Angelo Giardino - Stimmatizzato
Angelo Giardino - Stimmatizzato
ANGELO GIARDINO 2
Stimmatizzato
(1906 - 1979)
In ossequio ai Decreti di Papa Urbano Vili, si dichiara che quanto viene esposto nella
presente pubblicazione, non esige altra fede se non quella umana, anche quando si parla
di avvenimenti straordinari o di fatti miracolosi.
IMPRIMATUR
† P Giovanni Canestri, Vicegerente Arch. tit. di Monterano
Dal Vicariato di Roma, 26 gennaio 1982
SEGRETERIA DI STATO
dal Vaticano. 26 Agosto 1981
Reverendo Signore,
Il Santo Padre ha ricevuto la lettera che Ella Gli ha indirizzato di recente, a cui era
unito un opuscolo nella figura dello stimmatizzato Angelo Giardino.
Nel manifestarle, a mio mezzo, sincera riconoscenza per il gentile omaggio e per i
sentimenti di filiale venerazione che l'hanno suggerito, il Sommo Pontefice Le imparte
la Benedizione Apostolica, propiziatrice della divina assistenza su di Lei e su quanti si
sono uniti al devoto gesto.
dev.mo nel Signore
PREGHIERA
Nel centro agricolo di Solopaca (Benevento); che si estende sulla sponda sinistra del
fiume Calore, ai piedi del Monte delle Rose, dove troneggia il Santuario della Madonna
del Roseto, il giorno 24 aprile 1906, da un'umile famiglia di contadini molto poveri, ma
ricolmi del santo timor di Dio, nacque Angelo Giardino.
Per l'ardente amore verso il Signore, si offrì vittima per i sacerdoti, consacrò tutta la
sua esistenza al sollievo dei malati, al conforto ed alla salvezza di numerosissime anime.
Dovendo dedicarsi al lavoro dei campi, non poté frequentare la scuola e pertanto restò
analfabeta.
Bambino di tre anni, già vedeva Gesù e si cingeva il corpo con una cordicella pungente,
la quale gli procurava talvolta dolorose fuoruscite di sangue.
Non essendo ancora nell'età per essere ammesso a ricevere la S. Comunione,
avvolgeva le immaginette raffiguranti il caro Gesù e le ingoiava, come se fossero
veramente Ostie Consacrate!
Sin da fanciullo, nutriva nel suo cuore un ardente amore verso Dio e, quando la
mamma lo accompagnava in chiesa, si avvicinava all'altare e baciava il Tabernacolo.
Ogni venerdì piangeva, soffriva e si pungeva con le ortiche, che raccoglieva in un orto 6
presso la sua abitazione.
Ricevuta finalmente la prima S. Comunione nella sua Parrocchia di San Mauro, all’età
di sette anni, iniziò a raccontare ai bimbi del rione tutte le divine cose di cui il Signore lo
faceva partecipe ogni giorno.
Povero qual era, non possedeva neanche una corona del S. Rosario, quindi, stringendo
fra le manine una di quelle catene usate per legare le pecorelle, recitava la seguente
unica preghiera conosciuta:
«Verbu saccio e verbu dicio, davanti a Dio Nostro Signore, ci sta ’na Croce alta e bella,
nu bracciu ’ncielo e natu a terra; lassù ci steva nu campu, che ci capenu grandi e picculini.
Scenne S. Giuanni co nu libru d'oro ’n mani; va leggenno: peccaturi e peccatrici, chi sape u
verbu e Dio che so’ dicesse, e chi nun o sape a chillatu munnu sa da ’mparà!».
Gesù ne era soddisfatto e sorrideva all’umile preghiera scaturita dal tenero e delicato
cuore di quell’innocente.
E poiché la carità di Cristo lo spingeva al bene ed all’amore verso il prossimo, quando
aveva appena dieci anni, riceveva in casa i poveri vecchietti, lavava loro i piedi e offriva
quindi pane e polenta. Così, spesse volte accadeva che, per aver egli rifocillato i poveri,
restasse digiuna tutta la famiglia.
A dieci anni, avuto il permesso da Gesù, iniziò il fioretto di non bere liquidi per
quaranta giorni consecutivi, in riparazione alle offese arrecate dalle bestemmie al Cuore
Divino di Gesù. Da allora fino alla sua morte, dal primo giugno al dieci luglio di ogni anno,
non ingerì più alcuna bevanda e trovava soltanto refrigerio nella S. Comunione
quotidiana.
Aveva quindici anni quando Gesù gli donò una corona, dicendo: - Recita trentatré
Credo al giorno per onorare la mia dolorosa Flagellazione.
Più tardi alcuni fedeli, venuti a conoscenza di quello straordinario regalo, se ne
divisero tutti i grani; quindi Angelo tornò a pregare con la catenella, che gli permetteva
di pregare più a lungo.
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ANGELO SOLDATO (GRANATIERE)
Il 23 luglio 1930, Angelo fu chiamato alle armi per prestare servizio militare presso il
3° Reggimento Granatieri di stanza a Viterbo.
Quando durante la libera uscita passava davanti al Santuario di Santa Rosa, sentiva
una tale attrazione che era costretto ad entrare, a sedersi in un banco, per trattenersi in
lunghi spirituali colloqui con la grande Santa Protettrice di quella città.
Accadeva spesso però che, perdendo la nozione del tempo, ritardasse all’appello
serale e venisse pertanto punito; i sentieri del Signore sono infiniti!
Venuti i Superiori a conoscenza del motivo di tali ritardi ed accortisi dei meravigliosi
doni spirituali di cui il giovane era fornito, non solo cessarono di punirlo, ma lo
invitavano spesso nelle loro abitazioni per udirlo narrare, anche ai familiari, quanto il
Signore Dio si degnava di elargire a quell’umile soldato analfabeta: apparizioni, profezie,
colloqui, grazie, etc.
In tal modo, per mezzo di Angelo, Gesù richiamava tante anime alla Grazia, ai
Sacramenti ed alla penitenza.
Lo stesso cappellano militare desiderava conversare spesso con Angelo, perché aveva
intuito che in quell’anima semplice di bimbo si celava un puro e vero soldato di Cristo!
Dopo sei mesi di vita militare fu congedato, perché figlio unico, e tornò presso i suoi
cari. Avendo terminato di servire la Patria, continuò il servizio presso i propri parenti, 8
accudendo al lavoro dei campi.
Quando Angelo ebbe raggiunta l’età di ventinove anni, Gesù gli apparve e disse:
«Angelo, adesso ti devi sposare!».
Ubbidiente come sempre, Angelo rispose: - Signore, trovatemi Voi una compagna, io
non conosco donna!
• Va bene, ci vedremo domani.
Il giorno seguente Gesù lo condusse in casa di una certa Maria Tazza, appartenente
ad una famiglia già frequentata da Angelo, per la cordiale amicizia che lo legava da tempo
al fratello di lei, e gli disse:
• Questa sarà la tua sposa, perché ha doni simili ai tuoi!».
Il 29 aprile 1937 fu celebrato il matrimonio, ma, essendo tanto poveri e non avendo i
vestiti decenti per la cerimonia, li ebbero in prestito da alcuni amici.
La sera delle nozze si presentò loro Gesù vestito da medico. Con una siringa, che aveva
con Sé, prelevò il sangue ad entrambi e quindi parlò così: Voi appartenete alla Divinità,
avete lo stesso sangue, quindi resterete spiritualmente uniti come S. Giuseppe e la
Madonna.
Dopo aver pronunciato queste parole, Gesù li benedisse e disparve.
Come Egli desiderava, così sono sempre vissuti: da angeli!
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PAZIENZA E PROVVIDENZA
Dopo quel particolare matrimonio sopraggiunse una tale miseria che mancavano
anche dello stretto necessario per vivere; ma la Divina Provvidenza, che mai abbandona
i suoi figli, non tardò a manifestarsi ed in modo eccezionale.
Infatti, mentre i due coniugi erano intenti al lavoro quotidiano nei campi, quando la
campana suonava l’Angelus di mezzogiorno, un Angelo si presentava loro sostenendo un
panierino con due pani di manna, che offriva ai due sposi quale sostentamento
sufficiente per l'intera giornata.
La cosa si ripeteva già da qualche tempo, quando Angelo, nella sua naturale ingenuità,
rivelò quanto avveniva ad un contadino del paese, il quale era un peccatore ostinato.
Quegli, da incredulo qual era, chiese di constatare di persona il fatto e si presentò
quindi nel campo di Angelo all’ora stabilita, cioè a mezzogiorno, ora in cui l'Angelo di
Dio continuava a presentarsi.
Ma quel giorno, contrariamente al solito, non si presentò, lasciando così i coniugi
poverelli non solo delusi ma anche digiuni.
Trascorso qualche tempo, migliorata alquanto la situazione economica familiare,
riuscirono ad acquistare un maialetto ed una pecorella. Quando i due animali
diventarono abbastanza grossi, Gesù apparve ai due sposi intenti alla preghiera serale e
disse: «Vi debbo dare una mortificazione nella vostra miseria!»
Al mattino seguente la pecorella, che era stata appena munta, cadde a terra morta.
Angelo, senza agitarsi, prese la corona del S. Rosario avuta dal parroco, e recitò tre Pater.
Il giorno seguente morì anche il maiale; ma questa volta Angelo ne fu talmente
addolorato che recitò un solo Pater.
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La sera apparve di nuovo Gesù: «Per la pecorella mi hai pregato bene, ma per il maiale
hai pregato poco, come mai?».
— Signore, se avessimo venduto il maiale, avremmo potuto pagare i debiti; ma ora
come faremo?
«Tutto è successo per mia volontà; ho infatti voluto provare la vostra pazienza, perché
tu devi diventare come Giobbe!».
Non avendo compreso ciò che il Signore aveva operato per il loro bene e poiché
avevano ancora un'asinella, pensando che Gesù avrebbe fatto morire anche quella,
decisero di venderla! Il Signore Gesù, per nulla offeso dal loro pensiero e commosso di
tanta umiltà, riapparve di nuovo e li rassicurò dicendo: «Non vendete l’asinella, perché,
quando sarà grande, vi servirà per pagare i debiti».
La Divina Provvidenza fu poi costantemente con Angelo, perché Egli fu sempre
generosissimo verso i poveri giungendo a donare anche le cose personali, come quando
ritornò a casa scalzo, per avere regalato le sue scarpe ad un povero mendicante.
Circa il 1949 la città di Benevento fu colpita da una grande alluvione e tutta la valle
del fiume Calore ne fu invasa. Angelo, preoccupato per l’accaduto, si recò subito in
campagna per accertarsi dei danni subiti dal suo campicello.
Giunto sul posto, vide un vecchietto seduto sopra una catasta di legna e gli chiese:
Cosa fate voi qui?
• Vengo da Benevento, dove l'alluvione ha provocato tante vittime e sono
preoccupato per i molti peccati che gli uomini continuano a fare! Essi hanno l'odio nei
cuori e, poiché questo è un grave peccato, verranno ancora grandi castighi.
• Cosa si può fare per evitare questi castighi?
• Occorrono molte preghiere e penitenze!
Allora si inginocchiarono, recitarono insieme il Pater e quindi il vecchietto
raccomandò ad Angelo:
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• Raccontalo a tutti che hai parlato con me.
• Ma voi chi siete?
