Cassetta Degli Attrezzi Vademecum Statuti Organizzazioni Di Volontariato
Cassetta Degli Attrezzi Vademecum Statuti Organizzazioni Di Volontariato
LE MODIFICHE
ALLO STATUTO
Organizzazioni di volontariato
(Odv)
www.cantiereterzosettore.it
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
2
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
Sommario
DENOMINAZIONE E SEDE ....................................................................................................................... 4
FINALITÀ/SCOPO........................................................................................................................................ 5
ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE................................................................................................... 6
ATTIVITÀ CONCRETE (ESPLICATIVE DELLE AIG) .......................................................................... 7
ATTIVITÀ DIVERSE .................................................................................................................................... 8
ATTIVITÀ DI RACCOLTA FONDI ........................................................................................................... 9
VOLONTARIATO ...................................................................................................................................... 10
LAVORO ...................................................................................................................................................... 11
ENTRATE E PROVENTI .......................................................................................................................... 12
PATRIMONIO E ASSENZA DI SCOPO DI LUCRO ......................................................................... 13
BILANCIO DI ESERCIZIO........................................................................................................................ 14
DIRITTI E DOVERI DEGLI ASSOCIATI ............................................................................................... 19
CONSIGLIO DIRETTIVO ......................................................................................................................... 22
COMPITI E FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO ............................................... 27
ASSEMBLEA .............................................................................................................................................. 29
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA ............................................................................................ 31
PRESIDENTE .............................................................................................................................................. 38
ORGANO DI CONTROLLO .................................................................................................................... 39
ORGANO DI REVISIONE ........................................................................................................................ 41
SCIOGLIMENTO E DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ............................................................... 42
3
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
DENOMINAZIONE E SEDE
Esempio:
È costituita l’associazione denominata “……… ODV”
con sede legale nel Comune di “.......”.
RICORDA!
L’utilizzo dell’acronimo “ODV” o della locuzione “organizzazione di volontariato”, nel
momento in cui l’ente risulta iscritto nel registro unico nazionale del Terzo settore (Runts),
devono essere utilizzati negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.
In caso di cancellazione dal Runts, l’acronimo “ODV” o la locuzione “organizzazione di
volontariato” non possono più essere utilizzati e devono essere eliminati dalla
denominazione sociale (massima 1/2018, Commissione Terzo settore del Consiglio
Notarile di Milano). In merito alla sede legale dell’ente, lo statuto può contenere anche la
sola indicazione del Comune evitando di inserire anche l’indirizzo. In tal modo si potrà
espressamente prevedere che la modifica della sede legale nel medesimo Comune non
comporti modifica dello statuto e sia assunta con delibera del Consiglio direttivo.
Ovviamente ciò comporterà le comunicazioni previste per legge.
Esempio:
L’associazione è costituita e organizzata in forma
di organizzazione di volontariato ai sensi dell’articolo 32
e seguenti del codice del Terzo settore.
RICORDA!
Le organizzazioni di volontariato (Odv) sono una tipologia specifica di ente del Terzo
settore, disciplinate dagli articoli da 32 a 34 del D. Lgs. 117/2017 (codice del Terzo
settore), e si iscrivono nella sezione a) del Runts.
4
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
FINALITÀ/SCOPO
Esempio:
L’associazione è costituita
per il perseguimento, senza scopo di lucro,
di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso lo svolgimento
prevalentemente in favore di terzi di una o più attività di interesse generale, avvalendosi in
modo prevalente dell’attività volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli
enti associati.
RICORDA!
Le organizzazioni di volontariato hanno l’obbligo di svolgere la loro attività di interesse
generale prevalentemente a favore di terzi e con attività prevalente di volontariato svolta
dagli associati o da persone aderenti ad enti associati (art. 32 del codice del Terzo
settore).
Esempio:
L’associazione persegue le proprie finalità in particolare
per il perseguimento di:
• ……………………………..
• ……………………………..
• ……………………………..
RICORDA!
È fondamentale inserire in statuto anche le finalità specifiche che l’associazione pone in
essere nel contesto delle finalità “generali” degli Ets sopra declinate.
Si tratta delle finalità proprie dell’ente che lo distinguono dagli altri Ets.
5
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio:
Per il raggiungimento delle predette finalità, eserciterà
in via esclusiva o principale le seguenti attività di interesse generale:
• ……………………………..
• ……………………………..
• ……………………………..
RICORDA!
Le Attività di interesse generale (Attività di interesse generale) andranno attinte
dall’articolo 5, comma 1 del codice del Terzo settore, cercando di riprodurle letteralmente
e/o richiamandone la specifica lettera con la quale sono individuate nel citato articolo.
L’ente deve individuare ed inserire in statuto almeno una Aig ma può ovviamente inserirne
anche più di una.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con nota n. 3650 del 12 aprile 2019, ha
evidenziato come non sia possibile inserire in statuto tutte o quasi le 26 Aig elencate
dall’art. 5, c. 1 del codice: gli obblighi di trasparenza e conoscibilità nei confronti degli
associati e dei terzi, infatti, impongono che le attività di interesse generale siano
chiaramente individuate, e siano collegate e coerenti con le finalità e le attività specifiche
effettivamente svolte dall’organizzazione.
