Nuovi Documenti Per Palazzi Attribuiti A
Nuovi Documenti Per Palazzi Attribuiti A
pp. 199, 207-208 nota 5. sostanzialmente tale e quale. La parte supe- cum sua scala lapidea magazenis ca-
40
Per la documentazione di questa commis- riore del manto invece fu interamente rifat- nippis albergis [...] cum suis porti-
sione vedi Capitoli con maestro Antonio in- ta in legno intagliato e dorato. Col manto
tagliatore per l’ancona de la Nostra Dona del naturalmente si dovettero rifare anche le cis in solario”, ma è da dubitare che
duomo (ASVr, Cattedrale, Santa Maria No- braccia (che statuariamente fanno un tut- quest’operazione sia stata veramen-
vella, proc. 134); H.J. Eberhardt, Das Testa- t’uno): esse del resto non erano più quelle te eseguita. La parte verso ovest sa-
ment des Liberale da Verona, “Mitteilungen originali del Quattrocento. Il Bimbo pure
des Kunsthistorischen Institutes in Flo- fu rifatto per poterlo adagiare sul grembo rebbe divenuta proprietà di Marco
renz”, XV, 2, 1971, pp. 220-221 nota 5; Ap- della Madre. Qui però ci permettemmo una e Gerolamo Erizzo del fu Zuanne,
pendice doc. 3. Per le predelle di Liberale, e modifica: invece di farlo nudo, come usava- mentre la parte “incipiendo a muro
la relativa bibliografia, si rimanda da ultimo no gli artisti del Quattrocento, lo volemmo
a H.J. Eberhardt, in Mantegna e le arti a Ve- tutto fasciato, in conformità al testo evange-
comuni existente in capite Curie
rona 1450-1500, catalogo della mostra (Ve- lico. Non è necessario dire che la doratura magne discoperte [...] usque in ca-
rona, Palazzo della Gran Guardia, 16 set- delle parti nuove fu opportunamente smor- pite super rivo S. Canciani discur-
tembre 2006 - 14 gennaio 2007), a cura di S. zata, in modo da armonizzare con la parte rente ad Sm Cancianum [...] unde
Marinelli e P. Marini, Venezia 2006, pp. antica. In tutta quest’opera chiedemmo il
278-279. I dipinti di Liberale vengono ri- consiglio di persone competenti, ecclesiasti- mediante ripa per dictum rivum ha-
cordati anche da Vasari: “Fece ancora per la che e laiche; e fummo molto contenti nel bet introitum et Exitum” sarebbe
cappella della detta Madonna in Duomo, in sentire la loro ammirazione per la parte an- toccata a Battista Erizzo quondam
una predelletta, pure ad uso di minio, storie tica (che qualcuno definì addirittura come
della Nostra Donna: ma questa fu poi fatta una meraviglia) e la loro approvazione per il Stefano, zio dei predetti fratelli4. La
levar di quel luogo da monsignor messer complesso del restauro, riuscito pienamen- proprietà Erizzo si estendeva quin-
Giovanni Matteo Giberti vescovo di Vero- te soddisfacente”. All’ambito di Moranzone di, al più tardi nel primo Cinque-
na, e posta in Vescovado alla cappella del la Ericani (I Moranzon…, cit., pp. 112, 113 cento, fino al rio5.
palazzo” (G. Vasari, Le vite…, cit., V, p. fig. 9) riconduce anche la Madonna con il
276). Queste predelle sono proprio i “3 Bambino segnalata nella parrocchiale di Sel- Trent’anni dopo il tentativo di divi-
quadri quali vano di penelo sotto li pedi de va di Progno “ove la testa appartiene al rifa- sione, nel 1542, un altro Battista
l’anchona” citati nei Capitoli sottoscritti da cimento ottocentesco”. Erizzo, figlio di Nicolò e nipote di
Antonio Giolfino. Sul rinnovamento del
presbiterio (P. Brugnoli, La rifabbrica quat- Battista, intendeva “fabricar da
trocentesca…, cit., p. 226). nuovo” la parte sul rio, che confina-
41
Questo aspetto della committenza vero- va con la già menzionata proprietà
nese viene ripercorso in G. Ericani, I Mo-
ranzon…, cit., pp. 105, 113-114 note 1-7.
Jan-Christoph Rößler dei Marcanova (fig. 1, segnato A), e
42
Questi e moltri altri intagliatori sono stati Nuovi documenti per palazzi dall’altro lato tramite una calle co-
recentemente segnalati nel Dizionario ana- attribuiti a Baldassare Longhena mune con case che appartenevano
grafico degli artisti e artigiani veronesi nel- al defunto “missier piero contarinj
l’età della Serenissima (1405-1530), I, a cura
di P. Brugnoli, Verona 2007, passim. Un Per vari motivi, palazzo Morosini a philosopho” (fig. 1, segnato G2),
nuovo gruppo di opere adespote è stato San Cancian è degno di un studio cioè Piero Contarini q. Zan Ruzzier,
enucleato da M. Vinco, Il pictor Domenico approfondito: il vasto edificio, ai come si mostrerà più avanti6. Il nuo-
dagli Orologi e un catalogo di sculture in cer-
ca d’autore, in Magna Verona Vale. Studi in tempi della Serenissima superato vo palazzo sostituiva l’edificio goti- 1. Palazzo Morosini
onore di Pierpaolo Brugnoli, a cura di A. solo da pochi altri per dimensioni, co ancora visibile nella veduta di del Giardin, fasi
Brugnoli e G.M. Varanini, Verona 2008, pp. era un esempio tipico della diffusa Venezia attribuita a Jacopo de’ Bar- di costruzione (scala 1:1500).
383-390. prassi veneziana della “incorpora-
43
R. Bagatta, B. Peretti, Sanctorum…, cit., c.
12r. zione” edilizia e presentava una ti-
44
Ivi, c. 6v. pologia inconsueta1. Attraverso do-
45
G. Bianchini, Notizie disposte in ordine di cumenti finora inediti è possibile ri-
capitoli intorno alla chiesa cattedrale di Vero-
na [1725 e seguenti], Cod. Cap. Ver. costruire la nascita di questa com-
DCLXXVIII. plessissima dimora e definire l’in-
46
F. Pietropoli, Verona, Duomo, cit., p. 62. tervento di Baldassare Longhena.
La scultura ben si inserisce nel gruppo stili- Nel Quattrocento, una parte del pa-
stico proposto dalla Sartor, Per la scultu-
ra…, cit., pp. 17-34 ed Ead., in Il Gotico lazzo dei Morosini era posseduto da
nelle Alpi, catalogo della mostra (Trento, un ramo del casato Erizzo, presente
Castello del Buonconsiglio e Museo Dioce- nella contrada di San Canciano già
sano Tridentino, 20 luglio - 20 ottobre
2002), Trento 2002, pp. 586-589. prima del 1430, quando Stefano
47
F. Ghedda, La Fradaia di S. Maria nella Erizzo di Marco comprava per 200
pieve di Riva del Garda e la statua della Ma- ducati “quattro Casette da sergenti,
donna, “Il Sommolago”, VII, 1991, 1, p. 24.
48
Anche nella relazione di restauro di Da- à pè piano, con Corticella, poste nel
niela Campagnola, conservata presso l’ar- confin di San Cancian”, che confi-
chivio delle suore della Carità del Sacro navano con immobili di suo padre e
Cuore, si sottolinea come “il collo e la testa con proprietà di Guglielmo Marca-
furono senza dubbio innestati nello stesso
periodo del bustino”. nova, nonché di membri del casato
49
P. Albrigi, L’antico simulacro della Madon- Dolfin2. Questi modesti fabbricati
na del Popolo, “Don Nicola Mazza”, possono essere identificati generica-
XXXV, 1958, 3-4, pp. 416-421; P. Brugnoli,
La cappella…, cit., p. 485. mente con una parte prospiciente
50
P. Albrigi, L’antico simulacro…, cit., p. l’odierna calle del Traghetto3. Nel
421. La descrizione dell’intervento prose- 1512, tre membri del casato Erizzo
guiva in questo modo: “Prima di tutto fu
fatto un assaggio al volto; liberatolo con ri-
intendevano dividere la loro “Do-
petuti lavacri dai belletti e dagli stucchi so- mus magna astatio in solario et ad
vrapposti al legno, esso risultò pienamente pedem planum Cum sua Curia ma-
soddisfacente anche ai nostri gusti moderni. gna dischoperta incipiendo a parte
Il panneggio inferiore del manto per fortu-
na non era stato toccato; soltanto la doratu- anteriori super a strata magistra ubi
ra era in qualche punto consumata e smor- est porta principalis dicte domus
ta: essa fu integrata e ravvivata, ma lasciata cum suo puteo dicta curia apposito
194 Carte d’archivio
locazione del portego al piano nobile. “Isola [di case] infazza Casa Moro-
La sala a T non va intesa come una sini”: troviamo una conferma di
ricorrezione alle crozole dei palazzi questo fatto anche nel disegno del
veneziani medievali, ma costituisce pianterreno nel Catastico Morosini,
piuttosto la connessione, tra la casa dove sono visibili gli spigoli del-
vecchia e la fila di stanze lungo la cal- l’odierna calle, e pure nella relativa
le, che culminava nella galleria di tavola del cosiddetto Catasto Napo-
quadri con affaccio sul rio30. Nel ter- leonico, dove vediamo che il lotto in
zo piano dei Camerini, dove invece questione è occupato da un caseg-
una connessione con la casa vecchia giato, rinnovato nel secolo scorso,
era impossibile per la diversa altezza presente tutt’oggi34. Perciò, man-
dei rispettivi secondi piani, furono cando la “piazza”, il carattere mo-
perciò create due camere distinte an- numentale della facciata longhenia-
ziché un portego perpendicolare. na era difficilmente percepibile.
Dovendo creare l’accesso alla casa Nella sua incisione (fig. 4), Luca
vecchia, al piano nobile, nonché al Carlevarijs omise anche la lieve
terzo piano della parte longheniana, asimmetria riprodotta da Soardi nel
la scala maestra poteva esser sistema- Catastico Morosini, idealizzando
ta solo nella posizione riportata nel fortemente sia la situazione urbani-
Catastico Morosini, conducendo stica sia la facciata. Aveva però sen-
inevitabilmente all’orientamento za dubbio bene compreso non solo i
delle rampe in parallelo rispetto al bisogni del prospetto, ma anche la
portego e in perpendicolare al tran- struttura del palazzo, dal momento
setto. Mentre per la scala a chioccio- che mostrava solo il portale di sini-
la – unico legame tra pianterreno, stra aperto, accennando anche alle
mezzanino dell’enfilade e piano no- colonne del cortile.
bile – non fu necessario condurla fi- Tutti gli elementi di pietra viva delle
no all’altezza dell’ultimo piano. La facciate verso le calli e verso il corti-
composizione della facciata, infine, le, nonché entrambe le scale e por-
ha lo scopo di mascherare l’asimme- tali, sono riscontrabili in un ampio
tria planimetrica, dovuta alla conti- “ristreto de conti di fattura di Mi-
nuazione della fila di stanze fino al- stro Giermo Garzotto” finora inedito
6. Venezia, palazzetto Morosini cominciarono l’acquisto l’angolo tra le due calli. Esclusiva- (Appendice documentaria, doc. 3).
Morosini a San Cancian. degli stabili dei Galli. Questa parte mente per motivi di simmetria, fu in- Gerolamo Garzotto o Garzotti, na-
7. Vincenzo Maria Coronelli, seicentesca, del tutto condizionata serito un secondo portale principale, to nel 1619, non è uno sconosciuto:
Palazzo Galli “casa nuova” dalla sua funzione di anello di con- che conduceva a un solo magazzino collaborò più volte con Longhena,
sul rio di San Cancian, giunzione tra la casa vecchia e gli al-
incisione. grande, e si rinunciò a creare una po- per esempio nella Scuola del Santis-
tri edifici, è frutto di un disegno eco- lifora per il portego, a favore di fine- simo Nome di Dio ai Santi Giovan-
nomico e funzionale, che conduceva stre singole identiche a quelle dei ca- ni e Paolo, e nel 1672 era qualificato
con una naturalezza sbalorditiva a meroni laterali. Da un rilievo del pri- architetto per i lavori nel monastero
invenzioni spaziali di nuovo tipo. La mo Ottocento (fig. 5), possiamo no- e nella chiesa di San Crisogono di
pianta di palazzo Morosini era pro- tare che l’ala lungo la calle del Tra- Zara. Suo figlio Baldassare divenne
babilmente la più ingegnosa mai ghetto aveva un aspetto piuttosto poi persino l’erede del proto della
concepita da Longhena per un pa- semplice e presentava finestre con Salute35. La presenza del Garzotto
lazzo veneziano. Essendo richiesta archi a tutto sesto, sia nel mezzanino, nel cantiere di palazzo Morosini è
una risposta architettonica alla parte sia nel piano nobile31. un ulteriore fortissimo indizio, che
cinquecentesca sul rio, non era pen- “Sono per riformare anche la parte ci conferma l’attribuzione del pro-
sabile un’altra posizione per l’andro- dell’ingresso col trasportarlo dinan- getto a Baldassare Longhena, ma
ne al pian terreno, e di conseguenza zi sopra un’ampia piazza, la quale poiché i “Lavori fatti nelle pietre
si veniva a determinare anche la col- da un capo porterà verso i P.P. Ge- vecchie” sono datati 1679 nel “ri-
suiti e dall’altro verso SS. Apostoli, streto de conti”, sembra probabile
dove incontreranno le porte mae- che la parte longheniana sia stata
stre con la facciata predetta posta realizzata solo alla fine del ottavo
sopra il canale”, scrisse Martinioni decennio del Seicento36.
nel 1663, descrivendo così il proget- Alla luce delle carte d’archivio, sem-
to generale. Ma solo nel 1680, il ca- bra attribuibile a Baldassare Gar-
valiere e procuratore Zuanne Moro- zotto un altro edificio dei Morosini
sini riusciva a comprare, dai figli del “in contrà di S. Cantian, sopra il Rio
quondam Polo Erizzo q. Piero, an- de Muran”, rinnovato su commis-
che una parte del blocco edilizio di sione del cavaliere e procuratore
fronte alla facciata principale del Zuanne Morosini, al più tardi nel
suo palazzo32. La “piazza”, che fino giugno 1682, cioè pochi mesi dopo
ad oggi si riteneva fosse stata realiz- la morte di Baldassare Longhena
zata33, in realtà non lo fu mai, come (fig. 6)37. Il palazzetto, di aspetto
appare dal catasto descrittivo del semplice, con l’ingresso all’odierno
1711, dove viene menzionata una civico 3308 e con facciata sul rio,
Carte d’archivio 197
mostra infatti, almeno nel pianterre- mente muri o fondamenta della par- scultorei, caratteristiche che possa-
no e nel poggiolo del piano nobile, te longheniana, e certamente ele- no giustificare un’attribuzione a
caratteristiche formali riconducibili menti lapidei della medesima, fu co- Longhena45. L’esistenza di riquadri
a Longhena, ma nello stesso mo- struito alcuni anni dopo una casa tra le finestre della facciata non ri-
mento evidenzia i limiti del presun- neoclassica sull’angolo tra calle Val- manda necessariamente all’attività
to proto Baldassare Garzotto. marana e calle del Traghetto44. longheniana, oppure di Domenico
Estintisi i Morosini del Giardin, con Visto quanto detto, è da respingere Rossi o anche dei Sardi, dal momen-
la scomparsa di Zan Domenico q. un’attribuzione al Longhena dell’ar- to che questo motivo nei palazzi ve-
Alvise, o forse del figlio Alvise, nel chitettura e dell’arredo scultoreo del neziani è stato utilizzato, al più tardi,
sesto decennio del Settecento, i loro nuovo palazzo dei Galli, costruito per il cinquecentesco palazzo Cocci-
stabili passarono nel 1758 ai Moro- nel primo Seicento, la cui facciata na Tiepolo a Sant’Aponal.
sini di Santo Stefano in ordine alla aveva in comune tante particolarità L’architetto di palazzo Donà in rio
primogenitura istituita nel testa- di palazzo Pisani a San Vidal (figg. 7, Terà della Maddalena (forse Dome-
mento di Zan Francesco Morosini 18). I due portali conservati nel- nico Rossi) ha evidentemente ben
q. Alvise38. Una volta rimasto vuoto, l’odierna calle della Posta non pre- studiato il Morosini del Giardin,
l’intero palazzo fu affittato alcuni sentano, né nella loro sistemazione senza però produrre per intero una
mesi dopo per 720 ducati all’anno in un angolo ristretto, né nei dettagli composizione coerente (fig. 8)46.
(eccettuata la casa nuova dei Galli,
che restava appigionata ai baroni 8. Venezia, palazzo Donà
Tassis o Taxis fino alla fine del Set- in rio Terà della Maddalena.
tecento) a Lunardo Valmarana, a
suo fratello e ai nipoti, parenti lon-
tani dei Morosini del Giardin, a
“condizione che sia fatto un passati-
zio coperto, che comunichi dall’En-
trata alla Riva per le pioggie, e tem-
pi cattivi [...] et accomodato intie-
ramte il do Palazzo di tutto quello ha-
vesse bisogno”39. Questo corridoio,
visibile nella pianta del Catastico
Morosini e costruito dopo il rogito
dell’affittanza, conduceva dalla tor-
retta nord della fabbrica cinquecen-
tesca fino all’atrio perpendicolare
della fabbrica longheniana e distur-
bava gravemente la prospettiva del
cortile40.
