2,39); i1n lO~'.;l al posto di
ciò> dopo ciò (Dn 7,6.7).

In, per, con; a proposito di (Dn 6, 18); per mezzo di (Dn


2,30); Di":J Di' giorno dopo giorno (Esd 6,9); "di contat-
to" (Dn 4,32). §§ 59-61; 167.
V. r1~.
(f. enf. ~DtD'~:J) cattivo, male; [Esd 4, 12).

120
Essere cattivo; perf. 3 m. s. tb~J; •;ii"/p iD~J gli dispiac-
que, lo addolorò; [Dn 6, 15].
Dopo.§ 165.
N. pr. di città e regione Babilonia.
·'?::i:i *
T : T
(pl. enf. ~·/::i:;i) Babilonese; [Esd 4,9].
"TiJ Pa disperdere; imperat. m. pl. l'l"lJ; [Dn 4, 11].
1'?'ilJ Fretta; i?•;-iJ:i in fretta; [Esd 4,23].
l;;i::i Pa turbare; imperf. 3 n1. s. con suff. 1/0~\ 3 m. pl. con
suff. 'J~'?i}~', T°h0~', m"?0~· e ilYh;:i~~; I Hithpe a.ffi~ettarsi;
il/;:i:in;i:i in fretta; [Dn 2,25; 3,24; 6,20]; I Hithpa essere
turbato; part. m. s. ?0:;ino; [Dn 5, 9].
V. ·m:i IDtD.
Essere inattivo, essere inoperoso; perf. 3 f. s. ri'?~:i; pai1.
f. s. ~!~:;i; [Esd 4,24 ]; I Pa rendere inattivo, rendere ino-
peroso, far desistere, fermare; perf. 3 m. pl. l'?tJ:;!; inf.
~/tp:;l; [Esd 4,21.23; 5,5; 6,8].
..I ....,
.;,i Fra, tra; [Dn 7,5.8: K jl;"i'J'::l Q F17:l]. § 165 .
iiJ"J T .
Intelligenza, discernimento; [Dn 2,21].
;-JTJ* T
(s. enf. ~~1·:i) fortezza, città .fòrt~fìcata (Ace.); [Esd 6,2].
Pernottare; perf. 3 m. s. ri:;i; [Dn 6, 19].
(s. costr. n·:i, con suff. ·n·::i e iln':;l, enf. ~t:J':;l e ilçt:;l; pl.
con suff. jl:Yn:;i) casa; tempio.§ 97.
'?J T
Cuore> pensiero; '?.!) '/:p ot;.i: volse la mente a; [Dn 6, 15].
'l'.:::tD~ÒJ [Dn 5,30]; v. l~~c;h:L
;i';J Pa logorare, consumare, esaurire; imperf. 3 rn. s. ~l;:r;
[Dn 7,25].
i'?J Tributo (Ace.); [Esd 4, 13 .20; 7,24].
"l~~t:)~i;J
- - .. N. pr. Beltesha:::zar.
'l~~i;J'/J N. pr. Belshazzar.
(;-i)t·GJ Costruire; perf. l c. s. con suff. iliY~:l, 3 rn. s. con suff.
'ilp, 3 m. pi. lJJ; imperf. 3 1n. pl. jiJ:l\ part. rn. pl. r~:;J;
part. pass. m. s. ;iJJ (Esd 5, 11 ); inf. ~~:Ji.J (con "/ nella
forma ~JJ'?, cfr. Esd 5,3.13) e ;i:::Jo; I Hithpe essere co-

121
struito; imperf. 3 m. s. ~JJil', 3 f. s. ~J.Jiin; part. m. s.
~JJiiD. §§ 159-162.
""J*
1,~' (s. enf. ~~:JJ) ed~ficio; [Esd 5,4].
....,*
i~~ (pi. costr. "J.J) v. ì:;J 1.
Adirarsi, andare in collera; perf. 3 m. s. o;J; [Dn 2, 12].
Cercare, chiedere, pregare; perf. 3 m. s. i1.!;-'J, I e. pl.
~r.ti:i, 3 m. pl. 1.!..lJ; i111perf. I c. s. ~.t1J~, 3 m. s. ;-r.µJ'; part.
m. s. ~.µ:;i, 111. pl. r~:;i; inf. ~.!)Jì.J; I Pa cercare; imperf. 3 m.
pl. ìi.D:;l'; [Dn 4,33].
Richiesta, preghiera; [Dn 6,8.14].
Padrone; D.!)~ ?l'J funzionario incaricato (Ace.); [Esd
4,8.9.17].
;-r~pJ* (s. costr. rn)pJ) pianura; vallata; [Dn 3, 1].
ìpJ Pa cercare, investigare; perf. 3 m. pl. lìj?:;J; irnperf. 3 rn.
s. ìj~:;l'; inf. ~""Jj?'.;J; [Esd 4,15.19; 6,1; 7,14]; I Hithpa esse-
re cercato; irnperf. 3 m. s. ìj?:;Jii'; [Esd 5, 17].
ì:;J ( 1) (s. costr. ì:;J, con suff. 'i1lJJ; pl. costr. 'JJ) figlio; indica
anche appartenenza a una categoria, come in ~t;.i~~ 'JJ es-
seri umani, r;-r;~-ì:;l essere divino, ~01?~ 'JJ. deportati
(Dn 3,25; 5,13.21). §§ 58; 97.
ì:;J*(2) (s. enf. ~""J;i) spazio non abitato> campo; (Dn 2,38).
lìJ. ( 1) Inginocchiarsi; part. m. s. lì:;i; [Dn 6, 11].
lìJ (2) Part. pass. Pe m. s. Tì:t benedetto; [Dn 3,28]; I Pa bene-
dire, lodare; perf. 1 c. s. n~ì'.p, 3 m. s. i1;i; part. pass. m.
s. ·:n:;Ja; [Dn 2, 19.20; 4,31].
l"":ìJ * (pl. con suff. ·;-rb1J) ginocchio; [Dn 6, 11].
D""JJ Tuttavia, ma; [Esd 5,13; Dn 2,28; 4, 12.20; 5, 17].
ìQJ (s. enf. ~""JtDJ.) carne; genere ianano; essere vivente; [Dn
2,11; 4,9; 7,5].
ii:;J* (pl. ass. rn:;l) bat (misura per i liquidi); [Esd 7,22].
1iiJ
-' V. ìD~;i.

122
(pl. con suff. ~'.:)~ Q) lato; parte posteriore; [Dn 7 ,6].
Jj * (s. costr. J) e JlJ, enf. ~'.;lJ) fossa; tana.
i1"'Y1JJ * (s. enf. ~DlDJ) potenza,forza; [Dn 2,20.23].
'
(pl. ass. r1J~, enf. ~:"""JJ~) uomo (Lat. vir).
ìJ)*
'.
(pl. costr. ·1:;D) uomo.forte; [Dn 3,20].
ìJ"'iJ*
- '
(pi. enf. ~:1J-:p) tesoriere (Pers.); [Dn 3,2.3].
llJ Abbattere (un albero); i1nperat. 111. pl. n); [Dn 4, 11.20].
§ 158,b.
(con suff. ~n~ e ~J~) dentro, all'interno; (Esd 5, 7). § § 165-
167.
Arroganza ' alterioia· ò '
[Dn 4 ' 34] .
(part. Haf f. pl. iG'JD) muovere; stimolare; far scaturire;
[Dn 7,2].
(pl. enf. ~:1:ip) tesoriere (Pers. ); [Esd 7,2 I].
Staccare; al part. m. pl. ass. r1q ed enf. ~:1q astrologi;
[Dn 2,27; 4,4; 5,7.11]; I Hithpe e Ithpe staccarsi; perf. 3
f. s. n1qn~ e ff!Pni1; [Dn 2,34.45].
;-iìD*
T"":
(s. costr. n1p) decisione; decreto; [Dn 4,14.21].
T)* (s. enf. ~-p) calce; intonaco (di calce); [On 5,5].
'?~'?~* (pl. con suff. "'ili'?~'?~) ruota; [Dn 7 ,9].
;i'?J ( l) Rivelare; part. m. s. ~"/~, inf. ~'?Jo; Pe' il essere rivelato;
J

perf. 3 m. s. ·?~.e ''?J.; [Dn 2, 19 .30].


;i'?J (2) Haf esiliare, portare in esilio; perf. 3 m. s. ·";;~; [Esd
4,1 O; 5, 12].
(s. enf. ~01'?~) esilio, deportazione; [Esd 6, I 6; Dn 2,25;
5,13; 6,14].
('?/J pi:.::) pietra squadrata; grandi pietre; [Esd 5,8; 6,4].
Part. pass. di 1m: compiuto; pe1fetto > completamente;
[Esd 7,12].
(pi. costr. 'ì~J; enf. ~:m) tesoro (Pers.); i:.:::m n"':J erano;
archivio; [Esd 5,17; 6, 1; 7,20].

123
:i~* (pi. r9~) ala; [Dn 7,4.6].
Ctp*,
.
DlJ*
.
(pi. con suff. jii1'Ql~) osso, ossa; [Dn 6,25].
DibJ* (s. con suff. i1DiDJ, i1QibJ e jii1Dib~ Q) corpo; [Dn 3,27 .28;
4,30; 5,21; 7,11].

Questa; ~1? ~T l'una contro l'altra; (Dn 5,6). §§ 76; 93.


Orso; [Dn 7,5].
n:n Sacr?fìcare; part. m. pi. rnJ1; [Esd 6,3].
n:r1* (pl. ass. rnJì) sacr?fìcio; [Esd 6,3].
pJì Aderire; part. m. pl. rPJl; [Dn 2,43].
i1"Pì* Causa; ragione; •.., nlJì (-ì.pt?.p affinché, così che.
JiJì (s. enf. ~:fiJl e i1:fiJl) oro.
~10"1. (~'0"1 Q) n. pr. di località: Dea; [Esd 4,9] 18 •
lìì* Abitare; imperf. 3 f. s. 1nn, 3 f. pl. jlìì' Q (Dn 4, 18);
part. m. pl. ass. r1·1 Q, costr. 'Tl Q.
~1n N. pr. di località: Dura; [Dn 3 ,1].
iDìì* Calpestare; imperf. 3 f. s. con suff. i1~\bnn; [Dn 7,23].
mnì* T-: -
(pl. ass. no1) tavola; cibi; concubine; strumenti musicali;
profumo (voce incerta); [Dn 6, 19].
Temere; part. 111. pl. r?o1; part. pass. m. s. '?'iiì e f. s.
;i/·nì spaventoso, terribile; [Dn 2,31; 5, I 9; 6,27; 7, 7. I 9];
/ Pa spaventare; imperf. 3 m. s. con suff. 'J~?DT; [Dn 4,2].
...,
Pron. reJ. che; cong. che introduce il gen., e spesso iJ
discorso diretto e indiretto (similmente a on greco); con
valore finale (Dn 2, I 8; 3,28; 4,3; Esd 5, I O; 6,8.9); con
prep.: 'ì'.) quando, come; ' ì ì.!) fìnché, prima che; 'ì-jD v.
ìD; ne] senso di chiunque in Dn 5,19; con altre costruzio-
ni: ~! ' ì senza (§ 166,d), i1Q? ' ì (Esd 7,23) affinché non

18Secondo ROSENTHAL F., ~ 35, è qui attestata la fonna tardiva 1 del rei. ·1. e l"ì01
va letto ~1;"11 cioè. Così traducono, ad esempio. la CEI e la Bihle de Jérusalem.

124
(trad. alternativa all'interr. retorica); "? ·1 pron. poss. in-
dipendente(§ 87); epesegetico (=cioè) forse in Dn 3,15.
§§ 82-87.
j"I Giudicare; part. m. pl. p·1 Q; [Esd 7,25].
··-i
I (s. enf. ~r-i e i1r1) giustizia; giudizio; tribunale.
·~1*
1, - (pl. ass. p:1) giudice; [Esd 7,25].
~71
··T .
(pl. enf., da leggersi ~:~:1) i giudici; [Esd 4,9].
Tl Quella. § 76.
11 Quello. § 76.
pi Quello, quella; [Dn 2,31; 7 ,20.21]. § 76.
ì~1* (pl. ass. r1~1) ariete; [Esd 6,9.17; 7, 17].
j~ì~l* (s. enf. i1~iì~1) ricordo, memoria; documento; [Esd 6,2].
rPl* (s. enf. ~:r·p1) ricordo, memoria; ~:n~l ì~O annali;
[Esd 4, 15].
Bruciare, ardere; part. m. s. p"?1; [Dn 7,9].
Essere simile, assomigliare; part. m. s. i1Ql, part. f. s.
i1:01; [Dn 3,25; 7,5].
i1J1
' '
Questo; §§ 76; 93 .. i1~1:> così, tale; § 168,c. ;in 1?.p per
questo, perciò. ;in "?:Ji?'? perciò. ;in "?:Jj?-"?;; perciò.
"?~~n N. pr. Daniele.
pp1 Frantumarsi, andare a pezzi; perf. 3 m. pi. 1p1; [Dn
2,35]; I Haf e Af fi·antumare; perf. 3 f. s. rip10 e rip10, 3
m. pi. 1p1;:i; imperf. 3 f. s. plD (con suff. i1~P1D); part. rn.
s. p100, f. s. i1i?JO e Tii?JO; (On 7, 7). § 158,a.
ìl
'
Generazione; ìlì -q-r::1' di generazione in generazione >
per sempre; [Dn 3,33; 4,31].
ibì'ìl
·:T : T
N. pr. Dario (antico Pers. Darayavaush).
llì1*
' .
(pi. con suff. ·;iill""Jl) braccio; [On 2,32].
ril (s. costr. ri-1, con suff. ji~ril, enf. KI)l; pl. costr. 'Dl) leg-
'
ge, usanza (On 6, 16 (7,25); decreto regale; sentenza
giudiziale (On 2,9); legge divina > religione (Esd 7, 14.
Pers. ).
~Dl.* (s. enf. ~~i"tì) erha; [Dn 4, 12.20].

125
ì:Jffi*
- ' .
(pi. enf. ~:1:::itr1) giureconsulto, esperto nelle leggi; [Dn
3,2.3].

Particella inten.; [Dn 2,26; 3,14; 6,21]. § 65.


Ecco/; [Dn 3,25]. § 169.
Come, così come; [Dn 2,43].
"""1J'lii*
- ' -
(pi. costr. 'ì::lliJ, con suff. 'l:JliJ e 'Ti~1ì:JliJ, enf. ~:l::lliJ)
compagno del re > consigliere, dignitario (Pers. ); [Dn
3,24.27; 4.33; 6,8].
(pl. ass. rDliJ) arto; membro (Pers.); [Dn 2,5; 3,29].
Pa glor[ficare; perf. 1 c. s. lilli], 2 m. s. çi110; part. m. s.
ìliJD; [Dn 4,31 .34; 5,23].
liii* (s. con suff. 'lii], enf. :-rpi]) gloria, maestà; [Dn 4,27.33;
5, 18].
Pron. pers. egli; talvolta ha funzione di copula, come in
Dn 2,28.38.47; 3,15; 4,19; 5,13. §§ 67-68.
Essere; diventare; accadere (Dn 2,45); perf. 1 c. s. ìi')iJ, 2
111. s. çi'JiJ, 3 m. s. ~JiJ e ii1iJ, 3 f. s. l!JiJ, 3 m. pi. lìiJ; irnperf.
3 m. s. ~JiJ? e iiVJ?, 3 f. s. ~1vn e ii}i]n, 3 m. pi. FJ\ 3 f.
pl. 1:10?; imperat. 111. pl. lìi]. § 164,b.
Andare; i111perf. 3 111. s. li)', inf. li)D; [Esd 5,5; 6,5; 7,13].
§ 155.
Pron. pers. f. essa; talvolta svolge funzione di copula, cfr.
Esd 6,5; Dn 2,9.20; 4,21.27. §§ 67-68.
(s. con suff. ·1::i:YiJ e ;i'/~'ii, enf. ~?~';i) palazzo; tempio
(Ace.).
Pa camminare, andare; part. 111. s. l'/iJD; [Dn 4,26]; Af J

camminare, andare; part. m. pi. r'.)'/;io; [Dn 3,25; 4,34].