Si invita, pertanto, a richiamare in statuto le Aig che l’ente effettivamente svolge o che
intende svolgere in un futuro prossimo.
6
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
“Ai fini dello svolgimento delle Aig individuate nel
precedente comma, l’associazione, a titolo esemplificativo,
pone in essere le seguenti attività:
• ……………………………..
• ……………………………..
• ……………………………..
RICORDA!
È opportuno che l’associazione, a titolo esemplificativo e non esaustivo, individui
specifiche attività concrete che siano esplicative e chiarificatrici rispetto alle Aig
individuate.
Le attività “concretamente svolte”, il cui inserimento è fortemente consigliato seppur non
obbligatorio, servono a rendere ben evidente la correttezza delle Aig scelte.
Nella circolare n. 20 del 27 dicembre 2018, lo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali ha evidenziato l’opportunità che vi sia un’indicazione delle cosiddette “attività
concrete” che, di fatto, saranno riconducibili nel contesto delle Aig scelte dall’associazione.
7
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
ATTIVITÀ DIVERSE
Esempio:
L’associazione può svolgere attività diverse, secondarie
e strumentali rispetto alle attività di interesse generale,
secondo i criteri e limiti previsti dalla normativa vigente,
anche mediante l’utilizzo di risorse volontarie e gratuite.
L’organo deputato all’individuazione delle attività diverse
che l’associazione potrà svolgere è il: …..
RICORDA!
8
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
L’associazione può altresì svolgere attività
di raccolta fondi al fine di finanziare le attività di interesse generale,
sotto qualsiasi forma, anche organizzata e continuativa
e mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione
o erogazione di beni o servizi di modico valore,
impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti,
nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti
con i sostenitori e il pubblico, ed in conformità al disposto legislativo.
RICORDA!
Un ente del Terzo settore può svolgere attività di raccolta fondi indipendentemente
dall’inserimento in statuto di tale previsione. Tuttavia, l’inserimento può essere utile per
dare evidenza a tale attività, soprattutto nel caso in cui essa costituisca una fonte di
finanziamento prioritaria.
Si tenga presente che esistono differenti tipologie di raccolta fondi, anche diversamente
regolate (raccolta fondi di natura non corrispettiva, raccolta fondi continuativa e
organizzata dietro cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore, raccolte
pubbliche occasionali di fondi).
Il decreto ministeriale del 9 giugno 2022 ha disposto le linee guida in tema di raccolta
fondi per gli Ets.
9
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
VOLONTARIATO
Esempio:
I volontari che svolgono attività di volontariato in modo non
occasionale sono iscritti in un apposito registro.
Ai volontari possono essere rimborsate dall’ente soltanto
le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata,
entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dal …..
RICORDA!
In una Odv la presenza di volontari è un elemento essenziale e tale figura è regolata dagli
articoli 17 e 18 del codice del Terzo settore, oltre che dalle ulteriori disposizioni di legge
derivanti da tali articoli o che disciplinano tale ambito.
Lo statuto può prevedere quale sia l’organo preposto alla gestione concreta dei volontari
(si consiglia di attribuirne la competenza al consiglio direttivo).
Esempio:
I volontari vengono assicurati
contro gli infortuni e le malattie connessi
allo svolgimento dell’attività di volontariato,
nonché per la responsabilità civile verso i terzi.
RICORDA!
Tale adempimento, pur essendo valido per tutti gli enti del Terzo settore che vogliano o
debbano utilizzare i volontari, non richiede un inserimento obbligatorio nello statuto.
Il decreto ministeriale 6 ottobre 2021 ha disciplinato in maniera più dettagliata gli obblighi
assicurativi nei confronti dei volontari degli enti del Terzo settore.
10
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
LAVORO
Esempio:
L’associazione può avvalersi di lavoratori dipendenti o di prestazioni
di lavoro autonomo o di altra natura esclusivamente nei limiti necessari
al suo regolare funzionamento oppure nei limiti
occorrenti a qualificare o specializzare l’attività svolta.
Il numero dei lavoratori impiegati rientrerà nei limiti di cui
all’articolo 33 comma 1 del codice del Terzo settore.
RICORDA!
L’articolo 33 è una norma di carattere comportamentale che, come tale, non necessita di
apposita indicazione statutaria, fatto salvo il caso in cui lo statuto già preveda una
difforme disposizione sul punto che renda obbligatorio l’adeguamento alla nuova
normativa.
11
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
ENTRATE E PROVENTI
Esempio:
L’associazione può trarre le risorse economiche necessarie
al suo funzionamento e allo svolgimento della
propria attività da quote associative,
contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari,
rendite patrimoniali, rimborsi derivanti da convenzioni con le pubbliche amministrazioni e
da attività di interesse generale, oltre che da entrate relative
alle attività diverse e alle attività di raccolta fondi
ai sensi degli articoli 6 e 7 del codice del Terzo settore.
RICORDA!
Le Odv, a differenza degli altri enti del Terzo settore, per l’attività di interesse generale
realizzata possono vedersi rimborsate solamente le spese effettivamente sostenute e
documentate. Qualora tale limite non venga rispettato, l’attività svolta sarà considerata
“attività diversa”.
12
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio:
L’associazione non può distribuire, anche in modo indiretto,
utili e/o avanzi di gestione nonché fondi, riserve comunque
denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori
ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o in
ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.
