Il portiere nel mondo FLR
FIL ROUGE SWISS
FOOTBALL
METHODOLOGY
SPECIFICO PORTIERI
FIL ROUGE
ESERCIZI CON
SPIEGAZIONI
LINEE GUIDA DAL LAVORO SPECIFICO
A QUELLO INTEGRATO
CON LA SQUADRA.
BY
Muto Nicola
ALL RIGHTS RESERVED
Il portiere nel mondo FLR
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I PORTIERI NEL MONDO
FIL ROUGE
FLR é una metodologia di formazione completa, aperta e adattabile alle diverse realtà.
È formata da linee guida e modelli di rifermento inderogabili, all’interno dei quali é però
richiesta l’interpretazione dei concetti e delle esercitazioni da parte del formatore.
Infatti, lo SPECIALISTA PORTIERI in FLR non è semplicemente un ‘’preparatore’’, ma è un
formatore che conosce le linee guida della metodologia e cerca di applicarle nel proprio ramo
di competenza e in relazione agli altri ambiti della formazione nel club.
È impensabile per un SPF (specialista portieri Fil Rouge), proporre aspetti tattici diversi da quelli
proposti dalla linea guida.
Esempio, che in seguito svilupperemo nel dettaglio, non potremmo mai chiedere ai nostri
portieri di lanciare lungo e lontano per evitare i pericoli di una perdita di palla. FLR stimola gli
allievi a prendere i rischi di una costruzione dal portiere accettando gli eventuali errori del
giocatore.
L’errore, anche in partita, é visto come tassello per il miglioramento; il giocatore, quindi, deve
essere libero di applicare le proposte allenate nella settimana. Attraverso poi l’analisi e
l’interazione sposteremo le proposte in maniera progressiva o regressiva.
SPF deve accompagnare il portiere nella scoperta del ‘’proprio’’ gesto tecnico mantenendo
ferme le linee guida tattiche difensive e offensive. Per tanto, la tecnica, per lo specialista portieri
FLR non è un dogma da seguire a tutti costi. L’obiettivo è far si che il portiere diventi efficace nel
gioco e non un esecutore di esercizi DEMO.
Quindi il SPF non propone esercizi tecnici analitici?
La parte tecnica, ripetizione di ‘’drills’’, è prevista esclusivamente nella fase di riscaldamento e
limitando il coaching alla semplice gestione dello stesso o, liberamente, durante il
pre - warmup fatto singolarmente da ogni portiere.
In questa fase pero’ vanno anche inseriti elementi di prevenzione quali bosu ball- meduse -
elastici - corde ecc con poi l’esecuzione del gesto tecnico.
Come vedremo in seguito, gli esercizi saranno ANALITICI - GIOCATI (CHALLANGE), e cioè
ripetizioni di aspetti tecnici con varianti relative a posizionamento, direzione della palla e
dosaggi.
In questo ebook non troverete una serie di esercizi ma una linea metodologica per poter
approcciare i vostri esercizi in un contesto squadra. L’esercizio deve avere un obiettivo,
relazionato alla realtà del gioco e delle richieste tecnico tattiche della squadra.
Il portiere nel mondo FLR
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L’ASPETTO COGNITIVO DEL
PORTIERE FIL ROUGE
L’allenatore deve continuamente sintonizzarsi e relazionarsi con i
propri portieri. Gli allenamenti non sono lezioni frontali ma momenti in
cui l’allenatore accompagna l’allievo alla scoperta del dettaglio
allenato.
L’errore deve essere visto come gradino fondamentale per la crescita
dell’atleta. Un percorso senza sbagli é improbabile e ,ugualmente,
dedicare tempo alla continua correzione degli errori riscontrati in
partita non permette di seguire una programmazione lineare. Da qui
verrebbe meno anche una capacità di giudizio sui planning adottati.
La percezione e l’esperienza devono essere stimolate attraverso
l’interazione con il portiere, facendo visualizzare le situazioni partita in
allenamento, con il supporto di analisi video, ma in special modo:
partecipando il piu’ possibile in maniera integrata con la squadra.
In questi anni si sono anche sviluppate esercitazioni per allenare
l’acuità, esercizi specifici per migliorare la percezione visiva da
sviluppare con l’utilizzo di strumenti tecnologici. È un argomento
complesso che va affrontato con tutti gli strumenti necessari e con
l’ausilio di esperti.
