Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
13 visualizzazioni47 pagine

The Landslide Handbook - A Guide To Understanding L

Caricato da

pedro.pllt
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Il 0% ha trovato utile questo documento (0 voti)
13 visualizzazioni47 pagine

The Landslide Handbook - A Guide To Understanding L

Caricato da

pedro.pllt
Copyright
© © All Rights Reserved
Per noi i diritti sui contenuti sono una cosa seria. Se sospetti che questo contenuto sia tuo, rivendicalo qui.
Formati disponibili
Scarica in formato PDF, TXT o leggi online su Scribd
Sei sulla pagina 1/ 47

See discussions, stats, and author profiles for this publication at: https://www.researchgate.

net/publication/266275795
The Landslide Handbook— A Guide to Understanding Landslides
Article · January 2008
CITATIONS READS
643 1,131
3 authors, including:
Lynn Highland Peter T. Bobrowsky
United States Geological Survey - Retired Independent Consultant
29 PUBLICATIONS 2,065 CITATIONS 258 PUBLICATIONS 4,661 CITATIONS
SEE PROFILE SEE PROFILE
All content following this page was uploaded by Lynn Highland on 27 April 2015.
The user has requested enhancement of the downloaded file.
The Landslide
Handbook—
A Guide to
Understanding
Landslides
By Lynn M. Highland, United States Geological
Survey, and Peter Bobrowsky, Geological
Survey of Canada

Maggio 2009 R.Santacroce 1


Frane di colamento
frane in cui la deformazione del materiale è continua lungo tutta la massa in
movimento. Nel caso di colamenti in rocce non si può avere una visione
immediata della superficie di frana, e oltretutto questi movimenti sono
generalmente molto lenti e caratterizzati da processi di creep.

Maggio 2009 R.Santacroce 2


I colamenti in terreni sciolti o detriti (earth flows) sono generalmente molto più facili da
vedere in quanto la massa franata assume un aspetto molto simile a quello di un fluido ad
alta viscosità. Queste frane si hanno in presenza di saturazione e successiva
fluidificazione di masse siltoso-argillose in terreni di alterazione ad opera dell'acqua, la
massa fangosa può anche coinvolgere nel suo movimento blocchi rocciosi di altra natura.

"colamento veloce, o rapido", o "frane per saturazione e fuidificazione dei terreni detritici
superficiali" (soil slips). Si attivano in genere durante eventi piovosi intensi, con altezze di
precipitazione (es.) oltre i 100 mm/ora.

Smottamenti, si parla di piccole frane di tipo superficiale, composte principalmente di


materiali incoerenti o resi tali dall'effetto dell'acqua.

Debris-flow damage to the city of Caraballeda, located at the base of the Cordillera de la Costan, on the north coast of Venezuela. In
DecemberMaggio
1999, this area was hit by Venezuela’s worst natural
2009 disaster of the 20th century; several days of torrential rain 3triggered
R.Santacroce
flows of mud, boulders, water, and trees that killed as many as 30,000 people. (Photograph by L.M. Smith, Waterways Experiment
Station, U.S. Army Corps of Engineers.)
Velocità e distanza percorsa
La velocità di una frana dipende dal comportamento del materiale,
dalla ripidità del versante e dal meccanismo che la innesca.

Tabella 3 – Velocità delle frane e conseguenze


movimento osservazioni e conseguenze velocità Colate Flussi
(Acqua = granulari
20-40%) (Acqua = 0-
20%)
Estremamente Impercettibile senza strumenti di monitoraggio. Costruzione di mm/anno
lento edifici possibile con precauzione soliflusso creep
Molto lento Alcune strutture permanenti possono non essere danneggiate dal cm/anno
movimento
Lento Possibilità di intraprendere lavori di rinforzo e restauro durante il metri/anno
movimento. Le strutture meno danneggiabili possono essere
mantenute con frequenti lavori di rinforzo se lo spostamento Colate di
totale non è troppo grande durante una particolare fase di Colate di terra
accelerazione
detrito
Moderato Alcune strutture temporanee o poco danneggiabili possono metri/mese
essere mantenute
Rapido Evacuazione possibile. Distruzione di strutture, immobili ed metri/ora Flussi
installazioni permanenti. granulari
Molto rapido Perdita di vita umane. Velocità troppo elevata per permettere metri/minuto
l’evacuazione delle persone Colate di
Estremamente Catastrofe di eccezionale violenza. Edifici distrutti per l’impatto metri/secondo fango Valanghe
rapido del materiale. Molti morti. Fuga impossibile di detrito
Maggio 2009 R.Santacroce 4
Indicazione schematica delle
possibili velocita’in vari tipi di
colata sedimentaria

