DECRETO LEGISLATIVO 25 luglio 2006 n. 240 (in Suppl. ordinario n. 173 alla Gazz.Uff.
, 29
luglio, n. 175). - Individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi
degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del Ministero
della giustizia, a norma degli articoli 1, comma 1, lettera a), e 2, comma 1, lettere s) e t) e 12, della
legge 25 luglio 2005, n. 150.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 25 luglio 2005, n. 150, recante delega al Governo per la riforma dell'ordinamento
giudiziario di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, per il decentramento del Ministero della
giustizia, per la modifica della disciplina concernente il Consiglio di presidenza della Corte dei
conti e il Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, nonché per l'emanazione di un
testo unico;
Visti, in particolare, gli articoli 1, comma 1, lettera a), e 2, comma 1, lettere s) e t), nonché l'articolo
2, comma 12, della citata legge n. 150 del 2005, che conferiscono al Governo la delega ad adottare
uno o più decreti legislativi diretti, rispettivamente, ad individuare le competenze dei dirigenti
amministrativi degli uffici giudiziari e ad attuare su base regionale il decentramento del Ministero
della giustizia;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 18
novembre 2005;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati, espressi in data 14
dicembre 2005 ed in data 25 gennaio 2006, e del Senato della Repubblica, espressi in data 22
dicembre ed in data 1° febbraio 2006, a norma dell'articolo 1, comma 4, della citata legge n. 150
del 2005;
Ritenuto di conformarsi alle condizioni formulate dalla Commissione bilancio, tesoro e
programmazione della Camera dei deputati, con riferimento all'esigenza di garantire il rispetto
dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione;
Visto il parere favorevole, senza condizioni nè osservazioni, espresso, dopo aver preso atto dei
chiarimenti forniti dal Governo, dalla Commissione programmazione economica, bilancio del
Senato della Repubblica;
Visto il parere favorevole, senza condizioni nè osservazioni, espresso dalla Commissione giustizia
della Camera dei deputati;
Esaminate le osservazioni formulate dalla Commissione giustizia del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 14 luglio 2006;
Sulla proposta del Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri per le riforme e le innovazioni
nella pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze;
Emana
il seguente decreto legislativo:
INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE DEI MAGISTRATI
CAPI E DEI DIRGENTI AMMINISTRATIVI DEGLI
ARTICOLO N.1
Titolarità dell'ufficio giudiziario
Art. 1.
1. Sono attribuite al magistrato capo dell'ufficio giudiziario la titolarità e la rappresentanza
dell'ufficio, nei rapporti con enti istituzionali e con i rappresentanti degli altri uffici giudiziari,
nonché la competenza ad adottare i provvedimenti necessari per l'organizzazione dell'attività
giudiziaria e, comunque, concernenti la gestione del personale di magistratura ed il suo stato
giuridico (1) .
1-bis. Il magistrato capo dell'ufficio giudiziario deve assicurare la tempestiva adozione dei
programmi per l'informatizzazione predisposti dal Ministero della giustizia per l'organizzazione dei
servizi giudiziari, in modo da garantire l'uniformita' delle procedure di gestione nonche' le attivita'
di monitoraggio e di verifica della qualita' e dell'efficienza del servizio (2).
1-ter. Il magistrato capo dell'ufficio giudiziario e' tenuto a comunicare al Ministro della giustizia,
esclusivamente per via informatica e con cadenza trimestrale, i dati relativi all'andamento
dell'organizzazione dei servizi giudiziari individuati dallo stesso Ministro, sentito il Consiglio
superiore della magistratura, al solo fine di monitorare la produttivita' dei servizi stessi. I dati
trasmessi sono comunicati al Consiglio superiore della magistratura e possono essere pubblicati in
forma sintetica nel sito internet del Ministero della giustizia (3).
(1) Così corretto con Comunicato 17 novembre 2006 in Gazz. Uff. 17 novembre 2006, n. 268.
(2) Comma inserito dall'articolo 3-ter, comma 1, del D.L. 29 dicembre 2009, n. 193.
(3) Comma inserito dall'articolo 3-ter, comma 1, del D.L. 29 dicembre 2009, n. 193.
ARTICOLO N.2
Gestione delle risorse umane
Art. 2.
1. Il dirigente amministrativo preposto all'ufficio giudiziario è responsabile della gestione del
personale amministrativo, da attuare in coerenza con gli indirizzi del magistrato capo dell'ufficio e
con il programma annuale delle attività di cui all'articolo 4.
