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1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico 1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico Le regole del diritto «Ubi societas ibi ius», qualunque organizzazione sociale costituisce un ordinamento giuridico. Un’organizzazione per essere tale ha bisogno di un complesso di regole che ne disciplinano la vita e Vattivita. Queste regole costituiscono il diritto di una organizzazione cioé un ordinamento giuridico. Le regole del diritto (giuridiche), a differenza di quelle naturali, appartengono al mondo del dover essere cio® al linguaggio preserittivo. Tramite le leggi si spiega e si prescrive come le cose devono essere. La regola giuridica é caratterizzata da una causalita deontologica, cioé se A deve essere B. A @ il comportamento illegale, B é la sanzione che deve essere imposta dall’autorita. Sempre appartenenti al mondo del dover essere sono anche le regole morali e religiose. Siriteneva che quest'ultime fossero pill da scoprire che da creare. Ma mentre le regole religiose o moral sono volte a perseguire la salvezza dell’anima o la perfezione individuale, le regole giuridiche disciplinano direttamente i rapporti tra i soggetti de! gruppo sociale e assicurano una vita normale (appunto da norma). Per questo le regole del diritto, a differenza degli imperativi morali e religiosi, non riguardano le mere intenzioni del soggetto agente, ma riguardano le azioni rilevanti per lo sviluppo e la sopravvivenza dell’ organizzazione sociale. Mentre le regole non giuridiche impongono solo dover, le regole giuridiche, accanto ai doveri, tutelano anche i diritti dei consociati. La regola naturale é caratterizzata da una causalita ontologica, cioe se A allora sara sicuramente gia naturalmente B. Linguaggio descrittivo o espressivo. Il rapporto giuridico Si hanno norme giuridiche quando si instaura un rapporto tra due o pil soggetti che, sulla base di una regola comune - il diritto in senso oggettivo — imposta da altri (eteronoma) o posta dalle parti {autonoma) da luogo a vincoli reciproci. Tali vincoli fanno sorgere in capo ad alcuni soggetti situazioni giuridiche favorevoli cio’ diritti in senso oggettivo, mentre in capo ad altri situazioni giuridiche non favorevoli cioé obbli Teoria della pluralita degli ordinamenti giuridici II diritto non @ un monopolio di alcuna organizzazione (neanche dello stato), ma @ inerente a qualunque organizzazione. Nello studio del diritto pubblico si studia il diritto dello stato, dunque dell’ordinamento giuridico pitt complesso perché politico. Non solo si impone proprie regole, ma aspira a imporre regole a tutte le altre organizzazioni giuridiche con cui entra in rapporto (si dice che tende ad affermare la sua sovranita). Che cos’é un ordinamento giuridico Teorie istituzionaliste Una societA organizzata é un ordinamento giuridico. Un ordinamento giuridico non @ solo un insieme di prescrizioni normative: é il complesso delle norme che scaturiscono da una determinata organizzazione sociale. Non sono le norme a dar Iuogo all’organizzazione, ma é questa che le produce; la loro funzione é di mantenerla, consolidarla e rafforzarla. 1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico Teorie normativiste (Kelsen) Una societa organizzata ha un ordinamento giuridico. L’ordinamento é costituito dal complesso delle norme vigenti in un determinato territorio, visto come qualcosa a sé isolato dalla societa e da studiarsi secondo regole proprie > «dottrina pura del diritto». Sulla base delle teorie normativiste si fonda l'autonomia del diritto rispetto ad altri fenomeni sociali, il che assicura maggiore certezza alla scienza giuridica. > positivismo giuridico > Come le scienze dure si sono sviluppate su dati verificabili sperimentalmente, cosi le discipline giuridiche dovrebbero basarsi sul diritto positivo, © diritto posto, cioé su prescrizioni normative riconosciute come proprie dall’ordinamento considerato e pertanto rilevabili con il metodo della scienza giuridica. Il limite di questo positivismo é perd chiaro, non sa (non pud) rispondere a quale sia il fondamento su cui si basa un ordinamento giuridico. «ex facto oritur ius» > le norme sono il prodotto di fatti normativi intervenuti in un certo momento della storia (instaurazione nuovo ordinamento, una rivoluzione, laffermarsi di una nuova consuetudine). Quest'ultima affermazione é difficilmente contestabile se si pensa ai paesi di common law, nei quali la regolaritd dei comportamenti prevalenti, accertati e verificati dalle corti di giustizia, scaturisce gran parte delle norme. Ma essa é valida anche per i sistemi di civil Jaw, nei quali invece é prevalente il peso delle norme scritte, cioé deliberate dagli organi a cid deputati, debitamente promulgate e pubblicate. Perché I'interpretazione del diritto scritto non pud non far richiamo all'organizzazione sociale, cioé al contesto normativo e istituzionale. Ordinamento giuridico E l'insieme di piu elementi - prescrizioni, consuetudini, fatti normativi - accomunati dal fatto di essere tutti espressione af una determinata organizzazione sociale e coordinati tra loro secondo criteri sistematici. Giusnaturalismo Per secoli ci si é chiesti se oltre al diritto posto dalla comunit& politica, si deve ritenere che esistano inderogabili e immutabili norme di diritto naturale. Le cui prescrizioni sono piu importanti delle leggi degli uomini. La storia, perd, ci insegna che cid che é ritenuto un immutabile diritto naturale 6 inrealtA suscettibile a variazioni, e non di poco, nel tempo e nel luoghi. Basti pensare alla schiavitir in Grecia antica e la ripugnanza che essa ci provoca adesso. Dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale si @ assistito ad una rinascita delle dottrine giusnaturalistiche, caratterizzate dal riconoscimento del diritti universali del!’ uomo. Solo alcuni principi possono essere forse considerati da tutti naturali: il principio secondo il quale le norme obbligano solo se possono essere conosciute; él principio per cui si deve obbedienza solo alle norme che non richiedono prestazioni impossibill. La disciplina che si occupa di questi temi é la filosofia del diritto. Ogni ordinamento é un sistema Ogni ordinamento é un sistema. Cio ogni ordinamento presume sé stesso come: - Unitario Ha un fondamento che ne assicura 'unita. - Coerente Non ammette contraddizioni tra norme. - Completo Non ammette lacune o vuoti normativi. 1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico Un sistema é tale in quanto ordinato attorno ad un progetto. Il progetto pud essere razionalmente posto (sistem ideali, frutto di costruzioni del pensiero, per esempio Utopia di Thomas More), 0 pud essere insito nel sistema stesso (sisterni reali, come nei sistemi biologici, DNA). II suo essere sistema é il prodotto sia di consapevole volonta del legistatore (che si suppone voglia dare basi salde all’organizzazione che sta costruendo) sia dellattivita degli interpreti (che contribuiscono a ricomporre una trama in grado di mantenere l'ordine gluridico). Interpretazione e sistema giuridico Liinterprete del diritto deve presuppore che il diritto costituisca un sistema cosi contribuendo a far si che lo divenga effettivamente. Essendo l’ordinamento, proprio come la societ, non la mera sommatoria di prescrizioni giuridiche, oltre all'interpretazione letterale si é fatta avanti 'interpretazione logico-sistematica. Linterpretazione letterale 6 quella che emerge da un testo scritto. Liinterpretazione logico-sistematica, oltre a guardare come gli enunciati o proposizioni di un testo sono connessi, considera anche come questi si inseriscono nel contesto normativo considerato quale sistema. Utilizando questo strumento, T'interprete penetra la logica dell’ordinamento giuridico e, se mai, ne trae le regole da applicarsi a casi non espressamente presi in considerazione dal testo scritto (interpretazione per analogia). isposizioni e norme Le disposizioni sono formulazioni linguistiche, potenzialmente suscettibili di diverse interpretazioni. Le norme sono il risultato dell'interpretazione, operata sulla base di pill criteri interpretativi. Essendo poi il nostro ordinamento un sistema coerente, non sono ammesse contraddizioni tra norme, e quindi le interpretazioni delle disposizioni dovranno essere coerenti con le norme gia presenti. Costituzione e ordinamento costituzionale ll progetto costituente dell’ordinamento statale italiano é la Costituzione. La costituzione puo essere; - Seritta o non scritta - Se scritta: rigida o flessibile - Votata o ottriata Costituzione rigida Una costituzione ¢é rigida se la si pud modificare solo attraverso un procedimento di revisione aggravato (rispetto al modo di produzione della legge ordinaria). Costituzione flessi Una costituzione che pud essere modificata o derogata con legge ordinaria. Costituzione votata Costituzione di origine rappresentativa e spesso rigida. 