Per accompagnare il portiere proponiamo una serie di esercizi per dare
una sequenza ‘’allenabile’’ autonomamente. Gli ‘’ESERCIZI INVISIBILI’’
possono servire come auto training prima di una performance.
Il portiere nel mondo FLR
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LA COMUNICAZIONE DEL
PORTIERE FIL ROUGE
Dai settori giovanili fino ad arrivare a prime squadre professionistiche, le richieste degli addetti
ai lavori riguardo ai portieri é sempre: VOGLIAMO CHE PARLI e CHE AIUTI I COMPAGNI!
Perché non é cosi semplice ottenerlo e cosa dovrebbe dire per essere efficace.
Le problematiche di un portiere sono:
1. togliere la concentrazione sulla sola palla e portarla nel contesto squadra;
2. alzare il tono di voce;
3. comunicare non solo con la voce ma anche con la gestualità del corpo;
4.non preoccuparsi della reazione dei compagni e pretendere incondizionatamente;
E soprattutto…
5. dare indicazioni corrette in relazione alla situazione.
Se un portiere, dopo un buon intervento, deve urlare al mondo per darsi ulteriore carica, lo
accettiamo ma non è utile al contesto squadra.
Se un portiere, vuole dare constante manforte ai compagni con incoraggiamenti vari, è
apprezzabile, ma stanca ed è poco utile. Alcuni momenti devono servire per recuperare le
energie fisiche.
Se il portiere, é negativo, rimprovera i compagni e ha una gestualità remissiva: spalle basse,
braccia e mani in segno di impotenza, non é di supporto alla squadra
Questi atteggiamenti non sono da leader.
Il portiere nel mondo FLR
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A questo punto facciamo degli esempi pratici di come comunica un portiere di una squadra
FLR:
CONCETTO CREO OCCUPO SPAZIO E POSSESSO PALLA:
La sua gestualità e comunicazione deve essere interattiva, cioè deve dare un punto di
riferimento attraverso l’utilizzo delle mani e la voce, allo stesso tempo prima di ricevere il
pallone deve già sapere dove lo passerà e quindi deve pretendere i movimenti senza palla
del resto della squadra.
A palla ferma chiede e pretende che i propri compagni comincino ad animare le loro posizioni
in modo da creare linee di passaggio.
DIFENDERE IN AVANTI E RECUPERO PALLA IMMEDIATO:
In questa fase il portiere deve pretendere che i compagni vadano al recupero della palla
arrestando l’avversario. La sua comunicazione deve essere continua e quindi deve dare ritmo ai
compagni facendoli uscire al recupero con i tempi corretti. È il lavoro più dispendioso e
allo stesso tempo quello che da più benefici alla squadra!
TRANSIZIONI NEGATIVE:
Nel momento in cui la squadra perde palla il portiere deve chiamare le marcature preventive,
quindi deve, attraverso gesti e voce, chiamare i difensori nel lato scoperto e fare in modo che il
primo giocatore vicino all’avversario in possesso blocchi l’avanzata.
TRANSIZIONI POSITIVE:
Il portiere recupera palla e nel caso in cui ci sia la possibilità deve essere veloce a ribaltare la
situazione e attaccare uno spazio libero con un passaggio lungo.
Qui l’atteggiamento del corpo e l’indicazione dello spazio attaccabile fanno la differenza, a quel
punto gli attaccanti sapranno e anticiperanno il movimento e quindi troveranno ulteriori spazi.
“Un leader conduce la gente dove vuole andare. Un
grande leader conduce la gente dove non vogliono
necessariamente andare ma dove dovrebbero
essere.”
R. Carter
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GLI ESERCIZI INVISIBILI PER IL
PORTIERE
MICRO TRANSIZIONI
Ad ogni azione consegue un’altra, quindi il portiere deve riuscire a
visualizzare una serie di processi e poi tradurli in partita.
É un allenamento constante che puo’ essere sviluppato in allenamento
con l’allenatore e in maniera autonoma prima della performance.
ATTIVAZIONE
Restare coinvolti attivamente anche quando si è lontani dalla palla.
DISATTIVAZIONE
sapere quando essere disattivati, individualmente e collettivamente
LA REGOLA DEL TENNISTA
All’interno della fase di attivazione e disattivazione abbiamo uno stato d’animo
che abbiamo chiamato: ‘’ la regola del tennista’’ .