§ 155.
l/iJ Tributo (Ace.); [Esd 4,13.20; 7,24].
ìwTi, po;i Essi. §§ 67-68.

126
(s. enf. ~:;nov Q; forma base corretta 1~:00*) collana
(Pers.); [Dn 5,7.16.29].
Cong. se per introdurre una interr. indiretta (solo in Esd
5, 17), o più frequentemente un periodo ipotetico (con el-
lisse della protasi in Dn 4,24: se (farai così) ci sarà lun-
ghezza alla tua prosperità); nella correlazione avversati-
va ì0 ... F1: o ... o (Esd 7,26; Dn 3,15.17.18).
:ii?PD* (inf. sost. costr. Haf iif?p;:!) torto; danno; [Esd 4,22].
~l~D Davvero?, veramente?; [Dn 3,14]; v. ~1::::.
ìTiì;-r* (pi. ass. r1;-iì0) immaginazioni, pensieri; [Dn 4,2].
:i/0Jiiil Inf. sost. Hithpefì-etta; [Dn 2,25; 3,24; 6,20].
1YiJiiil*T - .
(s. costr. rn::r:piii!) offerta; [Esd 7,16].

ì (J 1 ì. ì 1) Congiunzione e; con valore avversativo ma (Dn 2,6);


consecutivo sicché, a tal punto che (Dn 2, 12; 4, 17.18;
5, 11 ). ~ 64.

"J,T*
I Comprare; guadagnare (tempo); part. m. pi. p::ir; [On
2,8].
(m. pl. ass. rT;iì) prudente, guardingo; [Esd 4,22].
1lì V. Tì.
j1ì Hithpe nutrirsi; imperf. 3 m. s. pn-; [Dn 4,9]. ~ 148.
.sm Tremare; part. m. pl. j".t'] Q; [Dn 5,19; 6,27].
Ti Haf essere arrogante; agire empiamente; inf. iil!;:l; [Dn
5,20].
n* (s. con suff. 'ìì, ill'ì; pi. con suff. ·n, ln, 'iil'ì) splendore;
colore (del volto) (Ace.).
.-,.
·J_.11
. Innocenza, purezza (Ace.); [Dn 6,23].
;-)"ì::>ì
T : - :
N. pr. Zaccaria; [Esd 5, 1; 6, 14].
( cfr. BHS) r1mDìiJ o r1mo-r;1 K, ìlnJDlì71 (= Hithpe accor-
darsi, mettersi d'accordo) o prnDlì71 Q (= Hithpa decide-
re); [Dn 2,9]. § 121,a.
ìOì Tempo, periodo; [Dn 7, 12].
·m
I T '
(s. enf. ~~Dì; pl. ass. rJm, enf. ~:~m) tempo; momento; vol-
ta (cfr. Dn 6, 11 ); possibilità (cfr. Dn 2, 16); ~~m i1:J in
quello stesso momento, subito (Dn 3, 7).
ìOì*
''
(s. enf. ~19ì) suono di strumenti; strumento musicale,
musica; [Dn 3,5.7.10.15].
ìOì*
' -
(pi. enf. ~:19T) musicista; cantore; [Esd 7,24).
~r*
/- (pi. costr. 'Jì) sorta, specie, genere (Pers. ); [Dn 3,5. 7. 1O.
15].
ì'l'ì* (f. s. ass. ii"'")'.iJi) piccolo; [Dn 7,8).
Ii).l.lì Gridare; perf. 3 m. s. pm; [Dn 6,21].
:i·pr Part. m. s. appeso; croc[fisso; [Esd 6, 11].
?JJìì·: T ..
N. pr. Zorobabele; [Esd 5,2).
l'ìì Seme; stùpe; [Dn 2,43].

n
Danno, male; [Dn 6,23].
?:in Pa danneggiare; distruggere; far del male; perf. 3 m. pl.
con suff. 'Jl?JD; imperat. m. pi. con suff. 'iil?JD; inf.
ii/~D; [Esd 6, 12; Dn 4,20; 6,23 JI Hithpa essere distrutto;
imperf. 3 f. s. ';JiJilil; [Dn 2,44; 6,27; 7,14].
(s. enf. ~/:;JD) ferita; danno; male; [Esd 4,22; Dn 3,25;
6,24].
(pl. con suff. 'iiiìJD) compagno, collega; [Dn 2, 13.
17.18].
iiìJi1*
T ; -
(pl. con suff. iiiTPD) compagna, collega; [Dn 7 ,20].
N. pr. Aggeo; [Esd 5,1; 6,14].

128
lil (f. ;-iliJ) numerale uno; moltiplicativo (sette volte On
3, 19); equivalente a un articolo indefinito (On 2,3 I);
;f)iJ~ insieme. §§ 99; 168,c.
;liii* (s. con suff. ';i~ìD) petto; [On 2,32].
Gioia; [Esd 6, 16].
iììii Nuovo; [Esd 6,4].
Pa e Haf annunziare, il?formare, manffestare, far cono-
.\'Ccre. Pa: imperf. 1 c. s. ~1iJ~, 3 m. s. con suff. ·:~liJ' e
;i~1iJ', 1 c. pi. ~1iJJ. Haf: irnperf. 3 rn. s. ;iìiJ;:i', 1 c. pi. ;-iìiJ;-:13,
2 m. pi. ìiiJ;Jn (con suff. 'j~liJ;:iiì); imperat. m. pi. con suff.
'Jlii;:i; inf. ;i:JD0- § 162,c.
~iii, ~-il Restaurare (?); ispezionare (?); Af imperf. 3 m. pi. 1~-n~;
[Esd 4, 12].
ì1ii. Bianco; [On 7,9].
Vedere, rendersi conto; perf. 1 c. s. !'i'ffT, 2 m. s. ;-;ç1'ID e
r:no, 3 m. s. ;iFJ, 2 m. pi. 1ir-1'ìiJ; part. m. s. ;iii), m. pl. j'Ti);
part. pass. m. s. ;iìiJ; inf. ~TilQ. § 161.
(s. con suff. 'lTn e ;lJTi1, enf. ~Jrn; pl. costr. 'ììn) visione;
.fìgura; aspetto.
(s. con suff. ;iniTiJ) aspetto; [On 4,8.17].
(s. con suff. l~~iJ Q) peccato; [On 4,24].
~'t!jil (i1~~iJ Q) sacrjfìcio per il peccato; [Esd 6, 17].
' ' -
'ii (s. enf. ~:o, pl. enf. ~:~n) vivente (On 4,14; 6,21.27).
~'ii* Vivere; imperat. m. s. ''jj; I Af viv{/ìcare; conservare in
vita; part. m. s. ~rn~; [On 5, 19]. § 164,c.
(s. costr. nrn, enf. ~çil'n; pi. ass. ffil, enf. ~t:'i)'ii) animale,
besha.
~--ii
I - (pi. costr. "iJ) vita; [Esd 6,10: On 7,12]. § 98.
~-n (s. costr. '/·n, con suff. ;i"?'iJ)forza; esercito.
(pi. ass. pY:>iJ, costr. 'D':JiJ, cnf. ~:Q')iJ) saggio, sapiente
(agg. sost. ).
(s. costr. iìQ)i), enf. ~I;ìD:li)) saggezza, sapienza.
(s. con suff. 'w'/n e l9";n, enf ~ç";n; pl. ass. ro";n) sogno.
Passare; imperf. 3 m. pl. jl~~n~ (On 4, 13.20.22.29).

129
(s. con suff. ;ip/D) parte, quota di possesso; [Esd 4, 16;
Dn 4, 12.20].
~on,
T ·::
;ion
T -:
Ira, collera; [Dn 3,13.19].
ìQQ (s. enf. ~lDD) vino.
' .. *
;it:iJn (pl. ass. ì't:JJn)frumento; [Esd 6,9; 7,22].
(s. costr. ii'.;l~lJ) inaugurazione; dedicazione sacra; [Esd
6,16.17; Dn 3,2.3].
pn* Essere misericordioso; inf. F~m; [Dn 4,24]; I Hithpa im-
plorare misericordia; part. m. s. j~Dnì~; [Dn 6, 12].
§ 157,a.
N. pr. Anania; [Dn 2,17].
Mancante, insufficiente; [Dn 5,27].
Haf e Af prendere possesso; Haf perf. 3 m. pl. 1JOjj:1; Af
imperf. 3 m. pl. r1JOn\ [Dn 7, 18.22]. § 133,b.
(s. con suff. "Jon, enf. ~~on) potenza, forza; [Dn 2,37;
4,27].
(s. enf. ~~Oi1) argilla, ceramica.
Haf e Af urgen~e, pressante, rigoroso; part. pass. f. s. Haf
;i~~n;:io e Af;i~~no; [Dn 2,15; 3,22].
:nn Hof essere devastato; perf. 3 f. s. n~nçr;:i; [Esd 4, 15].
ot.'.lìn (pi. ass. rot:iìi1, enf. ~~Qt:Jìi1) mago.
lìn Hithpa essere bruciacchiato, essere strinato; perf. 3 m. s.
11Qrl:1; [Dn 3,27].
Y!Cì* (con suff. "ll":l.ì1J).fzanco; lombo; [Dn 5,6].
J\Dn Reputare, stimare, considerare; part. pass. m. pi. ì'J'iDO;
[Dn 4,32].
liiDO* (s. enf. ~:;>i\DiJ) oscurità, tenebre; [Dn 2,22].
niDn Aver bisogno; part. m. pl. rnwo; [Dn 3,16].
:intvn*
T ; -
(pl. ass. jQtDD) il bisogno; jQtDD :i9 ciò che è necessario;
[Esd 6,9].
intDiJ* (s. costr. mntDD) il bisogno, la necessità; [Esd 7,20].
"':JiDn Frantumare; part. m. s. ~ç;çr; [Dn 2,40].
onn Sigillare; perf. 3 m. s. con suff. "11Qii1J; [Dn 6, 18].

130
Essere buono; con 'J~ essere contento per; perf. 3 m. s.
J~t'.l;
[Dn 6,24].
J~ Buono; con i;~ piacente, gradito a; [Esd 5, 17].
n~Q* (pl. enf. ~:D~Q) carnefice> guardia; [Dn 2,14].
llt'.l (s. enf. ~llt'.l) monte, montagna; [Dn 2,35.45].
nìt'.l
T'
Avv. a digiuno; [Dn 6,19].
(s. enf. ~rt'.l) argilla; [Dn 2,41.43].
Rugiada; (Dn 4, 12.20).
Af cercare ombra, cercare riparo; imperf. 3 f. s. '/'Jt:in;
[Dn 4,9]. § 157,b.
Pa nutrire, dar da mangiare; imperf. 3 m. pl. ìlD,Pt:J", con
suff. ilJlw~Q'; [Dn 4,22.29; 5,21].
(s. costr. D~Q, enf. ~Q.iJQ) ordine; decreto; notizia; atten-
zione; influsso (del vino: Dn 5,2); ~Q.iJQ ìi;iì; j'J;:i: ìli1i;-·":"T
ai quali dovevano sempre rendere conto (Dn 6,3 ); cfr.
anche "::1.iJ:J.
(pl. con suff. 'ilil9t'.l e ill9t'.l) unghia; artiglio; [Dn 4,30;
7' 19].
Scacciare; part. 111. pi. r11tp; [Dn 4,22.29]; I Pe'il essere
scacciato; perf. 3 m. s. ì'lt:J; [Dn 4,30; 5,21].
W,9lt'.l
··T ; : -
(pl. enf.) uomini di Tarpei (?) (LXX TcxpcpcxA.cx'ioL ); fìm-
zionari persiani(?); [Esd 4,9]

.,

Haf portare (v. anche '/:io); perf. 3 m. s. ":J::i·;i; inf. il/:;i·il;


[Esd 5,14; 6,5; 7,15]; I Shaf offrire; part. pass. rn. pl.
r":J::iiow; [Esd 6,3]. § 145.
iltJJ'*
T -
(s. enf. ~Dil.tr) terra asciutta, arida > terra, mondo; [Dn
2, J O].
l ,I.. Mucchio di pietre; [Gen 31,47].

131
T (s. costr. 1:, con suff. T1\ ;iT, D~ì', enf. ~T e ;iT; duale
j'T; pl. con suff. 'T) mano; potenza, potere.
;tT Haf e Af lodare, celebrare; paii. m. s. ~li;-JD e ~lì~; [Dn
2,23; 6,11].
.:JT Sapere, conoscere; perf. 1 c. s. ill"T, 2 111. s. 1:il'T. 3 111. s.
1'T; irnperf. I c. s . .!JlJ~, 2 m. s. 1'1Jri, 3 111. pl. jl!ì"lJ\ im-
perat. 111. s. 1'1; part. att. 111. s. j)""J:, m. pl. ass. r111:, costr.
'.:.n:; part. pass. m. s. ltl\ I Ha~far sapere,far conoscere;
perf. 2 111. s. con suff. 'JD1'!ii1 e ~~Dliìlil, 3 111. s. llli;i (con
suff. l~liil), 1 c. pl. ~p!iil; imperf. 1 c. s. con suff.
i1Jl'ìii1~, 3 m. s. lì)i;i' (con suff. 'J~.!Jllil' ), 2 111. pi. jll'ìi;rn
(con suff. 'J~~lììlilil ), 3 m. pl. jl.!Jìiil~ (con suff. 'jpìi;-r' );
part. 111. pi. ì'.!Jli;-ro; inf. ;i_yliil (con suff. 'JD.Plì;i e
l~l1"lii1). § 144.
Dare; porre; (Dn 5, 17); C.!J~ J;T rendere ragione; (Dn
6,3); perf. 2 m. s. r-,J;J', 3 m. s. J;J', 3 m. pl. DTJ'; imperat.
m. s. JTJ; part. m. s. J;i:; I Pe' il essere dato, essere conse-
gnato; perf. 3 m. s. J';-!' e J;-!\ 3 f. s. il:;J';-!', 3 111. pi. D';T;
part. 111. pi. rJ;:-r:; (Dn 7,4.22); I Hithpe essere dato; im-
perf. 3 m. s. Jil'il', 3 f. s. :::i;Tnn; part. m. s. J;-!'ilD, f. s.
~~;:-r:no, m. pl. j'J0:no. §§ 144; 164,e.
ìl:l' N. pr. di regione Giudea.
(pl. ass. j'jl71' Q, enf. ~'1171') Giudeo (Esd 4,12; On 3,12).
(s. enf. ~yi'; pi. ass. j'Di' e jyi'*; pi. costr. 'Di"' e nyi\ con
suff. ji7l'oi', enf. ~:Qi') giorno; epoca (Esd 4, 15).
N. pr. .Josadaq; [Esd 5,2].
Essere buono; con 1?.p piacere a; imperf. 3 111. s. Jt'.)";
[Esd 7, 18].
Potere; essere capace di; avere la meglio su; (On 3, 17;
7,21 ); perf. 2 111. s. çi~'.)', 3 m. s. i.;i'.)' (On 6,21 ); imperf. 2
m. s. '/D'r, e 1?Dn (Q, On 5, 16), 3 m. s. '/~r e 1?:;- (On
3,29); part. m. s. 1?'.):, f. s. ;i/'.):, m. pi. r1?:J:. §§ 144; 164,d.
O'* (s. enf. ~y:) mare; ~~""] ~9: grande mare> Mediterraneo;
[On 7,2.3].

