Lezione 18
Lezione 18
Noemi Perra
Dobbiamo avere un po' di elementi, relativi alle due imposte che caratterizzano messe insieme,
buona parte del gettito dei paesi di area OCSE, ma vale lo stesso per i paesi non di area ocse.
Per cui l'imposta sul reddito è personale.
Assodato ormai il fatto che sappiamo cos'è un'imposta, abbiamo capito cosa vuol dire "personale",
abbiamo distinto imposta personale da un'imposta reale, e poi ci siamo soffermati sul significato di
reddito e ci siamo resi conto del fatto che la nozione di reddito non è univoca. Ci possono essere
nozioni diverse, abbiamo visto il reddito-prodotto, il reddito-entrata, il reddito-consumo e
abbiamo visto che a ciascuna delle definizioni possibili si associano delle proprietà con degli
elementi interessanti, nell'ottica del disegno in un sistema tributario, ma anche alcuni limiti e alcuni
effetti.
Ci siamo resi conto che se adottiamo un tipo di nozione di reddito invece che un altro, questa cosa
può determinare degli incentivi sui comportamenti dei contribuenti.
Questo lavoro l'abbiamo fatto soprattutto con riferimento al concetto di reddito-entrata, perché
abbiamo esaminato le considerazioni fatte sulla doppia tassazione di risparmio, e abbiamo fatto un
esempio volto ad aiutarci a comprendere un po' meglio che cosa voglia dire doppia tassazione di
risparmio.
Abbiamo immaginato due contribuenti:
● uno a cui piace spendere tutto ciò che ha a sua disposizione, una volta pagate le imposte, sul
consumo.
● Un altro che si comporta in maniera differente, immaginando che la sua vita sia organizzata
in due periodi, nel primo periodo lavora solo e non consuma, nel secondo periodo consuma.
Consuma ciò che guadagna nel secondo periodo più ciò che ha risparmiato nel primo
periodo più ciò che l'investimento che ha fatto nel primo periodo gli ha permesso di
ottenere come rendita.
Il contribuente con 1.000 € deve pagare 100 € il contribuente con 10.000 e fra 10% di
10.000 e quindi 1000 il contribuente con 20.000 parole 10% di 20.000 e quindi 2000.
Dunque se confrontiamo i tre contribuenti, ragazzi, all'aumentare del reddito l'ammontare
imposta magari cresce.
Questa è la prima cosa che si riporta in maniera erronea nel dibattito pubblico...Non è vero
quindi che se cresce il reddito non cresce l'imposta da pagare, la differenza è che cresce in
maniera proporzionale.
Torniamo all'esempio della vignetta dove si pagava alla romana, allora per chi non lo sapesse a un
certo punto nel dibattito pubblico sulla flat tax, impazza sui social una vignetta in cui si paragona la
flat tax ad un pranzo dove il conto si paga alla romana.
Io mi mangio un'aragosta, tu ti mangi un panino, si fa il conto complessivo e si fa diviso quanti
siamo, quindi ognuno paga lo stesso. Ma se tutti pagano lo stesso indipendentemente da ciò che
abbiamo pranzato questa non è una flat tax, è una lump-sum, fissa uguale per tutti.
Non è quindi una flat tax proporzionale, che come vedete qui nelle due colonne centrali,
vuol dire che se aumenta il reddito aumenta proporzionalmente ciò che devo pagare.
Quindi se fossimo a quel tavolo dovremmo dire che si paga tutti quanti in proporzione a ciò
che si è mangiato non tutti lo stesso.
Quindi la vignetta è stata costruita male e per di più ha contribuito a creare confusione.
Vediamo l'ultimo caso, quello dell'imposta regressiva, regressiva vuol dire che all'ammontare
del reddito, l'imposta aumenta ma in misura meno che proporzionale.
Quindi ancora una volta l'aumentare del reddito l'imposta non è che si riduce, questo nostro
errore classico della stampa italiana, con l'imposta regressiva l'imposta non si riduce con
l'aumentare del reddito, l'imposta aumenta, in modo meno che proporzionale.
Prime due colonne immaginiamo che per chi abbiano un reddito di 1000 l'aliquota da pagare
sia il 10%, per chi ha un reddito di 10.000 sia 5%, per chi ha un reddito di 20.000 sia 3%.
