Madre dell'Eucaristia
Messaggi dell'anno 2008
Roma, 5 gennaio 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo.
Il piccolo Gesù sia sempre con voi, ogni giorno della vostra vita.
Domani è l'Epifania; i Magi arrivano da Gesù. Fate conto di essere
tutti Re Magi e andate da Gesù. Ricevetelo nel vostro cuore e
tenetelo sempre ben stretto.
Marisa - Io recito sempre questa giaculatoria: “Gesù bambino, Dio
d'Amore, rimani sempre nel mio cuore”.
Madonna - Cercate di passare in buona armonia quest'ultimo giorno
delle feste natalizie, pregando e facendo sacrifici e fioretti. Ho
sentito dire che l'Epifania ogni festa porta via.
Marisa - Quindi dobbiamo mangiare tutti i dolci che abbiamo, perché
dopo non si possono più mangiare.
Madonna - E la preghiera? Perché deve essere sempre seconda la
preghiera?
Marisa - Perché siamo umani. Però preghiamo, ognuno prega a modo
suo, anche i bambini pregano, anche Mariasole, Sara ed Emanuele
pregano.
Madonna - Vi ho sempre detto che ogni giorno deve essere Natale. Il
Natale è la festa dei bimbi non è dei grandi, perché per voi ogni
giorno deve essere Natale. L'Epifania completa il Natale e chiude
tutte le feste, però Gesù ogni giorno nella S. Messa vive la Passione,
la Morte e la Resurrezione.
Non voglio riallacciarmi al lungo discorso che ha fatto Dio ai miei
figliolini, ma vi ricordo che Lui attende le vostre preghiere.
Marisa - Quando mi portate via? Se io vado via tutti stanno meglio,
soprattutto il Vescovo che si può riposare, fare la sua vita e con la
scopa mandare via tutti quelli che… (allude a un quadro composto da
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un membro della Comunità)
Madonna - Stai buona, Marisella, ricordati che stai parlando davanti
a tutti!
Marisa - Che cosa ho detto di male?
Vescovo - Niente.
Marisa - Tu dici niente, però lei mi ha rimproverato?
Vescovo - Solo perché non era opportuno che parlassi in quel modo
alla presenza di tutti.
Marisa - Il Vescovo ha detto che non era opportuno.
Va bene. Continuiamo a pregare: preghiamo anche quando non
dormiamo e soffriamo. Abbiamo sempre il S. Rosario in mano, perché
così piace a Dio e a te.
Madonna - Miei cari figli, auguri a tutti. Vorrei dire “buona Befana”
perché qui ce ne sono di befane.
Marisa - Anche tu sei una Befana, perché sei morta a 84 anni. Quanti
anni hai adesso?
Vescovo - Più di 2000 anni.
Marisa - Hai più di 2000 anni, e sei vecchia, vecchia, vecchia! Aiuti il
Vescovo? Promettetemi di aiutarlo sempre.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i
vostri cari e tutti i bambini. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Ciao, Mariasole.
Marisa - Ciao, mamma, Mariasole ti manda un bacio. Deve
riprendersi. Sono andati via tutti.
Roma, 10 gennaio 2008 - ore 20:30
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Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è una grande festa: l'anniversario dell'annuncio del trionfo
dell'Eucaristia. Ormai sono trascorsi sei anni. Ricordo le parole di
nonna Iolanda, che ora è qui vicino a me: “Anch'io ho pregato e
sofferto per il trionfo dell'Eucaristia”. Tutti avete collaborato, chi in
un modo e chi in un altro per realizzare questo trionfo. L'amore a
Gesù Eucaristia, che è partito da questa piccola frazione di Roma, da
questo luogo che Dio ha dichiarato taumaturgico e santo, si è sparso
in tutto il mondo. Quando mai a Roma e in tutto il mondo si pensava
di trascorrere delle ore davanti a Gesù Eucaristia? Ora l'amore
all'Eucaristia si è diffuso dappertutto, anche nei Paesi stranieri, per
questo vi dico: “Non crollate, pensate al bene che avete fatto con la
preghiera, con la sofferenza, soprattutto qualcuno, e con i sacrifici e i
fioretti”.
So che vi aspettate tanto, e poiché avete dato tanto, tanto riceverete,
state tranquilli. Non domandatevi in continuazione come e quando;
queste non sono domande da rivolgere a Dio e non sono parole che
debbono pronunziare le anime che amano Gesù Eucaristia, come voi
l'amate. Informatevi, chiedete, leggete, documentatevi sui luoghi in
cui oggi si fa l'adorazione eucaristica e da dove è partito tutto questo
amore all'Eucaristia. È iniziato da qui, da questo piccolo e santo
luogo, che Dio ha dichiarato taumaturgico. Dio vuole che le persone
che lo frequentano siano sante. Coloro che non si sentono di fare
questo cammino così duro, ma anche dolce, si ritirino in silenzio,
senza calunniare. Avere accanto Dio, Gesù, Maria, Madre
dell'Eucaristia, Giuseppe e tutto il Paradiso, questo deve darvi
grande gioia.
Sì, avete anche delle sofferenze, ma non sono grandi, non sono
insopportabili, come quelle del Vescovo e della Veggente. Le
sofferenze servono per convertire gli uomini. Gesù ha detto:
“Convertitevi e credete al Vangelo”. Non è difficile credere al S.
Vangelo, basta leggere e mettere in pratica quanto dice e allora
vedrete come tutto diventerà più facile e avrete la forza di
sopportare e di accettare tutto. Questo vale soprattutto per chi soffre
la Passione di Gesù e per il Vescovo di Dio.
Marisa - Scusa, che vuol dire Vescovo di Dio?
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Madonna - Marisella, ti ho detto di non interrompermi, di non fare
domande.
Marisa - Scusami, non domando più nulla.
Madonna - Quando siete amareggiati, voltate lo sguardo verso il
tabernacolo e guardate Gesù Eucaristia. Non guardate chi entra o
chi esce dalla chiesa, chi è seduto o chi sta in piedi; no, questo non
dovete farlo. So che alcune persone non possono stare in ginocchio,
bene, rimangano sedute o in piedi. Però non devono stare sedute
durante la consacrazione, che è l'atto più grande della S. Messa. A
uno che sta male e non si inginocchia, Dio non chiederà conto di
questo, Dio giudicherà il vostro cuore, l'amore che avete avuto verso
tutti.
Oggi è una grande festa per voi: l'anniversario dell'annuncio del
trionfo dell'Eucaristia. Non so fino a che punto sentite questa
ricorrenza, però molti di voi hanno fatto il sacrificio di venire,
malgrado l'ora tarda, il freddo e la stanchezza. Dio non può rimanere
insensibile a ciò che avete fatto, perché è Amore. Anche voi dovete
amarvi gli uni gli altri, come Dio vi ama. Amate Dio come Lui vi ama.
Andate avanti, sempre, non voltatevi mai indietro. Vi ricordate
quando vi ho detto: fate un passo per volta, purché riusciate ad
andare avanti. Io sono con voi, sempre; voi, probabilmente, non
sentite sempre la mia vicinanza. Ripeto: “Amate Dio, amate l'uomo,
amate coloro che vogliono cambiare, che vogliono diventare buoni e
coloro che vi fanno soffrire”. Pregate per tutte le persone che stanno
soffrendo; soprattutto per i poveri; perché i ricchi stanno sempre
bene. Sarà difficile che i ricchi, specialmente quelli che indossano
vesti ecclesiastiche, entrino in Cielo.
Nonna Iolanda, di' qualcosa a questi figlioli.
Nonna Iolanda - Sì. Io sono la nonna più anziana. Anche se sono
volata in Cielo, prego per tutti voi, e come mamma, prego
innanzitutto per l'Eccellenza, per i miei figli, per i miei nipoti e
pronipoti, affinché crescano bene ed amino sempre Dio Onnipotente.
Un bacio a tutti dalla vostra nonna. Ciao, Eccellenza, sii forte, non ti
abbattere, Noi, in Paradiso, siamo tutti con te.
Marisa - Ciao, mamma. Ti sei vestita a festa, hai cambiato il colore
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del vestito?
Nonna Iolanda - Sì, mi raccomando, Marisella, quando parli con Dio,
ricordati che è Padre Onnipotente e Onnisciente. Dio può fare tutto
ciò che vuole e noi uomini non possiamo fare altro se non amarlo.
Marisa - Va bene.
Madonna - Grazie, miei cari figli, buona festa. Partecipate a questa S.
Messa, pregate ancora per il trionfo dell'Eucaristia, affinché si
allarghi sempre di più in tutto il mondo. Noi tutti siamo con voi.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo, benedico voi e i vostri cari.
Benedico coloro che sono dovuti rimanere a casa per seri motivi e a
causa della salute. Benedico coloro che vanno ad aiutare il Terzo
Mondo, ma ricordatevi che in ogni nazione è presente il Terzo
Mondo, anche nella vostra città e nella vostra bella Italia. Quindi
aiutate anche i poveri che vivono in Italia. Mi ripeto: in ogni nazione
c'è il Terzo Mondo.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo.
Marisa - Aspetta un momento. Eccellenza, le devo chiedere qualcosa
che non ricordo?
Ciao, mamma. Ciao a tutti.
Sono venuti tutti, è sceso tutto il Paradiso.
Roma, 13 gennaio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, in questo momento stai vedendo Gesù,
immerso nelle acque del Giordano mentre riceve il Santo Battesimo.
Lo Spirito Santo, sotto forma di colomba è sceso su di Lui e il Padre
dice: “Questo è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo”. Quando ricevete
Gesù Eucaristia, ricevete tutta la Trinità. Ora qui è presente la SS.
Trinità.
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Non ti preoccupare di parlarmi e di chiedermi qualcosa, Marisella,
tanto leggo tutto nel tuo cuore.
Dovete pregare il mio caro Gesù più spesso, perché la maggior parte
delle persone prega Sant'Antonio, Santa Rita, San Padre Pio. Vero,
Marisella? Invocano i santi, ma non Gesù. Voi ditegli: “Gesù, vieni in
mio aiuto, aiutami ad accettare tutto, a sopportare tutto e facci
trionfare come hai promesso”. Imparate a parlare, a colloquiare con
Gesù. È bello fare la veglia, non leggete i libretti, ma colloquiate con
Gesù. Quando siete a casa con il vostro coniuge, con i figli, che fate?
Vi mettete a leggere o guardate la televisione? Colloquiate, parlate.
Questo dovete fare con Gesù, l'amore a Gesù viene restituito a voi,
perché Dio è amore. Dio vi ama. Pensate al Battesimo di Gesù. Voi
che non lo vedete, lo potete raffigurare, come in un bel quadro
grandissimo, immerso nell'acqua, mentre i piedi di Gesù toccano fino
a terra. Gesù mentre riceve il Battesimo china il capo e lo Spirito
Santo scende su di Lui. Invocate lo Spirito Santo, invocate la Trinità,
prima dei santi ci sono le Tre Persone Divine.
Non mi stancherò mai di dirvi di pregare, ma dovete prima amarvi
l'un l'altro e poi pregate. Amate anche le persone antipatiche. Non vi
piace il loro modo di parlare? Può succedere, ma non per questo non
dovete amarle, ognuno ha il proprio carattere, ognuno ha il proprio
modo di parlare; non siete tutti uguali. Quando incominciai a parlare
a Marisella di argomenti seri, importanti, lei era ancora piccola, e
mentre parlavo mi guardava e capiva ciò che dicevo. Non pensava in
quei momenti di andare a giocare con gli altri bambini, ma mi
ascoltava. Io insegnavo a lei ad amare anche quei bimbi che a volte
le facevano dei dispetti. Così nasce l'amore vero, l'amore grande
verso tutti.
Marisa - Meno quei signori…
Madonna - Io ho detto di amare tutti, voi fate le distinzioni. Sì, so che
cosa mi vuoi chiedere, Marisella, so che tutti aspettate quel santo
giorno, anche noi l'aspettiamo.
Marisa - Spero che non devo soffrire ancora per quel santo giorno.
Penso che basti ciò che ho sofferto, ormai è ora che parto.
Madonna - Hai preparato la valigia?
Marisa - Mi prendi in giro?
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Madonna - No, non ti prendo in giro, sto scherzando. Posso scherzare
anch'io come Madonna, come Mamma, come sorella, come amica.
Marisa - Sì, ma aiutateci, perché stiamo crollando e andiamo sempre
più giù, sempre più giù. A volte scherziamo e ridiamo per camuffare
la nostra difficile situazione.
Madonna - A nome di Marisella, ringrazio tutti coloro che hanno fatto
la veglia. Siete stati veramente eroici. Continuate così, pregate l'un
per l'altro. È così bello! Non è necessario fare la veglia tutta la notte,
la fa chi può, chi ha resistenza. Coraggio e avanti, sempre a testa
alta.
Marisa - Sì. Se mi dici qualcosa che vuoi che riferisca al Vescovo,
devi farmela ricordare, perché io non le ricordo. Va bene.
Madonna - Vogliamo recitare tutti insieme il Padre Nostro? Padre
nostro...
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
bambini, specialmente quelli del Terzo Mondo. Vi porto tutti stretti al
mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, papà. Ciao. Non ha detto niente, non ha parlato.
Roma, 18 gennaio 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Auguro a tutti di vivere sempre in grazia di Dio. Vivete in grazia e
conoscete bene Dio. Non è facile conoscerlo o capirlo, l'importante è
fare la Sua volontà. Solo facendo la volontà di Dio arrivate a fare
qualcosa di bello, perché Dio è amore. Ormai lo sapete, da anni vi
parlo dell'amore. Dio è amore e voi siete i suoi figli e vi riunite spesso
per ascoltare la Sua parola. Il mio augurio è che possiate seguire
bene l'incontro biblico. Oh, se tutti potessero partecipare all'incontro
biblico che fa il vostro Vescovo, tutto sarebbe più facile, ci sarebbero
più conversioni e meno peccati! Voi siete privilegiati da Dio, dal
Vescovo e dagli uomini; è vero che siete pochi, però quello che
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ricevete dovete diffonderlo nelle vostre case e nelle vostre chiese,
ovunque vi troviate. So che è difficile, soprattutto parlare con i
sacerdoti, con le persone che si avvicinano alla chiesa solo per farsi
vedere, che pregano solo per farsi notare. Oh, è così bello vivere in
grazia, amare Dio e tutti coloro che sono con Dio! È un sacrificio
venire all'incontro biblico perché vivete lontano, però potete ricevere
tanto, tanto, che in altre parti non ricevono.
Ieri Dio ha svelato un segreto al Vescovo e alla vostra sorella e ne ha
parlato con molta sofferenza, perché oltre i segreti belli ci sono
anche quelli brutti che danno molta sofferenza. Vi chiedete: come fa
Dio a soffrire? Dio soffre per gli uomini, perché vede che non amano.
Il mondo è diventato una spazzatura e gli uomini fanno a gara a chi
può colpire di più i fratelli. Dicono solo parole, parole, parole che
sono prive d'amore. Né i capi della Chiesa e né i capi dello Stato
sanno amare; essi chiacchierano, non fanno il loro dovere e i fatti
non si vedono. Per questo Dio continua a chiamare la vostra sorella e
a darle quel compito molto difficile e duro che da anni porta avanti.
Io, la Mamma, ringrazio tutti coloro che pregano e che hanno capito
quanto è grande l'amore di Dio. Ringrazio soprattutto il Vescovo, che
si prepara ogni volta prima di incontrarvi, anche se a volte non sta
bene. Dice: “Io devo rispettare le anime e devo prepararmi”, anche
se ha un aiuto molto grande dal Paradiso. Noi lo sosteniamo perché
non cada.
Vi ringrazio perché pregate molto, ma fate anche apostolato, date
testimonianza, non dovete aver paura di ciò che dicono le persone a
cui vi rivolgete. Non dovete pensare: “Chissà cosa mi risponderà,
chissà come mi tratterà”. Parlate per amore di Dio e delle persone,
ed io sarò con voi, perché vi accompagnerò, non vi lascerò soli, come
non lascio soli il Vescovo e la Veggente, anche se soffre. La sua
sofferenza continua, dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina;
è molto forte ed è molto difficile accettarla, ma lei l'accetta, anche se
a volte piange. È stata scelta in mezzo a tanti uomini. Dio l'ha
chiamata e lei ha detto sì. Oggi potrebbe avere un po' di pentimento
per aver detto quel sì, grande come tutto il mondo, perché la
sofferenza è tanta, ma se voi l'aiutate con le preghiere, come già
fate, Dio vi ricompenserà tutti.
Grazie se metterete in pratica quanto vi ho detto. Insieme al mio e
vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i bambini, i malati. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Auguri, miei
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cari figli. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao, ciao.
Roma, 20 gennaio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Con grande piacere vengo in mezzo a voi. Come vi ho
sempre detto, cercate di amarvi, di aiutarvi a vicenda in tutti i modi.
I piccoli non comprendono tutto e a volte i genitori sembrano severi,
ma si comportano così per il loro bene, per farli crescere bene. Vi
ricordate quando vi ho detto che siete arrivati all'università?
Marisa - Mi pizzica la gola.
Vescovo - Datele un po' d'acqua, per favore.
Madonna - Adesso l'avete terminata. Tirate un po' le somme, fate un
esame di coscienza e pensate, nell'arco dell'anno che è passato, che
cosa avete dato e che cosa avete ricevuto.
Marisa - Scusa, Madonnina, non riesco a parlare, mi si appiccica la
lingua.
Vescovo - Bevi, bevi dell'acqua.
Marisa - Per me non ti chiedo niente, tanto sai cosa ti chiederei. Fa'
crescere bene tutti, soprattutto in santità.
Madonna - Tanti pensano che la santità sia difficile, impossibile da
raggiungere. Non è vero, tutti potete arrivare alla santità. Arrivare
alla santità significa pregare ed amare. Quando ricorre la festa della
Sacra Famiglia, ogni coppia che ha dei bambini deve festeggiarla, e
quando viene festeggiato un bambino piccolo, come Mariasole ed
Emanuele, è festa anche dei genitori. Quindi auguri ai genitori.
Grazie della vostra presenza. Insieme al mio e vostro santo Vescovo,
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
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Marisa - Va bene.
Roma, 11 febbraio 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Marisa - Quanta gente!
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Con grande gioia sono venuta in mezzo a voi dopo tre settimane di
silenzio, perché la vostra sorella non stava per niente bene e io non
ho voluto affaticarla. Oggi sono felice di stare in mezzo a voi, un
piccolo gruppo che ama mio Figlio Gesù, che ama l'Eucaristia, che
ama il nostro Vescovo: per questo la Mamma vi ringrazia.
Oggi è una festa molto importante: la Madonna di Lourdes, e tu,
Marisella, hai pregato molto Nostra Signora di Lourdes. Anche se
non potete andare a Lourdes, pregate per i malati, sia nell'anima sia
nel corpo, ed io sarò con voi.
Bernadette e Marisella sono qui accanto a me e pregano per voi tutti.
Avete sentito l'assenza della vostra Mamma? Eppure ero vicino al
mio Vescovo, specialmente durante la S. Messa.
Pregate, miei cari figli, convertitevi e credete al Vangelo. Voi sapete
qual è la situazione di questo mondo, che Dio ha creato con tanto
amore. La preghiera non deve stancarvi, recitate il S. Rosario, anche
se è una preghiera ripetitiva e molto lunga, perché aiuta molto tutti.
Mentre vi sto parlando, dico a Marisella di allargare le braccia, come
segno della benedizione che do a tutti, uno ad uno, perché io voglio
aiutarvi a diventare veramente santi. Ormai avete ultimato
l'università, dimostratelo a voi stessi e agli altri. Sono venuta
nonostante Marisella abbia ancora una grande difficoltà nel parlare.
La situazione della sua salute è molto, molto critica, è molto grave,
ma quando le ho detto che sarei venuta, lei è stata felice per voi.
Ognuno di voi ha qualcosa da offrire a Gesù: la sofferenza, la
preghiera e quell'amore che tutti desiderate avere e che qualche
volta viene a mancare. Quando, centocinquanta anni fa, sono apparsa
alla piccola Bernadette, era tutto più facile; non c'erano molte
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apparizioni nel mondo.
Oggi molti dicono che mi vedono, ma non è vero, e chi ne paga le
conseguenze è proprio la vostra sorella. Sì, lei soffre per voi e per
tutti, perché il suo amore è immenso, come è immenso l'amore di mio
Figlio Gesù e il mio amore per tutti. Vi ho dato la mia benedizione,
soprattutto per la guarigione spirituale e per quella materiale,
cercate di farne tesoro. Quando non appaio è perché la vostra sorella
non sta bene. Adesso le stiamo dando una forza particolare per voi.
Adesso, figlia mia, alzati, vieni a imporre le mani su questi figlioli.
Marisa - Dobbiamo andare giù?
Madonna - No, no, a quelli che sono qui.
(La Madonna si rivolge al Vescovo) Sii forte come lo è stato Gesù,
anche nella sofferenza, coraggio.
(La Madonna si rivolge a Sara) Cresci bene, figliola, ama papà e
mamma, il fratellino e tutti.
(La Madonna si rivolge a Laura) Coraggio, figlia mia, so che soffri
per i tuoi parenti, ma hai delle persone accanto che ti vogliono
veramente bene.
(La Madonna si rivolge a Emanuele) Sii bravo e forte, devi voler bene
a papà, a mamma, alla sorellina, ai nonni e agli zii. Devi crescere
bene e anche star bene, senza dolori alla pancia.
Benedico Selenia, Laura, i loro mariti e i loro figlioli, perché non sono
presenti. Laura, benedico tuo marito naturalmente, che è all'estero
per lavoro. Coraggio. Sei la donna forte del Vangelo, non sembra, ma
lo sei.
Ora che hai imposto le mani ai presenti, alzale su tutti coloro che
sono giù a pregare e a invocare il mio aiuto e quello di Gesù e di
Bernadette. Siate felici, figlioli, e accettate questo lungo calvario,
non tanto per voi, quanto per la vostra sorella e per il Vescovo,
perché lo stanno vivendo da molti anni. Non guardate il santuario di
Lourdes dove si recano tante persone, sono passati centocinquanta
anni da quando sono apparsa in quel luogo. Anche qui sono state
date molte grazie particolari, non capisco perché ancora nessuno si
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decida a scrivere ciò che ha ricevuto.
Marisa - Posso chiederti di aiutare e proteggere Yari che si trova per
motivi di lavoro negli Stati Uniti?
Madonna - Certo.
Marisa - Aiuta tutti i giovani, i loro figlioli, la piccola Mariselle,
Oriana, Chiara e Antonella. Aiuta tutti i bambini del mondo,
specialmente quelli del Terzo Mondo. Grazie.
Madonna - Questo è un semplice messaggio, miei cari figlioli, ma
parte dal cuore e dall'amore grande che la Mamma ha per voi.
Benedico tutti i vostri figlioli che forse non credono. Benedico i vostri
nipoti e tutte le persone che hanno bisogno di aiuto.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, vi porto tutti stretti al
mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Partecipate a questa S.
Messa; è molto importante, pregate, soprattutto cantate bene. Nel
nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.
Marisa - Vai via subito?
Madonna - Dopo ritorno, Marisella, e come sempre starò vicino al
Vescovo durante la S. Messa.
Marisa - Grazie. Ciao, Madonnina, ciao, Bernadette. Madonnina,
vieni dopo a portarci il dolce che avevi promesso l'altra volta? Va
bene. Ciao, mamma, ciao.
Roma, 17 febbraio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, sono venuta per stare insieme a voi.
Purtroppo la vostra sorella sta molto male. Porterò le lettere di Dio
solo la domenica, perché la situazione è molto grave ed ha molta
difficoltà nel parlare. Pregate, credete al Vangelo, convertitevi. Il
Vangelo dà sempre il lieto annuncio a tutti coloro che credono. Fate
un po' di apostolato, fate capire che cosa è il S. Vangelo. Voi sapete
quanto i protestanti, i testimoni di Geova girano, vanno di casa in
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casa per far conoscere il S. Vangelo, che non corrisponde a quanto
essi dicono. Dovete conoscere bene il S. Vangelo. Credete al
Vangelo, miei cari figli, credete negli apostoli: Giacomo, Giovanni,
Pietro e tutti gli altri.
Il grande Paolo, quando scrive ai suoi amici, a Timoteo dice:
“Imparate a soffrire”. Tutti i cristiani, in un modo o nell'altro,
subiscono delle piccole sofferenze. Dio non ha bisogno di nessuno,
ma chiama delle anime a collaborare con Lui nel convertire gli
uomini. Anche voi, quante anime potreste salvare! Non dovete
pensare solo alla vostra famiglia, ma allungate lo sguardo, allargate
le braccia altrove e aiutate tutti coloro che hanno bisogno.
Verrò soltanto la domenica finché la vostra sorella non starà un
pochino meglio, o Dio decida ciò che tutti attendono: la sua dipartita
per il Paradiso. Io sono sempre con voi, specialmente durante la S.
Messa celebrata dal vostro Vescovo. Io sono vicino a lui, prego con
lui e vedo e aiuto tutti voi.
Marisa - Madonnina, volevo raccomandarti una bimba e un bimbone.
Madonna - Chi è il bimbone, Marisella?
Marisa - Lo conosci. Ti raccomando tutti i malati e in modo
particolare Mariselle. Aiuta tutte le nostre famiglie. Ci sono tanti
malati nella nostra comunità, aiutali tutti, dimostraci di volerci
veramente bene e noi continueremo a pregare notte e giorno, come
tu ci hai insegnato; prendiamo in mano la corona e recitiamo il S.
Rosario.
Ti ringrazio a nome di tutti che sei venuta a darci questo annuncio, ti
ringrazio a nome di quelle persone che con tanto amore e sacrificio
vengono, perché ti amano.
Madonna - Adesso, Marisella, cerca di riposare altrimenti se ne può
andare anche quel fil di voce che hai.
Marisa - Mi ricordo che una volta ero priva di voce e Dio mi ha fatto
parlare, poi me l'ha tolta di nuovo.
Madonna - Lo so, ma adesso Dio vuole ben altro da te.
Marisa - Sì, va bene. Io scherzo, lasciami scherzare perché altrimenti
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mi viene da piangere. Oggi avrei dovuto presentarti Mariselle, va' tu
in ospedale a trovare la mamma e aiuta la bimba, ti prego. Aiuta tutti
i malati e le famiglie dei malati perché soffrono anche loro. Grazie,
sei proprio una Mamma. Aiuta il Vescovo, sono due o tre giorni che si
è ripreso. Stagli più vicino. Che ti costa?
Madonna - Sei simpaticissima.
Marisa - Matta? Va bene, me lo dico da sola. Noi ci vediamo ancora?
Devo aspettare fino a domenica?
Madonna - No, no, lo sai che tutti i giorni sono con voi.
Va bene, miei cari figli, grazie della vostra presenza. Insieme al mio e
vostro Vescovo benedico voi, i malati, i bimbi; benedico tutti coloro
che soffrono. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio,
dello Spirito Santo.
Marisa - Ciao. Va bene. Ne parliamo dopo con calma.
Roma, 24 febbraio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, poiché sei molto debole, il Vescovo ti aiuta ad
alzarti in piedi.
Marisa - Adesso zitti (rivolta ai bimbi).
Eccola, è una nuova creatura, e quando riceverà il S. Battesimo sarà
una nuova cristiana.
Madonna - Fai quanto ti dico io.
Marisa - La baci sulla fronte?
Madonna - Io ti benedico, Mariselle, come benedico tutti i bambini.
Tu sei una bambina particolare per tutto quello che ha sofferto la tua
mamma. Piccola, cercherò in tutti i modi di starti vicino, sei una
bimba molto delicata, tanto bella, quanto delicata. Lasciate che i
bambini vengano a me.
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Marisa - La Madonna ha benedetto la piccola Mariselle. Datele un
bacino qui sulla fronte. Brava, Sara. Brava, Mariasole. Bravo,
Emanuele. Anche voi eravate piccolini, piccolini così.
(Si recita il Padre Nostro)
Marisa - Mi viene da piangere.
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Per Mariselle e
Marisella questo è un momento molto bello e molto gioioso.
Marisella e Mariselle sono due nomi molto simili, la prima è molto
vicina al Cielo, l'altra è vicina alla Terra. Miei cari figli, pregate per
questa nuova creatura, che dai primi giorni della sua vita ha
cominciato a soffrire. Ora sta meglio grazie anche alle vostre
preghiere, alle preghiere di tutti. Oggi e domani pregate soprattutto
per i confratelli del vostro Vescovo.
Voglio ringraziarvi per tutto ciò che fate: le preghiere, i fioretti, i
sacrifici e i digiuni. Tutto questo fa piacere a Dio Papà, a Dio
Fratello, a Dio Amico, come dice il vostro Vescovo.
È una grazia grande avermi spesso in mezzo a voi, anche se non mi
vedete, ma sono certa che sentite tutti la mia presenza, chi è in
grazia, naturalmente. In questo momento la piccola Mariselle sente
che sono vicino a lei, perché i bimbi parlano con gli angeli e
naturalmente anche con me. Io sono felice come è felice Marisella.
Avere in braccio una creatura così è una grande gioia per lei, che ha
tanto, tanto, tanto sofferto per farla nascere.
Marisa - Questo non lo dovevi dire.
Madonna - Non pensi che Dio ti tiene ancora per questo, per aiutare
il prossimo, i bimbi che nascono e le persone che soffrono?
Marisa - No, no, ora mi sento di pregare solo per le persone che
meritano l'aiuto.
Madonna - Io sono d'accordo con te. Voi continuate a pregare per
questa bimba e per i suoi genitori.
Marisa - E per i nonni, bisogna pregare anche per i nonni. Tu non sei
stata nonna, neanche io, non sono nessuno.
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Madonna - Vi ringrazio delle preghiere e per tutti i lavori che fate in
questa piccola Lourdes, in questa piccola Gerusalemme.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari. Benedico i
bimbi, i malati e gli anziani. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.
Marisa - Ciao, scusami se…
Madonna - No, no, fai bene, Marisella. La precedenza va ai piccoli e
agli ammalati, come dice il tuo Vescovo.
Marisa - A me sembra di aver dato sempre tutto per l'Eccellenza.
Roma, 1° marzo 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Siete contenti che oggi, primo sabato del mese, la Mamma è venuta a
trovarvi? Vi chiedo di aiutare le persone che soffrono e di pregare
perché facciano la volontà di Dio, che a volte è difficile fare,
specialmente per il Vescovo. Se voi pregate per ottenere le
conversioni e non avete paura di venire in questo santo luogo, tutto
diventa più facile per tutti. Non potete immaginare quante persone
hanno paura di venire in questo luogo, reso taumaturgico da Dio!
Dio ha chiamato il sacerdote Claudio Gatti e lo ha eletto Vescovo;
questo ha dato molto fastidio ai confratelli. Voi che gli state vicino,
che lo amate e che pregate per lui, potete capirlo molto di più di
quelle persone che sanno solo parlare, ma non sanno mettere in
pratica il S. Vangelo. Ecco perché spesso Dio, il grande Gesù ed io
ripetiamo: “Convertitevi e credete al Vangelo”, ma queste
conversioni non arrivano per i sacerdoti, per i laici, per i giovani e
per tutte le persone.
Dio, al momento della creazione, ha voluto che questo mondo fosse
bello e pulito, ma oggi è brutto e sporco. Non l'ha creato per vederlo
ridotto in questo modo. Era bello ammirare il sole, la luna, le stelle, il
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mare, i monti, i fiumi e l'uomo che ha creato a Sua immagine e
somiglianza. Dio vuole che almeno la metà degli uomini si converta.
Eravamo arrivati a tre miliardi e mezzo, ma siamo rimasti lì non ci
sono state altre conversioni.
Avevo detto al Vescovo che, al momento stabilito da Dio, avrebbe
dovuto ordinare vescovi dei sacerdoti italiani, ma costoro sono andati
indietro spiritualmente e non verranno più ordinati, consacrerà solo
quelli stranieri.
Marisa - Non sappiamo chi sono.
Madonna - Sì, è vero. Dio sta aspettando come voi il momento
propizio. I giovani o gli ex giovani, che cosa stanno facendo? A causa
dei figli, del lavoro e di altri motivi non sono più vicino al Vescovo;
qualcuno potrebbe venire. La preghiera del mattino e la preghiera
della sera che fine hanno fatto? Come correte per essere puntuali al
lavoro, per firmare il cartellino in tempo, così dedicate del tempo a
Dio. Se qui l'incontro di preghiera inizia alle sei, parlo ai giovani o ex
giovani, perché venite alle sei e cinque o alle sei e dieci? Se comincia
alle sei e trenta, perché venite più tardi? Perché arrivate in ritardo?
Oggi è il primo sabato del mese e nessuno lavora; dove sono gli altri?
È giusto e bello divagarsi, ma il dovere verso Dio viene prima di
tutto. Gesù sta soffrendo molto; quando si gira intorno a sé non vede
nessuno.
Non voglio assolutamente buttarvi giù, è la Mamma che vi parla.
Eccellenza, ciò che hai detto a Marisella stamattina è molto bello.
Devi scriverlo e farlo arrivare a chi tu credi e a chi io stessa ti dirò.
Miei cari figli, la Mamma vi ringrazia perché siete qui per pregare,
per far compagnia a Gesù e al vostro Vescovo. Voi adulti, avete
dimostrato in questo periodo di amare il Vescovo; avete pregato
molto per lui. Io non ho parole per ringraziarvi. So che qualcuno fa
dei fioretti, dei digiuni, dei sacrifici; mi riferisco agli adulti. La
Mamma può dirvi solo grazie ed invitarvi ad aspettare che Dio
decida, una volta per sempre, a realizzare ciò che ha promesso. Però
Lui vuole prima la conversione dei sacerdoti e dei laici, anche di
quelli che vanno in chiesa tutte le domeniche o tutti i giorni e non
amano, non sanno amare e non ricevono mio Figlio Gesù in grazia. È
sacrilegio ricevere Gesù in peccato mortale; questo ve l'ho detto e ve
lo ripeterò sempre. Non ricevete la S. Comunione se non siete in
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grazia, se non siete in pace con Dio.
Nei primi tempi, il primo sabato del mese, erano presenti molte
persone qui, poi il signor Ruini ha fatto una campagna cattiva nei
confronti di questo luogo. Oggi dove sono le persone, anche quelle
che hanno avuto la grazia? Non ci sono.
Come state già facendo, continuate a pregare per il vostro Vescovo e
fate apostolato, anche se è duro e difficile. I sacerdoti non credono
all'Inferno e dicono: “Dio è misericordioso e alla fine avrà
misericordia per noi”. No! Non è così, miei cari figli. Dio è
misericordioso con chi si è impegnato a vivere in grazia o si confessa
dopo aver peccato e riceve l'Eucaristia in grazia. Non può essere
misericordioso con coloro che hanno fatto il proprio comodo fino alla
morte e poi hanno invocato la misericordia di Dio. No, non è così. Dio
è misericordioso con chi ha misericordia. Se il signor Ruini avesse
avuto veramente il carisma della carità, dell'amore, avrebbe
chiamato il suo confratello Mons. Claudio Gatti e avrebbe parlato con
lui. Inoltre parenti, amici, sacerdoti, suore e laici continuano a
parlare male del vostro Vescovo, perché sono mossi dalla gelosia e
invidia. Voi sapete che la gelosia e l'invidia portano alla maldicenza e
alla calunnia.
Vi prego, miei cari figli, ascoltate di nuovo questo messaggio e
leggete gli altri messaggi, non accontentatevi solo di sentirli quando
parlano Dio stesso, Gesù e la Mamma. Leggete i messaggi, e il S.
Vangelo perché vi portano alla santità.
Voi sapete che domenica ricorre l'anniversario dell'ordinazione
sacerdotale del vostro Vescovo. Fategli corona, stategli vicino, non
trovate motivi o scuse per non venire, perché il Vescovo è molto
intelligente e Dio parla al suo cuore. Lui sa chi non viene per motivi
giusti e chi non viene perché è malato o ha altri impegni inderogabili.
Fate attenzione alle bugie, qualcuno anche ad una tarda età continua
a dirle, perché ormai neanche se ne accorge.
Amate il Vescovo, amatevi l'un l'altro e aiutatevi a vicenda. Via la
gelosia, via l'invidia, perché se il vostro Vescovo si trova in questa
triste e dura situazione è solo per gelosia e invidia nei suoi riguardi
da parte dei confratelli.
Vi ringrazio per avermi ascoltato. Io, la vostra Mamma, vi copro
sempre col mio manto materno. Vi porto tutti stretti al mio cuore e
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benedico tutti coloro che conoscono questo santo luogo e che non
possono venire per serie ragioni. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo.
Coraggio, Marisella, lo so che la tua vita è dura, coraggio.
Marisa - Sì, però aiuta il Vescovo. Io sono pronta a tutto, purché veda
rifiorire il Vescovo. Ti prego, Madonnina, parla con quelli che stanno
lassù.
Madonna - Io adesso sto quaggiù con voi.
Marisa - E va bene, quando torni in Paradiso.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Lodate Gesù, lodate Dio. Ricordatevi della festa
del vostro Vescovo; lui non vuole nulla, vuole solo preghiera,
preghiera e preghiera. Grazie.
Auguri a tutti, ciao a tutti. Auguri alle persone nuove. Mando un
bacio ai bimbi piccoli che la Mamma ama tanto. Ciao, Marisella, ciao
Eccellenza.
Vescovo - Ciao, Mamma.
Roma, 2 marzo 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Voi sapete, e, se non lo sapete ve lo dico io, che oggi il S. Vangelo
parla del cieco nato. Gesù non aveva nessuna difficoltà a guarirlo,
anche senza fare del fango e metterglielo sugli occhi; per dimostrare
che poteva fare ciò che voleva, ha agito in quel modo. Questo
miracolo non è stato accettato da tutti, anche se il S. Vangelo non ne
parla, alcuni sono arrivati a calunniare e a diffamare mio Figlio,
perché aveva guarito il cieco ed altri hanno riconosciuto che era il
Messia che aspettavano. Lo stesso si ripete ancora oggi, nel 2008: se
uno fa un’azione buona viene diffamato e calunniato. Sapete perché?
Per invidia e gelosia. È difficile se uno fa un gesto buono davanti a
Dio, che sia portato come esempio. Invece di dire: “Voglio seguire il
suo esempio, voglio agire come mio fratello”, lo criticano e lo
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calunniano. Per questo la maggior parte delle persone, parlo in
generale naturalmente, ha quasi paura di fare qualcosa di buono e
dice: “Cosa possono dire gli altri? Cosa possono pensare?”. Vi
racconto un fatto realmente accaduto. Una persona non si avvicinava
alla S. Comunione, perché aveva paura che il padrone dicesse: “Fa la
comunione per farsi vedere da me, affinché io le dia un posto sicuro”.
Questo è rispetto umano. Sbaglia chi fa la Comunione per farsi
vedere che è a posto e non è in grazia di Dio e chi non la fa, perché
teme la reazione degli altri. Debbo dire che non hanno capito Dio.
Quando sento che dicono: “Perché Dio non fa ciò che chiedo?” penso:
“Perché voi non fate ciò che Dio insegna, ciò che la Mamma insegna
a tutti?” Aggiungo: “Perché stai in chiesa per criticare come gli altri
camminano, si inginocchiano, stanno in piedi, come sono vestiti?”.
Molte volte vi ho detto che durante la S. Messa non dovete essere
distratti dalle persone che entrano in chiesa, per vedere come sono
vestite. O no, non si prega così! Qui ancora c'è qualcuno, pochissimi
per fortuna, che gira ancora il capo quando si apre la porta. Perché?
Che motivo c'è di guardare chi entra o chi esce? Guardate il
tabernacolo e parlate con Dio. Quando aspettate il Vescovo, che
ritarda per motivi giusti, che voi non potete capire, pregate, avete
molte intenzioni per cui pregare. Alcuni si mettono in fondo alla
Chiesa per guardare chi entra dalla porta, e quando sta per iniziare
la S. Messa vanno avanti. Questo non è bello. Alcune persone non
partecipano più all'incontro biblico, perché non c'è più l'apparizione:
se venite solo per l'apparizione, debbo dire, figlioli miei, che non
avete capito nulla. Dovete venire per mio Figlio Gesù. Quante volte vi
ho detto che l'apparizione è ultima e prima c'è la S. Messa, la S.
Comunione e l'incontro biblico? L'apparizione viene addirittura dopo
il S. Rosario. È vero, è un dono grande che Dio fa, ma non dovete
venire per l'apparizione. Una volta una persona disse a Marisella: “Io
non vengo per te, vengo per Gesù”, e lei ha risposto: “Sono felice che
tu abbia capito che bisogna venire qui per Gesù, perché è un luogo
santo”. Non dovete venire per la Veggente, Marisella è una come voi,
non è perfetta. Ha i suoi difetti e imperfezioni. Non vedete la
Veggente come una santa, i veggenti che si sentono santi, non sono
veggenti. I veggenti sono allo stesso livello vostro, addirittura
possono essere ancora più indietro, parlo dei veggenti in generale,
perché oggi non ci sono più.
Marisa - Va bene. Io dico sempre che sono come loro, anche meno di
loro, non sono perfetta, ho tante imperfezioni.
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Madonna - Prima di tutto dovete venire per mio Figlio Gesù, per
riceverLo in grazia. Se non siete in grazia e per rispetto umano fate
la S. Comunione fate peccato grave, sacrilegio. Chi manca di carità
verso il fratello deve assolutamente chiedere perdono al fratello, poi
fare la S. Confessione e la S. Comunione. Non potete far soffrire un
fratello e poi andate a confessarvi e fate la S. Comunione. E il fratello
che avete fatto soffrire volontariamente? Non fate la S. Comunione
per abitudine, pensate che dentro di voi entra la Santissima Trinità.
Se il vostro Vescovo non avesse aggiunto quelle preghiere che io e
Gesù abbiamo dettato, dopo la comunione a fine Messa, scappereste
via. Se nelle altre chiese agiscono così non è colpa dei laici, ma dei
sacerdoti, perché sono i primi a uscire, a parlare, a dialogare con le
persone che si trovano in chiesa. No, uscite dalla chiesa, e poi
parlate, se volete; ma in chiesa no, la chiesa è la casa di Dio, è la
casa di Gesù, è la vostra casa; rispettatela, amatela e fate silenzio!
Non girate il capo per vedere chi entra e chi esce, ma raccoglietevi
in preghiera.
Fate apostolato, se volete anche con una semplice parola, anche solo
con la preghiera. Salutate le persone, anche se vi sono antipatiche.
Sapeste quante persone ho incontrate che poi mi parlavano dietro,
mi rivolgevano tante frasi non belle, ma io quando le incontravo, le
salutavo.
Miei cari figli, ho voluto darvi queste carezze materne, non sono
rimproveri, perché vi voglio portare alla santità, voglio che diventiate
d'esempio per tutte le chiese. Pretendo troppo? No, perché voi siete
molto bravi, siete più bravi di tante persone; se volete potete fare
molto di più. A voi adulti, un grazie forte dal mio cuore per ciò che
state facendo per il vostro Vescovo. Ex giovani, la Mamma vi ama
profondamente, ama voi e i vostri figli, ma fate qualcosa di più.
Grazie.
Devo dirti qualcosa, Marisella, anche se tutti sentiranno non fa nulla.
Ti prego, non fare più analisi, perché devi soffrire? Tu sai perché te
le ha chieste il dottore. Non fare più analisi, tanto non c'è niente da
fare.
Marisa - Me lo ha detto anche il Vescovo e la mia dottoressa
infermiera, così la chiama il fratello. Il dottore me le ha chieste e io
le ho fatte.
Madonna - Adesso come ti trovi? Stai male. Tu cerchi di nasconderlo,
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ma la sofferenza c'è. Basta con le analisi, basta con le prescrizioni
mediche, fai quello che Dio ti dice e basta. Sentiamo cosa dice il
Vescovo?
Vescovo - Sono d'accordo.
Marisa - Ha parlato. Hai sentito?
Madonna - Certo, non sono mica sorda.
Ecco, ti chiedo solo questo. Non ti preoccupare se, come tu dici, non
fai nulla, sei di peso. Tu fai molto di più di tutte le persone che ti
sono accanto. Pensi che stare su una poltrona il giorno e, a volte,
anche la notte sia nulla? Tu non puoi immaginare quanto dai a Dio.
Marisa - Sì, ma Dio a me cosa dà? Non l'ho ingoiata.
Madonna - Hai sempre ubbidito, continua a ubbidire.
Marisa - Dio è venuto, mi ha parlato e io ho fatto ciò che ha detto.
Madonna - Hai visto che cimitero sono le analisi.
Marisa - Sì, tanto devo andare al cimitero.
Madonna - Non scherzare, Marisella, io parlo seriamente. Sei una
persona come le altre, ma non devi fare le analisi e le cure che Dio
non ti dice. Mi sono spiegata?
Marisa - Sì, sì. Per carità non alzare la voce però. Va bene.
Madonna - Voi, miei cari figli, mi raccomando, cercate di mettere in
pratica quanto la Mamma vi dice. Queste sono lettere di Dio, cercate
di osservarle tutte. Piano, piano riuscirete a diventare come Dio
vuole. Grazie, se metterete in pratica quanto vi ho detto.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i
bambini lontani e vicini, specialmente i malati, i bambini malati e gli
anziani. Siate amici degli anziani, fate loro compagnia, se potete.
Basta così, Marisella, perché anche tu dentro hai una valanga di
parole, non ce l'ha soltanto il Vescovo.
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Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Adesso fai un bel segno di croce.
Marisa - È stato peggio che cacciar via le mosche.
Madonna - Lo so.
Marisa - Il dolore in questo braccio mi deve passare. Come faccio?
Parlo con Gesù e lui mi mette un po' di fango. Ciao.
Madonna - No, mi devi baciare con la destra.
Marisa - Ciao, mamma, ciao.
Roma, 9 marzo 2008 - ore 11:00
Lettera di Dio
Marisa - Per paura di dimenticarmi ti presento subito la lettera che
Gesù ha chiesto di mandare a coloro che tu ci avresti indicato.
Questa lettera, scritta dal tuo Vescovo, è stata ispirata da voi.
Possiamo ora spedire queste lettere? Sono firmate dal Vescovo, e
faranno nascere ancora invidia e gelosia nei suoi riguardi, come
sempre. Tu, la Madre dell'Eucaristia, in nome di Dio, ci hai detto di
farla e noi l'abbiamo fatta. Il Vescovo si è definito un umile
segretario di Dio e tu la postina di Dio, per farci comprendere che
solo Dio fa tutto ciò che vuole. Grazie.
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Con grande gioia vedo la vostra sorella in mezzo a voi, ma lei ed io vi
abbiamo sempre visto pregare, pregare, pregare per il vostro
Vescovo, e soprattutto per la Chiesa. Oggi è l'anniversario
dell'ordinazione sacerdotale del vostro Vescovo, ma lui ha voluto che
pregaste per tutti i sacerdoti, perché ce n'è tanto bisogno. Sì, miei
cari figli, voi non potete immaginare quanto bisogno c'è nella Chiesa
di sacerdoti, vescovi e cardinali santi, ma purtroppo non ci sono. Voi
conoscete questo mondo. Io, Maria, Madre dell'Eucaristia, ho sentito
un bimbo parlare così: “Questo mondo non mi piace, perché è sporco
e si dicono tante parolacce, questo mondo non è bello”. Questo
bimbo ha sette anni e già sente che questo mondo non gli piace, non
è per lui. Sì, è vero, questo mondo che Dio ha creato, non piace; ci
sono troppi scandali, maldicenze e calunnie; per questo motivo il
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vostro Vescovo sta male, prega, e soffre. È distrutto per colpa di tutti
quei sacerdoti che fanno i propri comodi, e tengono i piedi in due
staffe: vogliono essere sacerdoti e avere la donna vicino. E allora
nascono dei bimbi. Di chi sono questi bimbi che vengono sbattuti da
una parte all'altra? E chi soffre è la Chiesa, la Chiesa Cristo, non la
chiesa mura; questo non è bello. Non c'è bisogno che io vi parli dei
sacerdoti in peccato, pedofili, che aspirano al potere, che
nascondono i soldi, che non amano. È facile per chi ha i miliardi fare
beneficenza; è difficile per chi ha pochi soldi o pochi euro fare
beneficenza, eppure il vostro Vescovo l'ha fatta generosamente.
Io avevo detto al vostro Vescovo che gli euro raccolti per la sua festa,
doveva tenerli per le sue necessità, perché ha sulle spalle una
famiglia e delle persone che hanno bisogno di cure continue e molte
medicine. Ma lui che cosa ha fatto? Ha dato tutto in beneficenza.
Queste sono prove di amore, una meravigliosa testimonianza che dà
a voi e a tutti. E allora cosa succede? Che quegli uomini che non
amano, sono pronti a giudicare e a dire: “Ma chissà quanti soldi ha
nascosto”.
Marisa - Sì, sotto al cuscino, ce ne sono tanti.
Madonna - Basta parlare di questi sacerdoti, parliamo del nostro
caro Vescovo. Non so se tutti avete capito la bontà, l'amore, la
generosità che il vostro Vescovo ha per tutti. Purtroppo non è
compreso. Se lui alza un po' la voce, parlano dietro le spalle; per
fortuna costoro sono molto pochi. Se fa il buono, gli mancano di
rispetto ed è ancora peggio. Figli miei, il Vescovo e la Veggente nella
propria casa non sono i padroni, sono i servi.
Marisa - Stiamo in buona compagnia. Tu hai detto che sei la serva di
Dio, e noi siamo i servi di Dio.
Madonna - Oggi in Paradiso c'è una grande festa per il sacerdote,
ordinato Vescovo da Dio, ma non è ancora quella festa che tutti
attendete con ansia. Non disperate, dovete avere fiducia, speranza,
la speranza è certezza, e credere in Dio, che è un papà che si fa
sentire.
Quando Marisella parla con Dio, si comporta come se parlasse con
un papà terreno, a sentirla c'è soltanto da sorridere e da gioire. Dio
non è isolato in alto nei Cieli, ma è un papà a cui Marisella parla
liberamente, è un papà buono a cui continua a chiedere grazie per
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tutte le persone che hanno bisogno, compreso Simone, un ragazzo di
19 anni.
Gesù spesso mi dice: “Mamma, è la mia sposa!”
Marisa - Chi è la tua sposa, Gesù?
Gesù - Sei tu!
Marisa - Perché mi dai tante sofferenze? Comunque sono contenta di
dare qualcosa per la Chiesa, per i sacerdoti, per gli uomini che non
credono, soprattutto per le persone che soffrono, per i miei bambini,
tutti i miei bambini, dal più grande al più piccolo. Aiuta le mamme
che hanno difficoltà nel portare avanti la gravidanza, ce ne sono
tante nel mondo. Tutti abbiamo bisogno di aiuto, di certezza, di
speranza; tutti abbiamo bisogno di quella forza umana per amarti,
per lavorare, per amare la famiglia e i figli. I nostri ragazzi a 30 anni,
sono stanchi. Anche il nostro Vescovo è stanco, eppure lavora,
lavora, lavora. Quando ha un po' di tempo, perché c'è una persona a
lui cara che ha bisogno continuamente del suo aiuto, scende nel suo
studio a lavorare. Tutto quello che Dio gli chiede, lui lo fa.
Madonna - E allora come non amare questo figliolo, questo Vescovo
ordinato da Dio? Come non fare dei sacrifici per lui? Molti li fanno,
specialmente quelli che non abitano a Roma. Quando c'è un piccolo
problema non venite, Dio passa in secondo piano e a volte anche in
terzo.
Miei cari figli, vi ringrazio perché siete venuti per partecipare alla S.
Messa del vostro Vescovo. Noi del Cielo, quando celebrerà la S.
Messa saremo tutti presenti, tutti intorno a lui. Ci sarà la nuvola
bianca, ci sarete voi, ex giovani e i bimbi, se vogliono, perché non
possono capire tante cose. C'è un bambino grande che potrebbe
capire e capisce perché è intelligente. È un po' difficile, ma
comunque, piano, piano si adeguerà anche lui.
Ascoltate questa S. Messa per tutti i sacerdoti, soprattutto per il
vostro Vescovo. Noi del Cielo benediciamo il nostro Vescovo e
allunghiamo la benedizione a tutti coloro che per veri motivi non
sono potuti venire. Non preoccupatevi di coloro che non credono,
perché piano, piano crederanno, hanno sentito solo calunnie e
diffamazioni, nessuno ha parlato loro bene del Vescovo, quindi è più
difficile credere.
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Grazie a tutti, auguri al nostro Vescovo. Vi do il permesso di battere
le mani in chiesa, cosa che il vostro Vescovo non vuole. Eccellenza,
auguri.
Vescovo - Grazie.
Gesù - Io e la Madre dell'Eucaristia, insieme al nostro santo Vescovo,
benediciamo voi, i vostri cari, tutti i sacerdoti che credono
nell'Eucaristia, tutti i bambini, i bambini presenti, i vostri bimbi e
coloro che non ci sono, e i bambini del Terzo Mondo; pregate per
loro.
Madonna - Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Quando Marisella non può scendere, voi dovete venire ugualmente.
Pensate, lei vi ricorda sempre. Se qualcuno vuol salire da Marisella,
lo chieda; ma una persona, al massimo due alla volta, non di più,
perché non può avere tante persone in camera. Domandate negli
orari giusti, perché la sua non è una vita normale. Vi accetterà e vi
ascolterà.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo.
Marisa - Ciao, mamma, ciao.
Nonna Iolanda - Auguri, Eccellenza!
Marisa - Mamma ti ha fatto gli auguri. Non c'è più nessuno, sono
andati tutti via.
Vescovo - Torneranno per la S. Messa.
Roma, 16 marzo 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, ti chiedo di farmi stare un pochino meglio, se questa è
la Tua volontà.
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Sì, mammina, ieri era il compleanno di Sara.
Gesù - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono il vostro Gesù che è entrato trionfante a Gerusalemme. Tutti
gridavano: “Osanna al Figlio di Davide”, ma io nel mio cuore sapevo
che mi avrebbero ucciso. Provavo tanta sofferenza per quegli uomini
che non comprendevano ciò che facevano. Ho sempre cercato di
spiegare loro ogni cosa, come fa l'Eccellenza, così lo chiama nonna
Iolanda, con voi, che di ogni parola del S. Vangelo ne fa un poema.
Io, Gesù, l'ammiro perché segue le mie orme.
Marisa - Gesù, non lo dire, perché il Vescovo è timido e si vergogna.
Gesù - Voglio ringraziare tutti coloro che pregano per la Chiesa e per
coloro che non amano la Chiesa. Miei cari figli, credetemi, ce ne sono
tanti. A volte anche a Me viene da pensare che sono morto invano, mi
sono lasciato crocifiggere invano, perché il mondo peggiora sempre
più, va sempre più indietro. I ricchi stanno bene e i poveri sono
abbandonati a se stessi. Voi che avete fatto un buon cammino nel
luogo taumaturgico vi chiedete: “Perché c'è tanto rancore e tanto
odio contro il nostro Vescovo?”.
Hanno paura di parlare in suo favore, di riconoscere pubblicamente
che è nella verità, cominciando dai grandi capi della Chiesa. Io,
Gesù, posso parlare di tutti gli uomini della Terra, dal più grande al
più piccolo e chi rinnega ciò che Io ho detto è fuori dalla Chiesa, è
scomunicato ipso facto.
Voi che venite qui, siete convinti delle scelte fatte, pregate e mi
amate. Siete pronti a collaborare sempre nel tenere pulita ed ornata
la Basilica. Io e la Mamma abbiamo visto che avete curato ogni
particolare ed ordinato ogni angolo per accogliere Me, Gesù, e far
contento il vostro Vescovo, lui tiene molto a questa Basilica, che voi
vedete piccola e modesta ed Io vedo grande e bella. Nel suo interno
volano gli angeli, i santi che vi stanno guardando vi aiutano, per
quanto è possibile. Non tutti e sempre possono stare bene, perché
altrimenti gli ospedali chiuderebbero e i dottori e le infermiere e i
portantini sarebbero senza lavoro. Ho voluto farvi una battuta, come
facevo quando scherzavo prima con i miei amici giovani e poi con gli
apostoli. Purtroppo le malattie ci sono, per alcuni sono più gravi e
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per altri più leggere. Bisogna saper fare dell'ironia sulla malattia è
vero, Marisella? Comunque ogni malattia deve essere curata, perché
si può guarire. Non è compito di Dio dire se uno può o non può
guarire.
