Madre dell'Eucaristia
Messaggi dell'anno 1999
Roma, 1 gennaio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Ti ho sentita cantare.
Sei tornata con tutti gli angeli e i santi come questa notte. Sei stata
puntualissima, alle ore 24:00 sei arrivata con tutti gli angeli, i santi e
le anime salve; erano tanti e ci hai augurato un buon 1999.
Però hai anche detto: “Ancora ci sarà sofferenza, specialmente per i
miei due cari figliolini”. Sai da quanti anni sento dire queste parole?
Oggi non te lo dico, perché hai il Bimbo Gesù; sei la Madre di Dio, la
Madre dell'Eucaristia, quindi è festa grande.
Voglio raccomandarti tutte le persone che chiedono il tuo aiuto.
Adesso che hai in braccio Dio, chiediglielo. Che ti ci vuole? Lui
sgambetta, gioca sempre quando è piccolo.
Madonna - Anche tu, Marisella, quando eri piccola giocavi così con
me e con gli angioletti.
Marisa - Adesso che sono grande invece combatto con gli uomini.
Madonna - Miei cari figli, vorrei augurare a tutti un buon anno 1999.
Durante quest'anno proseguirà e s'intensificherà il trionfo
dell'Eucaristia ma soprattutto inizierà la vostra vittoria, perché il
trionfo è cominciato da tempo. Ci saranno ancora momenti duri, ma
quelli più forti si verificheranno per gli uomini della Chiesa; per
questo la Mamma vi invita a pregare.
Questa notte, prima di apparire nella stanza della vostra sorella,
sono passata in mezzo a persone ubriache, dedite al fumo e alla
droga, persone che offendevano il sesto comandamento; non c'era
preghiera, non c'era niente. Ho visto quelle povere creature
divertirsi e peccare, ma quello che più mi ha amareggiata è che a
mezzanotte sono state celebrate delle messe nere e, mentre
piangevo, ho stretto forte al mio cuore il piccolo Gesù. Il mio amato
sposo mi ha abbracciato, ci siamo fatti forza e abbiamo detto:
“Dobbiamo pregare e chiedere preghiere per queste persone. Non
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sanno cosa vuol dire pregare, non sanno cosa vuol dire amare”. Ho
sempre sollecitato il divertimento ma quello sano. Ho visto i miei
giovani allontanarsi dal tavolo prima della mezzanotte e raccogliersi
in profonda preghiera anche dopo la mezzanotte. Questo ha
consolato il piccolo Bimbo che appoggiava il suo capo sul mio cuore.
Ma sono pochi, molto pochi coloro che hanno pregato durante la
notte ed hanno ringraziato Dio dell'anno che è trascorso in mezzo a
sofferenze, sacrifici, gioie, amore e a tutto ciò che ha comportato un
anno così duro. Io ho benedetto tutte le persone che in quel
momento pregavano. Ho chiesto: “Pregate, perché se gli uomini
grandi non si convertiranno, ci saranno ancora guerre, il pianeta
Terra si rovescerà e sarà sconquassato da tempeste, uragani e
terremoti. Sarebbe così facile dire: “Dio, io firmo la mia cambiale in
bianco, voglio crederti”. Dio, durante la notte, avrebbe potuto
distruggere coloro che erano vestiti elegantemente, circondati da
luci abbaglianti e che celebravano messe nere. Attenzione, non parlo
di coloro che non conoscono mio Figlio Gesù, ma di coloro che lo
conoscono. Poi ho provato una grande gioia perché, sempre in quel
momento, cinque sacerdoti di Roma si sono convertiti. Sembra che le
vostre preghiere non vengano ascoltate, ma Dio le prende una ad
una e sa cosa farne. In questo 1999 la Mamma vi invita più che mai
ad intensificare la preghiera. Vi invito a non pensare a voi stessi e
alle vostre preoccupazioni. Cercate di uccidere l'io, pensate a tutte le
creature che sono su questo pianeta Terra. Voi potete fermare la
guerra, non ce n'è una solo guerra, ma tante. Ci sono guerre anche
tra i partiti, tra i grandi uomini della Chiesa e tra i piccoli, che,
dominati da invidia e gelosia; cercano di schiacciarsi l'un l'altro. Dio
ha scelto voi, ha chiamato voi, vi sembrerà strano, ma ha bisogno del
vostro aiuto, della vostra cooperazione e del vostro amore. Anno
1999! Quante volte la Mamma ha pronunciato questo anno? All'inizio
sarà ancora duro, specialmente per i miei due cari figliolini, ma con
voi vicino, che pregate per loro, riusciranno a sopportare anche
l'ultimo colpo di satana. Voi pregherete, non li lascerete soli vero?
Ricordate quando vi ho detto: se siete con il sacerdote, siete con
Gesù e Maria, dite sì e scrivetelo in una letterina. Ebbene, dopo
l'ultimo scontro con il Vicariato, che è avvenuto pochi giorni fa, una
persona ha già tradito, ha deciso di non venire per paura. Io ho
detto: o con Gesù o contro Gesù. Voi eravate tutti pronti ad essere
con Gesù e con il sacerdote che sta passando momenti molto duri e
difficili dei quali non parla, per lasciarvi iniziare questo anno in pace,
ma il nemico, colui che ha detto: “Mi vendicherò e lo schiaccerò”, gli
ha augurato e gli sta preparando un anno carico di cattiveria e
vendetta. Ancora oggi vi chiedo: o continuate con il sacerdote, che è
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amico di Dio, o traditelo come ha fatto quella creatura. Poi Dio
chiederà conto di questo, non si può bleffare con lui, non si può dire
sì a Dio per poi rimangiarselo. Ricordatevi, non è un caso che siate
venuti in questo luogo taumaturgico, ma ancora oggi, 1° gennaio
1999, chi non vuole può ritirarsi, ma senza calunniare e diffamare.
Auguri a tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico i miei giovani che sono lontani, ma che io vedo vicino a me
insieme al piccolo Jacopo.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Ancora auguri miei cari figli. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - È proprio fuggita.
Sinnai (CA), 2 gennaio 1999 - ore 17:30
Lettera di Dio
Marisa - Posso raccomandarti tutti le intenzioni che abbiamo fatto e
tutte le persone che si sono affidate alle mie preghiere?
Madonna - Miei cari figliolini, grazie e auguri a tutti, auguri anche a
te Mercede. Qui accanto a me ho il tuo amato Gesuino. Sei stata
eroica nell'affrontare tanti problemi da sola, ma lui ti ha aiutata
come ti avevo promesso; anche voi, miei cari figli, fate compagnia a
Mercede. Quando hai bisogno di piangere, vai nella tua stanza e
piangi, anch'io ho pianto nel nascondimento in un angolo della mia
casa, ho versato anch'io lacrime per il mio amato sposo e per i miei
figli, gli apostoli di Gesù. Auguro a tutti buon anno; che sia un anno
di pace per tutti. Questo semplice messaggio di Dio è rivolto a tutti
gli uomini. È cominciato l'anno che tanto aspettavate, ma sarà un
anno ancora duro per alcuni di voi e per tutti coloro che amano
l'Eucaristia, ma poi ci sarà il vostro trionfo. Gesù non può essere
morto invano, vi pare? Vi rendete conto come con molta facilità
scoppiano le guerre a causa del potere, del guadagno, delle discordie
nelle famiglie e nelle comunità anche per delle piccole sciocchezze,
perché gli uomini non amano, non sanno amare. Voi con le vostre
preghiere e il santo Rosario, come Dio vuole, potete fermare le
guerre, potete portare alla conversione i membri della vostra
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famiglia, della comunità, della città. Tutti potete pregare e aiutare i
poveri e coloro che soffrono per colpa, dei grandi uomini. Chi fa la
guerra? I grandi uomini. Chi si vendica e schiaccia il piccolo
sacerdote? I grandi uomini della Chiesa. Anche nelle piccole famiglie,
nelle comunità, se qualcuno comanda con orgoglio, con superbia e
con ricatto fa soffrire. Pregate in continuazione per voi, per i vostri
cari, per il mondo intero. Ognuno di voi deve pregare per la propria
famiglia.
Non potete capire fino in fondo quanti uomini conoscono Gesù ma
non lo amano ed hanno paura di amarlo. Voi potete amarlo e farlo
amare e se qualcuno zoppica non dovete coccolarlo ma mostrarvi
fermi, decisi e dolci; il coccolare non aiuta un uomo, si può farlo con
un bimbo, ma con un adulto bisogna parlare, per quanto è possibile,
con dolcezza, fermezza e decisione. Questo vale anche per i
sacerdoti. Anche loro hanno bisogno di richiami e voi non dovete
aver paura di farne, Dio ve ne chiederà conto: “Hai aiutato quel
sacerdote, quando hai visto che non si comportava bene?”.
Comportatevi così soprattutto con i vostri cari, con il marito, la
moglie, i figli, i parenti e gli amici. Ogni uomo deve amare, solo con
l'amore e la fermezza riuscirete ad avere ciò che desiderate. Sono la
Mamma della Terra devo preoccuparmi per i figli che sono sulla
Terra.
Il pianeta Terra non va e se le vostre preghiere non fermeranno le
guerre, gli uragani, le tempeste, sarà molto duro vivere per voi, ma
alla fine trionferete, miei cari figli. Oggi avete con voi il sacerdote più
bersagliato di tutti. Come può un grande uomo della Chiesa dire: “Mi
vendicherò e lo schiaccerò” e aspettare proprio il 1999 per sferrare
l'ultimo colpo, il più duro, quello che voi non potete neanche
immaginare. Dio darà forza al sacerdote di andare avanti; andare
avanti ancora un poco, poi tutto cambierà. Miei cari figli, sono la
vostra Mamma e, mi ripeto ancora, vi amo infinitamente. Ma voi
amate Gesù Eucaristia? Come nutrite il vostro corpo, così nutrite
anche l'anima, è molto importante: ricevete Gesù Eucaristia. Grazie,
se metterete in pratica quanto ho detto.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari; mando un bacio alla
piccola Alessia, benedico i vostri oggetti sacri, vi porto tutti stretti al
mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
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Marisa - Mi fai stare un pochino meglio? Grazie, hai portato Gesuino,
adesso lo riconosco perché, ogni volta che vieni, lo porti con te
insieme a tutte le anime salve.
Roma, 10 gennaio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Gesù è nelle acque del Giordano e riceve il battesimo.
“Questi è il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto,
ascoltatelo”.
Adesso Gesù è andato via ed è venuta la Madonna.
Ti raccomando tutte le persone malate, Grazia, Paolo e tutti coloro
che si sono affidati alle mie preghiere. Da' a noi tutti tanta forza per
non tradire mai tuo Figlio Gesù. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie
dell'amore che dimostrate verso Gesù Eucaristia. Ancora una volta vi
ripeto: qui non si viene per vedere cose eclatanti, dal punto di vista
umano, questo è un luogo di preghiera, è un luogo taumaturgico,
reso tale da Dio. Qui si viene a pregare per coloro che non amano e
per tutte le intenzioni che ognuno di voi conosce.
È iniziato il nuovo anno, oggi è il 10 gennaio 1999. Sarà ancora un
anno di dura lotta per i miei due cari figli, ma poi ci sarà il trionfo, il
trionfo finale della verità e io, la vostra Mamma, saprò chi è stato con
mio figlio Gesù e chi Gli è stato lontano per paura. Miei cari figli, per
paura potete allontanarvi da Gesù Eucaristia? No, perché vorrebbe
dire che non avete fatto il cammino spirituale che io, in nome di Dio,
vi ho indicato. Vi ho insegnato ad amare tutti, ma soprattutto Gesù
Eucaristia. L'Eucaristia che ha sanguinato è stata beffeggiata dagli
uomini della Chiesa, è stata considerata un pezzo di pane ed è stata
definita un fenomeno da baraccone. Vi rendete conto, miei cari figli,
a che punto sono arrivati? Quando a Fatima ho detto che satana
marcerà nelle prime file della Chiesa, che ci saranno sacerdoti contro
sacerdoti, vescovi contro vescovi e cardinali contro cardinali, molti
ecclesiastici hanno pensato che ciò, non si sarebbe realizzato. Invece
piano piano il messaggio di Fatima si sta realizzando e tutti si
renderanno conto a che punto è arrivata la Chiesa e a che punto sono
arrivati coloro che non amano Gesù. Vi costa tanto amare Gesù
Eucaristia? Se sentite delle persone parlare male del luogo
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taumaturgico non dategli ascolto, come vi ho detto tante volte,
salutate e andate via. Se potete difendete la verità, ma se vi
accorgete che non potete far nulla, perché non vi ascoltano, andate
altrove e pregate per costoro. Quante volte vi ho detto che la
preghiera e il santo Rosario sono armi potenti per fermare le guerre
su questo pianeta Terra che continua ad andare verso la rovina. Ci
sarà ancora un ultimo grande colpo del demonio, ma poi
risusciterete, come è risuscitato Gesù. Vi ho insegnato a vedere Gesù
in croce trionfante. Egli non è morto invano, ma è morto per ognuno
di voi, ed è Re trionfante del Cielo e della Terra, degli uomini di tutte
le razze e di tutte le religioni. Non abbiate paura di dire: “Io amo
Gesù Eucaristia e vado nel luogo taumaturgico scelto da Dio”.
Nessun uomo della Terra può proibirvi di andare a pregare dove
volete, neanche i più grandi uomini della Chiesa; eppure lo hanno
fatto, hanno proibito alle creature di venire a pregare in questo luogo
taumaturgico ed alcune di loro li hanno ascoltati. Pregate per coloro
che non hanno accolto la chiamata di Dio.
Miei cari figli, è la vostra Mamma che vi parla, è la vostra Mamma
che vi supplica: amate Gesù Eucaristia non a parole, ma con i fatti.
Quando ricevete Gesù nel vostro cuore cullatelo come fosse una
piccola creatura che è dentro di voi; pregate con lui e amatelo
perché in lui ci sono tutti gli uomini della Terra.
Grazie, se risponderete a quanto vi ho detto. Dovete aver paura di
peccare, non di amare. Amare Gesù Eucaristia è il regalo più grande
che potete farmi.
Grazie, miei cari figli, della vostra presenza. Insieme al sacerdote
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico le spose qui
presenti di mio figlio Gesù, finalmente Gesù vede qualche sposa.
Benedico i bimbi. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di
Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio è andata via.
Roma, 14 gennaio 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - Ti chiedo soltanto di aiutarci, di far stare un pochino meglio
la mia mamma. Soffre tanto.
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Madonna - Coraggio, Marisella, presentami ciò che hai scritto.
Marisa - Sì, però tu già sai quello che io ho scritto. Voglio chiederti
soltanto se posso inviarlo.
Madonna - Hai fatto un gesto molto eroico, figlia mia e ci vuole molto
coraggio, perché metti la tua vita in pericolo, ma questo gesto è per
la grande missione e per il sacerdote che lotta per realizzarla. Scrivi
pure ai miei figli prediletti, ma anche a te dico; non aspettarti nulla.
Non mi stancherò mai di ripeterti, mia cara figliolina, di soffrire,
offrire e pregare, questa è la tua strada; del resto ti ho sempre detto
che ti farò felice solo in Paradiso.
Marisa - Scusa, ma io sono un po' stanca di vedere sempre soffrire la
mia mamma. Se lei sta un pochino meglio stiamo meglio un po' tutti.
Devo ringraziarti perché le hai dato tanti anni di vita, ma l'ho vista
sempre soffrire.
Non parlarmi dentro al cuore, perché ho difficoltà poi nel riferire al
sacerdote.
Madonna - Io sono la luce dei tuoi occhi. Le tue lacrime rigano il tuo
volto, ma brillano di gioia nel vedermi qui vicino a te.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È una grande gioia per
me vedervi qui riuniti per riprendere gli incontri biblici. È molto
importante conoscere mio Figlio Gesù e voi piano piano lo state
conoscendo fino in fondo per le spiegazioni così profonde che dà il
sacerdote. Voi conoscete quanto sia critica la situazione della Chiesa
e quanto gli uomini continuino a comportarsi come Caino con suo
fratello Abele. La storia si ripete, la storia continua: i piccoli, i deboli,
i buoni soffrono e gli arroganti, i superbi, gli orgogliosi fanno soffrire
e addirittura godono di questo. Voi che camminate sulla scia così
piena di sofferenza dei miei cari due figliolini dovete arrivare a
comprendere e ad accettare qualsiasi sacrificio che in fondo non è
mai molto grande. Voi amate, miei cari figli, ma tentennate un poco,
basta una piccola croce per farvi cadere ed io vi voglio conquistare
con il mio amore, voglio portarvi in Paradiso perché vi amo. Quando
pregate e siete uniti a Gesù date tanta gioia al mio cuore, a questo
cuore di mamma che spesso sanguina per colpa dei miei cari figli
prediletti, i sacerdoti scelti da Dio. Non a caso Gesù ha detto:
“Imparate ad amare poi pregate”; è una frase che evidenzia tutto
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l'amore di mio Figlio per le anime che credono in lui, per le anime
che si convertono, per le anime che cercano in tutti i modi di amare.
Coraggio, io non vi deluderò, perché vi amo; l'uomo può deludere,
calpestarvi, ironizzare sul vostro modo di pregare, di ascoltare la
Santa Messa, di fare la Santa Comunione tutti i giorni, ma io ho
conquistato il vostro cuore per mio Figlio Gesù e continuo a
conquistarvi con l'amore, la pazienza che una mamma può avere con
il proprio figliolo.
Coraggio, con la sua morte Gesù ha vinto il mondo, con la morte dei
miei due cari figliolini voi vincerete ma dovete vincere con gioia e in
silenzio, nel nascondimento e con tanto amore. Grazie, miei cari figli,
coraggio miei cari figliolini.
Marisa - E la mia mamma?
Madonna - Coraggio, nonna Iolanda, coraggio, offri queste tue
sofferenze per questa grande missione, io ti sono vicina. In questo
momento ho portato la piccola Laura e il piccolo Jacopo qui, accanto
a Marisella.
Marisa - Che vuol dire?
Madonna - Che sono in preghiera con te, vicino a te. Quando
qualcuno manca per un giusto motivo, è sempre vicino a te.
Ciao, nonna Iolanda, ti mando la mia benedizione. Insieme al
sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Don
Claudio, benedico anche la sacra famiglia che non hai portato.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Madonna - Buon incontro biblico, ma soprattutto partecipate con
fede alla Santa Messa, mi ripeto ancora oggi, come se fosse l'ultima
della vostra vita. Via quelle lacrime, Marisella, via. Coraggio, figlia
mia.
Marisa - Aspetta un momento, scusa, non mi ricordo; la devo
mandare questa lettera?
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Don Claudio - Sì.
Marisa - Ciao. È andata via con lei stavo bene, non avevo dolori.
Don Claudio - Con noi?
Marisa - Con voi purtroppo sì.
Roma, 17 gennaio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Voglio raccomandarti tutte le persone che si sono
raccomandate alle mie preghiere.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Avete
ascoltato la catechesi, avete recitato il Santo Rosario, ora sono qui
con voi per portarvi il messaggio di Dio. Dio desidera che il giorno
della festa della Madonna di Lourdes portiate qui gli ammalati,
sempre se vogliono. Coloro che lavorano negli ospedali, coloro che
conoscono i malati che sono soli in casa devono fare apostolato. Se
Dio ha chiesto questo, sa il perché. Ogni anno voglio che qui si
festeggi come a Lourdes la festa dell'ammalato. Non tutti possono
andare lontano, per questo Dio vuole che anche in questo luogo
taumaturgico venga celebrata la festa degli ammalati; ammalati nello
spirito e nel fisico. Se il corpo è malato la persona non può pregare
bene, ma se è ammalato lo spirito per la persona diventa tutto più
difficile. Coloro che stanno bene cerchino di accogliere con tanto
amore e carità gli ammalati. Lo so, Marisella, per te sarà una
giornata ancora più dura, ma devi farlo.
Marisa - Sì, ma io non mi tiro indietro. Lo faccio, lo faccio.
Madonna - Ora ho qualcosa da dirvi e vorrei tanto che fosse per
l'ultima volta. Non ascoltate coloro che parlano male di questo luogo.
Dite: “Io ho visto, io ci credo, io vado a pregare Dio Padre, Dio Figlio,
Dio Spirito Santo. Ho visto tanti miracoli, nessuno mi obbliga ad
andare o non andare, io vado perché credo”. I grandi dicono tante
parole, ma chi parla d'amore, come ne parla mio Figlio Gesù? Chi ha
dato la sua vita come mio Figlio Gesù? Amatevi, miei cari figli, non
sentite chi parla con cattiveria, per offendere, per invidia e gelosia.
Basta, parliamo delle cose di Dio, di questo pianeta Terra che va in
rovina proprio per colpa dei grandi uomini. A voi in fondo Dio chiede
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di pregare, di amare e di accettare le piccole croci. Io sono con voi.
Quante volte devo dirvelo?
Mi amareggia che non leggiate i messaggi; se non li leggete, non
potete metterli in pratica. Il sacerdote commenta i messaggi, ma voi
non li leggete o lo fate in fretta. Anche quando partecipate
all'incontro biblico, non leggete prima a casa il Vangelo. Dovete
prepararvi, le cose di Dio non vanno fatte in fretta, ma con calma e
con impegno. Quando comprate un abito lo misurate più volte e fate
delle correzioni; guai se non è perfetto come voi volete. Perché non
fare lo stesso anche con le cose di Dio? Leggete il santo Vangelo, i
messaggi di Dio, meditate tutto e andate alla scuola del sacerdote
che oggi si chiama Don Claudio Gatti. Se prima avrete letto il brano
lo conoscerete e allora potrete anche chiedere spiegazioni. Questo
Dio vuole; basta lottare, basta parlare, ormai è tempo di fare la vera
scelta, non ci sono mezze misure nella vita spirituale, o con Dio o
contro Dio. Ecco perché spesso dico: svegliatevi da questo lungo
sonno. È tempo di conversione per tutti, chi non vuole convertirsi
renderà conto a Dio. Vi ripeto ancora una volta che Gesù è
misericordioso, ma alla fine sarà anche giusto. Non vi fermate solo
alla misericordia di Dio, andate avanti perché Dio alla fine sarà
giusto, giudicherà tutti. Non vi chiede grandi cose, ma di fare bene
quelle ordinarie, le semplici che poi diventano grandi agli occhi di
Dio.
Fatevi apostoli per gli ammalati.
Grazie della vostra presenza. Insieme al sacerdote benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vuoi presentarmi la sacra famiglia,
Marisella?
Marisa - Scusa, ma se tu vedi tutto, non la vedi? Eccola. C'è il tuo
amato sposo Giuseppe.
Madonna - Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Ricordatevi, partecipate alla Santa Messa come se fosse l'ultima
della vostra vita.
Marisa - Ciao.
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Roma, 21 gennaio 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando tutte le persone, i malati e noi. Hai portato il
messaggio di Dio? Riguarda noi due? Desidero soltanto sapere se è
bene o male.
Madonna - Non accadrà mai più, mai più, mai più, Marisella; io ti
difenderò. Ti ho difesa sempre, anche se tu non te ne sei accorta.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È un po' diminuita la
partecipazione all'incontro biblico per il blocco della circolazione
delle macchine, ma io vengo anche per una sola persona. Oggi sono
venuta per te, mio caro sacerdote prediletto. È vero, sembra che
tutto crolli intorno a voi, ma poiché siete sostenuti da Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo, da me, la vostra Mamma, da tutti gli angeli
e i santi, chi può farvi cadere? Vi ho detto che l'ultimo colpo di
satana sarà duro, molto forte. Voi sapete purtroppo che le persone
non buone riportano spesso vittoria, dal punto di vista umano.
Quante volte sento ripetere: “Perché chi è buono deve soffrire?
Perché?”. Ritornate a domandare perché a Dio? Non è facile avere
una risposta o meglio non è comprensibile. Perché una creatura
soffre tanto? Perché? Io dissi una volta alla vostra sorella: “Non
domandarti tanti perché, Marisella, non è facile”. Io sono qui con voi;
non vengo qui perché siete tanti, perché siete migliaia e migliaia di
persone, no, vengo qui per una, tre, cinque, sette, cinquanta, cento
persone, non ha importanza, io sono con voi, ve l'ho promesso.
Che cosa hai da dirmi Marisella? Ho letto nel tuo cuore.
Marisa - Sì, adesso te lo dico, anzi te lo ridico; hai promesso tante
cose, si sono verificate solo quelle cattive, quelle buone ancora non
le vediamo. Adesso te l'ho detto; questo penso.
Madonna - Ma tu pensi che Dio vi dimentichi, che Dio non si ricordi
di voi?
Marisa - Guarda che se parla Don Claudio…
Madonna - Voi, miei cari figli, credete che Dio non pensi ad ognuno
di voi? Pensare ad ognuno di voi non significa che dovete stare
sempre bene, vivere bene tutte le situazioni umane, no; dovete
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imparare ad accettare anche i fatti che a voi sembrano brutti; per
esempio la morte di uno può far risorgere tanti altri. La morte è un
passaggio, poi ci sarà il godimento eterno. Dovete accettare anche le
cose che vi sembrano non buone e che pensate di non meritare,
imparate ad accettare tutto. Quando parlavo dell'abbandono a Dio a
voi sembrava facile. Leggevo nei cuori di qualcuno: “Mi abbandono a
Dio, faccio ciò che Dio vuole”. Però quando è arrivata la croce allora
vi siete lamentati, piagnucolando: “Perché Dio ha fatto questo?”. No,
domandatevi “Perché l'uomo si comporta male? Perché l'uomo scelto
da Dio è così ribelle, così disumano, così cattivo?”. Eppure Dio vi ha
creato tutti a sua immagine e somiglianza con tanta bontà e
dolcezza. Ma l'uomo cosa ha fatto? Si è ribellato a Dio e continua a
ribellarsi a Dio. I grandi, coloro che hanno il potere, coloro che
stanno bene e che hanno tutto dalla vita terrena si ribellano a Dio.
Quanto potranno ancora vivere queste persone? Cosa troveranno
dopo, al momento dell'incontro con mio Figlio Gesù? Ve lo siete
chiesto? Voi credete nel Paradiso e nell'Inferno. Vi siete chiesti cosa
troverete dopo ottanta, novanta, cento anni e ancor più? Fate questo
esame di coscienza, domandatevi: “Oggi ho tutto su questo pianeta
Terra, ma domani?”. Miei cari figli, esiste il Paradiso ed esiste
l'Inferno ed io vi voglio tutti in Paradiso con me. Ciò che accade di
male sul pianeta Terra è voluto dall'uomo, non da Dio.
Grazie. Leggete i messaggi, metteteli in pratica e ricordate questo
semplice, umilissimo messaggio, ricordatelo, imprimetelo nella
vostra mente.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari. Benedico nonna
Iolanda, forza, nonna Iolanda, ancora più forza. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Fate gli apostoli per gli ammalati, non abbiate paura di parlare.
Marisa - Ciao. Guarda che Don Claudio ti deve dire tante cose!
Madonna - Coraggio, Don Claudio, adesso devi fare la catechesi.
Don Claudio - Lo so.
Marisa - Ciao.
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Roma, 24 gennaio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Voglio ringraziarti per l'apparizione di ieri sera perché ci hai
dato coraggio per andare avanti. Voglio ringraziarti anche per la
grazia che hai fatto a Maria Teresa dopo la mia offerta, ora
aspettiamo il miracolo.
Madonna - Tu me l'hai chiesta, Marisella.
Marisa - Sì, ora ti chiedo la grazia per tutti noi. Fai a tutti la grazia?
Madonna - Io faccio tutto ciò che Dio Padre mi dice di fare; quando
Dio Padre dice: “È tempo di grazia”, io faccio la grazia.
Marisa - Allora ne approfitto e ti chiedo la grazia per tutti noi, ne
abbiamo bisogno, chi per un motivo, chi per un altro. Te la chiedo
anche un poco per me. Dai, non ti chiedo mica tanto! Non mi far
vedere un'altra volta tutte quelle persone, non le voglio vedere.
Madonna - Tu intanto fammi vedere Gesù, dolce Maestro.
Marisa - Non dire che non ti piace, perché è bello. Te lo dico io.
Madonna - Marisella, ma io già ho visto Gesù, dolce Maestro. Il suo
volto dovrebbe essere un poco più grande.
Marisa - E allora fa' vedere Gesù alla pittrice.
Madonna - Benedico tutte le foto del mio Gesù. Grazie a tutti coloro
che cooperano per aiutare questi miei due figli. Voi sapete che non
hanno nessun aiuto né dal Vaticano, né dal Vicariato, né dallo Stato,
però essi fanno con sacrificio tutto ciò che piace a Dio.
Marisa - Hai benedetto tutte le foto? Questa l'hai benedetta? Non
dirmi che non ti piace, perché faccio fare a te il quadro. Su, di' che ti
piace.
È arrivato Gesù, dolce Maestro! Che differenza, mamma mia! Adesso
come faccio? Mamma mia! Sì, ma tu non puoi farci questo.
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Madonna - Gesù è venuto per farsi vedere da te e per incoraggiare
tutti ad abbracciare la croce, quella trionfante.
Miei cari figli, anche la Mamma desidera scherzare con voi. Forse i
grandi teologi, i grandi mariologi, i grandi studiosi non
comprenderanno mai questo mio modo di essere, di fare, di
scherzare e di giocare con voi. Perché dovete solo soffrire? La
mamma vuol dare anche gioia, scherza con i propri figli ed io mi
permetto di scherzare con voi.
Marisa - Permettiti, permettiti. Mamma mia, quanto è bello Gesù. Sei
ancora più bello delle altre volte.
Madonna - Miei cari figli, Noi vi amiamo moltissimo e vogliamo che
anche voi amiate coloro che vi sono vicino e preghiate per coloro che
vi fanno soffrire. La Mamma si ripete spesso, perché Dio dà messaggi
ripetitivi per aiutarvi; ogni tanto c'è bisogno di una spinta. Come fa
una mamma della Terra? Non spinge il proprio figliolo a convertirsi e
ad andare avanti? Credetemi, miei cari figli, la conversione in questo
momento è molto importante, non lasciate passare altro tempo,
potrebbe essere troppo tardi. Non dimenticate che chi non ha
ricevuto non viene condannato, chi non ha conosciuto Gesù, la sua
vita e Maria, non viene condannato e voi dovete pregare per costoro.
Pregate moltissimo.
Io ho fatto una grazia in nome di Dio, perché la vostra sorella ha
offerto se stessa ed ha sofferto; non chiedo a tutti di fare lo stesso,
chiedo soltanto di pregare. Non stancatevi di chiedere le grazie.
Potranno passare giorni, settimane, mesi, anni, ma se Dio vuole, se è
volontà di Dio, la grazia arriverà come arriverà la conversione. Non
accanitevi contro i vostri figli, ma parlate con il cuore in mano, non
usate troppo parole, ma poche, quelle giuste, e poi pregate.
Se avete dei parenti che non credono, non nell'apparizione ma in Dio
e soprattutto in Gesù Eucaristia, pregate per loro perché non
possono aver compreso chi è Gesù Eucaristia se gli uomini della
Chiesa non lo hanno insegnato loro. Pregate non solo per i vostri
cari, per gli amici, per i conoscenti, ma anche per tutti coloro che ne
hanno bisogno, che hanno sete e fame di Gesù Eucaristia.
Ieri sono apparsa per i miei giovani e ho fatto loro alcuni richiami;
era importante essere in mezzo a loro, pregare e dar loro aiuto. Non
ho avuto preferenza per i giovani, perché erano presenti anche degli
14
adulti, ma io, come mamma, ho sentito il bisogno di invitarli a
pregare Gesù Eucaristia. Non potete immaginare quanto l'Eucaristia
venga oltraggiata in tutto il mondo. La si oltraggia per ripicca e per
vendetta in tutto il mondo perché tanti, tanti e tanti non credono a
Gesù Eucaristia. Vi chiedo soltanto di recitare per queste persone
che non credono: gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo,
com'era in principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Questa
è una piccola e semplice preghiera che abbraccia tutto: Dio Padre,
Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Chiedete sempre aiuto. Io voglio che i
miei sacerdoti si convertano, che i miei figli prediletti, chiamati da
Dio, si convertano, che finiscano le ripicche, le vendette, l'odio,
l'invidia e la gelosia; Gesù non ha insegnato questo, Gesù ha
insegnato l'amore e voi in Paradiso troverete soltanto amore.
Grazie della vostra presenza e della vostra solidarietà. Pregate
secondo le mie intenzioni che poi sono le vostre intenzioni.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Allora hai detto che se ti chiediamo le grazie tu le fai a
tutti?
Madonna - Se è volontà di Dio, Marisella, tu cerchi sempre di tirarmi
nel tranello.
Marisa - No, no; tutti abbiamo bisogno delle grazie, allora io le
chiedo non per me, ma per gli altri. Va bene? Ma prima di tutto per il
sacerdote. Adesso andiamo a partecipare alla Santa Messa.
Sì, ma se tu non vai via come faccio ad andare via io? Perché Gesù
non ci ha detto niente? È andato via in silenzio, però era bellissimo.
Tu parli e lei va via.
Don Claudio - Ti ha salutato.
Marisa - Sì.
Don Claudio - Ognuno a casa sua. Adesso andiamo in chiesa e la
Madonna tornerà durante la Messa.
15
Roma, 28 gennaio 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Finalmente avete cantato il Magnificat, l'inno a Dio. So
che hai tanta voglia di confidarmi le tue pene, ma ti prego di
raccomandarmi tutte le persone che hanno chiesto aiuto.
Marisa - Se le conosci, perché devo raccomandartele? Sì, io ti
raccomando tutte le persone che chiedono aiuto, che vogliono il tuo
aiuto, perché sei la loro Mamma, la nostra Mamma e tutti abbiamo
bisogno del tuo aiuto: grandi e piccoli.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La Mamma
gioisce ogni volta che viene in mezzo a voi e soffre perché,
guardandosi intorno, vede tanta disumanità su questo pianeta Terra.
L'uomo continua ancora a correre e non sa dove andare e dove
arrivare. Vi stupite se la Mamma ogni volta si ripete portando il
messaggio di Dio? Giratevi intorno, vedete forse che qualcosa sia
cambiato? No, miei cari figli, l'uomo ancora non ha compreso che
deve convertirsi, deve credere ai valori che Dio ha dato, deve
credere ai comandamenti, a mio Figlio Gesù, Gesù Eucaristia; egli fa
paura a molti; ma che cosa ha fatto? È morto per ognuno di voi, è
salito sulla croce e prima di morire ci ha lasciato il suo corpo, il suo
sangue, la sua anima e la sua divinità. Non è andato sulla croce per
fare una passeggiata, è andato sulla croce per voi e per tutti gli
uomini della Terra. E la risposta? Salendo sulla croce, morendovi, ha
pensato ancora a voi, miei cari figli, alla Resurrezione, a riaprirvi il
Paradiso; non è morto e poi è andato in Cielo, no, ha lasciato se
stesso nell'Eucaristia.
Quando partecipate alla Santa Messa non sentite la viva presenza di
Gesù? Non sentite il suo battito nel vostro cuore quando lo ricevete
in grazia? Non sentite il desiderio di parlargli, di chiedere aiuto, di
cullarlo, di amarlo? Non sentite che è con voi? Ricordatevi, e lo
ripeterò all'infinito, Gesù è con chi è in grazia. Sta a voi decidere e
partecipare alla Santa Messa in grazia. La Mamma ha detto: voi,
laici, partecipate ogni volta alla Santa Messa come fosse l'ultima
della vostra vita e voi, sacerdoti, celebrate la Santa Messa come
fosse l'ultima della vostra vita. Anche se il sacerdote è solo deve
celebrare la Santa Messa, perché le preghiere non vanno perse, ma
vanno per la Chiesa e per gli uomini della Chiesa.
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Vi invito a pregare per il Santo Padre. Qualcuno si è scandalizzato
perché la Madonna ha detto che il santo Padre deve fare finalmente
la volontà di Dio. Anche il Papa deve fare la volontà di Dio; perché il
III segreto di Fatima non è stato ancora svelato? Sono passati tanti
Papa, ma perché nessuno lo ha svelato? Rivelare il III segreto di
Fatima è fare la volontà di Dio. Non può un semplice sacerdote, una
veggente o una qualsiasi altra persona dire il III segreto di Fatima, lo
deve fare il santo Padre, che in passato aveva un nome e oggi ne ha
un altro; questo non deve scandalizzare nessuno. La Mamma aiuta
anche il santo Padre, parla anche a lui. Il Papa non vuole svelare il III
segreto di Fatima per non far preoccupare le creature, ma questo
non è giusto. Una volta vi ho detto: “Il messaggio che vi ho dato oggi
è la continuazione di quello di Fatima”. Allora ho pronunciato queste
parole: “La Chiesa si spaccherà in due e ci saranno cardinali contro
cardinali, vescovi contro vescovi, sacerdoti contro sacerdoti”. Io,
quando porto il messaggio di Dio, so bene ciò che dico. Voi, nel
vostro piccolo, imparate a fare la volontà di Dio sempre,
abbandonatevi a Dio sempre. Sembra quasi impossibile abbandonarsi
a Dio, ma ciò dà sempre la forza di lottare, di camminare e di
guardare avanti. Miei cari figli, abbandonatevi a Dio, fate la sua
volontà.
Grazie; non ascoltate solo il messaggio, ma mettetelo in pratica.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Anche oggi dolcemente ci hai tirato un po' le orecchie.
E sì, va bene, ciao.
Madonna - Io, come Mamma del Cielo e della Terra, mando il mio
bacio a nonna Iolanda e a tutte le persone malate, a tutte le persone
che soffrono. Ciao a tutti, a ben rivederci presto.
Marisa - Ciao. Devo fare un'altra volta il segno della croce?
Madonna - Marisella, devi dire le parole, non devi parlare mentre fai
il segno della croce.
Marisa - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Ciao. Don Claudio, è andata via, mi ha sgridato.
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Don Claudio - Te lo sei meritato.
Roma, 31 gennaio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Comincio io: ti voglio raccomandare tutti i malati; alcuni li
salvi e altri li prendi, è giusto che sia così, però prima bisogna
prepararli.
Madonna - Marisella, mi stai facendo la catechesi?
Marisa - No, no, dicevo così perché mi sono accorta che quando è
morto Alberto era preparato lui e la famiglia. L'hai portato oggi qui
con te?
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Il freddo è
arrivato, ed io cerco di scaldarvi, di non farvelo sentire. Però se
qualcuno prende l'influenza non è colpa della Madonna, perché ora
l'influenza sta diffondendosi. In questo momento gli angeli vi stanno
riscaldando e il vostro angelo custode vi assiste. Senti freddo,
Marisella?
Marisa - Un po'.
Madonna - Coraggio, miei cari figli, i tempi si stanno avvicinando e
voi sapete che gli ultimi colpi di satana sono sempre i più duri, ma
poi crollerà perché non è affatto intelligente a lottare contro Dio. Voi
che avete fatto questo cammino così bello, amate Dio e cercate di
amare anche il prossimo. Sì, questi sono gli ultimi colpi di satana e
sono molto forti; satana sta approfittando delle vostre debolezze. Io
ho detto: “Non lasciate nessuno spiraglio aperto per non far entrare
satana”. Satana non ha amato Dio, si è inorgoglito, ha fatto un atto di
superbia molto grave ed è crollato; voi, che amate Dio, siate semplici
come colombe e furbi come serpenti. Quando ascoltate la Parola di
Dio mettetela in pratica, non ascoltate soltanto e poi dimenticate.
Gesù ha detto: “Semplici come colombe, ma prudenti come serpenti”.
Siate prudenti anche nel non far entrare satana in voi.
Tutti sapete che gli ultimi momenti sono sempre i più duri, per
questo intensificate la preghiera. Quando avete fatto la veglia, avete
fatto felice il Cuore di mio Figlio Gesù. È stata bellissima, anche se
qualcuno ha avuto sonno, si è lasciato andare nelle braccia di Gesù,
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ha poggiato il capo sul suo Cuore e ha dormito; Gesù ha accettato
anche questo. Oso dire che la preghiera più bella e più sentita è
proprio la veglia. Lo sbruffare, la stanchezza, l'orario scomodo, il
rinunciare ad uscire tutti insieme per divertirsi un poco si sono fatti
sentire, ma poi voi siete usciti dalla veglia contenti, gioiosi di aver
fatto compagnia a Gesù, di aver aiutato tanti sacerdoti a convertirsi.
Non condannateli, ma amateli e pregate per loro. Pregate per il
santo Padre che io amo moltissimo, ma non per questo non posso non
dire che non ha fatto la volontà di Dio; non è una condanna, ma un
richiamo materno, di amore, perché la Madonna ama il Papa.
Coraggio, miei cari figli, il messaggio finisce qui così potrete andare
a riscaldarvi nel mio piccolo gioiello, la cappella Madre
dell'Eucaristia. Partecipate bene alla Santa Messa, ascoltatela con
tutto il cuore, vivetela con tutto il cuore.
Grazie della vostra presenza, grazie dei sacrifici che fate e perdonate
la Mamma se osa spesso richiamarvi.
Il mio saluto e il mio bacio vanno a nonna Iolanda che sta soffrendo
moltissimo nel suo letto. Il mio saluto va ai bimbi, ai malati,
ricordatevi la giornata dell'ammalato.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sì, sì, ciao. È andata via.
Roma, 2 febbraio 1999 - ore 17:40
Lettera di Dio
Marisa - Abbiamo cantato il Magnificat, lei ancora non c'è; è
presente solo il piccolo Gesù. Quando vieni ti vedo sempre con una
croce dietro le spalle. È una croce trionfante? Scusa dov'è la tua
Mamma? Ti hanno lasciato solo? C'è anche la profetessa Anna e
Simeone.
Gesù - Io sono il Dio bimbo. Io sono padre, madre, fratello, sorella. Io
sono colui che ha detto alla Mamma: “Tu sei Madre dell'Eucaristia”,
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il papà e la Mamma sono qui accanto a me in ginocchio ad adorarmi.
Sì, sono bello, è vero sono Dio.
Marisa - Come fai a parlare così piccolo?
Gesù - Sono circondato da persone anziane e sante. Sei estasiata,
figlia mia, nel vedere Me, Dio bimbo, che ti parlo? Io sono Dio bimbo;
la profezia si è avverata e tu lo sai. Ho fatto gioire il vecchio Simeone
e la profetessa Anna. In quell'istante c'è stata una grande sofferenza
e una grande gioia in loro perché Simeone ha detto alla mia Mamma:
“Una spada trafiggerà il tuo cuore”. Io sono Dio, Dio padre, Dio
madre, Dio bimbo; ho dato tutto ciò che un padre, una madre, un
fratello può dare al proprio figlio e fratello; ho creato il Cielo e la
Terra, ho creato l'uomo, che amo tanto, fino alla follia della croce.
Voi ricevete tante grazie, ma non tutti rispondono, tanti non ricevono
nulla e non possono rispondere. Molti mi conoscono e non
rispondono. Io, Dio bimbo, ho posato gli occhi su di voi. Oggi sono
assenti tante persone che hanno ricevuto, che si preoccupano
soltanto di correre dietro faccende umane e non corrono per Dio
bimbo. Io sono il grande Maestro, il Sommo Sacerdote, sono Tutto e
il mio potere è dato al sacerdote quando viene consacrato; sono suo
padre, sua madre, suo fratello, come lo sono per tutti gli uomini della
Terra. Il mio è un amore grandissimo, non si può misurarlo, l'uomo
non mi ama e non sa amare; quanti pensano solo a se stessi? Sono
venuto dal grembo di Maria: la santa, la vergine, la pura, la tutta
bella, la mia e vostra Mamma. Sì, sono il vostro fratellino, il bimbo,
un piccolo bimbo, come tutti i bimbi della Terra, e mi avvicino
specialmente ai bimbi malati.
Marisa - Guarda! Che fanno adesso?
Gesù - Maria non aveva bisogno di essere purificata perché era pura,
ma per dare esempio a tutte le mamme della Terra si è sottoposta al
rito della purificazione.
Marisa - Stai sempre con la mano alzata che mostra tre dita: Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Adesso ti faccio una domanda, Dio bimbo: “quale dei Tre sei?” Siete
presenti tutti e tre, Dio uno e trino è presente.
Maria e Giuseppe cullano il bambino e poi lo elevano in alto, sempre
più in alto. Mamma mia, quanto siete belli!
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Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie dell'amore
che avete verso Dio bimbo, il piccolo Gesù.
Marisa - Io ho paura di tenerti in braccio perché sei talmente tenero,
40 giorni non sono tanti. Sei piccolo, piccolo, e sei grande, grande.
Sì, sì, adesso te lo restituisco ho paura che mi cada. San Giuseppe, tu
hai le mani grandi, prendilo, attento, fai piano, non lo far cadere.
Tutti gli angeli hanno formato una culla.
Gesù - Miei cari figli, non vi accorgete quante disgrazie avvengono.
La purificazione continua, ma l'uomo ancora non si converte.
Continuano i grandi disastri della natura, ma l'uomo non si converte;
per questo la Mamma spesso ripete: “Convertitevi e credete al
Vangelo”. Il futuro sarà molto triste per coloro che credono o dicono
di credere, che conoscono il santo Vangelo, ma non lo mettono in
pratica.
Marisa - Adesso alzano di nuovo il bimbo in alto che benedice.
Gesù - Grazie, miei cari figli, della vostra presenza. Io, Gesù bimbo,
insieme a Giuseppe e Maria, agli angeli e ai santi, ma soprattutto
insieme al vostro sacerdote, benedico queste candele; portatele nelle
vostre case, ma aspettate prima la benedizione del sacerdote.
Grazie di tutto ciò che fate per la Chiesa, per i miei due figliolini e
per voi stessi. Grazie. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Tutti e due insieme prendono il bambino e vanno via.
Gesù - Sì, Marisella. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo.
Marisa - Ciao. Adesso con queste mani posso toccare le persone?
Don Claudio, il pupo era più grande di Natale.
Don Claudio - Aveva quaranta giorni.
Marisa - Però era sempre tenero, tenero. Lui non ha detto sono Gesù,
ma Io sono Dio bimbo. Allora io ho parlato con Dio?
Don Claudio - Gesù è vero Dio e vero uomo.
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Marisa - Ma era piccolo, bello!
Roma, 4 febbraio 1999 - ore 17:05
Lettera di Dio
Madonna - Tutto quello che ti ho appena detto, figlia mia, è segreto,
per questo ho parlato solo con te. Ti prendo le mani, ma non le
stringo, te le sollevo e ti aiuto. Adesso raccomandami le persone che
cercano l'aiuto da Dio.
Marisa - Ho tante persone da raccomandarti, non so da dove
cominciare; però in questo momento ti raccomando Laura; tu lo sai
quale Laura, e tutti i malati. Quando mi tieni le mani così io non ho
dolori, sto bene con te. Posso dirlo al sacerdote?
Madonna - È il grande segreto.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ho comunicato alla
vostra sorella grandi segreti che dovrà per ora tenere per sé. Se il
Papa farà la volontà di Dio dovrà parlarne prima a lui e poi a voi.
Forse vi meraviglierà che la Mamma parli ad un piccolo gruppo di
persone, ma, come già ho detto, sta a voi portare il messaggio di Dio
altrove. Tanti non conoscono Gesù Eucaristia. Ricordatevi quanto vi
dico: quando i messaggi parlano dell'Eucaristia, di Gesù Eucaristia,
allora le apparizioni di Gesù e della Madonna sono vere. Io parlo
sempre di Gesù Eucaristia, non posso non parlarne, sono la sua
Mamma e una mamma parla del proprio figliolo, lo elogia, lo esalta e
lo porta in trionfo. Questo chiedo anche a voi: portate in trionfo Gesù
Eucaristia. Quando lo ricevete nel vostro cuore colloquiate con Lui,
parlate con Lui, cullatelo; questo dico sempre dove appaio. Ma
questo dove sta scritto? Parlare di Gesù Eucaristia è duro per coloro
che Dio ha chiamato. Se i messaggi di Dio sono uguali per tutti,
possono cambiare a seconda della persona che li riceve? Possono
cambiare solo il modo e l'espressione. È tanto facile dire: “La
Mamma mi ha parlato di Gesù Eucaristia, diffondiamo l'amore a Gesù
Eucaristia”. Vi siete accorti da soli che quando parlate dell'Eucaristia
siete bersagliati, ma, piano piano i sacerdoti cominciano a
comprendere, anche se sono molto pochi, ma Dio ne ha chiamati
tantissimi. Dio ha chiamato tante anime consacrate per parlare
dell'Eucaristia, di Gesù Eucaristia, ma non fa comodo a chi le ascolta.
Quando io appaio ad altre anime parlo sempre dell'Eucaristia, ma
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non lo sento ripetere, non lo leggo da nessuna parte. Parlano di
misericordia, di terremoti, di uragani, e di altre cose, ma non di Gesù
Eucaristia. È più facile comprendere un terremoto, una burrasca e
una tempesta che Gesù Eucaristia, eppure è molto facile, basta avere
fede e la fede si ottiene con l'umiltà, la semplicità, con l'ascoltare gli
altri, e le persone che Dio ha chiamato. Le apparizioni sono un dono
di Dio e chi le ha deve parlare di Gesù Eucaristia. Dovete essere
forti, coraggiosi e non aver paura di nessuno. Nessun uomo della
Terra può proibirvi di parlare di Gesù Eucaristia. Gridatelo: “Viva
Gesù Eucaristia”. Non dovete aver paura di nulla: Una persona qui
presente è pronta a morire per difendere Gesù Eucaristia, io non
chiedo questo a voi, chiedo solo di amare e fare amare l'Eucaristia.
Grazie, mettete in pratica quanto la Mamma vi ha detto. Ricordatevi:
io a tutti i veggenti ho parlato e parlo sempre dell'Eucaristia, ma non
trovo scritto questo nei messaggi che diffondono. Vedete, non solo
voi siete derisi, abbandonati, presi in giro, ma anche Gesù e me.
Tanti si domandano in modo duro: “Chi è quella persona là. Chi si
crede di essere? Perché parla dell'Eucaristia?” È una creatura umile
e semplice, come Dio vuole.
Amate Gesù Eucaristia, ricevetelo sempre, gridate dappertutto:
“Amate Gesù, amate l'Eucaristia, amate la Madre dell'Eucaristia”,
questo titolo me l'ha dato Gesù. Avrei tante cose da dire; forse vi
meraviglierà che la Mamma parli a poche persone. Come già vi ho
detto, qui non ci sono vallate, monti, pianure, c'è invece un piccolo
angolo di Paradiso; chi non crede è perché ha paura.
Dammi le mani, Marisella. Io debbo mandare il mio bacio a nonna
Iolanda, a una nonna che soffre continuamente nel suo lettino e al
piccolo Jacopo; un giorno comprenderete il perché di questo. Oggi
voglio dare il mio bacio e il mio abbraccio a tutti voi qui presenti, se
siete in grazia di Dio.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Gesù Eucaristia, dello
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via, mi teneva le mani
delicatamente.
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Roma, 6 febbraio 1999 - ore 17:40
Lettera di Dio
Marisa - Come sempre ti raccomando tutte le persone malate nello
spirito e nel fisico, le figlie adottive, il sacerdote e nonna Iolanda.
Aiutaci a fare sempre la volontà di Dio.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È con grande
gioia che sono qui a pregare con voi. Vi invito a cantare con me:
“l'anima mia canta al Signore”. Cantate al Signore nonostante tutte
le difficoltà che si presentano durante la giornata; cantate con tutto il
cuore e date gloria a Gesù Eucaristia. Le giornate a volte sono
travagliate, ma questo non vi deve scoraggiare, dovete essere
sempre pronti e forti per affrontarle. Chiedete aiuto a Gesù
Eucaristia, abbandonatevi a Lui, miei cari figli. Senza abbandono non
si arriva a nulla, vi ripiegate su voi stessi, vi inorgoglite, diventate
superbi e invidiosi, non camminate e non potete amare con tutto il
cuore Gesù Eucaristia. Quante volte la Mamma vi ha detto: “Vivete in
grazia, ricevete Gesù Eucaristia in grazia” e quante volte sento dire:
“La Mamma si ripete”. Certo che mi ripeto. Una mamma deve
sempre ripetersi e mai stancarsi, quando vuole educare il proprio
figlio. La Mamma ammonisce (questa parola mi sa di pallone), fa dei
richiami materni, aiuta il figlio a camminare verso Gesù Eucaristia. A
volte siete bravi, a volte vi fermate davanti a delle piccole difficoltà e
non camminate. Spesso gioite nel momento della mia venuta in
mezzo a voi, ma poi dimenticate anche ciò che Dio dice per voi. Vi
porto i messaggi di Dio, perché sono la messaggera, la postina di Dio
e sono la vostra serva. Ognuno di voi deve essere servo del proprio
fratello.
Attenzione all'orgoglio, alla superbia, all'invidia, alla presunzione.
Non dovete sentirvi superiori agli altri, dovete gareggiare per amare
Gesù Eucaristia. Se il fratello cammina verso Dio, attaccatevi a lui e
formate una catena, stringetevi l'un l'altro, aggrappatevi al mio
manto ed io vi porterò da Gesù Eucaristia. Il mio manto è forte, è
grande e io, la vostra Mamma, vi amo tutti di un amore stupendo e
grande. Ricordatevi: se non vi facessi dei richiami, non sarei la
vostra Mamma; una mamma deve richiamare i propri figli.
Coraggio, miei cari figli, andate da Gesù Eucaristia. Vi siete resi
conto che Dio ora nei messaggi non fa altro che parlare amare, di
ricevere in grazia Gesù Eucaristia e di dare gloria a Dio Padre, a Dio
Figlio, a Dio Spirito Santo?
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Miei cari figli, la lotta continua, ma se siete con Gesù Eucaristia non
dovete temere nulla. Coraggio, io sono sempre con voi.
Coraggio, nonna Iolanda, io sono con te, ti aiuto e ti voglio bene, sii
forte. Ciao Jacopo, manda un bacio alla Madonnina, a Maria, come
chiami tu la Mamma di Gesù. Voi, miei cari figli, amatevi sempre l'un
l'altro. Grazie della vostra presenza.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porti tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via, Don Claudio.
Roma, 7 febbraio 1999 - ore 10:50
Lettera di Dio
Marisa - Prima di tutto vorrei raccomandarti tutti i malati in spirito e
corpo, tutte le persone che hanno bisogno del tuo aiuto.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie di
questa iniziativa, nuova, bella e gradita a Dio. “Purificami, o Signore,
sarò più bianco della neve”. Come la cera candida della candela si
scioglie, si consuma, così voi purificati dall'amore di Cristo e di Gesù
Eucaristia, sarete sempre limpidi, chiari, lucenti, più del candore di
questa semplicissima candela, più del candore della neve. Gesù ha
approvato questa iniziativa così bella, così nuova, che solo colui che
ama Gesù e me, Madre dell'Eucaristia, poteva avere.
La Mamma vi ringrazia moltissimo della vostra presenza. I miei due
figli sanno benissimo perché qui non vengono tante persone e a suo
tempo saprete anche voi cosa può fare una persona potente contro le
semplici e umili creature. Ma io vi voglio semplici, umili, perché solo
con la semplicità e l'umiltà guadagnerete il Paradiso. I messaggi che
Dio mi dà per voi sono grandi, profondi, ma anche molto semplici e
adatti ad ognuno di voi. Gesù parla con semplicità, con umiltà e dà
importanti insegnamenti; non occorre essere grandi studiosi per
comprendere Gesù, per comprendere me; Dio mi manda in mezzo a
voi come sua umile serva, per portare il messaggio. I messaggi sono
di una semplicità unica, tutti potete comprendere. Inoltre il
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sacerdote fa un commento molto profondo, e voi dovreste fermarvi
un pochino a riflettere su quanto è stato detto. L'amore di Gesù è
immenso: egli è morto per tutti, è risuscitato per tutti, ed ama tutti,
anche i non credenti e i membri di qualsiasi razza o religione; è Dio e
non può non amare una creatura, perché tutte sono amate da Gesù e
da me, Maria. Come disse giustamente giorni fa un bimbo, il piccolo
Jacopo, io non sono la Madonna, sono Maria, la Mamma di Gesù, ma
sono anche la vostra Mamma, la Mamma di ognuno di voi.
Miei cari figli, come piano piano la candela si sta consumando, così
voi dovete essere sempre purificati dalla confessione e ricevere Gesù
Eucaristia in grazia. Amate Gesù Eucaristia. Quante persone
tradiscono Gesù Eucaristia, quante persone non lo conoscono e
quanti sacerdoti non lo fanno conoscere! Voi non tradite mai Gesù
Eucaristia. Una creatura quando entra in chiesa a pregare o a
partecipare con tutto il cuore alla santa Messa, deve uscire contenta,
perché nel suo cuore è entrato Gesù Eucaristia, sono entrate le sante
parole del vangelo e delle letture. Ma se i sacerdoti non fanno
questo, se vanno di fretta, come possono permettere che questo
avvenga? Mi fa soffrire il modo in cui molti sacerdoti fanno la
consacrazione. La consacrazione va fatta lentamente, va vissuta. Chi
consacra deve partecipare con fede e amore. Dovete uscire convinti
che dentro il vostro cuore è entrato il sommo sacerdote, il grande,
colui che tutti ha amato. Anche Gesù ringrazia per questa iniziativa
così bella, prima dell'apparizione, non perché arrivo io, ma perché mi
manda Dio, Gesù e lo Spirito Santo. Dite spesso questo: “Purificami,
o Signore, e sarò più bianco della neve”. È un salmo bellissimo che
anche noi recitiamo davanti a Dio. Quanti salmi recitiamo davanti a
Dio e cantiamo perché il Suo amore è immenso, è infinito, è grande.
Voi siete la luce del mondo. Quando accendete la vostra luce non
nascondetela, mettetela più in alto possibile, perché tutti possano
vederla. In alto i cuori, in alto la luce, la luce del mondo; per questo
Gesù ha detto: “Voi siete i miei piccoli apostolini”, ma ricordatevi, e
ci tengo a ripeterlo, senza sincerità, umiltà, semplicità, non otterrete
nulla, non camminerete e sarete sempre ripiegati su voi stessi.
Avanti con forza, coraggio, amore, umiltà, semplicità e sincerità!
Perdonate se la Mamma ha osato ancora farvi dei piccoli richiami;
certo non sarei una mamma se non lo facessi, non vi pare? Io
continuerò a farli, non mi stancherò mai di ripetermi.
Grazie della vostra presenza, grazie a coloro che sono venuti da
lontano, grazie a te, mio caro sacerdote prediletto, dell'amore che
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dai al prossimo e delle tue iniziative che vengono dall'amore per
rendere più bello tutto.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
A ben rivederci l'11 febbraio, sarò con voi e con gli ammalati, se
saranno presenti. Grazie.
Marisa - Anch'essi hanno la candela in mano. Guarda san Giuseppe!
Voi siete purificati e noi dobbiamo essere purificati. Va bene, ciao.
Don Claudio, hanno tutti la candela in mano, la Madonna sta lì, però
non parla, sta lì con tutti quanti che hanno la candela. Possiamo
spegnerla? Loro però l'hanno accesa.
Don Claudio - Finché non la spengono loro noi non la spengiamo.
Marisa - Noi dobbiamo andare a Messa.
(Torna Gesù bambino)
Piccolino. 40, 41,42,43,44, quanti giorni hai? Sei sempre con la
manina benedicente?
Va bene. Gesù sta benedicendo tutti, uno ad uno, e allarga la sua
benedizione anche agli ammalati, ai bimbi, a tutti gli assenti.
Ciao. Sono andati tutti via adesso.
Don Claudio - E noi andiamo a Messa.
Marisa - E loro vanno a dare gloria a Dio.
Roma, 8 febbraio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Adesso cosa devo dirti, perché sei venuta all'improvviso?
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Madonna - Miei cari figli, gustate Dio. Vi avevo detto a ben rivederci
il giorno 11, ma Dio mi ha detto: “Maria, vai nel luogo taumaturgico
e parla ai miei figli, perché sono venuti per pregare e per
l'apparizione; questo è molto bello”. Io, la Mamma, sono subito
venuta a pregare in mezzo a voi. Vivete intensamente questo triduo.
Oggi, la prima, è la giornata di azione e preghiera; domani, di piccoli
sacrifici e fioretti; la terza è la giornata del digiuno. Io oso parlare
davanti a Gesù Eucaristia e vi parlo in profonda adorazione, ma devo
darvi questo messaggio, semplice, ma pieno d'amore, di dolcezza
verso di voi.
Miei cari figli, Dio mi ha mandata ed io sono qui perché le creature
possano venire, se vogliono, indipendentemente dal lavoro e dallo
studio. Dio sa benissimo cosa succede sulla Terra. Oso dire che siete
più fortunati di me perché io, pur avendo il Messia, il bimbo Gesù nel
mio grembo ero sola, con il mio amato sposo Giuseppe. Non avevo
persone intorno, nessuno si accorgeva di nulla o addirittura ci
deridevano. Voi avete fatto un cammino molto grande ed io, come ho
già detto, voglio aiutarvi. Qualcuno si sente arrivato perché fa opere
di bene, ma io non chiedo solo opere di bene, chiedo tutto, perché
tutti potete dare tutto in nome di Dio; può dare il ricco, il povero, può
dare la persona ignorante o colta, ma l'importante è dare con amore:
se date con amore date tutto. Ricordatevi, miei cari figli, che il
fratello non si conquista soltanto con il denaro, ma con l'amore. Del
resto, per chi sta bene economicamente è facile fare qualcosa di
grande, ma Dio accetta l'obolo della vedova, che in silenzio ha messo
la sua offerta nel tesoro del Tempio. Colui che non ha denaro e dà
amore, dà tutto.
Non dico altro, perché potreste dire: “Quanto parla la Madonna” e
allora per ascoltare quanto dicono la Madonna e Don Claudio non
andreste più a casa! Termino soltanto perché c'è Gesù Eucaristia e
dovete partecipare alla santa Messa. Grazie. Ma devo aggiungere un
richiamo materno: Non forzate i malati a venire; dovete soltanto
annunciare e basta. Nessuno deve venire per forza, nessuno deve
venire per non sentire più brontolare la mamma, il papà o il figlio.
Annunciate che Gesù Eucaristia sarà con voi; chi vuole, venga; chi
non vuole non venga, non si deve mai imporre nulla con la forza. Io vi
ho sempre invitati a venire con la dolcezza e piano piano vi ho
guidato in un cammino spirituale elevato.
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A ben rivederci, miei cari figli. Un saluto grande grande va alla cara
nonna Iolanda, il mio gioiello, la nonna che tutti vorrebbero avere, la
mamma che tutti vorrebbero avere.
Marisa - So che non posso domandarti niente perché c'è Gesù
Eucaristia; possiamo parlare stasera, vieni stasera anche se non me
lo merito? Giovedì anch'io chiederò la guarigione per la mia vita
spirituale, la conversione.
Madonna - Don Claudio, coraggio figlio mio, coraggio.
Marisa - Se ti vedesse si farebbe più coraggio.
Madonna - Andate in pace, miei cari figli, il sacerdote vi darà la
benedizione con Gesù Eucaristia. Coraggio, partecipate alla santa
Messa con tutto l'amore che potete e tu, anche se non hai voce per
cantare, canta ugualmente.
Marisa - È andata via.
Don Claudio - Ora celebro la santa Messa.
Marisa - Devo cantare e non ho fiato.
Don Claudio - Prova.
Roma, 9 febbraio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Io mi domando perché hai tanta dolcezza nei nostri
confronti, eppure tutti abbiamo bisogno di convertirci. Tu vieni col
piccolo Gesù e san Giuseppe per adorare Gesù Eucaristia. Vieni tante
volte in mezzo a noi, sei sempre più bella ed io mi sento sempre più
indegna, quasi mi vergogno davanti a te. Sei troppo dolce con noi, ci
vuoi veramente bene e forse noi non contraccambiamo il tuo grande
amore.
Non voglio, adesso no, ti prego. C'è tutto il giorno e la notte.
Madonna - Miei cari figli, la sofferenza che sta vivendo in questo
momento la vostra sorella è molto forte, Dio mi ha mandato per
portarvi un semplice messaggio, che vi fa andare avanti verso la
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santità. Miei cari figli, ascoltate bene ciò che la Mamma vi dice: in
mezzo a tanta tempesta, bufera e cattiverie, io vengo per dirvi: non
abbiate paura! Chi ha paura di parlare con il fratello non è a posto,
non è semplice. Quando notate qualcosa dovete parlarne con
l'interessato. Dovete avere più coraggio, più forza, perché nessuno di
voi è perfetto, tutti avete qualcosa da dire e avete bisogno di aiuto
dal fratello; se questo non avviene mai è per superbia e vi
nascondete dietro a delle frasi come: “Ho paura”. No, con la paura
non si cresce. Non avete paura di Gesù o di me perché non ci vedete:
perché avete paura dei fratelli che vedete? Solo chi non è a posto con
la coscienza ha paura e io non voglio che i miei cari figli abbiano
paura. Il vero cristiano è coraggioso, è pronto ad affrontare le
difficoltà della vita. Il vero cristiano non dice “ho paura” oppure
“sono stanco”.
Oggi, secondo giorno del triduo, vi ho detto di fare sacrifici e fioretti
che poi avrei portato a Gesù Eucaristia. Per domani ho chiesto il
digiuno, ma attenzione, non può fare il digiuno chi sta male o chi ha
dei problemi, vero, Marisella?
Marisa - Io sto bene, non ho problemi.
Madonna - Quindi, chi può faccia il digiuno con semplicità e non
dicendo a tutti che sta digiunando, fatelo soltanto per Gesù
Eucaristia; queste cose si fanno in silenzio, nel nascondimento. Io
facevo il digiuno ma non se ne accorgeva neanche il mio amato sposo
Giuseppe. Nella mia vita, che ho dettato a Marisella, mancano molti
fatti perché non potevo dettarla tutta, altrimenti sarebbe stato duro,
vero Don Claudio? Ho detto quello che Dio mi diceva, ma adesso dico
qualcosa a voi: quando dovevo parlare ad alcune persone, non avevo
paura, ma con semplicità le avvicinavo e dicevo con molta dolcezza e
fermezza: “Stai sbagliando, non è giusto il tuo comportamento”.
C'era chi accettava e chi si ribellava, ma io ringraziavo il mio Tutto,
andavo via e pregavo. Non bisogna aver paura di nessuno; chi ha Dio
non ha paura, chi ha Gesù nel suo cuore non ha paura. Cercate di
essere un po' più elastici e di non addormentarvi troppo.
In questo momento sono con il bimbo Gesù e con il mio amato sposo
ad adorare Gesù Eucaristia, il vostro tesoro. Dovete aver paura di
offendere Dio, non dovete aver paura del fratello. Vi ripeto ancora:
via l'orgoglio e la superbia, via il primeggiare e la gelosia, perché
non fanno camminare.
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Grazie. Ascoltate bene e partecipate alla santa Messa con tutto il
cuore; non vi dico come se fosse l'ultima perché qualcuno potrebbe
pensare che dovete morire; se fosse così, sareste tutti morti, anche
tu, Don Claudio. Grazie per la santa Messa che celebri, grazie per
come fai la consacrazione che fai vivere anche a noi. Grazie di tutto.
Andate in pace. Il sacerdote vi darà la benedizione con Gesù
Eucaristia.
Ciao Marisella, ciao nonna Iolanda.
Marisa - Ti posso dare il bacio quando c'è Gesù? Ciao.
Roma, 10 febbraio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Ci sono tanti malati che si sono raccomandati alle mie
preghiere. Corri, vai da Dio a chiedere.
Madonna - Miei cari figli, grazie per questo intenso triduo che avete
fatto, grazie per la giornata di digiuno; alcuni l'hanno fatto, altri no,
ma la Mamma ringrazia tutti, perché avete fatto felice il Cuore di mio
Figlio Gesù. Vi siete accorti di quante disgrazie si verificano su
questo pianeta Terra e nella vostra bella Italia? Eppure, gli uomini
tentennano ancora, non comprendono l'importanza della
conversione. Non è poi così difficile convertirsi, l'importante è esser
lucidi, sinceri con Dio, con gli uomini e con se stessi; basta chiedere
perdono, amare e pregare Dio; amare l'uomo che Dio ha creato con
tanto amore a sua immagine e somiglianza. Ecco perché Dio dice:
“Vai Maria in mezzo ai miei figli, parla loro dell'amore a Dio e al
prossimo”. Siate felici, miei cari figli, non crollate per ogni piccola
cosa che vi succede, non chiudetevi come un riccio su voi stessi ma
guardate più avanti; intorno a voi ci sono persone provate in tutti i
modi. Avete ringraziato Dio per il dono che vi ha fatto nel mandarmi
in questi giorni in mezzo a voi? Io avevo detto: “Arrivederci al giorno
11”, ma Dio ha cambiato il programma e ha detto: “Maria, vai dai
miei figli con tanta dolcezza e amore” e io sono venuta. Non vi deve
interessare se io vado anche in altri posti, vi deve interessare che la
Madre dell'Eucaristia stia qui con voi, perché voi amate Gesù
Eucaristia, amate la Madre dell'Eucaristia e il Papa, che oggi si
chiama Giovanni Paolo II, amate il vostro sacerdote, i vostri fratelli e
amate anche voi stessi. Dovete essere puri, limpidi, belli nel vostro
cuore, nel vostro intimo, perché Gesù Eucaristia tra poco sarà dentro
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di voi. Quante volte vi ho detto: “Parlate con Gesù, colloquiate con
Lui, cullatelo e chiedete tutto ciò di cui avete bisogno facendo
sempre la volontà di Dio”.
Domani starò tutta la giornata con voi, ma non dite ai malati:
“Andiamo, perché ci sarà la guarigione”; dite: “Andiamo a pregare,
perché è la giornata dell'ammalato, poi Dio, se vorrà, interverrà”.
Soltanto Lui fa i miracoli, soltanto Dio. Io sono uno strumento di Dio,
sono sua e vostra serva; porto a Dio tutte le intenzioni che leggo nei
vostri cuori. Non preoccupatevi più di tanto.
Grazie per questi tre giorni così intensi che ora terminano con la
santa Messa. Partecipate alla santa Messa come se fosse l'ultima
della vostra vita. Ed io sono con Gesù, con il sacerdote e con voi.
Grazie.
Roma, 11 febbraio 1999 - ore 17:35
Lettera di Dio
Marisa - Voglio raccomandarti tutti i malati e le persone che hanno
telefonato per chiedere il tuo aiuto; tutti abbiamo bisogno del tuo
aiuto e ci abbandoniamo a Dio. Maria, vai da Dio a chiedere quelle
grazie di cui ognuno di noi ha bisogno.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie del
sacrificio che avete fatto nel venire in questo luogo taumaturgico. Io
sono con voi, prego con voi e vi amo tutti. Aprite il cuore a Gesù
Eucaristia e chiedete quelle grazie di cui avete bisogno, ma il
momento più importante per chiedere la grazia è quando ricevete
Gesù Eucaristia. Ricevetelo in grazia; chi è a posto può ricevere Gesù
Eucaristia, chi ama Gesù, può riceverlo con tutto il cuore. Fate
silenzio nel vostro cuore, parlate con Lui e chiedetegli le grazie di cui
avete bisogno, ma imparate ad abbandonarvi a Lui. Dio ha scelto
questo luogo per aiutare le creature. Voi sapete quanto il pianeta
Terra ha bisogno di conversioni, di cambiamento totale, di pace e
d'amore verso tutti, soprattutto verso coloro che soffrono. Molte
persone soffrono per colpa dei propri cari; tante altre soffrono
perché gli amici o i parenti non hanno comprensione e amore verso
di loro. Io, la vostra Mamma, vi chiedo di pregare anche per costoro.
Tutti hanno bisogno di preghiere, perché tutti dovete convertirvi e,
con le vostre preghiere, dovete cambiare questo pianeta Terra che
non è bello. Voi sapete quante disgrazie succedono non solo nella
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vostra bella Italia, ma in tutto il mondo; quante persone uccidono i
figli con gli aborti e ancora oggi quanti Caino uccidono i propri cari,
perché pensano solo al denaro e a primeggiare; così non amano Dio,
né il prossimo, non amano i propri cari e neanche se stessi.
Miei cari figli, io chiedo con voi le grazie di cui avete bisogno. Il mio
amore raggiunge anche le persone malate che sono lontane, che
sono negli ospedali, nelle proprie case, e anche i bambini. Sono tante
le persone malate, soprattutto nello spirito; per questo la Mamma
chiede sempre: “Convertitevi, credete a quanto Gesù ha insegnato,
credete al santo Vangelo”.
Ora la Mamma vi chiede di fare un po' di silenzio. Anch'io mi
raccolgo con voi in preghiera e ognuno chieda in questo momento le
grazie di cui ha bisogno, soprattutto chiedetele quando ricevete Gesù
Eucaristia nel vostro cuore, parlate con Lui, cullatelo e imparate a
pregare l'uno per l'altro, per i vostri cari, i vostri amici, i vostri
parenti.
Miei cari figli, avete parlato con Gesù? Ora la Mamma vi chiede di
partecipare alla santa Messa e, come spesso ho detto nei messaggi,
come se fosse l'ultima della vostra vita. Il mio bacio va naturalmente
a tutti i malati; sono la vostra Mamma, io sono la Madre di Gesù
Eucaristia. Ho accanto a me tanti angeli, tanti santi, naturalmente
c'è Bernardette; ho accanto a me anche le anime salve dei vostri cari
defunti. Oh, c'è tanta gente che prega per voi e voi pregate con me:
Padre nostro…
Leggo nei vostri cuori le preoccupazioni, le ansie; abbandonatevi a
Dio, non stancatevi mai di chiedergli aiuto. C'è tanta tempesta e
burrasca, tante cose non vanno bene, ma voi, miei cari figli,
attaccatevi al mio manto e io vi porterò con me; il mio manto in
questo momento si sta allargando su ognuno di voi e vi sta coprendo.
Il bimbo Gesù benedice tutti voi, specialmente i bimbi malati. Non
pregate soltanto per i malati nel corpo, pregate anche per i malati
nello spirito, per coloro che non credono. Quante mamme piangono
per i propri figlioli. Pregate per costoro.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico tutte le foto che avete con voi, tutti i malati che sono
lontani e i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
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Al termine della santa Messa il sacerdote benedirà gli ammalati uno
ad uno con Gesù Eucaristia che ha versato sangue per voi, per tutti.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via, però ritornerà durante la Messa.
Roma, 14 febbraio 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Posso dirti che i nostri cuori sono tanto tristi? Ti
raccomando tutti gli ammalati e i miei figli adottivi. Sei triste anche
tu? No, non essere triste, ci siamo noi che amiamo Gesù.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La Mamma vi
invita a rispettare le leggi di Dio e ad osservare i comandamenti. Chi
non li osserva offende gravemente Gesù: non osservare la legge di
Dio è peccato grave. Anche se sono passati migliaia di anni, la legge
di Dio non va messa da parte, va sempre rispettata, gli uomini invece
rispettano solo ciò che fa comodo. Quando qualche comandamento
non fa comodo non viene rispettato; non la Chiesa, né l'uomo ci ha
dato i comandamenti, ma Dio ed essi vanno rispettati.
Quante volte vi ho elogiato e vi ho detto: “Bravi, coraggio, avete fatto
un passo avanti, continuate ad andare avanti”. Ma basta una mia
carezza, un mio complimento che crollate e tornate indietro. Perché
succede questo sul pianeta Terra? D'accordo, ci sono le difficoltà
della vita, ma mio figlio Gesù non vi ha mai offeso e ha dato tutto se
stesso per voi. Perché quando fate un passo avanti vi inorgoglite e vi
sentite arrivati? Io non ho mai sentito dire al sacerdote o alla vostra
sorella che sono arrivati, ho sentito soltanto chiedere preghiere per
la loro conversione. Nessuno è arrivato, solo Dio è perfetto, tutti
avete bisogno di camminare in avanti e di aiutarvi l'un l'altro. Se non
vi aiutate fra voi che avete fatto questo bel cammino, come potete
dire: “Sono arrivato, sto a posto, io ho fatto tutto quello che la
Madonnina ha detto”? Oh no, miei cari figli, no! Magari aveste fatto
tutto quello che io ho detto!
I messaggi di Dio possono sembrare semplici, ma sono profondi. Nel
passato vi ho detto: “Non si aiuta il prossimo solo economicamente
perché si ha facilità di dare denaro”. Aiutare il prossimo significa
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fare un atto di carità, dire una buona parola o andare a trovare un
ammalato che si trova solo in una stanza e non ha nessuno. Io non mi
sono mai risparmiata. Andavo incontro ai poveri e ai malati non con il
denaro, perché non lo avevo, ma andavo per parlare, per portare loro
conforto e il mio aiuto, con il mio amato sposo Giuseppe; anche voi
potete fare questo. Comprendete ciò che la Mamma dice: Se avete
un malato in casa non potete andare da altri malati, ma chi è libero
come l'uccello che vola nel cielo, vada, faccia opere di bene con tutti,
senza distinzioni, senza guardare se è giovane o anziano, se è ricco o
povero, soprattutto se ha la casa bella o brutta. No, io non vi ho
insegnato questo, vi ho insegnato ad amare con il cuore, a prevenire;
anche questo fa parte della legge di Dio. Molte creature osservano le
leggi di Dio secondo ciò che fa loro più comodo, ma quando
osservarle comincia a diventare pesante, come il sesto
comandamento, non l'accettano più, perché non fa comodo
rispettarlo, come non fa comodo rispettare il terzo comandamento:
ricordati di santificare le feste. Quanti messaggi vi ho portato,
quante volte Dio mi ha detto: “Maria, vai a portare ai miei figli
questo messaggio”. Quante volte sono venuta in mezzo a voi! Quanto
hanno risposto le persone? Quando sono venute le persone in questo
luogo? A voi la risposta. Non mi sembra di parlare difficile, sono
molto semplice nel parlare, perché mi adeguo alla veggente e a voi.
La vostra Mamma non usa parole difficili, come fanno a volte i grandi
teologi, i grandi dottori. Io parlo con semplicità e tutti potete
comprendere.
Rispettate la legge di Dio, soprattutto amatela, non chiudetevi in voi
stessi come un riccio e quando qualcuno vi fa un piccolo richiamo, un
richiamo materno, ringraziatelo perché ha dimostrato di amarvi.
Grazie perché siete qui presenti, grazie a coloro che vengono da
lontano, grazie a te Don Claudio, dal più profondo del mio cuore.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico nonna Iolanda. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio
Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via un po' triste.
Roma, 17 febbraio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
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Marisa - Ho pensato che avresti dato il messaggio, Gesù, quando ti
ho visto qui in piedi, con la croce davanti a noi. Sono molto
emozionata nel vederti, sai? Grazie, perché oggi mi hai aiutata a
vivere la passione. Non la vivrò per tutti i 40 giorni, vero?
Gesù - Miei cari figli, sono il vostro Gesù. In questo momento non ho
la croce e sono qui con voi. Ho viaggiato per valli, monti e mari, ho
girato per tutto il mondo e poi mi sono adagiato qui, in questa culla,
in questo gioiello. Come la perla è custodita, anch'Io sono entrato qui
per essere custodito e cullato da voi, perché qui è la vera conchiglia.
Ho girato molto e ho osservato tutto ciò che succedeva nel mondo,
mi sono adagiato in altre conchiglie; poi ho sentito una forza
interiore che mi spingeva, come uomo; sono venuto qui e mi sono
adagiato in questa conchiglia. Forse vi sembrerà strano che Gesù ha
viaggiato in tutto il mondo e poi si è fermato qui. Dio non guarda se il
luogo è grande o piccolo, se ci sono vallate, distese, praterie, no.
Io sono Gesù uomo, inizio a soffrire e inizia il mio calvario. Dio ha
scelto anche altre anime per seguirmi in questo lungo e doloroso
Calvario.
Perché si chiede il digiuno e l'astinenza? Riflettete, non è poi così
grande il sacrificio. Devono fare il digiuno gli ammalati, quelli veri,
non quelli che sono a letto a causa di un po' di febbre o di un
malessere leggero e naturale.
Voi avete digiunato, avete fatto astinenza ed Io vi chiedo di
continuare e vi dico grazie, miei cari figli. Non sono venuto qui per
caso, sono venuto qui perché questo era il volere di Dio.
Non posso prolungarmi oltre, qualcuno deve andare a lavorare e non
vorrei che perdesse la santa Messa. Io sarò con voi, sempre, come
uomo e come Dio. Questo è amore, miei cari figli, è vero amore per
voi. Vi ho detto: ho attraversato mari, monti e valli; anche altrove mi
sono adagiato ma poi sono ripartito. La mia Mamma dice che questo
luogo è il suo gioiello, Io dico che è la mia conchiglia e qui mi sono
fermato.
Intensificate la preghiera e il digiuno in questa quaresima. Il digiuno
fa bene allo spirito e al corpo, ma non tutti possono farlo; chi non può
digiunare intensifichi la preghiera, il santo Rosario. Imparate a
leggere il santo Vangelo, anche solo due righe, e meditatelo. Restate
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uniti alla croce che è la salvezza dell'uomo. La croce non è morte, ma
è resurrezione: Io infatti sono qui, non sono morto.
Marisa - Certo, Tu sei Gesù!
Gesù - Anche per voi ci sarà la morte, la risurrezione e il trionfo.
Amate la croce, amate colui che è in croce, amate sempre. Io vi ho
dato una dimostrazione grandissima di amore, fatelo anche voi.
Grazie a coloro che sono venuti nonostante le difficoltà, grazie del
sacrificio che avete compiuto; Io vedo e so tutto; Io so quando dare e
quando non dare. Voi domandate, bussate, sempre.
Iniziate bene questa santa Quaresima, per voi, per i vostri cari, per
coloro che non credono, che non amano, per coloro che non vanno
alla santa Messa, che non osservano i comandamenti, ma soprattutto
pregate per i miei sacerdoti.
Grazie, un augurio a tutti: buona Quaresima. Insieme al sacerdote vi
benedico tutti, benedico i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Marisa - Eccola!
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno.
Gesù - Andate nella pace di Dio Padre, di Me, Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao Gesù.
Gesù - Non vado via, resto qui con voi.
Marisa - Vorrei tanto stringerti forte, ma ho paura di sentire le spine
e i chiodi! Don Claudio, devi celebrare e Lui sta qui.
Don Claudio - Sì, devo celebrare la santa Messa adesso.
