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GEO - Classe Prima - Temi - Geografia Fisica - Testi - Le Colline Italiane

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L’ambiente e il paesaggio collinare

Le colline sono dei rilievi che non superano i 600 metri di altitudine.
Normalmente, si estendono fra le pianure e le montagne e, generalmente, il
paesaggio collinare è fortemente antropizzato: sulla cima delle colline
l'uomo ha spesso costruito paesi, mentre sui fianchi ci sono i campi coltivati
e i boschi. Nell'Italia settentrionale, le colline sono presenti in particolare a
ovest, nel Piemonte. La collina può avere forme dolci e arrotondate, con
copertura di vegetazione, ma anche scoscese o brulle.
Anche le colline, come le montagne, hanno una loro origine e una loro
evoluzione. Non sempre però sono nate allo stesso modo. Per quanto
riguarda la loro origine, le colline si possono distinguere in quattro grandi
tipologie: ci sono infatti le colline strutturali, le colline moreniche, le colline
vulcaniche e le colline tettoniche. Le colline tettoniche sono originate dal
corrugamento della crosta terrestre e dal sollevamento dei fondali marini,
causati dai movimenti delle placche della crosta terrestre. Ad esempio, sono
di origine tettonica le colline del Monferrato e delle Langhe in Piemonte o le
Murge in Puglia. Diversamente, le colline vulcaniche, come è indicato dal
nome stesso, sono originate da antichi vulcani spenti che successivamente
sono stati ricoperti dalla vegetazione e sono andati incontro all’erosione
esogena degli agenti atmosferici (precipitazioni, vento). Tra queste, le più
importanti sono i Monti Berici e i Colli Euganei, che si trovano in Veneto, e
le colline del Lazio, della Toscana e della Campania. In terzo luogo, le colline
strutturali devono la loro morfologia a montagne sottoposte ad erosione per
lunghissimi periodi di tempo; in Italia sono strutturali le colline lucane in
Basilicata. Infine, le colline moreniche sono state originate da detriti
accumulati e trasportati dai ghiacciai nel corso della loro discesa a valle: i
detriti trascinati a valle dalla lingua del ghiacciaio si ammassano di fronte ad
essa oppure ai suoi lati, formando dei rilievi collinari. Sono di origine
morenica le colline del Canavese in Piemonte e le colline che si trovano
attorno al lago di Garda.
L’Italia è un paese ricco di una grande varietà di ambienti e paesaggi
collinari. Nell’Italia Settentrionale le aree collinari più estese sono quelle
delle colline prealpine, mentre nell’Italia centrale (come ad esempio in
Toscana ed in Umbria) le colline occupano superfici più ampie. Le colline
laziali, invece, hanno spesso origine vulcanica: ne sono testimonianza i laghi
circolari che in molti casi ne occupano la sommità. Le colline dell’Italia
meridionale hanno prevalentemente un suolo calcareo e argilloso, che le
espone in modo intenso all’erosione degli agenti atmosferici, ed in particolar
modo delle piogge, che, combinandosi con il calcio presente nelle rocce, in
parte lo dissolve: un esempio di questo paesaggio collinare sono i calanchi,
tipici paesaggi collinari dell’Abruzzo, caratterizzati da pendii brulli e
profondamente incisi da piccole valli scavate dalle piogge.
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Per quanto riguarda gli aspetti antropici del paesaggio collinare,
anticamente l’ambiente collinare è stato scelto dall'uomo come luogo di
insediamento e residenza per le sue favorevoli caratteristiche climatiche, per
la maggior possibilità di difesa dagli attacchi nemici e per la fertilità del
terreno. La collina inoltre non presentava aspetti sfavorevoli
all’insediamento, come invece accadeva nel caso di vaste aree pianeggianti,
interessate dalla formazione delle paludi e dalla coseguente diffusione della
malaria. Questa precoce antropizzazione delle colline ha portato alla
formazione di un paesaggio agrario nel modo in cui noi lo conosciamo:
rispetto alle montagne le colline si caratterizzano quindi per essere state
ampiamente modellate dall’uomo con colture, insediamenti, strade. Proprio
l’intervento dell’uomo sul paesaggio è uno dei criteri che ci aiuta a
distinguere le colline dalle montagne. Le colline infatti sono per lo più
caratterizzate dalle tipiche colture della vite e dell’ulivo (un tempo era molto
diffusa anche quella del grano). L’aspetto di questi rilievi è comunque quello
di un territorio diviso in una moltitudine di campi lavorati, con la presenza,
a partire dalla seconda metà del XX secolo, anche di piccole e medie
industrie. Inoltre questo ambiente è accogliente anche grazie al clima: qui
infatti in primavera l’aria è più fresca e più salubre; spesso soffiano venti che
purificano l’atmosfera; l’estate è meno afosa che in pianura e l’inverno meno
rigido che in montagna. Infine, l’aspetto pittoresco e armonioso di molte
località collinari ha contribuito a renderle molto interessanti per il turismo,
anche enogastronomico.

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