1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico Costituzione ottriata Costituzione concessa dalla corona, spesso flessibile. Le prime costituzioni furono tutte improntate al liberalismo, tanto che si affermd una certa identificazione fra il costituzionalismo, inteso come tecnica di limitazione del potere, e le costituzioni. Ma non bisogna dimenticare che ci sono stati con costituzioni che non si ispirano al costituzionalismo. Ogni ordinamento statale ha un suo assetto costituzionale - una forma di stato, un catalogo dei diritti, una forma di governo, un sistema delle fonti del diritto - ma non c’é un solo tipo di costituzionalismo e di costituzioni. Anche le costituzioni non scritte, come nel caso inglese, possiedono un nucleo di norme che costituiscono /'ordinamento costituzionale dello stato. Non esistono leggi costituzionali in senso formale ma ci sono norme costituzionali non scritte che danno identita all’ordinamento. Quindi, ogni ordinamento statale non @ detto che abbia una costituzione, ma ha sicuramente un proprio diritto costituzionale. Ordinamento costituzionale II diritto costituzionale attraverso i suoi principi supremi ha la funzione di definire identita dell’ordinamento giuridico ne! suo complesso ed assicurare il suo ulteriore sviluppo. Costituzione e norme materialmente costituzionali La costituzione come documento scritto non esaurisce affatto tutto cid che attiene agli elementi di fondo dell’ordinamento. Tali elementi si possono ricavare anche al di fuori di essa, ossia in fonti dello stesso rango - leggi costituzionali e consuetudini costituzionali e norme materialmente costituzionali (per esempio le leggi elettorali). Le leggi ordinarie che si qualificano come materialmente costituzionali sono semplicemente leggi che disciplinano materie su cui si é pronunciata la costituzione. Le norme contenute nella costituzione non hanno tutte la stessa importanza, alcune caratterizzano Pordinamento, altre se modificate non intaccano I'identita del nostro ordinamento. Inoltre, la costituzione pud contenere norme non pill vigenti o non ancora vigenti. E emblematico Fesempio del ventennio fascista che non ha mai cancellato lo statuto albertino. In sintesi, l’ordinamento costituzionale di un paese non si identifica con le sole norme della costituzione e, viceversa, le norme della costituzione non esauriscono i contenuti di un ordinamento costituzionale. Per esempio, nel 2000 in svizzera c’é stata una revisione totale della costituzione, ma non si & verificato alcun mutamento dell’ordinamento costituzional Organi istituzionali e organi di rilevanza istituzionale Organi costituzionali Sono gli organi il cui contenuto conferisce identita all’ordinamento e sono percid necessari ¢ indefettibili. (Parlamento, PR, Governo, CC) 1 - L’ordinamento giuridico e il diritto pubblico Organi di rilevanza costituzionale Sono gli organi che seppur previsti dalla costituzione non delineano il volto stesso dell’ordinamento costituzionale. (CNEL) Acosa serve l’ordinamento costituzionale Considerare l'ordinamento costituzionale pili che la costituzione é importante per meglio interpretare le disposizioni costituzionali vigenti, tenendo conto di cid che caratterizza ordinamento nel suo complesso, senza fermarsi al mero documento. Inottre, la revisione costituzionale, é un potere costituito (cioé previsto e disciplinato dalla costituzione) e non costituente. Questo significa che la revisione non pud contraddire le basi stesse della propria legittimazione, contenute nel nucleo dell’ordinamento. E questo, infatti, che legittima e da validita alle singole norme, comprese quelle che regolano la revisione della costituzione. Se per esempio si decidesse di eliminare una delle due camere, questa sarebbe una revisione costituzionale. Ma se si decidesse di eliminare il carattere rappresentativo del parlamento allora la costituzione non sarebbe semplicemente revisionata, bensi sarebbe mutato ’ordinamento costituzionale. In questo caso il legislatore costituzionale si trasformerebbe in un legislatore costituente. Lordinamento costituzionale serve anche a stabilire se una carta costituzionale @ in vigore oppure No, per esempio sempre il ventennio fascista ¢ lo statuto albertino. Compito dei costituzionalisti non @ solo quello di analizzare le disposizioni contenute in una costituzione, ma anche di verificare l'effettivita delle varie parti del testo costituzionale. Nel primo caso il costituzionalista valuta il «dover essere», cioé cerca di ricostruire cid che il testo prescrive utiizzando il metodo giuridico-dogmatico, che consiste nel trarre da esso le norme che loperatore deve applicare. Le principali teorie della costituzione Costituzione materiale Secondo questa teoria la costituzione consiste nei fini e i valori su cui convergono le forze prevalenti nel momento fondativo dell’ordinamento. La costituzione formale poggia su quella materiale, la prima e il precipitato della seconda. Costituzione formale II documento vero proprio, tutte le norme che lo compongono. 0 pubblico e diritto privato II diritto pubblico (di cui il diritto costituzionale é una branca) riguarda cio che é affidato all'autorit @ che riguarda gli interessi generali della comunita. Riguarda le questioni che coinvolgono tutto il popolo. II diritto privato regola cio che ¢ lasciato all'autonomia dei privati. Questioni che si esauriscono fra i singoli, Detta una cornice generale entro la quale i singoli danno assetto ai propri interessi tramite un contratto (delineato in accordo fra le parti). I diritto commerciale é un settore del diritto privato che regola le imprese. II diritto del lavoro @ un settore del diritto privato che regola le relazioni di lavoro. 2-Lo stato Nella realt& non esiste una vera distinzione fra i due, anche dove ci si affida a privati, lo stato non @ del tutto assente, ma si limita a definire il quadro entro il quale i rapporti privatistici si sviluppano, per assicurare che tra i privati ci sia una certa parita e che la loro attivité non contrasti ’interesse generale. Tutto il diritto in qualche modo @ pubblico, anche quello privato, ma quel che cambia & limmediatezza del collegamento con linteresse generale. Diritto pubblico nelle sue forme Diritto costituzionale Studia l’ordinamento costituzionale nel suo complesso. Diritto parlamentare Studia organizzazione e il funzionamento del parlamento. Diritto regionale e diritto degli enti locali Studiano |l’ordinamento e le funzioni di regioni e enti locali. Diritto amministrativo Studia l’organizzazione e |’attivi della pubblica amministrazione a tutti i livelli. Diritto tributario Studia i mezzi e le procedure per reperire le risorse volte a finanziare la spesa pubblica. Diritto ecclesiastico Studia la disciplina dei rapporti tra lo stato e la chiesa cattolica e le altre confessioni religiose. Da non confondere con il diritto canonico, che @ il diritto interno alla chiesa cattolica. Diritto penale Studia il complesso di norme che sono assistite dalla minaccia di una sanzione afflittiva, la pena, prevalentemente raccolte nel codice penale. Diritto processuale civile e diritto processuale penale Studiano le norme che regolano il proceso civile ¢ il processo penale, raccolte nei codici di procedura civile e procedura penale. Diritto internazionale Studia i rapporti fra stati. Diritto del’unione europea Avendo ceduto parte della sovranita nazionale all’unione. 2- Lo stato Lo stato come comunita politica sovrana Lo stato Una popolazione stanziata su un territorio - sottomettendosi a un potere sovrano ~ da vita ad un ordinamento rivolto a soddisfare i suoi interessi generali, cioe lo stato. In questo modo una popolazione diviene popolo, cio’ un insieme di persone legate dalla stessa cittadinanza e che quindi condividono gli stessi diritti e doveri di fronte al governo cui si assoggettano. 2-Lo stato Lo stato gode di due caratteristiche la politicita e la sovranita. La poli Sta a indicare che l'ordinamento statale assume tra le proprie finalita la cura, almeno potenzialmente, di tutti gli interessi generali che riguardano una determinata collettivita stanziata su un determinato territorio. La sovranita E la supremazia rispetto a ogni altro potere costituito all'interno dello stato e la sua indipendenza rispetto a poteri esterni. Uno stato é sovrano se esercita il monopolio della forza legittima. Esistono altri enti interni allo stato che sono politici ma non sovrani, come le regioni o i comuni. Le autonomie degli enti locali sono definite ¢ limitate dalla costituzione statale. Per avere uno stato ci devono essere: - Unpopolo anche multietnico ma che si sia dato un unico ordinamento - Unterritorio, non per forza contiguo - Ungoverno che sappia esercitare il potere sovrano Se non ci sono tutte e tre queste condizioni non si puo parlare di stato. Non si pud parlare di stato anche quando ¢’é un governo interno ma non @ sovrano, per esempio nei casi di colonie o protettorati, in cui la sovranita é in capo a un governo esterno. Lart7 afferma la sovranita e l'indipendenza sia dello stato italiano, nell’ordine temporale, ¢ della chiesa cattolica nell’ordine spirituale. Infatti, lo stato fa il concordato con la chiesa cattolica, e un trattato internazionale con cittaé del vaticano. Vale a dire che la sovranita statale della chiesa non & espressa nell'articolo 7.1, é espressa quella spirituale, grazie al ciascuno nel suo ordine. La sovranita @ un potere costituente, e in questo potere trova legittimazione la costituzione statale, che a sua volta legittima ogni altro potere pubblico. In breve, solo gli stati sovrani possono darsi (0 comunque possedere) una costituzione. Per esempio, le regioni non sono sovrane e quindi non hanno delle costituzioni ma degli statuti. La sovranita e il popolo Articolo 4 Alart. 