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La Rivoluzione Agricola (CAP 2)

rivoluzione agricola

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Adan Musood
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1.

ALTO MEDIOEVO - CALO DEMOGRAFICO - RURALIZZAZIONE - ROTAZIONE


BIENNALE - SERVITù DELLA GLEBA

2. DEMONI - SUPERSTIZIONE - PENITENZIALI - ABBAZIE - SANTI PATRONI -


RELIQUIE - PROCESSIONI - CHIERICI.

3. BASSO MEDIEVO - ANNO MILLE - ROTAZIONE TRIENNALE - ARATRO A


VERSOIO - INCREMENTO PRODUZIONE - COLLARE RIGIDO - FERRATURA DEL
CAVALLO - NAVIGLI - INTERGLACIALE DEL BASSO MEDIOEVO

Gruppo 2: Galli Vittoria,Fassone Anna, Musood Adan e Porro Aurora.

1) L'Alto Medioevo è caratterizzato da continue invasioni, carestie e pestilenze


che determinarono un forte calo demografico. La società dell’Alto Medioevo
era prevalentemente rurale, questo perché le persone cominciarono a
spostarsi dalle città alle campagne che erano ritenute più sicure, perciò si
ebbe un diffuso processo di ruralizzazione in quanto molti centri urbani
vennero abbandonati, infatti il 90-95% della popolazione europea viveva in
campagna mentre solo il 5% in città. La struttura agricola principale era la
rotazione biennale che consisteva nella divisione del campo in due parti, una
coltivata prevalentemente dal grano ovvero un prodotto che portava un sicuro
rendimento,e l’altra lasciata a riposo per un anno chiamata maggese. La
maggior parte della popolazione contadina era soggetta alla servitù della
gleba, ovvero uomini non liberi (schiavi) che lavoravano nelle terre dei signori
feudali, ai quali prestavano servizi lavorativi detti corvées.

2) Nel Basso Medioevo la mentalità della società era fortemente influenzata


dalla presenza della Chiesa, che offriva l'unica spiegazione della realtà
attraverso la bibbia la quale era interpretata dai chierici, ovvero uomini di
chiesa. Infatti una delle credenze più diffuse era che gli elementi naturali
venissero affiancati alle pratiche di venerazione dei santi. Ad esempio gli
animali pericolosi venivano associati al demonio, una figura onnipresente la
cui esistenza era sostenuta dal clero. Era anche molto diffusa la
superstizione, ovvero eventi naturali rari che quando si presentavano
venivano considerati segno di sventura o di fortuna. La chiesa aveva un ruolo
determinante e metteva in atto la pratica dei penitenziali che consisteva nel
distinguere comportamenti positivi da quelli negativi. Nella società erano
presenti dei luoghi di riferimento della chiesa come le abbazie ossia luoghi di
rifugio in cui si veneravano i santi patroni e si conservavano le reliquie che
erano considerate miracolose. Infine, nelle città erano presenti dei giorni
dedicati interamente alla venerazione del santo che venivano festeggiati
attraverso grandi processioni.
3) Nell'anno mille, durante il Basso Medioevo, vengono introdotte nuove tecniche di
lavorazione della terra come la rotazione triennale, ovvero una pratica che
consisteva nella suddivisione del territorio in tre parti, una coltivata in autunno a
frumento, una in primavera ad avena,orzo,fave… e una lasciata a maggese, che si
alternavano ogni anno. Vennero introdotti anche nuovi strumenti di lavorazione come
l’aratro a versoio trainato da buoi o cavalli, dotato di un versoio in metallo capace di
affondare meglio nella terra e rovesciarla così da renderla più fertile. La ferratura del
cavallo era una tecnica che permetteva di sfruttare a pieno la velocità e la forza
dell’animale, in modo tale da rendere il lavoro più rapido. Il collare rigido invece
spostava il peso del traino dal collo alle spalle permettendo maggiore capacità di
carico. Queste innovazioni permisero con molta efficacia un incremento della
produzione.
Anche le infrastrutture come i navigli (fiumi artificiali lombardi) migliorarono i trasporti,
permettendo la deviazione e la canalizzazione delle acque e la possibilità di
soddisfare la necessità di acqua sia per l’irrigazione dei campi, sia per azionare le
ruote dei mulini e per portare l’acqua dentro il centro abitato.
Oltre a queste innovazioni, ci fu un riscaldamento chiamato ‘Interglaciale del Basso
Medioevo’, che portò allo scioglimento dei ghiacciai e al miglioramento della
condizione di vita infatti questo riscaldamento permise l'espansione agricola e la
colonizzazione di nuove terre come la Groenlandia.

