Vita Di Amadeus Mozart
Vita Di Amadeus Mozart
1 Nome
2 Biografia
2.1 La nascita e la famiglia
2.2 Genio precoce (1756�1769)
2.3 Mozart in Italia (1769�1773)
2.3.1 Primo viaggio in Italia
2.3.1.1 Verona
2.3.1.2 Milano
2.3.1.3 Bologna
2.3.1.4 Firenze
2.3.1.5 Roma
2.3.1.6 Napoli
2.3.1.7 Viaggio di ritorno
2.3.2 Secondo viaggio in Italia
2.3.3 Terzo viaggio in Italia
2.4 Musicista di corte a Salisburgo (1773-1777)
2.5 Il viaggio a Parigi (1777�1779)
2.6 Ritorno a Salisburgo e rottura con l'arcivescovo (1779�1781)
2.7 Permanenza a Vienna (1781�1791)
2.7.1 Il ratto dal serraglio
2.7.2 La Societ� di musica antica
2.7.3 L'attivit� di pianista-compositore
2.7.4 Le nozze di Figaro
2.7.5 Don Giovanni
2.7.6 Il viaggio a Berlino
2.7.7 Cos� fan tutte e il viaggio a Francoforte
2.7.8 Gli ultimi capolavori
2.7.9 Mozart massone
2.7.10 Malattia e morte
3 La carriera di Mozart come libero artista
4 Lista di tutte le composizioni per genere
5 Lista di tutte le composizioni per numero di catalogo
6 Strumenti
7 Lo stile mozartiano
8 Mozart e i compositori contemporanei
8.1 Franz Joseph Haydn
9 Mito e aneddotica
9.1 La leggenda su Mozart e Salieri
9.2 Prestiti da e verso altri autori
10 Riconoscimenti
11 Nella cultura di massa
11.1 Cinema
11.2 Filatelia
11.3 Letteratura
11.4 Musica
11.5 Teatro
12 Note
13 Bibliografia
13.1 Testi di Mozart e testi da lui musicati
13.2 Biografie e letteratura critica
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
16.1 Partiture e testi
Nome
Joannes Chrysostomus era una dedica al santo del giorno di nascita (Giovanni
Crisostomo, 27 gennaio).[1][7][8] Wolfgang, il cui significato � "dal passo di
lupo",[9][10] e Theophilus (dal greco Theophilos, Te?f????, "che ama Dio"[11]) sono
in onore rispettivamente del nonno materno Wolfgang Nikolaus Pertl (1667-1724)[1]
[12] e del padrino di battesimo, il commerciante e consigliere civico Johann
Theophilus Pergmayr.[1]
Wolfgang Amadeus Mozart nacque il 27 gennaio 1756 alle ore 20:00 al numero 9 di
Getreidegasse a Salisburgo,[16] capitale del principato arcivescovile di
Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel
Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la nascita presso la
cattedrale di San Ruperto.
La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold (1719-1787) in
una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:
�Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato
felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perci� ella
era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno
bene. Il bambino porta i nomi di Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.[17]�
I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa et� (la madre differiva dal marito
di un solo anno) ed erano persone molto conosciute e attive all'epoca della sua
nascita: il padre Leopold, compositore e insegnante di musica,[18] ricopriva
l'incarico di vice Kapellmeister[19] presso la corte dell'arcivescovo Anton von
Firmian; la madre Anna Maria Pertl[20] (1720 � 1778) era figlia di un prefetto e
gi� vedova quando spos� il suo secondo marito.
Dei sette figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta
durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna (1751 � 1829),[21] detta
Nannerl o Nannette.[22] Familiarmente, il piccolo Mozart era noto coi nomignoli di
Wolferl o Woferl.
Genio precoce (1756�1769)
Lo stesso argomento in dettaglio: Viaggio in Europa della famiglia Mozart.
La famiglia Mozart
Leopold definiva suo figlio come "il miracolo che Dio ha fatto nascere a
Salisburgo" ed � ragionevole ritenere che il grandissimo talento mostrato dal
piccolo Wolfgang abbia motivato nel padre una responsabilit� molto grande, oltre
quella di un semplice genitore o insegnante. Contrariamente a quanto riportato da
alcuni, tra cui la figlia Nannerl, Leopold continu� a svolgere con cura i suoi
servizi a corte, ma dedic� grandissima energia, molto tempo e denaro
nell'educazione musicale dei figli, anche con diversi viaggi in Europa che, oltre a
segnarlo fisicamente, hanno probabilmente arrestato l'avanzamento della sua
carriera professionale a corte.[26]
Quando non aveva neppure sei anni, nel 1762, il padre port� Wolfgang e la sorella,
pure lei assai dotata, a Monaco, affinch� suonassero per la corte del principe
elettore bavarese Massimiliano III nel loro primo concerto ufficiale; alcuni mesi
dopo si recarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e dove
proseguirono le loro esibizioni in varie abitazioni nobiliari.
Verso la met� del 1763, egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di
vice Kapellmeister presso la corte del principe arcivescovo di Salisburgo.
Itinerario del viaggio in Europa, 1763-1766. Le linee nere mostrano il viaggio di
andata verso Londra, 1763-1764, quelle rosse indicano il viaggio di ritorno verso
Salisburgo, 1765-1766.
Tutta la famiglia intraprese cos� un lungo viaggio nel continente, che dur� pi� di
tre anni. I Mozart soggiornarono nei principali centri musicali dell'Europa
occidentale della seconda met� del Settecento: Monaco di Baviera, Augusta,
Stoccarda, Mannheim, Ludwigsburg, Schwetzingen, Heidelberg, Magonza, Francoforte,
Coblenza, Colonia, Aquisgrana, Bruxelles, Parigi (giungendovi il 18 novembre 1763 e
trascorrendovi il primo inverno), Versailles (dove soggiornarono e si esibirono
nella prestigiosa Reggia), poi la lunga sosta a Londra fino al luglio del 1765,
quindi di ritorno attraverso Dover, L'Aia, Amsterdam, Utrecht, Malines, Parigi
(arrivo il 10 maggio 1766), Digione, Lione, Ginevra, Losanna, Berna, Zurigo,
Donaueschingen, Ulma, nuovamente Monaco di Baviera e infine il rientro a Salisburgo
il 29 novembre 1766.
Il piccolo Mozart in una tourn�e a Verona
Mozart suon� nella maggior parte di queste citt�, da solo o con la sorella, o
presso una corte, o in pubblico, o in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse
agli amici di Salisburgo raccontano l'universale ammirazione riscossa dai prodigi
di suo figlio.
A Londra conobbero, tra gli altri, Johann Christian Bach, il figlio pi� giovane di
Johann Sebastian e una delle figure di primo piano della vita musicale londinese;
sotto la sua influenza, Mozart compose le sue prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a).
Segu� un'altra sinfonia durante il soggiorno a L'Aia, nel viaggio di ritorno
(Sinfonia n. 5).
Dopo poco pi� di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna
nel settembre 1767, dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di
dieci settimane trascorse a Brno (Br�nn) e Olomouc (Olm�tz) durante un'epidemia di
vaiolo. Mentre a Salisburgo Mozart aveva composto la prima parte di un singspiel
sacro in tedesco, Die Schuldigkeit des ersten Gebots, (K 35), rappresentato nel
palazzo dell'arcivescovo, un intermezzo in latino, Apollo et Hyacinthus (K 38),
rappresentato all'universit�, e una cantata per la Passione, Grabmusik (K 42),
rappresentata nel Duomo, a Vienna compose un altro singspiel tedesco in un atto,
Bastien und Bastienne (K 50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze
furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte
un'opera buffa italiana, La finta semplice (K 51), che tuttavia vennero deluse, con
grande indignazione di Leopold.