1.2 si dice che la sovranita appartiene al popolo. Questo significa due cose: - Il popolo é la fonte di legittimazione di ogni potere statale; - II popolo, (0 meglio il corpo elettorale) @ il titolare dei poteri sovrani, eleggendo gli organi dello stato e degli enti locali e partecipando a referendum. Limiti all’assolutezza della sovranita La sovranita non ha pill 'assolutezza che i vecchi stati dell’800 rivendicavano. Ci sono dei limiti: 2-Lo stato - _ limiti di fatto derivanti dallo sviluppo dell'informatica e dei processi di globalizzazione, che rendono difficile il controllo degli stati sulla circolazione di informazioni, beni, capitali, persone; - limiti giuridici derivanti dall'evoluzione dell'ordinamento internazionale. A partire dall’ONU con le ingerenze umanitarie. Ma anche attraverso le competenze di policy making cedute all’UE. Articolo 11 La costituzione nell’11 stabilisce e prevede delle possibili limitazioni di sovranita, in condizioni di parit& con gli altri stati, per assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni. Federazione Un caso particolare di sovranita 8 quella degli stati federali, che pero pur avendo pit stati, lander, cantoni, ognuno con una costituzione hanno comunque una fonte di legittimazione superiore a queste, la costituzione federale. In poche parole, vi é un solo popolo, un solo potere costituente, una sola legge suprema, un solo stato sovrano. Confederazione La confederazione tra stati non da vita a una nuova entita statale, ma a un'unione tra stati indipendenti e sovrani attraverso strutture comuni di cooperazione. La confederazione & disciplinata dai trattati internazionali, strumento tipico di dialogo tra diversi stati sovrani ed é priva di una costituzione. Le forme di stato moderne e il costituzionalismo liberaldemocratico Mentre le forme di governo riguardano come si distribuisce il potere politico tra gli organi dello stato, le forme di stato riguardano invece, pit! a monte, i! modo in cui si atteggia il rapporto tra i cittadini e il potere politico, vale a dire il rapporto tra governanti e governati, nonché i fini ultimi che pone Vordinamento. Forme di stat stato assoluto; - stato liberale (stato di diritto); - stato liberaldemocratico (al cui interno il sottoinsieme stato sociale) (stato costituzionale); - stato fascista; - stato socialista; - stato confessionale. Prima dell’avvento dello stato moderno, e quindi delle varie forme di stato, c’era Vordinamento feudale. Tra la fine del medioevo e I'inizio dell’eta modema si afferma lo stato assoluto. Ecco una breve cronologia con le varie caratteristiche che aggiungendosi hanno portato all’evoluzione delle forme di stato da quello assoluto agli altri. 2-Lo stato Lo stato assoluto = legittimazione del sovrano direttamente da dio; - accentramento in capo al sovrano - ai suoi delegati - di tutto il potere pubblico, senza distinzione tra le diverse funzioni; - la rigida divisione in classi sociali e il riconoscimento all’aristocrazia di una condizione particolare di privilegi. Lo stato liberale - base sociale ristretta (voto per censo > stato monoclasse): - riconosce a tutti i cittadini i diritti civil di liberta e proprieta tramite la legge; - giudici indipendenti tutelano i diritti dei cittadini attraverso 'applicazione della legge > stato di diritto. Lo stato liberal-democratico Come iil liberale ma: - suffragio universale maschile (1912) e poi femminile (1946), riconosce i diritti civli e politici a tutti i cittadini maggiorenni; - favorisce l’organizzazione in partiti politici e sindacati al fine di rappresentare e tutelare i ceti pi deboli > stato pluriclasse. Lo stato sociale Come il liberal-democratico ma con: - diritti civili, politici e sociali; Le prestazioni sociali nello stato liberal-democratico erano elargite da enti privati di beneficenza, spesso religiosi, ma gid dagli ultimi decenni del 1800 che lo stato comincia a caricarsi di queste prestazioni.. Lo stato costituzionale Dallo stato di diritto liberale e liberal-democratico, in cui ci si limitava a sottoporre gli organi statali alla legge del parlamente, si passa allo stato costituzionale, affermatosi dal secondo dopoguerra, che sottopone il legislatore stesso a una legge superiore, la costituzione. per garantire la superiorita della costituzione ¢ istituito un giudice delle leggi (Corte costituzionale), investito del compito di valutame la conformita alla costituzione. La repubblica italiana, costruita sulla base della costituzione del 1948 @ uno stato sociale e ‘stato costituzionale che si ispira al costituzionalismo liberaldemocratico. 2-Lo stato \l costituzionalismo liberaldemocratico (Ite - diritti dell’'uomo, civili, politici e sociali; - i titoli che legittimano il riconoscimento dei diritti sono la cittadinanza e, in alcuni casi, la condizione stessa di persona umana; - principio di eguaglianza; - sovranita appartiene al popolo (e non pil alla nazione come nello stato liberale); - principio di maggioranza come tecnica per prendere decisioni politiche; - principio di laicita, sfera politica autonoma da quella religiosa; - ordinamento basato su una costituzione scritta rigida; - legge fonte normativa dotata di generalita e astrattezza; - potere legislative ad assemble rappresentative elettive; - diritti dei cittadini garantiti da giudici indipendenti; - previsto il controllo di costituzionalita delle leggi (a livello diffuso con i giudici ordinari ea livello accentrato con corti costituzionali); - principio internazionalista, come impegno a rispettare le norme del diritto internazionale. Stato fascista Si ispira alla concezione statolatra della destra hegeliana: - assoluta autorita dello stato; - diritti tutelati solo se conciliano con gli interessi statali; - _impostazione organicista e corporativa della vita economica. Stato socialista Si ispira alla concezione della lotta di classe propria delle teorie marxiste leniniste: - direzione dello stato affidata al partito espressione della classe operaia; - collettivizzazione dei mezzi di produzione; - liberta riconosciute solo in quanto funzionali alla costruzione di una societa comunista. Stato a democrazia limitata Stati che nel processo di democratizzazione sono involuti verso stati autoritari. L’esecutivo é privo di contrappesi, la giustizia non @ indipendente e c’é scarsa liberté di informazione, pur avendo mantenuto la periodicita delle elezioni e il pluralismo politico. Sono chiamate anche democrazie illiberali o democrature. 10 3-L’ordinamento internazionale Lo stato confessionale Contrario alla tradizione liberaldemocratica, questo un regime che non accetta il principio di laicité e quindi la separazione della sfera politica da quella religiosa. II potere statale si fonda sulla religione e sulla relativa attribuzione di efficacia giuridica ai precetti religiosi. Tramontati gli stati confessionali cristiani adesso persistono gli stati istamici in cui trova diretta applicazione la shar Si parla anche di regimi teocratici. | precetti religiosi ritenuti divini e immutabili sono interpretati da autorita religiose, non riconoscendo il principio di uguaglianza e idea del pluralismo. 3 —L’ordinamento internazionale La comunita degli stati e i! diritto internazionale Come abbiamo visto con la teoria della pluralita degli ordinamenti, il diritto non @ un monopolio dello stato, ma é inerente a qualsiasi corpo sociale organizzato. Cid pone un problema di rapporti fra i diversi ordinamenti giuridici. Alcuni sono sovrani altri no. || diritto internazionale ¢ il diritto della comunita degli stati, cioé ordinamenti che parimenti rivendicano la loro sovranita. L’ordinamento internazionale ha una base sociale composta non da persone fisiche ma esclusivamente da stati, cioé da entita collettive. Da questa differenza provengono le differenze con gli ordinamenti statali: - non c’éun ente che sovrasta i consociati (gli stati); - non esiste un organo legislativo che produca norme aventi come destinatario la generalita dei soggetti che ne fanno parte; - le norme del diritto internazionale generale sono percid prodotte da fonti di fatto, (consuetudini) e obbligano tutti i soggetti del!’ordinamento; - le norme del diritto internazionale particolare sono date da accordi e trattati e vincolano solo gli stati che li sottoscrivono > diritto pattizio; - non esiste un meccanismo istituzionalizzato di risoluzione delle controversie tra i soggetti del’ordinamento (gli stati); - laprotezione degli interessi dei singoli stati é stata a lungo affidata all'istituto dell’autotutela, cosicché ogni soggetto era autorizzato a ricorrere ad atti anche coercitivi per attuare i propri dirit Ordinamento internazionale e ordinamento italiano C’é una concezione dualista che vede i due ordinamenti come indipendenti e separati e una monista che tende a ridurre a unita ordinamento internazionale e ordinamento statale, indicando quale dei due considera derivato rispetto all’altro. La concezione prevalente in Italia e nella costituzione é la concezione dualista. Lo stato italiano come contrae obblighi di diritto internazionale? Quest! obblighi possono avere origine consuetudinaria o origine pattizia. Gli obblighi di origine pattizia possono derivare da trattati o da accordi in forma semplificata. | trattati chiedono, una volta firmati, la ratifica (essa esprime il consenso dello stato ad essere obligato da un trattato); gli altri accordi, piu semplici, non richiedono ratifica, la semplice firma vincola lo stato. "1 3-L’ordinamento internazionale Istituto della ratifica Listituto giuridico mediante il quale un soggetto (in questo caso, lo stato) fa propri gli effetti di un negozio (accordo) concluso con terzi dal proprio rappresentante. In Italia i trattati i negozia il governo, mediante il ministro degli affari esteri, il quale agisce sulla base di indirizzi fissati dal CdM. I! ministro firma il trattato insieme a coloro che rappresentano le parti contraenti, Successivamente awiene la ratifica da parte di ciascuno stato, seguita dallo scambio o, per i trattati multilaterali, dal