Maggio 2009 R.Santacroce 5


velocita' del flusso
d'acqua iniettato vernice
Per flussi
Flusso LAMINARE
nel tubo di vetro canalizzati a cielo
aperto D e'
sostituito da A/P
dove A e' l'area
della sezione del
flusso e P e' il
vernice
Flusso TURBOLENTO perimetro del
canale "bagnato"
dal flusso.

numero di Reynolds Re
Per fluidi newtoniani U = velocita' media del flusso, D = diametro del condotto'
ρ = densita' del fluido e η e' la sua viscosita'.
Re = UDρ
ρ/η
η

La transizione da flusso laminare a flusso turbolento


si realizza per Re compresi tra 500 e 2000.
Maggio 2009 R.Santacroce 6
Colate sedimentarie
Le colate sedimentarie sono miscele di rocce e/o detrito con acqua
(e/o aria) con una percentuale di acqua in volume non eccedente il
40%.
Con acqua piu’ abbondante si entra nel campo dei flussi
iperconcentrati o torrentizi, caratterizzati da diversi meccanismi di
supporto del sedimento e di deposizione

Schema
Maggio 2009 illustrante i meccanismi deposizionali e di supporto del carico sedimentario operanti
R.Santacroce 7
nei diversi tipi di flusso definibili in base al rapporto tra acqua e sedimento.
Colate di detrito (debris flows)

Rapidi movimenti di massa in Dove si verificano


cui suolo, roccia e materiale
Gole, canyon, valli profonde privi di vegetazione. Comuni
organico si combinanocon
in aree vulcaniche.
l’acqua a formare una fanghiglia
che fluisce verso valle. E’ Dimensioni
possibile che frane di
scivolamento veloci, Sottili e molto fluidi oppure spessi e viscosi. Le
perdendocoesione interna e dimensioni dipendono dal riempimento della valle che
inglobando acqua, evolvano a viene rimobilizzato. Possono percorrere lunghe
colata. Colate “secche” distanze.All’uscita della valle formano spesso conoidi di
possono verificarsi in sabbie detrito.
sciolte (“colate di sabbia”). Velocità del movimento
Possono essere estremamente
rapide e improvvisee, di Possono arrivare fino a oltre 50 km/ora, in funzione della
conseguenza, pericolosissimeI pendenza e della loro viscosità.
Meccanismi di innesco
Forti precipitazioni o rapido scioglimento di neve.

Maggio 2009 R.Santacroce 8


lahars
Termine indonesiano Dove si verificano
sinonimo di colata di fango Tutte le aree vulcaniche
vulcanico. A lahar mobilizes
the loose accumulations of Dimensioni
tephra (the airborne solids
Dipendono dalla quantità di materiale emesso e
erupted from the volcano)
disponibile.
and related debris.
Velocità del movimento
Lahars can be very rapid (more than 50 kilometers per
hour) especially if they mix with a source of water such as
melting snowfields or glaciers. If they are viscous and
thick with debris and less water, the movement will be
slow to moderately slow.

Meccanismi di innesco
Water is the primary triggering mechanism, and it can
originate from crater lakes, condensation of erupted
steam on volcano particles, or the melting of snow and
ice at the top of high volcanoes. Some of the largest and
most deadly lahars have originated from eruptions or
volcanic venting which suddenly melts surrounding snow
and ice and causes rapid liquefaction and flow down
Maggio 2009 steep R.Santacroce
volcanic slopes at catastrophic speeds. 9
Photograph of a lahar caused by the 1982 eruption of Mount St. Helens in Washington, USA. (USGS)
Effetti
Debris flows can be lethal because of their rapid onset, high speed of movement, and the
fact that they can incorporate large boulders and other pieces of debris. They can move
objects as large as houses in their downslope flow or can fill structures with a rapid
accumulation of sediment and organic matter. They can affect the quality of water by
depositing large amounts of silt and debris.
Interventi di mitigazione
Flows usually cannot be prevented; thus, homes should not be built in steep-walled gullies
that have a history of debris flows or are otherwise susceptible due to wildfires, soil type, or
other related factors. New flows can be directed away from structures by means of
deflection, debris-flow basins can be built to contain flow, and warning systems can be put in
place in areas where it is known at what rainfall thresholds debris flows are triggered.
Evacuation, avoidance, and (or) relocation are the best methods to prevent injury and life
loss.
Prevedibilità
Maps of potential debris-flow hazards exist for some areas. Debris flows can be frequent in
any area of steep slopes and heavy rainfall, either seasonally or intermittently, and especially
in areas that have been recently burned or the vegetation removed by other means. Figures
13 and 14 show a schematic and an image of a debris flow.

