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Il Medioevo

Il documento descrive il periodo storico del Medioevo in Italia dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C. fino alla scoperta dell'America nel 1492. Vengono introdotti importanti personaggi come Odoacre, Teodorico, Giustiniano e Rotari e trattati temi come i regni romano-barbarici, l'economia locale, il monachesimo e lo sviluppo dei borghi medievali.

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Il Medioevo

Il documento descrive il periodo storico del Medioevo in Italia dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C. fino alla scoperta dell'America nel 1492. Vengono introdotti importanti personaggi come Odoacre, Teodorico, Giustiniano e Rotari e trattati temi come i regni romano-barbarici, l'economia locale, il monachesimo e lo sviluppo dei borghi medievali.

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Il medioevo

Il medioevo va dal 476 al 1492, cioè dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente alla scoperta
dell'America da parte di Cristoforo Colombo, che segna il passaggio appunto dal Medioevo alla modernità.
Il termine medioevo significa “età di mezzo”. Le persone che vivevano nel medioevo, non la definivano tale,
ma siamo stati infatti noi a chiamarla così per evidenziare il fatto che fosse un periodo di transizione tra
due altre età che noi consideriamo essere più rilevanti, cioè la modernità e l'impero romano.
Il medioevo si divide in alto Medioevo e basso Medioevo, il cui primo va dalla caduta dell'Impero romano
all’anno 1000, mentre il secondo dall’anno 1000 alla scoperta dell’America.
Odoacre
Odoacre era il re degli Eruli. Quando è caduto l'impero romano, si sono stanziati nella penisola italica a
partire dal 476 d.C. dopo la deposizione di Romolo.
Quando Odoacre depone Romolo Augustolo, smette quindi di esistere l'impero romano d'Occidente. Di
conseguenza i popoli barbari, non trovando più la resistenza dell'impero ai confini con la penisola italica,
formano i regni romano barbarici fondendosi con i romani. Infatti poi in ogni regno la maggior parte degli
abitanti erano romani che già si trovano lì durante l'Impero Romano.
Quando i barbari si fusero con i romani, iniziarono ad insorgere i primi problemi. Essendo che i barbari
erano nomadi, il Re non avevano le competenze per amministrare un regno come quello che si era andato a
creare, quindi si fecero aiutare dei romani dal punto di vista dell’amministrazione e dell’economia, come ad
esempio dai notai. C’era anche un problema di legittimazione, cioè il problema di trovare una regola o una
legge che dichiarava chi è il re di una località. Il re quindi ricevevano la legittimazione dall'imperatore
d'Oriente.
Odoacre creò anche una moneta con la sua faccia. Ciò serviva non solo per ricordare chi regnava, cioè non
solo rappresentare il regnante attuale, ma anche per ricordare chi regnasse prima e dopo di esso. Ad un
certo punto, nel 493 d.C., Zenone chiamò Teodorico, ovvero il Re degli ostrogoti, dal momento che Zenone
(Imperatore d’Oriente) si era stancato di Odoacre e voleva indebolirlo. Gli chiese quindi di spostarsi in Italia
a fare una guerra e prendersi il posto di Odoacre, che successivamente accettò di fare e vinse. Così nasce il
regno ostrogoto-barbarico. Teodorico aveva scelto Ravenna come capitale del suo regno.
I popoli barbarici quindi, si spostarono in Italia non per razziare, ma perché volevano costruire la loro storia.
Teodorico vuole creare un suo regno utilizzando lo stesso stile di vita dell'Impero Romano, perché l’Italia
era un posto favorevole e volevano continuare a far funzionare il proprio regno.
Giustiniano
Giustiniano era un imperatore orientale che voleva ricostruire l'impero romano, perciò andò a riconquistare
le terre occidentali pensando di trovare i romani sottomessi dai barbari, ma in realtà erano in simbiosi e
collaboravano con i essi, anche perché dopo numerose generazioni si erano integrati. Inoltre, gli ex-cittadini
romani non volevano tornare nell'impero, perché avrebbero dovuto ricominciare a pagare all'imperatore le
tasse che i Re barbari non chiedevano alla popolazione del momento che, in quanto popoli nomadi, non ce
ne era mai stato il bisogno e non era usanza. Di conseguenza videro più come un'invasione quella di
Giustiniano piuttosto che quella barbarica. Nonostante ciò, riuscì comunque a recuperare buona parte dei
territori dell’ex-Impero romano d’occidente.
Un'altra iniziativa Giustiniano una raccolta delle leggi in vigore dell'Impero Romano nel periodo di massima
grandezza, integrandole anche con quelle nuove. L'idea era che oltre al riconquistare militarmente, c'era
anche una necessità di ristabilire la cultura per ristrutturare l'impero sui pilastri delle normative romane.
I Longobardi
I Longobardi nel 568 d.C. si stanziarono nella parte settentrionale della penisola italica. A causa
dell’indebolimento dell’impero, non trovarono resistenza e si insediarono nella penisola grazie alla
permissività della popolazione, infatti si può dire che quelle barbariche non furono propriamente delle
invasioni. Alboino fu il primo re longobardo in Italia. Quando questi due popoli si incontrarono, iniziano a
fondersi e facevano coincidere la cultura. I Longobardi e i Bizantini fecero una guerra, e i Longobardi
vinsero e conquistando tutta l'Italia settentrionale e poi successivamente espandendosi conquistando tutta
la penisola. Alcune città e piccoli territori rimasero sotto il potere di Bizantini. Per questo fattore, si può
quindi dire che da questo momento in poi l’Italia non sarà più unita fino al 1863, con l’unità d’Italia.
