TEMA 3: L’ITALIA IN UNA SOCIETÀ IN EVOLUZIONE
PARTE 1: L’IMPATTO DELL’IMMIGRAZIONE
L’impatto positivo dell’immigrazione in Italia:
- Il contributo di immigrati e migranti all’economia e alla cultura
I problemi della migrazione in Italia:
- Marginalizzazione e alienazione
- integrazione; impatto dell’emigrazione
Il divario Nord/Sud:
- Spostamenti tra Nord e Sud
- il ruolo delle industrie italian
- le differenze socio-culturalI
- la criminalità
LE IMPRESE DEGLI IMMIGRATI
Ben 500 mila le imprese degli immigrati: crescono soltanto
loro
Trattenga per bene il respiro chi si ostina ancora a pensare che gli
immigrati siano solo e soltanto quei poveri disperati che arrivano in
Italia sui barconi, e che poi trovano assai duro inserirsi nella nostra
società. O chi giura che l’integrazione sia impossibile, con persone
che vengono da certi paesi e da certe religioni. Sono ormai una città
grande come Genova gli stranieri venuti in Italia non soltanto per
trovare lavoro, ma anche per crearlo: 477 mila imprese alla fine del
2012 erano guidate da stranieri, secondo i dati da poco diffusi da
Unioncamere.
Immigrati più integrati che mai, perché per mettere in piedi
un’azienda bisogna sapere destreggiarsi assai bene nei meandri dei
passaggi burocratici italiani. Ed entusiasti: per fare impresa bisogna
infatti credere nel futuro. Se lo scorso anno il sistema delle imprese
italiane numericamente è cresciuto, anche se di sole 19 mila unità, lo
si deve esclusivamente a loro. Per le imprese individuali il paese
leader è il Marocco, con 58 mila 555 titolari, seguito da Cina (42.700)
e Albania (30.475). Ormai l’8 per cento delle imprese è detenuto da
stranieri, mentre in Toscana e Liguria superiamo il 10 per cento.
Nell’80 per cento dei casi si tratta di imprese individuali, certamente,
ma le società di capitale sono già 46 mila, più dei posti dello Juventus
Stadium e 8 mila le cooperative. La multietnicità avanza anche nei
settori dove meno te lo aspetteresti.
1
Immigrati, il futuro è in Cina e Giappone
Parlano romeno, albanese, arabo e cinese. Costituiscono un decimo
della forza lavoro del nostro Paese, pagano 7 miliardi di contribuiti
pensionistici, gestiscono 228 mila imprese, ma non sono impermeabili
alla crisi. Eccoli i "nuovi italiani": cinque milioni e mezzo tra regolari e
non. A fotografarli è il Dossier Caritas/Migrantes 2011 giunto
quest'anno alla XXI edizione: una sorta di Bibbia laica per chiunque si
occupi d'immigrazione in Italia. Centinaia di pagine e tabelle, che si
aprono con una notizia: "La Cina diventerà il massimo sbocco per i
flussi migratori internazionali, insieme al Giappone, alla Corea del Sud
e ad altri Paesi asiatici".
Mezzo milione di irregolari. A livello mondiale i migranti sono arrivati a
214 milioni. E in Italia? Al 31 dicembre 2010, su 60.626.442 residenti
nel nostro Paese, sono 4.570.317 gli stranieri (per il 51,8% donne) e
rappresentano il 7,5%. Nell'ultimo anno l'aumento netto, nonostante
la crisi, è stato di 335.258 persone … . Non è tutto: agli stranieri
residenti, secondo la stima del Dossier, bisogna aggiungere oltre 400
mila persone regolarmente presenti ma non ancora registrate in
anagrafe, per una stima totale di 4 milioni e 968 mila persone. A
questi andrebbe infine sommato il mezzo milione di immigrati
irregolari che vive in Italia. Dove vivono i migranti? Nord Ovest il
35,0%; Nord Est 26,3%; Centro 25,2%; Sud e Isole 13,5%.
Il ”tesoro" degli immigrati. Il Dossier ricorda che il sistema delle
pensioni italiano si regge grazie agli oltre sette miliardi annui di
contributi pagati dagli immigrati. Non solo. Il saldo tra i loro
versamenti e le spese pubbliche a loro favore è ampiamente positivo:
1,5 miliardi di euro. I lavoratori stranieri costituiscono un decimo della
forza lavoro ma, in seguito alla crisi, rappresentano un quinto dei
disoccupati. Se agli immigrati si aggiungono poi i flussi di turisti, sono
200 mila gli arrivi giornalieri dall'estero, che in un anno assicurano
all'Italia entrate valutarie per oltre 29 miliardi di euro (Banca d'Italia).