132
Hof essere agghmto; essere dato di nuovo; perf. 3 f. s.
ii~Oli1; [Dn 4)3]. § 144.
Consigliare; paii. m. pl. con suff. ';ib.p:; [Esd 7,14.15]; l
Jthpa consigliarsi, consultarsi;> trovarsi d'accordo dopo
essersi consigliati; perf. 3 m. pl. 1~~:n~; [Dn 6,8].
Pa accertarsi, assicurarsi; inf. ~:;i~~; [Dn 7, 19].
_.., .......
..J ~ Certo, sicuro; :::i-~~-F~ certamente; [Dn 2,8]; K;l':::: con va-
lore avverbiale certamente; [Dn 3,24].
--."'*
ljr' Ardere (sempre al part. f. s. ~çnp: ardente).
;iìi)'*
J, ( s. costr. rnp') ardore (del fuoco) > .fì.wco rovente; [Dn
7,11].
(m. s. enf. ~TP~ e i17P~) importante; dfffìcile; [Esd 4, 1O;
Dn 2,11]
lj?' (s. enf. ~li?' e iilf?') onore, gloria.
c"?8n· N. pr. di città Gerusalemme.
(pi. ass. rn1:) mese; [Esd 6, 15; Dn 4,26].
ii'.)ì' *
T : -
(pl. con suff. iiii~ì:)femore; coscia; [Dn 2,32].
Israele.
N. pr. Giosuè; [Esd 5,2].
(con suff. p;in:) segno dell'accus.; [Dn 3,12]. § 128 nota.
-,--
....111 Essere seduto, sedersi; abitare; perf. 3 m. s. :in-; imperf.
3 m. s. :in-; part. m. pl. r::in:; I Haf insediare, stabilire;
perf. 3 rn. s. ::im;i; [Esd 4, I O]. § 144.
(f. s. ass. ~-r:n: e :lTfì~) molto grande, estremamente
grande.
Molto, assai; avv. con accento sulla penultima sillaba 19 ;
[Dn 3,22; 7,7.19]. ~§ 96,a; 168,b.

19 Cfr. ROSENTHAL F., ~ 88,4.


Come, secondo; 'ì:> quando; il~ì:> così, allo stesso modo.
(f. s. il~ì:>) sost. in app. falsità; oppure agg. fàlso,
menzognero; [Dn 2,9].
Qui; [Dn 7 ,28]. § 168,a.
Potere, essere capace di; part. m. s. ~il'.?; part. m. p1.
r~;:q; [Dn 2,26; 4, 15; 5,8.15].
F'9* (s. enf. ~~;:q e il~iJ'.?, p1. con suff. ·;iiJiJ'.?, enf. ~:~;:q) sacer-
dote.
ilD*T -
(pl. ass. rP) fìnestra; [Dn 6, 11].
iVìi:> N. pr. Ciro (antico Pers. Kurush; Esd 5, 13; Dn 6,29).
ì~~* (pi. ass. r1:>~) talento (unità monetaria); [Esd 7,22].
~~j ~:> ~j
T ' T '
Totalità, tutto, ogni; ''l ~'.? chiunque, qualunque cosa;
~:Jf? ~j V. ~:::lf?. §§ 88-91.
Shaf completare, portare a termine; perf. 3 111. s. con
suff. il~~:>~, 3 m. pl. 1~~:>~ (Esd 6,14); inf. ;i77:>~ (Esd
5,3 ); I Hishtaf essere completato, essere portato a termi-
ne (Ace.); imperf. 3 m. pl. ì1~~:>fliV'; [Esd 4, 13. 16]. § 126.
Come!, quanto!; [Dn 3,33]; v. ;i9.
p Così; (Esd 5,3; Dn 7,23). § 168,a.
~OD
T •
Così; (Esd 4,8; 5,4).
Riunire, radunare; inf. izJpo; [Dn 3,2]; I Hithpa riunirsi,
radunarsi; part. 111. pi. rt.:.?J~no; [Dn 3,3.27].
nD*
T •
(pi. con suff ;in1p e ìiilnjp) collega; (Esd 4,9). § 97.
''10:>*
T: -
[Esd 5,12]; v. 'ltD~.
:iço (s. enf. ~~o~) argento; denaro.
w=> Adesso, ora.
nl' :> , n:j.i)'.? Ora, ora poi; eccetera; in una lettera ne sintetizza una
parte o vi introduce uno sviluppo successivo.
Pe'il essere legato; perf. 3 m. pl. 1nD:>; [Dn 321 ]; I Pale-
gare; inf. il~~~; [On 3,20]; part. pass. m. pl. rn9:;>o essere
legato; [Dn 3,23.24].

134
ìj* (pl. ass. r1j) kor (misura di capacità); [Esd 7,22].
ii'?Jì:>*
T . -
(pl. con suff. jliin/:n~) cappello, copricapo (Ace.); [On
3 ,21].
iiì) Ithpe essere turbato; perf. 3 f. s. n~1:>n~; [Dn 7, 15].
ili:>*T
(s. enf. ~!lì'.?) banditore, araldo; [Dn 3,4].
Haf proclamare, annunziare pubblicamente; perf. 3 n1.
pl. in:>0; [Dn 5,29].
~Oì:>
. T
(s. con suff. ii'o-q; pl. ass. ì19ì?) trono (Ace.); [Dn 5,20;
7,9].
(s. enf. ii~lO~ Q) Caldeo; astrologo.
Scrivere; perf. 3 1n. s. Ji:D, 3 m. pl. DD:>; imperf. 1 c. pl.
Jfi:>); part. f. s. ii:;irq, f. pl. prq; I Pe'il essere scritto;
perf. 3 m. s. J'n:>.
(s. costr. JtD, enf. t-9tD e ii:;iD:>) scritto, iscrizione; scrit-
tura; decreto; lettera (Esd 6, 18; 7,22).
(s. costr. '?D:>; pl. enf. ~:'?n:>) parete; muro; [Esd 5,8; Dn
5,5].

In senso spaziale in, verso, anche fig. (Dn 6,23) o in sen-


so ostile contro (Dn 7 ,21 ); temporale: ra'?.v'? per sempre
(Dn 2,4 ); modale come; può reggere il dativo di comodo
o di interesse (Dn 4,23.33; 6, 11 ), e spesso introduce
1'accus.; retto da verbi di dire, comandare ecc.; impiegato
nelle datazioni (Dn 7, 1). ~§ 59-62; 128.
~! No, non; nelle interr. retoriche ~/iJ forse che non ... ?;
sost. ii/:> come non > come un nulla (Dn 4,32). §§ 92;
168,a.
J)* (c. suff. 'J?) cuore; [Dn 7,28].
J~'?* (s. costr. J~\ s. con suff. l:;i:i? e iiJJ'/) cuore.
ibD?* (s. con suff. iiiDiJ'? e pii'tDJ'?) abito, vestito; [Dn 3,21;
7,9].

135
Indossare, vestirsi di; imperf. 2 m. s. w~?n, 3 m. s. W:;!'?~;
[Dn 5,7.16]; I Hafvestire qualcuno di qualcosa (con dop-
pio accus.); perf. 3 m. pl. ltD':J'?;:i; [Dn 5,29].
[Dn 4,32]; v. ~/.
V. (ii)~ìil.
jii/ (1) Ma; eccetto; ali 'infuori di; (Esd 5,12; Dn 2, 11; 6,6).
jii/ (2) Per questo; dunque; [Dn 2,6.9; 4,24].
'!"?* (pl. enf. ~·)'?)levita; [Esd 6,16.18; 7,13.24].
rn'?* T
(con suff. lç1j'?) con; presso; [Esd 4, 12]. §§ 166,e; 167.
on? Pane> cibo; banchetto; [Dn 5, 1].
i1Jn?*T •.
(pl. con suff.1ç1~D? e ~[qn?) concubina; [Dn 5,2.3.23].
ii?·?* (s. enf. ~:?·";;) notte.
jy? (pl. enf. ~:x~h) lingua> nazione, popolo.

Cento; [Esd 6, 17; 7 ,22; Dn 6,2]. § 99.


~Jì~b* (s. enf. ~:JT~b) (piatto della) bilancia; [Dn 5,27].
ìD~ìJ Inf. sost. di ID~; [Esd 6, 9; Dn 4J 4].
1~9* (pl. costr. "J~y; enf. ~:J~9) vaso; utensile; arredo.
rD~9 Duecento; [Esd 6, 17]. § 99.
ii'/JDT
Rotolo, volume; [Esd 6,2].
Pa rovesciare; abbattere; imperf. 3 m. s. ì~Q'; [Esd 6, 12].
(s. enf. iii):JìD) altare; [Esd 7, 17].
il"lìJ T ·
V. i1"1Ji.J.
T •

ì"iìD* (s. con suff. "TJ"'m, ~ìllw) abitazione, dimora; [Dn


4,22.29; 5,21].
'"19 N. pr. di regione Media (Esd 6,2).
'19* (s. enf. i1~19 Q) Meda, abitante della Media; (Dn 6, 1).
~J~IO*
T
(s. costr. nr10; enf. ~0~·10 e ilf1~·10; pl. ass. ffiD; enf.
~t:lr10) provincia.
ììD* T
(s. con suff. FlìlD); [Dn 2,11]; v. 1110.

136
Che cosa?; ciò (che); ;iQ~ quanto!, come! (Dn 3,33); i1Q?
perché? (in inten. retorica), ~ffìnché non (Esd 4,22), cfr.
anche Tiç?-·'1 (Esd 7,23); i19-?.p perché?. §§ 80-82.
Morte; [Esd 7 ,26].
Cibo; [Dn 4,9 .18].
Colpire; perf. 3 f. s. iii)D; [Dn 2,34.35]; I Pa colpire >
fermare; i111perf. 3 m. s. ~iiQ\ [Dn 4,32]; I Hithpe inchio-
dare, impalare; imperf. 3. 111. s. ~i1Dff; [Esd 6, 11, con
sogg. indef.].
(pl. con suff. piiiij??no) gruppo, sezione, divisione; [Esd
6, 18].
Inf. sost. Pe da pn l'avere compassione > (atti di) miseri-
cordia; [Dn 4,24].
Giungere, pervenire; perf. 3 f. s. n~o, 3 m. pl. i~o; im-
perf. 3 m. s. ~~o-.
?~iD'D
.. T .
N. pr. Misael; [Dn 2, 17].
lcp·q N. pr. Mesak; (Dn 2,49).
~?o Riempire; perf. 3 f. s. n/D; [Dn 2,35]; I Hithpe essere pie-
no; perf. 3 m. s. ·?on;i; [Dn 3.19]. § 135.
l~?o* (s. con suff. il:J.~?o) angelo; [Dn 3,28; 6,23].
;i?DT
(s. costr. n1?o, enf. ~Q?D; pl. ass. r?o, costr. ·?o, enf. ~)D)
parola (Dn 2,5 ); racconto (Dn 7, 1); cosa, afjàre (Dn
2, 1O). § 54,c.
ii?o Partecipare al sale, mangiare il sale > essere sottomes-
so; perf. 1 c. pl. ~~n7o; [Esd 4, 14].
ii)D Sale; [Esd 4,14; 6, 9; 7,22].
~?o
1 ... ·.· (s. costr. l?iJ, enf. ~:;ho; pl. ass. r:ho e o·:ho, enf. ~:~?o)
re; (Esd 4, 13).
l?D* (s. con suff. -~?o) consiglio; [Dn 4,24].
;i:;)'/iJ*
T : -
(s. enf. ~Q~?o) regina; [Dn 5,10].
(s. costr. iiD?Q, enf. ~çn:ho e ilç1D?Q; pl. enf. ~çìp?o) re-
gno, nella sua estensione spaziale e temporale (Dn 2,44).
Pa parlare (Dn 6,22), dire (Dn 7 ,8); perf. 3 m. s. ??o;
i111perf. 3 111. s. ??o-; part. m. s. '??oo, f. s. ii//oo.

137
lDD V. lD~.
·o
I- Pron. interr. chi? (Esd 5,3.9); ~lirìQ quale? (On 3,15),
PJ~-F~ quali? (Esd 5,4); rel. "'TlQ chi, colui che (Dn
4, 14.22.29; 5,21 ), chiunque (Dn 3,6. 1 1). §§ 80; 82.
·o
I Prep. locale da; loca] e fig. ('T ìD Dn 3, 15); temporale
dopo (Esd 4, 15); modale secondo, in co1?formità con
(Esd 6, 14 ); partitivo tra (Dn 6,3 ), cfr. ìlTlJD ... il:-TJD in
parte ... in parte (Dn 2,33); comparativo (Dn 7,3); •"'.'qo
con valore temporale dopo che (Esd 4,23; On 4,23); tem-
porale I causale poiché (Esd 5,12); causale (Dn 3,22).
§§ 63; 94; 167.
Mina (unità monetaria) (Ace.); [Dn 5,25.26].
i1"1JD, T1"1D
T; T ·
(s. costr. rr10) tributo (Ace.); [Esd 4, 13.20; 6,8; 7,24].
JJ"1JD (s. enf. ~~ìJQ) conoscenza, scienza; (Dn 2,21 ).
Contare, enumerare; perf. 3 m. s. ii~D; [Dn 5,26]; I Paco-
stituire, designare, preporre; perf. 2 m. s. D'JQ, 3 rn. s.
'JQ; imperat. 111. s. 'JD; [Esd 7,25; Dn 2,24.49; 3, 12].
;-imo
' ..
(pl. con suff. il:-TnQJD) sacr?fzcio, offerta (sacrificale); [Esd
7,17; Dn 2,46].
i:JD* (s. costr. ì:Jo) numero; [Esd 6, 17].
ì~,PQ* (pl. con suff. ·:iiì~.PQ) lavoro, opera; [Dn 4,34].
T13JD* (pl. con suff. "i1i1'D) ventre; [Dn 2,32].
'J.:JD*
' .. (rad. "?'J!J; pl. costr. ·"?.po); nell'espressione ~t;m\D ·"?.po en-
trata> tramonto del sole; [Dn 6, 15].
V. n'/~.
(s. costr. ~19; con suff. ·19 Q) signore; [On 2,47;
4,16.21; 5,23]. § 97.
110 Ribellione; [Esd 4, 19].
110* (f. ass. ~T"}Q; f. pl. enf. ~Dì""JQ) ribelle; [Esd 4, 12.15].
''
ulD Pe'il essere strappato; perf. 3 111. pl. lu'lD; [Dn 7,4].
iiiDD N. pr. Mosè; [Esd 6, 18].
nQD Olio; [Esd 6,9; 7,22].
J.'.:;)iDD* (s. con suff. "J.'.)iDD, T;DiDD, ;i::oibo) letto.
piDD* (s. con suff. iiDiDD) abitazione; [Esd 7,15].

138
'i:iiìibD*
I .- (s. enf. ~D'PilVO)flauto; [Dn 3,5.7.10.15].
~niDD* (s. enf. ~:nvo) banchetto; [Dn 5, 1O].
~no V. (Tl)~n~.
iiJfi?J*
T; -
(rad. jrn; pl. ass. 1~no, con suff. lD~no) dono; [Dn 2,6.48;
5, I 7].