�La nostra musica da chiesa � assai differente di quella d'Italia, e sempre pi�,
che una Messa con tutto il Kyrie, Gloria, Credo, la Sonata all'Epistola,
l'offertorio � sia Mottetto, Sanctus ed Agnus Dei e anche la pi� Solenne, quando
dice la Messa il Principe stesso non ha da durare che al pi� longo tre quarti
d'ora. Ci vuole uno studio particolare per questa sorta di composizione, e che deve
per� essere una Messa con tutti strumenti - Trombe di guerra, Tympani etc.�
Fu la ricerca di nuove committenze l'origine dei numerosi viaggi dei Mozart, di cui
tre in Italia. Dal 1769 al 1773 Wolfgang effettu� con il padre tre viaggi in
Italia, durante i quali suon� e ascolt� musica nelle varie citt�.
Mappa che mostra i principali luoghi visitati dalla famiglia Mozart durante il
primo viaggio, dal dicembre 1769 al marzo 1771: la linea nera mostra il percorso di
andata fino a Napoli; la linea verde indica invece le deviazioni durante il viaggio
di ritorno
Mozart a Venezia, San Marco, Ponte dei Barcaroli 1830
La sosta pi� lunga fu di due settimane trascorse a Verona, dove la stampa rifer�
entusiasticamente del concerto pianistico di Wolfgang del 5 gennaio 1770 per
l'Accademia Filarmonica di Verona nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico.
Padre e figlio assistettero il 3 gennaio a una rappresentazione di Ruggiero di
Pietro Alessandro Guglielmi al Teatro Filarmonico che Wolfgang descrisse in modo
sprezzante in una lettera a sua sorella Maria Anna Mozart. Il ragazzo ebbe anche il
suo ritratto dipinto da un artista locale, Saverio Dalla Rosa e il 7 gennaio tenne
un concerto organistico nella Chiesa di San Tomaso Cantuariense.
Milano
Chiesa di San Marco a Milano, nella cui canonica i Mozart alloggiarono durante la
prima visita nella citt�
Hasse rimase molto colpito dalle capacit� del ragazzo, tanto che disse: "Questo
ragazzo ci far� dimenticare tutti".[28]
Tra le pi� importanti conoscenze che fece Mozart spicca quella del conte trentino
Carlo Giuseppe Firmian, descritto come il "re di Milano", un colto e influente
mecenate. Il suo supporto fu vitale per il successo dell'intero viaggio in Italia.
[29]
Lasci� Milano il 15 marzo 1770, per tornarci pi� volte in seguito. Arrivato a Lodi,
sulla strada per Parma, scrisse le prime tre parti (adagio, allegretto e minuetto)
del Quartetto per archi n. 1, K 80, completato con il Rond� che avrebbe scritto pi�
tardi, forse a Vienna (1773) o a Salisburgo (1774). Torn� a Milano per
rappresentare le sue opere liriche. L'ultima a esordire in un teatro italiano fu il
Lucio Silla, nel 1772.
Bologna
L'epistolario
L'epistolario di Mozart, noto anche per la giocosit� scurrile delle lettere in esso
contenute, � stato reso pubblico nella sua interezza solo in tempi recenti. Per
curiosit� se ne propongono alcuni estratti.
Mozart (1789)
�Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, cos� che ti coli sul mento�.
Alla B�sle.
�Ieri ascoltammo il re scoreggione/Era dolce come torrone/E bench� non fosse
granch� in voce/Rumoreggiava in modo atroce�. Alla madre.
�Sono dispiaciuto di sentire che Herr Abate Salate ha avuto un colpo
apoplettico, ma spero che con l'aiuto del Signore Truffatore le conseguenze non
siano un insano pantano� (1777).
�Ora le comunico una notizia che forse sapr� gi�: quell'ateo e arcibirbone di
Voltaire, � morto come un cane. Che ricompensa!�.[30] Lettera al padre Leopold
(1778).
Mozart diede una straordinaria prova delle sue capacit� a Roma: ascolt� nella
Cappella Sistina il Miserere di Gregorio Allegri e riusc� nell'impresa di
trascriverlo interamente a memoria dopo solo due ascolti. Si trattava di una
composizione a nove voci, apprezzata a tal punto da essere propriet� esclusiva
della cappella pontificia, tanto da essere intimata la scomunica a chi se ne fosse
impossessato al di fuori delle mura vaticane. La portata del fatto sta nell'et� del
giovanissimo compositore e all'incredibile capacit� mnemonica nel ricordare un
brano che riassume nel proprio finale nove parti vocali. La notizia dell'impresa
raggiunse anche papa Clemente XIV.[34]
Dopo tale impresa i salisburghesi, passando per Sessa Aurunca (dove alloggiarono
nel edificio vanvitelliano) e Capua, si recarono a Napoli, dove arrivarono il 14
maggio 1770 e soggiornarono per sei settimane. Qui ebbero un incontro con il
segretario di Stato Bernardo Tanucci e con l'ambasciatore britannico William
Hamilton, che avevano gi� conosciuto a Londra.[36] Mozart tenne anche un concerto
al conservatorio della Piet� dei Turchini, durante il quale qualcuno attribu�
all'anello che portava al dito la genesi delle sue incredibili capacit� musicali;
Wolfgang se lo tolse e lo pos� sulla tastiera, dimostrando che il suo talento non
derivava da virt� magiche.[37]
Napoli nel 1770 era una delle capitali europee della musica, oltre che quella di un
regno e i Mozart ebbero modo di venire direttamente a contatto con il mondo del
teatro d'opera della citt�. Wolfgang era attratto dagli innovatori dell'opera
italiana: Domenico Cimarosa, Tommaso Traetta, Pasquale Cafaro, Gian Francesco de
Majo e principalmente Giovanni Paisiello. Secondo il musicologo Hermann Abert, da
Paisiello il giovane Mozart doveva apprendere diversi aspetti "[...] sia per i
nuovi mezzi espressivi sia per l'uso drammatico-psicologico degli strumenti".[38].
�Adesso la questione � solo: dove posso avere pi� speranza di emergere? forse in
Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 Maestri [...] o a Parigi, dove
circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono
contare sulle punte delle dita?�
Viaggio di ritorno
Mozart a Bologna in un dipinto del 1777 fatto realizzare appositamente per la
quadreria di Padre Martini a Bologna (Ordine dello Speron d'Oro) nel Museo
internazionale e biblioteca della musica
Il viaggio di ritorno verso la casa natale inizi� con una nuova sosta a Roma, dove
papa Clemente XIV gli confer� lo Speron d'Oro.[40] Quindi lasciarono Roma per
recarsi sulla costa adriatica, fermandosi ad Ancona e Loreto; questo soggiorno
colp� il giovane Mozart, tanto che, subito dopo il ritorno, scrisse una
composizione sacra dedicata alla Madonna di Loreto dal titolo Litaniae Lauretanae
Beatae Mariae Virginis, seguita tre anni pi� tardi, nel 1774, da una seconda.
Fu probabilmente all'inizio di ottobre del 1770 che Mozart inizi� gli studi sotto
Giovanni Battista Martini.[45] Fu presso di lui che sostenne l'esame per
l'aggregazione all'Accademia Filarmonica di Bologna (allora titolo ambitissimo dai
musicisti europei). La prova consisteva nella redazione di un'antifona di canto
fermo (Mozart present� la sua opera Quaerite primum regnum, K. 86/73v). Il
difficile e rigido esame dell'ancora giovane Mozart non fu particolarmente
brillante (al musicista venne assegnata la sufficienza); tuttavia, esistono prove
del fatto che lo stesso Martini lo abbia aiutato in sede d'esame per favorirne la
promozione. A riprova del travagliato esito, infatti, del cosiddetto compito di
Mozart esistono oggi due copie, la prima esposta al Museo internazionale e
biblioteca della musica e quella "definitiva" all'Accademia Filarmonica di Bologna.
[46]
Nel marzo del 1771[49] i Mozart tornarono a Salisburgo, dove rimasero fino ad
agosto, quando ripartirono per un secondo viaggio in Italia, di quattro mesi.
