100%(1)Il 100% ha trovato utile questo documento (1 voto) 66 visualizzazioni239 pagineBelda Manuel Guidati Dallo Spirito Di Dio. Corso Di Teologia Spirituale
Belda Manuel Guidati Dallo Spirito Di Dio. Corso Di Teologia Spirituale
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo,
rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF o leggi online su Scribd
Manus. BELDA
GUIDATI DALLO SPIRITO DI DIO
CORSO DI TEOLOGIA SPIRITUALE
a
ARO
EDUSCPrima edizione 2009
Riscarnpa 2013
ISBN 978-88-8353-199-2
© Copyright 2013 - ESC scar
Vie dei Panella, 41 - 00186 Roma
Tel 0645493637 ~ Fax 0645493641
E-mail: info@EduSC it
ASS
ccs.
CSEL
DES
DH
DSL
Dsp
DTI
EV
NBA
NDS
oF
OR
PG
PL.
SAEMO
sc
ELENCO DELLE SIGLE,
Acta Apostolicae Sedis, Romae 1909-1928; Citta det Vaticano 1929 ss.
Acta Sanciae Sedis, Romae 1865-1908
Corpus Christianorum. Series Latina, Turahout 1953 ss.
Corpus Scriptorum Ecclesastcorum Latinorw, Wien 1866 ss
Dizionario Enciclopedico di Spiritualiti, a cura di E. Ancilli ¢ del
Pontificio Istituto di Spicirualita del Teresianum, 3 voll, Cited Nuova,
Roma 1990.
HL. Denzincer ¢ P. HONERMANN, Enchiridion Symbolorum,
Definitionum et Declarationum de rebus fidei et morum, edisione
bilingue, EDB, Bologna 1995.
Disionaria di Spirisualita dei Laici,a cura di. Ancilli, 2 voll, Edizioni
OLR, Milano 1983,
Dictionnaire de Spiritualite, Asctigne et Mystique, fondé par M. Vilter,
E, Cavallera et J. de Guibert; continuée par A. Denville, 17 voll,
Beauchesne, Paris 1932-1995.
Disionario tologica interdisciplinare, dir. F. Arduso, 3 voll., Mariewi,
Casale Monferrato 1977°,
Enchiridion Ascticum, ed. J. M. Rouét de Journel e J. Dutilleul,
Herder, Barcinone 1958.
Enchiridion Vasieanuom, EDB, Bologna, 1976 ss.
Nuova Biblioteca Agostiniana. Opera Omnia di S. Agostino, Civ
‘Nuova, Roma 1965's.
S. DE Floris eT. Gorst (edd.), Nuovo Disionario di Spiritualixa,
Paoline, Cinisello Balsamo 19854
Conanecxzione rox ta Dormaina patia Faps, Lestera «Orationis
formase ai vescovi della Chiesa Cattolica su alcuniaspevti dela meditazione
evstiana, 15-X-19B9,
L-Oservatore Romano, Cit del Vaticano,
Pasrologiae cursus completus. Series Graces, ed. . P. Migne, Paris 1857-
186.
Patrologiae cursus complesws, Series Latina, ed. J. P. Migne, 1844-
1865.
Revue d'Asctique et de Mystique, Toulouse-Paris 1920 ss.
Sancti Ambrosi epicopi Mediolanensis Opera, Biblioteca Ambrosiana-
Cited Nuova Editrice, Milano-Roma, 1977 ss
Sources Chrétiennes, eA, Institut Catholique de Paris, Paris 1941 ss.PREFAZIONE
Questo corso & il frutto dei miei anni di docenza della Teologia
spirituale presso la Pontificia Universita della Santa Croce (Roma)
Si tratta di un libro di testo © manuale, inditizzato agli alunni che
studiano per la prima volta questa disciplina scientifica, ragione per
cui ho cercato di dargli, oltre alla profonditd adeguata, la massima
semplicita possibile. Qui vengono spiegati gli argomenti fondamen-
tali della Teologia spirituale, che, a mio avviso, vanno trattati in un
testo d’iniziazione a questa materia. Molte altre questioni sono ri-
mandate alla bibliografia specializzata
«Guidati dallo Spirito di Dio». Mi & sembrato opporvuno rac
cogliere questa frase di san Paolo nel titolo del presente manuale,
perché con queste parole: «Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito
di Dio, costoro sono figli di Dio» (Rm 8, 14), Papostolo indica ma-
zgistralmente l'identita pitt profonda del cristiano, vale a dire, Pessere
figlio di Dio in Cristo per lo Spirito Santo, e inoltre, perché con tali
parole allude al farto che la vita del cristiano é una vita guidata dallo
Spirito, oppure, come lui stesso aveva scritto poco prima, una vita
«secondo lo Spitito» (Rm 8, 5). Or bene, questo & appunto loggetto
studiato dalla Teologia spirituale: la vita spirituale in quanto proces-
so progressivo di comunicazione unione di amore fra lessere uma-
no ¢ la Santissima Trinita, sotto l’azione santificatrice dello Spirito
Santo,
Non presenterd adesso il contenuto e la struttura del manuales
ho preferito farlo dopo lo studio dello statuto scientifico della Teolo-PREFAZIONE
gia spiricuale (cft, cap. 1, $5), perché soltanto in seguito a tale studio,
il lettore non specialista di questa disciplina teologica sara pienamen-
te in grado di valutare le opzioni fatte nei confronti del contenuto ¢
della sistematica del fibro
1 lettore avvertira subito che su diversi argomenti ho seguito da
vicino gli insegnamenti di san Josemaria Escriva de Balaguer, cano-
nizzato il 6 ottobre del 2002, Ho agito cost in base a due motivi fon
damentali: il primo, perché ritengo che il fondatore dell’Opus Dei
sia uno dei grandi maestri della vita spirituale lungo la storia della
Chiesa. II secondo motivo sta nel fatto che si tratta del santo la cui
vitae i cui insegnamenti conosco meglio, daca la mia appartenenza
alla Prelatura della Santa Croce e Opus Dei.
Poiché san Josemaria & stato promotore insigne di una spiritua-
lith intrinsecamente e pienamente secolare e laicale, i suoi insegna-
‘menti si riferiscono piit direttamemte alla vita spirituale del cristiano
che si trova picnamente immerso nelle realta terrene, anche se essi
possono rivelarsi molto proficui per ogni tipo di fedele.
Per quanto riguarda la metodologia del manuale, ho cercato
dintegrate e di armonizzare un metodo di tipo teologico-speculativo
con un altro di carattere storico-positivo, tramite i quali ho tentato
di approfondite teologicamente la ricchissima esperienca spirituale
contenuta nella Sacra Serittura ¢ nella Tradizione ecclesiastica, nella
teologia patristica, nella liturgia, nel Magistero della Chiesa e nelle
opere di teologi ¢ maestri della vita spirituale lungo tutte le epoche.
Per le citazioni sctiteuristiche ho seguito il testo biblico secondo
la versione della C.E.L., nonché le abbreviazioni dei libri sacri ivi
utilizzate
Desidererci, infine, che questo corso di Teologia spirituale possa
essere utile al lettore, sia per la sua formazione teologica, sia per il suo
itinerario personale verso la santit
Caprroto 1
LO STATUTO SCIENTIFICO
DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
Sommario: 1. La eonfigurazione della Teologia spisieuale quale di
sciplina accademica; 2. L'oggetto della Teologia spicituale; 3. Defi-
nizione della Teologia spirituale. 4. Fonti c metodo della Teologia
spirituale; 5. Contenuto e strutcura del presente manual
Per «Teologia spirituale» si intende quella disciplina teologica
© parte della Teologia che studia Ja vita spirituale cristiana, oscia la
dimensione spirituale dell’esistenza cristiana, in quanto processo di
incontro e di comunicazione tra essere umano e Dio, cioé in quanto
sviluppo della vita iniziata con il Battesimo e destinata a raggiungere
la sua pienezza nei cieli.
Come si realizza questo incontro? Quali tratti definiscono tale
vita? Quali fattori condizionano o determinano la sua crescita? Quali
sono le tappe o fasi del suo sviluppo? Ecco alcune delle domande che
ci poniamo, ¢ a cui cercheremo di rispondere lungo le pagine del ma-
uale. Ma prima & necessatio precisate ¢ delineare meglio la nozione
di Teologia spirituale.
A tale scopo, in questo capitolo introduttivo esporremo innan-
ritutto Vinserimento della Teologia spiricuale negli studi ccologici
(ne 1); poi cid che intendiamo con l'espressione vita spiritualee altre
denominazioni dell'oggetto di questa disciplina teologica (n° 2); in
9seguito cercheremo di definite la Teologia spirituale (n° 3); in quarto
luogo studieremo la questione delle sue fonti¢ il suo metodo (a? 4).
Infine presenteremo il contenuto e la strutcura del presente manuale
(ne 5).
1. La CONFIGURAZIONE DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE,
QUALE DISCIPLINA ACCADEMICA
La Teologia spirituale é stata una delle ultime discipline teolo-
giche ad acquisire una categoria accademica. Infatti, & stata inserita
soltanto nel secolo XX nei piani di docenza degli Atenei universitari’,
Le fasi iniziali del processo d’inserimento tra le materie del curri-
culm degli studi veologici ebbero luogo negli ultimi anni del secolo
XIX e i primi del XX, allorché alcuni ordini religiosi che, dai secoli
precedenti, impartivano ai loro noviai lezioni di formazione, persino
in maniera organica, ma al margine degli studi teologici, decisero di
includere, oltre a tali lezioni, una materia di Teologia spirituale~non
si denominava cost allora— nei piani dei loro studi teologici. Furono
i carmelitani e i francescani gli iniziatori di questa pratica, ma presto
vennero imitati da altri ordini e congregazioni. Quasi subito questo
feriomeno si allargd ad alcuni seminari diocesani, che inclusero que-
sta disciplina nella loro ratia studiorum o piano degli studi.
A. Listituatone della cattedra di Ascetica e Mistica
Alla fine del secolo XIX, lo studio della Teologia spirituale era
ormai stato incluso nella ratio studiorum di alcuni seminati
" Sulla ois che racconciamo di sepuito si pud vedere G. Ranenarn, Sallectazioné del Ma-
gistera per lo tudio dela telogte rporisuae, sn Seminariume 26 (1974) 19-40; G. Moso1s,
Tealogia spirituae, in F. Ants (li), Diztonaro tealogco interdiiplinare (DTD, 1, Ca.
sale Monferrato 1977, 37-425 A. Quenatr, La wEipiitualidads como divipline eolipica,
in «Gregorian 60 (1979/2) 321-376: J. Stmos, Feolegia priate, in E, ANCHL (dir),
Disionario Encilopedico di Spiitualite (DES), 3, Roma 1990, 2471-2474; D. ne Panio
Manco, voucion dela Teolgia Espiritwal. Sigin XX: De le Teologia Asetia y Misia ala
ealogiaEsprtual in ARN. Lt Teolopa piritule, Aus del Congreso Insernationale OCD.
Roma 2001, 113-123.
10
Lo STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
Nel 1910, sullo sfondo di preoccupazioni antimoderniste, san
Pio X richiama Pinsegnamento dell’Ascetica in un inciso del «motu
proprio» Sacrarum antistitum. In esso, V’Ascetica viene denominata
scientia piesatis ¢ lo studio di questa disciplina si allarga a tutti i se-
minari*,
I crescente interesse per la tematica teologico-spirituale condus-
se, nei decenni del 1910 € 1920, alla costituzione di cattedre di Teo-
logia spirituale nelle Universit’ Pontificie, ambito in cui il primato
appartiene, sia all’allora Ateneo Angelicum (1917), oggigiomo «Pon-
tificia Universi san Tommaso d’Aquino», sia alla Pontificia Uni-
vyersita Gregoriana (1918). Nel 1919, Benedetto XV, in una lettera
rivolta a questa seconda universit’, incoraggia l'iniziativa di creare
una cattedra di Teologia Ascetica e Mistica. Nella lettera, il Pontefice
afferma:
Suole infatti accadere che, non esistendo la trattazione di tal gencte
di studi negli ordinari corsi di teologia dommatica e morale, il gio-
vane clero, mentee si nutre di svatiate sacre discipline, rimanga poi
igiuno dei veri principii della viea spiritual, il cui sano e ardue
discernimento gli ¢indispensabile per la propria perfezione e peril
successo di quel sacro ministero a cui & chiamato da Dio. A colmarc
tale lacuna & sorta, per buona fortuna, questa scuola, [a quale non
solo tende a preparare dott disettori di spirit (..), ma & destinata
(..) a correggere quell'ascetismo vago esentimentale ¢ quell’rronco
Iisticismo che, o invenrati liberamente dall'arhitrio individuale, 0
attinti a fonti sospette, non mancano purtroppo anche oggi di sez
peggiare nel popolo, con grave pericolo delle anime’,
Pio XI fece un passo avanti con la pubblicazione della Costitu-
zione apostolica Deus scientiarum Dominus (24-V-1931), che regola
per la Chiesa universale gli studi delle Facolti ecclesiastiche. A se-
guito di questa Costituzione, la Congregazione dei Seminari ¢ delle
Universita realizza le Ordinationes (12-VI-1931) 0 norme applicative
di essa, ove si dice che nei piani di studi devono figurare due materie:
Cz 8. io X, Morn proprio Sacrarum antiitum, 1-IX-1910 (AAS 2 (1910) 668).