Cerchiamo di azzerare il pensiero negativo la dove abbiamo avuto una
difficoltà, un pensiero negativo o un errore. Giochiamo palla su palla cercando
di spostare la nostra attenzione (positiva), sempre, su cio’ che verrà dopo.
Il tennista, appunto, é costretto a giocare centinaia di palle a partita e non puo’
permettersi di focalizzarsi sulla buona riuscita o fallimento di un singolo colpo
ma deve continuare a focalizzare la sua concentrazione sulla singola palla.
LETTURA DEGLI SPAZI E DEI TEMPI
In fase di formazione, dobbiamo limitare al massimo l’utilizzo di tutto ciò che
non è reale nel contesto partita. Un utilizzo eccessivo di attrezzature e
marcatori allontana il portiere dal riconoscimento e soluzione di una
determinata situazione.
Per aiutare ulteriormente il riconoscimento degli spazi dobbiamo variare il piu’
possibile la distribuzione del pallone e quindi utilizzare il centro, il lato destro
e quello sinistro con le stesse percentuali.
Per riconoscere i tempi non c’e’ modo migliore di portare la nostra seduta in
un contesto situazionale e quindi trasferendo la partita nell’esercizio.
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L’ASPETTO FISICO DEL
PORTIERE FIL ROUGE
IN FORMAZIONE
Tutto è allenabile e migliorabile attraverso le forme giocate.
Attraverso forme specifiche in relazione alle priorità delle diverse fasce d’età
possiamo affinare queste componenti.
In fase di formazione é importante seguire dei protocolli di forza e coordinazione.
Gli esercizi devono essere posizionati come dei pre—warmup. In questi momenti
il focus deve essere sulla componente fisica e quindi l’utilizzo del pallone, se crea
difficoltà, puo’ essere evitato.
Per quello che riguarda gli esercizi di Forza Veloce o pliometrica, vanno posizionati
sempre il secondo giorno dell’allenamento sulla base di 3 sedute. Gli esercizi di
forza massimale su arti superiori e inferiori vanno seguiti da specialisti o con
protocolli su misura, in maniera particolare se si utilizzano attrezzi.
La velocità ciclica (sprint in linea) sé poco utile per il ruolo, dobbiamo proporre
lavori sulla velocità COGNITIVA e di REAZIONE (max 5m). Allenare altre distanze
in maniera massimale non trova alcun nesso con la realtà del ruolo.
Il potenziamento aerobico e la resistenza alla forza sono gli aspetti condizionali più
interessanti. Se pensiamo alla specificità del ruolo, possiamo trovare vari momenti
della partita in cui abbiamo situazioni continuative dove è importante mantenere la
lucidità e quindi una buona ossigenazione psico fisica oltre che un tono muscolare
importante.
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L’ASPETTO TATTICO DEL
PORTIERE FIL ROUGE
IN FORMAZIONE
Il portiere FLR deve essere integrato alle esercitazioni di squadra. Il ruolo del SPF
deve essere quello di far scoprire e rielaborare le relazioni TA tra lui e i suoi
compagni. Per poter essere efficiente, nel supporto al portiere e nel supportare i
giocatori nella relazione con il portiere, deve conoscere la programmazione di
squadra e fare in modo che la sua programmazione sia affine a quella della
squadra.
Il portiere é, ormai, una soluzione in fase di impostazione e gestione della
costruzione dal basso . FLR pensa, che oltre a questi due aspetti e attraverso
atteggiamenti tattici, individuali e di squadra, sia da consideri il PRIMO
ATTACCANTE. L’inserimento del portiere all’interno di esercitazioni integrate
situazionali con la squadra permette: la lettura dei movimenti, dei compagni e
degli avversari e di conseguenza in partita la scelta efficace per poter attaccare la
zona (avversaria) scoperta.
FASE OFF
Il portiere ha come obiettivo il mantenimento della palla, quindi in fase di
formazione, deve cercare ad ogni mezzo di non perderla. La presa di
informazione, alla base del possesso palla, deve portarlo ad essere sempre in
zona luce per dare sostegno al compagno di squadra.
FASE DIF
In fase difensiva copriamo uno spazio. Questo significa che la porta é l’ultimo
baluardo da coprire in relazione alla posizione della palla e dell’avversario. Deve,
quindi, essere pronto a difendere zone a prescindere dalla copertura della porta
(es. in un cross laterale: si sta in cerca del pallone e non in copertura della porta).