Esempio:
L’associazione ha l’obbligo di utilizzo del patrimonio, comprensivo
di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate,
per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell’esclusivo perseguimento
di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
13
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
BILANCIO DI ESERCIZIO
Esempio:
Entro il ../…. di ciascun anno il consiglio direttivo approva
la bozza di bilancio di esercizio formato dallo stato
patrimoniale, dal rendiconto gestionale e dalla relazione di missione,
ovvero dal rendiconto di cassa nei casi previsti dalla legislazione vigente,
da sottoporre all’assemblea degli associati entro il ../….
per la definitiva approvazione.
RICORDA!
Il bilancio deve essere depositato presso il Runts entro il 30 di giugno di ogni anno.
Il bilancio è formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale e dalla relazione di
missione (art. 13, c. 1 del codice del Terzo settore); gli Ets che hanno fatto registrare
nell’esercizio precedente entrate inferiori a 220.000 euro possono redigere il bilancio di
esercizio nella forma del rendiconto per cassa (art. 13, c. 2).
PROPOSTA:
Per gli enti che hanno l’esercizio sociale coincidente con l’anno solare si ricorda di indicare
un termine di approvazione del bilancio antecedente al 30 giugno (ad esempio
prevedendo di convocare l’assemblea per l’approvazione entro 120 giorni dalla chiusura
dell’esercizio), con tempistiche che permettano di depositare al Runts, entro i termini
previsti, il bilancio di esercizio approvato in assemblea.
14
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio:
L’organo amministrativo documenta il carattere secondario
e strumentale delle attività diverse eventualmente
svolte nei documenti del bilancio di esercizio.
RICORDA!
Nel caso si disponga nello statuto la possibilità di esercizio di attività diverse, è
obbligatorio indicare la previsione che l’organo preposto all’individuazione delle stesse
(nell’esempio è l’organo di amministrazione) documenti il carattere secondario e
strumentale di queste nelle relazioni che accompagnano i bilanci, se esse sono svolte.
Esempio:
Laddove ciò sia ritenuto opportuno dal consiglio direttivo
o ne ricorrano i presupposti di legge,
il consiglio direttivo, entro i medesimi termini previsti
per il bilancio di esercizio, predispone il bilancio sociale,
da sottoporre all’assemblea degli associati entro il ../….
per la definitiva approvazione.
RICORDA!
La redazione del bilancio sociale è obbligatoria per le Odv qualora abbiano fatto registrare
nell’esercizio precedente entrate superiori ad 1 milione di euro.
Il decreto ministeriale del 4 luglio 2019 ha disposto le linee guida in tema di redazione del
bilancio sociale per gli Ets.
SUGGERIMENTO:
L’organo che approva il bilancio sociale è libero, ma deve essere indicato in statuto e si
suggerisce che sia l’assemblea.
15
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ASSOCIATI
Esempio:
I soggetti che intendono far parte
dell’associazione devono presentare
domanda scritta al …..
RICORDA!
Questa norma NON può essere derogata. La norma prevede che l’ammissione avvenga
“su domanda dell’interessato”: ogni associazione può dunque prevedere le modalità e le
tempistiche con cui tale domanda può essere fatta pervenire ma è necessario inserire in
statuto l’obbligo e le modalità di presentazione della stessa.
Si faccia attenzione alla previsione di requisiti di ammissione che possano contenere
elementi “discriminatori” in quanto non sarebbero accettati. Con la nota n. 1309 del 6
febbraio 2019 il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha evidenziato che il
“carattere aperto” delle associazioni non implica l’attribuzione al terzo di un incondizionato
diritto all’ammissione, ma vuole tutelare l’interesse degli associati ad essere parte del
rapporto associativo ove siano portatori di interessi omogenei con quelli perseguiti
dall’associazione.
Deriva da qui la contrarietà alla normativa di clausole che vietino tout court l’ammissione
di nuovi associati o di clausole che rimettano al mero arbitrio degli amministratori le
decisioni in merito all’ammissione di nuovi associati.
16
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ASSOCIATI
INDICA COME GESTIRE UN EVENTUALE RIGETTO DI AMMISSIONE
Esempio:
In caso di rigetto della domanda, il …. deve motivare
la deliberazione di rigetto e darne comunicazione
all’interessato entro sessanta giorni.
Questi può, entro sessanta giorni dalla comunicazione
della deliberazione di rigetto, chiedere che sull’istanza
si pronunci l’assemblea in occasione della successiva convocazione.
MEGLIO SAPERLO:
La normativa prevede la competenza dell’organo di amministrazione in relazione
all’ammissione o meno dell’associato. Tale compito può, però, anche essere assegnato ad
altro organo sociale.
Lo statuto deve prevedere altresì che l’organo competente comunichi l’eventuale rigetto
della domanda di ammissione all’interessato: il codice del Terzo settore (art. 23, c. 2)
prevede che la delibera di rigetto debba essere adottata e comunicata entro 60 giorni
dalla presentazione della domanda, lasciando comunque all’autonomia statutaria la
possibilità di prevedere un termine diverso.