Roma, 18 febbraio 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Sei tornato di nuovo tu, Gesù?
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Gesù - Sì, voi avete cantato il Magnificat e questo mi ha dato gioia;
sono venuto Io perché voglio fare questa Quaresima insieme a voi. Io
porto la croce grande, voi portate la croce piccola. In questa croce
c'è tutto il mio amore che ho dato per tutti gli uomini. Vi ho detto che
non dovete vedere la croce con paura o come un'umiliazione, no, la
dovete vedere trionfante. Quando entrate nelle chiese, dopo aver
adorato Me, Gesù Eucaristia, andate davanti alla croce, chinate il
capo e dite: “Gesù, voglio portare la croce con Te, ti voglio aiutare in
questo lungo cammino”. Tanti attendono la mia venuta e non sanno
che la mia venuta è il trionfo dell'Eucaristia. L'Eucaristia non è
amata dagli uomini, soprattutto dai miei figli prediletti.
Io ho portato la croce e ora la porterai tu.
Marisa - Ancora oggi? Piano però. Gesù piano ti prego, piano, non ce
la faccio, aiutami se puoi. Io ti voglio aiutare Gesù, ma non così, non
davanti agli altri ti prego. Io non ce la faccio sai? Sono troppo povera
per portare una cosa così grande.
Gesù - Questo grande sforzo che hai fatto e la grande sofferenza che
hai vissuto è per i miei sacerdoti. Siamo arrivati a centosette. Forza e
coraggio, figlia mia, parla con il tuo Gesù.
Marisa -Mi fa male un po' tutto, sai?
Gesù - Mi devi aiutare.
Miei cari figli, non per divertimento faccio soffrire la passione alla
vostra sorella, ma perché il mio cuore sanguina e voglio avere tutti i
miei figli prediletti, i miei sacerdoti, accanto a Me. Oh, quanti di essi
non amano l'Eucaristia! Non credono che Gesù è presente in corpo,
sangue, anima e divinità nell'Eucaristia e che Dio Padre, Dio Figlio,
Dio Spirito Santo sono nell'Eucaristia! Io ho amato tutti, ma
soprattutto ho amato i miei cari sacerdoti prediletti, per questo vi ho
chiesto di offrire la giornata del giovedì per i sacerdoti. Mi ripeto:
amate i miei sacerdoti. Se notate qualcosa in loro che non va, ditelo
con carità o tacete e pregate per loro.
Vivete questa santa Quaresima con amore per gli altri, amate il
vostro prossimo, anche se a volte non si comporta bene. Amate e
pregate per loro. Io vi aiuterò a portare la croce.
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Marisa - Anche me aiuti un pochino? Perché ho tanti dolori.
Gesù - Grazie, miei cari figli, della vostra presenza. Insieme ai
sacerdoti benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Auguri a tutti e santa Quaresima.
Marisa - Adesso saluto prima Gesù e poi te, che sei arrivata dopo. Sì,
perché abbiamo la santa Messa. Ciao. Don Claudio sono andati via.
Roma, 21 febbraio 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Sei venuta ancora una volta a trovarci? Abbiamo aspettato
tanto il tuo arrivo; oggi più che mai ho tante persone da
raccomandarti, tanti malati della nostra comunità, dal grande
Giovanni al piccolo Jacopo. Non gli fare venire la febbre così alta. Ti
chiedo anche aiuto per tutti noi qui presenti, per tutte le persone che
si sono raccomandate alle mie preghiere. Tu, Madonnina puoi fare
tutto, corri da Gesù a chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno,
sempre se conformi alla volontà di Dio.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie delle
preghiere continue che fate per la pace, per il trionfo, per tutte le
intenzioni che avete nel vostro cuore. Pace anche a coloro che non
sanno amare. Prima che uscisse già avevo letto tutto il trafiletto.
Poverini, mentre il mondo va a rotoli, loro si divertono a scrivere e
non sanno che combattono contro Dio. Possono distruggere l'uomo di
Dio, ma non Dio. A voi ho insegnato l'amore, ad amare tutti, anche
coloro che fanno soffrire. Io vi amo, miei cari figli, Gesù vi ama.
Quando ancora eravate nella mente di Dio, Egli vi ha amato; il suo
amore è immenso per tutti, per tutte le razze, per tutte le religioni,
per i non credenti e per i credenti.
Mi ripeto di nuovo: quelli che lasciano più a desiderare sono coloro
che dicono di essere credenti, dicono di amare ma non sanno amare
o non vogliono amare.
Prima si diceva: “Dente per dente”, ma Gesù ha detto: “Se qualcuno
vi schiaffeggia porgete l'altra guancia”. Questo però non significa
che il vero cristiano deve chinare sempre il capo e dire no quando è
sì o sì quando è no; se è sì deve dire sì, se è no deve dire no.
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Miei cari figli, vi siete accorti da soli com'è difficile parlare con
persone che si dicono praticanti, credenti e poi mancano all'amore,
quello vero, che Dio ha insegnato mandando a morire suo Figlio?
Ricordatevi: prima della resurrezione c'è la morte, prima del trionfo
c'è la sconfitta. Ci saranno ancora altri colpi di satana. Non è difficile
per un potente chiamare qualcuno e ordinargli: “Scrivi contro quel
piccolo sacerdote”. Queste persone non sono di Dio, ma contro Dio.
Gli umili, i semplici, i poveri andranno a godere Dio per sempre. Io vi
ho insegnato l'amore, ma ancora tentennate su questo punto, ancora
ascoltate e poi dimenticate tutto ciò che la Mamma vi dice, che Dio vi
dice, perché è Dio che mi dà la lettera da portarvi. Sento dire spesso
che la Madonna si ripete e io domando ancora oggi: siete forse
cambiati? Io mi ripeto, il sacerdote si ripete, ma ci ripetiamo per la
gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Ci sono coloro che si
ripetono ma non amano Dio, non amano le anime: questo è grave.
Non dite neanche piccole bugie, perché dalla bugia si arriva alla
menzogna e alla calunnia; purtroppo questi peccati vanno avanti da
secoli. Vivete in pace, con semplicità, sincerità, in armonia con voi
stessi, con Gesù Eucaristia: tra poco Lo riceverete nel vostro cuore,
ricevetelo in grazia.
Gesù ha detto: “Ho sete di voi, datemi da bere; Ho sete della vostra
semplicità, della vostra sincerità, del vostro amore”. Anch'io ho sete,
datemi voi stessi e io vi farò grandi agli occhi di Dio.
Pregate con tutto il cuore per la piena realizzazione del trionfo
dell'Eucaristia, perché è iniziato con tanta persecuzione, con tanta
calunnia e diffamazione. Si è intensificata la purificazione; alluvioni,
terremoti, valanghe, incendi continueranno. Ma l'uomo guarda e non
si converte, perché pensa che la purificazione non arrivi per tutti, ma
a chi in un modo, a chi in un altro arriva per tutti.
Grazie, miei cari figli, se cercate di mettere in pratica quanto la
Mamma ha detto, non siate soltanto ascoltatori, mettete in pratica e
meditate.
Nonna Iolanda, che per la prima volta dopo mesi e mesi sei qui in
mezzo a noi, la Mamma ti benedice; grazie a Dio sei qui. Grazie per
le preghiere, per le sofferenze, grazie per tutto. Grazie a voi tutti,
grazie a coloro che fanno sacrifici per venire, perché hanno problemi
di famiglia, di lontananza, di macchina, anche di benzina sento dire.
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Ma vi è mai mancato tutto questo? Voi credete alla Provvidenza? I
miei figli sì, perché sono vent'otto anni che vivono di Provvidenza.
Anche voi non vi accasciate ma vivete della Provvidenza di Dio,
perché esiste.
Marisa - Sì, ho riconosciuto qualcuno però non mi sento…
Madonna - Vi porto tutti stretti al mio cuore coprendovi con il mio
manto materno. Questo manto che si allunga sempre su ognuno di
voi.
Andate, non dico nella pace, ma a partecipare alla santa Messa come
fosse l'ultima della vostra vita, per il sacerdote come fosse l'ultima
che celebra, quindi con tutto l'amore, e in grazia.
E voi miei piccoli figliolini, coraggio con il giornalino, con amore
però. Grazie.
Marisa - Ciao. È andata via Don Claudio, aveva tante anime salve
vicino. Ho visto Mauro.
Don Claudio - Diglielo alla mamma dopo.
Marisa - Mi vergogno.
Roma, 25 febbraio 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Sì, lo so che tu sai quello che ho dentro, però te lo faccio
vedere, tanto lo vedi soltanto tu dal Paradiso e nessun altro, vero?
Ecco, sono le persone a me più care e dal momento che hanno una
missione molto grande tutti e due, ti chiedo di aiutarli e di aiutare
tutti i malati. Adesso ti dico una cosa: se loro stanno bene con il
corpo riescono anche a pregare di più, ma se stanno male con il
corpo non riescono a pregare, sai? Io pure, hai visto, faccio fatica a
pregare. Tu aiuta tutti, tutti i malati, guardali bene. Ti ricordi quando
ho messo gli occhiali alla statua per farti vedere meglio? Adesso sono
stata spontanea. Noi dobbiamo fare una festa grande, come tu vuoi,
ma perché non fai stare bene il festeggiato? Io ti prego per lui, fallo
star bene, almeno fisicamente. Fisicamente no, moralmente no…
Allora, se tu sei una mamma, io come figlia ti chiedo: “Mamma che
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cosa vuoi da noi?” Ti abbiamo dato tutto! Li hai visti bene? Adesso
metto via questi. No, li lascio così e tu li guardi ancora. Ti piacciono?
Madonna - Marisella, tu pensi che io non lo ami, che non lo aiuti?
Marisa - Ti devo rispondere? Non penso a niente, però mi viene di
pensare. E poi c'è Giovanni, ci sono tante persone che stanno male.
Aiuta Don Claudio, perché così non si può andare avanti.
Madonna - Oggi vi invito a pregare per le persone perseguitate
moltissimo per invidia e per gelosia. Oh, voi non potete capire fino a
che punto vengono perseguitate le creature scelte da Dio! La
Mamma è qui con voi per chiedere l'aiuto delle vostre preghiere, io
non ho bisogno di preghiere, però vi chiedo di aiutarmi a pregare per
le vostre intenzioni. Vi amo, miei cari figli, vi amo moltissimo. Se
l'uomo non si converte, non è colpa di Dio, né mia, come Mamma, io
sono la vostra Mamma. Per l'uomo che non crede o che crede e non
si converte, non sarà facile quando arriverà il momento stabilito dal
Signore. Sarà duro per coloro che non hanno creduto, non hanno
amato. Io ho carità e compassione per coloro che non sono capaci di
amare, perché nessuno ha insegnato loro ad amare, per coloro che
non conoscono Gesù. Più i tempi vanno avanti e più mi accorgo che
Gesù Eucaristia non è conosciuto, né amato. Una volta dissi in un
messaggio: “Fa più scalpore una mia statuina che piange, che versa
lacrime di sangue, di mio Figlio Gesù che versa sangue”. È più facile
credere a una statuina che sanguina, perché non comporta nessun
sacrificio, che credere a Gesù Eucaristia, perché bisogna vivere in
grazia. Oh, quante creature non vivono in grazia, quanti giovani non
vivono in grazia! Per loro è facile e tutto diventa occasione per ridere
su ciò che li circonda, anche su avvenimenti belli e santi. A volte si
parla di Dio, di Gesù o della Madonna, così tanto per parlare. Voi non
perdete il vostro tempo, parlate di Gesù Eucaristia.
Quanti sacerdoti si sono convertiti! Questo è il regalo più grande per
il vostro sacerdote, come lui ha detto; i sacerdoti che si sono
convertiti finalmente credono che nell'ostia c'è Gesù Eucaristia in
corpo, sangue, anima e divinità. Miei cari figli, io non vengo per fare
una passeggiata, ma per pregare con voi, vengo per far compagnia a
Gesù Eucaristia, perché vi amo, amo anche coloro che non Lo amano,
coloro che violentano la volontà dell'uomo: una mamma deve amare
tutti i figli. Un malato chiama il medico per essere curato, invece chi
non sta male non chiama il medico, voi, invece, chiamate sempre
Gesù Eucaristia ed accostatevi all'Eucaristia in grazia. Mentre vi sto
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parlando il mio sguardo arriva fino a quelle creature che non sono
potute venire per la salute, per il lavoro, per problemi di famiglia, io
guardo anche loro e mando il mio bacio specialmente ai bimbi.
Mia cara Marisella, so che cosa vuoi, ma tu sai che devo fare la
volontà del Padre.
Marisa - Senti, non ricominciamo a dire che dobbiamo fare la volontà
del Padre, perché noi la stiamo facendo, stringendo i denti come tu
dici, per chi ce l'ha. Facciamo la volontà di Dio, però ci devi anche
aiutare, dobbiamo sentirti vicino. Visto che non ci dici né il giorno, né
il mese, almeno fai così e tutti ti sentono. Poi quando vuoi venire,
siamo sempre pronti, anche di notte. Se tu dici che vieni alle due di
notte, noi stiamo tutti qui, anche i malati, te lo assicuro. Perché
sorridi?
Madonna - Perché sei di una ingenuità e schiettezza sorprendente.
Marisa - Io non lo sapevo. Dico quello che sento nel cuore, anche se
sono un po'…Non fa niente, tanto tu mi comprendi.
Madonna - Miei cari figli, so che la festa del Sacerdozio e del vostro
sacerdote è rimandata al giorno 14 invece del 9 marzo, anniversario
della sua ordinazione sacerdotale; quel giorno io sarò con voi, verrò a
comunicare ciò che Dio mi dirà di dire. Voglio essere la vostra
Mamma in tutti i modi, credetemi miei cari figli, sono la vostra
Mamma e la mamma si deve preoccupare per i figli malati in spirito e
in corpo, per questo debbo amare tutti. Continuate a pregare, a fare
fioretti e sacrifici, a digiunare. Il digiuno ancora non è stato ben
capito: tutto ciò che riguarda la vita spirituale deve essere leggero,
elastico, non dovete infliggervi delle penitenze che non potete fare,
oppure chi le può fare non deve dire: “Non posso, ho la pressione
bassa, ho un po' di febbre, mi gira la testa”. No! Solo chi prende
medicine è esente, e c'è qualcuno che lo fa anche prendendo le
medicine. Marisella, digiunerai metà giornata, non tutta.
Marisa - Perché sveli tutte le cose mie? Ma guarda! Lo sai che mi
sentono, ti sentono! Non so se te o Gesù, una volta, avete detto che il
digiuno fa bene al corpo: a me non fa bene niente, né il digiuno, né
se mangio, perciò possiamo farlo quasi tutti, no?
Madonna - Per esempio nonna Iolanda non deve fare il digiuno ma lo
fa, lei fa tutto. Volete che dica i nomi di chi non deve fare il digiuno?
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Marisa - No, no, per carità, stiamo buoni, ognuno di noi deve saperlo,
vero Madonnina? Deve capire se lo può fare o no, vero? Altrimenti ci
tratti come bambini, ma noi siamo adulti, siamo cresciuti, hai detto
così una volta. Siamo bambini? No, siamo grandi.
Madonna - Complimenti per chi ha dato l'esame ed è andato bene.
Marisa - Sì, perché tu non lo sai? Eri tu a stare vicino a loro! Però c'è
una persona che non merita il voto, te lo dico io. Sì, sì, puoi
continuare ancora ad aiutarli, perché uno dei nostri giovani ha
bisogno, ha bisogno punto e basta. Tu tanto vedi tutto. Aiuta tutti noi
qui presenti, noi che stiamo sempre qui; ogni volta che tu dici c'è il
triduo, c'è la novena, noi stiamo qui da te. Ma quando ti fai vedere?
Quando? E dai? Mamma mia, quanto siete preziosi, però! Se
dipendesse da me, avrei già detto: “Quel giorno vengo”, proprio così!
Madonna - Marisella, io non sono te e tu non sei me. No, proprio a te
non lo dico, perché tu poi lo dici agli altri.
Marisa - No, perché quando mi dici che è segreto io non lo dico. No,
no, lo dico, sono sicura, non ce la faccio a tenerlo questo.
Madonna - Coraggio, miei cari figli, la Mamma vi è vicina. Io resterei
tanto a parlare qui con voi, ma stare in ginocchio non vi stanca? La
Mamma tante volte ha detto che chi non può stare in ginocchio si
può alzare tranquillamente, ma davanti a Gesù Eucaristia
inginocchiatevi, fate un bel fioretto. Grazie.
Insieme al sacerdote benedico voi, i malati. Benedico te nonna
Iolanda, benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via. Mi è scappato, le ho detto birbona.
Roma, 28 febbraio 1999 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Vedo che sei arrivata tutta sorridente!
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Madonna - Sì, siete tornati nel primo luogo dove io apparivo ed è
molto bello.
Marisa - Senti, potrei raccomandarti delle persone che stanno tanto
male? Non ti dico i nomi perché sono molti, però tu sai e puoi
intercedere meglio di tutti presso Dio. Ti raccomando tutte le
persone che sono malate, i bambini, gli adulti, ci sono tanti malati in
questo periodo, sai?
Madonna - Miei cari figli grazie della vostra presenza. La Mamma ha
un breve messaggio, ma molto importante: cos'è l'Eucaristia? Voi
avete sentito tante volte parlare della trasfigurazione e della
transustanziazione, probabilmente non tutti conoscono queste
parole, ma invitano a cercare Dio che si trova nell'Eucaristia: Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo si trova nell'Eucaristia, per
questo la Madonna spesso dice: “Andate da Gesù Eucaristia”. Non
cercate grandi parole per parlare di Gesù o capire Gesù. Egli è
presente in corpo, sangue, anima e divinità nell'Eucaristia. Voi avete
compreso questo perché chi viene spesso nel luogo taumaturgico,
viene per pregare davanti a Gesù Eucaristia. Qui c'è Gesù Eucaristia
che ha sanguinato ed in ogni tabernacolo del mondo è sempre
presente Gesù Eucaristia.
Non cercate Dio tra le nuvole, non aspettate Gesù in un luogo o in un
altro, né lo Spirito Santo scendere dal Cielo; in Gesù Eucaristia
troverete tutto e troverete la virtù più importante, l'amore. Non si è
compreso, forse, cosa significa amore. Amore significa anche godere
della felicità degli altri, godere se delle persone hanno delle doti e
possono far qualcosa per aiutare il prossimo, godere di tutto. Ci può
essere anche la gelosia, quella bella, come dice Marisella, cioè
vedere gli altri migliori e sforzarsi di imitarli nel senso buono. Mi
ripeto: la gelosia porta all'invidia, l'invidia alla calunnia e
diffamazione. Non è possibile che il mio Gesù sia morto invano.
Anche i veggenti non agiscono bene, lavorano solo per il proprio
orticello, e guai a rimproverarli, si sentono feriti. Questo è un
momento molto difficile, più difficile del solito, non solo perché si
accaniscono contro di voi, ma anche perché tutto il mondo non va. Vi
sembrerà strano che la Mamma si chini verso di voi e vi chieda aiuto,
ma le vostre preghiere e i vostri sacrifici hanno ottenuto già molte
grazie, non stancatevi di pregare, ma pregate in grazia, ricevete
Gesù in grazia. Come si nutre il corpo più volte al giorno, tanto più si
dovrebbe nutrire l'anima, questo non è compreso neanche dai miei
sacerdoti prediletti, non è capito dai veggenti. Essi girano, vanno
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dalle persone, parlano del più e del meno, ma non parlano
dell'Eucaristia. No, miei cari figli, amate l'Eucaristia, non stancatevi
mai di parlarne e di amarla.
Volevo darvi un piccolissimo messaggio, ma la Mamma quando
comincia a parlare si comporta come una certa persona, che mentre
parla non si rende conto dell'orario, poi io arrivo in ritardo e voi con
semplicità ed umiltà mi attendete.
Ricordatevi: Trasfigurazione, Transustanziazione è trovare Gesù
nell'Eucaristia, tutto è lì, non ci sono altre parole.
Auguri a tutti, auguri agli ammalati. Un ringraziamento a coloro che
aiutano questi miei due figli, un ringraziamento che parte dal cuore
della Mamma del Cielo e della Terra.
Marisa - Che succede adesso? Vedo Gesù tutto vestito di bianco, è
tutto luminoso e sale, sale. Mamma mia, quanto è bello! Io non
pensavo che oggi me lo avresti fatto vedere. No, non mi dire che
devo disegnare Gesù così, perché la persona che fa i disegni mi
picchia. Le chiedo sempre qualcosa. Poi il tuo volto non viene mai
bene. Se tu ti fai vedere, noi ti scattiamo la fotografia, così mi hanno
detto e poi ti dipingiamo. Non c'è niente da fare.
Madonna - Miei cari figli, c'è Gesù davanti a voi, alzate le braccia
verso il cielo e gridate con me: Padre nostro…
Marisa - Quanto è bello! C'è Pietro, Giacomo e Giovanni, Mosè ed
Elia vicino a Gesù. È tutto molto bello e luminoso.
Madonna - Miei cari figli, ancora oggi vi dico: “Partecipate alla santa
Messa come fosse…”
Marisa - L'ultima della nostra vita.
Madonna - A te, Don Claudio, non c'è bisogno che dica questo, fai
amare Gesù Eucaristia come sempre.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, tutti i malati, grandi
e piccoli. Bentornato Jacopo. Nonna Iolanda, è la seconda volta che ti
vedo e mi dà gioia vederti. Grazie, nonna Iolanda, per ciò che fai,
grazie.
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Benedico i vostri oggetti sacri, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È stato bellissimo, grazie Madonnina, grazie.
Roma (Ospedale San Raffaele), 5 marzo 1999 - ore 19:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, avete una grande missione da portare
avanti. Quando sembra che tutto crolli, alzate gli occhi al cielo e dite:
Padre nostro…
Avete fatto tutto il possibile. Quando si rompeva qualcosa, cercavate
di fare tutto quel che occorreva per ripararla; quel povero tendone
ha sopportato tutto: burrasche, tempesta e vento. È stato bello
vedervi faticare, ma molto più bello è stato vedervi giocare per far
ridere Marisa e farle passare un po' di tempo. Vi siete impegnati per
mettere tutto al riparo, ma alla base c'è Marisella che aiuta tutti.
Dovrete ancora lavorare, correre, riparare, come faceva il mio amato
sposo quando ci copriva col suo manto dal vento e dalle tempeste di
sabbia.
Mio caro sacerdote prediletto, cara Marisella, quante anime avete
salvato: oggi sono centosessanta i sacerdoti convertiti.
Non voglio fare distinzioni tra chi ha dato di più e chi di meno, tutti
coloro che hanno collaborato hanno dato quello che potevano dare.
Invece chi ha evitato di aiutare i miei figli sentirà rimorsi nel proprio
cuore. Amatevi, miei cari figli.
Portate questo messaggio a coloro che hanno chiuso tutti i buchi che
si sono aperti, incominciando dal San Raffaele. Vi benedico.
Roma, 14 marzo 1999 - ore 11:15
Lettera di Dio
Marisa - Voglio raccomandarti tutte le persone che sono venute in
questo luogo.
Ecco, questa è la tua vita.
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Marisa presenta il libro della vita della Madre dell'Eucaristia, che la
Madonna stessa le ha dettato.
Ha benedetto il libro. Potresti darmi un po' di voce?
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La Mamma
non è arrivata qui in questo momento; sono giorni e giorni che vivo
in mezzo a voi per controllare i lavori e per aiutarvi ogni volta che il
demonio si affacciava per distruggerli. Miei cari figli, miei cari
apostolini, con tanta forza e coraggio, soprattutto con tanto amore
avete cercato di tappare i buchi che il demonio apriva. Vi ho seguito
passo passo. Ve ne siete accorti, avete sentito il mio profumo? Sono
stata con voi ogni giorno ed avete fatto più che una novena di
sacrificio, di sofferenza, di lavoro, soprattutto di amore. Spero che vi
siate accorti che quando c'è l'amore, c'è tutto e tutto riesce, come
questo capolavoro che i miei occhi hanno visto crescere giorno per
giorno. Complimenti, avete fatto un capolavoro! Ha ragione il
sacerdote quando dice: “In Vaticano c'è la basilica di san Pietro e qui
c'è la piccola basilica “Madre dell'Eucaristia”. Tutto è un capolavoro:
i raggi, il deserto che fiorisce, la croce, ma il più grande capolavoro è
adorare Gesù Eucaristia che ha sanguinato e che ora troneggia in
mezzo a voi.
Miei cari figli, quanta gioia avete dato al mio Cuore! Vorrei elencarvi
tutto ciò che avete fatto per amore di Gesù e per amore del vostro
sacerdote; lui lo merita veramente perché ama molto le anime. È
sempre pronto a tutto, a correre da un ammalato all'altro, ad andare
a controllare i lavori, a correre sempre e ovunque pur di aiutare il
prossimo. Non tutti possono capire quanto sia grande il suo
sacerdozio e con quanto amore e sacrificio sia vissuto. Se non avesse
una vittima accanto, non potrebbe farcela da solo; lui ha avuto la
vittima e ha avuto amore e generosità, specialmente da voi, miei cari
giovani. Filiberto, sei stato bravo, come anche tua moglie. Voi,
giovani, soprattutto i capi mastro, avete dato veramente tanto. Ora la
Mamma desidera che partecipiate alla santa Messa con tutto il
cuore, specialmente coloro che vengono da lontano, che hanno
dimostrato il loro amore verso il sacerdote; la scorsa estate essi
hanno visto come il sacerdote lavorava per i malati, per i giovani, per
gli adulti; ha sempre dato tutto, senza chiedere mai nulla.
Miei cari figli, a qualcuno Dio ha chiesto l'immolazione totale e
questo qualcuno ha detto un sì pieno. Voi pensate che questo non
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serva a nulla? Pensate che Dio non sia intervenuto per convertire
altri sacerdoti? Si sono convertiti 199 sacerdoti, 7 suore, 7 religiosi,
7 laici. Questa è la gioia più grande per il sacerdote, per voi tutti e
per me che sono la Madre di Gesù, la vostra Mamma, che vi ama
immensamente.
Molte persone dicono che percorrere il cammino spirituale della
Madre dell'Eucaristia è difficile, perché è molto impegnativo. È vero,
ma quando c'è l'amore tutto diventa facile, vero Patrizia?
Vorrei stare con voi tutta la giornata, ma poiché io non mangio, non
parteciperò all'agape; però sarò con voi per aiutare la vostra sorella
e voi tutti. So che per chi ha viaggiato è un po' difficile restare desto,
ma io voglio scuotervi: siate desti e partecipate alla santa Messa!
Miei cari figli, un grazie viene dal profondo del mio cuore e un grazie
da parte di mio figlio Gesù, grazie a tutti.
Gesù - Io sono Gesù. Sono qui per complimentarmi con tutti voi per i
lavori spirituali e materiali. Grazie per il bellissimo addobbo: questi
raggi che scendono, il deserto che fiorirà; grazie per il quadro con le
colonne, ma manca qualcuno sulla colonna. Perché è stato tolto?
Marisella non ha visto soltanto ciò che è disegnato sul quadro;
manca un personaggio molto importante per Me e per la Mamma del
Cielo, manca colui che ha fatto del suo sacerdozio davvero un grande
deserto fiorito. Lui non c'è, ci sono soltanto fiori, fiori, fiori. Perché?
Marisa - Non lo so, io non c'ero, stavo in ospedale; però possiamo
rispettare il suo desiderio?
Gesù - Va bene, ubbidisco anch'io al sacerdote, adesso. È molto
importante quel disegno, voi non siete riusciti a comprenderlo. Il
sacerdote non sta bene già da ieri e non ha potuto dare tutto ciò che
poteva; anche stamattina non si sente bene. Voi, che siete tutti
fratelli, cercate di comprendere e di amare. Ricordatevi, Gesù vi
ripete ancora oggi, 14 marzo, giorno della grande festa del
sacerdozio e del sacerdote: imparate ad amare, poi pregate.
Grazie, miei cari figli, avete dato gioia al mio Cuore che spesso
sanguina a causa degli uomini; grazie a tutti per il capolavoro. Io,
Gesù, benedico il sacerdote: Io sono in lui, lui è in Me e la vittima è
con noi.
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Ciao a tutti, arrivederci al grande momento della consacrazione;
vivetela bene.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Marisa - Sì, poi lo dirò che è presente anche san Giuseppe.
Madonna - Insieme al sacerdote benedico voi tutti e mando un bacio
ai bimbi; il mio bacio e il mio abbraccio vanno a nonna Iolanda che,
anche lei, sta soffrendo moltissimo.
Marisella, mostrami gli oggetti sacri.
Marisa - Ti sei ricordata. Non sono miei. Devo aprirli? So che li hai
già visti, però faccio fatica ad aprirli. La Madonna è curiosa, vuole
vedere cosa c'è dentro. Questi sono i sette doni dello Spirito Santo, le
sette opere di misericordia corporali e spirituali, le tre virtù teologali
più le quattro virtù cardinali; Don Claudio ci ha trovato tutto, anche
il candore e la purezza. Non andare via subito, perché voglio farti
vedere anche il giornalino.
Madonna - Ma io non ho fretta, Marisella.
Marisa - Di questo non parlare ad alta voce, perché Yari non lo sa; è
una sorpresa. Lui e Laura hanno fatto un anno di fidanzamento, però
stai zitta.
Madonna - Sì, Marisella, io sto zitta, però hai parlato tu. Io voglio per
voi due qualcosa che vi distingua da tutti, più grande, uguale e
bianca.
Marisa - Don Claudio, la Madonna vuole che tu faccia ciò che lei dice,
perché già hai voluto togliere qualcosa dal quadro, però questo lo
devi fare. Quest'altro regalo deve essere di Giacomo.
Madonna - Ora mostrami il giornalino, Marisella. Anche il giornalino
è un capolavoro; miei cari apostolini, avete lavorato nella sofferenza
e in mezzo a tante difficoltà. Avete fatto veramente un capolavoro,
siete stati bravi, nonostante eravate molto stanchi.
Marisa - Aspetta, ti faccio vedere una cosa. Guarda come sei, sei
come me. Guarda!
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Madonna - Sì, Marisella, hai ragione, però colui che conta è il
sacerdote. Tu sai che il sacerdote deve sempre emergere; questo
sacerdote vive al massimo il suo sacerdozio, quindi merita tutto e
deve sempre emergere.
Marisa - E io lo faccio emergere. Guarda qua, ti piace?
Madonna - Moltissimo; grazie miei cari apostolini, grazie. So le
difficoltà che avete incontrato: le corse fino a tarda sera, la
stanchezza, alcuni genitori che brontolavano, ma voi, imperterriti,
avete portato la missione a compimento fino in fondo. È un
capolavoro molto bello, grazie. È molto importante questo giornalino,
come è molto importante la mia vita, così mi conoscerete bene. Però
non criticatemi e non lasciate indietro i messaggi di Dio, leggeteli,
viveteli.
Miei cari figli, vi porto tutti stretti al mio cuore insieme al mio amato
sposo Giuseppe, al bimbo Gesù, agli angeli e ai santi. Questo è san
Tarcisio, Marisella.
Non vi dico andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo, ma: vivete la santa Messa, partecipate alla santa
Messa con tutto il cuore e tu, Don Claudio, celebra la santa Messa
come se fosse l'ultima della tua vita, in questa Basilica della Madre
dell'Eucaristia. Guardate i raggi: scendono e fanno fiorire il deserto;
tutto è bello, tutto è stato fatto con amore, vero, Luca e Yari? Tutti
voi giovani avete lavorato, avete fatto gioire il mio Cuore; grazie,
miei cari figli, sono molto, molto commossa, grazie ancora. Auguri a
tutti.
Marisa - Voi rimanete qui durante la Messa?
Madonna - Sì, ma tu non ti stancare, Marisella.
Marisa - Ciao.
Roma, 18 marzo 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - Ho aspettato tanto questo giorno. Non ho pensato a me, ma
a tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere e
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soprattutto al sacerdote, ai giovani e a coloro che con tanto amore
vengono a pregare in questo luogo taumaturgico; aiutali tutti.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È il cuore
accorato di una Mamma che vi parla; perché non avete risposto alla
novena del mio amato sposo? Ci tenevo tanto. Possono esserci stati
tanti impedimenti, ma non avete messo Dio al primo posto. A volte la
malattia, il tempo ed anche la pigrizia vi sono d'ostacolo. A questa
novena a san Giuseppe, preparata con tanto amore, la Mamma
teneva moltissimo; pazienza, aspetterò il prossimo anno, ma io,
quando vi do delle grazie in nome di Dio, non aspetto mai tanto
tempo.
Marisella, sono qui davanti a te e ti parlo tenendo le tue mani tra le
mie per darti tanta forza e coraggio nell'affrontare questo momento
così duro. Figlia mia, sei molto debilitata e sofferente, ma non senti
le mie mani che stringono le tue, ti aiutano e ti danno forza e
coraggio? Mi vedi parlare con te, vicino a te. Nessuna distanza deve
dividerci, stiamo l'una vicino all'altra e tutte e due coccoliamo Gesù e
oggi più che mai coccoliamo il mio amato sposo Giuseppe. Ecco, dai
anche tu la mano al mio amato sposo, lui ti darà forza, ti sorreggerà
in questo momento così drammatico della tua vita. Oh, quanto hai
sofferto, figlia mia! Così dovrebbero fare tutti gli uomini: darsi la
mano, uno ad uno, stringerla forte con Gesù, con il mio amato sposo,
con me, Maria, Madre dell'Eucaristia, con tutti gli angeli e i santi. Io
ti do forza e coraggio per andare avanti ad affrontare questa vita così
piena di dolori, di incomprensioni e sacrifici. E il mio amato sposo
Giuseppe vi guarda, vi sorregge e prega per voi, con voi.
È bello vedere le anime che si stringono l'un l'altra per dare gloria a
Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. Eccomi qui davanti a te,
figlia mia, abbracciate l'una all'altra per amare Dio, il nostro Tutto, il
mio e il tuo Tutto.
Coraggio, sii forte; sì, ti farà il regalo, non ti preoccupare, perché
voglio che simboleggi sempre la vostra purezza e il vostro candore
interiori ed esteriori.
Marisa - Ti è piaciuto l'anellino?
Madonna - Te l'ho suggerito io, con il brillantino sulla croce. È così
importante per me! Per voi della Terra queste cose possono
sembrare profane e inutili, invece è molto importante far vedere la
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purezza e il candore in tutti, perché io vi amo, miei cari figli, vi amo
tutti immensamente. A coloro che hanno fatto la novena per il mio
amato sposo Giuseppe, grazie e spero tanto che domani rispondano
altre persone, perché è una grande festa, anche se non è di precetto.
Marisa - Se tu volessi, potresti farmi un piccolo regalo dandomi un
po' di voce; io vorrei cantare a gloria di san Giuseppe, però il medico
ha detto che la mia situazione è ancora molto grave. Io ti ringrazio di
tutto, ti ringrazio dei miracoli che mi hai fatto continuamente in
questi giorni, altrimenti non ce l'avrei fatta. Non merito tutto questo,
però ti ringrazio. Dai forza al sacerdote perché è stanco, è molto
stanco e noi tutti ci appoggiamo su di lui.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie a voi,
giovani, di tutto ciò che avete fatto per il sacerdote, grazie a tutti
coloro che lo amano, grazie dal Paradiso.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri
ed anche le crocette. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Aiutaci e ricordati del 12 marzo; non è stato
festeggiato per diversi motivi, però fa' che domani sia una festa
grande per i nostri. Ciao.
Se n'è andata a braccetto con san Giuseppe insieme a tutti gli angeli
e i santi.
Don Claudio - A braccetto?
Marisa - Sì, camminavano sotto braccio.
Roma, 19 marzo 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
San Giuseppe - Diciamo l'Ave Maria per la mia e vostra Mamma, per
la mia amata sposa. Ave Maria…
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche se non siete tanti,
io, Giuseppe, in nome di Dio, sono venuto in mezzo a voi. Cosa poteva
fare Giuseppe, un falegname, più che ascoltare la parola di Dio e
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metterla in pratica? Questo mi ha chiesto Dio; a voi chiede la stessa
cosa ed io vi porto il suo amore con tutto il cuore. L'opera di Maria e
di Giuseppe continua; ci sono tante coppie chiamate da Dio: un
sacerdote e una laica, due fidanzatini, due sposi, il piccolo Jacopo,
tutti siete chiamati per questa bella opera di Dio.
Quando Gesù ha detto: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e
oppressi ed io vi ristorerò”, non lo ha detto tanto per dire, ma perché
voi andiate a chiedere a Gesù ciò di cui avete bisogno. La tempesta è
grande, la sofferenza è grande, ma l'amore di Dio è immenso per
tutti.
Amate Dio, amate gli uomini di Dio e coloro che soffrono. Io, nel
silenzio, nell'umiltà e nel nascondimento ho amato; tutti dovete
amare, tutti siete chiamati per qualcosa di grande agli occhi di Dio.
Non ripiegatevi su voi stessi, non piangete su voi stessi, ma piuttosto
sui vostri figli che non conoscono Dio e non lo amano.
Io, Giuseppe, sono venuto in mezzo a voi quasi timido, la mia amata
sposa è qui accanto a me che vi guarda e sorregge il bimbo Gesù che
vi benedice. Lo Spirito Santo, gli angeli, i santi ed io, l'umile san
Giuseppe, sono qui per portarvi il messaggio di Dio e ancora oggi vi
ripeto: convertitevi e credete al Vangelo, alla Parola di Dio, ai
comandamenti e ai sacramenti. In essi troverete la vita, l'amore, la
gioia.
Coraggio, miei cari figli, Gesù sembra un fallito, ma ha vinto il
mondo, voi sembrate dei falliti, ma avete vinto il mondo.
Marisella, tu sei ancora qui sulla Terra a lottare; non dici nulla?
Marisa - È meglio che sto zitta, perché avrei tante cose da dirti. Ti
vorrei domandare una cosa: voi del Cielo usate contare gli anni? Noi
qui sulla Terra ci troviamo nel 1999, voi del Cielo in che anno siete?
San Giuseppe - Hai ragione Marisella, ma non dovete mancare di
fiducia verso Dio; quando Dio promette una cosa, la mantiene. I
tempi di Dio non sono i vostri tempi, quindi non scoraggiatevi.
Bentornata, Marisella, nel mondo dei viventi, il pianeta Terra.
Marisa - Veramente stavo bene di là.
San Giuseppe - Ora prova a cantare con me.
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(Marisa canta con san Giuseppe il canto “Saldo è il mio cuore”)
Marisa - Mi emoziono, mi fai cantare con te, hai una voce da tenore.
Va bene, grazie.
San Giuseppe - Miei cari figli, così si fa, si gode di tutto, si gioisce di
tutto. Non ho cantato con la vostra sorella tanto per cantare, ma per
farvi capire che qui in Paradiso non ci sono momenti bui, ma soltanto
momenti di amore, di grande e immensa gioia. Voi sulla Terra cullate
Gesù quando lo ricevete nella santa Comunione.
Auguri a tutti, auguri a coloro che si chiamano Giuseppe, a tutti i
papà e ai futuri papà. Auguri a Jacopo. Jacopo, vieni a vedere la
Madonnina che ti guarda. La Madonnina ti sta guardando, Jacopo,
vedi?
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Amate il sacerdote,
aiutate il sacerdote, perché è nella verità e vi fa amare Gesù e Maria.
Madonna - Io, la vostra Mamma, insieme al mio amato sposo, al
piccolo Gesù e al sacerdote, benedico voi e i vostri oggetti sacri. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
(Marisa bacia Jacopo, Laura, nonna Iolanda, Yari, Laura e Don
Claudio, poi prende in braccio Jacopo)
Marisa - Questa è la mia forza. Jacopo, guarda la Madonnina che ti fa
ciao.
Madonna - Grazie, miei cari figli; partecipate alla santa Messa con
tutto il cuore, pregate per ognuno di voi, per il mio sacerdote e per
Marisella, perché il Signore le dia la forza di accettare e sopportare
tutto.
Pregate per nonna Iolanda, una donna che soffre sempre, ogni
giorno, ma accetta la sofferenza. Ciao a tutti, buona partecipazione
alla santa Messa. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao a tutti. Sono andati via.
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Roma, 21 marzo 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Tu eri già presente in mezzo a noi, ti ho vista. Oggi noi
celebriamo un anniversario molto importante: l'apparizione di Gesù
Eucaristia che ha versato sangue; è trascorso un anno e noi facciamo
festa.
Ti raccomando tutte le persone, specialmente i malati, sia nel corpo
che nello spirito.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sono
emozionata, perché devo parlare davanti a Gesù Eucaristia che ha
sanguinato. Non so fino a che punto riuscite a comprendere
l'importanza, la delicatezza, l'amore di Gesù Eucaristia che ha
versato sangue. I miei due figli ogni giorno gli fanno visita, pregano e
Lo adorano.
Il messaggio di Dio contiene una carezza materna. Non dovete venire
qui solo per l'apparizione; chi fa questo non ha compreso
l'importanza della santa Messa. La Messa è la preghiera più grande e
più importante per un vero cristiano. Domenica scorsa, appena
iniziata la santa Messa, ho visto andare via delle persone
appartenenti a questo gruppo; questo non è bello e dispiace
moltissimo a Gesù e a me, la vostra Mamma. Quando avete un
impegno o andate da una persona molto importante, non arrivate in
ritardo e restate fino alla fine, aspettando che questa persona vada
via. Perché non vi comportate nello stesso modo con Gesù? Siete
liberi di andare e di venire, non ci sono impedimenti, né i cancelli
sono chiusi, ma se venite in questo luogo per pregare, per adorare e
poi non restate per la santa Messa, non credete di aver perso la
preghiera più grande, più bella e più importante? È l'unione con
Gesù Eucaristia, è ricevere Gesù Eucaristia che vi dà forza e
coraggio per affrontare le difficoltà della vita. Perché venire solo per
l'apparizione? Una volta vi ho detto che le preghiere, come
importanza, sono in quest'ordine: la santa Messa, la santa
Comunione, la santa Confessione, l'incontro biblico, la Parola di Dio e
il santo Rosario. Soltanto se avanza tempo, partecipate
all'apparizione e ascoltate la Mamma che vi parla, ma prima di tutto,
ripeto, ci sono le altre preghiere, prima di tutto c'è Gesù Eucaristia
che ha versato sangue. Molti si distraggono, si siedono, si
accomodano tranquillamente, non seguono neanche la santa Messa,
perché sono attratti dalle persone che entrano e escono e dai bimbi
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che giocano; lasciate fare i bimbi, lasciateli parlare, cantare, anche
se fanno qualche grido, questo è il loro modo di dare gloria a Dio. Voi
grandi non dovete distrarvi, come potete ascoltare Gesù che parla ai
vostri cuori? Fate silenzio interiore: evitate di guardare in giro, non
guardate neanche se il tendone è pieno o vuoto. Basta! Guardate
Gesù, parlate con Gesù, ascoltate Gesù.
Il 25 marzo festeggerete la Madre dell'Eucaristia. Non vi ho invitato
a fare la novena perché ne avete avuta una dopo l'altra; avete molto
pregato e Dio ha ascoltato le vostre preghiere. Purtroppo non tutti
hanno risposto, specialmente alla novena del mio amato sposo
Giuseppe. Ora la Mamma vi chiede un triduo di preghiera: lunedì,
martedì e mercoledì farete la veglia alle ore 21. Se sarete puntuali,
terminerà in breve tempo; offrite questa veglia per la pace nel
mondo. Miei cari figli, c'è tanto bisogno di pace nel mondo, nella
Chiesa, nelle famiglie, nelle comunità. Voi, mio piccolo gregge,
potete favorire la pace con la preghiera e il sacrificio. So che fare
questa veglia comporterà sacrifici per tutti, specialmente per chi sta
male, vero, Marisella? Tutte le persone che vengono da lontano,
vengano tranquillamente; venite per pregare, perché qui si viene
solo per pregare, per adorare, per amare. Qui non c'è fanatismo,
però sta a voi, miei cari figli, accettare tutto questo, senza distrarvi o
lasciarvi andare sulle sedie dicendo: “Sono stanco”.
Quando io ero piccola, giunta al Tempio, rimanevo sempre ritta o in
ginocchio. Avevo spalle erette, guardavo il mio Dio, il mio Tutto,
pregavo e cantavo, come ha cantato il mio amato sposo Giuseppe
“Saldo è il mio cuore”. Svegliatevi, destatevi arpa e cetra, voglio
cantare l'aurora. Oh, leggete i salmi, metteteli in pratica, cantateli,
inventate anche il canto se non lo conoscete; i salmi, dopo il santo
Vangelo sono i brani della Scrittura più belli e più importanti e tutti
danno gloria a Dio. Signore, Tu mi scruti e mi conosci, Tu sai quando
mi seggo e quando mi alzo. Mio Dio, aiutami a portare avanti questa
giornata così dura e faticosa. Chiedete aiuto, non stancatevi mai di
chiamare Dio in vostro aiuto.
Riflettete, meditate quanto la Mamma ha detto in nome di Dio e
mettetelo in pratica. Amatevi, miei cari figli, non pestatevi i piedi l'un
l'altro, amatevi come Gesù vi ama. Lui vi amerà sempre.
Grazie di ciò che fate per Gesù, per Maria, per il sacerdote. Insieme
al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vorrei
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che chi ha il malumore lo mandasse via durante la Messa e poi
volasse a contatto di ali.
Vi porto tutti stretti al mio cuore. Mando un bacio a Jacopo, a Davide
Maria, ai bimbi e a nonna Iolanda. Andate nella pace di Dio Padre, di
Gesù Eucaristia qui presente, dello Spirito Santo.
Marisa - È andata via in punta di piedi.
Roma, 24 marzo 1999 - ore 22:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, malgrado la guerra in corso sia così dura,
piena di vendetta, di ripicca, di litigi tra partiti, regioni e stati, colma
di odio che si manifesta particolarmente contro i bimbi, gli anziani e
le donne, gli uomini non sono corsi in chiesa, davanti a Gesù,
strisciando le ginocchia fino all'altare per chiedere perdono e pace.
Nessuno ha colto il grido del Santo Padre: “Fermate la guerra!”. Solo
piccoli greggi hanno pregato, neanche la televisione cattolica
Telepace ha organizzato una preghiera per la pace, ha mandato in
onda i soliti programmi. La vendetta, l'odio, la divisione dei partiti, la
lotta fra di loro, fratricidio, suicidio, omicidio continuano; l'uomo è
peggio che spazzatura e Dio ha creato questo uomo.
Oh, se neanche questa brutta guerra riesce a convertire l'uomo, a
farlo pregare e a portarlo in seno a Gesù Eucaristia, che cosa sarà
domani? Che cosa avverrà nei giorni che seguiranno? Quanti hanno
risposto al mio invito? Sì, avete organizzato la veglia per la festa
della Madre dell'Eucaristia, ma c'è la guerra, è scoppiata una guerra
cattiva. Ripeto: una guerra di odio, di vendetta, di ripicca, per
primeggiare e aumentare il potere. Che cosa ha fatto il figlio di Dio?
Cosa ha fatto la creatura di Dio? Non ho sentito quasi nessuno
parlare e pregare per la pace nel mondo; voi sentite questa guerra
perché è vicina, ma ci sono tante nazioni in guerra. Tanti hanno
avuto paura del freddo, della stanchezza, del lavoro, ma io posso
dirvi che quando sono stati fatti dei sacrifici, Dio vi ha sempre
aiutato.
Svegliatevi da questo lungo sonno, è tempo di svegliarvi, è tempo di
vera conversione, di pace, quella vera. Sono tutti figli miei; io vedo
bimbi, anziani, donne spaventate, impaurite, flagellate, martoriate e
vedo tanta insensibilità nel mondo; gli uomini dicono: “La guerra non
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ci tocca ancora, siamo tranquilli”. No, miei cari figli, pregate,
pregate, pregate per la pace nel mondo. Se domani volete
festeggiare la Madre dell'Eucaristia festeggiatela con la preghiera,
con la conversione, con l'amore verso tutti, anche verso coloro che
sono cattivi, vendicativi, odiosi. La Mamma desidera questo regalo:
venite in questo luogo taumaturgico a pregare per la pace nel
mondo.
Buona notte a tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
Marisa - Grazie. Gli altri non sanno quello che io ho fatto perché è
bene che lo tenga per me, però più di così non posso. Ciao.
Roma, 25 marzo 1999 - ore 18:15
Lettera di Dio
Marisa - Avrei tante cose da dirti, ma non oso chiederti nulla. Stiamo
pregando come tu hai detto di fare, ma siamo pochi e tu lo sai. Tutti
abbiamo intensificato le preghiere, giorno e notte.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie di aver
risposto alla mia chiamata, una chiamata molto dolorosa per una
Mamma che ama tutte le creature del mondo. Oggi più che mai vi
ripeto: pregate, preghiamo insieme per la pace nel mondo; ora tutte
le altre difficoltà passano in secondo piano. Pregate per la pace,
quella pace che i grandi uomini non vogliono e combattono per il loro
potere. Non ripeto ciò che ho detto ieri, se avete capito, lo
ricorderete bene. Vi invito caldamente e con tutto il cuore a pregare
per la pace in tutto il mondo.
Oggi è la mia festa, con un punto interrogativo, perché anche se gli
uomini della Chiesa la conoscono, ancora non vogliono riconoscerla,
ma voi festeggiate oggi la “Madre dell'Eucaristia”, anche se è una
festa dolorosa, una festa di sangue. Vedo bambini, donne, uomini,
anziani, morire in modo orribilmente barbaro e crudele, come se
fossero cani. I giovani sono diventati spietati teppisti, rovinano,
massacrano e rubano: sono molto giovani! Voi, miei cari figli, che
ancora vivete ovattati e ancora siete protetti, pregate affinché si
plachi questa terribile guerra, affinché i cuori induriti diventino
docili alla chiamata di Dio, alla voce del Santo Padre. Mio piccolo
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gregge, pregate, pregate, pregate molto, non potete immaginare
quanto ci sia bisogno di pregare in questo momento.
Ti viene da piangere Marisella per quello che hai vissuto in un
momento, in un lampo? Non ti preoccupare più di tanto, sii forte,
accetta questa passione con tutto il cuore. Vedo che, malgrado tutto,
riesci a superare anche questo perché Gesù, il tuo sposo, è con te.
Miei cari figli, dirvi auguri e santa festa della Madre dell'Eucaristia
mi sembra fuori posto, però voglio farveli perché è la mia e la vostra
festa: auguri. Se la guerra si placherà, festeggerete domenica con
una Messa solenne. Se la guerra finirà, se questo uomo che si crede
Dio chinerà il capo e dirà: “Ho sbagliato, alzo le mani”, la pace
tornerà nel mondo, nei cuori di tutti gli uomini.
Ciao, piccolo Jacopo, sii buono figliolino, devi essere bravo e buono.
Grazie, miei cari figli, della vostra risposta.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate, per quanto è possibile, in pace. Sia lodato Gesù
Cristo.
Ciao, Jacopo, la Mamma ti fa ciao.
Roma, 28 marzo 1999 - ore 11:20
Lettera di Dio
Don Claudio - Mentre leggo il messaggio di Dio trascritto, la
Madonna in questo momento sta colloquiando con Marisa che è in
estasi: “Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La vostra sorella
non ha un filo di voce e anche se l'avesse, non potrebbe parlare per
ordine dei medici. Dio l'ha presa tutta per sé: «tota tua». Dio può
farla parlare, se vuole, ma è bene che rispetti la via naturale e
terrena per dare esempio e testimonianza. Il vero veggente ama,
soffre e offre, lei sarà felice in Paradiso. Sulla Terra non può esserlo;
ha visto sgozzare uomini, donne e bambini e ha visto in visione il
bombardamento via terra, per questo vive spesso la passione di Gesù
e oggi continua a viverla.
Miei cari figli, quante volte Gesù ed io abbiamo ripetuto il nuovo
comandamento: «Amatevi come Io vi amo». Gesù ha trasmesso
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questo nuovo comandamento alla sua Chiesa e a tutte le sue
creature. L'amore al fratello oggi quasi non esiste. Dov'è l'amore?
C'è una guerra fratricida, omicidio, vendetta, orgoglio. Tutto suscita
vendetta, odio, ricatto. L'uomo è inebriato dal potere e ogni potente
si sente Dio. Tutti parlano, si sentono sapienti, ma chi parla d'amore?
Miei cari figli: pace, pace, pace. Digiunate, pregate, amate. La pace
sia con voi. Amate come Io vi ho amato.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Sia
lodato Gesù Cristo”.
Roma, 1 aprile 1999 - ore 22:30
Lettera di Dio
Marisa - Grazie per le sofferenze che mi dai e per l'aiuto che mi dai
nell'accettarle. Questa sera fammi parlare un pochino, così tutti
possono sentire quello che tu dici.
Sì, in questi giorni ti ho raccomandato tante e tante persone che
sono state operate o sono malate e oggi voglio raccomandarti anche
tutte le persone che tu sai, ma soprattutto i profughi. Quando siamo
andati nel Kosovo abbiamo visto tante sofferenze e tutti quei bambini
e quelle mamme che venivano sgozzate; noi l'aiutavamo a tirarsi su,
l'aiutavamo a morire, l'aiutavamo in tutto. Portami tutti i giorni lì ad
aiutare quelle persone. Vieni anche tu, la Mamma e san Giuseppe.
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È il vostro Gesù
che vi parla, un Gesù ancora vivo in mezzo a voi, pronto ad istituire il
sacramento dell'Eucaristia e della confessione, i sacramenti
dell'amore. Dov'è carità e amore, lì ci sono Io. Quest'amore che
sembra tanto difficile ad essere messo in pratica. Avete fatto qualche
passo, ma da voi Gesù pretende di più. L'amore è importante per la
vita terrena e un domani lo sarà in Paradiso, perché l'amore e la
carità rimangono sempre.
Miei cari figli, voi pensate che Dio dimentichi ciò che ha detto? No,
ma gli uomini hanno costretto Dio a rimandare i suoi piani. La mia
Mamma aveva parlato tanto tempo fa della guerra: “Pregate, fate sì
che non scoppi la terza guerra mondiale”; ma, come al solito, ciò che
viene detto si dimentica, finché non si verifica. La guerra è scoppiata
ed è brutta; credetemi, miei cari figli. Voi non potete vedere ciò che
succede in quel luogo, dove c'è morte, odio e vendetta. L'uomo è
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considerato un nulla, peggio di nulla, si combatte e si muore. Vi
invito a pregare affinché le persone che vengono uccise dedichino a
Dio il loro ultimo respiro.
Oggi avrei voluto parlare di ben altro, ma vi ho parlato di guerra,
perché c'è ed è vicina a voi. Se l'uomo, quell'uomo terribile, non
cambierà, sarà una guerra totale. Dico questo non per spaventarvi,
ma perché preghiate molto e accettiate ciò che vi si dice. A volte si fa
soffrire l'uomo per delle piccolezze; i grandi e i potenti fanno soffrire,
ma anche gli amici, anche coloro che sono vicini, perché si sentono
qualcuno, perché vogliono occupare il primo posto; lasciate il primo
posto al mio sacerdote prediletto. Il sacerdote deve avere il primo
posto perché è lui che viene condannato, deriso, abbandonato da
tutti e a volte sono proprio coloro che gli sono più vicino a farlo
soffrire; questo fa male al mio cuore e al cuore della mia e vostra
Mamma. Quando si ama, si ama totalmente.
Io sono ancora con voi, ma tra poco mi ritirerò nel Getsemani e lì
pregherò Dio che venga in mio aiuto. Anche voi ritiratevi qualche
volta nel Getsemani, pregate, invocate Dio con tutto il cuore.
A volte sento queste frasi: “Se Dio mi fa la grazia, allora credo, se
Dio fa questo allora credo”. Oh no, non si baratta con Dio, o si crede
o non si crede.
Miei cari figli, il mio cuore è triste, oggi dovrebbe essere una
giornata bella per me, per il sacerdote e per voi tutti, ma il mio cuore
è triste; c'è la guerra, una brutta bruttissima guerra. Il potente non
vuole piegarsi, pensa al potere e al guadagno. Questa è una guerra
grande, ma ci sono guerre anche nel vostro piccolo quando scatta
l'invidia, la gelosia e il primeggiare. Oh, se voi riusciste un poco ad
essere umili e semplici, ma anche battaglieri e coraggiosi, le cose
andrebbero molto meglio per tutti, per i grandi e per i piccoli.
Quante volte dite: “Gesù, aiutami; Gesù mio, misericordia”; quante
volte invocate il mio nome e, quando sono presente, non mi
riconoscete.
Coraggio, Don Claudio, lo sai, Io sono in te e tu sei in Me e tutti e
due formiamo una cosa sola.
Andate avanti con la funzione.
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Benedico tutte le immagini di san Giuseppe che avete ricevuto in
regalo stasera, ma soprattutto insieme al sacerdote benedico nonna
Iolanda e voi tutti, miei cari figli.
Marisa - Gesù è andato a prepararsi, è andato a prepararsi.
Roma, 2 aprile 1999 - ore 21:00
Lettera di Dio
Marisa - Sei triste e tutta vestita di viola.
Madonna - Oggi non dovevo venire, miei cari figli, ma Dio Padre mi
ha detto: “Vai, Maria, vai da quel piccolo gregge e di' loro di pregare
per la pace nel mondo, per quelle persone che attendono la Santa
Pasqua solo per divertirsi, per mangiare e non pensano a pregare per
la situazione così grave e difficile che si è creata su questo pianeta
Terra. Sono venuta per dirvi queste parole di Dio. Da tempo sono
presente e prego con voi.
Mio Figlio Gesù muore per tutti gli uomini, buoni e cattivi, per tutti i
sacerdoti, per tutti gli uomini della Terra. Adorate la Croce,
acclamate la Croce, dite: “Viva la croce”. Fate compagnia a mio
Figlio Gesù e offrite le sofferenze, i sacrifici di domani, primo sabato
del mese, e i sacrifici di domenica. Dovete gioire con Gesù risorto,
pregate, pregate per la pace.
Marisa - E io devo ancora soffrire?
Madonna - Sì. Gridate con me: Padre nostro…
Coraggio, vivete questa serata con Gesù, amatelo, adoratelo e
pregatelo. Iniziate con la preghiera, io sarò con voi e farò tutto ciò
che farete. Grazie, mio piccolo gregge, grazie.
Marisa - É andata via ma tornerà per pregare con noi.
Don Claudio - Sarà presente anche se tu non sarai in estasi.
Roma, 3 aprile 1999 - ore 17:30
Lettera di Dio
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Marisa - Voglio raccomandarti tutte le persone che si sono
raccomandate alle mie preghiere, ma oggi, ti prego, aiuta anche noi;
manda qualcuno che veramente ci ami.
Madonna - Miei cari figli, questo primo sabato del mese lascia un po'
a desiderare. E dire che le mie prime apparizioni con voi avvenivano
il primo sabato. Allora le persone rispondevano, venivano e
pregavano.
Capisco che per tanti oggi è un giorno di festa, di partenza o di
riposo, ma dovrebbe essere anche un giorno di preghiera. Non
abbandonate la preghiera, ricordate le intenzioni, soprattutto quella
per la pace nel mondo.
Quando Gesù risorgerà entrerà nel cuore di tutti? Verrà accettato da
tutti? No. Oh, quante e quante persone lasciano a desiderare e
proprio nei giorni di festa si prega di meno e si continua a correre da
una parte all'altra. Qui siete in festa, qui non c'è guerra;
specialmente nelle grandi città c'è tanto benessere e non si pensa a
coloro che soffrono, che muoiono, martiri e vittime della guerra.
Vorrei tanto, desidero tanto che Gesù risorga in ogni cuore, che entri
dentro in ogni cuore purificato dalla confessione.
Cosa può dirvi la Mamma? Vi ho detto tante e tante parole, vi ho
parlato sempre di pace e di amore. Ancora oggi vi chiedo le stesse
cose: pace e amore per tutti, specialmente per coloro che soffrono,
che sono soli, per quelle persone anziane che vengono abbandonate
nelle case perché i figli devono partire e per i malati, specialmente
per quelli in ospedale. Pregate per tutte queste intenzioni, ma
soprattutto pregate per la pace affinché finisca la guerra dell'odio e
della vendetta. Pregate.
Il mio augurio più grande è che domani, chi può, mi aiuti a pregare
affinché Gesù possa entrare in tanti cuori del mondo e per riposarvi.
Grazie della vostra presenza. Insieme al sacerdote benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Auguri a tutti, santa Pasqua a tutti; nel nome del Padre, del Figlio,
dello Spirito Santo.
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Roma, 4 aprile 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Io vorrei fare un discorso con te, da Madre a figlia. Hai
sentito questa notte Gesù cosa mi ha detto? Anche la sofferenza è
una missione e una vocazione e che non mi devo aspettare di gioire
su questa Terra. Già l'hai detto anche tu che non avrò gioie su questa
Terra.
Madonna - Cosa altro ha detto Gesù?
Marisa - Che mi farà felice in Paradiso. Allora portami via subito;
tante volte me l'ha detto e sono sempre qui.
Madonna - Tu vedi accanto a me Gesù risorto, Gesù glorioso. Egli è
qui in mezzo a voi nonostante siano tante e tante le creature presenti
sulla Terra; è accanto a me e in mezzo a voi per benedirvi tutti. Qui
non c'è la massa; le persone vanno dove possono fare gite. Dicono:
“Vado perché c'è tanta gente, perché ci sono tanti sacerdoti” e non si
lamentano delle spese; spendono soldi per andare fuori dall'Italia,
quando io appaio in Italia, a Roma. Qui è apparso Gesù, qui è iniziato
il trionfo dell'Eucaristia e ci sono stati tanti e tanti miracoli
eucaristici, ma le persone vanno dove c'è tanta gente. Se avete soldi
da spendere, dateli ai poveri e ai profughi, non andate in giro per il
mondo correndo da un luogo all'altro dove io non vado più, dove non
appaio più. Non andate dove si riunisce tanta gente perché lì vi
sentite qualcuno. Questo messaggio è per tutti, non per voi qui
presenti, ma è giusto che la Mamma dia il messaggio di Dio. Volete
fare gesti eroici? Rinunciate ad un viaggio di piacere e mandate i
soldi ai profughi. Sono apparsa e continuo ad apparire a Roma, per
Roma e per l'Italia, ma qui sono venuti più gruppi stranieri che
italiani. Perché spendere tanto? Perché andare dove c'è tanta gente
solo per fare numero e per dire: “Oh, lì sì che c'è tanta gente”,
mortificando questo luogo e mortificando colei che Dio ha chiamato
per questa missione così dura e piena di sofferenze. Facilmente si
manca anche di rispetto, facilmente la si giudica per come si veste e
addirittura per come si pettina. No, miei cari figli. Dio ha scelto
questo luogo taumaturgico per pregare e, prima di guardare il
fratello, ognuno deve guardare se stesso.
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Gesù è qui e non parla perché deve andare al Padre. Durante la vita
terrena Gesù guardava prima Se Stesso, io guardavo prima me
stessa e non abbiamo mai giudicato nessuno. Gesù guardava Se
Stesso, quand'era bimbo, giovanetto e adulto e dava, dava, dava
molto, e ha ricevuto sputi, schiaffi, flagellazione e morte per salvarvi
tutti.
Vi invito a gridare alleluia. Ringraziate Gesù della sua morte in croce
per voi tutti. Gesù è risorto, ma vorrei che risorgesse in tutti i cuori
degli uomini, che entrasse nel vostro cuore e che voi lo cullaste e
pregaste con Lui.
Miei cari figli, la situazione è triste, è molto penosa, ma quello che fa
soffrire di più è l'indifferenza degli uomini verso questo luogo
taumaturgico.
Ho dato il messaggio che Dio ha preparato e spero che voi,
piccolissimo gregge, abbiate capito ciò che la Mamma voleva dire.
Quante volte ho detto: “Non correte da una parte all'altra; scegliete
un luogo e lì fermatevi e camminate spiritualmente”. Non
primeggiate, non scegliete i primi posti, non correte dietro alle
masse solo perché sperate di diventare qualcuno; no, tutti siete servi
inutili. Se amate Gesù Eucaristia, diventate servi utili a tutti, a voi
stessi, ai vostri cari e al prossimo. Solo così potrete dire: “Io ti amo,
Signore, e ti amo con tutto il cuore perché non ho scelto la massa,
non ho scelto di correre da una parte all'altra, ma ho scelto te, Gesù
Eucaristia”.
Guardate questo quadro: riproduce il sogno che ha fatto Marisella.
Dio ha voluto che vedesse l'Eucaristia al centro, da una parte il
grande Paolo VI e dall'altra io; mancano due personaggi che il
sacerdote non ha voluto far dipingere e Dio per questa volta l'ha
accontentato. Sappiate che questo sogno è profetico: l'Eucaristia
prima di tutto. Voi avete capito l'importanza di ricevere Gesù
Eucaristia ogni giorno perché vi dà la forza e il coraggio di andare
avanti poiché le giornate a volte sono molto dure, molto difficili, vero
Don Claudio? Anche tu, Marisella, lo sai bene.
Vedete miei cari figli, la vostra sorella anche questa notte ha sofferto
la passione ma io per darle forza le ho portato subito l'Eucaristia e
anche stamani gliene ho data e ora è qui con voi. Poteva restare nella
sua stanza, ma lei desiderava essere in mezzo a voi; solo quando è
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impossibile si ritira nella sua stanza, ma oggi, avendo ricevuto Gesù
Eucaristia, ha più forza per essere con voi.
Dio non vi ha chiamato alla grande sofferenza, ma alla grande
preghiera, a vivere sempre dell'Eucaristia. Beati coloro che
conoscono l'Eucaristia, la amano e la ricevono sempre nel proprio
cuore.
Coraggio, miei cari due figliolini; coraggio, tanto coraggio;
credetemi, noi non vi abbiamo mai abbandonato anche se qualche
volta vi sentite soli; anche Gesù ha detto: “Padre mio, perché mi hai
abbandonato?” ma Dio non l'aveva abbandonato.
Auguri a tutti, partecipate con tutto il cuore alla Santa Messa come
se fosse l'ultima della vostra vita. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Non ci dai la benedizione?
Madonna - No, perché Gesù è qui, sta benedicendo tutti, anche i
vostri cari.
Marisa - Mi dai un pochino di voce? Poco, poco, poco? Fammi
cantare una canzone, una sola. Mi sembro una ranocchia. A te non
faccio pena? Proprio no? Poi devo finire di prendere il cortisone
perché mi sto gonfiando tutta! Sono due mesi che prendo il cortisone
e tu lo sai. Tu l'hai preso il cortisone? Guarda, mi sono gonfiata tutta.
Non l'hai preso?
Don Claudio, non ha preso il cortisone.
Don Claudio - Non ne aveva bisogno.
Marisa - Apposta lei è bella tutta, guarda me. No, non ridere perché
mi sembro una ranocchia; credo che la ranocchia parli meglio di me.
Allora va bene, devo chinare il capo e dire: “Sia fatta la volontà di
Dio”. Però dopo mi strillano, mi dicono: “Tu dici no, però quando ti
trovi davanti a Gesù e Maria dici sì sì sì”. Va bene, ciao. Vieni alla
Santa Messa? Vieni alla Santa Messa celebrata da Don Claudio?
Madonna - Certo, sono sempre presente alle sue messe; di che ti
preoccupi Marisella?
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Marisa - E sì, io mi preoccupo di tutto. Va bene, ciao.
Hai visto gli occhiali? È andata via, gli ho detto se mi dava…
Don Claudio - Un po' di voce, perché hai la voce di una ranocchia.
Marisa - Le ho chiesto se mi faceva cantare una canzone almeno, ma
non mi ha risposto.
Don Claudio - Risposta non c'è.
Marisa - Chi tace acconsente.
Roma, 8 aprile 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, quando vi ho detto che se non fosse finita
la guerra ciò che Dio aveva promesso sarebbe stato rimandato, avete
sofferto, ma ho anche aggiunto: Dio mantiene ciò che dice. Però ci
sono troppe guerre, una è anche vicino alla vostra bella Italia e se le
acque non si calmeranno scoppierà la terza guerra mondiale. Come
si può pensare al bene di poche persone, quando tutto il mondo va in
rovina?
I potenti bluffano e sono falsi; giurano, spergiurano e non
mantengono mai ciò che dicono. Attenzione, non paragonate Dio a
questi uomini, neanche involontariamente. Circa due anni fa dissi:
“Pregate per la pace, perché potrebbe scoppiare una terza guerra
mondiale”. La Mamma parla non per mettervi paura, ma per
incoraggiarvi a pregare, pregare, pregare. Pregate, fate la veglia, il
digiuno e recitate il santo Rosario. Seguendo la televisione potete
rendervi conto di quanto siano ipocriti i grandi uomini che guidano lo
stato. Avete visto molti morti e non sapete dove i dispersi e i profughi
sono andati a finire, ma Dio sa tutto questo. Egli attende la pace, non
può uccidere i capi per dare gloria ai buoni; sono i buoni che devono
essere pronti ed accettare. Noi, dal Paradiso, aspettiamo la
conversione, non dei grandi, perché è difficile convertirli, ma quella
dei piccoli uomini. Vi invito a pregare per la pace e per il trionfo
della verità.
68
Se gli uomini combattono la guerra non è colpa di Dio; nessuno di
noi, qui in Paradiso, vuole la guerra. Gli uomini sono disumani
perché coloro che uccidono il fratello sono disumani: Caino ha ucciso
Abele perché buono. Quanti piccoli e grandi sono morti perché
buoni, indifesi e innocenti. Voi direte: “La Madonna dice queste cose
solo a noi?”. No, miei cari figli, no; dove appaio, anche se le
apparizioni sono poche, parlo come faccio con voi; qui mi dilungo di
più, spiego di più, parlo come una mamma parla al suo bimbo; cerco
di farvi capire le cose fino in fondo. Anche agli altri dico di pregare
per la pace e per il trionfo della verità. In tutto il mondo, quelle rare
volte che appaio, dico le stesse cose. Come tante altre mamme fanno,
appoggio i piedi, la testa e il corpo sui figli buoni, su quelli che
ascoltano la voce della Mamma; per questo mi poggio su di voi. Per
questo ancora oggi vi invito a pregare, pregare, pregare per la pace.
Vicino a voi è scoppiata una guerra molto pericolosa. Coraggio!
Forse non siete in condizione di capire perché quando il morale è a
terra è difficile comprendere tante cose. Voglio vedervi resuscitare
insieme a Gesù, specialmente voi, miei cari giovani, risuscitate con
Gesù e fate sì che mio Figlio non sia morto invano, almeno per voi.
Grazie se metterete in pratica quanto vi ho detto.
Marisa - Ecco, benedici questi due anellini e la coppia che li metterà;
benedici noi tutti, specialmente il nostro sacerdote, perché ne
abbiamo bisogno. Hanno formato una grande catena di ferro per
distruggerlo, ma tu non lo permetterai. È vero?
Madonna - Miei cari due figliolini, ricaricatevi. Forza, dove va a finire
il passo di san Giuseppe?
Marisa - Io che passo ho?
Madonna - Te lo dico dopo.
Marisa - Sei come Don Claudio, perché quando gli chiedi una cosa
dice: “Te lo dico dopo” e poi non mi dice mai niente.
Madonna - Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
69
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Rallegratevi ed esultate, gioite, miei cari figli, Gesù è risorto;
risorgete insieme a lui: Alleluia, alleluia, alleluia.
Marisa - Ciao. Va bene, ciao. É andata via.
Roma, 11 aprile 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Gesù quando sei vestito di bianco sei molto bello, sei
bellissimo. So che dobbiamo pregare perché termini questa guerra
così brutta, però oso domandarti anche di aiutare tante persone che
si sono raccomandate alle mie preghiere; Gesù, tu che puoi tutto,
aiutaci tutti.
Gesù - Miei cari figli, sono il vostro Gesù dolce Maestro. Oggi è la
festa di Gesù misericordioso e sono venuto in mezzo a voi per
parlarvi di un santo. Vi sembrerà strano che io parli di San Tommaso;
lui non ha creduto, ha dovuto mettere la sua mano nel mio costato
per farlo. Voi avete creduto all'apparizione della mia e vostra
Mamma e al grande miracolo che Dio ha fatto: la mia presenza in
corpo, sangue, anima e divinità in mezzo a voi; avete visto il mio
sangue uscire da questa ostia grande. Quanti miracoli avete ricevuto.
Marisa - Anche oggi devo soffrire? Non pensavo di dover soffrire
anche oggi.
Gesù - Dio ha voluto la tua sofferenza per le donne e i bambini che
soffrono, che sono violentati, stuprati e sgozzati senza pietà. Voi,
miei cari figli, non vi siete comportati come san Tommaso; avete
creduto, senza vedere, alla Mamma del Cielo, poi avete visto anche
Gesù Eucaristia. Purtroppo alcuni che hanno veduto Gesù Eucaristia
sanguinare hanno tradito. Non vi dovete preoccupare quando
incontrate persone che tradiscono con molta facilità. Dio benedice
voi che avete creduto, prima senza vedere e poi avete veduto.
Quante volte avete veduto il miracolo eucaristico? Quante volte Io
sono stato in mezzo a voi sopra il calice della Madonna, sopra il
crocifisso, sui fiori e nel tabernacolo, anche quando i miei due figli
non erano presenti? Avete visto anche l'Eucaristia uscire dal mio
costato e passare attraverso la teca. Quanti miracoli avete visto?
Eppure quante persone si sono ritirate e hanno negato di aver visto i
miracoli eucaristici pur di far piacere ai loro parroci, ai loro vescovi e
70
ai loro cardinali! Anche per queste persone bisogna pregare
moltissimo; perché è grave prima aver veduto l'Eucaristia e poi
rinnegare per far piacere a un uomo. Oh, non hanno compreso
ancora cosa significa l'Eucaristia; ancora corrono da una parte
all'altra dove non c'è nulla e non vengono dove appaio Io, dove è
apparsa l'Eucaristia sanguinante che è stata portata ai grandi uomini
della Chiesa e che l'hanno rigettata. Voi siete cristiani autentici se
avete capito l'importanza di amare l'Eucaristia più di tutto; se amate
l'Eucaristia avete la forza di sopportare e di accettare tutto.
Vi siete chiesti molte volte: “Perché far soffrire la passione ad una
persona così cara?” Dio non ha bisogno, ma ha chiesto questa
sofferenza per aiutare le anime che negano Cristo e le persone che
muoiono in continuazione. Dopo la passione c'è la risurrezione,
anche se per la vostra sorella questo non avverrà, perché la sua
sofferenza la porterà alla tomba e sarà felice solo in Paradiso; allora
le persone che hanno negato l'Eucaristia torneranno di nuovo.
Quante anime sono state beneficate! Quanti miracoli Dio ha fatto alle
persone e non sono venute neanche a ringraziare! Dicono: “Io mi
sono convertito lì o là”, ma l'Eucaristia è apparsa qui, non è apparsa
lì o là. Attenzione, miei cari figli, le vere apparizioni sono poche, la
mia Mamma appare rarissime volte, ma voi dovete fermarvi a
riflettere. Qui è apparsa l'Eucaristia, qui è iniziato il trionfo
dell'Eucaristia.
Dio ha deciso da un anno che qui venga celebrata la Santa Messa
sempre, ha dato un ordine; non ha detto: “Se vuoi”. Quando chiede
qualcosa alle persone dice sempre “Se vuoi” e “Sei libero”, qui no!
Ha detto: “Don Claudio, ti ordino di dire la Santa Messa!”. Ma gli
uomini, specialmente quelli della Chiesa e le suore, non accettano
questo. Avete capito quanta sofferenza c'è nel cuore del vostro
sacerdote? È spaccato in due: ubbidire a Dio o all'autorità
ecclesiastica. Prima a Dio, Dio avanti tutto. Quando c'è un ordine va
eseguito, sempre; invece quando siete liberi, siete voi che dovete
decidere.
Ritorna san Tommaso; non pretendete di mettere la mano fino in
fondo per capire; soprattutto voi che avete veduto dovete credere.
Quante volte la mia e vostra Mamma ha detto: “Non tradite, non
tornate indietro”. Quante persone sono tornate indietro, quante?
Sacerdoti, suore, laici. Ma io vi amo, miei cari figli, vi amo tutti e vi
ringrazio della vostra presenza.
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Io sono Gesù misericordioso, sono Gesù dolce maestro, sono il buon
pastore, sono Dio; Io sono Dio. Insieme al sacerdote benedico tutti.
Mando un bacio a tutti i bimbi presenti e ai malati.
Madonna - Ed io la vostra Mamma vi porto tutti stretti al mio cuore e
vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Gesù è andato via; sarà corso dal Padre? Ciao; però aiutami
perché sono piena di dolori, piena. Va bene, ciao.
Don Claudio è andata via. Devi essere allegro.
Don Claudio - Come no.
Marisa - Non sei allegro? Non sei gioioso?
Don Claudio - Sì, sì.
Roma, 15 aprile 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Di' pure, Marisella, cosa vuoi dirmi.
Marisa - Devo dirti tante cose e non sono tanto belle, anzi, non sono
per niente belle. Prima di tutto quando muore?
Madonna - Di questo ne parlerai con me solamente e ti darò tutte le
risposte.
Marisa - Anche quella dell'anno, del mese…
Madonna - Vedi ho accanto a me tanti santi, c'è tuo fratello Padre
Pio; san Padre Pio è qui accanto a me. Non sono importanti tutti i
festeggiamenti che preparano, perché la grazia grande, il miracolo
grande è che lui è in Paradiso. Anche voi dovete tutti aspirare al
Paradiso, poi se faranno feste e funzioni non vi deve interessare, vi
deve interessare solo diventare santi e venire a godere Dio per
sempre.
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Marisa - Senti, quando una ha tanti rumori dentro viene lo stesso in
Paradiso? Perché io ne ho tanti, te lo spiego a parole mie, ho tanti
sassolini dentro.
Madonna - Capisco ciò che vuoi dire, ma adesso è importante che
termini la guerra perché gli uomini continuano a morire con molta
facilità: o per sbaglio o per vendetta o per odio e questo non è bello
agli occhi di Dio e a quelli del mondo intero. Per questo la Mamma
ringrazia coloro che hanno fatto l'adorazione per la pace e che
continuano a pregare. Quanta gente soffre, non ha di che vestirsi, di
che mangiare, non ha nulla; voi che avete tutto fate il sacrificio di
pregare davanti a Gesù Eucaristia che ha versato sangue. La guerra
deve finire, miei cari figli, non può continuare, né Dio può fare ciò
che tanti di voi dicono o pensano nel proprio cuore.
Non pensate alla morte di qualcuno per salvare gli altri, Dio non
vuole questo.
Avete festeggiato Gesù misericordioso; imparate a festeggiare anche
Dio giusto e ad attendere il Suo giudizio. Festeggiate anche questo
giorno. Dovete pensare, miei cari figli, al giudizio di Dio, non dovete
solo pensare a Gesù misericordioso. Gesù è tanto misericordioso,
Gesù è sempre pronto a perdonare, direttamente o per mezzo dei
sacerdoti con la Santa Confessione, ma alla fine ci sarà il giudizio di
Dio. Non lo dico io, l'ha detto mio Figlio Gesù che, anche se è
risuscitato, ogni giorno continua a morire in croce per gli uomini e
con Lui muoiono le anime scelte da Dio. La vita terrena diventa
sempre più difficile e più amara.
A volte dico: che cosa dico a questi miei cari figli? Sanno tutto! Mi
hanno sentita parlare tante volte, ho portato tanti messaggi di Dio e
tante parole, eppure ancora non hanno capito l'importanza di
mettere Dio al primo posto e di amare l'Eucaristia. Quante anime
ancora corrono da una parte all'altra solo per vedere, solo perché
ormai il luogo è conosciuto in tutto il mondo e la massa corre. Chi c'è
dove Gesù Eucaristia ha versato sangue? Il mio piccolo gregge che
Gesù ama tanto e che io amo tanto. Rispondete sempre sì a Gesù
Eucaristia; dite il vostro sì, sempre, anche nella sofferenza. Oh,
quante anime soffrono per la pace e per la conversione affinché tutti
pensino soltanto ad amare Gesù Eucaristia, il fratello e il prossimo.
Miei cari figli, quanto è importante amare. A volte qualcuno quasi si
scandalizza perché la Mamma si ripete. Quante volte Gesù ed io
73
abbiamo detto: “Imparate ad amare, poi pregate”; ma questo ancora
non si osserva. Molti prima pensano alla preghiera e poi al fratello
che soffre, se c'è tempo! No, prima l'amore, prima dovete aiutare il
fratello che soffre, poi viene la preghiera. Preghiera e amore, amore
e preghiera, significa sacrificio e santità, perché io vi voglio santi.
Grazie, miei cari figli, grazie a coloro che adorano mio Figlio Gesù
per la pace nel mondo. Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri
cari, i vostri oggetti sacri.
Il quadro è molto bello, ma manca l'Eucaristia.
Marisa - Aspetta perché pesa troppo per me. Però è bello.
Madonna - Sì, il quadro è molto bello e ringrazio Gianni di questo,
però manca l'Eucaristia. Fate un mezzobusto ma con l'Eucaristia in
mano, perché io sono la Madre dell'Eucaristia. Grazie.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Mi raccomando: come dovete partecipare alla santa Messa? Come se
fosse l'ultima della vostra vita. Auguri per l'incontro biblico.
Marisa - Ciao. Te lo dico dopo.
Roma, 18 aprile 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Ma non viene la Madonna? Ci sono gli angeli e i santi, ma lei
non c'è. Forse non siamo degni di accoglierla però vogliamo tanto
bene a tutti. Ho tante persone da raccomandarle, quelli che fanno
l'anniversario del matrimonio, quelli che fanno il compleanno e tutti
gli ammalati. Però l'intenzione più grande è la pace nel mondo.
Padre Pio che dobbiamo fare? Perché non viene lei?
Padre Pio - Miei cari figli, non sono io che faccio i miracoli ma Dio, io
intercedo presso Dio, come ognuno di noi in Paradiso intercede
presso di Lui.
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È bello dire: Dio ha fatto il miracolo, ha ascoltato le mie preghiere. Vi
ripeto: io intercedo presso Dio, non sono io che faccio miracoli,
nessuno di noi può fare miracoli, è Dio, solo Dio che può fare
miracoli. Ed ora tutti attendete il miracolo grande: la pace nel
mondo, questa pace che è molto lontana.
