Rotary Oggi 01 Luglio Agosto 2024 - Def
Rotary Oggi 01 Luglio Agosto 2024 - Def
Navigando
verso un futuro
sostenibile
Periodico bimestrale: Rivista Rotary Oggi - Registro Stampa del Tribunale di Treviso n. 1177 - Iscrizione al ROC n. 38484 del 25/08/2022
POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N°CN-NE/02313/09.2022 PERIODICO ROC - Euro 2,00
in questo numero
congresso 2024
pag. 30
il nuovo governatore
pag. 18
Eleonora DUse
pag. 34
Magdi Allam
pag. 48
Auto Classiche
pag. 60
Distretto 2060 Italia - Nord Est
Friuli Venezia Giulia - Trentino - Alto Adige/Südtirol - Veneto
appunti
rotariani
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non
avete fatto che per quelle che avete fatto,
mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro.
Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate.
Sognate. Scoprite
Mark Twain
ROTARY
n. 1 luglio - agosto 2024
oggi
6
Editoriale
Lettera del Governatore
PADOVA 2024
Navigando verso un futuro sostenibile
Periodico bimestrale: Rivista Rotary Oggi - Registro Stampa del Tribunale di Treviso n. 1177 - Iscrizione al ROC n. 38484 del 25/08/2022
POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - AUT. N°CN-NE/02313/09.2022 PERIODICO ROC - Euro 2,00
in questo numero
Salve Famiglia del Rotary
pag. 8
IL VIAGGIO
menti alla navigazione?
Penso che sia naturale pensare al viaggio, so-
prattutto quando s’inizia una nuova affascinante
ABBIA INIZIO,
avventura; e penso che il viaggio per mare rap-
presenti un bell’esempio per descrivere l’anno
rotariano. Alla fine della navigazione, infatti,
SAREMO
anche se la destinazione sarà più o meno la stessa
per tutti, ciascuno potrà dire di avere seguito una
propria rotta e tutti avranno da raccontare una
S
futuro che non si vede,
ma che s’intuisce soltan-
to e che appare radio- ta a noi
so. Abbiamo proposto trasformare la
questa immagine all’As- semplice “speranza”
semblea distrettuale di
Bussolengo; l’abbiamo
in realtà e creare,
utilizzata come coperti- in questo modo, la
na per il Piano direttivo “magia” del Rotary.
distrettuale, da poco
inviato a tutti i soci; la riproponiamo ora, come copertina del
primo numero dell’annata della rivista, non solo perché essa
trasmette ottimismo, ma perché rappresenta in modo iconi-
co un “ponte” ideale tra il motto dell’annata appena conclusa
(create hope in the world) e quello dell’annata che va ad inizia-
re (the magic of Rotary).
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Sta a noi, infatti, trasformare la semplice “speranza” in real-
tà e creare, in questo modo, la “magia” del Rotary. Sta a noi,
alla nostra capacità di leader, infondere speranza in chi ci è
vicino. E sta a noi, come persone d’azione, fare in modo che la
speranza di tanti uomini e donne non rimanga solo un’aspira-
zione, ma diventi anche una positiva realtà. Solo con la nostra
passione e la nostra professionalità potremmo fare in modo
che ciò avvenga davvero e si possa, così, realizzare la magia
del Rotary.
All’incanto ciascuno potrà associare una diversa immagine.
A me, personalmente, piace associare l’immagine della pace o
quella della cura delle persone o quella della tutela dell’am-
biente. Codesti valori rappresentano, infatti, a mio
modo di vedere il nostro futuro sostenibile: il solo che
ci permetterà di sopravvivere ai peggiori istinti pre-
datori del genere umano e verso il quale dobbiamo
convintamente “navigare”, come ci suggerisce la
copertina di questo numero. Sono molto conten-
to che la redazione abbia deciso di riprendere in
copertina il tema del Congresso e rilanciarlo come
stimolo anche per la nuova annata. Cercheremo di
portarlo avanti e svilupparlo, in continuità, anche
grazie al vostro aiuto.
Questa rivista, in effetti, ha l’obiettivo di parlare di noi
e dei nostri valori, attraverso le storie delle persone. Af-
finché queste storie possano ispirare anche altre persone, nel
Rotary e fuori del Rotary, a fare del bene nel mondo. Ma non
vuole parlare solo a noi e solo di noi; vuole anche parlarci del
mondo che sta intorno a noi, dei suoi cam-
biamenti e di come noi possiamo affrontarli.
M i piace associare
l’immagine della pace o quella
Vuole proporre all’esterno un’immagine del
Rotary e dei rotariani che vada al di là degli
stereotipi.
Proprio perché crediamo nella diversità e
della cura delle persone o quella siamo persone curiose, potremo trovare
della tutela dell’ambiente, valori nella varietà dei contenuti proposti dalla
redazione motivo di stimolo per confronti e
che per me rappresentano il approfondimenti anche all’interno dei nostri
nostro futuro sostenibile club; potremo soprattutto essere invogliati a
partecipare al dibattito, scrivendo al direttore
e proponendo temi di riflessione.
Come il distretto è al servizio dei club, così anche il magazine
distrettuale vuole essere al servizio dei club e dei soci, non
solo per fornire a loro informazioni, ma anche per ascoltarne
e diffonderne la voce e per alimentarne il loro senso critico.
Non approfittarne, cari lettori, sarebbe un vero peccato.
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Rotaract
comunicazione
rotaractiani, è un piacere immenso per
me scrivere queste prime righe, nell’im-
minenza del passaggio delle consegne
che segnerà l’inizio del nostro anno ro-
col territorio
tariano. L’ultimo anno e mezzo è stato
un periodo di preparazione, che mi ha
lasciata più che mai carica e impa-
ziente di iniziare il prossimo
anno, ora che gli eventi preparatori e quelli di formazione possono dirsi conclusi, non ci
resta che iniziare. Gli obbiettivi dell’annata per il Distretto Rotaract 2060 vi risulte-
ranno familiari, perché non sono diversi da quelli che voi stessi vi state prefissando:
prima di tutto, c’è la volontà di aumentare il nostro impatto sul territorio, soste-
nendo e incoraggiando i club a realizzare service più ambiziosi, più grandi e
più complessi, con la consapevolezza che il Rotaract è difficilissimo da spie-
gare a parole, ma è subito compreso da chi lo vede in azione – Potremmo
dire che i service sono per noi un biglietto da visita.
Il secondo obbiettivo è invece migliorare la comunicazione, perché è
importante realizzare i service tanto quanto comunicarli verso l’esterno,
in modo che sia riconosciuto il valore del nostro operato all’interno delle
istituzioni e tra le comunità locali che serviamo. Una nostra pecca è quella
della tendenza a chiudersi nei nostri stessi club: si tratta di un fattore che
dobbiamo combattere, perché così facendo si dimenticano le esigenze del
territorio e ci espone al rischio di diventare autoreferenziali. L’obbiettivo
sarà quello di abituarci al confronto, come anche alla condivisione del nostro
operato, prima di tutto tra club e club, ma soprattutto verso l’esterno.
Il terzo obbiettivo, quasi corollario dei due precedentemente illustrati, è l’au-
mento dell’effettivo. Un rotaract club ha un tempo medio permanenza dei soci
di una decade, per questo è necessario un continuo apporto di nuovi volti. Non si
tratta, chiaramente, di un mero aumento numerico: è importante che sia una crescita
qualitativa, oltre che quantitativo, ed ecco che il nostro operato, se comunicato correttamen-
te attrarrà il tipo di socie e soci che desidereremmo avere nei nostri club. Vorrei condividere con
voi moltissime altre cose, ma lo farò nel proseguo di questa annata, per ora mi fermo qui e nell’augurarvi
il migliore inizio dell’anno Rotariano vi mando un carissimo saluto.
di
Jessica De Ponto
Rappresentante
Distrettuale Rotaract
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INTERACT
Incontri,
costante e
non molto
tempo dopo
sono stato spillato,
discussioni
sono poi stato eletto
prefetto e infine presiden-
te, avendo nel contempo assunto
e tante
anche altri incarichi.
di
buone idee
Giacomo Plos
Rappresentante Distrettuale
Interact
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rotaract
Il Potere
D e Gregori scriveva “Voglio
imparare a sognare, voglio imparare
del Rotaract
dal Cambiamento Personale
a sperare”, il Rotary International
l’ha battezzata magic nell’annata alla Leadership per un Futuro
2024/2025, io ho imparato a chia-
marla Rotaract, ma altro non è che
Migliore
la voglia di fare qualcosa di buono,
che possa portare cambiamento, mi- pensato però che mi sarei ritrovata, sei anni dopo, ad essere
gliori possibilità e opportunità, che RD eletta.
risvegli le menti dall’egocentrismo A seguito del RYLA Junior, ho cominciato a frequentare
di questi tempi e che sia d’esem- il Club, conoscendo persone splendide a cui devo molto,
pio per creare un mondo migliore. non solo in termini di maturazione personale ma anche di
Questo mi ha spinto e mi spinge amicizia. La maturazione attraverso l’aiuto del prossimo ha
tutt’oggi a scegliere di servire al di un valore in più rispetto alla mera crescita, la consapevolezza
sopra di se stessi, a scegliere di non di poter cambiare e migliorare la vita di qualcuno, anche se
rimanere indifferenti, a scegliere, in in piccolo, fa riflettere sul tipo di persona che ognuno di noi
una parola, il Rotaract. vuol essere, persone che si lasciano trasportare dalla corren-
Questa associazione è ormai parte te o leaders consapevoli, con il cuore buono e la capacità di
della mia vita da sei anni, da quan- vedere oltre la superficie dei fatti.
do ho cominciato a frequentarla La mia candidatura nasce nella speranza di poter cambiare
appena diciottenne. Ero una ragaz- qualcosa e restituire, anche solo in parte, tutto ciò che questo
za all’apparenza estroversa, piena mondo mi ha donato e continua a donarmi da anni. Ci viene
di ansie e di paure ma con tanta data tutti i giorni l’opportunità di poter compiere gesti che
passione e voglia di cambiare. Nel possono dare l’esempio: cogliamola.
settembre 2018 ho partecipato al Non posso ancora svelarvi le carte della mia annata, ma
RYLA Junior, catapultata tra gon- posso sicuramente dirvi che sarà all’insegna della collabora-
faloni, spille e saluti alle bandiere... zione, del rispetto e della stima reciproca, ma soprattutto del
inutile dire che all’inizio mi sono cambiamento. La continuità poi non può essere solo un con-
sentita un pesce fuor d’acqua, per cetto, l’evoluzione del Rotary avviene tramite staffetta non
poi cambiare totalmente visione, con corse singole, la collaborazione e il coinvolgimento sono
trasformando l’appartenenza a que- essenziali per qualsiasi attività all’interno dell’ecosistema del
sta associazione nel pezzo mancante Rotary International.
del tetris di quegli anni. Mai avrei Non ci resta che rimboccarci le maniche, continuando a
portare avanti i valori che ormai, come se fossero tatuaggi
impressi sulla pelle, fanno parte di tutti noi.
di Buon Rotary!
