giovedì 14 gennaio 2021 • Storia e Ricordi il
isveglio
popolare
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1321-2021: A 700 ANNI DALLA MORTE DEL SUO AUTORE, LA COMMEDIA RESTA ESSENZIALE PER CAPIRE L’EUROPA
Dante e... il Canavese
Il Poeta non fu mai qui, ma ebbe contatti col Piemonte
Nella notte tra il 13 e il L’impeccabile
14 settembre 1321 Dante frontespizio del saggio
morì a Ravenna, ultimo rifu- di Francesco Mazzoni,
gio di una vita di esilio, di pri- “Dante e il Piemonte”,
vazioni e soprattutto di allon- pubblicato ad
tanamento dalla città in cui Alpignano per i tipi di
era nato nel maggio del 1265, Alberto Tallone nel 1965,
Firenze. Quasi immediata-
in occasione
mente dopo la morte iniziò la
del VII centenario
fortuna di Dante non soltan-
to come poeta, ma anche della nascita di Dante
come maestro, modello di Quello che si svolge nell’arco
coerenza e di impegno politi- di pochi giorni all’interno della
co, artista in grado di sintetiz- Commedia è un viaggio attra-
zare la storia universale, la verso i tre regni dell’aldilà:
cultura antica e l’inquietudi- inferno, purgatorio e paradiso.
ne moderna in un poema Ancora più della singola rap-
ambientato nei regni dell’al- precisi, anche se quello che Esattamente cento anni fa presentazione spaziale, spicca
dilà cristiano. Se il progetto e importa è il profilo spirituale Federigo Ravello pubblicò un la capacità di porre in succes-
le idee politiche di Dante del continente. È sorprendente saggio dal titolo Dante e il sione ambientazioni forte-
risultavano anacronistici o lo sforzo di inclusione di ele- Canavese sul “Bollettino mente simboliche, che proce-
difficilmente realizzabili perfi- menti distinti nell’idea di Storico Bibliografico dono dal basso verso l’alto, perché coinvolge le dimensio- viaggio, il protagonista ritor-
no nella sua epoca, la straor- civiltà europea: essa non coin- Subalpino” (XXIII 3-6). Oggi ossia ricostruiscono la lenta ni tipiche di ogni esistenza: la nerà sulla terra, riprenderà il
dinaria visionarietà della sua cide soltanto con la cristianità, l’occasione di un altro cente- risalita verso la luce, dal male fede, la tensione verso il bene, suo cammino di esilio politico
opera letteraria continua ad perché al suo interno c’è spa- nario e la generosa disponibi- verso il bene assoluto. La cele- l’amore, la ragione, l’errore, e quotidiana tribolazione, si
affascinare il mondo contem- zio per l’eredità classica, l’im- lità della Direzione del giorna- bre “selva oscura” del peccato l’attrazione del male, la cadu- confronterà di nuovo con le
poraneo con un’impareggiabi- pero romano, la dialettica tra le offrono ai lettori del e dell’errore, con cui si apre il ta nel peccato e la necessità di necessità di ogni giorno.
le ricchezza di intenti etici, oriente greco e occidente lati- “Risveglio popolare” l’opportu- canto I dell’Inferno, rappresen- redenzione. Sin dall’inizio L’esito della Commedia non è
letterari, storici e teologici. no e la cultura araba; è insom- nità di ripercorrere i legami tra ta il momento più drammati- Dante fa capire che il suo dunque il culmine di una mar-
Dante è il più grande scrit- ma l’Europa costruita attorno l’opera di Dante e il Canavese: co dell’esistenza di un essere viaggio è in realtà il viaggio di cia trionfale verso la luce, per-
tore e artista europeo di tutto al mar Mediterraneo, che non geografia, cultura materiale del umano, sull’orlo della distru- tutta l’umanità; da poeta, lo ché Dante non gode della
il Medioevo. Grazie alla sua prescinde da nessuna latitudi- libro manoscritto, ricorrenze zione spirituale, della morte fa capire con una semplicissi- dimensione paradisiaca se non
eredità, giunta ormai a cele- ne geografica e culturale. Nella liturgiche, scrittori, studiosi e stessa. Ma la selva oscura ma alternanza di prima per- per quanto si protrae il viaggio
brare il settimo centenario Commedia convivono infatti artisti canavesani, edizioni popolata di presenze mostruo- sona singolare e di prima per- di conoscenza. Dopo, egli
della morte, è davvero possibi- Giulio Cesare e Federico II di dantesche conservate nelle se deve essere letta in termini sona plurale: “Nel mezzo del dovrà tornare a lottare, in un
le comprendere il rapporto tra Svevia, Aristotele e Averroè, biblioteche eporediesi ... tutto di relazione con il suo esatto cammin di nostra vita / mi altro viaggio, quello terreno,
la cultura medioevale e lo svi- Francesco di Assisi e concorre al ricordo del Poeta, opposto, ossia il punto più alto ritrovai per una selva oscura” vivificato e illuminato da
luppo della civiltà europea Domenico di Guzmán. della sua tradizione e del suo del paradiso, la “candida rosa” (Inferno I 1-2). quanto appreso nell’aldilà.