Il regno venne organizzato in Ducati, ovvero Nobili e guerrieri che creano i loro Ducati ma con il re che
governa su di loro.
La regina in carica era Toedolinda, la quale divenne una figura di rilevanza per aver fatto battezzare i suoi
figli cattolici, e convertendo il re e tutti i Longobardi al cristianesimo, in modo tale da far coincidere la
cultura Longobarda con quella romana per ricevere la simpatia degli ex-cittadini romani ed avere un regno
più unito dal punto di vista culturale.
Rotari
I Barbari gestivano la giustizia in famiglia con le faide. Uno dei principali problemi delle faide era che
alimentavano un ciclo di vendette continue. Una violenza commessa da una parte portava a una
rappresaglia da parte dell'altra, creando così una spirale di violenza che poteva durare per anni o
addirittura generazioni. Ciò rendeva difficile porre fine ai conflitti e ripristinare l'ordine pubblico.
Perciò Rotari nel 643 d.C. emanò la prima raccolta di leggi scritte del mondo longobardo. L’editto era scritto
in latino e con l’integrazione di qualche parola longobarda, il che sta a sottolineare come nonostante la
caduta dell’impero romano, il latino rimaneva comunque una lingua simbolo di cultura e prestigio. L’editto
si basava anche sulla suddivisione in classi, parlando di uomini liberi, semiliberi e schiavi. Essi avevano diritti
diversi, il che sta ancora ad evidenziare come la società si basi ancora su un sistema gerarchico. Inoltre,
l’editto stava anche a sottolineare come la loro era un società molto violenta e mirata a “spaventare i
sudditi”. Es: “se si pensa di uccidere il re…”, minaccia per incutere timore.
Modello di città
Se nell'epoca Romana la gente migrava dalla campagna alle città, invece con i regni romano-barbarici
avvenne il contrario. Questo perché le città, a causa dell’amministrazione dei barbari che non prevedeva il
riscotimento delle tasse, iniziarono mano a mano sempre più a decadere a causa della quasi totale assenza
della manutenzione e ristrutturazione delle infrastrutture come terme, anfiteatri ed edifici.
Così la gente inizia a spostarsi in campagna e nasce un nuovo modello d’insediamento, il cosiddetto
villaggio arroccato tipico appunto del medioevo. La struttura di questo villaggio era innanzitutto posta su un
arrocco o su un colle, per avere il vantaggio della sopraelevatezza in modo tale da avere una difesa più
efficiente, poi aveva al centro e posto nel punto più alto un castello. I castelli sono la tipica struttura
medievale appunto perché iniziarono proprio ad insorgere in questo periodo storico. Essi erano edifici
circondati da mura per un’ulteriore protezione, essendo i posti dove si concentrava il potere.
Nascono così i borghi medievali, perciò c’è un regno di un re con territori controllati da Duchi chiamati
ducati, i quali comprendevano un territorio nel quale vi erano diversi borghi medievali.
Tra il V e VII secolo anche l’economia risente di alcuni cambiamenti, nasce infatti l’economia locale, ossia
ogni borgo produceva per se tutti i beni di cui necessitava. Si creano un micro-regioni nelle quali si svolge
tutto il circolo da produzione a consumo. Questo comporta una più ristretta gamma di prodotti sia di
varietà sia di numero. I motivi di questa economia chiusa erano lo spezzettamento politico che affliggeva
l'Italia e il crollo dell'infrastrutture sempre più significativo.
Monachesimo (Tra il V ed il VI secolo)
Il fenomeno del monachesimo si sviluppò indipendentemente dal contesto politico. I monaci erano persone
che si dedicavano alla religione. Viene definito monaco qualcuno che vive da solo come un eremita o
insieme agli altri monaci in comunità lontane dal mondo chiamate monasteri.
Benedetto da Norcia fu un monaco che fondò l'ordine dei Benedettini, basato sulla regola e il motto prega
e lavora (“ora et labora”, in latino). Benedetto fonda diversi monasteri tra cui il monastero di Montecassino,
il più famoso. Colombano è un monaco irlandese che fa un viaggio di pellegrinaggio verso Roma, e fonda
un monastero a Bobbio.
Si prega e si produce quindi si forma una nuova specie di economia ed il monastero diventa una nuova
forma di unità socioeconomica sicura.
Il monastero aveva una economia molto chiusa e locale, come quella del Medioevo. I monaci nel
monastero producevano tutto ciò di cui necessitavano per vivere, perciò coltivavano la terra con i propri
prodotti e allevavano animali. Questo specificando che i beni prodotti erano solo a scopo di sopravvivenza
ed erano i beni del monastero, non dei singoli monaci, i quali non potevano averne.
All’interno dei monasteri si sviluppano gli scriptorium, dove si ricopiano a mano i codici. Questo perché
ancora non c'era la stampa perciò i libri che servivano e che dovevano conservare o tramandare c'era la
necessità di copiarli.
Scrivere usavano la pergamena cioè pelle di pecora e degli inchiostri Dove veniva inserito in un pennino. Ma
questo procedimento costa molto usavano abbreviazioni per usare meno spazio possibile Questi libri non si
potevano acquistare ma servivano per tramandare i testi venivano fatti molto disegni per decorare.
le infrastrutture iniziano a rovinarsi e le città iniziano a declinare e si diffondono paesi sopra i monti per
questioni di difesa. si afferma il modello economico della Curtis dove i contadini della parte bassa
sostengono quelli in alto. nasce la tradizione per cui il potere si insedia nel castello con edificio fortificato
per mantenerlo in sicurezza. Questo comporta anche un minor circolazione della cultura che era tutta
conservata nelle biblioteche non essendoci un commercio dei libri.