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L’ASPETTO TATTICO DEL
PORTIERE FIL ROUGE
IN FORMAZIONE
Possesso palla orizzontale verticale > Ho la palla
Transizione offensiva / difensiva > Perdo la palla
Transizione difensiva / offensiva > Conquisto la palla
Recupero palla in avanti / immediato > Non ho la palla
Creo / occupo spazio > Animazione cognitiva con e senza
PER IL PORTIERE I 4 CONCETTI FILROUGE DEVONO ESSERE LAVORATI IN
MANIERA INTEGRATA CON LA SQUADRA.
NELLE PARTI SPECIFICHE BISOGNA RICREARE SITUAZIONI OFFENSIVE O
DIFENSIVE CHE LE RICHIAMINO.
DAMA
Creo occupo spazio
ROMA
Recupero palla immediato e difendere in avanti
BARCELLONA
Possesso palla
MILAN
Transizioni
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L’ASPETTO TECNICO DEL
PORTIERE FIL ROUGE
IN FORMAZIONE
Definire la tecnica e quindi allenarla in uno sport situazionale come il calcio è
complicato e anacronistico. Non possiamo pensare che la programmazione sia
basata per ‘’clonare’’ un portiere del passato, qualche giocatore di livello
superiore o il ricordo del portiere che siamo stati con i vecchi metodi di lavoro. Le
esigenze, i giocatori e l’estetica sono in continua mutazione e quindi pensare al
passato come modello lavorativo é un esercizio di pura ed effimera nostalgia.
Di conseguenza, con il metodo FLR non cerchiamo uno stile preciso per il nostro
portiere. Le posture difensive, le giocate offensive devono essere semplicemente
efficaci e in relazione ai concetti squadra allenati. Le contrapposizioni stilistiche tra
portieri con tecnica tedesca, italiana o inglese, sono inutili e senza alcuna utilità
per la formazione del giovane portiere. Ogni giocatore deve poter essere
accompagnato nella scelta del suo modo di fare calcio e non obbligato a
compiere movimenti imposti. Il contesto in cui vive e le sue esperienze creeranno
il suo stile di gioco.
In fase offensiva la precisione e il dosaggio del passaggio corto lungo sono
allenabili attraverso i lavori integrati e specifici.
Per la fase difensiva (1v1, PARATE, USCITE) dobbiamo considerare due aspetti
base:
RITMO (essere con il tempo corretto sulla palla avversaria)
e la COPERTURA DELLO SPAZIO CON IL CORPO (piu’ cm metto nella difesa di
uno spazio piu’ possibilità avro’ di riuscita).
Il portiere nel mondo FLR
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IL MICROCICLO
(LA SETTIMANA) DEL
PORTIERE FIL ROUGE
IN FORMAZIONE
LA PIANIFICAZIONE TECNICO TATTICA é IN LINEA AL MICRO CICLO DELLA SQUADRA,
LA SCELTA PUO’ ESSERE SE PROPORRE LA FASE OFFENSIVA o DIFENSIVA IN RELAZIONE
DEL CONCETTO PROPOSTO DALL’ALLENATORE SQUADRA.
LA SETTIMANA DEL
GIORNO +1 GIORNO+2 GIORNO-1
PORTIERE FLR
LAVORO TECNICO LAVORO TECNICO
PRE WARM UP COORDINAZIONE E
INDIVIDUALE INDIVIDUALE
10’ REAZIONE CON PALLA
OFFENSIVO DIFENSIVO
ORIENTAZIONE ORIENTAZIONE ORIENTAZIONE
MESSA IN MOTO
SU 3 LATI (Sx Cx Dx) SU 3 LATI (Sx Cx Dx) SU 3 LATI (Sx Cx Dx)
20’’
TECNICA DIF OFF TECNICA DIF OFF TE DIF OFF
CHALLANGE CHALLANGE
Lavoro a porte a Lavoro a porte a
ANALITICO GIOCATO
specchio con accento specchio con accento
25’
tecnico sul tecnico sul
SITUAZIONALE SITUAZIONALE
SVILUPPO SITUAZIONE SVILUPPO SITUAZIONE
SITUAZONALE in relazione ad una in relazione ad una
20’ situazione partita e al situazione partita e al
lavoro INTEGRATO lavoro INTEGRATO
INTEGRATO LAVORO INSIEME LA LAVORO INSIEME LA LAVORO INSIEME LA
20’ SQUADRA SQUADRA SQUADRA
ALTA
BASSA ALTA
Forza veloce -
CONDIZIONE FISICA Forza preventiva - (PRETESA COGNITIVA
potenziamento
capacità aerobica Forza veloce
aerobico
Il portiere nel mondo FLR
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DETTAGLIO SEDUTA
È il blocco in cui il portiere è autonomo e puo’ liberamente provare
e riprovare drill tecnici.
