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Wolfgang Amadeus Mozart

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


(Reindirizzamento da Mozart)
Disambiguazione � "Mozart" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi
Mozart (disambigua).
Wolfgang Amadeus Mozart nel ritratto postumo di Barbara Krafft (1819) Firma del
compositore

Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 � Vienna, 5 dicembre 1791) �


stato un compositore austriaco[1] di massima importanza nella storia della musica.
La sua fama persistente � legata al profondo influsso della sua arte sul gusto
musicale moderno e alla popolarit�, nella cultura dei posteri, della sua stessa
figura[2] assurta ad antonomasia del genio[3] e spesso mitizzata.[2]

Bambino prodigio, coltiv� fin dalla prima infanzia assiduamente il proprio


talento[4] e lasci� un vasto catalogo di composizioni nel corso di una carriera
che, nonostante la morte in giovane et�, abbraccia l'arco di un trentennio.[5] A
differenza di quella degli altri grandi geni viennesi, Haydn e Beethoven, la sua
produzione si caratterizza per l'esplorazione di qualsiasi forma in voga al suo
tempo; eccelle in ognuna[1] e mostra la capacit� di esprimere in musica un'ampia
gamma di emozioni.[4] La critica postuma ne ha offerto interpretazioni eterogenee e
talvolta opposte (classica, preromantica), giustificando cos� il carattere di
universalit� spesso riconosciuto all'arte mozartiana.[5]

Fu il primo tra i grandi compositori a intraprendere in parte, dopo la rottura


definitiva con l'arcivescovo di Salisburgo e l'approdo a Vienna, una carriera da
libero professionista.[1] Emancipato dalla protezione arcivescovile, Mozart pot�
quindi emergere nella sua pi� autentica personalit� musicale: si apr� in tal modo
il cosiddetto decennio dei capolavori (1781-1791),[6] interrotto di colpo dalla
morte prematura del musicista per una malattia mai identificata. Sulle circostanze
della morte di Mozart la nascente epoca romantica ricam� sospetti e leggende,
complice soprattutto la macabra coincidenza della stesura del Requiem,
commissionato misteriosamente e lasciato incompiuto.
Indice

1 Nome
2 Biografia
2.1 La nascita e la famiglia
2.2 Genio precoce (1756�1769)
2.3 Mozart in Italia (1769�1773)
2.3.1 Primo viaggio in Italia
2.3.1.1 Verona
2.3.1.2 Milano
2.3.1.3 Bologna
2.3.1.4 Firenze
2.3.1.5 Roma
2.3.1.6 Napoli
2.3.1.7 Viaggio di ritorno
2.3.2 Secondo viaggio in Italia
2.3.3 Terzo viaggio in Italia
2.4 Musicista di corte a Salisburgo (1773-1777)
2.5 Il viaggio a Parigi (1777�1779)
2.6 Ritorno a Salisburgo e rottura con l'arcivescovo (1779�1781)
2.7 Permanenza a Vienna (1781�1791)
2.7.1 Il ratto dal serraglio
2.7.2 La Societ� di musica antica
2.7.3 L'attivit� di pianista-compositore
2.7.4 Le nozze di Figaro
2.7.5 Don Giovanni
2.7.6 Il viaggio a Berlino
2.7.7 Cos� fan tutte e il viaggio a Francoforte
2.7.8 Gli ultimi capolavori
2.7.9 Mozart massone
2.7.10 Malattia e morte
3 La carriera di Mozart come libero artista
4 Lista di tutte le composizioni per genere
5 Lista di tutte le composizioni per numero di catalogo
6 Strumenti
7 Lo stile mozartiano
8 Mozart e i compositori contemporanei
8.1 Franz Joseph Haydn
9 Mito e aneddotica
9.1 La leggenda su Mozart e Salieri
9.2 Prestiti da e verso altri autori
10 Riconoscimenti
11 Nella cultura di massa
11.1 Cinema
11.2 Filatelia
11.3 Letteratura
11.4 Musica
11.5 Teatro
12 Note
13 Bibliografia
13.1 Testi di Mozart e testi da lui musicati
13.2 Biografie e letteratura critica
14 Voci correlate
15 Altri progetti
16 Collegamenti esterni
16.1 Partiture e testi

Nome

Mozart fu registrato al battesimo come Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus.

Joannes Chrysostomus era una dedica al santo del giorno di nascita (Giovanni
Crisostomo, 27 gennaio).[1][7][8] Wolfgang, il cui significato � "dal passo di
lupo",[9][10] e Theophilus (dal greco Theophilos, Te?f????, "che ama Dio"[11]) sono
in onore rispettivamente del nonno materno Wolfgang Nikolaus Pertl (1667-1724)[1]
[12] e del padrino di battesimo, il commerciante e consigliere civico Johann
Theophilus Pergmayr.[1]

Leopold Mozart chiamava vezzeggiativamente suo figlio Wolferl.[13] Amadeus � il


corrispondente latino di Theophilos, e il compositore lo preferiva a quest'ultimo,
pi� spesso abbreviandolo Amad� o Amad�. La forma tedesca Gottlieb, usata anche dal
padre in alcune lettere nei primi anni di vita del bambino, ricorre in alcune
biografie pi� antiche.[1][14] Patendo una certa insofferenza per la desinenza del
nominativo latino, Mozart si firm� a volte con enfasi scherzosa Wolfgangus Amadeus
Mozartus.[15]
Biografia
La nascita e la famiglia
Il piccolo Mozart in un ritratto anonimo, incerta attribuzione a Pietro Antonio
Lorenzoni (1763)

Wolfgang Amadeus Mozart nacque il 27 gennaio 1756 alle ore 20:00 al numero 9 di
Getreidegasse a Salisburgo,[16] capitale del principato arcivescovile di
Salisburgo, all'epoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel
Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la nascita presso la
cattedrale di San Ruperto.
La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold (1719-1787) in
una lettera del 9 febbraio 1756 a un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter:

�Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato
felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perci� ella
era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno
bene. Il bambino porta i nomi di Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.[17]�

I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa et� (la madre differiva dal marito
di un solo anno) ed erano persone molto conosciute e attive all'epoca della sua
nascita: il padre Leopold, compositore e insegnante di musica,[18] ricopriva
l'incarico di vice Kapellmeister[19] presso la corte dell'arcivescovo Anton von
Firmian; la madre Anna Maria Pertl[20] (1720 � 1778) era figlia di un prefetto e
gi� vedova quando spos� il suo secondo marito.

Dei sette figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, l'unica non morta
durante l'infanzia era la sorella maggiore Maria Anna (1751 � 1829),[21] detta
Nannerl o Nannette.[22] Familiarmente, il piccolo Mozart era noto coi nomignoli di
Wolferl o Woferl.
Genio precoce (1756�1769)
Lo stesso argomento in dettaglio: Viaggio in Europa della famiglia Mozart.
La famiglia Mozart

Il bambino dimostr� un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un


vero e proprio bambino prodigio: a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a
quattro suonava brevi pezzi e a cinque era gi� autore di alcune composizioni come,
ad esempio, un "Andante e Allegro" o come l'"Allegro" e il "Minuetto" scritti tra
l'11 e il 16 dicembre 1761, composizioni oggi note col nome "Wolfgangerl
Compositiones".[23] Esistono vari aneddoti riguardanti la sua memoria prodigiosa,
la composizione di un concerto all'et� di cinque anni, la sua gentilezza e
sensibilit� e la sua paura per il suono della tromba.[24] Aveva inoltre la capacit�
di riconoscere l'altezza dei suoni (il cosiddetto orecchio assoluto).[25]

Leopold definiva suo figlio come "il miracolo che Dio ha fatto nascere a
Salisburgo" ed � ragionevole ritenere che il grandissimo talento mostrato dal
piccolo Wolfgang abbia motivato nel padre una responsabilit� molto grande, oltre
quella di un semplice genitore o insegnante. Contrariamente a quanto riportato da
alcuni, tra cui la figlia Nannerl, Leopold continu� a svolgere con cura i suoi
servizi a corte, ma dedic� grandissima energia, molto tempo e denaro
nell'educazione musicale dei figli, anche con diversi viaggi in Europa che, oltre a
segnarlo fisicamente, hanno probabilmente arrestato l'avanzamento della sua
carriera professionale a corte.[26]

Quando non aveva neppure sei anni, nel 1762, il padre port� Wolfgang e la sorella,
pure lei assai dotata, a Monaco, affinch� suonassero per la corte del principe
elettore bavarese Massimiliano III nel loro primo concerto ufficiale; alcuni mesi
dopo si recarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e dove
proseguirono le loro esibizioni in varie abitazioni nobiliari.

Verso la met� del 1763, egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di
vice Kapellmeister presso la corte del principe arcivescovo di Salisburgo.
Itinerario del viaggio in Europa, 1763-1766. Le linee nere mostrano il viaggio di
andata verso Londra, 1763-1764, quelle rosse indicano il viaggio di ritorno verso
Salisburgo, 1765-1766.

Tutta la famiglia intraprese cos� un lungo viaggio nel continente, che dur� pi� di
tre anni. I Mozart soggiornarono nei principali centri musicali dell'Europa
occidentale della seconda met� del Settecento: Monaco di Baviera, Augusta,
Stoccarda, Mannheim, Ludwigsburg, Schwetzingen, Heidelberg, Magonza, Francoforte,
Coblenza, Colonia, Aquisgrana, Bruxelles, Parigi (giungendovi il 18 novembre 1763 e
trascorrendovi il primo inverno), Versailles (dove soggiornarono e si esibirono
nella prestigiosa Reggia), poi la lunga sosta a Londra fino al luglio del 1765,
quindi di ritorno attraverso Dover, L'Aia, Amsterdam, Utrecht, Malines, Parigi
(arrivo il 10 maggio 1766), Digione, Lione, Ginevra, Losanna, Berna, Zurigo,
Donaueschingen, Ulma, nuovamente Monaco di Baviera e infine il rientro a Salisburgo
il 29 novembre 1766.
Il piccolo Mozart in una tourn�e a Verona

Mozart suon� nella maggior parte di queste citt�, da solo o con la sorella, o
presso una corte, o in pubblico, o in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse
agli amici di Salisburgo raccontano l'universale ammirazione riscossa dai prodigi
di suo figlio.

A Parigi incontrarono molti compositori tedeschi e qui furono pubblicate le prime


composizioni di Mozart (sonate per clavicembalo e violino, dedicate a una
principessa reale; cfr. KV 6-9).

A Londra conobbero, tra gli altri, Johann Christian Bach, il figlio pi� giovane di
Johann Sebastian e una delle figure di primo piano della vita musicale londinese;
sotto la sua influenza, Mozart compose le sue prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a).
Segu� un'altra sinfonia durante il soggiorno a L'Aia, nel viaggio di ritorno
(Sinfonia n. 5).

Dopo poco pi� di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna
nel settembre 1767, dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di
dieci settimane trascorse a Brno (Br�nn) e Olomouc (Olm�tz) durante un'epidemia di
vaiolo. Mentre a Salisburgo Mozart aveva composto la prima parte di un singspiel
sacro in tedesco, Die Schuldigkeit des ersten Gebots, (K 35), rappresentato nel
palazzo dell'arcivescovo, un intermezzo in latino, Apollo et Hyacinthus (K 38),
rappresentato all'universit�, e una cantata per la Passione, Grabmusik (K 42),
rappresentata nel Duomo, a Vienna compose un altro singspiel tedesco in un atto,
Bastien und Bastienne (K 50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze
furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte
un'opera buffa italiana, La finta semplice (K 51), che tuttavia vennero deluse, con
grande indignazione di Leopold.

Una grande messa solenne (probabilmente la Messa solenne in Do minore


"Weisenhausmesse", K 139) fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in
occasione della consacrazione della chiesa dell'Orfanotrofio. La finta semplice
venne rappresentata l'anno seguente, 1769, nel palazzo dell'arcivescovo a
Salisburgo. Nel mese di ottobre, Mozart fu nominato Konzertmeister senza stipendio
presso la corte salisburghese.

Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarit� con il


linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui
autografi includono l'ausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora
infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Le sinfonie di Londra e de
L'Aia attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica
che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a
Vienna (come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate da una
tessitura pi� ricca e da uno sviluppo pi� approfondito. La sua prima opera
italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo.
Mozart in Italia (1769�1773)
Lo stesso argomento in dettaglio: Mozart in Italia.

�La nostra musica da chiesa � assai differente di quella d'Italia, e sempre pi�,
che una Messa con tutto il Kyrie, Gloria, Credo, la Sonata all'Epistola,
l'offertorio � sia Mottetto, Sanctus ed Agnus Dei e anche la pi� Solenne, quando
dice la Messa il Principe stesso non ha da durare che al pi� longo tre quarti
d'ora. Ci vuole uno studio particolare per questa sorta di composizione, e che deve
per� essere una Messa con tutti strumenti - Trombe di guerra, Tympani etc.�

(Wolfgang Amadeus Mozart, 1776[27])

Fu la ricerca di nuove committenze l'origine dei numerosi viaggi dei Mozart, di cui
tre in Italia. Dal 1769 al 1773 Wolfgang effettu� con il padre tre viaggi in
Italia, durante i quali suon� e ascolt� musica nelle varie citt�.
Mappa che mostra i principali luoghi visitati dalla famiglia Mozart durante il
primo viaggio, dal dicembre 1769 al marzo 1771: la linea nera mostra il percorso di
andata fino a Napoli; la linea verde indica invece le deviazioni durante il viaggio
di ritorno
Mozart a Venezia, San Marco, Ponte dei Barcaroli 1830

Primo viaggio (1769-1771):

dicembre 1769: Egna, Rovereto e Verona;


gennaio 1770: Mantova, Cremona e Milano;
marzo 1770: Lodi, Parma, Bologna e Firenze;
aprile 1770: Roma;
maggio 1770: Napoli, da cui va in gita a Pozzuoli, Baia, Pompei, Ercolano e
Caserta;
giugno 1770: Roma;
luglio 1770: Spoleto, Loreto, Ancona, Senigallia, Pesaro, Rimini e Bologna;
ottobre 1770: Milano;
gennaio 1771: Torino e Milano Firenze
febbraio 1771: Verona, Vicenza, Padova e Venezia;
marzo 1771: Padova, Verona, Rovereto e Salisburgo.

Secondo viaggio (1771):

agosto 1771: Rovereto, Ala, Verona, Brescia e Milano;


dicembre 1771: Brescia, Verona, Ala, Bressanone e Salisburgo.

Terzo viaggio (1772-1773):

ottobre 1772: Bressanone, Trento, Rovereto e Ala;


novembre 1772: Verona e Milano;
marzo 1773: Verona, Trento, Bressanone e Salisburgo.

