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FILOLOGIA E LINGUISTICA

ROMANZA (L 11-L12)
Prof. Aggregato Beatrice Fedi
a.a. 2022-2023
1

i – origine e
classificazione
delle lingue
romanze
L’IMPERO ROMANO ATTORNO AL III SECOLO

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 2


LE PRINCIPALI LINGUE ROMANZE

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 3


ORIGINE DELLE LINGUE ROMANZE
4

LATINO VOLGARE
latino parlato dell’uso quotidiano
(definizione problematica)

LINGUE ROMANZE
UN PASSO INDIETRO…
5

 Prima dell’espansione romana l’Europa era


già molto affollata

 Dopo la fine dell’Impero romano la


situazione si complica ulteriormente

 Riepiloghiamo alcuni dati


LATINO E INDOEUROPEO
6

 Il latino è una lingua indoeuropea (e dunque lo


sono anche le LLRR)
 L’indoeuropeo è una *lingua ricostruita sulla
base delle somiglianze tra le numerose varietà tuttora
parlate in Europa, Asia, Medio Oriente e sino all’India
 Del latino letterario possediamo amplissima
documentazione scritta
 Del latino parlato abbiamo solo scarse tracce
 Anche le parole latine si possono presentare come
*forme ricostruite
Lingue indoeuropee
7

 Lingue italiche, tra cui


 Latino > Lingue romanze
 Greco
 Albanese
 Lingue germaniche
 Lingue celtiche
 Lingue slave
 Lingue baltiche
 Lingue anatoliche
 Armeno
 Indoiranico
 [Tocario]
QUANDO ARRIVARONO I LATINI?
8

 IV-II millennio a.C.:


 popoli pre i.e. (Liguri, Retii, Piceni, Etruschi,
Sicani, Sardi…)

 II millennio a.C.:
 popoli i.e. provenienti dall’Europa centro-
orientale (Celti, Venetici, Osco-umbri, Siculi,
Greci, Latini…)
ESPANSIONE DEL LATINO
9

 754 a.C. : fondazione di Roma


 476 d.C.: caduta dell’Impero romano d’Occidente
 Conquiste militari: cenni
 272 a.C. Italia centro-meridionale
 197 a.C. Iberia
 167 a.C. Illiria (cfr. ex-Jugoslavia e Albania)
 146 a.C. Africa settentrionale
 118 a.C. Gallia meridionale
 50 a.C. Gallia settentrionale
 15 a.C. Rezia
 […]
 106 d.C. Dacia (cfr. attuale Romanía)
VARIETA’ VS LINGUE UFFICIALI
10

 FRANCIA: francese
 derivato dalla varietà settentrionale (cfr. editto di
Villers Cotterêts, 1539)
 SPAGNA: spagnolo (= castigliano)
 riconosciute come lingue ufficiali (v. Costituzione del
1978 e atti successivi): catalano, galego (o galiziano)
 PORTOGALLO: portoghese
 ITALIA: italiano (evoluzione del fiorentino
colto)
 ROMANÍA: rumeno (varietà dacorumena)
CLASSIFICAZIONI
11

 Genetica o per famiglie linguistiche

 Tipologica: può dare risultati differenti a seconda


dei parametri prescelti (fonologici, morfologici,
sintattici, lessicali)

 Areale: prende in considerazione le somiglianze tra


lingue dovute a contatto geografico, culturale,
economico, che stabiliscono Leghe linguistiche
(es. Lega linguistica balcanica)
CLASSIFICAZIONE GENETICA
DELLE PRINCIPALI VARIETÀ ROMANZE
12

 Iberoromanzo: portoghese, spagnolo, catalano,


galego (o galiziano)
 Galloromanzo: francese (antico fr. = oitano),
occitano (o provenzale), franco-provenzale
 Retoromanzo?: romancio, ladino, (friulano?)
 Italoromanzo: italiano, sardo
 Balcanoromanzo: [dalmatico], rumeno
PERIODIZZAZIONE DEL LATINO
13

 Latino arcaico: fino all’inizio del I sec. a.C.