° Bexeperro XV, Letera del 10-XF-1919 (AAS 12 (1920) 29-30)
ulcarrroLo:
+ Teologia Ascetica, inscrita fra le discipline ausiliare.
* Teologia Mistica, inserita fra le discipline speciali od opzionali'.
Questo fatto determind la creazione di due cattedre diverse:
quella di Theologia ascetica, dedicata allo scudio dei principi della
vita spirituale nel suo sviluppo pitt ordinario ¢ quella di Theologia
mystica, dedicata allo studio delle questioni speciali della vita sopran-
naturale, sopractutto degli stati mistici pitt caratterizzati,
Il modo di parlare usato in Deus scientiarum Dominus presup-
pone la situazione della Teologia in quell’epoca, con i limiti che la
caratterizzavano’. Comunque, sta di fatto che la ereazione delle cat-
tedre segnalate nella Costituzione e la conseguente attenzione verso
la spiritualita da parte degli ambiti accademici, insieme con gli studi
storici e le riflessioni speculative che la accompagnarono, contribui
non poco ad una valorizzazione crescente di questa disciplina.
DYallora in poi, il riconoscimento degli studi di spiritualita quale
materia scientifica e come disciplina appartenente agli studi ceologici
@ un fatto, anche se non sono mancati certi episodi, alcuni dei quali
durante il Coneilio Vaticano II. In effetti, nelle proposte ¢ schemi
preparatori del Concilio vi erano alcuni riferimenti alla Teologia spi-
rituale, ma nei documenti approvati alla fine ne troviamo solcanto
una menzione, al n® 16 della Costicuzione sulla Licurgia, € nessuna al
1° 16 del Decreto Opéatam totiusil esto che tratta pitt ampliamente
sugli studi teologici. Quale spiegazione si potrebbe offrire a tale fat-
10? Quella pit semplicistica sarebbe attribuirlo ad una dimenticanza,
il che non sembra verosimile. Pitt probabile, invece, 2 che sia stata
una decisione presa come conseguenza del desiderio, manifestato in
“ctr AAS23 (1931) 271 €28,Sipub vedere un commentato questa dsiione in). D8
ns, Arle fab) in Donal Spal ute erie
Shia ogame lf che aria ele de dling dob Tesla
tice, vena inclusa a le dicipine waar, ela reconda la Teologls Misc, fre
‘Spec Senda mal coc, Cosunone blo ec una dsone,
‘tnd a ducmateree~ ola as radice~ cde we dnt nelson iden:
tlcantols msc conifeoomensusodnat dco spituaee ion lo stadioa
2
LO STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRETUALE
molti ambienti, di sottolineare la dimensione spirituale di rurta la
‘Teologia, il che poteva portare a pensare che non fosse necessaria una
disciplina specifica nell’tmbito della spiritualiey
Liesperienza successiva mise subito in rilievo proprio il contra-
rio. In effetti, 'affermazione della dimensione spirituale di tutta la
Teologia, non soltanto non esclude, ma anche raccomanda ’esisten-
za di una disciplina teologica che, essendo destinata a studiare di-
rettamente € specificamente la vita spirituale, possa contribuire alla
fattiva percerione ¢ valutazione di questa realta. D’altronde, & vero
che negli anni immediatamente posteriori al Concilio, non soltanto
si pubblicarono numerosi studi teologico-spirituali, ¢ si mantenne
Ja materia di Teologa spirituale nei Seminari c nelle Facolt’ teolo-
giche, ma anche i documenti pontifici cominciarono molto presto a
fare riferimento a questa disciplina, presentandola di solito abbinata
all’altra disciplina che verte sul vivere ¢ agire cristiano, la Teologia
morale. Cosi, ad esempio:
— Aln°79 della Ratio fandamentalis institutionis sacerdotalis, docu-
mento che contiene le direttive concrete per Pattuazione del De-
creto Optatam: totius del Concilio Vaticano I sulla formazione
sacerdotale, promulgato dalla Congregazione per l'Educazione
catcolica il 6-1-1970, non si parla di Teologia Ascetica né di Teo-
logia Mistica, ma di una Theologia spiritualis come complemen-
tum ~ integrazione e completamento ~ della ‘Teologia morale”
— Alne 114 dell struzione della Congregazione per 'Educazione
cattolica: La formazione teologica dei fusuri sacerdoti, promulgata
il 22-11-1976, la ‘Teologia spirituale viene annoverata tra le disci-
pline ausiliarie, affiancando le discipline principal’.
Infine, nelle Ordinationes o norme applicative della Costivuzio-
ne apostolica Sapientia cristiana, promulgata da Giovanni Paolo IL
© Ci, A Quemacn La vapritalidade como disiplina woogie, 325s Sallimposatione
dis Teolgia nei document del Vacana Ulcer). L. huases, Teli y Fotuade de
Tigi, Pamplona 1991, 205; C. MacraLio, Lala del Vatican
It), Strides eli, 3, Bologna 1996, 617-636
sexo orgie latin, so AAS 62 (1970) 371
° Che Enchiron Va (EN), 5, 0° 1889.
3carrroLo,
il 15-1V-1979, si parla (art, 51) della Teologia spirituale come di-
sciplina obbligatoria per il primo Ciclo (istituzionale) delle Facolea
di Teologia, ¢ compare abbinata con la Teologia morale (theologia
morals et spirituals).
B. Dalla Teologia Ascetica e Mistica alla Teologia spirituale
Dal rinnovamento e sviluppo della riflessione teologico-spiritua-
le che ebbe luogo a partire dalla prima mera del secolo XX seaturi
una conseguenza, formale ma significativa: il fatto che le espressio-
ni «Teologia Ascetica» ¢ «Teologia Mistica» furono abbandonate ¢
invece prese il sopravvento il nome di Teologia spirituale, ormai
accettato nella letteratura scientifica, e cid come il frutto di una op-
ione farta in maniera consapevole, in quanto si tratta di un nome
© titolo non soltanto semplice e analogo a quello di altze discipline
teologiche, ma anche perché:
— Serve ad annunciare con chiarezza, con terminologia di radice
biblica, Voggetto propria di questa disciplina, ciot la vita spirituale
vissuta, la vita secondo lo Spirito, con parole di san Paolo (eft, Rm
8, 9). In reales, Pespressione Teologia spirituale sarebbe piut-
tosto abbreviazione di Teologia della vita spirituale, forse il
titolo pitt adatto di questa disciplina teologica
— Segnala il ricupero di una visione unitaria della vita spirituale,
vale a dire, il superamento della divisione-contrapposizione tra
ascetica e mistica. Come avremo occasione di vedere pitt avanti",
oggigiorno queste realta non vengono contrapposte, in quanto
sono ritenuce due aspecti della medesima vita spirituale. Questo
facto comporta uso di un’espressione adeguata per segnalare lo
studio globale di simile realta.
‘AAS 71 (1979) 515. Si veda uno studio dertglato delle indicarioni sulla docenea
Aelia Teologa spitcule, in], Stwus, Buigenzedidariche nelfinsegnamento della Teolegia si
Pituate, in Ca, A. Bensano (i), La Sportnaie come rolegia, Cinisllo Balsarno (Milano)
1993, 255.272,
Vid. inf, . 18: «Ascetin © Misti
4
Lo STATUTO SCIENTIFIOO DELLA TEOLOGIA SURITUALE
— Rispecchia il livello teologico di questa disciplina: si vratta infatei
di fare teologia, di riflertere ceologicamente sulla vita spirituale e
non di fare psicologia o fenomenologia rcligiosa, benché queste
discipline possano offtire un aiuto prezioso alla riflessione teolo.
gical?
2, Liocgerro DELLA TEOLOGIA sPIRITUALE
Laffermazione del fatto che la Teologia spirituale si occupa della
vita spitituale o vita secondo lo Spirito & condivisa da quasi cutti gli
autori, anche se non sono mancate storicamente altte formulazioni,
alle quali ci riferiremo brevemente pitt avanti. Tuttavia, inizieremo
con la descrizione dell'oggetto della disciplina che riteniamo pitt ade-
guato: la vita spirituale,
A. Concetso di vita spirimale
Che cosa intendiamo per vita, ¢ pitt in concreto, per vita spiri-
tuale? Questa é la prima domanda che ci poniamo adesso"?
Vita significa avtivith che nasce dal soggetto che la realizza. La
lingua greca ha due vocaboli per designare la vita: 2éé, in riferimento
alla vita in quanto qualith 0 condizione posseduta dal soggetto qua-
lificato da wviventer; bios, che designa invece il fluite temporale del
vivere. Il latino ha un solo vocabolo, vita, anche se il suo uso pre-
suppone lesistenza di un principio interiore (anima, spirito), da cui
4 Ale commentati a questo processo terminolagico, in G, Morots, Teologa spiritual,
33-84; C. Gancla, Teolagts expiritualcontemparinea. Coprenisy penpectiva, Borgos 2002
63.67.
"Sul eoncero di vita sptituale come oggeto della Teologa spiritual, si veda J. pt Gut
eet, Leccones de Teologie Expiritual, Madeid 1953, 17-27; G. Motors, La ta cristae
nna come ogceto della Teologia Spirtinae i «La Sexicla Cattlier» 91 (1963) 101-116;
Bovvan, Invodusione alla sta iprinale, Vorino 1965, 13-37; J, Wouswaven, La vite cri
tla in pienezea. Sex storco-teologca della spiritualitaeristians, Bologna 1989, 8-16:G.
Gozze1ino, Al eapeza di Dia. Elementi al telogia della vita spirteate, Leamann-Totine
1989, 20-22; 8. Gaonaana, Teologia Fipiritut, Madrid 1994, 33-51; Cu. A. Buawaso,
Teologi spiriruae, Cinisello Balsamo (Milan) 200%, 21-52; A. Prana, La vita spiritual.
Content, itineravi, pienez2a, Roma 2004, 11-22; C. Laupnss, Luan cbiamate al none
con Dio i Crit. Tee fosdamensal i elogia pirituals, Roma 2006, 35-41
15carrroLe 1
Ja vita procede. Comunque, senza bisogno di introdurre adesso altre
precisazioni, ditemo che il termine «vita» sta a significare la realta di
tun soggetto che possiede attivita in sé e per sé, che & fornito di capa-
cica di reagire di fronte all’ambiente, adattandosi ad esso oppure mo-
dificandolo, ¢ in maggior o minor grado, di movimento autonomo.