Caduta la Repubblica, nel 1802 gli
stabili a San Cancian pervenirono,
attraverso vicende giudiziarie non
interamente chiare, al ramo povero
dei Morosini di San Giovanni Late-
rano, cioè ai figli di Ferigo Morosini
q. Piero41. Questi ultimi, per com-
pensare il passivo lasciato dal padre,
cercarono più volte, a partire del
1819, di alienare il palazzo: trovaro-
no l’acquirente Antonio Maraspin,
un truffatore che cominciò presto a
smantellare il fabbricato senza aver-
lo mai pagato42. Invano i Morosini e
la Congregazione Municipale cerca-
rono di fermare la rovina. Nel set-
tembre 1820, la parte corrisponden-
te al rio era già stata demolita fino
alla travatura del primo piano nobi-
le43. Alla fine fu risparmiata solo la
parte meno pregevole, cioè la casa
vecchia dei Galli. La mancata realiz-
zazione di un progetto di Giovanni
Fuin del 1820, che prevedeva la tra-
sformazione neoclassica di una pic-
cola parte dell’enfilade prospiciente
il rio, ha permesso che il pianterre-
no bugnato restasse come noi lo ve-
diamo oggi. Utilizzando probabil-
198 Carte d’archivio
Purtroppo non si è conservata la sua serie di incisioni del 1703, è da biltà. Come la Frank dimostra nello
planimetria di questo palazzo, de- allora accettata. Ma sussistono in- stesso libro, altre famiglie mostrava-
molito a metà verso il rio retrostan- certezze soprattutto sulla sua data- no un comportamento ben diverso
te e tagliato a pezzi nella parte rima- zione47. In una recensione del 1973, da quello presunto dei Belloni: gli
nente, durante la prima metà del- Douglas Lewis affermava che il pa- Antelmi facevano eseguire il rifaci-
l’Ottocento. Dalla relativa mappa lazzo sarebbe stato costruito a parti- mento della loro casa dominicale
del Catasto Napoleonico emerge re del 5 gennaio 1648 – presunta da- nel 1639, sette anni prima della loro
che aveva una tipologia a forma di ta dell’aggregazione del committen- ascesa alla nobiltà50. Possiamo ag-
“C” con un cortile laterale. Come te Bortolo Belloni alla nobiltà vene- giungere ancora i Van Axel, divenu-
sempre, le piante realizzate da An- ziana, che però ebbe luogo esatta- ti nobili nel 1665 ma sistemati nel
tonio Visentini per la sua Admiran- mente un anno prima, il 5 gennaio loro palazzo già nel 1652 oppure i
da Urbis Venetae sono inutilizzabili 1647. Questa data fu successiva- Minelli, patrizi dal 1650, che acqui-
ai fini di una ricostruzione, ma ci in- mente ripetuta senza ulteriori inda- starono la dimora alla Madonna
dicano almeno che esisteva anche gini48. Recentemente, Martina dell’Orto solo dodici anni dopo il ti-
qui una scala a chiocciola, la cui Frank ha voluto identificare la ven- tolo nobiliare, tutti evitando così
funzione però ci sfugge. La posizio- dita a livello, datata 1647, della “Ca- una gravezza in più potenzialmente
ne dell’unico portale fuori dell’asse sa da statio posta in questa Città micidiale51.
immaginario, e la composizione pa- parte in contrà di San Stai, et parte Essendo quindi l’unico terminus an-
ratattica con finestre singole nei pia- in contrà di San Giacomo da Lorio te quem sicuro quello fornito dal te-
ni superiori, ci fa supporre che an- [...] insieme con tutte le case conti- stamento del committente del 1655,
che palazzo Donà non avesse un gue nella detta Contrà di San Gia- secondo il quale l’eredità di suo zio
portego centrale. como da Lorio in corte detta scu- Vincenzo avrebbe reso possibile
ra”, come preparativo sia dell’ac- l’acquisto e la costruzione dell’edifi-
Molto meno complesso, ma per cer- quisto della nobiltà sia della riquali- cio, appare opportuna una ricostru-
ti aspetti simile, risulta il caso di pa- ficazione della propria casa da sta- zione dei passaggi di proprietà52.
lazzo Belloni a San Stae sul Canal zio49. Non è però per niente provato Bortolo Belloni, allora abitante nel-
Grande (fig. 15). L’attribuzione a un legame fra la costruzione del pa- la contrada di Santa Maria Zobeni-
9. Venezia, palazzo da Lezze Baldassare Longhena, riportata per lazzo e questa transazione finanzia- go, acquistava la maggior parte de-
a San Marcilian. la prima volta da Carlevarijs nella ria, oppure con l’acquisto della no- gli immobili a San Stae in due setti-
mane, a partire dell’ultimo marzo
del 1632: da Oratio e Zuanne Mora-
na una “proprietà de terra et de Ca-
sa da Statio coperta et discoperta
[...] in Calle detta dal meglio sopra
il Canal grande“ per novemila duca-
ti; da Zan Andrea Robobelli “il sta-
bile over fabrica detta la teza” per
1300 ducati; e dai fratelli Marmotini
uno “stabile sive Casa da statio [...]
in soler, et à pe pian con suoi Maga-
zeni da oglio sotto di essa” per 3700
ducati53. Belloni fece cominciare su-
bito i lavori, unendo i fabbricati e
abbattendo magazzini a favore di
un cortile grande, così che la sua
nuova casa era in gran parte finita
nel febbraio 1633, undici mesi dopo
l’acquisto degli immobili54. Nel gen-
naio del 1636 comprava ancora per
tremila ducati sette case d’affitto in
Corte Scura, toponimo tuttora esi-
stente55. Lo svolgimento in tempi
brevissimi è segno di una progetta-
zione così ben organizzata e pensa-
ta, che una datazione dell’intero
complesso negli anni 1632-1636 pa-
re trovare giustificazione56. Il fatto
che palazzo Belloni è frutto dell’in-
corporazione di diversi fabbricati
preesistenti, potrebbe essere una
causa della rovina in cui versava il
palazzo all’inizio dell’Ottocento,
ma non spiega ancora sufficiente-
mente l’organizzazione dei piani57.
L’assenza di un secondo piano nobi-
le equivalente al primo non è insoli-
Carte d’archivio 199
ti in pietra d’Istria venivano imme- stono ancora oggi nel campo del-
diatamente incluse nelle costruzioni l’architettura profana di Venezia, a
ex novo. Tra questi è da annoverare cavallo tra Cinque e Seicento, per
anche palazzo Sarotti, la cui attribu- poter esprimere un’attribuzione dei
zione a Baldassare Longhena, vista palazzi Da Lezze e Sarotti. In en-
la datazione, dev’essere respinta. trambi affiorano alcune affinità con
le botteghe sotto la Scuola di San
Ridefinito così il corpo dei palazzi Teodoro verso calle del Lovo (com-
longheniani, si pongono vari pro- pletate tra il 1609 e il 1612, poiché
blemi riguardo allo sviluppo stilisti- date in affitto già in questi anni86), e
co di Baldassare Longhena. I dati quindi opere di Tommaso Contin,
fin qui raccolti hanno condotto a far una figura su cui mi riprometto di
luce su problematiche finora analiz- ritornare presto. Altri motivi di pa-
zate passivamente, e quindi possia- lazzo Sarotti sembrano rimandare a
mo produrre ulteriori riflessioni in Francesco Smeraldi, defunto però
merito: in particolare mettere sotto poco dopo l’inizio dei lavori. In pa-
inchiesta tutte le opere tradizional- lazzo Belloni, le zone del marcapia-
mente attribuite al grande architet- no tra mezzanino e piano nobile,
to, ma la cui attribuzione risale sol- nonché nel pianterreno del cortile,
tanto a stampe settecentesche. Oltre sono evidentemente ispirate a Ca’
il poco innovativo palazzo Basadon- Sarotti, ma nonostante l’impegno di
na a San Trovaso (la cui identifica- Longhena nel cantiere della Salute,
zione come opera parziale di Lon- negli anni qui proposti per la data-
ghena è stata una sorpresa, data an- zione87, questo palazzo è per motivi
che la mancanza di un’attribuzione stilistici da considerare opera sua.
nelle solite serie di incisioni), dei pa- In palazzo Da Lezze appare forse
lazzi giovanili del futuro architetto per la prima volta la concatenazione
della chiesa della Salute rimarrebbe tra i poggioli del portego e delle fi-
solamente palazzo Lolin a San Vi- nestre singole, nonché una trifora
dal, la cui paternità longheniana è con campata centrale allargata.
fondata sulla stessa debole base dei Quest’ultima soluzione, che sosti-
palazzi Da Lezze e Sarotti82. Ma le tuì, nella maggior parte dei casi, la
date la consentono, dal momento serliana nei palazzi veneziani sei e
che la nuova costruzione fu iniziata settecenteschi, fu poi adoperata da
al più tardi nel 1621 e certamente altri proti in Ca’ Mocenigo Casa
portata a termine prima del 163283: Vecchia, Ca’ Marcello a Santa Mari-
vista la somiglianza di alcuni detta- na e nei palazzi Minelli alla Madon-
gli con palazzo Basadonna, soprat- na dell’Orto, Morosini a San Tomà,
tutto nel cortile, l’attribuzione al Labia a San Geremia e nel distrutto
palazzo Lolin sembra giustificata, palazzo Priuli San Felice. Anche
almeno per quanto riguarda i lavori Pietro Bettinelli si ispirò a particola-
di tagliapietra. ri compositivi di palazzo Da Lezze
Una datazione dei palazzi Da Lezze quando eresse, intorno al 1640, il
e Sarotti posteriore a quella di pa- palazzo Flangini a Santa Maria Zo-
lazzo Lolin avrebbe infatti permes- benigo. Baldassare Longhena inve-
so di considerarli opere rappresen- ce avrebbe utilizzato la campata
tative dell’“attività del giovane Lon- centrale allargata solo una volta,
ghena, caratterizzata dallo sforzo di cioè in palazzo Belloni. Il prospetto
conferire al ‘modo veneziano’ una di palazzo Zane a San Stin ed il cor-
nuova monumentalità”84, deducen- tile di palazzo Bon invece presenta-
done una maturazione stilistica, vi- no, entrambi, logge con campate
sta anche la loro qualità innegabil- uguali88.
mente superiore a quella del palaz- La prima fase di palazzo Da Lezze
zo Lolin, che presenta difetti rileva- (1611-1617) era stata iniziata un po’
bili nei particolari e soprattutto nel- prima o contemporaneamente a un
le soluzioni d’angolo. Ma sia il Lolin altro notevole palazzo del primo Sei-
che il da Lezze sono ormai lontani cento, quello eretto per Alvise Pisani
dal rigore compositivo, dal ridotto q. Marc’Antonio nella contrada di
ma curatissimo vocabolario sculto- San Vidal, edificio “di bellissima
reo, dalla plasticità e dal consapevo- struttura, e considerabil grandezza
le chiaroscuro di Ca’ Sarotti (fig. con quantità di marmi inestimabile
17), mole davvero “di singolarissi- [...] comprese di vari case et lochi a
ma ordine di architettura” estranea quella vicini da lui comprati, non
alle case da stazio conosciute di Bal- tanto per renderla maggiore, quanto
dassare Longhena85. per farle piazza”, modificato con
Troppe sono le incertezze che sussi- ogni probabilità fino al 1619, quan-
Carte d’archivio 203
APPENDICE DOCUMENTARIA
Giacomo, et Iseppo Galli q. Batti- ste in contrà de Santi Apostoli, in- mento della ND Maria Galli, con-
sta, contentandosi vicendevolmente sieme con una casa, e casetta conti- sorte di s Francesco Giustinian. la-
di poter apoggiare li loro studietti al gue, come beni dell’heredità del q. scia al detto nob. Ho. suo Consorte
muro delle case di loro ragione po- Giacomo Galli, à favori della Signo- tutti li suoi mobili portati in dote
sta in contrà de Santi Apostoli, me- ra Maria Berlendi relitta del q. Gio Insieme con tutto il resto di cadauni
diante certa callesella, con libertà di Battista Galli, et ciò per essecutione suoi Stabili di qual si sia sorte sino
farli distruggere à loro piacere. di doi Sentenze di 17 Decembre ca- che viverà, potendo disponer di tut-
Anno 1610. 20 Marzo duto, una de ducati 2942, et l’altra to, ò parte di questo Residuo, come
N. 6 Bombasina, contiene supplica di ducati 3000, per le ragioni in meglio à lui parerà, senza haver
alli Proveditori di Comun, per parte quelle espresse, come in Summario obligo di render conto. E doppo la
del nob. Ho. s Marco Contarini, fò à suo luoco. sua morte quello resterà di detto re-
de Alvise, con quale ricerca, che li Anno 1623. 7 Novembre siduo sia diviso in due parti eguali,
sij concessa licenza di poter vender N. 13 Bombasina, contiene Termi- Una alli figlioli della signora Mode-
una casa rovinosa in contrà de Santi natione del Proprio à favor della sta Vendramina, moglie del signor
Apostoli. nob. Donna Maria Galli, Consorte Paulo Marioni, tanto maschi, quan-
Anno 1610. 7 Aprile di s Giaco Pisani, come succettrice to femine, e l’altra del signor Gio.
N. 7 Bombasina, contiene supplica nelli beni del q. Iseppo Galli suo Antonio Girardi suo Germano, et
del detto nob. Ho. Contarini, che Padre per la quale vengono estratti, non essendovi lui, li suio figlioli tan-
havendo venduta la detta Casa, in et assegnati alla medesima stabili in ti maschi, quanto femine. Soggiun-
ordine alla licenza concessa, per du- Venetia in Contrà de Santi Apostoli gendo nella soscrittione di detto Te-
cati Seimille alli Signori Giacomo, e per il valore di ducati disdottomille, stamento, come intende che in que-
Z. Piero Galli, resti fondato un livel- cioè Una casa sopra il Rio di Muran sta seconda parte venghino al bene-
lo sopra li beni di loro ragione del et caratti cinque e mezo del corpo di ficio anco li figlioli maschi, e femine
detto capitale, et in caso di franca- caratti 24 di un’altra casa sotto la della q. Signora Isabella Girardi fù
tione sij deposito in Cecca, sino che medesima. madre d’esso signor Gio. Antonio.
sarà investito in fondo sicuro per re- Anno 1626. 7 Novembre Anno 1663. 5 Decembre
star condicionato in ordine del Te- N. 14 Bombasina, contiene Senten- N. 25 Bombasina, contiene Intro-
stamento del q. s Piero Contarini, fò za à legge all’officio del Mobile à fa- missione dell’officio di Sopragastal-
de s Ruzzier fatto l’anno 1527. 30 vore dell’Ecc. signor Egidio Paga- do à favor dell’Ecc. Egidio Paga-
luglio soscritta da Angelo Porcivita. nucci già marito della q. Signora nucci, di tanti caratti di una casa di
Anno 1610. 7 Aprile Sulpicia q. Francesco Girardi, et muro coperta de coppi, in solaro, et
N. 8 Bombasina, contiene Termina- Isabella Galli q. Battista iugali, co- à pe pian, con corte, et intrada, po-
tione de Proveditori di Commun à me subintrato nelle ragioni, et attio- sta in contrà de Santi Apostoli, te-
favore di detto nob. Ho. Contarini, ni del restante credito dotale per nuta ad’affitto dal nob. Ho. s Carlo
al quale concedono al medesimo la sua portione in virtù di contratto di Gonzaga Prencipe di Solferino,
facoltà di far il livello ricercato, con nozze 1602. 12 Gennaro, et in vigor d’affitto di ducati 300 all’anno ba-
le conditioni, e forme in detta sup- de suoi titoli, contro li beni di ragio- stino alla sodisfazione di una Sen-
plica dichiarite. ne delli q. Giacomo, e fratelli Galli tenza à leze seguita al Mobile 22
Anno 1613. po Aprile q. Battista, sive loro heredi. Agosto 1661, come in summario, ri-
N. 9 Bombasine, contengono scrit- Anno 1630. 15 Gennaro levante la somma di ducati 1400,
tura di conventione seguita tra il N. 15 Bombasina, contiene Con- nec non di un’altra sentenza de Go-
nob. Ho. s Alvise Moresini fò de s tratto di Nozze seguito trà la nob. vernatori dell’Intrade, 22 Zugno
Piero, et li signori Giacomo, e fra- Donna Maria Galli, relitta s Giaco- passato di ducati 83 gr. 8
telli Galli, sopra le differenze trà mo Pisani, et il nob. Ho. s France- Anno 1664. 21 Aprile
dette parti vertite per occasione di sco Giustinian, fò de s Daniel, Con N. 30 Bergamina, contiene Instro-
un chiamor fatto per nome di detto dote di ducati quarantasettemille. mento d’Acquisto fatto sino li 26
s Alvise sopra la fabrica di detti Gal- cioè. Una casa grande nova posta Gennaro 1663, per l’Ecc. Egidio
li nello Stabile confinante con le ra- sopra il Rio de Santi Apostoli in due Paganucci dall’officio di sopraga-
gioni Moresine. Per il che resta con- solari per ducati Vinti mille. Un’al- staldo di caratti 61/4 di detta Casa in
venuto nel modo, e forma lunga- tra casa grande in due solari, per contrà de Santi Apostoli, per debito
mente dicharita, et ciò stante detto ducati Dodecimille. Et tre altre ca- dell’heredità Galli, per prezzo di
nob. Ho. Moresini si rimove dal suo sette contigue alle dette, per ducati ducati 1483, giusta in tutto, et per
interdetto. Duemille. Il resto in beni di fuori. tutto alle antescritte Intromissione,
Anno 1620. 19 Novembre Anno 1630. 15 Gennaro e polliza d’Incanto, in ragion di du-
N. 10 Bombasina, contiene Succes- N. 16 Bombasina, contiene termi- cati 209 il caratto. Con dichiarazio-
sione ottenuta all’officio del Pro- natione del Proprio à favor della ne di haver fatto il detto Acquisto
prio à nome della nob. Donna Ma- detta nob. Donna Maria Galli Giu- per nome di Mons. Reverendisso
ria Galli q. Iseppo, et consorte del stinian, con la quale vien impartita Gio. Francesco Moresini Patriarca
nob. Ho. s Giacomo Pisani nelli be- facoltà alla medesima di poter estra- di Venetia. Vedi possesso ut ibi. Per
ni, e ragioni di detto Signor suo Pa- er tanti caratti della casa à lei asse- atti di detto officio. Gasparo Accer-
dre morto ab intestato, nec non nel- gnata 7 Novembre 1623, quanti ba- bi Nodaro ducal. Vedi etiam sua no-
l’heredità del q. Giacomo Galli suo stino per sodisfare un debito di du- tificatione in forma.