deposito degli strumenti di ratifica presso una delle part. Nell'ordinamento italiano la ratifica @ un atto del PdR (art. 87.8) che in alcuni casi deve essere autorizzato con legge dal parlamento. Questi casi sono specificati all'art. 80, La legge di autorizzazione é necessaria quando la ratifica riguarda: a) trattati che hanno natura politica (nel senso che vincolano la politica estera della repubbiica); b) trattati che prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari (intesi come una forma di limitazione della sovranita dello Stato); ) trattati sulle variazioni del territorio; d) trattati su oneri a carico del bilancio statale; e) trattati su modificazioni di leggi. Lidentificazione dei trattati di natura politica risulta piuttosto difficile. Tant’é che numerosi accordi aventi natura politica sono stati conclusi dal governo in forma semplificata, senza procedere alla ratifica e dunque senza relativa legge di autorizzazione. La sottoscrizione a tali accordi esclude dunque il parlamento e il PAR. L'adattamento agli obblighi internazionali Lo Stato, come soggetto di diritto internazionale, una volta ratificato un trattato, si obbliga nei confronti degli altri stati contraenti a indurre una certa normativa interna, adattando cosi il proprio. ordinamento; poi come soggetto ai diritto interno, resta tuttavia padrone di conformarsi oppure no. al trattato. Naturalmente se non lo fa nel tempi fissati incorrera in una forma di responsabilita sotto lo stretto profilo del diritto internazionale. Ma nessun soggetto dell’ordinamento internazionale potra sostituirsi allo Stato nell'adattare il ditto interno alle norme del trattato. L’adattamento dell'ordinamento italiano all’ordinamento internazionale, cioe ai vincoli che esso impone, pud aver Iuogo in tre modi. | primi due si applicano agli obblighi di origine pattizia, ultimo solo agli obblighi di origine consuetudinaria. - Procedimenti ordinari di produzione giuridica Cio’ vengono adottate norme il cui contenuto, interamente elaborato dal legislatore statale, serve a ottemperare agli obblighi internazionali. La legge ordinaria contiene i corrispondenti adattamenti del’ordinamento interno. - Procedimento speciale (pit utilizzato) Cioé viene approvata una legge che dispone l’adattamento dell’ordinamento interno ai vincoli internazionali attraverso |’ordine di esecuzione. Questo consiste nella formula «piena e intera esecuzione é data al trattato... (seguono la denominazione, l’individuazione dei contraenti, il luogo e la data in cui é stato firmato). II testo del trattato viene allegato alla legge e l'adattamento @ cosi completo e integrale. Gli obblighi previsti 12 3-L’ordinamento internazionale dal trattato non vengono riformulati ma diventano direttamente efficaci nell’ordinamento interno in virtu dell’ordine di esecuzione, il quale, per il contenuto, rinvia totalmente al trattato. Cio differenzia il procedimento speciale da quello ordinario, anche se siamo sempre nell'ambito delle fonti di rango primarie. Per i trattati che richiedono la ratifica del parlamento (art. 80), 'ordine di esecuzione inserito nella stessa legge ai ratifica. L'ordine di esecuzione pud essere anche dato dal PR, ma riguardera 'ambito delle fonti di rango secondario. C’é un rinvio fisso a quel trattato, ma solo a quello; eventuali modifiche successive per produrre efficacia interna dovranno essere incorporate nell'ordinamento con un nuovo ordine di esecuzione, allo stesso modo l’estinzione del trattato, con nuovo ordine di esecuzione, provochera I'estinzione delle norme interne introdotte col primo ordine, Il trattato reso esecutivo mediamente ordine di esecuzione pud anche richiedere ulteriori specifiche norme di adattamento, cioe modifiche all'ordinamento interno adottate con procedimento ordinario. adattamento automatico Non ¢’é bisogno di un apposito atto normativo per adattare l’ordinamento interno alle norme internazionali, L'adattamento avviene in automatico. Questo significa che 'adattamento é: © Immediato e diretto * Completo * Continuo Questo modo di adattare l'ordinamento interno & possibile perché previsto dalla costituzione. Vart. 10.1 dice: lordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. Cioe solo alle norme consuetudinarie, il procedimento automatico lascia fuori tutto il diritto internazionale pattizio. Questo comma del 10 é una norma sulla produzione giuridica, e richiama le norme internazionali generalmente riconosciute come fonti fatto idonee a creare, modificare 0 estinguere norme interne. Questo particolare tipo di fonte (norma interposta), nel sistema delle fonti del diritto, si colloca in posizione intermedia fra costituzione e legge: se una legge viola una norma internazionale generalmente riconosciuta, cid costituisce violazione indiretta della costituzione. Dialtra parte, l'ingresso delle norme consuetudinarie internazionali incontra il limite dei principi supremi dell’ordinamento costituzionale e dei diritt inviolabili della persona. ll diritto internazionale a tutela dei diritti umani II diritto internazionale si é evoluto passando dalla semplice regolazione fra stati alla tutela dei diritti umani, sulla base di idee neogiusnaturalistiche. Le convenzioni sui diritti umani iniziano ad essere adottate dall’assemblea generale dell’ONU dal 1948 con la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Un altro ambito sotto il profilo sostanziale é il diritto internazionale umanitario, cio® che riguarda la protezione delle singole persone, in occasione dei conflitti armati. Questo diritto nasce nel 1864 con la convenzione di Ginevra e si sviluppo con le convenzioni dell’Aia e di nuovo a Ginevra nel 1949 insieme ai due protocolli aggiuntivi del 1977. Queste norme sono obbligatorie, sia per Paggressore che per l'aggredito. 13 3-L’ordinamento internazionale Sotto il profilo processuale dopo l'esperienza dei tribunali di Norimberga e di Tokyo e poi nel 1993 i tribunali penali internazionali per la ex Jugoslavia e per il Ruanda é stata istituita la Corte penal internazionale, nel trattato del 1998 (statuto di Roma) entrata in vigore nel 2002. La novita é che questa corte @ permanente. Essa esercita giurisdizione sulle persone fisiche che si siano macchiate dei pit gravi crimini internazionali, ma solo per gli stati contraenti (123) che hanno rimesso alla corte la competenza su questo crimine. La sua giurisdizione @ complementare alle competenti giurisdizioni nazionali: pud agire solo quando @ accertato che queste ultime non vogliono o non possono procedere. Si svolgono indagini anche su stati che non hanno ratificato lo statuto di Roma, perché anche uno stato non contraente pud dichiarare di accettare la giurisdizione della corte (Ucraina nel 2014). edu - Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta fondamentali, Firmata a Roma nel 1950 dai paesi de! Consiglio d’Europa istituisce la corte di Strasburgo (corte europea dei diritti dell’uomo). L’evoluzione del diritto internazionale ha fatto considerare questi patti come se si trattasse di vero e proprio diritto internazionale generale, nonché @ emersa la tendenza ad affermare che ormai anche le persone fisiche siano soggetti dell’ordinamento internazionale. Questo perché ogni individuo puo oggi ricorrere a organi internazionali di garanzia allo scopo di imporre a uno stato inadempiente, l'osservanza di norme pattizie a tutela dei diritti umani; e perché sono stati istituiti tribunali internazionali davanti ai quali é fatta valere la responsabilita penale individuale per alcuni crimini internazionali. Queste tendenze minano anche il concetto di sovranita nazionale andando a giustificare azioni di forza come ingerenze umanitarie. Lorganizzazione delle nazioni unite e |’uso della forza L’ONU nasce nella carta di San Francisco nel 1945, sottoscritta da 51 paesi. tentativo fallito della Societa delle nazioni (1919). stata il rilancio del Gii organi principali dell’ONU sono: - Assemblea generale, composta dai 193 stati membri delibera a maggioranza semplice e sulle questioni pil importanti a maggioranza dei due terzi; - Consiglio di sicurezza, composto da 15 membri di cui 5 permanenti, gli altri 10 eletti dall’'assemblea per due anni. E organo che ha la responsabilita principale del mantenimento della pace e della sicurezza. Decide a maggioranza di nove voti, ma tra i favorevoli ci devono essere | membri permanenti del consiglio di sicurezza, che hanno infatti dirito di veto; - Segretario generale, eletto dall’assemblea generale su raccomandazione/proposta del consiglio di sicurezza per 5 anni. Svolge funzioni di iniziativa e mediazione; - Consiglio economico e sociale, 54 membri eletti dall'assemblea generale per tre anni, promuove e coordina le iniziative economiche e sociali dellONU e delle organizzazioni ad essa collegate; - Corte internazionale di giustizia, composta da 15 giudici eletti per nove anni dall’assemblea generale e dal consiglio di sicurezza. Ha funzione di arbitrato tra gli stati membri e di consulenza degli organi ONU (non c’entra niente e non va confusa con la corte penale internazionale che é indipendente ed é nata con lo statuto di Roma). 