Vita spirituale, perd, significa qualcosa in pits la vita che & pro-
pria dello spirito. Ebbene, che cosa intendiamo per spirito e, di con-
seguenza, per vita spirituale? Tra le diverse vie per tispondere a questa
domanda, una delle pits valide & quella di ricorrere alla etimologia,
che in questo caso, ci porta al cuore della realtA a cui si riferisce tale
vocabolo:
a) La parola latina spirirus, da cui deriva quella italiana spirito,
sta a significare aria in movimento, vento forte, ¢ in senso allargato,
alito, vita. In riferimento alla persona umana, indica che questa pos-
siede alito e vita, anzi, una forza interiore in vietd della quale gode di
superiorit, sia riguardo agli esseri puramente materiali o inanimati,
sia nei confronti degli animali. Infact, si dice che lessere umano &
«spirito» per indicare che @ capace di svolgere un’attivita che non sol-
tanto nasce dal suo interno, ma anche trascende i condizionamenti
immediati, per spingersi al di la delle realca tangibili e spiegarsi in
conoscenza ed amore, in comunicazione con gli altri.
b) Il temine espirito» si applica, nelle pitt diverse religioni e cul-
ture, non soltanto alla persona umana, ma anche ad altri esseri supe-
riori ~ gli angeli - ¢, particolarmente a Dio. Nel linguaggio biblico
¢ cristiano, il riferimento a Dio quale spirito acquisisce una speciale
importanza. Da un lato, perché la fede cristiana afferma una piena ¢
radicale trascendenza divina nei riguardi di tutto cid che ci circon-
da: Dio non é un elemento del mondo, bensi il suo Creatore ¢, di
conseguenza, essere dotato di una vita che @ piena in se stessa, ass0-
luramente crascendente e spirituale. Dall'altro, perché tale termine
mostra che Dio non possiede soltanto vita, ma anche vita trinitatia,
vita spirituale in pienezza, vita di conoscenza e amore vissuti nella
‘Trinita di persone, Padre, Figlio e Spirito Santo, in intima, costante
€ consustanziale comunicazione.
16
LO STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPLRITUALE
c) Il messaggio cristiano, perd, implica qualcosa in pits: il fatto
che il Dio trascendente & uscito da sé, si & manifestato; non solo ha
creato essere umano, ma anche gli ha comunicato il suo proprio vi-
vere. Dio diffonde la sua vita, si rende presente nella persona umana
per il dono dello Spirito Santo, affinché questi, identificandola con
Cristo, il Figlio di Dio fatco uomo, la porti all'unione intima e filiale
con Dio Padre. Percid pud affermare san Paolo che essere umano &
composto da sarx («carnes), psyché («animar), € pneuma («spiritor),
con un modo di parlare in cui il termine «carner significa la nostra
condizione corporale, «animay, la nostra capacita di sentire e cono-
scere, e «spirito», il vivere della persona umana in quanto é unita a
Dio é vivificata da La
Se, tenendo conto di queste indicazioni etimologiche, torniamo
all'analisi di cid che si vuol esprimere allorché si parla di vita spiritua-
Ie, si pud stabilire quanto segue:
a) L’espressione «vita spirituales indica una vita che comporta
non soltanto attiviti, ma anche immanenza, consapevolezza di sé,
conoscenza, amore. Questa vita & quella propria della persona uma-
na, essere dotato di una forza interiore che la spinge al di & delle real-
t& sensibili e immediate, ¢ Papre alla conoscenza dell'altro in quanto
altro e, di conseguenza, all’amore, alla piena comunicazione con gli
altti esseri spirituali"*
© Su queso apero deantcopologia pala, si pu vedere F, Puzo, Signifcde de a
palabra spneunan en san Pablo, ix nExadios Biblio 1 (1942) 437-400: Fe Pa, La toe
lope sn Paco, Toxine 1961, 2 305-343 389-393; C. Seg, Dieu er Doone selon
‘Noweau Tatament, Pais 1961; B, Dacquino, Le Spbnto Sant iL crsiena conde san
Paolo Roma 1963; L, Cuazate, Hertan nelle releie pein, Roma 1969, 256-509; R
H.Guwbrt, Soma in Biblia! Theology ith Emphast on Pauline Antropolog, Cambege
1976
“Gon spiega col caratere sociale dela vita sista: «Da una parte, come anima
2 per ihswe corpo il pencpio delle opezzinl allo esto modo la gaa & per anima t
principio dalle suc ari soprannarsral dalle ela sce manta in ea aime, 9
‘hua dela via che infonde nlf ere vvente lo mere in rapporta con mondo dell cose
sensible dei corp, col anche fa gain, per la vita che infone nell anima, af entre in
‘gc comune con Iman deg wi pur Pert dl ain el corpo
éhiama corporate, ment a vita di grava hel ania, oppure del anima pet a grads, viene
denominata oe prea La agin el senso di questa denominazion i vedono ul con
Chinen. Una sie aivi i hia st perch nasce dun principio animator font
acanrroLo.
b) Parlare sulla vita umana da questa prospettiva, vale a dire, in
quanto vita spiricuale, implica riferissi a un fatco ¢, al tempo stesso @
un valore, aun ideale, a un bene che va acquisito, Ogni essere umano
@ spivito, ma proprio perché lo spirito comporta capacita di artic-
chimento, di crescita ¢ di apertura, ogni persona umana, essendo
spitito, é nel contempo chiamata a realizzare la sua spiricualica. Una
persona che non trascende il livello delle realta sensibili e immediate,
che si chiude nella propria sensualics o egoismo, @ una persona che
non raggiunge il livello specificamente umano. In essa cé vita, ma
non vita spirituale.
©) La vita spitituale rinvia, in definitiva, non al mero fatto di
vivere, ma pitt esattamente, alla vita umana reale, autentica ¢ pro-
fondamente vissuta, alla vita dell’individuo che agisce e si sviluppa
pienamente quale persona umana, attuando quella capaciri
ticchimento, di autodominio ¢ di amore, di cui & dotata. La vi
spirituale & vita che comporta il riconoscimento degli altri in quanco
persone, in quanto soggerti che, dotati della stessa dignita, richiedo-
no di essere amati. Vita spirituale significa, dunque, wea umanas piit
concretamente, vita wmana integrale, la vita della persona che vive ¢
agisce in quanto tale, sviluppando quella capacis® di conoscere e di
amare della quale é dotata, che sta alla base della sua perfezione.
¢) Lavita spiricuale si manifesta nella misura in cui la persona av
verte la sua trascendenza sulle realta periferiche e insostanziali, pren-
dendo consapevolezza della profondita del suo essere ed entrando in
‘comunione con gli altri esseri umani tramite la conoscenza e amore.
‘Tale vita si esplica e arriva ad ulteriori gradi di perfezione allorché,
seguendo il dinamismo proprio delPintelletto, lessere umano giunge
ar
18
10 STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SIRITUALE
alla conoscenza di Dio e si apre, mediante amore, al rapporto con
quel Dio che ha intravisto, anche se talvolta ~ e persino frequente-
mente ~ soltanto in chiaroscuro. Tra vita spirituale e religiosita, C8,
quindi, uno stretto rapporto.
€) Il vivere cristiano presuppone tali reales, anzi, le porenzia,
situandole nel contesto di tutto cid che la fede rivela riguardo al
disegno divino sulla creazione. Dio non soltanto ha creato Pesse-
re umano, dotandogli di capacit’ di vivere, conoscere ¢ amare, ma
anche Lui stesso, con rutto il suo essere personae, si é reso presente
nel mondo ¢ nella storia; si & avvicinato all'uomo, gli ha comunicato
la sua grazia ¢ lo ha invitato a partecipare della sua amicizia, Dio
Padre, fonte ¢ origine di tutta la Trinita, si a avvicinato agli uomini
mediante PIncarnazione del Figlio ¢ Pinvio dello Spirito Santo e, tra-
mite Pazione di Cristo e dello Spirito, i attira verso la sua incimics,
Nella persona umana, giustificata dalla grazia, '&, di conseguenza,
una vita che ¢ espressione o frutto non soltanto del suo spirito, benst
del suo spirito in quanto vivificaco dalla comunicazione che Dio ha
voluto fare del suo proprio vivere, L’espressione vita spirituale signi-
fica, quindi, nel contesto cristiano, la vita che si esplica e sviluppa
allorché la persona si rende consapevole di essere stata interpellata da
Dio, anzi, inabitata dallo Spirito Santo, che incorporandola a Cristo,
Ja guida verso la comunione con Dio Padre".
£) Anche qui, nei confronti della vita spirituale cristiana, si pud
applicare cid che dicevamo poc’anzi parlando della vita spirituale in
genere: il fatto che é una realed chiamata a crescere. L’aspetto della
vita spirituale quale vita in tensione, deve essere sottolineato, giacché
ha un'importanza decisiva per la Teologia spirituale, Risaliamo per
questo al significato originario della parola latina spiritus, 0 anche
dei suoi equivalenti in greco, pnewma, ein ebraico, ruah: cueti questi
vocaboli esprimono l'idea di soffio, alito, vento, Di fatto, quando
la Sacra Scrictura li applica a Dio, agli angeli ¢ all'uomo, vuole
"Per un approfondimento del conceto vita spirituales da una prospetivabiblica, si veda
1. be ta Porrsns €§. Lyonwer, La vite second lo Spirte, condisione del erstano, Roma
1992!
19esprimere non solo ~ ¢ non primariamente ~ la totale o relativa im-
materiaita di questi esseri, ma piuttosta la loro vita, la loro capacita
di azione e di movimento, ¢ anche quel che, con parole nostee, po-
tremmo descrivere come la capacith di «tendere ay",
Percid, se prima dicevamo che la vita spirituale ha lo stesso signi-
ficato di vita umana integrale, vale a dire, vita vera e profondamente
vissuta, adesso, riprendiamo tale considerazione per concludere che
la vita spirituale cristiana altro non @ che la vita umana ¢ cristiana
pienamente, consapevolmente ¢ coerentemente vissuta. Detto altti-
menti, si atta di quel modo di vivere in cui le virtitcristiane per ec-
cellenza ~ ossia la fede, la speranza e la carita ~ esplicano tutte le loro
porenzialita, dando origine a un insieme di convinzioni delPincelli-
genza, decisioni della volonta e atteggiamenti del cuore che dorano
di fisionomia compiuta l'esistenza del cristiano che si sa chiamato a
vivere da figlio di Dio.
Di questa vita, cio? della evita secondo lo Spirito», si occupa la
‘Teologia spirituale. Ogni vita, anche la vita cristiana, implica non
solo attivita, ma sviluppo, crescita, aspirazione a realizzarsi in modo
sempre pid pieno. Lo Spirito Santo 2 principio di vita; la grazia che
lo Spirito ci comunica é forza, energia vitale, «sorgente di acqua che
zampilla per la vita eterna» (Gv 4, 14). E questo sviluppo, questo
ramnismo vitale che caratterizza la vita nello Spirito, & precisamente
quel che la Teologia spiricuale stuctia, Infarti essa tratta delle ope-
razioni umane non considerandole una a una, separatamente, ma
nel loro insieme, in quanto si integrano in una vita, e pit ancora in
quanto esprimono questa vira e si dirigono, «tendono al» loro pro-
gtessivo sviluppo e perfezionamento, cioé verso una comunione con
Dio ~e in Dio e da Dio, con tutta la realt8— sempre pitt intensa ¢
piena.
' ScriveJ. Dansfuowr «Quando parliamo di “sirito", quando dicamo che “Dio &spicito”,
che cosa vogliamo dice? Parla greco o ebraco? Se pariama greco diciamo che Dio in
‘materiale; se paliamo ebraico,diciamno che Dio & un uragano, una tempest, una posers
ieresistbiles (Ciao in DES, 3, 2370),
20
LOSTATUTO SCIENTIFIOO DELLA TEOLOGIA SoRITUALE
Dunque, per Teologia spirituale si intende quella disciplina teo-
logica che studia l'esistenza cristiana in quanto processo di incontro ¢
comunicazione tra la persona umana e Dio, in quanto sviluppo della
vita che, iniziata nel Battesimo, si esplica nel tempo fino a raggiun-
gete il suo culmine nella pienezza dei cieli.
La Teologia spirituale &, in definitiva, quella parte della Teologia
che, presupponendo il substrato ontologico dell essere umano ~ og-
getto della Teologia dogmatica~ considera ¢ analizza il suo svilup-
po vitale, la sua appropriazione effettiva ed esistenziale da parte del
ctistiano. Detto in altee parole, la Teologia spirituale ha come suo
oggetto proprio il vivere reale ¢ concreto della vita ctistiana, vale a
dire, la vita spirituale vissusa,
B. Expressioni equivalent a vita spirituale
Nei manuali e trattati di Teologia spirituale, sia in epoche ante-
rioti che nell’epoca contemporanea, si descritto Voggetto di questa
disciplina ricorrendo a diverse espressioni: vita interiore, vita cri-
stiana, vita soprannaturale, spiritualita, esperienza espirituale, ec.