• Noi siamo tre in una Famiglia.
• Ditemi almeno il vostro nome e da dove venite.
• Presso il tuo paese c’è un paesino di nome Frasso: vieni là, nella chiesa dei Padri
Passionisti, confessati, ricevi la S. Comunione e mi potrai vedere!
• Io la Comunione la faccio nel mio paese; piuttosto di che paese siete?
• Appartengo a tutti i paesi del mondo, ma in particolare sono del Cielo.
• Queste parole mi sembrano stupidaggini!
• Guardami bene - disse con forza il vecchietto - perché quando verrai a Frasso, mi
troverai in una nicchia.
Dopo questa ultima spiegazione, il vecchio scomparve.
Turbato da quanto era accaduto, Angelo corse da alcuni vicini e narrò ogni cosa. Sentì
che dicevano fra loro: - Forse era San Giuseppe. Ma Angelo non fu convinto da quanto
dicevano e tornò a casa, per riferire il tutto ai suoi. Anche essi però confermarono il
pensiero dei vicini, che cioè quel vecchietto poteva esser stato S. Giuseppe.
Tre giorni dopo il vecchietto riapparve e chiese ad Angelo: - Perché non sei venuto a
Frasso a ricevere la S. Comunione?
• Vi ho detto già che La ricevo nel mio paese, perché dovrei venire a Frasso?
• Perché, se verrai a Frasso, mi potrai incontrare e saprai chi sono.
Allora Angelo comprese che doveva accontenrarLo e, per atto di carità, si recò in quel
paesino in compagnia di un amico.
Entrò in chiesa, ma, essendo un giorno festivo, a causa della gran folla che gremiva il
tempio, non riuscì a trovare il vecchio.
Quando vide un sacerdote gli si fece incontro dicendo: - Padre, io sono di Solopaca e
sono venuto qui per fare la S. Comunione!
Il religioso lo invitò allora ad andare in sagrestia ed Angelo lo seguì. Durante il
tragitto, Angelo si fermò improvvisamente davanti ad una nicchia e rimase sbalordito e
felice: c’era la statua di S. Giuseppe!
Il passionista, notando lo straordinario mutamento verificatosi nel volto dello
sconosciuto, gliene domandò il motivo.
• Quest’uomo l’ho veduto nella mia campagna!
• E cosa ti ha detto?
Avendo Angelo narrato quanto da noi già descritto, il sacerdote esclamò: - Beato te,
che sei stato beneficato da Dio con tale mirabile visione!
Così talvolta il Signore letifica e glorifica i suoi servi.
MORTIFICAZIONE E SPINA
Quando nel 1949, accompagnato da alcuni conoscenti, Angelo giunse nella chiesetta
di Santa Maria delle Grazie, Padre Pio stava celebrando la S. Messa all’altare di S.
Francesco. Fermatosi presso l’acquasantiera, partecipava devotamente al Santo
Sacrificio, quando Padre Pio si voltò, lo fissò e, alla presenza di tanti fedeli, gli indirizzò
queste parole:
• Angelo, Giardino di Dio, tu hai parlato con San Giuseppe; vieni avanti, non restare
in fondo alla Chiesa!
Angelo divenne tutto rosso in volto, a causa della sua umiltà, ma obbedì all’ordine del
Cappuccino, che continuò a celebrare.
Terminata la Santa Messa, Padre Pio lo abbracciò, lo baciò e gli disse:
• Tu sei nato con i doni celesti, altrimenti non avresti potuto vedere San Giuseppe; noi
siamo uguali per doni celesti, soltanto che io sono sacerdote e tu contadino.
• Padre, pregate il Signore per me!
• Figlio, me ne hai portato un torrente di preghiere!
Da ultimo, dopo avergli impartita la benedizione francescana con l’acqua santa, Padre
Pio lo congedò.
Dopo quella benedizione Angelo vedeva ogni persona e cosa di colore azzurro; ma,
pensando che fosse una cosa momentanea, se ne tornò a Solopaca.
Dopo una quindicina di giorni, poiché quello strano fenomeno persisteva, ritornò da
Padre Pio per fare le sue rimostranze e gli disse: - Padre, ma che mi avete fatto? Dopo la
Benedizione che mi deste, vedo tutte le cose azzurre!
Ottenne questa meravigliosa risposta: Tu sei entrato nel Regno dei Cieli, cioè nella
santità di Dio! Vattene dunque contento ed io ti sarò padre spirituale!
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La sera del mercoledì Santo del 1949, verso le ore 22, Angelo cadde in estasi e
vedendo Gesù disse:
• Signore, datemi le Vostre Piaghe, che voglio soffrire anch'io per Voi.
Gesù allora, dopo avergli toccato le mani, assicurò: Tra due giorni le riceverai!
Infatti così avvenne: la sera del venerdì santo 1949 comparvero alle mani, ai piedi e
al costato! Un forte bruciore invase tutto il suo corpo e lo spinse ad andare dal parroco,
Mons. Adolfo Leone, al quale così parlò: - Padre, guardate come sono ridotto! (non si
rendeva conto di aver ricevuto le Stimmate).
• Queste sono cose buone: sono Stimmate! Io prego tanto e non ricevo mai nulla,
tu sei un povero contadino analfabeta ed hai ricevuto tale grazia! Come hai fatto?
• Voglio andare dal medico - mormorò Angelo.
• Non c’è bisogno di nessuna cura, perché sono cose di Dio.
Compreso della sua pochezza e adorando la Volontà del Signore, Angelo si ritirò in
casa.
Trascorso un anno, Gesù tornò nuovamente a fargli visita e disse: - Perché piangi?
Lo stimmatizzato mostrando le piaghe rispose: vedete come sono ridotto, domani
voglio andare dal medico.
• Domani ti recherai in Chiesa, ti siederai presso l'acquasantiera e lì ti manderò il
medico.
La mattina seguente Angelo eseguì alla lettera gli ordini del Signore. Mentre pregava,
vide uscire dal Tabernacolo un raggio luminoso che lo investì in tutto il corpo per circa
un’ora, quindi cessò.
La sera Gesù andò a visitarlo in casa e gli chiese:
• L’hai visto il medico in chiesa?
• Non era il medico quello che ho visto.
• Ti ho fatto vedere la verità su ciò che hai.
Dicendo questo scomparve. 16
Da quel giorno Angelo rimase a letto sofferente per quattro mesi; dopo i quali Gesù
gli apparve nuovamente dicendogli:
• Vieni... accompagnando l’invito col gesto della mano.
• Avete ancora il coraggio di chiamarmi?
• Cosa hai ricevuto di male da me?
• Non vedete come mi avete ridotto!
• Ricordi quando mi chiedesti le Piaghe? Perché Le chiedesti?
• Io non pensavo che fossero così dolorose, infatti non posso più lavorare in
campagna: toglietemele!
Gesù allora lo toccò e le Stimmate scomparvero.
LA BENEDIZIONE DI S. FRANCESCO
• Tu hai bisogno di un’altra benedizione con l’acqua santa, disse ad Angelo il Signore
Gesù, soltanto dopo ti donerò la santità di S. Francesco!
• Ma allora, dovrò presto morire?
• Stai tranquillo, perché S. Francesco ti vuole bene.
Fattagli questa bella promessa, il Signore lo lasciò.
In obbedienza a quanto il Signore gli aveva consigliato, ad mattino seguente Angelo si
recò subito dal parroco e si fece impartire una particolare benedizione con l’acqua santa;
tornò a casa felice di aver accontentato Gesù! Ma...
Verso sera si ripresentò Gesù:
• Quell'acqua santa non basta, perché quel sacerdote non è santo!
A tale doppia e negativa notizia, egli rimase mortificato e riuscì solo a balbettare:
• E dove posso trovarla?
Gesù si eclissò senza dargli una qualche risposta!
Sofferse molto, perché voleva adempiere al desiderio del Suo Gesù e non poteva. Si
fece animo quando seppe che a Solopaca stavano organizzando un Pellegrinaggio per
Roma, in occasione dell’anno giubilare del 1950, e si prenotò nella speranza di trovare
ivi l’acqua santa giusta: Roma è la città santa!
Al momento della partenza gli comunicarono che tutti i posti erano occupati, così
dovette ritornare rassegnato, ma addolorato, a casa.
Verso le 22 dello stesso giorno, Gesù si presentò e: Perché piangi?
• Ho trovato il Pullman tutto occupato e non mi è stato possibile andare a Roma.
• Sono stato Io a non farti lasciare il posto, cosa dovevi fare a Roma?
• Ma allora quest’acqua santa dove la devo trovare? 17
• Domani mattina andrai a Benevento nella Chiesa di Scinta Maria delle Grazie, dove
ci sono i Frati Minori, là troverai San Francesco, che ti chiamerà e ti benedirà!
• Ma io non so andare da solo e poi chi mi pagherà il biglietto? I denari...
• Non preoccuparti, verrò Io con te.
Verso l’ora della partenza, Gesù si presentò, gli consegnò il biglietto, lo accompagnò
al treno e subito disparve.
Giunto nella stazione di Benevento, chiese e ricevette dal Capostazione le spiegazioni
necessarie per recarsi alla Chiesa cui era diretto. Angelo la raggiunse facilmente e si
inginocchiò per pregare. Dopo qualche tempo si sedette in uno degli ultimi banchi ed
attese, restando sempre in preghiera, quand’ecco vide uscire dalla sagrestia un frate che,
col gesto della mano, lo invitava ad avvicinarsi. Non sapendo a chi fosse rivolto l’invito,
Angelo non si mosse. Il francescano allora gli si avvicinò e, presolo per un braccio, lo
accompagnò in sagrestia e dichiarò: - Io sono San Francesco, inginocchiati, perché devo
benedirti con l'acqua santa. Preso quindi un aspersorio, lo benedisse, lo toccò con esso
sulle spalle e concluse dicendo: - Ti ho impartita la Benedizione francescana come
desideravi!
• Ma è valida sopra i vestiti?
• Ritorna a casa e sii contento!
MEDICINA DIVINA
La sera del Venerdì Santo 1954, Angelo fu condotto in casa della famiglia Ascione in
Benevento, per incontrarvi alcuni fedeli. Mentre era in preghiera davanti al Crocifisso,
cinque raggi luminosi, simili a fili di seta, si dipartirono da Quello e gli ferirono le mani,
i piedi ed il costato, procurandogli fuoruscita di sangue.
Corse subito a lavarsi, ma le ferite continuavano a sanguinare.
Fu chiamato un medico, il quale, nel medicarle, gli procurò un tale bruciore, che si
dovette sospendere ogni cura. I fedeli presenti, circa una quarantina di persone, dopo
aver constatato lo straordinario avvenimento, compresero di trovarsi veramente
davanti ad un uomo di Dio. Le donne presenti gli asciugarono il sangue con dei fazzoletti,
che conservarono devotamente.
Il giorno seguente il sangue cessò di uscire e le piaghe cominciarono a rimarginarsi.
Da allora, nel Venerdì Santo di ogni anno, le Stimmate hanno sempre emesso sangue;
fenomeno ripetutosi anche in alcune circostanze particolari.
La crosticina delle Piaghe invece cadeva e si riformava ogni dieci-quindici giorni
durante tutto l’anno.