Stando all'Istat, infine, a metà secolo gli stranieri in Italia potranno
essere 12,4 milioni,
Leggi l’articolo e rispondi alle domande:
1. Chi ha scritto il rapporto su cui è basato l’articolo?
2. Qual è la conclusione fondamentale del rapporto?
3. Spiega che cosa rappresentano queste cifre:
a) 4.570.317 (Esempio: il numero di stranieri residenti in Italia )
2
b) 51,8%
c) 335.258
d) mezzo milione
e) 35,0%;
f) 200 mila
g) 12,4 milioni
4. Che cosa fanno di positivo gli immigrati in Italia?
5. Come sono stati colpiti dalla crisi economica?
6. Qual è il valore del turismo per il Paese?
PROSPETTIVE DI INTEGRAZIONE
Da varie indagini condotte nel 2010 risulta che la maggior parte degli
immigrati si trova bene o abbastanza bene in Italia, ma questo
sentimento si attenua nel tempo a seguito della delusione mano a
mano maturata rispetto alle proprie aspettative. Un crescente numero
di giovani immigrati, così come avviene tra gli italiani, finisce con
l’essere incentivato a ipotizzare il proprio trasferimento all’estero. Gli
aspetti che agli immigrati piacciono dell’Italia sono la generosità, la
solidarietà, la qualità di alcuni servizi, la libertà, il clima e le
opportunità formative. Pesano negativamente, invece, la burocrazia, i
prezzi alti, le discriminazioni e il difficile riconoscimento dei titoli di
studio.
Trova un altro modo di dire:
a) ma questo sentimento si attenua nel tempo
b) finisce con l’essere incentivato a ipotizzare il proprio trasferimento
all’estero
c) Pesano negativamente
Gli immigrati sono propensi a frequentare gli italiani e hanno anche
voluto festeggiare i 150 anni della nostra storia unitaria, mostrando
un sincero interesse a sentirsi parte viva del Paese e ad essere
riconosciuti come nuovi cittadini; tuttavia, con grande realismo
sintetizzano in due termini ciò che li preoccupa: “permesso di
soggiorno” e “razzismo”, cioè la mancata garanzia di un inserimento
3
stabile e di una solida prospettiva interculturale basata sulle pari
opportunità.
d) sono propensi a
e) la mancata garanzia di un inserimento stabile
Nel 2010 l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ha registrato
766 segnalazioni, delle quali 540 sono state ritenute pertinenti. Il
principale ambito di discriminazione è stato quello dei mass media,
dove la rete internet, anziché accreditarsi come ambito di
partecipazione democratica, spesso ha favorito la diffusione del
razzismo. Le discriminazioni sono ricorrenti anche nella vita pubblica,
nei servizi pubblici e nel lavoro. È ancora difficile per molti italiani
ragionare in termini di pari opportunità e pensare che, nel futuro, una
donna ucraina possa essere medico o un manovale romeno
ingegnere.
f) anziché accreditarsi come ambito di partecipazione democratica
g) Le discriminazioni sono ricorrenti
Sulla via dell’integrazione, la criminalità è stata sempre d’ostacolo,
ma il Dossier, che più volte ha condotto ricerche statistiche il cui
risultato dissuade dall’equiparare immigrazione e delinquenza,
sottolinea l’importanza della prevenzione e mostra come la fruizione
di dignitose condizioni abitative e il fatto di vivere con la famiglia
siano fattori che attenuano l’esposizione al rischio di devianza.
h) la fruizione di dignitose condizioni abitative
Le norme sul contrasto dei flussi irregolari devono essere completate,
da una parte, con l’attenzione ai richiedenti asilo e alle persone
bisognose di protezione internazionale e, dall’altra, con l’attenzione
all’inserimento degli immigrati già residenti.
i) Riscrivere la frase intera in parole tue
Gli immigrati in Italia producono il 9% del Pil, più di Croazia e
Ungheria
2,4 milioni di occupati immigrati in Italia nel 2016 hanno prodotto 130
miliardi di valore aggiunto (8,9% del Pil, il prodotto interno lordo). 130
miliardi significa che, se fossero uno stato a sé, sarebbero la 17a
economia europea. Si lascerebbero alle spalle Ungheria, Slovacchia e
Croazia.
4
Paragrafo 1 ……….
Un contributo importante è arrivato dalle imprese condotte da
immigrati, che continuano a crescere e a produrre valore aggiunto.
Negli ultimi cinque anni, infatti, mentre le imprese italiane sono
diminuite del 2,7%, quelle straniere hanno registrato un aumento del
25,8% raggiungendo quota 570 mila (9,4% sul totale). In forte
crescita gli imprenditori del Bangladesh, anche se il primato per gli
imprenditori stranieri è del Marocco (11%) e della Cina (10%).