Completiamo questa parte commentando brevemente alcune di
queste espressioni
a) Vita interiore, Lespressione «vita interiore», usata molto
spesso nella letteratura spirituale, ha la sua origine nell’analisi del-
Tresistenza cristiana, giacché questa produce, nel suo spiegarsi, un
movimento in cui vengono integrati due aspetti che possiamo deno-
minare con i vocaboli interiorita ed esteriorita, 0 detto meglio, inte-
riorita e storicita.
Sta di fatto che la vita spirituale comporta ~ quale condizione
indispensabile ~ Vinteriorita, una disposizione per andare fino alle
profonditi del proprio spirito, allo scopo di trascendere cid che & pe-
riferico ed effimero e andare alla radice di cid che @ vero e bello. Cid
tichiede di superare la superficialita ¢ la dispersione ¢, di conseguen-
12, silenzio, nel senso profondo del vocabolo, cio’ fermare il ritmo
accelerato, tumultuoso e persino disordinato del vivere quotidiano,
auDetto alttimenti, capaciti d'interiorizzazione ¢ di appropriazione
reale di cid che confessiamo nella fede, consapevolezza della presenza
di Dio nel proprio cuore e, quindi, preghiera, senza la quale non
esiste un cristianesimo autentico; ma, se ¢ vero che lesser umano
ha bisogno della interiorita e del silenzio per avvertire la profondit’
del proprio essere ~ e, in un cristiano, la ricchevza della sua fede ~ &
altrectanto vero che in questo processo d’interiorizzazione, la persona
percepisce che non soltanco esiste nel mondo, ma anche in riferi-
mento al mondo. Lessere umano non raggiunge la sua perferione
mediante la pura introspezione, bensi tramite la conoscenza di cid
che lo citconda ¢, in ultima analisi, per mezzo dell'amore,
La vita spirituale implica, in definitiva, interiorit’, autopossesso,
maanche esterioritd 0 soricita, uscita da sé, dedizione, amore, vita ef-
fertiva e storicamente vissuta. Queste realta, nel vivere cristiano sono
non soltanto raccolte, ma anche rafforzate, giacché il Vangelo ci fa
conoscere che Dio & un Dio che ama ¢ chiama a partecipare del suo
amore ¢, di conseguena, ad amare Lui ead amare quanto Lui ama.
Senza preghiera non c’é cristianesimo vero, ma neanche pub esistere
il cristianesimo senza vita impegnata nella carit’, intesa qui come
amore per Paltro, per quegli altri con cui ci mette in comunicazione
lo svolgersi concreto del nostro vivere. In altre parole, la vita spiti-
tuale non é una vita ai margini della vita quotidiana umana, bensi,
pi profondamente, questa stessa vita umana in quanto vissuta con
la consapevolezza della vicinanza di Dio e di tutto cid che compor-
ta questa vicinanza, E vero che non Cé approfondimento spiricuale
senza lo sforzo d’interiorizzazione, di appropriazione personale e viva
della fede, ¢, quindi, senza momenti di rflessione e silenzio, ma que-
sti momenti non costituiscono ~ non devono costituire — una fuga
verso un mondo etereo € disincarnato, bensi un approfondimento
esistenziale del retroterra ultimo, teologale, della realta concreta, e,
di conseguenaa, tali momenti si ripercuotono sulla vita quotidiana.
Percid li, proprio li, nelle realth concrete di ogni giorno, la vita spi-
rituale, nutrita dalla preghiera, attecchisce e acquisisce consistenza.
2
LO STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE.
Diremo infine che molti autosi spirituali hanno usato Pespres-
sione «vita interiore> quale sinonimo di vita spirituale, intesa questa
con cutta 'ampiezza con cui é stata descrista nei paragrafi precedenti,
sebbene con una certa frequenza, soprattutto nella lerterarura devo-
ionale, si trovi una portata pit ristretta, per significare la vita di ora-
tione ¢ quanto ad essa si riferisce in modo immediato ~ la presenza
di Dio e gli atti atcraverso i quali si esercita ed attualizza ~; questa &
senz'altro una parte importante, anzi, decisiva della vita spirituale,
ma non la esaurisce”
b) Vita cristiana. Questa espressione sta a segnalate l'insieme
degli atti con cui la persona battezzata pud raggiungere il suo fine
specifico, vale a dire, Videntificazione esistenziale con Gesit Cristo,
L'espressione sottolinea Paspetto della condizione del fedele quale
membro innestato in Cristo, ¢ nel contempo la santita quale identi
ficazione vitale con il Signore.
©) Vita soprannaturale, Consiste nell'insieme degli atti umani
che il cristiano compie in stato di grazia di Dio ¢, che, di conseguen-
1a, sono indirizzatial raggiungimento dell’unico fine soprannaturale
a cui é destinata la persona umana. Quest espressione si contrappone
a «vita naturale», possibile senza il concorso della grazia divina. Si
tratta, dungue, dell'activica del fedele in stato di grazia, e percid si
pud anche chiamare vita di geazia.
4) Spiritualica. La Sacra Scritcura usa non solo il sostantivo «spi-
rito», ma anche Paggettivo «spirituales per fare rifesimento al cri-
stiano che si lascia guidare dallo Spirito Santo fino a raggiungere un
modo di pensare e di agire non superficiale o infantile, ma maturo,
coerente con la consapevolezza della filiazione divina che procede
dalla fede (cfr. ad esempio, 1 Cor 2, 15; 3,1 e Gal 6, 1). Da questo
uuso scaturi, nella tarda antichita latina, il vocabolo spiritualitas, che
appare per la prima volta in un testo degli inizi del V secolo, in cui
1 Per altri dettagli su questa cspresione, si veda A. Dacxno, Vita ineriore, in DES, 3,
2652-26545 J. or Goratic, Lenioner de Teologte Espiritu, 19.
Bcariro.o
significa lo stesso di «vita secondo lo Spirito», cioé vita cristiana in-
tensamente vissuta.
Nei secoli successivi tale vocabolo si diffuse, senza arrivare perd
ad essere di uso frequente, mantenendo sempre lo stesso senso (al-
meno nella Teologia spirituale, mentre nella Filosofia, a partire dagli
autori medievali, acquistd il significato di qualita degli esseri im-
materiali). Nel secolo XVIL, nel contesto di alcune dispute su temi
spirituali che ebbero luogo nella Francia, si verificd una evoluzione
semantica del termine. In effetti, in tale epoca si ricorse al ermine
spiritualita per designare non pitt la vita cristiana intensamente vissu-
ta, ma piuttosto i modi di intendere la vita spirituale e quest’ uso si &
andato diffondendo fino ad arrivare ad essere, ai nostri giorni, molto
comune. E il significato del termine in espressioni come «spiritualiti
sacerdotale», «spiritualit monasticay, «spiritualita laicale», «spiritua-
lith francescana», «spiritualita carmelitana», ¢ cos) via”.
¢) Esperienza spirituale. La parola cesperienzar, molto usata
dagli autori spirieuali per fare allusione a cid che altti o loro stes
si hanno vissuto o sperimentato, non & stata oggetto di particolare
considerazione nei trattati di Teologia spirituale della prima meta
del secolo XX, questo a causa del fatto ~ al meno in parte ~ delle
discussioni teologiche degl’inizi del secolo in occasione della crisi
modernista, sulla portata da attribuire, sia al vocabolo «esperienzay
che all'esperienza stessa. A partire dalla seconda met& del secolo XX
si & tomato su questo concetto ¢ alcuni autori lo hanno presentato
quale categoria acta a definire loggetto della Teologia spirituale”
Il termine eesperienza» fa riferimento ad una conoscenza acqui-
sita per mezzo di un contatto immediato, diretto, con la realta cosi
"Alu dettagl sulle storia ed il eignificato del cermine ospitiualii, in T. Gort e B.
Secon, Inivaduaione generdle, in T. GOTEL€ B. SHCONDIN (dit.), Corso di pireuait,
Brescia 1989, 810; A. SousoNac, Spiriualit, ex Dep, 14 (1990), 1142-1173, Pec uno
sudio del unithe diversied nella spritualits ctisdana, si veda JL. lorax, Mondo sans
Milano 1992, 145-155.
© Si veda, ad coempio, J. M. Gancta, La teologi spivituale ogg Verso una decrzione del
sua statute cpictemologice, ia As. Vw, La Teoogia spiritual. Ate del Congres Insemazionale
(OCD, 205-238; D. Soanentio, Lesperienza dt Dio. Disegnn at woleia spiriceale, Asis
2007, 69-113,
24
LO STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
conosciuta. Ed é proprio questo riferimento alla prossimita con la re~
alts, cid che ha causato l’accoglienza di questo termine da parte della
Teologia spirituale, in particolare di quella pitt recente, per designa-
re il suo oggetto, Presentare la Teologia spirituale quale riflessione
sulPesperienza cristiana equivale, in effetti, a presentarla come orien-
tata non piit a descrivere uno schema ideale dell'itinerario spirituale,
ma ad analizzare come ¢ per quali vie il credente configura, sotto la
guida dello Spirito Santo, la sua vita a quella di Cristo”.
Tattavia, occorre sottolineare che il vocabolo «esperienza» pos-
siede un ampio spettro di significati, tra i quali interessa qui ricordar-
ne particolarmente due:
a) Talvolta parliamo di esperienza per indicare che abbiamo vi-
sto 0 toccato in maniera diretta ¢ immediata una realtd individuale
concreta, di cui, pertanto, conosciamo con chiarezza le sue qualith,
giacché ci ha prodotco piacere, dolore 0 qualsiasi altra sensazione
analoga,
b) In altre occasioni usiamo la stessa parola per indicare qualcosa
i diverso: il fatto di aver vissuto una situazione concreta secondo
un determinaco stile di vita; cost accade quando si dice, per esempio,
che si conosce per esperienza la vita militare, il lavoro in un ospedale
o altre realta analoghe.
In cuttie due i casi, la parola connora, quindi, prossimita, ma nel
primo fa riferimenco ad un oggetto o ad un essere concreto; nel se-
condo, ad una situazione o condizione multidimensionale ed estesa
nel tempo, Di questi due significati del vocabolo, @ al secondo a cui
allude quando si afferma che la ‘Teologia spirituale studia Pespe-
rienza cristiana. Non si vuol dire, in effetti, che questa disciplina teo-
logica studi soltanto lesperienza di Dio, intesa come un entrare in
® Per un appeofondimento sulla experieneacrstana in riferimento alla Teologia spirgus-
le, si pud consultare con profito J. MouRoux, Lexpériencechvétenne.Insroduction & une
‘healoie, Bars 1952: L. luLans, La experiencia crtiana como vida y cone fundamento, in
‘Scripta Theologicar 18 (1986) 608-613; G. Moons, Lsperienca spiritual, Milano 1992;
A. Gunans, Nature © luogh dellperionca ipirituale,in ©. Goset e B. Siconbix (dit.
Como ds siviuaita, 25-95: L BORRIELLO, L'eperiensg, ip Aa. Vv., La Teologia spirituale
Abts del Congreso Internaztonale OCD, 593-612.caprrowo
contatto con la sostanza divina, ma piuttosto che studia l'espetienza
che comporta Pesistenza del credente, la vita di chi vive di fede, con
tutto cid che implica questa vita”,
3, DrRINIZIONE DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
La descrizione dell’oggetco della Teologia spirituale che abbiamo
appena analizzato ci permetce di giungere ad una definizione di que-
sta disciplina, Ogni rentativo di definire una scienza é frutto di una
riflessione sulle sue caratteristiche ¢ natura, tale che sulla definizione
data gravitano le opzioni intellertuali ¢ le convinzioni di fondo degli
autori lungo i secoli. In ogni caso, nella letteratura teologico-spiri-
tuale contemporanea, la considerazione dell'esperienza ha acquisito
pieno diritto di cittadinanza, sia in riferimento alle fonti, sia alla
metodologia, sia in ordine alla comprensione di questa disciplina
in quanto tale. Basti, quale conferma, citare alcune definizioni dei
manuali recenti:
— «La Teologia spirituale & quella parte della Teologia che, pro-
cedendo dalle veriti della rivelazione divina ¢ dell'esperienza
religiosa delle singole persone, definisce la natura della vita so-
prannaturale, formula le direttive per la sua crescita ¢ sviluppo,
€ spiega i processi tramite i quali le anime avanzano dall'inizio
della vita spirituale alla sua piena perfezioner”
— «La Teologia spirituale ¢ la disciplina teologica che studia siste-
maticamente, a partire dalla rivelazione e dall'esperienza qualifi-
cata, Vassimilazione crescence del mistero di Cristo nella vita del
cristiano ¢ della Chiesa, in processo costante ¢ graduale fino alla
perfezioney®.