Sara Ferrarese
Rappresentante Distrettuale
Rotaract Eletta
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11
DISTRETTO 2060
di
Lucia Crapesi
Metto
Governatore Nominato
Distretto 2060
a disposizione le mie
competenze
R
sentimento che alte capacità di leadership che debbono
mi sto preparando essere utilizzate al meglio per il raggiungi-
per l’importante icambiata mento dei nostri obiettivi locali ed interna-
compito assegna- dalla gioia del dono zionali.
Abbiamo innumerevoli ed importanti temi
tomi per l’anno
rotariano 2026/27. da affrontare, con lo spirito della fellow-
Siamo un grande Distretto, in tutti i ship, declinandoli in continuità perché fortemente intrecciati.
sensi semantici, ed a maggior ragio- In cima, propedeutico a tutti gli altri, vi è quello della pace:
ne si guarda a noi con interesse ed dobbiamo immaginare vie nuove o ridisegnare quelle obsolete
attenzione. La continuità è necessa- con la capacità di intelligente integrazione che ci contraddi-
ria pur nei cambiamenti resi indiffe- stingue.
ribili dallo scorrere dei tempi sociali Le crude immagini belliche che accompagnano le nostre
intorno a noi: cordialità e tolleranza giornate creano una sofferenza continua che stride con l’appa-
però non devono mai mancare nelle rente normalità nelle nostre abitudini. Rotary ci dà la spe-
nostre azioni. Facciamo parte di una ranza “Una mente sensibile riesce a trovare il bene anche in
grande famiglia mondiale, di cui mezzo a tanto male, l’amicizia in posti che parevano deserti,
siamo orgogliosi, ed abbiamo Soci fiducia e fede negli uomini intraprendenti”. Con l’aiuto di
anche in nazioni ora contrapposte tutti i Soci e con la nostra storia faremo muovere ancora una
che certamente staranno facendo il volta la ruota nel senso della pace.
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DISTRETTO 2060
S pesso, come rotariani impegnati, ci troviamo ad af-
frontare il problema delle risorse insufficienti per realizzare
un service e, quindi, consapevoli che non possiamo sempre
ricorrere ai soliti amici rotariani per chiedere aiuto e supporto
economico, cominciamo a passare in rassegna le nostre cono-
scenze, imprenditori, enti pubblici e/o fondazioni secondo la
logica del bancomat una-tantum.
In prospettiva sistemica questo diventa un grave errore perché
molte aziende sono già uscite dalla logica della sponsorizzazio-
ne per partecipare attivamente a eventi sul territorio, lavorando
in partnership con associazioni simili al nostro Rotary (la con-
correnza è forte), per realizzare progetti e service che soddisfa-
no i bisogni della comunità. È un cambiamento epocale.
Spetta a noi il compito di farli sentire “veri partner” coinvolgen-
doli nel progetto che abbiamo in mente lasciandoci ispirare dal
Il futuro
principio di collaborazione e costruendo percorsi di sostenibili-
tà di lungo periodo.
Dobbiamo abbandonare i “vecchi” schemi di raccolta fondi
di
Gianni Albertinoli
Governatore Eletto
Distretto 2060
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e aumentare le Partnership di tutti re di questo melting pot di idee sia inquadrato in una nuova
i tipi non solo per ottenere finan- cultura del fare Rotary.
ziamenti e contributi ma, anche, L’immagine pubblica è, oggi, ancora più fondamentale per la
e soprattutto, per la crescita della crescita e la portata di un’istituzione come la nostra completa-
nostra membership migliorando la mente basata sul volontariato. Ma sfruttiamolo, allora, questo
credibilità del Rotary come risorsa. vantaggio. D’altronde a tutti piace far parte di un gruppo, il
Il Rotary si è evoluto e vuole far senso di appartenenza va oltre lo stare insieme per raggiun-
conoscere l’importanza del proprio gere un risultato è, piuttosto, la gioia dello stare insieme a
brand scegliendo Partnership con persone “concrete” come per l’appunto i rotariani.
istituzioni di alto profilo, ammini- Ai Media Partner diamo il compito di valorizzare le nostre
strazioni pubbliche, aziende, fon- risorse più significative, come la credibilità, la concretezza e la
dazioni, per pubblicizzare i nostri capacità di focalizzare l’attenzione sul domestico senza guar-
programmi, distrettuali e di club, di dare troppo lontano. Dobbiamo renderci conto che i nostri
grande impatto; La lotta all’eradica- progetti, i nostri service generano sempre riscontri positivi nei
zione della poliomielite ci ha mo- Media a maggior ragione se utilizziamo le risorse della nostra
strato che è possibile farlo. Foundation per pubblicizzare la nostra causa. In buona sostan-
Niente di nuovo, quindi, ma dob- za accorciare la distanza tra i Leader del Rotary e i Media che
biamo imparare a fare sistema, agire utilizzano le nostre connessioni e, infine, migliorare la nostra
con metodo e in maniera coordinata diffusione sui social media ancora troppo modesta se conside-
con la consapevolezza che il ribolli- riamo che rappresentiamo 1,4 milioni di soci nel mondo.
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comunicazione del distretto
Comunicare
per il futuro L’essenziale ruolo
del Rotary nei
media moderni
METTERSI A DISPOSIZIONE
È UNA RESTITUZIONE DI
QUANTO RICEVUTO
Il governatore Alessandro Calegari si Iniziamo dalla fine, con una domanda d’obbligo. Cosa signi-
racconta. Una intervista aperta, sui fica essere governatore?
temi rotariani, ma anche sulla quo- “Qualcuno può pensare che accettare questo ulteriore
tidianità. Professore universitario importante incarico sia un azzardo per una persona che
e avvocato, ha sempre ritenuto che già svolge due lavori impegnativi come il professore
possedere dei talenti significhi anche universitario e l’avvocato. Io dico che è un modo diverso
lavorare perché altre persone possano di mettersi al servizio degli altri. Come lo è fare l’avvo-
beneficiarne, da questo nasce il suo cato e il professore. Ed è, al contempo, una novità e una
forte impegno rotariano. sfida. E a me piacciono sia le novità che le sfide”.
Perché hai accettato la candidatura a governatore?
“Mi è stato chiesto e qualcuno si aspettava che io
accettassi. In primo luogo, se lo aspettavano i soci del
mio Club, che in 75 anni di storia, non ha mai avuto un
governatore. Da un lato, non volevo deluderli. Dall’altro,
sono abituato ad accettare e a portare a compimento gli
H
incarichi, quando qualcuno me
lo chiede e, soprattutto, quan-
do credo di essere in grado di
o sempre affrontato affrontarli. Lo trovo un gesto
il mio percorso all’interno dovuto verso coloro che ripon-
del Rotary con questo gono in me fiducia e aspettati-
spirito: dare il meglio senza ve”.
Hai parlato di spirito di servi-
chiedere nulla in cambio. zio: che valore ha per te questa
espressione?
di “È un aspetto fondamentale nel mio percorso di vita. Ho
Daniela BOresi sempre ritenuto che possedere dei talenti significhi anche
impegnarsi perché altre persone possano beneficiarne.
Direttore È un modo per esprimere la propria riconoscenza per
Rotary Oggi
quanto si è ricevuto. Mettere a disposizione degli altri
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quello che la vita ci ha dato rappresenta una forma naturale di
restituzione”.
Il Rotary offre l’occasione per fare tutto questo?
“Diciamo la verità: si possono incarnare questi valori
anche senza essere rotariani. Farlo all’interno del Rotary
significa condividere questa esperienza con altre persone
che credono negli stessi valori. Non sono molte le realtà
nelle quali si possono coniugare, con tanto coinvolgi-
mento e tanta reciprocità, le capacità professionali, l’ami-
cizia e lo spirito di servizio. Questo è possibile perché i
rotariani non sono mossi in quello che fanno dall’interesse
personale. Ho sempre affrontato il mio percorso all’inter-
no del Rotary con questo spirito: dare il meglio senza chie-
dere nulla in cambio. Non è un artificio retorico, è per me
un modo naturale di agire, che trovo nel Rotary più diffuso
che in altre realtà”.
Il Rotary ha una diffusione mondiale. Quanto è importante,
nella tua esperienza, questa dimensione?
“Non si capisce il Rotary, se non se ne coglie la dimen-
sione internazionale. Se si vive solo l’esperienza
di Club, si possono certamente avere delle
soddisfazioni, ma non si può comprendere
l’immensa potenzialità del Rotary. La forza
del Rotary risiede nella capacità di unire
le azioni di tante persone, che singolar-
mente possono fare molto poco, ma
insieme possono produrre risul-
tati straordinari, di impatto
mondiale. Il rotariano non
ha paura di confrontarsi
con persone che non
conosce, che parlano
altre lingue e han-
no diverse culture.
Appartenere al
Rotary consente di
abbattere le barriere
psicologiche ed essere
pronti a condividere l’attività di servizio
con chi è diverso da noi. Se si compren-
de la grandezza di questa rete globale,
si può avere una visione più ottimista
del futuro e dare un senso diverso alla
propria vita”.
È un aspetto che tutti i rotariani hanno
compreso?
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“Il Rotary consente a tutti di vivere a poco se non è seguita dai fatti e dalle testimonianze. Attra-
l’esperienza fantastica del servizio verso le nostre azioni concrete e il racconto di chi abbiamo
globale. Bisogna però saper cogliere aiutato possiamo certamente migliorare la nostra immagine”.
questa opportunità. E non è scontato Al di fuori del Rotary che persona sei?
che questo avvenga. Solo chi ha inte- “Un uomo curioso, che ama imparare dalle esperienze. Non
riorizzato i valori rotariani e li ha po- mi fermo mai al primo risultato ottenuto, ma cerco sempre
sti al centro della propria esistenza, nuovi stimoli. Questo vale nella mia professione di avvocato,
può realmente comprendere l’impor- nella mia missione di docente e ricercatore e in quello che
tanza di queste connessioni e godere faccio nel poco tempo libero. Mi piace conoscere e sperimen-
dei vantaggi che esse assicurano. tare. Cerco di apprendere dai miei errori e dalle molte cose
Potersi aprire ad esperienze sempre giuste e belle che imparo osservando gli altri”.
nuove e stimolanti può fare di noi Un po’ troppo severo con te stesso?
delle persone migliori e più realizza- “Forse, ma è un modo per crescere ed essere una persona
te. Bisogna però uscire dalla propria migliore. Ripudio l’ingiustizia, l’ignoranza e l’intolleranza.
zona di comfort personale e andare Non concepisco l’indifferenza e il disimpegno. E mi urta
oltre l’autoreferenzialità personale e profondamente l’arroganza. Per cui cerco di non esserne io
di Club”. per primo colpito. Preferisco fare e sbagliare, ammettendo di
Concetti complessi da spiegare, sia avere sbagliato, piuttosto che non compiere alcuna scelta, per
all’interno che all’esterno dei nostri non correre dei rischi o subire delle critiche”.