Zio. cati 1240, del q. Iseppo Galli suo Anno 1664. 19 Gennaro.
Anno 1621. 11 Febraro Padre. N. 38 Bombasina, contiene Intro-
N. 12 Bombasina, contiene Intro- Anno 1652. 8 Agosto missione del Sopragastaldo sopra
missione fatto sopra due Case, po- N. 23 Bombasina, contiene Testa- una casa, sive tanti caratti della me-
Carte d’archivio 205
desima, di muro coperta di coppi in stoli, tenuta ad’affitto dalli signori Anno 1666. 27 Luglio
soler, et à pe pian, posta in contrà de Biasij, come beni di ragione dell’he- N. 63 Bombasina, contiene Polliza
Santi Apostoli, tenuta ad’affitto dal redità della q. N.D. Maria Galli de- del Sopragastaldo di tanti caratti di
NH s D. Carlo Gonzaga Prencipe bitrice in virtù di Sentenza à legge una casa di Muro coperta di coppi
di Solferin, paga ducati 300, come della corte del mobile 23 luglio in due solari, posta in contrà de
beni di ragion di D. Giacomo Galli, 1665 seguita à favor di D. Gio. Bat- Santi Apostoli, tenuta ad’affitto dal
e fratelli, sive sua heredità. Et que- tista Benvenuti, come à dietro. Per nob. H. s Carlo Gonzaga Prencipe
sto in essecutione di una Sentenza à prezzo di ducati 173 il caratto. Con di Solferin. Item di tanti caratti di
leze di 7 luglio 1664 à favor del- possesso in forma. Per atti di D. un’altra casa ut supra, nella soda
l’Ecc. D. Egidio Paganucci q. Gero- Agostin Zon Nodaro Ducal. contrà, tenuta dalli signori Biasij,
lemo per ducati mille salvo error. Anno 1665. 28 Novembre come beni di ragione dell’heredità
Anno 1664. 25 Febraro N. 54 Bombasina, contiene deposi- del q. nob.Ho. s Giacomo Pisani,
N. 39 Bombasina, contiene Polizza to di Monsigr Reverendmo Patriarca nec non della nob. Donna Maria
d’Incanto del Sopragastaldo, di tan- sodetto al Sopragastaldo di ducati Galli herede del q. nob. Ho. s Gia-
ti caratti della prenominata Casa doicento trentauno, L. 3:18 corren- como Pisani fù suo marito. Et ciò in
[...] Vedi deliberatione fatta à D. ti per l’importare di Vintitre Vinti- essecutione di Sentenza à leze 25
Zuanne Loredan, per nome di quatresimi di caratto del corpo di Agosto 1665 ut ante per ducati
Monsigr Reverendmo Gio. Francesco caratti 24 di una Casa posta in con- 3050, e spese. Dichiarando che det-
Moresini Patriarca di Venetia per trà de Santi Apostoli, quali furono ti beni siano venduti come beni di
ducati 209 il caratto. Vedi giro di deliberati à D. Fausto Zane per no- ragione della nob. Donna Maria
partite di caratti 5 2/6 salvo error. me di Monsr Illmo, et Reverendissi- Galli, relitta, et herede del q. nob.
Anno 1665. 29 Luglio mo Gio. Francesco Moresini Pa- Ho. Giacomo Pisani. Et furono de-
N. 44 Bombasina, contiene Intro- triarca di Venetia, et sono della Ca- liberati li caratti di detta prima Casa
missione per l’officio di Sopraga- sa tenuta dal nob. Ho. Gonzaga, co- al sr Giacomo Antonelli per ducati
staldo, di tanti caratti di una Casa di me beni di ragione dell’heredità 243 il caratto, et quelli della secon-
muro coperta di coppi in due solari, Galli, per prezzo di ducati 243 il ca- da in ragion di ducati 173.
posta in contrà de SS. Apostoli, te- ratto, comprese le spese. Anno 1666. 7 Agosto
nuta ad’affitto dalli signori Biasio, Anno 1665, 9 Decembre N. 64 Bombasina, contiene costitui-
Filippo, e Ludovico Biasij di affitto N. 55 Bergamina, contiene Instro- to fatto da D. Giacomo Antonelli,
di ducati 250, come beni dell’here- mento di Acquisto fatto [...] all’offi- che dichiara haver fatto l’acquisto
dità della q. ND Maria Galli debi- cio di Sopragastaldo dal detto Zane di tanti caratti delle doi sodette case
trice, et ciò in virtù della contra- [...] et ciò in vigor d’Intromissione er nome di Monsigr Reverendmo Gio.
scritta Sentenza. 17 Settembre 1665, in essecutione Francesco Moresini Patriarca di Ve-
Anno 1665. 3 Settembre di Sentenza à leze 12 Febraro 1646, netia.
N. 47 Bombasina, contiene Polliza come in summario, à favor di D. Vi- Anno 1666. 13 Agosto
d’Incanto del detto officio sopra vian Berlendi ut in ea. come beni di N. 68 Bergamina, contiene Instro-
tanti caratti di detta casa tenuta ragione della q. ND Maria Galli, mento di Acquisto fatto al Sopraga-
ad’affitto dal detto Biasij, in contrà consorte del q s Francesco Giusti- staldo da D. Giacomo Antonelli,
de Santi Apostoli, come beni di ra- nian, fò de s Daniel. Per atti di det- per nome di Monsignor Illmo Gio.
gione dell’heredità della q. ND Ma- to officio, soscritto da D. Gasparo Francesco Moresini Patriarca di Ve-
ria Galli debitrice in virtù di Sen- Acerbi Nodaro Ducal. netia di caratti sei, quarti tre di
tenza à leze del Mobile 23 luglio 1665. 28 Novembre. Vedi ibi Costi- un’altro caratto, sive per ducati 70
1665 à favor delli sigri Gio. Battista tuito di dichiaratione del detto Zane d’entrata all’anno d’una casa posta
Benvenuti, et Isabella Paganucci, d’haver fatto il detto Acquisto per in contrà de Santi Apostoli, tenuta
cadauno per la sua contingente por- conto, e nome di detto Revmo in for- dalli signori Biasij per ducati 250 al-
tione, in tutto per ducati 1471. qua- ma. Per atti detti. l’anno. Item di altri caratti sei e me-
li caratti furono deliberati al detto Anno 1666. 30 Giugno zo, et due vintiquatresimi d’un altro
Benveunti per ducati 173 il caratto. N. 61 Bergamina, contiene Instro- caratto, sive per ducati 96 d’entrata
Con possesso in forma. mento di Acquisto fatto all’officio all’anno di un’altra casa in detta
Anno 1665. 12 Settembre di Sopragastaldo da D. Giacomo contrà tenuta dal Gonzaga per du-
N. 48 Bombasina, contiene Costi- Antonelli per nome di Monsignor cato 350 all’anno [...] Per prezzi di
tuito del detto signor Gio. Batta Illustrissimo, et Reverendissimo ducati 173 il caratto della casa Bia-
Benvenuti, col quale dichiara haver Gio. Francesco Moresini Patriarca sij, et ducati 243 il caratto della Ca-
fatto il detto Acquisto per conto, e di Venetia, di Una Casa in solaro pa- sa Gonzaga. Vedi Possesso in for-
nome di Monsig. Reverendissimo ga ducati 30, et due altre casette ma. Per atti di detto Officio. Per
Gio. Francesco Moresini Patriarca contigue alla medesima pagano du- mano di D. Agostin Zon Nodaro
di Venetia. cati dieci l’una, et sono quelle ne- Ducal.
Anno 1665. 22 Settembre gl’atti antecedenti al medesimo deli- Anno 1668. 6 Luglio
N. 53 Bombasina, contiene Instro- berate, tutte poste in contrà de San- N. 70 Bombasina, contiene Polliza
mento di Acquisto fatto per il Reve- ti Apostoli, come beni della q. N.D. d’Incanto dell’officio di Sopraga-
rendissimo Monsignor Gio. France- Maria Galli relitta s Giacomo Pisa- staldo sopra la restante portione,
sco Moresini Patriarca di Venetia, ni, per prezzo di ducati Settecento cioè Undeci decimi sesti del corpo
dall’officio di Sopragastaldo, di Ca- Sedeci. Et ciò in virtù di Sentenza ut di caratti 24 di una casa di Muro in
ratti Nove, e tre settimi d’un altro ante. Per atti di detto Officio. Ago- due Solari, coperta di coppi, posta
caratto del corpo di caratti 24 d’una stin Zon Nodaro Ducal. Vedi Pos- in contrà de Santi Apostoli, tenuta
casa posta in contrà de Santi Apo- sesso in forma ut ibi. ad’affitto dal nob. Ho. s Carlo Gon-
206 Carte d’archivio
zaga Prencipe di Solferino per du- stro, e capitello Salta fuori del Muro morti nelle crociere di do terzo pato
cati 350 all’anno. Item una restante in cima il pilastro onze 3, uno di dtti di Luse piedi 61/2 requadrati come
portione, sive caratti 5 1/6 d’un’ altra pilastri forma Cantonal - L 824:12 Sopra L 236:=
casa ut supra, et in detta contrà te- 2. per un altro Porton piu picolo 19 per Doi cantonaletti in detto pat-
nuta ad’affitto dalli signori Biasij Sotto la logia intra a dette Scale con to con regoloni basi, e Cimase alti
per ducati 250 all’anno, come beni pilastri alla Rusticha fatti a bugne in piedi 81/2 L 48:=
di ragione dell’heredità della q. D. Luce piedi 4 onze 9 alto Sin Sotto il 20 per quattro voltesini su do patto
Isabetta Galli, et delli signori Gio. Volto piedi 9 e onze 7 con Scalin alle Lunette Luse piedi 61/2 L 68:=
Antonio, et Angelica Girardi debi- Sotto Lungho piedi 5 onze 3, largho 21 per Cimase Ligano quelle Sopra
tor, et respettive obligati alla sodi- onze 171/2 con Erte Larghe, per li pilastri sù il do pato, e ramo di Sca-
sfattione à leze dell’officio di Procu- Grossessa onze 151/2 alte piedi 6 on- la piedi 51 onze 8 L 245:9
rator 18 luglio 1664 à favor del- ze 6 compreso il dado sino all’impo- 22 per il pilastro nel 4o patto in tre
l’Ecc. Egidio Paganucci per li nomi sta con Sue imposte e Volto Soaza- facciatte requadrato come Sopra
come in quella. Ad’istanza di Mon- do dentro e fuori con Serragia dop- con regolon, base, e cimase alto in
signor Illmo, et Revmo Gio. Francesco pia dentro a balaustro angoli requa- tutto piedi 9 onze 3 L 200:=
Moresini Patriarca di Venetia, et co- drati si di dentro come di fuori con 23 per tre contra pilastri alti piedi 8-
me cessionario del q. s Francesco pilastri, et alette alte conpresso il 9-requadrati come gl’altri con dadi
Giustinian, fò de s Daniel [...] Scalin, base, fusto, e Capitello piedi base e cimase L 236:=
Anno 1668, etc. 91/2 Sono li detti in vivo onze 12, et [...]
N. 71 Bombasine, consistenti in Ordine Dorico con suo Architrave 27 per doi balconi nel do patto guar-
molti voluminosi Processi, conten- sopra i capitelli con Suoi triglifi, e dano Sopra le reque piane doi lun-
gono carte diversi attinenti alla lite cornse di Sopra da’ Un Pilastro al- ghe piedi 6 onze 9 l’una larghe onze
trà il Revmo Monsr Patriarca Gio. l’altro in Lezenatto con onze 4 di 18 in Luce piedi 5-8 Erte quattro
Francesco Moresini sopra il chia- Laterna li pilastri Saltano fuori del compresi 1 dado alte piedi 8 onze 9
mor fatto dal Nob. Ho. M Angelo muro onze 4 L 685:= d’una pietra e meza a morello gros-
Moresini Procurator di S. Marco 3o Nel pmo pato delle Scale apepiano se onze 11/2 batuda, batude da ben a
sopra la fabrica di detto Monsr Illmo prencipali per il Pilastro della tressa torno come Sopra Cimase 4 legato
nella Casa à S. Cancian stante che di mezo, con regolon, basse, e cima- queli di contra pilastri L 490:=
detto sr Procurator ne habbi ius per se supra lavorato in tre faciate a par- 28 Nel 1/5 pato Entra nel pian No-
caratti 21/2, et una terza parte di me- timenti con Suoi cavetti va contra bille per pilastro requadrato in tre
zo caratto. Laltro Lungho in tutto base, rigolon facciate con regoloni, basi, e cimase
Item Altra lite trà detto Monsr Illmo, Pilastro, e cimase piedi 8 onze 6 con in altesa di piedi 9 onze 3 L 200:=
et li sigri Paulo Marioni, come Padre Sue Lucarne in Spigolo lungo onze 29 per tre contra pilastri in detto
di famiglia de suoi figlioli, procreati 15 per quadro L 196:= patto requadrati come in do alti pie-
con la q. Modesta Vendramin fu so- 4 per due contra Pilastri per banda di 9 onze 3 compreso regoloni, basi
rella della q. ND Maria Galli, et Fi- di de Pilastri con Sue Lucarne con e cimase L 236:=
lippo Salvioni per nome delle signo- regoloni, base e cimase requadrati [...]
re Malgaritta, e Cattarina sorelle Gi- in partimento alti in tutto cioè rego- 34 nel 6to patto di da Scala per il pi-
rardi q. Antonio, sopra l’appellatio- lon base un pilastro e cimasa piedi lastro requadrato in 3 faciate con re-
ne al Superior da loro annottata alle 81/2 149:12 goloni, base, e cimasa, alto in tutto
vendite de stabili in contrà di San 5 due cantonaletti nelli Cantoni di piedi 9 a L 200:=
Cancian, e Santi Apostoli, et sopra detto pato alti piedi 81/2 l’uno com- [...]
la loro dimanda di taglio delle me- preso regolon, base, Cantonal, e ci- 41 Nel 7o patto delle Scale prencipa-
desime come pregiudicali alle loro masa con Lesene in spigolo L 48:= li per un pilastro, in tre facciate
ragioni pretese nelli beni Galli. [...] [...] schietto longo in maestà grosso on-
14 per due Balconi di detto patto ze 14 con regolon base e cimassa al-
3. Archivio di Stato di Venezia, No- guarda sora le requie con piane Lar- to in tutto piedi 8 onze 3 con Lese-
tarile, Atti b. 3710 (Notaio Domeni- ghe piedi 61/2 tirate a morello grosse ne L 170:=
co Garzoni Paulini) onze 7 Larghe onze 18 in Luse piedi 42 per tre contra pilastri Schietti
5; Erte alte compreso i Dadi piedi 8 con regoloni larghi onze 15 in mae-
[Pietre] Nove di Una piera e mesa tirate amorello stà lunghi piedi 8 onze 3 con lesene
Laus deo et Mariæ Virgini grosse onze 71/2 batude da ben den- L 162:=
Copia tratta dal ristreto de conti di tro, e fuori con quattro Cimase So- [...]