 Latino classico: I sec. a.C.-II d.C. (su di questo si
fonda la grammatica normativa)
 Latino tardo: dal III sec. d.C.
 Latino medievale (convenzionalmente dopo il 476
d.C.):
 Lingua amministrativa
 Lingua letteraria
 Lingua di comunicazione (anche orale) tra letterati
 Le testimonianze scritte attestano varietà diatopiche:
latino merovingio, longobardo, leonese…
E il latino volgare?
14

o Latino volgare (Vulgärlatein): espressione


coniata da Hugo Schuchardt attorno al 1866
o sermo cotidianus
o sermo vulgaris
o plebeius sermo
• dal III sec. d.C.?
• dalle origini della latinità?

o Altri: Protoromanzo (dal III sec. d.C.)


DUE POSSIBILI OPZIONI
15
Evoluzione dal latino volgare alle lingue
romanze secondo Castellani

da S. Asperti, Origini romanze, Roma, Viella, 2006 16


Evoluzione dal latino volgare alle lingue
romanze secondo Varvaro (e altri)

da A..Varvaro, Il latino e la formazione delle lingue romanze, Bologna, Il Mulino, 2013, (cfr. Kiesler 2006)
Perche’ le lingue lingue romanze
discendono da18latino volgare?

• Lo sviluppo delle LL RR obbedisce a


precisi mutamenti linguistici

❖ fonetici / fonologici
❖ morfologici
❖ sintattici
❖ lessicali
19

 Ragioni fonetiche:
it. potere
lat. classico POSSE ? > fr. pouvoir
sp. port. poder

it. potere
lat. volgare *POTĒRE > fr. pouvoir
sp. port. poder
20

 Ragioni fonetiche + semantiche:

it. tutto
lat. classico OMNEM ? > fr. tout
sp. port. todo
port. tudo

lat. cl. e volgare TOTUM > fr. tout


sp. port. todo
lat. volgare *TUCTUM > it. tutto, port. tudo
21
 Ragioni morfosintattiche (+fonetiche
+semantiche):
it. canterò
lat. classico CANTABIT ? > fr. chanterai
sp. cantaré
port. cantarei

lat. volgare CANTARE+HABEO (io ho) >


it. canterò,
*CANTARAJO > fr. chanterais,
sp. cantaré,
port. cantarei
Lingue romanze / Volgari romanzi /
Latino volgare /22 Latino medievale
 Non facciamo confusione !
 Le
lingue romanze sono dette volgari (sost.) o
volgari romanzi (sost. + agg.)

 In contrapposizione al
 latino medievale, scritto e parlato dai ceti
alfabetizzati (clero) come lingua della cultura

Il latino volgare è
una varietà orale
ROMANZO / ROMÁNIA
23
2

 Romanzo: dall’avverbio latino romanice (in a.fr.


romanz) usato nell’espressione
 romanice loqui: parlare come i Romani (latino) > parlare una
lingua romanza (diversa dal latino)

 Románia: territorio in cui si parlano le lingue romanze


 Románia antiqua
 Románia submersa

 Románia continua

 Románia occidentale

 Románia orientale

 Románia nova
Románia antiqua
da A. Varvaro, Linguistica romanza, Napoli, Liguori, 2001 24
Románia submersa

da A. Varvaro, Linguistica romanza, Napoli, Liguori, 2001 25


POSSIBILI RAGGRUPPAMENTI
26

 ROMÀNIA OCCIDENTALE
 Iberoromània

 Galloromània

 Retoromània

 Italia settentrionale

 Sardegna settentrionale

 ROMÀNIA ORIENTALE
 Italia centro-meridionale

 Sardegna centro-meridionale

 [Dalmazia]

 Romanìa
Linea La Spezia-Rimini (o Massa Senigallia)

da C. Tagliavini, Le origini delle lingue neolatine, Bologna, Pàtron, 1972 27


SCHEDA: ISOGLOSSA
28

 Linea immaginaria che su una


carta linguistica delimita le aree
aventi in comune il medesimo uso o
fenomeno linguistico (cfr. isobara,
isoipsa etc.)
ROMÁNIA OCCIDENTALE VS ORIENTALE
29