Vedo, mio piccolo gregge, come dice la nostra Mamma, che ancora
non avete compreso l'importanza di pregare per la pace. Come molte
volte la Madre dell'Eucaristia ha detto, pregare non significa stare a
mani giunte, con la testa china e recitare il Pater, il Gloria e l'Ave
Maria, ma significa fare carità, amare il fratello, non essere sempre
pronti col dito puntato a giudicarlo e a sentirvi tutti sapienti;
significa anche fare fioretti e sacrifici; stare a letto, se malati, e
pregare per la pace. Ha detto bene la Mamma alla vostra sorella che
tanto soffre: “Offri per la pace”. Ci sono tante anime che soffrono e
offrono per la pace nel mondo. Voi, perché non siete toccati dalla
guerra, non avete compreso fino a quale punto è pericolosa! È molto
pericolosa. Non lo dico per mettervi paura, ma perché ho vissuto la
guerra, so cosa vuol dire ed è terribile; non si guarda in faccia a
nessuno. Quanti Caino ci sono, ma ricordatevi, Caino è anche colui
che fa soffrire per delle sciocchezze, perché è orgoglioso o superbo;
perché è pronto a giudicare. Quando la Madre dell'Eucaristia,
portando il messaggio di Dio, fa qualche correzione fraterna, se è per
tutti devono accettarla, ma se è per una persona in particolare non
ha mai detto il nome. E allora come potete fare voi il nome? Voi siete
privilegiati, miei cari figli, ma non approfittate di questo; più ricevete
e più dovete dare; qualcuno riceve molto, ma non dà nulla. Come ha
detto sempre la Madre dell'Eucaristia, non è con il denaro che si
comprano le persone, ma con l'amore vero e disinteressato.
Dio ha dato il permesso, di portarvi il messaggio, a me, che non sono
nulla.
Marisa - Ma come non sei nulla! Tu sei santo. Adesso sei più bello,
perché non eri così bello sulla Terra. Senti, ti posso chiedere una
cosa? Potresti aiutare un tuo confratello che non è frate, non
religioso, ma è diocesano? Dai, tu che puoi sempre stare accanto a
Dio, vai e di: “C'è un mio fratello non religioso, non frate, ma
diocesano che soffre tanto”, Lui capisce! Dai, dai.
Padre Pio - Adesso, Marisella, arriva la Madre dell'Eucaristia.
Marisa - Infatti.
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Madonna - Non ho da dirvi altro, miei cari figli, che pace, pace, pace.
Avete ricevuto il messaggio, non dovete soltanto ascoltarlo, ma
metterlo in pratica e questo lascia molto a desiderare. Io ero umile e
semplice e, quando vivevo accanto al mio amato sposo Giuseppe, mi
sentivo piccola; voi invece vi sentite sempre importanti: il più bravo,
il più forte, il più intelligente, il più orgoglioso; c'è sempre quel più.
Diventate umili e semplici come colombe, prudenti come serpenti.
Acclamate Dio, date gloria a Dio.
Sì, la pace regni su di voi. Pace a tutti, cominciando nelle piccole
azioni; poi diventerete bravi anche nelle grandi azioni. La santità non
significa avere grandi impegni, ma vivere bene la giornata senza
grandi cose da fare. Pace, pace, pace a tutto il mondo.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico te, nonna Iolanda, su quel letto di dolore offri per la pace.
Mando un bacio ai bimbi.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Auguri per la Santa Messa.
Marisa - Quando la Madonna è arrivata con l'Eucaristia tutti i santi,
gli angeli e le anime salve che cantavano gloria a Dio si sono
inginocchiati.
Ciao. Sì, noi ce la metteremo tutta per ottenere la pace. Don Claudio,
lo sai chi è venuto a dare il messaggio?
Don Claudio - Padre Pio.
Marisa - Era bello, era bellissimo.
Don Claudio - Diventerò bello anch'io dopo la morte.
Marisa - Sì, perché l'anima è bella.
Roma, 22 aprile 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
76
Madonna - Sono venuta per ringraziarvi per l'adorazione che fate
davanti a mio Figlio Gesù Eucaristia.
Da quanto tempo si parla dell'attacco via terra? Questo non è ancora
avvenuto perché voi avete pregato e adorato. Qualcuno ha supplicato
Dio di far finire questa guerra. Venire ancora a pregare so che
comporta sacrificio, almeno per qualcuno, ma la Mamma vi invita
con insistenza a pregare per la pace.
Marisa - Dobbiamo pregare sempre?
Madonna - Sì, dovete pregare e scongiurare Dio per ottenere la pace,
perché gli uomini continuano a parlare, ad incontrarsi e poi
rilasciano dichiarazioni discordanti; chi dice una versione e chi
un'altra, non sono mai d'accordo su nulla. Questo distruggersi a
vicenda non è bello. Come posso chiamare costoro creature di Dio?
Oggi più che mai l'uomo non è considerato figlio di Dio, per questo il
mio cuore sanguina e tanti miei figli, che Dio ha chiamato a soffrire
per evitare che la guerra dilaghi in tutto il mondo, soffrono e con il
loro cuore sanguina anche il mio; per loro è ancora più triste e più
duro perché vivono su questo pianeta Terra, così in rovina, così
brutto e dove sono maltrattati.
Io, la vostra Mamma, prego sempre con voi; come posso parlarvi di
cose belle quando su questo pianeta Terra non ci sono? L'uomo non
sa amare, l'uomo distrugge l'uomo. Non sono mai i piccoli, i poveri,
gli umili e i semplici ma i grandi e gli orgogliosi che agiscono e si
comportano come padroni comandando e distruggendo. Ripeto
ancora: questo succede anche nelle famiglie e nelle comunità dove
regnano gelosia e invidia. Ognuno si comporta assecondando i propri
interessi e la creatura semplice, umile e buona continua a soffrire.
Non guardate tanto lontano ma dentro di voi, fate un buon esame di
coscienza e dite: “Sono una creatura di Dio, sono vero figlio di Dio?”.
Dovete cambiare, miei cari figli, cambiare tutti, chi poco, chi molto,
poi venite da mio Figlio Gesù che ha sanguinato e parlate con Lui
con un dolce colloquio e chiedete; potete anche discutere, come fa
Marisella tante volte.
Marisa - Zitta che sentono.
Madonna - Sono contenta quando vi comportate così, perché avete
compreso fino in fondo che sono la vostra Mamma. Un figlio con la
mamma parla di tutto così dovreste fare voi tutti.
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I miei due cari figli mettono in pratica il mio consiglio, anche se
brontolando. So che la loro situazione è molto difficile; sembra che
tutti gli uomini si siano coalizzati contro di loro specialmente quelli
che voi conoscete.
Marisa - Posso dirvi una cosa? Tu dici sempre: noi del Paradiso.
Scusa, Madonnina, ma ti sei accorta che noi siamo ancora sulla
Terra? Stiamo soffrendo molto. Io non te l'ho mai detto, ma la
sofferenza è molto grande. Ricordati e non lo ripeto più, avevi
assicurato a tutti noi che il 1999… Siamo arrivati, se non sbaglio, al
22 aprile.
Madonna - Oggi è l'anniversario della tua prima comunione.
Marisa - Questo lo ricordi e il 1999 no? Comunque stiamo pregando
perché la guerra termini.
Madonna - Non vedete che le grazie cominciano ad arrivare?
Marisa - Ha detto Don Claudio che oltre ai giovani devi pensare
anche a noi. Poi ha detto anche…
Madonna - No, di tu, Marisa, non ripetere ciò che ha detto Don
Claudio.
Marisa - È la stessa cosa. Siamo anche un po' stanchi, perché stiamo
tutti aspettando.
Don Claudio - Come sentinelle che non vedono niente all'orizzonte.
Marisa - Aspettiamo, ha detto lui, come le sentinelle che non vedono
niente all'orizzonte. Tu hai capito? Io non so cosa vuol dire. Almeno
sorridi! Madonnina, siamo proprio stanchi, tu lo vedi. Se voi vedete
tutto il pianeta Terra, cercate di allungare l'occhio anche su questo
angolo.
Madonna - Sì, ma adesso dovete pregare per la pace, perché le
creature continuano a morire per la fame e per la vendetta. Non so
fino a che punto avete capito cosa succede dall'altra parte del mare.
Marisella, stai attenta, ricordati che hai il microfono.
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Marisa - Lo so, ma tanto io sono così e tu lo sai; quando penso una
cosa la dico. Un po' di pena te la facciamo tutti, grandi e piccoli?
Grandi come la mia mamma, che soffre sempre, e piccoli come i
bambini che ancora godono di quello che tu chiami angolo di
Paradiso, ma noi no. Ti prego, tu che sei la Mamma di tutti, aiuta
tutti, aiuta quelli che sono in guerra e quelli che sono da questa
parte. Non ti costa tanto questo. Non è come per noi, uomini sulla
Terra, che facciamo tutto con il denaro, lì non avete bisogno di
niente.
Madonna - Adesso datevi la mano e recitiamo, imploriamo il Padre
nostro… Miei cari figli, vi invito ancora a pregare, a pregare, a
pregare per la pace, non stancatevi di pregare. Amatevi l'un l'altro,
non sparlate mai del fratello. Vi voglio bene, anche se in questo
momento, specialmente i miei due cari figliolini, sono in croce. Posso
dire a Marisella che noi del Paradiso vi amiamo.
Grazie della vostra presenza. Partecipate alla Santa Messa come se
fosse l'ultima della vostra vita.
Tu, mio caro sacerdote prediletto, coraggio, celebra questa Santa
Messa come fosse l'ultima della tua vita, come fai sempre. Coraggio,
so che dentro il tuo cuore c'è molta sofferenza.
Marisa - E allora aiutalo!
Madonna - Insieme al mio caro sacerdote prediletto, al mio amato
sposo Giuseppe, agli angeli e ai santi vi benedico. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Auguri, Marisella, per l'anniversario della tua prima comunione, una
prima comunione unita a Gesù e tanto sofferta, vero Marisella?
Marisa - Sì, perché non avevo il vestito bianco. Lo avevano tutti i
bambini, meno io.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
Grazie, nonna Iolanda, delle preghiere e delle sofferenze che offri per
la pace e per il mio sacerdote prediletto. Sia lodato Gesù Cristo.
79
Villa Vomano (TE), 25 aprile 1999 - ore 11:00
Lettera di Dio
Marisa - Sei di nuovo in mezzo a noi, hai pregato con noi per la pace
nel mondo. Ti raccomando tutte le persone che si sono raccomandate
alle mie preghiere. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie a
coloro che con tutto il cuore hanno ospitato i miei figli, specialmente
i miei due cari figliolini. Ancora oggi la Mamma vi invita a pregare
per la pace; dovete pregare non soltanto recitando il Padre, l'Ave e il
Gloria, ma anche ubbidendo a ciò che vi si dice, nell'accettare un
richiamo, essendo sempre pronti ad ascoltare colui che vi aiuta e vi
ama. Una volta in un messaggio dissi: quando andate in chiesa o ad
un'apparizione o in un luogo pubblico a pregare, non mettetevi
sempre in fondo o dietro, non aspettate che qualcuno vi supplichi di
venire avanti; Gesù vi attende vicino a Lui, dovete essere vicino a
Gesù; stare in fondo non significa essere uniti. Quando entrate in una
chiesa andate avanti più che potete e restate vicino a Gesù che è
chiuso nel tabernacolo e che è quasi sempre solo. Non è difficile, non
è un grande sacrificio, entrare in un luogo a pregare e andare avanti
dove c'è posto. Miei cari figli, voi non sapete quante volte mio Figlio
Gesù nel tabernacolo è solo e se qualcuno entra in cappella o in
chiesa si mette all'ultimo banco per guardare chi entra e chi esce.
Invece la Mamma vi invita a mettervi vicino a Gesù Eucaristia, a
pregare, a colloquiare, a esprimervi con le vostre parole e gridare
sempre: “Gesù, sei solo ma io in questo momento voglio farti
compagnia, voglio stare un poco con te” e poi chiedete le grazie di
cui avete bisogno. Domandate a Gesù le grazie non alla veggente,
chiedetele a Gesù.
Una veggente può solo pregare per voi; andate da mio Figlio Gesù e
chiedete l'aiuto, ma, come dico sempre, imparate ad amare, poi
pregate. Dire tanti rosari, riunirsi a pregare e non amare il prossimo
è inutile; amate prima il prossimo, i vostri fratelli e i vostri amici,
pregate per coloro che vi fanno soffrire, pregate quanto volete e
potete. Potete pregare mentre lavorate o mentre studiate; al mattino
appena alzati dite: “Mio Dio, questa giornata è tutta per Te, qualsiasi
cosa io faccia”. Non è difficile, miei cari figli, credetemi. Anche io
quando mi destavo guardavo Gesù Bambino e dicevo: “Gesù Dio, oggi
questa giornata è tutta per Te”. Ho dato tutto il mio amore al mio
amato sposo Giuseppe, a Gesù Dio, ai parenti e agli amici. So che è
difficile amare chi ha fatto soffrire e allora pregate per loro. Non
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potete capire quante creature si dannano perché non sanno amare o
non vogliono amare. Ci sono delle anime salve accanto a me, alcune
delle quali vostri parenti; le anime salve sono tante, ma anche coloro
che si dannano sono tanti. Pregate; vi dico pregate per la pace
perché tanti uomini si dannano proprio a causa di questa guerra, non
sono coloro che vengono ammazzati, violentati, straziati e sgozzati,
perché questi sono martiri, ma i grandi capi, i grandi uomini politici
della Chiesa dovranno rispondere a Dio dei danni che provocano;
uccidono con la spada, con la lingua e con tutto ciò che hanno a
disposizione. Pregate per la pace. Guardate i vostri bimbi che
saltellano e giocano; dove c'è la guerra vengono ammazzati con
molta facilità. La vostra sorella li ha visti: lei può dire quanto sia
grande lo strazio di questi bimbi, di queste mamme, degli anziani e
dei giovani che rubano per vivere; non guardate le vostre
piccolissime cose, se il vicino vi pesta il piede, ma pensate a queste
persone che soffrono, che muoiono per la guerra e ai grandi uomini.
La Mamma vi augura la pace anche nelle vostre famiglie, con i vostri
fratelli anche se a volte è molto difficile. Grazie, miei cari figli, della
vostra presenza; la Mamma vi chiede scusa se vi ha detto delle cose
così forti, ma dovevo farlo perché voi possiate comprendere che la
vita in altre nazioni è molto difficile; la guerra non è soltanto vicino a
voi, ma anche in tante altre nazioni. Il mondo non va, ma voi, anche
se siete pochi, potete fermare la guerra, soprattutto con l'amarvi e
col pregare. Insieme al sacerdote benedico voi, i bambini presenti,
mando il mio bacio ai bimbi, benedico i vostri oggetti sacri, le foto e
tutto ciò che avete con voi. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Insieme alla Sacra Famiglia benedico questa casa e i presenti nel
nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Roma, 29 aprile 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - C'è tutta la Sacra Famiglia.
Madonna - Ho fatto recitare il Padre nostro per la pace nel mondo.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie a coloro che con
sacrificio hanno fatto l'adorazione per ottenere la pace nel mondo e
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non solo per la fine della guerra nelle nazioni, ma per la pace nella
Chiesa, nelle famiglie e nelle comunità. Io continuo a chiedere di
pregare per la pace.
Miei cari figli, la Mamma è qui con voi e vi aiuta a pregare e a
mettere tutto in ordine e al suo posto. Tanti sono stati chiamati alla
prima ora e non rispondono alla chiamata; rispondono di più gli
uomini dell'ultima ora; questo non è bello e non piace a mio Figlio
Gesù Eucaristia che ha versato sangue.
Miei cari figli, dopo essere venuti all'apparizione, aver ascoltato il
messaggio, voi uscite dalla Cappella e tutto finisce. Poi, quando siete
nelle vostre case, con i vostri cari, tutto cambia, non c'è più carità fra
di voi: fra coniugi e figli; fra sacerdoti e suore. Riuscite a fare tutto
nel momento della preghiera, anche se a volte siete distratti; ma,
dopo aver partecipato con amore alla Santa Messa e ricevuto Gesù in
grazia, tornate a casa e alla vita di prima. L'atteggiamento che avete
quando siete in cappella, o in qualsiasi altra chiesa, dovrebbe poi
continuare anche nelle vostre case. Questo desidera la Mamma che è
qui con voi per aiutarvi e per raccogliere le vostre ansie. Perché tutto
finisce? A cosa serve pregare, se poi non amate? A cosa serve
ripetere, ripetere, ripetere sempre le stesse cose e poi non
cambiare? Dov'è l'amore? L'amore deve essere sempre presente nei
vostri cuori e soprattutto quello preventivo. Quante volte vi ho detto
che l'amore comporta sacrificio e prevenzione, ma voi non ascoltate
o, e se ascoltate, nei vostri cuori non rimane nulla. Attenzione, miei
cari figli, parlo per tutti, poi ognuno prenda per sé ciò che a lui
serve.
Pregate per la pace perché ancora cercano di combattere via terra e
questo non deve succedere. Vi invito a pregare per la pace in tutto il
mondo.
Sarò con voi durante tutto il mese di maggio, come ogni anno. Non
lasciatevi desiderare, non mettete Dio al secondo posto, deve essere
sempre al primo. Ricordatevi: Dio sempre al primo posto.
Grazie della vostra presenza. Insieme ai sacerdoti benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti nel mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
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Marisa - Ciao. Sì, è tutta per me? Va bene, io accetto. Ciao. Don
Claudio è andata via.
Don Claudio - Cos'è tutto per te?
Marisa - La sofferenza.
Don Claudio - E adesso?
Marisa - Adesso ti voglio!
Roma, 1 maggio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Non accendere il microfono, perché prima dobbiamo
parlare noi due.
(Colloquio segreto)
Marisa - Ci fai dire solo il Padre nostro?
Madonna - È iniziato il mese a me dedicato, tutte le chiese
dovrebbero essere piene di persone pronte a pregare per la pace.
Con me c'è il mio amato sposo Giuseppe che vi guarda, che vi sorride
e desidera che siate presenti per tutto questo mese di maggio così
travagliato dalla guerra, dai terremoti, dalle burrasche, dagli uomini,
da tutti, perché vogliono essere i primi, mentre solo Dio è il primo.
Mettete Dio al primo posto.
Io vengo e continuo a dirvi tante parole di incoraggiamento, vi faccio
qualche richiamo materno, ma non tutti mettono in pratica ciò che la
Mamma dice e non tutti ripetono ciò che io dico. I messaggi devono
essere scritti come io li dico, va scritto tutto, non va tolto nulla,
anche se può portare sofferenza, ma Dio dà la forza di sopportare, di
accettare. I miei due figliolini hanno sempre scritto tutto ciò che ho
detto loro.
Se tutte le persone pregassero per la pace, se tutte le persone
imparassero a mettere Dio al primo posto! Come già ho detto, è bello
il divertimento, è bello che le famiglie facciano il fine settimana, ma
quando c'è la preghiera, quando c'è qualche problema grande nel
mondo, dovete pregare. Pregate in viaggio, pregate a casa. Non
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bisticciate a casa, quando viene voglia di farlo, questo avviene anche
nelle comunità, pregate, chiamate il Padre nostro che sei nei cieli,
invocatelo sempre, anche quando siete soli, anche quando vi trovate
in un posto che a voi non piace e sentite parole che non piacciono e
bestemmie, voi dite: “Dio sia benedetto, benedetto il nome di Maria,
benedetto San Giuseppe, benedetti gli angeli e i santi”, in questo
modo riparate ciò che gli altri dicono.
Madonna - Vi voglio in profonda preghiera davanti a Gesù Eucaristia,
voglio che i miei giovani siano pronti a lottare, ad amare tutti. Vi ho
detto di amare anche coloro che fanno soffrire, però mi sono corretta
e ho detto come il Papa: “Correggetemi se sbaglio”, pregate, miei
cari figli, per coloro che fanno soffrire.
Marisa - È tanto che prego.
Madonna - Tu devi pregare, soffrire ed offrire.
Miei cari figli, chiedo la conversione, se non c'è la vera conversione
come potete festeggiare il trionfo dell'Eucaristia? Per convertirsi
basta un attimo, perché Dio chiama in ogni momento, in ogni ora, in
ogni minuto, in ogni età, per convertirsi non c'è età. Non ripiegatevi
su voi stessi, pensate al fratello che vi è accanto. Quante volte ho
detto questo? Perché non si mettono in pratica i messaggi di Dio?
Eppure sono così semplici, facili da interpretare e poi c'è il
sacerdote, che spiega e commenta. Metteteli in pratica e amate. Voi
sposi amatevi e rispettatevi, voi figli amate e rispettate, e tutti
quando una persona si permette di fare un richiamo, accettatelo, non
c'è età per fare un richiamo con amore, con carità. Per esempio, io
ora faccio un richiamo a nonna Iolanda: “Dici troppi Rosari”, sto
scherzando, ma voglio che oltre i Rosari tu riesca a mangiare un
pochino di più.
Anche Gesù, a volte, faceva degli esempi a me e al mio amato sposo,
anche dei dolci richiami, ma noi non ci offendevamo, accettavamo ciò
che ci diceva e ringraziavamo il nostro Gesù. Anche se è un piccolo a
chiedere o fare un dolce richiamo, voi ringraziate. Nella vita
spirituale non c'è età, quante volte ho detto questo? Non c'è età per
la conversione, per il cambiamento della vita spirituale, per i dolci
richiami. A volte si può essere anche burberi, forti per arrivare a
correggere il fratello come ha fatto sempre il santo Padre Pio, come
fa il vostro sacerdote che quando fa dei richiami con forza, con
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amore, soffre, ma c'è chi comprende, chi si offende, chi è permaloso.
Accettate i richiami da tutti.
Volevo farvi una catechesi a mo' di Don Claudio, ma preferisco che
partecipiate con tutto il cuore, con tutto l'amore alla santa Messa. Io
sarò ogni sera qui, per chi vuole, con Gesù, con il mio amato sposo
Giuseppe, il mio santo Padre Pio e tutti gli angeli e i santi.
Marisa - Vuoi che lo dica io, Padre Pio?
Madonna - Sì Marisella, Padre Pio ha detto sempre la verità e tu sai
che la tua sofferenza è molto più grande e più forte di quella del
nostro santo Padre Pio.
Marisa - Se lo dici tu! Quanto è bello, mamma mia, quant'è bello. C'è
pure San Giovanni Bosco. Don Dolindo? Chi è? Guarda, man mano
vengono avanti tutti i santi e le anime salve.
Farò tutto quello che devo fare, però mi dovete dare la forza e non
mandarmi quello brutto. È troppo brutto.
Madonna - Miei cari figli, auguri a tutti e buon mese di maggio. Sì,
sto scendendo per dare un bacio al piccolo Jacopo.
Marisa - Non lo svegliare.
Madonna - Vieni con me, Marisella!
Don Claudio - Dagliene un altro.
Marisa - Non è colpa mia è stata la Madonna che mi ha detto di darti
un bacio. Mi dai la forza di prendere in braccio Jacopo? Guarda che
si sveglia. Guarda, Don Claudio, dorme! Dice che mi devo sedere.
Madonna - Marisella, devi comprendere che quando Dio decide una
cosa, la fa. Tu hai ubbidito, pensavi di non farcela e invece hai preso
in braccio il piccolo Jacopo.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti nel mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
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Marisa - Va bene, grazie. Ciao.
Don Claudio, mi ha fatto prendere in braccio Jacopo.
Don Claudio - Ce l'hai ancora in braccio.
Roma, 2 maggio 1999 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Tu sei qui con noi! E a San Pietro chi c'è?
Padre Pio - Tu sai, Marisella, che io amo le cose semplici e umili. Dio
ha detto: “Mio caro Padre Pio, va' dai miei figli, va' da loro con umiltà
e semplicità” ed io sono venuto per portarvi il mio augurio di santità.
Siate umili e semplici, vivete nella semplicità, fate piccole cose, ma
con amore. Io sono qui con voi, non devo insegnarvi l'umiltà perché
coloro che sono a capo di questa piccola, ma grande missione, sono
persone umili e semplici. Io non ho mai amato il culto della persona,
sono stato anche rude e a volte mandavo via in malo modo le persone
che venivano ad importunarmi, così doveva essere, perché io ero il
servo come ognuno di voi, perché ogni cristiano che ama Dio è servo
degli uomini. Tutti voi siete servi come me; del resto il primo servo è
stato Gesù, che dopo la morte e resurrezione ha continuato a stare in
mezzo a noi in corpo, sangue, anima e divinità. Gesù ha amato anche
coloro che lo avevano ucciso e i sacerdoti che lo avevano
condannato.
Voi vi domanderete: “Se la festa è a San Pietro, perché Padre Pio è
qui?”. Perché Dio mi ha mandato qui e io ho ubbidito ed anche in
Paradiso, dove si gode Dio, quando Lui ci comanda di andare in
qualche posto noi andiamo.
Mi dispiace perché so che voi aspettavate la Mamma del Cielo, Lei è
qui ed io debbo parlare con voi, Dio ha chiesto questo. La Mamma
del Cielo, con molta umiltà e semplicità, ha fatto un passo indietro e
mi ha detto: “Vai tu, Padre Pio, a parlare ai miei cari figli, ed io sono
venuto per insegnarvi l'umiltà, la semplicità e la sincerità, come
spesso sentite dire dalla Madre dell'Eucaristia. Non ci sono le altre
virtù nella vita se non si è sinceri, umili, semplici, se non si vive per
servire il prossimo, non si arriva alla santità. Santità, vi sembra una
parola grande? È grande agli occhi di Dio, ma è una parola molto
semplice. Ogni uomo che ama Gesù Eucaristia, che ama la Mamma
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del Cielo, la Madre dell'Eucaristia, deve vivere così. Io sono il vostro
servo, tu Marisella sei la serva di tutti, tu, Don Claudio, mio caro
confratello, sei il servo di tutti. Ogni cristiano è il servo di tutti.
Bisogna servire sempre con tanto amore. Il richiamo materno che fa
spesso la Mamma è “Il servo non è superiore al suo padrone”. Carità,
la carità continua ad essere presente in Cielo glorificando Dio.
Miei cari figli, io non ho voluto tutto quello che gli uomini hanno fatto
per me, a loro non posso dire nulla perché anche le cose di Dio
debbono essere rispettate, ma io sono qui in questo angolo di
Paradiso, in questo luogo taumaturgico, ed ora, come padre, come
fratello, vi do la mia benedizione. Se Dio vuole, se accetta la mia
intercessione, chiedo le grazie per voi, per tutti coloro che hanno
bisogno. Ma, come ha insegnato la Mamma, chinate il capo e dite
sempre: “Sia fatta la volontà di Dio”. Tu, Marisella, che sei in croce,
molto più di me, sei eroica perché accetti, soffri, offri in
continuazione. Attenta al demonio! È sempre pronto, ti gira intorno e
aspetta il momento per colpirti come ha fatto con me.
Hai le stimmate doloranti più delle mie, perché non spurgano, hai
tante cose che assomigliano al tuo fratello, perché io sono tuo
fratello, cara sorellina mia.
Ora lascio il posto alla mia e vostra Mamma, alla Madre
dell'Eucaristia.
Marisa - Vicino alla Madonna ci sono i papi.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Dio Spirito Santo è
sceso sotto forma di lingue di fuoco e sotto forma di colomba. Io
vengo con il cinguettio degli uccelli in mezzo a voi. C'è chi ama molto
gli animali, ma io vi invito ad amare l'uomo, l'uomo che Dio ha
creato, l'uomo che ha l'anima da salvare. Amate gli animali se volete,
ma non create problemi, sono pur sempre animali. Questo cinguettio
di uccelli è per farvi sentire che io sono qui presente insieme agli
angeli e ai santi. E durante la santa Messa, con gli angeli e i santi,
sono qui con voi.
Partecipate alla santa Messa, ma durante la consacrazione chinate il
capo, inginocchiatevi se potete e adorate, adorate Gesù Eucaristia.
Miei cari figli, la Mamma vi ama. Oggi Dio ha voluto che mi
accogliesse questo cinguettio di uccelli; è un canto di lode che danno
87
a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. Io dico a voi: amatevi
gli uni gli altri. Anch'io ho amato un piccolo passerotto che stava
morendo e con Gesù l'abbiamo aiutato a guarire e a spiccare il volo.
Anche voi amatevi fra voi come io amo Gesù, Lui ama me e tutti e
due amiamo voi miei cari figli, mio piccolo gregge. Il regalo di Dio è
avervi portato qui San Padre Pio, bello, raggiante, come tu lo vedi
Marisella.
Marisa - Posso farti una domanda? Se lui sta qui a San Pietro chi c'è?
Madonna - Marisella! Qui è presente, è visibile per essere visto da te.
Marisa - Io divento santa? Ma non voglio diventare santa come te,
creando tutta quella confusione, che dà fastidio pure alla gente, io
voglio andare a godere Dio. Che devo fare?
Padre Pio - Quello che stai facendo ogni giorno.
Marisa - Va bene. Quando lo dirò a Don Claudio lui mi dirà: “Quanto
ancora devi soffrire e convertirti!”. Però anch'io lo dico che devo
convertirmi, perché chiedo alle persone di pregare per la mia
conversione.
Padre Pio - Perché sei la serva di tutti.
Marisa - Non parlo più. San Giuseppe, la Madonna, Padre Pio stanno
parlando, ma io che devo dire?
Padre Pio - Tutti parliamo di santità, Marisella.
Marisa - Allora ti faccio un'altra domanda: lui? (Indica Don Claudio)
Padre Pio - È già santo.
Marisa - Tutte queste persone?
Padre Pio - Tutte possono diventare sante nell'umiltà, nella
semplicità, nella sincerità, nell'amore. Dipende da voi, non dipende
da Dio, Dio vi ha dato tutto.
Marisa - Quando devo soffrire ancora? Devo passare per il
purgatorio?
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Padre Pio - No, Marisella.
Marisa - Mamma mia, quanto è lunga la scala per salire in Paradiso!
Padre Pio - Adesso c'è la Mamma che sta allargando le braccia, con
tutti gli angeli e i santi, per recitare insieme a voi il Padre nostro. Tu
sei santa, tu lo sei.
Madonna - Sì o no, Marisella?
Marisa - Non so che rispondere. Lo posso domandare a lui?
Don Claudio - Ho capito.
Marisa - Hai capito, che devo rispondere?
Don Claudio - Grazie.
Marisa - Grazie.
Madonna - Coraggio, sii forte, non pensare alla massa di persone.
Oh, quante discussioni, quante lotte e quante imprecazioni sono
fatte, quando ci sono molte persone.
Marisa - A me non interessa, non mi è mai interessato tutto questo.
Madonna - Con umiltà accetta ciò che ti dico.
Marisa - C'è da benedire quella statua.
Madonna - Non prendere la statua, Marisella, perché ti tronca le
mani.
Marisa - Perché no?
Don Claudio - È pesante anche per me.
Marisa - Per diventare santi devi soffrire. Lo fai santo Paolo VI,
perché è il mio Papa?
Madonna - È già santo per noi.
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Marisa - Sì, però sai come siamo fatti noi uomini della Terra, se non
avvengono cose grandi qui nessuno ci crede. Va bene.
Madonna - Anche qui, se non arrivano cose grandi.
Madonna - Benedico anche questi oggetti sacri, benedico i bimbi,
soprattutto quelli del Kosovo, i bimbi della Jugoslavia. Hai visto,
Marisella, in Albania quanto abbiamo lavorato?
Marisa - Sì, ieri è stata un po' dura. Oggi dove andiamo? Si, se vieni
anche tu io ci vado, perché se tu non ci sei io da sola non faccio
nulla.
Madonna - Da sola fai tutto perché è Dio che vuole questo.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Oggi posso permettermi di baciare anche Padre Pio?
Madonna - San Padre Pio.
Padre Pio - Vengo io, Marisella, a darti il mio bacio.
Marisa - Ciao a tutti, perché siete talmente tanti. Don Claudio, tu sei
e io sono. Hai capito cosa?
Roma, 3 maggio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Ricordati di noi, chiediamo solo un po' di aiuto. Le creature
continuano a bersagliarci ogni giorno e noi siamo qui, in questo
angolo di Paradiso, in silenzio ed in preghiera. Cosa vuole da noi
Dio? Cosa dobbiamo fare ancora?
Madonna - Miei cari figli, cosa vuole Dio da voi? La preghiera, il
silenzio. Lasciateli parlare, peggio per loro: chi parla male e manca
alla carità non godrà mai Dio.
Questo mese di maggio, vorrei fosse dedicato specialmente alla
Madre dell'Eucaristia, che vi deve aiutare ad accettare e sopportare
in silenzio, tutto con la preghiera. Vi siete accorti da soli come
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l'uomo, quando è potente, con molta facilità distrugge il piccolo, il
semplice, l'umile.
Durante tutto il mese a me dedicato io verrò qui, in mezzo a voi, non
ci sono altri posti dove io vado per tutto il mese, io sono solo qui con
voi. Lasciate parlare, miei cari figli. Quante volte Gesù ed io abbiamo
detto: chi manca alla carità, che è la più grande virtù, non può
godere Dio, perché in Paradiso ciò che trionfa e troneggia è l'amore,
è la carità. Lasciate dire, lasciate fare. Anch'io come voi cito un verso
di Dante: “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”.
Finora vi avevo detto di scrivere e di fare tutto ciò che potevate,
senza aspettatevi nulla, ora vi dico: “Non curatevi, lasciate dire,
rivolgetevi a Dio e chiedetegli l'aiuto per sopportare, per accettare”.
In fondo anche le grandi radio pensano al solo guadagno; tutti lo
vogliono e ricevono il denaro: miliardi e miliardi. Qui no, Gesù ha
scelto questo piccolo angolo taumaturgico non per il guadagno, ma
per amore verso le anime. Ho ripetuto spesso: “Amate il vostro
sacerdote e pregate per lui”; lo dicevo perché non possiede nulla;
non ha potere, non ha denaro, né oro né argento, ma ha tanto amore.
Così voglio che siate anche voi, miei cari figli, non avete potere,
argento e denaro, ma date amore, voglio l'amore, voglio il vostro
cuore e portarvi con me in Paradiso, dove regna l'amore verso Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Lo so, siete uomini e la natura
umana si ribella, ma voi guardate mio Figlio Gesù in croce e dite:
“Gesù, sei in croce anche per me”. Quanto tempo potrà durare
questo? E poi cosa avranno in cambio? Lasciate che dicano parole,
parole, parole: a volte fanno a gara a chi parla di più mancando alla
carità: la Mamma non vuole questo. Aiutatemi a pregare per i
sacerdoti buoni: ce ne sono e non riescono a comprendere perché i
potenti mancano con molta facilità all'amore.
Ecco, vengo a pregare con voi e a portarvi anche dei messaggi molto
belli di Dio, perché ha posato gli occhi su questo luogo taumaturgico.
Coraggio miei cari figli, Gesù Eucaristia è con voi, io sono con voi,
insieme a San Padre Pio, gli angeli, i santi e le anime salve, cosa
volete di più? Avete un sacerdote che vi ama, che è pronto a morire
pur di salvare la vostra anima. Cosa volete ancora? Vive come viveva
quando nessuno lo conosceva, quando le apparizioni non erano
pubbliche; vive amando le creature, soprattutto voi, miei cari figli.
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Peccato che questo messaggio non possa essere sentito da altre
anime, da coloro che mancano alla carità. Voi non ascoltate tante
parole, ascoltate Gesù che entra nel vostro cuore e vi parla, e Lui
parla d'amore.
Grazie della vostra presenza. Insieme al sacerdote benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Coraggio miei cari figli, la vostra sorella non è in condizioni di
scendere in mezzo a voi, ma voi venite per Gesù Eucaristia e pregate
per lei, affinché abbia la forza di accettare la grande croce che Dio le
ha dato. Grazie. Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 4 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Non posso raccomandarti nessuno, perché vuoi che si
preghi per la pace.
Madonna - Miei cari figli, giubilate e date gloria a Dio in eterno,
supplicate Dio per la pace nel mondo, non stancatevi di pregare.
Siete pochi, miei cari figli, ma io vengo ugualmente a pregare con voi
per la pace, anche se fosse presente solo una persona. Se arriva la
pace nel mondo, arriva per voi, per tutte le creature. Cantate al
Signore sempre un canto nuovo, date sempre gloria a Dio, non
dimenticatevi mai di colui che ci ha creato. Dio ha creato l'uomo a
sua immagine e somiglianza, ma l'uomo non risponde, come deve,
alla Sua chiamata. Cercate di gioire sempre, anche nelle difficoltà
della vita, gioite, perché Dio è con voi, è gioia, è perfetta letizia. È
facile sorridere quando tutto va bene, sorridete anche quando
incontrate difficoltà: sul pianeta Terra si incontrano difficoltà a causa
dell'uomo che non mette Dio al primo posto.
È passato poco tempo del mese di maggio, è appena il quarto giorno,
ma prima di Dio, prima di partecipare al mese dedicato a Maria,
Madre dell'Eucaristia, si pensa al mare, ai monti, alla passeggiata, ed
a tutto ciò che può servire a una creatura, umanamente parlando. E
Dio? Ho sentito dire: “Dio è per gli anziani e per i bimbi, a noi non
serve”. Oh, questo è grave, è molto grave! Dio è per tutti, non solo
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per i piccoli e per gli anziani. Dio ha creato tutti a sua immagine e
somiglianza, quindi è anche per gli adulti e per i giovani. Mi sono
sentita sempre giovane, anche quando ero arrivata ad un'età molto
matura per quel tempo; mi sentivo giovane, perché gioivo con Dio,
con il mio Tutto. Non è l'età che ci unisce a Dio ma l'amore vero,
santo.
Coraggio miei cari figli, Gesù è con voi, io sono con voi. Non dovete
scoraggiarvi, non dovete pensare all'uomo che non risponde alla
chiamata di Dio, dovete soltanto pregare, pregare con tutto il cuore,
con tutto l'amore. E poi avanti, sempre avanti. Se qualcuno ha
qualcosa dentro di sé, vada da Gesù Eucaristia e parli con Gesù:
“Gesù, oggi non mi sento a posto, aiutami tu a cambiare, ad essere
come tu mi vuoi”; non è poi così difficile. Parlate con mio Figlio e vi
voglio bimbi umili, semplici, quando parlate con Lui.
Grazie, mio piccolissimo gregge, grazie per la vostra presenza e per
l'amore che date a Gesù e agli uomini, se potete.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via.
Roma, 5 maggio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, recitiamo con tutto il cuore il Magnificat.
Perché lo dimenticate spesso? Se non potete cantare l'inno all'amore,
recitatelo.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ancora oggi voglio farvi
un richiamo materno: chi non è a posto, non riceva mio Figlio Gesù.
Vi ho insegnato a ricevere Gesù in grazia. Il peccato più grande che
si può commettere su questo pianeta Terra è la mancanza di amore,
di carità. Non ricevete mai Gesù se non siete in grazia, perché non
avrete la forza di andare avanti se incontrerete delle difficoltà nella
vita. Oh, se voi poteste vedere Gesù sperimentare il suo grande
amore per voi, per tutti gli uomini della Terra, forse comprendereste
molto di più.
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Dio ha continuato a fare miracoli, ha dato tante grazie ma ancora
questo amore divino non è capito, non è compreso. Ancora l'uomo
non capisce chi è Gesù Eucaristia, presente in corpo, sangue, anima
e divinità? Chi è questo Gesù che versa il sangue nell'ostia? Oh, è
soltanto mio Figlio Gesù, vissuto nell'umiltà, nella semplicità, vissuto
con fermezza, durezza e con tanta dolcezza. È Gesù, è mio Figlio
Gesù, nato da me, da Maria, Madre dell'Eucaristia. Dite a tutti,
gridatelo a tutti: “Non accostatevi al sacramento della comunione
senza essere in grazia di Dio”. Quanti, quanti uomini della Terra
ricevono mio Figlio Gesù senza essere in grazia! Non si confessano
perché si sentono a posto. Allora l'orgoglio, l'invidia, il sentirsi a
posto primeggiano. No, vi voglio umili e semplici, tutti dovete
esserlo.
C'è chi soffre la passione di mio Figlio Gesù e non è notata da
nessuno, c'è un'anima che soffre moltissimo per la pace nel mondo.
Credetemi: le sofferenze della passione sono molto, molto forti. Ma
Gesù aiuta queste anime perché vivono dell'Eucaristia, senza la
quale sono nulla e muoiono.
Tutti dovreste dire: “Dio ti ringrazio”. Perdonate la Mamma, spesso
fa dei richiami materni, è solo perché vi amo.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Un bacio e abbraccio a te, nonna Iolanda, che soffri moltissimo. Mio
caro sacerdote prediletto, la Mamma ti bacia e ti benedice, come tu
ora benedici lei.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Buona partecipazione alla santa Messa, anche se siete un
piccolissimo gregge. Ciao.
Roma, 6 maggio 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Oggi vorrei raccomandarti le persone che hanno chiesto le
mie preghiere. Ci hai invitato a pregare per i sacerdoti buoni, per
quelli non buoni che dobbiamo fare?
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Madonna - Oggi vi chiedo di pregare per i sacerdoti buoni, ma
paurosi.
Miei cari figli, in questi primi giorni del mese di maggio vi ho parlato
dell'amore. Chi di voi ha messo in pratica ciò che la Mamma ha
detto? L'amore preventivo, l'amore che comporta sofferenza, l'amore
verso tutti? Pregare per coloro che fanno soffrire: questo Dio vuole
da voi. Oh, voi non potete capire quello che sta succedendo in questo
paese vicino, cosa fanno ai bambini, alle donne, ai giovani.
Grazie per la veglia che farete per la pace, ma io aggiungo anche per
le persone che si consacrano a Dio o sono consacrate, per i sacerdoti
affinché siano santi, per quelli che hanno paura. Non abbiamo
bisogno di loro. I sacerdoti devono essere santi, non paurosi. È
tempo di avere coraggio fino in fondo per difendere la Chiesa. Voi
direte: ma noi, che cosa possiamo fare? Oh, potete fare tanto:
pregare. Quante cose avete ottenuto con la preghiera? Lasciate
perdere la guarigione di Marisella. Sento dire: “Preghiamo,
preghiamo e non vediamo mai Marisella stare bene”, vero nonna
Iolanda? Ma questa è la sua missione. Credetemi, non ci si abitua
alla sofferenza, sempre più forte e al dolore sempre più grande. Io
chiedo a voi di pregare con amore.
Le vostre preghiere hanno salvato il Santo Padre, hanno fatto sì che
ancora non sia iniziata la guerra per via Terra. Pregate, perché piano
piano, tutto si plachi. Purtroppo i profughi stanno soffrendo molto.
Tu, Marisella, che sei stata lì, sai cosa vuol dire, sai cosa stanno
passando e cosa fanno ai bimbi. Per questo è inutile dire tante
parole, vi chiedo solo di pregare per la pace, per i sacerdoti che
amano mio Figlio Gesù Eucaristia, per le anime consacrate che lo
amano.
Come è possibile che arrivati ad un'età avanzata non si riesca a
consacrarsi a Dio per sempre, ma si continui a mettere Dio al
secondo posto? Chi in un modo chi in un altro. Quando imparerete a
metterlo al primo posto, tutto sarà più facile.
Buon incontro biblico, ma soprattutto buona partecipazione alla
santa Messa. Benvenuta dottoressa.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
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materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso porti sempre Padre Pio con te?
Madonna - Padre Pio sta con me. Beato Padre Pio per gli uomini, San
Padre Pio per noi, vero San Claudio?
Marisa - Basta così. Birichina, stavi per aggiungere qualche altra
cosa, ma io ti ho fermata.
Ciao. Va bene, ciao.
Roma, 7 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Madonna - Io ho soltanto tessuto gli abiti. In questo momento mi
trovo anche nel Kosovo e in Albania: il mio cuore è triste nel vedere
tanto scempio, tanti omicidi, tanti giovani che rubano e uccidono i
bimbi o altri giovani per vivere.
Sembrava che la situazione migliorasse, c'era qualche spiraglio per
la pace, ma oggi di nuovo tutto è crollato. Guardate il telegiornale,
quante scene tristi si vedono e sono nulla in confronto a quanto i
miei occhi e gli occhi della vostra sorella vedono. La situazione è
molto critica e molto dura: ma voi vedete le creature che corrono a
pregare e a supplicare Dio di far terminare questo scempio? Quelle
persone sono dei cannibali, mangiano le creature.
Quando chiedo di pregare, di fare la veglia, è perché so come stanno
le cose, so come va il mondo.
Quanti uomini che si dicono cristiani parlano alla radio, criticano,
calunniano e diffamano con molta facilità, mentre il mondo va a
rotoli, le guerre continuano, i bambini e le mamme vengono uccise e
mangiate: è una carneficina. Non hanno nulla. I bimbi non sanno
neanche come si chiamano, la paura, lo choc rimarranno in loro per
tutta la vita. Cosa fate voi? Voi pregate, piccolo gregge, ma gli
uomini che parlano alle radio cattoliche si permettono di parlar male
delle grazie che Dio ha dato ad un'anima, invece di dire: “Pregate
per la pace, aggrappatevi alla preghiera e pregate per la pace”. No,
questo non viene detto, vengono solo fatti pettegolezzi con molta
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facilità e la creatura umana si diverte a pettegolare contro il fratello.
Credete che la misericordia di Dio duri in eterno? Ci sarà anche la
giustizia di Dio, voi, mio piccolissimo gregge, in confronto a tutti gli
uomini che si trovano sulla Terra, siete pochi e venite qui a pregare.
Qualcuno manca alla veglia ma se la guerra fosse stata nella vostra
nazione, tutti sarebbero corsi strusciando le ginocchia davanti a
Gesù, davanti al mio cuore per supplicare di far terminare la guerra
odiosa e brutta.
Date la colpa al Presidente della Jugoslavia? La colpa è di tutti gli
uomini che non sanno comandare. La stessa cosa succede nella
Chiesa. Non sanno formare i giovani, si permette loro di fare tutto
ciò che vogliono. Quando un giovane si comporta come Gesù vuole,
viene criticato; e se un sacerdote si comporta come Gesù desidera
viene calunniato e diffamato ed intanto nelle altre nazioni c'è la
guerra, una guerra brutta e atroce.
Miei cari figli, io vorrei venire qui per gioire con voi, ma come posso
quando vedo bambini, giovani, donne, anziani che vengono uccisi?
Come posso? Eppure vi chiedo di pregare e di gioire con Gesù
Eucaristia. Con l'Eucaristia siete forti e avete la luce per fare tutto
per il bene degli altri, di voi stessi e di tutti.
Buona veglia, miei cari figli e pregate. Se vi prende sonno, non vi
preoccupate, dormite nelle braccia di mio Figlio Gesù o nelle mie
braccia; l'importante è dare il proprio cuore e vivere in grazia.
Grazie.
Coraggio, nonna Iolanda, sii forte, la sofferenza ti ha consumata e ha
consumato la tua figliola. Siete due anime consumate per amore di
Dio e del prossimo.
Grazie della vostra presenza. Insieme al sacerdote benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico i bimbi e il piccolo Davide
Maria. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Stanotte andiamo di nuovo in Albania? Si? Però stammi
vicina e dammi la forza perché mi fa tanto soffrire ciò che vedo. Va
bene, ciao, a dopo, ciao.
Don Claudio, è andata via, mi porta in Albania stanotte. Andiamo in
Albania di nuovo.
97
Don Claudio - A vedere cose non belle.
Marisa - Purtroppo le devo vedere.
Roma, 8 maggio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Oggi è sabato, il giorno dedicato a me. La Mamma
ringrazia coloro che hanno fatto la veglia con tanto sacrificio e
nonostante il sonno. Solo in questo modo riuscirete a fermare la
guerra, questa guerra sanguinosa, brutta, bruttissima.
Miei cari figli, gioite nel nome del Signore, rallegratevi nel nome di
mio Figlio Gesù, siate docili a Lui e a coloro che hanno il dono di
aiutarvi. Siate docili, buoni, e amate coloro che non sanno amare.
Insegnate ad amare a tutti. Non sentitevi arrivati, non siete arrivati
finché non sarete completamente di Gesù Eucaristia. C'è ancora chi
non riesce a mettere Dio al primo posto: siete molto presi
nell'abbellire la propria persona, ma l'impegno di abbellire l'anima
passa sempre in secondo piano.
Miei cari figli, vi sembra strano che la Mamma vi dica: rallegratevi e
gioite nel nome del Signore. La guerra c'è, è brutta, è sanguinosa, è
una guerra terribile, però io vi invito, oltre che a pregare, ad essere
gioiosi, a godere questo lume, questa luce che Dio vi dà. Gesù
Eucaristia, soltanto Lui, è luce, è fede, speranza e carità.
Oggi è ancora un giorno molto terribile per le creature, per i bimbi,
non solo nel Kosovo, ma anche in altre nazioni. Pregate, convertitevi
al Signore, tutti: grandi e piccoli. Come già dissi: non c'è età per
convertirsi. Convertitevi e credete al santo Vangelo. Grazie.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Auguri a tutti e buona partecipazione alla Santa Messa. Ciao,
Marisella.
98
Marisa - Questa notte dove andiamo? Nel Kosovo? Fai un po' tu, io
non so più che dire, fai un po' tu. Ciao. Don Claudio, è andata via.
Roma, 9 maggio 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Voglio raccomandarti qualche persona che ha chiesto le mie
preghiere. No, ormai non chiedo più niente per me, fate un po' voi.
Hai visto che febbre alta ho avuto questa notte?
Madonna - È andata subito via quando Gesù ti ha portato la santa
Comunione.
Marisa - Sì, però io sto sempre chiusa in camera. Comunque non
parliamo di me, volevo chiederti: hai qualcosa di bello da dirci?
Madonna - Avrei tante cose da dirvi, ma la guerra va avanti. Dopo il
commento che ha fatto il vostro sacerdote, dopo tutti i messaggi di
Dio che avete avuto in questa settimana, avete compreso quanto
l'uomo sia cattivo quando non è in grazia, quando non si vive di Dio e
non si vive di Gesù Eucaristia.
Dio mi ha detto: “Raccomanda alle creature di fare bene il mese di
maggio, il mese a te dedicato, Maria. Qui c'è poca gente e nelle
parrocchie pochissime dove si prega molto, molto meno pochissima.
Si organizza la veglia e la gente non risponde, non parlo di coloro
che hanno risposto con tanto amore e sacrificio. Questa veglia è stata
chiesta da Dio e Lui dovrà intervenire. Se gli uomini non riusciranno
a fermare la guerra, perché ognuno pensa a se stesso, Dio
interverrà; e non sarà bello il Suo intervento. Per questo la Mamma
vi invita a pregare. Non sono esagerata. Dico sempre di pregare, dico
tante e tante parole, ma voi riuscite a capire da soli cosa c'è nel
mondo? Cosa vedete di bello? Tutti si divertono, tutti ascoltano una
musica forte nei loro padiglioni auricolari. Tutti corrono da una parte
all'altra e si innervosiscono se non arrivano a fare ciò che devono
fare, ma non corrono da Gesù Eucaristia. Continuerò a ripetervelo:
rimane sempre al secondo posto mio Figlio Gesù. Io ho detto di
divertirvi, miei cari figli, tutti, grandi e piccoli, ma non mettete mai
Dio al secondo posto.
Anche gli apostoli, che ho seguito io, dopo che Gesù era morto, sono
andati ovunque a parlare di Dio, con il cuore, con la sofferenza e
99
sono stati uccisi. Molti si convertivano e chi non si convertiva
diventava più cattivo, più ribelle, più vendicativo. L'uomo che non si
converte è vendicativo, si vendica del fratello che è convertito, che
ama Gesù Eucaristia, che ama la Madre dell'Eucaristia. Io voglio
portarvi alla santità ma voi, nel vostro piccolo, dovete dare tutto a
Gesù Eucaristia.
Anche voi, miei cari giovani, frequentate il mese dedicato a me,
perché Dio vuole questo. Vi comporta sacrificio, lo so, però è una
testimonianza molto grande per gli uomini e per coloro che non
credono. Già vi dissi che con il vostro modo di fare, con il vostro
esempio e testimonianza, aiutate le persone a capire, a ragionare:
“Questi sono giovani buoni, puliti, a posto”. Questo la gente deve
dire di voi, miei cari giovani, miei cari figliolini. Devono vedere in voi
che siete figli di Dio. In qualsiasi posto vi troviate dovete dare
esempio e testimonianza; se gli altri non ascoltano pazienza, voi fate
il vostro dovere, gettate il seme che alla fine verrà raccolto, non vi
preoccupate, non vi daranno soddisfazione ma verrà raccolto, anche
dalle persone che sono state riprese nella comunità. Gli adulti non
vogliono essere ripresi, ma poi accettano e dicono dentro di loro: sì,
hanno ragione. Se non danno soddisfazione, pazienza, a voi non
serve questo, a voi serve solo amare, dare esempio e testimonianza.
Pregate per la pace, pregate per quelle povere creature che vengono
uccise. Non dico altro. Avete sentito i messaggi della settimana? Il
sacerdote li ha commentati.
Offrite questa santa Messa per coloro che vivono in un modo atroce,
chi è morto è già salvo, perché la morte è vita, ma per chi è ancora
vivo è duro, è un sacrificio enorme. Pregate per costoro.
Adesso vorrei fare un augurio a tutte le mamme, comprese coloro
che sono nonne, perché la nonna è due volte mamma, vero,
Marisella?
Marisa - Sì, ma io non sono mica nonna. Non sono neanche mamma.
Madonna - Tu sei mamma, per coloro che sanno comprendere. Tu sei
una mamma spirituale molto importante, che non tutti comprendono.
Marisa - Se lo dici tu.
100
Stamattina ho chiesto a Selenia, come dottoressa che dovevo fare, lei
mi ha detto: “Io, come dottore, dico che non puoi scendere, però dato
che fai quello che ti dice la Madonna chiedilo a Lei”. Allora io lo
chiedo a te.
Madonna - No, Marisella, non puoi scendere se la dottoressa ha detto
di no.
Marisa - Andiamo bene. C'è la dottoressa, c'è il sacerdote, poi Gesù e
te: io devo ubbidire a tutte queste persone? E poi vanno tutte
d'accordo, guarda che combinazione.
Madonna - Sì, perché il sacerdote è sulle orme di Gesù, il dottore è
sulle orme del sacerdote e tu devi solo ubbidire.
Marisa - Mi piace l'idea! Ti giuro, io non so più che dire. Posso
scendere?
Madonna - No, la dottoressa ha detto no, il sacerdote ha detto no.
Avevi la febbre molto alta.
Marisa - Va bene ritorniamo a fare gli auguri a tutte le mamme, glieli
faccio io a tutte le mamme: tanti auguri da Marisella a tutte le
mamme e a tutte le nonne. Io sono mamma spirituale.
Madonna - Ma guarda, Marisella, che la mamma spirituale è più
importante della mamma terrena.
Marisa - Beh, tu dici questo per farmi stare un po' su, ma tanto sto
giù lo stesso.
Madonna - No, veramente sei su, sei in casa.
Marisa - Ma guarda questa!
Madonna - Va bene, vogliamo dire Marisella tutti insieme il Padre
nostro?
Marisa - Sì. Devo dire di no? Dico di sì.
Madonna - Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico il piccolo Jacopo con la famigliola. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
101
nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Scusa, mi sono dimenticata di farti gli auguri. Auguri!
Auguri anche a te: sei la mamma di Gesù, sei la mamma nostra. Ti
hanno portato i fiori? A me sì.
Madonna - Ma noi non abbiamo bisogno, abbiamo tutto Marisella?
Marisa - Sì, scusa. Ciao. Ciao e tanti auguri. Un bacio. Grazie, ciao.
Don Claudio, è andata via.
Don Claudio - Ti ha fatto gli auguri.
Marisa - Sì. A te no.
Don Claudio - Io mica sono una madre spirituale? Sono un padre
spirituale.
Marisa - E quando è la festa dei papà?
Don Claudio - San Giuseppe: 19 marzo.
Marisa - È passato, meno male.
Roma, 10 maggio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Anche oggi sei triste? Tutti i giorni lo sei. Che cosa
dobbiamo fare ancora noi, piccolissimo gregge? Cerchiamo di fare
tutto per Gesù Eucaristia, per la pace nel mondo.
Madonna - Tu, Marisella, non vedi tutto ciò che vedo io nel mondo.
Hai ragione di dire che sono triste e non è giusto che vengo da voi
così, quindi sorrido, ma dovete sorridere anche voi, miei cari figli.
Sorridete alla gloria di Dio Padre, sorridete alla gioia di suo Figlio
Gesù e al dono dello Spirito Santo.
Chi ama se stesso e non è in grazia non può amare i fratelli, chi ama
se stesso ed è in grazia di Dio, ama Dio ed i fratelli. Chi ama il padre
e la madre più di me non è degno di me, ha detto mio Figlio Gesù,
non per questo non dovete amare i vostri cari, dovete amarli senza
102
mettere Dio al secondo posto. Vi supplico, mettete Dio al primo
posto.
L'amore di Dio è immenso, è grande, è per tutti, buoni e meno buoni,
tutti sono figli di Dio.
Abbiamo iniziato questo mese a me dedicato con tanta sofferenza per
la guerra: poche persone rispondono alla chiamata e pregano per la
pace.
Volevo fare un triduo in preparazione al giovedì, per la festa della
Madre dell'Eucaristia e della Madonna di Fatima e sia per colei che
festeggia l'anniversario dei suoi voti, che si sente spogliata di tutto,
ma ha tutto, perché ha Gesù Eucaristia. Così voglio che siate anche
voi: spogliatevi di tutto e amate Gesù Eucaristia. Io mi sono spogliata
di tutto ed ho avuto il mio Tutto. Fate anche voi così, allora vi
accorgerete che siete più sereni, più buoni, più comprensivi verso
coloro che soffrono, verso coloro che non amano mio Figlio Gesù.
Io vedo una lettera che i giovani hanno scritto al Cardinale
Segretario di Stato. È bello ciò che avete scritto, semplice ed umile,
e ora sta a loro, ai grandi rispondere con lo stesso amore e
semplicità. Benedico con tutto il cuore questo scritto, costato tanto
sacrificio; siete corsi uno dall'altro per scrivere ciò che è giusto.
Come sempre la Mamma vi dice: “Non aspettatevi nulla. Se costui
crede in Dio, nella Madre dell'Eucaristia e nel Santo Padre, tutto si
appianerà, ma se ha paura non succederà nulla”.
Coraggio, io sono con voi. Grazie della vostra presenza. Insieme al
sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri, come
benedico di nuovo questo scritto. Vi porto tutti stretti al mio cuore e
vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Questa lettera la spediamo al Segretario di Stato di Sua
Santità!
Madonna - Non ti preoccupare, Marisella, ho letto già da tempo nei
vostri cuori.
Marisa - Va bene, grazie. Ciao. Sì, hai visto anche le foto?
Madonna - Ho visto tutto non ti preoccupare.
103
Marisa - Scusa, scusa tanto. È andata via.
Roma, 11 maggio 1999 - ore 17:30
Lettera di Dio
Marisa - Sei venuta un po' sorridente. So che ci hai chiesto di
pregare tutto questo tempo per la pace, ma io desidero chiederti una
cosina. Scusa se mi permetto, ma è per una creatura che ti ama
tanto. Non puoi?
Madonna - Miei cari, grazie della vostra presenza. C'è bisogno
ancora di tempo, perché venga la pace. La guerra va avanti e i
potenti non riescono a mettersi d'accordo. Allora cosa vi chiede la
Mamma del Cielo? Preghiere, ancora tante preghiere, la pace che
deve venire è quella di cui tutti avete bisogno e quando arriverà sarà
in tutto il mondo, soprattutto ci sarà pace nella Chiesa, tra i grandi
uomini politici, nelle comunità, nelle famiglie e tra i giovani.
Guardate mio Figlio Gesù che ha sanguinato e meditate: Lui ha
versato il sangue per tutti gli uomini ma gli uomini come rispondono?
Cosa vogliono gli uomini da Dio? Non si può incolpare Dio per ciò
che succede sul pianeta Terra, no, miei cari figli. La colpa è degli
uomini, dei grandi uomini, non dei semplici, degli umili, dei piccoli,
per questo Dio mi ha mandato ed io mi sono rivelata ai piccoli, ai
semplici, agli umili. Non mi ha mandato dai grandi uomini, no, io
sono per i poveri, i piccoli, i malati in spirito e corpo.
Miei cari figli, voi attendete la pace, ma noi del Cielo siamo stanchi
dal Paradiso di vedere gli uomini che si combattono, che si uccidono,
che violentano le donne, che uccidono i bambini.
Se Dio interverrà, non sarà con dolcezza e con la misericordia di
Gesù, ma con giustizia. Come sempre vi dico che Dio è giusto, Gesù
usa la sua misericordia con tutti, anche con gli atei, Egli è
misericordioso, ma sarà anche giusto.
Chi si converte, il più delle volte, è migliore degli altri, di coloro che
si dicono praticanti, che si dicono uomini di Chiesa. Miei cari figli,
convertitevi tutti con il cuore, credete al Vangelo, vivetelo, ascoltate
la parola di Dio; lì c'è tutto. Avete un sacerdote che commenta il
santo Vangelo e di ogni riga fa un'opera. Voi siete fortunati, e la
104
Mamma si ripete, siete molto fortunati; non tutti gli uomini hanno a
disposizione un sacerdote che spiega così con amore il santo
Vangelo.
Vivete della parola di Dio, amate Gesù Eucaristia, la Madre
dell'Eucaristia, amate i vostri cari, i vostri amici, i benefattori, coloro
che sono lontani dalla Chiesa, i non credenti, amate coloro che sono
perseguitati.
Oh quanto è grande la parola “amore”! Amate tutti e pregate per
tutti.
Grazie a voi, miei cari figli, grazie che siete qui presenti a pregare
con me e come sapete, recito con voi il santo Rosario che è un'arma
potente per fermare la guerra.
Mi ripeto: la guerra non è soltanto quella che si fa con le armi, ma
anche con le brutte parole, con l'odio verso il fratello, con il fare
delle cattiverie a lui, all'amico, all'uomo della porta accanto.
Coraggio, sono con voi, soprattutto Gesù Eucaristia è con voi.
Insieme ai sacerdoti, ai miei cari sacerdoti prediletti, benedico voi
tutti, benedico gli ammalati, i poveri, benedico i vostri oggetti sacri,
vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao. Don Claudio, è andata via. Oggi era un pochino
più sorridente di ieri.
Roma, 12 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Madonna - Chiedo ancora preghiere, sacrifici, adorazione davanti a
mio Figlio Gesù che ha sanguinato. Cosa posso dirvi se non di amare
Gesù Eucaristia, perché soltanto con Lui sarete forti e capaci di
affrontare qualsiasi battaglia.
Tu hai visto, Marisella, quelle mamme che partorivano il bimbo, in
quel momento erano spoglie di tutto, non avevano nulla, eppure in
loro si vedeva la gioia per la creatura che era nata, anche se le
105
sofferenze erano tante per loro. Nessun uomo e nessun santo ha mai
avuto la vostra sofferenza, miei cari due figli, ma non dovete
abbattervi e scoraggiarvi perché, come dici tu, mio caro sacerdote
prediletto, ti ho fatto mancare mai nulla? Ti ho mai deluso?
Marisa - “Io non lo so”, risponde Don Claudio.
Madonna - Ma io so quello che risponde lui e ciò che dici tu. Io ho
bisogno di preghiere e di aiuti. Pregate, come dissi altre volte, per le
mie intenzioni, che sono le vostre intenzioni.
Sei provata, moltissimo mia cara figliolina, moltissimo, però Dio ti dà
anche la forza di lottare, di combattere e soprattutto di amare. Vedo
che quando richiami i giovani, i tuoi figli spirituali, lo fai con tanto
amore e forza, che forse dall'altra parte non possono comprendere
che il rimprovero è dettato soltanto da tanto amore! Ciò che si fa con
amore è grande, è bello, non importa se uno ha la voce forte o debole
o flebile, come dici tu, l'importante è che si parli per amore del
fratello.
Gesù ha preso nel suo cuore la tua consacrazione e i tuoi voti e li ha
accettati e tu sai quante prove, quante tribolazioni hai sopportato.
Malgrado il tuo borbottare, non hai mai detto di no a Gesù Eucaristia
e anche oggi, dopo decenni dall'emissione dei voti, non dici no a Lui.
Vivi i tuoi voti con semplicità e umiltà. Puoi essere agli occhi degli
altri una persona semplice, ma non sanno che con la consacrazione e
i voti a Gesù sei diventata grande ai suoi occhi e a quelli di coloro
che sanno amare.
Vorrei dirti tante cose, Marisella, ma dobbiamo partire.
Marisa - Potresti non farmi vedere quelle scene? Perché è una
sofferenza per me vederle.
Madonna - Anche per me è duro, Marisella, ma dobbiamo aiutare e il
nostro modo di aiutare è grande e nascosto, lavoriamo nell'umiltà e
nella semplicità. Noi siamo lì, nessuno ci vede e lavoriamo,
raccogliendo i pezzi dei corpi che vengono sbattuti qua e là. Vuoi
dire di no? Non vuoi venire?
Marisa - Sì, sì, io non ti ho mai detto di no, io vengo, però dopo vorrei
che non restasse niente nella mia testa.
106
Madonna - Miei cari figli, chiedo a tutti di pregare. Vi siete accorti di
come la Mamma, da quando è cominciato il mese di maggio, ripete
ogni giorno più o meno le stesse cose: preghiera, amore, sacrificio.
Non cambio, non c'è niente di nuovo, non ci sono altre parole: c'è
bisogno di preghiera, amore, sacrificio. Soltanto il sacrificio, l'amore
e la preghiera fatta con l'anima in grazia, con la vera conversione,
con Gesù Eucaristia nel vostro cuore, sempre, in qualsiasi momento
della giornata e della notte, anche quando riposate, possono ottenere
la pace.
Vorrei dirvi di fare una grande festa, ma sembra che gli uomini della
Terra continuino a disturbare. Chissà se potranno cambiare i loro
cuori, con questa festa spirituale. Pregate per tutte le persone che
sono consacrate a mio Figlio Gesù, per le sue spose che non
rispettano né la loro consacrazione, né i voti. Pregate per tutte le
anime consacrate. Grazie.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Domani vieni con tutta la sacra famiglia, gli angeli e i santi?
Grazie. Io sto pregando per Paolo VI. Quando verrà beatificato? Ciao.
Mi dai un pochino di voce? Poca poca? Dai, ti prego, non mi chiedere
anche questo! Va bene, ciao. Don Claudio, mi sa che non mi dà la
voce.
Don Claudio - Non è detto.
Marisa - Non ha risposto.
Don Claudio - Risposta non c'è.
Marisa - Forse chi lo sa, perduta nel vento sarà.
Don Claudio - È vero.
Roma, 13 maggio 1999 - ore 18:10
Lettera di Dio
Marisa - Sono venuti tutti con te?
107
Madonna - Io sono la Madre dell'Eucaristia. Oggi, insieme al mio
amato sposo Giuseppe, a tutti gli angeli e ai santi, vogliamo
festeggiare con tutte le persone presenti.
Gesù - Io, il tuo sposo Gesù dico a te: “Vieni, vieni, mia eletta, e
canta, canta con me. Noi del Paradiso ringraziamo colei che ha detto
sempre sì, malgrado le sofferenze e le lotte della vita; un sì pieno
d'amore, accompagnato da una grande croce. Oh mia sposa, mia
eletta, il tuo sposo Gesù ti dice grazie”.
Oggi ti dice anche che i sacerdoti convertiti sono 266. Si, due, sei,
sei. Non ti dico di girare il sei, perché stonerebbe il due, ma si sono
convertiti 266 sacerdoti, 25 suore, 56 laiche consacrate. Questo lo
debbo a te, mia cara sposa, e alle persone che con te hanno pregato
e continuano a pregare sempre per la conversione dei miei figli
prediletti. Oh, vedo che il tuo cuore gioisce di questa grazia
grandissima. Mio caro sacerdote prediletto: 266 sacerdoti convertiti,
non credi che questo sia un grande miracolo? Voi, miei cari figli, che
siete venuti per festeggiare, guardate quale grande grazia Dio ha
fatto. Vi ha dato questo regalo anche per le vostre preghiere. Io sono
Gesù, quel Gesù che hanno crocifisso, che ha tanto amato gli uomini,
misericordioso, ma che alla fine sarà giusto.
Come vedi, Marisella, ho accanto a me tante anime salve e tanti
santi: guarda i miei papi ed i miei santi. Non per tutti i santi è stato
tirato il tendone, come dice il sacerdote, perché sono diventati santi
nel silenzio e nel nascondimento; nessuno ha pensato a loro, ma Dio
sì e sono qui con me. Proprio come quando tu vedevi San Padre Pio,
che ancora non era stato beatificato, ma per noi era già santo e
quindi tu lo vedevi sempre con noi, oggi è beato per gli uomini e
santo per noi. Il tuo caro fratello ti aspetta in Paradiso, accanto a noi,
quando Dio lo deciderà.
Marisa - Posso parlare con te come parlo con la Mamma? Si, ma non
mi abbracciare troppo forte perché sento le spine.
Gesù - No, oggi il mio bacio è di amore e non di sofferenza, la
passione l'hai vissuta questa notte, oggi soffri i dolori naturali e
quelli fissi, quelli che sono sempre con te.
Marisa - Senti Gesù, vuoi dire qualcosa anche alle persone che sono
con me? Perché hanno pregato tanto.
108
Gesù - Ma certo, ho detto che la conversione di 266 sacerdoti
dipende anche dalle loro preghiere, ma soprattutto dal tuo grande
sacrificio, dalla tua sofferenza che non tutti comprendono e meno
ancora la comprendono i tuoi parenti, mia cara Marisella.
Marisa - Sì però io voglio loro un sacco bene. Non fa niente, tanto è
una cosa fra me e te, perché gli sposi si parlano da soli.
Gesù - Sì, ma qui ci sentono tutti.
Marisa - Senti, Gesù, posso dirti di aiutarci? Ne abbiamo tutti
bisogno, chi in un modo chi in un altro. So che la tua presenza è già
una benedizione, però noi, come creature umane ti chiediamo
sempre qualcosa di più.
Gesù - Non ce la fai neanche ad aprire una scatola, Marisella?
Marisa - Sì, perché mi fanno tanto male le mani. Ecco io volevo, che
le benedicessi.
Gesù - Ma io le ho già benedette.
Marisa - Una benedizione particolare! Sei contento che facciamo
così?
Gesù - Certo, tutto ciò che fa piacere al cuore della Madre
dell'Eucaristia, fa piacere anche a me. E dà gioia.
(Marisa mostra visibilmente e a parole il suo imbarazzo)
Lo so che sei emozionata, Marisella, ma parla, stai tranquilla.
Marisa - Non ci riesco, ma tanto tu leggi dentro. Hai visto il cuore? È
il tuo cuore, perché è grande e questo non sanguina; sono tutte rose
d'amore.
Gesù - Tu vedi amore dappertutto!
Marisa - Me l'hai insegnato tu! Senti Gesù, io continuerò a pregare;
non posso davanti a tutti che continuerò a soffrire, te lo dico da sola,
altrimenti mi dicono che quando sono davanti a te e alla Mamma dico
sempre di sì. Io non posso dire di no, io dico di sì.
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Gesù - Hai visto, nei luoghi dove sei andata, quanta atrocità? Ma non
voglio parlarti di questo oggi. O mia eletta, mia figlia, mia sposa, mia
sorella, grazie per ciò che fai per la Chiesa, per gli uomini della
Chiesa, per gli ammalati. Grazie.
Marisa - Grazie a te, Gesù, grazie. Benché indegna mi accetti così
come sono.
Gesù - Miei cari figli, volete recitare insieme a Gesù il Padre nostro,
dandovi la mano l'un l'altro, per la conversione dei grandi uomini,
degli uomini potenti, quando dico potenti intendo gli uomini della
Chiesa e quelli dello stato.
Benedico voi due mie care figlioline, benedico i bimbi, benedico
Davide Maria, nonna Iolanda, che è sola in quel lettino, ma la
Mamma è già da lei a farle compagnia.
Ora torno al Padre.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia per tutte le
preghiere, i sacrifici, per tutto ciò che fate per la pace nel mondo,
continuate, non stancatevi, lo so, è un sacrificio, specialmente nelle
grandi città, muoversi con la macchina, con gli autobus per venire
qui.
Marisa - Tu che ne sai che camminano gli autobus, ai tempi tuoi c'era
l'asinello!
Madonna - Marisella, sto parlando!
Marisa - Hai ragione, scusa. Quando sono emozionata o mi vergogno
di qualcosa io parlo.
Madonna - Ti conosco.
Ecco, so che c'è anche il lato economico, come qualcuno ha detto
durante la tesi di laurea; per questo ci sono tanti sacrifici, ma il
Signore, il mio caro figlio Gesù, non vi abbandona, in un modo o
nell'altro vi aiuta.
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Miei cari giovani, grazie per l'amore che dimostrate al sacerdote, alla
vostra sorella, a tutti. Non preoccupatevi, sbruffate pure, io accetto
anche questo, perché sono la vostra Mamma.
Insieme al sacerdote benedico voi, miei cari, benedico i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Benedico i bimbi, nonna Iolanda. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Marisa - Posso chiederti…
Madonna - No, Marisella, non chiedere nulla. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sai che Gesù mi ha abbracciato, mi ha tenuta stretta
stretta e mi ha dato un bacio?
Madonna - Sento il profumo di mio Figlio.
Marisa - Anche tu senti il profumo?
Madonna - Adesso, il momento più importante è la santa Messa e la
santa Comunione. Ricevete Gesù in grazia. Andate, partecipate. Mio
caro sacerdote, celebra con tutto il cuore: ogni tua celebrazione
salva un'anima. Ciao, Marisella.
Marisa - Don Claudio? Mamma mia, hai sentito? 266! E le suore.
Don Claudio - Era questo ciò che aspettavo.
Marisa - Stavo chiedendo una cosa, ma ha detto non chiedermi nulla
e io sono stata zitta.
Don Claudio - No, quella passa in secondo piano.
Marisa - Ma io la chiedevo per voi, non per me.
Don Claudio - Avremo tempo di chiederla.
Marisa - Sai, quando Gesù mi è venuto vicino, mi ha stretto forte
forte e mi ha baciata. Ho sentito un profumo meraviglioso. Anche la
Madonna l'ha sentito. Ho sbagliato?
Don Claudio - No, hai fatto bene.
111
Roma, 14 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, vi invito a santificarvi, a santificare la
vostra carne e il vostro spirito, a santificare il vostro modo di essere:
levate l'orgoglio e la superbia, e dimostrate amore, amore, verso
tutti.
Siamo arrivati al 14 di maggio, stiamo pregando anche noi con voi
per la pace nel mondo, ma questi benedetti uomini, grandi uomini
dello stato, non si rendono conto del male che stanno facendo e
continuano a uccidere.
Per chi può, per chi è capace di accettare la croce, la accetti con
amore per la pace. Gli uomini continuano a discutere, a bisticciare, a
dire bugie per sentirsi importanti e grandi, ognuno pensa a se stesso.
Chi non ama, chi non mette Dio al primo posto non sarà mai grande;
potrà esserlo sulla Terra, ma non andrà in Paradiso a godere Dio. Lui
cosa chiede? Si può diventare santi nelle piccole cose, ma gli uomini
potenti cercano le grandi cose, cercano di essere i primi in tutto e
poi per chi crede viene Dio. E per chi non crede? Chi uccide e
continua a uccidere con molta facilità, mandando a morte i suoi
soldati come potrà salvarsi? Voglio che preghiate per la pace, deve
esserci la pace in tutto il mondo e allora potrò dire che Gesù, il mio
dolce Gesù, non è morto invano e potrò dire che la passione che vive
la vostra sorella non è stata inutile.
Oh, è molto triste vedere dal Paradiso ciò che succede su questo
pianeta Terra. Quando scendo in mezzo a voi vorrei chiudere gli
occhi per non vedere lo scempio e le atrocità che continuano a
commettere.
Vorrei tanto dirvi: “Gioite, miei cari figli, gioite, miei cari giovani,
rallegratevi, il tempo di Dio è vicino, ma voi non conoscete il tempo
di Dio; pregate anche per questo. Non scoraggiatevi, siate umili e
semplici. Coloro che amano, sanno che debbono soffrire, ma chi non
ama e pensa solo a se stesso non soffrirà mai. Quante volte vi ho
detto che la base di tutto è la sincerità? Anche i grandi uomini non
sono sinceri e bluffano l'uno contro l'altro come i piccoli. No, dovete
avere sincerità, dire la verità, fare la correzione fraterna a tutti:
grandi e piccoli, abbiate amore verso tutti.
112
Grazie della vostra presenza, grazie a coloro che sono venuti da
lontano a trovare questa povera sorella che giace in un letto pieno di
sofferenze e grazie a te, nonna Iolanda. So che vuoi la guarigione o
meglio vorresti stare un pochino meglio per aiutare questi miei due
figlioli, ma questa è la vita che Dio vuole; accetta, anche se qualche
volta è difficile, vero Marisella? È difficile accettare la croce, ma sei
forte. Coraggio, non sei sola, tante persone pregano per te e ti danno
la forza di accettare tutto.
Mi raccomando, ditelo anche agli altri, fate una grande festa
domenica alla vostra sorella, perché potrebbe essere anche l'ultima.
Marisa - Io sono contenta, non hai visto che sono stanca di soffrire?
Madonna - Hai ragione, Marisella, avete ragione miei cari figliolini.
Grazie per ciò che fate.
Insieme al mio caro sacerdote prediletto benedico voi, i vostri cari,
benedico il bimbo qui presente, benedico i vostri oggetti sacri. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao. Aiutami, ti prego.
Don Claudio, è andata via. Dice che quando scende giù vede tutto ciò
che succede sulla Terra, specialmente dove c'è la guerra.
Don Claudio - Lo vede anche quando sta in Paradiso.
Marisa - Appunto, però, quando scende, passa per valli e per monti e
vede tutto.
Roma, 15 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Mi hai fatto un'improvvisata! Senti, prima che mi dimentichi
voglio dirti di non benedire due persone: una sono io, e l'altra è il
futuro Papa, sì, Jacopo, perché si è fatto male.
113
Madonna - Se non c'ero io accanto, Marisella, ad aiutarlo cosa poteva
succedere?
Marisa - Posso raccomandarti qualche creatura che si è affidata alle
mie preghiere?
Madonna - Sì, dopo aver pregato per la pace certamente. Fate
pregare i vostri bimbi, mie care mamme, i vostri giovani per questa
pace che non arriva. Insegnate ai bimbi a pregare con il cuore e voi,
genitori fatelo insieme a loro, devono vedere e comprendere che voi
pregate e date gloria a Dio. Oh, sono molto intelligenti, capiscono
subito.
Desidero dirvi di ascendere con Gesù al Cielo in spirito, di pregare la
Madre dell'Eucaristia, la Madonna, che ha tanti titoli, alcuni
abbastanza buffi. Come già ho detto tanto tempo fa, sono tutti belli,
ma il titolo Madre dell'Eucaristia è il più grande, il più bello, però
non voglio offendere nessuno. Non chiamatemi Signora
dell'Eucaristia, Vergine dell'Eucaristia, ma Madre dell'Eucaristia,
perché io sono la Mamma di Gesù.
L'Eucaristia fa la Chiesa ed è il sacramento più grande, è inutile
ascoltare la santa Messa, se non fate la santa Comunione, come è
inutile riceverla quando siete in peccato, se non fate la Confessione. I
sacramenti vanno rispettati, i comandamenti vanno osservati, perché
sono di Dio.
Vi chiederete: “La Mamma ci fa la catechesi?”. No, miei cari figli, il
vostro sacerdote fa la catechesi, e la fa molto bene, però qualcuno
ancora si permette di annunciare se c'è o non c'è la catechesi senza
chiedere nulla al sacerdote. Che ci sia o non ci sia, chi può
comunicarlo? Solo il sacerdote! Se il 14 marzo Don Claudio non l'ha
fatta è perché stava male, questo l'ho detto anche allora, ma non è
stato capito, tanto che anche oggi alcuni hanno telefonato per
chiedere se c'era la catechesi. Dovete crescere, miei cari figli e per la
crescita spirituale non c'è età. Io parlo, ma voi ascoltate? Forse nel
momento del messaggio, ma poi, quando uscite di qui cosa succede
nel vostro cuore? Dovrebbe essersi verificato un cambiamento,
dovrebbe esserci l'amore quello vero e invece c'è chi, pur non
aiutando il sacerdote perché dice che non può, lo aiuta però a
scendere di morale, a farlo crollare. Anche lui è di carne e ossa come
voi, anche lui può star male. Per un giorno che non ha fatto la
catechesi non si può dire: “Non c'è catechesi”. Voi sapete che
114
l'apparizione viene dopo la Parola di Dio, dopo la catechesi, quindi
potrei io venire se questa non ci fosse? Prima la catechesi e il santo
Rosario, poi l'apparizione e tutto si chiude con la santa Messa e la
santa Comunione, perché l'Eucaristia dà forza, luce, saggezza e
amore.
Buona festa per domani. Ognuno di voi deve dare tutto se stesso per
la buona riuscita della festa. Non chiedo troppo, miei cari figli,
perché chiedo solo ciò che potete dare: l'aiuto, il sorriso, la
comprensione verso gli altri e la pazienza verso le persone moleste.
Tutto diventa facile se è fatto con amore.
Grazie, miei cari figli, se rispondete a quanto la Mamma vi ha detto.
Un bacio ed un abbraccio vanno ai bimbi Jacopo e Simone. Marisella,
posso dare la mia benedizione?
Marisa - Sì, io scherzavo, dagliela, ma grossa grossa.
Madonna - Jacopo, manda un bacino alla Madonnina. Io sono qui e ti
vedo, vedo il tuo visino graffiato e la manina dove ti sei fatto male.
Sei caduto all'asilo, vero Jacopo? Ti sei fatto male, ma non è nulla.
Anche Gesù bambino è caduto, ha battuto il naso dal quale è uscito il
sangue, ma poi ha giocato, come fai tu. Tu giochi, vero?
Benedico i bimbi e nonna Iolanda che metto sempre in mezzo ai
bimbi e i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Aspetta non andar via ti devo chiedere una cosa per Marisa.
Madonna - Si dice Marisella.
Marisa - Sì, ti devo chiedere una cosa per Marisella. Mi dai un po' di
voce? Ti prego. Da molto tempo va avanti questa storia. Abbiamo
cantato sempre insieme, canto con te, ma la voce non c'è!