L’eventuale comunicazione di rigetto permette al soggetto la cui domanda sia stata
rifiutata di chiedere la pronuncia di un altro organo (anche diverso dall’assemblea, ove sia
previsto in statuto un organo appositamente investito). In assenza di specifica
disposizione statutaria il candidato aderente avrebbe comunque il diritto di appellarsi
all’assemblea dei soci ed essa avrebbe l’obbligo di pronunciarsi alla prima occasione utile.
Il codice del Terzo settore (art. 23, c. 3) prevede che l’interessato possa proporre ricorso
entro 60 giorni dalla comunicazione della deliberazione di rigetto, lasciando comunque
all’autonomia statutaria la possibilità di prevedere un termine diverso.
17
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
ASSOCIATI
Esempio:
Sono associati coloro che sono stati ammessi
con deliberazione del consiglio direttivo, che versano ogni anno
l’eventuale quota associativa, che approvano e rispettano lo statuto,
gli eventuali regolamenti e le deliberazioni degli organi dell’associazione.
RICORDA!
Per quanto riguarda la quota associativa, è possibile affidare ad un organo sociale
(assemblea o consiglio direttivo) la possibilità di prevederla o meno, determinandone
l’ammontare.
Esempio:
La quota associativa non è trasferibile a nessun titolo
e non è collegata alla titolarità di azioni o
quote di natura patrimoniale.
18
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio:
Ogni associato, purché iscritto nel libro soci da almeno tre mesi,
ha diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto
e degli eventuali regolamenti, per l’elezione degli organi amministrativi
dell’associazione stessa nonché, se maggiore di età, ha diritto a proporsi
quale candidato per gli organi dell’associazione.
RICORDA!
È possibile prevedere anche un periodo più breve dei 3 mesi qui indicati, ma non uno più
lungo (la norma non è infatti derogabile in peius nei confronti dell’associato). È anche
possibile non porre alcun lasso di tempo fra l’iscrizione nel libro degli associati e la
possibilità per essi di esercitare il diritto di voto. Tali possibilità devono però essere
espressamente previste e disciplinate in statuto, altrimenti si applicherà la clausola del
codice del Terzo settore (che prevede, appunto, la possibilità per l’associato di esercitare il
diritto di voto solo dopo che siano trascorsi 3 mesi dalla sua iscrizione nel libro degli
associati).
È inoltre fondamentale che, ai sensi dell’art. 24 del codice del Terzo settore, l’associato,
anche minorenne, possa esprimere un voto. Sul tema del voto ai minori di età il Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali, con nota n. 1309 del 6 febbraio 2019, ha tenuto a
precisare che recenti orientamenti giurisprudenziali (Cassazione, Sez. VI, ordinanza n.
23228 del 4 ottobre 2017) hanno chiarito l’illegittima esclusione dal diritto di voto degli
associati minorenni, considerato che il relativo esercizio deve ritenersi attribuito ex lege
agli esercenti la responsabilità genitoriale sugli stessi.
Pertanto, la presenza di una disposizione statutaria che disconosca il voto ai minorenni
non è legittima e forma oggetto di rilievo da parte degli uffici del Runts, a meno che non
assegni il diritto di voto nelle modalità sopra evidenziate.
19
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio
Ogni associato ha diritto ad esaminare i libri sociali,
previa richiesta scritta al ….. e presso ….. entro …. dalla richiesta.
In particolare, l’accesso ai predetti libri potrà avvenire con le seguenti modalità:
………….
RICORDA!
Lo statuto dovrebbe prevedere le modalità attraverso le quali gli associati possono
esercitare il diritto di esame dei libri sociali. Ogni associazione, a seconda della propria
organizzazione interna, può stabilire le modalità maggiormente adeguate, che sarebbe
opportuno esplicitare nello statuto anche con una breve descrizione delle modalità di
accesso e presa visione dei libri sociali.
Recenti interventi ministeriali hanno ritenuto che la previsione di modalità di accesso ai
libri sociali non sia un obbligo formale statutario ritenendo però che, in assenza di una
regolamentazione, l’accesso ai libri sociali sarà il più ampio possibile.
20
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio
La qualità di associato si perde per decesso, recesso o esclusione.
L’esclusione è deliberata dal consiglio direttivo con delibera motivata
per morosità, mancato rispetto delle norme statutarie, comportamenti
contrari al raggiungimento dello scopo associativo. Tale provvedimento dovrà
essere comunicato all’associato dichiarato escluso, il quale, entro …..
giorni da tale comunicazione, può chiedere che sull’istanza
si pronunci l’assemblea in occasione della successiva convocazione.
RICORDA!
Per le associazioni riconosciute (dotate di personalità giuridica) l’art. 24, c. 2 del codice
civile prevede che la dichiarazione di recesso, per avere efficacia allo scadere dell’anno in
corso, debba essere comunicata agli amministratori almeno 3 mesi prima della chiusura
dell’esercizio sociale.
Per quanto riguarda il ricorso contro l’esclusione decisa dal consiglio direttivo, è possibile
affidare la relativa competenza anche ad organo sociale differente dall’assemblea.
21
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
CONSIGLIO DIRETTIVO
Esempio:
Tutti gli amministratori sono scelti tra le persone fisiche associate
ovvero indicate, tra i propri associati,
dagli enti associati.
RICORDA!