Il signore che ha 1000 deve pagare il 10% di 1000 cioè 100, il signore che ha 10.000 deve
pagare il 5% ai 10.000 quindi 500 e l'ultimo invece che a 20.000 pagherà il 3% di 20.000 cioè
600.
Non c'è mai un caso d'imposta che si riduce. Cresce sempre il problema e che la crescita è meno
che proporzionale. Torniamo a fare l' esempio di prima nel passaggio da 1000 a 10.000 il
reddito è aumentato di 10 volte.
L'imposta e solo 5 volte quindi è cresciuta, ma meno di quanto sia cresciuto il reddito.
Nel passaggio dal secondo al terzo individuo il reddito è raddoppiato da 10.000 a 20.000.
L'imposta è cresciuta dal 20%. da 500 a 600.
Ricapitolando questa è un'imposta regressiva, questa è una flat tax un'imposta proporzionale,
questa è un'imposta progressiva.
Se vogliamo dire in altri termini, ma siamo già sempre la stessa cosa ragazzi, diciamo che la
progressività implica che crescere del reddito oppure se volete la base imponibile... vi ricordate
cos'è la base imponibile? è la traduzione in termini il posto era in termini motivi e quanto e
questo reddito imponibile più corrente al crescere la base imponibile l'imposta porta via una
quota crescente della base imponibile che cresce più che proporzionalmente rispetto a quello
che è come dire una persona povera che guadagna 1.000 € guadagna 1 € in più se l'imposta è
progressiva a lui di quell'euro in più dobbiamo togliere solo il 10% ma invece all'euro in più
guadagnato la persona molto più ricca nella 100.000 non dobbiamo togliere tutti i per 100 da
togliere il 2030 qualcosa in più.
Domanda: In Italia qual è l'imposta che predomina tra le tre tipologie?
Risposta: il disegno dell'imposta è per le partite IVA regime agevolato fino a 65.000 € flat tax
proporzionale. Per i contribuenti dipendenti, progressiva con un sistema che adesso ci
studiamo, quello più applicato, il sistema a scaglioni, per quanto concerne la stragrande
maggioranza dei paesi del mondo.
Ora dobbiamo distinguere due tipologie di aliquota, aliquota media e l'aliquota marginale.
Allora l'aliquota l' abbiamo definita con una percentuale, nel caso in cui la base imponibile è
espressa in termini monetari e ci dice quanta parte di quella base imponibile espresso in
termini monetari deve di confluire nelle casse dello Stato.
Allora noi possiamo distinguere un'aliquota media, da un'aliquota marginale, cerchiamo di
capire bene la differenza perché importante.
Allora l'aliquota media è il rapporto tra il debito d'imposta, cioè (T) quanto l'imposta deve
pagare il nostro contribuente e il reddito del nostro contribuente.
Esempio tu quando guadagni 20.000 €? ok quante imposte paghi? 10.000 €? la tua aliquota
media sarà 10.000 €/20.000 € .
Basta in ogni momento capire il contribuente quanto reddito ha a disposizione, e quante
imposte deve pagare.
L'aliquota marginale è un concetto leggermente diverso, voi questo aggettivo marginale lo
conoscete ve lo ricordate è stato un po' il vostro incubo diciamo durante il corso di economia,
ma insomma l'idea è che l'aliquota marginale la definisco formalmente.
L'aliquota marginale è il rapporto tra le ovviamente del debito d'imposta e l'incremento delle del
reddito del contribuente ∆T/∆R, mi dice di quanto varia l'imposta che devo pagare al variare del
mio reddito.
Adesso diciamo la per spiegarla al commerciante all'angolo, l'aliquota marginale mi dice che in
1 € in più di reddito che io posso incassare quanto devo pagare l'imposta.
Attenzione l'aliquota media mi dice: per ogni euro di reddito che ho già incassato quanto è
imposto ho pagato già.
L'aliquota marginale mi dice per 1 € in più aggiuntivo rispetto al reddito che già hai, quanto di
quell'euro devo pagare le imposte.
Fa la differenza? si e ve lo dimostro subito e intanto ovviamente mi segnalò quella liquida
marginale non può mai avere valore superiori a uno.
