Il libro dei racconti brevi - II volume favola, ad esempio, accanto a Il soli-
to lupo e l'agnello di P. Pancrazi tro-
viamo Il lupo e l'agnello di Esopo e
Le loup et l' agneau di La Fontaine, in
lingua originale (pp. 70-71). Talvol-
ta, il confronto non è cosi diretto, e ri-
A pochi mesi di distanza dal prece- mo quasi definire «ipertestuale». E manda ad un testo assente che viene
dente volume, è apparso il secondo Li- questo è un grande atout, in una so- solo richiamato alla mente del letto-
bro dei racconti brevi, di Bruno Bef- cietà in cui, i giovani in particolare re; è il caso della sezione Mito in cui
fa, Giulia Gianella e Guido Pedrojetta sono sempre più informatizzati e in i testi riportati sono di autori del no-
(Firenze, La Nuova Italia, 1998). cui c'è chi asserisce che le forme di vecento, ma i titoli rimandano a eroi
Costruito secondo l'ormai collaudata appren~ento, di pensiero e, di con- classici, talvolta per raccontare con
struttura in due parti (Testi e Guida seguenza, di avvicinamento ai testi, si parole moderne storie antiche, come
metodologica, quest'ultima a sua vanno radicalmente modificando. fa Piumini con Il mito di Prometeo
volta divisa in due sezioni: Lo statu- Ma entriamo ora nel piano dei conte- (pp.49-53), talaltra per aggiungere
to del testo narrativo e Schede di ana- nuti, quello che differenzia questo un punto di vista particolare ad un
lisi), il volume è concepito come te- volume dal precedente. Dopo Il rac- mito tra i più noti (La Capria, La col-
sto autonomo, anche se può rappre- conto realistico; fantastico; filosofi- pa di Edipo, p.41).
sentare un valido complemento al co; metafisico; psicologico; umori- Per non parlare, un'ultima volta, del-
primo tomo. Non possiamo qui che stico; drammatico; il metaracconto la fiaba: accanto a fiabe tradizionali,
ribadire quanto detto in questa stessa antologizzati nel primo volume, tro- come Il lupo e le tre ragazze, una del-
sede alcuni mesi or sono, presentan- viamo qui: Il racconto d'amore; il le numerose variazioni sul tema di
do il primo volume: il maggior pregio mito; la leggenda; lafavola; lafiaba; Cappuccetto Rosso, tratta dalla cele-
di entrambi risiede infatti proprio il racconto moralizzato (apologhi, berrima raccolta di Calvino, trovia-
nella struttura - una selezione di testi bestiario, critica e denuncia sociale, mo qui antologizzate fiabe moderne
veramente brevi ma al contempo si- «exempla» e racconti esemplari); il come La chitarra magica di Stefano
gnificativi (i più lunghi non raggiun- racconto del brivido. Benni, in cui lo «strumento magico»,
gono le 5 pagine e numerosi sono Gli autori attribuiscono la scelta a ra- che dovrebbe funzionare solo nelle
quelli che sanno concentrare il loro gioni testuali: «Nel volume già edito mani del protagonista, in quanto buo-
acume in una ventina di righe), pre- si privilegiano i generi dai contorni no, per un difetto di fabbricazione
sentati in modo chiaro e pulito, senza più fluidi, che offrono realizzazioni funziona ancora meglio nelle mani
ombra di apparato critico se non una molto diversificate, non riconducibi- del malvagio, permettendo gli di suo-
breve parafrasi riassuntiva iniziale, li ad una morfologia tipica ( .. . ). TI nare <<meglio di tutti i Rolling Stones
testi insomma che invogliano il letto- presente volume comprende invece insieme» e di diventare «una rock
re ad entrare immediatamente in pri- (tranne il racconto d'amore, temati- star» (pp. 128-129).
ma persona nel racconto. A contener- camente dermito) forme ormai larga- Ampio spazio viene dato anche a
li e a dare loro un ordine (<<poco meno mente collaudate, dalla fisionomia quelli che gli autori chiamano «rac-
che casuale», dicono gli autori alla più semplice e fissa ( ... )>> (Premessa, conti moralizzati», ancora una volta
pagina XIV della Premessa) lO se- p. 14). Senz'altro è questo il criterio trattati nel segno dell'alternanza di
zioni corrispondenti ad altrettanti ge- che sta alla base della disposizione, e serietà e ironia: dall'exemplum di
neri testuali, precedute ognuna da il risultato ci piace particolarmente. Francesco Soave, Il quadro, in cui si
una caratterizzazione, breve ma pre- La tradizione delle antologie scola- narra del tentativo di truffa nei con-
cisa e delucidante, del tipo di testo. stiche ci ha abituati a trovare una col- fronti di un povero vecchio, sventato
Le schede di analisi, come dicono gli locazione in apertura di volume per da un saggio giudice (pp. 198-200) a
autori stessi nell'introduzione, sono generi testuali come la fiaba e la leg- La vera storia del Limone e del suo
rivolte più ai docenti che agli studen- genda, vuoi per criteri cronologici, Signore (una parabola sulla tolle-
ti ed hanno trovato una collocazione vuoi perché si ritiene, a torto o a ra- ranza), di Gino e Michele (pp.
spaziale indipendente, alla rme del gione, che questi siano più semplici 153-56), una «favola per bambini
volume, in modo da non disturbare la per il lettore - è il caso sintomatico ( . . . ) dedicata a quegli adulti che cre-
lettura e spingere piuttosto, con di- della fiaba che, per il fatto di avere dono ancora che verrà il tempo della
screzione, ad una rilettura. quale destinatario privilegiato il Grande Macedonia.»
Fondamentali, in un' opera di questo bambino in età prescolastica, viene Nei suoi contenuti il secondo volume
tipo, i dettagliati indici: accanto normalmente trattata all'inizio della si presenta quindi diverso dal primo:
all' indice «degli autori e dei racconti» scuola media e poi, a nostro parere, molto più attento, a nostro parere,
troviamo quello «dei temi e dei conte- un po' trascurata. La progressione alla trasmissione non solo di conte-
nuti ideologici più notevoli» e un «in- scelta da Beffa, Gianella e Pedrojetta nuti isolati, ma anche di spunti di ri-
dice analitico». Tutto contribuisce a ha non pochi meriti e uno dei princi- flessione sul fatto che, quando ci si
rendere più agili gli spostamenti pali è senz'altro quello di rivalutare interroga sull'uomo, sui suoi senti~
all 'interno del testo: da un racconto ad questi generi, spesso un po' sacrifi- menti e sulle sue paure, i temi si ripe-
un altro, da un racconto ad una sche- cati. tono; possono cambiare il contesto e
da, da una scheda ad un' altra, dalla Inoltre, questa scelta comporta un' al- gli oggetti concreti che attorniano i
guida metodologica alla scheda o al tra differenza evidente: il primo vo- protagonisti, ma la sostanza resta in-
racconto.. .. Insomma, questi due vo- lume è strettamente novecentesco, il variata nei secoli.
lumi, oltre ad una lettura lineare, si secondo si permette salti temporali e
prestano ad un approccio che potrem- geografici più audaci. Nella sezione Alessandra Moretti
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