Attività di approfondimento sulle pianure
Leggi il seguente testo con attenzione, costruisci uno schema o una
scaletta per punti che ti guidi nell’esposizione; se lo desideri, puoi costruire
una presentazione con una mappa o un power-point; prepara poi
un’esposizione orale per spiegarlo ai tuoi compagni.
Approfondisci i caratteri della Pianura Padana leggendo con attenzione la
fotocopia e sintetizzando i concetti più importanti del testo.
La pianura
La pianura è una regione morfologica caratterizzata da un terreno
pianeggiante, orizzontale e privo di inclinazioni rilevanti. La pianura si
definisce in modo diverso se si trova ad un altezza superiore ai 200 metri s.l.m
(in questo caso prende il nome di altipiano), se si trova sotto il livello del mare
(in questo caso di parla di depressione), oppure se si trova al di sopra del livello
del mare (in quest’ultimo caso di parla di bassopiano); in generale, le zone
pianeggianti hanno un'altezza massima sul livello del mare compresa tra lo 0 e
i 200 metri. In Italia le pianure occupano meno del 25% del territorio, che è
prevalentemente montuoso e collinare.
Oltre alla loro posizione rispetto al livello del mare, possiamo distinguere
le pianure in base alla loro origine o formazione, che può essere di diversi tipi.
Innanzitutto ci sono le pianure alluvionali, formate dall'azione dei fiumi, che,
scendendo dalle montagne, nel corso dei millenni hanno trasportato a valle
grandi quantità di detriti (ciottoli, terra, ghiaia e sabbia), riempiendo le
depressioni e sottraendo parte del territorio al mare. In Italia le pianure
alluvionali più note e più estese sono quella Padana e quella Padano-Veneta,
formate rispettivamente dal fiume Po e dai fiumi che scorrono in Veneto
(Adige, Piave, Brenta); ma sono pianure alluvionali anche la Piana del
Valdarno e la Maremma in Toscana, l’Agro Pontino nel Lazio e altre numerose
pianure abruzzesi, campane e calabresi.
In secondo luogo, troviamo le pianure vulcaniche, formatesi grazie
all'eruzione dei vulcani: la lava eruttata dai vulcani, scendendo verso il basso,
si accumula in conche e depressioni del terreno circostante, formando in questo
modo una zona pianeggiante. Le pianure vulcaniche sono di solito poco ampie;
tuttavia, grazie al tipo di terreno che le ha formate, sono molto fertili e adatte
all'agricoltura. In Italia le pianure vulcaniche più importanti si trovano in
Campania, come la Piana del Volturno, nei pressi del Vesuvio.
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In terzo luogo, troviamo le pianure di sollevamento, che – come dice la
definizione stessa – sono originate dal sollevamento di un fondale marino
causato dallo scontro tra le diverse placche della crosta terrestre; in Italia è
presente una pianura di sollevamento, il Tavoliere delle Puglie, nata
dall’innalzamento del fondale del Mare Adriatico.
Infine ci sono le pianure tettoniche, formate dallo sprofondamento del
terreno, dovuto ai movimenti della crosta terrestre, (come nel caso del
Campidano, in Sardegna), e le pianure da erosione, ovvero ciò che resta di
antichissime montagne che sono state completamente erose e spianate dagli
agenti atmosferici nel corso di milioni di anni (come nel caso degli “scudi”,
ovvero dei territori della Terra di più antica formazione geologica).
Esistono anche pianure artificiali, create dall’uomo: è il caso dei polder,
diffusi soprattutto nei Paesi Bassi. Si tratta di pianure poste sotto il livello del
mare, e separate da esso grazie ad un sistema di dighe, ed infine rese
disponibili per le attività umane come l’agricoltura.