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I LEGANTI

1
DEFINIZIONE DI MATERIALI
LEGANTI O CEMENTANTI

Sono sostanze a carattere inorganico


che impastate con acqua danno origine
ad una massa plastica, la quale subisce
con il tempo un progressivo processo di
irrigidimento fino a raggiungere una
elevata resistenza meccanica

2
Un po’ di terminologia:

3
CLASSIFICAZIONE
• LEGANTI AEREI: l’indurimento può
avvenire solo se l’impasto è a contatto
con l’aria: GESSO, Calce aerea, etc.

• LEGANTI IDRAULICI: l’indurimento può


avvenire sia se l’impasto è a contatto con
l’aria sia sott’acqua
• Calce idraulica, cemento, calcestruzzi, etc
4
Malte per allettamento Rasatura per intonaci
pareti divisorie interni
Calce
aerea

Malte per intonaci interni Tinteggiatura per interni

LEGANTI AEREI
Malte per intonaci per Intonaci intumescenti
pareti interne

Malte per rasatura e Intonaci su blocchi pre-


finitura di pareti interne Gesso fabbricati per pareti divisorie

Pannelli in cartongesso Malte per massetti e 5


Caldane per interni
LEGANTI AEREI: IL GESSO

6
Quindi…
• Solfato di calcio biidrato CaSO4 2H2O
Monoclino

• Solfato di calcio semiidrato CaSO4 0.5H2O


Monoclino

• Anidrite CaSO4
Romboedrico

7
La grotta dei
Rosa del deserto
cristalli giganti
di Naica (Messico)

Selenite

8
DA VISITARE: Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola
Curiosità
Le torri medioevali che ancora dominano la città di
Bologna (Torre degli Asinelli e Garisenda) e passando per
le chiese romaniche come quella di S. Stefano e S.
Vitale, la città è un libro che racconta al visitatore
attento la storia che ha legato per secoli l’uomo al gesso.

Basamento in
selenite Basilica Santo Stefano
9
Torri di Bologna
Preparazione del gesso
Calcio solfato biidrato

3/2 Reazione endotermica

Reazione endotermica

Anidrite g

A temperature > 500-600°C si forma il solfato di calcio anidro insolubile


detto gesso morto non reagisce con l’acqua e non fa presa. Viene anche chiamata
anidrite insolubile o anidrite β. 10
• A 1360°C il prodotto fonde e si ha
praticamente una dissociazione completa
in ossido di calcio, anidride solforica,
secondo la seguente reazione chimica:

CaSO4 CaO + SO3


Forma b

11
La forma beta impastata con acqua ne trattiene più della
forma alfa, dando masse più plastiche; la forma alfa invece fa
presa più rapidamente e da manufatti di migliori proprietà
meccaniche.
12
Processo di produzione industriale

13
Riassumendo…

alabastro

14
LA PRESA
Anzitutto, si basa sul fatto che i costituenti
essenziali del gesso cotto, i solfati di calcio
emiidrato e anidro solubile, posti in presenza di
acqua, sono capaci di reidratarsi, cioè di
riprendere l'acqua di cristallizzazione perduta
durante la cottura; ciò si può, schematizzare
nelle seguenti reazioni chimiche, che in
sostanza sono l’inverso di quelle riportate già a
proposito della cottura del gesso:

CaSO4·1/2H2O + 3/2H2O → CaSO4·2H2O


CaSO4 +2H2O → CaSO4·2H2O 15
Il fenomeno della presa
Nel processo di indurimento del gesso si possono distinguere
sostanzialmente quattro stadi:

a) solubilizzazione delle fasi anidre (emidrato e anidrite) con formazione


di una soluzione satura rispetto a queste e soprassatura rispetto al
biidrato che precipita;
b) stabilizzazione del biidrato inizialmente prodottosi e formazione di
germi di cristallizzazione;
c) crescita dei germi di cristallizzazione, sviluppo dei cristalli di
biidrato;
d) diminuzione della velocità di indurimento causa lo scomparire di fasi
anidre.

Le diverse fasi anidre presenti nel gesso cotto impastate con acqua si
comportano di fronte a questa in modo analogo, ma diverse sono però
le loro velocità di idratazione e quindi di indurimento. La presa
dell’emiidrato inizia dopo pochi minuti e dell’anidrite solubile dopo
circa 15 minuti.