Secondo viaggio in Italia
Nel dicembre dello stesso anno i Mozart tornarono a Salisburgo. Dopo pochi giorni
mor� l'arcivescovo Sigismund III von Schrattenbach, sostituito successivamente da
Hieronymus von Colloredo, al quale Wolfgang dedic� l'opera seria Il sogno di
Scipione.[53] Il padre Leopold, intuendo che con il nuovo arcivescovo le
possibilit� di promozione si sarebbero ridotte notevolmente, organizz� un terzo
viaggio in Italia per sperare di trovare una degna occupazione al figlio.[54]
Terzo viaggio in Italia
Libretto del Lucio Silla
Il terzo e ultimo viaggio in Italia dur� dall'ottobre del 1772 fino al marzo del
1773, periodo in cui di rilievo � la composizione e la rappresentazione dell'opera
Lucio Silla a Milano. Dopo un iniziale insuccesso, questa opera seria divenne ancor
pi� rappresentata e apprezzata della precedente e applaudita Mitridate, re di
Ponto.
Stante questo successo, Leopold sper� di ottenere un posto per il figlio Wolfgang
presso la corte del granduca Leopoldo I di Toscana.[55] Nell'attesa di avere
udienza presso il granduca, Wolfgang compose i cosiddetti sei Quartetti Milanesi
(dal K 155/134a al K 160/159a) e il famoso mottetto Exsultate, jubilate, K 165.[56]
Tuttavia, la risposta del granduca fu negativa.[55] Per tale motivo, i Mozart
ritornarono a Salisburgo e n� Wolfgang n� Leopold sarebbero pi� rientrati in
Italia.[57]
Musicista di corte a Salisburgo (1773-1777)
Dopo il ritorno dal viaggio in Italia, Mozart svolse regolarmente l'incarico, che
gli era stato assegnato l'anno precedente, di konzertmeister con stipendio annuo di
150 fiorini presso la corte dell'arcivescovo Colloredo. Il compositore aveva un
gran numero di amici e ammiratori a Salisburgo,[58] perci� ebbe l'opportunit� di
concentrare la sua attivit� compositiva su numerosi generi, tra cui varie sinfonie
(alcune delle quali appunto chiamate da Alfred Einstein Sinfonie Salisburghesi: la
n. 22, n. 23, n. 24, n. 26 e n. 27),[59] messe, serenate e alcune opere minori.
Dopo la composizione dell'opera seria Il re pastore, tra il giugno e il dicembre
del 1775, Mozart svilupp� un certo entusiasmo per i concerti per violino e
orchestra (poi rimasti gli unici di questo genere concepiti dal musicista),
componendone quattro di seguito, dopo il primo composto nel 1773. Gli ultimi tre
(n. 3 K 216, n. 4 K 218, n. 5 K 219) sono attualmente tra i pi� eseguiti del
repertorio mozartiano.
Nel 1776 il suo interesse si spost� sui concerti per pianoforte, tra i quali �
degno di rilievo il concerto per pianoforte e orchestra n. 9 "Jeunehomme",
considerato dai critici un'opera cardine dell'evoluzione stilistica del
compositore.[60]
Il giorno della prima della sinfonia, il 18 giugno, sua madre era seriamente
malata. Secondo Halliwell, si ritard� a chiamare un medico a causa della mancanza
di liquidit�.[73] Anna Maria mor� il 3 luglio 1778[74] e fu sepolta nel cimitero di
Saint Eustache; al suo funerale erano presenti solo il figlio Wolfgang e l'amico
Heina.[75]
Nella met� di gennaio del 1779, Mozart torn� a Salisburgo e il 17 accett� la nomina
a organista di corte; nel periodo 1779-80 la sua attivit� compositiva fu regolare e
la sua produzione musicale manifest� una maggiore maturit� acquisita grazie
all'esperienza fatta durante l'ultimo viaggio all'estero.[79] Fra le sue opere pi�
notevoli di questo periodo si trovano tre importanti sinfonie (Sinfonia n. 32 in
sol maggiore K 318, Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore K 319 e Sinfonia n. 34 in
do maggiore K 338), oltre alla cosiddetta serenata "Posthorn" K 320, alla sinfonia
concertante per violino, viola e orchestra in mi bemolle maggiore K 364 e alla
Messa in do maggiore K 317 detta "dell'Incoronazione"; al di l� delle apparenze,
tuttavia, lo stato d'animo del compositore non era affatto tranquillo.[80]
Il 29 gennaio 1781 Idomeneo and� in scena; nulla si sa di certo sul suo esito
(l'opera fu comunque replicata il 3 febbraio e il 3 marzo); nemmeno si conosce il
motivo per il quale Mozart, contrariamente alle sue aspettative, non riusc� a
ottenere un impiego come compositore presso la corte di Monaco.[86]
�Questo dunque � il conte che (stando alla sua ultima lettera) mi ha tanto
sinceramente a cuore, questa � dunque la corte dove dovrei servire, una corte in
cui uno che intende presentare una supplica per iscritto, invece di essere
agevolato nell'inoltrarla, viene trattato in questo modo? [...] Ora non ho pi�
bisogno di mandare nessuna supplica, essendo la cosa ormai chiusa. Su tutta questa
faccenda non voglio pi� scrivere nulla ed anche se ora l'arcivescovo mi pagasse
1.200 fiorini, dopo un trattamento simile proprio non andrei da lui. Quanto sarebbe
stato facile convincermi! Ma con le buone maniere, senza arroganza e senza
villania. Al conte Arco ho fatto sapere che non ho pi� nulla da dirgli, dopo quella
prima volta in cui mi ha aggredito in quel modo, trattandomi come un farabutto,
cosa che non ha alcun diritto di fare. [...] Che gliene importa se voglio avere il
mio congedo? E se � davvero tanto ben intenzionato nei miei confronti, cerchi
allora di convincermi con dei motivi fondati, oppure lasci che le cose seguano il
loro corso. Ma non si azzardi a chiamarmi zotico e furfante e non mi metta alla
porta con un calcio nel culo; ma dimenticavo che forse l'ha fatto per ordine di Sua
grazia.�
Nei primi giorni del maggio 1781, Mozart and� ad abitare in una stanza in affitto a
casa della madre di Aloysia Weber, la signora Maria Caecilia Stamm vedova Weber;
quest'ultima viveva a Vienna assieme alle tre figlie nubili, Josepha, Sophie e
Constanze; con Constanze Weber, allora diciannovenne, Mozart di l� a poco si
fidanz�.[91] La coppia, nonostante la contrariet� di Leopold Mozart, si spos� a
Vienna, nella cattedrale di Santo Stefano, il 4 agosto 1782.[92] Constanze ebbe
numerose gravidanze, ma solo due figli sopravvissero fino all'et� adulta, Carl
Thomas e Franz Xaver Wolfgang.
Nel corso del 1781, Mozart complet� una serie di sei importanti sonate per violino
e pianoforte (K 296, K 376, K 377, K 378, K 379 e K 380), dedicate alla sua allieva
Josepha Auernhammer e pubblicate dall'editore Artaria & C. alla fine di novembre.