Non è facile capire la volontà di Dio, Lui poggia gli occhi su una
creatura, la fa sua e le chiede la sofferenza, ad altre creature fa il
dono della guarigione. La vostra sorella sta facendo un grande
sforzo, perché deve tradurre dall'aramaico; a volte incontra delle
difficoltà e nel tradurre fa degli errori piccoli, non gravi, ed Io lascio
correre, perché si comprende ugualmente il senso della frase.
Torniamo al mio ingresso in Gerusalemme. Stendevano i mantelli e
rami degli ulivi sulla via e gridavano: “Osanna al Figlio di Davide”,
perché prima mi amavano ed Io avevo dato loro molto, ma poi mi
hanno abbandonato.
Lo stesso avviene per coloro che sono buoni: amano e vengono presi
in giro ed umiliati.
Anche nei riguardi degli ammalati molte persone approfittano delle
loro malattie per fare i propri comodi, tanto nessuno li può guardare
ed eventualmente rimproverare.
Marisella è costretta all'immobilità, ma reagisce, pittura e fa tante
altre cose per passare la giornata.
Questo è l'uomo; prima ti innalza e poi ti schiaccia.
Si dice dalle stelle alle stalle e voi, miei cari due figliolini, siete stati
precipitati molte volte dalle stelle alle stalle.
Dio Padre che ha creato l'uomo a Sua immagine e somiglianza vuole
ancora salvare tanti figli, specialmente i sacerdoti, con questo
termine intendo anche i vescovi, i cardinali. Perché no anche il Papa?
Anche lui è un sacerdote e fa degli errori.
Vi invito a pregare per i miei sacerdoti. Qualcuno sta pensando:
“Gesù prima ci ha detto di non pensare più ai sacerdoti ed ora ci dice
di pregare per loro”. Sì, ho detto questo, ma voi non potete vedere
come Noi dall'Alto la situazione dei sacerdoti. Io vi dico di pregare
per i sacerdoti, naturalmente se volete, nessuno vi costringe a farlo
per forza. Fate quello che il vostro cuore vi suggerisce.
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Benedico i vostri bambini. Dopo gli ex giovani ci sono: il giovinetto
Jacopo, Samuele, Emanuele e gli altri bambini, fino a Mariselle. Poi
arriveranno Adrian, il brufoletto, e tanti altri.
Pregate per questi bambini, anche loro hanno bisogno delle vostre
preghiere.
Amateli, ma non ricopriteli di baci e di carezze, non toccateli con
insistenza, perché non mi sembra che sono amanti di queste moine.
Con il discorso sto andando di qua e di là, come il somarello, perché
mentre parlo a voi, ascolto ciò che mi dice Marisa e le rispondo nel
cuore.
Marisa - Sai, Gesù, che volevo prendere in affitto un somarello per
farci salire su il Vescovo? Perché ridi? Perché non so dove si affittano
i somarelli, lo volevo fare di cartone.
Gesù - Marisella, ti ricordi che le tue mani non funzionano? Anche le
gambe non funzionano, che vuoi fare?
Marisa - Va bene. Mi è venuta questa idea, ora la accantono. Già che
ci sono, posso continuare a dialogare con te. Forse è meglio di no,
perché a molti fanno male le gambe per stare in ginocchio.
Gesù - E si alzano.
Marisa - Quando sono stata molto male, sono venuti diversi dottori.
Uno ha detto: “Ha un mese di vita”, un altro: “Ha tre mesi”, il terzo:
“Ha sei mesi”. Sono passati due anni e sto ancora qui a far faticare
coloro che mi assistono. Inoltre, le poche volte che scendo in
Basilica, devo sacrificare i giovani per farmi portare giù. Anche oggi
volevo scendere.
Gesù - Sei scesa, Marisella, stai con me. Ora, miei cari figli, Gesù
continua con il suo somarello a percorrere la strada, circondato da
molte persone che gridano: “Osanna, Osanna al Figlio di Davide”.
Marisa - Gesù, sei bello, molto bello. I pittori non riescono a
dipingerti come sei. Ti fanno brutto.
Gesù - Auguro a tutti una buona festa. Durante la settimana fate
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qualche sacrificio, quello che volete, decidete voi. Il Giovedì Santo è
dedicato al Sacerdozio, è la festa dei sacerdoti. Venerdì Santo muoio
in croce e sono contento, perché vi ho riaperto il Paradiso.
Marisa - Gesù si è girato ed è andato via.
Madonna - Sì, Marisella, sono la Madre dell'Eucaristia. Gesù è
andato via ed era molto contento ed emozionato. È contento di quello
che gli dici e di come gli parli.
Marisa - Sì, anch'io.
Madonna - La presenza di Gesù è già benedizione; ed io, la vostra
Mamma, vi benedico insieme al Vescovo. Forza, Eccellenza. Anche
nonna Iolanda continua a dire: “Forza, Eccellenza, forza,
Eccellenza”.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Ringrazio coloro che eseguono dei lavori molto belli per
addobbare la chiesa. Do un bacio a tutti i bimbi, nati e non nati.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Porta il mio bacio a Gesù. Lui mi ha baciato, ma io ero
emozionata e non ho ricambiato.
Madonna - Marisella, devi allungare le gambe. Ciao a tutti, figli miei.
Marisa - Dite ciao alla Madonna. Eccellenza, hai detto ciao alla
Madonna?
Vescovo - Ciao, ciao, io la saluto tutti i giorni.
Roma, 23 marzo 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Miei cari fratelli, sono Marisa e vi parlo prima che la
Madonna o Gesù ci dicano il messaggio. Era mia intenzione scendere
in mezzo a voi, ma il tempo inclemente non me l'ha permesso. Vi
ricordo tutti sempre nelle mie povere preghiere, specialmente gli
ammalati e i bambini. Prego Dio che ci ascolti tutti e ci doni pace e
tranquillità.
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Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono la vostra Mamma, sono colei che ama molto i suoi figli. Oggi,
Pasqua di Resurrezione, verrà tra voi mio Figlio Gesù, accompagnato
dagli angeli e dai santi. Insieme a Lui darò la mia benedizione e
soprattutto vi coprirò con il mio manto materno.
Gesù - Ciao, fratelli, sono il vostro Gesù Risorto. Sapete che non tutti
credono alla mia Resurrezione? Molti non credono, specialmente
coloro che hanno studiato teologia e, sapendo come stanno le cose,
dovrebbero credere di più. Sono i semplici, i laici che credono alla
mia Resurrezione, che Io ho aperto il Paradiso a tutte le anime di
buona volontà. Vi ripeto: “Convertitevi e credete al S. Vangelo”. Nel
S. Vangelo ci sono parole semplici, comprensibili a tutti. Amatevi
come io vi ho amato. Se io, Gesù, vi amo, amatevi anche voi, amate il
prossimo. È facile amare il marito, la moglie, i figli, i fratelli, è
difficile amare coloro che non sono vostri parenti; questa è la
bellezza del S. Vangelo. Siate buoni, rispettate i comandamenti che
non sono stati promulgati dai sacerdoti, ma da Dio. Molti stanno
distruggendo il sesto comandamento. Il terzo e il quarto
comandamento non vengono più rispettati: vanno a Messa per
abitudine oppure secondo il tempo. Voi siate sempre fedeli a tutti i
comandamenti.
Io sono risorto per tutti, sono risorto per te, Eccellenza, affinché si
avveri tutto ciò che è stato detto da Dio Padre Onnipotente, da Me,
Dio Figlio, e dallo Spirito Santo.
Gridate: alleluia, alleluia, alleluia, Cristo è risorto per noi. Potevo
anche non morire, sarebbero state sufficienti le poche gocce di
sangue, versate il giorno della circoncisione, ma ho voluto soffrire
per gli uomini, per salvare il mondo che Dio ha creato; purtroppo è
molto, molto difficile, perché molti si allontanano da Me. Il sesto
comandamento non è più rispettato né dai sacerdoti né dai laici. Voi
siete il perno, per questo ho detto che siete i pilastri di questo
semplice ed umile Vescovo, nonostante i vostri difetti e il vostro
carattere; ognuno di voi ha dei difetti e ha un carattere particolare,
non siete tutti uguali. Vero, Marisella?
Marisa - Sì, anch' io sto perdendo un po' la bussola.
Gesù - È giusto che quando notate qualcosa lo diciate, questa è
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carità. Perché se tu non richiami tuo fratello che sbaglia, pecchi.
Questo vale per tutti: quando qualcuno sbaglia va ripreso con molta
carità e dolcezza, questo voi lo state facendo piano, piano.
Alleluia cantano tutti. Gesù è risorto. Io sono il vostro Gesù, il Gesù
di sempre, che vi ama di un amore immenso. Quando la mattina
qualcuno (N.d.R. il Vescovo) prega e invoca Dio Papà, Dio Fratello,
Dio Amico, dice tutto ciò che ha nel cuore, ed è tutto vero, preciso,
giusto. Dio lo ascolta e si vede quel bel fiore aprirsi nel centro e
uscire fuori la voce divina. Dopo che ha parlato Dio va via insieme
agli angeli e ai santi.
Godete, voi che potete, miei cari figli. Non vi dico di pregare per la
vostra sorella, la passione è finita a mezzanotte.
Marisa - Lo so, ma continuerà.
Gesù - I dolori naturali rimangono, e lei riesce a sopportarli, anche
perché ha un aiuto vicino molto bravo (N.d.R. il Vescovo), e poi
anche Noi l'aiutiamo. Miei cari figli, anche se siete pochi, anche se
alcuni sono partiti, anche se alcuni non sono venuti perché piove,
faccio gli auguri a tutti: grandi e piccoli. Faccio gli auguri
particolarmente a Simone, a Mario, a Paolo, a Valente e ad altre
persone malate.
Madonna - Voglio fare gli auguri a tutte le donne che vogliono
diventare mamme, per questo prego insieme a voi.
Gesù - Insieme alla Madonnina, al mio amato papà Giuseppe, al
Vescovo ordinato da Dio, benedico tutti voi. Nel nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo. Auguri, miei cari figli, auguri dal più
profondo del cuore.
Marisa - A me non dici niente, Gesù? Ciao. Va bene. Sono andati tutti
via, anche la mamma.
Roma, 30 marzo 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è l'ottava di Pasqua, è passata una settimana dalla Pasqua e
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spero che in questa settimana abbiate continuato a pregare, a fare i
fioretti e i sacrifici, perché è inutile dirvi che il mondo non va bene,
molte persone agiscono male, cominciando dai grandi fino ai piccoli.
Cosa volete che facciano questi miei due figlioli per loro? Pregano,
soffrono e vanno avanti.
Noi stiamo scegliendo dei vescovi, non dico bravissimi, ma bravi,
perché un domani possano collaborare con il nuovo Papa. È molto
difficile il nostro impegno, perché questo Papa non lascia il trono.
Delega tutto ai collaboratori, non fa nulla, o meglio passa il tempo
leggendo. Voi dovete pregare perché presto partirà per gli USA e poi
andrà in Australia per la giornata mondiale dei giovani. Se non c'è
preghiera, non c'è sacrificio, che cosa si può dare ai giovani? Se si
comincia a parlare senza fare il segno di croce, senza dire un Padre
Nostro, un Gloria al Padre, un'Ave Maria, che si fa? Si parla soltanto,
si mangia e si riposa. Questo è ciò che Dio aspetta? No, non è questo,
Dio vuole molto di più, molto di più, e questo ancora non è stato
capito.
Piccolo gregge, io ci tengo molto a questo, dovete dare voi esempio e
testimonianza. Dovete parlare se notate qualcosa di sbagliato, non
dovete aver paura di nessuno, perché nessuno vi può far niente, vi
può soltanto rispondere male: “A te cosa interessa del mio
comportamento?”; ma voi davanti a Dio avete fatto ciò che dovevate
fare.
La Pasqua è passata, Gesù è stato crocifisso ed è risorto per salvare
tutti noi ed anche coloro che non lo conoscono, perché ci sono tante
persone che non conoscono Gesù, che non conoscono il S. Vangelo, e
per loro ci può essere comprensione. Ma coloro che conoscono il S.
Vangelo, che hanno studiato teologia, sanno benissimo dov'è la
verità. E la verità è nei buoni, nei semplici, negli umili.
Questo è l'Anno della Speranza, della certezza e deve dare a tutti il
coraggio di andare avanti, stringendo i denti, i pugni e guardando
Gesù nel tabernacolo. Come ho detto una volta al Vescovo:
“Aggrappati al tabernacolo”, ora lo dico a voi: “Aggrappatevi al
tabernacolo”, perché Gesù ha sete, molta sete di anime buone, di
anime sante. Voi sapete che, se camminate sulle orme di Gesù,
arriverete alla santità.
Coraggio, miei cari figli, la Mamma è sempre con voi, Gesù, anche se
a volte non parla, ascolta ed è sempre con voi, come lo sono tutti gli
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angeli e i santi, cominciando da san Giuseppe, l'amico del nostro
Vescovo.
Vi dico, coraggio, so che la vostra è una dura battaglia sotto tutti i
punti di vista: nel lavoro e nella scuola, con i parenti e con gli amici.
C'è sempre battaglia perché c'è sempre invidia e gelosia; cercate di
superare anche questo. Quando qualcuno vi dice qualcosa che non è
giusto, girate lo sguardo da un'altra parte e andate per la vostra
strada.
Coraggio, miei cari figli, coraggio a tutti, ai grandi, ai piccoli e ai
malati.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
Marisa - Ciao.
Roma, 1° aprile 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Ricordate quando dieci anni fa il vostro Vescovo è uscito dal
Vicariato con un sorriso, e tutti avete detto: “Sta sorridendo,
l'incontro col Vescovo è andato bene”. Marisella, che lo conosce bene
ha detto: “Non è un sorriso di gioia”, infatti non lo era. Ma è stato
bello festeggiarlo sventolando le bandierine, lo amavate molto, e gli
siete stati molto vicini. Sono dieci anni che soffre per la sospensione
a divinis e cinque per la riduzione allo stato laicale.
Marisa - Ogni volta che pensiamo a queste invalide ed illecite
condanne soffriamo molto, e cerchiamo di essergli molto vicino.
Cerchiamo in tutti i modi di essergli figlio, fratello ed amico, lui per
noi è tutto. Oggi celebriamo anche la tua festa, così mi hanno detto,
però io, Madonnina, sono un po' fuori fase e non mi ricordo più
niente.
Madonna - Cercate di aiutare il Vescovo meglio che potete. Io ho
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scelto sei pilastri per sostenerlo e tutti vi siete domandati: che
devono fare?
Marisa - Non lo so neanch'io, ma quando potete stargli vicino,
aiutatelo in tutto e per tutto. Certo, coloro che vivono in casa con lui
sono più privilegiati perché stanno sempre qui.
Ti prego per i nostri bimbi: Jacopo, Samuele, Emanuele, Sara,
Mariasole e anche gli altri nipotini che purtroppo non riesco a
vedere. Ci sono anche i bambini dei nostri ragazzi.
Madonna - Preghiamo tutti l'un per l'altro, ma soprattutto per il
nostro santo Vescovo. Quando la folla proclamava Giovanni Paolo II:
“Santo subito”, io pensavo al Vescovo; sì, tu Eccellenza, per Noi sei
già santo. Accetta questa dichiarazione di santità, non vergognarti,
devi essere contento di aver dato tanto amore a tutti; continua come
hai sempre fatto, come quando parli del S. Vangelo del quale ogni
riga fai un poema.
È vero sei provato, sei trafitto, tu non vuoi che io parli di coloro che
ti perseguitano e non ne parlerò, ma tu sai da chi sei pugnalato. Però
ci sono tante persone che ti vogliono bene. Lumen Cristi, Deo grazia!
Alleluia, Santo Claudio, alleluia per sempre!
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico coloro che sono stati chiamati a sostenerlo e
a stargli vicino.
Vescovo - Marisella, non si sente bene.
Marisa - Non mi sento bene, però ce la metto tutta per cercare di
nascondere il dolore, ma vedo che non ci riesco.
Madonna - Abbiamo festeggiato oggi il decimo anno della
sospensione a divinis del Vescovo ordinato da Dio. Voi sapete che i
suoi persecutori vivono in peccato, non sono in grazia e commettono
sacrilegi, perché lo hanno calunniato e ricattato ordinandogli di
gettare Gesù Eucaristia.
Mio caro figlio, tu sai quanto è agitato il loro sonno, dormono poco e
male, perché hanno gli incubi. Fingono di essere felici e quando
moriranno saranno infelici per tutta l'eternità.
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Coraggio Noi del Cielo, insieme al santo Vescovo, diamo la
benedizione a tutti. Vi benediciamo nel nome del Padre, del Figlio,
dello Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Auguri a tutti, maggiormente
al più grande e al più piccolo. Grazie.
Marisa - Ciao.
Roma, 5 aprile 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è il primo sabato del mese a cui Noi del Cielo teniamo. Vivetelo
nella preghiera, facendo fioretti e sacrifici. È bello festeggiare il
primo sabato del mese, perché le apparizioni sono iniziate un primo
sabato del mese.
Marisa - È difficile per me parlarvi e ripetere ciò che la Madonnina
mi dice, lei vi ama tutti e vi considera figli, fratelli, sorelle, amici e
rimane sempre con voi.
Madonna - Io non ho altro da dirvi se non di pregare, pregare,
pregare. Vi ricordate quando Gesù ha detto: “Ho sete, ho sete, ho
sete”? Non dimenticate queste parole e abbiate sete di Gesù.
Accostatevi ogni giorno al sacramento dell'Eucaristia e vedrete come
tutto sarà bello e facile. Il mondo si lascia andare, ma noi amiamo
Dio e Dio ama noi, ama specialmente coloro che soffrono.
Marisa - Io sono molto, molto felice di amare Dio, Maria, Madre
dell'Eucaristia, e tutti gli angeli e i santi. Quando mi trovo in una
situazione burrascosa mi rivolgo a Dio e gli dico: “Dio mio, perché mi
hai abbandonato? Sento il bisogno della Tua vicinanza”. Tutti
dobbiamo sentire il bisogno della vicinanza di Dio.
Non posso prolungarmi di più perché la mia salute lascia a
desiderare, ma voi che potete, pregate, unitevi sempre nella
preghiera a Dio, a Gesù, a Maria e avrete la forza di andare avanti.
Madonna - Auguro un buon viaggio a coloro che debbono partire e
auguro ogni bene ai bimbi, a coloro che devono nascere e a coloro
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che sono nati. Dio protegga sempre tutti.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio
e dello Spirito Santo.
Marisa - Ciao. È faticoso.
Roma, 6 aprile 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Continuate a parlare del Magnificat, a meditarlo, perché è
una preghiera molto importante, lì c'è l'amore che abbraccia tutti.
Quando Gesù camminava lungo i sentieri, li percorreva avendo al
fianco due apostoli per volta. Parlava loro di Se Stesso e di come
dovevano comportarsi di fronte al popolo che era loro ostile.
Maggiormente gli era vicino Pietro, perché era lui che dava forza e
coraggio a tutti, Gesù si beava di questo e parlava, parlava a più non
posso e raccontava ogni cosa della Sua vita, come fa il vostro
Vescovo, che ha sempre tanto da raccontare.
Marisa - In questo momento, caro Gesù, vorrei chiederti di dare un
po' di forza a tutti, perché siamo tutti molto stanchi e provati. A Te
non costa niente dire al Vescovo: “Coraggio, Io sono con te e ti
aiuterò”. Lo stesso vale per Marisella, per Selenia, per Yari, per
Laura e per tutti. Tutti noi di casa abbiamo bisogno di aiuto e Tu, se
vuoi, lo puoi dare.
Se ci dici di recitare il Magnificat e meditarlo vuol dire che contiene
qualcosa di importante. L'anima mia magnifica il Signore. Perché
deve magnificare il Signore? Ha rovesciato i potenti dai troni e ha
innalzato gli umili. Perché non rovesci gli uomini che non sono buoni
e innalzi gli umili? Allora saremo tutti felici, ci aiuteremo l'un l'altro e
andremo avanti. Questa vita è insulsa, questo mondo è sporco,
eppure i cattivi vanno avanti. Non dormiranno la notte, non saranno
felici di giorno, però occupano posti molto importanti.
Madonna - Voi non occupate un posto importanti, ma occupate il
Paradiso! Se volete andare in Paradiso, mettete da parte tutte quelle
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cose che fanno male, siate forti, forti e andate avanti. Fate come
Gesù: chiamate due a due i vostri amici e parlate.
Marisa - Io so che i pilastri non sono all'altezza come tu vorresti, ma
credo che ce la mettono tutta e fanno del tutto per aiutarci.
Gesù, aiuta colui che deve partire oggi, devi stargli molto vicino;
aiuta colei che deve fare ciò che Tu sai, devi starle molto vicino. Ma
più di tutti è il Vescovo che ha bisogno, lui deve essere aiutato,
perché è solo, solo, solo, non ha nessuno, lo vedi da Te. Non
riusciamo più a sorridere, a parlare, siamo sfiniti. Ti prego, Gesù,
mio sposo diletto, aiutaci tutti, perché tutti abbiamo bisogno del tuo
aiuto e noi ti diremo un grazie grande come il mondo, ma un mondo
pulito, non sporco, dove ci sono le guerre, le associazioni delittuose e
tante altre brutte cose. Aiuta quelle signore che sono giù a pregare,
ti amano tanto e ci aiutano tanto. Aiutaci, ti prego, abbiamo tanto
bisogno, chi per un modo chi per l'altro. Grazie, se ci aiuterai. Il
Vescovo ed io tutte le mattine diciamo le preghiere a Dio Padre, però
da qualche mattina non ci risponde. Perché? Non abbiamo fatto
niente di male. Se Dio ci risponde noi saremo più forti.
Madonna - Bene. Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i
vostri cari, tutti i bambini e i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore
e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Marisa - Fa' sì che lo Spirito Santo scenda su di noi.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Marisa - È stato molto faticoso parlare.
Roma, 13 aprile 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Vorrei che la nostra anima glorificasse ogni giorno il
Signore.
Cara Mamma, oggi non mi rivolgo a te, ma a Dio Onnipotente, come
facciamo ogni mattina quando innalziamo le nostre preghiere a Lui.
Tutto ciò che ha detto il nostro Vescovo è grande, è bello, è vero.
Tutti siamo pronti a fare qualcosa affinché trionfi la verità, tutti
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vogliamo fare sacrifici, fioretti e digiuni, per chi può, tutti
desideriamo arrivare a quel traguardo che aspettiamo da molto
tempo. Io non ho altro da dire se non che vogliamo amare Dio Padre,
Dio Figlio, Dio Spirito Santo, la Madonna, san Giuseppe, nonna
Iolanda e tutti Voi del Paradiso.
Mio Dio, aiuta quelle persone che in questo momento ne hanno
bisogno. Tu, Dio, puoi farlo, puoi aiutare tutti facilmente, perché
basta che Tu alzi un dito per mettere tutto a posto, in ordine. Non
guardiamo quello che fanno gli uomini potenti, a me non interessa,
perché, purtroppo, continuano a sbagliare, a farsi beffe l'uno
dell'altro e a trattarci male. Ci rivolgiamo a Te, Dio, a te, Maria. Voi
siete i nostri amori e noi siamo i vostri amori. Vogliateci bene anche
se a volte brontoliamo, perché vorremmo vedere qualcosa
realizzarsi, qualche buco chiudersi, piano piano; abbiamo aspettato
tanto, ma possiamo aspettare ancora.
Dio, ci rivolgiamo a Te con tutto l'amore che una creatura può avere
verso il Creatore del Cielo. Aiutaci, e soprattutto aiuta chi ho dentro
al mio cuore. Aiuta i nostri bimbi, aiuta i loro genitori, aiuta tutti
coloro che veramente hanno bisogno di Te.
Se continuo a parlare, ho paura di rovinare ciò che il Vescovo ha
detto, è stato bello e commovente, l'avrei ascoltato fino a stasera. Lui
parla bene, tira fuori quello che ha nel cuore. Io non sono capace di
parlare come lui, però, quello che ho dentro, riesco a tirarlo fuori
anch'io. Ti prego, aiutaci tutti, perché tutti abbiamo bisogno di Te.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo, benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti i bambini. Benedico
la piccola statua di san Giuseppe che ci guarda. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen
Marisa - Ciao, ciao.
Roma, 20 aprile 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
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Madonna - Miei cari figli, quando Cristo vuole un'anima tutta per Sé,
la chiama e le chiede: “Vuoi essere mia figlia, mia sposa?”. E l'anima
che ama veramente Dio dice sì. Tutte le anime quando vengono
chiamate possono dire sì, e Dio non chiama per un divertimento, ma
per l'immolazione. Guardate le persone che chiama, se in loro c'è la
sofferenza, vuol dire che c'è tanto amore verso Dio e i fratelli. Dovete
sempre pregare Dio onnipotente, credere in quello che dice,
ascoltare la Sua Parola; quando fa una promessa, è quella e non
cambia, anche se lascia passare tanto tempo.
Mi dispiace dirvelo, ma la salute della vostra sorella va declinando
ogni giorno di più, ve lo dico perché voi possiate comprendere la
sofferenza del vostro Vescovo e della vostra sorella.
Anche voi imparate a dire sì a Dio. La Sua Parola è vera, è giusta,
anche se a volte avete l'impressione che Dio delude, ma non è così.
Dio vi ama. C'è un motivo molto grande e molto profondo per cui la
vostra sorella ha tante sofferenze che spesso la fanno piangere ed
invocare la mamma. La sua vita è molto dura, ma quando finiranno
tutte le sue sofferenze voi capirete perché Dio le ha volute.
Anche i bambini, grandi e piccoli, capiranno. È vero, Emanuele, Sara
e Mariasole? Oltre a loro, in basilica ci sono altri che aspettano la
venuta e l'aiuto della Mamma Celeste.
Io, insieme a Dio Onnipotente, sono pronta ad aiutarvi tutti.
Marisella, mi dispiace che tu non hai più voce, ma questo è quanto
Dio ha voluto. Dio ti ha chiesto tanto e continua a chiederti tanto, ma
tu ami veramente Dio, anche se a volte brontoli e ti lamenti; Dio è
Padre. Qualcuno sta pensando: se è Padre, perché fa soffrire tanto?
Dio chiede la sofferenza non per Sé, ma per gli uomini di questo
mondo che va sempre peggio. È un mondo corrotto, sporco, dove ci
sono guerre, litigi, uccisioni e soprusi. Io vi invito, piccoli e grandi, a
pregare, affinché tutto questo finisca e possiate tutti salire nella
gloria con Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Grazie.
Io, la vostra Mamma, insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico
voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
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Marisa - Ciao. Scusami, se non ho potuto darti di più. Adesso mi devo
riposare un po', sono sfinita. Ciao, mamma.
Roma, 27 aprile 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
È sempre con tanta gioia che vengo in mezzo a voi per pregare con
voi. Certo, le mie apparizioni improvvise sono più belle, però oggi è
la giornata dedicata alla comunità, io vengo per la comunità e per
tutte le persone che amano mio figlio Gesù e che ricevono mio figlio
Gesù in grazia.
So che non stai bene, Marisella, purtroppo la tua salute va
declinando, come già ti ho detto, però vedo che hai molta forza e
molto coraggio ad andare avanti e pregare per le persone che hanno
bisogno di aiuto, per le persone malate, per tutti i bimbi; questo ti fa
onore. Tu riesci a dimenticare te stessa e a pregare per gli altri. Il
mondo continua ad andar male e voi pregate, addirittura fate dei
fioretti; so anche il motivo, so tutto, e mi sono unita a voi, mi sono
unita al Vescovo, ai giovani e agli adulti.
La mia festa si avvicina e tu non vuoi celebrarla. Quello che io
desidero solennizzare è la festa del Vescovo, il 29 giugno, è una festa
grande. La tua è grande ma è di una laica, di un'anima che ha fatto i
voti a Gesù, mentre quella del Vescovo e dei sacerdoti è sempre più
grande. Questa notte quando pregavi e recitavi la preghiera: “Voglio
pregare per tutti i sacerdoti, specialmente per don Claudio”, mi sono
commossa, perché sono una Mamma, voglio bene e soffro.
Questa lunga attesa vi fa maturare, vi fa essere più buoni, più bravi,
vi fa comprendere di più le persone che soffrono, le persone che non
stanno affatto bene e malgrado tutto riescono a scherzare, a
sorridere, a parlare con tutti e a perdonare: l'impegno più difficile è
perdonare. Vi chiedo di perdonare come Gesù ha perdonato a tanti
suoi discepoli. Oh quanti l'hanno tradito, l'hanno trattato male, gli
hanno risposto male e si sono allontanati! Vedete come la storia si
ripete? Anche voi eravate tanti ma siete stati traditi e abbandonati.
Chi non vi ha mai abbandonato? È Gesù, è la Mamma. Voi sapete,
anche se a volte avete brontolato, che non vi abbiamo mai lasciati
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soli, vi abbiamo sempre aiutato, e aiutare non significa che tutto si
deve avverare subito, che tutto deve arrivare subito per la vostra
tranquillità. Quello che deve arrivare, arriverà quando Dio deciderà,
e Dio, a volte, è un po' lungo e fa attendere.
Marisa - L'hai detto tu che è un po' lungo perché io oggi non ho
parlato di Dio, altrimenti alla fine mi arriva pure la scomunica. Però
sono un po' arrabbiatina, perché non dovrei dirlo? Anche con te lo
sono.
Madonna - Il bene, l'amore rimane sempre, come tra due fidanzati,
tra moglie e marito. Anche se discutono, non per questo non si
vogliono bene, non per questo non si amano. C'è sempre un po' di
discussione tra chi si ama, specialmente se si ha un carattere focoso.
Allora si riesce a bisticciare a perdonare, ad amare; questa è la
bellezza. Quando bisticciate, arrivate subito al perdono. Che significa
quel muso lungo, quel non parlare, quell'andare avanti, quel
giudicare?
Marisa - Io, Marisella, voglio stare un pochino meglio, non per me,
per il Vescovo e per coloro che mi sono vicino, perché se io sto un
pochino meglio, stanno meglio anche loro. Oggi faccio una fatica
enorme a parlare perché ho un dolore forte, però parlo, scherzo e
rido anche con te che sei la mia Mamma. Ti ricordi Padre Pio quando
ha preso il tuo quadro e l'ha rigirato contro il muro? E ha detto: tu
non sei una mamma sei una matrigna.
Madonna - Eppure è diventato santo.
Vescovo - Anche noi l'abbiamo fatto.
Marisa - Sì, lo so. Io l'ho fatto più di una volta. Ho detto: mi hai
proprio stufato e l'ho rigirato. L'ho fatto anche a Gesù. Quei due
quadri li ho girati arrabbiatissima. Poi è passato tutto.
Madonna - Ecco, deve essere così la vita, bisticciare e amare.
Quando una mamma bisticcia con il proprio figliolo non vuol dire che
non gli voglia bene. Bisticciare, amare e perdonare, questa è la vita.
Il fioretto che state facendo per il 13 maggio è molto gradito a Dio.
Marisa - Riguardo al fioretto c'è chi dice una cosa e chi ne dice
un'altra.
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Madonna - Ti do un consiglio, ascolta solo il Vescovo, non devi
ascoltare gli altri perché sbagliano.
Marisa - Ho chiesto al Vescovo di fare un fioretto e mi ha risposto
che già ne faccio tanti. Non so quali siano. Tutti hanno risposto sì al
Vescovo, e questo mi fa felice perché vuol dire che amano il Vescovo
e la povera Veggente che non capisce proprio niente.
Madonna - Miei cari figli, vi auguro di fare bene questi fioretti con
tutto il cuore, con tutto l'amore che potete dare ai vostri cari.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri. Benedico tutti i bambini, quelli presenti e tutti coloro…
Vescovo - Che stanno al mare.
Marisa - È lui che lo dice.
Madonna - Benedico i quattro moschettieri: Samuele, Emanuele,
Sara e Mariasole. Poi c'è il capo banda, Jacopo. È un bambino buono,
è un bambino che ha bisogno di affetto materno e paterno, ma anche
di avere vicino persone che gli vogliono bene e siano pulite.
Marisa - Vuoi bene tanto tanto a Jacopo? È stato il primo nostro
bambolino, aiutalo ti prego, la sua è un'età un po' critica, ma se tu
vuoi puoi aiutarlo.
Madonna - Va bene. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio,
di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Scusa, scusa, sai chi desideravo che salutassi! Adorno, quel
brontolone, quella pila di fagioli. Saluta anche Adorno, che è tanto
buono, quando non si tocca. Aiutalo, perché se è buono lui, sono
buoni tutti.
Va bene. Aiuta tutte le persone che hanno bisogno. Portaci presto in
Paradiso. No loro, sono giovani. Al Vescovo fate un favore se lo
portate via.
Vescovo - Andremo insieme.
Marisa - Andremo insieme. Ciao. Salutami la mamma, dille che le
voglio tanto bene, ma la mattina non mi deve svegliare strillando,
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perché poi sto male.
Madonna - Guarda che non era la mamma, era il Vescovo.
Marisa - No, il Vescovo è arrivato dopo.
Madonna - Vuoi saperlo meglio tu di me?
Marisa - Va bene, come tu vuoi, non fa niente. Ti ringrazio per questi
due giorni che ho passato in compagnia dei giovani. Che dobbiamo
fare con quella persona?
Madonna - Adesso fate passare un po' di tempo, vediamo come si
comporta poi vedremo, studieremo il caso.
Marisa - Va bene. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Ciao, ciao.
Madonna - Do la mia benedizione a tutti i presenti e a tutti coloro che
sono al mare.
Marisa - Quando vedo i 4 moschettieri che corrono, vanno, girano di
qua e di la, mi viene da ridere, poi rientrano a casa, mangiano e
scappano di nuovo.
Madonna - A questa età, ma quando sono più grandi?
Marisa - Ieri siamo andati insieme a vedere dove andavano i
pischelletti.
Madonna - Non si dice pischelletti.
Marisa - Scusa. Eccellenza, tu mi suggerisci sempre male.
Ciao. Senti ti devo chiedere un favore: fammi ascoltare la S. Messa,
non mi far dormire, ti prego, perché io ho sonno.
Madonna - Se dormi, per te la messa vale ugualmente.
Marisa - Che bellezza. Ciao. Ricordati delle persone che ti ho
raccomandato. Il Vescovo è il primo. Tienilo sotto il tuo braccio. Poi
ci sono i piccoletti.
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Va bene, noi aspettiamo tante grazie. Va bene. Ciao. Starò buona.
Gesù, se mi addormento è lo stesso.
Roma, 1° maggio 2008 - ore 18:30
Lettera di dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è il primo maggio; tutto il mese è dedicato a me.
Non verrò tutti i giorni, non tanto per me, quanto per la vostra
sorella, perché le condizioni della sua salute sono sempre più
precarie. Vi invito a recitare ogni giorno il S. Rosario, a partecipare
alla S. Messa, a fare la S. Comunione e, chi vuole, chi se la sente,
venga a pregare nella cappellina che è stata dichiarata luogo santo.
Venite e pregate. Io, come Mamma, ringrazio coloro che vengono ad
aiutare, anche perché non tutti godono buona salute e lavorano con
amore, perché amano Gesù, me, il Vescovo e ci tengono a fare bella
figura nel mettere ogni cosa in ordine. Grazie, miei cari figli, so che
state facendo il fioretto che vi ha proposto il Vescovo e vi ringrazio,
ma ancora non si sa ciò che ha deciso Dio per la vostra sorella. Voi
pregate e amate.
Amate tutti indistintamente, anche coloro che non meritano di essere
amati, sto parlando dei laici, poi se volete, amate anche i sacerdoti.
Dio vi lascia liberi di amarli o di non amarli e, se non li amate, non è
peccato perché c'è un motivo molto grande. Non amare non significa
odiare, avere rancore, nutrire risentimento verso i sacerdoti; il
Vescovo vi spiegherà il giusto significato.
Ripeto, fate questo mese di maggio con tanto amore, anche se siete
al lavoro, se siete in giro per le compere o per qualsiasi altro motivo.
Selenia, tu che lavori in ospedale, ama i tuoi ammalati, aiutali, hanno
bisogno di te, hanno bisogno del tuo sorriso, hanno bisogno di un
dottore come te. Non guardare quello che ti danno, perché allora
viene voglia di non far nulla, guarda in ogni ammalato Cristo. Anche
voi, quando avete accanto un fratello, pensate di avere accanto
Cristo. Quando siete col vostro Vescovo, avete veramente Gesù
accanto, perché Gesù parla attraverso di lui. Il Vescovo è carico di
insegnamenti belli da darvi, e l'avete provato. Quando parla di Gesù,
di Dio, della Madonna, di san Giuseppe, di san Paolo, è pieno, pieno
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di sante parole. In ogni persona, cercate di vedere Cristo. Buon mese
di maggio a coloro che hanno compreso ciò che debbono fare e a te,
Marisella, dico coraggio.
Marisa - Io chiedo solo di stare un pochino meglio e di riposare la
notte, così riposa anche il Vescovo. Siamo due persone sbattute di
qua e di là, peggio del pallone. Si può dire pallone? (Marisa si rivolge
al Vescovo). Ha detto che si può dire. Comunque ti ringrazio per
questa notte e vorrei ringraziarti ogni giorno se mi fai riposare la
notte. Aiuta tutti i malati, specialmente i bimbi malati. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i
vostri cari, tutti i bambini, specialmente quelli del terzo mondo. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen.
Marisa - Ciao, mi saluti mamma, per favore?
Madonna - Certo, eccola qui.
Marisa - Ciao, mamma, fammi stare un pochino meglio, diglielo a
Dio.
Nonna Iolanda - Mando un bacio al mio Vescovo, all'Eccellenza.
Roma, 3 maggio 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Ti ho ascoltato, Marisella, e ho ascoltato anche
l'Eccellenza, ma oggi sono venuta, e tu lo sai, per le persone che
sono ad aspettarmi, per tutti coloro che soffrono. È iniziato il nuovo
anno e avete sofferto, è iniziato il mese di maggio e avete sofferto, e
oggi ne abbiamo appena tre. State soffrendo molto, ma non pensate
che questa sofferenza è a fin di bene per tante anime? Marisella, non
verrò per farti contenta. Quando lo vorrai, io sarò con te; adesso però
è mio dovere stare in mezzo alle persone che pregano in
continuazione. Pregate Dio, perché realizzi quello che ha promesso,
senza cambiare. Pregate anche per Marisella, e dite: “Dio, aiuta
quest'anima della Terra e portala presto con Te in Paradiso”.
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Marisa - Io sto aspettando di partire, ma quando arriva questo
giorno? Tutti soffrono, il Vescovo soffre, e allora Voi del Cielo, uniti a
noi della Terra, pregate per noi.
Madonna - Continuate a fare il mese di maggio, lo so che per molti è
difficile a causa della lontananza e del traffico, ma Dio vi aiuterà se
farete questo grande sacrificio. La Mamma saluta tutti e saluta
anche te, Marisella. Sappi, anche se non mi vedi, che io ti sono
sempre accanto.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen.
Roma, 4 maggio 2008 - ore 10:30
Lettera di dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo.
Vengo sempre in mezzo a voi con grande gioia, ma oggi il mio cuore
è molto triste per vari motivi e per colpa di molte persone. Ho detto
di non pensare più ai sacerdoti, ai vescovi, ai laici impegnati e alle
suore, ma è difficile, perché i miei due cari figliolini continuano ad
essere presi di mira da costoro. D'accordo, il Paradiso li attende, ma
durante il poco tempo che sono ancora sulla Terra, potrebbero stare
bene anche loro. So che pregate molto per il Vescovo e la Veggente,
ed io sono felice, come lo è Gesù. Mi raccomando, ricevete Gesù in
grazia, amatelo, come Lui vi ama. So che avreste tante cose da dirmi,
tante domande da rivolgermi, ma io più di questo non posso dire.
Sono sempre con voi, prego con voi e aspetto con voi il fatidico
giorno. Vogliatevi bene, miei cari figli. Quando sbagliate e venite
rimproverati, accettatelo, tutto è fatto a fin di bene. A volte possono
uscire dalla bocca delle parole che uno neanche pensava, questa è la
natura umana, è la vita terrena, ma ricordatevi che sulla Terra sarà
tutto bello e felice quando Dio vorrà. State pensando: “Intanto che
cosa facciamo?”. Cosa posso dirvi? Pregate e amate. Non ho altro da
dire, e non voglio vedere qualcuno che piange in continuazione, mi fa
morire, mi fa soffrire. Nonna Iolanda sono due giorni che piange nel
vedere i suoi due figli ridotti così male.
Marisa - E allora, cerca di fare qualcosa tu.
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Madonna - Intanto adesso riunitevi a pregare, ascoltate la S. Messa,
ricevete mio Figlio Gesù in grazia, perché anche se non ci credete, io
sono sempre con voi, soprattutto con te, Marisella.
Marisa - Va bene, grazie.
Madonna - Tutta questa grande sofferenza finirà e allora direte: “Dio
è stato di parola”. Insieme al mio santo Vescovo benedico tutti i
bambini, gli ex giovani, gli adulti, benedico tutti. Vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Ciao, fratello vescovo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen.
Roma, 11 maggio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è una grande festa: la Pentecoste. Meditate il terzo mistero
glorioso: lo Spirito Santo scende su Maria e gli apostoli riuniti nel
Cenacolo. Quando recitate il terzo mistero glorioso fermatevi un
poco a meditare ed invocate lo Spirito Santo, la Terza Persona della
Santissima Trinità. Pregatelo moltissimo, come fa la vostra sorella
che si è attaccata allo Spirito Santo e Lui cercherà in tutti i modi di
aiutare coloro che hanno bisogno, coloro che stanno poco bene,
coloro che moralmente sono a terra, coloro che non credono nella
Santissima Trinità, tanto meno allo Spirito Santo. Gli uomini oggi
invocano i santi, poi la Madonna, infine Gesù. Invece prima deve
venire Dio Padre, Gesù Eucaristia, e lo Spirito Santo. Dovete sempre
invocarli, non stancatevi mai di invocare questi nomi. Per qualsiasi
cosa che possa accadere, per la sofferenza e tante altre ragioni,
invocate lo Spirito Santo. Io sono la Mamma di tutti voi.
Marisa - Per questo volevo farti gli auguri.
Madonna - Marisella, questa notte hai visto lo Spirito Santo, sotto
forma di colomba. Io e gli apostoli abbiamo pregato
ininterrottamente quando attendevamo lo Spirito Santo.
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Marisa - Volevo presentarti Adrian, perché i bambini si stancano più
dei grandi: questo sbadiglia.
Madonna - Sì, Marisella, è meglio adesso, perché è presente lo
Spirito Santo. Oggi è una grande festa per tutti.
Marisa - Anche per me?
Madonna - Sì, però non mi fare quella domanda perché non posso
risponderti.
Marisa - Come tu vuoi. Adesso il bambino piange; si chiama Adrian.
Madonna - Lo so, Marisella.
Marisa - Se il bambino piange, lo devi benedire lo stesso.
Madonna - I bambini sono bambini.
Marisa - Questo ha fame.
Madonna - Sarà cristiano in pieno quando riceverà il S. Battesimo.
Allora porterò con me la nonna, Adriana.
Marisa - Davvero? Amore, guarda, guarda, (Marisa si rivolge ad
Adrian che piange), vedi la Madonnina?
Madonna - I bambini sono così, Marisella, piangono, ridono,
sbadigliano, fanno tutto come i grandi, sta a voi grandi avere molta
pazienza.
Marisa - A noi grandi? Alla mamma e al papà!
Madonna - Raccomandatevi allo Spirito Santo, invocatelo ogni
giorno. Qualcuno dirà: ma la Mamma ci dice sempre di pregare e di
fare sempre preghiere.
Marisa - Sì, sono molti compresa me. Noi abbiamo pregato
moltissimo. Vorrei ringraziarti per quell'aiuto molto grande che ho
avuto. Fa che continui così, non voglio il tutto, mi basta poco.
Madonna - Auguri a tutte le mamme da parte anche dello Spirito
Santo, di Gesù, di san Giuseppe e di tutte le persone a me care.
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Auguri a tutti e vogliatevi bene. Abbiate la massima pazienza con i
bimbi.
Marisa - Oggi ti sei vestita in modo speciale.
Madonna - Anche tu, Marisella.
Marisa - Prima mi hai detto di non domandarti niente, ma io volevo
chiederti se posso scendere giù per la S. Messa. Non mi hai fatto
neanche finire di parlare. Va bene, va bene, tanto io sono la signora
dell'ubbidienza.
Madonna - Continua a fare quei lavori che piacciono tanto a me e a
tutte le donne sante che mi accompagnano.
Marisa - Non hai visto che sbafo tutto? Non le importa niente. A
nome di tutti, ti prometto di pregare lo Spirito Santo. Io lo sto
facendo da tempo, ora lo faranno tutti. Non è difficile dire: “Vieni,
Spirito Santo, Spirito d'Amore, illumina la mia mente, infiamma il
mio cuore, fortifica la mia volontà”. Questa preghiera non è lunga,
come quelle del nostro Vescovo… però sono belle!
Madonna - Sono delle preghiere bellissime, in Paradiso le recitiamo
tutti.
Marisa - Aspetta, un minuto. Ha detto che tutti recitano le tue
preghiere. Lo possono fare?
Vescovo - Loro possono fare tutto.
Marisa - Hanno bisogno di pregare in Paradiso?
Vescovo - Certo, pregano per noi.
Marisa - Quindi io dovrò continuare a pregare?
Vescovo - Certo, non per te, ma per noi.
Marisa - Va bene. Quando ti parlo del Vescovo, tu lo difendi sempre e
stai dalla sua parte, come un'altra persona che conosci bene; non ti
dico altro, ma lei lo sa, nel suo cuore sente che è lei. “Non toccatemi
il Vescovo, per carità”. Ti ringrazio per Adrian, per i loro genitori, e
per i nonni. Hai promesso che farai scendere Adriana per il
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Battesimo di Adrian, sarà una gioia grande per tutti, anche se non la
vedono. Grazie. Hai un amore e una gentilezza infinita e ti preoccupi
di tutto e di tutti. Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi,
naturalmente tutti i bambini di questa comunità, specialmente le
tempeste; abbiamo anche i bambini tempesta. Vi porto tutti stretti al
mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel
nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao a tutti, anche a te, mammina. Non so quando faranno il
Battesimo.
Madonna - Come non lo sai, sarà celebrato il 31 maggio.
Marisa - Con le date non ho molta confidenza. Ci arrivo al 31? “Te
possino”.
Si può dire a lei “Te possino?”. Nel senso: “Perché non me lo dici?”.
Vescovo - Perché non te lo può dire.
Marisa - Non mi guardare così, perché stai sempre con lui. Ciao a
tutti.
Roma, 13 maggio 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Oggi è l'anniversario della professione dei voti di
Marisella, che ha sempre messo in pratica e rispettato. Vorrei che
tutti quelli che hanno fatto i voti, li mettessero in pratica ogni giorno;
mi riferisco maggiormente alle religiose ed ai religiosi. Non tutti li
mettono in pratica. Povertà non è indigenza, non significa vestirsi
male, dovete sempre essere ordinati, specialmente davanti a Gesù
Eucaristia. Il mio Gesù in questo momento è chiuso in tutti i
tabernacoli, ma molti non sentono la necessità e il bisogno di stare
davanti a Lui, di parlargli, di dire: “Gesù, io ti amo, aiutami ad essere
più buono”. Sempre più spesso ci sono dei momenti molto duri e
difficili per i miei due cari figliolini, che, malgrado ciò, riescono a
mettere in pratica quanto Gesù ha detto: “Tutti i miei figli debbono
amare, dal più piccolo bambino al più grande adulto”.
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In Paradiso oggi fanno una festa grande sia per la vostra sorella e sia
per tutte le anime religiose che mettono in pratica i voti. Voi sapete
tutti che la vostra sorella ha delle difficoltà e dei problemi molto
grandi per vivere, per continuare a percorrere questo cammino, e
quando, oggi, Dio Padre si è manifestato e ha detto: “Arriverà il
momento in cui Io dirò Basta!”, la vostra sorella ha tentato di
chiedergli: ma quando? In quale giorno? Lui ha detto: “Io non vi
deluderò. Ho detto che quando arriverà il momento, pronuncerò la
parola che tutti attendete: Basta”. Non ho parole per ringraziare tutti
per quanto avete fatto per i sacerdoti, per il Vescovo e per la vostra
sorella.
Avete pregato molto, avete fatto dei fioretti e sacrifici grandi, e
qualcuno si è divertito a passare il caffè sotto al naso di una
persona…
Marisa - Sono stata io.
Madonna - È bello giocare anche in certe situazioni. Quando uno fa
dei fioretti deve sempre essere allegro, sorridere, accettare tutto
anche se a volte è difficile, come è difficile vivere come Dio vuole.
Qualcuno ha pensato: “Dio non ha mantenuto la parola, dice una
cosa poi ne fa un'altra”. Ma come potete pensare questo? Come
potete dire questo? Dio è Amore verso tutti, specialmente verso
coloro che soffrono.
La sofferenza è molto forte, è molto grande per qualcuno (N.d.R.
Vescovo e Veggente) che Dio stesso ha chiamato, per percorrere una
via difficile, per salvare questo mondo così corrotto, che fa paura, e
che è difficile amare. Sapete quale era il desiderio della vostra
sorella e del Vescovo? Di andare via da questo mondo con la
Madonnina, di smettere di stare su questa Terra così sporca, così
sudicia e andare in Paradiso. Dio ha detto: “Sì, dirò basta, ma non vi
dico il giorno, in cui lo pronuncerò”. Voi direte: “Dio si diverte a fare
dei dispetti?”. No, Dio sa quello che fa e ha i suoi motivi se ha detto
questo. Guardate quella Madonnina che guarda quella figliola
(scultura N.d.R.) in ginocchio e le dà dei messaggi. Quanti messaggi,
quante parole, quanti insegnamenti e quanti consigli vi ho dato.
Guardate la bellezza di questa scultura; grazie a colei che l'ha
realizzata. Ma il mio grazie va soprattutto a coloro che hanno
collaborato per preparare questa festa piccola per gli uomini, ma
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grande per Dio. So che state affrontando delle difficoltà molto
grandi, perché certe persone non hanno compreso nulla, non sanno
chi è Dio, non sanno chi sono io, non sanno chi è questo santo
Vescovo che è solo ed è strapazzato da tutti, non da voi certo, che
siete qui presenti.
C'è qualcuno tra voi che manca facilmente di rispetto a lui e alla
Veggente. Giustamente il vostro Vescovo ha detto: “Dovete rispettare
la vostra sorella perché è malata, non perché è veggente”. Lei è
come voi, però è malata, e va rispettata, questo non c'è stato, c'è
stata una sofferenza continua, ogni giorno, due, tre, quattro volte al
giorno, e soltanto chi ha vissuto anche un solo giorno in questa casa
si può rendere conto. Non ti preoccupare, Eccellenza, non dirò altro,
stai tranquillo. Sai che l'amore di Dio e l'amore mio è grande per te.
Sai che nonna Iolanda ti ama immensamente, “Aiutate l'Eccellenza”,
ci dice ogni tanto, come lei spesso ti chiamava. Miei cari figli, sono
molto contenta di vedervi qui presenti per festeggiare Dio, la
Madonnina, il Vescovo, la Veggente, tutti gli ex giovani, gli adulti, i
bambini, che sono degli angeli davanti a Dio.
Marisa - Senti, Madonnina, devo chiederti una cosa, non so se già te
l'ho chiesta, perché la testa mi fa molto male. Quelle lettere che son
partite avranno un riscontro buono per noi che siamo veramente
stanchi?
Viviamo molto male su questo pianeta Terra perché è sporco, ci
distrugge e ci fa male. Spesso dico: “Portatemi via, portatemi via!”, e
invece mi accorgo, caro mio Gesù, che sto ancora qui. Dio, quando
dirai quel “Basta”, che tutti attendiamo? Il Vescovo è stanco e ha
bisogno di riposo.
Madonna - Hai ragione, figlia mia. Gli altri stanno bene, lavorano,
mangiano, dormono, vanno a passeggio, fanno il picnic, le vacanze,
ma i miei poveri due figli, sono anni, come ripete il vostro Vescovo,
che vivono come se fossero rinchiusi in un carcere.
Marisa - Sì, ci sentiamo soli e a volte ci aggrappiamo l'uno all'altra e
a volte ci becchiamo l'uno con l'altra. Non dico di avere compassione
per me, perché io aspetto solo quel “Basta”, ma per il Vescovo.
Dategli la forza che gli viene a mancare ogni giorno, dategli l'aiuto,
l'avete promesso, l'avete detto tante volte. Tutti hanno bisogno di
aiuto, anche le care donne che si prestano molto ad aiutarci. Anche
gli ex giovani si prestano ad aiutarci, anche se non tutti fanno il loro
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dovere.
Madonna - Avrei tante cose da dire, ma le ha dette già Dio
stamattina. C'è stata una Teofania molto lunga e i miei due figliolini
hanno parlato con Dio. Nel centro di quel fiore c'è il suo occhio che
guarda e sorride. Nessuno di voi, lo vede o l'ha visto, lo vedrà solo in
Paradiso.
Marisa - Volevo dirti, quanto può durare l'attesa per quel “Basta”,
che Dio ha promesso che pronuncerà? Una gestazione dura nove
mesi, per il “Basta” di Dio quanti mesi dobbiamo attendere? Sono
anni che attendiamo. Vai tu, Madonnina, da Dio, portati dietro Gesù,
mamma, nonna Speranza, tutti i santi e gli angeli, andate da Dio a
chiedergli quando arriverà quel “Basta”.
Vescovo - Lei lo sa, perché Dio ha parlato con lei.
Marisa - Ha detto il Vescovo che tu lo sai perché Dio ha parlato con
te.
Madonna - Voi state facendo un po' i birichini stasera.
Marisa - Ebbene dobbiamo anche tirarci su il morale.
Madonna - Io non voglio vedere i giovani o ex giovani, come volete
voi, tristi. Voglio vedere un sorriso sulle loro labbra, un sorriso
d'amore, verso Dio e verso l'uomo. Allora, anche io, la Madre
dell'Eucaristia, mi sentirò felice.
Ricordate ciò che dico adesso e non lo dimenticate. Quando parlano
male di questo luogo, si rivolgono a voi, ma non ce l'hanno con voi.
Non potendosi scagliare contro Dio, si scagliano contro di voi, ma è
con noi che ce l'hanno. Credetemi, figlioli, ce l'hanno con Dio, ce
l'hanno con la Madre dell'Eucaristia, ce l'hanno con tutte quelle
persone che amano questo luogo piccolo, questo luogo taumaturgico,
questo luogo amato tanto da Dio. Non mi prolungo di più. Ti faccio
tanti auguri, Marisella, da parte di tutto il Paradiso. Io, la tua
mamma, che è qui presente, la nonna e tutti, ti facciamo tanti auguri
di santità, di forza, di coraggio per accettare ancora quello che Dio
vuole. Ci sarà un motivo grave se questo “Basta” ritarda. Quindi,
coraggio, fatevi forza, appoggiatevi a quella forza che viene da Dio. A
coloro che fanno soffrire Marisa dico: rispettatela come malata molto
grave. Non riesce mai a fare una cura come si deve, perché è molto
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grave. Non maltrattatela come avete fatto fino ad oggi. Lei tace, ma
dentro soffre, non maltrattate i suoi figli, quelli che vivono con lei, e
il Vescovo. Perché vi comportate in questo modo? Chi siete per
comportarvi così? I bambini si comportano bene, vogliono bene alla
zia, allo zio, vogliono bene a tutti, perché voi dovete farli soffrire?