Paragrafo 2 ………
I lavoratori immigrati versano 11,5 miliardi di contributi e
garantiscono un saldo positivo per le casse Inps. L’Italia è sempre più
anziana. Siamo a sette nascite contro 11 morti ogni mille abitanti.
Senza trascurare il fatto che gli immigrati garantiscono forza lavoro
indispensabile in molti settori.
Paragrafo 3 …….
Non è un’occupazione in concorrenza con quella italiana ma
un’occupazione “complementare”. Tra gli immigrati, solo l'11% è
laureato, mentre tra i giovani italiani questa quota raggiunge il 31%.
Anche per questo alcune professioni sono a conduzione
prevalentemente straniera: il 74% dei lavoratori domestici è straniero,
così come oltre il 56% delle “badanti” ed il 52% dei venditori
ambulanti.
Paragrafo 4 ……..
In Italia l’immigrazione è cresciuta negli ultimi venticinque anni: nel
1991 era inferiore all’1% della popolazione, mentre nel 2016 gli
immigrati regolari in Italia sono 5 milioni. Le nazionalità più numerose
sono Romania, Albania e Marocco. Gli immigrati attraverso le somme
che rimandano in patria generano un flusso economico più
consistente degli aiuti pubblici allo sviluppo investiti dall’Italia nel
2016.
Scegli il titolo dei 4 paragrafi:
a) Oltre cinque miliardi le rimesse
b) Il contributo alla sostenibilità del sistema previdenziale
c) La spinta delle imprese condotte da immigrati
d) Italiani e stranieri fanno lavori diversi
5
Rispondi alle domande in italiano:
a) Quale dato fondamentale suggerisce che il contributo economico
degli immigrati è importante?
……………………………………………………………………………………….
b) Qual è la tendenza rispetto alle imprese degli immigrati? Al rialzo o
al ribasso?
……………………………………………………………………………………….
c) Da quale paese vengono più imprenditori immigrati?
……………………………………………………………………………………….
d) Perché, secondo l’articolo è importante che i contributi degli
immigrati rappresentano un saldo positivo per le casse Inps.?
……………………………………………………………………………………….
e) Secondo l’articolo, qual è la ragione principale per cui gli immigrati
e gli italiani fanno lavori diversi?
……………………………………………………………………………………….
f) Che cosa fanno tanti immigrati con i soldi che guadagnano?
……………………………………………………………………………………….
Staffetta d’oro, come sono diventate italiane le 4 campionesse
dei Giochi del Mediterraneo
Ci sono barriere culturali e stereotipi che solo lo sport può superare.
In una fase in cui l’Italia propone la chiusura dei porti per le navi delle
ong che soccorrono i migranti in mare quattro ragazze di colore,
italiane di seconda generazione, sono salite sul gradino più alto del
podio della staffetta 4x400 dei Giochi del Mediterraneo edizione 2018.
Dalle tante foto che le immortalano sorridenti, al termine della gara e
poi tutte insieme sul podio con al collo le medaglie d’oro, viene fuori
un’Italia all’insegna dell’integrazione.
· Raphaela Lukudo: i genitori sono giunti dal Sudan come
rifugiati
6
Nata ad Aversa 23 anni fa, nel casertano, da genitori originari del
Sudan, Raphaela Lukudo ha ottenuto la cittadinanza italiana in
contemporanea con i genitori, che sono giunti in Italia da rifugiati.
· Libania Grenot: nata a Cuba, naturalizzata italiana
La veterana del gruppo è Libania Grenot. Ha 34 anni ed è originaria di
Santiago di Cuba. Padre sindacalista, madre giornalista. Nel 2006 ha
sposato un italiano; dopo due anni è stata naturalizzata italiana. Alle
spalle ha due titoli europei nei 400 metri.
· Ayomide Folorunso: nigeriana, dal 2013 corre per l’Italia
La terza della squadra è Ayomide Folorunso. È la più giovane delle
quattro atlete: 21 anni appena. Nata ad Abeokuta, in Nigeria, è giunta
in Italia nel 2004. Solo nel 2013 ha potuto correre per i colori azzurri.
· Benedicta Chigbolu: madre italiana, padre nigeriano,
passaporto automatico
La quarta atleta è Maria Benedicta Chigbolu. Nata a Roma 29 anni fa
da madre italiana e padre nigeriano, quindi per lei il passaporto
italiano è scattato in maniera automatica. Corre per il Gruppo sportivo
dell’Esercito. Figlia d’arte: suo nonno ha partecipato alle Olimpiadi del
1956.