~JJ Hithpa pn?fetizzare; perf. 3 m. s. 'J;nii; [Esd 5, I].


;-)~1JJ*
T
(s. costr. n~1JJ) profezia; [Esd 6,14].
1::::n~DJ N. pr. Nabucodonosor.
i1JìJJ
T : .
(pl. con suff. lD:Jr:;D) dono (Pers. ?); [Dn 2,6; 5, 17].
(s. enf. ~::iJ Q; pl. enf. ~:~:iJ Q) profeta; [Esd 5,1.2; 6,14].
iiiblJJ* (s. enf. ~~iD"""]JJ) candelabro (Pers. ?); [Dn 5,5].
ìJJ Scorrere; pari. m. s. ìJ~; [Dn 7, I O].
Prep. verso; [Dn 6, 11]. § 166,f.
(s. enf. ~;:i,~) alba, aurora; [Dn 6,20].
-.--
-1 I~ Hithpa dare spontaneamente; inf. sost. m:i1;ni1 dono
spontaneo; [Esd 7, 13.15.16].
l:;JlJ (pi. ass. r:9ìJ) strato, ordine (Ace.); [Esd 6,4].
lìJ Fuggire; perf. 3 f. s. n1~; [Dn 6, 19].
Guaina, fodero, involucro > in senso fig. intimo, interio-
rità (Pers. ); [Dn 7, 15].
(s. enf. ~'"Jii1J Q) luce; [Dn 2,22].
V. ìliiJ; [Dn 2,22 K]
Luminosità> chiaroveggenza (visione profonda delle co-
se); [Dn 5,11.14].
(s. enf. ~10~ e ii'"Jm)fìume.
ìlJ Fuggire; imperf. 3 f. s. ìJn; [Dn 4, 11].
''/ìJ
· T:'
1'/1J
T:
Letamaio; mucchio di macerie (Ace.?); [Esd 6, 1 I; Dn
2,5; 3,29].
(s. enf. ~'"J1J)fuoco. § 43.

139
PìJ Ricevere danno I torto; part. 111. s. pq; [Dn 6,3 ]; I Haf re-
care danno I torto; imperf. 3 f. s. pì:;-:u1; part. f. s. costr.
nj?ìJ;:JD; inf. costr. ìij?P0; [Esd 4, 13 .15 .22].
wm T •
(s. enf. ~91)J) rame; bronzo.
Scendere; part. 111. s. nn~; [Dn 4, 10.20]; I Affar scendere,
deporre; imperf. 2 m. s. nnD; i111perat. m. s. nn~; part. m.
pl. pass. rrn:x10; [Esd 5, 15; 6, 1.5]; I Hof essere deposto;
perf. 3 m. s. nry:;:i; [Dn 5,20].
Alzare; perf. I c. s. n)tiJ; [Dn 4,31 ]; I Pe'il essere alzato;
perf. 3 f. s. n?-~J; [Dn 7,4].
ltlJ Custodire, conservare; perf. I c. s. iìltiJ; [Dn 7,28].
nin'J* (pl. ass. rnin'J) profi11ni sacri; [Dn 2,46, nella forma di-
fettiva j'nh'J]; sacr[fici di soave odore; [Esd 6, I O].
--o~J
I .. Beni del re, tesoro reale, erario; [Esd 6,8]; multa; [Dn
7,6]; (Ace.).
Pantera (maschio); [Dn 7,6].
Hithpe strappare; i111perf. 3 rn. s. iiQJìt; [Esd 6,11, con
sogg. indef.].
lOJ Pa versare (libagioni; cfr. Ebr.); inf. ;i=?ç~; [Dn 2,46].
lQJ* (pl. con suff. ji;1''.:)0J) libagione; [Esd 7, 17].
L;8J Cadere; prostrarsi; l 1T~9' dovrai, ti toccherà; [Esd
7 ,20].
pm Uscire; perf. 3 m. s. p~), 3 f. s. ìij?8J, perf. 3 f. pl. Tij?8J Q;
paii. m. s. p8~, part. m. pl. rp8~; imperat. 111. s. ipa; I Haf
far uscire, portar via; perf. 3 111. s. p9J0, perf. 3 111. pi.
1pa:0. § 141.
;"ij?8J* (s. enf. ~çipm) spesa; [Esd 6,4.8].
il:J:::;J*
' ..
(s. enf. ~çi:J:::;J) durezza, solidità, consistenza; [Dn 2,41].
Hithpa distinguersi; superare; part. m. s. n~~no; [Dn 6,4].
Haf e Af salvare, liberare; part. Af m. s. ~::::Q; inf. Haf
Ti/~;:i; con suff. Tiil1L;~;:i; [Dn 3,29; 6, 15.28]. § 140.
~PJ Puro, pulito; [Dn 7 ,9].
~~;~-
11.1/r.! Battere, urtare; part. f. pl. ìt9P~; [Dn 5,6].

140
Prendere; portare; imperat. rn. s. ~b; [Esd 5, 15; Dn
2,35]; I Hithpa insorgere, ribellarsi; part. f. s. ;i~o~no;
[Esd4,19]. §§ 135; 141.
j'iDJ* (con suff. ji;-J'tVJ) v. ii~J~*; [Dn 6,25].
iiDiDJ*T : •
(s. con suff. lçiDiDJ) soffio vitale, respiro; [Dn 5,23].
liDJ (pl. ass. r1iDJ) aquila; [Dn 4,30; 7,4].
iJ:itDJ* (s. enf. ~~JniDJ) ordine scritto (Pers.); [Esd 4, 18.23; 5,5].
..I'"'"""""""*
• I.i (pl. enf. ~:rrn) servitore del tempio; [Esd 7,24].
jnJ Dare; pagare; itnperf. 2 m. s. jnJn, 3 m. s. ìfiJ', 3 m. pi.
rìJrìJ'; imperf. 3 m. s. con suff. ii~Jrr; inf. jDJD. §§ 142;
164,e.
Af scuotere; strappare; imperat. m. pi. nn~; [Dn 4, 11].

o
tOJO
' -
[Dn 3,5]; v. ~:;>JW.
'/Jo Po essere mantenuto (?); essere posto (?); essere realiz-
zato (?); part. pass.' 111. pi. r'?Jioo poste (le fondamenta);
[Esd 6,3].
IJO* Avere intenzione di; tentare di; imperf. 3 rn. s. -ç10'; [On
7,25].
ìJO Prostrarsi, adorare, onorare; perf. 3 m. s. "1)0; irnperf. 3
m. s. ìXJ', 1 c. pi. ì~UJ, 2 m. pi. jlìJOn; part. m. pi. j'ìJy.
j~O* (pi. ass. j'JJO; enf. ~:~JO) prefetto, governatore (Ace.).
ìJO Chiudere; perf. 3 111. s. ì~O.; [Dn 6,23].
~JlO V. '?JO.
Cornamusa; [On 3,5.15; 3,1 O Q]; variante ;i:Jb'O; [On
3, 1OK] (Gre.).
Compiersi; perf. 3 f. s. ìì~y; [Dn 4,30L I Af porre termine
a, annientare; irnperf. 3 f. s. =ro1;1; [Dn 2,44].
(s. costr. =iio; enf. ~9iD) fìne, termine; ~9i~T1.;J defìnitiva-
mente, sino alla.fìne; (Dn 6,27; 7,26.28).
ii'J8'0 [Dn 3, 1OK]; v. ;i:Jbmo.
'

14]
p?o Salire; perf. 3 f. s. nr;i?o, 3 m. pl. lp?o; pa11. f. pl. ìf??y; I
Haf condurre, far salire; perf. 3 m. pl. ·ipo;:-r; inf. iij?yXJ;
[Dn 3,22; 6,24]; I Hof essere condotto; essere alzato;
perf. 3 m. s. po;-r; [Dn 6,24]. § 154.
1.!)0 Pa aiutare, sostenere; part. m. pl. r1.p90; [Esd 5,2].
180* (pl. ass. j'ì80, enf. ~:180) libro, rotolo; documento;
~:180 lì'J archivio; [Esd 4,15; 6,1.18; Dn 7,10].
ì80*
- '
(s. costr. 1;i9; enf. ~189) scriba, segretario; (Esd 4,8;
7,12.21).
'/JìO*
' .-
(pi. con suff. ìi;-r·?:;i19 e ìi;-r•'?:;i10) calzoni; mantello
(Pers.); [Dn 3,21.27].
119* (pi. ass. r:n9; enf. ~::;i19) ministro capo (Pers. ).
ìilO (1) Pa nascondere; part. pass. f. pi. enf. ~DlflOD le cose oc-
culte; [Dn 2,22].
1no (2) Distruggere; perf. 3 m. s. con suff. ;:-nno; [Esd 5, 12].

Fare; agire; costruire; perf. I c. s. lì1J.!..l, 2 m. s. rn~.!), 3


m. pi. n:;1p; imperf. 2 m. pi. ìlìJ.!JD; part. m. s. ì:J.V, f. s.
;-r-p~' m. pi. ri:i~; inf. ì'.:)l'D I Hithpe essere.fatto; imperf.
3 m. s. ì:J,Plì' e ì:J.prr, 2 rn. pi. 1n:qnn; part. m. s. ì:J,PilD,
f. s. ~l:J.~.'lìD; inf. ì~l'D. § 133,a.
1Jl' (s. con suff. ll:J.P Q; pi. con suff. ·iiil:J.P) servo, schiavo.
":JJ 1J.!) N. pr. Abdenego; (nella forma ~iJJ i::i.p, cfr. Dn 3,29).
ii1'J.!)*
1 . -:
(s. costr. ì1T:J.P; enf. ~QT:J.P) lavoro, opera; servi::io; am-
ministrazione (Esd 5,8; Dn 3, I 2).
ì:Jl' Al di là di; ~10~ ì~.P A bar Nahara: provincia al di là del
fiume (Eufrate), chiamata anche Transeufratena, in Siria
(Ace.).
/.!) Prep . .fìno a; in senso spaziale (Dn 7, 13 ); temporale (Dn
6, 15; entro Esd 6, 15); cong.: '"1 IJJ .fìno a che (Dn 2,9),
'"1 1.p ... ~? prhna che (Dn 6,25). § 166,b.

142
Passare; scomparire; essere abrogato; costruito con J
pervenire (Dn 3,27); perf. 3 f. s. n-1.p; imperf. 3 m. s.
;!1.l)', f. s. ~1iln; I Haf togliere> deporre (un re, Dn 2,21);
perf. 3 m. pl. ì"1.!:i1 e 1'1.!Ji1; imperf. 3 m. pl. ìi1.l);:J'; part.
m. s. ;i1.l);:JO. § 133.
N. pr. Jddo; [Esd 5,1; 6,14].
(s. enf. ~rp; pl. ass. r:111; enf. ~:nll) tempo, periodo di
tempo.
Ancòra; [Dn 4,28].
;-r'ìl'*
TT-;
(pl. con suff. lD:W) malvagità; delitto; [Dn 4,24].
::-iill Uccelli (coli.); [Dn 2,38; 7,6]. § 98.
ìl!) Pula, paglia trinciata; [Dn 2,35].
Tll * (pl. ass. rrn) capra; [Esd 6,17]. § 54,b.
;-Jj? ì .!) * (pl. costr. iij?Ti'; con suff. iliiPTi') anello con sigillo; [Dn
6,18].
~ììll
T:·:
N. pr. Esdra; [Esd 7,12.21.25].
;-J'ìTl'
T : - -:
N. pr. Azaria; [Dn 2, 17].
Consigho; [Dn 2, 14].
"'ll*
I - (s. costr. r11; pi. ass. j'J",P, costr. 7.l}, con suff. 'ril) occhio,
sguardo; [Esd 5,5; Dn 4,31; 7 ,8.20]. § 54,a.
(pi. ass. rì'il) vigilante; (specie di) angelo; [Dn
4, 10.14.20].
V. 'J?11.
Prep. locale su (Dn 2, I 0.48), sopra (Dn 6,4), verso (Dn
2,24); in senso ostile contro (Dn 3,l 9); fig. riguardo a
(Dn 2,18; 5,14); composto: ;i9-?.l} perché? (Dn 2,15),
;i~1-?.p perciò, a motivo di ciò; J~ ~'.??Q-?.l} D~ se (cosi)
piace al re (Esd 5, 17). §§ ] 65; 167.
~?ll T •.
Sopra (avv.); [Dn 6,3]. § 168,b.
(;i)~/~ Causa, pretesto; [Dn 6,5.6].
;-Jì'? .!) *
'' -
(pi. ass. n/.µ) sacr{fìcio, olocausto; [Esd 6, 9].
·?il*
T .
(s. m. enf. ;i~711 Q) Altissimo; agg. e agg. sost., sempre
riferito a Dio.
(s. con suff. ilii'?il) stanza superiore; [Dn 6, 11].

143
(pi. ass. ì'Jl''?1') Altissimo; agg. sost.; sen1pre nella costru-
zione pì''/J) 'tD'"lj? i santi de!/ 'Altissimo; [Dn 7, 18.22.
25.27].
Entrare; perf. 3 m. s. ?,SJ, 3 f. s. n~,SJ Q; part. m. pl. r?V Q;
I Haf introdurre; perf. 3 m. s. ?J)JiJ; imperat. m. s. con
suff. 'J'/j)iJ; inf. ;i/v;i e ;i/.iJJ;:l; I Hof essere introdotto;
perf. 3 m. s. '/j);i, 3 m. pl.11?,SJ;i; [Dn 5,13.15]. § 157.
o'?l' - T
(s. enf. ~ç?v; pl. ass. rn?J?, enf. ~:o?.v) tempo prolungato,
eternità; nel passato (Esd 4, 15) o nel futuro (Dn 2,4).
'D"ll'*
T ; .
(pi. enf. ~'9?.µ) Elamita; [Esd 4,9].
.!.ì?.!J* (pl. ass. ì'.1'".Jl') costola; [Dn 7 ,5].
Di' (s. enf. ~9.sJ e ;i9.sJ; pi. enf. ~:on.sJ) popolo.
Di' Prep. in senso locale con, presso (Dn 2, 11 ); temporale:
llì l"TD.1' di generazione in generazione (Dn 3,33),
~:?,?-cl' di notte (Dn 7,2). §§ 166,a; 167.
(f. pl. enf. ~Df?'Oj)) profondo > le cose profonde; [Dn
2,22].
Lana; [Dn 7,9].
Rispondere; prendere la parola ( se1npre associato ad
lD~); perf. 3 f. s. n~.p, 3 m. pl. lJ.P; part. m. s. ;-TJ.lJ, m. pl.
r~.v. § 114,f.
;-rJ.!J * (pl. ass. ì'~.P) umile; povero; [Dn 4,24].
"'J.!)
I- T
Part. m. pl. di ;"'TJJJ.
ìP* (pl. costr. 'J~.!)) nube; [Dn 7,13].
=m.7* (pl. con suff. ';"'Tl8Jj)) ramo; [Dn 4,9.11.18].
[iJ.!J /
Multa; [Esd 7,26].
·-·
'81'*
, T:
(s. con suff. 'il'~.l?)fogliame; [Dn 4,9.11.18).
J'~.!J Triste, affiitto; [Dn 6,21].
li).!J
I Jthpe essere sradicato; perf. 3 f. pl. ;'i"'Jj?,Dii~ Q; [Dn 7 ,8).
lj?l'* (s. costr. lj?l') tronco, ceppo; [Dn 4, 12.20.23].
ll'* (pi. con suff. Tl.l?) avversario; [Dn 4,16].
Jl.!J Pa mescolare; part. pass. m. s. Jl.lJD; [Dn 2,41.43 ]; I Hi-
thpa mescolarsi; part. m. s. :n.vnn, m. pl. r::1.vna; [Dn
2,43].