fattura di Mistro Giermo Garzotto in pra i Suoi volti in Luse piedi 5 Luno 47 per Una porta in do patto alta
Pietre Nove in pietra viva L 490:= piedi 61/2 largha in luce piedi 31/4
pmo no 1 per il porton prencipale nel- 15 per Cimase Ligano quelle di pila- de’Una piera và nelli Camerini della
l’Intrada del Palazzo a piedi della stri Sul ramo e patto piedi 34 e [?] 8 a Casa vecchia L 75:=
Scala con Scalin lungho piedi 6, lar- L 164:15 48 nell’8o patto dove si Intra nelli
gho piedi due grosso onse Sei con 16 per un pilastro nel 3o ramo di Camerini per doi contra pilastri con
pilastri alla rusticha, et Erte con Su- Scala con regolon, base, e cimasa al- regolon base, e Cimasa, Lungha
ger Doppio Lega Le imposte del to in tutto piedi 8 onze 9 in tre facia- piedi 71/2 L’uno larghi onze 141/2
Volto Senza il mascheron alto Sin te tutto come li sudti L 200:= con Lesene L 140:=
Sotto il Volto piedi 14 onze 3; Lun- 17 per tre contra pilastri in detto pat- [...]
gho in Luce pied 41/2, e Li Pilastri al- to con regoloni basi e cimase alti piedi 55 per un porton a volto Entra nella
la rusticha alto piedi 15 onze 7 com- 8-9-requadrati come Sopra L 221:= Scala del Soler di sopra con due
preso regolon, basa, fusto de pila- 18 per tre Volti Sopra detti pilastri Scalini, Dadi Erte, imposte, volto e
Carte d’archivio 207
Seraglia balaustrata, con angoli re- na soazatta alti piedi 6 onze 8 Lar- fuori L 640:=
quadrati, e cornise in Lusenata nel ghi piedi 3 onze 9 L 750:= 100 per tre porte mandolate in det-
mezo sotto il giocciolatorio di una 86 per due altri Balconi Simili nella ta faciata di una piera e meza frega-
piera e 1/2 tirata a morello dentro e Stanza verso tramontana L 250:= te, e lustrate, Soazate dentro e fuori
fuori con Lambello in spigolo luce 88 per li due portoni delle Scale con Suoi Sogeri Sotto L 740:=
piedi 4 Erte Sin Sotto la imposta Prencipale del pian Nobile a volto 101 per una altra porta pur mando-
piedi 7, imposta onze 9, volto onze in pilastri di ordine corincio luse lata và in una camera punta alle
4 di dretto L 330:= piedi 5 onze 2- Erte alte piedi 71/2 ti- scalle secrette de una piera soazata
[...] rate a morello grosse onze 6 in 7 di in maestà con Soger Sotto di Una
66 per due piane per li Balconi de una piera e meza batudo da ben piera e meza L 185:=
Camerini guardono sopra le requie dentro via, con sotto base imposte, 102 per una napa alla francesse
di una piera e meza luse piedi 31/2 - e Volti Soazadi cartelle in mezo la mandolata, Erte e Soger di Sopra
doi Erte alte piedi 31/2, e Suo Soger seraglia con angoli requadrati di re- Soazatta lagha [sic] piede uno in lu-
d’Una piera L 67:10 levo con quariselli 3 con suoi basi, ce piedi 4 onze 9 alta piedi 3 onze 9
67 per due fenstrini nella torre Ver- pilastri, e Serraglie, un pilastro fatto con cavazali e foger L 186:=
so campiello della Cason piane due contro nel porticho, Sino li quarisel- 103 per due nape alla francese Pa-
doi longhe piedi 6 onze 6 larghe on- li sotto basi e cimasa alti piedi 3 in vionate in dette camere in luce piedi
ze 20 grosse onze 5 L 78:= circa onze 18 li pilastri alti piedi 8 5 alte piedi 4-3 grosse onse 12 [...]
[...] onze 11 conpresa la base in vivo on- basi e Capitelli Dorici di Marmo
74 per Gorna piedi 50 Sopra la re- ze 13 Salta fuori del muro onze 51/2 Greco con friso verdon da Genova
quie in 3 faciate L 300:= per li capitelli la pietra greza e l’ar- cortellà nel meso di Marmo fino con
75 per tre fenestrini nella Scala del- chi trave Sopra detti Portoni piedi foglia intagliata, e cornose a mode-
l’Ultimo Soler Sopra la requie in lu- 17 con Sogeri di Sotto, e Cavazzali glioni con cavazzali e fogheri frega-
ce piedi 4 alti piedi 6:8 di Una piera sotto li quariselli tutti due detti por- ti, e lustrati L 1091:4
e meza a dretto Muro piedi 73 toni L 1124:= 104 per Banchetto nel dismontar
L 255:10 89 per il Porton in do piano Serve al- delle Scale Secrette dietro la scala
76 per Una porta alta piedi 8 onze 3 la Scala a Lumacha avolto in luse alumaga pdi 101/2 largha onze 10 tira-
luce piedi 41/2 và nel guarda robba piedi 5 onze 2 Erte alte piedi 71/2 di ta a morello Serve per impiombar li
di una piera e meza a dretto muro Una piera e meza tirate a morello ferri delli patti delle dette Scale a L
batuda da ben dentro e fuori batude da ben dentro via con doi ... il piede L 30:=
L 110:= Sotto base, e doi imposte con volto 105 altra banchetta nell’altri 4 patti
77 per il Soger da porta da Giesiola soazato con angoli requadratti, e Se- di dette Scale piedi 10 per patto fan-
di una piera L 12:= ragli, con quatro pilastri, et una no pdi 40 L 92:=
78 per la porta dentro in Gesiola al- aletta in contro ordine Corinto con 106 per Scalini soazadi della da Sca-
ta piedi 6 luce piedi 3 di una piera quariselli di cimase, e Sotto base al- la Secretta compresi li pati no 76
tirata a morello batuda da ben den- te [...] sotto l’imposta piedi 4-2, e so- fuori del muro pdi 3 lavorati di tutto
tro a dretto muro di dentro via pra piedi 2-3 con Suo architrave con patti octo compressi L 1254:=
L 70:= Sopra L 975:= 107 per modeioni Sei in coa di Gaza
79 per tre porte nella Scala [sic] del [...] lunghi piedi due larghi onze 10 gos-
Soler di Sopra fuori di Squadra alte 94 per doi finestroni Verso a tra- si onze 9 con sue scette drette battu-
piedi 61/2 luce piedi 3 d’Una piera e montana nella Camera in facia la te da ben L 39:=
mesa, tirate a morello batude da Scala Nobille alti fino allo dedi pie- 108 per due porte mandolate nel
ben dentro via L 346:10 di 9 luse piedi 4 d’Una piera e meza pian Nobile Soazate dà una Sol par-
80 per un Soger d’una piera e mesa con Volto a morello, et onze 4 di te [...] e una con il Scalin Soazado,
luce piedi 31/2 ad’una porta finta in dentro con piana Sotto Soazata Sue et una con il Soger, una alta pdi 8 et
una Camera verso Ponente L 13:10 Gornette, e maneghe di fuori via l’altra piedi 71/2 con onze 6 di batu-
81 per due porte alte piedi 6 luse L 406:= da L 250:=
piedi 3 larghe onze 16 tirate a mo- 95 per tre porte mandolate fregate e 109 per due altre porte mandolate
rello dentro e fuori una và nella ca- lustrate in Scala Nobile verso la fa- in detta Sala una con Soger di sotto
mera penultima l’altra nelle Scale ciata prencipale alte piedi 8 Soazate, l’altra con due scalini mandolati
Secrette L 220:= e quella della Giesiola a Squadra uno lungo pdi 51/2 l’altro in luse pdi 4
82 per una porta di una piera e me- L 740:= una alta pdi 7-5 largha pdi 4 d’una
za tirata a morello dentro e fuori al- 96 per doi fenestroni simili ali so- piera e meza Soazata in maestà di
ta piedi 5 onze 9 luse piedi 3 nella pradetti L 376:= dentro a dretto muro lustrata l’altra
Stanza Smonta nelli Camerini vec- 97 per altri quattro fenestroni nelli alta pdi 8 d’una piera sovazada den-
chi L 100:= altri due Camerini in mezo d’una tro e fuori in luce piedi 4 L 360:=
83 per un balcon con feriate grande piera e meza tirati a morello con [...]
Sopra il guarda robba alto piedi 21/2 volto in Luce piedi 3 onze 7 alti sino 113 per due balconi nel mezado ap-
luce piedi 31/2 di una piera a dretto alli dadi pedi 8 con piana Sovazada po alla faciata alti piedi 7 luce pdi 31/2
Muro sopra la porta L 30:= L 770:= d’una piera e Soazata L 245:=
84 per un soglieretto di una piera [...] 114 per un Soger de pietra mando-
picola de luse piedi 3 in una tressa 99 per tre porte mandolate fregate, lata lustrato ad’una parta in detti
di parè smaltà L 6:= e lustrate nelle tre Camere grandi mezadi L 12:=
85 per balconi Sei nelli Camerini verso meso Giorno cioè Erte, e So- 115 per due balconi nel mezado ap-
2do Soler nel meso giorno di una gieri di Sopra alte piedi 8 luse piedi presso alle cusine de una piera e me-
piera e mesa tirati a morello con pia- 4 di una piera Sovazate dentro e za alti pdi 7 luce pdi 31/2 quadri và tra-
208 Carte d’archivio
montana tiratti a morello con piana 146 per cinque porte alla rustegha pergoli no 72 con dado L 1008:=
sovazada e feriade L 253:= de magazini nell’Entrata con Sogeri 188 per pozzi delli cinque pergoli
116 per una porta de una piera alta a bugno, e mascaron nel mezo con sono tutti piedi 36 a L 294:=
pdi 51/2 luse pdi 21/2 in detto mezado a Sua cornise di Sopra lunghe piedi 7 189 per pozzi delli altri quattro per-
dretto muro L 36:= onze 10, in luse pdi 3 onze 10 Erte a goli sono pdi 36 L 252:=
117 per il cantonal della faciata dal- bugne larghe onze 12 in maestà le 190 per 9 Gornette per detti pergo-
la parte di mezo di alteza pdi 81/2 erte in luse parte di pietra vecchia li lunghe pdi 5 l’una con sue maniche
conpresse 4 cadene di Sopra di onze L 930:= lunghe onze 20 l’una L 124:=
15 per quadro L 82:= 147 per architravi sotto li pedazzi 191 per piane ne’ 3 pergoli sopra il
118 per Balconi sei nelli magazini de volti nell’Entrata no 12, e contor- Cortil pdi 21 compresso il voltar te-
verso campiel della Cason di una ni 4 sono piedi 7 a L 3-10 il pie sta onze 27 per parte grosse onze 6
piera tirati a morello luce pdi 31/2 alti L 284:= Soazade con modioni Sei in Cartella
pdi 21/2 grossi onze 6 con sue feriade [...] L 630:12
a mandola L 312:= 162 per cornise a modioni in cartel- 192 per piane nelli due altri pergoli
119 per modioni quattro da camin in la nella facciata a mezo giorno piedi per parte al do lunghe pdi 6 onze 8
da faciata saltano fuori del muro una 80 fà gorna alta la Soaza one 9 Mo- l’una. larghe onze 33 grossi onze 6
pietra e meza grossi onze 12 L 40:= dioni e petenello longa piedi 21/4 in voltar testa onze 20 per parte sono
120 per la porta nelle requie và alle ca cavata in ... L 2320:= pdi 10 luna con due modioni a car-
cusine di una pietra e meza tirata a 163 per cornise suda nella parte di tella per una L 260:=
morello alta pdi 7 longa piedi 3 onze tramontana cumunica con ponente, 193 per li cinque fenestroni di detti
9 L 116:10 e volta testa al canton de requie que- pergoli alte le Erte compreso il
121 per una porta di dentro via nel- sta pdi 31 L 899:= qua[ri?]sello Sin Sotto l’imposte
l’andieto di una piera a dretto muro 164 per una porta nel 2do coridor piedi 10 onze 10 di una piea e meza
alta pdi 5 onze 9 lungha piedi 2 onze sopra la requie alta pi 6 luce pdi 3 tirati a morello grossi onze 7 con
9 L 38:= d’una piera a dretto muro L 40:= sue imposte alte onze 9 con volti
[...] 175 per un Scalin alla porta di piera soazadi on seraglie luce pdi 4 onze 9
138 per le doi colonne dell’intratta mandolata disende alla camera ver- [...] con angoli requadrati e cornise
alla rusticha giusto a quelle della log- so alla faciata prencipale nel pian sopra L 1737:10
gia con regolon alto onze 12, base al- nobile lungo piedi 41/2 L 16:= 194 per pozzo del pergolo di mezzo
ta onze 9 fusto della colona pdi 11:9 176 per un Scalin sotto alla porta in grande con maesta e rivolte pdi 251/2
Capitelli senza l’intaglio L 600:= capo il coridoro 2do dove habbita a L 7 il piede L 147:=
139 per li doi pilastri simili di gran- l’Illmo sr Gio franco nella Casa vec- 195 per pozzo delli doi pergoli a
dezza di dette colone fano cantona- chia lungho pdi 4 largo onze 15 parte di sudo senza rivolte sono pdi
li con regoloni, base, e pilastri dop- L 16:= 10 luno con il volta teta onze 8 a L 7
pij su li cantoni e capitelli senza l’in- 177 per due altri scalini a due parte il pie L 98:=
taglio L 400:= [a margine: si pone in de Camere vano nella Casa Vec- 196 per collonelli 10 per di pergoli
un pilastro per esser l’altro al n. 2] chia nel portico lunghi piedi 4 volta- sei da canton e quatro uguali requa-
140 per architrave sopra de colone, no testa da due parti L 42:= drati di rilievo L 200:=
e pilastri fa soffito soazado da doi 178 per un Soger di sopra di una 197 per colonelle 6 per detti pergoli
parti piedi 21 misorati una sol volta pietra e meza alla porta in faccia la a L 8 luna L 48:=
a pie disteso alto onze 11 a L 10:15 lumacha sopra la cusina luse piedi 3 198 per Fenestre nelli mezadi nella
il piede L 252:= onze 2 L 13:= faciatta principal no 7 alte piedi 7 in
141 per architrave lega il do e va à [...] luse pdi 4 d’una piera e 1/2 con una
bater nelli doi balconi sopra li por- 184 per cinque pergoli in Sala gran- piana soazada larga pdi doi erte tira-
toni delle scale in tutto piedi no 20 a de tre in Salla e due nel camaron te a morello sopra il sogier un inta-
L 4:10 il piede L 80:= grande sono tutte cinque piane pdi voladi con Friso, e cornise a L — lu-
142 per li sogieri sotto le doi colone 371/2 larghe pdi 31/2 soazade con gola, na L 1420:=
dell’intrada longi pdi 41/2 luno larghi graetto e pian hanno onze 27 per 199 per quatro balconi sotto il su-
onze 25 L 84:10 parte di voltar testa misurate a tor- detto in detta faciatta prencipal ser-
143 per il porton alla rusticha gran- no Sono pdi 42 con sotto modioni vono a magazeni di luse pdi 4 alti pdi
de nella requie con pilastri compa- [Xci] in Cortella longhi pdi 31/2 l’uno 21/2 tirati a merlo di una piera fuor
gni alli altrasti con regoloni e basi, e balaustrati con foglia in tagliata. Fe- disquadra di roba vechia con tutti
capitelli senza l’intaglio con archi- nestroni di dto piedi 41/2 in luse, le per feriade L 144:=
trave sopra lega quelli della entratta Erte compressi dadi Sin Sotto l’im- 200 per un cantonal nella faciatta in
con volto soazato dentro e fori, poste alte pdi 9 onze 6·7, imposte on- ponente ver tramontana di roba ve-
sfianchato, con cartella balesttrata di ze 9 volto soazato con onze 4 di chia con cadne 5, alto pi 81/2 onze 12
luse pdi 14, con scalin ò sogier da un dretto sua serraglia, et angoli requa- per quadro L 20:=
pilastro all’altro pie 13:4 L 930:= dratti di rilievo con sua cornise 201 per cantonal in ponente ver
144 per uno fazzon sopra detto por- L 2914:= mezzo giorno alto pd 8 onze 2 com-
ton dalla parte della requie soazadi 185 per altri quattro pergoli simili prese 4 cadene onze 12 per quadro
lungo pie 15:2, alto onze 12 groso a alli sudetti in da facciata L 2331:4 novo L 82:=
L 12 il pied in sircha L 82:10:= 186 per li colonelli di dti nove pergo- 202 per scalini sotto le colone della
145 per tutte le fasse nel selizado di li Xci da canton, et otto uguali re- loggia nel cortil longhi p[iedi] 50
cotto a partimenti longo onze 6 et quadrati in compartimento alti onze larghi onze 26 grosi onze 6 a L — il
atorno i muri Sora piedi 160 26 larghi onze 12 L 450:= piede L 325:=
L 192:= 187 per colonelle a tutti detti nove 203 per colonelle 8 alla rusticha or-
Carte d’archivio 209
de dorico con regolon alto pdi 1 largo scala L 26:= alta pdi 51/2 larga pdi 2:10 duna piera
onze 25 con base alta onze 9 alte le [...] L 38:=
colonelle in tutto pie 13:9 per una e 260 per il salizado a dissegno della
datta la piera per li capitelli, dette scala à lumacha con piere machiate Laus Deo et Mariæ 1679 adi
erano vechie ridotte in bona forma e parangone friso ator mandolato Conto fatto dalla fattura di tuti li
L 1640:= senza la Rosa di mezzo L 124:= Lavori fatti nelle pietre vecchie nel-
204 per doi contra pilastri posti al 261 per la Rosa dimezo tonda fatta la fabrica del q. Illmo et Eccmo Patriar-
muro alti come le colone con rego- di rimessi con friso mandolato cha di Venetia nel suo Palazzo in S.
