Madre dell'Eucaristia
Messaggi dell'anno 2001
Roma, 1° gennaio 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Auguri, Madre di Dio, Madre dell'Eucaristia, Madre di Gesù
e Madre nostra. Vogliamo farti per primi gli auguri.
Madonna - Auguri a voi, miei cari figli. Vedo che siete un po'
assonnati, ma Dio premierà il sacrificio che avete fatto nel venire qui,
in questo luogo taumaturgico. Dio manterrà la sua promessa. Vi
chiederete: “Quando?”. Sì, avete ragione, quando? Io sono sempre
con voi, ogni volta che vengo sulla Terra e anche quando sono in
Paradiso a pregare e a cantare davanti alla Trinità con gli angeli e i
santi. Noi quando guardiamo il mondo, preghiamo sempre per tutti
voi, uomini della Terra.
In un primo momento molti uomini si sono avvicinati a mio Figlio
Gesù, ma dopo alcuni si sono allontanati per la poca serietà che
mostrano gli uomini della Chiesa e dello Stato.
Voi sapete che il signore di Napoli è stato assolto, perché gli uomini
della Chiesa hanno un potere più forte persino di quello dei politici.
Sono tante le persone che non hanno creduto in lui; coloro che gli
hanno creduto lo hanno fatto solo per denaro e per interesse.
Voi sapete che tanti miei figli prediletti non si comportano bene ed
io, poiché sono la loro mamma, ne soffro più di voi. Costoro giocano
con la Santa Madre Chiesa e con gli uomini semplici, con gli uomini
poveri in spirito, con gli uomini che non sanno rispondere ai discorsi
teologici. Voi, invece, siete all'altezza di poter parlare e colloquiare
anche con i sacerdoti che si fanno forti della teologia, con i mariologi
e con tutti coloro che hanno studiato. Ecco perché ho sempre detto
che è importante l'incontro biblico: ciò che oggi conoscete, pochi
anni fa non lo sapevate. Oh, voi ne sapete di più di tanti sacerdoti,
credetemi! Questo mi fa soffrire, perché quando Dio chiama e dà la
vocazione aspetta dai chiamati qualcosa di grande. Se hanno
ricevuto cento devono dare mille, invece c'è chi ha ricevuto cento e
dà dieci o addirittura niente, perché oggi nel mondo l'importante è
avere il potere e il denaro. I fedeli quando notano queste cose si
ritirano, perché non hanno ricevuto una buona educazione e dicono:
1
“Se loro si comportano male perché io debbo comportarmi bene?”.
Invece se i sacerdoti si comportano male voi dovete pregare per loro;
non allontanatevi dalla Chiesa perché un sacerdote non va bene o
l'altro tradisce. A volte anche i laici impegnati non si comportano
bene e i fedeli semplici si allontanano dalla Chiesa. Miei cari figli, voi
non dovete andare in chiesa per il sacerdote, per il vescovo, per il
cardinale, ma per voi stessi, per pregare, per stare con mio Figlio
Gesù che oggi ho in braccio; è piccolino e vi guarda con occhi
splendenti, che emanano una luce grandissima. Voi dovete
partecipare all'incontro biblico, accostarvi alla confessione, perché è
un sacramento e come ogni sacramento vi dà la forza e il coraggio di
andare avanti. Andate per Gesù, non andate per l'uomo, perché chi
va a Messa per farsi notare, per farsi vedere, sbaglia tutto.
Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza; vi ringrazio perché
malgrado tutto riuscite a venire in questo luogo taumaturgico. Dio vi
ricompenserà.
Grazie per ciò che avete fatto per il bimbo Gesù. Vi ringrazio per
tutto. Pregate per i vostri fratelli vicini e lontani, per i sacerdoti e
affinché la Chiesa si rinnovi e sia tutto come Dio vuole, come Gesù ha
insegnato.
Come primo giorno del 2001, pregate per ognuno di voi. Questa non
sia una giornata dedicata solo al mangiare e al divertirsi, ma anche
alla preghiera. Quando potete, pregate insieme oppure ritiratevi un
momento nella vostra stanza e pregate; Gesù vi aiuterà. Rivolgetevi a
Gesù, affinché quanto prima arrivi ciò che ha promesso per tutti.
Pregate! Non c'è bisogno di fare lunghe preghiere, non leggetele sui
libri scritti da altre persone, parlate con Gesù con il vostro cuore e
con semplici parole. Gesù non ha bisogno che i grandi studiosi o i
grandi mariologi facciano le preghiere; voi parlate con Lui, chiedete
tutto ciò di cui avete bisogno. Pregate per tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo, al mio amato sposo, a tutti gli
angeli, i santi e i piccoli bimbi vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Se
ho chiesto tanta sofferenza alla vostra sorella è per il bene di tutti
voi, per la Chiesa. Pregate per lei e per il vostro vescovo. Sia lodato
Gesù Cristo.
2
Marisa - Ciao.
Roma, 6 gennaio 2001 - ore 10:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, non ho niente di nuovo da dirvi, se non
ripetervi che purtroppo le conversioni dei grandi uomini della
Chiesa, dei sacerdoti, delle suore e dei laici impegnati tardano a
venire. Avete ragione di dire che a voi chiedo soltanto sofferenze e
preghiere, ma pensate che Noi non abbiamo più interesse di voi a far
sì che il mondo cambi in tutto e per tutto? Vi accorgete da soli che
tutto va a rotoli e che nulla va bene.
Nel vostro cuore scatta spesso la domanda: “Perché Dio non si
decide a fare ciò che ha promesso?”. Io, come mamma, posso dire:
“Avete ragione di pensarlo, di gridarlo ed anche di piangere perché
Dio non si decide. Perché Dio attende? Oh, i perché sono tanti, sono
infiniti.”
Gli uomini, come voi vedete, non si comportano davanti a mio Figlio
Gesù Eucaristia come si deve. In tante chiese le persone entrano
distratte, ridono, parlano davanti al Santissimo. Sacerdoti, suore e
laici entrano in chiesa come se dovessero fare un incontro tra amici.
La chiesa è un luogo di incontro tra Gesù Eucaristia e l'uomo.
Davanti a Gesù Eucaristia bisogna raccogliersi in profonda
adorazione, in preghiera e dovete intervenire se qualcuno non si
comporta correttamente; dovete intervenire anche se colui che
scherza e ride in chiesa davanti al Santissimo fosse il Papa. Nessuno
deve comportarsi in modo scorretto davanti a Gesù Eucaristia.
Cosa debbo dirvi? Ho quasi paura di ripetervi di pregare, di non
stancarvi di pregare. Qualcuno, anche chi ha scritto “sì” nel
bigliettino, si è ritirato; non ha capito che il grande miracolo
eucaristico dell'11 giugno fa parte della storia della Chiesa. Prima è
stato dato da Dio l'episcopato a Don Claudio, dopo si è verificato
nelle sue mani il grande miracolo che tutti avete visto. Chi ha veduto
il miracolo si è ritirato, perché dice che non succede niente e non
arriva niente. Miei cari figli, questo messaggio è per tutto il mondo.
Giratevi intorno: c'è amore tra moglie e marito? C'è amore tra
genitori e figli? C'è amore nella Chiesa? C'è amore tra i politici? C'è
amore per i poveri, i bambini abbandonati e gli anziani? No. Dio è
3
amore e l'ha dimostrato in tutti i modi. Non è che Dio non ama
perché non è arrivato ciò che ha promesso: Dio ama tutti, ma voi,
uomini della Terra, come contraccambiate l'amore di Dio?
I re magi sono andati alla grotta a portare i doni, voi venite davanti a
Gesù a pregare, a portare il vostro cuore pieno d'amore, di carità, di
comprensione, di umanità. Più gli uomini della Chiesa si comportano
male e più i buoni si ritirano perché pensano: “Se gli uomini della
Chiesa si comportano male, perché io devo lottare? Mi comporto
bene, amo la mia famiglia, lavoro e questo basta”.
Intorno a voi è stato stretto un cerchio e sembra che siete soli a
portare avanti questa missione: l'amore grande verso Gesù
Eucaristia. Certo, ci sono altri gruppi che lavorano per lo stesso
scopo, ma sono molto pochi in confronto agli uomini che non amano
Dio.
Prima la vostra sorella veniva con gioia all'apparizione, non vedeva
l'ora, esultava, mentre adesso ha paura perché lei vorrebbe per il
vescovo e per voi qualcosa che non arriva mai. Il piccolo gregge
diminuisce e si restringe perché non è stato compreso fino in fondo
ciò che Dio vuole. Le persone dicono sì in un momento di entusiasmo,
ma poi basta un nonnulla e così crollano, scattano la permalosità,
l'invidia e la gelosia.
Questa lettera di Dio è per tutti gli uomini, non soltanto per i
presenti. Ho timore di dirvelo, non vi inorgoglite, ma siete migliori di
coloro che dovrebbero essere le guide e i pastori del gregge. Però,
dal momento che camminate sulla via retta, quella che Gesù vuole, io
devo riprendervi anche quando commettete una piccola mancanza.
Io voglio agire con voi in questo modo, ho fatto sempre così.
Dirvi coraggio, forza, pregate, non lasciatevi andare, sembra quasi
inutile, ma io devo dirlo.
Lo so che sei giù, mio caro vescovo, e so che la sofferenza morale è
più dura di quella fisica, ma se tu crolli crollano i tuoi giovani, non
dico ex giovani perché per te sono sempre i tuoi bambini, e insieme a
loro crolla questo piccolo gregge. Forza, lo sai che io sono con te;
quante volte hai sentito la mia presenza? Questi momenti di
scoraggiamento arrivano, è naturale. Non commetti una colpa, non
offendi né Dio, né mio Figlio Gesù, né me, non offendi nessuno. La
sofferenza morale è più dura di quella fisica, quindi dirvi coraggio,
4
dirvi di andare avanti e di pregare è dire tutto.
Guardate come si è ristretto il piccolo gregge! Perché? Perché gli
uomini non vanno dove si raccolgono poche persone, ma vanno dove
c'è la massa, anche se lì non si prega, ma si parla, si ride e si
scherza. Sono stati anche per due ore sotto la pioggia a San Pietro,
invece qui ho sentito lamenti per il freddo. Che cosa volete di più da
questi miei due figliolini che portano avanti da soli ormai da anni una
difficile e dura missione? Avete freddo? Questo non è freddo. Hanno
fatto una tenda per avere una chiesa più grande, l'hanno chiusa e
ancora sento dire: “Fa freddo, occorre la stufa”. Perché qui vi
lamentate per ogni piccolo inconveniente, mentre quando andate in
qualsiasi posto, in qualsiasi santuario, state all'aperto, al freddo,
sotto il sole o sotto la neve e non dite niente? Se voi pensate alla
preghiera non potete sentire freddo. Se quelli che vanno sotto la
pioggia o la neve a pregare, a parlare, a ridere, a raccontarsi le
esperienze che hanno vissuto non hanno freddo, perché voi vi
lamentate? Che cosa volete di più? Qui non si può fare di più!
Dio ha promesso una chiesa grande “Madre dell'Eucaristia” e vi
accorgete da soli, senza che vi si ripetano sempre le stesse cose, che
qui nessuno chiede denaro. A Roma devono costruire le chiese e non
fanno altro che chiedere soldi. A chi chiedono soldi? Ai politici, agli
attori, a coloro che hanno milioni, milioni e milioni. Qui, invece, in
questo luogo taumaturgico dove non girano soldi, ma c'è solo
preghiera e solo amore, chiedete di fare continuamente spese perché
possiate stare comodi.
Dovete dare amore al vostro vescovo che ha dato tanto a tutti, e ogni
volta che avete chiesto non si è tirato mai indietro. Lui sì che ha dato
veramente tanto a chiunque ha chiesto il suo aiuto, anche se il suo
morale è logoro, è a pezzi più del vostro, perché di lui e di te, mia
cara figliolina, non parlano bene. Il peccato più grave è che credono
al miracolo dell'11 giugno, perché non possono più dubitare, ma
hanno paura di ammetterlo, perché la gente verrebbe qui. Hanno
paura di perdere le persone, perché se sono poche diminuiscono le
offerte, mentre se sono tante aumentano. Provate ad immaginare
quante offerte si raccolgono in chiese frequentate da tante persone.
Se in queste chiese le persone diminuiscono, gli uomini della Chiesa
perdono le offerte e il potere. Per questo lottano, calunniano,
diffamano, parlano male con i fedeli che non sono in grado di
rispondere a coloro che hanno studiato teologia, a meno che non
siano preparati come i nostri giovani e come voi adulti che avete
5
seguito la catechesi. Trovatemi un sacerdote che spieghi la catechesi
come il vostro vescovo; trovatemi un sacerdote che è sempre
disposto ad aiutarvi; certo, per problemi seri, non per sciocchezze. A
volte vengono delle persone dalla vostra sorella per chiedere se
hanno la fattura o il malocchio. No, queste domande non si fanno, né
al vescovo, né tantomeno alla veggente che non se ne intende di
queste cose; è più facile intendersi delle cose di Dio.
Vorrei augurarvi una buona Epifania, ma anche a me, mio caro
vescovo, il cuore si stringe. Allora dal più profondo del mio cuore
fioriscono le parole “amore, coraggio, forza”; chi in un modo chi in
un altro tutti avete la croce, piccola o grande, a seconda della forza
che avete.
Oggi ho qui con me il bimbo Gesù e il mio sposo Giuseppe. Sono qui
con me tutti gli angeli e i santi, ma coloro che hanno ricevuto dove
sono? Voi che avete sempre chiesto aiuto dove siete? Allora chiedo a
voi presenti: cos'è che non ha dato il vostro vescovo per farvi
camminare sulla via della santità? Tutto, vi ha dato tutto! Auguri a
tutti, buona Epifania.
Marisa - Non me l'hai dato neanche oggi Gesù bambino?
Madonna - No, Marisella, offri anche questo sacrificio.
Roma, 7 gennaio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, sono il vostro Gesù che oggi viene battezzato.
La vostra sorella vede una scena meravigliosa: lo Spirito Santo, sotto
forma di colomba, discende su di Me, mentre la voce di Dio dice: “Tu
sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto.”
Io non avevo bisogno del santo battesimo, ma questo è servito per
aiutarvi. Io, Gesù, ho voluto ricevere il battesimo di nuovo davanti a
voi, anche se non mi vedete. Voi tutti siete stati battezzati, quindi
dovete camminare sempre in avanti, passando attraverso i rovi,
superando i massi che sono sulla Terra, percorrendo i vicoli stretti
che vi si stringono addosso, per arrivare fino alla resurrezione. Come
la mia morte è stata seguita dalla resurrezione, così anche la vostra
morte sarà seguita dalla resurrezione.
6
Ho iniziato la vita pubblica non a trent'anni, ma a circa trentaquattro
anni, quando ho ricevuto il santo battesimo. Vi siete domandati il
significato di questa scena? Vi siete chiesti perché sono venuto Io?
Per farvi comprendere che Noi del Cielo siamo sempre con voi. Noi
non guardiamo se siete tanti o pochi; Noi del Paradiso veniamo qui
perché Dio lo decide. I bimbi innocenti sono degli angioletti che
giocano. Ci sono santi e papi santi che non sono sull'altare. Vi voglio
tutti santi, non mi interessa da altare; voglio che camminiate lungo
questa strada così irta, spinosa, piena di ostacoli, di incertezze e di
paure. Io sono qui, insieme alla mia e vostra Mamma, al mio amato
padre putativo; sono qui per parlare con voi e guidarvi. Voi anche se
non mi vedete credete a ciò che vi dico. Ieri la Mamma ha detto una
frase molto bella: “Nessuno è perfetto, ma voi siete migliori di coloro
che non hanno ricevuto nulla”. Per questo motivo, quando qualcosa
non va, siete subito ripresi, perché avete ricevuto molto di più. Vi
sono milioni di persone che non conoscono Gesù Eucaristia e allora
cosa dobbiamo aspettarci da loro, se nessuno li ha guidati? Voi siete
stati guidati bene, eppure qualcuno si è allontanato perché questo
cammino è troppo difficile, oppure perché alcuni miei cari sacerdoti
prediletti hanno parlato male di questo luogo.
Dio manda suo Figlio Gesù, manda la Madre dell'Eucaristia, gli
angeli e i santi in questo piccolo luogo nascosto, dove non c'è una
grande chiesa dalle grandi navate, ma una piccolissima basilica che
Dio ama immensamente. Dio vi ha chiamato per essere un piccolo
gregge ed andare ovunque a portare testimonianza, a far conoscere
la Madre dell'Eucaristia. Siete pochi, ma siete conosciuti
dappertutto, in tutto il mondo. Quando le persone raccolte sono
numerose, ammassate l'una sull'altra, non seguono la parola di Dio,
non partecipano bene alla Santa Messa e non ricevono neanche la
comunione, perché il sacerdote non riesce a distribuirla a tutti.
Godete di questo momento silenzioso, perché arriverà il giorno in cui
non riuscirete neanche a vedere il vostro vescovo. Godete e
ringraziate Dio che ha posato gli occhi su di voi per farvi conoscere
in tutto il mondo. Nelle nazioni più lontane parlano di queste
apparizioni, dei miracoli eucaristici e nascono gruppi di preghiera
dedicati alla Madre dell'Eucaristia che sono combattuti e
perseguitati. Infatti, in ogni luogo dove Dio si manifesta, dove ci sono
le apparizioni e i miracoli eucaristici le persone vengono sempre
bersagliate da tutti. Voi però portate la bandiera, siete in prima fila
per quanto riguarda le persecuzioni. Guardatevi intorno, c'è solo un
vescovo che porta avanti una grande missione.
7
Forse dirò una frase incomprensibile, c'è Samuele che gioisce di
tutto questo; voi siate contenti di essere in silenzio e in preghiera
davanti alla Trinità.
(Avviene la Teofania Trinitaria)
Adesso siamo al completo. Andate, portate la parola di Dio, date
esempio e testimonianza, non stancatevi mai di far conoscere Gesù
Eucaristia.
Marisa - Vedo quel bambino che guarda Jacopo e Samuele. Tutti gli
angeli sono intorno alla Trinità. Adesso la grande conchiglia si
chiude e la Trinità non si vede più. Non vedo neanche Gesù.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Grazie della vostra
presenza. Vi invito a mettere in pratica ciò che Gesù ha chiesto: date
testimonianza, parlate senza paura; spesso parlate in lungo e in largo
delle situazioni brutte, perché avete paura di parlare di quelle belle?
Non dovete aver paura, perché nessuno può farvi del male e buttarvi
fuori della vostra parrocchia. Ricordatevi che la Chiesa è di Dio, non
degli uomini; quindi se qualcuno si permette di dirvi: “Vai via”,
rispondete con coraggio: “No, mi dispiace, ma la Chiesa è di Dio e
non degli uomini”.
Vorrei invitarvi a sorridere come Samuele, Jacopo e Davide.
Terminate le feste, rimanete con mio Figlio Gesù e con Me.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi i vostri cari. Benedico
le persone malate, la nonna Iolanda, tutti i bambini, i drogati e i
carcerati. Benedico soprattutto coloro che soffrono in questo
periodo. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Credetemi, siate felici. Ricominciate tutti. Chiedetevi: “Nell'anno
passato cosa ho dato a Gesù?”. Dovete dare di più, amando sempre
di più. Solo con l'amore si può ottenere tutto. Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 11 gennaio 2001 - ore 17:05
Lettera di Dio
Madonna - Stai tranquilla, perché non cadrai mai tra le braccia del
8
demonio. Ti tenta in tutto e con tutto, ma sei forte, perché
nonostante non riesci a pregare molto, nonostante la grande
sofferenza, la prova e tutto il resto, tu ami Dio, ami Noi del Cielo.
Miei cari figli, la Mamma vi invita a pregare sempre e per tante
persone, tuttavia se dentro di voi non c'è l'amore, ma solo la
preoccupazione di se stessi e manca la sensibilità verso il prossimo,
non potete amare né Dio, né i vostri figli, né i vostri cari, né il
prossimo.
Amore è una parola grandissima e abbraccia ogni uomo della Terra.
Ma chi può dire: “Io amo come ama Dio”? Dio vi ama di un amore
che non può essere confrontato con nessun altro amore. Se in voi c'è
solo timore, non avete sensibilità, semplicità e raccontate bugie con
molta facilità, agite in modo sbagliato. Se Dio vi ha elogiato
affermando che siete migliori di tante altre persone, non per questo
dovete fermarvi, perché più ricevete e più dovete dare. Se avete
ricevuto moltissimo da Dio e da colui che lo rappresenta sulla Terra,
dovete dare moltissimo e invece volete avere sempre di più e non
date molto. Quando vi accostate a Gesù Eucaristia e non avete
l'amore vero dentro di voi, non crescete nella santità. Non parlo
dell'amore tra coniugi, tra fidanzati, tra genitori e figli, parlo
dell'amore universale, dell'amore verso tutti, soprattutto verso coloro
che soffrono, verso i bambini; ogni giorno muoiono tanti bambini di
fame, sono trattati male e sono uccisi dalla guerra e da tante
disgrazie.
Voi pensate che Dio debba realizzare il suo messaggio, compiere la
sua missione, ma non pensate che tanti uomini della Terra muoiono
perché i capi delle nazioni sono insensibili, non amano, combattono e
cercano di vincere le guerre per avere denaro, denaro, denaro. Oh,
sarà molto difficile per costoro entrare nel Regno dei Cieli! Il Regno
dei Cieli è per i piccoli, gli umili, i semplici, per coloro che sanno
amare tutti, non per scelta né per simpatia. Il Regno dei Cieli è per
coloro che non calunniano e che hanno tanta tenerezza e tanta
sensibilità verso coloro che soffrono.
Questo è il mio augurio: che cerchiate di avere dentro di voi più
amore che potete. Prima di accostarvi al sacramento dell'Eucaristia
fate un esame di coscienza e dite: “Io ho amato, sono sensibile, ho
perdonato, sono semplice, racconto bugie?”. Prima rivolgetevi tutte
queste domande e poi accostatevi a Gesù, ricevetelo nel vostro cuore
e, come già ho detto, cullatelo, parlate con Lui, ne avete bisogno.
9
Buon incontro biblico. Fate più apostolato, fate conoscere le realtà
belle, non soltanto le brutte che si conoscono sempre e ovunque.
Grazie della vostra presenza. Auguri a te, Giuseppe, e al tuo papà,
Marisella.
Marisa - Il tredici è il suo compleanno. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo, al vostro santo vescovo,
benedico voi e i vostri cari. Benedico tutti i bambini, specialmente
quelli che in questo momento stanno morendo.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 14 gennaio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Come sempre voglio raccomandarti tutte le persone che
hanno bisogno di te e del tuo aiuto. Anche coloro che soffrono
moralmente hanno bisogno del tuo aiuto. Tu sai quante persone si
sono raccomandate alle mie preghiere e quante sono lontane da tuo
Figlio Gesù. Anche gli ammalati sono tanti, cercano l'aiuto e la forza
di sopportare le sofferenze a volte molto grandi e dure. Tu puoi
intercedere presso Dio per tutti noi.
Madonna - E tu, Marisella, soffri?
Marisa - Io dico come il vescovo: “Lascio a voi la risposta”. Adesso
non sto bene. Se mi alleggerissi la sofferenza, starei un po' meglio,
potrei anche pregare di più, perché pregare mi stanca.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza; grazie per
aver accettato il dono che Dio vi ha fatto: non farvi chiudere la Porta
Santa. Potete usufruire di questo grande dono, ma dovete
confessarvi e comunicarvi. È un dono grandissimo che non è stato
dato a nessuna chiesa, neanche alle più grandi, neanche a quella
dove c'è il Santo Padre; pregate per il Santo Padre.
Tutti i doni che Dio vi ha fatto, dal primo, l'apparizione, fino
10
all'ultimo, il grande miracolo eucaristico dell'11 giugno, non sono
stati dati a nessun altro; nessuno ha avuto tutti questi doni. Dio ve li
ha fatti per farvi crescere, per portarvi alla santità, ma, soprattutto,
perché ha posato gli occhi su questo luogo taumaturgico che ha
amato fin dal principio. Certo, poiché vivete sul pianeta Terra avete
difficoltà e sofferenze, subite dispetti, come il furto del crocifisso e le
telefonate anonime offensive. Nulla vi è risparmiato, finché vivete sul
pianeta Terra.
Voi pensate: “Dio può fare subito tutto ciò che vuole”, ma tanti suoi
figli come potrebbero salvarsi? Soprattutto, Gesù come potrebbe
accettare che tanti suoi figli vivano nel peccato e un domani non
godranno in Paradiso? Quando un vostro figlio si comporta male voi
lo riprendete, lo correggete, piangete, pregate, fate di tutto per
aiutarlo. Anche Dio che ha tanti figli che si perdono deve fare di tutto
per salvarli. Dio vi ha dato tutto. Perché vi fermate su un solo punto?
È duro per voi, ma è più duro per Dio vedere che tanti uomini si
dannano.
Gli uomini della Chiesa organizzano grandi riunioni di preghiera in
grandi luoghi, fanno tutto meno che pregare. Coloro che vanno in
questi posti pregano poco o niente, né sono guidati e aiutati, perché
sono tanti. Voi, invece, poiché pochi siete aiutati e guidati uno ad
uno, siete più vicini a Gesù, perché il vostro vescovo ve lo ha fatto
conoscere in tutti i modi. Non vi adagiate, dovete camminare anche
da soli, dovete fare apostolato, perché altrimenti che apostoli
sareste? Dovete fare apostolato a chiunque, senza paura. Perché
avere paura? Io non ho compreso ancora perché il cristiano ha paura
di parlare, mentre chi non è cristiano è pronto a fare tutto. Ci vuole
più coraggio: il cristiano non deve aver paura. Un cristiano si deve
riconoscere dall'impegno, dalle opere, dall'aiuto che dà agli altri,
anche se non viene capito, anche se viene rifiutato. Voi dovete
pensare che avete gettato il seme che in qualche altra parte verrà
raccolto. Non scoraggiatevi, non è bello e non è giusto. Non
prendetevela con Dio, perché non si decide a fare ciò che ha
promesso. A voi ha dato tutto, agli altri gruppi non ha dato ciò che ha
dato a voi.
Vi invito a pregare anche per i veggenti, perché anche loro cercano
la ricchezza e il lusso, cercano di avere tutto e non danno nulla.
Alcune persone non sono più veggenti, però sono seguite da tanta
gente perché continuano a dire: “La Madonna ha detto di fare questo
o di fare quello”, mentre io non ho detto nulla. Se qualcuno vuol fare
11
qualcosa non chieda a nome della Madonna; lo so è più facile
chiedere a nome mio, ma voi non fatelo mai. Dio sa cosa vuole e cosa
deve fare; manterrà le sue promesse, ma prima vuole che ci sia la
conversione dei suoi figli, anche se non di tutti, perché sarebbe
troppo lungo e difficile, ma almeno di coloro che hanno ricevuto
tanto, perché per i non credenti è più facile entrare nel Regno dei
Cieli.
Vedi, Marisella, chi c'è qui con me?
Marisa - C'è papà. C'è anche nonno Agostino, nonna Speranza. E
tutti quelli chi sono? Sono le sorelle di mamma? Allora anch'io vado
in Paradiso!
Madonna - Marisella, Marisella, Marisella!
Marisa - Sì, lo so. Quella la riconosco: è zia Lucia.
Madonna - E questa è nonna Carmela.
Marisa - Non l'avevo riconosciuta. Quello è Fabio?
Madonna - Marisella, è Stefanuccio.
Marisa - Va bene, però si somigliano. Mamma mia, hai portato tutti i
nostri parenti e tutti i parenti delle persone presenti! Quello lo
riconosco, è il papà di Daniela; non posso ricordare tutti i nomi. C'è
Silvano, c'è Bruno. E quello chi è?
Madonna - Sei contenta che hai visto i tuoi cari e anche quelli del
vescovo? Queste persone non hanno avuto aiuti, nessuno ha
insegnato loro il Vangelo, eppure Dio ha avuto misericordia e li ha
salvati. Hanno fatto ciò che potevano. I parroci possono portare
l'aiuto economico ai poveri, ma devono anche insegnare e far
conoscere Gesù. Infatti vanno a portare l'aiuto, brindano e poi
tornano in parrocchia, senza dare l'aiuto spirituale.
Marisa - Questa non l'ho capita tanto.
Madonna - Io voglio soltanto che nessuno di voi perda la fiducia in
Dio, dal vostro capo fino al più piccolo che per adesso è Samuele, poi
sarà Emanuele.
12
Miei cari figli, coraggio. Continuate a fare la Porta Santa, finché Dio
la lascerà aperta, però dovete farla in grazia. Non mi stancherò mai
di dirvi: amatevi l'un l'altro. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Cara Marisella, anche oggi devi offrire la sofferenza di stare in
camera. Tu non mi hai chiesto nulla.
Marisa - Che devo chiederti? Tanto ormai ho capito ciò che mi
aspetta. Ciao. Don Claudio, finalmente sorridi quando ti guardo.
Roma, 18 gennaio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dopo duemila
anni l'uomo ancora oggi non crede alla mia verginità. Vogliono
togliere dalla preghiera dell'Ave Maria le parole: “Benedetto il frutto
del tuo grembo, Gesù”.
Dopo duemila anni di storia continuano a combattermi. Non mi sento
di dire il motivo di questa lotta contro la mia verginità. Io sono stata
vergine prima, durante e dopo il parto, come dite giustamente nelle
sante litanie che il vostro vescovo ha composto: “Madre sempre
vergine di Dio Figlio”. Inveiscono contro di me che sono beata in
Cielo; però quando scendo sulla Terra soffro.
Dovete approfondire la comprensione dei sacramenti; ogni
sacramento dà o aumenta la grazia. Coloro che hanno ricevuto il
sacramento del matrimonio o dell'ordine lasciano molto desiderare.
Dovete ricevere bene il sacramento della confessione. Coloro che
fanno la comunione non in grazia di Dio peccano gravemente.
Vi ricordate quando c'erano le guerre e si verificavano i terremoti? Vi
chiedevo di fare il fioretto della sigaretta, il fioretto della televisione,
e il fioretto del digiuno. Purtroppo chi può fare il fioretto della
sigaretta non lo fa.
Voi avete preteso tanto da Dio e vi siete continuamente chiesti:
13
“Perché Dio, perché Dio, perché Dio?”. Però non avete fatto un
piccolo fioretto che vi è stato chiesto, come se Dio avesse parlato ad
altri. Le lettere di Dio sono per tutti quanti.
Facciano attenzione coloro che Dio ha chiamato apostolini e che
dovranno sorreggere la Chiesa. Vedete come è facile mancare,
mentre siete pronti a dire: “Dio, perché?”. Voi che cosa avete fatto?
Siete persone di preghiera, ascoltate ogni giorno la Santa Messa e
fate la Santa Comunione, siete persone brave rispetto a tante altre,
ma guai a chiedervi qualcosa perché rispondete: “Io non ci riesco, io
non posso, io ho bisogno di scaricarmi”. Siediti pure, Eccellenza,
perché sei stanco. Prendete esempio dal vostro vescovo e dalla
veggente. Loro avrebbero veramente bisogno di scaricarsi e quindi
avrebbero bisogno di fumare. Invece continuano a fare il loro dovere
stringendo i denti, magari piangendo e lamentandosi con Colui che è
Tutto per loro. Continuano ad abbracciare questa croce così pesante,
così piena di spine e di dolore.
La sera quando vi coricate fate un esame di coscienza, pregate e poi
parlando con Dio dite: “Dio mio, oggi io chi ho amato?”. Siete capaci
di fare grandi cose, grandi sacrifici, ma non avete fatto un piccolo
fioretto chiesto da me in nome di Dio né durante la guerra, né
durante i terremoti e neanche per tutto quello che state soffrendo
per colpa del Vicariato. Nessuno ha detto: “Io faccio il fioretto di non
fumare”. Inoltre, come diceva una persona, la sigaretta fa male alla
tasca e alla salute.
Marisa - Sono io.
Madonna - Sì, Marisella, sei tu che l'hai detto… È un fioretto piccolo,
ma grande agli occhi di Dio e può aiutarvi a fare tanto bene. Non
aggiungo altri punti, è sufficiente che riflettiate su questi. Auguri a
colei dalla quale deve nascere il bimbo e a colui che festeggia il
compleanno. Fate una preghiera per la defunta che oggi ha lasciato
questa Terra.
Grazie, vi amo molto, miei cari figli, e sono molto felice quando fate
un piccolo sacrificio che Dio vi chiede. È un bene per voi, per i vostri
cari, per la Chiesa, per tutti.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Vi
benedico con il mio vescovo e il mio amato sposo Giuseppe.
14
Marisa - Non ci copri col manto materno?
Madonna - Certo, anche se non lo dico, vi tengo sempre stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno.
Marisa - Ciao. Sembra che oggi hai fretta.
Madonna - Meno parlo io e più può parlare il vescovo. Non avete
ancora compreso tutti quanti l'importanza di conoscere la parola di
Dio per poter dare esempio e testimonianza e per rispondere a coloro
che si sentono grandi. Ciao, Marisella.
Marisa - Ciao. Me lo porti sempre? Ciao.
Roma, 21 gennaio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Mi hai aspettato tu questa volta.
Madonna - Sì, però se non scendevi, Marisella, era meglio, tanto mi
avresti visto lo stesso.
Marisa - Sì. Vorrei vederti un po' sorridente, perché abbiamo bisogno
del tuo sorriso. Posso raccomandarti tutte le persone che soffrono?
Madonna - Sì, sono tante, tante. Più andiamo avanti e più sono
numerose le persone che soffrono, perché gli uomini della Chiesa
non si comportano bene. Miei cari figli, dovete fare distinzione tra la
Chiesa e gli uomini della Chiesa. La Chiesa è di Dio, non degli
uomini. Quando qualcuno dice: “La Chiesa non è d'accordo con voi”,
rispondete con un sorriso: “La Chiesa è di Dio, non degli uomini che
possono essere buoni o cattivi”.
Mi ripeto ancora: quando entrate nelle vostre parrocchie e qualche
sacerdote vi vuole buttare fuori, dite: “No, padre, lei non può; la
chiesa non è sua, è di Dio”.
Torniamo a giovedì, quando vi ho elencato due punti che sembrano
poco importanti, ma non lo sono per voi che avete fatto un certo
cammino. Voi vi domandate: “Perché Dio, perché Dio?”, ma quando
vi sono stati chiesti piccoli fioretti, come astenersi dal fumo e dalla
televisione, fare digiuno, e questo vi è stato chiesto durante la guerra
15
e durante il terremoto, e ancora oggi ci sono guerre e terremoti
dappertutto, non sono stati chiesti soltanto a voi, ma a tutte le anime.
Quante persone continuano ancora a morire a causa dei terremoti,
dei nubifragi e della fame! Dio vi aveva chiesto un semplice fioretto,
non aveva chiesto grandi sofferenze e voi sapete a chi dà grandi
sofferenze.
L'altro punto che ci fa soffrire quando siamo sulla Terra è che gli
uomini non rispettano i sacramenti, specialmente il sacramento del
matrimonio e dell'ordine sacro. Aumentano le separazioni, i divorzi e
le convivenze; addirittura chi è accompagnato o divorziato va ai
primi posti nella sala Nervi e fa l'annunciatrice o il presentatore; in
Vaticano, invece chi è buono continua a soccombere, a soffrire anche
per queste persone.
Coloro che hanno l'ordine sacro lasciano molto a desiderare; alcuni
sono buoni all'inizio del sacerdozio, poi quando entrano nella mischia
diventano uguali agli altri. Noi sentiamo spesso dire: “Quello è
massone, quello appartiene alla mafia, quello pensa solo al potere”.
Voi vi chiedete, come dice il vostro vescovo: “È possibile che siamo
solo noi a salvare il mondo?”. E se Dio avesse deciso questo per voi?
Miei cari figli, non lasciatevi andare, non abbandonatevi a voi stessi.
Il vescovo ha dato una spinta molto forte agli adulti e ai giovani, della
quale non avete saputo approfittare. Non avete più chiesto di fare né
l'adorazione, né la veglia, né il digiuno, né il ritiro. Nessuno ha
chiesto più niente. Il vescovo non ha detto nulla e voi tutti, grandi e
piccoli, non avete detto nulla e questo non è bello per chi ha ricevuto
tanto da mio Figlio Gesù, da me e dal vescovo. Bisogna, come dice
sempre il vostro vescovo, rimboccarsi le maniche e andare avanti,
perché la vita continua, malgrado tutto. Volete fermarvi ora? No,
dovete continuare a vivere per voi, per i vostri cari, per i vostri amici,
per tutti coloro che vi circondano, ma soprattutto per Gesù, Maria e
il vostro vescovo, che ha dato tanto.
A volte mancate di sensibilità e di comprensione nei suoi riguardi.
Anche se sta assistendo una persona malata pretendete di parlare al
vescovo all'ultimo momento! No. Il vescovo fa bene a dire no, se
assiste una persona malata. C'è stato tanto tempo prima per poter
parlare, perché aspettare l'ultimo giorno? Costoro non hanno
camminato, sono ripiegati su se stessi, pensano solo al loro lavoro e
al loro piccolo potere. Mancare di sensibilità non è bello. L'amore
consiste nell'aiutarvi a vicenda, nell'amarvi a vicenda. Combattete
16
l'egoismo che uccide tutte le altre virtù.
Io adesso vi parlo in un certo modo, ma attenzione: Dio nell'alto dei
Cieli può dare un giudizio più forte, più duro e raccogliere ciò che
avete seminato.
Miei cari figli, cosa posso dirvi ancora se non di amarvi come Dio vi
ama e amarvi come amate voi stessi? Se amate voi stessi sapete
amare anche il vostro prossimo, antipatico o simpatico, non ha
importanza, l'importante è amare.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi. Dove sono gli oggetti
sacri, Marisella?
Marisa - Nella borsa.
Madonna - Benedico i vostri cari e tutti i bambini. Come mamma non
posso non stringervi tutti al mio cuore. Vi copro con il mio manto
materno.
Marisa - Benedici questa perla per i nostri cari nipotini e fa' che tutto
vada bene per loro. Piace anche a te, vero? Fa' che tutto vada bene.
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sì, adesso ho riconosciuto Domenico, perché quando
viveva sulla Terra non aveva i capelli, adesso ne ha tanti. Prega per
noi, Domenico, per questa comunità. Ciao. Don Claudio, ho visto
Domenico.
Don Claudio - Ho sentito.
Marisa - Durante gli ultimi sei anni che ha vissuto è arrivato al
settimo cielo.
Don Claudio - Beato lui.
Roma, 25 gennaio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi, in
17
mezzo a voi, avete una nuova creatura. Non potrà seguire l'incontro
biblico, ma parlerà con gli angeli, perché non può parlare con i
grandi. Gli angeli colloquiano con i bimbi appena nati.
Miei cari figli, è così bello vedere nascere una creatura e vedere la
gioia di tutti coloro che l'amano.
Gioite per Emanuele e i suoi genitori.
Marisa - Per i nonni e gli zii?
Madonna - Sì, Marisella, non ti preoccupare, non posso ogni volta
nominare tutti.
Marisa - Scusa.
Madonna - Siete riuniti per ascoltare la parola di Dio e metterla in
pratica. Mettete in pratica ciò che il vostro vescovo dice. Con tanta
pazienza, con chiarezza di parole e abbondanza di spiegazioni vi fa
sentire l'amore di Dio, l'amore di Gesù, vi fa conoscere il santo
vangelo.
Non dovete soltanto ascoltare e poi, arrivati a casa, non leggete il
Vangelo, perché avete una settimana di tempo per poter rileggere
ciò che ha spiegato il vostro vescovo. Dovete avere anche il tempo di
dare testimonianza, di dare esempio, di far conoscere che siete figli
di Dio, che siete veri cristiani.
La Mamma non ha altre parole da aggiungere a quanto vi ha sempre
detto. Vi ho portato tante lettere di Dio e tante parole che sono state
anche ripetute. Aiutatevi a vicenda, amatevi a vicenda; pregate per
coloro che non ci sono più, pregate per coloro che si sono allontanati
in un modo anche non bello, pronunciando parole cattive contro il
vescovo.
Andate avanti, accettate la grande prova di Dio con amore e
sofferenza, perché la vita del pianeta Terra riserva sofferenze, ma
anche gioie, come la nascita di Emanuele, Dio con noi.
Vi invito a mettere in pratica tutto ciò che il vescovo vi dice e di
amarvi. Non posso non dirvi di amarvi; dovete amarvi, dovete
conoscere anche le pene e le sofferenze del prossimo, di coloro che vi
sono più vicini. Non amate, se non aiutate il vostro prossimo. Dovete
18
conoscere le lacrime, le sofferenze, le gioie, i dolori del vostro
prossimo.
Coraggio a tutti. Auguri a voi, miei giovani figliolini, e tu, mio piccolo
Emanuele, sii la forza e la gioia di tutti coloro che ti sono accanto.
Grazie della vostra presenza.
Devo dirti, Marisella, che sai prendere il bambino meglio dei
genitori. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di
Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Roma, 28 gennaio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando tutte le persone malate di spirito e corpo. Tu
sai ciò che devi fare. Ci hai detto di non domandarci tanti perché; ma
per noi, almeno per me, è difficile comprendere.
Tu conosci le persone che hanno bisogno di aiuto, di conforto; tu sei
nostra Madre. Va a piangere da Dio e a chiedere per noi. Noi sulla
Terra quando vogliamo qualcosa piangiamo.
Madonna - La tua semplicità mi commuove, Marisella. Ho fatto tante
volte ciò che chiedi.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Come già ho detto altre
volte, le lettere di Dio ormai si ripetono, e quando si ripetono vuol
dire che qualcosa non va. Quando qualcosa non va, non riguarda
tutto il gregge o le persone esterne, ma alcuni di voi. Vi ho insegnato
a fare un esame di coscienza, fatelo spesso. Ascoltate la lettera di
Dio e nel vostro cuore dovete capire se è o non è per voi.
Il punto sul quale Dio insiste sempre è l'amore. Dov'è carità e amore,
lì c'è Dio. Attenzione, miei cari figli, amore non significa solo fare dei
regali, amore significa amare anche quando costa sacrificio. Mi
accorgo invece che per alcuni di voi amore significa fare regali a
qualcuno, perché contraccambi. Coloro che non contraddicono e non
19
fanno la correzione fraterna a coloro che fanno i regali e tutto questo
può riguardare anche i figli, i fratelli, le sorelle, i parenti e gli amici,
non vivono il Vangelo. Pur di arrivare a ciò che vogliono mettono da
parte l'amore. Ma quando viene a mancare il vero amore, quello che
Dio vuole, non si ottiene nulla. Amate colui che difende la verità e
che, se c'è bisogno, alza anche la voce; questo è amore. Ma colui che
piagnucola, che fa il mellifluo, che ti fa i regali perché è la tua festa,
che difende solo alcuni figli e allontana la figlia e il fratello, che cerca
di comprendere alcuni figli e altri no, perché sono buoni e
comprensivi, perché amano, non si comporta bene, dice bugie e
prende delle scuse. Questo non è amore, questo significa non crearsi
dei nemici, cercare il quieto vivere. Dire sempre di sì anche se è
sbagliato ciò che l'altro dice, non è un atto d'amore, è menzogna, è
bugia. Non dire la verità è un peccato grave.
Se un figlio ama veramente, viene calpestato e allontanato. Io, la
vostra Mamma, non voglio questo da voi, voglio l'amore, l'amore
vero. Dio è amore, vuole amore e cerca amore.
Quando Dio chiama un'anima, non la chiama per portarla alle stelle,
come si dice, ma per soffrire, per offrire tutta se stessa, perché la
Chiesa risusciti, gli uomini della Chiesa risuscitino, i laici impegnati
risuscitino, i genitori risuscitino; i genitori sono genitori autentici
soltanto quando amano profondamente. Dio reputa un peccato
allontanare un figlio o un fratello, perché non esiste più la
fratellanza, non esiste più nulla. Oggi hanno più valore gli amici,
perché gli amici amano e i parenti rendono la vita difficile. Per
esperienza, non al livello vostro, posso dirvi che ciò che faceva il mio
amato sposo Giuseppe era tutto sbagliato secondo i parenti. Oggi,
nel 2000, si ripete la stessa situazione, ma è più grave, perché voi
avete ricevuto molto e di questo dovete rendere conto a Dio. Più si
riceve più si deve dare.
Voi ricevete, ma non date. Cercate di coprire i figli, di scusarli e
arrivate alla bugia, a volte anche alla calunnia pur di difendere voi
stessi e i vostri cari.
Molte mamme non amano tutti i figli allo stesso modo, amano alcuni
in un modo, altri in un altro, ma pagano sempre i buoni, coloro che
accettano tutto, vero Marisella?
Questo è un richiamo grande, profondo, importante, chi ha orecchi
da intendere intenda. Dov'è carità e amore lì c'è Dio. Se non c'è
20
amore non c'è Dio. Mi raccomando: terminate di fare tanti regali ai
fratelli, alle sorelle, alle zie e ad altri, ci sono altre cose più
importanti da fare. Senza amore siete nulla. Potete fare tutto ciò che
volete, ma se non amate, non avete nulla.
Mettete in pratica questo messaggio. Insieme al mio e vostro vescovo
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. La Mamma ha
parlato in questo modo, perché vi ama.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 4 febbraio 2001 - ore 10:55
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, so che avete tanto pregato e cantato
durante questa attesa così lunga, ma forse non tutti sapete che la
vostra sorella non sta affatto bene e ha avuto bisogno di assistenza.
Voi che avete pregato e cantato, avete dato gloria a Dio.
Miei cari figli, nella lettera di Dio è scritto, come già vi ho detto:
preghiera e amore. Credetemi, non c'è nient'altro nella vita; se volete
camminare verso la santità, pregate ed amate tutti. Non aggiungerò
altre parole, farò solo dolci richiami materni. Nei libri dove sono
raccolte le lettere di Dio, troverete tutto. È inutile domandarsi
perché l'attesa è così lunga. I perché di Dio non si possono
comprendere; ma sicuramente da una grande amarezza, da una forte
delusione, da una grande sofferenza nascerà la gioia. Credetemi, Dio
non ha mai deluso nessun uomo della Terra, specialmente i suoi figli.
A volte sceglie delle anime, le prende tutte per Sé e chiede loro la
sofferenza fisica, morale e spirituale, e a volte anche la crocifissione.
Ma a voi ha chiesto solo preghiera e amore verso tutti.
Non ho altro da dirvi se non invitarvi a dare esempio e
testimonianza. Un sacerdote, quando la vostra sorella era in
ospedale, le ha detto una dolorosa verità: “Noi sacerdoti siamo
cattivi; al tempo di Gesù i sacerdoti hanno ucciso Gesù e oggi
uccidono i buoni”. Questo è triste, non dà gioia. Ci sarà certamente
qualcuno buono in mezzo a loro, altrimenti mio Figlio Gesù sarebbe
morto invano.
21
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo. Ce l'hai ancora con Dio, Marisella?
Marisa - Sì, tanto. Ciao
Roma, 8 febbraio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie
soprattutto a coloro che in tutti i modi hanno cercato di far
conoscere il miracolo eucaristico dell'11 giugno 2000 e hanno dato
esempio e testimonianza. Dovete continuare, ognuno di voi deve
portare un'anima a Gesù, deve salvare un'anima. Raccomando il
massimo rispetto verso tutti: il rispetto a volte viene a mancare verso
le persone anziane, come nonna Iolanda, e il nostro caro vescovo,
che non viene rispettato, perché è buono e si logora per le anime. Vi
rivolgete al vescovo come se fosse l'amico dei giochi, invece dovete
mostrargli rispetto. I miei due figliolini, con tanta lacerazione e
sofferenza causata dalla cattiveria da parte degli uomini, stanno
portando avanti questa missione che diventa sempre più pesante e
difficile; per questo hanno bisogno del vostro aiuto.
Oggi ho detto alla vostra sorella che si sono convertite venticinque
milioni di anime. La vostra vittoria si avvicina, secondo i tempi di
Dio. Si sono salvati venticinque milioni di anime per le sofferenze dei
miei due cari figliolini, della nonna Iolanda e di qualche altra piccola
anima che ha sofferto e soffre in silenzio.
Il rispetto viene a mancare anche in casa: vi sono persone che non
rispettano il vescovo con la scusa che si bloccano, però lo offendono
e questo è grave. Perché vi comportate così?
Nell'ultima lettera di Dio che ho portato in ospedale alla vostra
sorella, ho detto: “Amore e preghiera”. Queste sono le due cose più
grandi, non c'è altro. Se c'è l'amore, c'è la preghiera: preghiera di
amore, di aiuto, di conforto, di rispetto; se c'è l'amore c'è tutto. Così
tutto è completo, come tutto è compiuto.
22
Desidero tanto che facciate più sacrifici, più fioretti, ma soprattutto
che vi amiate tutti, indistintamente. È facile amare il figlio, il marito,
il fratello; voi dovete amare e aiutare tutti coloro che vi sono vicini.
Continuate ad abbellire la mia cappellina e la mia basilica; ognuno di
voi può farlo, se vuole. Grazie a tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i
bimbi, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Ci
sono persone malate, una di queste è la vostra sorella, ma nessuno
viene a farle visita o a vedere se ha bisogno di qualcosa. Ho portato
l'esempio della vostra sorella, perché se non vi preoccupate di lei,
non vi preoccupate neanche degli altri. I malati hanno bisogno di
aiuto, hanno bisogno di vedere facce nuove e buone. Voglio educarvi
ad amare l'ammalato, colui che soffre, è solo e prega per voi. Grazie.
Sia lodato Gesù Cristo. Non chinare più la testa, Marisella, ti prego
di non farlo. Non ci lasciare.
Marisa - Ciao.
Roma, 11 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando moltissimo Jacopo, Samuele e Beatrice, il
dottor Giuseppe e tutte le persone malate a casa e in ospedale. Ti
raccomando tutti, ma in special modo i bambini. Aiuta Jacopo e
Samuele.
Lo so, non mi dici nulla, ma sarebbe bello sapere qualcosa, quando te
la chiedo.
Ti affido specialmente Anna che ti vuole molto bene e sta in
ospedale. Tutte le persone che vengono qua ti amano, pur con le loro
imperfezioni, perché noi viviamo nel mondo e siamo imperfetti.
Nessuno di noi è perfetto. Forse è perfetto il piccolo Emanuele. Sei
contenta che sta qui Emanuele? Ma i genitori vanno via, lo portano
con loro ed io rimango sola.
23
Madonna - I genitori non possono lasciarlo con te…
Marisa - Ti ricordi quel famoso giorno?
Madonna - Basta così, Marisella.
Marisa - Ci sono tanti malati, anche Maria Teresa; se dovessi
elencarteli tutti non finirei mai.
Madonna - Il mio desiderio è che i malati guariscano prima nel loro
cuore e poi nel corpo.
Marisa - Tu guarisci sia il corpo sia lo spirito, così facciamo prima.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Il mio amore
di Mamma verso di voi è così grande e forte, che vengo sempre per
ciascuno di voi per aiutarvi, anche se non mi vedete, specialmente
quando lungo la strada incontrate spine e sassi che vi fanno
inciampare e cadere. Se durante la giornata incontrate delle
difficoltà, non vi scoraggiate, ma andate avanti e dite una preghiera.
Quando vi scoraggiate, satana entra dentro di voi e vi fa cadere. Voi
non volete questo, vero? Quando avete preoccupazioni, delusioni o
scontri familiari, se non volete cadere, pregate Dio Onnipotente di
aiutarvi e vedrete che il demonio, anche se vi tenterà, non potrà farvi
nulla.
La lotta contro il demonio a volte è difficile, perché è furbo, ma è
anche stupido, come dice il vostro vescovo, perché Dio è più forte di
lui. Tuttavia, se trova qualche creatura debole, che non cerca l'aiuto
di Dio, è pronto a circuirla e a farla cadere.
Questi insegnamenti sono molto facili e comprensibili a tutti. Non c'è
bisogno di leggere tanti scritti sul demonio o sulle tentazioni. Il
demonio penetra nelle persone che non sono in grazia e vince le
creature che si lasciano andare, che si scoraggiano e vedono tutto
nero, perché trova porte aperte e strada facile. Quello che sto
dicendo vale sia per voi qui presenti, sia per tutti gli uomini del
mondo.
Quante volte gli uomini uccidono per un nulla, per invidia o per
gelosia. Quando non hanno più la grazia, non hanno l'amore e allora
cadono in preda alla lotta e all'odio. Voi invece dovete superare le
piccole incomprensioni e i piccoli dispiaceri giornalieri. Le
24
contrarietà ci saranno sempre sul pianeta Terra. La gelosia e
l'invidia, come molte volte ho detto, conducono alla calunnia e alla
diffamazione, portano ad uccidere moralmente: ciò è molto grave.
Chi in un modo, chi in un altro tira una pietra per uccidere e manca
gravemente alla carità; questo è grave. Non posso non dirvi queste
cose, perché Dio è amore, la Madre dell'Eucaristia è amore e non
posso tacere, debbo parlare. Dovete aiutarvi. Quante volte ho
affermato che non dovete formare dei gruppi e non dovete
frequentare solo le persone che ritenete buone e con cui parlate
volentieri, lasciando da parte quelle che giudicate antipatiche.
Avvicinatevi alle persone che soffrono. Vi dico questo, perché state
facendo un cammino molto bello e sarebbe un peccato distruggerlo
con mancanze di carità, che ai vostri occhi possono sembrare
sciocchezze, ma non agli occhi di Dio. Inoltre se Dio ha dato questa
lettera, significa che non sono sciocchezze, ma mancanze gravi. Dio è
stato ferito, perché alcuni hanno distrutto qualcosa che Lui voleva
creare.
Per questo ho detto: non compratevi le persone facendo regali. Chi
non può fare un regalo, chi non ha possibilità di spendere viene
messo da parte. Si cercano coloro che possono dare e se non amano
non fa nulla. Io voglio prima l'amore e poi il regalo. Anch'io voglio un
regalo: voglio il vostro cuore. Prima viene l'amore, poi il regalo;
prima amatevi e poi datemi il vostro cuore. Prima amatevi e poi
potete farvi dei doni. Coloro che sono a posto non si devono
preoccupare di nulla, ognuno risponde della propria coscienza.
Non vorrei che ogni volta che vengo sulla Terra debba sempre
parlarvi dell'amore e della carità. Cercate di fare un passo in avanti.
Ubbidite a Dio e al vescovo; è facile ubbidire. Dovete ragionare così:
“Dio attraverso il vescovo mi dice qualcosa? La faccio”. Se ciò che
chiede il vescovo è duro e pesante parlatene solo con lui, non con
altri. Ho sempre detto che quando parlate tra voi sbagliate, perché
non avete né il dono della penetrazione, né il dono del discernimento.
Non fate le maestrine e date spazio al vescovo, oppure parlate
direttamente all'interessato, ma non tra voi, perché non potete
comprendere ciò che Dio dice nelle sue lettere, se prima il vostro
vescovo non le spiega. Miei cari figli, vi amo tanto e queste cose
debbo dirvele, vero Marisella?
Marisa - Sì, tanto a me le hai sempre dette. Voglio domandarti: sono
così cattiva?
25
Madonna - Ma cosa dici?
Marisa - Ieri sera il dottore mi ha detto che non posso più camminare
e che non mi devo alzare da sola neanche dal letto, finché non
interverrete voi. Ha persino detto: “Perché non lo domandi a Dio?”.
Allora lo chiedo a te: fammi camminare un pochino, non per me, ma
per sollevare le persone che sono in casa, specialmente il vescovo. Se
devo vivere così, portami via, perché sono di peso.
Madonna - Il dottore ha ragione, non devi alzarti, non devi fare sforzi
perché il cuore ne risente. Ecco, Marisella, tu devi ubbidire al
dottore.
Marisa - Grazie, questo lo sapevo già! Il dottore mi ha detto di
chiedervi se mi volete aiutare ed io ho detto che il dono non è per
me, ma è per gli altri, però te lo chiedo: mi puoi aiutare un pochino?
Lo dovete fare almeno per il vescovo e per la mia mamma.
Madonna - Chiederò a Dio Padre.
Marisa - Sì, vai a chiedere a Dio Padre. Che fanno tutti quei bimbi
intorno a te? Stanno giocando. Guarda un po' chi comanda! Ha il
carattere della madre. È bello, è tanto bello. Sei tanto bello. Sono
tutti belli i bimbi.
Madonna - Marisella, quando stai giù, quando pensi a questo bimbo,
pensa ad Emanuele.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è la festa della
Madonna di Lourdes e il vescovo celebra la S. Messa per gli
ammalati presenti e anche per coloro che non sono presenti.
Ricevete la benedizione eucaristica per voi stessi e per gli ammalati,
pregate per loro. Auguri a tutti da parte della Mamma.
Marisa - La Madonna è una, ma io ne vedo tre adesso: la Madonna di
Lourdes, la Madonna Fatima e la Madre dell'Eucaristia, però siete
tutte uguali!
Madonna - Certo, Marisella, perché sono sempre io. Insieme al mio e
vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i bimbi, specialmente i
malati. Mando un bacio a Jacopo, a Samuele e alla sua famigliola che
sta passando giorni abbastanza duri.
26
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso due Madonne prendono i bambini per mano e vanno
al Padre. È rimasta solo la Madre dell'Eucaristia.
Madonna - Non ci salutiamo, Marisella?
Marisa - Ciao. Mi fai camminare un pochino? Altrimenti non ce la
faccio… Va bene, faccio ciò che Dio vuole. Da quando sono nata
ripeto: “Fate voi”. Ha ragione la mia mamma, a sedici mesi già stavo
male, stavo morendo e oggi ancora vivo, però vegeto, perché non
faccio niente.
Va bene ciao. Ciao, bella. Don Claudio, le ho detto: “Ciao, bella”.
Roma, 15 febbraio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - E tu, Marisella, non vuoi guarire?
Marisa - Non mi interessa più. Noi siamo molto stanchi. Chi vuole
convertirsi sa bene quello che deve fare.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie di
tutto ciò che fate per venire in questo luogo taumaturgico. Alcuni
sacerdoti hanno cominciato ad accettare in pieno tutto ciò che Dio ha
fatto in questo luogo, perché hanno compreso finalmente che Dio può
fare ciò che vuole; e l'ha fatto. Dio ha scelto questo luogo, perché le
persone vi possano venire a pregare, perché qui venite solo per
pregare; non c'è divertimento né evasione.
Durante il lungo silenzio con voi, ho fatto un colloquio con la vostra
sorella. A voi dico soltanto che le conversioni sono arrivate a trenta
milioni, grazie alle sofferenze molto grandi di alcune persone e per i
vostri sacrifici e preghiere.
Piano piano vi avvicinate al traguardo stabilito da Dio. Certo, c'è
ancora molto da fare, perché per arrivare alla conversione di metà
degli uomini occorre tempo, ma in poco si sono convertite cinque
27
milioni di anime. Dovete conteggiare anche coloro che hanno sempre
creduto in Dio Padre Onnipotente, nel suo Figlio Unigenito e nello
Spirito Santo. Comunque occorre molta fede, molta fiducia in Dio. Mi
ripeto ancora una volta: Dio non delude mai. Lo scoraggiamento può
arrivare per tutti, perché è normale, a causa di tutto quello che
soffrite. Ma poi, subito, alzate gli occhi al cielo e dite: “Dio mio, io ho
fede in Te, Tu non mi deluderai mai!”. Ci sono prove, sofferenze e
tante avversità che portano allo scoraggiamento, ma dovete subito
riprendervi e andare avanti, volgendo lo sguardo a Dio, e
considerando il Suo grande amore per tutti voi.
La vostra sorella non vuole che parli di lei, ma purtroppo la sua
salute va sempre peggiorando. Dio sceglie le anime, le porta con sé e
le stringe a sé. Oltre che accettare il dono di vedermi, che è per tutti
voi, deve anche accettare la sofferenza, che è molto forte, dura e
molto difficile. Difficilmente un uomo della Terra può comprendere
quanto soffre un'anima eletta da Dio.
Dico tutto questo per invitarvi alla preghiera. Vi invito a chiedere a
Dio che possa ritornare fra voi almeno la domenica; questo si ottiene
soltanto pregando e facendo dei piccoli sacrifici; non vi chiedo tanto.
Ricordatevi del miracolo eucaristico del 18 febbraio. Sono passati
cinque anni e l'Eucaristia è ancora intatta, bella, bianca.
Non mi prolungo di più perché la vostra sorella è molto stanca, ma
mettete in pratica quelle poche parole che la Mamma ha detto.