Primo viaggio in Italia


Verona

La sosta pi� lunga fu di due settimane trascorse a Verona, dove la stampa rifer�
entusiasticamente del concerto pianistico di Wolfgang del 5 gennaio 1770 per
l'Accademia Filarmonica di Verona nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico.
Padre e figlio assistettero il 3 gennaio a una rappresentazione di Ruggiero di
Pietro Alessandro Guglielmi al Teatro Filarmonico che Wolfgang descrisse in modo
sprezzante in una lettera a sua sorella Maria Anna Mozart. Il ragazzo ebbe anche il
suo ritratto dipinto da un artista locale, Saverio Dalla Rosa e il 7 gennaio tenne
un concerto organistico nella Chiesa di San Tomaso Cantuariense.
Milano
Chiesa di San Marco a Milano, nella cui canonica i Mozart alloggiarono durante la
prima visita nella citt�

I soggiorni milanesi sarebbero diventati un'importante esperienza formativa: Mozart


(talvolta chiamato "Volgango Amadeo") rimase a Milano complessivamente per quasi un
anno della sua vita. Incontr� musicisti (Johann Adolph Hasse, Niccol� Piccinni,
Giovanni Battista Sammartini, Johann Christian Bach e forse anche Giovanni
Paisiello), cantanti (Caterina Gabrielli) e scrittori (Giuseppe Parini, che scrisse
per lui alcuni libretti).

Hasse rimase molto colpito dalle capacit� del ragazzo, tanto che disse: "Questo
ragazzo ci far� dimenticare tutti".[28]

Tra le pi� importanti conoscenze che fece Mozart spicca quella del conte trentino
Carlo Giuseppe Firmian, descritto come il "re di Milano", un colto e influente
mecenate. Il suo supporto fu vitale per il successo dell'intero viaggio in Italia.
[29]

Lasci� Milano il 15 marzo 1770, per tornarci pi� volte in seguito. Arrivato a Lodi,
sulla strada per Parma, scrisse le prime tre parti (adagio, allegretto e minuetto)
del Quartetto per archi n. 1, K 80, completato con il Rond� che avrebbe scritto pi�
tardi, forse a Vienna (1773) o a Salisburgo (1774). Torn� a Milano per
rappresentare le sue opere liriche. L'ultima a esordire in un teatro italiano fu il
Lucio Silla, nel 1772.
Bologna
L'epistolario

L'epistolario di Mozart, noto anche per la giocosit� scurrile delle lettere in esso
contenute, � stato reso pubblico nella sua interezza solo in tempi recenti. Per
curiosit� se ne propongono alcuni estratti.

�Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o


selvaggio, corretto o contorto. Ieri ero di pessimo umore e il mio linguaggio era
corretto e serio; oggi sono allegro e il mio stile � contorto e giocoso�. Alla
cugina Maria Anna Thekla, chiamata affettuosamente B�sle.

Mozart (1789)

�Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, cos� che ti coli sul mento�.
Alla B�sle.
�Ieri ascoltammo il re scoreggione/Era dolce come torrone/E bench� non fosse
granch� in voce/Rumoreggiava in modo atroce�. Alla madre.
�Sono dispiaciuto di sentire che Herr Abate Salate ha avuto un colpo
apoplettico, ma spero che con l'aiuto del Signore Truffatore le conseguenze non
siano un insano pantano� (1777).
�Ora le comunico una notizia che forse sapr� gi�: quell'ateo e arcibirbone di
Voltaire, � morto come un cane. Che ricompensa!�.[30] Lettera al padre Leopold
(1778).

Un altro importante soggiorno fu quello a Bologna (in due riprese, da marzo a


ottobre 1770). Ospite del conte Gian Luca Pallavicini, ebbe l'opportunit� di
incontrare musicisti e studiosi (dal celebre castrato Farinelli ai compositori
Vincenzo Manfredini e Josef Myslivecek, fino allo storico della musica inglese
Charles Burney e padre Giovanni Battista Martini). A Parma ebbe l'occasione di
assistere a un concerto privato del celebre soprano Lucrezia Agujari, detta La
Bastardella.

Wolfgang prese lezioni di contrappunto da padre Giovanni Battista Martini,


all'epoca considerato come il pi� grande teorico musicale e il pi� grande esperto
d'Europa nel contrappunto rinascimentale e barocco.[31] Da lui Mozart apprese
soprattutto i precetti del contrappunto nello stile di Palestrina ed approfond�
l'arte violinistica ed orchestrale di autori come Corelli, Tartini e Torelli.
Firenze
A Firenze, grazie alla raccomandazione del conte Pallavicini, la famiglia Mozart
ottenne udienza presso Palazzo Pitti con il granduca e futuro imperatore Leopoldo
II.[32] Ritrovarono a Firenze anche il violinista Pietro Nardini, gi� incontrato
all'inizio del viaggio in Italia.[33] Nardini e Wolfgang suonarono insieme in un
lungo concerto serale al palazzo estivo del Granduca.[32]
Roma

Mozart diede una straordinaria prova delle sue capacit� a Roma: ascolt� nella
Cappella Sistina il Miserere di Gregorio Allegri e riusc� nell'impresa di
trascriverlo interamente a memoria dopo solo due ascolti. Si trattava di una
composizione a nove voci, apprezzata a tal punto da essere propriet� esclusiva
della cappella pontificia, tanto da essere intimata la scomunica a chi se ne fosse
impossessato al di fuori delle mura vaticane. La portata del fatto sta nell'et� del
giovanissimo compositore e all'incredibile capacit� mnemonica nel ricordare un
brano che riassume nel proprio finale nove parti vocali. La notizia dell'impresa
raggiunse anche papa Clemente XIV.[34]

Il soggiorno a Roma vide Mozart impegnato in un'intensa attivit� compositiva:


infatti, � durante questo periodo che scrisse opere come la Contraddanza K 123 (K6
73g) e l'aria Se ardire, se speranza K 82 (K6 73o).[35]
Napoli

Dopo tale impresa i salisburghesi, passando per Sessa Aurunca (dove alloggiarono
nel edificio vanvitelliano) e Capua, si recarono a Napoli, dove arrivarono il 14
maggio 1770 e soggiornarono per sei settimane. Qui ebbero un incontro con il
segretario di Stato Bernardo Tanucci e con l'ambasciatore britannico William
Hamilton, che avevano gi� conosciuto a Londra.[36] Mozart tenne anche un concerto
al conservatorio della Piet� dei Turchini, durante il quale qualcuno attribu�
all'anello che portava al dito la genesi delle sue incredibili capacit� musicali;
Wolfgang se lo tolse e lo pos� sulla tastiera, dimostrando che il suo talento non
derivava da virt� magiche.[37]

Napoli nel 1770 era una delle capitali europee della musica, oltre che quella di un
regno e i Mozart ebbero modo di venire direttamente a contatto con il mondo del
teatro d'opera della citt�. Wolfgang era attratto dagli innovatori dell'opera
italiana: Domenico Cimarosa, Tommaso Traetta, Pasquale Cafaro, Gian Francesco de
Majo e principalmente Giovanni Paisiello. Secondo il musicologo Hermann Abert, da
Paisiello il giovane Mozart doveva apprendere diversi aspetti "[...] sia per i
nuovi mezzi espressivi sia per l'uso drammatico-psicologico degli strumenti".[38].

Ferdinando IV di Borbone, all'epoca diciottenne, non lo ricevette a corte ma


soltanto in una visita di cortesia presso la reggia di Portici. Mozart fu invitato
a scrivere un�opera per la successiva stagione del San Carlo, ma fu costretto a
rifiutare a causa di un precedente impegno preso con il teatro Ducale di Milano.
Della difficolt� di emergere a Napoli come operista, a causa della concorrenza di
numerosi e affermati musicisti locali attivi in quella citt�, Wolfgang si ricorder�
in una lettera al padre Leopold del 23 febbraio 1778:[39]

�Adesso la questione � solo: dove posso avere pi� speranza di emergere? forse in
Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 Maestri [...] o a Parigi, dove
circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono
contare sulle punte delle dita?�
Viaggio di ritorno
Mozart a Bologna in un dipinto del 1777 fatto realizzare appositamente per la
quadreria di Padre Martini a Bologna (Ordine dello Speron d'Oro) nel Museo
internazionale e biblioteca della musica

Il viaggio di ritorno verso la casa natale inizi� con una nuova sosta a Roma, dove
papa Clemente XIV gli confer� lo Speron d'Oro.[40] Quindi lasciarono Roma per
recarsi sulla costa adriatica, fermandosi ad Ancona e Loreto; questo soggiorno
colp� il giovane Mozart, tanto che, subito dopo il ritorno, scrisse una
composizione sacra dedicata alla Madonna di Loreto dal titolo Litaniae Lauretanae
Beatae Mariae Virginis, seguita tre anni pi� tardi, nel 1774, da una seconda.

In seguito, i Mozart si fermarono nuovamente a Bologna, dove sostarono per qualche


tempo a causa di un infortunio alla gamba di Leopold.[41] Durante questo periodo,
Wolfgang compose il Minuetto per orchestra K 122 (K673t)[42] e un Miserere in La
minore, K 85 (K6 73s).[43] Nello stesso periodo gli fu recapitato il libretto
dell'opera seria Mitridate, re di Ponto (scritto da Vittorio Amedeo Cigna-Santi),
sul quale inizi� a lavorare.[44]

Fu probabilmente all'inizio di ottobre del 1770 che Mozart inizi� gli studi sotto
Giovanni Battista Martini.[45] Fu presso di lui che sostenne l'esame per
l'aggregazione all'Accademia Filarmonica di Bologna (allora titolo ambitissimo dai
musicisti europei). La prova consisteva nella redazione di un'antifona di canto
fermo (Mozart present� la sua opera Quaerite primum regnum, K. 86/73v). Il
difficile e rigido esame dell'ancora giovane Mozart non fu particolarmente
brillante (al musicista venne assegnata la sufficienza); tuttavia, esistono prove
del fatto che lo stesso Martini lo abbia aiutato in sede d'esame per favorirne la
promozione. A riprova del travagliato esito, infatti, del cosiddetto compito di
Mozart esistono oggi due copie, la prima esposta al Museo internazionale e
biblioteca della musica e quella "definitiva" all'Accademia Filarmonica di Bologna.
[46]

La famiglia giunse in seguito a Milano, dove il 26 dicembre, al Teatro Regio


Ducale, fu eseguita la prima rappresentazione dell'opera Mitridate, che vide
Wolfgang al clavicembalo.[47] L'evento fu un clamoroso successo, al punto che
furono organizzate ventidue repliche.[48]

La tappa successiva fu costituita da un breve soggiorno a Torino, dove Mozart ebbe


occasione di incontrare alcuni importanti musicisti, come il violinista Gaetano
Pugnani e il quindicenne bambino prodigio Giovanni Battista Viotti. A Padova, don
Giuseppe Ximenes, principe d'Aragona e mecenate di musica, commission� a Mozart un
oratorio, La Betulia Liberata K 118 (K6 74c), che rimane l'unica opera di questo
genere che il compositore abbia realizzato.

Nel marzo del 1771[49] i Mozart tornarono a Salisburgo, dove rimasero fino ad
agosto, quando ripartirono per un secondo viaggio in Italia, di quattro mesi.
Secondo viaggio in Italia

Il 23 settembre 1771 a Milano[50] venne rappresentata l'opera seria Ascanio in Alba


su libretto di Giuseppe Parini per celebrare le nozze dell'arciduca Ferdinando
d'Asburgo-Este d'Austria con la principessa Maria Beatrice Ricciarda d'Este di
Modena. Nonostante il fitto programma di impegni, Mozart riusc� comunque a comporre
la Sinfonia n. 13, K 112.[51] Anche un'altra sinfonia, K 96, fu probabilmente
scritta in questo periodo, nonostante rimangano ancora dubbi sulla datazione.[52]

Nel dicembre dello stesso anno i Mozart tornarono a Salisburgo. Dopo pochi giorni
mor� l'arcivescovo Sigismund III von Schrattenbach, sostituito successivamente da
Hieronymus von Colloredo, al quale Wolfgang dedic� l'opera seria Il sogno di
Scipione.[53] Il padre Leopold, intuendo che con il nuovo arcivescovo le
possibilit� di promozione si sarebbero ridotte notevolmente, organizz� un terzo
viaggio in Italia per sperare di trovare una degna occupazione al figlio.[54]
Terzo viaggio in Italia
Libretto del Lucio Silla

Il terzo e ultimo viaggio in Italia dur� dall'ottobre del 1772 fino al marzo del
1773, periodo in cui di rilievo � la composizione e la rappresentazione dell'opera
Lucio Silla a Milano. Dopo un iniziale insuccesso, questa opera seria divenne ancor
pi� rappresentata e apprezzata della precedente e applaudita Mitridate, re di
Ponto.

Stante questo successo, Leopold sper� di ottenere un posto per il figlio Wolfgang
presso la corte del granduca Leopoldo I di Toscana.[55] Nell'attesa di avere
udienza presso il granduca, Wolfgang compose i cosiddetti sei Quartetti Milanesi
(dal K 155/134a al K 160/159a) e il famoso mottetto Exsultate, jubilate, K 165.[56]
Tuttavia, la risposta del granduca fu negativa.[55] Per tale motivo, i Mozart
ritornarono a Salisburgo e n� Wolfgang n� Leopold sarebbero pi� rientrati in
Italia.[57]
Musicista di corte a Salisburgo (1773-1777)

Dopo il ritorno dal viaggio in Italia, Mozart svolse regolarmente l'incarico, che
gli era stato assegnato l'anno precedente, di konzertmeister con stipendio annuo di
150 fiorini presso la corte dell'arcivescovo Colloredo. Il compositore aveva un
gran numero di amici e ammiratori a Salisburgo,[58] perci� ebbe l'opportunit� di
concentrare la sua attivit� compositiva su numerosi generi, tra cui varie sinfonie
(alcune delle quali appunto chiamate da Alfred Einstein Sinfonie Salisburghesi: la
n. 22, n. 23, n. 24, n. 26 e n. 27),[59] messe, serenate e alcune opere minori.
Dopo la composizione dell'opera seria Il re pastore, tra il giugno e il dicembre
del 1775, Mozart svilupp� un certo entusiasmo per i concerti per violino e
orchestra (poi rimasti gli unici di questo genere concepiti dal musicista),
componendone quattro di seguito, dopo il primo composto nel 1773. Gli ultimi tre
(n. 3 K 216, n. 4 K 218, n. 5 K 219) sono attualmente tra i pi� eseguiti del
repertorio mozartiano.

