Lezioni di Storia
III
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A cura di Elena Gremigni
Il Sacro Romano Impero
(caratteri generali)
Il Sacro Romano Impero
“Di contro alla splendida civiltà araba sopravvivono in Europa,
sulle rovine dell’Impero Romano d’Occidente, i regni romano-
barbarici.
Uno di questi regni, quello dei Franchi, ebbe una singolare
fortuna.
I Franchi furono i primi tra i Germani ad accogliere la religione
cattolica, e furono perciò considerati dalla Chiesa i ‘figli
primogeniti’: privilegio di cui si valsero più volte nel corso della
storia, per intervenire nelle questioni d’Italia.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G.
D’Anna, 1975.
Il Sacro Romano Impero
“Nel 732 un condottiero franco, Carlo Martello, fermò l’avanzata
degli arabi. Ciò dette tale prestigio alla famiglia che dal 751 i
Carolingi ebbero dignità regia su tutta la Francia.
Nel frattempo i Longobardi, intenti alle conquiste dell’Italia,
occupavano le terre bizantine sulle quali il papa esercitava da
tempo il proprio potere. Il pontefice invocò perciò l’aiuto dei
Franchi.”
Donazione di Sutri: cessione territoriale formale effettuata dal
sovrano longobardo Liutprando a papa Gregorio II nel 728.
“Pipino il Breve, disceso in Italia costrinse Astolfo a restituire le
terre occupate, che furono cedute ai ‘beatissimi apostoli Pietro e
Paolo’ (755). Anche se teoricamente Roma continuava a dipendere
dall’imperatore bizantino, di fatto ormai l’Italia centrale costituiva
il dominio temporale dei papi. Era sorto uno stato di tipo nuovo,
destinato a sopravvivere fino al 1870.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G. D’Anna, 1975.
Il Sacro Romano Impero
“Di fronte ai tentativi del nuovo re longobardo ancora una volta il
re dei Franchi discese in Italia.
Carlo, figlio di Pipino, sconfisse Desiderio e pose fine al regno
longobardo (774).
Pochi decenni dopo, il papa Leone III volle confermare in modo
clamoroso l’autorità dei pontefici, e proclamò Carlo, la notte di
Natale dell’800, ‘sacro romano imperatore’. Era di nuovo sorto in
Occidente l’Impero, ed era sorto per volere del papa.”
L’impero di Carlo, per le innumerevoli campagne del re, si
estendeva dalle province settentrionali delle Spagna alle regioni
oltre il Danubio.
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G. D’Anna, 1975.
Il Sacro Romano Impero
“Da tempo di Roma non si era più visto un territorio così vasto
nelle mani di un solo sovrano. Ma era un territorio in cui la forza
dello Stato era debolissima, in cui ogni gente si reggeva con le
proprie leggi, in cui le regioni erano governate non da funzionari
statali ma dai ‘compagni di palazzo’ di Carlo, i famosi ‘conti
palatini’, legati al sovrano solo da un giuramento di fedeltà
personale.
Le battaglie condotte contro gli Arabi fecero sorgere intorno a
Carlo una gloria leggendaria che è durata quasi sino ai nostri
giorni. Nacque intorno alle vicende di Carlo un ciclo di poemi in
cui l’eroe principale è il nipote dell’imperatore, il famoso paladino
Orlando. I poemi sono ormai scritti in una nuova lingua, sorta
dalla fusione del latino coi linguaggi germanici, il volgare
francese.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G. D’Anna, 1975.
Il Sacro Romano Impero
L’impero carolingio ebbe fragile vita. Dopo la morte di Carlo (814),
l'Impero passò a suo figlio Ludovico il Pio, quindi venne diviso tra
i suoi eredi, frammentandosi irreversibilmente.
Ne nacquero in seguito la monarchia francese, il regno d’Italia
(una definizione che designava un territorio dai confini non ben
definiti, ancor oggi oggetto di discussione da parte di alcuni
storici) e il Sacro Romano Impero (territori germanici).
“L’impero era ormai frantumato in una serie di innumerevoli
organismi in lotta continua tra loro.”