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ANGELO IN TRIBUNALE
Una notte, mentre Angelo era in preghiera nella vecchia stalla, che per alcuni anni era
stata anche la sua dimora, gli apparve una bella Signora e gli disse:
— Io sono la Madonna della Pietà e desidero che questo locale sia trasformato in
Cappella; qui infatti mi verrete a pregare!
La viva fede e l’aiuto concreto dei fedeli fecero diventare consolante realtà il delicato
pensiero della Madre Celeste e già nel 1969 il locale fu trasformato in Cappella devota
ed accogliente. Nel 1971 Sua Eccellenza il Vescovo di Cerreto Sannita, assistito
dall’economo spirituale della Parrocchia di San Mauro di Solopaca, la benedisse ed
autorizzò che in essa fosse celebrata la S. Messa, su richiesta dei proprietari e dei fedeli,
in particolari circostanze.
Nella Cappella, pulita e moderna, come la definisce Don Alfredo Romano nel libro
«Storia di Solopaca» - Edizione 1977, sono conservate due statue: una in cartapesta,
raffigurante il Sacro Cuore di Gesù, e l’altra in legno, raffigurante il Cuore Immacolato di
Maria. La statua lignea già appartenente al noto Santuario del Roseto, fu trasportata nel
Tempietto dei Giardino, col permesso della Autorità Ecclesiastica nel 1975.
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Spesso il Signore si compiace di chiamare i suoi servi fedeli con appellativi particolari,
per dichiararne la natura e lo scopo della loro missione in terra. Perciò definisce Angelo
«Colombo viaggiatore» e «Conquistatore di Anime!».
Pensiamo a Gesù stesso, che viaggiava per la Sua Patria, curava ogni languore e
conquistava le anime, e comprenderemo quale sublime missione affidò a questo umile
contadino analfabeta.
Iniziò il suo viaggio nella terra natale, quando i fedeli andavano a chiamarlo e lo
accompagnavano al capezzale dei malati, dei quali conquistava e l’affetto e l’anima,
assicurando molto spesso la salute del corpo e quella dello spirito!
«La lucerna però non si accende per metterla sotto il moggio», ma in alto, affinché
faccia luce e guidi gli erranti. Così avvenne per Angelo; più il Signore lo faceva conoscere
e più il Campo della Grazia si dilatava; e tanto si estese che dovette viaggiare e
conquistare anche fuori della nostra Italia.
Ai suoi figli spirituali Padre Pio aveva rivelato la santità di Angelo e i doni di cui era
fornito; infatti più volte si recarono a Solopaca e lo accompagnarono a Milano, dove
convertì (quartiere Naviglio - pieno di comunisti) molte anime. Lo testimonia quanto lo
stesso Parroco chiese ad Angelo: — Chi ti ha mandato da queste parti? Prima la Chiesa
era vuota, adesso invece è quasi sempre piena di fedeli.
— Gesù — rispose semplicemente Angelo.
A Basilea (Svizzera) nel 1969, essendo un gennaio particolarmente freddo e
vedendolo i fedeli percorrere senza cappotto quelle strade coperte di neve, gli chiesero:
- Come fai ad andare in giro, coperto soltanto da giacca e camicia, con questo freddo
intenso?
— Io non sento freddo: provate!
Così dicendo, poggiò la mano su uno di essi, subito quegli avvertì un tale calore in
tutto il corpo che riuscì a trasmetterlo ad una cinquantina di persone, che si tenevano
per mano. 22
Durante questa sua permanenza in Svizzera: a Lugano, a Breno, a Locarno, e in molte
altre città minori, ricondusse tante anime a Dio. Angelo di pace e di grazia!
Il 3 maggio 1971 da Solopaca fu accompagnato nuovamente a Milano dove in casa di
amici erano ad attenderlo alcuni religiosi che lo pregarono di andare con essi in un
paesino presso Rimini. Egli aderì alla richiesta e lo condussero nel loro convento, ove, al
mattutino, le campane suonavano da sole.
In quel convento Angelo avvertì la presenza di un’anima in pena; era quella di un frate
defunto, che così gli parlò: - Sono morto carbonizzato per lo scoppio di una mina e,
poiché questi frati non pregano per liberarmi dal Purgatorio, faccio dispetti e suono le
campane!
Riferite queste parole, i frati confermarono che quella era la verità e si impegnarono
a pregare per quell’anima.
Fu condotto poi a Loreto, dove mentre era in preghiera nella Santa Casa, fu
riconosciuto da un figlio spirituale di Padre Pio il quale lo pregò di recarsi nella sua
abitazione ad Ancona perché aveva la mamma in agonia. Angelo non rispose subito, ma
volle prima il permesso della SS.ma Vergine. Guardò qualche istante verso la sacra
Immagine di Maria e quindi: — Va bene, andiamo. Giunti al capezzale della malata e visto
che era in procinto di rendere l'anima a Dio, Angelo consigliò i familiari di chiamare un
sacerdote, affinché le fossero amministrati i Sacramenti. Allora i figli della poverina,
pieni di amore di fede, supplicarono: - Angelo, lo sappiamo che sta per morire, ma
proprio per questo ti abbiamo condotto qui!
• E che la faccio resuscitare io!?
In quello stesso istante Gesù disse ad Angelo:
• Toccala sopra la testa!
Angelo ubbidì prontamente e subito la moribonda cominciò a migliorare e poi guarì.
Naturalmente le cose grandi hanno le ali e quindi in un baleno si propagò la notizia di
tale prodigio, che tanto bene spirituale produsse in quel luogo.
Durante la sua permanenza ad Ancona, transitando davanti la Chiesa del Sacro Cuore
sentì una forte attrazione e volle entrare. Qui trovò il Vescovo Ausiliare, il quale, dopo
averlo abbracciato e baciato, come aveva fatto altra volta Padre Pio, così gli parlò:
• Se non ti dispiace, vorrei anch’io esserti Padre Spirituale.
• Ma io l’ho già il Padre Spirituale.
• Comprendo, ma ne puoi avere più di uno, se vuoi.
• Va bene.
Prima di congedarsi dal Vescovo, Angelo disse:
• Questa città è in pericolo, non andrà molto a lungo che vi accadranno dei disastri!
Poco dopo infatti la terribile profezia si avverò in pieno. Ancona fu colpita da un forte
terremoto, che produsse molti danni!
Dopo circa tre mesi ritornò alla sua casetta in Solopaca, dove il Signore gli apparve e
disse: 23
• Sai fare bene il soldato di Cristo, mi hai conquistato più di duemila anime!
Fu accompagnato molte volte a Roma, in casa di amici fedeli, dove ricevette centinaia
e centinaia di persone bisognose di pace, di conforto e di grazie. Sempre la Mano del
Signore fu con Lui ed operò prodigi fisici e spirituali.
Le innumerevoli persone che gli furono vicine, possono testimoniare che scriviamo la
verità.
LA SANTA COMUNIONE IMPARTITA DA GESÙ
Negli ultimi tempi Angelo, senza avvedersene, accelerava il suo lavoro, lavorando
assiduamente nel Campo di Dio, per la salvezza delle anime.
Verso la metà del mese di marzo del 1979 però successe un fatto inaspettato: colpito
da forti dolori al basso ventre e verificatosi un blocco renale, dovette essere ricoverato
urgentemente nella Clinica «S. Francesco» a Telese, che Gesù stesso gli aveva indicata!
Gli vennero estratti circa sette litri di urina.
Trascorsi una decina di giorni, fu necessario trasferirlo all’Ospedale «Cardarelli» di
Napoli - reparto Urologia - ove, sottoposto a ripetuti esami radiografici, istologici, etc.,
non gli venne riscontrato alcun male.
Avendo tuttavia i Sanitari stimato opportuno eseguire un'operazione alla prostata,
Angelo sopportò con ammirevole pazienza e rassegnazione ogni più acerbo dolore,
offrendosi tutto a Dio, come Gesù sulla croce, per amore e salvezza delle anime!
In ospedale fu assistito assiduamente, oltre che dai Sanitari, dalla moglie, dai parenti,
da numerosi fedeli di vari paesi e da un buon numero di uomini appartenenti al gruppo
«Apostoli della Fede» di Nocera Inferiore, i quali si alternarono giorno e notte al suo
capezzale.
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La sera del 17 maggio 1979, Angelo informò i presenti che Gesù lo stava chiamando,
però doveva tornare a Solopaca, perché il Signore non voleva farlo morire in
quell’ospedale! Le Sante Stimmate intanto, dopo aver sanguinato per una decina di
giorni, si andavano rimarginando celermente, finché scomparvero del tutto. Così, circa
undici anni prima, era avvenuto a quel suo Padre Spirituale, Padre Pio da Pietrelcina.
Ottenuto il trasferimento a Solopaca, secondo il desiderio espresso dal Signore, nelle
prime ore del 20 maggio 1979, esattamente alle ore 2,30 (nella stessa ora in cui morì
Padre Pio da Pietrelcina), Angelo, dopo aver devotamente ricevuto il Santo Viatico e
l’Estrema Unzione, rivolse lo sguardo ad un grande quadro, raffigurante Gesù coronato
di spine, ed esclamò:
— Sia fatta la Tua Volontà!
Pronunciate queste sublimi parole, si addormentò serenamente nel Signore!
Aveva combattuta la buona battaglia per trenta anni, come Gesù gli aveva chiesto di
fare (1949- 1979), aveva conservato la Fede e riceveva la corona della Vittoria.
Alla Santa Messa, celebrata dal Parroco nella Chiesa di San Mauro alle ore 10,30 del
21 maggio, assistettero anche numerosi pellegrini giunti da lontano.
Alle ore 16,30 dello stesso giorno, la sua salma, composta in una semplice bara di
legno, fu sepolta nella nuda terra del cimitero di Solopaca, secondo l’uso locale.
La terra aveva perduto un prezioso tesoro, ma il Cielo aveva un Angelo in più. Oggi la
sua tomba è mèta di pellegrini che giungono anche da lontano.
A noi non resta altro che pregare, sperare ed attendere il giudizio di Dio che sceglie i
Suoi Servi anche fra i piccoli e gli umili, per insegnare agli uomini le vie della santità e
della salvezza.
27
MESSAGGI
... Verso le ore 13, mi apparve Gesù tutto ricoperto di piaghe, grondante sangue,
dicendomi:
«Vedi, figlio mio, come mi hanno ridotto i peccati degli uomini?
Il mondo è sprofondato in una corruzione strabocchevole. I governanti dei popoli si
sono resi veri demoni incarnati e, mentre parlano di pace preparano le armi più micidiali
per distruggere popoli e nazioni.
Gli uomini sono diventati troppo ingrati al mio amore e, abusando della misericordia,
hanno trasformato la terra in una scena di delitti.
Quanti scandali che portano in rovina tante anime!...
La corruzione della gioventù ha valicato ogni limite e l’assillo sfrenato per i godimenti
della terra ha degradato il loro spirito nella corruzione del cuore e nel fango del peccato.
Il cattivo esempio dei genitori che addestrano le famiglie nello scandalo e nella
infedeltà invece che nella virtù e nella preghiera, che è quasi morta sul labbro di molti, 28
ha inquinato e inaridito la fonte di santità e di gioia del santuario domestico. La volontà
degli uomini non muta. Vivono nella loro ostinazione. E più aspri sono i flagelli per
richiamarli sulla via di Dio e più gli uomini diventano feroci come belve ferite. Perciò il
mondo non è più degno di perdono, ma di fuoco, di distruzione e di morte! Ci vogliono
molte preghiere e penitenze delle anime a me fedeli, per placare la giusta collera del
Padre e temperare la giusta sentenza di punizione, sospesa sul mondo, e la mediazione
della mia Madre Santissima che è anche Madre di tutti gli uomini.