Nel 1776 il suo interesse si spost� sui concerti per pianoforte, tra i quali �
degno di rilievo il concerto per pianoforte e orchestra n. 9 "Jeunehomme",
considerato dai critici un'opera cardine dell'evoluzione stilistica del
compositore.[60]

Nonostante il successo artistico, lo scontento di Mozart verso Salisburgo crebbe


sempre di pi� e aumentarono gli sforzi per la ricerca di una posizione alternativa:
una delle ragioni si pu� ricercare nel basso stipendio che percepiva (150 fiorini
all'anno);[61] un altro motivo era l'assenza di commissioni per opere, genere a cui
invece Mozart amava dedicarsi. La situazione peggior� con la chiusura del teatro di
corte nel 1775.[62]

Due viaggi interruppero il lungo periodo salisburghese, entrambi con lo scopo di


trovare una nuova occupazione: Mozart visit� Vienna con il padre dal 14 luglio al
26 settembre 1773, dove compose la serie dei cosiddetti sei Quartetti viennesi K
168-173, e Monaco di Baviera dal 6 dicembre 1774 al 7 marzo del 1775. Nessuno dei
due soggiorni fu fruttifero, nonostante il successo dell'anteprima dell'opera buffa
La finta giardiniera, a Monaco.[63] Al soggiorno monacense risalgono le sue prime
sei sonate per pianoforte (K 279, K 280, K 281, K 282, K 283 e K 284).
Il viaggio a Parigi (1777�1779)

Nell'agosto 1777 Mozart chiese all'arcivescovo il permesso di assentarsi da


Salisburgo[64] e il 23 settembre, accompagnato dalla madre, part� alla ricerca di
nuove opportunit�, in un viaggio che lo avrebbe portato a visitare Augusta,
Mannheim, Parigi e Monaco di Baviera.[65]

Mozart e la madre si recarono in primo luogo ad Augusta, facendo visita ai parenti


paterni; qui Wolfgang inizi� una vivace amicizia con la cugina Maria Anna Thekla
(con la quale in seguito tenne una corrispondenza piena di umorismo allegro e
osceno con frequenti riferimenti coprofili e coprofagi).[66][67]
Aloysia Weber in scena in un'opera di Andr� Gr�try, dipinto del 1784 circa
Alla fine di ottobre, Mozart e la madre giunsero a Mannheim, la cui corte
dell'Elettore Palatino Carlo Teodoro era una delle pi� famose ed evolute in Europa
sul piano musicale con la sua scuola. Mozart vi soggiorn� per pi� di quattro mesi,
durante i quali divenne amico di vari musicisti, insegn� musica e suon�. Fu a
Mannheim che Mozart si innamor� di Aloysia Weber, un soprano, seconda delle quattro
figlie di un copista di musica. In questa citt� si dedic� anche alla composizione,
con la stesura delle sonate per pianoforte n. 7 e n. 9, delle sonate per violino e
pianoforte K. 301, K. 302, K. 303 e K. 305, dei concerti per flauto e orchestra n.
1 e n. 2 e di altre composizioni minori.

A Mannheim, per�, Mozart non riusc� a trovare impiego malgrado le pressioni


dell'amico drammaturgo Otto Heinrich von Gemmingen-Hornberg,[68] per cui part� per
Parigi, insieme a sua madre, il 14 marzo 1778.[69]

In una delle sue lettere si cita un possibile incarico da organista presso la


reggia di Versailles, ma Mozart non si mostr� disponibile ad accettarlo.[70] Presto
si ritrov� nei debiti e dovette impegnare alcuni suoi oggetti di valore.[71]

Tra le composizioni pi� famose scritte durante il viaggio a Parigi si ricordano la


sonata per pianoforte n. 8 K. 310/300d, le sonate per violino e pianoforte K.
304/300c e K. 306/300l, il balletto Les petits riens K. 299b, il concerto per
flauto, arpa e orchestra K. 299/297c e la Sinfonia n. 31 (anche chiamata, appunto,
Parigi): quest'ultima fu eseguita per la prima volta a Parigi privatamente il 12
giugno 1778 e pubblicamente il 18 dello stesso mese.[72]

Il giorno della prima della sinfonia, il 18 giugno, sua madre era seriamente
malata. Secondo Halliwell, si ritard� a chiamare un medico a causa della mancanza
di liquidit�.[73] Anna Maria mor� il 3 luglio 1778[74] e fu sepolta nel cimitero di
Saint Eustache; al suo funerale erano presenti solo il figlio Wolfgang e l'amico
Heina.[75]

Durante il soggiorno a Parigi, Leopold negoziava con l'arcivescovo la riassunzione


del figlio alla corte di Salisburgo.[76] Con l'aiuto della nobilt� locale, fu
offerto a Wolfgang un posto come organista di corte, con un salario annuo di 450
fiorini.[77] Dopo aver lasciato Parigi nel settembre 1778, sost� a Mannheim e a
Monaco, serbando ancora qualche speranza di ottenere qualche incarico al di fuori
di Salisburgo. A Monaco, in particolare, incontr� nuovamente Aloysia, nel frattempo
divenuta una cantante di successo, che per� non si dimostr� pi� interessata al
compositore.[78]
Ritorno a Salisburgo e rottura con l'arcivescovo (1779�1781)

Nella met� di gennaio del 1779, Mozart torn� a Salisburgo e il 17 accett� la nomina
a organista di corte; nel periodo 1779-80 la sua attivit� compositiva fu regolare e
la sua produzione musicale manifest� una maggiore maturit� acquisita grazie
all'esperienza fatta durante l'ultimo viaggio all'estero.[79] Fra le sue opere pi�
notevoli di questo periodo si trovano tre importanti sinfonie (Sinfonia n. 32 in
sol maggiore K 318, Sinfonia n. 33 in si bemolle maggiore K 319 e Sinfonia n. 34 in
do maggiore K 338), oltre alla cosiddetta serenata "Posthorn" K 320, alla sinfonia
concertante per violino, viola e orchestra in mi bemolle maggiore K 364 e alla
Messa in do maggiore K 317 detta "dell'Incoronazione"; al di l� delle apparenze,
tuttavia, lo stato d'animo del compositore non era affatto tranquillo.[80]

Il suo protettore, l'arcivescovo Hieronymus von Colloredo, non era un oscurantista:


aderiva al programma di riforme promosse dall'imperatore Giuseppe II, favoriva la
cultura e la ricerca e il suo governo manifestava una certa apertura sul piano
politico e religioso.[81] Attu� per� una politica di tagli e di riduzioni di spese
nell'ambito delle istituzioni musicali cittadine, fra l'altro chiudendo gli spazi
riservati al teatro musicale; negli anni precedenti Mozart si era lamentato pi�
volte, nelle sue lettere, della scarsa considerazione in cui Colloredo teneva la
musica e i musicisti e del fatto che a Salisburgo non si potessero rappresentare n�
ascoltare opere liriche.[82]

Dopo il suo ritorno a Salisburgo, il massimo desiderio di Mozart era quello di


comporre melodrammi e in particolare opere italiane, un genere musicale per il
quale egli si sentiva particolarmente portato; era dai tempi della Finta
giardiniera, cio� da sei anni, che Mozart non si cimentava in questo tipo di opere.
[83] Dopo il ritorno da Parigi, per�, e fino all'estate del 1780, il catalogo
mozartiano registra due soli tentativi nel campo della musica per il teatro:
l'incompiuto singspiel Zaide e le musiche di scena per il dramma Thamos, re
d'Egitto.[84]

Verso la fine dell'estate 1780, la corte di Monaco di Baviera commission� a Mozart


la realizzazione dell'opera seria Idomeneo, re di Creta ossia Ilia e Idamante;
Mozart inizi� a comporla nel mese di ottobre e il 5 novembre 1780 part� per Monaco,
con il permesso, da parte dell'arcivescovo, di rimanervi sei settimane allo scopo
di ultimare l'opera e curarne l'allestimento.[85]

Il 29 gennaio 1781 Idomeneo and� in scena; nulla si sa di certo sul suo esito
(l'opera fu comunque replicata il 3 febbraio e il 3 marzo); nemmeno si conosce il
motivo per il quale Mozart, contrariamente alle sue aspettative, non riusc� a
ottenere un impiego come compositore presso la corte di Monaco.[86]

Mozart part� da Monaco il 12 marzo alla volta di Vienna, obbedendo a un ordine


dell'arcivescovo che proprio in quel periodo si era recato nella capitale e
desiderava ora farvi esibire i propri musicisti di corte; in tal modo l'arcivescovo
contava di accrescere il proprio prestigio nei confronti dell'aristocrazia
viennese.[87]

Il 16 marzo 1781 Mozart giunse a Vienna,[87] dove accus� apertamente l'avarizia e


l'ingiustizia dell'arcivescovo, chiedendo rispetto per la sua dignit� d'artista e
soprattutto non intendendo pi� accettare che Colloredo lo trattasse come un servo;
agli inizi di maggio, dopo un litigio con l'arcivescovo, Mozart present� per
iscritto a quest'ultimo le proprie dimissioni.[88] Sulle prime, le dimissioni non
furono accettate; il camerlengo dell'arcivescovo (conte Karl Joseph Felix Arco),
d'accordo con Leopold Mozart, tent� pi� volte di convincere Wolfgang a ritirare le
proprie dimissioni, ma senza successo; alla fine, in un ultimo, teso colloquio, lo
spazientito conte Arco butt� letteralmente fuori Mozart con una pedata nel
fondoschiena.[89] Mozart narr� l'episodio al proprio padre in una risentita lettera
datata 9 giugno:

�Questo dunque � il conte che (stando alla sua ultima lettera) mi ha tanto
sinceramente a cuore, questa � dunque la corte dove dovrei servire, una corte in
cui uno che intende presentare una supplica per iscritto, invece di essere
agevolato nell'inoltrarla, viene trattato in questo modo? [...] Ora non ho pi�
bisogno di mandare nessuna supplica, essendo la cosa ormai chiusa. Su tutta questa
faccenda non voglio pi� scrivere nulla ed anche se ora l'arcivescovo mi pagasse
1.200 fiorini, dopo un trattamento simile proprio non andrei da lui. Quanto sarebbe
stato facile convincermi! Ma con le buone maniere, senza arroganza e senza
villania. Al conte Arco ho fatto sapere che non ho pi� nulla da dirgli, dopo quella
prima volta in cui mi ha aggredito in quel modo, trattandomi come un farabutto,
cosa che non ha alcun diritto di fare. [...] Che gliene importa se voglio avere il
mio congedo? E se � davvero tanto ben intenzionato nei miei confronti, cerchi
allora di convincermi con dei motivi fondati, oppure lasci che le cose seguano il
loro corso. Ma non si azzardi a chiamarmi zotico e furfante e non mi metta alla
porta con un calcio nel culo; ma dimenticavo che forse l'ha fatto per ordine di Sua
grazia.�

(Wolfgang Amadeus Mozart, lettera del 9 giugno 1781[90].)


Permanenza a Vienna (1781�1791)
Ritratto di Constanze Weber realizzato da Joseph Lange (1782)

Nei primi giorni del maggio 1781, Mozart and� ad abitare in una stanza in affitto a
casa della madre di Aloysia Weber, la signora Maria Caecilia Stamm vedova Weber;
quest'ultima viveva a Vienna assieme alle tre figlie nubili, Josepha, Sophie e
Constanze; con Constanze Weber, allora diciannovenne, Mozart di l� a poco si
fidanz�.[91] La coppia, nonostante la contrariet� di Leopold Mozart, si spos� a
Vienna, nella cattedrale di Santo Stefano, il 4 agosto 1782.[92] Constanze ebbe
numerose gravidanze, ma solo due figli sopravvissero fino all'et� adulta, Carl
Thomas e Franz Xaver Wolfgang.

Nel corso del 1781, Mozart complet� una serie di sei importanti sonate per violino
e pianoforte (K 296, K 376, K 377, K 378, K 379 e K 380), dedicate alla sua allieva
Josepha Auernhammer e pubblicate dall'editore Artaria & C. alla fine di novembre.
[93] Fra le altre composizioni di quest'anno spiccano due serie di variazioni per
pianoforte, rispettivamente K 265 e K 353, nonch� la Serenata in mi bemolle
maggiore K 375.[94] � incerto se la Serenata in si bemolle maggiore K 361 "Gran
Partita" sia stata composta quasi del tutto a Monaco prima del marzo 1781 e poi
completata a Vienna, oppure se appartenga interamente al periodo viennese.[86]
Il ratto dal serraglio

Il 16 luglio 1782, al Burgtheater di Vienna, ebbe luogo con successo la prima


rappresentazione de Il ratto dal serraglio, primo importante capolavoro nel genere
del Singspiel.[95] Il libretto, ambientato in Turchia, � venato di comicit�
popolare e, in una certa misura, attinge agli stereotipi sul mondo musulmano
diffusi nell'Europa dell'epoca; tuttavia, nella vicenda (particolarmente nella
figura del magnanimo pasci� Selim) trovano espressione le idee umanitarie e
cosmopolitiche, improntate alla tolleranza, proprie dell'Illuminismo.[96] Con
quest'opera, Mozart confer� per la prima volta a un Singspiel un'eccezionale e
inedita abbondanza e complessit� di contenuti musicali, specialmente nella
scrittura delle parti per l'orchestra. Ci� forse impression� il pubblico
dell'epoca, se � vero l'aneddoto tradizionale secondo cui l'imperatore Giuseppe II
avrebbe rimproverato a Mozart di avere adoperato "troppe note", suscitando cos�
l'orgogliosa risposta del compositore: "neanche una pi� del necessario, Maest�".
[97]

La composizione del Ratto dal serraglio diede l'occasione a Mozart di enunciare, in


una lettera a suo padre, quello che viene considerato un principio cardine della
sua poetica teatrale.[98] A proposito dell'aria di Osmin (personaggio negativo, che
in questo brano esprime sentimenti di rabbia e di odio), Mozart scrisse:

�Un uomo in preda a una collera tanto violenta oltrepassa ogni norma, ogni misura,
ogni limite, non � pi� in s� e allora anche la musica non deve essere pi� in s�. Ma
[...] le passioni, violente o no, non devono mai essere espresse fino al punto da
suscitare disgusto e la musica, anche nella situazione pi� terribile, non deve mai
offendere l'orecchio, ma piuttosto dilettarlo e restare pur sempre musica [...].�

(Wolfgang Amadeus Mozart, lettera del 26 settembre 1781[99])

All'estate del 1782 risale l'importante Sinfonia in re maggiore K 385 "Haffner";


dello stesso anno � anche la Serenata in do minore K 388.[100]

Nel periodo fra l'agosto e l'ottobre 1783, Mozart e sua moglie furono ospiti a
Salisburgo, dove per� la coppia non riusc� a conquistarsi la benevolenza del padre
e della sorella del compositore. Nella sua citt� natale (dove, dopo di allora, il
compositore non torn� mai pi�) Mozart fece eseguire, il 25 agosto 1783,
l'incompiuta Messa in do minore K 427, in cui la parte di soprano fu cantata dalla
stessa Constanze; tornando a Vienna, Wolfgang e Constanze passarono da Linz, dove
si fermarono un mese e dove Mozart scrisse la Sinfonia in do maggiore K 425 (3
novembre 1783), fortemente influenzata da Joseph Haydn, soprattutto nel movimento
finale.[101]

Fra l'agosto e il novembre 1783 (la datazione � tuttavia incerta), Mozart compose
quattro importanti sonate per pianoforte: la Sonata n. 10 in do maggiore K 330, la
Sonata n. 11 in la maggiore K 331 (il cui movimento finale � il celeberrimo rond�
Alla turca), la Sonata n. 12 in fa maggiore K 332[102] e la Sonata n. 13 in si
bemolle maggiore K 333, quest'ultima scritta molto probabilmente a Linz nel mese di
novembre.[103]
La Societ� di musica antica