Perché mancate di rispetto con facilità? Costoro sono persone che
hanno ormai una bella età. Marisella, se tu stai male, loro fanno
vedere due lacrime e poi ti trattano male, ti mancano di rispetto.
Vorrei vedere un sorriso sulle labbra di Laura, di suo marito, di
Emanuele, di Sara, di Mariasole… e degli altri. Non dovete soffrire
quando vedete Marisella immersa nel dolore. Questa è la volontà di
Dio.
Marisa - “Evviva!”, ha detto Mariasole questa mattina quando ha
saputo che stavo meglio. Questo è Emanuele, questa è Sara,
mancano Mariasole, Samuele e Iacopo, che è un giovanottone. Poi ci
sono Mariselle, Adrian, Miriam, Ismaele e tutti gli altri bambini.
Aumentano gli anziani e aumentano i bambini.
Madonna - Bambini, mi mandate un bacio?
Marisa - Sì, aiuta questi figlioli, tutti quanti hanno bisogno del tuo
aiuto; anche noi due grandi abbiamo bisogno del tuo aiuto. Devo dire
quell'altra cosa?
Vescovo - Basta così.
Marisa - Il Vescovo ha detto basta così. A me piace scherzare con te.
Non so se tutti comprendono questo mio modo di parlare con te, ma
io sono fatta così. Va bene.
Madonna - Padre nostro… Gloria al Padre… Diciamo un'Ave Maria
anche per te. Ave Maria….
Marisa - Madonnina, volevo ringraziarti per Simone e per tutte
quelle persone che hai aiutato. Aiuta tutti gli altri bimbi, stai vicino ai
loro genitori, perché tutti abbiamo bisogno del tuo aiuto e tu sei la
Mamma di tutti.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo, benedico voi, i
vostri cari, vicini e lontani. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre,
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del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao a tutti, ciao, mamma.
Roma, 18 maggio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
L'anima mia magnifica il Signore. Vorrei che anche voi magnificaste
il Signore, il nostro Dio, che sembra che vi dia delle preoccupazioni e
che non dica mai “Basta”. Lui sa quando e come dire questa parola
che sembra piccolina, ma è molto grande, perché chi sapete (la
Veggente N.d.R.) vada al Padre. Io sono venuta prima dei Tre Gesù
ed ora mi ritiro, perché Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo, i
Tre Gesù come li chiami, Marisella, sono venuti per benedirvi, per
aiutarvi, per darvi quelle grazie di cui avete bisogno.
Non dovete preoccuparvi se la vostra sorella non sta bene. Purtroppo
non può scendere, non deve scendere, oggi è un caso particolare,
perché la sua salute va declinando sempre più. Questo non le toglie
la gioia di sorridere e di fare le sue battute con tutti. A voi, miei cari
figli vicini e lontani, io affido il Vescovo, stategli vicino, aiutatelo e
non dite quelle frasi che fanno male anche a Noi. Se Dio non ha detto
ancora “Basta” avrà i suoi motivi, non sta a noi scoprirli e rivolgergli
tanti perché. Vi ho sempre detto che rispondere ai perché di Dio è
difficile. Non potete sempre chiedervi: “Perché Dio non fa ancora
quello che ha promesso?”. Dio farà quello che deve fare e voi sarete
felici. Avete formulato delle preghiere molto belle. Noi, che siamo
tutti qui presenti con la festeggiata, siamo felici, siamo contenti,
anche se mi accorgo che a volte non viene trattata bene. E allora, o si
ritira e piange, o sorride e fa qualche battuta. Così dovreste fare
anche voi. Quando ho detto: “Via quei musi, sorridete”, lo dicevo sul
serio, perché non risolvete qualcosa stando con il muso, o dicendo
delle parole poco belle. Dio ha deciso “questo qualcosa”, ma solo Lui
sa quando. Se ha lasciato ancora in vita la vostra sorella, sa Lui
quando chiamarla: voi abbiate la forza, l'amore, la carità di aiutarla
per quel poco che potete fare. Lei è felice quando vede l'altare
addobbato, i fiori ben disposti e le pulizie eseguite con diligenza.
Tutto questo fanno quelle semplici donne che vengono sempre di
corsa, ad aiutare i miei due figli. Vorrei fare i loro nomi ma sono
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numerose ed ognuno di voi sa bene di chi parlo. Oggi festeggiate la
vostra sorella, ma soprattutto la Santissima Trinità, i Tre Gesù, come
li chiama Marisella. La prima volta che si sono manifestati, lei ha
riconosciuto Gesù Eucaristia perché aveva le stimmate e lo Spirito
Santo perché aveva la colomba, e ha concluso: “Allora quello in
mezzo deve essere Dio Padre”. Nessuno ha mai visto Dio e nessuno
lo vedrà mai sulla Terra. Siate felici, miei cari figli, la vita è molto
dura, specialmente per i miei due figliolini e per coloro che sono loro
accanto. Però avete dei problemi anche voi, chi con i figli, chi con il
marito, chi con la moglie, chi con le nuore, chi con le suocere. Io
sono la suocera di Marisella.
Marisa - Non ti definire suocera, non mi piace, tu sei la mia Mamma.
Madonna - Sto scherzando, Marisella, anch'io faccio delle battute.
Marisa - Sì.
Madonna - Vorrei che questa S. Messa fosse celebrata in onore della
Santissima Trinità, per il Vescovo, per la vostra sorella, per tutti voi
qui presenti e per coloro che volevano venire, ma non hanno potuto.
Fate questa campagna di preghiera, aiutatevi a vicenda e le
situazioni miglioreranno.
Questa basilica è bellissima, non c'è paragone con quelle grandi
basiliche piene di statue, di ori e di stucchi. Qualcuno di voi a volte
sbruffa, si stanca e si lamenta, no, siate sempre felici.
A te, mia cara figlia, grazie da parte di tutto il Paradiso per ciò che
hai fatto e continui a fare per la Chiesa. Continua così, però devi
essere più serena, se qualcuno ti fa soffrire, e ce ne sono tanti, fa un
bel sorriso, dì ciao o chiamalo tesoro per telefono, come sai fare tu e
tutto sarà più facile per tutti.
Marisa - Senti, volevo sapere se quelle lettere sono arrivate.
Madonna - Sì, sono arrivate e sono state lette e rilette. Qualcuno ha
sventolato i fogli e ha detto: “Adesso io cosa faccio?” (Marisa mima il
gesto e sventola ripetutamente un foglio davanti al suo volto.)
Marisa - Quello che gli dice la coscienza. Giusto, Madonnina?
Madonna - Sì, Marisella, angelo mio, creatura del Cielo. Ognuno di
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voi ha un carattere particolare e anche Marisella ha il suo. Non
sempre può essere serena, gentile, sorridente, fare le battute, a volte
piange, a volte soffre talmente che si ritira, si gira nel suo letto per
non farsi notare che soffre e piange. Però facilmente esce fuori anche
il sorriso. L'amore che ha soprattutto verso i bimbi è enorme, è
grandissimo, il suo dispiacere è non poterli tenere in braccio, perché
si stanca facilmente.
Miei cari figli, la Mamma e tutto il Paradiso vi ringraziano della
vostra presenza. Pregate l'un per l'altro e pensate a quella persona
che sventola la lettera del Vescovo non sapendo cosa fare. Grazie.
Marisa - Tu sai chi è, anch'io l'ho capito ed anche il Vescovo perché
ha l'occhio lungo. Grazie, Madonnina. Rimanete con noi tutto il
tempo della S. Messa. Vorrei chiedere che la S. Messa sia un po' più
corta, sono molto stanca. (Marisa sorride). Sai che una volta ho detto
al Vescovo: “Perché non cominci la S. Messa dall'offertorio?”. O
facciamo…
Vescovo - …Solo la consacrazione.
Marisa - “Solo consacrazione e via”. Ogni tanto ne dico una delle
mie.
Madonna - La Messa è Messa e si ascolta molto volentieri,
specialmente quando viene celebrata da un Vescovo santo.
Grazie ancora, miei cari figli. Insieme a tutto il Paradiso e al mio e
vostro santo Vescovo benedico Marisella, tutti i bambini, anche il
piccolo Gioele. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti, aspetta, non andare via. Mi dai un po' di voce almeno
per cantare un canto? Mi devi far sempre uscire le lacrime? Va bene,
ciao.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao, mamma, non sono presenti tutti i tuoi nipoti e
pronipoti. Lo so, non tutti rispondono alla chiamata.
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Roma, 25 maggio 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Marisa - Gesù, sei venuto perché oggi è la Tua festa?
Gesù - Sì, ma non dire altro Marisella. Ho sentito tante belle parole,
ho ascoltato tante belle preghiere. Anche voi potete rendervi conto
che nella vostra comunità ci sono tante anime tristi. Questa è la vita
di coloro che hanno detto sì a Dio e seguono la Mia strada.
Marisa - Gesù, volevo ricordarti che io ho detto sì per la missione
della sofferenza, ma il Vescovo ha detto sì per altri compiti.
Gesù - Come uomo ho sofferto e come Dio non posso soffrire.
Io vi capisco, ma, come ho detto ieri ai miei due figliolini, non potete
avere tutto e subito. Non potete neanche pensare che quando faccio
una promessa, questa si realizzi presto.
Anche Dio Padre ha i Suoi tempi e vanno rispettati. Io non ho nulla
da rimproverarvi, sono contento che avete aperto i vostri cuori; è
meglio aprire i cuori che tenere tutto dentro e pensare male. È
umano che a volte vengano fuori frasi dure, forti, ma voi non riuscite
neanche ad immaginare tutto ciò che di grande avviene in questo
piccolo luogo.
Non volete più accettare di fare la volontà di Dio? Questo mi fa male.
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo non vengono nel luogo
taumaturgico per farvi soffrire. È stata chiesta solo ad una persona
(la Veggente N.d.R.) l'immolazione e la totale sofferenza. Certo
anche colui che le vive accanto (il Vescovo N.d.R.) soffre molto, ed è
giusto, perché quando uno vede soffrire un fratello o una sorella
partecipa alla sua sofferenza. Ma la vera sofferenza è patita da una
sola persona che voi state aiutando con la preghiera e i fioretti; per
questo sono commosso e vi ringrazio.
Oggi è la festa del Corpus Domini. Vi prego, questo appello è rivolto
a tutti gli uomini, non accostatevi al Sacramento dell'Eucaristia se
non siete in grazia, non fate la S. Comunione per rispetto umano, per
far vedere agli altri che siete a posto.
Io so chi vive in grazia e chi in peccato. Vedere che molti uomini
ricevono il Mio Corpo in peccato è una grande sofferenza per Me,
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Gesù, per Dio Papà, come lo chiama il vostro Vescovo, e per Dio
Spirito Santo. Ora Noi, le Tre Persone Divine, uguali e distinti siamo
qui ed Io, Seconda Persona della Trinità, parlo, perché è la Mia festa.
Io sono vero Uomo e vero Dio, come uomo soffro con voi.
Ciò che avete detto è vero, è giusto, ma quando pregate non siate
duri, cercate di esprimervi con quella dolcezza che usiamo Noi
quando vi riprendiamo.
So che la vostra è una prova molto dura, ma Io vi chiedo di avere la
forza e il coraggio di continuare ad amare e a pregare, perché, forse
a voi non interessa, ma con le vostre preghiere non potete
immaginare quante anime avete salvato, quanti bambini che non
dovevano nascere sono nati, quanti matrimoni che stavano
naufragando si sono ripresi.
Voi pensate che le vostre preghiere e le vostre sofferenze vanno
perdute nel vento? No! Servono molto.
Per la vostra sorella ci siamo Noi, ci pensiamo Noi, perché sappiamo
cosa deve fare e come deve comportarsi anche se, essendo una
creatura umana, soffre molto.
Io, Gesù, non ho sofferto quanto lei. Marisella è stata premiata da
Dio col dono della sofferenza. È difficile capire certe verità, ma lei, a
modo suo, le ha capite. Soffre e piange, non per se stessa, ma per il
Vescovo e per voi qui presenti, perché il suo amore è grande per
tutti.
Dopo tutto quello che avete detto con le vostre preghiere, posso solo
dirvi che il Basta che attendete è segnato nel libro di Dio e che vi
amo e vi capisco.
Non dovete distruggervi nell'attesa che Dio dica “Basta”, ma dovete
essere forti per il vostro Vescovo, per voi stessi e per coloro che vi
sono accanto. Mi raccomando: non accostatevi all'Eucaristia se siete
in peccato mortale, perché commettereste sacrilegio ed avere
persone sacrileghe nella comunità impedisce di crescere.
Cercate di fare silenzio nel vostro cuore per sentire e capire se siete
in grazia o in peccato.
Io aiuterò il Vescovo e voi dovete sostenerlo con l'amore e il
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sacrificio. Pregate per la vostra sorella, affinché abbia la forza di
accettare tutto ciò che Dio decide per lei.
Quando si dice di pregare per una persona, affinché il Signore la
prenda con sé, è solo a fin di bene per tutti, è meglio che una
persona salga in Paradiso che viva sulla Terra.
Figli miei, cercate di essere felici e di amarvi, insegnate ai vostri
bimbi il vero amore, la vera pulizia del cuore e dell'anima.
Ciao, vi do la mia benedizione. Sta arrivando la Madonna, perché
anche lei vuole benedirvi.
Marisa - Gesù devi aiutarci, altrimenti non ce la facciamo ad andare
avanti.
Gesù - Marisella, cosa ha detto ieri Dio al Vescovo che voleva
chiudere questa piccola oasi di pace che Lui ha reso taumaturgica?
“No, mai!”.
Luoghi dove non ci sono più apparizioni, dove non c'è più niente sono
aperti e vanno molte persone. E il Vescovo voleva chiudere questo
luogo santo, dove vengono la Trinità, la Madonna, gli angeli e i santi
e dove vivono lui, l'unico Vescovo ordinato da Dio dopo gli apostoli e
la Veggente più importante di tutta la Storia della Chiesa.
Mettetevi bene in testa: al Vescovo Dio ha detto: “No, mai!”.
Marisa - Allora ci devi promettere che ci aiuterai.
Gesù - Marisella, a volte mi fai sorridere. Certo che vi devo aiutare; è
mio compito, è mio dovere.
Marisa - Posso essere sincera? Questo aiuto non lo sentiamo. Dio si è
offeso perché ho detto questo?
Gesù - No, i peccati offendono Dio, non queste affermazioni,
specialmente fatte da te che sei sempre uguale, non sei cambiata, sei
rimasta bimba dentro e fuori.
Marisa - Fuori proprio no.
Gesù - Comunque rimani così, non cambiare, stai vicina al tuo
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Vescovo, aiutalo, se puoi.
Marisa - Io posso aiutarlo se mi fate nascondere quanto sto male,
nessuno deve accorgersi quanto sto male. Se il Vescovo si accorge
che non sto bene, come faccio ad aiutarlo?
Gesù - Allora ci pensiamo Noi.
Marisa - Questa frase: “Ci pensiamo Noi” è stata detta tante volte…
Gesù - Va bene Marisella, ora torno al Padre.
Marisa - Ecco la Madre dell'Eucaristia, è accompagnata dagli angeli;
forse ha paura di venire da sola.
Madonna - Marisella, non ho paura di venire da sola, gli angeli mi
accompagnano perché voglio farvi capire che il Paradiso è con voi.
Sono venuta solo per invitarvi a fare ciò che Gesù ha detto:
“Ricevetelo in grazia”, non dico altro.
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi tutti, specialmente coloro
che sono in crisi, che sono a terra, ma soprattutto i vostri bambini. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Marisa - Noi aspettiamo l'aiuto, non dico che voglio guarire, non l'ho
mai chiesto, ma voglio nascondere al Vescovo quanto sto male.
Madonna - No, il Vescovo deve saperlo.
Marisa - Ecco, vedi, qui non andiamo d'accordo. Va bene. Ciao.
Roma, 31 maggio 2008 - ore 17:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono venuta con gioia in mezzo a voi, prima di tutto per i due piccoli
bambini che oggi riceveranno il sacramento del Battesimo e
diventeranno cristiani. Oggi è l'ultimo giorno del mese di maggio.
Non tutti, purtroppo, hanno potuto celebrarlo bene fino in fondo, sia
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per salute, sia per lavoro e sia per altri seri motivi. Oggi è la festa
della mia Visitazione a mia cugina Elisabetta, anche lei aspettava un
bimbo. Quando mi ha vista, il piccolo Giovanni ha sussultato nel suo
grembo e ha cominciato a parlare con il piccolissimo Gesù. La mia
grande gioia di avere il piccolo Gesù in grembo può essere compresa
e condivisa da coloro che sono mamme. Ringraziate Dio, perché
avete fra voi una piccola che è un miracolo vivente.
Grazie per tutte le vostre preghiere, soprattutto per le sofferenze di
una persona, che ha dato tutta se stessa per tutte le altre creature,
ma soprattutto per questa bimba. Cari genitori, ogni giorno,
alzandovi al mattino, alzate gli occhi al cielo e ringraziate Dio di
questo dono. Anche tu, Marisella, rallegrati e ringrazia Dio,
malgrado tutto quello che soffri, malgrado tutto quello che ti
succede, spesso per la poca attenzione di coloro che ti servono.
Voi presenti dovete pregare per Mariselle, Adrian Maria e per tutti i
bimbi, che fanno parte di questa piccola comunità, tanto amata da
Dio. Marisella, non prendere quei medicinali, passerai le tue notti in
bianco, ma quei medicinali ti distruggerebbero ulteriormente.
Quando i due bimbi riceveranno il sacramento del Battesimo, fate un
canto, gioite e pregate, perché, come sapete, il mondo non va bene.
Ci sono uomini e donne che uccidono i bimbi e fanno tante azioni
molto brutte. Questi piccoli bimbi, compresi gli altri qui presenti,
vanno incontro ad un futuro non troppo bello, se la situazione non
cambia. Sembrava che fosse sul punto di cambiare, ma tutto è
tornato indietro ed è peggiorato. Per questo vi invito a pregare di
più; lo state facendo e vi ringrazio.
Inoltre vi ringrazio per le preghiere che avete fatto per questa
piccola comunità e per il Vescovo. Pregate, figli miei, il Vescovo è
molto stanco e a volte subisce grandi delusioni da parte degli uomini,
che lo feriscono e lo fanno soffrire. Sono giorni, giorni e giorni che i
miei cari figliolini non riescono a dormire, ultimamente hanno
riposato una sola notte. Non potete immaginare cosa significa non
riposare per molto tempo. Durante le notti insonni vengono in mente
tutti i tristi pensieri e i brutti ricordi e si soffre ancora di più. Passare
tante notti senza chiudere occhio è molto duro. Nonostante la
mancanza del riposo, il Vescovo fa gli incontri biblici, celebra la S.
Messa, vi dice delle parole così belle e profonde, che non ho sentito
da nessun sacerdote o vescovo. Nella festa del Corpus Domini vi ha
fatto leggere e gustare tutta la sequenza e vi ha fatto un commento
meraviglioso. In tutta la Chiesa nessun sacerdote, vescovo o
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cardinale l'ha fatta leggere integralmente e l'ha commentata. Non ci
pensano, leggono le omelie preparate da altri. Lui si prepara anche
se, come sapete, è aiutato da Gesù. il vostro Vescovo dice: “Io devo
rispettare le anime che vengono e mi devo preparare, se poi Gesù mi
ispira altro, ben venga”.
Adesso, tutti insieme, recitiamo il Padre Nostro, alzando gli occhi al
cielo, per questi due piccoli bimbi e per tutti i bambini della
comunità. Figlioli, pregate con me: “Padre Nostro…”
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen. Auguri a tutti,
specialmente ai genitori, perché i bambini non comprendono ancora.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Stasera vengo a trovarti, Marisella, non ti preoccupare.
Marisa - Grazie
Roma, 1° giugno 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Mi tiro indietro e lascio il posto a mio Figlio Gesù che è
amato da pochi, ma chi lo ama veramente, lo ama fino in fondo.
Gesù - Io, Gesù, ieri ho riso tanto per quello che hanno detto le
donne, come dice il vostro Vescovo, un po' attempate. È stata una
bella giornata e tutti vi siete comportati bene. Questo è il vero
Amore: l'unione fra fratelli.
Con il Battesimo, due bimbi sono entrati nella comunità dei cristiani.
Sono piccoli, belli; pregate per loro. Vi do un'altra missione: pregate
per tutti i bimbi.
Io, Gesù, vi chiedo, per il mese dedicato al Sacro Cuore un altro
sacrificio. È sempre la mia Mamma che chiede, ma questa volta
chiedo Io. Non vi chiedo un sacrificio impegnativo, ma una preghiera
per coloro che non amano, che non sanno amare. Vi ricordate la
frase che dissi anni fa: “Imparate ad amare, poi pregate”? Se pregate
solo, come potete dire di amare? Prima amate e poi pregate, prima la
carità, poi la preghiera. Il mese dedicato al mio Cuore è trascurato
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da molti, eppure si possono ottenere tante grazie. Io vi aiuterò, come
vi ho sempre aiutati, anche se qualcuno non se ne accorge. Vero?
Marisa - Sì, ma il Vescovo scherza.
Gesù - Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, la Madre
dell'Eucaristia, S. Giuseppe, la cara nonna Iolanda, che per Noi è
preziosa, vi hanno sempre aiutato. Pregate per un ragazzetto molto
buono e cresciuto in una famiglia molto buona. Voi sapete che
quando i bambini venivano sgridati, perché facevano confusione, io li
difendevo: “Lasciate che i bimbi vengano a Me”. Ma una cosa sono i
bimbi piccoli, un'altra i ragazzetti e un'altra ancora gli adulti. Sono
presenti le persone che vogliono dar vita a Villa Paradiso. Se vi
comportate bene come ieri, faremo questa Villa Paradiso con a capo
il vostro Vescovo.
Marisa - Che vuol dire? Che deve morire pure lui? A me non importa
se muore, tanto so già dove andrà. Gesù, Tu sei il mio sposo, “Una
voce, il mio diletto ecco viene saltando per i monti”; lo amo il mio
diletto.
Volevo sapere, quando mi comunichi quei due numeretti? (N.d.R. la
data della morte di Marisa).
Gesù - Lo sai che sul libro di Dio c'è già scritto: “Basta!”, ma non ti
diremo mai con molto anticipo il giorno della tua dipartita.
Marisa - Io pitturo da sola la mia bara.
Gesù - Se sei morta come la pitturi?
Marisa - Prima di morire, compro la cassa da morto, la porto in
mansarda e la pitturo.
Gesù - Cosa dici, Marisella? Queste cose devi dirle solo con Me, non
puoi dirle davanti a questa piccola e grande comunità. Il Vescovo
dovrà spiegare cosa significa piccola e grande comunità. Rivolgetevi
a Me in questo mese a Me dedicato, però non dimenticate mai la
Madre dell'Eucaristia e nonna Iolanda che questa notte, in nome di
Dio, è riuscita a salvare da morte sicura tre persone: un uomo, una
donna e un bimbo.
Marisa - Mamma, perché non salvi pure noi?
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Nonna Iolanda - Io devo fare quello che Dio mi dice.
Marisa - Sei molto bella, muoio dalla voglia di venire in Paradiso con
te!
Gesù - Figlioli, vi ho chiesto preghiere in questo santo mese dedicato
al mio Cuore. Pregate ovunque vi trovate, anche al campeggio, in
macchina e al lavoro. Cucinate il sugo e pregate, fate le faccende e
pregate, pettinatevi, specialmente voi donne, e pregate.
Marisa - Signore, io non ci ho mai pensato!
Gesù - La preghiera è importante, però, ricordatevi: “Imparate ad
amare, poi pregate”.
Marisa - Vai via, Gesù? Dove vai?
Gesù - Adesso inizia il compito di mia Mamma.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi chiede anche lei di pregare
per una persona piccola a Noi tanto cara. La vostra sorella ogni notte
prega, però questa notte ha dormito, non ha pregato.
Marisa - Ho pregato dopo.
Madonna - Grazie a tutti per la giornata di ieri, dovete essere sempre
allegri, anche quando c'è la sofferenza; cercate di nasconderla e di
essere allegri.
Marisa - Ma a volte è difficile, Madonnina, nascondere la sofferenza.
Dipende dalle situazioni.
Madonna - Mi hanno commosso tutti i bimbi presenti, anche se
facevano confusione, sono stati bravi. Voi pretendete troppo dai
vostri bimbi, sono piccoli, il vispo Emanuele è piccolo. Avete sentito
come ha letto? Ha fatto il suo dovere da ometto. C'erano altri bimbi
oltre i due che hanno ricevuto il sacramento del Battesimo. È stato
tutto bello!
Il bambino deve comportarsi in modo infantile finché ha pochi anni,
poi quando diventa grandicello, cambia. Adesso per Samuele e
Emanuele sarebbe il momento di cambiare, specialmente durante la
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S. Messa, magari quella corta, non quella lunga.
Marisa - Va bene. Ti ringrazio per questi consigli, perché noi a volte
non sappiamo come comportarci con i bimbi… tante volte li
sgridiamo perché vogliamo che stiano fermi e buoni, ma non è facile
farli star buoni. Emanuele è bravo, Sara è brava, Mariasole è brava,
Samuele è bravo, Jacopo è bravo. Poi ci sono Mauro, Pavel, Miriam
ed Ismaele che ora non è presente e tanti altri.
Madonna - Fate ciò che mio Figlio ha detto: “Imparate ad amare e
poi pregate”.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi e tutti i bambini.
Vi porto tutti, grandi e piccoli, stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di
Dio Spirito Santo. Amen.
Marisa - Un momento, Madonnina. Ti ringrazio perché abbiamo
riposato durante la nottata, ce lo siamo meritati.
Madonna - Sì, è vero; io ero coricata con te.
Marisa - Anche tu? Ok, ciao.
Madonna - Buona S. Messa a tutti. Nel nome del Padre, del Figlio,
dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Mi raccomando, la promessa. Ciao, mamma. Non ho baciato
il mio sposo Gesù, è andato via. Ciao.
Roma, 7 giugno 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Quanti bei bimbi vedo! Vedo anche un ragazzetto e mi fa
piacere vederlo. Bravo e complimenti, figliolo. Ci sono anche la
piccola Mariselle, Samuele, Emanuele e la chiacchierona di
Mariasole. Vi benedico, bambini: sono contenta di vedervi qui.
Oggi è il primo sabato di giugno, mese dedicato al Sacro Cuore di
Gesù. Invito tutti a pregare mio Figlio Gesù per le intenzioni che
sapete.
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Tu, figlia mia, cerca di non avere più altri drammi, perché altrimenti
non puoi arrivare al momento stabilito da Dio. Quando certe
situazioni scoppiano per colpa degli uomini, io non riesco a scusarli.
Quando vedo che ricevono mio Figlio Gesù, il mio cuore trema e
soffro. Invece, quando è Dio che chiede qualcosa, è tutto un altro
discorso, perché Lui dà anche la forza di accettare e sopportare. È
stato duro, molto duro ciò che hai sofferto per colpa di quelle
persone, ma sei stata forte, hai cercato in tutti i modi di non far
preoccupare il Vescovo, ma purtroppo chi è vicino soffre.
Marisa - Bene. Io non vorrei sentire questi discorsi, perché è bene
che ne parliamo quando siamo soli: tu, il Vescovo ed io.
Madonna - Sì, ma queste situazioni drammatiche succedono spesso.
L'uomo, quando dico uomo intendo anche la donna, fa soffrire o
volontariamente o per pigrizia o per invidia. Questo mi fa male:
veder soffrire molto mia figlia per colpa di persone; tu sai quali sono.
Mi ripeto all'infinito: quando le vedo ricevere mio Figlio Gesù e non
sono a posto, non sono in grazia, io soffro moltissimo. Per questo
dico sempre: figlioli, ricevete mio Figlio Gesù in grazia. Siate
comprensivi, buoni, amate i vostri cari, perché i vostri cari vi
vogliono bene, e se qualche volta sono forti, sono un po' duri, è solo
per il vostro bene. Vero, Emanuele?
Emanuele - Sì.
Madonna - Samuele.
Samuele - Sì.
Madonna - Mariasole.
Mariasole - Sì.
Madonna - Brava, hai detto un sì bello, pieno.
Emanuele - Anche io.
Madonna - Manca qualcuno: Sara.
Marisa - È andata ad una festicciola. Voi quando eravate piccoli non
facevate queste festicciole, per la verità neanche noi.
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Madonna - Vi invito a trascorrere questo mese dedicato a mio Figlio
Gesù in grazia e con amore. Quando qualcosa non va, alzate gli occhi
al cielo, chiamate Gesù: “Gesù, aiutami, non ce la faccio, ti prego”.
Prima l'amore verso Gesù e poi verso me, la Madre dell'Eucaristia.
Amate il vostro Vescovo, amate i vostri figlioli che devono amare i
genitori. Devono amare tutti, grandi e piccoli. Vero, Emanuele?
Emanuele - Sì.
Madonna - Vero, Mariasole?
Mariasole - Sì.
Madonna - Vero, Samuele?
Samuele - Sì.
Madonna - Vero, Iacopino?
Jacopo - Sì.
Madonna - Sai che tua zia prega ogni notte per te, perché diventi un
giovanotto bello e bravo. Prega per tutti voi, anche per quelli che
sono assenti, per le persone che sono in basilica e per la futura “Villa
Paradiso”. Voi siete giovani, avete ancora molto da vivere ed io vi
aiuterò, sarò con voi.
Coraggio, miei cari figli, vi lascio alla vostra Santa Messa, vi lascio
non per mia volontà, ma perché Marisella non sta bene; stavolta non
per colpa di nessuno. Gli uomini, a volte, sanno distruggere, sono
molto cattivi, ma voi perdonateli.
Marisa - È molto difficile. Però, se tu vuoi così, io cercherò di farlo.
Madonna - Grazie a tutti. Insieme al mio e vostro santo Vescovo
mando un bacio a questi bimbi e a quelli assenti. Vi benedico tutti, vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Ciao, bimbi, siate bravi. Nel nome del Padre,
del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao.
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Roma, 8 giugno 2008 - ore 10:30 (1a parte)
Lettera di Dio
Marisa - Non ci dici qualcosa per confortarci?
Madonna - Sono contenta che state dimostrando molto coraggio per
andare avanti e di avere fiducia in Dio.
Marisa - Senti, adesso te lo posso dire: io ho traballato con la fiducia
in Dio. Credere in Dio sì, ma come si fa ad avere la fiducia che tu
chiedi? Ci ha troppo rigirato, diceva una cosa e ne faceva un'altra.
Per esempio, stamattina, hai visto come stavo? Ero convintissima che
me ne stavo andando, ed invece eccomi qua.
Madonna - Sì, figliola, perché l'ora stabilita da Dio la conosce
soltanto Lui. Quando arriverà, te lo dirà Lui. Ti preparerai, non puoi
andartene all'improvviso.
Marisa - Io sto male, stamattina stavo malissimo. La paura prende
me e il Vescovo. Abbiamo avuto paura.
Madonna - Va bene. Intanto vi invito ad avere forza, coraggio, fiducia
e speranza in Dio. Voi lo sapete e lo ripeto: voi due avete sofferto più
di tutti i santi che sono in Paradiso. Perché Dio ha voluto questo? Lo
saprete in Paradiso.
Marisa - Vabbè.
Madonna - Adesso uniamoci a coloro che sono giù, come dice il
vostro Vescovo, a “Villa Paradiso”.
Marisa - Noi siamo “Villa inferno”.
Madonna - Marisella, stamattina non mi piace come parli, sei un
po'…
Marisa - Sono un po'…
Vescovo - (Sottovoce) Amareggiata.
Marisa - Tu sai il perché.
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Roma, 8 giugno 2008 - ore 10:30 (2a parte)
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
È sempre con grande gioia che vengo in mezzo a voi. Avrei tanta
voglia di dirvi qualcosa di grande, di sublime, ma ancora non è il
momento. Dio decide tutto e voi dovete avere fiducia in Lui. Solo in
Dio riposa la vostra anima, quindi vi chiedo di pregare e di avere più
fiducia in Dio. Io so che molti di voi hanno fiducia in Dio, dovete
averla sempre, mai mancare di fiducia verso Colui che ci ha creato,
perché altrimenti quando arriverà ciò che Dio ha promesso direte:
“Io ho mancato di fiducia e Dio non mi ha deluso!”. Coraggio, forza,
andate avanti, non fermatevi e ricordatevi, una volta per tutte, che
Dio non delude, sa cosa deve fare e cosa sia meglio per tutti. Vi
ringrazio se non mancherete mai più di fiducia verso Dio.
Marisa - Noi non manchiamo di fiducia, però la prova è molto lunga e
grande per tutti.
Madonna - Continuate a pregare; arriverà, arriverà, arriverà ciò che
Dio ha promesso. Insieme al Vescovo vi benedico, vi porto tutti stretti
al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Amen. Sia lodato
Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Hai fretta? Ti aspetta Dio? Digli qualche cosa a nome
nostro. Aveva fretta.
Vescovo - Forse aveva un appuntamento con Dio.
Marisa - Questo l'ho pensato io.
Roma, 15 giugno 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
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Siamo quasi arrivati all'ultima domenica di giugno, mese dedicato al
Cuore di mio Figlio Gesù. Voi state pregando moltissimo per la vostra
sorella; vi spiego ancora una volta che riguardo alla sofferenza che
Dio chiede, nessuno può dir niente, ma quando sono gli uomini a far
soffrire volontariamente, allora diventa tutto più grave. Un conto
sono le sofferenze chieste da Dio e un conto sono le sofferenze
causate dagli uomini. Non mi resta che ripetervi: “Convertitevi!
Credete al Vangelo”. Non è facile mettere in pratica il Vangelo,
perché chiede di perdonare coloro che vi hanno offeso, che vi hanno
tradito e che vi hanno fatto soffrire: tutto ciò è molto, molto difficile.
Ma se vivete in grazia e vi accostate a mio Figlio Gesù, vi sentirete
più forti per affrontare le difficoltà della vita. Ha detto bene un
giovane, quando ha supplicato Gesù di stracciare i fogli del suo libro
che precedono la pagina sulla quale ha scritto la parola “Basta”, per
anticipare le promesse che vi ha fatto.
In Paradiso parliamo di voi, di quello che avete fatto mercoledì, delle
preghiere e delle intenzioni che avete formulato. È stata una
cerimonia commovente e bellissima, durante la quale io, la Mamma,
ho versato lacrime di sofferenza e di gioia. Insieme a me hanno
pianto, perché commossi, il mio amato sposo Giuseppe, nonna
Iolanda, gli angeli e i santi. Ricordatevi: ognuno di voi ha un angelo
custode e quando avvengono delle sofferenze, l'angelo aiuta, se
l'uomo vuole essere aiutato. Vi invito a continuare a pregare. Grazie
per la veglia, grazie per le preghiere che dite durante la notte.
Quando l'uomo è cattivo, fa soffrire. È inutile nascondervi che la
vostra sorella è stata molto male per colpa di una donna, non di Dio.
Dio ha aiutato il vostro Vescovo e la vostra sorella.
Questa è stata una nottata molto dura e molto sofferta per i miei due
cari figliolini. Ancora oggi, cara Marisella, soffrirai molto per colpa di
quella donna. Io tornerò da Dio e gli dirò di mettere fine alla
sofferenza che ti hanno dato gli uomini. Eccellenza, e voi, anime
buone, che venite nel luogo taumaturgico e avete fiducia in Dio e nel
vostro Vescovo, continuate a pregare senza mai stancarvi. Avete dato
molto, ed io, in nome di Dio, vi ringrazio di tutto questo, ma
ricordatevi, e non dimenticatelo mai, che solo l'amore porta in
Paradiso, dove io aspetto tutti voi. Amate tutti e pregate per quelli
che si comportano male e fanno soffrire volontariamente. Se avrete
carità e amore verso tutti, il Paradiso sarà vostro.
Marisa - (Sottovoce) Io, quando vado via? So che la data è formata da
due numeri, non so altro.
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Madonna - Adesso, figlioli, vi lascio, non perché ho fretta di andar
via, ma perché avete già migliaia di parole di Dio e se rileggete e
meditate i messaggi, uno alla volta, troverete tutto ciò che vi serve
per crescere nella vita spirituale.
Insieme al mio caro Vescovo, santo Vescovo, benedico voi tutti, i
vostri cari, i vostri bimbi e tutti i bimbi. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio
Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen. Sia lodato Gesù Cristo.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao.
Nonna Iolanda - Ciao, Vescovo.
Roma, 20 giugno 2008 - ore 21:00
Lettera di Dio
Gesù - Tutto ciò che ha detto il Vescovo è giusto ed è vero. Ha fatto
un'omelia molto bella, prendendo lo spunto da S. Paolo. Marisella, la
sofferenza ti consumerà fino alla fine, avrai qualche giorno di gioia,
ma questo è il tuo cammino, questa è la tua missione. Questa mattina
sei stata benino, poi, nel pomeriggio sei stata molto male, non per
Nostra volontà, ma per la natura umana e per colpa degli uomini. Mi
fa sorridere la tua calma e la tua dolcezza nel parlare. Vedo nel tuo
cuore tanta pazienza e gioia, soprattutto tanto amore verso tutti,
anche verso coloro che ti hanno fatto soffrire e ti fanno soffrire. Ma il
tuo cuore batte più forte per i bimbi.
Ricordatevi tutti: solo con l'amore potete entrare in Paradiso. Voi
ancora siete assorbiti dalle cose terrene, umane, fate una corsa
continua verso tutto, e se c'è tempo verso di Me. Io sono Gesù e non
voglio essere l'ultimo dei vostri pensieri. Cercate in tutti i modi di
essere puntuali nel lavoro, di far bene il vostro dovere ed è bello, poi,
se avanza del tempo, ci sono Io. La vostra sorella non ha agito mai
così, prima ci sono stato sempre Io e poi tutti gli altri interessi:
questo è vero amore verso di Me, verso Dio Padre, verso lo Spirito
Santo. Fratelli, amatevi sempre, anche se una persona è antipatica,
amatela lo stesso e pregate per lei. È difficile perdonare coloro che
hanno cercato in ogni modo di uccidere. Io, però, ho perdonato
quando ero in croce.
73
Marisella, perdonare per te è difficile, è duro, è troppo forte. Contro
di te si è scagliata molta cattiveria umana. Negli uomini che non
hanno ricevuto nulla, non c'era cattiveria, ma c'era in chi ha ricevuto
tanto, in chi ha avuto la possibilità di studiare, in chi è andato in
chiesa, in chi ha fatto catechismo, perché hanno amato solo se stessi.
Attenti all'orgoglio, alle bugie, all'invidia, sono tutti difetti gravi.
Amate il Vescovo, questo lo dico in generale a tutti, è rivolto a tutti.
Il Vescovo vi ha fatto crescere in un modo pulito, bello. Prima non
vivevate così, ora siete cambiati, continuate ad amare, ma non
mettetemi mai all'ultimo posto, perché Io sono Gesù, sono Dio.
Dovete cercare in tutti i modi di mettermi al primo posto, come ha
fatto la vostra sorella. Anche lei ha lavorato, è stata sotto padrone, è
stata presa di mira dal padrone ed ha avuto tante incomprensioni. Ha
avuto tanta sofferenza ed ha ricevuto anche delle coltellate per
difendere la sua purezza. Non ha mai avuto paura di nulla.
Oggi è molto stanca, molto provata, ed Io cerco in tutti i modi di
aiutarla, ma il suo fisico sta andando sempre di più alla deriva. Miei
due cari figliolini, ho detto, come l'ha detto anche la Madre
dell'Eucaristia, che vi aiuterò e, come vedete, stiamo mantenendo la
parola, almeno la notte, perché il giorno la natura non va, e l'uomo
cattivo colpisce. Troppi uomini, troppe persone dovrei punire, ma Io
sono Dio, non posso. Anche tu, Marisella, non sei mai riuscita ad
essere dura e cattiva con coloro che ti hanno fatto soffrire.
Brontolare è lecito, dire la verità quando le cose non vanno è lecito,
ma non ti ho mai sentito dire una parola forte contro coloro che ti
hanno fatto tanto del male. Sii pronta, preparati ogni giorno, perché
qualsiasi giorno per Dio è buono per chiamarti.
Auguri, Marisella, auguri dal tuo sposo, auguri, Eccellenza, ma Noi
vogliamo che celebrate in un modo più solenne il 29, perché siamo
stati Noi ad indicare la data del 29, festa di Pietro e Paolo per
festeggiare il Vescovo ordinato da Dio. Auguri a tutti coloro che
sanno amare. Vi prego, se i vostri bimbi sono vivaci, non picchiateli,
date loro solo qualche sculacciata. Vi amo, figli miei, e vi abbraccio
tutti. Un caro abbraccio a te, Marisella, e coraggio, coraggio,
coraggio. Lo so, Dio ti ha presa in tutti i modi, Dio ti ha voluto tutta
per Sé.
Marisa - Sì, è vero, però non ho più forza, sono molto stanca. Tu sai
che a me non piace farmi vedere dalle persone a me care che sto
74
male. Non è bello, vorrei nasconderlo, vorrei essere una persona che
soffre in silenzio, senza far notare agli altri la grande sofferenza.
Gesù - È impossibile questo, figlia mia, è impossibile. Comunque, vi
abbraccio tutti, soprattutto i bimbi, dal piccolo Gioele che ancora
deve nascere, a Jacopo, perché per Noi Jacopo è ancora un bimbo.
Addio, Marisella, a più tardi.
Madonna - Marisella, tanti auguri dalla Madonnina, da tua mamma,
da nonna Speranza, dal mio caro S. Giuseppe e auguri a tutti.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri
bimbi, i malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Amen.
Auguri, Marisella, auguri, figlia mia. Nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao, mamma, ciao a tutti.
Roma, 22 giugno 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Il bel tempo è arrivato, la gente comincia ad andare fuori e le
persone qui diminuiscono, ma voi che siete presenti, pregate anche
per loro. Voi sapete che Adamo ed Eva commisero il primo peccato,
che anche se viene cancellato col Battesimo, ha reso l'uomo debole e
peccatore. Certo, sta a voi non peccare, non fare entrare il demonio.
Non dimenticatevi che il demonio è l'angelo che si è ribellato a Dio e
per ribellarsi a Dio doveva essere forte. Il demonio può in qualsiasi
momento farvi cadere in peccato. Questo non succederà se vivete
sempre in grazia. Aggrappatevi a Gesù Eucaristia e andate avanti.
Pregate sempre non solo per voi e i vostri cari, ma anche per la
comunità. Ognuno preghi per l'altro, intensifichi la preghiera, non
dico i sacrifici, i fioretti, i digiuni e le veglie notturne. Ricordatevi che
quando il Vescovo e Marisella non ci saranno più, io continuerò ad
essere con voi e vi aiuterò, però innanzi tutto devo stare con loro.
Quando sarà creata “Villa Paradiso”, come l'ha chiamata il vostro
Vescovo, lui le trova tutte, sarete tutte felici.
75
Vi chiedo di pregare per i giovani che ancora non conoscono Cristo,
non per colpa loro, perché, purtroppo, sono cresciuti senza
formazione cristiana, senza S. Messa, senza Eucaristia. Come
potevano crescere questi ragazzi? A volte li sentite parlar male,
bestemmiare, ma chi li ha educati? I sacerdoti? Le parrocchie? No.
Le parrocchie cercano solo di farli giocare, di farli divertire, perché
hanno ogni ben di Dio, specialmente i salesiani: questo non è bello.
Cercate di pregare per i giovani, soprattutto per quelli che andranno
in Australia.
Marisa - Dove?
Vescovo - Con Benedetto XVI in Australia, dove sarà celebrata la
Giornata Mondiale della Gioventù.
Marisa - Noi la faremo al mare, se tu vieni con noi. Va bene.
Madonna - Miei cari figli, pregate per le persone che sono già partite
per le vacanze e per quei giovani che per motivi seri e di famiglia
non sono potuti venire.
Pregate per gli ammalati, ce ne sono tanti, specialmente in estate
quando fa più caldo. Mi ripeto: intensificate la preghiera, amate i
vostri figli, non strapazzateli, non strillate loro.
Marisa - Lo so con chi ce l'hai, ma lui è forte, è intelligente.
Madonna - Certo che è intelligente, dopo tutto il sale che il Vescovo
gli ha messo al Battesimo. Grazie, miei cari figli. Insieme al mio e
vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri figlioli. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Mi raccomando il 29, festeggiate il vostro Vescovo.
Marisa - Ciao.
Roma, 29 giugno 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Gesù - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
76
Sono il vostro Gesù. Oggi è la festa di mio fratello Vescovo. Sono
venuto per fare tanti auguri a lui e ai ministri straordinari
dell'Eucaristia che sono stati voluti da Me. È grande la sofferenza
che sopportano i miei due figlioli, perciò o sono presente Io o mando
la Mamma ad aiutarli. Avete pregato, avete fatto delle intenzioni e
delle preghiere molto belle, per cui a Me, Gesù, e alla Madre
dell'Eucaristia è un po' difficile parlarvi dopo ciò che avete detto voi.
Però devo farvi un'osservazione: siete tanti e come mai avete parlato
solo pochi?
Marisa - Ti devo rispondere? Perché non tutti riescono a parlare in
pubblico, anch'io mi vergogno e non parlo; lo sai.
Gesù - Sì; tu parli solo con Me. Sono venuto insieme a S. Pietro e S.
Paolo, perché questi due grandi santi saranno a fianco di colui che
salirà ad alture stupende (il Vescovo ordinato da Dio N.d.R.), uno a
destra e l'altro a sinistra per aiutarlo e per cercare in tutti i modi che
nessuno si permetta di fargli del male. Voi ben sapete che il Santo
Padre Paolo VI ha detto che il fumo di satana era entrato nelle file
della Chiesa e in Vaticano; questo continua. Perché chiediamo
preghiere, preghiere, preghiere? C'è chi ha dato la vita per la Chiesa.
Anch'Io, Gesù, soffro per questa situazione. I grandi personaggi sono
presenti alle celebrazioni eucaristiche solo per fare bella figura e
quando ci sono le telecamere, ma non celebrano la S. Messa tutti i
giorni. Voi avete saputo da un messaggio della mia Mamma che ad
un alto prelato ha sanguinato l'Eucaristia mentre celebrava la S.
Messa, ma lui l'ha tolta di mezzo e ha messo al suo posto un'altra
ostia bianca. Perché hanno tanta paura del mio sangue? Io ho
versato il mio sangue e ho chiesto anche a delle anime di versare il
loro e l'hanno fatto. Io, Gesù, Dio Padre, Dio Spirito Santo, la Madre
dell'Eucaristia, S. Giuseppe, S. Pietro e S. Paolo siamo con voi e vi
amiamo per i sacrifici, per le sofferenze e per le preghiere. Pregare
non costa tanto, non dimenticatelo mai. La mattina quando vi alzate,
rivolgete lo sguardo a Dio Padre, a Dio Papà, come lo chiama il
vostro Vescovo. Rivolgete lo sguardo a Dio e ringraziatelo della
nottata trascorsa e della nuova giornata che incominciate. Restate
uniti. Ora do la parola a S. Pietro, il Papa della Chiesa…
San Pietro - Io sono Pietro, ho sofferto tanto, ne ho viste di tutti i
colori. Ho ricevuto sofferenze sia dai miei amici che dai nemici, ma
ho combattuto e riportato vittoria. Eccellenza, combatti, anche se hai
già ottenuta la vittoria. Non guardare le numerose persone che
77
vanno di qua e di là, guarda il tuo piccolo cenacolo. Io sono con te.
San Paolo - Anch'io, Paolo, dopo aver trattato male Cristo e i cristiani
a mia volta sono stato trattato male, come Pietro, dagli amici e dai
nemici, ma Gesù era con noi. Noi siamo con te, e tu lo sai. Quando
parli alle anime e ti prepari, perché le rispetti, il nostro Gesù parla in
te. Tiri fuori delle parole così grandi che si avvicinano moltissimo a
quelle che Gesù ti dice durante i colloqui al Giordano.
Gesù - Io, Gesù, ti dico: coraggio, Claudio, coraggio, Eccellenza.
Volevi una parolina che fosse vicina a “Basta”? Eccola: “Presto”!
Sono con voi e prego con voi. Avete tanto bisogno di pregare perché
tra voi ci sono delle persone malate. Pregate per i malati, ma
soprattutto per i malati in spirito. Qualcuno ha detto a Marisella:
“Non sembra che tu sia malata gravemente”. È vero, perché la sua
anima è bella, è vicino a Noi e lei cerca in tutti i modi di superare i
forti dolori. Ha malattie gravissime. Prega, piange anche, crolla
anche, poi si riprende ed è sempre più bella. Amici miei, fratelli miei,
è la mia sposa, non dimenticatelo!
Marisa - Gesù, basta, non aggiungere altro…
Gesù - Ti vergogni, Marisella?
Marisa - Sì, perché io sono nata per stare nel nascondimento e tu mi
tiri sempre fuori e mi metti sotto i riflettori.
Gesù - Coraggio, mia sposa “Una voce… il mio diletto, ecco viene
saltando per i monti”. Ti ricordi questo canto? Coraggio, mi hai dato
tanti anni della tua vita: 52 anni di voti perpetui e li hai osservati
tutti e sempre. Ricordatevi che va in Paradiso solo chi ama, solo chi
ha carità e amore verso tutti. Gli uomini cercano di abolire alcuni
comandamenti, voi andate avanti e non preoccupatevi di nulla.
Attenzione alle bugie, all'insincerità, perché, se avete questi difetti,
non riuscite ad amare, non si può amare con la bugia, non si può
amare con l'insincerità. Siate genuini, freschi, belli, anche voi
splenderete per bellezza in Paradiso. Il peccato imbruttisce l'uomo.
La Comunità ora sta marciando molto bene, ma voglio ancora di più,
di più, non ridere, Eccellenza, voglio di più.
Marisa - Aspetta un momento, che cosa ti posso dare di più, perché
non lo so.
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Gesù - Marisella, tu sei tutta mia, sei di Dio, non sei degli uomini. A
te, Eccellenza, faccio i miei più sentiti auguri di forza, di coraggio e
se qualche volta ti abbatti, guarda la croce e tirati su; tiratevi su tutti
guardando la croce. Auguri a tutti, soprattutto ai bambini che un
domani saranno i pilastri della Chiesa.
Marisa - I pilastri che hai dato al Vescovo non vanno tanto bene.
Allora prendiamo i piccoli.
Gesù - Grazie a tutti della vostra presenza. Io, Gesù, insieme a tutto il
Paradiso che è qui con voi e al vostro Vescovo do la benedizione.
Alzati, Eccellenza, non essere timido. (Il Vescovo si alza in piedi e
impartisce la benedizione insieme a Gesù).
Gesù - Il Signore sia con voi.
Gesù e Vescovo - Sia benedetto il nome del Signore. Il nostro aiuto è
nel nome del Signore. Vi benedica Dio Onnipotente: Padre, Figlio e
Spirito Santo.
Gesù - Battete pure le mani, anche se il Vescovo non lo gradisce
tanto. (I presenti applaudono il Vescovo).
Marisa - Hai visto quanto Gesù era bello.
Vescovo - No, non l'ho visto, ma so che è bellissimo.
Lettere di Dio: estate 2008
PREFAZIONE
Il Vescovo e la Veggente ci hanno fatto un nuovo grande regalo:
hanno voluto condividere con noi la predilezione, l'affetto, l'amicizia
e la vicinanza che Dio Padre, Gesù e la Madre dell'Eucaristia hanno
dimostrato loro durante il periodo estivo del 2008.
Si sono frequentemente verificate Teofanie e apparizioni della
Madonna quando Mons. Claudio e Marisa si trovavano in mare, in
macchina, nei centri commerciali, al ristorante o quando erano
intenti ad ammirare meravigliosi spettacoli naturali.
79
I due figliolini di Dio hanno dialogato col soprannaturale in modo
libero, confidenziale, sincero e Dio con loro è arrivato a scherzare e a
fare battute simpatiche.
Non sono mancati dialoghi incentrati su gravi e delicati problemi
della Chiesa, ma sulla maggioranza di essi la Madonna ha chiesto il
segreto più rigoroso. Solo gli ipocriti, i falsi profeti e i mercenari non
riconosceranno l'autenticità e la veridicità di queste private
rivelazioni soprannaturali.
Silvi Marina (TE), 6 luglio 2008 - ore 12.55
Lettera di Dio
Madonna - Hai finito di metterti a posto, Marisella?
Innanzitutto vi ringrazio della vostra presenza. Questi due figlioli
hanno fatto molto lavorare Marisella.
Marisa - Va bene, ma dillo piano, gli altri non devono sapere. Senti
volevo raccomandarti Paola e Marco. Vedi di sistemare anche questi
due, poi abbiamo anche Giorgetto.
Madonna - Questi due pretendono troppo, non accettano facilmente
le indicazioni di Dio. Uno la vuole cotta e l'altra la vuole cruda,
comunque lasciamo da parte gli scherzi. Voglio invitarvi a pregare
per la situazione molto critica che si sta creando in Italia. Potete
pregare a qualsiasi ora; anche chi ha la pancetta può pregare con il
suo piccolo Gioele, tutti dovete pregare per la vostra bella Italia. Ve
l'ho detto altre volte, ma questa volta ve lo ripeto con il cuore in
mano: pregate per la vostra bella Italia.
Vi invito a mettere in pratica ciò che il vostro Vescovo vi ha detto.
Nessun uomo, da quando Dio ha creato il mondo, ha parlato come lui
con coraggio e tanto amore. Mettete in pratica i suoi insegnamenti.
Siate semplici, puri, onesti, sinceri, generosi, caritatevoli. Tutti
dovete amare. Dov'è carità e amore, lì c'è Dio; io voglio portarvi a
Dio.
Vogliatevi bene, volevo dirvi solo questo, perché sta arrivando mio
Figlio Gesù, lo Sposo di Marisella.
80
Marisa - Quanto sei bello! Sei più bello di tutti! Senti, Gesù, come fai
ad essere così bello? Tu sei il Figlio di Dio, sei Dio, sei la Seconda
Persona della Santissima Trinità, Tu sei tutto ed io niente. Io sono
bella? Sono sicura che dici di no.
Gesù - Non t'avrei scelta, se non fossi bella; sei bella dentro. Tutti
dovete essere belli dentro, la vostra anima deve emanare luce, gioia,
amore. Io amo moltissimo Marisella.
Marisa - Allora perché mi fai soffrire, e fai soffrire il Vescovo che
chiami "Figliolo", "Fratello". Gli dici molti appellativi e lo fai soffrire.
Comunque grazie, perché questa notte ho riposato. Sì, io mi
accontento di riposare anche poche ore, non sono come Marco che
vuole dormire molte ore. La storia delle farfalle è una stupidaggine,
vero Gesù?
Gesù - Sì, l'amore vero è quello di cui vi parlerà il vostro Vescovo,
nessun uomo, parlo di sacerdoti, psicologi, psichiatri ed altri esperti
ha parlato di questo amore. Perché a due giovani che vogliono
affrontare la vita insieme nessuno ha mai parlato di questo amore?
Ve lo siete chiesto? Io al Giordano ho parlato di questo amore con il
vostro Vescovo e gli ho impartito quegli insegnamenti per tutti quelli
che camminano in questa comunità. Adesso vorrei che ascoltaste la
S. Messa, prima di tutto come ha detto la Mamma: per la vostra bella
Italia, per questi due giovani, per colei che ha in grembo il bimbo
Gioele, per la signora Iolanda, per i giovani presenti e per quelli che
sono lontani. Pregate per tutte queste persone, per i bimbi, per la
piccola Mariselle, perché lei non abbia più altri problemi di salute e
perché i genitori non debbano più correre all'ospedale.
Marisa - Senti, Gesù, adesso te lo posso dire, tra me e Mariselle non
vedo differenze. Io ho cominciato a soffrire che ero piccola ed ora
guardami, tra poco vado via e sono sempre malata.
Gesù - Lo so, figlia mia, Dio ti ha donato le malattie per la salvezza
degli altri.
Marisa - Devo stare sempre male? Oggi potrei stare un pochino
meglio con lo stomaco? Se vuoi io non mangio niente.