Perché se avesse valore superiore a uno ciò vorrebbe dire che per 1 € in più guadagnato, come
reddito deve pagare 1,10 €...e sarebbe un disincentivo al lavoro enorme.
In più è del tutto evidente che più il valore si avvicina a uno più c'è un disincentivo a
guadagnare di più.
Cioè se voi mi dite per un euro in più l'aliquota marginale è 90% vuol dire che guadagnando di
più, mi tengo in tasca 10 centesimi.
Molto probabilmente dirò quasi quasi non lo faccio questo lavoro.
Se invece mi dite no per 1 € in più, l'aliquota marginale è 10% la differenza cioè sono più
incentivato più, perché ne potrò conservare di più.
Allora la cosa che più ci interessa capire a questo punto è che cruciale per definire un'imposta
progressiva è il concetto di elasticità dell'imposta.
L'elasticità dell'imposta non è nient'altro che il rapporto tra il tasso di incremento dell'imposta
e il tasso di incremento del reddito, cioè l'elasticità dell'imposta mi dice ma se il mio reddito
cresce del 30% rispetto a ciò che era, di quanto cresce la mia imposta?
Questo vuol dire che la società delle imposte la società di noi diciamo sempre con ε è il rapporto
tra l'incremento percentuale del debito quindi ∆R, di quanto è cresciuto il mio reddito, su R
quant'era il mio reddito prima di questo incremento al denominatore, al numeratore ∆𝑇su T di
quanto è cresciuta la mia imposta, a partire dall'imposta che hanno pagato nel periodo
precedente, perché questa cosa è rilevante?
Dobbiamo rivedere i tre passaggi, sono gli unici tre passaggi che dobbiamo fare, però sono
sempre di quelli con un livello di seconda elementare, quindi equazioni semplici.
Perché vuole dimostrare che questo concetto della società dell'imposta ci sarà da guida per
riconoscere quanto un'imposta è progressiva e quando invece non è progressiva ma bensì
proporzionale.
Allora partiamo dalla formula che ho appena, detto l'elasticità della dell'imposta è ∆T/T fratto
∆R/R, il rapporto tra le due frazioni, equivale alla prima cioè quella che sta numeratore, per il
reciproco, diventa ∆T diviso T per R sul ∆R, ma qua in mezzo c'è un segno di prodotto giusto?
Quindi questo secondo rigo può diventare questo ∆T/ ∆𝑅 per R/T...ma come abbiamo detto
all'inizio il prodotto tra due equazioni tra due frazioni, può essere interpretato come una
frazione che abbia numeratore la prima e a denominatore l'inverso della seconda.
Quindi questo può diventare ∆T/∆ R diviso t/r .
Ma che cos'è il ∆ t su ∆R? è l'aliquota media, e RT/R? l'aliquota marginale, quindi vuol dire che
l'elasticità dell'imposta è data dal rapporto tra l'aliquota marginale e l'aliquota media.
Se questo rapporto è uguale a uno quindi, se l'aliquota marginale è uguale all'aliquota
media, allora l'elasticità dell' imposta sarà pari a uno e l'imposta sarà proporzionale.
Quindi al variare del reddito l'aliquota resta sempre la stessa, 10% vale 10% per tutti,
nel caso della flat tax, la marginale e la media sono uguali chiaramente...
quanto si pagherà di imposta per 1 € in più il 10% e su tutto ciò che ha guadagnato fino a quel
punto è il 10%, saranno uguali.
Se la marginale maggiore della media allora elasticità il maggiore di uno, questo vuol dire che
l'imposta è progressiva, sarebbe a dire al crescere del reddito l'imposta cresce più che
proporzionalmente come ce ne accorgiamo? la marginale è più grande della media, perché il
numeratore l'aliquota marginale è più grande del denominatore l'aliquota media.
E se invece l'elasticità è inferiore a uno che vuol dire? Vuol dire che l'imposta è regressiva, cioè
via via che aumenta il reddito a base imponibile, in proporzione aumenta di meno imposta da
pagare, come ce ne accorgiamo? La marginale al numeratore è più piccola della media al
denominatore.
Ricampitoliamo:
Elasticità dell'imposta --> rapporto tra il tasso di incremento dell'imposta, che vuol dire quanto in
percentuale cresce l'imposta e il tasso di incremento del reddito, quanto in percentuale cresce il
reddito.