Alla primavera del 1782 risale l'incontro di Mozart con il barone Gottfried van
Swieten, un facoltoso cultore di musica barocca. Grazie a lui, Mozart pot� studiare
importanti composizioni di Bach e di Haendel, poco conosciute all'epoca di Mozart,
ma di cui van Swieten possedeva le partiture nella sua biblioteca; la conoscenza
approfondita dei maestri del contrappunto arricch� in modo significativo il
bagaglio tecnico ed espressivo del Mozart maturo.[104] Su impulso di van Swieten,
Mozart, fra l'altro, trascrisse per quartetto d'archi cinque fughe de Il
clavicembalo ben temperato di Bach;[105] pi� tardi, nominato direttore musicale
della Societ� di musica antica promossa dallo stesso van Swieten, Mozart
riorchestr� e condusse Aci e Galatea, il Messiah, Alexander's Feast e l'Ode per il
giorno di Santa Cecilia di Haendel.[106]
Ritratto di Gottfried van Swieten

La rinnovata familiarit� con il contrappunto si manifest� inizialmente attraverso


una serie di composizioni pianistiche in stile dotto: preludi, fughe, fantasie e
suite (K 394, K 396, K 397, K 399 e K 401), la cui composizione avvenne spesso su
impulso della moglie Constanze, che aveva una particolare predilezione per questo
stile musicale ed esortava spesso Wolfgang a scrivere fughe.[107] La perfetta
assimilazione del contrappunto bachiano si manifesta pienamente nell'Adagio e fuga
in do minore per quartetto d'archi K 546 (giugno 1788), che � la trascrizione di
una precedente fuga per due pianoforti.[108]

Fra le opere che attestano il pi� alto livello di maturit� raggiunto in questi anni
dall'arte mozartiana, oltre alla gi� ricordata Messa in do minore K 427, si possono
annoverare i sei quartetti per archi dedicati a Haydn (K 387, K 421, K 428, K 458,
K 464 e K 465).[109]
L'attivit� di pianista-compositore

Nel periodo compreso fra l'inverno 1782-83 e la primavera del 1786, i concerti per
pianoforte e orchestra furono la pi� rilevante fonte di introiti per Mozart.[110]
In tale arco di tempo, Mozart ne compose quattordici, che lui stesso esegu� a
Vienna, in veste di pianista e direttore d'orchestra, in una serie di concerti su
sottoscrizione da lui stesso organizzati, riscuotendo notevole successo; nel marzo
1784 la lista degli abbonati ai suoi concerti comprendeva 106 persone, fra cui
molti esponenti dell'aristocrazia grande e piccola, vari alti burocrati statali
nonch� gli intellettuali pi� importanti della citt�.[111] Questo periodo di
fortuna, anche economica, si interruppe dopo il maggio 1786, in coincidenza con
l'allestimento viennese de Le nozze di Figaro: tale opera infatti, con i suoi
fermenti di critica sociale, alien� a Mozart i favori del pubblico aristocratico e
alto-borghese della capitale, il quale, da allora, inizi� a preferirgli musicisti
magari meno geniali, ma artisticamente e politicamente meno inquietanti (come ad
esempio Leopold Kozeluch).[112]
Pagina del manoscritto del concerto per pianoforte e orchestra in do maggiore n. 21
K 467

I pi� alti capolavori della serie sono il concerto in re minore n. 20 K 466, il


concerto in do minore n. 24 K 491 e il concerto in la maggiore n. 23 K 488;
particolarmente importanti sono anche il concerto in sol maggiore n. 17 K 453, il
concerto in fa maggiore n. 19 K 459 e il concerto in do maggiore n. 25 K 503.[113]
Il concerto in re maggiore n. 26 K 537, composto nel febbraio 1788,[114] � detto
"dell'incoronazione" in quanto fu eseguito dal suo autore a Francoforte il 15
ottobre 1790[115] in occasione dei festeggiamenti per l'incoronazione di Leopoldo
II.

Il concerto in re minore K 466, eseguito per la prima volta a Vienna l'11 febbraio
1785, � oggi il pi� conosciuto dei concerti mozartiani ed � in assoluto fra i pi�
eseguiti di tutto il repertorio pianistico; la sua spiccata dialettica tematica e
la sua intensit� di sentimento ebbero una forte influenza su Beethoven, il quale,
dopo la morte di Mozart, fu uno dei primi interpreti di questo concerto e per esso
scrisse anche due cadenze (rispettivamente per il primo movimento e per il finale)
[116].

Fra le principali opere cameristiche di questo periodo vi sono il quartetto per


pianoforte e archi in sol minore K 478, del 1785, e il quartetto per pianoforte e
archi in mi bemolle maggiore K 493, del 1786; quest'ultimo � caratterizzato da un
particolare slancio innovativo che fu apprezzato anche dai contemporanei; notevole
anche il trio per pianoforte, viola e clarinetto in mi bemolle maggiore K 498,
detto "delle boccette" in quanto, secondo la tradizione, sarebbe stato composto
durante una partita a boccette fra amici.[108] Il quintetto per pianoforte, oboe,
clarinetto, corno e fagotto in mi bemolle maggiore K 452 era altamente stimato
dallo stesso Mozart, che lo consider� la sua migliore composizione fino ad allora.
[117]

In questi anni si collocano anche le ultime quattro sonate per violino e


pianoforte: la sonata in si bemolle maggiore K 454 (21 aprile 1784) � dedicata alla
violinista italiana Regina Strinasacchi; la sonata in mi bemolle maggiore K 481 (12
dicembre 1785) � notevole per il suo lirismo; a esse fanno seguito l'appassionata
sonata in la maggiore K 526 (24 agosto 1787) e la sonata in fa maggiore K 547 (26
giugno 1788).[118]

La Fantasia in do minore K 475 per pianoforte solo e la sonata per pianoforte n. 14


in do minore K 457 furono composte nel 1784 e pubblicate l'anno successivo.[119] La
sonata per pianoforte n. 15 in fa maggiore, pubblicata nel 1788, si compone di un
allegro e di un andante K 533 composti nel gennaio 1788 e di un rond� K 494
composto nel 1786.[120] La sonata per pianoforte n. 16 in do maggiore K 545 � del
26 giugno 1788,[121] mentre la sonata per pianoforte n. 17 in si bemolle maggiore K
570 e la sonata per pianoforte n. 18 in re maggiore K 576 risalgono rispettivamente
al febbraio e all'estate del 1789.[122]

Dopo aver dato impulso, con Il ratto dal serraglio, allo sviluppo del genere
Singspiel, Mozart offr� un altro importante contributo alla vocalit� tedesca, e in
particolare austriaca, con una serie di importanti Lied per voce e pianoforte,
composti in gran parte dopo il 1784.[123] Il migliore di essi � considerato Das
Veilchen K 476, del 1785, su testo di Goethe; gli altri Lieder, bench� penalizzati
dal divario qualitativo fra la musica di Mozart e i testi (spesso mediocri) dei
letterati austriaci dell'epoca, comprendono comunque alcuni capolavori come
Abendempfindung K 523, Traumbild K 530, entrambi del 1787, e Sehnsucht nach dem
Fr�hling K 596.[124] Il tema di quest'ultimo � sostanzialmente lo stesso che appare
nel rond� finale del concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in si bemolle
maggiore K 595.[125]
Le nozze di Figaro
Libretto dell'opera Le nozze di Figaro rappresentata a Praga nel 1786

Dopo il Ratto dal serraglio, e per alcuni anni, Mozart trascur� la propria
vocazione di operista per dedicarsi in prevalenza alla musica strumentale; rimasero
incompiute due opere buffe, L'oca del Cairo e Lo sposo deluso, entrambe del 1783.
[126]

Al carnevale del 1786 risale la messa in scena del singspiel in un atto Der
Schauspieldirektor, commissionato a Mozart dall'imperatore Giuseppe II � assieme
all'atto unico di Antonio Salieri Prima la musica e poi le parole � con l'intento
esplicito di mettere a confronto i due compositori.[127] Le due opere furono
infatti eseguite l'una dopo l'altra la sera del 7 febbraio 1786 nella tenuta
imperiale di Sch�nbrunn, entrambe con successo.[128]

In quel periodo Mozart stava gi� lavorando alla composizione della commedia per
musica Le nozze di Figaro, in collaborazione con il librettista Lorenzo Da Ponte
(che nel 1783 era stato nominato poeta di corte per il teatro italiano).[129] Il
soggetto era stato scelto dallo stesso Mozart, il quale aveva chiesto a Da Ponte di
preparare un libretto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Nelle sue Memorie Da
Ponte racconta di aver convinto Giuseppe II ad approvare l'opera � vista la
precedente censura della commedia che lo stesso imperatore aveva sollecitato �
assicurandogli di aver omesso o tagliato le scene potenzialmente offensive del
testo di Beaumarchais.[130] Nel luglio 1785 il libretto era pronto; la prima
rappresentazione dell'opera si ebbe a Vienna il 1� maggio 1786 con un successo
buono, ma non eccezionale;[131] l'opera non convinse la totalit� del pubblico e la
sera della prima si ebbero sia applausi sia fischi.[132] Fra il 1786 e il 1791, le
Nozze di Figaro totalizzarono a Vienna 38 rappresentazioni (per avere un termine di
paragone, si consideri che Il barbiere di Siviglia di Paisiello, considerata
l'opera di maggior successo nella Vienna dell'epoca, ebbe in tale citt� 70 repliche
fra il 1783 e il 1791).[133] Come operista Mozart non fu economicamente autonomo,
poich� dipendeva da impresari e direttori teatrali per l'allestimento di esse.[133]
[134]

Le nozze di Figaro costituiscono un momento decisivo nella storia del teatro in


musica: con esse giunse a compimento l'evoluzione (avviata da Pergolesi e
proseguita da Piccinni, Paisiello e Cimarosa) in virt� della quale l'opera buffa,
da genere musicale considerato inferiore e popolaresco (in confronto alla pretesa
superiorit� artistica dell'opera seria), assurse a piena dignit� estetica e divenne
la pi� importante forma di teatro musicale, soppiantando l'opera seria grazie alla
sua superiore efficacia drammatica, alla sua capacit� di introspezione psicologica
e alla perfetta integrazione fra testo e musica; qualit� tutte che appunto in
Mozart si trovano al massimo grado.[135]

Mentre a Vienna, come si � detto, l'esordio delle nozze di Figaro fu contrastato,


l'opera ebbe un immediato e travolgente successo a Praga, dove fu allestita, presso
il locale teatro italiano, dalla compagnia dell'impresario Guardasoni, nel dicembre
1786.[136] Mozart, l'11 gennaio 1787, giunse assieme alla moglie nella capitale
boema, dove pot� vedere di persona la grande popolarit� raggiunta dalla sua opera,
la cui musica veniva eseguita anche nelle sale da ballo, come egli stesso narr� in
una vivace lettera a un amico viennese:

�Alle sei sono andato con il conte Canal al cosiddetto ballo di Bretfeld, dove �
solito riunirsi il fior fiore delle bellezze praghesi [...] Io non ho ballato e non
ho mangiato. La prima cosa perch� ero stanco e la seconda per la mia innata
stupidit�. Ho per� guardato con sommo piacere tutta questa gente saltarmi intorno,
piena di autentica allegria, sulle note del mio figaro, trasformato in contraddanze
e in allemande. Perch� d'altro non si parla se non di figaro, altro non si suona,
intona, canta e fischietta se non figaro. Non si assiste ad altra opera se non a
figaro e sempre figaro. � certo un grande onore per me.�

(Wolfgang Amadeus Mozart, lettera del 15 gennaio 1787[137])

A questo periodo dell'arte mozartiana appartengono il Quartetto per archi n. 20 K


499 e la Sinfonia in re maggiore K 504 (6 dicembre 1786), detta anche Sinfonia di
Praga, capolavoro che precorre Beethoven.[138]

Il 28 maggio 1787 mor� a Salisburgo Leopold Mozart; bench� il suo testamento non ci
sia pervenuto, appare probabile che egli abbia lasciato la quasi totalit� delle sue
sostanze alla figlia Maria Anna, praticamente diseredando Wolfgang.[139]
Don Giovanni
Il primo interprete del personaggio di don Giovanni, il baritono Luigi Bassi, in
un'incisione dell'epoca (1787)

Da Praga, Mozart rientr� a Vienna nel febbraio 1787, avendo firmato il contratto
con Guardasoni per una nuova opera; della stesura del testo poetico si incaric�
Lorenzo Da Ponte, il quale si bas� principalmente sul libretto che poco tempo prima
Giovanni Bertati aveva scritto per un'opera del compositore italiano Giuseppe
Gazzaniga, avente lo stesso soggetto; Da Ponte complet� il libretto del dramma
giocoso Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni probabilmente nel giugno 1787;
Mozart ne compose la musica fra l'estate e l'autunno; la storica prima
rappresentazione ebbe luogo a Praga il 29 ottobre 1787.[140]

All'anno 1787 appartengono due capolavori nel genere della serenata: Uno scherzo
musicale in fa maggiore K 522 (14 giugno) � una brillante satira musicale che
prende di mira la mediocrit� e l'incompetenza dei compositori alla moda nella
Vienna dell'epoca; la Piccola serenata notturna in sol maggiore K 525 (agosto) �
oggi una delle composizioni mozartiane pi� popolari e pi� universalmente note.[141]
Degno di menzione � anche l'ammirevole Divertimento per violino, viola e
violoncello in mi bemolle maggiore K 563 del 1788.[142]

Il 7 dicembre 1787 l'imperatore Giuseppe II nomin� Mozart Kammermusicus, con una


retribuzione di 800 fiorini l'anno (il suo predecessore Gluck, da poco deceduto, ne
aveva presi 2000).[143] Si tratt� comunque, per Mozart, di un incarico poco
impegnativo, che consistette principalmente nella fornitura periodica di musica per
i balli di corte.[144]

Ancora una volta, all'entusiastica accoglienza di un'opera mozartiana da parte del


pubblico praghese fece da contrappeso un assai pi� tiepido riscontro a Vienna, dove
il Don Giovanni, allestito il 7 maggio 1788, fu un sostanziale insuccesso;
l'opinione del pubblico fu che si trattasse di una musica troppo difficile, anche
se parte della critica ne riconobbe subito la qualit� superiore.[145]

Il Don Giovanni � comunemente considerato uno dei massimi capolavori, non solo
dell'arte musicale, di tutti i tempi.[146] Una sua caratteristica consiste nella
prodigiosa compresenza di comicit� e tragedia;[147] il protagonista, Don Giovanni,
figura inizialmente negativa, raggiunge in modo paradossale una statura eroica
nelle ultime scene del dramma, dove il suo ostinato e coraggioso rifiuto di
pentirsi (pur di fronte alla imminente prospettiva della dannazione eterna,
minacciatagli dalla sovrannaturale apparizione della statua semovente del
commendatore) pu� apparire quale emblema di rivolta laica e illuministica contro il
trascendente.[148] Il finale del secondo atto supera i limiti formali dell'opera
settecentesca, realizzando l'assoluta adeguazione della musica all'azione
drammatica e aprendo in questo modo la via al teatro musicale del Romanticismo.
[149]