Madonna - Hai detto sì, Marisella.
Marisa - E va bene.
115
Madonna - Allora, posso ringraziare i miei cari giovani e gli adulti,
che stanno facendo del loro meglio per preparare la festa? Non
guardo le nuvolette, non guardo nulla, soltanto che lavorano con
amore.
Andate, miei cari figli. Ciao, Jacopo, manda un bacio alla Madonnina.
Marisa - È andata via, perché si deve preparare per domani. Si deve
mettere il vestito nuovo?
Don Claudio - Non lo so.
Roma, 16 maggio 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Sei tutto vestito di bianco, Gesù e ascendi al Cielo.
Gesù - Sì, salgo al Cielo, ma tornerò per stare in mezzo a voi
nell'Eucaristia. Io sono Gesù, voi amate Gesù Eucaristia. Come tuo
sposo ti faccio i miei auguri, mia cara eletta sposa. È una gioia per
me vedervi qui riuniti a pregare per la stessa intenzione. Oggi è
anche la giornata degli ammalati e chi è più malata di te, mia sposa
diletta? Ho gioito, come ha gioito la mia Mamma nel vedervi qui,
felici di preparare, di dare il meglio di ciò che potevate, questo è
bello agli occhi di Dio, ai miei e a quelli dello Spirito Santo che fra
pochi giorni scenderà su di voi.
Miei cari figli, oggi è una grande festa, è l'ascensione di Gesù al
Cielo, festeggiate anche la Madre dell'Eucaristia, la Madonna di
Fatima e la vostra sorella. Non vi preoccupate se la vostra sorella
non traduce esattamente qualche parola, ma è sotto calmante e
quando è così, voi lo sapete benissimo, si perde l'esattezza nel
parlare, se c'è qualche piccolo errore nel tradurre ciò che io le sto
dicendo, non date peso a questo, l'importante è che comprendiate il
significato, l'importante è che vi amiate miei cari figli. L'amore non
deve essere presente soltanto nel giorno di festa, ma ogni giorno,
così come non dovete mostrare amore soltanto il giorno di Natale,
ma sempre. L'Emmanuele, Dio con voi, ascende al Cielo, ma rimane
sempre in mezzo a voi in corpo, sangue, anima e divinità,
nell'Eucaristia, come in questo momento.
Marisa - Ecco, sono presenti di nuovo i Tre Gesù.
116
Gesù - Dio Padre, Dio Spirito Santo e Io Dio Figlio. C'è la Madre
dell'Eucaristia, gli angeli e San Padre Pio, tuo fratello, tutti i santi e
le anime salve parenti delle persone presenti. Un grazie va a te, mio
caro sacerdote, che vieni da lontano per aiutare questo sacerdote
che ama la Chiesa, Maria e l'Eucaristia: egli è solo, tutti gli hanno
girato le spalle perché doveva gettarmi via, se l'avesse fatto ora
sarebbe anche vescovo. Obbedienza si, ricatto no! Doveva gettare
l'Eucaristia che ha sanguinato, me, come fanno ancora oggi quando
gettano i bambini nei cassonetti. Ma Don Claudio non mi ha buttato
via, non mi ha rinnegato. Doveva dire a tutti voi che vi aveva
ingannato, ma non vi ha ingannato, per questo tutti, specialmente i
sacerdoti, gli hanno voltato le spalle. Ora vederti qui, mio caro
sacerdote Vladimiro, ad aiutare il mio caro sacerdote prediletto, è
una grande gioia per tutti noi del Paradiso. Basta seguire le orme di
Gesù per essere felici e tu l'hai ascoltato nel tuo cuore e sei qui.
Grazie.
Marisa - Quanti? Tante e tante persone?. Oggi non ti domando niente
Gesù perché pare che sia anche la mia festa?
Gesù - È la tua festa, Marisella, sei la mia sposa. Ora io torno al
Padre, accompagnato dagli angeli e dai santi, ma la Madre
dell'Eucaristia rimane ancora un po' con voi.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, La Mamma vi
ringrazia per tutto ciò che avete fatto e se riuscirete ad amarvi come
Gesù ed io vi amiamo. Siate come gli apostoli, anche loro all'inizio
erano sbalorditi e frastornati, ma poi è sceso lo Spirito Santo, hanno
ascoltato e messo in pratica i richiami paterni e materni, perché mio
Figlio Gesù quando doveva fare un richiamo lo faceva con fermezza e
dolcezza. Ricordatevi: fare un richiamo ad un fratello, grande o
piccolo che sia, è soltanto dimostrazione d'amore.
Auguri, Marisella, auguri da tutti noi del Paradiso. Non devi darmi
nulla da far benedire?
Marisa - Ti ricordi sempre tutto! Aspetta, perché non mi sono
preparata e perché ho difficoltà a muovere le mani. Ecco, questi sono
gli anelli del Rosario, come tu hai detto.
Madonna - Un po' piccolini, vero Marisella?
117
Marisa - Sì, ma io avevo lasciato il campione.
Madonna - Mi piace anche quello che ha i cuoricini.
Marisa - Questo ha tutti cuoricini, perché sono quelli di Dio Padre,
Dio Figlio, Dio Spirito Santo; poi c'è il tuo, quello di san Giuseppe, e
poi non so, c'è ancora un posto, chi vuoi mettere?
Madonna - Vogliamo mettere l'ultimo beatificato?
Marisa - Sì, Padre Pio. Poi c'è questo che è bianco, vedi? Ci metto
Paolo VI.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Insieme ai sacerdoti benedico voi, i vostri cari. Mando un bacio ai
bimbi. Benedico i vostri oggetti sacri. Benedico nonna Iolanda, qui
presente in mezzo a noi.
Grazie, nonna Iolanda, perché sei scesa in mezzo a noi. Come
Mamma vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Non mi hai dato ancora la voce. È da marzo, anzi da prima,
che non ho voce.
Ciao. Sono andati via, una nuvola grande li ha presi. La voce però
non ce l'ho.
Don Claudio - Non ce l'hai?
Marisa - Non ce l'ho. Perché non mi dà la voce?
Roma, 17 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Ciao. Io non ti chiedo nulla, ma dico soltanto a te che sei
Mamma: vedi cosa puoi fare.
Madonna - Oggi è il primo anniversario del grande miracolo
eucaristico, quando l'Eucaristia ha prima versato sangue e poi si è
118
ripiegata a forma di conchiglia: voglio tutte le mie creature siano
dentro questa conchiglia. Se il mondo cambiasse, tutto sarebbe più
facile. Invece questo pianeta Terra va sempre peggio, ognuno cerca
il meglio per se stesso e non pensa a chi gli è vicino, per questo Dio
continua a chiedere sofferenza e fa vivere continuamente la passione
del mio e vostro Gesù alla vostra sorella. Avevo pensato di fare una
grande festa per questo primo anno del miracolo eucaristico, ma il
pianeta Terra va sempre peggio e voi uomini arrivate quasi a
dimenticare tutto a causa del lavoro e di tutte le sofferenze che
avete. Pregate, fate la novena, fate il triduo e poi il giorno
dell'anniversario passa inosservato. Perché tutto questo? Io vorrei
tanto che entrasse nel vostro cuore l'amore di Gesù. Con tanta gioia
la Mamma vi dice grazie per la festa di ieri, grazie per tutto ciò che
avete fatto, sia per la veggente, sia per il dottore.
Per la festa spirituale, tutto è stato bello e considero tutto un mio
grande gioiello. Dio ha gioito di tutto questo.
Tu, Marisella hai dato tutto al tuo sposo Gesù, tu non ti appartieni,
sei tutta sua. Voi che avete fatto la festa avete messo il vostro buon
cuore in tutto e la Mamma è contenta, ma Gesù sanguina e vede
tante sofferenze e continua a chiedermi: “Mamma, sono forse morto
invano?” Ed Io: “No, Figlio mio, non sei morto invano”. Chi parla è il
Dio-Uomo che mi ripete: “Mamma cara, sono morto invano?”. Ed io,
come farebbe qualsiasi mamma della Terra: “No, non sei morto
invano”.
Marisa - Ecco Gesù! Non sei morto, non sei morto invano, poi ci sono
io che sono…
Gesù - Mia cara sposa questo è il tuo cammino, ma chi ti è vicino
deve aiutarti.
Marisa - Sì però soffre, capisci? Speravo di avere almeno un giorno
di riposo.
Gesù - Sì, ma avevo bisogno della tua sofferenza, oggi dieci sacerdoti
sono tornati a Me. Dieci, Marisella.
Marisa - 266 più dieci, quanto fa? 276.
Gesù - Non sei contenta? Non siete contenti, miei cari figli, di tutto
questo?
119
Marisa - Sì, ma posso chiederti se si è convertito qualche sacerdote
di Roma?
Gesù - Certo. Anche se non riescono a superare la paura che hanno
del cardinale, credono in me, credono nell'Eucaristia. Grazie, Mia
sposa diletta, grazie.
Marisa - Aspetta però, perché questa volta dico di no alla sofferenza
per obbedienza al dottore spirituale e al dottore materiale. Si, sono
contenta, però sono anche molto stanca.
Gesù - Miei cari figli, non stancatevi mai di pregare, con la preghiera
detta con amore e in grazia si ottengono tante cose. Non stancatevi
mai di pregare, però ricordatevi: “Imparate ad amare, poi pregate”.
Guai a chi non ama il fratello e dice tanti rosari, guai! Prima date
amore al fratello, l'amore vero, non cercare di fuggire dagli impegni
per dire che avete fatto un gesto di carità. Vivete l'amore vero.
Marisa - Io Marisa, voglio ringraziarti per l'aiuto che la Mamma ha
dato a Jacopo. Grazie con tutto il cuore, proteggilo ancora.
Gesù - Ma io sono con loro.
Marisa - Oh, come sono felice! Felice di soffrire con te, Gesù, se altri
10 sacerdoti sono tornati. Grazie.
Gesù - Miei cari figli, anche Gesù vi ringrazia per la festa spirituale
che avete fatto ieri e anche per l'agape fraterna, come dice il
sacerdote.
Marisa - Io dicevo l'adipe!
Gesù - Marisella, guarda che c'è il dottore.
Sì, grazie, questa volta veramente avete fatto tutto con tanto amore e
generosità.
Marisa - Posso chiederti una cosa? Che intenzioni avete riguardo alla
mia voce? Perché non mi ritorna più, anzi va sempre peggio.
Gesù - Questo non dipende da noi, Marisella, ma dal dottore.
120
Marisa - Non da quello nuovo, ma da quello vecchio.
Gesù - È bello scherzare con la mia sposa prediletta perché ha
bisogno anche di questo, vero Marisella?
Marisa - Sai cosa ho detto ai giovani? Adesso ti racconto, Gesù:
giovedì…
Gesù - Ho visto e ho sentito tutto.
Marisa - Sì, tutti dicevano Marisella, Marisella ed io ho detto che mi
vergognavo, non perché non dovevano chiamarmi così, ma perché mi
vedevo talmente grande che essere chiamata Marisella mi faceva
vergognare. Allora ieri sai che hanno fatto? Tutti mi chiamavano
Marisa, Marisa, Marisa, però uno si è sbagliato e ha detto Marisella.
Un altro mi ha chiamato cara zietta. Ah, questo però mi ha fatto
piacere.
Gesù - Marisella, Io ho visto tutto, ero lì presente.
Marisa - Lo so, ma volevo raccontarti qualcosa.
Gesù - Sì, adesso preghiamo tutti insieme. Coraggio, oggi è trascorso
un anno dal miracolo che Io ho fatto, quando ho versato sangue per
amore; purtroppo questo ancora non è stato capito. Siamo a 276
sacerdoti convertiti, Marisella.
Marisa - 276, ho detto bene?
Gesù - Ora allargate le braccia e gridate con me il Padre nostro, il
Gloria alla Trinità e un'Ave Maria alla mia e vostra Mamma.
Ti do il mio bacio di sposo. Ora vado al Padre, ascendo al Cielo.
Pregate lo Spirito Santo. Ciao, mia sposa diletta.
Madonna - Io sono la vostra Mamma e insieme al sacerdote benedico
voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso non cantiamo più? Non mi dici più di cantare con te?
Quelle note così alte, non me le fai cantare più?
121
Madonna - Alza il braccio, Marisella. Però continua la passione.
Marisa - Ciao. Sono andati tutti via. Don Claudio.
Don Claudio - 276.
Marisa - 276, che bello.
Don Claudio - Sei contenta?
Marisa - Eh sì che sono contenta.
Don Claudio - E alcuni sono anche di Roma.
Marisa - Sì.
Don Claudio - Non gli hai chiesto quanti?
Marisa - No.
Don Claudio - Ti puoi alzare.
Marisa - No, devo riposare, perché la passione continua. Però sono
contenta di avere sofferto. Ti rendi conto?
Don Claudio - Che hai sofferto?
Marisa - No, che altri dieci sacerdoti si sono convertiti.
Don Claudio - Questa è una bella cosa, una grande grazia.
Marisa - Sono contentissima, non potevo dire di no, anche se è
durissimo vivere.
Roma, 18 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Madonna - Eccomi di nuovo in mezzo a voi. Oggi è il diciottesimo
giorno: quanti rosari, preghiere, sacrifici ha fatto qualcuno di voi per
venire qui, nel luogo taumaturgico a pregare. Ma come vedete voi
stessi, l'uomo non risponde. La guerra terminerà, ma sarà guerra
anche dopo, per le reazioni che avranno i bimbi, le mamme, i giovani,
122
gli anziani; gli choc, la paura e ogni rumore li farà saltare. Vi chiedo
ancora di pregare, pregare, soprattutto perché i grandi uomini siano
sinceri. Se continueranno ad agire solo per il potere e per il denaro,
la guerra non finirà.
La sofferenza vi consumerà, dissi tanti anni fa ai miei due figliolini e
la vostra sofferenza è molto grande, è molto dolorosa. Oggi qui con
me ho altre anime salve ed altri 11 sacerdoti e un cardinale si sono
convertiti per le grandi sofferenze dei miei due figliolini e per le
vostre preghiere. Tenete bene i conti, miei cari figli, un domani,
quando in loro sparirà la paura, verranno qui. Si sono convertiti, ma
hanno paura. Altri 11 sacerdoti si sono convertiti, Marisella, sii
contenta e felice.
In nome di Dio io potrei anche, toglierti la sofferenza, ma vuoi
salvare altri sacerdoti e altre anime consacrate? Quando hai detto sì,
hai capito da sola che quel si ti avrebbe messo in croce per sempre.
Ti ricordi il disegnino che ti avevo fatto fare? Sì ai superiori, agli
inferiori, agli uguali e sei in croce, sempre. La corona di spine, che
oggi un angelo ti ha ficcato nella testa, era per un cardinale e costui
si è convertito. Tu vuoi aiutare la Chiesa?
Marisa - Ti devo rispondere? Sì, lo voglio, però chiedo aiuto anche
per sopportare, perché non è facile.
Madonna - Sì, ma non ti ho mandato i miei angeli ad aiutarti? Pensi
che, altrimenti, saresti stata così?
Marisa - Sarei stata ancora peggio? Mamma mia, se lo sa Don
Claudio che sarei stata ancora peggio!
Madonna - Ecco, altri undici sacerdoti e un cardinale si sono
convertiti. Godete di questo, miei cari figli. Peccato che non lo si
possa gridare dappertutto. La gioia grande di Gesù è di non sentirsi
un fallito, come non sei fallito tu, mio caro sacerdote prediletto, né
tu, Marisella. Lascia che ti chiami Marisella: da bimba ti chiamavo in
questo modo e dal momento che sei rimasta semplice, umile, perché
non posso chiamarti più così?
Marisa - Non lo so.
Madonna - Miei cari figli, a voi Dio non chiede tanto, chiede soltanto
di pregare, di sopportare qualche piccolo sacrificio, di fare fioretti, di
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rinunciare a qualcosa che vi fa gola, anche in questo modo si può
aiutare un'anima, non c'è bisogno di fare grandi cose, perché già vi
ho detto che per diventare santi basta essere autentici, semplici,
umili, sinceri. La sincerità e lo ripeterò all'infinito, è la base di tutto,
ma senza la sincerità il mondo non può andare. Non cercate il
potere, non cercate il denaro che distrugge e uccide gli uomini, ma
cercate l'amore.
Continuate a pregare lo Spirito Santo, che scenda su ognuno di voi e
vi illumini tutti.
Adesso Marisella ti togliamo la corona di spine, ma la lancia
continuerà ad essere conficcata nel tuo corpo. Coraggio figlia mia,
coraggio, la tua missione è grande, ma la sofferenza è continua.
Grazie, miei cari figli, perché siete qui presenti a pregare per la pace
nel mondo, nella Chiesa, nelle famiglie, nelle comunità, nelle grandi
comunità, che tanto fanno soffrire mio figlio Gesù. Coraggio,
continuate a pregare Gesù Eucaristia, con la vostra Mamma.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisella, si sono convertiti undici sacerdoti più un cardinale.
Grazie, figliolina mia.
Marisa - Volevo chiederti una cosa, forse la più piccola: se mi potevi
dare un po' di voce. Non ti chiedo poi tanto.
Madonna - Ma il muscolo è malato, Marisella?
Marisa - Che ne so se il muscolo è malato, qui tutto il corpo è malato.
Ti ricordi quando ti ho detto: “Mi fai diventare grossa grossa, perché
più lo sono e più puoi appoggiare le sofferenze? Va bene. Ti chiedo di
stare un pochino meglio soprattutto per non perdere la santa Messa.
Durante il mese di maggio, hai visto a quante sante Messe non ho
potuto partecipare?
Madonna - Offri questa sofferenza per la pace.
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Marisa - Ciao. No, basta, domani no, perché sono stanca. Ciao. Don
Claudio, ho il dolore di nuovo. È andata via, è andata via.
Roma, 19 maggio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Vedo che sei sorridente, fai sorridere un pochino anche me?
Madonna - Certo Marisella che ti faccio sorridere. Tre vescovi sono
tornati a mio Figlio Gesù e credono nell'Eucaristia. Al momento della
consacrazione adorano l'Eucaristia e hanno un profondo
raccoglimento. Tre è il numero perfetto, è molto importante che si
siano convertiti questi tre vescovi.
Marisa - Posso domandarti di dove sono?
Madonna - No, non puoi domandarmelo, comunque sono italiani.
Marisa - Scusa, non dovevo chiedertelo.
Madonna - Tre vescovi si sono convertiti in questo mondo così
crudele. Se ognuno di voi riuscisse a convertire un'anima,
soprattutto un sacerdote, avrebbe veramente il Paradiso assicurato.
Oltre a questi tre vescovi si sono convertite anche 25 suore e 25
anime consacrate. Oh, quale gioia per il mio Cuore e per il cuore di
mio Figlio!
Grazie a coloro che hanno fatto e continuano a fare il mese a me
dedicato, ma soprattutto grazie a te, Marisella, grazie.
Marisa - Io non c'entro niente, io sto soltanto qui, chiusa dentro
queste quattro mura.
Madonna - Basta così, Marisella, accetta i ringraziamenti. Sii
semplice.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, perché oggi, 19° giorno,
continuate a venire a pregare in questo luogo taumaturgico. State
facendo la novena allo Spirito Santo; invocatelo ogni giorno, non
soltanto quando sta per arrivare la Sua Festa, ma ogni giorno
invocate lo Spirito Santo. Vi avevo insegnato una preghiera. È molto
importante invocarlo, specialmente in questo periodo così
125
catastrofico. Miei cari figli, i grandi uomini parlano di pace e intanto
i bombardamenti continuano, i grandi uomini della Chiesa parlano e
intanto i semplici sacerdoti soffrono. Questo chiedo a voi: aiutate il
sacerdote e la vostra sorella ad intercedere presso Dio per chiedere
la conversione di queste anime. Voi sapete che Dio non ha bisogno di
nulla, ma chiede il vostro aiuto per convertire le anime. Voi che siete
ogni sera qui presenti ad aspettarmi, ricordatevi: dovete venire
perché c'è la santa Messa e per ricevere l'Eucaristia, poi per
l'apparizione. Vi ho sempre detto che l'apparizione è all'ultimo posto,
anche se è molto importante, l'ha detto anche Giovanni Paolo II che
l'apparizione è un dono di Dio ed è talmente grande che gli uomini
non possono comprenderlo, specialmente coloro che non sanno
amare.
Rallegratevi miei cari figli, gioite nel nome di Gesù, ricevetelo. E
quando siete in preghiera colloquiate con Lui. Fate silenzio nel
vostro cuore e parlate con Gesù.
Grazie. Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Avete ragione di lamentarvi, miei cari figli, umanamente avete
ragione, vero nonna Iolanda? Preghi, preghi e non vedi nulla. Avete
ragione, ma dovete soffrire, Dio vi ha scelto, poi andrete a godere
per sempre in Paradiso.
Ciao, Marisella, ciao sposa diletta di mio Figlio Gesù.
Marisa - E tu sei mia suocera, già te l'ho detto. No, scusami, perché
non vuoi che si dica suocera, perché è brutto.
Madonna - Prega, Marisella, perché stanotte dobbiamo lavorare
molto in quella nazione.
Marisa - Ciao. Scusami se non riesco ad accettare la sofferenza fino
in fondo, perché quando ho il dolore strillo, non ce la faccio a non
gridare. Voglio chiederti una cosa: quando ho i dolori, quelli di Gesù,
è inutile che io prenda il calmante, tanto non mi fa niente? Non
ridere.
126
Madonna - Tu, Marisella, devi fare tutto ciò che farebbe qualsiasi
altra creatura sulla Terra.
Marisa - Credevo di mancare, perché se devo soffrire non posso
prendere il calmante. A che serve, tanto non mi passa niente. Va
bene, ciao.
Don Claudio, è andata via, era sorridente e mi ha detto che devo fare
tutte le cose naturali della Terra, poi dopo ci penserà lei. Però non ce
la faccio più. È andata via ed io mi sento male.
Roma, 20 maggio 1999 - ore 17:05
Lettera di Dio
Marisa - Ti ho vista, eri già presente e recitavi il santo Rosario con il
tuo piccolo gregge in cappellina. Ti ho visto sorridere. Quanti? 300?
Mamma mia!
Madonna - Sì, Marisella, trecento sacerdoti, dieci vescovi, cinque
cardinali, settantacinque suore e settantacinque anime consacrate.
Marisa - Mamma mia, che bello! E come faccio a dirti quello che ti
dovevo dire? Non posso chiederti nulla.
Madonna - E questi sono i sacerdoti. La missione dei sacerdoti è
terminata, ma tu non devi dire nulla di coloro che hai visto, finché
non te lo dico io. Continua a pregare per loro e a soffrire. Hai visto
come la sofferenza salva le anime?
Marisa - Ho tanta gioia che ho paura mi scoppi il cuore. Senti, ma i
laici si sono convertiti? Solo gli uomini della Chiesa? Ci sono tanti
papà e mamma, figlioli che non conoscono nulla di Gesù, possiamo
pregare anche per loro?
Madonna - Certo, pregare per tutti. Ricorda bene questi numeri, in
pochi giorni.
Marisa - Mamma mia, Dio ti ringrazio, ti ringrazio di tutto. Io non ti
chiedo nulla, però sono stanca di soffrire, ma, se Dio vuole, eccomi
qui, non posso dire di no a Lui. Ti pare, ho detto sempre di sì, posso
dire di no proprio adesso?
127
Sì, quelli li conosco?
Madonna - Taci Marisella, non puoi parlare, ricordati che è un
segreto.
Marisa - Però sono contenta. Non lo posso dire a loro che siamo
arrivati a 300?
Madonna - Certo, loro sanno già tutto.
Marisa - Come Gesù, che già sa tutto?
Madonna - Diciamo insieme un Padre, un Gloria e un Ave Maria.
Miei cari figli, accettate dei sacrifici, fate dei fioretti e pregate
pregate.
Attenzione, quando qualcuno dice: “Quelle apparizioni non sono
vere”, è il momento che non sono vere le loro e continuano dicendo:
“In nome di Dio la Madonnina mi ha detto...”; io non dico a nessun
veggente se l'apparizione è vera o non è vera, guai! Il veggente,
come già dissi tempo fa, lo è soltanto quel quarto d'ora, poi tutto
viene rimesso nelle mani del sacerdote e ritorna alla normalità, alla
semplicità e all'umiltà, questo è il veggente. È quello che ama e sa
soffrire. Chi dice che non è vero, è il momento che bluffa. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Li hai richiamati di nuovo vicino a te?
Madonna - Insieme al mio caro sacerdote prediletto benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. La pace quella vera, miei cari figli.
Grazie della vostra presenza.
Marisa - Ciao. Sì, li ho visti. Ciao. Don Claudio, mamma mia, mi
scoppia il cuore: 300, 300!
Don Claudio - E poi? I cardinali? 10.
Marisa - Dieci compresi con quelli di ieri. Mamma mia, avevo il cuore
che pulsava dalla gioia!
128
Don Claudio - E lo credo.
Marisa - Allora non pensi alla sofferenza, sei contento!
Don Claudio - Però dice che la missione dei sacerdoti è finita, quindi
anche la sofferenza dovrebbe diminuire?
Marisa - Va bene, facciamo quello che Dio vuole, la Sua volontà.
Don Claudio - E fino ad adesso l'abbiamo fatta, no?
Marisa - Appunto, continuiamo a farla e ci guadagniamo il Paradiso,
andremo a godere Dio per sempre.
Don Claudio - Va bene.
Marisa - Lì si sta bene, non si soffre per niente.
Roma, 21 maggio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Tenete bene i conti, miei cari figli perché le vostre
preghiere, il vostro sacrificio e soprattutto la grande sofferenza
dell'anima che Dio ha scelto hanno permesso la conversione di altri 3
vescovi, 4 cardinali e 75 religiosi”
Miei cari figli, non so se avete capito fino a che punto vi ama mio
Figlio Gesù, Gesù Eucaristia, che non è morto per una, due, tre
persone, ma è morto per tutto il genere umano. Nell'Eucaristia ha
donato il suo corpo, il suo sangue, la sua anima e la sua divinità a
tutti. Io, Maria, Madre dell'Eucaristia, vi chiedo con insistenza che
adoriate mio Figlio Gesù per la pace nel mondo, che abbraccia tutto:
la pace nelle grandi comunità, in famiglia e nelle nazioni. Le
comunità religiose, soprattutto le comunità grandi lasciano molto a
desiderare. Molti, tanti superiori non sanno più che fare: se
riprendono una religiosa o un religioso per il loro comportamento,
può scoppiare una specie di sabotaggio. Se il piccolo deve sempre
chinare il capo e dire sì, il grande a volte deve far finta di nulla e
girare il capo dall'altra parte. Quando succedono queste cose, è
perché non amano mio Figlio Gesù, non amano la Madonna, come gli
uomini della Terra mi chiamano, però io sono la Madre
dell'Eucaristia; non amano il prossimo, non amano neanche se stessi.
129
Hanno il piacere di comandare, il piacere del potere, occupano il
primo posto e non sanno che alla fine di tutto c'è il giudizio di Dio.
Ho sentito dire da diversi sacerdoti che l'Inferno non esiste. Esiste,
miei cari figli e chi va lì piange con stridore di denti. Cercate di
salvare le anime, aiutate i vostri cari a convertirsi e ad amare. Da
quando è cominciato il mese a me dedicato, parlo di amore, di
sincerità, di umiltà, di preghiera, di sacrifici e fioretti. Rispetto a
tanti, tanti milioni di uomini che sono sulla Terra, i miei cari
sacerdoti prediletti, le spose di mio Figlio Gesù, le anime impegnate
sono poche e quelle poche non fanno altro che soffrire di invidia, di
gelosia. Quando una persona manca e cade, subito sono pronti a
colpire, ma Gesù non ha condannato quella povera donna che tutti
volevano lapidare, invece ha detto: “Vai” e l'ha salvata. Chi siete voi
per condannare il fratello? Tutti potete cadere, perché siete uomini,
perché vivete sul pianeta Terra, così devastato, così pieno di
sofferenze. Nessuno di voi può appropriarsi di qualcosa che non è
suo, nessuno può pretendere l'obbedienza sotto forma di ricatto.
Quante volte i miei cari sacerdoti prediletti vengono ricattati per
l'obbedienza! L'obbedienza deve essere chiesta con amore, con
pazienza, con umiltà, senza farsi forti perché si ha qualcosa sul capo.
L'obbedienza è la grande virtù che vi porta in Paradiso, non il ricatto;
Gesù ha fatto tutto senza il ricatto. È bello ubbidire, è una grande
gioia e la vostra sorella può provarlo, perché quando ha ubbidito si è
trovata sempre bene.
Miei cari figli, ho pronunciato tante parole per farvi ricordare questi
insegnamenti, voglio che li ricordiate, che li teniate nel vostro cuore.
Ascoltate i messaggi che vengono da Dio, non da me.
Auguri a colui che viene da lontano. Auguri a te, figlio mio.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme ai sacerdoti
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via. Altri vescovi e cardinali si
sono convertiti e altri 75 religiosi. Che bello! Le volevo domandare di
dove erano, ma mi sono vergognata e non ho chiesto nulla.
130
Roma, 22 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Potrei domandarti se mi fai stare un pochino bene domani?
Mi piacerebbe ascoltare la santa Messa. Se stanotte mi fai venire il
febbrone, non ce la faccio a scendere. Canta insieme a me, così mi
dai un po' di voce.
Madonna - Vieni Spirito Santo, spirito d'amore, illumina la mia
mente, infiamma il mio cuore, fortifica la mia volontà. Recitate
spesso questa giaculatoria, durante il giorno.
Miei cari figli, oggi è l'ultimo giorno della novena, ma voi fate sì che
la novena non termini mai, perché dovete continuare ad invocare lo
Spirito Santo. Cosa può dirvi ancora la Mamma dopo quello che vi ha
detto durante questi 22 giorni? Quante volte vi ho parlato di amore,
di sincerità, di umiltà, di semplicità? Oggi vi invito a chiedere spesso
i sette doni dello Spirito Santo. Chiamate lo Spirito Santo,
supplicatelo che scenda su ognuno di voi e anche su coloro che non
Lo conoscono, perché purtroppo si parla dello Spirito Santo solo nel
giorno della Sua festa e neanche tutti i sacerdoti ne parlano. Il mio
Cuore, come quello di mio Figlio Gesù, sanguina. Come è possibile
non dire la santa Messa vespertina per venire incontro alle persone
che lavorano o che debbono partire e chiamare invece tutti i
sacerdoti in san Pietro per la chiusura della missione cittadina? I
miei figli prediletti non hanno ancora capito che la santa Messa è più
importante. Come possono abbandonare le proprie parrocchie per
una cerimonia, e non celebrare la santa Messa per le creature che
hanno bisogno di ricevere Gesù? Chi lo ha ordinato ha mancato al III
comandamento. La Chiesa ha permesso la messa vespertina che deve
essere celebrata, diversamente non viene rispettato il III
comandamento e si commette peccato grave. O no, non ci siamo, non
ci siamo affatto, ognuno pensa a fare ciò che vuole. E Le anime? Le
anime tacciono, hanno paura di mettersi contro il parroco, il vescovo,
o il cardinale.
Io vorrei venire gioiosa, allegra, dirvi sempre belle parole, parlarvi di
Dio: Dio è Amore e invece ogni volta sono costretta a parlarvi di
situazioni che mi lacerano il cuore. Quante creature il sabato vanno
ad ascoltare la Santa Messa per essere libere la domenica, per
andare a fare un week-end, per portare fuori i bambini e gli anziani!
Quante creature non potranno ascoltare la santa Messa il giorno di
precetto! Ricordati di santificare le feste: è un comandamento di Dio.
131
Ora capite perché tante persone ogni tanto dicono: “Non ci capiamo
più niente” e tante altre, quando si nomina il sacerdote, storcono gli
occhi e la bocca. Ma a che punto siete arrivati, miei cari figli? Cosa
state facendo?
Grazie miei cari, perché cercate di fare sempre il meglio, di fare
sempre di più, così, come potete, senza preoccuparvi più di tanto,
basta l'amore; voi mettete tanto amore nel fare le cose e Dio è
contentissimo di voi.
Don Claudio, dì la Messa vespertina per coloro che domani non
avranno la possibilità di prenderla e non ti preoccupare.
Cara nonna Iolanda, stasera la Mamma ti manda un bacio, accetta le
sofferenze, so che è duro, è difficile, ma se Dio ti ha scelta vuol dire
che puoi farcela, se Dio ha scelto la tua figliola per questo cammino,
vuol dire che può farlo, perché l'aiuta e non la lascia sola.
Marisa - Per questo prima mi hai dato di nuovo il colpo di lancia?
Guarda che io non mi reggo in piedi.
Madonna - Grazie per ciò che fate per la Chiesa, per l'umanità, per la
pace nel mondo, nelle comunità, nelle famiglie. Grazie della vostra
presenza. Invocate lo Spirito Santo per ognuno di voi.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Aiutami un po', altrimenti no non ce la faccio, aiutami
solo a essere indipendente. Non voglio che mi sia tolta la sofferenza,
ma fa' che possa essere indipendente.
Madonna - Non mi chiedi nulla, Marisella?
Marisa - Non so cosa altro chiederti.
Madonna - Non mi chiedi quanti vescovi sono stati salvati?
Marisa - No, pensavo che oggi non ci fosse nessuno.
Madonna - No, ce ne sono cinque.
132
Marisa - Senti, ma quando salvi tu queste persone, perché non ce ne
fai conoscere qualcuna? Ieri mi hai fatto vedere i sacerdoti
convertiti, ma che li ho visti a fare se non lo posso dire?
Madonna - Va bene, adesso ascolta la santa Messa via radio e offri
anche questo a Gesù Eucaristia, per tutti gli uomini che non lo
amano.
Marisa - Cinque vescovi hai detto? Siamo arrivati a….
Don Claudio - Diciotto.
Marisa - Diciotto.
Madonna - Don Claudio, non suggerire, io lo so a quanti siamo
arrivati.
Marisa - Non suggeriva a te, ma a me.
Ciao. Don Claudio, ho preso una gaffe: non mi ricordavo quanti
vescovi si erano convertiti.
Don Claudio - Te l'ho ricordato io.
Marisa - Sì, ma la Madonna ha detto che lo sapeva, non c'era bisogno
del suggerimento.
Don Claudio - Infatti, hai detto bene, non l'ho ricordato a Lei, ma a
te.
Marisa - Appunto.
Don Claudio - Ma scherzava.
Marisa - Sì.
Roma, 23 maggio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sto ammirando il capolavoro preparato per la discesa
dello Spirito Santo. È bellissimo tutto ciò che fate e dà gloria a Dio
133
Spirito Santo. Anch'io prego con voi e per voi, affinché lo Spirito
Santo scenda su ognuno secondo i vostri bisogni: conosco il tuo, Don
Claudio, il tuo, Marisella e conosco il vostro, miei cari giovani e
adulti. Pregate, invocate lo Spirito Santo, soprattutto perché scenda
sui grandi uomini. La proibizione di celebrare la santa Messa a
Roma, ieri sera ha fatto soffrire mio Figlio Gesù; quante anime hanno
l'hanno persa, perché non tutti comprendono l'importanza della
grande preghiera: santa Messa e santa Comunione.
Miei cari figli, voi state cercando in tutti i modi di dare a Dio il primo
posto e questo è un impegno che piace a mio Figlio Gesù, a Gesù
Eucaristia.
Gesù - E per questo qui scende lo Spirito Santo; il terzo Gesù che tu
vedi, Marisella, è lo Spirito Santo. Guarda, è come me, ha soltanto la
colomba e le fiammelle di fuoco per essere riconosciuto. Chinate il
capo e recitate con me: Vieni, Spirito Santo, Spirito d'amore, illumina
la mia mente, infiamma il mio cuore, fortifica la mia volontà.
Dio Spirito Santo - Io, Dio Spirito Santo, molte volte voglio entrare
nel vostro cuore per farvi comprendere cosa è importante per la vita
eterna, ma non tutti mi conoscono, non tutti mi ascoltano. Finché
non fate silenzio nel vostro cuore, non potete ascoltare la mia voce.
Io sono qui per portare una lettera di Dio molto semplice. Le lettere
che Dio Padre dà sono molto semplici, ma qualcuno non riesce a
capirle e quando si capisce male, si racconta male, si sbaglia tutto e
si genera confusione. No. La Mamma del Cielo ha detto: “Io parlo
con semplicità per fare capire a te, Marisella e se comprendi tu
possono comprendere anche gli altri”.
Oggi hai avuto la grazia da Dio di stare bene, però stai attenta, non
fare sforzi. Oggi abbiamo voluto che fossi qui per godere con noi il
Paradiso, dove ora gli angeli ti porteranno.
Marisa - Passeggio e m'incontro con i santi. Padre Pio è vicino a me.
Mamma mia, quanto è bello!
Dio Spirito Santo - Ricevi lo Spirito Santo, figlia mia, abbi la forza e il
coraggio di accettare, di sopportare tutto, perché c'è molto da
lavorare su questo pianeta Terra. Hai visto in poco tempo quanti
uomini si sono salvati? Dio Padre, Dio Figlio ed Io, Dio Spirito Santo,
gioiamo molto di tutto questo. Gloria a Dio nell'alto dei Cieli e pace
in Terra agli uomini di buona volontà. Gioite, godete, rallegratevi.
134
So che la Mamma vi ha detto: finché sarete su questo pianeta Terra
le sofferenze, i sacrifici e i fioretti non mancheranno. Pregate,
pregate molto per quelle anime che non sanno pregare. Siate docili,
calmi, per quanto è possibile, rispettosi l'uno dell'altro, non guardate
all'età: bisogna rispettare il grande, il piccolo e l'uguale, tutti. Non
siate gelosi e invidiosi, questi vizi vi portano al peccato, siate bravi
bimbi e crescete con Maria, Madre dell'Eucaristia che vi porta tante
belle lettere di Dio e con me che sono Dio Spirito Santo.
Vedi, Marisella, sei vestita come me! Hai messo anche qualcosa di
bianco, come me.
Sì, è così bello parlare, gioire, o dire anche qualcosa che fa sorridere,
perché noi non siamo solo in Paradiso, ma siamo anche sulla Terra in
mezzo a voi, quindi quando c'è qualcosa che non vi garba, che non vi
piace, pregate e invocate lo Spirito Santo. Non ci sono grandi
discorsi da fare, basta dire: “Dio, perdonami, ti amo, ti amo tanto
Signore, con tutto il cuore”. Non porta via tempo, vi sentirete più
forti, più coraggiosi e potete andare in giro a fare apostolato, come
hanno fatto gli apostoli.
Marisa - Essi hanno ricevuto il dono delle lingue, anche Don Claudio
lo riceverà?
Dio Spirito Santo - Quando Dio deciderà, avrai tutto, Don Claudio.
Marisa - Già! Però Don Claudio comincia ad essere avanti con gli
anni!
Dio Spirito Santo - Marisella, Marisella!
Marisa - Se queste cose si dicono a un ventenne o un trentenne,
questi possono anche attendere, ma quando si dicono a noi due,
bisogna fare presto, anzi subito. Tu dici: “Don Claudio, vai, parla
tutte le lingue.”
Dio Spirito Santo - Miei cari figli, il mio ringraziamento va a coloro
che hanno preparato questo bell'angolo di Paradiso, con tanto
sacrificio. Me l'ha detto anche la Mamma che era con voi a guardare,
a sorvegliare e a suggerire nel vostro cuore come fare. Certo, il
vulcano è sempre presente.
135
Marisa - Sì, ma non il vulcano che va in eruzione! Il nostro qualche
volta va un pochino in eruzione.
Dio Spirito Santo - Io mando lo Spirito Santo sulle coppie che si sono
formate in questo luogo taumaturgico. Amatevi cari figli. Non tutti
potete crescere allo stesso modo, perché chi ha un carattere e chi ne
ha un altro. Ricordate che San Pietro, San Paolo, e San Barnaba
avevano il loro caratterino, però sono qui in Paradiso.
Anch'Io rientro nel Padre e vi lascio la Mamma.
Madonna - Miei cari figli, avete capito fino in fondo la lettera di Dio
Spirito Santo? È molto umile, molto semplice e adatto ad ognuno di
voi. Mettetelo in pratica.
Dammi la crocetta, Marisella.
Marisa - Questa è per colei che tu chiami Maria Flavia. Io vorrei
chiederti, Madonnina, se è possibile, dopo la pace nel mondo,
riformare questa famiglia, questa coppia. Lo so, non credono, non ti
amano, la fanno battezzare, non perché capiscono l'importanza del
sacramento, ma perché tutti i bimbi vengono battezzati.
Madonna - Vi invito a pregare per Maria Flavia, i suoi genitori, i suoi
nonni e per lo zio sacerdote, che è stato offeso gravemente. Do la mia
benedizione particolare. Potresti sfilare la croce, Marisella?
Marisa - Dici che vedi tutto, ma non la vedi nella scatolina? Non è
che si rompe e la devo ricomprare? Lo sai che non sono capace a
niente. Aspetta, non avere fretta. Tu hai detto di fare le cose con
calma ed io sto sfilando la croce con calma. Comunque, Madonnina,
dì pure a Gesù che voglio ringraziarvi per come è andata la notte e
perché oggi mi sento veramente in Paradiso. Il sessanta per cento
del corpo sta male, il quaranta sta bene, però mi basta, è sufficiente
e sono felice così. Senti, ma quando sto bene non è che non mi amate
più? E salvo lo stesso le anime?
Madonna - Sì Marisella, stai tranquilla.
Marisa - Guarda, guarda quanto è fine! Questa è per Maria Flavia. Tu
lo sai come è nata, lo sai il bene che le vogliamo. Se non c'eri Tu ad
aiutare, se non mi avessi mandato da lei, cosa sarebbe successo? La
faccio baciare allo zio? Prozio si dice. Tu non conosci le cose della
136
Terra, lui è prozio come io sono prozia di Jacopo, quel birichino che
parla sempre. Non so se c'è Jacopo. Adesso la rimetto nella custodia.
Madonna - Ecco miei cari figli chi è la Mamma. Colei che si
preoccupa di tutti, che si interessa di tutti, che dà la lettera di Dio a
chi ne ha bisogno. Non sono una Mamma solo per stare in Paradiso o
per essere in una statua posta in mezzo alla chiesa; sono qui, in
mezzo a voi, vi aiuto e vi voglio tanto bene.
Marisa - Mamma mia, quanta gente! Ho riconosciuto Nonna
Speranza, c'è pure papà, sta vicino a nonna Speranza, nonno
Agostino, Stefanuccio. Oh, quante anime!
Madonna - Stamattina hai ricevuto la santa Comunione, Marisella,
perché Dio ha voluto così e ora vivi di questo. Il tuo amore è talmente
grande che tutto il tuo corpo è caldo.
Grazie nonna Iolanda del sacrificio che hai fatto nel venire qui, in
mezzo ai miei figli, per gustare qualcosa di bello, fuori dalla tua
stanza. Grazie a tutti voi qui presenti. Ancora un grazie per la festa
che avete fatto il giorno 16, ma quello più grande va a Gesù
Eucaristia, che ha versato sangue e poi vi ha chiusi tutti dentro la
sua conchiglia, così siete tutti con Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito
Santo.
Insieme ai sacerdoti benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto stretti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Madonna - Fate un bel segno di croce, non fate come se mandaste
via le mosche quando vi segnate.
Marisa - Okay, ciao. T'ho detto ok! Ciao. La voce non te la chiedo più,
tanto è tabù. Ciao a tutti.
Don Claudio, lo sai che lo Spirito Santo era vestito tutto di rosso e
aveva un manto bianco? Era uguale a Gesù, identico.
Don Claudio - Che non aveva la colomba.
Marisa - Beh, certo, Gesù ha le stimmate, lo Spirito Santo la
colomba.
137
Roma, 24 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Madonna - Questo è il 24° giorno consecutivo in cui la Mamma viene
in mezzo a voi. Oggi è la festa di Maria Ausiliatrice. Ho con me San
Giovanni Bosco, San Domenico Savio, San Maria Mazzarello e tutti i
santi, soprattutto quelli che hanno adorato e creduto nell'Eucaristia,
corpo, sangue, anima e divinità di mio Figlio Gesù. Vi siete accorti
come il mese sta volando e come i sacrifici e fioretti che avete fatto
hanno placato un pochino gli uomini della guerra? Pensate di essere
inutili? No, ognuno di voi è molto importante per mio Figlio Gesù,
ognuno di voi è un fiore per Lui, portate questo vostro fiore al Suo
Cuore; è bello portare a Gesù fiori di sacrificio, di fioretti e anche di
digiuno per chi può.
Ciò che mi preoccupa più di tutto è che i profughi non hanno più
nulla e ciò che arriva loro non è sufficiente perché non hanno più una
casa. Per questo vi invito a fare adorazione davanti all'Eucaristia, che
si è chiusa come una conchiglia e vi ha stretto tutti dentro. Solo Gesù
Eucaristia può darvi il coraggio di andare avanti, di essere degli
autentici cristiani.
Qualcuno lascia a desiderare, ma voi che avete seguito questo
cammino, avete dato una gioia immensa a mio Figlio Gesù e anche a
me che sono la Sua e vostra Mamma. Continuo a dire sempre le
stesse cose e, come già ho detto altre volte, mi ripeto, d'altronde
cosa fa una mamma con i suoi piccoli? Si ripete sempre. Questo è
bello, se non mi ripetessi non vi amerei. Debbo farvi dei dolci
richiami, altrimenti che amore materno sarebbe il mio per voi, miei
cari figli? Accettate questo richiamo e camminate con me verso la
santità: c'è ancora tanta ruggine da togliere, tanti angoli da
smussare, ma anche tanto amore da dare.
Miei cari figli, non sarei qui con voi se non mi aspettassi ciò che voi
avete promesso a Gesù: la vostra presenza qui, il vostro amore e il
far sì che la guerra termini in tutte le nazioni, anche in quelle
lontane. Ricordate anche le guerre nelle nazioni lontane e pregate
per loro.
138
Marisa - Sì, va bene, come tu vuoi, però mi togli qualcosa di grande
per me sulla Terra e spero di avere la forza di accettare tutto ciò che
mi stai chiedendo, perché non ho tanta forza.
Madonna - Miei cari figli, continuate a pregare. Gesù ed io ancora vi
ringraziamo per la festa di ieri, per l'addobbo, e i lavori che avete
fatto con tanto sacrificio, miei cari giovani; siete veramente bravi,
anche se sbruffate e brontolate avete fatto tutto con amore, cercando
di far contenti il sacerdote, la vostra sorella e le persone che sono
venute ad ammirare il gioiello che avete preparato per noi, per voi,
per tutti.
Come Maria Ausiliatrice oggi porto il bimbo in braccio, non ho
l'Eucaristia, che avrete fra poco. Preparate allora il vostro cuore.
Terminata l'apparizione mettetevi in profonda preghiera davanti a
Gesù Eucaristia e non pensate ad altro, ma solo a come poter amare
il prossimo, chiunque esso sia. Grazie.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Oggi lo chiedo io a te: hai nulla da dirmi? Non parli? Dio
dopo averti detto le cose, ti dice: “Questo è un segreto non lo dire a
quelli di sotto?”.
Madonna - Marisella, stai buona.
Marisa - No, desidero sapere se quando Dio ti dice le cose, ti può
dire: “È segreto, non lo dire a quelli della Terra”. È così?
Madonna - Qualcosa del genere.
Marisa - Va bene, ciao, però fai vivere anche a noi la santa Messa!
Hai visto l'altro giorno che Gesù ha detto la Messa qui con noi e…
Madonna - Basta così, Marisella, queste cose le devi tenere per te.
Marisa - Grazie. Ciao.
Don Claudio, mi ha dato un segreto, duro per me, Marisa.
139
Roma, 25 maggio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Il messaggio che ho dato questa mattina a voi due, miei
cari figli, è molto importante, riascoltatelo e vivetelo.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. I semplici e gli umili sono
in attesa di qualcosa da parte di Dio, mentre i grandi e i potenti non
aspettano nulla da parte del Signore, vanno avanti imperterriti per la
loro strada, conquistando potere, poltrone e non si preoccupano se
Dio è d'accordo, se fanno la Sua volontà. Voi pregate per la pace nel
mondo e Dio è contento delle vostre preghiere, ma siete pochi. Se
tutti gli uomini del pianeta Terra pregassero l'un per l'altro, per la
pace e non corressero al potere, non schiacciassero il piccolo, molte
situazioni cambierebbero e non ci sarebbero più guerre. Non sono gli
uomini umili e semplici, ma i grandi (e tra questi non solo quel
presidente) a gareggiare ognuno per vincere e accumulare più
denaro. Vi domandate: “Perché Gesù e la Madonnina ci invitano a
pregare per la pace nel mondo, dal momento che siamo tanto
pochi?”. Anche uno di voi può ottenerla se agisce con amore, con
altruismo, pensando agli altri.
Io sto vivendo la passione insieme a mio Figlio Gesù, alla vostra
sorella e al vostro sacerdote. È facile capire perché le persone non
vengono qui: perché non vogliono fare la volontà di Dio, perché qui
non c'è fanatismo. Anche i grandi personaggi non vengono qui,
perché non trovano nulla e vanno altrove dove possono primeggiare,
guadagnare e avere tutto ciò che vogliono, umanamente parlando;
questo fa molto soffrire il Cuore di mio Figlio Gesù ed il mio.
Questo messaggio l'ho dato solo in altri due posti. Se riferiscono
messaggi che non corrispondono a quello di oggi, non sono state dati
da me, non sono miei.
Attenzione perché il demonio, come già è successo, può apparire
come Madre dell'Eucaristia.
Coraggio, coraggio, coraggio, la Mamma vi è vicino. Quando avete
una piccola sofferenza o quando un vostro caro sta male vi mettete in
profonda preghiera per aiutarlo, ora il mondo intero è piagato e per
questo vi chiedo molte preghiere. Grazie.
140
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Io non ti chiedo nulla perché dopo quello che hai detto
devo continuare ad accettare tutto. Ciao. Don Claudio, è andata via,
ma era molto triste, non per colpa nostra, povere creature che
veniamo qui a pregare.
Don Claudio - Lo so.
Marisa - Sono sempre i grandi che fanno soffrire. Meno male che
sono piccola.
Roma, 26 maggio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - È giusto che io mi metta in preghiera davanti a te, Madre
dell'Eucaristia. Voglio raccomandarti tutti i malati e le persone che si
sono raccomandate alle mie preghiere, soprattutto i malati in spirito.
Rimane sempre l'intenzione per la pace.
Tu che vai in tutti i posti del mondo e sai come stanno le cose, dì ai
grandi personaggi di cambiare per amore dei fratelli.
Madonna - Miei cari figli, è con grande piacere che sono qui in mezzo
a voi. Quante volte vi ho detto che Dio Padre mi dice: “Maria, vai dai
miei figli”. “Quali figli, Dio?”. “Quel piccolo gruppo che prega tanto
per ottenere la pace, vai in mezzo a loro”. Dio non chiede grandi
cose, vuole solo le cose ordinarie ma fatte bene e con amore. Dio sa a
chi domandare le cose straordinarie. Agli uomini chiede soltanto
cose ordinarie invece sembra che tutta la giornata sia un correre
continuo. Verso che cosa? Quando chiede di pregare, di partecipare
alla santa Messa, gli uomini si lamentano: “Non ho tempo, non ce la
faccio, la giornata corre veloce”. Così risponde la maggior parte
degli uomini. Non hai tempo di alzare lo sguardo verso Dio, di
supplicarlo di aiutarti, di invocarlo affinché cessino le guerre? Perché
correte all'impazzata senza guardare per un attimo il cielo e dire:
“Mio Dio, tu ci sei, sento che sei vicino a me, sento che mi guardi,
aiutami”.
141
Il comandamento che lascia a desiderare di più in questo periodo di
caldo e di stanchezza è il terzo: “Non vado alla s. Messa perché fa
caldo, perché sono stanco, perché ho molte cose da fare, non ho
tempo”. Ma Dio alla fine avrà tempo per voi? Vi dico di nuovo: “Fate
bene le piccole cose, le cose ordinarie, le cose semplici della
giornata; così capirò che amate mio Figlio Gesù, che amate Gesù
Eucaristia.
Ci avviciniamo alla festa della Santissima Trinità: Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo; Dio che abbraccia l'universo intero, che
ama tanto gli uomini e che ha voluto che suo Figlio Gesù morisse per
loro.
Non mi sembra che Dio vi chieda grandi cose: preghiera con
devozione e con amore; lavoro con impegno e con amore, qualunque
esso sia. Non dovete essere tutti laureati, tutti importanti, perché
sono proprio i piccoli che riescono a fare tutto per bene.
Qualcuno si chiederà: “Questa lettera è rivolta a me?”. Ognuno di voi
sa a chi è rivolta la lettera, a chi è rivolto l'amore paterno di Dio,
perché Dio è Padre, è amore.
Vorrei che giovedì, venerdì e sabato, faceste tre giorni di triduo in
preparazione alla grande festa della Santissima Trinità, Dio Uno e
Trino. Direte che la Madonnina chiede tante cose: la novena, il
triduo, la veglia. Allora stiamo sempre qui?
Madonna - E perché no? Non è questo il luogo taumaturgico? Che
cosa sono venuta a fare io qui? Non sono venuta per voi? Non ho
guardato il luogo, né se le persone erano tante o poche.
Marisa - Pochissime, questo lo aggiungo io.
Madonna - Laureate o non laureate. Per voi è sufficiente che la
Mamma vi consideri suoi figli, perché voi siete miei figli e figli di Dio.
Coraggio, vedo che gli uomini non rispondono affatto a ciò che Dio
spesso ha comunicato, ma arriverà il tempo duro, atroce, forte.
Questi grandi uomini non cedono, accecati come sono dall'orgoglio e
dalla superbia. E Dio cosa dice? Pregate per i grandi uomini della
Chiesa e degli Stati di tutto il mondo. La guerra continua e se ne
apriranno delle nuove. Cosa deve fare Dio? Il mio Tutto è amore, e
con infinita pazienza attende che gli uomini cambino.
142
Miei cari figli, partecipate come dico sempre alla santa Messa come
fosse l'ultima della vostra vita: pregate per coloro che potevano
venire ma non sono qui, perché rispettano la legge del comodo:
“Prego bene, sto bene in casa mia, anche quella è preghiera”. La
preghiera più grande è la santa Messa.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo, sia lodata la Santissima Trinità.
Marisa - Ciao. È andata via. Ha detto che dobbiamo pregare molto la
Santissima Trinità: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Roma, 27 maggio 1999 - ore 17:05
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, ho dato la lettera di Dio al sacerdote e alla
veggente, ma a voi cosa chiede ancora Dio? Preghiera e sofferenza.
Continuano ad aprirsi altri conflitti, i grandi uomini lavorano per
costruire armi potenti per uccidere, per travolgere il mondo intero. E
Dio cosa vi chiede? Non una grande sofferenza, ma di pregare. Ho
girato per valli e monti, ma è difficile trovare uomini che diano la vita
per i fratelli; Gesù l'ha fatto, qualcuno l'ha fatto e lo sta facendo. Voi
aspettate il grande giorno, anch'io lo aspetto, ma deve essere
solenne, non rattristato dalla morte di tante creature. Gli uomini
continuano a morire, a straziarsi, ad uccidersi, a calpestare tutto ciò
che Dio ha creato. Non è questa la vera vittoria. Il grande giorno
deve essere grande per tutti coloro che credono in Dio Padre, in Dio
Figlio, in Dio Spirito Santo.
Sono venuta ogni giorno qui per pregare con voi, anche se qualcuno
non se ne è accorto, per dare forza e coraggio. Qualche moribondo è
tornato in vita, qualche giovane che meditava il suicidio non si è più
ucciso, tanti bimbi in punto di morte si sono salvati. Dio chiede
preghiere non per divertimento, ma affinché l'uomo si converta. Voi
siete convertiti, ma quando arriverà la grande prova in preparazione
al grande giorno sarete ancora fedeli? Sì, voi avete ragione di dire:
“Dio sapeva della guerra”. Certo, ma non può fermare tutto se non
provocando la fine del mondo, e questo non mi sembra bello. Ecco
143
perché Gesù mi ha chiesto: “Mamma, sono fallito io?”. Volete il
fallimento di Gesù, il fallimento di ciò che Dio ha creato? No, Dio può
fare ciò che vuole, quando vuole e come vuole, ma rispetta l'uomo
che Lui stesso ha creato. E l'uomo creato a immagine e somiglianza
di Dio cosa fa? Uccide per il piacere di uccidere, inventa armi
potenti, armi nucleari, crea bombe atomiche per spianare e
conquistare un'altra nazione, e se muoiono molte creature non ha
importanza, l'importante è che i potenti vincano. Voi volete questo?
Miei cari figli, cercate di capire quanto la Mamma vi sta dicendo, so
che a volte è molto difficile. Anche la vostra sorella ha detto che a
volte è difficile capire; perché oggi lei si ritrova come a marzo,
quando stava morendo in quell'ospedale. Allora bisogna stringere i
denti, andare avanti e pregare, pregare per tutti e soprattutto per
coloro che non credono, perché è più facile che si converta chi non
crede che chi dice di credere. Ricordate la frase: “Imparate ad amare
e poi pregate”.
Gioite di questo messaggio, non lasciatevi andare e tenetevi stretti
per mano l'un l'altro, andate avanti con gioia, con letizia e anche con
un po' di sofferenza, perché io sono con voi, Gesù Eucaristia è con
voi. Coraggio.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Oggi, primo giorno del triduo in preparazione alla festa della
Santissima Trinità. Grazie miei cari figli. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via.
Roma, 28 maggio 1999 - ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Sei abbastanza sorridente, anche se oggi è venerdì. Quale
buona novella ci porti? Cosa devi dirci ancora?
Madonna - Cosa vuoi che dica personalmente a te, Marisella? Sei
martire e vittima d'amore, hai dato tutta la tua vita per gli altri e per
questo Dio ti ringrazia.
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Marisa - Senti, visto che la guerra, in un modo o nell'altro, non
finisce, quando potremo uscire fuori da questa critica situazione?
Perché Dio non fa scoppiare tutto? Tu sai che non chiedo per me, non
ti ho chiesto mai niente per me, ma per i miei fratelli e le mie sorelle.
Madonna - Vorrei soltanto, miei cari figli, che aveste più fiducia in
Dio. Dio non si lascia ingannare o beffare come pensano i grandi
uomini, Egli sa come agire; non spetta a voi dare consiglio a Dio, a
voi la Mamma chiede di pregare. Lasciate fare a Dio il Suo compito,
e non date l'impressione che non avete fiducia nel mio Tutto. Voi
pensate che i santi messaggi che Dio ha dato siano soltanto per voi?
Non potete immaginare quante persone li conoscono, anche nelle
lontane nazioni. Dio aspetta la conversione degli uomini. Infatti dal
momento che conoscono i messaggi e il Suo pensiero, perché non si
convertono? Perché aspettano sempre il peggio per convertirsi?
Rileggete le beatitudini, lì troverete tutto ciò di cui avete bisogno.
Leggete il santo Vangelo, non accontentatevi di meditarlo solo il
giovedì, quando il sacerdote lo spiega, ma leggetelo anche da soli.
Ciò che dico a voi, vale per tutti gli uomini. Molti sanno, conoscono
ciò che avviene qui, da Roma al Giappone, all'Africa, all'Albania, alla
Jugoslavia e in tante altre parti. Ecco, dal momento che tutti ne sono
a conoscenza e il messaggio che io ho dato è stato consegnato a tutti
i presidenti del mondo con sollecitudine, sanno benissimo chi è Dio e
cosa vuole Dio. E voi vi preoccupate del tempo? Perché aspettare? Sì,
aspettare a volte fa soffrire, ma mettetevi al posto di Dio che cerca in
ogni modo di aiutare i Suoi figli; se poi non rispondono, Lui deciderà
cosa fare. Ma chi siete voi, uomini della Terra, per fare fretta e dare
giudizi? Dio non uccide i suoi figli.
Don Claudio e Marisella, so l'amore grande che avete per il
prossimo, per questo abbiate fiducia in Dio. Se non avete fiducia in
Lui, in chi potete la potete riporre? Solo avendo fiducia in Dio, solo
ricevendo ogni giorno Gesù Eucaristia avrete la forza e il coraggio
per andare avanti, perché l'Eucaristia vi fortifica, vi aiuta a lottare
con amore e carità verso il prossimo.
Questa sera sono contenta Marisella perché hai voluto… ma non
andiamo oltre. La Mamma vi chiede di avere fiducia. Una domanda:
se una mamma avesse 50, 100 figli, non farebbe di tutto, anche
morire, pur di salvarli? Dio che è Padre, è Madre, è Tutto cerca in
145
ogni modo, aiutato da me, dagli angeli, dai santi, di salvare i propri
figli. Questo vi chiedo: “Aiutate a salvare i figli di Dio.” Grazie.
Insieme al Sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Il mio manto materno, Marisella…
Marisa - Sì, io non ce l'ho il manto.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
Coraggio, nonna Iolanda e ancora coraggio a te, Marisella e al mio
caro sacerdote prediletto: siete le tre vittime d'amore per Gesù
Eucaristia, per la Madre dell'Eucaristia e per le anime. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, hai visto? Dobbiamo… Se mi fa passare
alcuni di tutti questi mali che mi ha dato può darsi che riesco anche a
pregare meglio.
Don Claudio - Giusto.
Roma, 29 maggio 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Siete venuti Tutti e Tre? Quale grande grazia mi fate nel
manifestarvi così uniti, quasi intrecciati fra di voi. É infinito il vostro
amore per noi creature che ancora zoppichiamo.
Gesù - È presente la Trinità, Dio Uno e Trino, Dio Padre, Dio Spirito
Santo ed Io Dio Figlio, siamo venuti in questo luogo taumaturgico.
Voglio darvi la pazienza e la gioia per aspettare il trionfo con più
fiducia. Avete tanto pregato, miei cari figli, per la pace e per il
mondo intero. Io, Gesù, l'unico ed eterno sacerdote, sono qui per
supplicarvi di pregare e di amare. Come voi ben sapete Dio non ha
bisogno di nulla, ma se manda Me, Suo Figlio, se manda lo Spirito
Santo è per farvi comprendere quanto vi ama, quanto è grande
l'amore di Dio, Uno e Trino, per voi tutti.
Hai vissuto la passione, la sudorazione; hai vissuto un momento
tragico della tua vita ed ancora oggi Dio è intervenuto per salvarti.
146
Miei cari figli, ho una raccomandazione da farvi suggeritami dalla
vostra Mamma: meditate la lettera del 25 maggio e nessuno si
permetta di giudicare e di pensare. Questo per farvi comprendere
che vogliamo soltanto che voi portiate amore sempre, anche quando
venite a conoscenza di certe situazioni che la Mamma vi dice. Mi ha
detto: “Mio caro Gesù, va' dai miei figli, dì loro di leggere la lettera
di Dio, dì loro di amare”. Ed Io, Gesù, vi chiedo di amare Gesù
Eucaristia e la Madre dell'Eucaristia. Oh, ci sono tante persone che
approfittano di questo nome, ma voi non dovete fermarvi, pensate
solo ad amare e a pregare.
Oggi io sono qui in mezzo a voi ed è presente anche la mia e vostra
Mamma, che come tutte le mamme, mi dice: “Gesù, dolce maestro,
comprendi le mie creature, comprendile fino in fondo e aiutale, Tu
puoi farlo”.
Questo colloquio tra Gesù e Marisella è molto bello, è molto grande.
Vi insegna l'amore e il perdono. Io ho perdonato tutti coloro che mi
hanno tradito, che mi hanno calunniato e diffamato e infine
crocifisso; tutti ho perdonato e coloro che hanno accettato il mio
perdono sono salvi. Voglio vedervi tutti in Paradiso, quindi fate
questo cammino con amore. Non primeggiate, non sentitevi mai a
posto; solo Dio è Santo, è Amore, solo Lui sa tutto. Voi povere
creature, siate semplici ed umili perché siete imperfetti davanti a Dio
Padre, a Dio Spirito Santo e a Me Dio Figlio.
Domani festeggiate la Santissima Trinità. É una festa grandissima
per Dio Padre, Dio Spirito Santo e Me, Dio Figlio, che sono qui a
darvi questa lettera di amore e perdono.
Attenzione, miei cari giovani, questo momento è ancora più duro,
satana vuole portarvi fuori strada. Attenzione all'orgoglio e alla
superbia. Non sentitevi giusti, arrivati. Avete fatto un cammino molto
profondo e Dio è contento; Io sono contento e lo Spirito Santo è
contento. La Madre dell'Eucaristia, tutti gli angeli, i santi e le anime
salve che mi circondano gioiscono, perché voi dimostrate fino in
fondo, senza esigere ricompensa l'amore di Dio. Lavorate per
dimostrare che agite con disinteresse e tanto amore. Amate le
creature come Io vi amo.
147
Marisa - Mamma mia quanto siete belli! Io ormai vi riconosco: c'è Dio
Padre, Dio Figlio con le stimmate, Dio Spirito Santo con la colomba.
Sono entrati tutti nel primo Gesù ed è rimasta la Madonna.
Madonna - Marisella, vedo che hai la corona in mano. A voi tutti, miei
cari figli, la Mamma dice di stringere la corona del santo Rosario,
stringetela e pregate. Gesù ha detto: “Amore e perdono”. Non è
facile per voi uomini della Terra perdonare coloro che vi trafiggono,
coloro che vi calunniano e diffamano. Io vi invito ad amare,
perdonare e pregare.
Vi attendo tutti domani per la festa di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
Marisa - Senti, ti sei offesa perché… Volevo scherzare un pochino,
voglio chiederti se mi fai stare meglio, poco poco. Voi come dite dalle
vostre parti quando uno dice poco poco? Pochino? Perché così fai
felice Don Claudio, la mamma, i miei cari giovani e gli adulti. Tu vuoi
che loro siano felici, vero? Sei troppo bella! Insomma, ti stavo
dicendo una cosa.
Madonna - Ho capito, Marisella, ho capito.
Marisa - Sai, anche Don Claudio dice: “Ho capito, non c'è bisogno
che parli”; mi dice sempre che ha capito, ed io taccio perché ha
capito.
Madonna - In questo momento ho la mia mano su te, nonna Iolanda,
su te, mio caro sacerdote prediletto e sul piccolo Jacopo.
Marisa - Lo sai come chiamo Jacopo? Gianburrasca, perché non sta
un minuto fermo e chiacchiera sempre.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma in questo momento mette la sua
mano sul vostro capo per aiutarvi e per essere forti. Qualcuno
quando è lontano, riceve molto da me e da te, Marisella.
Marisa - Senti, io volevo domandarti una cosa se hai tempo,
altrimenti te la domando domani. Volevo raccomandarti Maria
Flavia. Domani diventa cristiana, io te la raccomando tanto, insieme
ai suoi cari e ai nonni.
Madonna - E allo zio no, Marisella?
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Marisa - Sì, ma gli zii sono sempre messi da parte. Lo sai quando
siamo zii noi? Lo sai? Tu sei mai stata zia? Siamo zii quando i nipoti
sono piccoli, ma quando diventano grandi si scordano di noi.
Madonna - Marisella!
Marisa - Va bene. Però tu non puoi capire, perché tu hai avuto
Giovanni Battista, però non eri zia. Io mi sento zia per i miei nipoti e
per quel piccolo Jacopo ho dato tutta me stessa.
Madonna - Marisella, devi dare tutta te stessa a Dio e agli uomini,
soprattutto per la rinascita della Chiesa.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie a coloro che con
tanta confusione stanno preparando la festa di domani. Sto
scherzando naturalmente.
Grazie a voi qui presenti. Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri
cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio
Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, birichina.
Madonna - Tu sei birichina, Marisella, perché pensi sempre agli altri,
pensa un pochino anche a te.
Marisa - Ma se mi hai insegnato tu a pensare agli altri! Va bene, ciao.
Don Claudio, è andata via. Prima mi dice che devo pensare agli altri,
poi mi dice che devo pensare a me.
Don Claudio - Scherzava.
Marisa - Scherzava, sì sì.
Roma, 30 maggio 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Non sei venuta da sola, oggi è la festa della Santissima
Trinità e ne approfitto per raccomandarti tutti i malati, tutte le
149
persone che soffrono di gelosia, di orgoglio e di presunzione, ti
raccomando in modo particolare tutti i bimbi malati.
Ora mi metto in profonda adorazione davanti a Dio Padre, Dio Figlio,
Dio Spirito Santo.
Siete ancora più belli di ieri! Posso domandarvi chi parlerà di voi
Tre? Sempre Gesù? Gesù con le stimmate, non il primo, né il terzo.
Gesù - Sì, parlo Io. Miei cari figli, a nome di Dio Padre, di Dio Spirito
Santo, ieri sera vi ho dato una lettera molto bella. Chi vuol metterla
in pratica deve leggerla, meditarla, assimilarla. Le parole che
diciamo non sono difficili, tutti possono comprenderle, specialmente
se si è in grazia e non si soffre di gelosia, di invidia e di permalosità,
si assimila bene il messaggio che Dio dà a voi, miei cari figli. C'è
ancora qualcuno che pecca di permalosità, di presunzione, di invidia
e gelosia. Pensate se in Paradiso gli angeli e i santi soffrissero di
invidia e di gelosia, starebbero sempre a discutere!
Marisa - No, in Paradiso non si discute, già me l'hai detto, lì si sta
bene. Anzi, quando mi porti via?
Gesù - Ecco, a voi sembrano piccole parole, ma sono grandi parole,
perché la permalosità, la superbia, l'invidia e la gelosia portano a
dire parole sgradevoli nei riguardi delle persone che aiutano, che
danno tutto se stesse nell'aiutare le creature.
Io, Gesù, ho perdonato e posso perdonare, ma non posso permettere
che qualcuno approfitti di Gesù, lo può fare un bambino come
Jacopo, ma voi noi, perché siete grandi e cresciuti. Vi ho insegnato
ad amare e ieri ho aggiunto: amore e perdono. Ci sono tante creature
che si preoccupano di recitare il santo Rosario, arma potente per
fermare le guerre, ma non si preoccupano se fanno soffrire il fratello,
anzi, cercano di infilzare la lama fino in fondo; a volte sono proprio le
persone che si dicono vicine al sacerdote che fanno soffrire. Gesù ha
ancora qualcosa da dirvi: rispettate e amate i miei giovani, amateli;
sono vostri figli e sono imperfetti come lo siete voi, come lo sono tutti
gli uomini della Terra; nessuno di voi è perfetto, solo Dio lo è; questo
ve l'ho detto anche ieri sera. Se vedete qualcosa che non va, se è
grave intervenite, altrimenti perdonate e tacete. Quando mi trovavo
in mezzo ai giovani e avevo vent'anni, sentivo i loro discorsi, le loro
parole, sembrava che sapessero tutto loro ed Io nulla, ma li
ascoltavo, sorridevo e poi, con una battutina sulle spalle, dicevo:
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“Coraggio, fratello, devi camminare ancora tanto”. Lo dico anche a
voi: “Coraggio, miei cari figli, togliete le piccole imperfezioni,
smussate gli angoli, fate sì che la perla diventi bella, che il brillante
brilli sempre alla luce del sole, cioè alla luce di Dio”.
Marisa - Adesso è rientrato anche lo Spirito Santo dentro al Padre e
c'è lei, la Madre dell'Eucaristia. Sei stanca di stare in ginocchio? Noi
diciamo alle persone, che se vogliono stare in ginocchio, di
rimanerci, ma chi non può stia in piedi, non davanti a quelli che sono
in ginocchio, altrimenti non vedono nulla. Però quando tu ti farai
vedere, ti vedranno anche quelli dietro alle colonne, vero?
Madonna - Sì, miei cari figli, la vostra Mamma vi invita a mettere in
pratica quanto Dio Figlio ha detto. Vi accorgerete da soli che non è
difficile fare la volontà di Dio, non è difficile amare e perdonare il
fratello. Amate i miei giovani, coraggio. Pensate a quelli che vogliono
solo divertirsi e ad altre cose! Cosa fanno invece i miei giovani? Il
sabato sono presenti per preparare e la domenica per aiutare
mentre, come i loro coetanei, potrebbero andare al mare e ai monti,
no, loro sono con noi, con voi, soprattutto con il sacerdote. Fanno
tutto con amore, con sacrificio, anche se, come ho detto altre volte,
qualcuno brontola, ma è giusto, perché come voi sono creature della
Terra, cioè imperfetti.
Vivete in grazia, accostatevi a Gesù Eucaristia in grazia, adorateLo,
amateLo, domandate e chiedetegli le grazie di cui avete bisogno e,
quando Dio vorrà, tutto si compirà per la gloria di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo, e per me, Madre dell'Eucaristia.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Marisa - Io ho visto che volevi benedire queste. Meno male che sono
piccole! Non le vuoi vedere perché tu già lo sai cosa c'è dentro.
Madonna - Benedico i bambini, soprattutto i malati; nonna Iolanda:
prega per la pace nella Chiesa.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Santa Festa della Santissima Trinità, Dio Uno
e Trino.
Marisa - Ne vuoi uno?
151
Madonna - No, Marisella, no.
Marisa - Va bene, ciao. Sono andati via, la Madonna è andata via per
ultima.
(Pochi minuti dopo la Madonna appare di nuovo a Marisa)
Madonna - Dio Padre mi ha detto: “Maria, vai di nuovo dai miei figli,
va' a congratularti con loro, aiutali a portare avanti la missione così
dura, così dolorosa”. E io sono ritornata da voi. La lettera che ho
dato alla vostra sorella è difficile, ma lei può farcela. Vi invito a
pregare per la sua missione, dura, difficile e incomprensibile per gli
uomini della Chiesa.
Sono venuta anche per dirvi che tutto ciò che avete preparato per la
festa di Dio Uno e Trino è meraviglioso e bello; è tutto bello ciò che
succede qui dentro, specialmente perché fatto con amore.
Coraggio, Marisella, la tua missione è molto dura e difficile.
Coraggio, figlia mia. Quando arriverà il momento verrai con noi a
godere, perché tu non puoi essere felice sulla Terra.
Marisa - Non oso domandarti nulla, mi limito ad ascoltare ciò che mi
dici. Mi rimane difficile, umanamente parlando, mettere in pratica
quanto mi hai detto, ma se tu mi aiuti, se mandi l'angelo ad aiutarmi,
io farò quello che Gesù mi chiede, ma ricordati che sono piccola,
piccola in confronto ai grandi uomini.
Madonna - É per questo che Dio ti ha scelto, figlia mia, proprio
perché sei piccola rispetto ai potenti, ai grandi, ma la missione è tua,
poiché Dio l'ha affidata a te. Coraggio, non aver paura, lascia che
dicano e facciano ciò che vogliono, non ti preoccupare più di tanto.
Ecco, vedi? Tutte queste persone sono state salvate, ma tutte queste
altre sono dannate, aiutami a salvarne ancora. Ciao Marisella.
Marisa - Ciao. Don Claudio! Prima quando parlava la Madonna stavi
qui.
Don Claudio - Sì, abbiamo sentito e soprattutto abbiamo anche
capito.
Marisa - Finché ci sta lei mi sento forte, quando va via mi sento
debole.
152
Roma, 31 maggio 1999 - ore 22:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dedichiamo
questa veglia a coloro che si consacrano e a coloro che già si sono
consacrati. Ancora oggi Dio mi ha mandato in mezzo a voi per darvi
una lettera molto simile a quanto avete letto fino ad ora. Vi invito a
pregare lo Spirito Santo, invocatelo, perché scenda su ognuno di voi.
Non tutti hanno risposto a questa chiamata; difficilmente le creature
rispondono alla chiamata di Dio, ma su voi che siete qui presenti,
discenda lo Spirito Santo; invocatelo, tutti gli uomini dovrebbero
farlo.
Questa mia venuta in mezzo a voi è per farvi comprendere il mio
gesto di carità, quando sono andata a trovare mia cugina, Elisabetta
non ho pensato a me, ma a lei che aspettava un bimbo. Trepidante,
ma con gioia e con l'aiuto del mio amato sposo, sono andata. Allora,
tra parentesi, non c'erano le macchine, né strade comode, ma solo
sentieri irti e spinosi. Mi sono recata da lei perché Dio ha insegnato
che la virtù più grande è la carità, senza la quale non abbiamo nulla.
Voi conoscete bene il brano del santo Vangelo, sapete cosa ho fatto
quando sono andata a trovare mia cugina Elisabetta. Voglio che
anche voi facciate sempre la carità per primi, non aspettate che la
persona vi chiami, ma andate voi, prevenite ogni cosa e farete un
gesto di carità grande e bello, per amore di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo.
Intorno a me c'è una grande luce che qualcuno di voi vedrà
guardando la fine della croce di stoffa, lì c'è lo Spirito Santo. Non
abbiate paura di guardare: guardate la fine della croce di stoffa
perché anche se ormai la Pentecoste è trascorsa, Dio Spirito Santo è
qui con me e se è con me è con voi.
Marisa - Non aver paura, guarda. Vedi? Guarda, guarda, adesso è più
forte, è più luminosa!
Madonna - Oggi non riuscite a capire fino in fondo perché si
manifesta in questo modo lo Spirito Santo, ma un domani
comprenderete tante cose.
Marisa - È bellissimo.
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Madonna - C'è chi dice di vedere senza vedere nulla, c'è chi vede ed
ha paura di dire che vede.
Marisa - Lui. Lui vuole il dono delle lingue (indica Don Claudio).
Ecco adesso è entrato nel seno di Dio Padre, ora c'è soltanto Lei, la
Madre dell'Eucaristia con gli angeli e i santi.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia di questa veglia,
così sofferta perché proprio all'orario stabilito la vostra sorella è
stata molto male ed ora è qui di nuovo in mezzo a voi, anche se la sua
salute è molto precaria. Vi invito a pregare, ma aggiungete sempre:
sia fatta la volontà di Dio.
Tu lo sai, Marisella, ti farò felice in Paradiso.
Marisa - Allora vuol dire che ci vengo? Quasi quasi mi vergogno
perché siamo tutti peccatori e imperfetti. Allora ci vengo? Sbrigati
però, sbrigati perché sono stanca, sono molto stanca.
È tornato di nuovo lo Spirito Santo. Vieni, Spirito Santo, Spirito
d'amore, illumina la mia mente, infiamma il mio cuore, fortifica la
mia volontà.
Madonna - Miei cari figli, auguri a tutti coloro che si consacrano a
Maria, Madre dell'Eucaristia. Adesso, Marisella ti leggo una lettera
di Dio.
Marisa - Meno male, questa non è di quelle brutte, questa è bella. Lo
Spirito Santo è sceso su di me perché io avevo pensato quello che tu
mi stai dicendo adesso. Oddio che ho detto! L'ho detta troppo grossa,
Don Claudio, l'ho detta troppo grossa? Ho detto che lo Spirito Santo
è sceso su di me perché la Madonna ha detto la stessa cosa che io
avevo già dentro? L'ha letto. Hai visto lo Spirito Santo? La luce?
Vieni ancora, fa contento il sacerdote.
Madonna - Adesso mi raccomando, so che è tardi, ma partecipate alla
santa Messa con tutto il cuore, adorate mio Figlio Gesù Eucaristia,
che ha sanguinato per tutti gli uomini della Terra e continua a
sanguinare. Ricorda solo il nome Selenia, Marisella!
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Marisa - Tu hai letto dentro di me. È tornato di nuovo lo Spirito
Santo. Guarda alla fine della croce bianca.
Madonna - Grazie, miei cari figli, perché siete qui presenti, grazie
perché dimostrate di avere amore per Gesù Eucaristia, per mio Figlio
Gesù, il vostro Gesù.
Certamente come Mamma devo benedire nonna Iolanda e il piccolo
Jacopo, che dorme tranquillo.
Marisa - Nel mio letto.
Madonna - Sì, lo so dove dorme, già sono andata da lui.
Insieme al Sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Guarda, Don Claudio, alla fine della croce. Hai visto la luce?
Ha detto sì, grazie. Adesso noi andiamo a partecipare alla santa
Messa.
Madonna - E io dove vado, Marisella? Vicino al sacerdote parteciperò
alla santa Messa, adorerò mio Figlio Gesù.
Marisa - Ciao. Cerca di farmi stare un pochino meglio. Ciao.
Don Claudio, stavolta è fatta. Ce l'ho messa tutta. Ha detto sì. Non
dobbiamo dirlo?
Roma, 3 giugno 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Gesù - Sei meravigliata perché sono venuto Io, Marisella? Ma questo
è il mese dedicato al mio Cuore. Guarda quanti Gesù hai davanti a te:
ci sono Io, l'Eucaristia che ha sanguinato, dove è presente il corpo, il
sangue, l'anima e la divinità di Gesù e il sacerdote ministro di Gesù;
lui è in me e Io sono in lui; tutti i sacerdoti sono miei ministri. La mia
Mamma teneva moltissimo a questo mese che è dedicato al mio
Cuore.
155
È il 3 giugno 1999 e la pace è vicina, ma ci sono ancora due potenti
nazioni che continuano a bombardare, a combattere la guerra pur di
vincere. Non si può dare la colpa soltanto ad una persona, ma a tutti
i potenti. Sì, la pace potrebbe arrivare anche oggi se i due grandi
capi non fossero così duri. Dicono di pensare ai profughi, ma non è
vero e intanto i bambini, le donne e gli anziani muoiono. Dicono che i
profughi torneranno nelle loro case, ma quali case, se sono state
distrutte. I profughi non hanno nulla. Le vostre preghiere hanno fatto
breccia nel mio Cuore. Siete pochi, pochissimi, ma siete venuti qui a
pregare ogni giorno per la pace, come la mia e vostra Mamma vi ha
chiesto. Dio ha ascoltato le vostre preghiere, ma i potenti sono duri,
a loro interessa solo vincere e guadagnare. I capi del mondo hanno
ricevuto il messaggio di Dio, ma nessuno ha dato credito a questo
messaggio e chi l'ha fatto è stato ignorato. La storia si ripete: anche
il vostro sacerdote ha fatto il proprio dovere e per la sua onestà e
sincerità è stato allontanato da tutti i confratelli.
Vedete come è facile distruggere una persona che vuole far del bene
e che ama le anime. Con Me con me hanno fatto lo stesso e Mi hanno
crocifisso.