lon di pietra per capitelli L 186:= L 52:= Cancian ed tutti detti lavori incon-
205 per piedi 50 architrave sopra le 262 per il salizo nel po pato da scala trati etc.
de soazado e fori fa sofitto quanto grande di Rossi da Verona, e marmi n° 1 Per Una porta soazada alta pie-
son grose le colonne a L — il piede gresi [greci] lungo pdi 14:6 largo pdi di 6 onze 8 di luse piedi 3 onze 10 di
L 550:= 6:7 a L — il patto fregato lustrato, e una piera e meza batudo di ben so-
206 per cinque ovadi con teler ator- legatto L 248:= no piedi 21 L 41:5
no longi pdi 41/2 grossi onze 6: a L — 263 per un friso mandolato lungo 2 Per Haver rebatudo da ben le due
luno L 580:= pdi 6 largo onze 13 in luse del pila- Erte del Porton che và nelle scale
207 per piedi cinquanta cornise à stro fregatto L 30:= delli Camerini alte piedi 61/2 di una
medemi sopra di ovadi alta onze 12 264 per il 2o patto della scalla lunga piera tirate à morello val L 15:12
a L — il piedi L 850:= pdi 14 largo pdi 6:8 L 248:= 5 Per un Balcon di robba vecchia
208 per faston in detta Faciata so- 265 per il 3o patto della come di so- cioe le Due Erte et Soggier di sotto
pra i spigoli pdi 55 alto onze 12 con pra do L 248:= di luse piedi 2 onze 9 alto piedi 3 di
cavetto a L — il piede L 302:10 266 per il 4o patto simile al sopra una piera val L 7:=
209 per balconi cinque in detta fac- detto L 248:= 6 Per Due Erte et Un Soggier al bal-
ciata nel guardaroba di una piera, e 267 per il 5o patto della scala simile con che guarda sopra la requia nelli
mezza tirati a merllo [sic] alti pdi 8 sopradetta L 248:= Camerini alte pied 3 onze 6, et il
luse pdi 4 piane soazzade a L — lu- 268 per doi scalini di dentro via del- Soggier di luse piedi 3 onze 6 val
no L 610:3 la porta alla rustica uno per porta L 8:=
210 per architrave sopra di balconi longi pdi 4:3 luno voltano testa da 7 Per Due fenestroni verso il Cam-
lunga tutta la Faciata e volta testa tutte due le parti sono in tutto pdi 12 piel della Cason verso mezo giorno
piedi 3 in circha ver 1/2 di in tutto a L — il pie L 32:= cioè quattro Erte Lunghe piedi 51/2
piedi 12 onze 9 a L — il piede 269 per una porta in caneva passa l’una, et Soggier di Sopra di luse
L 327:7 da una caneva alaltra alta pdi 51/2 in piedi 4 con due Zonte alle dette Er-
211 per il cornison, a modioni in luse pdi 21/2 di una piera L 40:= te di piedi 21/2 l’una tutto di una pie-
cartella, e dentello grossa la corni- 270 per un balcon era nella compu- ra val L 25:18
se onze 9 larga pdi 21/4 cavata in tistaria hora portatte in corte alto pdi 8 Per Haver reffatto due Balconzel-
piover piedi 76:9 a L — il piede 6 luse pdi 21/2 con piana L 40:= li nel do sito nella facciata d Tramon-
L 2225:15 271 per sedici pezzi di frissi nel cor- tana alta piedi 21/2 luse piedi 31/2 di
212 per la piera da campanella fatta til principal dove mancava il saliza- una piera L 19:12
à bugna con suoi Feri et ornatti do lungo pdi 2 onze 3 uno a L — il 20 Per Scalini no 105 delle Scale
L 24:= pie L 43:4 principali fatti di fattura lunghi pie-
213 per li doi portoni nella faciata 272 per doi modioni da camin sora di no 658 l’uno, larghi onze 12, gros-
principale con colone alla rusticha le caliselle diettro la casa vecchia ser- si onze 5 col suo baston, gresso, e
di quarti tre, con scalini, archi onze vano alla napa mandolata L 12:8 pian a L: l’uno L 630:=
25 luse pdi 6:3 con erte, e volti Fuori 273 per doi detti da camin sora le di 21 Per Scalini no 54 nella Scala lu-
di squadra soazato con basi, e capi- in da casa vecchia servano adaltro maga compreso li due patti grandi
telli di ordine ionico architetto. friso camino L 12:8 salta fuori del muro piedi no 41/2,
e cornise serrata, à modiglarni [sic], 274 per doi modioni ver campiel dal larghi onze 18 fatti à bovolo e fatti
angoli requadrati Imparo con car- cason servono al camino della alla di sottovia a L : l’uno val
tella, e remenato lesenato con im- fracese L 12:8 L 378:=
poste sopra le erte; sono le colone [mancano 275-277] 26 Per Nove Pergoli nella facciata
onze 131/2 di vivo con suoi regoloni 278 per un sogier un sotto al altro in ponente cioe haverli cavato et
L 2500:= sopa la porta nella casa vecchia de pdi impiombato le sue fiubbe per li bal-
214 per Fasson in de faciata volta te- 3 lume L 8:= coni in libro, et anco ne due altri
sta dalli parti in tutto pdi 82 alto on- 279 per doi soghieri un sotto alaltro nella facciata in tramontana, et altri
ze 12 a L — il pie L 330:= sopra la porta, del mezado sul patto sei nella facciata di mezo giorno so-
215 per larchitrave in cima detta fa- da scala va nella casa vecchia L 8:= no in tutto no 17 con fiubbe sei per
ciatta volta teste in tutto pdi 621/2 a L 280 per doi erte da balcon in corte uno sono in tutte no 102 val
— il piede L 339:15 alte pdi 31/2 de una piera L 8:= L 46:12
216 per la cornisa di detta faciata 281 per una piana soazata luse pdi 32 Per Haver posto in opera Due
giorna modioni, e dentello come so- 21/2 de una piera L 12:= Pergoli nelli due Balconi nella quar-
pra cavata in piover con voltar testa 282 per una catena in una camera ta Camera sopra il Corte nel pian
pdi 86 a L — il piede L 2494:4 nel pian nobe longa pdi 31/2 soazzada Nobile con Colone no 5 per uno con
217 per un stafilo nella casa vechia con una bugnetta L 12:8 Due Colonelli con Suo pozo di So-
nella scaleta nova confina con le cu- 283 per un scalin in da camera longo pra et haver Cavato le Cave per li
sine alto piedi 61/2 grosso onze 9 per pdi 7 compresi il voltar testa L 21:= Colonelli, et Colonelle e messo li
quadro serve anco per erta sotto la 284 per un porta nell altra camera suoi pironi val in tutto L 24:=
210 Carte d’archivio
36 Per Haver messo in opera il Per- Che fano in tutta Suma di -- D dall’Orio, e San Stae in Calle del
golo Grande con Colonelle 25 er 10961 gi 41/2 Miglio. Portatisi pertanto sopraluo-
Colomelli 6, et haver messo in ope- piu per suma de tutti li lavori vechi co, e praticati li dovuti esami, misu-
ra li Due Pergoli per parte con Co- Chome apar dal Cholto dele Sume re, e calcolazioni necessarie, ed os-
lonelle no 9 et due Colomelli per di lire quatro mile e doi Cento e servazioni abbiamo riconosciuto
uno er haverlo cavato le sue Cave al- quaranta sete soldi sei dicho L quanto segue.
le Colonelle et Colomelli et messo li 4247:6 che fano -- D 685 gi 1 Questo Palazzo ha la sua Porta d’in-
Suoi pironi val L 50:= ---- gresso nella sudetta Calle del Mi-
37 Per Haver fatto Cinque Gornet- D 11646 gi 51/2 glio, e Riva sopra il Canal grande.
te per li Cinque fenestroni dellaSala Io Gierolimo Viviano aff:mo: aff:mo il Entrata bassa con riva sopra il Rivo
Maggior verso il Cortil Lunghe pie- tutto a qto Di sopra chon mio Giura- detto di Ca Tron Selciata di Cotto, e
di 51/2 larghe onze 6 con Sua mane- mento Scala a Lumaca che và dall’alto al
gha salta fuori del muro val Io Santo Trognion affmo il tutto quan- basso di tutto li Stabile.
L 24:= to di sopra con mio Giuramento - Porta con Rastello di legno, andito
42 Per Haver rebatudo quattro Bal- Selciato di cotto, ed altro Rastello
coni nell’Intrada sotto la Loggia 4. Archivio di Stato di Venezia, Die- simile per cui si passa in un Orto
due sono nelli Mezadi, e due sono ci Savi sopra le Decime, R. 802, c. circondato di Muro confinante con
nella Casa vechia alti in Cima l’im- 238v la Calle, e Rivo sudto, con Stabile del
posta piedi 71/2 di luse piedi 31/2 con N.H. sudetto, e da un lato col Palaz-
piane et volti soazadi con cartella 1632. 23 febo [more veneto] zo medesimo.
balaustata, et altri due della Casa Essendo statti sopra locho li Clmi Si- Magazzino era ad uso di Cantina,
vechia messo le sue feriade val gri Giaco Marin et Steffano Capello piccola sotto Scala, Cucina con
L 70:= honi Sigri del offo estratti à Sorte con Scaffa, e Fornelli Selciata di Cotto.
52 Per Haver reffatto 5 Balconi di Scrivan, et fante Justo il Solito nel Magazzino basso Selciato di cotto,
una piera tirati à morello con Sue sestier della crose in contra de San ed altro Magazzino con Suolo di ta-
feriade, quattro sono nel loco delle Stae In Calle dal Megio, à veder una vole, e porta và in Entrata grande, e
Comodità sotto le Scale maestre, et casa che era in doi soleri in due affi- Scala segreta và nelli Mezzadi.
l’altra è in dispensa guarda tutti so- tation hora redutta in Una casa Sola Corticella ov’è il Pozzo Selciata di
pra la requia alti onze 21, luse onze la qual era alle Xme in nome de Jaco- Macigni con pozzo di acqua cattiva.
26 con sue feriade à mandola con mo Morana q Z. Po per affitto tutti Dal fin qui descritto, è tutta Fab-
busi no 10 per feriada val doi essi Soleri de D 200, Itt[em] Vi- brica Vecchia.
L 32:= sto similmte Una casa contigua alla Entrata grande Selciata di quadri
[...] detta la qual è similmte unita cola da, un bianco, e un rosso, ove ritrovasi
la qual è alle Xme per D 49, et attaca- la Scala Maestra per cui si passa ne-
Laus Deo ta à quella una corte che erano ma- gli appartamenti, con facciata, e riva
Adi 29 9bre 1688 in Venetia gazeni hora reduti in Una Corte sopra il Canal grande
Noi Gierolimo Viviani & Sto Tro- Grande qual è in Xe per affitto de D Alla parte del Rivo Magazzino gran-
gnion Periti Eleti Dale Parte io Gie- 55 gr. 13 al nome de Z. batta q Anto de Selciato di Cotto, Mezzà di gran-
rolimo Viviani perito eleto Dal Illo Zupponi, li quali tutti corpi di beni dezza Simile con suolo di tavole ri-
Ecco sigr Zan franco Moresini & Mer sonno statti traslatadi dalli nomi su- guardante il Canal grande, e Rivo
Santo trognion eleto da Do Baldise- di al nome de Bormio Belloni q Jaco sudetto
ra Garzoto q Gierolimo per Dover sotto di 19 Zugo 1632, le qual case, Alla parte opposta Mezzà intramez-
peritar Tutta la fabrica Del Palazo et cortile Refabricate è tenuto il zato con Suolo riguarda il Canal
Dominical posto in Chontrada Di S: tutto per Uso et habitation del do grande
Chanzian Giusto le note che ne so- Bormio, et il tutto per VV.SS. Illme Magazzini due un grande, ed un
no State Dotte il tutto noi sudeti pe- Considerato, et refferto alli suoi piccolo, e sotto Scala, ed altro pic-
riti Eleti si siamo straferiti sopra lo- Colla alla banca fu posto p[ar]te per colo per cui si passe nella prima En-
cho e Habiamo Visto & Rivisto e li detti che detti stabeli siano posti trata presso la Riva sopra il Rivo,
Benisimo Chonsiderato tutti li in- alle Xme per D 152 gr. 6 tenendollo tutti li detti Magazzini Selciati di
frascritti lavori di pietre vive novi & tutto per Uso, et habitation - cotto.
fature fate In roba Vechia tutto mi- Della p[ar]te - no 9 Scala Maestra per il primo Ramo
surato e Incontrato di Chapo in De non - no 0 } Presa della quale si và nelli Mezzadi.
Chapo e il tutto abiamo fato e peri- Mezzà o sia luogo d’ingresso con
tado in nostra Chonsenzia & Giura- 5. Archivio di Stato di Venezia, No- vetri tondi, Salotto, luogo con Ca-
mento Il tutto chome apar Dale par- tarile, Atti, b. 10003 (Notaio Barto- mino fornito di Marmo rosso, e la-
tide tanto Deli lavori novi quanto lomeo Michieli), cc. 7620r-7621v stre antiche, piccolo luogo, ed altro
Deli lavori Vechi di pietre Vive che Mezzà con vetri tondi sopra l’Orto;
sono statti fati per Deta fabrica Da Adì 20 Marzo 1799 Venezia. nel sudetto Salotto vi è una Scala
Do Gierolimo Garzoto il tutto Cho- Eletti Noi Sottoscritti Pubci Perti In- per cui si passa negli appartamenti.
me Apar Dali Cholti dele oltra scri- gri dalli N.N.H.H. Girolo e France- Luoco d’ingresso per passare nelli
te sume Se deli lavori Vechi chome sco Fratelli Battaggia Belloni, non Mezzadi alla parte opposta, con vetri
Deli novi & chosi -- chè dal Sigr Antonio Capovilla qm tondi, e piccola Scaletta và a basso.
pa per tutto linportar Deli lavori no- Valerio per dover riconoscer, ed ap- Mezzà primo con Camino guarnito
ve che sono per suma di lire sesanta prezziar il Palazzo di ragione, e pro- di Piastrelle, e fornimento di Mar-
sete mile e nove cento e cinquanta prietà delli N.N.H.H. sudetti posto mo rosso.
nove soldi sete dicho L 67979:7 nelle due Contrade di San Giacomo Tre Mezzadi sopra il Rivo con Ter-
Carte d’archivio 211
razzi di buon Marmorin, con tre Cameron sopra il Canal grande, e Avuto però il dovuto riflesso alla si-
Portiere di Rimesso fatte a libro, Rivo con Terrazzi buoni, Caminetto tuazione del Palazzo, alla quantità
una delli quali ritrovasi priva di La- alla Franchina, finestre antiche, de luoghi, alla rovina cui anderebbe
stre, con due Contraporte di Albeo Porta con Erte di Marmo, ed una incontro senza il pronto soccorso di
finte rimesso, e Lastre all’Inglese. Portiera a Vernice. dispendiose riparazioni, e ristauri,
Altro Mezzà grande con lastre al- Camera sopra il Rivo, picco luogo ed eseguite da noi le opportune mi-
l’Inglese, Camino alla Franchina, con portiera a vernice, e contrapor- surazioni fatti li calcoli necessarj,
Portiera, e Controporta simile alle ta, Terrazzi buoni. non che verificato ogni esame più
sudette. Scala con Collonelle di legno per cui attento in ogni rapporto concorda-
Passatizio sopra la Riva con finestre, si ascende nel Piano dei Camerini. mente giudichiamo che nello stato,
e porta antica. Camerino con Terrazzi buoni, oscu- ed essere presente possa valere esso
Mezzà con Camin con Piastrelle, e ri, e basso, con un sol balcone guar- Stabile al più Ducti Settemille quat-
fornito di Marmi, Terrazzi buoni, e da sopra la Calle, picco luogo con trocento, diciamo D. 7400:-
lastre antiche, piccolo Retrè, altro Scaffa, e Fornelli ad uso di Creden- Questo è quanto in adempimento
Mezzà sopra la Calle, finestre all’In- za, Cucina con Focoler, Fornelli, della ricevuta commissione abbia-
glese, portiera di Rimesso, sotto Scaffa, Condotto, Terrazzi con per- mo creduto di Operare. In fede
Scala, e porta antica và nel patto golato di ferro per trar l’acqua Giulio Zuliani Po Po Ingre con giura-
della Scala. Luoco grande con Terrazzi, e Soffit- mento
Secondo Ramo della sopradetta to in disordine, da una parte due Giuseppe Fuin Po Po Ingre con giura-
Scala si passa in Portico, o sia Sala luochi Soffittati con Terrazzi e vetri mento
con pergolato sopra la Corte del tondi riguardanti la Calle, ed Orto.
Pozzo, con finte Colonne di Tavole, Scala discende al basso. Altra Scala 6. Archivio di Stato di Venezia, Die-
che da tre lati cammina attorno la di legno cattiva và in Soffitta. Due ci Savi sopra le Decime, b. 157bis, n.