144
l""}.P* (pl. enf. ~:l""J;Y) onagro; [Dn 5,21].
;ini;* (s. costr. nn.p) nudità; vergogna; [Esd 4,14].
Jt92 (s. enf. ~;:it:.w) erba, vegetazione.
1tç.p Dieci. § 99.
..I IO.i)
. ·.· Venti. § 99 .
n·~~ (part. pass. m. s.) disposto a; [Dn 6,4].
I' 11 l" * (pl. ass. rTn;Y) pronto a, preparato a, disponihi/e, ben
disposto; [Dn 3, 15].
Vecchio, antico; [Dn 7,9.13.22].

(s. costr. nD~;pl. enf. ~DJiJ~) governatore (Ace.).


Vasaio; [Dn 2,41].
(pl. con suff. r1Ti'\Di:!)~ Q) specie di indumento a fo1111a di
camicia (Pers.); [Dn 3,21].
Dividere; part. pass. f. s. Tit'?9; [Dn 2,41].
J'(a Mezzo, metà; [Dn 7~25]. § 100,c.
m'?9*
, .. (pl. con suff. jiTin~/9) sezione, gruppo (sacerdotale); [Esd
6, 18].
Servire, adorare; imperf. 3 m. pi. pn'?9'; part. m. s. n7~,
m. pl. rn'-;i~.
~n'?9
1, • '
(da pronunciarsi "polchan") culto; [Esd 7, 19].
(s. con suff. ilO;)) bocca.
(s. enf. ~';J9) palmo (di mano); [Dn 5,5.24].
..
I 1~~09
... • - . Salterio (strumento musicale) (Gre.) .
.I.,-- ..-~
.11.·1~'-J:,;i Salterio (strumento musicale) (Gre.) .
'?n~ (s. enf. ·~~!7n~)ferro.
019 Pe'il essere diviso; perf. 3 f. s. nç•19; [Dn 5,28].
019 (pl. ass. ro1~) mezza mina (unità monetaria); [Dn
5,25 .28].
:n~ N. pr. di regione Persia.
·91~* (m. s. enf. ;i~?I~ Q) Persiano; [Dn 6,29]

145
pl8 Strappare via (i peccati); espiare; irnperat. m. s. pl9; [Dn
4,24].
iD18 Pa separare; paii. pass. il.Ì""J;iD accuratamente (<parola
per parola); [Esd 4, 18]
piDl~ Copia (Pers.); [Esd 4, 11.23; 5,6].
liD8 Interpretare; inf. lcQ8D; [Dn 5,16]; I Pa interpretare; part.
111. s. lQ~D; [Dn 5,12].
lil.Ì9 ( s. con suff. illil.Ì9, enf. ~q89 e il""Jili9) inte1pretazione; an-
che nella fo1111a con suff. ~1W9 (invece di iTlCV9) in Dn
4,15.16.
qn~ (s. enf. ~9~iì9) messaggio; parola; ordine (Pers. ).
nn8 Pe' il essere aperto; perf. 3 111. pl. ln'n9; part. pass. f. pi.
ìlTrì9; [Dn 6, 11; 7, 1O].
'09* (s. con suff. il'D9) larghezza, ampiezza; [Esd 6,3; Dn
3,1].

Volere, desiderare; perf. 1 c. s. iì':J~; imperf. 3 111. s. ~J'.;;'


e ;iJ~'; part. m. s. ~:J~;
inf. con suff. il'J~D. § 161.
Cosa, affare; D~ ... ~! niente; [Dn 6, 18].
Pa irrorare; part. m. pl. rl.i:J'.:;D; [Dn 4,22]; I Hithpa essere
irrorato; i111perf. 3 111. s. l.i:;lQ'.;;' [Dn 4, 12.20.30; 5,21].
§ 121.
Lato, .fianco; i:?'? contro (Dn 7 ,25), l~D a proposito di
(Dn 6,5 ). § 166,g.
~1~* Vero, sicuro; [Dn 3, 14].
---1"
111-; . ,;:. Opere di giustizia; elemosina; [Dn 4,24].
l~l'.;;* (s. con suff. 11~1:? e ill~l:?) collo; [Dn 5,7.16.29].
~';:::; Pa pregare; part. 111. s. ~'?:?D, m. pi. r'?:?D; [Esd 6,1 O; Dn
6,11].
Haf e Af prosperare, far prosperare; fare progressi; Haf
perf. 3 111. s. n~:;;i1; Af part. 111. s. n~~Q, m. pl. rn'?~Q; [Esd
5,8; 6, 14; Dn 3,30; 6,29].

146
(s. costr. o);:; e o)::::, enf. ~ì~i,::,;) aspetto; immagine, statua;
(Dn 2,32; 3,5.19).
(pl. costr. ''"J";J:::;) capro; [Esd 6, 17].
(pi. ass. rì9;:;, costr. -1~::::, enf. ~:1~~) uccello; [Dn
4,9.11. I 8.30]. § 43.

p
Pa ricevere; perf. 3 m. s. '?::ij?; imperf. 2 m. pi. jl'?Jj?n, 3
111. pl. ì1,Jj?~; [Dn 2,6; 6, 1; 7, 18].
(anche i,:i.~';i) di fì~onte; per; '1 i,:i.i?-i,'.? poiché; anche se,
benché (Dn 5,22); come (Dn 2,40; 6, 11 ); ;in i,:ii?-i,'.? di
conseguenza (Dn 3,7.8); '1 ìi'J ;in i,::Ji?-i,'.? poiché (Dn
3,22).
ili"lj? (111. pl. ass. rili'"1j?, costr. "ili'lj?) santo.

Dli? (con suff. 'Oli? e 'Oli?; 19"1i? Q; ì101R Q e ì101i? Q; ·;iiD)f?,


';-jli'YJi? e ';'1lD1P; ji;i"Pli?) davanti; prima di (On 7, 7. 13 ).
§§ 165; 167.
( costr. nQ1j?) in passato, precedentemente; ii01j?-jD e
nQ1j?D prima di; [Esd 5, 11; Dn 6, 11]. § 165.
( 111. pl. enf. ~'9'.f?; f. s. enf. ~~n~li?, f. pl. enf. ~ç:91p)
primo (On 7,4); precedente (Dn 7,8.24). § 100.
Dìp Stare; alzarsi; > durare (Dn 2,44 ), ristabilirsi (On 2,23 ),
comparire (Dn 2,39); perf. 3 m. s. Df?, 3 m. pl. 1wf?; im-
perf. 3 m. s. rnp\ 3 f. s. rnpn, 3 111. pl. 11mp· e i1wp'; impe-
rat. f. s. 'mp; part. m. s. D~j?, m. pl. ro'i? Q, rn. pi. enf.
~:O~i? I Pa stabilire; inf. ;i9:j?; [On 6,8]; I Haf erigere, co-
stituire; perf. 1 c. s. no'piJ, 2 rn. s. 0ìYpiJ, 3 111. s. D'piJ, 3
111. s. con suff. ì1P'PiJ, 3 111. pl. 1D'piJ; irnperf. 3 111. s. crp\1\
part. rn. s. C'PDD; inf. con suff. ì1i""i1Df?iJ; I Af erigere; perf.
3 111. s. con suff. ì1w'p~; irnperf. 2 m. s. c·pn, 3 m. s. o-p·;
[Dn 2,44; 3, 1]; I Hof essere elevato, essere costituito;
perf. 3 f. s. no·pç-; e nopG; [Dn 7,4.5]. §§ 146-150.

147
Uccidere; part. m. s. '?t:ij?; [Dn 5,19]; j Pe'i] essere ucciso;
perf. 3 m. s. '?·~p, 3 f. s. n"tt:ip; [Dn 5,30; 7,11]; I Pa uc-
cidere; perf. 3 m. s. '?~j?; inf. i17yp; [Dn 2,14; 3,22]; / Hi-
thpe essere ucciso; inf. i1?cppr;i;i; [Dn 2, 13]; / Hithpa esse-
re ucciso; part. m. pl. r'?t9pno; [On 2, l 3].
(pl. ass. rit:ip; costr. ·1~p) nodo, legamento; questione
intricata; [Dn 5,6.12.16].
t:l'-, Estate; [Dn 2,35].
l-='
o:p Statuto, editto; [Dn 6,8.16].
o~i:'.l
,)- (f. s. enf. m~:p) permanente, duraturo; [Dn 4,23; 6,27].
Olìii'p (e anche o-in·p I o~ç-1·p I Oìi7P K, o1inj? Q) cetra (Gre.);
[Dn 3,5.7.10.15].
'?j? Voce, suono.
(i1)~JP Comprare, acquistare; imperf. 2 m. s. ~J.pn; [Esd 7, 17].
:i~p Adirarsi; perf. 3 m. s. :i:;;p; [Dn 2, 12].
:i:;;p Ira; [Esd 7 ,23].
r~P Pa tagliare, recidere; imperat. m. pl. 1~~p; [Dn 4, 11].
n~p Fine (Dn 4,26.31): n~p'? alla .fìne di (cfr. § 165); parte:
;-i~o ... n::;:p jD in parte ... in parte; (Dn 2,42).
(i1)~ìp Chiamare; leggere; imperf. 1 c. s. ~ip~, 3 m. s. ;i1p\ 3
m. pl. jlìp\ part. m. s. ~li?; inf. ~:npo; I Pe'il essere letto;
perf. 3 m. s. ·ip (Esd 4, 18) j Hithpe essere chiamato; im-
perf. 3 m. s. ·ipn\ [Dn 5, 12].
:np Avvicinarsi; perf. 1 c. s. ii::J)p, 3 m. s. Jlp, 3 m. pl. 1:r1p
e i::iip (Dn 3,8); inf. con suff. ;'1'.:JìpD; I Pa o.ffì-ire; imperf.
2 m. s. J)j?n; [Esd 7, 17]; / Haf avvicinare; offi-ire; perf. 3
m. pl. Dìp;:i, con suff. 'i11J)p;:i; part. m. pl. i'Jìj::i;"Jo; [Esd
6, 1O. I 7; Dn 7, 13].
J)p Guerra (Ace.?); [Dn 7 ,21].
i1:1p (s. enf. ~~tip) città.
·ii::l
I .J. (s. enf. ~~ip; duale niR; pl. enf. ~:np) corno (di animali
o strumento musicale).

148
('lj) * (pi. con suff. 'ili:;;;1p e jlil'~lj?) pezzo; j'~ìf? i;~~ (Jett.
"mangiare i pezzi di qualcuno") > denunciare con catti-
veria, calunniare (cfr. Ace.); [Dn 3,8; 6,25].
ubp Verità; uiDp jD veramente; [Dn 2,47; 4,34]. § I 68,c.
D'lì1j? V. Olìfff?.

(s. con suff. 'ib~ì, 19t-::ì, iitpt-::ì, il~~/, j~iliDt-::1, enf. iiy~ì;
pi. ass. j'D~ì; con suff. D~'iD~l) capo, testa; inizio, prin-
cipio; sintesi (Dn 7, I). § 97.
Jì (m. s. enf. ~~l, f. s. enf. ~~=11; 111. pi. ass. r:::i1:::i1, f. pl.
ass. j~ìJl, f. pi. enf. ~çi~ìJl) grande, famoso.
ilJì Diventare grande, crescere; perf. 2 m. s. n-:;n, 3 m. s.
il~ì, 3 f. s. n:;n; I Pa.far grande, elevare di rango; perf. 3
m. s. ·:n; [Dn 2,48]. § 160,c.
~Jì (s. con suff. lDDì, enf. ~DDì) grandezza.
ìJì (pl. n:n K j~Jì Q)'miriade; [Dn 7, 1O]. § 99.
'1''Jì* (m. s. e f. s. il~.v·:n Q, f. s. enf. ~F.V'Jì) quarto. § I 00.
'
(pl. con suff. -~~ìJl, l~~ìJ"") Q, 'illJ~ìJl) notabili, digni-
tari.
Dì Hafirritare; perf. 3 m. pi. 1Dì;:T; [Esd 5,12].
iJì fra; [On 3, 13].
'/Jì* (duale r'?Jl; pi. con suff. "ill~Jl, ii'?Jl, enf. ~:7n) piede.
iDJì Haf accorrere in folla, precipitarsi; perf. 3 m. pi. 18Jl;:T;
[Dn 6,7.12.16].
ìì* (s. con suff. Tlìì) aspetto; [Dn 2,31; 3,25].
nn (s. con suff. •nn e ilnn, enf. ~çrn; pi. costr. ·m1) vento;
spirito (di Dio o dell'uomo). §§ 12; 43.
cn Essere alto, essere altezzoso; perf. 3 m. s. Cì; [On 5,20]; I
Af alzare, esaltare; pa11. 111. s. C'ìQ; [On 5, l 9]; I Po esal-
tare; part. m. s. DDlìD; [On 4,34]; I Hithpolal esaltarsi;
perf. 2 rn. s. DDQ1-1iìii; [On 5,23]. §§ 147.a; 151.

149
on* (s. con suff. Tlì.Jn) altezza (Dn 3,1; 4,7).
n (s. enf. ~n e ;in; pl. ass. rn, enf. ~:n) segreto, mistero
'
(Pers.).
D1iTl N. pr. Reum; [Esd 4,8.9.17.23].
I?'iTl*
. - (m. pi. ass. rp·n1) lontano; [Esd 6,6].
._,....,_,
11,..;I_! - Misericordia; [Dn 2, 18].
rn1 Hithpe co1?fìdare; perf. 3 m. pi. i:m1n;i; [Dn 3,28].
iT'l Odore; [On 3,27].
;-fì.Jì Gettare; mettere, con '?.p imporre (tasse); perf. 1 c. pl.
~ro1, 3 m. pl. io1; inf. ~010; I Pe'il essere gettato; perf. 3
m. pl. ì'ì.Jì; I Hithpe essere gettato; imperf. 3 m. s. ~ì.Jìit,
2 m. pl. F~ìnn (Dn 6,8). § 160.
l!Jl* (s. costr. iill"l) desiderio, volontà; [Esd 5,17; 7,18].
F1ll* (s. con suff. l~l'l'l; pl. costr. ·~1'1"1, con suff. ·~i'l'l, 'TiJ"lil)
pensiero, r?flessione.
'J.!.'1
I -- - Tranquillo, rilassato; [Dn 4, 1].
1".!Jl Rompere; imperf. 3 f. s. ~"ln; [Dn 2,40]; I Pafì-antumare,
distruggere,; part. m. s. 1".V""}O; [On 2,40].
O~l Calpestare; part. f. s. ;i9;:i1; [Dn 7, 7. I 9].
Dibl Scrivere, redigere; perf. 2 m. s. QD\91, 3 111. s. DiPl; im-
perf. 2 111. s. Dibìn; [Dn 6,9.10.13.14]; I Pe'i1 essere scrit-
to; perf. 3 rn. s. o·wi; [Dn 5,24.25; 6, I I].