Salvini: bravissime! Sui social la foto diventa emblema di
integrazione
Anche il ministro dell’Interno si è complimentato con le quattro atlete
italiane: «Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle. Come
tutti hanno capito il problema è la presenza di centinaia di migliaia di
immigrati clandestini che non scappano dalla guerra e la guerra ce la
portano in casa, non certo ragazze e ragazzi che, a prescindere dal
colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese.
A. Answer these questions in English:
1. In the first paragraph what claim is made about sport?
……………………….……………………….……………………….
……………………….………………………
2. What have the 4 girls achieved?
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
3. What, according to the article, do the many photos of them tell us?
7
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
4. How de each of the girls qualify to represent Italy?
a) Raphaela …………….…………
b) Libania …………….…………
c) Ayomide …………….…………
d) Benedicta …………….…………
5. What would Salvini like to do?
………………………….…………………….……………………….
……………………….……………………….
6. What distinction did Salvini draw in his reaction?
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
B. Answer this question in Italian as fully as you can:
Secondo l’articolo, quali sono gli aspetti positivi del successo della
staffetta
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
……………………….……………………….……………………….
……………………….……………………….
……………………….……………………….……………………….
……………………….………………………
Khadija, punta di diamante degli azzurri alle Olimpiadi dei
giovani
Diciott'anni da compiere, astro nascente del canottaggio, ha
appena vinto un argento ai mondiali junior di Racice.
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È la figlia del presidente della moschea di via Baretti a San Salvario, il
quartiere multietnico per eccellenza di Torino, e quando vince nella
sua specialità, il canottaggio - ultimamente avviene sempre più
spesso - sventola con orgoglio il tricolore assieme alle sue compagne,
sotto gli occhi altrettanto orgogliosi di suo padre. Khadija Alajdi El
Idrissi è una dei due atleti torinesi - l'altro è Alberto Zamariola -
selezionati per partecipare con la nazionale italiana ai Giochi olimpici
giovanili a Buenos Aires, dal 6 al 18 ottobre. Anche suo padre, Said
Alajdi El Idrissi, è uomo di sport oltre che di fede: in Marocco era stato
un calciatore della serie B. E quando Khadija è stata selezionata per la
Nazionale il papà, che ha sposato una donna italiana, ha commentato:
"Sono orgoglioso di vederla gareggiare per l’Italia, il suo body azzurro
è il simbolo dell’integrazione".
A. Rispondi alle domande in italiano:
1. Che età ha Khadija?
2. Che fa suo padre?
3. Qual è il suo sport?
4. Che cosa fa sempre di più?
5. Che cosa sta facendo nella foto?
6. Che cosa faceva suo padre da giovane?
B. Traduci in inglese l’ultima frase.
………………..
……………………………………………………………………………………………
……………
………………..
……………………………………………………………………………………………
……………
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……………………………………………………………………………………………
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Immigrati – la situazione in Italia
I residenti stranieri in Italia
Gli italiani risultano essere i cittadini europei con la percezione più
lontana della realtà rispetto al numero di stranieri presenti nel
territorio dello Stato. Credono che ve ne siano più del doppio di quelli
9
effettivamente presenti. In Europa l’incidenza più alta di stranieri sulla
popolazione si registra in Lussemburgo (47,6%), dove gli stranieri
sono quasi la metà di tutti i residenti, mentre in Italia il loro tasso è
dell’8,5% rispetto al totale dei cittadini. Una percentuale più bassa
rispetto anche a Spagna, Germania e Regno Unito.
Vero o falso? Correggi se falso.
1. Gli italiani hanno un’idea sbagliata di quanti immigrati ci sono nel
loro Paese.
2. Esagerano il numero di immigrati presenti in Italia.
3. La percentuale della popolazione italiana rappresentata da
immigrati è più alta che in Spagna.
4. C’è più di mezzo milione di stranieri in italiani, ma meno di prima.
Origine degli stranieri in Italia
Tra le persone residenti in Italia vengono rappresentate quasi 200
nazionalità diverse. Per la metà i residenti stranieri sono cittadini di
un paese europeo (1,6 milioni, il 30%). Gli americani sono il 7,2%, di
cui per lo più cittadini latino-americani (6,9%). Sono i romeni a
formare la collettività più numerosa nel territorio dello Stato italiano.
Subito di seguito a quella romena, le altre collettività presenti sono
quella di albanesi, marocchini, cinesi e ucraini.
· Quale proporzione degli stranieri in Italia viene da
a. Paesi europei?
b. Paesi dell’Europa dell’est
c. Paesi latino-americani?
d. Paesi africani?
e. Paesi asiatici o orientali?