— «a Teologia spirituale & una disciplina teologica che, fondaca
sui principi della Rivelazione, studia V'esperienza spiituale cri-
8 fi. J. La Ietawes, Thatedo de Teologie Fxpirtucl, Paraplona 2007, 28s.
2. Aumasy Tolga pia, Roma 1993, 22.
2 Rona, Le vie delle Spite, Sint di teologia rpirituale, Bologna 1999, 25
26
10 STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
stiana, ne descrive lo sviluppo progressive ¢ ne fa conoscere le
steutture ¢ le leggin".
— «a Teologia spirituale 2 intelligenza critica di fede dell’opera di
appropriazione personale della vita cristiana da parte del creden-
te attuata dallo Spirito Santo»,
— a Teologia spitituale & la disciplina teologica che studia lespe-
rienza cristiana, propria di una vita vissura in docilit3 all'azione
dello Spirito di Dio, nel suo versante “pratico-agapico”, a partire
dalla cestimonianza privilegiata dei Santi, in funzione delle esi-
genze del cammino di sanciao*,
Queste definiaioni presentano delle differenze, come @ logico,
dato che provengono da autori diversi, ma coincidono nei punti o
aspetti fondamentali, Possiamo, quindi, farvi riferimento senza bi-
sogno di coniarne una nuova, Ne sottolineremo percid i tratti che
consideriamo fondamentali:
a) La Teologia spirituale & una scienaa, un sapere. Verte sulla
vita e potra e dovra ripercuorersi sulla vita, ma la sua finalita diretta
€ specifica non & ordinare 1a vita, bensi comprenderla; in termini
tecnici, é un sapere speculativo anche se presenta, come ogni branca
della Teologia, una profonda continuita tea l'aspetto speculativo
quello pratico.
b) Lloggetto o realta che studia é la vita spirituale cristiana vista
in tutta la sua ampiezza, cio’ tenendo conto della toralita delle sue
dimensioni e del suo progredice, anzi, connotando tale crescita ¢ svi-
luppo, cio? la sua apertura ad una pienezza o perfe
Cu. A Braman, Teoloiaspirituate, Roma 2002, 73.
®C.Launazt, L uomo chiamatoall'unione com Bio in Cro, Tem foudamentali di tologic
pirtuale, 39,
D. Sonnascriwa, Lsperienza di Dio, Disgno di teologiaspirituale, 61. Altre defnizion’ in
AG. Matic, Le jpirisalisa come sienea. Inivedusione merodolegica alo dio dell vite
‘pirituale, Cinizello Balsamo 1990, 39-42; M, Bris, Lo vetutoepitemologco dela Teolgia
spirituale nei mars reenti (1978-1989), in eAnnles Theologicis 6 (1992/2) 431-457;
S.Gamanen, Teologia Bpiritual, 18-21: 1. M. Garcia, La teologia spirttuale ope. Verso na
descricione del mo tatwsoepistemologice, 208-210,
2”nTOLO
©) Infine, la Teologia spirituale & un sapere esperienciale in due
sensi: in quanto aspira a dare ragione dell’esperienza cristiana ¢ in
quanto, di conseguenza, prende in considerazione cid che & real-
mente sperimentato ¢ vissuto, questione che verr’ trattata pitt am-
piamente nel paragrafo successivo, dove tratteremo della questione
metodologica
4, Font x METODO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
Per completare lo studio dello statuto scientifico della Teologia
spirituale, una volta individuato il suo oggetto, bisogna riferirsi alle
sue fonti eal suo metodo o modo di procedere”. Ci si pongono alcu-
ne domande: da dove ticeve questa disciplina oggetto di cui si occu-
pa? Quali sono le suc fonti, cio i luoghi a cui ricorre per conoscere
la vita spirituale? E subito dopo, si pone la questione metodologica:
come, questa disciplina, accede a tali fonti?, e pit in concreto, come
mecte in rapporte le diverse fonti, integrandole ta di loro? Sono,
quindi, queste le questioni di cui ci occuperemo di seguito e proprio
seguendo quest'ordine*.
A. Le fonti della Teologia spirituale
Vertendo sulla vita spirituale, la Teologia spirituale presuppone,
owviamente, tale vita e, pertanto, l'esperienza che il cristiano acqui-
sisce nei confronti del proprio vivere. Se si desidera descrivere ¢ ana-
lizeare come il cristiano si impossessi del dono della comunicazione
divina, @ logico, anzi imprescindibile, tenere conto delle persone ¢
> Sulla quetione dle font el metodo dela Teologa spiuae nl suo svluppo trio,
s gos nar con rie dc pega tea FAs padi emi
sition meedoogte, Cit de Vaticano 2003; Daa privat ele mice: peri
anetenesi nedepnars Ci dl Veta 2008
2° sto sguad serve Matanic Vine nv naa dla spirale nes come sienna
(2) evi itprblema per con cire “orca della conossblh dell via spirale oe
Sinpone i dacone pit ampio del metodo dle font mediante} qual ~ metodo fore
iN antva ale conotcente di ques sen a soot pringp alle nie nore peach
Liabbiamo chiamaro "il problems gnoscologce patce™ nell dio della vita spiriuales
(AG. Manas, Le sitinaita some sms Drasone al di dla vt pra
inane, 7)
28
g
dei fatti che testimoniano o documentano, in un modo o nell'alcro,
tale appropriazione effettiva. In questo senso si pud ben dire che
Tesperienza vissuta, e in modo particolare, l'esperienza di quelle fi-
gure cristiane di prim’ordine che sono i santi, costituisce una fonte
primordiale e insostituibile di questa disciplina.
Niente di pitt vero, ma non bisogna dimenticate che la Teolo-
gia spirituale 2, per Pappunco, Teologia: non storia delle forme che
ha rivestito lungo i secoli l'esperienza religiosa cristiana ¢ neanche
analisi psicologica di queste esperienze, ma Teologia, cio’ sforzo di
comprensione della nacura ¢ sviluppo del vivere cristiano alla luce
di quanto la fede ci fa conoscere su Dio e il suo disegno salvifico.
La Teologia spirituate non aspira soltanto a riunite, descrivere e ca-
talogare le esperienze spirivuali ~ neanche quelle dei grandi santi -,
ma anche a cogliere ¢ comprendere la verith, cio’ il loro essere pro-
fondo. L’esperienze e le testimonianze che si riferiscono a tale verith
rientrano nella Teologia spirituale, allorché esse vengono analizzate
e valutate alla luce della fede. Percid la prima fonte per analizaare €
valutate la vita spirituale é la Parola di Dio: quel che su questa vita ci
dice la Scrietura ricevuta, vissuta ¢ interpretata nella tradizione della
Chiesa.
In maniera sintetica, quindi, possiamo dire che le fonti della
“Teologia spirituale sono le seguenti:
— Innanzitutto, la Scrittuza e la Tradizione ~ encro le quali s'inse-
risce in una posizione di spicco la liturgia ~ che nel trasmettere
Ja Rivelazione divina, testimoniano la verita su Dio e sull'uomo
offrono, di conseguenza, la luce o il criterio supremo per ogni
giudizio e valutazione.
— In secondo Inogo, Vesperienza cristiana concreta attraverso la
storia della spiricualitc, in modo speciale, la testimonianza che
i offono i grandi spirituali in cui tale esperienza ha raggiunto
tuna particolare profondita, cioe I'esperienza dei santi cosi come
ci consta dalle loro vite dai loro scritti. Viene qui inclusa quel
che potremmo chiamare «l'esperienza della Chiesa», cio? quel
senso della fede per il quale la Chiesa 2 andata valutando lun-
29go la sua storia esperienze ¢ cammini spirituali. Alcuni modi di
esprimere questa valutazione sono, per esempio, le cause di bea-
tificazione e canonizzazione, Papprovazione o raccomandazione
distituzioni e devozioni, il consigliare o sconsigliare diversi usi
e atteggiamenti, ecc. Si tratta, in definitiva, dell insieme di atti e
risoluzioni che permettono di parlare di una vera testimonianza
cecclesiale circa la natura della vita spitituale e di quanto ad essa
conduce.
— In terz0 luogo, la riflessione teologica sull’esistenza ¢ il vivere
cristiano, giacché, essendo la Teologia spirituale una branca del
sapere teologico, deve edificarsi in stretto collegamento con il
resto delle discipline che integrano questo sapere, ¢ in maniera
particolate, con la Teologia Dogmatica c la Teologia morale”.
— Infine, la comune esperienza umana e le scienze che la studia-
no ed analizzano (filosofia, antropologia, psicologia, sociologia,
ecc.), apportando cosi riflessioni e dati che dovranno essere va~
Jutati alla luce delle fonti anterior, giacché l'esperienza cristiana
non si riduce alf'esperienza umana, in quanto procede dal libero
dono di Dio. Tali dati e riflessioni, una volta sowomessi ad un
proceso di valutazione ¢ reinterpretazione, contribuiscono po-
tentemente allo sviluppo e configurazione scientifica della Teo-
logia spirituale””.
® Per swadiare i rapport della Tealoga spiciuale con la Teologia dogmatica c la Teologia
‘morale, si pub contultate 8, Pisckains, La vita spituale deletion secondo sn Paala ¢
san Tommaso d’Aquino, Milano 199, 7-36; C. Ganeta, Tenlogia epiiual eantepordnes
Corveniery penpecoas, 77-127; 337-342,
Per un'esposicione della questione sue font si pud vedere J. Austann, Teologi sir
sale, 28-35; A. G. Marantc, La spiritual come scienea. Intoduzione metodologia allo
studi dela vite sirituale, 99-103; Cit. A. Bunand, Teologia spiinale, 93.97. Rigaardo
alfa Tnsega quale fonte della Teologia pireuale, i veda A. TRiacca, La emaperts della
‘inure, in Ct. A. Bessann (dir), La Spiritual come teologia, 105-130; J. CASTSLLANO
Convers, Liturgla, Teolgiespntuale ¢ spiritual, it As. Vv, La Teologia piituae, Aish
del Congreso Internazionale OCD, 513-533.
30
con
;
i
|
|
f
|
i
,
|
§
i
i
u
10 STATUTO Ser
FICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE
B. metodo della Teologia spirituale
Le fonti di una scienza sono, in quanto cali, realta inerti, che
ricevono la vita quando vengono interrogate dal soggetto che riflerte
¢ ricerca, finendo per integearle in un sapere, A tale scopo il ricerca-
tore deve seguire un modo preciso di procedere, vale a dire, una via
‘0 metodo, Qual é il metodo della ‘Teologia spirituale?
In parte, ma solo in parte, questo metodo coincide con quel-
lo della Teologia in genere, come viene studiato nelle introduzioni
generali alla Teologia. Limitandoci adesso al metodo specifico della
“Teologia spirituale, bisogna dire che su di esso si verificata un’ evo-
luzione hango la breve storia di questa disciplina. Seguiremo adesso,
quindi, un metodo espositivo di carattere fra sistematico e stotico,
Come git stato segnalato, la Teologia spirituale si configura in
base a due realta fondamentali:
donde la possibilith di due metodologie o forme di procedere a sccon-
da che si adowi come punto di partenza la prima possibilita oppure
la seconda. Gran parte dei manuali ~ specialmente quelli pubblicati
durante la prima met’ del secolo XX — arrivando a questo punto sono
soliti dire ~ in maniera non del tutto esatta ~ che questa disciplina
deve accordare due metodi: quello «descrittivon ¢ quello adeduttivo>.
a) Si intende per metodo descrittivo, induttivo o sperimentale
quello che si articola a partire dallo sforzo per raccogliere ¢ analizza-
re lesperienza spirituale cristiana, ¢ pitt concretamente esp
dei santi, mettendo in pratica a questo scopo tutto cid che un’ana-
list intellettuale implica: ordinare e sistematizzare gli insegnamenti,
mettere a confronto le varie esperienze, ricercare le costanti ¢ leggi
generali,ecc.
b) Per metodo deduttivo 0 dottrinale si intende invece quello che
procede accordando il primato allo sforzo di esplicitare, seguendo
tuna via analitica c deduttiva, le conclusioni che si possono trate
sulla vita spirituale a partire da quanto insegna la fede della Chiesa.