Maggio 2009 R.Santacroce 10


Valanghe di detrito
Dove si verificano
Grandi, rapidissime, spesso a
pendio aperto che si formano a Occur worldwide in steep terrain environments. Also
seguito del collasso del fianco di common on very steep volcanoes where they may follow
una montagna. In some cases, drainage courses.
snow and ice will contribute to the Dimensioni
movement if sufficient water is
present, and the flow may Some large avalanches have been known to transport
become a debris flow and (or) a material blocks as large as 3 kilometers in size, several
lahar. kilometers from their source.
Velocità del movimento
Rapid to extremely rapid; such debris avalanches can
travel close to 100 meters/sec.

Meccanismi di innesco
In general, the two types of debris avalanches are those that are “cold” and those that
are “hot.” A cold debris avalanche usually results from a slope becoming unstable,
such as during collapse of weathered slopes in steep terrain or through the
disintegration of bedrock during a slide-type landslide as it moves downslope at high
velocity. At that point, the mass can then transform into a debris avalanche. A hot
debris avalanche is one that results from volcanic activity including volcanic
earthquakes or the injection of magma, which causes slope instability.
Maggio 2009 R.Santacroce 11
A debris avalanche that buried the village of Guinsaugon, Southern Leyte, Philippines, in February 2006.
Effetti
Debris avalanches may travel several kilometers before stopping, or they may transform into
more water-rich lahars or debris flows that travel many tens of kilometers farther downstream.
They move very fast and thus may prove deadly because there is little chance for warning
and response.

Interventi di mitigazione
Avoidance of construction in valleys on volcanoes or steep mountain slopes and real-time
warning systems may lessen damages. However, warning systems may prove difficult due to
the speed at which debris avalanches occur—there may not be enough time after the
initiation of the event for people to evacuate. Debris avalanches cannot be stopped or
prevented by engineering means because the associated triggering mechanisms are not
preventable.

Prevedibilità
If evidence of prior debris avalanches exists in an area, and if such evidence can be dated, a
probabilistic recurrence period might be established. During volcanic eruptions, chances are
greater for a debris avalanche to occur, so appropriate cautionary actions could be adopted.
Figures 17 and 18 show a schematic and an image of a debris avalanche.

The activeMaggio
volcano,2009
Mount Shasta in California, USA. Note the landforms in the foreground, caused by a debris avalanche
R.Santacroce 12that
occurred about 300,000 years ago. The debris avalanche traveled great distances from the volcano and produced lasting landform
effects that can still be seen toda
Dove si verificano
Colate di terra
su pendii poco accentuati in terreni a grana fine (argille o
silt). Si muovono come flussi viscosi con forti
deformazioni interne. Catastrophic rapid earthflows are
common in the susceptible marine clays

Dimensioni
Flows can range from small events of 100 square meters
in size to large events encompassing several square
kilometers in area. Earthflows in susceptible marine clays
may runout for several kilometers. Depth of the failure
ranges from shallow to many tens of meters.
Velocità del movimento
Da molto lenti (creep) a rapidi e catastrofici
Meccanismi di innesco
Triggers include saturation of soil due to prolonged or
intense rainfall or snowmelt, sudden lowering of adjacent
water surfaces causing rapid drawdown of the ground-
water table, stream erosion at the bottom of a slope,
excavation and construction activities, excessive loading
on a slope, earthquakes, or human-induced vibration.

Maggio 2009 R.Santacroce 13


Effetti
Rapid, retrogressive earthflows in susceptible marine clay may devastate large areas of flat
land lying above the slope and also may runout for considerable distances, potentially resulting
in human fatalities, destruction of buildings and linear infrastructure, and damming of rivers with
resultant flooding upstream and water siltation problems downstream. Slower earthflows may
damage properties and sever linear infrastructure.
Interventi di mitigazione
Improved drainage is an important corrective measure, as is grading of slopes and protecting
the base of the slope from erosion or excavation. Shear strength of clay can be measured, and
potential pressure can be monitored in suspect slopes. However, the best mitigation is to avoid
development activities near such slopes.