Gruppo 1 Crepaldi Sofia, Likaj Melisa, Lila Kleita, Moltrasio Elettra

Testo 1
Nell’Alto Medioevo i regni romano-germanici erano meno urbanizzati, perciò si rifugiarono
nelle campagne anche a causa delle violenze e saccheggi subiti. In più a causa delle guerre,
pestilenze e poca produttività portarono a un calo demografico.
L’Alto Medioevo divenne una società ruralizzata, la popolazione infatti andò a vivere nei
villaggi fatti prevalentemente di legno che si estendevano intorno a campi coltivati, prati per
pascolare, boschi e foreste. La vita della popolazione divenne prevalentemente agricola
pastorale, infatti si sviluppo la rotazione biennale che consisteva nel lasciare a riposo un
campo per circa 1 anno per fare si che si rivitalizzasse per la semina dell’anno seguente.
Questa parte veniva chiamata maggese e veniva utilizzata per il pascolo.
Invece,per quanto riguarda il Basso Medioevo, il potere del signore locale, che regolava la
vita della popolazione e quella dei suoi servi, si rafforzò e si parla quindi di signoria
territoriale. Accadde quindi che i contadini giuridicamente liberi furono denominati servi della
gleba e diventarono semiliberi. Dopo il Mille ci fu una diminuzione del dominico e un
aumento delle terre affidate ai massari, questo portò a una crisi della servitù della gleba
anche perchè i servi fuggitivi che trovavano riparo venivano dichiarati liberi se nessuno li
riscattava dopo un certo periodo.

Testo 2
I contadini erano spesso analfabeti per questo non abbiamo fonti scritte tranne quelle
ecclesiastiche portare dai chierici, uomini di chiesa, che diffusero la cultura scritta e il
sapere.
Sappiamo anche quali erano i valori e comportamenti positivi o negativi grazie ai penitenziali
cioè opere con lo scopo di catalogare colpe e pene.
La vita dei contadini era incentrata sulla Chiesa anche se vi erano vari atteggiamenti che
richiamavano la tradizione pagana. Ogni elemento naturale aveva un significato naturale ad
esempio gli animali pericolosi, come i serpenti, erano considerati simbolo del demonio cioe
una figura dell’immaginario medievale portata avanti dal clero. Al contrario la rosa bianca
rappresentava la purezza.
I contadini erano molto superstiziosi infatti ogni evento naturale, anche se raro, veniva
considerato un presagio di sventura oppure di fortuna.
Il popolo iniziò a seguire una tradizione pagana che aveva l'obiettivo di garantire la
prosperità delle terre, assicurata dai santi patroni, dalle reliquie e dalle preghiere. Infatti la
popolazione festeggiava i santi patroni tramite delle grandi processioni con mercati e fiere.

Testo 3
All’epoca c’era una tradizione, ormai screditata dagli storici, che consisteva nel pensare,
soprattutto in Occidente, che con l’avvento dell’anno Mille ci sarebbe stata la fine del mondo,
invece, ci fu un miglioramento delle condizioni a cui consueguí un incremento demografico.
Dal IX-X secolo migliorarono anche le tecniche produttive, infatti dalla rotazione biennale, si
passò a quella triennale, che permetteva una maggiore produttività. Grazie a questa tecnica
di riuscì a nutrire il bestiame senza una diminuzione della produzione dei cereali essenziali
per la popolazione, che si iniziò a nutrire con i legumi.
Vennero poi introdotti nuovi strumenti nell’ambito agricolo che riguardavano gli animali, uno
tra questi é l’aratro a versoio, o aratro pesante, che veniva trainato dai buoi o dai cavalli con
un sistema che sfruttava l’energia e che poteva rovesciare la terra, esponendola al sole per
renderla più fertile. Un altro miglioramento ci fu nella ferratura del cavallo che, anche se
poco utilizzato nel lavoro agricolo, venne utilizzato per rendere il cavallo più rapido, oltre che
nell’aratura, anche negli spostamenti dai villaggi ai campi o per il trasporto dei raccolti. A
questa pratica si aggiunse poi il collare rigido, che spostava il peso del traino sulle spalle
anziché sul collo dell’animale, permettendo così una maggiore capacità di carico.
Nel Basso Medioevo si iniziò un progetto di deviazione e canalizzazione delle acque nelle
province di Milano, Pavia e Lodi. Queste deviazioni vennero chiamati “navigli”, e ebbero una
grande importanza economica nell'evoluzione del territorio. Il primo nacque nel 1179,
quando cominciò lo scavi del Ticinello che prendeva le acque del Ticino e del Po, il cui
ampliamento è collegamento con Milano diedero vita alla realizzazione del Naviglio Grande,
che fu utile anche per il trasporto dei blocchi di marmo per costruire il duomo. All’inizio del
Duecento vennero poi deviate anche le acque del fiume Adda e nel Quattrocento iniziarono i
lavori per la costruzione del naviglio della Martesana, oggi non più navigabile. Infine, dal
1156 fu scavato un fossato circolare con funzioni difensive a ridosso delle mura di Milano.
Questo fossato divenne un sistema integrato di comunicazioni su acqua collegato al Po,
lunga circa 7 km e che ancora oggi viene chiamato Cerchia dei navigli e racchiude il centro
storico della città.
Il periodo tra l’anno 1000 e il 1300 venne definito Interglaciale del Basso Medioevo o
Periodo caldo medievale. Questo periodo era caratterizzato da estati calde e secche e
inverni miti, che si differenziava dall’Alto Medioevo per le ondate di freddo e le piogge. Uno
dei fenomeni caratterizzanti fu il ritiro dei ghiacciai che modificò l’ecosistema. Invece, a
partire dal IV secolo ci fu un abbassamento delle temperature che determinò la fine
dell’interglaciale medievale e l’inizio di una fase di raffreddamento che durò fino alla metà
del XIX secolo, chiamata Piccola era glaciale, nella quale molti territori abitati diventarono
inospitali.
Gruppo 3 : Federico Galluzzo, Jasmine Calabrese, Jasmine Pedretti, Ludovica Zangrandi, e
Valeria Montenegro.
1) L’alto Medioevo nasce nel 476 e termina nell’anno 1000, è un periodo di crisi
caratterizzato da guerre, pestilenze e di una generale regressione delle attività
produttive che portano ad un calo demografico, ossia un’importante diminuzione
della popolazione su una determinata area. La società dunque divenne
prevalentemente rurale, che prevedeva quindi lo spostamento in campagna del
90-95% della popolazione, abbandonando i luoghi tradizionali romani come il Foro o
il circo. Questo portò a una diffusione del fenomeno della ruralizzazione.
La vita della comunità dipendeva dai risultati del lavoro sulla terra, che poneva
come obiettivo primario,il soddisfacimento di una o più famiglie (agricoltura di sussistenza).
La tecnica di coltivazione più diffusa era la rotazione biennale nella quale veniva lasciato un
territorio (maggese) a riposo per un’anno in modo tale da renderlo più fertile. La seconda
porzione, invece, veniva coltivata con cereali e legumi. I contadini medievali che erano
considerati giuridicamente liberi divennero di fatto servi della gleba (passando ad uno stato
semi-libero) ossia asserviti ad un signore locale.