Ah! com'è rattristato il mio cuore, nel vedere che gli uomini non si convertono a tanti
richiami d'amore e di dolore che la Mia amabilissima Madre manifesta agli uomini
erranti nelle più fitte tenebre, ma continuano a vivere nella colpa del peccato,
allontanandosi sempre più da Dio. Ma il flagello di fuoco è vicino: purificherà la terra
dalle iniquità dei malvagi. La giustizia del Padre esige riparazione per tante offese e
delitti che ricoprono la terra e non si può transigere, perché gli uomini sono ostinati
nella colpa e non ritornano a Dio.
La Chiesa è combattuta e i veri Ministri sono disprezzati per i cattivi che danno
scandalo.
Aiutami tu a soffrire, per riparare tante offese e salvare, almeno in parte l’umanità
precipitata in un vero pantano di corruzione e di morte. Grida forte e fa conoscere agli
uomini che pentiti debbono ritornare a Dio e così si potrà sperare di ottenere perdono
ed essere salvi dalla giusta vendetta di un Dio sdegnato».
Così dicendo il Signore disparve.
Poi apparve la Madonna.
Era vestita di nero, con sette spade conficcate nel petto. Avvicinandosi con
espressione di profondo dolore e con alcune lacrime sulle gote, incomincia a parlare
dicendomi:
«Guarda figlio mio, il volto velato di dolore e i miei occhi imperlati di lacrime!... Stai
bene in ascolto e rivela tutto agli uomini: il mio cuore è addolorato, per quanto sovrasta
il mondo in rovina! La giustizia del Padre è troppo offesa. Gli uomini vivono nella
ostinazione del peccato, ma l’ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da grandi
calamità. Sanguinose rivoluzioni, forti terremoti, carestie, epidemie e spaventosi
uragani che faranno straripare i fiumi e i mari.
Parla forte affinché i Ministri di Dio prestino l’orecchio alla mia voce per avvisare gli
uomini che il tempo passa, e se non ritorneranno a Dio con la preghiera e la penitenza,
il mondo sarà tutto sconvolto da una terribile guerra.
Le armi più micidiali distruggeranno popoli e nazioni. I dittatori della terra, veri
mostri infernali, atterreranno chiese con sacri Cibori e distruggeranno le cose più sacre.
In questa guerra sacrilega, per il feroce impulso e l’accanita resistenza, molto verrà
abbattuto di tutto quello che è stato fatto dalla mano dell’uomo.
Nubi e bagliori d’incendio compariranno infine nel cielo ed una procella di fuoco si
abbatterà su tutto il mondo.
Il terribile flagello, mai visto nella storia della umanità, durerà 70 ore; gli empi 29
saranno polverizzati, molti andranno perduti, perché rimarranno nella ostinazione del
peccato. E allora si vedrà la potenza della luce sulla potenza delle tenebre.
Non tacere, figlio mio, perché le ore delle tenebre e dell’abbandono sono prossime!
Io sono curva sul mondo, tenendo sospesa la giustizia di Dio, altrimenti queste cose
sarebbero già avvenute.
Preghiere e penitenze sono necessarie, perché gli uomini ritornino a Dio e al mio
Cuore Immacolato di mediatrice tra gli uomini e Dio, e così il mondo sarà, almeno in
parte, salvo.
Grida forte tutto questo come esce dalla Mia bocca. Lo farai sapere a tutti, perché si
risparmieranno molte rovine nella Chiesa e nel mondo.
Lo stesso messaggio l’ho dato anche a Lucia di Fatima. Recitate spesso questa
preghiera con le mani incrociate al petto:
«Regina dell’universo, mediatrice degli uomini, rifugio delle nostre speranze, usateci
misericordia».
LUGLIO 1972
STRALCI DI MESSAGGI
... Beato chi crede e non vede! La Divinità chi la vuole credere la crede e chi no, no. Noi
non insistiamo che devono credere per forza. Noi siamo contenti soltanto quando sono
in grazia di Dio. Questi doni che Mio Figlio ha dato ad Angelo Giardino non sono cose da
vantare, ma sono cose che lo fanno soffrire, con le penitenze, sofferenze e mortificazioni.
Gesù camminava sulla terra e nessuno Lo credeva, tutti Lo deridevano e Lo
pregiudicavano. Ad Angelo, non importa che nessuno lo creda poiché non sono doni per
industria, ma per convertire la popolazione.
Tanti cattivi sacerdoti, Angelo li ha messi sulla strada buona, perché Gesù gli ha dato
un dono che gli fa vedere e sentire i peccati degli uomini e dell'umanità. Sente come una
muffa. Specialmente i peccati dei sacerdoti, che sono consacrati, li risente di più; e poi
fanno vedere che non credono, che vanno con la Chiesa. Anche Angelo va con la Chiesa.
Gesù lo ha riempito di doni Celesti, ma lui non li capisce...
...Perché sono letterati, chissà cosa credono di essere, non sanno che davanti a Gesù
sono tutti eguali nella morte...
...In Cielo sono tutte gerarchie e là i posti non se li possono prendere da soli. Non conta
essere Vescovi, Cardinali o Monsignori, il Purgatorio è per tutti. Quando uno viene
ucciso, o muore sotto una macchina, come esce dal corpo l’anima, viene subito giudicata
davanti a Dio, secondo i peccati che ha. Se in quel momento dice: «Signore 30
perdonatemi!» Gesù la perdona e dà anche un buon posticino.
Dice la Madonna:
Angelo ne salva tanti di quelli che stanno in Purgatorio e Gesù gli ha dato una missione
bella come se fosse un sacerdote; perché acquista tante anime a Gesù facendole
accostare ai Santi Sacramenti (confessione e comunione). Gesù dice ad Angelo:
«Racconta tutti i doni che ti ho regalati, così i peccatori, sentendo queste cose belle, si
convertono e vanno a Messa». Gesù gli ha regalato altri doni più belli ancora: quello di
vedere Gesù, quello di aver lo Spirito Santo e quello di vedere la Madonna con i fioretti
che lo fanno soffrire. Infine Gesù voleva dargli il dono della Sapienza, ma Angelo non
sapendo cosa fosse l'ha rifiutata. Con i doni dello Spirito Santo, Angelo avverte chi è
anima buona e quando è in grazia di Dio.
Preghiamo, dice la Madonna, per tutti quelli che ci fanno del male, per tutti i sacerdoti
abbandonati, per tante anime abbandonate, per tutto il mondo e per tutto il prossimo:
amici e nemici.
Preghiamo per la Russia affinché si converta e per tanti bambini che muoiono di fame.
Non pensate soltanto ai divertimenti, pensate anche a Gesù e alla Madonna.
28 FEBBRAIO 1974, ORE 10,30
MESSAGGIO DI GESÙ
... È necessario avvicinarsi al Paradiso, siamo alla soglia di una nuova civiltà. La lotta
è Apocalittica, ma dei raggi potenti si proietteranno su di voi da mondi superiori. Infiniti
esseri vi guardano e per questo il giudizio sarà severo. Dovete veramente amarvi gli uni
e gli altri e sarebbe il miracolo per la salvezza di tutti.
È necessaria tutta la buona volontà. La Gloria Mia scenderà dai Cieli e sentirete il coro
degli Angeli che con Me squarceranno i Cieli.
L’ora viene, siate svegli. Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue innanzi quel
grande ed illustre giorno...
Nel muggito della tempesta è Dio, nella carezza dell'umile è Dio, nella evoluzione del
turbine, nel lancio delle forme dinamiche, nel trionfo della vita e dello spirito è Dio. Un
Dio senza confini che tutto comprende, stringe e domina anche le apparenze dei
contrari, che guida ai Suoi fini supremi.
Pregate nel silenzio delle cose guardando soprattutto verso il profondo che è dentro
di voi. Pregate con animo puro, con slancio intenso, con fede potente e la radiazione
animica armonicamente sintonizzata con la grande vibrazione conquisterà gli spazi e
una voce udrete di conforto raggiungervi dall’infinito, nel trionfo della vita e dello Spirito
di Dio.
31
Gli uomini devono ritornare a Dio, perché sono ostinati nel peccato. La Chiesa è
combattuta e i sacerdoti sono disprezzati dai cattivi, che danno scandalo e non vogliono
ritornare a Dio con la preghiera.
Preghiera e penitenza, specialmente in questa quaresima che Gesù tanto soffre per le
scelleratezze umane.
La Madonna piange e prega per i peccatori ostinati, che non si vogliono convertire,
ma vogliono soltanto divertimenti e piaceri per il corpo.
È difficile capire che siete in procinto di toccare il punto ipercritico della vostra
sopravvivenza. Eppure è inequivocabilmente palese la tragica situazione se vi sforzate
un po’ a meditare seriamente e responsabilmente. Questa dura realtà non fa certamente
piacere conoscerla, ma esiste ed è indispensabile assumere piena coscienza e fare
qualcosa per evitare il peggio.
Molti si domandano che cosa debbono fare per ammorbidire questa ipertesa
situazione. Lo sapete, perché ve lo domandate? Anche il ricco domandò che cosa doveva
fare per guadagnarsi il Paradiso, ma non volle guadagnarlo perché non volle accettare
le condizioni per poterlo possedere. Ora è vero che voi non volete accettare le condizioni
che la Superiore Intelligenza vi offre per fermare questa vostra frenetica corsa verso
l'irreparabile. Non volete, e perseverate coscientemente e con cinismo morboso e
pernicioso ad aggravare sempre più la già precaria instabilità della vostra esistenza.
Quale giustificazione potrete presentare in quel Glorioso Giorno? Quanti sono coloro che
potranno dire: Non sapevo! Chi di voi potrà mentire in un giorno futuro? Coloro che
avranno ereditato il Regno di Dio in Terra, leggeranno quanto è stato scritto nell’ultimo
tempo di questa generazione per risvegliare i dormienti e per ammonire gli empi e i
prevaricatori della verità e diranno: giusta è stata la sentenza di Colui che è; giusta e
santa.
Mi chiamate il Redentore e non vi fate redimere,
Mi chiamate la Luce e non Mi vedete,
Mi chiamate la Via e non Mi seguite,
Mi chiamate la Vita e non Mi desiderate,
Mi chiamate il Maestro e non Mi credete,
Mi chiamate la Sapienza e non Mi interrogate,
Mi chiamate il Signore e non Mi servite,
Mi chiamate Onnipotente e non vi fidate di Me,
se un dì non vi riconosco, non vi meravigliate.
Dite così: rallegriamoci ed esultiamo di gioia rendendo grazie a Colui che ci ha posti
in salvezza per amarlo e servirlo in eterno. Viene il tempo della purificazione e della
risurrezione di tutte le anime e vengono esposte a loro tutte le verità del Creatore del 32
Cielo e della Terra. Vi ho lasciato la Mia pace per la vostra felicità, non solo per un giorno
ma per sempre.
Amatevi fra voi tutti, l’uno con l’altro, come fratelli e sorelle, perché ho versato il Mio
sangue per voi tutti del mondo intero.