[93] Fra le altre composizioni di quest'anno spiccano due serie di variazioni per
pianoforte, rispettivamente K 265 e K 353, nonch� la Serenata in mi bemolle
maggiore K 375.[94] � incerto se la Serenata in si bemolle maggiore K 361 "Gran
Partita" sia stata composta quasi del tutto a Monaco prima del marzo 1781 e poi
completata a Vienna, oppure se appartenga interamente al periodo viennese.[86]
Il ratto dal serraglio
�Un uomo in preda a una collera tanto violenta oltrepassa ogni norma, ogni misura,
ogni limite, non � pi� in s� e allora anche la musica non deve essere pi� in s�. Ma
[...] le passioni, violente o no, non devono mai essere espresse fino al punto da
suscitare disgusto e la musica, anche nella situazione pi� terribile, non deve mai
offendere l'orecchio, ma piuttosto dilettarlo e restare pur sempre musica [...].�
Nel periodo fra l'agosto e l'ottobre 1783, Mozart e sua moglie furono ospiti a
Salisburgo, dove per� la coppia non riusc� a conquistarsi la benevolenza del padre
e della sorella del compositore. Nella sua citt� natale (dove, dopo di allora, il
compositore non torn� mai pi�) Mozart fece eseguire, il 25 agosto 1783,
l'incompiuta Messa in do minore K 427, in cui la parte di soprano fu cantata dalla
stessa Constanze; tornando a Vienna, Wolfgang e Constanze passarono da Linz, dove
si fermarono un mese e dove Mozart scrisse la Sinfonia in do maggiore K 425 (3
novembre 1783), fortemente influenzata da Joseph Haydn, soprattutto nel movimento
finale.[101]
Fra l'agosto e il novembre 1783 (la datazione � tuttavia incerta), Mozart compose
quattro importanti sonate per pianoforte: la Sonata n. 10 in do maggiore K 330, la
Sonata n. 11 in la maggiore K 331 (il cui movimento finale � il celeberrimo rond�
Alla turca), la Sonata n. 12 in fa maggiore K 332[102] e la Sonata n. 13 in si
bemolle maggiore K 333, quest'ultima scritta molto probabilmente a Linz nel mese di
novembre.[103]
La Societ� di musica antica
Alla primavera del 1782 risale l'incontro di Mozart con il barone Gottfried van
Swieten, un facoltoso cultore di musica barocca. Grazie a lui, Mozart pot� studiare
importanti composizioni di Bach e di Haendel, poco conosciute all'epoca di Mozart,
ma di cui van Swieten possedeva le partiture nella sua biblioteca; la conoscenza
approfondita dei maestri del contrappunto arricch� in modo significativo il
bagaglio tecnico ed espressivo del Mozart maturo.[104] Su impulso di van Swieten,
Mozart, fra l'altro, trascrisse per quartetto d'archi cinque fughe de Il
clavicembalo ben temperato di Bach;[105] pi� tardi, nominato direttore musicale
della Societ� di musica antica promossa dallo stesso van Swieten, Mozart
riorchestr� e condusse Aci e Galatea, il Messiah, Alexander's Feast e l'Ode per il
giorno di Santa Cecilia di Haendel.[106]
Ritratto di Gottfried van Swieten
Fra le opere che attestano il pi� alto livello di maturit� raggiunto in questi anni
dall'arte mozartiana, oltre alla gi� ricordata Messa in do minore K 427, si possono
annoverare i sei quartetti per archi dedicati a Haydn (K 387, K 421, K 428, K 458,
K 464 e K 465).[109]
L'attivit� di pianista-compositore
Nel periodo compreso fra l'inverno 1782-83 e la primavera del 1786, i concerti per
pianoforte e orchestra furono la pi� rilevante fonte di introiti per Mozart.[110]
In tale arco di tempo, Mozart ne compose quattordici, che lui stesso esegu� a
Vienna, in veste di pianista e direttore d'orchestra, in una serie di concerti su
sottoscrizione da lui stesso organizzati, riscuotendo notevole successo; nel marzo
1784 la lista degli abbonati ai suoi concerti comprendeva 106 persone, fra cui
molti esponenti dell'aristocrazia grande e piccola, vari alti burocrati statali
nonch� gli intellettuali pi� importanti della citt�.[111] Questo periodo di
fortuna, anche economica, si interruppe dopo il maggio 1786, in coincidenza con
l'allestimento viennese de Le nozze di Figaro: tale opera infatti, con i suoi
fermenti di critica sociale, alien� a Mozart i favori del pubblico aristocratico e
alto-borghese della capitale, il quale, da allora, inizi� a preferirgli musicisti
magari meno geniali, ma artisticamente e politicamente meno inquietanti (come ad
esempio Leopold Kozeluch).[112]
Pagina del manoscritto del concerto per pianoforte e orchestra in do maggiore n. 21
K 467
Il concerto in re minore K 466, eseguito per la prima volta a Vienna l'11 febbraio
1785, � oggi il pi� conosciuto dei concerti mozartiani ed � in assoluto fra i pi�
eseguiti di tutto il repertorio pianistico; la sua spiccata dialettica tematica e
la sua intensit� di sentimento ebbero una forte influenza su Beethoven, il quale,
dopo la morte di Mozart, fu uno dei primi interpreti di questo concerto e per esso
scrisse anche due cadenze (rispettivamente per il primo movimento e per il finale)
[116].
Dopo aver dato impulso, con Il ratto dal serraglio, allo sviluppo del genere
Singspiel, Mozart offr� un altro importante contributo alla vocalit� tedesca, e in
particolare austriaca, con una serie di importanti Lied per voce e pianoforte,
composti in gran parte dopo il 1784.[123] Il migliore di essi � considerato Das
Veilchen K 476, del 1785, su testo di Goethe; gli altri Lieder, bench� penalizzati
dal divario qualitativo fra la musica di Mozart e i testi (spesso mediocri) dei
letterati austriaci dell'epoca, comprendono comunque alcuni capolavori come
Abendempfindung K 523, Traumbild K 530, entrambi del 1787, e Sehnsucht nach dem
Fr�hling K 596.[124] Il tema di quest'ultimo � sostanzialmente lo stesso che appare
nel rond� finale del concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in si bemolle
maggiore K 595.[125]
Le nozze di Figaro
Libretto dell'opera Le nozze di Figaro rappresentata a Praga nel 1786
Dopo il Ratto dal serraglio, e per alcuni anni, Mozart trascur� la propria
vocazione di operista per dedicarsi in prevalenza alla musica strumentale; rimasero
incompiute due opere buffe, L'oca del Cairo e Lo sposo deluso, entrambe del 1783.
[126]
Al carnevale del 1786 risale la messa in scena del singspiel in un atto Der
Schauspieldirektor, commissionato a Mozart dall'imperatore Giuseppe II � assieme
all'atto unico di Antonio Salieri Prima la musica e poi le parole � con l'intento
esplicito di mettere a confronto i due compositori.[127] Le due opere furono
infatti eseguite l'una dopo l'altra la sera del 7 febbraio 1786 nella tenuta
imperiale di Sch�nbrunn, entrambe con successo.[128]
In quel periodo Mozart stava gi� lavorando alla composizione della commedia per
musica Le nozze di Figaro, in collaborazione con il librettista Lorenzo Da Ponte
(che nel 1783 era stato nominato poeta di corte per il teatro italiano).[129] Il
soggetto era stato scelto dallo stesso Mozart, il quale aveva chiesto a Da Ponte di
preparare un libretto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Nelle sue Memorie Da
Ponte racconta di aver convinto Giuseppe II ad approvare l'opera � vista la
precedente censura della commedia che lo stesso imperatore aveva sollecitato �
assicurandogli di aver omesso o tagliato le scene potenzialmente offensive del
testo di Beaumarchais.[130] Nel luglio 1785 il libretto era pronto; la prima
rappresentazione dell'opera si ebbe a Vienna il 1� maggio 1786 con un successo
buono, ma non eccezionale;[131] l'opera non convinse la totalit� del pubblico e la
sera della prima si ebbero sia applausi sia fischi.[132] Fra il 1786 e il 1791, le
Nozze di Figaro totalizzarono a Vienna 38 rappresentazioni (per avere un termine di
paragone, si consideri che Il barbiere di Siviglia di Paisiello, considerata
l'opera di maggior successo nella Vienna dell'epoca, ebbe in tale citt� 70 repliche
fra il 1783 e il 1791).[133] Come operista Mozart non fu economicamente autonomo,
poich� dipendeva da impresari e direttori teatrali per l'allestimento di esse.[133]
[134]
�Alle sei sono andato con il conte Canal al cosiddetto ballo di Bretfeld, dove �
solito riunirsi il fior fiore delle bellezze praghesi [...] Io non ho ballato e non