A partire dal biennio 1786-87, Mozart inizi� ad avere crescenti problemi economici;
le sue entrate diminuirono complessivamente di circa un terzo rispetto al 1784, per
poi calare ulteriormente nel 1788 e nel 1789; Mozart cominci� allora a chiedere
denaro in prestito, come � attestato da una drammatica serie di lettere (una
ventina) che il compositore scrisse al commerciante Michael Puchberg fra il 1788 e
il 1791.[150] Va detto che le finanze di Mozart scontarono anche l'effetto di una
congiuntura economica sfavorevole: la guerra contro la Turchia ebbe pesanti
ripercussioni sulla vita musicale viennese fra il 1788 e il 1791, portando, fra
l'altro, a una drastica diminuzione generale dell'attivit� concertistica.[151] Di
fatto, non risulta che Mozart abbia pi� tenuto concerti a Vienna dopo l'estate
1788; calarono fortemente anche i guadagni che Mozart traeva dalla pubblicazione
delle sue composizioni.[152]

All'estate 1788 risale la composizione dei tre ultimi capolavori sinfonici: la


Sinfonia in mi bemolle maggiore K. 543 (26 giugno), la Sinfonia in sol minore K.
550 (25 luglio) e la Sinfonia in do maggiore K. 551 (10 agosto).[153] Questa
trilogia costituisce il vertice artistico del sinfonismo settecentesco; la Sinfonia
in do maggiore si distingue per le sue vaste proporzioni e per l'imponenza
architettonica del suo finale fugato.[154]
Il viaggio a Berlino
La cantante boema Josepha Duschek

L'8 aprile 1789 Mozart part� da Vienna per un lungo viaggio verso la Germania
settentrionale, alla ricerca di nuovi incarichi e di nuovi introiti. Fu il 10
aprile a Praga; il 12 a Dresda, dove tenne alcuni concerti in forma privata; il 20
a Lipsia, dove ebbe modo di leggere alcune partiture di Bach conservate nella
Thomaskirche; il 26 fu a Potsdam, dove, a quanto sembra, non riusc� a ottenere
udienza dal re Federico Guglielmo II; l'8 maggio ritorn� a Lipsia, citt� nella
quale, il 12 maggio, diede un concerto pubblico alla Gewandhaus, in cui furono
eseguite due sinfonie non identificate, due concerti per pianoforte e orchestra,
due arie con orchestra, cantate dal soprano Josepha Duschek, e dove probabilmente
improvvis� al pianoforte; ma gli incassi della serata non furono per nulla buoni.
[155]

Il 19 maggio fu a Berlino, citt� in cui forse assistette a una rappresentazione del


Ratto dal serraglio e dalla quale scrisse alla moglie di aver ricevuto incarico
dalla corte di scrivere sei quartetti per archi e sei sonate facili per pianoforte
(ma la circostanza che egli abbia realmente ricevuto tale commissione regia � posta
in dubbio da alcuni studiosi, dato che di tale incarico non si trova traccia in
nessun altro documento che non sia di mano dello stesso Mozart).[155] Il musicista,
comunque, complet� solo tre quartetti per archi, i suoi ultimi, conosciuti come
Quartetti prussiani (K. 575, K. 589 e K 590), che furono pubblicati postumi e senza
alcuna dedica, e una sola sonata, l'ultima, la K 576.[156] Torn� a Vienna il 4
giugno 1789; il suo viaggio era stato infruttuoso dal punto di vista economico.
[157]
Cos� fan tutte e il viaggio a Francoforte

Il 1790 fu un anno particolarmente difficile per Mozart: la sua reputazione di


eccellente compositore era ormai consolidata a livello europeo, ma in patria una
parte di quello che era stato il suo pubblico ormai non lo seguiva pi�, anche
perch� Mozart non si preoccupava affatto di compiacerlo; raramente e malvolentieri,
infatti, acconsentiva a scrivere musica banale, finalizzata al solo successo
commerciale.[158] La sua produzione, bench� mantenesse un livello qualitativo
sempre molto elevato, ebbe inoltre un vero e proprio crollo quantitativo nel corso
del 1790, un'epoca relativamente alla quale il suo catalogo registra non pi� di una
dozzina di nuove composizioni, in quello che fu il periodo di minore produttivit�
in tutta la sua maturit� di compositore.[159] Si � ipotizzato che in questo periodo
egli fosse affetto da depressione.[160]
Locandina della prima rappresentazione di Cos� fan tutte, Vienna, 26 gennaio 1790

Il 26 gennaio, al Burgtheater di Vienna, ebbe luogo la prima rappresentazione di


Cos� fan tutte ossia La scuola degli amanti, dramma giocoso su libretto di Lorenzo
Da Ponte; l'opera fu replicata nove volte nel corso dell'anno.[122] Basata su un
soggetto originale dello stesso Da Ponte, essa esprime due differenti aspetti del
razionalismo illuminista: da una parte, l'amara ironia e lo scetticismo riguardo al
cuore umano propri di Voltaire; dall'altra, la rivendicazione del sentimento
erotico nella sua genuina naturalit�, al di l� delle convenzioni sociali, derivante
da Rousseau.[161]

Il 20 febbraio moriva l'imperatore Giuseppe II, che era stato il pi� importante dei
sostenitori di Mozart: con l'insediamento del suo successore, Leopoldo II, il
compositore non fu pi� tra i favoriti presso la corte, dove le sue richieste di
nuovi incarichi non furono accolte.[162]

Nel 1790 fu uno dei cinque compositori che realizzarono il Singspiel La pietra
filosofale, su libretto di Emanuel Schikaneder; l'opera venne musicata, oltre che
da Mozart, dallo stesso Schikaneder, da Franz Xaver Gerl, Johann Baptist Henneberg
e Benedikt Schack; la prima si ebbe al Theater auf der Wieden l'11 settembre 1790.
[163] A lungo si � ritenuto che il contributo di Mozart a tale opera si fosse
limitato a un solo duetto; un manoscritto ritrovato nel 1996, per�, fa supporre che
l'apporto del musicista di Salisburgo sia stato pi� consistente.[164]

Mozart non fu tra i compositori invitati a presenziare alla cerimonia di


incoronazione del nuovo imperatore, che doveva aver luogo in ottobre a Francoforte;
decise comunque di parteciparvi a proprie spese; nella citt� tedesca tenne un
concerto il 15 ottobre, il cui cartellone comprendeva una sinfonia non
identificata, due concerti per pianoforte e orchestra (K 459 e K 537), alcune arie
e un'improvvisazione pianistica; l'esito, dal punto di vista economico, ancora una
volta non fu buono.[165] Mozart prosegu� comunque il viaggio, toccando Magonza il
16 ottobre, Mannheim il 23, Monaco di Baviera il 29; in quest'ultima citt�, il 4 o
5 novembre suon� a un concerto in onore di re Ferdinando IV di Napoli; il 10
novembre (senza essere passato da Salisburgo) era di nuovo a Vienna; il viaggio non
aveva migliorato la sua situazione economica, ma l'avere incontrato molti vecchi
amici a Mannheim e a Monaco lo aveva forse aiutato a uscire dal suo stato
depressivo.[166]

Alla fine di ottobre del 1790, l'impresario britannico Robert May O'Reilly offr� a
Mozart l'opportunit� di soggiornare a Londra fino all'estate successiva con il
compito di comporre almeno due opere teatrali, dietro un compenso equivalente a
circa 3000 fiorini; non si sa per quale motivo Mozart abbia rifiutato tale
vantaggiosa offerta, che avrebbe risolto gran parte dei suoi problemi finanziari:
forse perch� ci� avrebbe comportato una lunga separazione da Constanze (la quale, a
causa della sua salute malferma, non avrebbe potuto seguire il marito a Londra), o
forse perch� a quell'epoca Mozart contava gi� con certezza su future opportunit� di
guadagno rimanendo a Vienna;[167] forse, pi� semplicemente, Mozart non se la
sentiva di emigrare all'estero, sconvolgendo la sua vita e le sue abitudini solo
per inseguire delle prospettive di carriera, per quanto allettanti.[168]
Gli ultimi capolavori

L'inizio del 1791 vide Mozart superare la propria crisi creativa e tornare ai suoi
abituali livelli di produttivit�, come � attestato dalla serie di capolavori che
costellano il suo ultimo anno: fra essi il concerto per pianoforte e orchestra n.
27 in si bemolle maggiore K 595 (5 gennaio), il quintetto per archi in mi bemolle
maggiore K 614 (12 aprile), il mottetto Ave verum corpus K 618 (giugno), il
Concerto per clarinetto e orchestra K 622 (7 ottobre).[169] Anche la sua situazione
economica cominci� a migliorare: fra l'altro, alcuni mecenati ungheresi e olandesi
sottoscrissero in suo favore, impegnandosi ad acquistare sue composizioni per cifre
ragguardevoli; il 9 maggio la citt� di Vienna lo nomin� assistente Kapellmeister di
Leopold Hofmann presso la cattedrale di Santo Stefano, incarico onorifico che per�
preludeva alla nomina a maestro di cappella (retribuito 2000 fiorini annui) non
appena il posto si fosse reso vacante.[170]

Fu probabilmente all'inizio di maggio che Mozart inizi� a comporre Il flauto


magico, Singspiel su libretto di Emanuel Schikaneder; intorno alla met� di luglio
gli pervenne, dall'impresario Guardasoni, la commissione per un'opera seria
italiana da mettere in scena a Praga, La clemenza di Tito.[171]
Sempre nell'estate del 1791 un aristocratico musicista dilettante, il conte Franz
von Walsegg, tramite un suo emissario, commission� a Mozart una messa da requiem,
alla condizione che l'incarico dovesse rimanere segreto e che il committente
restasse anonimo; ci� in quanto era intenzione del conte Walsegg di far passare
l'opera come propria. Non � chiaro se Mozart conoscesse l'identit� e le intenzioni
del suo committente; in ogni caso egli, gi� impegnato nella composizione del Flauto
magico e della Clemenza di Tito, non pot� dedicarsi subito a scrivere il Requiem.
[172]

Fra il 28 agosto e il 15 settembre Mozart fu a Praga, dove si svolgevano le


cerimonie per l'incoronazione di Leopoldo II a re di Boemia; il 6 settembre, al
teatro nazionale, ebbe luogo la prima rappresentazione della Clemenza di Tito, alla
presenza della coppia imperiale e con la direzione dell'autore, ma con esito non
molto favorevole; � documentata l'insoddisfazione di vari componenti della corte
imperiale, fra cui la stessa imperatrice Maria Luisa, che in una sua lettera
afferm� che "la musica era cos� brutta che ci addormentammo tutti"[173] (bench� sia
invece falso l'aneddoto frequentemente citato secondo il quale l'imperatrice
avrebbe definito l'opera "una porcheria tedesca")[174].
Scenario di Karl Friedrich Schinkel per un allestimento de Il flauto magico (1815)

Immediato, vasto e crescente successo ottenne invece Il flauto magico: alla prima
rappresentazione, che si svolse, sotto la direzione del compositore, al
Freihaustheater di Vienna il 30 settembre 1791, seguirono centinaia di repliche nel
corso degli anni novanta. L'euforia di Mozart per il successo della sua opera �
testimoniata dalle ultime lettere che il compositore scrisse alla moglie, che in
quel periodo si trovava in villeggiatura a Baden.[175]

La musica dell'ultimo Mozart sembra mostrare una tendenza ad allontanarsi dalle


forme codificate del classicismo (come la sinfonia, la sonata e il quartetto), per
indirizzarsi invece verso brani d'occasione, apparentemente minori, a volte
alquanto anomali dal punto di vista timbrico e formale; � il caso della Fantasia in
fa minore K 608 e dell'Andante in fa maggiore K 616, entrambi per organo meccanico;
dell'Adagio e rond� in do minore K 617 per glassarmonica, flauto, oboe, viola e
violoncello, scritto per la virtuosa cieca Marianne Kirchge�ner; dello stesso Ave
verum corpus K 618, scritto per il coro della scuola elementare di Baden[176]. Nel
Flauto magico questa attenzione dell'ultimo Mozart per l'umile e il marginale trova
la sua pi� compiuta realizzazione; scritto per un teatro di periferia e rivolto a
un pubblico popolare, Il flauto magico esprime, in un linguaggio musicale
trasparente e accessibile a tutti, la stessa filosofia giusnaturalistica che gi�
aveva ispirato opere come Il ratto dal serraglio e Le nozze di Figaro: la fede
nella bont� originaria degli esseri umani e nella felicit� da raggiungere
attraverso l'affetto e la solidariet� fra le persone, � la fondamentale filosofia
mozartiana che nel Flauto magico si manifesta attraverso (e a volte nonostante) i
complessi simboli dell'ideologia massonica cui � improntato il libretto di
Schikaneder[177].

Prima del 15 novembre 1791 Mozart mise da parte il Requiem e scrisse l'ultima sua
opera compiuta, la Piccola cantata massonica K 623; il 20 novembre cadde malato.
[178]
Mozart massone

Mozart entr� nella massoneria dopo il proprio trasferimento a Vienna, mentre la sua
carriera di musicista era al culmine del successo. Venne iniziato come
"apprendista" il 14 dicembre 1784, nella loggia "Zur Wohlt�tigkeit" ("Alla
beneficenza") grazie alla mediazione dell'amico drammaturgo e massone Otto Heinrich
von Gemmingen-Hornberg.[179] Il compositore, in poco tempo, percorse tutto il
cammino iniziatico della massoneria: il 7 gennaio del 1785 fu elevato al grado di
"compagno" e forse il 13 gennaio (la data non � certa) divenne "maestro".[180] Suo
padre Leopold venne iniziato nella stessa loggia il 6 aprile 1785, il 16 aprile
pass� al grado di "compagno" e il 22 divenne "maestro".[181]

L'11 dicembre 1785 l'imperatore Giuseppe II fece emanare un decreto, il


Freimaurerpatent, in virt� del quale le otto logge massoniche di Vienna furono
accorpate in sole due, denominate rispettivamente "Alla nuova speranza incoronata"
e "Alla verit�" e assoggettate a uno stringente controllo da parte del governo; in
seguito a questo provvedimento Mozart venne a far parte della loggia "Alla nuova
speranza incoronata".[182]

Fra gli scopi dichiarati di tale decreto vi era quello di limitare l'influenza
dell'ordine dei Rosacroce, di tendenza mistica ed esoterica; perci� i massoni di
tendenza razionalista inizialmente accolsero con favore il Freimaurerpatent;
tuttavia, in seguito apparve chiaro che l'assoggettamento della massoneria al
controllo governativo aveva anche l'obiettivo di frenare l'attivit� dell'ala pi�
illuminista e pi� anticlericale, che faceva capo all'ordine degli Illuminati,
considerato pericoloso per l'ordine costituito.[183] Difatti dopo il
Freimaurerpatent l'ordine degli Illuminati cess� praticamente di esistere a Vienna,
molti di loro (fra cui alcuni cari amici di Mozart) uscirono dalla massoneria e la
stessa loggia "Alla verit�" fu ufficialmente chiusa nel 1789.[184]

La loggia "Alla beneficenza", di cui faceva parte Mozart prima del


Freimaurerpatent, era praticamente dominata dagli Illuminati, ed egli stesso ebbe
stretti legami con appartenenti a tale ordine, come Ignaz von Born e Joseph von
Sonnenfels.[185] Sembra che Mozart abbia avuto simpatie per gli Illuminati, anche
se molto probabilmente non entr� mai a far parte del loro ordine.[186] Mozart
continu� comunque a far parte della massoneria anche dopo che ne furono usciti gli
Illuminati, sebbene, a quanto pare, la sua partecipazione alle attivit� della
loggia sia diminuita fra il gennaio 1786 e il gennaio 1791.[186]

L'appartenenza massonica di Mozart non fu solo per adesione formale, ma trasse


fondamento in profondi convincimenti esoterici e spirituali, che egli tradusse in
musica, nelle opere che pi� si riallacciano ai simboli e agli ideali massonici: fra
questi, resta impareggiabile la simbologia del Flauto magico.[187] � simbolico il
carattere di progressione delle terze parallele, che contraddistingue la parte
finale dell'opera K 623. Il carattere massonico di tali composizioni si esprime a
volte nella scelta delle tonalit� (con predilezione di mi bemolle) e nei timbri,
dove � predominante la presenza di strumenti a fiato e voci maschili.