14 4-L’ordinamento dell’Unione europea Le agenzie dell’ONU non sono veri e propri organi dellONU ma sono ad essa collegate. Alla base del'ONU c’é l'idea che uso della forza si centralizzato dando questo al solo consiglio di sicurezza. | singoli stati non possono farvi ricorso e neanche minacciarla, salvo in caso di attacco armato e necessita di difendersi e comunque solo a titolo prowvisorio fintanto che il consiglio di sicurezza non abbia preso le misure necessarie. Tuttavia, questo, cosi come prevedrebbe il capitolo VII della carta ONU non é mai stato veramente applicato, la forza rimane in capo ai singoli stati che possono delegare I'ONU nelle singole occasioni. Solo dopo il crollo sovietico si concretizz0 la possibilita di un accordo fra i 5 membri permanenti del consiglio di sicurezza su un intervento armato. Gli interventi autorizzati ebbero luogo nel golfo persico 1990-91 (per impedire la presa del Kuwait da parte dell'lrag), in Somalia 1992-93 (peace enforcement nella guerra civile). Piu frequentemente I'ONU ha portato avanti interposizioni di natura non coercitiva (operazioni di peace keeping gestite dal'ONU col consenso dello stato coinvolto). Anche Tintervento in Afghanistan venne giustificato come atto di legittima difesa dopo le torri gemelle 2001. Ne! 2003 sempre attraverso 'ONU, gli stati uniti si scontrarono contro la Francia e la Germania e la Russia ma alla fine ebbero la meglio (solo dopo 5 anni dallintervento, prima era stata considerata occupazione militare) e invasero anche Iraq. Liitalia nel’ONU e Particolo 11 L'ltalia entra nell’ONU nel 1955, l’adesione é coerente all’articolo 11 della costituzione, in base al quale: I'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa contro altri popoli (ma lo contempla come difesa, come si legge all'art.78- stato di guerra); inoltre promuove e favorisce le organizzazioni internazionali volte ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni, anche mediante le necessarie limitazioni di sovranita. Sulla base di questo I’Italia partecipa alle missioni militari all’estero, con "'ONU, hanno invece avuto aspre polemiche le missioni NATO, come quella in Kosovo nel 1999. La NATO il CONSIGLIO D'EUROPA e altre organizzazioni internazionali regionali La Nato nasce nel 1949 per contrastare l'unione sovietica ma dopo il crollo comincia anche a eseguire operazioni non art. § per esempio nel 1992 in Bosnia-Erzegovina in appoggio ai caschi blu dell’ONU. \I consiglio d’Europa (CoE) fu istituito nel 1949 e ha sede a Strasburgo e comprende 46 stati, tolta la Russia nel 2022. Serve a promuovere lo stato di diritto ei principi democratici. La CEDU é una delle convenzioni de! CoE. Di promozione della democrazia si occupa anche l'osce cioé l’organizzazione per la sicurezza e | cooperazione in europa (1975). Ma dal 1995 organizzazione permanente. Ne fanno parte 57 stati, europel, asiatici e nordamericani. Si svolgono osservazioni elettorali per verificare il livello di democrazia. Esistono pol altre organizzazioni regionali come l'oas, l'asean, saarc, Ua. Dobbiamo poi distinguere le organizzazioni regional gia citate da quelle sovranazionali, vale a dire associazioni di stati che mirano a stabilire legami di integrazione, dando vita a ordinamenti dotati, su materie individuate, del potere di adottare norme che vincolano si gli stati membri sia direttamente i loro cittadini. > unione europea. 11 G7 @ il G20 non sono organizzaziont internazionali ma incontr| istituzionalizzati. 4-L’ordinamento dell’Unione europea Dalle comunita europee all’unione europea 1951 Col trattato di Parigi, nasce la Ceca. Nel 1957 con i trattati di Roma nasce I'Euratom e la Cee. Comincia l'integrazione del mercato senza barriere doganali fra stati membri. Ne! 1965 le comunita 15 4-L’ordinamento dell’Unione europea si fusero. Via via la comunita si @ occupata di sempre pit materie dal punto di vista normativo, si @ espansa con sempre pill membri e le istituzioni si sono modificate aumentando il grado di democraticita. La corte di giustizia é passata alla sola applicazione del diritto comunitario (dal 1969) alla tutela dei diritti fondamentali. Nel 1986 l'atto unico europeo fissa l’obbiettivo de! mercato interno entro il 1992, rafforzando il parlamento, e togliendo l'unanimita da aloune decisioni del consigli. Nel 1992 dopo la riunificazione delle due Germanie fu firmato il trattato di Maastricht (TUE). > nasce I'Ue e nel 2002 nasce l’euro. La struttura organizzativa nata nel Tue é detta a tre pilastri il primo costituito da CE, Ceca, Euratom ed era disciplinato dai rispettivi trattati; il secondo dalla politica estera e sicurezza comune; il terzo dalla cooperazione della polizia e giudiziaria in materia penale. 1. Pilastro > CE commissione fiduciata dal parlamento europeo 2. Pilastro > PESC politica estera e di sicurezza comune 3. Pilastro > CGAI cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni La peculiarita stava nel fatto che non tutti i paesi volevano delegare questi poteri all’Ue e quindi si lascio il primo pilastro al metodo comunitario mentre gli altri due a quello intergovernativo. La struttura a tre pilastri é stata superata nel 2009 col trattato di Lisbona (TFUE). Grazie a questo unione europea diventa un unico soggetto dotato di personalita giuridica internazionale. Pit democraticita e trasparenza, efficienza > doppia maggioranza invece dell’unanimita, cioé una maggioranza qualificata che necessita del consenso del 55% degli stati membri e contemporaneamente il 65% della popolazione. Alle origini del trattato di Lisbona TFUE Con I'allargamento dei confini comunitari si voleva riformare I'UE attraverso una vera e propria costituzione, questa fu scritta dopo la convenzione per il futuro dell’unione europea, ma non fu mai approvata dopo che fu bocciata dalla Francia e dai Paesi Bassi. Allora si dovette percorrere la via tradizionale pattizia arrivando al trattato di Lisbona. Dopo il trattato di Lisbona l'assetto é diventato molto simile a quello che la carta bocciata prevedeva, la sostanza é la stessa, é diversa la forma, meno simile a quella statale. Le istituzioni dell’Unione europea Consiglio europeo Commissione europea Organo che compie le scelte non legislative Organo esecutivo, titolare di iniziativa fondamentali, composto dai capi del governo _legislativa. degii stati + presidente + presidente commiss. Corte di giustizia dell'unione europea Consiglio dei ministri Organo legislativo. Banca centrale europea Parlamento europeo Corte dei conti Organo legislativo. I consiglio europeo Il presidente é eletto dal consiglio a maggioranza qualificata per un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta. I presidente rappresenta I'unione all’estero, insieme al presidente della commissione e all'alto rappresentante dell’unione per gli affari esteri. II presidente del consiglio europeo presiede i lavori del consiglio europeo e ne assicura la continuita, facilita il raggiungimento del consenso e presenta dopo ogni riunione una relazione al parlamento. II consiglio europe & 16 4-L’ordinamento dell’Unione europea organo di indirizzo politico dell'UE. |! consiglio europeo decide per consenso, cioé senza votare, solo talune deliberazioni necessitano votazione. ILconsiglio dei ministri = consiglio Composto da un rappresentante per ogni membro a livello ministeriale. Ci sono vari consigli a seconda della materia: il consiglio affari generali (con i ministri esteri o affari europei); il consiglio affari esteri (ministri esteri); il Consiglio Ecofin (ministri delle finanze). All'interno del consiglio Ecofin é costituito 'eurogruppo, organo che si riunisce a titolo informale, composto dai ministri degli stati dell’eurozona. II consiglio affari esteri é presieduto dall'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza che guida la politica estera dell'unione awvalendosi di un corpo diplomatico denominato servizio europeo per l'azione esterna. La presidenza delle altre formazioni del consiglio é data a turno di sei mesi ad ogni paese. Ogni 18 mesi si ha un trio di presidenti di vari paesi che collaborano sulla base di un programma comune. II consiglio: 1. Esercita la funzione legislativa e la funzione di bilancio. 2. Definisce e coordina le politiche dell’unione. 3. Garantisce il coordinamento e la sorveglianza delle politiche economiche, adottando indirizzi di massima e rivolgendo agli stati le necessarie raccomandazioni; decide se esiste un disavanzo eccessivo, e se lo stato non provvede pud sanzionarlo e intimargli di farlo. 4. Decide su politica estera e sicurezza comune, decide sull'invio di missioni all’estero. La regola ordinaria per prendere decisioni @ la maggioranza qualificata che necesita del consenso del 55% degli stati membri (15 su 27) e contemporaneamente il 65% della popolazione. Non @ pero ammesso che tre soli stati blocchino le decisioni anche se la loro popolazione supera il 35%, cioé la seconda regola del (65%) vale solo da 4 stati contrari in su. Se perd la proposta di deliberazione non @ della commissione allora serve che si esprimano a favore il 72% degli stati (20). 1! consiglio decide all’unanimita solo qualora i trattati lo prevedano. Le sedute del consiglio sono pubbliche quando discute e vota progetti di atti legislativi. Le riunioni sono preparate da un comitato costituito dai rappresentanti permanenti degli stati membri, il Coreper. ILparlamento europeo 705 membri, la rappresentanza dei singoli stati degressivamente proporzionale rispetto alla loro popolazione, con un minimo di 6 seggi per stato e non pill di 96. | parlamentari hanno un mandato di 5 anni e sono eletti direttamente dai cittadini dell’unione con formule tutte proporzionali ma diverse da stato a stato. Le leggi elettorali sono diverse, ma sono tutte con un elettorato attivo legato alla residenza e non alla nazionalit’; quindi, un cittadino di un altro stato membro pud votare per un seggio di un altro paese membro in cui risiede. Invece, lo status giuridico dei parlamentari europei é uguale in tutti gli stati. Nel parlamento si raggruppano partiti politici, composti da non meno di 23 parlamentari eletti in almeno un quarto degli stati. | parlamentari lavorano suddivisi in venti commission. II Pe ha un suo regolamento (approvato a maggioranza dai componenti) e normalmente delibera a maggioranza dei voti espressi. Ha tre sedi: Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo. II parlamento europeo: 1. Esercita la funzione legislativa insieme al Consiglio dei ministri, non ha iniziativa, ma pud chiedere alla commissione di presentare proposte di atti legislativi. 