 Il confine è determinato dalla linea La Spezia-


Rimini (o Massa-Senigallia) in base alla

 lenizione: indebolimento (diminuzione dell’energia


articolatoria) delle consonanti intervocaliche, che può
arrivare al dileguo

 lat. AMICAM > it. amica,


sp. port. amiga,
fr. amie

❖ […ne riparleremo più avanti…]


ROMÀNIA CONTINUA
30

 Grande area senza brusche variazioni


linguistiche (fonetiche, morfosintattiche, lessicali)

 Spiccano due varietà decisamente più originali:

❖ Francese (innovativo)

❖ Sardo (conservativo)
Románia Nova: le Americhe

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 31


Románia
Nova:
l’Africa e il
Medio
Oriente

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 32


Románia Nova: l’Asia

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 33


CI SONO ALTRE «ROMÀNIE NUOVE»?
34

 Varietà primarie : derivano direttamente


dal latino parlato nell’area

 Varietà secondarie: sono state importate


di nuovo in territori già colonizzati
 Andalusia?

 Isole alloglotte?
SCHEDA STORICA:
FAMIGLIA IBEROROMANZA
35

 Popolazioni presenti prima della conquista romana:


non i.e. 1) Baschi 2) Ibèri, i.e. 3) Celti (VII sec. a.C.)
 Conquista romana: 197 a.C.
 Invasione di popoli germanici (dal IV-V sec. d.C):
 Svevi (si insediano nell’odierna Galizia)
 Vandali
 Visigoti: sottomettono i Vandali
 sono fortemente romanizzati
 nel VI sec. si convertono al Cristianesimo
 nel VII sec. promulgano la Lex romana visigothorum (tradotta
in castigliano nel XIII sec.)
36
 Conquista araba (711-720 d.C. )
 Si forma un stato multiculturale (arabo, mozarabo,
ebraico, latino)

 Il Nord cristiano (vari regni) si oppone al


 Sud musulmano
 detto Al-Andalùs (forse da Vandalus, arabo al-Andalīš)

 La Reconquista
 parte nel IX sec. dai regni cristiani settentrionali guidati
dalla Castiglia
 si conclude nel 1492 (Arabi scacciati da Granada)
37

 In Al Andalùs si parla una varietà romanza detta


 mozarabo (da “suddito degli arabi”, colui che
continua a praticare la religione cristiana in
territorio islamico)

 La Reconquista comporta crescente egemonia di


 portoghese

 castigliano (1479, unione di Castiglia e Aragona)


 catalano
38

 In Portogallo

 ilgalego-portoghese penetra da Nord per poi


costituire due varietà distinte (storicamente dal
1093):

 galego o galiziano (Galizia, parte del regno di


Castiglia-León), oggi fortemente castiglianizzato

 portoghese (lingua di uno stato nazionale)


La penisola iberica nel X secolo
VARIETA’: 1- Galego-portoghese; 2- Asturiano-leonese;
3- Castigliano; [4- Basco]; 5- Navarro-aragonese;
6- Catalano; 7- Mozàrabico
da A. D’Agostino, Lo spagnolo antico, Milano, LED, 2001 39
La penisola iberica nel XII secolo

da L. Minervini, Filologia romanza, 2. Linguistica, Milano, Mondadori, 2021 40


La penisola iberica attuale

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 41


SCHEDA STORICA:
FAMIGLIA GALLOROMANZA
42

 Prima della conquista romana:


 non i.e.: 1) Aquitani (forse imparentati con i Baschi), tra
Garonna e Pirenei, 2) Ibèri e Celtibèri (Golfo del Leone),
3) Liguri (tra Rodano e Alpi);
 i.e.: 4) Galli (celti), X-VII sec. a.C., 5) Belgi (celti), forse III
sec. a.C., 6) Greci (colonie) sulla costa mediterranea