2. Il dirigente di cui al comma 1 adotta i provvedimenti disciplinari previsti dall'articolo 55, comma
4, terzo periodo, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2-bis. Con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis, lettera e), della legge 23
agosto 1988, n. 400, e dell’articolo 4, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, su
proposta del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze,
sono rideterminati, nel rispetto della dotazione organica complessiva, i posti di dirigente di seconda
fascia negli uffici giudiziari anche istituendo un unico posto per piu` uffici giudiziari (1).
(1) Comma aggiunto dall'articolo 4, comma 18, della legge 30 luglio 2007, n. 111.
ARTICOLO N.3
Gestione delle risorse finanziarie e strumentali
Art. 3.
1. L'assegnazione delle risorse finanziarie e strumentali al dirigente amministrativo preposto
all'ufficio giudiziario per l'espletamento del suo mandato è effettuata dal direttore generale
regionale o interregionale territorialmente competente, ovvero dall'amministrazione centrale,
secondo le rispettive competenze e secondo i criteri indicati dal Ministro, ai sensi degliarticoli 4,
comma 1, lettera c), 14, comma 1, lettera b), e 16, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165.
2. Il dirigente preposto all'ufficio giudiziario è competente ad adottare atti che impegnano
l'amministrazione verso l'esterno, anche nel caso in cui comportino oneri di spesa, nei limiti
individuati dal provvedimento di assegnazione delle risorse di cui al comma 1.
3. Il dirigente amministrativo di cui al comma 1 è nominato funzionario delegato.
ARTICOLO N.4
Programma delle attività annuali
Art. 4.
1. Entro trenta giorni dalle determinazioni adottate, per quanto di rispettiva competenza, dal
direttore regionale o interregionale di cui all'articolo 8, dal direttore tecnico di cui all'articolo 5, per
i distretti di Roma, Milano, Napoli e Palermo, o dagli organi dell'amministrazione centrale, a
seguito dell'emanazione della direttiva del Ministro della giustizia di cui all'articolo 14 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e, comunque, non oltre il 15 febbraio di ciascun anno, il
magistrato capo dell'ufficio giudiziario ed il dirigente amministrativo ad esso preposto redigono,
tenendo conto delle risorse disponibili ed indicando le priorità, il programma delle attività da
svolgersi nel corso dell'anno. Il programma può essere modificato, durante l'anno, su concorde
iniziativa del magistrato capo e del dirigente, per sopravvenute esigenze dell'ufficio giudiziario.
2. In caso di mancata predisposizione o esecuzione del programma di cui al comma 1, oppure di
mancata adozione di modifiche divenute indispensabili per la funzionalità dell'ufficio giudiziario, il
Ministro della giustizia fissa un termine perentorio entro il quale il magistrato capo dell'ufficio
giudiziario ed il dirigente amministrativo ad esso preposto debbono provvedere ad adottare gli atti o
i provvedimenti necessari. Qualora l'inerzia permanga, il Ministro, per gli adempimenti urgenti,
incarica il presidente della Corte di appello del distretto di appartenenza dell'ufficio
ARTICOLO N.5
Ufficio del direttore tecnico
Art. 5.
1. Presso le Corti di appello da Roma, Milano, Napoli e Palermo è costituito l'ufficio del direttore
tecnico, di seguito denominato: «ufficio», per l'organizzazione tecnica e la gestione dei servizi non
aventi carattere giurisdizionale.
2. L'ufficio è organo di livello dirigenziale generale, al quale sono preposti dirigenti ai sensi
dell'articolo 19 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
3. L'ufficio svolge, nel rispetto dei programmi e degli indirizzi definiti, ai sensi dell'articolo 8,
comma 3, dal direttore generale della Direzione generale regionale o interregionale nella cui
circoscrizione è ricompreso il distretto presso la cui Corte di appello è costituito l'ufficio, per
quanto di sua competenza, compiti di gestione e controllo delle risorse umane, finanziarie e
strumentali relative ai servizi tecnico-amministrativi degli uffici giudicanti e requirenti del distretto,
di razionalizzazione ed organizzazione del loro utilizzo, nonché i compiti di programmare la
necessità di nuove strutture tecniche e logistiche e di provvedere al loro costante aggiornamento,
nonché di pianificare il loro utilizzo in relazione al carico giudiziario esistente, alla prevedibile
evoluzione di esso e alle esigenze di carattere sociale nel rapporto tra i cittadini e la giustizia.