Nel caso dell'imposta proporzionale, noi sappiamo che se il tasso di incremento del reddito e il
30% il reddito è cresciuto il 30%, ci aspettiamo che l'imposta cresca del 30% anch'essa.
Il numeratore e il denominatore devono essere uguali tra loro.
Nell'imposta progressiva, noi ci aspettiamo che quel tasso di incremento dell'imposta sia più
grande del tasso di incremento del reddito.
Il tuo reddito raddoppia? Le tue imposte più che raddoppiano, quindi il numeratore, deve essere
più grande denominatore.
Nel caso dell' imposta regressiva, cosa mi aspetto? Che il tasso di incremento del reddito, sia
invece, maggiore del tasso di incremento dell'imposta.
Il mio reddito è raddoppiato? La mia imposta è cresciuta solo del 20%.
Questi sono i tre casi... adesso come calcoliamo il valore dell'elasticità dell' imposta?
Lo si ricava confrontando l'aliquota marginale e l'aliquota media.
Quindi alla fine della fiera questa elasticità e diventa pari a Delta T su Delta R diviso T su R
come dire a chi ci è servito tutto sto casino a capire che l'elasticità è il rapporto tra aliquota
marginale e l'aliquota media.
L' imposta è proporzionale se marginale e media sono uguali, l'elasticità equivale a 1;
L'imposta è 9regressiva cioè se l'elasticità è inferiore a uno quindi la media è più grande della
marginale;
L'imposta è progressiva se la marginale è più grande della media.
Facciamo un grafico in cui sull'asse delle ascisse mettiamo reddito e sulle ordinate mettiamo t,
l'imposta da pagare.
Disegniamo un'imposta proporzionale, la propongo disegnata in questo modo qua è una retta
perché è una retta cioè un esempio partiamo da un individuo che abbia reddito R, paga in base
a queste informazioni che la retta sintetizza, con un debito d'imposta pari a T, qual è la sua
aliquota media?
Vediamo qual è l' aliquota marginale. L'aliquota marginale è il rapporto della Delta T e Delta R.
Immaginiamo di passare da R a R' ....
Delta T è questo segmento qua la variazione delle due t, Delta R è questo segmento qua, la
variazione delle due r.
Quindi sto dicendo che in ogni punto, di questa retta, in ogni punto dell'asse delle ascisse, ad
ogni incremento di reddito io posso associare una variazione di T è una variazione di R. Nel
rapporto tra la variazione è la variabile che abbiamo in ordinata e quello che abbiamo in ascissa
è la pendenza di una retta.
L'aliquota marginale non è nient'altro che la pendenza della retta e questa pendenza com'è?
Costante.
Qualunque sia il mio reddito l'aliquota marginale è sempre la stessa sempre e comunque la
stessa, che è pari alla pendenza di questa retta e coincide con che cosa? Con l'aliquota media,
che è sempre la stessa.
Quindi una rappresentazione grafica di un'imposta mi assicura che l'imposta in questione abbia
l'aliquota media e l'aliquota marginale uguale tra loro indipendentemente dal reddito. Dunque
che imposta è? Proporzionale, si tratta proprio della flat tax, quindi occhio t cresce come cresce
il reddito, ma cresce proporzionalmente.
Facciamo un esempio diverso e immaginiamo che la nostra imposta quella del vige in un paese
sia disegnabile così.
Il grafico è sempre lo stesso, in ascissa ho R, in ordinata ho T.
Questa volta invece della retta, mi trovo con una curva.
Questa curva questa ha una caratteristica fondamentale, la pendenza cresce al crescere di R.
Proviamo a ricalcolare all'interno di questo grafico, la nostra aliquota marginale.
Immaginiamo di spostarci da R a R', l'aliquota marginale che cos'è?
Delta t su Delta R.
Quindi per calcolarmi l'aliquota marginale devo fare Delta t, la distanza tra le due t, diviso Delta
R, la distanza tra R e R'.
Adesso facciamo crescere R, un'altra volta e facciamolo crescere esattamente della stessa
quantità di cui è cresciuto prima.
Vedete? Ho individuato un R3... e la distanza tra R' e R3 è uguale a quella che c'è tra R e R'.
Che è successo a T? Se l'imposta fosse proporzionale, noi dovremmo attenderci una crescita in
proporzione uguale.
