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Storia 1 Guerra Mondiale

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GLI EFFETTI DEL NAZIONALISMO

Portatori del nazionalismo erano gruppi politici molto attivi, questi gruppi avevano la
necessità di un governo forte e autoritario, avevano idee di destra.
Conseguenza del nazionalismo erano politiche potenti di stampo colonialista e imperialista.
I governi per accrescere il loro potenziale militare (fatto di armamenti, munizioni, navi da
guerra) si allearono all’industria che gli dava beni necessari (coperte, cibo).
Il risultato fu da una parte la crescita della capacità distruttiva degli eserciti dall’altra
l’attuazione di politiche sempre più potenti verso gli altri stati.

CRESCITA DELLA GERMANIA


La Germania fu la nazione più coinvolta dal nazionalismo, dal riarmo e dalla politica
aggressiva;
Il nuovo impero tedesco di Guglielmo II aveva come ambizione la grande germania:
diventare la principale potenza mondiale.
La Germania ha una grande crescita demografica, le banche e lo stato finanziano lo
sviluppo della grande industria.
Guglielmo II avvió la costruzione di una flotta navale in grado di competere con quella
inglese.

TRIPLICE INTESA E TRIPLICE ALLEANZA


Il riarmo tedesco preoccupava l'Inghilterra e la Francia, questa preoccupazione portò la
Francia e l'Inghilterra insieme alla Russia ad allearsi nella triplice intesa.
La germania rafforzò la triplice alleanza con l’austria e l’italia (italia non favorevole
all’alleanza per un risentimento verso l’austria)

I BALCANI
I balcani, possesso dell’impero turco-ottomano, aveva evidenziato forti segni di debolezza,
ciò suscitava le mire di dominio da parte dell’impero russo e dell'impero austro-ungarico.
L’Austria-ungheria ottenne il controllo della Bosnia, peró anche la Serbia voleva
conquistarla per affinità culturali. Perciò la Serbia reagì promuovendo nel 1912 la lega
balcanica: un’alleanza per impedire altri allargamenti dell’austria nella regione, la lega
mosse guerra all’impero turco ottomano. (1 guerra balcanica)
nel 1913 ci fu una 2ª guerra balcanica.
Queste guerre portano la Serbia ad arricchirsi.

SARAJEVO
il 28 giugno 1914 a Sarajevo, capitale della Bosnia, ci fu un attentato che tolse la vita
all’erede al trono dell’austria-ungheria Francesco Ferdinando.
Ad assassinarlo fu un giovane Gavrilo Princip, apparteneva a un movimento ostile
all’austria, fa questo gesto contro l’annessione austriaca della Bosnia.
L’austria decise di considerare responsabile del gesto l’intera Serbia e dichiarò guerra alla
Serbia.
La Russia, alleata della Serbia, firmò l’ordine di mobilitazione ovvero che l’esercito russo
entrava in guerra contro l'Austria.
Alleata dell'Austria era la Germania che intimò al governo russo di sospendere la
mobilitazione, invade il belgio (stato neutrale) ciò portò la Gran Bretagna a dichiarare
guerra alla Germania.
Si formano due schieramenti: Germania e Austria da una parte e Gran Bretagna, Francia
e Russia dall’altra, l’Italia resta fuori dal conflitto.
Propaganda: quasi nessun paese voleva il conflitto, erano spinti da un’azione di propaganda
che convinse che la guerra era giusta.

NEUTRALISTI E INTERVENTISTI
La maggior parte degli italiani dibattevano tra due scelte: Neutralisti che sottolineavano i
rischi in caso di conflitto quindi non volevano entrare in guerra. (socialisti, cattolici e alcuni
liberali come Giolitti)
Gli interventisti volevano entrare in guerra (Salandra, re Emanuele III)

DUE FRONTI IN EUROPA


Fronte Occidentale: I Tedeschi avevano preparato una guerra difensiva a oriente in
Russia e offensiva a occidente cercando di conquistare la francia non riuscendo (dopo la
battaglia sul fiume marna) e quindi conquistando il Belgio.
Fronte orientale: l’esercito Russo cerca di andare in territorio prussiano ma fu sconfitto
dai tedeschi.
L'impero ottomano si impegnò nelle operazioni belliche.

L’ITALIA SCENDE IN CAMPO


In Italia nell’aprile del 1915 Sonnino fece il patto di londra: un accordo segreto con cui
l'Italia entro un mese doveva entrare in guerra a fianco delle potenze dell’intesa, in cambio
l’italia avrebbe ricevuto molti territori.
Il 24 maggio 1915 L’italia scese ufficialmente in guerra a fianco dell’intesa, la maggior parte
dei soldati sono stati chiamati con la leva obbligatoria

OFFENSIVE
l’esercito italiano lancia un’offensiva anti-austriaca nel carso, gli austriaci lanciano una
controffensiva ma l’italia riesce a costruire una linea di difesa e il fronte italo-austriaco si
stabilizzó.
guerra di posizione/trincea: Comincia una guerra di posizione sulle trincee, lunghi e stretti
fossati scavati nel terreno per difendersi. I soldati vivevano tra il fango e la sporcizia. Duró
quasi tre anni e milioni di morti.
fronte francese: si svolsero due battaglie e apparvero nuove armi (carri armati,
lanciafiamme)

IL 1917
-nel 1917 molti soldati si rendono conto degli inutili assalti e iniziano ribellioni e
automutilazioni.
-Papa Benedetto XV scrisse ai capi del governo per fare cessare la lotta ma senza risultati.
-gli stati uniti entrano in guerra e il 6 aprile 1917 il presidente Wilson dichiara guerra alla
Germania e fu un momento cruciale dovuto alla forza militare ed economica degli stati uniti.
- la russia ha difficoltà nel proseguire la guerra e scoppia la rivoluzione bolscevica dove la
russia abbandona la guerra.

CONCLUSIONE DEL CONFLITTO


L’afflusso di nuove forze determinó per l’italia una crisi militare e gli austriaci sfondarono il
centro dello schieramento italiano a Caporetto, nella ritirata dell’italia si persero uomini, tra
morti e feriti.
L’italia trovó unità e coesione e si costituì un governo di unità nazionale con Vittorio
Emanuele Orlando.
L’offensiva italiana contro gli austriaci risultò vittoriosa a Vittorio Veneto.
La germania si arrende a causa di tensioni interne e cosí finí la prima guerra mondiale l’ 11
novembre 1918

DALLA GUERRA ALLA PACE


La prima guerra mondiale si era conclusa alla fine del 1918 con la sconfitta della germania e
dell’austria. Ci si chiedeva come tornare ad una politica normale.
Un programma democratico fu quello di Wilson con il principio di autodeterminazione dei
popoli in cui ciascun popolo doveva scegliere in autonomia le decisioni senza imposizioni.
Era peró un programma troppo avanzato perciò fu applicato in parte. Nasce una nuova
germania repubblicana: la repubblica di weimar.
La germania peró doveva pagare danni di guerra alla Francia, subí inoltre perdite territoriali
e gli venne vietato il riarmo.
Queste decisioni furono confermate nel trattato di versailles nel 1919 e nacque un
sentimento antifrancese.

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