Gesù - Questi discorsi li devi fare quando sei sola con Me, Io e te da
soli. Non siamo sposi?
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Marisa - Sì, sì.
Gesù - Miei cari figli, il vostro Gesù vi augura una lunga vita insieme,
vogliatevi bene tutti. Voi presenti siete tutti amici, anzi siete più che
amici, perché vi volete bene e Gesù vi ringrazia per tutto quello che
avete fatto per questi due figlioli, il Vescovo e la Veggente, senza di
voi non sarebbero potuti partire per le vacanze.
Marisa - Gesù, noi abbiamo una marescialla, quella fa marciare tutti
dritti! È la mamma di Gioele.
Gesù - Sì, è brava.
Marisa - È diventata brava perché ha preso molte strigliate.
Gesù - È bravissima, il marito dovrebbe essere un pochettino più
pronto. Comunque ringrazio tutti, continuate ad amarvi. Grazie,
Eccellenza, per l'amore che dai a tutti. Sì, Io ti amo, Eccellenza.
Marisa - E allora se ci ami, facci stare un pochino meglio, fa che io
non sia di peso a nessuno, soprattutto al Vescovo. La giornata era
cominciata bene, poi quando ho mangiato è andata male.
Gesù - Lo so.
Marisa - Se volessi, tu potresti far qualcosa.
Gesù - Sì, ma è Dio Padre che decide tutto.
Marisa - Non dire così, perché io poi ci litigo.
Gesù - Marisella, non parlare così di Dio.
Marisa - Va bene, mi piace scherzare. Scherza con i fanti e lascia
stare i santi. Dio non solo è Santo, è Supremo, è Tutto. Anche il
Vescovo è santo: stamattina dormiva come un santo, come un
angioletto. Gesù, adesso Te lo dico seriamente, fa che tutti possano
stare bene ed io un pochino meglio, perché non voglio essere di peso
a nessuno. L'Eccellenza, come dice Nonna Iolanda, si preoccupa e
soffre quando sto male. Una volta non era così, era forte, adesso
quando sto poco bene, lui crolla. Il 15 Luglio sono trentasette anni
che mi sopporta, dice lui, però anch'io sopporto lui, ci sopportiamo a
vicenda.
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Gesù - E io sopporto tutti e due.
Marisa - Il Vescovo è buono, è un santo, anche lui deve essere santo
presto. Ma santo presto significa che deve morire presto? Meno male
così viene via con me. A me dispiace andare via e lasciarlo sulla
Terra a combattere contro quei signori.
Gesù - Marisella, vuoi restare ancora sulla Terra?
Marisa - No, no, no, non fraintendiamo, ho detto che mi dispiace
lasciarlo, ma non voglio stare ancora sulla Terra, "Mi son stufa!".
Gesù, non scherzare su questi argomenti. Perché ridi? Quando vado
via? Almeno ditemi la data? Dai Gesù, dimmi la data, ti prego, dillo
piano, piano. Neanche a me puoi dirla? La vuoi dire al Vescovo?
Gesù - È Dio che deve parlare.
Marisa - Perché, Tu non sei Dio?
Gesù - Sì, io sono Dio Figlio.
Marisa - Va bene. Ti promettiamo di comportarci bene per quanto
possiamo, però siamo creature umane, siamo deboli, la carne è
debole ma lo spirito è forte.
Gesù - Io, Gesù, vi ringrazio, cari ragazzi, per tutto quello che avete
fatto…
Marisa - … Già l'hai detto e loro non sono più ragazzi, perché qui la
più giovane è colei che aspetta un bambino!
Gesù - Vogliamo rivolgere lo sguardo verso Dio e recitare insieme:
Padre Nostro…
Marisa - Gesù, mi fai passare un po' il dolore allo stomaco? Volevo
dirti che non sono riuscita a parlare con quella signora, non mi sono
sentita neanche di vederla, però mi dispiace, perché io non sono così.
Gesù -Marisella, non potevi né vederla né parlarci, ti ha turbato
troppo, vi ha distrutti molto, in special modo te, perché era molto
gelosa di te e del bene che vi volete voi due. Ha sofferto molto di
gelosia, ti ha augurato il male e te l'ha fatto. Non ti preoccupare, hai
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agito bene. Ricordati che il Vescovo sa quello che fa. Eccellenza,
vogliamo benedire insieme questi figlioli?
Vescovo - Con gioia.
Gesù - Ti dispiace alzarti?
Vescovo - Eccomi.
Gesù - Bravo.
Vescovo - Il Signore sia con voi.
Tutti - E con il tuo spirito.
Vescovo - Sia benedetto il nome del Signore.
Tutti - Ora e sempre.
Vescovo - Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
Tutti - Che ha fatto Cielo e Terra.
Vescovo - Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Tutti - Amen.
Vescovo - Sia lodato Gesù Cristo.
Tutti - Sempre sia lodato.
Marisa - Ciao, mio Sposo, ciao a tutti. Ciao, mammina.
Nonna Iolanda - Eccellenza, sono Nonna Iolanda e ti mando un bacio.
Grazie per tutto ciò che fai per mia figlia.
Marisa - Mamma, aiutami anche tu, perché ne ho bisogno, ciao,
mammina.
Vescovo - Sono andati via tutti?
Marisa - Sono andati via tutti insieme, come una nuvola…
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Silvi Marina (TE), 7 luglio 2008 - ore 20:25
Lettera di Dio
Dio Padre - Marisella, abbi fiducia in noi.
Marisa - Che sono queste luci che sto vedendo?
Dio Padre - Sono le luci del Paradiso, figlia mia. Non possiamo
portarti via ora, perché chi ti vuole bene ne soffrirebbe. Il Vescovo
non ha nessuna colpa di ciò che è successo, perché ha agito con tutto
l'amore. Lui ama l'uomo, come io amo l'uomo, ma l'uomo non
risponde.
Quante volte abbiamo detto: "Il tuo stampo è stato gettato,
Eccellenza, fratello mio, figlio mio". La stessa cosa è per Chiara.
Un'altra Chiara non c'è e lo stampo è stato gettato. Quando Marisella
le ha detto: "Non potevi ancora aspettare?", lo diceva sul serio,
perché ha bisogno di lei, poi si è pentita e ha ammesso che è giusto
che Gioele venga al mondo tra persone che lo amano. Dite ai miei
figli, ai miei sacerdoti prediletti: chi non sa amare, va all'inferno,
perché soltanto l'amore, come avete sentito ieri dal vostro Vescovo,
porta in Paradiso.
Coraggio, figlia mia, hai i dolori dalla testa ai piedi, sei provata al
cento per cento. Noi vi abbiamo aiutato, ma come si può aiutare
quando in mezzo a voi ci sono persone egoiste? Quelle persone non
sanno amare. Chi ama solo se stesso, non può venire al mio cospetto.
Coraggio, Marisella, coraggio, figlia mia, sei provata moltissimo.
Soffrirai dei dolori fortissimi, peggiori di quelli della Passione, ma noi
ti aiuteremo. Non ti preoccupare delle luci che vedi, sono gli angeli
del Cielo che vegliano sul Vescovo, su te e su Chiara. Le altre
persone sono colpevoli, non sono buone. Quella signora, quella
persona, ha fatto tanti danni anche prima e continuerà a farli.
Marisa - Dio mio, che dobbiamo fare? Una è già stata mandata via.
Dio Padre - È orgogliosa, superba, vanitosa. Dovete riprenderla ogni
volta; se si corregge bene, altrimenti, come per tante altre persone,
l'inferno l'attende. L'inferno esiste, è pieno di papi, cardinali, vescovi,
sacerdoti, suore e laici che si credevano buoni cristiani. Non pensate
che alla fine Gesù sarà misericordioso, no, alla fine Io, Dio, sarò
giusto. Chi ha meritato l'inferno, perché non ha saputo amare o ha
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amato solo se stesso, andrà all'inferno. Voi verrete a godere in
Paradiso. Peccato che non siano tutti presenti per sentire quanto è
importante amare con la "A" maiuscola. Amate. Grazie, Chiara, per
quello che cerchi di fare in tutti i modi per i miei figli. Ti benedico,
figlia mia.
Figlia mia, sposa adorata di Gesù, coraggio, sei molto provata, sei
più provata tu che Gesù in croce. Maria, quando assisteva San
Giuseppe e tutti i santi che sono in Paradiso, non hanno passato
quello che tu e tuo fratello state passando e soffrendo. Voglio che
questa sia una vacanza per voi due. Chi può aiutarvi, purtroppo,
rimane pochi giorni, poi deve tornare a casa, perché aspetta il
bimbo.
Marisa - Dio, l'aiuti? Non la far soffrire. Fa crescere questo bimbo
come Tu vuoi.
Dio Padre - Sì, Marisella, adesso cerca di riposare, non pensare ad
altro. Non pensare che non sai perdonare, che hai peccato. Come
puoi dire queste cose?
Marisa - Adesso ho un po' di rabbia dentro, non riesco a perdonare e
allora penso di mancare alla carità.
Dio Padre - No, figlia mia, Io, Dio, al tuo posto avrei fatto peggio.
Coraggio, sii buona e ama coloro che amano e sanno amare.
Marisa - Dio, mi hai dato due figlie: Oriana e Chiara e poi c'è
Mariselle.
Dio Padre - Certo, ci sono Marisella e Mariselle.
Marisa - L'aiuti?
Dio Padre - Sì. Adesso, Marisella, Dio deve andare. Tu non mi vedi,
figlia mia, ma io ti vedo e vedo quanto state soffrendo tu e il Vescovo,
che con tanto amore voleva portarti a fare il bagno. Era una sua gioia
e una tua gioia. Purtroppo per colpa degli uomini è andata male.
Pazienza, vi rifarete, adesso cerca di riposare. Ti farò vegliare dagli
angeli, dal tuo Ismaele e da Gioele, quello del Vescovo.
Marisa - Ciao, Dio.
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Silvi Marina (TE), 10 luglio 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
Marisa - Sono tanto felice nonostante i dolori, quelli passati, quelli
attuali e quelli che mi date per evitare la guerra civile. Ma che colpa
ho io se scoppia la guerra civile?
Madonna - Sii più dolce nel parlare, Marisella. Coraggio, coraggio.
Grazie, miei cari figliolini, per quello che fate per Marisa con amore,
semplicità e sacrificio. Coraggio, Marisella, il momento è vicino.
Quanto potrai vivere ancora?
Marisa - Voi mi prendete in giro con questa storia. Vai da Dio a
chiedergli di portarci tutti in Paradiso.
Madonna - Marisa, neanche tua mamma mi chiedeva queste cose.
Marisa - Ma io sono Marisa, non sono mia madre. Senti, Madonnina,
io oggi ho fatto venire quella persona a mangiare insieme a noi, però
mi sono pentita, perché non appena le chiedi qualcosa ti rifila una
bugia. Come devo fare?
Madonna - Il Paradiso è aperto a tutti, l'Inferno è aperto a coloro che
non amano.
Silvi Marina (TE), 12 luglio 2008 - ore 14:52
Lettera di Dio
Madonna - Abbraccia la sofferenza con amore, figliola, sposa diletta
di Gesù, così mi aiuti per il viaggio del S. Padre e per tutti i giovani
che vanno in Australia, purtroppo solo per divertirsi, perché sanno di
non pagare e potranno trascorrere giornate di gioia e divertimento.
Quando noi facevamo lunghi viaggi a piedi o sul somarello, non
avevamo nulla. Invece quando viaggiano personaggi importanti della
Chiesa, hanno tutto: dottori, specialisti, giornalisti e sono attesi da
tanti giovani… Vi ricordate quando a Tor Vergata non fecero
neanche un segno di croce, non recitarono neanche un Padre
Nostro? Tu, Eccellenza, ti accontenti di vedere delle nuvole a forma
d'angelo.
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Sì, hai visto tanti angeli che circondavano Gesù, la Madre
dell'Eucaristia, San Giuseppe, Nonna Iolanda e c'era anche
Marisella. Eri inebriato a guardare; eravamo Noi che ti
proteggevamo e ti eravamo vicino. Questa volta hai raccontato
finalmente la visione che hai goduto: "Ho visto gli angeli, erano delle
nuvole a forma di angelo". Eravamo Noi del Paradiso che ti
circondavamo. Ciò che soffre la vostra sorella, è voluto da Dio. Vi
domandate: "Dio ha bisogno di lei?". Spiritualmente parlando no,
umanamente parlando sì, ha bisogno di creature terrene che
l'aiutino, ma non ci sono, oltre Marisella, altre creature. Lei soffre, si
lamenta, piange, ma è contenta di offrire la sua sofferenza a Noi del
Paradiso e alla gente della Terra. Quanta gente non si comporta
bene! Voi non potete capire quanto odio c'è nel mondo e come gli
uomini si odiano. Per questo ho voluto che oggi la vostra sorella
soffrisse la passione ed anch'io ho sofferto la passione. Ora che è
terminata, ha i suoi dolori naturali e le fanno male lo stomaco, le
gambe, le braccia, la testa, gli occhi e la bocca. Lei è contenta di
dare un aiuto, come l'ha dato ad ognuno di voi; dovreste ringraziarla
giorno e notte per l'aiuto che vi ha dato. Anche se non ve ne siete
accorti, ve lo dico io, a tutti ha dato il suo aiuto, non si è risparmiata
per nessuno, ha preso tutti; manca qualcuno, ma prenderemo anche
lui.
Marisa - Ci sono tre giovani da sistemare. Ho Paola, Giorgio e Marco;
sono uno più duro dell'altro. Cosa facciamo? Vedi un po' che puoi
fare.
Madonna - Sì, ma io voglio che loro preghino per te ogni giorno, non
solo quando stai male o quando si ricordano; ogni giorno devono fare
una preghiera per te, Marisella, te lo meriti. Se preghiamo Noi per
te, possono pregare anche loro. Noi del Paradiso ti ringraziamo per
quello che fai, per quello che soffri e offri. Offri a chi? Prima di tutto
a Dio, poi agli uomini che cerchi in tutti i modi di portare a Dio.
Grazie. Adesso, Marisella, recitiamo insieme la preghiera di Gesù:
Padre Nostro...
Marisa - Madonna, volevo chiederti una cosa: per quella signora che
cosa devo fare? È diffidente, non crede mai a niente. Che dobbiamo
fare?
88
Madonna - Tu le vuoi bene, Marisella, lo so; dici di non volergliene,
però gliene vuoi tanto. Sei fatta così: devi dire quello che hai nel
cuore, però vuoi bene a tutti.
Marisa - Va bene, però non mi hai risposto; che cosa debbo fare?
Glielo dici tu?
Madonna - No, puoi dirlo solo al Vescovo.
Ora insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari,
i vostri nipoti, Iolanda, i suoi nipoti e suo figlio. Vi porto tutti stretti
al mio cuore, quando dico al mio cuore vi stringo veramente. Vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao a tutti. È grande il Paradiso! Ciao, va bene.
Silvi Marina (TE), 15 luglio 2008 - ore 12:00
Lettera di Dio
Madonna - So che aspettate con ansia la mia venuta sulla Terra, ed
eccomi qui in mezzo a voi; per ora sono sola, poi arriverà il Paradiso.
Vorrei riprendere il discorso che probabilmente farà soffrire
qualcuno, ma ciò che queste donne hanno fatto è gravissimo.
Non è solo molto grave perché alcune persone stavano per morire,
ma anche perché la piccola Mariselle, i mariti e voi che siete i loro
genitori avreste molto sofferto. È stato un momento duro, difficile;
chi rimane soffre sempre di più. Dio Onnipotente vi ha salvato tutti,
ma i miei due figliolini hanno sofferto moltissimo e ne risentono
ancora. Che cosa sarebbe successo se il nostro Dio Papà, come lo
chiama il vostro Vescovo, non fosse intervenuto? Le persone
responsabili di quanto è successo non ne hanno risentito fino in
fondo, non hanno compreso la gravità di ciò che hanno fatto. Il vostro
Vescovo ha avuto la forza e il coraggio di chiamarle e di confessarle.
Ma a cosa è servito tutto questo? Il vostro Vescovo, prima di partire,
si era raccomandato tanto a loro due e aveva supplicato: "Mi
raccomando, fate sì che tutto vada bene, siamo pochi, dobbiamo
volerci bene" e ha ripetuto la bella frase di Gesù: "Imparate ad amare
e poi pregate". È inutile pregare, entrare nella sala dove c'è Gesù
Eucaristia, baciare per terra e non amare il prossimo. È inutile
amare gli animali, abbracciarli, dar loro da mangiare e non portare
89
da mangiare al prossimo. Ora vi posso dire che il vostro Vescovo ha
fatto molti digiuni, perché gli hanno portato da mangiare per
dispetto ogni giorno gli stessi cibi. Vi dico questo perché possiate
capire che in un momento di sconforto, di scoraggiamento, il vostro
Vescovo potrebbe alzare la voce anche con voi, non perché lo vuole,
ma perché è stanco, è provato in tutti i sensi. Io ripeto quanto Dio ha
detto: "Finché le sofferenze partono dall'Alto, è sacrosanto, ma
quando sono gli uomini a far soffrire volontariamente, la cosa è
gravissima."
Eppure queste persone hanno avuto il coraggio di accostarsi alla
Santa Comunione il giorno stesso in cui è successo tutto questo.
Lunedì pomeriggio è successa un'altra tragedia: una persona ha
provocato molte contusioni sul corpo della vostra sorella, che ancora
la fanno soffrire e le hanno tolto quelle poche forze che aveva.
Quando vi dissi che il mondo non andava bene, non mi riferivo a
quelli lontani, ma ai vicini. Le persone che sono vicino a un santo
Vescovo non amano. Hanno fatto tutto per dispetto, per far soffrire,
per gelosia verso la vostra sorella; sono arrivate al punto di
dispiacersi di non stare male, perché volevano richiamare su di loro
le attenzioni da parte del Vescovo.
Ciò che è successo lunedì e sabato è molto grave, gravissimo e credo
che i miei due figliolini rimarranno segnati per sempre. Dio è
intervenuto per salvare il salvabile e oggi siete qui riuniti a pregare
con me. Sì, Mariselle, e la piccola dolce creatura ancora nel grembo
materno, ricordatevi che siete dei miracoli viventi. Chi sta pagando
le spese sono il Vescovo e la Veggente, ma Dio aiuterà anche loro.
Marisa - Senti, Madonnina, l'aiuto di Dio sarebbe che io ancora non
me ne vado? Non gliela faccio più a nascondere, camuffare, sorridere
e far finta di nulla, è più forte di me e ogni notte devo lottare per un
motivo o l'altro. Comunque, mi accontento: su dieci giorni ho dormito
cinque nottate, anche se non pienamente. Quello che ti chiedo, e tu
chiedilo a Dio, è di aiutare il Vescovo. Lui ha bisogno di aiuto, del
vero aiuto da parte di Dio. Sbrigatevi, sbrigatevi, sembra che il
tempo della partenza si allontani, sbrigatevi a portarmi via, vi prego.
Io voglio andare via, voglio andare via, perché devo proteggere il
Vescovo, i suoi giovani, specialmente quelli che lo amano, i suoi
nipoti, i pronipoti, i piccoli bimbi. Aiutaci tutti, chiedi a Dio che si
affretti quanto prima, non mi può portare quasi a morire e poi farmi
risuscitare. Io non voglio risuscitare, io voglio andar via, voglio
raggiungere la mamma, che mi ha detto che in Paradiso sarò più
90
bella di lei, ma non è vero, perché mamma è troppo bella, bellissima,
però piange spesso quando viene sulla Terra con te. Perché deve
piangere? Perché deve soffrire ancora?
Madonna - Marisella, quando veniamo sulla Terra soffriamo come voi
e più di voi, ma quando torniamo in Paradiso troviamo gioia, luce,
pace, canti e tanto amore e carità. Le persone che ancora sono nel
Paradiso zighirinato, come lo chiami tu, non godono Dio. Non è facile
godere Dio se non si è puri, santi, pieni di amore e di carità. Il tuo
tempo si sta avvicinando, non preoccupatevi di questo. Quando sarà
arrivato, chi ama veramente il Vescovo deve stargli, in quei momenti,
molto vicino. Poi piano piano salirà alle altezze vertiginose e dovrà
trovare persone buone, sante, che l'aiutino. Dovrà ripulire la Chiesa,
perché è sporca come è sporco tutto il mondo che continua ad
andare a rotoli e la gente continua a morire di fame. Molti bambini
muoiono perché non hanno nulla da mangiare, non hanno medicine,
non hanno nulla; voi siete ancora fortunati. Pregate per costoro.
Marisa - Gesù, sposo mio diletto, quanto ti ho desiderato nei
momenti tristi, nei momenti bui, nei momenti di grande sofferenza
per me e i miei cari. Tu sei venuto per dirmi...
Gesù - Coraggio, Marisella, Dio li salverà. Tu non hai più forza, ma
non fa nulla, tanto devi partire. Invece dobbiamo pregare per il santo
Vescovo, perché abbia la forza; sono tre giorni che non ce la fa
neanche a camminare e dice la Messa seduto. Un Vescovo come lui,
pieno di amore, è arrivato a dire la Messa seduto, perché non si
regge in piedi; questo è grave. Mangia poco e sempre gli stessi cibi,
per quattro sere gli hanno portato il formaggio. È possibile questo?
Non si può mangiare sempre lo stesso cibo. Sul Giordano i miei due
figliolini hanno mangiato il pesce.
Marisa - Gesù, non so se ho fatto una mancanza, perché sono andata
al ristorante ad ordinare il pranzo, almeno abbiamo mangiato un po'
meglio.
Gesù - Marisella, tu non mangi.
Marisa - Non fa nulla, io mi offro volentieri per gli altri: grandi e
piccoli. Oggi resta con noi, Gesù, facci compagnia in questo giorno
così triste, così buio, in cui festeggiamo 37 anni di lunga sofferenza,
non tanto i primi anni, quanto gli ultimi. Aiuta il Vescovo, ti prego,
aiuta il Vescovo, le mamme, i papà, i bambini, fa che io riesca a
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donare tutta me stessa per gli altri, perché sono molto stanca. Gesù,
Tu sei il mio sposo, ma a volte non ti sento vicino. Non senti il
desiderio di portarmi via per stare sempre con Te?
Gesù - Posso fare, Marisella, un complimento a Mariselle e a
Mariasole? Mariasole è molto bella con gli occhialini, l'orologio e il
telefonino, sembra una dottoressa. Mariselle è solare anche lei,
sorride. Oh che dono grande avete ricevuto, mamme e papà!
Marisa - Senti… Ci aiuti?
Gesù - Poi ne parliamo io e te, Marisella.
Marisa - La mamma di Mariselle ha paura di mettere al mondo un
altro figlio ed ha ragione, dopo tutto quello che ha passato, anche
un'altra signora ha paura, perché i dottori sono più paurosi dei
malati.
Marisa - Aiuta Luca che è lontano, aiuta i nipoti che non sono potuti
venire, ma è meglio un po' alla volta. Aiuta mia sorella; Annarella la
chiamava mamma. Ti ricordi, mamma, quando la chiamavi
Annarella?
Adesso qui abbiamo tre bambini: Mariasole, Mariselle e Gioele in
pancia. Grazie, grazie, grazie del grande miracolo che avete fatto per
noi.
Gesù - Eccellenza, forse ti aspettavi qualcosa di più grande, vero?
Vescovo - Sì.
Gesù - Ma tu sai che oggi non è il giorno scelto da Dio.
Vescovo - Questo sì.
Gesù - Cerca di capirmi. Adesso devo pensare a voi, specialmente a
te, Marisella.
Marisa - Marisella io o Marisella lei?
Gesù - Eccellenza, devi essere tranquillo, perché Marisella ti lascerà,
ma prima vuole mettere tutto in ordine; tu lo sai.
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Vescovo - Grazie.
Marisa - Mamma, tu non dici niente?
Nonna Iolanda - Sì, volevo salutare la mia piccola Selenia, Mariselle
e Mariasole.
Mariasole, non l'ho conosciuta, ma l'ho vista quando era in grembo.
Marisa - E poi c'è Gioele. La mamma ha detto che devi andare con lei
in sala parto.
Nonna Iolanda - Io, come Mamma di tutti voi, faccio gli auguri a tutti,
specialmente all'Eccellenza e a te, Marisella.
Marisa - Mamma, sai che metto la tua camicia da notte per dormire?
Nonna Iolanda - So tutto, Marisella, non c'è bisogno che ti sforzi di
ricordarmelo.
Marisa - Aiuta i nostri nipoti, i pronipoti e questa birichina. Hai visto
che bella bimba?
Nonna Iolanda - Tutti i bimbi sono belli. Eccellenza, coraggio, ti sono
sempre vicino, come sai.
Marisa - Ciao.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i
bimbi lontani, i nipoti lontani, tutte le persone che non sono potute
venire, anche perché questa casa è piccola, sembra la casa delle
bambole. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo.
Silvi Marina (TE), 16 luglio 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
93
Marisa - Sei venuto tu, Gesù?
Gesù - Alcune persone che ti circondano non ti amano.
Marisa - Ma come? Ti raccomando i presenti, i miei amici, i nipoti,
tutti i ragazzi e gli adulti della comunità.
Gesù - Aiutami a bere il mio calice amaro. Ho sete, ho sete di anime.
Aiutami.
Marisa - Io ti aiuto, Gesù.
Gesù - Sei la mia Sposa diletta. Se non amano te che vedono, non
possono amare Me che non vedono. Io non son amato, molte persone
non mi amano. Tutti devono convertirsi, anche il Papa.
Il gabbiano che avete visto volare prima era lo Spirito Santo.
Marisella, stiamo aspettando che tu venga in Paradiso.
Silvi Marina (TE), 19 luglio 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al Mare)
Marisa - Ti fai sentire anche dagli altri? Io soffro se gli altri non ti
possono sentire.
Madonna - Marisa, io faccio sempre ciò che Dio mi dice.
Marisa - Da a loro un'altra chance.
Madonna - Perché loro devono avere un'altra chance e gli altri no?
Hanno ricevuto tanto. Mi fanno soffrire particolarmente le persone
che fanno la Comunione non in grazia. Hanno sbagliato e continuano
a farlo. Ascoltate ciò che il vostro Vescovo vi dice, parla a fin di bene.
Se non fosse intervenuto Dio, il Vescovo sarebbe finito in ospedale e
tu, Marisella, saresti morta disidratata. C'è invidia, gelosia, egoismo.
Vedete quella nuvola? Lì c'è Dio. Dio può apparire sotto qualsiasi
forma.
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Dio Padre - Non sarei qui se non vi amassi moltissimo. Ora arriva la
solita domanda.
Marisa - Quando mi porti via?
Dio Padre - L'ultimo tratto di vita doveva essere migliore, ma a causa
di tanti peccati nel mondo, Dio ti ha chiesto l'immolazione. Il mondo
non va, gli uomini della Chiesa e i politici non si comportano bene.
Rimani sempre una bambina, Marisella, non cambiare mai.
Marisa - Ma io sono vecchia. Mi chiamano Marisella, a volte mi crea
imbarazzo, a volte mi fa piacere.
Dio Padre - Anch'io sono vecchio, ma sono sempre Dio.
Madonna - Ora continuate a dire il S. Rosario.
Silvi Marina (TE), 20 luglio 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
Madonna - Oggi non c'è Dio Padre, ci sono io e lo Spirito Santo.
È inutile arrabbiarsi con le persone che non vivono in grazia. Se non
hanno ascoltato Gesù che ha detto loro che se si fossero convertite le
avrebbe salvate, come possono ascoltare voi? È un continuo
aggrovigliarsi di bugie. Amate questi due miei figliolini, aiutateli.
Oggi non stai bene, Marisa, e sai il motivo. Tu, Marisella, scherzi e
fai battute per tirare su il morale ai tuoi amici, ma non stai bene.
Qualcuno corre qua e là per mangiare e pensa ad un letto per
dormire. In Paradiso non si dorme e non si mangia. Come farete, se
venite in Paradiso?
Silvi Marina, (TE), 21 luglio 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
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Marisa - Non venivi perché dovevamo terminare il rosario?
Madonna - Non è per questo motivo. Soffro molto nel vedere tanti
giovani che non vivono in grazia e non si comportano bene. Fanno
del male, si masturbano; tu, Marisella, non sai cosa vuol dire questa
parola, anche se il Vescovo te l'ha spiegata, ma non fa niente. I
peccati più gravi che fanno sono quelli contro l'amore e la carità e
quelli contro il sesto comandamento. Sono peccati gravi ed offendono
Dio.
Marisa - Vedo che stai soffrendo.
Madonna - Sì soffro molto. Sono venuta per chiederti di soffrire per i
giovani che corrono dietro a questo Papa che non dà un buon
esempio. Questi giovani vanno nei punti di accoglienza e peccano.
Marisa - Sì, accetto, però dovete aiutarmi perché sono debole e
piccola.
Madonna - Pregate per quei giovani che sono molto orgogliosi, anche
loro hanno bisogno delle vostre preghiere. Era da tempo che volevo
chiederti di soffrire per i giovani.
Marisa - Sai che ti dico sempre sì.
Madonna - Voi, giovani, rimanete sempre buoni e caritatevoli. Marco,
ascolta il Vescovo, quello che dice è a fin di bene, lui ti vuole molto
bene. Fai quello che dice e non ti preoccupare se dall'altra parte non
c'è risposta, tu avrai fatto il tuo dovere. Stasera uscite e mentre
passeggiate, ascoltate ciò che dicono le persone, seguite i loro
discorsi. Ora venite vicino, vi voglio benedire insieme al Vescovo. Mi
raccomando, fate sì che quando io vengo, non ci siano persone non in
grazia.
Silvi Marina (TE), 23 luglio 2008 - ore 20:00
Lettera di Dio
Marisa - Pensa a te stessa, Paoletta, devi pensare alla tua vita. Cosa
vuoi fare tu? Deciditi, figliola, deciditi a fare quel passo che a te
sembra molto difficile, ma è molto bello; credi. Ti lascio scegliere: o
fai quel passo o vieni con me; è meglio che fai il passo, perché con
me si soffre. Signore, ascolta la mia voce; ho tanto bisogno di Te,
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perché sono molto debole e molto malata. Se Tu vuoi, puoi aiutarmi a
sopportare tutto. Io ho detto sì, e aiuterò la Madonnina a salvare i
nostri bimbi, i nostri giovani e tutti i giovani del mondo. Gesù, mio
diletto, mi offro a Te, anche se sono debole e malata. Signore, ho
detto a Paola ciò che doveva fare. Gesù, ho fatto bene a dare questi
consigli?
Gesù - Certo, figliola, quando dai un consiglio è sempre buono. A
Paola non resta che obbedire a Gesù, al Vescovo e a te. Deve pensare
a se stessa. Ripetile pure quello che hai detto.
Marisa - Paoletta cara, è tempo che tu pensi a te stessa. Gli anni
passano, quando ti deciderai a pensare a te stessa? Ubbidisci al
Vescovo, metti in pratica le sue parole, sono sempre parole dettate
dal grande amore, come ha fatto Chiara, come ha fatto Oriana, come
ha fatto Antonella, come ha fatto Giulia e compagnia bella. Tutti
hanno obbedito a Dio. Ma adesso, Gesù, Ti chiedo: facciamo una
preghiera per una buona e santa morte di Marisa? Perché sono molto
stanca e faccio stancare anche gli altri. Io non voglio che gli altri per
causa mia si stanchino, o stiano male. Eccellenza, diciamo una
preghiera per la buona morte di Marisella?
Vescovo - Oh Signore, nostro Dio, Uno e Trino, Tu ci hai permesso di
rivolgerci a Te chiamandoti con affettuosi appellativi: Dio Papà, Dio
Fratello, Dio Amico. Di fronte a Te chino il capo, piego le ginocchia e
Ti riconosco mio Dio e Signore. Tu sai, che in questi 37 anni, che ho
vissuto giorno dopo giorno insieme a mia sorella, io l'ho vista sempre
gemere sotto i colpi della Passione e soffrire la sete sulla Croce. Sono
stati più numerosi i giorni in cui l'ho vista gemere, rispetto ai giorni
in cui l'ho vista felice, ma anche quando la vedevo sorridere, sapevo
che il suo corpo era martoriato e la sua anima era lacerata. Lei mi ha
chiesto di pregare perché la sua morte sia buona e santa, io l'ho
accontentata, anche se so che lo sarà certamente, perché quando
avverrà, sarà assistita dalle persone più sante del Paradiso, dalla
Madonna, da S. Giuseppe e dalla mamma, che la introdurranno in
Paradiso, dove Tu, Gesù, suo sposo, l'accoglierai e la presenterai a
tutto il Paradiso come la sposa più fedele, colei, che Ti è stata più
vicino, colei, che ha preso su di sé le Tue sofferenze e le ha fatte
proprie. Il Paradiso innalzerà a Te, Dio mio, inni, canti e salmi. Ma
ora che la sua vita sembra avviarsi alla conclusione, incontra
sofferenze continue e dolori tremendi. Ero presente quando la
Madonna le ha chiesto di compiere l'ultima missione, che Tu vuoi che
faccia: soffrire e immolarsi per la conversione dei giovani, che sono
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come pecore senza pastore; o, se hanno dei pastori, sono mercenari,
perché non insegnano i Tuoi comandamenti, non hanno nel cuore il
Tuo amore, non hanno nell'anima la Tua grazia. Hai scelto ancora
una volta una persona umile, semplice, condannata dal mondo,
esaltata dal Cielo per quest'ultima missione. Se lo permetti, Dio mio,
io impegnerò me stesso e tutta la comunità a condividere le
sofferenze di Marisa, e affiancarla con la preghiera, con i digiuni, con
i sacrifici e i fioretti, perché lei possa avere, come Tu avevi,
inizialmente, deciso, un finale più sereno e tranquillo. Vederla
soffrire come in questi giorni e, soprattutto in questa notte, mi ha
fatto star male, malissimo. Dio mio, concedici un po' di pace e
serenità. Devo ringraziarTi per tutti gli aiuti che ci hai dato, per le
persone che hai salvato dalla morte o dall'ospedale; io e lei siamo tra
le persone salvate. Ti ringrazio, mio Dio, perché le dai la possibilità
di godere il mare, un mare caldo, riscaldato dal Tuo amore, in cui ci
beamo e nuotiamo sereni e giulivi come bambini. Mentre nuotiamo
viene la Mamma, viene lo Spirito Santo, anche Tu, Dio Papà sei
venuto: la Trinità è venuta per delle piccole creature. Chi siamo noi
rispetto a Dio Onnipotente? Tu hai detto: "Vengo perché vi amo
tanto, figli miei", ed è su questo Tuo amore, che io faccio affidamento
e Ti dico: Dio mio, se questa è la Tua volontà, alleggerisci a lei la
sofferenza e accetta, l'impegno della mia comunità per rendere a
Marisa questi giorni più sereni e felici. Lei mi ha chiesto di fare una
preghiera per una morte santa e buona, ma Tu l'hai già dichiarata
santa e se uno è santo, la morte sarà santa. Io mi permetto di dire,
non farla morire adesso, come vorrebbe lei, perché sarebbe
traumatica la sua morte in questo momento, in queste condizioni, in
questa situazione. Dio mio, so che stai ascoltando queste mie povere
parole. Gesù, so che sei vicino alla Tua sposa. Spirito Santo, so che
aiuti colei, a cui hai dato tanti doni e carismi. Madre dell'Eucaristia,
tu hai appoggiato il capo di Marisa sul tuo petto, come quando hai
appoggiato il capo di Gesù morto e deposto dalla croce. Nonna
Iolanda, tu sei la nostra mamma della Terra, tu che hai vissuto con
noi gli ultimi anni della vita, che abbiamo cercato di rendere, per
quanto è possibile, più serena, meno difficile, meno dura, meno
sofferta, ora fa' lo stesso per tua figlia: tu, che sei così cara a Dio, tu,
che sei così potente presso Dio, chiedi a Dio, insisti, perché dica
presto "Basta". Dio mio, rendile l'ultimo periodo della vita più sereno
e più tranquillo, perché vogliamo ricordarla felice, serena, non
schiacciata, devastata dalla sofferenza, che ha già generato tante
conversioni. Una missione iniziata pochi giorni fa, conta sul Tuo
quaderno la conversione di centinaia di giovani. Grazie, mio Dio, di
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avermi ascoltato. A Te solo, l'onore, la gloria, l'osanna, l'alleluia per
tutti i secoli dei secoli. Amen
Silvi Marina (TE), 25 luglio 2008 - ore 2:50
Lettera di Dio
Marisa - Mi avete preso in parola. Ho detto sì per aiutare i giovani,
ho chiesto agli adulti e ai nostri giovani di aiutarmi e qualcuno ha già
risposto affermativamente. Però il mio sì non era legato alla
sofferenza del Vescovo, ma solo alla mia sofferenza, e in un modo
pacato, non così atroce. Mi sono sentita bruciare dappertutto, non ce
la faccio in questo modo. È vero abbiamo passato dei giorni buoni e
dei giorni non buoni e la maggior parte di questi ultimi non sono
dipesi da Gesù, ma dagli uomini. Tu, Madonnina e Gesù, ci avete
aiutato tanto, ma in questi ultimi giorni ho sofferto moltissimo. Non
ritirerò mai il mio sì, ma cercate di prenderlo con benevolenza e con
dolcezza. Aiutatemi, perché sto andando a fuoco in tutto il corpo e il
povero Vescovo soffre. Voi avete detto che saremmo stati meglio, che
lui sarebbe stato bene, ma poiché la mattina va a camminare non
significa che avete mantenuto ciò che avete promesso. Il Vescovo
deve vivere più tranquillo e non soffrire così tanto quando io sto
male. Voi lo sapete, io non dirò mai di no a Dio, anche se a volte mi
lamento, strepito, e dico anche che il mio Vescovo è cattivo perché
non mi ha portato all'ospedale.
Madonna - Ma il Vescovo ha fatto bene, Marisella, non doveva
portarti all'ospedale.
Marisa - Lo so, ma quando i dolori sono molto forti, uno non capisce
quello che dice. Ti ripeto io non ritiro il mio sì, ma dovete aiutarci,
dovete darci il Vostro aiuto, perché ce lo meritiamo. È da molto
tempo che ci fate soffrire. Sia fatta la Tua volontà, ma aiutateci. Fino
alle quattro del mattino faccio la veglia, se non avessi i dolori così
forti la farei più volentieri per quelli che devono convertirsi. Ma se
mi fate fare la veglia con tutti i dolori, come posso andare avanti. Io
sono molto stanca ed il Vescovo è più stanco di me perché queste
situazioni dolorose lo distruggono, non ce la fa più a sopportarle. È
vero abbiamo passato dei giorni buoni e delle nottate buone, ma è
poco per noi che abbiamo sofferto tanti anni.
Vescovo - Troppi anni.
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Marisa - Sentito? Allora vi costa così tanto farci stare un pochino
meglio? Se io sto un pochino meglio, sta bene anche il Vescovo. Ma
se io sto molto male, a chi mi rivolgo? Devo ricorrere per forza a lui,
io non ho nessuno. E allora ricorro a voi e vi dico: aiutateci. Fate che
tutto questo sia stato passeggero e che da oggi staremo un pochino
meglio. Stai tranquilla che non ritiro il mio sì; per tutti i giovani del
mondo eccomi qui, sono pronta, ma non a soffrire così atrocemente e
sentire il mio corpo bruciare. Ti prego, Madonnina Santa, non mi far
vedere mamma piangere sempre, aiutateci perché abbiamo bisogno
(viene recitato un Padre, Gloria ed Ave). Madonnina, attendiamo con
ansia il Tuo aiuto. Se vuoi aiutarci, parte un grazie dal profondo del
nostro cuore, e credo che ce lo meritiamo. A questo punto fate voi, io
non so più che dire e non so più che fare. Se il Vescovo ha qualcosa
da dirvi parlerà lui, io non ho più parole.
Madonna - Vuoi dire qualcosa, Eccellenza?
Vescovo - Sono sconvolto.
Madonna - No, non devi essere sconvolto.
Vescovo - Sì, sono sconvolto e non ho altro da aggiungere perché
verrebbe fuori tanta amarezza dal mio cuore. È lecito a noi dire che
siamo nell'amarezza più totale?
Madonna - Sì.
Vescovo - E perché continuate a farci vivere in questo modo? A me
non avete chiesto neanche il parere, solo a lei l'avete chiesto. Quale è
la mia parte in tutto questo?
Madonna - Aiutare tua sorella, lei può soffrire.
Vescovo - No fino a questo punto.
Marisa - Hai sentito, no fino a questo punto.
Madonna - Quando tua sorella si alza, perché non riesce a dormire,
lasciala fare. Lei va in silenzio buona, buona a pitturare ed è felice
così. Quando le arriva il sonno vedrai che va a dormire anche lei.
Non ti devi preoccupare se lei non dorme, noi l'aiutiamo.
100
Marisa - Ma stasera non era soltanto impossibile dormire, è che
andavo a fuoco.
Madonna - E allora ti abbiamo aiutato.
Marisa - È doloroso soffrire così tanto e a lungo, prima che arrivi
l'aiuto.
Vescovo - Avevo chiesto di non assistere più a queste scene
tremende, di non vedere più queste scene dolorose, perché mi
distruggono. Permettimi, facciamo un confronto: se al posto mio c'eri
tu e al posto di Marisa c'era S. Giuseppe, dopo molti anni di
sofferenza come avresti reagito tu, tenendo presente che Marisa ha
sofferto più di Gesù.
Madonna - Avrei reagito come Marisella. Non accetto che tu debba
soffrire per lei, questo no. Figlio mio, come li salviamo tutti questi
giovani?
Vescovo - In questo modo?
Marisa - Senza bruciore, però. Quando non dormo, lavoro e
guadagno anche dei soldini, hai visto! Rido per non piangere.
Vescovo - Io desidero un pochino di pace, desidero un po' di serenità.
Madonna - Hai ragione.
Vescovo - Non è vero che abbiamo avuto giorni sereni.
Madonna - Sì, avete avuto giorni sereni.
Vescovo - … E nottate tremende.
Madonna - Figli miei, ora andate a riposare, io veglierò sul vostro
sonno.
Silvi Marina (TE), 26 luglio 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
101
Marisa - Sei venuta? Pensavo non saresti venuta.
Madonna - Vengo solo quando ci sono persone in grazia.
Marisa - Aiutami a stare un po' meglio. Mamma!
Nonna Iolanda - Ciao, figlia mia. Non vediamo l'ora che venga in
Paradiso e questo avverrà presto, ma tu sai che il presto di Dio non è
il presto degli uomini.
Marisa - Non vedo l'ora anch'io, mi sono stancata di stare sulla
Terra.
Nonna Iolanda - Ringrazio l'Eccellenza per tutto quello che fa per te
e gli mando un bacio. Ringrazio anche i giovani, che vengono ad
aiutarti.
Marisa - Grazie, mamma, ciao.
Madonna - Grazie, Eccellenza, per tutto quello che fai, sei un uomo
forte. Il Vescovo è più forte di San Giuseppe, perché ha affrontato e
affronta da molto tempo nella vita situazioni più difficili. Il Vescovo è
santo, tu sei santa.
(Marisa prende le mani di Marco e Paola)
È stato molto bello quello che avete fatto oggi. Non bisogna sempre
aspettarsi parole dolci, devono esserci anche momenti in cui bisogna
confrontarsi, questo significa amarsi. Siate sempre sinceri tra voi.
Dio ha voluto la vostra unione. Se discutete, non andate a dormire
prima di avere fatto pace.
Marisa - Cos'era il fuoco che ho sentito l'altra notte? Ho sentito
bruciare tutto il corpo.
Madonna - Hai provato la sofferenza di bruciare tra le fiamme, come
molti martiri.
Marisa - È stato terribile, ho provato una grandissima sofferenza, ti
prego di non farmela più provare.
Madonna - Sentivi il fuoco e in quel modo Dio ti ha permesso di
salvare cinquecento giovani. Ora, complessivamente sono settecento.
102
Marisa - Ti prego, non datemi più quel tipo di sofferenza, è troppo
forte per me, non ce la faccio a sopportarla.
Madonna - Stai tranquilla, non ti verrà più data. Avrai, comunque,
altri tipi di sofferenza, perché soffrire è la tua missione.
Marisa - E il problema dell'intestino?
Madonna - Si è trattato di un'occlusione intestinale, dalla quale ti
abbiamo salvata. Potevi morire, ma non era ancora giunto il
momento e Dio Padre è intervenuto.
Silvi Marina (TE), 26 luglio 2008 - ore 20:18
Colloquio fra Gesù e Marisa
Marisa - Che begli occhi hai, Gesù.
Gesù - … Stai facendo la missione più difficile.
Marisa - Perché le hai date tutte a me?
Gesù - Perché hai un cuore grande e chi ha un cuore grande è pronto
a tutto.
Marisa - Ho tanta ciccia.
Gesù - Dio non guarda la ciccia, guarda il cuore.
Marisa - Quando oggi è venuta mamma con la Madonna e mamma ha
parlato del Vescovo, dell'Eccellenza, io ho provato una grande gioia
perché il Vescovo ha voluto molto bene a mamma, l'ha trattata come
una regina.
Gesù - Come una mamma.
Marisa - Sì, come una mamma. Gesù, quando vieni, mi fa piacere, io
ti voglio tanto bene, però non riesco ad essere buona.
Gesù - Cosa ti ha detto oggi la Mamma del Cielo, la Madre
dell'Eucaristia?
103
Marisa - Tua Mamma!
Gesù - Non dire che non sei buona, non lo devi dire.
Marisa - Mi viene spontaneo.
Gesù - E ha aggiunto: "Tu sei una santa".
Marisa - Io?
Gesù - Sì. Ti viene da ridere?
Marisa - Sì, mi viene da ridere, perché sono così cattiva!
Gesù - Se il mondo fosse composto da persone come te, sarebbe più
bello del Paradiso Terrestre.
Marisa - Gesù… Gesù, in questi ultimi tempi non riesco tanto a
perdonare.
Gesù - Il perdono viene dal cuore. Molte persone, quando ricevono
delle offese, delle cattiverie, delle calunnie, per farsi belle davanti
agli altri dicono: "Io ho perdonato colui che mi ha offeso", ma nel loro
cuore non c'è né perdono, né amore. Nel tuo cuore invece c'è l'amore
e c'è il perdono.
Marisa - … C'è perché non mi piace non perdonare. Oggi, Gesù, ho
avuto una grande gioia, speriamo che duri. Sai come diceva mamma?
"Sandura."
Gesù - Ricordati, Dio dà le grazie e l'uomo deve corrispondere alle
grazie. Dio non si sostituisce all'uomo, alla sua volontà. Dio dà tutte
le grazie, tutti gli aiuti e poi dice: "Ecco, Io ti ho messo in mano la
forza necessaria, se vuoi, dipende da te utilizzarla, però puoi anche
rifiutarla" così ha detto un grande teologo, S. Agostino, di cui il
Vescovo ha parlato qualche volta…
Marisa - Gesù, una volta Tu hai detto che non c'è nessun teologo,
nessun mariologo che parla come l'Eccellenza. Quanto sei bello,
Gesù, mi sto incantando a guardarti.
Gesù - Anche tu sei bella.
104
Marisa - No, io sono una donna della Terra.
Gesù - Tu sai che tutte le persone del Cielo quando vanno da
qualcuno della Terra per parlargli, dare dei messaggi, affidare delle
missioni a nome di Dio, vedono l'anima se è bella, profumata di virtù,
piena d'amore, desiderosa d'immolazione. Anche se qualche volta
brontoli, Dio non si offende. Sapessi quante volte brontola il Vescovo.
Marisa - Perché ne sta passando troppe. Gesù, Tu lo sai.
Gesù - Lo so, lo so.
Marisa - Lui ed io ne stiamo passando di tutti i colori.
Gesù - È vero.
Marisa - Finisco una missione e me ne dai un'altra.
Gesù - Nel mondo, purtroppo, non ci sono persone che vogliono
vivere l'immolazione nel nascondimento. Tutti vogliono apparire in
televisione, tutti vogliono parlare in televisione, tutti vogliono che i
giornali scrivano di loro. Queste persone, quando leggono i giornali,
che spesso addirittura pagano, perché i giornalisti scrivano bene di
loro, si comportano come i pavoni. Davanti a Dio aumentano le loro
responsabilità, perché se non c'è sincerità, non c'è amore. Le
persone, anche quelle che vivono con te, non hanno capito
l'importanza, la necessità di essere sincere, purtroppo continuano a
mentire.
Marisa - Io le ho aiutate, che posso fare ancora?
Gesù - Lo so, anche il Vescovo le ha aiutate e tu sai che il Vescovo si
irrita, quando capisce che c'è insincerità.
Marisa - Anche Marisella.
Gesù - Di fronte ad una menzogna diventa duro, forte, ma non è
diventato mai tanto duro e forte come è stato Gesù con gli apostoli e
con altre persone.
Marisa - Gli apostoli sono diventati tutti santi.
Gesù - Uno su dodici mi ha tradito.
105
Marisa - Quindi non ti devi lamentare. Claudio tante volte dice: "Mi
sento un fallito, sono un fallito". Ma non è vero. Il Vescovo non è un
fallito perché ce l'ha messa tutta, se poi qualcuno non corrisponde,
peggio per lui.
Gesù - Ricordi la parabola del figliol prodigo?
Marisa - Sì, è quella che mi piace di più. La sera giochiamo a fare le
domande sul Vangelo. Che macello, Gesù!
Gesù - Sapessi come tutti ridono e si beano in Paradiso, quando
giocate al Vangelo. Tu hai visto Me, Gesù, la Madonna, San
Giuseppe, nonna Iolanda e tanti altri santi.
Marisa - … E ridevate, ridevate, ridevate.
Gesù - Perché conosciamo le domande che fa quel furbacchione del
Vescovo, prima che le dica.
Marisa -A me il Vescovo ha detto che la mia memoria non è più
quella di prima, la mia vista non è più quella di prima, le mie
orecchie non sono più quelle di prima.
Gesù - La tua salute non è più quella di prima. Lo sai che la tua
salute in questi ultimi venti giorni è andata ulteriormente
peggiorando?
Marisa - Eppure io mi sento …
Gesù - Non lo dire, sarebbe una bugia.
Marisa - Con lo stomaco sto tribolando molto, ma il dolore alle
gambe, quando vado nell'acqua, mi passa.
Gesù - Quanto tempo stai nell'acqua?
Marisa - Anche un'ora, io non uscirei mai.
Gesù - Quante sono le ore di una giornata?
Marisa - Ventiquattro.
106
Gesù - Allora, un'ora stai bene e ventitré soffri.
Marisa - Già è tanto; quelli che stanno in ospedale non stanno bene
neanche un'ora.
Gesù - Ma nessuno degli ammalati sta male e soffre quanto te.
Marisa - Se lo sai, perché mi fai soffrire?
Gesù - Te l'ho detto prima, non ci sono altre anime che mi aiutano a
portare la croce. Non ci sono, perché tutti vogliono emergere. Lo sai
qual è il motivo per cui non ci sono più veggenti? Perché tutti
volevano diventare delle "Star", tutti pretendevano che le loro
apparizioni fossero le più grandi e le più importanti.
Marisa - Io non sono così, io non voglio essere così.
Gesù - Ed hanno cominciato a dire bugie su bugie: "La Madonna mi
ha detto…, la Madonna mi ha annunciato", e non era vero niente.
Questo lo sai.
Marisa - Purtroppo sì.
Gesù - Ti ricordi quello che ha detto il Vescovo? Quali sono i tre
grandi mali della Chiesa?
Marisa - I sacerdoti, le suore e i veggenti.
Gesù - Ha ragione.
Marisa - Pure io ci sto in mezzo?
Gesù - No. Non tutti i sacerdoti sono dei Giuda, non tutte le suore
sono sacrileghe. E non tutti i veggenti sono dei traditori e dei
mercenari. Tu sai che hanno ricchi conti in banca, si sono comprati
gioielli, case confortevoli, macchine e addirittura, quando affrontano
dei viaggi, perché dicono che devono portare l'annuncio, il
messaggio nel mondo, e non è vero, hanno al seguito, come il Papa,
anche il medico. Non è questo quello che Dio vuole. Ti ricordi quello
che ha detto la Madonna a Don Claudio: "Quando comincerai a girare
devi andare prima nelle nazioni povere"?
Marisa - Sì, io ho già cominciato dalle nazioni povere.
107
Gesù - Sì, ma un conto è in bilocazione e un conto è andarci
normalmente.
Marisa - Ma si soffre anche in bilocazione.
Gesù - Sì, sì, questo è vero. Dove fanno le giornate mondiali della
gioventù? Nelle nazioni ricche.
Marisa - Certo, c'è più posto.
Gesù - Quando invece il Vescovo girerà, dovrà andare prima nelle
nazioni povere.
Marisa - Il Vescovo sente tutto quello che stai dicendo?
Gesù - Certo. Non è importante che ci siano tappeti preziosi, bande
musicali, ministri in ghingheri per accoglierlo.
Marisa - Gesù, conosci anche tu la parola "in ghingheri"?
Gesù - Certo.
Marisa - Senti, Gesù, ti dico un'ultima cosa, perché alle otto e mezza
abbiamo la cena.
Gesù - Se guardi l'orologio hai superato l'ora.
Marisa - Gesù, noi vogliamo comprare una casa a Frontignano, per
avere un appoggio vicino al luogo taumaturgico…
Gesù - E per avere una casa del Movimento che dovrà conservare la
memoria di ciò che è avvenuto in questa zona.
Marisa - Gesù, possiamo farlo?
Gesù - Mi chiedi i soldi?
Marisa - Anche. Gesù, ho pensato di chiedere un'offerta a tutti i
membri della comunità, soprattutto ai giovani, perché guadagnano
più di tante signore.
Devono cooperare tutti, magari con un euro. È poco un euro?
108
Gesù - Non solo le persone di Roma, ma anche quelle fuori Roma
devono cooperare.
Marisa - Certo. È poco un euro? Allora facciamo dieci euro.
Gesù - Va bene.
Marisa - Poi, chi può dare di più, darà di più, chi non gliela fa, non
darà nulla. Io per dare l'offerta devo chiedere i soldi al Vescovo.
Gesù - Lo so, lo so.
Marisa - 'Sto tirchietto non mi dà una lira.
Gesù - È tirchio, il Vescovo?
Marisa - No, ho detto una fesseria, però a me piacerebbe avere
qualche soldino quando esco.
Gesù - Ma li perdi. Quante volte te li ha dati e non ti sei ricordata
dove li avevi messi?
Marisa - Adesso non li voglio, perché stando in carrozzina, che spese
posso fare?
Gesù - Ma quando stavi bene, ti ricordi che ti metteva in mano tutti i
soldi della casa per affrontare le spese?
Marisa - E li perdevo, perché non ero abituata ad avere i soldi. Chi
ha avuto mai i soldi? Devo bere. Gesù mi permetti di bere? Mi si è
seccata la bocca.
Gesù - Certo. Portatele un bicchiere di the.
Marisa - Adesso vorrei, Gesù, che, poiché dobbiamo mangiare, Tu
benedicessi il cibo. (Marisa chiama il Vescovo) Eccellenza! Dov'è
andato? Chiamate il Vescovo e ditegli che c'è Gesù.
Gesù - Dopo la benedizione lo vedrai. Prenderà di nuovo il suo posto.
Ancora non hai capito che se c'è l'uno, l'altro va in Paradiso?
Marisa - Scende Gesù e sale Don Claudio.
109
Gesù - Esatto. Adesso vi benedico.