Quando chiedo qualcosa o dico qualcosa è possibile che nessuno la
metta in pratica? Ho detto di visitare gli ammalati e nessuno ha fatto
quanto ho detto. Non trovate delle scuse, non ripetete sempre la
stessa frase: “Ho paura di disturbare”, perché questo non è amore.
Dire di aver paura di disturbare è una scusa, non vi sembra?
Bene. Partecipate alla S. Messa e poi all'incontro biblico. Grazie della
vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i bambini
e soprattutto i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Va bene, ciao.
28
Roma, 18 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Hai portato con te gli angeli, i santi e tutte le anime salve.
Madonna - C'è anche tuo fratello Padre Pio.
Marisa - Sì, l'ho riconosciuto. Desidero farti una domanda: per venire
in Paradiso dobbiamo soffrire tutti? Soltanto con la sofferenza si
acquista il Paradiso?
Madonna - A cosa ti riferisci Marisella?
Marisa - Tu leggi nei cuori e sai a cosa mi riferisco.
Madonna - No, in Paradiso va chi fa la volontà di Dio. Tante anime
sono chiamate ad offrire la propria sofferenza per la conversione dei
peccatori, ma in Paradiso va chi compie la volontà di Dio.
Miei cari figli, domandatevi ogni giorno in qualsiasi posto vi trovate:
“Io sto facendo la volontà di Dio?”, e sentirete nel vostro cuore la
risposta. Quando ricevete Gesù Eucaristia in atteggiamento di
raccoglimento e di ascolto, lo sentite parlare, ma dovete fare
silenzio, molto silenzio.
C'è un altro punto che ritengo importante: non parlate male; si
uccide più con la lingua che con la spada.
Che cosa è la lingua in fondo? È un piccolo membro del corpo,
eppure riesce a far tanto male con la calunnia e diffamazione; questo
riguarda tutti gli uomini della Terra, perché so che le lettere di Dio
arrivano in tutto il mondo.
Non parlate mai male, specialmente delle persone che non sono
presenti. Parlate con l'interessato, oppure con il vostro vescovo; gli
altri uomini parlino con i loro sacerdoti, perché soltanto loro, se sono
in grazia di Dio, possono darvi tutte le spiegazioni che desiderate.
Ricordate ciò che è avvenuto il 18 febbraio 1996: prima la vostra
sorella, ubbidendo a Dio, ha mangiato l'erba, poi è scesa la Trinità e
infine l'ostia si è adagiata nelle sue mani. Tutti avete goduto di
29
questo, ma alcuni uomini, non in grazia, hanno immediatamente
calunniato e diffamato.
Oggi voi festeggiate questo miracolo eucaristico, ma quante
sofferenze avete sopportato per l'Eucaristia! Perché amate mio figlio
Gesù, vi calunniano e diffamano; anche con mio figlio Gesù si sono
comportati ugualmente: se guariva gli ammalati lo calunniavano
perché era sabato; se non li guariva, non era il figlio di Dio.
Anche Gesù per gli uomini sbagliava sempre. Voi potete dare molto,
perché avete ricevuto molto. Avete avuto la fortuna di avere accanto
a voi un vescovo che vi insegna molto bene; i suoi incontri biblici,
come già vi ho detto, sono tutto un poema.
Molti vengono da Roma e anche da fuori Roma per ascoltarlo, ma
dovete cercare di mettere in pratica ciò che egli spiega negli incontri
biblici e nella catechesi.
Miei cari figli, questa lettera di Dio è molto bella, perché ci sono tanti
piccoli richiami materni e c'è la carezza della mamma.
Questa notte ho portato la vostra sorella negli ospedali per vedere
quanta sofferenza c'è in essi. Ha assistito molti bambini che
soffrivano, alcuni erano soli, non avevano nessuno accanto.
Andate a trovare gli ammalati, non lasciateli soli, hanno bisogno del
vostro aiuto, perché se non c'è in voi la carità, le vostre azioni sono
morte. Dio è amore. E come vi domandate i perché di Dio,
domandatevi anche perché Gesù vi ama così tanto.
Padre Pio - Mia cara sorella, è il tuo Padre Pio che ti parla e ti ama.
Vedo che le sofferenze continuano a crescere e sono molto più grandi
delle mie. Soffri molto più del tuo fratello Padre Pio.
Marisa - Ma che dici, Padre Pio! Sì, insomma…
Padre Pio - È inutile che le nascondi, non si possono nascondere
certe sofferenze. È umiltà dire: sì, soffro, ho tanti dolori.
Madonna - Qui c'è il mio Giuseppe. A lui Dio ha dato una missione
molto bella, come l'ha data alla sua amata sposa. E deve fare, deve
dare, deve aiutare, specialmente coloro che sono in difficoltà. Chi
abbraccia Gesù abbraccia la croce e quando si vedono malati,
30
sofferenti in fin di vita, si soffre moltissimo.
E allora la Mamma vi invita a proseguire, vi tiene stretti a lei e vi dà
forza e coraggio. Pregate per vostro figlio, con la preghiera si ottiene
tutto; il santo rosario è un'arma potente che cambia tutto.
Miei cari figli, godete questo anniversario del miracolo eucaristico,
godetelo e amatelo; pregate e colloquiate con il mio Gesù come
facevo io quando era nel mio seno materno.
Marisa - Ciao. Ciao, Padre Pio. Ciao.
Roma, 22 febbraio 2001 - ore 17:05
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando tutte le persone malate, anche nella nostra
comunità ce ne sono.
Giorgio, Iolanda; i due bimbi, Iacopo e Samuele. Ci sono tante e tante
persone che chiedono sempre aiuto alla Madonnina. Ci siamo anche
noi, tuo piccolo gregge, a chiedere aiuto spirituale e materiale.
Madonna - C'è anche nonna Iolanda, lo so bene. E tu come stai,
Marisella?
Marisa - Cosa debbo dirti?
Madonna -Non chiedi nulla?
Marisa - Per me no. Quante volte mi avete detto che mi farete felice
solo in Paradiso? A proposito, devo passare in purgatorio?
Madonna - No.
Marisa - Sono felice di questo, però chiedo un po' di sollievo, solo per
lasciare respirare il vescovo, che è molto preoccupato della
situazione. Ecco il figlio della speranza e del miracolo.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Grazie
dell'amore che dimostrate a mio Figlio Gesù, al vostro vescovo e alla
piccola comunità. È vero, siete pochi, ma crescete nell'amore di Dio,
anche se ci sono piccole difficoltà e incomprensioni e qualche volta
31
rumoreggia la tempesta.
Miei cari figli, il momento di Dio è vicino, secondo i suoi tempi. Voi
sapete benissimo che nel 1917 Dio aveva detto che doveva accadere
qualcosa di molto grande, ma non si è verificato ancora tutto. Questo
anche perché il messaggio di Fatima non è stato rivelato
integralmente, sono stati tolti i punti più importanti. Nessuno ha
osato dire il segreto, neanche i papi. Diversi papi hanno avuto il
segreto in mano e non l'hanno rivelato. Il segreto non consiste in ciò
che hanno voluto far sapere. Sono passati molti anni e continuano
ancora a falsificare il tutto, mentre voi attendete appena da un anno
qualcosa di grande e di bello. Avete già avuto il trionfo
dell'Eucaristia, il trionfo della verità, perché anche coloro che dicono
di non credere credono; come già vi dissi: hanno molta paura di
perdere il potere ed il denaro.
Il vostro vescovo non si è arricchito con le apparizioni, ha continuato
la sua vita semplice e nascosta come sempre. Molti si sono arricchiti
con il pretesto: “La Madonna ha detto… la Madonna ha chiesto…”, e
sono entrati nelle loro casse miliardi e miliardi. Tutti si
arricchiscono: si arricchiscono i cardinali, i vescovi, i sacerdoti. Ai
sacerdoti interessa diventare cardinali o vescovi, per arricchirsi. Per
me dirvi queste cose è molto triste, è molto penoso. Questo modo di
comportarsi non è bello, non è cristiano, non è questo lo stile di vita
cristiana che mio Figlio Gesù ha insegnato a papa Pietro. Gli Apostoli
sono rimasti umili, semplici, poveri; hanno continuato a vivere come
prima quando erano poveri pescatori e gabellieri. Anche il vostro
vescovo non si è arricchito, è rimasto come prima quando le
apparizioni non erano aperte a tutti. Tutto ciò che Dio ha donato al
vescovo ed alla veggente, compresa la casa, è rimasto come era.
Cosa hanno in più? La basilica Madre dell'Eucaristia? È così bello
pregare e non pensare se siete in una grande chiesa o in sotto un
tendone, l'importante è pregare, l'importante è amare e amarsi a
vicenda come Dio ha amato voi.
A volte, quando succedono delle disgrazie, date la colpa a Dio, ma
Egli è amore e non Lo potete incolpare di ciò che succede, è la
natura che fa il suo corso. È Dio che fa ammalare la vostra sorella?
No. Dio la farà felice in Paradiso, ma la malattia farà il suo corso,
come per tutti. Vi prego, quando avete delle croci grandi, delle
sofferenze grandi non prendetevela con Dio, Lui non c'entra, Dio è
vero amore, vuole pace, vuole tutto ciò che può rendere tranquilli gli
32
uomini, ma purtroppo il mondo non va. Pensate: gli uomini sono
miliardi, per questo trenta milioni di convertiti sono pochi a
confronto. Per voi sono un bel numero, perché siete pochi e avete
fatto tanto con la preghiera, con il sacrificio, con la sofferenza.
Non scoraggiatevi, cercate di stare su col morale, non prendetevela
con Dio, vi prego. Prendersela con Dio significa prendersela con
tutto il Paradiso. Voi amate Dio, anche se nel vostro cuore arrivano a
volte delle tentazioni e turbamenti. Dio vi ama e la sua Mamma vi
ama.
Io ho chiesto di dare testimonianza, ma qualcuno ha paura di
testimoniare, ha paura di parlare; questo non è bello.
Partecipate alla S. Messa, e pregate per l'intenzione della vostra
Mamma, che poi è anche la vostra. Cercate di apprendere tutto ciò
che il vostro vescovo vi dice nell'incontro biblico e imparate a
leggere il vangelo anche a casa. Leggere il vangelo richiede poco
tempo, specialmente leggere la pagina che il vostro vescovo ha
spiegato.
Che cosa posso dirvi ancora? Avete tutto il mio amore e mando la
mia benedizione agli ammalati.
Insieme al vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico tutti gli ammalati.
Marisa - È possibile che Emanuele piange sempre quando vieni tu?
Ciao. Va bene, io ce la metto tutta, però il morale è abbastanza giù.
Roma, 25 febbraio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Sono venuta in mezzo a voi per portarvi la lettera di Dio, per darvi
coraggio e per incoraggiarvi ad accettare ciò che Dio manda. Voi
dovete imparare ad accettare tutto e a offrire e soffrire. Continuate a
pregare, ad amare, ad accettare le piccole incomprensioni, ad
aiutare questi miei due cari figliolini nella loro missione così grande,
così dura e così sofferta, e sulla quale gli uomini della Chiesa sembra
che abbiano riportato vittoria, perché tutto intorno a voi è crollato.
33
Ma a voi, se siete con Gesù, se siete con la Madre dell'Eucaristia,
nessuno di questi uomini può fare qualcosa, a meno che non tirano
nel trabocchetto anche… e allora tutto sarebbe difficile per voi e
anche per Dio, perché dovrebbe intervenire con amarezza e molte,
molte anime si perderebbero.
La lotta per ora è meno dura perché hanno ottenuto ciò che
volevano. In fondo che fastidio date? Siete un piccolo gruppo e nel
luogo taumaturgico non vengono grandi pellegrinaggi. Dio ha posato
gli occhi su questo piccolo luogo, su questo piccolo gruppo di anime
che pregano e che cercano di amare e se Dio ha posato gli occhi qui,
è perché Lui sa cosa deve avvenire. Pregate, affinché Dio non
scaraventi tutti giù all'inferno, perché gli uomini continuano ad
andare avanti e a lottare per ottenere il potere. Sembra che tutto sia
crollato, ma, don Claudio, intorno a voi, non è crollato nulla,
l'importante è portare avanti la missione, l'importante è diffondere e
far conoscere le lettere di Dio.
E tu, Marisella, non avere paura; di che cosa hai paura? Ormai tu sai
che non sarai felice sulla Terra, ma solo in Paradiso; di che cosa hai
paura, perché temi?
Marisa - Temo per il vescovo, non per me, perché vorrei vederlo
realizzato, come avevi promesso, ma noi stiamo crollando. Mi dicono
di chiederti di star meglio. Io so che per me non posso chiedere
nulla, però tante persone pregano per me, e allora anche per
accontentare loro, ti chiedo di farmi stare meglio. Essi vogliono
vedermi stare un pochino meglio, e stare in mezzo a loro. Siamo un
piccolo gruppo. Fa che anche io stia in mezzo a loro.
Io non mi vergogno di dirti che sto tanto male, e il vescovo vuole che
ti chieda per me, che mi aiuti. Lo so ormai che il dono che ho non è
per me, ma per gli altri, però io ubbidisco al mio direttore spirituale
e ti chiedo ciò che lui mi ha ordinato di dirti: “Puoi farmi stare un
pochino meglio?”. Solo questo. Fa' sì che il vescovo trionfi, perché
siamo stanchi, il tuo piccolo gregge è stanco, i tuoi giovani sono
stanchi di attendere; ti prego, intercedi per noi presso Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, vi invito ad avere fede in Dio e coraggio.
Insieme al mio vescovo prediletto benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri.
34
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisella, durante la quaresima Dio ha deciso per l'astinenza. Solo la
domenica e il giovedì verrò qui in questo luogo taumaturgico per
tutti e mi vedrai solo in quei giorni.
Marisa - Pure? E come faccio?
Madonna - Dio ti darà la forza, la grazia e il coraggio.
Marisa - Che devo dire? Fiat. Che devo dire?
Roma, 1° marzo 2001 - ore 17:00
Lettera di Dio
Marisa - Perché la Madonna non è venuta? Volevo raccomandare
malati, anche i bambini, soprattutto quelli malati. Tutti i bambini
hanno bisogno dell'aiuto della Madonnina, ma lei non c'è. Ho fatto
qualcosa che le è dispiaciuto?
Padre Pio - No, Marisella, fai anche troppo per la Chiesa. Noi del
Cielo, sembra, che approfittiamo della tua generosità per tutto quello
che soffri per la Chiesa.
Marisa - Sì, ma stai zitto, perché io non lo dico, questa è una cosa
mia, non lo sa nessuno.
Padre Pio - Proprio tu, sorellina mia, parli in questo modo? Io, il tuo
fratellone, ho sofferto molto meno di te, e anche molto meno di te,
Eccellenza. Ciò che state facendo voi per la Chiesa, ciò che state
soffrendo voi per la Chiesa non lo fa nessuno, tanto meno i grandi
uomini della Chiesa; nessuno ama veramente la Chiesa di Dio. Voi
che l'amate soffrite; perché amare la Chiesa significa soffrire.
È iniziata la santa quaresima. L'altare va addobbato con i fiori.
Sull'altare quando si dice messa Cristo scende; Gesù è lì, è con voi.
Perché non mettere un bouquet di fiori? Non perché si tolgono i fiori
o il sacerdote si veste di viola, si vive la quaresima. La quaresima va
vissuta con amore, con generosità, con la preghiera, con il sacrificio,
con il digiuno, che qualcuno non ha fatto. Il digiuno e l'astinenza non
35
devono essere fatti soltanto delle donne o dalle persone anziane,
perché sono abituate a farlo, ma anche dai giovani. Gli anziani non
debbono farlo, ma se hanno il fisico sano, se hanno la tempra buona,
possono fare anche loro digiuno e astinenza; l'ho fatto anch'io
quando avevo già i miei 70 anni.
Marisa - E io allora cosa devo fare?
Padre Pio - Tu, Marisella, sai, te l'ha detto la Mamma, quello che devi
fare, non continuare a domandare, domandare, domandare;
abbandonati e fa' ciò che la Mamma ti dice.
Marisa - Proprio perché mi sono abbandonata, guarda come mi
ritrovo!
Padre Pio - È vero, hai ragione; chi può capirti più di me? Vorrei
soltanto invitarvi a vivere questa quaresima con amore; l'amore va
sempre messo dappertutto, se ciò che si fa non si fa con amore, non
serve a nulla.
Marisa - Dove vai adesso? Eccola, eccola!
Madonna - Sì, sono io, Marisella, non ti preoccupare, continuo la
lettera di Dio letta dal santo Padre Pio. Sì, l'amore va messo
dappertutto, se non c'è amore tutto ciò che fate è nulla. Vivete
questa quaresima, per voi più penosa, più sofferta degli altri uomini
della Terra; vivetela con tutto l'amore, con tutto il cuore. Ciò che
fanno i grandi, coloro che si sentono grandi, non deve preoccuparvi,
Dio sa ciò che fa; lasciateli godere.
Preferite godere sulla Terra per poi non godere in Paradiso con Noi?
Io vi voglio in Paradiso e tu sai che ti farò felice solo in Paradiso.
Marisa - Padre Pio mi ha detto che non devo parlare e che faccio
troppe domande, perciò ora non faccio più nessuna domanda.
Mamma, tu vedi la sofferenza e il logoramento del vescovo che
nessuno comprende, neanche quelli che ci sono vicini. Te lo dico io
quanto il mio e tuo vescovo sta soffrendo! Io non ce la faccio a
vederlo soffrire. A me chiedete la sofferenza, mi chiedete tutto e io
l'ho dato, però a lui date la gioia di essere vescovo di Dio agli occhi
di tutti, davanti a tutti. Se voi dite che è santo, che è buono, che è
onesto, che è sincero, che penetra nelle anime, che aiuta, perché
36
deve soffrire così? Ci logoriamo ogni giorno e tu lo vedi. Cerchiamo
di stare in silenzio per quanto è possibile, ma la sofferenza è tanta.
Madonna - E io, Marisella, vi dico che non dovete abbandonare
assolutamente la fiducia in Dio. Abbiate fiducia in Dio! Dio non ha
mai ingannato nessuno e tanto meno può ingannare voi che lo amate
fino alla morte. Date tempo al tempo. Sì lo so, non dire nel tuo cuore,
don Claudio, che sono trent'anni che state soffrendo, hai ragione, ma
date tempo al tempo, Dio sa quello che fa, e voi non potete impedire
a Dio di fare ciò che deve fare. Cercate di capire la vostra Mamma
quando vi parla.
Mio piccolo gregge, miei cari figli che venite a pregare, piccolissimo
gregge, che pregate ogni giorno per questi miei due figliolini,
cercate di aiutarli in tutti i modi, non scoraggiatevi; voi non avete
nessun motivo di scoraggiarvi. Quando uscite di qui e entrate nelle
vostre case, tutto torna tranquillo, la sofferenza è dei miei due cari
figliolini; a voi chiedo soltanto di pregare e di vivere questa
quaresima in unione a Dio con fioretti, sacrifici, digiuno. Fate la Via
Crucis, è una preghiera a cui tengo moltissimo. Festeggiate il vostro
vescovo, cercate di dargli un po' di gioia, almeno voi. Ci sono
persone che continuano a scusarsi, a inventare, a parlare, ma queste
non amano, amano se stesse, amano primeggiare; aspettano che uno
dica: “Brava, hai fatto bene”. Queste persone, grazie a Dio, sono
poche.
Preparate la festa del vostro vescovo, festeggiatelo con canti, con
gioia. Anche se a volte viene voglia di piangere, anch'io ho pianto e
piango a volte quando vedo i miei figli prediletti, i miei sacerdoti
prediletti che non amano l'Eucaristia. Essi quando celebrano fanno
una commedia, perché non amano, non credono. Voi non potete
vedere ciò che succede nel mondo, ma Noi che vediamo tutto dal
Cielo sappiamo che c'è tanta miseria spirituale, volontaria e
involontaria.
Coraggio, miei due cari figliolini, Gesù non è morto invano, Gesù ha
vinto il mondo, e voi vincerete il mondo, dovete accettare questo
lungo silenzio di Dio, avere amore e pazienza perché Lui non delude.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo
benedico voi, i vostri cari. Benedico i bimbi.
Benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
37
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Coraggio, Marisella, offri la dura sofferenza della passione per la
Chiesa. Ciao.
Marisa - Ciao. Però il giorno della festa di don Claudio non farmi
vivere la passione, perché è venerdì.
Madonna - Non ti preoccupare.
Marisa - La Madonna è andata via per prima e dietro c'erano tutti i
santi, gli angeli e le anime salve.
Roma, 3 marzo 2001 - ore 17:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, mio piccolissimo gregge, grazie della
vostra presenza. Il primo sabato del mese non è più sentito dalle
anime. Se volete io non verrò più il primo sabato del mese, ma
soltanto la domenica e il giovedì. Sta a voi accettarmi o no.
Naturalmente non mi rivolgo a coloro che sono sempre presenti;
riferite questa lettera di Dio a chi ha ricevuto tanto e non ha
contraccambiato.
La santa quaresima è iniziata il giorno delle ceneri, quando bisogna
fare digiuno o astinenza. Vi ho già parlato brevemente di questo, ma
tutti sanno che il Mercoledì delle Ceneri si fa digiuno o astinenza.
Certamente ognuno si deve regolare secondo il proprio stato di
salute. Se si prendono tante medicine non si può fare il digiuno.
Marisa - Sì, io lo faccio spesso.
Madonna - Innanzitutto dovete aumentare la preghiera, fate più
fioretti e sacrifici e cercate di non lamentarvi quando qualcosa non
va. Ora non sto a elencarvi tutto ciò che potete fare in più durante la
santa quaresima per dare gloria a Dio. Gesù è risorto, Gesù è qui con
noi, non ha bisogno di ciò che fate, però ve lo chiede soprattutto per
la conversione di coloro che vivono solo per il potere e il denaro e voi
sapete a chi mi riferisco.
Non dico altro altrimenti direbbero: “Oh, questa Madonna stanca!”.
38
Ma io ve lo chiedo perché voi potete dare molto di più. Chi si stanca
o si annoia nel pregare, nel fare la via crucis, nel fare il cammino con
Gesù, non deve stare in piedi, può stare in ginocchio o seduto, stia
comodo. Già una volta vi dissi: è inutile che vi inginocchiate se poi vi
lamentate per i dolori; alzatevi e pregate in qualsiasi modo.
Durante la quaresima il venerdì, chi può, faccia il digiuno. Comunque
siete liberi, questo non è un comando, è un consiglio; però la carne
non si deve mangiare. Umanamente parlando vi direi: “Perché la
carne non si deve mangiare?”.
Marisa - È quello che ho detto anch'io: perché non mangiamo la
carne, ma mangiamo il pesce che costa di più? A noi va bene così
perché mangiamo la pizza bianca salata.
Madonna - Marisella, hai ragione, però le cose sono andate avanti
così. D'altra parte non comanda mio Figlio Gesù, se comandasse mio
Figlio ci sarebbe la rivoluzione. Lui attende, aspetta, ha pazienza.
Fino a quando?
Marisa - Lo chiedi a me?
Madonna - I tuoi dolori, la passione che hai vissuto in questi giorni è
forte. Se tu sapessi quante anime si convertono per le tue sofferenze!
Marisa - Posso dire una cosa?
Madonna - Tanto la dici sempre.
Marisa - Tutte a me le sofferenze? Facciamo un po' per uno? Non
parlo di condividerle con il vescovo, per carità, ne ha già tante da
solo. Se vuoi io posso offrire di nuovo la vita per lui. Però sollevalo un
po', aiutalo, dagli un po' di forza. Non ti chiedo tanto, chiedo solo che
lo aiuti. Ma non ti fa pena? Non vedi come sta?
Madonna - Io vedo come tu lo guardi e controlli tutto. Questo è bello,
ma non farti notare dal vescovo.
Marisa - Perché, lui adesso non ti sente? Non ti sente nessuno?
Madonna - Io sto parlando a tutti, Marisella.
Marisa - Ma c'è anche il vescovo.
39
Madonna - Vi invito a fare questa santa quaresima con tutto il cuore,
con tutto l'amore che potete dare a mio Figlio Gesù. Se amate la
vostra sposa, il vostro sposo o un vostro bimbo, tanto più dovete
amare Gesù che è morto per ognuno di voi sulla croce per riaprirvi il
Paradiso. Amatelo.
Non guardate il fratello come si veste, come cammina, come parla.
No, io non voglio questo da voi. Avete fatto un buon cammino
spirituale e dovete pensare alla vostra anima, perché, come dice il
vostro vescovo, se la vostra anima è santa, chi vi è vicino, parenti e
amici, possono seguire il vostro esempio.
Guardate gli occhi dei bambini, rispecchiano la loro anima: sono
belli, luminosi e puliti. Anche i vostri occhi devono essere luminosi,
splendenti e si deve leggere che nel vostro cuore c'è il grande amore
verso Gesù Eucaristia.
La Mamma vi ringrazia. Vi invito a pregare per una coppia di sposi,
affinché Dio conceda loro un bimbo.
Marisa - Questa volta non ho capito.
Madonna - Mi raccomando, fate tutto ciò che potete, perché tra il
lavoro, lo studio e la casa vi rimane poco tempo, ma fate sì che
questa festa per il vostro vescovo sia una festa sentita. Venite per
pregare con lui e, anche quando siete in casa, pregate per lui. La sua
missione è talmente grande che a volte le forze gli vengono a
mancare; ha bisogno del vostro aiuto, ha bisogno dei fratelli vicini. Io
conto su di voi, perché vi amo e ho fiducia in voi, perché siete stati
ben guidati dal vostro vescovo. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri, tutti i bimbi e i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Va bene, però mi devi aiutare perché da sola tutto è più
difficile. Ciao. Ecco qua, ricominciamo. Prima stavo tanto bene; ora
mi fanno male di nuovo tutte le ossa.
Roma, 4 marzo 2001 - ore 10:40
40
Lettera di Dio
Marisa - Ogni volta che vieni mi dici di raccomandarti tutte le
persone che si sono affidate alle mie preghiere. Aiuta tutti coloro che
hanno bisogno; aiuta la piccola Vincenza, così piccolina, che io
chiamo palletta.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche oggi
sono venuta in mezzo a voi, nonostante le condizioni di salute della
vostra sorella siano abbastanza gravi. Non potevo non venire, perché
il mio amore verso di voi è grande.
Le grandi lettere di Dio sono terminate, ma io vengo ugualmente per
darvi consigli, per farvi una carezza materna o qualche richiamo
materno, perché, come già dissi tempo fa, apparirò alla vostra sorella
finché sarà in vita. Vi invito a pregare per lei, perché ogni giorno
riesca ad accettare la croce che è molto pesante. Durante questa
santa quaresima continuerò a chiedervi preghiere per la grande
missione. A voi sembra che tutto sia ancora fermo, ma la grande
missione dei miei due figliolini è cominciata. Vi invito a pregare per
loro con amore e pazienza.
Voi siete qui in pochi, perché il signor cardinale ha lavorato bene, ma
io verrò sempre in mezzo a voi anche se sarà presente una sola
persona, perché vi amo moltissimo.
Continuo a ripetermi, ma quello che dico non vi rimane dentro, entra
da una parte ed esce dall'altra, perché non meditate le lettere di Dio.
Oh, se voi meditaste quanto è detto dal vostro vescovo durante la
catechesi e l'incontro biblico! Le sue parole sono sante, partono dal
cuore, perché vi ama. Soltanto con l'amore e la preghiera si riesce a
dare e ad aiutare il prossimo.
Cercate di fare una santa quaresima, mettetecela tutta; strappiamo
insieme le grazie a Dio. Dio ama tutti, anche i peccatori e coloro che
lo fanno soffrire, ma nel giorno del giudizio sarete tutti giudicati.
Marisa - Senti, io più tardi muoio e più tardi arrivo al giudizio, però
sono stanca.
Madonna - Marisella, questa notte hai salvato undici milioni di
anime.
41
Marisa - Aspetta: undici, zero zero zero, zero zero zero. Ho detto
bene?
Madonna - Chiedilo a colui che dice di non conoscere la matematica
(Don Claudio, N.d.R.).
Marisa - Ho detto bene? Ha detto sì. Perché, tu non conosci la
matematica?
Madonna - Rimani così, Marisella, con la tua semplicità, ma ricordati
che quando bisogna dire qualcosa devi dirla, anche a Luca.
Marisa - Piano, piano.
Madonna - Sarò con voi per aiutarvi a fare questa santa quaresima.
Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Per favore, dammi un po' di forza, perché non ce la
faccio proprio più. Ciao.
Madonna - Undici milioni di anime, non te lo dimenticare, Marisella.
Marisa - Don Claudio vorrebbe che Dio mandasse qui qualche
sacerdote!
Madonna - Leggo nel cuore di Don Claudio. Il vescovo ha la pienezza
del sacerdozio. Grazie per tutto ciò che fate, miei cari figliolini.
Marisa - E io cosa faccio? Sto sempre qui! Ciao. Eccellenza, è andata
via.
Roma, 9 marzo 2001 - ore 18:45
Lettera di Dio
Madonna - Ringrazio coloro che con fatica e amore hanno portato giù
la vostra sorella. Grazie. Il mio grazie va soprattutto a tutti quelli che
con amore e sacrificio hanno preparato e addobbato la nostra
42
Basilica, ma gli auguri più sentiti a chi possono andare se non al mio
vescovo, al vescovo dell'Eucaristia, al vescovo dell'amore, al vescovo
dei giovani? Questi auguri sono fatti da una mamma che come voi
soffre e attende pazientemente il trionfo della verità.
Tutti dovreste avere lo stesso amore verso il vescovo, ma non tutti lo
dimostrano, perché alcuni non sanno amare; eppure attraverso le
lettere di Dio vi ho insegnato ad amare e a comprendere l'uomo.
Ancora oggi c'è qualcuno pronto a rovinare qualcosa di bello. Non
pensate che prima o poi anche il sistema nervoso più forte può
cedere? Non avete mai pensato che il vescovo prima di tutto è un
uomo con le sue debolezze e le sue forze, con la sua generosità e le
sue imperfezioni? È un uomo che sa amare, ma qualcuno si diverte a
farlo soffrire dandogli il buongiorno la mattina e la buonanotte la
sera; c'è sempre qualcosa che lo fa soffrire. Anche Gesù ha
dimostrato tutto il suo amore verso gli apostoli, i discepoli, i suoi
figlioli, eppure anche Lui è stato tradito, è stato preso per bugiardo,
è stato calunniato, malmenato e ucciso.
Non tutti hanno compreso che oggi è una grande festa, non tutti
hanno risposto a questa grande festa. Oggi è la giornata del
sacerdozio: dovete pregare per tutti i sacerdoti, anche per coloro che
non sanno amare o non vogliono amare. Che cosa c'è di più bello se
non amare il fratello, la persona che vi è vicino? Avete soltanto un
sacerdote: tenetevelo da conto, non lasciatelo; se avete capito
l'importanza di avere un sacerdote vicino, non lasciatelo, ma
amatelo.
Sono numerosi i sacerdoti che credono in questo luogo, ma hanno
paura di affermare: “Noi crediamo in quel luogo”. Di che cosa hanno
paura? Di un semplice uomo, di un vescovo che ha ubbidito a Dio,
che ha fatto tutto ciò che Dio gli ha chiesto, rimanendo nella
semplicità e nell'umiltà? Non ha fatto niente di grande se non darvi il
suo amore. Ma che cosa c'è di più grande? Cosa avete come Basilica?
Un semplice tendone che Dio ama tanto.
I miei due figliolini sono rimasti piccoli, così come erano, prima che
io apparissi per tutti. Non hanno fatto altro se non pregare,
immolarsi e amare, eppure voi sapete bene come sono stati bastonati
per avere amato mio Figlio Gesù e tutti voi.
Cercate di capire l'importanza del sacerdozio: è un sacramento e
come tale va rispettato; chi offende il sacerdozio commette peccato.
43
Coraggio, restate intorno al vostro vescovo. Oggi celebrate una festa
spirituale, poi domenica sarà fatta una festa aperta a tutti. Voi che
siete i più vicini amate il vescovo.
Avete amato la vostra sorella? Chi è andato a trovarla nella sua
camera? Io l'ho detto, ma non è venuto quasi nessuno. Il vescovo ha
detto di andare a trovare un'altra persona e siete andati: Deo
gratias! Avete ubbidito più al vescovo che alla Madonna; mi fa
piacere, sono felice di questo.
Non mi prolungo di più, la notte si avvicina, i bimbi cominciano ad
aver fame, piangono o giocano; Jacopo ha sempre voglia di giocare e
Samuele di cantare. Che cosa volete di più? Io continuo a darvi tanti
abbracci e carezze materne, vi impartisco tanti insegnamenti, però
vedo che non li mettete in pratica. Allora cosa debbo dirvi ancora?
Nulla. Malgrado tutto vi dico grazie per tutto ciò che avete fatto,
grazie a tutti.
Auguri, Eccellenza, da tutto il Paradiso. Ricordati che tu sei in Gesù,
Gesù è in te e siete un tutt'uno.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, va bene. Ha sorriso poco.
Roma, 10 marzo 2001 - ore 22:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figliolini, non potevo restare indifferente per
tutto ciò che avete fatto: la preparazione, la veglia, i canti e le
preghiere. Le parole della Sacra Scrittura, le lettere di Dio e la
spiegazione che hanno dato i giovani hanno fatto capire quanto sia
importante amare il sacerdote, pregare per il sacerdote, servire il
sacerdote. Il sacerdote più grande è Gesù Cristo, ma chi vive come
Lui è sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek.
Grazie della vostra presenza.
44
Credetemi, non potevo non venire e augurarvi buona festa del
sacerdozio. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 11 marzo 2001 - ore 10:50
Lettera di Dio
Marisa - Cara Madonnina, oggi più che mai approfitto per chiederti
le grazie di cui ognuno di noi ha bisogno, sempre se sono conformi
alla volontà di Dio. Desideriamo che tu vada da Dio a chiedere le
grazie per noi qui presenti e per coloro che soffrono. Tutti, chi più e
chi meno, abbiamo bisogno del tuo aiuto; te lo chiediamo dal
profondo del nostro cuore. Grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza e dell'amore
che dimostrate al vostro vescovo; grazie a coloro che sono venuti da
lontano per festeggiarlo. Vi ringrazio, se avete fatto ogni cosa con
amore. Cercate di mettere in pratica quanto mio Figlio Gesù ha
detto: imparate ad amare, poi pregate. Dio è amore.
Forse non tutti riescono a comprendere fino a che punto arriva
l'amore di Dio, che è arrivato a darvi Gesù che è morto in croce ed è
risorto, aprendo a tutti il Paradiso. La porta del Paradiso è aperta per
coloro che vogliono entrarvi. Per andare in Paradiso non bisogna fare
grandi cose, occorre amare con il cuore, con sacrificio, con
sofferenza. Soltanto se amate il fratello che soffre, alla fine troverete
aperta la porta del Paradiso.
Tante anime salve sono qui intorno a me. Guarda, Marisella, ci sono
il tuo papà e tanti altri che sono vissuti in mezzo a voi ed ora sono
qui con me. Ci sono anche tanti santi ed angeli che giocano con i
bimbi e con il piccolo Gesù.
Molti hanno chiesto alla vostra sorella: “Che cosa si fa in Paradiso?
Ci si annoia?”. Mentre sul pianeta Terra correte in continuazione per
tante cose, noi in Paradiso non corriamo, ma amiamo, cantiamo,
diamo gloria a Dio, gioiamo e recitiamo i salmi. È una preghiera
continua che non stanca, ma dà la gioia di stare vicino a persone che
hanno amato e continuano ad amare. Quante volte vi ho detto di
pregare per i vostri cari. Molti di voi hanno parenti che sono salvi o
in Paradiso, che pregano e chiedono aiuto per voi, perché in loro c'è
amore.
45
Auguri a Sua Eccellenza per il suo episcopato, ma soprattutto per il
suo sacerdozio. Ieri avete fatto la veglia con tanto amore, non per
uno, ma per tutti i sacerdoti. Grazie per il lavoro spirituale e
materiale, per tutto ciò che avete fatto per dimostrare al vostro
sacerdote, al vostro vescovo ordinato da Dio, che lo amate.
Ricordatevi che dopo san Pietro e gli apostoli ordinati da Gesù,
nessun altro è stato ordinato vescovo da Dio, se non il vostro
sacerdote Claudio Gatti. Egli è stato ordinato da Dio che non gli ha
chiesto il permesso, non gli ha detto: “Se vuoi ti ordino vescovo, sei
libero di accettare”. Dio gli ha detto: “Tu devi diventare vescovo;
devi accettare l'Episcopato”. Anche quando Dio ha messo nel cuore
di questa semplice creatura la vocazione al sacerdozio, ha detto: “Tu
devi diventare sacerdote”.
Mi ripeto ancora una volta: tutti i sacerdoti sono miei figli prediletti,
ma non tutti rispondono alla chiamata di Dio; amano loro stessi e il
potere, amano emergere e il denaro. Nel vostro vescovo c'è l'amore
verso Gesù Eucaristia, verso le anime e verso voi tutti. Ha pregato
tanto per parenti e amici, ma da loro non ha mai ricevuto tanto.
Questo non ha importanza, l'importante è dare, anche se non si
riceve nulla in cambio.
Miei cari figli, ancora una volta vi ringrazio della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
parenti vicini e lontani. Benedico i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Buona Santa Messa. Partecipate alla Santa Messa con tutto l'amore
che potete.
Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.
Roma, 15 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Viene eseguito il canto “Lieta armonia”
Madonna - Sì, Dio solo è santo, Dio solo è potente. Voi aspettate
46
qualcosa di grande e di bello che Dio ha promesso e sono stanca di
ripetervi che Dio manterrà la sua parola.
Ora vi dico qualcosa che nessuno sa. Ieri la vostra sorella stava
morendo e Dio mi ha detto: “Maria, vai a far tornare in vita quella
creatura, perché la Chiesa ha ancora bisogno di lei”. Io sono venuta e
l'ho salvata in nome di Dio, perché la Chiesa ha bisogno di lei. Voi vi
chiedete: “A cosa serve una creatura così per la Chiesa?”1, perché
sapete che gli uomini seguono, elogiano, cantano e gridano che è
santo, buono e martire solo colui che ha migliaia di persone intorno.
No, la santità è qui, in questo luogo2. Voi non avete chiesto nulla e
non avete preteso nulla; aspettate soltanto che Dio realizzi ciò che ha
promesso e che il suo braccio scenda, ma poiché Dio ama tutti gli
uomini, ancora non può fare questo. Ha salvato questa creatura,
perché c'è bisogno di lei. Dio non ne ha bisogno, ne hanno bisogno
gli uomini della Chiesa che continuano ad avanzare, ad andare
avanti, ad occupare i posti di potere e ad accumulare denaro.
Sembra che tutto proceda bene per loro e che tutto crolli intorno a
voi o, come dice qualcuno di mia conoscenza3, che tutto è già
crollato. Sì, umanamente parlando lo potete dire, ma spiritualmente
parlando no, perché Dio rimarrebbe male. Se ha posato gli occhi su
di voi, se ha chiamato queste due povere creature per salvare la
Chiesa avrà i suoi motivi; quando, come e perché questo avverrà, ora
non posso dirlo.
Non crediate che dove vanno tante e tante persone tutto sia buono,
grande e santo. No. Quando mio Figlio Gesù è nato in una grotta era
solo, non c'era nessuno, eppure era il Messia, era Dio. Non ha
cercato la massa intorno a Sé, ha cercato l'amore, quell'amore che
chiedo a voi ogni volta che vengo. Amatevi l'un l'altro; non amate
soltanto gli amici, ma amate tutti, anche coloro che non sono vostri
parenti, coloro che vi fanno soffrire e vi calunniano.
Voglio ripetervi ancora - parlo come donna, come una di voi - che
tutto sarebbe stato molto più facile se invece di questa grande città,
Dio avesse scelto un piccolo luogo dove c'erano poche persone e un
solo vescovo. Ma chi siamo noi per suggerire a Dio chi deve
scegliere? Ha scelto Roma, città scristianizzata, che dovrebbe
ingrandirsi non con il potere e con la ricchezza, ma con l'amore. Ha
scelto questi due miei cari figli prediletti di Roma e ha affidato loro
una grande missione ricca di sofferenza. Miei cari figli, voi non
potete capire e non avreste potuto sopportare questa sofferenza. Vi
chiedo, insieme al mio amato sposo Giuseppe, al quale state facendo
47
la novena che ovunque vede l'affluenza di poche persone, di pregare
per questi miei due cari figli prediletti e soprattutto per il vostro
vescovo. Egli non voleva essere vescovo4, ma Dio l'ha scelto,
comunicandogli: “Ti ordino vescovo, ti voglio vescovo perché tu
abbia la pienezza del sacerdozio” e dicendogli: “Porta la croce,
l'anello e il pastorale, non servono tante insegne episcopali”. La
pienezza del suo sacerdozio è santa, è buona, è grande, come Dio ha
voluto.
Sì, lo so, ci sono dei momenti in cui crolla tutto, ci sono degli istanti
in cui dite: “Dio mi ha abbandonato, Dio mi ha deluso”6.
Umanamente parlando io parlerei come voi, perché fare questo
lamento non è peccato, non offende Dio, miei cari figli. Anch'io al
posto vostro avrei detto: “Dio mi ha deluso, Dio mi ha abbandonato”.
Spiritualmente parlando, però, Dio non delude, Dio non abbandona,
Dio sa ciò che fa. Ha rimandato tutto per salvare altri suoi figli e
arrivare a tre miliardi e mezzo di persone convertite, la metà della
popolazione, anche se è molto difficile, molto duro arrivarci.
Il vostro vescovo si chiede: “Con tanti uomini della Terra perché Dio
ha scelto noi due povere creature?”. Io dico: “Con tanti sacerdoti
della Terra non ce n'è uno vicino a lui”. Infatti il vostro vescovo non
ha aiuti, né dentro né fuori casa. Molti si fanno beffa di lui, ma Dio
gli ha dato una buona intelligenza e il dono di penetrare nelle anime,
di leggere nei cuori, quindi non può essere ingannato. Coloro che si
fanno beffa di lui, peccano gravemente e chi riceve la comunione in
peccato mortale commette sacrilegio. Miei cari figli, quanti sacrilegi
vengono commessi nel mondo, specialmente da parte dei miei cari
figli prediletti che calunniano e diffamano in continuazione e poi
celebrano la santa messa. Chi non ama il fratello, chi lo ripudia,
pecca gravemente.
I miei due cari figliolini pur di vivere in grazia soffrono in
continuazione, piangono quando sono soli, per non farsi vedere e non
pesare sugli altri. Avete festeggiato il sacerdozio, ma chi si è accorto
come stava il vostro vescovo? Avete pensato a riempire lo stomaco e
non tutti avete notato come stavano il vostro vescovo e la vostra
sorella. La sofferenza, l'amarezza e la delusione continuano.
Patiscono la sofferenza morale e la grande sofferenza fisica. Pregate
per loro.
Fate con tutto l'amore questa novena al mio amato sposo, che tra
pochi giorni terminerà, per i miei due cari figliolini, per voi stessi,
48
per i vostri parenti, per le vostre famiglie, per i vostri figli. A volte i
figli quando sono buoni non sono compresi. Essere buoni significa
soffrire, ma è meglio essere buoni e soffrire che essere cattivi e
vivere in peccato mortale.
Miei cari figli, questa lettera di Dio è molto bella, meditatela se
potete. Da tempo non vi dico di leggere le lettere di Dio. Leggete i
messaggi, metteteli in pratica e Dio vi ricompenserà.
Insieme al mio e vostro vescovo, grande vescovo della Terra e del
Cielo, vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Benedico i giovani che non sono potuti venire,
quelli che sono lontani e quelli che lavorano; benedico i piccoli bimbi.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno, che si allunga fino a dove si trovano i miei figli. Andate
nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato
Gesù Cristo.
Ciao, Marisella, sei stata brava a non piangere, avevi la gola gonfia.
Ciao, figlia mia.
Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.
*** NOTE ***
1 Per le grandi sofferenze di Marisa e per le preghiere della
comunità si sono convertite 200.000.000 di persone, così hanno
riferito la Madre dell'Eucaristia e S. Giuseppe.
2 Perché i membri della comunità si impegnano a mettere in pratica
gli insegnamenti del Vangelo, le direttive delle lettere di Dio e le
catechesi del Vescovo.
3 Il Vescovo Claudio Gatti.
4 Questo ha ripetuto più volte il nostro Vescovo.
5 È scandaloso spendere tanti soldi per i vestiti e le insegne
episcopali e cardinalizie.
6 Il Vescovo e la veggente hanno confessato che diverse volte
avevano pensato di chiudere tutto e ritirarsi a vita privata nel
49
silenzio e nel nascondimento, perché schiacciati dalla sofferenza.
Roma, 18 marzo 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Oggi è la giornata dell'ammalato e ti raccomando tutti gli
ammalati, soprattutto quelli spirituali e poi anche quelli fisici che
sono tanti.
Madonna - Miei cari figli, oggi la lettera di Dio è molto breve. Dovete
mangiare il pane spirituale e questo pane spirituale lo trovate
soltanto sulla mensa eucaristica. Se mangiate il pane spirituale in
grazia, avrete più forza per amare tutti. Se invece mangiate il pane
spirituale non in grazia, allora peccate gravemente. Prima di
accostarvi al sacramento della comunione fate un piccolo esame di
coscienza. Cercate di comprendermi, non parlo di peccati veniali, ma
di peccati grandi: questi peccati grandi sono la calunnia e la
diffamazione. Ditelo a chiunque sentite parlar male, chi calunnia e
diffama soprattutto non conoscendo le persone e se queste non sono
presenti, pecca mortalmente. Quindi accostatevi a questa roccia che
è mio Figlio Gesù Cristo, che è morto per voi, mangiate e bevete il
suo corpo e il suo sangue in grazia. Domani sarò di nuovo con voi con
il mio amato sposo Giuseppe. Grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo, grande vescovo, benedico voi, i
vostri cari, tutti gli ammalati, le persone lontane, i vostri oggetti
sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Qualcuno dentro di sé sta pensando: “Come è stata breve la
Madonna!”. Ma vi ho avvertiti, ormai cosa c'è da dire che non è stato
ripetuto tante e tante volte? Mettete in pratica quanto vi ho detto,
accostatevi alla roccia che è Gesù Cristo, accostatevi alla mensa di
Gesù Cristo in grazia.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Sto leggendo nel tuo cuore, Marisella, so ciò che stai pensando.
Marisella - Sì, ho fatto tanta fatica a prepararmi…
Madonna - È vero, tu aspetti qualcosa, ma già ha parlato il vostro
vescovo, non sono più 87 milioni, oggi siamo arrivati a 89 milioni di
50
anime convertite, per le tue sofferenze, mia cara. Grazie. Ciao.
Marisa - Aspetta, ripeti quanti?
Madonna - 89 milioni.
Marisa - Pensa se stasera arriviamo a 90! Aspetta, non avere fretta,
voglio domandarti una cosa: noi dobbiamo salvarne tre miliardi e
mezzo?
Madonna - No, Marisella.
Marisa - Allora cerca di smuovere altre persone perché il nostro
gregge prega, il vescovo prega e soffre e tu sai tutto di me. Tutti
cerchiamo di dare qualcosa, ma non contate solo su di noi, altrimenti
quando arriviamo? Hai visto che ti ho fatto ridere? Va bene, ciao.
Che cosa ti dobbiamo chiedere? Facci stare un pochino meglio. Ciao.
Ha preso sotto braccio il suo amato sposo e sono andati via con tutti
gli angeli e i santi. Tutti i bambini sono intorno. Don Claudio, siamo
arrivati a 89 milioni di convertiti.
Don Claudio - Venerdì erano 87.
Marisa - Quando si sono convertiti questi?
Don Claudio - Due milioni in due giorni.
Roma, 19 marzo 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
San Giuseppe - Miei cari figli, è il vostro Giuseppe che vi parla. Sono
sempre vicino a ognuno di voi. Capisco le vostre sofferenze, chi per
un motivo e chi per un altro tutti soffrite. Ricordate il mio grande
dubbio? Ho fatto silenzio, ma in cuore mi chiedevo: “Perché Dio mi
ha dato un compito così duro?”. Il dubbio è stato grande. Ci sono
dubbi, scoraggiamenti, delusioni e tante altre sofferenze che o fanno
parte della vita terrena, o avvengono per colpa degli uomini o perché
Dio ha deciso qualcosa che solo Lui sa. Anch'io mi sono inginocchiato
e ho pregato Dio, affinché mi facesse comprendere ciò che stava
succedendo, poi ho avuto la risposta da un angelo. So quanto sia
difficile, specialmente per chi vuol camminare sulla retta via, mettere
51
in pratica e accettare tutto ciò che Dio dice.
Vi comprendo, è difficile, molto difficile a volte per voi uomini della
Terra comprendere Dio, capire Dio, così vi domandate tanti perché.
Anche tu, Marisella, in questo momento ti stai chiedendo perché Dio
permette che tu sia privata di tante messe. Perché vivere senza poter
ascoltare la Santa Messa, senza parteciparvi? Lo so che questo ti
logora e ti fa soffrire. Perché Dio vuole questo? Oggi possiamo dire
per salvare le anime; ognuno di voi presenti ha salvato delle anime.
Certo, senza ripetere quanto ha detto la mia amata sposa, il compito
più duro è stato dato a quelle persone che Dio ha chiamato a
compierlo, ma tutti, chi in un modo chi in un altro, con la preghiera,
con il sacrificio o, come dice il vostro vescovo, anche entrando per
forza in un centro commerciale, avete salvato delle anime. Un'altra
persona ha detto questa frase e voi ci avete riso sopra, ma avete
salvato le anime.
Sì, oggi sono 90 milioni le persone convertite, se continuate così,
miei cari figli, credo che arriverete prima del tempo previsto.
Marisa - Un momento, scusa, S. Giuseppe.
San Giuseppe - Chiamami solo Giuseppe.
Marisa - Sì, chiedo anche a te ciò che ho detto alla Madonna: solo noi
dobbiamo salvare tre miliardi e mezzo di anime? Perché allora non
arriveremo mai.
San Giuseppe - Tu fa' ciò che devi fare e non preoccuparti del resto.
Marisa - Ti chiedo almeno che mi diate la forza di partecipare alla
Santa Messa, per me è molto importante. Va' a dire questo a Dio.
San Giuseppe - Ma tu non vedi chi ho vicino a me? Vedete, mie cari
figli, io non dico niente di nuovo rispetto a quanto ha detto la mia e
vostra Mamma, la mia sposa, la mia sorella. Perché Dio si è fermato
in questo piccolo gregge? Anche nelle altre chiese non ci sono tante
e tante persone, ma perché Dio ha scelto voi?
Marisa - Io non lo so, io mi domando ancora perché ha scelto me.
San Giuseppe - Perché ha fiducia in voi; anche se a volte sembra che
tutto vi crolli addosso, ha fiducia in voi. Trovatemi un altro gruppo
52
che prega come voi, che vive in grazia come voi, che si accosta alla
santa comunione ogni giorno, anche se qualcuno lascia un po' a
desiderare.
Eccellenza, siedi per favore. Sono d'accordo con la Madonnina che
devi curarti; devi fare ciò che può fare l'uomo, ora basta andare
avanti senza curarsi. E se non ascolti nessuno lascio il compito alla
dottoressa Selenia.
Marisa - Credo che Selenia la ascolti, me proprio no.
San Giuseppe - Aiutate questi due bei giovani.
Faccio gli auguri a tutti coloro che si chiamano Giuseppe, d'accordo
Giuseppe? Soprattutto vi auguro ogni bene e di continuare a venire
in questo luogo taumaturgico per pregare. So che a volte,
specialmente per coloro che abitano lontano, è un sacrificio sia per il
traffico che per la spesa, ma se potete, fatelo per amore dei vostri
fratelli; salvate i vostri fratelli.
Novanta milioni. Guarda: questo numero è scritto in cifre d'oro,
Marisella.
Marisa - Lo vedo, lo sto leggendo.
San Giuseppe - Partecipate alla santa Messa, pregate per tutti, anche
per coloro che sono lontani, per i membri delle altre religioni; perché
debbono tutti riunirsi e pregare insieme perché Dio è uno. Dio non
allontana coloro che non sono cattolici, no. Per Dio gli uomini sono
tutti uguali. Quando Dio interverrà, sarà un grande trionfo: il trionfo
dell'amore, delle razze, della verità. Il trionfo dell'Eucaristia è
avvenuto, perché sono stati diffusi i messaggi. Perché qualcuno di voi
ha parlato, oggi nelle chiese fanno adorazione eucaristica. Miei cari
figli, è merito vostro se nelle altre chiese si fa adorazione, in alcune
tutti i giorni e in altre addirittura ventiquattr'ore su ventiquattro. Voi
ultimamente avete fatto meno spesso l'adorazione eucaristica.
Marisa - Noi siamo stanchi, adesso facciamo quello che possiamo
fare. Ci hai dato un vescovo che non ha neanche un sacerdote come
aiuto. È stanco, mandaci qualcuno, mandaci qualcuno, per carità;
anche brutto come la fame, ma santo. Mi è scappata.
San Giuseppe - Hai ragione, santo. Perché se non è santo, se non
53
cammina con lo stesso passo, che il vostro vescovo ha chiamato il
passo di san Giuseppe, è inutile avvicinare il vostro vescovo, perché
voi avete un vescovo santo. Magari gli altri avessero un vescovo così
pronto a dare tutto per le anime! Molti purtroppo contraccambiano
in un modo molto brutto che non oso pronunciare.
Buona festa a tutti. Auguri a te, Eccellenza, di tutto cuore dal tuo
amato Giuseppe. Mi ami così tanto che vorrei portarti su con me.
Marisa - Aspetta, lui ha da fare ancora. Che? Ti prego fammi capire.
San Giuseppe - Marisella, dico solo che il vescovo deve curarsi,
faccia ciò che deve fare per la sua salute. È bello che si dedichi alle
anime e che dia tutto se stesso per loro, ma è molto importante la
sua salute, altrimenti non ce la fa. Ti ricordi quanto tempo mi ha
curato la mia sposa? Sono stato malato per otto anni e lei mi ha
curato con tanto amore. Allora non c'erano dottori, non c'era nulla e
quindi piano piano si partiva.
Marisa - Senti, san Giuseppe, io non ho capito niente.
San Giuseppe - Ma il vescovo ha capito ciò che ho detto, l'importante
è che abbia capito lui e il suo dottore.
Grazie della vostra presenza. Sarò con voi e con la mia amata sposa
durante tutta la santa Messa.
Marisa - È andato via.
Madonna - E io, la vostra Mamma, insieme al mio e vostro vescovo,
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Ringraziate Dio che ancora mi manda sulla Terra per voi. Siete
rimasti molto pochi, ma io sono con voi se voi mi volete. Qualcuno
quasi tentenna, cosa posso dire io?
Marisa - Ciao, piccolino. Sono andati tutti via. San Giuseppe è andato
dietro alla Madonna. È giusto? Perché non poteva stare vicino alla
moglie? Come marito doveva starle vicino.
54
Roma, 22 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
San Giuseppe - Dio raccomanda di non ricevere giornalisti finché non
lo dirà Lui. Poiché avete ubbidito sempre a Dio, siate ubbidienti
anche in questo momento: dite di no e basta. Dio vi ha detto che
stavano tramando qualcosa sotto traccia, questa è una delle tracce.
Miei cari figli, io raccomando tutti voi a Dio con la mia amata sposa,
con il piccolo Gesù, con gli angeli e i santi. Preghiamo e cantiamo. Da
quando tu hai detto al bimbo di pregare ed aiutare i suoi genitori, lui
lo sta facendo, ma bisogna comprendere anche il carattere, la
psicologia e la reazione che comporta il dolore. Tu ne sai qualcosa,
vero?
Anche Sua Eccellenza ora comincia a comprendere la sofferenza
fisica, perché la sperimenta.
Ancora una volta, questa mattina, Dio ti ha salvata da quell'atroce
dolore e mancanza di forze; è stata una mattinata molto dura e
difficile. Quando avete una piccola croce, miei cari figli, non
piangetevi addosso, cercate di reagire, di pregare, di aiutare il
prossimo. Ogni famiglia ha le croci, ogni uomo ne ha e sono date
secondo quanto ognuno ha la forza di sopportare; non a tutti è data
la stessa croce, a Gesù è stata data quella più grande. Egli ha scelto
delle anime per portare la sua croce. Aiutatevi l'un l'altro.
Dio continua a dire: “Amore, amore, amore”; se dice così significa
che l'amore ancora non c'è in pieno con tutti.
Vi ringrazio, miei cari figli, della vostra solidarietà e dell'impegno nel
venire a partecipare all'incontro biblico, ad ascoltare la parola di Dio,
spiegata in un modo speciale. La mia amata sposa ha detto che il
vostro vescovo d'ogni riga fa un poema ed è vero. Non abbiamo mai
sentito parlare nessun uomo della Terra come lui della buona
novella, della parola di Dio, di Dio, di Gesù Eucaristia, della Madre
dell'Eucaristia.
Noi vi amiamo tanto, Dio ha scelto questo piccolo luogo tanto deriso,
specialmente dai grandi uomini della Chiesa. Una volta, scherzando,
la Mamma ha citato un verso di Dante: “Non ti curar di loro, ma
guarda e passa”. Non guardate ciò che dicono e ciò che fanno,
andate avanti e pregate.
55
Oggi è l'anniversario del miracolo eucaristico. Amate Gesù Eucaristia
perché Lui vi ama.
Stai tranquilla, Marisella, la Mamma non sta male. Eccola qui.
Madonna - Io, la vostra Mamma, insieme al mio e vostro vescovo ed
al mio amato sposo Giuseppe benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 25 marzo 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Non hai portato la lettera di Dio?
Madonna - Giuseppe, mio amato sposo, prendi l'Eucaristia e
consegnala al piccolo Gesù.
Ho portato la lettera di Dio. So ciò che volete sapere. Dio chiede a
voi: cosa dobbiamo fare Noi?
Marisa - Voi di su? Io che ne so! Puoi dire a Dio che ho detto tanti sì,
tanti, però adesso non mi sento più di continuare a dire sì, perché
non ho più la forza, non ho più il coraggio. Il mio sì, pronunciato nel
1973 e ripetuto ogni volta, quando accettavo la sofferenza che Dio
voleva, riguardava soltanto me. Adesso però mi sono accorta che
sono passati quasi trent'anni e la sofferenza riguarda anche il nostro
vescovo. Voi avete ordinato al vostro vescovo di celebrare la S.
Messa nella nostra cappella, dopo tre anni e mezzo che non la
celebrava, ed egli ha ubbidito. Avete detto al nostro vescovo di
continuare ad ubbidire a Dio e abbiamo ubbidito sempre.
Mi guardi con un viso sorridente e triste, ma voglio ancora dirti che
noi non abbiamo mai chiesto nulla. Dio ha deciso di dare al nostro
sacerdote l'episcopato; gli ha detto: “Ti ordino vescovo per avere la
pienezza del sacerdozio e ti do tutti i poteri” e il nostro sacerdote con
il pianto nel cuore e l'amarezza ha detto sì, io ho detto sì, tutti
abbiamo detto sempre sì. Ma voi che cosa avete fatto per aiutare noi
56
contro gli uomini della Chiesa? Tutti abbiamo detto sì, grandi e
piccoli, soprattutto il nostro vescovo.
Mi dispiace parlare così, cara Mamma mia, mi dispiace, però siamo
stanchi. Chi non lo capisce può anche andare via, ma noi siamo
stanchi di questa situazione: più ci comportiamo bene, più restiamo
nascosti nella nostra piccola chiesa e più veniamo condannati,
diffamati, calunniati. E adesso è arrivata una lettera piena di
calunnie e diffamazioni, scritta dagli uomini della Chiesa.
Scusami, perdonami, ma questa è l'amarezza e il pianto di tua figlia
che parla anche a nome del vescovo. Dov'è finito tutto l'amore che
dite di avere per il vescovo? Nel dire: “Ti amiamo, sei grande, sei
obbediente, sei onesto”? E intanto arrivano le mazzate dagli uomini
della Chiesa. Noi siamo con la Chiesa e veniamo cacciati dagli uomini
della Chiesa; che cosa dobbiamo fare? Non lo sappiamo più. Ti dico
ancora, Madonnina, che io oggi sono scesa perché i nostri giovani
hanno ricoperto con le tavole tre rampe di scale per portarmi giù.