All'universo della musica massonica appartengono, fra le altre opere, la cantata K


471 del 1785, l'adagio per due clarinetti e tre corni di bassetto K 411 dello
stesso anno e la musica funebre massonica K 477 (pure questa del 1785), oltre alla
piccola cantata massonica K 623 del 1791.[188]

Nel suo ultimo anno di vita, Mozart riprese a comporre molta musica d'ispirazione
massonica; oltre al Flauto magico e alla Piccola cantata massonica, sopra citati, �
degna di nota la cantata per tenore e pianoforte Die ihr des unerme�lichen Weltalls
Sch�pfer ehrt ("Voi che onorate il creatore dell'universo infinito") K 619, su
testo di Franz Heinrich Ziegenhagen.[189] Ziegenhagen era un socialista utopista,
esponente dell'Illuminismo radicale ed egualitario; il suo testo (messo in musica
da Mozart nel luglio 1791) � un'appassionata perorazione a favore della tolleranza
religiosa, contro il fanatismo, contro il militarismo e a favore della pace fra i
popoli:[190]

�Voi che onorate il creatore dell'universo infinito,


che si chiami Geova, o Dio,
che si chiami Fu o Brahma, udite!
[...]
Spogliatevi della veste che impedisce
all'umanit� di vedere il maleficio della superstizione!
Nel coltro viene riforgiato il ferro
che ha sparso finora il sangue degli uomini e dei fratelli!
Fate scoppiare la roccia con la polvere nera
che spesso ha diretto il piombo
nel cuore del fratello, uccidendolo!�

(F. H. Ziegenhagen[191])
Malattia e morte
Mozart morente in un dipinto dell'Ottocento (Hermann Kaulbach, Mozarts letzte Tage,
1873)

Mozart mor� nella sua casa a Vienna il 5 dicembre 1791, cinque minuti prima
dell'una di notte.[192] La salma fu portata alla cattedrale di Santo Stefano il 6
dicembre; il corpo venne poi sepolto, lo stesso giorno o forse la mattina del 7, in
una tomba "a pozzo" priva di cippo o croce - insieme ad altre quattro o cinque
salme - nel Cimitero di St. Marx. Le notizie riguardo al fatto che nessuno della
famiglia di Mozart, n� dei suoi amici o conoscenti, fosse presente (le
testimonianze dei contemporanei tentano di giustificare questo fatto asserendo che
al momento del funerale ci fosse maltempo) sono state confutate da studi recenti.
[193] Si tratt� di un funerale di terza classe, il pi� economico possibile (ad
eccezione del funerale dei poveri, che era gratuito) come suggerito alla vedova dal
barone van Swieten, protettore di Mozart, che pag� le esequie; forse tale tipo di
funerale era stato anche scelto dallo stesso Mozart, seguendo le sue convinzioni
illuministiche che potrebbero averlo indotto a disprezzare, alla stregua di un
retaggio della superstizione, sia le cerimonie funebri troppo sfarzose sia il
conforto della Chiesa (fra l'altro, Mozart non aveva chiesto, n� ricevuto,
l'estrema unzione).[194] Nonostante quanto tramandato si � appurato che il feretro,
partito dalla casa del compositore, era sostenuto da quattro portatori, preceduti
da un crocifero e da quattro giovani con dei ceri; seguirono la vedova Constanze,
alcuni membri della famiglia Weber, fra cui le sorelle, il barone van Swieten,
Franz Xaver S��mayr, Jakob Freist�ndler e Otto Hatwig, allievi del musicista,
alcuni amici e Antonio Salieri.[195]
Monumento funerario di Mozart nel cimitero di St. Marx a Vienna

L'esatto luogo di sepoltura di Mozart non � stato mai identificato. A Vienna vi


sono due monumenti funerari del compositore in due diversi cimiteri: uno presso il
Cimitero di St. Marx (collocato in un'area in cui si supponeva che le spoglie di
Mozart si trovassero "con la massima probabilit�") e un altro nel cosiddetto
"quartiere dei musicisti" presso il Cimitero centrale (Zentralfriedhof).

La malattia e la morte di Mozart sono state e sono tuttora un difficile argomento


di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti. Gli
studiosi sono in disaccordo sul corso del declino della salute di Mozart, in
particolare sul momento in cui Mozart divenne conscio della sua morte imminente e
se questa consapevolezza influenz� le sue ultime opere.

Anche l'effettiva causa del decesso di Mozart � argomento dibattuto: il suo


certificato di morte riporta hitziges Frieselfieber ("febbre miliare acuta", che
allora era considerata contagiosa, o "esantema febbrile"), una definizione
insufficiente a identificare la corrispettiva diagnosi nella medicina odierna. Sono
state avanzate diverse ipotesi, dalla trichinosi all'avvelenamento da mercurio o
acqua tofana (avvelenamento da arsenico e antimonio), alla febbre reumatica o, pi�
recentemente, la sifilide. La pratica terapeutica del salasso, all'epoca diffusa, �
menzionata come concausa della morte. Una serie di ricerche epidemiologiche
eseguite nel 2009 da un gruppo di patologi austriaci e olandesi, che si sono
soffermati a studiare tutte le principali cause di decesso della popolazione negli
ultimi anni di vita di Mozart, porta a ritenere che � con grande probabilit� � il
compositore sia morto per una nefrite acuta conseguente a una glomerulonefrite a
eziologia streptococcica.[196]
Presunta maschera mortuaria di Mozart

Mozart mor� lasciando incompiuto il Requiem, il cui completamento fu affidato dalla


moglie del compositore in un primo tempo al musicista Joseph Eybler, il quale,
tuttavia, ben presto si fece indietro. Fu allora chiamato il giovane compositore
Franz Xaver S�ssmayr, allievo e amico di Mozart che termin� il lavoro, completando
le parti non finite e scrivendo ex novo quelle inesistenti.

Nel 1809 Constanze Weber, la vedova, si rispos� col diplomatico danese Georg
Nikolaus von Nissen (1761 � 1826), grande ammiratore di Mozart e autore di una
delle prime biografie dedicate al musicista. Per questo lavoro di sicuro Nissen
attinse a testimonianze di Constanze, la quale, per�, non pu� essere considerata
una fonte del tutto attendibile. Ad esempio, dalle lettere scritte da Mozart ad
amici e familiari (alla stessa Constanze, ad esempio) Nissen e Constanze
cancellarono spesso le parti pi� scurrili e ci� nel chiaro intento di idealizzare
la figura del compositore.[197]
La carriera di Mozart come libero artista

La scelta di Mozart, nel maggio 1781, di abbandonare il servizio presso la corte


dell'arcivescovo di Salisburgo fu gravida di conseguenze non solo per lui, ma anche
per la condizione sociale dei musicisti in generale: infatti era la prima volta
(perlomeno nell'ambiente musicale di lingua tedesca) che un compositore della sua
statura si affrancava dal vincolo di sudditanza feudale alla Chiesa o alla classe
nobiliare e decideva di lavorare come libero professionista, soggetto solamente
alla legge della domanda e dell'offerta; di l� a poco, tale nuova posizione sociale
costitu� il presupposto indispensabile per l'affermarsi in musica
dell'individualismo romantico.[198]

Fino all'epoca di Mozart, infatti, in tutti i territori che gi� avevano fatto parte
dell'antico Sacro Romano Impero, musicisti di estrazione borghese come lui (e come
suo padre Leopold) potevano trovare una degna collocazione sociale solamente
impiegandosi in pianta stabile presso una delle molte corti aristocratiche o delle
istituzioni a esse collegate; il loro ruolo sociale era dunque subalterno
all'aristocrazia di corte, ed era sostanzialmente equiparato a quello del personale
di servizio.[199] Leopold Mozart, anche se malvolentieri, si era alla fine adattato
a questo tipo di collocazione sociale e si aspettava che anche suo figlio facesse
carriera come musicista di corte, tutt'al pi� in una corte pi� grande e pi� ricca
di quella di Salisburgo; ma Wolfgang, da quando fu maggiorenne, non pot� pi�
accettare interiormente tale condizione di sudditanza, che gli appariva umiliante
in modo intollerabile e che svilupp� in lui un permanente stato d'animo di rancore
profondo nei confronti della nobilt� di corte.[200] La personale rivolta di Mozart
contro le costrizioni derivanti dal servizio a corte trov� infine espressione nella
sua decisione di dimettersi dal suo impiego e di guadagnarsi da vivere come libero
artista.[201]

Circa l'effettivo successo economico della carriera di Mozart nei suoi ultimi dieci
anni di vita si trovano, nella letteratura biografica, valutazioni molto
contrastanti: la visione prevalente per tutto l'Ottocento e per gran parte del
Novecento fu che Mozart, sostanzialmente, perse la sua partita e che concluse la
propria avventura umana e professionale con un fallimento e nella pi� nera miseria.
Tale � la versione che appare, ad esempio, negli scritti di Massimo Mila[202] e che
si trova sintetizzata da una diffusa enciclopedia la quale, ancora nel 1995,
scriveva che Mozart mor� "senza mai conoscere il vero successo".[203]

Secondo il sociologo Norbert Elias, Mozart intraprese il suo rischioso progetto di


vita come libero artista in un momento, e in un luogo, in cui non esistevano ancora
le condizioni storiche per la sua riuscita: non esisteva ancora un mercato musicale
pienamente sviluppato; l'editoria musicale era ai suoi inizi, cos� come lo era
l'attivit� concertistica modernamente intesa (nella maggior parte del territorio di
lingua tedesca, i concerti e le opere erano finanziati e allestiti da esponenti
della classe nobiliare e per un pubblico composto per lo pi� da invitati).[204]
Tutte queste condizioni non sussistevano ancora nella Vienna di Mozart, ma vennero
a realizzarsi in gran parte solo pochi anni dopo la sua morte, quando ebbe inizio
la carriera del giovane Beethoven.[205]

�Da outsider borghese al servizio della corte, Mozart combatt� fino in fondo, con
incredibile coraggio, una battaglia di affrancamento dai suoi padroni e committenti
aristocratici. Lo fece di propria iniziativa, per amore della propria dignit� di
uomo e del proprio lavoro di musicista. E perse la battaglia � come era da
prevedere, aggiungeremmo con la presunzione dei posteri.�

(Norbert Elias[206])

� stato anche osservato che, nei suoi primi anni viennesi, Mozart ader� al
programma di modernizzazione dello Stato e della societ� asburgica promosso
dall'imperatore Giuseppe II; l'imperatore intendeva fra l'altro (secondo i canoni
del dispotismo illuminato) limitare i poteri dell'aristocrazia feudale, i cui abusi
Mozart condann� ne Le nozze di Figaro.[207] Tuttavia, il consenso e la protezione,
accordati entro certi limiti a Mozart dalla corte viennese, non costituirono �
secondo questa interpretazione � una base sufficientemente solida per l'attivit�
professionale del compositore; inoltre, la novit� e la complessit� del suo
linguaggio musicale non furono pienamente compresi nemmeno dalla corte
dell'imperatore, abituata a musiche di pi� facile accessibilit� (pochi mesi dopo la
morte di Mozart trionf� a Vienna Il matrimonio segreto di Cimarosa) e al minore
impegno compositivo profuso da musicisti di secondaria importanza come Mart�n y
Soler e Dittersdorf.[207]

A partire dagli anni settanta del Novecento, la visione tradizionale di un Mozart


morto in miseria fu corretta da una serie di studi i quali puntualizzarono come il
compositore guadagnasse in realt� nei suoi anni viennesi cifre sempre
considerevoli.[208] La valutazione di Maynard Solomon � che Mozart ebbe un
momentaneo declino di popolarit� tra il 1788 e il 1790 e che in particolare nel
1790 la crisi delle sue finanze si accentu� fino a sfiorare il crollo definitivo;
tuttavia, dice Solomon, tali difficolt� finirono nel 1791, ma la ripresa della
fortuna anche economica di Mozart fu troncata dalla morte.[209]
Lista di tutte le composizioni per genere
Lo stesso argomento in dettaglio: Composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart.

Le composizioni di Mozart spaziano in tutti i generi musicali del suo tempo:


l'opera, la messa, l'oratorio, la cantata, il Lied, la sonata da chiesa, la
sinfonia, il concerto per strumento solista e orchestra, il quartetto d'archi, il
quintetto d'archi, la sonata per pianoforte, la sonata per violino, la serenata, il
divertimento, la musica per organo e la musica massonica. Mozart � fra i musicisti
maggiormente eseguiti non solo in Austria (in particolare a Salisburgo),[210] ma
anche nelle sale da concerto di tutto il mondo.
Lista di tutte le composizioni per numero di catalogo
Lo stesso argomento in dettaglio: Catalogo K�chel.