Silvi Marina (TE), 29 luglio 2008 - ore 21:00
Lettera di Dio
Madonna - …Ringrazio il Vescovo per la generosità che ha verso di
voi. Marisella, ti stavi lasciando andare in silenzio, e il tuo sposo mi
ha detto: "Mamma, aiuta Marisella, ti prego" ed anche per me è stato
duro aiutarti. Non dovete forzarla a mangiare, più di tanto non può
mangiare, il suo stomaco è ridotto ai minimi termini. Il cancro lavora,
cammina, mangia, e continua a mangiare. Dovete essere molto
sensibili, dolci, comprensivi verso la vostra sorella; Noi dal Cielo la
stiamo aiutando moltissimo. Ti ringrazio, Vescovo, perché hai detto
che hai sentito l'aiuto per Marisella e soprattutto per te, perché hai
potuto fare un mese di sport per cercare di rimettere a posto la tua
gamba. Per Marisella la permanenza al mare è stata piena di
sofferenze. Purtroppo è chiamata ancora da Dio per altre missioni, e
sono tante, ma quando partirà da questo mondo così corrotto,
sentirete molto la sua mancanza. Sentirete molto la mancanza di una
persona che, anche nella sofferenza, fa ridere, sa fare delle battute
per tirare su il morale alle persone. Ha sofferto molto questi ultimi
giorni per una persona che non lo merita, però conoscete la sua
sensibilità, il suo amore verso tutti. Io, la Madre dell'Eucaristia, vi
ringrazio. Pregate e rimanete a contatto con Marisella, perché lei vi
porta a contatto con Gesù e con me. Coraggio. Grazie, Marco, per
quello che fai per i miei figli, grazie a voi che siete qui con Marisella.
Marisa - Senti, Madonnina, lo sai che mi chiamo Alma?
Madonna - Sì, lo so. Ti piace Alma? Vuoi che ti chiamo Alma?
Marisa - Come vuoi, va bene.
Vescovo - Possiamo trascorrere la nottata in preghiera per Marisella?
Madonna - Scusa, Eccellenza, ma su questo non sono d'accordo,
perché se crolli anche tu, Marisella non può aiutarti.
Vescovo - Faccio due ore io e due ore gli altri.
Madonna - Fate come vi sentite di fare.
110
Vescovo - Grazie.
Madonna - Non metto stop alle vostre richieste, però pensateci bene.
Marisa - Come fa Marco a fare due ore di preghiera, se dorme come
un ghiro.
Madonna - Va bene, Marisella, sei spiritosa, mi piaci così. Figlia mia,
la tua è una sofferenza molto grande, tu lo sai, ho detto anche che è
più grande di quella di qualcuno a me molto caro. Quando Marisella
non può dormire, lasciatela andare a pitturare, lasciatela fare
qualcosa, perché quando sta sul letto e non dorme, le vengono tanti
pensieri e tante preoccupazioni. Lei prova a dipingere fino alle due,
alle tre, alle quattro, poi non ce la fa più, e deve prendere dei
medicinali per andare a dormire, anche per questo lo stomaco non
funziona bene, perché prende troppi medicinali. Comunque il
Vescovo è anche un buon dottore.
Ciao, miei cari figli, mando un bacio a tutti. Insieme al mio e vostro
Santo Vescovo benedico voi, i vostri cari e i vostri nipotini. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate
nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo.
Ciao.
Marisa - Ciao, Mamma. Mamma, mi stai vicino? Stamattina quando
avevo bisogno non sei venuta.
Nonna Iolanda - Avevo da fare con Dio, Marisella, figlia mia adorata,
coraggio.
Marisa - Saluta il mio sposo. Ciao.
Nonna Iolanda - Ciao a tutti.
Silvi Marina (TE), 30 luglio 2008 - ore 19:50
Lettera di Dio
(Apparizione avvenuta al mare)
111
Madonna - Ciao, Maria Alma.
Marisa - Lo sai che cosa significa?
Madonna - Certo, Marisella, io so tutto.
Marisa - Ho imparato questa parola giocando al Vangelo.
Madonna - Pregate tanto per la vostra sorella, aiutatela.
Marisa - Oggi ho un po' di problemi in acqua con il baricentro.
Madonna - Una persona che soffre e deve morire, ride, scherza e tira
su gli altri. Hai fatto molto ridere tutto il Paradiso, ancora adesso
stanno ridendo alle tue battute. Non si è mai vista sulla Terra una
creatura che faccia ridere così tanto, nonostante tutti i dolori e tutti i
problemi. Tutto ciò che hai detto andava bene, soltanto non ripetere
quella parola.
Marisa - Non la dico mai, era la prima volta, ma avevo un groppo allo
stomaco e mi è venuta dal cuore.
Marisella, tu non sei mai sola, hai il Vescovo e Noi del Cielo. Pregate
per Marisa, voi che le siete vicino e la conoscete, affinché abbia la
forza di fare fino in fondo la volontà di Dio.
Frontignano (MC), 1° agosto 2008 - ore 23:27
Lettera di Dio
(Marisa sta male)
Marisa - Madonnina, se non puoi far nulla, aiutami almeno a
sopportare questo grande dolore, non gliela faccio più. Sono tanti
anni che soffro e adesso non gliela faccio più, non gliela faccio più. Ti
prego, fa' qualcosa, aiutami a sopportare il grande dolore. Non ti
dico di toglierlo, ma di aiutarmi a sopportarlo. Aiutami a sopportare
questo grande dolore, è immenso, sembra che dentro mi scoppia
tutto, io non ce la faccio più.
Madonna - Marisella, lo so che soffri tanto, ma hai detto sì a Dio e
devi continuare a salvare i giovani di questo mondo.
112
Marisa - Sì, sono d'accordo, però fammi sentire meno dolore, non
gliela faccio a sopportarlo. Sono ormai anni e anni che soffro, non
gliela faccio più, mi sento molto stanca, fatelo almeno per mio
fratello Vescovo.
Madonna - Marisella, io ti aiuterò come posso. Fa' dei respiri
profondi. Io ti aiuto, ma non ti posso togliere il dolore.
Vescovo - Almeno un pochino, Mamma santa del Cielo.
Marisa - Fammi stare solo un pochino meglio.
Vescovo - Se tu le togli un po' di dolore, io mi metterò tutta la notte
in preghiera, ma non farmela vedere che soffre così tanto.
Marisa - Hai sentito?
Madonna - È Dio che decide.
Vescovo - Mi sono rivolto anche a Lui.
Marisa - Io ho detto sì, perché amo tutti, ma non pensavo di dover
soffrire ancora così tanto. Pensavo che gli ultimi tempi della mia vita
fossero più felici, più belli con i ragazzi e con il mio Vescovo, fratello,
padre, tutto. Ci stai distruggendo tutti e due, ci state distruggendo.
Madonna - Non parlare così, Marisella, non è così, credimi. Alma
cara, Maria Alma, stella del cielo, creatura del Cielo, perla di Dio,
non è così, ma quando si dice sì a Dio...
Marisa - Allora non gli dirò più sì, perché sto troppo male e faccio
star male anche le persone che mi sono vicine. Almeno fatemi stare
un pochino meglio, solo un pochino.
Madonna - Già stai un pochino meglio, perché tu non sai cosa c'è.
Vescovo - C'è il tumore? C'è il tumore?
Marisa - Sento aghi dappertutto. Perché devo vivere in questo modo?
Io non potrò mai godere durante la vita? Perché devo soffrire così
tanto?
Madonna - Più ami e più soffri, figlia mia.
113
Marisa - Allora, voglio amare di meno e non dico più sì. Posso ritirare
il mio sì?
Vescovo - Sì, lo puoi ritirare.
Marisa - Lo posso ritirare?
Madonna - Marisella, dici no a Dio?
Marisa - Ma che devo fare?
Madonna - Marisella, tu non ti accorgi che stai un po' meglio, anche
se la sofferenza è forte, e tu soffri dolori atroci.
Vescovo - Permettete a me di dire due parole? Come possiamo vivere
in questo modo?
Madonna - Come avete vissuto fino adesso. Dio vi dà la forza.
Marisa - Io non la sento.
Madonna - Dirò a Dio che sei pronta a rinunciare.
Marisa - No, questo no, però mi faccia stare un pochino meglio.
Madonna - Coraggio, Marisella, ti sono vicina, ti sono accanto, come
hai accanto tuo fratello Vescovo.
Marisa - Ma lui soffre, lui sta male. Non vedete che sta male? Anche i
giovani, che mi vogliono bene, stanno male.
Madonna - Sì, lo so. Coraggio, sii forte. Ti do la mia benedizione,
insieme al Vescovo: nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen.
Vescovo - Marisella mia, come stai adesso?
Marisa - Un pochino meglio, un pochino meglio.
Frontignano (MC), 1° agosto 2008 - ore 23:56
Lettera di Dio
114
(Marisa sta male)
Dio Padre - Marisella, pensi che sono un Dio cattivo?
Marisa - No, non ho mai pensato questo, vorrei solo stare un pochino
meglio. Dio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Dio Padre - Figlia mia, creatura del Cielo, creatura di Dio, amore di
Dio, non ti ho abbandonato, ti ho chiesto di soffrire e tu hai detto sì.
Marisa - Non pensavo di soffrire così tanto, perché il mio corpo è
stato mangiato dalla sofferenza.
Dio Padre - Figlia mia adorata, Io sono il tuo Dio. Io chiedo, busso e,
a seconda della risposta, accetto, ma ti aiuterò a stare meglio.
Marisa - Quando? Quando? Mi sento morire. Mamma, non piangere,
mamma, io sono felice lo stesso, solo non ho la forza di sopportare
tutte queste sofferenze. Prima di tutto mi fanno male le stimmate e
poi ho molti dolori naturali. Li hai avuti anche tu, Mammina, parla
con Dio. Dio, Dio mio! Mi sento abbandonata, ma voglio fare la Tua
volontà! Io sono una misera creatura terrena, io sono una grande
peccatrice.
Dio Padre - Cosa dici, Marisella? Tu sei una grande peccatrice? Se
tutti i peccatori fossero come te, il Paradiso sarebbe pieno, pieno.
Marisa - Quando soffro così tanto, mi sento una grande peccatrice,
perché dico: "Dio mi fa soffrire, perché sono una grande peccatrice".
Dio Padre - Non è così, tu non sei una grande peccatrice. Io starò
vicino a te, con la Madre dell'Eucaristia, con la tua mamma col tuo
Sposo Gesù.
Marisa - Fatemi stare un pochino meglio, fatelo per l'Eccellenza,
fatelo per i ragazzi, fatelo per Gioele, Mariselle, Adrian, Ismaele,
Miriam, Mariasole, Sara, Emanuele, Samuele, Jacopo, fatelo per loro,
per i miei nipoti. Vi prego, fatelo soprattutto per l'Eccellenza. Non
può continuare a vivere e a soffrire sempre.
Dio Padre - Vedrai, Marisella, il tuo Dio ti aiuterà.
115
Marisa - Quando? Quando? Dio, non ci fai dire neanche la S. Messa, è
un aiuto questo?
Dio Padre - Tu soffrivi tanto e ho preferito farti svenire, così si
calmava un po' il dolore.
Marisa - Dio, perdonami, forse ho dubitato di Te, ho dubitato del Tuo
amore, non lo so. Mi sembra di amare tutti e poi mi accorgo che,
invece, sono una peccatrice. Posso domandarlo al mio confessore?
Dio Padre - Sì, chiedi pure.
Marisa - Sono una grande peccatrice?
Vescovo - Non sei neanche una peccatrice.
Marisa - E chi sono io?
Vescovo - Sei un'anima che si immola giorno e notte, in
continuazione, nella sofferenza più totale. Il tuo corpo è macerato
dalla sofferenza, come i chicchi di grano vengono macerati dal
mulino.
Marisa - Porto anche te con me. Credimi. Non voglio che tu soffra
per me e invece, vedo che soffri. Dio, permetti che beva un po'
d'acqua? (Tutti insieme). Padre nostro... Dio mio, fallo per
l'Eccellenza e fallo per i miei figli.
Dio Padre - Vedi, Marisella, quanto è grande il tuo amore? Ti
preoccupi sempre degli altri e questo è bello, questo ti rende ricca di
amore.
Marisa - Davvero? Mi fai stare un pochino meglio?
Dio Padre - Sì, angelo mio, tesoro di Dio.
Marisa - Ciao, Dio, ciao, grazie. Ciao, mammina, non piangere,
altrimenti non gliela faccio a sopportare tutto. Sii felice per te e per
me e prega per l'Eccellenza. Ciao, mamma.
Frontignano (MC), 3 agosto 2008 - ore 20:47
Lettera di Dio
116
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Con gioia sono
venuta qui, in questo luogo, dove nel '97 siete stati minacciati dal
demonio. Lui ha cercato di spingervi nel burrone per farvi rotolare di
sotto, ma sono arrivata io, poi è arrivato Gesù, il mio e vostro Gesù e
vi abbiamo salvato. Molte volte il diavolo ha tentato di uccidervi, ma
ancora siete qui, perché io sono con voi, Gesù è con voi, Dio è con
voi.
Marisa - Dio mio, grazie perché sei venuto.
Dio Padre - So che soffri, Marisella, perché le altre due persone non
sono qui presenti, ma Io non posso mandare Gesù Eucaristia e sua
madre, vostra madre, in mezzo a persone che non sono a posto. Io
voglio che viviate in grazia, sempre, vi voglio semplici, umili, come il
piccolo Gioele che si muove nel grembo materno. Io sono Dio, Io
comando, posso fare ciò che voglio.
Marisa - Facci trovare anche la trota.
Dio Padre - Vi farò trovare anche la trota. Per la grande sofferenza
della vostra sorella oggi sono cinquemila i ragazzi convertiti, ma
devono perseverare, non possono convertirsi e poi tornare indietro.
Voi sapete che nel mondo ci sono milioni e milioni di ragazzi che
devono essere convertiti. Quando mandiamo la sofferenza alla vostra
sorella, è perché ha detto sì. Voi aiutatela a portare questo fardello
molto pesante.
Marisa - È andato via, non vedo più la luce, non Ti sento più, Dio.
Madonna - Marisella, sono io, la Mamma, che a nome di tutto il
Paradiso ringrazio te e coloro che ti aiutano a portare questo
fardello, come Dio ha detto. Pregate e amatevi come Gesù vi ha
amato tutti. Ora mi ritiro perché anche tu, Marisella, devi rientrare a
casa per non ammalarti. Senti un venticello fresco mandato da Dio e
vedi volare gli angeli intorno a voi. Coraggio a tutti. Insieme al mio e
vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari e tutti i bimbi. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo. Coraggio, Marisella, rientra in macchina.
117
Marisa - È così bello quando ti vedo. Prima ho detto una parolina un
po' forte, ma quando ci vuole, ci vuole. Grazie. Sei d'accordo con me
che non devono dire ogni stupidaggine al Vescovo?
Madonna - Certamente, ma ora rientra in macchina perché fa freddo.
Frontignano (MC), 4 agosto 2008 - ore 20:50
Lettera di Dio
Marisa - Lo stomaco mi fa male, il tumore dentro lavora e mangia.
Madonna - Ma io sono sempre con voi. I due uomini non devono
mangiare tanto e le due donne devono mangiare un pochino di più,
specialmente Paola, lei non ha il mal di stomaco.
Marisella, sono venuta per farti compagnia e per farti vedere che ti
sono sempre vicino.
Marisa - Vorrei sapere che intenzioni avete stanotte. Volete farmi
passare un'altra nottata in bianco?
Madonna - Tu hai detto che sei prigioniera di Dio.
Marisa - E allora?
Madonna - Adesso mangia qualcosa, poi ci vediamo. Buon appetito,
figli miei.
Tutti - Grazie.
Madonna - Auguri alla nuova coppia. Comportatevi bene, vogliatevi
bene e siate sinceri l'uno con l'altra. Ditevi tutto, non nascondetevi
nulla, come hanno fatto sempre i due grandi miei figlioli.
Marisa - Va bene; cercherò di mangiare qualcosa.
Frontignano (MC), 4 agosto 2008 - ore 21:50
Lettera di Dio
Marisa - Volevo andare a disegnare per non creare problemi, ma non
ce la facevo a spostarmi perché stavo troppo male. Hai visto? Non
118
sempre riesco a nascondere la sofferenza. Madonnina, aiuta noi due,
aiuta i tuoi figlioli, fa che l'incontro di questi due giovani così bello
continui fino alla fine della loro vita, non come il nostro, perché noi
abbiamo molto sofferto e continuiamo a soffrire. Non credo di
chiederti tanto se ti chiedo di farmi riposare oppure di non avere
dolori e restare sveglia, purché riesca a dormire l'Eccellenza.
Madonna - Marisella, Marisella cara, angelo di Dio, perla di Dio,
creatura del Cielo, dobbiamo fare tutti la volontà di Dio.
Marisa - Scusa quale sarebbe la volontà di Dio? Che devo passare
questa notte come quelle passate?
Madonna - Spero di no, ti sono vicina, ma anche Dio ti ama alla follia.
Marisa - Se tutti quelli che ama, li ama come ama me, la follia è mia,
perché divento pazza.
Madonna - Coraggio, Marisella, coraggio, il tempo si avvicina e tutti
ti ricorderanno per come hai sofferto, hai reagito, hai sorriso e fatto
divertire le persone. A me non stupiscono affatto le parole che dici: è
così bello ridere e far ridere gli altri, tenere su il morale di tutti e tu
hai questa capacità. Sei simpaticissima. Hanno ragione gli altri,
specialmente Chiara quando dice: "Quando stai giù è il momento che
sorridi, sei più allegra e metti tanta forza di volontà per non cadere".
Marisa - Sì, ma stanotte ho sempre pianto.
Madonna - Sì, lo so. Io ti ero vicina e ti abbracciavo, ma tu non mi
sentivi; questo mi è dispiaciuto, perché io ero con te.
Marisa - Ma se sei con me, perché non mi aiuti?
Madonna - L'aiuto c'è, credetemi figli miei, non dite più che l'aiuto
non c'è, se non ci fosse, tu ora saresti in un letto a tormentarti e a
rigirarti per dolori molto atroci mai patiti da nessun uomo sulla
Terra. Coraggio e avanti. Voi due, miei cari figliolini, vogliate bene ai
vostri genitori, non quelli che vi hanno partorito, ma quelli che hanno
cercato di darvi un aiuto molto forte. Non fateli soffrire almeno voi.
Siate buoni, siate capaci di amare e di aiutare. Grazie a nome di tutto
il Paradiso.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
119
Marisa - Quanta luce, mamma mia.
Madonna - Sì, adesso questa luce, Marisella, va via. Coraggio, andate
a casa.
Vescovo e giovani presenti - Ciao, ciao.
Marisa - Salutami Mamma.
Madonna - Eccola qui Mamma.
Marisa - Ciao, Mamma. Scusa se ogni tanto ti chiamo e ti faccio
soffrire ancora, perché vedo che piangi sempre quando vieni e io sto
male. Ma che posso fare?
Nonna Iolanda - Dio, Gesù e la Madre dell'Eucaristia dicono: "Rimani
bambina, figlia mia, non crescere mai".
Marisa - Sono cresciuta in lungo e in largo. Va bene. Ciao, Mamma,
ciao.
Vescovo - Ciao, Nonna Iolanda.
Nonna Iolanda - Dai un bacio all'Eccellenza da parte mia.
Marisa - Ci sono Marco e Paola, non so se li hai conosciuti. Loro ci
vogliono bene.
Nonna Iolanda - Devono volervi bene, perché lo meritate. Quando
qualcosa non va, l'Eccellenza deve riprendere tutti, senza distinzione
d'età.
Marisa - Va bene. Ciao, basta. Baci.
Frontignano (MC), 5 agosto 2008 - ore 20:35
Lettera di Dio
Madonna - Vorrei tanto che pregaste per Paolo VI, domani è
l'anniversario della sua morte e quello di nonno Aladino. Inoltre è la
festa della Trasfigurazione. Riunitevi a pregare.
120
Quando mi desiderate, chiedete, come hai fatto tu, Paola, e io vengo,
perché mi fa piacere stare con voi, però senza approfittarne…, basta
una volta.
Vescovo - Al giorno.
Madonna - Vi lascio, miei cari figli. Nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Amen.
Frontignano (MC), 6 agosto 2008 - ore 0:04
Lettera di Dio
Madonna - Marisella non ha potuto partecipare a molti incontri
biblici e questo le manca.
Marisa - Sì, mi manca, perché un conto è stare in cappella, sentire,
carpire quanto dice il Vescovo e un conto è stare in camera e dalla
televisione sentire il Vescovo che parla, mentre i bambini giocano,
strillano e saltano sul letto. Dì al tuo caro figlio prediletto di farci le
domande dirette, senza trabocchetti, perché una come me che non
segue gli incontri biblici da anni, cade nei trabocchetti. Io sono
ignorante, sono una Veggente ignorante.
Vescovo - Stamattina hai parlato benissimo ai due ragazzi che ti
ascoltavano meravigliati, felici e a bocca aperta. Io ascoltavo dietro
la porta e non mi sono mosso perché avevo paura che la mia
presenza ti potesse bloccare.
Marisa - Ma è differente; io ho raccontato le esperienze che ho
vissuto in Paradiso. Il Paradiso adesso è qui con me, perché sono in
grazia, perché ho preso Gesù Eucaristia. Il Vescovo fa le domande a
trabocchetto, questo non lo mando giù, perché mi deve fare le
domande precise. È vero, Madonnina, dì sì.
Madonna - Hai ragione, figlia mia.
Marisa - Il Vescovo mi dice che sono intelligente, ma io non me lo
sento.
Madonna - Marisella, Alma del mi cor, tu offendi Dio così.
Marisa - Adesso offendo pure Dio. Ma che devo dire allora?
121
Vescovo - Non hai memoria.
Marisa - Io non ho memoria. Se oggi sento una cosa e domani la
ripetono, difficilmente io la ricordo. Quando poi gli altri rispondono,
sento che la sapevo, però non me la ricordavo. È un peccato?
Madonna - Ma che dici! Senti, Marisella volevo dirti... (Silenzio)
Marisa - Davvero? È quello che ha detto il Vescovo per strada!
(Silenzio)
Oh, sono contenta, lo sono soprattutto per il Vescovo.
Madonna - Il vostro amore è identico a quello mio e di San Giuseppe.
Basta guardarvi quando cercate di aiutare le persone. Chi capisce
quanto è grande il vostro amore?
Marisa - Io sono fatta così.
Madonna - Angelo del Cielo, Tesoro del Cielo, Vittima d'amore,
Tesoro di Dio. Oh se gli altri veggenti fossero stati come te!
Marisa - Posso dirlo al Vescovo?
Madonna - Sì, questa notte.
Marisa - Aspetta! È mezzanotte e cinque.
Madonna - Noi non abbiamo l'orologio, per noi non c'è orario. Dovete
arrivare a far sì che sia sempre giorno nella vostra anima e nel vostro
cuore ci sia sempre la luce.
Marisa - Posso farti una domanda?
Madonna - Già so cosa mi vuoi chiedere, Marisella. Questo è nei
piani di Dio.
Marisa - Mi fate fare la ninna? Dite che sono una bambina e allora io
voglio fare la ninna durante la notte.
Madonna - Tutto è nei piani di Dio. Tu conosci la missione, tu sai ciò
che Dio vuole da te.
122
Marisa - Non dico per me, fatelo per il Vescovo. (Silenzio)
Madonna - Bene, vi do la mia benedizione, cari figli, e, come sapete
benissimo, vi sono sempre vicina e vi tengo stretti al mio cuore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Marisa - Salutami mamma.
Frontignano (MC), 6 agosto 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
Vescovo - Dio, Uno e Trino, Dio Papà Nostro, Dio Fratello Nostro, Dio
Amico Nostro, a Te la gloria e l'onore nei secoli.
Mio Dio, io, Vescovo ordinato da Te, a nome anche di coloro che sono
presenti, Ti ringrazio perché hai voluto che partecipassimo ad un
momento bello, grandioso, solenne del Paradiso: due Papi che Marisa
ed io abbiamo tanto amato: Paolo VI e Giovanni Paolo I verranno
davanti a Te, alla Tua presenza, godranno la visione beatifica e
saranno inebriati dal Tuo amore.
Dio Padre - Figlio mio, Io sono Dio e oggi, in questo giorno di Festa,
la Trasfigurazione di mio Figlio Gesù, gli angeli prendono questi due
santi papi e li accompagnano davanti a Me.
Marisa - Dio, mi sto emozionando…
Dio Padre - Ecco il grande Paolo VI e il grande Giovanni Paolo I.
Dal Paradiso di attesa gli angeli li stanno portando davanti a Me. Ora
mi vedono, Io li ho resi santi. Un signore in fondo guarda con le
lacrime agli occhi, tu sai che oggi è anche l'anniversario della morte
del tuo papà…
Marisa - Come è possibile descrivere tutto questo per far capire agli
uomini cosa è il Paradiso?
Dio Padre - Io ho deciso così e così sia. Tutti gli uomini della Chiesa,
soprattutto le persone che hanno conosciuto questi due santi, devono
123
sapere che sono davanti a Me e mi vedono, anche se Io sono un
purissimo Spirito.
Marisa - Dio mio, io non ti vedo, ti sento solo. Vedo Paolo VI,
Giovanni Paolo I e tanti altri santi davanti a Te. Dio mio, aiuta noi a
capire questi grandi eventi, anche se non ti vediamo. Tu fai delle
cose grandiose. Come è grande il tuo amore per tutti gli uomini!
Dio Padre - Ho fatto gli uomini a mia immagine e somiglianza,
purtroppo l'hanno dimenticato, Alma Maria, tu lo sai.
Oggi è una grande festa, la Trasfigurazione di Mio Figlio Gesù, ma
più grande è aver preso questi due santi Papi e averli portati davanti
a Me. Qui c'è Gesù trasfigurato.
Marisa - Gesù!
Dio Padre - Hai detto bene, Marisella, le sue vesti sono splendenti,
bianchissime. Tu le vedi bianche come la neve. Non ti preoccupare di
altro, pensa un pochino alla tua salute, ancora per poco.
Eccellenza, hai fede in Me!
Vescovo - Ne ho molta, mio Dio.
Dio Padre - Continua ad averla anche dopo la morte di tua sorella,
perché avrai molto, molto da lavorare per la Chiesa. Purtroppo gli
uomini, quando dico uomini intendo anche le donne naturalmente,
non hanno ancora compreso l'amore di Dio verso di loro e non
cambiano, non si convertono. Non voglio dire altro, rovinerei la festa.
Figli miei, giovani, amatevi come Io vi amo e rispettatevi. Come dice
il vostro Vescovo, che impartisce tanti bei insegnamenti, ci possono
essere anche dei piccoli litigi o discussioni, ma prima di andare a
letto, chiedetevi scusa, datevi un bacio e ricominciate; questo è vero
amore, è vera carità verso tutti.
Vi invito ad amare questi due miei cari figli.
Paolo VI - Eccellenza, io sono Paolo VI, Giovan Battista Montini.
Grazie per l'amore che hai dimostrato nei miei confronti.
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Giovanni Paolo I - L'hai dimostrato anche verso di me. Io sono
Giovanni Paolo I, Albino Luciani.
Dio Padre - Grazie, Eccellenza, per l'amore che hai verso i sacerdoti
che purtroppo non ti hanno rispettato, ma Io, Dio, ti rispetterò fino
alla fine! Quando verrai a godere qui con Me, sarai felice più di tutti!
Coraggio, Marisella, il tuo compito è duro, lo so, è molto duro! Il tuo
corpo è martoriato, pieno di piaghe, visibili ed invisibili e soffri anche
la passione, ma guarda quante persone sono entrate nel Paradiso
d'attesa per il tuo amore e per le tue sofferenze! Molti giovani
verranno qui da Me per merito tuo. Coraggio, vogliatevi bene. Finché
potete, voi giovani presenti e anche quelli assenti, aiutate il Vescovo,
aiutate Marisella, Alma Maria, ad accettare e sopportare con amore
e forza tutte le sofferenze.
Eccellenza!
Vescovo - Eccomi, Dio mio.
Dio Padre - Mi ami tu più di tutti gli uomini che sono sulla Terra e
soprattutto di quelli che sono stati chiamati figli prediletti, ma non
hanno corrisposto alla chiamata? Mi ami tu, più di loro?
Vescovo - Mio Dio, ti rispondo come Pietro I ha risposto a Gesù:
"Signore, Tu sai che io Ti amo".
Dio Padre - Dovrai cambiare la mia Chiesa e sarà molto duro!
Coraggio a tutti. Adesso, partecipate alla S. Messa, festeggiate la
Trasfigurazione di Gesù Eucaristia, con Paolo VI, Giovanni Paolo I e
tutti coloro che sono nel Paradiso d'Attesa, compreso tuo papà, di cui
oggi è l’anniversario della morte. Marisella, stai tranquilla, godi tutto
questo che stai vedendo.
Marisa - Ma come faccio a vedere tutto, ho gli occhi deboli.
Dio Padre - Forza, bambina mia, angelo mio, creatura del Cielo,
Vittima d'Amore.
Gesù - Vieni, vieni, mia diletta, dal Tuo Sposo Gesù!
125
Dio Padre - Insieme all'Eccellenza, a Paolo VI, a Giovanni Paolo I e
alla Mamma del Cielo, benedico tutti gli uomini della Terra. Alzati,
Eccellenza, e benedici con il tuo Dio.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Non so chi baciare. Ciao a tutti!
Quanto è piccolo questo luogo, in confronto al Paradiso!
Vescovo - Adesso devi raccontare quello che hai visto.
Marisa - Quando si è aperto il Paradiso, ho visto che era enorme,
immenso, abbellito da fiori, da luci di diverso colore come
l'arcobaleno. In mezzo a coloro che erano nel Paradiso d'attesa
troneggiava Maria, la Madre dell'Eucaristia, circondata da schiere di
angeli.
Vicino a lei c'erano Paolo VI, Giovanni Battista Montini, e Giovanni
Paolo I, Albino Luciani. All'improvviso ho sentito un tuono forte, ho
visto una luce meravigliosa. Ecco Dio. Ma io non lo vedevo, vedevo
solo qualcosa che si muoveva. Mi hanno detto che Dio allargava le
sue braccia candide, enormi, io non vedevo Dio, non dimenticatevelo.
Ho visto i due Papi venire avanti con la testa china e le mani giunte,
procedevano piano, piano e arrivati davanti a Dio si sono
inginocchiati. Tutti gli angeli intorno facevano festa e cantavano:
"Alleluia, alleluia, alleluia". Dio ha parlato a questi due grandi Papi,
mentre gli angeli continuavano a girare, a cantare e, malgrado il
canto angelico fosse forte, si sentiva la voce di Dio. In mezzo tra Dio
e loro c'era Gesù, di cui ho visto la Trasfigurazione.
Vescovo - Hai visto Gesù salire in alto.
Marisa - Gesù sì, ma Dio no.
Vescovo - Finché vivrai sulla Terra, non potrai vedere Dio.
Marisa - Poi in fondo, in fondo ho visto papà, stava nel Paradiso
d'Attesa e piangeva.
Vescovo - Arriverà il suo momento per andare nel Paradiso della
Visione Beatifica.
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Marisa - Oggi è il suo anniversario. Tutto qui. Quando devo
raccontare questi eventi così grandi, io mi perdo!
Vescovo - È chiarissimo quello che hai detto.
Marisa - Mi perdo perché è difficile descrivere il tutto e far capire
agli uomini, specialmente a quelli della Chiesa, chi è Dio, chi sono le
persone che sono nel Paradiso d'Attesa e quelle che sono nel
Paradiso della Visione Beatifica.
Gli uomini della Chiesa non hanno capito nulla del Paradiso, pensano
a Gesù Misericordioso, pensano che adesso possono fare ciò che
vogliono, perché alla fine Gesù sarà misericordioso e li porterà in
Paradiso. Non è così. No, dobbiamo amare ed essere buoni fino alla
fine. Solo se uno non ha ricevuto quanto abbiamo ricevuto noi, avrà
misericordia da Dio, ma per le persone che hanno ricevuto tanto non
ci sarà la misericordia di Gesù, ma il giudizio di Dio. Questo è
importante. Bisogna dire a tutti che Dio sarà misericordioso con chi
non ha avuto aiuto. Ma per chi ha avuto aiuto, ci sarà il giudizio di
Dio, la giustizia di Dio, e sarà tremenda.
Vescovo - Noi siamo contenti di quello che abbiamo sentito da Dio,
ed anche confusi, perché chi siamo noi per essere stati testimoni di
un evento così grande celebrato da tutto il Paradiso?
Marisa - E chi siamo noi per soffrire così tanto, mentre gli altri
godono?
Vescovo - Sì, è vero anche questo. Ma in noi ci deve essere
riconoscenza e gratitudine per Dio perché vi ha fatto partecipare a
questo grandioso evento. Tu lo hai visto, noi abbiamo assistito con
l'anima, si può dire, a questo evento che vorrei gridare a tutta la
Chiesa; un domani lo farò certamente.
Marisa - Gli angeli non avevano le ali.
Vescovo - Lo so, lo so
Marisa - In mezzo a loro c'erano mamma, nonna Speranza, zia Anna,
Fatina, Stefanuccio e tanti altri bambini.
Vescovo - C'erano Nicolas, Simon Pietro.
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Marisa - Paolo.
Vescovo - Miriam e tanti altri.
Marisa - Ragazzi, cerchiamo di essere buoni con tutti e se qualcuno
ci fa soffrire, chiediamogli, perché ci fa soffrire, perché si comporta
così, ma l'amore deve essere donato a tutti.
Rispettate i vostri genitori, ma rispetto ai genitori non significa che
dovete sottomettervi alle loro idee, se sono diverse dalle vostre. Io
rispetto il mio genitore, ma lui deve rispettare me, come figlio e
come figlia. Se questo rispetto non c'è, è logico che io, come figlio,
mi abbandono a Dio e faccio ciò che Dio mi chiede. Non so se mi
sono spiegata.
Vescovo - Messaggio ricevuto.
Marisa - Io non sono buona a parlare.
Vescovo - Sei stata molto chiara. Queste esperienze soprannaturali
vanno raccontate, vanno predicate; noi siamo pronti quando verrà il
momento, il tuo prima e il mio dopo.
Marisa - Adesso partecipiamo alla S. Messa.
Frontignano (MC), 7 agosto 2008 - ore 22:53
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, devi pensare che, malgrado i loro difetti, i
giovani ti vogliono bene. Ti prego, mangia quello che puoi perché hai
difficoltà a mangiare, ma mangia con coraggio. Io sono con te.
Marisa - Ti ringrazio, Madonnina, io ho bisogno del tuo aiuto, però
aiuta soprattutto Claudio, aiuta mio fratello, sono trentasette anni
che combatte con me. Dagli un aiuto e fa' sì che con la mia morte
possa risorgere come Cristo.
Madonna - Questa parola "come Cristo" mi è piaciuta tanto. Ti
benedico, figlia mia, e benedico coloro che sono con te. Nel nome del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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Marisa - Ciao. Claudio.
Vescovo - Sì? Dimmi tutto.
Frontignano (MC), 8 agosto 2008 - ore 15:34
Lettera di Dio
Dio Padre - Dio è sempre esistito fin dall'inizio del mondo.
Vescovo - Dall'eternità.
Dio Padre - Vuoi correggere anche Dio, per caso?
Vescovo - No, per carità.
Dio Padre - E allora stai buono. Eccellenza, so che sei preparato, so
che sai tutto, ma lasciami parlare. Neanche Me lasci parlare? Vuoi
correggere le preghiere, vuoi correggere l'offertorio, vuoi correggere
il C.I.C.? Devi correggere soprattutto le anime della Terra che non
capiscono niente.
Vescovo - Come faccio, mio Dio?
Dio Padre - È difficile?
Vescovo - Come faccio?
Dio Padre - Ricordati che è difficile quando manca l'amore e subentra
l'orgoglio. Quando subentra la superbia, l'amore sparisce; questo
devi far capire.
Vescovo - E allora cosa devo fare?
Dio Padre - Non tutti possono capirlo, perché non tutti amano Dio
come Dio ama tutti. Amatevi come Io vi ho amato e perdonate certe
persone.
Vescovo - Sì, ma una volta, due volte, dieci volte, venti volte. Quante
volte?
Dio Padre - Beh, fino a cinquanta puoi arrivare.
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Vescovo - A quante sono arrivato, secondo te?
Dio Padre - A trecento.
Vescovo - Allora ho superato i cinquanta.
Dio Padre - Sì, però dato che hai ancora 41 anni, puoi arrivare anche
più su… Sappi che Dio ti ama. Quando Marisella o Alma Maria ti
chiede di giocare al Vangelo, devi farlo, perché le fa bene. Lei non ha
la tua stessa memoria; lei sa le cose, ma le dimentica.
Vescovo - Perché è stanca e malata.
Dio Padre - Perché è stanca e malata. Chi non vuol capire questo non
fa nulla, ma tu lo sai.
Vescovo - Senti, Dio, ti posso fare una domanda?
Dio Padre - Sì, dolcemente.
Vescovo - Io sono dolce, mio Dio?
Dio Padre - Sì, come lo zucchero che hai trovato oggi nel sugo!
Vescovo - Quando devo difendere Marisa io divento forte e duro.
Dio Padre - Sì, ed è giusto, ma quando Marisella sta zitta e non dice
nulla, stai zitto anche tu, tanto non si risolve nulla.
Vescovo - È triste questo.
Dio Padre - È triste e fa soffrire.
Vescovo - Molto.
Dio Padre - E allora lascia andare. Alza gli occhi al cielo e guardami.
Tu non vedi nulla, ma Io ti vedo. E quando tua sorella non riesce a
dormire, non la costringere a stare a letto, perché soffre di più. Tu
vai a letto, tu devi dormire. Vedi, lei anche se non ha dormito o ha
dormito poco, è pronta a scherzare, a ridere, a giocare, non ti devi
preoccupare di lei, ci sono Io.
Vescovo - Questo lo so e ne sono contento, però…
130
Dio Padre - … È più forte di te aiutarla.
Vescovo - Esatto, Dio mio.
Dio Padre - Lo capisco benissimo.
Vescovo - Mi hai insegnato Tu questo stile di vita.
Dio Padre - Sì, mantienilo.
Vescovo - Se potessi fare qualcosa, lo sai che lo farei tanto volentieri.
Dio Padre - Sì, però non con tutti si può fare qualcosa; purtroppo il
mondo è questo, la società è questa e gli uomini sono questi. Perché
ho dato la missione a Marisella?
Vescovo - A proposito di missione…
Dio Padre - Sapessi quanto è dura!
Vescovo - Dico a tutti che è difficile quanto quella di convertire i
sacerdoti. Ti posso fare un'altra domanda?
Dio Padre - Sì. Le domande che fai tu sono tutte zighirinate.
Vescovo - A proposito, è bello dire "Paradiso d'Attesa"?
Dio Padre - Sì, è bellissimo.
Vescovo - Lo approvi, allora?
Dio Padre - Certo, grazie per aver aiutato tua sorella. Per lei,
bambina com'è, è più bello zighirinato, però per gli uomini che
devono capire, è più bello come dici tu.
Vescovo - A quante conversioni di giovani è arrivata?
Dio Padre - Siamo ancora a 5.000, tesoro.
Vescovo - Oh, Dio mio.
Dio Padre - … Tesoro di Dio. Non va avanti la missione.
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Vescovo - Con tutte le sue sofferenze?
Dio Padre - E Marisella ne sta accettando tante, tante, tante.
Vescovo - Ci sono anche le nostre preghiere?
Dio Padre - Certo.
Vescovo - E stiamo così indietro.
Dio Padre - Sì. I sacerdoti convertiti a suo tempo sono diventati molto
pochi.
Vescovo - Ma come si spiega questo, Dio mio?
Dio Padre - Si spiega perché in loro non c'è amore, non credono in
Dio, non credono all'aldilà. Perché se credessero in Dio, se
credessero in tutte le lettere che Io vi ho mandato, sarebbero già
tutti santi. Quante lettere ho mandato attraverso la Madre
dell'Eucaristia, quante correzioni e richiami ho fatto! Hai visto, ci
state rimettendo la salute.
Vescovo - Sì.
Dio Padre - Queste sono le creature umane. Io non volevo questo,
volevo l'uomo a mia immagine e somiglianza, ma l'uomo ha distrutto
quello che Io volevo.
Vescovo - E non si può far nient'altro?
Dio Padre - Pregate, pregate, pregate.
Vescovo - Hai visto, Dio mio, quando siamo in macchina quanto è
bello pregare? La macchina diventa una chiesa che si sposta.
Dio Padre - Continuate a pregare.
Vescovo - La chiamo adorazione itinerante, la faremo anche oggi.
Dio Padre - Coraggio, figliolo, adesso è bene che Io torni nel mio
posto.
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Vescovo - Mio Dio Papà, Ti ringrazio perché sei venuto.
Dio Padre - Io ringrazio te per quello che fai per Marisella.
Vescovo - Lo faccio volentieri.
Dio Padre - Vi benedico, miei cari figli, nel nome del Padre, del
Figlio, dello Spirito Santo.
Amen.
Frontignano (MC), 8 agosto 2008 - ore 15:49
Lettera di Dio
Dio Padre - Eccellenza, quando mi vedrai ti accorgerai chi sono, ora
neanche tua sorella mi vede.
Vescovo - Lo so.
Dio Padre - Quando parlo, lei vede un fiore o una stella che si muove.
Vescovo - Ma lei…
Dio Padre - Ma lei?
Vescovo - Avrà la gioia di vederti prima di me.
Dio Padre - Ma ha anche una sofferenza molto più grande.
Vescovo - Più grande della mia, certo.
Dio Padre - Ed ha un compito non facile.
Vescovo - Sì, lo so.
Dio Padre - Ha diversi segreti.
Vescovo - Si devono tutti realizzare?
Dio Padre - Hai degli occhi bellissimi, Eccellenza, luminosi.
Vescovo - Perché ti amo, Dio mio.
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Dio Padre - Sono contento, mi devi amare.
Vescovo - Se non ti amassi, non ti seguirei.
Dio Padre - Stai piangendo?
Vescovo - Mi sto commovendo, perché parlare con Dio è un privilegio
che hanno pochi. Grazie, Dio Papà.
Dio Padre - Non mi far scendere di nuovo le scale!
Vescovo - No, Dio mio.
Marisa - Quando è avvenuto che la Madonna è venuta tre volte in
poco tempo?
Vescovo - Quando eravamo in macchina, ma un conto è la Madonna e
un conto è Dio.
Frontignano (MC), 9 agosto 2008 - ore 19:40
Lettera di Dio
Madonna - Cercate di stare sempre con le persone che vi vogliono
bene, e tu, Marisella, Alma Maria, Miriam, non avere paura, quella è
casa tua e del Vescovo.
Io sono scesa dal Cielo per stare in mezzo a voi, ho ascoltato la S.
Messa stando vicino al Vescovo e ho molto pregato.
Miriam, piccola creatura, cresci bene, cresci sana, e tu, Marisella,
Alma Maria, Miriam, pensa quanti nomi hai, sei sempre nei nostri
pensieri. Noi stiamo preparando il modo per chiamarti.
Lo so che soffri tanto, ma ti è rimasto poco, stando a quanto Dio ha
detto ieri.
Figlia mia, sii felice, lascia stare quelle persone che sono false.
Marisa - Madonnina, non ci riesco, è più forte di me.
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Madonna - Voi credete che loro non mangiano? Non vi dovete
preoccupare perché mangiano. Quando voi siete fuori loro mangiano,
si lavano e si riposano. Quando voi siete in casa, sembra che tutto il
lavoro pesa su di loro.
Voi che venite dal mare siate felici su questi monti. Io mi trovo qui e
sono scesa per voi.
Vieni, Miriam, devo darle un bacio.
Marisa - Sì, ma lei è molto timida. La Madonnina ti dà un bacio, devi
crescere buona, buona, buona.
Miriam - No.
Federica - Come no, sì!
Madonna - È piccolina ancora. Questo bacio va a tutti i vostri
bambini: dal piccolo Adrian al grande Jacopo. Marisella, quando
reciti le cinque corone la sera, ci uniamo a te e preghiamo con te.
Stanotte erano le tre e tu dovevi dire ancora le cinque corone; ti sei
preoccupata e hai iniziato a dirle, ma io ti ho tolto la corona, le ho
dette io e tu ti sei addormentata.
Marisa - Senti, perché non fai questo tutte le sere? L'altro giorno
sono andata a dormire alle sette, in tutto questo periodo ho dormito
solo tre notti.
Dimostraci di volerci bene.
Madonna - Come non posso voler bene a voi tutti che pregate molto?
Miriam - Madonnina!
Marisa - Ecco…
Miriam - Madonnina!
Madonna - Vi voglio bene. Quando la vostra sorella volerà in Cielo,
certamente piangerete, ma dovete gioire perché finalmente va a
godere la nostra creatura del Cielo, la Vittima d'amore, la Perla di
Dio, l'Amore di Dio. Eccellenza…
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Vescovo - Eccomi.
Madonna - Non ho parole per ringraziarti per tutto quello che hai
fatto prima per nonna Iolanda e poi per Marisella. Non ti crucciare
più di tanto, lascia stare quelle persone. Sii superiore, perché sei
superiore a loro. Non sono sincere, sono bugiarde. Le abbiamo dato
molto aiuto, per cercare di smuoverle, ma come vedi, neanche noi ci
siamo riusciti.
Miriam - La luce!
Madonna - Sì, Miriam, c'è tanta luce, tanta tanta luce! Coraggio, miei
cari figli, adesso tornando a casa, dite il S. Rosario secondo il modo
del Vescovo.
Marisa - Ma non le sue preghiere, perché durano quarantacinque
minuti. Lui parla bene, lo dici sempre. Ognuno dirà un pensierino.
Pensa, ogni dieci Ave Maria parla per quarantacinque minuti.
Madonna - Miriam, devi portare un bacio a tutti i bambini del
campeggio. Capito? A tutti i bambini del campeggio devi dare un
bacio, glielo manda la Madonnina.
Marisa - Quanto sei buona! Veramente dimostri di amarci.
Madonna - Sono venuta maggiormente per te, Marisella, perché la
sofferenza ti sta logorando.
Marisa - Però non dimagrisco neanche un etto. Ti pare bello questo?
Mi vedono tutti cicciona e dicono: "Sta bene, è bella, grossa, florida!"
Ma quale florida!
Madonna - Miriam, guardami, sono qui. Vedi quanta luce, tesoro?
Miriam - Luce!
Madonna - Sì, tanta luce!
Marisa - Madonnina, lei vede tanta luce?
Madonna - Sì, Marisella.
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Marisa - Allora ti vede!
Madonna - No, però vede tanta luce.
Adesso io vado al Padre, come sai, e mi accompagna la tua mamma,
santa nonna Iolanda.
Marisa - Noi diciamo venerabile, perché abbiamo paura che la gente
ci dice che siamo matti.
Madonna - Tanto ve lo dicono lo stesso, quindi non vi preoccupate.
Non vi dovete preoccupare, hanno preso per pazzo Gesù, vuoi che
non prendono per pazzi voi?
Insieme al mio Santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti i
bambini. Vi copro con il mio manto materno stringendovi forte al mio
cuore.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo che è
passato dolcemente sopra di voi. Nel nome del Padre, del Figlio,
dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao. Sembra che vai via col cavallo.
Madonna - No, Marisella, sono a piedi.
Marisa - E io sono in carrozzella.
Madonna - Vedi, sei più fortunata di me.
Marisa - Sì, molto. Ciao, mamma.
Nonna Iolanda - Ciao, Eccellenza.
Vescovo - Ciao, nonna Iolanda.
Frontignano (MC), 10 agosto 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
Marisa - Oh Madonnina santa, ti prego, ascolta le parole del Vescovo,
ascolta le parole di tuo figlio, aiutaci a riposare, a stare un pochino
meglio. Mi vergogno a dirlo, ma ho bisogno del tuo aiuto.
137
Madonna - Marisella, Alma Maria, se tu sapessi quale grande aiuto ti
ho dato questa notte! Tutto il Paradiso era raccolto in preghiera per
te, perché non era giunta la tua ora, ma tu stavi per andartene. Dio
non ha voluto questo. Hai molto sofferto, figlia mia, ma tu sai come è
il mondo. Tu l'hai visto, hai visto ogni paese, ogni città, ogni nazione.
Hai detto "Sì", Marisella, non dimenticarlo.
Marisa - Io ho detto "Sì", ma non sapevo che la sofferenza fosse così
atroce. Io non ce la faccio; se vuoi puoi farmi stare un pochino
meglio, fallo per il tuo Vescovo.
Tu sei sempre con noi e ci aiuti. Non mi sento di ringraziarvi, perché
mi avete aiutato a non morire. Io volevo morire! Io me ne stavo
andando, perché non mi avete lasciato andare? Non ce la faccio più,
non ce la faccio più a vivere! Questa notte fatemi riposare almeno un
pochino, anche a singhiozzo, come ha detto il Vescovo, ma
risparmiatemi quei grandi dolori, sono troppo forti. Invece di
sgonfiarmi, mi sto gonfiando dappertutto e sto male, perché questo
gonfiore mi toglie il respiro. Vi costa così tanto farmi stare un
pochino meglio?
Madonna - No, Marisella, non ci costa nulla, ma questa è la missione
che tu hai accettato. Hai parlato con Dio e l'hai accettata. Noi non ti
lasceremo e ti aiuteremo, ti abbiamo sempre aiutato, figlia mia.
Marisa - Ogni volta che vieni, vedo mamma che piange. L'avete
portata in Paradiso per farla soffrire, per farle vedere quanto soffre
sua figlia? Io non voglio vedere mia mamma che piange, la voglio
vedere felice, in questo periodo la vedo sempre piangere.
Madonna - È vero, hai ragione. Anche io sto piangendo, sto
piangendo per questo mondo così corrotto, che va a rotoli, va verso
la distruzione. Dio ha scelto te, Eroina della sofferenza, Perla di Dio,
Creatura di Dio, Vittima d'Amore di Dio.
Coraggio, Giovanni, cerca di stare vicino a questi miei due figlioli;
aiutali come puoi, più che puoi. Sii loro amico, loro fratello fino in
fondo.
Marco ha aiutato molto ed è cambiato molto; tutti coloro che si
avvicinano ai miei figli possono cambiare, se vogliono.
138
Marisa - Aiuta il Vescovo, ti prego.
Madonna - Sì. Insieme al mio santo Vescovo vi benedico.
Marisa - Ciao. Mamma, non piangere, tesoro. Claudio!
Vescovo - Eccomi.
Marisa - È venuta la Madonna.
Frontignano (MC), 15 agosto 2008 - ore 12:00
Assunzione della Beata Vergine Maria
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Voi sapete che vengo sempre in mezzo a voi con grande gioia. Oggi è
la festa dell'Assunta, ma soprattutto è la festa della Madre
dell'Eucaristia. Come già vi dissi altre volte, mi hanno dato tanti
nomi, a volte anche strani, ma il mio nome è Madre dell'Eucaristia.
Pregate, pregate per la conversione dei giovani. Pensate, dopo tante
sofferenze di Marisella, stiamo ancora a 5000. Quando si
convertiranno i giovani di tutto il mondo?
Io sono con voi, vi ho aiutato moltissimo, miei cari figliolini, vi sono
stata sempre accanto nei momenti del bisogno, nei momenti delle
difficoltà. Marisella dovrà morire, spero presto, come Dio Padre ha
detto, ma voi dovete continuare ad aiutarla con la preghiera e con le
piccole sofferenze. Bisogna pensare agli altri, bisogna amare gli altri.
Amatevi come io vi ho amato. Non dovete essere presi dall'ansia di
preparare il cibo; può essere una cosa molto bella, ma non esagerate.
Noi mangiavamo pesce ed insalata ed eravamo felici. Oggi voi e tutte
le altre persone del mondo siete impegnati a fare un buon pranzo,
ma chi ha pregato questa mattina? Voglio che le vostre preghiere
siano forti per la conversione dei giovani. Chi ha i bambini si ricordi
che diventeranno dei giovani. Se il mondo cambia adesso, per loro
sarà tutto più facile, ma se non cambia adesso, per loro sarà tutto più
difficile. Io sono sulla Terra con voi e sono vestita a festa perché Dio
Padre vuole che, quando si celebrano le grandi feste, anche Noi del
Paradiso dobbiamo vestirci a festa.
139
Bravo, Ismaele Maria, bravo, tesoro, prega anche tu.
La vostra sorella non sta bene per niente, non ha chiuso occhio per
tutta la nottata. Io sono stata con lei, vicino a lei, ma non riusciva a
dormire perché i dolori erano forti, la mangiavano dentro,
dappertutto. Abbiate pazienza se oggi non vedrete Marisella col
sorriso e la voglia di scherzare, non ce la fa, è più forte di lei, ma voi
dovete sorridere, scherzare; non aspettate che sia sempre lei a darvi
la spinta per sorridere e scherzare. Ogni volta che lei fa qualche
battutina spiritosa voi ridete con gioia; questo è amore, se lei agisce
così, fatelo anche voi. Amatevi, miei cari figli, amatevi. Se il Vescovo
si comporta in un certo modo con le persone, ci sono io dietro che lo
invito a comportarsi così, c'è Gesù che lo ispira a comportarsi così.
Se siete con Dio, continuate ad amare.
Assunta Maria in Cielo in corpo e anima. Sì, ma io sono la Madre
dell'Eucaristia.
Pregate per i vostri figli e per i vostri nipoti, c'è tanto bisogno di
preghiera.
Grazie a tutti e scusatemi se non mi prolungo oltre, poiché la salute
di Marisella lascia molto a desiderare.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
bambini, Ismaele qui presente, i bambini che sono lontani, i bambini
che sono soli, i bambini che vengono abbandonati e buttati nei
cassonetti. Benedico tutti. Vi porto stretti al mio cuore e vi copro con
il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio
Spirito Santo.
Quando la vostra sorella partirà per il Paradiso, molte cose
cambieranno per il Vescovo e per voi.
Auguri.
Marisa - Ciao a tutti.
Madonna - Vai, Marisa, vai dove devi andare, vai a riposare.
Marisa - Ciao.
140
Frontignano (MC), 17 agosto 2008 - ore 12:00
Lettera di Dio
Madonna - Hai finito di parlare con Emanuele e Sara, Marisella?
Marisa - Sì. Tu ci hai insegnato che quando parliamo con i bambini,
non dobbiamo interrompere il discorso.
Madonna - Sì, però adesso non vedi le persone del Cielo che sono
venute per stare vicino a te e a tutti quanti? Vorrei innanzitutto
ringraziare Emanuele e Sara che sono qui presenti: Emanuele fa
l'aiuto regista e Sara sorride con la sua bella boccuccia.
Marisa - Ha il dito in bocca.
Madonna - Piano, piano non metterà più il ditino in bocca.
Sia lodato Gesù Cristo.
Miei cari figli, vi ringrazio della vostra presenza qui, in mezzo ai
monti. Voi non potete immaginare quante volte Gesù, Io e tutti i santi
siamo scesi in mezzo a voi. Vi ricordate quando il demonio tentò di
buttarvi giù da quella montagna e noi siamo intervenuti per salvarvi?
Il demonio è stato talmente furbo che ha fatto squillare il telefono e
ha costretto Giovanni ad allontanarsi da voi. Lui ne ha approfittato
per buttarvi di sotto, ma non c'è riuscito; da questo dovete capire che
noi siamo sempre presenti quando c'è bisogno di aiuto. Vi ho detto
che presto Dio chiamerà la vostra sorella, ma il "Presto" di Dio non è
certo il vostro, comunque è in atto una grande preparazione e un
gran da fare per accoglierla in Paradiso.
Il 14 settembre il Papa Pio XII verrà chiamato dinanzi a Dio e con lui
entrerà nel Paradiso della Visione Beatifica un altro Papa: Pio XI.
Dovete pregare per Giovanni Paolo II. Ricordatevi, come già ho detto
altre volte, che la carità e l'amore vi fanno godere Dio. Se non c'è
amore la sosta nel Paradiso d'Attesa può essere di un giorno, di un
anno, di dieci anni o di più. Quindi imparate ad amare, come sempre
vi ho detto. L'amore è la virtù che rimane per tutta l'eternità.
Marisa - Cosa è quella luce gialla che vedo? Madonnina, è difficile
amare coloro che fanno del male e fanno soffrire volontariamente. Io
ho molta difficoltà.