DIFENSIVI (prese e tuffi)
Pre warm up
OFFENSIVI (gioco mani e piedi)
Pre warm up inseriamo degli elementi di prevenzione e attivazione
muscolare come stability core, corde, bosu ecc ecc
Gli attrezzi possono essere integrati agli esercizi con il pallone.
In questo blocco si danno delle tracce di esecuzione con elementi
cognitivi, con il tempo si lascia lo spazio al portiere per poter
scegliere i propri esercizi.
In questa fase SPF si limita all’osservazione dei propri atleti.
È il blocco in cui il portiere deve cominciare a ritrovare gli spazi e i
tempi nella sua zona di competenza.
Nella messa in moto si eseguono i gesti tecnici del portiere in
relazione ad una SITUAZIONE REALE.
Messa in Quindi l’orientazione é dettata dalla partenza del pallone.
moto Il riscaldamento come da metodologia ASF* finisce sempre con
un focus sull’elemento tecnico predominante della sessione.
ESEMPIO: Se alleneremo nel situazionale una TRANSIZIONE
NEGATIVA (perdita di palla in uscita) e un fi ltrante per l’attaccante
in 1v1, l’ultimo esercizio della MM sarà proprio un 1v1 ‘semplifi cato.
In questa fase SPF il coaching ‘sostiene ‘in maniera progressiva per
portare il sistema cardiaco e muscolare in temperatura.
Il portiere nel mondo FLR
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DETTAGLIO SEDUTA
In questo blocco proponiamo dei giochi in cui il gesto tecnico si
ripropone decine di volte e in continua variabilità di dosaggio e
Analitico
traiettoria.
giocato
Ideale: giocare con 2 porte a specchio in cui un jolly fa l’attaccante
insieme al portiere inattivo in quel momento. Allo stesso modo una
volta recuperata palla possiamo ribaltare la situazione. I tempi da
una situazione all’altra e la durata dell’esercizio danno l’intensità in
cui vogliamo lavorare. Creiamo quindi un CHALLENGE tra portieri
dove possono essere inseriti dei punteggi.
In questa fase SPF lascia provare e poi trova le soluzioni con i
giocatori e il continuo feedback con i portieri.
Nel caso in cui servisse fa partire il pallone.
È il blocco in cui il portiere deve visualizzare la partita e lo sviluppo
del concetto FLR che ritroveremo nell’integrato.
Situazionale Avendo pochi giocatori e rimanendo piu’ precisi possibili nella
distribuzione del pallone, l’azione sarà inizializzata con dei segnali
visivi e poi con il dosaggio del pallone piu’ reale possibile.
Anche qui riprendiamo lo schema di sviluppo ASF*
In questa fase SPF il coaching sarà ancora volto all’osservazione e
all’interazione con il portiere. Insieme dovremo essere in grado di
lavorare sui dettagli.
Il portiere nel mondo FLR
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DETTAGLIO SEDUTA
In questo blocco lavoriamo insieme alla squadra e cerchiamo di
accompagnare i portieri a trovare le RELAZIONI del gioco con i
compagni e ANTICIPARE le scelte degli avversari.
Integrato
In questa fase SPF (in accordo e in linea con lo staff), oltre al
portiere, deve occuparsi anche dei giocatori che si relazionano con
lui. Quindi è IMPORTANTE che SPF conosca le basi della
metodologia proposta dall’allenatore
Tutto è allenabile e migliorabile attraverso le forme giocate.
Attraverso forme specifiche in relazione alle priorità delle diverse
fasce d’età possiamo affinare queste componenti.
In questa fase SPF deve, la dove fosse possibile, appoggiarsi alle
Condizione competenze dei preparatori atletici. Nel caso in cui non ci fossero
queste figure, il lavoro deve essere sempre graduale e SENZA
fisica macchinari specifici, prediligendo il lavoro a carico naturale. Anche
il lavoro a carico naturale deve seguire dei protocolli evitando il
piu’ possibile inutili sovraccarichi.