Anche voi siete crocifissi con Me, ma non come Me: solo chi soffre la
passione è crocifisso come Me. Pensate che Dio non tiene conto di
tutto questo? Egli tiene conto di tutto. Lui sa quando intervenire,
però voi non mancate mai di fiducia verso Dio Padre, Dio Spirito
Santo e Me Dio Figlio, che sono qui presente realmente e vi parlo, vi
tendo le braccia per aiutarvi, per fortificarvi e soprattutto per
amarvi.
Miei cari figli, domani è il primo venerdì del mese, ma quanti
sacerdoti lo rifiutano! Sono i laici che lottano per celebrare il primo
venerdì del mese e il primo sabato del mese e Dio ha fiducia in
costoro.
Miei cari figli, questo è il mese dedicato al mio Cuore. Due anni fa
sono venuto tutti i giorni, ma poiché le creature continuavano a
diminuire sempre più ho detto: “Sono stanche e non vogliono venire”
allora non sono più venuto tutti i giorni come ha fatto la mia Mamma.
Lei è la Mamma, Io sono il Figlio ed è Lei che cerca sempre di
aiutare ed amare. Io verrò in mezzo a voi nel mese di giugno il
giovedì, la domenica, il primo sabato del mese ed il primo venerdì del
mese. Mi volete? Fate come volete, ma I verrò.
156
Marisa - Vieni su da me?. Dove vieni?
Gesù - Con te, Marisella, è tutt'altro discorso.
Marisa - Sì ma non darmi la passione, adesso basta. Sì, io faccio la
volontà di Dio, però a mezza bocca perché mi sono stancata. Vedi
che non ce la faccio più?
Gesù - Certo, ma credo troppo in te.
Marisa - Ma io non sono mica te.
Gesù - Miei cari figli il vostro Gesù è qui in mezzo a voi, piccolo
gregge che continua a pregare e a supplicare. La pace è vicina, ma i
potenti continuano a combatterla; sono proprio i grandi e coloro che
hanno una vita agiata a volere la guerra mentre i poveri pagano
sempre.
Oggi, dopo la Santa Messa, rimanete in raccoglimento perché il
sacerdote parlerà degli Atti degli Apostoli. Non è un segreto, vero,
Don Claudio?
Don Claudio - No, no.
Marisa - Forse Don Claudio voleva fare una improvvisata, tu sei come
me. Noi parliamo, diciamo tutto.
Ecco, Gesù, volevo approfittare per domandarti se quelle persone
che si debbono sposare possono cominciare a prepararsi. Non parli
più? Però sorridi. Guarda, se tu non fai qualcosa, noi ci sposiamo
ugualmente!
Don Claudio - Pure tu?
Gesù - E tu, Marisella, con chi ti sposi?
Marisa - Va bene, io sono sposata con Te. Li faccio preparare al
matrimonio?
Gesù - Perché tu prepari al matrimonio?
157
Marisa - No, cerca di capire. Essi la meritano questa grazia perché ti
hanno dato tutto, tutto, tutto. Hai visto come si danno da fare per
guadagnare qualcosa per sposarsi?
Gesù - Sì, anche Selenia guadagna 50.000 lire a settimana.
Marisa - Va bene, tu che ne sai? Sì, tu lo sai, però lei è contenta.
Gesù - E con quei soldi si sposa, Marisella?
Marisa - E che ne so io? E tu che ne sai delle cose della Terra? Lei è
contenta. Ma tu mi porti fuori strada, io volevo sapere: oggi, 3
giugno 1999, se devono cominciare a prepararsi, perché non è una
cosa così semplice.
Gesù - Ma Io con te mi sono sposato in modo semplice.
Marisa - Che c'entra. Noi due abbiamo fatto un matrimonio del Cielo,
non della Terra. Non ci capisco niente.
Don Claudio - È solo spirituale il matrimonio tra Gesù e te.
Marisa - È solo spirituale. E mi hai buggerata, perché ti sei preso
tutto, tutto. Dai, rispondimi, ti prego! Non sorridere! Quando sorridi
vuol dire sì? Sorride. Adesso lavorano tutti; lascia perdere quella
delle 50.000 lire, dopo lavorerà pure lei, no? Tu hai detto che la
provvidenza non li abbandonerà mai. Domenica la tua Mamma ha
detto che noi dobbiamo avere più fiducia nella provvidenza. Noi due
l'abbiamo avuta perché se non ci fossi stato tu per 28 anni, noi
saremmo andati a rotoli.
Ma guarda, ride per le 50.000 lire dei fiori. Perché tu l'ha vedi
quando lavora?
Gesù - E come si dava da fare. Ha preso le piantine
Marisa - Sì le ha prese perché rimanevano. Quando lei mi ha detto
che guadagnava 50.000 lire, sembrava che avesse guadagnato
milioni. Erano soltanto 50.000 lire. Quando andavi a lavorare con
Giuseppe, col tuo papà, lui ti dava i soldi?
Gesù - Marisella, io non ho visto mai i soldi.
158
Marisa - Già perché quelli che vendevano al tempio li hai mandati
per aria. A quelli che facevano commercio gli hai mandato per aria le
bancarelle, però tutti i santuari sono pieni di bancarelle. Noi però
non abbiamo le bancarelle.
Gesù - Ora, Marisella, mettiti in raccoglimento, Gesù ha scherzato
con te, non ti dà solo la passione, ma anche gioia, ti aiuta a sorridere.
Marisa - E a star bene no?
Gesù - Miei cari figli, il vostro Gesù vi ringrazia moltissimo per tutte
le preghiere che avete fatto. Grazie. A voi sembra piccolo, ma il
vostro aiuto è stato grande. Siamo vicini, a un passo dalla pace
grazie a voi. Marisella, sta cominciando il broncospasmo.
Marisa - E tu non lo far cominciare.
Gesù - Miei cari figli, voi non capite fino in fondo perché Gesù parla
così con la sua sposa diletta, ma devo fare questo per aiutarla a
sopportare tutto, a vincere e a portare avanti la grande missione.
Marisa - Ma devo andarci in Vicariato? Mi sento così piccola per fare
una cosa così grande. Se Tu vieni insieme a tutto il Paradiso con me
io vado, altrimenti no.
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, delle preghiere,
dei sacrifici e dei fioretti che state facendo per la pace. Grazie a te,
nonna Iolanda per tutti i rosari che preghi per coloro che hanno
bisogno, grazie per le tue sofferenze.
Madonna - Insieme al mio caro sacerdote prediletto benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno.
Marisa - Non c'è più Gesù, è venuta la Madonna.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti, ti volevo dire una cosa: ma Gesù non poteva salutarmi
prima di andarsene? Lui andato via e tu sei arrivata. Io tante volte
non ci capisco niente. Va bene, ciao. Portalo a Gesù.
159
Ciao. Ti raccomando il broncospasmo. Va bene, ciao. Don Claudio,
Gesù ha parlato davanti all'Eucaristia ed è andato via.
Don Claudio - Non è andato via, sta ancora lì.
Marisa - Ma non lo vediamo.
Don Claudio - Sì, ma c'è.
Marisa - Io l'ho visto, era bellissimo.
Roma, 4 giugno 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, la pace è vicina, è molto vicina, però continuano
ancora a bombardare. Quando stavo nel Kosovo hanno bombardato
proprio in quel momento.
Gesù - Miei cari figli, non potete comprendere fino a quale punto
avete collaborato per ottenere la pace. Se questo mio Cuore ha tanto
amato gli uomini fino a morire in croce, se piange e sanguina per i
grandi uomini e per coloro che con molta facilità fanno soffrire, se
continua malgrado tutto ad amare le creature, come non può non
amare voi che siete qui presenti a pregare, a sopportare il caldo, ad
affrontare la lontananza e anche l'aspetto economico del viaggio? Voi
continuate a fare tutto questo per il vostro fratello, amate il vostro
fratello come Io vi ho amato. Il mio Cuore è aperto e sanguina per
tutti, il vostro cuore non sanguina, però vi invito ad amare. Non
condannate coloro che uccidono, dovete avere pietà di loro; sanno
quello che fanno, ma voi non condannateli, non giudicateli, lasciate
che sia Dio Onnipotente a giudicarli.
Oggi è il primo venerdì del mese, ma tanti miei sacerdoti non
vogliono celebrarlo. Questo avviene non soltanto in Italia, ma
ovunque, perché se dico che il mio Cuore sanguina, che Gesù piange,
loro non credono e dicono: “Ormai Gesù è morto e risorto”. Non
sanno che Io sono l'uomo Dio e anch'Io ho un Cuore grande che ama
e che sanguina per tutte le creature. Vi ho chiamato amici, fratelli,
apostoli, discepoli, apostolini perché da voi mi aspetto di più rispetto
agli adulti e ai giovani. Chi ha ricevuto tanto deve dare tanto; ognuno
di voi risponderà alla propria coscienza. Oh, quante anime dicono:
“Oggi non vado a Messa, perché ho ospiti e devo preparare un buon
160
pranzo” e sanno benissimo che è peccato non santificare le festività.
Voi state facendo il triduo per la festa del mio Corpo, è festa grande.
Avete con voi Gesù Eucaristia, adorateLo, fate la processione con
raccoglimento. Non abbiate paura di venire a pregare in questo
luogo taumaturgico dove sono presente in corpo, sangue, anima e
divinità. Il sangue non è uscito dall'ostia solo per farsi vedere; Io, Dio
Uno e Trino, sono nell'Eucaristia. Questo è il mio Cuore, questo è
Gesù amore, è Gesù Eucaristia che ha sanguinato e continua a
sanguinare quando i miei figli prediletti mi tradiscono. Amate il
vostro amico, amate il vostro fidanzato; perché con gli occhi con cui
guardate il vostro grande amore non guardate anche Gesù? Io sono il
sommo sacerdote, il grande amore di tutte le anime; ho dato il corpo,
il sangue, l'anima e la divinità; sono morto in croce per riaprire il
Paradiso, sono il vostro amore. Grazie della vostra presenza, grazie
del triduo, grazie se farete la processione con devozione e con
amore. Adorate Gesù che ha sanguinato. Un giorno gli uomini
capiranno, oggi sono troppo presi dal lavoro, dal guadagno, dal terzo
millennio, dal Giubileo. A loro interessa solo l'aspetto economico e
quello esteriore. A quale posto mettono Gesù.? Non lo so o forse sì. È
un sospiro d'amore, di pace. Io sono il grande amore delle anime;
non c'è nessun ragazzo o ragazza, moglie o marito, figlio, padre o
madre che possa amare quanto Io vi amo: Io sono il vostro amore. È
vero, mia diletta?
Marisa - Sì, sì, però io ti ho detto di non stringere troppo perché
sento le spine. Gli altri forse non sentono le spine, ma quando tu mi
abbracci, io le sento.
Gesù - Sì, ma questo colloquio lo continueremo stasera noi due.
Ecco, tutti mi dovrebbero guardare come tu mi guardi, con gli occhi
dell'amore e anche della sofferenza. Grazie, miei cari figli. Insieme al
sacerdote benedico voi, i vostri cari e i vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Ricordate che Gesù è il vostro grande amore. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Ha detto che lui è il mio grande amore.
Don Claudio - L'ha detto più di una volta.
161
Marisa - È anche il tuo?
Don Claudio - Certo.
Roma, 5 giugno 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Io non so cosa sia successo, Gesù, ma sono tre giorni che mi
fai camminare e oggi ancora più speditamente. Voi mi avete detto
che non sarò felice sulla Terra; ma per me questa è una gioia. Se poi
dura non lo so, però sono molto contenta, ma soffro ancora perché ho
paura che ci siano persone che soffrono, mentre io sto godendo.
Gesù - In questo momento devi pensare a te, Marisella; Dio ti ha
concesso di camminare, non ti preoccupare del tempo, perché i
tempi di Dio sono molto differenti da quelli degli uomini. Godi di
questa gioia e non pensare agli altri che soffrono. È bello da parte
tua preoccuparti, ma tu hai sofferto per tanti anni, vivi di questa
gioia che Dio ha concesso. Io sono Gesù, il tuo sposo, tu sei la mia
diletta e godo nel vederti così. Non tutti possono comprendere ciò
che Dio ha operato in te, ma tu gioisci di questo. Non ti faccio
inginocchiare perché sei troppo malata per poterlo fare. Ho detto
che il mio è un grande amore per voi ed. Io amo ed ho amato tutti
fino alla croce. Per questo, mia diletta, ti ho detto di portare la croce
e domani la porterai in prima fila davanti a tutti.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. So che state gioendo di
tutto questo, ma non potete capire fino in fondo ciò che Dio chiede e
vuole. Anche se gli uomini continuano ancora beffarsi l'uno dell'altro,
la pace è vicina e questo lo debbo a voi, soprattutto a coloro che
hanno pregato per tanti giorni per la pace. Se arriverà la pace ci sarà
gioia per tutti. Ci sono altre nazioni in guerra e sono tante, non
stancatevi mai di pregare. Prima di prendere la corona in mano per
recitare il Santo Rosario, chiedetevi: “Ho amato il prossimo prima di
pregare?”. Se sì, recitate il Santo Rosario alla mia e vostra Mamma,
perché è un'arma potente. Forse non ricordate quanto avete pregato
per il santo Padre in Francia e in Germania! Quante volte la Mamma
vi ha chiesto di pregare? Però, mi ripeto ancora: imparate ad amare,
poi pregate e tutto sarà più facile per voi uomini della Terra, tutto
sarà gioia e splendore.
162
Chi non gode di tutto questo non può amare né Me, né la mia e
vostra Mamma, né i vostri cari, né voi stessi. Imparate ad amare.
Recitate il Santo Rosario con la corona in mano, stringetela con
forza, ma prima amatevi, come Io vi amo, perché Io sono il vostro
grande amore. Come la vostra sorella, anche voi quando parlate e
colloquiate con Me o con la Mamma, abbiate occhi belli, luminosi,
quasi celestiali, perché parlate a Dio Padre, a Dio Spirito Santo e a
Me Dio Figlio.
So che vi aspettate tante cose; Dio Padre quando promette mantiene.
Quanto tempo ancora? Quando sarà? Ve lo dirò al momento
opportuno.
Marisa - Diccelo subito! Ma io vorrei dirti una cosa: Tu sei Dio Figlio
e stai con Dio Padre e con Dio Spirito Santo, quindi sai tutto. Certo
che se mi dovevo sposare io, mi sarei arrabbiata.
Gesù - Ma tu sei già sposata.
Marisa - E proprio con te poi! Ma noi non abbiamo fatto inviti,
bomboniere ed altre cose, non dovevamo fare niente.
Gesù - Marisella, sii felice.
Marisa - Ti posso chiedere per quanto tempo starò così? Un bacio
qua!
Gesù - Miei cari figli, preparatevi bene alla festa di domani. Era
nostro grande desiderio che voi faceste la veglia e la processione
eucaristica, ma la Mamma mi ha detto: “Gesù, sono stanchi, hanno
pregato tanto e fatto veglie; lasciamoli tranquilli e domani la giornata
sarà tutta per Te”. E Io, suo Figlio ubbidiente, ho risposto: “Certo,
Mamma, come vuoi tu, perché so che mi amano”.
Marisa - Però ti facciamo anche arrabbiare un poco, perché siamo
imperfetti.
Gesù - Grazie della vostra presenza. Partecipate alla Santa Messa,
ancora oggi lo ripeto, come fosse l'ultima della vostra vita. E tu, mio
caro sacerdote prediletto, quando sei stanco e non sei in buona
salute, riposati. Invece oggi, malgrado tutto, hai lavorato, hai
ricevuto persone, hai continuato ad aiutare il prossimo. Ti ringrazio
163
per questo, però abbiamo bisogno di un Don Claudio che stia bene, di
un caro sacerdote prediletto che stia bene; altrimenti come farai a
portare avanti la grande missione?
Marisa - A luglio, a luglio. Tu gli devi dire: “Io ti faccio star bene”. Io
parlo così, Gesù, perché mi ha cresciuto tua Madre così. Mica è colpa
mia se sono così! La Mamma mi ha cresciuta in questo modo e così
sono rimasta. Qualcosa è cambiato, ma non te lo dico davanti a tutti,
te lo dico dopo da sola. Però lo aiuti? Se la prossima volta dici: “Mio
caro sacerdote prediletto” e non l'hai aiutato, Marisa, imperfetta
com'è, si arrabbia.
Gesù - Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti
sacri. Mando un bacio a nonna Iolanda e al piccolo Jacopo che dorme
e non sente cosa dice Marisella.
Marisa - Sì, perché quando mi sente mi risponde a tono, non sta
zitto.
Gesù - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Spirito Santo e di Me,
Dio Figlio. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - La devo prendere? Io faccio tutto quello che mi dite. Da
stamattina mi comandate, mi sembro una pallina che buttate da una
parte all'altra: vai qui, vai là; fai giù, fai su.
Ciao, Gesù. Ciao. Don Claudio, devo portare via la croce.
Roma, 6 giugno 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Ci hai dato questa grande gioia, Signore, ma ora cosa
dobbiamo fare?
Gesù - Ciò che avete sempre fatto, miei cari figli: pregare, adorare e
amare l'Eucaristia. Questa notte il mio cuore è esploso, il mio sangue
ha zampillato ed è passato attraverso il calice di vetro, come quando
l'Eucaristia, fuoriuscita dal crocifisso, è passata attraverso la teca. Il
mio sangue ha zampillato di gioia, di amore e di sofferenza. Questo
grande miracolo è avvenuto per far capire agli uomini che il mio
Cuore scoppia ogni momento: quando ci sono anime che amano, che
soffrono e uomini che non credono. Questo dono, questo grande
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miracolo nel miracolo del miracolo, è per voi. Datene testimonianza,
gridate, non abbiate paura di ciò che l'uomo può dire o fare. Il mio
Cuore è scoppiato d'amore non dalle 7:30 quando l'avete notato voi,
ma ha cominciato a sanguinare già dalla mezzanotte, specialmente a
causa dei miei figli prediletti. Sanguina per loro, e gioisce per voi che
state facendo molto per ottenere la pace e per amare il prossimo.
Non fate toccare l'Eucaristia che ha sanguinato a nessuno, neanche
ai collaboratori del grande capo della Chiesa, ma soltanto a lui in
persona anche se questo, purtroppo, non avverrà. Gioite e non
spaventatevi. Perché qualcuno ha avuto paura? Il mio Cuore ama, il
mio amore è grande, Io vi amo tutti e nessuno di voi può amare come
Me.
Alzati, Marisella, hai fatto anche troppo; hai portato la croce, hai
sofferto la passione e la sudorazione, ora ti prego alzati e siediti.
Marisa - Sì, se devo essere sincera, sono un pochino stanca.
Gesù - Non tutti comprenderete questo miracolo nel miracolo del
miracolo. Gli uomini della Chiesa continueranno a sorridere, a
burlarsi di voi, a dire che siete pazzi; ma sarei Io il primo pazzo,
come hanno detto quando camminavo lungo le vie di Gerusalemme:
“Quello è pazzo, quello è un indemoniato!”. Miei cari figli, se Io sono
un indemoniato, se Io sono pazzo, voi lo siete come me, ringraziate
Dio di essere pazzi come il vostro Gesù.
Il mio Cuore è esploso e sono usciti sangue ed acqua da quell'ostia
che aveva già sanguinato il 17 maggio 1998; da allora Io sono qui
con voi. Dio Padre ama molto questo luogo taumaturgico e ama voi.
Qui siamo presenti Dio Padre, Dio Spirito Santo ed Io, Dio Figlio;
sono presenti la Madre dell'Eucaristia, gli angeli, i santi e le anime
salve; tutto il Paradiso è racchiuso in questo piccolo luogo
taumaturgico, mio piccolo gregge. Il mio Cuore è esploso d'amore
per voi e di sofferenza per gli uomini che ancora non sanno amare.
Questo miracolo così grande deve farvi cambiare, miei cari figli. Mi
ripeto ancora: via la permalosità, la gelosia, il pensare male degli
altri e il vedere il male negli altri; in voi questo non ci deve essere. Il
mio Cuore è esploso per voi, perché Io sono il vostro grande amore.
Siete davanti a Gesù Eucaristia che da mezzanotte sanguina e solo
qualcuno mi ha fatto compagnia.
Ora desidero che partecipiate alla santa Messa con tutto l'amore che
potete. Fate esplodere il vostro cuore d'amore, ma non al punto di
165
sanguinare. Gesù non vi chiede questo, ma il vostro cuore deve
essere mio, soltanto mio. Auguri a tutti.
Questa notte, Marisella, mentre versavi sangue, Io ho asciugato le
tue lacrime e il tuo sangue. Tu mi hai guardato, ti sei emozionata, hai
pregato. Non sapevi cosa fare ed Io ti ho detto: “Vai, figlia mia, è
tempo che tu riesca a dormire un pochino”. Miei cari figli, fate sì che
il vostro cuore esploda di amore per gli uomini che non mi amano,
che non amano Gesù Eucaristia, che non amano la Madre
dell'Eucaristia, che non amano coloro che Dio ha chiamato per dare
testimonianza. Grazie.
Insieme al mio caro sacerdote prediletto benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Non posso dire altro perché c'è
Gesù Eucaristia.
Buona santa Messa. Partecipatevi con tutto il cuore. Sia lodato Gesù
Cristo.
Roma, 10 giugno 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Gesù ha permesso che venissi io a parlare, nonostante la
sua presenza qui in corpo, sangue, anima e divinità. Una presenza
che gli uomini, soprattutto quelli della Chiesa, rifiutano
nascondendosi dietro l'obbedienza, quando, invece, la realtà più
importante e più bella è l'Eucaristia.
Per la seconda volta il Cuore di mio Figlio Gesù è esploso. Se voi
guardate bene la conchiglia si è trasformata in un cuore grande e
pieno d'amore per tutti. Con le vostre preghiere, con l'adorazione
all'Eucaristia che ha sanguinato e con le veglie avete ottenuto la
pace; ma attenzione, figli miei, la pace vera non c'è ancora e ci sono
molti profughi.
Io parlo anche della pace nel mondo, della pace nella Chiesa. Quanti
sacerdoti continuano a dire calunnie e diffamazioni! Quanto male
hanno fatto intorno a Gesù Eucaristia che ha sanguinato! Le radio
cattoliche, i sacerdoti, i vescovi e i cardinali parlano male del luogo
166
taumaturgico, ma io sono qui, Gesù ha nuovamente sanguinato qui
ed ha riversato il suo grande amore su tutti voi.
Giratevi intorno, miei cari figli, siete pochi, ma qui Dio ha fatto le
grazie più grandi e i miracoli più grandi. Mai nella storia della Chiesa
un'ostia che ha versato sangue lo ha fatto di nuovo dopo un anno.
La massoneria ha lavorato bene, i grandi uomini della Chiesa hanno
lavorato bene, cercando sempre più di stringere un cerchio di ferro
intorno al collo dei miei figli e, umanamente parlando, ci sono
riusciti.
Guardate il sacerdote: è solo, non ha più forza, sta a Noi dargliela e a
voi aiutarlo. I miei due figliolini continuano a versare lacrime ed io,
come Mamma, verso lacrime con loro.
Tutti attendevate la pace, pensavate alla pace dopo la guerra; ma la
vera pace nella Chiesa e tra gli uomini della Chiesa non c'è. Quanti
hanno paura, si ritirano e per difendersi dicono: “Bisogna fare
l'obbedienza”. Miei cari figli, il vostro sacerdote è stato sempre
obbediente e non ha accettato il ricatto. Doveva rinnegare l'ostia che
è apparsa e Gesù Eucaristia che ha versato sangue per non essere
sospeso a divinis. Questo ricatto non si è mai verificato nella storia
della Chiesa. Ci sono stati tanti fatti cattivi, ma non quello di
ordinare ad un sacerdote di rinnegare l'Eucaristia che è apparsa,
l'Eucaristia che ha sanguinato.
Non abbiate paura di parlare, però non aspettatevi nulla. Non
discutete ma raccontate il grande miracolo del miracolo nel miracolo
e amatevi.
Questa mattina Gesù ha dato un messaggio alla vostra sorella, ma
lei, schiacciata da tanta sofferenza, non l'ha potuto comprendere. Si
è sentita tradita ma non da voi, miei cari figli, umili e semplici che
siete qui ogni giorno a pregare.
La pace non è dipesa dal fatto che il santo Padre e i grandi uomini
hanno parlato, ma si è realizzata soprattutto per merito vostro.
Ditelo pure e gridatelo a tutti: voi avete pregato per ottenere la pace;
ma ancora c'è molto da fare. Pensate quante famiglie non hanno casa
e quanti bambini non hanno i genitori. Come può un padre
dimenticare che un figlio è stato sgozzato? Come può una madre non
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avere davanti ai propri occhi quelle scene così atroci che tu,
Marisella, hai visto in bilocazione tante volte?
La vostra sorella vuole chiudere, lasciare e ritirarsi, però prima vuole
dirvi: “Se avete capito l'importanza dei miracoli eucaristici avvenuti
qui, continuate a venire senza aver bisogno di me e dell'apparizione
della Madonna. Io non sono nulla, io ho fatto tutto ciò che dovevo
fare e per tanti anni ho accettato ogni sofferenza”. Questo la vostra
sorella l'ha già detto a Gesù, che l'ha lasciata parlare e l'ha ascoltata
perché ha ragione.
Miei cari figli, pregate perché il santo Padre comprenda che un figlio
sta morendo per la Chiesa. Chi ha visto i propri figli morire sa cosa
vuol dire. Fate sì che il santo Padre non lasci morire il vostro
sacerdote solo perché è umile e semplice, solo perché non ha
appoggi. Non ha nessuno, ha soltanto voi al proprio fianco, persone
umili e semplici, che cercano di aiutarlo in tutti i modi e per questo
Gesù è contento e la Mamma vi ringrazia.
Io sono la Madre dell'Eucaristia, gli uomini della Chiesa non vogliono
riconoscermi questo titolo e non vogliono accettare l'Eucaristia che
ha sanguinato in questo luogo taumaturgico. Miei cari due figliolini,
so che avete dato tutto a Dio, alla Chiesa e agli uomini e per questo
avete vissuto tanti anni di sacrifici e di sofferenze; giustamente
Marisella ha detto: “A noi sono proibite le gioie? Dobbiamo sempre
soffrire e soffrire?”.
Miei cari figli, Padre Pio ha sofferto, ma non così tanto come il vostro
sacerdote e la vostra sorella, perché aveva con sé tanti confratelli e
tante persone che gli volevano bene. San Francesco ha tanto
sofferto, ma aveva tanti frati accanto a lui. Il vostro sacerdote a
Roma non ha un sacerdote come amico. Ha come amici dei sacerdoti
stranieri che gli telefonano e quando sono a Roma vengono a trovarlo
e qualche sacerdote del Nord Italia. Tutti i cardinali, i vescovi e i
sacerdoti che si sono convertiti dove sono? Hanno paura di un
cardinale. Ma è mai possibile tutto questo?
Miei cari figli, la Mamma deve parlare in questo modo perché voi
possiate comprendere ciò che stanno soffrendo i miei due figliolini.
So che oggi qui ci sono persone nuove, impareranno anche loro ad
amare e a comprendere. Il mio bacio va a Desiré, a Giulia e a tutti i
bimbi. A nonna Iolanda che sta pregando, pregando, pregando.
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Vuoi ancora ritirarti, Marisella?
Marisa - Sì, ho deciso. Chi vuole viene a pregare Gesù e te, ma io a
cosa servo? A nulla.
Madonna - E lasci solo il sacerdote?
Marisa - Non so.
Madonna - Miei cari figli, il mio cuore è triste. Soffro anch'io nel
vedere tanti miei sacerdoti prediletti non si amano e non amano se
non il potere, la poltrona e il denaro che rovina tante persone.
Questa volta, Marisella, la Mamma ti lascia libera di scegliere; non ti
preoccupare, ti amo lo stesso, qualsiasi cosa tu decida.
Marisa - Io ho deciso, starò chiusa nella mia stanza. Però ti chiedo
una cosa: fa' trionfare l'Eucaristia e il sacerdote. Aiuta i giovani,
specialmente quelli che devono sposarsi quest'anno, per loro io
faccio questo. Da' qualche gioia anche al sacerdote che ti ha dato
tutta la sua vita e tutta la sua gioventù.
Madonna - Miei cari figli, dopo l'apparizione la vostra sorella vi
leggerà un messaggio dato da Gesù questa mattina alle ore 11:00;
quando lei chiedeva aiuto Gesù parlava di amore.
Grazie della vostra presenza. Continuate ad essere solidali con il
sacerdote. Voi sapete dov'è la verità, voi conoscete tutto, perché
tutto vi è stato detto. Forse non sapete che la lettera scritta al Santo
Padre per chiedere aiuto è stata inviata al Vicariato senza essere
letta. Vi dico questo perché possiate capire quanto sia grande la
sofferenza del vostro sacerdote.
Insieme al mio caro sacerdote prediletto benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno, anche te, Marisella, che la Mamma ama tanto.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Non mi dai un bacio, Marisella?
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via. Ma io ho deciso comunque
di chiudere tutto.
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Roma, 11 giugno 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Ti vedo sorridente, Gesù, malgrado ciò che noi uomini ti
facciamo.
Gesù - Io vi ringrazio per le preghiere che fate secondo l'intenzione
del sacerdote. Domenica il mio Cuore è esploso di nuovo e il sangue
ha ripreso a scorrere. Questo è il Cuore che ha tanto amato gli
uomini fino a morire in croce. Avete tanto pregato e adorato Gesù
Eucaristia che ha sanguinato per ottenere la pace, ma quella vera
ancora non arriva e voi sapete bene che quando parlo di pace vera
mi riferisco alla pace nella Chiesa. Soltanto perché Dio ha voluto fare
questi grandi miracoli quanti, quanti uomini, soprattutto della
Chiesa, stanno combattendo i miei due figliolini.
Non vengono, non esaminano ma feriscono e sono pronti anche ad
uccidere. Molte volte vi ho detto che il sacerdote è stato ubbidiente.
Non poteva ubbidire agli uomini della Chiesa, quando gli hanno
ordinato di buttare via Me, Gesù Eucaristia, perché se l'avesse fatto
avrebbe peccato gravemente. Non si fa l'obbedienza commettendo
un peccato grave; profanare l'Eucaristia è peccato grave. Non ha
disubbidito all'autorità ecclesiastica né a nessun uomo della Terra,
ha ubbidito a Dio e al suo Cuore.
Gli hanno ordinato: “Butta via quel pezzo di pane e ti daremo tutto”.
Avrebbe dovuto prendermi e gettarmi via, dirvi che si era ingannato
e che vi aveva ingannati, avrebbe dovuto rinnegare tutto. Oh no,
questa non è obbedienza, miei cari figli, perché l'obbedienza è amore
e anche sacrificio, ma non gettare l'Eucaristia che ha sanguinato.
Perché questa grande lotta contro questo luogo taumaturgico?
Perché il Vicariato, il Vaticano e le radio cattoliche sono contro i miei
due figliolini?. Vi siete chiesto il perché di tutto questo? Perché Gesù
Eucaristia fa paura, perché ricevere Gesù Eucaristia significa vivere
sempre in grazia, significa amare e donarsi completamente.
Sì, è vero, la Mamma ieri ha dato un messaggio molto forte e voi ne
avete sofferto, ma la situazione è quella che vi ha detto, miei cari
figli. Cercano di uccidere colui che ama; non interessa che
l'Eucaristia sia apparsa, che abbia sanguinato e continua a
sanguinare; ancora ieri, e voi avete visto, ha versato qualche goccia
170
di sangue, mentre la mia e vostra Mamma piangeva. Ho chiesto alla
mia Mamma: “Madre mia, ho fallito?”. I miei due cari figliolini hanno
chiesto alla loro Mamma: “Abbiamo fallito? Dove, quando, perché?
Abbiamo sempre ubbidito a Dio e all'autorità ecclesiastica”. Non
possono ubbidire all'autorità ecclesiastica che ordina loro di gettare
via Me, Gesù Eucaristia; per questo il sacerdote viene condannato,
criticato, calunniato e diffamato dalle radio cattoliche, da cardinali,
vescovi, sacerdoti, suore e laici impegnati e questa catena così forte
e potente, ai loro occhi ma non a quelli di Dio, continua a stringersi
intorno al collo dei miei due cari figliolini. Che colpa hanno loro se
Dio li ha scelti?
Io sono il vostro Gesù, sono Colui che vi ha amato fino alla morte.
Questo è il mio Cuore che ha traboccato di gioia per tutti voi; il mio
sangue è esploso non solo per tutti voi qui presenti, ma per tutto il
mondo. Coloro che mi fanno soffrire sono i miei cari sacerdoti
prediletti, perché non pensano più a Dio Padre, a Dio Spirito Santo, a
Me, Dio Figlio; non accettano che mia Madre è la Madre
dell'Eucaristia e che nell'Eucaristia è presente la Trinità, ma pensano
solo al potere, ai soldi e alla poltrona.
Non vi avevo mai parlato così, miei cari figli, è da qualche tempo che
la Mamma ed Io parliamo in questo modo e ciò non viene accettato.
Perché si nascondono dietro le radio, l'autorità e il potere? Perché
non vengono a esaminare, a parlare e a vedere? Quando il vostro
sacerdote ha portato l'Eucaristia in Vicariato per farla vedere ed
esaminare gli hanno detto: “Via quel pezzo di pane, è un fenomeno
da baraccone”. Queste frasi feriscono ancora il mio Cuore che
sanguina, come il vostro.
Oggi è la festa del mio Cuore che Dio ha voluto fare esplodere nel
giorno del Corpus Domini.
Miei cari figli, imparate ad amare poi pregate. Io sono con voi, anche
se avete tutti contro. Io sono con voi. Dio può far tutto; ha ancora
pietà e compassione, ancora attende conversioni e la pace dai suoi
sacerdoti prediletti.
Grazie a te, mio caro sacerdote, che sei subito corso qui a vedermi.
Dio è contento e ti prepara un posto in Paradiso.
171
Grazie a voi tutti che avete risposto alla chiamata e ad essere solidali
nella preghiera affinché torni la pace ovunque. Grazie a coloro che
soffrono con me, con la mia e vostra Mamma e con il mio sacerdote.
Grazie a te, mia sposa diletta, per tutto ciò che fai per il tuo amato
sposo. Non puoi ritirarti, figlia mia, non puoi perché Io ti prendo e ti
porto dove sei stata questa sera.
Marisa - Avevo capito che eri Tu che mi spingevi.
Gesù - Perché ritirarti? Per salvare il sacerdote? No, perché ne
gioirebbero! Gesù non vuole, il tuo sposo non vuole; non puoi
ritirarti, devi amarmi così come sei, con le lacrime, col
brontolamento e col dire: “Sono stanca di soffrire”; hai ragione, ma
Io ti accetto così come sei. Accetto anche voi così come siete.
Amatemi ed amatevi, perché Io vi amo. Grazie della vostra presenza.
Insieme ai sacerdoti benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Ora mi raccomando, partecipate alla Santa Messa come fosse
l'ultima della vostra vita.
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via.
Roma, 12 giugno 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Abbiamo tante cose da chiederti. Questa è l'ultima
domanda: i giovani hanno deciso di sposarsi, voi siete d'accordo?
Madonna - Noi siamo d'accordo, Marisella.
Marisa - Non si potrebbe sapere qualcosa di più?
Madonna - Questo vuol dire che avete fiducia in Dio, miei cari figli.
La Mamma attendeva con ansia che voi manifestasse la vostra piena
fiducia. Dio vi ha mai deluso? È bello anche il mese scelto per il
matrimonio. Ci saranno gioie, ma anche incomprensioni. Ci saranno
172
persone che non accetteranno, ma a voi interessa arrivare al
traguardo ed avere il vostro sacerdote. A voi interessa Dio e con Dio
c'è tutto il Paradiso. Con il sacerdote ci sono tutte le anime che
amano Gesù, la Madre dell'Eucaristia e voi tutti. Ecco perché il
Cuore di Gesù è esploso ed è zampillato il sangue. Qualche sacerdote
comincia a comprendere e a chiedere: “Non hai gettato l'ostia, non
l'hai fatto per ubbidire?” No, non ha gettato Gesù, eccolo qui davanti
a voi. Come si può gettare un'ostia consacrata e che ha sanguinato?
Marisa - Noi non la getteremo via mai, anche a costo della vita.
Siamo pronti a morire per Gesù, per le anime, per tutti.
Madonna - Dovevi chiedermi qualcosa, Marisella?
Marisa - Sì, forse è una domanda piccola quella che vorrei farti.
Desidero sapere se la sorella di mamma…
Madonna - Zia Silvana è qui con me. Per arrivare alla salvezza non
c'è bisogno di fare grandi cose. Si salvano con più facilità le persone
che amano e che fanno bene le piccole cose, che i grandi uomini.
Eccola qui zia Silvana.
Marisa - Senti, vai tu a dirlo a mamma che sta qui? Ho sbagliato?
Madonna - Posso anche andare, Marisella.
Marisa - Forse il nostro modo di vedere le cose non è questo, perché
pensiamo che le persone che non frequentano la Chiesa, che non
conoscono la religione, non si salvano. Invece vedo che Gesù salva le
persone che non Lo conoscono.
Madonna - Sei contenta, nonna Iolanda che la tua sorellina è qui
accanto a me? C'è anche tua sorella Anna.
Marisa - Elsa, Gianna, Gina, Ada si chiama. Mamma mia, c'è anche
papà e nonna Speranza. Senti visto che per essere salvi non c'è
bisogno di fare grandi cose, fa' fare anche a me quelle piccoline così
mi salvo io.
Madonna - Non ti preoccupare, Marisella, tu sai che ti faremo felice
in Paradiso.
173
Marisa - Sai che questa frase non l'accettiamo più, perché vorremmo
essere felici anche un po' sulla Terra.
Madonna - Invece state soffrendo miei cari due figliolini, e molto. Ma,
come ha detto Gesù, Dio vuole ancora salvare gli uomini, aspetta la
conversione degli uomini, specialmente degli uomini della Chiesa.
Oggi il mio cuore ha traboccato di gioia nel vedere dei sacerdoti
convertirsi, ma che hanno terrore del cardinale e dei vescovi. Ci sono
suore che hanno paura delle madri superiori che vietano,
approfittando del voto di obbedienza, di venire qui a pregare.
Obbedienza sì, ricatto no; ricordate il messaggio? Quante madri
generali, quante superiori proibiscono alle suore, che a volte
piangono, di venire qui ad adorare mio Figlio Gesù. Questa è una
grande sofferenza.
Marisa - E io che devo fare allora?
Madonna - Quello che fai ogni giorno: soffri e offri.
Marisa - Non so cosa devo rispondere, comunque la risposta leggila
qui, nel mio cuore.
Madonna - Vuoi farmi vedere ciò che hai in mano, Marisella?
Marisa - No, questa è una cosa nostra.
Madonna - C'è anche la mia foto credo.
Marisa - Sì, c'è la tua foto. Io però voglio ritornare alla prima
domanda: poiché i nostri giovani ti amano, non puoi dirci qualcosa di
più?
Madonna - È sufficiente la vostra fiducia in Dio.
Marisa - Va bene, vuol vedere questa pergamena perché c'è la sua
foto. Aspetta un poco. Volevo dirti una cosa, però che gli altri non
sentano: oggi mi hai fatto star molto male. Mica si fa così! Devo
smascherare, devo andare qui, devo andare là e poi mi fai stare
sempre male. E ride! Io prima ci capivo un poco, adesso non capisco
niente. Aspetta, non aver fretta. Guardati e guardaci. L'hai letta?
174
Madonna - È da tanto tempo che l'ho letta nel cuore del mio caro
sacerdote prediletto. Chiudi pure, Marisella.
Marisa - Io ritorno alla prima domanda. Bussate e vi sarà aperto,
chiedete e vi sarà dato. Noi chiediamo, bussiamo e aspettiamo, siamo
ubbidienti a Dio e poi?
Madonna - Io sono con Angelo e Selenia. Dio è con loro; Gesù, mio
Figlio Gesù, è con loro. Che cosa possono fare gli uomini? Non sanno
amare e poiché hanno detto di gettare l'Eucaristia sono già
scomunicati.
Marisa - Però non capisco cosa vuol dire.
Madonna - No, Marisella, non ti preoccupare, tu non devi capire,
devi soltanto fare quello che la Mamma ti dice: ubbidire al sacerdote,
ubbidire ai giovani e agli adulti.
Marisa - Sì; e sto in croce.
Madonna - Io ti suggerirò tutto, piano piano.
Miei cari figli, non ho portato il messaggio di Dio, perché era bello
fare questo colloquio. Forse non tutti avete compreso quanto ho
detto alla vostra sorella, ma il sacerdote sì, anche i giovani che si
preparano al matrimonio hanno capito.
Marisa - E io perché non capisco mai?
Madonna - Perché tu sei più di qua che di là.
Marisa - Che vuol dire più di qua che di là?
Don Claudio - Non capisci le cose della Terra, perché capisci meglio
quelle del Cielo.
Marisa - È più facile.
Don Claudio - Sei cittadina del Cielo e non della Terra.
Marisa - Devo pagare le tasse pure lì?
Don Claudio - No, non devi pagare le tasse.
175
Marisa - Hai sentito quello che volevo dirti? Io ho tanta paura! Sai
che ogni tanto voglio scappare via?
Madonna - Me ne sono resa conto quel giorno, Marisella.
Marisa - Sì, però lo facevo per Don Claudio e per i giovani, non per
me. Pensavo che, ritirandomi, avrebbero dato tutto a Don Claudio e
lo avrebbero portato su in alto.
Madonna - Su dove? In Paradiso da noi?
Marisa - Lì ancora meglio, però aspetta, perché adesso ha da fare,
poi dopo, quando ha sistemato i giovani, ha detto che viene.
Madonna - Qualche giovane ieri sera mi ha fatto un po' soffrire, ho
notato tutto.
Marisa - Meno male che non ha detto i grandi. Gli adulti ti hanno
fatto soffrire?
Madonna - E a te cosa interessa, Marisella?
Marisa - Ho fatto una domanda così per scherzare, visto che sei in
vena di scherzare. Mi giri sempre e non mi dici mai quello che voglio
sapere.
Madonna - Grazie della vostra fiducia in Dio.
Marisa - Prego.
Madonna - Ora è importante che partecipiate alla Santa Messa; come
ha detto ieri Gesù e come diciamo sempre: come fosse l'ultima della
vostra vita.
Grazie mio caro sacerdote per tutto ciò che fai per la Chiesa.
Diciamo con gli occhi rivolti a Dio un Padre nostro tutti insieme.
Datevi la mano come vi ho insegnato e stringetevi l'un l'altro. Padre
nostro…
Marisa - Un po' di voce, non se ne parla?
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
176
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico tutti i bimbi. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio
Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Madonna - Non mi dai più il bacio, Marisella?
Marisa - Te lo do sempre. Stavo pensando a un'altra cosa.
Madonna - Adesso vado, Marisella, perché c'è Gesù.
Marisa - Guarda che c'era anche prima Gesù, quando parlavamo.
Ciao.
Don Claudio, è andata via. Ha detto che deve andare perché c'è
Gesù. Ma perché prima quando parlavamo non c'era Gesù?
Roma, 13 giugno 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Sei venuto Tu Gesù?
Gesù - Non è il mese dedicato a Me Marisella? Non ho altro da dirvi,
i messaggi sono stati dati e sono molto importanti per la storia della
Chiesa. Il segreto è stato custodito per anni dal sacerdote e dalla
vostra sorella, ma alla fine la Mamma ed Io abbiamo dovuto svelare
esattamente la situazione dei grandi uomini della Chiesa, a voi, che
ho chiamato apostolini e a voi adulti che siete qui presenti. Voi avete
il compito di annunciare ciò che avete visto, non potete più tacere.
Se il sangue fosse opera del diavolo, l'ostia non continuerebbe ad
emanare un profumo così dolce, così soave e i miei figli sarebbero
caduti, perché più volte sono stati tentati dal demonio. Le opere di
Dio vengono sempre bersagliate, ma mai come in questo periodo
della storia della Chiesa. Che cosa chiediamo Noi dal Cielo? Di
pregare, di intensificare la preghiera, il digiuno e adorare il corpo, il
sangue, l'anima e la divinità di Gesù Eucaristia.
Cosa posso dirvi ancora? Ormai sapete tutto. Da messaggi di
dolcezza, di amore e di comprensione siamo stati costretti a passare
177
a messaggi duri perché possiate comprendere fino in fondo qual è la
vita dei figli scelti per questa grande missione. Vi raccomando
l'intenzione che il vostro sacerdote ha chiesto: “Pregate affinché il
Papa faccia fino in fondo la volontà di Dio”.
I sacerdoti non vengono perché hanno paura del cardinale o, se
vengono, si nascondono; solo un vescovo, venerdì scorso, ha avuto il
coraggio di venire ad adorarmi. Ma a coloro che hanno paura di Me e
di farsi riconoscere, Io dico che avrò paura di loro alla fine dei tempi
quando Dio interverrà come giudice. Fino all'ultimo giorno Dio sarà
misericordioso, ma poi sarà giudice e non li riconoscerà. Avete avuto
paura di farvi vedere come sacerdoti e come suore; siete venuti
nascondendovi camuffati, come è successo il 26 novembre 1996
quando, coperti da sciarpe rosse, avete nascosto il volto. Ma Io sono
Gesù, non sono satana; Io sono il vostro Gesù, che non è morto per
un solo sacerdote, ma per tutti i sacerdoti e per tutti gli uomini. Chi
avrà paura di Me davanti agli uomini, anch'Io avrò paura di lui
davanti al Padre mio che è nei cieli.
Ci sono suore che telefonano, piangendo, perché vogliono venire, ma
le madri superiori proibiscono loro di venire ricattandole con il voto
di obbedienza: “Tu non andrai, devi ubbidire”.
Basta parlare di queste cose che fanno soffrire, rallegratevi, gioite e
godete con Gesù Eucaristia che ha sanguinato e che è qui, presente
in mezzo a voi, nel nascondimento. Non ha cercato la grande folla e
le grandi chiese, ma un piccolo luogo scelto da Dio, coperto da un
tendone con pochissime persone semplici, buone e che lo amano: Io
sono qui con voi.
Grazie della vostra presenza. Insieme ai sacerdoti benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Domenica 20 giugno la S. Messa sarà per gli ammalati. È festa
perché è l'anniversario del giorno in cui è stata annunciata da Dio
l'apertura delle apparizioni a tutti. Ed è anche il compleanno della
vostra sorella.
Marisa - Che stai dicendo?
178
Madonna - Coraggio, Marisella, non aver paura, sii forte e non ti
tirare indietro, altrimenti noi verremo con te.
Marisa - Con me sola no, altrimenti tutti questi poverini che fine
faranno? Andiamo via tutti insieme? Va bene, ciao.
Ci devi dare tanta forza altrimenti periamo. Lui ed io periamo.
Neanche la voce ce la fa più.
È andata via. Lei va via piano piano perché c'è Gesù, però io parlo
forte perché volevo smuovere, ma non ho smosso niente.
Roma, 17 giugno 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, Io non so cosa dirti. Oso solo raccomandarti tutte le
persone che si sono affidate alle mie preghiere, tutti coloro che
soffrono moralmente, fisicamente e spiritualmente. Tu leggi nei
nostri cuori, quindi sai cosa c'è dentro, noi stiamo aspettando,
abbiamo fiducia in Dio.
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Quando ho detto
che la guerra è finita, non intendevo dire che è iniziata la pace; la
pace non ancora è arrivata, non solo nei luoghi dove hanno
combattuto finora, ma non c'è neanche nella Chiesa.
Voi siete qui a pregare ogni giorno e ad aspettare ciò che Dio vi ha
promesso. Io, Gesù, vi dico di non perdere la fiducia, anche se il
momento è molto difficile; voi sapete che Dio attende prima di
condannare coloro che fanno soffrire volontariamente; il Suo braccio
ancora non scende fino in fondo perché ha misericordia. Voi siete
coloro che pagate ogni giorno. Non tutti hanno compreso il vostro
calvario che è iniziato da tempo, ma Io, Gesù, non posso, almeno per
ora, condannare tutti coloro che non mi amano, che non amano Gesù
Eucaristia. Per questo, umanamente parlando, ho bisogno di aiuto e
mi servo di voi, mio piccolo gregge.
So che è stata scritta una lettera al Papa in nome della comunità.
Dopo averla ascoltata, chi vuole può firmarla. La lettera è un
documento che rimarrà per il nuovo Papa, perché anche l'attuale è
179
bersagliato: accanto a sé ha tante persone che non lo amano, alcune
di queste vogliono condannarlo anche se per ora lo sostengono.
Vi ho invitato a pregare per il santo Padre affinché faccia la volontà
di Dio fino in fondo. Anche voi cercate di fare altrettanto. Non
deludetemi, vi prego, non deludetemi, non deludetemi. Non potete
capire fino in fondo, non potete comprendere.
Marisa - Adesso basta, non ce la facciamo più. Gesù, ascolta, adesso
te lo dico con tutto il cuore: siamo molto stanchi di soffrire, di tacere
e di sopportare tutto. Siamo stanchi di tutto.
Cosa chiedi a noi? Ci chiami piccolo gregge, ci dici che ti vogliamo
bene, cosa possiamo darti di più? Ti sei preso anche la voce, non ho
più nulla.
Gesù - Miei cari figli, siete ancora capaci di sopportare?
Marisa - Ti devo rispondere? Io rispondo per me. Se tratti così tutte
le spose rimani vedovo. Ho sbagliato?
Don Claudio - Hai detto bene.
Marisa - Hai sentito?
Gesù - Sì, Marisella, hai fatto bene a dire così, te lo dico anch'io.
Marisa - Adesso mi fa male il corpo.
Gesù - Vorrei dirvi tante cose belle perché Dio è amore e pace, anche
se a voi sembra che non sia così. Abbiate fiducia in Dio, nello Spirito
Santo, in Me, Dio Figlio, e nella mia e vostra Mamma, la Madre
dell'Eucaristia.
Il Vicariato ha contattato tutti i direttori dei giornali e li ha convinti a
non scrivere nulla di quanto avviene nel luogo taumaturgico; ha
potuto farlo perché ha il potere, è forte e con il denaro può comprare
tutto ciò che vuole. Voi siete le mie piccole e povere creature, siete
qui ogni giorno a pregare per la pace. Quando dico pace, intendo la
pace vera: la pace nella Chiesa, nelle famiglie, tra gli uomini politici
e tra i potenti. Ogni volta che succede qualcosa, chi paga è il piccolo,
il povero e l'umile.
180
Miei cari figli, ho fatto vivere la passione alla vostra sorella, non per
divertimento, ma perché era necessario per salvare altre anime. A
voi chiedo solo di pregare, di amare e di volervi bene.
So che adesso il tempo fa caldo e siete stanchi, ma vi chiedo il
digiuno e la veglia. Anch'Io mi sono ritirato nel Getsemani da solo a
pregare, anch'Io ho detto: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?”. E quando arrivano questi momenti non
preoccupatevi, non offendete nessuno perché è umano. Vero, Don
Claudio? Sii forte, stringi ancora i denti. Questa catena ti sta
stringendo il collo.
Don Claudio - Per quanto tempo?
Gesù - So cosa vuoi dirmi, leggo nel tuo cuore.
Marisa - Senti, adesso posso dirti una cosa io a modo mio? Che
succederebbe se noi facessimo sciopero e non pregassimo più?
Aspetta un momento, Gesù. Don Claudio, come faccio a dirgli di no?
Don Claudio - Non puoi. Ma bisogna dirgli le cose che uno sente
dentro.
Marisa - Vedi quanto è buono il Tuo sacerdote? Dice che non posso,
hai visto? Io, invece, sono più cattiva perché ho detto di fare
sciopero.
Gesù - Ma tu lo dici con le labbra, Marisella, non con il cuore.
Marisa - No, leggi, leggi fino in fondo. Leggi.
Gesù - Leggo che ami troppo tutti.
Marisa - Ricordati del mese di ottobre, ricordalo; se vuoi te lo scrivo
io, ti scrivo tutto, tanto ormai ho preso il via, sto sempre al computer.
Scrivo al Papa, al segretario, ai cardinali e ai vescovi, scrivo sempre
e poi dicono che non faccio niente; scrivo anche se le mani mi fanno
sempre male. Che facciamo di queste lettere?
Gesù - È bene che facciate tutto perché alla fine potrete dire: “Ho
fatto tutto ciò che mi era possibile”. Se gli altri non rispondono o se
qualcuno si diverte ancora, lasciatelo sorridere e non vi preoccupate;
181
come ha detto la Mamma che ha citato il grande maestro Dante:
“Non ti curar di loro, ma guarda e passa”.
Marisa - Anche Tu conosci la Divina Commedia? Va bene, mi sono
sbagliata, alla Mamma l'avrei detto più chiaramente, capito? Con Te
sto un po' attenta.
Gesù - Miei cari figli, Gesù non ha altro da dirvi se non di pregare,
pregare, pregare.
Marisa - Non so se questa lettera al Santo Padre, che oggi si chiama
Giovanni Paolo II, passerà poi a Giovanni Paolo III. Questa è l'ultima
volta che scriviamo a Giovanni Paolo II, poi non scriviamo più. Vedi
cosa puoi fare.
Noi abbiamo pensato di leggerla ai membri della nostra comunità,
poi se vorranno, la firmeranno, altrimenti non fa' niente. Noi la
mandiamo ugualmente. La mandiamo?
Gesù - Fate tutto ciò che dovete fare, ma non aspettatevi grandi cose,
perché il nemico è sempre pronto.
Marisa - Bene, Gesù, vuoi benedire questi nostri oggetti in modo
particolare? Tu sai tutto, vero? Da' una benedizione particolare. Sono
i nostri giovani che la chiedono.
Gesù - Sono anche i Miei giovani.
Marisa - Non lo so, li fai soffrire.
Gesù - Io?
Marisa - Insomma i tuoi… come si dice?
Don Claudio - Rappresentanti.
Gesù - Ma anche Don Claudio è un mio rappresentante.
Marisa - Sì Tu sei in lui e lui è in Te, così hai detto una volta; non ti fa
pena?
Ecco vedi, qui ci sono gli anelli, come la catena che stringe al collo
Don Claudio, solo che questi sono una cosa fine e carina, a lui hanno
182
messo al collo una catena di ferro, che stringe, stringe. Guarda! C'è
la croce. Sempre la croce. Ti piace? E io che devo fare? Ha detto che
gli piace.
Don Claudio - Gli piace?
Marisa - Sì, gli piace tutto, tranne quello che gli dico io.
Senti Gesù, io mi ripeto: ricordati del mese di ottobre, fa' che non
succeda quello che tu sai. Ti prego, non è per me, lo sai, è per il
sacerdote e per i giovani, per loro Te lo chiedo. Prendimi, fa' di me
ciò che vuoi, Te l'ho sempre detto, ma salva il sacerdote e i giovani,
Ti prego.
Gesù - Miei cari figli, vi invito alla grande preghiera; non stancatevi
mai di pregare, non concedete la vittoria a Satana e a coloro che
appartengono alla sua categoria, ma riportate voi la vittoria, con Me
e con la Madre dell'Eucaristia.
Insieme al vostro e al mio sacerdote prediletto…
Marisa - Il tuo prediletto? Non mi suona mica tanto bene.
Gesù - Benedico voi e benedico tutti gli oggetti sacri che avete con
voi.
Marisa - Eccola!
Madonna - Ed, io la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti, posso dire una cosa? Tu hai detto che dobbiamo
andare a riposarci, ma ho i miei dubbi perché ogni anno è stato
peggiore del precedente. Io devo partire, però devo fare almeno tre o
quattro visite mediche, altri accertamenti ed esami, per questo devo
correre. Metto i pattini ai piedi e vado, perché tanto non riuscirò a
fare tutto. Puoi dare un piccolo aiuto, non per me, ma per quel
poveretto che corre insieme a me? E dai che ti ci vuole! Sei una
Mamma, sei anche la mia Mamma, no?
Madonna - Chi ti ha cresciuta?
183
Marisa - Lasciamo perdere, perché prima mi hai presa con le buone,
poi man mano che crescevo aumentavano le sofferenze e i sacrifici.
Ecco qua come sto, tra poco mi manca pure il fiato e così finisce la
vita.
No, non scherzo, sono molto seria e anche molto arrabbiata. Gesù, tu
sei il mio sposo e tu sei la mia Mamma; non ho capito però perché mi
fate soffrire tanto. Non chiamate più Don Claudio mio caro sacerdote
prediletto, perché se i prediletti sono questi e se la sposa è questa,
apriti cielo! Mi hai letto dentro, sai quello che voglio dire.
Madonna - Sì, adesso leggerai la lettera indirizzata al santo Padre,
Marisella, e poi parteciperai alla Santa Messa, come se fosse l'ultima
della tua vita.
Marisa - Magari fosse l'ultima. Questa che hai detto è una cosa bella.
Ciao. Ti mando il bacio giusto perché sei la mia Mamma. Non so se
poi sei Mamma o sei matrigna. Adesso te l'ho detto.
Madonna - Coraggio, Marisella, coraggio, sii forte.
Marisa - Sì, grande e grossa. Va bene, ciao. Don Claudio, io non ho
capito niente. Dobbiamo mandare la lettera al Papa?
Don Claudio - Sì.
Marisa - Però ci ha già dato la sentenza.
Don Claudio - La darà la storia.
Roma, 18 giugno 1999 - ore 21:00
Lettera di Dio
Gesù - Non ho fatto niente altro se non ciò che avrebbe fatto Dio
Padre, Dio Spirito Santo ma la Trinità ha mandato Me. Io sono stato
flagellato, incoronato di spine e morto sulla croce per tutti gli
uomini, anche per coloro che Mi disprezzano, Mi odiano e vorrebbero
gettarmi via.
Sono qui e vedo che pregate. Alcuni hanno fatto dei sacrifici enormi
per arrivare fin qui; anch'Io ho voluto percorrere tutte le vostre
strade e sono arrivato qui con voi. Vi ho guardato, ho sentito parlare
184
il sacerdote, ho letto nei vostri cuori anche lo scoraggiamento,
l'abbattimento e la stanchezza di un anno così duro e forte. Sì, siete
stati perseguitati come Me. Non avete subito la flagellazione fisica,
ma quella morale. Io ho percorso le vostre strade. Sono stato
crocifisso per amore di tutti gli uomini quando avevo un'età molto
giovane.
Continuate a pregare; questa veglia dev'essere per voi, miei cari figli,
e per il Santo Padre affinché faccia la Mia volontà. Grazie.
Roma, 20 giugno 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Voglio soltanto raccomandarti tutte le persone che chiedono
il tuo aiuto. Noi diciamo sempre: “Sia fatta la volontà di Dio”.
Madonna - Miei cari figli, oggi è il sesto anniversario da quando Dio
mi ha fatto annunciare che qui, nel luogo taumaturgico, le
apparizioni sarebbero state aperte a tutti. Era un regalo che voleva
fare alla vostra sorella, ma per lei fu gioia e sofferenza perché sapeva
benissimo a quanto dolore sarebbe andata incontro.
Miei cari figli, per colpa di un uomo il mondo è andato male, ma per
l'amore di mio Figlio Gesù, che ha salvato tutti ed ha riaperto il
Paradiso morendo per ognuno di voi, il mondo oggi dovrebbe andare
meglio, ma le cose non sono così. Non voglio elencarvi nulla, ormai
siete cresciuti, avete ascoltato tanti messaggi di Dio, sapete qual è la
situazione e come va il mondo, l'Italia e Roma, la città eterna, la città
dove risiede il Santo Padre, la città cristiana.
Cosa succede sul pianeta Terra? All'inizio Dio mi comunicava
messaggi di amore, pieni di carezze materne, di richiami materni e di
gioia; poi, da quando il sacerdote è andato ad annunciare che qui
sarebbero iniziate le apparizioni per tutti, tutto si è rivoltato contro i
miei due figliolini. Ubbidienza sì, ricatto no. Dio non vuole che venga
proibita la celebrazione della santa Messa a nessun sacerdote, a
meno che abbia fatto un peccato molto grave. Tutti i sacerdoti
debbono celebrare la santa Messa ogni giorno, anche se sono soli,
anche se non ci sono fedeli. I pastori della Chiesa devono essere
padri, non devono dare da mangiare uno scorpione a colui che chiede
aiuto ed ha fame. No; Dio non ha insegnato questo, Dio non ha dato i
messaggi perché gli uomini potessero fare ciò che vogliono. Nessun
185
uomo della Chiesa può togliere la santa Messa a qualsiasi sacerdote,
a meno che non commetta peccati molto gravi. Tanti miei figli
prediletti hanno commesso peccati molto gravi, ma a loro non è stata
tolta la santa Messa perché non disturbavano, anche se i fedeli lo
avessero saputo non avrebbe avuto importanza. Non si calunnia e
diffama il vostro sacerdote, colui che ama i fedeli e le anime. Quando
è presente Gesù Eucaristia non vorrei parlare ma essere in profonda
adorazione davanti a Lui che ha sanguinato, anche il mio cuore
sanguina perché sono la sua Mamma, la Madre dell'Eucaristia.
Se Dio si comportasse come i grandi uomini della Chiesa non ci
sarebbe nessun fedele sulla Terra. Se Dio perdona, se Dio è amore,
perché l'uomo non perdona?
Quando si è rimproverati si è subito pronti ad offendere e si gareggia
per chi offende di più. Dio non vuole questo.
Anche fra di voi, fra i giovani, quando qualcuno dice una frase dura
non bisogna difendersi rispondendo con una ancora più grave; Gesù
non vuole questo perché si manca alla carità verso le persone, verso
coloro che sono presenti. Questo non è amore. Io non vi ho insegnato
questo, ma il perdono, a non andare a dormire finché la pace non è
tornata fra di voi. Finché sarete su questo pianeta Terra, ci saranno
incomprensioni, qualche discussione, ma non bisogna gareggiare per
chi ferisce di più, questo non è bello.
Ci sono dei quadretti che la vostra sorella ha preparato per voi, miei
cari giovani, chiamatelo come volete ma il suo è un atto per unirvi
sempre di più e insieme amare Gesù Eucaristia, la Madre
dell'Eucaristia, il sacerdote e la veggente. È stato fatto con tanto
amore, anche se, come dice Marisella, ci sono delle imperfezioni e
mancano dei punti.
Marisa - Hai visto tutto.
Madonna - Come questi piccoli quadri uniscono le vostre iniziali così
continuate a stimarvi a vicenda, a gareggiare per chi ama di più, non
per chi ferisce di più. Questo vale anche per gli adulti: quando uno
dei coniugi ferisce, non bisogna rispondere offendendo ancora di più,
ma chiedere: “Perché ti comporti così?” Perdonate e amate.
Ti posso fare gli auguri, Marisella?
186
Marisa - Io festeggio il 13 maggio, l'hai detto anche tu. Mi hai detto:
“La tua festa grande è quando hai fatto la professione dei voti”.
Anche per il sacerdote la festa grande è il 9 marzo, quando è stato
ordinato sacerdote.
Madonna - Per questo il sacerdote non ti ha fatto il regalo?
Marisa - No no, adesso stai scherzando, perché li ha fatti, eccome.
Madonna - Non voglio regali, ma solo la pace e questa pace la
aspetto anche da te Jacopo.
Marisa - Sì, devi dare la pace, la salute e l'amore a tutti, a Jacopo e a
tutti i bimbi; ci sono tanti bimbi malati, lo sai?
Madonna - Sì, faccio la visita apostolica come faceva il sacerdote al
campeggio. Giro per gli ospedali e do il mio bacio a tutti i bimbi, ai
malati. Pensavi lo facessi solo con te, Marisella?
Marisa - No no, io non penso niente, io sono contenta che tu vai da
tutti.
Madonna - Miei cari figli, leggete il brano del profeta Isaia.
Marisa - Geremia. Oggi è di Geremia.
Madonna - Volevo vedere se eri attenta a quanto dicevo, perché stai
pensando ad altre cose.
Marisa - Sto pensando a…
Madonna - Ecco, leggi il passo di Geremia, ci sono tanti
insegnamenti importanti. Tutti voi, quando ci sono le letture, dovete
fare attenzione, non distraetevi, non stancatevi di sentir parlare gli
altri; ascoltate bene le letture, ogni volta c'è qualcosa da apprendere
e da mettere in pratica.
Marisa - Non la sofferenza, mi sono stufata di metterla in pratica.
Madonna - Adesso vuoi prendere il cestino, Marisella? Vedi, io non
avevo tutti questi aiuti.
Marisa - Sì, ma avevi san Giuseppe che ti aiutava.
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Madonna - Ogni punto è un atto d'amore, miei cari figli. Ora siate
allegri e gioite. Chi non è a posto si riconcili per amore di mio Figlio
Gesù, per amore mio, per amore di coloro che vi amano.
Marisa - Tu anche lavoravi, facevi la tessitura, ma non facevi i punti.
Don Claudio - Non c'erano a quel tempo.
Marisa - Appunto, questo lavoro è più complicato e difficile. Va bene;
adesso tu benedicili tutti, poi dopo l'apparizione li distribuiamo.
Madonna - Miei cari figli, anch'io prego con voi per le vostre
intenzioni. Pregate per voi, pregate per il santo Padre affinché faccia
la volontà di Dio. Cominciando da oggi recitate ogni giorno una
preghiera per coloro che si preparano al matrimonio perché abbiano
la forza e il coraggio di sopportare e di accettare tutto e pregate per
colui che deve sposarli, a lui Dio ha dato tutti i poteri; perché chi
butta o ordina di buttare via l'ostia è scomunicato, non chi la salva, la
protegge e l'ama.
Don Claudio, in nome di Dio, ti dico che tu hai tutti i poteri che sono
dati al vescovo. Quando tutto sarà finito avrai fatto obbedienza a Dio
e poi farai obbedienza al Papa e agli uomini.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico questi quadri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Possiamo dare questi quadretti con Gesù presente?
Madonna - Certo, Gesù ed io siamo presenti.
Marisa - Gesù Eucaristia?
Madonna - Sì, cosa c'è di male, Marisella?
Marisa - Senti, ti metti vicino ai giovani? Ti metti in mezzo a loro, li
copri col manto e li aiuti? C'è qualcuno che sta un po' di qua e un po'
di là. Io non capisco niente. Va bene, ciao. È andata via.
188
Roma 20 giugno 1999 - ore 18:00
Lettera di Dio
Madonna - Mia cara Marisella, questa mattina non hai compreso il
messaggio di Dio. Il mio Tutto Dio ha dato a Don Claudio la pienezza
del sacerdozio, per cui ha tutti i poteri. Può fare la celebrazione del
Battesimo e della Cresima, assolvere i peccati nella santa
Confessione, celebrare la santa Messa, benedire e unire gli sposi nel
Matrimonio, amministrare l'Unzione degli infermi, conferire il santo
Ordine; cioè ordinare i sacerdoti e consacrare i vescovi; questo è
tutto ciò che un vescovo può fare.
Roma, 24 giugno 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Hai letto nel mio cuore tutto quello che voglio dirti? Un
sacerdote che ti ama tanto vuole un tuo aiuto. Io posso solo
raccomandartelo.
Madonna - Prima di farmi vedere la lettera che già ho letto, voglio
invitarvi a venire a pregare anche quando i miei due figliolini non
saranno qui. Essi dicono che partono per le vacanze ma li aspetta
molto lavoro spirituale. So che questo ti dispiace un pochino, Don
Claudio ma, oltre al riposo ben meritato, ci sarà da lavorare in mezzo
alle anime. So che tu non ti tirerai indietro perché non sei capace di
dire no ad un'anima.
Invito tutti voi a continuare a pregare per la pace in tutto il mondo,
pace che non si vede. Avete tanto pregato davanti a mio Figlio Gesù
che ha sanguinato per tre volte nella stessa ostia, dove è presente in
corpo, sangue, anima e divinità. Per due volte è zampillato molto
sangue e la terza volta sono sgorgate alcune gocce per farvi capire
che mio Figlio Gesù è presente nell'ostia, vi guarda e vi aspetta.
Quando ricevete Gesù nel vostro cuore colloquiate con Lui; chiedete,
domandate, bussate. Non stancatevi mai di chiamarlo in vostro aiuto
e Dio, che è sempre pronto ad aiutare i propri figli, non vi deluderà,
anche se sembra non rispondere subito alle vostre preghiere.
È ormai finito l'anno sociale, un anno pieno di ricchezza spirituale, di
sofferenza e di amore. Chi di voi ha saputo approfittare e
189
immagazzinare tutto ciò che poteva per andare avanti, sa benissimo
che ha camminato verso mio Figlio Gesù con tutto il cuore. Chi ha un
orgoglio diabolico, chi è superbo o permaloso non può camminare.
L'orgoglio diabolico è molto brutto, non solo non fa camminare,
spiritualmente parlando, ma fa soffrire il prossimo e può portare
anche all'odio; questo peccato è gravissimo, così come è peccato
gravissimo profanare l'Eucaristia. Chi profana l'Eucaristia è
scomunicato, senza alcun bisogno della dichiarazione di qualche alto
prelato. Chi ama l'Eucaristia viene aiutato e amato, perché Gesù è
amore. Ci sono tanti sacerdoti che profanano l'Eucaristia con le
messe nere perché la considerano un pezzo di pane o un fenomeno
da baraccone. Voi che amate l'Eucaristia, che non avete profanato
l'Eucaristia, avete acquistato un pezzo di Paradiso qui sulla Terra.
Chi profana l'Eucaristia uccide anche il sacerdozio, pecca molto
gravemente ed è scomunicato immediatamente. La Mamma vi invita
sempre a pregare e ad amare. Imparate ad amare, poi pregate.
Amate il vostro fratello come Gesù vi ha amato; amatevi come io vi
ho amato. Deve essere presente sempre la parola amore. La carità vi
accompagnerà fino in Paradiso per sempre.
A me dispiace che oggi sia l'ultimo incontro biblico e a voi? È
importante che anche voi andiate a riposare, così come è importante
per i miei due figliolini. Poiché c'è bisogno di tante preghiere e di
tante sofferenze per ottenere la pace nella Chiesa, ieri mio Figlio
Gesù ha fatto di nuovo sentire il colpo di lancia alla vostra sorella.
Credetemi, è dolorosissimo: nei movimenti, nel respirare, anche nel
parlare. A volte gli uomini si fermano a delle sciocchezze, sono pronti
a scusarsi per accusare e non comprendono il carattere; perché
anche il carattere di una veggente rimane quello che è ed è giusto
che lei vi chieda: “Pregate per me, per la mia conversione”. Qualcuno
per invidia e gelosia sta cercando di distruggerla, ma io non
permetterò questo.
Marisa - Vuoi vedere la lettera? Sarà l'ultima? Non scriveremo più. In
questa lettera spieghiamo tutto a tutti coloro che amano la Chiesa.
Dobbiamo togliere qualcosa?
Madonna - No, tutto ciò che è stato scritto è verità.
Marisa - Aspetta, adesso ti faccio vedere un'altra cosa. Tu conosci
questo? È il celebret. Allora sei d'accordo con me?
190
Madonna - Il celebret non è stato ritirato; se i miei figli prediletti
fossero più onesti dovrebbero dire: “Don Claudio celebra la Messa
nella mia parrocchia perché il celebret non è stato ritirato, perché
non sei nella lista del libro nero”.
Marisa - Scusa che cos'è la lista del libro nero?
Madonna - Dopo te lo spiegherà Don Claudio, Marisella, stai buona
adesso.
Marisa - Anche da voi c'è il libro nero?
Madonna - Poi lo spiegherai alle persone.
Marisa - Io? Il libro nero? Non so cosa devo spiegare.
Madonna - Miei cari figli, in questo momento sono arrivati vicino a
me tutte le anime salve parenti delle persone che sono qui presenti.
Tutti i vostri cari sono con me.
Marisa - Molti li conosco.
Madonna - Non è un grande regalo che Dio vi ha fatto? I vostri cari
che sono salvi con me. Essi non mi vedono, ma io li vedo. Pregate per
loro e non abbiate paura di far dire le sante Messe. Il sacerdote non
chiede nulla, anche se è un vostro dovere fare l'offerta. Pregate per i
vostri cari, la preghiera più grande è la santa Messa e non
dimenticateli.
Qualcuno mi ha fatto soffrire, qualcuno che ha ricevuto tanto dal
sacerdote. Egli l'ha tanto aiutato, ma dal momento che, secondo
questa persona, il sacerdote non ha uno zucchetto in testa, non è
nessuno ed è stato messo in disparte. Questo ha fatto soffrire me e
mio Figlio Gesù. Voi non considerate il vostro sacerdote come questa
persona. Voi sapete che il vostro sacerdote ha tutti i poteri, perché
Dio ha voluto così. Il vostro sacerdote è a posto davanti a Dio, alla
Chiesa e all'autorità ecclesiastica. In futuro saprete tante cose belle.
Marisa - Perché non ce le dici subito? Dobbiamo sempre aspettare?
Madonna - Adesso vorrei tanto recitare il Padre nostro con voi,
alzando lo sguardo verso Dio, verso il cielo.
191
San Giovanni Battista - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Sono
Giovanni Battista. Dio mi ha mandato per stare un pochino con voi e
per dirvi grazie per ciò che fate. Quando ero piccolino sono stato
portato nel deserto; mangiavo cavallette e miele, non avevo nulla,
non avevo i genitori, ma soltanto Maria, Gesù e Giuseppe. Pur
essendo solo, con l'aiuto di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo, sono cresciuto amando sempre Dio, non negandolo mai, fino
alla morte.
Faccio gli auguri a tutti affinché amiate sempre Dio a costo di
qualsiasi sacrificio. Non negate mai Dio, non negate mai l'Eucaristia
ma amatela. Siate pronti a morire, ma non negate mai Gesù
Eucaristia. Questo mi ha insegnato Dio: amare sempre tutti.
Attenzione all'orgoglio, alla superbia, alla permalosità, all'invidia e
alla gelosia; attenzione perché portano verso il peccato e ad
offendere Dio. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, insieme al sacerdote benedico voi, i vostri
cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno.
Un bacio a te, nonna Iolanda che sei in croce come non mai. Grazie,
mia cara nonna Iolanda, grazie di tutto. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Tanto noi ci vediamo sempre.
Madonna - Parla del celebret, Marisella.
Marisa - Sì, ma parlerò fino a un certo punto, perché tutte quelle
cose io non le capisco.
Va bene ciao, ubbidisco. È andata via, Don Claudio. Cos'è il libro
nero?
Don Claudio - Il libro dove scrivono il nome dei sacerdoti che hanno
ricevuto la scomunica, la sospensione o qualche altra grave
punizione.
Roma, 26 giugno 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
192
Marisa - Sei venuto tu, Gesù?
Gesù - Questo non è il mese dedicato al sacro cuore di Gesù? Non
sono venuto frequentemente perché avevo paura che qualcuno si
stancasse delle apparizioni della mia e vostra Mamma e di quelle di
Gesù. Oggi sono venuto perché sentivo la gioia di venire in mezzo a
voi, mio piccolo gregge. Quante volte ho sentito il desiderio di venire
in mezzo a voi e non sono venuto per non disturbarvi, per non
obbligare nessuno a venire perché c'era l'apparizione di Gesù; ma
oggi non potevo non venire, perché mi dà grande gioia stare con voi,
pregare con voi, come fa la mia e vostra Mamma.
Io, Gesù di Nazareth, ho ordinate il sacerdote vescovo. Io, Gesù di
Nazareth, in nome di Dio Padre, di Dio Spirito Santo e di Me, Dio
Figlio, ho ordinato vescovo il sacerdote Don Claudio Gatti. Io ho
ordinato il primo Papa e gli apostoli vescovi, ma tutto è stato
cambiato. Domani ripeterò l'annuncio di questa ordinazione
episcopale.
Non è importante che siano gli uomini a darti la pienezza del
sacerdozio; Io sono Gesù, Io sono Dio, Io solo posso fare tutto ciò che
voglio e nessun uomo della Terra può impedirmi di fare qualcosa.
Perché gli ho dato l'episcopato? Perché il vostro sacerdote ha
sofferto per tutta la vita, ma non ha mai tradito Dio Padre, Dio
Spirito Santo e Me, Dio Figlio; non ha mai tradito l'Eucaristia che ha
versato sangue, non ha mai tradito la Madre dell'Eucaristia. È stato
condannato per non aver gettato l'Eucaristia. Non ha mai tradito voi,
piccolo gregge, che siete in pochi a pregare qui. Chi più di lui poteva
avere la pienezza del sacerdozio?
Egli sarà vescovo a vita. Questo era il desiderio di Dio Padre, di Me,
Dio Figlio e dello Spirito Santo; era desiderio della mia e vostra
Mamma. Accettatelo, rispettatelo, amatelo e pregate per lui, vi
accorgerete come Dio contraccambierà e vi darà ciò di cui avete
bisogno.
Alcune persone erano in fin di vita e Dio ha dato loro altro tempo per
vivere su questo pianeta Terra affinché si convertissero.
Ringraziatelo anche per questo. Altre persone sarebbero dovute
morire già dal 1993-94 e oggi sono ancora in vita per aiutare i propri
figli i nipoti e tutti i loro cari.
193
Grazie se mediterete questo messaggio che è molto importante.
Insieme al mio caro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri, anche quelli che sono nella scatola.
Marisa - Stai zitto!
Gesù - Benedico nonna Iolanda. Coraggio, figlia mia, coraggio; soffri
tanto e oggi la sofferenza è ancora più grande di ieri. Noi ti siamo
vicini e ti aiutiamo. Coraggio, Gesù ti benedice, figlia mia.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, con grande gioia vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Auguri Don Claudio. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Grazie, ciao.
Roma, 27 giugno 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Anche oggi sei venuto Tu, Gesù?
Gesù - Sono venuto per ripetere ciò che ho detto ieri, perché Dio
vuole così. Dio ti ha ordinato vescovo, ti ha dato la pienezza del
sacerdozio. Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di
Melchisedek, tu hai l'episcopato donato da Dio perché hai sempre
amato la Chiesa, gli uomini della Chiesa e le anime che Io ho salvato
con la mia morte.
Dio ti ha dato l'episcopato e, come già sai, il giorno della festa di SS.
Pietro e Paolo festeggerai l'anniversario della tua consacrazione
episcopale perché tu sei di Roma e a Roma quel giorno è sempre
festa di precetto. Martedì sarò di nuovo con te, e con tutti voi, per
augurarti un buon episcopato e ogni bene. Gli uomini, intendo quelli
della Chiesa, non lo accetteranno, continueranno a ironizzare e a
ripetere frasi non belle, ma tu e voi tutti, mio piccolo gregge, andate
avanti senza ascoltare nessuno, senza dare spiegazioni perché solo
Dio può dare e fare tutto ciò che vuole. Nessun uomo della Terra può
toglierti l'episcopato, perché Dio Padre, Dio Spirito Santo e Io, Dio
Figlio, siamo con te. A voi, mio piccolo gregge, chiedo di pregare
molto per il vostro vescovo perché ogni volta che riceve un dono da
194
Dio, vivere sulla Terra per lui diviene sempre più difficile, perché per
invidia, per gelosia o per malignità è sempre stato condannato. Chi
ama accetta l'ordine di Dio.
Dio non ha detto: “Sei libero di accettare o non accettare”, ma: “Ti
ordino vescovo”. Noi del Paradiso sappiamo cosa faremo poi;
certamente l'episcopato donato da Dio al vostro sacerdote non sarà
accettato dagli uomini della Chiesa. Ci sono tante situazioni e
persone che non vanno nella Chiesa, ma Io, Gesù, non mi sento di
parlarne; a voi chiedo solo di pregare. Chi può venga, martedì; è
festa di precetto, è festa dei SS. Pietro e Paolo che sono qui accanto
a Me, è festa del vostro vescovo, è una festa spirituale voglio
invitarvi a fare una preghiera continua, costante e forte.
Questo è ciò che Dio Padre, Dio Spirito Santo e Io, Dio Figlio,
diciamo a voi, piccolo gregge: pregate.
Don Claudio ha ricevuto tutti i poteri; coloro che l'hanno condannato
ingiustamente lo faranno ancora soffrire, non di persona, ma
mandando le loro spie.
Ricordatevi questo: chi profana l'Eucaristia incorre nella scomunica
latae sententiae riservata alla Sede Apostolica, cioè è scomunicato
ipso facto. Voi non avete mai profanato l'Eucaristia, il vostro
sacerdote non ha mai profanato l'Eucaristia, ma l'ha tanto amata che
oggi si trova a soffrire e ad essere in croce come Me, ma è una croce
che dà gioia e speranza.
Gioite, esultate con la croce. Io torno al Padre, allo Spirito Santo e vi
lascio con questa gioia: l'episcopato che ho donato al vostro
sacerdote. Tornerò di nuovo in mezzo a voi per la festa dei SS. Pietro
e Paolo e del vostro vescovo.
Ieri sera i miei apostolini hanno fatto una festa al novello vescovo,
ma lui soffriva perché quando un ordine viene da Dio bisogna
ubbidire a costo della vita. Il vostro vescovo ha sempre ubbidito agli
uomini, ha sempre ubbidito all'autorità ecclesiastica, finché non gli
hanno ordinato di gettare l'Eucaristia. A questo ordine non si deve
ubbidire, perché è un ricatto e un abuso. Non si deve mai profanare
l'Eucaristia, il sacerdozio e la coscienza dell'uomo. Sono certo che
nessuno di voi avrebbe gettato l'Eucaristia pur di salire al trono e Dio
ha portato sul trono il vostro vescovo.
195
Non interessa ciò che diranno di Me, lo hanno già fatto in passato.
Più guarivo gli ammalati e più venivo calunniato, diffamato,
sputacchiato e considerato indemoniato. Questo è il pianeta Terra
dove l'uomo continua a far soffrire volontariamente.
Convertitevi tutti perché se non vi convertirete Dio alla fine sarà
giusto e giudicherà. Adesso usa ancora misericordia, poi ci sarà il
suo giudizio e voi che venite a spiare, pur di ottenere qualcosa dai
vostri capi, voi che non credete, che farete?
Coraggio, mio caro sacerdote prediletto, dovrei dire Eccellenza, ma
per Me sei il mio caro sacerdote prediletto; coraggio a te, coraggio
agli apostolini, coraggio a questo piccolo gregge che ti ama, anche se
in loro c'è qualche imperfezione, un po' di gelosia e a volte poca
comunione fra loro. Hai il tuo episcopato, sei vescovo in tutto, per
tutto e per tutti. Grazie di ciò che fai per la Chiesa. Dio si è servito di
te, piccolo sacerdote, ora grande sacerdote, e della vittima che ti è
vicino, per aiutare la Chiesa. Se Dio non ti avesse aiutato non avresti
potuto lavorare come hai fatto fino ad oggi; Dio Padre, lo Spirito
Santo ed Io, Gesù, e la Madre dell'Eucaristia siamo tutti con te. Gesù
ti ringrazia e ringrazia voi tutti.