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Madonna - Lo so, Marisella, non è facile, però devi amare; se non
puoi amare prega, prega tanto per la loro conversione. Tutti si
devono convertire. Va a rilento la conversione dei giovani: siamo
arrivati a 7000 e sono pochi, molto pochi; di questi 7000 chi
persevererà fino in fondo? Per questo dico a te, Emanuele, piccolo
Emanuele, sii sempre buono. Devi volere bene ai tuoi amici, ma
soprattutto al papà, alla mamma, alla sorellina e agli zii; devi pregare
per loro. Adesso hai imparato il Padre Nostro, e lo dici bene, hai
imparato la preghiera prima di mangiare, e la dici bene; anche Sara
prega bene e dice bene tutto, però si sta mangiando il ditino…
Marisa - È vero che piano, piano si toglierà il vizio?
Madonna - Sì, ma non è questo che mi preoccupa. Io voglio che i
bambini crescano sani, forti, obbedienti e pieni di amore e carità
verso gli altri. Questo dovranno insegnarlo i genitori, quando il
Vescovo non ci sarà più e la Veggente volerà in Paradiso. Spetta ai
genitori insegnare ai propri figli ad amare tutti.
Vi chiedo di fare tre giorni di triduo per la venuta di Pio XII davanti a
Dio.
Marisella, Pio XII è il tuo Papa, quello con cui sei andata a comporre
i morti a San Lorenzo. Te lo ricordi?
Marisa - Sì che me lo ricordo. Senti, volevo dirti una cosa: mi mandi
sempre a raccogliere i morti, mi mandi in Africa dove i bambini
muoiono e mi hai mandato in Jugoslavia dove sono morti molti
bambini, mandami anche da quelli che sono vivi. Non vado più in
Georgia?
Madonna - No, tesoro, non vai più in Georgia, però pregate per la
Russia, per la Georgia e perché finiscano le guerre che ci sono nel
mondo. Chi sta bene, continua a star bene e ad ingrandirsi, mentre i
poveri ci rimettono sempre.
Marisa - Senti, forse dirò una stupidaggine, ma Dio non potrebbe
fare un giretto in tutti questi posti?
Madonna - Marisella, calma, Dio sta dappertutto, quindi sta anche in
questi posti e tu lo sai.
Marisa - Lo so, ma non l'ho mai visto.
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Madonna - Vi invito a pregare per tutti, soprattutto per il vostro
Vescovo, perché lui deve diventare… e deve cambiare la Chiesa. Il
suo compito sarà molto duro e soffrirà molto. Molte persone lo
criticheranno e lo odieranno, ma lui deve salvare la Chiesa. Voi
giovani, Yari e Laura, dovete aiutarlo, anche se avete il lavoro e la
famiglia.
Marisa - Ma quando il Vescovo sarà là, come possono aiutarlo? Sai
che gli ho pitturato tre lenzuola ad una piazza e mezza per quando
andrà là?
Madonna - Va bene, Marisella, adesso raccogliamoci in preghiera.
Come vi ho insegnato, allargate le braccia, alzate gli occhi al cielo, e
dite: Padre Nostro…
Voglio mandare la mia benedizione a tutti coloro che sono lontani, ai
genitori e ai figlioli. Il mio bacio va ad Emanuele e Sara, siate buoni,
giocate, però senza litigare e senza darvi spinte.
Marisa - Tu vedi tutto.
Madonna - Giovanni e Iolanda, la Madonnina non ha parole per
ringraziarvi per ciò che fate per i miei figli. Dio benedica voi e i vostri
cari. Pregate per la conversione dei vostri figli; anche Marisella
coopererà per questo.
Marisa - Però senza sofferenza.
Madonna - Ora insieme al mio santo Vescovo benedico voi, i vostri
cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio,
Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Eccellenza, ho visto tanti colori, più numerosi e belli di
quelli dell'arcobaleno.
Vescovo - È la luce di Dio.
Marisa - Sì, aveva tanti colori: giallo, verde, celeste, rosa e tanti altri.
Vescovo - Sono gli stessi che abbiamo visto quel giorno sulla strada,
mentre tornavamo a Roma. Ti ricordi?
143
Emanuele - Zia, perché la Madonnina ha detto che non vai più in
Georgia?
Marisa - Perché sono stanca e sto male.
Emanuele - Perché ci dovevi andare?
Marisa - Perché c'è la guerra ed io devo aiutare i bambini. Capito?
Emanuele - Perché non vai più ad aiutarli?
Vescovo - Perché zia è molto stanca di vedere tante scene brutte,
bambini ed anziani feriti, mamme che piangono, perché non hanno
nulla da dare ai figli. Va bene?
Frontignano (MC), 20 agosto 2008 - ore 19:42
Lettera di Dio
Marisa - Grazie di essere venuta in questo luogo così bello per noi,
per me specialmente, e così silenzioso. Si è vero le sofferenze sono
molte, a volte le accetto e a volte mi ribello perché sono molto
stanca.
Madonna - Lo so, Marisella, non devi preoccuparti di questo, al tuo
posto qualsiasi persona avrebbe avuto le tue stesse reazioni, anzi
devo dirti: troppo sei buona a combattere con certe persone.
Marisa - Senti Madonnina, io voglio combattere, ma non voglio che
altre persone soffrano per me. C'è sua Eccellenza che soffre, c'è
Iolanda che soffre, c'è Giovanni che soffre. I nipoti e i giovani quando
vengono soffrono. Perché devono soffrire tutte queste persone per
me? D'accordo che mi vogliono bene, ma dammi la forza per
accettare tutto quello che mi fanno, tutto quello che dicono. Adesso
Iolanda andrà via e noi che faremo fino al 7 Settembre? Tu ci
aiuterai?
Madonna - Vi farò avere del denaro per andare a mangiare fuori, voi
non siete soli, avete Giovanni e Iolanda che possono aiutarvi, del
resto se Iolanda è ancora in vita lo deve a te, Marisella.
Marisa - Non dire questo, non lo dire, io non c'entro niente.
144
Madonna - Se molte persone sono ancora in vita, lo devono a te,
Marisella, se quella bimba tre anni fa è stata guarita da Dio nel luogo
taumaturgico, lo deve a te, Marisella. Adesso ha otto anni, è una
bella bimba, va sempre in Chiesa e ringrazia sempre Dio e Marisella.
Marisa - Questo non lo sapevo.
Madonna - Non ti devi preoccupare, quando Iolanda andrà via,
perché ha lavoro, non resterete soli e sarete aiutati lo stesso. Se ben
ricordi anche Marco e Paola hanno fatto la loro parte. Quando
andavano a comprare da mangiare e pagavano loro, io facevo trovare
loro dei soldini nel borsellino; loro non lo sanno e per il momento non
lo devono sapere, perché questo è il mio aiuto silenzioso per tutti. Tu
hai dato tanto, hai dato tutta la tua vita per gli altri, perché gli altri
non debbono fare qualcosa per te e l'Eccellenza?
Marisa - Perché lo chiami l'Eccellenza come mamma?
Madonna - Perché a noi piace di più l'Eccellenza.
In questo cimitero ci sono tante persone sepolte, tante per modo di
dire, perché il paese è piccolo. Voi quando direte la Santa Messa,
pregate anche per loro, affinché possano salire nel Paradiso di
attesa. Ricordati di far festa quando Pio XI e Pio XII saliranno dal
Paradiso di Attesa a quello della Visione Beatifica.
Marisa - Perché quando faremo la festa della Santa Croce dobbiamo
festeggiare anche loro? Anche Jacopo fa la festa; d'accordo non è la
stessa cosa però… Va bene, va bene, va bene. Apri il tuo manto
materno, grande, bello. Mamma, non dici niente tu?
Nonna Iolanda - Anch'io voglio ringraziare Giovanni e Iolanda per
quello che hanno fatto per voi. Grazie, figlioli, Dio vi benedica.
Marisa - Ciao, mamma.
Vescovo - Ciao, Nonna Iolanda.
Nonna Iolanda - Mando a un bacio a tutti e quattro, e te, figlia mia,
stringo al mio cuore. So che soffri tanto, tanto, neanche l'Eccellenza
si rende conto completamente quant'è grande la tua sofferenza.
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Madonna - Grazie per le preghiere, grazie per le cinque corone che
dici, Marisella, per il S: Rosario, la S. Messa, grazie a voi tutti. Bene,
figlioli, dite la vostra S. Messa perché poi dovete andare a mangiare.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito
Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Frontignano (MC), 22 agosto 2008 - ore 23:06
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è la festa della Regina del Cielo e della Terra; donatemi il
vostro amore. Se gli altri non si comportano bene non sta a voi
intervenire, ma sta ai sacerdoti riprenderli. Oggi la mia festa, Regina
del Cielo e della Terra, è anche la tua, Marisella, perché tutti si
stanno preparando per riceverti.
Io vi do il mio grande amore. Anche quando siete nei ristoranti io
sono sempre con voi, ma la vostra sorella ha vergogna di dirlo, non
c'è nessuna vergogna, posso stare anch'io in mezzo a voi.
Pregate, pregate per le persone che non sanno amare, per le persone
che non conoscono il significato della parola amore e non sanno
pregare. Sono buone solo a svolgere impegni terreni, umani e
quando è l'ora della preghiera si ritirano. Io sono con voi sempre e vi
aiuto. Cosa dirvi di Marisella, di Alma Maria? Non sta bene affatto,
sta molto male, la notte riposa solo se io la tengo stretta tra le mie
braccia; soffre molto, ha dei dolori atroci. Lei offre tutto questo per i
giovani, per i sacerdoti, per la conversione di tutti; voi aiutatela e
accompagnatela sempre. Grazie, grazie del vostro aiuto, Dio dall'alto
dei Cieli vi benedice. Io vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Coraggio, Marisella, lo so, ci vuole molto, molto, molto coraggio.
Come Gesù ha gridato: "Padre Mio, non mi abbandonare", anche tu
qualche volta hai detto: "Padre Mio, non mi abbandonare". Dio ti dà
la forza di accettare tutto. Ciao, Marisella.
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Marisa - Ciao, salutami la mamma.
Madonna - Andate a casa, figlioli, perché siete molto stanchi,
specialmente colui che guida (Giovanni N.d.R.) e colui che soffre con
Marisella (Vescovo N.d.R.) e dorme poco per aiutarla. Marisella
soffre moltissimo per tutti. Avanti, coraggio, rientrate nella vostra
casa e se notate qualcosa, tacete, per favore tacete, perché la salute
di Marisella ne risentirebbe.
Vescovo - Grazie di essere venuta.
Marisa - Grazie. Qui è avvenuto il primo incontro con Don Claudio, io
stavo laggiù e lui veniva circondato da tanti ragazzi.
Vescovo - Sì, lo ricordo molto bene.
Marisa - Ti ricordi, Madonnina, quando gli ho detto: "Io sono Marisa"
timida, timida e lui mi ha risposto: "E con questo?" Una volta lui mi
ha detto una cosa e io gli ho detto: "E con questo?"
Madonna - Brava, Marisella, ti ricordi? Sii allegra e sorridente,
sorridi un po'di meno in questo periodo, sorridi per forza, coraggio a
tutti e tre. Ciao.
Marisa - Ciao.
Frontignano (MC), 24 agosto 2008 - ore 19:40
Lettera di Dio
Madonna - Miei cari figli, è la vostra Mamma che vi parla. Voi non
potete immaginare quanto vi sono stata vicino quest'oggi. Marisella,
quando eri a letto e ti sentivi male, io ti ho detto: "Chiama il
Vescovo", ma tu non hai voluto per non creare problemi. Questo è
bello, però quando ti senti male, devi chiamarlo, non puoi restare
sola.
Marisa - C'eri tu.
Madonna - Sì, ma c'è sempre bisogno del Vescovo. Vorrei tanto che
in questi ultimi giorni trascorreste in questa valle, su queste
montagne così belle un periodo sereno e poteste sorridere un po',
147
gioire un po'. Se quelle persone si comportano male non dite più
nulla, lasciatele fare, peggio per loro, tanto ormai si sa dove
andranno a finire.
Marisa - La mia salute va sempre peggiorando, finché arriverà la
fine, e poi raggiungerò anch'io il Padre Celeste che è nei Cieli.
Madonna - Sì, Marisella, lo raggiungerai anche tu, perché un'anima
così bella, così candida, così pura, così piena d'amore, di carità, non
c'è neanche fra i santi; volerai presto al Padre.
Marisa - E il Vescovo?
Madonna - Il Vescovo ha il suo compito, tu il tuo, pensa una volta a
te.
Marisa - Perché gli voglio bene.
Madonna - Pregate, figli miei, non stancatevi di pregare, fate poche
preghiere, magari piccole, ma pregate; anche dopo aver mangiato si
può pregare e ringraziare Dio. Ti lascio, Marisella, verrò a trovarti
questa sera.
Caro Vescovo ordinato da Dio, Dio ti ha fatto un grande dono, ma gli
uomini non l'hanno voluto accettare. Perché non l'hanno accettato?
Solo per invidia e gelosia, perché sanno benissimo che Dio può fare
ciò che vuole. Quindi abbiate pazienza e andate avanti con amore e
carità.
Vi benedico, miei cari figli, stringendovi forte al mio cuore.
Marisa - Madonnina, sono molto stanca.
Madonna - Vai, vai pure tranquilla, figliola.
Marisa - Ciao.
Frontignano (MC), 31 agosto 2008 - ore 12:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
148
Grazie, Mariasole, perché sei venuta davanti a me. Sii una brava
bambina. Io ti voglio tanto bene. Tu sei un dono di Dio.
Miei cari figli, oggi è l'ultima domenica del mese di agosto. Le
conversioni dei giovani vanno a rilento, sono sempre diecimila. Non
hanno colpa se sono lontani da Dio, la colpa, mi dispiace dirlo, è dei
sacerdoti e dei genitori. Non hanno saputo educare i giovani,
specialmente coloro che fanno parte della Congregazione Salesiana.
Pensano solo ad attirare i ragazzi col gioco e a spingerli a diventare
sacerdoti, ma non è questo il modo. Quante volte Gesù ha detto:
"Pochi sacerdoti, ma santi"! Non è facile, specialmente nel mondo in
cui vivete in questo momento, essere buoni cristiani. Voi neanche vi
rendete conto, perché vivete in grazia, perché siete sereni, ma Noi
dal Cielo vediamo tante cose brutte e questo addolora il cuore di mio
Figlio Gesù. A voi chiedo preghiera, preghiera, preghiera. Come
posso portare Marisella, su con me in Paradiso, quando il mondo va a
rotoli? Quando nessuno ha accettato la missione della sofferenza? Ma
il momento sta arrivando anche per lei e voi continuerete a pregare
per queste persone. Amatevi sempre, amate i bambini e i bambini
devono amare i genitori. Vero Mariasole?
Mariasole - Sì.
Madonna - Mariasole è una bambina molto brava ed è un miracolo
vivente.
Marisa - Grazie, Madonnina, noi aspettiamo un altro miracolo, cerca
di aiutarci, abbiamo tutti bisogno del tuo aiuto. Fa' che questi sposi
siano felici e concedi loro quanto desiderano. Chiedilo a Dio Padre,
chiedilo dolcemente, piano piano, perché potrebbe…
Madonna - No, Marisella, Dio Padre non si urta affatto per queste
cose. È sempre affabile, è sempre dolce, è sempre buono, anzi, vi
dirò di più: quando ha potuto scherzare con voi, lo ha fatto con tutto
il cuore ed io ne sono testimone. Andate in pace, miei cari figli, date
la pace ai vostri nipoti, ai vostri cuginetti, a tutti i bimbi che
conoscete, ai vostri zii e vogliatevi bene. Mariasole, quando torni al
campeggio devi dare un bacio ai cuginetti e dire: te lo manda la
Madonnina. Va bene?
Mariasole - Sì.
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Madonna - Grazie, miei cari figli, insieme al mio santo Vescovo
benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti
al mio cuore, e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace
di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Frontignano (MC), 4 settembre 2008 - ore 23:20
Lettera di Dio
Dio Padre - Sono contento che, malgrado la grave malattia, riesci a
sorridere e a far ridere; questo mi fa piacere. Però non ridere
dell'immagine che fanno di Me sui santini, perché a me viene da
piangere quando li vedo.
Marisa - Ti fanno come ti pensano.
Dio Padre - E tu come mi pensi?
Marisa - Bello, raggiante, luminoso come questa stella da cui escono
le tue parole, ma non ti vedo.
Dio Padre - Io, Dio Padre, ringrazio Jacopo per l'attenzione che mette
nel seguire ciò che dice il Vescovo e il piccolo Samuele, perché riesce
a ricordare ciò che sente dal Vescovo. I grandi sono smemorati. Io
sono grande, ma non sono smemorato.
Marisa - Aspetta un momento, tu, Dio, puoi essere smemorato?
Dio Padre - Io non sono smemorato, sono Dio, sono Colui che vi ama
e ha dato Suo Figlio Gesù per riaprirvi il Paradiso. Il 14, Eccellenza,
per la festa della Croce due Papi e un laico saliranno nel Paradiso
dove mi vedranno. Poi altri laici verranno da Me e quando mi
vedranno, resteranno meravigliati e faranno un confronto con i
santini come hai fatto tu. So che stai molto male, Marisella, noi ti
aiutiamo, ma i dolori sono tremendi, sono forti. Senti qualcosa che ti
rosicchia e ti mangia dentro e, malgrado ciò, riesci a sorridere, a far
ridere e ti sforzi di mangiare qualcosa. I globuli rossi sono saliti un
pochino e i globuli bianchi sono alti. I dolori sono forti, ma chi può
capire quello che tu passi, quello che tu soffri, piccola creatura,
amore di Dio? Ugualmente chi può capire chi sono Io? Non mi
conoscono e per questo approfittano di Me. Gli uomini non ti
conoscono, non sanno quale sia la tua situazione, perché riesci a
mascherare, a nascondere la sofferenza e il lamento, questo è giusto
150
che ci sia. Però, la maggior parte delle volte, specialmente quando ci
sono le persone, riesci a ridere, a sorridere e a far ridere. Continua
questa grande e dura missione, che da anni porti avanti.
Marisa - Senti, Dio, anche se non ti vedo, posso chiederti di farmi
vedere Gioele?
Dio Padre - Ma l'hai già visto.
Marisa - E posso chiederti di aiutare la mamma ad esser forte nel
momento del parto?
Dio Padre - Sarà forte perché ci sarà nonna Iolanda, e ci sarai tu,
Marisella. Devi esser forte anche tu, perché il male sta camminando
velocemente.
Marisa - Quando mi porti via? Quando mi fai morire?
Dio Padre - Presto.
Marisa - Dici sempre presto, però passa il tempo e io non so se gliela
faccio ancora ad andare avanti.
Dio Padre - Hai due bei cuori sul tuo cuore.
Marisa - Cuori? Ah, questo gioiello?
Dio Padre - In Paradiso non ci sono queste cose.
Marisa - Non mi interessa, a me basta che mi porti in Paradiso. Vado
dritta, dritta nel Paradiso della Visione Beatifica o nel Paradiso di
Attesa?
Dio Padre - Come puoi dire questo, figlia mia. Dritta davanti a Me,
con il vestito che tu sai. Ringrazio voi presenti di essere venuti per
far compagnia a questi due figlioli. Dovrete aiutare il Vescovo,
perché ciò che dovrà fare dopo la morte di Marisella sarà molto duro
per lui; combattere con quelle persone che ben conoscete non è
facile (I nemici di Dio, N.d.R.).
Marisa - Ma tu l'aiuterai.
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Dio Padre - Sì, per quel che devo. Non posso fare tutto, non devo fare
tutto, l'uomo deve cercare di fare da solo, pregare e avere delle
anime che pregano per lui.
Marisa - Gli mandi nonna Iolanda a cucinare?
Dio Padre - No, tesoro di Dio. Nonna Iolanda non può venire a
cucinare per il Vescovo.
Marisa - Allora perché non mi fai star bene con le gambe, così posso
andare io a preparare da mangiare per il Vescovo, perché non ci
rispettano, ci trattano nel modo che tu sai. La Madonnina una volta
ha detto che noi siamo i servi e loro i padroni.
Dio Padre - Adesso non ti preoccupare, pensa a continuare a dare le
risposte sul S. Vangelo. Grazie, Eccellenza, dello sforzo che fai ogni
sera con i miei figli. Lo so che è faticoso, specialmente quando
Marisella non si ricorda ciò che hai detto.
Marisa - La memoria è debole, me ne puoi dare un po' di più?
Dio Padre - Adesso intanto vi do la mia benedizione insieme al santo
Vescovo. (Dio Padre impartisce la benedizione insieme con il
Vescovo).
Marisa - Posso dire ciao, Dio?
Dio Padre - Certo.
Marisa - Ciao
Dio Padre - Ciao, Creatura del Cielo, Vittima dell'Eucaristia, Amore
di Dio, Tesoro di Dio.
Marisa - Ciao. Ricordati di portarmi via, grazie.
Frontignano (MC), 6 settembre 2008 - ore 18:00
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
152
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono venuta perché è il primo sabato del mese, per il bellissimo
pellegrinaggio che avete fatto e per fare gli auguri ai due giovani:
Marco e Paola, che oggi fanno la promessa. Quanto è stato buono Dio
con voi ragazzi! Dio ama tutti e cerca di aiutare tutti. Dovete essere
contenti per questi ragazzi che fanno la promessa e si avviano al
Sacramento del Matrimonio. Se pregate, se vivete in grazia di Dio,
come già vi dissi altre volte, farete felice il mio cuore, il cuore del
vostro Vescovo e il cuore di tutti coloro che vi amano, soprattutto il
cuore dei vostri genitori. Siate felici, amatevi, se bisticciate qualche
volta, fate subito pace. Vi copro con il mio manto e mi ritiro, perché
Dio vuol venire in mezzo a voi…
Marisa - Dio mio, aiutaci, aiuta coloro che hanno più bisogno, coloro
che soffrono molto moralmente e fisicamente.
Dio Padre - Io vi aiuto e tu sai, Alma Maria, quanto sei stata aiutata
durante questi due mesi. Quante volte sono sceso per aiutarvi. Sono
felice di vedere la piccola comunità che Io ho fondato riunita a
pregare; la preghiera è molto importante. Ricordate mio Figlio Gesù
quando si ritirava in preghiera, quando appoggiava la testa sul
bastone e pregava per tutti? La pace sia sempre con voi.
Io, Dio, che vi ho creato, sarò sempre con voi. Invece coloro che non
fanno la mia volontà, coloro che non rispettano il Vescovo, coloro che
lo calunniano soltanto perché è stato ordinato da Me, difficilmente si
salveranno. Cosa interessa a costoro se Io ho ordinato un Vescovo?
Chi ha ordinato San Paolo? Che differenza c'è fra San Paolo e
Claudio? Il nome. Io sono Dio, sono Colui che può far tutto e porterò
su alte vette il vostro Vescovo che è stato ordinato da Me. Amatelo,
amatevi tutti, dovete amare tutti, non soltanto gli amici o i parenti.
Bisogna amare tutti, anche coloro che a volte vi fanno soffrire, che vi
danno piccole sofferenze, non quelle molto grandi che infliggono
certe persone ai miei due figliolini.
Guardate il cielo, voi non vedete che è bello, sereno, ma Noi lo
vediamo bello, celeste, con il sole, la luna e le stelle, mentre gli
angeli girano intorno, come quel cerchio che avete veduto questa
mattina. Lì in mezzo c'ero Io, c'era Gesù, c'erano Maria, la Madre
dell'Eucaristia, San Giuseppe, nonna Iolanda e nonna Speranza ed
altri. Siedi, Eccellenza, non puoi stare in ginocchio. C'erano tutti gli
angeli e i santi, immersi in una luce meravigliosa; voi avete visto solo
153
il cerchio. Non è tempo ancora di vedere altro, però è stata una
visione bellissima, che nessuno ha mai visto, soltanto voi l'avete
goduta, perché siete dei prediletti.
Marisa - Scusa, Dio, quali privilegi abbiamo? Quando non so ripetere
ciò che dici, io vado dal mio Vescovo.
Dio Padre - È il tuo confessore. Ti ricordi quando mi hai chiesto di
confessarti e Io ti ho detto: "Vai dal tuo confessore"?
Marisa - Sono contenta perché Tu ami tutti, grandi e piccoli, sapienti
e ignoranti, ricchi e poveri, vuoi bene a tutti.
Dio Padre - Soprattutto ai piccoli bambini, alla piccola Miriam, ad
Adrian e agli altri bambini che sono venuti con i genitori a trovare il
Vescovo e la Veggente, ma oggi non sono presenti. Ci sono i miei
giovani, ci sono le mie perle: le pie donne che chiamo mie perle.
Pregate, mie carissime perle, pregate miei carissimi giovani, vivete
sempre in grazia.
I bambini saranno coloro che porteranno avanti questa dura
missione, non al livello di Alma Maria, non come Alma Maria, solo lei
può portare avanti questa missione che è dura e difficile, ma Io ho
scelto lei e lei ha detto sì.
Miei cari figli, perle di Dio, giovani di Dio, piccoli bambini, ma
soprattutto il mio caro Vescovo e la mia dolce creatura del Paradiso,
andate avanti, non temete, la vita è dura è difficile, so che ci sono dei
problemi, anche grandi, ma qualcuno, in qualche modo, ve li
risolverà. Ciao a tutti, miei piccoli, un bacio da Dio e un abbraccio da
tutti Noi del Paradiso a voi presenti e anche agli assenti che non
sono potuti venire per giusti motivi.
Marisa - Ciao, ciao. Mamma mia, è andato via. Adesso chi viene?
Madonna - Io, Marisella.
Marisa - Dio mi ha chiamato Alma Maria, tu mi chiami Marisella?
Madonna - Sì. Non sei mai stanca di vederci e di parlare con Noi.
154
Guarda il cerchio che si sta di nuovo formando, li ci sono io. Miei cari
figli, vi ringrazio della vostra presenza, soprattutto del
pellegrinaggio.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo
Frontignano (MC), 7 settembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono venuta perché oggi è domenica e perché Dio Padre mi ha detto:
"Vai, Maria, dai miei figli e ricorda loro la lettera di Dio di ieri, non
c'è altro da aggiungere se non amare: amare il prossimo, amare se
stessi, amare coloro che non si comportano bene". C'è molta
sofferenza nei miei due figliolini che tornano a Roma. Avranno
ancora molte difficoltà, ed avranno bisogno del personale; sembra
strano che la Mamma vi dica questo. Non hanno persone accanto che
li amano e vogliono bene loro. Dal momento che l'amore passa avanti
a tutto, cercate di amarli, cercate nel vostro piccolo di fare qualcosa.
Non amate soltanto i vostri figli, i vostri parenti, gli amici, ma amate
tutti; è così bello l'amore.
Ieri sera mi sono commossa quando quattro di voi, dopo il S. Rosario
ed era tardi, mezzanotte e mezza, sono rimasti insieme a Marisa che
raccontava le sue avventure o disavventure; loro stavano ad
ascoltare, come gli apostoli, quando ascoltavano Gesù, o i discepoli
quando parlava san Paolo. I quattro erano presi da quanto diceva
Marisella e uno di loro ha detto: "A me questi racconti piacciono,
starei in piedi tutta la notte" e Marisella ha risposto: "No, caro, io
vado a dormire". Sì, questo è bello, quando vi riunite, cercate di
parlare di fatti accaduti belli, delle lettere di Dio, dell'amore
vicendevole.
L'amore verso i bimbi è più facile, l'amore verso gli adulti è più
difficile, perché bisogna comprendere il carattere delle persone. Se
una persona parla con foga, a voce alta, non è perché non ama, anzi
ama di più. Non giudicate mai, ma aiutate coloro che devono essere
aiutati. Se poi non accettano l'aiuto, basta, finite lì. A voi forse è
155
sembrato una sciocchezza, ma ieri sera Noi abbiamo provato una
grande gioia e la Mamma vi ringrazia. Grazie a coloro che hanno
aiutato i miei figli. Ora ascoltate la S. Messa secondo le intenzioni
che conoscete, specialmente per la conversione dei giovani e dei
sacerdoti; pregate per il vostro santo Vescovo.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo, benedico voi, i vostri cari, i
vostri oggetti sacri, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Mi dai un po' più di voce? Va bene, grazie, salutami la
mamma.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Marisa - Ciao, va bene. Quando mi portate via?
Madonna - Ripeti sempre questa frase, Marisella, con questa frase
termini sempre la lettera di Dio.
Marisa - Dio ha scritto la data, è formata da due numeri. Lo ripeto:
"Quando mi portate via?". Risposta non c'è, forse chi lo sa, perduta
nel vento sarà.
È andata via.
Roma, 14 settembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Gesù - La Mamma ha steso il suo manto per permettervi di fare la
processione, solo dopo è caduta la pioggia. È stato bene così per
tanti motivi. Io, Gesù, ho ricevuto nel Paradiso della Visione
Beatifica, perché godessero Dio, Pio XI, Pio XII e un signore laico,
nonno Aladino, del quale sono presenti i figli, i nipoti e i pronipoti;
costui ha raggiunto la sposa. È stata una scena meravigliosa vedere
queste persone entrare nel Paradiso dove si vede Dio. Io, Gesù, sono
andato a prelevarli nel Paradiso d'Attesa per portarli davanti al
156
Padre. Dovete vivere anche voi questa grande gioia che stiamo
vivendo Noi in Paradiso e pregare affinché altre persone, dal
Paradiso d'Attesa, vadano al Paradiso della Visione Beatifica, a
godere Dio per sempre.
Oggi è una grande festa, l'Esaltazione della Croce e tu, Marisella, la
stai vivendo meglio di tutti perché sei sulla croce. Oggi è anche
l'anniversario del primo grande miracolo eucaristico; è stato molto
commovente. Quel giorno avete pensato che gli uomini della Chiesa
avrebbero accettato questo grande miracolo che Dio, per mezzo di
suo Figlio Gesù, che sono Io, aveva compiuto e che tutto sarebbe
cambiato già da allora. Invece sono passati tredici anni e voi che
avete sentito la storia di questi due miei figliolini, avete appreso
quanto siano state dure le loro sofferenze e quante ce ne saranno
ancora. Dio ha cercato in tutti i modi di far emergere il vostro
sacerdote, sia con altri miracoli eucaristici, sia donandogli
l'episcopato, sia ordinandogli di firmare il decreto con il quale si
riconosce l'origine soprannaturale delle apparizioni e dei miracoli
eucaristici avvenuti in questo luogo.
Voi sapete che Dio lascia l'uomo libero di compiere il bene o il male e
i miei due cari figliolini si sono trovati spesso a subire il male. Non
voglio più parlare di queste tristi situazioni, perché anche Noi del
Cielo ne soffriamo, ma quando tutto sarà messo a posto e saranno
cacciati coloro che non vivono in grazia, coloro che fanno sacrilegi,
allora la Chiesa rinascerà e cambierà.
La Chiesa è di Dio e deve essere rispettata ed amata; voi questo lo
state facendo, perché avete avuto un Vescovo che vi ha impartito
tanti insegnamenti, ma, soprattutto, la mia e vostra Mamma vi ha
fatto tanti richiami materni. C'è chi li ha ascoltati e chi è andato via,
questo non fa nulla. Voi sapete benissimo che Io e la mia Mamma
siamo sempre con voi; anche le anime che oggi sono entrate nel
Paradiso della Visione Beatifica e tutti coloro che amano sono con
voi.
Amare comporta anche molto sacrificio. I miei due figliolini hanno
molto sofferto, hanno fatto tanti sacrifici e la sofferenza ancora non si
è placata per loro. Questo dovrà accadere quanto prima, perché l'uno
e l'altra sono molto stanchi, sono sfiniti. La Chiesa rifiorirà, ma
l'inizio del cambiamento sarà molto duro per colui che dovrà farla
rinascere (Il Vescovo ordinato da Dio, N.d.R.). Voi dovete aiutarlo
con la preghiera, con i fioretti, con qualche sacrificio ed Io, Gesù,
157
sono contento, sono felice se farete tutto questo. Il mio amore per voi
è grande.
In questo momento Io sono qui, la Mamma, la Madre dell'Eucaristia,
è qui, San Giuseppe, tutti gli angeli e i santi sono qui, in questo
piccolo luogo che Dio ha scelto e reso taumaturgico. Non parlate fra
di voi di cose non belle, pregate sempre e ripeto ciò che dice la
Mamma: quando c'è qualcosa da chiedere, chiedetela direttamente al
Vescovo, non alle persone che lavorano in casa, loro non sanno nulla,
soltanto il Vescovo può darvi le risposte giuste ed esatte. Neanche
Marisella può darvele; lasciatela tranquilla, ha tante sofferenze ed Io
sono con lei. Vivete questa grande festa, anche se piove, perché la
pioggia fa bene alla terra, ed anche agli uomini perché restano in
famiglia. Se avete potuto fare la processione, lo dovete alla mia e
vostra Mamma che ha aperto il suo manto, solo dopo la processione
sorella pioggia è venuta giù. Io, Gesù, faccio gli auguri al mio santo
Vescovo e a tutti voi qui presenti.
Pregate per coloro che sono ancora nel Paradiso d'Attesa, sono felici,
ma non vedono Dio, piano, piano, quando Dio deciderà, arriveranno
davanti a Lui. Ricordatevi, anche le persone anziane in Paradiso
saranno belle e giovani.
Dio ha creato il Cielo, la Terra e l'uomo, ed è Dio degli uomini buoni,
degli uomini che lo amano, degli uomini che lo pregano. Pregate Dio
Padre, Dio Spirito Santo e Me, Dio Figlio, pregate la Madre
dell'Eucaristia e ricordatevi che qui l'acqua è stata benedetta da Dio,
quindi approfittatene; ma non è per te, Marisella, questo dono non è
per te.
Marisa - Io non ho chiesto niente e sono contenta. Però se sei il mio
sposo, devi aiutarmi un pochino ad essere sempre sorridente e
allegra anche se la sofferenza mi attanaglia.
Gesù, benedici il nostro Vescovo, benedici questi bimbi, sono piccoli,
non possono capire. Benedici anche colui che oggi festeggia tredici
anni e i suoi genitori. Benedici tutti noi, Gesù, abbiamo bisogno.
Gesù - Certo. La mia sola presenza è benedizione per tutti.
Marisa - Vai via, Gesù? Oh, sì, li vedo bene adesso: Pio XI, Pio XII e
quel signore laico che amo tanto (Il papà di Marisa, N.d.R.).
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Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma e insieme al mio e
vostro santo Vescovo benedico voi, i bimbi che gridano, che parlano
e che giocano. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno. Ho aperto il manto quando stava per scendere la
pioggia, ho detto: "No. La pioggia non deve scendere in questo
momento, perché c'è la processione eucaristica, c'è mio Figlio Gesù
che trionfa".
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen.
Roma, 15 settembre 2008 - ore 19:02
Lettera di Dio
Madonna - Vorrei vedere i bambini, Emanuele e Sara, che abitano in
questa casa perché vorrei benedirli. Quando portate l'acqua alla zia
perché guarisca, dovete anche pregare, figliolini miei. Sara,
Emanuele, dovete dire a tutti i cuginetti: "La Madonnina vi manda un
bacio".
Miei cari figli, oggi è un'altra mia festa, la festa di Maria Addolorata,
ma io sono sempre la Madre dell'Eucaristia. Mi fa piacere venire in
mezzo a voi e stare con voi. Marisella, ti dirò qualcosa fra le righe. Io
ho chiesto di pregare, ma soprattutto l'ha chiesto mio Figlio Gesù.
Oggi vi chiedo di pregare per tutto il mondo e soprattutto per la
vostra bella Italia. Voi vedete come le cose non vanno affatto bene
per colpa dei potenti personaggi e delle persone che si sentono
arrivate. Se non pregate per la vostra bella Italia, le cose andranno
sempre peggio, si aggroviglieranno ogni giorno di più; quello che
dicono i mass media è nulla in confronto a quello che sta
succedendo. Anche i bambini devono imparare a pregare, i bambini
sono buoni, sono bravi e devono anche pregare.
Quando il vecchio Simeone mi disse: "Una spada trafiggerà il tuo
cuore", io già conoscevo cosa sarebbe successo a mio Figlio Gesù,
però sapevo anche che con la sua morte e risurrezione si sarebbero
riaperte le porte del Paradiso. Attenzione: il Paradiso non ha le porte,
è un modo di dire, cercate di capire quando la Mamma parla. Ieri vi
ho ripetuto, che non è difficile andare in Paradiso, basta amare: i
genitori, gli amici, i bambini, tutti. Il Paradiso attende tutti, Dio vuole
159
tutti salvi, e voi potete raggiungere il traguardo. Mi dispiace che non
ci sono tante persone, perché oggi avevo una benedizione particolare
da dare ai presenti, in nome di mio Figlio Gesù. Perché non si
risponde alla chiamata di Dio? Quante persone desidererebbero
partecipare all'apparizione, avere la Madonnina in mezzo a loro!
Oggi festeggiate Maria Addolorata, io ho sofferto per la morte di mio
Figlio e ho gioito per la sua resurrezione. Ora c'è qualcuno sulla
Terra che soffre moltissimo, molto, molto, molto di più; Dio continua
a chiedere e la persona risponde sempre sì, è un sì grande, pieno
d'amore. Pregate, figli miei, pregate perché il mondo cambi e gli
uomini si convertano. Dio non ha creato il mondo così corrotto e
sporco. Questo ve l'ho già detto, però devo ripeterlo, perché gli
uomini ancora non comprendono.
Io sono con voi, vengo volentieri in mezzo a voi. Questo dovrebbe
essere un luogo pieno di persone che vengono per ascoltare le
lettere di Dio, ma non ci sono, e Dio viene messo sempre all'ultimo
posto. Coraggio, imparate a mettere Dio al primo posto e tutto sarà
più facile, ma non per te, Marisella. Coraggio, vi sono vicina, sono
vicina ai bimbi, ai genitori, ai nonni, a tutte le persone che amano
mio Figlio Gesù, che ricevono Gesù in grazia. Sono sempre con voi e
sono sempre pronta ad aiutarvi quando qualcosa non va: può
succedere un incidente di macchina, la caduta di un bambino,
possono accadere tante disgrazie in questo mondo, ma io non vi
lascio e sono con voi. Quello che Dio mi dice, io faccio. Io sono
sempre pronta a fare una grazia, salvare una persona, far nascere un
bambino, però deve dirmelo Dio, deve parlare Lui. Grazie a voi che
avete risposto a questa chiamata. Coraggio, miei cari figli, insieme al
mio e vostro santo Vescovo benedico tutti. Quando riuscirete a capire
che avete un santo Vescovo? Rispettatelo, amatelo. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Senti: Dio ha detto quando mi porta via? Perché io mi sono
stancata di attendere, non ce la faccio più a sopportare tanti dolori.
Madonna - Coraggio, Marisella.
Marisa - Ciao. Non me lo dice, io voglio andar via, mi sono stancata…
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Roma, 21 settembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Ieri Gesù è venuto con grande gioia a parlare ai miei due figliolini e
ha comunicato che i giovani convertiti sono arrivati a ventimila. Sì, è
vero, procedono lentamente, però da diecimila, dove siamo stati
fermi tanto tempo, siamo arrivati a ventimila, e questo è frutto delle
sofferenze dei miei due figliolini e delle vostre preghiere.
La Mamma è contenta, ma più di tutti è contento Dio. Dio è Amore
Infinito, come ben sapete, e ama tutti. Quando a qualcuno arrivano
delle sofferenze non è perché Dio non lo ama. Giustamente qualcuno
ha osservato: "Potrebbe far star meglio coloro che stanno tanto
male". Non potete inveire contro Dio, fare la volontà di Dio è la
miglior decisione.
Io sono qui, voi sapete che sono spesso da voi e che Dio non ha mai
privilegiato i grandi gruppi, dove vanno tante persone. Dio ha scelto
questo piccolo luogo e l'ha reso taumaturgico. Quando camminate su
questa terra, quando appoggiate i vostri piedi su questo suolo,
quando lavorate in questo piccolo luogo, dovete pensare che tutto
qui è taumaturgico, è santo. È stato grande l'amore di Dio nei vostri
confronti e ogni volta benedice voi, i suoi figli, ma soprattutto
benedice i bambini. I bambini giocano e sembra che non seguono i
miei discorsi, invece li ascoltano con attenzione. Oggi non sono
presenti tanti giovani, sono impegnati altrove, però vi posso dire che
da lontano stanno pregando per voi tutti. Certo, arrivare a ventimila
giovani convertiti, dopo tante preghiere e sofferenze, non è molto,
però è meglio così che niente. Non è vero? Non siete d'accordo?
Speriamo di andare ancora avanti. Certo, c'è chi soffre molto
(Marisa, N.d.R.) per questi giovani, però poi avrà la ricompensa
eterna.
So che è duro, è molto duro e tu mi comprendi bene, Marisella. La
tua vita è tutta una sofferenza, hai il corpo lacerato dalla testa ai
piedi, e malgrado le lacrime, malgrado gli strilli per il dolore, hai
continuato a fare la volontà di Dio. Anche voi, nel vostro piccolo, fate
sempre la volontà di Dio e Dio sarà sempre con voi. Voi aspettate il
fatidico giorno, ma non potete neanche immaginare quanto i miei
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due figli lo stiano aspettando. Fare la volontà di Dio non è tanto
facile, è più facile comprendere che Dio Onnipotente è Amore. Voi,
che amate questo luogo, continuate a pregare. Vi ricordate quando vi
ho detto di pregare per la vostra bella Italia? Non tutti avete creduto
che l'Italia andava a rotoli: adesso vi siete resi conto da soli come è
difficile la situazione, per questo vi chiedo di pregare. Qualcuno
pensa nel suo cuore: "Ma Dio potrebbe rovesciare tutto". Dio può far
tutto, ma ha lasciato l'uomo libero di fare il bene e il male. Non sono
i piccoli uomini che fanno i danni, sono i potenti personaggi che
rovinano sempre tutto. E chi paga sempre le spese sono i poveri.
C'è una grande somiglianza nella vita fra San Pietro e il vostro
Vescovo che lui stesso dovrebbe dirvi. Si assomigliano in tutto e sono
andati avanti come Dio ha voluto. Miei cari figli, pregate, non
stancatevi mai di pregare. Io sono ripetitiva, vi faccio sempre le
stesse raccomandazioni perché voglio portarvi alla santità. Piccola
Mariasole, porti un bacio ai tuoi cuginetti e ai tuoi amichetti da parte
della Madonnina? Guardami, sono quassù. Non mi vedi?
Marisa - Senti, quella storia che ha raccontato alla mamma è vera?
Madonna - È la sacrosanta verità.
Marisa - Perché non fai venire ad aiutarci chi sai?
Madonna - Anche tu ieri sera sei stata aiutata, Marisella. Oggi non
stai bene, ma ieri stavi peggio.
Marisa - Non sto bene e mi fanno tanto male le gambe e lo stomaco.
Madonna - Coraggio a tutti, figli miei. Insieme al mio e vostro santo
Vescovo, benedico voi, i vostri cari, vicini e lontani, i vostri bambini,
che sono tanto cari al mio cuore. Vi porto tutti stretti al mio cuore e
vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sì, è vero, hai ragione, si nomina poco Giuseppe, il mio amato sposo,
grazie per averlo ricordato. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo e di san Giuseppe. Sia lodato Gesù Cristo,
miei cari figli.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
162
Marisa - Ciao, sì sono molto, molto stanca e molto sofferente. Io
cerco di nascondere i dolori come facevo una volta, ma vedo che non
ce la faccio più. Non voglio che gli altri si accorgano che sono in
questa situazione, ma è più forte di me, non ce la faccio più. Saluta la
mamma e il papà. Ciao.
Madonna - Ciao, Mariasole, da' un bacio alla Madonnina, Mariasole,
stellina.
Marisa - È scappata proprio.
Vescovo - È scappata? Poi ritorna per la S. Messa.
Roma, 28 settembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Con grande gioia vi do la
notizia che si sono convertiti ultimamente altri ventimila giovani e
siamo arrivati a quarantamila; grazie a voi tutti. È bello vedere
questi giovani cambiare vita, ritornare a Cristo, e questo è avvenuto
perché voi avete pregato e qualcuno (Marisa, N.d.R.) ha sofferto
molto per loro. Marisella, so che stai aspettando una risposta, ma
non ce l'ho, Dio ancora non me l'ha data.
Marisa - E allora, scusami, di' a Dio che non voglio più sentir parlare
di missioni, anch'io dico basta. Sono stanca e sono molto malata;
l'avete detto anche voi che sono molto malata e non ho più la forza di
poter soffrire ancora. Ce l'ho per pregare, per fare qualche fioretto e
qualche veglia la notte, ma per il resto, no.
Madonna - Capisco, Marisella, ciò che vuoi dire, ma tu sai che Dio si
aspetta ancora molto da te.
Marisa - Oh no, no, non ce la faccio più!
Madonna - Miei cari figli, mi rivolgo a voi, anche se siete un piccolo
gruppo, e come sempre, vi dico di pregare per alcune mie intenzioni:
per le spose che non possono avere i bimbi e per le mamme che
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soffrono; una sposa e uno sposo devono avere dei figli e andare
avanti nella vita coniugale. Pregate per queste mamme, pregate per
questi bambini, perché nel tempo in cui viviamo non si sa dove
andranno a finire, se le cose continuano in questo modo. Voi pensate:
Dio può far tutto; sì, è vero, però sapete anche che Dio non
violenterà mai l'uomo.
Marisa - Solo a me però chiede senza che esprima il consenso.
Madonna - Per questo vi invito alla preghiera continua, forte, ed io
sarò con voi. Ricordatevi che dopo la morte vedrete Dio. Voi sapete
che la dipartita delle anime avviene per malattia, per anzianità o per
altre cause. Quando una persona muore, perché è malata, non è
perché non ama Dio. Voi vivrete finché Dio lo vorrà. Sapete
benissimo che Dio è l'Onnipotente, il Supremo, l'Onnisciente, è Colui
che può far tutto, ma come già vi ho detto altre volte, e mi ripeto
ancora oggi, non violenterà mai l'uomo. Ha fatto tante grazie e tanti
miracoli che voi neanche lo sapete. Chi ha ringraziato Dio? Alcuni
sono anche andati via dopo aver ricevuto il miracolo, la grazia.
Marisa - Allora io mi permetto di dirti di fare le grazie a coloro che
sono presenti, che vengono qui, che amano Gesù. Ci sono tante spose
che aspettano i bambini e non arrivano, fate sì che possano averli
anche loro. Ti raccomando Maddalena, la piccola creatura; voi sapete
cosa è meglio per questa bimba e per qualsiasi altro malato: se è
bene che muoia o che viva. Noi vogliamo ringraziarti per le persone
che sono state riconoscenti a Dio, ma sono poche, molto poche.
Madonna - Lo so, è per questo che vi invito a pregare: perché chi
riceve il miracolo, la grazia, deve essere riconoscente a Dio, non a se
stesso, né ai dottori. I dottori sono bravi, bravissimi, ma anche loro
possono sbagliare. Non tutti i malati che vengono curati guariscono,
e allora pregate anche per i dottori, perché il compito è molto
difficile per chi lo fa con amore, con cuore, con carità. Pensate per
quante intenzioni dovete pregare: per i dottori, per gli infermieri, per
i superiori, per i capi dello Stato, per i capi della Chiesa. Però ti ho
già detto, Marisella, che per i sacerdoti tu non devi fare più nulla.
Attendo con ansia le vostre preghiere, per tutti coloro che soffrono
molto.
Grazie, miei cari figli. Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i
vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico tutti i bimbi, quelli che
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sono nati, quelli che dovranno nascere e i bambini più grandi. Vi
porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen.
Marisa - Mi aspettavo una risposta da Dio, speravo che avrebbe detto
qualcosa per me. Ieri sera ho tanto forzato la mano, ma vedo che non
ci sono riuscita.
Madonna - Coraggio, Marisella, vedrai che presto saprai ciò che hai
chiesto.
Marisa - Va bene. Ciao.
Roma, 4 ottobre 2008 - ore 18:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Non è da me iniziare un'apparizione con un richiamo. Mi dispiace,
ma da tempo non c'è più ordine nelle preghiere. Quando iniziate il S.
Rosario, dovete terminarlo. Bisogna recitare la Salve Regina e le
Litanie. Se non fate quanto il vostro Vescovo vi dice, rimanete
sempre indietro. Il Rosario deve essere iniziato alle sei, e, se alle sei
e mezza non è finito, non solo interrompete le preghiere, ma
addirittura vi girate per sollecitare la persona che deve intonare il
Magnificat. Quante volte vi ho detto che io vi attendo? Così non c'è
ordine, non pregate uniti a Dio, a Gesù e a me. Dovete pregare con
amore.
Non è giusto che pregate tanto per pregare, o qualcuno intoni un
canto tanto per intonarlo. Mi sembra che il Vescovo ha incaricato
delle persone per intonare i canti, come mai costoro non intonano
più? Bisogna essere ubbidienti anche in questo, questo significa
amare Dio. Spesso non comprendete ciò che il vostro Vescovo vi dice.
Perché avete iniziato alle 18 e 15? Non eravate a conoscenza che si
165
doveva cominciare alle 18? Questo non è bello. Tempo addietro c'era
più unione e molta precisione, sia per la preghiera e sia per
l'apparizione; per tutto. Avete cominciato un pochettino a lasciarvi
andare.
Non comandano le persone, ma il Vescovo; mettetevelo bene in testa.
Il Vescovo, anche se è provato, se è amareggiato, se soffre, è stato
ordinato da Dio. Quale uomo, dopo san Pietro e gli Apostoli, è stato
ordinato da Dio? Solo Monsignor Claudio. Quindi rispettate i suoi
ordini: non comandate voi, è lui che comanda, a meno che lui non dia
ordine a qualcuno di dire o fare qualcosa. Spero che questo mio
richiamo sia stato compreso. Se qualcuno non ha compreso chieda al
Vescovo, solo a lui. Grazie e scusate questo mio intervento.
Dio mi ha mandato qui, in mezzo a voi, per dirvi che i miei due
figliolini stanno soffrendo enormemente e la sofferenza li sta
veramente logorando, consumando. Voi non potete immaginare
quanto sia triste trovarsi soli. Il Vescovo non ha un sacerdote, una
suora, un laico impegnato che veramente l'aiuti. Ha vicino a sé una
creatura che soffre, non cammina, non riesce a far nulla. Qualcuno di
voi si è fatto avanti per aiutarlo, ma a lui manca un sacerdote che
l'aiuti. Qualcuno sta pensando: "Perché lo dici a noi, Madonnina? Dio
non può aiutarlo?" Sì, avete ragione, Dio può farlo, ma dal momento
che si rivolge a voi, dal momento che chiede a voi, vuol dire che
attende le vostre preghiere. Quante preghiere? Tante. Bisogna
sempre pregare. Avete visto che i giovani convertiti sono arrivati a
sessantamila per le preghiere, le sofferenze, i fioretti e i sacrifici?
Questa non è una gioia per voi tutti? Tutti state aspettando che
qualcosa si muova, che la vostra sorella parta presto, anche lei e il
Vescovo, perché le cose cambieranno. Il vostro Vescovo dovrà
mettere a posto la Chiesa, ripulirla dai massoni, dai ladri, dai
disonesti, dalle persone immorali; non sto ad elencarvi tutto. Allora
avrà ancora più bisogno delle vostre preghiere. Sì, Marisella, ho
capito cosa mi vuoi domandare.
Marisa - Volevo dirti che i due numeri sono passati e ripassati.
Quando finisce questo Calvario? Mi sembra di stare sempre sul
Calvario. Quando finisce? La sofferenza aiuta gli altri, ma io ho detto
basta a Dio.
Non ce la faccio più, è impossibile continuare così. Lo dico con
amarezza, perché mi dispiace, però non ho più la forza, non ho più
nulla. Non so fare nulla e non posso fare nulla. Sono io che chiedo
166
adesso il "Basta" di Dio. Soltanto io posso chiederlo, perché so cosa
vuol dire finire questa vita e andare a godere l'altra, quella di Gesù,
quella di Maria e raggiungere i miei. Ma Dio, quando Gli faccio
questa domanda, si chiude nel più profondo silenzio e non mi parla.
Quando Gli chiedo: "Quando mi fai morire?", tace, non parla più. Io
ho detto a Dio: basta, sono stanca, sono sfinita, posso pregare come
gli altri, posso fare digiuni, tanto li faccio sempre, e posso fare dei
fioretti. Sono molto, molto agitata, per non dire preoccupata.
Aiutatemi Voi a superare tutto questo. Queste povere persone che
cosa possono fare: pregano e ci seguono, ma diverse sono andate via,
perché hanno visto che non arriva nulla. Vuoi che rimaniamo soli il
Vescovo ed io, come hai detto nel 1973? Spero di no, spero che tu ci
voglia veramente bene.
Madonna - Io, la Mamma, dico ancora a voi, coraggio, miei cari figli,
la meta è vicina.
Marisa - (Sottovoce) Quale meta è vicina?
Madonna - Su, Marisella, sii buona, cerca di comprenderci.
Marisa - Io devo comprendere voi? Ma voi dovete comprendere me.
Giusto?
Vescovo - Giusto.
Marisa - Il Vescovo ha detto che è giusto. Comprendete noi due,
perché veramente stiamo crollando. Ci sembra di affondare e non
vediamo la mano di Gesù che ci salva. Perdonami se parlo così, ma
sono talmente carica dentro, che non so più che dire.
Madonna - Va bene, Marisella, parleremo quando saremo sole.
Marisa - E no, quanto stiamo sole io non riesco a parlare, invece se ci
sono i miei fratelli mi sento più forte.
Madonna - Coraggio, coraggio, coraggio. Pregate, pregate, pregate.
Non stancatevi mai di pregare. Vedo che correte per tutto e vi date
da fare per i bambini, per la scuola, per la piscina, per la danza e per
il tennis, correte sempre dalla mattina alla sera. E la preghiera a
Dio? Molto poca, pochi minuti.
Marisa - Adesso faremo più minuti di preghiera.
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Madonna - No tu, no tu, preghi già molto giorno e notte.
Marisa - Va bene.
Madonna - Benedico i vostri cari, i bimbi lontani, le persone che non
possono venire e anche le persone che non vogliono venire…
Madonna - Insieme al mio e vostro Vescovo, non dico santo perché
non vuole che lo dica, benedico voi e i vostri oggetti sacri. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio dello Spirito
Santo. Amen
Marisa - Ricordati di me, ricordati di noi. Ciao. (Marisa manda un
bacio alla Madonna).
Roma, 5 ottobre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Oggi, domenica, è festa di
precetto, io sono qui, in mezzo a voi. I richiami che vi ho fatto sono
stati messi in pratica, ma attenzione, non dimenticateli mai, perché
non sono difficili. Io sono la vostra Mamma e quando qualcosa non
va, cosa fa una mamma con il figliolo? Lo corregge, lo riprende; lo
stesso faccio io con voi. Quando qualcosa non va vi faccio un
richiamo materno e non offendo nessuno, perché so che tutti pregate
e tutti amate. Se qualche piccola cosa non va, la Mamma deve
farvelo notare e voi dovete andare avanti tenendo presente quanto
lei vi dice.
Molte volte mi viene chiesto qualcosa, a cui io, credetemi, non posso
rispondere, perché è Dio che può tutto e fa tutto. Lui cerca in tutti i
modi di facilitare il compito a Marisella, di darle la possibilità di
aiutare le persone che hanno bisogno, per portarle a Gesù. A voi
sembra che Dio dica una cosa e poi ne faccia un'altra. Il desiderio di
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Dio è quello di convertire più anime possibili e quando succedono
delle cose molto brutte nel mondo, Dio chiama la sua anima
prediletta e le chiede aiuto. Non ha bisogno del suo aiuto e di nessun
altro aiuto, però vuole che anche qualche persona della Terra aiuti.
Non sono tante, credetemi, sono molto poche. Se fossero presenti in
ogni nazione tre, quattro persone che fanno quello che fanno la
vostra sorella e il vostro Vescovo, le cose andrebbero molto meglio.
Ci vorrebbero queste persone in Vaticano, in Vicariato, nelle
parrocchie, nelle diocesi, nelle nazioni, dappertutto. Voi vi
domandate perché la vostra sorella soffre sempre? Rispondi,
Marisella, perché soffri sempre tu?