Pregate e fare pregare tutta l’umanità.
Andate per il mondo e per amor Mio riconoscetevi tutti fratelli, perché è vero che il
tempo della Mia Gloria nel mondo è prossimo a venire. Incontratevi gli uni e gli altri e
con purezza di cuore e di spirito parlate di Me, del Mio amore che vi unisce nella luce
creativa del Celeste Padre. Parlate delle eterne verità che vivono in voi, che risuscitano
nei vostri cuori.
Chi per fede Mi avrà creduto, Mi avrà certamente trovato; e chi Mi avrà trovato, la sua
anima sarà salvata in eterno ed in eterno vivrà e vedrà la Mia Gloria scendere dall’alto
dei Cieli. Udrà la Mia voce echeggiare ed espandersi in ogni angolo della terra in gloria
alla pace e all’amore del Padre Santissimo. E infine, Io sono con voi in ogni vostro
pensiero, con la potenza e la grazia del Padre Mio, per edificare nei vostri cuori le
promesse e le speranze dell’atteso ritorno del Celeste Paradiso.
Queste parole non abbiano mai a cancellarsi nelle vostre menti e nel vostro cuore e
siano anzi per voi sempre maestre di vita del Cielo.
Vi benedirò, vi esalterò nei Cieli per l’eternità.
Bastano pochi giusti coraggiosi e col pelo bianco. Diffidate di coloro che amano far
folla ed usano vocaboli, che servono solo ad innalzare la loro scialba e sterile fede e a
nascondere le loro subdole malizie.
Diffidate di coloro che parlano solo di amore e non di giustizia, perché in costoro è
annidato l’odio che rigurgitano in faccia ai giusti e inumidiscono di bestemmia la loro
biforcuta lingua.
È vero che non sarà mai il loro satanico linguaggio a velare gli occhi dei giusti e a
rendere incapaci le loro anime di scoprire la sinistra arte delle loro perverse anime.
È vero pure che il Cielo vigila e mai sarà permesso a chi è contro la universale verità
di essere compagno dei figli di Dio.
Il marchio di colui che vendette il sangue del Giusto tra i giusti per trenta denari, è
indelebile negli spiriti senza fede.
Ma voi, fratelli e sorelle in Cristo, siate accorti e ravveduti; gioite di rimanere sempre
nelle grazie della giustizia Divina e di essere guidati e consigliati dalla Celeste sapienza
degli angeli dell'Altissimo; perché tanto al Figlio dell'Uomo bastano pochi, ma con la fede
incrollabile e con la luce nei cuori dell’Amore più grande di tutti gli amori, che è simbolo
eterno dell’universale giustizia di tutto il creato.
Solo chi è giusto può parlare di amore; perché è vero che solo la giustizia è la matrice
del supremo bene spirituale e materiale degli esseri viventi nel mondo.
Senza giustizia non vi può essere pace e non vi può essere amore. La giustizia è
l’equilibrio e l’armonia dell'intelligenza creativa. Chi fugge dalla giustizia cade nel caos
di tutte le forze contrarie al supremo bene di Dio.
Il vocabolo amore è comodo a tutti coloro che ne fanno uso e consumo, e spesso con
sfrenata licenza mentale e materiale lo riducono derelitto e privo della sua verace forza
spirituale.
Siate ravveduti e coscienti della parola che uccide, e che nessuno di voi venga mai
affascinato dall’arte antica del serpente incantatore.
La giustizia sia la linfa dei vostri cuori, e i vostri cuori siano il tempio in cui Dio si
compiace di nutrire i frutti dell’equilibrio e della armonia del Suo amore creativo.
Le cose grandi del Signore sono affidate alla qualità, non alla quantità. Le esperienze 34
vi danno insegnamento di quanto è stato detto.
Vi affidate a tutti, tranne che a Me. Vi fidate di tutti tranne che di Me. Eppure sapete
benissimo che posso trasformare la morte in vita, il male in bene, il dolore in gioia.
Sapete anche se bussate e se chiedete in nome della Mia Luce potrò aprirvi, potrò darvi.
Non vi fidate di me, del vostro Creatore. I messaggeri della Mia Divina volontà e della
Mia Celeste potenza sono vicinissimi a voi, ma la vostra fioca fede non attira il loro
potente amore.
Sapete di poter ottenere le Mie grazie, ma rivolgete i vostri sguardi altrove. Mi
ignorate come se Io non esistessi. Siete duri di collo e infedeli.
Se non Mi cercate, se non Mi desiderate, se non Mi amate, se non vi fidate di Me, vi
ignorerò e non vi riconoscerò.
Sono l’artefice, l’architetto del tutto, Colui che, minuto per minuto, attimo per attimo,
edifica la vostra ascesa verso la Divinità.
Attenti, uomini della terra, il mio giorno viene, scuoterò la terra, scuoterò i mari,
scuoterò l’aria, scuoterò il fuoco. Questo farò se continuate a nutrire il male. Questo farò
per significare la Mia volontà e la Mia onnipresente potenza. Temete, se non Mi amate.
Temete la Mia santa ira, Mi sono riservato il giorno, ricordàtelo!
Potevate rinascere nella Mia luce e non avete voluto. Potevate possedere la luce delle 35
Mie Divine Grazie ed avete rifiutato.
Potevate amare tutto ciò che ho messo al servizio della vostra operosa esistenza e ne
avete fatto scempio. Avete solo l’orgoglio di essere contro di Me, contro le leggi che
istruiscono l’eterna armonia della Mia verità eterna.
Potevate essere a Mia immagine e somiglianza ed essere una sola cosa con Me, non
avete voluto e continuate a rifiutare l’offerta dei miei Angeli, che ho mandato sulla terra
per ammonirvi, per darvi il tempo di ravvedervi.
Non li avete creduti e li avete derisi e perseguitati come pazzi. Scuoterò la terra,
scuoterò i mari, scuoterò l’aria, scuoterò il fuoco.
Questo farò fino a quando germoglierà nei vostri cuori la pietà verso Dio, che si è
immolato per riscattarvi dalla morte eterna.
Figli della terra, Io mando messaggeri su questa terra per farvi credere la verità. Io mi
servo di questi coniugi semplici (Angelo e Maria) perché non capiscono queste parole
che viene a significare: chi legge, spiega cosa vuol dire.
DICEMBRE 1976
STRALCI DI MESSAGGI
Quando un’anima lascia il suo corpo, le anime purificate che vanno a prenderla per
portarla in cielo, la trovano pesante perché ci sono i peccati commessi durante la sua
vita. Specialmente quelli che non si sono mai confessati, sono più pesanti ancora. Nelle
fornaci di fuoco si alleggeriscono: cento, duecento, trecento, un milione di anni. La vita
dell’altro mondo è tutta diversa, specialmente per quelli che bestemmiano Gesù tutti i
giorni, vengono condannati come all’ergastolo. Quello che si fa in vita, viene tutto
scritto... Quelli che vivono e muoiono in peccato mortale, che tradiscono i sacramenti: le
mogli, i mariti, vanno all'inferno.
...Gesù è dispiaciuto per questo divorzio che hanno messo. L’inferno sta pieno pieno...
Gesù quando ha creato il matrimonio, ha creato anche la loro croce; a chi più pesante a
chi più leggera, ma tutti la devono portare.
Invece adesso nessuno vuole più portare la croce... Io come Gesù non ci capisco più
niente con questa cristianità di oggi. Il mondo non è più degno di perdono, ma soltanto
di fuoco e di correzione, perché la fede di prima non c’è più. Quei pochi che pregano
mantengono il mondo, altrimenti sarebbe già crollato. I genitori che sono morti e non
hanno dato buoni insegnamenti ai loro figli quando erano viventi, chi li caccia da quelle
fiamme di fuoco? I figli non credono a quell’altro mondo e loro soffrono e piangono. Ecco
perché bisogna pregare per tutte le anime del purgatorio, così arrivano i suffragi. Per
queste cose bisogna pensarci quando uno è vivo e dare buoni insegnamenti ai figli. Gesù
per queste cose fa sapere che tutti coloro che durante la loro vita si faranno sessanta
comunioni per la propria anima, non andranno in purgatorio; l’anima viene lavata con
l’acqua della purificazione e la Madonna se la porta in paradiso. Perché se aspettano i
suffragi dei figli, rimangono delusi. Ci potranno pensare una volta, due, ma poi si
dimenticano e non ci pensano più. Tutti se le possono fare le sessanta comunioni, tutti,
ordine di Dio. 36
Dove correte, dove cercate di nascondervi, non sapete che il Mio occhio vi scoprirà
dovunque. Non esiste per voi riparo sulla terra che possa celarvi alla Mia Giustizia,
perché ora di giustizia Io Mi rivesto.
Mi rivestii d’amore e sofferenza per indicarvi la via da percorrere. Mi feci uomo, servo,
schiavo, penitente, vilipeso, torturato, Crocifisso per insegnarvi l’amore come unico
sentiero di Luce, chè tra voi è Giuda.
Quanti sono Giuda tra voi. Giuda, il tuo castigo è eterno! Tu sei il simbolo del
tradimento all’amore, e tu sei Giuda, voi siete Giuda, generazione ipocrita. La terra ti
rifiuta Giuda, il cielo ti rifiuta Giuda; dove ti nasconderai a te stesso, alla tua coscienza, a
Dio? Ecco perché vengo a voi questa volta rivestito di giustizia poiché avete continuato
a tradire il Messaggio d'Amore che vi lasciai dall'alto della Croce e continuate. Per pochi
in essi scenderà il Mio Spirito e Mi chiameranno Maestro. Io sono nel passato, nel
presente e nel futuro, Uno e Trino, Eternità cosciente fatta Verbo e divenuta Giustizia
per l’Eterno Equilibrio. Io sono la calamita che raccoglie e separa.
Raccolgo ciò che da Me è attratto e a Me anela, separandolo da ciò che a Me non
appartiene, poiché Io sono una calamita d’amore e chi non ha in sé amore, Io non lo
riconosco e non lo attiro. Voi siete i chiodi che Mi trafissero le carni ed è per questo che
vi attiro, poiché vi amo. Per voi ho sofferto sulla Croce, ed ho sofferto perché vi amavo.
Voi siete la mia sofferenza, attraverso la quale Mi sono riconciliato al Padre. E poiché Mi
avete ferito, Io vi amo, perché per voi ho voluto soffrire. Io vi amo, per questo vi attiro a
Me, figli Miei. E poiché vi amo, vi sarò Giudice affinché nella Mia equa giustizia possiate
avere la vostra ricompensa nella misura che meritate.
Figli miei, voi siete una piccola parte della Chiesa di cui Io sono Madre. Voi siete una
parte del Corpo Mistico del Mio Gesù.
15 AGOSTO 1977
MESSAGGIO DELLA MADONNA
Figli miei, oggi il Corpo Mistico del Mio Gesù, la Chiesa Santa di Dio, viene dilaniata e
fatta a brandelli; è la superbia, è l’impurità, è l’avidità dei beni materiali, è il demonio e i
suoi seguaci che operano questa carneficina. Creano divisione e confusione, scambiano
il bene per il male e il male per il bene.
Mi hanno allontanata e Mi vogliono allontanare dalla Mia Chiesa che Io amo e così
molti si rovinano e si perdono.