Immigrazione e il mercato di lavoro in Italia
Gli stranieri rappresentano una risorsa per il Paese e non c’è
competizione tra italiani e stranieri per un’occupazione all’interno del
mondo del lavoro. Gli immigrati non tolgono posti di lavoro agli
italiani. La realtà è che solo il 10,5% di tutti gli occupati in Italia sono
immigrati, e tra questi la maggior parte sono vittime di sfruttamento
e del lavoro nero poco retribuito. Tanti sono venditori ambulanti o
facchini, lavoratori addetti a pulizie e alla ristorazione. Quasi il 10%
dei lavoratori è impiegato nel settore edilizio mentre il 6% lavora nel
10
settore agricolo. Poi troviamo tra gli immigrati collaboratori domestici
e familiari, di cui la maggior parte sono donne. Tra gli occupati,
inoltre, più di un terzo degli immigrati finisce per fare in Italia un
lavoro che non valorizza la formazione accademica.
Rispondi alle domande:
1. Che opinione esprime l’autore a proposito degli immigrati e il
lavoro?
2. Quanti immigrati sono presenti sul mercato del lavoro in Italia?
3. Che tipi di lavoro fanno?
4. E le donne in particolare?
5. Qual è la situazione di tanti immigrati ben istruiti?
6. Ci sono molti disoccupati tra gli immigrati?
7. Che cosa ci racconta l’immagine degli imprenditori immigrati?
Immigrati: bilancio positive per l’Italia
I lavoratori immigrati versano circa 11,9 miliardi di contributi, che
rendono l’apporto dei migranti lavoratori in Italia fondamentale per
molti settori economici, come sanità e istruzione, ma soprattutto per
le pensioni e l’assistenza e la cura per gli anziani. I migranti che
arrivano in Italia sono prevalentemente giovani, in piena età
lavorativa, e con i contributi previdenziali da loro versati coprono
ampiamente i costi dei servizi a loro rivolti.
1. Le tasse pagate dagli immigrati sono importanti per finanziare quali
attività?
2. Perché coprono il costo dei servizi che li riguardano?
Traduci in inglese:
Gli italiani hanno una percezione lontana della realtà e credono che ci
sia più del doppio di stranieri confronto a quanti effettivamente sono
presenti in Italia. Gli stranieri rappresentano una risorsa per il Paese e
non tolgono posti di lavoro agli italiani. Quelli che arrivano in Italia
sono prevalentemente giovani e pagano contributi allo Stato che sono
fondamentali per finanziare servizi di ogni genere, specialmente
pensioni e cura degli anziani. Però è anche vero che tanti di loro sono
vittime di sfruttamento, svolgono attività al nero poco retribuiti e che
spesso fanno lavori che sono al di sotto del loro livello di istruzione.
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Immigrati in Italia: produttori di ricchezza, eppure sempre più
poveri
Lavorano in condizioni peggiori, sono più sovra istruiti e sottoccupati,
ma contribuiscono in misura rilevante all’economia del Paese. E se
venissero impiegati meglio assicurerebbero vantaggi ancora più alti
all’economia nazionale.
Da una parte, vivendo e lavorando in Italia, gli immigrati pagano le
tasse, consumano e versano contributi. Dall’altra parte, gli stranieri in
Italia continuano sempre più a fare impresa: le attività imprenditoriali
a conduzione immigrata costituiscono un decimo del totale.
A ciò bisogna aggiungere che gli immigrati svolgono un’ampia
gamma di lavori imprescindibili: nel settore degli alberghi/ristoranti,
nelle costruzioni, nell’agricoltura e nei servizi alle famiglie, dove quasi
i due terzi degli addetti sono stranieri. Tutti settori che, in assenza di
manodopera straniera, entrerebbero in profonda crisi.
Sebbene contribuiscano al benessere collettivo, ne restano sempre
più esclusi. Nel 2021 gli stranieri in condizione di povertà assoluta
sono saliti, in Italia, a oltre 1 milione e 600mila. E rappresentano 3 in
ogni 10 poveri assoluti in Italia.
Eppure se si consentisse loro non solo di lavorare più ore
regolarmente ma anche di accedere a professioni di più alta qualifica,
con contratti più stabili e tutele effettive, sarebbe valorizzato il loro
potenziale, quanto mai prezioso in questa fase di crisi globale.
Quali frasi sono corrette? Indica con una crocetta (C) le quattro frasi
corrette:
a) Gli immigrati contribuiscono all’economia nazionale.
b) Chi vive e lavora in Italia paga le imposte.
c) Un imprenditore in Italia su dodici è di origini straniere.
d) Gli immigrati svolgono tante attività che non sono necessarie.
e) È aumentato il numero di immigrati che sono molto poveri.
f) Tra gli immigrati ci sono più poveri assoluti che tra gli italiani.
g) Sarebbe utile per l’economia se potessero fare lavori più qualificati.
h) Sarebbe utile per l’economia se potessero lavorare più al nero.