:::li;J* (p I. costr. ·::it;J, enf. ~::;i(9) anziano ( Esd 5 ,5. 9).


t-q::i~ Sambuca (tipo di strumento musicale a corde); [Dn
3,7.10.15].
~Jtv Essere I diventare abbondante, aumentare; imperf. 3 m.
s. ~Jtr; [Esd 4,22; Dn 3,31; 6,26].
~·Jtu (f. pl. ì~'J~) abbondante (agg.); molto, assai (avv.).
§§ 96,a; 168,b.
110(9* (s. enf. ~1:Wì0(9) testimonianza; [Gen 31,4 7].

150
ìt.'.)tì Lato; [Dn 7 ,5].
C'b Porre, costituire; dare (un ordine, un nome), con ?.;; pre-
occuparsi di,fare attenzione a (Dn 3,12; 6,15); da notare
]a fon11a passiva rlQ\J (Dn 6, 18); perf. 1 c. s. iiD\p, 2 rn. s.
DDI.?, 3 m. s. DI.? (con suff. Tiwl.?); irnperat. rn. pl. lw'b; I
Pe'i] essere posto, essere dato; perf. 3 rn. s. c·cu; (Esd
5,17; 6,8; Dn 3,29; 4,3); I Hithpe essere posto; essere co-
stituito, essere dato (ordine); diventare (Dn 2,5); irnperf.
3 111. s. Dl.?n'; pat1. 111. s. Dl.?nD. § 153.
Hithpa osservare; considerare; part. m. s. ?~DbD; [On
7,8].
lJiì?~b
T : T
Intelligenza, perspicacia; [Dn 5, 11.12.14].
Odiare; al pai1. nemico; pat1. m. pl. con suff. l~JI.? Q; [On
4, 16].
(s. con suff. 711.l..ltp) capelli (coll.), capigliatura; [Dn 3,27;
4,30; 7,9].

Chiedere; perf. 3 111. s. ?~t!.7, 1 c. pl. ~~?~t!.7; irnperf. 3 rn. s.


con suff. ìl~J~~tD'; part. rn. s. ?~19.
(s. enf. ~çi?~t!.7) questione, cosa; [Dn 4,14].
?~·n'?~t!.7 N. pr. Sealtiel; [Esd 5,2].
ì~tD
T
(s. enf. ~l~tD) restante, rimanente.
Pa lodare, celebrare; perf. 1 c. s. iiii:JQ, 2 rn. s. Dii~Q, 3 rn.
pl. ln~~; part. rn. s. n~~D. § 134,a.
~:JtD* (pi. costr. -~:JiD) tribù; [Esd 6, 17].
:J':JtD* (s. enf. ~~':JtD; pi. ass. j':J':JtD)fiamma; [Dn 3,22; 7,9].
.lJ:JtD * (111. ass. Tl~:Jt!.7; costr. n.p:Jt!.7) sette. § 99 .
p:Jt!.7 Lasciare; imperat. rn. pi. 1p:Jt!.7; inf. p~tuD; [ Hithpe essere
lasciato; imperf. 3 f. s. p:Jnt!.7n; [Dn 2,44].
Hithpa essere turbato; part. m. pi. ru:JDtDO; [Dn 5,9].

151
(s. con suff. l~/JtD e ilrì/Jt::i) concubina (Ace.); [Dn
5,2.3.23].
ìltD Hithpa .~forzarsi; part. in. s. ìlDtDO; [Dn 6, 15].
~ìlil.i N. pr. Sadrach (Dn 2,49; 3,12).
I- -
Tlìil.i Pe' il essere simile; perf. 3 m. s. 'ìO K; I Pa rendere simile;
perf. 3 m. pl. ì'li9 Q; [Dn 5,21 ]; I Hithpa essere reso simi-
le; imperf. 3 m. s. T1JDt::i'; [Dn 3 ,29].
(pi. enf. ~:11t.:5 e ;-i:-:nil.i) mura (di una città); [Esd
4,12.13.16].
''.? Ji9ìtD * (abitante) di Susa; [Esd 4,9].
rinu Al part. pass. f. s. -:iryntbfalso, corrotto; [Dn 2, 9] > corn1-
zione; [Dn 6,5].
Shaf salvare, liberare (Ace.) (Dn 3,15; 6, 15); perf. 3 m.
s. :J'i'tD e :JT'ib; imperf. 3 m. s. :Ji'tD' (con suff. lPT'u',
ìDJ:JT'u'); part. m. s. :JriDo; inf. con suff. l~ì:Jrtb, iliìl:JriD,
~~Dì:JriD. § 126.
Shaf completare, finire (Ace.); perf. 3 111. s. ~-~'tD; [Esd
6,15]. § 1~6.
Haf trovare; perf. I c. s. flD~tD;:T, 1 c. pi. ;i~n~tDV, 3 111. pl.
ìi1~tb;:r; irnperf. 2 rn. s. n~uVil, I c. pl. n~u;:TJ; inf. ;-ri)'.?iDV; I
Hithpe essere trovato; perf. 2 111. s. iliJ~ntb;i, 3 111. s.
n~nili;"i, 3 f. s. no~ntVT1. §§ 121,a; 164,g.
'?'?~u V.~'/~.
pu Abitare; i111perf. 3 f. p1. ìPtD'; [Dn 4, 18]; I Pafare abitare;
perf. 3 m. s. ptç; [Esd 6, 12].
;-r'?ib Tranquillo, sereno; [Dn 4, l].
;i~o
.. T
V. i'?tp; [Dn 3,29).
Negligenza [Esd 4,22; 6,9; Dn 6,5]; offesa [Dn 3,29].
(s. con suff. l~ì~D) tranquillità, serenità; [Dn 4,24].
111andare, inviare; stendere (la mano); perf. 3 m. s. n'?o, 1
c. pl. ~~ii'?tD, 2 111. pi. rinn'?t:i, 3 111. pi. in'?iV; imperf. 3 111. s.
n';iiZ.i-; I Pe' il essere mandato; pa1i. m. s. iT~tD; [Esd 7,14;
Dn 5,24].

152
Dominare, avere il potere; perf. 3 m. s. ·:.'.lJiJ, 3 rn. pl.
iu"/b; imperf. 3 m. s. u?iD\ 2 111. s. e 3 f. s. u'?on; I Haf da-
re il potere; perf. 3 rn. s. con suff. ly'?O;:i e il~~·ib;:i; [Dn
2,38.48].
~b'?i.J*
I . (pi. costr. 'J.~'?iD) magistrato; al pl. le alte cariche, i per-
sonaggi importanti; [Dn 3,2.3].
~th\J
I T : T
(s. con suff. l~y'?y, ilJy~cp e ì~iiJy";liip, enf. t-q~'?tp; p 1. enf.
~:;y'?y) dominio, potere.
(s. enf. ~y-'?Q; pl. ass. ru''?Q e ju''?~) colui che ha il pote-
re > governatore; D''?Q ~! non è permesso (con '? e inf.)
(Esd 7,24).
-Ì...,~·i
!...,; )"-/ Pe'il essere completato; part. 111. s. c'?tu; [Esd 5, 16]; I Haf
portare a termine; consegnare; perf. 3 in. s. con suff.
ilQ'?ib;-:i; imperat. m. s. o'?tu;:-i; [Esd 7, 19; Dn 5,26].
o"/ib T .
(s. con suff. jiJQ/ib, enf. ~9/i.J) salute, benessere (nelle
formule di cortesia).
oi.J (s. con suff. ilDO; pl. costr. ni)çiib, con suff. ot"ini)çt:.i) nome.
§ 97.
IDW Haf distruggere, ste1~minare; inf. iil9il.ii1; [Dn 7,26].
..I Dib*
- . (pl. enf. ~:otb) cielo. § 98 .
DDW Hithpo 'al essere turbato, essere sconvolto; perf. 3 m. s.
ooirnv~; [Dn 4, 16]. § 158,c.
Udire, ascoltare; perf. 1 c. s. nl'oib, 3 rn. s. l'Qtb; imperf. 3
111. s. l'QtD', 2 m. pl. ì1l'OiDi\ pati. 111. pl. rnDt;); I Hithpa ub-
bidire; imperf. 3 m. pl. pl'w(ltb'; [Dn 7,27].
..I IDiD
-. T
N. pr. di regione Samaria; [Esd 4, 10.17].
·:JOib Pa servire; imperf. 3 rn. pl. con suff. il~liDOQ'; [Dn 7, 1O].
ooib* (s. enf. ~9DiD) sole; [Dn 6, 15].
-~otD N. pr. Shimshai; [Esd 4,8.9.17.23].
(s. con suff. il~ib Q; duale i]O) dente; [Dn 7 ,5. 7 .19].
Cambiare, essere d[f(erente; perf. 3 m. pl. iJO (con suff.
'i1~1Ji.J); imperf. 3 m. s. ~JiD', 3 f. s. ~JiDn; pati. m. pl. p~, f.
s. i1:Ji?), f. pl. ì:Ji;); I Pa mutare, trasgredire [Dn 3,28]; cam-
biare, distinguere [Dn 4,13~ 7,7]~ perf. 3 m. pi. ì-~~i;

153
imperf. 3 m. pl. ìlJcP'; part. pass. f. s. i1:JcPù; I Haf cambia-
re, mutare, trasgredire; imperf. 3 m. s. ~JiDTT; part. m. s.
~~iDilù; inf. ;i:~uiJ; (Esd 6,12); I Hithpa (o Ithpa: cfr. Dn
3, 19) mutarsi; perf. 3 rn. s. 'Jf1tD~ Q (Dn 3, 19); imperf. 3
m. s. ~JDib'; 3 m. pl. iJDib' e jiJDiD'.
iiJib*
'.
(1) (s. costr. n~ib; pl. ass. pib) anno; ì~')Lp rJiD molti anni fa
(Esd 5,11).
ii~\D* (2) (s. con suff. iiriJib) sonno; [Dn 6, 19].
ii~9 (s. enf. ~DPiP e iii).PcP) ora, momento; (i1)~ç-i.µ~-ii~ in quello
stesso momento, subito (Dn 3,6.15; 4,30; 5,5); TìliJ ii-?9::i
per qualche momento, per un po' di tempo (Dn 4, 16).
§ 79.
~~ib* Al part. rn. pl. r1:0~9 i giudici; [Esd 7 ,25].
'T9ib Bello; [Dn 4,9.18].
'::i~ib Haf; perf. 2 rn. s. n1::i9ib;:J; imperf. 3 m. s. 1::i9l:J;:1'; inf.
Ti/~00; [Dn 4,34; 5,22; 7,24] I Af part. m. s. 1::i'9iz5Q; [Dn
5, 19] abbassare, umiliare.
Basso, umile; [Dn 4, 14].
Essere bello; perf. 3 m. s. ì~W imperf. 3 m. s. ì~\D'; con
1::i.!) o Dli? piacere a; [Dn 3,32; 4,24; 6,2].
1;n~ib* (s. enf. ~l~ì~ib) aurora, alba; [Dn 6,20].
Ii)ib*
, (pl. con suff. 'iiip9) gamba; coscia; [Dn 2,33].
i-nib Sciogliere; dimorare; part. pass. m. s. ~ìtD, m. pi. ì'"'JiD;
inf. ~ltDù; [Dn 2,22; 3,25; 5,16]; I Pa risolvere un pro-
blema; cominciare; perf. 3 m. pl. ì'ìy; part. m. s. ~190;
[Esd 5,2; Dn 5, 12]; I Hithpa essere sciolto, slogato; part.
m. pl. r1çibo; [Dn 5,6].
t:iìtb (pl. con suff. 'iiliDìi9) radice; [Dn 4, 12.20.23].
ìiblib ('iDlib Q) sradicamento > punizione corporale (Pers.);
[Esd 7,26].
ì~::liDcQ N. pr. Sheshbazzar; [Esd 5,14.16].
iìiD.. ' nib Sei; [Esd 6, 15; Dn 3, 1]. § 99.
Bere; perf. 3 m. pi. ì'rliD~; irnperf. 3 m. pJ. ilil\D'; part. m.
s. i1iìy m. pl. ì'D\9. ~ § 160,b; 164,f.

154
--no
I r ·. Sessanta; [Esd 6,3; Dn 3, 1; 6, 1]. § 99.
'Ji1J.
- . 1no
- . N. pr. Shetar-Bozenai; [Esd 5,3.6; 6,6.13].

n
i::in Al part. pass. f. s. Ti7::in fragile; [Dn 2,42].
l'lil* (s. enf. ~·rin) durata; ~TìnJ costantemente; [Dn
6, 17 .21].
Ritornare; imperf. 3 rn. s. Jln\ [Dn 4,31.33]; I Haf e Af
restituire; rispondere; perf. Haf 3 rn. s. J'niJ, 3 rn. pi. con
suff. ~~DT1iJ; irnperf. Af 3 m. pi. ìlJ'n'; irnperf. Haf 3 m.
pi. ìlJ'niJ~; inf. Haf con suff. lQDQiJ; (Dn 2, 14).
Essere sconvolto, stupefatto; perf. 3 m. s. iTlil; [Dn 3,24].
§ 146.
(pi. ass. r1in) bue; toro.
n1nn Prep.sotto. § 165; 167.
'?n Neve; [Dn 7 ,9].
(f. s. ass. T1~Iy?n Q.) terzo; [Dn 2,39]. § 100.
r"hn
' '
(con suff. jii1f1?n, enf. ~ç1/n) tre; in app. terzo (i1ç1?n Dl',
Esd 6J 5). § 99; l 00.
n?n* (con suff. ·n?r:\ enf. ~Q?D) terzo, terza parte; [Dn
5,7.16.29].
rn?n Trenta; [Dn 6,8.13]. § 99.
ilQD Là; [Esd 5,17; 6,1.6.12].
(pi. ass. pmn, con suff. 'illi1i.Jn, enf. ~:von) meraviglia,
prodigio; [Dn 3,32.33; 6,28].
ì:Jil* (f. s. il~:Jn) secondo; [Dn 7,5]. § 100.
rnTJn
' ..
Una seconda volta, di nuovo; [Dn 2,7]. § 168,b.
(pi. enf. WD~il) magistrato; capo della polizia (Pers.);
[Dn 3,2.3].
=rpD* (f. s. ~~;rpi:'1 e i1~'pD; pi. ass. j'EJ'PD) duro;forte, potente.
?j)n Pe'il essere pesato; perf. 2 m. s. ilQ?·pn; [Dn 5,27].
?pn Shekel (unità di misura); [Dn 525.27].

155
jpn Hof essere ristabilito; perf. 3 f. s. n~pni); [Dn 4,33].
:ipn Essere forte; indurirsi; perf. 2 m. s. il:Jpil, 3 m. s. =-jpi\ 3
f. s. n~pn; l Pa rafforzare, dare vigore; inf. :l~j?D; [Dn
6,8].
:ipn* (s. enf. ~~PD) forza, vigore; [Dn 2,37].
1i?il* (s. costr. ::-ipn)forza; [Dn 4,27].
(costr. 'ìil; f. rn1D) due. § 99.
(s. costr. 1'!il) ingresso, imboccatura [Dn 3,26]; porta
(del re) > corte; [Dn 2,49].
(pi. enf. ~:~"lD)portinaio; [Esd 7,24].
rrnr:1 V. rin.
'~ilD N. pr. Tattenai; [Esd 5,3.6; 6,6.13].

156
INDICE DELLE
CITAZIONI BIBLICHE
NB: i numeri in corsivo si riferiscono alle pagine in cui i versetti, in-
dicati in grassetto, vengono citati.