Corte stessa. Fenestroni di Vetri luoghi bassi, ed oscuri, e piccolo an- 670 (estratto)
tondi, e Terrazzi in cattivo Stato. dito con Salizzo di Tavelle, e vetri
Camera sopra il Rio con pavimento tondi. Una Casa da statio posta in Contrà
d’Albeo dipinto, Camino fornito di Camerino sopra il Rivo con terrazzi di San Marsiliano nelle qale io abito
Marmo rosso, e sue Piastrelle, La- cattivi, e Lastre sotto Scala, Condot- et alle decime [...]
stre all’Inglese, e Erte due di Mar- to, Soffitta. Case in Contrà di San Marsilian af-
mo. Altra Scaletta di legno che si ritrova fittate alli sottiscti eprima
Scaletta segreta và nelli Mezzadi. nel sudetto luogo grande Camerin A m[ist]ro agnolo finestrer pagha al
Prima Camera con finestre all’anti- sopra il Rivo, e Corte con Terrazzi, e anno duc venti vale D 20
ca, andito Camera con due Scale, Vetri tondi Soffittato Cucina con fo- s Domenico tintor pagha duc venti-
una và in Cucina, e l’altra nelli Ca- coler, e fornelli Terrazzi, e Vetri ton- sei D 26
merini, finestre antiche, e Roda. di. Pila da Oglio; Luogo oscuro tra- D Menegha e Catna pagha duc cin-
Camera Sopra l’orto con finestre mezzato di tavole con terrazzi, e ve- que D5
due con suoi Pergoli di ferro, con tri tondi. Altro luogo grande con D Calidonia pagha duc sei D6
due Portiere di legno finto rimesso, terrazzi, e vetri tondi riguardante il s Domco di Passamazzi pagha duc
piccolo luogo da Pettinare. Altra Canale, e Rivo. diese D 10
Camera spora l’Orto con finestre Luoco sopra la Corte con Terrazzi D Anta Vedoa pagha duc sette vale
Moderne, e Terrazzi buoni. rappezzati, e vetri tondi. D7
Camera tramezzata con finestre an- Luoco grande oscuro corrispon- s Jacomo marcato pagha duc nove
tiche, e sotto Scala. dente sopra il Portico, o sia Sala con D9
Andito con finestre all’Inglese, e due piccoli balconi con terrazzi ra- s Pompeo dipintor pagha duc diese
porte antiche, altro Andito con pezzati e vetri tondi. D 10
Chiesetta, ed Altare di legno. Louco oscuro con Vecchi Armero- s Aghustno Pettener pagha duc nove
Piccola Camera con Porta và in ni, e Scala va nell’altra Soffitta, e Ve- D9
Portico, fornita di Erte di Marmo, e tri tondi. s Zuane da Caniano pagha D nove
due Contra porte. Piccolo luogo con Condotto, ed al- D9
Piccola Camera con Porta và in tro luogo con cattivi terrazzi, e vetri s Santo barcarlo pagha duc otto D 8
Portico fornita etc. tondi. s Agnolo barcarlo pagha duc otto D 8
Luogo con Scala và in Cucina Scala và nell’altra Soffitta parte con s franco Cescon pagha duc ventiset-
Camera con Caminetto alla Fran- Salizzo di tavelle e parte con Siolo te D 27
china sopra la Calle fornita di telle di tavelle tutto ammarcito. s franco Zuan magno pagha duc ses-
dipinte, finestre all’Inglese, Terrazzi Coperto tavellato. santa D 60
buoni, e Sotto Scala, Portiere due a Esposta fino ad ora la quantità, e di- D Cicilia Alberigha pagha al anno
Vernice. sposizione delli luoghi tutti compo- ducti trentadui D 32
Cameron sopra il Canal grande, e nenti il detto Palazzo è da riflettersi fra Aurelio da Siena pagha D trenta-
Calle del Miglio, Terrazzi buoni, al Massimo disordine in cui egli si dui D 32
con pergoli sopra il Canal grande, e attrova per cui senza un grandioso D Cornelia Valier pagha D trenta-
due Porte con sue Erte di Marmo. dispendio sarebbe impossibile di dui D 32
Altra Camera in seguito a Stucchi abitarlo. s Andrea Padoan pagha duc otto
con Pergolo sopra il Canal grande, Si estende il disordine steso anche D8
Porte due con sue Erte di Marmo, alle cose più essenziali come sareb- Case In San marcuola affitate alli
Portiere tre a Vernice, e Terrazzi be al tetto, alli Muri Maestri, alli sottoscritti
buoni. Terrazzi, finestre Scuri, ed altro [...]
212 Carte d’archivio
7. Archivio di Stato di Venezia, Die- E. Bassi, Palazzo Morosini del Giardin, sciuto con la denominazione Morosini
ci Savi sopra le Decime, R. 793, c. “Critica d’Arte”, 65-66, 1964, pp. 31-39; Brandolin (SD, b. 159, n. 149). Per questo
E. Bassi, Palazzi di Venezia. Admiranda Ur- edificio cfr. G. Tassini, Alcuni palazzi ed
175v bis Venetae, Venezia 1974, pp. 268-275; M. antichi edificii di Venezia storicamente illu-
Frank, Baldassare Longhena, Venezia 2004, strati, Venezia 1879, p. 291, e gli studi sui
1617 adi 29 deco pp. 319 sgg., ivi anche il restante dell’am- palazzi medievali veneziani di chi scrive (in
pia letteratura precedente; e ultimamente corso di stampa).
Essendo sta sopra locho li Clmi Sr Ja- A. Hopkins, Baldassare Longhena 1597- 13
ASPd, Archivio Valmarana Vendramin,
co Bembo, et sr Daniel de Priuli sigri 1682, Milano 2006, pp. 204, 208. R. 42, cc. 258r-263v.
del offo con Scrivan, et fante [...] à 2
Archivio di Stato di Padova (d’ora in poi 14
ASVe, Notarile, Atti, Andrea d’Ercoli,
ASPd), Archivio Valmarana Vendramin, R. b. 5434, cc. 86v-87v, qui c. 87r, senza indi-
veder una casa fabricata da novo 35, c. 50, “Scritture attinenti alle ragione cazione dei confini dell’immobile, che so-
posta in contra di San Marcilian del de stabili in contra di S. Cancian erano del no invece dati in ASVe, Giudici del Pro-
Nob. ho. Zuanne da lezze fu de m q NH s Andrea Erizzo. Hora di ragione prio, Confini, R. 2, n. 80. Confinava con la
Anda il Procr, et nel corpo di detta della Casa Moresini”. Tra le carte del nota- calle del Traghetto e, da tre lati, con pro-
io Zuanne Pennato, Pievano di San Vio, prietà Morosini, tra cui una “casa
casa sono Comprese le sottoste case conservate presso l’Archivio di Stato di bas[s]a” identificabile con la casa già
destrutte, et buttate à terra per far Venezia (d’ora in poi ASVe), Cancelleria Marcanova e Anderlini. Probabilmente
detta fabrica le quali s’atrovano Inferiore, Notai, b. 147, non si trova una anche la casa Navagier fu anticamente dei
copia di questa vendita. Per l’albero genea- Marcanova, dal momento che Fiordelise
nella Condn del q Nob. ho. Priamo logico degli Erizzo cfr. ASVe, Misc. Cod. I. Marcanova q. Alvise q. Vielmo sposava
da lezze fo de m Zuanne Kr è Procr Storia Veneta, 21, M. Barbaro, Arbori dei nel 1473 Francesco Navagier q. Luca, bi-
per Condn no 670 San Marco, et pri- Patritii veneti, t. III, c. 415. snonno del venditore. Cfr. i relativi alberi
ma la casa vechia da stacio per D
3
Nei catastici di scritture relativi agli stabi- genealogici M. Barbaro, Arbori…, cit., t.
li dei Morosini (ASPd, Archivio Valmarana V, c. 468 e Biblioteca del Museo Correr
45, et D 22 gr. 12 datto debito de Vendramin, R. 35 e R. 42), pur essendo in- Venezia (d’ora in poi BMC), Ms. P.D. 4c,
aviso dal Scrivan Domo Tentor D dicati quasi sempre i confini delle case, pa- t. 3, c. 161. Per i Marcanova cfr. E. Barile,
26, Menegina et Cattna D 5 Agnolo re che il compilatore non abbia necessaria- P. C. Clarke, G. Nordio, Cittadini vene-
mente rispettato l’ordine dei confini ripor- ziani del Quattrocento. I due Giovanni
fenestrer D 20 / franco Z. Magno D tati negli atti notarili originali, rendendoli Marcanova, il mercante e l’umanista, Ve-
60 Domo di Passamani D 10 Santo così pressoché inutili. Questo si evidenzia nezia 2006.
barcariol D 8 Agnolo barcariol D 8 soprattutto nel caso dell’acquisto della ca- 15
ASPd, Archivio Valmarana Vendramin,
sa Anderlini, (del quale si parlerà più avan- R. 35, c. 82 (Successione Marcanova); R.
Anda Padn D 8 Agn Petener D 9, et ti), dove i confini sono elencati semplice- 42, cc. 258r-263v; ASVe, SD, R. 787, c. 83r
Zuanne da Coneglian D 9 / che so- mente in senso antiorario, senza indicazio- (27 aprile 1607, incorporazione della casa
no in tutto D 230 gr. 12 di Intda, et il ne di punti cardinali, o almeno dello sche- Anderlini), c. 284v (2 giugno 1608, incor-
tutto diligentemte visto detta casa ma capite/capite/latere/latere utilizzato fi- porazione della casa Navagier); b. 184, n.
no al Cinquecento. 4541 nonché R. 808, ad diem 14 luglio
con sua corte et lochi da Servitor, et 4
Per le due citazioni ASVe, Giudici del 1644 (decima della casa Anderlini).
visto hanco il libro intitolatto libro Proprio, Divisioni, R. 3, cc. 23r e 25r. 16
ASPd, Archivio Valmarana Vendramin,
delle spese di detta fabricha prin-
5
A contrario di quanto afferma E. Bassi, R. 35, c. 66, “Scritture spettanti alle ragio-
Palazzi…, cit., p. 268, non ci fu mai un in- ni de stabili in contrà di S. Cancian Erano
cpiando l’anno 1611 nel qual si ve- grandimento cinquecentesco verso il rio. di Cha Marin, Hora di Chà Moresini”, se-
de esserli Compreso in detta Casa 6
Cfr. Appendice Documentaria, doc. 1. condo queste il venditore si chiamava Alvi-
le sopte Case destrutte à lora come Per Piero Contarini si veda la voce di P. se Dolfin q. Ferigo. Questo contratto non
di sopra, et il tutto maturamte consi- Frasson in: Dizionario Biografico degli Ita- si trova tra le poche carte del notaio Seba-
liani, Roma 1983, t. XXVIII, p. 263 sg. stiano Pilotto (o Pilatto) in ASVe, Notarile,
derato et refferto alli suoi Colla alla 7
ASVe, Dieci Savi sopra le Decime (d’ora in Atti, b. 6617. ASVe, Quattro Ministeriali,
banca fu posto parte per li sopti Clmi poi SD), b. 132, n. 311: “Casa una da stazio Stride e Chiamori (d’ora in poi QMSC), R.
Bembo et Priuli che detta casa sij In detta contra [S. Cancian] nella qual se 79, c. 193, fornisce invece il nome di Alvi-
abita al presente sono alle Xme duc. 46”. se Dolfin q. Francesco: “mis[sier] alvixe
posta alle Xme per D 60 / de Intrada 8
F. Sansovino, Venetia citta nobilissima, et dolfin fo de m fraco avendudo a s[ier] ber-
tenendola per suo Uso, et habita- singolare, Venezia 1581, p. 137r. nardo de marin fo de s borto drapier una
cion - 9
E. Bassi, Palazzo Morosini…, cit., p. 34 ed chaxa dastazio in do soleri con tute suo
E. Bassi, Palazzi…, cit., p. 271; ASVe, SD, abenzie e pertinenzie posta nel confin de
Della parte - no 6 - 6 b. 133, n. 592 (Marc’Antonio, Zaccaria e san chanzian per ducati 600 segondo la
De non - no 3 - 3 } Pende Francesco Erizzo fratelli q. Stefano). Per il forma del marchado”. Cfr. anche M. Bar-
fu posto parte per li sopti [...] per D contratto di compravendita cfr. ASVe, No- baro, Arbori…, cit., t. V, c. 497. Nicolò
Settanta d’Inta tarile, Atti, Marin Renio, b. 11686, ad diem Marin era anche nipote di una nobildonna
17 settembre e 18 novembre 1624. La pro- Erizzo, figlia del già incontrato Marco
Della parte - no 6 - 6 prietà confinava anche con quelle di Nico- Erizzo q. Zuanne.
De non - no 3 - 3 } Pende lò e Battista Erizzo e non aveva relazione 17
ASVe, Notarile, Atti, Claudio Paulini e
fu posto parte per li sopti [...] per D con il complesso che fu dei Morosini. Compagni, b. 3652, Minutarium Tertium
10
ASVe, Giudici del Piovego, b. 21, filza 1, 1649, ad diem 9 agosto 1649.
Ottanta d’Inta c. 9v. 18
Cfr. Appendice documentaria, doc. 2, n. 3.
Della parte - no 5 - 5 11
ASPd, Archivio Valmarana Vendramin, 19
Cfr. Elenco degli edifici monumentali e dei
De non - no 4 - 4 } Pende R. 42, c. 256r (estratto del testamento di frammenti storici ed artistici della città di
fu posto parte per li sopti [...] per D Andrea Erizzo del 6 luglio 1589): “Lasso la Venezia, Venezia 1905, p. 91, n. 445 (calle
Mia Casa da Statio posta in Contrà di San Valmarana, anagrafico 4631) e con giusta
Sessanta cinq d’Inta Cantian dove io habito al presente e con identificazione e datazione A. Rizzi, Scultu-
Della parte - no 5 - 5 tutte sue habentie e pertinentie al Clarmo ra esterna a Venezia: corpus delle sculture er-
De non - no 5 - 5 } Pende m[esser] Alvise Morosini mio Cugino fò ratiche all’aperto di Venezia e della sua lagu-
de m Piero” e il successivo passaggio di na, Venezia 1987, p. 293, n. 295. Lo stem-
fu posto parte per li sopti [...] per D proprietà in ASVe, SD, R. 1253, c. 144v (23 ma con un gallo su tre colline non è da con-
Settanta d’Inta settembre 1593). fondere con quello degli Amadi, che, pur
Della parte - no 6 - 7 12
ASVe, SD, b. 157bis, n. 777 (Zan France- essendo simile, mostra invece un uccello
sco Morosini Cavaliere e fratelli q. Piero). non distinguibile. Cfr. per esempio i due
De non - no 3 - 2 } Presa Come apprendiamo dell’albero genealogi- stemmi Amadi ai civici Cannaregio 653 e
co di M. Barbaro, Arbori…, cit., t. V, c. 659, nonché quello a Cannaregio 6075.
346, Piero Morosini si tolse la vita nel 1570 20
Per il decreto del 4 settembre 1546 cfr.
Ringrazio Christian Rossi per aver rivisto il in seguito a un fallimento finanziario. I G. Zuccolo, Il restauro statico nell’architet-
testo italiano. suoi creditori potevano dichiarare nel tura di Venezia (Istituto Veneto di Scienze,
1582, tra altri beni, anche la metà del quat- Lettere ed Arti, Commissione di Studio e
1
G. Tassini, Edifici di Venezia distrutti o trocentesco palazzo dei Morosini a San Difesa della Laguna e della Città di Vene-
volti ad uso diverso, Venezia 1885, p. 180; Cassian, sopra il Canal Grande, ora cono- zia, Rapporti e studi, VI), Venezia 1975,
Carte d’archivio 213
pp. 129-131. Per l’acquisto cfr. Appendice Zuanne (ASPd, Archivio Valmarana Gerolamo Garzotto fosse già morto nel
documentaria, doc. 2, n. 7. Vendramin, R. 42, cc. 309v-310r). Si 1668 circa.
21
I Tron di San Stae possedevano il caseg- richiama l’attenzione sul fatto che sono 36
Finora la parte progettata da Longhena è
giato ai civici 4637-4640 e mappale napo- erronee almeno le denominazioni di “II. stata datata prima del 1663, anno della
leonico 5619 (fig. 1, segnato T), ricostruito Palazzo Morosini” e “V. Palazzo pubblicazione della Venetia città nobilissi-
nel 1548, come si deduce dalle misurazioni Morosini”, assegnate da Coronelli in una ma di Martinioni. Questo costituisce però
perimetrali prese in quell’anno (ASVe, sua incisione (fig. 7), che ritrae le facciate solo un terminus post quem, dal momento
Giudici del Piovego, b. 21, filza 1, c. 48v). di due edifici a destra e a sinistra del che Martinioni descrisse, come già detto,
Secondo questo documento, l’allora pro- complesso Morosini del Giardin lungo il le intenzioni dei Morosini (“Sono per ri-
prietario della casa Contarini era un certo Rio di S. Canciano. In realtà si tratta di formare anche la parte dell’ingresso…”).