Ho ancora qualcosa da dirvi. Se qualcuno non comprende il
messaggio, come dice spesso la Mamma, non ne parli con altri, voi
non potete dare una risposta precisa perché solo il sacerdote può
darvi la giusta spiegazione. Sua Eccellenza…
Marisa - Gesù si è inchinato! Stai scherzando?
Gesù - Non ho scherzato chiamandolo Eccellenza, ho scherzato
quando mi sono inchinato.
Marisa - Hai imparato a scherzare come fa la Madonna? Anche la
Mamma scherza, sapessi quanto! E quanto mi prende in giro!
Gesù - Sì, ora vado.
Madonna - Sono la tua e vostra Mamma. Mio caro sacerdote
prediletto, tutto il Paradiso ti fa gli auguri, che saranno ripetuti il
giorno della festa degli Apostoli Pietro e Paolo. San Pietro è stato il
primo Papa eletto da Gesù, da Dio e tu sei stato consacrato vescovo
da Dio perché Dio può far tutto.
196
Grazie a voi tutti, miei cari figli. Insieme al mio caro sacerdote
prediletto…
Marisa - Anche la Madonna s'inchina verso Don Claudio.
Madonna - Benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri e vi copro
con il mio manto materno.
Benedico nonna Iolanda sul letto del dolore; benedico i bimbi e Sua
Eccellenza. Voi pregate, come ha detto Gesù, pregate molto. Grazie
per ciò che fate. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Questo l'hai già visto?
Madonna - Ma non tutti sanno.
Marisa - Adesso come facciamo ad ascoltare la sua Messa? Che
dobbiamo fare?
Madonna - Ascoltare la santa Messa con tutto il cuore.
Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.
Roma, 29 giugno 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Siete in festa anche voi?
Gesù - Oggi è una grande festa anche se improvvisata, perché Dio
può anche prendere decisioni improvvise, Lui può far tutto; farete la
grande festa a settembre. Durante l'estate tutti partirete, chi per
lavoro, chi per riposare e chi per studiare. Qualcun altro parte non
solo per riposarsi, ma anche per lavorare, perché le anime
attendono.
Madonna - Marisella, sei stupita perché sono venuta vestita a festa?
Marisa - No, ormai non mi stupisce più nulla.
Madonna - Sono venuta vestita a festa per fare di nuovo gli auguri al
novello vescovo. Ora mi inchino e adoro Dio Padre, Dio Figlio, Dio
197
Spirito Santo, anche gli apostoli Pietro e Paolo, tutti gli angeli e i
santi sono qui per adorare Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
(Avviene la teofania trinitaria)
Marisella rimani seduta, ti alzerai al momento della Santa Messa, Dio
ti darà la forza di camminare, ma tu sai che non guarirai mai sulla
Terra.
Marisa - Mamma mia, che meravigliosa visione! Adesso chi parla di
tutti voi?
Gesù - Mio caro sacerdote prediletto, Io, Gesù, ti ho ordinato vescovo
il 20 giugno, ma la festa per il tuo episcopato è oggi, 29 giugno, festa
dei SS. Pietro e Paolo. Oggi è una festa molto grande, la tua
comunità non ha compreso quanto sia grande l'episcopato che Dio ti
ha dato. C'è tanta gioia, tanto dolore, tanta pena, ma tu devi godere
di questa gioia e lasciare tutto nelle mani di Dio Padre, di Dio Spirito
Santo e di Me, Dio Figlio.
Io sono il Primo ed Eterno Sacerdote, ti ho ordinato vescovo. Lascia
dire, lascia fare, non ti preoccupare e non ti amareggiare più di
tanto. Voi, mio piccolo gregge, non riportate le notizie non belle e
non ascoltate le cattiverie.
I laici non possono capire fino in fondo l'importanza di questo grande
dono che Dio ha voluto fare a Don Claudio. I sacerdoti, i vescovi e i
cardinali possono capirlo, ma non vorranno farlo e non accetteranno
che Dio chiami all'episcopato il vostro sacerdote.
Nel passato Dio ha chiamato Pietro, oggi ha chiamato Claudio.
Perché meravigliarsi? Dio non può far tutto? Dio non può fare ciò che
vuole? Chi può comandare Dio?
Io, Gesù, vi invito a pregare per il vostro vescovo; non riferitegli ciò
che può farlo soffrire ma tenetelo per voi. Se sentite qualcosa contro
di lui non ascoltate, scuotete la polvere dai vostri piedi e andate
oltre; Io, Gesù, mi sono comportato così.
I miei apostoli non erano ascoltati dal sinedrio, anzi venivano
perseguitati, percossi e mandati in prigione.
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Mio caro sacerdote prediletto, gli uomini della Terra possono farti
vivere o ucciderti, ma voi, piccolo gregge, che siete cresciuti, che
avete ascoltato dal vostro sacerdote le catechesi e il commento del
Vangelo, dovete aiutarlo con la preghiera.
Oggi ti dico che devi portare le insegne dell'episcopato. Non vuoi
metterti in pompa magna, come tu dici? Non ha importanza, ma devi
mettere almeno lo zucchetto, la croce, l'anello e il pastorale, come
segni del tuo episcopato.
Don Claudio non vuole insegne episcopali che emergano troppo. Se
non volete, non spendete soldi per comprare tutti i vestiti e le altre
insegne.
Marisella, guarda come è vestito Pietro. Lui è stato il primo Papa ed
ha una semplice tunica.
Adesso alzati, Marisella, perché Noi non abbiamo altro da
aggiungere se non augurare al vescovo di continuare a fare
apostolato come ha fatto finora: fare la catechesi, spiegare il
Vangelo, commentare i messaggi che porta la Madre dell'Eucaristia;
lei si definisce la postina di Dio, perché i messaggi sono tutti di Dio.
Cosa dobbiamo dire ancora? Noi tutti siamo qui e contempliamo il
novello vescovo.
Quando, il 20 giugno, ho ordinato vescovo Don Claudio, neanche tu
Marisella, l'avevi capito.
Marisa - A volte è difficile comprendere ciò che Voi fate.
Gesù - Ma poi, nel pomeriggio, la Mamma non ti ha dato un
messaggio? Non ti ha elencato tutto ciò che Dio aveva donato a Don
Claudio? L'Episcopato dà la facoltà di celebrare tutti i Sacramenti.
Tutto è avvenuto il 20 giugno, anche se la festa dell'anniversario è il
29 giugno, perché festa di precetto a Roma.
Dio Padre, Dio Spirito Santo, Io, Dio Figlio, la Madre dell'Eucaristia,
Pietro e Paolo, gli angeli, i santi e le anime salve, siamo tutti con te,
Don Claudio, e ti diamo la nostra benedizione.
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So che ti vergogni di dare la benedizione episcopale. Per ora fai
tranquillamente quello che senti di fare, invece di tre croci di corsa,
fanne una bella lunga.
Don Claudio, rimani semplice, come sei sempre stato, però devi
portare almeno lo zucchetto, la croce, l'anello e il pastorale. Accetta.
So che ti costa, ma sii umile.
Marisa - Senti, Gesù, la croce che ha Don Claudio è provvisoria,
perché noi non abbiamo avuto neanche il tempo per andarla a
comprare. Ora andiamo in vacanza-lavoro, speriamo più vacanza che
lavoro, poi faremo quello che dobbiamo fare; va bene?
Gesù - A Noi del Cielo va tutto bene Marisella. Siete voi, uomini della
Terra, che avete sempre da ridire.
Don Claudio, ti ho dato l'episcopato perché sei un sacerdote che ha
dato tutto alla Chiesa e alle anime e che ama profondamente
l'Eucaristia. Ciò che Mi fa piacere è che ami molto le anime. Non
tutto comprendono il tuo grande amore, non lo comprendono
specialmente quando fai qualche richiamo, perché scattano la
permalosità, l'orgoglio e l'invidia.
Ti ripeto: continua la tua vita di sacerdote come hai fatto finora, ma
con la pienezza del sacerdozio, cioè con l'episcopato. Auguri
Monsignore, Eccellenza.
Marisa - Tutti si inchinano. Gesù, ma io adesso come devo chiamare
Don Claudio? A mia madre che gli ha fatto questa domanda ha
riposto: “Come mi ha chiamato fino adesso: Don Claudio”.
Gesù - Se tutti avessero una mamma così e una nonna così! Selenia e
Laura siete fortunate. È una mamma e una nonna che prega per i
suoi figli, per i suoi nipoti, per il piccolo Jacopo e per tutti voi qui
presenti; lei prega per tutti. Se tutti avessero una mamma e una
nonna così!
Marisa - Sei commosso, Gesù?
Gesù - No, sei tu che sei commossa.
Marisa - Io sono felice, però non tutti la comprendono, sai?
200
Gesù - Marisella, non si parla.
Marisa - Va bene, però il cuore parla tanto.
Gesù - Marisella, dopo aver dato la benedizione insieme al vescovo,
fai ciò che ti ho detto.
Marisa - Però tu sai che mi vergogno.
Don Claudio - Anch'io.
Gesù - Sì, Don Claudio, non sembra, ma siete due timidi.
Marisa - Appunto, potevi prenderne altri due.
Gesù - Insieme a Sua Eccellenza Monsignor Claudio Gatti benedico
voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Ho gustato ed apprezzato questo capolavoro che avete fatto. Ciò che
mi ha maggiormente colpito, miei cari giovani, è la croce ricoperta di
fiori. La croce è gioia, amore e profumo di fiori. Grazie.
Madonna - Ed io, la tua Mamma, ti faccio tanti auguri, Eccellenza. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Marisa - Pietro e Paolo non parlano oggi? L'anno scorso hanno fatto
un lungo discorso.
Gesù - Rileggete ciò che hanno detto l'anno scorso.
Marisa - Sorridono, sono tutti contenti.
Madonna - In Paradiso siamo tutti contenti per l'episcopato dato da
Dio a Don Claudio.
Marisa - Sai quello che mi piace del Paradiso quando mi porti su?
Che mi sento libera perché non esistono né gelosia né invidia e
cantiamo, cantiamo e diamo gloria a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio
Spirito Santo. Ciao. Adesso viene il bello.
Sinnai (CA) 3 luglio 1999 - ore 14:10
Lettera di Dio
201
Madonna - Voglio darti tutta la forza e il coraggio di portare avanti
questa dura e lunga missione. Dio ti ha dato l'episcopato per portare
avanti…. Questa mia presenza è per farti capire che io sono sempre
con te, con te Marisella e con i tuoi figli, anche coloro che sono
assenti e che in questo momento sono qui intorno a voi.
Adesso vedi gli angeli, i santi e c'è Gesù che porta la croce. Tu devi
soltanto ascoltare ciò che ti dice Dio, non ciò che dicono gli uomini.
Gli uomini, quegli uomini, non sanno amare. Ascolta Dio, metti in
pratica ciò che Dio ti ha sempre detto, dice e continuerà a dirti. E a
te, mio caro sacerdote prediletto, l'ultimo e il primo ordinato da Dio,
Dio ti ha dato l'episcopato e soltanto Lui può togliertelo. Gli uomini
avranno a che dire ma tu non ti preoccupare, lasciali dire. I tuoi figli
sono qui accanto a te, tutti, anche il piccolo Jacopo. Non ti dice nulla
questo? Dio dà la possibilità ai tuoi cari figli di starti accanto.
Marisa - Sta scendendo.
Madonna - Sono venuta per dirti questo Eccellenza. Adesso vi auguro
buon appetito, vi auguro anche il riposo. Voi, miei cari apostolini,
dovete lavorare, gioire, giocare, mangiare e riposare; vale per tutti,
grandi e piccoli, ma aiutate il sacerdote più che potete, con tutto
l'amore che avete, perché lui vi ama di un amore immenso, grande,
dopo Dio, dopo mio Figlio Gesù, direi al mio livello.
Marisa - Al tuo livello!
Madonna - Anche tu li ami Marisella, ma tu hai bisogno di sua
Eccellenza, hai bisogno degli apostolini, hai bisogno di tutti. Non ti
deve umiliare tutto questo. Tu non puoi immaginare quanto dai a
loro e soprattutto alla Chiesa.
Madonna - Coraggio, dite insieme a me: Padre nostro…
Ti raccomando, mio caro sacerdote prediletto, Mercede, Maria
Sistina, Simona. Parla con loro, specialmente con Mercede e Maria
Sistina. Grazie. Non è un gran lavoro, stai tranquillo ti sono vicina.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Con la
benedizione…
Marisa - Dillo.
202
Madonna - Con la benedizione del vescovo.
Marisa - Va bene, ciao.
Sinnai (CA) 4 luglio 1999 - ore 19:39
Lettera di Dio
Madonna - Dal momento che avete pregato, miei cari figli, la Mamma
vi dice subito grazie, soprattutto per l'amore che avete verso mio
Figlio Gesù. Amate l'Eucaristia come non mai; ora sono momenti
veramente critici ma voi accostatevi all'Eucaristia e amatela. Vivete
in grazia e non avrete nulla da temere, perché Gesù e io siamo con
voi. Non potete immaginare quanta sofferenza ha avuto oggi la
vostra sorella: sofferenza fisica, morale e tanta febbre, ma Gesù, nel
momento in cui doveva venire in mezzo a voi, le ha tolto la febbre,
però tutto il resto è rimasto. Lei è qui per voi, perché quando Dio
sceglie una creatura e le dà dei doni, questi non sono per se stessa,
ma per tutti voi, per i vostri cari e i vostri figli. Quante volte ho detto
di pregare per i vostri figlioli? Forse non avete letto tutti i miei
messaggi; i messaggi che Dio mi dà sono tanti e ognuno di loro parla
d'amore, di sacrificio e di sofferenza. Quanta gente continua a dire
che sta per arrivare la fine del mondo. Non ci credete, solo Dio sa
quando arriverà, quindi non vi preoccupate, pensate a vivere in
grazia, a pregare e soprattutto ad amare. Tante volte Gesù ed io
abbiamo detto “Imparate ad amare poi pregate”, ma se voi pregate e
non amate che cosa potete dare a Gesù, a me e ai vostri fratelli?
Nulla. La situazione è critica ma non per la fine del mondo. Qualcuno
ha paura, teme. Qual è quella creatura della Terra che può sapere
quando avverrà la fine del mondo? Nessuno, miei cari figli. Nessun
uomo della Terra sa quando Dio deciderà questo. Vivete tranquilli,
anche voi, miei giovani e miei bimbi, perché vedrete e vivrete ancora
per tanto tempo. Io ero con voi durante la recita del S. Rosario; molti
di voi lo sanno che la Mamma è presente, anche quando vi riunite
per pregare e per parlare di mio Figlio Gesù. Ho accettato il vostro
sacrificio a venire fin qui con il caldo, fa molto caldo, vero Marisella?
Marisa - Eh, sì.
Madonna - Fa caldo, ma loro, chi da vicino chi da lontano, sono
arrivati qui per parlare e sentire Gesù.
203
Gesù - Io sono il vostro Gesù, sono venuto a congratularmi con voi e
sono molto contento, ma la gioia più grande è che voi amiate Gesù
Eucaristia; non correte da una statua all'altra, correte da Gesù
Eucaristia. Io sono Gesù di Nazareth e vi invito ad andare a ricevere
Gesù Eucaristia; lì c'è la Trinità, c'è tutto. Sono voluto venire anche
io per ringraziarvi perché siete tutti qui presenti a pregare insieme e
a cantare. Lo so, Marisella che mi vuoi chiedere perché ti ho tolto la
voce.
Marisa - Tu leggi dentro, ma io te l'ho chiesto tante volte… Potresti
darmene un pochino?
Gesù - Hai detto sì, Marisella…
Marisa - Ho detto sì, ma mi costa un pochino se devo essere
sincera…
Gesù - Non preoccuparti, oggi hai visto da vicino la morte ma eri
serena e tranquilla; ma non era ancora tempo e Io sono venuto ad
aiutarti ed eccoti qui, in mezzo ai tuoi fratelli, alle tue sorelle e ai
giovani. Miei cari figli, Gesù vuole dirvi qualcosa di grande.
Dio ha scelto questo semplice e umile sacerdote per compiere tutto
ciò che spetta a un sacerdote che ha ricevuto l'episcopato. Tutto ha
ricevuto, tutto può dare; Dio ha deciso questo. Nessun uomo della
Terra può togliere a lui quanto Dio ha dato. Forse oggi non capirete
queste mie parole, ma un domani capirete tante cose, sarete voi i
primi a correre verso il luogo taumaturgico dove Dio fa tante grazie.
Coraggio, Io sono con voi, la Madre dell'Eucaristia è con voi, le mie
creature sono con voi. Amate come Io vi ho sempre amato, fino alla
morte in Croce. Grazie, miei cari figli che avete affrontato il viaggio
con il gran caldo; tutto ciò lo ha creato Dio; accettate il caldo, il
freddo, le stagioni e tutto ciò che Dio ha creato per voi creature della
Terra. Insieme al sacerdote benedico voi tutti, i vostri oggetti sacri, i
vostri cari lontani.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Sinnai (CA), 7 luglio 1999 - ore 19:40
Lettera di Dio
204
Madonna - Sono qui per fare gli auguri a Sua Eccellenza.
Non arrossire, Don Claudio, sai che sei Sua Eccellenza perché Dio ti
ha dato l'episcopato e sono venuta per far piacere a voi tutti. Quando
recitate il S. Rosario e c'è un po' di confusione o ci sono i bimbi come
Alessia, non preoccupatevi, lasciateli giocare, è il loro modo per dare
gloria a Dio. La bimba prega come sa fare lei: strilla, canta o gioca.
Non dovete preoccuparvi. Miei cari figli, vi invito alla preghiera
costante per tutte le persone che in questo tempo peccano
gravemente contro Dio; vi invito all'amore vero e a pregare l'un per
l'altro. Ancora oggi il demonio ha cercato, per qualcuno di voi, di
infiltrarsi, ma non c'è riuscito, perché quando l'anima vive in grazia
lui non può far nulla. Dovete capire di non avere mai paura di nulla.
Vivete sempre in grazia e satana non potrà farvi nulla. In questi
giorni sta provando moltissimo la vostra sorella che è crollata e poi si
è ripresa. Credetemi, miei cari figli, la sua sofferenza è molto grande.
Ha ragione di brontolare e di dire: “Sono venuta qui per muovere le
gambe e mi ritrovo con una bronchite così forte, costretta a non
nuotare”, il suo morale è crollato; ha difficoltà a sorridere, a parlare
e a cantare soprattutto. Dio ha chiesto questo sacrificio: si può dire
di no a Dio, al mio e al tuo Tutto, Marisella? Coraggio, sono venuta
per il sacerdote, per i miei cari figli, ma soprattutto per te. Quando
siete in mezzo al mare e pregate io sono con voi e canto con voi.
Vivete la S. Messa ed io verrò e sarò con tutti voi come tutti i miei
giovani; sono giovani veri, anche se imperfetti, c'è qualcosa che
lascia a desiderare, ma il loro cammino è giusto e vanno avanti,
vanno verso Dio camminando sulle orme del sacerdote. Anche a voi
adulti chiedo questo, camminate sulle orme del sacerdote. Quando
vivete in grazia, amate l'Eucaristia, amate la Madre dell'Eucaristia,
pregate e vi accorgerete che piano, piano dei sacerdoti si
convertiranno. Da 355 oggi siamo a 360 grazie alle vostre sofferenze,
alle tue sofferenze, Marisella, grazie a tutti voi che pregate e offrite
ogni cosa a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo. Cosa può
dire ancora una Mamma? Partecipate alla S. Messa come se fosse
l'ultima della vostra vita. Spesso ripeto questa frase, ma è bene che
sia così. Tu, mio caro sacerdote prediletto, Eccellenza
Reverendissima, di' la S. Messa come fosse l'ultima della tua vita e
Dio ti spianerà la strada, non gli uomini. Gli uomini non faranno nulla
per te e questo lo sai. Quindi non ti rammaricare più di tanto, ma
accetta, ama, soffri e offri.
205
Grazie a tutti voi qui presenti, grazie per quanto fate per questi due
figliolini, grazie per coloro che sono venuti a lavorare e ad aiutarli,
perché da soli non ce l'avrebbero fatta. Buona S. Messa.
Insieme a Sua Eccellenza, benedico voi, i vostri cari i vostri oggetti
sacri, benedico e mando un bacio alla piccola Alessia. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Marisa - Eccellenza, è andata via.
Sinnai (CA) 9 luglio 1999- ore 14:38
Lettera di Dio
(La Madonna arriva mentre Don Claudio, Marisa ed alcune persone
sono a tavola)
Madonna - La grande sofferenza è perché Dio vuole sacerdoti salvi. I
ministri di Cristo devono essere tutti a posto, quelli che sono rimasti
devono salvarsi, gli altri, i massoni, non possono.
Madonna - Marisella, sono venuta per aiutarti, per aiutarti ad
aiutarmi a salvare i sacerdoti. Oggi qui in Sardegna, domani a Roma.
Non che domani devi partire per Roma, ma quando tornerai a Roma.
Guarda il mio amato sposo Giuseppe…
Marisa - Lo sai che io non lo accetto. Adesso mi devi dire la verità,
chi ha sofferto di più, te o io?
Madonna - Tu che dici Giuseppe, chi ha sofferto di più?
San Giuseppe - Tu hai sofferto tanto dalla tua nascita ad oggi, noi
non abbiamo sofferto tutti questi anni, ma abbiamo tante anime sulle
spalle, vorresti aiutarci un pochino?
Marisa - Se ti sentisse Don Claudio! Fino ad adesso che abbiamo
fatto?
Madonna - Coraggio, figlia mia, non dire mai di no al tuo Tutto, salva
i sacerdoti, continua a salvarli perché da ieri e grazie a tutte le
nottate che hai passato in bianco sono arrivati a 370.
206
Marisa - E dove stanno?
Madonna - Stai calma e tranquilla perché 370 sacerdoti, salvi per le
tue sofferenze, sono tanti.
San Giuseppe - Ed io Giuseppe, che ogni tanto mi prendi in giro,
Marisella…
Marisa - No, non è che prendo in giro te, ma quello sopra di te.
Perché diciamo che Don Claudio fa il passo di S. Giuseppe, però tu
sei più bello perché sei santo ma anche lui è santo.
San Giuseppe - Ma a te, chi piace di più?
Marisa - Don Claudio. Tieniti Maria ed io mi tengo Don Claudio.
San Giuseppe - Ecco, così mi piaci, allegra; quando riesci a far ridere
gli altri devi sentirti felice di questo.
Marisa - Grazie, mio amato sposo Giuseppe.
San Giuseppe - No, il tuo sposo è Don Claudio.
Marisa - Sei furbetto, però posso chiedervi una cosa? Che intenzioni
avete? Almeno Don Claudio, Sua Eccellenza, aiutatelo, gli date il
titolo e poi sta peggio di prima. Voi potete fare ciò che volete.
Madonna - Coraggio, avanti e buon appetito. Vuoi recitare con noi un
Padre nostro?
Marisa - Aspetta che chiamo gli altri…
Madonna - Non ti preoccupare, gli altri sono già con te. Padre
nostro…
Marisa - Questo vale per me? Basta che mi aiutiate. Vi stavo dicendo
che mi fate pena, ma sono io che faccio pena, perché voi state bene.
Don Claudio, ma non stavate mangiando?
Sinnai (CA) 11 luglio 1999 - ore 13:40
207
Lettera di Dio
Madonna - Dio non ha abbandonato nessuno e non può
abbandonarvi, ma quando chiama un'anima non la chiama soltanto
perché tutto sia roseo; le rose hanno le spine, i fiori hanno a volte dei
rami secchi ma tu sei un fiore bello; devi abbandonarti a Dio.
Abbandonarsi a Dio comporta momenti di prova, momenti di gioia e
momenti d'amore. Tutto ciò che ti circonda è amore. Le prove
possono essere anche belle: perché non accettarle per fortificare il
proprio spirito, l'anima e il corpo? Questo vale per te e per tutti i
giovani chiamati, i giovani che frequentano il vescovo, Sua
Eccellenza. Quindi coraggio figliolo, Dio ti ha chiamato, non ti
abbandona, può provarti, può provare fino a che punto è grande il
tuo amore. Per questo ti invito a pregare, a riconoscere che sei
amato, molto amato da Dio e dagli uomini. Coraggio, ciò che dico a
te vale per tutti; vale anche per questa tua povera zia che sta
soffrendo moltissimo anche per te e lo fa con tutto l'amore possibile,
come sa fare lei e tu lo sai. Ero qui presente durante la Messa e l'ho
vista soffrire molto e nella sofferenza pensava a Yari, al vescovo e ai
suoi giovani. Coraggio, io ti sono vicina come sono vicina a tutti, ma
dovete imparare ad abbandonarvi a Dio anche nelle prove e nella
sofferenza. Le prove non durano una vita mentre le sofferenze che
Dio chiede alla tua zietta, come tu dici, durano per tutta la vita. Sii
forte, coraggioso e uomo. Tutti ti aspettano, ma aspettano l'uomo
grande, l'uomo puro e bello come sei e voi miei cari figli pregate per
la vostra sorella, per il vostro sacerdote e insieme al sacerdote
benedico voi, benedico te piccolo Yari, la Mamma ti manda un bacio
e come sempre ti fa sentire il suo profumo. Vi porto tutti stretti al
mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Abbandonarsi a Dio significa amore, sofferenza, sacrificio, dedizione,
prevenzione, tutto. Coraggio, io sono con te.
Sinnai (CA), 11 luglio 1999 - ore 19:15
Lettera di Dio
Marisa si trova nella stanza e per motivi di salute non può muoversi,
mentre l'assemblea prega nel giardino attendendo il messaggio.
Marisa - Non pensavo che tu venissi così presto.
208
Madonna - Sono venuta per tutte queste povere persone che,
malgrado il gran caldo, vengono qui. Ma tutte le altre che hanno
ricevuto tantissimo gli anni scorsi, dove sono? Si sono già stancate di
fare un piccolo sacrificio e di venire ad ascoltare la Madre di Gesù,
ad ascoltare il messaggio di Dio. A voi che siete venuti, malgrado
tutto, a pregare con questo caldo in nome di Dio, di Gesù e dello
Spirito Santo, vi dico che loro vi aiuteranno a sopportare, ad
accettare e a godere qualcosa di bello in questa vita sul pianeta
Terra. Voi mamme, se amate veramente i vostri figli, ed è grande il
vostro amore, potete capire il mio amore per voi tutti; voi miei cari
giovani, che amate le vostre mamme e i vostri papà con tutto il cuore
potete capire quanto mio Figlio Gesù ama me e voi. Io vengo a
portarvi la pace, vorrei darvi tanta pace, ma c'è qualcuno nella
stanza accanto che soffre moltissimo. Non potete immaginare quanto
sia grande la sua sofferenza, grazie alla quale si sono convertiti altri
26 sacerdoti, 3 vescovi, un cardinale e 25 suore. La sorella della
porta accanto sta soffrendo veramente, ha rischiato e rischia ancora
la vita; non viene fuori solo per obbedienza al dottore, altrimenti
starebbe volentieri in mezzo a voi, a pregare, a parlare e a cantare.
Ama molto il canto. Se Dio lo permetterà, la prossima domenica sarà
in mezzo a voi, ma fate apostolato, invitate le persone a venire a
pregare per la pace in tutto il mondo. C'è tanta guerra in giro, ma c'è
anche nelle famiglie, tra i fidanzati e tra le amiche c'è invidia e
gelosia. Voi pregate affinché tutto questo non avvenga perché poi a
tutti vi attende il Paradiso. Godete ora questo angolo di Paradiso,
godete il Paradiso quando ricevete mio Figlio Gesù in grazia. Se
volete fate un piccolo sacrificio, vi attendo al luogo taumaturgico di
Roma dove ci sarà una grande festa il 13 e 14 settembre, a voi la
scelta. Sì, il viaggio è lungo e costoso, ma Dio non fa mai mancare la
sua provvidenza; credetemi, miei cari figli, abbiate fiducia in Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Dal momento che qui non sono
conosciuti vorrei fare gli auguri ai genitori di Domenico per il loro
anniversario e a voi, miei cari figliolini, dico coraggio. La meta per
alcuni è molto vicina, per altri è lontana, ma tutti raggiungerete la
stessa meta: il Paradiso.
Insieme al sacerdote benedico voi, i vostri cari e i vostri oggetti
sacri; grazie a voi, miei cari angeli, che siete venuti ad aiutare il
sacerdote e la veggente. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio
Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Tutto ciò che
riguarda voi è tra parentesi, non potete leggerlo agli altri.
209
Marisa - Ciao, però aiutaci perché io sento di non farcela…
Don Claudio - Che gioia! Grazie Signore, perché per le sofferenze di
Marisa e per le preghiere e i sacrifici di tutta la comunità, fino ad
oggi, durante quest'anno si sono convertiti 401 sacerdoti, 18 vescovi,
6 cardinali e 100 suore. Questo è il nostro contributo, l'amore e la
sofferenza per far rinascere la Chiesa.
Sinnai (CA), 13 luglio 1999 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Adesso sventolate i fazzoletti e cantate col mio amato
sposo Giuseppe, con Gesù Bambino, gli angeli e i santi.
Marisa - Perché non fai cantare pure me? Viene cantato il canto “È
l'ora che pia”.
Madonna - Se vi girate a guardarmi, io sono lì. Vedete soltanto la mia
sagoma.
Don Claudio - Eccola là!
Madonna - Questo è un regalo che vi ha fatto Dio: me, la grotta, Gesù
bambino e la Croce; c'è tutto. Volevi salvare le anime e i sacerdoti,
Marisella? Ecco, si è presentato il momento e tu ti sei lasciata
andare.
Marisa - È che io non voglio soffrire più di tanto e far soffrire coloro
che mi sono vicini. Qui c'è lei china a pregare Gesù bambino.
Madonna - Don Claudio, guardami, sono qui. Questo è il regalo che vi
ho fatto; ciò che ha la vostra sorella è una malattia naturale, non
siamo noi; quando stanotte sono venuti i demoni a picchiarla io ero lì
per aiutarla, l'ho presa in braccio con gli angeli e l'ho adagiata sul
letto. Cosa potevo fare di più? Li ho fatti fuggire; uno di essi era
vestito come me, ma aveva un volto orrendo, terribile. Cosa potevo
fare? Ho cercato di aiutare te ma il broncospasmo che hai è un male
naturale; accettalo, soffri e offri.
Marisa - Però, non far soffrire anche le persone che sono accanto a
me, loro non lo meritano.
210
Madonna - Ma neanche tu lo meriti Marisella. Guarda i sacerdoti che
sono con me, questi sono salvi ed è soltanto merito tuo.
Miei cari figli, cercate di far compagnia alla vostra sorella, ma
quando la stanchezza vi prende, andate pure a dormire, resterò io
con lei. Coraggio, quando arriva lo scoraggiamento non è peccato e
se vi fermate solo a pensare, allora il peccato diventa grande, ma
così no, avete tutte le ragioni per essere stanchi e scoraggiati. Lo so
che spesso mi chiami matrigna ma so anche che nel fondo del tuo
cuore questa parola non esiste, lo fai per stuzzicarmi e quando tu mi
stuzzichi io vengo a trovarti.
Marisa - Io sono venuta qui perché muovessi in acqua la gamba,
invece non si muove neanche nel letto, come la mettiamo, è via
naturale o soprannaturale? Potresti fare qualcosa? Hai detto che
dovevamo dire la S. Messa in acqua, dovevamo fare tante belle cose,
dobbiamo festeggiare i nostri vent'otto anni e poi…
Madonna - Marisella, ma oggi non è il quindici.
Marisa - Sì, ma ci manca poco, noi del mondo ci mettiamo poco ad
arrivare al quindici; mica ci capite tanto di date voi.
Madonna - Vogliamo pregare insieme con Gesù? Padre nostro…
Marisa - Dico anche l'Ave Maria, anche se sono arrabbiata, avrei
tante cose da dirti.
Madonna - Insieme al sacerdote benedico voi, miei cari figlioli,
mando il mio saluto e i miei baci a coloro che hanno fatto la catena
per pregare con te, Marisella; vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Sinnai (CA) 14 luglio 1999 - ore 21:00
Lettera di Dio
Marisa - Devi dirci qualcosa di bello, perché siamo molto provati e
stanchi; questa tua venuta sinceramente non l'aspettavo, ma dal
momento che sei venuta dicci qualcosa di bello.
211
Madonna - Avete fatto qualcosa di bello: quella semplice croce che
avete dato al nostro vescovo è il dono più bello che potevate fare.
Questo è un inizio ed io sono con voi anche se a volte vi sembra di
essere soli.
Per ora vi ringrazio per ciò che fate per tutti i sacerdoti, per tutte le
anime che ne hanno bisogno, per tutte le persone che soffrono. Don
Claudio conta le anime: sono tantissime e domani, quando verrò solo
per te, faremo il conto delle anime che hai salvato durante il tuo
apostolato insieme alla tua sorella. Un grazie va a queste due figliole
per ciò che fanno. Alza la mano, alzala insieme con me e benedici
Marisella, Barbara e Chiara, nel nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo. Chiedi pure Marisella.
Marisa - Volevo domandarti se posso stare un pochino meglio,
riposare un po' la notte; rinuncio anche al mare se questo serve per
salvare altre anime, però sono stanca e avrei bisogno di riposare; se
vuoi aiutarmi…; sia fatta sempre la volontà di Dio anche se a volte è
difficile.
Don Claudio, sta lì ma non parla.
Don Claudio - Chiedigli se possiamo andare al mare il giorno sedici,
festa della Madonna del Carmine.
Madonna - Deve dirlo il dottore, Don Claudio.
Don Claudio - Ma tu fa in modo che la paziente stia bene.
Marisa - Non fare il furbetto.
Madonna - Se il broncospasmo è sparito sì, altrimenti no.
Marisa - Ma tu non lo sai? Dai, faccelo questo regalo, ho bisogno di
muovere le gambe. Domani rinunciamo perché dobbiamo salvare
altre anime, il sedici andiamo. Ciao.
Don Claudio, che dici? Andiamo, o la va o la spacca.
Sinnai (CA), 15 luglio 1999 - ore 18:12
Lettera di Dio
212
Marisa - Sei venuta vestita a festa anche tu? Devi scusarci se ci trovi
così in disordine.
Madonna - Sono felice di vedervi e di farvi gli auguri prima di tutto;
scusami Eccellenza, ma sono più importanti i ventotto anni passati
insieme con gioia, ma soprattutto con grande sofferenza. Ho fatto
fare il conto alla tua sorella, trecentosessantacinque per vent'otto,
più i sacerdoti, i cardinali, i vescovi e le suore, più tutte le anime
salvate quando neanche non ve ne accorgevate, arrivate a
centotrentacinquemila. Quando andavate a scuola se era meno di
cinque si arrotondava a zero, se era più di cinque ad uno.
Io, in nome di Dio benedico voi con tutto il cuore, ma sei tu
Monsignore Claudio, Sua Eccellenza che devi benedire noi, me come
tua Madre, come tua sorella e tua sposa perché hai sposato la
Chiesa. Queste due fanciulle sono qui per aiutarvi senza prendere
spazio per se stesse, senza cercare divertimenti altrove o andare a
godersi un po' di mare, credetemi hanno scelto la parte migliore. È
per questo che volevo venire solo per voi, poi se l'ambiente lo
promette verrò anche per loro.
Mia cara Barbara, mia cara Chiara, voi non potete immaginare la
gioia che date a Gesù, a me, al sacerdote e alla vostra sorella. Grazie
di tutto.
Vedete, piano, piano si sta realizzando ciò che Dio ha promesso: oggi
avete con voi un vescovo, un santo vescovo, non uno qualsiasi; è un
vescovo scelto da Dio e la cosa più importante è la scelta che Dio ha
fatto. Dio non mente, non tradisce, ama e ha sempre amato, per
questo nel quadro vuole che tu metta “benedetto dal vescovo
Claudio”. Quel quadro che avete fatto con tanto amore è molto
importante, importantissimo direi. Dovrete fare delle immaginette e
distribuirle, ma quello che è bello è che ogni punto che è stato messo
e anche tolto, è stato fatto con amore e con grande sacrificio. Vero
Marisella e Barbara? Quanta sofferenza, Marisella, figlia mia, quanta
sofferenza, ma quante anime sono salve.
Ancora oggi sette sacerdoti, cinque vescovi e tre cardinali si sono
salvati.
Marisa - A me interessa che la nostra sia una vita che aiuta gli altri
ad amare. Gesù, per chi sei venuto di noi quattro?
213
Gesù - Per tutti e quattro, Marisella. Certo, il vescovo passa avanti.
Marisa - Anche tu fai delle preferenze? Invece prima i piccoli e poi i
grandi. Vero Gesù?
Gesù - Sì, ma dato che tra poco verrà gente e le bimbe hanno da
fare…
Marisa - Le bimbe? Sono in età da marito! A proposito, fai trovare un
marito anche a Chiara?
Gesù - Ma non vedi che ho con me l'Eucaristia, Marisella? Non vedi
che ho anche il calice? Non aver paura Marisella, fai sentire a Sua
Eccellenza il loro profumo.
Marisa - Una per uno, anche per le signorine?
Gesù - Sì, le ho portate Io; le ho prese in un tabernacolo qui in una di
queste chiese sempre chiuse, dove non si trovano i sacerdoti per
confessare. Le ho prese soltanto per voi. Ecco l'Agnello di Dio che
toglie i peccati del mondo. Prendete e mangiate, questo è il mio
corpo.
(I presenti fanno la Comunione)
Marisa - Quanto brucia, ho un fuoco dentro. Potresti farmi stare un
pochino meglio? Tanto ti aiuto lo stesso a salvare le anime.
Gesù - Vi accorgete che a Me, Gesù, alla Madre dell'Eucaristia e a
tutti noi del Paradiso non servono tante cose o tante parole. Quante
volte ho detto: dicono tante parole e non sanno parlare d'amore. A
noi serve l'amore, quello vero. L'amore più grande di due fidanzati,
di due sposi, l'amore immenso, Io chiedo solo questo. Mio caro
sacerdote prediletto e vescovo, sarai anche martire della Chiesa;
grazie per aver accettato in silenzio e con emozione l'episcopato, il
sacerdozio completo. Non ti preoccupare, qualcuno ti deriderà, ti
calunnierà; i pettegolezzi non finiscono mai, ma cosa ti abbiamo
detto? “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”, come ha scritto il
grande poeta Dante.
Marisa - Senti, quel sogno che mi hai fatto fare, quel geroglifico
sopra, ma cos'è?
214
Gesù - Marisella, ma quello è il pastorale!
Marisa - Lo devo fare?
Gesù - No, è bello così; è troppo bello.
Coraggio miei cari figli, questa sera non sarà la stessa cosa; c'è
gente e dovete comportarvi in un certo modo, si parla solo di cose
profane, ma anche voi ridete, scherzate e siate gioiosi perché la
Madre dell'Eucaristia, Io, la Santissima Trinità, gli angeli, i santi e le
anime salve siamo con voi. Virgilia è con voi.
Marisa - Quella è la mamma di Barbara. Senti, puoi aiutare la
famiglia di Barbara e la famiglia di Chiara?
Gesù - Ma già le ho aiutate, loro hanno ascoltato, hanno obbedito ed
adesso ha un ragazzo bravo.
Marisa - Don Claudio puoi aiutarlo? Sapessi che gioia ci ha dato il
dono dell'episcopato anche se sappiamo che dovrà soffrire per
questo, ma l'importante è avere un vescovo santo in mezzo a noi.
Gesù - Chi soffre può comprendere di più quello che soffre. Voi siete
aiutati.
Marisa - Virgilia, di' qualcosa a Barbara. Esser brava, sempre. Mi fai
emozionare.
Gesù - Inginocchiatevi. Io, insieme al vostro vescovo, alla Madre
dell'Eucaristia, agli angeli e ai santi, vi do la benedizione, nel nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Madonna - Ed io la vostra Mamma, vi stringo stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno; gioite miei cari figli.
Marisa - Mi dai un po' di voce? Ciao. Siete tutti belli.
Sinnai (CA) 18 luglio 1999 - ore 19:40
Lettera di Dio
Marisa - Sei arrivata in un momento in cui ne stavo dicendo una
grossa come me. Volevo domandarti se hai altro da darmi.
215
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Voi non
potete immaginare quanto stia soffrendo la vostra sorella, ma Dio
vuole questo da lei. Lei non ha mai detto di no. La sentirete
brontolare, anche dire: “Uffa che lagna”, ma non ha mai detto di no a
Dio, al mio Tutto. Questo vi serva di esempio a tutti; è facile dire che
tutto va bene quando non c'è nessuna sofferenza che vi turba.
Gridate va tutto bene quando c'è la sofferenza. Non siete privi della
sofferenza, chi in un modo, chi in un altro. Questo è il pianeta Terra e
a volte non è Dio, ma gli uomini pieni di gelosia e di invidia, che non
si mettono mai al posto del fratello per comprenderlo e capirlo.
Quanto seme è stato gettato in tutto il mondo e quante poche
persone rispondono. Quante volte Gesù mi chiede: “Mamma, ho
fallito Io?” e ancora oggi mi ha chiesto: “Mamma ho fallito?”. Cosa
può rispondere una mamma ad un figlio, un figlio adorato, un santo,
grande e unico figlio?
No, non hai fallito, sono gli uomini che non ti amano che falliscono,
quelli egoisti che pensano solo a se stessi. Tu non hai fallito Gesù,
come non hanno fallito i miei due cari figli prediletti.
Voi, miei cari figli, che siete venuti a pregare e a supplicare Dio che
vi aiuti per le grazie di cui avete bisogno, abbiate più fede. Bisogna
avere fede in tutto, per tutte le cose. Non lasciatevi andare quando le
cose non vanno secondo il vostro modo di dire o di fare; non possono
andare sempre bene. Il mondo è corrotto, c'è una corsa a superare il
fratello, se il fratello ha venti, si vuole avere quaranta e così via. Se il
fratello è buono, non si vuole essere come lui. Imitate il fratello
buono, se lui è buono cercate di essere superiore a lui. Gareggiate a
chi ama di più mio Figlio Gesù; questo sì che è bello. Fate delle gare
a chi ama di più Dio Padre, Gesù, Dio Spirito Santo, a chi ama di più
la Madre dell'Eucaristia. Non vi fermate per delle piccole cose,
andate avanti, non tornate mai indietro e se trovate un masso,
perché spesso si incontra, saltatelo e chi non può saltarlo come te
Marisella, lo guardi, si appoggi e poi continui il suo cammino verso la
santità. Pregate per la conversione dei vostri cari, per tutte quelle
anime che sono al mare a divertirsi; va bene il sano divertimento,
tutti potete andare al mare, ma cercate anche nel sano divertimento
di amare Dio. Amate Dio e Lui vi darà cento, mille, duemila volte di
più, vi darà tutto ciò di cui avete bisogno, ma dovete avere fede,
speranza e carità che vi accompagneranno fino in Paradiso.
Marisa - Quando mi porti con te in Paradiso?
216
Madonna - Stai buona, Marisella; quando verrà il tuo turno, e sarà
presto, verremo a prenderti. Adesso compi il tuo dovere qui in
Sardegna, poi continuerai a Roma e poi verremo a prenderti.
Grazie, miei cari figli, della vostra presenza. Insieme al sacerdote, a
sua eccellenza il vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti
sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ti chiedo troppo se mi fai stare un pochino meglio? Ciao.
Benedici la dottoressa.
Madonna - Non ti preoccupare, è una mia anima.
Sinnai (CA) 25 luglio - ore 12:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figliolini, è per voi che sono venuta prima del
tempo, per te Yari, perché tu possa comprendere che in qualsiasi
posto in cui Dio ti manda è perché devi lavorare e fare qualcosa per
le anime: può essere riposo, lavoro umano o lavoro spirituale; questo
ti deve dare forza e coraggio ad accettare tutto. Sei lontano dai tuoi
cari, dalla tua amata ragazza. Ciò che tu dici è la verità: dovrebbe
essere così, ma devi dare del tempo all'amata di capire fino in fondo,
per camminare insieme anche stando lontani, perché oggi qualcuno
ha bisogno di te in questo lontano posto. Abbandonarsi a Dio, come
già ti ha detto la tua sorella, la tua zietta, vuol dire fare la sua
volontà, sempre. Non bisogna soltanto prendere una rosa senza
spine ma con le spine e tu hai avuto più rose che spine e avrai più
rose che spine se farai l'abbandono totale a Dio.
Questo piccolo messaggio che Dio ti dà meditalo, portalo nel tuo
cuore e dillo alla tua amata. Ognuno di voi è chiamato per qualcosa
di grande; Dio non chiama inutilmente, Dio non chiama tanto per
divertirsi, Dio chiama e quando lo fa sa cosa vuole da ognuno di voi.
Vero eccellenza, vero Marisella, vero Yari? Non ti ha detto
abbandonati a Dio soltanto per cose belle, per divertimento. No, in
tutto questo c'è il lavoro spirituale e materiale in mezzo alle anime,
con i tuoi cari, l'aiuto a grandi e piccoli senza guardare l'età e la
parentela. Amore a tutti come Gesù ha amato tutti fino alla Croce.
217
Sinnai (CA) 25 luglio - ore 19:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, non è giusto che i miei due figliolini
vengano sempre bersagliati senza che una creatura umana, un buon
cristiano, li difenda. Il buon cristiano non è solo il sacerdote o la
suora ma è colui che fa la volontà di Dio. Chi osa parlare male senza
comprendere, senza conoscerli, pronunciando giudizi cattivi come
“setta” o “testimoni di Geova”, commette peccato grave. Questo
peccato non lo commette il semplice cristiano, ma è più facile che sia
il sacerdote a parlare male e a dare giudizi non belli. Questo si è
ripetuto più di una volta ed è grave. Come si può dire la S. Messa,
dare la S. Comunione o farla dopo aver parlato male dei fratelli?
Tutti sono figli di Dio: grandi, piccoli, colti e meno colti, buoni e
cattivi, Dio ama tutti. Il cristiano, che non ha il coraggio di far capire
al fratello che sta sbagliando, non è un buon cristiano. La correzione
fraterna va fatta a tutti: cardinali, vescovi, sacerdoti, suore e laici
impegnati. A tutti va fatta la correzione fraterna, ma è difficile, se
non si è umile e semplice, accettare la correzione fraterna.
Perché parlare male, che gusto c'è a parlare male dei miei due
figliolini? Qual è lo scopo?
Cosa va loro in tasca, cosa ci guadagnano? Non perdono forse il
Paradiso per parlare male del prossimo, malignare, calunniare e
diffamare?
Si manca alla carità ed è peccato mortale: nuovo catechismo pagina
seicentoquaranta: “Chi parla male, calunnia e diffama commette
peccato mortale”.
I miei due cari figliolini, debbono ritornare a casa per ragioni di
salute. Dio ha voluto dare anche questa prova; avevano bisogno di
riposare ma la salute non glielo ha permesso. Non è stata solo la
salute fisica che ha fatto soffrire i miei due figli, ma soprattutto
coloro che, con molta facilità, ne hanno parlato male, coloro che
prima hanno fatto un sorriso e hanno poi calunniato; i sacerdoti che
neanche li conoscono hanno detto ai parrocchiani di non andare
perché la loro è una setta. Oh, la setta non è aperta a tutti, credetemi
miei cari figli. Se amate Gesù Eucaristia, se amate la Madre
dell'Eucaristia, amate anche questi miei due figli.
218
È così facile per i sacerdoti parlare male, giudicare o calunniare, ma
chi sono? Ricordatevi che il giudizio di Dio è per tutti, la misericordia
di Dio è grande, ma poi il giudizio di Dio è per tutti.
Quando un sacerdote vi parla male, non ascoltatelo, se avete il
coraggio, dite: “Perché lei parla male? Non mi dà il buon esempio!”.
Coraggio, il vero cristiano combatte, non è un vigliacco, non ha
paura di nulla, il vero cristiano lotta perché ama Gesù Eucaristia,
ama la Madre dell'Eucaristia e le anime. Chi non combatte non è un
vero cristiano. Vorrei restare ancora in mezzo a voi che avete fatto
un sacrificio nel venire qui, ma devo pensare anche a coloro che
tornano lontano e a chi sta male, devo pensare a far sì che i miei figli
prediletti, i miei cari sacerdoti prediletti, si convertano.
Non si diventa sacerdote solo per avere il denaro, la poltrona e per
fare tante cose sociali che sono belle ed omettendo di amare le
anime, non confessandole quando ne hanno bisogno, e non
celebrando la S. Messa: questo è il sacerdote che non ama le anime.
Chi ama le anime deve morire per loro, come è morto mio Figlio
Gesù.
Spero che questo messaggio venga messo in pratica e quando un
sacerdote vi dirà di non andare, di non credere voi direte: “Chi sei tu
per dire questo?”. Dio non è libero di scegliere chi vuole, di fare ciò
che vuole?
Chi sei tu uomo che sei stato creato da Dio, per metterti contro di
Lui? Chi sei? Fai un esame di coscienza e chiediti: “Chi sono io per
giudicare mio fratello?”.
Coraggio, lo scorso anno avete avuto il miracolo Eucaristico e avete
gioito, lo scorso anno avevano appena cominciato a parlare male.
Quest'anno si è intensificato il lavoro delle calunnie e diffamazioni. A
voi correggere, aiutare senza paura e se non vi ascoltano non
rispondete; salutate educatamente ed andate via.
Grazie della vostra presenza, grazie a voi giovani. Insieme al mio
caro sacerdote prediletto eletto vescovo da Dio il venti giugno, vi
benedico, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Vi chiedo preghiere per questa vostra sorella,
219
affinché abbia la forza di accettare sia la sofferenza fisica che
morale. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - L'ha dato il messaggio?
Don Claudio - L'ha dato, l'ha dato.
Roma, 5 agosto 1999 - ore 20:45
Lettera di Dio
Marisa - Perché non sei venuta?
Madonna - Non è per te, figlia mia, che non siamo venuti. Il mondo
continua a sfasciarsi e ad andare sempre più alla deriva e Dio ti ha
chiesto l'immolazione totale anche se in un momento così particolare
per la tua salute. I tuoi giovani, che sono anche i nostri, si sono
ribellati in un modo molto bello e sono stati solidali con voi.
Marisa - Ma perché, perché, perché? Cosa avevo fatto? Forse perché
ti avevo detto che non mi sentivo più di soffrire per i sacerdoti? Te lo
ripeto: non mi sento più di soffrire per loro. Per i miei giovani sì; i
bimbi, i malati, gli abbandonati e gli anziani hanno bisogno della
sofferenza. Perché nove giorni di tormento, di preoccupazione e di
tortura? Dopo anni, anni e anni che ti sono e che mi sei stata sempre
vicino, non dovevi lasciarmi, no, questo non dovevi farmelo.
Madonna - Marisella, senza di me sei riuscita a portare avanti una
missione speciale, che neanche tu conosci. Dio ha deciso di non
fartela conoscere per aiutarti a stare un pochino meglio. Quando
accendi la televisione subito la chiudi, perché vedi delle persone che
non sono a posto. Ma io non vi ho abbandonati figli miei, vi sono
stata sempre vicino e, anche se tu non mi vedevi, sono stata con te,
ero con te in poltrona o sul letto a vegliarti e ad aiutarti. Tu sai che
gli uomini possono fare poco, pochissimo, mentre Dio può fare tutto;
l'uomo ti ha amato, ti ha curata, ma è Dio che ha fatto tutto: nove
giorni sono tanti, figlia mia, lo so, ma io ero con te; nove giorni per
tutto ciò che succede nel mondo, per aiutare questo mondo così
corrotto, specialmente in questo periodo di vacanza.
Dio ha dato il sacerdozio ed ora anche l'episcopato a Monsignore
Claudio, ma non l'ha dato per divertimento, per farlo gioire, gloriare
220
o inorgoglire, anche se non è il tipo che si inorgoglisce, ma l'ha dato
perché l'ama, perché lo vuole sacerdote fino in fondo; gli ha dato la
pienezza del sacerdozio, l'episcopato, tutti i poteri, ma ancora sarà
dura, perché non sarà compreso dai buoni e sarà preso in giro dai
cattivi. Ecco, Dio ti ha chiesto questi nove giorni di sacrificio, di
immolazione totale e di sofferenza, per aiutare il mondo, i giovani,
come tu dici, i bimbi malati e gli anziani; io non verrò più ogni giorno
come facevo prima, Marisella, ma verrò ogni tanto; quando Dio mi
manderà, io correrò.
Marisa - Ma Dio non aveva promesso che il sacerdote ti avrebbe
visto, i giovani e gli adulti ti avrebbero visto?
Madonna - Dio non cambia mai i suoi piani, non li cambia, ma ti
ripeto per l'ennesima volta: i tempi di Dio non sono come i vostri. Vi
sembra tanto lontano, per noi invece, è molto vicino; tu non guarirai,
soffrirai ancora e soffrirai per il tuo vescovo, per i tuoi giovani, per i
tuoi bimbi; questo è il cammino della sofferenza, è il martirio
d'amore, è l'immolazione totale.
Marisa - Avrò la forza di accettare tutto?
Madonna - Sei stata bravissima; ciò che hai detto ai ragazzi è quello
che volevo sentirti dire, ma loro devono continuare la loro vita e se ti
vedono soffrire, devono pregare per te, come hanno fatto tutti.
Chi ci separerà dall'amore di Cristo? So che aspetti la morte con
tutto il cuore, ma tu sai, e ti ripeto, che il Paradiso ti ha preparato un
posto molto speciale; quando partirai da questa Terra, così piena di
fango, arriverai su da noi con tanta gioia; so che vorresti cantare, ma
non so se Dio ti ha chiesto anche questa immolazione.
Marisa - Scusa un momento, per accettare l'immolazione glielo devo
dire io: voglio cantare con te, non ce la farei a non cantare, ma se
Dio vuole anche questo, amen, cosa devo dire?
Madonna - Di' ai miei giovani che li amo immensamente; il vescovo è
il vero pastore della Chiesa, è il pastore che Dio vorrebbe per tutti i
sacerdoti, è il vero sacerdote e proprio per questo dovrà combattere
molto e non ha che i suoi giovani che lo aiutano, non che ha te, con la
tua immolazione e sofferenza; non hai detto al tuo sacerdote che hai
vissuto nove giorni di passione?
221
Marisa - No. Per non farlo soffrire di più, mica io sono come te. Io
cerco di non farlo soffrire, ma è stato dura per me, sai? Molto dura.
Gesù - Non mi riconosci, Marisella? Sono il tuo sposo. Non credevo
che nove giorni di astinenza totale ti avrebbero portato così giù; Io
sono il tuo amore, il tuo sposo, non ti tradisco e non ti ho mai tradita.
Marisa - Ed io, quando parli così, non so che dire, perché poi mi
sento tanto ignorante. Non posso stare in mezzo alla gente o in
mezzo ai giovani, non posso cantare, non posso fare niente; che razza
di sposa ti sei presa?
Gesù - La più bella, la migliore di tutte, la migliore di tutti i santi del
Paradiso, perché hai saputo e saprai dare tutta te stessa per tutti,
per i tuoi nipoti e per colei che si deve sposare.
Marisa - E non mi dai la voce per cantare? Io volevo cantare: “La
vergine degli angeli”, ce l'ho messa tutta; ho imparato anche un
canto nuovo, volevo fare un'improvvisata, ma mi avete tolto anche
questo.
Gesù - È l'immolazione totale, poi lascia a Dio decidere. Coraggio,
Monsignore, Eccellenza, purtroppo la vita di tanti miei sacerdoti
prediletti è insulsa e sporca. Coraggio a voi giovani, non voglio
vedervi così sofferenti, partite, andate a divertirvi santamente e
sanamente, perché ne avete bisogno.
Marisa - Questo è l'undicesimo segreto. Come voi volete, tutti quanti.
Però, giustamente, uno sposo che ama veramente una sposa non la fa
soffrire, l'aiuta a gioire; una madre o un padre che hanno un figlio
l'aiutano a gioire, anzi le mamme a volte si prendono sulle loro spalle
le preoccupazioni dei propri figli. Posso chiederti di aiutare questi
giovani a sposarsi santamente e con gioia? E se proprio non devo
cantare, sia fatta la tua volontà. Dio sia fatta la tua volontà e mi
abbandono completamente a Te, mio sposo diletto.
Gesù - E tu sei la mia sposa diletta. Coraggio.
Marisa - Perché piangi Gesù?
Gesù - Sono emozionato e soffro nel vederti soffrire, ma questo l'ha
deciso Dio, quindi coraggio e avanti. Io sono morto in croce e ho
aperto il Paradiso, tu morirai in croce e aprirai la strada al clero.
222
(I presenti recitano il Padre nostro)
Marisa - Ecco, adesso benedice Paolo VI.
Madonna - C'è anche il tuo papà.
Marisa - Ma sta ancora così papà? Però è sereno. Ciao papà, forse
non ti ho capito nella vita, ma adesso mi trovo in un momento
difficile per accettare questa immolazione, ma se tu vuoi, puoi
aiutarmi; aiuta mamma, aiuta i tuoi nipoti e i tuoi figli; ciao papà,
perdonami se non ho saputo comprenderti ed amarti. Ciao sposo mio
diletto, forse non ho capito fino in fondo l'amore, il tuo grande
amore, ma lasciami lei, lasciami Maria, Madre dell'Eucaristia perché
da sola io non ce la faccio, non la vedrò mai più, non la vedrò mai
più, non la vedrò mai più.
Don Claudio - La vedrai, la vedrai.
Marisa - Non ti vedrò mai più, io ho bisogno di te.
Madonna - Eccomi Marisella, sono tornata di nuovo: mi vedrai, ma
non tutti i giorni per adesso, per questa missione, per questo
undicesimo segreto; sabato e domenica starò con te.
Grazie, miei cari figliolini, di ciò che avete fatto per la vostra sorella;
grazie a te Eccellenza di ciò che hai fatto per questa nostra dolce
figliola e grazie a te Selenia per quanto hai fatto per la tua zia, la tua
zietta; ti sei sacrificata e hai pregato molto. Coraggio, una santa
Messa, una bella pizzettata, come dite voi, e poi avanti, avanti a
coloro che sono lontano, ma oggi felici; l'abbandono a Dio è stato
premiato. Ci sono tanti modi di abbandonarsi a Dio Marisella, ma il
tuo è un abbandono speciale.
Marisa - Ciao papà.
Madonna - Insieme a sua Eccellenza, Monsignore Claudio, benedico
voi, miei cari figliolini, mando un bacio al piccolo Jacopo, ai vostri
cari; benedico coloro che si avviano al matrimonio e li benedirò
ancora, ancora, ancora.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
223
Marisa - Torna presto perché ne ho bisogno e poi, se vuoi dammi un
po' di voce per cantare, io posso dirti solo grazie. Aspetta, non
andare, non andar via, aspetta ancora un pochino; ancora un po', non
lasciarmi sola ti prego, ho tanta paura, ti prego, rimani ancora un po'
con me.
Roma, 7 agosto 1999 - ore 19:10
Lettera di Dio
Madonna - Ti sto guardando Jacopo e ti invito a pregare per la
mamma, per il papà, per la casa. Questa mia venuta è un po' forzata
anche se fatta con tanto amore. Dio, come fa sempre, mi dice di
venire ed eccomi qui a pregare con voi, ma il mio cuore è molto triste
perché è triste il cuore del mio sacerdote prediletto; a volte lo
portate a far delle cose che non fanno parte del suo modo di essere o
del suo stile. Attenzione, si può arrivare al peccato, ad offendere Dio,
ad offendere il prossimo anche così; se qualcuno non si sente di
affrontare questo cammino, così irto e spinoso, non è obbligato a
venire, ma ricordatevi, che se siete qui vuol dire che Dio vi ha
chiamati. Dio non inganna nessuno, ma qualcuno inganna Lui e chi lo
rappresenta. Anche voi avete infilato una lancia nel cuore del vostro
sacerdote per colpa di una persona tra voi, non accorgendovi che c'è
un'altra persona che sta soffrendo molto. Giustamente, la vostra
sorella ha ripetuto: “Se non sapete amare, come fate a pregare?”.
Come ha detto Gesù: “Imparate ad amare e poi pregate”. Se dite
tanti rosari, fate la santa Comunione, ascoltate la santa Messa, fate
le veglie o correte da una parte all'altra pur di non perdere la santa
Messa, ma non amate, non siete come Dio vuole; chi è con Dio ama e,
prima di far soffrire una persona, pensa a tutte le belle parole che
sono state dette e va avanti. A volte c'è anche chi fa soffrire e ha
paura di sbagliare; non avete pensato quanto questo sia offensivo nei
riguardi dei miei due cari figliolini? Chi ha paura è orgoglioso e non
sa amare; chi ha paura non è semplice ed io insieme al sacerdote vi
ho dato tutto ciò che si poteva dare. Vi amo e vi ho sempre amati
anche nelle difficoltà della vita. Qualcuno ha offeso gravemente, ma
sta a lui avere coscienza e dirlo. Non c'è amore, ognuno pensa a sé
stesso; se non c'è umiltà e semplicità, ma va avanti solo l'io e
l'orgoglio, la superbia, il sentirsi qualcuno, il primeggiare, la gelosia,
allora è peccato e si offende Dio. Se non volete offenderlo e non
volete offendere il sacerdote, rispettate il suo sacerdozio. Non vi
permetto di offenderlo, il vescovo ha già tante pene e chi lo ha fatto
224
non è a posto. Se voi agite in questo modo non potete aiutarlo; avete
un santo sacerdote, non lasciatevelo scappare. Domani sarò ancora
in mezzo a voi; Dio deciderà cosa fare e poi dirà tante cose sul clero
che non è a posto, ma sia fatta la sua volontà.
Insieme al mio sacerdote prediletto, al mio santo vescovo benedico
voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri; benedico e mando un bacio al
piccolo Jacopo. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Benedico coloro che non sono potuti venire, nonna
Iolanda, Selenia, Angelo e Lauretta. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Domani
sarò con voi perché la veggente è a Roma.
Marisa - Fai un piccolo sorriso.
Madonna - Hai ragione, avete ragione anche voi miei cari figli,
continuate ad essere soli.
Marisa - Sì, ciao. Non mi far soffrire tanto, da sola non ce la faccio.
Don Claudio, se n'è andata.
Roma, 8 agosto 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. So che tanti
di voi sono già partiti per le vacanze e anche i miei figli, se non
avessero avuto di nuovo un'avventura, sarebbero in vacanza; loro
ancora non hanno fatto un giorno di vacanza. Pregate affinché
possano riposare e iniziare il nuovo anno con più forza, più coraggio,
perché sarà un anno molto pesante, molto gioioso e forte.
Prego per coloro che sono partiti, per coloro che oggi partono e per
quelli che partiranno domani e nei prossimi giorni, e per voi che siete
qui.
Miei cari figli, avete pregato per un'intenzione particolare, ma vi
sembra che le preghiere non arrivate all'interessata, invece 1505
laici sono tornati alla nostra religione. Questo per le sofferenze della
vostra sorella, per l'immolazione totale del vescovo e della veggente
e per le vostre preghiere; ricordatevi che le preghiere non vanno mai
perse; Dio le accetta e sa come distribuirle e a chi darle.
225
La Mamma vi ringrazia per ciò che fate ma ci sono troppe nuvolette
in giro, c'è ancora troppo orgoglio, c'è ancora la corsa ad essere i
primi. Io ho insegnato la semplicità e l'umiltà; finché non sarete umili
e semplici non potrete entrare nel regno dei cieli, perché gli
orgogliosi non vi entrano.
Vi ho messo accanto due persone di un'umiltà e semplicità molto
forti, imparate da loro. È per questo che dovete gareggiare: per chi è
più umile, per chi è più semplice.
Vi ringrazio delle preghiere che avete fatto, vi ringrazio della vostra
presenza e auguro buone vacanze a tutti. La domenica verrò e
pregherò con i miei figli per voi.
A nonna Iolanda il mio benvenuto; finalmente ti vedo, anche se ero
accanto a te quando soffrivi e quando ridevi.
Marisa - E quando mangiava e beveva. Scusa madonnina, mi è
proprio scappata questa. Però è bella la mia mamma, vero?
Madonna - È molto bella, ed è bella perché è buona e brava, anche se
fa qualche capriccio ogni tanto con Selenia….
Marisa - Però anche Selenia è una pila di fagioli, eh?
Madonna - Però è buona, è paziente, è ligia al suo dovere; come lei
stessa dice: “Il medico pietoso fa la piaga puzzolente”.
Marisa - Li dici pure tu i proverbi? Se stai a guardare Selenia, ne
dice tante. Però ti fa filare, eh?
Madonna - Nonna Iolanda vai in vacanza, sii brava, ubbidisci al
vescovo, ubbidisci anche alla tua figliola e ai giovani che vengono ad
aiutarti; lasciati guidare o tu guida loro, vedi un po' cosa fare.
Nonna Iolanda - Grazie Madonnina, grazie.
Madonna - E a voi tutti, di nuovo, buone vacanze. Il mio bacio grande
va al piccolo Jacopo che tutti chiamano tempesta, ma gli vogliono
bene. Sono qui
Jacopo, ti vedo ma tu non mi vedi, non vedi gli angeli ma loro vedono
te. Ieri hai detto che vedevi il cielo, saltavi ma non arrivavi a
226
toccarlo. Il cielo lo vedi ma a me no; quando mi hai vista con quei
begli occhioni avevi appena due anni. Jacopo, devi essere buono, un
bravo bambino, dentro di te c'è l'angioletto che ti aiuta, ma se non fai
il bravo che cosa c'è dentro di te? Il diavoletto.
Marisa - Aspetta un momento: Jacopo può capire questo discorso?
Don Claudio - Sì, sì, ha parlato con la mamma di queste cose ieri.
Marisa - Ma lo capisce?
Don Claudio - Sì, sì.
Marisa - Sì, lo capisce. Beato lui.
Madonna - Allora coraggio. Adesso partecipate alla santa Messa, io
sarò con voi, ma tu, Marisella starai qui.
Insieme al mio vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti
sacri. Mando la mia benedizione a tutti coloro che sono in vacanza:
adulti e giovani. Vi copro col mio manto e vi tengo stretti al mio
cuore. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti ti posso chiedere quando sarà l'appuntamento tra noi
due?
Non dice niente. Va bene, fate un po' voi, tanto ha detto che devo
ubbidire. Devo ubbidire a voi, devo ubbidire a loro e a quelli di sotto.
Madonna - Coraggio, Marisella, mi piace quando fai così la spiritosa;
cerca di stare su, per quanto ti è possibile, perché se tu stai su,
stanno su anche coloro che ti stanno accanto.
Marisa - Ti volevo dire una cosa.
Madonna - Sì, stacca il microfono però.
Tossicia (TE), 9 agosto 1999 - ore 20:40
Lettera di Dio
227
Marisa - Perché dici a me tutto questo? Io non sono nessuno, mi
hanno tolto anche ciò che è tuo, il titolo Madre dell'Eucaristia.
Madonna - Lo so, che stai soffrendo per questo, Marisella, così Dio
mi ha mandato e mi ha detto: “Vai Maria, vai a consolare Marisella”.
Io sono apparsa solo a te come Madre dell'Eucaristia e a nessun altro
uomo della Terra. Se questo accadrà, sarà soltanto quando Dio
deciderà che ci saranno apparizioni della Madre dell'Eucaristia da
altre parti, ma fino a questo momento io appaio solo a te come
Madre dell'Eucaristia. Sono venuta a consolarti, figlia mia, so che
soffri molto, ma con la tua sofferenza hai salvato tante anime che non
conoscevano mio Figlio Gesù: hanno lasciato la loro religione per
unirsi alla tua. Sono 1.805.178 le anime salvate.
Marisa - Volevo dirti che, dal momento che non sono buona a far
nulla, sono e sarò sempre malata, puoi lasciare pure ad altri il titolo
“Madre dell'Eucaristia”; io mi ritiro in buon ordine, basta che tu vieni
a farmi compagnia quando sto male; lascialo pure agli altri, sono
giovani, forti, stanno bene in salute e possono fare molto di più.
Madonna - Ma cosa stai dicendo, Marisella, cosa stai dicendo, figlia
mia? Tu sei la prescelta da Dio, tu sei l'innamorata di Gesù, Gesù è il
tuo grande amore. Vedi come è grande Dio, quando ti ha vista così,
mi ha detto: “Vai Maria, vai da Marisella, vai a consolarla”, ed
eccomi qui, mentre lavori, soffri o cerchi di capire gli altri, io sono
con te. La tua è una vita dura, spezzata, è l'immolazione totale, è il
martirio d'amore per Gesù. Coloro che godono, quanto potranno
godere? Tu già conosci il grande dono del Paradiso, l'angolo scelto
da Dio; la Terra in fondo è soltanto fango e tu ne esci fuori come un
giglio, sempre pulito, sempre a posto. Come puoi dire di ritirarti e
lasciare il titolo ad altri? Dio ha scelto te, non ha scelto altri. Asciuga
quelle lacrime Marisella, non ti voglio vedere così.
Marisa - Escono da sole.
Madonna - Lo so, stai soffrendo moltissimo, nessun uomo della Terra
soffre come te, nessun santo del Paradiso ha mai sofferto come te.
Non sei contenta? Dio ha ordinato il sacerdote vescovo; gli altri non
crederanno, non capiranno, ma a voi non deve importare, perché
siete due gemme preziose agli occhi di Dio e state cercando in tutti i
modi di portare i giovani ad essere perle preziose ai suoi occhi. Su
questa Terra va avanti chi ha grandi titoli, chi ha il denaro e sono
sempre le stesse persone che si comprano l'un l'altro; la Massoneria
228
è dappertutto. Anche a Radio Maria e a Medjugorje c'è la
Massoneria, per questo riescono a costruire chiese, asili, pensioni e
case. A voi non resta che un capannone: la Basilica Madre
dell'Eucaristia. Questo è il regalo più grande, Dio non guarda le cose
in grande, fatte con denari non propri, Dio guarda voi, mie perle
preziose e il vostro cuore. Adesso torno al Padre; Marisella, mi
raccomando, stai tranquilla, calma, perché la tua salute è molto in
bilico e ciò che è natura è natura. Se Dio decide di guarirti, io
correrò a prenderti. Se Dio lascia così la tua salute, allora ogni
giorno 300.000, 400.000, 500.000 anime torneranno da mio Figlio
Gesù. Vieni che ti do un bacio, figlia mia.
Marisa - Ciao. Salutami tanto il Padre, Gesù e lo Spirito Santo.
Madonna - Ciao, mia perla preziosa.
Tossicia (TE), 14 agosto 1999 - ore 23:15
Lettera di Dio
Marisa - Perché sei venuta? Non ti aspettavo, hai detto che avevo
l'astinenza e quando ne avevo veramente bisogno non ti ho vista.
Madonna - Quando Dio Padre mi manda, Marisella, vengo; oggi Lui
mi ha detto di venire e mi ha raccomandato di dirvi che non può far
finire tutto se prima non ci sono tante conversioni. Suo Figlio Gesù
non può essere morto invano, noi stiamo aspettando altre
conversioni e siamo arrivati oggi a 499 sacerdoti tornati al Padre;
aggiungili a tutti quelli che si sono già convertiti. Le persone parlano
male perché non conoscono Gesù, non sanno cosa vuol dire
Eucaristia perché i loro sacerdoti non l'hanno insegnato; parlano
male perché i loro sacerdoti hanno parlato male, ma già vi ho detto
che non dovete più pensarci e ricordate ciò che ha scritto Dante:
“non ti curar di loro, ma guarda e passa.” Quanto potrà durare
ancora questa loro cattiveria, presunzione, gelosia e invidia? Quando
finiranno di torturare un piccolo, ma grande sacerdote che ama tutte
le anime? Oggi siete molto provati, miei cari figli, miei cari dolci
angeli, allora sono andata da Gesù e gli ho detto: “Figliolo mio, aiuta
quei poverini, aiutali”. Dio Padre non vuole che Gesù sia morto
invano.
Marisella, dal momento che avete detto sì, le prove non vi sono
mancate. Ho anche visto il tuo sconforto e lo scoraggiamento, ho
229
visto il mio vescovo crollare e questo ci ha fatto soffrire, non perché
lui abbia mancato, ma perché vedervi così ad aspettare la
conversione degli uomini è molto dura. Ai miei tempi gli uomini non
erano così numerosi, ma oggi sono tante le creature che vivono su
questo pianeta Terra. Volete veramente lasciare tutto? Perché non
vuoi indossare l'abito episcopale? Perché non vuoi vestirti da
vescovo? Saluti al vescovo ha detto il piccolo Jacopo, anche se non si
rendeva conto di ciò che diceva, ma capiva che la parola vescovo era
più grande di Don Claudio, era qualcosa di grande per il piccolo
Jacopo. Non siete contenti, figli miei, se altri uomini si convertono e
amano Gesù? Miei dolci angeli, vi ringrazio perché, malgrado tutto,
pregate molto; mi chiedono la guarigione per te Marisella, ma tu lo
sai che non sarai felice qui sulla Terra e che Dio ti farà felice solo in
Paradiso; dovrai soffrire molto, figlia mia.
Marisa - Ma non con il respiro, Madonnina, io non ce la faccio, mi
sento strozzare.
Madonna - Quante anime hai salvato in poco tempo.
Marisa - Sì, ma ci sono anche altre creature che possono farlo, non ti
pare? Gesù! Gesù sei arrabbiato con me?
Gesù - No, figlia mia, come posso essere arrabbiato con te? Sono
contento di te, sono felice, malgrado tutto, perché accetti e il tuo
sfogo di pianto è normale, saresti stata una persona anormale se non
avessi pianto; devi piangere quando ne hai voglia, non è peccato. Il
peccato è offendermi, il peccato è offendere voi, il peccato è
calunniarvi e diffamarvi. Non avete persone che vi difendono perché
hanno paura. Voi non abbiate paura figlioli miei.
Madonna - Per questo sono venuta, per portarvi il mio bacio, il mio
abbraccio, il mio coraggio; coraggio miei cari angeli. Insieme a Sua
Eccellenza benedico voi figlioli, i vostri cari, i miei giovani, che sono
tutti insieme. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Un
bacio al piccolo Jacopo, che con tanta dolcezza ha detto: “Saluti al
vescovo”. Grazie miei cari figli, grazie per tutto ciò che fate. Dio vi
darà tanta forza per andare avanti, ma non ritiratevi, non chiudete,
vi prego, non lo fate.
230
Marisa - Io non comando niente, il vescovo comanda, io non sono
nessuno… Quando mi porti via? Quando trionferà tutto?
Madonna - Pensa agli altri due segreti che ti ho dato. Ciao Marisella,
un bacio dalla tua mamma, sorella.
Marisa - Ciao, grazie di essere venuta, ne avevo proprio bisogno, non
so quello che dirà il vescovo. Ciao. Don Claudio, è venuta.
Don Claudio - Lo so.
Tossicia (TE), 15 agosto 1999 - ore 20:00
Lettera di Dio
Marisa - Quando non ti vedo per tanto tempo sento molto la tua
mancanza, anche quando soffro sento la tua mancanza, anche se so
che mi aiutate. Oggi chiedo preghiere per me, perché se io sto
meglio, anche il sacerdote, i giovani e gli adulti stanno meglio e
sanno lottare e combattere, ma se sono deboli, perché sentono la
nostra sofferenza, non hanno la forza neanche di combattere. Volevo
dirti solo questo, poi aggiungo di tutto cuore: sia fatta la volontà di
Dio.
Madonna - Miei cari giovani, vi vedo insieme a lavorare, giocare e
pregare, soprattutto a pregare e questo mi dà tanta gioia; tutte le
preghiere che fate per la vostra sorella, per il vostro vescovo,
ricordatevi, non sono mai perse, Dio le distribuisce a chi ne ha più
bisogno. Sì, è vero, Marisella soffre moltissimo, per cause naturali e
soprannaturali, ma Dio vuole questo e a Dio non può dire di no. Dio
ha dato l'episcopato a Don Claudio e lui non poteva dire di no; alla
vostra sorella ha chiesto l'immolazione totale, il martirio d'amore e
lei non poteva dire di no. Io accetto le vostre lamentele, ma non dite
mai di no a Dio. Dio sa quello che fa, sa ciò che vuole, lo sapeva già
prima che voi nasceste. Lo so, oggi è una festa grande, io sono salita
al Cielo, ma prima sono morta, trasfigurata e poi ascesa al Cielo; è la
mia festa, è la festa di tutti voi e dovete festeggiarla, anche con le
usanze umane. Si può festeggiare con la preghiera, intensificandola
sempre più, si può fare un banchetto, per quanto è possibile, tutto si
può fare. La mia assunzione al Cielo è stata voluta da Dio; prima che
io nascessi, ero già presente nella sua mente, come voi tutti siete
nella mente di Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo.
231
La Trinità è nell'Eucaristia. Sono in tanti a non voler accettare
l'Eucaristia, non perché non credono, ma perché hanno paura di
seguire un certo cammino spirituale che li porta alla santità. Per
amare l'Eucaristia bisogna vivere in grazia e non fare certi peccati
che sono gravi per Dio e per gli uomini. Tanti uomini peccano, chi
volontariamente, chi involontariamente contro l'Eucaristia. Gridatelo
a tutti: voi non siete una setta, una setta non apre a tutti le porte,
non dice a tutti i messaggi che Dio manda, messaggi così grandi, così
pieni d'amore e di correzione fraterna. Se le porte fossero chiuse, se
i messaggi fossero tagliati e tolti quei richiami materni che danno
fastidio, oggi sareste venerati e ossequiati, ma dal momento che ciò
che vi dico viene pubblicato su carta, questo dà fastidio a tutti,
specialmente a coloro che occupano un grande posto nella Chiesa.
Finché dico di pregare per i sacerdoti, di amarvi o di convertirvi tutto
va bene; quando dico di vivere in grazia, non peccare, non offendere,
non calunniare e non diffamare, sono proprio le radio cattoliche, i
sacerdoti, i cardinali, i vescovi, le suore o le persone che dicono di
essere più vicino a mio Figlio Gesù e affermano di amare l'Eucaristia,
che calunniano e diffamano due semplici creature scelte da Dio.
Come per voi c'è tanta sofferenza, anch'io, come mamma, soffro; oggi
sono venuta vestita a festa, ma non la sento questa festa perché ci
sono troppi peccatori, troppe persone che non vogliono convertirsi.
Convertitevi, credete alla Parola di Dio, qualsiasi essa sia; dovete
amare e per amare ci vuole sacrificio, non pensare a se stessi, ma al
fratello che soffre e al prossimo. Miei cari giovani, dovete avere
sempre la testa alta e coraggio, non dovete aver paura di nessuno,
anzi, se c'è da combattere contro qualche sacerdote che vi offende,
combattete e se non rispondono, non vale la pena di stare a discutere
e dite: “Buonasera padre, lei sa bene come si comporta”, e andate
via. La gente si allontana da voi perché voi siete nella verità, fate
capire loro con il vostro sguardo e con il vostro modo di essere che
non sono a posto; si allontanano perché dovrebbero vivere amando
Dio, essere in grazia, vivere i sacramenti e i comandamenti. Ma chi
vive tutti i comandamenti e i sacramenti? Chi vive la fede, la
speranza e la carità? La carità rimane con voi sempre, anche in
Paradiso, perché dov'è carità e amore, lì c'è Dio e Dio è amore.
Vedi, Marisella, sono in festa con gli angeli, i santi, le anime salve
sono intorno a me, ma gli uomini della Terra cosa fanno in questo
momento? I miei sacerdoti prediletti cosa fanno? Pensano a Dio?
Pensano a vivere in grazia? No. Alcuni ancora si riuniscono per
calunniare e diffamare la missione che Dio ha dato ai miei due cari
232
figliolini. Tempo perso, peccato grave, peccato mortale. L'hanno fatto
loro il nuovo catechismo che dice: “Calunniare e diffamare è peccato
mortale e non confessato è sacrilegio”. Il vostro sacerdote ha tutti i
poteri, può dire la Messa, può fare tutto ciò che fa un vescovo, non è
sospeso a divinis, i decreti non sono veri, perché colui che li ha fatti è
scomunicato ipso facto. Non dovete aver paura di nessuno, il vero
cristiano non ha paura; coraggio baldi giovani, non affliggetevi più di
tanto, la vittoria è vicina anche per voi, la sofferenza è per la vostra
sorella; voi dite che se lei soffre, soffrite anche voi, ma se fate così,
quale coraggio e forza vi date? Avanti, con coraggio, con forza, ma
soprattutto con tanto amore verso tutti. La mamma ringrazia te,
Giovanni, per quanto fai per i miei figliolini; Iolanda, grazie per
quanto fai per questi miei due figli provati dal Cielo e dalla Terra.
Aiutatevi, non lasciatevi andare mai, non ascoltate le chiacchiere,
non ascoltate i pettegolezzi, andate avanti con Dio, con Gesù
Eucaristia e con lo Spirito Santo. Questo è il giorno dell'assunzione
di Maria al Cielo. Anche voi, se vivete in grazia, se amate con tutto il
cuore, vi attende il Paradiso, vero nonna Iolanda? Stai soffrendo
moltissimo, però quando c'è qualcosa che non va devi chiedere aiuto
al vescovo o ai tuoi fratelli, non dico a Marisella, poverina, perché ha
bisogno anche lei di aiuto. Il Paradiso vi attende. Coraggio
Eccellenza, so che è brutto, so che vuoi lasciare, ma dentro di te
questo pensiero non esiste, perché tu non farai mai, mai, mai una
cosa così. Preghiamo insieme recitando il Padre nostro…
Ciao miei cari giovani, ciao piccolo Jacopo, la Mamma ti manda un
bacio e a voi miei cari figli, grazie se amate con tutto il cuore mio
Figlio Gesù. Insieme al vescovo benedico voi, i vostri cari, la piccola
Ludovica. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sei elegante, eh? Io sto così perché avevo un po'
freddo.
Madonna - Marisella, tu non devi prendere freddo e non devi sudare.