158
DAL LIBRO DI ESDRA (4,7.8-6,18; 7,12-26)

Esdra 4,7.8-24 5 67; 121; 126; 141; 143; 150


6 117; 119,· 146; 155; 156
7 13 7 43,· 123
8 117; 120; 122; 134; 142;. 150; 8 66; 119; 123; 135; 142; 146
153 9 120; 138; 150
9 119; 121; 122; 124; 125; 131; 10 119,·124
134; 144; 150; 152; 153
11 33; 37,· 55,· 118; 121; 147; 154
10 119;123;133;153
12 42; 60; 123; 134; 136; 138; 142;
11 117;120;146 149
12 53; 69; 120; 129; 132; 136; 138; 13 33,· 47; 53,· 121; 122; 134
152
14 42; 50,· 65; 119; 131,· 154
13 55; 56; 119; 121; 126; 134; 137;
15 41; 64; 118; 140; 141
138; 140; 152
16 120;153,·154
14 119; 137; 145
17 5 5; 6 2; 122; 123; 127; 131; 143,·
15 120; 122; 125; 130; 132; 138;
150; 151,· 155
140; 142; 144
16 118;130;134;152
17 122;150;153
Esdra 6, 1-1 8
18 141; 146; 148
19 120; 122; 138,· 141 t 122; 123; 140,· 142; 155
20 121; 126; 138 2 Il 7,· 12 J,· 125 ,· 136
21 52; 66; 121 3 59; 118; 120,· 124: 131; 141,·
146,· 155
22 62; 127; 128; 137,· 140,· 150; 152
4 53; 123,· 129; 139; 140
23 42; 58; 117; 120; 121; 138; 141;
146; 150,· 153 5 55; 64; 65,· 67; 119,· 126,· 131;
140
24 121
6 119;150;155;156
8 53; 62; 121; 124; 138; 140; 151
Esdra 5
9 118; 120,· 124,· 125; 130; 136,·
137; 138; 143; 152
l 127;128;139,·/43 10 129;140;146;148
2 59; 128; 132; 133,· 139; 142,· 11 42; 128; 137; 139; 140
151; 154
12 53; 69,· 128,· 136,· 152; 154; 155
3 38; 53; 120,· 121; 134; 138; 155;
13 155; 156
156
14 120,· 127; 128; 134,· 138; 139,·
4 41; 118,· 122; 134,· 138
143,· 146

159
15 37; 47; 117; 133; 142; 152; 154; 16 127,· 139
155 17 118; 125; 136; 138,· 140; 148
16 123; 129; 130; 136 18 65,· Il 7; 132; 150
17 34; 118; 125; 129; 130; 136; 19 145; 153
138; 143; 147; 148; 151 20 52;123;130;140
18 135; 136; 137; 138; 142; 145 21 37; 120; 123; 142; 143
22 122,· 130; 134,· 135,· 136,· 137,·
Esdra 7,12-26 138
23 117,· 124; 137,· 148
12 44; 120; 123; 142; 143 24 54; 121; 126; 128,· 136,· 138,·
13 67; 126; 136; 139 141,· 153,· 156
14 62; 122; 125; 133; 152 25 68; 125; 138,· 143; 154
15 65,· 131,· 133,· 138,· 139 26 53; 57,· 119,· 127,· 137; 144; 154

.DAL LIBRO DI DANIELE (2,4-7,28)

Daniele 2,4-49 20 40;52; 122; 123; 126


21 121; 138,· 143
4 13,· 135,· 144 22 41,· 55,· 68; 130,· 139,· 142; 144,·
5 24,· 117; 126,· 137,· 139,· 151 154
6 127,· 136; 139; 147 23 123,· 132,· 147
7 155 24 59,· 60,· 63; Il 7; Il 8; Il 9,· 138,·
8 69; Il 7,· 119; 127; 133 143
9 52; 57,· 125,· 126,· 128,· 134; 136; 25 52,· 67,· 119,· 121; 123,· 127
142,· 152 26 54,· 69,· 126,· 134
10 119,· 131; 137,· 143 27 123
11 57; 70; 122; 133; 136; 144 28 117; 122; 126
12 44; 56; 117; 122; 127; 148 29 117
13 128; 148 30 40; 120; 123
14 119,· 131; 143; 148,· 155 31 35; 118; 124; 125; 129; 149
15 Il 9,· 130,· 143 32 41; 125; 12~ 133; 138; 147
16 128 33 138,· 154
17 128; 130; 137,· 143 34 32; 123; 137
18 63; Il 7; 124; 128,· 143; 150 35 47; 68; 117; 125; 131; 137; 141,·
19 122; 123 143; 148

160
37 42: 44: 130: 156 16 118;130
38 37;122;126:143;153 17 42,· 118; 127,· 132
39 43;120:147;155 18 51,· 127
40 130: 147: 150 19 48,· 54,· 117,· 119; 129; 130; 137;
41 119: 131: 140; 144; 145 143; 147; 154
42 119:148:155 20 123; 134
43 43; 69: 124: 126; 128; 131: 144 21 134; 135,· 142,· 145
44 58; 118,· 128; 137,· 141,· 147,· 22 66,· 117,· 130; 133; 138,· 142,·
151 14 7,· 148; 151
45 63,· 69; 117; 118; 123: 126; 131 23 47: 134
46 119,· 138; 140 24 121; 126; 12~ 133;134; 155
47 68;126:138;149 25 72; 122,· 125; 126; 128; 149;
48 68;139:143:149;153 154
49 137,· 138: 152; 156 26 64,· 156
27 124; 126,· 130,· 134,· 142; 143;
Daniele 3 150,· 151
28 122; 124; 137; 150; 153
1 31; 118; 122: 124,· 146; 147; 29 64; 117,· 118: 126,· 132,· 139,·
150;154;155 140: 142; 151,· 152
2 31,· 53,· 66; 117,· 123; 126,· 130,· 30 146
134; 153,· 155 31 150
3 65; 117; 123,· 126; 130,· 134,· 32 / 20; 154; 155
153,· 155 33 120; 125; 134; 137; 144; 155
4 52; 56: 135
5 42; 52; 128; 139; 141,· 147,· 148 Daniele 4
6 41,· 51,· 13 8,· 154
7 38,· 128,· 139; 147,· 148,· 150 1 150,· 152
8 38:147:148;149 2 61;69;124;127
9 52 3 67;124;151
IO 42; 51; 52; 64; 128; 139; 141: 4 54,· ll 8,· 123
148,· 150 5 117
Il 51; 68,· 138 6 50; 59,· 69,· JJ9
12 40,· 52,· 59; JJ8,· 132,· 133; 138; 7 150
142,· 151; 152 8 129
13 120; 130; 149 9 35; 66,· JJ7; 122; 127: 131; 137,·
14 54; 118; 126; 127: 146 144,· 147,· 154
15 42,· 56,· 125,· 126; 127; 128,· 138: 10 ll8; 140,· 143
139; 141,· 145,· 148,· 150: 152,· Il 68; 117; 121; 123; 139; 141;
154 144; 147; 148

161
12 53,· 57; 119; 122; 125; 130; 131,· 4 71; 120
144; 146; 154 5 119; 123,· 135; 139; 145; 154
13 22; 53; 129; 153 6 119; 124; 130,· 140,· 148; 154
14 44,· 52,· 123; 129,· 136; 138; 143; 7 42; 48; 67; 119; 123,· 127; 136,·
151,· 154 146; 155
15 31; 41; 69; 134; 146 8 134
16 31; 59; 68,· 118; 138; 144,· 146,· 9 121; 151
151; 153; 154 10 33; 52; 53; 55; 118; 137; 139
17 31; 52; 69; 127; 129 11 123; 127; 139,· 151
18 Il 7,· 124; 127; 13 7; 144,· 147,· 12 38; 42; 53; 68; 117; 146; 148;
152; 154 15/,· /54
19 69,· 126 13 37; 120,· 122; 123; 126,· 144
20 53; 68; 119; 122; 123; 125; 128; 14 139; 143; 151
129; 130; 131; 140,· 143; 144;
15 134,· 144
146; 154
16 48; 119; 127; 132; 136; 146;
21 123;126;138
148,· 154; 155
22 51; 55; 56;. 59; 129; 131; 136,·
17 69; 122; 132; 139
138; 146
18 126
23 135; 138,· 144; 148; 154
19 54; 124,· 127; 129; 148; 149;
24 119; 127; 129; 130,· 136; 137;
154
143; 144; 146; 152; 154
20 127;135;140,·149
26 126,· 133; 148
21 122; 124; 131; 136; 138; 145;
27 21; 37; 69; 126; 130; 156
146;152
28 56,· 143
22 147; 154
29 51; 54,· 59; 129; 131; 136,· 138
23 42; 59; 62; 66; IJ 9; 126; 136;
30 41; 124; 131,· 141; 146,· 147,· 138; 141,· 149; 152
151;154
24 145;150;152
31 122,· 125; 126; 140,· 143,· 148,·
25 138,·/45,·150,·155
155
26 68; 138; 153
32 43,· 69; 120; 130; 135,· 136; 137
27 130; 136; 155
33 51; 58; 59; 122; 126; 133,· 135,·
155,· 156 28 145
34 42; 59; 66; 119; 123; 126; 138; 29 48; IJ9; 127; 135; 136,· 146;
149,· 154 155
30 41,· 121; 148
Daniele 5
Daniele 6
1 118; 136
2 69;131;136;152 1 47; 136; 147,· 155
3 71; 120; 136; 152 2 66,· 136,· 154

162
3 47; 54; 131; 132; 138; 140; 143 Daniele 7
4 140; 143; 145
5 63,· 118,· 143,· 146; 152 1 135;137;149
6 136; 143 2 72,· 119; 123; 132; 144
7 118; 149 3 43,· 47; 132,· 138
8 66,· 122,· 126; 133,· 147; 148; 4 32; 124,· 132; 138; 140,· 141,·
150; 155; 156 147
9 53,· 150 5 121; 122; 124; 125; 144,- 147,·
10 150 151,· 153,· 155
11 48; 54; 72; 122; 128; 132; 134; 6 120; 123; 124; 140,· 143
135; 139,· 143,· 146; 147,· 150 7 44; 118,· 120; 124,· 125; 133;
12 130; 149 147; 150,· 153
13 42,· 119,· 150,· 155 8 72,· 118; 121; 128; 137; 143,·
14 48,· 55; 122; 123,· 150 144; 147; 151
15 64; 121; 138; 140; 142; 151; 9 69; 123; 125; 129; 135; 140;
152; 153 144,· 145; 151,· 155
16 53,· 64,· 125,· 148; }49 10 118,· 139; 142,· 146; 149,· 153
17 55,· 59,· 120,· 155 11 63,· 117,· 120; 124,· 133,· 148
18 66; 120; 130; 143; 146; 151 12 56,· 62; 119,· 128; 129
19 67,· 121,· 124,· 131,· 139; 154 13 142,· 144,· 145,· 147; 148
20 121; 127,· 139,· 154 14 59; 62,· 128
21 59,· 126,· 128; 129,· 132; 144; 15 37; 69; 135; 139
155 17 41,· 47,· 118
22 137 18 22; 130; 144; 147
23 119,· 127,· 128,· 135,· 137,· 141 19 64,· 69,· 124; 131; 133,· 150; 153
24 63; 66; 118,· 128; 131,· 142 20 43,·125,·128;143
25 69; 118; 119; 120; 124; 141; 21 125,· 132,· 135; 148
142; 149 22 62,· 130,· 132,· 144,· 145
26 53,· 150 23 124,· 134
27 37,· 124,· 127,· 128; 129,· 141,· 24 117; 147; 154
148 25 57,· 121,· 125,· 141; 144; 145;
28 120,· 140,· 155 146
29 134; 145 ,· 14 6 26 63,· 117,· 141,- 153
27 33;5~59; 14~ 153
28 134,· 135,· 140; 141

163
DAL LIBRO DELLA GENESI (31,47)

131; 150

DAL LIBRO DI GEREMIA (10,11)

53; 117; 118; 120

164
INDICE GENERALE

Presentazione ............................................................................................. 5
Prefazione .................................................................................................. 7
Nota bibliografica ...................................................................................... 9
Sigle, abbreviazioni e segni convenzionali .............................................. 11
Note introduttive sulla lingua aramaica ................................................... 13

FONOLOGIA ............................................................................................... 15
Le consonanti ........................................................................................... 16
Le vocali ................................................................................................... 19
Le consonanti quiescenti .......................................................................... 22
Segni ortografici ....................................................................................... 23
Gli accenti e la forma pausale .................................................................. 24
Note marginali dei Masoreti ............................................ :....................... 26
Mutazioni vocaliche ................................................................................. 26
Mutazione vocalica dei nomi segolati ...................................................... 27

MORFOLOGIA ........................................................................................... 29
Preliminari ................................................................................................ 30
Il trilitterismo ....................................................................................... 30
I generi ................................................................................................. 30
I numeri ................................................................................................ 31
Gli stati ................................................................................................ 31
I nomi ....................................................................................................... 31
Nomi maschili ...................................................................................... 32
Nomi femminili ................................................................................... 33
Gli aggettivi ............................................................................................. 35
Le particelle inseparabili .......................................................................... 35
I pronomi .................................................................................................. 3 7
Pronomi personali ................................................................................ 3 7
Uso di 'n'~ ............................................................................................ 40
Altri pronomi ....................................................................................... 40
Modo di esprimere alcuni pronomi o aggettivi .................................... 43
Comparativo e superlativo ....................................................................... 43
Il comparativo ...................................................................................... 43
Il superlativo relativo ........................................................................... 44

165
Il superlativo assoluto .......................................................................... 44
Nomi irregolari ......................................................................................... 44
I numerali ................................................................................................. 46
Il verbo - forma base ................................................................................ 48
Coniugazione ....................................................................................... 49
La forma Qal o Pe'al ........................................................................... 49
La forma passiva Pe'il ......................................................................... 55
Il soggetto indefinito ............................................................................ 55
Forme verbali attive con significato passivo ....................................... 56
La copula ............................................................................................. 56
Il verbo - forme derivate .......................................................................... 57
La forma Hithpe'el (e Ithpe'el) ............................................................ 57
La forma Pa'el ..................................................................................... 57
La forma Hithpa'al (e Ithpa'al) ............................................................ 58
La forma Haf'el (e Af'el) .................................................................... 58
La forma)-Iof'al ................................................................................... 58
Le forme Shaf'el e Hishtaf'al .............................................................. 58
Forme rare ............................................................................................ 59
I pronomi suffissi del verbo ..................................................................... 59
I verbi irregolari ....................................................................................... 61
I verbi con radicali gutturali ................................................................ 61
Verbi di prima radicale~ (~"8) ............................................................ 62
Verbi di prima radicale J (J"~) .............................................................. 64
Verbi di prima radicale'("'~) .............................................................. 64
Verbi di seconda radicale i (rn) ........................................................... 65
Verbi di seconda radicale' ('"17) ........................................................... 66
Il verbo p?o "salire" ............................................................................. 66
Il verbo l?;:-r "andare" ........................................................................... 67
Verbi geminati (1'"1') ............................................................................ 67
Verbi di terza radical e ' ("''?) ................................................................ 6 8
Verbi con due irregolarità .................................................................... 70
Irregolarità di alcuni verbi ................................................................... 70
Le preposizioni ......................................................................................... 71
Gli avverbi ............................................................................................... 72
Le interiezioni .......................................................................................... 72
PARADIGMI VERBALI ............................................................................. 75
Paradigma I .............................................................................................. 77
Paradigma II ............................................................................................. 79

166
Paradigma III ........................................................................................... 82
Paradigma IV ........................................................................................... 83
Paradigma V ............................................................................................. 84
Paradigma VI ........................................................................................... 85
Paradigma VII .......................................................................................... 86
Paradigma VIII ......................................................................................... 87