In un’Odv è obbligo di legge che gli amministratori siano scelti tra le persone fisiche
associate oppure indicati, tra i propri associati, dagli enti associati (art. 34, c. 1 del codice
del Terzo settore).
Esempio:
Il primo consiglio direttivo è nominato
nell’atto costitutivo e, successivamente,
dall’assemblea degli associati.
I consiglieri durano in carica … anni e sono rieleggibili.
RICORDA!
La nomina della maggioranza degli amministratori deve essere riservata all’assemblea,
ferma restando la possibilità di assegnarle la nomina di tutti gli amministratori.
È comunque possibile prevedere che la nomina di uno o più amministratori sia attribuita
dall’atto costitutivo o dallo statuto ad enti del Terzo settore o senza scopo di lucro, ad enti
di cui all’art. 4, c. 3 del codice del Terzo settore oppure a lavoratori o utenti dell’ente. La
nota ministeriale n. 18244 del 30 novembre 2021 ha ribadito però che nelle Odv ciò deve
avvenire sempre nel rispetto dell’art. 34, c. 1 del codice: pur potendo affidare agli enti
sopra individuati la nomina di una minoranza di amministratori, ciò non può prescindere
dal possesso in capo al nominando della qualifica di associato dell’Odv oppure dovrebbe
avvenire all’interno di una rosa di persone individuate dagli enti associati all’Odv,
nell’ambito delle rispettive basi associative. Un’eccezione a tale principio vale invece per
22
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
gli enti pubblici: la nota ministeriale n. 6214 del 9 luglio 2020, confermando che tra gli
“enti senza scopo di lucro” che possono essere associati di un’Odv rientrano anche le
pubbliche amministrazioni, ha confermato che anch’esse possono concorrere alla nomina
di uno o più amministratori. Essendo tali enti privi, per loro natura, di base associativa, non
potranno designare i membri del consiglio direttivo tra i propri associati, rendendo quindi
inapplicabile l’art. 34, c. 1 del codice del Terzo settore.
Con la nota ministeriale n. 18244 del 30 novembre 2021 è stato, altresì, chiarito che
laddove, per qualsiasi motivo, venga meno un consigliere nel corso del mandato, non sarà
possibile procedere alla sua sostituzione attraverso la “cooptazione” ai sensi dell’art. 2386
del codice civile, e dunque direttamente per scelta del consiglio direttivo in carica. Questo
perché tale modalità contrasta con i principi di elettività, nomina assembleare,
democraticità e uguaglianza/pari opportunità fra i soci di cui agli artt. 25 e 26 del codice
del Terzo settore.
La sostituzione potrà avvenire attraverso una nuova nomina da parte dell’Assemblea
oppure attraverso il conferimento della carica al primo dei non eletti nell’ultima elezione
del Consiglio direttivo svoltasi.
Esempio:
Ai membri del consiglio direttivo non può essere attribuito
alcun compenso, salvo il rimborso delle spese effettivamente
sostenute per l’attività prestata
ai fini dello svolgimento della loro funzione.
RICORDA!
Tale divieto, ai sensi dell’art. 34 del codice del Terzo settore, è assoluto in quanto con la
nota n. 18244 del 30 novembre 2021 il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha
disposto che in un’Odv non sia possibile retribuire nemmeno gli associati per l’attività di
interesse generale svolta dagli stessi.
23
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
Il consiglio direttivo si riunisce tutte le volte che il Presidente
lo ritenga necessario o che ne sia fatta richiesta
da almeno …. dei suoi membri.
È convocato mediante lettera o email contenente l’ordine del giorno,
inviata …. giorni prima di quello fissato per l'adunanza.
Esempio:
L’adunanza del consiglio direttivo è presieduta dal Presidente o,
in sua assenza, dal vice Presidente; in assenza di entrambi,
dal consigliere più anziano.
[SPECIFICA SE DI ETÀ O DI CARICA]
Esempio:
In apertura di ogni riunione
viene nominato tra i presenti
un segretario, il quale redige il verbale.
24
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
Il consiglio si riunisce presso la sede legale o presso il diverso luogo
indicato nell’avviso di convocazione e può svolgersi
in collegamento audio/video attraverso strumenti di comunicazione
a distanza (videoconferenza, teleconferenza), a condizione che:
• il Presidente possa accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti,
regolare lo svolgimento della riunione, constatare e comunicare i risultati
della votazione;
• sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente
gli eventi della riunione oggetto di verbalizzazione;
• sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione
e alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno.
RICORDA!
Viste le difficoltà di riunire gli organi sociali in presenza, sembra più che opportuno che lo
statuto disciplini le modalità di svolgimento delle riunioni dell’assemblea e del consiglio
direttivo anche in videoconferenza.
Si ritiene inoltre che, laddove ben regolata in statuto la fattispecie relativa alle modalità
con le quali il verbale verrà poi sottoposto a firma, il presidente ed il segretario possano
anche non essere nel medesimo luogo (in tal modo si è espressa la massima 187/2020
della Commissione Società del Consiglio Notarile di Milano).
25
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
Per la validità delle deliberazioni
occorre la presenza della maggioranza dei consiglieri
ed il voto della maggioranza dei presenti.
In caso di parità prevale il voto di chi presiede.
Esempio:
Nel computo delle presenze e dei voti si tiene conto
anche di coloro i quali partecipano attraverso
strumenti di comunicazione a distanza.