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Translate into English:
a) Lavorano in condizioni peggiori ma contribuiscono in misura
rilevante all’economia del Paese.
b) Sebbene contribuiscano al benessere collettivo rappresentano 3 in
ogni 10 poveri assoluti in Italia.
c) Gli immigrati svolgono un’ampia gamma di lavori imprescindibili
che, in assenza di manodopera straniera, entrerebbero in profonda
crisi.
d) Se si consentisse loro non solo di lavorare più ore regolarmente ma
anche di accedere a professioni di più alta qualifica, con contratti più
stabili e tutele effettive, sarebbe valorizzato il loro potenziale.
Un volontario in Sicilia in un centro di accoglienza per i migranti
Il campo si trova lontano dal centro della città di Ragusa e i 64
ragazzi, beneficiari del progetto di accoglienza, si spostano a piedi o
in bicicletta. I bus sono pochi e le strade sono molto pericolose. Gli
ospiti del centro sono accomunati da un traumatico viaggio per
raggiungere l’Italia, ma tra loro ci sono personalità, esigenze, culture
e ambizioni diverse: chi cerca lavoro e per raggiungerlo è disposto a
camminare per ore, chi prova a cimentarsi con l’italiano e ti chiede di
correggergli gli esercizi sul libro di scuola e infine chi è stanco di
aspettare una risposta dalla commissione e desidera ricevere
qualcosa che giustifichi la sua permanenza in quel centro
d’accoglienza.
Mi sono occupato molto del corso di alfabetizzazione: ho sostituito per
alcuni giorni l’insegnante preposta e ho potuto stabilire con alcuni
ragazzi un’interazione sincera e speciale. Mi è capitato che alcuni
ragazzi mi venissero a cercare dopo pranzo e dopo cena, per
chiedermi chiarimenti sui verbi al futuro o sui pronomi. Ho visto in
loro una forte motivazione nell’imparare ciò che un domani potrà
essergli utile. Abbiamo spesso mangiato insieme e ci siamo
confrontati sulle usanze e le culture dei rispettivi paesi. Ho spiegato
loro che in Italia parliamo un’unica lingua con molti accenti diversi e
che mangiamo determinati alimenti, con un’origine controllata (non
dobbiamo mangiare i gatti, come molti di loro vorrebbero). Poi
abbiamo visitato Ragusa e il centro storico di Ibla, con le sue chiese e
i suoi vicoli, che i ragazzi definivano “vecchi” e non antichi.
La conoscenza di alcuni beneficiari mi ha ricordato, ancora una volta,
che ragionare seguendo banali stereotipi è il peggior errore che si
possa commettere quando si parla di Integrazione e immigrazione: fin
13
dal primo giorno ho trascorso molto tempo con Jonathan,
camerunense di nascita, ma ragusano nel cuore, frequenta
assiduamente la parrocchia dei salesiani1 e svolge attività di
volontariato in ospedale con l’associazione Avo2. Un esempio per i
suoi compagni del centro, ma anche per noi. È stata un’esperienza
molto forte e diretta, ho ricevuto testimonianze intime e ho cercato di
ricambiarle con un ascolto sincero e solidale.
Vocabolario da controllare:
L’accoglienza
L’alfabetizzazione
Un beneficiario
Un chiarimento
Un’esigenza
Un ospite
Una parrocchia
Una permanenza
Un’usanza
cimentarsi
confrontarsi (su)
correggere
essere accomunati da
essere disposto a
giustificare
raggiungere
ragionare
ricambiare
spostarsi
stabilire
14
trascorrere tempo (con)
mi è capitato di
Domande:
1. Perché i ragazzi devono spostarsi a piedi o in bicicletta?
2. Come stato il loro viaggio per arrivare in Italia?
3. Certi, cosa sono disposti a fare per cercare lavoro?
4. Altri, cosa vogliono provare a migliorare?
5. Il volontario, come ha stabilito un buon rapporto con i migranti?
6. Che cosa chiedevano dopo mangiato?
7. Di che cos’altro hanno parlato?
8. Che cosa bisogna evitare quando si parla con i migranti?
9. Jonathan, perché è un esempio per tutti?
10. Il volontario, come ha cercato di fare quando ha sentito le
testimonianze dei migranti?
Da tradurre in italiano (dopo aver studiato attentamente il testo)
1. Their journey to Italy was traumatic.
2. They are prepared to walk for hours.
3. Hey try their hand at learning Italian.
4. They look for something that will allow them to stay on in the
centre.