moderna. Non a caso, con Perché parlare di Dante perenne insegnamento. dei beati, nel cui cuore Dante Alcuni lettori della Com- Dante diventa così profeta
l’oggettività che caratterizza “in Canavese”? Il poeta non A scandire l’opera princi- può addirittura intuire la divi- media sostengono che tutto il per gli uomini del suo tempo
una prospettiva esterna, lo visitò il Piemonte, né sono pale di Dante è uno dei temi nità (non vederla o compren- viaggio non sia altro che la e per le generazioni future. E
studioso sudcoreano Han attestati collegamenti diretti più complessi e al tempo stes- derla appieno, ma viverne una rappresentazione di un sogno, infatti, dietro alla struttura
Hyeong Kon dichiara che per tra la sua biografia e questa so più naturali dell’esistenza percezione istantanea e irripe- una visione orchestrata nei narrativa, la Commedia è
conoscere e comprendere terra. Eppure, proprio il umana: il viaggio, inteso tibile). Raccontando il trava- dettagli più rifiniti, presentata soprattutto “rivelazione”
l’Europa di oggi è necessario Canavese è menzionato nella prima di tutto nell’accezione glio e la gioia del proprio viag- quale pura immaginazione (apokálypsis, secondo il termi-
leggere la Commedia di Commedia, e molte impor- di movimento che costa fatica gio, Dante offre ai lettori un mentale e senza ambizioni ne greco che dà titolo all’ulti-
Dante. All’interno del poema tanti voci canavesane hanno e produce stanchezza fisica o modello di universale uma- realistiche. Può essere, anche mo libro del Nuovo Testa-
la geografia dell’Europa com- manifestato la loro fedeltà a sofferenza, ma garantisce sem- nità; un modello, non perché se l’autenticità del messaggio mento), disvelamento della
pare in termini abbastanza Dante nel corso del tempo. pre arricchimento spirituale. sia esemplare o perfetto, ma è un’altra: al termine del strada per la salvezza attraver-
so la conoscenza e la fede. La
sapienza degli antichi ha biso-
990 anni fa la morte di Gugliemo da Volpiano, gno della verità del cristianesi-
abate fondatore del monastero di Fruttuaria mo affinché la dottrina del
mondo passato non sia inuti-
SAN BENIGNO CANAVESE - Il 1° lieta e destinata ad andare subito a le. Per questo motivo Dante
gennaio del 1031 a Fécamp, in Dio non appena uscita dall'involu- sceglie come guida attraverso i
Normandia, nel monastero presso cro della carne, lo contemplava primi due regni il poeta roma-
l’abbazia della Trinità, di cui era nella gloria della sua maestà. no Virgilio, figura della ragio-
stato riformatore ed era abate, Pertanto nell'anno 1031 dopo ne umana e sintesi di tutta la
moriva Guglielmo da Volpiano, il Cristo, il quattordicesimo dell’indi- scienza antica, non ancora
fondatore di Fruttuaria. Guglielmo zione, il settantesimo dalla nascita illuminata dalla parola di
avrebbe desiderato “attendere la dello stesso Padre e Veneratore di Cristo. A guidarlo dal paradi-
fine” nella sua terra natale di Dio... nel giorno della circoncisione so terrestre al paradiso celeste
Fruttuaria, dove ormai era fermo del Signore (1 gennaio, ndr), al è invece Beatrice, figura della
da due anni; ma impegni pressanti mattino, mentre l'aurora del giorno teologia e dell’amore, subli-
lo richiamarono in Francia a Gorze che sopraggiungeva cacciava le mazione narrativa della
e poi appunto a Fécamp. Leggiamo tenebre, l'anima felice e beata, donna amata da Dante nella
la stupenda pagina che chiude la lucerna del mondo, lasciava il santo sua giovinezza e protagonista
“Vita S. Guillelmi, abbatis Divio- corpo di codesto amico di Dio per della Vita nuova. Grazie a
nensis” del suo biografo Rodolfo il passare dal mondo alla luce eterna queste due guide, che si pre-
Glabro. divina, tra il pianto dei confratelli e sentano nei termini del padre,
“Quindi arrivò al già ricordato la gioia degli angeli: con i quali della madre e della donna
monastero di Fécamp. Ma dopo adesso loda, esalta e benedice Dio, amata, Dante assorbe una
alcuni giorni incominciò a essere in cui vive tutto ciò che di giusto sintesi della conoscenza uni-
tormentato da acuti dolori”. Si era rimane. E il suo sacro corpo fu versale attraverso innumere-
sotto Natale e Guglielmo “convocò sepolto nel grembo della stessa voli esempi di personaggi e
i monaci alla sua presenza e deli- chiesa della Santa Trinità affinché i storie, dal mondo remoto del
berò in modo saggio e prudente monaci, avendo davanti agli occhi mito, dalla storia biblica e da
riguardo a tutte le istituzioni che tutti i giorni il padre degno di imi- quella romana, fino alla cro-
dipendevano dal suo patrocinio. E tazione e maestro per l'eterna naca contemporanea. Di con-
così, dopo aver rinvigorito tutti ricompensa della giustizia, potesse- seguenza, i cento canti della
quanti... chiese gli fosse dato il ro ottenere il regno della vita eter- Commedia, così strettamente
salutare e vivifico viatico”. Poi per na e la gloria insieme a tutti i santi, congiunti tra loro dall’obbiet-
otto giorni non parlò più, ma “solo che sono dono del Signore Gesù tivo unico della salvezza,
a Dio alzava gli occhi: verso di lui Cristo Salvatore, il quale vive e costituiscono anche un’enci-
solo era rivolta la sua attenzione e regna con Dio Padre e lo Spirito clopedia onnicomprensiva,
su di lui solo erano concentrati i Santo per gli immortali secoli del secondo una tipica ambizione
suoi pensieri. Ormai la sua anima, secoli. Amen”. della letteratura medioevale.
michele curnis