26
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
Il consiglio direttivo ha tutti i poteri di
ordinaria e straordinaria amministrazione, nell’ambito dei principi
e degli indirizzi generali fissati dall’assemblea.
Esempio:
La rappresentanza
dell’associazione spetta al Presidente.
RICORDA!
Il potere di rappresentanza attribuito è generale. Eventuali limitazioni dello stesso
dovranno essere iscritte nel Runts: in assenza di tale iscrizione le limitazioni non saranno
opponibili ai terzi (art. 26, c. 7 del codice del Terzo settore).
27
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
Esempio:
In particolare, è compito del consiglio direttivo:
• deliberare circa l’ammissione degli associati e,
nel caso, motivarne il rigetto;
• predisporre le bozze del bilancio di esercizio ed eventualmente del bilancio
sociale di cui all’articolo 14, documentando il carattere secondario e strumentale
di eventuali attività diverse svolte;
• individuare le eventuali attività diverse, secondarie e strumentali
rispetto alle attività di interesse generale;
• stabilire i criteri per i rimborsi ai volontari e agli associati per le spese
effettivamente sostenute per le attività svolte a favore dell’associazione;
• compiere tutti gli atti e le operazioni per la corretta amministrazione
dell’associazione che non siano spettanti all’assemblea.
RICORDA!
È fondamentale che lo statuto contenga anche le norme sull’ordinamento e
l’amministrazione comprensive dei compiti assegnati all’organo di amministrazione (art.
21 del codice del Terzo settore).
In relazione a tali aspetti si segnalano di seguito alcune precisazioni.
Come chiarito dalla nota ministeriale n. 7551 del 7 giugno 2021, qualora il presidente non
sia eletto direttamente dall’assemblea, dovrà essere nominato dal consiglio direttivo fra i
consiglieri eletti.
Le indicazioni obbligatorie riguardano solo la predisposizione delle bozze del bilancio di
esercizio ed eventualmente del bilancio sociale (se dovuto).
Per quanto riguarda, invece, l'individuazione delle attività diverse, secondarie e
strumentali, è opportuno attribuire ad un organo la competenza della loro individuazione
più che introdurre un’individuazione tassativa delle stesse attraverso un elenco.
28
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ASSEMBLEA
Esempio:
L’assemblea ordinaria:
a) nomina e revoca i componenti del consiglio direttivo;
b) nomina e revoca i componenti dell’organo di controllo, obbligatoriamente
nominato al verificarsi delle condizioni di legge o, dove non ricorrenti,
per volontà dell’assemblea stessa;
b) nomina e revoca il soggetto incaricato
della revisione legale dei conti, obbligatoriamente
nominato al verificarsi delle condizioni di legge o, dove non ricorrenti,
per volontà dell’assemblea stessa;
c) approva il bilancio consuntivo e [quando ciò sia obbligatorio per legge o
ritenuto opportuno] il bilancio sociale;
d) delibera sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali
e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;
e) decide sui ricorsi contro i provvedimenti di diniego di adesione
e di esclusione dall’associazione;
f) approva l’eventuale regolamento dei lavori assembleari;
g) delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge, dall’atto costitutivo
o dallo statuto alla sua competenza.
RICORDA!
Gli enti con più di 500 associati possono derogare rispetto alle competenze sopra
riportate inserendo tale possibilità in statuto, fermo restando il rispetto dei principi di
democraticità, pari opportunità ed eguaglianza di tutti gli associati e di elettività delle
cariche sociali.
Se il presidente è eletto direttamente dall’assemblea, occorrerà specificare anche tale
compito. Il bilancio preventivo non è obbligatorio, ma diventa un obbligo qualora lo si
preveda in statuto. Non è obbligatorio che il bilancio sociale sia approvato dall’assemblea:
essendo tale organo quello preposto all’approvazione del bilancio di esercizio, questa
sembra però la soluzione più ragionevole. Per quanto riguarda l’esclusione degli associati,
lo statuto può attribuire la relativa competenza ad altro organo eletto dall’assemblea.
In tema di regolamenti, eventuali altri possono essere approvati, a scelta dell’ente,
dall’assemblea o dal consiglio direttivo.
29
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ASSEMBLEA
Esempio:
L’assemblea straordinaria:
a) delibera sulle modificazioni dello statuto;
b) delibera lo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’associazione.
RICORDA!
Gli enti con più di 500 associati possono derogare rispetto a quanto sopra riportato
inserendo tale possibilità in statuto, fermo restando il rispetto dei principi di democraticità,
pari opportunità ed eguaglianza di tutti gli associati e di elettività delle cariche sociali.
Esempio:
Possono partecipare all’assemblea
con diritto di voto tutti gli associati iscritti
da almeno tre mesi nel libro degli associati.
RICORDA!
Questo aspetto temporale può essere derogato, ma non in senso peggiorativo.
In assenza di una previsione statutaria differente l’associato potrà accedere al voto solo
dopo 3 mesi dalla sua iscrizione nel libro degli associati (art. 24, c. 1 del codice del Terzo
settore).
SUGGERIMENTO:
Aggiungi anche “ed in regola con il versamento della eventuale quota associativa”.
30
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
Esempio:
Ogni associato ha diritto ad un voto.