Club. Come sono visti dall’esterno i Tanto lavoro e nel tempo libero coltivi degli hobbies?
rotariani? “Non uno, ma diversi. Viaggiare mi piace molto, perché mi
consente di entrare in contatto con realtà
nuove e questo è sempre un grande stimo-
lo personale. Pratico il giardinaggio e amo
curare le piante, anche quando sembra che
non abbiano più nulla da dare. Mi rilassano
i lavori manuali, che per me rappresentano
un’importante valvola di sfogo”.
Che rapporto hai con il cibo?
“Non mi dispiace stare a tavola, perché è uno
dei pochi momenti di rilassamento. Ma non
mi piace mangiare da solo e neppure farlo
velocemente. Il valore dello stare a tavola non
è infatti nel cibo, ma nella sua condivisione.
Anche a tavola, amo le novità e la varietà. E
non rifiuto mai nulla: mi è stato insegnato fin
da piccolo”.
“Ci sono molti pregiudizi e luoghi La cosa più strana che hai mangiato”
comuni sul Rotary e sui rotariani. “Un piatto francese, il rôti sans pareil, che potremmo descri-
Spesso siamo noi stessi ad alimentar- vere come una matrioska di volatili, uno dentro l’altro, dal più
li, tenendo comportamenti incoeren- piccolo al più grande. Una volta l’ho preparato e cucinato con
ti con gli ideali che professiamo. Solo mia suocera, che è una cuoca sopraffina; ed è stata un’espe-
il nostro modo di essere e di agire rienza indimenticabile. Anche perché richiede una lunghissi-
può far cambiare, in senso positivo, ma elaborazione e molta pazienza”.
la nostra immagine all’interno delle Sei animalista?
comunità. La comunicazione serve “Non lo sono, anche se amo molto gli animali. Ho conosciu-
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to la vita di campagna e ho avuto “Un proverbio cinese dice che un uomo dovrebbe fare almeno
sempre cani e gatti. Vivo attualmente tre cose nella vita: avere dei figli, piantare un albero e scrivere
con due gatti, a cui sono molto affe- un libro. Potrei dire perciò, se il proverbio fosse vero, di avere
zionato. Ma non sono né favorevole, già raggiunto lo scopo della mia esistenza. Ma di alberi vorrei
né contrario alla caccia e compren- piantarne ancora tanti. E mi piacerebbe scrivere, quando ne
do l’utilità della ricerca scientifica avrò il tempo, un altro libro, sulle molte cose ho imparato.
praticata sulle cavie animali. Cerco di Il vero sogno nel cassetto, tuttavia, sarebbe quello di poter
vedere razionalmente i lati positivi e contribuire, in qualsiasi modo, a disinnescare i conflitti che
negativi di certe scelte, pur dolorose. impediscono alle persone, nel mondo, di vivere in pace”.
Anche in questo settore, l’estremismo Le tue tre parole chiave per un’annata di successo
non mi piace”. “Cura. Sono convinto che ogni attività debba essere fatta con
Il gioco del cassetto: il sogno che ne è passione, competenza e dedizione, dando il massimo delle
uscito ed è stato realizzato e quello che proprie capacità.
è rimasto dentro chiuso. Condivisione. Per raggiugere importanti risultati, non si può
“Un sogno avverato c’è. È un pro- procedere da soli. La collaborazione e la condivisione delle
getto che poteva sembrare difficile scelte, degli sforzi, dei successi e degli insuccessi sono fonda-
(se non impossibile) da realizzare, mentali. E la condivisione significa innanzi tutto saper coin-
ma con mia moglie ci siamo riusciti: volgere, ma anche saper accettare l’aiuto degli altri.
alludo al percorso che ci ha portato Fortuna. Perché anche le persone più capaci e previdenti ne
all’adozione di nostro figlio Patri- hanno bisogno”.
ck, che oggi ha 21 anni. C’è voluto Cosa diresti ad un giovane rotariano?
coraggio, non è stata una scelta “Che c’è molto da imparare da chi ha maturato maggiore
facile da affrontare. Ma l’abbiamo esperienza e che bisogna avere la modestia di saper attendere
portata avanti con determinazione e con pazienza il proprio momento. Mettersi a disposizione de-
ne siamo orgogliosi. Questa è certa- gli altri, nel Rotary come nella vita, significa non avere fretta
mente la cosa più importante che ho di vedere riconosciuti il proprio impegno e le proprie capacità.
realizzato nella vita. Anche perché Direi anche al giovane amico di lasciarsi coinvolgere e accet-
non l’ho realizzata da solo, ma con la tare le richieste di disponibilità, perché essere un socio passivo
persona che amo”. non arricchisce, mentre l’azione e il coinvolgimento gratifica-
E una cosa ancora da fare? no anche quando comportano dei sacrifici”.
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E ad un giovane che guarda il Rotary dall’esterno?
“Se è una persona che ha dei talenti e dei valori, gli direi di
guardare al Rotary come ad un’opportunità. Se accolto nel
Rotary, non potrà che trovarsi bene, perché i soci che co-
noscerà saranno certamente persone di valore ed egli potrà,
anche grazie al loro aiuto, spendersi per il bene della comunità
e vedere così riconosciute e apprezzate le proprie doti”.
Torniamo nel privato. Ultimo libro sul comodino.
“La gioia, Alex e il prete” di Giorgio Ronzoni: è un librici-
no che merita di essere preso in considerazione. Poi “Non
ti manchi mai la gioia” di Vito Mancuso, breve itinerario di
liberazione”.
Sei credente?
“Sono credente, ma anche molto aperto e per nulla bigotto.
Credo fermamente nella laicità dello Stato e nella libertà di
culto e di pensiero. Non penso che le mie idee debbano per
forza essere migliori di quelle degli altri e che il pensiero della
maggioranza, tanto più in campo religioso ed etico, debba
imporsi anche a chi la pensa diversamente”.
C’è una passione che dura da tempo?
la Cultura
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assistenti,
distretto 2060
ecco la squadra
del governatore
Disma Pizzini – RC Trento - Club: RC Trentino Nord, RC Trento, RC Valsugana
Dal 2011 sono nel Rotary Club Trento, prima come segretario, poi presidente nel bien-
nio COVID-19, promuovendo progetti educativi e professionali. La mia famiglia è attiva
nel Rotary, con mia figlia Giulia che ha partecipato allo scambio giovani. Il mio lavoro di
commercialista si intreccia con il Rotary, applicando il test delle quattro domande. Come
assistente del Governatore, mi metto a disposizione dei Club e dei Presidenti.
25
Andrea Gentilini – RC Rovereto - Club: RC Madonna di Campiglio, RC Riva del Gar-
da, RC Rovereto, RC Rovereto Vallagarina
Nato a Rovereto in provincia di Trento il 6 gennaio del 1973, sposato e padre di due figlie
vive a Villa Lagarina una piccola comunità in Vallagarina a pochi chilometri da Rovereto.
È entrato a far parte del Rotary Club Rovereto nel 2014 ricoprendo vari incarichi interni
al Club e svolgendo il mio anno di presidenza nel 2021-22 con il Governatore Raffaele
Caltabiano. Da tre anni fa parte della Commissione Sovvenzioni Distrettuali ed è stato
Assistente del Governatore Anna Favero, Callegari per la Zona 2. Inoltre da alcuni anni
partecipo alle Fellowship IGFR Rotariani Golfisti e dell’AMRI (Associazione Motocicli-
sti Rotarinai d’Italia).
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Nancy Serena – RC Cittadella Alta Padovana - Club: RC Bassano del Grappa, RC Bas-
sano del Grappa Castelli, RC Cittadella, RC Cittadella Alta Padovana
40 anni di Cittadella, Account Manager Nord Italia per una multinazionale di Largo Con-
sumo ha da sempre sviluppato la sua carriera dell’ambito vendite in realtà internazionali.
Socio fondatore e primo Presidente del Rotary Club Cittadella Alta Padovana, costituito
nel gennaio 2018, Già presidente commissione distrettuale social nell’a.r. 2020/21 e attual-
mente assistente del governatore per i 4 club di Cittadella e Bassano del Grappa.
Mariano Farina – RC Vicenza Nord Sandrigo - Club: RC Asiago - Altopiano dei Sette
Comuni, RC Schio - Thiene, RC Valle dell’Agno, RC Vicenza Nord Sandrigo
Nato a Vicenza, il 24 maggio 1954 - Sposato con Alessandra , padre di Francesco
Laurea in Chimica con abilitazione alla professione, presidente di Ecochem SpA
Per quasi tutta la vita professionale, si è occupato di Chimica dell’Ambiente, sia come
consulente per aziende ed enti pubblici sia come responsabile di laboratorio
Rotary. Socio RC Vicenza Nord Sandrigo dal 2010. Segretario nelle annate 2014/2015 e
2015/2016; presidente di Commissioni Presidente di Club nell’anno 2017/2018, Vice-
presidente nell’anno 2020/2021 Assistente del Governatore nelle annate 2022/2023 e
2023/2024.
27
Diana Michelazzo – RC Camposampiero - Club: RC Abano Montegrotto Terme, RC
Camposampiero, RC Marco Polo Passport, RC Galileo Galilei D2060, RC Passport
D2060 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia
È stata invitata a far parte della grande famiglia del Rotary ormai 11 anni fa e da allora è
socia del Club di Camposampiero. È stata coinvolta da subito nella gestione del club fa-
cendo sempre parte del direttivo. È stata Consigliere, Prefetto, Segretario e Presidente. Ha
ideato il Ryla Junior di Padova nel 2016 divenendone coordinatore. Mamma di Alberto e
Camilla, è un avvocato penalista del Foro di Padova
Ariella Stubelj – Rotary Club Verona Soave - Club: RC Garda International, RC Legna-
go, RC Peschiera e del Garda Veronese, RC Verona Soave, RC Villafranca di Verona
All’interno del club ha ricoperto il ruolo di Segretaria di club AR 2011/2012- 2014-2015
– 2015-2016 2016-2017 2017-2018, e Presidente di club AR 2012-2013. È stata membro
della Commissione Distrettuale organizzazione Congresso Distrettuale A.r.2013/2014 e
Vice presidente Commissione Distrettuale Rotary Day A.R 2014/2015. Prefetto Distret-
tuale A.R. 2016/2017 - 2018/2019 – 2021/2022. Assistente del Governatore Area 2 A.R.