ho mangiato. La prima cosa perch� ero stanco e la seconda per la mia innata
stupidit�. Ho per� guardato con sommo piacere tutta questa gente saltarmi intorno,
piena di autentica allegria, sulle note del mio figaro, trasformato in contraddanze
e in allemande. Perch� d'altro non si parla se non di figaro, altro non si suona,
intona, canta e fischietta se non figaro. Non si assiste ad altra opera se non a
figaro e sempre figaro. � certo un grande onore per me.�
Il 28 maggio 1787 mor� a Salisburgo Leopold Mozart; bench� il suo testamento non ci
sia pervenuto, appare probabile che egli abbia lasciato la quasi totalit� delle sue
sostanze alla figlia Maria Anna, praticamente diseredando Wolfgang.[139]
Don Giovanni
Il primo interprete del personaggio di don Giovanni, il baritono Luigi Bassi, in
un'incisione dell'epoca (1787)
Da Praga, Mozart rientr� a Vienna nel febbraio 1787, avendo firmato il contratto
con Guardasoni per una nuova opera; della stesura del testo poetico si incaric�
Lorenzo Da Ponte, il quale si bas� principalmente sul libretto che poco tempo prima
Giovanni Bertati aveva scritto per un'opera del compositore italiano Giuseppe
Gazzaniga, avente lo stesso soggetto; Da Ponte complet� il libretto del dramma
giocoso Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni probabilmente nel giugno 1787;
Mozart ne compose la musica fra l'estate e l'autunno; la storica prima
rappresentazione ebbe luogo a Praga il 29 ottobre 1787.[140]
All'anno 1787 appartengono due capolavori nel genere della serenata: Uno scherzo
musicale in fa maggiore K 522 (14 giugno) � una brillante satira musicale che
prende di mira la mediocrit� e l'incompetenza dei compositori alla moda nella
Vienna dell'epoca; la Piccola serenata notturna in sol maggiore K 525 (agosto) �
oggi una delle composizioni mozartiane pi� popolari e pi� universalmente note.[141]
Degno di menzione � anche l'ammirevole Divertimento per violino, viola e
violoncello in mi bemolle maggiore K 563 del 1788.[142]
Il Don Giovanni � comunemente considerato uno dei massimi capolavori, non solo
dell'arte musicale, di tutti i tempi.[146] Una sua caratteristica consiste nella
prodigiosa compresenza di comicit� e tragedia;[147] il protagonista, Don Giovanni,
figura inizialmente negativa, raggiunge in modo paradossale una statura eroica
nelle ultime scene del dramma, dove il suo ostinato e coraggioso rifiuto di
pentirsi (pur di fronte alla imminente prospettiva della dannazione eterna,
minacciatagli dalla sovrannaturale apparizione della statua semovente del
commendatore) pu� apparire quale emblema di rivolta laica e illuministica contro il
trascendente.[148] Il finale del secondo atto supera i limiti formali dell'opera
settecentesca, realizzando l'assoluta adeguazione della musica all'azione
drammatica e aprendo in questo modo la via al teatro musicale del Romanticismo.
[149]
A partire dal biennio 1786-87, Mozart inizi� ad avere crescenti problemi economici;
le sue entrate diminuirono complessivamente di circa un terzo rispetto al 1784, per
poi calare ulteriormente nel 1788 e nel 1789; Mozart cominci� allora a chiedere
denaro in prestito, come � attestato da una drammatica serie di lettere (una
ventina) che il compositore scrisse al commerciante Michael Puchberg fra il 1788 e
il 1791.[150] Va detto che le finanze di Mozart scontarono anche l'effetto di una
congiuntura economica sfavorevole: la guerra contro la Turchia ebbe pesanti
ripercussioni sulla vita musicale viennese fra il 1788 e il 1791, portando, fra
l'altro, a una drastica diminuzione generale dell'attivit� concertistica.[151] Di
fatto, non risulta che Mozart abbia pi� tenuto concerti a Vienna dopo l'estate
1788; calarono fortemente anche i guadagni che Mozart traeva dalla pubblicazione
delle sue composizioni.[152]
L'8 aprile 1789 Mozart part� da Vienna per un lungo viaggio verso la Germania
settentrionale, alla ricerca di nuovi incarichi e di nuovi introiti. Fu il 10
aprile a Praga; il 12 a Dresda, dove tenne alcuni concerti in forma privata; il 20
a Lipsia, dove ebbe modo di leggere alcune partiture di Bach conservate nella
Thomaskirche; il 26 fu a Potsdam, dove, a quanto sembra, non riusc� a ottenere
udienza dal re Federico Guglielmo II; l'8 maggio ritorn� a Lipsia, citt� nella
quale, il 12 maggio, diede un concerto pubblico alla Gewandhaus, in cui furono
eseguite due sinfonie non identificate, due concerti per pianoforte e orchestra,
due arie con orchestra, cantate dal soprano Josepha Duschek, e dove probabilmente
improvvis� al pianoforte; ma gli incassi della serata non furono per nulla buoni.
[155]
Il 20 febbraio moriva l'imperatore Giuseppe II, che era stato il pi� importante dei
sostenitori di Mozart: con l'insediamento del suo successore, Leopoldo II, il
compositore non fu pi� tra i favoriti presso la corte, dove le sue richieste di
nuovi incarichi non furono accolte.[162]
Nel 1790 fu uno dei cinque compositori che realizzarono il Singspiel La pietra
filosofale, su libretto di Emanuel Schikaneder; l'opera venne musicata, oltre che
da Mozart, dallo stesso Schikaneder, da Franz Xaver Gerl, Johann Baptist Henneberg
e Benedikt Schack; la prima si ebbe al Theater auf der Wieden l'11 settembre 1790.
[163] A lungo si � ritenuto che il contributo di Mozart a tale opera si fosse
limitato a un solo duetto; un manoscritto ritrovato nel 1996, per�, fa supporre che
l'apporto del musicista di Salisburgo sia stato pi� consistente.[164]
Alla fine di ottobre del 1790, l'impresario britannico Robert May O'Reilly offr� a
Mozart l'opportunit� di soggiornare a Londra fino all'estate successiva con il
compito di comporre almeno due opere teatrali, dietro un compenso equivalente a
circa 3000 fiorini; non si sa per quale motivo Mozart abbia rifiutato tale
vantaggiosa offerta, che avrebbe risolto gran parte dei suoi problemi finanziari:
forse perch� ci� avrebbe comportato una lunga separazione da Constanze (la quale, a
causa della sua salute malferma, non avrebbe potuto seguire il marito a Londra), o
forse perch� a quell'epoca Mozart contava gi� con certezza su future opportunit� di
guadagno rimanendo a Vienna;[167] forse, pi� semplicemente, Mozart non se la
sentiva di emigrare all'estero, sconvolgendo la sua vita e le sue abitudini solo
per inseguire delle prospettive di carriera, per quanto allettanti.[168]
Gli ultimi capolavori
L'inizio del 1791 vide Mozart superare la propria crisi creativa e tornare ai suoi
abituali livelli di produttivit�, come � attestato dalla serie di capolavori che
costellano il suo ultimo anno: fra essi il concerto per pianoforte e orchestra n.
27 in si bemolle maggiore K 595 (5 gennaio), il quintetto per archi in mi bemolle
maggiore K 614 (12 aprile), il mottetto Ave verum corpus K 618 (giugno), il
Concerto per clarinetto e orchestra K 622 (7 ottobre).[169] Anche la sua situazione
economica cominci� a migliorare: fra l'altro, alcuni mecenati ungheresi e olandesi
sottoscrissero in suo favore, impegnandosi ad acquistare sue composizioni per cifre
ragguardevoli; il 9 maggio la citt� di Vienna lo nomin� assistente Kapellmeister di
Leopold Hofmann presso la cattedrale di Santo Stefano, incarico onorifico che per�
preludeva alla nomina a maestro di cappella (retribuito 2000 fiorini annui) non
appena il posto si fosse reso vacante.[170]
Immediato, vasto e crescente successo ottenne invece Il flauto magico: alla prima
rappresentazione, che si svolse, sotto la direzione del compositore, al
Freihaustheater di Vienna il 30 settembre 1791, seguirono centinaia di repliche nel
corso degli anni novanta. L'euforia di Mozart per il successo della sua opera �
testimoniata dalle ultime lettere che il compositore scrisse alla moglie, che in
quel periodo si trovava in villeggiatura a Baden.[175]
Prima del 15 novembre 1791 Mozart mise da parte il Requiem e scrisse l'ultima sua
opera compiuta, la Piccola cantata massonica K 623; il 20 novembre cadde malato.