In ultima analisi, nel metodo deserittivo il punto di partenza &
costituito dai dati che offre la storia riguardanti I’ esperienza spicitua-
la fede cristiana e l'esperienza vissuta,
‘na
31le, descrivendoli con esattezza come una tappa previa ad ogni ulte-
riore valutazione teologica, mentre nel metodo deduttivo il punto di
partenza @ costituito dalle verit’ di fede, anche se nel suo procedere
viene in qualche modo integrato cid che @ testimoniato dallespe-
rienza vissuta. Nella pratica ~ cost lo interpreta la maggioranza dei
manuali della prima meta del secolo XX ~ né Puno né Paltzo si pre-
sentano allo stato chimicamente puro, giacché la riflessione teolo-
gico-spirituale, sebbene da una parte non pud costruirsi ai margini
dell'esperienza, dall‘altra deve procedere in ogni momento con la
consapevolezza che Vorientamento di fondo corrisponde alla fede,
senza la quale non esisterebbe, propriamente parlando, la Teologia.
Quindi, ogni tentativo di stabilire una distinzione troppo tigi
da fra i due metodi, non pitt in asteatto, bens in riferimento alla
‘Teologia spirituale, finisce per diventare una forzatura. La realta &,
in effetti, che ogni trattato di Teologia spirituale dovea realizzare
sempre una sintesi tra cid che la fede insegna sulla vita cristiana, ¢
cid che lesperienza concreta testimonia circa quella stessa vita; tra
cid che il teologo percepisce studiando la Scrittura e la Tradizione e
cid che capta rivolgendo la sua attenzione all esperienza dei santi, alla
vita spirituale vissuta, cosi come questa si manifesta storicamente.
Percid, ¢lecito affermare che nella Teologia spitituale non esiste una
diversita di metodi che si possono accordare, bensl un processo uni-
tario che, per awicinarsi alla realta studiata ~ la vita spirituale vissuta
~ si serve di quanto contribuisce a captarla e comprenderla con pilt
esattezra ¢ profondits*
Se si analizzano i trattati di Teologia spirituale pubblicati du-
rante i primi decenni del secolo XX, si rileva che, essendo in gran
parte trattati in cui prevale un tono fortemente dogmatico-dedutti-
% Silla qusione meiodotogia si pub conulare A. G, Marsoucy Le arta ome
scons. Intvoucione merodooice a studio dela vie siriuale, 8794, CA Bass,
Teva primate 87°93, 0. Sreconsm, Lo sala dale price dll ric: metods
tative mete indaton 0 inerdcitnari, in CHR Banas, (dr), Le Spread
fre tage 296-310; } Matic mods nduton ded ele Tela piu,
La Peale price Adel Congres Intrnaionale OCD, 623-638, C. Gata,
i epirtulcntempornea. Coren pepe 129-176
10 STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIT
vo, accolgono in grado significativo la testimonianza dell’esperienza
spirituale, prevalentemente quella dei santi. Per precisare, si pud dire
che il ricorso all’ esperienza si verifica a due livelli
a) Da una parte, in riferimento a punti concreti, quali sono la
riflessione sui difetti, vizi e peccati che deve combattere colui che
aspiri a progredire nella vita spiricuale; l’analisi tra fenomenologico
¢ teologico dello sviluppo di alcune viet, ad esempio, nella doteri-
na sui gradi dell’ umilea; la formulazione di consigli per la pratica ¢
sviluppo della vita di preghiera; Vinsieme di consigli per la direzione
spirituale, ccc.
b) DalPalera, nell’articolazione della toralita del trattato, 0 di
una parte importante di esso, facendo ricorso a schemi provenienti
dallesperienza spiricuale, o almeno che si considerano confermati da
questa. Questo avviene, ad esempio, con la doctrina sulle tre tappe
6 et della vita spirituale (purificativa, illuminativa e unitiva), alla
quale ricorre Garrigou-Lagrange, per intitolare una delle sue opere
pid significative”.
Il passaggio da un livello all'altro @ indubbiamente interessante,
giacché una opzione metodologico-espositiva come quella segnalata,
implica accordare a uno schema genetico-evolutivo un valore nor-
mativo ¢, di conseguenza, agire come se la esperienza testimoniata
dai santi e autori spirituali che coniarono tale schema mettesse in
rilievo un itineratio fra teologico ¢ psicologico-spirituale, con la pre-
tesa di renderlo valido per ogni vita cristiana.
Questa presentazione del problema del metodo della Teologia
spirituale si mantenne senza grandi discussioni fino alla meta de-
gli anni Trenta del secolo XX, quando il benedettino Anselm Stolz
pubblico un saggio intitolato Thealogie der Mystik. In sintesi, Stolz
veniva ad opporsi ad ogni tentativo di considerare oggetto proprio
della Teologia spirituale le esperienze psicologiche, anche se di gran-
di santi, giacché ~ affermava ~ la comunione con Dio trascende la
> Si eratta di Le ross ages de ave interewre, pubblicata per Ia prima voea nel 1938,
® Lopera fa pubblicata 2 Regensburg nel 1936. Esiste Pediione italiana: Teolgia delle
ston, Brescia 1947"
33psicologia e percanto pud configurarsi in vari modi, senza che si pos-
sa dare valore normativo a nessun itinerario psicologico concreto.
libro suscied un ampio dibattito che, pur correggendo in alcu-
ni punti le affermazioni del benedetcino cedesco, ebbe come risultato
di far diminuire la tematica psicologica e di accentuare il momento
specificamente teologico-dogmatico nel procedere della Teologia
spiricuale™, Alcuni autori riftucarono completamente l'impostazio-
ne di Stolz, rivendicando la legittimit’ del ricorso all'esperienza, sia
in termini generali, sia in riferimento alla possibilita di determina-
re con sufficiente precisione a fisionomia dell’itinerario psicologico
che comporta la vita spirituale. Altri aucori, pur accettando aleuni
aspetti, piuttosto marginal, della critica di Stolz, mantennero la pos-
sibilita di giungere a una tipificazione dellitineratio psicologico-spi-
ritual.
‘Questa seconda posizione é stata la via intrapresa dal carmelitano
Gabriele di santa Maria Maddalena, quando riconosce che la Teolo-
gia spirituale non deve cadere nello psicologismo, ma nel contempo
rifiuca la contrapposizione radicale fra Teologia e Psicologia stabilita
da Stolz*, Secondo il teologo carmelitano, escludere completamen-
te dalla Teologia spirituale ogni riferimento alla psicologia equivale
a ricondurre la Teologia spirituale alla Teologia dogmatica, ¢ cosi
togliere alla Teologia spirituale quella capacits analitica e direttiva
della vita spisituale che, per sua natura, spetta a questa, Non si tratta
aggiunge — di catalogare esperienze spirituali, ma nemmeno si deve
dimenticare che la vita soprannaturale ¢ comunicata da Dio a un es-
% Una snes della controversia si pu trovare in C, Gancla, Corrientes mueoa de Teolegia
Eppiriteal, Madrid 1971, 107-117; C, Moroxs, Teolgia spirieuale, 44-46,
® Gabriele di santa Maria Maddalena expose le sue idee nell'articalo Indole psicelogica della
vita wpiritualt, in oRivisa di Filosofia Neo-scolasticss 32 (1940) 31-142, reiterandole in
ler serie. Anni pi tard iprese quent idee in Teolagia della mittee, in Aa. VW. Problem
‘oriensamens di Teologia dommatica, Milano 1957, 2, 1017-1051. Una sins del dibastico
frail teologo exemelitano © quello domenieano, in F. Gianpint, Le nature delle Tealogia
Sprisuaie, in ”.
Ma, qualora ci fosse un conflitto fra i risultati dei diversi metodi,
a chi sperterebbe l'ultima parola? Matanic si pone questa domanda
¢ risponde cosi: «Noi crediamo che essa spetti sempre alla teologia
poiché, in fondo, si atta principalmente di problemi spirituali, nei
quali e per i quali solo la conoscenza teologica pud dite ultima pa-
rola; essi, cio’, non sono soltanto “problemi” per lo pit scientifici,
ma sono anche misteri anzitutto creduti»®.
ia sto-
DAG. Maranie, La spritualite come scenaa, Intraduaione matedologice alla sudio delle
ia spiituale, 91-92
» Tid, 92-3.
© Thid, 94I
In sintesi, Ia Teologia spirituale si presenta come l'analisi teo:
logica dell'appropriazione della vita divina da parte del cristiano
Quest’analisi si porta 2 compimento mediante un processo in cui
si integrano l'ascolto della Parola di Dio rivelata, il riferimento alle
concreta esperienza cristiana ~ in primo luogo, quella dei santi ~ e il
sapere che la persona umana ha di se stessa e dellinsieme della real.
E tutto cid non si realizza tramite una giustapposizione di saperi ed
esperienze, bens! attraverso una circolariti © mutua compenetrazio-
ne fia ess.
5. CONTENUTO & STRUTTURA DEL PRESENTE MANUALE,
Dopo aver precisato loggerto della Teologia spiricuale e studiato
le sue fonti e il suo metodo, dobbiamo intertogarci ancora sul suo
contenuto. La questione potrebbe a prima vista sembrare superflua,
siacché abbiamo detto che la Teologia spirituale verte sulla vita spi-
ritwale cristiana, che inizia nel Battesimo e si esplica in un rapporto
con Dio che aspira ad essere sempre pit profondo, Questo &, dun-
que, il suo contenuto, descricto con Ia precisione necessaria per defi-
nite una disciplina, ma non con Pampiezza sufficiente da delimitare
Ja fisionomia di un manuale. A tale scopo & necessario altres)riferitsi
alla sistematica o disposizione interna dei capitoli che lo integrano,
che riflette il pensieto di ogni autore. Percid ci domandiamo adesso:
quali sono gli argomenti concreti che vanno studiati per descrivere ¢
analizzare adeguatamente la vita spirituale? Come si deve ordinarli ¢
structurarli fra loro per configurare un'esposizione scientifica, orga-
nica ¢ coerente di questa disciplina teologica? Vediamo di seguito le
risposte che abbiamo dato a tali domande nel contenuto ¢ la struttu-
ra del presente manuale,
Se la questione fondamentale della Teologia spirituale & il mi
stero di Dio Uno ¢ Trino, e cid che la comunione con la Santissima
‘Trinita comporta per la vita umana, il punto di partenza di un ma-
nuale di questa disciplina pud venite costituito in maniera adeguata
38
SosmernEEEy
ARNIS
10 STATUTO SCIANTIFICO DELLA TEOLOGHIA SPIRITURLE
dalla chiamata di Dio alla creatura umana per stabilire una comu-
nione di vita con essa. Si tratta, in definitiva, della vocazione, con
un duplice aspetto: la chiamata universale ala santitde all’apostolato
nella Chiesa, ¢ la vocazione personale del cristiano. Cid costituisce
~ dopo il primo capitolo introduttivo sullo statuco scientifico della
‘Teologia spirituale ~ la prima parte del libro: La vocazione alla vita
spirituale in pienezza, integrata dal capitolo 2: La vocazione universale
alla santitis nella Chiesa, ¢ 3: La vocazione individuale del cristiano.
D’altronde, parlare di Dio Uno e Trino e della sua comunica-
ione allessere umano, vuol dire riferirsi a Dio Padre quale fonte ¢
origine della vita spirituale; di Cristo, nel quale e per il quale Dio sta-
bilisce il rapporto pitt profondo con la persona umana; dello Spirito
Santo, il quale con il suo agire guida il cristiano verso la progressiva
identificazione con Cristo ¢, in Cristo, al”unione con Dio Padre.
In definitiva, bisogna trattare del primo fondamento teologico della
vita spirituale, vale a dire, del rapporto di ogni cristiano con ognuna
delle Persone divine. Cid costituisce la seconda parte del manuale: Jn
comunione con la Santissima Trinita, composta dai capitoli 4: L'ina~
bitazione della Santissima Trinitis 5: La fliazione divina del cristiano;
6: Santita e idensificazione con Gesit Cristo; 7: Vita secondo lo Spirito.