 Conquista romana:
 118 a.C. Gallia meridionale
 50 a.C. Gallia settentrionale
43

 Arrivo di popolazioni germaniche:


 dal III sec. d.C. scorrerie di Franchi e Alemanni
 nel IV sec. i Franchi Salii si insediano nell’area
nord-orientale e gli Alemanni in quella
immediatamente a sud sino alla valle del Reno:
 nel V sec. i Visigoti scacciano Svevi (→ Galizia) e
Vandali (→ Andalusia, Africa, Sicilia orientale,
Sardegna, Corsica, Isole Baleari), si insediano nella
parte sud-occidentale
 quindi i Burgundi si insediano nella parte sud-
orientale (cfr. attuale Borgogna)
44

 Nel VI sec. avviene l’unificazione ad opera dei Franchi


(dinastia merovingia 482-751 → d. carolingia 751-987, poi
→ d. capetingia 987-1328), che parlano una varietà
altotedesca, il francone, lingua di superstrato
 Nel X sec. i Normanni si insediano nella Francia nord-
occidentale, assimilano la lingua oitana, la importano in
Inghilterra nella varietà anglonormanna (1066,
battaglia di Hastings)
 Con l’avvento degli stati nazionali tra XIV e XVI secolo
si completa l’unificazione politica e linguistica (Villers
Cotterêts, 1539)
SCHEDA:
ADSTRATO - SOSTRATO - SUPERSTRATO
45

Si parla di fenomeni di:


 ADSTRATO: quando una lingua ne influenza
un’altra di pari prestigio con cui è a contatto
 SOSTRATO: quando una lingua in una data area è
stata sostituita da un’altra divenuta dominante, ma
essa non scompare del tutto e continua ad
influenzarla
 SUPERSTRATO: lingua che in una data area si è
sovrapposta a quella preesistente influenzandola, ma
non soppianta la più antica che continua ad essere la
lingua dominante
Partizione linguistica della Francia medievale

da L. Minervini, Filologia romanza, 2. Linguistica, Milano, Mondadori, 2021 46


La Francia dialettale oggi

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 47


Lingua d’oïl / Lingua d’oc / Lingua del sì
48

Origine delle denominazioni:

❑ Oitano (o francese antico):


HOC ILLUD EST > oïl > oui

❑ Occitano (o provenzale):
HOC EST > oc

➢ Cfr. Italiano: SIC EST > sì


La lingua d’oïl: sue articolazioni
49

 Francese: presumibilmente evoluzione del franciano


(dialetto dell’Île de France, regione attorno a Parigi)

 Altri dialetti francesi (nel Medioevo hanno avuto


anche uso amministrativo e letterario):
 Piccardo
 Normanno (e Anglonormanno)

 Vallone

 Champenois

 Borgognone
La lingua d’oc: sue articolazioni
50

 Principali varietà dell’Occitano (o Provenzale):


 Guascone

 Linguadociano

 Limosino-alverniate

 Provenzale propriamente detto (Provenza< lat.


provinciam)
 Alpino-delfinatese

➢ Riconosciuta come lingua regionale, ma scarsa


è la competenza linguistica dei parlanti odierni.
Il francoprovenzale
51

 Attualmente si presenta come una convergenza di


tratti comuni a varietà regionali appartenenti a
realtà politiche diverse (Francia, Italia, Svizzera)

 Nel Medioevo costituiva un blocco unico

 Presenta numerose caratteristiche intermedie


tra francese e provenzale
SCHEDA STORICA:
AREA ITALOROMANZA
52

 Popolazioni di origine germanica che divengono


stanziali:
 Ostrogoti (489), scacciati dai Bizantini (555), che conservano
Esarcato di Ravenna, Istria, Ducato di Roma, di Napoli e la parte
estrema della Calabria e la Sicilia (→ Arabi IX sec., poi
Normanni, Svevi, Aragonesi, Angioni, Borboni)
 Longobardi (568): Italia sett., Tuscia, Ducati di Spoleto e
Benevento
 Normanni: dal sec. XI si estendono in un’area corrispondente
all’odierna Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia
 Sardegna:
 Subisce per poco tempo la dominazione dei Vandali dopo il 476,
poi quella bizantina (per 5 secoli!) infine genovese e pisana
Italia: aree dialettali attuali

da C. Grassi - A.A. Sobrero - T. Telmon, Dialettologia italiana, Bari, Laterza, 2006 53


ASSE ROMA -
ANCONA

Osserva:

16 mondone
17 dienti
18 acitu

da C. Tagliavini,, Le origini delle lingue neolatine, Bologna, Pàtron, 54


1972
SCHEDA: METAFONESI
55

Metafonesi (metafonia): mutamento che interessa la


vocale tonica condizionato dalla presenza in fine di parola
di -I / -U latine (conservate o poi cadute)

 Italia settentrionale: solo da -I (innalzamento tonica)


 Es.: veneto toso (ragazzo), tusi (ragazzi

 Toscana: assente

 Italia mediana e meridionale: da -I / -U (quadro


variegato: innalzamento/dittongamento tonica)
Metafonesi meridionale: esempi
56

 Le vocali toniche medio alte (semi chiuse) si innalzano:


 [e] > [i] secco / secchi nap. [sikkә]
 [o] > [u] rosso / rossi nap. [russә]

 La vocali toniche medio basse (semi aperte) dittongano:


 [ε] > [je] ferro / ferri nap. [fjerrә]
 [ɔ] > [wo] morto / morti nap. [mwortә]
57
SCHEDA: ANAFONESI
58

 Tratto caratteristico del fiorentino rispetto ad altre


varietà toscane, acquisito dall’italiano standard

 Consiste nell’innalzamento [e] >[i] e [o] >[u]


davanti a:

Lateralepalatale [ʎ]: famiglia per fameglia


Nasale palatale [ɲ]: vigna per vegna

Nasale velare [ŋ]: lingua per lengua, fungo per fongo (MA
tronco non trunco, sequenza [oŋk])
FAMIGLIA RETOROMANZA: UNA
DEFINIZIONE PROBLEMATICA
59

 Ascoli chiamò ladino l’insieme delle tre varietà: romancio


(Canton dei Grigioni), ladino (Dolomiti) e friulano

 Meyer-Lübke denominò retoromanzo (dalla popolazione


dei Retii) ladino, romancio e friulano

 Oggi i dialettologi considerano il friulano parte


dell’italoromanzo

 Alcuni ritengono romancio, ladino e friulano relitti di


una varietà italoromanza settentrionale
FAMIGLIA BALCANOROMANZA
60

 Unico rappresentante attuale: il Rumeno nelle


sue varietà (v. cartina)

 Il Dalmatico è stato assorbito prima dal dialetto


veneziano (sulla costa) e poi dalla lingua croata
 È sopravvissuto fino al 1897 solo nell’isola di
Veglia (Krk)
 Aveva caratteri arcaici simili al Sardo (ad es.
conservazione occlusive velari latine)
La
situazione
del
Rumeno

da L. Renzi, A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, Bologna, il Mulino, 2003 61


(segue)
62

 Fa parte della Lega linguistica balcanica


 Alcuni caratteri del rumeno non presenti nelle
lingue romanze ma in altre lingue balcaniche:
 Postposizione (nella maggior parte dei casi) dell’articolo
al sostantivo: cfr. bulgaro e albanese
 lupul (il lupo)
 Presenza di desinenze per indicare il caso diverse da
quelle sopravvissute nelle altre LLRR (nominativo-
accusativo vs. genitivo-dativo): cfr. bulgaro, albanese,
greco (in parte)
 o casă, casă (una casa, la casa): sogg.(nom.)/c. ogg. (dat.)
 unei case, casei (di/a una casa, della/alla casa): c. di spec. (gen.)
/c. di termine (dat.)
Rumeno (o Romeno)
63

 I caratteri del rumeno derivano anche dal fatto che la


Dacia, conquistata nel 106 d.C. da Traiano, fu
abbandonata nel 271 d.C. da Aureliano
 Teorie sull’origine del R.:
 Teoria della continuità: la popolazione attuale della
Romanía testimonierebbe in modo diretto l’evoluzione
del latino portato in Dacia dai Romani
 Teoria della migrazione: la popolazione latina
avrebbe lasciato la Dacia dopo il 271 d.C. per stanziarsi a
sud del Danubio; solo nel VI secolo ci sarebbe stata una
contromigrazione verso l’attuale Romanía, ma anche
verso nord (Istria) e verso sud (Albania e Macedonia)

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