Prevedibilità
Evidence of past earthflows is the best indication of vulnerability. Distribution of clay likely to
liquefy can in some cases be mapped and has been mapped in many parts of eastern North
America. Cracks opening near the top of the slope may indicate potential failure. Figures 19
and 20 show a schematic and an image of an earthflow.

The 1993 Maggio


Lemieux 2009
landslide—a rapid earthflow in sensitive R.Santacroce
marine clay near Ottawa, Canada. The headscarp retrogressed 14 680
meters into level ground above the riverbank. About 2.8 million tons of clay and silt liquefied and flowed into the South Nation River
valley, damming the river. (Photograph by G.R. Brooks, Geological Survey of Canada.)
Creep (Colate di terra lente)
Movimento impercettibile causato da
una forza di taglio interna sufficiente a
causare deformazione ma insufficiente
a provocare il cedimento. Tre tipi:
• stagionale, where movement is
within the depth of soil affected by
seasonal changes in soil moisture and
temperature;
• continuo, where shear stress
continuously exceeds the strength of
the material;
• progressivo, where slopes are
reaching the point of failure for other
types of mass movements.

Maggio 2009 R.Santacroce 15


Dove si verificano
probably the most common type of landslide, preceding more rapid and damaging types of
landslides. Solifluction, a specialized form of creep common to permafrost environments,
occurs in the upper layer of ice-rich, fine-grained soils during the annual thaw

Dimensioni
Creep can be very regional in nature (tens of square kilometers) or simply confined to small
areas. It is difficult to discern the boundaries of creep since the event itself is so slow and
surface features representing perceptible deformation may be lacking.
Velocità del movimento
Very slow to extremely slow. Usually less than 1 meter (0.3 foot) per decade.
Meccanismi di innesco
For seasonal creep, rainfall and snowmelt are typical triggers, whereas for other types of
creep there could be numerous causes, such as chemical or physical weathering, leaking
pipes, poor drainage, destabilizing types of construction, and so on.

effects of creep, in an area near East Sussex, United Kingdom, called the Chalk Grasslands. Steep slopes of thin soil over marine
chalk deposits, develop
Maggio 2009a ribbed pattern of grass-covered horizontal steps that are 0.3 to 0.6 meter (1 to 2 feet) high. Although
R.Santacroce 16
subsequently made more distinct by cattle and sheep walking along them, these terraces (commonly known as sheep tracks) were
formed by the gradual, creeping movement of soil downhill.
Effetti
Because it is hard to detect in some places because of the slowness of movement, creep is
sometimes not recognized when assessing the suitability of a building site. Creep can slowly
pull apart pipelines, buildings,highways, fences, and so forth, and can lead to more drastic
ground failures that are more destructive and faster moving.

Interventi di mitigazione
The most common mitigation for creep is to ensure proper drainage of water, especially for the
seasonal type of creep. Slope modification such as flattening or removing all or part of the
landslide mass, can be attempted, as well as the construction of retaining walls.

Prevedibilità
Indicated by curved tree trunks, bent fences and (or) retaining walls, tilted poles or fences, and
small soil ripples or ridges on the surface. Rates of creep can be measured by inclinometers
installed in boreholes or by detailed surface measurements. Figures 21 and 22 show a
schematic and an image of creep.

Maggio 2009 R.Santacroce 17


Sprofondamenti (sinkholes)
Sono causati dal crollo improvviso della volta di
una cavità sotterranea naturale o artificiale che
trascina con sé la porzione di suolo sovrastante.

Marcellina (Lazio, 2002) Camaiore (Toscana, 1995)

Maggio 2009 R.Santacroce 18


Le frane in Italia

Maggio 2009 R.Santacroce 19


INNESCO DEI FENOMENI FRANOSI
Ogni volta che un pendio diventa instabile, esso è potenziale sede
di dislocazioni franose.

Nel caso di creep e soliflusso, il pendio si trova in una situazione


di instabilità permanente e allora il processo di dislocazione è
continuo.
Ma in genere l’instabilità • terremoti
è indotta da eventi improvvisi
• eruzioni vulcaniche
• modifiche della pendenza dei
versanti
• cambiamenti delle caratteristiche
idrologiche
Maggio 2009 R.Santacroce 20
Scuotimenti del suolo

Una violenta percussione (terremoto, esplosione, fulmine o


semplicemente il passaggio di un treno o di un camion)
possono portare a un aumento della forza di taglio agente su
una massa di roccia e/o sedimento giacente su un pendio e
destabilizzarla.