[178]
Mozart massone
Mozart entr� nella massoneria dopo il proprio trasferimento a Vienna, mentre la sua
carriera di musicista era al culmine del successo. Venne iniziato come
"apprendista" il 14 dicembre 1784, nella loggia "Zur Wohlt�tigkeit" ("Alla
beneficenza") grazie alla mediazione dell'amico drammaturgo e massone Otto Heinrich
von Gemmingen-Hornberg.[179] Il compositore, in poco tempo, percorse tutto il
cammino iniziatico della massoneria: il 7 gennaio del 1785 fu elevato al grado di
"compagno" e forse il 13 gennaio (la data non � certa) divenne "maestro".[180] Suo
padre Leopold venne iniziato nella stessa loggia il 6 aprile 1785, il 16 aprile
pass� al grado di "compagno" e il 22 divenne "maestro".[181]
Fra gli scopi dichiarati di tale decreto vi era quello di limitare l'influenza
dell'ordine dei Rosacroce, di tendenza mistica ed esoterica; perci� i massoni di
tendenza razionalista inizialmente accolsero con favore il Freimaurerpatent;
tuttavia, in seguito apparve chiaro che l'assoggettamento della massoneria al
controllo governativo aveva anche l'obiettivo di frenare l'attivit� dell'ala pi�
illuminista e pi� anticlericale, che faceva capo all'ordine degli Illuminati,
considerato pericoloso per l'ordine costituito.[183] Difatti dopo il
Freimaurerpatent l'ordine degli Illuminati cess� praticamente di esistere a Vienna,
molti di loro (fra cui alcuni cari amici di Mozart) uscirono dalla massoneria e la
stessa loggia "Alla verit�" fu ufficialmente chiusa nel 1789.[184]
Nel suo ultimo anno di vita, Mozart riprese a comporre molta musica d'ispirazione
massonica; oltre al Flauto magico e alla Piccola cantata massonica, sopra citati, �
degna di nota la cantata per tenore e pianoforte Die ihr des unerme�lichen Weltalls
Sch�pfer ehrt ("Voi che onorate il creatore dell'universo infinito") K 619, su
testo di Franz Heinrich Ziegenhagen.[189] Ziegenhagen era un socialista utopista,
esponente dell'Illuminismo radicale ed egualitario; il suo testo (messo in musica
da Mozart nel luglio 1791) � un'appassionata perorazione a favore della tolleranza
religiosa, contro il fanatismo, contro il militarismo e a favore della pace fra i
popoli:[190]
(F. H. Ziegenhagen[191])
Malattia e morte
Mozart morente in un dipinto dell'Ottocento (Hermann Kaulbach, Mozarts letzte Tage,
1873)
Mozart mor� nella sua casa a Vienna il 5 dicembre 1791, cinque minuti prima
dell'una di notte.[192] La salma fu portata alla cattedrale di Santo Stefano il 6
dicembre; il corpo venne poi sepolto, lo stesso giorno o forse la mattina del 7, in
una tomba "a pozzo" priva di cippo o croce - insieme ad altre quattro o cinque
salme - nel Cimitero di St. Marx. Le notizie riguardo al fatto che nessuno della
famiglia di Mozart, n� dei suoi amici o conoscenti, fosse presente (le
testimonianze dei contemporanei tentano di giustificare questo fatto asserendo che
al momento del funerale ci fosse maltempo) sono state confutate da studi recenti.
[193] Si tratt� di un funerale di terza classe, il pi� economico possibile (ad
eccezione del funerale dei poveri, che era gratuito) come suggerito alla vedova dal
barone van Swieten, protettore di Mozart, che pag� le esequie; forse tale tipo di
funerale era stato anche scelto dallo stesso Mozart, seguendo le sue convinzioni
illuministiche che potrebbero averlo indotto a disprezzare, alla stregua di un
retaggio della superstizione, sia le cerimonie funebri troppo sfarzose sia il
conforto della Chiesa (fra l'altro, Mozart non aveva chiesto, n� ricevuto,
l'estrema unzione).[194] Nonostante quanto tramandato si � appurato che il feretro,
partito dalla casa del compositore, era sostenuto da quattro portatori, preceduti
da un crocifero e da quattro giovani con dei ceri; seguirono la vedova Constanze,
alcuni membri della famiglia Weber, fra cui le sorelle, il barone van Swieten,
Franz Xaver S��mayr, Jakob Freist�ndler e Otto Hatwig, allievi del musicista,
alcuni amici e Antonio Salieri.[195]
Monumento funerario di Mozart nel cimitero di St. Marx a Vienna
Nel 1809 Constanze Weber, la vedova, si rispos� col diplomatico danese Georg
Nikolaus von Nissen (1761 � 1826), grande ammiratore di Mozart e autore di una
delle prime biografie dedicate al musicista. Per questo lavoro di sicuro Nissen
attinse a testimonianze di Constanze, la quale, per�, non pu� essere considerata
una fonte del tutto attendibile. Ad esempio, dalle lettere scritte da Mozart ad
amici e familiari (alla stessa Constanze, ad esempio) Nissen e Constanze
cancellarono spesso le parti pi� scurrili e ci� nel chiaro intento di idealizzare
la figura del compositore.[197]
La carriera di Mozart come libero artista
Fino all'epoca di Mozart, infatti, in tutti i territori che gi� avevano fatto parte
dell'antico Sacro Romano Impero, musicisti di estrazione borghese come lui (e come
suo padre Leopold) potevano trovare una degna collocazione sociale solamente
impiegandosi in pianta stabile presso una delle molte corti aristocratiche o delle
istituzioni a esse collegate; il loro ruolo sociale era dunque subalterno
all'aristocrazia di corte, ed era sostanzialmente equiparato a quello del personale
di servizio.[199] Leopold Mozart, anche se malvolentieri, si era alla fine adattato
a questo tipo di collocazione sociale e si aspettava che anche suo figlio facesse
carriera come musicista di corte, tutt'al pi� in una corte pi� grande e pi� ricca
di quella di Salisburgo; ma Wolfgang, da quando fu maggiorenne, non pot� pi�
accettare interiormente tale condizione di sudditanza, che gli appariva umiliante
in modo intollerabile e che svilupp� in lui un permanente stato d'animo di rancore
profondo nei confronti della nobilt� di corte.[200] La personale rivolta di Mozart
contro le costrizioni derivanti dal servizio a corte trov� infine espressione nella
sua decisione di dimettersi dal suo impiego e di guadagnarsi da vivere come libero
artista.[201]
Circa l'effettivo successo economico della carriera di Mozart nei suoi ultimi dieci
anni di vita si trovano, nella letteratura biografica, valutazioni molto
contrastanti: la visione prevalente per tutto l'Ottocento e per gran parte del
Novecento fu che Mozart, sostanzialmente, perse la sua partita e che concluse la
propria avventura umana e professionale con un fallimento e nella pi� nera miseria.