Sei, sette ragazzi mi hanno aiutato a scendere sulla sedia a rotelle
per portarmi giù, perché era la tua festa. Io sono scesa soprattutto
per loro, per il lavoro che hanno fatto per tutta la giornata di ieri fino
a sera tardi. Solo i ragazzi sanno la fatica che hanno fatto. Per loro
sono scesa, mi dispiace, perché non sarei scesa per nessun altro
motivo.
Io da quando ero piccola ti ho sempre ubbidito, ho sempre detto sì,
non ho mai detto no; neanche il sacerdote. Ti ricordi quando per tuo
ordine ha lasciato tutte le coccinelle e i lupetti per andare dove tu ci
mandavi? Erano quattrocento, le ha lasciate e siamo andati dove Dio
voleva; abbiamo lasciato tante cose per seguire Dio, per ubbidire a
Dio. Ci sono tante persone che possono testimoniare che abbiamo
sempre ubbidito a Dio. E gli uomini della Chiesa cosa hanno fatto?
Hanno diffamato anche l'ultimo miracolo eucaristico, il miracolo
avvenuto nelle mani del nostro vescovo l'11 giugno 2000. Hanno
diffamato tutto. Lo so che hanno soprattutto offeso Dio e te, però a
voi non possono far nulla, ma a noi sì, a noi sì. Non ce la facciamo più
ad andare avanti. Checché ne dica il vescovo io sono stanca e non
voglio più saperne di niente, di niente, di niente; non ce la faccio più.
Questa è la lettera, che certamente voi del Cielo conoscete
benissimo, che descrive noi che insegniamo ad amare l'Eucaristia
come dei Caini, degli assassini. Ci accusano di rovinare le persone.
Non so che cosa dobbiamo fare, io non lo so, non lo so, e, da come mi
57
stai guardando, capisco che non lo sai neanche tu. Che cosa
dobbiamo fare? Ci mandano le spie, ci controllano dove andiamo e
per strada non ci salutano. Entriamo nei negozi e se qualche persona
ci riconosce scappa via. Anche dei dottori ci hanno riconosciuto e
non ci hanno rispettato come pazienti. Che cosa dobbiamo fare per
non morire su questo pianeta Terra? La nostra è una croce
grandissima, io non ce la faccio più, credimi. Con tutto l'amore che ti
voglio, non ce la faccio più. Anche il nostro vescovo dice che non ce
la fa più. Nessuna delle persone che ci vogliono bene e che ci sono
rimaste accanto sopporta di vedere la nostra grande sofferenza.
Molte persone sono andate via dopo che i signori del Vicariato hanno
parlato male di noi. Molte persone ci hanno abbandonato, eppure
abbiamo dato a tutti una parola d'incoraggiamento, un gesto
d'amore, un segno di affetto.
Che cosa dobbiamo fare? Rispondi, cosa dobbiamo fare? Che cosa
dobbiamo fare? Non rispondi? Vai da Dio, chiedi a Dio che ci ha detto
di ubbidirgli. Abbiamo fatto tutto quello che ci ha chiesto, gli
abbiamo sempre detto sì. Oggi, cara Madonnina, dico no, non ce la
faccio più; ho le carni martoriate, non ce la faccio più. Io ho sempre
accettato tutto: la passione, la sofferenza fisica e quella morale. Mai
nessun veggente ha sofferto quanto noi; anzi, hanno goduto, si sono
ingranditi, hanno realizzato diverse iniziative. Noi, eccoci qui. Siamo
come prima delle apparizioni. Che cosa abbiamo in più? Il tendone,
la Basilica che a Dio piace tanto. Non abbiamo potere, non abbiamo
chiesa, non abbiamo niente, non chiediamo niente, non vogliamo
niente.
Ti chiedo perdono, a me dispiace parlarti in questo modo, perché ci
siamo sempre voluti bene, però è tanta la sofferenza. Sono tanti anni
che soffro e non ho paura della sofferenza, ma mi avevi promesso che
io avrei sempre sofferto e il sacerdote avrebbe trionfato. Invece lo
condannano tutti: grandi e piccoli. Mandano lettere ai parroci e li
minacciano: “Se voi andate da quello lì vi sospendiamo a divinis”. I
parroci passano la parola ai viceparroci e anche essi non vengono
qui, altrimenti vengono sospesi. Eppure si sono convertite milioni di
anime, per le nostre sofferenze, ma dove sono? Mandane almeno una
da noi per aiutare.
Perché non mi rispondi? Dicci cosa dobbiamo fare. Che cosa
dobbiamo fare? Quando mi hai detto: “Gesù vuole che vivi la
passione”, ho detto sì, non mi sono mai tirata indietro. Dovevo
soffrire per salvare un'anima? Ho detto sì, ho detto sempre sì, ma
58
oggi non mi chiedere nulla, perché non me la sento di dire sì.
Parla, ti prego, almeno tu parla; non mandare lettere anche tu. A chi
gli uomini della Chiesa hanno mandato lettere piene di calunnie e
diffamazioni? A un povero vescovo. Che cosa fa di male? Fa amare e
conoscere l'Eucaristia. Eccoci qui, siamo pochi, che cosa facciamo di
male? Perché preghiamo? Hai visto che adesso molti fanno
l'adorazione eucaristica, ma la fanno per metterci in cattiva luce.
Infatti dicono: “Non può essere vero che la Madonna ci rimprovera di
non amare l'Eucaristia, perché facciamo l'adorazione eucaristica”.
Che cosa dobbiamo fare? Perché il Papa non si muove? Vogliono farci
capire che il Papa ha approvato tutto questo, anche se non emerge il
suo nome. Perché il Papa cerca solo la massa? Perché ama le grandi
parate? Quelle persone invitano i cantanti pur di avere tanti giovani.
Madonna - Grazie, Marisa, Marisella nostra cara, grazie di quanto
hai detto. È vero, è come tu hai detto, ma Dio non vuole uccidere i
suoi figli; non vuole una seconda arca di Noè, con la quale possono
salvarsi pochissime persone; aspetta che ci siano le conversioni.
Marisa - E noi? Che dobbiamo fare?
Madonna - Dio vi ha detto di andare avanti e di non curarvi di queste
persone. Se il vescovo vuole scrivere ai vescovi d'Italia, rispondendo
punto per punto a tutte le menzogne che sono contenute nel
comunicato ufficiale della C.E.I., lo faccia pure.
Don Claudio - E a che serve?
Marisa - Ma non risponderanno, anzi ci bastoneranno di più. Che
cosa dobbiamo fare? Noi aspettiamo una tua risposta. Non so se
ubbidiremo a quanto hai detto, lasciaci liberi di rispondere o non
rispondere, lasciaci fare come ci sentiamo noi.
Madonna - Va bene, Marisella, siete liberi di fare come vi sentite.
Marisa - Però mi dispiace, oggi dovevamo festeggiare la Madre
dell'Eucaristia, e ci tenevamo tanto a questa festa, invece siamo tutti
prostrati da questa dolorosa situazione.
Attendiamo una risposta decisa, sicura, incoraggiante; non credo di
pretendere troppo. Sono anni che non riesco a dormire per le
sofferenze che offro per la Chiesa e gli uomini della Chiesa. Ma io chi
59
sono? Sono una semplice laica; prendi dei sacerdoti, convertili, fai
fare loro quello che hai fatto fare a noi.
Madonna - Posso parlare, Marisella?
Marisa - Sì, sì.
Madonna - Miei cari figli, innanzitutto la scarsa presenza di persone
mi fa soffrire molto, perché significa che con tanti miracoli che Dio
ha fatto in questo luogo taumaturgico anche coloro che sono venuti
qui non hanno capito nulla. Ripeto ancora: è più facile correre a
vedere una statuina che piange o che sanguina che correre a vedere
mio Figlio Gesù Eucaristia che sanguina.
Voi siete qui per festeggiare la Madre dell'Eucaristia, festeggiatela!
La lettera che è arrivata è un comunicato ufficiale ed è piena di
falsità. Hanno raggirato tutto pur di farvi chiudere, di stancarvi, di
portarvi alla morte. Ma io già vi ho detto che non riusciranno a
portarvi alla morte, perché Noi siamo con voi. È giusto rispondere a
questo comunicato, Eccellenza, perché così fino all'ultimo hai detto
ciò che pensavi, con verità ed onestà, perché naturalmente tu sei
nella verità, ma ricordati che loro non risponderanno.
Voi avete sperato che questo fosse l'ultimo colpo di satana; oh,
sarebbe infelice se fosse l'ultimo colpo di satana, perché vorrebbe
dire che non c'è più tempo per altre conversioni. Inoltre ciò che
hanno aggiunto in fondo al comunicato fa capire che sono pronti a
martoriarvi, ancora agendo sotto traccia, perché senza mai scoprirsi,
mandano avanti altri. Il cardinal Ruini ha molto gioito, perché ha
firmato il comunicato come presidente della C.E.I. e non come
vicario del papa; questo significa che loro stanno avanzando,
conquistando potere, accumulando denaro e voi, miei due cari figli,
sapete chi sono.
Caro vescovo, io non voglio ordinarti né di scrivere né di non
scrivere, ti lascio libero di fare quello che il tuo cuore sente. Io posso
solo consigliarti: scrivi per far trionfare la verità, e ciò che scriverai
rimarrà agli atti. Potete fare ciò che ha pensato Filippo e Marisella
su Internet, nel sito. Un domani tutti dovranno sapere che questi
miei due angeli sono morti per la Chiesa. Tutti i presenti sono liberi
di aiutarli.
Grazie, Samuele, dei tuoi saluti, grazie, perché mi hai salutato. E tu,
60
Marisella, non mi saluti?
Marisa - Io ti voglio bene e tu lo sai, però ciò che avevo dentro
dovevo dirlo, me ne dispiace, però dovevo dirlo. Io devo difendere il
vescovo, lo devo difendere perché io ho detto sì e lui ha sofferto, se
io non avessi detto sì lui non avrebbe sofferto; la colpa è mia perché
ho detto sempre sì. Se io non avessi accettato lui non avrebbe
sofferto; io ho detto sempre sì senza pensare che lui andava incontro
alla grande sofferenza.
Madonna - Basta adesso, Marisella, basta. Volete partecipare alla
Santa Messa come se fosse l'ultima della vostra vita? Volete con me
festeggiare la Madre dell'Eucaristia per quanto potete? Io vi amo,
non dimenticatelo mai.
Marisa - Ma anche noi ti amiamo, soltanto non sono più d'accordo nel
dire ancora sì, perché io mi sento colpevole di aver portato don
Claudio all'immolazione e alla distruzione, perché ti ho detto sempre
sì. Dovevo dire no, ma non mi sentivo, mi sembrava brutto dire no a
Dio, e ho detto sempre sì. Ma adesso non ce la faccio più. Spero che
le persone presenti comprendano il mio stato d'animo.
Madonna - Sì che ti comprendono, Marisella. Chi non ti comprende
vuol dire che non ha capito nulla della tua vita. Stai tranquilla, pensa
in questo momento a te stessa.
Marisa - Ah sì? E tutto quello che ho dato fino adesso? Da quando
sono nata, per un motivo o l'altro ho sempre sofferto.
Madonna - Vogliamo pregare tutti insieme Dio Padre con la
preghiera che Gesù ha insegnato a tutti? Coraggio, Marisella, allarga
le braccia e guarda verso Dio Padre. Recitate la giaculatoria che
piace tanto a Gesù: Cuore Eucaristico di Gesù, tu sai, tu puoi, tu
vedi, provvedi ai nostri bisogni, aiutaci con la tua grazia. Madre
dell'Eucaristia, prega con noi.
Miei cari figli, perdonatemi se vi ho parlato così, ma sono la Mamma
del Cielo e della Terra, anch'io devo ubbidire a Dio; perdonatemi, la
vostra Mamma vi chiede perdono.
Marisa - No, tu non devi chiedere perdono, soltanto vogliamo un
aiuto più concreto; sembriamo pecorelle smarrite, non sappiamo più
che fare.
61
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari,
i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Marisella, il vescovo ha
compreso ciò che ho detto.
Marisa - Hai compreso?
Don Claudio - Cosa devo capire, che continua tutta la sofferenza?
Posso fare una domanda io? Dille se la posso fare.
Marisa - Ti può fare una domanda?
Madonna - Sì, certo.
Don Claudio - Siamo arrivati alla situazione che temevo: essere
condannati dagli uomini della Chiesa. Io avevo chiesto a Dio di non
permettere che si arrivasse a questo punto: avere contro tutta la
Chiesa italiana, la Congregazione della Dottrina della Fede e la
Congregazione del Clero. Cosa significa questo comunicato per Dio?
Per me significa una cosa sola: essere condannati dalla Chiesa che
amiamo tanto e per la quale siamo pronti a dare la vita. Non ci hai
detto cosa dobbiamo fare. Devo scrivere a Ruini e perdere altro
tempo? Scrivere ai vescovi d'Italia che hanno paura del loro
presidente? Io condivido in pieno quello che ha detto mia sorella.
Sì, è vero ci sentiamo abbandonati, gettati in un mare in burrasca,
sommersi, schiacciati dalle onde. E gridiamo come gli apostoli:
“Signore, destati altrimenti periamo”. Non ho mai parlato così
davanti ai miei fratelli e alle mie sorelle, ma sento che questo è il
momento di farlo. Sono confuso, Dio mi tira da una parte, la Chiesa
dall'altra. Questo vuole Dio? Io non mi sento di continuare a
combattere e tu sai il motivo: perché ai posti di comando ci sono tutti
uomini che ha messo il Papa: alla Congregazione della Dottrina della
Fede, alla Congregazione del Clero, alla presidenza della C.E.I.
Voglio una parola chiara da te: devo combattere contro queste
persone che sono state nominate dal Papa e che dicono che il Papa è
con loro e non è con noi? Puoi rispondermi?
Madonna - Il Papa non è con loro, il Papa è stato raggirato come
hanno tentato di raggirare te. Essi sono più forti e, umanamente
parlando, vanno avanti e allargano sempre di più il loro cerchio.
62
Allora bisogna stare o con loro o contro di loro. Ma chi è contro di
loro? Nessuno, perché tutti hanno paura. Io vorrei che almeno tu non
cedessi le armi e non diventassi come uno di loro. Il Papa conosce
solo quello che vogliono fargli sapere. Sa anche di questo
comunicato, ma per ora non può far nulla e non sa tutto. Tu sai come
lo tengono in piedi e che prima era un forte Santo Padre e ora è un
debole Santo Padre. Ormai è nelle mani di questi uomini della Chiesa
che lo raggirano come vogliono. Si sentono forti e potenti, fanno
capire che anche il Papa ha approvato quel comunicato, ma non è
vero, è tutta una manovra cattiva del signor Ruini.
Caro Don Claudio, se vuoi, chiudi tutto. Stai pensando: “Ho perso
trent'anni”. No, non hai perso trent'anni, hai salvato tante anime.
Queste persone presenti ti lasceranno chiudere o saranno con te? È
arrivato il momento di decidere seriamente: o stare con te o con i
massoni; questo è ciò che posso dirti. Ti capisco, mi metto al posto
tuo, al posto vostro, perché so che la Chiesa è arrivata al momento
più critico della sua storia.
Non era mai successo che su una veggente e su un semplice
sacerdote ordinato vescovo da Dio si accumulasse tanta invidia e
gelosia fino ad arrivare alla calunnia e alla diffamazione. Il santo
Padre Pio, santa Bernadette e santa Giovanna d'Arco in confronto a
voi non hanno sofferto nulla. Nessun santo del Cielo, nessun uomo
della Terra ha sofferto quanto voi due. Questa sofferenza ha salvato
tante anime. Voi mi chiedete: “Perché non vengono qui?”. Non
possono, hanno il divieto, altrimenti per loro, se sono sacerdoti
scatta la sospensione a divinis, se sono laici, altre punizioni. Avete
salvato tante anime, siete arrivati a 200 milioni, non è poco, mio caro
vescovo, mio amato vescovo, mia cara Marisella.
Marisa - Hai detto 200 milioni?
Madonna - Sì, 200 milioni di anime. Voi, piccolo gregge, alla grande
sofferenza del vescovo e di Marisella avete aggiunto le vostre
preghiere, sacrifici e digiuni per arrivare a questa grande cifra: 200
milioni di anime.
Marisa - Ma noi non vedremo mai neanche una di queste anime?
Madonna - Che cosa ha fatto il salesiano che veniva qui?
Marisa - Anche lui?
63
Madonna - Si è messo con loro, si è unito a loro e poiché il Segretario
della Congregazione della Fede Mons. Bertone è un salesiano…
Marisa - Siamo arrivati a questo punto? Dicci tu come stanno le cose.
Madonna - Avete un'intelligenza molto forte. Don Claudio, Eccellenza
Reverendissima, hai ancora qualcosa da dire?
Don Claudio - No, non lo so, sono molto confuso, sono lacerato. Sento
la gioia per la conversione di milioni di persone, ma… Non posso
parlare, non ce la faccio, perché ho un groppo alla gola.
Madonna - Volete partecipare alla S. Messa e festeggiare la Madre
dell'Eucaristia? E tu, mio caro sacerdote prediletto, vescovo ordinato
da Dio, vuoi celebrare la Santa Messa con tutto l'amore come hai
sempre dimostrato?
Don Claudio - Sì, sì.
Marisa - Ma noi aspettiamo il vostro aiuto. Vogliamo sapere che cosa
dobbiamo fare. Dobbiamo chiudere? Che cosa dobbiamo fare,
dobbiamo smontare tutto e andarcene via lontano? Che cosa
dobbiamo fare?
Madonna - Restate dove siete, anche se questo vi dovesse portare
alla morte.
Marisa - Se dobbiamo arrivare a questo punto io dico di no, io
preferisco chiudere, non so il vescovo. Vuoi chiudere?
Don Claudio - No, questo mai, non è questo che voglio, non voglio
chiudere. Ripeto solo che non voglio essere considerato l'uomo che
sta distruggendo la Chiesa, questo non lo voglio, questo non riesco
ad accettarlo, è più forte di me. Io amo la Chiesa, ed essere indicato
dai miei confratelli, dai compagni di seminario e dai sacerdoti di
Roma come colui che sta distruggendo la Chiesa, questo non riesco
ad accettarlo e tu lo sai.
Madonna - Ma tu sai pure che è in atto una grande vendetta contro
di te, per il coraggio e la forza con cui difendi la verità e proteggi
l'Eucaristia. Come può un solo uomo distruggere la Chiesa? Loro la
distruggono, loro parlano e sparlano. Come puoi tu da solo
64
distruggere la Chiesa? Scrivono contro di te per ferirti, per vendetta.
Tu sai che il signor Ruini ha detto: “Mi vendicherò e lo schiaccerò”, e
sta arrivando a questo. Quindi stai tranquillo, non sei tu che
distruggi la Chiesa Chi è intelligente, chi legge su Internet, chi
conosce voi non dirà mai che tu “distruggi la Chiesa”. Possono
distruggere la Chiesa un semplice vescovo e una handicappata
veggente? Scusa, Marisella, se dico questo. Oh, ci vuole ben altro;
loro distruggono la Chiesa. Dovete essere tranquilli, lasciate dire,
lasciate fare.
Certo, questo è un colpo di satana, ma non sono finiti; finiranno solo
dopo che avrete chiuso tutto, ma questo Dio non lo vuole anche se vi
ha lasciato liberi. Poiché, prima che Dio parlasse, tu, mio caro
vescovo, hai detto: “Non chiudo” e tu, Marisella, “Chiudo” noi,
scusami Marisella, accettiamola decisione del superiore.
Marisa - Certo, perché ora vi fa comodo quella del superiore, ma non
accettate le decisioni di quei superiori, nei quali parla lo Spirito
Santo.
Madonna - No, Marisella, non parla lo Spirito Santo in loro, state
tranquilli, non è lo Spirito Santo che parla in loro, è ben altro, è colui
che si è ribellato a Dio per primo.
Adesso vi prego, se non hai altro da dirmi, Eccellenza, preparatevi
per la S. Messa. Anzi, oggi voglio che tu benedica me, il mio amato
sposo, gli angeli, i bimbi angeli che ho intorno, i santi, i papi, ti
chiedo in ginocchio di benedire noi tutti. Coraggio, sono davanti a te
e a Marisella. Benedici, mio caro figlio prediletto.
Don Claudio - La benedizione di Dio onnipotente Padre, Figlio e
Spirito Santo discenda su di voi e rimanga per sempre, amen.
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo. Marisella, non mi dai un bacio
oggi?
Marisa - Sì, tanto faccio sempre quello che dice il mio direttore
spirituale. Lui ha detto sì e io ti do il bacio.
Madonna - È dato col cuore, Marisella?
Marisa - Ma sì, anche se il cuore è tutto sgangherato te lo do.
65
Madonna - Samuele, canta a Dio.
Marisa - Se lo farai soffrire non so se canterà ancora. Ciao. Ho fatto
la cattiva? Le ho detto tutto quello che avevo nel cuore.
Don Claudio - Le hai detto quello che era giusto che tu dicessi.
Roma, 29 marzo 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando tutti i malati in spirito e corpo, tutte le
persone che si sono affidate alle mie preghiere. Ti raccomando il
nostro vescovo, i nostri giovani, il nostro piccolo gregge.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È un
momento difficile più che mai questo. Voi direte: “Ma è sempre un
momento difficile per noi?”. Già ho letto nei vostri cuori, vero
Eccellenza? Questo pianeta Terra che continua a sporcarsi di tutto,
anche dalle cose minime viene sporcato, viene infangato, dai piccoli
uomini ai grandi uomini. Quante volte vi ho detto: quello che
interessa ai grandi uomini è il potere, è quel vile denaro che fa
essere grandi, che permette di schiacciare con molta facilità il
piccolo; interessa questo loro. E io ancora una volta vi ripeto: il
Paradiso è aperto per i piccoli, per i poveri in spirito, per i grandi, se
hanno camminato dritti sempre nella loro vita.
Ti ricordi, Marisella, quando hai sognato tutti i papi? Ne vedevi da
una parte e dall'altra, e così sarà. I papi umili, semplici, poveri in
spirito, senza tesori, senza denaro, erano accanto a Noi, ma gli altri
insieme a cardinali, vescovi, sacerdoti e laici che hanno pensato solo
a diventare grandi e ad esercitare il potere, ad accumulare denaro,
erano dall'altra parte. Ti ricordi, Marisella, che erano divisi da un
grande fiume.
Marisa - Sì, ma tutto questo che vuol dire?
Madonna - Voglio dire che tutti dovete vivere nell'umiltà, nella
semplicità, nell'aiuto fraterno, nell'amore. Per coloro che non vivono
nell'amore, che non amano, che non sanno amare, non c'è posto in
Paradiso, non possono godere Dio. Gesù misericordioso è apparso a
suor Faustina, ma anche Lui ha detto: “Alla fine Dio sarà giudice”.
Dobbiamo credere sia al Gesù misericordioso, che vi fa comodo, sia a
66
Dio che sarà giudice e che a tanti non fa comodo. Credono a Gesù
perché fa comodo, non credono in Dio che domani sarà giudice di
tutti, perché non fa comodo.
Qualcosa sta arrivando, ma non posso aggiungere altro, che riguarda
non soltanto voi, ma tutte quelle anime che soffrono e sono
combattute perché amano Gesù, perché amano l'Eucaristia, perché
vanno in Chiesa; io parlo di tutto il mondo. A volte vi guardo; mi
sembrate tanti pulcini che cercano in tutti i modi di amare Gesù
Eucaristia e vi domandate: “È possibile che solo noi l'amiamo?”.
Ebbene, non sono tanti coloro che sono cresciuti come voi,
specialmente come i giovani. Oh, basta che guardate da soli cosa
fanno, come vivono e muoiono i giovani. Gesù ha detto alle pie
donne: “Piangete sui vostri figli e non su me”. Raccomandate i vostri
figli, pregate per i vostri figli, hanno molto bisogno di preghiere,
perché su questo pianeta Terra non c'è chi aiuta veramente i giovani.
Non sono seguiti neanche nelle parrocchie, dove pensano a farli
giocare al pallone e a tante altre attività, ma la vita spirituale è
trascurata.
Io ringrazio te, Marisella, per tutto ciò che mi hai detto domenica;
era giusto, era vero, per questo ti guardavo con gli occhi pieni di
lacrime, anch'io piangevo con te, perché ciò che dicevi era la verità.
Sono contentissima che sei riuscita a parlare come quando eri
bimba, a dirmi tutto e a parlare di tutto.
Marisa - Posso parlare adesso? A cosa è servito? Questo se lo chiede
anche il vescovo.
Madonna - Da' tempo al tempo, Dio non è un uomo, Dio non è un
robot, Dio non è un fenomeno da baraccone, Dio è Dio e sa quello
che fa. Se rimanda i suoi interventi è soltanto per non vedere tanti
suoi figli morire in peccato e perdere il Paradiso. E allora pazienta,
aspetta le vostre preghiere, i vostri sacrifici e la tua passione,
Marisella.
So che hai detto no, ma quando è arrivata di nuovo la passione non
hai detto nulla, hai sofferto in silenzio, nessuno si è accorto di nulla.
Tu non hai detto no, non hai detto sì, la passione è arrivata, perché
Dio ha deciso così e tu non hai detto nulla. Per questo, miei cari figli,
vi invito a pregare, a fare piccoli sacrifici; venerdì chi può faccia il
digiuno; ho detto chi può, Eccellenza, chi non può, chi non ha una
salute buona, chi prende tante medicine, come Marisella - vero
67
Marisella, che siamo arrivati a 25? - non può fare il digiuno. Non ti
preoccupare, in Paradiso sarai bellissima, come me.
Marisa - Beh, non proprio come te.
Madonna - Sarai bellissima, quindi non ti preoccupare.
Marisa - Posso chiedere una cosa? Io non dico che non devo usare la
sedia a rotelle, ma che funzioni quel macchinario che rotola per le
scale, così io posso scendere.
Madonna - Adesso partecipate alla santa messa. Anche tu, Marisella,
ascoltala per via radio; certo, la messa non è valida, però puoi
pregare e chissà che Dio alla fine dica: “Sì, per te è valida”.
Marisa - Va bene, fate come volete, io sono qui.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia della vostra
presenza. Ammira la forza e il coraggio del vostro vescovo, aiutatelo
con le preghiere e ringrazia voi tutti presenti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri.
Sì, Marisella, benedico di nuovo la lettera che ha scritto il vescovo;
stai tranquilla.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Nonna Iolanda, coraggio, coraggio; sapessi quante anime
riesci a salvare con le tue sofferenze!
Marisa - A quante anime convertite siamo arrivati?
Madonna - Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
Marisa - Non ci hai coperto con il tuo manto.
Madonna - Marisa, non devo dire sempre i saluti in fila. Vi tengo
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Sia lodato
Gesù Cristo. E non piangere, Marisella.
Marisa - Non piangere neanche tu. Ciao.
68
Roma, 1° aprile 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Gli angeli e i santi vengono avanti in fila due per due, in
ultimo arriva la Madre dell'Eucaristia.
Ti raccomando tutte le persone che hanno bisogno dell'aiuto di Dio.
Sia fatta sempre la sua volontà, ma quanto è difficile fare la volontà
di Dio! Una volta mi sembrava più facile, adesso è tutto più
complicato.
Madonna - Certo, Marisella, più si diventa grandi agli occhi di Dio,
più è grande la missione e più è difficile andare avanti.
Marisa - Se non erro giovedì hai detto che Dio sta preparando
qualcosa. Si tratta di qualcosa per noi o per quei signori?
Madonna - Ho capito ciò che vuoi dire, ma non ti devi preoccupare,
lascia fare a Dio. Fai come hai sempre fatto, abbandonati a Dio.
Marisa - Dio faccia quello che vuole, ma io, piccola creatura del
mondo, non mi sento più di dire sì. Malgrado il mio no mi avete fatto
passare due giorni di passione. Quindi si capisce che anche per voi io
non conto neanche come il due di briscola.
Madonna - Riesci, malgrado tutto, Marisella a farmi sorridere.
Marisa - Vorrei sorridere anch'io e tutti noi.
Madonna - Rivangare e riparlare sempre delle stesse cose non vi fa
bene. Voi soffrite tanto, ma anche noi, quando siamo sulla Terra,
soffriamo come voi. Vorremmo tanto aiutarvi, e per l'ennesima volta
vi ripeto: Dio mantiene sempre ciò che promette. Voi non conoscete i
tempi di Dio, ma Lui mantiene sempre le promesse.
Marisa - Dal 1973 fino al 2001 ha mantenuto quella promessa? I
tempi di Dio sono lunghi? Allora quando andremo in Paradiso, se i
tempi sono così lunghi?
Madonna - Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza,
dell'amore che dimostrate verso questo luogo, verso il vostro vescovo
69
e la vostra sorella; dovete dimostrarlo anche fra di voi.
Oggi è un giorno brutto e bello; tre anni fa, proprio il primo aprile, il
vostro vescovo fu sospeso a divinis, perché non aveva gettato
l'Eucaristia macchiata di sangue, portata in questo luogo
taumaturgico. Non si può sospendere un sacerdote perché non getta
l'Eucaristia. Voi sapete che gli era stato ordinato di gettare
l'Eucaristia, definita dagli uomini della Chiesa: “fenomeno da
baraccone, pezzo di pane”. Chiedo ad ognuno di voi, anche se non
siete sacerdoti: cosa avreste fatto al suo posto? Avreste preso
l'Eucaristia e l'avreste gettata? Ecco: il vescovo non ha fatto questo
ed è stato sospeso a divinis.
Dio ha aspettato tre anni e mezzo, durante i quali il vostro vescovo
non ha celebrato pubblicamente la S. Messa, poi è intervenuto e lo
ha obbligato dicendo: “Tu devi dire la S. Messa”. Gli uomini della
Chiesa l'hanno ricattato: “Se rinneghi ciò che hai visto, se dici alle
persone che le hai ingannate, se dici che quelle ostie le ha portate il
demonio, ti faremo vescovo e ti daremo tutto”, ma il vostro vescovo
non ha ceduto al ricatto, non gli interessava diventare vescovo, non
gli interessava il potere e tutto il resto e ha risposto: “No, questo
mai”.
Spero che qualcuno di voi riesca a comprendere quanto questo sia
stato duro per il vostro vescovo che si è trovato come Cristo in croce.
Gli uomini della Chiesa lo tiravano da una parte e Dio dall'altra. A chi
doveva ubbidire? A Dio e così ha fatto. Poi è intervenuto Dio di nuovo
e con voce trionfante, con voce forte come un tuono ha detto: “Ti
ordino vescovo”, senza chiedergli il permesso. Soltanto don Claudio
sa cosa è passato nel suo cuore, perché sapeva come avrebbero
reagito gli uomini della Chiesa: non avrebbero mai creduto.
Dopo l'ordinazione episcopale è avvenuto il grande miracolo
eucaristico. Se il miracolo è avvenuto l'11 giugno 2000 e Don Claudio
è stato ordinato vescovo il 20 giugno 1999, vuol dire che Dio ha
confermato l'ordinazione episcopale che è santa e grande.
Gli uomini della Chiesa non hanno rivolto la loro attenzione al
miracolo eucaristico, del quale avete scritto nel libro “Tu sei Vescovo
ordinato da Dio, Vescovo dell'Eucaristia”, ma si sono fermati al suo
episcopato, alla pienezza del suo sacerdozio. Cosa c'è di male
nell'avere un vescovo in più, nel dare la pienezza del sacerdozio
anche al vostro sacerdote prediletto? Dov'è il male? Dov'è la
70
disubbidienza? Dio non può fare ciò che vuole? Don Claudio è stato
di nuovo condannato. Finirà questa storia? Dovete ancora pagare il
vostro contributo, miei cari figli, poi la storia finirà e comincerà una
nuova era, una nuova storia.
Siamo in quaresima, continuate a pregare; fate la Via Crucis più
lentamente, con più amore, meditando ciò che dite, senza correre;
non è finendo cinque o dieci minuti prima che guadagnate qualcosa.
Pregate, offrite a Dio i vostri fioretti e sacrifici, i vostri digiuni, chi
può farli; ci sono tanti fioretti e tante cose da fare. Ci sono persone
chiamate alla missione della sofferenza spirituale, che è molto più
difficile, voi pregate per costoro.
Siamo vicini alla Giornata delle Palme, quando Gesù entrerà
trionfante a Gerusalemme. Anche oggi si ripete la stessa scena:
prima si grida “osanna” e poi “crocifiggi”. C'è chi dice osanna al
vostro vescovo, c'è chi crede in lui, ma la vigliaccheria è talmente
grande, la paura è talmente grande che molti non osano neanche
fare una semplice telefonata e dire: “Non vengo, ma sono con te”.
Ricordate cosa avvenne a Gesù: dopo aver avuto tanta gente intorno
è rimasto sulla croce solo con la mamma, con alcune donne e con S.
Giovanni. Il vostro vescovo, anche se qui è passata tanta gente, è
rimasto con un piccolo gregge; lui però è più fortunato di Gesù
perché ha più gente intorno a sé.
Non stancatevi mai, pregate. Anche se qualcuno soffre duramente,
vero, Marisella? Prega, figlia mia, prega e soffri tanto.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro vescovo
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti i
bambini presenti, i bambini malati, i giovani malati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Roma, 5 aprile 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando i parenti di colui che è morto. Benedici tutti
71
coloro che sono in vita e i bambini nati da poco.
Madonna - Non mi dici niente del piccolo Jacopo?
Marisa - Certo, questo sempre, lo sai. Guarda, il piccolo saluta con la
manina i cuginetti.
Madonna - Cara Marisella, la tua iniziativa è molto bella e piace a
mio Figlio Gesù. Sia il giovedì, sia il venerdì, sia il sabato della
Settimana Santa dovete preparare tutto nel modo migliore.
Per te, figlia mia, la passione durerà tutta la quaresima fino a tutta la
notte di venerdì. Dio ti aiuterà, non ti lascerà sola.
Marisa - Non so più se devo dire sì o no; non lo so. Che devo dire?
Fiat voluntas Dei, come ha detto il vescovo.
Madonna - Tu cosa dici?
Marisa - Sia fatta la volontà di Dio.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sta per
terminare la Santa Quaresima e vorrei che faceste un esame di
coscienza per vedere cosa avete fatto e come avete trascorso questa
santa quaresima. Mancano ancora alcuni giorni prima che la
quaresima finisca, perciò cercate di moltiplicare le vostre piccole
croci, le sofferenze, i fioretti, i digiuni. Cercate di fare tutto quello
che Dio chiede ad ogni anima, anche se non tutti rispondono a questa
chiamata così bella, così grande, perché non si comprende che dopo
la croce, dopo la morte c'è la vita. Per questo vi dissi: “Gridate: viva
la croce”. Santa è la croce, perché dopo la croce c'è la vita, e nella
vita c'è Dio.
Cercate di mettere in pratica i messaggi dati. Dovete pregare,
perché la lettera scritta da don Claudio in modo forte, ma con tanto
amore, porti alla conversione almeno alcuni di quei figli che
continuano a correre soltanto dove c'è la possibilità di emergere.
Essi emergono facilmente, perché sono seguiti da tanti e riescono ad
avere attori, cantanti, musica per riunire molte persone. Voi, invece,
vi ritrovate in questo piccolo orticello, in questo luogo taumaturgico
che amate tanto. Dio è contento di questo piccolo angolo di Paradiso;
consideratelo anche voi un angolo di Paradiso e tenetelo sempre
pulito, sia materialmente che spiritualmente. Godete di questo
72
angolo di Paradiso.
Coraggio, perché la quaresima sta per terminare e chissà se il regalo
arriverà, per questo vi invito a pregare. Qual è la parola che la
mamma spesso ripete? Amatevi, amatevi tutti.
Arriva la Santa Pasqua, è bello che andiate dai parenti, è bello che vi
riuniate, ma non pensate solo al mangiare, solo al divertimento,
pensate prima a Dio e poi a tutto il resto. Ti fa male la testa, figlia
mia?
Marisa - Sì, mi stringe tutto.
Madonna - Coraggio, devi arrivare al venerdì notte e sarà dura,
molto dura. Ma si salveranno tante altre anime; tu non puoi neanche
immaginare quante.
Marisa - Basta che mi aiutate, perché io non ce la faccio.
Madonna - Anche nonna Iolanda sta facendo grandi cose durante
questa quaresima per salvare le anime e aiutare il vescovo.
Eccellenza, anche tu stai salvando tante anime, ma non quelle alle
quali stai pensando, non c'è più possibilità di salvezza per loro.
Anche i giovani, anche il piccolo Emanuele, collaborano a salvare le
anime.
Marisa - Ma quando vieni tu piange sempre, me lo sai dire perché?
Madonna - Perché ha sonno. Miei cari figli, continuate questa
quaresima; durante questi pochi giorni che sono rimasti pregate
l'uno per l'altro, pregate per il vescovo, pregate per tutte le persone
che hanno bisogno di Dio. Voi che avete conosciuto Gesù, tramite il
vostro vescovo, mettete in pratica quanto vi ha detto, perché più si
riceve e più si deve dare. Chi riceve tanto deve dare tanto e voi avete
ricevuto tanto. Grazie per ciò che fate.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i bimbi, i
vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore, come stringo in questo momento
Emanuele, e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
73
Roma, 7 aprile 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Cara Madonnina, ti affido tutte le persone che si
raccomandano alle mie preghiere: la lista diventa sempre più lunga.
In questo momento vorrei raccomandarti Giuseppe, tu sai che è
molto debole, dagli la forza di accettare questa prova e fa' che la
mamma Anna venga presto fra le anime salve.
Madonna - Quando recitate il Padre nostro dovete allargare le
braccia. Miei cari figli, voi non potete immaginare che grande gioia
avete dato a mio Figlio Gesù nel fare questa giornata di adorazione
eucaristica; non potete comprendere la sua gioia nel vedere i suoi
figli che pregano. C'è chi ha tentennato, qualche pensiero ha
provocato delle distrazioni e a qualcuno si sono chiusi gli occhi, ma
Gesù è contento anche di questo, perché siete uomini della Terra.
Tante volte vi ho detto che potete anche addormentarvi fra le braccia
di Gesù, però non dovete approfittarne e lasciarvi andare con facilità.
Se sentite il bisogno di chiudere gli occhi e dormire, riposatevi con
Gesù, ma poi riprendete a pregare e a colloquiare con Lui, a chiedere
aiuto e a dire: “Gesù, quando finirà tutto questo? Quando si
convertiranno i grandi uomini della Chiesa?”. Non lasciatevi andare,
altrimenti satana, come sapete, è pronto ad infiltrarsi con molta
facilità; non potete capire quanto ciò sia facile per lui. Chiudete ogni
porta, finestra o spiraglio attraverso cui satana potrebbe entrare e
pregate.
Miei cari figli, la gioia di questo giorno è molto grande anche per noi;
molte anime si stanno salvando grazie alla vostra sorella che sta
vivendo la passione giorno e notte. Voi sapete che per lei sarà così
fino alla notte di Venerdì Santo. Da lunedì a mercoledì farà anche il
digiuno, che interromperà giovedì, festa del sacerdozio, per
riprenderlo venerdì; soltanto sabato sera potrà mangiare di nuovo.
Se Dio chiede questo, le darà la forza per sopportarlo; comunque lei
dovrà essere ubbidiente al suo direttore spirituale, che può decidere
diversamente e dirle: “Dio ha chiesto questo, però ora ti ordino di
interrompere il digiuno”; Dio non si offenderà. Noi del Paradiso
desideriamo questo e le daremo tutta la forza necessaria per salvare
le anime. Marisella, stiamo correndo: oggi siamo arrivati a trecento
milioni e ventiduemila.
Marisa - Io non riesco neanche a pronunciare il numero! Sono
74
trecento milioni e ventiduemila?
Madonna - Mio piccolo gregge, il merito di tutto ciò è anche vostro,
perché avete lavorato e cooperato a questa missione, ma soprattutto
è di Sua Eccellenza che soffre, prega e lavora. Spero che i destinatari
della lettera capiscano. Voi non aspettatevi nulla, poi se arriverà
qualcosa, meglio così.
Miei cari figli, ora partecipate alla Santa Messa e chi può continui
l'adorazione fino a tarda ora; vegliate e pregate con mio Figlio Gesù
per non cadere in tentazione.
Il vostro vescovo farà l'adorazione in casa con i malati; egli starà un
po' con voi e un po' con loro, perché hanno bisogno di pregare e
hanno il diritto di stare in compagnia di mio Figlio Gesù per adorarlo,
come voi. Grazie per le anime che riuscite a salvare.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico questo crocifisso che verrà messo al posto di
quello che è stato rubato. È passato tanto tempo da quando le pie
donne l'hanno donato al vescovo, che per la stanchezza si è
dimenticato di farlo benedire. Se vorranno prendere anche questo,
per venderlo o metterlo nella propria casa, voi siate felici e contenti,
non preoccupatevi.
Vi benedico tutti tenendovi stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Non andare via in fretta, aspetta un momento; posso
domandarti una cosa?
Madonna - Marisella, so già cosa vuoi domandarmi.
Marisa - Hai detto che si sono convertite trecento milioni e
ventiduemila anime e questo è bellissimo; hai parlato del crocifisso e
delle anime salve, ma il momento si sta avvicinando? Ciao.
Don Claudio, vedi lei come fa? Abbraccia tutti i bimbi e va via
insieme agli angeli.
Roma, 8 aprile 2001 - ore 10:50
75
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è un
giorno di gloria per mio Figlio Gesù, è il giorno in cui cantare
“Osanna, osanna, al figlio di Davide”. Molte persone hanno cantato
osanna mentre Gesù trionfante entrava in Gerusalemme! Lui vedeva
tutte quelle persone, alcune delle quali avevano ricevuto grazie e
miracoli, ma c'era anche tra loro chi lo beffeggiava, chi cercava il
modo per catturarlo e ucciderlo.
La gioia e la felicità di mio Figlio Gesù era così grande che quando
allungava lo sguardo e fissava una persona, questa sentiva qualcosa
dentro di sé e si convertiva. Vi ho detto questo perché anche fra voi
può succedere che qualcuno, fissando una persona in modo buono e
guardandola fino in fondo al cuore, riesca a farle capire di amarla e
la porti alla conversione, e quando questa arriva è difficile tornare
indietro.
Come già vi ho detto, coloro che si convertono sono migliori di coloro
che si dicono convertiti, per questo la campagna di preghiere e di
sofferenze che state facendo per la conversione di tanti, e tanti
uomini della Terra è molto bella grande.
Quando ieri ho comunicato il numero dei convertiti alcuni sono
rimasti sbalorditi, ma altri invece quasi indifferenti, hanno detto:
“Tanto dobbiamo arrivare a tre miliardi e mezzo”. Qualcuno ha anche
pensato: “Dobbiamo salvarli tutti noi?”. Io ho risposto: “Il compito
più grande è qui, in questo luogo taumaturgico; tante anime vi
aiuteranno, ma non saranno al vostro livello, non a un livello così
grande, così elevato”. Il contributo più grande, più eclatante parte da
qui; per questo ho chiesto alla veggente il digiuno per tutta la
settimana, tranne il giovedì, perché giovedì è la festa del sacerdozio
ed è festa grande; voi sapete che per lei la passione continuerà fino a
venerdì notte.
Perché vi dico queste cose? Perché voi possiate pregare per lei,
affinché abbia la forza di sopportare tutto. Anche stamani non sta
bene, sta male: ha dei gravi problemi, ma lei è voluta scendere lo
stesso in mezzo a voi. Allora tocca a Noi del Cielo aiutarla. Voi
intanto pregate per i vostri cari, per le anime dei defunti.
Raccomandatevi a coloro che sono saliti in Paradiso e possono
aiutarvi e pregare per voi, come possono scendere fino a voi,
accarezzarvi e baciarvi. Voi pregate, ed essi pregano a loro volta,
76
affinché le loro preghiere ricadano su di voi. Quante volte ho detto:
“Pregate secondo le mie intenzioni”, ma le mie intenzioni sono le
vostre, quindi le mie preghiere sono sempre per voi.
Coraggio, miei cari figli, non voglio trattenervi ancora, perché anche
voi dovete gridare: “Osanna al Figlio di Davide”.
Miei cari figli, la vostra sorella nel suo cuore ha raccomandato tutte
le persone che si sono affidate alle sue preghiere. Anche se lei non
l'ha detto, io ho letto tutto nel suo cuore e non le ho dato il tempo di
dirlo, tanto so ciò che vuole e ciò che pensa.
Coraggio, non vi dovete spaventare se c'è la pioggia, il sole, la luna,
le stelle, il vento; queste cose non devono preoccuparvi. Quando c'è
la pioggia godetela, quando c'è il sole godete; tanto tra pochi mesi,
quando farà più caldo, vi lamenterete del caldo. Andate avanti senza
paura, senza tentennamenti. Fate tutto quello che potete fare, con il
canto, con la preghiera; ricordatevi che cantare è pregare due volte,
se il canto è fatto bene, se cantate con il cuore, con l'amore, non
certo mettendovi in mostra. Poiché il canto è due volte preghiera,
intensificate sempre di più il canto, ma soprattutto intensificate
l'amore verso tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari; benedico i
vostri oggetti sacri.
Marisa - Don Claudio, lo sai chi c'è qui?
Madonna - Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via in fretta, si vede che anche lei ha da fare
su.
Roma, 12 aprile 2001 - ore 21:30
Lettera di Dio
Marisa - Come sempre ho tante persone da raccomandarti, ma a
volte mi vergogno di chiederti aiuto per la mia mamma, per il
vescovo e per tutti coloro che hanno bisogno. Aiuta anche il piccolo
Nicolas che oggi compie dieci anni.
77
Madonna - Miei cari figli, voi non potete immaginare la grande gioia
che avete dato al mio cuore nel vedere ciò che avete preparato con
tanta fatica e amore. Purtroppo nelle grandi realizzazioni c'è sempre
qualche nuvoletta, ma Gesù non guarda questo, Gesù guarda ciò che
avete ideato e compiuto. Oggi Egli è qui con voi, poi tornerà al
Padre; ha detto che non vi lascerà soli, quindi vivete questo Giovedì
Santo con tutto l'amore che potete, perché soltanto dove c'è amore
c'è Dio. Miei cari figli, mi ripeto: non potete immaginare la mia gioia
in questo momento per tutto il lavoro che avete fatto, ma ciò che è
più bello e grande è che oggi il numero delle anime convertite è
arrivato a cinquecento milioni…
Marisa - Più venticinque milioni?
Madonna - Cinquecentoventicinque milioni di persone convertite. Lo
so, Marisella, che non sei abituata a cifre così alte.
Marisa - No, io mi trovo bene con i numeri piccoli.
Madonna - Questa è una gioia grandissima. Gesù non ha mai avuto
una gioia così grande: veder preparare con tanta cura la sua venuta,
nonostante siate talmente pochi a dare aiuto e collaborazione,
perché c'è chi ormai lavora, chi sta male e chi è lontano; le pie donne
e i giovani hanno fatto molto.
Marisa - Non chiamarle pie donne, perché si vergognano.
Madonna - Marisella, fai quello che il vescovo ti dice.
Marisa - Sì, mi dite sempre di fare ciò che Dio, la Madonna ed il
vescovo chiedono, ma io resto sempre in croce.
Madonna - Vorrei che questa serata fosse dedicata tutta a mio Figlio
Gesù; non vi preoccupate di eventuali errori, avete preparato tutto
con cura e per iscritto, ma gli sbagli possono sempre verificarsi per
le creature umane; lasciate che tutto avvenga con semplicità e
spontaneità. Se si verificano dei piccoli errori non agitatevi, pensate
solo che tutto il Paradiso è con voi ed è contento di quanto avete
preparato.
Guardatevi intorno: chi c'è qui? Un semplice vescovo e dei semplici
laici, mentre la basilica di S. Pietro è piena di gente. Ciò che accade
78
in questo luogo non Terra avviene in nessun'altra parte della Terra.
Nelle grandi basiliche ci sono tante persone che lavorano, si
impegnano e lì entrano miliardi di denaro, invece da voi entrano
milioni di anime convertite. Cosa desiderate di più?
Marisa - Le anime convertite! Rispondo io per tutti.
Madonna - Partecipate a questa mensa eucaristica organizzata in un
modo molto particolare, come ai tempi di mio Figlio Gesù e godete di
questa giornata, ma ricordatevi che dove manca l'amore non c'è Dio
e voi sapete cosa significa amare. Amate, amatevi tutti; specialmente
voi, mio piccolo gregge, dovete amarvi e aiutarvi a vicenda. Voi, pie
donne, siete state veramente brave. Questo vale anche per chi non
ha avuto tempo per cucirsi la tunica, perché la vostra sorella ha
avuto l'idea all'ultimo momento. Ora non soffrite di questo, ma
godete e il prossimo anno, se Dio vorrà, tutti avrete la tunica. Amore,
amore, amore. Dio, Dio, Dio. Lavorate, soffrite e offrite tutto a Lui.
Marisa - Posso chiederti una cosa? Venerdì notte finirà la passione
per me?
Madonna - Non lo so, Dio potrebbe ripensarci.
Marisa - Io non ce la faccio più. Va bene, o dico sì o no, alla fine è
sempre un sì.
Madonna - Raccomando a tutti di offrire questa giornata per i
sacerdoti. Avete fatto gli auguri al vostro vescovo? Oggi è la festa del
sacerdozio, è una festa molto grande e bella.
Auguro ogni bene a tutti, soprattutto a coloro che non sono potuti
venire per partecipare a questa mensa eucaristica.
Miei cari figli, insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri
cari, i vostri oggetti sacri e tutto ciò che avete preparato con tanto
amore. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Vorrei raccomandarvi di fare domani la Via Crucis con tutto l'amore
che potete; non stancatevi mai di pregare. Il Venerdì Santo è un
venerdì prezioso perché dalla morte si passa alla vita, alla gioia e
all'amore.
79
(La Madonna vede il foglio con il programma che Marisa ha fermato
sul braccio con una spilla)
Marisa - Questo? Guardi proprio tutto.
Madonna - Sì. Ieri e oggi sono stata vicino a qualcuno, mentre
lavorava; io vi sono sempre vicina, osservo e guardo tutto, ma ci
vuole più semplicità e amore. Grazie.
Marisa - Ciao.
Don Claudio, è andata via, ma provava una grande gioia per tutto ciò
che abbiamo preparato, perché è molto semplice e molto bello.
Roma, 15 aprile 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Gesù risorto! Come sei bello, Gesù! Sono presenti anche la
tua Mamma, il tuo papà, gli angeli e i santi; tutti i bimbi santi vi
fanno corona.
Gesù, ho tanti malati da raccomandarti e tu sai che in quest'ultimo
periodo molte persone sono state male; ti raccomando Giacomo,
Jacopo e Samuele, fa' sì che anche loro possano godere la Santa
Pasqua come tutti. Ti affido tutti i malati che sono negli ospedali e
tutti coloro che si sono raccomandati alle mie preghiere. Gesù, fa'
risorgere anche noi, non insieme a Te, perché sarebbe troppo grande
e bello, ma dopo di Te. Per amore tuo abbiamo cercato di fare ogni
cosa nel modo migliore e so che sei felice, contento di questo, così ha
detto la Mamma. Gesù, aiuta i malati, sono tanti e aiuta anche tutti i
presenti; ci sono anche dei malati fra di noi. Tu se vuoi puoi farlo,
perché sei Dio!
Gesù - Sono venuto per darvi la mia benedizione dopo la
resurrezione, poi torno al Padre. Vi benedico tutti, miei cari figli. Lo
Spirito Santo scenda su ognuno di voi.
Marisa - Manda il tuo Spirito, Signore! Sono venuti i tre Gesù! Che
bello! Era tanto che non Vi vedevo tutti e tre insieme.
(Teofania trinitaria: si recita tre volte il Gloria Patri)
80
Marisa - Sono entrati uno dentro l'altro e sono andati via.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma; vi ringrazio della
vostra presenza e per tutto ciò che avete fatto in questi giorni, per il
modo con cui avete preparato tutto per dare gloria a Gesù che veniva
condannato a morte. Oggi Gesù è risorto ed è venuto qui in mezzo a
voi per darvi la sua benedizione. Ricordatevi che la sua sola presenza
è sempre una benedizione continua.
Poco tempo fa ho detto che qualche cosa deve accadere; voi provate
ad alzare una mano lungo il capo, poi piegatela un pochino in avanti:
ecco, la mano di Dio è scesa ancora un po'. Ma ho qualcosa di più
bello da dirvi; Marisella, mi raccomando, non sbagliare con i numeri!
Scrivi. 725 milioni e 500 mila. Brava.
Marisa - Se andiamo avanti così celermente io preferisco avere la
passione tutti i giorni, così arriviamo prima al traguardo.
Madonna - No, Marisella, hai sofferto troppo, figlia mia. Hai sofferto
la passione fino a questa notte, quindi hai fatto più di quanto ti
avevamo chiesto.
Marisa - Sì, va bene, ma ora non mi interessa; l'importante è che
siamo arrivati a 725 milioni e 500 mila anime convertite: spero di
aver detto bene.
Madonna - Voi siete un piccolo gregge, ma pensate cosa ha fatto
questo piccolo gregge! Per quanto è possibile lasciamo da parte ciò
che hanno sofferto la vostra sorella e il vescovo, ma il merito è anche
vostro, delle vostre preghiere, del lavoro che avete fatto qui, con
amore. Anche voi avete salvato le anime; non bisogna fare grandi
cose per salvare un'anima, bastano piccoli sacrifici. Vi siete accorti
anche da soli che è più facile che si converta una persona lontana
che un vostro familiare, un vostro figlio o un vostro parente; per
questo la Mamma vi dice sempre di non stancarvi mai di pregare.
Ricordatevi l'amore: anche in Paradiso troverete l'amore, perché
incontrerete Dio, che è amore.
Non ho da aggiungere altro se non fare gli auguri a tutti voi, alle
vostre famiglie, ai vostri cari e anche a coloro che non credono, ma
questo non ha importanza, fate gli auguri a tutti da parte della
Madonna, da parte della Madre dell'Eucaristia.
81
Le lettere del vescovo sono arrivate a destinazione; come al solito
alcune sono state accettate e tenute come reliquia, altre stracciate,
altre… preferisco non dirlo, perché la Pasqua è già un po' dura per
voi. Quella lettera può convertire il più incallito peccatore, il più
lontano miscredente o ateo, ma coloro che si dicono uomini di Dio,
che sono stati chiamati e scelti da Dio, che hanno avuto il dono dello
Spirito Santo, continueranno la lotta contro il vostro vescovo. La
mano di Dio sta scendendo lentamente, perché Dio continua ad
aspettare le conversioni. Mio piccolo gregge, guardate dove siete
arrivati in poco tempo. Ci sono anche altre persone che pregano per
gli uomini della Chiesa, ma il compito maggiore è stato affidato a voi;
dovreste essere contenti, felici che Dio vi ha affidato questa
missione. Coraggio, tutto il Paradiso è con voi.
Marisa - Potresti mandare il piccolo dai genitori per accompagnarli e
aiutarli?
Madonna - Lui va spesso ad aiutarli e ad accompagnarli. Ieri la
vostra sorella ha fatto un atto di eroismo molto grande, ma dovrà
farne un altro ancora più grande. Pregate molto per il giorno 28
aprile, pregate molto perché la vostra sorella deve fare un passo più
grande e se supera quel traguardo tutto sarà più sereno per tutti.
Spero che abbiate compreso quanto ho detto, voi sapete di chi parlo.
Aiutate la vostra sorella con la preghiera.
Grazie di tutto, miei cari figli, grazie della gioia che avete dato a mio
Figlio Gesù, grazie per tutto ciò che avete fatto Giovedì Santo,
Venerdì Santo e Sabato Santo; grazie di tutto. Eravate pochi, ma
questo non ha importanza; quelle poche persone hanno dato gloria a
Dio e amano Gesù Eucaristia, amano lo Spirito Santo. Insieme al mio
e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Benedico anche le uova di Pasqua che tutti avete ricevuto.
Marisa - A me non l'hanno dato perché ho la glicemia alta, così ha
detto il vescovo. Però se mi regalano l'uovo io lo guardo e non lo
mangio.
Madonna - Marisella, è bello vederti sempre scherzare con i giovani,
nonostante il dolore e la sofferenza.
Marisa - Se non faccio così sono tutti mosci. Tu sai cosa vuol dire
82
mosci? Come si dice?
Don Claudio - Deboli.
Marisa - Va bene, non dico più niente, perché se comincio a parlare
poi…
Madonna - Va bene. Vogliamo recitare insieme il Padre nostro? Vi
tengo tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo,
alleluia, alleluia.
Marisa - Ciao. Ti raccomando ancora gli ammalati che sono qui,
quelli in ospedale e in casa. Sei bellissima, anche Gesù era
bellissimo. Ciao.
Don Claudio, prima è venuto Gesù risorto, poi è venuta la Santissima
Trinità, infine la Madonna e con lei c'erano tutte le anime salve e i
bambini.
Don Claudio - Si sono convertiti 725 milioni di anime.
Marisa - E 500 mila. Non dimenticare il numero: 725 milioni e 500
mila. Ma quando arriveremo a tre miliardi e mezzo?
Roma, 1° maggio 2001 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - San Giuseppe, oggi aspettavo te al posto della Mamma,
perché di solito il 1° maggio vieni tu. Hai portato la lettera di Dio?
Tu, la Madonnina e tutti i santi ogni volta che venite siete sempre più
belli e splendenti.
Vorrei raccomandarti tutte le persone che si sono affidate alle mie
preghiere, soprattutto i malati nello spirito e nel corpo. Proteggi tutti
noi, aiuta il nostro vescovo, sai che ti ama tanto. Lui spesso dice che
ha il passo di San Giuseppe, dagli un po' della tua forza perché ne ha
bisogno.
Ora stanno entrando tutti gli angeli, i santi, le anime salve e tutti i
bambini cantano intorno a loro. È una scena meravigliosa! Credo che
se dovessi descriverla, nessun pittore o scultore riuscirebbe a
83
rappresentarla.
San Giuseppe - Dio Padre ha mandato me per portare la sua lettera
di amore e di pace per tutto il mondo. Ascoltatela con attenzione,
perché è Dio che parla. Questo mese di maggio deve essere pieno di
amore, di gioia, di sacrificio e di preghiera; deve essere così grande,
forte e potente da far cessare le guerre, non solo quelle combattute
con le armi, ma anche le guerre tra i sacerdoti, tra le suore e nelle
famiglie. I genitori, anziché gioire perché i loro figli fanno un
cammino spirituale molto elevato, li sgridano e quasi li prendono in
giro; non sono contenti se i loro figli partecipano alla Santa Messa,
ricevono la Santa Comunione, o fanno un'opera di carità. Aveva
ragione una persona non credente che disse queste parole:
“Preferisco che i miei figli vadano lì piuttosto che diventino drogati,
alcolizzati o disonesti”. Se ogni genitore parlasse in questo modo
tutto sarebbe più facile, non ci sarebbero contrasti, né suicidi ed
omicidi; i genitori non ucciderebbero i figli o i figli i genitori, come se
fosse un gioco, un divertimento, come se l'uomo, creato a immagine
e somiglianza di Dio, fosse un oggetto da buttare via. A volte gli
uomini coccolano e amano più un animale che un cristiano; l'animale
viene soccorso, mentre il cristiano, l'uomo creato da Dio viene
abbandonato.
Quando la mia amata sposa vi ha chiesto di far conoscere la lettera
del vostro vescovo ai sacerdoti non ha detto di andarli a cercare, ma
di presentare loro la lettera di risposta solo se avessero parlato del
comunicato del cardinal Ruini. Quando la Madonnina o qualcun altro
del Paradiso vi parla, dovete ascoltare e mettere in pratica quanto vi
viene detto, così come dovete seguire ciò che il vostro vescovo
decide. Poiché non conoscete bene la teologia o il Codice di Diritto
Canonico non siete all'altezza di parlare e rispondere ad un
sacerdote che li conosce benissimo e costui può anche farvi cadere in
un tranello molto pericoloso, perché capisce di parlare con persone
che non sono preparate. Perché non accettate quanto vi si dice? Mi
ripeto: se qualcuno parla male del vescovo mostrate la lettera, ma se
nessuno dice niente dovete tacere, perché anche tacendo si può fare
del bene alle anime. Quanto è difficile obbedire ai superiori!
Ognuno di voi cerca di agire come vuole, perché è convinto di fare
del bene; l'intenzione può anche essere buona, ma essa non basta
quando disubbidite gravemente.