Va da se che riproporre le modalità di allenamento fisico di livelli
differenti da quello allenato o peggio, proporre cio’ che in prima
persona facevamo da giocatori, mette in secondo piano la crescita
dei giocatori e in primo piano il nostro ego.
*
ASF
Associazione Svizzera Football
Il portiere nel mondo FLR
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DETTAGLIO SEDUTA
Scelte didattiche
Evitare il piu’ possibile DELIMITATORI che siano estranei al gioco. Utilizziamo per
definire l’area di rigore, il calcio d’angolo ecc, la dove abbiamo spazio.
Il giocatore deve imparare a visualizzare lo spazio nella maniera piu’ reale
possibile, per tanto un eccessivo utilizzo di marcatori é inutile.
L’utilizzo di GADGET per PORTIERI (scudi, reti, spara palloni e deviatori di ogni
genere) dovrebbero essere limitati all’allenamento degli adulti per poter dare
loro varietà di proposta. Negli adulti abbiamo un esperienza di gioco tale che
l’utilizzo di questi attrezzi puo’ migliorare, in taluni casi, la performance. In fase di
formazione invece creano dosaggi e traiettorie IRREALI.
In questi ultimi anni l’utilizzo delle LUCI per migliorare l’acuità del portiere é
molto in voga. Sicuramente ci sono sistemi e studi importanti che danno
autorevolezza a questi strumenti.
Attenzione: l’utilizzo di questi strumenti senza il sussidio di un protocollo o di uno
specialista, non hanno alcuna rilevanza in fase di formazione.
La DISTRIBUZIONE del pallone e cioè la serie di passaggi o tiri che si fanno per
far fare i gesti tecnici ai portieri, deve essere fatta tra i portieri stessi.
Nelle categorie dei piu’ piccoli, SICURAMENTE, troveremo difficoltà ma con
pazienza e perseveranza avremo, negli anni avvenire, un portiere abile nella
gestione del pallone mani/piedi.
Allo stesso modo, il fatto di mettersi in altri punti del campo per lanciare,
permette al portiere di capire meglio l’orientazione rispetto la palla.
Il portiere nel mondo FLR
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ANALITICO GIOCATO
esempio
Il lavoro è continuo, da una
parte e dall’altra
Il portiere nel mondo FLR
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SVOLGIMENTO
I TEMPI e gli SPAZI sono in relazione all’elemento di condizione fisica
allenato. Inoltre un elemento importante da considerare è il numero di
portieri presenti. Le traiettorie e i dosaggi sono dettati dalle scelte dei 2
giocatori in possesso.
Il lavoro proposto con questo semplice esercizio puo’ essere un 1v1 se il
passaggio é in avanti e vicino all’attaccante.
Un uscita bassa se lungo e filtrante, un uscita alta se allarghiamo il ROSSO
e gli facciamo mettere dei centri.
Un tiro se il passaggio del ROSSO é arretrato e obblighiamo il BLU a
calciare da una certa distanza.
E cosi’ via …
L’attrezzatura necessaria é minima (le porte nel peggiore dei casi possono
essere delimitate da paletti).
L’inserimento del punteggio rende l’esercizio una CHALLENGE tra portieri.
Questo elemento aumenta l’attenzione e migliora l’attitudine competitiva
degli atleti.
SPF partecipa mantenendo il gioco vivo, aumentando o togliendo
difficoltà. Siamo ancora nel blocco in cui i portieri si autocorreggo
adattandosi al gioco.
Il portiere nel mondo FLR
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SITUAZIONALE
esempio
Il portiere nel mondo FLR
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SVOLGIMENTO
Le SEQUENZE sono dettate dal concetto che andremo a lavorare (in fase
off o dif) nell’integrato e VISUALIZZANDO una SITUAZIONE PARTITA.
Il portiere passa al compagno che SIMULA una perdita di palla, a quel
punto, si trasforma in un avversario che passa la palla al compagno sul lato
opposto.
Nell’esempio sviluppiamo un 1v1 ravvicinato.
Il ‘’pallone comanda’’, quindi in relazione alla posizione in cui l’avversario
recupera o gestisce il pallone, muoviamo di consulenza.
L’unico attrezzo permesso è il pallone, come in partita.
SPF da prima osserva e poi, nelle rotazioni dei portieri, sostiene, corregge
e si relaziona con il giocatore per scoprire insieme le soluzioni migliori.