LE PAR TI ARAMAICHE DELL'ANTICO TEST AMENTO .................... 89


Dal libro di Esdra (4,8-6,18; 7,12-26) ...................................................... 91
Esdra 4,8-24 ......................................................................................... 91
Esdra 5 ................................................................................................. 92
Esdra 6,1-18 ......................................................................................... 94
Esdra 7,12-26 ....................................................................................... 95
Dal libro di Daniele (2,4-7 ,28) ................................................................. 97
Daniele 2,4-49 ..................................................................................... 97
Daniele 3 ............................................................................................ 100
Daniele 4 ............................................................................................ 103
Daniele 5 .......... :................................................................................. 106
Daniele 6 ............................................................................................ 109
Daniele 7 ............................................................................................ 111
Dal libro della Genesi (31,4 7) ................................................................ 114
Dal libro di Geremia (1O,11) .................................................................. 114

GLOSSARIO ............................................................................................. 115

INDICE DELLE CITAZIONI BIBLICHE ............................................... 157


Indice generale ....................................................................................... 165
RJ\. l'~

J)~ 2' L, ,t11J


DJ"\ ~I ·( /J/J

E~ l11 g~-J.l
E/J~) 5I 1 -.1 f

167
Le coniugazioni dell'aramaico biblico

E' difficile stabilire con certezza il numero delle coniugazioni dell'aramaico biblico (=AB)
data la scarsa quantità di testi che ci sono rimasti e dato l'influsso di altre lingue, in particolare
l'ebraico biblico, sull'AB.
Le grammatiche sono discordi al riguardo. La nostra grammatica, alle pagine 19 e 20, elenca
11 coniugazioni e le divide in coniugazioni attive (6), in coniugazioni passive (2) ed in
coniugazioni riflessive (3). La grammatica di Rosenthal a pagina 42 elenca 9 coniugazioni
principali ed accenna a resti di altre 2 coniugazioni. Di queste 9 coniugazioni 3 vengono
classificate come attive, 3 riflessive-passive e 3 passive. La grammatica del Luzzatto riporta 5
coniugazioni di cui 3 attive e 2 reciproche: queste ultime 2 hanno anche senso passivo in quanto
l'aramaico manca, secondo l'autore, di forme propriamente passive. L'autore elenca poi 11
parole appartenenti alla forma Hoph'al. L'AB ha un'altra coniugazione passiva ignota ad altri
dialetti aramaici (ma presente a Qumran) e cioè la forma Pe 'il attestata alle terze persone del
perfetto (con una sola eccezione). Inoltre ci sono resti di due coniugazioni che sono attestate in
altri dialetti aramaici (Saph 'el e Histaph 'al). Secondo l'autore la coniugazione Hittaph' al non è
una coniugazione vera e propria, ma una variante delle coniugazioni Hithpe'el e Hithpa"al.
Secondo Kutscher ci sono in AB IO coniugazioni (con le varianti). Secondo Bauer-Leander
(pag. 94) abbiamo in AB 8 coniugazioni.
Come si può vedere la situazione è piuttosto complessa. Questo è dovuto al fatto che è
difficile, talvolta, distinguere fra ciò che è sicuramente aramaico e fra ciò che è da considerarsi
influsso esterno. Inoltre non è sempre facile distinguere fra ciò che è tipico e ciò che è
secondario.
Tenendo conto, fra l'altro, delle coniugazioni presenti nei vari dialetti aramaici possiamo
,.;J,.f, , . e ,,,,, cJ · . ~/h
tentare di schematizzare le coniugazioni dell' f\B.
.
1. Pe'al (Pe'el I Pe'rl) 9~
'J
.
r~ ~
( 4.v.-- H1tlipe'el
-t"JJ.-.7. 1 "'Yì-'1V\ ~. ":JC' ,j".
7. Pe il (terze persone)
I -1·.~
.,
2. Pa"el R·ef , 5. Hithpa"al 8. Pu"al (solo al participio)
3. H~ph'el I Aph'el 1-f--, f ~ . 6. Hittaph'al 9. Hoph'al (I 1 parole)
10. Saph'el I Saph'el 11. Histaph'al

Le prime tre coniugazioni sono le coniugazioni basilari della lingua aramaica. Il Pe 'al o Qal
esprime il significato fondamentale della radice e questa compare nella sua forma più semplice.
Il Pa"el è caratterizzato dal dage§ forte nella seconda radicale ed indica intensità nell'azione
(azione ripe@f ~ c~saiità, pluralità di soggetti o oggetti, ecc.). L 'Haph' e! I Aph' cl, caratterizzato
dal prefisso H-/ A- indica soprattutto causalità. ~
Le coniuga om 4-6, riconoscibili al perfetto dal prefisso Hit(h)- erano le corrispettive rifles-
sive delle prime tre coniugazioni. Gradualmente hanno ass to anche il valore passivo, mentre
le coniugazioni originalmente passive (7-9), delle quali sopravvivono resti in Pu"al e Hoph'al,
sono andate scomparendo nell 'AB. Di queste ultime, infatti, abbiamo solo resti.
La coniugazione Pe'il, rara in altri dialetti aramaici (ma presente nell'aramaico di Qumran)
veniva considerata come uno sviluppo interno ali' AB. Secondo la nostra grammatica (pag. 20)
questa coniugazione è nata aggiungendo le desinenze personali al participio passivo del Pe' al
che assume appunto la forma Pe'il.
Abbiamo inoltre resti della coniugazione Saph'el I Saph'el di valore causativo con il corri-
spettivo Histaph' al di valore riflessivo. Queste due coniugazioni sono elencate separatamente
perché, a quanto pare, sono un prestito dalla lingua accadica.
Escludendo perciò queste due ultime coniugazioni il quadro generale si sintetizza così: Ci
sono in AB tre coniugazioni basilari ( 1-3) a cui corrispondono tre coniugazioni riflessive I
passive (4-6) e resti di tre coniugazioni di valore passivo (7-9).
Parole e frasi aramaiche trascritte in greco nel N. T.
tentativo di ricostruzione
A) Singole parole e nomi propri

A~~a (Mc 14,36; Gal 4,6) ~~~


AKEÀooµa_x (At 1,19) ~Ql '?P-1:)
BaÀ(E~ouÀ (Mt 10,25; 12,24; Mc 3,22; Le 11,15.18-19) '?1:i~ '?.P.::;1
8T]8Ea8a. (Gv 5,2) ~191J n•;;;i
ra~~aea (Gv 19,13) ~i:i:;l)
rokyoea (Mt 27 ,33) ~t;l~)~2
E<1><1>a8a - E<1><1>E8a (Mc 7,34) m:1~~ / noo~
Kri<Pas (Gv 1,43) ~~·~
Maµova (Mt 6,24; Le 16,9.11.13) ~)it:lQ
Mapea (Le 10,38) NDlQ
MEaaLas (Gv 1,42) ~IJ'~Q
Tiaaxa (Mt 26,2) ~1)9~
Pa~~ouvL (Mc 10,51; Gv 20,16) ·~1::::11
PaKa (Mt 5,22) NP,'l
LLKEpa (Le 1,15) ~7?~
Ta~nea (At 9,36) ~i:i~:;ii;i

B) Frasi aramaiche

HÀL TJÀL ÀEµa aa[3ax8avL (Mt 27,46) •mj:;i:;;itq ~Q~ 'iJ'?~ 'iJ'?~
EÀwL EÀWL ÀEµa aa~ax8avL (Mc 15,34) --------------
TaÀLfu Kouµ (Mc 5,41)°'0'? Nt;i~~t;i
Mapava ea (1 Cor 16,22) N~ nit
I ~(\ NJJQ

Il "padre nostro" in aramaico


(chiesa del pater-Monte degli olivi)

lt:11J~O i1D~O l~ ID1j?D~ ~:o~:o "l i1~1::i~


~.Vl~~ 1~ ~:o~~ ""'9 lt:11l'l 1~V,t:1D
~ai":i
T :
cii" oiJo i1J? :Ji1 i1nn?
! T- - T- ! -

i1r~in i1~'? p~~,


i1r~:o~ ~~P~~ i1~8~~ =i~ "l:P
~i9"~~ 10 i1~.,~~ ~1~ 1i"9~~ i1~7v,o ?~1
1Q~

Trascrizione in caratteri latini:


Abhùna di bishmayyà yithqaddàsh shemàkh tethè malkhuthàkh
tithabhèdh reuthàkh kedhì bishmayyà ken bearà
lakhmàna habh làna sekhòm yom beyomà
ushebhùq làna khobhàyna
kedhi aph anàkhna shebhàqna lekhayyabhàyna
weàl taalìna lenisyòn ellà petsèna min beishà
amèn
STUDIUM BIBLICUM FRANCISCANUM
FACULT AS HIEROSOL YMIT ANA THEOLOGIAE BIBLICAE
PONTIFICII ATHENAEI ANTONIANI

ANNO ACCADEMICO 1994-1995 (II SEMESTRE)

Esame di Aramaico biblico

1) Rispondere a una delle seguenti domande: (20%)


a. L'alfabeto aramaico: somiglianze e differenze con l'alfabeto ebraico.
b. Sviluppo dei fonemi protosemitici èl e e in Aramaico e in Ebraico.

2) Rispondere a una delle seguenti domande: (20%)


a. Declinare in tutte le forme l'aggettivo: :J.ti (12 forme).
b. Declinare in tutte le forme l'aggettivo: P'Q.P (12 forme).

3) Tradurre chiaramente i seguenti testi: (40%)

:~)IJ~ ~1~~1 [11~.i!?l 1:1~.i!? ~9?Q i9~ '~D 1'P7.V? ,~'.??O


~j 1iJ ~J~~ '}O ~D!O ['~1~~7] ~:.1~~7 i9t;:l ,~'.??O i1.~..V 5
:r19tçt;ì: '/1~ 1l'.?'D:;ri 11"1~.i!~D )'OliJ i1l~~, ~9?tr ,,~'~li)lli;TD
'P.li?-10 P~=ili?t;i ~'4~ ii?. '1 'i1~\~~:i ur;io 1100ri 'i11.~~, ~ri?c.r 1ò1 6
i9~:. ~9?tr ~$?o 1'J9t::l ni~:~n i~~ 1 :'~lOiJ i1")~~, ~9?tr 10'?
''} i1~~ .i)J: ':p~:-10 iOt;:l '~'.??O i1).V s :i1,}QiJ~ i1l~~1 'i1il~.i!'ì
:~D!O ',~O ~1\~ ''} 1in'm 'J '?:;;ij?,-?'.? 1')~! 11I)~~ ~21~

~9?.v-10 ll'.;19 '~çr'?~-'l i1p~ ~1w!. iOt;:l '?~~-~1 i1).V 20


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~~rqoi ro'~IJ? '~Q9=?Q :JD: 1'?.?0 D'i?.. çr91 r??O i1;J.~iJ9 ~~~9n
~~iiDcp i19 '.i)1: ~Dlt;ì091 ~Di?'Q.i) ~;~ ~ii} 22 :i1,t~ '~n:?
:~ìiV i1Q.i) [~iii1Ji] ~ì'i1J1
r· : r· • \T : T " :

4) Analizzare e tradurre 10 fra le seguenti forme verbali (radice, coniugazione, tempo e


persona): (20%) jlfl'ì.Q '~lQiJ p9tçr;i: p-1~.i!DD ',~,~1.i)"lÌi)f.J ~)!J~ '~D
~1v'? l"l:;i9 ~}~09 i1J.~iJ9 o'i?.. çr91 :JD: ~-:i~
5) BONUS: Tradurre il testo seguente:
11~~7 1'?~:. 'l 1~7~1 1/1n~ ??l ~v'i?.i!J FJ? ~97~ ~9=?1 17~~ ~Q:P
~çr~o r:i~~, ~1
' ;1ru n1,11 c·o e la lin~ua clc•gl1 \ 1<.tn1t'1, C'he il lil>ro cli f;.\<Lr<l t' quc,l lo
(11 /)r1111e/e <'h 1a111anc> «dra n11t » . C)t1c>sto ... tc.. ..,so lt>1n1inC' è \1...,alo
J><'I 111cl1car<> quc·1 l>1a111 dc li' \ 11t1c·c> 'l'esta111t>nlo C' he -,o no reclaLLi
111 <1u(·..,ta lingua.
I :t11 <llliau·o r . . talo UllC'he la lingua cli (;c>su (~ris t o.
<) ur...,lo I il>10 è' il 1>rin1c> 1ne>locl<> gra n1rnal icale J><'r lo ..,luci io clell 'ara111ai -
<'O l>1l>l1cc>in italiano.
I·: un n1C'loclo con una 1>arle l<"ori ca - le regole gramn1atical i s tilate se-
('O IHlo il n1ctoclc> C'la:-.sÌC'o - e una 1)arte 1)rat ica: il test<> l)il)liC'o che so-
. . titu i"cr gli <'scrcizi. L n clettagliato (;/oss<1r10 1)ermette al fJri nci1>ianle
<li tro\ar-.,i a 1>ro1>rio agio nella com1Jre nsio11e e trad uzione clei r>as. i
l>il>lic1 1>r<'scnlati. In \t>f><'n<lice \iene fornito un Indice clelle nume ro-
"'' citazic>ni l>ilJliche, allo scopo cl i co nse ntire anche uno stuclio della
tcc>ria gran11naliC'ale a 1>artirc clai testi. Questo agile \Olume co nt iene,
dunc1ue, I<' indis1>c> nsalJili nozioni çhe perrn ellono un a p1Jrocc io sem1Jli -
C'<', 1>ralieo e all e> s tes. o ter11 1)0 com1)lelo, all'aran1aico l)il)li co. i rivolge
1>rin<'i1>aln1entc ai l)il>lis ti in gene re e agli. tucJi o i di li ngue ori e ntali .

l'1etro '\ lagnan1111. ~acerriole e/ella cl1oces1 d1 Faenza. ha con.segutto la licenza 111 1èo-
log10 alla l'onl{t<'ta l n11ersit<Ì (;regor1a11a. lo licenza in. 'aera • crillura al Po111ifìc10
1.,t1t11to R1b!tco. 11do/lorato111 lingue e Cll'tllà orientali (lingue semlltche) presso l'lslituto
l 1111 er\/tar10 ()r1entale c/1 \ apolt. Ila u1,,egnato !tngua e letteratura o roba al/'l..Jn1iers1tà
<11 Rologna e f.,la1n1st1ca allo Studio fa'tlosoficv [)omentcano di Bologna. È autore d1
11111111•ro.H' pubbli<·azu1111 d1 argonu:nto biblico e i,,lan1i:.1a.

l'1er l'aolo \ a1 a è licenziato in .'cienze Bibliche e '1rcheologta presso lo :tudium Bibli-


c11111 f<'ranc1,,ca1H11n c/1 Gerusalem111e. Ha in.~egnato aera •'crittura presso 1l • emtnar10
d1oce.,a110 e l·f,tttuto c/1 .)c1enze Religiose d1 1igei•ano, e ha antrnalo gruppi bibltc1 par-
rocch1al1. \ ella cfzoce.,i dt Faenza, oltre al 1ntni:.tero sacerdotale tn parrocchia collabora
alle att111tà dc•llu pa,.,/orale lnbltca e allo •'cuoia d1 Teologia.
/11,,1t>n1t•. 1 clue a111ort hn11110 gLà pubb!Lcoto una Grammatica della ltngua ebraica (2008)
pre,,o le Ecliz1or11 •'tud10 Don1en1cano di Bologna.

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