2022-2023 2023-2024. Membro commissione distrettuale Effettivo. Membro commissione
distrettuale Formazione. Membro commissione distrettuale Happycamp Ancarano-Ligna-
no. Consulente Interact Verona Castelli. Volontaria da oltre 10 anni Happycamp I parchi
del Sorriso e Happycamp Ancarano-Lignano. Ideatrice Service del RC VR Soave “Festa di
Santa Lucia”. Libera professionista nel settore delle Risorse Umane. Specialista in ricerca e
selezione, formatrice e docente in materie tecnico-giuridiche, disability Manager, consulen-
te del Lavoro iscritta all’Ordine Provinciale di Verona, Volontaria Centri di Ascolto.
28
29
66° Congresso del Distretto
Rotary 2060
Ispirare il cambiamento
verso un futuro
sostenibile e solidale
S
66° Congresso
del Distretto Rotary i è concluso, con il 66° Congresso del Distretto Rotary
2060 2060, l’anno rotariano 2023 – 2024 presieduto dal Governa-
tore Anna Favero. Oltre 300 i partecipanti al Congresso ospiti
dell’Amministrazione Comunale di Jesolo che ha messo a
disposizione il Teatro Antonio Vivaldi.
Il Congresso è stata l’occasione per applaudire la summa dell’o-
perato e dei risultati portati a termine dai 96 Club del Distretto
2060, nell’arco di un anno rotariano. Molti Club hanno presen-
tato i numerosi service realizzati, suddivisi nelle le vie cinque
vie d’azione (Azione: Interna, Professionale, Pubblico Interesse,
Internazionale, Nuove Generazioni). Precedentemente a feb-
braio a Verona, durante “Fiera dei Progetti”, erano stati pre-
sentati 15 progetti e illustrati al Past Presidente Internazionale
Holger Knaack; all’evento del Service del Centenario “Plastic
Ride” di Aprile a Venezia erano stati presentati oltre 30 progetti
dello specifico ambito.
Per il Congresso di chiusura erano stati candidati per la sele-
zione 60 progetti di service da parte dei Club nelle cinque vie
d’azione, in particolare sull’azione di pubblico interesse, azio-
ne internazionale ed azione nuove generazioni. I 15 progetti
selezionati sono stati presentati pubblicamente dai Presidenti
di Club o dai referenti di progetto che ne hanno illustrato la
di portata, l’impatto, il coinvolgimento dei soci, la capacità di
Livio Petriccione adattamento.
Segretario Coordinatore Il Congresso è stato moderato da Livio Petriccione in qualità
Rotary Oggi di Segretario del Distretto Rotary 2060 e da Federica Mari-
30
gonda Presidente del Rotaract Club di San
Donà di Piave, Portogruaro, Jesolo.
Il pomeriggio alle 14:30 dopo il suono
della campana e gli inni, il Congresso
è stato aperto con i Saluti istituziona-
li dell’Amministrazione Comunale di
Jesolo rappresentata dal Vice Sindaco
dott. Luca Zanotto, quindi in sequenza
(per incarico rotariano) sono intervenuti:
il DGE Alessandro Calegari, il DGN Gianni
Albertinoli, la DGD Lucia Crapesi, l’RD RAC
Christian Gaole, l’RDE RAC - Jessica De Ponto, l’RD
Interact - Maria Tassello, la Governatrice Inner Wheel - Isabella
Lombardo Marani e in conclusione il Presidente Rotary Club
Jesolo Andrea Passarella.
Dopo i saluti istituzionali il palcoscenico del teatro è sta-
to animato dalla cerimonia dei riconoscimenti della Rotary
Foundation. Anna
L
Favero e Livio Isoli
hanno consegnato i
riconoscimenti per le a significativa
nuove adesioni alla presenza dei
PolioPlus Society,
ai Benefattori e ai
rotaractiani, come
Major Donor. Altro protagonisti del
importante rico- Congresso con i
noscimento è stato progetti presentati
31
quello del Presidente della Commis- che è intervenuta è stata la PDG Silvia Scarrone (Assistente di
sione Effettivo il PDG Alessandro Pe- E/MGA Zona 15- Rotary Foundation) con il suo intervento
rolo per i Club più dinamici e virtuosi dal titolo “Il futuro è il più bel ricordo che possiamo lasciare.
per l’Effettivo. Bequest e Legacy Society”. Il secondo ospite, Rappresentante
La significativa presenza dei ro- del Presidente Internazionale, PDG Gabriele Andria - Ro-
taractiani, come protagonisti del tary Club Cagliari Nord - Distretto 2080, ha ripreso i temi del
Congresso con i progetti presentati, Presidente Internazionale, come per esempio quelli della salute
ha caratterizzato la conclusione di mentale, dell’empowering girls, della salute e nutrizione, del-
un’annata all’insegna dell’integrazione la cultura del dono. Nella sua presentazione Gabriele Andria
tra le due forme di affiliazione. ha comunicato che “per il quindicesimo anno consecutivo, la
In apertu- Fondazione Rotary ha
ra Federica ricevuto il rating più
Marigonda alto - quattro stelle -
rivolgendosi da Charity Navigator,
alla platea ha un’agenzia di valuta-
dichiarato: zione indipendente
“Noi rota- delle organizzazioni
ractiani siamo di beneficenza negli
quelli che se- USA. La Fondazione
guono le vostre Rotary ha ottenuto il
orme, che sono riconoscimento per
cresciuti grazie aver dimostrato sia un
all’aiuto e alla solido stato di salute
guida dei loro finanziaria che l’impe-
Rotary Club padrini. Quindi, forse, gno per la responsabilità e la trasparenza.”.
non lo sentiamo solo noi, questo senso L’intervento di Gabriele Andria si è concluso con una sfida: “I
di responsabilità. Forse è più forte in Rotary uniti possono vincere sfide di un mondo senza confini.
voi rotariani, che siete chiamati ad Se rimarremo fedeli a noi stessi punteremo sempre più in alto e
ispirare anche in noi il cambiamento e il Rotary vivrà altri 115 anni vincendo grandi sfide”.
a farci pensare che a volte vale la pena Il pomeriggio è stato scandito da una serie di presentazioni dei
scommettere su alcuni progetti, anche i service che hanno evidenziato la centralità e l’importante ruolo
più strampalati, anche i più impossibi- dei Club del Distretto 2060.
li. Siete chiamati a tenere solida in noi A chiusura dei lavori vi è stato l’intervento congiunto del Go-
la consapevolezza che con una combi- vernatore Anna Favero e del Rappresentante Distrettuale RAC
nazione di solidarietà, risorse economi- Christian Gaole.
che e soprattutto risorse umane, questi “Il Congresso è stata la perfetta conclusione che un’annata come
progetti si possono realizzare. Il Rotary questa poteva meritarsi.
svolge un ruolo essenziale per noi Certo la carne al fuoco era tanta, ma l’organizzazione ha saputo
giovani Rotaractiani: è il nostro faro, il dare a ogni azione il giusto valore in termini di tempo e spazio.
nostro modello, la nostra fonte di ispi- Anche il confronto tra il il Governatore Anna Favero e il sot-
razione. Continuate così: portate alti i toscritto è stato un momento particolare: abbiamo cercato di
valori Rotariani e fateci credere che il esternare il bello ma anche le note meno soavi del nostro anno. Lo
mondo, grazie all’impegno, al servizio e abbiamo fatto, però, tenendo alta la testa e preservando i valori
alla solidarietà, si può cambiare.” del Rotary International con una sola voce abbiamo cercato di
Il Congresso è stato animato da due mettere a posto il Distretto per chi verrà dopo di noi.
ospiti d’eccezione. La prima ospite Perché, alla fine dei giochi, ciò che importa è far sì che un distret-
32
to si regga in piedi da solo, indipendentemente da chi ne è alla
guida. Purtroppo o per fortuna non tutti la pensano così
e prima del servire pongono la loro carriera all’interno di questa
associazione.
Il messaggio che è passato questo anno, a mio modo di vedere,
è che sia il Governatore che l’RD siano andati oltre le cariche. E
invitiamo chi ci succede a fare altrettanto.” (Christian Gaole)
Dopo questo confronto franco e sincero tra RD e Governa-
tore, è venuto il momento dei ringraziamenti. Il Governatore
quindi ha invitato sul palco la squadra che ha servito in questa
annata, tutti coloro che si sono spesi per la “macchina” di-
P
strettuale, affinché i Club e i soci potessero contare su forma-
zione, eventi, risposte e sostegno nei 12 mesi di mandato. Il
er il Governatore, chiamando sul palco dapprima gli Assistenti e
quindicesimo anno poi i Presidenti di Commissione, ha dichiarato che “da soli si
consecutivo, la va veloci ma insieme si va lontano”, ribadendo l’importanza di
un team affiatato e con scopi condivisi. Ha richiamato l’affiata-
Fondazione Rotary mento e la collaborazione in particolare dei componenti dello
ha ricevuto il rating Staff Distrettuale, che hanno ricevuto l’encomio delle cinque
più alto - quattro vie d’azione rilasciato dal Rotary International: i Segretari
stelle - da Charity Stefania Diamare e Livio Petriccione, i Prefetti Elena Fiorio e
Lorenzo Capaldo, i Tesorieri Paola Berton e Antonio Sogni,
Navigator l’Istruttore PDG Alberto Palmieri e il Formatore Giuliano
Bordigato.
Alla domanda consueta che viene posta al Governatore uscente
a fine annata: “Sei soddisfatta?” Anna Favero ha dichiarato “La
soddisfazione non deve essere mia, ma dei Club e dei soci. Il
Governatore non svolge il proprio incarico per sé stesso ma per
il Distretto in primis, ed il Distretto è rappresentato dai Club
Rotary e Rotaract che lo compongono. E per i soci, per gli oltre
5.000 soci rotariani e rotaractiani che portano avanti i nostri
valori testimoniandoli nelle loro comunità, nei posti di lavoro,
nelle università. È a loro che dovete chiedere se sono soddisfat-
ti, se il lavoro che abbiamo realizzato con lo staff e la squadra
distrettuale è stato all’altezza delle aspettative, se la motivazione,
la passione che abbiamo cercato di trasmettere è stata colta, se
le iniziative che abbiamo proposto sono state apprezzate, se gli
eventi che abbiamo organizzato si sono rivelati utili e piacevoli.
Dal canto mio posso dire che il calore, le dimostrazioni di ami-
cizia e di stima che ho ricevuto mi ripagano abbondantemente
del tempo speso e delle fatiche di questi 12 mesi”.
Alle ore 19:15 si è chiuso il 66° Congresso Distrettuale “Ispirare
il cambiamento verso un futuro sostenibile e solidale” con la
cerimonia ufficiale del “passaggio del collare” e con il passaggio
di consegne da Anna Favero al Governatore per l’Anno Sociale
2024/2025 Alessandro Calegari.