Benetto Contarini, probabilmente Benetto case d’affitto dei Lippomano e Tron (fig. 1, Cfr. anche il riferimento ad alcune liti a
q. Piero q. Andrea, dallo stesso ramo di segnati L e T). Cfr. le note 13 e 21 nonché partire del 1668 in Appendice Documen-
Piero q. Zan Ruzzier e Marco q. Alvise. il relativo sommarione 3 del Catasto taria, doc. 2, n. 71.
Cfr. M. Barbaro, Arbori…, t. II, c. 498. Per Napoleonico. Erronea è quindi anche 37
ASVe, Notarile, Atti, b. 3703, ad diem 9
i protesti dei Tron e Morosini cfr. ASVe, l’interpretazione di E. Bassi, Palazzo giugno 1682, con una perizia sottoscritta da
QMSC, R. 225, cc. 71r e 74v-75v. Per la Morosini…, cit., p. 31 sg. Antonio Moreschi e Alessandro Tremi-
convenzione, cfr. Appendice documenta- 27
BMC, Ms. P.D. c. 2795 (“Catastico Mo- gnon. Questo immobile confinava con
ria, doc. 2, n. 9 nonché ASVe, QMSC, R. rosini”), cc. 115 sgg. Consultato da chi un’altra di proprietà dei fratelli Correggio
225, c. 72v. scrive ancora nel novembre 2006, questo (comprata nel 1664 da Zan Donà Correg-
22
Una vera di pozzo e alcune colonne tre- grande registro contenente disegni degli gio), ubicata “sopra il canto[ne] delli Rij,
centesche, associate da E. Bassi, Palazzi…, stabili dei Morosini S. Stefano, quando fu l’uno che discorre dal traghetto di Muran à
cit., p. 264, con il nuovo palazzo dei Galli, eseguita la presente ricerca, era già da tem- Muran, et l’altro dalli Nobili Ho: Conti Vi-
si trovano in realtà in corte della Posta, og- po “sparito”. dimani” (ASVe, Notarile, Atti, b. 11042, c.
gi “privatizzata” tramite un cancello, e so- 28
Appendice documentaria, doc. 2, n. 2. Il 381v), essa è identificabile solo col mappale
no per intero estranee alle case Galli. Cfr. “campiello piccolo consortivo” è l’odier- napoleonico 3059. La casa Morosini è quin-
inoltre Elenco…, cit., p. 91, n. 448, calle no campiello Valmarana; la “callesella di quella indicata nel catasto napoleonico al
della Posta, civico 4646: “Vera di pozzo consortiva detta del murer” esiste anche mappale 3058, “Casa con Corte di proprio
per metà infissa sul muro, con anfore e nei catasti descrittivi a partire dal 1661 in uso” di Ferigo Morosini q. Tommaso.
scudo Contarini, sec. XV. Due colonne avanti sotto la denominazione di “Calle 888873ASVe, SD, R. 1325, c. 45v/46r (31 otto-
38
murate” e A. Rizzi, Vere da pozzo di Vene- del morer” (ASVe, SD, R. 421, c. 30r), e la bre 1775 con riferimento a un accordo del
zia. I puteali pubblici di Venezia e della sua confinante “Chà Contarini” poi divenne il 1758 non più conservato agli atti).
laguna, Venezia 1981, p. 169, n. 139 e p. nuovo palazzo Galli. Resta così il lato sud, 39
ASVe, Notarile, Atti, Angelo Vallatelli, b.
190, fig. 204: “grande scudo gotico banda- anticamente formato da una strettissima 14003, ad diem 2 ottobre 1759. Il fatto del-
to (Contarini?)”. Rizzi respinge decisa- calle privata conducente verso l’odierna l’affitto, ma non il contratto qui citato, era
mente anche l’erronea identificazione co- calle Valmarana, con uscita sul rio di San già menzionato da G. Tassini, Curiosità Ve-
me stemma dei Tron, riportata da E. Bassi, Cancian. neziane, Venezia 1863, p. 680.
Palazzi…, cit., pp. 264, 266 sg. Cfr. anche 29
La callesella privata, ben visibile nella 40
Sbaglia M. Frank, Baldassare Longhe-
V. M. Coronelli, Blasone Veneto o Gentili- pianta del pianterreno, non si riconosce in- na…, cit., nell’affermare che “portali [del
zie Insegne delle Famiglie Patrizie oggi esi- vece nelle piante dei piani superiori, dove tipo della casa nuova Galli] si aprivano ori-
stenti in Venezia, Venezia 1706, p. 78. il muro del cortile della parte ex Erizzo, ginariamente, come si intuisce dall’incisio-
23
ASVe, SD, R. 421, Santi Apostoli, c. 30r, che, come si vede nella brutta incisione del ne con la veduta del cortile di Coronelli,
n. 252: “Filippo Biasi giurò pagar a Franco cortile nella collezione di V.M. Coronelli, dal corridoio che già collegava l’edificio
Giustinian fù de Daniel D. 250 grossi -” e raggiungeva solo l’altezza del primo piano cinquecentesco sul canale con la nuova
n. 257: “L’Illmo et Eccmo Carlo Gonzaga superiore, fu erroneamente disegnato in fabbrica longheniana”. Nella già citata in-
Principe di Solferin giurò pagar al sdto Giu- connessione con l’angolo della casa vec- cisione del Coronelli non esiste un corri-
stinian D. 350 gr.-”. Per questa informazio- chia Galli. Divenuto superfluo, il muro di doio, essendo le colonne della torretta
ne si veda Appendice Documentaria, doc. cinta della proprietà Morosini verso la cal- nord libere e visibili. Il portale rappresen-
2, n. 70 e passim. le privata fu abbandonato dopo l’acquisto tato nella stampa, di certo simile a quelli
24
Appendice documentaria, doc. 2, parti- delle case Galli. A giudicare dalla posizio- ancora conservati, era anticamente la porta
colarmente n. 70. ne dei giunti dei mattoni, i conci di pietra di comunicazione tra la calle privata e la
25
Nella parte restante sotto il secondo pia- d’Istria ancora oggi presenti in calle del corte della casa nuova Galli, divenuta visi-
no superiore furono creati due apparta- Traghetto (larghezza due piedi veneziani, bile solo dopo l’acquisto della medesima e
menti d’affitto, come si vede nella stima li- altezza un quarto di piede) furono tutti in- l’abbandono della calle a favore del cortile
mitata alla casa vecchia Galli in ASVe, SD, seriti successivamente e si trovano all’al- di rappresentanza.
R. 857, c. 84r (21 gennaio 1688 more vene- tezza di circa 2.80 metri dall’odierno livel- 41
ASVe, SD, R. 1343, c. 164r (3 settembre
to, cioè 1689), ed eseguita dietro richiesta lo di pavimento. Rimane incerta la vera 1801), con riferimento a un atto di rilascio
di Zan Francesco Morosini (ASVe, SD, b. origine di alcuni conci d’angolo nella me- del 27 febbraio 1802 annotato al I.R. Tri-
266, n. 10485) nel dicembre 1688: “Jo Zan desima calle. bunale Civile di prima istanza, finora non
Franco Morosini fù de Dom. dichiaro, co- 30
Non si tratta in nessun caso di “un vec- rintracciabile, ma anche di importanza mi-
me una Parte della Casa posta in Contrà di chio schema delle dimore veneziane rimes- nore nel contesto della presente ricerca.
SSti Apostoli, era del q NH Franco Giusti- so in moda nel Seicento”, come ci fa crede- Anche nel cosiddetto Catasto Napoleoni-
nian Uxorio nomine contigua alla mia ha- re E. Bassi, Palazzi…, cit., p. 273. Per co gli stabili a S. Cancian risultano accata-
bitatione, era affittata a Filippo Biasij per l’identificazione della galleria cfr. l’inven- stati ai Morosini S. Giovanni Laterano.
ducati dusento cinquanta […] è stata in- tario del 1753 in ASVe, Giudici di Petizion, Cfr. ASVe, Catasto Napoleonico, Somma-
corporata nella sud[ett]a mia Casa per uso, Inventari, b. 453, n. 13, c. 18r. rione Venezia 3.
non affittandone, che una sola Parte dalla 31
Biblioteca Comunale di Treviso, Ms. 42
Cfr. ASVe, Commissariato generale di Po-
quale ricavo in due affittationi; cioè una 169/15. Il rilievo non è esatto. Un altro di- lizia, 1819, filza XXIV “Traghetti Stampe
ducati nonantaquattro, e dell’altra Ducati segno di qualità ancora inferiore riproduce oggetti diversi”, fascc. 52-65, b.50 (a ges-
quarantacinque et il rimanente serve per la facciata verso il rio. setto), fasc. 56. Nel 1825, la parte rimanen-
mio uso come anco le altre trè Casette con- 32
ASVe, Notarile, Atti, Biasio Reggia, b. te fu venduta a Domenico Zanuzzi e Bor-
tigue”. Un’altra stima del 20 agosto 1663, 11804, filza segnata “1680”, Prot. n. 191. I tolo Aseò. Cfr. ASVe, Notarile II Serie, No-
che esprime solo la cifra d’estimo, è ripor- venditori Gerolamo, Piero e Zan Battista taio Comincioli, b. 848, n. 1391 (11 otto-
tata in ASVe, SD, R. 860, c. 22r. Erizzo non erano nobili, non essendo stato bre 1825). Una descrizione minuziosa del
26
Si segnalano ancora altri immobili di registrato il matrimonio dei loro genitori palazzo nel 1819 è conservata in ASVe, No-
proprietà Morosini del Giardin, che non presso l’Avogaria di Comun. tarile, Atti, Giovanni Porta, b. 11577, n.
erano parte della casa dominicale: un 33
Cfr. ultimamente M. Frank, Baldassare 4138.
edificio composto da vari appartamenti e Longhena, cit., p. 322 e A. Hopkins, Bal- 43
Archivio Storico del Comune di Venezia,
botteghe d’affitto, situato in Campiel della dassare Longhena…, cit., p. 204. 1825 Fabbriche, n. 2294 al n. 8748 3592 del
Cason, e acquistato dal cavaliere Zan 34
ASVe, SD, R. 429, S. Cancian, c. 651r/v, 9 settembre 1820. Come risulta da BMC,
Francesco Morosini q. Domenico (ASVe, n. 9-14; ASVe, Catasto Napoleonico, Map- Codice Cicogna 284, ad diem 18 febbraio e
Notarile, Atti, b. 3715, ad diem 12 marzo pe di Venezia, tav. 12, mappale 5614. 21 aprile 1820, l’anno 1829 riportato da E.
1695), oltre a una casa con un solo piano 35
Cfr. G. Vio, Il Longhena e la chiesa di S. Bassi, Palazzo Morosini…, cit., p. 36 è ov-
superiore situato “appresso la Chiesa” di Antonin, “Arte Veneta”, XXX, 1976, pp. viamente un errore di stampa, ma è stato
San Canciano comprato già nel 1661 dal 228-232. Ciononostante, A. Hopkins, Bal- poi ripetuto da M. Frank, Baldassare Lon-
patriarca Zan Francesco Morosini q. dassare Longhena…, cit., p. 272 ritiene che ghena, cit., p. 320.
214 Carte d’archivio
44
I committenti di quest’edificio non erano la mia Habitatione à S. Stai sopra Canal 63
Per quanto riguarda la rinuncia all’azio-
i Valmarana, come afferma erroneamente grando, et la Fabrica sopra esso Fondi fat- ne legale vedi ASVe, Giudici del Proprio,
E. Bassi, Palazzi…, cit., p. 273. ta, Le case contigue in Corte scura, et gl’al- Lezze e Giudice delegato, R. 95, c. 82r-v (8
45
Attribuzione proposta da E. Bassi, Palaz- tri stabili in essa Città con i Miglioramenti novembre 1604), e per le misure perime-
zi…, cit., p. 264. Questi portali, che con- […] sono stati Fatti con Dinari, et effetti trali vedi ASVe, QMSC, R. 193, c. 42r-v
ducevano rispettivamente al cortile e a un dell’Heredità del sudetto q sr Vincenzo (21 settembre 1590). Spetta agli Zon la
vano interno comunicante con il portico Belloni mio Zio”. Come appare dal testa- definizione dell’estensione planimetrica
terreno, sono ancora presenti, come appa- mento, queste affermazioni servivano per della parte sul Canal Grande, come appa-
re dal relativo disegno del Catastico Moro- distinguere diversi fidecommessi fatti dal re anche dalle misure perimetrali prese
sini riprodotto in E. Bassi, Palazzi…, cit., padre e dallo zio, ma non forniscono indi- probabilmente nel marzo 1590 (vedi
p. 267. zi per una datazione. Al tempo della pre- ASVe, Giudici del Piovego, b. 21, filza 8,
46
Cfr. E. Bassi, Architettura del Sei e Sette- sente ricerca mancavano ASVe, Notarile, c. 96r).
cento a Venezia, Napoli 1962, p. 210 (con Testamenti, bb. 1179 e 1181, contenenti il 64
Cfr. Appendice documentaria, doc. 6.
attribuzione all’ambito di Domenico Ros- testamento di Vincenzo Belloni q. Zan Bat- 65
Cfr. Appendice documentaria, doc. 7.
si) ed E. Bassi, Palazzi…,cit., p. 486. tista, rogato il 14 gennaio 1632. Dev’essere 66
M. .Frank, Baldassare Longhena, cit., p.
47
C. Semenzato, L’architettura di Baldassa- deceduto poco dopo, viste le date degli ac- 190. Secondo il testamento di Zuanne da
re Longhena, Padova 1954, pp. 13, 70, non quisti fatti per Bortolo Belloni. Per un al- Lezze, parzialmente trascritto da M. Frank
esprimeva un datazione, mentre G. Cristi- bero genealogico dei Belloni cfr. BMC, (ivi, p. 438), questa costruzione costava già
nelli, Baldassare Longhena. Architetto del Ms. P.D.4c, t. 1, c. 143 sg. la cospicua somma di 34.000 ducati. Cfr.
’600 a Venezia, Padova 1972, p. 72, ritiene 53
ASVe, Notarile, Atti, Zan Battista Profet- anche Appendice Documentaria, doc. 7,
che il palazzo fosse stato “costruito forse in tin, b. 10996, cc. 108r-110r (proprietà Mo- dove si fa riferimento al libro di spese cita-
seguito all’aggregazione al patriziato vene- rana, 31 marzo 1632), cc. 117r-118v (pro- to nello stesso testamento ed esibito ai
ziano della famiglia Belloni avvenuta nel prietà Robobelli, 6 aprile 1632) e cc. 133r- membri del collegio dei Dieci Savi sopra le
1647” e lo data intorno al 1650. E. Bassi, 136r (proprietà Marmotini, 12 aprile Decime, che effettuarono la stima, con lo
Architettura…, cit., p. 180, inserisce “il ri- 1632). Si segnala (cc. 191v-192v) un “chia- scopo evidente di ribassare la cifra d’esti-
modernamento del palazzo Belloni” negli mor”, cioè una protesta fatta degli inquili- mo.
anni 1645-49. ni della casa Morana, problema poi risolto 67
Cfr. M. Frank, Baldassare Longhena, cit.,
48
D. Lewis, Baldassare Longhena, „Arte con l’esborso di altri denari. p. 190 sg.
Veneta“ XXVII, 1973, pp. 328-330, qui p. 54
Cfr. Appendice Documentaria, doc. 4. 68
Cfr. anche S. Mason, Questioni di buon
328: “actually 5 January 1648 ff” (senza Non ci fu un’altra stima, come appare an- vicinato: Ca’ da Lezze e la Scuola Grande
fonte), data ripetuta poi in L. Puppi, G. che da ASVe, SD, R. 819, c. 40r. della Misericordia, “Arte Veneta”, XL,
Romanelli, S. Biadene, Longhena, Milano 55
ASVe, Notarile, Atti, Gerolamo Paga- 1996, pp. 76-84, qui p. 79.
1972, cat. 6, p. 69; I. Chiappini di Sorio, nuzzi, b. 10898, cc. 764r sgg. Fu stabilito, a 69
ASVe, QMSC, R. 293, c. 67r. Il ministe-
Palazzo Belloni-Battagia a San Stae: le alle- c. 765r-v, che le “Case restanti a detta Go- riale si era poi “Conferito sopra il do loco
anze familiari, in: Pittura veneziana dal vernason [della venditrice Antonia Viviani posto in Contra de S. Marcilian alla miseri-
Quattrocento al Settecento. Studi di storia ved. Da Brazzo] che hanno il Muro a die- cordia et haver Veduto le intellature Ve-
dell’arte in onore di Egidio Martini, a cura tro sopra da Corte Scura non possino esser chie che asende da terra sino al tetto. Una
di G. M. Pilo, Venezia 1999, pp. 276-282, alzate, oltre à quel termine che si ritrova al calle propria qual vi e Un gatolo [condotto
p. 278; A. Hopkins, Longhena, Baldassare, presente, et che il do Muro sij commune fra di scolo] che score in Rio della Sensa il
in: Dizionario Biografico degli Italiani, Ro- dto Comprator, et essa Governason, nel qual confina con il muro della Casa del do
ma 2005, t. LXV, pp. 624-631, qui p. 627 quale non possino esser fatte altre finestre, Eccmo Canal, et un muro di meza piera ap-
(“iniziato subito dopo che i committenti et fori oltre quelli che hora vi sono, quali poggiatto al muro delle dette Case da Ca
acquisirono la nobiltà veneziana nel 1646 anco venendo il caso che par la construt- Canal qual stroppa alcuni Balconi di esse”.