Oh, figli cari! Siate uniti, siate fedeli al Papa, alla Chiesa di Dio! Pregate uniti con
amore! La Chiesa uscirà trionfante da tutte le battaglie, ma quanti errori, quanta
confusione!
Conservate, pregate e benedite la vostra fede che ha la forza di trasformare la vostra
esistenza e la forza di arricchire di meriti così da poter conseguire una corona trionfante
37
nel cielo.
Siate sempre fedeli al Signore, amate di esercitarvi nella fede, non vergognatevi mai
di essere cristiani.
Vorrei che nessuno Mi tradisse. Vi benedico tutti, tutto il mondo.
GENNAIO 1979
STRALCI DI MESSAGGI
Verrà un giorno che gli alberi si squarceranno da soli, avrete soldi ma non ci saranno
alimenti. Scomparirà tutto: pane, acqua, tutto.
Le piante non daranno più frutti, le donne non partoriranno più; poveri bambini.
Tutto questo è già in vista. Ci sarà una guerra europea, dovrà arrivare per forza, perché
il mondo è tutto marcio: divorzi, aborti, uccisioni, rapimenti. Si fanno rubare, ma severità
non la mettono...
Chi di coltello opera, di coltello dovrà morire. Gesù vuole più severità. Per esempio
una mamma ha tanti figli e questi operano sempre male, lei non ha voglia di torturarli,
però viene un giorno che non ne può più e allora punisce.
La gente della terra sono troppo increduli, le cose buone le credono per cattive e le
cose cattive le credono per buone.
Povero Papa, quanti linguaggi deve sentire: chi la vuole cotta, chi la vuole cruda, chi
dice che è santo, e non è niente...
Lo stanno contestando, vogliono vedere che leggi nuove mette. I Cardinali lo
controllano e lo combattono tutti i giorni, figuratevi se fosse Gesù, come lo
combatterebbero. Se scendessi di nuovo sulla terra, mi metterebbero in Croce lo stesso.
Vorrei venire per giudicare, ma non posso.
Il mondo cammina alla rovescia, è come quando uno cammina con i piedi sul soffitto
e la testa rivolta al pavimento.
Povera Madonna! Quante se ne deve sentire in questo mondo. Gesù lo bestemmiano
anche i sacerdoti.
Questo mondo dovrebbe essere un mondo di pazienza, invece è di superbia, si
ribellano contro tutti, sono come le pecore e il lupo.
Prima in cielo arrivavano tante preghiera, ora invece non arriva quasi niente; come le
dobbiamo soddisfare Noi le anime?
...Tanti tumori, tante malattie e non si convertono; comanda la gioventù. In questo
mondo di oggi non comandano più i grandi, è una fetenzìa.
Le parole di Dio non le ascoltano più.
Anche se mandassi la distruzione del mondo non si ravvederebbero ugualmente, si
accontenterebbero di morire sotto le macerie, ma non si ravvederebbero.
Gesù sta mantenendo per tanti bambini innocenti, altrimenti avrebbe già distrutto 38
tutto. Sono anche i consacrati però che danno cattivo esempio perché non fanno quello
che dovrebbero fare.
Viene la guerra, viene il terremoto, Gesù lo manda per far pregare; non sa più neppure
Lui cosa mandare.
Poi ci sono tanti falsi profeti che dicono cose false. Per finire il mondo deve arrivare
l'ira di Dio, però sta arrivando, è il mondo stesso che vuole il male. Dio è stanco non ne
può più. Dicono: io non vado a messa per il prete; sono tutte scuse. Hanno voglia di
scusarsi quando vengono da Me.
E satana ride all’inferno e dice: meno male che finisce il mondo così mi prendo tante
anime. La Madonna si dispiace, ma Gesù dice: che ti dispiaci a fare? Va bene, chiudiamo
l’argomento. Anticamente non avevate nessun mensile eppure stavate bene, perché
coltivando la terra non vi mancava niente... Per tornare i tempi di prima deve venire un
mondo nuovo, una nuova cristianità. Vedete che Gesù sta facendo scoprire un nuovo
pianeta. Gesù fa venire questa gente da lontano... per far credere alla umanità che
esistono altri mondi. E nessuno gli può fare nulla (a questi spiriti), sono invulnerabili.
Come cambiano i tempi così cambiano le cose. Prima mangiavate cibi genuini e l’umanità
stava bene, ora mangiate tutte erbe piene di concimi chimici e state tutti malati. A Me
dispiace, ci soffro per tutte queste cose, ma non mi pregano... Verrà un giorno che
ritornerete ai tempi di prima. Quando Dio mette una cosa in vista sempre accade.
FATTI STRAORDINARI DURANTE LA SUA VITA
Nella primavera del 1965 condussi il Sig. Angelo Giardino a Napoli in casa del Signor
Magnacca Egidio, per fargli osservare lo stato pietoso in cui si trovava la figlia del Sig.
Egidio. Era una bambina di 5 anni, nata deforme, (sembrava un mostro), camminava
carponi e non poteva neppure parlare.
Lasciai Angelo Giardino in casa loro, perché avevo degli impegni e tornai a prenderlo
nel pomeriggio dello stesso giorno. Appena entrato notai che la bambina si muoveva con
maggiore speditezza e cominciava a balbettare qualche parola.
La madre poi mi spiegò che Angelo gli aveva imposto le sue mani (segnate dalle
stimmate e piene di raggi dello Spirito Santo) sopra la testa e dopo un po' hanno
incominciato a notare un miglioramento progressivo.
Oggi 24 febbraio 1975, quindi dopo dieci anni, ho constatato che la bambina cammina
e parla quasi perfettamente. In fede.
(Ugo Vallone - Telese)
GUARIGIONE DA ADENOMA IPOFISARIO
Con questa mia umile testimonianza, voglio soltanto far notare quanto sia grande la
fede in Dio per chi veramente crede e quanta forza essa produce per affrontare la dura
lotta della vita, alcune volte piena di ingiustizie e di grandi differenze.
Nel 1969 fui colpito da un fortissimo dolore alla testa, che non potei più esercitare il
mio lavoro di rappresentante nonché di guidare la macchina. Fui ricoverato all’ospedale
S. Gennaro di Napoli al pronto soccorso. Dopo 70 giorni di atroci sofferenze e di difficili
accertamenti, in un consulto di quattro primari e un medico, mi diagnosticarono un
Adenoma ipofisario, per cui decisero un immediato intervento chirurgico con
ridottissimo risultato di sopravvivenza. Intanto al mio paese a Solopaca i miei familiari
erano disperati e non sapevano cosa fare. Uno dei miei fratelli a me più attaccato, si
rivolse con grande fede ad un certo Angelo Giardino, nostro compaesano, pregandolo di
poter fare qualcosa per me. Angelo dopo un po’ rispose con voce ferma e decisa: «Tuo
fratello non sarà operato, presto starà bene e tornerà a casa».
L’indomani mio fratello venne a Napoli a trovarmi all’ospedale e mi trovò affacciato
alla finestra senza il minimo dolore alla testa, e tutto sorridente. Era la prima volta che
mi alzavo dal letto dopo 70 giorni di degenza. La prima cosa che mi domandò fu quella
di come mi ero sentito il giorno precedente verso le ore 11,30 (ora in cui si trovava in
casa di Angelo). Io gli risposi che proprio a quell’ora come per un incanto misterioso,
cessò in me ogni dolore, tanto che io stesso non riuscivo a rendermi conto come potesse
accadere una cosa simile dopo che tanti potenti medicinali non mi avevano fatto nulla. 40
Quindi il dolore cessò immediatamente, la vista tornò normale mentre esami clinici
avevano riportato tre decimi per entrambi gli occhi e campo visivo ridottissimo. Mio
fratello allora mi spiegò che proprio a quell’ora si trovava in casa di Angelo Giardino e
che stringendo un fazzoletto nelle mani gli disse: «Ora sta avendo il miglioramento
portagli questo fazzoletto e faglielo mettere sulla testa e vedrai che tutto andrà bene. Da
quel giorno sono stato sempre bene, non fui operato e fui dimesso guarito. Oggi lavoro
di giorno e spesso anche di notte senza avere alcun disturbo. Faccio servizio Fiumicino-
Roma-Termini per conto dell’Alitalia. Oggi la mia fede è diventata immensa verso Dio e
ringrazio anche Angelo che attraverso le sue preghiere sono guarito.
Quanto sopra esposto posso dimostrarlo meglio in qualsiasi momento attraverso
documenti e cartelle cliniche rilasciatemi dall’ospedale S. Gennaro di Napoli e per
successivi controlli dall’ospedale S. Camillo di Roma.
(Gennaro Stanzione)
BILOCAZIONE
Nel mese di gennaio 1974 e precisamente il giorno 15 verso le ore 13.00, Angelo
Giardino è venuto a casa mia.
Io gli offrii da bere un caffè, ma questi dopo aver accostato la tazzina alla bocca, ho
visto che il caffè andava per terra. In precedenza gli avevo data la mano per salutarlo,
ma ho visto che non toccavo niente e lui rideva.
Mi disse di accompagnarlo con la mia macchina a casa sua a Solopaca e lo
accompagnai. Lungo il percorso ad un certo momento mi accorsi che in macchina ero
solo, lui non c'era più. Continuai a percorrere l’ultimo tratto di strada che era rimasto e
arrivai a casa sua. Appena entrato, l’ho visto vicino al cammino che si stava scaldando.
Come mi ha visto, si è messo a ridere e mi ha detto: «Adesso ci credi o no»? Mi ha spiegato
che Gesù aveva permesso che si presentasse in bilocazione in casa mia. Io non credevo
a queste cose soprannaturali, perché mi sembravano impossibili; adesso invece credo
di più anche a Dio e non bestemmio più, anzi ho incominciato a pregare e ad andare a
messa.
(Dichiarazione firmata)
42
LIBERAZIONE DI UNA INDEMONIATA
Il giorno 3 febbraio 1975 verso le ore 13.00 abbiamo accompagnato in casa di Angelo
Giardino a Solopaca (BN) via Capriglia 4, la Sig.ra Iolanda De Gregorio da trentuno anni
posseduta dallo spirito maligno. Mentre salivamo le scale dell’abitazione di Angelo la
donna è stata colta da un improvviso stato di agitazione. Appena entrati, Angelo aveva
già intuito di cosa si trattava e in un primo momento sembrava non ne volesse sapere,
poi dietro insistenza di don S.M. ha avuto inizio la lotta contro satana e gli altri spiriti
ribelli. Angelo ha chiesto allo spirito maligno che possedeva la donna di rivelare il suo
nome. Questi dopo un po' di esitazione ha risposto: «Cifero». Don S.M. ha iniziato la
preghiera apposita dell’esorcismo con il Crocifisso in mano ed aspergendo di acqua
santa la donna. Lo spirito maligno precisava che se ne sarebbe andato, ma occorreva
faticare molto. Se ne doveva andare per forza, continuava, perché le mani stimmatizzate
di Angelo e l’acqua santa gli davano troppo fastidio. Smaniava in continuazione, sputava,
gridava forte e diceva che all’inferno c'erano tanti sacerdoti per causa di donne. P.L.
(esorcista), continua la donna, mi ha esorcizzato tante volte, ma non ha avuto la forza di
mandarmi via, invece Angelo e don S.M. hanno grandi poteri. Dopo circa un’ora di
esorcismi e di preghiere unanimi, con grandi urla, il demonio ha lasciato la donna in
perfetto stato normale. In fede di quanto sopra.
