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L'Esoterismo Del Padre Nostro

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Teosofia

L'esoterismo del Pater Noster


di Altomonte, Athos A.

Il Padre nostro

Uno degli aiuti spirituali per il progresso umano è la Preghiera del Signore, che può essere
considerata una formula astratta, algebrica, per lo sviluppo e la purificazione di tutti i veicoli
dell’uomo. L’idea di prendersi conveniente cura del corpo fisico è espressa nelle
parole:”Dacci il nostro pane quotidiano”. Mentre l’orazione che si riferisce ai bisogni del
corpo vitale è: “ Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

Il corpo vitale è la sede della memoria. Esso contiene le immagini subconscie di tutti gli
avvenimenti passati della nostra vita. Siano essi buoni o cattivi, con tutti i danni arrecati o
quelli subiti, i benefici ricevuti o quelli dispensati. Ora, noi sappiamo che gli annali della vita,
sono formati da queste immagini trascritte sul corpo del desiderio, immediatamente dopo aver
lasciato il corpo fisico, al momento della sua morte. E che tutte le sofferenze dell’esistenza
post-mortem, sono il risultato degli eventi che queste immagini riproducono.

Se, con la continua preghiera, noi otteniamo il perdono dei torti fatti subire agli altri (i nostri
debiti), e se facciamo quanto possiamo per la loro riparazione, se purifichiamo il nostro corpo
vitale, perdonando coloro che ci hanno fatto torto (i nostri debitori) ed eliminando tutti i
cattivi sentimenti, ci risparmieremo molte sofferenze dopo la morte. Oltre che preparare la via
per la Fratellanza Universale, che dipende sopratutto dalla vittoria del corpo vitale (il C. fisico
N.d.R.) sul corpo del desiderio(il C. astrale N.d.R.).

Sotto forma di memoria, il corpo del desiderio imprime nel corpo vitale l’idea di vendetta.
Perciò, una calma imperturbabile, di fronte a tutte le vicissitudini della vita, è una vittoria al
nostro attivo. Ciò significa che l’aspirante deve praticare il più stretto controllo sul proprio
carattere, perché questo sforzo ha influenze su entrambi i corpi.

Anche la Preghiera del Signore (il Pater noster) possiede questa influenza.

La collera è una delle cause maggiori che danneggia gli altri, e proviene dal corpo del
desiderio. La maggior parte degli esseri umani, alla fine della vita fisica, conserva lo stesso
temperamento che aveva in gioventù. Per questo, l’aspirante deve applicarsi a dominare
sistematicamente, tutti gli sforzi che il corpo del desiderio compie per conservare la propria la
supremazia. Ciò può essere ottenuto concentrando il pensiero verso più alti ideali. Questo
esercizio fortifica il corpo vitale ed è molto più efficace delle comuni preghiere.

L’aspirante usa la concentrazione piuttosto che la preghiera dei culti devozionali, perché la
prima si compie attraverso la mente, mentre al seconda è di solito dettata dall’emotività e dalla
passione. Ma quando la preghiera diventa il frutto di un amore disinteressato per il più alto
ideale, diventa uno strumento superiore alla fredda concentrazione mentale.
La preghiera mistica non può mai essere fredda, razionale e distaccata, perché reca sulle ali
dell’amore le effusioni dell’asceta verso la Divinità.

La preghiera del corpo del desiderio è: “Non c’indurre in tentazione”.

Il desiderio, infatti, è il grande tentatore dell’umanità. È il grande incentivo all’azione. E


finché le azioni favoriscono gli scopi dello Spirito, esso è un bene; ma quando il desiderio si
rivolge al degrado che ne svilisce la natura, allora è veramente necessario pregare di non
essere indotti in tentazione.

Pos-sesso, Ricchezza, Potere e Gloria! Sono i 4 grandi motivi dell’azione umana.

Il desiderio per uno o più motivi, è l’incentivo per tutto quanto l’essere umano fa o tralascia di
fare. Queste motivazioni sono state date all’umanità per spingerla all’azione. Affinché potesse
acquisire esperienza e crescere imparando a scegliere ed a decidere di sé stessi.

Motivazioni che e l’aspirante può continuare ad usare come spinta all’azione. Purché sappia
“trasmutarle” nel loro aspetto superiore.

L’Amore a cui si deve anelare non è quello del possesso di un corpo, di una cosa o di un
oggetto, anche prezioso, ma quello che proviene dall’anima. Che abbraccia tutti gli esseri
umani, e che si accresce in proporzione ai loro bisogni.