5. They asked for explanations of grammar.
6. This is something that will be useful for them in the future.
7. We compared notes about the cultures of our respective countries
8. A lot of them would like to eat cats.
9. The called them ‘old’
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10. The worst mistake you can make is to think in stereotypical terms.
11. It was a wonderful experience.
Da tradurre in inglese:
I nostri centri ospitano ragazzi e ragazze richiedenti asilo che
provengono da vari Paesi africani e asiatici. Il ruolo dei volontari è di
supporto agli operatori e le attività possono variare a seconda del
centro di accoglienza. Alcuni esempi di attività svolte in passato dai
nostri volontari sono: corsi di lingua inglese, italiana e francese;
laboratori musicali; laboratori di pittura; corsi di cucina; partite di
calcetto. Ricordiamo tuttavia che l’attività più importante che i
volontari possano svolgere è trascorrere del tempo con gli ospiti dei
centri, parlando e condividendo le proprie esperienze.3
L'immigrazione è un fenomeno positivo
Scrive un prete:
L’immigrazione è un fenomeno in sé positivo per la società Italiana.
Contribuisce all’apertura sociale e culturale, e, incidentalmente ma
forse per alcuni è la cosa più importante, crea ricchezza. L’Italia è già
una società multietnica. L’ho visto nelle scuole di Torino dove sono
andato con un gruppo di bambini lo scorso dicembre: in alcune classi i
figli di immigrati arrivavano al 60 per cento, e gli insegnanti erano
giustamente orgogliosi della straordinaria ricchezza rappresentata dai
loro bambini, anche se, ovviamente, qualche problema c’è. Queste
aule multietniche ormai nelle medie e grandi città’ sono la regola.
Purtroppo, i barconi carichi di persone (che non sono criminali, ma
sono poveri che vengono in cerca di lavoro, che sfuggono a
persecuzioni, guerre e fame) vengono spesso dipinti come ricettacoli
di delinquenza. Ma chiunque abbia frequentato i veri delinquenti sa
invece che si vestono, bene, si profumano e usano tutti i trucchi per
apparire più belli di ciò che sono dentro.
Ciò che è successo giorni fa alla stazione di Palermo è stato
emblematico. Una persona con problemi psichici ha incominciato a
prendere a martellate due anziani. Uno dei due è morto poco dopo e
l’altro è ancora in pericolo di vita. C’erano presenti decine e decine di
persone, e nessuno è intervenuto. Quando sono arrivati due ragazzi
nigeriani, “irregolari”, hanno bloccato l’assassino che stava fuggendo
e l’hanno consegnato alla polizia. In quel momento tutti i coraggiosi
palermitani presenti, tutti rigorosamente italiani, hanno circondato
l’assassino ormai inoffensivo ed hanno cercato di ammazzarlo a botte.
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A. Vero o falso? Secondo il prete:
1. L’Italia è più ricca grazie all’immigrazione
2. L’Italia è ormai diventata un Paese multietnico
3. Nelle scuole torinesi gli immigrati erano in minoranza
4. I figli degli immigrati si trovano in tutte le classi nei centri più
grandi
5. Molti di quelli che arrivano sui barconi sono delinquenti
6. I delinquenti si riconoscono da come si vestono
7. Alla stazione di Palermo, molte persone sono intervenute per
salvare i due anziani
8. I nigeriani sono sfuggiti
B. Translation. Complete the translations of the sentences below:
1. L’immigrazione contribuisce all’apertura sociale e culturale, e per
alcuni la cosa più importante è che crea ricchezza.
Immigration makes a ………………. to social and cultural ……………….
while for many then most ………………. is that it ……………….
2. Nelle scuole che ho visitato, gli insegnanti erano giustamente
orgogliosi della straordinaria ricchezza rappresentata dai loro
bambini, anche se, ovviamente, qualche problema c’è.
In the schools I visited the teachers were ………………. of the
extraordinary ………………. which their pupils ………………. even if,
obviously ……………….
3. I barconi carichi di persone (che non sono criminali, ma sono poveri
che vengono in cerca di lavoro, che sfuggono a persecuzioni, guerre e
fame) vengono spesso dipinti come ricettacoli di delinquenza.
The boats ………………. people (who are not criminals, but poor people
who come ………………. for work, who are fleeing persecution,
………………. and ……………….) are often described as vessels of
……………….
4. Una persona con problemi psichici ha incominciato a prendere a
martellate due anziani. Uno dei due è morto poco dopo e l’altro è
ancora in pericolo di vita. C’erano presenti decine e decine di
persone, e nessuno è intervenuto. Quando sono arrivati due ragazzi
nigeriani, “irregolari”, hanno bloccato l’assassino che stava fuggendo
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e l’hanno consegnato alla polizia. I coraggiosi palermitani presenti,
tutti rigorosamente italiani, hanno circondato l’assassino ormai
inoffensivo ed hanno cercato di ammazzarlo a botte.