2) I contadini, che erano persone che facevano parte del ceto minore erano analfabeti
per questo non vi sono fonti scritte. Vi erano però i testi edificanti che servivano all’
insegnamento dei giovani ed i penitenziali che servivano a stabilire i comportamenti
negativi e positivi ed i valori che si continuano a mantenere. La superstizione era
molto diffusa, infatti eventi naturali erano considerati presagi di sventura mentre
animali pericolosi come i serpenti erano considerati simbolo di demonio.
La religione era vista inoltre come unica spiegazione della realtà per questo l’origine
dell’uomo e il motivo della sua esistenza era contenuto nella Bibbia, che veniva
interpretata dai Chierici ossia gli uomini di chiesa nonché unici depositari della
cultura scritta e del sapere
Durante questo periodo la vita della popolazione era condizionata dalla Chiesa che
univa i riti Cristiani con i riti Pagani, ciò avveniva principalmente nei piccoli villaggi e
nelle campagne dove l'obiettivo primario era quello di garantire la prosperità della
terra, si credeva infatti che le reliquie, il valore delle formule sacre e i santi patroni
proteggevano i contadini e rendevano le terre più prospere. Proprio in onore di questi
ultimi venivano tenute durante la festa del patrono, che era una delle ricorrenze più
sentite, grandi processioni contornate da mercati, fiere e momenti di svago.

3) Il basso medioevo si forma dopo l'anno mille e termina o nel 1492 con la scoperta
dell'America, o nel 1453 con la caduta dell'impero romano d'oriente. Nell'anno mille si
ebbe un miglioramento delle condizioni ambientali e materiali che comportarono un
forte incremento demografico. L’aumento demografico e un miglioramento del regime
climatico, ovvero l’aumento delle temperature, portarono ad un incremento della
produzione agricola. Sempre nell'anno mille le tecniche produttive migliorarono tra
cui la rotazione triennale, che prevedeva la suddivisione dei terreni in tre parti : la
prima porzione era seminata in autunno a frumento, la seconda in primavera ad
avena, piselli, orzo e la terza veniva lasciata a maggese e cosi via creando un
circolo. Per far si che i contadini svolgessero più velocemente le attività agricole
come l’aratura, ma anche per spostarsi più velocemente tra i campi, si utilizzò la
tecnica della ferratura del cavallo, in modo tale da non far usurare velocemente come
era lo zoccolo del cavallo. Precedentemente veniva utilizzato in agricoltura l’aratro
che era in legno e veniva utilizzato soprattutto per i territori del mediterraneo. Ci
furono nuove tecniche che adottarono e che portarono ad una svolta nell’agricoltura.
Come ad esempio l’aratro a versoio che veniva trainato dai buoi, ed era in grado di
rovesciare la terra in modo da esporla al sole e renderla più fertile grazie alla sua
energia o il collare rigido che posava il peso del traino sulle spalle del cavallo invece
che sul cullo permettendo una maggiore capacità di carico. I navigli sono un sistema
di canali irrigui e navigabili con baricentro la città lombarda di Milano che metteva in
comunicazione il lago Maggiore,quello di Como e il basso Ticino, aprendo al
capoluogo lombardo le vie d'acqua della Svizzera e dell'Europa nordoccidentale fu
realizzato il naviglio grande che ancora oggi esiste che nel 1211 arrivava nei pressi
dell’attuale Porta Ticinese a sud del centro storico.

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