4. Il contingente di personale di ciascun ufficio è costituito da 11 unità, di cui 2 appartenenti alla
posizione economica C2, 3 alla posizione economica C1, 3 alla posizione economica B3 e 3 alla
posizione economica B2. In sede di prima applicazione, nell'ambito di dette posizioni economiche,
l'ufficio può avvalersi di personale tecnico estraneo all'amministrazione.
5. Le strutture di ciascun ufficio sono allestite mediante il ricorso allo strumento della locazione
finanziaria.
Capo II
DECENTRAMENTO DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
ARTICOLO N.6
Direzioni generali regionali e interregionali dell'organizzazione giudiziaria
Art. 6.
1. Sono istituite, come organi periferici di livello dirigenziale generale del Ministero della giustizia,
le direzioni generali regionali ed interregionali dell'organizzazione giudiziaria indicate nell'allegata
tabella A), aventi la sede e la competenza, per le rispettive circoscrizioni regionali o interregionali
ed i distretti in esse compresi.
2. Con regolamento, emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, dellalegge 23 agosto 1988, n.
400 , e successive modificazioni, e dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, su
proposta del Ministro della giustizia, per assicurare economicità di gestione e più elevati livelli di
efficienza del servizio, nonché per adeguare le circoscrizioni alle modificazioni territoriali dei
distretti giudiziari, si procede, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato e nei limiti
delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, alla istituzione,
soppressione o modifica delle direzioni generali regionali o interregionali dell'organizzazione
giudiziaria ovvero alla modifica delle sedi delle direzioni regionali o interregionali
dell'organizzazione giudiziaria.
3. Lo schema di regolamento di cui al comma 2, corredato da relazione tecnica ai sensi dell'articolo
11-ter della legge 5 agosto 1978, a. 468, e successive modificazioni, è trasmesso al Senato della
Repubblica ed alla Camera dei deputati, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle
Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario.
ARTICOLO N.7
Competenza delle direzioni generali regionali e interregionali dell'organizzazione giudiziaria
Art. 7.
1. Le direzioni generali regionali ed interregionali esercitano, nell'ambito delle rispettive
circoscrizioni di cui all'articolo 6, comma 1, le attribuzioni per le aree funzionali riguardanti:
a) il personale e la formazione;
b) i sistemi informativi automatizzati;
c) le risorse materiali, i beni e i servizi;
d) le statistiche.
2. Le direzioni generali regionali ed interregionali hanno inoltre competenza, nell'ambito delle
rispettive circoscrizioni di cui all'articolo 6, comma 1, per le funzioni relative al servizio dei
casellari giudiziali.
3. Rimangono nelle competenze degli organi centrali dell'amministrazione, oltre alla gestione del
personale di magistratura ordinaria e onoraria:
a) i compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo degli uffici periferici;
b) il servizio del casellario giudiziale centrale;
c) l'emanazione di circolari generali e la risoluzione di quesiti in materia di servizi giudiziari;
d) la determinazione del contingente di personale amministrativo da destinare alle singole regioni,
nel quadro delle dotazioni organiche esistenti;
e) i bandi di concorso da espletarsi a livello nazionale;
f) i provvedimenti di nomina e di prima assegnazione, salvo che per i concorsi regionali;
g) il trasferimento del personale amministrativo tra le diverse regioni e i trasferimenti da e per altre
amministrazioni;
h) i passaggi di profili professionali, le risoluzioni del rapporto di impiego e le riammissioni o
ricostituzioni del rapporto di lavoro;
i) i provvedimenti in materia retributiva e pensionistica;
l) i provvedimenti disciplinari superiori al rimprovero verbale e alla censura.
4. Con regolamento, emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n.
400, e successive modificazioni, e dell'articolo 4 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, su
proposta del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni
nella pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro centottanta
giorni dall'acquisto di efficacia del presente decreto, sono definiti le funzioni ed i compiti inerenti
alle aree funzionali di cui al comma 1 delle direzioni generali regionali ed interregionali e si
procede, in relazione alle innovazioni introdotte dal presente decretolegislativo ed alla definizione
di dette funzioni e compiti, alla revisione della organizzazione del Ministero della 6 marzo 2001, n.
55. Col medesimo decreto del Presidente della Repubblica è prevista l'adozione di decreti
ministeriali di natura non regolamentare, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, lettera e), della
legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, e dell'articolo 4, comma 4, del decreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300, per l'individuazione delle unità dirigenziali nell'ambito delle
direzioni generali regionali ed interregionali e la definizione dei relativi compiti. All'attuazione del
presente comma si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a
legislazione vigente e senza nuovi e maggiori oneri per il bilancio dello Stato.