Tossicia (TE), 19 agosto 1999 - ore 20:15
Lettera di Dio
Madonna - Non si prega, nel mondo viene a mancare la preghiera;
sono tutti presi dal loro correre invano e non si sa dove. Io ero già
233
qui con voi e dal momento che aspettavate qualcuno, nonna Iolanda,
sono venuta a dirvi queste poche parole: non si prega, si prega solo
quando si corre nei santuari, quel tanto che si può fare e poi tutto
torna normale. Non si prega e oggi, 19 agosto, vi ripeto ancora:
quanto tempo date al vostro corpo, alle vostre faccende, al vostro
lavoro quotidiano e quanto tempo date a Dio? Si può fare molto di
più: c'è chi ha bisogno di molto riposo, c'è chi aiuta per far riposare il
prossimo, ma ci sono tanti che perdono tempo e continuano a
perdere tempo; solo quando arriverà qualcosa di brutto penseranno
alla preghiera e a convertirsi. Lo so, Marisella, vuoi dirmi delle
treccine, ma ho visto quando te le faceva.
Marisa - Tanto per dirti qualcosa, per farti sorridere.
Madonna - Ma tu non sei contenta che io sono venuta?
Marisa - Certo che lo sono. Oggi mi hai aiutato a respirare, allora ti
ripeto ancora la domanda: mi fai cantare un pochino? Perché senza il
canto io mi sento morta.
Madonna - Ricordati il martirio d'amore e l'immolazione totale, non
dimenticare mai queste due frasi. Ora la Mamma rimane con voi per
la santa Messa, prego con voi, per ognuno di voi, ma soprattutto per
il mio vescovo. Grazie per ciò che fate per questi miei due figliolini,
per ciò che fate per nonna Iolanda. Imparate ad amare e poi pregate,
questo è molto bello, imparate a fare la carità, ad aiutare il prossimo,
poi pregate, perché è più preghiera fare carità che mettersi in un
angolino a pregare. L'amore deve essere sempre al primo posto.
Buona santa Messa, io sono con voi.
Marisa - Adesso gli angeli la portano via. Sì, dopo lo dico. Va bene,
ciao. Adesso vieni giù vicino al vescovo? Io non te lo tocco. Lo sai che
mi strilla sempre? Dice che comanda lui perché è vescovo ed io dico
sempre sì a tutti.
Madonna - Va bene, adesso raccogliti Marisella e ascolta il canto.
Tossicia (TE), 23 agosto 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Come sei bella! Questa volta hai messo la corona. Tu però
hai sempre detto che sei regina senza corona. Sei bella, troppo bella.
234
Però, posso dire che sono un po' incavolata? Volevo dire arrabbiata,
scusa, ingrippata. Il vescovo lo devi rispettare perché lui è Sua
Eccellenza. Voglio vedere con il titolo che Dio gli ha dato….
Hai detto che Dio ci avrebbe spianato la strada. Io faccio finta di
niente, ma sono molto ingrippata. Guarda, è immersa in migliaia,
miriadi, miriadi di stelle.
Madonna - Adesso la Mamma vi fa un richiamo materno e mettete in
pratica quanto vi dico ora: quante volte vi ho detto di recitare il
rosario con la corona in mano? Via i braccialini e gli anellini: dovete
avere la corona in mano. Anche tu, Marisa, spesso non ti ricordi della
corona.
Dovete recitare il S. Rosario con la corona in mano perché così vuole
Dio Padre. Non quando lavorate, quando fate altre cose, ma quando
siete seduti a pregare tutti insieme, prendete il S. Rosario. Il S.
Rosario benedetto allontana il demonio, i piccoli demoni che cercano
di infiltrarsi e di farvi cadere, ma fino ad oggi, miei cari figli, siete
stati molto bravi e molto forti perché la grazia di Dio è con voi. So
che un giorno dopo l'altro avete passato tante e tante sofferenze,
grandi e piccole; quasi sempre erano grandi, ma Dio, forse non ve ne
siete accorti, non vi ha fatto mancare nulla, né aiuto spirituale, né
aiuto morale, né aiuto fisico. Ma se questa è la strada che Dio vuole
da voi, specialmente da voi due, miei cari figliolini, non lasciatela.
Lasciando questa strada non sapete cosa potete trovare. Tutti
aspettate i tempi, so che vi scrivono anche dei messaggi sui
telefonini: “Quanto sono vicini questi tempi?” ed io sorrido.
I tempi sono vicini e come dice il vostro vescovo: “A Dio basta un
nulla per cambiare tutto”.
Marisa - E allora si sbrighi, che sta facendo? Ma che fa Dio? Scusa,
volevo parlare un pochettino con Lui, ma è impossibile perché Dio
non l'ha mai visto nessuno, figurati se lo vedo io. Però, gli volevo dire
che quando non pensa ad altro, perché non pensa a noi? Quando ha
finito di pensare… Sì, tu capisci quello che voglio dire: Dio sta
pensando, allora digli che, quando finisce di pensare alle cose sue,
pensi un pochettino alle nostre.
Madonna - La tua semplicità mi commuove Marisella.
235
Marisa - Io non c'entro niente con questa semplicità e di queste cose
non capisco niente. Voglio soltanto dire che quando Dio finisce di
pensare, giri un pochino lo sguardo da un'altra parte. Dico qualche
cosa di male? Mica si offende Dio, no?
Madonna - Ma chi può offendersi con te, Marisella?
Marisa - Cosa gli devo dire per farlo offendere? Non per offenderlo,
ma perché così pensa a noi. Ti ricordi quando ero piccola che facevo
le cose apposta così mi vedevano e si accorgevano che ci stavo
anch'io? Facevo le cose apposta e adesso faccio così anche con Dio.
Cosa posso fare? No, no, va bene. Oggi è la festa tua, sei la Regina,
sei venuta tutta elegante, una silhouette, tutta bella.
Madonna - Io sono sempre la tua serva Marisella; sono regina, ma
sono serva di tutti, serva di Dio, serva degli uomini. Anche tu ti farai
bella per la festa del vescovo.
Marisa - Dovremo vedere tante cose, ma perché non ne parliamo io e
te sole, quando sto in camera da sola? Perché non vieni? Ora ti dico
una cosa: ascolta, hai tempo o devi andare a pensare con Dio? Dio ha
detto al vescovo: “Ti ordino” e gli ha promesso che poi avrebbe
pensato Lui ad appianare la strada. Noi ce la ricordiamo questa
frase. Lui ha detto: “Ti ordino”, non ci ha lasciato liberi di scegliere e
noi abbiamo ubbidito, però adesso deve mantenere anche la parola
che ci avrebbe appianato la strada. Vai un po' te a dire a quegli
zucchetti che lui è stato ordinato da Dio e non dal Papa, né dagli
uomini: chi ci crede?
Madonna - Perché ti interessa che gli uomini credano?
Marisa - Senti, Madonnina, sei tanto buona e tanto bella, ma noi non
viviamo in Paradiso con Dio, stiamo sulla Terra con gli uomini, con i
demoni e con tutti quelli che ci fanno del male. Scusa, però ho detto
la verità: tu stai in Paradiso con Dio, noi invece stiamo in Terra con
gli uomini e gli uomini non sono mica Dio! Se tu sapessi chi sono!
Madonna - Sono venuta per voi, soltanto per voi; quante volte vi ho
detto che vengo quando Dio mi manda? Avevo detto che sarei venuta
di rado e invece quante volte sono venuta Marisella? Sono venuta ad
aiutarti o a farti compagnia; poche volte ti sei accorta della mia
presenza, ma hai sentito il profumo, un dolce profumo, quello che io
porto, quello che senti quando sono accanto a te. Sono venuta
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soprattutto per ringraziare l'eroismo del vescovo, la sua forza, la sua
volontà di dare tutto a Dio e per ringraziare coloro che sono venuti
ad aiutare questi miei due figliolini e la nonna Iolanda che soffre
molto.
Marisa - Se sai che soffre, perché la fate soffrire? Prendetemi tutta,
ma lasciate in pace gli altri; io non ho bisogno di niente, quindi
lasciatele vivere in pace questo poco tempo che le dai ancora e
prendi me. Al posto di tutti quelli che stanno male prendi me.
Madonna - Sei un po' impacciata Marisella, ti vergogni di me?
Marisa - Non è che mi vergogno di te, è che sono un po' arrabbiata,
anzi arrabbiatissima.
Madonna - Coraggio, coraggio, sii forte, sei stata sempre forte.
Marisa - Senti, mettiti al mio posto: me ne succedono di tutti i colori,
dalla a alla zeta. Intruppo, casco, perdo quello, perdo quell'altro… e
non dovrei essere arrabbiata?
Madonna - Questa è un'apparizione tra Madre e figlia, ma io vi invito
alla preghiera forte, a pensare a tutti quegli uomini che sono lontani
da Dio. Non sono tanto gli uomini che fanno soffrire, ma coloro che io
ho chiamato miei figli prediletti. Pregate, intensificate la preghiera,
approfittate ancora di questo riposo e poi avanti, avanti. Come dice il
vescovo: avanti, avanti, avanti.
Marisa - Il vescovo nostro, perché adesso ce n'è uno solo di vescovo.
Madonna - Farete una festa grande per il vescovo, dovete impegnarvi
a realizzarla, tutti: adulti e giovani. Non potete capire quale grazia
grandissima e quale dono meraviglioso sia essere ordinato vescovo
da Dio; adesso tu vedrai dietro di me una croce, Marisella.
Marisa - Già la vedo, sta là.
Madonna - È la stessa croce che tu hai nel polso.
Marisa - Allora avevo visto bene! L'Eucaristia con le due mani, come
il sacerdote? Prima pensavo che fosse una puntura che mi avevano
fatto all'ospedale, invece io qui non ho punture, ma ho quella; però
questa non mi fa male, mi fa male quella sulle spalle.
237
Madonna - Tutto quel sangue che hai perso ieri, Marisella, era
causato dalle spine.
Marisa - Non mi sono accorta subito, ma solo alla fine.
Madonna - Quello è sangue di martire, perché tu lo sei. Sei contenta
Marisella che sono venuta soprattutto per te?
Marisa - E per loro no?
Madonna - Sì, certo, anche per loro. Ma pensa al sangue di ieri: era
un sangue rosso porpora e ne usciva tanto.
Marisa - Però, devo dire che non ho sofferto come le altre volte, anzi
mi sono un po' arrabbiata perché mi ero appena cambiata; tre o
quattro volte mi sono cambiata per il sudore di sangue.
Madonna - Adesso preghiamo insieme agli altri, Marisella. Chi non
può stare in ginocchio si alzi in piedi, anzi alzatevi tutti in piedi
perché il “Padre nostro” lo recitiamo tutti in piedi.
Sì, recitate pure l'Ave Maria.
Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia per ciò che fate per questi miei
due figliolini. Insieme al vescovo Claudio benedico voi e i vostri cari.
Mando un bacio alla piccola Ludovica e al piccolo Jacopo.
Marisa - E anche quella che ha qui.
Madonna - Certo. Benedico i vostri oggetti sacri, questa casa e
questo posto. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Tossicia (TE), 23 agosto 1999 - ore 19:00
Lettera di Dio
Marisa - Non ci sono.
238
Don Claudio - Anime, persone.
Marisa - Non ci sono. Tutte le cose belle che Dio ha creato non ci
sono.
Don Claudio - È un posto senza niente.
Marisa - Un posto brutto.
Don Claudio - E che cos'è?
Marisa - Non lo so, non lo so. Sono stanca, sono molto stanca e allora
può darsi che Dio non mi fa godere delle cose belle che ha creato.
Don Claudio - No, Dio ha detto un'altra cosa: che ti farà felice in
Paradiso.
Marisa - Ma io non sono in Paradiso, io non sono da nessuna parte.
Don Claudio - Adesso stai sulla Terra, no?
Marisa - No, perché non ci sono mari, non ci sono fiori, non ci sono
uccelli, non c'è niente. Non si può stare… Quando stavo sulla Terra…
Don Claudio - Cosa sarà, il Purgatorio?
Marisa - …vedevo tante cose. I fiori, i prati e poi giocavo con gli
angeli, con gli angeli bambini.
Don Claudio - Quando eri bambina.
Marisa - Adesso sono bambina.
Don Claudio - Ah, sei bambina adesso?
Marisa - Sì. Adesso devo fare un passo avanti: ubi caritas…
Don Claudio - …est amor.
Marisa - Devo fare tanti passi avanti per godere il Paradiso, adesso io
non sto da nessuna parte, non lo so dove sto.
Don Claudio - Sei sospesa tra Cielo e Terra.
239
Marisa - No, perché non ce la fanno a tenermi gli angeli.
Don Claudio - Perché?
Marisa - Perché gli angeli sono spiriti e io li ho visti; ho visti gli
angeli quando ero piccolina, adesso ho quasi sette anni, capisco di
più. Adesso però non vedo niente, voglio vedere i miei angeli e voglio
vedere la Madonna.
Don Claudio - Chiedilo alla Madonna.
Marisa - Ho bisogno di lei.
Don Claudio - Vogliamo fare una preghiera perché venga?
Marisa - Ho bisogno di lei.
Don Claudio - E chiediamolo.
(Si recita l'Ave Maria)
Invoca la Madonna, di': “Vieni, vieni Maria”.
Marisa - Ma non è il luogo adatto per lei.
Don Claudio - Allora di' che ti porti in un luogo adatto per lei.
Marisa - Sicut lilium.
Don Claudio - Sai cosa significa? Come i gigli il deserto fiorirà;
cominci a vedere fiorire questo deserto?
Marisa - Sicut lilium
(Marisa parla in ebraico)
Don Claudio - Giglio?
Marisa - Adesso nel prato è spuntato un giglio, comincio a vedere il
grande prato.
Don Claudio - E c'è un giglio?
240
Marisa - Un giglio.
Don Claudio - Bene.
Marisa - Sicut lilium.
Don Claudio - È bello questo giglio?
Marisa - Sì, bello, bello.
Don Claudio - Vedi, il deserto fiorirà: sta fiorendo il deserto?
Marisa - Il giglio, giglio.
Don Claudio - Vedrai che tra poco ce ne sarà un altro. Ma lo sai che è
un'eccezione un giglio nel deserto? I gigli non nascono nel deserto.
Marisa - Io mica ti ho detto che sto nel deserto, ti ho detto che nel
prato c'è un giglio, questo ho detto; questo giglio è grande e bello,
via.
Don Claudio - È arrivata lei.
Marisa - Esce lei dal giglio.
Madonna - Hai vissuto la passione, Marisella e sei stata eroica. È
troppa la sofferenza, ma quando Dio la permette io sto con te come
facevo con Gesù: Gesù soffriva in croce ed io ero lì con Lui e soffrivo;
nessuno mi vedeva quando soffrivo. Ho sofferto la passione di mio
Figlio Gesù e soffro la tua: non ti lascio sola, non ti lascio sola.
Marisa - Quando mi porti via da queste tenebre, da questo mondo
così, che mi mette paura, quando mi porti via? Non ti chiedo quando
è il trionfo, perché probabilmente neanche lo vedrò, ma quando mi
porti via? Dimmelo, ti prego.
Madonna - Vuoi lasciare solo il vescovo?
Marisa - Io non voglio lasciare solo nessuno, solo che sono di
impiccio, do fastidio a tutti perché non faccio niente, non sto bene; tu
mi hai promesso che mi portavi via ed io sto aspettando ancora;
come Don Claudio che aspetta da nove anni di vederti, a me da
241
quanti anni mi dici: “Ti porto via, ti porto via”. Sembra che mi dici
questo per darmi il contentino.
Madonna - Ma non sei contenta che ho mandato gli angeli con te?
Marisa - Ma adesso sono grande o sono piccola?
Madonna - Adesso sei Marisella.
Marisa - E quando, quando? Con mamma o senza? Sì, adesso sto
meglio con la passione, ma qui non respiro bene.
Madonna - Ciao Marisella, vado al Padre, ma stai tranquilla: anche se
non mi vedi sono sempre accanto a te, sei troppo importante per noi.
Marisa - Io sono importante? Ma che dici, Madonnina bella? Se lo
dici tu. Il giglio è grande come il mondo e dentro c'è lei con tutti gli
angeli intorno ai bordi. Attenta eh, guarda questi: ti piacciono?
Certo, non sono belli come i tuoi, allora io sulla Terra mi accontento
di questi, anzi li devi benedire perché sono per due bambini, due
bimbi; gli dai la benedizione anche se sono malandati come me?
Quelli sono angeli veri, questi sono angeli finti. Chi me lo può fare il
disegno, un giglio grande, tutti gli angeli intorno e tu lì. Hai finito
adesso con la passione? Io sì e te?
Madonna - Certo, Marisella, ho finito con te.
Marisa - Quanto sono brutti questi, Don Claudio! Però sono belli per
gli uomini, io li ho fatti con tanto amore.
Don Claudio - È per questo che sono belli, perché li hai fatti con
tanto amore.
Marisa - Punto dopo punto, sbagliavo e ricominciavo: mi sembrava la
tela di Penelope, non riuscivo mai a finirla.
Tossicia (TE), 28 agosto 1999 - ore 19:30
Lettera di Dio
Madonna - L'anima mia magnifica il Signore. Oggi per voi è grande
festa: avete un santo vescovo, ma non potete immaginare quanto sia
aumentato il peso della Chiesa sulle sue spalle; non ha forza fisica, la
242
stanchezza, le difficoltà, le calunnie e la malattia l'hanno prostrato,
ma Dio interverrà in suo aiuto quando sarà il momento di lottare per
far trionfare la verità; allora tutti i nemici della Chiesa verranno
smascherati. Molte volte vi ho detto che ci sono sacerdoti buoni, ma
paurosi e sacerdoti non buoni che vanno avanti nelle cariche e
nell'accumulare potere e denaro. Vi chiedo di pregare per il vostro
vescovo; i cattivi non accetteranno la straordinaria iniziativa di Dio.
I buoni e i teologi hanno paura degli uomini della Chiesa, ma non di
Dio, non del vescovo. Invece, devono aver paura di Dio che è
intervenuto ordinando vescovo Don Claudio, perché gli uomini della
Chiesa si sono allontanati da mio Figlio Gesù. Insegnano i loro
interessi e fanno finta di pregare quando c'è tanta gente o sono
presenti i mass-media. Si mettono sul trono, ma cosa danno a Dio?
Nulla. Il Signore ha bisogno di vescovi santi, di sacerdoti santi, di
cristiani santi, non di mezze misure. Se oggi sono qui in mezzo a voi
è perché Dio l'ha voluto. Avete pregato anche se ci sono delle
nuvolette; qualcuno di voi non si comporta bene, qualche figlio è
pronto a far soffrire e questo è grave. Vi chiedo di pregare, di fare
qualche piccolo sacrificio. In un gruppo c'è sempre qualcosa che non
va, c'è sempre la mela marcia da togliere, comunque va aiutata
finché si può, e se poi non c'è più nulla da fare, perché la vera
conversione non arriva, allora figli miei, girate altrove.
Sono la Madre dell'Eucaristia, ho chiesto tante sofferenze e sacrifici
alla vostra sorella che voi non potete neanche immaginare. Devo dire
che è stata molto forte ad accettare, a sopportare e a nascondere.
Oggi ha pianto per la gioia ma anche per la preoccupazione del
grande Dono che Dio vi ha fatto. Questo è un dono grandissimo:
essere ordinato vescovo da Dio, è stato ripetuto per la seconda volta
nella storia della Chiesa; è un dono che Dio ha dato con tutto il
cuore, ma sapeva a chi doveva darlo. Per il vescovo aiutare i propri
figli, praticare la correzione fraterna, riprendere coloro che mancano
è una sofferenza continua e ora è veramente prostrato, provato e
stanco. Voi direte: “Perché Dio non l'aiuta?”. Non potete immaginare
quanto l'abbia aiutato, altrimenti questi miei due figli oggi non
sarebbero qui con voi. L'aiuto di Dio c'è stato e, malgrado ciò, loro
soffrono perché, attenzione Yari e tutti gli altri, quando si ama
qualcuno veramente si soffre, ma si deve nascondere la sofferenza
senza farla vedere. Tutti cercate di amare e di dare il meglio per la
persona amata, il vostro vescovo ha dato il meglio a Dio. Dio è Tutto,
Dio è il mio Tutto, il suo Tutto, il vostro Tutto. Dio ama in questo
modo, vero Marisella?
243
Marisa - Non mi interrogare, perché se comincio te ne dico tante. Il
tuo Tutto non si è stancato di stare sempre a pensare? Non voglio
parlare, perché ho il cuore gonfio di dolore, di preoccupazione e di
paura, io non sono forte come il vescovo, io ho paura per il vescovo.
Tu hai detto che Dio interverrà al momento opportuno, che gli
spianerà la strada e che lo aiuterà. Guarda che oggi siamo alla fine di
agosto ed è rimasto poco tempo. Di' forte quello che devi dire,
altrimenti metto le dita nelle orecchie e non sento nemmeno io. Non
ti sento, non ti voglio sentir! Sento lo stesso.
Noi, tuoi figli, abbiamo allungato il collo e continuiamo ad allungarlo
fino al 24 dicembre, guarda come siamo bravi. Dal 24 dicembre 1998
allunghiamo il collo e non puoi lamentarti, perché noi siamo troppo
buoni. Io non rido, non so se ridere o piangere, non so quello che
devo fare.
Madonna - Tu pensi, Marisella, che Dio non mantenga ciò che ha
promesso?
Marisa - Sì, che lo mantiene, ma è da un anno che me lo dici! Le cose
non belle le ha sempre mantenute. Bisogna soffrire? E subito si
soffre. Ma le cose belle, quelle che tutti attendiamo, quando
arriveranno? Dicci qualcosa, il giorno, il mese o l'anno, perché siamo
stanchi.
Madonna - Dio ha voluto dare l'episcopato al sacerdote. Ogni tanto
arriverà qualcosa, è finito il tempo di stare sotto il moggio. Marisella,
tu sai molto bene che le persone che non amano sono cattive.
Marisa - Hai paura di dire che sono cattive? Io lo dico che chi non
ama è cattivo. Questo non ti fa pena? Hai visto quanto è bello il
vescovo?
Madonna - È bello dentro, molto bello, ed è bello fuori.
Marisa - Va bene, a me interessa che sia bello dentro. Allora? Quelli
che sono brutti dentro e fuori hanno tutto, a loro va bene tutto. No,
no, devi parlare in modo che tutti sentano, io non riporto niente. Di'
al tuo amato sposo che ti sta sempre vicino, di parlare, invece di
stare sempre zitto, forse ci capiremo, perché gli uomini vanno
d'accordo con le donne. Allora tu parla con Don Claudio, io parlo con
San Giuseppe. Ma di' qualcosa…
244
(Rivolta a Don Claudio)
Non mi ricordo ciò che le dovevo chiedere, cosa mi avevi detto?
Don Claudio - Se è opportuno comunicare per lettera.
Marisa - Ah, è opportuno comunicare…
Madonna - Certo, meglio per lettera che per telefono, vero Don
Claudio? Stavolta hai fatto una gaffe.
Marisa - Sì, ma quando lui scrive certe cose…, tu hai detto che quelli
buoni hanno paura e gli altri si incattiviscono. A cosa serve scrivere
la lettera? Noi non abbiamo tempo da perdere, noi abbiamo da fare
tante cose sulla Terra. Lui ha detto…
Madonna - Lui chi?
Marisa - Sua Eccellenza, va bene Monsignore? Noi a Roma abbiamo
il nostro modo di dire.
Madonna - No, con il vescovo no. Non chiedo a voi figli di chiamarlo
Monsignore, Eccellenza, ma Don Claudio, è così bello chiamarlo così.
Marisa - Senti, Madonnina, io ti voglio tanto bene, ma a me tutti
questi giri di parole non interessano, perché noi vogliamo bene al
sacerdote, anche se lo facciamo soffrire, perché siamo umani, siamo
deboli. San Giuseppe, parla tu, io ti voglio tanto bene.
San Giuseppe - Cosa devo dire io? Coraggio, Eccellenza, hai tutta la
Chiesa sulle spalle.
Marisa - Bella trovata, ha ripetuto la frase di Don Claudio.
Gesù - Sono Gesù: ho detto tante volte che Io sono in lui e lui è in
Me. A Me interessa la sua santità e quella di coloro che guida. Vi
preoccupate di troppe cose, ma Io, Gesù, non vi lascio mai soli. Non
resterete soli, perché Io sono in lui e quando Don Claudio parla sono
Io che parlo. Chi non ha compreso questo non può continuare questo
cammino; questo è un grande dono che Dio ha fatto al vescovo. Io,
Dio Padre e Dio Spirito Santo siamo in lui e quando fa un richiamo o
245
una correzione fraterna sono Io che parlo per suo mezzo e non
crediate che gioisca, ma soffre.
Marisa - Gesù, scusa, questo lo sapevamo. Io mi permetto di
chiederti…
Gesù - Coraggio, Marisella, cosa vuoi chiedermi?
Marisa - Quando finirà tutta questa sofferenza? Siamo stanchi di
soffrire. Quanti ne abbiamo oggi? Non lo so, ero convinta che fosse
domenica, invece è sabato. Quando arriverà il 24 dicembre noi
avremo trionfato insieme a voi, insieme a tutti?
Gesù - Tu non credi a quanto Dio ha detto?
Marisa - Sì, ma la Madonna dice sempre che i tempi sono vicini, sono
vicini e poi dice: “Vado a parlare con Dio, vado da Dio”. Dio non
pensa, ma agisce, vero? Non può stare a pensare, perché ha pensato
tanto tempo fa, eravamo tutti nella sua mente, quindi ha già pensato.
Va bene, sì.
Gesù - Abbiate fiducia in Dio, Dio non delude mai nessuno.
Marisa - Aspetta, aspetta: a me ha detto la Madonna…, non lo devo
dire, però anche se non lo dico lo penso e l'hai già letto dentro.
Gesù - Coraggio, dovete fare ancora tante cose prima che i tempi
cambino: pregate e abbiate fede in Dio, Colui che non tradisce mai
nessuno. Ed ora Io, Gesù, la mia Mamma, tutti gli angeli e i santi
diciamo insieme, volgendo lo sguardo verso Dio: Padre nostro…
A mano a mano che vi avvicinerete al giorno 14 settembre, io vi dirò
ciò che dovete fare e come dovrete farlo, vero Don Claudio? Se tu sei
d'accordo.
Don Claudio - Sì, sì.
Marisa - Cosa vuoi che ti dica di no? Noi diciamo sempre di sì.
Possiamo stare tranquilli? Posso farti una domanda? Perché alcuni
nostri figli ci fanno soffrire, ci tradiscono, ci dicono le bugie in faccia
e poi si arrampicano sugli specchi e dicono tante cose non vere?
Perché, perché? Ci hanno fatto proprio crollare, eppure sono nostri
figli, li abbiamo tanto aiutati, abbiamo detto loro tante cose, perché
246
fanno così? È così bello dire la verità, anche se a volte la verità può
far male.
Gesù - Ci sono creature che non amano, che amano solo se stessi e il
cammino per loro è molto lungo e difficile.
Marisa - E io cosa devo fare? Senti Gesù, io ti voglio tanto bene
perché sei il mio sposo, anche se mi fai soffrire, però noi due dei
rapporti amorosi fra i giovani non ci vogliamo impicciare.
Don Claudio - Se ci dobbiamo impicciare ci dica Lui quello che vuole.
Marisa - Il vescovo ha detto bene.
Gesù - Certo, perché Io parlo in lui.
Marisa - Andiamo bene, e io che ci sto a fare qui? Ora ti chiedo
un'altra cosa, questa è piccina: mi fai stare un pochino meglio e mi
fai cantare il 14 e quando sposa mia nipote? Gesù, davvero faremo il
divorzio io e Te. Ma perché quando ti chiedo qualche cosa non mi
rispondi mai?
Gesù - Se ti ho detto che ti farò felice in Paradiso…
Tossicia (TE), 29 agosto 1999 - ore 10:00
Lettera di Dio
Gesù - Sono venuto Io, il vostro Gesù, per parlarvi ancora di amore,
di pace e di serenità anche nelle difficoltà della vita che sono tante.
Gesù è qui con voi e vi ama di un amore immenso. Voi ora siete nella
grande prova, ma dovete viverla con felicità.
Il termine di questa grande prova, per voi e per coloro che seguono il
cammino del mio vescovo, sarà la felicità.
Guai a coloro che oseranno calunniare il mio vescovo, guai,
arriveranno momenti pesanti e penosi per loro.
Nessuno si può permettere di offendere, calunniare e diffamare ciò
che Dio Onnipotente ha fatto. Dio ha ordinato vescovo Don Claudio e
nessun uomo della Terra, neanche il Papa, può non riconoscere il suo
episcopato. Tutti gli uomini della Terra debbono accettare ciò che
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Dio Onnipotente ha fatto. Non ha dato la pienezza del sacerdozio a
Don Claudio per renderlo felice e potente, lo ha scelto perché ha
amato, sa amare e la sua generosità è immensa, solo per questo. Il
mio vescovo ama le anime ed è pronto a morire pur di salvarne una,
se vuole essere salvata.
Scrivete questo messaggio e diffondetelo. Nessun uomo della Terra
può calunniare, diffamare e non accettare ciò che Dio ha fatto.
Dio può far tutto ciò che vuole, Dio è onnipotente ed onnisciente, Dio
è Tutto. Guai, guai a coloro che rifiuteranno il mio vescovo. Leggete
il Vangelo, Io ho chiamato razza di vipere e sepolcri imbiancati chi ha
osato combattere i disegni di Dio. Chi si mette contro la volontà di
Dio, pecca gravemente ed è difficile che entri nel Regno dei Cieli.
Chi ascolta e acconsente alla calunnia e alla diffamazione è colpevole
dello stesso peccato. Quando qualcuno parla male del vescovo, della
veggente, dei miracoli eucaristici non ascoltatelo, se ascoltate
peccate come lui. Difendete Dio, la Chiesa, il vescovo o tacete, ma
non acconsentite a ciò che dicono.
Torno a Dio Padre, a Dio Spirito Santo e vi lascio Maria, Madre
dell'Eucaristia.
Madonna - Dopo quello che ha detto mio Figlio Gesù, ed io sono con
Lui, la Mamma può soltanto ripetervi che vi ama. Vi amo tutti.
Continuate, miei cari figli, ad amare e ad amarvi e ad aiutare il
vescovo: Sua Eccellenza Mons. Claudio.
Marisa - Ha fatto l'inchino al vescovo!
Madonna - Aiutatelo. Non potete immaginare quanto bisogno ha in
questo momento di essere aiutato, proprio perché vescovo. La
Mamma ringrazia coloro che si sono prodigati per aiutarlo in questo
periodo, si fa per dire, di vacanza.
Marisa - Sì, perché vacanza proprio non è stata mai!
Madonna - Dio ha promesso che vi darà la forza di andare avanti.
Siate felici, contenti e amate. Mettete in pratica quanto ha detto
Gesù: “Imparate ad amare, poi pregate”. “La mano destra non sappia
ciò che fa la sinistra”. Quando fate delle opere di bene non suonate le
trombe, fatele in silenzio, perché umiliate le persone che aiutate se
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tutti sanno ciò che fate. Dice un proverbio della Terra: “A buon
intenditor poche parole”.
Marisa - Sai tutto, questo proverbio è nostro, non è del Cielo.
Madonna - Vi auguro di riposarvi durante questi pochissimi giorni
che sono rimasti. Per quanto potete, riposate.
Marisa - Noi riposiamo se tu e Gesù ci lasciate in pace. Stai
tranquilla che ci riposiamo.
Madonna - Tu no, Marisella, non ti riposerai, vivrai ancora la
passione.
Marisa - Io sono un essere umano. Allora, come essere umano potrei
stare un pochino meglio? Così i giovani sono contenti che te l'ho
chiesto, poi voi fate come volete.
Madonna - Adesso ciò che è importante è che tu, Mons. Claudio,
celebri la S. Messa, come se fosse l'ultima Eucaristia della tua vita.
Voi, miei cari giovani, partecipate alla S. Messa e ricevete mio Figlio
Gesù, come se fosse l'ultima volta della vostra vita, partecipatevi in
grazia, con tutto il cuore e con tutto l'amore. A coloro che partono da
Roma coraggio e stringete i denti. La vostra sorella dice “Voi potete
farlo”, perché lei non può.
Marisa - Sai tutto!
Madonna - Andate avanti. Date serenità ai vostri fratelli. Auguri a
tutti. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Vi copro con il mio manto materno e vi tengo
stretti al mio cuore. Oggi fate il proposito di non versare lacrime.
Marisa - Siamo un po' commossi. Siamo stati vent'otto anni sotto il
moggio, poi all'improvviso ci mettete sul candelabro. Stare sopra è
più duro, credo che sia meglio stare sotto.
Madonna - Adesso partecipate alla S. Messa ed io sarò accanto al
vescovo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Roma, 2 ottobre 1999 - ore 17:40
Lettera di Dio
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Marisa - Tu leggi nel mio cuore e conosci tutte le difficoltà, le
sofferenze e le accuse contro di noi. Ti domandiamo con il cuore
spezzato in due: quale è la volontà di Dio? Gli uomini non rispondono
e non credono nell'Eucaristia, ma noi cosa possiamo fare di più?
Madonna - Avete fatto tanto, tantissimo e in compenso avete ricevuto
tante calunnie e diffamazioni. I grandi uomini parlano dell'Eucaristia
per ripicca contro di voi, per dimostrare che i messaggi non sono veri
e che io, la Madre dell'Eucaristia, non appaio qui. Questo non sarà
possibile perché voi, invece, potete dimostrare che l'Eucaristia è
stata trasportata ed è apparsa qui. Attenzione: guai a coloro che
continuano a beffeggiare Dio!
Sono momenti molto difficili e molto duri. La purificazione continua:
alluvioni, terremoti, uragani e tante altre disgrazie avvengono nel
mondo. Dovete ringraziare Dio, perché la vostra bella Italia non è
stata ancora colpita. La purificazione arriverà in tutto il mondo, in
modi diversi; voi siete, ancora, sotto le ali di Dio.
Ho chiesto a Dio di darvi quella pace e serenità di cui ogni uomo ha
bisogno. Purtroppo, gli uomini che continuano a disprezzare il loro
simile, a calunniare, a diffamare e ad uccidere i figli o i genitori, non
possono aspettarsi nulla di buono. Anche se sembra che in questo
momento siete dei falliti, voi non avete fallito. Specialmente per voi
due, miei cari figliolini, la prova è grande ed è una tortura continua.
Ma è Dio o sono le persone che vi sono accanto, i sacerdoti e le suore
che si riuniscono per parlar male di voi, che vi fanno soffrire? Io non
parlo male dei miei sacerdoti, faccio dei richiami materni perché
sono tutti miei figli prediletti. Se questi richiami materni non sono
accettati, costoro, non avranno mai Dio dalla loro parte.
Roma, 3 ottobre 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - In questo momento, coloro che non sono in grazia stanno
cercando di distruggervi.
La vostra situazione è molto dura, perché, malgrado tante preghiere
e sofferenze, malgrado numerose conversioni, l'uomo v'insidia e con
molta facilità manca alla carità e all'amore. Domina l'egoismo e la
presunzione: tutti sanno fare tutto, ma non sanno amare. Per amare
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non serve una laurea e non bisogna essere colti. Per un buon
cristiano, che vuole camminare in modo retto su questa Terra per poi
godere il Paradiso, è necessario amare. Gli uomini continuano a
lottare per essere i primi, continuano a sparlare, calunniare e
diffamare; la parola “amore”, a cui io e mio Figlio Gesù teniamo
tanto, non è predicata sia dai grandi, che dai piccoli uomini della
Chiesa. Ognuno si sente importante e se una persona cerca di essere
umile, semplice e buona, è calpestata.
Vi commuove sapere che la Mamma piange? Io sono molto
preoccupata della situazione del pianeta Terra e di questa bella
Italia. Dovreste ringraziare ogni giorno Dio, perché da voi non è
avvenuto ciò che si è verificato in altre nazioni. Molti godono, si
divertono e sperperano denaro, non si accorgono del fratello vicino
che soffre: non sanno amare. Tutti dovete amare!
Con molta facilità gli uomini mancano alla carità, specialmente verso
coloro che sono malati e coloro che hanno bisogno. Corrono dove fa
più comodo e questo non è gradito a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio
Spirito Santo.
Affermano che parlo male dei sacerdoti. Io non parlo male dei
sacerdoti, ma faccio richiami a tutti, come voi dovreste farli a tutti,
grandi e piccoli. Chi non fa richiami, chi nota qualcosa e non dice
nulla, commette lo stesso peccato, perché manca alla carità e
all'amore.
Miei cari figli, leggete le lettere di san Paolo, lì troverete tutto e vi
accorgerete che a distanza di duemila anni nulla è cambiato. Dalla
morte di mio Figlio Gesù nulla è cambiato, dalla mia morte nulla è
cambiato, perché l'uomo continua ad essere egoista e in balia di quei
brutti vizi che tutti conoscete. Gli uomini sono peggiorati, anche se
ora, all'ultimo momento, si sforzano di parlare dell'Eucaristia.
Costoro si beffano di Dio, anche se chi li sente parlare gioisce,
perché non conosce ancora l'Eucaristia. Non comprendete che, per
voi che amate molto l'Eucaristia, questa è la vostra vittoria?
Miei cari figli, ricordatevi il sì che avete pronunciato, non tradite
Gesù Eucaristia, non tradite il vostro vescovo e non tradite me;
purtroppo, qualcuno lo ha già fatto dopo aver detto sì, ma voi,
cercate di non farlo.
Vi ho sempre detto: fate attenzione perché satana vi gira intorno e
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aspetta il momento per infiltrarsi in voi, ma qualcuno non crede al
demonio. Il demonio esiste ed è un angelo caduto, ricordatevelo.
Roma, 10 ottobre 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Non vedi Marisella sopra di me lo Spirito Santo che
protegge la Sacra Famiglia?
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Siete molto bravi a
venire in questo luogo taumaturgico e a sopportare tutte le cattiverie
che dicono contro di esso. Deridono anche questa mia basilica.
Certo, le basiliche hanno belle mura, ma se non accolgono persone in
grazia di Dio, è inutile averle fatte grandi, belle e aver speso tanto
denaro.
Non guardate il tendone, ma immaginate al suo posto grandi mura
elevate con i vostri fioretti e le vostre preghiere. Queste mura sono
state alzate soprattutto per accogliere coloro che vivono in grazia.
Chi, tra voi, vive in grazia ha contribuito ad alzare queste mura. Con
i vostri occhi non vedete il tendone, ma la Chiesa di Cristo, la Chiesa
di Colui che in questo luogo ha versato sangue.
Vi invito a pregare, perché, come vedete, i terremoti continuano a
verificarsi e sono vicini alla Città Eterna. Pregate, affinché Dio non si
stanchi di tutto e di tutti.
Amo voi, che siete sempre qui presenti e che siete restati fedeli al sì
pronunciato. Quante persone hanno scritto sì e poi non sono più
venute. A me interessa che ci siano persone forti che portino avanti
questa missione, perché la missione è anche vostra. Se poi i grandi
uomini non rispondono, vi prendono in giro o vi deridono, non vi
preoccupate, perché voi vivete in grazia.
Miei cari figli, la battaglia è dura, più si avvicinano i tempi di Dio e
più diventa difficile. Ho visto il vostro vescovo piangere in questi
giorni e, come Mamma, ho sofferto con lui. Piango ancora per tanti
figli prediletti e tanti giovani. Come già dissi una volta, la colpa non è
tutta dei giovani, ma dei miei cari figli prediletti e a volte dei
genitori, che non sanno educare o hanno paura di parlare ai propri
figli, dicendo loro: “Stai sbagliando, devi cambiare”. Se questo
richiamo è fatto quando è troppo tardi, allora tutto diventa più
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difficile.
Tu, Marisella, vedi il mio amato sposo Giuseppe, il piccolo Gesù e me
che siamo raggianti, felici. Certo, Dio mi ha chiamata ed io ho
risposto, Dio ha chiamato alcuni di voi ed hanno risposto, ma la mia
vita, come dici tu, Marisella, non è stata difficile come la tua.
Voi non potete immaginare, miei cari figli qui presenti, come satana
vi gira intorno per farvi cadere e per ripetervi: “Non andate in quel
luogo, è tutto falso”. Per farlo entrare e farvi cadere nelle sue
braccia basta lasciargli uno spiraglio per infiltrarsi. Ma voi non
volete questo; cadete nelle braccia di mio Figlio Gesù, cadete nelle
mie braccia e oggi, che è presente il mio amato sposo, cadete anche
nelle sue braccia. Allontanate satana! Mettete una mano in tasca o
nella borsa, stringete forte il santo Rosario ed egli non entrerà.
Roma, 14 ottobre 1999 - ore 17:40
Lettera di Dio
Madonna - Pregate per il vostro vescovo. Voi sapete che quando Dio
chiama qualcuno, gli uomini della Terra non lo accettano, ma si
ribellano, si vendicano e fanno di tutto per distruggere ciò che Dio ha
voluto fare, ciò che Dio ha ordinato. Vi ho anche detto: non
ascoltateli e andate avanti con serenità, per quanto è possibile,
perché ciò che succede sulla Terra e ciò che succede a voi non è
opera degli uomini, ma del demonio che si serve di queste persone
che lo ascoltano e gli ubbidiscono.
Conosco i vostri sentimenti e so cosa hai detto tu, Marisella e
qualcun altro in un momento di grande sofferenza. Vi ripeto: non
preoccupatevi di ciò che dicono e di ciò che fanno, perché noi vi
aiutiamo e vi aiuteremo in tutto e per tutto.
Quando tu, Eccellenza, mi hai mostrato delle lettere da inviare, io ho
sempre affermato che possono convertire qualsiasi uomo, se onesto.
Le tue missive, arrivate a coloro che non ti amano, sono state portate
in Vicariato, ma tanti le hanno conservate per rileggerle. All'uomo
che non è buono dà molto fastidio che tu scriva lettere e racconti
fatti e situazioni di cui dici la verità.
Come può una Mamma abbandonare i suoi figli? Sembra che tutto
crolli intorno a voi, ma non è così. A voi sembra che io non vi aiuti,
253
che Dio non vi aiuti. No! Non è così. Quel giorno io sarò con voi,
vicino a voi e se Dio vuole sentirete il mio alito vicino a voi.
Miei cari figli, voi non potete capire fino in fondo il pensiero di Dio;
non può lasciare soli voi, come non può lasciare gli altri figli che sono
lontani da lui, perché sono tutte sue creature. Alla fine ci sarà chi
andrà da una parte e chi dall'altra, ma ora e fino all'ultimo tutti noi
tentiamo di salvare le anime aiutandole a convertirsi. Per questo
motivo ho bisogno di te, Marisella!
Roma, 17 ottobre 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, Dio Padre mi ha mandato in mezzo a voi
anche oggi e mi ha detto: “Vai, Maria, vuoi andare anche oggi dai
miei figli? Ma non devi soffrire perché nel luogo taumaturgico ci sono
sempre poche persone”. Ed io ho risposto: “Dio, mio Tutto, se Tu mi
mandi io vado anche per una sola persona, ma nel luogo
taumaturgico ho i miei due figli prediletti, ho i giovani e gli adulti.
Anche se sono pochi, io vado, mio Tutto, se Tu vuoi. Io sono sempre
pronta a fare la tua volontà e vado dai miei figli”.
Durante il S. Rosario, specialmente durante le litanie, la statua che
vedete davanti a voi si è animata e ha pianto. La vostra sorella voleva
venire ad asciugarmi le lacrime, ma io ho detto: “No, Marisella, non
c'è bisogno, le lacrime rientreranno”. Non piangevo per voi, ma per
ciò che stanno preparando i miei cari figli prediletti contro questo
luogo, soprattutto contro il mio e vostro vescovo che Dio ha ordinato.
Non dico questo per spaventarvi, ma per farvi intensificare le
preghiere. Il vostro vescovo non ha paura, perché sa che è nella
verità e anche voi non dovete temere nulla. Coloro che si sono
allontanati per aver sentito le calunnie o per vigliaccheria, non sono
degni del Regno dei Cieli. Vi entreranno solo coloro che hanno
osservato i comandamenti, che hanno amato la verità e le anime.
Tutti coloro che amano le anime sono pronti per il Regno dei Cieli,
ma guai a coloro che continuano ancora… voi sapete che cosa.
Ogni volta che ho promesso qualcosa ho sempre mantenuto la parola
data e quando vi ho annunciato ciò che sarebbe successo è
realmente avvenuto. Lo dico per prepararvi, per farvi intensificare la
preghiera, perché siate forti per affrontare tutto ciò che succede su
questo pianeta Terra. Voi sapete quante disgrazie succedono, grandi
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e piccole; ma cosa fanno gli uomini della Chiesa? Continuano a
perdere tempo per distruggere questo povero Don Claudio che non
dà fastidio, sta chiuso nella sua casa, non esce fuori, non fa
trionfalismi, ama soltanto. Il suo è vero amore, ama le anime, anche
se è trafitto in tutti i modi. Ricordate la frase: “Mi vendicherò e lo
schiaccerò”, colui che l'ha pronunciata ha mantenuto la promessa.
Perché a volte queste persone sono più forti dei veri cristiani? Perché
se i veri cristiani hanno Gesù Eucaristia, sono più deboli di loro?
Non c'è bisogno che vengano qua delle spie per ascoltare e riferire
ciò che dice il sacerdote e ciò che dico io, perché noi diciamo tutto
alla luce del sole, e non chiudiamo le porte a nessuno e parliamo
all'aperto e davanti a tutti.
Le spie vengono, scrivono e riportano; tutte le domeniche qui sono
presenti una o due spie, ma perché? Perché non vi convertite?
Prendete in mano il santo Vangelo. Non mettete in pratica solo ciò
che è più facile, non ricordate solo i passi che parlano della
misericordia di Dio; perché Gesù ha detto anche: “Guai a voi, ipocriti,
sepolcri imbiancati, razza di vipere”. Questo ha detto mio Figlio
Gesù.
Ancora oggi, nel duemila, combattono in questo modo: spiano,
riportano frasi non vere per farsi belli davanti a coloro che li hanno
inviati e a volte fanno le spie anche per denaro.
Questo mi fa piangere, ma piango per loro, non per voi, miei cari
figli. Devo dirvi che il vostro vescovo è stato eroico. Non aggiungo
altro, ma vi ripeto ancora: intensificate la preghiera per il vostro
vescovo. Dio lo ha scelto e il vescovo sapeva benissimo che sarebbe
andato incontro a difficoltà e sofferenze. Dicono che solo il Papa
sceglie i vescovi. No, può farlo anche Dio e credo che Dio venga
prima degli uomini, dal momento che ci ha creato.
Gli uomini della Chiesa non se la prendono con Dio, ma con il vostro
vescovo. Non osano prendersela con Dio e ripetono: “Ti pare che Dio
si mette a fare queste cose?”. Per loro Dio sta buono, seduto in
Paradiso e lascia che i suoi figli facciano ciò che vogliono. Ma chi è
Dio per loro? È difficile che queste persone entrino nel Regno dei
Cieli.
A voi che venite qua a controllare, a scrivere e a riportare, come
Mamma, dico: convertitevi! Convertitevi, perché la vita terrena
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finisce per tutti e voi non sapete in quale giorno e in quale ora la
morte arriverà. Preparatevi e convertitevi, se volete godere la vera
vita che è quella dopo la morte.
Grazie della vostra presenza, grazie ancora per ciò che avete fatto
per i miei due cari giovani. Grazie a te, mio caro vescovo, e ti chiedo
perdono per le sofferenze che ti infliggono gli uomini, perdonaci. Tu
vuoi che Dio faccia qualcosa, ma non possiamo violentare la volontà
umana. Dio ha deciso di agire, Lui sa quando e noi dobbiamo
attendere. Io mi metto dalla vostra parte e insieme con voi aspetto.
Se siete arrivati fino ad oggi, è perché io e i miei angeli siamo con
voi, vi aiutiamo e vi difendiamo.
Roma, 21 ottobre 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
San Giuseppe - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dio mi ha
dato l'incarico di portarvi la sua lettera. Spero che non vi dispiaccia
che sono venuto io al posto della mia amata sposa; sono venuto per
dirvi di non scoraggiarvi. Avete ragione, la vostra fiducia negli
uomini è caduta molto in basso, ma non permettete che cada anche
la fiducia in Dio, perché in questo momento molto difficile satana sta
per sferrare l'ultimo colpo.
Dio ha parlato alla mia amata sposa e ha detto che un uomo della
Terra era stato dichiarato santo, ma la santità è crollata quasi subito.
Qualcuno ha ricordato giustamente che gli angeli all'inizio hanno
adorato Dio e poi sono crollati per orgoglio e invidia. Anche Caino ha
adorato Dio e Giuda ha amato Gesù, ma poi hanno tradito e sono
crollati.
So che in alcuni di voi è presente una grande delusione nei riguardi
di quella persona dalla quale aspettavate qualcosa di grande.
Ricordate quel 7 dicembre 1997, quando siete andati a san Pietro
con lo stendardo sul quale era stato adagiato Gesù Eucaristia? Tutti
hanno visto l'Eucaristia, anche colui che è stato dichiarato santo; ma
poi?
Gli uomini non hanno fiducia nei confessori e in coloro che fanno
direzione spirituale; non parlo del vostro vescovo perché lui sta
morendo per le anime e per la Chiesa.
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Cosa succede su questo pianeta Terra? Dove andrete a finire?
Dio ha fatto delle grazie nel luogo taumaturgico e le persone
beneficate non sono venute a ringraziarlo; anche quando ha guarito i
dieci lebbrosi, uno solo di loro è tornato a ringraziarlo. Molti
chiedono, domandano, ricevono e non rispondono; voi invece
chiedete, domandate, non ricevete e rispondete.
Per salvare il pianeta Terra Dio chiede alla vostra sorella una enorme
e dolorosa sofferenza che uccide moralmente anche il vescovo.
Viene spontanea la solita domanda: “Che cosa fa Dio in questo
momento?”.
Dio opera per salvare il più possibile le anime perché, nonostante
numerose si siano convertite, molte altre non rispondono e vanno
sempre più indietro. Più della metà della popolazione non conosce
Gesù Eucaristia e pochi lo amano veramente. Tante persone
ascoltano la mia amata sposa, finché parla dolcemente e impartisce
insegnamenti che non urtano la mentalità dell'uomo, ma quando fa
qualche correzione, qualche richiamo e carezza materna, le stesse
persone dicono che non è più lei che parla e si allontanano.
Vi siete chiesti perché Dio continua a mandare qui la Madre
dell'Eucaristia? Potrebbe mandarla dove ci sono tante persone che
vengono da ogni parte del mondo.
A cosa servono i pellegrinaggi, così come vengono realizzati oggi?
Servono solo a passare un po' di tempo in santa pace.
Vi domandate tanti perché e non vi siete mai chiesti perché la Madre
dell'Eucaristia continua a venire in questo luogo, dove sono presenti
poche persone e dove non si può incontrare sempre la veggente,
perché è malata gravemente. Dio vi ama, anche se in questo
momento sembra che tutto sia contro di voi e che, umanamente
parlando, anche il Signore vi abbia abbandonato. Noi abbiamo
compreso che il vostro lamento è uscito in un momento di
scoraggiamento e di sconforto, ed è giusto, perché dal punto di vista
umano siete degli sconfitti. Ma se siete sconfitti voi, è sconfitto anche
il Paradiso, e mio Figlio Gesù, come dice la Mamma, è morto invano.
Non scoraggiatevi più di tanto.
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Don Claudio, ti è stato dato l'episcopato per avere la pienezza del
sacerdozio, per andare avanti e fare quanto Dio ha deciso.
Per Dio non è importante precisare il giorno e il mese del trionfo
della verità, è importante che le anime si convertano, almeno più
della metà, perché tante tornano indietro quando si parla
dell'Eucaristia, di vivere in grazia e di rispettare i comandamenti.
Questo è il grave problema del pianeta Terra, della Chiesa e di tutti
gli uomini: prima si divertono e poi vanno a confessarsi. Questo è
insegnato anche dai sacerdoti e purtroppo a questo livello è sceso
anche colui che avrebbe potuto aiutarvi con molta facilità. Qualcuno
di voi ha compreso ciò che voglio dire.
Ricordatevi che Dio può dichiararvi santi, ma se poi il vostro
comportamento vacilla, potete perdere anche voi la santità.
Roma, 23 ottobre 1999 - ore 22:30
Lettera di Dio
Madonna - Ho voluto con voi riascoltare la lettera di Dio e il
commento fatto dal vescovo, limitato solo ad alcune sue parti.
Eccellenza, capisco benissimo, hai fatto bene. Sono venuta in mezzo
a voi per festeggiare il sesto anniversario delle mie apparizioni
pubbliche in questo luogo taumaturgico. Qualcuno sta pensando che
sarebbe stato meglio se la lotta fosse finita e la verità avesse
trionfato. Dio non può lasciarvi in questa dolorosa situazione e
benedirà coloro che continueranno con amore, con fedeltà e con
sacrificio a venire in questo luogo taumaturgico.
Voi non le avete contate, ma sono venute migliaia e migliaia di
persone in questo luogo taumaturgico; hanno ricevuto tanto, ma poi
o sono andate altrove o sono tornate indietro, perché, come già
sapete, qui si coltiva soltanto la vita spirituale, non c'è altro. Esse
hanno detto che qui c'è soltanto la preghiera. Ma cosa volevano?
Forse danzare? Queste persone chiamate da Dio non hanno risposto;
hanno lasciato la strada irta e spinosa, ma che dà tanta gioia, per
andare altrove dove è permesso tutto, anche ridere e scherzare in
chiesa. Qui non si scherza e non si parla, qui si prega.
Quando Dio ha fatto sapere che bisogna venire in questo luogo per
imparare a vivere in grazia, per rispettare i comandamenti, ha dato
fastidio e non è stato accettato. Infatti, vengono poche persone in
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questo luogo, tutti gli altri vanno dove c'è la massa di gente, dove
non è richiesto sacrificio e dove non si chiede tutto ciò che è
richiesto qui.
Miei cari figli, cercate di comprendere ciò che la Mamma vi sta
dicendo; voi avete scelto la parte migliore. Non correte dove c'è la
massa e dove non è richiesto né impegno né sacrificio, ma andate
dove ricevete aiuto e grazie. Io sono venuta per iniziare i
festeggiamenti con voi.
Marisa - Tanto non ti vedono.
Madonna - Ma io li vedo, Marisella.
Voglio vedervi sorridenti. Non perdete mai la fede in Dio. Possono
venire delle tentazioni, può arrivare lo scoraggiamento, questo è
umano e nessuno vi dice che è peccato; ma fermarsi volontariamente
nello scoraggiamento e nella sfiducia in Dio è peccato.
Appena Dio ha detto: “Maria, vai a portare l'Eucaristia a Marisella
per farla scendere in mezzo alla gente”, io sono corsa ed ho portato
l'Eucaristia alla vostra sorella, che, nonostante abbia tanti dolori, è
qui con voi. Vi aspettavate di vedere me, ma anch'io, come Dio, non
vi tradisco e ciò che è stato promesso sarà mantenuto.
Marisa - Aspetta un momento; adesso non dire che sono cattiva, ma
qui non abbiamo tutti vent'anni. C'è la possibilità che qualcuno venga
presto dall'altra parte.
Madonna - E mi vedranno dall'altra parte, Marisella.
Marisa - Allora vuol dire che ci salveremo tutti?
Madonna - Certo, se continuerete ad amare Gesù Eucaristia, a
rispettare i comandamenti e ad ubbidire al vostro vescovo, il
Paradiso vi attende. Chi parte prima dalla Terra arriva prima da me.
Marisa - Don Claudio, vuoi partire per andare a vedere lei? Ha detto
sì.
Madonna - No.
Marisa - Allora fatti vedere da lui, non solo stilizzata. Vuole vederti
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così come ti vedo io. Hai visto stamattina quando ti ho parlato e
quando ho detto quel Rosario speciale? Ecco, tu sei venuta e cosa mi
hai detto? “Aiuta il vescovo”; ma come faccio ad aiutare il vescovo se
mi date tutte queste frustate? Io non ce la faccio. Anzi è lui che aiuta
me.
Madonna - No, tutti dovete darvi la mano, formare una catena,
stringervi forte l'un l'altro per andare avanti e non tornare mai
indietro. Chi torna indietro e lascia Cristo, taccia. Ci sono persone,
invece, che tornano indietro e inventano tutto il male che possono
per calunniare questi miei due figliolini. No! Se volete tornare
indietro, fatelo, ma non calunniate, non diffamate e non date la colpa
a loro. Come dice un proverbio terreno, c'è chi li ha portati alle stelle
e poi alle stalle.
Marisella, quando l'uomo cerca il potere, il benessere e la massa per
farsi grande e non ama Gesù Eucaristia, è molto difficile che si salvi.
Eccellenza, so che soffri tanto per la Chiesa, che stai morendo per
Essa, e colui che doveva salvarti, che doveva fare la volontà di Dio è
troppo impegnato e non pensa a te, piccolo sacerdote, piccolo
vescovo.
Sta a voi, piccolo gregge, aiutare il vostro vescovo ed intensificare la
preghiera e l'amore; non l'amore a parole, ma quello che si esprime
coi fatti. Questi miei due cari figli si amano l'un l'altro, si sacrificano
l'un l'altro e sono pronti a morire per voi tutti.
Roma, 24 ottobre 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Offrite questa giornata a Dio per la Chiesa e per i suoi
uomini. La Chiesa appartiene a Dio e nessuno può distruggerla.
Io ho accanto tanti santi, anime consacrate e laici che hanno amato
la Chiesa, ma nessuno l'ha mai amata e l'ama così tanto come il
vostro semplice e umile vescovo; questo sia di esempio soprattutto a
voi che venite sempre qui. Amare la Chiesa è qualcosa che si sente
fortemente dentro e porta al sacrificio, alla sofferenza, ma
soprattutto all'amore vero, a quello con la “a” maiuscola.
Una volta dissi: “Guardate due ragazzi che si vogliono bene, come
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parlano tra loro, come si guardano, come dialogano…”.
Marisa - Come litigano.
Madonna - Guardate Gesù, la Madre dell'Eucaristia e la nostra santa
e amata Chiesa con occhi d'amore e di pace. Cercate di allontanare
coloro che ne parlano male, non ascoltate quelli che vengono a
raccontarvi fatti non belli, questi lasciateli a me e a Gesù.
Miei cari figli, cosa verrei a fare qui se non avessi piena fiducia in voi
e nel mio amato vescovo ordinato da Dio? Poteva dire di no a Dio?
Questo mai! Ha detto sì a Dio, a Gesù Eucaristia e alla Madre
dell'Eucaristia. Nei rari momenti di crollo, di stanchezza, di
demoralizzazione e di sofferenza nel suo cuore dice a Dio: “Tu mi hai
chiamato, eccomi, io sono con Te; non Ti ho mai negato nulla, Ti ho
detto sempre sì”. Questo sì così grande lo porta avanti fin dalla
nascita. Questo è il vostro vescovo. Forse voi lo vedete forte, ma è
umile, semplice e ama di un amore immenso che solo lui può dare. Se
tutti i miei figli prediletti amassero veramente le anime, non
penserebbero a fare convegni e riunioni per parlare male del luogo
taumaturgico, del vescovo e della veggente.
Roma, 28 ottobre 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Io, la Mamma, vi ringrazio e vi tengo stretti al mio cuore.
Voglio darvi la forza di sopportare l'ultimo colpo di satana, che
riguarderà non tanto voi, quanto il vescovo e la veggente. Ancora
oggi vi invito a pregare e a non scoraggiarvi, perché nel momento
dell'abbattimento è più facile per il demonio entrare in voi. Prendete
il santo rosario e stringetelo forte fra le mani, pregando anche per
coloro che non ne hanno la forza a causa della sofferenza.
Pregate per colui che doveva fare la volontà di Dio.
Dio ha guardato il pianeta Terra e gli uomini, poi si è rivolto a Gesù
crocifisso e ha detto: “Coraggio figlio mio, tu hai trionfato, anche se
il mondo, non ha riconosciuto questa vittoria”.
Oggi Dio dice a voi: “Coraggio, anche se la vittoria sembra dalla
parte dei vostri persecutori”. Stringetevi attorno al vostro vescovo e
aiutatelo con la preghiera e con la forza dell'amore. Non
261
scoraggiatevi, non demoralizzatevi, perché satana gira intorno a voi
e se cedete tutto diventa più difficile. Coraggio a te, mio caro
vescovo, se tu crolli, crollano tutti intorno a te.
Voi vi domandate come mai la vostra sorella sta sempre male? Oggi,
per questa grande missione, ha sofferto la passione e dolori così forti
che non potete comprendere.
Cosa succede quando questa creatura soffre e non viene aiutata da
coloro che abitano in casa? È sempre il vescovo che corre
dappertutto e aiuta sia la veggente, sia la nonna Iolanda che soffre
anche lei dolori fortissimi.
Voi domandate perché tutto questo? Ma ci sono anche tante persone
che soffrono negli ospedali e che muoiono; per questo, ogni tanto,
porto con me Marisella negli ospedali per aiutare gli ammalati, per
confortarli e per dire una buona parola. Nonostante sia una malata
grave, difficilmente la vedete piangere, anzi, quando è in mezzo a voi
sorride e cerca di dirvi una buona parola.
Dio vi dice: “Coraggio miei cari figli, non abbandonate la battaglia”.
Coraggio a voi tutti, ma soprattutto al mio caro vescovo, alla nonna
Iolanda e a Marisella. Forza, perché la meta è vicina.
Grazie se metterete in pratica tutto ciò che vi ho detto, se
parteciperete alla Santa Messa, come fosse l'ultima della vostra vita,
se resterete all'incontro biblico, gustando la Parola di Dio.
Marisa - Dammi solo tanta forza, anche per riuscire a sorridere
sempre a tutti, nonostante il dolore sia così atroce.
Roma, 31 ottobre 1999 - ore 10:35
Lettera di Dio
Madonna - Avete camminato tanto da anni lungo questo sentiero
spirituale, piccolo agli occhi degli uomini, ma grande agli occhi di
Dio. Per chi sa approfittarne è un sentiero di pace, di gioia e di
amore, ma non lo è per chi lo percorre con orgoglio, invidia e gelosia,
perché non ha Gesù nel cuore.
Voi ancora non vi siete resi conto quanto sia importante uccidere
l'orgoglio. Voi potete andare avanti per giorni e mesi in grazia di Dio,
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ma basta un gesto o un attimo di orgoglio per distruggere tutto ciò
che avete fatto. Chi con orgoglio e superbia si sente buono non lo è
per il Signore.
Il mio Tutto vuole che le anime siano umili, semplici e dicano sempre
la verità; la verità vi fa liberi. Gli uomini non a posto e quelli
orgogliosi non accettano la verità. Voi, mio piccolo gregge,
continuate ad andare avanti; non rallentate perché siete in grazia,
nella verità e perché Dio vi ama. Non voglio vedere volti tesi o tristi,
perché sembra che Gesù non sia con voi e non vi ami più. Egli,
invece, vi ama tanto.
I doni che Gesù vi fa sono gesti di amore e di fede; non tradite mai
ciò che Gesù vi dà. Se rifletterete sulla vostra giornata, vi
accorgerete che la sofferenza non è tanta. Per chi vive in grazia sarà
anche una giornata di gioia, di amore, di serenità, di pace e di gioia.
Per chi soffre, perché Dio vuole così, la situazione è diversa e la
sofferenza è presente, è forte, è visibile. Coloro che hanno questa
sofferenza sono contrastati dai fratelli che vivono loro accanto
perché spesso le persone più vicine fanno soffrire. Le persone che
Dio ha chiamato sono martiri della sofferenza e dell'amore. Invece di
trovare amore in coloro che mangiano e dormono insieme a loro,
trovano orgoglio, odio, ripicca, risentimento e vendetta. Questa
grande sofferenza è causata dagli uomini, perché Dio non manda
queste sofferenze, ma sceglie le anime a cui chiede di soffrire per la
pace nel mondo, nella Chiesa e nelle famiglie. Dio non ha
risentimento e orgoglio. Sono gli uomini che per orgoglio,
risentimento, invidia, ripicca e vendetta fanno soffrire il prossimo,
rispondono male e non sono abituati a chiedere perdono e scusa del
male e della sofferenza causata; questo, miei cari figli, è peccato
grave.
Io ho pianto domenica per questo motivo. Non piango per coloro che
non amano, e non credono in mio figlio Gesù, piango per coloro che
dicono di credere, di amare e fanno soffrire volontariamente. Guai a
loro, quando arriverà il giudizio di Dio sarà molto duro; oggi Dio usa
ancora misericordia, ma un domani sarà severo.
Quante volte vi ho detto di guardare avanti, di avere gli occhi fissi in
avanti. Non giratevi intorno, non guardate il fratello e non siate
sempre pronti a criticare. Avanti c'è Gesù e c'è il Paradiso. È vero, la
via del Paradiso è stretta, ma tutti potete entrarvi, se avete desiderio
e gioia per conoscerla.
263
Roma, 1° novembre 1999 - ore 10:35
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, Maria e Giuseppe sono circondati da tanti santi, è
meravigliosa la scena. Grazie a Dio ci sono tanti santi in Paradiso.
Madonna - No, Marisella, tenendo presente tutto ciò che Gesù ha
fatto i santi non sono numerosi. In tutta la storia umana gli uomini
hanno raggiunto molti miliardi e aumentano sempre più; mentre i
santi in Paradiso sono pochi; ci sono anche santi sulla Terra che
soffrono e continuano a soffrire.
Ho accettato il tuo pianto prima che tu arrivassi qui e ho capito la
tua grande sofferenza. È vero, non puoi arrivare all'apparizione con il
cuore a pezzi per colpa di persone che volontariamente ti fanno
soffrire per distrarti da questo incontro, ma Dio come ha dato forza a
me di andare avanti per tanti anni, pur conoscendo in anticipo la
morte di Gesù e del mio amato sposo Giuseppe, così la dà anche a te,
Eccellenza, a te, Marisella, e a voi tutti qui presenti.
Sono presenti i santi, le anime salve e i miei papi: il grande Paolo VI,
il grande Pio XII, Giovanni Paolo I e numerosi altri, come tu vedi.
Costoro non hanno raggiunto la santità perché sono diventati papi,
ma perché hanno seguito il cammino della vita spirituale e
dell'amore; lo stesso che chiedo sempre a voi.
So benissimo cosa volete e cosa pensate nel vostro cuore, ma nella
lettera di Dio questo non c'è. Il mio Tutto ha detto di non perdere la
fiducia, di avere coraggio e di andare avanti.
Anch'io ripeto a voi, perché in questo momento sono con voi,
coraggio, andate avanti.
Appello di Dio Padre
Dio Padre - Io sono Dio!
Marisa - Non ti vedo!
Dio Padre - La mia voce ha sempre gridato contro tutti gli uomini che
volevano distruggere il mondo. Ho sempre gridato: convertitevi! Non
264
mi puoi vedere perché Io sono Dio, e non c'è altro Dio. Voglio la
conversione dei miei figli prediletti; Io, Dio, voglio la loro
conversione.
Marisa - Mamma mia, sento una voce forte forte, ma non vedo
niente. Gesù, la Madonna, S. Giuseppe, gli angeli e i santi sono tutti
prostrati con il volto verso il basso.
Dio Padre - Non ti preoccupare, Marisella, nessun uomo della Terra
ha mai visto Dio. Io sono Dio, quel Dio che continuano ancora oggi ad
offendere e, come ha detto mio Figlio Gesù, perseguitano voi,
attaccano voi, perché non osano scagliarsi apertamente contro Me.
Io sono Dio e comando tutti: dal Papa al più piccolo sacerdote, alla
più piccola creatura. Io sono Dio, unico e vero Dio.
Voi aspettate, volete conoscere il momento del mio intervento e
avete ragione, ma Io non vedo ancora le conversioni, miei cari figli,
vedo soltanto che gli uomini amano il potere, la poltrona e il vile e
sporco denaro. Io non posso accettare che il pianeta Terra rimanga
immerso nel fango; non posso accettare che mio Figlio Gesù, la
Seconda Persona della Santissima Trinità, sia morto invano per gli
uomini che Io ho creato e che ho chiamato figli, perché sono miei
figli.
C'è grande festa in Paradiso e tu, Marisella, vedi gli angeli, i santi e
le anime salve che mi circondano, ma non vedi Me, perché non è
giunto il tempo di vedermi, senti solo la mia voce, senti il mio
accorato appello rivolto all'uomo, che Io ho chiamato figlio e che ho
creato a mia immagine
e somiglianza.
Io sono Dio!
Marisa - Come faccio a parlare a Dio adesso? Desideravo chiederti in
tutta umiltà: non ce l'hai con noi, vero?
Dio Padre - No, né con te, Marisella, né con te, mio caro vescovo, che
hai accettato il mio ordine, che hai ubbidito a Dio ogni giorno della
tua vita, né con voi, piccolo gregge, come vi chiama la Madre
dell'Eucaristia. No! Non sono i poveri e i piccoli, ma i ricchi e i
potenti che non cercano Dio, ma solo se stessi.
Marisa - Come faccio a chiedere?
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Dio Padre - Marisella, so cosa mi vuoi chiedere e potrei rispondere,
perché Io sono Dio, ma voglio ancora conversioni, conversioni e
conversioni.
Marisa - Vedo un grande, grande fuoco. Dove sei, Dio mio?
Dio Padre - Non puoi vedermi, Marisella; ma Io sono Dio. Ascolta
l'inno che cantano in mio onore gli angeli e i santi.
Io non voglio che la Seconda Persona della Santissima Trinità sia
morta invano, come tutto può far sembrare.
A Me piace stare sotto questo tendone; nei tempi antichi vivevano in
una tenda o sotto il manto stellato. Cosa ci faccio delle grandi chiese,
delle grandi basiliche, dove non c'è amore, perché gli uomini di
chiesa cercano di distruggere colui che Mi ama e pensano di farsi
eleganti, belli non per Gesù Eucaristia, non per la Trinità, non per
Dio, ma per se stessi?
Marisa - Senti, Madonnina, che sta facendo adesso Dio?
(La Madonna si rivolge ai presenti e colloquia con Marisa)
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dio ha parlato
e io sono certa che avete capito. Questo è il grande rammarico di
tutti noi: l'uomo non ama. Io sono con voi e per questo, mio piccolo
gregge, voglio vedervi sereni. Dio ha parlato in modo forte, ma non
era certamente rivolto a voi, come avete ben capito. Rallegratevi e
gioite. Leggete e meditate le beatitudini; lì troverete tutto.
Jacopo, piccola creatura, e Davide Maria, la Madonnina vi copre con
il suo manto e copre tutti voi, stringendovi forte al mio cuore.
Eccellenza, alza la testa e sorridi, sorridi. Qualsiasi cosa Dio ha
preparato non è certo contro di te. Sorridi, perché tu hai amato, ami,
sai amare, anche se qualche anima approfitta di questo tuo amore
così grande, di questa tua sofferenza. Tu hai il peso della Chiesa sulle
tue spalle; anche se lo dici ridendo, è veramente così.
Il Papa non ti chiamerà; questo ci fa soffrire.
Auguri a tutti, miei cari figli, perché oggi è la festa di tutti,
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specialmente di coloro che non hanno un santo da festeggiare.
Marisa - Ma tutti gli altri santi non ci dicono niente di ciò che
vogliamo sapere?
Madonna - Marisella, se Dio non ha detto niente, i santi non possono
parlare. Fai sempre la birichina tu.
Marisa - Sai come si dice a Roma: io ci provo, anche se mi va sempre
male, comunque…
Madonna - Devi essere serena, figlia mia.
Marisa - E come faccio ad essere serena se… Aspetta un momento, lo
chiedo a Don Claudio.
Madonna - No, Marisella, si dice a Sua Eccellenza.
Marisa - Lo so, ma io lo chiamo Don Claudio, l'ho sempre chiamato
così per ventotto anni.
Senti, Eccellenza, mi manca il respiro, ho tanti dolori e la Madonna
mi ha detto che devo essere serena; che cosa le dico?
Don Claudio - Che ti aiuti a non andare dove tu non vuoi andare.
Marisa - E dove non voglio andare?
Don Claudio - All'ospedale.
Marisa - Madonnina, faccio tutto quello che vuoi, basta che non mi
mandi all'ospedale, perché sono quarantuno volte che ci vado.
Almeno a questo puoi rispondere?
Madonna - Adesso voi della Terra e noi del Paradiso ci diamo la mano
e questa volta la Mamma vi chiede di cantare il Padre nostro insieme
a me, agli angeli, ai santi, e soprattutto al mio amato sposo Giuseppe.
(Tutti i presenti si danno la mano e cantano il Padre nostro)
Grazie, miei cari figli, per aver cantato il Padre nostro, la preghiera
di Gesù. Insieme al mio amato vescovo, benedico voi, i vostri cari;
mando un bacio ai bimbi, ai malati, ai giovani malati lontani. Vi porto
267
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Senti: dove è andato Dio? Non mi dire che è andato ancora a
pensare. Desideravo parlargli e chiedergli tante cose, però non
riesco a parlare quando non vedo una persona. Ho sentito una voce,
ho visto un fuoco, ho visto voi tutti, ma Dio no.
Don Claudio - Non si può vedere Dio.
Marisa - Io desideravo vederlo.
Don Claudio - Finché vivi sulla Terra non lo puoi vedere.
Marisa - Allora lo vedrò dopo…
Don Claudio - Dopo la morte.
Marisa - Sì, quando muoio. Io non devo morire? Va bene, ciao.
Eccellenza, mentre parlavo con te è andata via. Ti pare bello? Mi hai
distratta. Lei sapeva che dovevo dire ancora delle cose e se n'è
andata. Rieccola! Sei andata da Dio a vedere cosa sta facendo?
Madonna - Marisella, sto qui e ti guardo, mi fai tanta tenerezza, la
tua semplicità mi commuove.
Marisa - Adesso non mettiamo scuse, io non sono semplice, io voglio
chiederti, aiutami, Don Claudio, cosa le devo chiedere? Dai,
altrimenti se ne va, sbrigati!
Don Claudio - È iniziato novembre e…
Marisa - Ha detto il vescovo…
Madonna - Sì, ho sentito, che novembre è iniziato. Buona festa a tutti
e auguri.
Don Claudio - Non era questo che volevo sentire.
Marisa - Se n'è andata. Scusa, parla tu! Adesso se n'è andata.
Don Claudio - Io non la vedo e non riesco a parlarle.
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Marisa - Anch'io con Dio non sono riuscita a parlare, perché non Lo
vedevo.
Don Claudio - Fammela vedere e le parlo.
Marisa - Io te la devo far vedere?
Don Claudio - No, lei perché deve mantenere la promessa che mi ha
fatto.
Marisa - Se n'è andata proprio stavolta. Hai capito?
Don Claudio - Sì, ho capito, ho capito.
Roma, 2 novembre 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Padre Pio - Io sono Padre Pio e anch'io ho una lettera da portarvi.
Come ben sapete non sono stato un frate docile, calmo e tranquillo,
ma sono stato piuttosto burbero; anch'io, come Marisella, ho
chiamato la Mamma matrigna e ho gridato: “Gesù, non mi
abbandonare, Maria, se sei la mia Mamma, stammi vicino”. Non
dicevano che ero un santo, ma che ero burbero e sgridavo le
persone.
Dio mi ha detto: “Vai a parlare ai miei figli che stanno vivendo un
momento molto difficile della loro vita e dì loro di aver fiducia; non
ha importanza sapere quando e come interverrò, perché Io, Dio, sono
con loro”.
Tu, cara sorellina mia, sei come me. Se vedi qualcosa che non va, lo
dici, parli anche in modo abbastanza forte.
Marisa - Io ho detto alla Madonna che non sono dolce, perché mi ha
scelto? Ci sono tante anime belle e pie. Io, se devo dire una cosa, la
dico.
Padre Pio - Dio ha avuto misericordia di me e sono santo, nonostante
fossi burbero e dessi dei calci alle persone che non mi obbedivano.
Sorellina mia, io ho sofferto tanto, ma la sofferenza tua e del vescovo
è molto più grande della mia, perché io non ero solo, avevo i miei
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frati e tanta gente con me. Dì pure, Marisella.
Marisa - Poiché hai tutta questa confidenza con Dio, vai a dirgli
qualcosa per noi?
Padre Pio - Noi siamo venuti per farvi capire che per diventare santi
è necessario solamente amare, indipendentemente dal carattere che
ognuno ha. Tu dici, Marisella: “Ho paura delle acque chete”. Sì, hai
ragione, parla pure, non avere paura, ma soprattutto parla con il tuo
vescovo.
Marisa - Se mi dai una notizia bella, gli parlo, altrimenti cosa gli
dico?
Padre Pio - Quante volte avete girato il quadro della Madonna verso
il muro? Anch'io l'ho fatto, ma Dio sorrideva e piano, piano, con
molta fatica, mi ha reso santo. Aspirate tutti alla santità, pensate a
diventare santi nelle piccole cose.
Roma, 4 novembre 1999 - ore 17:05
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dovete
mettere in pratica l'appello di Dio. Gli umili e i semplici quando
leggeranno la lettera comprenderanno e diranno: “È tempo di
convertirsi e di pregare”. Invece i grandi, perché si sentono sempre a
posto e sono pronti a deridere, diranno: “Dio non può parlare”. Dio
non può far nulla? Miei cari figli, Dio può far tutto ciò che vuole e
quando deciderà di intervenire, la situazione, per coloro che non
hanno creduto all'appello di Dio, sarà molto triste. Oh, allora sarà
pianto e stridore di denti, perché Dio sarà giusto.
Intanto il pianeta Terra trema e continua ad infangarsi. Voi siete qui
a pregare e non siete soli, ci sono io con gli angeli, c'è il mio amato
sposo Giuseppe e ci sono i santi che hanno amato molto l'Eucaristia.
La Mamma vi invita a pregare con lei, con loro, con tutti. Non dovete
spaventarvi quando sentite delle minacce e non dovete temere che
l'uomo potente possa sconfiggervi; vi possono sconfiggere,
umanamente parlando, perché non sentono Dio e dicono: “Dio non
parla, Dio ormai non c'è più”.
Voi amate l'Eucaristia e sareste pronti a morire pur di salvarla.
270
Amate l'Eucaristia, nutritevi dell'Eucaristia, non lasciatela mai, mai!
Già vi ho detto: come mangiate il pane quotidiano, più di una volta al
giorno, così preoccupatevi anche di mangiare Gesù Eucaristia,
perché vi dà la forza e il coraggio di lottare, di accettare e di
ubbidire.
Miei cari figli, la lotta continua, i potenti accumulano potere e
denaro, ora più che mai troneggiano e stanno preparando tante
iniziative per questo terzo millennio. Parlano anche di Gesù
Eucaristia, solo perché io ho portato a voi dei messaggi che ne
parlavano. Da un male, perché loro non credono nell'Eucaristia,
nasce un bene, perché oggi parlano dell'Eucaristia, anche se hanno
preso qua e là dai messaggi di Dio; questo vi deve dare gioia.
È bene che parlino di Gesù Eucaristia, ma devono imparare a vivere
in grazia e a riceverlo in grazia; non devono fare la S. Comunione per
ripicca e per dimostrare che coloro che amano l'Eucaristia non sono
nella verità.
Roma, 14 novembre 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sono venuta per darvi solo un annuncio, perché è
presente l'Eucaristia che ho depositato sul calice e che ha
sanguinato. Questa effusione di sangue non è un buon segno, miei
cari figli, perché il mondo continua ad andare alla deriva. Il pianeta
Terra non va e accadono terremoti, alluvioni ed altre disgrazie. Ciò
che ferisce di più mio Figlio Gesù è che l'uomo si uccide a vicenda
come se fosse un divertimento, e questo è male. Non tenete per voi
questo miracolo, ma diffondetelo dappertutto: nelle case, nelle
piazze, nei quartieri e nelle chiese; fatelo conoscere a tutti, senza
paura. Portate o lasciate il foglio del racconto ovunque; la situazione
deve esplodere perché il miracolo è grande: ancora una volta
nell'ostia, Gesù ha sanguinato. Quando sanguina nella grande ostia è
per tutti i sacerdoti, dal Papa al più piccolo sacerdote, quando
sanguina nella piccola particola è per tutti gli uomini. Voi sapete che
l'uomo non sa amare e uccide. Su questo pianeta Terra vive bene
l'uomo che ha denaro, mentre l'uomo che è povero, continua ad
esserlo ed è costretto a subire ogni genere di sopruso. Questo è il
pianeta Terra e non è Dio che vuole questa sofferenza.
Io continuo a portare l'Eucaristia e la depongo sulle statue. Selenia,
271
vieni con me perché io, in questo momento, deposito l'Eucaristia
sulla statua che volevi portare via ieri sera. Intanto voi pregate con
me.
Continuo a portare Gesù Eucaristia; potrei portarne a miriadi, tante
quanti sono gli angeli. Ogni angelo potrebbe portare l'Eucaristia e
ognuna potrebbe sanguinare, ma, come già ho detto tante volte,
l'uomo non si convertirebbe lo stesso. Perché questi miracoli? Dio mi
ha detto: “Prendi l'Eucaristia dal tabernacolo, trasportala e adagiala
sulla statua”. Non ho chiesto a Dio il perché di questo nuovo
miracolo, non ho domandato nulla, ma voi potete capire da soli che io
compio ciò che Dio mi dice di fare.
Vi ricordate quando la depositavo nel tabernacolo, sulle statue sacre,
sulle piante, sui fiori, sulle stelle di Natale? Allora non c'era la Santa
Messa, oggi invece sì; una Santa Messa sofferta ogni volta.
Sta accadendo un fatto molto grave: gli uomini della Chiesa, che voi
ben conoscete, stanno cercando di far firmare al Papa una lettera
contro questo luogo, perché ormai possono rigirarlo come vogliono;
infatti il Papa non sta bene e va avanti. Cosa farete voi quando
arriverà quel benedetto ultimo colpo di satana? Resterete ancora con
questo povero vescovo o lo tradirete anche voi, dopo tutti i miracoli
che Dio ha fatto? Rispondete a Gesù nel vostro cuore. Avete visto
tanti miracoli: la moltiplicazione delle ostie, un'ostia uscire dalla teca
e il sangue scorrere più di una volta; ma quando arriverà, il
“benedetto” ultimo colpo di satana, starete ancora con sua
Eccellenza, Monsignor Claudio Gatti, o lo tradirete anche voi?
Rispondete nel vostro cuore. Godete di questi miracoli che Dio vi ha
fatto.