L’intenso e prolungato scuotimento dl suolo puo’


provocare anche una crescita della pressione
d’acqua negli interstizi di un sedimento sciolto e la
sua liquefazione.
Maggio 2009 R.Santacroce 21
La frana di Donghekou innescata dal
terremoto del Sichuan (Cina) del Maggio
2008 sepolse centinaia di persone e formò
una diga sul fiume Dong Ho.

Maggio 2009 R.Santacroce 22


Durante il grande terremoto (Mw
Turnagain Heights Alaska, 1964 = 9,2) del 27 Marzo 1964 un
sobborgo di Anchorage venne
spaccato in una serie di blocchi
che franarono verso l’oceano.

Substrato:
sabbia e ghiaia sopra argille marine,
nella parte inferiore costituite da argille
sensibili.

lo scuotimento indusse la
liquefazione dello strato
argilloso sensibile: tutto il
quartiere scivolo’ rapidamente
a valle con una dislocazione di
2-300 metri realizzata in non
piu’ di 5 minuti.
Maggio 2009 R.Santacroce 23
Turnagain Heights Alaska, 1964

Maggio 2009 R.Santacroce 24


Turnagain Heights Alaska, 1964

Maggio 2009 R.Santacroce 25


Nevados de Huascarán, Peru, 1970 31 Maggio 1970
terremoto M = 7.7
scuotimento’ : 45 sec

Maggio 2009 R.Santacroce 26


Nevados de Huascarán, Peru, 1970

La cittadina di Yungay fu investita e distrutta


con i suoi 18.000 abitanti. Poco piu’ a valle la
frana raggiunse anche la valle del Rio Santa
(perpendicolare a quella fino ad allora percorsa),
la attraverso’ e ne risali’ in parte il pendio
uccidendo altre 600 persone
Maggio 2009 R.Santacroce 27
Maggio 2009 R.Santacroce 28
Grand Banks, Newfoundland (Canada), 1929
Forti terremoti sono in grado di provocare
grandi frane sottomarine (correnti di
torbida, colate di detrito

Le correnti di torbida innescate dal terremoto del


1929 (Canada, Labrador) hanno viaggiato per
quasi 500 km tranciando numerosi cavi telefonici
poggiati sul fondo

Dalla sequenza e dalla localizzazione dei


punti di rottura si pote’ calcolare che il
terremoto aveva dato origine a una corrente
di torbida larga almeno 150 km, capace di
viaggiare a grande velocita’ (fino a oltre 90
km/ora) e di percorrere quasi 500 km dalla
zona di origine
Maggio 2009 R.Santacroce 29
Eruzioni vulcaniche

Le eruzioni vulcaniche hanno frequentemente funzionato da


meccanismi di innesco di grandi movimenti franosi

spinta deformativa
fusione di ghiacciai
invasione di bacini lacustri
esplosioni

Maggio 2009 R.Santacroce 30


Mt St. Helens (USA) – 18 Maggio 1980
grande valanga di detrito innescata dalla lenta risalita di un
criptoduomo che rese progressivamente instabile il versante
settentrionale del vulcano, ne indusse il collasso e porto’ alla
decompressione esplosiva del criptoduomo.

Colate di fango prodotte


dall’invasione dello Spirit
lake (sia valanga di detrito
che colate piroclastiche)
Maggio 2009 R.Santacroce 31
Nevado del Ruiz (Colombia) 13 Novembre1985
una modesta eruzione indusse la fusione di grandi quantita’ di
ghiaccio e neve che dettero origine a veloci colate di fango
che coprirono totalmente la cittadina di Armero, uccidendone
quasi tutti i 23.000 abitanti

Maggio 2009 R.Santacroce 32


Modificazione della pendenza e scalzamento
La modificazione della geometria di un versante puo’ avere
come risultato l’aumento della pendenza e la conseguente
instabilita’ del versante medesimo.

Il movimento franoso tendera’ a riportare l’angolo del


pendio sui valori dell’angolo di riposo

Analogo effetto destabilizzante puo’ risultare


dalla erosione al piede di una parete a
pendenza qualsiasi effettuata dalle acque
correnti o dalle onde del mare.