ARTICOLO N.8
Direttore generale regionale o interregionale dell'organizzazione giudiziaria
Art. 8.
1. Ad ogni direzione generale regionale o interregionale dell'organizzazione giudiziaria è preposto
un direttore generale, scelto nell'ambito dei soggetti di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 30
luglio 1999, n. 300.
2. Il direttore generale regionale o interregionale è responsabile dell'intera attività della direzione
regionale o interregionale e dell'attuazione dei programmi definiti, sulla base delle direttive generali
emanate dal Ministro della giustizia, dal capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del
personale e dei servizi, dal capo del Dipartimento per la giustizia minorile e dal capo del
Dipartimento per gli affari di giustizia, nell'esercizio dei poteri di indirizzo e coordinamento di cui
all'articolo 7, comma 3, lettera a), ad essi rispettivamente spettanti in relazione all'area funzionale
nella quale è ricompresa la funzione o il compito devoluto alla direzione regionale o interregionale.
3. Il direttore generale delle direzioni regionali o interregionali nella cui circoscrizione sono
ricompresi i distretti di Roma, Milano, Napoli e Palermo, svolge compiti di programmazione ed
indirizzo dell'ufficio del direttore tecnico costituito presso le rispettive corti di appello, in relazione
ai compiti allo stesso attribuiti dall'articolo 5.
4. Il direttore generale presenta annualmente ai capi dei Dipartimenti di cui al comma 2 una
relazione riguardante, per la circoscrizione di competenza:
a) lo stato dei servizi;
b) le risorse materiali;
c) l'informatizzazione;
d) il personale e la formazione;
e) i risultati conseguiti anche sotto il profilo economico-finanziario in rapporto all'anno precedente;
f) il programma delle attività e degli obiettivi per l'anno successivo comprendente la proiezione
delle esigenze riferite alle risorse umane, materiali e finanziarie.
5. Presso ciascuna direzione regionale o interregionale è nominato un funzionario delegato ed un
funzionario per il riscontro contabile.
ARTICOLO N.9
Organico
Art. 9.
1. Per la copertura degli uffici di cui all'articolo 6, il numero degli uffici dirigenziali di livello
generale dell'Amministrazione giudiziaria è aumentato di quindici unità; il posto di direttore
generale dell'ufficio speciale per la gestione e manutenzione degli uffici giudiziari della città di
Napoli è conservato nella dotazione organica ed è destinato al posto di direttore generale regionale
della Campania per l'esercizio dei compiti e delle funzioni di cui al decreto-legge 16 dicembre
1993, n. 552, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 102. La dotazione
organica dell'Amministrazione giudiziaria è altresì aumentata di complessive numero 160 unità di
personale amministrativo non dirigenziale appartenenti alle posizioni economiche C2, C1, B3 e B2.
Alla individuazione delle figure professionali, nell'ambito delle posizioni economiche sopra
indicate, si provvede ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e
successive modificazioni.
2. Alla determinazione delle piante organiche dell'amministrazione giudiziaria, ivi comprese quelle
delle direzioni generali regionali e interregionali, provvede l'amministrazione centrale ai sensi
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
3. Fermo restando quanto previsto dal comma 2, alle esigenze iniziali di personale di ciascuna delle
direzioni generali regionali o interregionali dell'organizzazione giudiziaria si fa luogo, in via
prioritaria, con l'assegnazione del personale dirigenziale non generale già incaricato della direzione
degli uffici di coordinamento interdistrettuale per i sistemi informativi automatizzati e relativi
presidi, nonché del personale delle diverse aree funzionali e posizioni economiche in servizio nelle
predette articolazioni e presso l'ufficio speciale per la gestione e la manutenzione degli uffici
giudiziari della città di Napoli. Per i posti relativi agli incarichi di livello dirigenziale generale si
procede in via ordinaria.
ARTICOLO N.10
Risorse
Art. 10.
1. Alla allocazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie destinate alle direzioni
generali regionali ed interregionali provvedono per quanto di rispettiva competenza, il capo del
Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, il capo del Dipartimento
per la giustizia minorile ed il capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, a norma deldecreto
legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, e del decreto del Presidente della
Repubblica 6 marzo 2001, n. 55. Per le risorse finanziarie si procede mediante apertura di credito e
assegnazioni disposte ai sensi dellalegge 17 agosto 1960, n. 908.