33
la lettura
contemporaneo
sentimentalmente e fortissima
di tempra. A cent’anni dalla
morte, avvenuta per polmonite
il 21 aprile 1924 in una camera
d’albergo di Pittsburgh, Eleo-
nora Duse è tutto fuorché una figura d’altri tempi. L’attrice
più celebre della storia del teatro italiano e forse mondiale
resta un modello attualissimo per le sue battaglie per i dirit-
ti. La sua frase-simbolo («Non la donna, mille donne sento
dentro di me») spiega alla perfezione come abbia incarnato i
valori eterni dell’empatia, della conoscenza, della sensibilità,
della volontà di operare nel mondo. Molto simili a quelli del
Rotary, fondato proprio negli anni del massimo fulgore della
Divina.
Una predestinata, Eleonora. Il nonno paterno Luigi aveva
fondato un teatro a Padova, davanti al Caffè Pedrocchi. Il
padre Vincenzo, in arte Alessandro, conobbe durante una
tournée della sua compagnia la madre, Angelica Cappellet-
to, ventunesima figlia di una famiglia di contadini vicentini,
convertendola all’amore per la recitazione. E sempre durante
una tournée, il 3 ottobre 1858, nacque Eleonora. Che iniziò
a salire sul palcoscenico a quattro anni. E ben presto mo-
strò i segni della rivoluzione che avrebbe portato nel teatro,
scardinando il modo di recitare ottocentesco per un più
di pregnante calarsi nella vita.
Alessandro Comin Voce, gesti, movenze che catturavano, sottolineavano, aderi-
Rotary Club
vano alla realtà, le consentivano di diventare ogni personag-
Bassano del Grappa gio che interpretasse, dalle nobili alle popolane.
Famoso è l’aneddoto che a 14 anni, nei panni di Giulietta
34
35
«Ho provato, ma mi riesce più faticoso che recitar vera».
Sulla scena dava tutta se stessa, e lo testimonia anche la
sua morte, avvenuta durante una massacrante tournée
in America, con trasferimenti di centinaia di chilometri,
sbalzi climatici e notti alla pioggia.
Passione totale metteva anche nella sua vita affettiva.
Sposò Tebaldo Marchetti dal quale ebbe due figli, intra-
prese una relazione con l’attore Flavio Andò, si legò allo
stesso Boito che riscrisse per lei le tragedie di Shake-
speare. Poi irruppe nel suo cuore Gabriele D’Annunzio,
che le dedicò alcune tragedie (unica memorabile, la
a Verona, la Duse portò con sé in Francesca da Rimini) ma la sfruttò facendosi finan-
scena un mazzo di ziare costose produzioni, affidò ruoli alla
L
rose, maneggiandolo rivale Sarah Bernhardt e la sbeffeggiò nel
con tanta abilità da romanzo “Il fuoco”. Anche per problemi
farlo diventare parte a Duse è tutto economici la Divina, dopo essersi ritirata
integrante della rap-
presentazione.
fuorché una figura dalle scene nel 1909, decise di ritornarvi
nel 1921. Intanto aveva trovato pace ad
Fece anche il capoco- d’altri tempi Asolo, il borgo ai piedi del Monte Grappa
mico in tempi in cui che le ricordava «il sacrificio dei soldati
era impensabile che le compagnie italiani in guerra».
non fossero guidate e amministrate Lì è sepolta, lì esiste ancora la sua bellissima casa, lì c’è un
da un uomo. teatro a lei intitolato, lì il museo civico custodisce in una
Ad Arrigo Boito, che le consigliava sala interattiva cimeli familiari, oggetti di scena, costumi e la
di «recitare d’astuzia» per non cade- ricostruzione del suo camerino.
re ammalata come spesso le avveni- Uno sterminato archivio di documenti e molti abiti di scena
va dopo una prova intensa, rispose: sono invece conservati alla Fondazione Cini di Venezia.
36
37
service
d’arte
tempo intrapresa di valorizzazione dei beni culturali della
Città di Treviso, con questo importante service è tornato ad
agire ‘dentro’ il monumentale Duomo Trevigiano - edificio per
in nuova
eccellenza identitario ed evocativo – consegnando alla città
e alla Diocesi la nuova illuminazione dell’eccezionale scrigno
d’arte veneta cinquecentesca che è la Cappella Malchiostro
con lo spazio del Vestibolo che la precede.
luce
La Cappella Malchiostro raccoglie un eccezionale corredo di
opere d’arte, in primis la pala dell’Annunciazione della Vergi-
ne Maria di Tiziano, prezioso dipinto su tavola lignea, opera
di Tiziano Vecellio realizzato nell’anno 1520,
I
recentemente restaurata, e il ciclo di affreschi
dovuto a Giovanni Antonio da Pordenone.
l nuovo impianto Anche il Vestibolo che conduce all’opera del
Tiziano rappresenta un ‘piccolo museo’ ed espo-
illuminotecnico del Vestibolo, ne sulle sue pareti laterali importanti presenze
della Cappella Malchiostro e storico artistiche.
della Pala del Tiziano presso il Insieme costituiscono un complesso storico-ar-
Duomo di Treviso tistico di valore, che non era valorizzato dal
mediocre e vecchio impianto di illuminazione.
Anche la preziosa Pala del Tiziano, pur restau-
rata, risultava mortificata da una luce “stanca” e “inadeguata”.
Consapevole di ciò, il Rotary Club Treviso ha dato vita ad un
di
importante ed impegnativo service progettando e realizzando
Maria Antonietta Possamai
un nuovo impianto illuminotecnico adottando tutte le tecno-
Rotary Club logie più avanzate oggi disponibili sul mercato per valorizzare
Treviso sia gli spazi architettonici sia le preziose presenze artistiche
38
Cappella Malchiostro
inaugurazione
39
della Cappella e del Vestibolo.
La nuova luce, in particolare, è fondamentale per il godi-
mento della Pala del Tiziano; vengono ora portati al massi-
mo risalto i valori cromatici e pittorici restituiti dal recente
restauro e l’opera appare in pieno splendore. Un’opera di tale
importanza e bellezza aveva necessità di essere illuminata in
modo adeguato e con una luce che consentisse al visitatore e
agli appassionati di apprezzarne al meglio i preziosi dettagli
ed il ricchissimo cromatismo.
La realizzazione di questo service è stata resa possibile grazie
ad una articolata sinergia tra diversi soggetti che il Rotary
Club Treviso nella figura del suo Presidente Andrea Danesin
ha saputo coinvolgere.
In primis, fondamentali sono stati gli apporti dei professio-
nisti Soci del Club: Ing. Carlo Chiodin con l’Arch. Alessan-
dro Chiodin, Arch. Andrea Bellieni e Ing. Maria Antonietta
Possamai, che hanno prestato la loro competenza a titolo
gratuito, realizzando il progetto, l'analisi storico artistica e il
coordinamento per la realizzazione dell'intervento.
Determinante è stata la partecipazione delle aziende (BET-
TIOL SRL, tramite la Socia dott.ssa Emanuela Putoto,
MARCHIOL SPA, tramite il Socio dott. Alberto Damian e
LINEA LIGHT GROUP) che hanno fornito i prodotti, la
manodopera e tutto il supporto tecnico nelle diverse fasi.
Infine, sostanziale è stato il supporto economico di due soci
benefattori e altrettanto importante, tramite il nostro socio
Alberto Alberti, quello del Distretto 2060 nell’annata 2021-
2022, capace di cogliere la valenza di questo importante
Alessandro e Carlo Chiodin service e di supportarlo economicamente.
40
Via Noalese, 167
30036 Caselle di S. Maria di Sala (VE)
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41
service
L e scuole per le professioni di base (école des métiers)
svolgono un ruolo fondamentale nel fornire alle persone disa-
giate le competenze e la formazione necessarie per acquisire un
lavoro e raggiungere l’indipendenza economica.
Questi programmi offrono una valida alternativa ai percorsi
scolastici tradizionali, spesso inadatti alle esigenze di chi ha
difficoltà di apprendimento o proviene da contesti socio-econo-
mici svantaggiati.
Un esempio virtuoso: la scuola salesiana Madre Morano nella
Rep. del Congo situata nel problematico quartiere di Mpaka,
realtà sostenuta attivamente dal Rotary Club Doyen di Pointe
ÉCOLE DES
Noire e dai club Rotary Sacile Centenario e Inner Wheel
di Pordenone.
La scuola salesiana Madre Morano in Congo rappresen-
ta un esempio eccellente di come le scuole professionali
MÉTIERS,
possano dare una nuova opportunità di vita ai giovani di-
sagiati. Attraverso un percorso formativo pratico e perso-
nalizzato, gli studenti della scuola Madre Morano acqui-
ESEMPIO
siscono competenze in settori come la l’alberghiero e la
sartoria di base. Oltre alle abilità tecniche, la scuola pone
grande attenzione allo sviluppo di valori importanti come
la responsabilità, la collaborazione e il rispetto reciproco.
G razie all’impegno
di medici e volontari
le persone hanno
potuto effettuare
screening e visite
sonno, la malattia di Parkinson e la diagnosi precoce del
cancro alla mammella. Questi incontri hanno offerto ai
cittadini preziose informazioni e strumenti per affron-
tare meglio le sfide legate alla salute.
Un Successo da Ripetere
La Prima Giornata della Salute si è conclusa con un
bilancio estremamente positivo, testimoniato dalla
grande affluenza e dalla soddisfazione dei partecipan-
ti. L’evento ha dimostrato come la collaborazione tra
diverse realtà locali e l’impegno volontario possano
generare un forte impatto sulla comunità, promuoven-
do la cultura della prevenzione e del benessere.
Grazie al successo di questa prima edizione, il Ro-
tary Club Camposampiero guarda già al futuro, con
l’intenzione di rendere questa giornata un appunta-
mento fisso, ampliando ulteriormente i servizi offerti
e coinvolgendo sempre più cittadini. La prevenzione
e la salute sono diritti di tutti e giornate come questa
rappresentano un passo fondamentale per garantire un
futuro più sano e consapevole per l’intera comunità.
45
SERVICE
UNIMATCHER,
Il Service Divulgativo
Nazionale
L o spirito che Unimatcher, Service divulgativo naziona-
le, incarna è quello di aiutare, in un momento delicato come
il salto dalle superiori all’università, gli studenti di quarto e
quinto superiore nell’orientarsi verso il proprio futuro.
Gli strumenti messi a disposizione sarebbero il mezzo per
raggiungere una scelta quanto più consapevole possibile: le
informazioni saranno fornite in maniera totalmente disin-
teressata. La richiesta di questo tipo è elevata, sono infatti
molte le aziende, o gli enti, che propongono questo servizio,
per gli studenti si tratta infatti di una necessità.
Il goal sarebbe quello di avere un coinvolgimento
totale della popolazione studentesca compresa in
questa fascia: non tutti i ragazzi che finiscono la
scuola hanno le stesse possibilità. Alcuni sarebbero
i primi della propria famiglia a frequentare un per-
corso accademico simile, altri invece non vengono
presi in considerazione dagli atenei, perché prove-
nienti da istituti professionali o per una questione
territoriale, venendo dalla provincia.