“Mi vendicherò e lo schiaccerò” ha detto il cardinale e lo sta facendo,
credetemi.
Quando buttavano i cristiani nel Colosseo e li facevano divorare dagli
animali, Dio lo sapeva benissimo. Voi direte: “Perché non è
intervenuto?”. Dovrebbe intervenire per ogni persona. Ma voi non
dovete preoccuparvi, in un modo o nell'altro Dio interverrà. Voglio
che sappiate che non vi ho nascosto mai nulla, vi ho sempre detto
tutto, vi ho preparato anche a questo benedetto ultimo colpo di
satana.
Grazie, miei cari figli, della vostra presenza.
272
Marisella, manda giù quel magone, ti prego non piangere, sii serena
e vai avanti; ti ho dato Gesù per farti forza. Coraggio a te, a Sua
Eccellenza e a tutti voi qui presenti. Coraggio, miei cari figli,
coraggio: la Chiesa appartiene a Dio, il mondo appartiene a Dio!
Ci sarà bisogno di fare l'arca di Noè? Farete l'arca di Noè e io sarò
con voi, ma non abbiate paura; chi ha paura, non ama Gesù, non ama
Maria, non ama se stesso e non è un buon cristiano.
Roma, 20 novembre 1999 - ore 22:30
Lettera di Dio
Gesù - Oggi Io vorrei essere per voi Cristo Re, ma sono purtroppo
Gesù Crocifisso. Il mio sangue continua a scorrere; qualsiasi cosa Io
faccia non è accettata e qualsiasi cosa io dica non è ascoltata. Ormai
i grandi hanno preso il potere e schiacciano i piccoli. Vorrei tanto
stare in mezzo a voi con gioia.
Dio ha scritto nella lettera: “Festeggiate Cristo Re”. Insieme a voi
festeggerò anch'Io, ma la vostra sorella mi vede trafitto in croce,
mentre continuo a sanguinare. Voi non avete visto, ma anche durante
il Santo Rosario Io sanguinavo.
Più accadono disgrazie e più il pianeta Terra si ribella. In questo
periodo si stanno verificando terremoti, tempeste e uragani, ma gli
uomini non hanno paura, sono tranquilli perché hanno il potere e le
ricchezze.
Io, Gesù, vi ringrazio delle preghiere che continuate a recitare per la
salvezza del mondo e per la pace nella Chiesa.
Qui dovevano venire tanti sacerdoti e tante suore. Dove sono? I
superiori abusano del potere e dicono: “Ti proibisco di andare perché
sono il tuo cardinale, il tuo vescovo”. Hanno proibito di andare a
pregare davanti alla Madre dell'Eucaristia, soprattutto all'Eucaristia
che ha sanguinato. Ci sono genitori che fanno soffrire i figli, sapendo
di farli soffrire e colpendoli nel lato più debole; ci sono mariti che
fanno soffrire le proprie mogli e mogli che fanno soffrire i mariti
volontariamente.
La Mamma, spesso, vi ha portato lettere in cui era scritto obbedienza
273
sì, ricatto no! Questo non vale solo per i sacerdoti e i religiosi, ma
per tutti gli uomini della Terra. Bisogna ubbidire ai genitori e ai
superiori, ma senza che ci sia ricatto. Quando un superiore ricatta un
inferiore pecca, perché non rispetta la creatura. Voi rispettate e non
crollate; non accettate mai il ricatto, opponetevi fin dall'inizio, dovete
capire subito se c'è il ricatto. Non deve essere Gesù o la mia e vostra
Mamma a dirvi che quando un superiore o un genitore ricatta vuol
dire che non vi ama, che in loro non c'è amore, non c'è mai stato
amore. Quante volte ho detto che è più facile per un non credente o
per coloro che non conoscono Gesù Eucaristia entrare nel Regno dei
Cieli?
Ancora oggi vi ripeto: non pensate a me solo come Gesù
misericordioso, pensate a Me anche come Gesù giusto.
Coraggio, mio piccolissimo gregge, coraggio, perché Io, con il corpo,
il sangue, l'anima e la divinità, sono con voi. Miei due cari figliolini,
Io ho chiamato voi, Io ho scelto voi e la strada è dura, irta, spinosa e
molto difficile; ma come la Mamma vi ha insegnato, trascinate queste
povere e misere carni senza che la bocca pronunci un'amara parola
di rivolta, così sarete veramente miei figli.
La Mamma è con voi, gli angeli e i santi sono con voi. Coraggio! Voi
sapete quante parole cattive hanno detto e come mi hanno trattato.
Anch'Io ho chiesto alla mia Mamma: “Ho fallito?”; lei mi ha risposto:
“No, Figlio mio”. Io, Gesù, dico a voi: “Non avete fallito, avete
seguito la strada che porta al Paradiso”.
Roma, 21 novembre 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Gesù - Oggi avete cantato l'inno all'amore, ma Io volevo sentire
“Cristus vincit”. Non voglio farmi vedere sofferente dalla vostra
sorella, come durante la veglia. Faccio a voi una domanda: posso
lasciare i figli che stanno bene e andare a salvare quelli che stanno
male? Io, Padre, ho tanti figli, ma pochi stanno bene, pochi si trovano
in grazia di Dio. Io, Padre, devo tentare di salvare i miei figli fino
all'ultimo. Come ho immolato la mia vita a suo tempo, così oggi tento
fino all'ultimo di salvare i miei figli. Voi direte: “Tutti? Ma siamo tanti
miliardi”. Io devo cercare in tutti i modi di salvare i miei figli, di
salvare coloro che sono venuti in questo luogo e ora, per dispregio
contro il vescovo, bestemmiano in famiglia e fanno azioni orrende
274
solo per vendetta.
Io, Gesù, oggi sono qui come Cristo Re, non con la corona, ma come
servo che vuole aiutare i propri figli. Se si salvassero pochi figli, la
mia morte sarebbe stata inutile. Quando vi dico di gioire, di godere,
di sorridere, non scherzo, perché voi avete scelto la parte migliore,
non tiratevi indietro. Voi siete i miei due figliolini prediletti scelti da
Dio e a voi chiedo aiuto, preghiere e sofferenze per salvare gli uomini
che mi conoscono, ma non accettano ciò che ho insegnato.
Dio, il vostro Dio, il Dio di tutti i cristiani, mostra ancora misericordia
e pazienza. Probabilmente tutto questo vi fa soffrire, perché siete
stanchi, oppressi e combattuti da uomini di Chiesa, da suore e da
laici che si dicono impegnati e che fanno quello che un cardinale o un
vescovo o un parroco gli ordinano solo per compiacerli. Questi
ecclesiastici sostengono che sono stati scelti da Dio. No, miei cari
figli, non è vero, perché lo Spirito Santo non sceglie anime che poi
tradiscono. Le anime scelte da Dio sono poche, molto poche e poiché
vogliono camminare sulla via della santità sono oltraggiate,
beffeggiate e derise, come è accaduto a Me.
Voi direte: “Ci sono persone buone che partecipano alla Santa Messa
tutti i giorni”. Sì, è vero, ma vanno per abitudine o perché celebra il
parroco amico o il grande prelato.
Io, Gesù, chiedo a voi di avere ancora forza, pazienza e amore per
Me, per la Madre dell'Eucaristia e per i fratelli che non mi
conoscono.
Voi non potete sapere quanti sono gli uomini di Chiesa che si sentono
quasi Dio. Sono potenti, sanno tutto, possono tutto e abusano del loro
potere. Ieri ho fatto vedere alla vostra sorella le cattive azioni che
continuano a compiere i miei figli, solo perché hanno denaro e
potere. Nessuno dirà mai: “Quel grande prelato ha sbagliato, non è a
posto”. Chi è a posto, invece, è spesso combattuto dalle persone che
sono state in questo luogo, che hanno ricevuto delle grazie e sono
state amate.
Oggi, festa di Cristo Re, non ho tante persone che mi amano
veramente. Gli uomini della Chiesa fanno festa, celebrano Sante
Messe solenni e indossano i paramenti solenni, ma è tutto una
sceneggiata. Il loro cuore dov'è? La loro anima che fine farà?
275
Oggi, terza domenica del mese, deve esserci la benedizione per gli
ammalati. In questo momento colui che ha più bisogno è il vostro
vescovo; ha bisogno di aiuto, di preghiere e di forza. Dio veglia su di
lui, ma, credetemi, a volte è difficile accettare ciò che Dio vuole. Io,
come Seconda Persona della SS. Trinità, vedo e so tutto; Io, come
uomo, capisco la lotta del vescovo, le sue difficoltà e la sua voglia di
abbandonare tutto e dire: “Ma chi me lo fa fare?”. Dovevo riaprirvi il
Paradiso e l'ho fatto. Non vi nascondo che anche Io ero accasciato,
preoccupato e, come uomo, chiamavo sempre Dio in mio aiuto.
Anch'Io avevo voglia di scacciare chi si avvicinava a Me, perché
veniva per chiedere aiuto e poi si allontanava una volta ottenuto ciò
che voleva. Io ho salvato tutte le persone che mi chiedevano aiuto e
venivano ad ascoltarmi.
Da quando è iniziata la storia della salvezza ad oggi, sono molto
poche le persone che amano Dio veramente, che amano lo Spirito
Santo, che amano Me e la Madre dell'Eucaristia.
Non dite Cristo Re, ma Cristo servo degli uomini, Cristo amico degli
uomini, Cristo che muore per gli uomini. Questo è il vero Cristo Re.
Avrei voglia di dire: “Coraggio, don Claudio”, ma quasi non oso,
perché leggo nel tuo cuore tanta sofferenza. Ma tu abbandoneresti
milioni di figli per salvarne pochi? No, non lo faresti. Tu comprendi
ciò che voglio dire, non hai bisogno di spiegazioni.
Ringraziate Dio perché piove abbondantemente, voi non potete
immaginare cosa avrebbero fatto oggi le spie. La pioggia è stata una
liberazione, una purificazione. Hanno avversione contro questo
luogo, ma soprattutto vogliono distruggere la mia amata sposa e il
mio amato vescovo perché danno molto fastidio.
Roma, 2 dicembre 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, io sono con voi e prego con voi per il
grande miracolo che Dio ha promesso. Qualcuno mi chiama o mi ha
chiamato matrigna e vorrebbe girare la mia immagine contro il
muro, ma io, come Mamma, sono dalla vostra parte e vi aiuto a
pregare.
Il tempo passa e voi aspettate: chi è calmo e tranquillo prega e
276
aspetta con serenità e devozione, chi è ansioso si agita per qualsiasi
sciocchezza. Qualcuno è arrivato a dire: “Se non succede nulla io me
ne vado”. Allora, miei cari figli, mi dispiace dirlo, non avete capito
nulla. Nel giorno in cui accadrà ciò che deve accadere, Dio saprà chi
ha veramente amato Gesù Eucaristia e il vescovo.
Voi non potete entrare nella mente di Dio e non potete sapere e
comprendere ciò che Dio fa, come e quando lo fa. Io chiedo
preghiere, questo è scritto nella lettera di Dio. La vostra sorella
parlando con una persona ha detto: “Venerdì facciamo una giornata
di digiuno”, ebbene anch'io dico a voi: “Chi vuole, chi può, faccia una
giornata di digiuno”, ma attenzione, chi non ha una buona salute e
deve prendere tante medicine non può fare il digiuno. Però non
trovate delle scuse per non farlo: è normale avere dei piccoli disturbi
come mal di stomaco o mal di testa, altrimenti che sacrificio fate se
digiunando non sentite nessun piccolo dolore? Marisella, tu devi
soltanto smettere di piangere. So che quelle lacrime escono da sole,
so per chi piangi; anch'io, come te, ho sofferto e pianto per mio Figlio
Gesù. Poi tutto è finito in gloria, ma è necessario del tempo.
I tempi di Dio non sono i vostri tempi. Voi dite: Dio ha annunciato:
1999! Sì, Dio ha detto questo ed io stessa vi ho portato la Sua lettera;
non tormentatevi più di tanto. Ogni giorno che passa crollate; questo
non è bello. Chi fa questo cammino non deve crollare, non deve fare
tante domande e farle pesare soprattutto sul vescovo. Il vescovo e la
veggente ne sanno quanto voi; anch'io ne so quanto voi, però vi aiuto
e sono con voi. Tutta la schiera degli angeli e dei santi pregano
insieme a me affinché l'uomo si converta. Sono tantissimi gli uomini
che non si ravvedono; ma soprattutto sono moltissimi i sacerdoti, i
vescovi e i cardinali che non si convertono, anzi deridono la data che
Dio ha indicato.
Non so quando finisce il 1999 e quando comincia il 2000 qui in
Paradiso.
Marisa - Io volevo rivolgerti la stessa domanda. Noi abbiamo
conteggiato i giorni dal 24 dicembre 1998 al 24 dicembre 1999, ma
in Paradiso le date corrispondono alle nostre?
Madonna - Mi ripeto: non chiedetevi e non chiedetemi più niente. Vi
invito a pregare, a fare sacrifici e digiuni e a fare la veglia. So che
qualcuno di voi ogni giorno viene qui per la novena a Maria
Immacolata, ovvero a me, la Madre dell'Eucaristia.
277
A Dozulè Gesù ha parlato; a Garabandal io ho parlato e in tanti altri
posti abbiamo detto le stesse cose che abbiamo annunciato a voi.
Dio può far perire le persone buone e far trionfare coloro che non
credono? Questa sarebbe una prova grandissima. Allora è giunto il
momento di gridare: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?”. Oppure, come tu stessa dicevi, Marisella, potete
affermare che il calice ha il fondo bucato, perché più si riempie di
sofferenza e più si svuota. Marisella, il tuo calice è bucato da tempo
ed è bucato ancora oggi.
Roma, 8 dicembre 1999 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Io sono la Madre dell'Eucaristia, io sono colei che Dio ha
scelto per donarmi completamente a tutti gli uomini della Terra.
Gesù ha detto: “Chi è mia Madre? Chi sono i miei fratelli?”. Io sono la
vostra Mamma, la vostra sorella.
Immacolata Concezione è un titolo grandissimo e bellissimo, ma chi
chiude la storia è la Madre dell'Eucaristia. Guarda, Marisella, ora
siamo in due, ma sono sempre io. Siamo uguali?
Marisa - Sì. Se la Madonna è una, perché voi siete venute in due? È
difficile capire.
Madonna - Tu non guardare né l'Immacolata, né la Madre
dell'Eucaristia, ma guarda più in alto e osserva: guarda verso Dio,
anche se non lo vedi, non vedi qualcosa di nuovo e di bello? Voi, mio
piccolo gregge, guardate il disegno che è davanti a voi: Maria
Immacolata che, con un nastro bellissimo, raggiunge la Madre
dell'Eucaristia e nel centro c'è il mio e vostro Gesù.
Io sono la Madre dell'Eucaristia e oggi, in questo momento, sono
presente soltanto in questo luogo taumaturgico. Mio piccolo gregge,
io sono insieme a voi, che mi amate. Anch'io vi amo immensamente,
perché amate Gesù e anche Gesù vi ama immensamente.
Oggi dappertutto è grande festa. Voi pensate che Maria Immacolata
non abbia ascoltato le vostre preghiere e non le abbia portate a Dio?
Voi non potete immaginare quante grazie ha fatto Maria Immacolata
278
e Madre dell'Eucaristia, ma l'uomo non è mai riconoscente. L'uomo
deve ringraziare sempre Dio, perché soltanto Dio fa le grazie. La
vostra sorella ha scritto una preghiera alla Madre dell'Eucaristia per
ottenere le grazie di cui ognuno di voi ha bisogno. Io ascolterò le
vostre preghiere e le porterò a Dio. Sia fatta la sua volontà.
Marisa - Puoi dire a Dio se ci fa una chiesa? Noi sentiamo freddo; io
non sento freddo, ma te lo chiedo per gli altri.
Madonna - Voi non siete mai contenti: una volta picchia il sole, una
volta fa freddo. Sul pianeta Terra si dice che Gesù è nato al freddo e
al gelo, invece Gesù è nato in un mese bello di primavera.
Marisa - Stai prendendo Gesù in braccio? Se ancora non è nato,
perché l'hai in braccio?
Madonna - Marisella… La gioia mia e di mio Figlio Gesù è che avete
prolungato la novena all'Immacolata e l'avete unita con la novena del
santo Natale. Queste sono grandi gioie per Dio, che deve
assolutamente commuoversi e fare ciò che ha promesso di fare per
voi e per tutti gli uomini.
Grazie dell'amore che mettete nel lavorare per preparare ogni cosa.
Oggi doveva essere un giorno pieno di gioia, ma questa mattina i
miei due figli hanno cominciato a soffrire e ad accusare molti colpi;
vengono perseguitati anche durante le feste. Prima, quando c'era
una festa grande, la sentivano moltissimo, invece ora sono
perseguitati perché il demonio si infiltra, soprattutto nelle persone
che non vivono in grazia, che non sono generose, che non sanno
amare e che non hanno la carità; se manca la carità tutto il resto è
inutile.
Vi invito a pregare, ma soprattutto a continuare ad adorare Gesù che
ha sanguinato per tutti gli uomini della Terra. Non tutte le persone
rispondono, ma quelle che vengono, vengono con amore, anche se
sono lontane. Gesù vi ringrazia di questo.
1973: Don Claudio e Marisa, ricordate questa data? Avete detto sì e
da allora quante sofferenze avete sopportato e quante lacrime avete
versato! Ma arriverà il vostro giorno di gioia, di serenità e di pace.
Marisa - Se quel giorno arriva quando sono morta, non importa, però
fa' che arrivi presto per il vescovo e anche per tutte queste pecorelle
279
che stanno qui al freddo a pregare.
Madonna - Ma non sentite il calore di Dio? O sentite soltanto il
freddo?
Marisa - Io non sento freddo, ma ci sono anche persone che non
stanno tanto bene.
Madonna - Come te, Marisella. Oggi hai dovuto prendere quattro
calmanti.
Roma, 12 dicembre 1999 - ore 18:00
Lettera di Dio
Madonna - In Italia e soprattutto a Roma Gesù Eucaristia non è
amato come Dio vuole.
Sembra che avete tutto il mondo contro, per questo vengo volentieri
in mezzo a voi. Anche se ho dato l'astinenza a Marisella, io sono in
mezzo a voi ogni giorno quando venite a pregare e sono vicino al
vescovo quando celebra la S. Messa, perché ha ricevuto l'episcopato,
la pienezza del sacerdozio da Dio. Oh, se gli uomini potessero capire
questo grande miracolo: Dio, dopo duemila anni e dopo aver ordinato
vescovi San Pietro e gli apostoli, ha dato di nuovo l'episcopato a un
uomo, al vostro sacerdote.
Ho un piccolo richiamo da fare a grandi e piccoli, cioè agli adulti e ai
giovani: rispettate di più il vescovo, rispettate di più il sacerdote,
rispettate di più l'uomo, colui nel quale mio Figlio Gesù si inserisce.
Gesù ha detto: “Il vescovo è in Me e Io sono in lui”. Miei cari figli,
rispettate tutti, grandi e piccoli, ma soprattutto rispettate il vostro
vescovo e pregate per lui.
Roma, 16 dicembre 1999 - ore 17:00
Lettera di Dio
Madonna - Cara Marisella, ci sono delle anime che, anche se si
presentano con un viso dolce e un volto sereno, dentro hanno satana,
perché non vivono in grazia. Ci sono delle creature che con il modo
di fare dolce e sereno uccidono chi è accanto a loro. Perché si
atteggiano a questo misticismo? Per far soffrire e perché l'orgoglio e
280
la superbia troneggiano in loro. Essi fanno del male, fanno soffrire e,
soprattutto, non amano mio Figlio Gesù. Quante persone si sentono
buone e a posto, quante si sentono vicine a chi soffre, a chi ama,
vicine a Gesù Eucaristia, ma non è vero.
Miei cari figli, ricordate benissimo quando Gesù ha preso la frusta e
ha cacciato i venditori dal tempio. Molte volte Gesù ha alzato la voce
con i suoi coetanei, con gli apostoli, con i discepoli, con chiunque;
quando era necessario alzava la voce per farsi ubbidire. Forse era
cattivo mio Figlio Gesù? No, era buono, ma sapeva che solo in quel
modo poteva aiutare le creature. La Mamma vi dà un consiglio:
attenzione alle persone che si mostrano dolci e smielate, perché poi
sono quelle che fanno soffrire di più. Quando dovete dire qualcosa al
fratello, ditelo, anche con forza o urlando. Se non vi ascolta, fate
come dice il Vangelo: andate da lui con dei testimoni, ma se ancora
non vi ascolta andate via e non tornate più. Questo è il vero amore,
che nessuno comprende quanto sia grande. Con l'amore, anche se
siete severi, si ottiene moltissimo.
Siamo quasi arrivati al santo Natale, voi state preparando il corredo
grande per Gesù ed io lo preparo con voi. Cosa vi ha riservato Dio?
Non lo sapete. Questo è il momento più importante della vostra vita
per mostrare a Dio il vostro grande amore.
Mie care mamme, non lasciatevi prendere da un amore che non è
capito dall'altro coniuge, non siate schiave dei vostri mariti e voi,
mariti, delle vostre mogli; voi, figli, non siate schiavi dei vostri
genitori. Chi ama non fa soffrire, chi ama aiuta, ma se questo amore
non viene contraccambiato dall'altro coniuge è inutile lottare ed è
inutile anche soffrire. Pregate, pregate molto. Il mondo, invece di
cambiare, continua ad andare a rotoli, dappertutto le famiglie
continuano a spezzarsi, i figli continuano a fuggire di casa.
Ci sono ancora padroni e schiavi. Ci sono persone che comandano
perché si sentono forti, perché hanno il denaro e il potere e cercano
di schiacciare chiunque non la pensi come loro. Il santo matrimonio
non deve essere vissuto così. Se tra i coniugi o tra i figli non c'è
l'amore vero, andate dove qualcuno vi ama. Non diventate schiavi,
servi. Chi lo ha fatto finora, cambi il suo modo di fare.
Miei cari figli, dal Cielo io vedo tante cose brutte e tante cose cattive.
Quante volte vi ho detto che la purificazione è cominciata dal 1990,
ma cosa è cambiato da allora? Le persone sono più aspre, più ribelli,
281
più prepotenti. Mio piccolo gregge, riflettete su ciò che è avvenuto
tra voi. Le persone che se ne sono andate non erano a posto e si sono
permesse di accusare gli altri. Chi si è allontanato lo ha fatto
accusando, calunniando e diffamando. Questo è il pianeta Terra e,
malgrado tutto ciò che succede di brutto, l'uomo non si converte,
anzi aumentano gli uomini che non si vogliono convertire. Tra questi
ci sono anche sacerdoti, laici e suore e quando dico sacerdoti intendo
anche vescovi e cardinali. Tutto diventa difficile: o si china il capo e
si dice sempre sì, prendendo bastonate, o si alzano gli occhi al cielo e
si dice: “Mio Dio, voglio fare come ha detto Gesù nel santo Vangelo:
sì, sì, no, no sia il mio parlare.
Grazie della vostra presenza. Pregate, perché i tempi brutti si stanno
avvicinando e saranno tempi bruttissimi.
Roma, 19 dicembre 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - L'idea che ha avuto il vostro vescovo di fare gli incontri
eucaristico-biblici è bellissima. Egli è ministro del Vangelo, ministro
dell'Eucaristia, è il dolce Cristo in Terra, è colui che ama Dio e il
prossimo.
Incontro eucaristico-biblico. Oh, è bello e dolce questo nome. Gesù è
contento di tutto questo, apprezza il vostro sacrificio nel venire in
questo luogo taumaturgico e apprezza il corredo che gli state
preparando. Non vi domando a che punto siete arrivati, ma vi chiedo
di continuare a lavorare nella preghiera e nell'amore. Coltivate
l'amore vicendevole, non amate solo la persona che vi è simpatica,
amate tutti.
State tranquilli, per quei signori vi chiedo soltanto preghiere.
Roma, 23 dicembre 1999 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Avete talmente desiderato la mia venuta che non potevo
non venire in mezzo a voi. Vorrei che il vostro cuore fosse pieno di
gioia, malgrado la grande prova che Dio ha chiesto. Dio mantiene
sempre le sue promesse e vi ha chiesto la grande prova perché vuole
salvare i suoi figli che, credetemi, sono tanti in pericolo. Oggi io non
282
dovevo venire, perché Marisella ha l'astinenza, e non è il giorno
dell'apparizione pubblica, ma Dio, che vi ama infinitamente, ha detto:
“Vai, Maria, i miei figli ti stanno chiamando, ti stanno supplicando di
andare” ed io sono venuta in mezzo a voi. Miei cari figli, dappertutto
questo Natale è pieno di sofferenza, specialmente perché sono
ancora poche le anime che amano l'Eucaristia.
Voi avete fatto un grande regalo a Gesù Eucaristia, perché parlando
dell'Eucaristia e della Madre dell'Eucaristia e distribuendo tutto ciò
che avete preparato, oggi i sacerdoti parlano di Gesù Eucaristia e
organizzano degli incontri di preghiera. Io gioisco per questo, ma
soffro con voi, perché la prova che Dio vi ha chiesto è grande.
L'amore di Dio è immenso e vi ripeto: “Abbiate fiducia in Dio!”.
Questa grande prova è stata chiesta da Dio, perché gli uomini della
Chiesa parlassero dell'Eucaristia. Voi non potete neanche
immaginare quanti uomini sono molto lontani da Dio e non si
convertono, malgrado avvengano catastrofi e la purificazione si sia
intensificata. Questo vostro sacrificio e questo vostro grande amore
per Gesù Eucaristia faranno sì che gli uomini della Chiesa parlino e
continuino a parlare dell'Eucaristia.
Leggo nei vostri cuori tutte le vostre domande. Sentirete parlare
male del vescovo, ma voi, poiché l'avete conosciuto fino in fondo,
dovrete dire: “Don Claudio è il vescovo dell'Eucaristia, è il vescovo
del Vangelo e sa fare di ogni parola di Dio un poema”, così dovete
difenderlo.
Non riferite alla veggente notizie che la fanno soffrire. Voi non potete
dire: “Ma Dio, cosa sta facendo?”. Chi siete voi? Dio sa ciò che fa,
Dio non tradisce, non delude. Oggi i sacerdoti parlano molto di Gesù
Eucaristia e questo dovrebbe darvi gioia. Io ho indicato una data, un
anno, ma Dio ha chiesto la grande prova, che vi fa molto soffrire,
perché aspetta ancora molte conversioni. Coraggio, alla fine
trionferete. Voi, che avete fatto un cammino spirituale molto bello e
grande, dovete sapere cosa significa convertirsi, credere al Vangelo
e soprattutto amare Gesù Eucaristia.
Se avete qualcosa da domandare scrivete un biglietto alla Madre
dell'Eucaristia, ma non chiedete nulla al vescovo o alla veggente,
perché Dio ha chiesto questa grande prova. Vi ripeto: Dio non
tradisce e se ama coloro che non credono, tanto più amerà voi che
credete e amate Gesù Eucaristia.
283
Il mio grande augurio va a colui che oggi festeggia il suo
compleanno.
Marisa - Posso parlare?
Madonna - No, sei in astinenza; io sono venuta per tutti, non sono
venuta per te.
Marisa - Ma devo chiederti una cosa. Come faccio? Va bene, ti chiedo
soltanto se dopo Natale finisce l'astinenza, perché non ce la faccio
più e devo dirti tante cose.
Madonna - Voi, piccolo gregge, credete in Dio, in Gesù Eucaristia,
credete nella Madre dell'Eucaristia? Quando credete in qualcuno
dovete essere sicuri che non vi tradisce. Questo Qualcuno, con la q
maiuscola, ha tanti altri figli e per loro ha fatto di tutto. Anche voi
avete fatto di tutto: preghiere, adorazioni, digiuni e le conversioni
non arrivano. Sacerdoti, vescovi, cardinali, suore e laici si sono
convertiti, ma poi le conversioni si sono fermate. Giratevi intorno,
guardate come la gente corre per il cenone e i regali. Gli uomini di
Chiesa sono presi dal grande giubileo. Ma quale? Tutti pregano
affinché il capo… Ma quando? Chi? Non vi accorgete che tutti
cercano le cose terrene per primeggiare, perché la storia parli di loro
e non amano veramente Gesù Eucaristia? Voi, che l'amate e avete
fatto di tutto per far trionfare la verità e l'Eucaristia, offrite anche
questa grande prova per la conversione dei vostri fratelli, dei vostri
figli e degli uomini di tutto il mondo. Gesù è morto per tutti, non solo
per un gruppo o per voi, piccolo gregge.
Questa è la lettera di Dio. Come dice il vostro vescovo, non ci vuole
nulla perché Dio realizzi ciò che ha promesso, ma aspetta ancora che
i suoi figli si convertano.
Roma, 24 dicembre 1999 - ore 24:00
Lettera di Dio
Marisa - Siete tutti in festa! Giuseppe ha il piccolo Gesù in braccio.
Tutti gli angeli, i santi e le anime salve sono vicino a Giuseppe, a
Maria e al piccolo Gesù.
Madonna - Ho visto che hai messo tutta la tua buona volontà per
sopportare la passione e ogni sofferenza.
284
Marisa - L'ho sopportata, perché tu mi hai aiutato.
Madonna - Miei cari figli, Dio vi ha chiesto una grande prova, ma in
questa notte santa vi darà anche una grande gioia. Non tutti
comprenderete la grazia e il dono che Dio farà a questo luogo
taumaturgico.
Voglio ringraziarvi per ciò che avete fatto, che fate e che farete.
Vorrei che formaste una catena forte intorno al vostro vescovo per
proteggerlo, per difenderlo e per aiutarlo. La missione del vescovo e
della veggente è molto grande e bella, ma molto sofferta.
Mio piccolo gregge, io sono qui con voi; potrei essere in tanti altri
luoghi, ma questa notte sono solo qui, in questo luogo taumaturgico.
Nella Sua lettera c'è scritto a parole d'oro che in questa cappellina,
la Basilica Madre dell'Eucaristia, Dio vuole che il vescovo apra la
Porta Santa. Ti commuovi, Marisella?
Marisa - Sì, un po' mi commuovo e un po' non capisco.
Madonna - Non ti preoccupare, poiché Gesù è nel vostro vescovo e il
vostro vescovo è in Gesù, Don Claudio sa cosa deve fare. Io voglio
che voi continuiate a pregare più che potete.
So che succedono tante discussioni nelle famiglie, questo non è bello,
ma è comprensibile, perché chi ha fatto il cammino spirituale è
cresciuto nell'amore, mentre chi non l'ha fatto dice parole non belle
nei riguardi di coloro che camminano verso mio Figlio Gesù.
Marisella, parlo a te; la passione e l'astinenza continueranno, ma Noi
ti daremo la forza di andare avanti.
Mio piccolo gregge, Dio vi ama così tanto, che chiede anche a voi la
grande prova, ma voi, se avete ben capito tutto, sarete capaci di fare
la volontà di Dio fino in fondo. A voi non ha chiesto la passione,
grandi sacrifici e grandi rinunce, ha chiesto di pregare, di fare
qualche volta il digiuno e la veglia. Dio sa a chi chiedere le grandi
sofferenze. A voi affida questo compito: pregare e aiutare i miei due
figli. Questa notte, poiché avete atteso il piccolo Gesù in questo
luogo taumaturgico, mi avete dimostrato che avete accettato la
grande prova di Dio.
285
Quanti vorrebbero sapere cosa c'è nella mente di Dio! Vero,
Marisella? Questa è la prova di fede. Dio ha messo a prova la vostra
fede che supererete se continuerete ad andare avanti e soprattutto
se non ascolterete coloro che rideranno soddisfatti e contenti, perché
penseranno di aver vinto. Guardate sempre avanti, guardate verso il
cielo e adorate Gesù Eucaristia, perché voi sarete il piccolo gregge
che convertirà tante persone.
Vi do un'altra grande gioia: per merito vostro, per le vostre preghiere
e per le vostre sofferenze si sono convertiti sacerdoti, vescovi,
cardinali e laici: in tutto sono un milione e tre.
Marisa - Tutti insieme?
Madonna - Da quando avete cominciato a fare la novena a me,
l'Immacolata, poi l'avete continuata e unita alla novena del santo
Natale si sono convertite un milione e tre persone. Questo dovrebbe
darvi tanta gioia. Qualcuno riderà, sogghignerà, dirà tante cattiverie,
ma questo non vi deve toccare, perché siete con Gesù Eucaristia.
Il piccolo Gesù, che il mio amato sposo Giuseppe tiene stretto tra le
tue braccia, ha l'amore, la pazienza, l'umiltà, la mansuetudine, tutte
le virtù, perché Lui è Dio, ma ha anche la croce viola dietro le spalle,
vero, Marisella?
Marisa - Sì, ha sempre la croce dietro.
Madonna - Nessuno di questi santi ha sofferto come voi due, miei
cari figli. Nessuno ha dovuto affrontare le vostre grandi prove e le
vostre grandi sofferenze.
Ora vi prego, fate quanto la Madonna vi dice; non abbiate paura del
freddo, Gesù vi riscalderà. Uscite fuori da questa cappella, andate
lungo il corridoio d'ingresso e seguite il pastore. Io vi indicherò tutto
ciò che dovete fare. Il santo vescovo aprirà la Porta Santa di questa
piccola e grande cappella.
Coraggio, prendete le candele, accendetele e con dolcezza allineatevi
lungo il corridoio, in silenzio. Il Natale non è confusione e non si
riduce solo al gran mangiare. Il Natale non è nulla, se non c'è in voi
silenzio interiore, pace e amore.
Coraggio, Marisella, alzati, io ti farò camminare.
286
Marisa - Adesso che cosa devo fare?
Don Claudio - Chiedile che cosa dobbiamo fare.
Marisa - Dobbiamo accendere le candele e portarle fuori. Noi siamo
un po' emozionati. Vedi come siamo fatti, ci emozioniamo subito.
Madonna - Uscite fuori tutti in silenzio e con raccoglimento. Prendi il
martello da dare al vescovo.
Roma, 25 dicembre 1999 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, auguri a tutti per il santo Natale. Ho con
me Gesù Bambino che alza la sua manina e benedice tutti voi. Siete
pochi, ma a me non interessa, io vengo lo stesso, anche se siete due
o tre; quando due o tre persone si riuniscono insieme per pregare,
Gesù è in mezzo a loro. Ho portato con me le anime salve, i santi e gli
angeli che mi circondano e cantano: “Osanna al Dio Bimbo, osanna al
Messia”.
Io sono felice perché tutti avete accettato la grande prova, anche se
in qualcuno rumoreggia tanta tempesta. È naturale, è normale,
sareste degli anormali se non sentiste nulla, così dice il vostro
vescovo.
Finché starete sulla Terra, sentirete tante cattiverie e vedrete tanto
male. Quando qualcosa non vi garba brontolate verso Colui che vi ha
chiesto la grande prova, ma che vi ha anche gratificato con il dono
della Porta Santa. Ciò che ha dato a voi, non l'ha mai concesso ad
altri. Aprire le porte sante crea sempre emozione, ma non così
intensamente come quando è stata aperta la vostra. Guardate
quant'è buono Dio; si è servito di un vescovo piccolo agli occhi degli
uomini, ma grande ai nostri occhi per aprire la Porta Santa. Ogni
volta che entrerete e farete ciò che il vescovo ha detto avrete
l'indulgenza plenaria.
Marisa - Io volevo sapere proprio questo; più cresco e più sono
ignorante.
Madonna - Adesso, Marisella, ti do il bimbo Gesù, stringilo forte al
287
tuo cuore e chiedi a Lui ciò di cui hai bisogno.
Marisa - Io non voglio chiedere per me, ma solo per il vescovo. Posso
chiedere per il vescovo?
Gesù, fa' che Don Claudio continui ad essere sempre obbediente a
Dio. Voglio chiederti anche di dare qualche gioia al nostro vescovo,
che è stato sempre obbediente a Dio e ci guida sulla strada della
santità.
Dobbiamo accettare la grande prova, ma da' a noi tutta la forza e il
coraggio di cui abbiamo bisogno. Grazie, Gesù.
Gesù - Piccola sorellina mia, la sofferenza che patisci serve per
salvare tantissime anime. Oggi si sono convertite altre trecento
anime.
Marisa - Do a san Giuseppe il piccolo Gesù?
Madonna - Sì, dallo al mio amato sposo.
In questo luogo taumaturgico si può acquistare l'indulgenza plenaria
e si possono chiedere le grazie, se sono conformi alla volontà di Dio;
qui ogni cosa è santa, anche i miei due cari figliolini e la mia cara
nonna Iolanda sono santi.
Marisella, Dio ti ha scelta, ti ha chiamata e finché tutto non trionferà,
avrai sempre la passione e l'astinenza. Mi vedrai pochissimo, ma nel
momento del bisogno io sarò vicino a te per aiutarti.
Miei cari figli, godete di questo grande dono che Dio vi ha fatto.
Ripeto le parole del vescovo: “Questa notte a Betlemme, a Roma, in
san Pietro e in questa piccola cappellina, oasi di pace, dove c'è tanto
silenzio, si prega con tanto amore e dove potete avere tutto ciò che
serve per arrivare alla santità, è iniziato il giubileo”.
Roma, 26 dicembre 1999 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, grazie a te, altre cinquecento anime si sono
convertite e complessivamente siamo arrivati a 1.000.803 persone
convertite. Voi avete pregato per la grande prova che i miei due
288
figliolini devono superare; devono avere la forza di accettare in
silenzio, senza parlare. Gli uomini della Chiesa possono dire ciò che
vogliono, ma Dio è con voi, io sono con voi. Lasciate dire, lasciate
fare; questo è un momento difficile per voi, ma è più difficile per
coloro che non hanno saputo accettare la volontà di Dio. È facile fare
grandi sceneggiature quando tutte le telecamere sono accese per il
grande evento, per il quale milioni di persone sono venute da ogni
parte del mondo. Hanno speso moltissimo denaro e intanto il terzo
mondo soffre, i poveri soffrono e non hanno nulla.
Pregate, pregate per i miei cari sacerdoti prediletti, dal Papa al più
piccolo sacerdote. Oggi non posso più dire che Don Claudio è il più
piccolo sacerdote, perché ora lui è il grande sacerdote del Vangelo e
sacerdote grandissimo dell'Eucaristia. Anche a voi, che siete piccole
ostie viventi, ostie che soffrono, la Mamma augura di essere sempre
fedeli a Dio e al prossimo.
RACCOLTA DEI MESSAGGI RIGUARDANTI L'EPISCOPATO
DATO DA DIO A DON CLAUDIO GATTI
Marisa, i giovani, gli adulti del Movimento Impegno e Testimonianza
"Madre dell'Eucaristia" annunciano che il giorno 20 giugno 1999 Don
Claudio Gatti è stato ordinato Vescovo ed ha ricevuto tutti i poteri da
Nostro Signore Gesù Cristo, Primo, Sommo, Eterno Sacerdote della
Nuova Alleanza, fondatore e capo della Chiesa e della gerarchia
ecclesiastica. I membri dell'Associazione innalzano a Dio un canto di
lode e di ringraziamento per aver donato la pienezza del sacerdozio
al proprio pastore, raccomandano il novello Vescovo alla protezione
della Madre dell'Eucaristia e chiedono preghiere, fioretti, sacrifici e
digiuni a tutti i fratelli e sorelle di buona volontà, perché Don Claudio
abbia la forza e il coraggio di portare avanti l'importante e difficile
missione che Dio, Uno e Trino, gli ha affidato a vantaggio della
Chiesa.
Gesù, la Madre dell'Eucaristia, S. Giuseppe e S. Pietro molte volte
hanno ripetuto che Dio, di sua libera iniziativa e senza chiedere il
consenso all'interessato, ha ordinato vescovo Don Claudio Gatti.
Invitiamo tutti a leggere con attenzione e rispetto i messaggi
soprannaturali, nei quali sono spiegati i motivi per cui Dio ha dato la
pienezza del sacerdozio e tutti i poteri al piccolo sacerdote Don
Claudio Gatti.
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Roma, 8 settembre 1999 - ore 19:00
Madonna - Durante i mesi estivi che non sono stati di vacanza per i
miei due figliolini Gesù ed io abbiamo dato diversi messaggi, nei
quali abbiamo parlato dell'episcopato dato da Dio a don Claudio e di
coloro che calunniano e diffamano il mio vescovo.
Voi avrete i brani di questi messaggi.
Sardegna, 26 luglio 1998 ore - 11:00
Messaggio di Gesù
Gesù - Caro Don Claudio, tu sarai l'apostolo, il profeta, il Vescovo, il
condottiero della nuova Chiesa.
Teramo, 25 aprile 1999 - ore 18:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Dio può far tutto, anche in questo momento può
consacrare vescovo il vostro sacerdote.
Dio può fare qualsiasi cosa, ma adesso non è ancora il tempo per
ordinare vescovo Don Claudio, aspettiamo la fine della guerra. Se gli
uomini che tu conosci non cambieranno, Dio ha già detto a me che
ordinerà il sacerdote vescovo e Don Claudio potrà fare tutto ciò che il
vescovo fa. Non vi nascondo che saranno per voi momenti molto duri
per smascherare gli uomini che non sono a posto, che non sono in
grazia, ma da questo sofferto lavoro nascerà la nuova Chiesa, il
nuovo Papa, il cambiamento di tutto. Non sto scherzando, Marisella,
sono molto seria nel dire tutto questo. Ciò che ancora non riesco a
far capire a tutti è di difendere il sacerdote; quando qualcuno dice
che è stato disubbidiente, difendetelo, perché tutti devono
comprendere fino in fondo che per obbedire all'autorità ecclesiastica
doveva gettare Gesù Eucaristia, doveva dire che aveva ingannato se
stesso e voi; questo non poteva farlo. Il vostro sacerdote è stato
condannato, come vengono condannati tanti innocenti, perché gli
uomini della Chiesa hanno il potere in mano. Non aspettatevi che Dio
violenti la loro volontà, no, non aspettatevi questo, ma quando un
domani verranno smascherati per loro saranno momenti tristi e per
voi duri. Io non posso fare nulla; Dio ha chiesto a voi di combattere
290
questa battaglia che vi può portare alla morte, ma per te, mio caro
sacerdote prediletto, non ti preoccupare, non avverrà subito, ma
molto lontano.
Marisa, se le cose non cambieranno Dio darà l'episcopato al
sacerdote.
Roma, 20 giugno 1999 - ore 10:30
Messaggio della Madonna
Madonna - Da oggi dite ogni giorno una preghiera per coloro che si
preparano al matrimonio e pregate per colui che deve sposarli, a lui
Dio ha dato tutti i poteri.
Don Claudio, in nome di Dio ti dico che tu hai tutti i poteri che sono
dati al Vescovo. Quando tutto sarà finito avrai fatto obbedienza a Dio
e poi farai obbedienza al Papa e agli uomini.
Roma, 20 giugno 1999 - ore 18:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Mia cara Marisella, questa mattina non hai compreso il
messaggio di Dio. Il mio Tutto ha dato a Don Claudio la pienezza del
sacerdozio, per cui ha tutti i poteri. Può fare la celebrazione del
Battesimo e della Cresima, assolvere i peccati nella S. Confessione,
celebrare la S. Messa, benedire e unire gli sposi nel Matrimonio,
amministrare l'Unzione degli infermi, conferire il S. Ordine, cioè
ordinare i sacerdoti e consacrare i Vescovi; questo è tutto ciò che un
Vescovo può fare.
Roma, 24 giugno 1999 - ore 17:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Voi sapete che il vostro sacerdote ha tutti i poteri, perché
Dio ha voluto così. Il vostro sacerdote è a posto davanti a Dio,
davanti alla Chiesa, davanti all'autorità ecclesiastica. In futuro
saprete tante cose belle.
Roma, 26 giugno 1999
291
Messaggio di Gesù
Gesù - Io, Gesù di Nazareth, ho ordinato Vescovo il sacerdote, Io,
Gesù di Nazareth, in nome di Dio Padre, di Dio Spirito Santo e di Me,
Dio Figlio, ho ordinato Vescovo il sacerdote Don Claudio Gatti. Io ho
ordinato il primo Papa e gli apostoli vescovi, ma tutto è stato
cambiato. Domani ripeterò l'annuncio di questa ordinazione
episcopale. Non è importante che siano gli uomini a darti la pienezza
del sacerdozio; Io sono Gesù, Io sono Dio, Io solo posso fare tutto ciò
che voglio, e nessun uomo della Terra può impedirmi di fare
qualcosa. Perché gli ho dato l'episcopato? Perché il vostro sacerdote
ha sofferto per tutta la vita, ma non ha mai tradito Dio Padre, Dio
Spirito Santo, Me, Dio Figlio; non ha mai tradito l'Eucaristia che ha
versato sangue, non ha mai tradito la Madre dell'Eucaristia. È stato
condannato per non aver gettato l'Eucaristia.
Non ha mai tradito voi, miei cari figliolini, piccolo gregge, che siete
in pochi a pregare qui. Chi più di lui poteva avere la pienezza del
sacerdozio?
Egli sarà Vescovo a vita, per sempre. Questo era il desiderio di Dio
Padre, di Me, Dio Figlio, e dello Spirito Santo; era il desiderio della
mia e vostra Mamma. Accettatelo, rispettatelo, amatelo, pregate per
lui e vi accorgerete come Dio contraccambierà e vi darà ciò di cui
avete bisogno.
Roma, 27 giugno 1999 - ore 10:30
Messaggio di Gesù e della Madonna
Gesù - Sono venuto di nuovo per ripetere ciò che ho detto ieri,
perché Dio vuole così. Dio ti ha ordinato Vescovo, ti ha dato la
pienezza del sacerdozio. Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine
di Melchisedek, tu hai l'episcopato donato da Dio, perché hai sempre
amato la Chiesa, gli uomini della Chiesa e le anime che Io ho salvato
con la mia morte.
Dio ti ha dato l'episcopato e, come già sai, il giorno della festa dei
SS. Pietro e Paolo festeggerai l'anniversario della tua consacrazione
episcopale perché tu sei di Roma e a Roma quel giorno è sempre
festa di precetto. Io martedì sarò di nuovo con te e con tutti voi, per
augurarti un buon episcopato e ogni bene.
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Gli uomini, intendo gli uomini della Chiesa, non lo accetteranno,
continueranno a ironizzare e a ripetere frasi non belle, ma tu e voi,
mio piccolo gregge, andate avanti senza ascoltare nessuno, senza
dare spiegazioni, perché solo Dio può dare e togliere, solo Dio può
fare tutto ciò che vuole. Nessun uomo della Terra può toglierti
l'episcopato, perché Dio Padre, Dio Spirito Santo ed Io, Dio Figlio,
siamo con te. A voi, mio piccolo gregge, cosa chiedo? Di pregare
molto per il vostro Vescovo, perché ogni volta che Dio gli ha dato un
dono, per lui vivere sulla Terra è diventato sempre più difficile,
perché chi per invidia, chi per gelosia, chi per malignità l'hanno
sempre condannato. Chi ama accetta l'ordine di Dio. Dio non ha
detto: "Sei libero di accettare o non accettare", Dio ha detto: "Ti
ordino Vescovo". Noi del Paradiso sappiamo cosa faremo dopo.
Certamente non è bello per gli uomini della Chiesa che Noi abbiamo
dato l'episcopato al vostro sacerdote. Ci sono tante situazioni e
persone che non vanno nella Chiesa, ma Io, Gesù, non mi sento di
parlarne; a voi chiedo solo di pregare. Chi può venga martedì, è festa
di precetto, è festa di Pietro e Paolo che sono qui accanto a Me, è
festa del vostro Vescovo, è una festa spirituale e voglio invitarvi a
fare una preghiera continua, costante, forte.
Questo è ciò che Dio Padre, Dio Spirito Santo e Io, Dio Figlio,
diciamo a voi, piccolo gregge: pregate!
Don Claudio ha ricevuto tutti i poteri; coloro che l'hanno condannato
ingiustamente lo faranno ancora soffrire, ma non di persona, perché
non vengono, mandano spie.
Ricordatevi questo: chi profana l'Eucaristia incorre nella scomunica
latae sententiae riservata alla Sede Apostolica, cioè è scomunicato
ipso facto. Voi non avete mai profanato l'Eucaristia, il vostro
sacerdote non ha mai profanato l'Eucaristia, ma l'ha talmente amata
che oggi si trova a soffrire e a stare in croce come Me, ma è una
croce che dovrebbe dare gioia, speranza.
Gioite, esultate con la croce. Io torno al Padre, allo Spirito Santo e vi
lascio con questa gioia: l'episcopato che io ho dato al vostro
sacerdote. Tornerò di nuovo in mezzo a voi per la festa dei SS. Pietro
e Paolo e del vostro Vescovo.
Convertitevi tutti, perché se non vi convertirete Dio alla fine sarà
giusto e giudicherà. Adesso usa ancora misericordia, poi darà il suo
293
giudizio e voi che venite a spiare, pur di ottenere qualcosa dai vostri
capi, voi che non credete, come vi troverete allora?
Coraggio, mio caro sacerdote prediletto, dovrei dire "Eccellenza", ma
per Me sei il mio caro sacerdote prediletto; coraggio a te, coraggio
agli apostolini, coraggio a questo piccolo gregge che ti ama, anche se
in loro c'è qualche imperfezione, un po' di gelosia e a volte poca
comunione fra loro. Hai il tuo episcopato, sei vescovo in tutto, per
tutto e per tutti. Grazie di ciò che fai per la Chiesa. Dio si è servito di
te, piccolo sacerdote ed ora grande sacerdote e della vittima che ti è
vicino, Marisella, per aiutare la Chiesa. Se Dio non ti avesse aiutato
non avresti potuto fare quello che hai fatto fino ad oggi; Dio Padre, lo
Spirito Santo, Io, Gesù e la Madre dell'Eucaristia siamo tutti con te.
Gesù ti ringrazia e ringrazia voi tutti.
Ho ancora qualcosa da dirvi. Se qualcuno non comprende il
messaggio, come dice spesso la Mamma, non ne parli con altri, voi
non potete dare una risposta precisa, solo il sacerdote può darvi la
giusta spiegazione. Sua Eccellenza...
Marisa - Gesù si è inchinato! Stai scherzando?
Gesù - Non ho scherzato chiamandolo Eccellenza, ho scherzato
quando mi sono inchinato.
Madonna - Sono la tua e vostra Mamma. Mio caro sacerdote
prediletto, tutto il Paradiso ti fa gli auguri che saranno ripetuti il
giorno della festa degli apostoli Pietro e Paolo. San Pietro è stato il
primo Papa eletto da Gesù, da Dio, tu sei stato consacrato Vescovo
da Dio, perché Dio può far tutto.
Grazie a voi tutti, miei cari figli. Insieme al mio caro sacerdote
prediletto.
Marisa - Anche la Madonna s'inchina verso Don Claudio.
Madonna - Benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri e vi copro
con il mio manto materno.
Roma, 29 giugno 1999 - ore 10:30
294
Gesù - Oggi è una grande festa, anche se improvvisata, perché Dio
prende anche decisioni improvvise, perché Lui può far tutto; farete la
grande festa a settembre.
Madonna - Marisella, sei stupita perché sono venuta vestita a festa?
Marisa - No, ormai non mi stupisce più nulla.
Madonna - Sono venuta vestita a festa per fare di nuovo gli auguri al
novello Vescovo. Ora mi inchino e adoro Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Gli apostoli Pietro e Paolo, tutti gli angeli e i santi sono
qui per adorare Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. (Avviene la
teofania trinitaria)
Marisella, rimani pure seduta, ti alzerai al momento della S. Messa,
Dio ti darà la forza di camminare, ma tu sai che non guarirai mai
sulla Terra.
Marisa - Mamma mia, che meravigliosa visione. Adesso chi parla di
tutti voi?
Gesù - Mio caro sacerdote prediletto, Io, Gesù, ti ho ordinato
Vescovo il 20 giugno, ma la festa per il tuo episcopato è oggi, 29
giugno, festa dei SS. Pietro e Paolo. Oggi è una festa grande, molto
grande, la stessa comunità non ha compreso quanto è grande
l'episcopato che Dio ti ha dato.
C'è tanta gioia, c'è tanto dolore, c'è tanta pena, ma tu devi godere
questa gioia e lasciare tutto nelle mani di Dio Padre, di Dio Spirito
Santo e di Me, Dio Figlio.
Io sono il Primo ed Eterno Sacerdote, Io ti ho ordinato Vescovo.
Lascia dire, lascia fare, non ti preoccupare, non ti amareggiare più di
tanto.
Voi, mio piccolo gregge, non riportate le notizie non belle, non
ascoltate le cattiverie.
I laici non possono capire fino in fondo l'importanza di questo grande
dono che Dio ha voluto fare a Don Claudio. I sacerdoti, i Vescovi, i
cardinali possono capirlo, ma non vorranno capire e accettare che
Dio può chiamare all'episcopato il vostro sacerdote e fare ciò che ha
già fatto. Nel passato Dio ha chiamato Pietro, oggi ha chiamato
295
Claudio. Perché meravigliarsi? Dio non può far tutto? Dio non può
fare ciò che vuole? Chi può comandare qualcosa a Dio?
Io, Gesù, vi invito a pregare per il vostro Vescovo, ma non riportate
ciò che può farlo soffrire; tenetelo per voi. Se sentite qualcosa contro
di lui non ascoltate, scuotete la polvere dai vostri piedi e andate
oltre; Io, Gesù, mi sono comportato così.
I miei apostoli non erano ascoltati dal sinedrio, anzi venivano
perseguitati, percossi e mandati in prigione.
Mio caro sacerdote prediletto, gli uomini della Terra possono farti
vivere o ucciderti, ma voi, piccolo gregge, che siete cresciuti, che
avete ascoltato dal vostro sacerdote la catechesi e il commento del
Vangelo, del quale fa un poema, dovete aiutarlo con la preghiera.
Io, Gesù, oggi ti dico che devi portare le insegne dell'episcopato. Non
vuoi metterti in pompa magna, come tu dici? Non ha importanza, ma
almeno lo zucchetto, la croce, l'anello e il pastorale, come segni del
tuo episcopato, devi metterli.
Don Claudio non vuole insegne episcopali che emergano troppo. Se
non volete, non spendete soldi per comperare tutti i vestiti e le altre
insegne episcopali.
Marisella, guarda come è vestito Pietro. Lui è stato il primo Papa ed
ha una semplice tunica.
Adesso alzati, Marisella, perché noi non abbiamo altro da aggiungere
se non augurare al Vescovo di continuare a fare apostolato come lo
ha fatto finora: fare la catechesi, spiegare il Vangelo, commentare i
messaggi che porta la Madre dell'Eucaristia che si definisce la
postina di Dio, perché i messaggi sono tutti di Dio. Cosa dobbiamo
dire ancora? Noi tutti siamo qui e contempliamo il novello Vescovo.
Quando ho ordinato Vescovo Don Claudio il 20 giugno, neanche tu,
Marisella, l'hai capito.
Marisa - A volte è difficile comprendere ciò che fate voi.
Gesù - Ma poi nel pomeriggio, quando sei andata in un certo posto, la
Mamma non ti ha dato un messaggio? Non ti ha elencato tutto ciò
296
che Dio aveva dato a Don Claudio? L'episcopato dà le facoltà di
celebrare tutti i Sacramenti.
Tutto è avvenuto il 20 giugno, anche se la festa dell'anniversario è
rimandata al 29 giugno, perché è festa di precetto a Roma.
Dio Padre, Dio Spirito Santo, Io, Dio Figlio, la Madre dell'Eucaristia,
Pietro e Paolo, gli angeli, i santi e le anime salve siamo tutti con te,
Don Claudio, e ti diamo la nostra benedizione.
So che ti vergogni di dare la benedizione episcopale. Per ora fai
tranquillamente quello che ti senti di fare, invece di fare tre croci di
corsa, fanne una bella lunga. Don Claudio, rimani semplice, come sei
sempre stato, però almeno lo zucchetto, la croce, l'anello e il
pastorale devi portarli. Accetta. So che ti costa, ma sii umile.
Marisa - Senti, Gesù, la croce che ha Don Claudio è provvisoria,
perché noi non abbiamo avuto neanche il tempo materiale di
muoverci per andare a comprarla, perché voi avete fatto tutto di
corsa.
Ora andiamo in vacanza-lavoro, speriamo che sia più vacanza che
lavoro, poi faremo quello che dobbiamo fare; va bene?
Gesù - A Noi del Cielo va bene tutto, Marisella. Siete voi, uomini
della Terra, che avete sempre da ridire.
Don Claudio, ti ho dato l'episcopato perché sei un sacerdote che ha
dato tutto alla Chiesa e alle anime e che ama profondamente
l'Eucaristia. Ciò che mi fa piacere è che ami molto le anime. Non
tutti comprendono il tuo grande amore, non lo comprendono
specialmente quando fai qualche richiamo, perché scattano la
permalosità, l'orgoglio, l'invidia. Quindi mi ripeto: Don Claudio,
continua la tua vita di sacerdote come hai fatto finora, ma con la
pienezza del sacerdozio, con l'episcopato. Auguri, Monsignore,
Eccellenza.
Marisa - Tutti si inchinano. Gesù, ma io adesso come devo chiamare
Don Claudio? A mia madre che gli ha fatto questa domanda ha
risposto: "Come mi ha chiamato fino adesso: Don Claudio".
Gesù - Marisella, dopo che insieme al Vescovo avremo dato la
benedizione, farai ciò che ti ho detto.
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Marisa - Però tu sai che io mi vergogno.
Don Claudio - Anch'io.
Gesù - Sì, Don Claudio, non sembra, ma siete due timidi.
Marisa - Appunto, potevi prenderne altri due.
Gesù - Insieme a S. E. Mons. Claudio Gatti benedico voi, i vostri cari,
i vostri oggetti sacri.
Ho gustato ed apprezzato questo capolavoro che avete fatto. Ciò che
mi ha maggiormente colpito, miei cari giovani, è la croce ricoperta di
fiori. La croce è gioia, amore, profumo di fiori. Grazie.
Sardegna, Terra delle stelle (CA), 3 luglio 1999 - ore 18:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Mio caro vescovo, voglio darti tutta la forza e il coraggio
per portare avanti la lunga e dura missione. Dio ti ha dato
l'episcopato per aiutare la Chiesa.
Questa mia presenza è per farti capire che io sono sempre con te,
con Marisella e con i tuoi figli, anche con quelli che sono assenti, ma
che in questo momento Marisa vede qui presenti.
Adesso sono presenti anche gli angeli e i santi, ma soprattutto è
presente Gesù che porta la croce. Mio caro vescovo, tu devi ascoltare
soltanto ciò che Dio ti dice, non ciò che dicono gli uomini che non
sanno amare. Ascolta Dio, metti in pratica ciò che Dio ha detto, dice
e continuerà a dirti.
Tu, mio caro Don Claudio, sei, dopo gli apostoli, il primo e ultimo
vescovo ordinato da Dio. Dio ti ha dato l'episcopato e soltanto Dio
può togliertelo.
Gli uomini avranno da criticare, ma tu non ti preoccupare, lasciali
dire. I tuoi figli sono qui accanto a te, ci sono tutti, c'è anche il
piccolo Jacopo. Questo non ti dice nulla? Dio dà la possibilità ai tuoi
cari figli di starti accanto.
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Sardegna, 7 luglio 1999 (onomastico di Don Claudio)
Messaggio della Madonna
Madonna - Sono qui per fare gli auguri a Sua Eccellenza.
Non arrossire, sai che sei vescovo, perché Dio ti ha dato l'episcopato.
Partecipate alla S. Messa come se fosse l'ultima della vostra vita, e
tu, mio caro vescovo, eccellenza reverendissima, celebra la S. Messa
come se fosse l'ultima della tua vita. Dio ti spianerà la strada, gli
uomini non faranno nulla per te, questo lo sai, quindi non ti
rammaricare più di tanto, accetta, ama, soffri e offri.
Sardegna, 15 luglio 1999 - ore 18:30
Messaggio della Madonna e di Gesù
Madonna - In nome di Dio io benedico voi presenti con tutto il cuore,
ma tu, monsignor Claudio, eccellenza, devi benedire me, tua Madre,
tua sposa, perché hai sposato la Chiesa, tua sorella.
Vedete, piano piano si sta realizzando ciò che Dio ha promesso. Oggi
avete con voi un vescovo, un santo vescovo, non uno qualsiasi, ma un
vescovo scelto da Dio; la cosa più importante è la scelta che Dio ha
fatto. Dio non mente, Dio non tradisce, Dio ama e ha amato. Dio
vuole che nello stemma episcopale tu, Marisella, metta "benedetto
dal vescovo Claudio". Quel quadro che avete fatto con tanto amore e
con grande sacrificio è molto importante, importantissimo. Quello
che è bello è che ogni punto che è stato messo e anche tolto, vero
Marisella e Barbara, è stato fatto con amore e con grande sacrificio.
Quanta sofferenza, figlia mia, ha accompagnato il ricamo di quel
quadro, ma quante anime sono state salvate. Dal quadro dovete
ricavare delle immaginette che dovete distribuire a tutti, come
ricordo della consacrazione episcopale di Don Claudio
Gesù - A te, mio caro vescovo, che sarai anche martire della Chiesa,
grazie per aver accettato in silenzio e con commozione l'episcopato,
il sacerdozio completo. Non ti preoccupare, qualcuno ti deriderà,
qualcuno ti calunnierà; sai, i pettegolezzi e le malignità non finiscono
mai. Ma noi cosa ti abbiamo detto? "Non ti curar di loro, ma guarda e
passa", come ha scritto il grande poeta Dante.
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Marisa - Gesù, nel sogno che mi hai fatto fare ho visto sulla croce
quel geroglifico, cos'è?
Gesù - Marisella, ma quello è il pastorale!
Sardegna, 15 luglio 1999 - ore 22:00
Messaggio della Madonna
Marisa - Dal momento che sei venuta di' qualcosa di bello.
Madonna - Voi avete fatto qualcosa di bello; quella croce, quella
semplice croce che avete dato al nostro vescovo, è la cosa più bella
che potevate dare; questo è un inizio. Io sono con voi, anche se a
volte vi sembra di essere soli.
Tossicia (TE), 5 agosto 1999 ore 20:45
Messaggio della Madonna e di Gesù
Madonna - Dio ha dato l'episcopato a Mons. Claudio, non per farlo
gloriare e inorgoglire, egli non è il tipo che si inorgoglisce, glielo ha
dato perché l'ama e perché ha voluto che il sacerdote avesse la
pienezza del sacerdozio. Don Claudio è vescovo e ha tutti i poteri, ma
la vita sarà ancora dura per il mio figlio prediletto, perché non sarà
compreso dai buoni e sarà preso in giro dai cattivi.
Gesù - Coraggio, don Claudio, monsignore, eccellenza, coraggio.
Purtroppo la vita di tanti miei sacerdoti prediletti è insulsa, è sporca
e tu sai che la missione che Dio ti ha affidato riguarda anche i tuoi
confratelli nel sacerdozio.
Tossicia (TE), 9 agosto 1999 ore 20:43
Messaggio della Madonna
Madonna - Marisella, stai soffrendo moltissimo; nessuna creatura
della Terra soffre come te, nessun santo del Paradiso ha mai sofferto
come te. Ma non sei contenta? Dio ha ordinato il sacerdote vescovo.
Gli altri non crederanno, non capiranno; questo a voi non deve
importare, voi siete due gemme preziose agli occhi di Dio.
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Tossicia (TE), 14 agosto 1999 ore 23:17
Messaggio di Gesù
Gesù - Don Claudio, non vuoi indossare l'abito episcopale, non vuoi
vestirti da vescovo? Perché?
"Saluti al vescovo" ha detto il piccolo Jacopo e non si rendeva conto
di ciò che diceva, capiva soltanto che la parola vescovo era qualcosa
di grande.
Tossicia (TE), 15 agosto ore 19:59
Messaggio della Madonna
Madonna - Dio ha dato l'episcopato a Don Claudio e lui non poteva
dire no, Dio ha chiesto l'immolazione totale, il martirio d'amore alla
vostra sorella e lei non poteva dire no.
Il sacerdote non è sospeso a divinis, perché i decreti non sono validi
e perché colui che li ha fatti è scomunicato per aver profanato
l'Eucaristia. Infatti è incorso nella scomunica latae sententiae
riservata alla Sede Apostolica (can. 1367).
Tossicia (TE), 23 agosto
Messaggio della Madonna
Madonna - Sono venuta soprattutto per ringraziare il vescovo per
l'eroismo, per la forza di volontà e per l'abbandono totale a Dio che
dimostra continuamente.
Il 14 settembre farete una grande festa al vescovo; dovete
impegnarvi a realizzarla tutti: adulti e giovani.
Non potete capire che essere ordinati da Dio è una grazia, un dono
meraviglioso, grandissimo.
Tossicia (TE), 28 agosto 1999 - ore 19:25
Messaggio di Gesù, della Madonna e di S. Giuseppe
Madonna - Oggi per voi è grande festa. Avete un santo vescovo, ma
non potete neanche immaginare quanto sia aumentato il peso della
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Chiesa sulle sue spalle. Ora non ha la forza fisica; la stanchezza, le
difficoltà, le calunnie, la malattia lo hanno prostrato, ma Dio
interverrà in suo aiuto, quando arriverà il momento di lottare per far
trionfare la verità, e allora tutti i nemici della Chiesa verranno
smascherati.
Molte volte vi ho detto che ci sono sacerdoti buoni, ma che hanno
paura, e sacerdoti non buoni che vanno avanti nelle cariche e
nell'accumulare potere e denaro.
Vi chiedo di pregare per il vostro vescovo; i cattivi non accetteranno
che Dio l'ha ordinato vescovo.
I buoni, i teologi avranno paura degli uomini della Chiesa, ma non di
Dio, non del vescovo. Devono avere paura di Dio. Dio è intervenuto
ordinando vescovo don Claudio, perché gli uomini della Chiesa non
funzionano e si sono allontanati da mio figlio Gesù.
Essi corrono per i loro interessi e fanno finta di pregare, quando c'è
tanta gente, quando c'è la televisione, quando ci sono i mass media.
Si mettono sul trono, ma che cosa danno a Dio? Nulla.
Dio ha bisogno di vescovi santi, di sacerdoti santi, di cristiani santi,
non ha bisogno di mezze misure.
Dio ha voluto dare l'episcopato al mio sacerdote prediletto. Vedrai,
don Claudio, ogni tanto arriverà qualcosa. È finito il tempo di stare
sotto il moggio. Mio caro figlio vescovo, tu sai meglio di me che le
persone che non amano sono cattive.
S. Giuseppe - Coraggio, eccellenza, hai tutta la Chiesa sulle spalle.
Madonna - Man mano che vi avvicinerete al giorno quattordici
settembre, io vi dirò ciò che dovete fare e come dovete farlo. Don
Claudio, sei d'accordo?
Tossicia (TE), 29 agosto 1999 - ore 10:00
Messaggio di Gesù e della Madonna
Gesù - Sono venuto Io, il vostro Gesù, per parlarvi ancora di amore,
di pace, di serenità anche nelle difficoltà della vita che sono tante.
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Gesù è qui con voi e vi ama di un amore immenso. Voi ora siete nella
grande prova, ma dovete viverla con felicità.
Il termine di tutta questa grande prova per voi e per coloro che
seguono il cammino del mio vescovo è la felicità. Guai a coloro che
oseranno calunniare il mio vescovo, guai, arriveranno momenti
pesanti e penosi per loro.
Nessuno si può permettere di offendere, di calunniare e diffamare
ciò che Dio onnipotente ha fatto. Dio ha ordinato vescovo Don
Claudio e nessun uomo della Terra, neanche il Papa, può non
riconoscere il suo episcopato. Tutti gli uomini della Terra debbono
accettare ciò che Dio onnipotente ha fatto. Non ha dato la pienezza
del sacerdozio a Don Claudio per renderlo felice e potente, lo ha
scelto perché ha amato, perché sa amare, perché la sua generosità è
immensa: solo per questo. Il mio vescovo ama le anime ed è pronto
alla morte pur di salvarne una, se vuole salvarsi.
Scrivete questo messaggio e diffondetelo. Nessun uomo della Terra
può calunniare, diffamare e non accettare ciò che Dio ha fatto.
Dio può far tutto ciò che vuole, Dio è onnipotente ed onnisciente, Dio
è Tutto e può fare tutto. Guai, guai a coloro che rifiuteranno il mio
vescovo. Leggete il Vangelo, Io ho chiamato razza di vipere, sepolcri
imbiancati chi ha osato combattere i disegni di Dio. Chi si mette
contro la volontà di Dio, pecca gravemente ed è difficile che entri nel
Regno dei Cieli.
Chi ascolta e acconsente alla calunnia e alla diffamazione è colpevole
dello stesso peccato. Quando qualcuno parla male del vescovo, della
veggente, dei miracoli eucaristici non ascoltatelo, perché se
ascoltate peccate come lui. Difendete Dio, la Chiesa, il vescovo o
tacete, ma non acconsentite a ciò che dicono.
Torno a Dio Padre, a Dio Spirito Santo e vi lascio Maria, Madre
dell'Eucaristia.
Madonna - Dopo quello che ha detto mio figlio
Gesù - ed io sono con Lui - la mamma può soltanto ripetervi che vi
ama. Vi amo tutti. Continuate, miei cari figli, ad amare e ad amarvi e
ad aiutare il vescovo: Sua eccellenza Mons. Claudio.
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Marisa - Ha fatto l'inchino al vescovo!
Madonna - Aiutatelo. Non potete immaginare quanto bisogno ha in
questo momento di essere aiutato, proprio perché vescovo. La
Mamma ringrazia coloro che si sono prodigati per aiutarlo in questo
periodo, si fa per dire, di vacanza...
Marisa - Sì, perché vacanza proprio non è stata mai!
Madonna - Dio ha promesso che vi darà la forza di andare avanti.
Siate felici, contenti e amate. Mettete in pratica quanto ha detto
Gesù: "Imparate ad amare, poi pregate". "La mano destra non sappia
ciò che fa la sinistra". Quando fate delle opere di bene non suonate le
trombe, fatele in silenzio, perché umiliate le persone che aiutate, se
tutti sanno ciò che fate. Dice un proverbio della Terra: "A buon
intenditor poche parole".
Marisa - Sai tutto! Questo proverbio è nostro, non è del Cielo.
Madonna - Io vi auguro di riposarvi durante questi pochissimi giorni
che sono rimasti. Per quanto potete, riposate.
Marisa - Noi riposiamo se tu e Gesù ci lasciate in pace. Stai
tranquilla che ci riposiamo.
Madonna - Tu no, Marisella, non ti riposerai, vivrai ancora la
passione.
Marisa - Io sono un essere umano? Allora come essere umano potrei
stare un pochino meglio? Così i giovani sono contenti che te l'ho
chiesto, e voi fate come volete.
Madonna - Adesso ciò che è importante è che tu, Mons. Claudio,
celebri la S. Messa, come se fosse l'ultima della tua vita. Voi, miei
cari giovani, partecipate alla S. Messa e ricevete mio figlio Gesù,
come se fosse l'ultima della vostra vita, partecipatevi in grazia, con
tutto il cuore e con tutto l'amore. A coloro che partono da Roma
coraggio e stringano i denti. La vostra sorella dice "Voi potete farlo",
perché lei non può.
Marisa - Sai tutto!
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Madonna - Andate avanti. Date serenità ai vostri fratelli. Auguri a
tutti. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Vi copro con il mio manto materno e vi tengo
stretti al mio cuore. Oggi fate il proposito di non versare lacrime.
Marisa - Siamo un po' commossi! Siamo stati ventotto anni sotto il
moggio, poi all'improvviso ci mettete sul candelabro. Stare sopra è
più duro, credo che sia meglio stare sotto.
Madonna - Adesso partecipate alla S. Messa ed io sarò accanto al
vescovo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Tossicia (TE), 3 settembre 1999 - ore 20:20
Messaggio di Gesù
Gesù - Per me siete tutti miei figli. Sua Eccellenza Mons. Claudio è il
mio figlio prediletto.
Marisa - Gesù, noi siamo molto contenti che hai dato l'episcopato a
don Claudio, però dì al Papa di dare la sua approvazione in modo che
tutti l'accettino.
Gesù - No, è più grande essere eletti da Dio. Il Papa sa quello che
deve fare, ma ancora non fa la volontà di Dio.
Marisa - È così difficile fare la volontà di Dio?
Gesù - Sì, Marisella, è difficile. Tutti sono bravi nel fare piccole cose
o nel fare delle grandi sceneggiate, ma quando si tratta di muoversi
e di fare veramente la volontà di Dio, pochi sono pronti a farla fino in
fondo.
Ricordati ciò che ho detto domenica: "Guai a coloro che calunniano e
diffamano il mio vescovo. Commettono peccato grave".
Marisa - Sei diventato serio, serio, Gesù!
Gesù - Adesso c'è la S. Messa ed Io sarò sull'altare con il vescovo
ordinato da Dio. Guai a quell'uomo che non accetta ciò che Dio ha
fatto. Dio viene prima o dopo degli uomini?
Marisa - Prima, ma fallo capire agli uomini!
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Tossicia (TE), 4 settembre 1999 - ore 20:00
Messaggio della Madonna
Marisa - Non ti preoccupa il vescovo? Io ti ho parlato solo del
vescovo, della sua missione, grande e bellissima, forse o senza forse
è la più grande di tutte quelle che Dio poteva affidare sulla Terra al
sacerdote e a tutti noi. Ma chi può capire questo?
Madonna - Chi ama, Marisella. Chi non ama, chi tradisce, chi per
invidia e gelosia calunnia e diffama non capirà mai, neanche se Gesù
gli si presentasse davanti, perché ha nel cuore satana.
Io non posso dire a tutti i veggenti che tu sei un santo vescovo,
perché scatterebbe l'invidia e la gelosia e perché non crederebbero
che Dio può dire e fare tutto, non dipende dagli ordini degli uomini.
Essi sanno che Dio può far tutto, sanno che Dio può rovesciare anche
il mondo intero, ma ripetono solo che Dio è misericordioso e buono,
non dicono mai che Dio può dare degli ordini e non deve chiedere il
permesso a nessuno, per loro questo è impossibile, perché prima c'è
l'uomo e poi Dio. Scatta sempre l'invidia e la gelosia. Chi è l'uomo?
L'uomo è stato creato da Dio. L'uomo senza Dio è nulla, anche se
fosse il più potente del mondo. L'uomo più potente del mondo non si
decide a fare la volontà di Dio, ma amatelo e pregate per lui. Voi non
potete sapere tante cose.
(La Madonna dà a Marisa il dodicesimo segreto che i presenti non
possono udire)
Marisa - Sì, ho capito, ma ti chiedo soltanto se posso parlarne col
vescovo, perché da sola non ce la faccio a portare tanti segreti. Ma
allora non farlo più soffrire. Dategli presto ciò che avete promesso,
perché noi siamo molto stanchi e poi fa di me ciò che vuoi.
Tossicia (TE), 5 settembre 1999 - ore 11:30
Messaggio di S. Pietro e della Madonna
S. Pietro - Sono venuto per te, monsignor Claudio Gatti.
Quando Gesù mi ha detto: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò
la mia Chiesa" e quando mi ha eletto primo papa ho tremato, mi sono
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sentito piccolo, ho avuto tanta paura, però il suo aiuto non è mai
mancato né in vita né dopo la sua morte e risurrezione. Gesù farà lo
stesso con te. Ti ha eletto vescovo, ti ha dato un dono e una grazia
molto grande. Non sei un semplice vescovo eletto dagli uomini, ma
da Dio. Dovrai affrontare molte difficoltà, specialmente a causa degli
uomini della Chiesa che sanno benissimo che quando Dio chiama, il
chiamato deve rispondere. Non accetteranno il tuo episcopato per
invidia e gelosia. Tu vai avanti, perché oltre la Trinità, oltre la Madre
dell'Eucaristia, ci siamo io e gli altri apostoli ad aiutarti. Non sarai
solo a portare questo pesante peso; avrai pochi adulti, intorno a te
non c'è la massa come è avvenuto per altre apparizioni, non ci sono
più molte apparizioni, avrai pochi giovani, ma santi, perché Dio li
vuole santi. Tu sei già santo sulla Terra e questa è una grazia
grandissima. Dio ha posato gli occhi su di te, ti ama, anche se a volte
sembra che si dimentichi di te, di Marisella e di tutti coloro che ti
seguono. Tu sei vescovo a tutti gli effetti, il tuo sacerdozio è
completo. Per te sarà molto difficile esercitare l'episcopato, perché
sei un agnellino che gli uomini vogliono portare al macello, ma tutti
noi siamo con te. Auguri, eccellenza, da Pietro, da Paolo, da Giovanni
e da tutti gli altri apostoli che mi sono vicino, da tutti gli angeli e i
santi.
Madonna - Don Claudio, monsignore, eccellenza, come vuoi, tu sei il
mio caro figlio prediletto. Coraggio, forse non mi senti molto vicina,
ma io sono sempre con te, vicino a te. Purtroppo questo è il pianeta
Terra e questi sono gli uomini.
Sii forte e quando vengono momenti di scoraggiamento, sdraiati dove
vuoi, abbraccia il crocifisso e abbraccia me che ti sono vicino.
Roma, 8 settembre 1999 - ore 19:30
Messaggio della Madonna
Madonna - Oggi il vostro compito è: aiutare il vescovo ordinato da
Dio. Chi può distruggere questo dono di Dio? Chi è l'uomo per
imporsi a Dio e distruggere ciò che Dio fa?
Dio fa ciò che vuole, come vuole e quando vuole. Pregate, pregate
per questo vescovo che Dio ha scelto come ha scelto Pietro, ma guai,
e ripeto ciò che ha detto mio figlio Gesù, guai all'uomo che distrugge
il mio vescovo. Il peccato è grave, perché distrugge l'opera di Dio.
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Questo ripeterò ancora: il sacerdote non voleva onori, potere,
ricchezza, non cercava nulla, perché ha cercato solo di amare e
aiutare le anime.
Molti l'hanno capito e accettato, moltissimi l'hanno rifiutato e
calunniato. Colui che non ha messo Dio al primo posto non
comprende il mio Vescovo.
Roma, 13 Settembre 1999 - ore 22:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Miei cari figli, è la vostra Mamma che vi parla. Come ben
sapete siete davanti a Gesù Eucaristia ed è presente il vostro
Vescovo che ha commentato i messaggi. Voi avete letto la bella
preghiera e le intenzioni, avete dato tanta gioia a Gesù Eucaristia,
avete scelto i brani dei messaggi, i più esaurienti ed importanti, per
far comprendere la grandezza ed unicità dell'episcopato che Dio ha
dato a Don Claudio. Pur essendo oggi la vigilia dell'esaltazione della
Croce e del quarto anniversario della prima apparizione eucaristica,
io mi fermo al terzo motivo della veglia di preghiera: l'elezione
all'episcopato di Don Claudio Gatti. Voi non avete ancora compreso
l'importanza di questa scelta di Dio che si è posata su una semplice
creatura che soffre sempre e che si dà completamente alle anime,
anche se non tutte rispondono. Essere eletto vescovo da Dio è un
grandissimo dono che solo tu, Don Claudio, potevi avere, perché il
tuo amore per le anime è grande.
Roma, 14 settembre 1999 - ore 23:00
Messaggio della Madonna
Madonna - Miei cari figli, Dio ha scelto il sacerdote e l'ha ordinato
Vescovo. È la prima volta nella storia della Chiesa che, dopo aver
ordinato Pietro e gli apostoli Vescovi, Dio ha fatto lo stesso grande
dono al vostro sacerdote. Mio figlio Gesù ha detto: "Per anni ed anni
sei stato sotto il moggio, ora basta, ti ordino Vescovo e ti do tutti i
poteri". Non sarà facile per Don Claudio esercitare il suo episcopato,
perché il mondo non vuole comprendere che Dio può fare ciò che
vuole e in qualsiasi momento.
Dio ha dato l'episcopato a Don Claudio, perché, soltanto come
Vescovo, può accettare e sopportare tutte le difficoltà e portare
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avanti la grande missione che conosciamo solo Noi del Cielo e queste
mie due creature: Don Claudio e Marisella.
I segreti, che la vostra sorella custodisce, sono molto pesanti per lei
e molto difficili per il Vescovo. Guardatevi intorno. Dio elegge il
Vescovo, lo ordina senza chiedergli il permesso; e dove sono i suoi
confratelli?
Il Vescovo è in croce come Gesù, ma la croce dà gioia e salva gli
uomini che vogliono essere salvati. La croce può essere sofferenza,
ma vi dà la salvezza per la vita eterna.
L'uomo che non crede, a volte, è migliore dell'uomo che crede.
Qualcuno continua a mandare avanti delle persone per fare del male
(approfittando del buio della sera, alcune persone dall'esterno del
giardino hanno lanciato dei pesanti sassi sulle persone venute per
l'incontro di preghiera. Fortunatamente il tendone, messo a
copertura del luogo taumaturgico, ha impedito che i presenti
venissero colpiti).
Purtroppo i grandi uomini sono dei vili, si nascondono e mandano
avanti dei piccoli uomini. Dirò alla vostra sorella come sono andate le
cose e lei riferirà solo a S. E. il Vescovo.
Tu, Marisella, hai pensato che fosse l'ultimo colpo di Satana. No,
questo è il colpo degli uomini che cercano di distruggervi. Voi avete
avuto un po' di paura, ma tutto è passato. Non coloro che hanno
gettato i sassi, ma coloro che li hanno mandati sono nel peccato. Voi
godete questa festa, godete il novello vescovo e amatelo, come avete
ripetuto nelle vostre preghiere, perché lui, come Gesù e come me, vi
ama.
Marisella, prendi la croce che hanno fatto i giovani e consegnala al
Vescovo.
(I giovani avevano fatto una croce, l'avevano adornata di fiori ed
appoggiata ai gradini dell'altare)
Questo novello Vescovo, questo l'ho detto molte volte, non sarà
accettato e a causa dell'invidia e della gelosia soffrirà tanto e
arriverà a dire: "Perché Dio, il mio Tutto, non può fare ciò che vuole?
Chi siete voi per opporvi a Dio".
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Sacerdoti, vescovi, cardinali, teologi, tutti avranno da dire qualcosa
contro Don Claudio, specialmente coloro che non amano l'Eucaristia.
Invece coloro che sono buoni, avranno paura e taceranno. Aiutate il
Vescovo, pregate per lui.
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