RIASSUNTO
Il Medioevo è un periodo che va dal 476 al 1492, caratterizzato dalla transizione tra l'Impero Romano
d'Occidente e la modernità. Si divide in alto Medioevo (476-1000) e basso Medioevo (1000-1492). Durante
questo periodo, Odoacre, re degli Eruli, si stabilì nella penisola italica dopo la caduta dell'Impero Romano
d'Occidente nel 476. Successivamente, Teodorico, re degli ostrogoti, venne chiamato dall'imperatore
d'Oriente Zenone per spodestare Odoacre e fondò il regno ostrogoto-barbarico con Ravenna come capitale.
Giustiniano, imperatore orientale, cercò di ricostruire l'Impero Romano e riconquistò molte terre
occidentali, ma gli ex-cittadini romani non erano sottomessi dai barbari e non desideravano tornare sotto
l'impero. Giustiniano promosse una raccolta delle leggi dell'Impero Romano per ristabilire la cultura e le
normative romane.
I Longobardi si insediarono nella parte settentrionale della penisola italica nel 568. Conquistarono l'Italia
settentrionale e successivamente si espansero in tutta la penisola, mentre alcune città rimasero sotto il
potere dei Bizantini. Il regno longobardo era organizzato in ducati, con un re che governava su di essi. La
regina Toedolinda giocò un ruolo importante nel convertire i Longobardi al cristianesimo e unire la cultura
Longobarda con quella romana.
Le faide erano comuni durante il periodo barbarico e creavano un ciclo di vendette continue. Rotari emanò
il primo editto delle leggi scritte del mondo longobardo nel 643, al fine di porre fine a questa violenza.
L'editto si basava sulla suddivisione in classi e mirava a "spaventare i sudditi" per mantenere l'ordine
pubblico.
In sintesi, il Medioevo è un periodo di transizione che va dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente alla
scoperta dell'America. Durante questo periodo, si verificarono fusioni tra i popoli barbarici e i romani, si
ebbero tentativi di ricostruire l'Impero Romano e si formarono regni romano-barbarici come quello degli
ostrogoti e dei Longobardi.
Durante il Medioevo, si verificò un cambiamento nel modello di insediamento delle persone. Mentre
nell'epoca romana le persone si spostavano dalle campagne alle città, durante i regni romano-barbarici si
verificò il contrario. A causa dell'amministrazione dei barbari, che non riscuotevano tasse, le città iniziarono
a decadere e a mancare di manutenzione. Di conseguenza, la gente iniziò a spostarsi in campagna e si
sviluppò un nuovo modello di insediamento chiamato "villaggio arroccato". Questi villaggi erano situati su
un colle o un'altura per garantire una migliore difesa e spesso avevano un castello al centro, circondato da
mura, che rappresentava il centro del potere.
Nacquero i borghi medievali, con un re che governava su territori controllati da duchi chiamati ducati. Tra il
V e il VII secolo, si verificò anche un cambiamento nell'economia, con lo sviluppo dell'economia locale. Ogni
borgo produceva i propri beni e si creavano micro-regioni in cui si svolgeva il ciclo di produzione e consumo.
Questo era dovuto allo spezzettamento politico dell'Italia e al declino delle infrastrutture.
Nello stesso periodo, si sviluppò il monachesimo, indipendentemente dal contesto politico. I monaci erano
persone dedicate alla vita religiosa e vivevano da soli come eremiti o in comunità chiamate monasteri.
Benedetto da Norcia fondò l'ordine dei Benedettini, basato sulla regola "prega e lavora". I monasteri
diventarono centri di produzione e di preghiera, con un'economia chiusa e locale. I monaci coltivavano la
terra, allevavano animali e copiavano a mano i libri negli scriptorium, poiché non c'era ancora la stampa. I
monasteri erano anche centri di conservazione e trasmissione della cultura.
In sintesi, durante il Medioevo si verificò un cambiamento nel modello di città, con il declino delle città e lo
sviluppo dei villaggi arroccati. L'economia diventò più locale e chiusa, e i monasteri svolsero un ruolo
importante nella produzione e nella conservazione della cultura.

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