Si tratta però di una scelta essenziale: per un Rotaractiano
sono coetanei, poco più giovani al massimo, per cui diventare
di supporto, aiutando in una fase delicata, piena di dubbi e
insicurezze.
Quando si pensa a un Service, il tema deve starti a cuore, dice a
riguardo Jessica De Ponto, RDE del Distretto Rotaract 2060.
Nei miei cinque anni da fuorisede a Trento ho conosciuto
ogni tipo di persona e vissuto anche in prima persona le con-
di seguenze di una scelta inconsapevole.
Diego Morone Dati alla mano, c’è quella che potremmo definire una vera e
propria epidemia di problemi di salute mentale legati al pe-
Presidente Commissione riodo universitario, prosegue poi, toccando in conclusione una
Chronicle News Rotaract
nota dolente nel sistema scolastico italiano. Purtroppo i casi
46
più gravi diventano fatti di cronaca.
Rendersi conto che la scelta fatta non sia quella giusta, non si-
gnifica rendersi conto di non poter tornare sui propri passi. È
alla radice di questo fenomeno che interverrebbe Unimatcher,
con un metodo informativo alternativo a quello standard,
proposto dalle università: la chiave di lettura di molti appun-
tamenti di orientamento tradizionali è spesso aziendalistica.
Il Service si muoverà, a grandi linee, su 3 macro-fasi: un
primo momento focalizzato sull’informazione massiva, una
seconda fase basata sul rapporto one-to-one, e l’ultimo step
sul lasciare un segno nel tempo.
Il primo vantaggio nella realizzazione sarà dato dall’espe-
rienza di diversi Club del Distretto, che hanno già realizzato
Service di questo tipo nei loro territori – come il Rotaract
Club Legnano, a cui ci
si rifà per il concept. Il
Legnano, a cui è stato
chiesto l’endorsement
dall’RDE Jessica De
Ponto, ha espresso un
entusiastico assenso
nel vedere questo pro-
getto proposto su scala
nazionale.
È questo carattere na-
zionale che sarà capa-
ce di rendere il Service
di rilievo sul lungo
termine: non è solo il
carattere territoriale,
quanto la volontà di
guardare verso il futu-
ro, essendo un Service
per le nuove generazioni, ma anche di azione professionale.
Le potenzialità, viste dall’RDE del 2060 sono molteplici. Si
tratta di un Service attivo, per cui si creerebbero nuovi contat-
ti, nuovi legami, tra i Soci, da cui mi auguro possano nascere –
oltre che splendide amicizie – idee per altri Service. Inoltre, il
target corrisponde, a sua volta, a target per potenziali neo-soci
e aspiranti per il Rotaract: non c’è niente di meglio che farsi
conoscere tramite i propri service.
Il Rotaract è difficile da spiegare, ma è facile catturare l’at-
tenzione di nuove persone semplicemente mostrandoglielo,
aggiunge poi, sottolineando anche come sia stato pensato un
modo “Creativo e contemporaneo”; di conservarlo nel tempo,
perché ne rimanga una traccia in futuro.
47
Service
Magdi Allam,
La fede cristiana e
l’amore per la notizia
per un cittadino del
testimone
mondo
C
del nostro
tempo
i sono personaggi che “esondano” in maniera seriale dai vari talk
show televisivi in cui, troppo spesso, più che un confronto offrono all’iner-
me telespettatore un “guerriglia” in cui poco si argomenta e come diciamo
in Veneto molto si “ciacola”.
Ce ne sono altri che invece coniugano qualità e sostanza, ma
sono molto meno presenti nei programmi di opinione. Incipit
doveroso per introdurre la figura di Magdi Allam, ospite della
bella serata organizzata dal Rotary Treviso Piave, presidente
Gianni Pretto, in gemellaggio con il Lions Club di Vittorio
Veneto e il Soroptimist di Conegliano Vittorio. Occasione la
presentazione dell’ultimo libro di un autore nato a Il Cairo, ma
naturalizzato italiano da oltre cinquant’anni.
Una bella storia che è interessante conoscere dalle radici. Nasce nel
1952 da una famiglia di umili origini, il papà autista, la mamma
baby sitter di una famiglia di imprenditori italiani, i Caccia. Sono
questi i primi a credere nelle doti di quel ragazzo dagli occhi che sanno scrutare con curiosa
profondità. Grazie a loro Magdi frequenta prima le scuole elementari delle suore comboniane e poi il
liceo dei padri salesiani. Si diploma a pieni voti e viene premiato con una Borsa di Studio dal Governo
italiano che gli permette di laurearsi poi in Sociologia a Roma. Percepisce come vi siano due mondi di-
versi, di qua e di là del Mediterraneo, detto un tempo Mare Nostrum. Ancora quindicenne aveva subito
un pesante interrogatorio da parte dei servizi segreti egiziani perché avevano registrato sue telefonate in
francese alla morosa di allora, un’egiziana di origine ebraica, aspetto che non conosceva.
Magdi, una volta laureato, ha iniziato a collaborare con importanti testate nazionali. Nel 2003 la prima
importante svolta della sua vita. È inviato speciale nel Kuwait. Il comandante generale dei Carabinieri,
generale Mario Mori, avverte la redazione di richiamarlo subito in patria perché inserito tra gli obiettivi
di Hamas. “Fino ad allora avevo creduto che si potesse convivere con un Islam moderato, secondo la
filosofia occidentale”. Il percorso poi conseguente. La vigilia di Pasqua del 2008, nella suggestiva cornice
di San Pietro, è lo stesso Papa Ratzinger ad accoglierlo nella grande famiglia cristiana con battesimo,
cresima ed eucarestia conseguente. Magdi Allam in questi anni ha pubblicato quasi una ventina di libri
cercando di allertare le sopite coscienze occidentali che l’in-
di tegrazione è possibile e necessaria, ma nel rispetto reciproco.
Giancarlo Saran “Abbiamo imboccato una pericolosa china discendente, di
Rotary Club cui quella demografica è l’esempio più lampante”. Un udito-
Treviso rio attento e coinvolto ha seguito quindi le sue varie analisi
riassunte nel bel libro “Un miracolo per l’Italia”.
48
49
i Rotariani si raccontano
ci rende unici
con i musicisti la cifra
stilistica del suo operato; è
anche da sempre sostenito-
re della musica come lin-
guaggio universale, in grado
di travalicare ogni barriera, “capace di portarci in luoghi
immaginifici, di creare dentro di noi spazi nuovi, luoghi
a cui accediamo emo-
I
zionandoci. La musica è
importante, ci insegna ad
Suoni della Bellezza ascoltare quello che abbia-
mo dentro.
è divenuto protocollo Proprio dall’importan-
con il Provveditorato za della musica Nicola
dell’Amministrazione Guerini ha dato vita ad
penitenziaria del un progetto, I Suoni della
Bellezza, divenuto proto-
Triveneto collo con il Provveditorato
dell’Amministrazione pe-
nitenziaria del Triveneto, attivo in sedici istituti, il cui fine è
promuovere l’ascolto nelle carceri, all’interno di un percorso
educativo che genera empatia e libera emozioni.
Da questa iniziativa è nata anche una mostra dal titolo I
Segni dell’anima. Percorsi cromatici dentro il suono, in cui
vengono esposti i disegni degli stessi detenuti; si è infatti
voluto sensibilizzare questi ultimi al linguaggio dei suoni e
a una nuova dimensione dell’ascolto, al linguaggio dei colori
di attraverso la percezione dei suoni, per vivere un’esperienza
Zara De Min più profonda.
Master in Comunicazione Lo scorso 2 marzo abbiamo incontrato il maestro Guerini
delle Scienze ad un seminario organizzato dal Distretto Rotary 2060, dal
Università di Padova
50
titolo Il valore della diversità
come ricchezza, e ci ha raccon-
tato nel dettaglio l’importanza
di questo suo progetto.
Secondo Lei, nella nostra società
la diversità è ancora vista come
ricchezza?
Sicuramente c’è ancora molto
da fare. È importante difendere
la diversità come unicità dell’in-
dividuo e la musica ci insegna a
riconoscere il nostro patrimonio
percettivo ed emozionale.
Il laboratorio I Suoni della
Bellezza si svolge in tre
fasi: nella prima il detenu-
to, tenendo gli occhi chiu-
si, si rilassa ascoltando i
suoni della natura, come
quello di un ruscello, del
vento o della pioggia. Un
secondo step, sempre con
gli occhi chiusi, è legato
invece all’ascolto di un
brano musicale . Questo
permette loro di avvicinarsi
al proprio mondo interiore
e “visualizzarlo”. La fase più
interessante, infatti, avviene
quando ciascuno di loro rac-
conta ciò che ha immaginato
durante la sessione, riconoscen-
dolo come un valore di ricchezza
e unicità.
Questa esperienza immersiva
stimola non solo la dimensione
emozionale e istintiva del detenu-
to, ma anche un percorso intro-
spettivo basato sulla comprensione
e l’interiorizzazione del percorso
rieducativo vissuto in carcere.
Quindi Lei crede che la musica non
abbia bisogno di venir spiegata, ma
solo sentita, e che per questo sia uno
strumento di inclusione universale?
Certo. La Musica è linguaggio
51
universale che ci guida nei luoghi dell’anima. È universale
perché i suoi codici sono decifrabili da tutti indipendente-
mente dalla cultura, la lingua, la religione.
Ma il suo insegnamento più grande è l’ascolto, un ascolto
consapevole che abbatte le barriere e si trasforma in dialogo
per nuove modalità di convivenza. I Suoni della Bellezza
è un percorso percettivo che si sviluppa proprio attraver-
so l’ascolto della musica: musica che genera segni, misture
cromatiche, che si fissano sui fogli e ri-creano una “propria
musica”, attraverso la scelta di colori e narrazioni creati-
ve. Segni che parlano di dolore, di fallimento ma anche di
commozioni, che si accendono come luci sul foglio e diven-
tano impronte di una rinascita.
In qualità di ex presidente del Rotary Club di Verona, Le
vorrei porre una domanda sul signif icato del simbolo del
club. Il simbolo del Rotary è una ruota, un simbolo ricco di
signif icati. Citando William E. Fulton del RC di Waterbury,
nel Connecticut, che sul “The Rotarian”, nel marzo del 1920,
scriveva “l’ingranaggio è davvero rappresentativo del Ro-
tary. La ruota deve essere dal 1924 a oggi simmetrica, ben
proporzionata in tutte le sue componenti e ben equilibrata
così che possa girare in modo scorrevole e centrato. Proprio
come un buon rotariano. Di un ingra-
tra
nazioni, promuovendo la cooperazione e la comprensione re-
ciproca: un impegno fondamentale nel promuovere la crescita
e lo sviluppo delle relazioni bilaterali.