L'elenco in ordine cronologico di tutte le composizioni musicali di Mozart � il


Catalogo K�chel. Esso prende il nome da Ludwig von K�chel, che ne pubblic� la prima
edizione nel 1862. A essa hanno fatto seguito numerose edizioni rivedute. Ogni
opera di Mozart viene dunque indicata con un numero preceduto dall'abbreviazione K
o KV (K�chel Verzeichnis).
Strumenti

Sebbene alcuni dei primi brani di Mozart siano stati scritti per clavicembalo, nei
suoi primi anni conobbe i pianoforti realizzati da un costruttore di Regensburg
Franz Jakob Sp�th.[211] Pi� tardi, quando Mozart visit� Augusta, rimase colpito dai
pianoforti Stein e lo scrisse in una lettera a suo padre.[211] Il 22 ottobre del
1777 Mozart fece la prima esecuzione del suo Triplo concerto K. 242 su strumenti
forniti da Stein.[212] L'organista della Cattedrale di Augusta, Demmler suonava la
prima parte, Mozart la seconda e Stein la terza.[213] Nel 1783, quando viveva a
Vienna, acquist� uno strumento di Walter.[214] Leopold Mozart ha confermato
l'attaccamento di Mozart con il suo fortepiano Walter: �� impossibile descrivere il
trambusto. Il pianoforte di tuo fratello � stato spostato almeno dodici volte da
casa sua a teatro o a casa di qualcun altro�.[215]
Lo stile mozartiano

Le composizioni di Mozart e di Haydn appartengono a un periodo storico � la seconda


met� del XVIII secolo � durante il quale avvenne nella musica occidentale
l'evoluzione dal cosiddetto stile galante a un nuovo stile, detto in seguito
classico, che avrebbe accolto in s� anche gli elementi contrappuntistici, che
caratterizzavano la tarda musica barocca e proprio in reazione alla cui
"complessit�" si era sviluppato lo stile galante.
Dettaglio del manoscritto del Requiem K. 626

Lo stile della musica di Mozart non solo segue da vicino lo sviluppo dello stile
classico, ma senza dubbio contribuisce in modo fondamentale a definirne le
caratteristiche, in modo tale da poter essere considerato esso stesso l'archetipo.
Mozart fu uno straordinario compositore che si dedic� con apparente semplicit� a
tutti i principali generi dell'epoca: scrisse un gran numero di sinfonie, opere,
concerti per strumento solista, musica da camera (fra cui quartetti e quintetti
d'archi) e sonate per pianoforte. Bench� per nessuno di questi generi si possa
affermare che egli fu il "primo autore", per quanto riguarda il concerto per
pianoforte si deve riconoscere che esso deve a Mozart, autore e interprete delle
proprie composizioni, il grandioso sviluppo formale e di contenuti che avrebbe
caratterizzato questo genere nel secolo successivo. Lo stesso Beethoven nutriva
grande ammirazione per i concerti per pianoforte mozartiani, che furono il modello
dei suoi concerti, in modo particolare i primi tre per pianoforte.[216][217]

Mozart rinnov� il genere musicale del concerto: il discorso musicale si svolge come
dialogo paritario fra due soggetti di uguale importanza, il solista e l'orchestra.
Mozart scrisse concerti per pianoforte, violino, flauto, oboe, corno, clarinetto,
fagotto. Mozart scrisse anche un gran numero di composizioni sacre, fra cui messe,
e composizioni pi� "leggere", risalenti per lo pi� al periodo salisburghese, come
le marce, le danze, i divertimenti, le serenate e le cassazioni.

I tratti caratteristici dello stile classico possono essere ritrovati senza


difficolt� nella musica di Mozart: chiarezza, equilibrio e trasparenza sono
elementi distintivi di ogni sua composizione. Tuttavia, l'insistenza che a volte
viene data agli elementi di delicatezza e di grazia[218] della sua musica non
riesce a nascondere la potenza eccezionale di alcuni dei suoi capolavori, quali il
concerto per pianoforte n. 24 in do minore K. 491, la Sinfonia n. 40 in sol minore
K. 550 e l'opera Don Giovanni. A questo proposito, Charles Rosen ha scritto:[219]

�Solamente riconoscendo che la violenza e la sensualit� sono al centro dell'opera


di Mozart � possibile fare il primo passo verso la comprensione delle sue strutture
e della sua magnificenza. In un modo paradossale, la caratterizzazione superficiale
di Schumann della sinfonia K. 550 in sol minore[218] pu� aiutarci a comprendere il
demone di Mozart in modo pi� completo. Nell'opera di Mozart ogni suprema
espressione di sofferenza e terrore ha qualcosa di sorprendentemente voluttuoso.�

Soprattutto nell'ultimo decennio di vita Mozart esplor� l'armonia cromatica con una
intensit� raramente ritrovata in altri compositori del suo tempo. Scrive Hermann
Abert:[220]
�Neppure l'uomo normale si d� pena di imitare alcuna cosa di cui non rechi gi� in
s� l'embrione. Nel genio questa scelta reca gi� l'impronta dell'atto creativo. Essa
� infatti il primo tentativo di una presa di posizione, d'un affermarsi nei
confronti della tradizione: tentativo che dovr� agguerrirlo a rifiutare ci� che gli
sia estraneo o d'intoppo e non soltanto a imitare ma a "ricreare" e assimilare ogni
elemento congeniale. Non dovremo quindi mai dimenticare che la grandezza di Mozart
sta nel suo "io", nella sua forza creativa; non nel materiale col quale si �
cimentato.�

Fin da fanciullo Mozart aveva mostrato che era capace di ricordare e imitare senza
alcuna difficolt� la musica che aveva l'occasione di ascoltare. I suoi numerosi
viaggi consentirono al giovane compositore di far sua una rara collezione di
esperienze attraverso le quali Mozart cre� il suo unico linguaggio compositivo.
[221]

La ricerca critica e musicologica sull'opera di Mozart � al centro del monumentale


lavoro in cinque volumi Mozart - Sa vie musicale et son oeuvre (1912-1946) di
Teodor de Wyzewa e Georges de Saint-Foix. Attraverso un metodo di analisi
scrupolosa delle influenze dovute all'ambiente musicale col quale Mozart si
confront� nel corso della sua breve vita, i due musicologi arrivarono a suddividere
l'opera di Mozart in 34 fasi stilistiche diverse, ciascuna di esse sotto
l'influenza di un dato modello. Questo "approccio riduttivo", tuttavia, � stato in
seguito criticato e messo in discussione, fra gli altri da Paumgartner:[222]

�Nella compiaciuta infatuazione di quei confronti critico-stilistici, si tralasci�


anzitutto di cercar di scoprire in virt� di quali leggi pi� profonde la musica di
Mozart, nonostante le innegabili reminiscenze dei modelli contemporanei, risulti
cos� sostanzialmente diversa da questi e, appunto perci� abbia potuto svilupparsi
assumendo forme proprie, originali e durature�

Mozart era ancora bambino durante il soggiorno a Londra quando incontr� Johann
Christian Bach e ascolt� la sua musica. A Parigi, Mannheim e Vienna, egli ascolt� i
lavori dei compositori attivi in quei luoghi cos� come la famosa orchestra di
Mannheim. In Italia ebbe modo di conoscere e approfondire la ouverture italiana e
l'opera buffa dei grandi maestri italiani del Settecento e questa esperienza
sarebbe stata di fondamentale importanza nello sviluppo successivo della sua
musica. Sia a Londra sia in Italia, lo stile galante dominava la scena: uno stile
semplice, quasi da "musica leggera", caratterizzato da una predilezione per le
cadenze, da una enfasi sulle frasi nella tonalit� fondamentale-dominante-
sottodominante (escludendo cos� altri accordi) e dall'uso di frasi simmetriche e di
strutture articolate in modo chiaro.[223]

Lo stile galante, che fu l'origine dello stile classico, era nato come reazione
alla "eccessiva complessit�" della tarda musica barocca. Alcune delle sinfonie
giovanili di Mozart hanno la forma di ouverture in tre movimenti nello stile
italiano; molte di queste sono "omotonali", ossia tutti i tre movimenti sono nella
stessa tonalit�, essendo il movimento lento centrale nella relativa tonalit�
minore. Altri lavori "imitano" lo stile di Johann Christian Bach, mentre altri
ancora mostrano la semplice forma bipartita in uso fra i compositori viennesi.

Passando dalla giovinezza alla prima maturit�, Mozart inizi� a inserire alcune
delle caratteristiche fondamentali dello stile barocco all'interno delle proprie
composizioni: per esempio, la Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201 impiega nel primo
movimento un tema principale in forma contrappuntistica e sono presenti anche
sperimentazioni con frasi di lunghezza irregolare. A partire dal 1773 appaiono nei
quartetti dei movimenti conclusivi in forma di fuga, probabilmente influenzati da
Haydn, che aveva incluso finali in questa forma nei quartetti dell'opera 20.
L'influenza dello stile Sturm und Drang, che preannuncia col suo carattere la
futura era romantica � evidente in alcune delle composizioni di quel periodo di
entrambi gli autori, fra cui spicca la Sinfonia n. 25 in sol minore K 183, la prima
delle due uniche sinfonie in tonalit� minore scritte da Mozart.[224]

�Mozart infuse negli strumenti il nostalgico afflato della voce umana per la quale
nutriva uno specialissimo amore. Orient� verso il cuore della melodia
l'inesauribile fiumana d'una ricca armonia, dando sempre alla voce degli strumenti
quella fervida intensit� di sentimento propria della voce umana: inesauribile fonte
dell'espressione racchiusa nel fondo del cuore.[225]�

(Richard Wagner)

Mozart fu anche uno dei grandi autori di opere; egli passava con grande facilit� e
naturalezza dalla scrittura strumentale a quella vocale. Le sue opere appartengono
ai tre generi principali in voga alla fine del Settecento: l'opera buffa (Le nozze
di Figaro, Don Giovanni e Cos� fan tutte), l'opera seria (Idomeneo e La clemenza di
Tito) e il Singspiel (Il ratto dal serraglio e Il flauto magico). In tutte le sue
grandi opere Mozart impiega la scrittura strumentale per sottolineare lo stato
psicologico dei personaggi e i cambiamenti di situazione drammatica. La scrittura
operistica e quella strumentale si influenzano a vicenda: l'orchestrazione via via
pi� sofisticata che Mozart adotta per le composizioni strumentali (sinfonie e
concerti in primo luogo) viene adottata anche per le opere, mentre l'uso
particolare che egli fa del colore strumentale per evidenziare gli stati d'animo
ritorna anche nelle ultime composizioni non operistiche.[226]
Mozart e i compositori contemporanei
Franz Joseph Haydn
Ritratto di Joseph Haydn (1792)

Una grande amicizia e reciproca stima contraddistingue il legame che unisce Mozart
a Haydn, nonostante quest'ultimo fosse di ventiquattro anni pi� anziano. Non �
possibile stabilire con certezza quando Mozart entr� in rapporti di amicizia con
Haydn, ma di certo si sa che nel 1785 i due musicisti erano intimi amici, tanto da
darsi del tu, ed ebbero diversi incontri in casa dei fratelli Storace, avendo
occasione e di parlare di musica e di eseguire insieme musica cameristica.

Mozart ebbe come intimo amico il fratello Michael Haydn e ci� fu importante per la
conoscenza di Joseph. Haydn, dalla residenza degli Esterh�zy dove prestava
servizio, si recava spesso a Vienna dove Mozart si era definitivamente trasferito
nel 1781.

A Haydn non poteva sfuggire la grandezza di Mozart ma non concep� questo fatto
oggettivo con ostilit� e invidia, bens� ne raccolse i suggerimenti compositivi. E
ci� avvenne anche per Mozart che pubblicamente rese nota la sua riconoscenza a
Haydn dedicandogli sei quartetti (K 387, K 421, K 428, K 458, K 464 e K 465)[227] e
apprezz� per tutta la vita il compositore pi� di ogni altro musicista del passato o
contemporaneo.

Mozart compose i citati quartetti tra il 1782 e il 1785, un'eccezione per un


compositore che pi� volte aveva scritto concerti in poche ore e che a volte mandava
a memoria la propria parte, presente solo nella sua testa ma non ancora riportata
su uno spartito.

La ragione � semplice: i quartetti furono scritti nel modo rivoluzionario inventato


da Haydn, pubblicando proprio nel 1771 i sei quartetti russi op. 33, la cui
modalit� di composizione fu da Haydn stesso definita "nuova e speciale maniera". La
"nuova e speciale maniera" era costituita dall'abbandono dei principi compositivi
del settecento della melodia con accompagnamento per dare invece un ugual risalto
alle quattro voci dell'organico che si trovavano ora a colloquiare in modo
paritetico. Mozart aveva quindi due problemi da risolvere: imparare a comporre nel
nuovo modo e trovare un proprio modo espressivo. Quale conseguenza della reciproca
amicizia e stima, furono tramandate due opere parallele e immortali. La stima che
Haydn aveva di Mozart � ben descritta nelle parole che Haydn dice al padre: �Vi
dico innanzi a Dio, da galantuomo, che vostro figlio � il pi� grande compositore
che io conosca, di nome e di persona. Ha gusto e possiede al sommo grado l'arte del
comporre�.

Quando Mozart mor� a trentacinque anni, Haydn era a Londra. Seppe della morte
dell'amico e collega solo al suo rientro a Vienna (1792), rimanendone rattristato.
Mito e aneddotica
Lo stesso argomento in dettaglio: Mito di Mozart.

Pochi altri autori musicali hanno suggestionato la fantasia del pubblico come
Mozart. Gi� bambino prodigio noto nelle maggiori corti d'Europa, in seguito
compositore di genio e infine protagonista di una precoce e misteriosa morte: la
sua vita � stata interpretata, sin dall'Ottocento, come simbolo stesso della
genialit�, idealizzando la sua figura come nessun altro autore prima o dopo di lui.
Creando quindi un mito di Mozart, genio assoluto, che tuttora nell'immaginario
collettivo � probabilmente pi� popolare delle sue stesse opere. Non deve quindi
stupire che siano fioriti aneddoti di ogni tipo sulla sua figura, miranti a
sottolineare (rare volte a sproposito, ma spesso in modo esagerato) la sua
genialit� e la sua "unicit�". Nel vasto repertorio di aneddoti che circondano il
giovane Mozart, particolare � quello che riguarda la sua visita a Roma a Pasqua
1770: l'allora quattordicenne Mozart ascolt� il celebre Miserere di Gregorio
Allegri, di propriet� esclusiva della Schola Cantorum della Cappella Sistina, che
la custodiva gelosamente. L'esecuzione avveniva solo nella Settimana Santa a luci
spente e lo spartito non poteva essere copiato n� letto, pena la scomunica.

Racconta Leopold in una lettera alla moglie che il giovane Wolfgang, dopo averlo
ascoltato una sola volta, sia stato in grado di trascriverlo a memoria, nota per
nota. In realt� ascolt� l'opera due volte e apport� piccole correzioni alla prima
trascrizione.[228]

Un altro aspetto del suo carattere era un senso dell'umorismo a tratti osceno. Ne
rimangono testimonianze nelle lettere alla cugina Maria Anna Thekla, ai parenti e
agli amici.[229] Compose persino una serie di canoni scatologici che intonava in
compagnia degli amici.
La leggenda su Mozart e Salieri
Antonio Salieri

Nel corso degli anni nacque e si diffuse la leggenda secondo cui Mozart sarebbe
stato avvelenato, per invidia, dal compositore italiano Antonio Salieri. Questa
diceria, priva di fondamento, ha ispirato diversi artisti nel corso dei secoli. Il
poeta e scrittore russo Aleksandr Sergeevic Pu�kin diede credito a queste voci e
nel 1830 scrisse Mozart e Salieri (precedentemente intitolato Invidia), un
brevissimo dramma in versi, in cui un Salieri roso dall'invidia avvelena Mozart.