Invece qua che succede? Succede che in R', T diventa T''.
Quindi se calcolo l'aliquota marginale, scopro che la marginale sarà maggiore di quella
registrata prima, perché che il Delta t è chiaramente molto più ampio rispetto al Delta T che
avevo valutato prima, a fronte di un Delta R che è esattamente uguale a prima.
D'altro canto già lo sapevo perché aliquota marginale, che cos'è?
è la pendenza della curva o della retta.
Per tanto la pendenza cresce quindi l'aliquota marginale cresce per forza.
Allora la pendenza di questa curva cresce al crescere del reddito.Infatti Campa dice, per ogni
incremento di reddito, il contribuente, deve pagare una percentuale di aliquota marginale, che
aumenta all'aumentare del reddito.
Ve ne accorgete perché la pendenza di questa curva aumenta all'incremento di R.
Come si misura la tendenza di questa curva?
Guardando a una retta tangente in ogni punto.
Per cui in un disegno come questo, se io voglio capire qual è la pendenza di questa curva in questo
punto qua.. cosa devo fare?
Devo tracciare una retta (questa qui tratteggiata) che è tangente a quel punto e misurare l'angolo di
questa retta.
Se vado in un altro punto successivo, questo per esempio, dovrò tracciare un'altra retta, che è questa
seconda e misura la pendenza guardando all'angolo.
Ovviamente l'angolo della seconda che ho tracciato è più grande dell'angolo della prima.
Vediamo che succede all'aliquota media, perché la marginale abbiamo capito che cresce, vediamo
che sta succedendo alla media, perché per essere certi che l'imposta sia progressiva dobbiamo dire
che la marginale deve essere maggiore della media.
Torniamo a questo grafico.. la media come si calcola sempre T/R.. Quindi l'ordinata sull' ascissa.
Se sto in R, l'aliquota media si calcola facendo T/R, se mi sposto a R', T'/R'.
è cresciuta o non è cresciuta questa aliquota?
Per approssimazione, posso dire che col fine di verificare quanto cresce l'aliquota media, posso
partire da origine degli assi e disegnare un raggio che raggiunga, il punto del vento
Posso confrontare l'angolo di questo raggio che ho appena costruito, con l'angolo della tangente di
cui prima per cui ti posso confrontare l'angolo di questo di questo raggio qui azzurrino con angolo
che TNG
Scoprirò poi che l'aliquota media cresce ma cresce meno rispetto a quanto cresca l'aliquota media.
Quindi se la marginale sempre maggiore alla media l'imposta è progressiva.
Campa dice: il contribuente paga all'interno del reddito, percentuale di imposta che sarebbe sempre
più elevata, ma la marginale più ampia.
Giuseppe ha 10.000 € di reddito, l'imposta è flat tax 10%, devo fare 10% che moltiplica 10.000, il
mio reddito meno la deduzione 1000.
il 10% di 9.000, ovvero 900.
Andando avanti, il signore che c'ha 10.000, il signore c'ha 10.000, usufruisce della medesima
riduzione, quindi ha 9000 di reddito in base imponibile, di T grande c'ha 900 cioè il 10% 9000 e alla
fine sarà 9100, la sua aliquota media sarà 9%, 900 diviso 10.000, e così via.
Guardiamo ora che sta succedendo all'aliquota media, anche se il sistema è disegnato con una flat
tax, tutti pagano il 10% l'aver introdotto una deduzione in somma fissa per tutti, ha trasformato i
sistemi e fatto sì che, l'aliquota media cresca, progressivamente partendo da zero e si approssima
poco alla volta sino ad arrivare a 30.000 e cosi via al limite legale che è quel 10%.
Quindi il sistema è è diventato un poco progressivo grazie al fatto che abbiamo introdotto una
deduzione in somma fissa.
Possiamo dire che in teoria si può partire da un disegno di un sistema flat tax e giocando sulle
deduzioni, si può introdurre un po' di progressività.
Perché dico un po' di progressività, perché è ovvio che se parto da un disegno progressivo, la
progressiva è molto più evidente.
Non è come l' impianto progressivo della norma.