Miei cari figli, è molto importante che voi ubbidiate al vostro
84
vescovo, perché se agite di testa vostra potete metterlo in difficoltà o
in condizione di ricevere telefonate e lettere cattive. Così non lo
aiutate, non l'amate. Non vi chiedo troppo, fate soltanto ciò che
potete; non tutti sono in grado di parlare e replicare alle accuse che
vengono mosse al vostro vescovo. La vostra sorella, quando non è
preparata, tace e in questo modo dà il buon esempio; se voi parlate
senza sapere è controproducente per il vostro vescovo. Se voi
l'amate, dimostratelo.
Queste lunghe lettere di Dio non parlano soltanto di preghiera,
conversione e digiuno; in esse ci sono richiami materni per aiutarvi,
per portarvi alla santità e al grande amore verso Dio, perché Dio è
amore. Dio ama tutti, anche gli uomini che non lo meritano.
La mia amata sposa chiama i sacerdoti “miei figli prediletti”, anche
se non tutti rispondono alla chiamata. Anche voi dovete dire: “Dio
ama tutti, quindi anche noi amiamo tutti, anche coloro che non
rispondono, fanno soffrire e cercano di distruggere questo luogo
taumaturgico”.
Non tutti avete compreso che questa lettera di Dio è piena di amore,
di pace e di gioia; Dio vi ama immensamente, altrimenti non
manderebbe la mia amata sposa, me e gli altri santi a parlarvi per
portarvi alla santità. Il santo Padre Pio è qui accanto a me e guarda i
miei due figliolini con tanto amore, perché, come tutti noi del
Paradiso, sa quanto è grande la loro sofferenza. Il suo sguardo arriva
fino a nonna Iolanda che soffre immensamente, anche se spesso lo
nasconde. Dio non ha chiamato solo la vostra sorella a soffrire, ma
anche sua madre; ha chiamato anche sua nipote ad una sofferenza
molto grande, ma molto bella ai suoi occhi. Pregate per questi miei
figli.
Marisa - San Giuseppe, ascolta, poiché tu sei il padre di Gesù, a me
non piace dire “padre putativo”, ti raccomandiamo questi nostri
nipotini che ogni tanto stanno male, oggi ti raccomandiamo Samuele
e Jacopo Quando sono stata con voi non ho mai visto Gesù bambino
con la febbre, stava sempre bene e correva qua e là.
San Giuseppe - Perché Samuele quando balla non corre da una parte
all'altra?
Marisa - Perché? Tu l'hai visto?
85
San Giuseppe - Certo. Vero, piccolo, che abbiamo visto giocare
Samuele e Jacopo?
Marisa - Per favore, non dire il nome. Ora sta piangendo Emanuele:
quante messe ascolta, povero figlio, quanti rosari ascolta!
San Giuseppe - E ha ragione.
Marisa - Volevo domandarti una cosa; ne avevo due in mente, una me
l'ha detta Don Claudio ma non la ricordo perché sono molto
smemorata. Volevo chiederti: Gesù diceva tutti questi rosari?
San Giuseppe - No.
Marisa - Te lo chiedo perché da un po' di tempo non riesco a pregare
bene.
San Giuseppe - Marisella, non ci riesci perché soffri la sudorazione, il
bruciore in tutto il corpo e le stimmate; cosa vuoi fare di più?
Marisa - Perché Samuele ed Emanuele, queste povere creature,
devono sentire tante preghiere?
San Giuseppe - Perché voi vivete sulla Terra. Però ricordi quel giorno
quando erano su, in Paradiso, con i bimbi? Allora non ascoltavano
preghiere, ma cantavano, davano gloria a Dio e giocavano.
Miei cari figli, questi colloqui tra la vostra sorella e noi del Paradiso
sono molto belli, sinceri, e leali, sono veritieri, perché un'anima che
ama Dio deve parlare così. Via le grandi parole, basta dire: “Dio, ti
amo, Dio, ti amo, Dio, ti amo”.
Marisa - Padre Pio, volevi dirmi qualcosa?
Padre Pio - No, figlia mia, volevo solo dirti che ti aiuto nella
sofferenza.
Marisa - Una volta mi chiami “sorellina”, un'altra mi chiami “figlia
mia”, ma chi sono io per te?
Padre Pio - Tu sei tutto per me.
Marisa - Allora scusami, vuoi pregare per Sua Eccellenza Monsignor
86
Claudio Gatti, vescovo ordinato da Dio, vescovo dell'Eucaristia? Lo
aiuti?
Abbiamo salvato altre anime? Cinque in più? Ottocentosessanta
milioni?
Don Claudio - Cinque milioni, non cinque persone.
Marisa - Cinque milioni. Io che ho detto?
Don Claudio - Hai detto cinque.
Marisa - Io sono imbranata.
San Giuseppe - Loro hanno capito, Marisella, non ti preoccupare se
sbagli i numeri.
Marisa - Noi vorremmo arrivare ad un miliardo. Perché non dividi gli
altri due miliardi e mezzo per tutto il mondo? Noi non ce la facciamo!
San Giuseppe - Farete la volontà di Dio, Marisella. Bisogna ubbidire
a Dio e non agli uomini, perché gli uomini possono ricattare e
ingannare, ma Dio no.
Marisa - Va bene.
San Giuseppe - Miei cari figli, questo mese di maggio sia dedicato
pienamente alla mia amata sposa, alla Madre dell'Eucaristia. Forse
non tutti potete venire ogni giorno, ma se Dio ha deciso che tutti i
giorni ci sarà l'apparizione, significa che ha i suoi fini, quindi chi può,
venga, chi non può, preghi. Grazie.
Insieme al vostro vescovo, grande vescovo della Terra, benedico voi,
i vostri cari, i vostri oggetti sacri.
Madonna - Ed io, la vostra Mamma, vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Mando il mio bacio a nonna
Iolanda, al suo pronipote, agli altri pronipoti che sono malati e a tutti
coloro che non sono potuti venire.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
87
Marisa - Senti…
San Giuseppe - Di' pure, so già cosa vuoi dirmi.
Marisa - Ho visto che in piazza S. Giovanni ci sono cinquecentomila
persone, ma lì vanno Gesù e la Madonna?
San Giuseppe - Noi veniamo in questo luogo taumaturgico e non
dovete preoccuparvi se siete pochi. Certo, se venisse qualcuno dei
grandi cantanti anche voi avreste avuto molte persone, ma non credo
che vogliate questo.
Marisa - No, noi cantiamo da soli e facciamo quello che possiamo.
Ciao, San Giuseppe, ti raccomando il nostro vescovo, aiutalo. Io
mando sempre un bacio alla Madonnina, posso mandarlo anche a te?
San Giuseppe - Certo.
Marisa - Hai visto? La Madonnina è venuta a coprirci con il suo
manto, poi ha preso i bambini ed è andata via in mezzo a tutti quei
fiori e agli uccelli che cantavano. Ciao.
Don Claudio, credo che questa sia la prima e l'ultima sera che scendo
per l'apparizione, vero?
Don Claudio - Perché?
Marisa - Se non ci sono i baldi giovani, come faccio a scendere?
Don Claudio - Quando ci saranno scenderai, altrimenti rimarrai nella
tua stanza.
Roma, 3 maggio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, finalmente ci vediamo all'incontro biblico.
Marisa - Perché hai in mano gli striscioni con i nomi di tutti i
sacramenti?
Madonna - Perché non tutti i sacramenti sono rispettati. Sono
rispettati solo il santo battesimo perché è ricevuto dai bimbi e
88
l'estrema unzione. Sono gravemente offesi i sacramenti. La santa
cresima è ricevuta solo per poter celebrare il matrimonio.
Il matrimonio, celebrato in peccato, porta alla rovina. Molti si
accostano a questo sacramento per poter dire: “Mi sono sposato”; si
preoccupano di essere belli fuori, ma l'anima com'è? Nella
confessione si dice quello che si vuol dire e il resto rimane dentro il
penitente, perché si vergogna. Fanno la santa comunione in peccato,
arrivano in chiesa a fine Messa e ricevono la comunione tanto per
dire: “La faccio come gli altri”, non sapendo che ricevono mio Figlio
Gesù. Le persone che ricevono la santa comunione senza sapere che
cosa significhi sono milioni. Questi sacramenti sono dimenticati, non
si vivono.
Dio Padre mi ha anche detto: “Pochi osservano i comandamenti, la
legge di Dio”. Tutto ciò che riguarda la Chiesa, tutto ciò che porta
alla santità dà fastidio sia ai sacerdoti che ai laici. Organizzano
grandi feste, le annunziano anche dai microfoni e tutti, come pecore,
vanno a ricevere l'Eucaristia. Cosa è l'Eucaristia? Non è un pezzo di
pane da mandare giù o da buttar via; l'Eucaristia è Gesù in corpo,
sangue, anima e divinità. Chi rispetta i comandamenti? Dicono di
amare Dio, ma pochi rispettano la legge di Dio. Tu, Marisella, hai
detto una frase molto bella: “Se noi arriviamo a convertire un
miliardo di persone, le rimanenti possono essere convertite da
altri?”. Se voi arrivate a un miliardo, gli altri due miliardi e mezzo di
persone da chi saranno aiutati? Dove andrà mio figlio Gesù a
bussare? Dai sacerdoti che non sono pronti al sacrificio?
Ora comprendete perché non ci sono tante persone: perché questo
discorso dà fastidio e non viene accettato. Quando si deve parlare di
Dio, dei comandamenti e dei sacramenti gli uomini rispondono: “No,
non è per noi”, però quando viene eseguito un concerto organizzato
dai sacerdoti, sono presenti moltissime persone, perché non dà
fastidio, anzi, si divertono. Voi direte: “Ma la Mamma viene sempre
da noi per rimproverarci?”. Io non vi rimprovero, voglio solo farvi
capire che quando camminate sulla via della santità le leggi di Dio,
tutti i sacramenti, devono essere rispettati alla lettera. Dà fastidio
andare a messa, fare la confessione, non dover guardare un'altra
donna, rispettare il sesto comandamento, amare Dio e il prossimo
come se stessi, dà fastidio, stanca. Invece il santo rosario è recitato,
se ne recitano anche tre alla volta. Vengono sbiascicati rosari e
magari non vanno a messa, non fanno la confessione e la comunione.
89
Ecco perché, quando vengo sulla Terra in mezzo a voi, c'è tanta
amarezza nel mio cuore, ma non per colpa vostra, miei cari figliolini,
no. Quando una mamma vede che i suoi figli prediletti non rispettano
la legge di Dio, soffre. I laici, quelli che frequentano le parrocchie,
che si sentono importanti, che appoggiano i parroci, non rispettano
la legge di Dio, ma cercano di primeggiare. Dicono: “Io conosco il
vescovo, io sono amica del vescovo, io aiuto il parroco, io collaboro in
parrocchia, io, io, io…”, e i comandamenti? Chi rispetta i
comandamenti? Le persone non vengono qui, perché qui si parla solo
di preghiera, di amore, dei comandamenti di Dio, della legge di Dio,
dei sacramenti. Qui non si parla in chiesa, mentre in altri posti
parlano, e nessuno ha il coraggio di dire: “Tacete, perché c'è Gesù”.
Nessuno lo fa, va tutto bene, purché ci sia gente.
Allora dico a te, mio caro vescovo, sii felice per come sei e per come
sono coloro che vengono qui per pregare, per amare, perché amano
Gesù Eucaristia.
Oh, la Mamma avrebbe tante cose da dire per farvi comprendere
quanto è grande l'amore di Dio e quanto Dio è poco amato da tutti.
Ho detto ieri sera: se provaste a mettere dei cartelli che annunciano
che qui vengono dei grandi cantanti vedreste il giardino riempirsi
subito e tutti verrebbero per sentire i cantanti, non per pregare. No,
Dio non vuole questo da voi che avete fatto un certo cammino,
accontentatevi così. Siete pochi, è vero; fa male al cuore vedere
poche persone; anche coloro che hanno ricevuto grazie non vengono
più, perché pregare e sentir parlare di Dio e della Madonna stanca.
Però se succede un fatto grande tutti corrono, ma non qui, dove c'è
stato il miracolo eucaristico più grande. Qui non tornano, perché non
sono a posto interiormente. Come possono le persone parlare del
miracolo eucaristico se non sanno neanche cos'è? Questi miracoli
eucaristici danno fastidio ai sacerdoti. Anche coloro che hanno visto
con i propri occhi i miracoli eucaristici si sono allontanati, perché
non sapevano più che cosa dire e che cosa fare, e perché la loro
anima non era a posto.
Quante volte ho detto: non tradite mai mio Figlio Gesù. Una volta vi
invitai a scrivere il vostro sì su una lettera e il cesto che le conteneva
era pieno di sì. Tutti avevano scritto sì, e ora dove sono tutte quelle
persone? Perché il miracolo eucaristico li ha allontanati? Perché non
erano a posto; chi è a posto non ha paura. ma gode degli interventi di
Dio.
90
Gesù - Chi ha ordinato vescovo san Paolo, Eccellenza?
Don Claudio - Tu, Gesù?
Gesù - Io, Gesù, sono venuto qui, e sono vicino alla Mamma che vi
parla. Accanto a me ci sono gli apostoli, ma soprattutto c'è San
Pietro, il primo capo della Chiesa e San Paolo. Io ho fermato Paolo
che andava a uccidere i cristiani. L'ho accecato e poi gli ho ridato la
vista. Io l'ho ordinato vescovo, come ho ordinato te.
Madonna - Però la tua ordinazione episcopale, Don Claudio, è ancora
più grande, perché è partita da Dio che ti ha detto: “Ti ordino
vescovo!”. Dio è venuto in questo luogo: ha ordinato il vescovo, che
un domani ordinerà altri vescovi e sacerdoti.
Marisa - Ma bisognerà aspettare Jacopo, perché i nostri giovani
avranno tanto da fare.
Madonna - Quando arriverà il momento in cui dovrai lavorare, mio
caro vescovo, avrai anche la forza di combattere e di lottare, ma
ricordati che il primo impatto, il primo momento sarà molto duro e
difficile per te; avrai vicino solo queste persone, povere, ma sante.
Marisa - Aspetta un momento: fra quanti anni? Perché…
Madonna - Marisella, tu cerchi sempre di farmi dire qualcosa. Io non
sono Marisella, ricordati; io non ci cado.
Marisa - Va bene, neanche io ci cado, ci ho provato.
Madonna - Siate felici, siate veramente felici di quello che siete,
anche se nessuno è perfetto, solo Dio lo è. Fate sempre un passo
avanti, come vi ho detto altre volte: un passo avanti, mai indietro,
non dovete mai indietreggiare, mai andare in crisi e andate in crisi,
se vi lasciate andare, riprendetevi subito, subito. Vedete Gesù quanto
è buono, è venuto a dare l'annuncio desiderato al vostro vescovo e
poi è tornato al Padre con i suoi apostoli. Io sono qui con i miei
angeli, con i bimbi, con i santi e i santi papi; quelli che dalla Chiesa
non vengono santificati, per noi sono ugualmente santi papi. Vero,
piccolo? Da' la manina alla Madonna.
Marisa - Perché ce l'hai sempre con te?
91
Madonna - Marisella, è una domanda che non dovevi farmi, tu
conosci la missione di questo bimbo.
Marisa - È vero, ma ho sempre paura di sbagliare.
Madonna - Adesso, mentre siete in profondo raccoglimento, pregate
il mio e vostro Gesù che aiuti tutte le persone che non sanno amare o
che si allontanano da Dio se succede qualcosa. Ci possono essere dei
momenti tristi, dolorosi, questa è la vita terrena; in Paradiso non
sarà così, in Paradiso è tutta un'altra cosa, vero Marisella?
Marisa - Sì, però io ti avevo detto di non portarmi più in Paradiso,
perché quando torno giù, vedo ancora più buio. Va bene.
Madonna - Non vuoi aprire la scatolina?
Marisa - Non lo so, devo aprirla?
Madonna - Benedico queste fedi, ma l'amore degli sposi non è grande
come io vorrei, come Gesù vorrebbe. Se non c'è santa messa e
comunione, non c'è amore.
Miei cari figli, coraggio, non vi scoraggiate, andate avanti e pregate.
In questo mese tante coppie ricevono il sacramento del matrimonio,
ma per molte di loro solo quel giorno è gran festa perché la gioia non
dura. Ecco perché dico che i sacramenti non vengono rispettati da
nessuno. Pregate per le coppie che iniziano la vita matrimoniale,
soprattutto pregate perché la loro unione rimanga sempre forte e
siano uniti a Gesù.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Benvenuta, Marisella, all'incontro biblico.
Marisa - Finché ci sono i ragazzi che mi aiutano a scendere, vengo.
Ho perso tanti incontri biblici. Sono sicura che sono la più somara
della classe. Ciao. Ciao, piccolo.
È andata via, però Gesù è andato via prima con gli apostoli.
92
Don Claudio - È venuto a dire quello che io desideravo conoscere da
tempo.
Marisa - È andato via con gli apostoli, invece lei è rimasta circondata
da tutti i bambini.
Don Claudio - In mano cosa aveva la Madonna?
Marisa - Aveva delle strisce con il nome dei sacramenti. Poi, quando
parlava, sono stati tenuti dai bimbi. Lei quando parla gesticola.
Roma, 5 maggio 2001 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Ti raccomando Amedeo, Anna, Mercedes, Beatrice, Anna,
Iolanda, la mia mamma, e tutte le persone malate che sono tante.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Godete di
questa mia venuta in mezzo a voi perché quando la vostra sorella
sarà chiamata da Dio io non avrò più lettere da portarvi. Mettete in
pratica tutto quello che Dio vi ha detto, rileggete i messaggi.
Ricordatevi ciò che Dio ha detto dei sacramenti e dei comandamenti:
questi messaggi devono essere diffusi, non aspettate molto tempo
per diffonderli.
Quanto è bello ubbidire a Dio, essere umili e semplici! Amate Dio,
perché Lui vi ama. Quando arriverà quel giorno, molto presto, voi
non sentirete più le lettere di Dio, ma io sarò ugualmente sempre
presente durante la Santa Messa celebrata dal vostro vescovo.
Dovete mettere in pratica tutto quello che Dio vi ha detto. Non
stancatevi mai di rileggere, di meditare tutti i messaggi di Dio. Sono
tanti! Quante parole Dio ha detto! Quanto amore ha dimostrato per
tutti! Dovete essere felici di questo. Non c'è un altro posto come
questo dove io appaio così frequentemente, addirittura tutti i giorni
durante il mese di maggio. Perché Dio vuole questo?
Voi dovete comprendere la missione e la sofferenza dei miei due
figliolini. Dio chiede l'abbandono totale a Lui, ma non obbliga
nessuno. Soltanto al vescovo ha detto: “Ti ordino vescovo” e Don
Claudio non poteva dire di no. Per lui è tutta un'altra cosa, è stato
chiamato come è stato chiamato Pietro e soprattutto come è stato
chiamato Paolo. A voi invece dice: “Abbandonatevi a Dio, fate la Sua
93
volontà”, ma siete liberi di farla o non farla, l'importante è non
offendere Dio.
Io vi amo di un amore immenso, vi ho sempre amati tutti. Dovete
ubbidire a Dio e a colui che è stato chiamato da Dio.
Alla vostra sorella vengono a mancare progressivamente le forze, ma
non è ancora giunto il suo tempo. Purtroppo quando soffre e sente il
fuoco dentro, ha una temperatura molto elevata, che arriva anche a
42 di febbre e la stanchezza è tanta. La vostra sorella non vi ha
abbandonato, ha raccomandato i malati e ha pregato, per quanto le è
possibile, per tutti. Durante il Santo Rosario pronuncia sola la metà
dell'“Ave Maria”, perché non arriva a dire di più. Raccomanda anche
coloro che hanno fatto soffrire; questo è il suo grande amore per tutti
i fratelli.
Miei cari figli, partecipate alla Santa Messa, è molto importante.
Almeno voi che venite in questo luogo taumaturgico osservate la
legge di Dio, i comandamenti, e rispettate i sacramenti. Io sarò
sempre con voi, ma ripeto che un giorno, quando la vostra sorella
non ci sarà, non avrete più i messaggi di Dio, a meno che Dio non
chiami il vostro vescovo.
Marisa - No, no, poveretto. No.
Madonna - Io vi lascio nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
Come sempre vi stringo forte al mio cuore e vi copro tutti con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo.
(Marisa si sente male, sviene e fa fatica a riprendersi)
Roma, 6 maggio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Arrivi sempre puntuale. Anche oggi voglio raccomandarti i
malati: Amedeo e i suoi cari, Mercedes, Beatrice e i suoi familiari,
don Enrico, Anna, Maria, Giuseppina e tutti coloro che chiedono il
tuo aiuto. Ti raccomando come sempre tutte le persone malate.
94
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi vi ripeto
ancora ciò che ho detto giovedì parlando dei sacramenti e dei
comandamenti, la legge di Dio. Metteteli in pratica, studiateli e, se
non comprendete qualcosa, domandate al vescovo. Quando i parenti
non sono contrari, è facile ricevere il battesimo e l'estrema unzione,
ma tutti gli altri sacramenti vengono ricevuti con leggerezza e non in
grazia da molti. Molte persone adulte ricevono il sacramento della
cresima solo perché debbono sposarsi e quello del matrimonio solo
per dire che si sono sposati, ma non c'è amore in loro. Tanto tempo
fa vi ho detto che è bello quando una coppia cammina insieme nella
vita spirituale, ma se uno va avanti e l'altro tentenna o non vuol
camminare, la coppia comincia a perdere unità e a vacillare. Questo
succede quando si celebra il matrimonio tanto per dire che si è
sposati o che si è trovata l'anima gemella, ma, se il cammino
spirituale non è percorso insieme, cominciano discussioni e liti che
rovinano il rapporto.
Ciò che avviene per il matrimonio, si verifica anche per l'ordine
sacro: quanti arrivano al sacerdozio senza esserne convinti?
Ricevono il sacerdozio solo per paura dei giudizi degli amici, dei
parenti o del paese e dopo un po' o si ritirano, oppure fanno una
doppia vita. Questo non è giusto. Chi non rispetta i sacramenti pecca
gravemente. Come ricevono l'Eucaristia molte persone? Entrano in
chiesa al momento della Santa Comunione, la ricevono ed escono
subito, parlando di problemi futili con la particola ancora in bocca.
Ecco perché dico che i sacramenti e i comandamenti non vengono
rispettati ed osservati come Dio vuole. Se Dio è amore, voi cosa date
a Dio?
A volte arrivano delle sofferenze, delle disgrazie e subito gli uomini si
scagliano contro Dio, ma Lui che colpa ne ha? Le disgrazie possono
accadere, finché vivete su questo pianeta Terra tutti possono avere
dei problemi. Non tutti hanno la grande sofferenza, ma può
succedere che un caro parente venga a mancare, o che una persona
vi faccia del male, questo fa parte del pianeta Terra; cosa c'entra Dio
con queste sofferenze? Dio può fare tutto ciò che vuole, ma, non
dimenticatevi che Egli ha lasciato l'uomo libero di fare il bene o il
male. Perché negli ospedali quando tutto va bene il merito è dei
dottori, ma se ci sono complicazioni la colpa viene data a Dio? Quanti
in tutto il mondo parlano così! Bisogna saper rispondere a queste
persone.
Dio dà il suo aiuto, ma vi lascia liberi di fare quello che volete,
95
perché vi reputa persone adulte ed intelligenti.
Oggi il piccolo Samuele festeggia il suo compleanno; come per il
battesimo anche per la sua festa ha aspettato un po' di tempo. Oggi i
familiari e anche Noi del Cielo lo festeggiamo, facendogli tanti
auguri, vero piccolino? Gli auguri vanno anche al fratellino Jacopo ai
genitori, ai due angeli e a colui che spesso scende a baciarli.
Samuele, la Mamma benedice te e tutti bambini. Fate crescere i
vostri figlioli e i vostri nipoti facendo conoscere loro prima l'angelo
custode, poi la Mamma e poi Gesù, piano piano.
Miei cari giovani e miei cari adulti, la Mamma vi ringrazia, malgrado
le vostre imperfezioni; come già ho detto, tutti ne hanno, nessuno è
perfetto, solo Dio lo è. Aiutatevi a vicenda, non siate permalosi e
quando una persona vi riprende accettate la correzione. Se il vostro
fratello vi riprende, rispondete: “Grazie per avermelo fatto notare”;
questa è la vera carità verso il prossimo. Credetemi, a volte non è
piacevole riprendere le persone perché si soffre, però chi lo fa a fin
di bene dimostra di amare. La carità vi accompagnerà fino in
Paradiso e rimarrà con voi per sempre.
Spero che questa semplice lettera di Dio sia compresa da tutti e che
riusciate piano piano a metterla in pratica e a smussare quegli angoli
che ognuno di voi ha; vero Marisella?
Marisa - Ti pareva, io ne ho tanti di angoli!
Madonna - Tu non dovevi scendere. Lo sai?
Marisa - Quando sei venuta mi hai detto: “Se te la senti, scendi”, ed
io ho risposto di sì. Io pensavo di aver obbedito. Non l'ho fatto?
Madonna - Lo hai detto al Vescovo?
Marisa - Sì, l'ho persino importunato. Si dice questa parola? Va bene,
adesso puoi aiutarmi? Non ti chiedo la guarigione, ma solo un aiuto.
La domenica non posso rimanere sempre in camera.
Madonna - Non vuoi salvare le anime?
Marisa - Sì, ma non devo stare sempre dentro la mia stanza.
Madonna - Hai freddo?
96
Marisa - Un pochino.
Madonna - E se io ti dicessi di andare su adesso?
Marisa - No, ti prego. Ho fatto tanta fatica a scendere, anche i
giovani hanno faticato, perché mi hanno tirato giù per le scale con le
corde.
Madonna - Va bene, questa volta rimani giù con gli altri, però copriti
perché fa freddo.
Marisa - Don Claudio, lei come fa a sapere che fa freddo?
Don Claudio - Quando si trova sulla Terra è come noi.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al
mio e vostro vescovo benedico voi ed i vostri cari; benedico i bimbi,
mando un bacio al piccolo Samuele e al fratellino. Benedico questi
oggetti sacri. Prendi la croce, Marisella.
Ti ho fatto prendere la croce perché la statua della Madonna è più
pesante.
Benedico questi oggetti insieme a Gesù, Egli con la sua presenza dà
la sua benedizione.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Adesso vai a dare un bacetto? Ciao. Don Claudio, è andata
via. Mi ha fatto prendere la croce perché è più leggera, mentre la
statua della Madonna è pesante.
Don Claudio - Non riesco neanche io a sostenerla.
Marisa - Quindi lei aveva ragione.
Roma, 10 maggio 2001 - ore 17:15
Lettera di Dio
97
Marisa - Vorrei raccomandarti il nostro Amedeo, Anna, e tu sai chi
voglio dire, tutti gli altri malati e Michelina. Vorrei fare gli auguri a
tutti; prega per tutte le persone che festeggiano il compleanno o
l'onomastico.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ho detto alla
vostra sorella di fare un triduo: giovedì, venerdì e sabato per
ricordare la sua consacrazione. Vi chiedo di pregare affinché quelle
anime che si consacrano a mio figlio Gesù siano piene d'amore.
Queste feste religiose non si celebrano tanto per la persona singola,
quanto per le vocazioni sacerdotali, religiose, matrimoniali,
missionarie, per tutte le vocazioni. Fate questo triduo per le persone
che si consacrano a mio Figlio Gesù.
A voi chiedo, come sempre, di pregare e, chi può, faccia il digiuno,
almeno qualche sacrificio e fioretto. Le anime continuano a
convertirsi per i vostri fioretti, sacrifici e per le vostre preghiere, ma
specialmente per le sofferenze del vostro vescovo, della vostra
sorella e della sua mamma.
Perché non accettare la sofferenza per amore di Dio? Quando
recitate il Padre nostro e dite: “Sia fatta la tua volontà, come in Cielo
così in Terra” significa che la volontà di Dio va fatta sempre e
dovunque. Ciò che succede sulla Terra è terreno, ciò che succede in
Cielo è amore, è gioia, è letizia; dovete godere di questo. Le
sofferenze arrivano, perché siete esseri umani e vivete su questo
pianeta Terra che è molto lacerato. Guardate quanto denaro hanno
speso per le elezioni, quante parole hanno sprecato: a chi e a cosa
servono? Perché possano essere sempre i primi? Perché possano
primeggiare? Perché il clero possa primeggiare? Non serve a nulla.
Guardate il Papa come viene trascinato da una parte all'altra. Ma a
che serve questo? A riunire le religioni? Vi siete mai domandati se le
vostre preghiere riuniscono le religioni? Ricordate la croce del
Venerdì Santo? Oh, è stata una iniziativa bellissima, ha reso felice
tutto il Paradiso. Vedete come Dio alla fine si accontenta di poco? A
voi sembra poco, ma per Lui è tanto.
Convertitevi tutti e credete al vangelo. Venite all'incontro biblico,
immagazzinate ogni parola che sentite uscire dalla bocca del vostro
vescovo, perché nasce dal suo cuore. Scusatelo se oggi non ha avuto
il tempo necessario per prepararsi; perché per la salute della sua
sorella e vari impegni non c'è stato il tempo di prepararsi. Accettate
le parole che escono dal suo cuore: è Gesù che parla in lui, come vi
98
ho detto altre volte.
Coraggio a tutti. Auguri a tutti. Se potete, fate questo triduo per
amore di Gesù, della Chiesa, del vescovo e della veggente.
Marisa - Non mi chiamare così.
Madonna - Come ti devo chiamare? Marisella no, veggente no: come
ti devo chiamare?
Marisa - Quando ero piccola mi chiamavi Miriam, adesso che sono
diventata grande mi chiami Marisella. Non ci capisco niente, ma
tanto non ho mai capito niente, come dici tu, anzi, come dice lui. Va
bene.
Madonna - Preparatevi adesso a ricevere la benedizione mia e del
vostro vescovo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i malati, i
vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di
Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sei scesa giù oggi? Io vedo che stai con i piedi sul
comò e c'è anche il piccolino. Ciao, ciao, piccolino.
Roma, 13 maggio 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Madonna - Prima di tutto, Marisella, vieni con noi in Paradiso e
mentre sei in Paradiso a godere, io porto la lettera di Dio sulla Terra.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza e grazie per ciò che avete
fatto per la vostra sorella. Avete realizzato una meravigliosa
coreografia: l'Eucaristia grande, e avete indovinato ciò che è più
importante per vostra sorella. Se tutto ciò scaturisce dall'amore per
colei che soffre, è bello ed è grande festa. Non servono parole
elevate, cantare bene o fare dei bei simboli se poi viene a mancare
l'amore. L'abbiamo portata con Noi in Paradiso per farla godere
insieme agli angeli, ai santi, e alle anime salve. È da molto tempo che
non saliva con Noi, e oggi Dio ha permesso questo perché ancora
l'attende una vita molto dura e spesso deve partire con me per posti
99
dove c'è guerra e sofferenza. Certo, per lei non è facile godere il
Paradiso e poi scendere di nuovo sulla Terra.
Ciò che avete fatto è bello, molto bello, e so che è stato fatto con
amore e sacrificio. Questo io voglio da voi: fate delle realizzazioni
belle, ma sempre dettate dal grande amore, perché se non c'è
l'amore tutto è inutile.
Oggi non voglio toccare nessun argomento triste, voglio che la vostra
sorella trascorra questa festa in modo tranquillo, perché per
scendere in mezzo a voi ha dovuto fare tre calmanti forti, e malgrado
ciò i dolori naturali rimangono, perché Dio oggi ha tolto quelli
soprannaturali. La vostra sorella ora è su a godere, mentre io sono
qui con voi. Sono venuta per ringraziare a nome di tutto il Paradiso
coloro che hanno lavorato, che hanno preparato così bene la festa
della vostra sorella. Grazie a tutti, ma ricordatevi che senza l'amore
tutto è inutile.
Adesso vi do la notizia bella.
(La Madonna volutamente tace per qualche istante)
Vi faccio attendere un po' come fa il vostro vescovo, vi faccio
allungare il collo. Sono 920 milioni le anime convertite; ce ne sono
dappertutto. Siete contenti di tutto ciò? Ho aspettato questo giorno
per dare una gioia alla vostra sorella, anche se lei in questo momento
sta godendo. Il suo godimento però dura poco, perché quando
tornerà sulla Terra tutto sarà più difficile.
Sono 920 milioni le anime che si sono convertite in pochissimo
tempo: non vi dice nulla questo? A volte per convertire un'anima ci
vogliono decine di anni. Però, quando un'anima si converte, non
cambia più, quando la conversione è autentica non si torna indietro.
La maggior parte di queste anime sono salve per merito della vostra
sorella, del vescovo e per le vostre preghiere. Continuate così e
arriveremo ai tre miliardi e mezzo, perché anche io prego con voi.
Vieni, Marisella, scendi di nuovo sulla Terra.
Marisa - Non puoi portarmi su e poi rimandarmi giù! Ho cantato e
avevo anche una bella voce, a differenza di questa mattina. Grazie,
comunque, anche se non lo merito; mi ha fatto piacere respirare un
po' di aria pura e santa.
100
Madonna - Io ho ringraziato anche a nome tuo i presenti per ciò che
hanno fatto.
Marisa - Sì, ringrazia a nome mio perché io mi vergogno; io sono
timida, quindi ringrazia tu, poi ringrazia il vescovo ed io sto a posto.
Madonna - Vogliamo recitare tutti insieme un Padre, Gloria e Ave?
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Benedico in particolar modo tutti i bimbi e gli
anziani.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, dopo tanto tempo sono andata su in
Paradiso e c'era una festa grande.
Roma, 15 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sono venuta
per salutarvi; ora lascio la parola al mio amato sposo Giuseppe.
San Giuseppe - Oggi la lettera di Dio è stata data a me, il vostro
Giuseppe, lo sposo della Beata Vergine Maria. Io vi amo tutti e dal
Paradiso anch'io vedo tante cose brutte e poche cose belle che
accadono sulla Terra. Per questo, come Dio ha sempre chiesto nelle
sue lettere, vi invito a pregare e a fare atti di mortificazione, come il
digiuno e l'astinenza. Mi raccomando, faccia il digiuno soltanto chi
può, chi ha una buona salute, non chi prende tanti medicinali, vero
Marisella?
Marisa - Sempre io?
San Giuseppe - Tu non puoi fare quello che chiedo ad altri. Io, lo
sposo di Maria Vergine, mi congratulo con voi, perché anche se siete
pochi, avete fatto tanto durante questi primi quindici giorni del mese
dedicato alla mia amata sposa.
Contate quante persone sono venute, quante non sono più venute e
101
quante non fanno il mese mariano a causa del lavoro, della
stanchezza o della lontananza. Io cosa posso dire se Dio ha scelto
questo luogo e non altri? La Madonna appare ogni giorno qui e non
in altri posti, perché questo luogo è taumaturgico. Probabilmente
ancora non avete compreso cosa significhi questo termine, anche se
il vescovo ne ha parlato a lungo: questo è un luogo santo, dove si
possono avere delle grazie, sempre secondo la volontà di Dio.
Quando riuscirete a fare sempre la volontà di Dio, in ogni momento
della giornata e non solo nelle grandi occasioni? Dio non vuole
grandi cose da voi, vi chiede soltanto di vivere in modo semplice,
facendo la sua volontà ogni volta che è necessario.
L'importante è amare, perché l'amore abbraccia tutto, salva e aiuta
tutte le persone.
Questa mattina ho portato la vostra sorella in Romania insieme a due
bimbi; lì c'è miseria e tanta cattiveria nelle persone. I bambini
crescono come se fossero delle bestioline, eppure sembrano dire:
“Cosa possiamo fare?”. Ne sono stati battezzati tanti. Credetemi,
andare in questi luoghi è duro e difficile. I bimbi sentono la
mancanza di affetto, di cibo, di vestiti e di tutto ciò che serve a ogni
creatura del mondo.
Quante creature godono e vivono nell'agiatezza, ma quante invece
sono nella povertà!
Molti miliardi sono stati spesi per il Giubileo e per i giovani che sono
venuti a Roma, ma intanto i bambini continuano a morire di fame.
Quanta miseria c'è nella vicina Romania, in Africa, in Jugoslavia, in
Palestina, specialmente a Gaza! Tutti voi non sareste sufficienti per
aiutare il prossimo in questi luoghi. Quando tutti lavorerete Dio vi
chiederà ancora qualcosa.
Tu lo sai, Marisella, a te l'ha già chiesto.
Marisa - L'ha chiesto al vescovo, non a me.
Madonna - Pregate per questi bimbi e per le loro mamme, che
soffrono la fame, la sete e non sono vestite, perché non hanno nulla
da mettersi addosso. I bambini vanno in mezzo alle immondizie a
raccogliere qualcosa per sfamarsi. Oh, è un pianto!
Voi potreste chiedervi perché Dio non fa nulla per queste persone,
102
ma Lui non può intervenire sempre, le persone bisognose sono
milioni.
Marisa - Ti devo chiamare Giuseppe o san Giuseppe? Perché non
mandi in questi luoghi i novecentoventi milioni di persone
convertite? Sono tanti, aiutano e fanno la volontà di Dio; essi sono
stati salvati grazie alle preghiere e alle sofferenze, adesso
dovrebbero dare qualcosa. Sia fatta la volontà di Dio.
San Giuseppe - Marisella, il tuo modo di parlare mi stupisce ogni
giorno di più. Quando sento che parli con la mia amata sposa rido
dietro di lei, perché è uno spettacolo vederti parlare con tanta
semplicità e ingenuità.
Marisa - Anche tu dici questo! Ma io non sono mai cresciuta nella
vita?
San Giuseppe - Sii felice così, perché la felicità ti aspetta e avrai una
grande gioia. Miei cari figli, se voi non potete fare nulla per queste
persone, pregate per loro. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari,
i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Cosa ti emoziona, Marisella?
Marisa - Mi emoziona soprattutto quello che ho visto stamattina.
San Giuseppe - Adesso ascolta la Santa Messa via radio.
Marisa - Anche questa è volontà di Dio?
San Giuseppe - Sì, Marisella, anche questa. Gli altri partecipino alla
Santa Messa.
Marisa - Ciao, san Giuseppe, posso darti un bacio? Forse la Madonna
è gelosa?
Che ho detto! Mi hanno sentito?
103
Roma, 17 maggio 2001 - ore 17:45
Lettera di Dio
Madonna - Coraggio, Nicolas, di' quante anime si sono salvate questa
notte.
Nicolas - Sì, diecimila anime.
Madonna - No, piccolino, dieci milioni.
Nicolas - Sì, dieci milioni di anime.
Madonna - Si sono salvate grazie a Marisella che questa notte ha
sofferto la vera passione, quella che soffre solo ogni tanto. La spada
le penetrava nel petto e nella spalla, causando una sofferenza molto
forte. La vostra sorella è stata eroica nell'accettare, nel non dire
nulla, differentemente da tante anime che per ogni piccola sofferenza
se la prendono con Dio. Tu invece hai cercato di incoraggiare tuo
fratello.
Marisa - Siamo arrivati a novecentotrenta milioni?
Madonna - Sì, Nicolas ha detto bene, anche se prima aveva detto
diecimila. Lui è come te, sbaglia i conti.
Marisa - Posso domandarti quando finirà il dolore?
Madonna - Durerà ancora una notte, poi potrai riposare.
Marisa - Nicolas tira il vestito alla Madonna e le dice:
“novecentotrenta milioni”. Aspetta, lo chiedo al vescovo, lui di
matematica ne sa più di me. Don Claudio, eravamo a novecentoventi
milioni.
Don Claudio - Con i dieci milioni di oggi arriviamo a novecentotrenta
milioni.
Madonna - Marisella, non ti fidavi di me?
Marisa - Sì, ma c'è stata confusione.
104
Nicolas - No, Marisella, novecentotrenta milioni.
Marisa - Sì, ma prima tu avevi detto diecimila.
Nicolas - Io sono un bambino.
Marisa - Tesoro, aiuti la tua mamma e il tuo papà, come noi andiamo
ad aiutare i bimbi malati e quelli che muoiono?
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi ricorre
l'anniversario dell'ostia che ha sanguinato, assumendo la forma di
una conchiglia e che successivamente ha sanguinato assumendo la
forma di un cuore. Voi avete gioito di questi grandi miracoli
eucaristici quando sono avvenuti, ma poi avete dimenticato tutto,
perché qualcuno ha dovuto ricordarvi che oggi ricorreva
l'anniversario di questo grande miracolo eucaristico.
Miei cari figli, continuate a pregare. Vi siete accorti che piano piano
state raggiungendo quel traguardo tanto desiderato? Anche oggi vi
ripeto: quando arriveremo a un miliardo di conversioni, dovrete
gridare “alleluia”, gioire, battere le mani, cantare, perché se tutto
questo arriverà è grazie alle vostre preghiere, ma soprattutto alla
grande sofferenza della vostra sorella. Lei difficilmente brontola o se
la prende con Dio, a volte piange e si lamenta a causa del forte
dolore, ma offre tutto a Dio che essendo grande, immenso, buono e
santo l'aiuta, come aiuta voi tutti. Miei cari figli, quando dico che Dio
vi aiuta, non significa che la salute rifiorisca o che venga salvato
dalla morte chi sta per morire; Dio vi ama e voi dovete fare la sua
volontà: se la salute o una persona cara vengono a mancare, si deve
comunque accettare la volontà di Dio. Se qualche anima parte da
questa Terra ed è in grazia, va subito a godere Dio, o passa per il
Purgatorio; poi c'è l'incontro con Dio. Questo vale per tutte le anime
che amano Dio, che vivono per Dio, che fanno la volontà di Dio.
Io vi invito a fare sempre la volontà di Dio e ad abbandonarvi a Lui.
Quando dico di abbandonarvi a Dio, prima date il vostro sì e poi lo
ritirate. Dite sì con la testa e no con il cuore. L'abbandono a Dio deve
partire dal cuore. Questo io voglio da voi.
Forse dico una cosa troppo grande, ma vi chiedo di prepararvi
meglio che potete per la festa del giorno 27; anche se ci saranno solo
due persone nuove dovrete dare esempio e testimonianza. Fate
l'incontro non tanto per mangiare, ma per pregare insieme, per
105
ascoltare e vivere insieme la Santa Messa; tutto il resto è di
secondaria importanza.
Miei cari figli, vi amo moltissimo e vorrei tanto farvi entrare nel
cuore tutte le lettere che Dio manda, ma a volte non è facile.
Giubilate, godete per quest'anima e per questo vescovo che Dio ha
messo sul vostro cammino. Godetene finché potete, perché non tutti
hanno vicino a sé due persone scelte da Dio; i miei due figliolini
hanno detto sì e vanno avanti, anche se la sofferenza li sta logorando.
Ricordatevi del grande miracolo del 17 maggio, ricordatevi della
conchiglia, del cuore, del sangue di Gesù. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Nicolas - Ciao, papà!
Marisa - Non c'è il tuo papà.
Nicolas - Sì, c'è il mio papà!
Marisa - Ciao, piccolo.
Roma, 18 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche oggi
siete molto pochi, ma questo non ha importanza, perché Dio si
accontenta di tutto ciò che potete dare; c'è chi può dare tanto e chi
poco, ma l'importante è dare tutto a Dio. Le anime si convertono non
per merito dei grandi uomini della Chiesa e delle grandi personalità,
ma grazie agli umili, ai semplici, a coloro che amano Dio
immensamente.
Vi chiedo di continuare a pregare. La passione continua, il sangue
esce, la lancia ferisce ancora, ma voi dovreste imparare dalla
serenità della vostra sorella. Talvolta emette un lamento abbastanza
forte, perché il dolore è immenso, ma malgrado tutto, riesce a fare
106
delle battute, a sorridere e quando Dio lo permette, anche a cantare.
Dio infatti le ha tolto anche la voce, ma qualche volta la fa tornare.
Le creature non possono sapere cosa Dio vuole da loro, quando
decidono di abbandonarsi a Dio dando il proprio sì, Lui chiede tutto e
dire di no diventa difficile. Chi dice di no a Dio, chi torna indietro,
non è degno del Regno dei Cieli.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Ciao, Marisella.
Marisa - Ciao. Don Claudio, ha preso per mano il bimbo ed è andata
via.
Roma, 19 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Abbiamo
superato la metà del mese mariano e le persone sono sempre le
stesse, ma le preghiere aumentano, l'amore aumenta, e tutto ciò che
fate è per le conversioni. Come sempre vi invito a pregare e ad
amare. Quando c'è qualcosa che non va, chiedete al vostro vescovo:
soltanto lui può rispondere alle vostre domande. Quante volte vi ho
detto di non parlare fra di voi, ma di andare dal vostro vescovo;
quante volte vi ho detto che siete fortunati ad avere un vescovo così,
un mio caro figlio prediletto. Fortunati voi ad avere un vescovo che vi
spiega il Vangelo facendo veramente di ogni parola un poema; beati
voi che siete sempre seguiti, che partecipate alla santa messa in
silenzio e con devozione. Dovete dare esempio anche a coloro che un
domani verranno: dovranno vedere come vi comportate e dovranno
rispettare il silenzio e la preghiera.
Miei cari figli, la Mamma che cosa può dirvi ancora che non vi ho
detto? Quante volte ho ripetuto le stesse cose? Vi invito solo a fare
silenzio nel vostro cuore. Come già ho detto, parlate con mio Figlio
Gesù, chiedete a Lui ogni cosa, chiudete gli occhi e stringete le mani
sul vostro cuore e parlate con Gesù, come facevo io con il mio amato
sposo Giuseppe e come fanno i miei due cari figliolini, provati ogni
giorno sempre di più. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
107
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo.
Nicolas - Ciao, zia.
Marisa - Ciao a tutti.
Nicolas - Anch'io dico sempre: “Ciao a tutti”.
Marisa - Ciao. Don Claudio, è andata via.
Roma, 20 maggio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Madonnina, cosa posso dirti? Vorrei raccomandarti tutte le
persone che sono malate e quelle che si raccomandano alle mie
preghiere. Grazie per tutto quello che mi stai facendo passare. È
arrivato Gesù. Vedi in quali condizioni si trova la tua sposa?
Gesù - Miei cari figli, vorrei tanto raccomandarvi di pregare in questi
giorni Dio Onnipotente, affinché vi faccia la grazia che tanto
desiderate. Come ha detto la mia e vostra Mamma, quando
arriverete al miliardo di conversioni cantate Alleluia, gioite, battete
le mani. Ai miei tempi si usava molto battere le mani, ma so che al
vostro vescovo non piace tanto, specialmente in chiesa ed ha
ragione. Non si battono le mani in chiesa, ma quando arriverà
l'annuncio del miliardo d'anime convertite, posso, Eccellenza, far
battere le mani a tutti?
Don Claudio - Anche oggi!
Gesù - Oggi no, non siamo ancora arrivati al miliardo. Parli a fatica,
figlia mia.
Marisa - Sì, perché ho visto la morte da vicino, molto vicino. Adesso
sto un pochino meglio, ogni tanto mi fai questi scherzi: un giorno sto
bene e tutti gli altri sto male. C'è una cosa che mi dispiace: se io
108
sono veramente la tua sposa, perché non mi dai almeno la possibilità
di scendere per partecipare alla S. Messa? Non mi sembra di
chiederti tanto, io ho bisogno di partecipare alla Messa.
Gesù - Ma fai sempre la comunione, anche due volte al giorno.
Marisa - Sì, però partecipare alla Messa con il gregge, come tu lo
chiami, è bello. Gesù, penso di non farcela più, fatico a parlare, se tu
vuoi puoi aiutarmi.
Gesù - Io voglio aiutarti sempre, figlia mia; adesso bevi un goccio
d'acqua. Raccomando al piccolo gregge di pregare, questi sono i
momenti più difficili che vi preparano al grande miracolo. Voi avete
ricevuto tanti miracoli, probabilmente non ve ne siete neanche
accorti, ma quanti ne avete ricevuti! Ogni cosa che fate diventa un
miracolo, se è fatta con sofferenza e sacrificio. Non abbiate paura, se
c'è qualche piccola sofferenza nel vostro corpo che poi passa, è
sempre volontà di Dio tutto ciò che succede. Mi rendo conto che è
difficile fare la Sua volontà, è difficile abbandonarsi a Dio, ma tutti
potete farlo, non avete ancora compreso che vi aiuta in ogni
momento, se vivete in grazia.
La Mamma ieri ha detto: “Fate silenzio nel vostro cuore”, quante
volte ha anche ripetuto: “Quando uscite dalla chiesa continuate a
parlare del messaggio, a parlare di Gesù”. Non uscite dalla chiesa
facendo un semplice segno di croce e poi rimanete a parlare davanti
all'entrata di cose umane. Ricordate, miei cari figli, la chiesa arriva
fino alla tettoia! In estate, se ricordate, c'era gente lì sotto che
ascoltava la Messa. Volete parlare? Andate più in là nello slargo,
parlate piano, perché c'è chi vuol pregare. Quando la Mamma ieri ha
detto: “Fate silenzio nel vostro cuore”, alcuni sono rimasti in chiesa a
pregare, altri invece sono usciti e hanno cominciato a parlare sulla
porta. Questo non è bello e mi fa capire che voi non seguite i
messaggi, sia quelli vecchi, sia quelli recenti. Perché fate questo? A
volte mi domando: credete in tutto ciò che fate o agite
meccanicamente? Non sarebbe bello se così fosse, avremmo perso
tempo Noi del Cielo e il vostro vescovo.
Mi meraviglia di più che si comportino così anche coloro, che sono
arrivati tra i primi in questo luogo e che dovrebbero dare il buon
esempio. La Mamma ieri diceva: “Date il buon esempio, le persone
nuove che arriveranno dovranno vedere in voi il buon esempio e la
testimonianza”. Invece cosa fate? Neanche uscite dalla chiesa e
109
parlate, non fatelo, di qualsiasi cosa si tratti, importante o meno, fin
dove c'è la tettoia, perché è chiesa. Parlate piano, perché chi prega
possa dialogare con Dio nel raccoglimento. Se scappate fuori e poi
restate a parlare, allora fermatevi in chiesa. Ecco, questi
comportamenti dispiacciono e mi fanno pensare che non ascoltate
neanche quando noi del Cielo portiamo la lettera di Dio, ma come
potete poi metterla in pratica?
Vi ho amato, mio piccolo gregge, vi amo, ma cercate di fare quanto vi
insegniamo, tutti quanti. Mi ripeto: che si tratti di argomenti
spirituali o no, parlate lontano dalla cappellina per non disturbare
coloro che pregano.
Ritorniamo alla cosa bella, all'Alleluia, al batter le mani, al
rallegrarsi, al gioire e al sorridere, perché Dio, malgrado tutto, è
sempre con voi.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore.
Madonna - Io, la vostra Mamma, vi stringo ancora al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Gesù - Coraggio, mia sposa diletta, coraggio, ci vuole tanta forza.
Marisa - Ciao. Gesù è andato via e non ho neanche fatto in tempo a
baciarlo. Ciao, aiuta il mio vescovo, aiutalo.
Roma, 22 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Madonnina, voglio raccomandarti tutte le persone. Ti
raccomando colei che ancora lasci qui con noi sulla Terra. Ti prego,
aiutala, dai meno dolore a lei e più a me, perché io sono più forte e
più giovane; toglile un po' di sofferenza, ne ha troppa. Ti raccomando
anche tutti i malati e coloro che soffrono, ma voglio raccomandarti
con tutto il cuore il giovane seminarista del Giappone e tutti i
sacerdoti, perché ora cominciano a capire dov'è l'errore degli uomini
della Chiesa. Aiuta il nostro vescovo, tu e Gesù sapete cosa fare.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi, 22
110
maggio, invocate ancora lo Spirito Santo perché vegli su di voi e vi
aiuti in tutto ciò che fate.
Ho una sofferenza nel cuore che mi ferisce profondamente. Alcuni
veggenti che non mi vedono più e alcuni sacerdoti organizzano
grandi adunate e chiedono di pagare l'ingresso alle persone che vi
partecipano e che vogliono sentirli parlare. Tanta gente è accorsa a
queste adunate, ma io non sono apparsa. Ormai queste persone si
sono fatte un nome talmente grande, che moltissimi fedeli corrono
dove sono loro e sono disposti a pagare l'ingresso. Pagano per
sentire un sacerdote che parla, per assistere a un'apparizione non
autentica. Invece qui non pagate nulla al vescovo che parla e alla
veggente; qui venite solo per pregare, ma nonostante ciò siete
pochissimi. Cosa dovrebbe fare un'anima chiamata da Dio? Accettare
la situazione così corri è oppure dire: “Basta! Perché parlare,
aiutare, soffrire tanto e poi avere intorno poche persone?”.
Certamente il vostro vescovo non dirà mai questo. Vedete come è
strano il pianeta Terra? Dove non ci sono apparizioni, ma solo un
sacerdote che parla o una veggente che dice di vedermi, accorrono
tante persone che pagano il biglietto; io non vi dico il numero, ma è
enorme. Anche in Sardegna hanno pagato per entrare e ascoltare la
stessa persona. Voi avete mai pagato per sentir parlare il vostro
vescovo? Quanti incontri biblici pieni di amore ha fatto? Anche se
erano presenti venti, trenta o sessanta persone, lui ha sempre fatto il
suo dovere di sacerdote e di vescovo. Per questo dovreste pregare
per lui e ringraziarlo. Se non mi sentisse vi inviterei quasi a baciare
dove cammina, ma questo sarebbe troppo e allora vi chiedo solo di
pregare per lui. Non andate dietro la massa, non correte da una
parte all'altra, perché non capireste e non arrivereste a nulla. Vi
chiedo di essere felici del fatto che siete pochi, ma siate santi. Anche
i sacerdoti e le vocazioni devono essere pochi, ma sante.
Ora devo dettare alla vostra sorella un messaggio personale, intanto
voi pregate.
Marisa - Vai piano, perché le mani mi fanno molto male. Va bene,
grazie.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Come per
domenica 13 vi invito a fare un triduo per il 27 maggio, fate una
giornata di adorazione per l'unione delle religioni e delle famiglie,
per la conversione dei sacerdoti e dei non credenti. Pregate per gli
ammalati in spirito e in corpo che sono tanti. È così bello pregare per
111
i fratelli.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo. Perdonami se qualche volta non parlo. Saluta
il tuo papà.
Madonna - Nonna Iolanda, parla pure; cosa vuoi chiedermi?
Nonna Iolanda - Madonnina, ascoltami: mia figlia chiede di soffrire
per far stare meglio me, ma lei ha già tanti dolori. Falla soffrire meno
e dà a me le sue sofferenze.
Marisa - La figlia vuole che guarisca la madre e la madre vuole che
guarisca la figlia. Perdonaci se abbiamo questo slancio verso di te.
Madonna - Coraggio, nonna Iolanda, tu sai che sono sempre vicina a
te e alla tua figliola.
A tutti coraggio e buona preparazione per il 27 maggio, non tanto
per l'agape fraterna quanto per la preghiera. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao piccolo, da' un bacio alla nonna. Ora ho parlato ad alta
voce!
Roma, 24 maggio 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Marisa - Ciao, Gesù, da tempo ti aspettavo. Questo mese è dedicato
alla Mamma, ma desideravo tanto vederti.
Gesù - Miei cari figli, oggi sono venuto al posto della Mamma, perché
desidero fare questo triduo con voi.
Marisa - Voglio raccomandarti alcune persone: Rosanna, il piccolo
Saverio, Amedeo, Anna, Selenia, Angelo e tanti altri che si affidano
alle mie preghiere. Gesù, tu puoi aiutarli, se questa è la tua volontà.
Gesù - Per te non chiedi nulla?
112
Marisa - Cosa devo chiedere? Dammi soltanto la forza di sopportare
e di accettare tutto. Se tu sei il mio sposo devi fare di tutto per farmi
stare un pochino meglio, almeno quando sono presenti le persone,
poi quando sono sola fa' di me quello che vuoi.
Gesù - Marisella, io ero severo e dolce, sapevo amare moltissimo, ma
quando mi trovavo solo nel Getsemani o in qualsiasi altro luogo,
versavo lacrime per le persone che non si convertivano. Così voi,
miei due cari figliolini, sorridete e date gioia quando siete con le
persone, ma quando vi ritirate e siete soli, piangete sul mio cuore.
Sono venuto per dirvi qualcosa che non piace molto al vostro
vescovo. Quando benedirà la statua della Madre dell'Eucaristia,
alzate in alto i fazzolettini di carta, celesti o rossi che siano e gridate:
“Viva Maria!”. Sventolate i fazzoletti con gioia e amore verso la
Madre dell'Eucaristia. A qualcuno questi gesti possono dare un po'
fastidio, ad altri possono piacere, voi cercate di ubbidire, così le cose
verranno sempre meglio. L'obbedienza è una virtù molto importante:
più ubbidite e più ricevete da Gesù e da colui che fa direzione
spirituale. Mi raccomando l'obbedienza, l'umiltà, la sincerità. Alcuni
dicono bugie con molta facilità. Perché? È così bello dire la verità,
mostrare amore, altruismo, generosità, è così bello amarsi.
Desidero tanto che offriate questa giornata per le vostre famiglie,
soprattutto per le persone che vengono qui a pregare, ma poi non si
comportano come dovrebbero e fanno sempre un passo avanti e due
indietro. Quante volte vi ho detto: “Camminate, fate anche un passo
piccolo, ma sempre avanti”. Imitate il passo di un piccolo bimbo,
come Samuele che comincia a fare i primi passi. Mettete un piede
dopo l'altro, ma avanti, avanti, sempre avanti, non tornate indietro.
Non pregate con falsità, ma con generosità, amore, altruismo,
pregate per tutte le persone che soffrono che, credetemi, sono tante.
Desidero che domenica facciate la festa per la vostra sorella, perché
ha sofferto tanto per portarvi dove siete arrivati, ma fatela
soprattutto per Sua Eccellenza che vi ha dato tanto. Una volta ho
sentito dire: “Ma quante feste ha Don Claudio?”. È vero, lui ha tante
feste, ma quanto vi ha dato? Mettete sui piatti di una bilancia da una
parte quanto vi ha dato e dall'altra le sue feste, vedrete che la
bilancia pende dalla parte di quanto avete ricevuto da Sua
Eccellenza. Riflettete prima di parlare. Chiedetevi: “Vogliamo fare
una bella festa per il nostro vescovo e per Marisella?”. Fatela, ma
113
con amore, con il cuore, senza lamentarvi o pettegolare. È vero, loro
hanno più feste di voi, male meritano, non credete?
Marisa - Gesù, pensa bene a quello che dici, perché dopo io non
voglio sentire lamentele.
Gesù - Marisella, non ti preoccupare; chi ha orecchie da intendere,
intenda. Voi avete meritato tutte le feste che vi hanno fatto, perché
noi le vogliamo, come vogliamo che le persone preghino in
continuazione. Non venite qui soltanto per pregare un momento e poi
tutto finisce, non venite soltanto per l'agape fraterna. Agape fraterna
significa stare con i fratelli, con amore; date testimonianza alle
persone che vengono per la prima volta, comportandovi
educatamente, senza desiderare di mangiare più di quello che già
avete nel piatto. Fate l'agape fraterna con amore, date esempio e
testimonianza; questo è il vostro motto: “Movimento Impegno e
Testimonianza”, date maggiormente esempio voi che venite da tanti
anni. Cedete il posto alle persone che vengono soltanto una o due
volte l'anno, sia per la lontananza, sia perché non conoscono o non
comprendono, inclusi i parenti. Mi raccomando, lo sarò presente con
la Mamma e vi guarderò, cercate di comportarvi bene. Non guardate
come si comportano le persone che vengono da lontano: ognuno
pensi a dare esempio e testimonianza.
Forse non volete che lo venga di nuovo in mezzo a voi? Vi ho tirato
un pochino le orecchie, ma è così bello amarsi. Credetemi, lo sono
andato avanti con i miei apostoli, perché c'era un amore grande, ma
colui che non amava ha tradito e si è condannato. Voi amate, così
non tradirete. Grazie, ora torno al Padre.
Madonna - Marisella, Gesù, il tuo sposo è andato via e sono venuta
io. Con la sua presenza Gesù ha già dato la sua benedizione, ora
tocca a me.
Insieme al mio e vostro vescovo, Sua Eccellenza, benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri, benedico soprattutto i malati che hai
raccomandato con tanto amore, anche se non hai fatto tutti i nomi,
altrimenti la lista non finiva più.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
114
Marisa - Ciao. Ciao, Nicolas.
Roma, 25 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Sono il vostro
Gesù; poiché oggi è il secondo giorno del triduo, sono venuto a
portare una lettera breve. Le lettere di Dio, brevi o lunghe, sono
sempre belle, perché incoraggiano e contengono dolci richiami. Ogni
volta che ve ne consegniamo una, ascoltatela bene e fate entrare nel
vostro cuore le parole di Dio; in questo modo tutto diventa più facile
e semplice, perché Dio è amore: Dio Padre è amore, Dio Spirito
Santo è amore, lo, Dio Figlio, sono amore.