RICORDA!
È facoltativa l’attribuzione agli associati “enti del Terzo settore” di un maggior numero di
voti, fino a 5, in proporzione al numero dei loro aderenti.
Nelle associazioni riconosciute (dotate di personalità giuridica) i consiglieri non hanno
diritto di voto nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la
loro responsabilità.
SUGGERIMENTO:
Si consiglia di aggiungere che “gli associati possono farsi rappresentare in assemblea solo
da un altro associato, mediante delega scritta. Ogni associato non può ricevere più di 3
(tre) deleghe” e, nel caso in cui il numero degli associati sia pari o superiore a 500, “ogni
associato può ricevere al massimo 5 (cinque) deleghe”.
31
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
ASSEMBLEA
Esempio:
Per i soci minori di età, il diritto di votare in assemblea
è esercitato, sino al compimento del 18° anno di età,
dagli esercenti la responsabilità genitoriale sui medesimi.
RICORDA!
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con nota n. 1309 del 6 febbraio 2019, ha
tenuto a precisare che recenti orientamenti giurisprudenziali (Cassazione, Sez. VI,
ordinanza n. 23228 del 4 ottobre 2017) hanno chiarito l’illegittima esclusione dal diritto di
voto degli associati minorenni, considerato che il relativo esercizio deve ritenersi attribuito
ex lege agli esercenti la responsabilità genitoriale sugli stessi.
32
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
Esempio:
L’assemblea è convocata almeno una volta l’anno in via ordinaria
per l’approvazione del bilancio di esercizio.
SUGGERIMENTO:
Il consiglio è quello di aggiungere anche che è “inoltre convocata quando sia fatta richiesta
dal consiglio direttivo ovvero, con motivazione scritta, da almeno il 10% degli associati in
regola con il pagamento della quota associativa”.
Esempio:
La convocazione deve pervenire per iscritto agli associati tramite
……. almeno …… giorni
prima della data della riunione. L’avviso deve indicare il luogo,
il giorno e l’ora sia di prima che di seconda convocazione,
oltre che gli argomenti all’ordine del giorno.
SUGGERIMENTO:
Qualora si preveda nello statuto la possibilità di svolgimento dell’assemblea attraverso
strumenti di comunicazione a distanza (Skype, videoconferenza, teleconferenza), è
consigliabile introdurre l’indicazione “o, qualora prevista in modalità di video conferenza,
della piattaforma elettronica sulla quale si terrà la riunione e dell’ora della stessa”.
33
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
Esempio:
Salvo ove diversamente previsto, l’assemblea ordinaria
in prima convocazione è valida se presente
(personalmente o per delega) almeno la metà più uno degli associati
aventi diritto di voto; in seconda convocazione la validità prescinde dal numero
dei presenti. Le deliberazioni sono assunte con il voto favorevole
della maggioranza degli intervenuti all’assemblea aventi diritto al voto.
Esempio:
Per l’assemblea straordinaria che delibera le
modifiche statutarie o la fusione,
la scissione o la trasformazione dell’associazione,
occorre la presenza di almeno 3/4 (tre quarti) degli associati
aventi diritto al voto e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
RICORDA!
Nella presente clausola sono stati previsti, per l’approvazione delle modifiche statutarie, i
quorum rafforzati indicati dall’art. 21, c. 2 del codice civile. Dal momento che tali quorum
sono comunque derogabili, è possibile in alternativa prevedere, per le modifiche statutarie,
anche quorum differenti rispetto a quelli indicati nella predetta clausola.
Nella nota ministeriale n. 6214 del 9 luglio 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali ha ribadito la necessità di stabilire, anche per le associazioni non riconosciute, dei
“quorum costitutivi” rafforzati caratterizzanti non solo la prima, ma anche la seconda e le
eventuali successive convocazioni. Questo al fine di evitare che decisioni fondamentali per
la vita associativa dell’ente, quali la modifica dello statuto, vengano assunte da un numero
molto ristretto di associati: ciò sarebbe infatti contrario al principio di democraticità.
Nello statuto, pertanto, si invita l’associazione ad evitare la formula della validità
dell’assemblea straordinaria “in presenza di un numero qualunque di associati” e ad
individuare sempre un quorum (non necessariamente elevato) anche per le convocazioni
34
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
successive alla prima. Nell’ipotesi in cui lo statuto non preveda nulla circa i quorum
costitutivi e deliberativi per l’approvazione delle modifiche statutarie, si applicherà l’art. 21,
c. 2 del codice civile.
35
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
Esempio:
Per l’assemblea straordinaria che delibera sullo scioglimento,
è richiesto il voto favorevole di almeno 3/4 (tre quarti)
degli associati aventi diritto al voto.
RICORDA!
Per le associazioni riconosciute tale quorum è obbligo di legge (art. 21, c. 3 del codice
civile) mentre per le associazioni non riconosciute esso sarà applicato in assenza di una
differente previsione statutaria.
In un recente intervento il Ministero ha ribadito come le associazioni non riconosciute
anche per le delibere relative allo scioglimento debbano comunque prevedere un quorum
costitutivo rafforzato, che si differenzi quindi da quello libero previsto per l’assemblea
ordinaria.