Marisa - Non lo so. Voi mi avete chiamato ed io ho detto: "Sì, eccomi
qui". Però domenica ho detto basta, e oggi lo ripeto: "Basta". Non
credo che Dio si offenda, se è un Padre dovrà anche ascoltare i suoi
figli.
Madonna - Hai ragione, Marisella, ma vorrei che quelle persone che
vengono a pregare la domenica, il martedì e il venerdì pregassero
molto. A loro non chiediamo né la sofferenza fisica né quella morale,
ma solo la preghiera, il digiuno e i fioretti; è facile fare dei fioretti.
Allora vedrete che Dio sarà contento e aiuterà tutti. Del resto, non è
una cosa da poco la conversione di sessantamila giovani in tutto il
mondo. Voi sapete come sia difficile convertire i giovani, però, una
volta convertiti, è raro che tornino indietro. Ho dato questa missione
a Marisella. Chi è più adatta di lei a pregare e a soffrire per la
conversione dei giovani? Chiedo il vostro aiuto, chiedo preghiere a
tutti, grandi e piccoli, perché anche i piccoli possono pregare e so
che stanno pregando. Avete ricevuto tanto dal vostro Vescovo,
portate avanti anche voi questa missione.
Grazie, grazie soprattutto della vostra presenza. Insieme al mio e
vostro santo Vescovo, benedico voi, i vostri cari e i vostri oggetti
sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Amen.
Adesso non vi mettete a parlare, ma pregate e quando la Messa è
finita, e Gesù è stato portato via, non parlate, perché si può
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disturbare coloro che pregano. Cercate di parlare piano almeno;
anche se Gesù non c'è più, però è sempre un luogo santo. Grazie.
Ciao a tutti.
Roma, 7 ottobre 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. È bello vedere la chiesa piena.
Marisa - Perché è piccola.
Madonna - Mi fa piacere che rispondete, quando il Vescovo dice: "Ho
da dirvi qualcosa di importante". E allora la curiosità diventa forte,
ed è bello che veniate ad ascoltare. Io vi invito, come sempre, a
pregare; voi sapete quanto siano importanti le preghiere. Anche la
mia venuta in mezzo a voi deve spronarvi a pregare. Sara, Emanuele,
se mi guardate…
Emanuele - Ce la facciamo?
Madonna - Sì.
Marisa - (Sottovoce) Fatti vedere dai piccoli.
Madonna - Lo so che è difficile per te, Marisella, ascoltare a causa di
tutto quello che stai soffrendo. Ricordati che l'amore di Dio non ti ha
mai dimenticato. Quando dici qualcosa a Dio Padre, a Dio Figlio, a
Dio Spirito Santo, alla Madre dell'Eucaristia, Noi siamo sempre in
ascolto, in qualsiasi ora, in qualsiasi momento, anche quando la notte
cerchi in tutti i modi di nascondere i tuoi dolori e di soffocare i
lamenti per non dar fastidio a nessuno. Io mi avvicino agli ammalati
che sono soli e che hanno forti dolori, per aiutarli. Fate anche voi lo
stesso. Non tutti gli ammalati hanno bisogno d'aiuto, quanto coloro
che soffrono dalla mattina alla sera. Vi invito a pregare per la prima
intenzione che sapete: la dipartita di Marisella per il Paradiso.
Marisa - Io volevo dirti qualcosa. Siccome sono già due volte che ho
detto basta, non voglio più pensare alle missioni, ho sofferto molto
per tante missioni, ma ora il mio fisico è molto stanco e provato.
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Lasciatemi solo la missione per la conversione dei giovani, per le
altre, basta, e passate i segreti al Vescovo.
Madonna - Tu pensi, Marisella, che il Vescovo stia meglio di te?
Marisa - No, però lui, essendo un sacerdote pieno di amore e di
carità, riesce meglio, io non sono più buona. Non ce la faccio più. Tu
hai combattuto per otto anni, durante la malattia di San Giuseppe e
noi siamo arrivati a trentasette anni, senza contare quelli precedenti.
Per ora ti chiedo soltanto questo: fa' in modo che le preghiere
indirizzate a me vadano per i giovani, per tutti i giovani. Io posso
rimanere ridotta così e aspettare il grande momento che Dio mi ha
promesso tante volte, ma ancora non arriva.
Madonna - Sì, è vero, però è giusto che io chieda preghiere a tutti:
grandi e piccoli. Ci sono tanti malati gravi e bisogna pregare per
loro. Ci sono tanti giovani che vivono sbandati nel mondo e bisogna
pregare per loro. Inoltre, voi sapete qual è la situazione nella vostra
bella Italia e poiché non potete far niente, nel vostro piccolo, almeno
pregate tutti insieme. E Dio deve aiutarvi, ho detto: "Deve".
Marisa - Però quando?
Madonna - Vi lascio nel Cuore di Gesù. Insieme al mio e vostro santo
Vescovo benedico voi, i vostri cari, specialmente tutti i bambini
presenti e assenti. Benedico tutte le persone che sono lontane da
Gesù. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito
Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ti ricordi il primo punto: pregare per la mia dipartita?
Grazie.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao (Marisa manda un bacio alla Madonna). Ti fai vedere
qualche volta dai bimbi? Desiderano tanto vederti.
Madonna - Io li vedo bene. Bisogna che a scuola siano più bravi,
meno distratti e quando devono mangiare non devono fare tante
storie.
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Emanuele - Come dobbiamo essere?
Madonna - Buoni. Bravo, Emanuele, buoni e tu lo sai. Ciao a tutti, un
abbraccio a tutti.
Marisa - Ciao.
Roma, 12 ottobre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Finalmente avete compreso come pregare. Ci vuole sempre qualcuno
che vi smuova un pochino, per insegnarvi a pregare. Vi invito ad
intensificare la preghiera, se vi è possibile. Voi non lascerete mai il
vostro Vescovo, anche se qualcuno si è ritirato per l'età avanzata, per
la salute o perché si è stancato di aspettare gli interventi che Dio ha
promesso.
Anch'io sono con voi e vi ringrazio perché cercate in tutti i modi di
abbellire la Basilica; questo fa piacere a Gesù che dopo la
consacrazione è realmente presente in Corpo, Sangue, Anima e
Divinità in mezzo a voi.
Coraggio, miei cari figli. Andate avanti e non domandatevi tanti
perché. È difficile rispondere ai perché di Dio.
La Mamma, insieme al santo Vescovo, vi dà la benedizione e vi copre
con il manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Coraggio, figlioli.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Roma, 19 ottobre 2008 - ore 10:30
172
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono venuta in mezzo a voi con il cuore pieno di sofferenza per tutto
ciò che non va, ma soprattutto per ciò che deve arrivare e si fa
aspettare. Vi ringrazio delle preghiere, ma cercate di essere più
precisi; quando iniziate una preghiera dovete terminarla, non
interromperla, non si può spezzare una preghiera per cominciarne
un'altra. Quando pregate rinchiudetevi in voi stessi e rivolgetevi a
Dio Onnipotente, a Gesù, alla Madre dell'Eucaristia perché vi diano
la forza e il coraggio di sopportare tutto, di accettare tutto. Voi
sapete che la vita è difficile per tutti, per questo Dio vuole che io
venga in mezzo a voi per darvi forza e coraggio. So che aspettate il
fatidico giorno, ma arriverà quando Dio deciderà.
Dio ha parlato, ha fatto molte promesse, però ancora non ha detto
"sì", o meglio "certamente", perché il Vescovo non vuole che si dica
"sì", ma "certamente". Quando Dio dirà "certamente" tutto arriverà
per chi ha saputo attendere. Sentirete l'assenza non tanto della
Veggente quanto del Vescovo. Quando si allontanerà da voi, quando
andrà dove Dio Padre vuole, sentirete molto la mancanza di questi
due figlioli. Il "certamente" di Dio verrà, verrà, aspettatelo, non
parlate, non dite quelle parole che ho sentito: Dio che fa? Perché non
interviene? Quando Dio mi ha chiamato per diventare la mamma di
Gesù io non ho detto "perché", "come", "quando", soltanto che non
conoscevo uomo, ma sapevo benissimo cosa dovevo fare.
Marisa - Sì, ma tu sei la mamma, sei una creatura grande, noi siamo
piccolini e non abbiamo capito quello che Dio vuol fare o non vuol
fare e quando dirà "certamente". Io ho chiesto soltanto che è ora che
Dio mi prende, perché comincio a diventare pesante per questa
povera gente.
Madonna - Cosa intendi per pesante?
Marisa - Non incominciare a prendermi in giro anche tu.
Madonna - No. Non dovete mai, mai dire: "Perché Dio dice una cosa
e poi ne fa un'altra?". Certamente Dio può fare ciò che vuole e
quando arriverà quel "sì", come tu dici, Marisella, pieno come il sole,
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la Terra e tutto ciò che lo circonda, allora tu partirai per il Paradiso e
andrai molto su.
Marisa - Io ho chiesto di stare un pochino meglio, non tanto, un
pochino per non essere di peso agli altri. Ho chiesto solo questo, non
ho chiesto la guarigione, non posso continuare a vivere così. Adesso
ti faccio una domanda: Madonnina cara, tu, al posto mio, che faresti?
Madonna - Quello che fai tu, brontolerei pure.
Marisa - Grazie.
Madonna - Però non brontolerei mai contro Dio, Dio sa ciò che vuole,
Dio sa ciò che deve fare.
Marisa - Allora non doveva dirmi tutti quei segreti.
Madonna - Figlioli cari, è difficile capire i perché di Dio, Dio sa quello
che deve fare e chi ama veramente Dio deve accettare; deve dire
"certamente" come dici tu, Marisella.
Marisa - Veramente me l'ha detto il Vescovo di dire "certamente" e di
non dire più "sì". Comunque almeno fatelo per quelle persone che
vengono con tanto sacrificio a pregare. Hanno ricominciato a fare
l'ora di adorazione, per che cosa?
Madonna - È Dio che vuole così e tu chi sei per domandarti perché?
Marisa - Non domando più niente, per carità. Aspetta un minuto.
(Rivolta al Vescovo) Ha detto che a Dio non bisogna chiedere perché,
ma bisogna dire "certamente".
Vescovo - Noi non abbiamo mai, mai, mai perso la fiducia in Dio, ma
poiché siamo provati e stanchi, credo che ci sia permesso di dirlo.
Madonna - Certamente.
Marisa - Senti, Madonnina, va bene, io non dico né "sì" né
"certamente", rimango con quanto ho detto domenica che non mi
prenderò più nessuna responsabilità per le persone che sanno
quando è peccato e quando non è peccato, potrei farlo per le persone
che non hanno ricevuto niente né dai genitori e né dai sacerdoti; per
le persone che non conoscono Gesù, non conoscono l'Eucaristia, per
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questi posso solo pregare, capiamoci bene, non soffrire, perché non
ce la faccio più.
Madonna - Miei cari figli, mentre ascoltate questo dialogo così
prepotente, in senso buono naturalmente, pregate. Quante volte vi
ho detto: se non capite qualcosa non parlate fra di voi, perché non
capirete niente, parlatene col Vescovo. Quando volete sapere
qualche cosa di una persona che neanche conoscete, parlatene con il
Vescovo, ma non parlate con lui di argomenti insignificanti, non ha
tempo per questo; sulla sua scrivania d'oro è accumulato tanto
lavoro. Pregate tutti l'un per l'altro senza sparlare. Questo non è
bello, questo Dio non lo vuole. Voi amate Dio? Fate come Lui vi dice.
Grazie se mettete in pratica tutte le lettere di Dio; non è facile, lo
capisco benissimo, perché siete umani; però qualcosa potete fare.
Grazie di nuovo e insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico
voi, i vostri cari, benedico tutti i bimbi. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen.
Roma, 24 ottobre 2008 - ore 20:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Voi forse non avete ancora capito l'importanza della presenza di Dio
nella vostra vita. Dio ama: so che è difficile comprenderlo per gli
uomini che vivono sulla Terra. Quando mai avete sentito che un
uomo della Terra ha colloquiato con Dio e Dio ha detto ciò che
doveva e non doveva fare? Riallacciandomi al colloquio tra Dio e il
Vescovo e la Veggente di stamattina, voglio spiegarvi ciò che Dio
vuole da voi: essere più solidali con il Vescovo.
Capire Dio non è facile, ma se riusciste a comprenderlo almeno
quando parla per mezzo mio, sarebbe tutto più facile. Voi oggi
festeggiate la Madre dell'Eucaristia: io sono la Madre dell'Eucaristia.
Voi farete la grande festa domenica, ma oggi è il giorno dedicato alla
Madre dell'Eucaristia. Voi non conoscete i colloqui che Dio ha fatto
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con me, Madre dell'Eucaristia, a volte anch'io rimanevo perplessa e
mi chiedevo: "Cosa devo fare? Cosa vuole Dio da me?". Anche alcuni
santi spesso hanno ripetuto: "Perché Dio mi ha scelto? Per fare che
cosa? Per farmi star male? Per camminare con le stampelle? Per
stare sulla sedia a rotelle? Perché mi ha scelto se non riesco a far
nulla?". Queste parole le ho sentite anche da Giovanni Paolo II.
Perché Dio l'aveva scelto se poi ogni tanto gli succedeva qualcosa,
doveva camminare con il bastone ed era sofferente e dolorante?
Anche altre anime buone e sante oggi dicono questo.
Vedete, miei cari figli, se vi mettete con la testa china, in segno di
umiltà, forse riuscite a capire qualcosa. Stamattina Dio ha cercato di
darvi dei cioccolatini per portarvi avanti piano, piano. Come si fa con
i bimbi, quando la mamma dice: "Se stai buono ti do la caramella" e
così il bimbo va avanti e cresce; lo stesso Dio ha fatto con voi. Vi ha
detto qualcosa per darvi coraggio, per andare avanti. State tranquilli,
tutto verrà realizzato. C'è un'altra cosa che ha ferito molto il mio
cuore. Ho chiesto più volte: siate solidali con il Vescovo, non fuggite
da lui, perché fuggire dal Vescovo significa fuggire da Dio. Restate
accanto a lui, siate solidali. Ci sono delle persone che vengono da
lontano per essere solidali con il Vescovo e voi invece fuggite da lui.
Questo non è amore, figlioli cari, questo è ripiegarsi su se stessi. Se
amate una persona fate di tutto per starle vicino, per aiutarla. Chi
sta aiutando il Vescovo in questo periodo così doloroso, così triste?
Pochissimi giovani, tra gli adulti c'è qualcuno che dà di più. Io ho
messo i giovani come pilastri per aiutare il Vescovo. Dove sono? Non
lo aiutano perché hanno un bimbo? Si può aiutare il Vescovo anche
con un bimbo, si può essere solidali anche con un bimbo. Amate Dio,
amate il Vescovo. Lui vi ama, è inutile ripetervi che sta soffrendo
molto ed è molto stanco, talmente stanco che non riesce neanche a
fare la direzione spirituale, e molti ne hanno bisogno.
Marisa - Scusa, Madonnina, posso dirti una cosa? Allora perché non
chiedi a Dio che gli dia quella forza che gli manca per aiutare anche
gli altri? Solo Dio può dare la forza, gli uomini fanno ciò che possono
fare. Noi aspettiamo la forza e l'aiuto da Dio. Hai sentito i piccoli
come parlano di Gesù?
Madonna - Sembra a volte che voi grandi fuggite da Gesù; fuggendo
da Lui fuggite anche dal vostro Vescovo, per questo vi ripeto:
amatelo, amatelo, amatelo. Quando uno muore, anche se è stato
cattivo o poco buono durante la vita terrena è considerato un santo.
Dicono di lui: era buono, faceva la carità. Non è così, bisogna essere
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santi sulla Terra, bisogna amare durante la vita. La Madre
dell'Eucaristia vi ringrazia per la vostra presenza. Molti non vengono
perché non succede mai nulla. È sbagliato, vuol dire che non hanno
capito niente. Io vi ho detto: siate solidali con il Vescovo, amate Dio,
come Lui vi ama.
Marisella, cosa hai in faccia?
Marisa - Non mi prendere in giro anche tu, per favore!
Madonna - Sì, l'ho detto per vederti sorridere. Hai visto che ieri la
dottoressa ha detto che hai un bel sorriso e che sei bella?
Marisa - Beh, non ci vedeva bene. Madonnina, noi cercheremo di
mettercela tutta, però mettiti al mio posto. Se vedo il Vescovo ridotto
in quello stato, come faccio a far finta di nulla? Cerco di fare delle
battute, di ridere, ma ogni volta mi arriva un colpo, poi un altro e
rimangono insieme abbracciati, non è che qualcuno va via, no, no,
rimangono tutti.
Madonna - A volte il tuo discorso, Marisella, lo possiamo
comprendere soltanto io e il Vescovo. Tanti non possono capire. Ti
dicono: "Guarda come stai bene!" e tu in quel momento stai
malissimo, sei più malata di quello che pensano loro.
Marisa - Non voglio parlare di me, voglio soltanto l'aiuto per il
Vescovo. Se tu aiuti il Vescovo e il Vescovo risale la china, anche i
giovani e gli adulti risalgono la china. Facci questa grazia. Ti costa
così tanto? Diteci il prezzo e noi paghiamo.
Madonna - Sei sempre spiritosa e birichina, Marisella.
Marisa - E che devo fare? A volte ho tanta voglia di piangere, come
mi ha detto una persona. Cerca di aiutarci. Io ho detto no alla
sofferenza e con il no rimango.
Madonna - Anche per i giovani?
Marisa - Certamente.
Madonna - Va bene, per adesso facciamo come tu vuoi, Marisella, poi
vedremo.
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Marisella - Io cambierò quando vedrò il Vescovo ritornare ad essere
brillante, sorridente e gioioso.
Madonna - Va bene, Dio Padre ha sentito ciò che hai detto e
certamente farà qualcosa per lui, ma tu poi non ti lamentare.
Marisa - No, no. Io sono contenta, contentissima se Dio farà qualcosa
per lui. Ti raccomando i miei bambini. Io non sono mamma, ma li
sento tutti miei. Aiuta questi piccoli a crescere e aiuta i grandi a
cambiare testa, perché c'è tanta confusione, non si capisce nulla.
Tutti parlano e tutti hanno ragione, piccoli e grandi; aiutaci tutti, ti
prego.
Madonna - Sì, Marisella, ricordati la grazia grande che Dio ti ha fatto
venerdì.
Marisa - Ma io non voglio la grazia, voglio morire, non deve fare a me
la grazia, deve farla al Vescovo! Va bene. (Si recita il Padre nostro...)
Madonna - Mi raccomando, figlioli, siate solidali con il vostro
Vescovo, aiutatelo come potete, ed io sarò sempre con voi.
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi e i vostri cari, benedico
tutti i bambini presenti e assenti, tutte le persone che non sono
potute venire. Benedico tutti. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 26 ottobre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Gesù - Io sono Gesù. Sono venuto per fare gli auguri alla mia e vostra
Mamma e a voi tutti. Oggi festeggiate la Madre dell'Eucaristia. La
mia Mamma è la Madre dell'Eucaristia. Le hanno dato molti titoli, ma
lei è la Madre dell'Eucaristia e da molti anni è apparsa alla piccola
Marisella e continua ad apparirle di notte o di giorno, secondo la
necessità.
Io, il vostro Gesù, sono sempre presente. Tutto ciò che ha detto il
vostro Vescovo è sacrosanta verità: le sue parole partono dal cuore e
sono parole di speranza e di dolore. Voi, piccola comunità, siete stati
chiamati da Dio che ha reso questo luogo taumaturgico. Dio Padre, lo
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Spirito Santo ed Io abbiamo innalzato e privilegiato questo luogo, ma
le persone non mi hanno ascoltato. Chi continua a venire ancora qui
avrà una ricompensa molto grande. È vero: il nostro "presto" non è il
vostro. In Paradiso c'è un altro modo di pensare e di agire. Siete
stanchi e provati, ma non è Dio che vuole questo. La Madre
dell'Eucaristia vi ha impartito tanti insegnamenti, vi ha insegnato ad
amare, a donarsi, a soffrire e ad offrire a Dio. Vi ha insegnato a fare
la volontà di Dio, lo so, non è facile. Io, Gesù, mi inchino davanti a
Lui, lo Spirito Santo si inchina davanti a Lui, perché Noi siamo
tutt'uno.
Anche voi dovete essere sempre uniti nella preghiera, nel lavoro e
soprattutto nell'amore. Io, Gesù, non ho parole per ringraziarvi per
ciò che fate; ci mettete il cuore per far tutto bello. Bella la
preparazione, belli gli addobbi, tutto ciò che avete fatto è bello, ma io
voglio che la vostra anima sia bella. Dovete avere più sensibilità, più
amore verso tutti perché Dio è Amore e, se Dio è Amore, non può
deludervi. Noi non possiamo deludervi. Voi non potete comprendere
la differenza che c'è fra il Paradiso e la Terra. Per questo vi chiedete,
vi domandate, pregate, tutto questo è molto bello. Vi siete mai
domandati: "Come mai la Madonnina, la Madre dell'Eucaristia viene
in questo piccolo luogo, dove c'è un piccolo gruppo e non va nei
grandi luoghi dove c'è tanta gente? Perché ha scelto proprio questo
posto?". Ve lo siete domandato? Perché vi vuole santi, anche con le
vostre piccole imperfezioni. Non fa nulla, siete umani e la natura
umana può anche ribellarsi, può avere piccole cadute. Noi siamo
pronti a perdonare. Adesso vi dico una cosa per farvi sorridere:
perdonate anche Noi. Noi agiamo in un modo e voi in un altro, Noi
pensiamo in un modo e voi in un altro.
Marisa - Avrei tante cose da chiederti, ma non posso.
Gesù - Cercate di comprendere quanta festa c'è intorno alla Madre
dell'Eucaristia, quante anime non sono più nel Paradiso di Attesa, e
sono andate nel Paradiso della Visione Beatifica. Ci sono i papi:
Leone XIII, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, alcuni li hai
conosciuti, Marisella. Ebbene sono tutti con Me. Ci sono anche molti
laici, uomini e donne e tanti bambini. Per i bambini è più facile
entrare in Paradiso, per i grandi è più impegnativo. Io voglio che
siate semplici, umili, non giudicate, non guardate gli altri posti, non
parlate di altre cose. Questo è il luogo santo che Dio ha voluto;
dovete esser felici di questo. Non vi dico ciò che soffre la vostra
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sorella, perché sarebbe triste, né ciò che soffre il vostro Vescovo,
perché ormai l'avete compreso bene.
Vi faccio una piccola raccomandazione: quando il vostro Vescovo
parla, ascoltatelo, non pensate ad altro, altrimenti non comprendete
e fate degli sbagli. Quando una persona importante parla, bisogna
ascoltarla, non bisogna dormire, anche se Io vi ho detto che potete
dormire anche davanti a Gesù. Ma quando parla Gesù, voi dormite?
Quando Io vi parlo per farvi capire qualcosa, voi state attenti, cercate
di capire ogni piccola parola. La stessa cosa deve avvenire quando
parla il vostro Vescovo. A volte quando ha finito di parlare qualcuno
che non ha compreso, domanda al vicino, questo non deve avvenire.
Quante volte la Mamma ha detto: "Se non comprendete qualcosa
chiedetelo al Vescovo, non parlate fra di voi, rovinate la bellezza di
ciò che ha detto". Ecco mia Madre, ecco la vostra Madre, è in festa, e
ha tutti i bambini, tutti i santi, tutti i papi e la tua mamma intorno,
Marisella.
Marisa - Sì, la vedo.
Gesù - Dovete essere felici, perché Dio vi ha scelto e dovete essere
solidali con il Vescovo. Non dite anche voi: io non vado più perché
non succede nulla. Quante persone dicono che si sono ritirate per
questo, ma non è per questo, è perché secondo loro c'era troppo
impegno. Fare l'incontro biblico il venerdì, l'ora di adorazione il
martedì e partecipare alla S. Messa e apparizione la domenica è
troppo impegnativo? Come mai, nel lavoro fate otto, dieci ore e
venite pagati anche male? Non è un impegno anche quello? Come
mai lì vi impegnate e con Dio no? Amate con lo stesso amore che Dio
vi ama e vogliatevi bene. Auguri a tutti.
Madonna - Sono la vostra Mamma e vi ringrazio per le preghiere, per
tutto ciò che avete fatto per la mia festa. Sono felice perché oggi
sono entrate molte anime nel Paradiso della Visione Beatifica; questo
mi dà gioia. Voglio che anche voi, quando arriverà il vostro momento,
entriate in Paradiso. Io sono sempre con voi e ciò che Dio ha
promesso, il basta di Dio, arriverà. Non può tradire Dio, farà ciò che
ha promesso. Quando? Aspettate con pazienza, ne avete tanta. Vero,
Eccellenza?
Vescovo - Mi daranno l'Oscar per la pazienza.
Marisa - Capito? Daranno l'Oscar a lui e a me.
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Madonna - Tu stai buona.
Marisa - Cercate di venirci incontro e di aiutarci.
Madonna - Io vi sto aiutando, ma voi non ci credete. La Santissima
Trinità vi sta aiutando, ma voi dubitate.
Marisa - Non è che dubitiamo è che siamo creature umane e ci
domandiamo tanti perché.
Madonna - Sì, è vero, però vi ho anche insegnato: non domandatevi
tanti perché nei riguardi di Dio. Io, la Madre dell'Eucaristia,
ringrazio tutti, uno ad uno. Vi voglio bene, miei cari figli, vi voglio
bene. Vogliatevi bene anche voi. Quando una persona soffre,
aiutatela, andate a trovarla all'ospedale o a casa, entrate con un
sorriso e parlate di argomenti belli, non parlate di quelli che fanno
soffrire.
Marisa - Date l'Oscar al Vescovo? L'ho chiesto perché pensavo che
era una domanda da fare.
Madonna - Miei cari figli, sono la vostra Mamma, in tutto e per tutto
e vi voglio bene. Grazie per la festa, so che non farete, come dice il
vostro Vescovo, l'agape, perché ha chiesto solo preghiera, solo
impegno spirituale. Si fa la festa per mangiare? Si fa la festa per
pregare.
Marisa - Sì, però ricordati che noi viviamo sulla Terra.
Madonna - Va bene, miei cari figli, ringrazio tutti, vi voglio bene.
Insieme al Paradiso e al nostro santo Vescovo vi benedico, vi
abbraccio tutti e vi stringo sul mio cuore. Non posso dire "vi copro
con il mio manto materno", perché già ieri sera Marisella sapeva che
oggi non pioveva, perché l'avrei steso su di voi per non far piovere.
Marisa - Lo sapevo. Mi farai stare un pochino meglio?
Madonna - Dovevi ubbidire a Yari, Marisella. Andate nella pace di
Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
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Marisa - Ciao, mamma.
Roma, 31 ottobre 2008 - ore 20:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. È la vostra Mamma
che vi parla. Tante volte ho detto: quando entrate in una chiesa,
andate vicino a Gesù, andate vicino al tabernacolo, Lui è lì. Perché
restate sempre in fondo e qualcuno deve richiamarvi? Voi pretendete
da Dio la risposta, ma se non fate quello che Lui vi dice per mio
mezzo, come potete pretenderla? Ve l'ho detto: aggrappatevi al
tabernacolo, andate vicino a Gesù, dimostrate l'amore a Gesù,
standogli vicino. Vi ricordate l'emorroissa? Pur di toccare il suo
mantello, perché sapeva che sarebbe guarita, ha fatto di tutto per
andare avanti, per stargli vicino e per toccarlo, e voi invece vi
allontanate. Perché succedono ancora queste situazioni? A volte sono
proprio le persone che frequentano da parecchi anni a comportarsi
in questo modo. Miei cari figli, l'amore di Mamma mi suggerisce ciò
che devo dirvi e ve lo dico. I miei sono richiami materni, gli stessi che
una mamma o un papà farebbero al proprio bimbo, ma voi, ho detto,
se lo ricordate, che ormai siete arrivati all'università. Perché ancora
vi comportate da bambini? Perché non mettete in pratica i piccoli
consigli, che invece sono grandi, perché riguardano Gesù, mio Figlio
Gesù che è morto per ognuno di voi? Ecco perché vi ripeto: amate,
amate, amate; prima amate e poi pregate, prima imparate ad amare
e poi pregate. Questo è un richiamo fatto con amore dalla Mamma
del Cielo e della Terra. Miei cari figli, sono molto triste per ciò che
sta succedendo sulla Terra. Voi non sapete tutto, ma ci sono molte
persone che muoiono di fame, ci sono persone che non riescono ad
andare avanti, a vivere con tranquillità perché i loro bimbi hanno
fame. Chi sta bene economicamente continua a star bene e chi sta
male continua ad andare giù. Il mondo va molto male e, se lo
ricordate, ormai da tempo vi dico di pregare per la vostra bella Italia.
Purtroppo tutto il mondo non va; anche l'Italia non va.
I ricchi diventano più ricchi e i poveri crollano. Chiedo a voi, insieme
al Paradiso, di pregare per quelle persone che non hanno di che
mangiare. Io dal Cielo vedo tutto e potete immaginare cosa appare ai
miei occhi. Io, la Mamma del Cielo e della Terra, soffro con voi e
piango, perché vedo molte persone che hanno fame. Ci sono
sacerdoti ricchi e sacerdoti che piangono, perché non hanno di che
182
mangiare e non arrivano alla fine del mese. Ci sono laici che stanno
bene, vanno avanti, e poveri che vanno male, non ce la fanno. Vedo
bimbi che hanno fame e si aggrappano alla veste della mamma e
dicono: "Mamma, ho fame". Le mamme non hanno nulla da dare,
oppure non mangiano loro per darlo ai bimbi. Questa è l'Italia,
questo è il mondo intero. Secondo voi, cosa dovrebbe fare Dio? Far
morire tutti i responsabili di questa situazione? No, sono sue
creature anche loro. Però loro vanno sempre meglio, per questo vi
invito a pregare per chi soffre. Pensate a quei luoghi dove sono
apparsa ed ora non appaio più che si sono arricchiti ed hanno
ricevuto molto denaro. A chi si chiedono le offerte? Al povero, al
pensionato, alla vedova. No, miei cari figli, così non va. Voi siete
generosi, siete bravi, avete fatto offerte consistenti, ma ci sono tante
e tante persone che non fanno nulla per aiutare i poveri. Si aiutano i
paesi stranieri, le nazioni povere, ma all'Italia, alla vostra Italia, chi
ci pensa? Se ognuno dei potenti personaggi pensasse alla propria
patria, le situazioni sarebbero migliori. Questa lettera di Dio mi è
stata data all'ultimo momento proprio perché vi parlassi di questo.
Cosa posso dirvi? Pregate. C'è tra voi chi soffre per la salute, ma
ringraziando Dio, ha una certa tranquillità economica. Pregate per i
poveri, per gli anziani che sono abbandonati da tutti, per i bambini
che hanno fame. Oh quanti, quanti ce ne sono in tutto il mondo! Ecco
perché a qualcuno chiedo, sempre in nome di Dio, di soffrire per
aiutare i fratelli a vivere con più tranquillità. Però non mi stancherò
mai di dirvi: dovete vivere in grazia, dovete ricevere Gesù, morto in
croce per ognuno di voi, in grazia. Se non siete a posto, non andate a
ricevere la Santa Comunione, vi prego, perché il mio cuore soffre.
Prima unitevi a Dio per mezzo della Confessione e poi ricevete Gesù
col cuore aperto, pieno d'amore, di pace e di serenità. Continuate a
chiedere a Dio e Lui si farà sentire. Queste sono prove che manda
agli uomini che non sono a posto e voi sapete chi sono. Vi
domandate: "Per questo devono pagare i bimbi, gli anziani, i
poveri?". No, ma uno più è povero più soffre. Coraggio a voi tutti,
purtroppo non siete tanti, purtroppo non tutti hanno risposto
all'appello di Dio. Alcuni non vengono perché la Veggente non
scende in mezzo a loro, altri perché non c'è tanta gente, altri per
pigrizia; altri vorrebbero venire, ma non hanno buona salute. Quante
grazie sono state fatte, quante volte Dio ha aiutato le persone. Allora
coraggio anche a voi, aiutate, aiutatevi e amatevi.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari e i
vostri bimbi malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il
183
mio manto materno. Coraggio, Marisella. Andate nella pace di Dio
Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Ciao. Sì, lo so, ma che possiamo fare? Noi non abbiamo le
entrate di quelle persone.
Madonna - Voi fate anche troppo, Marisella.
Marisa - Ciao.
Roma, 1° novembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Voglio sperare che avete meditato il messaggio di ieri e che
cercherete di metterlo in pratica, non è difficile, basta amare per
poter fare ciò che Dio ha chiesto.
Io sono con voi e vi aiuto in tutte le cose, piccole e grandi, anche se a
volte non ve ne accorgete e non sentite il mio, o meglio, il nostro
aiuto. La Mamma è sempre con voi. Cercate di aiutare, per quanto è
possibile, quelle persone che non hanno possibilità economiche,
perché, come vi ho detto ieri sera, il mondo non va bene. Anche la
vostra bella Italia non va bene. Quante volte vi ho detto: pregate per
la vostra bella Italia, perché non va bene. I ricchi diventano
ricchissimi e i poveri poverissimi; è sempre il povero che paga per
tutti. Lo so cosa stai pensando, Marisella: quando Dio vi chiede
qualcosa voi dite subito sì e quando voi la chiedete a Dio, i tempi si
allungano. I tempi di Dio non sono i vostri.
Marisa - Questo discorso lo faremo a sei occhi. (Madonna, Vescovo e
Veggente, N. d. R.)
Madonna - Dopo parleremo. Adesso presentami questo bimbo, il
piccolo Gioele, piccolo grande uomo. Prendilo, Marisa, prendilo, non
aver paura... non c'è bisogno che ti alzi...
184
Marisa - Eccolo, anche lui è una nostra creatura. Tu hai detto che
crescerà sano e buono.
Madonna - Marisella, io faccio crescere tutti i bambini buoni e sani,
ma dipende anche dai genitori. Dico a voi genitori ciò che ho detto
anche agli altri: se il bimbo ha bisogno di essere sgridato, non urlate,
non alzate la voce, non sculacciatelo, dategli una penitenza...
Marisa - Adesso do anche a te una penitenza...
Madonna - ... Dategli una penitenza, privatelo di qualcosa, ma non
sculacciatelo, a meno che non abbia fatto qualcosa di grave. I bimbi
riflettono il nervosismo dei genitori.
(Gioele piange)
Marisa - Gesù bambino si comportava così? Lo diamo alla mamma.
Da' un bacino al bambino... ha fame?... Grazie, Madonnina, perché
aiuti questi bimbi.
Madonna - Oggi c'è anche Mariasole. Mariasole è quella che prende
più sculacciate, lei ha un caratterino forte; pensare che ha il babbo
tanto dolce e la mamma... un po' meno. Coraggio, fate crescere i
vostri bimbi sani, buoni e rispettosi. Quando arriva il tempo di
andare alla S. Messa, devono andarci. Devono essere preparati per la
S. Comunione. Anche tu, Marisella, devi fare la tua parte.
Marisa - Le zie servono per i regali, non servono per altre cose,
perché se si permettono di sgridare, i bimbi le dicono: non sei mia
madre. Allora che devo fare?
Madonna - Non fa niente, tu continui. Non avrai paura di un bimbo o
di una bimba.
Marisa - No.
Madonna - Questa è un'apparizione straordinaria per il piccolo
Gioele, che domenica prossima entrerà a far parte dei cristiani, e
sarà una nuova creatura che si aggiungerà alle altre. Gioele sarà
anche il suo angelo, oltre che del Vescovo. Vi invito ancora a pregare
per quanto vi ho detto ieri sera. Siate uniti, siete un po' sparpagliati.
185
Marisa - Lo sai che stai parlando romanesco come noi? Sparpagliati.
Non so se è romanesco o no.
Madonna - Forza, Marisa, tra poco ti tornerà un po' di voce per
parlare un pochino meglio. Sii felice.
Marisa - Come faccio a essere felice? Il Vescovo?
Vescovo - Come faccio a essere felice?
Madonna - Vi capisco e non vi giudico, perché avete ragione, ma voi
sapete che la felicità non è di questo mondo.
Marisa - Me ne sono accorta.
Madonna - Sarete felici quando andrete a godere in Paradiso.
Marisa - Ma quando? È dal 1989 che mi hai dettato quella preghiera
che parla della nostalgia del Paradiso. E va bene.
Madonna - Cari genitori, mi raccomando, crescete bene questo
bimbo. Ha bisogno di amore, di affetto, ora che ha appena un mese e
dopo, quando sarà più grande. I papà che dormono poco, perché i
bambini piangono, non devono lamentarsi. Non lo sapevano prima?
Tu l'hai detto, Marisella, di fare esperienza prima, perché quando
nasce il bambino sarà più difficile. Ringrazio tutti e faccio gli auguri
a tutti, specialmente a coloro che non hanno il Santo in Paradiso.
Insieme al Vescovo benedico voi, tutti i bambini e i malati. Vi copro
col mio manto materno e vi stringo forte al mio grembo materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Auguri ai genitori, ai nonni, alle sorelle, ai fratelli, ma soprattutto al
Vescovo e a Marisella che sono...
Marisa - Non si può dire. Va bene, grazie.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Roma, 2 novembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
186
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Come ben sapete, è una grande gioia per me venire in questo luogo
taumaturgico, perché sono certa che Dio è con voi, è sempre con voi,
anche se non parla. Vorrei tanto che questa giornata fosse dedicata
alle persone che soffrono, ai bambini e agli anziani che muoiono di
fame. Come già vi ho detto, se i Capi dello Stato, se i pezzi grossi
dessero qualcosa di proprio alla propria patria, le situazioni
sarebbero migliori. E invece, cosa avviene? Gli italiani mandano in
Africa, l'Africa manda ad un altro continente e quest'ultimo ad altri e
così si distruggono le città, perché oggi come oggi, tutti avete
bisogno di aiuto, anche la vostra "bella Italia". Quante volte vi ho
detto: pregate per la vostra "bella Italia", le cose non vanno, il mondo
va a rotoli. Forse voi non credete, quando la Mamma vi dice che le
situazioni sono realmente così. Quando poi scoppiano, allora
qualcuno dice: "La Madonnina lo aveva detto, aveva ragione". Vi pare
che vi dico delle cose non vere? Quando aspettate qualcosa da Dio,
non continuate a fare gli stessi lamenti: Dio può, Dio non può, Dio…
Dio. Nel momento in cui neanche ve l'aspettate, Dio farà ciò che ha
detto: lo deve fare, perché Dio è Dio, non è un uomo qualsiasi. Se
anche Lui non mantiene le promesse, vero, Marisella, come si fa?
Marisa - Non lo so. So solo che noi siamo stanchi di aspettare questo
sì e tu lo sai. Quando? Quando? Ti ripeto ancora: Quando Dio farà ciò
che ha promesso? Noi aspettiamo, a volte brontolando, a volte
restiamo in silenzio, a volte abbiamo le lacrime agli occhi, ma
continuiamo ad aspettare. Sì, c'è anche un po' di scoraggiamento, c'è
un po' di delusione, un po' di amarezza: siamo uomini, siamo di carne
e ossa. Ogni tanto cadiamo, cediamo alla tentazione e ci
domandiamo: "Perché Dio non fa qualcosa anche per noi?".
Ci vuole bene, ha scelto questo luogo taumaturgico, ha fatto molte
grazie, e poi? Sentiamo come se ci avesse abbandonato, per questo
ieri sera, quando sei venuta, Madonnina, all'improvviso, ti ho detto:
"Se non volete farlo per noi, fatelo almeno per il Vescovo, decidetevi
per lui"; perché, deciso per lui, noi siamo dietro. Quindi aspettiamo,
aspettiamo con ansia. Non mi vergogno di dirti che sono molto
stanca e provata ogni giorno e ogni notte di più, ma non fa nulla.
Posso dire che sono contenta, anche se a volte le lacrime escono
dagli occhi. Piango, rido, faccio delle battute con i giovani quando
vengono, cerco di far sorridere anche il Vescovo, ma non è facile. Sta
molto giù, moralmente e fisicamente. Aiutaci, ti prego, tu che sei la
Mamma di tutti, dimostracelo.
187
Madonna - E tu, Marisella, dimostrami che mi sei figlia. Ogni tanto
tiri fuori qualche parolina un po' forte, sembra che ce l'abbia con
Dio.
Marisa - Io non ce l'ho con nessuno, voglio soltanto vedere trionfare
il Vescovo, soltanto questo e poi sarà quel che Dio vorrà. Lo so che
andrà nella tana dei lupi e nel covo dei serpenti, ma piano piano
questi lupi e questi serpenti moriranno o verranno resi inoffensivi.
Aiutateci tutti, tutti abbiamo bisogno del tuo aiuto, dillo anche a Dio,
se vuoi, o glielo dico io.
Madonna - Marisella, Dio già ha ascoltato tutto.
Marisa - Bene. Tu vuoi la preghiera e noi pregheremo, tu vuoi i
sacrifici e noi faremo i sacrifici, tu vuoi la sofferenza di Marisella e
avrai la sofferenza di Marisella, però una calmata (sottovoce) se la
può dare anche Dio. No?
Madonna - Ebbene, sì, chiedo la preghiera a tutti. Insieme al mio e
vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri bimbi, i
malati, gli anziani e tutti coloro che hanno bisogno. Vi porto tutti
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù
Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, Amen.
Roma, 7 novembre 2008 - ore 20:45
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Vengo in mezzo a
voi sempre con tanta gioia. La Mamma vede ogni vostra delusione,
preoccupazione e malattia; riesco a vedere tutto e vorrei aiutare
tutti. Purtroppo, come già vi ho detto altre volte, le cose non vanno
bene in nessuna parte del mondo. Gli uomini si odiano, soprattutto
coloro che sono nei posti di responsabilità. Voi dovete amarvi, come
sempre vi ho detto. Io sarò sempre con voi, aiuterò coloro che hanno
più bisogno, naturalmente il Vescovo, la Veggente e tutta la mia
piccola comunità che Dio ama tanto. Vi voglio bene, miei cari figli,
ma so che state vivendo un momento difficile, specialmente colui che
è a capo di questa piccola comunità.
188
Arriverà il vostro momento e tutto sarà più facile, anche se l'inizio
della rinascita della Chiesa richiederà molta sofferenza, per questo vi
invito a pregare.
Quando succedono delle piccole discussioni in famiglia, fate pace
prima di coricarvi. La pace regni sempre con voi. Marisella, lo so,
non c'è bisogno che mi dici nulla.
Marisa - Non ti dico nulla.
Madonna - So che cosa vuoi dirmi.
Marisa - Volevo soltanto dirti che sono molto provata, molto stanca e
tu sai cosa vorrei, lo sanno tutti. Saranno più felici senza una
persona come me accanto.
Madonna - Non parlare così, Marisella, non saranno felici, saranno
dispiaciuti, però, per il tuo bene, devi partire per il Paradiso.
Marisa - Ma quando?
Madonna - La mia stima, la mia fiducia, il mio amore per voi è
talmente grande che neanche lo immaginate. Quando parlate,
cercate di farlo in modo più dolce, anche se si parla al plurale non
vuol dire che il riferimento include tutti. A volte quando uno è stanco
e provato succede che parli in modo duro; io non voglio che vi
comportiate così.
Quando rivedrò la chiesa piena come una volta, quando le persone
capiranno che allontanandosi da questo luogo taumaturgico si sono
allontanate da Gesù e da me, ci saranno delle belle novità per tutti.
Perché si sono stancate di pregare? Eppure la comunità non impegna
molto. Si chiede di essere presenti il venerdì, il primo sabato del
mese, la domenica e le feste di precetto. Non credo sia un impegno
gravoso. Vi ho detto che potete pregare in casa, quando andate a far
la spesa, in qualsiasi momento, ma nei giorni che vi ho elencato è
vostro dovere venire qui. Ditelo anche agli altri, non abbiate paura di
parlare, perché Dio è con voi, io, la Madre dell'Eucaristia, sono con
voi. Grazie.
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i bambini, i
malati, gli anziani, specialmente i bambini che stanno soffrendo la
189
fame. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisa - Sì, ho capito, però devi venire, se lo prometti e non vieni,
noi stiamo male.
Vescovo - Molto male.
Roma, 9 novembre 2008 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Oggi è una grande
festa. Il piccolo Gioele Maria entra a far parte dei cristiani. È un
piccolo bimbo amato dai genitori, dai parenti, dal padrino, dalla
madrina e da tutti. Dio ha posato gli occhi su di lui e l'aiuta a farlo
crescere buono, ubbidiente ai genitori, ai nonni, a tutti. Con grande
gioia vedo questo piccolo bimbo dormire nelle braccia del papà. La
Mamma augura ogni bene a tutti, ai nonni, ai genitori e al piccolo
Gioele Maria.
Marisa - E ai padrini?
Madonna - Anche ai padrini, Marisella, stai buona. Invito i grandi a
pregare per i bambini, sempre, state loro vicino. Mi raccomando: non
sculacciateli, non picchiateli, non tirate forte le braccia per farli star
buoni, date loro una punizione. I bambini non vanno toccati
assolutamente. Il bambino ha bisogno di tutto, un domani sarà
differente. Sì, piccolo, piangi, ti fa bene ai polmoni. Coloro che sono
in basilica purtroppo non vedono nulla, ma voi sapete benissimo
come il vostro Vescovo battezza i bambini. In questo momento
scendono Gioele, l'angelo del Vescovo, che sarà anche l'angelo del
piccolo Gioele, e tutti gli altri angeli per festeggiare il piccolo Gioele
Maria. Naturalmente c'è il mio Gesù, la Madonnina, S. Giuseppe,
nonna Iolanda e le anime sante che con tanto amore hanno servito
Dio.
Insieme al mio santo Vescovo vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro col mio manto materno.
190
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo.
Marisella, bacia il piccolo Gioele; tu l'hai visto quando ancora era nel
grembo della mamma.
Roma, 14 novembre 2008 - ore 20:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Sono qui con voi, aspetto questo giorno con ansia per vedervi, per
aiutarvi, soprattutto per aiutare coloro che soffrono. Vi ho chiesto
tante volte di pregare per i bambini malati, abbandonati, ed avete
risposto al mio appello. Ci sono delle persone che soffrono per colpa
degli altri uomini e ciò, a me, la Mamma, fa male. Dico a quel
giovane: coraggio, vai avanti, non ti abbattere più di tanto, non ne
vale la pena. Ti chiedo perdono se dall'Alto dei Cieli è arrivata
quell'indicazione. Dio vi dice ciò che dovete fare e, se poi non
rispondete, siete voi che ne pagate le conseguenze. Non
preoccupatevi, ubbidite sempre a Dio, coraggio e andate avanti. Io
sono la vostra Mamma e, come ho detto ieri mattina alla vostra
sorella, Dio vi è sempre vicino, io vi sono sempre vicino,
specialmente a coloro che soffrono, ai bimbi lontani e vicini.
Coraggio a tutti. Coraggio anche a te, Marisella.
Marisa - Vorrei stare un pochino meglio, poco, poco.
Madonna - Bambini, amate la Madonnina, mandatemi un bacio. Ciao,
Emanuele, mi mandi un bacio, tesoro? Dallo anche alla tua sorellina
e poi, domenica, ai tuoi cuginetti dicendo: "Questo bacio lo manda la
Madonna, la Madre dell'Eucaristia".
A tutti i bimbi che fanno parte di questa comunità, e anche a coloro
che non ne fanno parte, mando il mio saluto e il mio bacio.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi e i vostri cari. Vi porto
stretti al mio cuore e vi copro col mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Ciao,
Sara, manda un bacio alla Madonnina.
191
Marisa - (Rivolta al Vescovo) La Madonna non ha proseguito, perché
sto troppo male. Non ce la faccio a tradurre e a ripetere ciò che dice.
Roma, 16 novembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - So che è un momento molto difficile per voi, ma dovete
essere più sereni, più calmi e sopportare le persone che non sono
come voi vorreste. (La Madonna si rivolge al Vescovo e alla
Veggente, N.d.R.)
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. La preghiera vi porta a Gesù e
Lui ha detto: "Imparate ad amare e poi pregate", non dimenticate
questa frase. Molte persone che si comportavano male, facevano
soffrire il prossimo, bestemmiavano, si sono convertite perché hanno
imparato ad amare. Voi non le conoscete, ma ce ne sono tante in
Paradiso, sono salite in Cielo solo per aver fatto un atto d'amore. Io
desidero che voi compiate atti d'amore, che vi vogliate bene, che vi
sopportiate a vicenda. Ci possono essere momenti duri, difficili, non
per questo vi dovete abbattere, ma dovete essere sempre pronti a
sopportare tutto, ad avere coraggio, ed io sarò in mezzo a voi.
Qualcuno pensa che è difficile arrivare alla santità. Oh no, non è così.
Se riuscite ad amare il vicino, il fratello, la sorella, gli amici e fate
gesti d'amore e di pace, fate presto ad andare in Paradiso. Desidero
tanto che vi amiate, dovete amare anche coloro che non partecipano
alla S. Messa, che non vengono nel luogo benedetto da Dio. Questo è
un luogo taumaturgico, Dio ha voluto così, il perché lo saprete un
domani. Qui ci sono state conversioni e guarigioni; questo è molto
importante. Fate attenzione però, Dio fa le guarigioni, aiuta e
chiama, ma se non si fa ciò che Egli chiede, non c'è l'amore, non c'è
nulla. Vi ripeto: amate Dio, credete in Dio e quando vi dice qualcosa,
fatela, altrimenti vi mettete contro di Lui. Vorrei tanto che
insegnaste ai vostri bimbi l'importanza di amare Dio. Dio è uno solo,
nessuno l'ha mai visto, ma Lui vede tutti e ama tutti, chi in un modo
e chi in un altro, e sa a chi chiedere più o meno sofferenza. Pregate,
affinché Dio vi conceda una fede grande in Lui.
Miei cari giovani, divertitevi pure, che piacere ho avuto ieri, quando
eravate tutti insieme a fare una piccola festicciola. Non pensate che
sia bello? Non vi dico di farlo sempre, perché siete molto presi dai
doveri familiari, ma ogni tanto fate questi incontri. Non vergognatevi
192
di fare una piccola preghiera e, se non potete fare il segno della
croce, perché c'è tanta gente che vi guarda, fatelo sul cuore, con il
pollice, fate un segno di croce piccolino e, in quel momento, siete
uniti a me ed io sono con voi. Coraggio, figlioli, io vi amo, Dio vi ama
e il Paradiso vi ama. Bisogna saper pregare bene. È bello che, prima
di iniziare a mangiare, si dica la preghiera, è bello che siano i
bambini a dirla. Sono i bambini che vi ricordano di pregare. La
Madonnina vi ringrazia perché è merito dei genitori se i bambini
sono così. Dovrebbero essere un po' più buoni.
Marisa - Sono piccolini. Non so dove sono.
Madonna - Come non lo sai? Uno è con te.
Marisa - Lui (rivolta al piccolo Emanuele) è l'uomo della preghiera,
quando vuole.
Madonna - Caro Emanuele, prega, tesoro, prega per papà e mamma,
per i tuoi zii, per i tuoi cuginetti. Prega per le anime che soffrono,
per i bambini che hanno fame, non hanno nulla da mangiare e non
hanno le medicine per curarsi. Voi, invece, bambini, avete tutto, non
vi manca niente. Vero, Emanuele? Cercate di essere bravi, buoni, di
ubbidire soprattutto ai genitori. Ti ricordi il quarto comandamento?
Onora il padre e la madre. Emanuele, che significa onora il padre e la
madre?
Emanuele - Ubbidire ai genitori.
Madonna - Oh, se tutti i bimbi fossero così!
Marisa - Madonnina, aiuta un pochino anche noi grandi ad essere più
forti e più buoni perché, quando c'è la sofferenza, è difficile essere
buoni. Mi stupisce che, malgrado tutto, malgrado tutta la sofferenza
e i dolori, riusciamo a pregare.
Madonna - Ci sono tante persone che pregano negli ospedali e tante
che hanno in mano il santo Rosario. È una preghiera lunga, lo
capisco, e tanti si stancano, si addormentano. Se voi meditate bene i
misteri, sarà difficile che vi addormentiate, ma per i bambini è più
difficile. Vi ringrazio della vostra presenza. Insieme al mio e vostro
santo Vescovo benedico voi e i vostri cari. Benedico tutti i bimbi,
specialmente quelli malati e quelli che non hanno nulla da mangiare.
Vi porto tutti stretti al mio cuore.
193
Vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre,
Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.
Emanuele, mi mandi un bacetto?
Grazie, figliolo.
Roma, 21 novembre 2008 - ore 20:40
Lettera di Dio
Madonna - È un piacere vedervi qui per partecipare prima di tutto
alla S. Messa, sempre in grazia di Dio, e per ascoltare l'incontro
biblico. Voi non potete immaginare quanto sia importante conoscere
la Parola di Dio. Sono venuta da molto lontano, anche se per me
venire qui è come fare un salto e trovarmi sul luogo. Io e Marisella
eravamo in Burundi ed ora siamo qui. Sono in mezzo a voi per
portarvi un po' di gioia e un po' di pace. So che state passando un
periodo molto duro, sia per gli uomini della Terra, sia…
Marisa - …per quelli del Cielo. Lo dico io, se tu hai paura di dirlo.
Madonna - Non ho paura di dirlo, ma vorrei farvi capire quanto è
grande l'amore di Dio e il mio verso voi e i bambini. Oh, quanti
bambini continuano a morire di fame perché non hanno le cure
necessarie per guarire dalle malattie! La vostra sorella sa benissimo
qual è la situazione. Voi, piccoli fiorellini, i bimbi, e grandi fiorellini, i
grandi, non potete immaginare cosa c'è in altri paesi. Avete
finalmente compreso che anche qui, nella vostra bella Italia, le cose
non vanno. Vi chiedo di pregare molto, chiedo ai bimbi di pregare
per gli altri bimbi che non hanno la possibilità di giocare, perché la
miseria, la fame e la malattia li schiacciano e ogni tanto qualcuno
vola a Dio. Volare a Dio è ciò che di più bello possa capitare, sia ai
grandi che ai piccoli. C'è chi attende di partire da tempo (Marisa,
N.d.R.), ma deve ancora aspettare, poco, molto poco, perché la
salute declina sempre più. Pregate, pregate per tutti i bambini del
mondo; siete nonni, zii, mamme, papà, tutti avete bambini. Pregate
soprattutto per quelli che sono malati e per coloro che non hanno da
mangiare. Da alcuni giorni vado da loro insieme a Marisella, la loro
situazione è molto triste.
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Marisella, a te cosa posso dire? Coraggio. E a te, mio caro santo
Vescovo, coraggio, non crollare quando vedi tua sorella che non sta
bene, non risolvi niente e stai male anche tu.
Dovete amarvi tutti, nonostante la sofferenza, le prove, le persone
che fanno soffrire, e sono tante. Vogliatevi bene, tutti. I bambini
devono rispettare i genitori, i genitori devono avere un po' più di
pazienza con i bimbi e tutto sarà più bello. Il mio saluto va a coloro
che sono lontani, che sono in viaggio e a coloro che sono malati.
Grazie.
Insieme al mio santo Vescovo benedico voi e tutti i bambini. Vi porto
stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella
pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Roma, 23 novembre 2008 - ore 11:10
Lettera di Dio
Madonna - Oggi è la festa di Cristo Re, ma tu, Marisella, sai
benissimo che Cristo è Re senza corona; i Re del Cielo non hanno la
corona.
Marisa - Desidero ringraziarti per questa notte, anche se erano le
quattro, diciamo pure mattina, sono riuscita a riposare un po'. Ma
adesso sta ricominciando di nuovo il tremendo dolore, e allora, Gesù,
ti chiedo con tutto il cuore di farmi superare questa crisi.
Gesù - Se i bambini riusciranno a pregare, Io starò con loro e li
aiuterò sempre. Marisella, qualcosa devo dire anche a loro,
altrimenti si stancano. Ora devo andare al Padre e ti lascio la
Mamma.
Madonna - Mariasole, non vuoi stare con la Madonnina? E tu, Sara?