Oh, se tutti voi uomini poteste comprendere il grande amore che Noi
del Paradiso abbiamo per voi! Nonostante tutto ciò che accade sulla
Terra, Dio non abbandona mai nessuno, anche quando vivete nella
sofferenza e nelle disgrazie; Lui conosce i motivi, ha i suoi fini e voi
dovete ascoltarlo. Quando succede qualcosa, non ve la prendete con
Dio. Notate da soli che l'uomo diventa cattivo quando pensa al potere
e al primeggiare e tutto sembra facile per lui. Quante volte vi siete
chiesti perché le persone malvagie hanno tutto, mentre a voi succede
sempre qualcosa, nonostante cercate di essere buoni e di seguire la
strada indicata da Dio! Vero, Marisella?
Marisa - Sì, oggi sono in una situazione un po' critica, non so se a
causa del tempo, perché è venerdì o per il triduo, ma questo rimanga
fra noi due.
Gesù - Come sempre voglio invitarvi alla preghiera, a festeggiare la
mia e vostra Mamma e a sistemare bene la statua che farete
troneggiare. Cantate e date gloria più che potete. Può sembrare non
importante, ma è così bello innalzare una statua che in fondo non ha
nulla, a meno che poi Dio non la renda taumaturgica. Fate festa alla
Regina del Cielo e della Terra, alla Madre dell'Eucaristia.
Coraggio e avanti. Non bisogna essere grandi uomini per conquistare
il Paradiso, è sufficiente essere umili, semplici, sinceri e leali con
tutti.
Marisa - Gesù, desidero ricordarti tutte le persone che ti ho
raccomandato ieri: il piccolo Saverio, Rosanna, Amedeo, Anna e tutti
115
coloro che hanno chiesto il mio aiuto. Vorrei che comprendessero
che se guariscono non è per merito mio, ma soltanto tuo. Ci sono
tante persone che hanno bisogno di aiuto, ti prego, non le
abbandonare e dà loro la forza e il coraggio di accettare tutto, di fare
sempre la tua volontà.
È andato via e neanche mi ha salutata.
Madonna - Marisella, hai ragione, ma quando Gesù fa così tu conosci
il motivo. Stai tranquilla.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Dopo chi può continui l'adorazione; grazie a coloro che hanno
adorato mio Figlio Gesù. Grazie.
Marisa - Ciao, piccolo. Don Claudio, è andata via.
Roma, 26 maggio 2001 - ore 22:30
Lettera di Dio
Marisa - Sei venuto ancora Tu, Gesù?
Gesù - Sì, mia sposa diletta, sono venuto lo. Tornerò ancora per farti
compagnia durante questa notte di dolore e di sofferenza; con te
questa notte soffrirò la passione, starò accanto a te e ti aiuterò a
sopportare tutto. Mia cara sposa, vieni, vieni con Me.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie dell'amore che
avete dimostrato nel venire qui con sacrificio, ed anche con un po' di
sonno; dormite tranquilli nelle braccia di mia Madre, della Madre
dell'Eucaristia. Lo so: la notte porta molto sonno a tutti, ma dal
momento che questa notte sarà terribile per la vostra sorella,
pregate prima di coricarvi, prima di addormentarvi pregate per lei
affinché abbia la forza di sopportare e di accettare tutto. Vi
domandate perché lo, Gesù, il suo sposo, la tratto in questo modo?
Non è perché non la amo, la amo moltissimo e soffro nel vederla
116
soffrire, ma Dio ha bisogno delle sue sofferenze; Io, Gesù, ho bisogno
della mia sposa; lo Spirito Santo ha bisogno di lei, come lei ha
bisogno delle vostre preghiere, dei vostri sacrifici, dei vostri fioretti,
del vostro digiuno.
In qualcuno ancora si fa sentire l'orgoglio, il primeggiare e il dire
delle bugie; quando imparerete ad essere umili, semplici, sinceri e ad
amare? Quando si ama non ci possono essere questi difetti,
specialmente l'orgoglio. Perché dire le bugie? Pensate: da 266 anime
convertite siete arrivati a 940 milioni che comprendono suore,
sacerdoti, vescovi, cardinali, laici e anche altre persone; voi sapete a
chi mi riferisco. Anche molti seguaci di altre religioni si sono
convertiti alla vostra religione. Sì, è vero, Noi chiediamo tanto, ma
non chiediamo a tutti, chiediamo a qualche anima, a pochissime
anime che offrono tutte se stesse per salvare gli uomini della Chiesa.
La Chiesa è salva, perché è di Dio e nessun uomo, anche se grande e
potente, può distruggere la Chiesa. Voi siete con la Chiesa, miei cari
figli, siete tutti con la Chiesa.
Domani ci sarà grande festa per la vostra sorella, ma vi invito a
pregare non solo per lei, ma anche per tutte le anime consacrate,
affinché rispondano alla chiamata di Dio con obbedienza, castità,
povertà; non ci si consacra a Dio tanto per dire: “Sono una suora”,
“Sono un'anima consacrata laica” o “Sono un sacerdote”; bisogna
offrire a Dio l'obbedienza, la castità e la povertà, chiusi da un bel
cerchio di umiltà, e di semplicità e da un altro bel cerchio grande
d'amore, l'amore offerto a Gesù Eucaristia, alla Madre
dell'Eucaristia, a tutti i cristiani, credenti e non credenti, a tutte le
razze. Amate soprattutto quelle persone che stanno ancora vivendo
la guerra e muoiono di fame, che non hanno medicine, non hanno
nulla. Cosa vi chiede Gesù? Di pregare. Non guardate se il vostro
fratello fa qualche piccolo errore: tutti avete le imperfezioni, nessuno
di voi è perfetto, solo i bimbi, vero Samuele? Solo i bimbi piccolini
sono perfetti, i bambini come Jacopo, Emanuele. Che ne dici tu,
piccolo Nicolas?
Nicolas - Sì, Gesù, sono d'accordo con Te: tutti i bimbi sono perfetti
come Te, Gesù.
Vorrei tanto aiutare papà e mamma e prego tanto per loro. Voglio
bene a tutti i bambini come me. Ciao, zia; io vedo quanto soffri, soffri
tanto, e stanotte verrò anch'io con Gesù. Ho dato un bacio ai miei
cuginetti, a mamma e papà, ai nonni, agli zii e alla cara nonna
117
Iolanda.
Marisa - Mi fai soffrire, mi fai soffrire. Grazie, comunque, grazie per
essere venuto in mezzo a noi. Prega tanto per la tua mamma e il tuo
papà.
Nicolas - Non devi piangere, zietta. Non dovete piangere, perché io
sono felice e ho tanto, tanto lavoro da fare con la Mamma e con
Gesù.
Gesù - Questo è un regalo, miei cari figli, che Dio Padre ha voluto
fare a tutti. Vi ringrazio ancora della vostra presenza.
Marisa - Gesù è andato via e Nicolas è rimasto vicino alla
Madonnina.
Madonna - Ora non mi resta che dirvi di riporre Gesù Eucaristia che
ha sanguinato e di partecipare alla Santa Messa come fosse l'ultima
della vostra vita.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Non piangere, Marisella, sii
felice.
Marisa - Beh, un pochino posso piangere? Ciao. Ciao, Nicolas. È
andata via. Non si può parlare, perché c'è Gesù Eucaristia.
Roma, 27 maggio 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Anche oggi sei venuto Tu, Gesù? Ma oggi è la festa della
Madonna!
Gesù - Sono venuto per festeggiare la Madonna, la mia e vostra
Mamma. Miei cari figli, grazie della vostra presenza. È il vostro
Gesù, è il mio amore che vi parla. Vi ringrazio per tutto ciò che avete
preparato per la mia e vostra Mamma, per la Madre dell'Eucaristia.
Sì, è vero: l'Immacolata apre la storia e la Madre dell'Eucaristia
chiude la storia. Che gioia vedervi qui riuniti a pregare, soprattutto
in questo mese in cui abbiamo sempre raccomandato la preghiera, il
118
sacrificio, i fioretti e il digiuno per chi poteva. Questo serve a far sì
che gli uomini si convertano, non soltanto i cattolici, ma anche i
membri di tutte le religioni e di tutte le razze. Tutti dovete arrivare
ad amare Dio, come Egli ama ognuno di voi. Dio ha amato tutti gli
uomini, non ha fatto differenze tra buoni e cattivi e ha dato Me, suo
Figlio, per tutti. Io sono morto in croce, ho dato tutto il mio essere ed
il mio corpo per ognuno di voi. Voi fate qualche piccolo dono a Me,
alla Madre dell'Eucaristia, a tutti gli angeli, i santi e le anime salve
che mi circondano.
Vivete questa giornata con tutto l'amore che potete sia in ciò che è
sacro sia nel profano. Mi raccomando: ogni azione che fate sia
dettata da educazione, rispetto, umiltà e semplicità. Non bisogna
essere grandi uomini, ma servono la semplicità, l'umiltà e la serenità
per dare serenità a coloro che sono festeggiati.
Marisa - Voglio donarti questo mazzo di rose, Gesù. Non so se la
sposa debba darlo allo sposo, però voglio donartelo ugualmente.
Gesù - Dallo alla Mamma, oggi è anche la sua festa.
Marisa - Che significa? Devo andare sull'altare a portarglielo?
Gesù - Forse ti chiedo troppo, ma qualcuno potrebbe aiutarti a salire
i gradini e a portare i fiori fino alla statua della Madre
dell'Eucaristia, potrebbe essere Davide.
Dopo vi darò altre notizie molto importanti che vi renderanno tutti
felici. Gioite e godete più che potete.
Adesso vieni, Marisella, a portare il bouquet, come voi lo chiamate,
alla Madonna.
Marisa - Tu vuoi si faccia sempre tutto per la Mamma e anche noi lo
facciamo, sempre.
Gesù - Oggi Dio, nella sua lettera, non ha nulla da dirvi se non
augurarvi una santa festa. Come già vi ho detto ieri sera, la vostra
sorella ha passato una nottata di passione molto forte. In questo
giorno dedicato alla festa della Madre dell'Eucaristia e alla
intronizzazione della sua statua, vi annuncio che, per la sofferenza,
per i sacrifici, per i fioretti dei miei due figli e di coloro che hanno
pregato con tutto l'amore, avete raggiunto un miliardo di anime
119
convertite.
(I presenti applaudono con gioia e intonano canti di Alleluia alla
Santissima Trinità in segno di ringraziamento)
Questo è il grande annuncio che oggi vi ho portato. Miei cari figlioli,
mio piccolo gregge, non siete tanti, anzi, siete molto pochi in
confronto a coloro che vanno in altri santuari, eppure siete arrivati a
convertire in poco tempo un miliardo di anime di ogni religione e
razza, non soltanto cattoliche. Questa è una grazia grande, è un
miracolo grandissimo che nel vostro piccolo, nella vostra umiltà e
semplicità, avete ottenuto: un miliardo di convertiti.
Marisa - Ascolta, Gesù, io non sono neanche capace a scriverlo,
perché una volta conoscevo i numeri, ma adesso proprio no.
Gesù - Tu scrivi uno.
Marisa - Uno, poi tre zeri, tre zeri, tre zeri. E qui mi fermo, io non so
andare avanti. Don Claudio?
Don Claudio - Hai detto bene, almeno credo.
Marisa - Ha detto che crede abbia pronunciato bene il numero.
Gesù - Non ha importanza se è stato detto bene, l'importante è che
voi comprendiate che potete arrivare a ottenere grandi risultati
quando volete, anche nel vostro piccolo: quando siete in casa, a
passeggio, a far festa, a una cena o a cucinare intorno ai fornelli,
come faceva la mia Mamma che ha insegnato a fare il sugo alla
vostra sorella.
Marisa - Non dire tutti questi particolari, altrimenti sembra che io
non sia capace di fare niente.
Gesù - Ecco: con le piccole azioni avete dato tanto a Dio Padre, a Dio
Figlio, a Dio Spirito Santo. So che mi vuoi raccomandare tutte le
anime che hanno bisogno del mio aiuto, ma non ti preoccupare, ho
già letto nel tuo cuore e con la mia presenza ho già benedetto le
medagliette, ho benedetto ognuno di voi e soprattutto i bimbi.
Marisa - Va bene.
120
Gesù - Coraggio a tutti, miei cari figli, e festeggiate ancora; battete
le mani per il miliardo di anime convertite.
Marisa - Gesù è andato via. Ora è venuta la Mamma del Cielo e della
Terra.
Madonna - Io sono qui soltanto per ringraziarvi. Insieme al mio e
vostro vescovo vi benedico. Raccomando il rispetto al vostro vescovo
e sacerdote, perché non ci sono altri sacerdoti che danno la vita per
le anime. Benedico voi, i vostri cari ed i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Come sempre mi ripeto e dico: “Partecipate alla Santa Messa e alla
Santa Comunione come fosse l'ultima della vostra vita”. E tu,
Eccellenza Reverendissima, di' la Santa Messa come fosse l'ultima
della tua vita, anche se so che già lo fai, sai che ogni tua messa salva
un'anima.
Marisa - Ciao. Sono andati tutti via, Don Claudio. Non sapevo come
scrivere un miliardo.
Don Claudio - Comunque l'hai detto bene.
Roma, 29 maggio 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, oggi più che mai avete capito l'importanza
della preghiera. Tanti sacerdoti, vescovi, arcivescovi e cardinali sono
come colui che ha tradito la Chiesa. Sono tanti, anche se non fanno
rumore, perché non sono conosciuti. Questo arcivescovo è conosciuto
in tutto il mondo e la situazione è preoccupante perché può ribaltarsi
tutto e portare dietro di sé molte anime. A voi chiedo di pregare per
queste anime, per le persone che ingenuamente hanno seguito colui
che diceva di essere con Dio. Tutto può cambiare se lui vuole, come
voi potete tornare alla normalità se colui che si firma presidente
della C.E.I. cambiasse.
Il mondo continua ad andar male, le disgrazie continuano a
succedere per un motivo o l'altro, l'odio e il rancore continuano ad
121
aumentare. Quando ci sono anime che sono buone e docili, allora
vengono calunniate e diffamate.
A voi chiedo la preghiera costante, l'abbandono totale a Dio, l'amore
a Colui che ci ha creati.
Cosa posso dirvi ancora se non ripetere in continuazione di pregare,
pregare, pregare per le anime? Quelle che mettono più paura e
danno più preoccupazione sono proprio le anime che fingono di
vivere in contatto con Dio e con gli uomini; queste sono le persone
che poi tradiscono con molta facilità. È più facile che si converta un
vero peccatore piuttosto che una di queste persone.
Pregate per tutte quelle anime che hanno seguito questo cammino e
che ora lo hanno abbandonato.
Restate nella Chiesa, restate con Dio.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti nel mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Ti benedico, piccolo Emanuele, insieme ai tuoi cuginetti.
Marisa - Ciao. È andata via.
Roma, 1° giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Oggi inizia il mese di giugno e sarei molto felice se lo
dedicaste al mio Cuore. Non siete obbligati a venire nel luogo
taumaturgico, ma vi siete accorti che quando venite qui con sacrificio
e pregate con più insistenza le conversioni aumentano? È mio grande
desiderio che veniate qui, se potete; chi ha la possibilità venga a
pregare in questo luogo taumaturgico. Il miliardo è stato superato,
oggi dovete aggiungere altri venti milioni di conversioni.
Marisa - Venti milioni?
Don Claudio - In tutto sono un miliardo e venti milioni.
122
Gesù - Vi siete accorti come avete raggiunto celermente questo
miliardo che sembrava tanto lontano? Non tutti vi aspettavate di
poterlo raggiungere il 27 maggio; anche tu, Marisella, dubitavi,
perché ti sembrava un numero troppo grande.
Marisa - Io non riesco neanche a scriverlo.
Gesù - Vi invito a venire a pregare soltanto per il bene del mondo
intero, per aiutare coloro che non mi conoscono e non sanno cosa
vuol dire amare l'Eucaristia, amare la Madre dell'Eucaristia; essi non
conoscono Dio, l'Essere Perfettissimo, creatore del Cielo e della
Terra, non conoscono nulla e fanno tanta pena. Tu, Marisella, hai
girato molte nazioni ed hai visto che pochi mi conoscono; mi
conoscono ancora meno della Mamma, perché è molto difficile
parlare di Gesù e dell'Eucaristia, e farsi comprendere da coloro che
ascoltano. Come vedi, Io sono venuto qui con tutti i santi, gli angeli,
le anime salve e i papi che, pur non essendo dichiarati santi dalla
Chiesa, per noi sono già santi. Marisella, tu sai che Pio XII e Paolo VI
sono santi per Noi e se la Chiesa tarda a dichiararli santi non
importa, per Noi già lo sono.
Per voi è difficile comprendere che possa esistere un santo vivente.
Sulla Terra ci sono due persone dichiarate sante dal Paradiso, questi
due santi sono stati eletti da Dio e soffrono e pregano per tutti. Voi li
vedete scherzare, ridere, fare qualche battuta e anche qualche
scatto; anch'Io ne ho fatti tanti e ho preso a frustate le persone che
non si comportavano bene. È vero, Emanuele, che sei d'accordo col
tuo Gesù?
Marisa - Sì, so che tu hai fatto questo, ma tu sei Gesù.
Gesù - No, Marisella, allora nessuno mi conosceva bene come mi
conoscete voi. Dal momento che a Dio tutto è possibile, ha dichiarato
sante due persone sulla Terra già da un po' di tempo e chi non le
rispetta, chi le calpesta commette peccato, perché è peccato
calpestare e offendere i santi.
Marisa - Gesù, il peccato è più grande se offendono Te. Molti
offendono noi, soprattutto il vescovo ordinato da Dio, il vescovo
dell'Eucaristia, a cui Tu hai dato tanti doni.
Ci vorrà molto tempo per arrivare a tre miliardi e mezzo di
conversioni?
123
Quanto dovremo aspettare ancora?
Gesù - Marisella, il tempo per il primo miliardo è volato.
Marisa - Sì, ma mancano ancora due miliardi e mezzo. Mamma mia!
Un momento, Gesù, scusa se mi permetto.
Gesù - Dimmi pure, mia sposa.
Marisa - Io devo soffrire ancora?
Gesù - Ora non posso risponderti, te lo dirò questa sera.
Marisa - Quando ti esprimi così vuol dire che devo soffrire, altrimenti
avresti detto subito di no.
Gesù - Sei diventata furbetta, finalmente.
Marisa - Desidero chiederti un'altra cosa.
Gesù - Come mai oggi hai tante domande da farmi? Parli sempre con
la Mamma.
Marisa - Voglio chiederti: quel bambino, Emanuele, chi è?
Gesù - È un bimbo che non conosci, un bimbo che è volato da Noi.
Non è quello che tu pensavi.
Marisa - Nicolas ti sta tirando il manto.
Gesù - Oggi Nicolas non parla, perché c'è Gesù e parla Gesù. Domani
andrete a Gaza.
Marisa - Ci mandi sempre nei posti più difficili?
Gesù - Voi non soffrite niente fisicamente, né vi stancate: volate e
siete là. Soffrite solo quando vedete le persone che soffrono.
Mi auguro tanto che facciate bene questo mese dedicato al mio
Cuore Sacratissimo. Chissà se in un mese arriverete al secondo
miliardo.
124
Marisa - Gesù, non ci dire così, perché se poi non ci arriviamo stiamo
male.
Gesù - Pregate, fate digiuni, fioretti e sacrifici. Tu, Marisella non puoi
fare il digiuno.
Marisa - Va bene, ubbidisco, sia fatta la tua volontà, come sempre;
tanto mi sono accorta che quando dico di no è sempre sì; allora mi
conviene dire di sì così tutto è tranquillo.
Gesù - Auguro a tutti un buon mese dedicato al mio Cuore, vi auguro
di pregare, di fare fioretti, sacrifici e il digiuno, ma chi non può non
deve farlo; è vero, Don Claudio, Eccellenza Reverendissima? So che
non è facile fare il digiuno, perché il demonio vi tenta in ogni modo;
ti ricordi, Marisella, quando sentivi il profumo di…
Marisa - Di cannelloni, me lo ricordo, ma non c'erano.
Gesù - Adesso non devi fare il digiuno, però puoi fare qualche
fioretto, come sempre. Grazie, miei cari figli, per essere venuti a fare
compagnia al vostro Gesù. Insieme al mio e vostro vescovo benedico
voi tutti.
Roma, 2 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Dio Spirito Santo - Io, Dio Spirito Santo, sono venuto per portarvi un
semplice messaggio di amore e di pace. Chiedete il dono della pace e
delle lingue, come qualcuno desidera da tempo. Chiedete tutto ciò di
cui avete bisogno, ma, come ha detto spesso la Madre dell'Eucaristia,
chinate il capo e dite: “Sia sempre fatta la volontà di Dio”.
Ieri Gesù, la Seconda Persona della Santissima Trinità, vi ha parlato
del rispetto verso le anime; con tanto amore e dolcezza vi ha detto di
non mancare di rispetto verso coloro che Dio ha dichiarato santi sulla
Terra. Gesù aveva appena finito di dire questo che, dopo la santa
Messa, si è verificata una nuova mancanza di rispetto verso il vostro
vescovo: qualcuno si è permesso di rispondergli a tu per tu. Questa è
una grave mancanza che fa piangere il cuore di Gesù, e quello della
Madre dell'Eucaristia. Non ha importanza come si chiama, lui è il
vescovo ordinato da Dio, il vescovo dell'Eucaristia, il vescovo
dell'amore verso tutti. È stato chiesto il rispetto per lui e questo è
125
venuto subito a mancare. Perché ascoltate i messaggi e poi tutto
finisce? Devo dire allora che è solo una recita fatta in chiesa o
davanti agli uomini. È inutile criticare coloro che fanno grandi
parate, che riuniscono grandi masse, se voi vi comportate come loro.
Ascoltate il messaggio con amore, meditatelo e mettetelo in pratica,
altrimenti perdete tempo. Chi viene qui soltanto per farsi vedere
pregare e poi quando esce è peggio di prima, è meglio che non
venga, perché dà scandalo; guai a colui che scandalizza i miei figli.
Quante volte la Mamma vi ha detto: volete godere il Paradiso per
sempre? Volete amare la Chiesa per sempre? Non ha importanza chi
sia il papa, perché la Chiesa è di Cristo, non è degli uomini. Che uso
avete fatto di tutte le lettere di Dio? Molti hanno camminato, piano
piano sono andati avanti, altri sono tornati indietro ed altri - per
fortuna sono pochissimi - non camminano affatto. Dio ha insegnato a
camminare passo dopo passo; fate piccoli passi, ma andate sempre
avanti. Per fortuna solo pochi tra voi non amano la Chiesa, non
amano il vescovo ordinato da Dio e non amano Dio. Chi schiaccia il
vescovo offende Dio e, ripeto ciò che ha detto la Madre
dell'Eucaristia, chi offende il vescovo ordinato e dichiarato santo da
Dio, commette peccato. Per fortuna grazie a Dio Padre, a Dio Figlio,
a Dio Spirito Santo, grazie alla Madre dell'Eucaristia, queste persone
sono pochissime, ma fanno soffrire e distruggono. Esse quando
parlano offendono e non chiedono scusa; sembra che Dio debba tutto
a costoro che non amano. Dio ama tutti, ma dà a coloro che amano,
non a coloro che non amano.
Domani è la festa di Pentecoste, la mia festa, la vostra festa, la festa
di tutti; vorrei vedervi tutti uniti in preghiera, raccolti a pregare, a
cantare e pronti ad amarvi. Se siete arrivati a un miliardo dovete
capire come e perché vi siete arrivati; per la sofferenza della vostra
sorella che è stata grande. Questa sofferenza non è stata causata
dagli uomini, ma è la sofferenza che Dio dà a delle anime prescelte.
Anch'Io dico: “Chissà se alla fine di giugno…” ma non corriamo
troppo con i tempi, perché qualcuno dovrebbe soffrire giorno e notte,
versare lacrime di sangue e di sudore. Costei viene calpestata dalle
persone che vivono in casa e che le sono vicino. Non pensate al
secondo miliardo, ma ad amare ogni giorno di più, perché solo così
potete ottenere tutto ciò che desiderate, facendo sempre la volontà
di Dio.
Marisa - È andato via.
126
Madonna - Sì, Marisella, sono venuta io, la Mamma, per ricordarvi
ciò che ha detto Dio Spirito Santo. Tra voi c'è chi cammina bene, chi
zoppica e chi torna indietro; costoro per fortuna sono molto pochi.
Pensate a correggere voi stessi, ad amare tutti e a perdonare tutti.
Ciao, Marisella.
Marisa - Ciao.
Don Claudio, è venuto lo Spirito Santo, prima si è presentato sotto
forma di colomba, poi sotto le sembianze di Gesù, ma senza le
stimmate. Devi esporre il quadro, quello delle tre colombe, la Trinità.
Roma, 3 giugno 2001 - ore 10:35
Lettera di Dio
Marisa - Sono presenti le tre Persone della Santissima Trinità.
Dio Spirito Santo - Io, Dio Spirito Santo, vi invito a pregare con me:
Vieni Santo Spirito…
Miei cari figli, sono Dio Spirito Santo Consolatore e faccio gli auguri
anche a voi. La grande festa dello Spirito Santo è molto importante;
lo Spirito Santo non è conosciuto come Dio Padre e Dio Figlio, anzi
molti lo combattono e peccano con facilità contro di Lui. Invocate
ogni giorno lo Spirito Santo: “Vieni, Spirito Santo, Spirito d'amore,
illumina la mia mente, infiamma il mio cuore, fortifica la mia
volontà”; è così breve questa giaculatoria, ci vogliono pochi secondi
per dirla. Voi non potete immaginare quante persone istruite, quanti
alti prelati peccano contro lo Spirito Santo e chi pecca contro lo
Spirito Santo commette un peccato molto grave. La Madre
dell'Eucaristia, molte volte ha ripetuto: “Ricevete mio figlio Gesù in
grazia; chi non è a posto non lo riceva, ma vada prima a confessarsi.
Quando ricevete Gesù nel vostro cuore, fate silenzio, parlate con Lui,
cercate di ascoltare quello che dice”. Attraverso lo Spirito Santo
Gesù parla nelle anime pure, sante e in grazia ed Io, lo Spirito Santo,
le illumino. Dovete chiedere i sette doni, sono molto importanti.
Non peccate contro lo Spirito Santo; il vostro vescovo ha spiegato
cosa vuol dire peccare contro lo Spirito Santo, ma probabilmente voi
non lo ricordate, perché assimilate molto quando siete sul posto, ma,
una volta usciti di qui, dimenticate tutto; questo non è bello.
127
Io, Dio Spirito Santo, Spirito Consolatore, Spirito d'amore, vi amo
tutti, come vi ama tutta la corte celeste, gli angeli e i santi.
Pregate per la beatificazione di Pio XII e di Paolo VI; pregate molto,
specialmente per Pio XII al quale sono state rivolte tante calunnie e
tante diffamazioni, ma adesso anche per lui comincia il processo di
beatificazione; per questo invocate lo Spirito Santo, permettete
anche a Me di fare la mia parte. Non ci sono soltanto Dio Padre e Dio
Figlio, ma anche Dio Spirito Santo; non c'è soltanto la Madre
dell'Eucaristia, ma anche Dio Spirito Santo; fate fare qualcosa anche
a Me ed io farò grandi cose per voi.
Grazie e auguri a tutti. Vi invito a festeggiare con tutto il cuore
domenica 10 giugno, in ricordo del miracolo eucaristico avvenuto
nelle mani del vostro vescovo durante la santa Messa; è un miracolo
grandissimo che non è mai successo nella storia della Chiesa.
Miei cari figli, il mese di giugno è pieno di feste e purtroppo per
qualcuno tutte le domeniche sono molto impegnate. Il 29 giugno
farete la chiusura dell'anno sociale e vi accorgerete quanto vi
mancheranno l'incontro biblico, le novene, le veglie, lo stare insieme
a pregare. Poi, a Dio piacendo, nel mese di settembre tutto
ricomincerà, sta a voi non perdervi durante il periodo dell'estate.
Ciao, miei cari figli, Io vado e vi lascio la Mamma.
Madonna - Miei cari figli, io, la vostra Mamma, non ho nulla da
aggiungere a quanto ha detto Dio Spirito Santo, sono venuta per
darvi il mio abbraccio materno stringendovi forte al mio cuore.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri e queste madonnine qui presenti. Marisella!
Marisa - Questa volta non ho detto niente, né ho pensato niente.
Madonna - Benedico tutti gli oggetti sacri che avete addosso e nelle
borsette. Benedico i bimbi, anche quelli che gridano e urlano.
Roma, 6 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Non capisco quello che vedo: una conchiglia piena di sangue
128
piano piano si sta trasformando in un cuore e dentro c'è Gesù. La
Madre dell'Eucaristia, tutti gli angeli, i santi e le anime salve sono in
profonda adorazione.
Madonna - Fate un momento di silenzio e di adorazione.
I grandi miracoli sono compresi soltanto nel momento in cui
avvengono, poi sono dimenticati e allora occorre che qualcuno li
debba ricordare, e, malgrado tutto, non rispondete alla chiamata.
Eppure tutti avete visto che dall'ostia grande bianca, che piano piano
si è trasformata in una conchiglia, è fuoriuscito il sangue. Dopo tanto
tempo la stessa ostia ha sanguinato di nuovo e ha formato il cuore di
mio Figlio Gesù. In questo momento Gesù è in profonda preghiera e
il suo Cuore sanguina per l'amore a tutte le anime, buone e non
buone. Quando c'è un avvenimento bello che riguarda la Terra tutti
lo ricordano, ma quando c'è qualcosa di grande che riguarda Dio e il
Cielo, viene dimenticato e bisogna che qualcuno lo ricordi. Questo fa
soffrire mio Figlio Gesù, la sua Mamma e tutti coloro che hanno
sempre amato Gesù. Ora il sangue non esce più, Gesù si alza, dà la
sua benedizione a tutti e invita alla preghiera costante. Sarà il
vescovo a decidere se festeggiare questo grande evento domani,
perché speriamo ci siano più persone.
Miei cari figli, è triste tutto questo, è triste che i miracoli eucaristici
avvenuti qui, che sono i più grandi miracoli della Terra, debbano
essere ricordati da qualcuno. Non voglio dirvi altro, ma fate come ha
detto Gesù: pregate costantemente, non stancatevi di pregare.
Grazie, grazie della vostra presenza. Marisa, guarda, i bambini sono
intorno a Gesù.
Marisa - Ciao. Perdonaci tutti se siamo così. Ciao.
Roma, 7 giugno 2001 - ore 17:15
Lettera di Dio
Marisa - Ho cercato di sdrammatizzare per qualcosa che ho nel
cuore.
Madonna - Lo so che soffri perché non puoi essere presente durante
l'esposizione del Santissimo, ma offri anche questo al tuo Gesù, al
tuo sposo.
129
Miei cari figli, la Mamma oggi parlerà pochissimo perché Gesù
Eucaristia è esposto qui davanti a voi e non voglio distrarvi.
Durante la giornata succedono tanti fatti, piccoli o grandi, che fanno
soffrire ed io voglio che in questo momento restiate accanto a Gesù
con gioia, gridando alleluia e amando Gesù. Qualcuno dice che
amare Gesù è difficile e coloro che non vogliono abbandonarsi a Gesù
dicono che è molto difficile. Io dico che chi si abbandona a Lui si
sente sereno e felice, perché sente l'aiuto che viene dal vostro caro
Gesù. Abbandonarsi sembra difficile, ma diventa tutto facile perché
Lui vi dà la forza e il coraggio di andare avanti. Chi non si abbandona
diventa sempre più aspro e a volte, oso dire, più cattivo, perché non
sa amare, non sa comprendere gli altri e sfugge a ciò che Dio vuole:
la conversione degli uomini, dei vostri cari, degli amici, dei parenti,
la conversione di tutti. Chi non si abbandona a Dio e anzi ha l'ardire
di affermare: “Io sono a posto, mi sento tranquillo, ce la metto tutta”,
è molto lontano da Dio. Ci vuole tempo prima di poter dire: “Io sono
a posto”; e poi chi non è imperfetto? Tutti siete imperfetti. Coloro
che non si abbandonano a Dio diventano come Caino che uccide il
fratello.
Quanto vi ho detto è ciò che Dio ha scritto nella sua lettera. Restate
accanto a Gesù, pregatelo con le vostre parole e chiedete aiuto. Non
leggete i libri, ma parlate con il cuore, fate uscire dal vostro cuore
parole di amore e di pace e Gesù vi ascolterà.
Madonna - Mi hai chiesto questo perché c'è Gesù esposto? Va bene,
puoi farlo, perché tu sei un bimbo.
Madonna - Miei cari figli, vi lascio con Gesù Eucaristia e ricordatevi
che la sua presenza è già una benedizione per tutti. Sia lodato Gesù
Cristo.
Marisa - Ciao. Ora facciamo silenzio.
Roma, 9 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, in questo lungo periodo molte volte siete
entrati in chiesa e davanti al mio Cuore Sacratissimo, davanti
all'Eucaristia avete pregato. Ma avete pregato per i vostri fratelli?
130
Quante volte pur di difendersi si dicono delle bugie, si cercano delle
scuse, si inventano delle cose non vere? E allora quando siete
davanti a Me cosa fate, cosa dite? Mi dite bugie? Non credo, non
voglio assolutamente pensare questo, sono certo che quando siete
davanti a Me pregate, quando siete davanti alla Madre
dell'Eucaristia pregate, non dite bugie e non parlate del fratello in
modo non giusto.
Però quando uscite, perché non continuate a comportarvi nello
stesso modo? È così bello, credetemi, comportarsi da veri cristiani
con tutti, non essere sempre pronti a guardare, a criticare, a
controllare. Guardate il tabernacolo, aggrappatevi anche voi al
tabernacolo. Soltanto Io, Gesù, posso aiutarvi a superare tante crisi e
tante difficoltà. Ci sono molte persone che ogni giorno davanti fanno
vedere un volto e di dietro ne fanno vedere un altro; questo non è
bello. Perché vi comportate così? Perché davanti al sacerdote parlate
in un modo e alle sue spalle in un altro? Questo succede anche nelle
piccole cose giornaliere, non parlo solo di cose spirituali, ma anche
di quelle umane, di quelle terrene: c'è il vescovo e vi comportate in
un modo, non c'è lui e vi comportate in un altro, comprese le persone
di casa; questo non è bello, fa soffrire. Mancate alla verità, alla
sincerità, alla lealtà. Io la pretendo da voi, la voglio, perché Io con
voi sono stato leale e sincero, la mia Mamma è stata leale e sincera,
e quindi Io, Gesù, pretendo da voi che siate leali e sinceri; via le
bugie e il dire una cosa per un'altra, pur di scusarsi. In Paradiso non
ci comportiamo così, e se volete venire in Paradiso dovete cambiare,
miei cari figli. Ogni volta, quando con la mia e vostra Mamma vi
parlo del Paradiso, vi dico come dovete comportarvi, cerco di
correggervi, perché voglio portarvi tutti con Noi. Ma voi fate
qualcosa per guadagnarvi il Paradiso?
Potete fare tante opere di misericordia corporale, e di misericordia
spirituale, c'è tanto da fare su questo pianeta Terra, ma a volte vi
addormentate e dite: “Tanto io non sono toccato, qui la guerra non
c'è, qui la fame non si soffre”. Dovete pensare anche agli altri.
Io sono certo che voi volete venire in Paradiso a godere con Noi, e
per questo con tutto il cuore vi dico: “Cambiate, miei cari figli”. Fate
dei passi avanti e poi tornate indietro; anche se siete migliori di
quelli che non vanno in chiesa dovete lo stesso correggere questi
piccoli difetti, smussare questi angoli che tutti avete, perché nessuno
è perfetto, solo il Padre mio che è nei cieli è perfetto.
131
Marisa - È andato via?
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Gesù è andato via
un po' afflitto, però sono certa che mentre camminava curvo,
pregava per voi. Era un pochino curvo, perché la sofferenza pesa. Mi
raccomando, partecipate alla festa di domani, celebrate
l'anniversario del miracolo eucaristico che è avvenuto nelle mani del
vostro vescovo.
Marisa - Ciao.
Roma, 10 giugno 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Gesù - Sono il vostro Gesù. Oggi celebrate l'anniversario del miracolo
eucaristico; sarebbe domani, ma l'avete anticipato a oggi, perché è
domenica. Quel giorno avete esultato di gioia, avete pianto, vi siete
commossi, ma dopo un po' di tempo vi siete quasi dimenticati del
miracolo che è il più grande della storia della Chiesa. Io ho detto:
“Tutto è compiuto”. Ormai tutto è avvenuto in questo luogo
taumaturgico, adesso dovete attendere solo la conversione degli
uomini e impegnarvi a lottare per guadagnare il Paradiso. Sono certo
che tutti volete andare a godere Dio, ma bisogna cambiare il modo di
vedere e di giudicare, dovete combattere l'orgoglio, la permalosità,
la superbia e l'insincerità. Dalla falsità, invidia e gelosia con molta
facilità si arriva alla calunnia e alla diffamazione. Non seguite gli
esempi cattivi degli altri; questo è molto grave.
Miei cari figli, vedete quanto impegno dovete dimostrare? Voi, in
confronto a tante altre anime, siete migliori, ma non per questo vi
dovete adagiare. Siete stati prediletti da Dio che vi ha dato una guida
e una formazione che altri non hanno ricevuto, non perché la
rifiutano, ma perché non hanno chi li può guidare alla santità. Voi
avete ricevuto tanto e per questo Dio vi chiede tanto. Se Dio non
avesse fatto nulla per voi, non vi avrebbe chiesto nulla. Ormai dovete
camminare da soli e non dovete avere più bisogno del vescovo che vi
guidi o di altre persone che vi diano una parola di incoraggiamento.
Questa mattina ho assistito a un colloquio che mi ha fatto soffrire:
una sorella che riceveva la correzione fraterna da un'altra sorella si è
offesa, ha fatto un gesto di permalosità e di orgoglio. Noi cosa
dobbiamo fare? Non dobbiamo parlare più e dobbiamo dire che tutto
va bene e che presto tutti sarete in Paradiso? Non dobbiamo più farvi
132
dei dolci richiami materni, come fa la mia e vostra Mamma? Io ho il
dovere e il diritto di correggervi se sbagliate, come il vescovo ha il
dovere di correggervi e di aiutarvi, anche se ci sono dei momenti in
cui sembra che tutto crolli intorno a lui e che nessuno voglia fare ciò
che dice. Festeggiate oggi questo anniversario con la preghiera, con
il sacrificio, con il chiedere perdono, ma soprattutto amandovi e
aiutandovi a vicenda.
Stringete le mani sul vostro cuore e fate sì che Io vi entri in corpo,
sangue, anima e divinità. Quando ricevete la santa Comunione fate
silenzio con gli altri e parlate solo a Me. Io vi ascolto. Cantate e date
sempre gloria a Dio. Se Dio chiede è perché vi ha dato molto. Voi non
potete immaginare quante anime hanno bisogno di incontrare un
sacerdote che li guidi, ma non lo trovano. Quante persone telefonano
e si lamentano: “Non abbiamo il sacerdote che ci guida”. Questo è
triste, eppure Io ho tanti miei figli prediletti nel mondo; alcuni sono
stanchi, molti non hanno tempo, diversi hanno altro lavoro e altri non
vogliono neanche fare l'omelia e lasciano al laico questo compito.
Questo non è ciò che Dio vuole.
Non avete davanti ai vostri occhi tutto ciò che è accaduto il giorno 11
giugno? Vivete quel giorno fino alla morte ed Io sarò sempre con voi.
Io oggi voglio darvi la mia benedizione, anche se con la mia presenza
siete già tutti benedetti. Benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti
sacri, tutto ciò che avete addosso e che avete messo davanti a Me.
Soprattutto voglio benedire i malati. Io voglio che diventiate santi,
perché avete ricevuto tanto.
Vivete questo giorno come quando accadde quel miracolo, perché Io
sono sempre con voi.
(Si verifica la Teofania Trinitaria)
Marisa - Ciao. Sono venuti gli altri due Gesù, hanno preso Gesù e lo
hanno innalzato. Tutti gli angeli e i santi sono andati dietro.
Roma, 13 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Sant'Antonio - Marisella, come fate sempre quando vengono Gesù e
la Madonna, preghiamo Dio Padre Onnipotente perché aiuti tutti gli
133
uomini della Terra, specialmente i miei confratelli.
Miei cari figli, sono Sant'Antonio. Devo dire per farmi riconoscere:
sono Antonio, dichiarato santo. Ho lavorato tanto per guadagnarmi la
santità, ma soprattutto per aiutare le anime. Anche voi potete
arrivare alla santità, se mettete in pratica ciò che il nostro Gesù e la
nostra Madre dell'Eucaristia vi hanno insegnato. Intorno a me ho
tutti i santi e tutti coloro che sono stati beatificati in questi ultimi
tempi. Non mi hai riconosciuto, Marisella?
So che stai sorridendo per motivi che solo noi due sappiamo; qui
accanto a me c'è anche Padre Pio che ti guarda e sorride. Lui sa che
stai soffrendo la passione, che durerà fino a domenica, poi
ricomincerà lunedì, finché arriveremo a salvare gli uomini della
Chiesa. Insieme a te ci sono altre anime che pregano, offrono a Gesù
fioretti e fanno adorazione, ma sono molto poche. Da quando voi
avete cominciato a fare l'adorazione eucaristica, come hanno chiesto
Gesù e la Madonna, ora anche in diverse parrocchie fanno
l'adorazione. Ricordate quando tanto tempo fa il vostro vescovo ha
detto: “Quando avrò la mia chiesa, ci sarà l'adorazione eucaristica
ventiquattro ore su ventiquattro?”. Ebbene, anche questa sua idea è
stata rubacchiata; il vescovo dice tante belle cose che vengono
rubacchiate dai grandi e piccoli sacerdoti, ma non vi preoccupate di
questo, l'importante è che le anime si convertano e, come ha detto il
nostro Gesù e la nostra Madre dell'Eucaristia, che le preghiere
vadano avanti e l'adorazione si faccia sempre di più. Voi pensate ad
amare le anime.
La lettera di Dio è breve, ma importante; ormai tutto si basa
sull'amore, sull'adorazione e sulla preghiera; solo attraverso tutto
questo arrivano le conversioni.
Siate felici, perché siete sulla strada giusta, anche se talvolta
qualcuno cade, ma l'importante è rialzarsi e ritornare subito da Gesù
a chiedere aiuto; come dicono Gesù e la Madonna, l'importante è
amare, non primeggiare, non inorgoglirsi, non pavoneggiarsi. In
coloro che dicono di sapere tutto, quando ricevono un piccolo
richiamo si scatena l'orgoglio, la permalosità e questo è male, perché
non fa camminare.
Mi ritiro con gli altri santi e lascio il posto alla Madre dell'Eucaristia.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Anche se siete
134
pochi, intensificate la preghiera per coloro che non vengono e non
pregano.
Roma, 14 giugno 2001 - ore 17:10
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza; è il vostro Gesù
che vi parla. Io, uomo-Dio, sono qui in mezzo a voi, per sentire nel
mio corpo le vostre pene, le vostre sofferenze, i dispiaceri che avete
e per unirmi a voi con tutto l'amore che posso darvi.
Oggi è la festa del mio Corpo, per questo sono venuto così bello,
come dici tu, Marisella. Questo sangue che tu vedi scaturire è segno
dell'amore per tutti gli uomini della Terra. Io vi amo tutti. Il vostro
Gesù in questo momento soffre per voi, insieme a voi; soffre con la
vostra sorella che sta vivendo la passione, che è molto dura. Ma lei è
forte, sa nascondere la sofferenza per quanto è possibile ed è sempre
pronta ad ascoltare qualcuno. Il suo amore è grande, perché il suo
cuore, che ama Me, suo sposo, è grande.
Mia sposa diletta, quanto ancora dovrai soffrire per la conversione
degli uomini della Chiesa e di tutti gli uomini, anche quelli di altre
religioni! Ma tu sei sempre pronta alla sofferenza e ultimamente non
ti lamenti e non brontoli come facevi una volta, ma soffri e taci.
Miei cari figli, vi dico queste cose perché quando avete qualche
piccola croce, anche voi dovete soffrire in silenzio, senza piangere su
voi stessi e sugli altri. Credetemi: la vostra pena non è così grande
come quella che sta vivendo la vostra sorella; per questo Io continuo
a chiedervi di amarvi con tutto il cuore e di aiutarvi a vicenda.
Devo ringraziare tante persone per ciò che fanno per i miei due figli:
le sarte, il calzolaio, coloro che fanno bella la mia chiesa, il gioiello
della mia Mamma, coloro che si dedicano alle piante e coloro che
danno tutto se stessi per aiutare; è così bello aiutarsi a vicenda.
Quando ero piccolo andavo ad aiutare il mio papà, che faceva il
falegname, come ben sapete; l'aiutavo senza brontolare e davamo
gloria a Dio, cantavamo, recitavamo i salmi, poi quando tornavamo a
casa per mangiare trovavamo la Mamma ad aspettarci. Il primo
posto non era per Me, Gesù, ma per il suo amato sposo Giuseppe,
perché la Mamma ha cercato sempre di far primeggiare il suo amato
sposo, benché Io fossi il Messia, Dio in Terra.
135
Ciò che fate dà molta gioia al mio Cuore e al Cuore della mia e vostra
Mamma. Se riflettete un momento vi accorgete che non è così
difficile allungare una mano per aiutare il fratello; qualsiasi nome
egli abbia, se ha bisogno di aiuto, allungategli una mano, fatelo per il
vostro Gesù e per la vostra Mamma, così il mio Cuore cesserà di
sanguinare. Per questo dico spesso: ecco quel Cuore che ha tanto
amato gli uomini, tutti, buoni e non buoni.
Vi ringrazio della vostra presenza; benedicendovi vado via e lascio la
Mamma per dire le ultime preghiere.
Ciao, Marisella, il tuo sposo ti bacia sulle ferite che ti fanno tanto
male.
Marisa - Che devo dire, non lo so!
Gesù - Ciao, mia sposa diletta.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al
mio e vostro vescovo, Sua Eccellenza Reverendissima, Monsignor
Claudio, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico
tutti i vostri figlioli che hanno bisogno del nostro aiuto e i vostri
nipoti.
Marisa - Don Claudio, è andata via. Tu non hai visto com'era Gesù
oggi.
Roma, 15 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, è sempre il vostro Gesù che vi parla. Voglio
ringraziare coloro che ogni giorno sono venuti a pregare in questo
luogo taumaturgico; se pregate sapete anche amare. Io ringrazio
anche coloro che aiutano per rendere pulito questo luogo
taumaturgico. Ci sono persone che dedicano il loro tempo a questo
luogo per amore della mia e vostra Mamma e anche per amore del
vescovo. Questo luogo è santificato da Dio e ogni suo angolo, fuori o
in casa, è santo. Vorrei che tutte le persone che entrano in questa
casa fossero sante. Purtroppo qualcuna lascia a desiderare, aiutatela
con la preghiera e con l'amore.
136
Oggi è il secondo giorno del triduo per la festa del Corpus Domini, la
mia festa. Il vescovo ha qualche festa, ma Io ne ho tante; festeggiate
il vostro vescovo due o tre volte l'anno. Lui è in Me e Io sono in lui.
L'amore che il vescovo dà alle anime è grande. Don Claudio rimane
chiuso a lungo nel suo studio a prepararsi per cercare di dare il
meglio alle vostre anime, a tutti voi. Non siete tanti, siete pochissimi,
ma questo messaggio, che ora sembra rivolto solo a voi, andrà
ovunque. Ricordate: senza l'amore non si ottiene nulla, ma con
l'amore ottenete tutto ciò che volete.
Marisa - Perché Gesù va via senza dire nulla?
Madonna - Perché lascia il posto alla sua Mamma. Io lascio il posto al
mio Gesù e Gesù lascia il posto alla sua Mamma; non siete contenti
che io vengo a coprirvi col mio manto e a stringervi forte al mio
cuore?
Marisa - Quando qui ci saranno migliaia di persone o, come in altri
posti, milioni di persone, tu vorrai stringere tutti al tuo cuore? Ecco,
ti pareva che non sbagliavo? Io sbaglio sempre. Va bene, ho capito:
se non abbracci tutti, poi scatta la gelosia.
Madonna - Io abbraccio tutti e vi copro col mio manto materno. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Sempre sia lodato. Ciao. C'è la Madonnina adesso con tutti i
bambini.
Madonnina, puoi dire a Tommaso che Chiara gli manda un bacio?
Madonna - Sì, ma questo già lo so.
Marisa - Lei sa tutto, io invece arrivo sempre tardi. Va bene, un ciao
a tutti i bimbi; ciao, piccoli. È andata via con tutti i bambini, oggi non
c'erano i santi.
Roma, 16 giugno 2001 - ore 18:45
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è la vigilia
della festa del Corpus Domini, anche se la Chiesa l'ha spostata a
137
domenica. Vorrei che, in questa vigilia che sta finendo, continuaste a
pregare per tutte le persone che hanno bisogno; pregate vivendo
sempre in grazia. Voi sapete quante volte la Mamma ha detto: chi
non vive in grazia ha il demonio dentro di sé. Questo riguarda solo le
persone che conoscono il Vangelo, che hanno frequentato gli incontri
biblici; perché coloro che non hanno conosciuto il Vangelo e ai quali
nessuno ha insegnato l'amore verso Gesù, verso di Me, non possono
avere il demonio, perché non hanno responsabilità. Il demonio entra
dentro coloro che conoscono Me e il Vangelo e peccano
coscientemente. Li fa precipitare in un baratro molto profondo dal
quale poi è difficile risalire, se non hanno l'umiltà, la semplicità e
l'onestà di ascoltare colui che ha avuto la missione da Dio di parlare
alle anime, che ha avuto il dono di penetrare nel cuore, che è stato
ordinato vescovo da Dio. Voi non potete immaginare quante persone
chiamano perché sentono il bisogno di un sacerdote che le segua,
che le ascolti, ma non lo trovano. Ci sono i sacerdoti buoni, anche se
è difficile incontrarli. Io so dove potete trovare il sacerdote che vi
segue con dolcezza, fermezza e anche durezza quando occorre. Se
vuole salvare le anime il sacerdote deve essere forte, duro e dolce
allo stesso tempo. Quindi se qualcuno non è in grazia e conosce il
Santo Vangelo, perché ha seguito l'incontro biblico, ha il demonio
dentro di lui. Ma chi vive in grazia, chi riceve Me, Gesù, non fa
entrare il demonio che è sempre pronto e gira, gira, gira per poter
penetrare nelle anime. Voi fate sì che questo non succeda mai,
perché non potete capire la gioia di gustare il Paradiso.
I Santi - Tutti noi del Paradiso siamo felici, ci amiamo e amiamo. Il
sangue che Gesù ha versato l'ha versato anche per Noi. Noi
l'abbiamo raccolto e custodito nel nostro cuore per poter salire in
Paradiso e godere Dio per sempre.
Marisa - Parlate tutti insieme? Scusa, Gesù, ma parlavano tutti
insieme io non sono riuscita a capire tutto.
Gesù - Sì, hanno parlato tutti insieme, perché hanno conosciuto il
Vangelo, l'hanno messo in pratica, hanno amato l'Eucaristia. Guarda
San Tarcisio e tutti i santi che hanno amato l'Eucaristia. Questi bimbi
che sono morti prima di ricevere l'Eucaristia, oggi la portano in
mano, trionfanti, e danno gloria a Dio Padre, a Dio Spirito Santo e a
Me Dio Figlio. Io sono Dio-uomo; come uomo ho sofferto e quando
vengo sulla Terra il mio Cuore sanguina per i peccati degli uomini.
Aiutatevi a vicenda con la preghiera, ma le preghiere di chi non è in
138
grazia non arrivano a Me. Dovete aiutarvi a vicenda e, come in
questo momento i santi danno gloria a Dio, così anche voi date gloria
a Dio. Finché sarete sulla Terra, avrete dei momenti difficili, dei
momenti di debolezza, ma è sufficiente tirarsi su, correre a
confessarsi chiedendo perdono e accostarsi all'Eucaristia. Fate una
confessione vera, onesta e semplice.
Quando la vostra sorella era piccola e faceva qualche piccola
birichinata, correva dal sacerdote, lo prendeva per un braccio e lo
tirava per chiedere di confessarla: erano soltanto imperfezioni di
bimba, non erano peccati. Anche voi dovete fare così, correte da un
sacerdote, prendetelo per un braccio e ditegli: “Padre, mi confessi,
perché ho peccato e voglio vivere in grazia, voglio vivere con Gesù”.
Marisa - Gesù va via.
Madonna - Sono la vostra Mamma; quello che ha detto mio figlio
Gesù è molto importante. Gesù ed io parliamo con semplicità a tutte
le persone; non bisogna aver fatto grandi studi per capire Dio. Gesù
parla con molta semplicità, io vi parlo con molta semplicità; non ci
sono nelle lettere grandi parole di illustri teologi o di esperti
mariologi.
Mi raccomando: domani fate quanto il vostro vescovo vi dirà e
pregate, pregate tanto. Voi sapete che per arrivare a un secondo
miliardo ci vuole molto tempo, molta preghiera e molta sofferenza. Io
sono con voi. Non ti preoccupare, Marisella, ti aiutiamo sempre,
quando soffri la passione.
Marisa - Grazie.
Roma, 18 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie dell'amore
che dimostrate ogni giorno nel venire qui, in questo luogo
taumaturgico. Siete pochi, pazienza. Qui, in questo luogo
taumaturgico, Dio Padre ha dato, Io, Gesù, Seconda Persona della
Santissima Trinità ho dato, lo Spirito Santo ha dato, la Madre
dell'Eucaristia ha dato e il vostro vescovo ha dato tutto sé stesso; se
poi le anime non rispondono pazienza, voi continuate a pregare.
139
Marisa - C'è bisogno di salvare tante anime, di aiutare tanti malati, di
aiutare coloro che soffrono per varie ragioni, noi aspettiamo con
ansia il tuo aiuto.
Gesù - Miei cari figli, Io, Gesù, sono qui, a pregare con voi; ho
lasciato tanti posti dove dicono che continuo ad apparire, ma non è
vero. Io sono venuto qui e sono in mezzo a voi. I giorni passano veloci
e vi siete accorti che non è difficile vivere il mese mariano della mia
Mamma, e il mese di giugno a Me dedicato. Purtroppo tante persone
sentono il peso di ciò che fanno, ma nel campo spirituale questo non
deve avvenire. Quando Gesù e la Madre dell'Eucaristia chiedono
qualcosa, fatela con tutto l'amore che potete; ci vuole tanto amore
per mettere in pratica tutto ciò che Dio chiede. Fare la volontà di Dio
è grande e bello.
Marisa - Il piccolo sì è accoccolato sopra il cuore della Madonnina.
Gesù - Anche altri bambini abbracciano così la Madre dell'Eucaristia.
Domani il vescovo e Marisella partono di nuovo per l'Africa, voi
dovete aiutarli con la preghiera. La vostra sorella è abbastanza
provata, ciononostante quando va in questi luoghi dà tutta se stessa
per aiutare chi soffre. Voi accompagnateli con la preghiera. Cos'hai,
Marisella, sei emozionata?
Marisa - Sì, sono emozionata, sono anche preoccupata, non per me,
ma per la vita degli altri; vorrei che tutti fossero felici, ma vedo che è
tanto difficile. Allora ti abbracciamo tutti e andiamo avanti come
possiamo.
Gesù - Adesso ripeto Io a te, Marisella, di non stringermi così forte,
altrimenti mi fai male.
Marisa - No, sei Tu che fai male a me quando mi stringi, perché
sento tutte le spine.
Gesù - Va bene, coraggio, miei cari figli, Io mi avvio al trono di Dio.
Marisa - Ciao.
Roma, 19 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
140
Marisa - Adesso hai preso l'Eucaristia! Ho visto tutti i bimbi
inginocchiarsi. Sei tanto bello, Gesù.
Madonna - Adorate Gesù Eucaristia, anche se non lo vedete. Mio
Figlio Gesù ha l'Eucaristia in mano.
Mentre Gesù torna al Padre io, la vostra Mamma, vi chiedo di
pregare. Domani è l'anniversario di quando Dio ha dato l'episcopato
al vostro sacerdote, anche se la festa è stata spostata al 29 giugno
per nostra disposizione. Chi può venire a pregare per il vescovo, lo
faccia con tutto l'amore. Fate bene la novena chiesta dal vostro
vescovo. Le anime non sentono il richiamo di Dio e tardano a venire
nel luogo taumaturgico, non rispondono alla chiamata. Voi sapete
quanto mio Figlio Gesù ha sete di anime. Se qui, nel luogo
taumaturgico, fosse venuta qualche persona importante, sarebbero
arrivati molti fedeli, ma dal momento che né Gesù, né io siamo visti
da tutti, allora non vengono. Continuate a pregare per tutti i bambini
poveri, per i paesi molto poveri e per tutti quelli che soffrono molto.
Ho chiesto sempre di pregare per le conversioni, di pregare per i
sacerdoti, ma credo che certi paesi lontani ne abbiano bisogno più di
tutti. I sacerdoti, se vogliono hanno tutto, anche troppo, invece i
bambini, le mamme e i papà di questi paesi, specialmente quelli del
terzo mondo, dell'Africa, dove sono stati i miei due figli questa
mattina, non hanno nulla. Quando qualcuno parla loro di Gesù,
aprono gli occhietti e chiedono: “Chi è Gesù?”. I miei due figli
cercano di spiegarlo con parole semplici. Alcuni di questi bimbi si
abbandonano tra le braccia dei miei figli e muoiono. Pregate per
questi bimbi, perché pregare per coloro che hanno ricevuto da Dio
tutto, mi sembra ormai tempo perso. Se vogliono convertirsi sanno
cosa debbono fare. Alcuni sacerdoti non preparano neanche l'omelia,
non leggono prima il brano del Vangelo da spiegare ai fedeli. Non
preparano nulla e, se possono, rubacchiano qua e là le parole di un
altro per farle proprie. Oh quanta miseria, quanta miseria c'è nel
mondo! Dio si è attaccato a voi, piccolissimo gruppo, anche se nei
giorni feriali siete molto pochi, mentre il numero aumenta un po' la
domenica, ma tutti gli altri dove sono?
Guardatevi intorno; gli uomini di questo quartiere cosa danno a mio
Figlio Gesù? Si riuniscono per pregare? No. Si riuniscono per parlare
male e per criticare, hanno sempre qualcosa di brutto da dire; queste
persone non godranno mai Dio. Chi parla male del prossimo, soltanto
per passare del tempo, e per il gusto di criticare, non godrà Dio, a
141
meno che non abbia ricevuto nulla dagli uomini della Chiesa.
Marisa - Sei arrivata sorridente e adesso ti vedo triste.
Madonna - Marisella, non voglio essere triste, voglio festeggiare con
te l'anniversario dell'episcopato e la tua festa; non dimenticartelo,
domani è anche la tua festa.
Marisa - Mettiamo da parte la mia festa, perché prima c'è
l'anniversario dell'episcopato.
Madonna - Io sono felicissima che festeggiate. Avete detto: “Quante
feste ha il vescovo!”. Sì, è vero, ma Gesù ha anche detto: “Anch'Io ho
tante feste, per cui è giusto che anche il vescovo abbia tante feste,
perché le merita. Se volete venire venite, se volete pregare, pregate;
se volete amare, amate; ormai siete liberi; se non avete capito ciò
che Dio ha detto oggi non capirete più, cercate di comprendere.
Ormai, come dice il vostro vescovo, dovete andare all'università, non
potete fermarvi sempre alle scuole medie. Bisogna andare avanti,
avanti, avanti, con tanto amore. Solo l'amore vi porta avanti, invece
l'egoismo, la falsità, le bugie non vi fanno camminare.
Aspettavo qualcosa di più per il mio Gesù, durante il mese di giugno.
Marisa - Ciao. Noi stiamo dando tutto ciò che possiamo dare. Ciao.