(Dott. Vincenzo Chiusolo) (Mario Leopoldo) (Ciro e Nicola De Cristoforo)
PREDIZIONE AVVERATA
GUARISCE DA UN FIBROMA
Io sottoscritta Maria Teresa Coscia da Carlantino (FG) dichiaro: nel mese di settembre
1975 a seguito di continui dolori all'addome, trovandomi a Taggia (Imperia) volli farmi
visitare dal ginecologo Dott. Ambrassa in S. Bartolomeo a Mare (Imperia). Questi mi
riscontrò un fibroma per cui necessitava un intervento chirurgico. Il suddetto dottore, 43
però, siccome doveva recarsi nel Cile per partecipare ad un congresso di medici, si limitò
a darmi una cura provvisoria, onde evitare il progredire del male; riservandosi di
compiere l’intervento al suo rientro in Italia previsto per gennaio-febbraio 1976. Me ne
tornai così al mio paese a Carlantino ed iniziai la cura.
I dolori però non cessavano mai. Il giorno 12 febbraio 1976, partii da Carlantino per
recarmi nuovamente a Taggia dal ginecologo. Ma volli passare prima per Solopaca a
trovare Angelo Giardino, che ebbi la fortuna di conoscere in casa del mio parroco don
Alfredo Romano e dove, per molte ore, ricevette tanti fedeli. Giunta a Solopaca, la moglie
di Angelo, Maria Tazza, anche lei anima mistica e favorita di doni di Dio, sentendosi piena
di raggi di Spirito Santo, volle poggiar la sua mano sul mio addome e mi trasmise un forte
calore. Da quel momento sparì in me ogni dolore. Mi trattenni in casa di Angelo circa
otto giorni vivendo momenti paradisiaci per le tante cose che ho potuto conoscere da
queste anime mistiche e privilegiate.
C’era anche il Rev.do Don Salvatore Masci, padre spirituale dei Giardino, che
registrava tutti i messaggi che Gesù dava ad Angelo e controllava ogni altro
avvenimento. Angelo e Maria, prima di licenziarmi da loro, mi dissero: «Ora vai dal
medico e facci sapere cosa ti dice». In quelle parole c’era già la convinzione che il male,
ossia il fibroma era scomparso. Giunta a Taggia e quindi dal ginecologo, questi mi visitò
di nuovo, ma del fibroma nessuna traccia.
Mi sottopose ad ulteriori accertamenti, ma anche quest'ultimi diedero risultati
negativi. Rendo grazie a Dio e rilascio la presente per la verità di quanto ho esposto.
(Coscia M. Teresa)
BILOCAZIONE
GUARISCE DA SORDITÀ
Io, Barla Maddalena, ho conosciuto a Taggia (IM) in casa del Sig. Rubicone, Angelo
Giardino come uomo di Dio. Ero affetta da sordità ad entrambi gli orecchi. Angelo prese
un fazzoletto, lo avvolse nel suo dito indice e me lo infilò nell’orecchio destro dapprima
e nel sinistro poi. Dopo qualche minuto ho incominciato a sentire tutto ciò che dicevano
i presenti e ad ascoltare il tic-tac dell’orologio a pendolo di casa. Il miracolo era
avvenuto, Gesù si è voluto servire di quest’anima semplice e umile ma piena di doni
celesti straordinari.
17 ottobre 1976 ore 11.30. (Barla Maddalena)
Il giorno 18 ottobre 1976 verso le ore 11, la mia vicina di casa, Sig.ra O., mi disse che
ero stata cercata dal Sig. L. R. e mi diede il suo numero di telefono per mettermi in
contatto. Telefonai a questo signore (mai visto e conosciuto) il quale mi disse: «Signora,
porti qui a casa mia la sua bambina perché c'è una speranza». Senza riflettere per nulla
a quelle parole, corsi subito a scuola a prendere C. e con mio marito ci siamo recati a
casa di questo sig. R.
Lì trovammo Angelo Giardino, uomo di Dio e pieno di Spirito Santo, il quale come
toccò C., affetta da leucemia, avvertimmo un forte calore tutti e tre (io, mia figlia e mio
marito). Non riuscivamo a renderci conto cosa stesse accadendo. Intanto Angelo ci
parlava delle cose di Dio, che bisognava andare a Messa, accostarci ai Sacramenti
(Confessione e Comunione), pregare Gesù con fede e tante altre belle cose. Al termine
del colloquio, si alzò, ci benedì in nome di Dio e disse: «Andate tranquilli Dio vi benedice
con grazia di guarigione». L’indomani mattina portammo C. a Genova per il consueto
controllo dei medici. Le analisi risultarono tutte negative, midollo spinale limpidissimo,
la bambina era guarita.
(Dichiarazione firmata)
GUARIGIONE DI UNA SIGNORA CHE DOVEVA ESSERE OPERATA
GUARIGIONE A DISTANZA
Io sottoscritta Paolucci Bianca abitante a Isola Liri (FR) affetta da tanto male allo
stomaco, al polmone e al fegato, il giorno 11 novembre 1977 ore 12.00 telefonai ad
Angelo Giardino a Solopaca per chiedergli preghiere ed egli mi rispose: «Prendi la
cornetta del telefono e poggiala dove ti senti il male». Feci quanto mi aveva detto e dopo
un po’ avvertii subito un’ondata di fuoco su tutto il corpo e mi accorsi anche che il male
stava scomparendo. Oggi 14 novembre 1977 sono venuta con mio marito Michele a
ringraziare Gesù (nella Cappellina di Angelo), che si serve di quest'uomo umile e
analfabeta, ma pieno di doni celesti. Mi sento bene e ho avuto un miglioramento anche
nella vista.
(Bianca Paolucci)
Io sottoscritta Beghello Ada, ho conosciuto Angelo Giardino a Taggia (IM) in casa del
Sig. Rubicone. La prima volta che lo vidi ne rimasi un po’ sconcertata, ma nello stesso
tempo anche incantata. Sono poi ritornata altre volte in quella casa, dove ho potuto 46
veramente riconoscere in lui un uomo illuminato da Dio. Un particolare che mi ha
maggiormente colpita, è stato quello che mentre io stavo pensando alcune cose di Dio,
Angelo si rivolse a me dicendomi: «Gesù mi sta dicendo che devi leggere il libro
dell’Apocalisse, perché lì troverai le risposte alle tue domande e ai tuoi dubbi». Fu qui
che rimasi sconvolta, perché solo Dio poteva sapere in quel momento cosa c’era nella
mia mente.
Inoltre non sapeva neppure pronunciare la parola Apocalisse né tantomeno ne
conosceva il significato. A questo punto non potete immaginare la commozione che
provai. Sentivo sempre di più il bisogno di stare vicino a lui per ascoltare le belle parole
di Dio. Intanto tanta gente veniva in quella casa del Sig. Rubicone per essere confortata
e guarita. Io ero sofferente di uno sfogo sul viso (scabbia) e non riuscivo a guarire in
nessun modo. Angelo allora mi toccò con un fazzoletto sul viso e avvertii un forte calore
per tutto il corpo, ma maggiormente sul viso, poi mi disse: «Guarirai». Infatti oggi, 10
febbraio 1978, posso testimoniare di essere perfettamente guarita. Contrariamente a
quanto mi avevano detto i dottori che sarei rimasta con le cicatrici sul viso. Non solo
sono guarita fisicamente, ma sono molto migliorata interiormente, infatti vado più
spesso a Messa e mi faccio anche la Comunione come mi ha suggerito Angelo. In fede
(Ada Beghello)
GUARISCE DA NEFRITE PERNICIOSA
GUARISCE DA UN TUMORE
Io sottoscritto Proietti Croce Claudio di Subiaco dichiaro: Avevo saputo che stavano
organizzando un pullman per andare da Angelo Giardino a Solopaca (BN) e mi sono
prenotato. Quando arrivai alla casa, Angelo mi chiese: «Di che cosa hai bisogno?». Io
risposi: È tanto tempo che soffro di forti dolori alla testa ma non riesco a guarire. Il
medico curante, Dott. Aqui, mi disse che avevo una sinusite cronica; mi fece fare tante
cure, ma nessuna mi ha mai guarito. Angelo allora mi rispose: «Per te ci vuole una
medicina Divina, devi andare a Messa, ti devi fare la S. Comunione e devi pregare Gesù e
la Madonna con fede». Nel frattempo mi teneva la mano poggiata sopra la testa. Dopo un
po’ mi accorsi che il mal di testa era scomparso. Oggi ho capito quant’è grande
l’Onnipotenza di Dio e mi accosto più spesso ai Santi Sacramenti, mi sento più felice per
aver ritrovato Dio per mezzo di Angelo Giardino, uomo semplice, ma pieno di doni
celesti.
(Claudio Proietti Croce)
48
APPARE AD UN AMICO
Ero un’atea o quasi perché di cristiano avevo soltanto il battesimo; e ciò non basta per
potersi definire cristiani. Dopo molti anni di cattiverie e peccati, nell’aprile del 1979 ho
conosciuto F.S. che mi ha parlato di un certo Angelo Giardino, della sua umiltà, della sua
fede e della sua vita dedicata tutta a Dio. Dal 1973 ero sofferente, perché affetta da
tromboflebite: accusavo sempre stanchezza e gonfiore alle gambe e pertanto non potevo
svolgere nessun lavoro. I medici mi hanno sempre raccomandato di non avere figli, di
non affaticarmi e assoluto riposo. Nel mese di giugno 1979, fui colpita da un altro attacco
di flebite alla gamba sinistra e fui ricoverata all’Ospedale Nuovo di Siena - reparto
Semiotica Chirurgica con la seguente diagnosi: Assoluto riposo e astenersi dall’avere
figli. Intanto io siccome avevo preso un impegno di lavoro proprio dai primi di giugno,
chiesi ai dottori di fare qualcosa per farmi guarire. Ma la risposta fu la seguente:
«Signora, se lei non si mette in assoluto riposo tornerà nuovamente in ospedale con
conseguenze gravi». Tornata a casa telefonai a F.S. pregandolo di parlare con Angelo
Giardino affinché intercedesse per la mia guarigione. Ma questi mi rispose che Angelo
era morto il 20 maggio 1979 e che l’unica cosa che poteva fare, se avevo fede, era quella
di inviarmi una reliquia di Angelo e metterla nella parte malata. Accettai il suggerimento
e misi un frammento di stoffa (bagnato dal sangue delle stimmate di Angelo) con un
cerotto sulla gamba sinistra. Ho incominciato subito a migliorare e dopo qualche giorno
mi sono recata a lavorare dalle ore 8 alle ore 21.00, sempre in piedi, dietro il bancone di
un bar. Ho lavorato tutta la stagione senza accusare il minimo disturbo. Oggi, 8
settembre 1979, sono venuta qui a Solopaca, alla tomba di Angelo, per ringraziarlo della
sua intercessione presso Dio. Mentre scrivo la presente relazione, un meraviglioso
profumo avvolge me e mio marito che mi sta accanto. È una sensazione meravigliosa che
ci fa commuovere. Adesso vado tutte le domeniche a Messa, mi faccio la Comunione e
spesso recitiamo anche il rosario in casa come ci ha suggerito F.S. Quindi debbo
concludere che ho ricevuto due grazie, per intercessione di Angelo Giardino: quella
dell’anima e quella del corpo. In fede
(Dichiarazione firmata)
49
GUARIGIONE DI UN BAMBINO
Io sottoscritta Amelia Cerri in Canali, di Roma, dichiaro il seguente episodio: nel mese
di novembre 1979, mio figlio Guido, di anni sei, si è ammalato con febbre altissima (39
e mezzo). Presi allora un fazzoletto che Angelo Giardino aveva tenuto fra le sue mani
l’anno scorso nel mese di dicembre e lo poggiai sulla fronte di mio figlio dicendogli di
pregare Angelo Giardino, affinché lo facesse guarire. Guido allora si addormentò e
quando si svegliò mi disse che aveva visto in sogno Angelo Giardino che gli sorrideva.