Il portiere nel mondo FLR
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L’ INTEGRATO
PORTIERI FLR
Esempio per U16-17-18
ROMA - MAXI
Disegno
Gli esercizi MAXI servono a TRASPORTARE e ANIMARE le
componenti tecniche, tattiche e COGNITIVE sviluppate
tramite gli esercizi Base, Micro e Mini nella realtà partita. In
questo esercizio vogliamo quindi applicare molte volte,
nelle giuste zone di campo, la pressione in avanti e
frontale nel 1:1, il 2:1 a Sandwich e la chiusura delle linee di
passaggio dell'avversario .
ROMA - MAXI
Obiettivo
Il portiere nel mondo FLR
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IL COACHING
NELL’INTEGRATO
Esempio per U16-17-18
ROMA
RECUPERO PALLA
IMMEDIATO
Il portiere deve:
* aiutare, attraverso la comunicazione, l’uscita del giocatore al corpo e la chiusura
della linea di passaggio. Il tono deve essere sostenuto e il volume alto! É un
atteggiamento dispendioso ma fondamentale per mantenere l’attenzione
difensiva alta.
* La sua posizione è in relazione alla distanza del pallone, bassa se al limite e alta
con prossimità al blocco difensivo se la squadra sta attuando una pressione
ultraoffensiva. In entrambi i casi deve riconoscere il pericolo e attuare la
chiusura dello spazio piu’ adeguata (copertura preventiva).
Il giocatore in relazione al portiere deve:
* Andare a recuperare palla e seguire le indicazioni del portiere.
* Fare attenzione che il blocco difensivo non sia troppo distante la dove ci fosse
un recupero palla in zona offensiva.
* Chiudere le linee di passaggio
Il portiere nel mondo FLR
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L’ INTEGRATO
PORTIERI FLR
Esempio per U16-17-18
DAMA - MAXI
Disegno
Gli esercizi MAXI servono a TRASPORTARE e ANIMARE le
componenti tecniche, tattiche e COGNITIVE sviluppate
tramite gli esercizi Base, Micro e Mini nella realtà partita. In
questo esercizio vogliamo utilizzare il creo/occupo spazio
quale animazione della fase offensiva, in questo esempio
disposti inizialmente con un 4-3-3 (ma il modulo non conta)
più precisamente animare tramite l’inter-cambio dei ruoli,
DAMA - MAXI mantenendo un alto ritmo tecnico tramite il controllo
orientato dinamico.
Obiettivo
Il portiere nel mondo FLR
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IL COACHING
NELL’INTEGRATO
Esempio per U16-17-18
DAMA
CREO E OCCUPO SPAZIO
Il portiere:
* La sua gestualità e comunicazione deve essere interattiva, cioè deve dare un
punto di riferimento attraverso l’utilizzo delle mani e la voce, allo stesso tempo
prima di ricevere il pallone deve già sapere dove lo passerà e quindi pretendere
i movimenti senza palla del resto della squadra.
* A palla ferma chiede e pretende che i propri compagni comincino ad animare le
loro posizioni in modo da creare linee di passaggio.
* La sua posizione varia nello spazio a seconda della creazione delle linee di
passaggio.
* i controlli sono orientati e dinamici, aperti o chiusi a seconda della presenza o
meno di avversari.
Il giocatore in relazione al portiere deve:
* Gestire la palla considerando il portiere una risorsa per la creazione di una
animazione offensiva.
* Cercare sempre un contatto visivo per la consegna o la ricezione del pallone
* Muoversi nello spazio e dare dei segnali per la ricezione del pallone
Il portiere nel mondo FLR
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L’ INTEGRATO
PORTIERI FLR
Esempio per U16-17-1
BARCELLONA - MAXI
Disegno
Gli esercizi MAXI servono a TRASPORTARE e ANIMARE le
componenti tecniche, tattiche e COGNITIVE sviluppate
tramite gli esercizi Base, Micro e Mini nella realtà partita. In
questo esercizio applicare in modo "quasi" reale il concetto
di possesso orizzontale / verticale tramite una
superiorità numerica sicura in fase offensiva in tutte le
BARCELLONA - zone del campo, riportando alla "mente" una similitudine
MAXI all'esercizio Barcellona BASE.
Obiettivo
Il portiere nel mondo FLR
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IL COACHING
NELL’INTEGRATO
Esempio per U16-17-18
BARCELLONA
POSSESSO PALLA
Il portiere deve (STESSO COACHING DEL DAMA):
* La sua gestualità e comunicazione deve essere interattiva, cioè deve dare un
punto di riferimento attraverso l’utilizzo delle mani e la voce, allo stesso tempo
prima di ricevere il pallone deve già sapere dove lo passerà e quindi pretendere
i movimenti senza palla del resto della squadra.