Il Sacro Romano Impero
Ludovico il Germanico → terre comprese tra l’Elba e il Reno
Carlo il Calvo → Francia occidentale
Lotario → Francia orientale + Germania occidentale (Lotaringia),
Italia del nord e titolo imperiale.
Alla morte di Lotario, la Lotaringia viene spartita tra i fratelli.
Per una serie accidentale di morti nella famiglia carolingia, un
figlio di Ludovico il Germanico, Carlo il Grosso (Carlo III), viene a
ereditare i tre regni di Francia, Italia e Germania e nell’884 viene
proclamato imperatore.
Nell’887 Parigi è assediata dai Normanni. I feudatari dichiarano
decaduto Carlo III (ultimo imperatore carolingio).
I Normanni
(da Northmen o Norsemen, ossia "uomini del Nord")
I Normanni
“Uno dei popoli da cui derivarono le ultime invasioni in Occidente
ebbe una straordinaria fortuna.
I Normanni, discesi dalle gelide regioni del Settentrione d’Europa
(Scandinavia, Norvegia, Svezia, Danimarca), riuscirono a
insediarsi stabilmente in Irlanda, in Inghilterra, in Francia, in
Italia. Col nome di Varèghi si insediarono anche nell’Europa
orientale, nelle pianure della Russia.”
Le prime cronache parlano con orrore, con sgomento, delle loro
incursioni spietate, delle improvvise e paurose razzie da cui
nessuno era in grado di salvarsi. Le cronache successive
descrivono invece con stupore le loro imprese: dovunque i
Normanni riuscirono ad adattarsi al nuovo ambiente, seppero
fondere i loro costumi con quelli dei vinti, dettero prova di
tolleranza, riuscirono a fondare degli stati in cui fu evitato il
frazionamento estremo della società feudale.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G.
D’Anna, 1975.
I Normanni
“In Inghilterra giunsero a più riprese dalla Danimarca: già nel
secolo X uno stesso re di origine normanna, Canuto, regnava sui
Danesi e sugli Inglesi.
In Francia occuparono la regione che da loro ebbe il nome di
Normandia, e la ottennero infine in feudo dal re di Francia, nel 911.
Dalla Normandia, dopo aver fatto propri la cultura e i costumi
europei, raggiunsero di nuovo l’Inghilterra, e si sovrapposero ai
primi invasori normanni. Con la nuova conquista, avvenuta nel
1066, l’Inghilterra entrò a far parte del mondo occidentale europeo:
i Normanni di Francia erano ormai ben diversi dai predoni
scandinavi.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G.
D’Anna, 1975.
I Normanni
“Nell’Italia meridionale giunsero come pellegrini al ritorno dalla
Terrasanta. Era una terra in cuui si combattevano tra loro
Longobardi, Bizantini, Arabi e principi indigeni. Si posero come
mercenari al servizio dei signori locali ed ottennero facilmente per
se stessi il titolo di signori.
Il papa, avvalendosi dell’autorità sempre maggiore di cui godeva in
Italia, nominò uno dei condottieri normanni, Roberto d’Altavilla [il
Guiscardo = l’astuto], duca di Calabria e di Puglia [Accordo di
Melfi], purché si riconoscesse vassallo della Chiesa (1059). Roberto
portò a termine la conquista della regione, mentre il fratello
Ruggero strappava agli Arabi la Sicilia. Ruggero II unificò infine i
possessi a nord e a sud dello Stretto, e fu incoronato re a Palermo
nel 1130. L’intero Meridione d’Italia conobbe allora uno dei periodi
più prosperi della storia.”
A. Gianni – A. Desideri, Perché la storia, Messina-Firenze, G.
D’Anna, 1975.
Bibliografia
• Bontempelli, Massimo – Bruni, Ettore, Storia e coscienza
storica, Milano, Trevisini, 1990.
• De Luna, Giovanni – Meriggi, Marco – Albertoni, Giuseppe,
La storia al presente, Torino, Paravia, 2008.
• Gaeta, Franco – Villani, Pasquale, Corso di storia, quarta
edizione riveduta e aggiornata, Milano, Principato, 1980.
• Gianni, Angelo – Desideri, Antonio, Perché la storia,
Messina-Firenze, G. D’Anna, 1975.
• http://brunomondadoristoria.it/index.php
• Wikipedia