In.un corso di Teologia spisituale bisogna anche trattare di alcu-
ni fattori che, essendo parte della economia salvifica, contribuiscono
2 configurare la fisionomia della vita spirituale cristiana, Abbiamo
denominato dimensioni costitutive i lincamenti della vita cristiana
che sono stati determinati da tai fattori, Questi trattiessenziali sono
dimensions, perché si allargano ~ per cost dire ~ a tutta la vita spiri-
tuale ¢ inoltre perché cocsistono con altre dimensioni diverse. Que-
ste dimensioni sono castitutive perché ognuna di esse contribuisce
in maniera decisiva, insieme con le altre, 2 costituire la fisionomia
caratteristica di tucta la vita spirituale, I fattori che determinano tali
dimensioni sono: la Chiesa, in quanto Ambito d'incontro con Gesis
Cristo ¢ lo Spirito Santos la Santissima Vergine Maria, nella sua
condizione di membro cminente della Chiesa e modello della per-
fetta identificazione con Cristo; il mondo, in quanto ambito esisten-
39cartroto 1
iale ove si sviluppa la vita del cristiano. AlPinfluenza di tai fattori
nella configurarione della vita spirituale é stata riservata la terza parte
del libro: Dimensioni costitutive della vita spirituale, che contiene i
capitoli 8: Dimensione ecelesale della vita spirituale (1): dimensione
litwrgica; 9: Dimensione ecclesiale della vita spirituale (ID): dimensione
apostolica, \0: Dimensione mariana della vita spirituale; V1: Dimen-
sione secolare della vita spirituale.
Parlare della vita spirituale comporta necessariamente parlare
anche della risposta umana all’offerta divina della grazia, della colla-
borazione della persona all’azione santificatrice dello Spirito Santo,
Bisognera, quindi, specificare in che modo gli atti umani, porenziati
dalla grazia divina, manifestano ¢ contribuiscono alla crescita della
vita spirituale fino alla sua pienezza. Da questa prospettiva dinami-
ca, la vita spitituale si configura come un processo di sviluppo delle
virci, della vita di preghiera, come un combattimento spirituale, ecc.
Infine, non pud mancare in un manuale di Teologia spirituale lo stu-
dio delle diverse schematizzavioni storiche della vita spirituale, ossia i
tentativi di verificare le costanti che possano tipificare tale sviluppo.
Allo studio della vita spirituale da questa prospettiva dinamica ab-
biamo dedicato la quarta ¢ ultima parte del manuale: 1 dinamismo
della vita spirituale, che comprende i capitoli 12: Vita teologale; 13:
Le virti: umane del cristiano; V4: I ruolo dell'umilta nella vita spiri-
swale, 15: I combattimento spirituale, 16: La vita di preghiera; 17: La
contemplazione cristianas 18: Ascetica e Mistica, 19: Tappe ¢ fasi della
vita spirituale.
40
PARTE!
LA VOCAZIONE
ALLA VITA SPIRITUALE IN PIENEZZACarrroto 2
LA VOCAZIONE UNIVERSALE
ALLA SANTITA NELLA CHIESA.
Sommario: 1. La persona umana, chiamata alla comunione con Dio
Uno e Trino; 2. Insegnamenti biblici sulla santitis 3. Analisi tealo-
gica del concetto di santas 4, Santta ed eserctio eroico delle vittix
5. La chiamata universal alla sancti nella Chiesa; 6. La doterina del
Concilio Vaticano II sulla chiamata universale alla santa
Per capire fino in fondo qualsiasi realta dinamica, bisogna pren-
detla in considerazione al suo stato pitt evoluto € maturo, in modo
tale da poter cogliere il suo essere completo, vale a dire, dopo che
tale realta abbia ormai sviluppato tutte le sue potenzialica. Quindi,
per affrontare lo studio della vita spirituale, sembra giusto iniziare
dal suo stato di pienezza, e cio’ la santita cristiana. Tuttavia, per rag-
giungere questo scopo occorre considerare previamente il punto di
partenza di questa realta dinamica, ¢ cio? la chiamata che Dio rivolge
ogni essere umano per stabilire una comunione di vita fra entram-
bi: la vocazione universale alla santica e all'apostolato.
1, LA PERSONA UMANA, CHIAMATA ALLA COMUNIONE
con Dio Uno & Taino
La nozione di «ocazione» 0 «chiamata» ¢ uno dei concetti chia-
ve di volta nell’economia salvifica e di tutta la Teologia, percid an-
43caetrovo2,
che della Teologia spirituale. Questa affermazione non ha bisogno di
lunghe dimostrazioni; basta rendersi conto del fatto che la condizio-
ne creaturale della persona umana altro non é che una chiamata ad
essa rivolta da parte di Dio aflinché esista nel mondo ¢ nella storia.
Inoltre, per la grazia, Dio chiama Pessere umano a partecipare della
sva vita trinitatia, per cui lidentiea piti profonda della creatura uma-
na risiede nel fatto di essere finalizzata in Dio, vale a dire, di esistere
per conoscere ed amare Dio, il suo fine ultimo.
Nessuna meraviglia, quindi, che il Concilio Vaticano II abbia
voluto scegliere la nozione di vocazione come il fondamento antro-
pologico pits profondo per parlare al mondo contemporaneo della
luce con cu‘ la fede cristians illumina la storia e il destino degli uo-
‘mini. Infacci basta leggere il titolo della prima parte di Geudium et
spes: «La Chiesa ¢ la vocazione dell’ womon, per rendersene conto. In
questa parte, la Costituzione coneiliare spiega, alla luce della Rivela-
ione e usando, appunto, la categoria di wvocazione», qual’é la vera
identita dell'essere umano:
La fede infatci cut rischiata di una luce nuova, ¢ svela le intenzioni
i Dio sulla vocazione integrale dell'uomo, orientando cost lo spiei-
(o verso soluzioni pienamente umane’
Piit avanti, la stessa Costituzione insegna che la vocazione inte-
grale della persona umana non si esaurisce nella sua condizione crea-
turale, in quanto comporta anche una chiamata all’unione con Dio:
Laspetto pitt sublime della dignita dell'omo consiste nella sua
vocazione alla comunione con Dio. Fin dal suo nascere 'uomo &
invitato al dialogo con Dio. Se 'uomo esiste, infatti, 2 perché Dio
lo ha creato per amore e, per amore, non cessa di dargli Pesistenza;
¢’uomo non vive pientamente secondo verita se non ticonosce libe-
ramente quell’amore e se non si abbandona al suo ercatore’,
| Gfi. P. Ropnicurz, Varatén, rabajo,contemplacéa, Pamplona 1986, 16
2 Conciio Varicano Il, Cos. past. Gaudium espe n° It
2 Tid, 0° 19.
44
1A VOCAZIONE UNIVERSAL ALLA SANTITA NELLA CHIESA
Jn questa linea, Gauditum et spes insegna altresi che la vocazione
umana é, in ultima analisi, una sola, quella divina:
In realid solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce
il mistero dell'uomo. Adamo, infarc, il primo uomo, era figura di
quello fururo, ¢ cio’ di Cristo Signore. Cristo, che il nuovo Ada-
mo, proptio rivelando il mistero del Padre ¢ del suo amore svela
anche pienamente l'uomo a se stesso ¢ gli manifesta la sua altssima
vocazione (..). E.cid vale non solamente per i cristiani, ma anche
per tutti gli uomini di buona volonts, nel cui cuore lavora invisi-
bilmente fa grazia. Cristo, infati, ? motto per tutti c la vocazione
ultima dell’ uomo é effertivamente una sola, quella divina’
In un primo approccio dunque, si pud affermare che la santita
in senso pieno, ossia, il raggiungimento della perfetta comunione
con Dio Uno e Trino, costituisce il fine ultimo della persona umana,
Questa santita sari possibile soltanto in Paradiso, ma nel contempo &
gid iniziata in questa vita per mezzo della grazia santificante, preludio
della gloria furura®. Percid, anche se da un lato @ vero asserire che i
santi non esistono sulla terra, perché sono in Paradiso, dallaltzo si
pud ben affermare che la santit’ cristiana esiste anche quaggitt come
vita di grazia sviluppata, ossia vita spirituale in pienezza’,
Infine, prima di accingerci a studiare come si realizza, nell’eco:
nomia salvifica, la chiamata della persona umana alla santita, sembra
opportuno studiare il concerto tcologico della santit’ stessa, per cui
cominceremo dagli insegnamenti biblici su di essa,
“Dh, no 22.
55. Tonnaso s'agonvo, Sumas slag, 24,2. 3,242
Nom il now intent lupe guia questioneriardaae i desxino soprannatatle
dele ls dina sla gain, acct queso omy appartee al erat dog
$20 sl antropologareologiea. Pet sm approondimento dell question sinandamo alla
Bion een Monn, Sn din arn, Pe 4 HR, a
ac Crs, Sagi dria del degra ed tole degmarc, Roma 1966: G. Pai,
Erion penonnl aie Dew vivant, Buel ur frgne less de la gre le Leven
1969 B: Mow Zwoma seonde ideo de Do Belogoa 1592
45carrroto2
Nell’Antico Testament, il termine «Santo» (gadosh), proviene
dalla radice ebraica gab, che esprime l'idea di etagliare», «separate, Tl
farto che Dio & «Santo» sta a significare la sua assoluta trascendenza
nei confronti delle sue creature, la sua infinita maesta e grandezza’:
«Sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te» (Os 11, 9; cfr.
Sal 98). Soltanto Dio & santo: «Non '@ santo come il Signore» (1
Sam 2, 2). La santita di Dio 2 suprema: «Santo, santo, santo @ il Si-
gnore degli eserciti»'. Nel linguaggio biblico, «il Santo»? non esprime
una caratteristica in piti di Dio, bensi la sua essenza, il fatto che Dio
@ Dio e non una creacura’®
DYaltronde, Dio manifesta ¢ comunica la sua santita, santifican-
do le ceature!", Cosi, nell'Antico Testamento vengono chiamate
sante» le realth destinate al culto divino: il Tempio (cft. Sal 5, 8), il
sabato (efi Es 35, 2), i sacerdoti (cfr. Lv 21, 8). II popolo di Israele &
una nazione santa, scelta da Dio e segregata dagli altri popoli (cfr. Es
19, 6; Dt 7, 6; Ger 2, 3), Israele é «il popolo dei santin (Dn 8, 24) €
«santiv (hagioi) & il nome che il libro della Sapienza usa per defi
ah fae in contrapposizione agli xempi» Egiziani (cfr. Sap 18, 1;
Nel libro di Isaia Vespressione «il Santo di Istaeles ricorre spesso
(che. Is 1, 45 5, 195 10, 20; 17, 7), racchiudendo in sé il paradosso
di esprimere linfinita trascendenza, Virzaggiungibiliti di Dio e nel
concempo la sua immanenza e prosimit® al suo popolo, L'identith
“Oh vs asco nt de Dic des nies Tei a Vie
76 Peele Gunist, Sainrett de Diew, in Dsp, 14 (1988), 184-192, ann
Te Saini pene afm ce fp eel a sym
$e, 28 ok hi pene pagar ua che el oi pr dei So
"Y. CONGaAR EP. Rossano, Propretd censiali delle Chieat in Aa, W., Myriam Salas
IVA, 7, c,5, Brescia 19815, 594: «Dio & sanco. Non c' da domandasi perché santo,
neers onc o primes geo capi eee Bs
bs cere cua ane Non erp amas soo ede iesoens
it ene . a @ dire, per equivalenza, “santa”y, “
1 Gaon vas Sein KLdok Dusen, Dison Tey
iS am , Dire Tale Bbc, Ton
4%
[A VOCAZIONE UNIVERSAL ALLA SANTITA NELLA CHIESA,
di Isracle viene collegata a questa espressione, giacché @ un popolo
non soltanto nel senso etnico o civile del termine, ma sopraccutto nel
senso religioso: Israele @ il popolo santo nella misura in cui vive la
presenza del «Santo di Israele» in mezzo a sé.
Nel Nuovo Testamento, Gestt viene chiamato «Santo» dall’ar-
cangelo Gabriele: «Colui che nascer’ sara dunque santo ¢ chiamato
Figlio di Dio» (Le 1, 35). In questo testo viene rivelato che Gesti ha
Ia santita propria di Dio, non solamente alla manicra di Sansone, di
Samucle e neppure di Giovanni Battista. «Santo» sara il suo nome
proprio, cio@ la sua natura, la sua essenza: Egli non sara solo un essere
divino, ma Dio stesso”, In altri luoghi Gesit viene denominato «il
Santo di Dio» (cfr. Me 1, 24; Le 4, 34; Gy 6, 69).