Maggio 2009 R.Santacroce 33


L’apertura di strade su versanti a forte pendenza comporta la
creazione di situazione di instabilita’ che i fenomeni franosi
tendono
Maggio a compensare
2009 R.Santacroce 34
Elm, Svizzera, 11 Settembre 1881
Cava di ardesia per lavagne
La cava era ubicata
alla base di una
ripida falesia alla cui
sommita’ (360 metri
al di sopra della
cava) comincio’, nel
1876, a formarsi una
piccola fessura a
“V”

Nel settembre 1881 la cava era penetrata per 60 metri entro la collina e la fessura si era aperta sino
ad arrivare a oltre 30 metri. Vi era ormai un continuo cadere di massi e il rumore era continuo. Era
ormai evidente a tutti che lo scalzamento effettuato alla base aveva reso instabile il versante. I
minatori smisero di cavare l’ardesia nell’attesa del crollo. Questo avvenne l’11 Settembre, ma i 10
milioni di metri cubi di materiale piombati sul piazzale di cava non si fermarono li’. La valanga fu
quindi capace di scendere per oltre 2 chilometri, a velocita’ calcolata di 180 km/ora, e seppellire
anche il villaggio di Elm.
In totale 115 persone persero la vita.
Maggio 2009 R.Santacroce 35
Cambiamenti delle caratteristiche idrologiche
Forti piogge possono saturare la copertura detritica dei
versanti riducendo i contatti granulo-granulo e riducendo di
conseguenza l’angolo di riposo del materiale fino alla
liquefazione.

Un contributo alla destabilizzazione dei versanti è dato


anche dall’aumento di carico (e quindi di shear stress)
indotto dall’acqua assorbita, indipendentemente dal
raggiungimento della saturazione.

Modifiche nel sistema di circolazione profonda


delle acque possono anch’esse indurre effetti
destabilizzanti sui versanti interessati.
Maggio 2009 R.Santacroce 36
Diga del Vajont (Friuli), 1963
Il 9 Ottobre 1963 alle ore 22,39 cadde un'immensa frana (con un fronte
di quasi due chilometri) nel bacino artificiale formato da una diga che
aveva sbarrato una forra posta poco a monte della confluenza del
torrente Vajont con il fiume Piave.

L'effetto fu una ondata


di circa 30 milioni di
metri cubi di acqua e in
quasi 5 minuti di
apocalisse vennero rasi
al suolo o subirono
gravissimi danni il
paese di Longarone e le
borgate poste lungo la
valle e a monte della
frana. Le Vittime
furono oltre 2.000.

Maggio 2009 R.Santacroce 37


La frana piombò giù dal versante settentrionale del monte Toc, in sinistra
del torrente Vajont, in un blocco unico, con una massa di circa 250
milioni di mc e con una velocità compresa tra i 60 e i quasi 100 Km/ora,
senza scompaginarsi. Raggiunto il fondovalle, la frana risalì la sponda
opposta (destra) sormontando di quasi 140 metri la diga stessa.

Maggio 2009 R.Santacroce 38


Maggio 2009 R.Santacroce 39
Maggio 2009 R.Santacroce 40
Maggio 2009 R.Santacroce 41
Maggio 2009 R.Santacroce 42
Sarno (Campania), 5 Maggio 1998,
dopo trenta ore di pioggia
continua (100-180 mm), vaste
aree coperte da materiale
colluviale di natura
prevalentemente piroclastica
situate sui rilievi calcarei a Est
del Vesuvio furono mobilizzate
generando una serie
impressionante di colate di fango
e di colate di detrito: nel corso di
poche ore 37 bacini vennero
simultaneamente interessati dal
fenomeno e piu’ di 150 persone
persero la vita.

Maggio 2009 R.Santacroce 43


Maggio 2009 R.Santacroce 44
Maggio 2009 R.Santacroce 45
View publication stats

Tutti i bacini dissestati avevano


caratteristiche molto simili:
(1) pendenza media superiore ai
25°,
(2) forma a imbuto con lo svaso in
alto e lo sbocco ai piedi del
rilievo,
(3) un reticolo di drenaggio
articolato ma caratterizzato da
un canale centrale subrettilineo,
(4) una copertura colluviale
abbastanza sottile (0,5-2,0
metri).

Maggio 2009 R.Santacroce 46

Potrebbero piacerti anche