* A palla ferma chiede e pretende che i propri compagni comincino ad animare le
loro posizioni in modo da creare linee di passaggio.
* La sua posizione varia nello spazio a seconda della creazione delle linee di
passaggio.
* i controlli sono orientati e dinamici, aperti o chiusi a seconda della presenza o
meno di avversari
Il giocatore in relazione al portiere deve:
* Gestire la palla considerando il portiere una risorsa per la creazione di una
animazione offensiva.
* Cercare sempre un contatto visivo per la consegna o la ricezione del pallone
* Muoversi nello spazio e dare dei segnali per la ricezione del pallone
Il portiere nel mondo FLR
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L’ INTEGRATO
PORTIERI FLR
Esempio per U16-17-18
MILAN - MAXI
Disegno
Gli esercizi MAXI servono a TRASPORTARE e ANIMARE le
componenti tecniche, tattiche e COGNITIVE sviluppate
tramite gli esercizi Base, Micro e Mini nella realtà partita. In
questo esercizio vogliamo proporre le 2 transizioni in
relazione alle diverse zone di campo e in relazione alla
disposizione degli avversari e/o compagni in modo di
poterle applicare in partita, in sostanza creare una
MILAN - MAXI animazione post-transizione.
Obiettivo
Il portiere nel mondo FLR
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IL COACHING
NELL’INTEGRATO
Esempio per U16-17-18
MILAN
TRANSIZIONE NEG / POS
Il portiere deve:
* TRANSIZIONI NEGATIVE: Nel momento in cui la squadra perde palla il portiere
deve chiamare le marcature preventive, quindi deve, attraverso gesti e voce,
chiamare i difensori nel lato scoperto e fare in modo che il primo giocatore
vicino all’avversario in possesso blocchi l’avanzata.
* TRANSIZIONI POSITIVE: Il portiere recupera palla, e nel caso in cui ci sia la
possibilità, deve essere veloce a ribaltare la situazione e attaccare uno spazio
libero con un passaggio lungo.
* Qui l’atteggiamento del corpo e l’indicazione dello spazio attaccabile fanno la
differenza, a quel punto gli attaccanti sapranno e anticiperanno il movimento e
quindi troveranno ulteriori spazi.
Il giocatore in relazione al portiere deve:
* Una volta che il portiere è in possesso palla devono decidere se attaccare uno
spazio per una transizione veloce in avanti o gestire il pallone.
* In caso di transizione negativa, con la perdita del pallone, devono andare
nuovamente al recupero e chiudere le linee di passaggio.
Il portiere nel mondo FLR
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FIL ROUGE CREA
INDIPENDENZA
Fil Rouge ritiene in particolare nei settori giovanili ,
l’approccio classico inappropriato e limitativo
nell'evoluzione del pensiero del calciatore, delle strategie
e animazione del gioco.
la perseveranza, la pazienza, l’accettazione dell'errore e la
sperimentazione continua saranno essenziali per
l'apprendimento dei concetti.
L’ esercizio è solo un mezzo per l' apprendimento degli
elementi tecnico tattici. Opportune e poche varianti ben
identificate e mantenute costanti nel tempo, atte a favorire
l'apprendimento dei singoli aspetti fondamenti, sono
assolutamente applicabili.
L' importanza dell'esercitazione risiede nel coaching, nelle
relazioni e nell'esasperazione del dettaglio “lavorato".
Continuando comunque a riproporre in modo secondario
ma fortemente relazionato e presente gli altri elementi
fondamentali del concetto .
Il portiere nel mondo FLR
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Per lo specifico portieri filrouge non è importante
definire gli aspetti tecnici del portiere.
Coprire una palla alta con la mano di richiamo o bassa,
fare un passo incrociato o piatto, saltare con il terzo
tempo o a da fermi (potremmo fare altri mille esempi).
Sarà solo l’ambiente in cui cresce il portiere a definire la
sua scelta stilistica.
La base per la valutazione del nostro lavoro dovrà
sempre essere l’efficacia del gesto in PARTITA e
Il portiere nel mondo FLR
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MUTO NICOLA
RESPONSABILE
Fil Rouge
ALLENATORE PORTIERI PRO
UEFA B