Tale � la versione che appare, ad esempio, negli scritti di Massimo Mila[202] e che
si trova sintetizzata da una diffusa enciclopedia la quale, ancora nel 1995,
scriveva che Mozart mor� "senza mai conoscere il vero successo".[203]
�Da outsider borghese al servizio della corte, Mozart combatt� fino in fondo, con
incredibile coraggio, una battaglia di affrancamento dai suoi padroni e committenti
aristocratici. Lo fece di propria iniziativa, per amore della propria dignit� di
uomo e del proprio lavoro di musicista. E perse la battaglia � come era da
prevedere, aggiungeremmo con la presunzione dei posteri.�
(Norbert Elias[206])
� stato anche osservato che, nei suoi primi anni viennesi, Mozart ader� al
programma di modernizzazione dello Stato e della societ� asburgica promosso
dall'imperatore Giuseppe II; l'imperatore intendeva fra l'altro (secondo i canoni
del dispotismo illuminato) limitare i poteri dell'aristocrazia feudale, i cui abusi
Mozart condann� ne Le nozze di Figaro.[207] Tuttavia, il consenso e la protezione,
accordati entro certi limiti a Mozart dalla corte viennese, non costituirono �
secondo questa interpretazione � una base sufficientemente solida per l'attivit�
professionale del compositore; inoltre, la novit� e la complessit� del suo
linguaggio musicale non furono pienamente compresi nemmeno dalla corte
dell'imperatore, abituata a musiche di pi� facile accessibilit� (pochi mesi dopo la
morte di Mozart trionf� a Vienna Il matrimonio segreto di Cimarosa) e al minore
impegno compositivo profuso da musicisti di secondaria importanza come Mart�n y
Soler e Dittersdorf.[207]
Sebbene alcuni dei primi brani di Mozart siano stati scritti per clavicembalo, nei
suoi primi anni conobbe i pianoforti realizzati da un costruttore di Regensburg
Franz Jakob Sp�th.[211] Pi� tardi, quando Mozart visit� Augusta, rimase colpito dai
pianoforti Stein e lo scrisse in una lettera a suo padre.[211] Il 22 ottobre del
1777 Mozart fece la prima esecuzione del suo Triplo concerto K. 242 su strumenti
forniti da Stein.[212] L'organista della Cattedrale di Augusta, Demmler suonava la
prima parte, Mozart la seconda e Stein la terza.[213] Nel 1783, quando viveva a
Vienna, acquist� uno strumento di Walter.[214] Leopold Mozart ha confermato
l'attaccamento di Mozart con il suo fortepiano Walter: �� impossibile descrivere il
trambusto. Il pianoforte di tuo fratello � stato spostato almeno dodici volte da
casa sua a teatro o a casa di qualcun altro�.[215]
Lo stile mozartiano
Lo stile della musica di Mozart non solo segue da vicino lo sviluppo dello stile
classico, ma senza dubbio contribuisce in modo fondamentale a definirne le
caratteristiche, in modo tale da poter essere considerato esso stesso l'archetipo.
Mozart fu uno straordinario compositore che si dedic� con apparente semplicit� a
tutti i principali generi dell'epoca: scrisse un gran numero di sinfonie, opere,
concerti per strumento solista, musica da camera (fra cui quartetti e quintetti
d'archi) e sonate per pianoforte. Bench� per nessuno di questi generi si possa
affermare che egli fu il "primo autore", per quanto riguarda il concerto per
pianoforte si deve riconoscere che esso deve a Mozart, autore e interprete delle
proprie composizioni, il grandioso sviluppo formale e di contenuti che avrebbe
caratterizzato questo genere nel secolo successivo. Lo stesso Beethoven nutriva
grande ammirazione per i concerti per pianoforte mozartiani, che furono il modello
dei suoi concerti, in modo particolare i primi tre per pianoforte.[216][217]
Mozart rinnov� il genere musicale del concerto: il discorso musicale si svolge come
dialogo paritario fra due soggetti di uguale importanza, il solista e l'orchestra.
Mozart scrisse concerti per pianoforte, violino, flauto, oboe, corno, clarinetto,
fagotto. Mozart scrisse anche un gran numero di composizioni sacre, fra cui messe,
e composizioni pi� "leggere", risalenti per lo pi� al periodo salisburghese, come
le marce, le danze, i divertimenti, le serenate e le cassazioni.
Soprattutto nell'ultimo decennio di vita Mozart esplor� l'armonia cromatica con una
intensit� raramente ritrovata in altri compositori del suo tempo. Scrive Hermann
Abert:[220]
�Neppure l'uomo normale si d� pena di imitare alcuna cosa di cui non rechi gi� in
s� l'embrione. Nel genio questa scelta reca gi� l'impronta dell'atto creativo. Essa
� infatti il primo tentativo di una presa di posizione, d'un affermarsi nei
confronti della tradizione: tentativo che dovr� agguerrirlo a rifiutare ci� che gli
sia estraneo o d'intoppo e non soltanto a imitare ma a "ricreare" e assimilare ogni
elemento congeniale. Non dovremo quindi mai dimenticare che la grandezza di Mozart
sta nel suo "io", nella sua forza creativa; non nel materiale col quale si �
cimentato.�
Fin da fanciullo Mozart aveva mostrato che era capace di ricordare e imitare senza
alcuna difficolt� la musica che aveva l'occasione di ascoltare. I suoi numerosi
viaggi consentirono al giovane compositore di far sua una rara collezione di
esperienze attraverso le quali Mozart cre� il suo unico linguaggio compositivo.
[221]
Mozart era ancora bambino durante il soggiorno a Londra quando incontr� Johann
Christian Bach e ascolt� la sua musica. A Parigi, Mannheim e Vienna, egli ascolt� i
lavori dei compositori attivi in quei luoghi cos� come la famosa orchestra di
Mannheim. In Italia ebbe modo di conoscere e approfondire la ouverture italiana e
l'opera buffa dei grandi maestri italiani del Settecento e questa esperienza
sarebbe stata di fondamentale importanza nello sviluppo successivo della sua
musica. Sia a Londra sia in Italia, lo stile galante dominava la scena: uno stile
semplice, quasi da "musica leggera", caratterizzato da una predilezione per le
cadenze, da una enfasi sulle frasi nella tonalit� fondamentale-dominante-
sottodominante (escludendo cos� altri accordi) e dall'uso di frasi simmetriche e di
strutture articolate in modo chiaro.[223]
Lo stile galante, che fu l'origine dello stile classico, era nato come reazione
alla "eccessiva complessit�" della tarda musica barocca. Alcune delle sinfonie
giovanili di Mozart hanno la forma di ouverture in tre movimenti nello stile
italiano; molte di queste sono "omotonali", ossia tutti i tre movimenti sono nella
stessa tonalit�, essendo il movimento lento centrale nella relativa tonalit�
minore. Altri lavori "imitano" lo stile di Johann Christian Bach, mentre altri
ancora mostrano la semplice forma bipartita in uso fra i compositori viennesi.
Passando dalla giovinezza alla prima maturit�, Mozart inizi� a inserire alcune
delle caratteristiche fondamentali dello stile barocco all'interno delle proprie
composizioni: per esempio, la Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 impiega nel primo
movimento un tema principale in forma contrappuntistica e sono presenti anche
sperimentazioni con frasi di lunghezza irregolare. A partire dal 1773 appaiono nei
quartetti dei movimenti conclusivi in forma di fuga, probabilmente influenzati da
Haydn, che aveva incluso finali in questa forma nei quartetti dell'opera 20.
L'influenza dello stile Sturm und Drang, che preannuncia col suo carattere la
futura era romantica � evidente in alcune delle composizioni di quel periodo di
entrambi gli autori, fra cui spicca la Sinfonia n. 25 in sol minore K 183, la prima
delle due uniche sinfonie in tonalit� minore scritte da Mozart.[224]
�Mozart infuse negli strumenti il nostalgico afflato della voce umana per la quale
nutriva uno specialissimo amore. Orient� verso il cuore della melodia
l'inesauribile fiumana d'una ricca armonia, dando sempre alla voce degli strumenti
quella fervida intensit� di sentimento propria della voce umana: inesauribile fonte
dell'espressione racchiusa nel fondo del cuore.[225]�
(Richard Wagner)
Mozart fu anche uno dei grandi autori di opere; egli passava con grande facilit� e
naturalezza dalla scrittura strumentale a quella vocale. Le sue opere appartengono
ai tre generi principali in voga alla fine del Settecento: l'opera buffa (Le nozze
di Figaro, Don Giovanni e Cos� fan tutte), l'opera seria (Idomeneo e La clemenza di
Tito) e il Singspiel (Il ratto dal serraglio e Il flauto magico). In tutte le sue
grandi opere Mozart impiega la scrittura strumentale per sottolineare lo stato
psicologico dei personaggi e i cambiamenti di situazione drammatica. La scrittura
operistica e quella strumentale si influenzano a vicenda: l'orchestrazione via via
pi� sofisticata che Mozart adotta per le composizioni strumentali (sinfonie e
concerti in primo luogo) viene adottata anche per le opere, mentre l'uso
particolare che egli fa del colore strumentale per evidenziare gli stati d'animo
ritorna anche nelle ultime composizioni non operistiche.[226]
Mozart e i compositori contemporanei
Franz Joseph Haydn
Ritratto di Joseph Haydn (1792)
Una grande amicizia e reciproca stima contraddistingue il legame che unisce Mozart
a Haydn, nonostante quest'ultimo fosse di ventiquattro anni pi� anziano. Non �
possibile stabilire con certezza quando Mozart entr� in rapporti di amicizia con
Haydn, ma di certo si sa che nel 1785 i due musicisti erano intimi amici, tanto da
darsi del tu, ed ebbero diversi incontri in casa dei fratelli Storace, avendo
occasione e di parlare di musica e di eseguire insieme musica cameristica.