A person with psychological problems began to ………………. two
elderly people. One of the two died shortly afterwards and the others
is still ………………. . There were dozens of people there, but no one
………………. . When two ‘irregular’ Nigerian lads arrived, they
stopped the murderer from ………………. and ………………. to the
police.The ………………. people of Palermo present, all properly Italian,
………………. the now ………………. murderer and tried to ……………….
……………….
Translate into Italian:
Immigration is a positive thing for Italian society. It enriches the
country culturally and also makes it more wealthy. Those who arrive
in boats, far from being1 criminals are honest people in search of
work or fleeing war or persecution in their country of origin. This was
demonstrated recently in Palermo when it was two ‘illegal’ Nigerian
lads rather than the local onlookers who intervened to stop a
murderer running away from the scene of the crime and handed him
over to the police.
Mahmood: “Milano e le periferie sono la mia fonte
d’ispirazione”
“Bravo Mahmood, con te ha vinto Gratosoglio, Milano e l’Italia. Ti
aspetto al Municipio per congratularmi di persona”: è con un tweet
del sindaco Beppe Sala che Milano festeggia la ‘sua’ vittoria
sanremese. 37 Perché Mahmood, all’anagrafe 38 Alessandro
Mahmoud, classe 1992, madre sarda e padre egiziano, che ha
trionfato all’Ariston 39 con il brano ‘Soldi’, è nato e cresciuto a Milano.
Mahmood è, infatti, uno dei figli di quella Milano delle periferie e delle
seconde generazioni che, nella musica, si sta facendo avanti. Dal lato
suo, il cantante rivendica la sua appartenenza: “Milano per me è casa,
è la culla della mia musica”. Mahmood è nato e cresciuto al
Gratosoglio, isola figlia del boom anni Sessanta nella periferia Sud
milanese, che oggi si è trasformata in un quartiere fantasma.
Gratosoglio è un quartiere di 16 mila persone abbandonato la mattina
dai pendolari che, quando tornano la sera, la cosa migliore che hanno
da fare è stare nelle loro case. I negozi, i bar, i ristoranti non riescono
a sopravvivere e i giovani appena riescono scappano. ‘Spero sia un
abbaglio tutta questa oscurità’ è il graffito che si legge avvicinandosi
alla base di una delle torri bianche dell’Aler, simbolo del quartiere.
Parlare con gli abitanti conferma che il dramma più avvertito non è la
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mancanza di sicurezza, ma l’assenza di prospettive. Certo, non
mancano i problemi legati alla micro-criminalità. La sera, complice
anche la scarsa illuminazione, la gente esce di casa sapendo che ci
sono vie da evitare. Mahmood, tuttavia, ha sottolineato: “Non mi
piace quando si denigra la periferia. A Gratosoglio mi sono sempre
sentito sicuro. La periferia è fonte di creatività per chi fa un mestiere
come il mio”.
Rispondi alle seguenti domande in italiano e per quanto possibile con
parole tue:
a) Che cosa sappiamo di Mahmood?
b) Dove è nato e dove è cresciuto?
c) Da dove vengono i suoi genitori?
d) Perché viene invitato dal sindaco di Milano?
e) Che cosa sappiamo di Gratosoglio?
f) Quando è stato costruito questo quartiere?
g) Che cosa impariamo dei suoi abitanti?
h) Che cosa pensano del quartiere?
i) Perché la gente non esce la sera?
j) Che cosa pensa Mahmood di Gratosoglio?
Ricostruisci l’articolo qui sotto utilizzando le parole sotto al testo. Poi
traducilo in inglese:
Milano, viaggio nel quartiere di Mahmood: “Lui orgoglio della
periferia”40 “Tutti noi, cugini e zii, eravamo ………………… alla tv per
seguire Sanremo. Abbiamo festeggiato ………………… alle 5.30 ma poi
alle 6 abbiamo aperto il bar come ………………… “. Nella tabaccheria
di famiglia a Gratosoglio, quartiere alla periferia sud di Milano, i
familiari sardi di Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, ricorderanno
così la notte ………………… ha vinto il Festival di Sanremo. Chi entra
per un caffè saluta e dice orgoglioso: “Io l’ho votato!”. Ma per i
ragazzi del quartiere Alessandro è ………………… un idolo da tempo.
“Scriviamo piccoli testi qui sotto le torri ………………… lui ha
cominciato - racconta uno di loro - personalmente mi ha ispirato
molto”.
sempre dove già fino davanti in cui
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