2. Esercita la funzione di bilancio insieme al Consiglio dei ministri, approva il bilancio con una procedura legislativa speciale. 3. Esercita funzioni di indirizzo politico e funzioni consultive, elegge il presidente della commissione e ha il potere di obbligario alle dimissioni insieme alla commissione; pud istituire commissioni di inchiesta; pud rivolgere interrogazioni alla commissione e al Consiglio dei ministri; pud formulare raccomandazioni su politica estera al consiglio e all’alto rappresentante; elegge il mediatore europeo (difensore civile). 7 4-L’ordinamento dell’Unione europea La commissione europea Composta da un membro per stato, il presidente della commissione viene nominato dal consiglio europeo ¢ poi eletto dal parlamento europeo a maggioranza dei membri. II consiglio, d'intesa con il neoeletto presidente, individua i candidati commissari in base alle proposte degli stati, le commissioni del parlamento li esaminano e in caso impediscono la candidatura. La commissione ha una responsabilité collettiva di fronte al parlamento che con la mozione di censura (a maggioranza dei due terzi dei voti, purché corrispondenti alla maggioranza dei membri) puo far dimettere la commissione. II presidente decide lorganizzazione interna, ripartisce gli incarichi e nomina i vicepresidenti tra i commissari, pud obbligare alle dimissioni un qualsiasi commissario. La commissione é indipendente dai governi statali. La commissione: 1. E unica ad avere iniziativa legistativa; presenta il programma legislativo annuale; dispone di poteri normativi delegati e di esecuzione. Presenta il progetto di bilancio annuale dell'unione e gli da esecuzione. Vigila sull'applicazione del diritto dell'unione: se uno stato non adempie ai suoi obblighi la commissione pud intervenire mediante la procedura di infrazione 4. Rivolge avertimenti agli stati membri ai fini del coordinamento delle politiche economiche; sorveglia la situazione di bilancio in ciascuno stato e pud proporre al consiglio europeo una procedura per disavanzo eccessivo. en La corte di giustizia composta da un giudice per stato piu 11 avvocati generali. Sono tutti nominati dai governi per 6 anni, i giudici eleggono tra loro il presidente. La corte con sede in Lussemburgo ha un proprio statuto e regolamento. Il compito della corte é assicurare il rispetto del diritto nelP’interpretazione e nell’applicazione dei trattati. Essa giudica le controversie: - Tra stati membri; - Tra unione e uno stato membro; - Tra istituzione dell'unione; - Tra persone fisiche o giuridiche e 'unione Si trata in particolare dei ricorsi per inadempimento contro le infrazioni compiute dagli stati membri e dei ricorsi di annullamento contro gli atti adottati dalle istituzioni dell'unione in violazione dei trattati. La corte di giustizia si pronuncia in via pregiudiziale, cioé prima che le norme dell'unione trovino applicazione in un proceso. II tribunale di uno stato membro, se @ giudice di ultima istanza (per cui non vi é appello), deve rivolgersi alla corte. La corte di giustizia attraverso i suo lavoro ha contribuito allo sviluppo dell'integrazione europea portando avanti il primato del diritto comunitario, l'efficacia diretta e i diritti fondamentali. Per le persone fisiche o giuridiche (non per ricorsi di stati o istituzioni) alla corte si affianca il tribunale. II tribunale € composto da due giudici per stato e le sue decisioni sono impugnabili davanti alla corte solo per questioni di legittimita, La banca centrale europea E dotata di personalita giuridica propria ed @ indipendente dalle altre istituzioni e dai governi, ha anche poteri normativi. Ha sede a Francoforte e il presidente é nominato per 8 anni, con mandato rinnovabile, dal consiglio europeo a maggioranza qualificata, insieme agli altri 5 membri del comitato esecutivo (membri a loro volta del comitato direttivo insieme ai governatori delle banche nazionali). La BCE ha un ruolo fondamentale in politica monetaria ed @ l'unica ad avere l’esclusivo diritto di autorizzare V'emissione di banconote in euro allinterno del'unione. Il suo compito principale é il controllo dei prezzi alla ricerca di stabilitA. 18 4-L’ordinamento dell’Unione europea La Corte dei conti Composta da un membro per stato, nominati per sei anni dal consiglio. La sua funzione @ assicurare il controllo dei conti attraverso l’esame delle entrate e delle spese dell'unione. la corte controlla la legittimita e la regolarita di ogni entrata e spesa e accerta la sana gestione finanziaria. Casi sospetti di frode 0 corruzione sono segnalati all'ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). Il primo composto da rappresentanti delle categorie economiche e produttive, il secondo composto da rappresentanti degli enti regionali e locali, i loro membri fino a 350 son eletti dal consiglio. | fondamenti dell’Unione europea I sistema delle fonti si basa sui trattati che costituiscono le fonti originarie del diritto dell'unione; e poi sulle norme adottate dalle istituzioni dell’unione, secondo i procedimenti di produzione giuridica disciplinati dagli stessi trattati > fonti derivate. Le fonti derivate devono essere compatibili con i trattati sia sotto il profilo formale che sostanziale. Le fonti originarie dell’Unione europea II TUE e il TFUE sono i due trattati principali che danno valori, obbiettivi e principi all’unione. Fra quest il rispetto dei diritti umani, delle minoranze, della liberta, democrazia, eguaglianza, stato di diritto. Valori dell’'Unione II rispetto dei valor sopra elencati costituisce un requisito indispensabile per l’adesione di nuovi stati all’ unione. Il TUE prevede un meccanismo di salvaguardia sia preventivo che sanzionatorio: esso permette al consiglio, su proposta di un terzo degli stati, del parlamento, o della commissione, di rivolgere un avertimento ad uno stato in cui si constati /'evidente rischio di violazione grave dei valori dell’unione; poi qualora la violazione effettivamente si verifichi e si protragga nel tempo (lo deve accertare il consiglio europeo all’unanimita), il consiglio pud decidere di sospendere alcuni diritti dello stato (compreso il diritto di voto nel consiglio). Cittadinanza dell'Unione Non sostituisce ma si aggiunge alla cittadinanza nazionale ed é riconosciuta di diritto a tutti cittadini dei paesi membri. La cittadinanza europea conferisce: - ildiritto di circolare e soggiomare liberamente nel territorio degli stati membri; - l’elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali ed europee nello stato in cul si risiede; - il diritto alla tutela da parte delle autorita diplomatiche di un qualsiasi paese Ue quando quello di cui é cittadino non ha rappresentanza; - ildiritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e di ricorrere al mediatore europeo. - II diritto di iniziativa: un milione di cittadini di almeno un quarto degli stati, pud esattamente come il Pe richiedere che la Commissione presenti una proposta di un atto legislativo. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea Al pari dei trattati quali fonti originarie si colloca la Carta dei diritti fondamentali, il TUE le conferisce questo rango. La Carta contiene un ampio catalogo di diritti attinenti a: dignita della persona; libert&; eguaglianza; solidarieta; cittadinanza; giustizia. Tutti i diritti ad eccezione di quelli direttamente connessi con la cittadinanza europea (corrispondenti ai diritti previsti nel TFUE), sono riconosciuti alla persona senza distinzione tra cittadini Ue e non. Le competenze dell’Unione 19 4-L’ordinamento dell’Unione europea Secondo il principio! di/attribUziON®, Unione esercita solo le competenze che gli stati membri hanno ad essa attribuito con i trattati; tutto il resto, rimane agli stati, ai quali appartiene. Le competenze attribuite all’Unione sono di tre tipi: 1. Competenze esclusive, nei settori in cui solo I'Unione puo legiferare; 2. Competenze concorrenti, nei settori in cui entrambi possono legiferare, ma gli stati possono solo se I'Unione non l'abbia ancora fatto o abbia deciso di non farlo; 3. Competenze complementari, nei settori in cui 'Unione pud soltanto sostenere, coordinare © completare l'azione degli stati. L'Unione esercita le competenze che le spettano applicando due principl: Principio di sussidiarieta Lunione, nei settori che non sono di sua esclusiva competenza, interviene solo se e in quanto i suoi obbiettivi non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli stati e possono invece essere meglio conseguiti a livello europeo. Il Tue assegna ai parlamenti nazionali il compito di vigilare sul rispetto di questo principio. Principio di proporzionalita L'azione dell'Unione non deve andare al di la di quanto necessario al conseguimento dei suoi obbiettivi. |! Tue disciplina anche la competenza in materia di politica estera e di sicurezza comune (Pesc), accanto a questa materia si pian piano integrata la cooperazione giudiziaria in materia penale e la cooperazione di polizia. Attraverso il riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie, il