Mozart ebbe come intimo amico il fratello Michael Haydn e ci� fu importante per la
conoscenza di Joseph. Haydn, dalla residenza degli Esterh�zy dove prestava
servizio, si recava spesso a Vienna dove Mozart si era definitivamente trasferito
nel 1781.
A Haydn non poteva sfuggire la grandezza di Mozart ma non concep� questo fatto
oggettivo con ostilit� e invidia, bens� ne raccolse i suggerimenti compositivi. E
ci� avvenne anche per Mozart che pubblicamente rese nota la sua riconoscenza a
Haydn dedicandogli sei quartetti (K 387, K 421, K 428, K 458, K 464 e K 465)[227] e
apprezz� per tutta la vita il compositore pi� di ogni altro musicista del passato o
contemporaneo.
Quando Mozart mor� a trentacinque anni, Haydn era a Londra. Seppe della morte
dell'amico e collega solo al suo rientro a Vienna (1792), rimanendone rattristato.
Mito e aneddotica
Lo stesso argomento in dettaglio: Mito di Mozart.
Pochi altri autori musicali hanno suggestionato la fantasia del pubblico come
Mozart. Gi� bambino prodigio noto nelle maggiori corti d'Europa, in seguito
compositore di genio e infine protagonista di una precoce e misteriosa morte: la
sua vita � stata interpretata, sin dall'Ottocento, come simbolo stesso della
genialit�, idealizzando la sua figura come nessun altro autore prima o dopo di lui.
Creando quindi un mito di Mozart, genio assoluto, che tuttora nell'immaginario
collettivo � probabilmente pi� popolare delle sue stesse opere. Non deve quindi
stupire che siano fioriti aneddoti di ogni tipo sulla sua figura, miranti a
sottolineare (rare volte a sproposito, ma spesso in modo esagerato) la sua
genialit� e la sua "unicit�". Nel vasto repertorio di aneddoti che circondano il
giovane Mozart, particolare � quello che riguarda la sua visita a Roma a Pasqua
1770: l'allora quattordicenne Mozart ascolt� il celebre Miserere di Gregorio
Allegri, di propriet� esclusiva della Schola Cantorum della Cappella Sistina, che
la custodiva gelosamente. L'esecuzione avveniva solo nella Settimana Santa a luci
spente e lo spartito non poteva essere copiato n� letto, pena la scomunica.
Racconta Leopold in una lettera alla moglie che il giovane Wolfgang, dopo averlo
ascoltato una sola volta, sia stato in grado di trascriverlo a memoria, nota per
nota. In realt� ascolt� l'opera due volte e apport� piccole correzioni alla prima
trascrizione.[228]
Un altro aspetto del suo carattere era un senso dell'umorismo a tratti osceno. Ne
rimangono testimonianze nelle lettere alla cugina Maria Anna Thekla, ai parenti e
agli amici.[229] Compose persino una serie di canoni scatologici che intonava in
compagnia degli amici.
La leggenda su Mozart e Salieri
Antonio Salieri
Nel corso degli anni nacque e si diffuse la leggenda secondo cui Mozart sarebbe
stato avvelenato, per invidia, dal compositore italiano Antonio Salieri. Questa
diceria, priva di fondamento, ha ispirato diversi artisti nel corso dei secoli. Il
poeta e scrittore russo Aleksandr Sergeevic Pu�kin diede credito a queste voci e
nel 1830 scrisse Mozart e Salieri (precedentemente intitolato Invidia), un
brevissimo dramma in versi, in cui un Salieri roso dall'invidia avvelena Mozart.
Di Pu�kin si disse:
Nel 1978 un successivo adattamento della leggenda sulla fine di Mozart: Amadeus,
del drammaturgo Peter Shaffer, conquista i teatri di Londra. La vicenda prende le
basi da Pu�kin e ne amplia la portata. Rimane l'invidia di Salieri e il Requiem
commissionato da un uomo vestito di nero (Salieri mascherato), ma il tutto �
approfondito e narrato da Salieri stesso. Il testo subisce diverse modifiche, fino
alla versione definitiva del 1981.
Nel 1984 il dramma di Shaffer fu portato al cinema da Milo� Forman con Amadeus, ma
i lati negativi del personaggio di Salieri sono ammorbiditi rispetto a Puskin:
anche se nella versione rimasterizzata del film del 2002 sono ripristinate alcune
scene pi� dure, il Salieri cinematografico di F. Murray Abraham, che vinse l'Oscar
per il miglior attore, � decisamente meno negativo di quello di Shaffer e per sua
decisione, dato che il drammaturgo aveva curato anche la sceneggiatura del film.
Nel film, a parte alcuni avvenimenti realmente accaduti a Mozart, gran parte della
trama � una libera ricostruzione del personaggio, molto lontana dalla realt�.
Prestiti da e verso altri autori
Letteratura
Musica
Teatro
Note
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precedenza altri cinque figli, tutti morti in tenerissima et�: Johann Leopold
Joachim (1748 � 1749), Maria Anna Cordula (1749), Maria Anna Nepomucena Walpurgis
(1750), Johann Carl Amadeus (1752 � 1753), Maria Crescentia Francisca de Paula
(1754). Per l'elenco completo e altri atti si veda Otto Erich Deutsch, Mozart, a
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esiste nessun riferimento a queste lezioni nelle lettere di Leopold Mozart.
^ Delle due versioni della prova di esame, una � scorretta. Dato che entrambe sono
autografate da Mozart, questa � l'evidenza che padre Martini pass� una sua
rielaborazione del testo di esame ad Amadeus, per favorirne la promozione. Cfr.
sito dell'Accademia Filarmonica di Bologna
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^ Si ritiene in genere che l'attivit� concertistica di Mozart sia drasticamente
diminuita dopo il 1785, ma le basi dell'affermazione sono deboli poich� tutta la
documentazione dei concerti si basa sulla corrispondenza privata, che � andata in
gran parte perduta, e la documentazione pubblica di essi � aleatoria. I registri di
polizia dell'epoca, i soli che avrebbero potuto elencare tutti gli eventi, andarono
distrutti nell'incendio del Palazzo di Giustizia di Vienna nel 1927 (Stafford, pp.
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the Violin Concerto, and the Concerto for Violin, Cello and Piano - reveals that
Beethoven did not, in effect, create a new model of concerto form as Mozart had
done, or as he would do in other genres, such as the piano sonatas, string quartet,
and symphony; the Mozartean model is clearly perceptible in each example�
^ Michael Thomas Roeder, XI - Ludwig Van Beethoven, in A History of the Concerto,
Amadeus Press, 1994, ISBN 978-0-931340-61-1.
(DE)
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Testi di Mozart e testi da lui musicati
Voci correlate
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Effetto Mozart
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(DE, EN) Compact Mozart biography - at mozartones.com
(DE) Sito celebrativo del duecentocinquantenario, su mozart2006.at. URL
consultato il 22 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2004).
(DE) Mozart e la religione, su w-o-deutsch.de.
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