Per es il calcio emiidrato possiede solubilità in acqua >>del biidrato


(10g/litro vis 2,5g/litro) 16
Processo di presa e indurimento
La resistenza meccanica del gesso deriva dal fatto che i cristalli di
biidrato che si formano durante l’idratazione sono fortemente
intrecciati.

17
Quanta acqua occorre?
• La quantità di acqua per la
trasformazione completa è del 25% in
peso
• Per avere una pasta lavorabile si arriva
al 65% per gessi grossolani e al 80-
85% per gessi fini
• Una parte di acqua evapora durante la
stagionatura (reazioni esotermiche)

18
19
20
Additivi del gesso

21
Additivi del gesso

Fluidificanti Sostanze ioniche e non ioniche

22
Variazione del volume
• L’indurimento avviene con un leggero
aumento di volume (0.3-1.5%).
• Questo fatto è alla base della fedeltà di
riproduzione dei calchi di gesso per
l’impiego di questo materiale in infissi,
tasselli etc.

23
Vantaggi
• Buona resistenza al fuoco
• Alta porosità
• Leggerezza
• Bassa conducibilità termica (0,10-
0,20 W/m K)
• Buon isolamento acustico

24
Svantaggi
• Solubile in acqua
• Estratto acquoso è leggermente acido (non può
entrare in contatto con alcuni materiali metallici)
• Non può essere utilizzato in atmosfere con
ammoniaca perché si scioglie
(vedi reazione sotto)

• CaSO4 2H2O +2NH3 + CO2 à(NH4)2SO4 + CaCO3 + H2O


solubile

25
Composizione Grado di Addittivo Prodotto
chimica purezza e
macinazione
Puro, finissimo Gesso di Parigi

Puro, fine Gesso da dentisti

Gesso da
modellatori

CaSO4 0,5 H20 b Comune finissimo Gesso da forma

Comune fino Gesso da stucco

Comune grosso Gesso da intonaci

+ allume Gesso allumato

+ calce idrata Gesso alla calce

Silicato K Gesso al silicato

CaSO4 a Gesso comune

Gesso da fabbrica
26
Intonaci a base di gesso
• Diffusi nelle zone dell’Italia meridionale;
• Minore tendenza alla formazione di cavillatura
da ritiro rispetto a quelli a base cemento
• Migliore resistenza termica
• Maggior potere di assorbimento

Si usa anche per blocchi prefabbricati, intonaci


intumescenti, massetti a base di gesso.

27
28
29
Prodotti a base di gesso
Il gesso può essere mescolato con altre
sostanze, ad esempio sostanze polimeriche
per ottenere stucchi. Esistono vari prodotti
da costruzione a base di gesso, soprattutto
pannelli, ad es. il cartongesso è costituito da
uno strato di gesso tra due fogli di cartone
che viene applicato sulle pareti per ottenere
una superficie finita, pronta per
l’imbiancatura e blocchi, caratterizzati da un
peso contenuto e da buona resistenza al fuoco.
30
Impieghi del gesso
ü Additivi del cemento

ü Intonaco per interni pareti e soffitti

ü Blocchi per tramezze interne non portanti (malte di


gesso con materiali di rinforzo naturale: segatura.
fibra di cocco, canna da zucchero)

ü Lastre piane o forate per doppie pareti isolanti e


fonoassorbenti

ü Pavimentazioni (con basse prop. meccaniche)

ü Gesso espanso (leggero ottimo isolante acustico e


termico, (molto usato negli USA e in Europa,
31
pochissimo in Italia)
32
33
Calce aerea e idraulica
• Esistono diversi tipi del legante calce: la calce aerea che
indurisce solo all’aria e la calce idraulica che indurisce
sott’acqua una volta indurita resiste al contatto dell’acqua
stessa. Vediamo i diversi prodotti:
• Calce viva in zolle CaO (ossido di calcio)
• Calce viva magnesiaca in zolle MgO + CaO
• Calce idrata o spenta Ca(OH)2
- fior di calce (CaO + MgO> 91%)
- calce idrata da costruzione (CaO + MgO> 82%)
• Grassello Ca(OH)2 + eccesso di acqua
• Calce idraulica classica Ca(OH)2 + silicati e alluminati di
Ca
• Calce idraulica commerciale o cementino 10-15%cemento
Portland + 85-90% calce
34
35
Calce area

36
Produzione calce area

Regola delle fasi

V = C - P + 2 (P, T)

V=2-3+2=1

37
Altri prodotti calcarei

• MgCO3 MgO + CO2 reaz. endo.