Il Potere che si deve desiderare, è solo quello che può servire ad elevare l’umanità.

La Gloria cui deve anelare l’iniziato è solo quella che accresce la sua capacità di diffondere la
buona novella e i tutti gl’insegnamenti che vanno a “Beneficio dell’Umanità”. Affinché tutti
quelli che soffrono, possano trovare rapidamente consolazione per i loro cuori.

La preghiera per la mente è: “Liberaci dal male”.

La mente è l’anello di congiunzione tra la natura superiore e quella inferiore dell’essere.


Soltanto quando gli occhi della mente furono aperti, l’essere umano ebbe la conoscenza del
bene e de male. Agli animali, infatti, è lecito seguire i propri istinti e desideri senza alcuna
restrizione. Per essi no esistono bene o male, perché mancando la mente, sono privi della
capacità di discriminare. Anche un uomo privo d’intelletto non è considerato responsabile
delle proprie azioni. E se commette un reato, riconoscendogli l’incapacità di valutare il male
che ha fatto, sarà solo messo nell’impossibilità di nuocere ancora.

Quando la mente (la personalità, o io individuale, N.d.R.) si allea con il Sé superiore (Ego sup.
N.d.R.) seguendo le sue iniziative si ha, così, una persona dalla coscienza evoluta e di elevati
ideali. Al contrario, la coalizione tra la mente e i desideri della natura inferiore, produce una
personalità egocentrica e di basso profilo ideale.

Scopo della Preghiera del Signore, dunque, è quello d’affrettare la scomposizione


dell’alleanza tra mente e corpo del desiderio, e di tutte le sue implicazioni.

L’aspirante attua l’unione della natura superiore con quella inferiore visualizzando soggetti
molto elevati. L’unione mistica, infatti, viene cementata dalla contemplazione, a cui segue
l’adorazione, che innalza lo Spirito fino al Trono stesso di Dio.

Con la Preghiera del Signore, onde conseguire l’esaltazione spirituale necessaria, viene messa
al primo posto l’adorazione: in una supplica che rappresenta tutti i bisogni dei veicoli inferiori
(vedi il diagramma seguente N.d.R.).

Ogni aspetto della triplicità spirituale e a partire da quello inferiore, attraverso l’adorazione
viene ad elevarsi verso il corrispondente aspetto della Divinità.

Quando tutti e tre gli aspetti dello Spirito giungono al cospetto del Trono di Grazia, ciascuno
offre quella parte di preghiera che più si adatta ai bisogni della propria controparte materiale.
Mentre tutti e tre si congiungono nella parte finale, a favore della mente.

Lo Spirito Umano si eleva fino alla sua controparte, lo Spirito santo, dicendo: “Sia santificato
il Tuo Nome”.

Lo Spirito Vitale si genuflette davanti alla sua controparte, il Figlio (Cristo), dicendo: “Venga
il Tuo Regno”.

Lo Spirito Divino si prostra davanti alla sua controparte, il Padre (Dio), dicendo: “Sia fatta la
Tua Volontà”.
Il primo e più elevato aspetto dello spirito, lo Spirito Divino, chiede all’aspetto più alto della
Divinità, il Padre, in favore della controparte più densa: il corpo fisico: “Dacci in nostro pane
quotidiano”.

Il secondo aspetto, lo Spirito vitale, prega la sua controparte, il Figlio, per il suo riflesso nella
natura inferiore, il corpo vitale: ”Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri
debitori”.

Il terzo e più basso aspetto dello spirito, lo Spirito Umano, presenta la sua petizione per il
corpo del desiderio, al livello più basso (e vicino a lui, N.d.R.) della Divinità, chiedendo:” Non
c’indurre in tentazione”.

Infine, tutti assieme i tre aspetti dello Spirito dell’essere umano , si congiungono nella parte
più importante della preghiera, quella della petizione per la mente, con le parole :”Liberaci dal
male”.

L’introduzione della preghiera: “Padre Nostro che sei nei cieli”, si può paragonare
all’indirizzo apposto sulla busta di una lettera. L’aggiunta.” Perché Tuoi sono il Regno e la
Potenza e la Gloria, ora e per sempre, amen”; non venne data dal Cristo, ma è adatta
all’adorazione conclusiva del triplice spirito, poiché racchiude l’indirizzo diretto verso la
Divinità.

Altomonte, Athos A.

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