Roma, 20 giugno 2001 - ore 18:50
Lettera di Dio
Gesù - Sono venuto per fare gli auguri, mia cara sposa, innanzi tutto
a Sua Eccellenza. Sono trascorsi due anni da quando Dio l'ha
ordinato vescovo, anche se viene festeggiato il 29 giugno. Il vescovo
pensa che in questi due anni non ha fatto nulla, ma non è vero; ha
lavorato molto con le anime e per le anime. Ora Dio vuole che lui
vada in bilocazione nei paesi poveri del mondo ad accompagnare la
Madre dell'Eucaristia, sua sorella, Emanuele e tutti i bambini
secondo le necessità. Questa notte sono andati in Africa e hanno
visto il dolore, la fame e la sete che soffrono mamme e bambini;
hanno visto che cosa vuol dire soffrire e non avere accanto chi può
aiutare. I nostri bimbi del Paradiso aiutavano, davano da bere, da
mangiare a coloro che stavano morendo; questo è uno spettacolo
molto triste.
142
Il vostro vescovo sta lavorando moltissimo, certo non tutti vedete o
potete vedere ciò che fa, ma ve lo dico Io, Gesù, che sta lavorando
molto in mezzo alle anime. A lui vanno gli auguri da tutto il Paradiso;
che possa arrivare presto quel giorno tanto desiderato da tutti voi,
soprattutto da Noi. In questo momento sono qui sulla Terra, come
Gesù uomo. Io, Gesù, quando scendo sulla Terra, come uomo, porto
le sofferenze del mondo sulle spalle, come tu, Eccellenza, hai il peso
della Chiesa sulle spalle.
I miei auguri vanno a te, Marisella, mia sposa diletta, anche se non li
desideri, perché la tua grande festa, quella alla quale tieni tanto è il
13 maggio, giorno nel quale, con il tuo sì d'amore, hai consacrato te
stessa per sempre al mio Cuore.
Voi non potete immaginare quanto lavoro devono fare questi miei
due figli. Essi sono due diamanti preziosi per la Chiesa, per gli
uomini che li comprendono e per coloro che non li comprendono e li
fanno soffrire, sapendo di farli soffrire, non so se Dio sarà indulgente
con costoro. Voglio dirvi che la Madre dell'Eucaristia appare solo in
questo luogo o dove si trova la veggente. In nessun altro posto della
Terra appare la mia Mamma, come Madre dell'Eucaristia. Qualcuno
tuttavia si è impossessato di questo nome andando in giro per il
mondo a parlare della Madre dell'Eucaristia, presentando la
Madonna come Vergine dell'Eucaristia e divulgando i messaggi che
sono stati dati in questo luogo taumaturgico qualche anno fa. Voi vi
chiederete: perché questi hanno tante persone al seguito? Perché
per ora è la persona non buona che trionfa. Invece chi è buono non fa
soffrire, non riesce a rivendicare i propri diritti e tace; ma in qualche
modo Dio interverrà. Se qualcuno vi dice che la Madre dell'Eucaristia
o la Vergine dell'Eucaristia, titolo non esatto, appare in un altro
luogo, non dovete crederci e dovete rispondere che da anni appare
soltanto qui, nel luogo taumaturgico, alla vostra sorella che da
quando aveva due anni e mezzo ha cominciato a vedere la bella
signora, che poi si è presentata come la Madonna ed infine come
Madre dell'Eucaristia. Questo nome è solo vostro, è di tutti coloro
che la amano.
La festa di oggi non è molto sentita da tutti, ma è una grande festa,
perché ricorda quando Dio, dall'alto dei cieli ha detto: “Io ti ordino
vescovo”. Questa frase è molto importante, è molto bella. Voi
festeggerete il vescovo il 29 giugno, Io so quello che desidera: le
preghiere, che voi preghiate per lui, affinché possa sempre fare la
143
volontà di Dio fino in fondo. Deve fare la volontà di Dio, non solo
colui che è chiamato ad una missione particolare, ma tutti gli uomini
debbono farla, chi in un modo chi in un altro, non tutti alla stessa
maniera. È molto bella e molto grande l'obbedienza a coloro che vi
parlano per il vostro bene, ma se il vescovo dice qualcosa che non
piace alle anime subito scoppia la ribellione. No, non fate così, e
ricordatevi che se c'è una persona che ama veramente le anime,
questa è il vostro vescovo. I miei auguri vanno al vescovo e a
Marisella; a tutti voi qui presenti mando il mio saluto, il mio
abbraccio, vero Samuele? A tutti un bacio da parte di Gesù; vi
abbraccio tutti e vi ringrazio, anche se nel luogo taumaturgico non
vengono tante persone, siete molto pochi; ma questo non fa nulla.
L'importante è che continuate a pregare, ad amare, a sopportare le
cattiverie degli uomini e ad accettare tutto quello che Dio vuole.
Volevi condonate delle anime, don Claudio, Eccellenza
Reverendissima? Le anime da salvare sono state ridotte a tre
miliardi!
(La comunità ringrazia Dio applaudendo)
Non confondete; ho tolto, ho diminuito le anime da salvare, invece di
tre miliardi e cinquecento, il numero è sceso a tre miliardi, questo è
il condono. L'avete capito questo?
Don Claudio - Posso parlare, Gesù?
Gesù - Parla, Eccellenza Reverendissima.
Marisa - Gesù, il vescovo è in pallone.
Don Claudio - Io ti ringrazio, Gesù, del tuo dono, perché da giorni ti
stavo chiedendo: “Dal momento che tre miliardi e mezzo sono tanti,
ce ne abboni una parte?”. Tu, nella tua bontà, da tre miliardi e mezzo
sei sceso a tre miliardi, e a noi sembra più vicina la meta, per questo
noi ti ringraziamo e abbiamo applaudito perché…
Gesù - Avete capito il contrario. Comunque dovete lo stesso
applaudire e cantare perché ormai sono 1.800.000.000 le anime
convertite.
È talmente grande la gioia che avete nel cuore che non riuscite a
comprendere neanche il vostro Gesù. Non sono tre miliardi i
144
convertiti, però avete fatto un bel passo avanti. Fate i conti a casa,
figlioli, fate il compito a casa, perché Io, Gesù, devo andare.
Marisa - Ma dove vai quando dici che devi andare?
Gesù - Come dove vado? Dio Spirito Santo, Dio Padre, tutti gli angeli
e i santi mi stanno aspettando, Io debbo andare.
Marisa - Vai, Gesù, e noi facciamo i conti con la penna.
Gesù - Possibile, Eccellenza, che tu non abbia capito quante anime
sono rimaste?
Don Claudio - Un miliardo e ottocento? Un miliardo e settecento?
Gesù, io sono laureato in lettere non in matematica.
Gesù - Io non ho nessuna laurea, eppure faccio i conti bene.
Don Claudio - Ce lo dici per favore quante anime da convertire sono
rimaste?
Gesù - Guardate la pazienza che ho questa mattina: un miliardo
mettetelo da parte, come la chiamate voi, nella cassaforte. Si sono
convertiti altri?
Don Claudio - Trecento.
Gesù - E oggi io, Dio, ve ne ho condonati cinquecento.
Don Claudio - E sono ottocento.
Gesù - Però se contate i cinquecento milioni condonati, dovete
arrivare ai tre miliardi e mezzo, quindi o contate cinquecento prima o
contate cinquecento dopo?
Don Claudio - Sono rimasti un miliardo e settecento.
Gesù - Ne sono rimasti pochini, coraggio, figlioli, coraggio.
Don Claudio - Grazie, Gesù.
Marisa - Ti volevo dire una cosa, Gesù, ma è meglio che te la dico da
sola.
145
Gesù - Ma adesso non mi cantate più alleluia?
Don Claudio - Sì, sì.
Marisa - Ti hanno applaudito, hai visto, Gesù, non capiscono più
niente quando sentono parlare di miliardi.
(Marisa ha un attimo di pausa)
Gesù - Forza, Marisella, coraggio, che ti prende?
Marisa - Adesso mi sto emozionando io.
Gesù - Cantate e benedite Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo,
gridando con tutto il Paradiso: Alleluia.
Marisa - Ciao, Gesù, non aspetti neanche che ti dia un bacio? Ciao.
Madonna - Io, la vostra Mamma, non ho nulla da dire se non fare gli
auguri ai due diamanti di cui ha parlato Gesù.
Marisa - Samuele non canta più adesso. Va bene, ciao.
È andata via circondata da tutti i bambini. Ma voi non capite mai
quando parla Gesù?
Roma, 21 giugno 2001 - ore 18:50
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli, è la vostra Mamma
che vi parla. Gesù è commosso per le riflessioni che avete fatto.
Avete dato il meglio che potevate dare, parlando del Santo Vangelo,
parlando di Gesù. È una grande gioia sentire delle anime che si
preparano a colloquiare con Gesù. Avete presentato le vostre
riflessioni con umiltà e semplicità, grazie per l'amore che dimostrate
a Gesù.
La Mamma vi invita a pregare per Carol che domenica riceverà mio
Figlio Gesù nel suo cuore. È venuta dalla Svezia fin qui per ricevere
Gesù, perché non hanno un sacerdote come guida; non è italiana, ma
è una di voi. Quando riceverà mio figlio Gesù nel suo cuore, pregate
146
per questa creatura, per i suoi familiari, per tutti coloro che cercano
amore, che cercano qualcuno che li guidi alla santità.
In questo momento Gesù è in preghiera ed è contento, perché gli
avete fatto un gran regalo. Per chi prega Gesù? Per tutti coloro che
hanno bisogno. Però non dovete approfittare e chiedere altri
condoni, perché non li può dare, altrimenti terminerebbero la
preghiera, i sacrifici, i fioretti, l'amore e la sofferenza. Gesù non ha
bisogno di tutto questo, può fare anche tutto da solo, però, dal
momento che vi ama, vi invita a lavorare alla sua messe con lui, così
voi lavorate con lui e per lui.
Sono tante le anime che hanno bisogno di preghiere, parlo delle
anime di tutto il mondo, di qualsiasi religione o razza, buone o
cattive, non ha importanza. Se ogni sacerdote parlasse in modo
appropriato alle anime, oh quante grazie si otterrebbero! Quanta
gioia, quanta felicità in Cielo e sulla Terra! Purtroppo il lavoro per le
anime lascia molto a desiderare, per questo vi invito a continuare a
pregare, a fare adorazione. La preghiera più grande è l'adorazione
davanti a Gesù Eucaristia, soprattutto davanti all'Eucaristia che ha
sanguinato per tutti gli uomini.
Sta terminando il mese di giugno, quanti doni Gesù vi ha fatto!
Quante frasi belle, piene di amore, di pace, di gioia ha pronunciato!
Quando parla a tutti, c'è chi ascolta in un modo, chi in un altro, ma
ognuno deve fare l'esame di coscienza.
Io sto guardando il mio Gesù che continua a pregare con il volto
rigato dal dolore. Anche il vostro vescovo ha il volto rigato dal
dolore, ma ha tanta gioia, tanto amore, tanta voglia di salvare le
anime. Stamattina nel Kenya ne ha battezzate almeno cinquecento.
Battezzava, parlava di Gesù e seminava le parole del S. Vangelo. Che
gioia vedere un amore così grande!
Gesù sta allargando le braccia e alzando gli occhi verso il Padre
celeste, prega: Padre nostro…
Miei cari figli, grazie della vostra presenza, del vostro amore, delle
vostre riflessioni. Partecipate a questa Santa Messa per tutti i
bambini che muoiono di fame, per le mamme e per tutti i malati. Fate
adorazione, fate adorazione, fate adorazione. Vedete come il vostro
esempio è arrivato fino alla televisione? Ora trasmettono per
televisione prima il Santo Rosario e poi l'adorazione eucaristica. Da
147
quanto tempo date questo esempio? Tutti attingono da qui, questo vi
dovrebbe dare tanta gioia; il vostro esempio ha portato anche gli altri
a fare adorazione; questo rende felice mio Figlio Gesù.
Auguri, Carol, auguri a tutti voi che avete partecipato, in silenzio, a
questa adorazione.
Marisa - Ciao. Che bello vedere Gesù pregare!
Don Claudio - Prendiamo esempio da Lui.
Marisa - Mamma mia, era proprio bellissimo. Non ha parlato, ha
pregato soltanto.
Don Claudio - L'esempio è importante quanto la parola.
Roma, 23 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - È il vostro Gesù che vi parla per ringraziarvi di questa
giornata di adorazione. Sono emozionato nel vedere ciò che fate e nel
constatare che aspettate con santa pazienza ciò che deve avvenire.
Purtroppo quando si verificano delle gioie, c'è sempre qualcuno che
fa molto soffrire. Allora cosa posso dirvi? Restate nella gioia. Gesù vi
ringrazia per quello che avete fatto. Mettete da parte le sofferenze
che qualche anima vi dà. Ci tengo a dire qualcosa che ad alcuni non
piacerà: il vescovo ha bisogno di aiuto, ma questo aiuto va dato con
amore, non va dato per farsi notare, per primeggiare o per fare una
recita. Se il vescovo richiama e fa un rimprovero, quanti di voi hanno
capito che lo fa per amore? Io intorno a Me ho tante anime salve,
alcune sono dei vostri parenti. Che cosa possono pensare loro se ci
sono delle persone che dicono di amare, di aiutare, e poi fanno
soffrire? Non sono felici nel vedere queste scene come non lo sono i
grandi fondatori di comunità che vedono perdersi le anime dei loro
figli. Questo vale per questo luogo taumaturgico e per tutti i posti,
per tutte le comunità, per tutte le parrocchie: se non agiscono con il
vero amore, con semplicità, con silenzio, quasi nel nascondimento
direi, allora è difficile riportare frutti spirituali! È così difficile amare
ed amarvi? E poi che cosa vi chiede Gesù? Un po' di rispetto e
d'amore per il vostro vescovo; lo sta elemosinando da voi perché
avete ricevuto tanto da Me, dalla mia e vostra Mamma, da lui e dalla
veggente. Quanto avete ricevuto! Il vescovo e la veggente stanno
148
elemosinando il vostro amore, il vostro aiuto: datelo, vi prego, non
fateli soffrire. Io e la mia Mamma abbiamo detto: “Chi fa soffrire
volontariamente il vescovo, chi critica il vescovo, chi parla male del
vescovo, commette peccato, perché è stato ordinato vescovo da Dio”.
Tante persone si sentono a posto, ma non è vero. Uno si sente a
posto, quando coricandosi la sera dice: “Ho amato tutti”. Se non
arrivate al vero amore, non dormite tranquilli, non siete in grazia di
Dio. Non ricevetemi, se non siete in grazia, dovete fare un esame di
coscienza da soli, ormai siete cresciuti, siete al primo anno di
università; allora avanti.
Oggi è la festa della mia e vostra Mamma, del Cuore della Madre
dell'Eucaristia. Quante feste ha anche la Madonna! Ne ha tante. C'è
festa grande in Paradiso quando ci sono anime che si convertono,
quando ci sono anime che amano e soffrono per tutti. Gioite e vedete
quanto è buono il Signore.
Mettete in pratica queste semplici parole dette a una semplice
creatura e a voi. Insieme a Me, alla mia Mamma, a tutti gli angeli e
ai santi, a tutti i bambini che mi circondano, alzate gli occhi al cielo e
gridate: Padre Nostro…
Voi dite bene: Madre dell'Eucaristia, prega con noi. Sì, la Madre
dell'Eucaristia prega sempre con voi. Sentirete qualcosa di Gesù e
della Madre dell'Eucaristia nel vostro cuore, sentirete qualche volta
il profumo celestiale della mia e vostra Mamma, il profumo di Gesù
Eucaristia. Mi raccomando: domani pregate per queste ragazze che
ricevono la prima comunione; poverine non hanno l'aiuto che avete
voi, pregate per loro non potendo parlare loro, non potendo far nulla
per loro, pregate. Pregate anche per coloro che fanno l'impegno,
pregate per voi, l'un l'altro, tutti. Ciao, miei cari figliolini, vi lascio la
mia e vostra Mamma.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie se
potete riuscire ad amare come Gesù ha chiesto; grazie per tutti
coloro che lavorano in silenzio, nel nascondimento e con tanto amore
Marisa - Ciao. Quando c'è l'adorazione in cappellina io non posso
andare, perché c'è tanta gente e non posso stare in un luogo chiuso.
Quando invece la fanno nella basilica io posso scendere. Stasera le
persone sono in cappellina e allora Gesù è venuto qui e mi ha dato la
Comunione. Sto qui e ascolto la S. Messa via radio, so che non è
149
valida, però preghiamo insieme.
Don Claudio, Eccellenza, sono andati via prima Gesù e poi lei.
Parlavano sempre di amore, di amore, di amore. Adesso è sempre
questo l'argomento che ripetono.
Roma, 24 giugno 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli è la vostra Mamma che vi parla. Auguri a
tutti, specialmente a coloro che manifestano l'impegno matrimoniale
e a coloro che ricevono per la prima volta l'Eucaristia. Chi riceve
Gesù per la prima volta, come già ho detto, deve parlare con Lui, e
avere una grande gioia, perché riceve il suo corpo, il suo sangue, la
sua anima e la sua divinità. La Trinità entra dentro di voi; questo è
per tutti. È bello vedervi qui riuniti a festeggiare l'impegno di
diventare presto sposi e la gioia di ricevere la prima comunione.
Gesù - Sono il vostro Gesù. Questo è ancora il mese dedicato a Me. È
bello e mi riempie di gioia vedere come avete preparato tutto per
questa festa. Vi siete certamente resi conto che da tempo
continuiamo a parlare di amore. Fate tutto con amore, anche se può
nascere qualche brontolamento, se qualcosa non va, continuate a
lavorare con amore, amatevi e aiutatevi a vicenda.
Le lettere di Dio sono tante, tantissime. Oh, se ogni giorno le
rileggeste di nuovo, almeno una o due! Sono lunghe, ma non vi
portano via tanto tempo, togliete casomai un po' di tempo alla
televisione. Dovete rileggerle, meditarle e le potete capire di più,
dopo aver sentito la catechesi del vostro vescovo.
Adesso la mia e la vostra Mamma ed Io, Gesù, veniamo per parlare
quasi esclusivamente di amore, per stare con voi, perché, mi ripeto
ancora, questo è il luogo più bello, il luogo che Dio ha privilegiato e
noi siamo sempre qui. Anche quando i miei due figli non ci saranno,
la mia presenza e quella della mia Mamma continuerà in questo
luogo taumaturgico; non ci sono nel mondo tanti posti dove noi ci
facciamo presenti. Quando i miei due figlioli saranno altrove, non
trascurate di venire qui. Certo farà caldo, molto caldo, ma dovete
accettare tutte le stagioni, il caldo e il freddo, anche se oggi c'è un
subbuglio nelle stagioni, come nel pianeta Terra. Su questo pianeta
Terra, come ben sapete dalla televisione, continuano a far guerre, ad
150
uccidere come se fosse un gioco. L'uomo creato da Dio a sua
immagine e somiglianza non viene rispettato, ma è trattato come un
oggetto da distruggere; ecco perché parlo sempre di amore, di
amore vicendevole. Negli altri popoli l'amore viene a mancare peggio
che qui da voi; quindi vi invito a pregare per quelle popolazioni nelle
quali non c'è amore, ma solo odio e uccidono con molta facilità.
Voglio dirvi di nuovo questa frase: rallegratevi e gioite nel nome del
Signore. Sia festa grande oggi in mezzo a voi. Grazie per tutto quello
che fate qui, in questo luogo taumaturgico, a volte bene e a volte
meno bene, però cercate di farlo, questo è importante; ci mettete la
buona volontà e questo piace a Noi. In tutte le attività ci vuole buona
volontà, ma se non c'è amore, tutto è inutile. Allora avanti, al primo
punto mettete l'amore, la gioia, la felicità di dare e di fare.
Il vostro Gesù vi invita ad essere umili, semplici, ma anche furbi,
specialmente quando vi accorgete che satana vi gira intorno. Satana
può essere chiunque, soprattutto colui che non vive in grazia.
Attenzione, satana non aspetta che un piccolo spiraglio per
infiltrarsi, fate sì che questo spiraglio non ci sia mai.
Auguri a tutti e in special modo ai promessi sposi e alle due signorine
che ricevono il mio Corpo.
Marisa - Devo ancora capire, perché quando finisci di parlare ti metti
in preghiera o vai via.
Gesù - Perché pensa a tutto la mia Mamma. Io sono suo figlio e devo
lasciare il posto alla Mamma.
Marisa - Ma tu sei Dio.
Gesù - Sì, ma sono anche il figlio di Maria, il figlio della Madre
dell'Eucaristia.
Marisa - Ciao. È andata via. Gesù si è fermato a pregare.
Roma, 25 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Gesù è al centro, ha vicino la Madre dell'Eucaristia e S.
Giuseppe, è attorniato dagli angeli e dai santi. Gesù è trionfante e
151
bello. Come sei bello!
Gesù - Marisella, insieme a me pregate: Padre Nostro, Gloria, Ave
Maria. Miei cari figli è il vostro Gesù che vi parla. Sostenuti dalla
buona volontà siete arrivati al sesto giorno della novena e leggo nel
vostro cuore la gioia di aver fatto il sacrificio o la penitenza nel
venire in questo luogo taumaturgico per adorarmi e restare insieme
a Me e alla Mamma. C'è tanto bisogno di pregare. Molte persone non
vengono qui perché non c'è tanta gente, ma corrono nei posti dove
ce n'è molta, dove fanno a gomitate e si accalcano l'un sull'altro per
riuscire ad avere qualcosa che non c'è più. Il vostro Gesù parla in
modo più difficile della Mamma, ma chi vuole comprende benissimo
ciò che dico. Peccato che quando si verificano fenomeni
soprannaturali, gli uomini pensano solo al potere, al guadagno, ad
ingrandirsi e a diventare famosi. Mi piace questo luogo perché qui
non pensate al potere e ad avere tanti soldi, perché siete sempre
rimasti umili e semplici in tutto e per tutto; per questo vengo
volentieri in mezzo a voi.
Ho portato con me tante anime salve, alcune sono morte pochi giorni
fa. Ricordatevi: è più facile che si salvano i convertiti piuttosto che
coloro che dicono di appartenere al cristianesimo. I cattolici? Oh,
occorre ancora tempo perché certi cattolici, che mirano solo al
potere, possono arrivare a capire quello che Io voglio.
Il pianeta Terra deve essere come desidero Io. Quando Dio concede
un dono soprannaturale, sorgono in quel luogo molte bancarelle e
allora, come ho fatto Io, bisognerebbe buttarle in aria, ma questo non
è possibile, perché chi ha il potere schiaccia il povero e il debole,
sapendo che può fare tutto ciò che vuole sul pianeta Terra, ma un
domani, quando ci sarà il giudizio finale, questi signori non
continueranno ad esercitare il potere. Rimanete semplici ed umili,
nel nascondimento. Voi non potete immaginare quanto ci sta a cuore
la basilica Madre dell'Eucaristia. Cos'è la basilica? Un tendone? Non
chiamate così la basilica Madre dell'Eucaristia. Quando l'addobbate
con cura e proprietà mi commuovo e sono felice. Fate sì che questa
felicità che mi date non si cambi in sofferenza a causa del vostro
modo di essere. Siate umili e semplici come lo sono stato io, è così
bello! Io non ho avuto potere, non ho mai primeggiato, non mi sono
mai inorgoglito, ho cercato sempre di fare del bene alle anime, di
salvarle. Anche oggi la storia si ripete: le persone che sono state
salvate o miracolate si sono rivoltate contro di me, mi hanno
combattuto. Oggi è ancora così dopo duemila anni di cristianesimo.
152
Che cosa è cambiato? Il vostro vescovo vi ha spiegato tutto. Cosa è
cambiato dal tempo degli apostoli ad oggi? Nulla, va avanti chi ha il
potere. No, non desiderate il potere, restate piccoli, umili e semplici,
e soprattutto amate.
Marisa - Ha abbracciato tutti i bambini.
Madonna - Miei cari figli, la vostra Mamma vi ringrazia, se mettete in
pratica quanto ha detto il mio e vostro Gesù.
È bello ciò che avete fatto: le lettere, ma credo che ancora non sia
arrivato il tempo che le persone a cui sono destinate le possano
accettare, o chi le accetta, come al solito, ha paura.
Roma, 26 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, è il vostro Gesù che vi parla. Come ripete
sempre il vostro vescovo, devo dire ciò che sento nel cuore, non
posso tacere, già tacciamo tante volte. Parlo per aiutarvi a
comprendere. Qualcuno continua a dire che, quando muore un
bimbo, senza aver ricevuto il battesimo, va nel limbo. No, questo non
è vero, perché sale subito in Paradiso e gode la visione di Gesù e di
Maria. I bambini in Paradiso sono tanti e sono felici, godono
moltissimo e pregano per i loro genitori. Il limbo non esiste. Quando
una mamma perde un bambino, anche se ancora nel grembo
materno, ditele: “Il vostro angelo è in Paradiso”. Quanti angeli,
quante anime, quanti santi sono in Paradiso, sono tanti. Ma l'inferno
è ancora più pieno. Se voi continuate a pregare possiamo evitare che
anche altri vadano all'inferno, ma a godere Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Ogni persona che muore e viene in Paradiso è accanto
a Noi. Non sono santi da altare, ma anime salve, per loro non c'è il
purgatorio e naturalmente non c'è inferno. L'inferno è orrendo,
perché vi regna un odio continuo contro Dio; chi va all'inferno
continua a essere brutto e a odiare Dio, invece in purgatorio sono più
sereni perché sanno che, prima o dopo saliranno in Cielo. Sale
direttamente in Cielo chi ha sempre pregato, sofferto e soprattutto
amato.
Ancora oggi mi ripeto: amatevi, amate, donate senza riserva, donate
con amore senza aspettarvi nulla dal fratello. Quanto è grande
l'amore, quanto ci rende santi l'amore!
153
Miei cari figli, state facendo la novena per la vostra grande festa,
ormai siamo arrivati al 26 giugno. Tu, Marisella, hai fretta di
arrivare…
Marisa - Sì, ma non di arrivare alla festa, di arrivare in Paradiso. Sì,
ho compreso tutto quello che mi vuoi dire. Questa notte andiamo nel
Kenya?
Gesù - Sì andrete tu, Marisella, il nostro vescovo e la Mamma
naturalmente.
Marisa - Il vescovo è un po' stanco, possiamo evitare di mandarlo?
Gesù - No, lui deve venire, deve benedire i matrimoni, fare le
confessioni.
Marisa - La Mamma porta l'Eucaristia?
Gesù - Sì, non ti preoccupare. Ciao, miei figli, ciao a tutti miei cari.
Marisa - Sono andati via tutti.
Don Claudio - Siamo rimasti noi.
Roma, 27 giugno 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Gesù - Miei cari figli, è il vostro Gesù che vi parla e vi ringrazia della
vostra presenza. Siamo arrivati all'ottavo giorno della novena, il
tempo è passato e credo che coloro che hanno partecipato alla
novena siano felici e contenti di ciò che hanno fatto. Hanno fatto un
sacrificio, ma se nel sacrificio c'è amore e nell'amore c'è sacrificio,
allora tutto è bello. Meditate bene queste parole: amore e sacrificio;
sacrificio e amore, per tutti, anche per le persone che spesso vi fanno
perdere la pazienza. Gesù non gradisce le moine, il falso misticismo,
il parlare che si esprime con una falsa dolcezza, ma invece contiene
solo durezza e fa soffrire. Non vi voglio così, sareste finti, vi voglio
allegri e spensierati nel momento in cui non siete in preghiera e
raccolti in preghiera quando siete con Gesù e con la Madre
dell'Eucaristia. Abbiate la gioia, la comprensione, l'amore e la carità
verso gli altri; tutto quello che volete, ma non parlate atteggiandovi
154
ad un falso misticismo, perché non è adatto, non è bello. Guardate il
vostro vescovo come si comporta: parla, ride, è serio, rimprovera
quando c'è bisogno e fa bene perché anch'Io al suo posto farei lo
stesso, però vi ama tanto, tutti, indistintamente come anch'Io vi amo,
come vi ama la Madre dell'Eucaristia.
Oggi il mio saluto va alla nonna Iolanda che continua a portare
avanti la sua sofferenza con tanto amore. Voi non potete immaginare
quanto queste due creature, la mamma e la figlia, soffrono dalla
mattina alla sera e a volte anche di notte. Vivono una sofferenza
dura, atroce, ma riescono ad offrire a Gesù, a salvare tante anime;
voi con le preghiere e loro con la sofferenza. Credetemi, vi ripeto, la
sofferenza è tanta.
Grazie della vostra presenza, Gesù sale al Padre.
Marisa - Scusa, Madonnina, mi sono dimenticata di dirlo a Gesù,
volevo raccomandarti Franco e la sua famiglia, Maria e tutta la sua
famiglia e tutti quei bambini che si sono affidati alle preghiere; fai tu,
vedi tu quello che puoi fare, se è volontà di Dio.
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Roma, 29 giugno 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Gesù - Siete emozionati nel cantare il Magnificat alla mia e vostra
Mamma? Credo che ci sia in voi un po' di emozione e il vostro Gesù
lo capisce, comprende tutto. Davanti a Me sono inginocchiati coloro
che sono stati ordinati ministri straordinari dell'Eucaristia un anno
fa, dal più grande al più piccolo, e se qualcuno pensa di non essere a
posto, non è vero. Voi, miei cari figliolini, siete tutti a posto, e potete
festeggiare il primo anno da quando siete diventati ministri
straordinari. Mi avete portato con voi, avete portato l'Eucaristia alle
persone malate e a coloro che non potevano recarsi in chiesa. Dovete
gioire se il vostro Gesù vi dice che tutti siete nella condizione di
essere ministri straordinari e di portarmi alle anime che hanno
bisogno.
Il mio augurio è per tutti voi, ma è naturale che il più grande vada al
155
mio e vostro vescovo per il suo secondo anno di episcopato, vissuto
tra lotte e sofferenze, tra gioie e dolore. Questo comporta la vita
terrena: sofferenza e gioia; la gioia di dare agli altri, la gioia di
aiutare le anime, la gioia di essere stato ordinato vescovo da Dio. Chi
dopo Pietro e gli apostoli è stato ordinato vescovo da Dio? Ho
accanto a me Pietro e Paolo; e come tu dici spesso, Marisella, sono
belli. Se ti giri intorno vedi che in Paradiso sono tutti belli, siamo
tutti belli; così sarete anche voi se continuerete a camminare, passo
dopo passo, verso la santità.
Voi sapete meglio di me che per morire non c'è età, si può morire in
qualsiasi momento, a qualsiasi ora e a qualsiasi età, quindi dovete
essere sempre pronti ad arrivare alla santità. Vero Pietro e Paolo?
Marisa - Sì, loro sorridono. Erano due birboni, poi sono diventati
santi, anche noi ora siamo birboni e poi possiamo diventare santi.
Gesù - Il mio augurio, Eccellenza Reverendissima, va a te per tutto
l'amore che hai verso le anime. Qualcuno canta per te. I bambini
cantano e continuano a cantare, mi girano intorno e danno gloria. Io
sono qui con tutti i bimbi, gli angeli, i santi e le anime salve.
Marisella, volevi sapere di Emilio? Emilio è qui!
Marisa - Emilio? Chi? Il figlio del dottor Crispo?
Gesù - Tutte le persone salve, anche le ultime che sono morte in
questi ultimi tempi, sono qui con Me. C'è la mia e vostra Mamma, c'è
il mio papà, che nei libri è chiamato padre putativo. Questo nome
non piace neanche a Me, preferisco chiamarlo papà, come l'ho
chiamato da bimbo. Miei cari figli qui presenti, amate il vostro
vescovo, anche se qualche volta lo fate un po'… e vi fa togliere il
tappeto durante la messa perché è sporco; questo non deve
succedere. L'altare dove viene adagiato il mio corpo deve essere
sempre a posto, pulito, in ordine. Queste non sono raccomandazioni
che devo fare Io, uomo-Dio, perché qualche volta anche la mia e
vostra Mamma vi ha ripreso per questo.
Vi siete accorti che anche per la spesa dei fiori la Provvidenza non è
mai mancata? Quindi tutto deve essere in ordine, pulito, e se
qualcuno non può venire per fare le pulizie lo dica a un altro. La
cappellina è piccola? Voi volete la Chiesa Madre dell'Eucaristia
grande? E poi se non la pulite come facciamo? La demoliamo?
156
Marisa - Io non ho visto il tappeto, però se Sua Eccellenza ha fatto
quello che ha fatto vuol dire proprio che era sporco.
Gesù - Il vescovo vuole la chiesa e l'altare in ordine ed è giusto;
perché dove viene adagiato il mio corpo deve essere tutto lindo,
pulito e sempre in ordine.
Non voglio prolungarmi di più, ho la gioia di augurare ancora buona
festa a tutti, a Sua Eccellenza Monsignor Claudio e a tutti i ministri
straordinari. Mi ripeto: siete tutti a posto per festeggiare il primo
anniversario di ministri straordinari.
Prendo i bimbi e mi ritiro lasciando il posto alla mia Mamma.
Marisa - Va via? Non dice niente a me?
Madonna - Miei cari figli, è la vostra Mamma che vi parla; mettete in
pratica quanto ha detto Gesù. Non piangere, Marisella, perché ti
commuovi?
Marisa - Non lo so, sono preoccupata per tante cose.
Madonna - Ma non ti preoccupare. Grazie a colei che ha saputo
dipingere così bene il quadro.
Grazie a tutti voi per quanto fate per questa chiesa, per questa
basilica. Non ripeto quanto ha detto Gesù, però il tappeto era
veramente sporco.
Marisa - Va bene, però adesso basta.
Madonna - Lo dico come Mamma, per tirarvi un pochino sul morale.
Fate quanto Gesù ha detto. Pietro e Paolo sono rimasti qui accanto a
me, vi ammirano e ammirano la forza che ha il vostro vescovo nel
portare avanti da solo questa missione così grande, così combattuta
dagli uomini della Chiesa, così nascosta, perché non vogliono capirla.
Ha voi vicino, un piccolissimo gregge che malgrado tutto lo ama
moltissimo.
(I bambini presenti cantano e giocano)
Vedete come i bimbi, a modo loro, danno gloria a Dio e sono felici e
contenti? A volte piangono, a volte cantano. Anche voi dovete far
157
così, tornate bambini, non guardate l'età; anch'io ho raggiunto una
bella età, ma nel campo spirituale siete tutti giovani, tutti belli se
volete, ma dovete vivere sempre in grazia di Dio e allora l'età non
conta, vero nonna Iolanda? Bisogna solo essere uniti a Gesù,
pregare, amare, amare moltissimo, come avete fatto durante questa
novena in cui siete stati veramente bravi, per questo meritate che
due miliardi di anime si sono convertite. Non vi dovete adagiare, voi
sapete che il traguardo finale è sempre molto difficile per qualsiasi
cosa, mettetecela tutta; non vi dico di fare sempre novene,
adorazioni perché vi stanchereste, però se le fate è meglio.
Marisa - Tu dici sempre di non fare, però se lo facciamo è meglio, e
ci metti in difficoltà perché uno che fa? Adesso ci permetti di andare
un pochettino a riposare?
Madonna - Sì, ma tu devi fare quello che ha detto il medico,
ricordatelo!
Marisa - Faccio quello che ha detto il medico, tanto io devo sempre
ubbidire a tutti!
Madonna - Coraggio, auguri ai ministri straordinari; come ha detto
Gesù siete tutti in grazia per poter festeggiare questo anniversario.
Auguri vivissimi al mio amato vescovo, Sua Eccellenza Monsignor
Claudio, auguri e grazie per tutto quello che fai per la Chiesa, per le
anime, nel nascondimento, nel silenzio, come vuole Gesù, perché è
così che si salvano le anime, nel nascondimento e nel silenzio.
Marisa - Loro non parlano?
Madonna - Non hanno avuto il permesso da Dio.
Marisa - I santi sono tanto brutti nei santini e invece sono bellissimi
in Paradiso. Inoltrei non sono bassi, sono alti.
Madonna - I bimbi hanno tanta gioia nel giocare insieme! Vero
Jacopo? Perché non mandi più il bacio alla Madonnina? Tu sei
grande, mentre Samuele e Emanuele sono piccoli ancora, ma
cantano bene anche loro.
Grazie a tutti per la novena che avete fatto a mio figlio Gesù. Avete
visto che, quando volete, sapete dare, sapete fare, e in poco tempo
siete arrivati a due miliardi di anime convertite? Tenetelo bene
158
impresso questo numero, è molto importante.
Miei cari figli, oggi so che festeggiate anche la chiusura dell'anno
sociale; assimilate nel vostro cuore ciò che avete sentito, leggete
durante l'estate, anche in vacanza, un po' di Vangelo. Avete capito
che il bimbo l'altro giorno leggeva il Vangelo ai bambini? Fatelo
anche voi, non vergognatevi, per leggere una pagina del Vangelo non
ci vuole nulla, così potete immagazzinare sempre più, sempre più, e
chissà se a settembre sarete più bravi del vostro vescovo?
Don Claudio - Magari!
Marisa - Gesù gli mette sempre dentro le parole, e lui di ogni parola
del Vangelo ne fa un poema. Quando dice: “Avete niente da dire?”,
che diciamo?
Madonna - Va bene, allora buona festa per la chiusura dell'anno
sociale. Fate l'agape fraterna, che sia veramente fraterna, mi
raccomando! Festeggiate in buona armonia per quanto potete,
perché tra voi c'è chi ha dolori morali, chi ha dolori fisici, chi ha tutti
e due, però fare un sorriso a tutti è bello e dà gioia. Rallegratevi e
gioite nel nome del Signore.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico, questo anello che tu, Don
Claudio, porterai al dito, sempre, e da questo sapranno che tu sei il
vescovo della Madre dell'Eucaristia.
Coraggio, Marisella, mettilo al dito del vescovo.
Marisa - Io mi vergogno.
Madonna - Benedico voi tutti, benedico i bimbi e mando un bacio a
tutti i bimbi presenti. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Buona santa Messa a
tutti e auguri di nuovo a tutti.
Marisa - Ciao.
Roseto (TE), 15 luglio 2001 - ore 19:00
Lettera di Dio
159
Madonna - È importante cantare l'inno all'amore, ma è più
importante amare. Oggi, per voi, c'è in Paradiso una grande festa
che nessun uomo della Terra può comprendere. Vi ringrazio per tutti
i sacrifici che avete fatto per venire a festeggiare i due nostri
figliolini, tanto cari a Dio che stanno portando sulle spalle un peso
molto grande.
Dirvi grazie sembra quasi non dire nulla, ma dice tutto. Grazie tante,
grazie perché siete tutti presenti.
Questa mattina ho fatto il conteggio di quante anime si sono
convertite durante questi trent'anni che i miei due figliolini hanno
vissuto insieme, con tanto sacrificio, amore e sofferenza. Ho detto
che doveva conteggiare Filippo, ma lui non era presente. Ora sono
presenti due laureati in ingegneria.
Marisa - Sì, ma non sono buoni a fare i conti.
Madonna - Io ho detto quanto dovevo dire. Siamo arrivati ad un buon
numero di anime convertite, grazie soprattutto a voi due, perché in
questi anni avete dato moltissimo alle anime e non vi siete mai
pavoneggiati, né inorgogliti, non avete mai cercato di primeggiare,
siete rimasti sempre nel silenzio e nel nascondimento. Io dissi in una
lettera di Dio che ogni volta che celebri la S. Messa, mio caro
Vescovo, salvi un'anima. Nei vostri viaggi, nel vostro peregrinare da
una città ad un'altra e da una nazione ad un'altra, seminando rosari e
preghiere ovunque, avete salvato tante anime.
Oggi siete in vacanza, per modo di dire, ma chi comprende quanto
state soffrendo e cosa state passando? Non voglio parlarvi sempre di
sofferenza, ma anche di gioia, nonostante a volte sembra difficile
vederla, sia in voi due, miei cari figliolini, sia nei giovani. Anche loro
sono molto provati dagli esami, dal lavoro e da molte altre sofferenze
e preoccupazioni. So che è difficile a volte chinare il capo e dire: “Sì,
mio Dio, faccio tutto per Te”. Ma questi due miei gioielli lo hanno
fatto, anche se hanno brontolato, sbuffato, pianto e si sono quasi
ribellati. Poi sono andati avanti perché l'amore vince ogni cosa.
Ricordatevi che arrivare a tre miliardi di conversioni non è poco, ma
coloro che devono ancora convertirsi sono, oso dire, gli uomini
peggiori che si trovano sulla Terra. È quindi tempo di intensificare le
preghiere e i sacrifici. Ovunque voi siate, pregate e offrite tutto al
Signore; sarà Lui a decidere quando verrà il momento, così come ha
160
deciso per Teresa per la quale tu, Marisella, hai tanto pregato e
come decide per tante altre persone; se è volontà di Dio la grazia
arriva, ma è solo Lui a decidere quando.
Io non ho parole per ringraziarvi, miei cari giovani, per ciò che avete
fatto oggi e continuerete a fare. Anche se siete lontani l'uno
dall'altro, continuate a pregare e soprattutto ad amarvi. Purtroppo in
questa grande festa c'è qualche nuvoletta in giro: se avete ricevuto
tanto, dovete anche dare; non si può soltanto ricevere. Quello che
lascia a desiderare in alcuni è l'insincerità, il primeggiare e
l'inorgoglirsi; ripeterò all'infinito che purtroppo anche tra voi
succedono queste cose. Mi auguro che piano, piano comprenderete
che bisogna essere sinceri, leali, dire sempre la verità, anche se a
volte può far molto soffrire. Vi ripeto anche che i genitori non sono
coloro che vi generano, ma coloro che vi amano, coloro che vi
portano avanti e che danno tutto il loro amore pur di aiutarvi. Questo
vale per tutti coloro che amano mio Figlio Gesù, che ora scende
insieme a Dio Padre e a Dio Spirito Santo in mezzo a voi. Gloria al
Padre al Figlio e allo Spirito Santo…
La Trinità e qui presente per benedirvi, miei cari figliolini.
Gesù - Io, Gesù, tra poco verrò in mezzo a voi durante la S. Messa ed
entrerò nel Vescovo; Io e lui formiamo una cosa sola, perché l'amore
è grande, l'amore cementa. Benedico i bimbi e permettetemi di
benedire nonna Iolanda che con una fatica e una sofferenza che non
potete capire, continua a seminare preghiere sulla Terra per i miei
due cari figliolini. La Chiesa si appoggia anche su di lei, come si
appoggia anche su di voi, in modo molto lieve per alcuni e un po' più
pesante per altri; perché questa è la volontà di Dio.
Marisa - Sì, ho capito.
Madonna - Lasciate cantare i bimbi, ricordatevi che non disturbano
mai, sono gli adulti che disturbano. Oggi devo ringraziare anche
Iolanda, che si è prestata ad aiutarvi per festeggiare e Giovanni che,
nel silenzio e nel nascondimento, cerca di dare sempre. Tutti avete
dato qualcosa, chi in un modo, chi in un altro. Il vostro Vescovo ha
dato tutto se stesso per voi. So che tu non vuoi che lo dica, Marisella,
ma anche tu dai tutta te stessa per i tuoi giovani, per i bimbi piccolini
e per tante anime che soffrono. Mi raccomandi sempre tutti, anche
se non li conosci e questo Dio lo apprezza molto.
161
Marisa - Volevo capire se siamo arrivati a tre miliardi.
Madonna - Miei cari due figliolini, tutto il vostro lavoro di questi
trent'anni vi fa arrivare ai tre miliardi di conversioni, ma ciò che
rimane è il pezzo più difficile, più duro, perché i grandi uomini oltre
a non convertirsi, cercano di distruggere coloro che si sono
convertiti. Oggi siamo arrivati a tre miliardi di conversioni.
Marisa - Che cosa dobbiamo fare per gli altri che sono rimasti?
Madonna - Voi sapete che anche nelle piccole cose terrene ciò che
rimane è sempre più duro e più difficile. Adesso è il momento
d'intensificare la preghiera, perché coloro che si debbono ancora
convertire sono i più duri. Tra loro ci sono soprattutto coloro che
celebrano la S. Messa, solo perché debbono farlo e non sono in
grazia di Dio e coloro che ricevono Gesù non in grazia.
Marisa - Ma allora noi che cosa dobbiamo fare?
Madonna - Continuate, la Chiesa s'appoggia sulle spalle del vostro
Vescovo, della veggente, di nonna Iolanda e di tutti voi, chi più e chi
meno. C'è chi può dare tanto e chi meno, ma tutti cercate in un modo
o nell'altro di aiutare questa povera Chiesa, in cui se coloro che
celebrano la S. Messa non credono…
Vorrei mandare un abbraccio a Jacopo, a Samuele e ad Emanuele,
perché Dio ama tanto i bimbi, i suoi bimbi.
Miei cari figli, il tempo corre e voi dovete tornare alle vostre case; un
grazie parte da tutto il Paradiso per ciò che avete fatto. Godete di
questi tre miliardi di conversioni che sono stati raggiunti soprattutto
grazie al Vescovo e alla veggente. Ma voi non sapete che la metà
delle conversioni di questo ultimo periodo è sulle spalle di una
signora di 95 anni, per ciò che ha fatto e per quanto ha sofferto. I
miei auguri vanno a tutti perché è la festa di tutti, in Paradiso, come
qui tra voi.
Durante la strada del ritorno, continuate a pregare, a parlare e a
dare gloria a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i bambini
e i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno.
162
Marisa - Tutti insieme stanno benedicendo…
Madonna - Andate nella pace di Dio Figlio, di Dio Padre, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Frontignano (MC), 8 settembre 2001 - ore 18:30
Natività della Beata Vergine Maria
Lettera di Dio
Marisa - Ma sei piccola! Adesso arriva lei grande. Dio che cosa ha
deciso?
Madonna - Ancora non si è pronunciato, però devo dire che gli adulti
hanno tanto pregato per molte intenzioni e questo fa piacere a Dio
Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. Malgrado tutto ciò il mio
cuore è molto amareggiato per ciò che succede nel mondo. Avete
visto? Si combattono fra membri di diverse religioni; anche i bambini
combattono e i grandi uomini stanno comodamente seduti e pensano
soltanto ai loro interessi. Miei cari figli, se volete, potete dare molto
di più, potete aiutare questo mondo così corrotto. Ogni giorno
aspetto con le mani aperte che qualcuno mi consegni il suo cuore,
perché lo porti a Gesù, ma ogni giorno le mie mani rimangono vuote.
Tanti dicono: “Io non sono toccato, io lavoro, faccio il mio dovere”, e
ciò che succede nel mondo non colpisce nessuno. Ricordate quando
vi dicevo: “Pregate, pregate, non stancatevi mai di pregare”, e vi
invitavo a fare colloqui con Gesù? Quando riuscirà a convertirsi
questo mondo creato da Dio? Io vado ogni giorno da Dio a chiedere:
“Mi lasci andare da loro?”, ma Lui aspetta preghiere, preghiere,
preghiere. Ci sono persone che pregano solo per farsi vedere, e poi
dicono bugie e non sono oneste. Allora cosa bisogna fare per loro?
Richiamarle tante volte? Sì, Gesù ha detto di perdonare settanta
volte sette, ma ha anche detto: “Quando hai fatto tutto ciò che dovevi
fare, pulisciti i piedi, esci di casa e vai altrove a far del bene”.
Eccellenza, so che aspetti persone che ti aiutino, che amino
veramente con il cuore, ma è tanto difficile, perché basta che una
persona ti stia più vicino, sia una settimana accanto a te per
accorgerti che non va. Siete saliti troppo in alto, e chi vi segue così in
alto? Qualche giovane, non tutti; e qualche adulto, non troppi.
Marisa - Scusa, permetti una parola? Scendiamo noi giù, così stiamo
allo stesso livello loro. Certo, non vogliamo dire bugie, essere
163
disonesti, solo scendere un pochino giù. Se Dio ci ha portati così in
alto, che dobbiamo fare? Sai che a volte ci sembra che la colpa sia
nostra quando scopriamo che le persone non sono a posto? Si
offendono, piangono, non possiamo dire nulla.
Madonna - Il vostro dovere è richiamare tutti. Eccellenza, quando
qualcosa non va, fai bene a rimproverare anche coloro che aiutano
economicamente ed in altri modi. L'inizio dell'anno sarà molto duro
per voi. Gli angeli vengono ad aiutarvi, io li vedo; voi non li vedete,
ma sentite quest'aiuto. Nessuno può andare avanti per trent'anni da
solo. Non pensate che Gesù, io e gli angeli vi diamo la forza e il
coraggio di andare avanti? Dio certamente mi lascerà venire almeno
per voi due, per aiutarvi, per guidarvi. Dio è buono, Dio è grande, è
Santo, è amore e mi ha detto tante volte: “Maria, vai dai miei figli”;
però ancora non c'è risposta in alcuni di voi. Ieri mi ha detto che oggi
sarei venuta. Lo so, il cammino è duro e difficile. Chi è sincero, leale,
onesto, soffre in continuazione perché vede intorno a sé persone che
non lo sono. Eccellenza, il tuo amore per le anime è grande, è bello e
a Dio piace tutto questo. Non hai forza, sei stanco, non pensare al
domani, pensa all'oggi. Non fermarti a pensare a ciò che succederà
domani. Voi, miei due figliolini, fidanzatini, quasi sposi, aiutate il
vostro Vescovo. Queste sono carezze materne, perché io vi amo.
Se vi dico queste cose è perché vi amo, altrimenti me ne starei su a
godere il mio Tutto, a cantare con gli angeli e i santi. Vedi, Marisella,
come era piccolino il mio vestito?
Marisa - Volevo farti una domanda: il secondo capello…
Madonna - Marisella, quello l'ha portato il demonio per farvi cadere
in un tranello, ma voi non ci siete caduti. Coraggio, festeggiate la
mia natività con la Santa Messa e un pranzo molto, molto…
Marisa - Tu sai anche questo?
Madonna - Sì, ma vi voglio vedere sorridenti, allegri. Appoggiatevi
l'un l'altro come avete sempre fatto e andate avanti. Sento il bisogno
di vedere i miei giovani tutti insieme con voi. Preparatevi al triduo
per l'esaltazione della Santa Croce e in ricordo del primo miracolo
eucaristico. C'è Maria bambina, il mio amato sposo Giuseppe, Gesù e
tutti gli angeli e i santi.
164
Roma, 12 Settembre 2001- ore 18:35
Lettera di Dio
Marisa - Dio ti ha detto di venire?
Madonna - Sì, sono venuta con il permesso di Dio per fare gli auguri
a tutte coloro che si chiamano Maria e quindi anche a te, Marisella,
perché il tuo nome è Maria.
Marisa - Aspetta, fammi riprendere un po' dalla sorpresa, perché
temevo che non saresti venuta.
Madonna - Miei cari figli, sono venuta per supplicarvi di pregare per
la pace nel mondo, questa volta fatelo veramente con tutto il cuore,
perché il pericolo è grande. Domenica ho detto alla vostra sorella che
sarebbe scoppiata un'altra guerra, combattuta da persone cattive
che vogliono distruggere l'umanità. Questo è accaduto e voi sapete in
quale modo. Quando vi dicevo di pregare per la pace, non mi riferivo
soltanto alla vicina Jugoslavia, ma a tutto il mondo, perché ci sono
tante guerre. Ciò che è successo negli Stati Uniti è peggiore di una
guerra: sono stati uccisi donne e bambini per vendicarsi di non si sa
che cosa.
Ricordatevi che quando Dio parla non esagera mai, prima o poi ciò
che dice avviene. Voi che avete già pregato tanto per evitare la
guerra e per il Santo Padre, continuate a pregare, fate sì che tutto si
calmi e che torni la pace. Pensate a quelle migliaia e migliaia di
persone uccise e ai bambini rimasti orfani. Dio mi ha mandato per
dirvi di pregare, non recitando tre o quattro rosari, ma vivendo in
grazia ogni minuto, perché voi non potete sapere in quale momento
l'uomo potrebbe decidere di uccidere ancora.
Marisella, lo senti tuo, Emanuele.
Marisa - Sì, sento mia anche la mamma, perché mi hai dato la
possibilità di salvarli.
Madonna - Miei cari figli, posso contare sulle vostre preghiere per la
pace in tutto il mondo? Ciò che è successo non riguarda soltanto gli
Stati Uniti, ma tutto il pianeta. Se scoppierà una nuova guerra, allora
sarà veramente pianto, distruzione e morte; non aspettate che scoppi
per pregare, per amarvi, per farvi un sorriso e mettete in pratica ciò
che vi ho sempre detto: non dite bugie, non sentitevi i primi,
165
mettetevi sempre all'ultimo posto e Dio vi porterà al primo.
Ho voluto fare gli auguri a coloro che si chiamano Maria, perché Dio
così ha deciso.
Marisella, gli angeli e i santi mi hanno sempre accompagnata, ma
ora sono sola perché quando uno è solo soffre di più e può offrire
questa sofferenza per la pace. Anche per te è così, perché hai sempre
bisogno di una persona amica vicino; allora quando ti senti sola offri
tutto per la pace.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Pregate, pregate ed
amatevi molto, non giudicate, non pensate soltanto al vostro
orticello, ma a tutto il genere umano che oggi piange per la morte di
molte mamme e di molti papà e perché molti bambini sono rimasti
orfani. Grazie.
Insieme al mio e vostro Vescovo - se tutti i vescovi fossero come il
vostro! - vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno.
Benedico i bambini che sono lontani, i giovani e gli adulti che non
sono potuti venire per motivi validi. Sì, Nicolas, da' un bacetto al tuo
cuginetto.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Grazie di essere venuta. Dio ti ha detto se puoi venire
sempre?
Madonna - No, ancora non mi ha detto nulla; oggi mi ha permesso di
venire e quindi sono venuta.
Marisa - Noi ce la mettiamo tutta, facciamo del nostro meglio.
Dovresti apparire in tutti gli angoli del mondo, così la gente saprebbe
come comportarsi. Ciao, ciao. Don Claudio!
Don Claudio - Ti sei tolta un peso.
Marisa - È venuta!
166
Roma, 14 settembre 2001 - ore 21:10
Lettera di Dio
Marisa - Gesù innalza la croce, come segno di vittoria. Non farci
soffrire, noi aspettiamo sempre la tua venuta anche se non la
meritiamo, però facciamo tutto il possibile. Ti prego: chiedi a Dio
Padre di farti venire sempre tra noi.
Madonna - Anche oggi Dio Padre mi ha detto: “Maria, vai dal mio
piccolo gregge” e poi ha aggiunto altro.
Marisa - Tu vai sempre da Dio Padre. Oggi non sei sola, sei
accompagnata da tutti e Gesù porta in alto la croce.
Madonna - Preghiamo tutti insieme, rivolgendo lo sguardo alla croce
e ricordando che oggi è il sesto l'anniversario del primo miracolo
Eucaristico. Quale grande dono Dio vi ha fatto e quante grazie avete
ricevuto! Ognuno nel proprio cuore può chiedersi se ha meritato
tutto questo. Andate avanti cercando di cambiare, di correggervi e di
aiutarvi a vicenda.
(Si prega insieme alla Madonna)
Miei cari figli, grazie della vostra presenza e del sacrificio che avete
fatto nel venire in questo luogo taumaturgico; ricordatevi che ogni
sacrificio porterà gioia. Intorno a me ci sono gli angeli e tanti
bambini, che con un sorriso celestiale guardano me ed ognuno di voi;
sono presenti il mio amato sposo Giuseppe e Gesù, che innalza la
croce come segno di vittoria. Tutti gli angeli e i santi sono venuti con
me.
Vorrei tanto strappare a Dio la grazia di continuare a venire qui
sempre, per voi, per me e per tutti gli uomini. La croce è vittoria,
vita, gioia, è tutto, non dovete guardarla come qualcosa di brutto e di
doloroso. Oggi è la festa dell'Esaltazione della Croce. Chi di voi era
presente il giorno del primo miracolo eucaristico, quando mio Figlio
Gesù Eucaristia è uscito dal costato del crocifisso ed è venuto in
mezzo a voi? Cercate di fare un esame di coscienza e chiedetevi:
“Quante grazie Dio ci ha fatto? Quanti miracoli? Quanti doni? Noi
meritiamo tutto questo?”.
Ogni giorno vado da Dio Padre a chiedere il permesso di venire in
mezzo a voi e finora, ogni volta, mi ha detto: “Maria, vai!”. Lo dice
167
con tanta dolcezza e con tanto amore, perché Dio vi ama tutti, anche
coloro che in questo momento vivono nella sofferenza, sia fisica che
morale. Dio è amore e, come è avvenuto per Gesù crocifisso, anche
voi alla fine sarete esaltati e godrete.
Voglio ricordarvi un avvenimento per il quale avete tanto sofferto nel
1999. Dio allora ha rimandato ciò che aveva promesso, anche perché
non si avverasse la catastrofe che aveva rivelato in segreto alla
vostra sorella. A distanza di due anni questa catastrofe è arrivata.
Dovete preoccuparvi anche voi, perché ciò che è successo riguarda
tutto il mondo. Vi chiedo di pregare perché Dio allontani il pericolo
della terza guerra mondiale ed aiuti le persone che soffrono. Coloro
che hanno fatto quell' atto di distruzione non sono degli uomini, sono
peggiori degli animali. Prima o poi usciranno allo scoperto, sono
persone cattive che uccidono per il piacere di uccidere. Per questo
motivo dal 1999 ad oggi ho chiesto molte volte di pregare per la
pace. Le guerre non sono terminate, ma continuano, voi le conoscete
e sapete quanto sta succedendo, ma non conoscete tutto.
Coraggio, miei cari figli, se Dio vi invita a venire a pregare in questo
luogo taumaturgico c'è un motivo e voi dovete ubbidire a Dio ed
ascoltarlo, come io ho sempre fatto.
Pensate quante famiglie sono state distrutte e quanti bambini sono
rimasti orfani.
Non voglio affliggervi di più, i mass-media vi danno le notizie, anche
se sono nulla in confronto a quello che è veramente successo. Gioite
insieme per l'Esaltazione della S. Croce e pregate.
Come Mamma, insieme a questo bimbo che ho vicino, voglio fare gli
auguri a Jacopo. Auguri Jacopo, un bacio dalla Mamma e dal bimbo
che ti guarda e sorride. Ai bambini ed agli anziani si possono fare gli
auguri. Quando eri piccolo piccolo, Jacopo, mandavi sempre un bacio
alla Madonnina, ora che sei diventato più grande e vai in prima
elementare, non mandi un bacio a Lei ed a questo bimbo che le è
davanti?
Auguri a tutti i cuginetti ed a tutti i bimbi.
Vi lascio, miei cari figli, con l'amarezza nel cuore per ciò che è
successo su questo pianeta Terra. Più andrete avanti, più la
situazione diventerà peggiore.
168
Vi lascio, ma vi porto sempre nel mio cuore, perché siete tutti miei
figli. Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, e i
vostri oggetti sacri.
Benedico i piccoli bimbi: c'è chi piange, chi canta e chi strilla;
benedico tutti gli ammalati.
Vi copro tutti con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Pregate Dio, affinché mi
faccia tornare da voi come in passato. Sia fatta sempre la sua
volontà.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. È andata via. Oggi non è venuta da sola come il 12
settembre, c'erano tutti.
Roma, 23 settembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Noi abbiamo bisogno di te. Lo so, siamo un piccolo gregge
che a volte traballa da tutte le parti, però ti vogliamo bene. Grazie di
essere venuta perché è molto duro non vederti! Ti raccomando tutte
le persone che si sono affidate alle mie preghiere; non lasciarci soli,
perché non ce la facciamo ad andare avanti, con te abbiamo più forza
e più coraggio.
Madonna - Mia cara Marisella, tu conoscevi il segreto fin dall'inizio
del 1999 e non potevi parlare con nessuno. Avevi questo grande
dramma dentro di te, e quando si è realizzato ti sei resa conto quanto
era tremendo. Quante persone si sono rivoltate contro Dio: “Dio
prima dice una cosa e poi ne fa un'altra. Dio promette e non
mantiene”. Tu che conoscevi il segreto hai avuto il coraggio di dire:
“Bisogna abbandonarsi a Dio, bisogna ubbidire a Dio, Dio sa quello
che fa”, queste tue parole mi hanno commossa.
Io non sono apparsa alcune volte nel luogo taumaturgico non per
punirvi, ma per invitarvi a fare penitenza e sacrifici per la pace.
D'altronde se fossi venuta vi avrei parlato della guerra e vi avrei
chiesto di pregare per la pace. Ora cosa posso dirvi? Non ho niente
di bello da dirvi, se non ripetervi “Convertitevi, togliete i cuori
169
induriti e sostituiteli con cuori di carne”. Questa guerra è una delle
più brutte, e sarà lunga e dolorosa. Non dovete pensare che non
sarete toccati, poiché siete in Italia; pensate a pregare, a fare
sacrifici e adorazione eucaristica più che potete. Molti di voi fanno
adorazione e anche spesso, ma gli altri perché non rispondono?