Magnesite

• MgCO3.CaCO3 MgO + CaO + 2CO2


Dolomite

38
Forno rotante continuo
Pezzi da 5 a 50 mm

20 a 120 m di lunghezza a 2-3,5m; diametro inclinazione 3-5°; 1-2giri/min

39
FORNI ROTANTE

Forno rotante

40
Spegnimento calce viva

41
• La quantità di acqua necessaria allo
spegnimento, che dalla reazione precedente
risulta essere del 32% per il CaO puro, in
pratica cresce sensibilmente e per avere uno
spegnimento completo occorre usarne un
quantitativo superiore fino anche al 50%,
perché una parte di essa evapora a causa
dell’innalzamento di temperatura prodotto
dall’esotermicità dell’idratazione e perché
parte rimane come acqua libera presente
sottoforma di film intorno alle particelle di
idrato. L’idratazione avviene con un forte
aumento di volume circa il 10%.
42
Parametri che influenzano le
caratteristiche della calce spenta
prodotta

• Temperatura di cottura della calce


• Granulometria
• Rapporto Acqua/calce

43
Resa in grassello: è il rapporto fra il volume del grassello al momento in cui
per evaporazione dell’acqua comincia a fessurarsi in superficie e la massa di
calce viva utilizzata per produrlo. L’unità di misura è il m3/t. 44
Le calci grasse sono più pregiate perché danno grasselli plastici, più facilmente
mescolabili con sabbia e consentono una migliore adesione
45
46
• La calce idrata in pasta e il grassello di calce sono
prodotti molto diversi l'uno dall'altro e non andrebbero
mai confusi!
La principale differenza tra una calce idrata in pasta e il
grassello di calce è che
la prima non beneficia degli straordinari effetti che il
tempo produce in ordine alla struttura chimico-fisica
del materiale, durante quello che viene chiamato
invecchiamento o maturazione.

• Durante la maturazione (fase che caratterizza e


distingue il grassello dalla pasta di calce idrata) i
cristalli di idrossido di calcio (portlandite) subiscono
importanti cambiamenti morfologici e dimensionali, con il
risultato di aumentare plasticità, lavorabilità e
ritenzione d'acqua.
47
I vantaggi del grassello

Alcuni dei vantaggi ottenuti dall'impiego, nella formulazione di malte e pitture,


di grassello di calce correttamente invecchiato in luogo al suo corrispettivo di
calce idrata in pasta sono:

1) con il grassello di calce si ottengono malte più 'grasse', più plastiche e


lavorabili, quindi meno soggette a ritiro, a suzione da parte delle murature e
pertanto preferibili sul piano tecnico e estetico;

2) le pitture formulate con grassello di calce, rispetto quelle formulate con


calce idrata in pasta (o in polvere), hanno una minor tendenza a sgregarsi, non
richiedono additivi organici, carbonatano, si fissano al supporto con maggior
velocità e forza e, se ben applicate, non hanno tendenza a 'spolverare’.

3) il grassello di calce si carbonata con maggiore rapidità della calce aerea in


pasta (o in polvere), con benefici rispetto alla durabilità e alle resistenze
dell'opera che si andrà a realizzare, sia questa una malta, un intonaco o una
pittura murale ecc.