Emanuele, hai fatto bene quello che dovevi fare, però c'è ancora
tanto lavoro, e il lavoro è ubbidire ai genitori. Quando ti chiamano,
corri subito, fai una bella corsetta e di': "Eccomi, papà, eccomi,
mamma", così si vede l'amore che tu hai per i genitori.
Marisella, questa notte siamo venuti ad aiutarti e tu sai che se non
fossimo venuti ti saresti straziata. Sì, alle quattro tutto è finito ed ora
di nuovo tutto ricomincia. Tu sai quello che ti ha detto Dio. Non sono
195
io, la Mamma, che faccio certe richieste, è Dio che parla e può
chiedere tutto ciò che vuole.
Marisa - Potrebbe farmi stare un pochino meglio? Ieri notte non ho
chiesto di guarire, ho chiesto di stare meglio, non per me, ma per il
Vescovo, per Yari e Laura che vivono qui con me. Chiedo di stare
meglio solo quel tanto che mi serve per sorridere e per parlare con i
miei.
Madonna - Torniamo alla festa di Cristo Re. Mio Figlio, il tuo Sposo,
è Cristo Re. Il Re più grande di tutti quelli della Terra; Lui è Re senza
corona. Quante corone mettono anche a me, ma non è così. Il
Paradiso è gioia e amore, non ci sono inutili sfarzi. Chiedo a tutti di
pregare, lo chiedo anche a Mariasole, a Sara, a Emanuele, a Jacopo,
il ragazzetto grande, e a Samuele, anche se ha fatto un po' i capricci.
In questa festa c'è stato il miracolo eucaristico tanto bersagliato, per
il quale avete molto sofferto. Perché offendere l'Eucaristia? Perché
dire: "Butta via quel pezzo di pane"? Perché non credere
all'Eucaristia dalla quale è fuoriuscito sangue nelle mani del vostro
Vescovo? Ricordatevi: coloro che non credono all'Eucaristia
dovranno fare dei conti molto tristi con Dio. Voi, invece, avete
creduto a tutto. Voi, adulti, continuate a pregate, so che pregate
tanto. Anche i giovani pregano, continuiamo a chiamarli giovani;
anche i bambini pregano. Dio dovrà smuoversi.
Lo so, nella vita c'è chi gode e chi soffre. Marisella, soffri e offri per
tutti i bambini poveri, soli, per i missionari, per gli ammalati, ce ne
sono tanti; anche i dottori si ammalano e bisogna aiutare anche loro,
come bisogna aiutare anche gli infermieri.
Marisa - Madonnina, mentre parli stai ridendo, ma noi stiamo
soffrendo moltissimo. Ti prego, fa' che non ricominci la storia di ieri.
Madonna - Miei cari figli, grandi e piccoli, la Mamma vi ama, Gesù vi
ama, Dio ama tutti. Io sono sempre con voi. A Marisella sembrava
che non dovesse arrivarle la grazia, poi è arrivata, tardi, ma è
arrivata. Voglio portarvi tutti nel mio cuore, specialmente i bimbi.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
bambini. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro col mio manto
materno.
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Marisa - Quando mi portate via? I due numeri sono passati da tanto
tempo.
Madonna - Hai ragione. Vi lascio, miei cari figli, c'è la S. Messa.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Marisa - Aiutami, ti prego. Saluta la mamma, non la fate piangere.
Roma, 28 novembre 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Come sempre è per me una gioia venire in mezzo a voi.
Mi dispiace che alcune persone non vengono perché la veggente non
è presente, non scende in chiesa. Voi non potete capire quanto soffre
e quanto sta male anche per voi. Chi si comporta in questo modo
vuol dire che ancora non ha capito l'importanza di partecipare alla S.
Messa, fare la S. Comunione, accostarsi alla Confessione, vivere in
grazia e recitare il S. Rosario. La Veggente è l'ultima e vale solo per
quel poco tempo che io sono con lei. Perché non ubbidite e non
mettete in pratica le lettere di Dio? Perché in chiesa continuate a
parlare a gran voce, quando è finita la S. Messa? Perché vi girate
spesso a guardare chi entra e chi esce? Dio ha detto: "Quando
pregate avvicinatevi al tabernacolo, guardate il tabernacolo, non
giratevi a guardare, a salutare, a sorridere a chi entra e a chi esce".
Per voi sono forse piccole raccomandazioni, ma per Dio sono grandi.
Quando state davanti a Gesù, davanti al tabernacolo, c'è Lui e basta,
non ci sono altri, c'è Gesù e voi.
Molte persone per mancanza d'amore non vanno in Paradiso.
L'amore, la carità portano in Paradiso, anche se una persona ha
condotto una vita non buona, non bella. So che pregate molto, ma la
preghiera non basta. Ha detto Gesù: "Imparate ad amare poi
pregate", perché l'amore è la virtù più bella e più grande che vi
avvicina a Dio, perché Dio è amore.
Attenta, Marisella, perché sto leggendo quello che pensi dentro. Sì,
lo so, umanamente parlando potrei dirvi che avete ragione, ma
spiritualmente parlando no. Anna, piccola Anna, alzati in piedi e
siedi, non stare in ginocchio. perché dopo state peggio. Voi tutti
sapete quante volte ho detto: "Chi non può inginocchiarsi stia in
piedi e chi non può stare neanche in piedi stia seduto". Cosa c'è di
197
più bello che stare comodi e pregare Gesù e guardare fissi al
tabernacolo perché lì c'è mio Figlio?
Domenica è la prima domenica di Avvento. Il vostro Vescovo deve
decidere se fare la novena o il triduo. Comunque Io sono sempre con
voi, in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto voi siate… voi siete.
Marisa - Siate o siete va bene, è la stessa cosa. Scusami, ma il mio
italiano non è sempre corretto.
Madonna - Parli meglio il francese, Marisella?
Marisa - No.
Madonna - Miei cari figli, vi ringrazio per la vostra presenza. Mettete
in pratica quanto la lettera di Dio ha esposto, mettete in pratica i
miei richiami materni.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
vostri bambini. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio
manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Amen.
Marisa - Mi raccomando, aiutami. Ciao. La mamma stasera non c'è?
Come mai? Me la saluti e le dai un bacio?
Roma, 30 novembre 2008 - ore 10:40
Lettera di Dio
Marisa - Grazie perché sei venuta a trovarci. Noi siamo molto tristi e
tu lo sai.
Madonna - Sono venuta per dirvi di pregare, non ho molto da dire,
perché la lettera di Dio è molto breve. C'è scritto soltanto: "Di' ai
miei figli di pregare, ma prima devono imparare ad amare". La croce
e la sofferenza devono placarsi anche se per qualcuno (per Marisa,
N.d.R.) saranno presenti fino alla fine. Dirvi coraggio mi sembra di
prendervi in giro, dico soltanto siate forti, abbiate fede e credete in
Dio. Dio è amore e dovete amarlo, nonostante tutte le difficoltà della
198
vita. Solo pochissime persone, due persone, soffrono molto.
Coraggio, abbiate fede. Voi volevate celebrare l'anno della
realizzazione delle promesse. É più appropriato l'anno della Fede,
però è il nostro Vescovo che deve decidere.
Mi viene da dire coraggio, coraggio, coraggio, ma mi sembra di
prendervi in giro. Noi vi amiamo molto, anche se è presente una
grande sofferenza, ma ricordatevi che Dio Amore è con voi. Grazie.
Mettete in pratica quanto fino ad adesso Dio ha detto nei messaggi.
Quando riuscirete a mettere in pratica i richiami di Dio e i richiami
materni, allora tutto cambierà.
Grazie ancora, miei cari figli, per la vostra presenza. Insieme al mio e
vostro Vescovo benedico voi tutti; siete eroi per essere venuti qui,
nonostante la tempesta. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Sia
lodato Gesù Cristo. Ciao.
Marisa - Aiutaci almeno ad affrontare questa grande prova, dacci la
forza, soprattutto al Vescovo. Ciao.
Roma, 5 dicembre 2008 - ore 20:30
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, ciò che hai detto è vero.
Marisa - Aspetta un momento. È venuta, anche se è esposto il
Santissimo. Che vuol dire?
Vescovo - Che sono cambiate le disposizioni.
Marisa - Loro cambiano sempre?
Vescovo - Esatto!
Marisa - Allora va bene.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
199
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Voi sapete che quando c'è
l'incontro biblico io sono sempre presente; oggi Gesù Eucaristia è
esposto, ma Dio Padre mi ha mandato ugualmente, insieme a nonna
Iolanda, per aiutare tutti coloro che soffrono. Bisogna saper
accettare la sofferenza, anche se a volte è forte e dura. Se non
reagite come dovete, soffrite di più. Io sono venuta perché ho
ubbidito a Dio Padre. Figlioli, pregate, amate, accettate almeno le
piccole sofferenze e tornate a sorridere, anche se il mondo va a
rotoli. Non a ridere, a sorridere, ad essere brillanti come una volta.
Vulcano e Mascotte, vi ricordate quanta vitalità c'era in voi? Yari
faceva sempre le sue battute e faceva ridere tutti, ma il più brillante
di tutti era il vostro Vescovo. Non vederlo più come era prima, mi fa
male, ma Dio vuole così, ha deciso così.
Marisa - Così come?
Madonna - Non fare domande, Marisella.
Marisa - Sono stata benino qualche giorno, perché è venuta mamma
ad aiutarmi; ed è andata da Dio Padre. Oggi sono stata molto male e
hai visto come è diventato il Vescovo? Non ce la fa più a vedermi
soffrire, ed ha ragione. Comunque, se hai qualche bella novità da
dirci, diccela, se ancora è tabù, continueremo a pregare, a stringere i
denti, chi ce l'ha, e ad andare avanti. A volte ci viene la tentazione di
chiudere tutto, di fermare tutto e di non fare più nulla, ma quando
arriva il momento dell'apparizione, soprattutto della S. Messa e della
S. Comunione, ci riprendiamo e andiamo avanti. Per quanto tempo
ancora? Quanto tempo deve ancora trascorrere? Ho visto molte volte
la mamma piangere. Perché, se sta in Paradiso, deve piangere?
Perché non può godersi il Paradiso come tutti? Vede soffrire me, il
Vescovo e tutti coloro che ci sono intorno e ci vogliono bene. Quando
vedo mamma, il cuore mi si riempie di gioia. Anche oggi l'ho
supplicata di farmi stare un pochino meglio. Mi sono rivolta alla
mamma terrena e lei mi ha aiutato.
Madonna - Marisella, ti hanno strappato il microfono.
Marisa - Sono stati i bimbi.
Madonna - Dovete avere molta pazienza con i vostri bimbi, come Dio
l'ha con voi.
200
Marisa - Noi abbiamo deciso di fare l'Anno della Fede. Il giorno della
tua festa una volta era anche la nostra, ti presenterò il libro della
nostra vita. Il Vescovo ha tolto molte pagine, perché erano penose e
facevano soffrire.
Madonna - Marisella, io l'ho già letta tutta la vostra vita, ma se me la
presenti, sono contenta. Sul frontespizio mettete Gesù Dolce Maestro
e la Madre dell'Eucaristia.
Marisa - Va bene, va bene, grazie.
Madonna - Marisella, non mi piaci quando fai così.
Marisa - Perché voglio bene al Vescovo.
Madonna - Voi avete un grande amore reciproco e verso tutti. Avete
vissuto molti momenti con tristezza, vi ho visto molte volte tristi e
questo non vorrei più vederlo. Per la festa dell'Immacolata
ricominciate a sorridere, non a ridere. Vediamo chi di voi è bravo a
far questo, compresi i bambini, quelli che sono presenti e coloro che
non ci sono. So che i bimbi recitano la preghierina la sera, la mattina
e prima di mangiare. Questo è bellissimo. Vi ripeto ancora: abbiate
pazienza con i vostri figli, come Dio l'ha con voi.
Marisa - Oh no, noi abbiamo pazienza con Dio! Non so se andrò in
Paradiso. Tu leggi nel cuore e sai che vogliamo bene a Dio e a tutti
coloro che sono in Paradiso. Ultimamente mi sono attaccata a Paolo
VI, che è entrato nel Paradiso della visione beatifica il 6 agosto. Con
lui è entrato Giovanni Paolo I. Poi sono entrati Pio XII, Pio XI e Leone
XVI.
Madonna - Voi due, cari figliolini, mi fate tanto sorridere.
Marisa - Meno male, almeno facciamo qualcosa di buono.
Madonna - Ebbene, figlioli, la Mamma ringrazia tutti della vostra
presenza. Come sempre, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno. Mando un bacio ai bimbi, anche a quelli
assenti.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
201
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Roma, 6 dicembre 2008 - ore 18:40
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi, oltre il primo giorno del triduo all'Immacolata, è anche il primo
sabato del mese ed io sono di nuovo in mezzo a voi. Devo farvi una
raccomandazione. Quando incontrate delle persone che vi dicono che
vedono la Madonna o Gesù, rispondete: "Va bene, grazie. Pregate
per me". Non discutete, non dite altro, perché non tutti siete
preparati per affrontare e rispondere a quelle persone; solo il
Vescovo è preparato e può rispondere. Il suo compito è duro e
difficile, perché quando costoro vengono toccati e si dice loro in
faccia: "Mi dispiace, questo non è vero", perché dicono delle eresie,
diventano ostili, cattivi e dai loro occhi esce un odio tremendo. Voi
ormai sapete chi vede me, chi vede Gesù e chi non vede Dio, ma lo
sente. Non ascoltate nessuno, non ascoltate coloro che dicono che
verrà l'anti-Cristo. Con educazione, gentilmente, dite: "Va bene,
grazie. Preghi per me", senza aggiungere altro. Questo suggerimento
l'ho dato tanti anni fa alla vostra sorella. Lei spesso, quando
scendeva e incontrava queste persone, diceva soltanto: "Preghi per
me". Ed è giusto, perché queste persone diventano cattive se si dice
loro in faccia: "Non ti credo". Voi non fatelo, perché solo il Vescovo, o
un sacerdote ben preparato, possono rispondere nel modo giusto a
queste persone. A voi dico solo di pregare, perché sono proprio
queste persone che rovinano quel poco di buono che c'è nella Chiesa,
perché dicono delle eresie; voi siate docili, pensate a pregare.
Oggi sono voluta venire con i Santi che sono entrati nel Paradiso
della Visione beatifica e sono davanti a Dio. Vi chiedo di pregare per
coloro che sono nel Paradiso di Attesa e sono tanti. Pregate anche
per coloro che sono in Purgatorio, fate sì che possano anche loro
salire al Paradiso di Attesa. Essi non vedono Dio, però in loro c'è
gioia, amore, canto, preghiera, c'è tutto. Questo chiedo, sia ai grandi
che ai piccoli, sia agli adulti che ai giovani, diciamo ex giovani, però
di fronte agli adulti sono giovani: pregate perché io voglio vedere
202
tutti nel Paradiso di Attesa e poi, piano, piano, arriverete al
traguardo grandissimo del Paradiso della Visione Beatifica.
Oggi quello che più mi ha commosso è vedere le persone che sono
venute da molto lontano per sentire la Mamma, per sentire ciò che
dico, e non dico niente di nuovo, dico solo di pregare per tutti,
maggiormente per quelle persone che soffrono, che non hanno cibo,
non hanno acqua, non hanno nulla e che muoiono. Oggi, attraverso
Marisa, ho chiesto a un bambino se voleva dei soldini per il dentino
che gli era caduto o voleva darli ai bimbi, ai ciechi, e lui con un bel
sorriso, con gli occhi luminosi ha detto: "Ai bambini, ai ciechi". Mi ha
commosso moltissimo la gioia di questo bimbo di dare. Poverino,
aveva rinunciato ai suoi soldini ed è già la seconda volta che fa
questo atto di generosità. Io non chiedo mai grandi sacrifici a voi,
chiedo soltanto, a chi può, senza render conto a nessuno, che aiuti
questi poveri bambini. Marisella sa quanti sono e come soffrono. Voi,
ringraziando Dio Onnipotente, siete ancora nel bene. Anche in Italia
c'è povertà ed anche miseria, ma quando si vedono dei bambini
morire perché non hanno da mangiare, non hanno da bere, non
hanno medicine per curarsi, il cuore si stringe e diventa piccolo,
piccolo.
Marisa - Madonnina, posso farti una domanda? Dio non potrebbe
fare qualcosa di più per questi bambini? Io non dico di mandare loro
i soldi, perché Voi lassù non li avete. Vero? (rivolta al Vescovo). Voi
non avete soldi, però Dio potrebbe aiutarli in alti modi: mandare
delle persone che li aiutino, perché il nostro aiuto è importante per
questi piccoli ed anche per gli adulti; anche loro soffrono. Vedo che
sorridi, Madonnina. Madre dell'Eucaristia, Madre di Gesù e Madre
nostra, aiuta tutti coloro che hanno bisogno, aiuta i malati, ce ne
sono tanti, gli ospedali sono pieni e non sanno più dove metterli.
Madonna - Quando arriverà quel giorno tanto atteso da te, io ti
aiuterò, ma senza soldi, perché in Paradiso i soldi non ci sono; ti
aiuterò a fare qualcosa di bello per tutte le persone.
Marisa - Quando mi porti via?... Ho dolori dappertutto e a volte devo
tacere, devo nascondere, perché qualcuno (il Vescovo, N.d.R.) soffre
più di me ed io questo non lo voglio. Madonnina, stammi bene a
sentire: quando andate tutti insieme da Dio Padre, cosa gli dite?
Ditegli di aiutare quelle persone che sono sulla Terra e sono tante e
aiuta un pochino anche me.
203
Madonna - Tu sai qual è la tua strada, Marisella.
Marisa - Sì, ma non lo dire, non lo ripetere, lo so io e basta.
Madonna - Vi ringrazio per il triduo che state facendo con tutto il
cuore e per le preghiere. Domani è l'ultimo giorno del triduo. Una
volta facevate una grande festa. Vorrei vedervi ancora gioire e
celebrare una grande festa.
Marisa - Ma le forze vengono a mancare, Madonnina. Dacci il tuo
aiuto, perché siamo stanchi e demoralizzati.
Madonna - Marisella, sai cosa ti dico? Che da un po' di tempo per
parlare…
Marisa - …devi chiedere a Dio Padre cosa devi dire.
Madonna - Sei birichina.
Marisa - Io sono birichina. Ho un magone qui...
Madonna - Miei cari figli, pregate più che potete. Ripeto ancora:
abbiate più pazienza con i vostri figli. Crescono e cambiano il loro
modo di parlare, di agire, di muoversi. Pazienza. È l'Anno della Fede,
ma ai genitori dico: fate anche l'Anno della Pazienza.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, i
bambini, i malati, i missionari. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Roma, 7 dicembre 2008 - ore 19:00
Lettera di Dio
Madonna - Marisella, per vedere me non avevi bisogno degli occhiali.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
204
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è l'ultimo giorno del triduo. Qualcuno sta pensando che la
Mamma si ripete. È vero; mi ripeto per invitarvi a pregare, a ricevere
Gesù in grazia e ad amare tutti; d'altronde le mamme si ripetono con
i bambini. Io ho detto alle mamme: pazienza, pazienza, ed ora dico a
voi di avere pazienza con la vostra Mamma del Cielo, che si trova
sulla Terra in mezzo a voi da quando il Vescovo ha ripreso a
raccontare la vita sua e di Marisella. La loro è stata una vita sofferta
e l'hanno accettata con amore.
Sono qui per dirvi di pregare per le persone malate. Domani è la
grande festa e tutti dovete parteciparvi. Io, con tutta la Corte
Celeste, sarò con voi, perché Dio mi ha detto: "Vai, Maria, e porta
con te tutte le persone sante del Paradiso". Sono felice di venire, di
stare con voi, di partecipare alla S. Messa con voi, questa sera e
domani, perché per me è bello stare insieme a voi e soprattutto con
coloro che soffrono, perché hanno più bisogno della Mamma. Voglio
ringraziare tutti, specialmente le persone venute da lontano. Mi
dispiace che la creatura scelta da Dio non può essere in mezzo a voi,
perché la sua salute declina ogni giorno, ma lei vi vede come vi vedo
io uno ad uno. Leggo nei vostri cuori i pensieri, gli affanni, le
difficoltà. Vi chiedo di amare soprattutto coloro che soffrono, di
amare i bimbi, i malati ed io sarò con voi, sempre. Mi fa piacere
vedervi quando parlate con il Vescovo, quando gli chiedete qualcosa,
quando sorridete alle sue battute, non sono frequenti come una
volta, però riesce, malgrado tutto, ad esser brillante. Quando
giungerà l'ora, il Vescovo sarà felice in Paradiso e aiuterà coloro che
sono ancora in vita.
Marisa - Ma io…
Madonna - Sì, Marisella, prima partirai tu, non ti preoccupare.
L'anima bella che Dio ha scelto, quando salirà in Paradiso potrà
aiutare coloro che rimangono sulla Terra, specialmente i bimbi che
diventeranno grandi.
Io sono l'Immacolata, io sono la Madre dell'Eucaristia e domani due
Madonne, insieme a Bernadette e Marisella, saranno con voi e
pregheranno per voi. Anche questa notte faremo una veglia molto
lunga e pregheremo per tutte le persone che hanno bisogno; anche
tu, Marisella, hai molto bisogno di aiuto, ma non ti preoccupare,
205
rimani come sei; riesci a fare qualche battuta spiritosa e vedo che
tante volte fai ridere anche i ragazzi che vengono ad aiutarti. È bello
e a Noi piace tanto.
Marisa - Ora sono su, in Paradiso, con te, che bello, che festa, che
luce! Hai detto che venivi sulla Terra?
Madonna - Sì, per prenderti e farti godere il Paradiso.
Marisa - Ma poi mi rimandi giù e io ricomincio da capo. È bellissimo,
vedo la mamma, nonna Speranza e tante persone che conosco e delle
quali non ricordo i nomi. C'è Fatina. Madonnina, quale grazia grande
mi hai fatto!
Madonna - Adesso, Marisella, preghiamo insieme alle creature della
Terra, perché vedo che sei molto stanca.
Marisa - Ma qui no, in Paradiso non sono stanca.
Madonna - Invocate, miei cari figli, l'Immacolata, la Madre
dell'Eucaristia. Pensate che, quando invoca l'Immacolata, la vostra
sorella dice ogni sera, ogni notte, sette corone e chiede le grazie per
ognuno di voi, per i bimbi, per i malati, soprattutto per il Vescovo e
per un suo nipotino che ha bisogno di aiuto. Grazie, miei cari figli,
della vostra presenza, grazie ancora a coloro che sono venuti da
lontano.
Insieme al mio santo Vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri
oggetti sacri e tutti i bimbi del mondo. Vi porto tutti stretti al mio
cuore e vi copro con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Ciao, Marisella, ti porterò ancora su con me.
Marisa - Ciao.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Eccellenza, non mi sono accorta che stavo in Paradiso. C'era
tanta luce, ho visto tante persone, tutto era luminoso, era tutta una
festa. Lei è venuta sulla Terra e poi siamo andate su in Paradiso.
206
Vescovo - Che bello!
Marisa - Ma se lei non me lo diceva, io godevo di questa esperienza,
ma non sapevo che…
Vescovo - Non ti rendevi conto di essere in Paradiso.
Marisa - No, perché io non mi rendo conto mai di niente, sono una
frana.
Vescovo - No, no, non dire così.
Marisa - È che sto male.
Vescovo - Molto male.
Roma, 8 dicembre 2008 - ore 11:00
Festa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è una grande festa, la festa di Maria Immacolata. Io sono la
Madre dell'Eucaristia. So che volete presentarmi il racconto della
vostra vita dal 1971 al 1993, io l'ho già letta tutta; è molto, molto
bella. La Mamma è contenta di voi tutti. La sofferenza per qualcuno
non termina mai, e ieri, lo potete ben dire, c'è stato un aiuto molto
forte, perché stava per succedere qualcosa di grave e non era giusto.
Io sono sempre con voi, io sono la vostra Mamma, la Mamma del
Cielo e della Terra. Voglio fare i miei auguri a tutti, come voi li avete
fatti a me. Tanti auguri ai due giovani ministri che si sono comportati
molto bene; uno ogni tanto è stanco, però è stato molto bravo. So che
la preghiera e le funzioni lunghe possono stancare, però questo può
servire ai piccoli e ai grandi per essere più forti e offrire a Gesù
almeno questi piccoli fioretti.
Bisogna intensificare la preghiera con i propri cari e da soli, fate
almeno una piccola preghiera. Vi ricordate quando nei primi
messaggi chiedevo di dire una piccola preghiera? Se guardate
l'orologio, e tutti lo avete, vi accorgerete che per dire un Padre
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Nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre occorre neanche un
minuto. Perché non date un minuto a Dio prima di coricarvi? Al
mattino, quando vi alzate, fate un bel segno di Croce e dite: "Grazie,
Gesù, perché mi doni questo nuovo giorno". Non servono grandi
preghiere, perché molti hanno dei doveri di scuola o di lavoro. La
maggior parte prega in macchina e mentre aspettate alzate un
momentino gli occhi al cielo e dite: "Grazie, Dio, di questo nuovo
giorno". Oppure: "Aiutami, Dio, ad essere bravo e buono", questo
vale per tutti, per i grandi e per i piccoli.
Oggi doveva essere una grande festa, ma, la salute lascia molto a
desiderare. Quando qualcuno lascerà questa Terra, farete di nuovo le
grandi feste. Ringrazio il santo Vescovo per come ha portato avanti
questa piccola comunità, insegnando tutto, dal segno di Croce, fino a
ricevere Gesù in grazia. Quando fate la S. Comunione dovete essere
sempre in grazia di Dio; non accostatevi al sacramento della
Comunione se non siete in grazia, andate a confessarvi. Non
guardate chi confessa, ma pensate che in quel momento è Gesù che
vi ascolta e vi perdona.
Marisa - Adesso c'è l'Immacolata e Bernadette è in ginocchio.
Madonna - Sì, vogliamo festeggiare insieme, ma quest'anno la
Mamma non ha portato ciò che ti aveva promesso, ma arriverà.
Marisa - Scusami, Madonnina, ma a me non interessa quello, mi
interessa che mi porti via.
Madonna - Dai, dai, Marisella.
Marisa - Sto sempre male.
Madonna - Comunque, dato che oggi la funzione e la processione
sono molto lunghe, non voglio stancarvi di più. Spero che voi due,
giovani ministri, quando vi chiameranno per le grandi feste, diciate
subito: "Sì, Eccellenza, siamo pronti". Io, quando qualcuno ha
bisogno e mi chiama, vado. Anche se non mi vedete, sappiate che io
sono con voi. Non potete immaginare cosa poteva succedere ieri sera
a questa creatura.
Con nonna Iolanda, che tutti chiamiamo "Nonna", sono venuta per
salvare Marisella. Vi ho detto di fare piccole preghiere, invocazioni a
Gesù: "Sacro Cuore di Gesù, confido in Te. Aiutami ad essere bravo,
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buono e ad aiutare il prossimo". I bambini non devono litigare tra di
loro, specialmente i fratellini e devono ubbidire ai genitori. Io ho
detto che i genitori devono avere pazienza, pazienza, pazienza, ma i
figlioli non ne devono approfittare. Spero che qualcuno stia
sorridendo a quanto sto dicendo. È cominciato l'Anno della Fede, ma
non so dirti altro, Marisella.
Marisa - Sì, però te lo dico io. Quando a me sembra di morire voi
venite ad aiutarmi a star bene. Ho detto che non voglio questo aiuto,
perché penso di essere pronta per la partenza.
Madonna - Sì, certo, quando Dio dirà: "Prendetela", Noi verremo a
prenderti e il tuo Vescovo ti accompagnerà in Paradiso.
Marisa - Quando? Quando? Hai visto il libro della vita? L'hai letto?
Hai visto quanto dolore e quante sofferenze ci hanno inflitto i
sacerdoti, i laici e coloro che sono andati via? Hanno detto tante
bugie, ci hanno trattato male, ci hanno calunniato e diffamato. Ne
abbiamo passate di tutti i colori. Voi ci dite: "Coraggio!". Io dico a
Dio: "Coraggio, Padre mio, coraggio! Fai la mia volontà una volta
sola!".
Dio Padre - Io, Dio, so quando prenderti. Ti voglio bene. Tu pensi,
perché soffri, che Dio non ti voglia bene? No, è sbagliato. Io amo,
perché Dio è amore, è soltanto amore.
Marisa - Sì, Dio, ma questo è il mio parlare.
Dio Padre - Sì, lo so, Marisella, e mi piace come parli, perché quello
che hai nel cuore lo dici apertamente. Io ti amo, come ti ama il tuo
sposo Gesù e come ti ama lo Spirito Santo. Coraggio a tutti, auguri a
tutti. Marisella, so che sei privata di tutto. Godevi a distribuire la S.
Comunione, ti era rimasto solo quello. Ti piaceva cantare. Non hai
più nulla, è vero, ti è stato tolto tutto, ma hai un'anima bellissima,
anche se qualche volta ti irriti o ti arrabbi per ciò che è giusto. La tua
anima e il tuo cuore sono stati presi da Dio, vorrei fare con tutti voi
lo stesso.
Madonna - Di nuovo la Mamma fa gli auguri a tutti. Buona santa
festa. Durante la giornata cercate di pregare, di rivolgere lo sguardo
a Dio e dire: "Dio, Ti amo". Questa è la preghiera più bella e più
corta.
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Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i due nuovi
giovani ministri, tutti i bambini presenti e assenti, tutte le persone
che non sono potute venire poiché la salute l'ha impedito, i
missionari e specialmente i bambini che stanno soffrendo. Vi porto
tutti stretti al mio cuore e vi copro col mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Roma, 12 dicembre 2008 - ore 20:40
Lettera di Dio
Marisa - Volevo dirti che è ora che ci fai riposare. Siamo stanchi e
abbiamo bisogno di riposo. Durante la giornata ho avuto una crisi
che non auguro a nessuno; tu hai visto benissimo come è stato duro e
difficile quel momento. Ormai sono giorni che non riesco a riposare,
sono giorni che sto su questa poltrona e mi viene continuamente di
tossire. D'accordo che devo soffrire, ma in questo ultimo periodo che
mi rimane, avresti dovuto farmi stare meglio, se non altro per le
persone con cui vivo. Te lo chiedo per obbedienza al Vescovo, perché
non ti avrei chiesto nulla. Tu sai come sto, come è andata questa
notte, non è andata bene per niente, non ho chiuso occhio; anche io
sono di carne ed ossa come tutti. Tu hai dormito, quando San
Giuseppe stava male, tutti avete dormito. Parlo per me, ma tu sai che
ciò che dico vale anche per il Vescovo: siamo stanchi, stanchi,
stanchi di tutto. Se comincio a parlare poi…
Vescovo - Vai avanti, avanti.
Marisa - Abbiamo chiesto molte volte di stare un pochino meglio, non
tanto per me, quanto per il Vescovo e per le persone che abitano qui,
soprattutto per quelle due creature. Pensavo di formare una famiglia
gioiosa e serena, pur con le sofferenze, perché ci sono dappertutto,
ma a noi due hai preso proprio…
Perché non vieni come prima? Hai paura? Più che dirti quello che
penso, che sono delusa di tutto ciò che nella vita mi hai fatto passare,
di come avete trattato il Vescovo, non posso dire. Ora, se non volete
dirmi il giorno in cui morirò, se non volete farmi stare un pochino
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meglio, fate voi, io non ho più niente da dire, da domandare, non so
neanche più cosa chiedere, e mi vergogno di ripetere sempre le
stesse richieste. Se tu chiudessi con le apparizioni, io sarei contenta,
perché anche la comunità, anche se sono pochi, è stanca, tutti sono
stanchi.
Abbiamo pregato, il Vescovo ha insegnato loro a pregare, a soffrire e
ad accettare la sofferenza, ma questa non è sofferenza, questo è vero
martirio. Una volta lo chiamavo martirio d'amore, ora lo chiamo
martirio di cosa?
Vescovo - Di rabbia.
Marisa - Di rabbia. Vedi un po' se questa notte ci volete far riposare.
Io sto volentieri anche qui in poltrona, purché quando appoggio la
schiena e tiro su le gambe, possa dormire un pochino. Sono stata
tutta la notte a guardare la televisione, ti pare bello? Era una
trasmissione bella, mi piaceva, ma sono stata male, molto male.
A questo punto non ho parole per ringraziarvi di ciò che ci fate
passare. Se questo vuol dire amore di Dio, non ci capisco niente, non
so niente. Dopo aver ubbidito dalla nascita fino ad oggi, penso di
aver sbagliato tutto, dovevo fare una vita come gli altri, e non
accettare tutte queste cose, che a me non hanno dato niente. Invece
di essere più buona, sono più cattiva.
Non c'è. Ha sentito, non è sorda.
Vescovo - Certo.
Marisa - È venuta finalmente.
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Lo so, miei cari figli, che siete pochi. Per la prima volta dopo tanti
anni, la purificazione è arrivata anche in Italia e soprattutto nella
città eterna: Roma. Quando vi ho parlato della purificazione, forse
non avete tanto creduto, perché non venivate toccati, ma oggi posso
dirlo: la purificazione, per tanti peccati che si commettono, è arrivata
anche a Roma, dove c'è il Santo Padre. Che cosa può dire una
Mamma che vede dal Cielo questo strazio? Continua a cadere acqua
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e continuano gli sfollati a fuggire. Voi pensavate che non sareste
stati toccati? Dio è uguale per tutti. Ha preso non solo l'Italia, ma
anche altre nazioni dove c'è guerra, carestia, malaria, dove ci sono
tante e tante sofferenze: questa è la purificazione. Non mi resta che
dirvi di pregare. Pregate, attaccatevi alla preghiera. Vi ricordate
quando vi ho detto: "Le persone si trascineranno in ginocchio fino
all'altare, per chiedere grazie"? Voi finora siete stati abbastanza
coccolati. La purificazione è tremenda, Dio non vuole questo, ma
avviene per colpa degli uomini che non credono, che continuano a
commettere sacrilegi. È molto, molto difficile convertire l'uomo che
Dio ha creato. Vi dico soltanto di pregare. Nessuno di voi ha pensato
che la purificazione sarebbe arrivata, ed è tremenda. Vi avevo
avvertito: quando arriverà la purificazione, sarà tremenda per tutti.
Io, la Mamma, se mi volete ancora come Mamma, vi dico soltanto di
pregare più che potete e fate pregare i vostri bimbi, perché la loro
preghiera è potente. Voi che siete qui presenti, in pochi a causa del
brutto tempo che ha impedito agli altri di uscire da casa, perché è
molto pericoloso, cercate di avvertire telefonicamente tutti gli altri e
dite loro di pregare, pregare, pregare. Non dico altro.
Figlia mia, è Dio che ti ha chiesto il martirio, non sono stata io.
Marisa - Ma io ho chiesto soltanto di riposare la notte.
Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi ama. Chi subisce le prove, le
deve sopportare anche per gli altri. Grazie e buona preghiera a voi
che siete riuniti nella cappellina.
Marisa - Sì, ma se non mi dite qualcosa io non... Adesso vi chiedo
soltanto di farci riposare, siamo molto stanchi e provati.
Madonna - Grazie a voi che siete potuti venire e pregate per coloro
che non sono potuti venire. Qualcuno rischia perché l'acqua
aumenta. Pregate perché il fiume Tevere si abbassi.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i bimbi, tutte
quelle persone che sono dovute sfollare, le persone che sono in
guerra e le persone malate. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro col mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio figlio, Dio Spirito Santo.
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Marisa - Senti, posso dirti una cosa? Ti chiedo troppo se ti dico di
aiutare anche noi? Io non chiedo di stare bene, lo so che è difficile,
perché ho troppe malattie, ma facci riposare come tutti gli uomini.
Anche i bambini pregano per me, dicono la preghierina. Io mi rivolgo
a te, Mamma, ti chiamo Mamma dopo tanto tempo, aiutaci, abbiamo
bisogno di aiuto. Grazie.
Madonna - Bambini, mandate un bacio alla Madonnina almeno voi?
Marisa - I bambini sono buoni, e ci danno gioia.
Madonna - Sì, c'è il filosofo e la filosofa.
Marisa - Sono i miei gioielli. Ciao. Ho detto tutto quello che dovevo
dire?
Vescovo - Sei stata brava.
Marisa - Grazie.
Roma, 14 dicembre 2008 - ore 10:40
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Vi siete resi conto che la purificazione è arrivata e non è terminata.
Chi è andato a pregare? Chi ha pregato Dio per far terminare questo
momento così difficile? Le famiglie povere si sono messe in ginocchio
a pregare, ma coloro che avrebbero dovuto dare l'esempio, non
l'hanno fatto: né i sacerdoti, né le suore, né coloro che si dicono
cristiani impegnati. Voi, forse, non avete creduto fino in fondo alla
purificazione. Ci saranno altre piogge, ma io cercherò di fermare la
mano di Dio, come ho fatto in questi giorni, altrimenti ci sarebbe
stato un disastro maggiore e avrebbero pagato sempre le persone
povere. Per questo a voi chiedo di pregare. Non chiedo la sofferenza,
chiedo solo di pregare Dio e di perdonare coloro che continuano ad
offenderlo, ricevendo l'Eucaristia non in grazia.
Vi ripeto: fate pregare i vostri bambini, affinché le piogge cessino,
affinché tutto il mondo torni a Dio. Tutte queste inondazioni,
terremoti, guerre, carestie, malattie possono indurre a pensare che è
arrivata la fine del mondo. No, non è la fine del mondo, ma c'è tanta
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sofferenza per tutto ciò che di brutto avviene sulla Terra. Non mi
rivolgo solo a voi presenti, ma a tutti, perché le lettere di Dio sono
rivolte a tutti; tutti devono sapere ciò che succede nel mondo.
Bisogna pregare e non stancarsi mai di pregare.
Marisella, questa notte sono venuta ad aiutarti, ma tu eri talmente
sofferente che non riuscivi a comprenderlo e pregavi molto per
quelle persone che stanno soffrendo a causa delle piogge, per gli
sfollati, per i bimbi, che si aggrappano al grembo della mamma e
piangono. Quello che vedete voi in televisione non è niente in
confronto a ciò che ho visto io. Vi prego, non abbandonate mai la
preghiera, siate comprensivi, lo siete sempre stati e continuate ad
esserlo, perché il momento terribile ancora non è arrivato e, se
arriverà, io vi aiuterò e proteggerò coloro che hanno amato
veramente mio Figlio Gesù.
Quante volte, anche con le lacrime agli occhi, vi ho detto: "Non
ricevete Gesù, se non siete in grazia", per questi sacrilegi arrivano
tante disgrazie nel mondo. Oggi conta solo il sesso, il divertimento, il
farsi del male l'un l'altro e tante altre brutte cose. La preghiera
stanca, la preghiera lascia a desiderare. Vi prego ancora: pregate,
pregate, pregate. Ricordate la frase di mio Figlio Gesù: "Ho sete di
anime"? Date da bere a Gesù.
Grazie, miei cari figli, della vostra presenza.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, tutti i bimbi
presenti e assenti. Benedico tutti coloro che non sono potuti venire a
causa del lavoro, soprattutto quella povera gente che sta soffrendo
per le piogge incessanti. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro
con il mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - Grazie.
Roma, 21 dicembre 2008 - ore 10:45
Lettera di Dio
Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
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La vostra sorella fa una grande fatica a parlare, ma mi ha detto:
"Sono pronta, perché le persone che ti vogliono bene ti stanno
attendendo" ed eccomi qui. La vostra mamma vi invita sempre ad
avere tanto coraggio e forza ed a pregare sempre. La preghiera è
molto importante. Quando ricevete Gesù in grazia, non sentite una
grande gioia nel vostro cuore? Imparate a fare il ringraziamento
pensando che avete Gesù nel vostro cuore. Forse non vi siete resi
conto, ma io sono sempre con voi, durante la S. Messa, durante
l'incontro biblico ed in casa per aiutare i miei due figliolini. Dovete
avere molta forza, molto coraggio e molto amore.
Dio vi ama, io vi amo e tutto il Paradiso vi ama. Dio ha scelto questo
gruppo perché, malgrado tutto, siete riusciti a dare di più di quanto
abbiano dato gli altri. Gli altri vanno dove io non appaio, pregano
poco, fanno le gite per andare nei santuari per quattro o cinque
giorni. Dio ha visto che voi eravate pronti e ha detto: "Perché non
chiamare loro?" ed io, per ordine di Dio, ho chiamato voi, mio piccolo
gregge, perché vi amo tutti. Coraggio. So che avete preparato il
corredino per Gesù; voi sapete che il corredino a Gesù consiste nelle
preghiere, sacrifici e fioretti. Qualcuno ha fatto il fioretto di non
mangiare dolci. Questo fioretto doveva arrivare fino al 24 dicembre;
ma io sono una mamma e comprendo. Mio piccolo gregge, l'amore
verso di voi è molto grande. Vi ripeto, voi siete stati scelti ed ora
siete qui. Insieme al mio santo sacerdote, Vescovo ordinato da Dio,
benedico tutti: grandi e piccoli.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro col mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Roma, 24 dicembre 2008 - ore 23:50
Lettera di Dio
Marisa - Dal momento che sei venuta con S. Giuseppe, tieni in
braccio il bimbo Gesù e lo stringi forte al tuo cuore, a nome di tutti,
vorrei chiederti di aiutarci. Per me non chiedo nulla, ti chiedo di far
star bene il Vescovo, perché è molto stanco, provato. Devi aiutare le
persone che con tanto sacrificio e amore vengono qui. Devi aiutare i
bimbi, a crescere bene, ad essere buoni, bravi e ubbidienti.
Madonna - Non chiedi nulla per te, Marisella?
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Marisa - Vorrei soltanto andare a dormire sul mio letto, non sulla
poltrona, perché sono molto stanca, comunque fate Voi, mi rimetto
alla volontà di Dio, perché tanto se dico sì o no, è sempre Lui a
decidere e io devo chinare il capo; in fondo io chi sono?
Gesù - Tu sei la mia sposa, ricordati, Marisella.
Dio Padre - E io sono Dio. Vi ho dato mio figlio Gesù per redimervi e
riaprirvi il Paradiso. Questo bimbo è Dio, è Gesù. Ciò che hai chiesto
è giusto: la pace e l'aiuto ai bimbi poveri e ai malati. Questa volta ho
sentito che hai chiesto anche per te, finalmente.
Marisa - Dio, Dio mio, Tu che sei amore, aiutaci tutti a fare la Tua
volontà, a essere forti, coraggiosi, donaci quell'aiuto che tanto
desideriamo e aspettiamo. Vorrei dirti, Dio, anche se non ti vedo, ma
ti sento, che, se sono pronta, portami via, portami su da Te.
Dio Padre - Lo so, Marisella, che attendi questo. Io soltanto so
quando arriverà il momento, quello giusto per tutti.
Marisa - Che significa quello giusto per tutti? Dio, non andare via,
non lasciarmi così, ti prego.
Dio Padre - Ti lascio il piccolo Gesù, Maria, Madre dell'Eucaristia,
San Giuseppe, la tua mamma e tutti gli angeli e i santi. Allunga le tue
braccia, prendi il piccolo Gesù e stringilo forte al tuo cuore.
Marisa - Quanto sei bello! Quanto sei tenero, piccolo! Posso tenerlo
ancora un poco?
Madonna - Sì. Io sono la Mamma, la Madre dell'Eucaristia. Il piccolo
Gesù, che ora stringi tra le tue braccia, ti ha aiutato a sopportare le
numerose crisi che hai avuto questa notte. Dico a tutti: pregate e non
cadete in tentazione, perché quando siete deboli, il demonio gira
intorno a voi per farvi cadere. Dio è con te e con voi tutti. La pace sia
con voi tutti.
Marisella, la sofferenza è forte, è grande e nessun santo ha sofferto
quanto te. Se Dio ha chiesto questo, avrà i suoi motivi, non si diverte
a chiedere sofferenza. Di' quello che pensi, Marisella, dillo pure.
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Marisa - Volevo dire: dal momento che sulla Terra siamo tanti,
perché non ne ha presi un po' di più, così il Vescovo stava molto
meglio ed io un pochino. Piccolo Emanuele, che mi guardi con tanto
amore, devi dire qualcosa alla Madonnina?
Madonna - Vuoi dirmi qualcosa?
Emanuele - No.
Madonna - No? E tu, Sara?
Emanuele - Non mi viene in mente niente.
Sara - Non lo so.
Madonna - Non vuoi dire niente alla Madonnina?
Emanuele - Non mi viene in mente niente.
Madonna - Ami Gesù?
Emanuele - Sì.
Madonna - Tutti i bimbi vogliono bene al piccolo Gesù.
Marisa - San Giuseppe, non farlo cadere, lui è piccolino. Io,
Marisella, Marisa, o Mariselle, chiamami come vuoi, questa notte mi
aspettavo qualcosa di grande: andare via, volare in Paradiso, perché
quando la malattia è grave è molto difficile esser buoni e accettare
sempre la volontà di Dio. Ci può essere a volte la ribellione, e allora
che fine fa il Paradiso?
Madonna - Oh, il Paradiso c'è per te e per tutti voi. Voi sapete che il
bimbo Gesù non è nato il 25 dicembre. Vero, Emanuele? Quando è
nato Gesù?
Emanuele - A Marzo, Aprile.
Madonna - In primavera, bravo. Non faceva tanto freddo come
adesso, ma il mio amore e l'amore del piccolo Gesù vi scalderà tutti;
voi gli avete preparato il corredino.
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Marisa - Neanche oggi mi fai il regalo di sapere qualcosa di più circa
la mia partenza? Allora, se puoi, fammi coricare nel mio letto, perché
sono diciotto nottate che sto su questa poltrona e sono molto stanca.
Puoi dirmi qualcosa?
Madonna - Sì, dico qualcosa a tutti voi presenti: grazie per essere
venuti nonostante il freddo e la lontananza, perché io sono qui con
voi, con il mio piccolo bimbo Gesù e con San Giuseppe. C'è anche tua
mamma, Marisella. Guarda quante persone sono qui in ginocchio a
pregare per il Vescovo.
Coraggio, questo è il momento più duro della prova morale, ma la
supererete, perché io sono con voi. Grazie della vostra presenza. La
Mamma insieme al suo piccolo bimbo Gesù fa gli auguri a tutti.
Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i vostri cari, tutti
i bambini.
Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto
materno. Andate nella pace e nella gioia.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Ciao. Spero mi dirai il giorno. Fate Voi. Ciao, ciao, mamma.
Emanuele - Zia, posso fare una domanda?
Marisa - A me?
Emanuele - Sì.
Marisa - Alla Madonnina?
Emanuele - No, a te. Quando la Madonnina ti ha dato Gesù, ti sei
commossa?
Marisa - Sì. Il bambino Gesù è piccolino, morbido, tenero. L'ho
tenuto stretto al mio cuore, come tenevo te e Sara, quando eravate
piccolini.
Roma, 25 dicembre 2008 - ore 10:40
Natale del Signore
Lettera di Dio
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Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Ogni anno Gesù Bambino scende dal Cielo e viene sulla Terra per
stare in mezzo a voi. Godete di questo e approfittatene per chiedere
tutto ciò di cui avete bisogno. Lui vi guarda, vi benedice con la sua
dolce manina e legge nei vostri cuori. Chiedete, domandate, bussate
e Gesù, Dio Bambino, prima o poi vi darà le grazie di cui avete
bisogno.
Marisa - Prima o piuttosto dopo… Senti, sto parlando con Dio?
Madonna - Stai parlando con Dio Gesù, piccolo Bimbo nelle braccia
di mamma e papà. Tutti i bambini devono guardare a Gesù Bambino
ed essere bravi e buoni come Lui. Era buono Gesù Bambino: girava il
suo delicato ditino tra i miei capelli. Lui viene sulla Terra per dare il
suo aiuto a tutti. Voi sapete che c'è stata la purificazione ed Io, la
Madre dell'Eucaristia, ho tenuto il braccio di Dio, perché c'è stato un
momento molto difficile e l'ho fermato. Voi non potete neanche
immaginare a quale catastrofe sareste andati incontro tutti, iniziando
da coloro che vivono nei grandi palazzi, fino a coloro che abitano nei
piccoli alloggi. Oggi Gesù Bambino è qui in mezzo a voi per aiutarvi.
Hai visto ieri sera, Marisella, quando hai chiesto di dormire nel letto,
Lui che ha fatto? Ti ha sorriso e tu hai dormito nel letto.
Marisa - Senti dovrei dire grazie, ma ho paura di dire cose non belle.
Vescovo - Di' quello che senti.
Marisa - Dovrei dire grazie, ma non mi sento di dirlo, perché ho
passato diciotto notti in bianco.
Vescovo - Giusto.
Marisa - Aiutami (rivolta al Vescovo).
Madonna - Non c'è bisogno che chiedi aiuto al Vescovo, ci sono qua
io, la tua Mamma.
Marisa - Sì. Mi dà gioia vedere te e tutti gli altri. Stanotte ti ho
chiesto due cose, forse riguardavano troppo la mia persona, e Tu sai
quali sono. Sono molto stanca, mi piace ridere e sorridere,
specialmente quando ci sono persone con me, ma la mia vita è dura,
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molto dura. Poi ti ho chiesto di aiutare il Vescovo a stare meglio, fagli
passare quel dolore che gli impedisce di lavorare. Chi in un modo chi
in un altro abbiamo tutti dei dolori, esteriori e interiori; quest'ultimi
il Vescovo li ha tutti.
Madonna - Ieri sera ti ho detto: "Pensa anche a te qualche volta,
Marisella e chiedi qualcosa anche per te".
Marisa - Se io non chiedo, c'è chi ha chiesto per me tante volte.
Stanotte, anche io ho chiesto: "Quando mi porti via?". E ti ho anche
cantato: "Risposta non c'è, forse chi lo sa, perduta nel vento sarà".
Non devi ridere, perché viene da ridere anche a me (Marisa
tossisce). Ecco vedi queste cose non avvenivano prima, perché
quando c'era l'apparizione io stavo sempre bene. Adesso invece tutto
ciò che deve arrivare, arriva anche nei momenti più belli
dell'apparizione.
Non mi dai Gesù Bambino? Io non sono infettiva, l'ho chiesto anche
al mio dottore che mi ha detto che sono gli altri che possono portare
a me le malattie, non io a loro. Allora me lo dai Gesù Bambino?
Madonna - Tieni.
Marisa - Piccolo, tenero e vellutato. Prendilo tu, San Giuseppe,
aiutami. Non lo fate cadere, altrimenti chi ci benedice dopo?
Madonna - Miei cari figli, continuate a pregare che Nostro Gesù
Salvatore porti la pace a tutti, specialmente a coloro che sono in
guerra, che muoiono di fame, di sete e di malattie. Il Bambino Gesù
doni la pace a tutti; a te posso solo dire: "Coraggio, Marisella".
Marisa - Se mi dici che la meta è vicina, sono più contenta.
Madonna - Marisella, ti lascio; sai che noi ci vediamo spesso.
Marisa - Sì, però portami la buona notizia. Ti raccomando tutti i
nostri ammalati, anche quelli dei nostri parenti: mia sorella, mio
fratello, Nicola, Agata. I bimbi stanno bene però vanno sempre
aiutati, soprattutto il Vescovo deve stare bene, poi c'è un altro
nipote, tu sai chi è.
Madonna - Sì, ho capito, Marisella.
220
A tutti vada il bacio e la pace di Gesù Bambino. Continuate a
pregarlo, non soltanto il giorno della sua venuta sulla Terra, ma
sempre.
Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi tutti. Vi porto tutti
stretti al mio cuore, come in questo momento Giuseppe ed Io stiamo
stringendo Gesù Bambino. Vi copro col mio manto materno.
Andate nella pace di Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Auguri
a tutti.
Sia lodato Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
Marisa - Ciao, piccolo Gesù.
Roma, 28 dicembre 2008 - ore 10:30
Lettera di Dio
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.
Oggi è la festa della Sacra Famiglia: Giuseppe, Maria e il piccolo
Gesù. Voi sapete che c'è stata una carneficina di tanti bambini.
Alcuni papà hanno ucciso anche i propri figli, pur di salvare la
propria vita ed avere del denaro. Oggi festeggiate la Sacra Famiglia:
papà, mamma e figlio. La loro vita non è stata facile, è stata molto
dura, piena di incomprensioni. Eravamo poveri, ed alcune persone
vicine ci portavano da mangiare, perché non avevamo nulla. Anche
oggi ci sono tante buone famiglie che soffrono, non hanno da
mangiare e hanno una salute precaria. Ringraziando Dio, i vostri figli
riescono a vivere in un modo più gioioso. Vero, Mariasole?
Mariasole - No.
Marisa - È un po' spiritosa la bimba, ma è molto buona e fa parte di
una santa famiglia.
Madonna - Marisella, tutte le famiglie che seguono il nostro esempio,
che si amano, sono come la nostra piccola famiglia di Nazareth.
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L'amore vince tutto, l'amore vi fa santi e vi porta in Paradiso.
Marisella, non voglio che mi ringrazi.
Marisa - Portami via, non te lo direi più se conoscessi la data; ancora
tutto tentenna intorno a me e non riesco a comprendere.
Madonna - Prego per le sacre famiglie, le sante famiglie e anche tu,
Marisella, prega per le famiglie giovani e non giovani, le famiglie che
ancora riescono a volersi bene, ad amarsi. Ciò non impedisce che ci
sono delle piccole contrarietà, ma questo fa parte della vita, e
dipende dal carattere di ognuno di voi. Vorrei invitarvi a pregare i
bimbi che sono in Paradiso, sono tanti e continuano a morire ogni
giorno. Pregate per le famiglie, per i bimbi, per tutti.
Marisa - Noi siamo una famiglia privilegiata? È questa la risposta che
volevo sentire. (Marisa si rivolge al Vescovo) Hai capito?
Vescovo - Che ha detto?
Marisa - Che siamo privilegiati.
Madonna - Marisella, siete privilegiati perché in mezzo a tanti uomini
Dio ha chiamato voi due. Perché proprio voi due?
Marisa - Non lo so, non parliamo più di questo. Io sono dentro
talmente piena non solo di catarro, ma di tante cose, che non dico
perché non sono buona a parlare bene. Io non ho studiato, non sono
laureata, parlo come mangio. Io continuerò a pregare, ho molte
famiglie per cui pregare. Ti ringrazio per quella mamma che
finalmente ha avuto un bimbo. Dopo che tu mi hai detto di toccarle la
pancia, ha avuto un bimbo, che si chiama Mattia. Ti ringrazio per le
grazie che fai agli altri, ogni tanto mi arriva una telefonata: la
Madonna mi ha fatto questa grazia, grazie a te. Ma a noi?
Madonna - Miei cari figli, non voglio prolungarmi di più, perché
ancora siete in festa e avete molto da fare. Pregate, e non mi
stancherò di ripetervelo, per le famiglie, per i bimbi, anche per le
comunità religiose, dove ci sono situazioni molto difficili.
Marisa - Va bene, va bene. Se qualche volta mi scappa qualche
parola romanesca, accettala, perché io sono nata a Roma. Tu mi
perdoni, vero?
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Madonna - Se ti ha perdonato Dio, ti perdono anch'io.
Marisa - Grazie.
Madonna - Insieme al mio e vostro santo vescovo benedico voi, i
vostri cari, tutti i bambini. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi
copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, Dio
Figlio, Dio Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo.
Marisa - A me, naturalmente, non dici niente. Quando partirò?
Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Marisa - Quale anno nuovo?
Madonna - Questo.
Marisa - Non ho visto la mamma, come mai?
Madonna - Come non la vedi, eccola qui vicino a me.
Marisa - Mamma, hai visto? Ieri è venuto Franco, eri contenta?
Nonna Iolanda - Tu eri commossa, dopo quattro anni.
Marisa - Se devo aspettare ancora quattro anni, mi conviene morire
presto. Ciao.
Nonna Iolanda - Ciao. Grazie di tutto, cerca di volere bene ai miei
cari, a tutti e ai bimbi.
Marisa - Sì, sì, lo so, lo so, ma non posso parlare. Ciao
Nonna Iolanda - Ciao, Mariasole.
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