Gesit comunica la sua santita alla Chiesa; { cristiani sono i esan-
tificati in Cristo Gest» (1 Cor 1, 2), Tale opera della santificazione
avvienc in stretta relazione con lo Spirito Santo, che il Padre invia
attraverso Cristo: Cristo, in quanto Messia, & staro portatore dello
Spirito, che dopo la sua glorificazione si estende a tutta fa comunita
ctistiana, costituendola in popolo santo, facendola partecipe della
stessa santita divina®, Non & quindi sorprendente che nel Nuovo
‘Testamento i cristiani riconoscano se stessi come «i santiv. In un
primo momento, Pespressione sembra riservata alla Chiesa di Ge-
rusalemme, ¢ pith specificamente al gruppo dei Dodici e agli altri
discepoli che avevano convissuto con Gesit (cfr. At 9, 13; 2 Cor 8
4;9, Djsma ben presto essa viene applicata a tutti gli altri fedeli, fino
a diventare una definizione tecnica del cristiano. La ritroviamo per
esempio nelle intestazioni ¢ nelle conclusioni delle lettere paoline
(cfr. 2 Cor 1, 1; 13, 12).
Nel Nuovo Testamento, dungue, idea di santitd, rispetto a
come veniva intesa nell’Antico Testament, ha ricevuto un duplice
© Gir ©. Procksy, Ags in G, Kavres. (i), Grande Lenco del Nuovo Testament, (ed.
italiana a cura di P. Montagnini - G, Searpat~O. Soffre), Brescia 1965, 234-310,
7 Pt; «Voi sietele stiepe elt, il saerdosio regal, la tazione sina, i popola che Dio
«2 acquitato perché proclami le opere meravgliose di lui che vi ha chiamato dalle cenebre
‘lla sua ammiraileluces. Cf. Rn 9, 25
47approfondimento, Da una parte & stata posta in relazione con la no-
vita di Cristo e con la partecipazione dell uomo ai suoi poteri tramice
il Battesimo e la ricezione dello Spirito Santos per questa via le parola
«santitin si vede dotata di una sostanza nuova, in quanto include un
inizio, nel cristiano, dei beni divini che costituiscono il regno di Dio
promesso. D’altra parte si osserva un’ universalizeazione rispetto alle
persone di cui & predicata: il popolo di Dio non é soltanto MIsraele
secondo la carne, ma la Chiesa, che si rivolge a cucti i popoli
3. ANALISI TEOLOGICA DEL CONCEFTO DI SANTITA
L'uso biblico del concetto di «santici» mostra V'intrecciarsi di
due piani diversi. Da una parte si parla di un processo di salvezza
che coinvolge l'essere stesso della persona, e che, pertanto, trascende
lo sperimentabile. Dallaltra ci si riferisce ad un compottamento, ¢
dunque a qualcosa di esteriore e osservabile". In altte parole: a) la
santita é in primo luogo, una santith ontologica ed ontica, giacché
con Ia giustificazione uomo, da peccatore & trasformato in giusto
¢ amico di Dio; b) questa nuova relazione con Dio impone perd al
cristiano il dovere~ e gli offre la possibilitd — di manifestare nella sua
esistenza quotidiana la realtd delle promesse e dei doni divini: quindi
la santira ¢ anche santita etica o morale",
A, Santita oniologica
La santita, nei suoi aspetti ontologici, ci parla dei beni divin
ricevuti da Dio con la grazia santificante: la filiazione divina (cfe, Rm
8, 14-17; 1 Gv 3, 1-2); l'essere nuova creatura in Cristo (cf. 2 Cor
5, 17; Gal 6, 15; EF2, 15); il dono dello Spirito (cf. Rm 8, 9-115 1
Cor 6, 19). E la santita come dono, la giustificazione, che compren-
de la trasformazione e rigenerazione interiore dell’uomo, diventato
partecipe della natura divina (cfs. 2 Pt 1, 4).
Che J. L Innanes, Monde sontih 27.
"er un approfondiments dell ana teologica della sanct si veda Av, Won La sent
ritiana, Roma 1980; G. Tas, Existence et Sainteté on Joru-O
"Che. LL lutanss, Mondo e Santi, 29,
48
{A VOCAZIONE UNIVERSAL ALLA SANTITA NELLA CHIESA.
Nei Padri greci, la santith ontologica viene descritta in vermi-
ni audaci, quali sono: «deificazione> (theopéiesis) ¢ adivinizzaziones
(chéosis)", Cosi, Clemente Alessandrino insegna: «Cristo deifica Puo-
mo mediante una dottrina celeste»'*, ¢ Origene: ell nods & deificato
in quello ch’egli contempla»®. Ma colui che si pud chiamare il dot-
tore della deificazione & incontestabilmente sant’ Atanasio, il cui ar-
gomento principale contro gli ariani é che Gest, dovendoci deificare
per grazia, deve essere Dio per natura:
Unito a une creacura, P'uomo non sarebbe di nuovo stato deificato,
se il Figlio non fosse vero Dio. L'uomo non si sarebbe riawvicinato
al Padre, se colui che aveva rivestito il corpo non ne fosse stato i
‘Logos naturale e vero. E come noi non saremmo stati liberati dal
peccato ¢ dalla maledizione se la carne rivestita dal Logos non fosse
stata per natura una carne umana—poiché noi non abbiamo niente
in comune con un essere che ci straneo ~ cost! uomo non sarebbe
stato deificato se colui che & diventato carne non fosse derivato dal
Padre per narura come suo proprio ¢ vero Logos. Per questo il con-
tarto 8 avwenuto in questo modo, affinché alla natura divina fosse
unita la natura umana ¢ fossero assicurate la salvezza ela dei
ne di quest ultima”,
Pare che sia stato san Gregorio di Nazianzo a usare per primo
il termine divinizzazione nello stesso senso: «Se lo Spiito, egli dice,
non deve essere adorato, in qual modo mi divinizza per mezzo del
Battesimo?»”!. E lo Pseudo-Dionigi Areopagica afferma: «La diviniz-
zazione é l'assimilazione ¢ Punione a Dio per quanto & permesso alla
creatura>®, In san Cirillo di Alessandria questa prospettiva trova la
sua elaborazione definitiva e completa col riferimento alla dimensio-
"Per uno studio completo della questione, si veda M. Lor-Boxopre, La déieaton de
home elon la docrine dey Pre res, Paris 1970,
" Clowanre ALEssANDRINO, Protrepticas 11, 88 (PG 8, 233).
" Onacent, Comm. in loann, Eo, 32,17 (PG 14, 8170)
®S, Aranasto, J Contra Avianoy 70 (PG 26, 296AB).
®§, Gascowio Nazianzano, Orat 31 (5 reological, 28 (PG 36, 1654),
2 Paxcino-Drosict Anuonactta, De eclesastica herarcis, 1, § (PG 3, 3768)
49canrrove a
ne sacramentale della divinizzazione, mediante il Battesimo ¢ lEu-
caristia®®.
Fra gli altri Padrilatini, sant’ Agostino tratta il eema della deifica-
ione, per illuminarlo in riferimento alla grazia di Cristo:
E chiaro dunque che [Dio] ha chiamato déi gli uomini, deificati per
sua grazia, non nati dalla sua sostanza, Giustifica infatti Colui che &
iusto per se stesso, nom in forza di altri e deifica Colui che per se
stesso & Dio, non perché partecipa alla divinita di qualche altro. E
Colui che giustifica anche deifica, perché giustificando ci fa figli di
Dic. Detse loro il potere at diventare fig di Dio (Gv 1, 12). Se sia
mo divenuti fighi di Dio, siamo anche stati fatti di; ma questo per
fa grazia di chi adotta, non per la natura di chi genera. C’ infatti
tun unico Figlio di Dio, Dio con il Padre ¢ unico Dio, il Signore ©
Salvatore nostro Gesis Cristo, che in principio eta il Verbo © Ver~
bo presso Dio, ¢ il Verbo era Dio. Gli altri che divengono dai, lo
divengono pet sua grazia, non nascono dalla sua sostanza tanto da
essere come lui, ma per bonta giungono sino a lui, ¢ sono coeredi
con Cristo™
In un altro testo sant’Agostino spiega che Dio é Vautore della
nostra santis
Oserd dungue dire anch’io che sono santo? Se dico che sono santo,
in quanto santifico € non ho bisogno di alcuno che mi santifichi,
sono superbo e menzognero; ma se dico di essere santo perché sono
stato santificato, secondo quanto sta scritto: Siate santi, perché an-
ch'io sono santo (Lv 19, 2), ost anche it Corpo di Cristo, osi anche
quell unico uomo che grida dai confini della terra (cf Sal 60, 3),
dire con il suo capo e sorto il suo capo: Zo sono santo. Dice PAposto-
Jo, elencando molti peccati, leggeri e gravi, comuni ed orrbilis Voi
certamente faste tutto questo; ma siete stati lavati siete stati santificash
(1 Cor 6, 11). Se egli asserisce che siamo stati santificati, dica pure
ogni fedele: fo sono santo, Non & questa la superbia del! orgoglioso,
ma la confessione di colui che non vuole essere ingrato. Se tu dicessi
2 Gk J Weteave, La ot crime in pln, So sarc dele piri
ceptions, 2
%S, AGOSTINO, Enarratio in Pralmum 49, 2 (NBA, 25, 1244-1247),
50
1A VOGAZIONE UNIVERSALE ALLA SANTITA NELLA CHIESA,
infatti che sei santo per tuo merito, saresti superbo. Per contro, se
sei fedele in Cristo ¢ membro di Cristo e dicessi di non essere santo,
saresti ingrato”.
B. Santita etica 0 morale
D’akronde, una teologia della santita connota o presuppone lo
studio tcologico del valore delle opere del cristiano. Nei suoi aspetti
etici o morali, la santit & la manifestazione ¢ lo sviluppo della santita
ontologica in tutto Fagire del cristiano, secondo quanto insegna san
Pietro: «Ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi
anche voi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Voi sarete san-
ti, perché io sono santon (1 Pt 1, 15-16; cfr. Lv 11, 44; 19, 2; 20, 7),
Da questa angolazione, la santita & ritenuta compito affidato da
Dio al fedele. Le opete sono il segno della giustificazione ¢ la sta ma-
nifestazione esteriore: il cristiano non pud pitt continuare un’esisten-
za pagana c mondana, bensi deve vivere secondo Cristo, far conosce~
re la sua appartenenza a Dio ¢ la sua fede nelle promesse. E questo
Vinsegnamento di san Paolo, che mostra con chiarezza la streta rela-
ione fra il comportamento morale c la realta profonda della novita
cristiana: «Cosi anche noi possiamo camminare in una vita nuova»
(Rm 6, 4); il cristiano deve realizzare le opere dello Spirito: «Cam-
minate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri
della carne» (Gal 5, 16). A questo proposito scrive un noto esegeta:
«Dice san Paolo: ia il lievito vecchio per essere una pasta
nuova, poiché siete azzimil” (1 Cor 5, 7). Questo accenno rapido a
quello che i Corinti gia sono, purificati cioé dal lievito vecchio della
malizia e della nequizia, si pud riferire soltanto al Bartesimo, addorto
qui quale motivo forte del loro dovere di santita. “Diventate quello
che gid (per grazia) siete”. Non significa altro anche l'espressione:
“Camminate in maniera degna della vocazione a cui siete stati chia-
mati” (Ef 4, 1)”»%*,
Ine, Enarano in Pralmum 85, 4 (NBA 25, 1249-1251).
2 R SchinackenauRc, Menaggio monde del Nuovo Tesamento, Roma 19813, 252.
51
Potrebbero piacerti anche
7 2 PDF
Nessuna valutazione finora
7 2 PDF
240 pagine
Dispense LG
Nessuna valutazione finora
Dispense LG
127 pagine
Sodalitium
Nessuna valutazione finora
Sodalitium
88 pagine
Zoffoli Vol 2
Nessuna valutazione finora
Zoffoli Vol 2
914 pagine
Alfeev, I., La Forza Dell'Amore, Magnano, Qiqajon, 2003
Nessuna valutazione finora
Alfeev, I., La Forza Dell'Amore, Magnano, Qiqajon, 2003
194 pagine