Controllai subito la temperatura del bambino e vidi che era scesa a trentasette. Da quel
momento Guido ha ripreso a star bene senza aver fatto uso di medicinali. Rilascio la
presente testimonianza di guarigione per intercessione di Angelo Giardino.
(Amelia Cerri in Canali)
Io sottoscritto Marco Perciballi, di Roma dichiaro: verso la fine del mese di novembre
1979, ho incominciato a pregare Angelo Giardino, affinché intercedesse presso la
Madonna per la guarigione e la conversione di mia madre che da alcuni anni non andava
più a Messa e né si avvicinava a ricevere i Sacramenti.
Dopo circa una settimana di preghiere e precisamente il primo venerdì del mese di
dicembre 1979, mia madre mi ha espresso il desiderio di ricevere la S. Comunione.
Abbiamo avvisato allora il nostro parroco Mons. Don Armando Nardini, il quale ha
provveduto a mandare un sacerdote e così mia madre si è confessata e comunicata. Da
quel giorno, non solo non perde più la Messa e la S. Comunione, ma ha anche iniziato a
fare i primi venerdì del mese al Sacro Cuore di Gesù. Ringrazio la Madonna e ringrazio
anche Angelo Giardino perché attraverso le sue preghiere, è avvenuta la riconciliazione
di mia madre Eleonora con Dio.
(Perciballi Marco)
Sono sofferente di ulcera varicosa da tanti anni che saltuariamente si apre. Sono
costretta a stare a letto almeno per due mesi facendo tutte le cure datemi dal
dermatologo. Il mese di maggio di quest’anno, si è aperta, ho iniziato la solita cura, ma
questa volta invece di migliorare peggioravo; le medicine che nel passato andavano
bene, questa volta infiammavano la parte malata al punto che mi ero decisa di andare
dal dottore per farmi cambiare la cura.
Parlando con la signora T.S., mi disse che mi avrebbe dato un lembo della camicia
bagnata di sangue sgorgato dalle stimmate di Angelo Giardino. Ho messo questa reliquia
sopra l’ulcera senza mettere più pomata. Con la grande fede che ho per Angelo Giardino,
sicura che mi avrebbe fatto guarire, dopo tre giorni si è levato tutto il rossore e l’ulcera
si stava chiudendo. Non so come esprimere la mia gratitudine, dalla gioia ho pianto!
Questo è veramente un miracolo! Tenendo presente che mi ci sono voluti mesi
precedentemente per guarire...
Con piena fede di quanto sopra esposto, mi firmo (L.C.)
VISIONE DELLA COMUNIONE MIRACOLOSA
Io sottoscritta, Rosa Ficerà, residente a Roma, attesto quanto segue: Nello scorso
mese di maggio la sig.ra A.C. mi parlò di un certo Angelo Giardino, dei suoi doni
soprannaturali e mi diede anche una sua immaginetta. Nel prenderla io pensai: Chissà
se sarà vero tutto quello che la signora mi ha detto!
Tornata a casa ripresi l'immaginetta, la baciai ed ebbi questa visione: Vidi il Signore
Gesù tutto folgorante di luce con una tunica bianca in una aperta campagna che faceva
la S. Comunione ad Angelo ponendogli la particola sulla lingua; mentre Angelo, meno
splendente, era inginocchiato sul terreno. Subito dopo la visione ebbe termine. A questo
punto, io che avevo dubitato dei doni di Angelo, esclamai: Signore mio perdonami!
Qualche settimana dopo, leggendo una piccola biografia di Angelo, trovai scritto
l’episodio della Comunione che aveva ricevuto da Gesù in campagna proprio come
l’avevo visto io. In quello stesso istante, avvertii dentro di me come una scossa elettrica,
quasi per farmi ricordare del dubbio che avevo avuto.
(Rosa Ficerà ved. Piermarini)
Il giorno 21 gennaio 1981, alle ore dieci del mattino a causa della sospensione nella
erogazione dell’energia elettrica, due signore, per l’esattezza: la signora Ranucci e la 51
Signorina Maria Chiaravalle, restarono bloccate dentro l’ascensore dello stabile. I vari
tentativi per liberarle rivelandosi del tutto inutili, si pensava giustamente di chiamare i
vigili del fuoco non sapendo più, è il caso dire, a quale santo ricorrere. In questo
frangente, tacitamente, ma con animo accorato, mi rivolsi a «zio Angelo» invocando il
suo aiuto.
Terminata appena la mia supplica (nonostante il perdurare della mancanza di energia
elettrica), le portiere dell’ascensore, che stava sotto livello di circa 30 centimetri, si
aprirono come se spinte da una forza misteriosa, con comprensibile sollievo delle
malcapitate e degli inquilini del palazzo accorsi nel frattempo.
(Neri Pio)
O Santissima Trinità, Padre, figlio e Spirito Santo, noi umilmente ti ringraziamo per
averci dato nel tuo fedele servo Angelo Giardino un esempio luminoso di virtù cristiane,
vissute nella semplicità e nella povertà della vita contadina, nell’ardente amore a Gesù
Sacramentato, nella filiale devozione a Maria Santissima, nella eroica mortificazione e
nello zelo costante per la conversione dei peccatori.
Per i suoi meriti e per la sua intercessione concedici, o Signore, la grazia di cui abbiamo
bisogno e fa che egli sia elevato agli onori degli altari affinché i fedeli abbiano in lui un
esempio sicuro da imitare in terra e un valido intercessore presso di Te nel cielo. Così sia.
(Un Pater, Ave e Gloria).
SOMMARIO
DICHIARAZIONE .................................................................................................................................................................. 4
BENEDIZIONE DEL SANTO PADRE ....................................................................................................................................... 4
PREFAZIONE ........................................................................................................................................................................ 5
PREGHIERA.......................................................................................................................................................................... 5
Alba radiosa ........................................................................................................................................................................ 6
Angelo soldato (Granatiere) ............................................................................................................................................... 8
Unione spirituale «Matrimonio» ........................................................................................................................................ 8
Pazienza e Provvidenza ....................................................................................................................................................... 9
San Giuseppe e l’alluvione ................................................................................................................................................ 11
Angelo soldato di Cristo .................................................................................................................................................... 12
Mortificazione e spina ...................................................................................................................................................... 13
Primo incontro con Padre Pio da Pietrelcina in San Giovanni Rotondo ........................................................................... 14
Le Stimmate (prima apparizione) ..................................................................................................................................... 15
La Benedizione di S. Francesco ......................................................................................................................................... 16
Medicina Divina ................................................................................................................................................................ 18
Le Stimmate (seconda apparizione) ................................................................................................................................. 18
Angelo in Tribunale ........................................................................................................................................................... 19
La stamberga diventa Cappella ......................................................................................................................................... 20
Pellegrino in Italia e all’Estero .......................................................................................................................................... 21
La Santa Comunione impartita da Gesù ........................................................................................................................... 24
Evento straordinario nella erezione del Santuario alla Sacra Famiglia ............................................................................. 25
Tramonto sereno .............................................................................................................................................................. 26
Venerdì Santo, 16 aprile 1954 Messaggio di Gesù e della Madonna ............................................................................... 28
Luglio 1972 Stralci di messaggi ......................................................................................................................................... 30
28 febbraio 1974, ore 10,30 Messaggio di Gesù .............................................................................................................. 31
10 aprile 1974, ore 22 Messaggio di Gesù ........................................................................................................................ 31
52
8 agosto 1974, ore 10,15 Messaggio di Gesù ................................................................................................................... 32
7 dicembre 1974, ore 22,00 Messaggio della Madonna................................................................................................... 33
12 giugno 1976, ore 16,00 Messaggio di Gesù ................................................................................................................. 33
26 giugno 1976, ore 19 Messaggio di Gesù ...................................................................................................................... 34
15 luglio 1976, ore 17,30 Messaggio di Gesù ................................................................................................................... 35
Dicembre 1976 Stralci di messaggi ................................................................................................................................... 35
15 gennaio 1977, ore 23 Messaggio di Gesù .................................................................................................................... 36
15 agosto 1977 Messaggio della Madonna ...................................................................................................................... 37
Gennaio 1979 Stralci di messaggi ..................................................................................................................................... 37
Parole di Padre Pio ............................................................................................................................................................ 39
Guarigione di una bambina .............................................................................................................................................. 39
Guarigione da adenoma ipofisario ................................................................................................................................... 40
Doni e carismi di Angelo Giardino .................................................................................................................................... 40
Spacciata dai medici, guarisce .......................................................................................................................................... 41
Bilocazione ........................................................................................................................................................................ 42
Liberazione di una indemoniata ....................................................................................................................................... 42
Predizione avverata .......................................................................................................................................................... 43
Guarisce da un fibroma .................................................................................................................................................... 43
Bilocazione ........................................................................................................................................................................ 44
Guarisce da sordità ........................................................................................................................................................... 44
Guarisce una bambina da leucemia .................................................................................................................................. 44
Guarigione di una signora che doveva essere operata ..................................................................................................... 45
Guarigione a distanza ....................................................................................................................................................... 45
In bilocazione guarisce una signora .................................................................................................................................. 46
Rivela i dubbi di una signora e la guarisce dalla scabbia .................................................................................................. 46
Guarisce da nefrite perniciosa .......................................................................................................................................... 47
Guarigione istantanea di un muratore ............................................................................................................................. 47
Guarisce da un tumore ..................................................................................................................................................... 47
Guarigione istantanea da sinusite cronica ........................................................................................................................ 48
Appare ad un amico .......................................................................................................................................................... 48
Guarisce da una tromboflebite e ritrova la fede .............................................................................................................. 48
Guarigione di un bambino ................................................................................................................................................ 49
Guarigione e conversione di una madre ........................................................................................................................... 49
Si sprigiona calore dal cemento della tomba .................................................................................................................... 50
Guarisce da ulcera varicosa .............................................................................................................................................. 50
Visione della Comunione miracolosa ................................................................................................................................ 51
Si apre l'ascensore bloccato.............................................................................................................................................. 51
AVVERTENZA
Per richiedere immagini, biografie, ecc. e per inviare relazioni su grazie o miracoli
ricevuti per intercessione del servo di Dio Angelo Giardino, rivolgersi all'«Associazione
Angelo Giardino» - Viale G. Marconi, 505 - 00146 Roma - C.C.P. n. 45518008.
Le offerte spontanee e volontarie che perverranno all'Associazione saranno utilizzate
per la diffusione del messaggio di Angelo Giardino.
53