Questo caso proprio interessante che ci fa vedere che ci può essere una difformità tra
l'aliquota legale, nel nostro caso l'aliquota legale è 10%, il contribuente deve pagare il 10%, e
l'aliquota effettiva, quello che il nostro contribuente effettivamente paga,
che in alcuni casi non è il 10%, anzi cresce fino a tendere al 10%.
Questa è l'aliquota media-effettiva.
graficamente che cosa abbiamo fatto con la riduzione?
Questa è la nostra originale è una linea retta che parte a zero. Come riduzione che abbiamo fatto?
Abbiamo stabilito che per un certo ammontare di reddito in questo caso 1.000 €, non si pagano
imposte.
Abbiamo preso la nostra retta, che dobbiamo far andare verso destra, vedete per favore da zero a D.
Da 0 a D troviamo l'area della deduzione.
A partire da D, troviamo (non ho capito che dice 1:05:53) non potrebbe che essere così, giusto?
Scaliamo questa nuova retta e calcoliamoci l'aliquota media, vi ho detto possiamo partire
dall'origine degli assi e ricongiungere i vari punti.
Vediamo così che l'aliquota media, cresce esattamente come abbiamo appena, dimostrato con un
esempio.
è un'imposta proporzionale, abbiamo introdotto qualche elemento di progressività, sfruttando la
deduzione. Non è un'imposta progressiva.
Vogliamo designarlo in un altro modo ancora? L'aliquota marginale parte da D, cioè dal reddito non
deducibile, e poi è costante sempre uguale a se stessa, sempre uguale al 10%, del nostro esempio,
quindi questa retta qua TMG.
L' aliquota media è 0 fino a D, da D inizia a crescere, poi tenderà a raggiungere l'aliquota marginale.
Ma non la raggiungerà mai, perché non la raggiungerà mai? Non c'è nessuna chance che un
segmento che congiunga zero in un qualunque punto di questa retta sia pendente quanto TMG,
dovrebbe essere coincidente con la retta, non possibile.
Lo stesso effetto lo possiamo avere come effetto di una detrazione, invece che una deduzione.
La detrazione è un concetto leggermente diverso, stabilisco le imposte che devo pagare sulla base,
della mia base imponibile.
Esempio --> io ho 10.000 € reddito imposte 10%, devo pagare 1.000 € di imposta.
La detrazione mi dice un ammontare di cui io posso abbattere questi 1.000 €.
Hai diritto a detrazioni di 200 €.
Dovessi pagare 1000 di imposta puoi toglierci 200 €, invece che 1000, quanto paghi? 800.
Facciamo un esempio di detrazione tipicamente esistente nel nostro paese, in questi si impazza su
questa cosa.
Parliamo dei lavori di ristrutturazione, se fate lavoro di ristrutturazione di un' immobile all'interno
di un appartamento, avete diritto a un credito dell'imposta fino al 50% di ciò che avrete speso.
Che vuol dire?
Vuol dire che avete diritto ad una detrazione, spendete 5.000 € per rifarvi il bagno?
La detrazione complessiva è 2005, spalmata su 10 anni sono 250€, ogni anno dovete pagare
imposte per 1000, sottraete 250 che è la vostra detrazione, è una forma di incentivo.
Ma questa forma di incentivo viene usata anche per rendere l'imposta un po' progressiva,
torniamo all'esempio precedente in una flat tax, sempre 10%, di aliquota, sempre gli stessi
individui.
Partiamo dal signore che deve pagare 1000€, ha un'imposta lorda di 100, deve pagare il 10% di
1000 dell'imposta, quindi dovrà pagare 100, ma immaginiamo che venga introdotta una
detrazione, pari a 80, e che la detrazione riguardi tutti.
Ci sono distrazioni di questo tipo? Si ci sono detrazioni per tipologia di lavoro che si svolge.
Quindi questo signore non deve pagare più 100, ma bensì 180, la sua imposta netta, al netto
delle detrazione sarà 20.
Quindi qual è l'aliquota media di questo signore? 20/1000, quindi sarà 2%.
Vedete l'aliquota legale era il 10%, ma alla fine appare il 2% come effetto di detrazione.
Andiamo alle altre due successive, 2.000 € la sua imposta lorda è 200 perché deve pagare il
10% di 2000, la sua imposta netta è di 120, per quale ragione?
Perché si è abbattuta la detrazione. Quindi la sua aliquota media quanto sarà? 120/200, 6%.