Di Pu�kin si disse:

�Se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Pu�kin ha ucciso Salieri.[230]�

Il 6 (18) novembre 1898, al Teatro Solodovnikov di Mosca, and� in scena la prima


dell'opera Mozart e Salieri di Nikolaj Andreevic Rimskij-Korsakov. La musica �
ispirata e dedicata al compositore Dargomy��kij, mentre il libretto � scritto dallo
stesso Rimskij-Korsakov basandosi sulla tragedia di Pu�kin, e come questa l'opera
si divide in due sole scene. La sera della prima, le variazioni sulla musica di
Mozart furono eseguite dietro le quinte dal pianista e compositore Sergej
Rachmaninov.[231]

Nel 1978 un successivo adattamento della leggenda sulla fine di Mozart: Amadeus,
del drammaturgo Peter Shaffer, conquista i teatri di Londra. La vicenda prende le
basi da Pu�kin e ne amplia la portata. Rimane l'invidia di Salieri e il Requiem
commissionato da un uomo vestito di nero (Salieri mascherato), ma il tutto �
approfondito e narrato da Salieri stesso. Il testo subisce diverse modifiche, fino
alla versione definitiva del 1981.

Nel 1984 il dramma di Shaffer fu portato al cinema da Milo� Forman con Amadeus, ma
i lati negativi del personaggio di Salieri sono ammorbiditi rispetto a Puskin:
anche se nella versione rimasterizzata del film del 2002 sono ripristinate alcune
scene pi� dure, il Salieri cinematografico di F. Murray Abraham, che vinse l'Oscar
per il miglior attore, � decisamente meno negativo di quello di Shaffer e per sua
decisione, dato che il drammaturgo aveva curato anche la sceneggiatura del film.
Nel film, a parte alcuni avvenimenti realmente accaduti a Mozart, gran parte della
trama � una libera ricostruzione del personaggio, molto lontana dalla realt�.
Prestiti da e verso altri autori

Nel Requiem sono rintracciabili intere frasi musicali tratte da composizioni di


Georg Friedrich H�ndel e di molti altri, tra cui Michael Haydn.[232] Mozart in
alcune occasioni rielabora temi di Muzio Clementi: Ludwig Berger, allievo di
Clementi, su Caecilia del 1829 stampa l'incipit della sonata Op. 24 n. 2 del suo
maestro e osserva ironicamente che "forse � a questo tema che dobbiamo il geniale
Allegro dell'ouverture della Zauberfl�te, un'opera insuperata nel suo genere."[233]

� stata enorme l'influenza di Mozart sugli operisti napoletani e italiani, compreso


il grande Rossini, in giovent� soprannominato "il tedeschino" per lo studio di
Mozart e altri grandi sinfonisti. Beethoven us� due temi mozartiani (sonate K 332 e
Fuga dalla Fantasia K 394) nella sua sinfonia pastorale e Mendelssohn sfrutt� in
diverse composizioni temi ispirati a Mozart.
Riconoscimenti
Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro
� Roma, 4 luglio 1770

A Mozart sono dedicati il cratere Mozart su Mercurio[234] e l'asteroide 1034


Mozartia.
Nella cultura di massa
Cinema

Melodie eterne (Italia, 1940), film diretto da Carmine Gallone. Biografia


romanzata del compositore, qui interpretato da Gino Cervi.
Mozart in viaggio verso Praga (1974), breve sceneggiato televisivo diretto da
Stefano Roncoroni e prodotto dalla RAI. Tratto dall'omonimo racconto (1856) di
Eduard M�rike, vede Raoul Grassilli nel ruolo di Mozart e Carmen Scarpitta nel
ruolo di Constanze. Ritrae un episodio della vita del compositore, in viaggio verso
Praga, dove andr� in scena la prima assoluta del suo Don Giovanni.
Mozart (1982), sceneggiato televisivo, di Marcel Bluwal, coproduzione Francia,
Belgio, Italia, Canada, Svizzera. Corretta miniserie di sei puntate. Il
protagonista � Christoph Bantzer. Fra gli attori, tre italiani: Carlo Rivolta nel
ruolo di Salieri, Stefano Satta Flores in quello di Lorenzo Da Ponte e Arnoldo Fo�
in quello di Giovanni Battista Martini.
Noi tre (Italia, 1984), film cinematografico, di Pupi Avati. La trama, con
tratti onirici e favolistici, � ispirata al soggiorno che il quattordicenne Mozart,
detto Amad� (Christopher Davidson) fece nei pressi del capoluogo emiliano nel 1770,
ospite del conte Gian Luca Pallavicini.
Amadeus (Stati Uniti, 1984). Il film di Milo� Forman ha vinto complessivamente
otto Oscar fra cui quello per il miglior film. Nel ruolo di Mozart recita Tom
Hulce, accanto a F. Murray Abraham nel ruolo di Antonio Salieri, Simon Callow
(Emanuel Schikaneder), Elizabeth Berridge (Constanze Weber Mozart) e Jeffrey Jones
nel ruolo dell'imperatore Giuseppe II.
Filatelia
Lo stesso argomento in dettaglio: Francobolli su Mozart.

Hanno dedicato francobolli a Mozart molti Stati e amministrazioni postali del


mondo.

Letteratura

Nel 1856 lo scrittore tedesco Eduard M�rike scrisse il racconto romantico


Mozart in viaggio verso Praga, che narra il viaggio compiuto da Wolfgang e dalla
moglie Constanze verso Praga per allestire la prima rappresentazione del Don
Giovanni (29 ottobre 1787).
Nel romanzo Il piacere (1889) il protagonista Andrea Sperelli, in fatto di
gusti musicali, dice di preferire su tutti Bach, a cui si pu� paragonare solo
Mozart; commentando quest'ultimo, Sperelli nega nel salisburghese l'esistenza di
una natura esclusivamente apollinea, come sembrerebbero dimostrare il Tuba mirum
del Requiem e il finale del Don Giovanni.[235]
Nel 2006, lo scrittore francese Christian Jacq ha scritto una saga dedicata a
Mozart, che comprende Il maestro segreto, Il figlio della luce, Il fratello del
fuoco e Il prediletto di Iside. La tetralogia � stata edita in Italia nello stesso
anno dalla Cairo Editore.

Musica

Wolfango Amedeo (2006), canzone vincitrice del 49� Zecchino d'Oro.[236]

Teatro

Amadeus, di Peter Shaffer (Regno Unito, 1978), adattata al cinema nell'omonimo


film di Milo� Forman.
Mozart, l'op�ra rock (Francia, 2009), musical di Dove Attia e Albert Cohen. La
parte di Mozart � interpretata dal cantante italiano Mikelangelo Loconte.

Note

(EN) Cliff Eisen e Stanley Sadie, Mozart, (Johann Chrysostom) Wolfgang Amadeus, in
Grove Music Online, 2001. URL consultato il 27 febbraio 2024.
Wolfgang Amadeus Mozart, in Sapere.it, De Agostini.
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all'ascolto 3, su l'Orchestra virtuale del Flaminio. URL consultato il 1� marzo
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Mozart, Wolfgang Amadeus, in Treccani.it � Enciclopedie on line, Roma, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana.
^ MOZART, Wolfgang Amadeus, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana.
^ l'epiteto di "Crisostomo" - "bocca dorata" - per questo vescovo e Dottore della
Chiesa, si riferisce all'arte oratoria nella quale Giovanni eccelleva, si veda
Walter Leibrecht, Religion and Culture: Essays in Honor of Paul Tillich, p. 64,
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Wolfgang Amadeus Mozart, p. 1, Courier Dover Publications, 1972, ISBN 978-0-486-
22859-4.
^ H.C. Robbinson Landon, Mozart gli anni d'oro. 1781�1791, Milano, Garzanti, 1989
^ Mario Carrozzo e Cristina Cimagalli, Storia della musica occidentale, vol. 2,
Armando, p. 380.
^ In seguito lo stesso indirizzo venne trasformato in un museo dedicato al
compositore Sandro Cappelletto, Mozart: la notte delle dissonanze, p. 10, nota 12,
EDT, 2006, ISBN 978-88-6040-061-1.
^ Gottlieb � l'equivalente in tedesco del nome Theophilus e dell'italiano Amedeo.
^ scrisse una Versuch einer gr�ndlichen Violinschule, un metodo per violino,
pubblicato nel 1756, l'anno della nascita di Wolfgang
^ Ruth Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context, p. 214, Oxford
University Press, 1998, ISBN 978-0-19-816371-8.
^ Il suo cognome a volte lo si ritrova Bertel altre Bertl cos� come raccontato in
Franz Xaver Niemetschek, Friedrich von Schlichtegroll, Giorgio Pugliaro, Mozart, p.
101, EDT srl, 1990, ISBN 978-88-7063-082-4.
^ I coniugi Mozart si erano sposati il 21 novembre 1747 e avevano avuto in
precedenza altri cinque figli, tutti morti in tenerissima et�: Johann Leopold
Joachim (1748 � 1749), Maria Anna Cordula (1749), Maria Anna Nepomucena Walpurgis
(1750), Johann Carl Amadeus (1752 � 1753), Maria Crescentia Francisca de Paula
(1754). Per l'elenco completo e altri atti si veda Otto Erich Deutsch, Mozart, a
Documentary Biography: A Documentary Biography, p. 4, Stanford University Press,
1965, ISBN 978-0-8047-0233-1.
^ Franz Xaver Niemetschek, Friedrich von Schlichtegroll, Giorgio Pugliaro, Mozart,
p. 101, EDT srl, 1990, ISBN 978-88-7063-082-4.
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^ Franz Xaver Niemetschek, Mozart, EDT Edizioni Torino, 1990., traduzione italiana
di Giorgio Pugliaro dall'originale Leben des k.k. Kapellmeisters Wolfgang Gottlieb
Mozart, nach Originalquellen beschrieben
^ Deutsch, D., The Enigma of Absolute Pitch, in Acoustics Today, vol. 2, n. 4,
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University Press, 2001, ISBN 978-0195170672..
^ da una lettera in "italiano" di Amad� al molto Rev.do Pad.e Maestro Giovanni
Battista Martini, spedita da Salisburgo a Bologna, il 4 settembre 1776)
^ Lorenzo Arruga Mozart da vicino p. 117
^ Halliwell 1998, p. 145.
^ Da segnalare invece che il Mozart maturo, aderente alla massoneria, riabilita le
idee di Voltaire e le riutilizza in alcune opere, cfr. Cos� fan tutte e il viaggio
a Francoforte
^ Sadie 2006, pp. 190-191.
Gutman 1999, pp. 268-269.
^ Sadie 2006, p. 39.
^ Gutman 1999, pp. 270-271.
^ Sadie 2006, pp. 193-196.
^ Sadie 2006, pp. 196-199.
^ Guglielmo Barblan, Andrea della Corte, Mozart in Italia. I viaggi e le Lettere,
Milano, Ricordi, 1956., p. 245
^ Hermann Abert, Mozart, la giovinezza 1756-1782, Milano il Saggiatore, p. 187
^ Pasquale Scial�, Mozart a Napoli, Napoli, Alfredo Guida Editore, 1995..
^ Gutman 1999, p. 280.
^ Halliwell 1998, p. 151.
^ Sadie 2006, p. 206.
^ Sadie 2006, p. 211.
^ Sadie 2006, p. 201.
^ Gutman 1999, p. 283 e Sadie 2006, p. 211. Entrambi gli autori affermano che non
esiste nessun riferimento a queste lezioni nelle lettere di Leopold Mozart.
^ Delle due versioni della prova di esame, una � scorretta. Dato che entrambe sono
autografate da Mozart, questa � l'evidenza che padre Martini pass� una sua
rielaborazione del testo di esame ad Amadeus, per favorirne la promozione. Cfr.
sito dell'Accademia Filarmonica di Bologna
^ Halliwell 1998, p. 154.
^ Sadie 2006, pp. 222-223.
^ Sadie 2006, pp. 232-233.
^ Sadie 2006, p. 239.
^ Zaslaw, pp. 190-191.
^ Zaslaw, pp. 186-188.
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diminuita dopo il 1785, ma le basi dell'affermazione sono deboli poich� tutta la
documentazione dei concerti si basa sulla corrispondenza privata, che � andata in
gran parte perduta, e la documentazione pubblica di essi � aleatoria. I registri di
polizia dell'epoca, i soli che avrebbero potuto elencare tutti gli eventi, andarono
distrutti nell'incendio del Palazzo di Giustizia di Vienna nel 1927 (Stafford, pp.
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�Analysis of the seven listed essays in concerto form - the five piano concertos,
the Violin Concerto, and the Concerto for Violin, Cello and Piano - reveals that
Beethoven did not, in effect, create a new model of concerto form as Mozart had
done, or as he would do in other genres, such as the piano sonatas, string quartet,
and symphony; the Mozartean model is clearly perceptible in each example�
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(DE)

�Nun vergleiche man die Mozart'sche G moll-Symphonie (diese griechisch


schwebende, wenn auch etwas blasse Grazie) oder das G moll-Concert von Moscheles
und sehe zu!�
(IT)

�Confrontate ora la sinfonia in sol minore mozartiana, questa aleggiante


sebbene un po' pallida Grazia greca, e il concerto in sol minore di Moscheles e
vedrete!�

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Collegamenti esterni

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In lingua italiana

Wiki su Mozart, su wamozart.it.


Sito che contiene il Catalogo K�chel ragionato a colori scaricabile in formato
Pdf, su wamozart.org. URL consultato il 7 agosto 2019 (archiviato dall'url
originale il 19 novembre 2011).
Sito ufficiale dell'Associazione Mozart Italia, su mozartitalia.org.
Mozart e Vienna Dove Mozart compose �Le nozze di Figaro� (video)
Le lettere di Mozart, su letters.mozartways.com. URL consultato il 3 luglio
2009 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2009).
(IT, DE, EN) Un magazine mozartiano, su mozart.at.

In lingua straniera

(EN) Mozart Forum oltre al forum sono presenti numerose pagine di analisi delle
opere (library), biografia, biografie dei contemporanei e altro ancora
(EN) La vita, il suo tempo, le sue opere, su mozartproject.org.
(DE, EN) 783 Digitised Objects of and about Mozart in The European Library, su
theeuropeanlibrary.org.
(DE, EN) Compact Mozart biography - at mozartones.com
(DE) Sito celebrativo del duecentocinquantenario, su mozart2006.at. URL
consultato il 22 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2004).
(DE) Mozart e la religione, su w-o-deutsch.de.

Partiture e testi

(EN) Mozart Edition Versione digitale della raccolta di spartiti completi di


note critiche, messi a disposizione dall'Internationale Stiftung Mozarteum di
Salisburgo.
(EN) Wiki con partiture corali, su cpdl.org.
The Lied and Art Art Song Texts Page Testi originali dei Lieder musicati da
Mozart con traduzioni in italiano e in altre lingue

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