Forse aspettano che prima arrivi in Italia qualcosa di brutto per
invocare la misericordia di Gesù e trascinare le ginocchia fino
all'altare davanti al tabernacolo? Preparatevi prima, pregate prima
per voi e pregate per quelle mamme che son rimaste vedove e per i
bambini che sono rimasti orfani. Questa è una guerra brutta, di
vendetta e di rabbia; anche se dicono che è di giustizia, perché c'è
tanta rabbia in loro e addirittura la gioia di vincere la guerra, perché
voi ben sapete che chi vince la guerra guadagna anche tanto denaro.
E siamo sempre allo stesso punto: lavorano, fanno la guerra per il
potere e per il denaro, sia i grandi uomini politici, sia i grandi uomini
della Chiesa. La Mamma è venuta per stare un pochino con voi, ma
non ha notizie buone da portarvi. Voi, che avete già strappato tante
grazie a Dio, continuate a strapparle ancora, non aspettate sempre
che il vostro Vescovo vi imbecchi e vi dica: “Fate questo, fate quello.”
Dovete prendere l'iniziativa e dire al Vescovo “Eccellenza, vogliamo
fare la veglia, vogliamo fare il digiuno, vogliamo fare l'adorazione
Eucaristica”, dovete essere pronti voi a tutto. E invece cosa avviene?
Solo il Vescovo è sempre pronto a parlarvi, a indicarvi ciò che dovete
fare, ad invogliarvi; questo non è bello, perché siete cresciuti e
dovete fare da soli, è tempo che facciate da soli. Quando incontrate
delle persone che non vengono più nel luogo taumaturgico o non
vanno neanche in chiesa, dite loro queste parole: “Non aspettate che
arrivi la guerra in Italia per strusciare le ginocchia fino davanti al
Santissimo; preghiamo prima”.
Non ho altro da aggiungere, miei cari figli, se non che vi voglio bene,
e anche quando non verrò più, vi vorrò sempre bene; ricordate che
anche Dio vi ama, perché è Lui che mi manda. Coraggio, coraggio,
mi rivolgo specialmente alle persone che sono forti, che hanno
ancora la possibilità di camminare, di andare avanti, di pregare.
Mettetecela tutta, strappiamo questa grazia a Dio per tutto il mondo,
altrimenti ci sarà guerra in tutto il mondo, e sarà una guerra dura e
difficile. Ritorniamo al segreto di Fatima e ragionate. Quanti anni
avete aspettato per conoscere il segreto di Fatima? Se non era
brutto, perché l'hanno tenuto nascosto e non l'hanno rivelato? Quello
che hanno rivelato, non è il segreto. Se non era brutto non c'era
nessun motivo di nasconderlo. Ripeto, se il segreto non era brutto
perché nasconderlo?
170
Coraggio, miei cari figli, coraggio a tutti.
Oggi la vostra sorella non è potuta scendere in mezzo a voi, perché
non sta bene, e per prudenza. Giustamente, il Vescovo le ha ordinato
di rimanere in casa, ma questo per lei è duro, perché le piace stare
insieme a voi, in mezzo a voi; purtroppo la sua salute ha alti e bassi,
più bassi che alti.
Miei cari figli, Dio mi ha mandato e io sono venuta, se dovesse dirmi
di venire tutti i giorni, io starei tutti i giorni con voi, ma adesso Lui
chiede penitenza e sacrifici a voi che non mi vedete, alla vostra
sorella che mi vede e non mi vedrà per tanto tempo; sarà per lei una
lunga sofferenza, e quando soffrirà la passione sarà sola, non ci sarò
io accanto, soffrirà tanti dolori da sola, quindi per lei sarà penitenza
e sacrificio. Chi può faccia adorazione, veglia, digiuno; dovete
decidere da soli, siete grandi per valutare se potete fare il digiuno.
Grazie della vostra presenza. Credetemi, anche se non vengo, vi amo
moltissimo. Vi ringrazio se riuscirete a fare quello che la Mamma vi
ha detto. Strappiamo la grazia della pace a Dio Padre, a Dio Figlio, a
Dio Spirito Santo.
Eccellenza, coraggio, a te sembra che la vittoria sia molto lontana,
ma quando tutto finirà e tu trionferai, allora ci saranno tante persone
fuori il cancello e non ci sarà posto per loro.
Nonna Iolanda, coraggio, figlia mia, la tua sofferenza insieme a
quella di tua figlia è molto grande, accettandola riuscite a salvare
quelle povere creature che sono rimaste sole, senza il papà, senza
mamma; voi date un grande aiuto con la sofferenza e con la
preghiera. Grazie.
Benedico tutte quelle persone che sono rimaste senza papà, senza la
mamma; benedico tutti gli americani e tutti i paesi stranieri.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Devi fare l'aerosol, Marisella, altrimenti non esci fuori da questa
situazione.
Marisa - Va bene. Ciao. Scendo per la messa?
171
Madonna - No, non puoi.
Marisa - Va bene, tu ubbidisci a Dio, io ubbidisco a te e al Vescovo.
Devo ubbidire a tutti.
Madonna - Ciao, tesoro della Mamma.
Marisa - Ciao, piccolo. Ciao. Un momento, scusa Madonnina, pensi
che tarderai a ritornare?
Madonna - Non lo so, quando Dio me lo dirà, io verrò, stai tranquilla,
non dirò certo no a Dio, quindi sarò presente quando Dio lo dirà.
Ciao, figlia mia, ciao, Marisella.
Marisa - Ciao ti do un altro bacio. Va bene, rifaccio il segno della
croce. Sia lodato Gesù Cristo.
Madonna - Auguri e buona santa Messa a tutti.
Marisa - È andata via.
Roma, 30 settembre 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sì, sono sorridente per voi, ma voi sapete purtroppo che
la guerra va avanti e i mass-media e la televisione non riportano
quasi nulla di ciò che sta succedendo realmente nel mondo. Per
questo Dio mi ha detto: “Vai, Maria, supplica tutti i miei figli di
pregare per la pace nel mondo”. Questo è un momento molto
difficile, ma sapete benissimo che tante disgrazie sono state evitate
con le vostre preghiere. Dovete avere tanta pazienza e tanta fede nel
pregare per la pace. Tanti bambini sono rimasti già orfani, tante
mamme sono rimaste sole, tanti papà sono morti per colpa di questa
guerra così atroce e di questi terroristi che uccidono senza pietà.
Neutralizzare un terrorista è molto difficile, e catturatone uno, ne
spuntano fuori altri cento. D'altronde cosa vi costa pregare, mentre
fate le faccende di casa, cucinate o siete in macchina? Elevate un
Padre Nostro a Dio Onnipotente così tutto potrà diventare più facile.
La Mamma è venuta per dirvi soltanto questo; cosa posso dirvi di
più? La preghiera è un'arma potente che può fermare anche le
172
guerre.
Pace a tutti, pace ai bambini, pace a colui che canta e dà gloria a
Dio; pace al piccolo Nicolò, a Jacopo, a Samuele, ad Emanuele e ai
tanti bambini che non hanno più né mamma, né papà e sono soli.
Dovete pregare molto per loro.
Oggi noi del Paradiso vogliamo fare gli auguri a nonna Iolanda,
anche se il compleanno è il 2 ottobre; ha dato 95 anni della sua vita e
della sua sofferenza - che è continua - per la pace nel mondo, per la
pace nella Chiesa e per tutte le persone che si sono raccomandate
fino ad oggi alle sue preghiere. Grazie, nonna Iolanda, per tutto
quello che fai per la Chiesa e per la pace nel mondo. Mi dispiace che
anche oggi la tua salute lascia a desiderare, ma tu sei forte e sai
offrire ogni sofferenza per gli altri.
Pace a tutti voi qui presenti, pace, pace, pace; gridatela a tutti.
Invitate le persone a pregare, ad andare in chiesa. Non aspettate,
come è successo durante l'ultima guerra, quando le donne
strusciavano le ginocchia in chiesa dall'entrata fino all'altare per
pregare e chiedere la grazia che la guerra finisse presto. Questa
guerra sarà lunga, non è una guerra di pochi giorni. Voi pregate.
Un bacio a tutti i bambini, a Nicolò, il più grande dei bimbi. Quando
giochi, stai attento a non farti male, sii prudente. Un bacio a Jacopo,
a Samuele, ad Emanuele, a Matilda e a Nicolò: sei bimbi, sei angeli.
Vi lascio, miei cari figli, ascoltate la S. Messa per la pace nel mondo.
Siate raccolti, partecipate alla S. Messa per la pace nel mondo.
Insieme al mio e vostro Vescovo, benedico voi, mando un bacio a
tutti i bimbi e a nonna Iolanda. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Va bene, ciao.
Roma, 6 ottobre 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Marisa - Grazie di essere venuta, soprattutto ringrazia Dio Padre che
ha voluto ancora mandarti qui tra noi. Desidero raccomandarti il
173
piccolo Jacopo e Maurizio, tu sai che sta molto male; ti raccomando
anche tutti i bambini che vengono curati da Selenia in ospedale e
tutti i malati, compreso il nostro vescovo. Lui non è grave, però te lo
raccomando lo stesso, perché quando sta poco bene, sentiamo che
viene a mancare veramente la colonna.
Ti raccomando tutte quelle povere persone che hanno perso i
familiari e tutti quelli che muoiono ogni giorno. Giovedì, quando c'è
stato il miracolo eucaristico, Gesù ha detto: “Se tutti gli uomini non
verranno a Me, non ci sarà pace, ma tanti morti, morti, morti”. Tu
puoi ottenere tutto da Dio Padre, vai a chiedere aiuto per noi.
Qualcuno ha chiesto perdono di tutte le colpe commesse secoli fa, ma
ora dobbiamo chiedere perdono a Dio con tutto il cuore delle colpe
del presente, facendo il proposito di non offenderlo più e
impegnandoci ad amare Gesù Eucaristia sempre più ogni giorno.
Noi abbiamo fatto l'adorazione eucaristica come ci è stato chiesto e
tu, se vuoi, intercedi presso Dio, fa che questa guerra così brutta,
così pericolosa e piena di cattiveria non scoppi.
Madonna - Marisella, è difficile fermare questa guerra. Voi
continuate a pregare come potete e quanto potete e se Dio-Gesù ha
detto: “Se non venite tutti a Me ci saranno morti, morti, morti”, io
cosa posso fare?
Marisa - Vuoi che te lo dica? Devi solo andare da Dio a chiedere il
suo aiuto e che ci perdoni. Noi siamo peccatori, però a nostro modo
vi amiamo tutti. Ognuno di noi cerca di fare quello che può e chi può
fare qualcosa e non lo fa, dovrà renderne conto a Dio.
Madonna - Marisella, tu hai pregato molto per tanti malati che
conosci e che ti sono raccomandati dalle persone, ma devi
raccomandarmi anche i grandi uomini politici e della Chiesa. Loro
non pensano a quale grande tragedia il mondo va incontro e a questa
terribile guerra piena di odio, di vendetta, di rabbia, fatta per
accumulare denaro. Per questo la Mamma vi invita a continuare a
pregare come potete e più che potete e se talvolta la stanchezza vi
prende, non fa nulla, riposatevi nelle braccia di mio Figlio Gesù, Lui
sarà contento lo stesso. Pregate, pregate molto.
Adesso è tempo che anche tu torni a compiere la tua missione, ma
ora, più che negli Stati Uniti, andrai in Afghanistan e in Pakistan con
174
il nostro vescovo.
Marisa - Anche se sta male?
Madonna - Sì, perché quando andate in questi posti voi non state
male. Miei cari figli, vi invito alla preghiera costante e all'adorazione,
per quanto potete; chi può lo faccia con amore. Chi ospita dei
sacerdoti in casa li inviti a venire in questo luogo. Continuate a
pregare in silenzio, in profonda adorazione, senza girarvi a vedere
chi c'è in cappella e chi ha fatto o non ha fatto il suo dovere, a voi
questo non deve interessare, ognuno di voi renderà conto a Dio.
Coraggio, la Mamma è con voi e lo sarà ancora domani.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, benedico i
bimbi malati, gli adulti malati, specialmente coloro che hanno figli e
benedico i vostri oggetti sacri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Questa notte, Marisella, la passione è stata dura, ma ti sono stata
sempre vicina. Dovrai soffrire ancora la passione per diversi giorni,
ma non sarai mai sola, perché io e gli angeli saremo vicino a te. Ciao,
figlia mia, grazie per tutto quello che fai per aiutare gli uomini della
Chiesa, gli uomini dello Stato e tutte le persone malate; la Mamma ti
dice grazie.
Marisa - E io che devo dire?
Madonna - Nulla. Ciao, figlia mia.
Marisa - Ciao.
Roma, 7 ottobre 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Madonna - Tutti vogliono combattere, tutti vogliono vincere e negli
uomini c'è odio e vendetta. Quanto odio e vendetta c'era anche nel
volto dei bambini che portavano le armi in mano: avevano gli occhi
pieni di rabbia e di odio. Pregate per costoro che potrebbero essere
vostri figli e vostri nipoti.
175
Io non ho altro da dirvi se non di pregare, pregare, pregare.
Ricordate ciò che ha detto Gesù giovedì: ci saranno tanti morti, morti
e morti se gli uomini non si rivolgeranno a Lui. Io ho sentito tante
persone parlare, anche sacerdoti, ma non ho mai sentito uscire una
parola di amore, di affetto, di carità; a cosa serve allora tutto questo
parlare? A voi dico: pregate, pregate, pregate!
(Marisa ha forti dolori, vive la passione)
Marisa - Per la pace, per la pace, per la pace, per la pace, per la
pace, per la pace. Basta!
Madonna - Grazie, mia cara Marisella, grazie di tutto. La Mamma vi
ripete ancora di pregare, pregare e pregare.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari. Benedico i
due futuri sposi, benedico i genitori di Nicolas, la nonna, gli zii vicini
e gli zii lontani, benedico il piccolo Jacopo, Samuele, i genitori e tutti
coloro che non sono potuti venire perché malati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sono andati via.
Roma, 14 ottobre 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Madonna - Tutti insieme, benché pochi, potete riuscire a strappare il
dono della pace a Dio. Mi fa tanto soffrire, già l'ho detto, che
sacerdoti e suore telefonano, chiedono preghiere per la salute e non
vengono nel luogo taumaturgico. Anche i sacerdoti di Roma si
comportano nello stesso modo, specialmente uno, che è venuto ogni
tanto a disturbare il vescovo per parlare dei suoi innumerevoli… non
dico la parola perché sarebbe troppo penoso; l'ha tempestato di
telefonate ed ora che ha risolto i suoi problemi è sparito.
Questa non è carità, non è amore a Dio, al prossimo e al confratello;
questo comportamento ha fatto tanto soffrire Gesù e me. Perché
chiedere aiuto a Dio e impegnare per tanto tempo il vescovo e la
176
veggente? A qualsiasi ora si è presentato è stato sempre accettato.
Ora si è limitato a fare una telefonata e poiché quel giorno il vescovo
stava male, non poteva parlare, perché aveva molta tosse, questa
persona non ha più chiamato, non è più venuta e si è limitata a dire:
“Non ho tempo”. Non ha tempo per che cosa?
Parla così perché adesso non gli serve più il vescovo?
Noi seguiamo la guerra, vediamo la gente che si uccide, osserviamo
tante cattiverie, ma siamo preoccupati anche di voi, piccoli uomini,
che vi maltrattate, vi offendete a vicenda, chiedete quando avete
bisogno, e poi non vi interessa più nulla. Questo offende gravemente
mio Figlio Gesù ed anche il vescovo, perché è anche un uomo e ha
una sua dignità. Perché offenderlo?
Vi chiedo comunque di pregare molto per il cardinal Ruini,
moltissimo per il Papa e per i vari presidenti, soprattutto per quelli
che si sentono talmente forti e potenti da poter ammazzare quando
vogliono, da fare la guerra quando vogliono, perché sono sicuri di
vincere.
La guerra santa! Qual è questa guerra santa? Voi siete santi! Miei
cari figli, una preghiera per i novelli sposi, perché ne hanno sempre
bisogno, tutti hanno bisogno di aiuto e di preghiere della comunità.
Io benedico…
Marisa - Sì, so che non lo puoi dire forte.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi chiede di pregare, non vi
chiede altro; vi chiede di amarvi. Non guardate solo la guerra, non
guardate solo le guerre lontane, amatevi l'un l'altro.
Se Jacopo ascoltasse un pochino che bisogna pregare! Anche i bimbi
devono pregare. Se Jacopo conosce la scoperta di Cristoforo
Colombo, deve sapere anche che la preghiera aiuta a diventare più
buoni. Vero Jacopo?
Jacopo - Sì, ma non voglio sempre pregare, mi annoio.
Madonna - No, non sempre, una volta al giorno, con la mamma dici
l'Ave Maria. Va bene?
177
Un bacio ai bimbi da parte di Noi tutti qui del Paradiso.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Questi bimbi! Jacopo tu sei il più grande, dovresti essere il più bravo.
Marisa - È andata via.
Roma, 21 ottobre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Mi dispiace
che la vostra sorella non sia potuta scendere in mezzo a voi,
purtroppo la sua salute lascia sempre più a desiderare. Oggi vi
chiedo di pregare anche per il vostro vescovo, perché non sta affatto
bene. Lui è solo e deve fare tutto, ma state tranquilli, scenderà in
mezzo a voi e dirà la santa Messa: offritela per tutti coloro che sono
morti, non soltanto in America, ma anche nelle altre nazioni.
Muoiono tante persone per questa brutta guerra che vede fratricidi,
suicidi, omicidi; è una guerra tremenda, fatta per accumulare
denaro, e chi soffre sono i poveri, i bambini, i malati, coloro che non
possono scappare. Questa notte i miei due figli hanno visto togliere
gli abiti alle persone morte, rubare il cibo, l'acqua e i vestiti.
Voi avete fatto tanta adorazione eucaristica, ma la Mamma, in nome
di Dio, vi chiede ancora di continuare a pregare, perché la preghiera
fatta con il cuore è potente, è forte e può salvare gli uomini.
Voi pensate, perché siete in Italia, che la situazione sia tranquilla?
No, ci sono terroristi anche in Italia, essi sono dappertutto, poche
nazioni sono esenti. Io vi chiedo soltanto di pregare e di fare
adorazione eucaristica. Ricordate ciò che ha detto Gesù: “Se gli
uomini non verranno a Me, Gesù Eucaristia, ci saranno tanti morti,
morti, morti”. Non tutti riescono a comprendere quanto sia
pericolosa questa parola che Gesù ha ripetuto tre volte.
Vi chiedo anche di pregare per i sacerdoti che ancora continuano a
178
non credere. Ma ci sono diversi sacerdoti che, dopo la grande prova
di Dio, si sono ricreduti, specialmente all'estero e nel nord Italia,
mentre a Roma sono pochi. In questa città molti continuano a parlare
male di questo luogo, dai seminaristi ai più grandi uomini della
Chiesa.
Miei cari due figli, voi soffrite e siete stanchi, avete voglia di
chiudere, di lasciare tutto e desiderate avere una vita più facile. Tutti
hanno gioie e dolori, invece voi, umanamente parlando, avete
soltanto dolori, ma arriverà il vostro tempo e allora sarà molto
difficile che alcuni uomini della Chiesa, alcune suore e laici entrino
nel luogo taumaturgico. Accogliere nel luogo taumaturgico le
numerose persone sarà compito dei giovani e dei bimbi, che sono
ancora piccoli, ma già comprendono. Jacopo comprende molto bene:
sembra che non ascolti, ma ascolta e chiede spiegazioni. Voi mamme,
papà, nonne, zii, un domani che cosa direte ai vostri figli e nipoti di
questa guerra fatta soltanto per denaro e per i propri interessi?
Cosa posso dirvi? Coraggio? Grazie? Mi sembra quasi di prendervi in
giro, però, miei cari figli, adorati figli, devo dirvi: coraggio, avanti,
avanti; fate sì che il demonio non vinca, non fatelo entrare, come è
avvenuto questa mattina.
La Mamma vi saluta e augura ogni bene a tutti. Non stancatevi di
pregare. Voi direte: perché dobbiamo venire in questo luogo a
pregare, quando ci sono tante chiese più vicine? Perché Dio ha scelto
questo luogo e l'ha reso taumaturgico; qui, ovunque voi posate il
piede, è taumaturgico, è santo.
Coraggio, la Mamma è con voi, gli angeli, i santi, questi bimbi che mi
circondano sono con voi.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Ricordatevi, oggi inizia il
triduo per l'ottavo anniversario delle apparizioni aperte a tutti. Non
siete numerosi, ma il seme è stato gettato dappertutto e ormai è
arrivato in tutto il mondo.
Insieme al mio e vostro vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Anche questo oggetto è sacro, perché è stato fatto con
amore.
Benedico tutti, soprattutto gli ammalati, perché hanno più bisogno e
tanti ammalati non hanno nessuno. Tu, piccola Selenia, fa' bene il tuo
179
lavoro; dai veramente tutta te stessa. Complimenti e auguri.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Don Claudio, ti senti bene?
Roma, 24 ottobre 2001 - ore 19:10
Lettera di Dio
Marisa - Oggi sei accompagnata dagli angeli e dai santi vestiti a
festa. Non essere triste perché siamo pochi; in otto anni hai dato
tanto a tutti, hai fatto tante grazie in nome di Dio, hai aiutato tante
persone; molte di loro non sono qui presenti, ma questo non ha
importanza, l'importante è che tu sia conosciuta in tutto il mondo.
Voglio raccomandarti tutte le persone che hanno bisogno ogni giorno
del tuo aiuto; ti raccomando specialmente Marco, tutti i bimbi malati
e tutte le persone qui presenti che non godono di buona salute; ti
raccomando tutti.
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, grazie della
fiducia che avete in Dio; non perdetela mai, anche se a volte crollate
e in voi c'è tanta amarezza, delusione e sconforto. Quando vengo
sulla Terra io sono come voi e soffro, perché vedo tante miserie, tanti
dolori, le guerre e tanti, tanti, tanti morti. Ricordate il messaggio di
mio Figlio Gesù? “Se non venite a Me, Gesù Eucaristia, ci saranno
tanti morti, morti, morti”; purtroppo questo si sta verificando. Voi,
con tutto l'amore, pregate, fate adorazione eucaristica, correte ogni
giorno in questo luogo taumaturgico a pregare. Anche se siete pochi,
non importa; coloro che hanno ricevuto e non hanno risposto
dovranno rendere conto a Dio.
Oggi doveva essere celebrata una grande festa; il luogo
taumaturgico doveva essere pieno di creature, raccolte in preghiera,
nell'attesa della mia venuta. Invece sono presenti poche persone,
perché amare l'Eucaristia, vivere in grazia e fare tutto ciò che Gesù
insegna è molto difficile e disturba l'uomo. Dio accetta più una
persona amareggiata, che crolla e brontola di continuo per le
delusioni e le sofferenze, che coloro che hanno ricevuto e non hanno
risposto. Oggi in Paradiso, gli angeli, i santi, le anime salve, i vostri
cari parenti e i bimbi che mi circondano celebrano una grande festa.
180
Avevo detto ai miei figli, al mio vescovo e alla mia veggente, di fare
festa; purtroppo non ce l'hanno fatta, perché è venuta a mancare la
forza.
Io sono con loro e piango con loro, perché per loro è veramente
difficile accettare questa grande missione e lottare ogni giorno
contro quelle persone che si credono superiori a Dio e dicono: “Dio
sta in Cielo e noi stiamo sulla Terra. Noi non vediamo Dio e non lo
sentiamo”. Voi invece, che ascoltate Dio senza vederlo, dimostrate di
avere il dono della fede; tenetelo sempre stretto in voi.
Per chi sa amare c'è lotta e sofferenza; la sofferenza serve per
cambiare il mondo e per salvare le anime. Vi avevo detto che l'ultimo
tratto sarebbe stato molto difficile, ma forse voi non pensavate fino a
questo punto. Ci sono persone che soffrono giorno e notte e altre che
per un sorriso o un saluto non ricevuto si offendono, portano il
broncio, non parlano, oppure dicono: “Tu ce l'hai con me, perché non
mi hai sorriso, non mi hai parlato”. Questa non è la vera sofferenza; è
ben altro soffrire per la pace e per salvare le anime.
Marisella, vorrei fare il mio augurio alla tua cara sorella, l'unico
parente che hai vicino. È difficile festeggiarla, perché le amarezze e
la sofferenza non mancano, ma noi vogliamo farle lo stesso gli
auguri. Miei cari figli, permettetemi di fare gli auguri a colei che è la
parente più vicina, perché oltre la mamma, Marisella ha soltanto la
sua sorellina.
Ecco, dovete godere di questo. A volte quando arrivano le feste non
c'è gioia, c'è amarezza e delusione, viene a mancare l'amore; ecco
perché io dico: amore, amore, amore. Se amate vi accorgete che
tutto diventa facile.
Voi pensate che Noi non amiamo la vostra sorella, perché sta
rinchiusa in una stanza giorno e notte con sofferenze atroci? Noi
l'amiamo, Dio l'ha scelta e voi dovete pregare, affinché abbia la forza
di accettare tutto, altrimenti può arrivare il crollo totale. Con le
vostre preghiere, il vostro aiuto e il vostro amore, se volete, potete
aiutarla.
Ringrazio coloro che con tanto amore hanno preparato la Basilica
Madre dell'Eucaristia. Ricordatevi che le grandi mura e i grandi
lavori fatti nelle chiese non servono a nulla, se non c'è l'amore, che a
181
volte porta alla sofferenza. Grazie a coloro che hanno collaborato. La
collaborazione diventa sempre più difficile, perché i giovani, li
chiamo ancora così, lavorano o frequentano l'università. Grazie a
tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico i bimbi: Jacopo, Samuele e Emanuele che ha
la febbre, ma queste non sono malattie; è naturale che ci sia la
febbre per i dentini o per l'influenza, anche il piccolo Gesù l'ha avuta.
Lui ha avuto tutto come gli altri bimbi e anch'io ho avuto tutto come
voi qui presenti.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Siate missionari, diffondete l'amore a Gesù Eucaristia. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo. Voi fate una grande festa, invece noi ne
facciamo una moscia. Si dice moscia?
Vescovo - No, anche la nostra festa è grande, perché fatta con
sofferenza.
Marisa - È una grande festa! Ciao. Guarda i bambini: chi le tira il
vestito e chi le mani. La portano via e lui sta in prima fila.
Ciao. Non vai via? Aspetta, ti volevo fare una domanda: pochi mesi fa
Dio Padre ha detto che forse non saresti più venuta frequentemente
in mezzo a noi, e ogni volta prima di venire avresti dovuto chiedergli
il permesso. Cosa ha deciso Dio?
Madonna - Dio Padre mi ha dato il permesso di venire sempre; anche
quando ci saranno grosse nuvole io sarò con voi.
Marisa - Dio Padre sembra che dorma, però quando si sveglia, si
sveglia. Va bene, grazie, ciao. Don Claudio, ha detto che adesso viene
sempre.
Vescovo - Perché ne ho bisogno.
Marisa - Tu ne hai bisogno?
Vescovo - Sì, perché tu non ne hai bisogno?
182
Roma, 28 ottobre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, torno ancora a parlarvi del 1999. Quando
sembrava che il vostro trionfo si stesse avvicinando, cominciai a
parlare della grande prova di Dio. Voi non capivate e dicevate: “Se
Dio ha promesso, Dio manterrà”. Certo, Dio mantiene, ma prima
doveva verificarsi la grande prova. Voi sapete come è arrivata.
Ricordate quando gli uomini della Chiesa parlarono del segreto di
Fatima ed io nella lettera di Dio dissi subito che non era vero ciò che
avevano detto? Hanno cercato, anche in quella circostanza, di
giocare con Dio, e in un modo negativo. Ora tutti si stanno rendendo
conto piano piano che questo segreto non è stato rivelato. Invece i
sacerdoti e i grandi prelati continuano a giocare con il segreto di
Fatima, coinvolgendo anche la povera suor Lucia. Perché ormai è
anziana, le hanno attribuito affermazioni non vere: “Ho mentito, ho
detto una bugia, mi sono sbagliata”. Questo dice la povera suor
Lucia, per difendere i grandi prelati, i grandi uomini. Vi ricordate
quando il cardinal Ratzinger, monsignor Bertone e monsignor
Fisichella parlavano del segreto di Fatima? Molti di voi hanno
pensato: “Ma se non era catastrofico, perché nasconderlo per tanti
anni?”. Sono trascorsi tanti anni, sul soglio pontificio si sono
avvicendati diversi Papi e vi siete resi conto che il segreto non era
così semplice, come dicevano. È cominciata la prova di Dio, è
scoppiata la guerra, si sono verificati terremoti, i terroristi hanno
colpito duramente. Solo dopo che la guerra è scoppiata, dopo che i
terroristi si sono fatti sentire, dopo che i terremoti sono accaduti,
anche loro hanno cominciato a parlare. Dov'è la verità? Dove sta la
verità? Soltanto il Papa e coloro che hanno letto la lettera originale
di Suor Lucia la conoscono. Chi ha un segreto non può rivelarlo con
molta leggerezza, come fanno tanti sacerdoti che affermano di
conoscere il segreto di Fatima. Che cosa conoscono? Il segreto va
mantenuto, finché Dio non decide di rivelarlo. La vostra sorella
custodisce tanti segreti che le abbiamo affidato e tace; fin da bimba
conosceva alcuni segreti e non ne ha mai parlato con nessuno,
perché Dio le dà la forza e l'aiuto per non rivelarli.
A voi Dio chiede di pregare, di fare adorazione, se potete; non voglio
chiedere ancora di fare i turni per l'adorazione, è il vostro cuore che
deve decidere. La guerra va avanti, i morti aumentano e sono tanti:
donne, anziani e bambini. Questa notte sono stati soccorsi dai miei
183
due figli tanti bambini, molti hanno ricevuto il battesimo, diversi si
sono salvati, ma la maggior parte sono morti insieme alle loro
mamme. I miei figli, il vescovo e la veggente, non hanno potuto fare
altro che battezzarli. Il loro è un lavoro non faticoso, né pericoloso,
perché è soprannaturale, ma lascia nel loro cuore uno strascico di
tristezza, di amarezza e di sofferenza. A voi Dio ha chiesto di
pregare, di far adorazione, e questa volta vi lascia liberi di farla o
non farla. Ma, finché non iniziamo gli incontri biblici, il giovedì, vi
supplico, fate adorazione, pregate per questi uomini che combattono
ed uccidono soltanto per guadagnare, per avere denaro, molto
denaro, e non capiscono che alla fine dovranno morire. Che cosa ne
faranno di tutto questo denaro? Beati coloro che non hanno nulla,
beati coloro che vivono alla giornata, beati coloro che soffrono per
amore di Gesù.
Miei cari figli, se non vi amassi così tanto, non starei qui con voi,
starei nei luoghi grandi, dove accorre tanta gente, ma io non appaio.
Io vengo qui, perché Dio mi manda da voi per pregare con voi e
restare con voi.
A tutti auguro di sentire nel cuore la gioia di fare adorazione e di
pregare perché la guerra finisca quanto prima. Vedete come piano
piano si scopre la verità? Vedete come lentamente ciò che Dio vi ha
detto si sta rivelando? Dio non ha fretta. Ciò che vi ho detto nelle
apparizioni gradualmente esce fuori. Questo dà gioia e molta
amarezza, perché l'uomo è ancora in alto mare; ancora pensa al
denaro, al potere, alle donne. Quando dico uomo intendo anche
sacerdoti, vescovi, cardinali. Ringraziate Dio di avere un vescovo
santo, buono, puro, onesto; non è facile avere vescovi come il vostro.
Marisa - Tanto tu hai già letto la lettera. Sei d'accordo?
Madonna - Certo, sono d'accordo, ma se l'avessero scritta
interamente i giovani…
Marisa -Va bene, ma un papà cerca sempre di aiutare i propri figli.
Madonna - Benedico questa lettera e spero tanto che faccia del bene
ai sacerdoti, soprattutto a quelli che hanno tanta paura del signor
Ruini.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
184
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Ricordatevi: chi si umilia sarà esaltato, e chi si esalta sarà umiliato,
sempre.
Marisa - Ciao, ciao.
Roma, 1° novembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Sta scendendo tutto il Paradiso.
Gesù - Oggi è la festa di tutti i santi e delle anime salve, ma è anche
la vostra festa, se siete in grazia. Io, Gesù, ho voluto portare con Me
tutto il Paradiso nel luogo taumaturgico, dove c'è un piccolo gregge
e, a differenza di tanti altri posti, c'è tanto amore. Marisella, tu vedi
che sono qui con voi anche alcuni malati.
Voi aspettate da Dio qualcosa di grande e avete ragione, ma Io cosa
posso dirvi se il mondo intero sta andando in rovina? Cosa posso
fare? Dovrei far qualcosa solo per questo piccolo gregge? Quale
sarebbe la sorte di tutti gli altri, cominciando dal Papa, di tutti gli
uomini dello stato e di coloro che appartengono alle altre religioni?
Cosa sta succedendo nel mondo? Voi potete ancora dire di trovarvi in
Paradiso, ma comincerà anche qui la tribolazione, perché i terroristi
ripeteranno ciò che hanno fatto in altre nazioni. Se altrove ci sono i
terroristi, perché non dovrebbero essere anche in Italia? Perché non
in Europa e in tutto il mondo? Essi continuano ad uccidere: c'è chi
uccide convinto che andando incontro alla morte vada verso Dio e c'è
chi uccide per la gioia e il desiderio di uccidere, senza rendersi conto
di nulla. Imparate a fare la volontà di Dio, sempre. Quando dico che
Dio mantiene la parola dovete crederci, ma capite da soli che la
situazione è molto preoccupante e ciò che voi vedete è nulla in
confronto a ciò che Noi vediamo dal Cielo.
Io, Gesù, la Seconda Persona della Santissima Trinità, sono venuto
con la mia mamma, il mio papà, tutti gli angeli, i santi e le anime
salve in questo luogo taumaturgico. Cosa posso dirvi? Pregate,
pregate, pregate. Non ci sono altre soluzioni. Voi pensate che Dio
può far tutto e può cambiare tutto in un momento. Sì, è vero, ma
questo significherebbe uccidere tanti uomini, così rimarrebbero
185
pochissime persone e si ripeterebbe la storia dell'arca di Noè. Io non
credo che voi vogliate questo.
Oggi è la festa di tutti i santi, ma Io dico: oggi è la festa di tutti
coloro che fanno la volontà di Dio, che pregano e accettano la
sofferenza per la salvezza del mondo. Una volta chiedevo di pregare
per la vostra bella Italia, ma oggi vi chiedo di pregare per la salvezza
del mondo, quel mondo che Dio Padre ha creato.
Con la preghiera, la vita in grazia, l'adorazione eucaristica e il
digiuno dovete strappare la grazia della pace a Dio Padre, a Dio
Spirito Santo e a Me, Dio Figlio.
Quando ci sarà la pace, tutto sarà più facile per tutti, ma la
situazione sta peggiorando e gli uomini continuano a uccidere; anche
coloro che si dicono praticanti e vanno in chiesa uccidono. Uccidono
dappertutto, non soltanto in Pakistan e in Afghanistan, ma anche in
Europa, in America, in Africa, ovunque. Anche qui in Italia uccidono,
ma più con la lingua che con la spada.
Non voglio più affliggervi con queste cattive notizie, ma dovevo dirle
per farvi capire i tanti perché di Dio. Voi infatti vi domandate sempre
tanti perché.
Grazie a coloro che continuano a fare la volontà di Dio e che hanno
compreso le mie parole. Non domandatevi tanti perché, basta
guardare la televisione e ciò che vedete è nulla in confronto a ciò che
sta succedendo.
Grazie. Insieme al mio vescovo, a tutti gli angeli, ai santi del Paradiso
e a tutte le anime salve, vi benedico e vi porto tutti stretti al mio
cuore.
Madonna - Io, la vostra Mamma, vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Gesù Cristo. Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Figliolini miei, mi raccomando, imparate a
fare la volontà di Dio, sempre, nel bene e nel male; basta con i
perché, Dio non delude, ma sono gli uomini che deludono molto.
Auguri a tutti.
Marisa - Ciao. Sono venuti pochi alla volta e sono andati via tutti
insieme.
186
Roma, 3 novembre 2001 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è il
primo sabato del mese e, come vedete, le persone presenti non
aumentano, sono sempre le stesse. Gli uomini non sentono neanche il
desiderio di venire a pregare e di convertirsi; eppure nel mondo c'è
tanta guerra, ma ognuno pensa soltanto al proprio orticello. Prima la
guerra era molto limitata, ma adesso è estesa e brutta, eppure la
gente non si muove, perché ancora non è coinvolta. Io non voglio
sempre affliggervi parlandovi della guerra, ma purtroppo essa è
molto brutta. Un giorno grideremo: “Osanna al Figlio di Davide”,
grideremo: “Gesù, Tu che sei nell'alto dei Cieli, aiutaci e portaci in
Paradiso a godere Dio per sempre”. Un giorno canteremo l'Osanna e
il Santo con tutto il cuore e con tutto l'amore che un'anima che ama
Dio può avere.
Voi vi trovate ancora su questo pianeta Terra che non è bello, non è
santo, anche se continuano a dichiarare nuovi beati e santi. Questo è
bello, ma per essere canonizzati non è necessario calare il drappo dal
balcone; ci sono già dei santi che vivono sulla Terra ed io ne sono
felice. Anche voi, mio piccolo gregge, potete diventare santi sulla
Terra se camminate sulla retta via e se in voi non scattano la gelosia,
l'invidia, la falsità, la malizia e l'impurità. Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio; questo dovete ripetere ogni giorno. Poi insieme
agli angeli, ai santi e alle anime salve canterete l'Osanna con tutta la
voce e anche chi oggi non ha voce, quel giorno l'avrà e canterà.
Ho qui intorno a me tutte le anime dei vostri cari parenti defunti, i
bimbi e i papi.
Non parlate ancora del segreto di Fatima, perché non è stato rivelato
nessun segreto di Fatima. I grandi e i piccoli hanno bluffato e ancora
continuano a bluffare. Oltre il segreto della guerra, nessun altro
segreto è stato rivelato, neanche qui dove appaio, come Madre
dell'Eucaristia. I dieci segreti sono ancora in atto, e non sono belli. Il
segreto di Fatima non è stato rivelato. La lettera di suor Lucia non è
vera; quella povera donna non ha mai detto di aver mentito. Non può
dire: “Ho mentito”, è come se la vostra sorella dicesse: “Ho mentito,
non è vero che vedo la Madonna”, per liberarsi da tutte le
preoccupazioni, da tutte le sofferenze. A quella povera suora anziana
e malata fanno dire tutto ciò che vogliono, perché è in clausura e
187
perché deve ubbidire. Ricordate quando dissi: ubbidienza sì, ricatto
no? Mettete in pratica questi insegnamenti: ubbidienza sì, ricatto no,
mai ubbidire se c'è il ricatto. Non ho altro da dirvi, vi auguro soltanto
di vivere bene questo mese, dedicato ai vostri cari defunti.
Marisa - Ho visto tutti i miei parenti.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo vescovo benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno.
Benedico il piccolo Samuele e Jacopo, che non sono potuti venire per
motivi di salute. Benedico i loro genitori e il giovane che è malato.
Voglio benedire tutti i malati e voi qui presenti. Pregate, affinché la
guerra finisca presto, altrimenti ci saranno sempre più morti. Sia
lodato Gesù Cristo.
Roma, 4 novembre 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Chi sei tu?
Dio Padre - Io sono Dio Padre e sono venuto in questo luogo, da Me
scelto, per ringraziarvi e per invitarvi a pregare, come ha chiesto
spesso Maria, Madre dell'Eucaristia. Questa volta vi invito a pregare
per tutti i sacerdoti, dal Papa al più piccolo sacerdote, e per tutti i
superiori dai più grandi ai più piccoli. Io sono stufo di vedere tanto
sudiciume su questo mondo che ho creato e di cui gli uomini ancora
non si accorgono. Il sudiciume parte dai giovani, dagli adulti e dagli
anziani. Sono stufo di vedere tanto sudiciume. Voi siete stati scelti da
Me, a voi ho mandato Maria, Madre dell'Eucaristia per pregare con
voi e per portare le mie lettere, che non sempre vengono prese in
considerazione.
Sì, Io sono Dio. Tu non mi puoi vedere, Marisella, perché nessuno
può vedere Dio. Quando terminerà la vostra vita, dopo il giudizio,
conoscerete Dio, quel Dio che ha creato il mondo, quel Dio che ha
consegnato suo Figlio alla morte per voi e per tutti gli uomini.
Vi chiedete perché Dio non interviene e ripetete: “Perché, Dio,
perché?”. Quei lunghi perché, quella sfilza di perché che sento
spesso, mi rammaricano. Camminate sulla retta via, pensate a
188
pregare per la pace; non pensate a coltivare antipatia o simpatia
reciproca, non cadete nell'invidia, nella gelosia, nella calunnia e
diffamazione. Vi invito a partecipare alla preghiera più santa, più
grande, più elevata che è la Santa Messa e a fare la Santa
Comunione. Come tante volte vi è stato detto, ricevete l'Eucaristia in
grazia, altrimenti non prendetela. Non si può ricevere Gesù
Eucaristia in peccato, perché fate sacrilegio e allora il demonio vi
attira a sé. Quando il demonio entra in un'anima è ben difficile che
esca, se non c'è una volontà ferma e decisa.
Mi ripeto: sono stanco di vedere questo sudiciume su questo pianeta
Terra che ho tanto amato e che, malgrado tutto, continuo ad amare,
e dove continuo a mandare la Madre dell'Eucaristia per voi. La
Madre dell'Eucaristia appare solo qui, da voi. In questo momento la
vostra sorella la vede in ginocchio ai miei piedi, con la testa china
fino a terra e lo stesso fanno tutti i bimbi, le anime salve, i santi, gli
angeli, perché Io sono Dio e non c'è altro Dio fuori di Me. Ma non per
questo i membri di altre religioni non vengono salvati, se si
comportano bene. Io sono il Dio di tutti, amo tutti e voglio salvare
tutti.
E adesso Io, Dio, mi raccomando a voi, piccolo gregge, come sempre.
Tra poco inizieranno gli incontri biblici. Quale preghiera è più
importante dopo la Santa Messa? Conoscete la Parola di Dio, la mia
Parola.
Conoscerete il grande Paolo, ed Io manderò la Madre dell'Eucaristia,
insieme ai suoi bimbi, da voi e con voi, ogni volta; ma tra di voi ci sia
amore, preghiera, sacrificio.
Marisa - Non si sente più.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Avete sentito
quanto Dio Padre ha detto? Questo pianeta Terra è tutto un
sudiciume. Ciò che ha detto è grave, è triste, ma io vi aiuterò a
pregare per quelle anime che non sanno pregare, per quelle anime
che vivono nel sudiciume.
Marisa - Io, Madonnina, ti voglio raccomandare tutti i bambini. Non
soffrano mai per colpa degli uomini cattivi, delle donne cattive;
proteggili tu. I bimbi sono radiosi, solari, buoni, proteggili tu. Ti
raccomando tutti i bimbi e tutti gli ammalati.
189
Madonna - Ti raccomando tutta la Chiesa, Marisella.
Marisa - Non come stanotte, un po' meno.
Madonna - A tutti raccomando la mia Chiesa, la Chiesa di Gesù. Chi
può faccia il digiuno e l'adorazione eucaristica. Mi raccomando,
partecipate all'incontro biblico, una volta alla settimana fate questo
sacrificio, dopo sarete più contenti e soddisfatti.
Insieme al mio santo vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico tutti i bambini. Siate tranquilli, i miei figli li
proteggono.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, Madonnina. Sì, quando ho sentito la voce di Dio ho
avuto un po' di… non so se paura o soggezione. Noi continuiamo a
stare in mezzo a questo sudiciume. Tu, una volta, hai detto che un
giglio immerso nel fango esce sempre pulito, se vuole.
Madonna - Ti ricordi?
Marisa - Ciao. Don Claudio, Dio Padre è venuto.
Vescovo - L'abbiamo sentito.
Marisa - Avevo un po' di tremarella.
Roma, 11 novembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Vedo una gran luce.
Gesù - Poiché è presente Gesù Eucaristia sull'altare, sono venuto Io,
Gesù, per stare con voi e per portare una lettera semplice di Dio
onnipotente. Avete fatto adorazione, ma colloquiate poco, parlate
poco con Me. Recitare il Santo Rosario è molto bello, ma dovete
guardare, colloquiare, parlare col vostro Gesù e chiedere tutto ciò di
cui avete bisogno; poi, se è volontà di Dio che arrivi ciò che chiedete,
190
arriverà.
Marisa - Gesù, io mi sono preparata per raccomandare i malati alla
Mamma, ora li raccomando a Te i nostri malati, soprattutto Jacopo,
Nicola, il piccolo Samuele, tutti i bambini che sono malati, gli adulti e
i malati qui presenti che vengono per Te, Gesù, perché ti amano. Fa'
sì che tutti gli ammalati riescano a fare la tua volontà, ad accettare
quello che voi volete.
Gesù - Quando uno è malato a volte dice delle frasi molto forti; è la
stanchezza, è il dolore a far parlare l'uomo in un certo modo. Quando
il dolore è continuo ed è forte e non si sa più quale calmante
prendere, vengono fuori anche delle frasi dure.
Marisa - Io sono una di quelle persone e ti chiedo perdono.
Gesù - Marisella, non pensi che al posto tuo qualsiasi uomo della
Terra, compreso Me e la Mamma, la Madre dell'Eucaristia, farebbe o
direbbe la stessa cosa? Umanamente parlando è difficile, è molto
difficile sopportare tutta la tua sofferenza, quindi non ti preoccupare
se qualche volta ti lamenti. Anzi, Noi ti ringraziamo per ciò che fai
per questo mondo così sudicio, così sporco, che pensa solo al potere,
al piacere e al denaro, come ha detto Dio Padre. È facile dall'alto di
una finestra o di un balcone dire: “Pregate, perché arrivi la pace”, e
poi non fare nulla per attuarla. È facile colloquiare con i grandi
personaggi e poi andare a un lauto banchetto e tutto finisce lì. Invece
c'è chi soffre e dà la vita per la pace. A voi chiediamo molto, perché
potete dare; avete ricevuto tanto, dovete dare tanto, chi più e chi
meno. Se avete ricevuto dieci dovete dare venti per la pace in tutto il
mondo, nella Chiesa, nelle famiglie. Ovunque c'è la guerra, che ha
origine dalla calunnia e diffamazione, c'è lotta continua tra amici,
parenti, uomini della Chiesa, istituti religiosi e tra i grandi uomini
dello Stato, solo per arrivare al potere.
Voi non agite così, siete rimasti umili, semplici, buoni, ma non per
questo dovete approfittare di quanto vi sto dicendo; dovete sempre
lavorare e pregare. Come abbiamo già detto la scorsa settimana,
pregate e fate digiuno. Non tutti possono farlo; chi non può fare il
digiuno, faccia dei fioretti: si astenga dal fumo o dalla televisione.
Partecipate alla Santa Messa, fate la Santa Comunione, la Santa
Confessione. Quando siete in grazia di Dio prendete in mano la
corona e recitate il Santo Rosario e se non potete, perché il tempo è
tiranno, dite solo dieci Ave Maria, e dopo, quando avrete un po' di
191
tempo libero, ditene altre dieci, e poi altre dieci, e non vi accorgerete
che avrete recitato quasi per intero il Rosario.
Sembra quasi che Dio attenda tutto da voi. Vuole che voi siate gli
uomini della pace, gli uomini che sostengono la Chiesa, gli uomini
che sanno amare tutti; però prima dovete amarvi fra di voi. Ci sono
tanti e tanti uomini che pur di avere il vile denaro e il potere
calunniano, diffamano e condannano. Voi alzate gli occhi al cielo e
dite: “Gesù, aiutaci Tu a combattere con questa gente così cattiva,
che non si rende conto di quanto ferisce”.
Sì, è vero, la guerra è brutta, la guerra continua e gli uomini fanno a
gara a chi ha più armi, a chi è più forte, a chi guadagna di più. Nelle
famiglie, tra parenti, tra amici, tra comunità non c'è guerra? Non c'è
ovunque calunnia e diffamazione? Questo non è il mondo che Dio ha
creato; è l'uomo che distrugge il mondo, che distrugge il pianeta
Terra, ma nessuno se ne accorge. Basta che abbiano tanta gente
intorno e sono felici, il resto non conta. Dicono: “Pregate per la
pace!”. No, bisogna dire: “Preghiamo per la pace!”. È inutile salire
su una finestra, su un terrazzo, su un balcone e dire: “Pregate per la
pace”; tutti dobbiamo pregare, tutti dobbiamo far digiuno, tutti
dobbiamo amarci.
Vi ricordate quando l'ostia sul calice della Madonnina ha sanguinato
due volte? Chi ha visto ha pianto, poi ha dimenticato tutto. Perché
siete così? Gli uomini cattivi non dimenticano nulla, anzi continuano
ad andare avanti e cercano il modo di distruggere. Voi, invece,
dimenticate. Se il vescovo non vi ricorda gli avvenimenti più
importanti, dimenticate tutto. No, non deve essere così. Dovete
ricordare i miracoli, che sono molto importanti. Lentamente gli
uomini cominceranno a parlare dei miracoli eucaristici; quelli
avvenuti nel luogo taumaturgico saranno gli ultimi. Siete a Roma ed
hanno tanta paura che tutta la città si rivolga verso questo luogo e
lasci gli altri posti. Ma Gesù ha posato gli occhi su di voi e chiede il
vostro aiuto; non ne ha bisogno, ma lo chiede, perché vuole che
facciate parte di questa missione e godiate di questi grandi doni che
Dio ha fatto a tutti.
Marisa - È andato via Gesù ed è arrivata la Madonnina. Senti,
Madonnina, con te ho più confidenza e ti chiedo: perché Gesù se ne
va senza benedirci?
Madonna - Ma la sua presenza è già una benedizione, lo sai.
192
Marisa - Sì, va bene, ma fa piacere che ci dica “ciao”. Va bene.
Madonna - E se viene la Mamma a dirvelo?
Marisa - È uguale, tu lo dici sempre.
Madonna - Va bene, ora preghiamo tutti insieme come Dio ha
insegnato. Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro
vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i malati; benedico i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao a tutti. Sono andati via tutti.
Vescovo - C'è il Santissimo Sacramento.
Roma, 15 novembre 2001 - ore 20:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Voi sapete
che mi dispiace venire in mezzo a voi per parlarvi di fatti non belli
che avvengono sulla Terra. Era mio grande desiderio venire per
partecipare insieme a voi alla S. Messa e ascoltare l'incontro biblico,
soprattutto perché il vescovo parla del grande Paolo, suo grande
amico, ma questa guerra sta rovinando diverse nazioni. Quei banditi
continuano a lottare e a uccidere con tanta leggerezza. Essi dicono
che morendo vanno in Cielo, ma come possono dire questo se
uccidono gli uomini, i bambini e le loro mamme? Miei cari due
figliolini, la vostra visita in un luogo molto provato vi aiuterà a
comprendere di più e tu, Marisella, dovrai parlare al piccolo gregge
e raccontare ciò che tu e il vescovo fate e vivete. Io arriverò in quel
triste luogo dopo voi due con il mio amato sposo Giuseppe e il piccolo
Gesù.
Molte volte vi ho detto che l'arma potente per fermare la guerra è il
S. Rosario. Recitate il S. Rosario, anche un poco alla volta, però, mi
raccomando, non trascurate la S. Messa, la S. Comunione, la
confessione e l'incontro biblico. Sono tutte preghiere grandissime e
193
molto importanti, mentre, come vi ho sempre detto, l'apparizione è
l'ultima in ordine d'importanza. Pregate, non ascoltate ciò che dicono
i grandi uomini, perché essi parlano solo per il proprio interesse,
pensano solo a se stessi, al proprio guadagno, al potere e non agli
uomini che muoiono. Chi può, faccia il digiuno; dei presenti in questa
stanza taumaturgica solo uno può farlo. Ognuno di voi sa chi può fare
il digiuno e chi non può; è possibile farlo anche per metà giornata.
Preghiera, sacrificio, opere di carità: fate tutto ciò che potete. Figli
miei, dobbiamo fermare questa guerra a tutti i costi, perché semina
morte e distruzione. Tutti i grandi capi vogliono riportare vittoria, ma
voi chinate il capo e pregate; non pensate se quella nazione ha
ragione e se l'altra ha torto, non pensate a nulla e pregate. Grazie.
Non posso dare messaggi molto lunghi, perché il vostro vescovo
vuole terminare in perfetto orario l'incontro biblico ed è giusto. Se io
parlo tanto, lui parla poco, quindi è meglio che il vescovo parli del
grande Paolo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari e i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Questa notte dobbiamo partire di nuovo per
l'Afghanistan. Ciao.
Roma, 18 novembre 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Madonna - Avete pregato e ascoltato la catechesi ed il vescovo ha
parlato oltre il tempo stabilito, ma è stato giusto, perché ha fatto un
discorso lungo e aveva tante riflessioni da dire.
Non posso non complimentarmi con colei che è stata intervistata dal
giornalista. Questa intervista ha fatto più bene di quanto sperasse il
cronista. Moltissime persone che l'hanno letta sono rimaste
meravigliate e qualcuno ha esclamato: “Come può un alto prelato
agire in questo modo verso delle semplici creature?”. Potete darvi da
soli la risposta, perché l'ho ripetuta tante volte: hanno paura che la
gente venga in questo luogo. Ma voi che colpa avete se è stato scelto
da Dio? Si scagliano contro di voi, perché non possono prendersela
194
con Dio. Adesso però le persone stanno cambiando, anche se forse
hanno paura di dirlo in faccia agli alti prelati. Chi ha letto l'articolo,
non è stato colpito dal racconto del cronista, perché ha scritto più o
meno ciò che viene detto spesso, ma dall'intervista che è stata molto
buona.
Io sono contenta perché vedo che, malgrado tutti i colpi che ricevete,
riuscite ad andare avanti, e sapete che dietro di voi ci siamo Noi; di
questo non dubitatene mai. Ci sono dei momenti in cui sembra che
tutto crolli, che tutto e tutti siano contro di voi. Sì, questo può essere
anche vero, umanamente parlando, ma Noi siamo con voi, come lo
sono molte persone. Quanti sacerdoti ultimamente si sono ricreduti e
sempre per la benedetta paura non parlano né agiscono! Se tutti
coloro che credono in questo luogo si facessero avanti e dicessero al
proprio superiore: “Cosa stiamo facendo? Cosa stiamo dicendo?”
allora tutto cambierebbe e sarebbe più facile. Ma Dio, per voi, ha
scelto la strada più difficile, perché vede che, malgrado tutto, sapete
superare qualsiasi ostacolo. Brontolate, soffrite, vi amareggiate,
piangete, ma poi siete sempre pronti a lottare; ora siete gli ultimi,
ma, come ben sapete, gli ultimi saranno i primi. Molte persone oggi
parlano dell'Eucaristia perché siete stati voi a parlarne e non
qualcun altro; avete dato testimonianza con il vostro modo di
comportarvi nella preghiera, nel ricevere Gesù, nel dire il Santo
Rosario, soprattutto nell'ascoltare la Parola di Dio. Non tralasciate
mai l'incontro biblico, è molto importante, perché dovete rispondere,
educatamente, ma in modo giusto alle persone che vi pongono
domande o vi combattono. Sapete che i giornalisti sono abbastanza
furbi da girare il discorso in loro favore, ma questa volta non è stato
così e il Vicariato non ha detto nulla, non ha reagito, non ha proibito.
Voi non conoscete il motivo, lo saprete a suo tempo, adesso godete di
questo e pregate, come sapete, perché la guerra finisca. Ci sono
tante persone che pregano, ma molte altre non lo fanno, perché si
sentono tranquille nelle loro case, la guerra non le tocca e allora
sono serene. Credono che la guerra sia lontana, ma potrebbe essere
a un passo da voi e da tutte le altre nazioni.
Non sto ancora a ripetervi di pregare, fare digiuno, penitenza; ormai
sapete qual è la strada e cosa dovere fare, perché siete grandi, siete
all'università, come dice il vostro vescovo, e quindi dovete
camminare da soli.
Marisella, devi curare di più la tua salute, tu mi comprendi, sai
perché dico questo. Dato che oggi è il suo compleanno, auguri e
195
felicità alla presidente dei giovani, pregate per lei. Pregate per
questi bimbi, affinché crescano bene, perché un domani dovranno
portare avanti questa missione. Quando saranno più grandi non
strilleranno, ma seguiranno il pastore.
Marisa - Va bene, sì. Stasera?
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari,
i vostri oggetti sacri. Benedico i bimbi.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Don Claudio, sono andati via.
Roma, 22 novembre 2001 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Sono molto triste e molto in pena, perché avete sempre
bisogno della spinta del vescovo per ricordare e per capire. Non
avete compreso che ieri era una festa grande: la mia presentazione
al tempio, la festa delle anime consacrate. Se il vescovo non ve lo
ricorda non venite, dimenticate tutto e così avete trascurato questa
festa. Solo qualcuno l'ha ricordata, ma questo non mi stupisce più di
tanto, mi stupisce, invece, questa continua mancanza di amore e di
carità. Io vorrei scusarvi, come ho fatto con Dio: a Lui ho detto che
probabilmente non lo fate apposta, ma Dio che vede e sa tutto ha
affermato che la carità e l'amore vengono a mancare; tutti mancano
di carità, gli adulti e i giovani, quasi adulti direi, certo non mancano i
piccoli. Fortunatamente c'è un piccolo che dà un po' di gioia in
questa casa.
Questa notte i miei due figli, scelti da Dio, partiranno per il Kosovo.
Voi pregate, affinché tutto vada bene, non perché corrono dei
pericoli, ci siamo noi che li proteggiamo, ma perché non vedano
ancora scene strazianti che fanno veramente soffrire. C'è la guerra in
Afghanistan ed è una brutta guerra, ce ne sono altre in diverse
nazioni, ci sono tante sofferenze nel mondo, tanti ammalati e a voi
basta una piccola sofferenza per tirarvi indietro e per piangere su voi
stessi. Non comprendete quanto sia pericoloso ciò che sta
succedendo nel mondo? Quante volte ho detto questo? Ognuno pensa
196
a se stesso, al proprio orticello, come dicevo tanto tempo fa. Intanto
la guerra va avanti, gli uomini si uccidono e voi cosa fate? Pregate,
sì, ma non c'è l'amore come lo chiede Gesù. L'amore viene a mancare
spesso e qualcuno deve pagare per tutti. Perché non pensate anche
agli altri? Perché non pensate a quelle povere persone che lottano,
muoiono e che vengono uccise? Come vi ha detto la vostra sorella
domenica, gli uomini camminano sui cadaveri e sui bimbi ancora vivi
con indifferenza, come se nulla fosse.
Io chiedo sempre preghiere, ma la preghiera è amore, sacrificio, è
donarsi agli altri, aiutare il prossimo. Dovete amare il prossimo,
chiunque esso sia, non solo la persona che vi è simpatica e con la
quale avete un'amicizia profonda, ma anche le persone antipatiche.
Non mi sposto da questo argomento, perché Dio ha detto: “Maria,
parla solo d'amore”. L'amore vero è donarsi, fare sacrifici, pregare. Il
Padre Nostro, l'Ave Maria, il Gloria al Padre sono preghiere, ma la
preghiera grande e vera è l'amore verso tutti, soprattutto verso gli
anziani, i malati, gli handicappati, i bimbi malati. Avete ricevuto
tanto da Dio e a Lui cosa date? Avete fatto dei passi in avanti, ma
basta allentare un pochino la corda, è sufficiente che il vescovo si
dimentichi di dirvi qualcosa, perché anche lui è una creatura umana,
che tornate indietro. Ogni volta deve ricordarvi e spingervi per
andare avanti, invece dovete camminare da soli, i giovani e i meno
giovani. Non deve essere più il vescovo a spronarvi continuamente
per ricordarvi dell'apparizione o del miracolo Eucaristico.
È bello venire all'incontro biblico e ascoltare la parola di Dio,
ascoltare ciò che dice il grande Paolo, ma è più bello amare come
Paolo ha amato. La conversione di Paolo è stata grandiosa, la
conversione vera vi porta alla santità e Paolo è diventato santo.