[sic]”) e A. Hopkins, Baldassare Longhe- tion della Casa da Statio [cioè un evento 70
ASVe, QMSC, R. 293, c. 68r.
na…, cit., p. 201. Erronea l’ipotesi avanza- attuale] di do Comprator guardassero in 71
ASVe, QMSC, R. 304, c. 60v.
ta dalla Chiappini, che la costruzione pree- essa, ò sopra la sua Corte, ò in altra manie- 72
ASVe, SD, R. 421, San Marcilian, cc. 425r-
sistente fosse stato un palazzo di proprietà ra impedissero la d[ett]a fabrica à gusto v, n. 378 per il palazzo Da Lezze e nn. 379-
della Repubblica, abitato nel Quattrocen- d’esso Comprator, in tal caso dta Clarma Sigra 385 per le case Canal. Per l’acquisto, ovve-
to dal condottiero Carmagnola: infatti Ant[onia]a n. q. s’obliga, e promette quelli ro permuta con altri stabili, si veda ASVe,
l’uomo d’armi risiedeva nel fu palazzo otturar, e stropar ad ogni beneplacito di Notarile, Atti, Notaio Brombilla, b. 1210,
Contarini (per la storia di questo palazzo detto Sigr Comprator”. Secondo ASVe, cc. 155v-156v. Per l’albero genealogico di
vedi G. Tassini, Edifici di Venezia distrut- SD, R. 819, c. 40r (20 settembre 1664) non- questo ramo dei Canal cfr. M. Barbaro, Ar-
ti…, cit., p. 141). ché b. 223, n. 277 esisteva anche un “casin bori…, cit., t. II, c. 222.
49
Cfr. M. Frank, Baldassare Longhena, cit., contiguo” al palazzo. 73
ASVe, Notarile, Atti, Claudio Paulini e
p. 223. Per la citazione cfr. l’originale del 56
Un’ulteriore indicazione di lavori esegui- Compagni, b. 3517, cc. 799v-800v. Queste
contratto in ASVe, Notarile, Atti, b. 3451, ti all’epoca, sono le misure perimetrali di erano le case segnate ai nn. 385-388 in
c. 956r (5 gennaio 1646 more veneto), dal uno “studietto” sopra il rio confinante ver- ASVe, SD, R. 421, San Marcilian, c. 425v.
quale emerge anche che Bortolo Belloni so palazzo Tron, prese per conto del Bello- 74
Cfr. la pianta in G. Cristinelli, Cannare-
abitava il palazzo al momento della vendi- ni nel gennaio 1633 (per la “conservation gio: un sestiere di Venezia: la forma urbana,
ta. delle sue rag[io]n et proprietà”; ASVe, l’assetto edilizio, le architetture, Roma
50
Cfr. M. Frank, Baldassare Longhena, cit., QMSC, R. 258, c. 133v). 1987, p. 209, finora non presa in conside-
p. 108, n. 275. 57
Per una descrizione del palazzo nel 1799 razione. Nonostante la provenienza incer-
51
Per il Van Axel cfr. A. Tursi, Un palazzo cfr. Appendice Documentaria, doc. 5: il ta del materiale e una certa inaffidabilità,
veneziano del Quattrocento, Bergamo documento riporta lo stato prima dell’in- questa pianta è di qualità molto superiore
1923, p. 26. Per altri esempi si veda R. Sab- tervento di restauro commissionato dal a quella pubblicata da Antonio Visentini
badini, L’acquisto della tradizione. Tradizio- mercante Antonio Capovilla, che comprò nella sua Admiranda Urbis Venetae. Mal-
nale aristocrazia e nuova nobiltà a Venezia, lo stabile nel 1804. grado le successive trasformazioni e mano-
Udine 1995, pp. 141-148. La riforma ba- 58
Al contrario dell’affermazione di Frank, missioni del palazzo, è riconoscibile il lotto
rocca di Ca’ Minelli alla Madonna dell’Or- Baldassare Longhena, cit., p. 224. profondo della parte centrale e relativi mu-
to, finora datata intorno al 1650 (Bassi, Ar- 59
Cfr. Appendice documentaria, doc. 4: ri perimetrali.
chitettura…, cit., p. 180; E. Bassi, Palaz- “era in doi soleri in due affitation hora re- 75
Ringrazio di cuore Simone Guerriero per
zi…, cit., p. 302 e ultimamente M. Frank, dutta in Una casa Sola”. l’aiuto. Non era comprovabile un interven-
Baldassare Longhena, cit., p. 108, n. 275) 60
Cfr. per esempio J.-Ch. Rößler, Precisa- to del proto Tommaso Contin, beneficiato
ebbe probabilmente luogo solo dopo l’ac- zioni su Palazzo Barbarigo a San Polo e la nel testamento di Priamo da Lezze q.
quisto del 1662. Cfr. ASVe, Notarile, Atti, sua collezione di quadri, “Arte Veneta” 64, Zuanne (M. Frank, Baldassare Longhena,
Notaio Ruberti, b. 12051, cc. 276r-278v (5 2007, pp. 242-251, oppure si veda il con- cit., p. 192). Questo Tommaso Contin de-
febbraio 1661 more veneto) e cc. 293v- tratto d’affitto di un soler di palazzo Zane v’essere stato il figlio di Bernardin Contin
295r (21 febbraio 1661 more veneto). Si a San Polo nel 1632 in ASVe, Notarile, At- q. un altro Tommaso, già proto al Magi-
ringrazia vivamente l’archivista Alessandra ti, Zan Battista Profettin, b. 10996, c. 148v. strato delle Acque.
Sambo per l’identificazione di questo pez- 61
ASVe, Notarile, Atti, Fabrizio e Lucillo 76
M. Frank, Baldassare Longhena, cit., p.
zo archivistico. Beacian, b. 574, cc. 195v-198v. I confini 133. A. Hopkins, Longhena, Baldassare,
52
Nel suo testamento (ASVe, Notarile, Te- sono indicati in ASVe, Giudici del Proprio, cit., p. 625, vede i “restauri [sic] comincia-
stamenti, b. 1138, n. 41) Bortolo Belloni Confini, R. 2, n. 51. ti intorno al 1627”. Id., Baldassare Longhe-
dichiarava “che tutti gli aquisti da me Fat- 62
ASVe, QMSC, R. 213, c. 96v (25-27 otto- na…, cit., p. 200, sostiene ancora l’ipotesi
ti nella Città di Venezia, Cioe il Fondi del- bre 1604). che l’inquilino Zuanne Widmann fosse sta-
Carte d’archivio 215
to il committente. Eventuali modifiche menzionato anche un livello perpetuo so- sce “riquadri di pietra” in palazzo Sarotti.
eseguite sotto i Widmann, che compraro- pra la casa. Il prezzo della compravendita 91
Cfr. M. Barbaro, Arbori…, cit., t. VI, c.
no il palazzo nel 1637 (e non nel 1633, co- ammontava a settemila ducati, cifra molto 123.
me riporta F. Magani, Il collezionismo e la inferiore, per esempio, ai 9.400 ducati pa-
committenza artistica della famiglia Wid- gati due mesi prima per il solo primo piano
mann, patrizi veneziani, dal ’600 all’800, nobile del quattrocentesco palazzo Venier Debora Tosato
“Memorie dell’Istituto Veneto Scienze, delle Torreselle a San Vio. Per la protesta
Lettere et Arti”, XLV, 3, Venezia 1989, p. di un vicino nel 1621 cfr. ASVe, QMSC, R. Documenti per la chiesa
15), non contribuiscono a risolvere il pro- 235, c. 90v. Non essendo stato denunciato di San Leonardo a Verona
blema della datazione del palazzo. Per la l’affitto del nuovo palazzo a partire dal
vendita fatta da Felicita Marchesi, vedova 1633, fu imposta dai Dieci Savi sopra le
di Paulo Sarotti, alla “Commissaria” del Decime una cifra di 180 ducati “per offitio
Nel ricordo affettuoso
defunto Giovanni Widmann cfr. ASVe, del tempo che quella è stata affittata”, di Umberto Tomba
Notarile, Atti, Zuanne Piccini, b. 10796, c. somma molto più elevata degli 80 ducati
81r. Il prezzo della compravendita am- d’affitto che si pagavano per la casa da sta- Nel fondo di Santa Maria della Ca-
montava a 31.000 ducati, mentre fu stima- zio preesistente. Si veda ASVe, Notarile,
to per 35.000 ducati nell’atto di pagamen- Atti, b. 3411 (Notaio Paulini e soci), c. rità, presso l’Archivio di Stato a Ve-
to per la dote di Felicita Marchesi in ASVe, 539v nonché SD, R. 809, c. 125r. Dalla dif- nezia, si conserva un inedito fasci-
Giudici del Proprio, Minutarum, R. 21, cc. ferenza è deducibile un aumento notevole colo di contratti e conti (docc. 1-4)1,
46v-47v (29 maggio 1630). Entrambe le ci- del numero dei vani, che può essere solo
fre sono vicine alle spese fatte per la prima frutto di una nuova costruzione o almeno firmati da varie maestranze tra il
fase di palazzo Da Lezze. Cfr. n. 65. di un notevole rialzamento di un edificio 1690 e il 1694, sia per lavori di mu-
77
ASVe, Notarile, Atti, Francesco Giorda- esistente. ratura e intaglio lapideo, che per
no, b. 6585, quinta rilegatura, c. 33r-v. 84
M. Frank, Baldassare Longhena, cit., p. sculture e pitture a fresco a San
78
ASVe, QMSC, R. 225, c. 110r-v, dove si 135.
trova anche il riferimento all’acquisto fatto 85
Per la citazione cfr. G. Martinioni, Vene- Leonardo, a prima vista identifica-
al Magistrato dei Provveditori di Comun. tia Città Nobilissima et Singolare, descritta bile con l’omonima chiesa venezia-
L’acquisto viene anche menzionato nell’in- dal Sansovino con nuove e copiose aggiunte na, soppressa e ora riconvertita in
completo inventario delle Scritture di Pau- di D. Giustinian Martinioni, Venezia 1663,
lo Sarotti in ASVe, Giudici di Petizion, In- p. 392. sala per riunioni e concerti.
ventari, b. 352, n. 13: “[…] un testamento 86
Le affittanze delle botteghe furono già La commissione coinvolge i lapicidi
dell’Illmo sr Nicolò Tron et altre scritte con- pubblicate da R. Gallo, La Scuola Grande Giovanni Battista e Pietro Ranghe-
cernenti all’acquisto per il sr Paulo Sarotti di San Teodoro di Venezia, “Atti dell’Isti-
di una proprietà all’offo delli Illmi SSri Provri tuto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”,
ri, lo scultore Domenico Allio e il
di Comun come beni ruinosi soleva esser CXX, 1962, p. 475. pittore Biagio Falcieri, pagati per la-
del Clmo sr franco Tron fù del Illmo Sr Nicolò 87
Appare anche in nuova luce la supplica vori nella cosiddetta “abbazia di
posta à S. Cancian […]”. Per le premesse del marzo 1632, in cui Longhena, dichia- San Leonardo” su incarico di Gio-
giudiziarie cfr. n. 20. rando di non poter accettare altri incarichi
79
ASVe, Notarile, Atti, Notai Beacian, b. di lavoro a causa del forte impegno per il van Francesco Rottario, menziona-
605, c. 30r/v; Si veda anche ASVe, SD, R. cantiere della Salute, chiedeva un aumento to in un atto del 1680 come priore
805, c. 85r. dello stipendio mensile. Cfr. ultimamente veronese del monastero di Santa
80
ASVe, Notarile, Atti, Notai Mastaleo/Par- M. Frank, Baldassare Longhena, cit., p.
tenio, b. 8431, c. 209, 212. 154. Maria della Carità a Venezia2, retto
81
Cronaca anonima seicentesca riportata 88
Per palazzo Flangini cfr. E. Bassi, Tre pa- dai canonici regolari lateranensi. La
per la prima volta da G. Tassini, Alcuni pa- lazzi veneziani della Regione Veneto, Vene- copiosa attività degli artisti, tutti di
lazzi…, cit., p. 77. zia 1982, pp. 130-139. I portali doppi uti- provenienza veronese, si sviluppa
82
Per palazzo Basadonna cfr. M. Frank, lizzati da Longhena nei palazzi Pesaro,
Baldassare Longhena e il palazzo Basadon- Morosini dal Giardin e Zane a San Stin tra le province di Verona, di Manto-
na a S. Trovaso, “Annali di Architettura”, non costituiscono ingressi indipendenti va e il Trentino Alto-Adige, ma ri-
2, 1990, pp. 121-125. Prese in considera- per appartamenti distinti. Palazzo Zane, sulta del tutto estranea al contesto
zione le trentaquattro stampe di facciate composto di un unico piano nobile con
principali di palazzi veneziani incise da mezzanino sottotetto, ma dotato di due veneziano e alla parrocchiale di San
Carlevarijs (senza i palazzi Da Lezze e Sa- portali, fu rialzato soltanto verso il rio di Leonardo3. Secondo le fonti, que-
rotti), undici sono senza attribuzione, op- Sant’Agostin, e nelle due assi di finestre st’ultima non ha alcun legame con i
pure l’attribuzione non è verificabile, do- verso il rio di San Giacomo, per ottenere
dici attribuzioni sono giuste e undici sono un migliore effetto scenografico. A contra-
canonici di Santa Maria della Cari-
errate, tra queste anche quelle dei palazzi rio di quanto afferma M. Frank, Baldassare tà, che pure non devono essere con-
Balbi a San Pantalon sul Canal Grande, Longhena, cit., p. 346, non si tratta di un fusi con i confratelli della scuola
Coccina, Corner a San Maurizio, Lando palazzo bifamiliare, dal momento che l’in- omonima, istituita nel 1260 proprio
Corner e Loredan Vendramin Calergi. ventario del fu Vettor Zane Cavalier del
83
Nel dicembre 1614 Zuanne Lolin acqui- 1715 (BMC, Ms. P.D.c. 1103/33) com- nella chiesa veneziana, dove man-
stava la casa da stazio, sul cui terreno fu prendeva vani sia nel “Pmo Soler” sia nel tengono lo iuspatronato fino alla
poi eretto il palazzo, che nonostante le ri- “Soler di sopra”. Già nell’ultimo piano di soppressione dell’edificio, finan-
petute affermazioni non è un edificio tre- palazzo Basadonna, Longhena utilizzava
centesco rivestito di una nuova facciata, finestre singole con larghezza uguale, in- ziando la rifabbrica dell’altare mag-
bensì una nuova costruzione. Si veda ulti- vece di logge, motivo presente anche nel giore negli anni settanta del Sette-
mamente M. Frank, Baldassare Longhena, secondo piano di palazzo Zane. cento (docc. 5-7)4.
cit., p. 120 sg. Lo stesso discorso vale per 89
Citazione riportata in R. Gallo, Una fa- Poiché i documenti citano in manie-
palazzo Da Lezze, pure formato da due miglia patrizia. I Pisani ed i palazzi di S. Ste-
piani nobili pressoché uguali e senza pri- fano e di Stra, Venezia 1945, pp. 27-29, che ra inconfutabile l’abate Rottario, o
mo mezzanino, che S. Mason ritiene essere riferisce anche delle proteste dei vicini Rotari, in qualità di contraente, la
un modello trecentesco (S. Mason, Que- contro i lavori intrapresi da Pisani dal 1603 chiesa sarà da ricercare tra quelle
stioni…, cit., p. 80). Sono invece i compro- al 1619. A parte una discutibile attribu-
vabili rifacimenti dei palazzi Basadonna e zione del palazzo a Bortolo Manopola, il appartenenti all’ordine religioso,
Belloni, oppure la parte longheniana del contributo della letteratura posteriore alle che detiene un insediamento a Ve-
complesso Morosini del Giardin, che pre- ricerche del Gallo è da ritenere trascura- rona, a San Leonardo “fuori della
sentano una tipologia con primo mezzani- bile.
no e singolo piano nobile. Ma come dimo- 90
Le parti murarie dei palazzi Da Lezze e
porta S. Giorgio sopra il Monte di
strano i palazzi Galli casa nuova, Sarotti, e Sarotti (a differenza per esempio di palaz- Valdonica, dal Capitolo de’ Canoni-
Flangini Fini a Santa Maria Zobenigo, tut- zo Lolin) non sono rivestite di pietra viva, ci dotata, […] e procurata da’ Ca-
ti dotati di un primo piano ammezzato, ma vantano riquadri intonacati. Sono in nonici Lateranensi dell’Ordine di S.
non esisteva un modello tipologico unico errore S. Mason, Questioni…, cit., p. 80,
per nuove costruzioni nella prima metà del che vede una “facciata tutta in pietra Agostino”5.
Seicento. Per l’acquisto cfr. ASVe, Notari- d’Istria” di palazzo Da Lezze, e F. Magani, Le carte d’archivio in esame assu-
le, Atti, b. 593, cc. 416r-417v, dove viene Il collezionismo…, cit., p. 13, che ricono- mono fondamentale importanza per