rawicinamento delle norme penali, l'attivita é svolta dall’Europol (ufficio europeo di polizia) e dall’Eurojust (unit di cooperazione giudiziaria). Nei settori di non esclusiva competenza dell'Unione i trattati prevedono la possibilita di instaurare una cooperazione rafforzata tra una parte degli stati membri, con almeno nove stati, se il Consiglio l'autorizza con decisione a maggioranza qualificata e previa approvazione del Pe. Cooperazioni rafforzate ad oggi approvate riguardano il brevetto europeo, le imposte sulle transazioni finanziarie e il divorzio. Grazie alla cooperazione rafforzata @ stata istituita la procura europea, con il compito di perseguire davanti agli organi giurisdizionali degli stati membri gli autori di reati lesivi degli interessi finanziari dell’'Unione. Rev ne rattati II TUE prevede una procedura ordinaria e una procedura semplificata. La procedura ordinaria attribuisce a qualsiasi stato membro, al Pe e alla Commissione liniziativa di revisione, da presentare al Consiglio che a sua volta la trasmette al Consiglio europeo. Se quest’ ultimo decide favorevolmente (a maggioranza semplice), convoca una convenzione formata da rappresentanti dei parlamenti nazionali, dei capi di stato o di governo, del Pe e della Commissione. La convenzione non vota, ma adotta per consenso una raccomandazione che sottopone a una conferenza dei rappresentanti dei governi degli stati membri, la quale si pronuncia a sua volta all’unanimita. Le modifiche eventualmente decise entrano in vigore solo dopo essere state ratificate da tutti gli stati. La procedura semplificata si pud utilizzare solo se le modifiche riguardano esclusivamente la parte III del TFUE (politiche sull'Unione e azioni interne). Questa procedura evita sia la convenzione che la conferenza intergovernativa, ma il consiglio europeo deve esprimersi all'unanimita e gli stati devono comunque tutti approvare la revisione. 20 4-L’ordinamento dell’Unione europea Fonti derivate dell’Unione TIPOLOGIA DEGLI ATT! GIURIDICI DELL'UNIONE (ART. 288 TFUE) Regolamento Direttiva Decisione Raccomandazione eparere ‘Atto di portata generale, Ato che vincola lo stato Atto obbligatorio in tuttii Atti non vincolanti, che ‘obbligatorio in tutti i suoi_membro per quanto riguar-suoielementi, masedesigna non fanno sorgere nei de- elementi e direttamente dail risultato da raggiunge- i destinatari soltanto nei _stinatari diritti o obblighi. applicabile in ciascuno re, salvarestando la compe- _confronti di quest. degli stati membri tenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mez Il diritto derivato dell'Unione previsto dal TFUE: Atti vincolanti: | REGOLAMENTI Sono vere e pro} i" dell ossono avere come destinatari persone fisiche 0 giuridiche, soggetti pubblici o privati. Non vi é necesita di recepimento: le autorita nazionali (giudici, amministrazioni) li applicano appunto direttamente, anche al posto delle norme interne incompatibili. Entrano in vigore 20 gg dopo la pubblicazione. LE DIRETTIVE La corte di giustizia ha stabilito che, qualora il termine per attuarle fosse inutilmente scaduto e si tratti di disposizioni incondizionate, sufficientemente chiare e precise, che attribuiscono situazioni soggettive di vantaggio, le direttive sono direttamente efficaci: per cui e singole persone possono invocarle davanti al giudice nazionale e lo stato non puo vanificarne gli effetti diretti con il proprio. inadempimento. LE DECISION! Sono atti vincolanti e obbligator in tutti i loro elementi, ma sono atti a portata individuale cioé sono. Vatto tipico attraverso il quale le istituzioni europee disciplinano casi particolari, quindi, hanno un destinatario ad esempio stato membro, persone fisiche o giuridiche. Atti non vincolanti: LE RACCOMANDAZIONI E | PARERI Hanno valenza di indirizzo politico e non fanno sorgere né diritti né obblighi nei confronti dei destinatari. Gli atti giuridici del'Unione si distinguono a loro volta in: Atti legislativi Sono tutti gli atti, che siano regolamenti, direttive 0 decisioni, adottati mediante procedura legislativa (ordinaria o speciale). Atti delegati Atti adottati dalla Commissione sulla base di una delega in un atto legislativo, ma solo per integrare © modificare suoi elementi non essenziali, previa delimitazione di obbiettivi, contenuto, portata e durata della delega. 21 4-L’ordinamento dell’Unione europea Atti di esecuzione Atti previsti da atti legislativi quando l’esigenza di uniformita suggerisce che non siano gli stati membri ad adottare tutte le misure necessarie per la loro esecuzione, ma sia la Commissione a farlo, previo controllo degli stati. Procedure volte alla formazione degli atti legislativi Procedura ordinaria Si fonda sulla competenza paritaria di Parlamento e Consiglio, sempre su proposta della Commissione. Si parla di adozione congiunta di un regolamento, di una direttiva o di una decisione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. La procedura ordinaria prevede il seguente iter: 1. Presentazione da parte della Commissione di una proposta al Parlamento e al Consiglio. 2. Prima lettura da parte del Parlamento e trasmissione al Consiglio. 3. Prima lettura da parte del consiglio, con approvazione dello stesso testo trasmesso dal Pe e adozione dell’atto oppure approvazione di emendamenti e trasmissione al Pe; il Consiglio deve spiegare i motivi delle sue scelte e la Commissione illustra la sua posizione al Pe. 4, Seconda lettura da parte del Pe entro tre mesi: se il Pe approva il testo de! Consiglio o se non si pronuncia, |’atto é adottato nella versione de! Consiglio; se il Pe lo respinge, l'iter dell’atto proposto si interrompe; se il Pe approva emendamenti a maggioranza dei suoi component, il testo torna al Consiglio e anche in questo caso la Commissione illustra la sua posizione. 5. Seconda lettura da parte del Consiglio entro tre mesi: se il Consiglio approva gli emendamenti del Parlamento a maggioranza qualificata (ma all’unanimita se la Commissione si @ espressa contro, il testo é adottato); se non li approva viene convocato un comitato di conciliazione. 6. Coneiliazione da parte di un comitato paritetico Consiglio-Parlamento; ai suoi lavori partecipa la Commissione col compito di fare da mediatore; il comitato deve raggiungere un accordo se un progetto comune entro sei settimane, se non lo fa, I'atto non é adottato. 7. Se il comitato di conciliazione ha approvato un progetto comune, terza lettura da parte del Consiglio e del Pe, i quali hanno altre sei settimane per pronunciarsi sul testo dell’accordo senza ulteriori modifiche (a maggioranza semplice del parlamento, a maggioranza qualificata del consiglio); in mancanza di una decisione, 'atto non é adottato. Procedure legislative speci - Adozione da parte del Parlamento con la partecipazione del Consiglio - Adozione da parte del Consiglio con la partecipazione del Parlamento Nella maggior parte dei casi le procedure speciali prevedono che l'atto sia adottato dal consiglio previa consultazione oppure previa approvazione del Parlamento. Inoltre, il TUE prevede che il Consiglio europeo possa disporre (con voto unanime e con l'approvazione del Pe) che il Consiglio dei ministri possa decidere a maggioranza qualificata anche nelle decisioni che secondo i trattati richiederebbero l'unanimita (eccetto per la difesa). 22 5-Le fonti del diritto II Consiglio europeo pud anche disporre tramite le clausole passerella di usare la procedura ordinaria quando i trattati richiederebbero una procedura legislativa speciale, a condizione che nessun parlamento nazionale notifichi la sua opposizione entro sei mesi. Gli atti legislativi devono esser motivate firmati dal presidente del Parlamento e il presidente del Consiglio dei ministri (solo dall'uno o dall'altro se adottati con procedura speciale) e sono pubblicati in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nelle 24 lingue ufficiali. Gli atti entrano in vigore il giomo definito dall'atto stesso, o in mancanza il ventesimo giorno dalla pubblicazione. Lordinamento dell’Unione riconosce anche fonti non scritte quali i principi generali del diritto del’'Unione enucleati dalla giurisprudenza della Corte di giustizia, tra quali emergono i diritti fondamentali della Gedu e quelli risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli stati membri. Inoltre, "Unione pud concludere accordi internazionali con paesi terzi o con organizzazioni internazionali, tali accordi vincolano I'Unione e gli stati membri. 