Perseguitava i cristiani e li uccideva, ma poi ha ascoltato mio Figlio
Gesù ed è cambiato, è diventato san Paolo, anche se non è cambiato
il suo carattere. Ricordatevi, come già vi ho detto, il carattere
rimane, si può smussare, potete correggere qualche difetto, ma
ognuno di voi ha il suo carattere. Nonostante questo potete diventare
santi lo stesso; prendete esempio dal grande san Paolo.
Grazie e perdonatemi se vi ho detto tutto questo. Se e quando riterrà
opportuno, il vescovo leggerà il messaggio di ieri.
Marisa - Ho capito, sì grazie. Ciao.
197
Madonna - Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari,
i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Roma, 25 novembre 2001 - ore 10:45
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, Cristo Re, sei venuto tu?
Gesù - Sì, perché è la mia festa, ma come vedi sono venuto senza
corona. Sono Cristo, Re dei re, senza corona. Oggi in Paradiso c'è
grande festa e molta gioia. Voi festeggiate anche l'anniversario del
grande miracolo che vi ha procurato tanta sofferenza. Quel giorno lo
Spirito Santo è intervenuto e con una forte pioggia ha scacciato
coloro che volevano distruggervi. Festeggiate anche due miei cari
figliolini, che oggi diventano ministri straordinari dell'Eucaristia.
Eucaristia è una parola che abbraccia tutto l'amore che ci può essere
nel mondo. Mi amano come Gesù misericordioso, paziente, purtroppo
però, non sono tanti coloro che mi amano come Gesù Eucaristia,
come Gesù che è morto in croce. Voi sapete che la morte è vita.
Alcune persone hanno paura della morte, della croce, ma la morte è
vita, per coloro che vivono in grazia.
Miei cari figliolini, dovrei fare tanti auguri a tante persone, ma oggi i
miei auguri vanno ai due giovani che ricevono il mandato di ministri
straordinari dell'Eucaristia. Chi ha il mandato di portare l'Eucaristia
ai malati, deve avere nel cuore una grande gioia.
Ritorniamo a Cristo Re. Vedi, Marisella, come sono semplice? Sono
vestito come te, ho una tunica bianca e un manto rosso. Non ho la
corona, ma ho il mio cuore grande e pieno d'amore per tutti.
Marisa - Gesù, prima che tu vada via, in silenzio, vorrei
raccomandarti tante persone malate. Ti chiedo se puoi fare qualcosa
anche per la famiglia. Non dico più nulla, soltanto che abbiamo
bisogno del tuo aiuto e l'attendiamo con ansia. Pensa alla tua
mamma, al tuo papà, pensa a Te quando eri piccolo e allora penserai
198
anche a noi ed alle famigliole. Ciao, Gesù.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Anch'io sono
venuta per la festa di mio Figlio Gesù, Cristo Re. Anch'io non ho la
corona e sono venuta soprattutto per fare gli auguri a coloro che
ricevono il mandato di ministri straordinari dell'Eucaristia. Lo so,
siete emozionati, perché è bello e importante avere il mandato di
ministro straordinario dell'Eucaristia, e non tutti lo possono capire.
So che tu, Marisella, hai raccomandato alcune persone in
particolare, continua a pregare per loro.
Voglio che questo giorno sia un giorno di festa per Cristo Re, per
l'anniversario del miracolo eucaristico del 26 novembre e per coloro
che diventano ministri straordinari. Deve esserci festa nelle anime e
nei cuori. Festa significa gioia, vivere in grazia, vuol dire anche che,
se avete dei dolori, dovete tenerli dentro e dare gioia agli altri. Lo so
è difficile, molto difficile avere delle sofferenze e dover parlare,
sorridere, dare sempre, vero vescovo? È difficile, lo capisco. Voi
potete dire: “Se lo capite Voi del Cielo, perché non ci aiutate?”.
Marisa - Noi non siamo santi, però ce la mettiamo tutta, facciamo di
tutto per essere buoni, per pregare. A volte è l'amore, è la carità che
viene a mancare, chissà perché? Io non so il perché, forse per noi
uomini è l'impegno più difficile.
Madonna - No, Marisella, quando uno ama, ama tutti: i buoni, i
cattivi, gli antipatici e i simpatici. Amare la fidanzata, la moglie, il
marito o i figli è naturale, ma amare la persona lontana, la persona
malata, l'anziano malato è cristiano. Voi tutti conoscete nonna
Iolanda, ma non sapete quanto è grande la sua sofferenza; dovete
amarla, perché ha bisogno di affetto, lei che è sempre chiusa in
quella stanza.
Date il vostro aiuto, se potete, ai malati. Ci sono tanti malati che
sono soli, aiutateli; a volte non vogliono essere aiutati, perché
subentra l'orgoglio e invece devono essere più semplici, più umili,
accettare l'aiuto del fratello.
Oggi è l'ultima domenica del tempo ordinario, la prossima è la prima
domenica di avvento. Non è che sbaglio le date come le sbaglia ogni
tanto il vostro vescovo?
Marisa - Perché lui ha tanti pensieri.
199
Madonna - Il 29 novembre comincia la novena ed anche la tua
astinenza, Marisella.
Marisa - Arriva al momento buono. Quando io ho bisogno arriva
l'astinenza, va bene, basta che mi aiutate.
Madonna - Miei cari figli, buona festa a tutti. Auguri a tutti,
soprattutto ai miei due giovani. Quando vado da Dio Padre mi
inginocchio, mi prostro davanti a Lui e gli chiedo di non lasciarvi mai
soli e di darvi la forza di accettare la sofferenza quando arriva. Io
sono con voi.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
Vescovo - Comincia l'astinenza?
Marisa - Da domenica.
Roma, 29 novembre 2001 - ore 20:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, la lettera di Dio è molto breve, perché Dio
ha deciso che voi veniate per ascoltare la parola di Dio e ciò che il
vostro vescovo spiega. Oggi vi fa conoscere Paolo e un domani gli
altri apostoli. Dovete immagazzinare tutto ciò che dice; non ascoltate
soltanto e poi quando uscite non ne parlate più, non ricordate più
nulla e fate un vuoto intorno a voi. Come vi ricordate delle cose
materiali, così dovete ricordarvi anche di quelle spirituali. Vi
ricordate di fare la spesa, di pagare le bollette, di fare da mangiare e
correte, correte, correte e dimenticate ciò che Dio dice.
Mi raccomando chi può faccia il digiuno, tutti potete pregare e fare i
fioretti; ognuno scelga quello che può fare e Dio, che è grande e
misericordioso, vi ricompenserà di tutto.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
200
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao. Grazie, grazie, grazie tanto.
Roma, 1° dicembre 2001 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, oggi è il primo sabato del mese e vi
ringrazio perché siete qui presenti. Certo, non siete numerosi come
mio Figlio Gesù vorrebbe; comunque è molto importante che siate
venuti a pregare in questo luogo taumaturgico. L'Avvento è un
momento molto duro per la vostra sorella, perché ha l'astinenza, di
conseguenza io e Gesù, verremo soltanto la domenica e il giovedì per
portare le lettere di Dio.
Avete letto i messaggi e avete visto quanti annunci Dio ha fatto;
alcuni devono ancora avverarsi, ma non dubitate di Dio, abbiate
fiducia in Lui.
Dio vi ama, Dio è amore; ama i grandi e i piccoli, soprattutto i
bambini che sono soli, gli orfani che non hanno nessuno e i malati.
Tu non mi hai raccomandato oggi i malati, ma io so già chi volevi
raccomandare in modo particolare. Io ti seguo sempre e leggo nel
tuo cuore ciò che vorresti dire.
Marisa - Sì, voglio raccomandarti anche il piccolo Valerio.
Madonna - Sì, lo so, non ti preoccupare. Quando pregate per un figlio
malato, dovete pregare anche per i genitori, o per i figli, se il malato
è un genitore, affinché Dio dia la forza a tutti di accettare la
sofferenza. Su questo pianeta Terra ci sono malattie, disgrazie, ma
l'azione peggiore è che gli uomini uccidono facilmente i bambini. È
così bello e così dolce essere piccoli; Dio ama i piccoli; piccoli non
per età, ma perché semplici, umili e pieni di amore verso tutti.
Ti ho chiesto, Jacopo, di pregare, ma tu continui a parlare e a non
ascoltare ciò che la Mamma sta dicendo; io sono la Madonnina e tu
sei grande. È così bello, comunque, per voi adulti ascoltare questi
bimbi che giocano e ridono; non dovete preoccuparvi, l'importante è
che seguiate la lettera di Dio.
201
Coraggio, la novena per la mia festa comporterà qualche disagio, ma
non si può accontentare tutti. Quando io, il mio amato sposo
Giuseppe e il piccolo Gesù andavamo a pregare in posti molto
lontani, facevamo molti chilometri a piedi e non guardavamo la
lontananza, il tempo, le strade, a volte irte, spinose e interrotte da
massi. Andare in posti lontani comporta sacrificio, lo capisco, ma non
per questo dovete lasciarvi andare, dovete fare anche dei sacrifici.
Chi non può fare digiuno, può fare dei fioretti. Mi ripeto per l'ultima
volta: voi sapete chi può e chi non può fare il digiuno; chi non può
fare il digiuno e lo fa, vuole fare l'eroe, ma sbaglia perché questo
digiuno non è accettato da Dio.
Marisa - Ce l'hai con me?
Madonna - Con tutti; il digiuno lo deve fare chi è in buona salute,
altrimenti non è un'offerta gradita a Dio. Fate tante preghiere e
fioretti; fare fioretti è facile. Miei cari figli, voi avete adorato e
continuate ad adorare Gesù Eucaristia e in moltissimi posti, oggi,
leggono le lettere di Dio, anche se non lo dicono, e fanno l'adorazione
eucaristica, della quale prima non parlavano neanche, grazie al mio
piccolo gregge che ha pregato e ha fatto adorazione.
Auguro a tutti un buon Avvento di preghiera, di azione, di sacrificio,
di digiuno, per chi può.
Grazie e auguri soprattutto ai malati e a coloro che vivono in mezzo
agli ammalati. Auguri a chi è assente, perché malato.
Questi bimbi sono stati un po' birichini, vero Jacopo? Adesso
Emanuele canta, Samuele strilla.
Marisa - Eccolo! Va bene, io ti ascolto, va bene sì.
Madonna - Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro
vescovo, ordinato da Dio, benedico voi, i vostri cari, i bambini, i
vostri oggetti sacri; benedico soprattutto gli ammalati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao.
202
Roma, 2 dicembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Sei venuto tu, Padre Pio?
Padre Pio - Sono venuto io per dirvi, miei cari figli qui presenti, che i
gruppi di Padre Pio non sono venuti nel luogo taumaturgico per
paura di perdere il proprio orticello. Quando sono sulla Terra questo
mi fa male, come mi ha fatto soffrire vedere i miei frati ballare con
donne balli non belli in televisione, per non dire altro. Non avrei mai
pensato che i miei frati potessero arrivare a tanto, anche se ormai
siete entrati nel terzo millennio e le situazioni sono molto cambiate.
È vero, prima eravamo molto severi, ora sono troppo permissivi e
ognuno fa ciò che vuole; questo mi fa soffrire come sacerdote e come
frate.
Gli uomini della Chiesa parlano male del vescovo ordinato da Dio e
poi difendono chi ha fatto qualcosa di non bello, anzi molto brutto.
Difendono coloro che si comportano male, che mancano al sesto
comandamento e calunniano chi ubbidisce a Dio. Io chiedo la
penitenza, il fioretto di non fumare, ma i sacerdoti fumano, i frati
fumano e ballano in televisione in un modo molto scorretto, per cui,
ora che sono sulla Terra, mi sento morire dentro.
Miei cari figli, miei cari fratelli, ringraziate Dio di avere un vescovo
come Don Claudio, a posto in tutto. Credetemi: la sua sofferenza,
come già dissi, è molto più forte della mia; non fanno soffrire solo le
stimmate, c'è ben altro che fa soffrire. Voi a volte non siete capaci di
difenderlo, a volte avete paura di dire la verità alle persone. Io ho
visto la vostra sorella rispondere a due sacerdoti con decisione, con
carità, con amore, sapeva bene quello che diceva e come doveva
parlare per difendere il vescovo.
Chi si è comportato male viene difeso dagli uomini della Chiesa, chi
si comporta bene viene distrutto. Voi sapete che il signor Ruini cerca
in tutti i modi di distruggere l'opera di Dio; ormai ha divulgato a tutti
i vescovi d'Italia, e anche fuori, calunnie e cattiverie contro Don
Claudio, perché ogni tanto i vescovi si riuniscono per parlare fra di
loro.
Dio mi ha detto: “Padre Pio, vai tu a portare la lettera ai miei figli,
203
perché la Mamma non si sente di andare”. Vi siete chiesti perché la
Madonna non viene? Non per voi naturalmente, ma per gli uomini
della Chiesa che fanno tanto sfarzo, tanto lusso, sprecano molto
denaro, e continuano a prendere iniziative che non servono per
edificare la Chiesa, ma solo per raccogliere una massa di persone.
Pur di avere intorno tante anime sono pronti a tutto, come è
avvenuto in occasione dell'ultima giornata mondiale della gioventù,
quando hanno chiesto denaro e ospitalità alle famiglie.
Io sono stato sempre un semplice frate, ma sono stato sempre duro e
forte quando dovevo fare la correzione fraterna. Non mi pento di
esserlo stato, perché la maggior parte delle persone che ho trattato
con durezza si sono convertite e hanno camminato sulla retta via.
Io ringrazio Dio che avete un vescovo così e se lo ringrazio io dovete
ringraziarlo anche voi dalla mattina alla sera, pregando per lui,
affinché abbia la forza di lottare. Voi non potete immaginare quante
umiliazioni e sofferenze ricevono ogni giorno, per telefono, a voce,
per iscritto i miei due figli. Voi non sapete che ogni tanto qualcuno
tradisce il vescovo, ma non tradisce solo lui, uomo e vescovo,
soprattutto tradisce Dio. Costoro, dopo che hanno mentito, tradito e
beffeggiato il vescovo e la veggente si accostano a Gesù Eucaristia,
con atteggiamento da santi vanno a ricevere Gesù Eucaristia. Questo
è grave! Quante volte la Madonnina vi ha detto: “Non ricevete mio
Figlio Gesù, se non siete in grazia!”. Avete paura che gli altri
possano giudicarvi? Non fa nulla, ma non prendete Gesù Eucaristia
se non siete in grazia. Dovete essere sempre a posto per ricevere
Gesù Eucaristia.
Cara Marisella, sorellina mia, è dura la vita terrena per te, vero?
Marisa - Sì, non sempre ce la faccio, però vedo che arriva l'aiuto
dall'alto e porto avanti la mia missione, anche se non posso fare
tanto.
Padre Pio - Tu fai tanto! Mettitelo bene in testa, altrimenti urlo anche
con te: tu fai tanto! Devi essere più semplice e dire: “Sì, io faccio
tanto”.
Marisa - È una parola! Lo dico perché lo dici tu. Ti ho detto che sei
più bello da quando stai in Paradiso? Sulla Terra non eri tanto bello.
L'ho detto anche a San Paolo e a San Pietro che sono belli in
Paradiso, così ho qualche speranza pure io.
204
Padre Pio - Non ripetere più quella frase che non sei utile; ricordati:
tu fai tanto, tanto, tanto. E ti ripeto di nuovo: non mi far alzare la
voce!
Marisa - No, sta' buono, restiamo buoni buoni.
Padre Pio - Il vescovo è troppo buono con te, qualcuno ha detto, non
faccio nomi, che ti coccola.
Marisa - No, non mi coccola, quando deve strillarmi mi strilla,
eccome! Tu vuoi bene al vescovo?
Padre Pio - Se tutti i sacerdoti e i frati fossero come Don Claudio, la
Chiesa sarebbe salva. È per questo che la Madonnina quando viene
chiede sempre preghiere, fioretti, sacrifici, digiuni. Tu non devi
digiunare.
Marisa - Adesso devo ubbidire anche a te?
Padre Pio - Certo, se Dio mi ha mandato è perché devi ubbidirmi.
Coraggio, miei cari fratelli e sorelle, coraggio. Sappiate che la Madre
dell'Eucaristia è conosciuta in tutto il mondo. Ci sono cappelle
dedicate alla Madre dell'Eucaristia, ci sono gruppi di preghiera
“Madre dell'Eucaristia”. Non tutti dicono la fonte, anche qui a Roma
tacciono la fonte, perché dire la fonte spingerebbe tante persone a
venire in questo luogo e allora scatterebbe la paura di perdere il
proprio orticello. Lo sapete questo? Siate felici così, vivete in grazia,
accostatevi ai sacramenti, fate tutto ciò che la Madonnina vi dice,
quando vi porta la lettera di Dio, e sarete felici anche voi.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma. Grazie della vostra
presenza. Mettete in pratica il messaggio di Dio.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, benedico
gli oggetti sacri. Benedico questi due anellini che dovranno segnare
l'inizio di un cammino verso il matrimonio, verso la santità, con
sincerità, con lealtà, con coraggio.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito
Santo.
205
Marisa - Ciao. Sono andati via.
Vescovo - Tutti?
Marisa - Sì, quando vanno via, vanno via tutti. Padre Pio ha parlato e
quando è venuta la Madonna le ha fatto un profondo inchino.
Roma, 6 dicembre 2001 - ore 20:35
Lettera di Dio
Marisa - Siete in ordine di altezza o di grandezza? Ecco, adesso tutti i
santi si spostano perché entra la Madonnina che fissa gli occhi su
Gesù.
Madonna - Sì, voglio subito abbracciare e benedire mio Figlio.
Grazie, Marisella, dell'idea che hai avuto di fare eseguire Gesù, dolce
Maestro, sulla croce episcopale di Don Claudio; è un pensiero molto
bello; vuol dire che ami il tuo sposo.
Marisa - Sì, ci abbiamo già pensato, non ti preoccupare.
Madonna - Sono molto contenta di questa idea che avete avuto.
Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Il mio Cuore Immacolato
sta per trionfare, in tutto il mondo si parla della Madre
dell'Eucaristia e dell'Immacolata, in fondo sono sempre io. In tutto il
mondo mi conoscono, c'è chi mi apprezza e chi non mi apprezza per
colpa di coloro che fanno le veci di Gesù sulla Terra. L'invidia e la
gelosia pongono ostacoli al mio trionfo, ma il mio Cuore sta
trionfando ed è pieno di gioia nel vedere quante anime nel mondo
invocano la Madre dell'Eucaristia. L'ha invocata in una udienza
generale anche il Santo Padre; purtroppo l'invocazione è stata tolta
dai documenti pubblicati dal Vaticano, comunque quando prega da
solo anche il Papa dice: “Madre dell'Eucaristia, Madre di Gesù,
Madre nostra”. Queste invocazioni fanno felice il Cuore di mio Figlio
Gesù e il mio.
Sì, trionferò in tutto il mondo, così ha detto Dio, non vi posso dire
quando e come, ma trionferò. Voi avrete ancora una sofferenza
enorme, ma io trionferò con le anime che hanno amato mio Figlio
Gesù, che hanno amato Gesù Eucaristia. Trionferò in mezzo ai
206
piccoli, ai poveri, ai malati, in mezzo a tutte le persone che hanno
amato e non hanno pensato solo a se stesse, ma hanno dato la
propria vita per gli altri. Sì, in tutto il mondo pregano la Madre
dell'Eucaristia e l'Immacolata Concezione. È inutile dare tanti titoli
alla Madonna, sono sempre io. Io sono la Madre di Dio, la Madre
dell'Eucaristia, la Madre di Gesù, che è morto per tutti.
Il mio amore per voi che amate Gesù Eucaristia è molto grande, è
molto elevato. Non è difficile amare, miei cari figli, se avete Gesù nel
cuore. Parlate con Lui, colloquiate con Lui, non criticate e non
abbiate invidia o gelosia per altre persone. Le persone che fanno
parte del gruppo devono dare tutto, purtroppo ancora c'è qualcuno
che non dà il massimo al prossimo. A volte il prossimo è proprio il
figlio o il nipote. Questo non è amore! Venire ad ascoltare la
catechesi e tutte le belle parole che dice il vostro vescovo è facile,
metterle in pratica è difficile.
Dovete amare, soprattutto coloro che vi sono vicini. Quando i vostri
figli, nipoti, e direi anche le nuore, sono malati, vanno aiutati.
Quando io curavo il mio amato sposo Giuseppe non chiamavo le
donne per farmi aiutare, erano loro che venivano, bussavano alla mia
porta e chiedevano: “Maria, possiamo aiutarti?”. Io dicevo di sì,
perché il loro era un gesto di carità. Quando uno sta male non deve
chiamare l'altro per farsi aiutare. Chi sta bene, specialmente se non
ha un lavoro ed è libero, deve andare a trovare chi sta male per
vedere se ha bisogno di qualcosa. Fate silenzio nel vostro cuore, fate
un esame di coscienza e chiedetevi: “Io come mi sono comportato? Io
ho aiutato nel momento difficile coloro che avevano bisogno?”.
Dire di amare la Madonna, venire a Messa, fare la Santa Comunione
e non avere la carità è inutile. Vorrei tanto inculcarvi la carità,
l'amore verso coloro che vi sono vicini, e verso i lontani, perché a
volte fate più per i lontani che per i vicini, e questo, credetemi, miei
cari figli, non è bello; bisogna aiutare tutti, specialmente gli
ammalati, gli anziani, i bambini malati e pregare per loro. Chi lavora
in ospedale sa benissimo quanto è triste e doloroso vedere soffrire
tante persone e vederle morire, perché non capiscono che morire è
vivere e che la morte è vita.
Avete visto? Vi siete un po' lamentati per l'orario che era scomodo e
siamo arrivati quasi alla fine della novena; chi ha fatto il sacrificio di
venire sarà benedetto da Dio.
207
Miei cari figli, vi amo troppo per non dirvi ciò che ho detto, del resto
è Dio che parla, è Dio che scrive le sue lettere, è Dio che invita gli
uomini ad aiutare coloro che stanno male, prima di tutto i propri
cari.
Grazie. Domani sera farete la veglia, è l'ultimo giorno della novena;
la Mamma non verrà, perché la vostra sorella ha l'astinenza. Verrò
per la festa dell'Immacolata, spero che tutti sarete in grazia di Dio;
coloro che non lo sono facciano una buona confessione per ricevere
mio Figlio Gesù in grazia, come lo sono questi piccoli bimbi, questi
adulti, questi papi e questi santi che ho vicino a me.
Grazie ancora per la croce episcopale di Don Claudio sulla quale c'è
Gesù Dolce Maestro. Grazie.
Perdonate la Mamma se vi rivolge dei rimproveri materni, perché
vuole aiutarvi a correggervi, diversamente non si fa parte di una
comunità. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Buona partecipazione alla Santa Messa, buona partecipazione alla
catechesi. Mi raccomando: non dormite e, se vi prende sonno,
abbandonatevi nelle braccia di mio Figlio Gesù.
Marisa - Ciao. Va bene, ciao.
Roma, 8 dicembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Quanta gente scende giù dal Paradiso, per noi piccolo
gregge. Quando le feste sono grandi ci sono tutti. C'è la Trinità, c'è la
Madre dell'Eucaristia e l'Immacolata, due Madonne! Si assomigliano
moltissimo, però la Madre dell'Eucaristia ha l'Eucaristia in mano. Ci
sono molti santi e molte anime salve.
Quando venite sulla Terra come vi trovate? Noi non ci troviamo bene,
a causa della guerra e di tutte le cattiverie che succedono nel mondo.
Non so chi di voi ha la lettera di Dio. Voglio raccomandarvi tutti i
208
malati e tutte le persone che in questo giorno soffrono per motivi
diversi.
Gesù - Io, Gesù, porto la lettera di Dio Padre e Dio Spirito Santo, che
sono accanto a Me; Io, Dio Figlio, ho la lettera.
Miei cari figli, oggi è una grande festa in Paradiso e vorrei che lo
fosse anche sulla Terra. Non accontentatevi di partecipare solo con
tutto il cuore alla Santa Messa, ma spargete qualche Ave Maria qua
e là, lungo il cammino; c'è bisogno di preghiere perché questa
benedetta guerra continua ad andare avanti e i grandi capi non si
preoccupano di coloro che muoiono. I miei due figli, che sono andati
in bilocazione dove c'è la guerra, hanno visto tanti morti, tante
miserie, tanti bambini straziati, corpi spezzati e corpi sparsi sulla
terra. I soldati, pronti alla battaglia, camminano sopra questo
tappeto di morti. Per questo vi chiedo: spargete ovunque le
preghiere, e recitate la giaculatoria: “Cuore Eucaristico di Gesù, Tu
sai, Tu puoi, Tu vedi, provvedi ai nostri bisogni, aiutaci con la tua
grazia”.
Guardate l'orologio, ci vuole poco, pochissimo tempo per dire queste
preghiere che potete recitare anche durante una passeggiata, in un
momento di divertimento, in un incontro con degli amici o quando
siete soli. Invocate Maria. Io dico: “Invocate Maria per arrivare a Dio
Padre, a Dio Spirito Santo e a Me, Dio Figlio”. Maria dice: “Invocate
mio Figlio Gesù per arrivare a me”. Lungo il tragitto, specialmente
chi deve andare lontano, pregate e parlate della Madre
dell'Eucaristia. Qualcuno di voi ricorderà quando i miei due figlioli,
stanchi e provati, sono partiti per andare ad incontrare cinquecento
persone in un paese in provincia di Genova e hanno dato moltissimo.
Di queste cinquecento persone, poche sono rimaste, molte hanno
tradito, soprattutto colei che era stata scelta dalla Madonna come
presidente. Vi chiederete se anche la Madonna sbaglia? No, lei dà
sempre fiducia, e può chiamare anche un grande peccatore per un
compito particolare, affinché con la sua carezza materna si converta.
Ha chiamato una persona che sembrava agli occhi di tutti sincera,
coraggiosa, forte, invece si è rivelata il contrario. In quanti posti
sono andati i miei due figliolini? Quante persone hanno incontrato?
Quante di queste persone sono venute poi in questo luogo
taumaturgico? Due, tre, massimo dieci persone; questo ci fa soffrire,
perché Noi dal Paradiso abbiamo aiutato, abbiamo salvato tanti
malati e guarito delle persone che non facevano neanche parte di
questo gruppo. Invece, chi appartiene a questo piccolo gregge e sta
209
male, non viene guarito, ma Gesù dà la forza di sopportare la
sofferenza, la calunnia e la diffamazione per salvare tante anime.
Ma non voglio rattristarvi, festeggiate Maria, Madre dell'Eucaristia;
festeggiate l'Immacolata; è sempre lei, la stessa Madonna, la mia
mamma. Auguri a tutti.
Madonna - Sì, sono la vostra Madonna, sono la Madre dell'Eucaristia,
sono Immacolata. È un po' difficile spiegare quello che succede,
sembra che siamo due a parlare, ma è sempre una Madonna che
parla, sono sempre io, l'unica, la Madre di Cristo, la Madre
dell'Eucaristia.
Miei cari figli, mettete in pratica ciò che ha detto Gesù, seminate
preghiere, Ave Maria e giaculatorie ovunque voi siete. Pregate per
quelle anime che hanno ricevuto tanto, ma non hanno dato nulla a
Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo.
Auguri a tutti. Vorrei spiegarvi qualcosa del mio capello. Il vostro
vescovo vi dirà ciò che lui e Marisa hanno vissuto, prima fuori e poi a
Roma. Questa è l'unica mia reliquia su tutta la Terra. Nessuno ha
una mia reliquia, nessuno ha un mio capello. È un capello fuso con
quello di Giuseppe e del bambino Gesù. Qualcuno si è appropriato
del primo capello, forse il demonio, ma non posso dire di più. Il
vostro vescovo vi spiegherà.
Grazie della vostra presenza, grazie dei canti dei bambini che danno
gloria a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Auguri e grazie a coloro che sono venuti da lontano.
Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 9 dicembre 2001 - ore 10:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. La festa di
ieri mi ha dato tanta gioia, anche se non tutti avete fatto ciò che
avevo chiesto: seminare preghiere lungo il cammino; questo è molto
bello e gradito al Cuore di mio Figlio Gesù. Io vi amo tutti e cerco di
210
aiutarvi. Quando dico che vi copro con il mio manto materno, questo
abbraccia tutti, anche se fossero presenti migliaia o milioni di
persone. Il mio manto copre anche coloro che soffrono e sono
lontani.
Mi dispiace che la vostra sorella non sia potuta scendere in mezzo a
voi, ma, a causa della passione che ha sofferto questa notte, ha quasi
41 di febbre. Quando la sofferenza è grande, la febbre sale molto.
Nei due giorni passati la vostra sorella è scesa in condizioni non
buone, oggi per prudenza il suo direttore spirituale non l'ha fatta
scendere; questo a lei dispiace molto, perché ha piacere di stare in
mezzo a voi.
Vi invito come sempre a pregare e a fare digiuni, fioretti e sacrifici.
Tra poco inizierà la novena a Gesù Bambino e dovrete fargli un bel
corredino; ogni anno deve essere sempre più bello.
Cercate di portare avanti il vostro lavoro meglio che potete, per
sentirvi liberi di fare la novena con la speranza che il prossimo sia un
Natale di pace per tutti. Questo è difficile, perché l'uomo, malgrado
tutto, vuole vincere, vuole il potere, il denaro e tutto ciò che lo porta
molto in alto. Ma alla fine, quando morirà, che cosa resterà di
quest'uomo? Chi ha la possibilità di aiutare, aiuti, ma non lotti per
conquistare il potere; naturalmente voi non lottate per il potere.
Qualcuno di voi oggi può aiutare il mio vescovo, io conto su questo
aiuto.
Miei cari figli, la lettera di Dio è semplice e ripetitiva; Dio vi chiede
di pregare, di soffrire e di fare digiuno. Con lettere molto grandi in
oro ha scritto: amore, amore, amore verso tutti. Vi basti questo e
ricordate ciò che disse Gesù: “Imparate ad amare, poi pregate”. Se
non sapete amare, come fate a pregare? Se non amate il fratello, il
figlio, il nipote, il padre e la madre che vi sono accanto, come potete
amare mio Figlio Gesù che non vedete? Quando lo ricevete nel vostro
cuore cosa dite a Gesù, se non avete amato il vostro fratello?
Ricordatevi che Dio ha scritto in lettere molto grandi, in oro: amore
verso tutti.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico tutti gli ammalati, i bimbi malati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno, che copre tutto il mondo. Andate nella pace di Dio Padre, di
211
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sì, è triste, pazienza. Puoi parlare quando siamo soli io
e te? Proteggili, aiutali, accarezzali, accompagnali.
Ciao, piccolo. Hai tanti bambini intorno.
Roma, 13 dicembre 2001 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.
La guerra continua, gli uomini si distruggono e i potenti si
arricchiscono. La guerra continua anche tra cardinali e vescovi,
come vi ho detto in altri messaggi e come ho predetto a Fatima.
La guerra tra loro è iniziata da tempo; cercano di nasconderlo, ma
non possono. Addirittura tentano di mettere in croce colui che
comanda in tutto il mondo senza riuscirvi, per ora.
Nella mente di Dio è presente ciò che succederà e non è bello.
Quando ne ho parlato alcuni anni fa, non tutti avete compreso che
avrebbero combattuto cardinali contro cardinali e vescovi contro
vescovi, ma ora stanno combattendo addirittura contro il Papa.
Per impedire di far scoppiare tra gli ecclesiastici furibondi lotte,
pesanti insulti e estenuanti gare per conquistare potere e soldi,
doveva essere praticata la correzione fraterna nei loro riguardi.
Il vostro vescovo è stato bersagliato e continua ad essere bersagliato.
Don Claudio è il vescovo più vicino al Santo Padre. Ora prendono di
mira anche il Papa.
I massoni ricchi e potenti si sono impossessati delle radio cattoliche,
hanno accerchiato tutta Medjugorje e sono pronti a lottare, ma per
difendere chi? I deboli e i poveri? No. Per difendere se stessi e per
arricchirsi.
Dopo aver calunniato gli innocenti e gli onesti recitano il santo
Rosario, celebrano la santa Messa, fanno la catechesi.
Le radio cattoliche vanno ascoltate per ricevere bene spirituale, non
212
per sentire discutere i sacerdoti che parlano male l'uno dell'altro.
A chi serve pregare per mezzo della radio? Può servire alle persone
malate, sole, costrette a letto che sentono la radio per avere un po'
d'aiuto e compagnia e non serve a chi lavora in radio e ne ha il
comando. Costoro sanno benissimo che è inutile pregare dopo aver
calunniato e diffamato. Quindi la preghiera è valida per i poveri, gli
ammalati, i semplici e gli umili, non è valida per i superbi e i potenti.
Vi state accorgendo che piano piano tutto sta peggiorando e chi non
fa parte della massoneria ha due possibilità: tacere o morire.
Questa è la nostra grande sofferenza, quando veniamo sulla Terra.
Quando dal Paradiso vedo tutto ciò che di brutto e di cattivo succede
in questo mondo, mi viene in mente spesso la frase che già vi ho
detto: “Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma oggi
chi è l'uomo?”. Ognuno di voi faccia un esame di coscienza e viva in
pace.
Guai a coloro che parlano male del fratello, che cercano di
distruggere ciò che Dio ha creato e chi ha ricevuto dei doni da Dio.
Questi doni sono dati per il bene comune e non per chi li possiede.
Molti uomini della Chiesa sono invidiosi delle persone che hanno
ricevuto i doni dal Signore e non considerano la sofferenza per aver
detto sì a Dio.
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, la Madre dell'Eucaristia, il
vescovo e tutti gli uomini della Terra che amano Dio, hanno fallito?
No! Quella gente crede all'aldilà, crede al Paradiso?
Il Santo Padre ha canonizzato molti santi, ma nessun uomo della
Terra può conoscere il loro grado di santità. Solo Dio lo conosce,
come solo Dio può dichiarare sante delle persone che vivono ancora
sulla Terra.
Gli uomini della Chiesa calunniano, diffamano, spendono molti soldi
per opporsi a chi è stato dichiarato santo da Dio, mentre vive ancora
sulla Terra. Alcune volte un gran santo secondo Dio non è
canonizzato dagli uomini, perché i suoi figli e devoti non hanno i
soldi per portare avanti i processi di beatificazione e canonizzazione.
Tu mi comprendi, Eccellenza, sai cosa voglio dire.
Tra poco inizierà la novena del santo Natale, fatela secondo queste
213
intenzioni: per tutti gli uomini buoni, per coloro che amano
veramente mio Figlio Gesù, per la pace; nel mondo non c'è pace, ma
soltanto odio. Durante la novena fate fioretti, sacrifici e digiuni. Sarei
contenta se domani chi può, facesse il digiuno per la pace, unito al
Santo Padre.
Miei cari figli, prima, quando venivo, vi davo buone notizie, ora,
quando vengo, la vostra sorella non è felice, è triste, perché porto
notizie non buone, non belle, che fanno male al cuore dell'uomo
buono.
Nessuno è perfetto, tutti avete delle imperfezioni, ma voi amate mio
Figlio Gesù; continuate ad amarlo, malgrado tutto.
Vi incoraggio a lottare per la vera pace, la pace fatta con onestà, con
semplicità, con amore, non per la pace voluta dai grandi uomini.
Amare è tutto!
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Sono triste perché la situazione diventa sempre più critica.
Roma, 16 dicembre 2001 - ore 10:35
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, so già che mi vuoi raccomandare i bambini che
oggi ricevono il santo battesimo.
Marisa - Io vorrei raccomandarti soprattutto i genitori di questi
bambini, affinché comprendano l'importanza di vivere in grazia.
Madonna - Questo doveva essere il compito di due sorelle, ma
lasciamo fare a Dio. Arriverà il tempo in cui i genitori capiranno che
vivere in grazia è la scelta migliore.
Miei cari figli, mi dispiace che venite in pochi in questo luogo
taumaturgico. Se gli uomini sapessero che deve accadere qualcosa di
grave nella vostra bella Italia, nel proprio quartiere, correrebbero in
questo luogo taumaturgico e non avrebbero né freddo, né caldo, né
214
stanchezza, né dolori, perché correrebbero al riparo di Dio. Però dal
momento che tutti vivono ancora in una certa tranquillità,
continuano a non preoccuparsi e a restare nel calduccio della loro
casa. I terroristi sono dappertutto, anche in Italia e a Roma, e
possono agire quando vogliono. Osservate come siete fatti voi
uomini: qualcuno vuole scendere per venire a pregare nel luogo
taumaturgico, ma non può, mentre altri non si muovono di casa,
perché fa freddo, quando sarebbe sufficiente coprirsi. Guardate il
vostro vescovo; che cosa indossa in più? Nulla. Infatti sente più di voi
il freddo, perché mentre voi siete vicini l'uno all'altro, lui è solo e non
riceve calore, se non da Dio.
Siamo arrivati alla terza domenica di Avvento, ma vedo che fate
pochi sacrifici e fioretti. Quest'anno dovete fare una preparazione più
intensa degli scorsi anni, perché vivete in momenti tristi e bui.
Sembra che tutto proceda normalmente, invece voi dovete dare di
più a Dio per salvare il mondo. Non chiedo di salvare una sola
creatura, per la quale sarebbe giusto soffrire, fare fioretti e sacrifici,
ma il mondo intero. Vedendo le immagini in televisione vi rendete
conto di quante miserie, quanti morti e quante distruzioni
avvengono. Ma voi non vi preoccupate, solo perché tutto questo
ancora non avviene in Italia. Se quando piove o fa freddo voi correte
a lavorare, ed è giusto che andiate perché il lavoro vi garantisce il
pane quotidiano, perché non correte anche per le cose spirituali? I
miei cari figliolini hanno fatto tutto ciò che potevano. Prima eravate
allo scoperto e venivate molti di più, mentre oggi, che siete al
coperto e al chiuso, siete meno numerosi. Gli uomini non vengono nel
luogo taumaturgico e probabilmente non andranno neanche alla
santa Messa di mezzanotte, perché fa freddo, e sceglieranno di
andare alla messa di mezzogiorno o a quella del pomeriggio. Io vi ho
detto molte volte che se vengono malattia, influenza, tosse,
raffreddore o febbre, non è perché andate a pregare in un luogo
freddo, ma perché la natura comporta questi malanni. Anche la
vostra sorella, quando è entrata in una grande chiesa antica, è stata
male a causa del freddo.
Venire ad ascoltare la catechesi è molto importante, perché il
vescovo dà l'esatta spiegazione del messaggio, che a volte non è
compreso fino in fondo. Potete raggiungere l'amore, l'unione e la
carità, pregando insieme, cercando di fare lo stesso cammino, che
non tutti hanno ancora compreso: questo è il cammino della santità.
Sono passati otto anni da quando le apparizioni sono state aperte a
tutti, ma nel luogo taumaturgico c'è solo un piccolo gregge.
215
Qualcuno ha il terrore che il pastore venga bastonato e le pecore
disperse. Nel 1973 ho detto ai miei due figli: “Resterete soli”. Ogni
giorno c'è qualcosa che non va: un giorno li fanno soffrire i giovani,
un altro gli adulti. Ieri alcuni giovani hanno pensato solo a se stessi e
non hanno pensato a dare al vescovo un aiuto con il cuore. Quando
sono venuti hanno prima amareggiato il vescovo e, dopo che ha
alzato la voce, hanno fatto ciò che dovevano fare. Perché? Allora
anch'io devo dire: mancava la serie A. Queste situazioni incresciose
non debbono più succedere, ormai siete grandi, miei cari figliolini e
quando venite in questo luogo taumaturgico, se potete, dovete dare.
Oggi io uso parole abbastanza forti e dico: “Non venite qui solo per
fare una mangiata, per stare insieme, per ridere e scherzare, ma
venite soprattutto per dare un aiuto”. Pensavo che l'aveste capito,
ma mi accorgo che ancora non è così. Eppure il vostro vescovo vi
ama, lui è felice quando si formano delle nuove coppie che arrivano
poi al matrimonio. Certamente manca il ricambio dei giovani: dal più
piccolo, Yari, si va a Jacopo. I giovani che partecipano la domenica si
aggreghino ai nostri giovani, vadano con loro e i nostri, chiamiamoli
ancora giovani, si avvicinino a loro; a volte basta una parola o un
sorriso per avvicinare e conquistare una persona.
Io ho un grande desiderio per la venuta di Gesù Bambino: dal
momento che quando fa freddo mettete la pelliccia, fatene una anche
a Gesù Bambino, dategli tutto quello che potete. Io ripeterò fino alla
fine la parola amore, scritta in grande con le lettere d'oro. Grazie.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico i bimbi che ricevono il sacramento del
battesimo e i loro genitori, con la speranza che si convertano.
Benedico i piccoli bimbi che oggi mancano e tutti coloro che ne
hanno bisogno, specialmente gli ammalati. Vi copro tutti con il mio
manto materno, stringendovi forte al mio cuore.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo. È andata via.
Roma, 20 dicembre 2001 - ore 20:35
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, la lettera di Dio è breve, ma importante.
216
Richiama ciò che Gesù ha detto: “Se gli uomini non si convertono e
non vengono a Me, Gesù Eucaristia, ci sarà guerra, guerra, guerra”.
Oggi, nella sua lettera Dio dice: “Se non pregate, non digiunate e
non amate ci sarà guerra, guerra, guerra”. Non sentitevi tranquilli,
solo perché la vostra bella Italia ancora non è colpita, perché la
tranquillità non c'è neanche in Italia. Chi conosce la situazione lo sa.
Accostatevi a Gesù Eucaristia, vivete in grazia e pregate. Se non
risponderete all'appello di Gesù Eucaristia ci sarà guerra tra gli
uomini, tra gli ecclesiastici, tra le famiglie, tra figli e genitori. È
inutile che veniate a pregare se non siete in grazia.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno per aiutarvi a convertirvi. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Stai
tranquilla, figlia mia.
Marisa - È andata via. Don Claudio, c'era Gesù con lei, ma erano
tristi. Ci dice sempre di pregare, di convertirci e di digiunare; ma
non siamo convertiti? Cosa dobbiamo fare per convertirci?
Vescovo - Amare di più.
Marisa - Ancora di più? Io non so come.
Roma, 23 dicembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Mi viene da
sorridere perché dopo tutto ciò che ha detto il vostro vescovo, per
me non è facile parlare. Sarebbe meglio cambiare: prima parlo io e
poi il vostro vescovo. Che ne dite?
Sono una Mamma e, come ho sempre detto, voglio portarvi con tutto
il cuore alla santità, ma dovete fare ancora molta strada. Ci sono
diversi massi lungo il cammino, la maggior parte dei quali sono
presenti per colpa vostra. Se non rimuovete questi massi collocati
sulla strada dall'orgoglio, dalla superbia e dall'insincerità, non
riuscirete mai ad arrivare dove Dio vuole.
Ho qui con me Padre Pio che ho sempre chiamato santo, perché lo è.
217
Non c'è bisogno che venga dichiarato santo, lo è già da tempo, da
quando era sulla Terra. Lui è qui e sorride candidamente, anche se a
volte sulla Terra mostrava occhi burberi. Era forte, duro, coraggioso
e pronto a lottare contro tutti e tutto, ma era più aiutato di questi
due miei figliolini che invece sono soli a combattere. Padre Pio aveva
tanti frati che l'aiutavano. Come sapete, la vita del fratello grande,
del fratello piccolo e della sorella piccola sono molto simili. Lo stesso
Padre Pio ha detto loro: “Voi due, miei cari fratelli, avete sofferto
molto più di me”.
Non potete comprendere quanto è grande la loro sofferenza, perché
non la vivete. A volte vi fermate per un raffreddore, per la tosse o per
un sorriso che viene a mancare involontariamente; a volte non
ascoltate i messaggi o li accettate solo se vi fanno comodo. Le vostre
sofferenze sono niente in confronto a quello che passano i miei due
figli.
Se non amate è inutile pregare. Gli uomini della Chiesa pagano le
radio cattoliche per far dire menzogne, per calunniare e diffamare il
prossimo, specialmente i fratelli sacerdoti. La preghiera e il Santo
Rosario sono importanti, perché aiutano a fermare le guerre, ma se
non le recitate con il cuore e in grazia di Dio e se non accettate i
richiami materni, che, come postina, vi porto da parte di Dio, sono
inutili. A volte non accettate i messaggi, eppure siete persone
intelligenti e capite ciò che voglio dire. Il Paradiso è aperto a tutti
quelli che vivono in grazia di Dio. È facile fare un'elemosina, aiutare
una persona che ha bisogno. Provate invece ad aiutare chi ha
bisogno e non domanda nulla, perché chiedere può anche essere
umiliante; allora siete voi che dovete farvi avanti.
Padre Pio - Grazie, Mamma, perché lasci a me la possibilità di
parlare ai miei figli. Sì, lo dico per chi non mi vede: sono Padre Pio.
Sono un uomo che ha combattuto tanto per la gloria di Dio e per la
salvezza delle anime e ora mi trovo a godere il Paradiso. Quando
vengo in mezzo a voi, sulla Terra, vedo tanta miseria, specialmente
nei miei gruppi e non sono contento. Sento ripetere sempre
l'espressione: “Il mio gruppo, il mio gruppo”. No! Tutti i gruppi
devono essere uniti a Dio e legati per lo stesso fine: raggiungere la
santità. Non esiste “il mio o il tuo gruppo”. Io, miei cari figli, sono il
“fratellone” di tutti, ma permettetemi di dirvi che sono il fratello
grande del vostro vescovo e della vostra veggente, perché essi hanno
capito a loro spese cosa significa la sofferenza, perché sopportano
tante difficoltà e ingiustizie. Queste ingiustizie e difficoltà non
218
dovrebbero venire da voi, i miei due figli possono accettare quelle
che vengono dall'esterno, non dalla comunità.
La passione che ha vissuto la vostra sorella questa notte è stata una
delle più forti: il sangue usciva da tutte le parti, e lei,
raccomandandosi a Dio, chiedeva aiuto per essere pulita da quel
sangue, ma non voleva svegliare né turbare nessuno. Noi tutti
abbiamo chiesto a Dio Padre di mandare la Mamma a pulire quel
corpo insanguinato, affinché gli altri non vedessero, perché non è
una vista piacevole. Voi non potete capire quanto abbia sofferto, ma
io sì, io ho vissuto la sua sofferenza.
Comunque, come uomo del Cielo che ha vissuto per tanti anni sulla
Terra, vi invito a pregare per la pace. Pregate tanto per i miei fratelli
sacerdoti, grandi e piccoli; pregate per tutti.
Madonna - Io, la vostra Mamma, ho già fatto gli auguri in silenzio ad
uno dei componenti del gruppo dei giovani, a colui che è già papà;
ora li estendo alla sua famigliola, ai suoi parenti e a te, Marisella, che
con me hai collaborato per la vita di questi due. Grazie a te,
Marisella.
Marisa - Un momento, non dovrei essere io a ringraziarti? Sai che
adesso non capisco tanto bene i messaggi? Sono io che devo dire
grazie a te. Eravamo in due là quel giorno, io dico grazie a te e tu
dici grazie a me.
Madonna - Auguri a tutti. Ci vediamo la notte di Natale, quando la
maggior parte delle persone saranno ancora a tavola. Chi può venga
qui a pregare, io e tutto il Paradiso saremo in questo luogo
taumaturgico.
Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari; benedico i
bimbi e i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di
Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolino. Sono andati via.
Roma, 24 dicembre 2001 - ore 23:50
Lettera di Dio
219
Madonna - Miei cari figli, avete pregato fino a questo momento ed
ora la Mamma è presente qui in mezzo a voi, con in braccio il bimbo
Gesù e con al fianco san Giuseppe. In questa notte santa, mentre
tantissime persone stanno ancora giocando e mangiando in famiglia,
voi siete qui al freddo per accogliere Gesù Bambino. Io ed il mio
amato sposo Giuseppe teniamo il bimbo in braccio e lo adoriamo,
perché Lui è Dio. Dietro di Lui ci sono una corona viola ed una croce
che, a differenza degli anni passati, è scura, perché è una croce di
sofferenza. Voi non la vedete e non potete comprendere fino in fondo
ciò che voglio dire, ma se volete, chiudete gli occhi e pensate che il
piccolo Gesù è qui in mezzo a voi, vi sorride, vi guarda e vi invita alla
preghiera. Con la manina alzata benedice tutti voi, tutti i bambini
che in questo momento stanno dormendo, tutte le persone anziane e
i malati che non possono partecipare alle funzioni.
Non siete riusciti a confezionare la pelliccetta a Gesù Bambino, però
avete dato, ognuno nel proprio cuore sa cosa ha dato e quali sacrifici
ha fatto; di questo non dovete rendere conto a nessuno, né al
vescovo, né agli uomini, ma solo a Dio.
Marisella, so che vuoi raccomandarmi tante persone malate e tante
altre che non vivono in grazia. Io, il mio amato Giuseppe, il piccolo
Gesù e tutto il Paradiso che ci circonda siamo qui, in questo piccolo
luogo taumaturgico, in mezzo a questo piccolissimo gregge. Dio ci ha
detto: “Andate dai miei figli e restate con loro”.
Marisella, tu vedi il piccolo Gesù che sta giocando con i miei capelli
e, girandoli, fa quasi dei boccoli, come a volte fa anche Emanuele,
che ora finalmente è con te. Tutti i bambini giocano con i capelli
delle mamme.
Marisa - Mi dai un pochino il piccolo Gesù? Lo voglio tenere in
braccio. Come è piccolo e tenero, è come Emanuele! No, adesso
Emanuele è più grande e non riesco più a tenerlo in braccio.
Ciao, piccolo Gesù, aiutaci tutti, perché tutti vogliamo che non ci sia
più il male su questa Terra e vogliamo che Tu resti con noi per
sempre.
Giuseppe, prendi il piccolo Gesù, non lo far cadere; i papà sono un
po' più distratti. Scusa, mi è venuto spontaneo dirlo, perché le
mamme sono più delicate con i bimbi, mentre i papà sono più
giocherelloni; io ne conosco alcuni. Non lo far cadere, tienilo con
220
delicatezza.
Quando me lo hai dato in braccio, Gesù non aveva più la croce dietro,
ma teneva in mano una grande Eucaristia.
Madonna - Voi dovete sempre amare Gesù Eucaristia. Figlia mia,
l'astinenza è finita, ma non ti posso promettere che anche la passione
finisca. Tu sai che questo pianeta Terra ha bisogno della sofferenza e
Dio ti ha scelta per questa missione così dolorosa, ma avrai me
accanto tutti i giorni ed io ti aiuterò.
La Mamma, insieme all'amato sposo Giuseppe e al piccolo Gesù, vi fa
gli auguri di santità; non dice buon anno o buon Natale, non vi fa gli
auguri che si fanno per tradizione, ma auguri di santità a tutti!
Marisa - Adesso tutti i bambini si stanno inginocchiando intorno al
piccolo Gesù. Anche tutti i santi e gli angeli si prostrano davanti a
Gesù Bambino.
Madonna - Dio è in mezzo a noi, Dio è con noi. Dio è con voi quando
voi siete con Lui e voi sapete bene, perché come dice il vostro
vescovo, ormai siete all'università, che siete con Lui quando vivete in
grazia.
Insieme al mio e vostro vescovo, al mio amato sposo Giuseppe e al
bimbo che continua a tenere alzate le tre dita, vi benedico. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Auguri di
santità.
Marisa - Approfitto che c'è Gesù Bambino per farti una domanda:
quando mi porti via con te? Io sono molto stanca e vorrei tanto
venire via con voi.
Madonna - Marisella, capisco quello che vuoi dire, ma ora
partecipiamo alla santa Messa.
Marisa - Va bene, ciao. Ciao, piccolo.
Roma, 25 dicembre 2001 - ore 10:40
Lettera di Dio
221
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza, che,
purtroppo, è molto ridotta, ma voglio sperare, ricca di spiritualità.
Questa notte vi ho fatto con tutto il cuore gli auguri di santità: non
ho detto buon Natale o buon anno, perché sono espressioni che si
dicono per abitudine. Invece fare gli auguri di santità a tutti, ai
grandi e ai piccoli, a coloro che soffrono, agli anziani e ai piccoli
bimbi che sono qui ed ascoltano, anche se non comprendono,
significa vivere il Natale. Auguri a tutti di santità.
Marisella, tieni pure sul tuo cuore il piccolo Gesù, mentre io vi
comunico la lettera di Dio. Ho poche considerazioni da dire, anche
questa notte ho detto poche parole, ma importanti e il vostro vescovo
ne ha dato una spiegazione molto bella e profonda, nonostante abbia
celebrato una Messa molto travagliata, perché dall'inizio alla fine ha
sempre sofferto. Tutto è andato storto e la composizione che doveva
spiccare, perché legata all'Eucaristia, è stata coperta. Non è bello
non accorgersi di ciò che succede e di ciò che manca. Quando
imparerete ad aprire gli occhi? Io ho detto: “Aprite gli occhi e
guardate ciò che manca sull'altare e nella basilica”. Sì, dovete essere
raccolti, ma non dovete passare all'eccesso opposto: stare con gli
occhi bassi e non accorgervi di nulla, oppure, anche se vi accorgete
di qualcosa, non intervenite, perché non credete che sia compito
vostro. Questo non è bello. Sia gli adulti che i giovani sono stati
molto leggeri. La Madonnina vi parla, vi richiama e vi fa le carezze
materne; anche il vescovo vi richiama e vi fa i rimproveri con
sofferenza. La Messa è stata molto sofferta, perché il vescovo vi
vuole bene e lui ci tiene alla bellezza, alla precisione e all'ordine
della sua chiesa, della vostra chiesa.
Fate sì che questo non succeda più, fate tutto con ordine e non
lasciate sempre i compiti alle stesse persone. Le luci, che io tanto
desideravo, erano spente e chi è entrato per ultimo in basilica se ne è
accorto, ma non le ha accese. Quel povero Gesù Bambino, non questo
che ora è nelle tue braccia, non aveva neanche il vestitino. Questi
inconvenienti non devono succedere. I miei auguri di santità vi
portino veramente alla santità nelle piccole cose e andate avanti,
sempre avanti! Quante volte vi ho detto di fare un passo avanti,
anche piccolino, ma sempre avanti. Ogni tanto zoppicate e allora la
Mamma e il vescovo devono intervenire. Vi ripeto con tanto amore:
custodite la vostra basilica, la vostra cappellina, non avete bisogno di
grandi chiese per amare l'Eucaristia, per amare l'ordine e accorgervi
se qualcosa non è a posto. Vi ripeto di nuovo: auguri di santità a
tutti.
222
Insieme a tutto il Paradiso benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti
sacri. Benedico tutte le persone che sono lontane, i vostri familiari e i
vostri genitori. Mando la mia benedizione a tutti, particolarmente
agli ammalati.
Vi porto tutti stretti al mio cuore, come tengo in questo momento
stretto il bimbo Gesù, e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, piccolo.
Madonna - Don Claudio, se qualcosa non è a posto, chiudi gli occhi.
Vescovo - No, ora tutto è a posto e in ordine.
Roma, 30 dicembre 2001 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Dio bimbo è
in braccio alla vostra sorella che lo stringe al suo cuore. Vorrei che
anche voi stringeste al vostro cuore Dio-uomo, quando ricevete
l'Eucaristia. “Eucaristia” questo è un nome grande e sublime, un
nome che abbraccia tanti concetti. Se gli uomini l'amassero, tutto
sarebbe più facile; ma da chi è conosciuta? Chi conosce veramente
l'Eucaristia? Neanche i sacerdoti. Molti dicono la S. Messa solo per
dovere, per abitudine e a seconda del numero di fedeli. Solo se è
presente una marea di persone la celebrano solennemente e
indossano i paramenti solenni, ma il loro cuore lascia a desiderare.
In questo luogo invece il vostro vescovo si comporta nello stesso
modo, sia se le persone sono poche sia se sono tante; parla bene in
ogni caso e questo stupisce molto mio Figlio Gesù. Se la chiesa è
vuota il vostro vescovo ne soffre, però parla, fa la catechesi,
l'incontro biblico, spiega il S. Vangelo; in quel momento è Cristo a
parlare e non guarda se le persone sono poche. Invece tanti grandi
prelati, quando sono circondati da poca gente, non parlano, anzi a
volte celebrano la S. Messa che dura solo un quarto d'ora. Come può
una Messa durare così poco? Solo il momento della consacrazione e
della comunione con il ringraziamento dovrebbero durare un quarto
d'ora, e invece in quindici, venti minuti viene celebrata tutta la
223
Messa, perché non c'è il popolo, non ci sono molte persone. Voi,
invece, cercate di partecipare alla Messa senza avere fretta, senza
pensare al lavoro, allo studio, alla casa, pensate solo a vivere la
consacrazione e a ricevere Gesù in grazia. Il vostro vescovo fa
recitare tutte le preghiere dopo la S. Comunione proprio per
prolungare il tempo del ringraziamento, questo è bello. Egli non
scappa via finita la Messa, non dà la benedizione e poi fugge subito
dalla chiesa per andare a deporre i paramenti, rimane in chiesa e
canta e prega con voi: questo vuol dire amare Gesù.
Oggi è l'ultima domenica di un anno che è stato duro per tutti gli
uomini della Terra, buoni e meno buoni. Non voglio usare la parola
“cattivi”, ma tanti continuano ad uccidere, ad ammazzarsi, perché
chi vince poi ottiene il potere e il denaro. Gli uomini della Chiesa e
dello Stato hanno grosse responsabilità. Voi vi chiedete: sono sempre
gli uomini della Chiesa e i potenti che non fanno il proprio dovere?
Ma cosa possono fare le persone umili, semplici e povere? I bimbi
cosa possono fare? Loro possono giocare, gridare e cantare; gli
anziani possono pregare. E voi? A voi chiedo la preghiera, il
sacrificio, il digiuno, per chi può, e i fioretti. È così bello essere
sempre uniti a mio Figlio Gesù, anche nelle faccende domestiche e
nel lavoro. In qualsiasi posto siete restate uniti a Lui, abbracciatelo
stretto nel vostro cuore, così come abbracciate i vostri bimbi quando
sono piccoli, e andate avanti.
Ringraziate Dio, malgrado tante sofferenze, per questo anno che sta
finendo. Vi auguro che il nuovo anno sia migliore di questo che
doveva essere bello. Vi auguro un anno di santità non solo per voi
che avete continuato con sofferenza a seguire il Cristo, ma per tutti.
Dovete coltivare la mansuetudine, la pazienza, la carità e l'amore
vicendevole. Come è bello amare senza guardare come si comporta e
agisce il fratello! Se notate qualcosa che non va o pregate o la dite
all'interessato ma con carità, con pazienza e con tanto amore.
Mando i miei auguri a tutte le persone che sono in vacanza, ai
giovani e ai bimbi che sono lontani. Il giorno dell'Epifania io sarò qui
con i miei due figli. Il vescovo ha detto che solo il primo dell'anno
non sarà presente, ma il 6 gennaio, festa dell'Epifania io ci sarò e
anche i miei figli saranno presenti, quindi aspetto anche voi. Cercate
di comprendere quando uno vi parla, in quei momenti dovete stare in
ascolto.
Auguro un anno di santità a tutti, anche a coloro che probabilmente
224
vi lasceranno e andranno a raggiungere il Padre, se moriranno in
grazia.
Alcuni resteranno ancora durante questo anno per soffrire, per
salvare coloro che non si comportano bene e continueranno a
pregare per tutti: dal Papa al più piccolo uomo della Terra. A chi vi
lascerà io dico che è fortunato perché andrà a fare un viaggio
bellissimo.
Benedico insieme al mio e vostro vescovo soprattutto gli ammalati e
coloro che vi lasceranno questo anno. Benedico i bimbi; benedico il
mio vescovo e voglio che lui benedica me, perché lui è sacerdote, io
non lo sono. Marisella, sai che la tua vocazione non è un sacramento,
ma sorregge il sacramento; anch'io ho sorretto mio Figlio Gesù, il
Sacerdote Eterno, il grande Sacerdote.
Benedico i vostri oggetti sacri. Auguro di nuovo un buon anno di
santità a tutti e vi porto tutti stretti al mio cuore, così come la vostra
sorella stringe il bimbo Gesù.
Marisa - Lo vuoi?
Madonna - È mio figlio, lo voglio.
Marisa - È cresciuto un po'.
Madonna - Vi copro tutti con il mio manto materno. Anche il piccolo
Gesù vi sta benedicendo.
Grazie! Il vescovo ha benedetto tutti voi, ma soprattutto ha
benedetto me, che avevo il bimbo stretto al mio cuore.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Ricordatevi, miei cari figli, che queste lettere che do a voi, arrivano
in ogni parte della Terra tramite il vostro sito Internet. Imparo
anch'io a parlare secondo i vostri tempi.
225