Signor Console, innanzitutto, grazie per aver accettato questa
Culture
Conversazione con
intervista.
Ma… tra rotariani, non ci si da del tu?
Si, hai ragione! Iniziamo con una curiosità che credo sia di
molti: cosa vuol dire essere un Console Onorario?
La figura del Console onorario è effettivamente poco conosciuta
Manlio d’Agostino e spesso fraintesa. La Convenzione di Vienna sancisce l’esistenza
Panebianco: un del ruolo del console, suddividendola in due categorie: di carriera
ed onorari. La reale differenza tra le due, riguarda per quest’ul-
rotariano “globale” e tima, l’esercizio a titolo gratuito della funzione, e la limitazione
console onorario dell’immunità alle sole attività funzionali al ruolo medesimo.
Il Console onorario è un cittadino investito di pubblici poteri
nell’interesse del Paese di invio, riconosciuti legalmente dal Paese
di Residenza, attraverso l’«exequatur», l’atto formale a firma del
Ministro degli Affari Esteri.
Come si coniuga l’essere privato cittadino con il rivestire la
carica pubblica?
A differenza del console di carriera, quello onorario normal-
mente svolge la propria attività professionale o lavorativa, con
saldi e forti relazioni nel contesto sociale ed economico: in
effetti, l’unica accortezza è che questa non sia in conflitto di
ruolo o di interessi con la carica pubblica assegnata.
Quali sono le principali responsabilità e funzioni di un Console?
In estrema sintesi, i poteri e le attività sono uguali per en-
trambe le categorie previste dalla Convenzione di Vienna,
sebbene sia il Paese di invio a limitarne l’ampiezza: la pro-
tezione degl’interessi dello Stato d’invio e dei suoi cittadini;
favorire lo sviluppo di relazioni bilaterali commerciali, eco-
di
nomiche, culturali e scientifiche tra lo Stato d’invio e lo Stato
Alex Chasen
di residenza; la gestione degli aspetti relativi all’anagrafe;
Presidente commissione prestare soccorso e assistenza ai cittadini dello Stato d’invio,
Comunicazione e
Immagine Pubblica tutelandone gli interessi ed i diritti, etc.
54
55
Immaginiamo il Tuo incarico sia denso di sfide e
delicate azioni diplomatiche quotidiane, che spesso
restano invisibili agli occhi dei cittadini, ma sono
indispensabili nei rapporti economici e culturali tra
i nostri paesi.
Spesso ripeto che noi Consoli Onorari siamo -
innanzitutto e piuttosto - dei “mediatori culturali”.
La prima cosa che un “onorario” impara subito è il
sapersi interfacciare con le persone, conoscere non
solo le leggi ma anche le abitudini e le tradizioni, gli
usi e costumi, le religioni ed ogni aspetto alimentare
e comportamentale di entrambi i Paesi.
Nella quotidianità, siamo chiamati ad illustrare
Spesso ripeto che noi Consoli Onorari siamo alle due parti come meglio convivere, in realtà
- innanzitutto e piuttosto - dei “mediatori spesso molto diverse tra loro. E spesso bisogna saper consi-
culturali”. gliare con molta discrezione, cosa sia meglio fare o non fare…
Qual è il legame culturale più significativo che ritieni esista tra
l’Italia e la Malesia?
Tra entrambi i Paesi esistono profondi e consolidati legami
industriali e turistici, che si rafforzano di anno in anno. Ad
esempio, la più grande impresa petrolifera malese ha due im-
portanti stabilimenti in Piemonte ed in Campania.
Nonostante tutto, credo che noi italiani conosciamo poco
della Malaysia, ed è un vero peccato, perché è un Paese tutto
da scoprire: ha una popolazione calorosa ed accogliente. Dal
punto di vista industriale, è uno dei Paesi in maggiore e rapida
crescita al mondo, con una reale attenzione alla sostenibilità,
ambientale e sociale. La parte naturalistica, è mozzafiato: basti
pensare alla bellezza incontaminata del Borneo malese o delle
spiagge dai colori vivaci.
Da rotariano hai una visione professionale, istituzionale, ma
anche profondamente etica
Da molti anni mi occupo di tematiche delicate, credo che il mio
messaggio ruoti intorno ad una sola parola: “antropocentrismo”.
Nella società globale e contemporanea (in specie quando par-
liamo dell’influenza dell’ICT e dell’Intelligenza Artificiale),
bisognerebbe sempre ricordare che ogni obiettivo e soluzione
deve essere orientata in favore della “persona umana”: forse
può apparire utopistico, ma almeno è un fattore di pondera-
zione e di correzione, all’eccessivo utilitarismo ed efficienti-
smo che spesso ha degli effetti collaterali importanti, e perio-
dicamente devono essere “gestiti”.
Grazie Manlio per la Tua disponibilità, questa intervista ha
offerto uno sguardo privilegiato nel ruolo e nelle prospettive
cross-nazionali evidenziando l’importanza della collaborazione
e della comprensione reciproca tra le nazioni.
56
IL ROTARY E GLI ALTRI
C
rienza?
ome descriverebbe il Rotary sulla base della sua espe-
partner attivo
territorio di appartenenza: il Triveneto.
In particolare siamo parte attiva nel Progetto
Virgilio dedicato alle giovani imprese, grazie al
del progetto
quale alcune nostre startup stanno beneficiando
dell’assistenza gratuita di rotariani esperti che
le supportano in alcune fasi cruciali della loro
I
ne. Qual è la vostra filosofia?
“La nostra filosofia a Le Village by CA Trive-
ntervista al direttore neto è radicata nel sostegno e nello sviluppo
Le Village by CA Triveneto dell’innovazione attraverso un ecosistema colla-
borativo. Crediamo fermamente che il successo
Matteo Di Biagi delle startup non dipenda solo dalle idee, ma
anche dall’accesso a risorse, competenze e connessioni stra-
tegiche. Siamo parte di un ecosistema internazionale che
oggi conta 45 Village in Europa con più di 1.300 startup in
accelerazione e oltra 700 aziende partner Il nostro approc-
cio si basa su tre pilastri fondamentali: 1. Collaborazione:
Creiamo un ambiente in cui startup, aziende, università,
istituzioni e investitori possono interagire, scambiare co-
noscenze e creare sinergie. Questo network permette alle
startup di accelerare il loro sviluppo e di crescere in manie-
di ra sostenibile.
Daniela BOresi 2. Supporto personalizzato: Ogni startup ha esigenze uniche.
Offriamo un supporto su misura che include mentoring, for-
Direttore Rotary Oggi
mazione attraverso la Startup Accademy, consulenze speciali-
stiche e accesso a una vasta rete di partner. Vogliamo essere un
57
punto di riferimento costante per i nostri membri, fornendo
loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide e cogliere le
opportunità.
3. Innovazione aperta: Promuoviamo l’open innovation,
incentivando la collaborazione tra diversi attori per sviluppare
soluzioni innovative. Incoraggiamo le startup a pensare
R
fuori dagli schemi e a sperimentare nuove idee, man-
tenendo sempre un occhio attento alle tendenze e alle
otary Triveneto 2060 esigenze del mercato.
è abilitatore del nostro In sintesi, la nostra filosofia è quella
Village, questo significa di creare un ambiente dinamico
e stimolante in cui le startup
collaborare a progetti possano prosperare, soste-
nute da una rete solida
e integrata di risorse e com-
petenze. Vogliamo essere il
motore dell’nnovazione nel
Triveneto, contribuendo
attivamente alla crescita
economica e sociale del
territorio”.
Come vi inserite nel
Nordest, territorio vi-
vace dal punto di vista
imprenditoriale?
“Nel Nordest, un
territorio già vivace e
dinamico dal punto di
vista imprenditoriale, Le
Village by CA Triveneto
si posiziona come un hub
strategico di innovazione e
collaborazione. Il nostro obiet-
tivo è quello di potenziare ulte-
riormente questo ecosistema, crean-
do un punto di incontro tra le startup e
il tessuto imprenditoriale esistente.
Ecco come ci inseriamo in questo contesto:
1. Integrazione con il tessuto locale: Lavoriamo a stretto
contatto con le realtà imprenditoriali del Nordest per creare si-
nergie e collaborazioni che possano beneficiare entrambe le parti.
Crediamo che l’nnovazione nasca dall’incontro tra l’esperienza
consolidata delle imprese locali e le idee fresche delle startup.
2. Sviluppo di competenze: Offriamo programmi di forma-
zione e mentoring per arricchire le competenze delle startup e
degli imprenditori locali. Vogliamo contribuire a formare una
58
nuova generazione di leader capaci di guidare l’nnovazione e
la crescita nel territorio.
3. Accesso a risorse e networking: organizziamo eventi, work-
shop e incontri di networking per facilitare lo scambio di idee
e la costruzione di relazioni strategiche.
4. Supporto all’internazionalizzazione: Il Nordest ha un forte
potenziale per competere a livello globale. Aiutiamo le startup
a espandersi sui mercati internazionali, mettendole in contat-
to con partner e investitori esteri, e fornendo loro gli stru-
menti necessari per affrontare le sfide globali.
5. Promozione dell’innovazione sostenibile: Siamo impegnati
a promuovere pratiche imprenditoriali sostenibili. Incoraggia-
mo le startup a sviluppare soluzioni che non solo siano in-
novative, ma che abbiano anche un impatto positivo sull’am-
biente e sulla società”.
Quali sono i focus imprenditoriali su cui investite?
“A Le Village by CA Triveneto, si focalizziamo su diversi
settori strategici che riteniamo fondamentali per il futuro
dell’nnovazione e della crescita economica.
1. Tecnologia e Digital Transformation: Supportiamo startup
che sviluppano soluzioni tecnologiche avanzate, dall’ntelligen-
za artificiale alla blockchain, passando per l’nternet delle Cose
(IoT) e il big data. Crediamo che la trasformazione digitale
sia cruciale per la competitività delle imprese.
2. Sostenibilità: le nostre startup promuovono la sostenibilità
ambientale e l’economia circolare.
Siamo particolarmente interessati a progetti che affrontano le
sfide del cambiamento climatico, la gestione dei rifiuti, l’ener-
gia rinnovabile e la mobilità sostenibile”.
Come aiutate un’impresa a crescere ed innovarsi e quali sono i
vostri progetti futuri?
“Ci affianchiamo alle nostre aziende partner offrendo loro un
ecosistema di riferimento per conoscere le nuove tecnologie,
comprendere le applicazioni d’uso e le minacce/opportunità
che l’innovazione rappresenta. L’azienda partner è costante-
mente aggiornata e formata sui nuovi trend e ha l’opportunità
di attingere alle soluzioni tecnologiche offerte dalla startup.
Ad esempio quest’anno stiamo affrontando un percorso
sull’Intelligenza Artificiale, sull’innovative HR, sulla Sosteni-
bilità e sull’Economia Circolare.