Terzo individuo, il suo reddito è 10.000€, la sua imposta lorda è il 10% cioè 1000.
La sua imposta netta è 1000 meno gli 80 € e fa 920. L'aliquota media effettiva è 920/10.000, cioè
9.20% e così via.
Che sta succedendo? l'aliquota media è diversa dalla legale, però cresce all'ammontare del reddito,
tende all'aliquota legale.
Notate una cosa, questa detrazione di 80 euro, l'effetto progressività si riduce praticamente subito,
cioè già a 20.000 € si chiama l'aliquota media del 9.60, a fronte dei 10 legale.
Si è quasi azzerata,
e questo è graficamente quello che stiamo facendo.
Stiamo dicendo che, quando l'individuo deve pagare zero di imposte, in realtà ha la detrazione di 80
€ quindi non deve pagare 0, deve pagare -80 , è un credito d'imposta lo stato gli deve dare 80 €.
Quando l'individuo si trova qua e deve pagare 80 euro di imposta, la detrazione gliela abbatte, ecco
cosa dicevo prima, insomma stiamo dicendo che partire, dalla vetta iniziale.
Che è quella che caratterizzava la nostra Flat Tax originaria, se la prendiamo e la trasliamo verso il
basso di 80 €, in questo caso,otteniamo una risposta.
Ma allora averla traslata verso il basso significa che l'aliquota marginale coinciderà, con la
Pendenza della nuova curva, 10% e la media la devo ricalcolare un segmento, che parte da zero e
unisca tutti quanti i diversi punti che posso immaginare, che avrà una tendenza che tenderà al 10%,
senza mai raggiungerlo.
Quindi ancora una volta una proporzionale Flat Tax,l'abbiamo trasformata in progressiva,
leggermente, perché dico leggermente? Perché ripeto a 20.000 l'effetto si è esattamente già
azzerato.
Ma come si fa allora a questo punto la progressività? In tutto il mondo si adottano due sistemi
- il primo è il sistema per classi, si individuano, i redditi per alcune classi e si adotta una una
aliquota diversa, aliquote crescenti, per ciascuna classe.
Cioè si stabilisce, per esempio, che tutti coloro che hanno da zero a 3.000 debbono pagare il 10%.
Il reddito 3.001 a 5000 il 20%, da 5001 a 10.000 il 30% e così via fino a quando, per definizione
l'aliquota cresce, quindi questa non può che essere progressiva,
Ma vediamo il problema, immaginiamo 2 contribuenti, uno guadagna 3.001€ e l'altro 2999. Hanno
lo stesso retto in sostanza, hanno uno scarto di 2 €, ma il primo 3.001 € ci deve pagare il 20% sul
reddito, il secondo come nel 2999 ci paga il 10%,abbiamo quindi un problema enorme di equità
verticale. Sono trattati in maniera troppo differente e appena un individuo guadagna 3.001€ che fa?
Cercherà di guadagnare un po di meno, il sistema è un grosso disincentivo al lavoro e al guadagno,
soprattutto per coloro che si trovano al confine. Perché una volta, pagate le tasse, l'individuo con
3001€, si troverà ad avere meno reddito,
rispetto a quello che ha pagato 1999, quindi il sistema fiscale in questo caso inverte le posizioni
reddituali, che è la cosa più inefficiente in assoluto.
Come funziona il sistema per classi?
il sistema di classi prevede che ad ogni classe, si associno un'aliquota media e un'aliquota
marginale, che dentro la classe restano costanti.
Quindi se io faccio 1,2,3 classi, per cui ci sono diversi livelli di aliquota media, rappresentata con la
striscia continua, la marginale con la tratteggiata, all'interno della classe la media e la marginale
sono uguali, quando si passa da una classe all'altra abbiamo un salto, quando passo dalla classe:
0-3.000, l'aliquota è al 10%, nello step successivo sono entrambe al 20% e se salto ancora sono
entrambe al 30%.
Appena ci si è resi conto che questa difficoltà nel calcolo del sistema per classi, si è ideato il sistema
a scaglioni, il sistema di scaglioni è quello usato in questo momento. In Italia usiamo questo
sistema, per i lavoratori dipendenti e lavoratori di partita IVA sopra i 65.000.