2. La direzione generale regionale o interregionale, sulla base della programmazione annuale
provvede:
a) alla gestione delle risorse finanziarie di cui al comma 1 e all'esercizio dei relativi poteri di spesa,
fermo quanto stabilito dall'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 2001, n.
55;
b) all'assegnazione delle risorse materiali ed umane destinate agli usi giudiziari, adottando anche
provvedimenti di assegnazione temporanea del personale in posti vacanti di altro ufficio,
c) a definire per gli uffici giudiziari i limiti concernenti gli atti che impegnano l'amministrazione
verso l'esterno e che comportano oneri di spesa.
3. I dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari della circoscrizione trasmettono ogni sei mesi al
direttore regionale o interregionale competente, l'elenco delle spese sostenute nel semestre, per il
controllo sulla regolare attuazione dei programmi.
Capo III
DISPOSIZIONI FINALI
ARTICOLO N.11
Disciplina transitoria
Art. 11.
1. Fino alla data di acquisizione della sede definitiva, le direzioni generali regionali e interregionali
utilizzano gli immobili adibiti a sede degli uffici di coordinamento interdistrettuale per i sistemi
informativi automatizzati e relativi presidi, dell'ufficio speciale per la gestione e la manutenzione
degli uffici giudiziari della città di Napoli, istituito con il decreto-legge 16 dicembre 1993, n. 522,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 102, e degli uffici giudiziari.
ARTICOLO N.12
Copertura finanziaria
Art. 12.
1. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 5, commi 1 e 4, pari a 2.001.058 euro annui a
decorrere dall'anno 2006, si provvede a valere dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2,
comma 36, della legge 25 luglio 2005, n. 150.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 6, comma 1, pari a 5.280.000 euro annui a
decorrere dall'anno 2006, si provvede a valere dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2,
comma 13, della legge 25 luglio 2005, n. 150.
3. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 9, comma 1, valutati in 7.113.856 euro annui a
decorrere dall'anno 2006, si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2,
comma 14, della legge 25 luglio 2005, n. 150.
4. Il Ministero dell'economia e delle finanze provvede al monitoraggio dell'attuazione del comma 3,
anche ai fini dell'applicazione dell'articolo 11-ter, comma 7, della legge 5 agosto 1978, n. 468, e
successive modificazioni, e trasmette alle Camere, corredati da apposite relazioni, gli eventuali
decreti adottati ai sensi dell'articolo 7, secondo comma, n. 2), della citata legge n. 468 del 1978.
ARTICOLO N.13
Entrata in vigore e decorrenza di efficacia
Art. 13.
1. Le disposizioni contenute nel presente decreto divengono efficaci a far data dal novantesimo
giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.
ALLEGATO N.1
TABELLA A (1)
(prevista dall'articolo 6, comma 1)
Istituzione delle direzioni generali regionali dell'organizzazione giudiziaria
=====================================================================
| Denominazione | Regione | Distretto | Sede |
+===================+====================+==================+=======+
| |Piemonte, Valle | | |
| |d'Aosta/Vallee | | |
| |d'Aoste, Lombardia, | | |
| |Emilia-Romagna, |Torino, Milano, | |
| |Liguria, Veneto, |Brescia, Genova, | |
| |Friuli Venezia |Venezia, Trieste, | |
| |Giulia, |Trento e Sezione | |
| Direzione |Trentino-Alto |distaccata di | |
|regionale 1 |Adige/Südtirol |Bolzano, Bologna |Milano |
+-------------------+--------------------+------------------+-------+
| | |Firenze, Ancona, | |
| | |Cagliari e Sezione| |
| |Toscana, Marche, |distaccata di | |
| Direzione |Lazio, Abruzzo, |Sassari, L'Aquila,| |
|regionale 2 |Umbria e Sardegna |Perugia, Roma |Roma |
+-------------------+--------------------+------------------+-------+
| | |Napoli, Salerno, | |
| | |Potenza, | |
| | |Campobasso, Bari, | |
| | |Lecce, sezione | |
| | |distaccata di | |
| | |Taranto, | |
| | |Catanzaro, Reggio | |
| |Campania, |Calabria, Palermo,| |
| |Basilicata, Molise, |Catania, | |
| Direzione |Puglia, Calabria, |Caltanissetta, | |
|regionale 3 |Sicilia |Messina |Napoli |
+-------------------+--------------------+------------------+-------+
(1) Tabella sostituita dall'articolo 16, comma 6, del D.P.C.M. 15 giugno 2015, n. 84.