Nello specifico il programma sull’Artificial Intelligence
Artificiale ha lo scopo di creare una community che favori-
sca: l’approfondimento di tools di intelligenza artificiale per
Matteo Di Biagi le aziende, l’esplorazione di startup e success case in ambito
Direttore Le Village
by CA Triveneto
AI, il confronto con autorevoli esperti del settore e l’organiz-
zazione di eventi dedicati”
59
Rotary auto
ROTARY ed Auto
di 10 nuovi componenti, la distri-
buzione territoriale degli stessi ha
consentito una buona rappresen-
Classiche:
tanza di ogni zona d’Italia.
ARACI, letteralmente “Associazio-
ne Rotariana Automobili Classiche
Italia”, è nata 20 anni fa e rappre-
un connubio di
senta la sezione italiana dell’A-
CHAFR (Antique Classic and
Historic Automobile Fellowship of
valore
Rotarians) della quale costituisce la
più numerosa fellowship nazionale
grazie ai suoi 230 associati.
Il suo fine, come consuetudine nelle
fellowship rotariane, è quello di promuovere la collaborazione
e la conoscenza dei principi del Rotary International crean-
do occasioni per condividere e divulgare la bellezza, i valori
e la tecnica di cui sono testimoni le automobili progettate e
costruite sino a qualche decennio fa.
Tali occasioni spaziano dall’organizzazione di Tour dinami-
ci ed esposizioni statiche di autovetture dal grande pregio
storico, pianificazione di convegni tematici, sino alla parteci-
pazione ad importanti eventi internazionali del settore auto-
mobilistico da collezione. Tutto questo chiaramente sempre
all’insegna dell’amicizia e della voglia di stare insieme nel più
autentico spirito rotariano.
Anche il Distretto 2060 è rappresentato in seno al Consiglio
Direttivo con la presenza di un membro che è altresì com-
di ponente della “Commissione Manifestazioni” di ARACI:
Antonio Polizzi struttura sulla quale si basa tutta l’organizzazione delle attività
Consigliere nazionale
proposte dalla fellowship a livello nazionale ed internazionale.
Araci Ogni Distretto Rotary vede la presenza di un Delegato Di-
strettuale che funge da coordinatore delle attività ARACI nel
60
A ssociazione
Rotariana Automobili
Classiche Italia, è nata
20 anni fa e rappresenta
la sezione italiana
dell’ACHAFR
(Antique Classic and
Historic Automobile
Fellowship of Rotarians)
61
Distretto di propria competenza. Per il nostro Distretto 2060
è stato eletto Alberto Rossi del Rotary Club di Treviso che
si è più volte detto pronto ed entusiasta a realizzare iniziative
utili a far emergere tutta la passione di un comparto spesso
sottovalutato sia per quanto riguarda le sue proporzioni che
per il suo reale valore.
Un punto di forza all’interno del nostro Distretto è costituito
anche da un nutrito gruppo di “Aracini” del veronese e della
zona sul lato veneto del lago di Garda che spesso partecipa-
no alle iniziative poste in essere dagli altri Distretti italiani,
i componenti dei quali sono sempre entusiasti nel veder
giungere gli equipaggi del “2060” e che attendono impazien-
ti l’organizzazione di eventi di portata nazionale nei nostri
splenditi territori.
Attesa che non si protrarrà per molto tempo considerando le
innumerevoli splendide idee espresse dai molti iscritti e l’or-
ganizzazione dell’evento programmato per il mese di giugno
2025, periodo nel quale l’ACHAFR, la fellowship interna-
zionale, sarà ospitata da ARACI per il tour internazionale.
In tale occasione 25 equipaggi internazionali ed altrettanti
italiani parteciperanno ad un evento organizzato dagli amici
del Distretto 2072 ma il 2060 è stato chiamato ad orga-
nizzare il così detto “pretour”: un evento per accogliere gli
equipaggi esteri che arriveranno al sabato e che dovranno
essere intrattenuti sino al lunedì pomeriggio, momento nel
quale inizieranno il vero e proprio Tour Europeo in Emilia
Romagna.
Oltre a questa e ad altre iniziative di meno ampio respiro ma
senz’altro di grande valore culturale e Rotariano è stata data
priorità all’estensione della compagine di rotariani iscritti alla
fellowship, senza dimenticare che la stessa è aperta, anzi, è
apertissima ai giovani Rotaractiani appassionati di auto classi-
che che desiderano trascorrere qualche momento di svago con
gli eventi organizzati da ARACI.
www.aracirotary.it
62
AQUILEIA
FILM
FESTIVAL
Rassegna
internazionale
del cinema
archeologico
XV
30 LUGLIO
6 AGOSTO Piazza Capitolo, Aquileia
Ore 21.00
Ingresso gratuito
Prenotazione on-line
obbligatoria
fondazioneaquileia.it
63
Fondazione Rotary Italia Nord Est
E.F. ets
La forza di un sogno
che si rinnova
S ono molto convinto che il 30 maggio 2002 Alvise Fari-
na, Franco Posocco, Mario Gandolfi, Claudio Banterle, An-
drea Carlotti di Riparbella, Giuseppe Giorgi, Erio Colantoni
quando sottoscrissero dal notaio l’atto di costituzione dell’As-
sociazione “Progetto Rotary Distretto 2060 Onlus” condi-
videssero un sogno: riuscire a realizzare nel nostro Distretto
2060 quello che Arch. C. Klumph era riuscito a realizzare
con la Rotary Foundation.
Sono ormai trascorsi 22 anni dalla decisione di quei sette ro-
tariani e il PDG e caro amico Franco Posocco mi ha confer-
mato come fosse proprio un sogno riuscire ad avere nel nostro
distretto uno strumento, previsto dalla legislazione italiana
che potesse diventare lo strumento per finanziare in parte i
nostri services.
Ci vollero degli anni ma il 25 ottobre 2005 il “Progetto Ro-
tary Distretto 2060 Onlus” venne iscritto al n. 1 del Registro
delle ONLUS e il sogno incominciò a diventare realtà.
Con l’impegno professionale e la passione di Alessandro
Mioni, con il suo ripetuto invito ai soci di “mettere una sem-
plice firma”, fornendoti anche una penna per farlo sulla tua
dichiarazione dei redditi inizia il flusso del 5x1000, un flusso
ininterrotto che ha raggiunto negli anni di suo massimo, 971
soci sottoscrittori e un importo record di € 129.432,00.
Un importo complessivo dal 2006 al 2022 di € 1.530.599,00,
che hanno permesso in questi anni a molti Club Rotary del
Distretto d’ideare e realizzare importanti services a favore
delle loro Comunità.
di
Il Rotary cambia come cambia la società, e così su manda-
Raffaele Antonio Caltabiano
to del Governatore Anna Favero la Commissione Norme e
Presidente Fondazione Regolamenti ha affrontato il tema dell’adeguamento della
Rotary Italia Nord Est ONLUS alla normativa del Terzo Settore. Una normativa in
64
evoluzione e dipendente da proroghe legislative e norme
Europee.
La Commissione Norme e Regolamenti, da me presie-
duta con la partecipazione di DG Anna Favero, DGE
Alessandro Calegari, DGN Gianni Albertinoli, Eliana
Morandi del RC Trentino Nord, Otello Bizzotto del RC
Cittadella Alta Padovana, Alberto Bisello del RC Padova
Est, Segretario dell’ONLUS, Simone Braidotti del RC Udi-
ne Patriarcato, Jessica De Ponto RAC Trento.
La Commissione ha operato dall’inizio dell’anno in piccoli
gruppi specialistici ed è arrivata a definire le modalità ed i
tempi della EVOLUZIONE della nostra ONLUS che
rispettando l’organizzazione del Rotary e l’organizza-
zione del nostro Distretto fosse conforme alle norme
del terzo Settore.
Un’evoluzione che rafforza e rende più efficace
ed efficiente il progetto iniziale adeguandolo
alle normative ed alle esigenze e richieste
dei nostri Club e dei nostri Soci.
L’evoluzione identificata è stata
la trasformazione in FON-
DAZIONE DI
PARTECI-
PA-
ZIONE Ente
Filantropico ETS. ente del
terzo settore riconosciuto che
mantiene i settori d’intervento della
ONLUS come specificatamente definiti dalla
normativa in vigore.
La Fondazione nasce con il Distretto Fondatore e con i
65
Club Rotary e Rotaract come partecipanti, ha una governance
in carica per un triennio indicata dal Socio fondatore.
Il Consiglio di amministrazione che condurrà la Fondazione
sino alla fine di giugno del 2026 è composto oltre dal sotto-
scritto quale Presidente e legale rappresentante da Alberto
Bisello tesoriere, Otello Bizzotto segretario e da Manuela La
Via, Luigi Campello, Francesco Roberto come consiglieri e
da Fausto Zanon sindaco.
Ha un patrimonio iniziale di oltre 49.000 €, richiesto per
legge, impiegabile, che garantirà la corretta gestione e la
realizzazione sia dei progetti che tramite il Bando distrettuale
potranno ottenere dei finanziamenti ma anche la raccolta di
donazioni da parte di soggetti esterni.
La Fondazione opera in continuità con la ONLUS mantiene
il suo Codice fiscale e la possibilità di ricevere il 5x1000 da
parte di chi la indicherà nella sua dichiarazione dei redditi.
La sede è quella della sede Distrettuale e si avvale del suppor-
to del personale attualmente già impiegato nella Segreteria
operativa distrettuale, senza oneri per la fondazione.
Nei prossimi mesi si doterà di un sito web dedicato con lo
scopo di far conoscere all’interno del Distretto ma anche
all’esterno la propria mission e la propria vision come indicato
dal Fondatore, con l’obiettivo di diventare lo strumento a di-
sposizione dei partecipanti e del Fondatore, di raccolta fondi
e donazioni finalizzate alla realizzazione di specifici progetti
d’impatto per il territorio del Distretto e per le comunità ove
sono presenti i Club Rotary e Rotaract.
Procederemo ad una ricognizione di quanto fin ora realizzato
grazie agli interventi del PRO-
N
GETTO ROTARY Distretto
2060 ONLUS, inserendo sul sito in
on c’è nulla come un sogno modo strutturato le informazioni
per creare il futuro. relative.
Tutti i consiglieri saranno amba-
Victor Hugo, 1802-1885 sciatori nei propri Club e propri
territori con un’attività capillare
di informazione: una classica riunione di Club può ospitarli
come relatori!
Questo con il duplice obiettivo di incrementare le firme del 5
x 1000, e incentivare la ricerca di sponsor donatori esterni che
partecipando ai progetti presentati dai Club possono ottenere
un vantaggio fiscale.
Condividendo questi obiettivi, con il contributo in idee e
professionalità di ognuno potremo nel periodo dell’innovativa
durata del nostro mandato di amministratori costruire le basi
per un ulteriore sviluppo di quella che fu l’idea iniziale.
66