5 — Le fonti del diritto Sono fonti del diritto i fatti o gli atti che ordinamento giuridico abilita a produrre norme giuridiche. Le norme giuridiche sono caratterizzate da generalita (sono cioé riferite a una pluralita indistinta di soggetti) e astrattezza (cioé non si rifanno a casi concreti ma prevedono una regola ripetibile, se A allora B). Fonti di produzione Sono fonti di produzione del diritto oggettivo que’ fatti o quegli atti ai quali 'ordinamento attribuisce la capacit& di produrre norme giuridiche che esso riconosce come proprie. Fonti sulla produzione Quelle norme che disciplinano i modi di produzione del diritto oggettivo, individuando i soggetti titolari di potere normativo, i procedimenti di formazione, gli atti prodotti. Infatti, sono fonti di produzione solo gli atti normativi posti nel rispetto delle fonti sulla produzione. Fonti fatto Le fonti fatto sono consuetudini, sono fonti non scritte che nascono da comportamenti sociali. Fonti atto Font scritte che prendono forma in un atto giuridico in esito ad un procedimento decisionale ben disciplinato. Alle fonti sulla produzione é affidata inoltre la funzione di individuare i modi per far giungere a conoscenza i destinatari delle nuove norme prodotte > fonti di cognizione. Quali soggetti concorrono a produrre diritto Nello stato liberale la legge del parlamento era la fonte primaria, il Re, invece, poteva esercitare un potere normativo pil limitato, nel rispetto e in esecuzione della legge del parlamento, in forma di regolamento. Nello stato liberaldemocratico si scritta una costituzione quale atto supremo dell’ordinamento giuridico. La costituzione ha modificato la distribuzione sia verticale che orizzontale del potere di produrre norme giuridiche. Verticalmente portando a questo: 23 5-Le fonti del diritto COSTITUZIONE E LEGGI COSTITUZIONALI (art. 138) LEGGI ORDINARIE E ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE (artt. 70 e 76 ¢ 77 @ 117) REGOLAMENT! GOVERNATIV! (art. 87.5 e 117.6) Orizzontalmente ampliando il numero di soggetti che possono concorrere a produrre diritto: a. Attraverso l'attribuzione di potest& normative a enti regionali e locali che costituiscono la repubblica (art. 114 e 117). b. Inragione dell'apertura all’ordinamento internazionale, consentendo I'ingresso nel nostro ordinamento di norme prodotte da quello internazionale o derivanti da ordinamenti sovranazionali come I'Ue (artt. 10 e 11). c. In ragione del pluralismo sociale ¢ culturale, nella disciplina tra stato e chiesa cattolica e tra stato e altre confessioni religiose (artt. 7 ¢ 8). Lapertura a nuovi soggetti della potesta normativa rende necessaria l'esigenza di assicurare la coerenza sistematica dell’ordinamento giuridico e rende insufficient i tradizionali criteri utiizzati per ordinare la complessita del sistema delle fonti. Per questo accanto ai tradizionali criteri gerarchico e cronologico nasce il criterio della competenza. La costituzione come fonte sulle fonti La costituzione oltre a essere una fonte del diritto é la massima fonte sulle fonti, cioé individua e regola i processi di produzione del diritto: - Quelli che permettono di produrre norme di rango costituzionale Come le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi costituzionali art. 138; e gli statuti delle regioni speciali art. 116. - Quelli che permettono di produrre norme di rango primario Come le leggi ordinarie dello Stato artt. 70 e 117; i decreti legislativi art. 76 e i decreti legge art. 77; i regolamenti parlamentari art. 64; gli statuti delle regioni ordinarie art. 123; le leggi regionali art. 117 ¢ 121. 1. Cioé non sono configurabili come atti di fonte primaria altri al di la di quelli espressamente previsti dalla costituzione. La costituzione individua tassativamente il catalogo delle fonti primarie e lascia le parti non essenziali della disciplina dei procedimenti di formazione di queste ad altre fonti come i regolamenti parlamentari e quelli regionali di ciascuna regione. 2. Ciascun atto normative non pud disporre di una forza maggiore di quella che la costituzione gli attribuisce. Nel senso che un atto legislativo non puo attribuire ad altri atti la propria stessa forza normativa, per fare cid servirebbe una revisione costituzionale. Solo la costituzione ha il potere di dare un certo rango ad un atto. La forza di legge o valore di legge @ riconosciuta agli atti primari (eccetto i regolamenti parlamentari). Non riguarda il contenuto dell’atto ma la sua forma. 24 5-Le fonti del diritto La forza o efficacia pud essere attiva e passiva: Forza attiva Capacita di produrre nuove norme e innovare l’ordinamento, cio® capacita di abrogare o modificare atti fonte dello stesso rango (0 di rango inferiore). Forza passin Capacita di resistere all'innovazione portata da fonti diverse, cioe capacita di resistere all'abrogazione o modifica da parte di atti che non siano dotati della medesima forza. La legge del Parlamento ha forza attiva perché é capace di modificare o abrogare precedent atti legislativi e ha forza passiva perché non pud essere modificata o abrogata da successivi regolamenti governativi. Il concetto di forza di legge, implicando che a una certa forma corrisponda una certa forza, presuppone che Il sistema delle fonti sia ordinabile secondo una scala gerarchica. Ma quando si verifica una dissociazione fra forma dell'atto e la forza ad esso attribuita, il criterio della gerarchia viene sostituito con quello della competenza > fonti legislative specializzate. Per gli atti secondari il sistema delle fonti del diritto & un sistema aperto, Perché lindividuazione degli atti fonte secondari é lasciata ai titolari di potere normativo primario, é la legge ordinaria che individua quali sono gli atti secondari, sia pure nei limiti costituzionali. L’esercizio del potere normativo, infatti, deve sottoporsi al principio di legalita, cioé deve fondarsi su una previa norma di legge. Unita, coerenza e completezza dell’ordinamento Unita Tutte le norme trovano nella Costituzione il proprio fondamento e la propria legittimazione. Coerenza C’e coerenza se non ci sono contraddizioni tra le parti che compongono l'ordinamento (fonti e norme). Cio se non ci sono antinomie, cioé contrasti tra norme per cui l'osservanza di una comporta I’inosservanza dell’altra. Completezza C’ completezza se non ci sono lacune o vuoti normativi, cio’ casi non previsti dal diritto positive. Lordinamento predispone determinati rimedi che permettono all’interprete di rinvenire la norma applicabile al caso concreto, anche quando sembri mancare qualsiasi disciplina giuridica. | criteri per ordinare le fonti del diritto CRITERIO GERARCHICO Lidea é che le fonti dell’ordinamento giuridico siano ordinabili secondo una piramide. Nel contrasto. fra fonti non pariordinate, prevale quella superiore. Principi supremi, anche il testo della costituzione é tenuto a rispettarli Fonti costituzionali (costituzione e leggi costituzionall) Fonti primarie (leggi statali e regionali, atti del governo con forza di legge, referendum abrogativi) 25 5-Le fonti del diritto Fonti secondarie (regolamenti governativi, ministerial, regionali e degli enti locall) Fonti terziarie (consuetudini) Se il parlamento decidesse di modificare la costituzione violando i principi supremi, la corte potrebbe fermare la revisione, Nell'applicare la norma sovraordinata, la norma sottordinata non si considera abrogata, ma invalida, ossia viziata per non aver rispettato 'ordine gerarchico delle fonti. > patologico. Come tale deve essere eliminata dall’ordinamento giuridico mediante l'annullamento ad opera dei competenti organi giurisdizionali: se una legge (0 un atto avente forza di legge) si pone in contrasto con la costituzione allora la legge é illegittima e viene annullata dalla Corte costituzionale; se un regolamento si pone in contrasto con la legge, il regolamento ¢ illegittimo viene annullato dal giudice amministrativo. L’invalidita, determinando 'eliminazione dell'atto, a differenza dell'abrogazione, gli fa perdere ogni efficacia, non solo per il futuro ma anche per il passato, non solo ex nunc (da ora), ma anche ex tunc (da allora), (sono comunque esclusi i rapporti esauriti). CRITERIO DELLA COMPETENZA II criterio dice che a prevalere sia la fonte competente, cio8 quella fonte che I'ordinamento costituzionale vuole che sia competente a disciplinare una materia o a adottare una certa regola. La competenza é riferita o all’ambito territoriale nel quale ’atto normativo é destinato a operare 0 alla materia, cio@ al particolare oggetto disciplinato. In questi casi le antinomie si risolvono dando prevalenza alla norma posta dalla fonte competente a disciplinare in quell’ambito territoriale o in quella materia. Tutte le norme provenienti da fonti non competenti sono invalide e quindi devono essere eliminate tramite Pannullamento dall’ordinamento. > patologico I regolamenti pariamentari sono fonti di rango primario, di pari grado rispetto alla legge. Che succede se si verifica un’antinomia tra regolamento pariamentare e legge ordinaria? Si utiliza il ctiterio di competenza, se una legge pretendesse di organizzare una camera, ecco che il regolamento essendo esso competente prevarrebbe su quella legge. Nell’esempio fatto la costituzione ci dice che l'organizzazione delle camere deve essere disciplinata dai regolamenti parlamentari. Allo stesso modo fra | contrasti fra legge regionale e legge statale, si utlizza il criterio della competenza, la costituzione dice a cosa sono competent queste fonti. Devo sempre cercare la competenza in una fonte superiore, cloé su una legge ordinaria alla costituzione. CRITERIO CRONOLOGICO Si applica quando l’antinomia avviene tra fonti dello stesso rango gerarchico (fonti pariordinate) e quando lordinamento non stabilisce loro un certo riparto di competenze. In base al criterio cronologico prevale la fonte successiva rispetto alla fonte precedente. Se il parlamento adotta una legge che contrasta con un precedente decreto legge, la legge prevale perché successiva, dato che sono entrambe fonti primarie, senza un riparto di competenza Questa prevalenza non si gioca sul piano della validita, ma solo sul piano dell’efficacia. La norma precedente non viene annullata ma abrogata. Questo non é un fenomeno patologico ma del tutto fisiologico. L’abrogazione non elimina la legge precedente ma ne comprime gli effetti solo fino alla pubblicazione della successiva. Cioé non viene retroattivamente cancellata, rimane vigente fino alla data in cui ha preso efficacia la successiva, e per questo si sara giudicati con quella vigente al momento di commissione del reato 0 illecito. 26

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