48
Messa in opera: malte di calce

49
Confronto di morfologia dei cristalli di portlandite Ca(OH)2 al microscopio
elettronico:
a ) pasta di calce idrata; b) grassello invecchiato 2 mesi; c) grassello invecchiato
6 mesi; d) grassello invecchiato 24 mesi

Foto: Carlos Navarro-Rodriguez 50


51
• La malte di calce e sabbia sono costituite in
genere da un volume di grassello e 3 volumi di
sabbia o da 1.5 parti in peso di idrato e 10
parti di sabbia.
• La calce magnesiaca laddove disponibile è
utilizzata più spesso della calcica: essendo più
scorrevole permette una più rapida
lavorazione. La magnesite ha una temperatura
di decomposizione inferiore alla calcite e a
fine cottura della calce è leggermente
stracotto, e si idraterà più lentamente
dell’ossido di calcio.
• La resistenza a compressione è molto bassa
(non supera 1MPa)
52
Incompatibilità tra calci aeree e
altri materiali

La calce aerea e le Malte che ne derivano,


aggrediscono gli elementi metallici che
reagiscono con l’idrossido di calcio, come il
piombo, l’acciaio zincato e i manufatti
anodizzati.
Il contatto va dunque evitato proteggendo con
fasciature o altri sistemi tali parti metalliche
(per esempio le tubazioni)

53
Impieghi in campo edile
• Leganti per mattoni e intonaci (interni ed
esterni)
• Calce+sabbia+cemento (malte bastarde) per
esterni
Calce+polvere di marmo (marmorino):
lavorabile e lucidabile (stucco veneziano)

54
Altre tipologie
• Malte per murature
• Malte per intonaci (sabbia più fine)
• Malte per sottofondi (calce aerea e
idraulica per pavimenti rigidi; cementizie
per moquette e linoleum)
• Malte speciali: a ritiro controllato,
anticorrosive, a presa rapida a base
cementizia
55
Calci idrauliche
• Le calci contenenti argilla possono far presa
anche sott’acqua e vengono chiamate CALCI
IDRAULICHE.
• Esse provengono dalla cottura di calcari
argillosi che di argilla ne contengono fra il 10
e 22%.
• Sopra questo limite si va verso i cementi che
vedremo successivamente.
• Ormai sono prodotte in quantità modeste e
solo in alcuni paesi.

56
Calce idraulica
La calce idraulica possiede discrete proprietà idrauliche, le sue
malte cioè possono venire in contatto con l’acqua senza
disciogliersi. Infatti oltre all’ossido o all’idrossido di calcio, nella
calce idraulica sono presenti prodotti capaci di indurire e di
resistere all’azione dilavante dell’acqua.
Le calci idrauliche sono ottenute a partire dal trattamento termico
attorno ai 900-1000°C di marna calcare (miscela naturale di
argilla e calcare)

PRODOTTI
POST COTTURA 57
Spegnimento

Legante aereo

58
Malte idrauliche
• Le malte a base di calce aerea realizzate con grassello o calce
idrata possono essere rese idrauliche aggiungendo, al momento
dell’impasto, frazioni di pozzolana o di cocciopesto.
• La pozzolana,
– inizialmente estratta dalle cave di Pozzuoli (lapilli), è un
prodotto di origine vulcanica costituito prevalentemente da
silicati idrati di allumina, da silice al 70%, ossido di ferro,
potassio, sodio e magnesio. Hanno natura acida e reagiscono con
l’ossido di calcio (basico) per dare silicati amorfi
• L'argilla cotta (cocciopesto),
– inerte usata fin dall’antichità, è un'argilla composta da silicato
di alluminio cotto e frantumato. Si può considerare una
pozzolana artificiale, infatti veniva usata dai Romani (es. es
Pantheon ) per rendere idraulico il grassello di calce per
realizzare interventi in presenza di acqua (Acquedotti, fogne,
porti ecc) e come impermeabilizzante di coperture.
• La pozzolana ed il cocciopesto combinandosi con la calce e
l'acqua danno origine a malte che hanno proprietà cementanti
(idraulicità).
– L’impiego sia della pozzolana che del cocciopesto, grazie alla
loro composizione reattiva, consentono alla malta aerea di
acquisire caratteristiche meccaniche superiori e di ridurre i
tempi di indurimento che, normalmente, sono abbastanza lunghi.
–La resistenza a compressione è sui 3-9 MPa 59
Applicazioni

La presa è generalmente lenta e rappresenta un inconveniente. Diventano


impermeabili a tempi lunghi di stagionatura. Sono utilizzate in opere che non
sopportano carichi eccessivi e per rivestimenti e per malte di sottofondo se
l’ambiente non è aggressivo 60

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