36
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE CONSIGLIATE
FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA
INTRODUCI LA VIDEOCONFERENZA
Esempio:
L’assemblea può essere svolta in collegamento
audio/video attraverso strumenti di comunicazione a distanza
(Skype, videoconferenza, teleconferenza), a condizione che:
• sia consentito al Presidente di accertare l'identità e la legittimazione degli
intervenuti, regolare lo svolgimento della riunione, constatare
e proclamare i risultati della votazione;
• sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire
adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione;
• sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione
e alla votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno.
RICORDA!
Viste le difficoltà nel riunire gli organi sociali in presenza, sembra più che opportuno che lo
statuto disciplini le modalità di svolgimento delle riunioni dell’assemblea e del consiglio
direttivo anche in videoconferenza.
La previsione statutaria che permette di intervenire in assemblea mediante mezzi di
telecomunicazione ovvero di esprimere il voto per corrispondenza o in via elettronica è
facoltativa ma, ove inserita, deve essere comunque garantita la possibilità di verificare
l’identità dell’associato che vota o partecipa.
Si ritiene inoltre che, laddove ben regolata in statuto la fattispecie relativa alle modalità
con le quali il verbale verrà poi sottoposto a firma, il presidente ed il segretario possano
anche non essere nel medesimo luogo (in tal modo si è espressa la massima 187/2020
della Commissione Società del Consiglio Notarile di Milano).
37
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
PRESIDENTE
Esempio:
Il presidente è il legale rappresentante
dell’associazione a tutti gli effetti, di fronte a terzi e in giudizio.
RICORDA!
Deve essere precisato se il residente venga eletto direttamente dall’assemblea oppure sia
nominato all’interno del consiglio direttivo fra i consiglieri eletti.
Occorre, altresì, precisarne la durata della carica e la possibilità di rielezione.
38
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ORGANO DI CONTROLLO
Esempio:
Laddove ciò sia obbligatorio per legge o per libera determinazione,
l’assemblea nomina un organo di controllo composto da tre persone,
di cui almeno una scelta tra le categorie di soggetti di cui all’articolo 2397,
comma secondo, del Codice civile.
Ai componenti dell’organo di controllo si applica l’articolo 2399 del Codice civile.
RICORDA!
Può essere altresì nominato un organo di controllo monocratico: in quel caso, l’unico
componente deve essere scelto tra le categorie di soggetti di cui all’art. 2397, c. 2 del
codice civile.
Esempio:
Ai membri dell’organo di controllo
che non siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2397,
secondo comma, del codice civile, non può essere attribuito alcun
compenso salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute
e documentate per l’attività prestata
ai fini dello svolgimento della loro funzione.
RICORDA!
Le Odv, ai sensi dell’art. 34, c. 2 del codice del Terzo settore, non possono attribuire alcun
compenso ai componenti degli organi sociali, con la sola eccezione dei componenti
dell’organo di controllo che rientrino tra i soggetti di cui all’art. 2397, c. 2 del codice civile.
39
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
Esempio:
L’organo di controllo vigila sull’osservanza della legge e dello statuto,
sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare
sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo,
amministrativo e contabile adottato dall’associazione
e sul suo concreto funzionamento.
Esercita inoltre compiti di monitoraggio dell’osservanza delle finalità
civiche, solidaristiche e di utilità sociale dell’associazione
e attesta che il bilancio sociale, nel caso in cui la sua redazione sia obbligatoria
o sia ritenuta opportuna, sia stato redatto in conformità alle linee guida
di cui all’art. 14 del codice del Terzo settore.
40
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
ORGANO DI REVISIONE
Esempio:
Laddove ciò sia obbligatorio per legge o per libera determinazione,
l’assemblea nomina un revisore legale dei conti
o una società di revisione legale iscritti nell’apposito registro.
RICORDA!
Ai sensi dell’art. 30, c. 6 del codice del Terzo settore, qualora i membri dell’organo di
controllo siano iscritti al registro dei revisori, possono altresì svolgere la funzione di
revisori legali dei conti, nel caso in cui non sia a tal fine nominato un soggetto incaricato.
41
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
Esempio:
L’assemblea che delibera lo scioglimento nomina
un liquidatore. Essa delibera altresì sulla destinazione
del patrimonio che residua dalla liquidazione stessa,
nei limiti di cui al comma seguente.
Esempio:
Il patrimonio residuo dovrà essere devoluto, previo parere positivo
dell’ufficio di cui all’art. 45 c. 1, del codice del Terzo settore
e salvo diversa destinazione imposta dalla legge,
ad altri enti del Terzo settore o, in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale,
secondo quanto previsto dall’art. 9 del codice del Terzo settore.
RICORDA!
È possibile individuare anche uno o più enti destinatari di una eventuale devoluzione,
anche nominativamente, aggiungendo però “fermo restando che rivestano la qualifica di
enti del Terzo settore”.
42
LE MODIFICHE ALLO STATUTO | Associazioni Enti del Terzo Settore
MODIFICHE OBBLIGATORIE
NORMA DI RINVIO
Esempio:
Per quanto non previsto dal presente statuto
si applica, il codice del Terzo settore e, per quanto in esso non previsto
ed in quanto compatibili, le norme del Codice civile, le relative disposizioni di attuazione ed
ogni altra disposizione applicabile in relazione alle attività svolte.
43